MAGLIANO FESTIVAL D’ESTATE un’esperienza musicale e cabarettistica straordinaria

Un epicentro vibrante di suoni, ritmi, emozioni e divertimento

Magliano dè Marsi, 6 giugno 2023. Gli eventi si svolgeranno presso lo Stadio Comunale Cav. Roberto Amiconi, offrendo la partecipazione di più artisti di caratura nazionale e internazionale, fra questi Francesco Cicchella e i Coma Cose.

Durante Magliano Festival d’Estate il pubblico avrà l’opportunità di immergersi in un’atmosfera unica e coinvolgente, creata dalla magia della musica dal vivo.

“Obiettivo atteso dall’Amministrazione Comunale – spiega il Sindaco Pasqualino Di Cristofano – è quello di valorizzare il territorio, in un contesto nuovo e mai utilizzato in passato, che consenta di far conoscere, a chi interverrà, la ricchezza che offre il contesto in cui viviamo”.

L’evento è aperto a tutti, appassionati e non di musica, e offre un’occasione perfetta per unirsi e creare ricordi duraturi. “Siamo fiduciosi che Magliano Festival d’Estate diventerà un punto di riferimento per gli amanti della musica e un’occasione imperdibile per vivere un’esperienza unica nel suo genere” è il commento del Consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Toselli Mirko.




IL SEME DELL ASCOLTO. Residenza Artistica Internazionale in Natura

Dal 20 al 26 agosto 2023

Tufillo, 6 giugno 2023. Artisti della scena (attori, danzatori, cantanti, musicisti, registi, drammaturghi) ed aspiranti tali, ma anche persone che lavorino in altri ambiti professionali dove sia necessario esprimersi attraverso il corpo e la voce per comunicare, insegnare, curare, allenare, ecc. possono, se interessati, partecipare a questa residenza.

Di cosa si tratta

Sette giorni di laboratorio immersi nella natura di quello che abbiamo chiamato “Bosco di Simurgh”, ricco di biodiversità vegetale e faunistica, nel cui cuore sorge la nuova sede del Teatro Simurgh. Dove Appena fuori Tufillo (CH), un piccolo borgo situato a 600 mt. slm, su uno sperone di roccia che domina la valle del fiume Trigno, un territorio di straordinaria bellezza tra i meno conosciuti d’Italia, coperto di boschi primari e borghi medievali che adornano queste colline appenniniche, nell’estremo sud dell’Abruzzo.

Perché qui

Nel linguaggio tecnico amministrativo questo territorio sarebbe definito “zona depressa” a causa dell’assenza di attività industriale, di coltivazioni intensive e soprattutto per una bassissima densità di abitanti per Kmq. Noi invece proprio per le suddette caratteristiche abbiamo scelto di realizzare qui un progetto multidisciplinare ed olistico maturato in più di trent’anni di ricerca e creazione dove il teatro è stato concepito innanzitutto come uno strumento di evoluzione interiore dell’individuo, di cui lo spettacolo (aldilà del tema trattato e del linguaggio scenico creato) diventa armonica conseguenza. Qualità della presenza dove la forma è sostanza di un reale processo cognitivo da condividere con lo spettatore.

Cosa faremo

Cercheremo, appunto, di piantare il seme dell’ascolto nella nostra presenza di artisti ed esseri umani. Attraverso una serie di esercizi radicati in discipline che, oltre al campo della formazione dell’attore/danzatore/cantante, abbracciano conoscenze appartenenti ad altre sfere quali l’antropologia, la filosofia, la biofilia e il misticismo, esploreremo le innumerevoli possibilità e modalità che il nostro corpo ha di ascoltare coscientemente. Il contenitore, nonché la fonte di ogni impressione fisica, psichica ed emotiva di tutto il lavoro sarà la natura che circonda la casa del teatro. Per questo molti esercizi e improvvisazioni tematiche saranno praticati direttamente nel bosco. Il canto, la poesia, la musica, le azioni, la danza, saranno nutriti dall’ascolto del bosco. Il bosco, con la sua armonia di suoni, colori e odori, diventa specchio e metafora della possibile armonia della nostra interiorità, del silenzio che vive nascosto dentro di noi, ma che al sentirlo si rivela l’unico linguaggio dell’amore verso l’umano e verso l’intero creato.

Così, ad esempio, recita l’ultima strofa del sonetto 23 di William Shakespeare: “Oh, imparate a leggere ciò che il silenzioso amore ha scritto: Udire con gli occhi appartiene al puro ingegno dell’amore.” Gli occhi dunque possono udire, così come può udire ogni altra parte del nostro corpo. Se ci si allena a tale capacità di ascolto è possibile creare in noi all’occorrenza uno spazio vuoto, libero da ogni scoria di giudizio, paura e aspettativa.

A cosa miriamo

Fare esperienza di quello spazio vuoto interiore, diventa quindi l’obbiettivo essenziale del lavoro. Lo spazio vuoto è il luogo del silenzio che apre la porta della coscienza. La coscienza riceve le impressioni del mondo esterno come nutrimento e apre la porta dell’immaginazione creativa. Questa a sua volta elabora immagini e idee che generano contenuti. Per trasmettere questi contenuti però l’artista scenico ha a disposizione solo il proprio corpo (di cui la voce è parte).

Se il corpo è stato ripulito da ogni scoria psichica ed emotiva, diventa un corpo essenziale, capace cioè di ascoltare in attenzione con ogni sua parte. Grazie a tale ascolto la forma artistica del contenuto si esprime nel corpo scenico e, così, il racconto prende vita.

Partecipanti

Artisti della scena (attori, danzatori, cantanti, musicisti, registi, drammaturghi) ed aspiranti tali, ma anche persone che lavorino in altri ambiti professionali dove sia necessario esprimersi attraverso il corpo e la voce per comunicare, insegnare, curare, allenare, ecc. possono, se interessati, partecipare a questa residenza.

Contributo

Il contributo per partecipante è di 300 euro, che comprende:

– Pago per il laboratorio (49 ore di lavoro effettivo).

– Alloggio nel centro storico del borgo di Tufillo.

– Vitto a pranzo (colazione e cena sono a carico del partecipante).

Logistica

Arrivo in giornata il 19/08/2023

Laboratorio dal 20/08 al 26/08

Partenza in giornata il 27/08/

Il laboratorio si svolgerà in una sala di lavoro della sede del Teatro Simurgh e all’aperto nel bosco che la circonda.

Gli orari di lavoro sono dalle 09:00 alle 12.00 e dalle 15:00 alle 19:00.

Tra il centro storico di Tufillo e il Bosco di Simurgh ci sono 10/15 minuti di passeggiata.

Il pranzo avrà luogo nel refettorio della casa/teatro la cui cucina sarà gestita in gruppo tenendo conto di eventuali diverse esigenze alimentari dei partecipanti. La colazione e la cena possono prepararsi nella cucina degli alloggi.

A Tufillo ci sono un alimentare e un ottimo forno che fa pane, pizze e dolci squisiti, con ingredienti locali di qualità. Iscrizione Il numero massimo di partecipanti ammessi è di dieci persone.




PULIFONDALI E PULISPIAGGE, la Fipsas raccoglie 175 quintali di rifiuti

Ventuno le località coinvolte in tutta Italia

Ortona, 6 giugno 2023. Una maxi-raccolta di rifiuti in ventuno località balneari d’Italia: questo il risultato di Pulifondali e Pulispiagge, l’iniziativa organizzata dalla Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e di diverse Direzioni della Rai, nonché con il sostegno di Suzuki. 175 quintali tra reti fantasma, plastiche, copertoni e materiali ferrosi sono riemersi dagli abissi grazie ai tesserati della Fipsas, che si è anche occupata – con l’aiuto di oltre duemila studenti – di ripulire gli arenili proprio all’inizio della stagione balneare.

“Numeri importanti – spiega il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della Fipsas – che ci impongono di continuare su questa strada perché la salvaguardia dell’ambiente è una necessità impellente, non ha colori ed è necessaria da nord a sud. Oggi abbiamo dato il nostro contributo e ogni singolo rifiuto raccolto sarà correttamente riciclato grazie ai Comuni interessati. E questa è la soddisfazione più importante che potevamo toglierci. Speriamo che l’edizione 2024 possa vedere ancora più località coinvolte”.

Queste le località interessate dall’edizione 2023 di Pulifondali e Pulispiagge: Ancona, Arenzano (GE), Caorle (VE), Casamicciola Terme (NA), Castellammare del Golfo (TP), Catania, Catanzaro Lido, Crotone, Follonica (GR), La Spezia, Latina, Marina di Carrara (MS), Metaponto Lido (MT), Muggia (TS), Ortona (CH), Porto Corallo (SU), Rimini, Rocca San Giovanni (CH), Salerno, San Foca (LE) e Santa Marinella (RM).




PIETRO FERRARI PRESENTA le sue ultime opere

Il filosofo e scrittore al S.O.M.S. venerdì prossimo 9 giugno

Spoltore, 5 giugno 2023. Venerdì 9 giugno 2023, a partire dalle ore 18:30, si terrà presso il Teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) in Piazza D’Albenzio 1 nel centro storico di Spoltore (Pe), un dibattito pubblico con l’avvocato, filosofo e scrittore teramano  Pietro Ferrari che presenterà alcune tra le sue ultime pubblicazioni tra le quali: Epilogo, Cento di Questi Anni, Il Grido dell’Europa ,La Questione Monetaria, Fascismi, Non Possumus e La Lunga Marcia Nazionale e la mobilitazione degli abruzzesi.

Dialoga con l’autore il giornalista e politologo Cristiano Vignali. 

Pietro Ferrari, nato nel 1973 a Giulianova, è residente a Teramo, dove svolge la professione di avvocato. Ecco le sue opere più importanti: ha pubblicato nel 2002 “Le schegge invisibili” con la Controcorrente di Napoli; nel 2003 Il grido dell’Europa con Tabula Fati di Chieti, nel 2004 Autodafè dell’Occidente con Segno di Udine e Il canto del viandante con Menna di Avellino; 

Nel 2009, La rivoluzione contro il Medioevo con Solfanelli di Chieti e Cronache contemporanee con L’Arco e la Corte di Bari; nel 2014, Fascismi e la prima edizione di La questione monetaria, con Edizioni Radio Spada; nel 2015, la prima edizione di Non Possumus, ancora per i tipi delle Edizioni Radio Spada. Ha, inoltre, collaborato con il blog I Due Punti e con Il Fatto Teramano, Radio Spada, Agere Contra e per la rivista Ordine Futuro; nel 2021, ha pubblicato con YouCanPrint il romanzo ucronico in formato cartaceo Cento di questi anni; nel 2022, invece, ha pubblicato La Lunga Marcia Nazionale e la mobilitazione degli Abruzzesi. 

Ingresso gratuito.




IL TESORO DI RE MANFREDI su Macchemito

La nota sulla puntata odierna di Buongiorno Regione

Pescara, 5 giugno 2023. Una nuova puntata di Macchemito, format di Paolo Pacitti, è andata questa mattina in onda su Buongiorno Regione: le telecamere Rai di Sem Cipriani si sono concentrate, a Valle Castellana nel Teramano, sul tesoro di Re Manfredi e come ha spiegato lo scrittore abruzzese Peppe Millanta, era il figlio di Federico II e fu incoronato Re nel 1258.

