GIOVANNI BIETTI OSPITE dei mercoledì della cultura

Una lezione-concerto su Mozart, Beethoven e l’illuminismo

L’Aquila, 9 maggio 2023. Prosegue la 21ª stagione dei mercoledì della cultura, il cartellone di incontri scientifico-divulgativi organizzati dall’Università dell’Aquila nell’ambito delle attività cultuali di ateneo.

Mercoledì 10 maggio 2023, ospite della rassegna sarà Giovanni Bietti, compositore, pianista e musicologo, considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. L’evento è organizzato in collaborazione con la Società Aquilana dei Concerti B. Barattelli.

Bietti terrà una lezione dal titolo Dal buio alla luce: Mozart, Beethoven e l’Illuminismo in musica.

Appuntamento alle ore 18.15 all’Auditorium del Parco. L’ingresso è gratuito e non occorre prenotarsi. È prevista una diretta streaming su www.univaq.it/live.

La musica di Mozart e Beethoven rappresenta la massima espressione artistica dell’Illuminismo.

I due grandi viennesi sono convinti che il mondo possa cambiare, si possa migliorare; e la musica è il mezzo attraverso il quale ci dimostrano questa possibilità, dandoci per così dire un’immagine – ideale – del mondo tramite i suoni. Molte loro composizioni sono articolate come una grande realizzazione musicale della metafora illuminista più nota, quella che ha dato il nome all’intera corrente di pensiero Settecentesca: il passaggio dal buio alla luce, dall’oscurità dell’ignoranza e dell’oppressione alla luce del sapere e della libertà.

Giovanni Bietti è convinto che oggi sia particolarmente importante ascoltare, eseguire, spiegare una musica che ci invita a usare la nostra intelligenza. Non tanto perché diversi studi scientifici hanno dimostrato il fatto, pur interessantissimo, che ascoltando la musica di Mozart o di Beethoven si diventa temporaneamente più intelligenti, quanto perché viviamo in un’epoca in cui molto spesso si cerca di addormentare il nostro intelletto, di non farcelo utilizzare appieno. Un’epoca in cui si tende a sminuire il valore della conoscenza, della competenza, della cultura e del sapere conquistati passo dopo passo. Un’epoca antilluminista, insomma, che forse non ha tra le sue massime aspirazioni “l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità”, per citare la celebre definizione dell’Illuminismo proposta da Kant.

Giovanni Bietti

Compositore, pianista e musicologo, è considerato uno dei migliori divulgatori musicali italiani. È una delle più note voci radiofoniche delle Lezioni di musica (seguitissima trasmissione settimanale di Rai-RadioTre). Ha pubblicato libri dedicati a Mozart (Laterza, 2015), a Beethoven (Laterza, 2013), a Haydn (EDT, 2020), a Verdi (Laterza, 2021) ed è autore di Lo spartito del mondo (Laterza, 2018), dedicato alla multiculturalità, alla capacità della musica di far dialogare tra loro culture diverse, e La musica della luce (Laterza, 2021), sul rapporto tra musica e Illuminismo. Tiene regolarmente lezioni-concerto, direttamente al pianoforte, presso molti dei più prestigiosi enti italiani, tra i quali il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro Regio di Torino, il Maggio Musicale fiorentino, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Teatro Massimo di Palermo. Tra le sue apparizioni televisive, ricordiamo quella assai prestigiosa accanto a Piero Angela (RaiUno) nelle cinque puntate di SuperQuarkMusica, e quella, recentissima, delle 12 puntate della serie Musica da camera con vista (RAI5), dedicata al quartetto d’archi.




SANTO SUBITO

Siamo tra quelli che, a parte la sua sincera vocazione europeista, non hanno condiviso e non condividono la posizione politica di Berlusconi

Politicainsieme.com, 9 maggio 2023. La sua parabola non è stata liberale, com’era nei presupposti della sua discesa in campo. Né, in più occasioni, è stata moderata. Non a caso, dopo aver sdoganato MSI e Lega, il suo excursus giunge al supino appiattimento sulle posizioni di Fratelli d’Italia, insistentemente ribadito nel messaggio inviato alla recente assemblea che il suo partito ha tenuto a Milano.   Vantando di rappresentare la colonna portante di una alleanza politica di destra, nel cui ambito, tutt’al più, Forza Italia funge da gruccia. Ma oggi non è questo il punto, su cui vogliamo riflettere.

Siamo anche tra coloro che hanno rispetto delle persone e, dunque, anche di Berlusconi. Del quale, per un verso, apprezziamo la ferma determinazione a mantenere quanto più vivo possibile il suo impegno politico, per altro verso, dobbiamo constatare come alcuni passaggi del suo recente intervento testimonino e confermino come sia stato e sia tutt’ora quell’antesignano dell’antipolitica, da cui hanno prese le mosse tutte le degenerazioni populiste che lamentiamo.

Ha evocato lo spettro del comunismo esattamente come trent’anni or sono, esorcizzando Stalin e Mao Tse Tung. E già che stava da quelle parti, ha ingentilito il suo discorso ventilando – con una sottile ironia, necessaria a rendere meno cervellotico un tale allarme – il rischio di una invasione cinese. A fronte di una tale prospettiva da incubo, ovviamente, la guerra di Putin è una bazzecola neanche da parlarne. Senonché questa negligenza- possiamo chiamarla così ? – ha conferito all’ intero intervento una intonazione di evanescente opportunismo tattico.

Eppure, vien da dire che Berlusconi è pur sempre il meglio del berlusconismo. C’è da essere sinceramente preoccupanti – per chi le fa e per chi le ascolta – di certe dichiarazioni di berlusconiani in servizio permanente ed effettivo. Evidentemente eccitati dal riferimento che il Cavaliere, più o meno inopinatamente, ha fatto ai cosiddetti santi laici, straparlano di Forza Italia come religione e della sua missione apostolica, cioè destinata a continuare nel tempo, anche dopo l’ascensione del Capo al cielo. Il che, francamente, ci sembra, anzitutto, poco rispettoso proprio nei confronti di Berlusconi che, a fronte di adepti talmente devoti, farebbe bene a ricorrere ai debiti scongiuri.

Al nostro sistema politico mancava giusto questa lettura in chiave messianica o apocalittica ed ora la lacuna viene colmata. Ma siamo talmente oltre la misura di ciò che è umanamente ragionevole, da augurarci che Berlusconi resti sulla scena politica il più a lungo possibile, se non altro per evitare che venga occupata da tali adulatori.

https://www.politicainsieme.com/santo-subito/




FRATELLANZA EUROPEA a Chieti in Abruzzo

Manlio Madrigale presenta il suo volume

Chieti, 9 maggio 2023. In occasione del 73esimo anniversario della Dichiarazione Schumann del 9 maggio 1950 che avvia il processo di integrazione europea, Manlio Madrigale, Portavoce del Circolo Giorgio La Pira Abruzzo, Difesa Ammalati Psichici Abruzzo e Diritti in Movimento di Chieti, annuncia la presentazione digitale del suo volume sulla Fratellanza Europea a Chieti e in Abruzzo, facente parte di una più ampia collana delle narrazioni sulle attività di interesse generale art 118 u. c. cost. 1965 – 2023.                        

Hanno collaborato all’iniziativa lasciando la loro testimonianza con dei video: Andrea Buracchio (già Sindaco di Chieti), Elisabetta Gualmini (Parlamentare Europea) Paolo Cendon (Fondatore Diritti in Movimento), Don Bruno Bignami (Direttore dell’Ufficio Nazionale Problemi Sociali e Lavoro della Conferenza Episcopale Italiana),    Enrico Sbriglia (già D.G Istituti Penitenziari Ministero della Giustizia), Ugo Iezzi  (Giornalista, Movimento Federalista  Europeo Abruzzo), Cristiano Vignali (Giornalista), Antonello D’Aloisio (Dirigente Città Unite Giorgio La Pira e Diapsi), Nerina Dirindin (Professoressa di Economia Sanitaria è già Senatrice della Repubblica).

C. Vignali




QUANDO IL GRANO MATURÒ storie di gente r-esistente

Teatro comunale di Teramo, 10 maggio 2023 – ore 21

Teramo, 9 maggio 2023. Continua con grande entusiasmo il tour di QUANDO IL GRANO MATURÒ | storie di gente r-esistente, nuova produzione teatrale di CuntaTerra con Marcello Sacerdote e con la prestigiosa regia di Laura Curino, autrice e attrice torinese pioniera del teatro di narrazione in Italia.

Reduce dal successo del debutto ufficiale del 25 aprile a Sulmona, lo spettacolo andrà di nuovo in scena il prossimo 10 maggio alle ore 21.00 presso il Teatro Comunale di Teramo.

“Siamo immensamente felici di poter portare il nostro progetto nei più importanti teatri della regione, – afferma il Direttore Artistico di CuntaTerra Marcello Sacerdote – perché i racconti narrati nello spettacolo provengono proprio dai territori abruzzesi e desideriamo restituire queste memorie alle comunità, con l’intento di approfondire e divulgare un’importante pagina di storia in cui l’Abruzzo fu un vero e proprio laboratorio della Resistenza, per molti versi unico in Italia”

QUANDO IL GRANO MATURÒ – storie di  gente r-esistente è uno spettacolo di narrazione teatrale e un progetto multidisciplinare sul tema della Resistenza Umanitaria in Abruzzo durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. È un intreccio di memorie e racconti, risultato di un lungo lavoro di ricerca sul campo, tra l’analisi di fonti storiche e interviste realizzate con i testimoni del passato. Lo spettacolo racconta la Resistenza dal punto di vista della gente comune, mettendo in scena la Storia e le storie di donne e uomini che, con azioni tanto eroiche quanto silenziose, espresse in termini di solidarietà indiscriminata e umana fratellanza, hanno contribuito alla lotta di Liberazione del Paese.

Si tratta di un progetto a cui CuntaTerra sta lavorando da molto tempo. “Finalmente cominciamo a raccogliere i frutti di una semina avviata ormai più di tre anni fa, in piena pandemia – dichiara Chiara Spina che si occupa della Direzione organizzativa dell’associazione – e siamo davvero entusiasti perché lo spettacolo sta riscuotendo un grande successo di pubblico, ricevendo ogni volta commenti positivi e pieni di emozione”.

QUANDO IL GRANO MATURÒ – storie di  gente r-esistente è stato presentato in anteprima al Teatro Marrucino di Chieti e al Teatro Fenaroli di Lanciano, rispettivamente a giugno e ottobre, e ha debuttato ufficialmente il 25 aprile al teatro Maria Caniglia di Sulmona.

“Stiamo piano piano toccando tutte le province della regione – continua Chiara Spina – e il nostro obiettivo è quello di diffondere lo spettacolo in tutti i territori auspicando a un ampio coinvolgimento di realtà, scuole e associazioni che possano collaborare alla disseminazione di un prezioso strumento di memoria collettiva

Anche per la replica teramana la rete gioca un ruolo fondamentale per l’organizzazione dell’evento, che  è reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Teramo e L’Università degli Studi di Teramo presso cui è prevista un’ulteriore replica dello spettacolo nel prossimo mese di settembre.




DON CHISCIOTTE sulla tavola anatomica di Horacio Czertok

h2o rispecchiamenti festival 2023 sessione di primavera. MasterClass per Spettatori e Artisti di Teatro. Teatro comunale 11/12 Maggio 2023

Popoli, 9 maggio 2023. Nuovo appuntamento di H2O Rispecchiamenti Festival 2023, in svolgimento presso il Teatro comunale di Popoli per iniziativa del Drammateatro e del Comune di Popoli. Giovedì 11 e Venerdì 12 Maggio una due giorni intensa che vedrà protagonista l’attore, regista e drammaturgo di origini argentine Horacio Czertok, fondatore del Teatro Nucleo, ospite del Festival con una MasterClass rivolta agli artisti di teatro ma anche agli spettatori.

