LA SICUREZZA SUL LAVORO SINONIMO DI PROGRESSO

Seminario all’Università d’Annunzio di Pescara

Pescara, 13 ottobre 2024. Il Comitato per lo Sviluppo Economico e per il Sociale organizza per il 16 ottobre alle ore 11 presso l’Università d’Annunzio di Pescara (viale Pindaro, 42), Aula 35, un seminario che guarda al futuro partendo da un tema che fa particolarmente discutere visti i dati troppo spesso poco confortanti su tutto il territorio nazionale, ed è la sicurezza sul lavoro.

Il titolo di questo incontro ad ingresso gratuito è “La sicurezza sul lavoro sinonimo di progresso” che suona come un augurio ma funge anche da spinta alla concretizzazione di piani di sicurezza e rispetto delle regole che possano alzare la produzione ma non a discapito di chi lavora, ed ecco perchè l’evento si pone come opportunità unica per approfondire l’importanza della sicurezza sul lavoro come fattore chiave del progresso economico e sociale.

Saranno la Professoressa Nardone Paola del Corso di Laurea in Economia, Imprese e Mercati Finanziari ed il Dottor Ingegner Paolo Provino Presidente di ENBITAL (Ente Nazionale Bilaterale Italiano)/Resp. TNV EUROPE a dare spazio al tema.

Come anticipa il Presidente Provino: “Ringrazio la Prof.ssa Nardone per l’opportunità e la sensibilità dimostrata per un argomento così importante. È un’ottima occasione per sensibilizzare le future classi dirigenti su un tema che è sinonimo di un sistema economico sviluppato, ma soprattutto, un’opportunità per valorizzare le imprese. Gli studenti avranno la possibilità di conoscere i vantaggi dell’investire nella sicurezza, nella sostenibilità e nel certificare queste skills”.




IL DISAGIO GIOVANILE

Pesano carenza di infrastrutture, spazi, centri di aggregazione e opportunità

Avezzano, 12 ottobre 2024. Genovesi all’indomani dell’operazione Alto Impatto: “La nostra città non ha una visione strutturata che possa essere di stimolo per le nuove generazioni”.

“Desidero esprimere un sincero ringraziamento al Prefetto di L’Aquila per la costante attenzione che dimostra nei confronti di Avezzano e di tutto il territorio provinciale. Un ringraziamento speciale va anche a tutte le forze dell’ordine, agli uomini e alle donne che, con dedizione e professionalità, hanno lavorato ieri per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini avezzanesi. Tuttavia, dopo l’importante attività di controllo introdotta, è nostro dovere porci una domanda: perché ad Avezzano c’è così tanto disagio giovanile?”.

È quanto chiede in una nota Tiziano Genovesi, consigliere di opposizione al Comune di Avezzano (L‘Aquila), all’indomani dell’operazione Alto Impatto, portata avanti su tutto il territorio comunale anche l’impiego delle unità cinofile ed elicotteri.

“La risposta a questa domanda – prosegue Genovesi – è complessa, ma una cosa è certa: ad Avezzano mancano opportunità e spazi che possano aggregare e coinvolgere i giovani, a partire da quelli dedicati allo sport. Se vediamo le strutture sportive pubbliche ci rendiamo conto che sono carenti, tant’è che le società calcistiche locali sono costrette a organizzare turni per poter svolgere le loro attività, e in alcuni casi ad organizzarsi persino privatamente per la manutenzione degli impianti. Abbiamo lo Stadio Cimarra dei Marsi che presenta gravi problematiche e lo ‘Stadio dei Pini’, ormai inagibile da decenni”.

È dunque evidente, secondo il consigliere di opposizione, “che la nostra città non ha una visione strutturata che possa essere di stimolo per le nuove generazioni. Di fronte a questa carenza di infrastrutture e opportunità, i giovani sono spesso costretti a riunirsi in bande, creando un ambiente competitivo negativo che non può che portare a problemi di ordine pubblico”.

È vero che questo fenomeno è diffuso in molte realtà, e mi aspetto che questa sarà la giustificazione della maggioranza. Tuttavia, la mia risposta è un’altra: perché Avezzano non riesce a prendere esempio dalle città virtuose? Basterebbe già guardarsi intorno nella Marsica, dove molte città o addirittura paesi, hanno strutture migliori di quelle avezzanesi, che garantiscono ai loro giovani una vita sana e più aggregante. I nostri nonni ci hanno sempre tramandato un prezioso consiglio: Specchiati in chi è migliore di te e fanne scuola – conclude Genovesi – Avezzano ha bisogno di una visione diversa, di un piano concreto per offrire ai giovani alternative sane e positive. È nostro dovere lavorare per rendere la città un luogo di opportunità, crescita e aggregazione, un posto in cui i giovani possano sentirsi parte di una comunità che li supporta e li guida verso un futuro migliore”.




LO SPOPOLAMENTO DELLE AREE INTERNE

Di Marco su aree interne: “La strategia attuale non funziona, gli ingressi sono pochi e non frenano lo spopolamento. Servono un confronto con i sindaci e maggiori servizi”

Teramo, 12 ottobre 2024. “La legge regionale 32 del 2021 non è riuscita né a vincere, ma nemmeno a frenare il fenomeno di spopolamento delle aree interne, questo è emerso chiaramente dalla riunione del Comitato per la legislazione del Consiglio regionale tenutasi ieri. Servono obiettivi più ampi ed efficaci per raggiungere lo scopo che la stessa legge, che individua incentivi a chi decide di trasferirsi nell’entroterra, si pone. Per questa ragione ho chiesto che alle prossime sedute partecipino anche alcuni sindaci dei territori interni dell’Abruzzo, in modo da poter calibrare meglio le proposte per migliorare la situazione e farlo in tempi brevi”, il commento del consigliere regionale Antonio Di Marco sulla Commissione incentrata su questo tema.

“Le 513 persone che grazie ai 2.500 euro annui di incentivi hanno scelto di venire a vivere in Abruzzo o spostarsi da una provincia all’altra, soprattutto nell’Aquilano, leggiamo dai report, sono poca cosa sia perché non frenano i numeri dello spopolamento, che sono oltre l’8,3 per cento della popolazione abruzzese (-14.300 circa) contro lo 0,47 per cento in entrata portato dalla legge 32 – spiega Di Marco – e non sono rosee nemmeno le prospettive future, che vedono incrementi ulteriori dello spopolamento fino al 2027.

Il problema è che una volta trasferiti, i neocittadini si ritrovano a dover combattere con problemi radicati, che li inducono a ripensare alla propria scelta ad esempio: accorpamenti scolastici penalizzanti per alcune realtà; mezzi pubblici non rispondenti alle esigenze di tempo e spostamento di ognuno per ragioni di lavoro, studio, svago; una sanità che non garantisce la dovuta copertura e talora si traduce in un vero e proprio rischio di vita, perché alcuni centri sono lontani decine di chilometri dei presìdi ospedalieri e perché la Regione ha praticamente smantellato le postazioni di emergenza urgenza che erano state pensate proprio per colmare le distanze e dare una risposta capillare di intervento alla comunità formata soprattutto da anziani.

Per ripopolare servono altre cose: una strategia pensata e condivisa con tutti i soggetti capaci di poter dare supporto e soluzioni efficienti: incentivi non soltanto per le attività economiche, ma anche per i servizi, rette scolastiche, abbonamenti per il trasporto pubblico, l’apertura di servizi sanitari specialistici, ambulatori pediatrici, tutte comodità che ad oggi non ci sono e non sono state nemmeno ipotizzate da chi governa, nonostante le visite palmo a palmo fatte durante la campagna elettorale. Non solo, un discorso serio e a parte meriterebbero poi politiche per la rigenerazione urbana e per l’innovazione tecnologica, su cui al momento non esiste nulla di propositivo.

Bisogna, dunque, mettere insieme le forze, costruire il progetto con i Comuni interessati in primis e coinvolgere forze capaci di suggerire strategie vincenti, bene l’Osservatorio per la Cultura, ma anche l’Anci e il mondo associazionistico del territorio vanno coinvolti in modo più diretto, nel merito”.




L’EVENTO SULLA SALUTE UNICA

Domani 13 ottobre ultimo giorno di One Health Award

Teramo, 12 ottobre 2024. Collaborare con l’Africa per aiutare l’Africa, ma anche noi stessi. Questo il messaggio che giunge dalla seconda giornata di One Health Award 2024, in corso a Teramo e organizzato dall’IZS. “ERFAN – Networking and One Health”, la tavola rotonda che ha aperto i lavori della seconda giornata dell’evento dedicato alla “Frontiera Africa”, si è concentrata su uno dei progetti più importanti di cooperazione nel continente africano.

Nel pomeriggio protagonista lo “One Health Project”, tavola rotonda moderata dalla giornalista Francesca Parisella. Sul palco si alternano grandi voci impegnate nel lavoro di scambio continuo con l’Africa.

