STATT CA NU CI STEM

Cultura e Solidarietà al Museo Laboratorio. Successo per l’Evento di Sensibilizzazione sullo stato della Palestina e sul massacro di Gaza

Città Sant’Angelo, 23 ottobre 2024. La neonata associazione angolana Statt ca nu ci stem ha organizzato con grande successo una serata di sostegno al popolo palestinese, tenutasi presso il Museo Laboratorio di Città Sant’Angelo. L’evento, che ha attirato una folta partecipazione, ha rappresentato un’importante occasione di sensibilizzazione e dibattito sulla situazione attuale in Palestina.

La serata ha visto la presentazione dell’eBook “La resistenza del popolo palestinese in una prospettiva storica”, con l’intervento del giornalista Giacomo Marchetti della redazione di Contropiano.org, il quale ha offerto un’analisi approfondita e critica del contesto storico e sociale della Palestina. Al tavolo dei relatori, Paolo Terenzi, un appassionato di politica e problemi sociali, ha condiviso la sua visione e il suo impegno per la causa, mentre il professor Enzo De Leonibus ha fornito preziosi approfondimenti sulla situazione geopolitica mediorientale.

Durante l’evento, i numerosi partecipanti hanno avuto l’opportunità di porre domande e approfondire le tematiche trattate, dimostrando un forte interesse e un desiderio di comprendere meglio le dinamiche che interessano la regione. Nelle altre sale del museo, sono stati proiettati filmati illustrativi sulla causa palestinese, offrendo ulteriori spunti di riflessione e sensibilizzazione.

 A conclusione della serata, è stato allestito un Aperitivo Benefit, il cui ricavato sarà interamente devoluto a un’associazione di volontariato impegnata nel supporto ai palestinesi, le cui condizioni di vita sono sempre più precarie. Questo gesto di solidarietà ha permesso ai partecipanti di contribuire attivamente a una causa che tocca da vicino i diritti umani e la giustizia sociale.

“Statt ca nu ci stem” si impegna a continuare la sua opera di sensibilizzazione e sostegno al popolo palestinese, promuovendo eventi e iniziative volte a far luce su calvario dei civili di Gaza, non trascurando, in futuro, altre tematiche di impegno sociale.




RUOTE NELLA STORIA

Evento Aci storico 2024

Chieti, 23 ottobre 2024. Malgrado l’incertezza del meteo, una trentina di auto d’epoca di gran fascino e di elevato pregio hanno meravigliato, domenica scorsa, il pubblico, accorso numeroso a Chieti e a Crecchio per l’evento Ruote nella Storia di ACI Storico, organizzato dall’Automobile Club provinciale e dall’associazione Ruote Classiche Teatine, sua affiliata.

A Chieti le vetture sono state disposte lungo Corso Marrucino e Piazza Vico, il salotto della città, quasi fossero tante piccole gemme incastonate tra i palazzi antichi e i bei portici.

A Crecchio, invece, hanno fatto da cornice variopinta al Castello Ducale, che ospita oggi il Museo dell’Abruzzo Alto-medievale e Bizantino ed in cui dormì il re Vittorio Emanuele III, come testimonia un letto a baldacchino e una cassapanca lì presenti.

Una collezione di fotografie immortala anche le varie visite che fece il Principe Umberto II negli anni ’30, nonché l’intera famiglia reale radunata, mentre, sfollata dopo l’armistizio del 1943, attendeva di imbarcarsi da Brindisi verso l’esilio.

La visita di Crecchio, paese inserito tra I Borghi più Belli d’Italia, si è poi conclusa in un ristorante tipico del posto per il pranzo e le premiazioni.

Il premio per l’auto più longeva è stato attribuito ad una magnifica Alfa Romeo 6C 2500 SS ‘Villa d’Este’ datata 1950, ma di rilievo sono state anche una Mg A del 1959, una Lancia Appia 2° Serie del 1958, una Aston Martin DB5 del 1961 e una Ford Mustang Zagato del 1967.

I più giovani sono stati, invece, catturati da due splendide Chevrolet Corvette di provenienza americana, da alcune Ferrari, in particolare una 365 GTB/4 Daytona, vari modelli di Porsche, Mercedes e Alfa Romeo di diverse annualità, ma soprattutto da una De Lorean DMC-12, con le sue spettacolari aperture ad ali di gabbiano, nota per essere stata la macchina del film ‘Ritorno al futuro’.

«Abbiamo ricevuto complimenti sinceri da parte di tutti i partecipanti» hanno dichiarato, a conclusione della giornata, il Presidente dell’Automobile Club provinciale di Chieti, Mario Aloè e il Direttore, Roberto D’Antuono.

«Ancora una volta il connubio tra la cultura dell’automobile e quella del territorio, tra la bellezza delle auto esposte e la particolarità storica di monumenti e specialità eno-gastronomiche, è risultato vincente, anche alla luce del ritorno promozionale e sociale che deriva da manifestazioni di questo tipo».

Infatti, un ampio servizio su questa manifestazione sarà trasmesso prossimamente su Aci Sport TV canale 228 di Sky. L’Automobile Club Chieti dà, quindi, appuntamento agli appassionati per l’anno prossimo per scoprire altri borghi ed altre bellezze nascoste.




DON ANTONIO COLUCCIA INCONTRA GLI STUDENTI TERAMANI

“Non siete all’asta, la droga è un grande bluff. Siate portatori sani di vita e legalità”

Teramo, 23 ottobre 2024. Grande partecipazione oggi, all’I.I.S Di Poppa-Rozzi di Teramo, per l’incontro “La Costituzione: il nostro vangelo laico” promosso dal Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto alla XXXII edizione, grazie alla consueta disponibilità del mondo della scuola e la caparbietà delle dirigenti scolastiche di Teramo e provincia che accolgono diversi testimoni di legalità.

Protagonista dell’incontro con decine di studenti, don Antonio Coluccia, prete di strada, da anni sotto scorta, quotidianamente impegnato nelle piazze di spaccio tra le periferie di Roma, lì dove bambini e adolescenti vivono sotto scacco dello spaccio e vittime indifese di un business della droga: “Il più grande bluff”, ha detto don Antonio ai ragazzi. È a loro, ai più giovani, che don Antonio Coluccia continua a proporre una speranza di salvezza. È a loro che si rivolge per offrire l’alternativa alla morte cui la droga conduce: “Dovete essere portatori sani di vita e di legalità. La vostra vita non ha un prezzo. Non siete all’asta, non dovete vendervi per un ventino o un cinquantino di droga o per una canna” ha ripetuto, armato di megafono e pallone, agli studenti teramani rimasti affascinati da un sacerdote che parla dritto al loro cuore, con il linguaggio dei giovani, esaltando la loro voglia di vivere e raccontarsi, raccogliendo l’energia che solo i giovani sanno introdurre.

Alle autorità militari, istituzionali e scolastiche presenti, don Antonio Coluccia ha ricordato che, ciascuno, è chiamato a fare la propria parte contro ogni forma di emarginazione “perché è nel momento in cui ci giriamo dall’altra parte che smettiamo di essere cittadini. E invece dobbiamo esserlo praticando la Costituzione come nostro vangelo laico. Io stesso prima di essere un sacerdote, sono e resto un cittadino di questo Paese”, ha aggiunto.

Don Antonio, prete simbolo della lotta alla droga e testimoniale del Premio Borsellino, ha fondato nel 2011 l’Opera San Giustino realizzando una casa d’accoglienza in un bene confiscato ad un boss della Banda della Magliana alle porte di Roma. Qui, da anni, accoglie giovani che hanno deciso di dire addio a droga e piazze di spaccio. “Ci aiuta la provvidenza, ogni cammino inizia con un piccolo passo. Questo è un grande insegnamento per ciascuno di noi: camminare lungo il sentiero della Legalità significa essere eccezionali nella nostra sana normalità, essere stupefacenti molto più di qualsiasi grammo di droga”. Don Antonio ha richiamato la responsabilità di tutti: “Se, come successo a Teramo, la Polizia arriva a sequestrare oltre 200 kg di cocaina dobbiamo chiederci tutti il perché. Dobbiamo interrogarci come comunità: a chi era diretta quella droga?”

All’incontro di oggi al “Di Poppa-Rozzi” hanno preso parte, accanto alle dirigenti scolastiche Caterina Provvisiero e Manuela Divisi, la consigliera regionale Marilena Rossi, il prefetto Fabrizio Stelo, il questore Carmine Soriente ed il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Teramo, capitano Alberto Giordano. Tra i presenti in sala anche una delegazione dei ragazzi del liceo Delfico.

La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si terrà venerdì 25 ottobre, alle 10, presso il ridotto del Teatro comunale de L’Aquila.




AL VIA IL PROGETTO MEDNET 4OH

Per il rafforzamento della sorveglianza sanitaria nel Mediterraneo

Teramo, 23 ottobre 2024. Il 22 ottobre 2024, presso l’ufficio regionale di Tunisi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) si è tenuto l’evento di lancio del progetto “Rete Mediterranea per una sola salute – MEDNET 4OH” (Mediterranean Network for One Health). Finanziato dall’AICS e realizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZS Teramo) in collaborazione con il Ministero della Salute Pubblica in Tunisia e con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il progetto si propone di migliorare le capacità di risposta alle emergenze sanitarie attraverso un approccio integrato One Health, che tiene conto della stretta connessione tra salute umana, animale e ambientale.

Il cuore del progetto è lo sviluppo di una piattaforma genomica all’avanguardia, capace di monitorare in tempo reale la diffusione di agenti patogeni che rappresentano una minaccia crescente per la salute pubblica. Questa infrastruttura digitale utilizzerà metodi diagnostici innovativi sviluppati nel corso del progetto, come le tecnologie di sequenziamento di nuova generazione (NGS), per raccogliere e analizzare dati genetici in modo rapido e accurato. MEDNET 4OH si propone, inoltre, di mobilitare le risorse digitali e sociali per garantire che le informazioni sulla salute siano facilmente accessibili ai decisori, agli operatori sanitari e al pubblico.

La cerimonia di apertura si è tenuta alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia, Alessandro Prunas, Abderrazak Bouzouita, Direttore Generale della Salute Pubblica del Ministero tunisino della Salute, Ibrahim EL-ZIQ, Rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in Tunisia, del Direttore Generale dell’IZS Teramo, Nicola d’Alterio, e del Direttore dell’Ufficio regionale di AICS Tunisi, Andrea Senatori.

Durante il suo discorso di apertura, l’Ambasciatore d’Italia, Alessandro Prunas, ha sottolineato quanto “questo evento segni l’inizio di una promettente iniziativa che dimostra il forte impegno dell’Italia per la salute e il benessere della popolazione tunisina. […] Grazie alla collaborazione con le autorità tunisine, abbiamo l’opportunità di sviluppare strumenti e piattaforme digitali per una sorveglianza efficace e una risposta ottimale alle minacce per la salute”.

Il Direttore Generale dell’IZS Teramo, Nicola D’Alterio, ha evidenziato come “condividere risorse e conoscenze non sia solo una questione tecnica, ma una strategia essenziale per affrontare le sfide sanitarie globali nel segno della One Health. Per questo siamo orgogliosi di lavorare con la Tunisia e in futuro con i Paesi dell’Africa del nord per creare una rete di sorveglianza capace di rispondere tempestivamente alle minacce sanitarie, con benefici che andranno oltre i confini nazionali, a favore della salute pubblica dell’intera regione mediterranea”.

Il Direttore dell’AICS Tunisi, Andrea Senatori, ha ribadito infine che “l’impegno della Cooperazione italiana per il rafforzamento del sistema sanitario tunisino si riflette anche nel sostegno agli investimenti pubblici per il potenziamento dei vari servizi ospedalieri. […] Il progetto MEDNET 4OH si inserisce perfettamente in questa dinamica, mirando a rafforzare le capacità del sistema sanitario tunisino migliorando la sorveglianza sindromica e la diagnosi delle malattie infettive”.

L’IZS Teramo, in qualità di ente esecutore avrà un ruolo chiave non solo nell’implementazione tecnica della piattaforma, ma anche nella formazione del personale sanitario e tecnico delle istituzioni tunisine coinvolte: l’Istituto Pasteur di Tunisi, l’Ospedale Charles-Nicolle, l’Osservatorio Nazionale delle Malattie Nuove ed Emergenti e gli Ospedali Universitari di Monastir e Sfax. L’obiettivo è creare una rete regionale che promuova la collaborazione tra Paesi mediterranei, grazie alla condivisione delle migliori pratiche e alla maggiore resilienza contro le minacce sanitarie globali.

L’OMS avrà un ruolo strategico nel facilitare il coordinamento tra le istituzioni sanitarie locali e garantire che le attività siano integrate con le politiche sanitarie globali, supportando l’implementazione di pratiche standardizzate a livello internazionale.

Il progetto, che avrà una durata di tre anni, rappresenta un passo importante verso una gestione più efficace delle malattie infettive emergenti e riemergenti nella regione mediterranea. Le ripercussioni positive si estenderanno anche all’Italia e ad altri Paesi europei, contribuendo a migliorare la resilienza dei sistemi sanitari regionali e internazionali, con benefici per la salute pubblica a lungo termine.




BANKITALIA: IL PIANO DI RIASSETTO

Fisac-Cgil Abruzzo Molise: “Anche la Banca d’Italia volta le spalle ad Abruzzo e Molise”

Pescara, 23 ottobre 2024. La Banca d’Italia ha annunciato un piano di riassetto della rete delle Filiali presenti sul territorio nazionale. Si tratta di un intervento organizzativo che suscita tanti interrogativi, incertezze e paure sul destino del personale coinvolto e sulle funzioni svolte dall’Istituto al servizio della cittadinanza.

Bankitalia non è nuova a interventi drastici di riassetto della rete territoriale, che dal 2008 in avanti hanno ridotto la presenza sul territorio – prima capillare a livello provinciale – a poche Filiali, spesso una sola per Regione, con una concentrazione dell’attività spinta sempre più verso Roma.

La presenza della Banca d’Italia sul territorio era rimasta fino a questo punto come riferimento istituzionale importante per la cittadinanza, per gli Enti e per le imprese, per le funzioni svolte dalle Filiali – circolazione monetaria, vigilanza prudenziale e di tutela, educazione finanziaria, analisi economica territoriale – e non si avvertiva affatto il bisogno di ulteriori interventi di arretramento e depotenziamento.

