scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Il sindaco di Vasto ha inviato la seguente nota
Vasto, 18 ottobre 2024. Mi duole non poter partecipare, a causa delle mie condizioni di salute attualmente in progressivo recupero, all’assemblea congressuale odierna, in programma a Città Sant’Angelo. Mi rivolgo a Voi con profondo senso di responsabilità, chiedendo il Vostro sostegno per la mia candidatura alla presidenza regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Da Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia di Chieti, conosco molto bene le sfide quotidiane che tutti affrontiamo per rispondere alle esigenze delle nostre comunità. Credo fortemente che insieme possiamo fare la differenza, unendo le forze per portare avanti le istanze di tutti i nostri territori, grandi e piccoli.
Il mio impegno sarà quello di rendere l’Anci Abruzzo una voce forte, autorevole e unita, capace di garantire risorse economiche adeguate, soluzioni tempestive, risposte alle istanze dei cittadini e strumenti concreti per garantire un futuro all’insegna dello sviluppo per le nostre città. Il dialogo tra i Comuni, la sostenibilità ambientale, lo sviluppo economico e il miglioramento strutturale dei servizi sarà al centro della mia azione quotidiana.
Mi batterò per mantenere lo spirito unitario dell’associazione, come sempre si è fatto a prescindere dall’esito del voto. La mia azione sarà, infine, ispirata anche dal compianto Luciano Lapenna, già presidente Anci Abruzzo dal 2014 al 2019, che sempre ha lavorato per l’unità.
Ringrazio di cuore il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, per il proficuo lavoro svolto, e colgo l’occasione per augurare una sana competizione, basata sui contenuti e sulla profonda stima reciproca, al mio sfidante Luigi Biondi, Sindaco dell’Aquila. Con il Vostro sostegno, potremmo lavorare insieme per continuare a costruire un Abruzzo più forte e coeso, di questo ne sono fortemente convinto.
LA COSTITUZIONE È UN VANGELO LAICO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Don Antonio Coluccia incontra gli studenti, martedì 21 ottobre alle ore 10 all’I.I.S Di Poppa/Rozzi
Teramo, 18 ottobre 2024. Dopo i partecipatissimi incontri a Roseto e Pineto con il prete anticamorra don Aniello Manganiello e dopo i primi appuntamenti a Pescara, il Premio Nazionale Paolo Borsellino si prepara ad accogliere a Teramo don Antonio Coluccia, parroco di strada, fondatore della casa d’accoglienza Opera San Giustino a Roma, prete simbolo della lotta alla criminalità nelle periferie delle capitali, da anni sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni.
Martedì 22 ottobre, a partire dalle 10, don Antonio Coluccia sarà all’I.I.S. Di Poppa-Rozzi di Teramo per un incontro dal titolo “La Costituzione è un vangelo laico”. Ospiti della dirigente scolastica Caterina Provvisiero, prenderanno parte all’incontro la dirigente scolastica del Liceo Milli, Manuela Divisi, i consiglieri regionali Marilena Rossi ed Emiliano Di Matteo, l’avvocato Luigi Guerrieri. Saranno presenti anche gli studenti del Convitto Delfico e del Liceo Classico Delfico-Montauti.
Cerimonia di premiazionea l’Aquila il 25 ottobre ore 10
La cerimonia di premiazione della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino si svolgerà a L’Aquila, presso il ridotto del Teatro comunale, venerdì 25 ottobre a partire dalle 10. Saranno premiati: il capo della Polizia Vittorio Pisani; il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, e il procuratore di Milano, Marcello Viola; la mamma di Giogiò Cutolo, Daniela Di Maggio; la poliziotta testimone antiviolenza Alessandra Accardo; i giornalisti Francesca Fagnani, Giovanni Pinto, Toni Mira ed Enrico Fontana. Per l’impegno sociale saranno premiate Rurabilandia e la banda Rulli Frulli; per la fotografia Tony Gentile e per la Memoria il caposcorta di Paolo Borsellino, Nicola Catanese e l’agente di scorta di Giovanni Falcone, Dario Falvo.
PERANO BORGO DIVINO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Presentazione della decima edizione in occasione della Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia. Domenica 20 ottobre 2024 ore 18:00 Centro polivalente Perano Scalo
Perano, 18 ottobre 2024. L’edizione 2024 della Giornata nazionale dei Borghi Autentici d’Italia, dal tema Un’altra idea di stare insieme. Luoghi non comuni: esperienze di socialità a partecipazione, ha l’obiettivo di sostenere progetti e iniziative che promuovono lo sviluppo di una responsabilità collettiva e stimolano la partecipazione attiva alla vita comunitaria, attraverso occasioni di socialità e azioni che coinvolgono i cittadini.
I borghi aderiscono all’iniziativa con un ricco programma di eventi su tutto il territorio nazionale, per riscoprire le bellezze e le tradizioni di questi luoghi. Il borgo autentico di Perano partecipa alla Giornata nazionale di quest’anno con la presentazione della decima edizione di Perano Borgo DiVino, il percorsoenogastronomico con degustazione di piatti tipici tradizionali locali e vini abruzzesi, che si terrà dal 31 ottobre al 2 novembre nel cuore del centro storico.
SULLE TRACCE DEI BRIGANTI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Grande successo per lo spettacolo all’Università di Teramo
Chieti,18 ottobre 2024. Ieri pomeriggio, presso l’Aula Magna dell’Università di Teramo, si è svolto con grande successo lo spettacolo Sulle tracce dei briganti. La performance ha visto protagonisti Roppoppò il cantastorie, il prof. Elso Simone Serpentini, la RoppoBand e il Coro Nuove Direzioni.
Ad introdurre lo spettacolo il magnifico rettore dell’Ateneo Dino Mastrocola, Carlo Matone presidente del GAL e Nicolino Farina storico e curatore del volume “La Doganella d’Abruzzo” che è stato presentato in apertura dell’evento.
Decisamente favorevoli e addirittura entusiastici i commenti.
Dott. Ernesto Albanello: “Roppoppò ed Elso Simone Serepentini rappresentano un binomio che valorizza e porta alla ribalta il nostro Abruzzo come nessuno aveva saputo ideare e mettere sulla scena! Sono un concentrato di antropologia, storia, folclore, senso di coesione territoriale ed umana davvero incomparabile!”
Dino Mastrocola, rettore dell’Ateneo: “Sono particolarmente contento che l’Università di Teramo abbia ospitato l’evento ‘Sulle tracce dei briganti’, dando la possibilità ai nostri studenti e al nostro personale di usufruire gratuitamente di un evento culturale di alto livello sul brigantaggio nei nostri territori. L’evento va oltre un semplice spettacolo e rappresenta un momento culturale significativo. Un reading del prof. Elso Simone Serpentini accompagnato da interventi di Franco Palumbo, uno dei pochi cantastorie che si cimenta su importanti argomenti storici.”
Carlo Matone Presidente del GAL Gran Sasso: “Il Gal Gran Sasso onorato di promuovere presso la sede della ricerca e della formazione superiore per eccellenza, quale l’Università agli Studi di Teramo, un evento che valorizza il ricco patrimonio di storia, cultura e tradizioni dell’Appennino Teramano. È stata l’occasione per divulgare la seconda edizione, ampliata e aggiornata, del volume La Doganella d’Abruzzo a cura dello storico Nicolino Farina. Un progetto fortemente voluto dal nostro Gal per testimoniare con scientificità e creatività l’importanza storica, economica e sociale della transumanza nel territorio teramano e abruzzese, con i suoi antichi tratturi, già inserita nel 2019 dall’UNESCO, nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
IL RAPPORTO TRA FELICITÀ E LAVORO. Ricerca di modelli etico-economici e valutazione delle ricadute attuali
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Seminario di studi: Auditorium del Rettorato – 21 ottobre 2024 – ore 9:30
Chieti,18 ottobre 2024. Si terrà a Chieti, il prossimo 21 ottobre, alle 9:30, il Seminario di studi “Il rapporto tra felicità e lavoro. Ricerca di modelli etico-economici e valutazione delle ricadute attuali”. L’iniziativa rientra nel Progetto “CHEWIE – Well-being, Humanism and Civil Economy”, coordinato dal professor Adriano Ardovino, Direttore del Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico quantitative della “d’Annunzio”.
Il progetto, che vede la collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Università Cattolica di Milano, mira a indagare alcuni dei temi più urgenti nell’ambito dell’economia civile e segnatamente il rapporto tra disuguaglianza e merito e il rapporto tra felicità e lavoro. Animato da una vocazione interdisciplinare, il progetto “CHEWIE” si avvale dei contributi di filosofi, economisti, aziendalisti e psicologi, conducendo un’indagine teorico-pratica in collaborazione con imprese e aziende del territorio.
I lavori, dopo i saluti istituzionali del Rettore, Liborio Stuppia, e del professor Adriano Ardovino, si apriranno con la Lectio magistralis sul rapporto tra felicità e lavoro del professor Stefano Zamagni, dell’Università di Bologna. Seguiranno le relazioni dell’aziendalista Paola Iannone e dei filosofi Giuseppe Fidelibus e Riccardo Ruggero Conti, dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Nel pomeriggio, dopo la relazione del prof. Leonardo Becchetti, economista dell’Università di Tor Vergata, ci sarà una tavola rotonda moderata dal presidente di CSV Abruzzo, Casto Di Bonaventura con la partecipazione della professoressa Michela Cortini, docente di Psicologia del lavoro della “d’Annunzio”, dell’Assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca, del Direttore delle risorse umane della “DENSO spa”, Alfonso Orfanelli, della Presidente dell’associazione “Rurabilandia”, Giulia Palestini, e dell’Amministratore delegato della EMMEPI s.r.l. Rino Muccino.
“L’ultimo rapporto Eurofound (2021) – spiega il professor Adriano Ardovino – descrive la diffusa precarietà delle condizioni di lavoro in Europa. Anche a seguito della recente emergenza sanitaria, i tassi di disoccupazione sono aumentati, in particolare tra le donne, e il divario di genere è ancora grave. Allo stesso tempo, il tasso a livello mondiale di persone che abbandonano il proprio lavoro ha raggiunto livelli allarmanti.
In Italia, i primi sei mesi del 2022 hanno registrato un aumento del 36% delle dimissioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Osservatorio INPS). Questi dati – sottolinea il professor Ardovino – sollecitano un ripensamento generale del rapporto tra felicità e lavoro, a partire da un’indagine più complessa circa il significato e le condizioni della felicità stessa.
La ricerca di modelli teorici ed etico/normativi, da una parte, e la mappatura (e conseguente analisi) delle buone prassi disseminate sul territorio, dall’altra, – conclude il professor Adriano Ardovino – costituiscono i principali strumenti d’indagine di cui si avvale il progetto CHEWIE e che il nostro Seminario di studi mira a discutere ed approfondire”.
Maurizio Adezio
L’ANGELO DI ISTANBUL
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Presentazione e proiezione del docu-film. Chieti – Auditorium del Rettorato, 22 ottobre 2024, ore 14:30
Chieti, 18 ottobre 2024. Martedì, 22 ottobre, alle 14:30, nell’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” sarà proiettato e discusso il docu-film L’Angelo di Istanbul, del regista bolognese Vincenzo Pergolizzi, diffuso da Galata Produzioni di Istanbul. Nell’opera cinematografica si descrivono le innumerevoli azioni attuate dall’allora monsignor Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, per salvare migliaia di vite umane di appartenenza ebraica, soprattutto bambini e bambine, dalla deportazione nei campi di concentramento nazisti.
Nel film, oltre a documenti e interviste ai vari protagonisti, raccolte in Turchia, Israele e Usa, una parte consistente è affidata all’intervento diretto, fra gli altri storici, del professor Stefano Trinchese, Direttore del Dipartimenti di Lettere Arti e Scienze sociali (DILASs) dell’Università G. d’Annunzio ed autore di numerose pubblicazioni su questo ed altri argomenti ad esso correlati.
Alla proiezione ed alla successiva discussione interverranno, oltre al professor Trinchese, il regista Vincenzo Pergolizzi e la professoressa Paola Pizzo, docente di Storia contemporanea presso il DILASs della d’Annunzio e nota esperta di questioni mediorientali. L’iniziativa rientra tra quelle organizzate a supporto del nuovo Corso di Laurea magistrale in Studi Storici e Patrimonio Scrittorio dall’Antichità all’Età Contemporanea recentemente attivato dall’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara.