È una particolarità dell’evento che evidenzia la necessità di coinvolgere gli spettatori abituali del teatro anche gli studenti e i cittadini che intendono conoscere le dinamiche creative della realizzazione scenica. Un contesto che mette a fuoco il ruolo e la funzione indispensabile dello spettatore, co-protagonista con l’attore della relazione che sostanzia lo spettacolo teatrale. Uno spettatore informato e cooperante è la condizione primaria in ragione della quale l’evento scenico è la preziosa opportunità di produrre cultura teatrale ai livelli più alti dell’esperienza artistica. Da qui l’idea di organizzare la masterclass e di permettere ai cittadini di incontrare personalità artistiche prestigiose, partecipare alle performance dimostrative e agli studi teatrali in atto.

Si parte Giovedì 11 Maggio alle 17.30 per il primo Incontro con Horacio Czertok sul percorso di ricerca ed elaborazione drammaturgica sul grande romanzo di Cervantes Don Chisciotte dal quale ha tratto uno speciale monologo interattivo: Contra Gigantes/narrazione per attore solo e complici spettatori, performance dimostrativa che verrà presentata alle 19,30. Venerdì 12 Maggio alle 17,30 uno stage sulla drammaturgia dell’attore sempre diretto da Czertok mentre a seguire, alle 19.30, avrà luogo la presentazione di Ho un fiore in bocca, un primo studio scenico con il giovane Pierluigi e la guida registica di Claudio Di Scanno, tratto dal particolarissimo e celebre corto teatrale di Luigi Pirandello L’uomo dal fiore in bocca.




SI RIDE CON ANGELO Carestia e la Markuzzo Band

Sold out al Teatro delle Energie

Grottammare, 9 maggio 2023. Angelo Carestia inizia il suo tour estivo e lo fa, per la prima volta in carriera, con una straordinaria band composta da stimati professionisti del settore.

Il comico abruzzese non si pone limiti e nella sua data zero, oltre alle classiche imitazioni del suo storico repertorio, tra cui Ligabue, Vasco Rossi, Jovanotti, Celentano e altri, fonde la sua simpatia con le canzoni della Markuzzo Band.

Pop e rock si alternano in un’alchimia di voci e suoni guidati dal direttore e chitarrista Nick Di Donato; al suo servizio troviamo Lorenza Mastrilli alla voce, Massimo Di Stefano alla batteria, Enzo Madonna al basso, Lorenzo di Nicola alle tastiere e Davide Carestia al Sax.

Nel corso della serata ha trovato spazio Rocco “Il Gigolò”di Zelig, il quale ha estasiato la platea con i suoi interventi comici.

La storia di Carestia è una storia di successi ottenuti con coraggio, senza mai rinunciare all’innovazione. Ecco perché, anche questa volta, ha puntato sulla novità. Questo progetto comico/musicale abbraccerà diverse fasce di pubblico, tutte unite dalla simpatia del comico.

Il teatro delle Energie ha avuto ospiti d’onore, a partire dal Presidente dell’Amat Piero Celani, il consigliere della regione Abruzzo Emiliano Di Matteo, le autorità politiche di Grottammare e San Benedetto del Tronto e diverse agenzie del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento che, rimasti entusiasti del progetto, lo hanno già scelto per alcune serate del centro Italia.

Oltre al puro divertimento, la serata ha avuto anche uno scopo di solidarietà: parte del ricavato sarà donato in beneficenza all’A.I.L. di Ascoli Piceno.

In prima linea a supportare questo progetto ambizioso: l’Associazione Lido Degli Aranci di Grottammare, leader nello scoprire talenti nel campo del cabaret e in quello musicale e grande amica da decenni di Angelo Carestia, il quale non può che ringraziare tutto il team per l’ottimo lavoro svolto, dando appuntamento alle prossime iniziative primaverili.




NUOVA PUNTATA DI MACCHEMITO: la Ritorna di Ortona!

La leggenda della Ritorna

Ortona, 9 maggio 2023. Le telecamere Rai con Sem Cipriani si sono spinte verso il mare, nello specifico ad Ortona dove con il format di Paolo Pacitti, Macchemito, e l’aiuto dello scrittore Peppe Millanta, ci si è concentrati sulla leggenda della bella fanciulla che abitava nel castello aragonese; veniva definita la Ritorna, la principessa che morì di dolore.

Per un principe venuto da lontano, fu data una grande festa a castello: principe e principessa, come nelle migliori favole, ballarono tutta la notte, ma il re non volle dar la mano della principessa all’uomo che dopo qualche giorno se ne andò insieme ai suoi soldati, poiché gli fu promesso un dono unico degno di un re. Il principe, però, prima di andare via promise alla fanciulla in lacrime che sarebbe tornato a prenderla ma al largo della costa la nave fu assalita da pirati ed il principe morì invocando il nome della donna amata.

“Ortona grazie al suo porto è diventata la porta di accesso alle popolazioni provenienti dagli altri paesi soprattutto dal versante opposto della costa Adriatica – spiega Andrea Di Marco, studioso di storia locale. – Storicamente il porto diventa punto di riferimento non solo per chi lo raggiunge per motivi commerciali ma anche come occasione di scambio e incrocio tra culture che nel tempo hanno dato alla città prosperità e grandezza”.

La ragazza, venuta a conoscenza della morte del suo promesso sposo fu divorata dal dolore; ogni giorno si spingeva verso lo scoglio più lontano di Ortona per guardare il mare in lacrime ed i pescatori in transito la sentivano mentre affidava al vento la parola Ritorna, una sorta di preghiera senza fine. Il mare, addolorato per lei, l’avvolse con un’onda gigantesca per permetterle di ritrovare il suo innamorato. Quando il re raggiunse la spiaggia per cercare la figlia, vide una pianta particolare con frutti verdi e tondeggianti dall’aspetto esotico e capì che i due innamorati si erano ritrovati.

Alessandra Renzetti




EMERGENZA FORASACCHI: appello di confido al Comune

L’associazione: “Grave pericolo per i cani, serve intervento urgente”

Pescara, 8 maggio 2023. “A Pescara anche quest’anno è emergenza forasacchi, le piccole spighe di graminacea estremamente pericolose per i cani. In questo periodo sono ovunque, dalle aiuole ai marciapiedi, dalle aree verdi ai parchi, perché estremamente infestanti. Tali spighe, che in molte zone della città, anche in pieno centro, superano il mezzo metro di altezza, sono pericolosissime per i nostri amici a quattro zampe”. Lo afferma l’associazione di cittadini Confido, chiedendo un “tempestivo intervento del Comune”, affinché pulisca “tutte le aiuole e le aree verdi della città”.

L’associazione, che si trova all’interno di Villa Sabucchi e gestisce l’area cani, in cui tutti gli amici a quattro zampe sono i benvenuti, ricorda che i forasacchi rappresentano un “gravissimo pericolo per i cani, perché spesso si infilano nel naso e nelle orecchie, con tutto ciò che ne consegue, fino al rischio di morte dell’animale”.

Nel ribadire la necessità di un “rapido intervento”, l’associazione “ringrazia anticipatamente il Comune, sempre collaborativo su questi temi, per quanto sarà fatto per risolvere il problema”.




VELOCIZZAZIONE FERROVIA, domani la conferenza di servizi a Roma

Sindaco, Febo e Ginefra: “Ribadiremo il nostro fermo NO al progetto senza le varianti da noi proposte. Delusi anche dalla Regione che non ha ascoltato i territori”

Chieti, 8 maggio 2023. Si svolgerà domani a Roma, nella sede del Ministero ai Lavori Pubblici, la conferenza di servizi sul progetto di fattibilità tecnico economica della linea ferroviaria Roma-Pescara, lotto 1 “Raddoppio della tratta Interporto d’Abruzzo-Manoppello”. Ai lavori parteciperà il sindaco Diego Ferrara, che sarà a Roma con il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo. Stamane intanto l’Amministrazione, presente il sindaco Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e il presidente della Commissione comunale sulla Ferrovia Vincenzo Ginefra, ha ribadito in conferenza stampa il proprio no al progetto di cui si discuterà domani, in quanto non prevede la variante richiesta dal Comune, che limita l’impatto sul territorio e dà riscontro alle istanze richieste dalla cittadinanza tramite i vari comitati.

“Alla conferenza dei servizi andrò domani con spirito battagliero perché progetti imposti dall’alto che stravolgono la pace sociale e strutturale del territorio non sono accettabili – esordisce il sindaco Diego Ferrara – Il nostro no è stato palese sin dall’inizio, non all’opera, ma a questa stesura perché impatta in modo irreparabile sul territorio. Mai il nostro no è stato un no senza proposta, perché abbiamo lavorato, in questi mesi, affinché il progetto potesse essere migliorato, rispettando le nostre richieste che sintetizzano anche quelle dei comitati cittadini e degli altri Comuni con cui abbiamo fatto fronte, come Manoppello e San Giovanni Teatino. Il Comune ha ricevuto la prima lettera da RFI il 28 gennaio 2022, da allora ci sono stati dibattiti pubblici a cura di RFI e Ministero, l’ultimo il 17 marzo 2022 all’Aurum di Pescara. Abbiamo fatto diverse riunioni, istituito una Commissione consiliare straordinaria per le Ferrovie che ha fatto un prezioso lavoro di conoscenza e ascolto anche dei comitati, mettendo al corrente tutti sullo stato dell’opera e sulla posizione del Comune. La variante da noi proposta sintetizza anche le istanze ricevute dai cittadini dei quartieri di Chieti Scalo interessati dal passaggio e ad ogni occasione pubblica e ufficiale e formale abbiamo detto a chiare lettere la nostra ferma opposizione alla stesura originaria del progetto. È successo per ben tre volte: il 23 marzo 2022 la prima, espressa con un parere negativo sull’opera; il 20 maggio abbiamo confermato il parere negativo e l’11 luglio sempre 2022 siamo andati in Consiglio comunale con una delibera che diceva no al progetto non modificato, costruita sul parere e su tutti gli atti da noi prodotti anche sulle criticità. Non comprendiamo neanche il perché siano stralciati dal progetto e dalla conferenza altre due decisioni impattanti sul territorio, la viabilità di progetto NV02 che taglierà in due Brecciarola isolandola e un elaborato di Terna per alimentare l’opera. Abbiamo di nuovo interessato i nostri uffici tecnici che si sono confrontati con quelli del Comune di Manoppello e fatto un documento contro anche queste decisioni per cui faremo ricorso, sarà quello che io porterò domani a Roma al Ministero, dicendo, per l’ennesima volta e, spero definitiva, che il Comune non avallerà un progetto che non riconosce il nostro diritto di non vedere stravolto il nostro territorio, anche perché nei dibattiti pubblici del 2022 i Comuni di Chieti e Manoppello, sostenuti dai comitati dei cittadini hanno perorato e costruito nuove soluzioni, la cosiddetta “variante dei cittadini”, che avrebbe migliorato l’opera e che poteva accontentare tutti”.