Leggendo il Piano intitolato “Sviluppo delle funzioni e adeguamento degli assetti della rete territoriale”, non si percepiscono evidenze del citato sviluppo, mentre è palese il depotenziamento della rete territoriale.

In Abruzzo e Molise saranno oggetto di rimodulazione le Filiali regionali di L’Aquila e Campobasso e quella provinciale di Pescara. Nelle Filiali di L’Aquila e Campobasso verrà soppressa la funzione di gestione del contante. La Vigilanza prudenziale, che il personale di L’Aquila e Campobasso svolgeva in collaborazione col Polo di Roma, verrà sottratta alle Filiali e accentrata sulla Capitale. Alla Filiale di Pescara verrà ulteriormente sottratta l’attività di Segreteria, che verrà nella sostanza completamente accentrata su L’Aquila. Vi rimarrà in via prevalente l’attività di gestione del contante.

La riforma si sostanzia evidentemente in un allontanamento dai territori, in un minor coinvolgimento delle Filiali, in particolare quelle delle zone interne, in un accentramento presso le sedi più grandi.

L’impatto sarà evidente: le filiali delle nostre regioni risulteranno in sovrannumero di organici per via delle funzioni sottratte. Gli addetti e le addette a tali mansioni, fortemente specialistiche e professionalizzanti, tenderanno a cercare un ricollocamento nelle regioni in cui resteranno maggiori funzioni. Anche le funzioni potenziate risultano incerte: l’educazione finanziaria era già svolta dalle filiali di Abruzzo e Molise e la vigilanza di tutela resta un punto interrogativo, visto che non è noto il criterio di assegnazione dei volumi di lavoro da parte della Sede centrale di Roma che, peraltro, così come oggi li assegna, potrebbe domani sottrarli.

A preoccupare maggiormente sono le prospettive future: basti pensare che le stesse funzioni che vengono sottratte a L’Aquila e Campobasso sono state il presupposto per precedenti chiusure di altre filiali e che, in futuro, anche a Pescara potrà essere sottratta l’attività sul contante.

Ciò che maggiormente fa male è vedere come non solo le Banche abbandonino i territori, ma anche le Istituzioni, e come questo processo si accanisca con intensità crescente sulle zone interne, che diventano deserti nella civiltà. La logica dei costi e degli utili che appartiene agli Enti privati non è sempre giustificabile. Non lo è mai quando si parla di funzioni e Istituzioni pubbliche.

Mille e una ragione esistono per giudicare il progetto dannoso per la collettività: il valore della presenza delle Istituzioni e la prossimità ai cittadini, le opportunità occupazionali che vengono sottratte ai territori favorendo la fuga dai piccoli centri, l’assenza di qualunque iniziativa di contrasto allo spopolamento delle aree interne, il conseguente crescente congestionamento dei grandi centri, ormai invivibili, l’indifferenza rispetto alle tematiche ambientali per le maggiori distanze necessarie a raggiungere le sedi, la sottovalutazione della capacità di resilienza davanti a eventi calamitosi, poiché l’attività è concentrata in pochi luoghi.

Nulla di questo sembra importare, quando le uniche direttrici sono l’incremento di utili e il taglio dei costi da parte delle Banche e, oggi, anche da parte della nostra Banca centrale.

La Fisac Cgil Abruzzo Molise continuerà a svolgere la sua azione di denuncia rispetto al processo di abbandono dei territori e di allontanamento dalla cittadinanza, a maggior ragione ora, dal momento che dalle Istituzioni non sembrano giungere segnali di contrasto al fenomeno ma anzi, come accade con la Banca d’Italia, scelte che vanno nella stessa direzione.




PACCHERI RIGATI con pesto di rucola, pomodorini, mandorle e gamberetti

Chieti, 22 ottobre 2024. La rucola, (in usi regionali rughetta), è un ortaggio a foglia con il sapore fresco, piccante, amaro e pepato. Le foglie sono usate a scopo culinario e Il pesto di rucola è un condimento molto versatile nella cucina. Oltre alla pasta è stuzzicante nei crostini, per arricchire secondi di carne o pesce e i contorni. Per diminuire il gusto amaro, ho usato le mandorle. La loro dolcezza lo riduce e migliora il retrogusto. Per il piccante ho usato la ricotta, che oltre a rendere il piatto cremoso, con la sua delicata dolcezza contrasta il sapore forte della rucola. La rucola è una pianta erbacea ricca di vitamine, minerali ed ha proprietà antiossidanti.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

Paccheri rigati 150 gr

Otto gamberetti sgusciati 

Rucola 50 gr

Mandorle sgusciate 10 gr

Olio extravergine di oliva 40 gr = 4 cucchiai

Ricotta 25 gr

Due pomodorini pachini

Parmigiano reggiano grattugiato 20 gr

Sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE

In un frullatore si mettono gli ingredienti: 25 gr di olio extra vergine di oliva, la rucola, le mandorle, la ricotta, il parmigiano, il sale e il pepe. Farlo funzionare a bassa velocità e frullare, fino ad ottenere una crema fluida ed omogenea. Se necessario, possiamo aggiungere un po’ d’acqua per regolare la consistenza. In una casseruola antiaderente, rosolare con il restante olio, (15 grammi), i gamberetti sgusciati, aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti e cuocere per 5 minuti. Unire il pesto. Lessare i paccheri rigati al dente, scolarla, trasferirla nella casseruola, ma conservando una tazza di acqua di cottura. Condirla con il pesto e mescolare. Aggiungere un po’ di acqua di cottura se troppo asciutta. Impiattare e guarnire con foglie di rucola e mandorle a lamelle.

Consigliato un vino bianco, come il Pecorino.

È un piatto che porta il sapore dell’estate nel vostro piatto ed è molto appetitoso!

Luciano Pellegrini




DUE GRANDI ITALIANI

Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse

Chieti, 22 ottobre 2024. Un incontro di alto profilo storico -culturale quello che si è svolto a Spoltore nel pomeriggio del 18 ottobre 2024 presso la Pinacoteca della Società Operaia di Mutuo Soccorso (Soms), presieduta da Luigi Spina.

Franca De Santis ha presentato due antologie dedicate al centenario della morte di Eleonora Duse, edite dalla casa editrice Tabula Fati.  “Eleonora Duse. Come l’onda sulla duna, la Divina che divenne fuoco”, in prima pubblicazione a maggio che raccoglie i contributi di 28 autori accademici, con la direzione scientifica di Pierfranco Bruni (presidente della Capitale del libro 2024) che dissertano con pensiero critico e notevole capacità espositiva sulla vita artistico – culturale della più famosa attrice teatrale che l’Italia vanta tra Ottocento e Novecento, nel passaggio attraverso la Belle Époque, fra travagliati amori ed equilibri inarrivabili, fino alla Grande Guerra che risveglia un rinnovato amor patrio.

La seconda antologia, uscita a settembre 2024, dal titolo “La Divina e il Vate, nella recita del sogno” raccoglie invece i componimenti di poeti il cui respiro dannunziano è percepibile fin dalle prime pagine, a cui seguono i lavori di ragazzi che forse, per la prima volta in questa occasione indossano le vesti della Divina Eleonora Duse e del Vate Gabriele d’Annunzio, per ripercorrere il loro sodalizio sentimentale e di crescita poetica. “Bravissimi questi ragazzi – ha commentato Franca De Santis – che hanno saputo cogliere gli aspetti più delicati proponendoli in chiave moderna e in situazioni attuali a noi contemporanee”.

 Il secondo volume molto più snello, fresco e frizzante ci propone Gabriele ed Eleonora qui fra noi.

L’incontro è stato articolato egregiamente dal giornalista e saggista storico Cristiano Vignali, esperto dannunziano che ha saputo con domande ed interventi mirati e pertinenti tenere alta l’asta della attenzione tanto da coinvolgere il presidente della Soms Luigi Spina che, con interventi suggestivi , è riuscito a coniugare il discorso Duse e la politica italiana di fine Ottocento attraverso amicizie condivise fra l’attrice e donne appartenenti alla Casa Reale. 

Cristiano Vignali ha fatto notare come “l’originalità teatrale della Duse era quella di muoversi in maniera spontanea e con grande espressività, calore umano e femminilità, cose che in alcuni teatri italiani, come quelli della Roma pontificia, erano pressocché sconosciuti fino ad alcuni decenni prima“ inoltre, il Vignali ha rimarcato come “la figura di artisti, poeti e personalità di cultura in genere, come Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio, hanno contribuito a creare gli Italiani, ossia l’identità culturale nazionale del Belpaese, per esempio attraverso spettacoli della cultura classica italiana come la Francesca da Rimini del d’Annunzio, magistralmente interpretata da Eleonora Duse sul palcoscenico, o Giulietta e Romeo in cui la Duse recitava fin da bambina negli spettacoli in strada della compagnia teatrale dei genitori.  Proprio per questo motivo – ha concluso Cristiano Vignali – Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio sono due grandi italiani, figli di un Italia che, come dimostra la storia, è sempre stata viva nel cuore e nella mente di artisti e letterati e che nasce con Roma antica, ben prima dell’unione giuridica e amministrativa del 1860″.

Nel discorso storico – politico di Cristiano Vignali, si è inserito dal pubblico Antonio Fares, professore ed esperto di geopolitica, con un intervento sulla storia delle origini della Nazione italiana.

 A questo punto, Franca De Santis curatrice dei due volumi avrebbe voluto aprire il discorso su di un suo saggio pubblicato lo scorso anno,  sempre sul difficile equilibrio fra chi opprime e chi è oppresso proprio nel contesto dell’Adelchi di Manzoni. 

Presente all’incontro anche l’editore Marco Solfanelli che poi si è fermato con i convenuti per un rinfresco ed un brindisi in onore della Divina e del Vate. Due grandi italiani.




INDAGINI SUI RIFIUTI ABBANDONATI

La denuncia di Formula alle autorità. Sindaco e assessore Zappalorto su discariche abusive: “Per i conferimenti selvaggi sarà tolleranza zero.

Chieti, 22 ottobre 2024. “Sarà linea dura contro chi conferisce rifiuti senza rispettare orari e regole, bene ha fatto Formula Ambiente a fare denuncia alle autorità dello scempio prodotto da ignori a piazza Monsignor Venturi, a questo atto se ne aggiungeranno altri, per arrivare all’individuazione dei responsabili”, così il sindaco Diego Ferrara e l’assessora all’Ambiente Chiara Zappalorto.

“L’area è stata recintata, Formula ha chiesto accertamenti ai Carabinieri forestali e alla Polizia Locale perché dai rifiuti si arrivi all’identità dei trasgressori – incalzano sindaco e assessora – Al fine di risalire ai nomi, sarà analizzato il pattume di ogni abbandono abusivo, infatti Formula si è attivata anche per via Caponnetti, dove nei giorni scorsi è successa la stessa cosa e lo stesso si farà a ogni nuovo caso. Si tratta di un fenomeno che offende l’immagine e il decoro della città e anche la cittadinanza che osserva le regole.

Questa cattiva abitudine danneggia la città non solo in termini estetici, ma anche economici e per tale ragione adotteremo provvedimenti rigidissimi affinché il fenomeno si arresti, lo faremo con un sistema di telecamere e anche con il controllo diretto con agenti in borghese della nostra Polizia locale a tutela del territorio e pronti a sanzionare chi trasgredisce”.




TRA UOMINI E LUPI

Omaggio a chi si prende cura degli animali con Maria Paola Giorgi

Pescina, 22 ottobre 2024. A seguito dell’appuntamento della X giornata dedicata ai Parchi letterari, il Comune di Pescina (Aq) guidato dal Sindaco Mirko Zauri, con l’impegno dell’Assessore Antonio Odorisio, continua a porre l’attenzione sul prestigio del locale Parco letterario Ignazio Silone, fonte di cultura per la terra dell’omonimo scrittore e lo fa dando spazio ai libri che in particolar modo guardano al paesaggio e al territorio di riferimento.

Sabato 25 ottobre alle ore 17:00, presso la Sala consiliare del Comune di Pescina sarà l’Assessore alla Cultura Antonio Odorisio ad accogliere Maria Paola Giorgi, autrice del romanzo “Tra uomini e lupi” di Tabula Fati: qui la storia fa solo da cornice allo snocciolarsi degli avvenimenti che riguardano la vita di un ragazzo nato e cresciuto in territorio marso, che attraverso varie e alternanti fasi evolutive si laurea nel 1944 in Medicina Veterinaria diventando uno stimato professionista.

L’autrice ha rinvenuto il diario sul quale lui ha annotato gli avvenimenti più importanti; ne è rimasta affascinata e ha voluto far conoscere una storia che altrimenti sarebbe rimasta consegnata e confinata alle pagine scritte da Giorgio per sé stesso. Ciò ha permesso all’autrice di ripercorrere con la sua libera inventiva, non solo lo straordinario destino del protagonista, ma di tutti i componenti di una società che non c’è più. «E nel nostro tempo ricordare ciò che eravamo, forse ci aiuta a riflettere e a riscoprire quei valori che sono dentro ognuno di noi, sospesi tra sogno e realtà».

Oltre a essere un omaggio all’intero Abruzzo, “Tra uomini e lupiRacconti di un veterinario per caso” è anche un omaggio ai tanti professionisti che si prendono cura degli animali e della salute del genere umano; la copertina, forte ed accattivante è di Marica Caramia. Modera l’appuntamento Sergio Venditti, sarà presente anche l’editore Marco Solfanelli. Ospite, inoltre Nicola Mastronardi, Giornalista Rai.




CICLOTURISTICA DELLA CASTAGNA DI SANTE MARIE

Un fine settimana di sport, natura e divertimento per tutta la famiglia!

Sante Marie, 22 ottobre 2024. Torna la tanto attesa Cicloturistica della Castagna a Sante Marie, un evento che unisce sport, natura e tradizione. Due giorni ricchi di attività per ciclisti, famiglie e appassionati di trekking organizzati dal Centro Sportivo Italiano, comitato provinciale L’Aquila con il supporto del Comune di Sante Marie, della Pro Loco di Sante Marie e della Sport academy asd.