“Un ruolo controverso e, per molti versi, decisivo fu – spiega oggi il professor Trinchese anticipando alcuni aspetti del docu-film – quello di Franz von Papen, rappresentante personale di Hitler in Turchia, capace di agire sul doppio binario della apparente esecuzione degli ordini nazisti e dell’adesione al progetto umanitario di salvezza degli ebrei realizzato da mons. Roncalli, dietro precisa disposizione del papa Pio XII. L’argomento che andremo ad affrontare in un momento difficile dei rapporti internazionali in Palestina, anche grazie al richiamo a quella pagina di storia – commenta con un immediato richiamo all’attualità il professor Stefano Trinchese – torna utile quale elemento di chiarificazione e di speranza”.
Maurizio Adezio
IL PARCO PAOLO ANTONILLI TORNA A VIVERE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Lunedì i primi interventi del Comune per la messa in sicurezza dell’area
Montesilvano, 18 ottobre 2024. È ufficiale, partiranno lunedì 21 ottobre i tanto attesi lavori nel parco Paolo Antonilli di via Spagna, a Montesilvano. A darne l’annuncio è l’Assessore al Verde del comune di Montesilvano, Francesco Di Pasquale, dopo che l’amministrazione ha completato la procedura di affidamento dei lavori alla ditta Cilli Roberto.
“Il parco dedicato al giornalista tanto amato dai nostri cittadini, tornerà a vivere e i suoi spazi saranno di nuovo fruibili. Dopo la necessaria e precauzionale chiusura che il sindaco Ottavio De Martinis ha imposto con ordinanza firmata il 30 maggio 2024 per motivi di sicurezza pubblica, il parco tornerà a vivere e ad accogliere di nuovo visitatori, famiglie e bambini”.
Una chiusura che si era resa necessaria a seguito di un report approfondito che il comune stesso aveva chiesto di stilare all’agronomo Francesco Cellini, il quale rinvenne all’epoca, la necessità di effettuare lavori straordinari sulle alberature allocate all’interno del parco, per la rimozione dello stato di pericolo.
Guidati dal Rup Fabrizio Conte, da lunedì la ditta procederà a passare in rassegna gli 8000 metri quadrati del parco e come primo intervento, si procederà all’abbattimento degli alberi caratterizzati da elevata propensione al cedimento, di quelli che fuoriescono dai confini, isolati e/o di gruppo per poi passare alla potatura degli alberi disseccati, alla potatura di rimonda del secco, alla spalcatura, potatura delle siepi e taglio del tappeto erboso.
Un primo intervento di pulizia e messa in sicurezza che ha richiesto all’amministrazione un impegno di spesa pari a 26.768,14 euro e che andrà avanti per circa due settimane, trattando almeno per questo primo intervento, più di 100 alberi. Per il ripristino totale della sicurezza del parco, l’amministrazione rende noto che seguiranno ulteriori interventi di ripristino dell’area, in modo che possa essere fruibile in totale sicurezza e nella totalità.
AUTONOMIA DIFFERENZIATA: quale futuro per il nostro Abruzzo?
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Tavola rotonda questa sera ore 20:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Castellalto
Castellalto, 18 ottobre 2024. L’incontro è promosso dal comitato raccolta firme Castellalto, composto da forze politiche, civiche e sociali. L’obiettivo è discutere le implicazioni che l’autonomia differenziata potrebbe avere per la Regione Abruzzo e per il futuro delle aree interne del nostro Paese.
Il dibattito mira a esplorare gli effetti che una maggiore autonomia regionale potrebbe avere su settori cruciali come l’istruzione, la sanità e il mondo del lavoro, sia in termini di potenziali benefici, come una maggiore efficienza e adattamento locale, sia in termini di rischi, come possibili disuguaglianze tra regioni, con particolare attenzione all’impatto socioeconomico e alla tutela dell’unità del Paese.
Introdurranno i lavori Pancrazio Cordone (Segretario Generale della CGIL Teramo) e l’avv. Matteo Settepanella, presidente del neocostituito Osservatorio Antifascista 25 settembre 1943. Alla tavola rotonda interverranno:
On. Michele Fina, Senatore della Repubblica e tesoriere nazionale del PD
Prof. Luciano D’Amico, Consigliere Regione Abruzzo e leader di Patto per l’Abruzzo
Alessandra Palombaro, Segretaria FLC CGIL Teramo
Prof. Enzo Di Salvatore, Professore ordinario di Diritto costituzionale presso UniTE
La serata sarà moderata da Valentino Grossi, ingegnere e attivista, che guiderà il confronto tra i relatori. L’incontro si propone di offrire un’opportunità di dialogo aperto e partecipativo con la cittadinanza e le istituzioni locali su una tematica di forte attualità, approfondendo il possibile futuro dell’Abruzzo all’interno del più ampio contesto nazionale.
IN FORMA DI SOGNO. Gli Ultimi Surrealisti: Mensa & Matta
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Vernissage, Imago Museum sabato 19 ottobre 2024, ore 17:30
Pescara, 18 ottobre 2024. A cento anni dalla nascita del movimento surrealista, l’Imago Museum di Pescara celebra questo importante anniversario con la mostra “In Forma di Sogno. Gli Ultimi Surrealisti. Mensa & Matta”, dedicata a due artisti che hanno rappresentato, con la loro arte visionaria, una delle più suggestive continuazioni del Surrealismo: Carlos Mensa e Sebastian Matta. Il vernissage si terrà il 19 ottobre, ore 17:30, alla presenza del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, e del curatore della mostra, Alessandro Masi.
La mostra, che resterà aperta fino al 23 febbraio 2025, propone un viaggio affascinante nel mondo dell’arte surrealista attraverso una selezione delle opere dei due pittori, espressione dello spirito teorizzato da André Breton nel Manifesto del Surrealismo del 1924. Breton descrive l’uomo come un “sognatore definitivo”, il cui pensiero sfugge ai limiti della logica e della ragione, per aprirsi alla potenza del sogno e all’automatismo psichico, cardini dello stesso movimento surrealista.
Sebastian Matta (Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002) e Carlos Mensa (Barcellona 1936 – 1982) hanno portato avanti questa visione in modi diversi ma complementari: se per Matta la realtà si dissolve in forme trasfigurate, oniriche e fantasmagoriche, per Mensa il mondo è un teatro surreale, popolato da personaggi fiabeschi, in bilico tra il reale e l’assurdo. Entrambi gli artisti, profondamente influenzati dal progetto “onirico” di Salvador Dalí, hanno esplorato l’inconscio, i sogni e l’immaginazione in un dialogo continuo tra fantasia e realtà, sfidando i confini del possibile.
Tra le opere esposte in mostra, sarà presente anche un pezzo unico di Salvador Dalí, “Etude pour le chapeau soulier” (1937), un disegno originale a matita su carta intestata dell’Hotel Excelsior di Roma (cm 19 x 14), per gentile prestito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Quest’opera esprime pienamente il pensiero surrealista daliniano, dove la realtà e l’immaginazione si fondono in maniera inaspettata e bizzarra. Il “chapeau soulier”, un cappello a forma di scarpa, è un’iconica rappresentazione della logica capovolta e della sfida alla razionalità che caratterizzano il Surrealismo.
L’esposizione offre quindi un’occasione per scoprire, attraverso le opere di Mensa, Matta e Dalí, l’eredità di questo movimento che ha rivoluzionato la storia dell’arte, creando mondi fluttuanti tra sogno e realtà e invitando lo spettatore a esplorare i confini dell’inverosimile.
Patrocinata dalla Società Dante Alighieri di Roma, la mostra pescarese è stata realizzata grazie anche alla gentile collaborazione della Galeria Pelaires, dell’Ulisse Gallery e della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Ingresso libero all’evento, con posti a sedere limitati.
Il catalogo della mostra è edito da Fondazione Pescarabruzzo – Gestioni Culturali Srl per la Collana IMAGO MUSEUM.
ALTA SARTORIA NAZARENO FONTICOLI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Brioni celebra l’apertura della scuola con una cerimonia di inaugurazione
Penne, 18 ottobre 2024. Brioni ha inaugurato l’apertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli e ieri ha presentato ufficialmente la Fondazione Brioni con una cerimonia a Penne, insieme al Sindaco, alle Istituzioni Regionali, ai membri del Consiglio di amministrazione della Fondazione Brioni, al corpo docente e agli studenti della scuola.
Durante la cerimonia, il Sindaco Gilberto Petrucci ha conferito la cittadinanza onoraria di Penne all’Amministratore Delegato di Brioni, Mehdi Benabadji, come segno di riconoscimento dell’importanza della Scuola e come gesto simbolico per commemorare l’impegno di lunga data della Maison nel tutelare e rafforzare l’artigianato a Penne e nella regione Abruzzo, e in maniera più ampia in Italia. La missione della Scuola di educare la prossima generazione di sarti si integra con il portfolio di iniziative di Brioni e rafforza lo sviluppo e il rapporto stretto con il territorio, dove la Maison ha sviluppato la sua artigianalità per oltre sessant’anni e la sua ineguagliabile eccellenza sartoriale, che deriva da questa dedizione all’artigianalità: il cuore dell’identità di Brioni.
Nel suo discorso, Mehdi Benabadji ha sottolineato la dedizione di Brioni: “La riapertura della nostra Scuola oggi è un’evoluzione naturale del nostro impegno di lunga data, perfettamente integrato con le nostre altre iniziative che supportano e tutelano l’artigianato in Italia” ha dichiarato.
“Queste iniziative nascono da un profondo desiderio di trasmettere abilità e valori che vanno oltre la creazione di un prodotto, radicati nella tradizione, nell’artigianato e nello Slow Luxury. Ogni iniziativa che perseguiamo mira a celebrare e sostenere i nostri principi guida, contrastando la velocità della moda attuale.”
Intitolata a Nazareno Fonticoli, maestro sarto e imprenditore visionario che ha fondato Brioni con il socio Gaetano Savini, la Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli ha aperto le sue porte lo scorso 23 settembre. La cerimonia di oggi ha accolto questi primi studenti, oltre a ospiti della famiglia di Nazareno Fonticoli, tra cui sua figlia, Maria Vittoria Fonticoli. Gli studenti presenti hanno già completato le prime tre settimane del loro percorso formativo sotto la guida dei maestri sarti e degli insegnanti tecnici di Brioni. Il corso biennale ha una durata di 1.300 ore per ciascun anno di formazione, con i laureati che acquisiscono abilità ineguagliabili e un’esperienza che rappresenta un’immersione nel cuore del miglior artigianato italiano. Gli studenti apprenderanno anche i principi guida di Brioni, contenuti nel Manifesto L’ Arte dello Slow Luxury.
Come espressione del modello di business intenzionale della Maison, il Manifesto dettaglia l’impegno di Brioni per lo Slow Luxury in tutte le aree aziendali, promuovendo il valore dei materiali e delle risorse preziose utilizzate, oltre che degli artigiani che creano le collezioni. Durante il suo discorso, l’Amministratore Delegato di Brioni ha inoltre rivelato che il primo gruppo di 16 studenti della scuola riceverà borse di studio a copertura dell’85% della quota di iscrizione. Inoltre, se i tirocinanti supereranno l’esame intermedio alla fine del primo anno e l’esame finale al termine del corso biennale, riceveranno il rimborso completo della quota a loro carico.
“Il lavoro che Brioni con dedizione porta avanti da decenni è un esempio della capacità di sintetizzare tradizione, creatività ed eccellenza artigianale che caratterizzano il Made in Italy. Siamo felici per questo che in occasione dei CNMI Sustainable Fashion Awards 2024 sia stato assegnato a Brioni il premio Craft and Artisanship. Per la moda oggi è sempre più importante preservare e tramandare la tradizione artigianale incentivando e formando i giovani talenti, e l’annuncio della riapertura della scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli rappresenta un’ottima notizia per la comunità della moda e per i tanti giovani che la frequenteranno. Investire sulla formazione artigianale, infatti, è indispensabile per assicurare la trasmissione dei saperi e delle competenze che rendono il Made in Italy unico al mondo nella produzione dell’alta qualità” ha dichiarato Carlo Capasa, Presidente Camera Nazionale della Moda Italiana. Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, ha aggiunto “La manifattura è il cuore pulsante del Made in Italy d’eccellenza ed è un patrimonio di competenze da tutelare e tramandare alle future generazioni. Le aziende dell’alto di gamma nei prossimi 5 anni avranno bisogno di 276.000 profili tecnico-professionali (75.000 nella moda), ma circa il 50% delle imprese avrà difficoltà a reperirli. La riapertura di Brioni della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli rappresenta un esempio concreto a sostegno dell’arte sartoriale italiana e un significativo contributo alla risoluzione di questo tema. Questa iniziativa, unitamente alla partecipazione di Brioni al progetto Altagamma ‘Adotta una Scuola’, testimonia l’impegno nel tempo di Brioni nella valorizzazione del saper fare e di quelle competenze che fanno del nostro Paese il leader per la produzione di beni e servizi di alta gamma.”