“La Commissione ha sempre lavorato all’unisono e in grande armonia, con l’obiettivo di non contrastare il progetto in senso generale, perché la portata della velocizzazione per il territorio è importante, ma perché potesse essere migliorato – aggiunge il presidente Vincenzo Ginefra – Contestiamo la sua formulazione originaria perché è scritta secondo parametri territoriali e sociali vecchi e mutati, di cui oggi bisogna tenere necessariamente conto affinché l’opera non sia a danno del nostro territorio e non a vantaggio. Accanto alle nostre motivazioni si aggiunge la disparità di trattamento su due ulteriori aspetti, la presenza di una cabina elettrica di Terna, funzionale alla velocizzazione, ma una nuova ipoteca per noi, la cui realizzazione viene stralciata dalla conferenza, aggirando una procedura, cosa che noi non possiamo consentire. Anche quando si parla di viabilità accessoria: la prima stesura era già assurda, con un’opera che impattava su Brecciarola fortemente, che resta pesante anche nella rimodulazione perché spacca in due Brecciarola.  Noi abbiamo collaborato con tutte le associazioni che hanno rappresentato i cittadini sia per il lotto 1, sia per la parte dell’opera non ricadente nel PNRR. Oggi c’è uno studio di un docente di trasporti dell’università di Torino professor Ramella che definisce bassissimo il rapporto costi-benefici per i cittadini. In Commissione abbiamo ribadito oggi la nostra posizione esprimendo un chiaro dissenso, in linea con quello che l’Amministrazione ha espresso per le vie ufficiali. Il progetto poteva essere fatto in modo corretto, non siamo stati ascoltati, rischiamo di ritrovarci un’opera tossica per il territorio”.

“Continueremo a portare avanti le nostre battaglie finché ci sarà possibile e faremo opposizione insieme agli altri Comuni – conclude il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – Domani si chiude l’iter del progetto con la conferenza di servizi che approva il progetto. La nostra posizione forse non cambierà le cose, perché i Comuni sono soggetti non qualificati e il parere dei Comuni e degli altri enti non ha possibilità di incidere sull’esito dei lavori. Poteva farlo la Regione, che ha però espresso parere a favore del progetto, non ascoltando i territori. Alla Regione sono arrivate tante sollecitazioni perché supportasse i territori, non solo dai cittadini, ma anche dai Comuni, peraltro anche di diversa estrazione politica, perché questo progetto esproprierà proprietà storiche, attività che raccolgono i sacrifici di una vita, ma non ha fatto nulla a nostro vantaggio. Eppure, eccezioni sono state possibili: il cavalcavia viario sarà trattato a parte, l’elettrodotto a servizio dell’opera è stato stralciato: com’è possibile approvare un progetto che non è funzionale nella sua interezza? Ed è penalizzante anche nelle opere stralciate: una parte di Brecciarola viene isolata, parliamo della zona del Mulino, un problema non solo urbanistico, ma che ha a che fare con la sicurezza; sempre a Brecciarola, che ha già tanti paesi addosso, parliamo della discarica ad esempio, arriverà la cabina di Terna, grande quanto un campo di calcio. Non riusciamo a comprendere perché la Regione ha lasciato solo i Comuni e i cittadini alla loro sorte e non ha supportato la nostra soluzione, che dava peraltro sbocco all’interporto, con un doppio collegamento che potenziava l’investimento su questa infrastruttura. Avrebbero potuto far ragionare RFI e Ministero, non è successo e questo è un fatto”.




UN POSTER PER LA PACE

Lions Club Chieti I Marrucini: seconda cerimonia di premiazione

Chieti, 8 maggio 2023. Giovedì 4 maggio 2023 si è tenuta la seconda cerimonia di premiazione organizzata dal Lions Club Chieti I Marrucini per i vincitori del concorso internazionale Un poster per la pace, che quest’ anno aveva come tema: Guidare con compassione.

L’evento si è svolto nella Bottega d’Arte di Chieti ed ha visto la partecipazione delle scuole secondarie di primo grado Chiarini – De Lollis e Vicentini – Della Porta, rappresentate dalle Dirigenti Scolastiche Simona Di Salvatore e Giovanna Santini. Gli alunni, ben motivati dai loro docenti, hanno partecipato con entusiasmo al concorso, realizzando moltissimi disegni, ognuno dei quali ha testimoniato la loro attenta riflessione sul tema, oggi sempre più importante, della pace. Tra i tanti elaborati grafici, particolarmente apprezzato è stato quello dell’alunna Chiara Bascelli, il cui disegno è stato inviato al Governatore Distrettuale.

Alla cerimonia hanno partecipato la presidente del Lions Club Chieti I Marrucini Emanuela Marchione, la presidente di zona Gabriella Orlando, e molte socie del Club che si sono impegnate affinché il service potesse realizzarsi.

«Noi del Lions Club Chieti I Marrucini siamo molto soddisfatte, perché il concorso internazionale Un poster per la pace ha riscosso ancora più successo che in passato, considerata la partecipazione di ben due istituti secondari di primo grado di Chieti (Chiarini – De Lollis e Vicentini – Della Porta) e di uno di Francavilla (Michetti), premiato lo scorso 5 Aprile – ha commentato la presidente del Lions Club Chieti I Marrucini Emanuela Marchione – Questo ci rende felici, soprattutto perché capiamo che il tema della pace è importante per questi giovani studenti, che hanno realizzato per l’occasione dei magnifici disegni. Ogni allievo ha dunque riflettuto sul tema di quest’anno che era: Guidare con compassione, ossia essere leader di un gruppo avendo la sensibilità di comprendere i bisogni dell’altro, nella consapevolezza che solo dalla compassione può nascere la pace».




[LA CHIESA]

Un cammino necessario per la Verità

L’accusa: lo strumento peggiore che si possa usare quando si è alla ricerca della Verità.

Nella chiesa, sotto la talare, dietro l’altare, il male riesce a mimetizzarsi davvero in modo sorprendente.

La falsità è indole del maligno ma le sue dinamiche grottesche e scomposte emergono sempre ed in ogni modo si realizzano chiarissime; facile, dunque, registrare l’obiettivo quando si vuole impostare un cammino valido.

Dalla più piccola chiesa locale, alle grandi cattedrali, finanche alle aule vaticane, le più recondite, è vero, emerge tanta menzogna e tanta  falsità, diffusa perfino ai piedi dei vicari di Cristo; ma la Chiesa, quella autentica, è la vera garanzia per individuare il giusto cammino quando si è alla ricerca della Verità.

Qualche sbandamento è certo nel ns cammino, facile cadere nell’imbroglio malefico, ma quando si è illuminati dalla fede, impossibile imboccare strade errate.

Il richiamo della Verità si rende sempre presente ed inequivocabile; basterebbe solo sintonizzarsi e saper rispondere per non perdersi nell’infinito labirinto della sapienza perversa e delirante dei tempi ambigui.

nm




ALDO MORO E LA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA

Ricorre domani il quarantacinquesimo anniversario dell’uccisione del Presidente Moro

Politicainsieme.com, 8 maggio 2023. Lo ricordiamo riportando, dall’ intervento che tenne, in Assemblea costituente, il 13 marzo 1947, un breve stralcio, laddove sostiene – con argomenti che valgono tuttora e sembrano scritti per orientare ancora oggi la nostra riflessione – che la Costituzione non può essere afascista, come, fin d’allora, taluni proponevano, ma esplicitamente antifascista.

Afferma, infatti:

“……costruire un nuovo Stato, se lo Stato è – com’è certamente – una forma essenziale, fondamentale di solidarietà umana, costruire un nuovo Stato vale quanto prendere posizione intorno ad alcuni punti fondamentali inerenti alla concezione dell’ uomo e del mondo.

Non dico che ci si debba dividere su questo punto, partendo ciascuno da una propria visione ristretta e particolare; ma dico che se nell’atto di costruire una casa nella quale dobbiamo ritrovarci tutti ad abitare insieme, non troviamo un punto di contatto, un punto di confluenza, veramente la nostra opera può dirsi fallita.

Divisi – come siamo – da diverse intuizioni politiche, da diversi orientamenti ideologici, tuttavia, noi siamo membri di una comunità, la comunità del nostro Stato e vi restiamo uniti sulla base di un’ elementare semplice idea dell’ uomo, la quale ci accomuna a determinare un rispetto reciproco degli uni verso gli altri.

Costruendo il nuovo Stato noi determiniamo una formula di convivenza, non facciamo soltanto dell’organizzazione dello Stato, non definiamo soltanto alcuni diritti che intendiamo sanzionare per la nostra sicurezza nell’ avvenire; determiniamo appunto una formula di convivenza, la quale sia premessa necessaria e sufficiente per la costruzione del nuovo Stato.

Quando io ripenso a quella che è stata la vigilia del 2 giugno, quando mi ritorna alla mente la mobilitazione spirituale che tutte quante le forze politiche hanno fatto nel nostro Paese – una mobilitazione la quale tendeva appunto a dare alcuni supremi orientamenti di vita umana e sociale – quando ripenso che questa mobilitazione era precisamente determinata dalla coscienza di questo grande atto che si stava per compiere, di questa grande e decisiva ricerca da fare, io dico che veramente di questa fondamentale ideologia che ci accomuna noi non possiamo fare a meno, se non vogliamo fare della nostra Costituzione uno strumento antistorico ed inefficiente.

Diceva l’on. Lucifero (parlamentare monarchico, nda) nel corso del suo interessante intervento in sede di discussione generale, riprendendo un’idea lungamente espressa nella nostra cordiale discussione in sede di Sottocommissione, che era suo desiderio che la nuova Costituzione italiana fosse una Costituzione non antifascista, bensì afascista. Io, come già espresso in sede di Commissione all’ amico Lucifero, qualche riserva su questo punto, torno ad esprimerla, perché mi sembra che questo elementare substrato ideologico nel quale tutto quanti noi uomini della democrazia possiamo convenire, si ricolleghi appunto alla nostra comune opposizione di fronte a quella che fu la lunga oppressione fascista dei valori della personalità umana e della solidarietà sociale.

Non possiamo in questo senso fare una Costituzione afascista, cioè non possiamo prescindere da quello che è stato, nel nostro Paese, un movimento storico di importanza grandissima, il quale nella sua negatività ha travolto per anni le coscienze e le istituzioni. Non possiamo dimenticare quello che è stato, perché questa Costituzione emerge da quella resistenza, da quella lotta, da quella negazione, per le quali ci siamo trovati insieme sul fronte della resistenza e della guerra rivoluzionaria ed ora ci troviamo insieme per questo impegno di affermazione dei valori supremi della dignità umana e della vita sociale.

Guai a noi, se per una malintesa preoccupazione di serbare appunto la nostra Costituzione da una infiltrazione di motivi partigiani, dimenticassimo questa sostanza comune che ci unisce e la necessità di un raccordo alla situazione storica nella quale questa Costituzione italiana si pone.

La Costituzione nasce in un momento di agitazioni e di emozioni. Quando vi sono scontri di interessi e di intuizioni, nei momenti duri e tragici, nascono le Costituzioni, e portano di questa lotta, dalla quale emergono, il tratto caratteristico. Non possiamo, ripeto, se non vogliamo fare della Costituzione uno strumento inefficiente, prescindere da questa comune, costante rivendicazione di libertà e giustizia. Sono queste le cose che devono essere a base della nostra Costituzione…”

https://www.politicainsieme.com/aldo-moro-e-la-costituzione-antifascista/




STRA-VAGANTI: si parla di salute mentale

All’alberghiero di poppa Rozzi

Teramo, 8 maggio 2023. L’undici maggio presso l’Istituto  Di Poppa – Rozzi di Teramo  andrà in scena lo  spettacolo teatrale Stra – VAGANTI, VOCI SORDE DALLE MENTE con Nancy Fazzini, Sara Palladini, Ilenia Molinis; un viaggio nella memoria degli ex-manicomi italiani.

Uno spettacolo duro, emozionante, coinvolgente. Le performer  attraverso musica, danza, teatro giocano, mettendo a confronto la vita degli internati di un tempo con quella che viviamo ai nostri giorni.

Gli spettatori vivono così in prima persona la realtà manicomiale, viaggiando nei luoghi e nelle situazioni di internamento. Musica, teatro e danza danno parola ai pensieri degli internati.

Voci negate di tanti, uomini e donne, rinchiusi nei manicomi, voci che si liberano da quei muri freddi ed incrostati di rabbia, grida, suppliche e silenzi, voci che meritano di essere ascoltate.