Il Presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti, si è focalizzato sui rischi globali e sulle opportunità comuni nel cammino con l’Africa: “Già oggi l’Africa costituisce un continente decisivo per l’equilibrio del Pianeta. L’Africa sta crescendo demograficamente in maniera esponenziale, mentre l’Europa è in recessione demografica. Bisogna costruire insieme un grande patto che costruisca canali legali per i movimenti delle persone. Per quanto riguarda le ricchezze naturali l’Africa è fondamentale per l’energia fossile: pensiamo che l’Algeria oggi è il primo fornitore per l’Italia. Poi ci sono le materie prime critiche (cobalto, litio, metalli delle terre rare) indispensabili per la ricerca tecnologica. L’Africa è cruciale anche per quanto riguarda le questioni della sicurezza del Pianeta. Viviamo in un mondo profondamente interconnesso nel quale le distanze si sono drammaticamente ridotte. L’alta formazione ci deve aiutare a far sì che si formino classi dirigenti all’altezza della situazione e dei bisogni dell’Africa perché l’Africa sarà sempre più lo specchio dell’Europa”.

A raccogliere gli spunti di riflessione, l’ospite d’onore dell’evento: il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.  Nel dialogo con la Direttrice dell’Offerta informativa della Rai Monica Maggioni, il Ministro Anna Maria Bernini ha dichiarato: “Partecipare a One Health Award è stata un’esperienza preziosa per riflettere sul ruolo cruciale del Piano Mattei come strumento per una nuova prospettiva di sviluppo nel Mediterraneo. Collaborazione e condivisione devono guidare il nostro approccio con l’Africa. Ricerca e formazione sono le chiavi per un futuro migliore: motori di progresso, pace e diplomazia. Per un continente ricco di potenziale come l’Africa, rappresentano opportunità per creare le basi di una crescita sostenibile”.

“L’idea di One Health incarna perfettamente lo spirito del Piano Mattei: studiare patologie in Africa apre nuove strade per affrontare problemi anche qui in Europa” – ha proseguito il Ministro Bernini – “da tempo esiste una solida rete tra le Università italiane e quelle africane, una collaborazione che dobbiamo ampliare anche al mondo produttivo. È quanto stiamo promuovendo come Ministero dell’Università e della Ricerca anche grazie al prezioso contributo della Fondazione Med-Or guidata da Marco Minniti, che supporta la formazione dei giovani africani e promuove sinergie tra atenei, ricerca e imprese”.

Ad accogliere il Ministro, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto insieme al Prefetto Fabrizio Stelo, al Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, e alla Autorità Militari. Il primo cittadino ha confermato il supporto e la vicinanza del Comune all’IZS Teramo. “Un’eccellenza che ha un ruolo centrale per l’economia sociale, culturale e scientifica della città” – ha sottolineato il Sindaco, nel suo saluto istituzionale all’evento – “ed esempio concreto, attraverso le sue attività, di come il concetto di ‘One Health’ sia essenziale per definire una strategia globale e interdisciplinare contro le minacce alla salute, rappresentando anche uno straordinario veicolo di pace”.

Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha inviato una nota che sottolinea l’impegno del Governo italiano su sfide globali come la salute: “L’impegno del Governo è concreto, con una attenzione speciale per l’Africa. È necessario ridare speranza e crescita al continente africano per avere più stabilità. Il Governo ha l’ambizione di promuovere il rilancio dei rapporti con il continente africano su nuove basi eque e paritarie. Puntiamo così ad integrare l’Africa nelle catene globali del valore, creare impiego, favorire le condizioni per garantire ‘il diritto a non emigrare’ di cui ha parlato Papa Benedetto XVI. La nostra deve essere un’azione di sistema nel quadro di una strategia complessiva per l’Africa dove partenariati politici, cooperazione allo sviluppo e collaborazione economica vedano il contributo di tutto il Sistema Italia. Penso in questo quadro all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, una realtà dinamica con una estesa rete di cooperazione in Africa. Sono personalmente molto grato all’Istituto anche per la sua adesione all’iniziativa Food for Gaza, per dare assistenza umanitaria alla popolazione della Striscia e favorire la pace in Medio Oriente”.

One Health per il mondo che verrà: l’Africa al centro” il tema dell’OHA Talk del CEO dell’American Society for Microbiology, Stefano Bertuzzi che ha tirato le fila della due giorni di riflessioni nell’aula magna dell’Università.

La giornata si è conclusa con la cerimonia di premiazione degli One Health Award 2024, condotta dalla giornalista Rai Giorgia Cardinaletti. I premi sono stati assegnati a Heinrich Feldmann per i suoi sforzi nello sviluppo di Ervebo, il vaccino per l’Ebola che ha salvato la vita a migliaia di persone; a John Nkengasong, Coordinatore Globale per l’AIDS del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, per aver dedicato la propria vita al miglioramento della salute e del benessere delle persone più vulnerabili del mondo e per i suoi sforzi nello sviluppo della consapevolezza della salute pubblica globale; e al dr. Fratel Rosario Iannetti, missionario comboniano, che ha dedicato e dedica la vita al miglioramento della salute fisica e spirituale delle persone più vulnerabili del Sud Sudan.

L’appuntamento con One Health Award termina domani, domenica 13 ottobre, con un evento a invito al CIFIV di Colleatterrato Alto, dedicato al patrimonio eco-acustico delle foreste primarie a cura dell’autore e compositore David Monacchi.




PATTO COMUNALE PER LA LETTURA

Oggi la firma con gli aderenti. L’Amministrazione: “Puntiamo a Chieti città che legge, ma anche a città della cultura”

Chieti, 12 ottobre 2024. Firmato stamane il Patto comunale per la lettura nella sala convegni del Museo Barbella, dove sono stati invitati tutti i soggetti che hanno aderito al bando pubblicato dall’Amministrazione al fine di istituire il Patto e arrivare a conseguire per Chieti la qualifica di “Città che legge” (Programma promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura – Ministero per la Cultura) attraverso l’Avviso pubblico del 30 luglio 2024 (giusta D.G. n.600 del 22 luglio 2024). L’atto era necessario per il Comune di Chieti, nonché il requisito richiesto per partecipare ai futuri, ma imminenti, avvisi per la qualifica Cepell di “Città che legge”, ma anche per porre le prime basi di programmazione e lavoro condiviso, inerenti gli scopi e le finalità sottese al progetto, ossia: “riconoscere e promuovere e diffondere il libro e la lettura come diritto fondamentale, nonché come risorsa strategica per promuovere lo sviluppo culturale e migliorare il benessere individuale e dell’intera comunità; promuovere e facilitare il radicamento della lettura come abitudine individuale e sociale, basando l’azione su un welfare culturale integrato”.

“Oggi, nell’adesione formale al Patto comunale, abbiamo anche l’onore di vedere la sottoscrizione della nostra Università G. D’Annunzio, qui rappresentata dalla prof.ssa Ilaria Filograsso, che è il primo presidio formativo e culturale del nostro territorio e che per noi è da ulteriore stimolo a maggiori sinergie tra Istituzioni – così il sindaco Diego Ferrara – . E abbiamo anche istituzioni importanti, come il Teatro Marrucino, la nostra biblioteca Bionincontro e la presenza di realtà extracomunali, cosa inusitata nei Patti di altri Comuni italiani, ma che è il nostro segnale di apertura ed inclusività alla costruzione di quella Rete tra Amministrazione e intero territorio anche provinciale. Il “Patto per la lettura”, promosso e curato della consigliera delegata alle Associazioni, Istituzioni e cittadini, Barbara Di Roberto, è il frutto di un lavoro sinergico attuato con i Settori comunali competenti a cui arrivi il nostro ringraziamento per la qualità del lavoro svolto e per la sinergia sul fine dello stesso. In questo senso, quindi,  per la nostra città la sottoscrizione del Patto comunale per la lettura è un passo fondamentale per la crescita culturale della comunità e per la promozione della lettura come vero e proprio strumento di sviluppo del territorio e ciò che più dà valore a tutto questo è che questo avverrà dal lavoro che INSIEME faremo: oggi poniamo le basi di un percorso che sarà più lungo e stabile e sicuramente foriero di progetti, eventi, programmazione e quindi di crescita culturale e sociale per Chieti e i sui residenti e cittadini”.

“Oggi noi tutti, insieme, Sindaco, Amministrazione e sottoscrittori del Patto comunale, abbiamo posto il primo mattone di quella che sarà una Casa collettiva costruita sulla Cultura e per la Cultura a Chieti e che faccia di Chieti non solo “città che legge” ma che possa portarci in futuro ad essere anche noi “Città della Cultura – il commento del presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – . Certo, è un traguardo ambizioso, ma come ho spesso detto, bisogna sempre gettare il cuore oltre l’ostacolo. Sono certo che a partire da oggi la strada sarà meno in salita perché ciò che si farà sul tema culturale della diffusione della lettura e del libro lo faremo animati dallo stesso amore per la cultura e per la nostra città”.

Questo Patto per la lettura è il primo passo di un percorso che, ne sono certa, ci porterà a realizzare importanti progetti culturali per la nostra città – conclude Barbara Di Roberto – I sottoscrittori sono tanti, cosa che mi fa tanto piacere e, in fondo, non mi sorprende. Non sorprende perché l’attivismo, la passione, e la capacità progettuale ed

organizzativa, il cosiddetto lavoro già messo in campo e offerto a Chieti proprio sul tema della promozione e diffusione del libro e della lettura è cosa nota nella nostra città, cosi come al di fuori di essa Bene, da oggi abbiamo una strada da percorrere insieme e lo faremo anche con ‘imprescindibile supporto degli uffici del Settore Cultura, che anche io ringrazio, e del nostro Sindaco perché tutti abbiamo esatta contezza di quanto importante è per Chieti avere il riconoscimento di “Città che legge” prima, e la possibilità di accedere ai Bandi Cepell poi. Non ci resta quindi che metterci subito al lavoro e farlo da subito insieme”




25 APRILE ABRUZZO PROGRESSISTA

Costituito il Direttivo dell’Associazione

Pescara, 12 ottobre 2024. Due fronti principali di impegno: promuovere una mobilitazione regionale contro le politiche della Giunta Marsilio, per il lavoro, il diritto alla salute, all’istruzione e alla mobilità, l’acqua bene comune e cambiare il Pd Abruzzo.