Proseguì la lotta al papato accentrando le forze ghibelline di tutta la penisola, fu sconfitto ed ucciso nel 1266 nella Battaglia di Benevento dal francese Carlo I d’Angiò, chiamato dal Papa per scacciare gli scomodi Svevi e gli stessi nemici, per onorarlo, lo seppellirono sotto un cumulo di pietra e dopo alcuni mesi con l’avallo della Chiesa il suo corpo fu riesumato e disperso in un luogo sconosciuto in quanto scomunicato, e forse nello stesso Abruzzo dove ci sono tracce inaspettate.

“Tra i tanti retaggi lasciati dalle diverse dominazioni che si sono succedute nella nostra regione – spiega la dialettologa Daniela D’Alimonte – ve ne sono anche alcuni anche nel nostro dialetto, ad esempio, dall’antico francese charmée ossia “incantare, affabulare” deriva il termine abruzzese c’armand che è il ciarlatano, abile ad incantare chi ha di fronte per vendere la mercanzia ma è anche abruzzese lu charme  che è l’incantesimo”.

In Abruzzo, si racconta che, le spoglie del Re abbandonate lungo il fiume, forse quello che un tempo era il Verde, furono seppellite dagli abitanti del posto dagli abitanti del posto in un castello che secondo tradizione popolare venne costruito dallo stesso Manfredi Castel Manfrino, mentre il suo tesoro si nasconderebbe nelle vicine Gole del Salinello.

Tesoro portato lì proprio da lui e messo al riparo dietro un grande macigno a protezione del quale pose una fata vestita di bianco e molti sono stati gli avventurieri che hanno tentato l’impresa ma la fata punisce le persone avide spostando il macigno e facendole morire di stenti.

Si tratta di leggenda eppure nel 2021 proprio sul sentiero che porta a Castel Manfrino sono state ritrovate più di 300 monete databili tra il 1000 e 1200, un ritrovamento che rinnova la leggenda del Tesoro di Re Manfredi ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/280573701077348.

Alessandra Renzetti




PROSPETTIVE RURALI innovazione e sostenibilità

ADI Apicoltura protagonista

Tornareccio, 5 giugno 2023. ADI Apicoltura, un’attività di famiglia che si dedica alla produzione di miele di alta qualità, è orgogliosa di testimoniare il suo impegno continuo per l’innovazione e la sostenibilità nel settore tradizionale dell’apicoltura.

L’azienda è stata recentemente evidenziata come uno dei protagonisti delle eccellenze della rete rurale abruzzese, come riportato nell’articolo pubblicato da ANSA “Eccellenze rete rurale, l’abruzzese Adi tra i protagonisti” il 31 Maggio 2023 che riporta come ADI sia stata scelta per rappresentare l’Abruzzo in veste di esempio virtuoso.

L’apicoltura è un’attività millenaria, caratterizzata da tradizioni radicate e metodi consolidati. Tuttavia, ADI Apicoltura ha dimostrato che anche in un settore così tradizionale è possibile innovare e adottare pratiche sostenibili per promuovere la conservazione delle api e la produzione di miele di alta qualità.

Un aspetto distintivo di ADI Apicoltura è la sua natura di attività di famiglia. Fondata generazioni fa, l’azienda ha mantenuto intatte le tradizioni e i valori che caratterizzano l’apicoltura artigianale. La passione e la dedizione trasmesse di generazione in generazione hanno contribuito a creare un’azienda che mette la qualità e la sostenibilità al centro delle sue attività. Inoltre, ADI Apicoltura ha recentemente acquisito una macchina per la smielatura a freddo di ultima generazione. Questa tecnologia all’avanguardia consente di estrarre il miele dalle arnie senza sottoporlo ad alte temperature, preservando così le sue proprietà organolettiche e le sue caratteristiche nutrizionali. La smielatura a freddo rappresenta un ulteriore impegno di ADI Apicoltura per garantire un prodotto di alta qualità, nel pieno rispetto delle api e dell’ambiente.

“Per noi, l’apicoltura non è solo un’attività commerciale, ma una vera e propria vocazione familiare – afferma Andrea Iacovanelli – Siamo fieri della nostra eredità e siamo determinati a preservare l’ambiente naturale e le api che rendono possibile la produzione del nostro miele di qualità superiore. Attraverso l’innovazione e la sostenibilità, vogliamo ispirare altre aziende e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza delle api per l’ecosistema”.

L’impegno di ADI Apicoltura per l’innovazione e la sostenibilità è stato riconosciuto dalla rete rurale abruzzese come un esempio di eccellenza nel settore. L’azienda continuerà a investire nella ricerca di metodi per migliorare e contribuire alla crescita sostenibile dell’apicoltura, con l’obiettivo di fornire ai consumatori un miele autentico, sano e di alta qualità.




FURTI VIRTUOSI al tempo                        

Chieti, 5 giugno 2023. L’Associazione culturale Sacro e Profano, martedì 6 giugno alle ore 16, al museo d’arte Barbella, dà l’avvio ad una serie di conferenze, da Furti virtuosi al tempo, dedicate alla storia artistica di Chieti dal tardo medio evo fino alle soglie dell’età contemporanea, curate da Marco Vaccaro, studioso di arte cittadina.

“Un racconto, dice la Presidente dell’associazione Giovina Tomassi, che indugia sugli episodi di vita di figure importanti ed anche di forestieri, meno noti ma altrettanto rilevanti, personaggi che hanno consegnato alla città nel corso dei secoli il patrimonio artistico esistente.”

In questo primo appuntamento si parlerà della Chieti di Giuseppe Toppi e i suoi protagonisti nel secondo ‘600 e delle tracce che hanno lasciato nel panorama storico e artistico della città.




AVVICENDAMENTO RETTORE ALLA D’ANNUNZIO. Liborio Stuppia subentra a Sergio Caputi

Auditorium del Rettorato – 6 giugno 2023 – ore 12:00

Chieti, 5 giugno 2023. L’intera Comunità accademica dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara si ritroverà martedì prossimo, 6 giugno, alle 12:00, preso l’Auditorium del Rettorato, per salutare e ringraziare il Rettore Sergio Caputi al termine del suo sessennio alla guida dell’Ateneo e per accogliere ed augurare buon lavoro al nuovo Rettore, Liborio Stuppia, che inizierà il suo mandato. 

L’iniziativa, coordinata dal Direttore Generale dell’Ateneo, dottor Giovanni Cucullo, in accordo con i due Rettori, vedrà riuniti Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, componenti degli Organi di controllo, i Presidenti delle Scuole e i Direttori dei Dipartimenti, i Presidenti del Corsi di Laurea, i rappresentanti dei vari organismi interni, gli studenti, i docenti, il personale-tecnico amministrativo ed i collaboratori dell’Università G. d’Annunzio.

È previsto l’intervento del Coro Uda Incanto, vincitore della Feluca d’Oro al concorso dei Cori Universitari di Urbino. Per poter consentire a tutti di seguire l’evento, è stato allestito anche il collegamento in diretta nell’Aula multimediale del Rettorato.

È la prima volta – sottolinea il Direttore Generale dell’Ateneo, Giovanni Cucullo – che una simile cerimonia si svolge qui alla “d’Annunzio”. Si tratta di una cerimonia semplice, informale ma significativa, che ho l’onore e la gioia di condividere, è stata possibile soprattutto grazie alla reciproca stima e la vicinanza che segnano i rapporti tra due grandi figure di spessore del nostro Ateneo quali sono il professor Caputi ed il professor Stuppia.

Siamo grati al Rettore Caputi – sottolinea il dottor Cucullo – per il grande ed appassionato impegno profuso in questi anni nei quali sono stati affrontati anche momenti molto difficili come quello della pandemia ma, nel contempo, sono stati raggiunti importanti traguardi che hanno visto l’Ateneo protagonista in un contesto nazionale ed internazionale grazie a rilevanti interventi in diversi settori. Siamo oggi serenamente convinti e fiduciosi – aggiunge il Direttore Generale dell’Ateneo – Che il nuovo Rettore, il professor Stuppia, saprà raccogliere quanto gli viene consegnato e sarà, a sua volta, protagonista nel tenere alto il nome della d’Annunzio, nel farla crescere ulteriormente nell’alta formazione e nella ricerca, nel farne un luogo prediletto dagli studenti, ne rafforzarlo quale punto di riferimento non solo per questo territorio, vincendo nuove sfide e raggiungendo traguardi sempre più prestigiosi.       




LE DONNE SCRIVONO al Ministro Nordio

La giustizia che manca alle vittime di femminicidio

Politicainsieme.com, 5 giugno 2023

Egregio Signor Ministro,

ci rivolgiamo a Lei che stimiamo e di cui ben conosciamo professionalità e senso di giustizia, al quale abbiamo riconosciuto il titolo di “Uomo Illuminato”, a Venezia presso la Fondazione dei Musei Civici nel 2017, per chiedere il Suo autorevole intervento in tema di violenza sulle donne / femminicidi e conseguenti decisioni della magistratura.

Sono incomprensibili , intollerabili e non fanno bene all’immagine della Giustizia Italiana molte decisioni della magistratura che in questi anni si sono susseguite nei confronti di assassini e criminali colpevoli di atti di violenza e femminicidi verso le donne, mettendo in discussione la cd “certezza della pena”.

L’ultimo episodio in ordine di tempo : la decisione della GIP che per l’uccisione di Giulia Tramontano ha escluso non solo la premeditazione ma anche la crudeltà. Abbiamo molto sofferto per questa decisione immaginando anche il dolore fisico del piccolo Thiago, un bambino di 7 mesi con cuore, braccia, gambe, a cui è stata preclusa la nascita.

Ci chiediamo quali siano i corretti parametri per valutare la sussistenza o meno della premeditazione e dell’aggravante della crudeltà. Ci chiediamo quanta distanza possa esserci, e perché, tra un giudizio umanamente istintivo e uno giuridicamente espresso, ci interessa saperlo, per capire se sono le norme o le interpretazioni delle norme a creare questo strappo.

La questione gravissima è che la Giustizia Italiana, pur con un equilibrato apparato normativo in tema di violenza verso le donne, si sta trasformando in una “Ingiustizia”: non ci sentiamo noi donne tutelate mentre i delinquenti, criminali, assassini restano impuniti e comunque sottoposti a condanne esigue.

Inoltre, non esistono comportamenti univoci per l’applicazione delle leggi stesse nei diversi tribunali italiani. Da tempo auspichiamo che si metta a punto un “Codice” contenente tutte le norme riferite alla violenza verso le donne per permettere adeguate e univoche applicazioni/interpretazioni delle leggi.

Le uniche reali condanne restano in capo alle vittime e ai loro familiari. Non basta raccomandare alle donne di non andare “all’ultimo incontro” incolpando ancora noi donne di responsabilità che in realtà non sono a noi imputabili.

La questione gravissima è la sfiducia che ormai aleggia nei confronti della magistratura non solo da parte di noi donne ma da parte degli italiani tutti, come si è visto e letto in TV, sulla stampa e sui social.