Oltre alla riapertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli, Brioni ha promosso diverse iniziative sotto la Fondazione Brioni per supportare la formazione e lo sviluppo locale, incluse collaborazioni con importanti scuole locali come l’IIS ‘Luca da Penne – Mario dei Fiori’ di Penne e l’IIS ‘Vincenzo Moretti’ a Roseto degli Abruzzi, all’interno del programma ‘Adotta una Scuola’ di Altagamma, e un Corso di Formazione di Operatore di Confezione in collaborazione con Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, rivolto a giovani e adulti in cerca di un nuovo percorso professionale.
Brioni ha anche avviato una partnership con l’Accademia Costume e Moda attraverso il nuovo Master Accademico di Primo Livello in ‘Menswear Design’ che inizia il 19 novembre, il quale prevede un corso intensivo presso gli atelier di Brioni, a cui si aggiunge la donazione di 10 borse di studio da parte della Maison. A proposito di Brioni Dal 1945, lo stile Brioni è caratterizzato da una eleganza spontanea e moderna, frutto dell’eccellenza del savoirfaire sartoriale e della continua ricerca di materiali di alta qualità.
Accanto al servizio Bespoke, massima espressione di maestria artigianale, la Maison offre un’impareggiabile gamma di creazioni Made in Italy, ideali sia in occasioni formali, che leisure: ready-to-wear, pelletteria, scarpe, accessori e fragranze. Fondata a Roma e parte del gruppo Kering, Brioni disegna e realizza i suoi prodotti nello spirito dello “slow luxury”, un valore per il pianeta e per le persone condiviso dagli artigiani e dalle comunità che fanno parte della Maison. 1 Altagamma-Unioncamere, 2024, Analisi e previsioni dei fabbisogni manifatturieri Press Office Brioni: pressoffice@brioni.com Image Building Media Relations Alfredo Mele, Carlo Musa, Federi
LA CINQUANTESIMA STAGIONE DELL’ISTITUZIONE SINFONICA ABRUZZESE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Primo concerto Sabato 26 ottobre 2024
L’Aquila, 18 ottobre 2024. Si annuncia come una lunga festa della musica per tutti la cinquantesima stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, presentata ieri mattina in conferenza stampa a Palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila.
Ventiquattro appuntamenti, da ottobre ad aprile, che vedranno i professori dell’orchestra dell’ISA impegnati in programmi che spaziano dal grande repertorio sinfonico a brani di raro ascolto oltre ad opere in prima assoluta, composte su commissione. In programma anche appuntamenti dedicati al jazz, al repertorio cameristico classico fino al pop, come sempre ormai nelle stagioni firmate dal Direttore Artistico Ettore Pellegrino che ha invitato, anche quest’anno, grandi nomi del panorama musicale internazionale che frequentano da tempo il palcoscenico dell’ISA. Come sempre, tanta attenzione ai giovani talenti, alcuni dei quali si esibiranno con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese per la prima volta.
La conferenza stampa odierna è stata anche l’occasione per presentare il rinnovato Consiglio di amministrazione: ai confermati Tullio Buzzelli e Paola Spezzaferri, si sono aggiunti Alberto Mazzocco e Paola Bellisari. I quattro guideranno l’Istituzione Sinfonica Abruzzese in un percorso di rinnovamento e rafforzamento insieme al presidente Bruno Carioti che afferma: “Alla soglia dei suoi primi cinquanta anni, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese continua a migliorarsi con energia e fiducia. Lo ha fatto dopo il sisma e dopo la pandemia, e lo fa anche oggi: abbiamo, ad esempio, da poco apportato alcune modifiche nel nostro Statuto per accogliere quali membri del Consiglio di amministrazione un rappresentante della Regione Abruzzo e uno del Comune, prevedendo la possibilità che si aggiungano altre istituzioni in futuro. Abbiamo fortemente voluto questa misura che rafforza l’ISA e ne testimonia il ruolo di protagonista nel campo della produzione culturale regionale”.
Così il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “Poche città possono vantare un patrimonio culturale così importante e longevo, se consideriamo che quella che si sta per aprire è la cinquantesima stagione concertistica per l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Da oltre mezzo secolo protagonista della vivacità dell’Aquila, che neanche negli anni bui seguiti al terremoto ha affievolito il suo profondo rapporto con la musica, il teatro e le arti in genere, l’Isa rappresenta un orgoglio per l’intera comunità ed è portatrice di un profondo valore di aggregazione entrato a pieno titolo anche nel dossier che ci ha permesso di ottenere il titolo di Capitale italiana della cultura per il 2026. Un’istituzione che ora si apre anche alla città e per questo ringrazio il suo Presidente, con l’inclusione nel Consiglio di amministrazione di rappresentanti del Comune e della Regione e anche ad altre istituzioni, segno di una forte propensione ad un’azione corale”.
Il Direttore Artistico, Ettore Pellegrino, ha evidenziato le linee programmatiche della cinquantesima stagione dell’ISA che “continua il lavoro di rinnovamento del repertorio, sperimentazione artistica e di apertura ad un pubblico più vasto, cominciato dopo il 2020 e rivelatosi molto apprezzato. La costante e diffusa presenza dell’Orchestra dell’ISA sul territorio abruzzese ha inoltre permesso un incremento significativo del pubblico, non solo a L’Aquila, ma in tutti luoghi in cui sono state avviate stagioni concertistiche: Città Sant’Angelo, Atri, Giulianova e Tortoreto. L’apprezzamento per il lavoro svolto ha permesso, inoltre, la creazione di una vivace attività extra regionale: nei prossimi mesi, saranno otto le regioni in cui l’Orchestra si esibirà, come testimonial artistico del nostro territorio, viaggiando dalla Puglia all’Emilia Romagna, attraverso Campania, Molise, Basilicata, Lazio, Umbria e Marche. È questo un risultato che ci riempie di orgoglio e di responsabilità nei confronti del pubblico, della Regione e della città dell’Aquila, anche in vista dell’ormai prossimo 2026”.
La cinquantesima stagione. Per il concerto d’inaugurazione, l’ISA sceglie di omaggiare Giacomo Puccini, di cui ricorre il 100° anniversario della morte. Sabato 26 ottobre alle 18.00, nella Chiesa di S. Silvestro, con la direzione del suo direttore musicale Jacopo Sipari di Pescasseroli, la partecipazione dell’International Opera Choir diretto da Giovanni Mirabile e le voci del tenore Vincenzo Costanzo e del baritono Armando Likaj, l’Orchestra dell’ISA proporrà la Messa di gloria, una delle rare pagine sacre del compositore toscano. Completa il programma La Messa in onore di Santa Cecilia per soprano coro e orchestra di Domenico Bartolucci. Il concerto, realizzato in collaborazione con il Festival Sacrum, con il Conservatorio Statale di Musica dell’Aquila “A. Casella”, e con il sostegno della Fondazione Cardinale Domenico Bartolucci, verrà proposto venerdì 25 ottobre ad Avezzano e domenica 27 nella Basilica dell’Aracoeli a Roma.
Altri due programmi sono dedicati a importanti anniversari musicali: il primo è quello del 15 febbraio, che celebra il 150° di Bizet e Ravel (della morte del primo e della nascita del secondo), con la direzione di Carlo Goldstein, una delle bacchette italiane più apprezzate a livello internazionale; il secondo, invece, riguarda Šostakovič, a 50 anni dalla morte. Per l’occasione verrà eseguita, per la prima volta nella storia dell’ISA, la Sinfonia n. 9 con la direzione di Grigor Palikarov (5 aprile). In programma nella stessa serata anche il Concerto n. 2 per violino e orchestra di Prokofiev interpretato da Stefan Milenkovic, stella del violinismo internazionale, presentandosi così come uno degli appuntamenti più importanti del cartellone per il prestigio degli interpreti e per il programma ambizioso che inaugura il progetto Musica e regime.
Altro interprete di primo piano nel panorama internazionale è Albrecht Mayer, primo oboe solista dei Berliner Philharmoniker e tra i maggiori interpreti al mondo del suo strumento che eseguirà il Concerto per oboe di Richard Strauss (domenica 15 dicembre), concludendo così il progetto pluriennale che ha proposto al pubblico dell’ISA l’integrale dei concerti solistici del compositore.
La presenza di grandi nomi del concertismo internazionale, affiancati ad alcuni tra i maggiori talenti italiani in costante crescita e affermazione è uno dei tratti caratterizzanti della cinquantesima stagione ISA. Oltre ai nomi già citati, si ricordano il violinista Ilya Grubert che tornerà a L’Aquila con il celebre Concerto in sol minore di Bruch (18 gennaio); il violoncellista Enrico Dindo (anche in veste di direttore) e il violinista Pavel Bermann che interpreteranno il Doppio Concerto di Brahms (8 marzo); il sassofonista e direttore Federico Mondelci in un affascinante programma dedicato al musical e alla musica da film (15 marzo); il primo clarinetto solista del Teatro alla Scala Fabrizio Meloni in qualità di solista e direttore con musiche di Mozart e Weber (22 marzo). Tra i giovani talenti si segnalano; il vincitore del Premio Nazionale delle Arti 2024 Davide Trolton che guiderà l’orchestra in un programma dedicato alle serenate di Brahms e di Dvořák (9 novembre); il pianista Antonio Alessandri, classe 2006, considerato tra i maggiori talenti della sua generazione (Concerto in sol di Ravel, 15 febbraio); il flautista Alberto Navarra, vincitore del prestigioso Concorso Internazionale “Carl Nielsen” 2022 e primo flauto della Tonhalle Orchester di Zurigo (Concerto di Ibert, 22 febbraio).
Altro importante appuntamento è quello dedicato Mozart dal titolo Concertando che offrirà al pubblico l’ascolto della Sinfonia concertante per violino e viola e il Concertone per due violini. Completa il programma un brano per orchestra in prima esecuzione assoluta, appositamente commissionato dall’ISA a Roberto Molinelli, per omaggiare il genio salisburghese. Sarà il Direttore Artistico Ettore Pellegrino a guidare l’orchestra come konzermeister e violino solista, affiancato dalla violista e violinista Silvia Mazzon. Con questo programma l’Orchestra sarà impegnata in una tournée in Italia che, oltre all’Abruzzo, toccherà la Campania, Molise, Basilicata, Emilia Romagna e Marche.
A gennaio un ritorno significativo sul podio dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese: Marco Zuccarini, per anni punto di riferimento dell’Orchestra, dirigerà in un programma dal titolo Ispirazione italiana con musiche di Beethoven, Mozart, Verdi, Rossini e Mendelssohn in cui protagonista esclusiva è l’orchestra (25 gennaio).
Tra i progetti speciali si segnala l’Omaggio a Jobim, che vede protagonisti due fuoriclasse come il clarinettista Gabriele Mirabassi e il chitarrista Roberto Taufic interagire con l’orchestra in un programma dedicato a uno dei maggiori rappresentanti della musica popolare brasiliana, con gli arrangiamenti e la direzione di Massimo Morganti (29 marzo).
Altri appuntamenti da non perdere sono i due concerti programmati per il periodo delle festività natalizie: il 21 dicembre sarà la volta dello spettacolo My Christmas Dream diretto da Piero Romano con la partecipazione di Alika Chrysochou, soprano che deve la sua fama internazionale al successo ottenuto al Britain’s Got Talent.
Il 29 dicembre torna il Gala di fine anno diretto da Giovanni Pompeo con la partecipazione solistica del soprano Sara Fulvi, con un programma che al repertorio tradizionale viennese dei valzer, delle polke e dell’operetta affianca alcuni celebri brani del mondo del musical americano da Gershwin a Bernstein.
Come di consueto, i concerti in ospitalità presentano proposte diversificate che abbracciano vari repertori: dal programma mozartiano proposto dall’Orchestra Filarmonica Campana diretta da Giulio Marazia (2 novembre) al crossover d’autore del Gianluca Sulli Group (16 novembre); dal ‘900 scintillante From Paris to New York del duo sassofono e pianoforte Di Bacco – Mazzoccante (30 novembre) ad alcune delle più belle pagine per flauto e pianoforte proposte dal duo Nesi-Canino (11 gennaio); fino al raffinato tango da concerto di Astor Piazzolla del Duettango composto da Filippo Arlia al pianoforte e Cesare Chiacchiaretta al bandoneón (1 febbraio).
Torna sul podio dell’ISA per il gran finale di Stagione Jacopo Sipari di Pescasseroli con una preziosa esecuzione dello Stabat Mater di Rossini con la partecipazione dell’International Opera Choir.
Abbonamenti e biglietti disponibili in prevendita online su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Confermati i prezzi dello scorso anno (L’Aquila Abbonamento intero 150,00 euro, Ridotto over 65 120,00 euro, Ridotto under 26 50,00 euro. Biglietto intero singolo concerto 15,00 euro, Ridotto over 65 12,00 euro, Ridotto under 26 5,00 euro).