Si è tenuta ieri la riunione di insediamento del direttivo regionale dell’Associazione 25 Aprile Abruzzo progressista, convocata dalla Presidente Paola Cianci.

Il Direttivo risulta così composto, tra componenti effettivi ed invitati permanenti: Paola Cianci (Presidente), Giovanni Di Iacovo (vice presidente e portavoce), Stefania Di Padova (vice presidente), Andrea Catena, Andrea Core, Fausta De Ascaniis, Silvio De Lutiis, Giuseppe Di Girolamo, Fiorangelo Cutilli, Francesco Del Viscio, Francesco Cilli, Giulia Spadaccino, Ernesto Graziani, Stefano Mancini, Davide Morante, Antonio Palombaro, Pamela Roncone, Tommaso Sarchese, Rita Silvaggi, Robert Verrocchio.

Il Direttivo ha eletto quale coordinatore organizzativo dell’Associazione Andrea Catena. Due sono i terreni di iniziativa individuati nel corso della riunione e approvati dall’organismo:

  • Portare avanti in Abruzzo le campagne nazionali per la pace e fermare le guerre in corso in particolare in Ucraina e Medio Oriente ed i referendum nazionali contro il Jobs Act, contro l’autonomia differenziata e per lo ius soli;
  • Lanciare un appello alle forze di opposizione e alle forze sociali e sindacali per una mobilitazione regionale contro le politiche della Giunta Marsilio, che stanno conducendo l’Abruzzo ad una crisi drammatica, per il lavoro, per la difesa del diritto universale alla salute, per la mobilità e i trasporti pubblici (a partire dall’ascolto dei territori sul raddoppio della ferrovia Roma-Pescara), per il contrasto della crisi idrica, per la tutela delle risorse ambientali e contro la riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio, per la transizione ecologica e contro la quasi totale assenza di politiche per il sostegno alle aree interne e il ripopolamento delle terre alte.

L’Associazione, aperta al contributo di militanti e amministratori di tutto il campo progressista, infine, ha esaminato la situazione interna al Pd abruzzese, che resta il suo principale riferimento politico, e ha ribadito il giudizio di profonda insoddisfazione diffuso tra elettori e iscritti.

Ha dato quindi mandato al coordinatore neoeletto e alla segreteria politica per costruire nelle quattro province alleanze alternative all’attuale assetto politico regionale del partito, sulla base delle proposte politiche elaborate dall’Assemblea costitutiva dell’Associazione (www.abruzzoprogressista.blogspot.com), in vista dei congressi di circolo e provinciali del Pd, che si terranno a partire dal 15 novembre.




EVENTI, CIBO E STORIA

Così Città Sant’Angelo attrae il turismo nazionale e internazionale

Città Sant’Angelo, 12 ottobre 2024. Città Sant’Angelo continua ad essere meta apprezzata dai turisti, che siano essi di prossimità, italiani o in arrivo dall’estero. Nonostante la bella stagione sia ormai finita, girando lungo le strade del borgo è facile incontrare ancora visitatori, soprattutto in arrivo dall’estero, con macchina fotografica al collo alla ricerca di uno scatto da tenere come ricordo.

In tal senso, i numeri che arrivano in questi giorni di bilancio confermano le sensazioni. Solo tenendo conto del lavoro svolto dai ragazzi dell’Infopoint, qui si contano centinaia di richieste arrivate da altrettante persone. Oltre 300 nel mese di agosto, ma i numeri crescono se si allarga lo sguardo anche a luglio, giugno e settembre, andando abbondantemente oltre il migliaio.

Numeri che tuttavia non tengono conto dell’importante afflusso registrato in occasione di alcuni degli eventi di punta dell’estate. Si fa riferimento, ad esempio, a Borgo di vino, che nel primo fine settimana di giugno ha visto oltre duemila persone riempire il centro storico durante le tre serate della manifestazione, così come la festa dall’Etna al Gran Sasso di metà luglio, andata avanti per una settimana e che visto l’arrivo di migliaia di visitatori, tutti in coda, con grande pazienza, per assaggiare prodotti abruzzesi e siciliani, immersi tra vicoli caratteristici e palazzi d’epoca, tipici del borgo.

Poi ancora fermento in piazza, festival della birra artigianale di metà agosto, ma anche la sagra dell’uva, con all’interno la festa cantine e cortili andata in scena un mese dopo. Tutti appuntamenti che hanno richiamato l’attenzione di un pubblico variegato, sia in termini di provenienza che di età.

Tra i dati estrapolati proprio dall’Infopoint, infatti, emerge come nel panorama italiano le regioni da dove sono arrivati più turisti sono state il Veneto, la Puglia e la Lombardia, mentre sul fronte estero spicca l’Europa centrale, anche grazie ai collegamenti aerei, con arrivi da Inghilterra, Olanda e Belgio, senza tuttavia disdegnare il turismo oltreoceano, con visitatori statunitensi e canadesi.

“Città Sant’Angelo si conferma meta turistica apprezzata, sia da chi arriva dai centri vicini che da fuori regione o anche dall’estero – commenta il sindaco Matteo Perazzetti – ci sono appuntamenti diventati ormai fissi nel nostro calendario che richiamano l’attenzione di chi viene da fuori, altri in rampa di lancio e altri ancora che stiamo riscoprendo, come accaduto di recente con la sagra dell’uva”.

Sulla questione interviene anche l’Assessore alla Cultura e agli Eventi Rino De Bonis: “Dopo il Covid c’è stata una fisiologica ripresa del turismo, che dobbiamo continuare a coltivare. Anche per questo, archiviata l’estate, stiamo già lavorando per organizzare al meglio il cartellone degli eventi natalizi”.




FORMAZIONE PER VOLONTARI CRI

Comitato di Giulianova inaugura il nuovo Corso

Tortoreto, 12 ottobre 2024. Croce Rossa Italiana inaugura il nuovo “Corso di Formazione per Volontari” aperto a tutta la popolazione. Il corso si terrà presso la Sala Mabeba, nei locali dell’Acquapark di Tortoreto, a partire da sabato 26 ottobre. Gli incontri permetteranno di conoscere le principali attività svolte dalla Croce Rossa a carattere internazionale, nazionale e locale.

Nello specifico, il corso mira a far conoscere storia, peculiarità e specificità dell’Associazione e del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; diffondere e rinforzare i Principi Fondamentali; offrire una solida preparazione di base, nonché conoscenze pratiche ed utili; assicurare una visione completa del contesto locale, nazionale ed internazionale, fornendo strumenti di orientamento nella scelta dei servizi da svolgere; far acquisire la capacità di porre in essere i gesti salvavita; assolvere agli adempimenti richiesti dalla legge in ordine a salute e sicurezza del Volontario.

Per iscriversi, basta registrarsi sul sito www.gaia.cri.it.




EMERGENZA IDRICA

Convocazione del Consiglio Comunale Straordinario a Fossacesia

Lanciano, 12 ottobre 2024. Il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ha richiesto la presenza del presidente Gianfranco Basterebbe e dei tecnici della Sasi a una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, che sarà convocata a breve scadenza per affrontare l’emergenza idrica che sta colpendo il territorio e altri 59 comuni gestiti dalla Sasi. La crisi idrica, caratterizzata da  sospensioni quotidiane della fornitura di acqua potabile, sta causando gravi disagi alla popolazione e alle attività economiche, complicando i rapporti tra cittadini e istituzioni.

“La situazione è estremamente critica e richiede un intervento urgente e coordinato per trovare soluzioni efficaci – ha dichiarato il Sindaco Di Giuseppantonio – Durante la seduta consiliare, discuteremo le problematiche attuali, le misure adottate finora e le possibili strategie future per migliorare la gestione della crisi idrica. La presenza della Sasi sarà fondamentale per affrontare questa emergenza in modo adeguato.”

Nei mesi scorsi, la Regione Abruzzo ha pubblicato il lavoro della commissione d’inchiesta del Consiglio Regionale, istituita per verificare la situazione idrica in Abruzzo. Tra le questioni affrontate, è emerso il potenziamento della rete di distribuzione, poiché l’acqua potabile è una risorsa essenziale per la salute umana e la vita quotidiana. Il Presidente della Regione,  Marco Marsilio, ha inoltre richiesto lo stato di Emergenza in Abruzzo per la crisi idrica, che ha colpito in particolare le province di Chieti e Pescara.

“La situazione si sta aggravando ulteriormente con una riduzione delle ore di fornitura dell’acqua, aumentando i disagi per cittadini, servizi pubblici e imprese – ha aggiunto il Sindaco – È fondamentale che tutte le parti coinvolte collaborino per trovare soluzioni rapide ed efficaci.”