Diversi i percorsi e adatti a tutti i livelli: 28 chilometri per chi cerca una sfida moderata e 38 chilometri per i più allenati! Per le famiglie, è stato pensato un percorso family di 14 chilometri, perfetto per mamme, papà e bambini. Un’occasione unica per pedalare insieme e ammirare le meraviglie naturali del territorio! Ma le sorprese non finiscono qui!

In programma anche: escursioni di trekking, passeggiate guidate lungo la suggestiva Via dei Murales e tappe alla Panchina Gigante e alla Riserva Naturale Grotta di Luppa. Non mancheranno poi le visite al museo del Brigantaggio e all’esposizione di radio d’epoca. E per i più piccoli, Sabato 26 ottobre dalle 15:30 alle 18:00, c’è il Bike Park gratuito, con lezioni di mountain bike tenute da istruttori nazionali al campo sportivo. Un’occasione imperdibile per divertirsi e imparare in sicurezza.

Più di 15 guide cicloturistiche saranno presenti lungo i percorsi, pronte a guidare i partecipanti dall’inizio alla fine, insieme a un servizio apripista che assicurerà una pedalata sicura e organizzata. Ad ogni svincolo, assistenti e segnaletica dedicata garantiranno il massimo supporto ai ciclisti.

Il programma prevede Sabato 26 ottobre dalle 15:30: Bike Park gratuito presso il campo sportivo, 16:30: inizio ritiro pacco gara (Piazza Aldo Moro), 19:00: Cena con musica organizzata dalla Pro Loco di Sante Marie. Domenica 27 ottobre dalle 7:30: Ritiro pacco gara, 9:30: partenza della Cicloturistica da piazza Aldo Moro e a seguire escursioni di trekking e visite guidate. Non sei un ciclista? Nessun problema! Potrai partecipare alle escursioni a piedi e scoprire luoghi straordinari come la Panchina Gigante, la Grotta di Luppa e il museo del Brigantaggio con l’esposizione di radio d’epoca a palazzo Colelli, nel cuore del borgo di Sante Marie.

È possibile noleggiare una e-bike e partecipare alla cicloturistica con un’esperienza unica su due ruote elettriche.




FORMAZIONE E SVILUPPO

Il cuore delle azioni di sistema della Regione Abruzzo

Teramo, 22 ottobre 2024. Formazione, ricerca, innovazione e sviluppo rappresentano i temi centrali dell’incontro che si terrà presso l’Università di Teramo il 25 e 26 ottobre promosso da AiSDeT (Associazione Italiana di Sanità Digitale Telemedicina), in collaborazione con l’Università di Teramo e con il Patrocinio della Provincia di Teramo e di FIRA.

L’incontro intende focalizzare l’attenzione sull’alleanza strategica tra formazione avanzata e sostegno all’innovazione attraverso un confronto, nelle due giornate, con le agenzie formative, le istituzioni e il mondo produttivo della Regione Abruzzo. Un confronto necessario a rafforzare l’alleanza strategica necessaria per rilanciare e sostenere lo sviluppo dei segmenti di valore regionali per un’azione di sistema e generare processi di valorizzazione del territorio regionale nel contesto nazionale ed europeo.

“È necessario riaffermare il ruolo delle università anche e soprattutto nelle aree interne del centro sud. Gli Atenei – dice il Prof. Dino Mastrocola, Magnifico Rettore dell’Università di Teramo – non si  limitano a portare avanti le loro missioni istituzionali quali ricerca, formazione e trasferimento tecnologico, ma soprattutto in queste aree possono rappresentare dei veri e propri presidi territoriali in grado di attirare risorse anche per investimenti infrastrutturali e per attività di servizio. Deve essere sempre maggiore lo sforzo degli Atenei per attirare studentesse e studenti anche dall’estero e investire su giovani ricercatori. Ovviamente non vanno in questa direzione i tagli al Fondo di Funzionamento Ordinario (FFO) 2024 e quelli annunciati per la prossima finanziaria. L’Italia, ancora negli ultimi posti in Europa per numero di laureati ha bisogno di investire sempre di più nella formazione dei giovani, la nostra vera energia rinnovabile.”

“Oggi, siamo di fonte ad un profondo cambiamento innescato dalle tecnologie digitali – aggiunge Ottavio Di Cillo, Presidente AiSDeT – e, in questo quadro, la sfida è quella di trovare il modo per conciliare i tempi rapidi delle trasformazioni tecnologiche con quelli molto più consistenti dei cicli di formazione e al contempo rilanciare il nesso virtuoso tra ricerca e sviluppo per accrescere le possibilità di crescita economica e dell’occupazione. Si tratta di sfide e tendenze in atto a livello globale, in cui la valorizzazione della modalità collaborativa tra sistema formativo, cluster industriali e governance istituzionale deve guardare a un programma di sviluppo che non è più identificabile solo con una mera crescita economica ma che, anzi, deve essere accompagnata da rilancio della coesione di sistema per la creazione di valore per tutta la società”.

In questo sforzo la formazione assume un ruolo centrale – conclude Corrado Picone, Referente AiSDeT Abruzzo – non solo per sostenere le competenze necessarie al servizio della crescita economica e di sistema, ma anche per rafforzare i legami della comunità e delle sue componenti sociali e produttive e accompagnare fattivamente il processo di sviluppo regionale nel contesto nazionale ed europeo”.




ITALIA FIONDA QUARTA AI MONDIALI

Gli atleti portacolori della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali ce l’hanno messa tutta a Shangai. Il meeting Wsa conferma la presidenza italiana fino al 2026. Molti gli atleti di Floriano di Campli, in provincia di Teramo, nella squadra azzurra

Shanghai, 22 ottobre 2024. L’Italia conquista il quarto posto ai Mondiali di tiro alla fionda disputatisi a Shanghai, in Cina. I portacolori della Figest, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, hanno sfiorato il podio nella categoria a squadre, portando a casa un risultato prestigiosissimo in una competizione che ha visto sfidarsi le migliori nazioni del mondo.

Il titolo mondiale è stato conquistato dalla squadra cinese, che ha dominato anche le categorie individuali, sia per la fionda di precisione che per quella tradizionale. Nonostante la grande competizione, i nostri atleti hanno mostrato grandissima tecnica, determinazione e passione, confermando l’Italia tra i Paesi di riferimento in questa disciplina.

A sfidare gli avversari nella finale un vero “poker d’assi” composto da Marco Brunetti, Mario Rondelli, Michele Fiordi e Daniele Berardi.

Rondelli si è presentato alla sfida per il titolo mondiale con un punteggio di 50/100, Fiordi con un punteggio di 40/100 e Brunetti con un punteggio di 30/100. Della compagine azzurra ad arrivare in semifinale sono stati anche Paolo Commodi e Andrea Marnicco. Della spedizione hanno fatto parte anche Franco Spina, Mirko Marinelli e Sergio Sabbatini. Gli azzurri presenti al Mondiale sono tutti tesserati con l’Asd Fionda Floriano di Floriano di Campli, in provincia di Teramo, e l’Asd Fiondatori Gualdo Tadino, in provincia di Perugia.

Al di là del risultato, comunque da grandi applausi, l’Italia fa rientro dalla Cina con un ulteriore prezioso riconoscimento in tasca: la riunione della WSA ha rinnovato la fiducia alla presidenza italiana fino al Mondiale 2026 che si terrà in Spagna. Inoltre, sono state messe sul tavolo alcune proposte di miglioramento del regolamento per la futura iscrizione all’Aims nonché il relativo percorso per proseguire nel sogno olimpico cui il mondo della fionda mira da tempo.

Grande soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto è stata espressa dal presidente Figest, Enzo Casadidio, che ha commentato: “Siamo estremamente orgogliosi dei nostri atleti, che hanno rappresentato con onore il movimento italiano del tiro alla fionda. Questo risultato testimonia il valore della nostra tradizione e la dedizione che contraddistingue il lavoro della Federazione. Continueremo a promuovere questo sport e a valorizzare le eccellenze italiane a livello internazionale”.

“Questi mondiali premiano tanti sforzi – Marco Brunetti, primo italiano alla guida della World Slinghshot Association e detentore di ben tre Guinnes World Record – La medaglia più grande è arrivato dall’applauso tributato alla nostra nazione dai giocatori cinesi, da sempre leader della disciplina. Adesso torneremo subito ad allenarci forti di un quarto posto che vale molto per noi”.




L’EVOLUZIONE DEL DIALOGO CON LE ECONOMIE EMERGENTI

Seminario al Campus di Pescara Aula 31 e Aula Rossa – martedì 22 ottobre 2024 – ore 9:00

Chieti, 22 ottobre 2024. Nell’ambito delle iniziative collegate al G7 di Pescara, il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e il Comune di Pescara, organizza il seminario “L’evoluzione del dialogo con le economie emergenti”. L’evento si terrà martedì 22 ottobre, nel Campus universitario di Pescara e coinvolgerà alcune delle più rilevanti aziende del territorio attive nei progetti di cooperazione con le economie emergenti. Il seminario si propone di avvicinare gli studenti delle Scuole superiori di Pescara e provincia alle tematiche legate alle politiche di sviluppo sostenibile e alla cooperazione con le economie emergenti, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Unione Europea. L’evento, coordinato dalla professoressa Gilda Antonelli, docente di Organizzazione Aziendale e Gestione delle Risorse Umane presso il Dipartimento di Economia, dopo i saluti istituzionali, si aprirà con l’intervento del Direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero per gli Affari Esteri, dottor Stefano Gatti,  e vedrà la partecipazione di alcune delle aziende più dinamiche e innovative del territorio abruzzese, che si distinguono per i loro progetti di cooperazione con le economie emergenti, come PROGER, APTARGROUP, Almacis, DGImpianti, XERA, 2 organizzazioni del Terzo Settore, Vita e Solidarietà, DA.PA.DU, oltre alla stessa Università che vanta propri progetti di cooperazione internazionale. Le imprese presenteranno le rispettive iniziative, illustrando attività già concluse, in corso o pianificate, che spaziano dal supporto allo sviluppo locale al potenziamento della propria presenza commerciale in questi mercati emergenti. Durante la giornata, sarà inoltre possibile partecipare a momenti di discussione e scambio tra imprese, docenti e studenti, creando opportunità di networking e approfondimento.

“La nostra università – spiega il Rettore, Liborio Stuppia – è profondamente radicata nel tessuto territoriale e, al contempo, guarda con attenzione ai contesti internazionali in forte crescita, come le economie emergenti. Attraverso queste iniziative, intendiamo sensibilizzare i giovani e prepararli a diventare protagonisti di un futuro sostenibile e inclusivo, sia a livello locale che globale.”

“I progetti oggetto del nostro seminario – aggiunge la professoressa Gilda Antonelli – rappresentano un modello di collaborazione vincente, in cui innovazione, sviluppo economico e sostenibilità sociale si intrecciano per generare un impatto positivo sia sulle comunità locali dei paesi emergenti, sia sulle realtà imprenditoriali del nostro territorio. Grazie a questa collaborazione – prosegue la professoressa Antonelli – possiamo condividere le esperienze e fornire ai giovani una visione concreta delle opportunità di cooperazione con mercati in rapida crescita. La d’Annunzio” si conferma essere una istituzione fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la crescita inclusiva oltre che protagonista di un dialogo con istituzioni e mondo imprenditoriale capace di favorire la formazione dei giovani e lo sviluppo di nuove opportunità di cooperazione internazionale”.  

Maurizio Adezio




MONTESILVANO SEMPRE PIÙ GREEN

Siglato protocollo con Plastic Free

Montesilvano, 22 ottobre 2024. Un importante passo avanti verso una Montesilvano sempre più sostenibile. Il sindaco Ottavio De Martinis ha firmato lo scorso venerdì, un protocollo d’intesa con l’associazione Plastic Free, sancendo una collaborazione quinquennale per la tutela dell’ambiente e la riduzione dell’inquinamento da plastica.

Grazie a questo accordo, l’amministrazione comunale s’impegna a supportare e promuovere le iniziative organizzate da Plastic Free, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i più giovani, sull’importanza della raccolta differenziata e della riduzione dei rifiuti plastici.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo” – ha commentato il sindaco De Martinis – . “La tutela dell’ambiente è una priorità per la nostra amministrazione. Con Plastic Free al nostro fianco, siamo sicuri di raggiungere risultati importanti per il bene della nostra comunità e delle future generazioni. Insieme lavoreremo per rendere la nostra città un esempio di sostenibilità, coinvolgendo scuole, associazioni e cittadini in numerose attività di pulizia e sensibilizzazione”.

Il protocollo prevede anche la possibilità per Montesilvano di ottenere la certificazione ufficiale di “Comune Plastic Free”, un riconoscimento che attesta l’impegno dell’amministrazione nella lotta alla plastica monouso. Attualmente, 111 comuni italiani hanno già ottenuto questo prestigioso riconoscimento, e Montesilvano è pronta a farne parte.

L’assessore delegato all’igiene urbana Alessandro Pompei, annuncia già che la prima iniziativa, frutto di questa collaborazione sarà una grande giornata di pulizia del lungofiume, prevista per il prossimo 24 novembre. L’invito è rivolto a tutti i cittadini a partecipare e dare il proprio contributo per un ambiente più pulito e sano.




SENTIERI D’AUTUNNO

19ª Edizione. Un successo nonostante il maltempo: cultura, tradizioni e sapori locali protagonisti della manifestazione

Paglieta, 22 ottobre 2024. Si è conclusa con grande successo la 19ª edizione di “Sentieri d’Autunno”, nonostante le avverse condizioni meteorologiche abbiano inizialmente ostacolato l’avvio del programma. L’evento, organizzato dalla Pro Loco Paglieta APS in collaborazione con il Comune di Paglieta, ha portato in piazza tradizioni, cultura e sapori locali, grazie all’instancabile lavoro dei soci e volontari, che con dedizione e spirito di collaborazione hanno garantito il perfetto svolgimento di una manifestazione partecipata e apprezzata.

