IO NON RISCHIO

Il ringraziamento della pubblica amministrazione ai volontari

Giulianova, 15 ottobre 2024. Lo scorso sabato 12 ottobre si è tenuto in Piazza del Mare la manifestazione organizzata dal locale Gruppo Volontari di Protezione Civile in collaborazione con il medesimo della Croce Rossa, affiancata dalla campagna di sensibilizzazione per l’autogestione delle emergenze Io Non Rischio e dal patrocinio del Comune di Giulianova.

L’evento, inserito nella VII Rassegna Nazionale della Settimana della Protezione Civile, aveva l’obiettivo di simulare l’organizzazione e la gestione di un campo di prima accoglienza in caso di emergenza. I volontari hanno accolto i visitatori alla zona di accettazione sulla porta carraia per poi accompagnarli nelle diverse tappe allestite nella piazza a partire dall’area dormitorio, per poi raggiungere quella di triage e operativa, alla mensa a quella ricreativa.

Fieri del rinnovato interesse dimostrato dalla cittadinanza, contando numerose presenze anche tra i più piccoli, il Presidente del Gruppo Volontari di Protezione Civile Mauro Iaconi e l’Assessore con delega alla Protezione Civile Lidia Albani che dichiara: “Questa importante campagna di sensibilizzazione vuole fornire maggiori consapevolezze e competenze tecniche al cittadino da adottare in momenti concitati come quelli che si affrontano nel momento di un’emergenza improvvisa riducendone di conseguenza le esposizioni ai rischi. Siamo soddisfatti della positiva risposta della cittadinanza che ha aderito attivamente a questa virtuosa iniziativa”.




L’AQUILA FILM FESTIVAL

Selezionati i titoli nel concorso principale

L’Aquila, 15 ottobre 2024. Sono stati resi noti i titoli dei film selezionati per il concorso principale del L’Aquila Film Festival 2024; si tratta di L’ANIMA IN PACE del regista italiano Ciro Formisano, Camper del polacco Lukasz Suchoki, NOIR CASABLANCA del franco-marocchino Kamal Lazraq e PETITE MAINS del regista francese Nessim Chikhaoui. Questi quattro titoli completano la griglia dei film in concorso, gli altri già selezionati sono stati:

Concorso Documentari

LA CASA VIOLA, di Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra

IN GALERA, di Michele Rho

ROGER… ARRIVA IL PRESIDENTE! di Marco Chiarini

THE PERFORMANCE, di Caterina Clerici e Alfredo Chiarappa

Concorso Opere Prime

BILLY, di Emilia Mazzacurati

CASTELROTTO, di Damiano Giacomelli

L’ALTRA VIA, di Saverio Cappiello

TROPPO AZZURRO, di Filippo Barbagallo

I cortometraggi internazionali saranno invece selezionati dagli studenti delle scuole superiori aquilane partecipanti al PCTO organizzato dal L’Aquila Film Festival con gli Istituti Andrea Bafile e Domenico Cotugno de L’Aquila. È stato anche pubblicato il programma delle proiezioni che porterà fino alla settimana conclusiva del Festival (L’Aquila, Palazzetto dei Nobili, 18/23 novembre).

Nelle quattro settimane che precedono la parte conclusiva della manifestazione, infatti, si terranno numerose proiezioni legate alle diverse sezioni del Festival stesso: Festival del Gran Sasso (ambiente, natura e montagna), Festival delle Culture (multiculturalismo, integrazione, diritti) DOQ (rassegna di documentari) e Dialoghi sul Cinema (retrospettive, incontri con autori e attori, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila).




NONNI TECNOLOGICI

Premiati i 35 partecipanti della seconda edizione

Città Sant’Angelo, 15 ottobre 2024. Si è conclusa con la consegna degli attestati ai 35 partecipanti, la seconda edizione del corso di alfabetizzazione digitale Nonni Tecnologici, l’iniziativa promossa da Mondo Digitale in collaborazione con il Comune di Città Sant’Angelo, volta ad istruire i cittadini angolani senior, così da consentire loro non solo di apprendere e migliorare l’utilizzo di strumenti quali smartphone, tablet e computer, ma anche di evitare di incorrere in truffe e raggiri, sempre più presenti all’interno della rete.

In totale, il gruppo composto da persone di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, ha frequentato 12 lezioni della durata di 90 minuti ciascuna, tutte sotto la guida del Professor Mario Bisceglie e dei suoi collaboratori. Al termine, una cerimonia conclusiva è servita per tributare a tutti i partecipanti il giusto riconoscimento, in un pomeriggio caratterizzato dalla presenza del Sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti e del Vicesindaco Lucia Travaglini, che hanno consegnato ad ogni alunno il suo attestato, momento accompagnato dagli applausi dei tanti presenti.

“Con Nonni tecnologici vogliamo favorire lo sviluppo delle competenze digitali di quella fascia di popolazioni che altrimenti rischia di essere tagliata fuori da questo mondo” spiega il Sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti. “Abbiamo iniziato questo percorso nel 2021, con la prima edizione, e adesso chiudiamo la seconda. Il nostro sguardo però è già rivolto al futuro, per dare seguito ad un’iniziativa che ha riscosso l’apprezzamento e la partecipazione collettiva”.

Poi interviene il Vicesindaco Lucia Travaglini: “Il momento della consegna degli attestati è stato senza dubbio emozionante. Nonni tecnologici serve per aiutare una fascia della cittadinanza non solo ad accedere al mondo digitale, ma anche a mettersi al riparo dai tentativi di truffa o dalla pubblicità aggressiva. Siamo molto contenti del successo che anche questa seconda edizione ha riscosso tra i partecipanti”.

Infine, le parole del docente Mario Bisceglie: “Tornare a Città Sant’Angelo è stato come tornare a casa. Già nel 2021 avevamo promosso questa iniziativa grazie alla collaborazione dell’Amministrazione locale. Ora, con grande piacere, abbiamo completato il secondo ciclo, aiutando altri cittadini ad entrare nel mondo digitale. Considerato il gradimento, è stato già avviato il dialogo con il Comune per proporre una terza edizione”.




NUOVO CONSULTORIO FAMILIARE

Tornano a Roseto i servizi spostati temporaneamente a Notaresco

Roseto degli Abruzzi, 15 ottobre 2024. Taglio del nastro, questa mattina, per la nuova sede del Consultorio Familiare di Roseto degli Abruzzi. L’inaugurazione dei locali, rinnovati grazie ad un investimento di circa 75mila euro da parte dell’Amministrazione Comunale, si è svolta in via Marina N. 31 alla presenza del Sindaco Mario Nugnes, del Direttore Generale della ASL di Teramo Maurizio Di Giosia, del Capogruppo di Azione in Consiglio Regionale Enio Pavone, del Presidente delle V Commissione Consiliare della Regione Abruzzo Paolo Gatti, del Direttore dell’Area Distrettuale dottor Giandomenico Pinto, del Sindaco di Notaresco Antonio Di Gianvittorio, del Comandante della Guardia di Finanza di Roseto Tenente Vincenzo Scarpone, della Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, degli Amministratori Comunali rosetani, di diversi Funzionari e dipendenti dell’Azienda Sanitaria e dei rappresentanti dell’Ufficio Tecnico del Comune.

Il consultorio. Sono operativi da questa mattina, quindi, tutti i servizi del Consultorio familiare di Roseto, alcuni dei quali erano stati spostati temporaneamente a Notaresco e a “CasaRosa” a causa dei lavori avviati dalla ASL nella sede del Distretto Sanitario di Base di via Adriatica per realizzare la Centrale Operativa Territoriale.

L’inaugurazione di questa mattina, che coincide con l’avvio delle attività, fa seguito alla firma del verbale di consegna dei locali di via Marina alla ASL avvenuta lo scorso 27 settembre in Municipio e al completamento dei lavori realizzati sulla base del Progetto Esecutivo per la riqualificazione e l’adeguamento dello stabile. Precedentemente, nel mese di novembre dello scorso anno, era stata approvata la variazione di bilancio con la quale sono state stanziate le somme necessarie per l’intervento.

Come già sottolineato in diverse occasioni, l’Amministrazione Nugnes ha ritenuto necessario dare una risposta ad un’emergenza improvvisa e si è subito mossa per individuare una sede alternativa dove ospitare il Consultorio. La scelta, dopo una approfondita e rapida interlocuzione con la ASL di Teramo, è ricaduta sui locali già di proprietà comunale siti in via Marina a Roseto sud, in prossimità delle altre strutture in uso all’azienda sanitaria. Locali idonei a livello di spazi e che da oggi sono a disposizione degli utenti.

I servizi. A partire da oggi, quindi, sono disponibili nel Consultorio Familiare di via Marina i seguenti servizi: Ginecologia, Ostetricia (prevenzione per l’HPV), Psicologia, Assistenza Sociale, UVM-Neuropsichiatria per la valutazione del sostegno scolastico e Mediazione.

Il Consultorio familiare di Roseto degli Abruzzi osserverà i seguenti orari: il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00; il martedì e il giovedì dalle ore 8.00 alle ore 14.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.

Gli interventi. “Oggi, con grande soddisfazione, riapriamo un servizio fondamentale grazie ad un grande lavoro di sinergia tra il nostro Comune e la ASL di Teramo – ha detto il Sindaco Mario Nugnes – In questi mesi, assieme alla struttura tecnica dell’Azienda Sanitaria Locale, che ringrazio nella figura del Direttore Generale Maurizio Di Giosia, ci siamo rimboccati le maniche senza cadere nelle polemiche. Rigenerando questo ambiente non solo abbiamo riportato il Consultorio a Roseto ma lo abbiamo implementato per quanto riguarda la qualità dei servizi e le potenzialità. L’inaugurazione di oggi si inserisce all’interno di un percorso di miglioramento dell’offerta sanitaria di prossimità che, già nei prossimi mesi, vedrà partire, come confermato dai vertici della ASL, anche i lavori della Casa di Comunità. Roseto conferma, ancora una volta, la sua posizione baricentrica nel territorio e il suo ruolo di seconda città della provincia di Teramo”.

Il Capogruppo Regionale di Azione Enio Pavone, ringraziando tutti gli attori che hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo, ha sottolineato come, anche questa volta, gli allarmismi lanciati con l’unico scopo di fare polemica si siano rivelati del tutto infondati. “Roseto ha riavuto i servizi che la comunità di questa città giustamente merita – ha detto Pavone – In questo importante momento per la nostra città non possiamo esimerci da ricordare che coloro che evocavano fantasmi del tutto inesistenti, parlando della perdita definitiva dei servizi del Consultorio per Roseto degli Abruzzi nonostante le rassicurazioni arrivate della stessa Asl nei mesi scorsi, sono stati nuovamente smentiti. Ancora una volta, purtroppo per loro, si sono dovuti scontrare con la dura realtà, fatta della concretezza, della politica del fare e dell’impegno che caratterizzano la nostra Amministrazione e, ancora una volta, questi catastrofisti, hanno dovuto prendere atto di aver generato un allarme ingiustificato tra la cittadinanza”.

“È con grande piacere che inauguriamo oggi la nuova sede di una struttura fondamentale per la promozione e la prevenzione nell’ambito della salute femminile, dell’età evolutiva, dell’adolescenza e delle relazioni di coppia e familiari – ha aggiunto il Direttore Generale Asl Maurizio Di Giosia – È importante che il consultorio sia tornato a Roseto, che essendo la seconda città della provincia per popolazione ha un ampio bacino di utenza. Senza contare che Roseto è in una zona baricentrica rispetto a tutta la costa teramana. Ora questa nuova sede del consultorio in via Marina è stata reperita dal Comune in una zona particolarmente nevralgica: nei pressi di piazza Marco Polo, dove avranno sede il distretto sanitario e la nuova Casa di Comunità Hub di Roseto. Si costituirà in questa zona, dunque, una sorta di polo sanitario, un punto di riferimento per tutta la popolazione della zona”.




LA GUERRA SPIEGATA AI RAGAZZI

A castello Orsini un incontro pubblico con Toni Capuozzo

Avezzano, 15 ottobre 2024. Il prossimo 19 ottobre l’associazione culturale “Premio Pietro Taricone” organizza presso il Castello Orsini di Avezzano a partire dalle ore 17:30, l’incontro pubblico ad ingresso libero con il giornalista ed inviato di guerra Toni Capuozzo “La guerra spiegata ai ragazzi”.

Già vicedirettore del TG5 e conduttore della trasmissione Terra!, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale, Capuozzo ha trascorso gran parte della sua vita documentando dai fronti più caldi i conflitti di mezzo mondo, vivendo in prima persona i devastanti effetti delle guerre.

Un uomo che ha visto coinvolti per tutta la sua carriera anche gli affetti personali, che sa bene cos’è, una guerra. Tutti noi lo ricordiamo quando per un decennio ha raccontato da inviato i conflitti dell’ex Jugoslavia, ed ancora oggi, grazie alla sua impareggiabile chiarezza espositiva, riusciamo a rivivere l’amaro stupore di una guerra europea, combattuta sotto casa. Quelle che dovevano essere semplici notizie, venivano vissute come veri e propri racconti, in grado di illustrare una guerra meglio di tante analisi geopolitiche. Su tutte, la narrazione del più lungo assedio della storia moderna, quello di Sarajevo, con le sue morti quotidiane, le strategie di sopravvivenza, i giardini trasformati in cimiteri e l’ospedale psichiatrico come unico luogo inevitabilmente multietnico della Bosnia.