Di Giuseppantonio si è sempre battuto per migliorare la situazione idrica nella provincia di Chieti. Negli ultimi anni, ha promosso due riunioni, nelle sorgenti di Fara San Martino e a Fossacesia, con tutti i sindaci della provincia per protestare, discutere e affrontare questa problematica.

L’Amministrazione Civica di Fossacesia estenderà l’invito a tutti i soggetti interessati a partecipare alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale per contribuire alla ricerca di soluzioni efficaci e condivise.




GIORNATA ECOLOGICA SUL MONTE SALVIANO

Cento giovani a lezione di rispetto dell’ambiente

Avezzano, 12 ottobre 2024. Si è svolta con grande partecipazione la giornata ecologica organizzata da Tekneko, in collaborazione con il Comune di Avezzano e diverse associazioni locali, sul Monte Salviano. L’evento ha visto protagonisti cento giovani studenti di prima media, una classe per ogni istituto comprensivo di Avezzano, che hanno avuto l’opportunità di immergersi nella natura e apprendere importanti lezioni sul rispetto dell’ambiente.

Le attività proposte sono state numerose e coinvolgenti, tanto da offrire ai ragazzi l’occasione di entrare in contatto diretto con il territorio e le sue ricchezze. Gli addetti Tekneko presenti sul Monte Salviano hanno spiegato ai ragazzi il ciclo dei rifiuti e illustrato le buone regole per una corretta raccolta differenziata. I giovani hanno potuto esplorare poi i mezzi di soccorso della Protezione civile di Avezzano, indossare i caschi e comprendere le procedure da seguire in caso di incendio. Grazie a un video curato da Mirco Masciovecchio, i ragazzi hanno scoperto qualcosa in più sulla fauna nella riserva del Salviano. La lezione sulla flora locale, tenuta da Ruffino Sgammotta e Alessio Macerola, ha approfondito ulteriormente le caratteristiche naturali della riserva insegnando ai giovani a contare gli anni di un albero e a riconoscere le specie di flora e fauna presenti.

Non è mancato un momento dedicato agli amici a quattro zampe, con l’associazione ASD 4 Zampe che ha illustrato ai partecipanti come prendersi cura dei cani e il loro ruolo nella vita quotidiana. Al termine della giornata, una merenda offerta da Coop Centro Italia ha ricaricato i ragazzi, mentre la Croce Blu ha garantito la sicurezza per tutta la durata dell’evento.

“Siamo molto soddisfatti della partecipazione e dell’entusiasmo mostrato dai ragazzi”, ha commentato il Presidente di Tekneko, Umberto Di Carlo, “eventi come questo sono fondamentali per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente, facendoli diventare cittadini consapevoli e attenti al futuro del nostro pianeta”.

Anche Maria Antonietta Dominici e Alessandro Pierleoni, rispettivamente assessore all’Ambiente e assessore alla Riserva del Salviano, hanno espresso apprezzamento per la giornata: “La riserva del Salviano è un patrimonio naturale da preservare e valorizzare. Grazie a iniziative come questa, possiamo educare i giovani all’importanza della sostenibilità e della protezione dell’ambiente che ci circonda.”




TERRE SONANTI: LUNGO IL CAMMINO DEL MAMMUT

Prossima tappe ad ocre e fossa, con laboratori, lezioni di archeologia e storia, arte e musica

L’Aquila, 12 ottobre 2024. L’arrivo del mammut nei comuni attiva processi, crea connessione, stimola la creatività e la voglia di fare, esaltando valori e competenze locali. Per noi è stata l’occasione, ad esempio, per fare un laboratorio di canto e musica che ha coinvolto gli alunni della scuola primaria e i loro nonni, a creare ponti e legami tra le generazioni”. Nelle parole della professoressa Rosella Pezzuti, responsabile della Unità educativa musicale di Poggio Picenze, il senso e il vero obiettivo del cammino, fisico e simbolico in 13 comuni dell’Aquilano del mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti.

Un viaggio partito dal castello cinquecentesco dell’Aquila, sede del Museo nazionale d’Abruzzo, dove è custodito il fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

Dopo le tappe dell’Aquila, Scoppito e Campotosto, grande partecipazione nello scorso week end a Barisciano e Poggio Picenze, dove rispettivamente si sono esibiti tra gli altri, il gruppo teatrale dell’associazione culturale Il Sito, con lo spettacolo “Ru Mammut”, le bambine e i bambini di Barisciano in una performance di danza, ed è stata allestita una suggestiva mostra sulla civiltà della pastorizia. Mentre a Poggio Picenze c’è stata la citata restituzione del laboratorio di canto intergenerazionale con nonne e i nonni, le bambine e i bambini, con la collaborazione della scuola primaria di Poggio Picenze dell’istituto Comprensivo di Navelli. Ad accogliere il mammut anche i sindaci di Barisciano, Fabrizio D’Alessandro, e di Poggio Picenze, Antonello Gialloreto, oltre alla direttrice artistica di Terre Sonanti, Silvia Di Gregorio.

E altrettanto ricche di sorprese saranno le prossime tappe.

Sabato 13 ottobre ad Ocre, in piazza San Martino, nella frazione di San Martino d’ Ocre alle ore 18, in programma “Ma ma ma mamuuuut!” , con protagoniste e bambine e i bambini della scuola primaria di Ocre, un intervento teatrale  curato da Antonella Lattanzi preparato nel corso di laboratori tenuti nei giorni precedenti. E ancora il laboratorio di cucito e pittura, “Ritagli di sto…ria”, curato dall’associazione SanPanfiliAmo e dal gruppo Stelle Sospese, “Ricordi di un viaggio”, curato dalle associazioni “Il Castellano”, “La Solagna” e “Poli SMart 1987”, che racconta il territorio di Ocre, la sua montagna, i conventi di Sant’ Angelo e Santo Spirito e il celebre castello che domina la conca aquilana. Musiche e canti di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Interverrà il Sindaco Gianmatteo Riocci. Rinfresco e buffet a cura del ristorante “ La Radice”

Domenica 13 ottobre, alle ore 16 il Mammut sarà a Fossa in piazza Gemona, e ad accoglierlo ci sarà l’installazione artistica realizzata nel corso dei laboratori partecipati condotti dal MuBAQ- Museo dei Bambini L’ Aquila, dal titolo “ Accogliamo il Mammut con creatività”. Canti e musiche di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. La storica dell’arte Roberta Ianni racconterà il ritrovamento della necropoli e la stratificazione di civiltà che testimonia,  nonchè di Fossa, “terra delle beatitudini”, con i suoi i santi, conventi e la meravigliosa chiesa di Santa Maria ad Cryptas. Interverrà  il sindaco Fabrizio Boccabella. -Rinfresco e buffet in collaborazione con la Proloco di Fossa.

Come sempre ci saranno le narrazioni teatrali di Alberto Santucci, e la mostra delle opere dedicate al mammut realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila.

Nel frattempo, sono stati anche attivati in tutti i plessi scolastici dei Comuni partner, i laboratori artistici di realizzazione di libri d’arte ispirati al Mammut condotti da Debora Frasca e Francesca Racano.

Il progetto “Terre sonanti – il Mammut” è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.

Queste le successive tappe: sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo, domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine, domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.




OCCASIONI DI GRAZIA E MISERICORDIA

In preghiera con il mondo della scuola

Teramo, 12 ottobre 2024. Tutta la Chiesa, su invito di papa Francesco, sta vivendo in questo 2024 un Anno della preghiera in preparazione al Giubileo del 2025.

Ormai da diversi mesi la nostra Chiesa locale sta vivendo degli incontri di preghiera legati ai diversi settori della vita civile ed ecclesiale, in ogni Santuario diocesano, che rimarrà poi durante tutto il Giubileo del 2025 la chiesa di riferimento per continuare la preghiera e poter sperimentare occasioni di Grazia e Misericordia.

Il prossimo mercoledì 16 ottobre, alle 20:30 ecco l’invito a unirsi alla preghiera con il mondo delle Scuole, dell’Università e della Comunicazione presso il Santuario di Santa Maria a Mare in Giulianova.

Don Giulio




ULTIMO APPUNTAMENTO DELL’ESTATE DELL’ARATRO

Fabliò – Storie a lume di lucerna

Pianella, 12 ottobre 2024. Fabliò – Storie a lume di lucerna, l’audace chiusura dell’Estate dell’Aratro nella Tenda Yurta. Questa sera alle ore 21.00 presso la Tenda Yurta sulle Terre di Arotron a Pianella è previsto l’ultimo appuntamento con la lunga programmazione dell’Estate dell’Aratro diretta da Franco Mannella.

Dunque, è con Fabliò – Storie a lume di lucerna che si conclude la rassegna estiva 2024: un appuntamento che risulta essere anche un invito ad esplorare i sentieri percorsi dalla letteratura riguardo ai temi del corpo, dell’eros e del sesso, con lo spirito del gioco divertente ma anche curiosamente erudito.

Sono gli attori Alessandro Rapattoni (anche autore, regista) e Chiara Colangelo i protagonisti dell’audace reading, un esperimento ispirato dai fablieaux medievali ( e dunque storie comiche, satiriche e spesso ‘oscene’) e da racconti e poesie dell’antichità classica a tema erotico e umoristico. A dare ulteriore supporto all’evento sarà la scenografia allestita nella Tenda Yurta, rifugio di bellezza e arte, a lume di candela dove verrà riprodotta un’atmosfera intima, calda e accogliente.