Sabato 19 ottobre, nonostante la pioggia, gli stand gastronomici e gli spazi espositivi sono stati aperti, offrendo ai visitatori un’area ristoro coperta per gustare le specialità locali. Un momento di grande rilevanza è stata la presentazione del libro “Le forbici e l’ago” di Rossano Orlando, ospitata all’interno del suggestivo Palazzo Piccirilli, nel cuore del centro storico. L’evento è stato inaugurato con i saluti del sindaco Ernesto Graziani e di Giuseppina D’Angelo, in rappresentanza del presidente della Pro Loco Daniele Di Florio, mentre la presentazione è stata affidata al pedagogista Mario Palmerio. Presenti anche l’assessora alla Cultura Sandra Cirigliano e il consigliere comunale Pierpaolo Scatozza, in un momento di dialogo tra cultura e comunità.

Domenica mattina, il tanto atteso taglio del nastro, rinviato dal sabato, ha dato ufficialmente il via alla seconda giornata della festa, con mercatini artigianali, laboratori creativi e animazione per le vie del paese, creando un’atmosfera di festa e condivisione che ha coinvolto tutto il borgo fino a tarda serata.

Il sindaco Ernesto Graziani ha dichiarato: «’Sentieri d’Autunno’ è più di una semplice sagra: è un’occasione per rinsaldare i legami della nostra comunità e promuovere le radici culturali e gastronomiche del nostro territorio. In tempi in cui la frenesia quotidiana ci allontana dalle tradizioni, è fondamentale creare spazi di condivisione come questo, dove ritroviamo il sapore autentico della nostra storia e il piacere dello stare insieme. Eventi come questi non solo arricchiscono Paglieta, ma rafforzano la nostra identità locale e coinvolgono attivamente i cittadini».

Anche il presidente della Pro Loco Daniele Di Florio ha espresso la sua soddisfazione: «Ogni edizione di ‘Sentieri d’Autunno’ è il risultato di un impegno collettivo. Anche quest’anno, nonostante le difficoltà causate dal maltempo, abbiamo dimostrato che con passione e collaborazione possiamo far vivere e valorizzare le nostre tradizioni. Questa manifestazione rappresenta un modo per tramandare alle nuove generazioni il valore del nostro patrimonio culturale e culinario. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere questa edizione un successo, dai volontari ai partecipanti, che con il loro entusiasmo hanno reso possibile tutto ciò». Un capolavoro di manualità è stato realizzato da un gruppo di donne della cittadina , le quali hanno composto un dipinto in uncinetto, con centinaia e centinaia di “mattonelle granny”, con paesaggio e la scritta “Sentieri d’autunno”.

La 19ª edizione di “Sentieri d’Autunno” ha così confermato, ancora una volta, il forte legame tra il paese, le sue tradizioni e la sua comunità, consolidandosi come uno degli appuntamenti più importanti dell’autunno abruzzese. Grazie all’impegno di tutti i soci della Pro Loco, dei volontari e dei partecipanti, l’evento ha offerto un programma vario e coinvolgente, capace di attrarre e soddisfare un pubblico eterogeneo.




ABRUZZO E IL CINEMA: STORIE, LUOGHI, STAR

La guida di Repubblica in edicola dal 29 ottobre

Abruzzo, 22 ottobre 2024. Un volume che attraversa la regione sulle orme delle produzioni cinematografiche che nei decenni hanno beneficiato degli splendidi scenari e borghi che essa offre, dall’incanto di Rocca Calascio alla natura dei Parchi Nazionali, dalla storia racchiusa nei centri storici delle città alle località affacciate sull’Adriatico. Tante le voci dei protagonisti del mondo dello spettacolo, che raccontano le loro esperienze come attori o registi. E poi i luoghi del cinema, con tutto il bello e tutto il buono che hanno da offrire, le curiosità, i festival e i sapori tipici

“La montagna lo fa”, è il tormentone lanciato da “Un mondo a parte”, film campioni d’incassi per il 2024. La pellicola è ambientata nella natura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, luoghi cari al regista Riccardo Milani. Ed è proprio con una intervista a Milani e ai protagonisti del film, Antonio Albanese e Virginia Raffaele, che si apre la Guida di Repubblica “Abruzzo e il cinema: storie luoghi, star”.

La Guida, realizzata in collaborazione con la Regione Abruzzo e con la Abruzzo Film Commission, attraversa la regione sulle orme delle produzioni cinematografiche che nei decenni hanno beneficiato degli splendidi scenari e borghi che essa offre, dall’incanto di Rocca Calascio alla natura dei Parchi Nazionali, dalla storia racchiusa nei centri storici delle città alle località affacciate sull’Adriatico, fino ad aree archeologiche come quella di Alba Fucens, dove nel 1985 fu girato Yado con Arnold Schwarzenegger. Solo una delle star di Hollywood ad aver recitato con lo sfondo delle vette più alte degli Appennini; se Sean Connery vestì i panni di Guglielmo da Baskerville nel film Il nome della rosa del 1986, Michelle Pfeiffer fu protagonista di Ladyhawke, mentre Leonardo DiCaprio girò a Campo Imperatore lo spot di una compagnia telefonica. Ancora, sempre a metà anni Ottanta, Richard Gere fu King David, sempre all’ombra del Gran Sasso. Più di recente, George Clooney tra Castel Del Monte e Pacentro per The American, fino alle riprese di “Enzo Ferrari: The Man and The Machine”.

Tante, in Guida, le voci dei protagonisti del mondo dello spettacolo, che raccontano le loro esperienze come attori, registi, sceneggiatori, doppiatori. Si incontra così la scrittrice Premio Strega 2024 Donatella Di Pietrantonio, dal cui romanzo “L’Arminuta” fu tratto nel 2021 il film da Giuseppe Bonito, per il quale la scrittrice ha vinto il David di Donatello 2022 per la migliore sceneggiatura, assieme alla sceneggiatrice Monica Zapelli. E poi Rocco Papaleo, che parla dell’Abruzzo come di “una regione che mi fa sentire a mio agio, che mi fa stare bene. Ci torno volentieri. È un po’ come la mia Basilicata, dove sento sempre qualcosa di speciale. C’è un qualcosa che puntualmente sgorga dalla mia terra e anche se non sai esattamente quando, poi, quel qualcosa, ti arriva addosso all’improvviso. Nasce sempre qualcosa di nuovo, di originale. Si chiama: ispirazione”. E ancora, Franco Nero, protagonista della stagione degli “Spaghetti Western” girati a Campo Imperatore, in particolare al Canyon dello Scoppaturo, set anche delle scene indimenticabili di “Continuavano a chiamarlo Trinità…” con Bud Spencer e Terence Hill. Una ricca serie di testimonianze che si arricchisce con l’attore marsicano Lino Guanciale, il premio oscar Vittorio Storaro, Jhon Turturro e Leo Gullotta, prima di Maria Grazia Cucinotta, Silvio Orlando, Giorgio Pasotti, Liliana Cavani, Cinzia Leone, Gabriele Cirilli e tanti altri.

Si passa così agli itinerari tra i luoghi del cinema, con tutto il bello e tutto il buono che hanno da offrire, le curiosità, gli angoli di territorio legati alle pellicole. Nel volume 315 ristoranti consigliati, 121 dimore per prolungare la sosta e 147 luoghi del gusto dove trovare le produzioni locali da portare a casa. Ricca la sezione dedicata ai festival, alle rassegne e agli appuntamenti legati al cinema in tutta la regione.

“Vedere Sean Connery sulla copertina di questa Guida dedicata all’Abruzzo e al cinema fa capire come luoghi di per sé bellissimi come Rocca Calascio possano trasformarsi in set perfetti per fermare il passato, per creare atmosfere che forse in nessun’altra location potrebbero essere riprodotte con tale efficacia”, scrive nella sua introduzione Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica: “Il nome della rosa fu un successo assoluto. Ma solo quel film? Assolutamente no. Provate a sfogliare e a leggere questa Guida, provate a scorrere i nomi del sommario. C’è quanto basta per immergersi in una lettura che vi spingerà a visitare con altri occhi l’Abruzzo magari attratti dalle decine di festival dedicati al cinema e dai sapori e colori unici di una regione che guarda in alto”.

“Il cinema in Abruzzo è un settore che sta conoscendo una nuova e promettente stagione anche grazie all’istituzione della Fondazione Abruzzo Film Commission”, afferma Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo: “La nostra regione, con i suoi paesaggi mozzafiato, la ricchezza culturale e il patrimonio storico, si sta affermando come un set cinematografico d’eccellenza, capace di attrarre produzioni nazionali e internazionali. La Fondazione Abruzzo Film Commission rappresenta il frutto di un impegno condiviso da istituzioni e operatori del settore per fare rete e rendere il nostro territorio sempre più attrattivo per le produzioni audiovisive.

Guardando al futuro, immagino un Abruzzo sempre più protagonista sul grande schermo, una terra dove le storie prendono vita, e dove ogni produzione cinematografica può trovare l’ambiente ideale per esprimere la sua creatività. Questa guida rappresenta un tassello importante in questo percorso, un prezioso strumento per far conoscere al mondo le nostre bellezze e la nostra capacità di accogliere e supportare le produzioni di ogni tipo”.

La Guida di Repubblica “Abruzzo e il cinema: storie, luoghi, star” sarà disponibile in edicola (12,00 euro più il prezzo del quotidiano) e online su repubblicabookshop.it dal 29 ottobre e subito dopo in libreria e online su Amazon e Ibs.




PROSSIMA FERMATA TEATRO

Navetta gratuita per assistere agli spettacoli della stagione di prosa 2024/2025 del teatro comunale Maria Caniglia. Nell’ottica della coesione territoriale e della mobilità sostenibile META APS e i Comuni di Gagliano Aterno, Villalago, Scanno, Anversa degli Abruzzi, Bugnara e Pacentro attivano un bus della cultura.

Sulmona, 22 ottobre 2024. Nell’ottica della coesione territoriale, e per proseguire quanto iniziato durante la scorsa annualità grazie alla collaborazione con il comune di Gagliano Aterno, anche per questa stagione è confermato ed ampliato il progetto denominato: “Prossima fermata Teatro”, il servizio navetta gratuito pensato per poter raggiungere il Teatro Maria Caniglia e assistere agli spettacoli della Stagione di Prosa; grazie alla preziosa sinergia tra Meta Aps e i comuni di Gagliano Aterno, Villalago, Scanno, Anversa degli Abruzzi, Bugnara e Pacentro i cittadini di questi centri potranno usufruire del trasporto gratuito per le giornate degli spettacoli in cartellone, cui potranno accedere, aderendo a questa iniziativa, ad un prezzo ridotto.

L’iniziativa, che ha preso il via dal progetto “Gagliano welFARE – Accesso alla cultura”, promosso dal Sindaco gaglianese Luca Santilli che durante la stagione di prosa 2023/2024 ha permesso a numerosi cittadini di raggiungere Sulmona per assistere a due spettacoli, ha incontrato la disponibilità e la lungimiranza di altri Sindaci e Comuni. L’obiettivo condiviso è quello di rendere più agevole, per i residenti delle piccole comunità della provincia, il viaggio per raggiungere la città di Sulmona in occasioni degli spettacoli della Stagione di Prosa, così da consentire loro di poter partecipare ad esperienze culturali di grande rilievo viaggiando gratuitamente e in modo sostenibile.

«Attraverso questa comunione d’intenti il nostro obiettivo è quello di promuovere processi virtuosi in grado di avvicinare le persone attraverso la Cultura, superando anche i confini geografici, con il Teatro come suo simbolo; sono lieto della risposta entusiastica e partecipata che gli Amministratori dei Comuni di Gagliano Aterno, Villalago, Scanno, Anversa degli Abruzzi, Bugnara e Pacentro hanno riservato a questa importante iniziativa, e sono certo che questa preziosa collaborazione sia destinata a crescere nel tempo e a coinvolgere sempre più realtà cittadine al fine di portare indubbi benefici al territorio tutto» dichiara il direttore artistico della stagione di prosa Patrizio Maria D’Artista.

Per partecipare all’iniziativa è possibile contattare il proprio Comune di residenza per ricevere maggiori informazioni, per prenotare il viaggio e il biglietto.

Si ricorda che i biglietti per la Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Maria Caniglia di Sulmona promossa da Meta Aps, che prenderà il via sabato 16 novembre alle ore 21:00 con L’Anatra all’arancia con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli,  sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati Ciaotickets. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti anche presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni generali sulla Stagione di Prosa 2024/25 e le attività collaterali è possibile collegarsi alle pagine social Facebook e Instagram del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




SERGIO RUBINI LEGGE ITALO CALVINO

Uno dei più grandi attori e registi italiani, al FLA2024

Pescara, 22 ottobre 2024. Uno spettacolo elegante e sottilmente imprevedibile che accompagna il pubblico in una geometria visiva e sonora di rara bellezza e suggestione

A poco meno di tre settimane dall’inizio della sua ventiduesima edizione, che si svolgerà a Pescara dal 7 al 10 novembre prossimi, il FLA – Festival di Libri e Altrecose svela uno dei nomi di punta del cartellone di quest’anno: sabato 9 novembre alle ore 21:00 al Teatro Massimo di Pescara Sergio Rubini, uno dei più grandi attori e registi italiani, porterà in scena Le città invisibili di Italo Calvino accompagnato al pianoforte da Michele Fazio. L’evento è realizzato in collaborazione con Metamer, main sponsor del FLA anche per il 2024.

“Le città invisibili” di Italo Calvino si sono rivelate capaci di affascinare generazioni di lettori, tanto da farne uno dei libri più amati dell’autore. In questo spettacolo i dialoghi fra Polo e il Khan sono stati scomposti e ricostruiti lasciando per lo più integro il testo originale: narrazione, musica e immagini si intrecciano in una partitura unica fatta di suoni e parole tanto che il testo calviniano assume la semplicità incantevole di un mondo fantasioso che sembra diventare quasi realtà.

Alla domanda su cosa aspettarsi da questo spettacolo, Sergio Rubini ha risposto così: «Sarà un viaggio nel libro di Calvino, uno spettacolo sensoriale. La letteratura di Calvino non nasce dalla consapevolezza della mente, ma da quella dello scrittore, passa direttamente dalla mente alla penna, senza passare per la consapevolezza. È una letteratura molto figlia della letteratura, è sensoriale. Il libro di Calvino è fantastico nel fantastico, rende visibile l’invisibile. E con Fazio vogliamo restituire questo labirinto di emozione, stupore e sgomento che ha a che fare con una dimensione sensoriale».