Il femminicidio di Giulia, di Paola Romano, poliziotta uccisa a Roma dall’uomo (e collega poliziotto) che non accettava la fine della loro relazione, di Monopoli, a opera di un uomo quasi novantenne, in danno della figlia poco più che cinquantenne, volontariamente falciata con l’auto sul viale di casa e abbandonata a terra a morire ed anche il caso di Mauro Favaro, detto Omar, che nel 2001 a Novi Ligure commise un duplice omicidio che sconvolse l’Italia per ferocia inaudita, scontata la pena (peraltro ridotta) si è sposato, ha avuto una figlia, ma ora starebbero emergendo, a suo carico, gravi violenze fisiche, sessuali e psicologiche agite in Piemonte contro entrambe, mentre in sede civile sarebbe stata dichiarata la sua idoneità genitoriale dimostrano l’inefficacia di un sistema inidoneo a prevenire le recidive e a cogliere le persistenze della malvagità.

Signor Ministro, Lei può ridare fiducia agli italiani e alle italiane, Lei può ridare giustizia alle donne uccise e alle loro famiglie, Lei può ristabilire una vera Giustizia in questo Paese, Lei può ristabilire la fiducia nei confronti della Giustizia.

Noi siamo al Suo fianco come siamo al fianco delle donne vittime di violenza.

Chiediamo un Suo autorevole intervento, un intervento del Governo a difesa di uno Stato di Diritto. Ora è necessario.

Ci rendiamo disponibili ad ogni e più ampia collaborazione possa essere utile.

Porgiamo i migliori saluti e Le auguriamo buon lavoro. Con stima ed apprezzamento.

Isa Maggi , Coordinatrice Nazionale Stati Generali delle Donne

Manuela Amadei, Ambassador delle Città delle Donne

Maria Lippiello, Stati Generali delle Donne Campania

Roberta Bortolucci, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Margherita Cogo, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Francesca Moraci, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Nicoletta Gentilini, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Laura Moschini, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Lucia Krasovec-Lucas, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Antonella Chiusole, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Amelia Laura Crucitti, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Maria Pia Rossignaud, Comitato Scientifico Stati generali Donne

Luisa Cortese, Ambassador delle Città delle Donne

Rosaria Avisani,Ambassador delle Città delle Donne

Maria Grazia Colombari, Ambassador delle Città delle Donne

Nadia Palozza Natolli, Ambassador delle Città delle Donne

Elena Zennaro, Ambassador delle Città delle Donne

Loredana Longo, Ambassador delle Città delle Donne

Chiara Piscitelli,Ambassador delle Città delle Donne

Nadia Bragalini, Ambassador delle Città delle Donne

Raffaella Corti,Ambassador delle Città delle Donne

Tina Magenta, Ambassador delle Città delle Donne e della Panchina Rossa

(seguono le firme in fase di traccolta)

https://www.politicainsieme.com/le-donne-scrivono-al-ministro-nordio-sulla-giustizia-che-manca-alle-vittime-di-femminicidio/




CENTO POSTI PER LE AUTO dodici per le bici!

Al Presidio Sanitario Nord

Pescara, 5 giugno 2023. Non è la prima volta che mi capita di usufruire dei servizi del Presidio Sanitario Nord di Pescara. E anche per le altre mi è capitato di fare le stesse riflessioni. Arrivo in bici e non trovo posto per parcheggiare, se non cercandolo col lumicino. Alla fine, nascosta, in un angolino, ecco una rastrelliera: 4 posti. Mi guardo introno e vedo solo automobili. Questa volta ho fatto due conti.

Il Presidio si trova al n. 105 di Via Nazionale Adriatica Nord (ex Clinica Baiocchi): all’ingresso un grande piazzale, con circa 35 posti auto che con quelli che si mettono in mezzo fanno 50. Una rastrelliera per 4 bici, nascosta. All’interno, dietro un cancello che immette nell’area riservata al personale sanitario, ho contato altre 50 automobili, diverse poste anche una dietro l’altra, e in fondo, ma proprio dopo l’ultimo edificio, l’ultimo spigolo di muro, due rastrelliere per 8 posti.

Ho preso il righello e ho calcolato le aree: quella aperta al pubblico ha una superficie di quasi 1.050 mq, di cui il 50% è occupato da auto e l’altro dalla strada per entrare e uscire. La rastrelliera occuperà, ad esagerare, 5 mq! La stessa cosa, ovviamente, si può dire per l’interno. Qualche considerazione.

La parte interna, dedicata al personale che lavora lì, è occupata stabilmente da auto per tutto il turno lavorativo. Quella aperta al pubblico, invece, ha una dinamica legata all’erogazione del servizio. Mettersi qualche minuto ad osservare consente di notare che le tante auto che arrivano fanno il giro intorno a quelle parcheggiate al centro e se ne vanno. Se ne vanno, come sono venute, lungo le strade di prossimità della struttura sanitaria, a cercare parcheggio e ovviamente intasando le vie del circondario, creando spesso anche situazioni di criticità soprattutto per persone che comunque raggiungono il presidio con il bus e poi a piedi.

Ecco, o mi aspetterei che in un luogo come questo, che eroga servizi sanitari, si facesse anche qualche ragionamento sul piano della mobilità sostenibile. Alcuni suggerimenti:

perché non si mettono più rastrelliere per le bici in maniera evidente, chiara e inequivocabile, davanti la facciata dell’edificio?

bastano 5 rastrelliere modello Verona/Milano con aggancio telaio, della larghezza di 5 metri ciascuno, per 25 metri (c’è spazio), e si ha lo stesso numero di posti delle auto ma per le bici, togliendo verosimilmente 5/6 posti auto (il 10% dell’esistente);

perché non mettere qualche pannello motivazionale all’ingresso, e ovviamente in prossimità degli stalli, e incentivare l’utenza a usare la bici invece che l’auto per raggiungere il Presidio?

perché non rilanciare la comunicazione all’interno della struttura, con pubblicità tabellare ma anche con pieghevoli nelle sale di attesa?

perché non utilizzare questa opportunità per spiegare i vantaggi dell’uso della bici non solo in termini di mobilità sostenibile, ma anche sanitari, di salute e quindi di benessere?

perché non interagire con l’utenza con un sondaggio per capire le opinioni dei pazienti, e dei parenti, e magari chiedere suggerimenti per miglioramenti o integrazioni?

ma, soprattutto, perché per il personale non si procede ad una attività di ricognizione su usi e abitudini? Si fa con un questionario che rientra nelle mansioni di chi nell’azienda si occupa di mobilità sostenibile, e serve non solo per capire, ma soprattutto per svuotare i parcheggi delle auto e magari sostituirli con spazi bici e verde;

tutto questo poi si concretizza con un piano di spostamenti casa lavoro (PSCL), obbligatorio per l’azienda, che va presentato al Mobility Manager di area ogni anno;

insieme, quindi, azienda e Comune, possono mettere in pratica azioni virtuose con l’obiettivo di fare di questo luogo non più un garage all’aperto come oggi, ma uno spazio strategico di nuova mobilità, capace di rinnovare e contaminare anche il contesto viario circostante;

da questi si può trarre spunto per fare interventi analoghi in luoghi simili, come nel Presidio sanitario sud, dove lo spazio per le biciclette è uguale a ZERO.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




CAMPIONESSA REGIONALE di Salto Ostacoli 2023

L’Amministrazione Comunale si congratula con la giovanissima  Angelica Marini

Giulianova, 5 giugno 2023. Angelica Marini si è laureata Campionessa regionale Salto ad ostacoli, imponendosi in una tre giorni di gare con la sua pony  Bearna Rua Millrace. L’Amministrazione Comunale le esprime per questo le proprie congratulazioni, augurandole nuovi successi e grandi soddisfazioni.

L’amazzone del Circolo Ippico Giuliese, guidata dall’ istruttore Alessandro Romani,  ha ottenuto due vittorie ed un terzo posto, distanziando in classifica gli avversari  della categoria Lb80.

In virtù del risultato, la Fise Abruzzo l’ha convocata per rappresentare la regione nelle Ponyadi che si svolgeranno a fine luglio ad Arezzo.

Prossimo appuntamento per Angelica, il campionato Italiano Pony a Cattolica.




TEATRO AL FIABOSCO di Sant’Eufemia

 Con il Mi.Be per Storie e leggende del Fiabosco

Sant’Eufemia a Maiella, 5 giugno 2023. Mentre si attende il posizionamento delle nuovissime opere all’interno del percorso di Fiabosco di Sant’Eufemia, nell’Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella prendono il via le attività: l’11 giugno 2023 dalle ore 11.00 alle 12.30, il Mi.Be di Pescara, il Liceo Artistico Musicale – Coreutico Misticoni Bellisario partecipa attraverso un primo momento rappresentativo con i ragazzi del progetto PON teatro 2022/23 con l’appuntamento dal titolo eloquente Storie e leggende del Fiabosco; è solo l’inizio, infatti ci saranno diversi altri momenti nel corso dell’anno.

Presso il Mi.Be di Pescara, il progetto Fiabosco Academy, che confluirà a breve nel Fiabosco con l’installazione delle opere, è stato possibile grazie all’impegno della Dirigente scolastica, la Professoressa Raffaella Cocco e ai docenti, i Professori Emiliano Faraone e Marco Piccozzi, che hanno seguito i ragazzi nella lavorazione della pietra sin dai primi passi.

L’intento di questo appuntamento è quello di coniugare la bellezza della scultura attraverso la realizzazione dei lavori delle diverse scuole coinvolte e i ragazzi che hanno partecipato al progetto Pon Teatro del Mibe: Fiabosco, possibile grazie al sindaco di Sant’Eufemia (Pe), Francesco Crivelli, al Parco Nazionale della Maiella e alla Scuola Macondo di Pescara ed al Direttore artistico ed ideatore Peppe Millanta, risulta essere un teatro a cielo aperto, un luogo magico dove si sposano le varie discipline.

A monte del progetto teatrale ci sono il regista Armando Fragassi responsabile del progetto Pon, coadiuvato dalla tutor, la Prof.ssa Valeria Donatelli: insieme hanno rielaborato alcune delle storie che trattano i temi individuati dalle varie performance scultoree e saranno rappresentate dagli allievi e le allieve del progetto Pon Teatro, presso lo spazio Fiabosco di S. Eufemia a Maiella. L’appuntamento è ad ingresso libero.

Il progetto Fiabosco sostenuto dal Comune di Sant’Eufemia, con tutte le attività realizzate, gode anche del Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale, del Patrocinio della Provincia di Pescara e della Provincia di Chieti; importante per il progetto è il grande sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (PE), e SunCity Pescara, il tutto con la collaborazione del Comune di Lettomanoppello.




LA POESIA IN BILICO tra l’angoscia e la speranza

Il premio i grandi dialoghi presenta le poesie di anna manna

Spoleto, 5 giugno 2023. Il 2 luglio, alla Galleria “La Bottega dell’Arte” la poetessa ANNA MANNA presenterà il suo libro di poesia “QUESTA MATTINA (24.02.2022” edito da Tabula Fati, in occasione del PREMIO “I GRANDI DIALOGHI”, che in questa edizione è dedicato al tema “L’artista e il proprio tempo”.

“La Manna con quest’opera – ha scritto Lorenzo SPURIO su Culturalelite – s’inserisce in questa stagione dell’impegno, della denuncia, della partecipazione attiva dinanzi all’efferatezza dello scenario bellico nel cuore dell’Europa.”  Poesia attuale, poesia del delicatissimo momento storico, poesia per indagare tra i sentimenti del dolore e dello sbigottimento di fronte alla caduta dei sogni di civiltà del mondo contemporaneo, ma anche poesia della Speranza.