A distanza di trent’anni, è inevitabile chiedersi a che cosa sia servito tanto dolore, ed oggi, anche alla luce delle complesse vicende politiche internazionali e degli avvenimenti bellici tuttora in corso, il giornalista illustrerà le reali dinamiche dei conflitti e, “spiegando” la guerra, cercherà di darci, dall’alto della sua esperienza, quelle risposte che troppo spesso, per la loro complessità, sfuggono al grande pubblico. L’incontro, moderato da Stefano Pallotta, presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo, sarà anche l’occasione per presentare il libro “Cos’è la guerra?

I conflitti spiegati ai ragazzi”, un’opera che spazia dai nuovi conflitti che oggi scuotono il mondo, come quello tra Russia e Ucraina, fino ad arrivare a quelli “storici”, ma più attuali che mai, come quello in Medio Oriente, passando per i temi legati al terrorismo, alle missioni di pace ed alle nuove tecnologie di guerra.

L’Associazione Premio Pietro Taricone è da sempre attenta alla sensibilizzazione ed al coinvolgimento delle nuove generazioni e proprio per dare un seguito concreto all’attenzione rivolta verso i più giovani, sarà presente in sala una rappresentanza di studenti marsicani e della Consulta dei Giovani di Trasacco, che potranno interagire direttamente con l’ospite, formulando domande specifiche, in modo da approfondire le diverse sfaccettature legate al tema dell’incontro.

L’incontro del Castello Orsini, è organizzato a margine della cerimonia di premiazione che si terrà come ogni a Trasacco nel prossimo mese di dicembre, nella quale ci sarà la consegna del Premio Pietro Taricone, riconoscimento sempre più ambito, il cui obiettivo è quello di valorizzare, gratificare e far conoscere persone capaci di dimostrare che con la propria opera si possono compiere azioni positive ed inimmaginabili, che coinvolgono tutti gli aspetti della nostra società, creando un modello che sia da esempio per la collettività. Nel corso degli anni il premio è stato assegnato, tra gli altri, a personaggi di grande spessore etico e morale come Davide Cerullo attivo nel sostegno dei ragazzi emarginati, l’infermiera Elena Pagliarini, Bruno Cerasi, artista poliedrico, Eugenia Carfora, preside coraggio nelle scuole di Caivano, Lorenzo Barone, giovanissimo ciclista, che ha percorso da solo con la sua bicicletta decine di migliaia di chilometri ed il pescatore ambientalista Paolo Fanciulli.




COPPA ITALIA NEXTPRO DI SKIROLL

L’ASD Sci Club Alfedena dice la sua. Gli atleti di Elena Como fanno bene

Alfedena, 15 ottobre 2024. Un fine settimana a quote alte, sotto ogni punto di vista, quello che hanno vissuto i giovani atleti dell’ASD Sci Club di Alfedena con la loro allenatrice Elena Como, durante la Coppa Italia NextPro di Skiroll. Solo qualche settimana fa la Como rientrava da Predazzo in possesso del suo Diploma di Allenatore di Fondo di III livello. I frutti della sua preparazione, la tenacia e la bravura dei suoi allievi non si sono fatti attendere andando a segno sui più podi durante questi due giorni in terra molisana.

Come da programma, nel pomeriggio di sabato 12 ottobre, le prestazioni richieste erano quelle per una Mass Start Tecnica Classica. La mattina di domenica 13 ottobre le competenze e la preparazione erano tutte per una Mass Start Tecnica di Pattinaggio. La località molisana si è fatta trovare soleggiata dai comitati Siculo, Emiliano, Alpi Centrali, Calabro Lucano, da quello proveniente dall’Abruzzo, dal Lazio, dal Molise stesso, dal Veneto e dal Trentino, seppur a tratti, ha voluto ricordare a tutti, di essere nota per le sue caratteristiche metereologiche vocate, quantomeno, al rigido e al fresco.

Una partecipazione sostenuta dove distinguersi è stata importante e motivante. Questo desideravano i ragazzi di Elena Como e questo hanno ottenuto. Con piazzamenti di tutto riguardo l’Asd Sci Club di Alfedena, presieduto da Arturo Como, si è fatto notare e apprezzare in maniera diffusa. Merito ed elogio anche ai più piccoli che, hanno dimostrato di volercela mettere tutta e di vivere questa esperienza con la voglia di cogliere spunti, di imparare, di capire come funziona. Anche nel loro caso la classifica li ha premiati, regalando soddisfazioni ai tanti genitori presenti a bordo pista, muniti di cellulari per immortalare e di tanto fiato in gola per incoraggiare. Bellissimo vedere i fratellini dei premiati schierati a pieno titolo, per una foto ricordo, dinnanzi e sopra il podio.

La trasferta interregionale, come quasi sempre accade, ha beneficiato della presenza e dell’incoraggiamento, del presidente dell’ASD Sci Club di Alfedena, Arturo Como. Il presidente, nonché membro della Commissione Nazionale dello Sci di Fondo, a seguito di una premiazione ha preso la parola, consegnando ai presenti il saluto di Carlo Dal Pozzo Presidente della Commissione Fondo e ricordando a tutti che, i protagonisti dello sport che scende in strada e si fa modello ed esempio, spetta solo ed esclusivamente agli atleti. A loro tutta l’ammirazione per lo sforzo, la costanza e le rinunce che mettono in atto per meglio adempiere alla vita da sportivo, ad ogni età e per ogni livello di competizione, concludendo con i saluti allo Sci Club di Capracotta.

In quel di Capracotta l’ASD Sci Club di Alfedena ha schierato Alessia Basile con due terza classificata, nella sua categoria in queste due giornate, Salvatore Silvestri con buoni piazzamenti al quarto posto, Juri Cannata con risultati soddisfacenti, Gabriele Di Vito con un secondo e terzo posto, Nicolas Policella con un terzo e quarto posto. Tutti questi promettenti sportivi provengono da Alfedena, Montenero Val Cocchiara, Villa Scontrone.

Proprio durante il corso e il tirocinio svoltasi a Predazzo dalla Como, si è spesso parlato, tra l’altro, dell’importanza di essere allenatori efficaci prestando attenzione alle differenze di genere. Sicuramente si è dinnanzi ad un rapporto non facile, non improvvisabile e dove i fattori impattanti sono tanti e tutti di pezzatura differente. Stando ai risultati l’allenatrice Elena Como e i suoi allievi, stanno lavorando bene e in continua simbiosi. Questo dimostra, ancora una volta, l’importanza della pratica sportiva e l’efficacia della influenza sulla condotta, la crescita dei giovani e ribadisce la necessità di avere preparatori ed allenatori sempre più formati, a livello tecnico, psicologico, con ampie capacità di messa in relazione e correlazione degli iscritti, sia con la disciplina stessa che con la capacità di convivenza e coesistenza con gli altri. Lo sport ha potenziali per lo sviluppo sociale ed economico, si pensi al turismo sportivo che genera flussi di presenze nei territori interessati e porta le famiglie a vivere congiuntamente ai figli la vita e l’esperienza sportiva, dove la vittoria e la sconfitta coesistono e fortificano. L’allenatrice Como, durante il suo ultimo corso di formazione ha scelto di approfondire, altresì, le argomentazioni relative allo sviluppo della resistenza. Siamo dinnanzi ad aspettative verosimilmente proficue in termini di risultati e di crescita sportiva ed individuale.

Lo sport, in questo caso il fondo e le discipline ad esso correlate, continuano ad insegnare che per essere chi siamo e per ottenere ciò che otteniamo dobbiamo avere strette relazioni con il sacrificio e la preparazione.




LEZIONE DI CIVILTÀ E FELICITÀ

Gli alunni del Liceo Saffo di Roseo riprendono i progetti Sentinelle

Roseto, 15 ottobre 2024. Con sei classi prime del Liceo Saffo di Roseto Degli Abruzzi riprendono per l’anno scolastico 2024/2025 i Progetti “Sentinelle Civiltà e Felicità” del Cav. Claudio Ferrante. Ferrante, coadiuvato all’avv. Mariangela Cilli segretaria dell’associazione Carrozzine Determinate che patrocina il progetto, proietta i giovani studenti dapprima in un’analisi introspettiva sulla felicità per poi condurli a riflettere sull’empatia, sul pregiudizio, sull’inclusione e sulla diversità.

Barriere culturali prima e barriere architettoniche poi, sono state al centro di un ampio dibattito, che hanno visto i ragazzi, brillanti ed interessati, capaci di grandi e profonde riflessioni. Diritti umani, discriminazione e convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, sono stati analizzati e commentati insieme all’Avv. Cilli, per comprendere come la disabilità non è malattia ma una condizione di vita in un ambiente sfavorevole.

“Questo progetto sta trasformando la nostra scuola e per il terzo anno consecutivo ho voluto fortemente Claudio Ferrante per i nostri studenti. Lui, la sua storia e il suo progetto sentinelle costituiscono davvero un importante momento formativo che non potevo non riproporre anche per questo anno scolastico. Ho deciso di duplicarlo in modo da estenderlo a più classi prime possibili affinché i nostri studenti inizino il loro nuovo percorso, come ha scritto una nostra studentessa con lo spirito di essere cittadini più consapevoli”, così si è espresso il dirigente del Liceo Saffo Achille Volpini.

Le sei classi partecipanti dopo l’attività in aula hanno sperimentato le difficoltà di una vita vissuta seduti su una sedia a rotelle. E dalla teoria alla pratica si è passati a vivere sulla propria pelle le sensazioni causate dalle barriere architettoniche, le frustrazioni e le paure generate da marciapiedi rotti e sconnessi, mancanza di scivoli, pendenze eccessive, a cui spesso camminando non si presta attenzione.

Gli studenti hanno osservato le criticità presenti in prossimità dell’istituto scolastico, pochi metri sono stati più che sufficienti per rendersi conto di quanto sia l’ambiente a condizionare la vita delle persone con disabilità. Difficilmente studenti così interessati e partecipi dimenticheranno che il vero obiettivo per ciascuno è quello di partecipare ad una società inclusiva e realizzare un ambiente universalmente accessibile per tutti.

Un ringraziamento particolare alla Artes Ortopedia per continuare nella collaborazione con il progetto sentinelle attraverso la fornitura degli ausili per la passeggiata empatica.

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




SULLE TRACCE DEI BRIGANTI

Aula Magna dell’Università di Teramo 17 ottobre 2024 ore 17.00

Teramo, 14 ottobre 2024. Un evento particolare e unico nel suo genere che nasce dal sodalizio tra il prof. Elso Simone Serpentini e il cantastorie Franco Palumbo, in arte Roppoppò. Dopo anni di ricerca e collaborazione, i due hanno messo insieme un ricco repertorio di brani e racconti di brigantaggio che hanno permesso la realizzazione di questo spettacolo. Le gesta di personaggi carismatici come Marco Sciarra di Riano di Rocca Santa Maria, il di lui pronipote Santuccio da Froscia, Savino Savini, Antonio delle Piaggie e Monaco Viennese detto Lambrasca, che imperversavano nella provincia teramana, saranno oggetto delle avvincenti narrazioni dello storico Elso Simone Serpentini. Ad esse si alterneranno brani inediti e altri già noti, tra cui Testimoni di Pietra, dedicato ai cippi che segnarono lo storico confine tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, Civitella la Fedelissima, dedicato alla “Sentinella” del Tronto, Navarretta, e molti altri eseguiti da Roppoppò e dal suo gruppo musicale. Gli arrangiamenti sono arricchiti dal contributo canoro del Coro Nuove Direzioni di Teramo.

Dino Mastrocola, rettore dell’Ateneo: “sono particolarmente contento che l’Università di Teramo potrà ospitare “Sulle traccie de briganti”, dando la possibilità ai nostri studenti e al nostro personale di usufruire gratuitamente di un evento culturale di alto livello sul brigantaggio nei nostri territori. L’evento, che va oltre un semplice spettacolo, rappresenta un momento culturale di alto livello che, oltre alla presentazione del libro “La doganella D’Abruzzo”, prevede un reading del prof. Elso Simone Serpentini accompagnato da interventi di Franco Palumbo, uno dei pochi cantastorie che si cimenta su importanti argomenti storici.”

Carlo Matone Presidente del GAL Gran Sasso : “Il GAL Gran Sasso – spiega il presidente Carlo Matone – è lieto ed onorato di promuovere presso la sede della ricerca e della formazione superiore per eccellenza, quale l’Università agli Studi di Teramo, un evento che valorizza il ricco patrimonio di storia, cultura e tradizioni dell’Appennino Teramano, attraverso le storie dei briganti proposte dal consolidato duo formato da Franco Palumbo, in arte Roppoppò il cantastorie, e dal professore Elso Simone Serpentini. Sarà l’occasione per divulgare anche la seconda edizione, ampliata e aggiornata, del volume “La Doganella d’Abruzzo” a cura dello storico Nicolino Farina. Un progetto fortemente voluto dal nostro GAL per testimoniare con scientificità e creatività l’importanza storica, economica e sociale della transumanza nel territorio teramano e abruzzese, con i suoi antichi tratturi, già inserita nel 2019 dall’UNESCO, proprio grazie al lavoro sinergico portato avanti dai gruppi d’azione locale su base transnazionale, nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.