Sergio Rubini è attore, regista, doppiatore, scrittore e sceneggiatore. Ha recitato in oltre cento film per il cinema e la televisione, lavorando con registi come Giuseppe Piccioni, Federico Fellini, Carlo Verdone, Ben Gazzara, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores, Michele Placido, Francesca Archibugi, Mario Monicelli, Mel Gibson, Giovanni Veronesi, Vincenzo Salemme, Ettore Scola e Fausto Brizzi.

È stato regista e sceneggiatore di La stazione (1990), La bionda (1993), Prestazione straordinaria (1994), Il viaggio della sposa (1997), Tutto l’amore che c’è (2000), L’anima gemella (2002), L’amore ritorna (2004), La terra (2006), Colpo d’occhio (2008), L’uomo nero (2009), Mi rifaccio vivo (2013), Dobbiamo parlare (2015), Il grande spirito (2019), I fratelli De Filippo (2021). Nel 1991 vinto il David di Donatello e il Nastro D’Argento come migliore regista esordiente per il film La stazione, con cui ha vinto anche il Globo d’oro e il Ciak d’oro come miglior opera prima.

Il FLA – Festival di Libri e Altrecose si svolgerà a Pescara dal 7 al 10 di novembre. Tantissimi luoghi della città, teatri e musei ma anche circoli e l’ex mattatoio, ospiteranno concerti e reading, incontri con autori e spettacoli per bambini, tavole rotonde e mostre. Nei prossimi giorni verranno svelati gli altri protagonisti del programma di questa edizione.

I biglietti (poltronissima 25 euro + diritti di prevendita, poltrona e palco 18 euro + diritti di prevendita, galleria 8 euro + diritti di prevendita) sono disponibili sul circuito CiaoTickets. Per informazioni 085.4554504.




LA PAROLA E IL SILENZIO

A Spoltore il libro di Annarita Di Paolo

Spoltore, 22 ottobre 2024. Il Presidente della SOMS, Luigi Spina ospita la presentazione del libro “La Parola e il Silenzio. L’equilibrio degli opposti” di Annarita Di Paolo, recentemente premiata come “Miglior Scrittrice d’Abruzzo 2024” con il prestigioso Premio Letterario “Ossi di Seppia”. L’appuntamento è fissato per venerdì 25 ottobre 2024 alle ore 18:30 presso la sede della SOMS (Società Operaia di Mutuo Soccorso), Piazza G. D’Albenzio, 1 – Spoltore (PE).

Con una prospettiva originale e profonda, Annarita Di Paolo invita a riflettere sull’importanza e sul valore delle parole e del silenzio, esplorando il loro ruolo in vari ambiti e contesti della vita privata e professionale. “La parola e il silenzio sono indispensabili per la nostra crescita interiore, per comprendere chi siamo e per relazionarci in modo autentico con gli altri. In questo libro ho voluto esplorare questi due doni fatti all’umanità che, se bilanciati con saggezza, possono arricchire profondamente la nostra vita” afferma l’autrice”.

In occasione della presentazione interverranno: Chiara Trulli, Sindaco di Spoltore, che aprirà l’evento con i saluti istituzionali; Luigi Spina, Avvocato e Presidente della SOMS di Spoltore; Franca Minnucci, attrice teatrale e studiosa di Eleonora Duse e di Gabriele d’Annunzio, che ha scritto la prefazione del libro; Alberto Colazilli, storico dell’arte e della letteratura; Lorenzo Verrocchio, Giornalista e Sociologo; Elena Malta, poetessa e Critico letterario ed Elena Costa, Editrice e Presidente dell’Associazione Editori Abruzzesi.

Annarita Di Paolo è una poetessa pluripremiata, docente di Storia e Filosofia, formatrice in Comunicazione e Neuromarketing con una vasta esperienza presso importanti realtà imprenditoriali. Da oltre 15 anni si occupa dello studio del linguaggio, della psicologia del successo e della comunicazione interpersonale e digitale.

La serata si concluderà con un dialogo tra l’autrice e il pubblico sulle tematiche trattate nel libro. L’ingresso è gratuito.




SPORT, GIOVANI E VOLLEY

Ingredienti giusti per  un sabato pomeriggio bellissimo

Teramo, 22 ottobre 2024. La Futura  Volley Teramo ha organizzato dei minitornei con la partecipazione di oltre 50 bambine prima del match di campionato

Bellissima giornata di Sport sabato pomeriggio 19 Ottobre nel pre-gara della partita di Pallavolo Femminile serie B1 categoria nazionale “RG Stampa Futura Volley Teramo – Eagles Padova”.

La Futura Volley Teramo, grazie alla collaborazione ed alla partecipazione della Pallavolo Giulianova , della Fortitudo Teramo, della Pallavolo Alba Adriatica e del proprio settore giovanile, ha organizzato dei minitornei che hanno visto la partecipazione di più di 50 ragazzine che si sono date battaglie e divertite in tre campetti allestiti appositamente per l’occasione, sul parquet del Palascapriano.

La Futura Volley Teramo ringrazia le stesse ragazzine ed i genitori per aver dato un supporto importante, con il proprio incitamento costante e continuo, alle ragazze della prima squadra: supporto che si è rivelato determinante per portare a casa il primo successo della stagione.

Vista la partecipazione e l’entusiasmo con il quale l’evento è stato accolto da tutto l’ambiente, l’esperienza verrà sicuramente ripetuta nelle prossime partite casalinghe e magari sarà importante coinvolgere altre società del territorio che ne hanno fatto già richiesta.




G7, UN’OCCASIONE PER PROMUOVERE LO SVILUPPO DI TUTTI I POPOLI

Riflessione di monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, in occasione della Riunione Ministeriale Sviluppo

Pescara, 21 ottobre 2024. La circostanza del G7 che si riunirà a Pescara dal 22 al 24 per la Riunione Ministeriale Sviluppo mi invita a riflettere ad alta voce e a richiamare l’attenzione su alcune questioni che, con lo sguardo della Chiesa attenta agli ultimi, ritengo siano nevralgiche. In un anno di fortissime contrapposizioni e conflitti che coinvolgono tutto il Mondo, è fondamentale cogliere ogni spazio di dialogo per costruire la pace e il futuro. E questo G7 è, senza dubbio, un’occasione utile per riaffermare l’opportunità di una governance internazionale democratica, purché sia legata a un quadro multilaterale: è anacronistico e limitato pensare che i paesi più ricchi e potenti si arroghino ancora il diritto di decidere in nome e per conto di tutti i popoli della Terra.

Tra i vari temi in discussione, è necessario confermare l’impegno di tutti i cosiddetti paesi ricchi – un impegno assunto da decenni in sede di Nazioni Unite – nel mettere a disposizione lo 0,70% del PIL in Aiuto Pubblico allo Sviluppo. È l’oggetto della campagna 070, promossa dalla società civile italiana per riportare all’attenzione di tutti la dimensione di corresponsabilità, per promuovere lo sviluppo e la dignità di tutti i popoli del Pianeta.

Nei mesi che precedono l’apertura del Giubileo della speranza, i paesi del G7 sono, inoltre, chiamati a dare una risposta ad una nuova crisi del debito: dopo gli impegni assunti in occasione del Grande Giubileo del 2000, l’assenza di un meccanismo efficace di prevenzione e gestione delle crisi debitorie internazionali ha portato ad una nuova fase difficile, aggravata, tra l’altro, dal periodo di pandemia. È indispensabile, allora, identificare gli spazi per una nuova stagione di cancellazione del debito.

+ Tommaso Valentinetti, Arcivescovo




NEL LAVORO DONNE LIBERE DALLA VIOLENZA

Al via in provincia di Chieti la campagna di sensibilizzazione

Chieti, 21 ottobre 2024. Prende avvio anche in Provincia di Chieti la campagna di sensibilizzazione “Nel lavoro donne libere dalla violenza“, a tutela delle vittime di discriminazione e di violenza sui luoghi di lavoro, campagna già avviata con successo a Teramo. A promuoverla la Consigliera di parità della Provincia di Chieti Monica Brandiferri e il Consigliere della Provincia di Chieti delegato alla pari opportunità Carlo Moro.

“Viviamo in un’epoca in cui il diritto a un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso dovrebbe essere garantito a tutti. Purtroppo, la violenza di genere e le molestie sul posto di lavoro sono ancora realtà diffuse. Mobbing, stalking, molestie sessuali e verbali sono solo alcune delle forme di maltrattamento che possono rendere l’esperienza lavorativa un incubo. Promuoviamo la presente campagna in quanto riteniamo di fondamentale importanza educare e sensibilizzare alla condanna e all’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro, ma anche insistere nell’invitare le persone vittime di tali condotte deprecabili a denunciare alle Autorità competenti. Solo in questo modo a stretto giro di posta si affermerà una nuova mentalità basata sulla cultura della tolleranza, dell’inclusione e della piena parità di genere. Non  bisogna aver paura di parlare in quanto il silenzio può avere conseguenze gravi. Denunciare una situazione di violenza o discriminazione è il primo passo verso un cambiamento e per questo in caso di bisogno invitiamo a rivolgersi alla Consigliera di Parità”, sottolineano nella nota Brandiferri e Moro.

La Provincia di Chieti, in collaborazione con l’ufficio della Consigliera di parità, offre un servizio completamente gratuito a tutti coloro che si trovano a vivere situazioni di disagio sul posto di lavoro: è possibile contattare l’ufficio ai numeri di telefono 0871408216-227 o tramite mail m.brandiferri@provincia.chieti.it.




ACQUA SOSTENIBILE proteggiamo la risorsa pubblica più preziosa

Venerdì 25 ottobre la tavola rotonda a Pescara

Pescara, 21 ottobre 2024.  Si terrà il prossimo 25 ottobre, alle ore 10:30, nella sala Corradino D’Ascanio del palazzo della Regione Abruzzo a Pescara, la tavola rotonda dal titolo “Acqua Sostenibile: proteggiamo la risorsa pubblica più preziosa”, un evento dedicato alla tutela e alla sostenibilità della risorsa idrica pubblica.

L’incontro, promosso da Adiconsum, Adoc, Acu Contribuenti Abruzzo e Federconsumatori, vedrà la partecipazione di autorevoli esperti del settore, rappresentanti delle associazioni dei consumatori e attivisti per l’ambiente. Per Luigi Di Corcia, ACU: “Veniamo fuori da un’ulteriore emergenza idrica, emergenza che sta diventando sistemica, che ha creato gravissimi disagi alla popolazione, soprattutto ai soggetti più fragili ed ai margini, ma in generale a tutto il tessuto sociale ed anche economico della provincia e di tutta la regione”.

La tavola rotonda si propone di analizzare ed elaborare soluzioni all’emergenza idrica. Per Francesco Trivelli, Federconsumatori: “Oltre la contestazione abbiamo scelto di affiancare la proposta di nuovi modelli nella gestione dell’acqua, sono necessarie politiche sfidanti per concretizzare la  sostenibilità nell’utilizzo e la distribuzione, salvaguardando l’accesso pubblico a questa risorsa fondamentale”. 

Il forum può diventare un’occasione di confronto permanente non solo per rispondere alle emergenze ma per favorire un sistema di governance più efficace ed efficiente per il sistema integrato dell’acqua. Per Monica Di Vito, Adiconsum: “In una società in continua evoluzione è impensabile che le transizioni avvengano senza la partecipazione dei  consumatori. Un coinvolgimento trasparente in ogni fase, pianificazione, realizzazione e controllo, non è un costo,  ma una risorsa in termini di sostenibilità, di crescita sociale e di sviluppo”. 

Sono necessari investimenti strutturali che vadano oltre il Pnrr e tra i settori in cui è più urgente agire  vi è quello della depurazione delle acque reflue, che, oltre alla tutela dell’ambiente, ha un ruolo significativo come produttore di risorse idriche non convenzionali, e quello dell’impiego dell’intelligenza artificiale nella gestione delle reti. La pianificazione condivisa con Consorzi di bonifica per la gestione sostenibile delle risorse idriche può essere un contributo esaustivo per l’equilibrio idrogeologico del territorio e la messa in sicurezza degli insediamenti urbani per l’incremento di riserve idriche ed il risparmio dell’utilizzo delle risorse.

Monica Di Cola, Adoc: “L’acqua è una! È necessario introdurre nuove modalità con cui il bene viene raccolto, depurato, fatto ricircolare e riutilizzato in modo sicuro, compatibile e sostenibile.  È cruciale incentivare forme non convenzionali di approvvigionamento, ma anche riordinare la governance delle risorse idriche  per garantirne la disponibilità, superando  la frammentazione gestionale”.




GLI STRAPPATORI

Manifesti elettorali 360Gradi strappati su via Pescara

Chieti, 21 ottobre 2024. Questa notte 21 ottobre la legale e democratica libertà di espressione è stata nuovamente ferita. Ne dà l’annuncio la pubblica affissione pagata regolarmente, con i manifesti elettorali di 360Gradi strappati a terra su via Pescara.

Gli strappatori, detti anche squadriglie democratiche di destra sono certamente già pronti a dirsi non colpevoli o inconsapevolmente ubriachi da essere scivolati lì per errore. Siete sicuri che votare non faccia la differenza?

Abbiamo rimesso sul muro quello che si poteva salvare da terra, nella speranza che gli strappatori, a piede libero, comprendano che la democrazia non si esercita con tali bassezze.

Manifesti 360Gradi affissi su via Pescara (Chieti) strappati.




LA CAMMINATA SOLIDALE

Oltre 200 persone sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi per sostenere la ricerca sul cancro

Fossacesia, 21 ottobre 2024. Ieri mattina, a Fossacesia, oltre 200 persone hanno affollato la suggestiva  pista ciclopedonale della Via Verde della Costa dei Trabocchi per partecipare alla camminata solidale PittaRosso Pink Parade organizzata in collaborazione con le Pink Ambassador del territorio, la Fondazione Veronesi, con il patrocinio del Comune di Fossacesia, a sostegno della ricerca sui tumori femminili. L’evento ha visto una partecipazione significativa di donne e persone che, in molti casi, hanno affrontato in prima persona il difficile percorso della malattia.