La sceneggiatura teatrale ha ispirazione anche dal libro La nave dei folli di Marcello Mazzoni edito da Artemia Nova Editrice. 

Seguirà dibattito con gli studenti con il dott. Francesco Saverio Moschetta, Tiziana De Angelis ( scrittrice), Maria Teresa Orsini( editrici). Introduce lo scrittore Enzo Delle Monache




RICORDO DEGLI EROICI PARTIGIANI Francesco Sciucchi e Antonio Aceto

Risiedevano entrambi nella contrada Santa Barbara di Chieti

Chieti, 8 maggio 2023. Sciucchi era nato a Chieti nel 1908.Si era laureato in Medicina a Roma nel 1933. Mobilitato come ufficiale medico, aveva svolto la sua attività a Roma e Bari,  poi in Spagna, in Albania e in Grecia. Tornato a Chieti, prestò servizio nell’ospedale militare. Dopo l’8 settembre, partecipò all’organizzazione della banda Palombaro. Nella contrada Santa Barbara organizzò un gruppo partigiano, al quale aderirono  i contadini Anonio Aceto e Ruggero Carlone e il colonnello Roberto D’Agostino.

Antonio Aceto, nato il 30 marzo 1919, lavorava come mezzadro alle dipendenze della famiglia Fusco. In un’intervista il figlio Angelo mi disse che il padre, benché molto giovane, aveva quattro figli, due nati prima  e due durante la guerra. Aveva combattuto in Albania, in Grecia e in Africa.

Dopo l’armistizio, entrò nel gruppo capitanato da Sciucchi che, con una radio ricetrasmittente, manteneva i collegamenti con gli anglo-americani. I partigiani aiutavano gli ex prigionieri alleati ad attraversare il fronte, accompagnandoli alle foci dei fiumi  Alento e Foro, ove trovavano  battelli a vela e a remi procurati dai partigiani della banda  di Francavilla.

Una scheda dell’ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Martiri Italiani), firmata da Alessandro Sciucchi, padre di Francesco,  documenta come furono uccisi il figlio, Antonio Aceto e il colonnello Roberto D’Agostino. La mattina dell’8 novembre 1943 Francesco Sciucchi, sospettato di nascondere delle armi e di avere collegamenti con gli inglesi, per la delazione di spie rimaste sempre ignote, fu arrestato alla presenza della madre, delle nuore e di una nipotina di tre anni, piangente, tenute sotto la minaccia dei mitragliatori.

I nazisti comunicarono l’arresto del partigiano sparando colpi con pistola segnalatrice. Sentendo gli spari, il colonnello Roberto D’Agostino tentò di fuggire, “ma fu raggiunto in pieno da una raffica di mitraglia, che lo stese morto”.

Caricato Francesco su un’automobile, i nazisti incontrarono durante il percorso   Antonio Aceto, “che fu parimenti preso”. Giunti  a circa due km di distanza dalla chiesa della Madonna del Buon Consiglio, sotto Bucchianico, i due partigiani furono fucilati senza processo. 

Sull’uccisione di Ruggero Carlone abbiamo  la testimonianza della signora Anna Carlone, sua parente. Ruggero era mezzadro di Francesco Sciucchi. Mentre stavano per sparargli, per proteggerlo, “corse verso i tedeschi. La moglie, che era incinta, gridò:<Fermati! Dove vai!> I tedeschi hanno ucciso pure lui con la mitragliatrice”.

Nel secondo anniversario della barbara uccisione, le famiglie eressero sul posto un cippo con una croce e la seguente drammatica epigrafe: ”La mattina dell’8 novembre 1943/DOTT. FRANCESCO SCIUCCHI ED ANTONIO ACETO/ venduti alla bestiale ferocia germanica/da esecranda progenie di Caino e di Giuda/ebbero violentemente spezzata la vita/nel rigoglio della loro giovinezza/inzuppando del loro purissimo sangue/senza processo e cristiano conforto/queste zolle/sulle quali si compì il loro martirio”.

Il prossimo 10 maggio, alle ore 10, la Lega Spi e la Sezione Anpi di Chieti onoreranno la memoria dell’eroico sacrificio dei partigiani Francesco Sciucchi e Antonio Aceto, deponendo al cippo una corona di fiori. Alla commemorazione parteciperanno gli studenti della Scuola Secondaria di primo grado di Bucchianico (due giorni prima il sottoscritto  dialogherà con loro sulla banda Palombaro), i dirigenti delle due Associazioni e i sindaci di Bucchianico e di Chieti.

Filippo Paziente

storico e socio Anpi




ASPETTANDO SQUILIBRI con Alessandro Barbaglia

Si prepara la seconda edizione di Squilibri, il festival delle narrazioni previsto per il 23, 24, 25 giugno 2023

A Francavilla al Mare, 8 maggio 2023. Si tratta di un evento che si inserisce nella vasta programmazione della stagione turistica francavillese e coinvolgerà diversi siti strategici scelti per accogliere ospiti e pubblico, oltre che un mare di proposte letterarie. 

Il Festival, accompagnato verso la realizzazione negli scorsi mesi da diversi appuntamenti realizzati a scuola per i più piccoli, nasce da un’idea dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico, ed è organizzato dal Comune di Francavilla e dalla Scuola Macondo di Pescara; SquiLibri è possibile, infatti, grazie all’impegno del sindaco del Comune di Francavilla Luisa Russo, e dell’Assessore alla Cultura Cristina Rapino che dichiara: “La nostra città ha scoperto una nuova vocazione, che è quella per la lettura che appassiona un target molto variegato di persone.

L’iniziativa Aspettando Squilibri si inserisce nel Maggio dei Libri promosso dal Centro per il Libro e per la Cultura, cui Francavilla aderisce con grande motivazione, ed apre le porte all’evento Squilibri che a fine giugno porterà di nuovo, nella nostra città, narrazioni e narratori, col prestigioso appuntamento con i finalisti del premio Strega. Colgo l’occasione per annunciare con orgoglio che 10 nostri studenti del Liceo Scientifico Volta sono stati scelti come giurati del premio Strega Giovani, per il quale si recheranno il prossimo 6 giugno a Napoli”.

SquiLibri, che l’anno scorso ha ospitato, tra i tanti, nomi del calibro di Paolo Crepet, Dacia Maraini, Nina Zilli, ed ancora Enrica Tesio, Michela Marzano, Pierdante Piccioni autore di Meno dodici che ha ispirato Doc, Gabriella Genisi con Le Indagini di Lolita Bosco, il cileno Andres Montero, Pierpaolo Capovilla, Remo Rapino, Stefano Radaelli, apre le danze in occasione del Maggio dei Libri nei giorni 10 e 11 maggio presso l’Auditorium di Palazzo Sirena con oltre 600 ragazzi dell’Istituto Masci e del Liceo Scientifico A. Volta di Francavilla al Mare che assisteranno alla lezione di Alessandro Barbaglia, Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2021 autore di Storie vere al 97% De Agostini Libri e saranno divisi in fasce orarie: 8.45- 10.30/ 11.00-12.15.

L’evento di anteprima vuole inserirsi nel Maggio dei libri ed è coordinato dalla Dott.ssa Nadia Tortora che si occupa della relazione tra Squilibri e le scuole e che così interviene “ci siamo: torna un appuntamento culturale che per tutto l’anno ha fatto parlar di sé Francavilla al Mare grazie al pieno coinvolgimento scolastico; l’anno scorso era solo una prima edizione ma sono davvero felice di aver preso parte anche quest’anno all’anteprima di Squilibri. Per le centinaia ragazzi coinvolti sarà una bellissima esperienza: incontrare Alessandro Barbaglia e ascoltarlo mentre si diletta nell’esporre le sue ‘Storie vere al 97%’ sarà per loro di grande stimolo”.

Tutte le storie vere sostengono di essere vere, ma quelle raccontate da Alessandro Barbaglia lo sono al 97%. E il resto?

Il resto è meraviglia, immaginazione, stupore. Oppure: un pizzico di bugia. Le dodici storie contenute nella raccolta riguardano personaggi famosi o fatti celebri: storie mai sentite che potrebbero addirittura sembrare completamente inventate, tanto sono incredibili. Non è così: la realtà fa da padrona e l’immaginazione segue, inserendo il brio della meraviglia nella narrazione. Ma come si fa a capire dove si annida l’invenzione quando si racconta di due eserciti che la notte di Natale smettono si spararsi per giocare a pallone durante la Prima Guerra Mondiale?

Oppure: quanto c’è di vero nella storia dell’uomo che ha rubato il cervello di Albert Einstein?

E davvero la Gioconda è stata inchiodata sotto il tavolo di una cucina di un bilocale a Parigi e per il suo furto è stato accusato Pablo Picasso? E dove sta il dettaglio inventato nella vicenda del ragazzo che poteva cambiare la vita di tutti ma… guidava troppo piano?

Davvero ci sono ventottomila paperelle che stanno attraversando l’oceano Pacifico proprio in questo momento?

 E il Wi-Fi è stato davvero inventato dall’attrice a cui il signor Walt Disney si è ispirato per disegnare Biancaneve?

C’è poco da fare: tutte le storie sono anche bugiarde. Soprattutto quelle vere.

È possibile seguire gli aggiornamenti e gli approfondimenti sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/SquiLibriFestivaldelleNarrazioni. Per info la mail è squilibrifestival@gmail.com.




BEL POMERIGGIO DI LETTERATURA, d’arte e d’amicizia

In sala Buozzi, la presentazione del libro L’amore è una sciarpa rossa di Giovanna Forti.

Giulianova, 8 maggio 2023. L’ assessore alla Cultura Paolo Giorgini è intervenuto, ieri pomeriggio, in sala Buozzi, alla presentazione del libro L’amore è una sciarpa rossa, patrocinata dal Comune di Giulianova. Nel bel volume, l’autrice, Giovanna Forti, ricorda la figura del marito, Pio Rapagnà, politico e parlamentare, coraggioso e strenuo difensore dei diritti civili, leader di innumerevoli battaglie per la verità e l’uguaglianza sociale.

Paolo Giorgini ha ricordato, con parole personalissime, lontane dai luoghi comuni e dalle celebrazioni di rito, la vita e il carattere di Rapagnà, sottolineando, peraltro, l’importanza della parola scritta, veicolo capace come pochi altri di custodire il messaggio di chi, in questo mondo, ha lasciato un segno importante e una testimonianza preziosa.

Coordinati da Walter De Berardinis, alla presenza dell’autrice, hanno preso la parola Leandro Di Donato, poeta e Presidente dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo, e Sandro Galantini, storico e giornalista, autore della postfazione. Sono intervenute l’ex Vicesindaco Nausica Cameli e la giornalista Azzurra Marcozzi.

Al dibattito hanno fatto seguito il concerto acustico di Fabrizio Medori e la proiezione del docufilm “Senza paura” per la regia di Danilo Feroci.

Un bel pomeriggio, dunque, tra letteratura, musica, arte visiva, ma soprattutto una bella iniziativa di amore e d’ amicizia, nel ricordo affettuoso di un politico sui generis, di un uomo che ha combattuto senza risparmio e intrecciato rapporti umanamente straordinari con i tanti che hanno avuto la fortuna di incontrarlo.




WALTER GAETA DIVE in Bianco e Nero

Pubblicato da BAM Music, distribuito in Italia e all’estero nella versione fisica è presente nei migliori store on line (26 piattaforme in tutto il mondo, compreso Amazon).

Lanciano, 8 maggio 2023. Oggi, lunedì 8 maggio esce Dive in Bianco e Nero, nuovo progetto discografico firmato dal pianista, compositore Walter Gaeta.