“L’impressione che mi ha ispirato Fabliò – spiega Chiara Colangelo – è che in ogni epoca l’eros e il sesso si insinuino inesorabilmente tra le maglie del controllo sociale, tra le norme e le regole che tentano di arginarne la forza, con la potenza devastante, ctonia degli elementi della Natura.

Questa energia insopprimibile, che porta gli esseri umani a contatto con i loro più antichi fantasmi, a scoprire ogni volta le forme più o meno innocenti o trasgressive delle loro perversioni, suscita un terrore o un timore che va in qualche modo contrastato slanciandosi senza freni nell’estasi, oppure esorcizzato attraverso il riso, o ancora, in epoche di repressione, resistendo o cedendo alla tentazione”.

Vi guideremo con le nostre letture alla scoperta di opere spesso poco conosciute – aggiunge Alessandro Rapattoni – in un percorso vagamente cronologico che dall’antichità porterà al mondo di oggi, tra la luce liberatoria del riso e le ombre morbose dei tabù, ma sempre con un richiamo dal tono a volte schietto e ridanciano, a volte malizioso, che caratterizza il punto di partenza della nostra ispirazione: la forma narrativa dei Fabliaux francesi medievali, con le loro storie volutamente ‘basse’, vicine al mondo popolare, fatte di intimità marginali, piaceri furtivi, che permettono di parlare di sessualità con leggerezza e libertà”.




COERENZA DI PLASTICA

di Simona Barba, AVS- Radici in Comune

Pescara, 12 ottobre 2024. Durante il consiglio straordinario sulla emergenza idrica dell’8 ottobre, il Sindaco nel suo intervento, a latere sul tema dell’acqua, ha tuonato contro le plastiche abbandonate sulla spiaggia, i giochi dimenticati che deturpano tutta la spiaggia, che finiscono in acqua e che inquinano, contro i genitori dei piccoli che creano tutto ciò.

Giustissimo.

Ma perché allora al momento della presentazione della mozione sull’utilizzo di materiali ecocompatibili, da me portata in Consiglio Comunale il 26 settembre, non ha detto nulla?

La maggioranza non ha nemmeno aperto il dibattito.

Il Sindaco, appassionato come molti di noi del nostro mare, dovrebbe affondare la propria mano nella sabbia e poi tirarla su: non potrà non notare tutti i filamenti di plastica che si attorcigliano alle dita.

I filamenti sono un inquinamento subdolo, pervasivo, invasivo, che producono le devastanti microplastiche, impossibili da bonificare, tanto che entrano anche nella catena alimentare di animali e umani.

Sia coerente il Sindaco con il suo giusto sentimento di stigmatizzazione delle azioni che portano i rifiuti sulle nostre spiagge, e apra la discussione sul divieto della rafia per eliminare tale deturpazione.

Non c’è plastica di serie A e plastica di serie B.

 Cominciano noi come amministrazione a dare il buon esempio e fare concretamente azioni coerenti al valore che noi diamo al nostro mare e alla nostra spiaggia.




LA CICLOTURISTICA DELLA CASTAGNA DI SANTE MARIE

Consegnata la prima maglia all’assessore Quaglieri

Sante Marie, 12 ottobre 2024. Il cuore dell’Abruzzo è pronto a ospitare la tredicesima edizione della Cicloturistica della Castagna, in programma per il prossimo 27 ottobre a Sante Marie. In vista dell’evento, per evidenziare l’importante impatto che questo appuntamento avrà sull’intera regione, Luca Tarquini, presidente del Centro Sportivo Italiano – Comitato L’Aquila e organizzatore dell’appuntamento, ha consegnato simbolicamente insieme al sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, la prima maglia dell’evento all’assessore regionale allo sport, Mario Quaglieri.

La cerimonia si è tenuta ieri mattina in un clima di entusiasmo e partecipazione, durante il quale è stata sottolineata l’importanza dell’appuntamento non solo a livello sportivo ma anche turistico, come occasione per valorizzare il territorio della Marsica e dell’Abruzzo.

“Questa manifestazione non è solo una gara ciclistica”, ha evidenziato Tarquini, “ma un momento di aggregazione che celebra le nostre tradizioni e il nostro paesaggio. Ogni anno vediamo sempre più partecipanti, e siamo certi che questa tredicesima edizione sarà un successo, grazie anche al supporto delle istituzioni”.

Oltre alla gara in mountain bike sono previste per gli accompagnatori dei ciclisti e per tutti quelli che arriveranno in paese per l’appuntamento sportivo escursioni nella riserva naturale Grotte di Luppa, visite al museo del Brigantaggio e dell’Unità d’Italia e all’esposizione di radio d’epoca e passeggiate lungo la Via dei murales.

“È un onore ricevere la prima maglia di un evento così significativo per la nostra regione”, ha affermato Quaglieri, “la Cicloturistica della Castagna di Sante Marie dimostra come lo sport possa essere un volano di promozione territoriale, capace di attrarre appassionati da tutta Italia e di far conoscere le nostre eccellenze”.

L’evento, che si terrà il 27 ottobre, si conferma come un appuntamento imperdibile per gli amanti del ciclismo e per tutti coloro che vogliono scoprire il cuore dell’Abruzzo, tra paesaggi mozzafiato e sapori locali.

Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, secondo il quale “il binomio sportnatura è perfetto per la nostra terra che riesce a offrire un lungo tracciato da percorrere in bici adatto sia per i professionisti sia per le famiglie immerso nel bosco incontaminato. Se riusciamo ad attirare turisti, sportivi e appassionati da tutta Italia vuol dire che siamo sulla strada giusta”.




ECO-SCHOOLS PER IL 2024

Martinsicuro riceve la bandiera verde

Martinsicuro, 12 ottobre 2024. Il prestigioso vessillo viene concesso alle scuole che seguono un percorso volto alla diffusione di comportamenti sostenibili per la salvaguardia ambientale attraverso lo svolgimento di 7 “step” rigorosamente documentati dai docenti. Il lavoro dei ragazzi delle classi prime dell’anno scolastico 2023-24 dell’Isc Sandro Pertini è stato così premiato.

La cerimonia di consegna della bandiera verde è andata in scena nella mattinata odierna, venerdì 11 ottobre: presenti il sindaco Massimo Vagnoni, l’assessore all’ambiente Marco Cappellacci, la dirigente scolastica, Barbara Rastelli, il presidente della Poliservice partner del progetto Echo-Schools, Gabriele Di Natale, l’assessore Monica Persiani, il presidente del consiglio comunale, Umberto Tassoni e i consiglieri Isabel Marchegiani e Ilario Capece.

In platea tutte le classi prime dell’Isc che saranno impegnate nel nuovo progetto 2025 per confermare il vessillo anche per il prossimo anno.

“Per la nostra città ricevere questo riconoscimento è grande motivo di orgoglio – le parole dell’assessore all’Ambiente, Marco Cappellacci – ringrazio vivamente il corpo docente che ha lavorato lo scorso anno insieme ai bimbi delle nostre scuole. Iniziare la sensibilizzazione dalle scuole ci porterà a raggiungere traguardi sempre più importanti in materia ambientale”.

“Poliservice sposa iniziative volte al rispetto dell’ambiente specie quando queste vengono attuate in campo didattico – afferma il presidente della società Gabriele Di Natale. Siamo pronti a sostenere iniziative come quelle di Martinsicuro che vedono la nostra adesione e partecipazione fattiva oltreché finanziaria ad associazioni e organizzazioni a carattere ambientale ed ecologico per cui l’invito rivolto alle scuole da parte nostra resta costante come lo è la nostra disponibilità”.

L’azienda ha poi omaggiato tutti i bimbi delle classi prime e seconde di una borraccia in acciaio invitando a utilizzare sempre meno la plastica. Incisa su ognuna di esse, infatti, l’eloquente slogan:”- Plastica + Ambiente”.




MUSICOTERAPIA PER BAMBINI

Erga Omnes organizza un laboratorio gratuito

Chieti, 12 ottobre 2024. Erga Omnes, ormai dal 2011, organizza iniziative di carattere psico-sociale gratuite aperte alla cittadinanza di ogni fascia d’età, con occhio di riguardo ai più fragili.

Tra le tante attività, l’associazione di volontariato teatina apre le iscrizioni ad una nuova iniziativa gratuita dedicata ai più piccoli che riguarda la musicoterapia, una disciplina terapeutica che utilizza la musica e i suoi elementi per promuovere il benessere fisico, emotivo e sociale.

Per i bambini la musicoterapia può offrire numerosi benefici, aiutandoli a esprimersi, a sviluppare abilità motorie e cognitive, oltre a gestire emozioni e comportamenti.

L’attività psico-educativa di gruppo organizzata da Erga Omnes è rivolta ai bambini dai 6 ai 8 anni. Gli incontri si svolgeranno ogni martedì dalle ore 16.30 alle ore 17.30 (un’ora ad incontro), a partire da martedì 29 ottobre 2024, presso la sede operativa di Erga Omnes in via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex centro sociale San Martino), divenuto ormai un punto di riferimento di cittadinanza attiva.