Oltre all’Aquila, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ha confermato anche le stagioni ad Atri e Tortoreto, per le quali sono disponibili in prevendita da ieri, 16 ottobre, gli abbonamenti sempre sul circuito ciaotickets.com online e nelle rivendite autorizzate. Saranno presto disponibili anche i titoli di ingresso per gli appuntamenti di Città Sant’Angelo e Giulianova.
Le iniziative dedicate ai primi cinquanta anni dell’ISA continueranno nel corso dell’anno con appuntamenti di diversa natura e avranno il momento clou in estate con un imponente concerto celebrativo.
PREMIATI I MIGLIORI STUDENTI UNIVERSITARI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Ecco i riconoscimenti assegnati da Impresa IN Accademia – XIII edizione
Pescara, 18 ottobre 2024. Sono stati presentati ieri giovedì 17 ottobre, nella Sala Orofino della sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Via Raiale 110 bis, Pescara i risultati del progetto e la squadra vincitrice della XIII edizione di Impresa IN Accademia, percorso formativo gratuito realizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori e dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, volto a far dialogare il mondo universitario con quello economico delle imprese per soddisfare il bisogno di orientamento dei giovani e la necessità di un confronto con il mondo del lavoro durante il proprio percorso di studio.
Costituito da una fase teorico laboratoriale di 34 ore nelle sedi universitarie e aziendali e da una successiva fase di elaborazione di project work su casi aziendali posti dalle imprese associate partecipanti, ha coinvolto anche quest’anno i 21 studenti che hanno superato il processo selettivo iniziale.
Paolo De Grandis, Consigliere Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha evidenziato: “Impresa in Accademia rispecchia appieno una delle missioni del gruppo giovani imprenditori, ossia creare un dialogo continuo tra i giovani, le università e le imprese. Un percorso di grande valore anche per il territorio: in tredici anni di storia ha visto coinvolti 2700 studenti nei workshop iniziali di presentazione con focus sui temi sull’orientamento che svolgiamo nelle università, selezionati 252 corsisti, erogate 512 ore di formazione gratuita, attivati 85 stage per oltre 23.300 ore di stage nelle aziende del territorio e realizzati 106 project work su casi aziendali reali proposti da imprese del Sistema Confindustria. Alla tredicesima edizione hanno potuto partecipare studenti di tutti i Dipartimenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, della LUISS “Guido Carli” di Roma e per la prima volta quest’anno anche gli iscritti all’Università degli Studi di Teramo.”
Sono Consuelo Ciarlante e Giorgia Montebello le studentesse del CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara a cui è stato attribuito il primo premio per il miglior project work sviluppato in azienda – premio che consistente in un percorso di 12 ore di coaching offerto da Federmanager Abruzzo e Molise e dall’Associazione CreaLavoroGiovani di Pescara.
Il loro lavoro, dal titolo “L’AI entra nel tessuto aziendale e rivoluziona l’online” è stato sviluppato per l’azienda BLUE ITALY.
Premio speciale per il project work con il migliore potenziale di sviluppo internazionale è un percorso di formazione in collegamento streaming di 8 ore in Digital export management offerto dall’azienda associata Top Solutions ed è stato attribuito ai due team impegnati per sviluppare i progetti in AVERY DENNISON e TRIGANO VAN composti da Giuliana Cilli – CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale Ud’A, Julie De Castro – CdS in Business Administration della LUISS “Guido Carli” di Roma, Alessandra De Luca e Angela Finucci – CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale Ud’A e infine Leonardo Palumbo – CdS in Diritto Economia e Strategia della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo.
Grande attenzione anche per l’anteprima nazionale dell’etichetta a edizione limitata che Cantina Zaccagnini proudly part of Argea, come da tradizione, ha voluto dedicare al progetto, facendo diventare realtà sulle proprie bottiglie l’emozionante pensiero di Cecilia Campanelli CdS in Economia e Management del Dipartimento di Economia Aziendale Ud’A: “Ogni sorso del nostro vino racconta una storia di collaborazione e passione”. L’etichetta quest’anno è stata prodotta da Avery Dennison.
Oltre alle premiazioni, la mattinata ha visto lo svolgimento di una conferenza sui temi dell’integrazione, del dialogo tra il mondo della formazione e quello del lavoro e la presentazione dei progetti elaborati dagli studenti universitari sul tema dell’intelligenza artificiale.
Sono stati illustrati inoltre i primi risultati dell’analisi di valutazione dell’Impatto Sociale ed Economico del Progetto “Impresa IN Accademia” che l’Area Education di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha realizzato con la collaborazione dell’Associazione CreaLavoroGiovani e con il supporto della Fondazione Pescarabruzzo, studio presentato anche nella conferenza Internazionale di ITAiS lo scorso 12 ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.
Sono intervenuti per Confindustria Abruzzo Medio Adriatico anche Alessandro Addari – Vice Presidente con delega all’internazionalizzazione e Claudia Pelagatti – Coordinatore Scientifico di Impresa IN Accademia; in rappresentanza dei partners del progetto Luciana La Verghetta – Business Development Manager Randstad Hr Solutions, Irini Pervolaraki – Vice Presidente Federmanager Abruzzo e Molise, Gianni Carchiolo – Presidente CreaLavoroGiovani; per il mondo accademico Irene Finocchi – LUISS Advisor Rettore per la Trasformazione Digitale, Stefania Migliori – Direttore Dipartimento Economia Aziendale Ud’A, Alessandro Sarra – Direttore Dipartimento Economia Ud’A; hanno portato la voce delle imprese coinvolte nel progetto Gianluca Zaccagnini – Ambassador Ciccio Zaccagnini SpA, Pasquale Consola – Direttore Marketing ARAN, Federico Mancini – Supply Chains and Logistics Manager AVERY DENNISON, Cinzia Di Zio – CEO BLUE ITALY, Daniele Mereu – Plant Manager Driveservice CARRARO GROUP, Fabio Contillo, Product & Design Manager – TRIGANO VAN, Michela D’Amelio – Project Manager XERA, Giuseppe Cialini – Responsabile Risorse Umane FARAONE INDUSTRIE.
STATI GENERALI VIA VERDE Costa dei Trabocchi
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Grande partecipazione per la prima edizione in Provincia di Chieti
Chieti, 18 ottobre 2024. Si è tenuta ieri, giovedì 17 ottobre, nella sala consiliare della Provincia di Chieti, la prima edizione degli Stati Generali della Via Verde Costa dei Trabocchi, un evento promosso dalla Provincia con l’obiettivo di creare un’occasione di dialogo tra istituzioni, associazioni e operatori economici per discutere del presente e del futuro di una delle opere più significative per lo sviluppo sostenibile della costa abruzzese.
L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, che ha sottolineato l’importanza di una collaborazione sinergica tra enti pubblici per completare e valorizzare al meglio la Via Verde. Menna ha ribadito come questa infrastruttura rappresenti un’opportunità unica per promuovere un modello di sviluppo sostenibile, capace di conciliare la tutela del territorio con la crescita economica, ricordando gli impegni assunti dall’ente provinciale che ha ideato e realizzato l’infrastruttura ciclopedonale. Sono inoltre intervenuti per i saluti istituzionali il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e il sottosegretario alla presidenza della Regione, Daniele D’Amario e il vicepresidente di Unione Province Italiane Angelo Caruso, collegato in videoconferenza.
Numerosi gli interventi tecnici che hanno offerto un quadro aggiornato sulle principali questioni legate alla gestione e allo sviluppo della Costa dei Trabocchi: Paola Campitelli e Maria Rosaria Greco, rispettivamente dirigente e responsabile del servizio Patrimonio della Provincia di Chieti, Pierpaolo Pescara, direttore del Governo del Territorio della Regione Abruzzo, Chiara Delpino e Tiziana Mignogna rispettivamente soprintendente e responsabile di zona Chieti-Pescara, Lido Legnini, vicepresidente della Camera di Commercio Chieti-Pescara, Giuseppe Di Marco, amministratore di Legambiente Abruzzo, e Roberto Di Vincenzo, presidente del Gal Costa dei Trabocchi.
Il dibattito finale, aperto a operatori economici, cittadini e sindaci del territorio, oltre che ad amministratori pubblici tra cui gli ex presidenti della Provincia di Chieti Tommaso Coletti, Enrico Di Giuseppantonio e Mario Pupillo, operatori economici, associazioni culturali e sportive, ha offerto un momento di confronto costruttivo, in cui sono emerse diverse proposte concrete di gestione e valorizzazione della Via Verde. I lavori sono stati moderati da Angelo Radica, consigliere provinciale delegato alla Via Verde.
“Molto bene questa prima iniziativa degli Stati generali della Via Verde, grazie alla grande partecipazione degli attori istituzionali e dei vari portatori di interesse coinvolti nella gestione e nella valorizzazione di questa meravigliosa infrastruttura. Dobbiamo unire le forze, al di là delle legittime posizioni di ognuno, affinché la Via Verde possa estendersi non solo verso le nostre aree interne ma anche verso le regioni vicine, per unire la nostra ciclovia alle altre infrastrutture di Molise, Marche e Puglia.
Un processo che ha bisogno di tempi certi e della collaborazione di tutte le istituzioni. In questo senso, dispiace dover rilevare che il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio non abbia colto lo spirito dell’iniziativa e sia venuto a fare propaganda, elencando una serie di freddi numeri senza entrare nel merito di uno solo dei tanti problemi che la Regione dovrebbe invece affrontare tempestivamente sulla Via Verde.
È necessario che la Regione ci dica chiaramente quando arriveranno i finanziamenti per il completamento della Via Verde, ad oggi interrotta in tre punti a Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto; è necessario che la Regione modifichi il Pst consentendo ad esempio alla Provincia di Chieti di utilizzare a parcheggio le aree di sua proprietà adiacenti la Via Verde e dando la possibilità di valorizzare le ex stazioni lungo la ciclovia mettendo a bando queste strutture, anche per iniziative imprenditoriali compatibili con la Via Verde come ristoranti, b&b.
Quanto alla destagionalizzazione della Costa dei Trabocchi, c’è una legge nazionale che stabilisce la durata delle strutture temporanee in 180 giorni: Marsilio potrebbe interessare direttamente il capo del Governo Giorgia Meloni di cui si professa grande amico, così da poter dare una risposta alle istanze degli imprenditori che chiedono di estendere la durata delle strutture temporanee a servizio della Costa dei Trabocchi”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna a margine dell’evento.
RICOSTRUIRE L’APPENNINO INNOVANDO. Il ruolo della Pa
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Al Senato il Convegno. Opportunità per innovazione territoriale Promosso dal Commissario sisma 2016 Castelli
Roseto degli Abruzzi, 18 ottobre 2024. L’innovazione è uno dei principi cardine applicati alla ricostruzione del cratere sisma 2016-2017. In questa vasta area, che si estende per otto mila chilometri quadrati nell’Appennino centrale, l’innovazione però non riguarda soltanto le tecniche che vengono adottate per la ricostruzione del patrimonio immobiliare, ma ha una portata ben più ampia che comprende anche lo sviluppo territoriale, la nascita di nuove forme di partenariato pubblicoprivato, la creazione di poli di ricerca, la valorizzazione delle start-up e di nuove modalità per l’erogazione dei servizi.
È, dunque, un processo strutturale di rinnovamento di questi territori quello che si sta adottando in quello che oramai viene denominato il Lavoratorio Appennino centrale, delle cui caratteristiche e potenzialità si è parlato durante un convegno che si è tenuto al Senato. “Ricostruire l’Appennino Innovando. Il ruolo della Pa” è il nome dell’incontro organizzato dal Commissario Straordinario al sisma 2016 al quale, tra gli altri, hanno partecipato anche il sottosegretario al Mimit Fausta Bergamotto.
Una strategia, quella in fase di realizzazione nel cratere, che si declina attraverso una governance multilivello che vede il Commissario Castelli agire in stretto coordinamento con le quattro regioni del sisma. Un’unità di intenti volta al rilancio del Centro Italia confermata dalla presenza al convegno di Giacomo D’Ignazio, Presidente della FIRA (Finanziaria Regionale Abruzzese; Francesco Marcolini, Presidente LazioInnova; Andrea Santori, Presidente Svem (Sviluppo Europa Marche), Michela Sciurpa, Amministratore Unico Sviluppumbria.
Non ultimo, questo percorso in atto nel più grande cantiere d’Europa sta avvenendo nel pieno rispetto dei criteri di trasparenza e di legalità, grazie all’interazione costante con l’Anac che è intervenuta al convegno nella persona del consigliere Consuelo del Balzo.