L’evento, finanziato dal GAL e patrocinato dall’Università di Teramo, è realizzato dalla Effeppi Creazioni e Produzioni Musicali di Palumbo Franco. L’evento sarà preceduto dalla presentazione del libro La doganella D’Abruzzo di Nicolino Farina. L’ingresso è gratuito.




SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI

Mercoledì 16 ottobre alle 16 la presentazione del programma delle lezioni 2024/2025

Castiglione Messer Marino, 14 ottobre 2024. Ai nastri di partenza la seconda edizione di SPICCO, la Scuola dei piccoli Comuni di Castiglione Messer Marino, in provincia di Chieti. È prevista per mercoledì 16 ottobre prossimo alle 16, nella sala consiliare comunale (Castiglione Messer Marino, Via Erasmo Colapietro, 100) la presentazione ufficiale del programma degli incontri che si svolgeranno da novembre 2024 a maggio 2025. Presenti la sindaca Silvana Di Palma, il direttore Rossano Pazzagli, docente di storia all’Università degli Studi del Molise e il direttore di ANCI Abruzzo, Massimo Luciani. Interverranno inoltre Sara Franceschelli (consigliera comunale di Castiglione Messer Marino), Nicholas Tomeo (Università degli Studi del Molise) e Carlo D’Angelo (Università degli Studi del Molise e UNPLI Abruzzo).

La scuola nasce per incrementare occasioni di formazione e di condivisione di buone pratiche nelle aree interne, per essere un luogo di partenza per alimentare, avviare o implementare processi di rigenerazione sociale ed economica, di mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali e di contrasto allo spopolamento. Tra i vari riconoscimenti, SPICCO è stata premiata da Cittadinanzattiva come una delle tre migliori buone pratiche in Italia «per essere stata la prima scuola di formazione a focalizzarsi sul ripopolamento delle aree interne e per rappresentare un faro di speranza e innovazione per i piccoli comuni del nostro Paese».

La prima edizione è stata seguita da circa 50 persone da tutta Italia tra amministratori, dirigenti di associazioni di terzo settore e appassionati desiderosi di contribuire a migliorare le condizioni di vita nelle aree fragili. Invariati la struttura e il metodo, che hanno riscosso notevole successo: «Ciascun incontro – afferma il direttore, Rossano Pazzagli – si svolgerà di venerdì pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30 e sarà articolato in una lezione frontale di un docente o ricercatore universitario e in un seminario a carattere laboratoriale, tenuto da un Comune che abbia in corso buone pratiche di rigenerazione nella tematica considerata».

« I piccoli Comuni in Italia sono circa il 70% del totale – dichiara la sindaca di Castiglione Messer Marino, Silvana Di Palma – e occupano una superficie corrispondente al 60% del territorio nazionale sulla quale vivono 13 milioni di persone. Si tratta della rete istituzionale di base dell’Italia, l’articolazione dello Stato più vicina ai cittadini e ai territori. Urge quindi invertire il processo di marginalizzazione a cui sono stati soggetti per decenni e i governi locali possano e devono essere gli attori primari».

La scuola è promossa dal Comune di Castiglione Messer Marino, con il supporto di un partenariato strategico composto da ANCI Abruzzo, UNCEM Abruzzo, UNPLI Abruzzo, AVIS Abruzzo, Slow Food Abruzzo, CAI Abruzzo, GAL Maiella Verde, Spazio 001, Istituto comprensivo statale di Castiglione Messer Marino – Carunchio, Confcooperative Abruzzo.




G.E.A.V.: NUOVA SEZIONE PROVINCIALE

Nasce a Pescara la nuova iniziativa Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie

Pescara, 14 ottobre 2024. É nata la nuova sezione provinciale di Pescara delle Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie G.E.A.V., presiedute a livello nazionale da Vittorio Sticca.

I membri del direttivo sono: Massimo Schiavone (Presidente), Lidia Di Pasquale (Vicepresidente), Roberto Agostinone (Segretario), Jenny Paola Tacconelli (Tesoriere), Chiara Di Fiore (Consigliere), Danilo Calandra (Consigliere),  Sara Francesca Schiavone (Consigliere).

A tal proposito, ha dichiarato il neopresidente provinciale Massimo Schiavone in occasione della camminata ecologica nella Pineta Dannunziana di sabato 12 ottobre 2024, con cui è stato inaugurato il sodalizio delle guardie ambientali: “G.E.A.V. nasce dall’esigenza di mettere in contatto tutte quelle persone della provincia di Pescara che hanno a cuore la natura e che vogliono contribuire attivamente a rendere migliore la realtà in cui viviamo. G.E.A.V. – ha continuato Schiavone – è una realtà ambiziosa con finalità di rispetto, tutela ambientale e salvaguardia ecologica, servizi sociali e scopi benefici e tanto altro ancora”.

Gli fa eco il Presidente Nazionale G.E.A.V. Vittorio Stucca: “Sono orgoglioso di questi ragazzi che si sono messi in gioco per il benessere della collettività, la sensibilizzazione ambientale e un aiuto per le persone più bisognose e fragili. La sezione di Pescara è strategica nell’ambito dell’organizzazione territoriale, perché ci permette di operare oltre che sulla costa adriatica, anche sul territorio sia del Gran Sasso, sia della Maiella “.

Nella sezione provinciale di Pescara in Via Nazionale Adriatica Nord 345, verranno organizzati corsi di formazione ambientale, sicurezza, emergenza, primo soccorso, ma anche giornate o eventi di tutela ambientale e sensibilizzazione nelle scuole.




IL BACIO A DESTRA E L’ABBRACCIO A SINISTRA

Lo dicono anche le opere d’arte. Pubblicato uno studio del laboratorio di psicobiologia dell’università d’Annunzio:

Chieti, 14 ottobre 2024. Baci e abbracci, gesti universali che esprimono amore e affetto, all’apparenza spontanei, nascondono però un dettaglio sorprendente: seguono infatti una precisa preferenza di lato, e ciò si riflette anche nelle opere d’arte. Un nuovo studio condotto dall’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e pubblicato sulla rivista Laterality ha scoperto che, esattamente come è stato visto nelle interazioni quotidiane, anche nelle opere d’arte di diverse epoche i baci e gli abbracci riflettono queste preferenze laterali.

I ricercatori del Laboratorio di Psicobiologia, coordinati dal professor Luca Tommasi, hanno analizzato circa duecentomila opere d’arte, scoprendo che il 66% dei dipinti di baci romantici mostra che la testa è inclinata verso destra, mentre il 62% degli abbracci verso sinistra.

Questa lateralizzazione ha radici profonde. Il bacio è associato a una inclinazione della testa a destra, legata a una preferenza motoria che si manifesta fin dai primi mesi di vita, quando i neonati mostrano una tendenza a girare la testa più spesso verso destra. Al contrario, gli abbracci mostrano un’inclinazione verso sinistra, probabilmente per il coinvolgimento dell’emisfero destro del cervello, specializzato nell’elaborazione delle emozioni.

I ricercatori collegano questo comportamento alla tendenza diffusa di tenere i neonati sul lato sinistro del corpo, una pratica che rafforza il legame emotivo. Lo studio evidenzia come queste asimmetrie siano osservabili non solo nei comportamenti quotidiani, ma anche nelle opere d’arte. Capolavori come Il Bacio di Hayez o l’abbraccio in Passionate Lovers VIII di Corneille mostrano chiaramente queste inclinazioni, confermando che gli artisti hanno catturato dettagli profondi e non verbali della natura umana.

Il legame tra arte e scienza emerge chiaramente da questa ricerca, che apre nuovi orizzonti non solo per comprendere la lateralizzazione dei comportamenti affettivi, ma anche per osservare come le rappresentazioni artistiche possano essere influenzate da questi meccanismi. I ricercatori suggeriscono che, oltre alle preferenze estetiche, potrebbe esserci una familiarità inconsapevole da parte degli artisti che ha influenzato la rappresentazione pittorica di questi comportamenti. Questo studio rappresenta un’interessante connessione tra il mondo dell’arte, della psicologia e delle neuroscienze. Le implicazioni delle scoperte non riguardano solo il passato, ma offrono anche nuove prospettive per comprendere il comportamento umano e la sua rappresentazione artistica.

“Queste scelte artistiche non sono casuali – spiega il professor Luca Tommasi, docente di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive della d’Annunzio – Gli artisti, forse inconsapevolmente, hanno rappresentato le stesse tendenze che osserviamo nelle interazioni umane quotidiane, le quali dipendono dalla lateralizzazione funzionale del nostro cervello. Le opere d’arte – sottolinea il professor Tommasi – offrono uno specchio della nostra architettura neuropsicologica, immortalando per sempre comportamenti che molto probabilmente sono stati trasmessi attraverso i geni e potrebbero comportare qualche vantaggio a livello di evoluzione”.

Maurizio Adezio




STAGIONE TEATRALE AL DE NARDIS

Presentazione aperta al pubblico e alla stampa giovedì 17 ottobre ore 18

Orsogna, 14 ottobre 2024. Verrà presentata alla cittadinanza orsognese ed al pubblico tutto, giovedì 17 ottobre alle ore 18.00 presso la sala teatrale comunale Camillo De Nardis di Orsogna, la nuova stagione di prosa curata da I Guardiani dell’Oca. La suddetta nuova stagione debutterà venerdì 29 novembre con lo spettacolo “Nessuno è perfetto” commedia brillante di e con Maurizio Micheli in scena con Elisabetta Mandalari con la regia dello stesso autore.

Una piccola storia tragicomica che ironizza sulle debolezze e le paranoie del maschio medio italiano. La rassegna teatrale che ci accompagnerà fino alla primavera 2024, grazie alla sapiente conduzione del Direttore Artistico Zenone Benedetto, proporrà spettacoli che prediligono la coralità degli allestimenti scenici. Le scelte della direzione artistica hanno voluto includere anche appuntamenti con i classici storici in chiave comica, come “Falstaff a Windsor” sceneggiatura firmata da Ugo Chiti, uno dei più prestigiosi autori italiani.

Sulla scena il 9 gennaio 2025, Alessandro Benvenuti nei panni del farsesco personaggio shakespeariano Sir Jhon Falstaff, colto nelle sue maldestre avventure. Saranno diversi gli appuntamenti in cui sarà prevalentemente la commedia ad allietare il pubblico; “Il Sequestro” con Roberto Ciufoli, in scena il 1° febbraio insieme a Nino Formicola, Sarah Biacchi, Alessandra Frabetti e Daniele Marmi. Regia di Rosario Lisma; “Il Sequestro” è un’opera spagnola inedita in Italia, scritta dal drammaturgo di successo Fran Nortes. Un quintetto di interpreti irresistibili per una perfetta macchina teatrale. Il ritorno di Enzo Decaro ad Orsogna avverrà sabato 2 marzo. Questa volta lo vedremo in scena con un classico senza tempo, Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo.

Insieme a Decaro sulla scena ci sarà la Compagnia Luigi De Filippo con Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Carmen Landolfi, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo e Ingrid Sansone. La regia è firmata da Leo Muscato. Sul filo di una comicità tinta di amarezza e malinconia si procederà con il quinto appuntamento, quello del 15 marzo 2025. La piéce in questione è La Badante, scritta e interpretata da Tiziana Schiavrelli con Tina Tempesta per la regia di Dante Marmone, coproduzione del Teatro Abeliano di Bari e dell’Anonima GR. L’ultimo appuntamento in abbonamento sarà affidato alla produzione del Teatro Tor Bella Monaca di Roma con Anna Karenina e la sua interrogazione del mondo emotivo che travolge inaspettatamente il vissuto individuale e sociale irrompendo con forza nella realtà e nell’immaginario.

La regia è di Filippo d’Alessio, personaggi e interpretati Maddalena Emanuela Rizzi e Bruno Governale, Biagio Iacovelli, Alioscia Viccaro. A partire dal 24 novembre, I Guardiani dell’Oca riaprono le porte del Teatro “C. De Nardis” alle famiglie e al consueto appuntamento con la rassegna “Racconti d’Inverno – a teatro con mamma e papà”, che vede alternarsi sul palco per 5 domeniche compagnie professionali di prestigio nazionale, dedite al teatro classico e contemporaneo per bambini e ragazzi. Il primo appuntamento è con la compagnia cagliaritana Abaco Teatro con Cappuzzetto Rozzo, la magia del Natale inizia a scaldare l’atmosfera il 15 dicembre in compagnia perugina del Teatro di Figura Umbro con Il Soldatino di Stagno; la celebre storia de I Musicanti di Brema sarà in scena domenica 12 gennaio nell’interpretazione de Gli Alcuni di Treviso.