Così Anna Manna spiega il senso di questo suo ultimo impegno poetico: “Non è soltanto il mio libro……….è il Nostro Libro, è qualcuno che bussa alla porta per superare l’angoscia, per leggere insieme questo squilibrio storico che ci attanaglia, è quella voglia di sperare nascosta tra le inquietudini, è quella certezza che tutti insieme ce la faremo ancora. Ma è anche quell’attimo di smarrimento, quella perdita di equilibrio che cerca ancora la corda per salvarsi dal naufragio, che si aggrappa ai profumi, che cerca quel Suono nascosto di una Melodia che ci doni di nuovo il futuro. In fondo il sorriso che affiora sulle labbra vorrebbe trovare, esprimere una gran voglia di ridere, scherzare, rinvenire le redini della vita serena. Ma subito si ripiega sulla consapevolezza perché nel mondo, oggi, adesso, questa mattina NON È ANCORA PRIMAVERA!”.

Una mattina in bilico tra ieri e domani. Il presente che si interroga, guarda indietro, spinge in avanti. Una mattina da combattere, una mattina per morire, una mattina per risorgere. In copertina è riportata una pregevole opera dell’artista ANTONIO FIORE dal titolo Guerre stellari Ufagrà, un acrilico su tela delle dimensioni di cm. 150 x 100.

L’attualità del libro, pubblicato da Tabula Fati a febbraio, riunirà a Spoleto relatori di alto profilo: la scrittrice LILIANA BIONDI, docente di critica letteraria all’Università dell’Aquila, la poetessa ANNA MARIA GIANCARLI, presenza di spicco in Italia per la poesia e per le iniziative di poesia multimediale ed elettronica, MARIO NARDUCCI, poeta scrittore giornalista, fondatore e direttore della rivista di cultura Novantanove.

Condurrà l’incontro il poeta SANDRO COSTANZI, notissimo nella sua Spoleto dove guida i “Poeti di raggio di maggio”. La padrona di casa, KATY LAUDICINA, accoglierà gli ospiti nella moderna, bellissima Galleria nel centralissimo Corso Mazzini.

Ospite d’onore sarà il giornalista di fama internazionale GOFFREDO PALMERINI, messaggero d’impegno e volontà per un mondo migliore. Sarà anzi questa l’occasione per portare a Spoleto, culla di scambi e confronti culturali soprattutto durante il FESTIVAL DEI DUE MONDI, la sua ultima opera di successo “Il mondo che va”, One Group Edizioni, presentato anche a Roma, alla Sapienza, lo scorso dicembre. Ci sarà inoltre la testimonianza poetica della critica DANIELA FABRIZI, con la quale Anna Manna ha scritto altri libri di poesia.

La presentazione si svolge nell’ambito del PREMIO I GRANDI DIALOGHI, che nel corso del 2023 tratta la tematica L’ARTISTA ED IL PROPRIO TEMPO. A luglio, a Spoleto, si premieranno due nuove sezioni: CRITICA LETTERARIA e GENIUS LOCI. I nomi dei due premiati saranno resi noti poco prima dell’evento.

Un incontro culturale, dunque, che mira a fotografare e sollecitare il Dialogo tra il mondo dell’Arte e il mondo che ci circonda, nel rispetto della tradizione artistica e nella diffusione dei nuovi talenti. Ciò nella consapevolezza che l’Italia ha un patrimonio culturale prestigioso e puo’ vantarsi, rispetto a tutto il mondo, di personaggi del mondo letterario del passato e nell’attualità, di grande importanza.

Lo scenario magnifico del paesaggio culturale di Spoleto e le proposte della nuova edizione del FESTIVAL DEI DUE MONDI saranno il palcoscenico migliore per il PREMIO “I GRANDI DIALOGHI” e per i suoi eventi culturali. Una vacanza a Spoleto diventa veramente una vacanza intelligente.

Alessandro Clementi

Responsabile Comunicazione del Premio “I Grandi Dialoghi”




SUCCESSO per il Pic-Park

L’ Amministrazione Comunale si complimenta con il quartiere Annunziata

Giulianova, 4 giugno 2023. Grande successo di pubblico, ieri, per la prima edizione di Pic-Park, l’iniziativa organizzata dall’ Associazione Quartiere Annunziata con il Patrocinio della Città di Giulianova.

Il parco Annunziata è stato pacificamente invaso da decine di persone, ragazzi, anziani, famiglie, che hanno risposto con entusiasmo alla proposta dell’associazione e trascorso un pomeriggio in amicizia, allietati dalla musica del gruppo Panorama e dal dj Roberto Battaglia.




ABRUZZO IN BICI: finita l’ora dell’armocromia

Adesso è tempo di strategia

Pescara, 4 giugno 2023. L’Abruzzo si è tinto di rosa: merito del Giroditalia che, meno di un mese fa, ha colorato le strade ciclabili e non della costa e quelle dell’Appennino, fino a Campo Imperatore. Regina incontrastata di questa armocromia di primavera del nostro territorio è stata la bicicletta: la più in vista quella da corsa, ma anche di tutti gli altri usi, nell’immediato intorno delle strade lungo le quali la competizione si è svolta.

E adesso?

Adesso che abbiamo voluto la bicicletta, bisogna pedalare, soprattutto per stare in equilibrio, come diceva lo scienziato della relatività. E come si pedala in Abruzzo, soprattutto nella giornata mondiale della bicicletta?

Due sono gli scenari che si prospettano ad una prima analisi: il cicloturismo, o i cicloturismi, e il ciclismo urbano. Nell’accezione comune, e soprattutto nel mondo della comunicazione, prevale indubbiamente il primo, soprattutto quando sopraggiunge la bella stagione, e tutte le analisi, le valutazioni, le prospettive, gli scenari, si incardinano su questo modello, sulla gita fuori porta, sulla escursione, sullo svago e sul divertimento. Grandi numeri sulla resa economica e grandi proiezioni su futuro del settore e del suo peso sul PIL: in Svizzera la vendita delle mountain bike ha superato gli sci, e dal punto di vista del cambiamento climatico (gli impianti, la neve artificiale) questo dovrebbe far riflettere (la bici salverà il mondo?). Nella nostra Regione, proprio in questi giorni, le bici girano a mille lungo la costa: dalla Bici-Pattinata Adriatica del 2 giugno di FIAB e WWF (e tanti altri), doppia staffetta tra San Benedetto del Tronto e Pescara con arrivo a Pineto, giunta alla sua XII edizione, alla Ciclo-Pattinata dei Trabocchi del 3 giungo (FIAB), all’interno di Art-Bike&Run+Wine (Legambiente e altri), con tutto il suo ciclo-programma, lungo la Via Verde della Costa de Trabocchi. Ma mentre da San Salvo a Ortona i tratti di pista ciclabile coinvolti non attraversano nessun paese costiero, da Pescara a Martinsicuro tutto si svolge all’interno dei centri abitati, e ciò comporta una grande diversità dal punto di vista della disponibilità dei servizi e quindi dell’economia turistica, su cui bisognerebbe riflettere.

Questo lungo la costa, pianeggiante. E all’interno, con valli, colline e montagne? Il fenomeno cicloturistico, pur essendo in sordina, meno di massa (per ovvie ragioni di fatica, compensata dall’e-bike) cresce: nascono percorsi (come la Ciclovidia e le sorelle Ciclovie dell’acqua dell’area Peligna di FIAB Bicincontriamoci di Sulmona, oppure la Linea Gustav dell’Alto Sangro) e nascono opportunità, di conoscenza del territorio e di crescita economica.

Poi c’è il contesto urbano, dove i numeri delle bici sarebbero di gran lunga più importanti, di cui si parla meno ma che incidono di gran lunga di più su alcuni aspetti di rilievo, come della pianificazione della mobilità e dell’impatto ambientale. Contesto, quello cittadino, dove sembra non si riesca a cogliere lo stesso entusiasmo, lo stesso slancio, soprattutto in termini di investimenti e di strategie, di quello turistico. Tutte le grandi città abruzzesi, a volte conurbazioni costiere, non brillano come risultati: nonostante le bandiere dei Comuni-Ciclabili attribuite da FIAB ai Comuni più talentuosi, specie lungo la costa, i bike smile, il punteggio della valutazione per capirci, fatica a salire (tranne alcuni casi ancora troppo isolati ma che si spera facciano da traino agli altri).

In tutta questa storia manca un pezzo importante. Infatti se all’inizio la Biciclettata Adriatica è nata per promuovere il tratto costiero della Ciclovia Adriatica, ormai quasi completa, oggi le richieste si orientano verso una migliore pianificazione della mobilità ciclistica regionale, urbana e extraurbana, con la redazione e l’approvazione, da parte della Regione Abruzzo, del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica, reso obbligatorio dalla Legge 2/2018 e da predisporre entro un anno dalla pubblicazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica dello scorso ottobre.

Entro pochi mesi, quindi, la Regione Abruzzo dovrebbe aver redatto il proprio piano, come anche previsto dalla propria Legge Regionale n. 8 del 25/3/2013, in cui l’art. 1, tenendo conto delle norme nazionali di riferimento, prevede che venga redatto il PRMC: “allo scopo di perseguire, attraverso la creazione di una rete ciclabile regionale, obiettivi di intermodalità e di migliore fruizione del territorio e di garantire lo sviluppo in sicurezza dell’uso della bicicletta sia in ambito urbano che extraurbano”.

A tal fine: “la Regione promuove la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali nonché la realizzazione degli interventi finalizzati alla coesistenza dell’utenza motorizzata e non motorizzata attraverso politiche di moderazione del traffico”.

Ecco: dal 2013 si attende che tutto ciò accada, sia per il cicloturismo che per il ciclismo urbano.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




SOLIDARIETÀ ALLA SEA EYE 4 sotto sequestro a Ortona

Ortona, 4 giugno 2023. La nave ONG Sea-Eye 4, attraccata a Ortona, è stata posta sotto sequestro amministrativo di 20 giorni in ottemperanza al decreto Piantedosi.

La motivazione?

Dopo aver soccorso e salvato dal mare 17 migranti, nel corso della navigazione verso Ortona (meta molto distante dai luoghi di salvataggio, secondo la criminale strategia del Viminale), ha soccorso ulteriori 32 donne e uomini in difficoltà.

Questo Governo criminalizza e punisce chi salva vite. Esprimiamo solidarietà all’equipaggio della Sea-Eye.

Non è certo in questo modo che si fermeranno le morti in mare, perché pensare di arrestare fenomeni migratori di portata storica con un fermo amministrativo è come tentare di svuotare il mare col cucchiaio.

Chiediamo al Governo di assumersi le sue responsabilità, di porre fine a questo trattamento vessatorio nei confronti di coloro che salvano vite umane e di concentrarsi su soluzioni alle sfide migratorie che affrontiamo come società, che siano sostenibili, non lesive dei diritti umani e che apportino un valore aggiunto alla vita di chi arriva e delle comunità che accolgono.

Comunità come quella di Ortona che vogliamo invece ringraziare, perché fin dal primo sbarco ha dimostrato umanità e grande organizzazione; in particolare ringraziamo il consigliere comunale Riccardo Di Deo, dei Giovani Democratici.

Claudio Mastrangelo, Direzione nazionale Pd e Segretario regionale Gd Abruzzo

Saverio Gileno, Coordinatore della segreteria Gd Abruzzo




ALEXANDRE DUMAS CHIUDE la Primavera dei Libri

Sabato 10 giugno a Bugnara quinto e ultimo appuntamento della rassegna Primavera dei Libri 2023 organizzata dal Centro studi e ricerche Nino Ruscitti.