I partecipanti hanno percorso insieme cinque chilometri, mossi dalla speranza e dal desiderio di trasmettere un messaggio di fiducia per il futuro. Tra i presenti, anche il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco di Archi, Nicola De Laurentis, Ester Di Filippo, nel duplice ruolo di ricercatrice dell’Università di Chieti-Pescara e consigliera comunale di Fossacesia, che hanno voluto essere parte attiva di questa giornata. I sindaci hanno sottolineato nel loro saluto l’importanza di fare fronte comune per sostenere la ricerca, riconoscendo che essa rappresenta una speranza fondamentale per il futuro di chi combatte contro il cancro.

Una delle organizzatrici, Tiziana De Bartolo, ha commentato l’importanza dell’evento, che mira a sensibilizzare sempre più donne nella prevenzione e raccogliere fondi per finanziare la ricerca sui tumori femminili.  “Speriamo- hanno aggiunto le organizzatrici-  che questa manifestazione diventi un appuntamento fisso nel nostro territorio, a cui partecipare ogni anno con la stessa determinazione.”

La camminata si è conclusa con un forte messaggio di speranza: la ricerca non solo offre cure migliori, ma porta con sé la concreta possibilità di un futuro migliore per milioni di persone. “Una giornata di solidarietà, unione e determinazione – ha detto il sindaco Di Giuseppantonio prima di tagliare il nastro della partenza – per dire che, insieme, possiamo fare la differenza”.




INSIEME PER L’ALTERNATIVA POPOLARE E DEMOCRATICA

Galbiati: rimettere al centro i diritti sociali

Ortona, 21 ottobre 2024. Dopo la presentazione del convegno organizzato da INSIEME con la partecipazione di un altissimo numero di rappresentanti di gruppi ed associazioni che vogliono collaborare alla creazione di una nuova politica, la relazione di Domenico Galbiati sulla necessità di rimettere al centro i diritti sociali

Se la nostra amica Eleonora – alla cui memoria dedichiamo questa giornata – fosse ancora qui con noi, ci ricorderebbe che c’è un tempo per seminare e un tempo per raccogliere. E, soprattutto, che non sta scritto da nessuna parte che chi ha seminato possa pretendere per sé anche il raccolto. Infatti, come ha sostenuto papa Francesco, intervenendo alla Settimana Sociale di Trieste, “i cattolici non devono pretendere di essere ascoltati, ma piuttosto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”.

In altre parole, i credenti – ma, in effetti, dovrebbe valere per tutti – prima di coltivare un’ambizione di potere, devono o dovrebbero farsi carico di un compito di verità. Che sul piano dell’azione politica consiste almeno nello sforzo diretto a superare narrazioni ideologiche artefatte,per aderire alla realtà sociale.

Oggi siamo dentro una transizione epocale che esige scelte coraggiose, gravi ed illuminate, come fu per De Gasperi a suo tempo. E indirizzi che siano in grado di andare oltre l’ordinaria amministrazione e le mezze misure. Con una radicalità che sia in grado di rispondere a fenomeni avvilenti, francamente inaccettabili, a cominciare dalle profonde diseguaglianze sociali che letteralmente lacerano anche le società più abbienti, oltre a compromettere il quadro complessivo delle relazioni internazionali.

Giustizia e libertà camminano di pari passo. Se non ci sono giustizia, parità effettiva di diritti e di opportunità, se non ci sono solidarietà, coesione sociale, uguale titolarità di cittadinanza per tutti, anche la libertà di chi pur sta in cima alla scala sociale viene, infine, delegittimata e compromessa. Sulle nostre generazioni incombe la responsabilità di vivere un frangente della storia del tutto particolare.

Siamo nel bel mezzo di una transizione epocale di cui non vediamo, se non confusamente verso un orizzonte lontano, i possibili approdi. Globalizzazione, incalzante sviluppo della scienza e della tecnica, crescita esponenziale e rumore assordante della comunicazione, migrazioni, crisi ambientale. Tutti processi che hanno un punto in comune: mettono in gioco la dignità della persona. E, quindi, necessitano di una visione etica, che sia capace di governarli.

Fin dagli Anni ‘20, Romano Guardini ci ha avvertiti che il nostro tempo – a cavallo tra tarda modernità e “post-moderno” – ha il grave compito di “governare la potenza” e, dunque, domare la complessità. Ora anche a noi compete riannodare il filo e dare continuità e ulteriore sviluppo al pensiero politico del cattolicesimo democratico e popolare. Tommaso Moro ci ha invitati a “conservare la fiamma e buttare la cenere”. E, ovviamente, non parlava della fiamma tricolore.

Siamo nati – attorno a mons. Simoni, con il fondamentale concorso di Stefano Zamagni – nel segno della ispirazione cristiana. Ispirazione che, come ci ha insegnato Aldo Moro, “va da noi sentita come principio di non appagamento e di mutamento dell’esistente (…). E come forza di liberazione, accanto ad altre”.

Ispirazione Cristiana, nel tempo della secolarizzazione compiuta, significa capacità di trovare parole e argomenti nuovi per mostrare, anche a chi provenga da altre culture, quale sia il valore umano e civile dei principi, dei valori, dei criteri di giudizio che, gratuitamente, abbiamo ricevuto in dono in uno con la fede.

Abbiamo attraversato quella sorta di Rubicone che scorre tra impegno sociale, cultura, formazione delle coscienze e assunzione di un compito di carattere prettamente politico. Non gruppo culturale, ma partito. Forza minuscola, ma orientata a costruire, nel senso sturziano del termine, il “partito di programma”. Impresa difficile, eppure dedicata a fecondare ciò che matura sul piano della riflessione culturale, attraverso la sua declinazione sul piano dell’azione politica. Il “programma” è il punto di possibile aggregazione operativa tra forze diverse che provengano da differenti retroterra culturali. Che sul programma possono convergere senza che nessun comprometta la propria originaria peculiarità.

Intendiamo affermare la nostra autonomia – non l’equidistanza che è tutt’altra cosa – dalla destra e dalla sinistra. Vogliamo concorrere alla trasformazione del nostro sistema politico, che va liberato dalla camicia di forza del bipolarismo maggioritario, fondato sullo scontro continuo e pregiudiziale tra i due poli. In apparente reciproca delegittimazione dei suoi attori, che è in realtà una reciproca legittimazione dell’oligarchia al potere.

L’ Italia è troppo ricca di storia, di cultura, di mille articolazioni geografiche e locali perché la si possa stringere e costringere dentro una camicia di forza che le toglie il respiro. Ha bisogno di un sistema politico-istituzionale che le permetta di esprimere pienamente le energie morali e civili di cui continua ad essere ricca. Perché prendiamo le mosse dai “diritti sociali”? Perché, a nostro avviso, vanno assunti come cardine di una nuova fase politica. Se vogliamo attraversare indenni questo tempo slabbrato, dobbiamo superare la logica dell’individualismo e ricreare un “popolo”, una comunità di sentimenti, di interessi, di speranze, di traguardi, di attese condivise, che diano un senso alla vita.

Dobbiamo ricomporre le trame di una “coesione sociale” smarrita e costruire quella democrazia ad “alta intensità” di cui ci ha detto, ancora a Trieste, il presidente Mattarella. Una democrazia partecipata, viva, coinvolgente, che evoca la responsabilità personale del singolo cittadino. A fronte delle sfide epocali che incombono su di noi, ogni cultura politica dovrebbe avere il coraggio di ridefinire la propria identità in rapporto al valore della persona. Perché le mille contraddizioni del nostro tempo possono trovare il luogo di una possibile conciliazione, non tanto in apparati istituzionali ma, anzitutto, nello spessore della coscienza interiore e della maturità civile di ognuno.

La centralità della persona, per il nostro tempo, non è un’opzione tra le altre, ma una necessità strutturale. Che ha pure il merito di evocare quella dimensione della trascendenza che abbiamo, purtroppo, in larga misura smarrito.

I diritti sociali, dunque.

Il lavoro, anzitutto. In quanto baricentro che regge l’intera costellazione dei “diritti sociali” e dal lavoro che bisogna partire. Sarebbe importante che, con Roberto Pertile e Anna Maria Pitzolu, gli dedicassimo, in una prossima occasione, un’ intera giornata di studio.

E poi la casa, tutto ciò che attiene alla vita quotidiana della famiglia. La scuola e l’educazione dei figli, la loro salute, la cultura, la loro crescita umana, morale e civile. Come educare, coltivare, preservare la loro capacità di pensare in proprio, piuttosto che allinearsi dietro il pifferaio di turno. E ancora la cura degli anziani, il “diritto di avere doveri”; un sentimento di solidarietà e di accoglienza nei confronti di chi, a qualunque titolo, sia debole o emarginato, povero o “diverso”. Con determinazione, un forte contrasto a diseguaglianze sociali avvilenti ed inaccettabili, a costo di provvedimenti impopolari ed elettoralmente non accattivanti.

Il contrasto al degrado della sanità pubblica. Una lotta senza quartiere alla povertà educativa e all’abbandono scolastico. Una politica che combatta il tarlo della solitudine che minaccia i giovani, pur nel frastuono di una comunicazione esasperata. Una capacità di accoglienza e di vera integrazione, nel territorio delle nostre comunità locali, nei confronti dei migranti che sia in linea con l’ineluttabile e progressiva formazione di una nuova civiltà multietnica. Italiani si nasce ed italiani si diventa nella solidale e comune appartenenza a quella “patria” costituzionale che dobbiamo al sangue ed al sacrificio di tanti giovani.

Segno dei tempi – si sarebbe detto una volta – se solo sapessimo ancora leggerli.

Ne parleremo diffusamente nel pomeriggio, suggerendo indirizzi e soluzioni. Il lavoro, la sanità pubblica, la scuola e l’educazione, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. E un sistema delle Autonomie solidale e responsabile, come necessario contenitore e strumento di queste politiche. Senonché, un conto è redigere un’agenda sociale, altra cosa è, invece, affrontare il punto dirimente di ordine prettamente politico.

Con chi ci si allea, in quale quadro politico, con quali mediazioni per condurre in porto gli obiettivi che ci stanno a cuore? Ora noi pensiamo, a tale proposito, che l’Italia abbia bisogno di una chiara, forte, esplicita, coraggiosa alternativa all’attuale governo delle destre. Un’alternativa ferma e puntuale soprattutto alla pretesa di egemonia culturale – peraltro destituita da ogni credibile fondamento – che la destra accampa.

Non è più tempo di “pensiero unico” e di egemonie e questo vale, ovviamente, anche per la sinistra, che, peraltro, non ne sarebbe più, in alcun modo, capace. Pensiamo sia necessario costruire una coalizione popolare e liberal-democratica.

Noi solitamente prendiamo le mosse da don Sturzo, ma lo stesso fondatore del Partito popolare risaliva fino a Rosmini e ai cattolici liberali di metà Ottocento. Libertà di coscienza e vocazione popolare si fecondano reciprocamente. Per questo siamo interessati ad incontrare quegli indirizzi ispirati a una cifra “liberal-democratica”, sia pure sorti in altri contesti. Ad ogni modo, non servono i “caschi blu” della politica. Che si chiami “centro” o “terzo polo”, una forza di interposizione tra i due aggregati della destra e della sinistra, che, se possibile, ne sopisca lo scontro, non è risolutiva.

Anzi, rischia di addormentare il gioco e “normalizzare”, se cosi’ si può dire, un sistema politico giunto al capolinea. Il quale sopravvive a sé stesso solo in virtù della reciproca convenienza, concordemente gestita, dalla destra e dalla sinistra, a blindarlo, ad ogni costo, a dispetto dei tanti elettori che non vi si riconoscono più e disertano le urne. Due forze funzionali l’una all’altra, che si definiscono solo nella reciprocità della contrapposizione. E di tale contrapposizione alimentano il comune intento a scambiarsi i ruoli, ora di governo, ora di opposizione, pur di restare pur sempre in gioco, da protagonisti esclusivi del sistema.

Al contrario, è necessario portare a un punto più alto di sintesi politica e programmatica le culture popolari, democratiche, non massimaliste, ambientali, civiche e locali e ricomprendervi anche le forze che hanno una vocazione liberal-democratica e schiettamente europeista, che stride con le destre nazional-sovraniste. Dando vita ad una coalizione che si collochi fuori dal perimetro di un sistema decotto e lavori per una trasformazione profonda del complessivo sistema politico.

Noi guardiamo, a un tempo, alla Dottrina sociale della Chiesa e alla Costituzione repubblicana.

La prima non può essere sfogliata, cogliendone fior da fiore come, di volta in volta, faccia più comodo. Soprattutto – lo abbiamo affermato ripetutamente – in ordine al tema della vita, dal concepimento fino alla sua naturale conclusione. Va accolta nella sua dimensione integrale.

E la Costituzione va difesa. Va difesa con fermezza contro chi vorrebbe oscurare la memoria del suo fondamento antifascista, quasi a volersi rivalere e vendicare dell’inappellabile condanna della Storia, per farne un’altra – così ci vien detto – il cui impianto ideale risalirebbe alle radici di un periodo fosco che ha visto l’Italia addirittura complice della criminale furia nazista.

Per questo ci opponiamo, senza riserve, alla riforma costituzionale avanzata dal governo in carica e incentrata sul “premierato”. Ogni forma di personalizzazione del potere e di impoverimento della rappresentanza democratica e della centralità del Parlamento, al di là di ogni altra considerazione, è quanto di meno appropriata si possa immaginare per governare società avanzate come la nostra. Cioè, “sistemi aperti” che devono crescere dal basso, adatti ad apprendere, giorno per giorno, dalla vita concreta di un popolo.

Il “premierato” rappresenta una linea di demarcazione netta tra due differenti concezioni. Non a caso, Giorgia Meloni lo invoca come la “madre di tutte le riforme”. Quindi, non un provvedimento sostanzialmente tecnico, funzionale alla governabilità, bensì il grembo che partorisce una ben definita cultura politica, una visione complessiva di cosa siano il potere e gli ordinamenti destinati a sorreggerlo.