Il disco propone dieci tracce in pianoforte solo, dedicate ad altrettante Dive del cinema muto italiano. In poco tempo le attrici teatrali iniziarono a recitare al cinematografo diventando le prime Dive di celluloide della Storia del Cinema. Eleonora Duse, Lyda Borelli, Pina Menichelli, Francesca Bertini, Elena Sangro, Anna Fougez regalarono i primi sogni all’universo femminile e in fondo anche a quello maschile.

Un disco trasversale tra jazz e musica colta, tra scrittura e improvvisazione. Ogni traccia racconta l’essenza di queste attrici, espone una storia che induce Walter Gaeta a non avere limiti espressivi. Infatti usa il pianoforte in tutte le sue parti: percuotendo la tavola armonica, inserendo sonagli sulle corde, usando massivamente il pedale di risonanza per creare uno spazio sonoro etereo e impalpabile. Ma non dimentica la tradizione jazzistica inserendo due magnifici camei in stile stride piano (“A Anna Fougez”, “A Rina De Liguoro”).

L’alba sul lago ancor cupo brano che apre il Cd, è stato composto per non dimenticare tutte quelle donne che hanno brillato nel firmamento dei diritti civili illuminando il cammino dell’umanità. Completa la tracklist A Pola Negri unica Diva non italiana, ma tra le attrici preferite da Walter Gaeta e sicuramente una stella di prima grandezza, conosciuta e ammirata in tutto il mondo.

Diplomato in pianoforte e con un Master di II livello in Film Music Composition presso il conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, Walter Gaeta ha conseguito nel 2006 il Diploma Accademico di II livello in Musica Jazz con il massimo dei voti e lode presso il conservatorio di musica “Santa Cecilia” di Roma. Si è esibito in numerose manifestazioni e festival in Italia e all’estero: Svizzera (Montreux e Losanna) Ungheria (Budapest e Budafok), Francia (Nangis), Durban (South Africa), Turchia (Istanbul) come pianista, arrangiatore e direttore. Ha collaborato e suonato con: Massimo Moriconi, Fabrizio Bosso, Max Ionata, Sherrita Duran, Cheryl Nickerson, Marco Tamburini, Kelly Joyce, Saba Anglana, Siamak Guran, Antonella Ruggiero, Shanna Waterstown e tanti altri. Nel 1994 vince una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston (U.S.A.), al Concorso Musicale a Premi “Sound Track” 2001 di Foligno (PG) con il Walter Gaeta Quartet ha vinto il Primo premio Assoluto. Sono state pubblicate diverse sue composizioni originali e testi, tra i quali: “Errando in Portugal” (Ed. Eufonia); “Colour Wheel” Jazz Suite for Big Band (Ed. B.A.M.); “I Colori del Jazz” (Ed. EurArte); “Bud Powell: Un Poco Loco” con prefazione di Walter Mauro (Ed. Il Torcoliere); “Piano Blues Laboratorio per l’accompagnamento” (Ed. Sinfonica). Ha inciso diversi Cd come sideman e a suo nome con riconoscimenti di pubblico e critica: “Oktogon” (Faredollarsmusic & Recods) ospiti Fabrizio Bosso e Max Ionata; “LittleThings Many Things” (Dodicilune) ospiti Alex Sipiagin, Diana Torto. Tra i suoi lavori più importanti per il cinema muto ricordiamo la colonna sonora per Orchestra e Trio jazz del film capolavoro di Buster Keaton “The General”.

Title track:

L’alba sul lago ancor cupo

A Eleonora Duse

A Lyda Borelli

A Francesca Bertini

A Pina Menichelli

A Anna Fougez

A Eleonora Sangro

A Italia Almirante Manzini

A Rina De Liguoro

A Pola Negri

Walter Gaeta, pianoforte

All Music Composed/Improvised by Walter Gaeta. Overdubbing pianoforte by Walter Gaeta track 7&8.

Eletronic effect and sound design by Cristian Paolucci track 7&8. Total time 48:15 stereo DDD. Recorded November 23rd, 24th 2021 at “StudiOvidio” Lanciano (Ch). Missed and Mastered by Cristian Paolucci at “PaKris Sound” L’Aquila (AQ).




DAI TRABOCCHI ALLA TORRE DI CERRANO bandiere e made in Italy per la carovana Rosa

Oltre mille bandiere e palloni tra Teramo e San Salvo per festeggiare il Giro e a Pineto raccolta firme contro il cibo sintetico

Abruzzo, 8 maggio 2023. Oltre mille bandiere gialle disseminate sul percorso della seconda tappa della 106ª edizione del Giro d’Italia che  partita ieri da Teramo verso San Salvo. Coldiretti ha salutato così la carovana rosa con l’obiettivo di consegnare agli appassionati di ciclismo l’immagine di un Abruzzo genuino e suggestivo, tra il mare e le colline coltivate, simbolo di una natura incontaminata e di tradizioni antiche.

Un modo per ricordare il forte che lega lo sport al cibo: oltre alle bandiere gialle – con punti di maggiore concentrazione nelle campagne di Nereto, sulla torre del Cerrano, nel centro storico di Ripa Teatina e nella città di San Salvo –  in occasione del Giro sono state allestite alcune postazioni per la raccolta firme no al cibo sintetico che Coldiretti sta promuovendo in tutta Italia con l’obiettivo di accelerare la trasformazione in legge del DL contro il cibo da laboratorio.

In particolare, nella Torre del Cerrano è stata promossa una colazione a chilometro zero e sono stati montati otto maxi-palloni ad elio che hanno incorniciato il gazebo per la raccolta firme coinvolgendo sportivi e autorità intervenute per godere del passaggio dei ciclisti dall’alto.

“Il giro d’Italia è un momento importante anche per i meno sportivi – dice Coldiretti Abruzzo – in questa occasione che coinvolge tutti gli italiani abbiamo voluto ribadire l’importanza di un altro tratto distintivo del nostro paese. Il buon cibo e la tradizione agroalimentare che lo ha reso noto”.

A firmare la petizione sono stati il presidente della Area Marina Protetta Fabiano Aretusi e il consigliere AMP Domenico Ruggiero, oltre Roberto Buongiorno della Aba Pineto Volley.

Alessandra Fiore




GIRO-E ENEL X WAY 2023. Tappa 2 Chieti – San Salvo

Appuntamento a domani per la tappa numero 3, Cerignola – Melfi.

San Salvo, 8 maggio 2023. Dai monti al mare. Una tappa in discesa, la seconda del 2023. Letteralmente. Si parte dai 305 metri di Chieti per approdare al livello del mare, a San Salvo, 79,2 chilometri dopo. Ma il lungomare è mosso, al contrario del mare: in totale sono 500 i metri di dislivello positivo affrontati oggi dai ciclisti elettrici, su un percorso totalmente Giro d’Italia. Merito anche dell’impennata a Ripa Teatina, la città dei due Rocky, Marciano e Mattioli, due grandissimi campioni del mondo della Nobile Arte: il luogo ha dato i natali al padre di Marciano e a Mattioli stesso, come ricordato oggi da una statua dedicata al Bombardiere di Brockton, come Marciano era soprannominato.

La tappa Chieti-San Salvo

Insomma, una passeggiata? Nel ciclismo da corsa, mai. Le bici non vanno su da sole, neppure quando hanno il motore. E il profilo mosso di una tappa come quella odierna, fatta di continui strappetti, fa male alle gambe, se non sono tirate a lucido ovvero perfettamente allenate. Ma alla fine, il sole, il mare accanto (oggi a sinistra, differenza di ieri, perché si è andati verso sud), il profilo degli arrosticini preparati dai tifosi della Corsa Rosa, hanno fatto dimenticare qualsiasi sforzo e asciugato il sudore, forse per lasciare spazio alle lacrime, talmente bella è stata anche questa giornata.

Sulla città di partenza, dove è stato creato il Green Fun Village Continental che, al pari di ieri, ha coinvolto la cittadinanza tutta, bisogna aggiungere qualcosa. A metà strada tra i massicci della Majella e del Gran Sasso e la riviera adriatica, Chieti è bella di suo, ma è anche un punto strategico da cui partire alla scoperta dell’Abruzzo. Da una parte Pescara e il mare, dall’altra il Parco della Majella, tutto da scoprire, ancor meglio in bici; i riferimenti letterari passano dal pescarese Ennio Flaiano a John Fante, il cui padre era originario di Torricella Peligna, provincia di Chieti, luogo che merita una visita in estate quando si tiene il John Fante Festival (portatevi da leggere La confraternita dell’uva, dedicato proprio al genitore e lettura che vale sempre la pena). Tornando a Chieti, che la leggenda vuole fondata nientemeno che dall’omerico Achille, bisogna godersela con calma, cominciando magari dalla città sotterranea situata proprio sotto l’attuale centro storico, per poi risalire in superficie e visitare i tanti palazzi e le architetture religiose e militari che la contraddistinguono: dalla Cattedrale di San Giustino, la più antica della città e risalente al X secolo, a Villa Frigerj o all’esedra della pescheria. Lasciarsi tentare dalla tavola è un attimo, ma è un peccato inevitabile, in Abruzzo.

Il personaggio del giorno – Leonardo Ghiraldini

Non ha il fisico dello scalatore (nel senso del ciclista), ma che fisico! Leonardo Ghiraldini ha pedalato oggi, con la squadra ITALIA.IT, sulle prime increspature a livello altimetrico del Giro-E 2023. Ex rugbista azzurro, con 107 presenze in Nazionale di cui 17 da capitano (4 edizioni della Coppa del mondo), Leonardo è stato due volte Campione d’Italia e due di Francia, oltre ad avere vinto una Supercoppa italiana. Poco dopo il ritiro (2020), si è unito a NATIVA con l’obiettivo di diffondere le espressioni più avanzate innovazione sostenibile nel mondo dello sport.

In questa edizione della Corsa Rosa, NATIVA e Leonardo stanno lavorando per mappare gli impatti ambientali, sociali ed economici del Giro d’Italia, per evidenziare le pratiche virtuose e le aree di miglioramento per porre le basi per l’evoluzione futura.

“La bicicletta mi piace molto, l’ho usata per anni per integrare la preparazione atletica”, racconta Ghiraldini. “Non posso certo definirmi un esperto, ma tutto ciò che mi porta a fare fatica e vivere la natura mi piace e mi fa emozionare, oltre a farmi bene. Oggi la uso ogni giorno per spostarmi in città, la prendo quando posso per godermi i weekend e la uso in montagna. Il Giro-E è un modo meraviglioso di vivere la natura e lo sport assieme ai tuoi compagni di squadra. Il concetto di squadra è sempre stato un concetto chiave per me: in campo, nella vita, sul lavoro, e anche nei temi della sostenibilità che affrontiamo con NATIVA. Pedalare in un contesto come il Giro d’Italia, sulle strade dei campioni, tra il pubblico, è davvero un regalo”.

BiciScuola

Da oggi spazio in questa corrispondenza anche a una bella iniziativa di RCS Sport che coinvolge le scuole italiane.

Il progetto di edutainment, giunto alla sua 22esima edizione, coinvolge in particolare i bambini delle scuole primarie di primo grado (6-10 anni) situate nelle località attraversate da Giro d’Italia e Giro-E, con l’obiettivo di sensibilizzare i più piccoli all’utilizzo della bicicletta per uno stile di vita sano, al fairplay sportivo, a un’alimentazione equilibrata, all’educazione stradale e alle regole della nuova mobilità sostenibile. A oggi, sono stati coinvolti un totale di 1 milione e 660 mila ragazzi. Dal 4 al 28 maggio 2023 sono attese 2400 classi.