L’iniziativa sarà gestita dalla Dott.ssa Zaira Lazzari, psicologa e psicoterapeuta. Per la partecipazione si richiede solo il tesseramento all’associazione, un contributo simbolico. I posti sono limitati.




FRONTIERA AFRICA

Al Via One Health Award

Teramo, 12 ottobre 2024. A impreziosire il primo giorno dell’evento sulla Salute Unica, gli interventi di Heinrich Feldmann, di John Nkengasong, del Cardinale Matteo Maria Zuppi, di Emanuele Parsi e del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

Ha preso il via questa mattina all’Università di Teramo la terza edizione di One Health Award 2024, “Frontiera Africa”. Ad aprire i lavori un convegno scientifico che ha visto la Lectio magistralis dello statunitense Heinrich Feldmann e gli interventi, tra gli altri, di Francesco Berlingieri della Commissione Europea, Sylvain Brisse e Giovanna Barba-Spaeth dell’Istituto Pasteur di Parigi. A pochi passi di distanza, nell’aula magna, circa 400 studenti delle scuole superiori di Teramo hanno viaggiato idealmente in lungo e in largo per l’Africa attraverso il lungo e appassionato racconto del giornalista e scrittore Giampaolo Musumeci.

La sessione pomeridiana si è aperta con l’inaugurazione ufficiale del DG dell’IZS, Nicola D’Alterio, che ha sottolineato l’importanza della interdisciplinarità per la tutela della Salute Unica: “Il concetto ‘One Health, One Earth’ ci invita a guardare oltre i confini tradizionali delle discipline, perché è ormai chiaro che la salute globale non può essere garantita se non affrontiamo le minacce comuni con un approccio collaborativo. Che si tratti di malattie zoonotiche, di cambiamenti climatici, di resistenza antimicrobica o di inquinamento ambientale, le sfide sono profonde e interconnesse”.

“One Health Award riunisce esperti di diverse discipline, per sottolineare che solo lavorando insieme possiamo creare soluzioni sostenibili e prevenire future crisi globali. Ogni intervento, ogni discussione che ascolteremo ha l’obiettivo di avanzare su questa strada di cooperazione e di reciproco apprendimento” – ha continuato il Direttore Generale dell’Istituto – “Quest’anno il nostro evento è dedicato in particolar modo al continente africano perché, nonostante le secolari esplorazioni del cosiddetto ‘Continente nero’, l’Africa rimane una frontiera o, per usare le parole di Plinio il Vecchio: dall’Africa c’è sempre qualcosa di nuovo”.

L’evento condotto dalla giornalista Rai Giorgia Cardinaletti è proseguito con i saluti istituzionali, tra cui quelli del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato di ritorno dal G7 di Ancona, del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che in una nota ha evidenziato quanto “Questo evento si pone in ideale continuità con il recente G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa, dove l’Africa è stata protagonista insieme all’Italia. È indiscutibile che esista una forte interconnessione tra salute dell’uomo e salute del suolo, delle piante, degli animali e, più in generale, degli ecosistemi. Allo stesso modo è altrettanto evidente come le prospettive di sviluppo per l’Italia e per l’Europa siano strettamente collegate al futuro delle Nazioni africane”.

Particolarmente profonda la testimonianza del Cardinale Matteo Maria Zuppi: “L’Africa è il banco di prova dell’Europa. EurAfrica è una realtà storica e geografica, parlare di EurAfrica significa parlare di casa comune e le indicazioni di Papa Francesco in tal senso sono chiarissime”. – ha sottolineato il Presidente della CEI – “Se l’Europa vuole guardare al futuro non può non mantenere un legame con tutta l’Africa. Il Piano Mattei è un’ottima intuizione e nasce da questa consapevolezza. L’emigrazione è un problema antico, un problema enorme anche per la demografia: pensate che soltanto la Nigeria sarà grande quanto l’Europa. Bisogna comprendere che l’accoglienza non deve essere sempre difensiva, ma anche propulsiva: ad esempio accogliendo la manodopera e qualificarla, garantendo la legalità”.

“La lezione del Covid-19 e le strategie future per affrontare le pandemie in Africa” è stato il tema della prolusione affidata al virologo John Nkengasong, guida dell’USA Global AIDS, mentre nell’Oha Talk con il prof. Vittorio Emanuele Parsi si è parlato delle opportunità e delle necessità della Frontiera Africa.

L’intervento del saggista americano David Quammen, è stato incentrato sul tema della biodiversità: “L’obiettivo del movimento One Health è considerare tutte queste forme di biodiversità – animali selvatici, uomini, piante autoctone, bestiame, virus – e studiarle: questo è il lavoro di One Health, capire come convivono e fornire consigli su cosa succede quando l’uomo interagisce con la biodiversità, quando disturbiamo la biodiversità, e quando vediamo le conseguenze delle nostre azioni” – ha dichiarato Quammen – “L’aspetto positivo di questa sfida è capire, e aiutare gli altri a capire, il vero significato dell’espressione ‘Un mondo, una salute. Una salute, un pianeta’. Ci sono molte Afriche, ma sono tutte interconnesse da quella stessa verità. Quindi facciamola diventare: Un’Africa, un Mondo, una Salute”.

A chiudere la prima giornata di OHA 2024 lo spettacolo “La Nostra Africa” di Giampaolo Musumeci con i musicisti Luca Velotti e Gino Cardamone a raccontare con parole, immagini e note i lati più nascosti di un continente spesso raccontato solo con stereotipi.

L’appuntamento con One Health Award riprende domani, sabato 12 ottobre, sempre all’Unite, a partire dalle ore 10. Aggiornamenti sono disponibili sui canali Facebook, Instagram, Twitter/X, Linkedin e sul sito onehealthaward.it.




ITINERA 7 – Clima e energia

Pescara: Parco Lineare di Castellamare – 14-20 ottobre 2030

Pescara, 12 ottobre 2024. La settima e ultima settimana di ITINERA, intitolata “Clima e Energia: ridurre l’Impronta”, si terrà  presso la Cupola dell’Ecologica. Questa settimana sarà interamente dedicata a sensibilizzare la comunità sull’importanza di ridurre l’impronta ambientale della città, concentrandosi in particolare sulla riduzione della produzione di CO2 e sul contrasto al cambiamento climatico.

Il 14 ottobre 2030, la settimana si aprirà con un seminario introduttivo sulle tecniche di risparmio energetico. Esperti del settore energetico illustreranno come le abitazioni e gli edifici pubblici possano essere resi più efficienti dal punto di vista energetico attraverso l’uso di materiali isolanti, l’installazione di impianti fotovoltaici e l’adozione di comportamenti consapevoli. Questo incontro offrirà ai cittadini strumenti pratici per ridurre i consumi energetici nelle proprie case e contribuire così alla diminuzione delle emissioni di CO2.

Nei giorni successivi, dal 15 al 17 ottobre 2030, saranno organizzati laboratori su energie rinnovabili. Questi workshop interattivi permetteranno ai partecipanti di esplorare le diverse fonti di energia pulita, come il solare, l’eolico e l’idroelettrico, e di comprendere il funzionamento degli impianti di produzione energetica sostenibile. I partecipanti avranno la possibilità di costruire piccoli modelli di impianti rinnovabili e di apprendere le basi per l’installazione e la manutenzione di queste tecnologie nelle loro abitazioni o comunità.

Il 18 ottobre 2030, la Cupola dell’Ecologica ospiterà incontri con esperti di clima. Scienziati e climatologi di fama internazionale condivideranno le loro ricerche sugli effetti del cambiamento climatico a livello globale e locale, fornendo un quadro chiaro e dettagliato delle sfide ambientali che la nostra società deve affrontare. Saranno discussi anche i piani di adattamento e le strategie di mitigazione del cambiamento climatico, con particolare attenzione alle politiche locali che possono essere implementate per ridurre l’impatto ambientale della città di Nuova Pescara.

Durante tutta la settimana, sarà attiva una campagna di piantumazione di alberi. I cittadini saranno invitati a partecipare a eventi di piantumazione in diverse aree del Parco Lineare Castellamare, contribuendo così alla creazione di nuovi spazi verdi e alla compensazione delle emissioni di CO2. Questa iniziativa non solo migliorerà la qualità dell’aria, ma favorirà anche la biodiversità locale e creerà un ambiente più salutare e piacevole per la comunità.

La settimana si concluderà il 20 ottobre 2030 con una maratona cittadina per sensibilizzare sull’importanza delle azioni individuali nel combattere il cambiamento climatico. La maratona attraverserà i principali itinerari verdi della città, offrendo ai partecipanti l’opportunità di godere delle bellezze naturali di Nuova Pescara e di riflettere sull’importanza di uno stile di vita sostenibile. Al termine della maratona, ci sarà una cerimonia di chiusura con il discorso della sindaca Alessia Naldi, che ringrazierà la comunità per la partecipazione attiva e l’impegno dimostrato durante tutte le settimane di ITINERA.

Questa settimana finale, con il suo focus sulla riduzione dell’impronta ambientale e sul contrasto al cambiamento climatico, rappresenta il culmine di un percorso di sensibilizzazione e coinvolgimento della comunità. Attraverso seminari, laboratori, incontri e iniziative pratiche, i cittadini di Nuova Pescara avranno l’opportunità di acquisire conoscenze e competenze utili per contribuire in modo significativo alla tutela dell’ambiente e alla costruzione di un futuro più sostenibile.