La programmazione continua con gli ultimi due appuntamenti dedicati alle famiglie del 2 febbraio con Hansel e Gretel della compagnia I Guardiani dell’Oca di Guardiagrele e Calibano, lo strano isolano di Eidos Teatro da Benevento, chiudono la rassegna il 16 marzo. Nel 2025 la stagione continua dando spazio alle realtà professionali che animano la scena contemporanea made in Abruzzo e prevede inoltre tre appuntamenti con il teatro dialettale: il 26 gennaio Cornute e mazziate con la Compagnia Teatrale Atriana di Giancarlo Verdecchia; il 9 febbraio Na famije difettose, de I Marrucini di Chieti di Antonio Potere; 30 marzo Stasera Eduardo della compagnia Gli Amici della Ribalta di Lanciano.




CRISI IDRICA NELL’AREA VESTINA

Cia: Impossibile lavorare le olive nei frantoi, il raccolto rischia di marcire

Chieti, 14 ottobre 2024. Lavorazione delle olive che rischia di essere compromessa nell’area Vestina a causa dell’assenza di acqua potabile nei frantoi, indispensabile per il corretto funzionamento del processo di molitura, e che potrebbe mettere a rischio l’intera produzione olearia della zona. La mancanza di risorse idriche potrebbe causare, infatti, la marcitura delle olive, vanificando mesi di lavoro e sacrificio da parte degli agricoltori locali.

Senza un rapido intervento per ripristinare l’approvvigionamento idrico, si prospettano danni economici per il settore olivicolo, con ricadute anche sulla qualità e quantità della produzione di olio extravergine d’oliva.

“La mancanza di acqua potabile nei frantoi impedisce la corretta lavorazione delle olive, che rischiano di andare perse. L’intero comparto olivicolo dell’area Vestina, già provato da altre difficoltà, si trova ora di fronte a un’emergenza che potrebbe compromettere la stagione olivicola”, dichiara il Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba.

Le olive, appena raccolte, devono necessariamente essere molite altrimenti rischiano di deteriorarsi, mettendo così a repentaglio mesi di lavoro e sacrifici degli agricoltori.




PROGETTO INGENIUM

I dieci Rettori della rete europea  si incontrano a Chieti. Aula consiliare del Rettorato – martedì 15 ottobre – ore 9:00/17:00

Chieti, 14 ottobre 2024. Domani, 15 ottobre, dalle ore 9:00, i Rettori delle 10 Università aderenti al progetto INGENIUM, di cui la d’Annunzio fa parte, si riuniranno presso la sala consiliare del Rettorato, nel Campus di Chieti, per discutere le strategie future dell’alleanza e per rafforzare la propria posizione in Europa.

INGENIUM è un progetto promosso e finanziato dalla Commissione Europea, che ha l’obiettivo di consolidare e istituzionalizzare la cooperazione internazionale tra Atenei in Europa. Attualmente vede coinvolte dieci Università europee attive in Spagna, Francia, Germania, Irlanda, Svezia, Finlandia, Bulgaria, Romania e Grecia. In particolare, il progetto mira a promuovere la cooperazione accademica e scientifica tra i suoi membri. L’obiettivo principale è creare un Campus europeo integrato, facilitando la mobilità di studenti e personale docente e tecnico/amministrativo, sviluppando programmi di studio congiunti e condividendo risorse e competenze.

“Si tratta di un momento di grande importanza per il nostro Ateneo e per la nostra regione – spiega il professor Marcello Costantini, docente di Psicobiologia e Psicologia fisiologica nonché responsabile del progetto INGENIUM per la “d’Annunzio” – INGENIUM rappresenta, infatti, un volano che consente di offrire un’alta formazione a livello europeo, rafforzando i legami con il territorio e con le imprese presenti nei paesi dell’Unione Europea. Inoltre – conclude il professor Costantini – l’alleanza tra questi Atenei si pone l’obiettivo di rendere i nostri campus sempre più sostenibili e attenti al benessere di studenti e del personale che, a vario titolo, vi opera”.




TOMMY LASORDA un mito che continua a vivere in Abruzzo

I viaggi delle radici organizzati dalla comunità della città americana nella quale è vissuto testimoniano la grande popolarità del personaggio di origine abruzzese

Tollo, 14 ottobre 2024. In Abruzzo ogni borgo ha un suo “testimonial” più o meno noto. Casualmente, due paesi molto vicini della provincia di Chieti legano entrambi il loro nome a grandi campioni dello sport: parliamo di Ripa Teatina e Tollo. Mentre il primo è legato al più grande campione di pugilato della storia d’America, Rocky Marciano, il secondo, grazie a Tommy Lasorda, è diventato la culla del baseball e del softball in Abruzzo.

Da Tollo, infatti, nei primi anni del 900, partì Sabatino Lasorda, padre del più grande testimonial di baseball nella storia degli USA. Giocatore, allenatore, manager. La sua storica carriera come manager dei Los Angeles Dodgers lo consacrò come uno dei più grandi nel mondo del baseball nella storia americana.

Domenica 10 ottobre si è suggellato per la terza volta l’incontro con la comunità americana nella quale Lasorda è vissuto: per il terzo anno consecutivo, la Fullerton Sister City Association (FSCA), gemellata con Tollo (CH), ha organizzato un tour in Italia, dal 3 al 12 ottobre 2024. La visita al Comune chietino si è svolta il 10 ottobre, quando la delegazione si è recata nel palazzo municipale di Tollo, dove è stata ricevuta dal Sindaco Angelo Radica.

A Tollo si trovava già la figlia di Tommy, Laura Lasorda, che continua a coltivare il legame che legava il padre all’Abruzzo e a Tollo. Dopo il consueto scambio di doni tra la delegazione americana e i massimi rappresentanti comunali, tutta la delegazione si è recata nella zona dello stadio del paese dove si svolgeva un amichevole di baseball tra le squadre giovanili di Macerata e Tollo. In serata c’è stata l’inaugurazione della sala del palazzo comunale dedicata a Tommy Lasorda: una stanza ricca di cimeli, simboli e ricordi legati al grande uomo di sport che tanto amava il paese di suo padre. Un luogo che, seppur piccolo, rappresenterà in modo tangibile un pezzo di storia di un personaggio che ha impersonato il sogno americano senza mai dimenticare le sue radici.

Tommy, infatti, era profondamente legato alle sue radici abruzzesi, visitò per l’ultima volta Tollo nel 1980, accolto da un entusiasmo eccezionale, che ha ispirato la nascita del baseball nel paese e in tutta la regione.

Ora un grandissimo murales nello stadio del paese, nella parte riservata al baseball, ricorda questo grande personaggio, suscitando interesse e curiosità anche da parte dei più giovani che decidono di intraprendere questo particolare sport di squadra. Sulla scia e nel nome di Tommy, l’americano d’Abruzzo.




COOKING CUP SCAVOLINI STORE 2024

Spettacolo di vela e cucina, vince Idea Fissa 2

Pescara, 14 ottobre 2024. Ammazza la cozza …col gin è il titolo del piatto che ha proiettato al primo posto l’imbarcazione Idea Fissa 2 che per il secondo anno consecutivo si conferma sul podio della Cooking Cup conquistando il Trofeo Challenger Cooking Cup Scavolini Store 2024 ottenendo il massimo del punteggio nella combinata vela-cucina in mare. Una sfida tra issate, bolinate e strambate mentre sottocoperta la pasta bolle e si preparano salse di pomodoro e vellutate di ceci e cozze.

Un clima di sana competizione sportiva e abilità culinaria, tanto divertimento in amicizia e gusto hanno animato l’intera domenica che ha visto partecipare 27 imbarcazioni d’Altura con a bordo circa 130 velisti appartenenti a diversi circoli abruzzesi che si sono sfidati in un percorso di 9 miglia al largo del porto turistico Marina di Pescara unendo le proprie doti veliche con quelle culinarie. Applausi per il Circolo Nautico Pescara 2018 e in particolare per il consigliere Ferdinando Ciccozzi che si è dedicato anima e corpo all’organizzazione dell’evento, riuscito anche grazie al decisivo apporto anche quest’anno del main sponsor Scavolini Store, specializzato nella produzione di cucine ed attrezzi correlati.

Una giornata di sole e di vento divertente sugli otto nodi ha accompagnato la gara durante la quale i cuochi-velisti hanno dovuto confezionare sottocoperta nel miglior modo possibile un piatto originale e gustoso di pasta con cozze, ceci, pancetta ed altri ingredienti rigorosamente uguali per tutti. Un lavoro incalzante poi per la giuria capitanata dal campione di pallanuoto Marco D’Altrui e dalla signora Anna Ciattoni, socia storica del Circolo e moglie del presidente onorario Nino Venditti, che all’arrivo hanno assaggiato tutti i piatti preparati dagli equipaggi giudicando aspetto, gusto e difficoltà nell’esecuzione.

Tanta creatività anche nella scelta dei nomi delle pietanze: dal Mare e Monti in barca al Diabolik di cozze, dal Cecio Marino a Amarcozz e Vista Mare.

Al secondo posto overall della combinata si è classificata l’imbarcazione Movida Junior e al terzo Mamà. Premi anche per le categorie divise a seconda della lunghezza delle barche: in categoria A vince  Bluna II, seconda Iaia 2 e terza Osiris, in categoria B prima Mamà, seconda Mexal e terza Celeste 2, in classe C prima Idea Fissa 2, seconda Movida Junior e terza Cecilia.




LA 44ESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA DEI CUOCHI

Tre giorni dedicati all’arte culinaria nel centro storico della patria dei cuochi

Villa Santa Maria, 14 ottobre 2024. Dimostrazioni, dibattiti, show cooking e momenti dedicati a San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi d’Italia, hanno dato vita alla 44esima edizione della Rassegna dei Cuochi di Villa Santa Maria. La numerosa affluenza di pubblico e la grande partecipazione ai momenti più rappresentativi dell’evento hanno caratterizzato l’iniziativa, che si è svolta da venerdì 11 ottobre a ieri, 13 ottobre, nel cuore del centro storico.

Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori, in primis dal Comune che, insieme all’associazione Cuochi Valle del Sangro e con il patrocinio della Regione Abruzzo e la collaborazione dell’Istituto Alberghiero IPSSAR “G. Marchitelli”, organizza la rassegna.

“Sono stati tre giorni importanti con numeri importanti – commenta il sindaco Giuseppe Finamore -. Come sempre, l’opinione degli ospiti andando via è stata quella di aver passato un bel momento e una bella giornata a Villa Santa Maria e in qualità di organizzatori siamo più che soddisfatti di questo. L’impegno dell’amministrazione comunale e dell’associazione Cuochi Valle del Sangro è quello di realizzare, attraverso questa manifestazione, tutto ciò che è possibile per il nostro paese e per l’intero territorio”.

Preziosa la partecipazione all’evento dei ragazzi della scuola alberghiera, vera eccellenza del territorio. “Anche quest’anno – commenta il primo cittadino – abbiamo  avuto la collaborazione dell’istituto che ha offerto, nella giornata di ieri, una torta a tutti gli ospiti. Ringrazio la preside Barbara Bernardone per la disponibilità e l’impegno mostrato in questa come in altre occasioni”.

Tra gli eventi che si sono susseguiti nella tre giorni:  il campionato di cucina per casalinghe, il corso di degustazione Vini Fantini a cura dei sommelier Gianluca Marchesani e Angela Di Lello, la presentazione del libro “Enologia tradizionale 1” di Alessandro Zaccagni, gli show cooking a cura degli chef Marco Caldora, Federico Anzellotti e Antonio Papale,  la Junior Cocktail Competition degli alunni dell’Istituto alberghiero, gli show cooking curati da “Da matti street food” e dall’associazione Cuochi Valle del Sangro, la presentazione del buffet dimostrativo sull’arte culinaria, le isole gastronomiche “De Cecco” con i cuochi dell’associazione Valle del Sangro e l’imperdibile cena preparata dagli chef di Villa Santa Maria.

A completare il ricchissimo programma l’apertura, in tutte e tre le giornate, del Museo del cuoco, che custodisce  i documenti fotografici, gli attestati e gli attrezzi da lavoro dei grandi cuochi del posto, e dell’istituto alberghiero “G. Marchitelli” che ha accolto numerosi visitatori che hanno voluto toccare con mano la famosa scuola che da anni forma i più grandi cuochi che oggi lavorano nelle più prestigiose cucine a livello internazionale.

“La Rassegna dei Cuochi – conclude il sindaco Finamore – dimostra, insieme ad altre peculiarità del territorio, che il nostro paese è a tutti gli effetti la patria dei cuochi e che la Rassegna è davvero un’eccellenza tra gli eventi di settore”.

Barbara Del Fallo




ISRAELE E IL DIRITTO ALL’ESISTENZA

di Luigi Milanesi

PoliticaInsime.it, 14 ottobre 2024. Israele ha diritto ad esistere? È una domanda odiosa. Certo se qualcuno si pone come scopo l’eliminazione di Israele non dobbiamo stupirci che la domanda venga fatta. Eppure, rimane una domanda odiosa.

Diciamolo chiaramente: Israele ha diritto di esistere. Ha diritto di esistere un territorio proprio per i palestinesi, per i curdi e così via. Decine di popoli hanno diritto di avere un territorio dove vivere liberamente. La questione, però, non è questa.