Bugnara, 4 giugno 2023.

Il libro Viaggio in Abruzzo di Alexandre Dumas (collana Comete-Scie d’Abruzzo), quinto e ultimo appuntamento della rassegna Primavera dei libri 2023 del Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti, sarà presentato a Bugnara (L’Aquila) il 10 giugno 2023, alle 17.30, nei locali del Centro Congressi in piazza Annibale de Gasparis. L’evento vedrà la partecipazione di Tommaso Paolini, già professore di Economia del turismo, dell’editore Mario Ianieri e del curatore della Collana Peppe Millanta. Gli interventi saranno introdotti dal presidente del Centro studi Matteo Servilio e dal sindaco di Bugnara Domenico Taglieri.

«Sarà l’occasione – afferma il Presidente del Centro Studi – per riflettere sul ruolo che la letteratura può assumere nella valorizzazione di un territorio. Il prosciugamento del Fucino, terzo lago d’Italia per estensione dopo il Garda e il Maggiore, fu un’impresa di tale grandezza da richiamare curiosi da ogni parte del mondo. È difficile immaginare il profondo cambiamento economico, paesaggistico, culturale e più in generale antropologico che ha affrontato il territorio marsicano con il prosciugamento del lago. Tutta questa meraviglia ci viene presentata dallo sguardo di Alexandre Dumas, tra gli autori più noti e influenti della letteratura». 

Dumas visiterà la Valle del Liri, Avezzano, Pescina, Collarmele, Alba Fucens per raccontare queste terre con uno sguardo che non dimentica le suggestioni classiche e la magnificenza dell’antica Roma.

Comete-Scie d’Abruzzo è un ampio progetto editoriale che raccoglie i racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo. Itinerari che invitano i lettori a mettersi a loro volta in cammino sugli stessi sentieri, oggi, con gli occhi del passato. Le 12 uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, sia come personaggi che parlano in prima persona: da Edward Lear a Maud Howe, da Ferdinand Gregorovius ad Anne MacDonell; e ancora, Ugo Ojetti ed Alberto Savinio, Uys Krige ma anche Primo Levi.

Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara. Gli itinerari sono stati curati da Serena D’Orazio, progetto grafico e disegni da Luca Di Francescantonio, impaginazione da Federica Di Pasquale, lavoro di redazione da Cecilia Di Paolo.

Piano dell’opera:

Collana “Comete. Scie d’Abruzzo” diretta da Peppe Millanta

1. Alexandre Dumas Viaggio nel Fucino

Il viaggio audace di uno degli scrittori più importanti di sempre, sulle tracce del prosciugamento del Fucino.

2. Ugo Ojetti Una settimana in Abruzzo

Giornalista e appassionato d’arte, una serie di articoli che parlano degli antichi mestieri d’Abruzzo e delle sue nascoste bellezze artistiche.

3. Ferdinand Gregorovius Passeggiate per l’Abruzzo

Uno dei massimi storici di sempre, in Abruzzo sulle tracce di Corradino e della battaglia di Tagliacozzo.

4. Maud Howe Diario di una viaggiatrice

Alla scoperta della Valle del Sagittario grazie all’inaugurazione della ferrovia a fine ’800.

5. Estella Canziani Attraverso gli Appennini

Un viaggio alla scoperta di riti e antiche tradizioni d’Abruzzo compiuto da due donne pionieristiche.

6. Alberto Savinio Dico a te, Clio

Uno degli scrittori più importanti del ’900, in viaggio in Abruzzo tra il sacro e il profano.

7. Edward Lear Escursioni illustrate negli Abruzzi

Il visionario scrittore inglese, innamorato dell’Abruzzo, in un viaggio che lo porterà a scoprire i suoi luoghi più inaspettati.

8. Giovanni Cena Visioni d’Abruzzo

L’indagine e l’occhio di un poeta sulle condizioni di vita nella Marsica.

9. Anne MacDonell Negli Abruzzi

L’Abruzzo raccontato con la delicatezza femminile e lo sguardo senza pregiudizi di una donna innamorata dell’Abruzzo.

10. Serafino Razzi Viaggi in Abruzzo

La cronaca di un frate nell’Abruzzo del ’500, attraverso monasteri e religione.

11. Uys Krige Libertà sulla Maiella

La fuga durante la Seconda guerra mondiale dello scrittore sudafricano, attraverso scorci Maiella e umanità unici.

12. Primo Levi Abruzzo forte e gentile

Il libro dove nacque “l’Abruzzo forte e gentile”, la formula più riuscita per raccontare un’intera regione.

Ogni quattro numeri un’uscita extra a cura di Daniela D’Alimonte




DISSESTO IDROGEOLOGICO di Chieti

Interpellanza. Inutile la passerella di Marsilio, dalla Regione serve un impegno concreto. Attivi la compartecipazione alle risorse del FESR Abruzzo 2021/27

L’Aquila, 4 giugno 2023. “Il dissesto idrogeologico di Chieti non può diventare occasione per l’ennesima passerella di Marsilio. Al capoluogo e a tutti gli altri fronti interessati da questo fenomeno serve un sostegno immediato e concreto da parte della Regione, non promesse impossibili da mantenere come quelle fatte dal presidente all’Amministrazione comunale tre giorni fa. Le vie da percorrere sono diverse, prima fra tutte quella di assicurare subito la compartecipazione della Regione all’Obiettivo specifico 2.4 del FESR Abruzzo 2021/2027, che contempla l’intervento e, soprattutto, consente di sbloccare anche le risorse UE, al fine di agire, con urgenza, alla messa in sicurezza di quel territorio, nonché degli altri fronti vulnerabili regionali.

Chiediamo all’Esecutivo se ha contemplato questa fra le risposte da dare e, qualora non lo abbia fatto, come temiamo, quando e come ha intenzione di agire. A parte le chiacchiere di circostanza, la Regione potrebbe percorrere due binari: svegliarsi dall’inerzia che regna nella programmazione europea e che ci vede fra le peggiori performance italiane per la spesa e magari anche farsi promotrice con il Governo nazionale di iniziative che consentano al Comune di attingere a ulteriori fonti di finanziamento, sia per le opere e sia per i ristori ai cittadini che hanno dovuto lasciare le proprie case”, questa la proposta del capogruppo PD Silvio Paolucci contenuta in un’interpellanza che sarà depositata nei prossimi giorni.

“Bisogna agire preventivamente, ma bisogna sapere cosa fare e come farlo – aggiunge Paolucci – Bene ha fatto l’Amministrazione comunale teatina a stabilire che il dissesto idrogeologico è materia tanto importante da non poter stare in secondo piano, ma il Comune da solo non ce la può fare, considerato anche il dissesto economico e finanziario a cui sta andando incontro a causa del pessimo governo della precedente amministrazione della destra. Ma perché Chieti abbia risposte bisogna conoscere la materia e la visita di Marsilio è stata invece accompagnata dalle parole di chi non aveva studiato il dossier.

Proprio nel FESR Abruzzo 2021/2027, c’è una parte dedicata al processo di adattamento ai cambiamenti climatici e alla prevenzione dei rischi di catastrofe e resilienza e prevede risorse per 142,75 Milioni di euro, di cui 60 sono destinati alla difesa del suolo e 20 alla messa in sicurezza di dighe. Sono fondi che possono essere programmati, ma che di fatto sono congelati dalla mancanza di iniziativa del centrodestra. Alla luce di tutto questo diventa ancora più importante mettere nero su bianco volontà, progetti e interventi. A Marsilio un modesto suggerimento: studi i dossier prima di recarsi nei luoghi. Si può girare in lungo e largo l’Abruzzo usando parole di circostanza, oppure scegliere di muoversi in modo circostanziato. Sembra un gioco di parole, ma governare è cosa diversa da improvvisare e per gli abruzzesi la differenza è notevole”.

Silvio Paolucci

Capogruppo  Consiliare  del Partito Democratico

Consiglio Regionale dell’ Abruzzo




DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO e futuro dell’istruzione

La provincia di Chieti potrà perdere una decina di istituzioni scolastiche in dieci anni

Chieti, 4 giugno 2023. Il Ministero dell’Istruzione (e del Merito) si avvia a ridurre il numero dei dirigenti scolastici nella nostra regione. La decisione è stata annunciata dal ministro in occasione della Conferenza Unificata del 24 maggio scorso chiamata ad esprimere il suo parere sulla bozza di decreto, ma conclusasi con un mancato accordo. Prendiamo atto che la regione Abruzzo, così come la regione Sardegna, hanno annunciato opposizione ai provvedimenti governativi di riduzione eccessiva ed ingiustificata del numero di scuole, schierandosi contro il dimensionamento scolastico del Governo le altre quattro regioni (Puglia, Emilia-Romagna Campania e Toscana) che hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale (potrebbe pronunciarsi entro il mese di dicembre).

Il solco tracciato dalla legge di Bilancio 2022, infatti, aveva sancito la riduzione del numero minimo di alunni da 600 a 500 per l’assegnazione alla scuola di DS e DSGA, estendendo tale riduzione anche per gli anni scolastici 2022/23 e 2023/24. Come FLC CGIL, avevamo attenzionato favorevolmente la decisione assunta dal precedente governo che, grazie a quanto previsto dal PNRR al punto 3.1 circa la Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, consentiva la riduzione del numero degli alunni per classe e poteva rappresentare finalmente una attenta e giusta riprogrammazione della presenza nei territori delle scuole, a partire dalle aree interne.

Invece, la decisione assunta dal Governo Meloni con l’adozione del provvedimento sopra citato e inserita nella legge di stabilità per il 2023 (legge 197/2022), ci preoccupa fortemente. Essa va nella direzione opposta. Modificato il decreto-legge 98 del 2011 si stabilisce che, al fine di riorganizzare il sistema scolastico il ministero può decidere di procedere nella riorganizzazione della rete scolastica anche in caso di mancato accordo con le regioni. Invece di applicare quanto previsto in merito nel PNRR, questo governo a pochi mesi dall’insediamento si è affrettato ad approvare una legge di Bilancio 2023 che peggiora le cose e che ridurrà in pochi anni il numero degli oltre 8000 istituti su tutto il territorio nazionale a circa 7000.

La previsione è inserita nei nuovi commi (5-quater e 5-quinquies) dell’art. 19 del DL 98/2011: in caso di mancato accordo con le regioni entro il 31 maggio, è il ministro a decidere entro il 30 giugno l’attribuzione del numero dei dirigenti scolastici, effettuata sulla base di un coefficiente (rapporto alunni/scuole della regione) non inferiore a 900 e non superiore a 1000. Tutto questo significa la riduzione della dotazione organica dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi, secondo la bozza di decreto discussa e non approvata: in Abruzzo il numero dei presidi scenderebbe (da 190) a 174 in 3 anni, con conseguente riorganizzazione degli istituti scolastici.

Noi come FLC e come CGIL Chieti, riteniamo si debba ripartire dal numero di DS per provincia applicando i parametri definiti dal regolamento sul dimensionamento DPR 233/1998. Nella provincia di Chieti il numero medio di alunni per istituzione scolastica è attualmente di circa 840 in considerazione dei circa 47850 iscritti nelle 57 scuole statali (già ridotte a 56 per l’accorpamento di 2 istituti nel distretto 015 ortonese).