O si sta da una parte o si sta dall’altra. Non ci sono vie di mezzo o compromessi. Chi pensa a possibili mediazioni, è già entrato nella logica dell’altra parte. Dietro la suggestione del leader carismatico o dell’uomo forte ci sta tutta una concezione della Storia, addirittura un’antropologia che non è la nostra. Più di quanto non appaia, siamo di fronte a una scelta dirimente. I cattolici, se davvero hanno a cuore il primato della persona che si sostanzia nel pieno esercizio della libertà, devono sapere di essere a un bivio, esposti – ciascuno singolarmente, a fronte della propria coscienza – a un banco di prova che non può essere aggirato.

Don Sturzo quando fondò il Partito Popolare sapeva non di unire il campo cattolico, bensì di distinguere, da una parte i cattolici-democratici, dall’altra i cattolici conservatori. La questione si pone anche oggi, in un altro e diverso contesto storico, ma, per molti aspetti, negli stessi termini. O di qua o di là.

Peraltro, l’alternativa alla destra non sembra possa essere sostenuta dall’imbarazzante divenire del cosiddetto “campo largo”, un cantiere a geometria variabile, che, senza posa, fa e disfa un’impalcatura perennemente sghemba, dove basta stringere un bullone per allentarne altri. Del resto, qualunque dei due schieramenti dovesse prevalere al momento del dunque, ancora una volta vincerebbe la polarizzazione e perderebbe il Paese.

L’alternativa alla destra passa da un dato strutturale, ancor prima che dai contenuti programmatici. Anche noi non possiamo fare a meno di interrogarci sulla governabilità di una società ingarbugliata come una matassa, di cui non si riesce a cogliere il bandolo. La possibile soluzione sta esattamente agli antipodi della suggestione dell’uomo forte.

Va mantenuta ferma l’autorevolezza e la centralità del Parlamento. E rafforzata la “rappresentanza”. Quanto più una società è intricata, tanto più può essere governata solo grazie a processi di maturazione civile e di partecipazione attiva dei cittadini al “discorso pubblico” che, secondo Habermas, è il luogo della reciproca legittimazione tra le le parti.

È necessaria una nuova legge elettorale che restituisca l’Italia agli italiani, con la facoltà di eleggere liberamente chi li rappresenti in Parlamento. Un sistema elettorale proporzionale, che non sia di nominati, cioè di scelti da una classe dirigente che vuole perpetuarsi al potere, dominando sui nuovi eletti, scelti come loro esecutori. Ma un sistema elettorale proporzionale che permetta al popolo tutto di tornare con fiducia alle elezioni sicuro di potere scegliere liberamente i propri rappresentanti. Basta con i nominati con false elezioni, vogliamo eletti, cioè liberamente scelti dal popolo elettore. Per questo vogliamo un sistema proporzionale, che rafforzi il parlamento sulla base di rinati, perché liberi, e partecipati partiti politici, pilastri anch’essi costituzionali della democrazia parlamentare reale, cioè vera, viva rappresentanza della vita politica.

È l’ intera cultura della rappresentanza in quanto tale – come ci suggeriscono anche gli amici del Comitato Referendario per la Rappresentanza – che va rimessa al centro. Ma non basta. Occorre che la società civile, nelle sue mille articolazioni, pur non accedendo a forme di diretto impegno politico, sia capace di pensare politicamente – come ci ha insegnato, tra i padri costituenti, Giuseppe Lazzati – così da rappresentare i propri interessi e le proprie competenze, leggendole in filigrana all’interesse generale del Paese. Ma di questo parleremo in altra occasione.

Intanto, vorrei concludere con un invito a coloro che hanno accettato di concorrere a questa giornata di riflessione comune. Prendiamoci un anno di tempo. Lasciamo da parte ogni possibile disputa su chi sia partito, piuttosto che movimento culturale o associazione e quant’altro, chi prediliga l’impegno politico o piuttosto un compito di carattere sociale o formativo.

Costruiamo la traccia di un possibile programma. Vediamo di capire se la nostra ispirazione, non certo in una olimpica solitudine, ma con altre, possa essere feconda per il nostro Paese. Sperimentiamo un cammino, in piena libertà, nel totale rispetto dell’autonomia di ognuno, e poi, tra un anno, tiriamo le somme e valutiamo se e come vi siano o meno le condizioni per progettare una seconda tappa di questo percorso. Limitiamoci pure a un patto di reciproca consultazione, che non impegni nessuno e di nessuno comprometta l’identità. Ma facciamolo.

Domenico Galbiati

INSIEME per l’Alternativa popolare e democratica. Galbiati: rimettere al centro i diritti sociali – Politica Insieme




OMAGGIO A MALTESE

con lo spettacolo di Antonio Catania “Azzurro” inizia la stagione teatrale all’Auditorium Zambra

Ortona, 21 ottobre 2024. Antonio Catania inaugura la stagione teatrale dell’Auditorium Zambra con “Azzurro” l’omaggio a Maltese. Curzio Maltese, travolto da una malattia importante, guarda indietro alla sua vita intensa e ne ripercorre le tappe insieme all’amico musicista sui palchi italiani. È l’attore Antonio Catania che affiancato dal pianoforte di Sergio Colicchio, trasporta in un viaggio travagliato e spassoso; nel suo ultimo libro, la penna sublime e ironica di Curzio Maltese conduce in una cavalcata attraverso gli ultimi sessant’anni del Paese, con lo stile unico che moltissimi lettori hanno imparato a conoscere e amare, cercando i suoi editoriali come una bussola preziosa per orientarsi nella magmatica vita politica italiana e non solo.

Un omaggio, intitolato “Azzurro – Stralci di vita” (Viola Produzioni – Centro di produzione teatrale), che inaugura la stagione teatrale 2024/25 dell’Auditorium Zambra di Ortona (Ch), gestito da Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio: l’appuntamento è per sabato 26 ottobre alle ore 20.45. Un atto unico scritto da Paola Ponti, moglie del cronista e scrittore scomparso lo scorso anno e tratto dall’omonimo libro di Maltese, per la regia di Carmen Giardina, con musiche del Premio Oscar Nicola Piovani, grande amico del giornalista.

E così scorrono i ricordi di decenni di una vita incredibile, travagliata ma anche divertente, di cui è stato illuminato testimone grazie al suo mestiere di giornalista. A partire dalla Roma allo stadio con un padre mancato troppo presto e convinto socialista, un viaggio in Calabria con la 500, il macinino che era “la Nina, la Pinta e la Santa Maria” di un’intera generazione; e poi la fine dell’innocenza, il 12 dicembre 1969, con la bomba che scoppia a piazza Fontana.

Come è stato essere bambino nell’Italia del boom, un Paese ancora ingenuo, rivolto al futuro, dove “persino i poveri potevano essere felici”? Il sabato alla Rinascente, con la mamma commessa, nel profumo di Mariangela Melato, i foulard di Carla Fracci, le vetrine di Giorgio Armani. La lotta di classe al parco Lambro, il liceo negli anni di piombo. E le fragorose risate degli anni ’70, con Beppe Viola, Dario Fo, i comici del Derby: “ridevamo come pazzi e poi con un pensoso e penoso senso di colpa passavamo alle cose serie, la politica, il giornalismo, le culture ufficiali. Pensa che scemi.”

E così avanti con l’eleganza di Torino, appena assunto a La Stampa, Mani Pulite, la discesa in campo di Berlusconi e la bellezza dirompente della città eterna alla Repubblica, dove l’attendevano la politica, lo sport, il cinema, il teatro e gli incontri della vita con Vincenzo Cerami, Nicola Piovani, Roman Polanski.

“Azzurro” è un racconto talmente coinvolgente da far pensare fin dalla prima lettura a un naturale approdo al palcoscenico. Antonio Catania insieme a Sergio Colicchio trasportano nel viaggio della vita del giornalista.

“Il cinema – sottolinea la Giardina – era una delle grandi passioni di Curzio Maltese, e mentre cercavo una chiave per la messa in scena, ho pensato a una scenografia che attraverso pochi elementi rappresentasse l’idea di una sala cinematografica: uno schermo, due poltroncine e un’insegna al neon che riprende il titolo del libro, Azzurro. Questo spazio ideale viene abitato dal protagonista in molti modi, permettendogli di attraversare diverse dimensioni: il ricordo, l’evocazione, il ritrovarsi spettatore della propria vita che scorre come su uno schermo.

Ho creato una struttura composta da proiezioni video e musica, sempre al servizio dell’incalzare della storia e del protagonista, che di volta in volta tiene le fila e interpreta i vari personaggi in un moltiplicarsi di voci. In questo ambiente virtuale l’attore può interagire con le immagini, assistere a ciò che accade sullo schermo, o estraniarsi completamente grazie alla musica che a tratti entra in scena da protagonista”.

Seguendo il viaggio di chi è stato uno dei più grandi giornalisti italiani, si ride e ci si emoziona con Antonio Catania, che secondo la regista è l’attore più adatto per interpretare la disincantata ironia dello sguardo di Maltese, che è una caratteristica anche dell’arte attoriale di Catania, mai enfatica o retorica, sempre capace di ironia e umanità.

Allo stesso modo la scrittura di Maltese si sposa alla perfezione con la musica del suo grande amico Nicola Piovani. Una presenza capace di creare un contrappunto perfetto al suo sguardo sulla vita, nei suoi aspetti divertenti come in quelli più toccanti, in cui tutti si possono ritrovare.




FRIDA KAHLO: UN CORTO CIRCUITO DI COLORI

Celebrare una grande donna che ha saputo conquistare un posto importante nella storia e che ancora oggi riesce a influenzare il mondo artistico, culturale, musicale, letterario e politico, teso soprattutto a creare una sorta di “dialogo” tra la città del L’Aquila e la vita di questa artista contemporanea

L’Aquila, 21 ottobre 2024. Nel 70.mo anniversario della morte, tre giorni di arte, cultura e laboratori dedicati a “Frida Kahlo”. Rivoluzionaria, maestra di libertà e simbolo di coraggio e resilienza, la sua vitalità, le sue opere, sono entrati nella storia dell’arte moderna diventando a tutti gli effetti una figura di riferimento.

L’evento co-organizzato dall’Associazione culturale Ets-Odv “Libris in Fabula”, l’Istituto Santa Maria degli Angeli B. Micarelli, è patrocinato dalla Regione Abruzzo, dal Comune dell’Aquila e vede la compartecipazione dell’Associazione “L’Aquila per la Vita” e “Rotary Club L’Aquila”.

Con il progetto “Frida Kahlo: un corto circuito di colori” (evento ideato da Sabrina Giangrande),  si intende celebrare una grande donna che ha saputo conquistare un posto importante nella storia e che ancora oggi riesce a influenzare il mondo artistico, culturale, musicale, letterario e politico ma soprattutto si è voluto creare una sorta di “dialogo” tra la città dell’Aquila e la vita di questa artista. Entrambe sono state più volte ferite, aggrappate disperatamente alla vita, hanno fatto della resilienza il loro mantra ed entrambe sono rinate a nuova vita diventando simbolicamente immortali. L’una attraverso la sua arte densa di allegorie, colori sfavillanti, simbologie e messaggi e uno stile di vita all’insegna dell’ottimismo nonostante le molteplici disgrazie (non solo fisiche), l’altra attraverso l’alternanza nei secoli di lutti e speranza, di crolli e ostinate ricostruzioni. Frida Kahlo ha spesso dipinto il suo corpo in modo crudo e realistico, mostrando cicatrici, dolore e vulnerabilità. Questa rappresentazione costituisce una sfida a quelli che sono gli ideali di bellezza convenzionali, contribuendo alla narrazione di un’autentica e inclusiva corporalità femminile.

La città dell’Aquila, più volte ferita e lacerata nel suo cuore per via dei terremoti, potrebbe essere paragonata alla stessa resilienza coraggiosa di una donna come la Kahlo, che nonostante abbia vissuto una vita duramente segnata da gravi e sfortunate problematiche, è riuscita a emergere diventando un’icona immortale, anche di contagiosa vitalità. I suoi quadri e la sua vita personale sono l’esplorazione dell’identità di genere, spesso complessa, unitamente alle sfide che le donne affrontano in una società patriarcale. Kahlo ha sostenuto molte donne artiste, contribuendo a creare «spazi di espressione per le donne nell’ambito artistico, aprendo la strada per molte artiste donne, dimostrando che possono avere successo nel mondo dell’arte nonostante le sfide e le discriminazioni».

Proprio questo sommesso dialogo sarà lo spunto per offrire un ampio ventaglio di proposte culturali e spettacolari e coinvolgendo gli studenti di scuola secondaria di primo grado Istituto Comprensivo “T. Patini”, Istituto Santa Maria degli Angeli “B. Micarelli” e Istituto Comprensivo “G. Rodari” (per età nati tutti dopo il sisma del 2009) in attività laboratoriali che, attraverso l’osservazione di opere d’arte e artigianato artistico, letture mirate, musica, danza richieda poi agli allievi stessi di esprimere in maniera individuale, di gruppo o collettiva, il loro concetto di resilienza, di recupero della memoria storica dei luoghi nei modi e con le tecniche che riterranno più opportuni e sotto la guida dei loro insegnanti curricolari.

Sono stati coinvolti per la tavola rotonda Frida Kahlo: dall’arte alla comunicazione che si svolgerà il 23 ottobre con inizio alle 17.30 i relatori, Yari Selvetella, giornalista e scrittore di Rai Uno e la docente di Semiotica dell’Università di Teramo, Marianna Boero.  Di seguito con inizio alle 18.30 sarà ufficialmente inaugurata la mostra delle opere dell’artista chietino Antonello Favata “Frida Kahlo Revenge” e a seguire il Recital concerto “Alle voci Perdute” Coro CantAbruzzo diretto da diretto dalla Maestra Rosella Pezzuti  con Larry Villalobos tenore solista, Tony Turco alla chitarra e Barbara Cardelli alla fisarmonica.  Per tutti i tre giorni ci saranno le artigiane in vetrina (Simonetta Morrone bijoux designer · Le Fanciulle) e un punto informativo dedicato all’associazione “L’Aquila per la vita”.

Gli eventi si svolgeranno nella Sala Rinascimentale di Palazzo Alfieri in via Fortebraccio, 54 nell’Istituto Santa Maria degli Angeli “Barbara Micarelli” .

Di seguito il programma generale:

Mercoledì 23 ottobre mattina – Frida Kahlo a Scuola – incontri, letture e laboratori con alunni di scuole secondarie di I grado a cura delle operatrici dell’Associazione Culturale Ets-Odv “Libris in Fabula”.