La questione è che il diritto ad avere un territorio non può accompagnarsi al diritto al massacro di chi si oppone o, peggio ancora, è alla ricerca continua di destabilizzare i confini oggi riconosciuti da un ordine mondiale che, seppure imperfetto, come tutte le cose umane, mette al riparo il mondo da avventure pericolosissime.

Ci siamo già dimenticati della fascistissima pretesa dello spazio vitale italiano o della sua versione, il Lebensraum, del Reich della Grande Germania?

Rivendicare la legittimità della propria esistenza ed imporre come conseguenza l’assoggettamento degli altri è inaccettabile. Ben diverso dal sottolineare il diritto alla difesa che rimane un elemento imprescindibile dell’ordine mondiale.

Se però il diritto alla difesa si coniuga con un ragionamento imperialista come quello della ricostituzione del regno di re Salomone il tutto confondendo il dibattito sulla propria legittimità ad esistere per strappare un consenso di massima alle proprie azioni allora siamo su un altro terreno. Insomma, se le parole sono importanti, lo sono anche le domande.




MARSICA MEDIEVALE E MODERNA. TERRITORIO, PERSONE, ECONOMIE, POTERI

Presentazione del libro Edizioni Kirke

Avezzano, 14 ottobre 2024. Sarà presentato venerdì prossimo, 18 ottobre 2024 alle ore 16:30, il volume Marsica Medievale e Moderna. Territorio, Persone, Economie, Poteri; nella sala studio dell’archivio storico Diocesano dei Marsi Via Mons. Domenico Valerii, 30 ad Avezzano. Interverranno S.E. Mons. Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi e Marina Maria Serena Nuovo, Direttrice del Castello Piccolomini di Celano che dialogherà con autori e curatori del volume.

Marsica Medievale e Moderna. Territorio, persone, economie, poteri Atti del Convegno di Avezzano, 7-8 ottobre 2022 a cura di Veneranda Rubeo e Antonio M. Socciarelli Prefazione di Gianni Venditti Gli atti raccolgono le comunicazioni presentate nel corso del Convegno Marsica Medievale e Moderna: territorio, persone, economie, poteri, tenutosi il 7 e 8 ottobre 2022 ad Avezzano. Con un taglio fortemente diacronico e l’ampio spettro tematico proposto come orizzonte di osservazione, queste giornate di studio hanno voluto offrire una nuova occasione di riflessione e dialogo, con l’obiettivo di mettere a fuoco il percorso compiuto dall’indagine storiografica sulla Marsica, come pure di individuare al suo interno gli elementi di stabilità e di novità, interconnessioni e cesure, nonché i raccordi con quadri di riferimento più generali.

Saggi del volume: G. Grossi – Le origini della Dioecesis di Civitate Marsi (VI-X secolo); M.C. Somma – Chiese e monasteri: la committenza dei Conti dei Marsi nella Marsica dell’XI secolo; L. Meglio – I possedimenti dei Certosini di Trisulti nel territorio marsicano in epoca medievale; V. Rubeo – A proposito di Albe caput comitatus, di preminenze politico-territoriali e costruzione di canoni nella tradizione storico-erudita marsicana; P. Besutti – Il contributo dei codici liturgico-musicali allo studio dei territori e delle istituzioni: il gradualekyriale di Trasacco; P. Nardecchia – Gli affreschi nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo a Marano, una nuova traccia nella Marsica della chompagnia di pittori attiva tra XV e XVI secolo; L. Branciani – La famiglia Maccafani di Pereto nella storia della Diocesi dei Marsi tra il XV secolo e la prima metà del XVI. Nuovi contributi da alcune pergamene di recente edizione; E. Di Cristofano – Nuove luci sugli affreschi del catino absidale della chiesa S. Maria di Loreto in Magliano de’ Marsi; M. Vaccaro – Paolo Zopparello e la pittura del secondo Cinquecento nella Marsica; A.M. Socciarelli – «Son stato nel vescovado il verno alle nevi». Pastoralità e politica nella diocesi dei Marsi post-tridentina attraverso l’azione di Giovan Battista Milanesi; S. Boero – Ospedali e politiche assistenziali nella Marsica medievale e moderna; F. Ciaglia – «Sterilissime pescagioni e giacci fissi». Per una storia dei congelamenti del lago del Fucino nella Little ice age; C. Ciccarelli – Ricerca storica e miti fondativi nell’Historia Marsorum di Muzio Febonio; F. Piccone – Musiche e scene devozionali nella Marsica in età moderna: i Santi Martiri in Celano (secc. XVII-XIX); M. Ramadori – S. Rosa da Lima in un dipinto della chiesa del Ss. Salvatore a Oricola, riflesso di rapporti politici e religiosi con il Nuovo Mondo tra XVII e XVIII secolo; F. D’Amore – La famiglia Mattei di Avezzano da sostenitrice del Soglio Pontificio a nemica del Papa-Re (1276-1867); C. Faricelli – Delazioni e relazioni nobiliari nell’Avezzano del Settecento: il caso della scuola trinitaria di Teresa Cucchiari; F. Marinelli – Da pescatori a contadini: una vecchia sentenza sugli usi civici del lago Fucino.




POLACCO DELL’ANNO IN ITALIA E NEL MONDO 2024

È abruzzese l’unico premiato all’8° edizione; Walter De Berardinis si aggiudica il 2° premio della categoria Polacco per scelta. La cerimonia di consegna si è svolta all’auditorium Porta del Parco a Bagnoli di Napoli

Napoli, 14 ottobre 2024. Nell’auditorium “Porta del Parco” a Bagnoli di Napoli si è svolta l’8° edizione  “Polacco dell’anno in Italia e nel mondo – 2024”, evento promosso dall’Associazione dei Polacchi in Calabria (Zwiazek Polakow w Kalabrii) e presieduta dalla presidente Katarzyna Gralińska e Magdalena Ratajewska, segretaria dell’Associazione. Tra i premiati, tutti impegnati nel promuovere la storia e la cultura polacca in Italia e nel resto del mondo, l’abruzzese Walter De Berardinis che da molti anni conduce ricerche storiche sui militari polacchi presenti in Italia nella Prima e Seconda Guerra Mondiale.

A proporre la candidatura di De Berardinis è stato il collega giornalista, il molisano Lello Castaldi. La cerimonia di premiazione è stata preceduta dai saluti istituzionali del Senatore Bogdan Michał Borusewicz, Presidente emerito del Senato della Repubblica di Polonia e membro del movimento sindacale Solidarność; Bartosz Skwarczyński, Console dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia accompagnato dalla Viceconsole Justyna Kałuża, Carmine Sangiovanni, presidente della X Municipalità di Fuorigrotta e Bagnoli, Bożena Kamińska, presidente del premio e Marilena Rango, Presidente del M.I.I.R.A.. Da altre nazioni sono stati premiati: Pawel Bielec, artista; Luba Lewak, attrice; Katarina Lavmel, docente e poetessa; Tomasz Snarski, avvocato e filosofo; Jaroslaw Wowak, docente; Stanislaw Zawodnik, medico; Krystian Machnik, attivista ed operatore umanitario; Iwona Czekanska, imprenditrice e benefattrice; Stanislaw Stehlik, artista; Ernestine Baig, ricercatrice storica e mediatrice culturale tra l’Austria e la Polonia; L’Associazione gruppo polacco “Czerwone Maki” (Papaveri Rossi).

Per questa edizione, portata a Napoli dagli organizzatori, i premiati sono stati coinvolti l’intera settimana con visite guidate ed eventi culturali. Nel consueto ringraziamento alla platea, De Berardinis, ha ripercorso le importati iniziative storiche culturali per la storia della Polonia e il legame tra Giulianova e Napoli per la ricca collezione pittorica di “Scuola napoletana” e della “Scuola di Posillipo” donata da  Vincenzo Bindi alla città adriatica (Giulianova, 21 gennaio 1852 – Napoli, 2 maggio 1928).

Giulianova è legata alla Polonia soprattutto per gli eventi di guerra: il giuliese Novizzo Cittadini fu l’unico soldato italiano a partecipare con gli insorti nella Sollevazione della Grande Polonia del 1918-19 o Rivolta Wielkopolska del 1918-1919; Nel cimitero militare italiano di Varsavia è sepolto il carabiniere Ernesto Zenobi morto nel lager nazista di Gorlitz; Giulianova diede rifugio all’apolide, ebreo polacco, Riccardo Fischer, medico condotto che si formò con il prof. Gasbarrini a Bologna; 26 soldati del II corpo d’armata polacco in Italia si sposarono con altrettante donne giuliesi; 39 caduti polacchi furono sepolti nel cimitero comunale di Giulianova, poi successivamente tumulati nei cimiteri militari di Loreto e Bologna; Il 22 giugno 1946, a Giulianova, nasceva l’Associazione del 15° Pułk Ułanów Poznańskich (15° reggimento lancieri di Poznan). Oggi nel loro museo in Polonia campeggia una gigantografia con i carri armati sul lungomare di Giulianova del giugno 1944; tantissime famiglie giuliesi ospitarono nelle loro case, dal giugno 1944 al giugno 1946, i soldati polacchi guidati dal Generale Władysław Albert Anders.




RICOMINCIO DA DUE

La Sieco Akea vince al Tie-Break contro la Vidya Viridex Sabaudia

Ortona, 14 ottobre 2024.  La Sieco Akea Ortona ha inaugurato la stagione 2024 2025 con una vittoria sofferta ma meritata al tie-break contro un tenace Vidya Viridex Sabaudia. Una partita caratterizzata da momenti di brillantezza alternati a cali di concentrazione che hanno permesso agli avversari di recuperare terreno e, come accaduto nel quarto set, addirittura ribaltare la situazione e allungare fino al tie-break. Bene Bertoli e Pasquali, quest’ultimo autore di quattro muri. Buona anche la prestazione di Broccatelli, sempre reattivo e pronto ad esibirsi in recuperi particolarmente complicati. Una vittoria che dimostra le grandi potenzialità di una squadra che continua la sua crescita cominciata già negli ultimi allenamenti congiunti.

IN BREVE

La Sieco Akea Ortona sembra voler cominciare con il piede giusto la sua prima di campionato. Subito in vantaggio con un break, Ortona si spegne all’improvviso per lasciare campo aperto a Sabaudia. L’arrembaggio ortonese comincia nella fase finale del parziale, ma un pelo troppo tardi. La Vidya Viridex Sabaudia vince con il minimo scarto.

Un secondo set che è chiaramente a tinte bianco azzurre. Proprio quando sembrava fatta, invece sul finale la squadra sembra spegnersi. La ricezione va in affanno e la palla spesso va lunga favorendo un facile contrattacco di Sabaudia. La Sieco dilapida un importante vantaggio e dal 21-17 si ritrova sotto 25-26. La sbandata, però, sveglia Ortona che comincia a ribattere palla su palla fino a ricostruire e finalizzare il punto break che di fatto chiude il set.

Terzo set equilibrato con la Sieco che tenta la fuga quando scocca la metà del parziale. I ragazzi di coach Denora trovano un vantaggio di tre punti. Ancora una volta la Vidya Viridex si avvicina quando Ortona vede il traguardo del secondo set. Questa volta gli impavidi stringono i denti e, seppur soffrendo un gioco molto intenso degli avversari, riescono a portare a casa il set.

Anche il quarto set è all’insegna dell’equilibrio ma la Sieco è costretta ad inseguire un break. La partita cambia volto sul finale, Ortona trova il vento giusto e allunga grazie anche ad un insidioso turno al servizio di Bertoli. L’inerzia però termina e gli ospiti si rifanno pericolosamente sotto e sul 22-22 la gara è di fatto riaperta. Sabaudia trova la forza di ribaltare il punteggio. Ortona spreca nel finale e si va al tie-break.

Il Tie-Break è a senso unico con la Sieco da subito in vantaggio e aiutata anche da due colpi di fortuna al servizio. Colpi di fortuna che alla fine non hanno influenzato l’inerzia di un set nel quale i Ragazzi Impavidi hanno dato fondo alle ultime energie per sopraffare un avversario stanco ed impreciso.

PRIMO SET

Primo servizio della stagione è tra le mani di Arienti. Anche il primo punto ed il primo punto sono della Sieco con Pasquali 1-0. La Sieco ricostruisce bene e Bertoli fa 2-0. Ottimo attacco in veloce di Tomassini 3-2. Invasione fischiata alla Sieco 4-4. Lungo scambio caratterizzato da due prodezze del libero. È lunga la ricezione degli impavidi, Sabaudia ne approfitta per il doppio vantaggio 7-9. Un pallonetto al centro e gli ospiti prendono il largo 7-13. Invasione del numero 3 Tomassini, reduce da una brutta storta 10-13. Ci prova il centrale, ma è costretto a cedere il posto. Fuori il muro di Ortona 11-15. Rossato sbaglia il servizio 12-16. La Sieco Akea ricostruisce e Del Vecchio finalizza 14-16. Fuori la pipe di Bertoli 14-18. Out il servizio di Catinelli 15-18. Del Vecchio intuisce il pallonetto di Onwuelo e lo ferma a muro 17-19. Fuori l’attacco, difficile, di Rossato 19-22. Fuori il servizio di Ruiz 21-23. Mazzon sfrutta la mano esterna del muro ortonese e conquista il set point. Fuori l’attacco di Menichini 23-24. È Onwuelo che chiude il set. Il muro di Marshall non può trattenere 23-25.