Se lo stesso comma 5-quinquies non intervenisse a garantire una riduzione graduale con correttivi e compensazioni interregionali per i primi 7 anni, il cinico meccanismo del parametro (oltre 950 alunni in media per istituzione abruzzese) agirebbe già dal 2024/25 per dimensionare da subito a 50 il numero delle scuole della provincia, mentre è probabile che si attenderà il 2030 per avere questa drastica riduzione delle istituzioni scolastiche: in ogni caso una vera riorganizzazione peggiorativa.

Le iscrizioni per l’A.S.2023/24 certificano che la popolazione scolastica Chietina diminuisce di 690 alunni dal prossimo 1° settembre. Il dato è una conseguenza attesa del cosiddetto inverno demografico registrato negli ultimi anni: nel nostro territorio nascevano oltre 9 bambini al giorno della cosiddetta Generazione Z (nel periodo 1997 – 2012 mediamente 3200 nati/anno), mentre sono appena 7 al giorno i nuovi nati della Generazione Alpha (nel periodo 2012 – 2023 circa 2500 nati/anno).

Come FLC CGIL Chieti, abbiamo svolto assemblee nei mesi di marzo e aprile, raccogliendo malumori e contrarietà avverso questa politica dei tagli che penalizza la scuola pubblica e lede l’interesse dei cittadini. La CGIL Chieti e la FLC Chieti sono fortemente preoccupati per tutto quello che sta avvenendo nell’indifferenza generale senza un reale confronto con le parti mentre si modifica profondamente il concetto di scuola pubblica e diritto allo studio.

Al Congresso Nazionale della FLC è stata proprio la FLC Abruzzo Molise a proporre la mozione per abbassare congruamente a 400/600 il parametro del numero medio di alunni in base alle caratteristiche dei territori. Occorre agire subito con politiche che siano in grado di garantire ai giovani e ai migranti condizioni economiche e sociali tali da rendere il territorio abruzzese e Teatino attrattivo per le famiglie. Certo, se pensiamo che nelle aree interne della provincia ad oggi diminuiscono i servizi di trasporto pubblico, di sanità e cura, di opportunità di lavoro e abbastanza scuole con tempo pieno e prolungato, è miope pensare che i giovani costruiscano in quelle aree il proprio futuro. Chi governa dovrebbe preoccuparsi di questa situazione.

Il sistema scolastico della provincia di Chieti, ad esempio, è destinato a perdere dai 700 ai 900 alunni all’anno almeno fino al 2031/32, quando i ragazzi e le ragazze che abiteranno i nostri plessi scolastici saranno appena 41000 (erano oltre 50000 prima del Covid): in termini di popolazione scolastica si perde l’equivalente di una scuola ogni anno anche senza agitare parametri ministeriali più o meno severi! Le speranze di una possibile ripresa della popolazione scolastica, in questo quadro guidato da chiare tendenze demografiche, ma soprattutto da politiche totalmente sbagliate, potranno concretizzarsi non prima di una dozzina di anni. In un momento nel quale istruzione e formazione dovrebbero rivelarsi i temi sui quali investire di più, ci si trova di fronte ad una decisione che colpisce ancora una volta le aree più deboli del paese.

La presenza di un dirigente non è un fatto accessorio soprattutto nelle aree interne dove, a causa dello spopolamento, le scuole hanno classi e pluriclassi poco numerose, ma presidio essenziale per il diritto all’istruzione. La FLC e la CGIL Chieti auspicano che il governo torni indietro su una decisione che colpisce la scuola pubblica in quei territori già in difficoltà per la mancanza di altri punti di riferimento sociali e culturali. Così come è indispensabile che sull’istruzione come sulla sanità e altri diritti fondamentali delle persone, si operi per evitare l’ulteriore peggioramento che potrebbe derivare dalla discussione sull’ulteriore riorganizzazione dell’autonomia differenziata. Tale scelta creerebbe differenza tra territori e tra Comuni spingendo ancor di più i nostri giovani a intraprendere scelte di vita lontano dall’Abruzzo e dal Chietino.

Per questo la FLC e la CGIL Chieti continueranno nelle iniziative territoriali, chiedendo anche alle istituzioni locali e regionali di prendere iniziative in difesa dei cittadini e dei diritti fondamentali della persona, far sentire la propria voce a livello di conferenza stato regioni e difendere il proprio territorio. Sosterremo inoltre, le mobilitazioni nazionali contro le azioni di un governo che non investe nell’istruzione pubblica di qualità, non si preoccupa di garantire una rete di trasposto pubblico adeguata, non offre alcuna garanzia per una vera tutela della salute del cittadino. Occorre ripensare il modello di società e di fare politica nell’interesse dei cittadini, da troppi anni chi governa, vede in tutto quello che è pubblico, un problema e non una opportunità.

Francesco Spina, Segretario Generale CDLT Chieti

Antonio Lagatta, Segretario Generale FLC Chieti




IL PRESIDENTE SI ACCORDA per tre milioni

Ma l’avvocatura aveva chiesto 1 miliardo di euro

Bussi, 4 giugno 2023. Il presidente della provincia di Pescara De Martinis annuncia trionfante di aver ottenuto 3 milioni di euro da Edison come risarcimento per un inquinamento industriale a Bussi che interessa 700 mila abitanti lungo il corso del fiume Pescara. Li destinerà al completamento del Liceo Marconi di Pescara.

Se tre milioni di euro vi sembrano tanti per una equa chiusura di una vicenda di inquinamento ambientale di un secolo di abusi e irresponsabilità, leggete dal sito ministeriale del MITE cosa si diceva della vicenda Edison-Bussi sul Torino.

“… Attualmente è pendente, avanti al Tribunale de L’Aquila, ma in fase di definizione, il giudizio di primo grado. … l’Avvocatura dello Stato ha richiesto, a titolo di risarcimento, un miliardo di euro …”.

Ma al presidente della provincia di Pescara bastano tre milioni per sentirsi il pacificatore e risolutore dei problemi del territorio; solo che i problemi dell’inquinamento del sito e della salute di 700 mila abruzzesi, rimangono li, lungo il corso del Tirino-Pescara.

G. Di Giampietro

Arch. PhD. Aiit,  Webstrade.it. Progetto di strade, sicurezza stradale, urbanistica sostenibile




OCCUPAZIONE: TRA CRESCITA E MANCANZA DI LAVORATORI

di Natale Forlani

Politicainsieme.com, 4 giugno 2023. La tendenza della crescita dell’occupazione nel mese di aprile 2023 (+48 mila posti di lavoro) prosegue analogamente a quello dell’economia. In parallelo, tende a migliorare anche la qualità dei rapporti di lavoro.

Un risultato, secondo il bollettino pubblicato ieri dall’Istat, generato dalla crescita costante dei posti di lavoro a tempo indeterminato (+74 mila), che compensa la perdita di quelli a termine. Una tendenza confermata anche dalla comparazione tra i dati dell’ultimo trimestre con quello precedente (+123 mila posti di lavoro tra i quali 114 mila a tempo indeterminato).

I recenti bollettini mensili dell’Istat aggiornano costantemente i record storici conseguiti dal nostro mercato del lavoro nel corso degli ultimi 12 mesi: il numero assoluto degli occupati (23,450 milioni, +390 mila); la quota dei lavoratori dipendenti (18,420 milioni, +470 mila); il numero dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (15,460 milioni, +488 mila); il tasso di occupazione arrivato al 61% (+1,7%).

Il confronto annuale registra anche una significativa ripresa dei lavoratori autonomi (+71 mila). Il segnale di una possibile inversione di tendenza rispetto alla decrescita registrata nel secondo decennio degli anni 2000, e nel corso della pandemia: nell’insieme una perdita di oltre mezzo milione di lavoratori autonomi, professionisti e partite Iva.

La lettura delle serie storiche dell’Istat consente anche di valutare le tendenze strutturali, le potenzialità e le criticità del nostro mercato del lavoro nell’immediato futuro e che dovrebbero essere gestite in modo adeguato. A influenzare le tendenze positive è la crescita costante di una domanda di lavoro, in particolare di quella più qualificata, che risulta superiore all’offerta disponibile. Tutto ciò per la combinazione di una riduzione costante delle persone in età di lavoro (-642 mila rispetto al 1° gennaio 2020), che proseguirà nei prossimi anni, e della carenza di competenze coerenti con i fabbisogni delle imprese che si sta avvicinando rapidamente al 50% dei profili professionali ricercati.

All’opposto, il dibattito pubblico riguardo alle scelte da intraprendere per le nuove politiche per il lavoro continua a essere dominato dalla retorica della precarietà, dei vincoli da introdurre per i contratti a termine, dagli interventi finanziari a carico dello Stato, e dei contribuenti, per sostenere i redditi dei lavoratori e delle famiglie. Politiche che danno per scontata l’impossibilità di utilizzare meglio, e in modo più produttivo, le tecnologie, le organizzazioni del lavoro e le risorse umane. Una specie di mondo all’incontrario, in questo caso affollato anche dalle classi dirigenti che dovrebbero offrire risposte all’altezza dei tempi e dei fabbisogni.

La carenza quantitativa di risorse umane competenti rappresenta la principale criticità del nostro mercato del lavoro. Le tendenze spontanee tendono ad aggravare questa criticità in relazione alla fuoriuscita dal mercato del lavoro dei lavoratori anziani, mediamente superiore ai 700 mila l’anno, rispetto a un potenziale ingresso di nuovi giovani inferiore al mezzo milione. Un problema estremamente serio data l’esigenza di aumentare l’occupazione in termini assoluti, per assicurare la sostenibilità dell’aumento della spesa sociale che deve fare i conti con l’invecchiamento della popolazione.

L’esigenza di rigenerare la popolazione attiva, dovendo fronteggiare nel contempo le conseguenze del declino demografico e l’obsolescenza delle professioni derivante dall’impatto delle tecnologie digitali, richiede uno sforzo collettivo che ancora non si intravede nei comportamenti degli attori istituzionali e sociali che dovrebbero concorrere al perseguimento dell’obiettivo.

foto www.das.it

Pubblicato su www.ilsussidiario.net

https://www.politicainsieme.com/occupazione-tra-crescita-e-mancanza-di-lavoratori-di-natale-forlani/




ALLUVIONE IN ROMAGNA: due lezioni dalla Storia

Una lapide a Ravenna ricorda la tremenda alluvione che sommerse la città – per oltre due metri – nel 1636. In risposta, lo Stato Pontificio inaugurò un grande piano di interventi idraulici, di cui si beneficia ancora oggi. Basta dunque con la propaganda sul clima. E si faccia prevenzione.

di Gianfranco Amato

Lapide a Ravenna, alluvione 1636

Nella sua opera De Oratore, il grande Cicerone ci insegnava che la Storia è maestra di vita. Una delle lezioni oggi più inascoltate di quel famoso giurista. La Storia, in realtà, non è soltanto un parametro per educarci a vivere. Serve anche per capire la realtà e leggere la cronaca in maniera intelligente. Riesce pure a smentire le sesquipedali balle che vorrebbe imporre l’ideologia ecologista a proposito di global warming e crisi climatica.