Nella sala rinascimentale alle ore 17:30 – presentazione ufficiale dell’evento con i saluti istituzionali di Roberto Santangelo Assessore alla cultura Regione Abruzzo, Nicoletta Proietti Presidente Rotary Club L’Aquila, Donella Giuliani Presidente “Libris in Fabula”, Suor Antonella Savini Istituto Santa Maria degli Angeli. A seguire una tavola rotonda dal titolo: “Frida Kahlo: dall’arte alla comunicazione”, introduce Sabrina Giangrande – giornalista, relatori: Yari Selvetella – giornalista e scrittore “Frida Kahlo, il corpo della pittura” e Marianna Boero – docente di Semiotica (Università di Teramo) “L’identità visiva di Frida Kahlo”.

Alle 18.30 Inaugurazione della Mostra di opere dell’artista Antonello Favata “Frida Kahlo Revenge”, a seguire Recital-concerto “Alle Voci Perdute” Coro CantAbruzzo diretto dalla Maestra Rosella Pezzuti con Larry Villalobos tenore solista – Tony Turco chitarra e Barbara Cardelli alla fisarmonica. Tutti i giorni dalle  17:30 – 19:30 Artigiane in vetrina (Simonetta Morrone bijoux designer · Le Fanciulle) e L’Aquila per la vita informa.

Giovedì 24 ottobre mattina – Frida Kahlo a Scuola, incontri, letture e laboratori, alle 17.30 nella Sala Rinascimentale  Bailando a la Vida performance con i ballerini Mirko Zaccagno ed Elisa di Tommaso della New Passion Dance. Ore 17:30 – 19:30 Mostra di Antonello Favata “Frida Kahlo Revenge”, Artigiane in vetrina : Simonetta Morrone bijoux designer  – Le Fanciulle  e L’Aquila per la vita informa.

Venerdì 25 ottobre, mattina – Frida Kahlo a Scuola, incontri, letture e laboratori, ore 17:30 nella Sala Rinascimentale, Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi Reading Letterario-Musicale. Sabrina Giangrande leggerà un brano tratto dal libro “Viva La Vida!” di Pino Cacucci (Feltrinelli, 2014), Sandra Antonelli leggerà poesie e una lettera di Frida Kahlo, l’accompagnamento musicale sarà di Emanuele Sponta con Ronroco e Chitarra. Per i saluti finali  “Colori per la vita” a cura dell’Associazione “L’Aquila per la Vita”, con la partecipazione del presidente Giorgio Paravano e le letture saranno curate da Mauro Pansini.  Dalle 17:30 – 19:30 Mostra Di Antonello Favata “Frida Kahlo Revenge”, Artigiane in Vetrina Simonetta Morrone Bijoux Designer · Le Fanciulle e L’Aquila per la Vita informa. Riprese e video a cura di Emmanuel Ntawizera (Manuwebtv), Grafica e designer Sandra Antonelli, Sicurezza e vigilanza “Professione Security di Angelo Giardini.




LE DIFFERENZE TRA LE APPARIZIONI

Le apparizioni di Petralia completano quelle di Medjugorje!

di Giuliano Gattei

Petralia, 21 ottobre 2024. Le due apparizioni sono complementari tra loro, infatti la Madonna col Bambino era presente alla prima rivelazione privata di San Michele Arcangelo a Petralia Sottana (PA) di cui hanno parlato Zona Bianca rete4 e don Marcello Stanzione, famoso esperto di Angeli.

Solo da poco la Chiesa ha accettato Medjugorje, il cui nome in lingua croata significa “tra i monti”. Anche Petralia è tra i monti dietro Cefalù, ma dal 1981 i croati hanno bussato a tutti i giornali del mondo portando migliaia di messaggi universali.

A Petralia l’Arcangelo continua ad apparire ma da guerriero, ha dato solo 14 messaggi autenticati da una lacrima (foto) e tanti “fatti straordinari” di cui si parla troppo poco, indicando come colpire obiettivi decisivi per la vittoria. Cioè ha dato consigli pratici, semplici ma potenti, e ora attende per rispettare le decisioni degli uomini. Eccoli brevemente.

Al Papa, rimettere la preghiera di papa Leone XIII° a fine della Messa per eliminare gli scandali nella Chiesa.

Ai Vescovi, nominare più esorcisti, per salvare tanti disperati.

Ai sacerdoti, uscire dalle chiese e tornare a predicare nelle piazze.

Ai politici, mettere i Valori cristiani nelle Costituzioni e togliere le leggi che “offendono Dio”, cioè peccati sociali come aborto e divorzio, che vengono espiati da vivi.

Ai laici, digiunare per la pace, perché alcuni vogliono la guerra.

Alle singole coppie, pregare insieme per salvare il proprio matrimonio.

Ai singoli, andare alla sorgente sotto l’edicola votiva di Petralia Sottana (foto), o qualsiasi altro luogo consacrato all’Arcangelo, per ottenere liberazioni, conversioni, guarigioni, proprio come già accade a Lourdes, e dal 2008 a Petralia.

Ai suoi devoti, formare ogni 29 del mese, dei Gruppi di preghiera e carità.

Ora ognuno sa cosa fare!

I messaggi integrali sono stati pubblicati da vari autori, come Sandro Mancinelli, don Marcello Stanzione, don Sabatino Iorio ecc.




LA SIECO AKEA SI FERMA A SORRENTO

Vincono i padroni di casa per 3 set a 0

Sorrento, 21 ottobre 2024.  Sieco Service Akea Ortona (quasi) non pervenuta in quel di Sorrento. Vero è che l’avversario era di indubbio spessore ed altrettanto vero è il fatto che questa sera, gli avversari hanno messo in mostra una straordinaria capacità difensiva e grande capacità di finalizzare il contrattacco. Sebbene il numero dei muri punto delle due squadre si equivalgano si deve sottolineare come il muro della Romeo Sorrento abbia sistematicamente toccato e smorzato gli attacchi dei terminali ortonesi che questa sera sono andati in difficoltà. Dopo un primo set tutto sommato equilibrato dove i padroni di casa hanno trovato sin da subito un vantaggio minimo gestito fino alla fine, ne arriva un secondo (da dimenticare) nel quale la Sieco Akea è andata in difficoltà senza via di scampo. Il terzo set è combattuto ad armi pari ma gli adriatici mantengono meglio il campo ma cedono le armi sul più bello. Con in mano due punti set, i ragazzi di Coach Denora subiscono un inatteso e frustrante parziale di quattro a zero che chiude il gioco 26-24. Domenica prossima, sempre alle ore 19.00 una nuova difficile sfida attende gli impavidi. Arriva ad Ortona la JV Gioia Del Colle, un’altra candidata alla vittoria finale. Si tratterà quindi di una gara stimolante e di una ghiotta occasione per i Ragazzi Impavidi di scrollarsi di dosso una serata davvero storta.

IN BREVE

Ortona imprecisa in ricezione nell’avvio di gara e permette ai padroni di casa di trovare il punto del break sul 5-3. Bene il muro degli abruzzesi che in questa fase trovano una certa continuità nella fase di difesa/contrattacco. La gara rimane ben salda sui binari dell’equilibrio nella prima parte del set con Ortona che approfitta di tanti errori al servizio di Sorrento.  Ancora qualche sbavatura in ricezione, la Romeo Sorrento ne approfitta per trovare un vantaggio di due lunghezze sul 14-12. Baldi è incontenibile, la ricezione di Ortona non tiene e gli attacchi diventano complicati. Allo sprint finale i padroni di casa possono gestire un patrimonio di 4 punti sul 22-18. Ortona stringe i denti e tenta di riavvicinarsi sul finale ma il set è dei padroni di casa: 25-22.

Nelle prime battute del secondo set Pinelli trova come suo terminale preferito il centrale Pasquali che risponde sempre ottimamente. È però la Romeo Sorrento a dare il via alla prima mini-fuga con un buon turno al servizio di Patriarca. Sorrento difende meglio gli attacchi, se pur potenti di Rossato non riescono a trovare la strada del pavimento perché i giocatori avversari prendono letteralmente tutto. I Ragazzi Impavidi non riescono ad esprimere gioco, Bertoli e Pasquali provano a dare la scossa ma il più delle volte la fase di difesa/contrattacco di Sorrento appare impeccabile. Ortona nulla può in un set compromesso quasi subito e il parziale si chiude 25-18.

La Sieco Akea ritrova coraggio e intraprendenza nel terzo set e riesce a tenere testa all’avversario. I ragazzi di Coach Denora entrano in campo con piglio diverso e al giro di boa, Ortona è in vantaggio 10-13. Sorrento però riprende il Leitmotiv di difendere ogni pallone e ritrova l’equilibrio e il tabellone elettronico indica 16-16. Ortona ha la possibilità di ritornare in partita ma Sorrento annulla due palle set e porta il parziale ai vantaggi. Ortona va letteralmente in bambola subendo un parziale di 4-0 non riuscendo a sfruttare due palle set. Alla fine è Sorrento a festeggiare.

PRIMO SET:

Padroni di casa in campo con Tulone regista e Baldi opposto. Pol e Wawrynczyk in posto 4, Fortes e Patriarca centrali, Russo libero.

Coach Denora risponde con Pinelli al palleggio e Rossato opposto. Capitan Marshall e Bertoli sono i martelli con Pasquali ed Arienti centrali. Libero Broccatelli.

Il primo pallone della gara è già tra le mani di Pol, per la Romeo Sorrento. Out il suo servizio, la palla passa a Pinelli. Muro di Rossato 0-2. Ravvisato un tocco al muro di Ortona ed è punto di Fortes 1-2. Fuori l’attacco di Rossato 2-2. La Diagonale di Baldi pizzica la linea laterale 3-3. Ortona ricostruisce male, ne approfitta Wawrynczyk che fa 4-3. Ace di Baldi 5-3. Wawrynczyk cerca e non trova le mani del muro di Ortona 5-5. Fuori di poco il servizio di Pasquali 6-6. Fuori anche il servizio di Rossato 7-7. L’ex Patriarca trova un insidioso servizio float che Ortona non trattiene 8-7. Muro di Bertoli 9-10. Mani-fuori per Sorrento 13-12. Anche Rossato gioca il mani-fuori 14-13. Out il servizio di Marshall 17-15. Invasione del muro sorrentino 17-16. Gran botta di Pasquali 18-17. Baldi ancora a segno 20-17. Out il servizio di Pecchio 20-18. Fuori l’attacco dell’opposto ortonese 22-18. Marshall buca il muro 22-19. Marshall rosicchia un altro punto con il suo muro del 22-20. Forte parallela di Rossato 23-21. Ace di Rossato, 23-22, ma c’è bisogno del video-check. Invasione di Marshall 24-22. Fuori il muro di Marshall 25-22.

SECONDO SET

Si torna in campo e la palla è di Ortona. Pinelli serve ma il punto è di Fortes 1-0. Poco dopo lo imita Pasquali 1-1. Ancora Pasquali 1-2. Fuori il muro ortonese 2-2.  Sulla rete il servizio di Wawrynczyk 3-4. Baldi attacca forte dalla seconda linea 6-4. Out il servizio di Patriarca 6-5. Wawrynczyk trova un’ottima pipa 7-6. A segno anche Pol 8-6. Bertoli riesce a trovare il punto del 10-7. Rossato non riesce a trovare il punto, il suo attacco è ancora una volta difeso. Sorrento ricostruisce e fa 12-7. Pinelli dal centro smuove un po’ le acque 14-9. Patriarca sfrutta la sua altezza per il punto del 16-11. Muro di Giacomini, nel frattempo entrato al posto di Arienti 17-13. Out il servizio di Sorrento 19-15. Bertoli murato da Fortes 20-15. Ace di Pecchio 21-15. Patriarca attacca al centro 23-16. Wawrynczyk elude il muro di Ortona e trova il set point 24-17. Ancora Patriarca e Sorrento chiude il set 25-18.

TERZO SET

Si riparte con Pol al servizio ma il punto è di Ortona, con il muro ortonese che si fa trovare pronto 0-1. Rossato murato da Fortes 1-1. Muro di Marshall 1-3. Fuori il servizio di Wawrynczyk 3-5. Fuori il muro di Bertoli 5-7. Rossato attacca sulle dita del muro avversario 6-8. Ottimo attacco al centro di Pasquali 7-10. Azione prolungata finalizzata da un tocco piazzato di Marshall 8-12. Imprecisa la ricezione ortonese, la palla torna nel campo di Sorrento e Pol la pianta a terra per il 13-14. Out il servizio di Pinelli 14-15. Fuori anche quello di Bertoli 15-16. Baldi attacca senza muro 16-16. Fischiata invasione a Wawrynczyk 17-19. Tira forte Patriarca, nulla può Broccatelli 18-20. Marshall fermato dal muro di Patriarca 19-20. Wawrynczyk sbaglia dai nove metri 20-22. Sulla rete il servizio di Sorrento, set point Ortona 22-24. Pol attacca lungolinea e annulla il primo set point 23-24. Ace di Sorrento 24-24. Baldi ribalta la situazione 25-24. Rossato schiaccia e il muro smorza il suo attacco. Sorrento contrattacca e Baldi porta a casa tre punti.

Romeo Sorrento 3 – 0 Sieco Service Akea Ortona (25-22 / 25-18 / 26-24)

Durata Set: 32’ / 28’ / 35’

Durata Totale: 1h 35’.

Arbitri: Christian Palumbo (Cosenza) e Pierpaolo Di Bari (Fasano)

Romeo Sorrento:  Tulone 1, Baldi 21, Pol 9, Wawrynczyk 9, Fortes 10, Patriarca 10, Russo (L) 83% pos, 67% perf., Buccella, Ciampa, Becchio 1, Gargiulo. Allenatore: Esposito. Vice: Buzzo.

Muri Punto: 5 , Aces: 3 , Battute Errate: 17

Sieco Service Akea Ortona: Pinelli, Pasquali 8, Broccatelli (L) Pos. 58% Perf 58%, Bertoli 11, Del Vecchio 1, Marshall 8, Di Tullio 1, Rossato 9, Arienti 1 Allenatore: Denora Caporusso. Vice: Di Pietro.

Muri Punto: 5 , Aces: 2, Battute Errate: 10