Il Commissario Guido Castelli ha dichiarato: “Il ruolo della Pa è fondamentale per dare nuovo impulso all’Appennino centrale e per creare quelle premesse che possono consentire crescita, sviluppo e lavoro, anche attraverso quelle iniziative attrattive per investitori privati. Il cratere è un territorio che comprende un grande patrimonio culturale, storico, artistico e naturalistico, che oggi si sta aprendo all’innovazione e al futuro anche con l’obiettivo di uscire da quell’isolamento che sconta da troppo tempo.
È il caso, ad esempio, dei quattro centri di ricerca che nasceranno a Camerino, Rieti, Spoleto e Teramo grazie al Fondo complementare sisma e che potranno trasformare l’Appennino centrale in un polo dell’innovazione. Inoltre, oggi la tecnologia ci può offrire l’opportunità di portare servizi efficienti anche a quelle piccole comunità delle aree interne distanti dai grandi centri urbani. Insomma, le opportunità che si prospettano sono veramente numerose e la Pa deve svolgere un ruolo di regia per valorizzare il grande potenziale a disposizione”.
Il Sottosegretario al Mimit Fausta Bergamotto ha dichiarato: “Ricostruzione, innovazione e ruolo della P.A., costituiscono la cifra per la rinascita economica e sociale dell’Appennino centrale. Ricostruire in sicurezza vuol dire ricostruire innovando, utilizzando ogni novità tecnologica possibile. Occorre una rigenerazione dell’economia che renda attrattivo vivere nei territori e occorrono infrastrutture che scongiurino l’isolamento. La morfologia del territorio può accelerare l’adozione dei nuovi paradigmi dell’innovazione e della transizione energetica, che rappresentano un’opportunità straordinaria di rinascita in questo luogo che può essere definito un immenso laboratorio, sotto tutti i punti di vista”
CORSI DI ITALIANO E D’INGLESE GRATUITI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Riservati a studenti e cittadini stranieri
Roseto degli Abruzzi, 18 ottobre 2024. Corsi di italiano e d’inglese, totalmente gratuiti, riservati agli studenti universitari stranieri e a tutti i cittadini stranieri interessati. Sono quelli messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi e da ADSU Teramo nell’ambito del progetto Adsu ProTer finanziato con i fondi del PNRR.
I corsi, le cui iscrizioni scadranno il prossimo 21 ottobre e che sono organizzati da Easy Life, si terranno presso palazzo del Mare, con calendario ancora da definire sulla base delle iscrizioni, dal lunedì al venerdì nel pomeriggio e il sabato mattina.
La durata del corso è pari a 120 ore (due ore a lezione) e i livelli d’insegnamento sono A1, A2, B1, B2 per l’inglese; A1, A2, B1 per l’italiano. Inoltre, al termine, saranno rilasciate le certificazioni internazionali riconosciute (IELTS).
“Roseto è uno dei tre Hub a livello provinciale, assieme a Castelli e Atri, scelti per ospitare questi corsi all’interno del progetto Adsu ProTer – afferma l’Assessore alla Cultura e al Sociale Francesco Luciani – Siamo molto soddisfatti come Amministrazione Comunale di essere riusciti a portare nella nostra città questo ulteriore importante servizio che sarà utile, senza dubbio, agli stranieri impegnati nel processo di integrazione e agli studenti che decidono di utilizzare questo strumento per accrescere le loro competenze”.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattare Easy Life ai numeri 06.3720815 – 06.37517821, 393 8809797 (solo Whatsapp) o via email a easy@easy-life.com.
CORTO CIRCUITO TRA DIRITTI E BUROFOLLIA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Autismo. Siamo alla Ordinanza n.147
Chieti, 18 ottobre 2024. Ancora una Ordinanza. Ancora una volta a pronunciarsi il Tribunale di Chieti che, con la decisione del Giudice Ilaria Prozzo, ribadisce per l’ennesima volta il diritto alle cure per bambini e per persone con autismo, richiamando nell’articolata ordinanza la Sentenza del Tribunale di Vasto n. 62 del 2020, sempre conseguita dalla nostra Associazione a seguito di un ricorso sul “merito” da parte della ASL Chieti.
Il corto circuito tra diritto alle cure e la burofollia non accenna a ridursi. Prima del formale deposito del ricorso l’Associazione Autismo Abruzzo, attraverso il proprio Legale Avv. Gianni Legnini, aveva inviato una diffida segnalando l’urgenza dell’intervento richiamando il diritto alle prestazioni. Il Dott. Franco Caracciolo, Dirigente del Servizio Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo nella sua nota del 27 giugno 2024 inviata alla ASL Chieti ha specificato che: “In attesa di riscontro in merito si ribadisce, a beneficio dell’istante, che è compito delle Aziende Sanitarie Locali assicurare le prestazioni LEA e che questo ente non ha competenza gerarchica rispetto alle ASL, né tantomeno ha poteri sostitutivi delle stesse.”
Il Direttore della UOC GACEP (Asl Chieti) Dott. Francesco Bellisario nella risposta alla nota ricevuta dal Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo riferiva che: “Pertanto, al momento non essendo giuridicamente ammissibile chiedere alle strutture di effettuare trattamenti extra-budget (che non potrebbero essere remunerati di questa ASL) né “saltare” la lista di attesa violando i diritti di altri pazienti che attendono da tempo, spiace comunicare che non è possibile la presa in carico immediata della bambina.”
L’Ordinanza del Giudice Ilaria Prozzo chiarisce senza alcun dubbio la responsabilità della ASL nella mancata erogazione del servizio e la diretta competenza nel monitoraggio delle effettive disponibilità presso le strutture a gestione propria e quelle accreditate.
La minore è stata autorizzata al trattamento ambulatoriale dedicato per autismo, dall’Unità di Valutazione Multidimensionale della Asl 2 di Lanciano-Vasto-Chieti, sicché del tutto ingiustificata è la mancata erogazione del trattamento terapeutico. In particolare, non può ritenersi sufficiente l’aver individuato una struttura accreditata presso la quale la bambina è stata collocata in lista di attesa, essendo invece necessaria la effettiva presa in carico della minore e la effettiva somministrazione della terapia prescritta dall’UVM.
Tanto si desume chiaramente sia da quanto prescritto dall’art. 3, comma 2, lett. g, della legge 134/2015, che parla, appunto, di disponibilità sul territorio di strutture in grado di effettuare la presa in carico del minore, sia da quanto stabilito dalle “Linee Guida Regionali sulle attività e sulle procedure di competenza del Punto Unico di Accesso e della Unità di Valutazione Multidimensionale”, approvate con decreto del commissario ad acta n. 107/2013.
All’art. 7 è, infatti, previsto che “il Distretto Sanitario attraverso il PUA è tenuto ad effettuare il monitoraggio costante dei suddetti esiti di valutazione UVM, in particolare procedendo alla verifica dei casi di pazienti di cui non risulti pervenuta alcuna comunicazione di presa in carico entro 30 giorni dalla data dell’autorizzazione UVM ed accertando, anche con il contatto diretto dell’interessato, i motivi che non hanno consentito la fruizione dei trattamenti”.
Ciò significa che la ASL, non solo deve individuare strutture accreditate con competenze specifiche sui disturbi dello spettro autistico, stipulando apposite convenzioni, ma deve anche garantire che tali strutture eroghino effettivamente i trattamenti con la presa in carico dei minori, altrimenti l’ammissione al trattamento finirebbe per essere una mera formalità che non assicura al minore disabile alcuna effettiva assistenza. Deve essere la ASL, quindi, nel rispetto di quanto prescritto dalla legge n. 134/2015, ad assicurare nel territorio di residenza, a tutte le persone affette da disturbo dello spettro autistico, l’effettiva erogazione di trattamenti terapeutici inseriti nei livelli essenziali di assistenza.
“Nell’ottica di un equo bilanciamento tra il diritto costituzionalmente tutelato alla salute della persona e l’interesse pubblico alla preservazione delle risorse finanziarie dello Stato, il primo non può non considerarsi preminente rispetto al secondo, il quale ha una connotazione essenzialmente economica. Sebbene, quindi, la P.A. sia titolare di un potere autorizzativo discrezionale nel valutare sia le esigenze sanitarie di chi richiede una prestazione al Servizio Sanitario Nazionale, sia il rapporto costi-benefici che tale richiesta comporta, nei casi in cui sia indubbia l’esistenza di una situazione di urgenza, con rischio irreversibile per la salute del cittadino, superabile solo con cure tempestive non fornite dal servizio pubblico, l’esigenza fondamentale di cure immediate, che trova la sua derivazione nella Costituzione e non in leggi ordinarie, prevale sulle esigenze economiche della P.A., alla quale, pertanto, non può riconoscersi, per la tutela di tali subordinati interessi, un potere di affievolimento della preminente posizione soggettiva individuale…” (Tribunale di Vasto, sent. n. 62/2020 del 2/3/2020).
La ASL Chieti è stata anche condannata alle spese per 3.271€ oltre tasse e oneri. Risorse che potevano essere invece dedicate alle prestazioni riabilitative senza ritardi, ma fino a quando le norme amministrative violeranno i diritti delle persone autistiche non resta che rivolgersi ai giudici.
“Auspichiamo che le ASL abruzzesi possano presto recepire processi organizzativi tali da assicurare davvero a tutti gli utenti in lista d’attesa le cure. Noi siamo pronti a sostenere chiunque voglia affermare il diritto dei propri figli” Dario Verzulli e Gianni Legnini – Autismo Abruzzo
TI PRESENTO UN CLASSICO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Chiude con Giulia Ciarapica e l’appuntamento su Buzzati
Francavilla al Mare, 17 ottobre 2024. Con Giulia Ciarapica e “Poema a fumetti” di Dino Buzzati chiude il progetto “Ti presento un classico” a Francavilla al Mare: l’appuntamento è previsto per sabato 19 ottobre alle ore 19.00 presso l’Auditorium Sirena.
“Ti presento un classico” fa parte di “Libridine” (finanziatodal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco Luisa Russo con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle Narrazioni di Francavilla al Mare.
“Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me una di queste, come Il deserto dei Tartari, come Un amore.” Così Dino Buzzati presentava ai suoi lettori questo libro “Poema a fumetti”, troppo a lungo sottovalutato, se non dimenticato. Uscito con grande scalpore nel settembre 1969, è infatti rimasto per decenni irreperibile nelle librerie. In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo ed Euridice, Buzzati parla di sé stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall’eterno dialogo tra la vita e la morte.
“Poema a fumetti è senza ombra di dubbio uno dei capisaldi della letteratura disegnata italiana essendo il primo graphic novel della nostra tradizione, scritto da una delle più grandi firme del Novecento, Dino Buzzati; è estremamente attuale e ripropone attraverso il disegno i temi cari all’autore: il mistero, l’erotismo, la malinconia. Concludiamo Ti presento un classico che ci ha fornito nel corso dei mesi tanti spunti di riflessione, con una conoscenza più solida del realismo fantastico di Buzzati” anticipa Millanta.
Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l’omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l’intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. Dunque “Poema a fumetti” è un libro che ne racchiude in sé molti altri, come solo i capolavori possono fare.
Giulia Ciarapica, classe 1989, una laurea specialistica con lode in Filologia moderna presso l’università degli Studi di Macerata. È book influencer, collaboratrice giornalistica e scrittrice. Ha curato la rubrica Food&Book per Huffington Post Italia fino al 2017 e fino al 2019 con Il Messaggero, attualmente collabora con Il Foglio.
È ideatrice del progetto scolastico Surfing on books, insegna ai ragazzi come si scrive una recensione e come si legge (e si analizza) un libro. Lezioni singole o laboratori di 6 o 8 ore: per scuola medie e superiori. Insegna critica letteraria alla Scuola Passaggi, letteratura italiana del Novecento per l’agenzia letteraria Chi ti credi di essere e tiene il corso di promozione del libro in Rete per l’agenzia editoriale Langue&Parole.
Collabora con le Scuderie del Quirinale seguendo il gruppo di lettura “Il filo nascosto”. Nel 2018 pubblica con Cesati Editore il saggio “Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché”. Nel 2019 esce il romanzo d’esordio, “Una volta è abbastanza” (Rizzoli), finalista al Premio Flaiano under 35, vincitore del premio Zocca giovani – Marco Santagata e del Premio Viva Gioconda – Salvatore Fiume opera prima. L’ultimo romanzo è “Chi dà luce rischia il buio” (Rizzoli, 2022).
News e appuntamenti sono sulla pagina social della @scuolamacondo. Per info la mail è scuolamacondo@gmail.com. L’appuntamento con Giulia Ciarapica è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre
AGGIUDICATI LAVORI SULLE PROVINCIALI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Intervento avviato entro il mese di ottobre. Calvisi: “Lo stanziamento complessivo dell’appalto è di due milioni di euro”
Campotosto, 17 ottobre 2024. Sono stati aggiudicati i lavori di rifacimento del manto stradale e della segnaletica sulle strade provinciali 577 e 2 di Campotosto.