Premiate oggi le seguenti classi vincitrici:

TERAMO: classe 5 G, Scuola Primaria Bellante di Mosciano Sant’Angelo (TE)

CHIETI (GIRO-E): classi 2 A e 2 B, Scuola Primaria via Lanciano di Chieti Scalo (CH)

SAN SALVO: classe 4 B, Scuola Primaria Sant’Antonio di San Salvo (CH)

Luca Delli Carri

Photo credits LaPresse




NEROVERDI TRAVOLGONO IL MESSINA 67 A 7

Rugby L’Aquila: spettacolo nell’ultima partita al Fattori della stagione

L’Aquila, 8 maggio 2023. Nell’ultima partita in casa della stagione, la Rugby L’Aquila offre spettacolo e travolge il Messina con un perentorio e rotondo 67 a 7, nel campionato di serie B, girone 4.

Grande festa poi nel terzo tempo, aperto ai sostenitori che hanno gemito gli spalti del Tommaso Fattori, con panini e arrosticini a volontà.

I neroverdi dell’head coach Massimo Di Marco, e del presidente Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno gas & power, partono subito forte con una volata irresistibile sulla fascia e meta messa a segno da Di Marco, non trasformata da Pupi.

A seguire la seconda meta, con una grande manovra della linea offensiva e con Simone Alfonsetti che va a schiacciare, e questa volta Pupi trasforma, per il 12 a 0.

Neroverdi dilagano: dopo una mischia dentro i 5 metri,  Alfonsetti va a marcare la terza meta, non trasformata da Pupi, ma i neroverdi salgono comunque ad un rassicurante 17 a 0.

La quarta meta arriva con Petrolati, nata ancora una volta dalla superiorità della mischia neroverde, e che vale il punto di bonus in classifica, oltre ai quattro per l’eventuale vittoria. Facile, da posizione centrale, la trasformazione di Pupi per il 24 a 0.

Oramai è un monologo, va a meta Suarez a stretto giro, dopo una ottima percussione del drive. Trasforma Pupi, siamo sul 31 a 0  con cui si chiude la prima parte della gara.

La ripresa inizia con lo stesso spartito: splendido e lunghissimo calcio di D’Antonio, da una parte all’altra del campo, con Suarez che agguanta l’ovale, supera l’unico avversario che ha davanti, e va a schiacciare. Pupi trasforma.

Il Messina prova a sbloccarsi, ma non c’è partita: Simone Petrolati con un bel tocca e gioca buca la difesa avversaria, percorre indisturbato quasi tutta la metà campo avversaria e va a portare in risultato sul 43 a 0. Meta trasformata da Pupi. E poi lo stesso Pupi trova la meta del 50 a 0, che, trasformata dallo stesso, porta il risultato ad un eclatante 52 a 0.

Infine, grande azione corale arriva un’altra meta, ad opera di Niro, trasformata ancora una volta da Pupi. per il 59 a 0

Il Messina, con una bella azione, e con i neroverdi che questa volta si fanno trovare impreparati, vanno a segnare la meta della bandiera, trasformata, per il 59 a 7.

Ma l’ultima parola è sempre e comunque dei neroverdi: con un bellissimo calcia e gioca, Petrolati scavalca di netto la linea difensiva avversaria, e corre a schiacciare l’ultima meta, trasformata da Pupi,  per il definitivo 67 a 7. Applausi scroscianti per lo spettacolo offerto, ancor prima che per il risultato.




APNEA: AGLI ASSOLUTI DI TORINO brilla la stella di Ilenia Colanero

Atleta dell’apnea Team Abruzzo

Torino, 8 maggio 2023. Ancora un weekend trionfale per Ilenia Colanero ai campionati italiani Indoor di Apnea per Diversamente Abili organizzati dalla FIPSAS in collaborazione con l’Asd La Salle Eridano e appena conclusi. Alla piscina Trecate di Torino l’atleta dell’Apnea Team Abruzzo non perde l’occasione di portare a casa titoli e primati nelle due categorie in cui ha gareggiato, Apnea dinamica con attrezzi DYN e Apnea dinamica senza attrezzi DNF, secondo quella che ormai sta diventando una consuetudine. Infatti, Ilenia sabato pomeriggio si è aggiudicata il titolo italiano nella categoria dinamica con attrezzi con il nuovo primato mondiale CMAS di 105,80 metri in 1.42.64. Domenica l’atleta frentana ha calato il bis con un altro titolo assoluto e raggiungendo un nuovo primato mondiale, il sesto complessivo, nella categoria dinamica senza attrezzi con la misura di 57,8 metri in 1.32.00.

Sono particolarmente felice dei risultati con i quali andiamo via da Torino – ha detto Ilenia Colanero – Ho passato un nuovo periodo difficile, ma con la tenacia e la forza d’animo sono tornata ad allenarmi con costanza avendo ben in mente gli obiettivi ed i titoli e i primati raggiunti questo weekend rappresentano la giusta ricompensa ai tanti sforzi – dice l’atleta della nazionale italiana – Un grazie va all’Apnea Team Abruzzo, la mia società, ed al presidente Piero Tomeo che rappresentano i migliori compagni di viaggio che possa avere e che mi hanno affiancato nei momenti di sconforto, in quelli di duro lavoro e che mi stanno aspettando per festeggiare insieme. A loro va il mio primo pensiero e la dedica di questi successi, così come a tutti i miei sostenitori, a chi mi vuole bene, alla FIPSAS che ci consente di metterci alla prova in eventi sempre ben organizzati.

In acqua mi sono sentita subito a mio agio – ha aggiunto la campionessa italiana e primatista mondiale – e la prestazione è maturata con naturalezza e questo mi confronta perché vuol dire che stiamo lavorando bene per prepararci nel migliore dei modi a due importanti obiettivi di quest’anno, ovvero un record del mondo in mare e, soprattutto, i mondiali indoor in autunno in Italia.




REGATA DEI TRABOCCHI, vince Strega 2

Una cinquantina di barche in maxi-raduno per accompagnare la crono del Giro d’Italia

Pescara, 8 maggio 2023. Un colpo d’occhio spettacolare tra terra e mare quello che ieri pomeriggio ha messo in luce il territorio abruzzese tra San Vito Chietino e Ortona dove barche in regata e biciclette del Giro d’Italia si sono incrociate idealmente per un giorno.          

L’accoppiata “Evento- raduno nautico” per seguire dal mare la manifestazione sportiva più amata e la classica “Regata dei Trabocchi Generali Cup” organizzata dal Circolo Nautico Pescara (CNP2018) insieme al Circolo Nautico Vasto è stata vincente. E a proposito di vincitori il Trofeo Banca Generali Cup è stato conquistato in tempo compensato overall dall’equipaggio di “Strega 2” dell’armatore Alessandro Simionato. Premiati nell’accogliente atmosfera serale del Ristorante Ferri a Vasto anche i primi delle tre categorie classiche veliche d’Altura: categoria A prima classificata “Movida” di Ivo Petrelli seguita da “MGS” di Alessandro Pavone e “Catalinas” di  Stefano Di Properzio, categoria B prima “Strega 2” di Simionato seguita da “Mascè” di Roberto Di Nisio e “Panacea” di Osvaldo  D’Orsogna, categoria C primo l’equipaggio di “Liberty” di  Andrea Di Nicolantonio seguito da “My Flower” di Giuseppe Medda e da “Oberon” di Riccardo Asprea. Giornata contrassegnata da tanto sole ed entusiasmo ma poco vento che ha costretto i giudici della veleggiata, che ha riunito 35 imbarcazioni d’Altura, a spostare il traguardo al trabocco La Mucchiola nel tatto di mare tra San Vito e Ortona.

Guerino D’Agnese, presidente Pro Loco Pescara Aternum e di Best Ideas Formazione, promotore insieme a CNP2018 dell’iniziativa del maxi-raduno nautico contrassegnato dal guidone rosa: “E’ stata una giornata particolare per la nostra bella regione sotto gli occhi del mondo. Questo connubio terra-mare di barche, della regata dei Trabocchi e del raduno nautico del Giro, e di biciclette del Giro d’Italia è stato vincente e grazie al contributo volontario dei cineoperatori della scuola di cinema IFA di Pescara ne verrà fuori un docufilm con i momenti più emozionanti. Ringrazio per il supporto anche la Lega Navale di Ortona”.

Nicola Mastrovincenzo, presidente del Circolo Nautico Vasto: “Stiamo finalmente cominciando a valorizzare il nostro territorio che merita moltissimo, e questa della regata è un’occasione importante perché i trabocchi sono un emblema di questa parte del territorio abruzzese. Poi con il Giro d’Italia l’occasione è stata più ghiotta. E noi con le nostre barche rendiamo onore al territorio e soprattutto al mondo della vela che è bellissimo ed educativo, e ci aiuta a rimanere giovani”.

Andrea Di Nicolantonio, tra gli organizzatori della regata del CNP2018: “La carta vincente è l’unione tra circoli soprattutto in occasione di grandi eventi. E’ quello che stiamo cercando di realizzare per mostrare a tutti la bellezza della passione per la vela e per il mare. Un doveroso ringraziamento a coloro che ci supportano e ci credono come Banca Generali Private, main sponsor di questa regata, cantina vini Citra, Vittoria RMS e Daddario Yacht che ha portato degli omaggi per gli equipaggi”.




LA NUOVA CANZONE del Gen Verde

Gen Verde – Girl On A Mission (Magnificat). Composta per la Giornata Mondiale della Gioventù 2023 a Lisbona, Portogallo

Il tema della Giornata Mondiale della Gioventù 2023 a Lisbona, Maria si alzò e andò in fretta (Lc 1,39), è l’ispirazione di questa canzone in inglese e portoghese. Seguendo l’esempio di Maria, le chiediamo di portarci con sé nel suo viaggio e di insegnarci come aprire i nostri cuori ai più bisognosi.

Il videoclip è stato realizzato con la partecipazione speciale degli studenti di danza del Laboratorio Accademico Danza (Montecatini, Italia) e di Maria Salvatori, violoncellista.

Disponibile su tutte le piattaforme digitali: https://lnk.to/girlonamission

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LYRICS

Oh… oh…

You’re a girl on a mission

Nothing stands in your way

You arise to meet the morning cold

At the break of day

There’s a fire

In your eyes

Cause you know the one you carry inside

Will be the light of the world

As his love urges you along

In your heart is a joyful song:

Magnificat anima mea

Magnificat anima mea Dominum

And my spirit rejoices

My heart can’t keep from singing

The wonders of the Lord

Magnificat anima mea

Magnificat anima mea Dominum

Magnificat anima mea Dominum

oh…

Nessa viagem, Maria

Leva-nos com você

Oxalá que o nosso coração

Seja como o Seu

Seu ouvir

Seu olhar

Coisas grandes podes nos ensinar

Cuidar, sofrer, transformar

Quem amar como você fez

Cantará com você, assim:

Magnificat anima mea

Magnificat anima mea Dominum

And my spirit rejoices

My heart can’t keep from singing

The wonders of the Lord

Magnificat anima mea

Magnificat anima mea Dominum

Magnificat anima mea Dominum

oh….

E, todos juntos, nos levantemos

E cada muro abateremos

Caminharemos

Nada nos para agora! Hey!

Sem olhar para trás

Por essa estrada vamos

Nas nossas mãos

Temos para sempre a esperança,

a esperança.

We’ll build a world of love

Magnificat anima mea

Magnificat anima mea Dominum

And my spirit rejoices

My heart can’t keep from singing

The wonders of the Lord

Magnificat anima mea

Magnificat anima mea Dominum

Magnificat anima mea Dominum

oh, oh…

Magnificat anima mea

oh, oh…

You’re a girl on a mission.

#GenVerde #girlonamission #Magnificat

Music video by Gen Verde performing Girl On A Mission (Magnificat). © Gen Verde 2023. All Rights Reserved.