SECONDO SET

Ruiz è al servizio. Ma il primo punto è impavido 1-0. Fuori l’attacco di Marshall 1-2. Bertoli gira il colpo 5-3. Gran colpo di Marshall in pipe 6-5. Onwuelo fa mani-fuori 7-7. Gran muro di Pasquali 9-7. Bertoli mette in grande difficoltà la ricezione dei laziali, la palla torna nel campo di Ortona ed è un cioccolatino servito a Marshall 10-7. Onwuelo sbatte ancora sul muro ortonese 11-7. Ottima veloce al centro di Pasquali 12-9. Ancora una ricostruzione di Ortona e ancora una finalizzazione di Marshall 14-9. Tomassini attacca al centro 14-10. Capitan Marshall osa troppo e il suo servizio si infrange sulla rete 16-12. Ancora una gran diagonale di Ruiz 19-15. Malinteso tra Broccatelli e Bertoli, Ruiz serve nella zona di conflitto e fa ace 19-16.  Catinelli gioca di prima e fa punto 21-17. Il muro ferma Marshall 22-20. Catinelli sbaglia il servizio 23-21 ma subito dopo sbaglia anche Marshall 23-22. Bertoli la piazza a fondo campi 24-23. Fuori il muro sull’attacco di Onwuelo e la situazione è ribaltata 24-25. Palla spinta fischiata ad Ortona e ancora set point per gli avversari 25-26. Bertoli rimette la situazione in parità ma c’è un check in corso per presunta invasione. L’invasione però è di Sabaudia, quindi il punteggio non cambia 26-26. Muro di Marshall 27-26. Ruiz però annulla 27-27. Fuori il servizio di Tomassini 29-28. Ancora Rossato che pizzica la linea di fondo campo 30-29. Poi errore di Marshall dai nove metri 30-30. Lo stesso Capitano si fa subito perdonare con una pipe che vale il 31-30. Onwuelo tira forte, il muro smorza il colpo e Ortona ricostruisce con attacco finale di Rossato 32-30.

TERZO SET

Prima Ruiz e poi Pasquali 1-1. Fortunoso muro di Arienti che finisce sul giocatore laziale 2-1. Invasione per Arienti 4-4. Ace di Onwuelo 6-7. Pasquali chiude la porta a muro 8-7. Stavolta Onwuelo trova punto 9.8. Ace di Ruiz 9-9. Rossato ha il braccio caldo e dopo aver servito forte attacca anche il punto del 12-10. Fuori il servizio di Catinelli 13-11. Fuori anche l’attacco di Mazzon 15-11. La pipe di Marshall 17-13. Bertoli di furbizia cerca la punta delle dita di Onwuelo, la palla rimbalza fuori 18-13. Pinelli smarca Marshall che schiaccia in pipe senza muro 19-14. Ancora una volta Sabaudia si prepara ad un contrattacco ma l’arbitro ferma il gioco per un’invasione a muro 20-17. Fuori il servizio di Tomassini 21-18. Marshall finta la botta e invece la piazza ingannando muro e copertura 22-19. Rossini infrange il muro di Sabaudia 23-19. Con Pinelli che riceve, Marshall si inventa palleggiatore e serve a Bertoli la palla del 24-19. Ancora Bertoli chiude il Set e mette in cassaforte il primo punto in palio 25-20.

QUARTO SET

Batte Ruiz e il primo punto è di Bertoli 1-0. Onwuelo tocca la schiacciata di Marshall ma è richiesto l’intervento del video-check. Videocheck che da ragione a Sabaudia ed il punteggio è ribaltato 2-3. Menichini ferma Rossato con un buon muro 3-5. Forte la diagonale di Bertoli 5-6. Fuori l’attacco di Onwuelo 8-8. Bertoli mette a terra la pipe del 10-10. Marshall rompe le mani del muro 11-12. Muro di Pinelli 13-13. Il muro di Sabaudia finisce fuori 14-13. Il muro di Onwuelo tocca l’antenna 15-15. L’arbitro vede fuori l’attacco di Onwuelo ma la palla è buona e il videocheck ribalta la decisione dell’arbitro. Situazione ribaltata Rossato schiaccia fuori, l’arbitro la vede dentro e c’è bisogno del videocheck per dare il punto alla Vidya 16-17. Ace di Bertoli 18-17. Onwuelo schiaccia sull’asta 19-17. Mani-fuori di Marshall 20-17. Pasquali trova un gran muro 22-19. Marshall murato 22-21. Rossato per il mani fuori del 23-22. Rossato fermato a muro 23-24. Sabaudia vince 23-25.

QUINTO SET

Fuori la diagonale di Ruiz 1-0. Fortunoso ace di Pinelli, la palla si ferma contro il nastro 2-0. Tomassini mura Rossato 3-2. Pipe per Bertoli 4-2. Invasione Sabaudia 5-2. Ancora un colpo di fortuna per Ortona. Stavolta è Pasquali a far fermare la palla sul nastro con il suo servizio 6-2. Fuori il servizio di Catinelli e si cambia campo sull’8-3. Palla spinta da un giocatore del Sabaudia 9-3. Out la parallela di Onwuelo 10-3. Marshall gira la mano e la tocca piano, la palla pizzica la riga 11-3. Ace di Rossato 12-3. Muro di Pinelli 13-3. Invasione di Marshall 13-4. Out il muro della Sieco 13-5. Ruiz 13-6. Marshall trova il punto del match-point 14-6. Menichini serve fuori e la Sieco trova una vittoria da due punti.

Coach Francesco Denora: «Una vittoria che fa estremamente piacere perché l’abbiamo raggiunta lottando. A noi va il merito di non esserci scoraggiati nei momenti difficili ma i complimenti vanno al Sabaudia perché hanno disputato una grandissima partita. Sapevamo si trattasse di una squadre ostica, rognosa, brava a difendere e che tocca tanti palloni a muro; insomma una bella gatta da pelare. Gli obiettivi per il futuro sono quelli di migliorare sulla costanza. Dobbiamo essere più costanti. Il campionato è lungo, stiamo lavorando ogni giorno su questo aspetto».

Sieco Service Akea Ortona 3-2 Vidya Viridex Sabaudia (23/25 – 32/30 – 25/20 – 23/25 – 15/7)

Durata Set: 32’ / 37’ / 28’ / 33’ / 14’ 

Durata Totale: 2h 24’

Arbitri: Polenta Martin, Candeloro Eleonora

Sieco Service Akea Ortona: Pinelli 3, Pasquali 9, Broccatelli (L) Pos. 63% Perf 32%, Bertoli 23, Del Vecchio 2, Marshall 24, Di Tullio, Rossato 17, Arienti 3. Allenatore: Denora Caporusso. Vice: Di Pietro.

Muri Punto: 13, Aces: 4, Battute Errate: 12

Plus Volley Sabaudia: Tomassini 13, Menichini 6, Ruiz 20, Onwuelo 22, Mazzon N., Rondoni (L) Pos.55% Per 19%, Mazzon R. 20, Catinelli Guglielmetti 2. Allenatore: Mosca. Vice: Canari

Muri Punto: 10, Aces: 3, Battute Errate: 24




PESCARA – BOLOGNA : AL VIA I MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE

Venerdì 18 ottobre ore 21 Auditorium Petruzzi Pescara

Pescara,13 ottobre 2024. TIC TeatroInCorso, reduce dal sold out del primo GioveTic dopo la pausa estiva, apre una nuova stagione di Match di Improvvisazione Teatrale con uno scoppiettante calcio d’inizio nella poetica cornice dell’Auditorium Petruzzi, nel Museo delle Genti d’Abruzzo (via delle Caserme 60), nel cuore di Pescara Vecchia.

Venerdì 18 ottobre alle ore 21, infatti, a sfidare gli improvisAttori pescaresi sarà la squadra di Bologna, storica sede match di decennale esperienza. La scuola d’Improvvisazione Teatrale TIC TeatroInCorso si occupa da anni di diffondere sul territorio l’arte dell’improvvisazione teatrale promuovendo corsi e spettacoli con lo scopo di divertirsi e divertire corsisti e pubblico.

Il Match d’Improvvisazione Teatrale® è un format nato più di 40 anni fa in Canada: due squadre di improvvisatori si incontrano guidati da un arbitro che, accogliendo gli input degli spettatori, fa sì che si creino storie ogni volta diverse e che aiutano a sognare e divertire. Alla fine, al fischio dell’arbitro, il pubblico è chiamato a votare per l’una o l’altra squadra in modo da decidere il vincitore della serata che rimane sempre e comunque lo spettacolo!

Tutto accompagnato da melodie musicali nate sul momento grazie alle mani esperte del maestro Elio Depasquale; ad arbitrare il match sarà l’emiliano Daniele Cordella, mentre a presentare Milo Meda. Sul palco, improvviseranno: Anna Cellini, Mara Di Bartolomeo, Andrea Armellini, Francesco Coletti, Camillo Mariani e Caterina Melloni.




LA NUOVA STAGIONE DEL TALIA

Prosa, musica e cinema 2024/2025 promossa da Meta Aps.

Su il sipario domenica 24 novembre alle 18:00 con Natale in Casa Cupiello di Eduardo De Filippo.

Tagliacozzo, 13 ottobre 2024 – Si riaccendono le luci sul Teatro Talia di Tagliacozzo, con la nuova stagione composta da 10 appuntamenti tra prosa, musica e cinema. Continuando nel solco del progetto e del sodalizio iniziato nel 2021, l’Amministrazione Comunale di Tagliacozzo affida la gestione anche per l’annualità 2024/2025 a Meta APS con la direzione artistica del M° Patrizio Maria D’Artista.

Il sipario sulla nuova stagione si aprirà domenica 24 novembre alle ore 18:00, con lo spettacolo vincitore del premio Hystrio Twister 2024,  Natale in casa Cupiello –  di Eduardo De Filippo prodotto da Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5 con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo, un intramontabile classico della letteratura teatrale che il regista Lello Serao propone in una messinscena non convenzionale, con uno straordinario Luca Saccoia a interagire con sette pupazzi, per trascinare il pubblico nella dimensione ideale della storia, quella del presepe; si proseguirà in musica domenica 15 dicembre alle ore 18:00, quando il Teatro Talia ospiterà il tributo all’amatissimo Renato Zero con gli Icaro, attualmente il più fedele e rappresentativo omaggio nel panorama delle tribute band, che guiderà gli spettatori in un viaggio tra i brani che hanno fatto la storia del cantautore romano. Domenica 29 dicembre alle ore 17:30 e in replica alle ore 21:00 torneranno a consolidarsi i legami territoriali ospitando Teatranti Tra Tanti che, in collaborazione con Seven Arts Theatre Studio, produce e porta in scena Il Vizietto tratto dall’opera teatrale La Cage aux Folles di Jean Poiret, che con la regia e l’adattamento di Alessandro Martorelli regalerà divertimento e riflessione tramite il riso ispirato dai meccanismi comici, raccontando la storia e le vicende familiari di una coppia LGBTQI+ che gestiscono un locale di drag queen.

Il 2025 inizierà sotto il segno del cinema, il 5 gennaio alle ore 18:00, con la proiezione di Un mondo a parte di Riccardo Milani con Antonio Albanese e Virginia Raffaele che narrano una favola sulla solidarietà umana ambientata in un paesino nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo; il 19 gennaio alle ore 18:00 farà ritorno la prosa con grandi nomi del panorama teatrale, televisivo e cinematografico nazionale come quelli di  Luca Bizzarri e Francesco Montari, interpreti protagonisti  nella produzione Ente Teatro Cronaca e LVF – Teatro Manini di Narni Il medico dei maiali scritto e diretto da Davide Sacco, uno spettacolo che indaga la bestialità dell’essere umano che si dimostra per quello che è una volta cadute tutte le certezze; domenica 2 febbraio alle ore 18:00 il palco del Talia vedrà ancora un altro grande nome sul suo palco, ovvero quello di Rosita Celentano che con Attilio Fontana e Stefano Artissunch nella doppia veste di attore e regista, darà vita allo spettacolo L’illusione coniugale di Eric Assous prodotto da Danila Celani – Produzioni, una commedia empatica e sofisticata che cattura l’essenza delle relazioni umane, esplorando i confini del desiderio, della lealtà e del perdono. La musica sarà nuovamente protagonista domenica 16 febbraio alle ore 18:00 con Siprito Divino –Zucchero Tribute band, il cui vasto repertorio spazia a 360° i grandi successi dell’artista, toccando tutti gli album di Zucchero fino all’ultimo “D.O.C.” del 2019, coinvolgendo il pubblico grazie alle sonorità Rock/Funky e alle melodie Blues.