Giancarlo Odoardi – Project manager ITINERA




LE ATTIVITÀ DEL MAXXI L’AQUILA

Il museo per la XX giornata del contemporaneo

L’Aquila, 11 ottobre 2024.Anche quest’anno il MAXXI L’Aquila partecipa alla Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea italiana. Sabato 12 ottobre alle ore 12 e alle 17, il museo ha organizzato due visite guidate gratuite per scoprire la mostra Architetture e città nel Corno d’Africa.

Un patrimonio condiviso, a cura di MAXXI Architettura con Andrea Mantovano, ospitata nelle splendide sale barocche di Palazzo Ardinghelli, e il progetto Windows to Look In di Lorenzo Senni a cura di THREES, nella project room del museo. Il numero di posti per ciascuna visita è limitato. Per partecipare è necessaria la prenotazione tramite form online su maxxilaquila.art. Per l’intera giornata di sabato 12 ottobre tutti i visitatori potranno accedere al museo con un biglietto ridotto a 5 euro.

Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso è una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali. Se da un lato i paesi del Corno d’Africa continuano a soffrire, in misura diversa, gli effetti di conflitti mai completamente estinti, dall’altro mostrano grandi energie per costruire il proprio futuro, nella consapevolezza di un passato che li accomuna.

Dalla devastazione di Mogadiscio alla rapidissima trasformazione di Addis Abeba, fino alla consapevole conservazione di Asmara, emergono approcci differenti nei confronti di questo patrimonio architettonico e urbano che, a tutti gli effetti, può essere definito un patrimonio condiviso. La mostra inoltre racconta la corposa eredità dell’attività progettuale italiana, per rileggerla alla luce di nuove conoscenze e sensibilità.

Windows to Look In di Lorenzo Senni curato da Threes, visitabile fino al 13 ottobre, è uno dei progetti vincitori della dodicesima edizione di Italian Council (2023), programma promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera – destinata alla collezione permanente della Fondazione MAXXI e parte di un progetto nato durante un periodo di ricerca che l’artista ha trascorso a Los Angeles con il rinomato fotografo americano John Divola – indaga il concetto di “falsa riflettività”, realizzato attraverso l’uso di una speciale vernice riflettente applicata ai soggetti fotografati. Le opere risultanti creano un complesso dialogo sulla percezione, l’auto-osservazione e la negoziazione dell’identità, invitando lo spettatore a confrontarsi con le tensioni intrinseche tra il vedere e l’essere visti.




LETTERA APERTA

Alle studentesse e agli studenti del Tito Acerbo

Pescara, 11 ottobre 2024. Nella giornata di San Cetteo, approfittando della chiusura della vostra scuola, è stato distrutto il vostro patrimonio arboreo. Era nel vostro cortile, e vi dava innumerevoli servizi ecosistemici, difendendo i vostri polmoni dall’intenso traffico veicolare che vi circonda.

L’abbattimento è stato fatto come sempre di nascosto. Non avete potuto fare nulla.

Lunedi sentirete la mancanza, e vi stupirete di quanto sarà grande: ci accorgiamo degli alberi soprattutto quando non ci sono più. In questi giorni stanno tappezzando Pescara con i manifesti dell’evento del G7, e con l’evento congiunto per l’Agenda 2030 che si terrà a Piazza Sacro Cuore.

E sapete cosa vi diranno in quei giorni?

In quei laboratori?

Che bisogna fare azioni sostenibili, che il punto 11, dedicato alle Città, dice che per la vivibilità e la salute cittadina servono alberi e permeabilità, e che tutti gli stati dell’ONU si sono impegnati per un mondo migliore.

E a scuola vi faranno anche corsi di educazione ambientale e di educazione civica, e vi insegneranno il concetto di bene comune e di partecipazione.

Queste idee e temi sono fondamentali, ma hanno bisogno di donne e uomini che coerentemente le portino avanti. Al contrario, sulla vostra strada, avete oggi incontrato persone che hanno portato alle decisioni finali che oggi vedete nel vuoto del vostro cortile.

Vi diranno che non era possibile altrimenti. Ma ricordate che non è così, le soluzioni possibili e migliori possono essere sempre trovate, soprattutto per il vostro futuro.

Simona Barba

Consigliera Comunale




CONVEGNO SULLA PLUSDOTAZIONE

Un approccio inclusivo per il benessere dei giovani talenti

Avezzano, 11 ottobre 2024. Quale ruolo deve avere la comunità educante? Lo spiegheranno i professionisti in arrivo da tutta l’Italia che domani saranno ospiti nella sala conferenze dell’Unione dei Comuni Montagna Marsicana di Avezzano per il convegno divulgativo dal titolo “La Plusdotazione e il ruolo della comunità educante”, organizzato dall’associazione nazionale Step-net ODV e CTS Gifted aps, in collaborazione con l’Unione dei Comuni Montagna Marsicana e il Comune di San Vincenzo Valle Roveto.

L’evento, che mira a sensibilizzare e formare educatori, professionisti della salute e genitori, sarà articolato in due momenti: il convegno dalle 10:00 alle 13:00 e un workshop pomeridiano, “Strategica-mente: buone pratiche per la Plusdotazione”, dalle 14:00 alle 16:00.

La plusdotazione, che riguarda il 5-6% della popolazione giovanile, è ancora poco conosciuta in Italia. Il convegno si propone di colmare questo divario culturale, fornendo strumenti per riconoscere e sostenere bambini e ragazzi dotati di alto potenziale cognitivo. Essi, spesso etichettati erroneamente o non riconosciuti, hanno bisogno di un ambiente educativo che sappia valorizzare le loro capacità e garantire il loro benessere emotivo.

Ad aprire i lavori i saluti istituzionali di Settimio Santilli, presidente dell’Unione dei Comuni Montagna Marsicana e Sabrina Frezza, responsabile servizi sociali Unione dei Comuni Montagna Marsicana. Tra i relatori, spiccano esperti come Viviana Castelli, Presidente di Step-net ODV, Mariasole Zurleni, presidente CTS Gifted aps, Sara Riscazzi – responsabile comitato scuola Step-net ODV, docente di Lettere, Filomena Volpe , responsabile progetto Step-net “Adotta un insegnante”, Erica Talamonti, responsabile front-office Step-net “La Plusdotazione a scuola: la voce ai docenti” e Valentina Rugghia.

Si discuteranno tematiche fondamentali come l’importanza di una valutazione accurata, il ruolo centrale degli insegnanti nell’inclusione degli studenti plusdotati e il contributo delle famiglie.

Il workshop del pomeriggio sarà un momento pratico dedicato a illustrare buone pratiche e metodologie educative per sostenere i giovani talenti. Il convegno rappresenta un’opportunità per creare una rete tra istituzioni scolastiche, sanitarie e famiglie, con l’obiettivo di promuovere una crescita serena dei plusdotati e favorire il loro contributo alla società.

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione tramite il sito www.stepgate.it. L’evento prevede 100 posti per il convegno e 30 per il workshop. Sarà rilasciato un attestato di partecipazione per gli iscritti.




XIV CONGRESSO NAZIONALE SIMMESN

Società italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e Screening Neonatale Montesilvano – Pala Dean Martin – 15/18 ottobre 2024

Chieti, 11 ottobre 2024. Si terrà, presso il Pala Dean Martin di Montesilvano dal 15 al 18 settembre, il XIV Congresso Nazionale della Società italiana per lo studio delle Malattie Metaboliche Ereditarie e Screening Neonatale (SIMMESN). Il Congresso, presieduto dal Prof. Vincenzo De Laurenzi, Direttore del Laboratorio di screening neonatale dell’Università G. d’Annunzio e dal Prof. Andrea Pession, Presidente di SIMMESN, è un appuntamento annuale che riunisce tutti i professionisti coinvolti nello screening neonatale, nello studio, nella diagnosi e nella cura delle malattie metaboliche ereditarie.

Quest’anno, per la prima volta, verrà organizzata una sessione su temi di laboratorio, che si terrà a Chieti, presso il Centro di Studi e Tecnologie Avanzate (CAST), della “d’Annunzio”, sede del Laboratorio di Screening neonatale per l’Abruzzo. Nelle varie sessioni scientifiche, con un approccio multidisciplinare, verranno approfonditi e discussi i temi rilevanti sulla biologia, biochimica, genetica, psicologia, nutrizione e assistenza medica delle malattie metaboliche ereditarie.

“Il Congresso – annuncia il professor Vincenzo De Laurenzi – è il riconoscimento all’impegno dei professionisti abruzzesi, il laboratorio di screening e i centri clinici regionali, coinvolti nello screening neonatale, nella diagnosi e cura delle malattie metaboliche ereditarie. In Abruzzo lo screening – ricorda il prof. De Laurenzi – è stato attivato dagli anni 90 per due sole malattie (ipotiroidismo Congenito e Fenilchetonuria) e, poi, per Fibrosi Cistica; nel 2018 in applicazione della Legge sullo screening neonatale esteso-SNE, si è arrivati ad un pannello di 49 malattie. Lo screening viene effettuato dal Laboratorio di Biochimica Analitica-Proteomica-Endocrinologia e Genetica Medica del CAST alla d’Annunzio, che vanta una consolidata esperienza di ricerca e applicazione delle tecnologie necessarie per i test di screening. Il pannello di malattie oggetto di Screening Neonatale è in aggiornamento periodico da parte del Ministero della Salute.