“Si tratta di una risposta concreta ad un territorio che sconta più di altri le criticità dovute al terremoto. I lavori ricadono su tratte ricomprese prevalentemente nel comune di Campotosto e in parte residuale nella zona di confine con il comune dell’Aquila – dichiara Vincenzo Calvisi, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia con delega alla Viabilità – Saranno avviati entro il mese di ottobre e si concluderanno in circa centoventi giorni. Lo stanziamento complessivo dell’appalto è di due milioni di euro, grazie a fondi stanziati dall’avanzo del Bilancio provinciale del 2023”.
I lavori sono stati aggiudicati dalla Provincia dell’Aquila all’impresa Costruzioni Generali di Emidio Pacifici Srl, con sede a Barete. Soddisfazione per l’intervento è stata espressa poi dal consigliere provinciale della Lega Gabriella Sette, presidente della commissione Viabilità: “L’amministrazione guidata dal presidente Angelo Caruso è l’amministrazione dei fatti. Questi lavori confermano ancora una volta che al centro delle azioni dell’Ente provinciale c’è la volontà di riqualificare strade delle aree interne montane a forte vocazione turistica, dove da decenni non si vedevano interventi, e che rappresentano un importante collegamento con le province limitrofe di Teramo e Rieti”.
Infine, i consiglieri provinciali Calvisi e Sette, nel ringraziare il settore Viabilità della Provincia dell’Aquila, in particolar modo il dirigente Nicolino D’Amico e il responsabile del procedimento Wanda Paolini, spiegano che “nonostante le criticità legate alla carenza di personale è stato avviato un intervento chiave, che è tra le nostre priorità di mandato”.
LA GUERRA È UN FENOMENO COMPLESSO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
La guerra nasce dalla perdita di convinzioni e principi morali autentici. Presenta fattori istituzionali, geopolitici, economici, territoriali, storici ma anche antropologici
di don Rocco D’Ambrosio
Globalist.it 17 ottobre 2024. La frase di Shakespeare è abbastanza nota: “Lussuria, lussuria; sempre guerra e lussuria; non c’è nient’altro che rimanga di moda» (Troilo e Cressida). Eppure, l’attuale scenario mediorientale, in parte anche quello ucraino e di diversi altri conflitti esistenti nel mondo, mi portano quasi a “riscrivere” l’affermazione del Bardo “Follia, follia: sempre guerra e follia; non c’è nient’altro che rimanga di moda”.
La guerra è un fenomeno complesso: presenta fattori istituzionali, geopolitici, economici, territoriali, storici… ma anche antropologici. “Il comportamento aggressivo delle persone, leader inclusi – scriveva Eric Fromm – quale si manifesta nelle guerre, nel crimine, nelle liti personali e in tutte le modalità di comportamento distruttive e sadiche, deriva da un istinto innato, programmato filogeneticamente, che cerca l’occasione propizia per manifestarsi” (The anatomy of human destructiveness). E questo desiderio di distruttività verso se stessi, gli altri, la natura e Iddio, in coloro che detengono un potere, può portare a vere e proprie forme di follia. Leggo in questo modo alcune azioni di Netanyahu, i militanti Hezbollah, Putin, Zelens’kyj, i leader iraniani. Ovviamente, proprio perché parliamo di un fenomeno complesso, anche i gradi e le forme di follia sono diverse, ma nella loro essenza fanno capo alla stessa matrice. È come l’influenza che ha vari ceppi, ma sempre influenza è.
Ma cosa è successo nella testa e nel cuore di questi leader? Una terribile perdita (o assenza) di convinzioni e principi morali autentici, un costante tradimento delle loro Costituzioni e dei trattati di diritto umanitario internazionale. Senza un’autentica formazione e da una verifica costante, la violenza, da remota tentazione, diventa realtà molto probabile, anche con l’incentivo della corruzione dei fabbricanti di armi esercitata su popoli e governi. Senza dimenticare che, come dice Guardini, quanto più grande è il potere, tanto più forte è la tentazione di scegliere la soluzionepiù facile, cioè quella della violenza. Senza dimenticare che i veri e unici beneficiati dalla guerra sono i produttori e commercianti di armi. Tutti gli altri attori (politici, eserciti, diplomatici, imprenditori, leader religiosi e culturali) con la guerra ci perdono, chi più, chi meno!
La scena teatrale impone sempre una riflessione, che va oltre gli attori alla ribalta. Perché essi sono o diventano così violenti? La violenza nasce non nelle istituzioni, ma nella persona. In ognuno di noi si possono distinguere, secondo Platone, tre forze: quella concupiscibile (noi diremmo del desiderio), quella animosa (noi diremmo emotiva) e quella razionale. Esse sono tra di loro in relazione gerarchica: la ragione deve governare, sia le emozioni, sia i desideri, orientandoli verso il bene. Il conflitto nasce quando emozioni e desideri assumono il comando della persona e la razionalità soccombe; ciò accade quando la persona si abbandona ad una vita disordinata, fatta di piaceri ed istintività e non è educata ad una vita equilibrata, che Aristotele chiama virtuosa e saggia.
Anche la storia biblica conosce il rapporto tra potere e violenza e ne sono emblema i primi due re di Israele, Saul e Davide. La molteplicità degli eventi mostra come la stabilità della regalità dipenda dal valore dato alla forza: il regno è sicuro quando è stretta la fedeltà al Signore; solo allora il nemico non può vincere. Fragile diventa il regno quando si affida a braccia avide di potere, quando i cuori di molti sono inquinati da cupidigia e disordini relazionali. Gli autori biblici sono ben convinti che il potere scateni le varie cupidigie e le forme di idolatria che fanno allontanare i regnanti dalla via di Dio e lo fanno precipitare nella violenza, di cui, alla fine, resta lui stesso vittima.
Una riflessione merita anche il panorama dei leader di altri Paesi, in diversi modi coinvolti nei conflitti. A parte nobili eccezioni – il segretario UN Guterres e papa Francesco e pochi altri – la frenetica attività di alcuni capi di stato è anch’essa “shakespeariana”: “molto rumore per nulla”. Assistiamo a un’infinità di dichiarazioni fatte con il bilancino per non offendere nessuno e mandare in oblio le vittime di tutte le parti oppure, ancor peggio, fatte per carpire consensi interni e confermare equilibri elettorali. Che vergogna: le guerre usate per beghe nazionali. Per non parlare di viaggi diplomatici inutili che servono solo a spendere soldi pubblici, visto che alcune parti non vogliono affatto dialogare. Senza dimenticare le manifestazioni pacifiste un po’ miopi e sciocche che credono che il male sia tutto da una parte. Solo quando si assumerà la prospettiva delle vittime di ogni schieramento e territorio, forse solo allora ci sarà qualche spiraglio di pace. Intanto guerre e follie, purtroppo, non frenano la loro corsa, con la follia che cresce da una parte e la pochezza culturale e politica che fa spettacolo dall’altra.
Herman Hesse nel lontano (!?) 1927 scriveva: “Due terzi dei miei concittadini leggono questa razza di giornali, leggono mattina e sera queste parole, vengono lavorati ogni giorno, esortati, aizzati, resi cattivi e malcontenti, e la fine di tutto ciò sarà di nuovo la guerra, la guerra futura che sarà probabilmente più orrenda di quella passata. Tutto ciò è semplice, limpido, tutti potrebbero capire e arrivare in un’ora di riflessione al medesimo risultato. Ma nessuno vuol riflettere, nessuno vuole evitare la prossima guerra, nessuno vuol risparmiare a sé e ai propri figli il prossimo macello di milioni di individui. Rifletterci un’ora, chiedersi un momento fino a qual punto ognuno è partecipe e colpevole del disordine e della cattiveria del mondo: vedi, nessuno vuol farlo…” (Il lupo della steppa).
I SOLDI DELLE BANCHE. Ma quali sacrifici?
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
PoliticaInsieme.com, 17 ottobre 2024. Alla fine, tutti questi grandi “sacrifici” che i nostri due Robin Hood, Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, hanno previsto per le banche si traduce in una cifra imprecisata, c’è chi parla di 2,5 miliardi, altri di 3,5, che in realtà sarà un’anticipazione delle cosiddette DTA (deferrer tax asset uguale a imposte differite attive). Cioè, un’anticipazione delle imposte differite. Insomma, versano prima quello che comunque dovranno pagare.
Era stato tutto presentato come un accordo intercorso con l’Abi. Ma quest’ultimo, il “sindacato” delle banche, se ne è uscito con la seguente dichiarazione: «Il comitato esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana – si legge in una nota mentre è ancora in corso la riunione a Roma – udite le comunicazioni del Presidente Antonio Patuelli e del direttore generale Marco Elio Rottigni, ha deciso che l’Abi si esprimerà sul disegno di Legge di bilancio dello Stato quando sarà possibile esaminarne l’articolato».
Che cos’è, allora, una Legge di Bilancio sospesa?
Un gioco delle parti?
In ogni caso, una cosa al limite dell’ignobile agli occhi di quei tanti, ceto medio, poveri e semi poveri che non possono aspettare la lettura del testo per decidere se essere contenti o meno. Perché loro il carico fiscale lo subiscono senza se e senza ma.
CARUSO AL COMITATO DIRETTIVO UPI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
L’Assemblea congressuale tornerà a riunirsi il 10 e 11 dicembre: “Sarà una occasione per fare un punto sul percorso che da anni stiamo portando avanti”
Roma, 17 ottobre 2024. “L’Unione delle Province d’Italia (Upi) tornerà a riunirsi per il rinnovo delle cariche nazionali i prossimi 10 e 11 dicembre. La XXXV Assemblea congressuale, in cui verrà nominato il nuovo presidente Upi nazionale, rappresenta un momento fondamentale, una occasione per fare un punto sul percorso che da anni stiamo portando avanti e per ribadire l’impegno a proseguire con determinazione nelle azioni volte a garantire alle Province il pieno riconoscimento del loro ruolo nel sistema istituzionale del Paese”. A darne notizia è il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Upi, Angelo Caruso, a margine della riunione del Comitato Direttivo Upi, che si è tenuta questa mattina presso la sede di piazza Cardelli a Roma.
“Un ruolo quello delle Province che può essere valorizzato solo attraverso un sistema elettorale maggiormente rappresentativo, un quadro normativo certo e in grado di riconoscere le funzioni degli Enti provinciali, attraverso risorse e personale adeguati, che riescano ad assicurare il pieno esercizio delle funzioni per poter rispondere in modo efficace alle comunità”, ha aggiunto il presidente Caruso.
Nel corso del Comitato Direttivo sono stati approvati diversi documenti che vanno proprio in questa direzione: il manifesto programmatico per l’Assemblea congressuale, la bozza di modifica allo Statuto Upi, il Piano strutturale di Bilancio e il regolamento congressuale.
In particolare, “l’Assemblea di dicembre – ha ricordato ancora il vicepresidente Upi nazionale – tornerà su un tema sempre più centrale e per il quale è ormai urgente una discussione a tutti i livelli: a dieci anni dall’entrata in vigore della Legge 56 del 2014, “Riforma Delrio”, che ha svuotato le Province di funzioni, risorse e personale, è necessaria una riforma che dia nuovamente forza a territori e comunità oggi indeboliti e privati di servizi”.
TERME DI CARAMANICO, NESSUNA SORPRESA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Deserta anche la sesta asta, e la concessione delle sorgenti termali da parte della Regione Abruzzo resta senza affidatario. Venerdì mi recherò in Areacom per ritirare gli atti richiesti e mai trasmessi, e il 14 novembre si terrà la Commissione di vigilanza
di Antonio Blasioli, Vicepresidente del Consiglio Regionale
Caramanico Terme, 17 ottobre 2024. Qualche settimana fa avevamo pronosticato che il grave ritardo accumulato da Areacom e Regione Abruzzo in relazione alla sottoscrizione della concessione delle acque termali con la società vincitrice avrebbe determinato l’ennesima asta deserta. Effettivamente l’udienza svolta nella giornata odierna ha confermato come anche la sesta asta non abbia attratto partecipanti, sia per il lotto 1, quello relativo allo stabilimento termale, che per il lotto 2, quello della Reserve.