Prendiamo ad esempio la recente alluvione romagnola. Proprio a Ravenna, capitale simbolica di quell’area d’Italia, all’incrocio tra via Cavour e via Salaria è possibile fare un tuffo nel passato andando a leggere una piccola lapide nella quale si trova la seguente iscrizione: «Addì 28 maggio 1636 sin qui l’acqua arrivò». È il ricordo della peggiore inondazione della città, avvenuta proprio la notte tra il 27 e il 28 maggio di 387 anni fa, quando l’acqua dei fiumi Ronco e Montone sommerse la città per oltre due metri, dopo sei giorni ininterrotti di pioggia. Il livello delle acque raggiunse il secondo piano delle case, e le strade si trasformarono in veri e propri fiumi, tanto da dovere costringere i soccorritori a mettere in salvo gli abitanti caricandoli su barche. Le cronache dell’epoca raccontano con il linguaggio di quel tempo: «Quando cominciò apparire il giorno si videro le povere famiglie con li loro figlioli su li tetti delle loro case; et si sentiva voce rauche e lamentevole chiamare aiuto, dal cielo e dalla terra; era cosa di straordinario terrore». Sembra la descrizione di quanto accaduto nel maggio dell’Anno del Signore 2023.

Quel cataclisma indusse l’allora governo pontificio, di cui la Romagna faceva parte, ad avviare un grande piano di interventi idraulici, che previdero, tra l’altro, la riunificazione dei due fiumi che causarono l’inondazione e la costruzione di un canale di congiungimento della città al mare (ultimato verso il 1737), cui venne dato il nome dell’allora papa Clemente XII, al secolo Lorenzo Corsini. Come si vede, lo Stato della Chiesa era in fondo molto più illuminato e moderno di quanto gli storiografi risorgimentali hanno fatto credere nei loro testi. Va peraltro ricordato che se Ravenna si è salvata dal totale allagamento della città durante l’attuale alluvione, lo si deve proprio agli interventi idraulici disposti dall’allora legato apostolico in Romagna, il cardinale piacentino Giulio Alberoni (1664-1752). Circostanza che, a onor del vero, ha ricordato lo stesso sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, in un videomessaggio dei giorni scorsi rivolto ai suoi cittadini in cui ha descritto nei dettagli la dinamica degli allagamenti.

In questo caso la Storia ci insegna due cose. Primo, che non bisogna attendere gli eventi catastrofici ma occorre intervenire per realizzare opere di prevenzione, esattamente come fece l’allora legato apostolico cardinal Giulio Alberoni, che non si limitò a pregare e sperare nella Provvidenza né a prendersela, come si direbbe oggi, con i capricci di madre natura.

La seconda lezione ci dice che forse è arrivato davvero il tempo di smetterla con la tiritera del clima che è cambiato. Quanto è accaduto nel 2023 in Romagna è la replica esatta di ciò che è successo nel 1636, e ciclicamente nei secoli precedenti, con buona pace di Greta Thunberg , dei gretini, e degli ecovandali imbrattatori. Con buona pace anche dei politici a caccia di pretesti.

La Storia si è incaricata di rendere ancora più risibile e patetica la giustificazione addotta in Consiglio regionale dal presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per ottenere la mozione con cui è stata chiesta la sua nomina a Commissario straordinario per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. In quell’occasione, infatti, lo stesso Bonaccini ha fondato il presupposto della sua pretesa sul «cambiamento climatico globale con cui dobbiamo fare i conti». Bisognerebbe ricordare al caro presidente che i conti, forse, è meglio farli con la Storia.

https://lanuovabq.it/it/alluvione-in-romagna-due-lezioni-dalla-storia




PREMIO CRESCO AWARD

Si illumina chiesa, campanile e  fontana delle cinque cannelle

Fossacesia, 4 giugno 2023. S’illuminano chiesa, campanile e fontana nel centro di Fossacesia. Grazie al finanziamento di 20mila euro, infatti, fasci di luce irradieranno la fontana delle 5 Cannelle , la facciata, il prospetto laterale e la storica torre campanaria, della Chiesa di San Donato.

L’illuminazione è stata realizzata da EnelX , per un valore di 20 mila euro, quale premio assegnato al comune di Fossacesia , che ha vinto  CRESCO AWARD Città Sostenibili 2021 dal titolo Progetti a sostegno dell’imprenditorialità delle persone con disabilità per l’iniziativa Diversamente Chiosco, un bar con offerte dei clienti, gestito da ragazzi con disabilità intellettive e/o relazionali, che nei fine settimana di luglio e agosto  ha aperto i battenti nella piazzetta dei Pescatori, sul lungomare di Fossacesia Marina.

Il riconoscimento avuto nel contest promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Anci e con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero della Transizione Ecologica e della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, premia l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. 

“Il premio ricevuto da Enel X e concesso dalla Fondazione Sodalitas che ringrazio molto , è stato per noi un riconoscimento che abbiamo molto apprezzato perché legato a una iniziativa come “Diversamente Chiosco”, alla quale abbiamo da subito creduto e appoggiato – ammette il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – la scelta poi di illuminare la fontana delle 5 Cannelle e soprattutto alcune parti della chiesa parrocchiale di San Donato con il suo campanile storico, ci è parsa la più idonea per dare risalto a un edificio di culto che rappresenta molto per tutti i fossacesiani e a uno dei monumenti più caratterizzanti della città”.




ACCORDO TOMBALE sulla discarica dei veleni

Esaú è passato per Bussi

Bussi, 3 giugno 2023. Esaú, per un piatto di lenticchie, vendette la sua primogenitura. Ma si trattava di un suo diritto personale.

Chi può vendere, per qualunque prezzo, un bene che non gli appartiene, quale la salute di 700 mila persone che usano le acque del fiume Pescare inquinate dalla discarica dei veleni della Edison a Bussi ?

Per un danno ambientale stimato nel 2014 di 8,5 miliardi di euro, ed una bonifica, di cui poco è stato fatto, del costo di 800 milioni, si può accettare un accordo tombale da 3 milioni di euro?

Non una beneficienza di risarcimento, ma interventi di bonifica risolutivi. Nessun amministratore pubblico può scambiare soldi con la salute di tutti.

Riferimenti:

(Il Manifesto 27-032014)

https://ilmanifesto.it/val-pescara-un-disastro-con-dolo

(Il Centro 03-06-2023)

G. Di Giampietro, arch. PhD. Aiit,  Webstrade.it
progetto di strade, sicurezza stradale, urbanistica sostenibile




GRANDE EMOZIONE per l’omaggio all’Amicacci

Conferimento del cavalierato alla signora Silvana Esposito

Teramo, 3 giugno 2023. Il Sindaco Jwan Costantini ed il Vicesindaco Lidia Albani hanno partecipato ieri, 2 giugno, alle tradizionali cerimonie svoltesi a Teramo per celebrare la Festa della Repubblica Italiana. Il Primo cittadino ha preso parte al programma mattutino, in viale Mazzini, dove, dalle 10, hanno avuto luogo il conferimento degli onori al Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, la cerimonia dell’alzabandiera, la deposizione della corona in onore ai Caduti e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.

Alle 17,  è stata il Vicesindaco Lidia Albani ad essere presente alle cerimonie previste in piazza Martiri.  Nel luogo simbolo di Teramo, all’ intervento del Prefetto Stelo è seguito l’omaggio alla squadra giuliese Amicacci Abruzzo.

Il dottor Stelo, sin dai giorni del suo insediamento nella  Prefettura teramana, ha seguito personalmente e con grande entusiasmo le sfide della squadra giuliese di basket in carrozzina, che il 22 aprile scorso ha conquistato la vittoria nel massimo campionato italiano della disciplina. Grande emozione anche negli istanti del conferimento dell’ onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla signora giuliese Silvana Esposito.

Grazie alle ricerche storiche del giornalista Walter De Berardinis, è stato possibile  onorare i caduti ed i sopravvissuti  giuliesi ai campi di concentramento. Hanno ricevuto la Medaglia d’ Onore alla Memoria i catturati dopo l’8 settembre 1943 nell’area Balcanica Giuseppe Brecciaroli,  Mario De Santis,  Pasquale Falà,  Pietro Macrillanti, Giovanni Marà,  Angelo Michele Palombo ed Orazio Ripani.




MERCATO DI CAMPAGNA AMICA, inaugurazione con trenino, giocolieri e palloncini

Tanti consumatori dicono sì al made in Italy e firmano la petizione contro il cibo sintetico

L’Aquila, 3 giugno 2023. Ha confermato le aspettative l’inaugurazione del mercato stabile di Campagna Amica nella villa comunale dell’Aquila. Questa mattina, primo    giorno di apertura, i produttori e le eccellenze enogastronomiche degli immancabili gazebo gialli di Coldiretti hanno conquistato numerosi consumatori alle prese con la prima spesa estiva, spinti anche dall’aumento improvviso delle temperature che fanno ben sperare sull’imminente arrivo della stagione calda. A conquistare i consumatori, arrivati dalle prime ora della mattina, sono stati zafferano, tartufo, vasetti e barattoli di sottoli ma anche con prodotti di nicchia e meno conosciuti come farina di mais nero e birra agricola. Presenti anche l’europarlamentare aquila Elisabetta De Blasis e il vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente. E anche i bambini hanno apprezzato il nuovo mercato all’aperto animato da attività didattiche, palloncini consegnati ai più piccoli e dal passaggio inatteso di un trenino colorato e di simpatici giocolieri che, richiamati dal via vai di persone, si sono lanciati in virtuosismi e piccole peripezie.

“Una piccola festa di inizio estate per ricordare l’importanza di mangiare cibo locale anche ai primi turisti che arrivano a L’Aquila per l’estate – dice Giuseppe Scorrano, presidente dell’Associazione agri mercato, che gestisce in Abruzzo i mercati di Campagna Amica di Coldiretti – l’alimentazione è diventata la principale voce del budget turistico anche grazie all’immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico da cui dipendono molte opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Con il nuovo mercato all’aperto dell’Aquila cresce la rete di Campagna Amica, ma soprattutto, cresce la rete di produttori che scelgono il nostro marchio”. Per Coldiretti, l’inaugurazione del mercato alla Villa, cuore del centro cittadino, è un ulteriore tassello per la promozione del made in Italy. “L’apertura di questo mercato rientra nell’esigenza di incrementare, in una zona centrale del capoluogo, l’offerta dei prodotti a marchio – dice Domenico Roselli, Direttore Coldiretti L’Aquila – ma è anche un modo per ribadire la necessità di un cibo sano e garantito soprattutto oggi con il pericolo del cibo sintetico. L’inaugurazione del mercato stabile è stata anche un modo per chiedere l’appoggio dei cittadini, attraverso la petizione Coldiretti, per l’accelerazione dell’iter di trasformazione in Legge dello stato del recente disegno di Legge”.

Il mercato della Villa comunale dell’Aquila sarà aperto ogni sabato dalle 8 alle 14.




RAI KIDS A CARTOONS ON THE BAY

Il direttore Luca Milano presenta le novità e le produzioni di animazione italiana

Pescara, 3 giugno 2023. Alla presentazione dei nuovi programmi di Rai Kids, nella giornata conclusiva di Cartoons on the Bay a Pescara, il focus è stata la produzione italiana di cartoni animati, sostenuta da anni dalla Rai, che vive oggi una fase di forte crescita.