Tornerà il cinema domenica 16 marzo alle ore 18:00 con la proiezione di  Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi, con Sergio Castellitto, Pilar Fogliati, Margherita Buy, Geppi Cucciari, Alessandra Barbonetti e Maurizio Lombardi, una commedia dalla scrittura leggera che ruota intorno alle vicende di un gruppo di persone coinvolte nella realizzazione di una versione originale dello spettacolo teatrale Romeo e Giulietta; marzo si concluderà domenica 16 marzo alle ore 18:00 con la brillante black comedy L’opera del Fantasma con la regia di Chiara Bonome, che affronta con ironia le vicende di una compagnia teatrale che, durante la messa in scena di uno spettacolo, si vede privata della figura del regista, colpito da un improvviso attacco di cuore. La prematura scomparsa del regista dà vita a un susseguirsi di situazioni esilaranti e inaspettate. La chiusura di stagione è affidata a Una compagnia di pazzi di e con Antonio Grosso, una produzione 3atro Produzione che incanterà il pubblico coi sogni di libertà di tre pazzi che con due infermieri animano un manicomio quasi dismesso in un paesino dell’Emilia-Romagna durante la Seconda Guerra Mondiale.

«Negli ultimi anni abbiamo visto il Teatro Talia crescere, sia come punto di riferimento culturale che come spazio di incontro e dialogo. Il nostro obiettivo è stato e continua ad essere quello di renderlo sempre più un luogo dove la comunità possa ritrovarsi, confrontarsi e arricchirsi attraverso l’arte. Il Talia, con il suo pubblico e i suoi artisti, rappresenta un prezioso presidio di creatività e di scambio culturale. Ci auguriamo che questa stagione possa ispirarvi, sorprendervi e farvi vivere momenti di autentica bellezza. Noi saremo qui, pronti ad accogliervi. Vi aspettiamo a teatro!» dichiara il Direttore Artistico della Stagione teatrale Patrizio Maria D’Artista, mentre l’Assessore alla Cultura Chiara Nanni aggiunge «Siamo orgogliosi di presentare la nuova stagione di prosa, musica e cinema del nostro teatro, una programmazione ricca e variegata che saprà emozionare e coinvolgere un pubblico eterogeneo. Abbiamo lavorato per offrire spettacoli di alta qualità, con artisti di rilievo nazionale, senza dimenticare l’importanza di valorizzare i talenti locali. La cultura è il cuore pulsante della nostra comunità e il teatro rimane un luogo di incontro e di crescita, capace di unire e ispirare».

Gli abbonamenti della stagione 2024/2025 del Teatro Talia saranno in vendita presso Tagliacozzo Turismo – Info point in Piazza Duca degli Abruzzi a partire da domenica 13 ottobre; sarà successivamente possibile acquistare gli abbonamenti online su i-ticket. L’abbonamento comporta l’acquisto di 10 spettacoli,  di cui 6 di prosa, 2 di cinema e 2 di musica. I biglietti singoli saranno in vendita presso Tagliacozzo Turismo – Info point e online su i-ticket dal 1° novembre; i titoli d’ingresso relativi agli spettacoli di Prosa e Musica vedono un costo che varia da € 14 ad € 20 + DIP, quelli relativi alle proiezioni cinematografiche, vedono un costo di € 5 + DIP per ogni settore di posti. I ridotti sono accordati per over 65 e associazioni convenzionate. Per gli studenti ed i ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10 ed è acquistabile esclusivamente presso l’info-point.

Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




RISOTTO CACHI E PISELLI

Ricetta vegetariana

IL CACHI (KAKI) – (nome scientifico Diospyros kaki), O LOTO, è un frutto autunnale vivace… per il suo colore particolare, da giallo-arancione ad arancione intenso. È chiamato “cibo degli dei” perché ha un sapore delicato, speciale e gradito. Il suo nome scientifico deriva dall’unione delle parole greche “DIOS= ZEUS E PYROS = GRANO”. La pianta è conosciuta come “Albero della Pace”, da propagandare e piantare in questo momento storico, soffrendo per le guerre e, nella speranza che terminano. La tradizione ci racconta che è “l’albero delle sette virtù”, perché: vive a lungo – dona una vasta ombra – fa nidificare gli uccelli tra i suoi rami – non viene attaccato dai parassiti – decora l’autunno con le sue foglie giallo/rosse – ha un tipo di legno che arde bene e, le sue foglie cadute, forniscono ottime sostanze concimanti. È un frutto davvero prezioso per la salute. Il cachi è ricco di zuccheri, ha un alto contenuto di beta carotene –  vitamine A – C – K, ha proprietà lassative e diuretiche, è energetico, quindi consigliato a chi fa sport. È antiossidante e previene le malattie cardiovascolari.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

Riso Carnaroli 160 grammi

CACO MELA 200 GR (per la sua polpa densa e perché riduce il dolce dei cachi)

Piselli 100 grammi

Cipolla 50 grammi

Olio extra vergine di oliva 2 cucchiai 15 g

Brodo vegetale ½ l

Burro 15 g

Sottiletta 25 g

Pepe q.b.

Sale q.b.

Procedimento

In un tegame antiaderente, fare appassire nell’olio extra vergine di oliva, la cipolla tagliata delicatamente, quindi tostare il riso per qualche minuto, mescolando con un cucchiaio di legno. Incorporare a poco a poco il brodo caldo, a seguire i piselli, il caco mela tagliato a cubetti, sino a fine cottura, (circa VENTI MINUTI). A fuoco spento, mantecare il risotto nel tegame chiuso con il coperchio, con la sottiletta e il burro. Lasciare riposare per due minuti e servire il risotto nei piatti fondi, aggiungendo il pepe e completato con strati sottili e pezzetti di caco mela. Il risotto ai cachi e piselli è molto gustoso in questa stagione.

Il vino consigliato con la frutta dovrà essere dolce e frizzante.

Luciano Pellegrini




TOMBAROLI MALEDETTI Giuseppe De Mattia

Project Room a cura di Massimiliano Scuderi, 28.10.2024 > 2.12.2024. Sabato 26 Ottobre 2024 _ ore 18:00 Spazio Sei, piazza Caduti del Mare 6, Pescara

Pescara, 13 ottobre 2024. La Fondazione Zimei è lieta di presentare la sua prima Project Room che nasce in collaborazione con lo Spazio Sei di Pescara. Creato da Isabella De Luca nel 2020,  lo Spazio Sei apre una nuova fase del progetto grazie all’incontro  ed alla collaborazione con la Fondazione Zimei, sotto la direzione artistica di Massimiliano Scuderi.

Si farà attenzione alle nuove figure che si affacciano sulla scena internazionale della creatività, attraverso un’attività di ricerca dei nuovi linguaggi artistici e delle innovative realtà culturali presenti in Italia e all’estero. La personale di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) sarà la mostra inaugurale del progetto.

Artista che utilizza oggetti e suggestioni per indagare alcuni aspetti della memoria culturale di luoghi su diversi piani narrativi – dalla dimensione locale, personale ed autobiografica, a quella storica e globale – utilizza scultura, fotografia, Installazioni, video, suoni, disegno e pittura che spesso si fondono in vere e proprie wunderkammer.

Da attento osservatore del panorama artistico contemporaneo, il lavoro di De Mattia tocca spesso questioni strutturali legate all’economia dell’arte, articolate attraverso un dialogo tra ironia, satira e critica pregnante. La mostra è a cura di Massimiliano Scuderi e s’ inaugurerà sabato 26 Ottobre alle ore 18 presso Spazio Sei di Pescara, evento promosso dalla Fondazione Zimei.

Giuseppe De Mattia è presente in collezioni pubbliche e private tra cui la collezione deL Mambo di Bologna e  il fondo di acquisizione UniCredit. Tra le ultime personali “Visita di cortesia” alla galleria Banquet di Milano e “Figlio di gazza” nella galleria Materia di Roma. Tra le collettive: Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico di Roma, “That’s It!” a cura di Lorenzo Balbi al MAMbo di Bologna.

Tra le residenze all’estero, “A bigger splash”, Port Tonic Art a Saint Tropez e quella ancora in corso con CMS Foundation nel quartiere di Zacamil in El Salvador, dove sta realizzando alcune opere pubbliche.




INCLUDI_AMO_CI

I sentieri della pedagogia verso infiniti traguardi possibili

L’Aquila, 13 ottobre 2024. L’appuntamento aquilano per la presentazione del percorso formativo Includi_amo_ci è stato un autentico successo! L’evento era sold out già da qualche giorno e le aspettative sono state ampiamente confermate con una sala gremita di Dirigenti scolastici, Docenti e Assistenti educativi, tutte figure centrali nel percorso di crescita intorno ad una parola così ovvia ma talora ancora criptica per le Istituzioni scolastiche e per la società in genere.

Chiara Ciminà, componente del Consiglio Direttivo di Autismo Abruzzo Onlus e Coordinatrice del Laboratorio di Comunità Ca.Fè nella città di Teramo, ha aperto i lavori ieri mattina sabato 12 ottobre 2024, nella Sala Ipogea del Consiglio regionale dell’Abruzzo, sottolineando che “il percorso formativo è organizzato dalla Associazione Autismo Abruzzo in sinergia con l’Unione dei Comuni della Montagna aquilana e con il Comune dell’Aquila nell’ambito del Progetto Includiamo” e ancora Ciminà ha ricordato che il Progetto è finanziato dalla Regione Abruzzo grazie a “interventi ed iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico, di cui al fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”.

Il Consigliere Scimia, intervenuto in rappresentanza del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, ha ripercorso le azioni introdotte dalla municipalità per gli interventi di inclusione e ha confermato la volontà dell’Amministrazione comunale di voler continuare nel percorso tracciato perché la ricostruzione riguarda anche e moltissimo l’aspetto sociale.

L’intervento di Deborah Visconti, Presidente dell’Unione dei Comuni della Montagna aquilana – Ambito sociale capofila del Progetto che agisce su tutto il territorio della provincia aquilana, non nasconde la propria soddisfazione nell’aver potuto “promuovere iniziative che aiutino le persone con disturbo dello spettro a partecipare alla vita comunitaria”, sottolinea quanto sia importante che le famiglie non siano lasciate sole ad affrontare tante difficoltà e quindi l’obiettivo è di migliorare la qualità di vita per tutto nucleo familiare”, per Visconti “la forza delle piccole comunità sta proprio nella forza di stringersi intorno a chi è più vulnerabile” “L’inclusione è un diritto e non un favore, ogni persona ha un valore per la nostra società” conclude Visconti.

Con l’intervento della Dott.ssa Raffaella Peroni dell’Ufficio Scolastico Regionale, viene ribadito che “l’inclusione non è solo un aggettivo, ma un volere imprescindibile che si riflette sulla nostra missione educativa per garantire le stesse opportunità di apprendimento” e ciò che si vuole è che “la scuola sia in grado di accogliere ogni singola differenza attraverso il dialogo e il confronto, solo così è possibile rendere l’inclusione una realtà concreta“. La dott.ssa Peroni conclude il suo intervento esprimendo “il sostegno incondizionato dell’Ufficio Scolastico regionale dell’Abruzzo a iniziative che guardano all’inclusione”.

L’intervento dell’Assessore regionale all’Istruzione e al Sociale, Roberto Santangelo, conferma la marcata volontà della filiera istituzionale a voler cambiare il sistema, a voler rendere il sistema scolastico abruzzese più inclusivo affinché “questa parola inclusione non sia più abusata all’interno della società”. L’Assessore dice a chiare lettere che “non dobbiamo assolutamente tornare indietro agli anni ‘70 ma portare avanti un processo di civiltà, di inclusione.” E ancora dichiara che “potremmo immaginare un percorso dedicato alla formazione continua degli insegnanti affinché possano avere gli strumenti migliori per approcciarsi a questa tematica, il percorso sarebbe naturalmente da realizzare in collaborazione con l’USR.” Come Assessorato, Santangelo sottolinea che “sta provando a cambiare il sistema, la famosa integrazione sociosanitaria non esiste ma stiamo provando a fare una riforma organica in cui il sociale e il sanitario lavorino in sinergia, con il coinvolgimento dei Comuni. Il tema non è quello delle risorse ma piuttosto quello della progettualità. Il bando regionale che finanzia questo pregevole percorso formativo sta funzionando bene su Teramo, su L’Aquila e sta partendo anche su Pescara, va un pò meno bene su Chieti.”

L’Assessore conclude il suo intervento dicendo che “i nostri ragazzi non sono un problema ma una risorsa”, si vuole provare a cambiare almeno la società abruzzese e chissà che dal nostro piccolo Abruzzo non emerga una buona prassi che possa poi essere replicata a livello nazionale. Questa è l’ambizione dell’Assessore e noi gli auguriamo di poter rendere concreta questa visione, ma per farlo bisogna decidere di andare tutti nella stessa direzione.

Il presidente di Autismo Abruzzo, Dario Verzulli, conclude la parte degli interventi istituzionali dichiarando che “tutti questi nostri ragazzi devono essere considerati persone.”

Gli attesissimi interventi di carattere scientifico sono avviati con la presentazione della Professoressa Evelina Chiocca, Presidente dell’Osservatorio 182 e tra i massimi esperti in Italia sul tema dell’inclusione scolastica. Il focus dell’intervento “a che punto siamo con il nuovo PEI” non necessita di esplicitazioni, la professoressa coinvolge la platea con la sua consueta energia e generosità nel condividere gli approfondimenti normativi e i tanti casi pratici. Il Dirigente scolastico prof. Achille Volpini presenta un intervento molto appassionato, anch’egli racconta delle azioni messe in atto nel Liceo che dirige a Roseto degli Abruzzi per proteggere l’inclusione e con essa, dunque, il percorso scolastico degli allievi più fragili. Volpini dichiara che “le norme ci tutelano e tutelano l’utenza.”