Giova ricordare come a seguito del susseguirsi dei ribassi i due lotti abbiano ormai raggiunto una base d’asta pari a 5.215.890,36 euro per le Terme e 7.074.088,35 euro per la Reserve (a fronte dei circa 10 milioni originari per la prima e i circa 14 per la seconda). Una cifra praticamente dimezzata che tuttavia non ha modificato l’annunciato esito dell’asta. Ma non poteva essere altrimenti considerato che dopo 9 mesi Areacom e Regione Abruzzo non sono neanche riusciti a sottoscrivere la convenzione per lo sfruttamento delle acque. Eppure, ricordiamo perfettamente le dichiarazioni del presidente Marsilio con cui lo scorso gennaio annunciava l’individuazione del soggetto aggiudicatario.
La gara è stata effettivamente assegnata da Areacom il 29 gennaio 2024 con determinazione n. 12, tuttavia l’affidamento è stato formalizzato solo 7 mesi dopo, il 27 agosto, a seguito della verifica dei requisiti. Sono trascorsi altri due mesi circa e la Convenzione non è ancora stata sottoscritta a causa di alcuni errori e carenze che ho già evidenziato qualche settimana fa. Da allora peraltro non mi sono ancora pervenuti gli atti richiesti ad Areacom. L’agenzia regionale per la committenza non è nuova a questi silenzi, per cui venerdì, al fine di acquisire la documentazione, mi recherò personalmente presso gli uffici come già fatto in precedenza per la vicenda Naiadi.
Intanto, prosegue inesorabile il depauperamento di patrimonio e territorio. Continuo a ritenere che la soluzione migliore sia quella prospettata dal Gruppo “Uniti per Caramanico”, contenuta in una mozione presentata in Consiglio comunale e bocciata dalla precedente amministrazione, e cioè che la Regione acquisti i beni e riunisca in una unica concessione beni immobili e sfruttamento delle acque. Tuttavia, se il Presidente Marsilio coltiva idee differenti è bene che le esponga pubblicamente, informi la cittadinanza, e soprattutto agisca. Quel che è certo infatti è che Caramanico e il comprensorio della Maiella non possono più attendere, che è sbagliato scorporare la concessione delle acque termali dal bene perché si potrebbero verificare anomale posizioni di vantaggio, e in questa situazione mi aspetto che anche il Tribunale fallimentare svolga al meglio il proprio lavoro nell’interesse dei creditori. Ricordo che solo il Comune di Caramanico vanta un credito nel passivo fallimentare di 2,5 milioni di euro, una somma in grado di mettere in ginocchio qualsiasi piccolo Comune.
Tanto per cominciare, si potrebbe tenere il 14 novembre la Commissione di vigilanza che ho chiesto al Presidente Mariani.
ALIMENTAZIONE SALUTARE E SOSTENIBILE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Venerdì 18 ottobre ore 18:30 seminario con il dottor Antonio Spadaccini presso la Casa del Popolo La Conviviale
Vasto, 17 ottobre 2024.La crisi ambientale che caratterizza la contemporaneità ha tra le sue maggiori cause la produzione di cibo, responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra; negli ultimi quindici anni tali emissioni sono aumentate di circa il 15% ed è sempre più marcata la distanza tra ciò che suggeriscono gli studi scientifici e le scelte introdotte dai governi.
Il modello neoliberista considera il cibo come una merce qualsiasi, da produrre in quantità sempre maggiori per massimizzare i profitti delle aziende; lo sfruttamento del suolo ha raggiunto livelli allarmanti, ma gli organi decisionali di tutto il mondo continuano ad ignorare gli appelli degli esperti e a sovvenzionare questo tipo di industria alimentare.
I cibi industriali, raffinati e processati, sono ormai costantemente sulle nostre tavole, sostituendo in parte o del tutto i prodotti stagionali e locali, che hanno caratterizzato l’alimentazione umana dai primordi a qualche decina di anni fa.
Tali nuove abitudini hanno ricadute sulla salute della popolazione: come afferma la Fondazione Veronesi “sovrappeso e obesità, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie metaboliche come il diabete di tipo 2, malattie infiammatorie intestinali e molti tumori sono solo alcune delle patologie che possono insorgere se si segue questo tipo di alimentazione quotidianamente. Nella maggior parte dei Paesi occidentali, le malattie croniche legate all’alimentazione rappresentano la maggior causa di malattia e di mortalità. Una vera e propria epidemia che interessa in un modo o nell’altro il 50-60 per cento della popolazione adulta occidentale o occidentalizzata”.
Che fare?
Ci sarebbe la possibilità di adottare scelte politiche diverse e più rispettose dell’ambiente?
Quali accorgimenti dovremmo seguire per vivere più in salute?
La Conviviale inviata a parlarne insieme guidati dall’autorevole dottor Spadaccini, ex primario di Gastroenterologia presso l’Ospedale di Vasto. A seguire, come di consueto, è previsto un momento conviviale.
NASO COTHURNATUS di Luigi Di Raimo
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
La rassegna Oltre la Stagione di Meta Aps dedica un appuntamento a Ovidio
Sulmona, 17 ottobre 2024.Sabato 19 ottobre alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Sulmona, Meta Aps propone all’interno della rassegna Oltre la Stagione un momento dedicato all’approfondimento su alcuni aspetti della poetica di Publio Ovidio Nasone: verrà presentato il volume Naso Cothurnatus. Echi tragici e movenze teatralizzanti nelle epistole ovidiane dell’esilio di Luigi di Raimo, col patrocinio del Parco Letterario Ovidio nell’ambito della X edizione della Giornata Internazionale dei Parchi Letterari e con la partecipazione degli studenti del Liceo Classico Ovidio di Sulmona.
L’autore è stato mosso da alcune domande:
Può Ovidio esule essere considerato un poeta Cothurnatus, secondo la definizione che Marziale (5.5.8 e 7.63.5) aveva attribuito a Virgilio e alla sua epica tragica?
Quale ruolo svolge la tradizione drammaturgica greco-romana nel racconto della sua esperienza di relegato?
La sperimentazione letteraria che attraversa tutta la sua produzione poetica fino alle elegie dal Ponto attinge anche al teatro?
Quali effetti produce il riuso di stilemi e modelli teatrali in una poesia di matrice elegiaca?
Centro di interesse dell’opera, come in parte il titolo tenta di chiarire, è un esame della scrittura di Tristia ed Epistulae ex Ponto tanto sotto il profilo intertestuale, quanto sotto quello poetico-lessicale.
La trama di allusioni e reminiscenze tragiche rintracciabile in entrambi gli epistolari si intreccia infatti ad una precisa strategia narrativa, che attraverso l’esasperazione patetica, la drammatizzazione di situazioni e personaggi, l’approfondimento emotivo e psicologico, dà vita ad un racconto caratterizzato da una forte attitudine teatrale.
L’ingresso all’evento, inizialmente fissato alle ore 11:30 e poi posticipato alle ore 17:30, è libero.
PS. Si ricorda che i biglietti per la Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Maria Caniglia di Sulmona promossa da Meta Aps, che prenderà il via sabato 16 novembre alle ore 21:00 con L’Anatra all’arancia con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati Ciaotickets.
AL FESTIVAL DELLE RADICI 2024
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
UNPLI Pescara festeggia il successo con l’incontro di Pianella
Città Sant’Angelo, 17 ottobre 2024. L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI) di Pescara, guidata dalla presidente Simona D’Annunzio, ha organizzato un appuntamento sociale per celebrare il grande successo del Festival delle Radici 2024 che si è svolto a Marina di Città Sant’Angelo dal 6 al 8 settembre scorso, l’evento, che ha visto la partecipazione attiva delle Pro Loco di Città Sant’Angelo, Spoltore, Loreto Aprutino, Moscufo, Tocco da Casauria, Catignano, Rosciano, Torre De Passeri e Pianella, valorizzando le tradizioni e le tipicità del territorio.
L’incontro è stata un’occasione per ringraziare tutte le Pro Loco coinvolte e anche per brindare ai risultati raggiunti. Durante la serata è stato inoltre conferito un riconoscimento speciale (una mattonella personalizzata ) alla Pro Loco organizzatrice dell’edizione 2024 del Festival, appunto Città Sant’Angelo presente il presidente Giacomo Bellante e il suo segretario Gabriele Mucci, accompagnati da altri 6 soci.
“Siamo estremamente soddisfatti dell’esito dell’ultimo Festival delle Radici – dichiara Simona D’Annunzio, presidente UNPLI Pescara – questo evento rappresenta un momento fondamentale per promuovere il nostro territorio e rafforzare il senso di comunità tra le Pro Loco. La riunione sociale è stata l’occasione ideale per festeggiare insieme e proiettarci verso nuove sfide”.
Il presidente angolano Bellante Giacomo, entusiasta: “questo premio ci ripaga dello sforzo fatto, organizzando il festival in un quartiere difficile, dove si propongono poche attività ricreative, era una sfida ciclopica che abbiamo vinto, raccogliendo il favore sia dei residenti di Marina, ma specialmente, dai tanti turisti che hanno animato la festa, abbiamo offerto cibo e bevande di altissima qualità, tanto che continuiamo a ricevere mail di entusiasti ringraziamenti”.
CHIEDIAMO LA VIVIBILITÀ prima dei tecnicismi
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
di Radici inComune
Pescara, 17 ottobre 2024. C’erano il RUP Raffaella Bettoni e il Dirigente LLPP Giuliano Rossi, mercoledì 15 ottobre alle ore 11, in Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara, convocata dal Presidente Paolo Sola, vice presidente Simona Barba, con ordine del giorno: “Problematiche circa il degrado della VIVIBILITÀ per gli abitanti di San Silvestro spiaggia dopo l’apertura della nuova bretella”, a rispondere alla dettagliata relazione presentata da Luciana Ripalta Colopi, Funzionario di Polizia di Stato in quiescenza, in rappresentanza di un folto numero di cittadini presenti, pur se in un giorno feriale.
Nella relazione, incentrata soprattutto sul tema della VIVIBILITÀ piuttosto che della viabilità, sono state segnalate le numerose criticità riscontrate nel confronto con la pianificazione corrente, dal PRG al PGTU, segnatamente per la mancata corrispondenza tra le categorie stradali di appartenenza dei singoli tratti in relazione al loro attuale uso, le dimensioni dei marciapiedi, spazi riservati ai velocipedi e in generale alla micromobilità, compresa quella pedonale e tanto altro. Una copia della relazione è stata lasciata ai consiglieri.
Nel suo lungo intervento di risposta, pur rimarcando l’impegno a esaminare il documento illustrato, il Dirigente Giuliano Rossi ha tenuto intanto a inquadrare il contesto di riferimento, a partire dal prossimo abbattimento dello svincolo a trombetta, quale detrattore ambientale, alla riqualificazione della Riserva della Pineta Dannunziana, con la ricucitura dei diversi comparti e la piantumazione di nuovi alberi.
Nel merito, il Dirigente ha tenuto a sottolineare che il progetto è di antica data, e che le tre ampie rotatorie da tempo realizzate in zona lasciavano ampiamente prefigurare, agli eventuali incauti nuovi residenti, quale sarebbe stata la caratterizzazione viaria funzionale dell’area. Per quanto riguardo il presunto impatto dell’opera, invece che basarsi su segnalazione vaghe e poco scientifiche dei cittadini (così ha sostenuto il Dirigente), sarà cura dell’ufficio fare una verifica strumentale dei transiti e anche dell’impronta ambientale, sia atmosferica che acustica, affidandosi a aziende private (e perché, anche per risparmiare, non all’ARTA?), di verifica di quanto già valutato in sede di progettazione dell’opera (in realtà, il documento di studio di valutazione acustica riferisce che essendoci il COVID, nell’area sono rilevabili essenzialmente il traffico treni e il sorvolo di aerei, seppur distante il relativo cono di decollo e atterraggio, e che pertanto non sono previsti interventi di mitigazione!).
Tutta l’attività di monitoraggio, ha precisato il Dirigente, verrà svolto in alcuni mesi: in ogni caso ha rimarcato la correttezza della progettazione e la rispondenza delle opere alle norme vigenti in materia (Codice della strada), a partire dall’attribuzione delle categorie stradali. Ha tenuto a dire che, da quanto risulta, in quelle zone si svolge un normale traffico urbano, che la eventuale irregolarità della larghezza dei marciapiedi, realizzati da oltre 20 anni, potrebbe essere dovuta a vegetazione invasiva, i dossi non sono previsti all’interno delle zone individuate dal PGTU e, per quanto riguarda i limiti di velocità, che le rotatorie svolgono al riguardo un ruolo di deterrenza sufficiente, dovendo le auto procedere con moderazione tra l’una e l’altra. Ha inoltre ricordato la recente installazione all’incrocio tra Strada Provinciale San Silvestro e la SS 16 di semafori intelligenti per gli attraversamenti pedonali.