“Stiamo lavorando su 50 produzioni italiane di animazione realizzate in Italia, tra nuove proposte e sequel di serie di successo, un livello mai toccato prima, frutto dell’impegno RAI nel settore e delle capacità dei 35 studi di animazione nazionali con cui collaboriamo – ha dichiarato Luca Milano, direttore di Rai Kids – Il ruolo crescente degli incentivi pubblici, statali e regionali, ha reso l’animazione italiana una delle realtà più promettenti a livello europeo”.

Rai Yoyo si conferma il primo canale italiano per bambini e famiglie, con ben 48 titoli nella classifica dei 50 programmi più visti nell’ultimo anno. Serie come I Puffi, Topolino strepitose avventure e Pinocchio & Friends, prodotto in Italia dalla Rainbow, sono i tre titoli più visti.

Ancor più netto il successo dei programmi Rai Kids nell’offerta non lineare, dove l’offerta su Rai Play attiene quasi il 90% del mercato italiano.

Tra le novità, La favolosa storia di Barbiana, prodotta da Larcadarte, racconta in uno special per bambini a cartoni animati l’impegno di don Lorenzo Milani, nel centenario della nascita, per l’educazione di tutti a partire dai più dimenticati. Pipo, Pepa e Pop è invece una serie originale per insegnare ai più piccoli le basi dell’economia: prodotta da Congedo culturarte, ha ottenuto il patrocinio del Financial Times. Spooky Wolf, prodotto da Movimenti, è una serie di comicità demenziale per i più grandicelli, mentre i Dinocuccioli, realizzata a Treviso dagli Alcuni, sono la nuova versione della fortunata serie dei Minicuccioli: due gruppi di cuccioli, in una stessa scuola, imparano a conoscersi e giocare insieme.

Due serie hanno come protagonisti i pompieri, a riprova del fascino dei vigili del fuoco sui bambini di tutte le età. Grisou, di prossima uscita, è la nuova versione della popolare serie degli anni ’70 sul draghetto pompiere, mentre per vedere La famiglia McFire, di cui è iniziata la produzione, bisognerà attendere un po’.

Presentate anche le prime immagini di Sapiens? uno special che Bruno Bozzetto ha realizzato per la RAI: una allegoria musicale in tre atti sul futuro del pianeta.

Tra le serie internazionali, oltre alle ultime stagioni dei classici come Topolino, Peppa Pig, Bing, Masha e Orso, Bluey, si affaccia il simpatico gufetto Odo e la serie Il mondo di Karma per i più grandicelli.

Alla offerta di animazione si aggiungono i programmi per ragazzi dal vivo, dalle serie live, dove avremo la coproduzione internazionale Home Sweet Rome e La storia di Diego sul mondo delle baby-gang, alla produzione interna negli studi Rai. La campagna sulla sostenibilità di Green Meteo e quella contro le fake news di #danoncrederci, con la influencer Emma Galeotti, che ha superato 1 milione di visualizzazioni, sono esempi di integrazione tra prodotto audiovisivo e interazione con il pubblico.

“Di fronte a questa offerta, la prima parola che viene in mente è Pluralità, di storie, linguaggi, tecniche, e soprattutto team creativi nel nostro Paese – conclude Luca Milano – La seconda è Fiducia, in sé stessi, negli altri, nel domani, per contrastare quelle spinte all’isolamento o al contrario alla aggressività, che soprattutto dopo il Covid si fanno strada tra i giovanissimi. I programmi del servizio pubblico sono uno strumento per bambini e ragazzi per imparare a crescere insieme, nessuno escluso, con fantasia, ricchezza educativa e divertimento”.




CELEBRATA LA XXXI CHARTER

Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna

Vasto, 3 giugno 2023. Premi, riconoscimenti, nuovi ingressi ed il cuore rivolto verso l’Emilia-Romagna: questi, in sintesi, le emozioni vissute nel corso della XXXI Charter del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna celebrata sabato 27 maggio nella splendida cornice della Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos. Anticipata dalla visita guidata al Museo del Costume del Vasto, inaugurato dal sodalizio lionistico nel 2000 e ospitato all’ultimo piano della residenza marchesale.

Dinanzi alla magnificenza dei dipinti dei fratelli Palizzi e introdotta dalla tradizionale esecuzione degli inni, stavolta dal vivo grazie al coordinamento della socia e pianista Maria Del Bianco, si è tenuta la cerimonia condotta dai cerimonieri di Club, Aldo Ciavatta, e distrettuale, Giuseppe Carulli, alla presenza del Presidente della Provincia di Chieti e sindaco della città del Vasto Francesco Menna, che, nel suo discorso di saluto, ha inteso ringraziare i Lions, e in particolare il Club, per quanto fanno sul territorio.

Nel giorno del compleanno del Club, la presidente Maria Pia Smargiassi ha ricordato l’impegno profuso dal Club nel corso del suo mandato parlando dei diversi fuochi che ardono all’interno del sodalizio ma che hanno saputo ardere insieme condividendo e partecipando nel realizzare quanto è stato fatto. Citando San Giovanni Paolo II quando diceva ‘ricco non è colui che possiede, ma colui che dà, colui che è capace di dare’, ha ricordato come i Lions per questo sono persone davvero ricche. Nell’intervento del Governatore distrettuale Francesca Ramicone un pensiero profondo rivolto al difficile momento della Romagna e il ricordo di quanto i Lions hanno fatto e stanno facendo in quei luoghi colpiti dalla drammatica alluvione, un intervento volto a richiamare lo spirito di servizio che accomuna chi scegli di essere un Lions.

Nelle sue mani la presidente Smargiassi ha consegnato anche copia dei bonifici di versamenti effettuati in favore della LCIF-Lions Clubs International Foundation e del Multidistretto 108 Italy per interventi proprio in Emilia-Romagna. È stata, dunque, una cerimonia densa di momenti importanti a cominciare dalla consegna del Premio Poster per la Pace, un service nato per sensibilizzare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado al tema, appunto della pace e che in questo anno sociale ha rappresentato il service di punta del mandato del Governatore distrettuale. Tra i quasi 300 disegni giunti, è stato scelto quello di Riccardo Di Bartolomeo che con consapevolezza lo ha descritto ai presenti.

Momento importante anche l’ingresso di una nuova socia, Aurora Marolla, la quarta donna entrata nel Club in due anni a testimonianza della particolare attenzione del sodalizio verso la parità di genere e il rispetto delle sue origini come Lioness Club. Emozionante la consegna di tre Melvin Jones Fellowship, il prestigioso riconoscimento lionistico attribuito per premiare la dedizione al servizio e la condivisione dei principi del Lions Clubs International. Quest’anno il Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna ha voluto attribuirlo alla socia fondatrice Maria Pia D’Ugo, purtroppo costretta a disertare l’evento per un malanno di stagione, a Mariarosaria Toscano e all’immediato past presidente Luigi Spadaccini, cui il Governatore distrettuale ha consegnato anche il riconoscimento Club Excellence Award per i risultati conseguiti dal Lions Club durante la sua presidenza nel passato anno sociale.

In serata, poi, la presidente Smargiassi ha proceduto anche a dare corpo alla terza edizione del riconoscimento Premio Vasto Giovani Talenti che quest’anno è stato attribuito alle sorelle Francesca e Micaela Fecondo, talentuose musiciste dedite allo studio rispettivamente di flauto e arpa. Targa di ringraziamento anche per Antonio Muratore ed Edda Di Pietro per la disponibilità e la cordialità con la quale hanno concesso spazi della loro struttura ricettiva per alcuni eventi ed incontri del Club. La conviviale ha rappresentato anche l’occasione di raccogliere ulteriori fondi in favore della Romagna attraverso la vendita di due libri scritti dal socio del Club Elio Bitritto.




DON MARCELLO Stanzione in Polonia

L’angelologo presenta i suoi libri e un film!

Don Marcello Stanzione, parroco della chiesa di Santa Maria La Nova a Campagna, dove ci sono due cappelle per la devozione eucaristica giorno e notte e il Centro di spiritualità Oasi di San Michele, Angelologo di fama internazionale, che ha pubblicato oltre trecento libri, con una grande opera di divulgazione, attraverso internet, riviste e programmi radio-televisivi, è in Polonia per presentare i suoi libri tradotti in polacco e il film prodotto in Polonia Sotto l’ala dell’Arcangelo , che rappresenta i suoi 25 anni di apostolato per diffondere l’amore per San Michele e i Santi angeli!

Don Marcello, resterà in Polonia fino al 5 giugno!

Va evidenziato che don Marcello organizza da anni il Meeting sugli angeli: gli angeli, che sono i servitori di Gesù, sono infinito amore ed infinito spirito, e, tra noi e Dio, ci sono loro!

”Grazie a Dio-dice don Marcello – gli angeli esistono!

Tutto ciò, ci dà un senso di sicurezza, e noi, con la forza ed il calore della preghiera (sarebbe importante conoscere le preghiere cristiane agli Angeli Custodi!), dobbiamo essere loro amici devoti, perché sono un aiuto per una fede viva in Dio e ci fanno capire la ricchezza del mondo spirituale e la dignità di servire Dio”.

L’Angelologo don Marcello Stanzione in Polonia per presentare i suoi libri e un film! – Cilento Notizie




ANCORA TROPPE NUBI sul futuro dei lavoratori della Saga

Da alcuni mesi le Organizzazioni Sindacali dei trasporti hanno sollecitato l’Istituzione Regionale, proprietaria per la quasi totalità del capitale sociale della Saga, a confrontarsi con le parti sociali rispetto ad una serie di problematiche urgenti sulle quali la Società ed il Presidente Catone non sono stati ancora in grado di dare risposte esaustive.

Pescara, 3 giugno 2023. L’impegno assunto sui tavoli di confronto con le scriventi per una valutazione congiunta del fattore lavoro nell’ambito del nuovo Piano Industriale della Saga, ad oggi è rimasto solo sulla carta.

Ci riferiamo prioritariamente alla dichiarata volontà di esternalizzare le attività di Handling, riscontrabile peraltro dalla decisione assunta lo scorso 29 dicembre dal Consiglio di Amministrazione della Saga e con la quale si è deciso di prevedere un avviso esplorativo per verificare la presenza di imprenditori privati esterni interessati ad esercitare quelle attività di supporto all’utenza che rappresentano anche il front office dell’aeroporto con i viaggiatori e con i turisti.

Una decisione che è stata altresì ufficializzata e ribadita dallo stesso Presidente Vittorio Catone con una nota formale indirizzata alle Organizzazioni Sindacali lo scorso 23 gennaio 2023. 

A questo si aggiunga il mancato confronto sui carichi di lavoro del personale di rampa, altro tema per il quale si era convenuto una analisi di dettaglio con il coinvolgimento dell’unico Ente ad oggi deputato a certificare la congruità della forza lavoro in termini quantitativi e qualitativi, ovvero l’ENAC.

Ribadiamo la necessità di un approccio concertativo per la stesura di un serio Piano industriale, all’interno del quale il fattore lavoro assume un ruolo determinante per un aeroporto classificato di interesse nazionale e strategico per il centro Italia.

Non si giustifica pertanto il silenzio al quale stiamo assistendo, che acuisce ancora di più il rischio di una volontà di privatizzazione della Saga che da tempo come OO.SS. stiamo contestando.

Lo scalo aeroportuale abruzzese è una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio e la natura pubblica della sua gestione è propedeutica al raggiungimento dei risultati attesi.

Aurelio Di Eugenio Filt Cgil

Amelio Angelucci Fit Cisl

Vincenzo  Marcotullio Uilt Uil