SERVONO I CATTOLICI IN POLITICA?

di Giovanni Cominelli

Politicainsieme.com, 7 maggio 2023. Quando don Sturzo nel 1919 fondò il Partito popolare come “partito di cattolici”, quando De Gasperi nel 1943 fondò la DC come “partito cattolico”, i cattolici in Italia erano la maggioranza. Non solo sociologica.

In mezzo a quelle due date sta “Umanesimo integrale” del 1936 di Jacques Maritain, del quale cadeva il 28 aprile scorso il cinquantenario della morte. La sua distinzione tra l’azione en tant que chrétien e l’azione  en chrétien ha guidato per decenni i cattolici in politica.

La prima azione consiste nell’obbedienza ai riti e ai dogmi della Chiesa; la seconda è l’applicazione delle idee cristiane in ambito temporale da parte di individui o di organizzazioni laiche.

Il presupposto materiale di quella distinzione era l’esistenza di una Cristianità. Chi l’avrebbe dovuta rappresentare e dirigere era, tuttavia, oggetto di conflitto, interno alla Chiesa stessa: il Vaticano direttamente o i cattolici laici?  Quel presupposto è venuto meno: i cattolici sono minoranza, “la cristianità” è finita.

Negli ultimi settantacinque anni, passata la sbornia del “Christus vincit” e dell’”Ecclesia triumphans” dell’Anno santo 1950, celebrata e presto tramontata la speranza di rinascita indotta dal Concilio Vaticano II negli anni ’60, il processo di secolarizzazione è proceduto implacabile e diffusivo.

Il tormento dei cattolici nell’Italia di oggi nasce proprio da qui: la fede ha cessato di essere fermento, motore, animazione della società e, dunque, della politica. E se hanno pensato di usare la politica e lo Stato per costruire una società secondo i propri valori, ora sono loro ad essere usati dalla politica.

La costruzione della “città umana” è, più che mai, un cantiere disordinato e conflittuale, le fondamenta etiche sono di risulta, mentre il grande magazzino di materiali finora fornito dalla fede resta inutilizzato. Ai credenti resta la sensazione di essere vestali di ceneri fredde.

All’interno del mondo cattolico, le correnti fondamentaliste, alimentate sempre e in ogni tempo dall’illusione del “ritorno alle origini”, hanno dato la colpa di tale condizione al “tradimento dei chierici” – qui intesi letteralmente come Papi e Vescovi– che per voler andare incontro al mondo, se ne sono lasciati sedurre. Ah, i bei tempi del Sillabo di Pio IX!…

Il fatto è che siamo immersi in una deriva antropologica di lunga durata, almeno qui in Occidente: la deriva dell’onnipotenza tecnologica e dell’autosufficienza metafisica. E perciò si sta affievolendo la domanda religiosa.

Il senso religioso nasce dall’esperienza diretta della corporeità e della terra: donde il senso della finitudine, del limite, del male, della morte. Ma non è più un’esperienza collettivamente elaborata. Viene segregata e privatizzata in un orizzonte individuale.

Se la fede religiosa deve rispondere al bisogno metafisico di senso e al bisogno sociale di legami comunitari, il primo viene cloroformizzato, il secondo è sempre più ridotto in orizzonti individuali e micro-comunitari. Il culto della propria libertà/identità prende il posto di quello religioso.

La fede resta a disposizione come “solacium” individuale, magari nell’illusione di R. Panikkar della creazione di un piacevole salotto interiore “cosmo-teandrico”, ma quando si incomincia a camminare nel mondo è inutilizzabile… E la morte? Secondo una crescente corrente di pensiero transumanista e postumanista è solo “una prestazione organica disfunzionale”. Tra qualche tempo la morte sarà sconfitta.

Basterà operare il download della storia individuale dentro “un agente” bio-meccanico, da gestire in ordinaria manutenzione per i secoli a venire. Liberandoci del corpo mortale, ci libereremo dalla morte.

In questa condizione storico-culturale, i cattolici devono “ritornare a Camaldoli”, in quel luogo dell’incontro storico dell’intellettualità cattolica, svoltosi tra il 17 luglio e il 23 luglio 1943, nel quale si gettarono le basi ideologico-programmatiche della DC? Francesco Occhetta, gesuita e docente alla Gregoriana, lo raccomanda. Ma solo in forma prepolitica e pre-partitica. Come, del resto, accadde anche allora.

Pare l’unica proposta ragionevole. I cattolici sono ormai dispersi su tutto il ventaglio della politica. Meglio che abbandonino l’idea di essere rappresentati unitariamente da qualche singolo colore dell’arcobaleno politico e di poter rendere operative le proprie opzioni etiche con l’aiuto dello Stato. Viva la diaspora, dunque! Liberati dagli schieramenti, potranno liberamente confrontarsi tra di loro e con il mondo sulle sfide del presente.

Serve ancora un cattolico oggi?

Sì, a discernere “i segni dei tempi”. L’invito a farlo era già partito da Gesù Cristo, quando lamentava l’incapacità dei Farisei di leggere i segni dell’ora messianica. Così il Vangelo di Luca.

È stata l’indicazione di metodo fondamentale della “Humanae salutis” di Giovanni XXIII, della Costituzione conciliare “Gaudium et Spes” – “è dovere permanente della Chiesa di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo” –  dell’”Ecclesiam suam” di Paolo VI. Per P. Chenu “i segni dei tempi” erano “i fenomeni generalizzati, che abbracciano tutta una sfera di attività e che esprimono i bisogni e le aspirazioni dell’umanità di oggi”.

Ora, in questo Terzo millennio, i tempi e i segni sono cambiati. È tornato, dopo 75 anni, il tempo della guerra. È in fibrillazione l’antropologia reale e quella filosofica di millenni di storia della specie.

Stiamo passando dall’antropologia del corpo a quella, gnostica, della mente. Il pianeta e la specie stanno entrando in un’epoca densa di incognite. Jean Guitton, poco prima di morire, scrisse di ingresso “in un tempo metafisico”. Non servono prediche e nostalgie, ma uno sguardo arrischiato e coraggioso sul tempo che sta arrivando.

Servono delle vele capaci di intercettare “il vento che soffia dal cuore delle cose”. È qui che i credenti devono dimostrare una superiorità epistemica, se ce l’hanno, capace di misurarsi con la storia, con il tempo presente, con il futuro. Senza (ricerca della) verità, non c’è carità, non c’è giustizia, non c’è comunità. Non c’è storia veramente umana.

Giovanni Cominelli

https://www.politicainsieme.com/servono-i-cattolici-in-politica-di-giovanni-cominelli/




COSA STA ACCADENDO al cimitero?

Vasto, 7 maggio 2023. “Purtroppo, a distanza di pochi mesi, ci duole constatare ancora una volta lo stato critico in cui versa il cimitero di Vasto e che ci viene denunciato quotidianamente da chi frequenta il luogo – lo dice il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Giuseppe Soria che aggiunge – è una situazione incresciosa sulla quale chiediamo lumi all’assessorato e alla dirigenza comunale competenti per comprendere quali possano esserne le cause scatenanti ed aiutare, magari, a trovare una soluzione.”

“In particolare – dice Soria – si rileva un nuovo arresto dei lavori di ampliamento in direzione del viadotto Histonium secondo indiscrezioni perché non vi sono più fondi disponibili per continuare. Una situazione che non potrà che creare notevoli disagi e dinanzi alla quale non possiamo che dichiararci disponibili a un confronto che possa consentire di trovare la strada per ridare dignità alla sepoltura. A proposito, ci segnalano anche il fatto che le bare trovino una sistemazione temporanea alquanto inopportuna pur comprendendo lo stato emergenziale che, però, si protrae da tempo. Il tutto in un quadro generale di noncuranza finanche delle aree verdi.

Noi – chiosa il capogruppo consiliare della Lega Vasto – recepiamo le lamentele e gli sfoghi che ci sono pervenuti e siamo pronti a confrontarci per trovare una soluzione, ma certo bisognerà che qualcuno ci chiarisca lo stato delle cose dopo attenta verifica e, soprattutto, le cause che stanno determinando questi disagi”.




CROCE ROSSA: 8 Maggio Giornata Mondiale  

Da ieri, la bandiera dell’associazione  sventola dal palazzo municipale in segno di partecipazione.

Giulianova, 7 maggio 2023. Da ieri, 6 maggio, una bandiera in più, quella della Croce Rossa,  sventola sui pennoni del palazzo municipale di corso Garibaldi, e lo farà fino alla prossima settimana. Il vessillo è stato consegnato appunto ieri da Danilo Di Giancamillo, referente del comitato giuliese dell’associazione, al Vicesindaco e assessore alla Protezione Civile Lidia Albani.

L’ Amministrazione Comunale  intende con questo esprimere la propria partecipazione alla settimana in cui si celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa, che cade l’8 maggio.

La bandiera, com’ è noto, racconta di un’idea nata nel lontano 1864. Da quell’anno, anno della fondazione, una strada lunghissima è stata percorsa. Presente infatti in 192 Stati, l’associazione conta oggi  milioni di volontari e costituisce la più grande organizzazione umanitaria del mondo.

“Colgo l’occasione – sottolinea il Vicesindaco Albani –  per rinnovare ancora una volta a nome della Città di Giulianova stima e gratitudine ai volontari di Croce Rossa che ogni giorno, da più di 30 anni, si impegnano per garantire assistenza e sostegno alle persone in difficoltà, intervenendo tempestivamente ed efficacemente anche nelle situazioni di massima criticità”.




 VIVA NAPOLI, ma non solo per il calcio

di Giuseppe Lalli

Della vittoria dello scudetto da parte del Napoli non si può che essere contenti (se ne starà rallegrando, in Cielo, anche Luciano De Crescenzo). Napoli non è una città qualunque. Napoli non lascia indifferenti. Non è solo una realtà urbana: è un destino, è una grande vivente metafora dell’Italia, è la capitale emotiva della nazione, il cuore pulsante del Paese, è una geografia umana che in diversa misura rappresenta tutti gli Italiani. A Napoli – diceva un suo celebre figlio, Totò, – si fa sempre tutto col cuore, il bene e il male. 

Napoli è la città della vita, della luce, della creatività, è la calda corrente del golfo che abbraccia da sempre tutta la penisola. Difficile immaginare un’Italia senza Napoli. Confessiamolo a noi stessi: noi italiani siamo tutti, chi più chi meno, un po’ napoletani, tiriamo tutti a campare, siamo sempre inclini a mettere il cuore davanti alla testa, e quando tutti ci danno per morti, il terzo giorno resuscitiamo.

Noi abruzzesi, poi, abbiamo avuto con la città partenopea un rapporto particolare. Tutto, dalla storia politica alle dinamiche etno-linguistiche, ci ha proiettato verso il Meridione. Napoli è stata la nostra capitale per almeno seicento anni, e L’Aquila, questa nostra bellissima città di fondazione, è stata considerata seconda città del regno continentale già a partire dai primi decenni del XV secolo. Alla fine del Settecento e poi per tutto il primo Ottocento, i figli della piccola e grande borghesia abruzzese e molisana andavano a studiare a Napoli. Benedetto Croce (Pescasseroli, 1866–Napoli, 1952), abruzzese di nascita e figlio di abruzzesi trapiantati a Napoli, ha potuto amare e dedicare a questa capitale della cultura gran parte delle sue fatiche intellettuali senza dover trascurare le sue radici.

Napoli occupa un posto importante anche nella storia di Assergi, paese natale dello scrivente abbarbicato sulle pendici del versante meridionale del massiccio del Gran Sasso. Poteva accadere nei secoli passati che i massari, i responsabili della “cosa pubblica” della comunità, scrivessero direttamente al Re di Napoli per vedere risolti i loro problemi. Nel Settecento, come ci informa Nicola Tomei (Villa S. Angelo, 1718–L’Aquila, 1792), «il Dottor di legge D. Giuseppantonio Cipicchia nato ad Assergi da Franco Cipicchia e Chiara Giusti, esercita i R(egi) Governi nel Regno» . Assergi, paese vestino, porta tracce rilevanti di Napoli nel dialetto (come lo scrivente ha illustrato in altro luogo) e nella stessa chiesa parrocchiale. 