Un risposta articolata, non certamente esaustiva, che però ha ostentato tecnicismi che poco hanno a che fare con le richieste di fondo dei cittadini, che hanno avanzato questioni legate soprattutto agli scenari futuri di vivibilità dell’intero comparto residenziale, già più densamente abitato rispetto a due decenni or sono e che lo diventerà maggiormente con nuove costruzioni, come la sede della Casa di Comunità al posto dell’area verde del Parco 8 marzo, oltre al presunto insediamento di un centro commerciale San Silvestro proprio a ridosso dello sbocco della nuova bretella, con quello che ne consegue per ambedue i casi dal punti di vista del flusso di traffico, inquinamento atmosferico e acustico.
Siamo nella condizione di un approccio all’urbanistica, che dovrebbe essere attento al benessere della cittadinanza, che non si confronta, scavalca quest’ultima e si proietta verso la semplice logica dell’attraversamento veicolare, del flusso di traffico, che sia commerciale o meno, che va assecondato e con cui bisogna convivere e della cui ragione non ci si preoccupa, né tanto meno del relativo impatto sociale, e di cui i nuovi cittadini di quest’area dovevano, devono e dovranno comunque essere consapevoli.
Non finisce qui. Ovviamente.
IN TRENO + BICI al convegno sul turismo
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Pescara, 17 ottobre 2024. Ho avuto modo di partecipare al convegno, organizzato dal GAL Costa dei Trabocchi: “I sistemi territoriali di informazione turistica fattore chiave nella qualità dell’accoglienza: esperienze, innovazioni e tendenze”, che si è svolto martedì 15 ottobre, alle ore 17, presso la Casina del Bosco di Don Venanzio, a Pollutri. I lavori sono stati coordinati da Carlo Ricci, Direttore del GAL; numerose le testimonianze relative alle attività in corso, soprattutto dal punto di vista della fruizione turistica.
Credo tutti siano arrivati in auto. Io sono andato in treno + bici, partendo da Pescara e scendendo alla stazione di Porto di Vasto, e poi 7 km in bici fino alla sede del convegno, e poi a tornare indietro, ma dalla stazione Casalbordino, distante 5 km.
Non vi è nessun tracciato ciclabile di collegamento tra le stazioni e la sede della Casina, per cui il percorso si è svolto esclusivamente sulla SS 16: all’andata di giorno, e al ritorno, ahimè un po’ pericolosamente, in piena notte!
All’andata ho viaggiato su un treno TUA con 6 stalli bici monolaterali a gancio; al ritorno ancora su un treno TUA, ma più moderno, con 4 slot contrapposti (per un totale di 8 posti bici), sempre con caricamento a gancio con in aggiunta diverse prese elettrica per le e-bike. In entrambi i casi ho trovato i piani di banchina e pianale di salita e discesa abbastanza complanari (con un piccolo scalino, comunque insuperabile per carrozzine per disabili).
Alla Stazione di Porto di Vasto, dovendo andare dal secondo binario al primo, sono stato piacevolmente sorpreso dall’aver trovato canaline per bici poste ora a destra ora a sinistra delle scalinate di collegamento, che ho ovviamente usato, ma non senza qualche difficoltà, vista la ripidezza delle stesse: con una bici a pedalata assistita o con borse da viaggio diventa un’impresa.
Nel complesso sì è trattato di una esperienza di trasferta treno + bici se non completamente positiva sicuramente interessante: una necessaria abilità fisica (agganciare la bici), oltre che alcune accortezze di sicurezza (parecchie luci di segnalazione notturna più una casacca con bande riflettenti) mi hanno sicuramente aiutato nel fare il percorso (45 minuti di treno e 20 di bici, per due), ma si è ancora lontani da un sistema di trasporti, seppur più sostenibile, che sia funzionalmente concorrenziale rispetto all’auto. Almeno in questo caso.
Giancarlo Odoardi – Ri-media.net
NAREVÈ
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Un ponte tra Fallo e il Sudafrica per raccontare storie comuni
Fallo, 17 ottobre 2024. In dialetto abruzzese, la parola NAREVÈ significa non torna. Questo concetto, spesso legato al fenomeno dell’emigrazione, ha ispirato il Comune di Fallo, piccolo borgo abruzzese nel basso chietino, a riflettere sul tema delle radici e della solidarietà. Perché l’emigrazione coinvolge chi è partito e non è tornato, ma anche chi, pur non essendo nato in Abruzzo, riesce a mantenere forti legami con la terra d’origine. Generazioni successive di figli, nipoti e pronipoti, che riscoprono e onorano le proprie radici, rispondendo a un richiamo che, nel tempo, diventa sempre più forte.
Domenica 13 ottobre 2024, Fallo ha ospitato la presentazione ufficiale del progetto “NAREVÈ”, con ospiti illustri, quali l’Ambasciatrice del Sudafrica in Italia, Nosipho Nausca Jean Jezile, e Siyanda Mnukwa, Direttore Generale per lo sport, l’arte e la cultura della città di Johannesburg. Un progetto di portata internazionale, che unisce simbolicamente passato e presente, Abruzzo e Sudafrica, attraverso l’arte e storie di accoglienza e di emigrazione.
Il progetto ha trovato ispirazione nella vita e nell’opera di Gianni Mariano, cittadino di Fallo nato e residente a Johannesburg, recentemente scomparso. Imprenditore illuminato e generoso benefattore, per anni Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Artist Proof Studio, Mariano ha dedicato la sua vita alla promozione dell’arte e alla formazione dei giovani. La sua passione ha lasciato un’eredità profonda, tanto che l’APS ha istituito il Fondo “Borse di Studio Gianni Mariano” per sostenere i talenti artistici emergenti.
Promotore e co-organizzatore della memorabile giornata, è stato il fratello di Gianni: Maurizio Mariano, avvocato tra i più noti del Sudafrica, distintosi per il suo impegno nel corso degli anni per la lotta contro l’apartheid e il razzismo. Da oltre un decennio l’avvocato originario di Fallo, lavora per consolidare il legame tra l’Italia e il Sudafrica tramite moltissime iniziative, che gli hanno fatto conseguire decine di riconoscimenti per attività e progetti in ambito sociale, educativo, storico, e sportivo.
Il progetto NAREVÈ ha visto la realizzazione di un murales lungo 52 metri, creato da un gruppo di artisti sudafricani: Maphoso George Mokwena, Mohau Moholane e Bekithemba “Themba” Mdluli, sotto la guida del Direttore Esecutivo per il Marketing e lo Sviluppo Commerciale di Artist Proof Studio (APS), Nathi Simelane. L’opera visiva rappresenta una celebrazione delle storie di chi ha lasciato la propria terra per cercare nuove opportunità, affrontando difficoltà e pericoli, ma cercando anche l’integrazione con il nuovo Paese.
Durante la presentazione ufficiale, gli artisti hanno raccontato alla comunità il significato e il processo creativo dietro l’opera, spiegando come il legame tra Fallo e il Sudafrica si manifesti anche nella parola stessa NAREVÈ, che foneticamente richiama la cultura sudafricana. “Gianni Mariano è stato la nostra bussola e la nostra luce guida”, ha spiegato Nathi Simelane, ricordando come la passione di Mariano per l’arte e la vita abbia ispirato chiunque l’abbia conosciuto.
Il progetto NAREVÈ è il frutto di una stretta collaborazione tra il Comune di Fallo, l’Associazione di Promozione Sociale WOO e l’Artist Proof Studio di Johannesburg. Selezionato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il progetto è stato realizzato nell’ambito del bando per le attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo e dell’Anno delle Radici Italiane 2024. Proprio per questo, alla cerimonia era presente una folta delegazione di Italea Abruzzo.
Il progetto ha visto il sostegno di importanti sponsor (ArteVita Mastrantonio, l’Italtile and Ceramic Foundation Trust e Colormax S.r.l.) che hanno contribuito alla sua realizzazione, dimostrando l’importanza di unire le forze per preservare e celebrare il legame tra migrazione e identità culturale.
“NAREVÈ rappresenta più di un’opera d’arte: è un simbolo di continuità culturale, un richiamo alle radici che lega Fallo al Sudafrica – ha detto nel corso del suo toccante discorso Maurizio Mariano – un ponte tra due mondi che, pur distanti geograficamente, condividono un ricco patrimonio di storie di emigrazione e di resilienza. Questo progetto celebra l’importanza di riscoprire e onorare le proprie radici, invitando alla solidarietà, alla cooperazione tra i popoli, al superamento di ogni discriminazione, perché tutti gli uomini, al di là delle appartenenze geografiche, delle caratteristiche fisiche e delle razze, hanno gli stessi sentimenti”.
BORRACCE DI POESIA AL TTG RIMINI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Uno stand proprio per promuovere tour in bici in Abruzzo e con collaborazioni fra Marche, Lazio, Molise e Puglia
Rimini, 17 ottobre 2024. Tour in bici in Abruzzo, dalla Costa dei Trabocchi fino alle aree interne. Questa la proposta di Borracce di poesia in occasione dell’ultima edizione di TTG – Travel experience, manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale. L’evento si è tenuto dall’8 al 10 ottobre nel Rimini Expo Centre.
Con uno stand proprio Borracce di poesia ha promosso dunque le sue proposte di scoperta del territorio, partendo dall’Abruzzo, fra Costa e Rete ciclabile dei Trabocchi, Valle del Tirino, Campo Imperatore e Parco nazionale del Gran Sasso fino al Parco nazionale della Maiella e Parco nazionale d’Abruzzo. Senza dimenticare il Pescara bike tour, pedalata urbana lungo la rete ciclabile cittadina. I tour sono proposti come singola escursione giornaliera, nonché come combinazione di più giorni, in collaborazione con un tour operator.
Oltre all’Abruzzo, Borracce di poesia ha presentato le collaborazioni in corso per quanto riguarda altre regioni quali Marche, Lazio, Molise e Puglia, con la possibilità di offrire organizzazione e supporto per tour in bici. Tre giorni densi, dunque, con appuntamenti mirati con tour operator italiani ed esteri.
Borracce di poesia è il progetto nato anni fa, ideato da Alessandro Ricci, con la scrittura di rime dedicate alla bicicletta, lette in occasione di eventi tematici. Oggi Borracce di poesia è una Asd-Aps affiliata ENDAS Abruzzo. I tour si svolgono con E-Bike di ultima generazione, con la possibilità di fornire anche bici tradizionali, quali Gravel e Mtb.
SEI CUCCIOLI ABBANDONATI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 18 Ottobre 2024
Ritrovamento tra Collebrincioni e Aragno
L’Aquila, 17 ottobre 2024. Nel pomeriggio di lunedì, la ASL servizio veterinario ha rinvenuto sei cuccioli di cane abbandonati in un sacchetto lungo la strada tra Collebrincioni e Aragno, nel comune di L’Aquila. L’episodio rappresenta un drammatico segnale della persistente emergenza legata al randagismo nella nostra regione. I cuccioli, trovati in stato di ipotermia e affamati, sono stati soccorsi dai veterinari della ASL e trasferiti nel canile sanitario, dove hanno ricevuto le prime cure, i volontari adesso sono alla ricerca di una balia.
Il ritrovamento dei cuccioli è l’ennesima dimostrazione dell’assenza di azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del randagismo. Come Coordinamento Regionale per la tutela degli Animali e dei Volontari, esprimiamo la nostra indignazione per la mancata applicazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa, misure che avrebbero potuto evitare questa ennesima tragedia e tutte le successive.
È particolarmente grave constatare che, nonostante le ripetute segnalazioni e le iniziative promosse dalle associazioni locali, la situazione continui a peggiorare. La campagna di sterilizzazione dei cani privati, ad esempio, che potrebbe ridurre in modo significativo il numero di cucciolate indesiderate e abbandoni, è ancora ferma presso il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) dell’Ufficio Ambiente. Questo stallo burocratico vanifica gli sforzi delle associazioni che si impegnano sul territorio per educare i cittadini alla responsabilità e per promuovere una cultura del rispetto verso gli animali.
La prevenzione del randagismo non può essere relegata al solo impegno delle associazioni e dei volontari, ma deve diventare una priorità delle istituzioni, insieme a tutte le altre priorità, attraverso politiche efficaci e una gestione responsabile delle risorse. Solo così sarà possibile evitare che episodi come quello di lunedì continuino a verificarsi, mettendo a rischio la vita di animali innocenti e lasciando che il fenomeno dell’abbandono e del randagismo si diffonda ulteriormente sul territorio.
Ribadiamo la nostra richiesta alle autorità competenti affinché si attivino immediatamente per sbloccare la campagna di sterilizzazione e per implementare un piano di intervento concreto e sistematico contro il randagismo (tavolo tecnico, microchippatura). Gli animali abbandonati non possono aspettare ancora: è tempo di passare dalle parole ai fatti, per garantire la loro tutela e il rispetto dei diritti sanciti dalla legge.
Coordinamento Regionale per la tutela degli Animali e dei Volontari