Il Professor Raffaele Iosa inonda la platea di emozioni in ogni momento, ma soprattutto quando parla del “RICONOSCERTI PERSONA, ognuno di noi ha un’identità, a prescindere dalla diagnosi! Guai a chi predetermina il destino di una persona sulla carta!

Ognuno di noi è IRREGOLARE! Senza esitare il prof. Iosa dice che “la pietas è quella che sta rovinando l’inclusione” e quindi parla delle tre possibilità di risultato con la Zona Prossimale di Sviluppo, secondo la nota teoria di Lev Vygotskij nell’approccio alla psicologia dello sviluppo.

È impattante il prof. Iosa quando dichiara che “al compimento dei 21 anni, il 50% di queste persone è ricoverato in strutture, il 20% è scomparso, NASCOSTO! le famiglie non li fanno uscire, e solo un 23% se la cava”

Per Iosa “oggi le scuole sono davanti a una grande sfida dell’eterogeneità, la grande arte di insegnare oggi riguarda tutti.” Il professore conclude il suo intervento con l’archetipo della genitorialità: “il papà che lancia il figlio verso l’alto, nel tirarlo su dice al figlio tu sarai migliore di me.”

L’intervento del Prof. Fabio Filosofi accompagna la platea nella “narrazione e negli infiniti mondi del possibile”. Anche attraverso l’arte si può fare inclusione, anche Filosofi raccomanda di “non creare il buonismo …” Gli insegnanti dovrebbero agire come de costruttori di pregiudizi e stereotipi, lavorare con l’umano è sempre sfidante, conclude Filosofi.

Con il Prof. Vincenzo Antonio Gallo si ribadisce ancora una volta che “L’inclusione riguarda lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli studenti” e la progettazione universale per l’apprendimento valorizza TUTTI, ma è necessario partire sin dall’inizio, ovvero dalla progettazione didattica che deve essere naturalmente flessibile; vengono illustrate le Linee guida del CAST con una miriade di possibilità di azione e di risultati positivi!

In collegamento da remoto il Professor Dario IANES porta all’attenzione della platea il concetto di “inclusio-scetticismo” e attraverso esempi calzanti conduce i presenti a riflessioni certamente non scontate. La parola più utilizzata in questa bellissima giornata è stata: Tutti! Qualsiasi commento sarebbe superfluo e allora: buona formazione a tutti!

Il periodo del corso di formazione aquilano, sempre di 4 giorni con 3 ore di lezione quotidiane dalle 15 alle 18 avrà luogo il 14, 15, 16 e 17 ottobre presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Amedeo D’Aosta” – L’Aquila.

È doveroso infine ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo grande successo: Claudia Frezza referente dell’Associazione per le tematiche scolastiche, Scuola Webinar, partner del Progetto tramite l’agenzia SINTAB srl, l’Unione dei Comuni Montagna aquilana, il Comune dell’Aquila e infine, ultima ma non per importanza, la Regione Abruzzo per tutto il supporto e per aver messo a disposizione la Sala Ipogea del Consiglio regionale.

INCLUDI_AMO_CI è una delle azioni previste nell’ambito del progetto “INCLUDIAMO” del quale Autismo Abruzzo APS è promotrice e partner; il progetto è finanziato da Regione Abruzzo con DGR n. 101 del 28.02.23 “interventi ed iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico, di cui al fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”.




SALUTE UNICA

Oltre 2.000 le presenze registrate nella tre giorni della terza edizione di One Health Award “Frontiera Africa”

Teramo, 13 ottobre 2024. Si è chiusa la terza edizione di OHA 2024 “Frontiera Africa” che ha fatto registrare la presenza di oltre 2.000 persone – tra cui oltre 400 studenti delle scuole superiori di Teramo – nelle varie sessioni dell’evento sulla Salute Unica promosso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo.

Questa mattina, al Centro Internazionale di Formazione e Informazione Veterinaria (CIFIV) dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise, l’autore e compositore David Monacchi, in dialogo con la giornalista Rai Giorgia Cardinaletti, ha trattato il tema del patrimonio eco-acustico delle foreste primarie. In una vera e propria Lectio Magistralis ha illustrato, con l’ausilio di immagini e suoni, l’ambizioso progetto “Fragments of Extinction”: una ricerca di lungo termine sul patrimonio dei suoni delle foreste primarie equatoriali più remote e ancora incontaminate del pianeta, basata su registrazioni 3D ad altissima definizione in Amazzonia, Bacino del Congo, Borneo.

Nelle conclusioni, il DG dell’Istituto Nicola D’Alterio ha ringraziato chi ha creduto nell’evento e sostenuto concretamente One Health Award: le Istituzioni nazionali e locali in primis, gli autorevoli ospiti, poi la parte organizzativa e tutto il personale dell’Istituto che, ancora una volta, ha fatto squadra per portare la storia e l’attività dell’Ente su palcoscenici così prestigiosi.

“Mentre venivo qui stamattina ripensavo a un anno fa, eravamo in questo stesso luogo a chiudere tre giorni meravigliosi ‘passati’ sulle sponde del Mediterraneo: direi che ne abbiamo fatta di strada nel corso di quest’anno… dal Nord Africa ci siamo spinti fino al cuore del continente e poi giù fino in Namibia. L’Africa è stata e sarà la Frontiera del nostro impegno come Istituto. Lo abbiamo ripetuto spesso da venerdì a oggi. L’Istituto lavora in Africa da quasi 40 anni. Tanto abbiamo imparato in questi decenni e tanto ancora dobbiamo imparare, in uno scambio che – ce lo hanno ricordato il Ministro Anna Maria Bernini e il Presidente di Med-Or Marco Minniti – è sempre reciproco” – ha dichiarato D’Alterio – “Una cosa di cui sono certo è che siamo sulla strada giusta. Ma abbiamo bisogno di restare insieme. Da soli non c’è salute, non c’è salvezza per il pianeta. La Salute Unica rimane il nostro faro e sono fermamente convinto che questo evento ci aiuta ogni anno diffondere la cultura di One Health”.

“Vi posso assicurare che One Health Award non si ferma qui” – ha concluso D’Alterio – “Certo, richiede sacrificio, ma come insegna l’etimologia della parola, si tratta di “sacrum facere” ed è qualcosa di sacro quello che realizziamo da tre anni. Abbiamo già in testa qualche novità per il 2025 e la prossima destinazione del viaggio, ma l’orizzonte non cambierà: la Salute Unica per gli uomini, gli animali e il pianeta”.

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UN PRESIDIO PER LA CATASTROFE IN MEDIORIENTE

A cura della Casa del Popolo La Conviviale – Vasto

Vasto, 13 ottobre 2024. Ieri Vasto era più bella del solito, perché con i volti e con le parole di tante e tanto che sono scesi in piazza sono stati espressi la vicinanza ai popoli palestinese e libanese e l’opposizione alla politica di genocidio di Israele.

Questa nuova catastrofe palestinese e la persecuzione e la pulizia etnica a cui quel popolo è sottoposto da 76 anni parlano anche a noi. Perché ci esortano a sentimenti di umanità e di vicinanza verso chi è oppresso; perché ci mostrano come “La guerra non ripristina i diritti, bensì ridefinisce i poteri“.

E con l’assedio della Palestina, lì Israele uccide uomini, donne e bambini e tenta di cancellare il diritto all’autodeterminazione dei palestinesi, il diritto alla memoria, il diritto al futuro di un intero popolo e aumentare il suo potere criminale in tutta la regione.

Qui, un governo complice dei crimini di guerra e del genocidio in corso in Palestina e in Libano, tenta di cancellare anche il diritto di manifestare attraverso il Ddl n. 1660, impone un’economia di guerra, taglia lo stato sociale e favorisce l’accrescimento di profitto e poteri delle multinazionali delle armi.

Per questo, come Casa del Popolo La Conviviale ci è sembrato doveroso organizzare il presidio di ieri e non possiamo che ringraziare con tutto noi stessi i cittadini e le cittadine, le associazioni, i partiti, i sindacati che hanno partecipato con testa e cuore alla manifestazione.

Le guerre in corso solo apparentemente sono lontane, ma ci riguardano e devono riguardarci. Per questo ci saranno altri appuntamenti su questo tema, a partire dal 24 ottobre alle 18:30, quando nella nostra sede di Corso Dante 50/52 ospiteremo il giornalista Bassam Saleh e rappresentanti della comunità palestinese per un seminario dal titolo “un anno di genocidio: quale prospettiva per il Medio Oriente” Teniamoci stretti. Ce n’è bisogno.




RG STAMPA FUTURA TERAMO  SUPERATA

Sconfitta per 3 a 1 dall’Imoco Conegliano

Teramo, 13 ottobre 2024. Esce sconfitta la RG Stampa Futura Teramo nel primo match stagionale in trasferta, nel nuovo Girone C della B1. Le biancorosse sono state superate 3-1 dal Cortina Express Imoco Conegliano con questi parziali: 25-21; 25-18, 19-25; 25-23.

Il tabellino della partita:

Cortina Express Imoco Conegliano 3: Orso 10, Adigwe, Fiolo, Genovese 6, Novello 15, Manda 3, Bacchin 12, Airhienb, Moroni 13, Corzanese, Zorzetto, Agosto, Arici, Forte.

Rg Stmpa Futura Volley Teramo 1: Mileno 2, Coccoli 1, Danaila 14, D’Urso, Costantini 14, Ruggiero, Capone, Sbano, Sartore 10, Mazzagatti 7, Zarattini, Renzi, Patasce 4. All. Collavini.




LA POVERTÀ È SCOMODA

Ma bisogna condividerla attraverso l’altruismo: così vivremo liberi. Una forte mentalità propugna l’egoismo come unica ragione di vita, fino a ritenere che la gratuità sia impossibile. Ma non è così

Globalist.it, 13 ottobre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?»

Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono?

Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”.

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!»

I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?»

Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà» (Mc 10, 17-30 – XXVIII TO/B).

I discorsi sulla povertà sono scomodi, sia in tempi di crisi sociale ed economica, come gli attuali, sia in altri tempi; sia a queste latitudini che altrove. Sempre, dovunque e comunque. Sono molto scomodi; specie per chi povero non è. Confesso tutta questa scomodità. Il dialogo tra Gesù, Pietro e i discepoli non sembra affatto mirato a rendere il discorso più comodo e accettabile. Infatti, l’evangelista annota: “I discepoli erano sconcertati dalle sue parole”. Sconcerto perché Gesù presenta la povertà come via maestra per entrare nel Regno e la ricchezza, di conseguenza, come motivo principale per esserne esclusi. Infatti, Gesù chiosa: “Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.

Dobbiamo riflettere sulla povertà e sentire, sempre e comunque, tutta la scomodità di questo discorso. Se dovessimo non sentirla, rischieremmo di cadere nel moralismo o in un tipo di esortazione vuota e sciocca, spesso anche ipocrita: richiamiamo la povertà ma non abbiamo nessun interesse viverla, la esaltiamo negli altri ma ci guardiamo bene dal condividerla. Della seria la povertà diventa uno di quei pesi “insopportabili che imponiamo agli altri, ma non tocchiamo nemmeno con un dito” (cf. Lc 11, 46). Il Vangelo è terribilmente chiaro: chi ha di più deve dare di più; in tutto: in denaro, risorse, affetto, intelligenza, tasse (lo ricorda anche la Costituzione), servizio di volontariato, tempo e così via. Deve dare di più e non tenere di più!

Se non lo fa il problema credo abbia a che fare con una radice interiore molto precisa: la libertà. Era questo uno degli insegnamenti più profondi del mio maestro don Ignazio Fraccalvieri. Il tale, che incontra dialoga con Gesù, infatti, non lo accetta il suo invito a essere povero perché “a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni”. Era molto legato, non solo aveva molti beni, ma non accettava l’idea di vendere tutto e di darlo ai poveri.

Come si può vendere tutto se non si è liberi da quello che si possiede?

Come si può donare a chi non ha se si crede più nell’umana previdenza che nella divina provvidenza?

Come si può essere generosi se ci facciamo prendere da mille paure per la crisi economica e tutto diventa un calcolo?

Chiunque crede, come Plauto, che ognuno è lupo dell’altro (homo homini lupus), certamente riterrà la gratuità come impossibile dal punto di vista umano e non conveniente economicamente. Ma il punto è proprio questo: cosa è conveniente e quanti parametri di convenienza esistono?

La gratuità sboccia quando si impara a pensare profondamente, e non solo a calcolare costi e benefici economici delle nostre azioni; quando si scoprono convenienze che vanno oltre il denaro; quando si apprezzano i doni ricevuti e quelli offerti ad altri. Una forte mentalità propugna l’egoismo come unica ragione di vita, fino a ritenere che la gratuità sia impossibile.

Ma non è così: l’altruismo, la gratuità, il dono, la sobrietà nel possedere sono possibili; sono veri, utili, indispensabili per vivere una vita degna di questo nome. Ed essere liberi.