C’è poi un’opera letteraria che lega le nostre contrade all’antica capitale. Si tratta di un poema dal titolo “La bella di Camarda”, di Emidio Cappelli (S. Demetrio ne’ Vestini, 1806 – ivi, 1868), rampollo di un casato che viveva a Napoli e che già ai primi dell’Ottocento era divenuto proprietario di gran parte della nostra montagna. Il racconto, non privo di suggestivi squarci lirici, è ambientato nell’amena valle del Raiale, che l’autore ben conosceva e molto amava. Pubblicato nell’allora capitale del Regno nel 1857 a cura della prestigiosa Accademia Pontaniana, il poemetto, scritto in uno stile di evidente impronta neoclassica, è stato considerato da un celebre intellettuale aquilano da poco scomparso come «il testo più caratteristico e consigliabile dell’Ottocento abruzzese» .

Va bene, dunque, la vittoria dello scudetto, ma essa non può essere salutata come un riscatto, giacché Napoli non è mai stata solo spettacolo o folclore, o arretratezza, ma, semmai, luogo delle occasioni mancate. Ecco, di seguito, cosa scriveva, tra l’altro, sulla grande città mediterranea lo storico Fernand Braudel (Luméville-en-Ornois, 1902–Cluses, 1985), esponente di punta di quella feconda corrente storiografica che va sotto il nome di “École des Annales” e attento studioso della storia della mentalità, in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 30 marzo 1983:

Napoli ha continuato a dare molto all’Italia, all’Europa e al mondo: esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti […] mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori”. L’Italia – aggiungeva Braudel – ha perso molto a non saper utilizzare, per indifferenza, ma anche per paura, le formidabili potenzialità di questa città decisamente troppo diversa: europea prima che italiana, essa ha sempre preferito il dialogo diretto con Madrid o Parigi, Londra o Vienna, snobbando Firenze, Milano o Roma. […]. Questo capitale è oggi sottoutilizzato, sperperato fino ai limiti dell’esaurimento […]. Quale fortuna per tutti noi, se ora, domani, potesse essere sistematicamente mobilitato, sfruttato, valorizzato. Quale fortuna per l’Europa, ma anche e soprattutto per l’Italia. Questa fortuna Napoli merita, più che mai che le sia data.

Valga, infine, un piccolo ricordo personale, di me che scrivo queste modeste note. Qualche anno fa stavo in gita a Napoli con alcuni amici e conoscenti aquilani. Si stava pranzando, dopo una breve passeggiata, in un ristorante con vista su via Caracciolo e sul mare. Ad un certo punto, tutti per qualche attimo ci azzittimmo. Io sentii il bisogno di prendere la parola e sussurrai: “Diciamo la verità: in questa città ci sentiamo a casa nostra”. “È vero – rispose più di uno –, stavo proprio pensando la stessa cosa”.

Per il resto, viva Napoli campione d’Italia!




ILENIA COLANERO in cima al mondo

A Torino centra il suo 5° record mondiale CMAS di apnea per disabili

Lanciano, 7 maggio 2023. A Torino, in occasione dei Campionati Italiani di apnea indoor per diversamente abili organizzati dalla Fipsas, Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, in collaborazione con la Asd La Salle Eridano, Ilenia Colanero ha stabilito il nuovo primato mondiale Cmas (Confederazione Mondiale Attività Subacquee) di apnea dinamica con pinne per diversamente abili.

Ilenia, abruzzese di Lanciano, dopo il primato di apnea in assetto costante con pinne fatto registrare a Scarlino (Gr) lo scorso anno, si è ripetuta in Piemonte, percorrendo 105,80 metri nella vasca da 25 metri della Piscina Trecate con il tempo totale di 1’ 42’’ e 64. Una performance, quest’ultima, che le è valsa il 5° record mondiale Cmas di apnea conseguito in carriera.

“Rimanere sul tetto del mondo, superarsi di nuovo e farlo dopo sacrifici e sogni nel cassetto davvero non ha prezzo”, spiega Ilenia Colanero. “Sono riuscita ad aprire quel cassetto, a far diventare i sogni realtà e ritorno in Abruzzo con una marcia in più, consapevole che i limiti spesso sono solo mentali”.




GIRO-E ENEL X WAY 2023 – Tappa 1 Fossacesia – Ortona

Appuntamento oggi per la tappa numero 2, Chieti – San Salvo.

Ortona, 7 maggio 2023. Più chilometri dei professionisti: 19,6 i campioni, 28,3 i ciclisti del Giro-E.

Si comincia bene, all’insegna dell’eccezionalità. Prima tappa dell’edizione 2023, la numero 5.

Poteva essere più bella? Francamente, no. Sole, caldo (giusto), percorso pianeggiante lungomare.

E che lungomare: la Costa dei Trabocchi, una assoluta Grande Bellezza italiana, dove è nata una

ciclovia percorsa oggi dai ciclisti elettrici e dai campioni della Corsa Rosa (impegnati in una

cronometro breve e perciò ancor più allo spasimo).

Sono i panorami che hanno incantato, tanti anni fa, Gabriele D’annunzio, l’esteta italiano per

eccellenza, e la magia si è rinnovata oggi, nella sua terra, nello splendido Abruzzo che ha accolto il

Giro-E con un calore che più non si poteva. A differenza dei pro, forse qualcuno dei nostri si è

distratto e ha fatto bene, anzi, ha fatto proprio quanto doveva, perché il Giro-E non è una gara, ma

un’esperienza: di ciclismo, vita, forse anche amicizia.

La tappa Fossacesia-Ortona

L’abbiamo detto, solo 28 chilometri e spiccioli, la miseria di 100 metri di dislivello. Poco, anzi,

pochissimo. Ma in fondo, ciò che ci vuole per cominciare bene un’avventura che deve durare 20

tappe e 1.150 chilometri complessivi.

Oltre la Costa dei Trabocchi, indimenticabile cuore della tappa di oggi, a meritare è Fossacesia, la

città di partenza, che ha accolto il Giro-E portando al debutto il Green Fun Village Continental.

Informazione, divertimento, tanti bambini, tutta la città coinvolta: il villaggio di partenza del Giro-E

ha fatto un balzo in avanti straordinario, divenendo una vera festa, una fiera della mobilità ma

anche del territorio, dell’enogastronomia. Bellissimo.

Fossacesia, nonostante l’antico nome Fossa Ceca, ci vede benissimo, almeno in tema di mobilità

ecosostenibile. Bikesharing, micromobilità, punti di ricarica per le auto elettriche. È stato il luogo

giusto da cui fare partire il Giro-E, anche perché, complice la posizione felice con sbocco sul mare

(da 21 anni è Bandiera Blu), è un paradiso per chi vuole fare sport e vivere all’aria aperta. La

presenza della Via Verde della Costa dei Trabocchi a lambire il lungomare di Fossacesia Marina ha

infatti favorito lo sviluppo di una serie di attività sportive totalmente green. Ma oltre allo svago

muscolare c’è tanto da vedere a Fossacesia. Sul promontorio di Venere sorge l’Abbazia di San

Giovanni in Venere, dalle vestigia dell’antico tempio romano di Venere Conciliatrice, il cui impianto

attuale è di epoca benedettina. E poi la chiesa di San Silvestro dell’XI secolo, Palazzo Contini e

Palazzo Mayer, che oggi ospita il Museo della Guerra e delle Arti Contadine, e pure la Fontana

delle cinque cannelle, di fine 800. Motivi per tornarci, anche senza bici.

Il personaggio del giorno – Fabrizia D’Ottavio

Un argento olimpico ad Atene 2004, un oro mondiale a Baku 2005, un oro europeo a Torino 2008,

e sono solo i risultati più eclatanti della Farfalla Fabrizia D’Ottavio, regina della ginnastica ritmica e

originaria di Chieti. Proprio dalla prossimità del luogo natio con la prima tappa del Giro-E Enel X

Way 2023, ecco la partecipazione in sella a una e-road del team Cambiobike alla Fossacesia-

Ortona.

“Per me la bicicletta è una scoperta”, racconta Fabrizia. “Vengo da un’attività sportiva

completamente diversa, ma è qualcosa che mi ha sempre attirato e mi è sempre piaciuto. L’ho

usata in modo rilassante, viviamo in una bellissima regione che offre dei percorsi bellissimi. Questa

è la mia prima esperienza un po’ più professionale. Sono molto curiosa di vedere tutto il mondo

che c’è dietro il Giro d’Italia. Io sono curiosa di tutto lo sport in generale, quindi anche del ciclismo,

che per me è un mondo da scoprire. La bici da corsa non l’avevo mai usata, infatti mi hanno

autorizzato, eccezionalmente, all’utilizzo di pedali senza sgancio rapido. È stata una scoperta

anche quella. La bici elettrica invece l’ho usata una sola volta, ma è stata un’esperienza molto

breve. Diciamo che per me questo è stato un vero e proprio battesimo del fuoco in uno sport

totalmente nuovo”.

Fabrizia è stata un’atleta pazzesca nel suo sport. Cosa le rimane, oggi, di tutto quell’agonismo a

livello stellare?

“Ho gareggiato dai cinque ai 25 anni”, spiega. “Sono stati vent’anni ricchi di emozione, che mi

hanno profondamente cambiata nel carattere. Ho iniziato il mio percorso con una personalità, ho

terminato che ero totalmente cambiata. La cosa più bella che mi porto dietro, lo ripeto sempre, è

stato imparare il valore del lavoro di squadra, che penso sia fondamentale anche nel ciclismo. È

l’insegnamento più grande che lo sport mi ha dato: saper collaborare, saper condividere, saper

mettere le proprie capacità al servizio della propria squadra, e trarne anche, in qualche modo,

conforto quando serve ed energia quando comincia a cambiare”.

Luca Delli Carri




INTENANZIONALI DI TENNIS, Torneo ATP Challenger 75

Prende il via la quinta edizione domani mattina sui campi del Circolo Tennis della cittadina adriatica.

Francavilla al Mare, 7 maggio 2023. La macchina organizzativa ha predisposto tutto nei minimi dettagli per il prestigio ed il livello del Torneo, il cui montepremi è stato elevato ad 80.000 dollari, e che registra la partecipazione in massima parte di professionisti rientranti entro i primi 230 posti del ranking mondiale sotto la direzione, per il secondo anno consecutivo, dell’ex tennista professionista Gianluigi Quinzi, vincitore dell’edizione 2018.

Nella giornata di domani, a partire dalle 11, sono previste le gare di qualificazione per stabilire i tennisti che andranno ad integrare il tabellone principale, con i big che da lunedì inizieranno le sfide sulla terra rossa. Sarà effettuato altresì il sorteggio del tabellone di doppio. Domenica 7 dunque si giocano le partite di qualificazione per il completamento del tabellone principale; si disputeranno 12 incontri tra 24 tennisti che si sfideranno per 6 posti, mentre sono state già inserite le tre wild card ( Fausto Tabacco, Giorgio Tabacco e Gabriele Piraino) . Effettuato il sorteggio per le gare del tabellone di singolo, che iniziano lunedì 8; la testa di serie n. 1, il britannico Liam Broady, affronterà il messicano Pacheco Mendez, mentre la testa di serie n. 2, l’argentino Thiago Tirante, affronterà l’italiano Fausto Tabacco. L’ingresso per assistere al torneo sarà a pagamento solo nei due giorni di finale (sabato 13 e domenica 14); previste gare in notturna lunedì 8 e giovedì 11.