Dal punto di vista tecnologico, è già possibile la diagnosi precoce, con analisi su spot, di ulteriori malattie rispetto a quelle indicate nella Legge 167/2016. In questo contesto, il Laboratorio della d’Annunzio ha proposto e finanziato un progetto pilota avviando lo screening per altre 7 malattie tra cui l’atrofia muscolare spinale (SMA), la sindrome adrenogenitale e le malattie lisosomiali. Grazie al progetto il pannello SNE in Abruzzo comprende oggi 56 malattie, e ciò rende la Regione seconda in Italia per numero di malattie sottoposte a screening neonatale. Il Laboratorio – precisa il professor De Laurenzi – è al centro di una rete che coinvolge i punti nascita, il Centro di Coordinamento dello Screening Neonatale Esteso Regione Abruzzo – UOC Pediatria, Ospedale S. Spirito- Pescara, la Clinica Pediatrica dell’Ospedale Clinicizzato SS Annunziata – Chieti, la UOC Patologia Metabolica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Roma e la medicina territoriale. Lo Screening Neonatale in Abruzzo – conclude il professor De Laurenzi – rappresenta un esempio virtuoso di ricerca traslazionale e di sinergia tra Università e Sistema Sanitario Regionale”.

Maurizio Adezio




WORLD’S TOP 2% SCIENTISTS 2024

L’abruzzese Stocchi tra i  ricercatori dell’Irccs San Raffaele riconosciuti tra le eccellenze scientifiche globali

L’Aquila, 11 ottobre 2024. Tra i ricercatori dell’IRCCS San Raffaele di Roma inseriti dalla Stanford University nella prestigiosa classifica mondiale degli scienziati più “influenti” l’abruzzese Fabrizio Stocchi, responsabile del Centro Parkinson, parkinsonismi e disturbi del movimento presso l’istituto romano e ordinario di Neurologia all’Università Telematica San Raffaele.

L’esperto rientra tra coloro che raggiungono il livello più elevato di produttività scientifica tra i circa 9 milioni di ricercatori esaminati dall’ateneo americano, insieme al prof. Paolo Maria Rossini, responsabile del Dipartimento Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS San Raffaele; al prof. Stefano Bonassi, responsabile dell’Area di  Epidemiologia Clinica e Molecolare e Biostatistica dell’IRCCS San Raffaele e ordinario di Igiene Generale e Applicata dell’Università San Raffaele; al prof. Giuseppe Rosano, responsabile del Centro di ricerca clinica e sperimentale dell’istituto romano e ordinario di Cardiologia all’Università San Raffaele; al prof. Enrico Garaci, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’IRCCS San Raffaele Roma; al prof. Ennio Tasciotti, responsabile del  Laboratorio di Human Longevity Program dell’IRCCS San Raffaele e al prof. Massimo Volpe, responsabile del Centro per la Diagnosi e cura dell’ipertensione arteriosa e delle complicanze cardiovascolari.

Il rapporto, pubblicato sulla rivista PLOS Biology, è considerato il più affidabile per i settori della ricerca bibliometrici, la scienza che utilizza tecniche matematiche e statistiche per analizzare la quantità, la qualità e la diffusione delle pubblicazioni all’interno delle comunità scientifiche. Esso viene redatto ogni anno dalla prestigiosa università californiana di Stanford in collaborazione con la casa editrice Elsevier e Scopus, il più grande archivio mondiale di abstract e citazioni.

Dallo studio emergono due classificazioni prodotte facendo riferimento a 22 aree scientifiche e 174 sottocategorie: una basata sull’intera carriera dei ricercatori (periodo 1996-2023) e l’altra che considera l’impatto della ricerca prodotta nell’ultimo anno (con riferimento alle citazioni ricevute durante il 2023).

Per ogni ricercatore vengono quindi valutate le citazioni e il relativo h-index, un indice che misura la prolificità e l’impatto scientifico di un autore, basandosi sul numero di pubblicazioni e di citazioni ricevute. Vengono inoltre assegnati loro dei c-score, indicatori della rilevanza più che del semplice numero di pubblicazioni, includendo informazioni sulla co-paternità e sulle posizioni dell’autore (singolo, primo, ultimo). Il ranking utilizzato comprende anche le aree scientifiche di attività, dall’acustica alla zoologia, secondo una classificazione del profilo dell’autore ottenuta con avanzate tecniche statistiche e di machine learning per produrre risultati confrontabili tra le diverse aree scientifiche.

Il risultato è una fotografia rigorosa di 210.199 scienziate e scienziati che si distinguono per autorevolezza scientifica e che rappresentano il 2% di una platea totale di ben 9 milioni di professori e ricercatori di Università e centri di ricerca di tutto il mondo. 




INFILTRAZIONI MAFIOSE NELL’ECONOMIA ABRUZZESE

Palazzo del mare 19 ottobre ore 11:00

Roseto degli Abruzzi, 11 ottobre 2024. Sabato 19 ottobre 2024, alle ore 11:00, presso il Palazzo del Mare di Roseto degli Abruzzi, si terrà l’evento-dibattito dal titolo “La mafia nei pascoli”. L’incontro, ideato da Francesco Iannetti, vedrà la partecipazione della Prof.ssa Lina Calandra, docente di Geografia all’Università de L’Aquila, che approfondirà il tema delle infiltrazioni mafiose nell’economia abruzzese.

L’appuntamento sarà moderato dal giornalista e scrittore Luca Maggitti Di Tecco e offrirà un’importante occasione di confronto e riflessione su un fenomeno che minaccia il tessuto economico e sociale della regione. L’ingresso è gratuito e l’incontro è patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi.

“Ringraziamo Francesco Iannetti che, ancora una volta, è riuscito a portare a Roseto degli Abruzzi un dibattito di grande livello che permette a tutti noi di riflettere in merito a tematiche importanti e di attualità – afferma l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Un incontro che, sono certo, fornirà tanti spunti su un fenomeno spesso sottovalutato”.

“È di fondamentale importanza conoscere il fenomeno mafioso in Abruzzo: studiarlo, parlarne, farlo emergere nel dibattito pubblico – aggiunge la Professoressa Lina Calandra – L’Università in questo può e deve giocare un ruolo di primo piano, al servizio del territorio e dei suoi abitanti”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno permesso di concretizzare questa idea – conclude Iannetti – In primis l’Amministrazione Comunale, il presentatore dell’evento Luca Maggitti Di Tecco e tutti i partner che anche questa volta mi hanno supportato. Non è mai facile parlare di mafia e di una tematica non troppo conosciuta ma, proprio per questo motivo, credo che in tanti vorranno approfondire gli argomenti che la Professoressa Calandra porterà all’incontro di Palazzo del Mare. Sarà un onore avere ospite in città una personalità del suo spessore che da anni studia questo fenomeno con l’obiettivo di combatterlo e di renderlo noto ai cittadini e alle istituzioni”.




SECONDO MEMORIAL FRANCESCO SAVINI

L’Amatori Antimo Felicioni ricorda il prof

Roseto degli Abruzzi, 11 ottobre 2024. Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi, concesso su volontà del Sindaco Mario Nugnes e dell’Assessore allo Sport Annalisa D’Elpidio, si è svolto ieri sera, presso il campo sportivo di Santa Lucia, il secondo memorial di calcio “Francesco Savini”.

Il “prof”, uomo simbolo dello sport rosetano scomparso due anni fa, per quarant’anni ha guidato l’Amatori “Antimo Felicioni” ed è stato vicino a tante squadre di calcio locali. Savini è stato, inoltre, grande formatore ed educatore. Ieri sera, la sua squadra amatoriale, guidata oggi da Marcello Di Febo, gli ha voluto rendere omaggio tenendo vivo il suo ricordo attraverso un momento di sport a lui dedicato. Ad assistere alla partita anche la moglie del professore, Taziana, accompagnata dai figli.

Un evento che ha rappresentato anche un modo per mandare un messaggio ai tanti giovani coinvolti nel calcio amatoriale e per rilanciare l’idea di sport come momento di aggregazione e di formazione. Il Memorial ha visto scendere in campo due squadre amatoriali: l’Amatori Antimo Felicioni capitanata dal Presidente Marcello Di Febo e la Brimar Roseto guidata dal Presidente Mauro Racinelli. La sfida si è conclusa, al termine dei tempi regolamentari, sul risultato di 2 a 2 ed è stata necessaria a lotteria dei rigori per decidere la vittoria che è andata alla Brimar che si è imposta dal dischetto per 4 a 2.

“Al di là del risultato emerso dal campo – afferma il Sindaco Mario Nugnes – quella di ieri è stata una vittoria dello sport nel ricordo di una grande persona che ha fatto tanto per la nostra città. A dimostrarlo anche la consegna da parte del Presidente della Rosetana Calcio, Pino Lamedica, di un omaggio floreale alla vedova del professor Savini. Con orgoglio, inoltre, abbiamo visto il Campo di Santa Lucia essere nuovamente un luogo di sport capace di crescere nel corso degli anni. Anche grazie all’impegno del “Prof” e alla custodia condivisa da parte delle squadre amatoriali, la struttura è migliorata; passando da campo in terra ad un terreno che è diventato un fiore all’occhiello della nostra città. Tanto da diventare un campo da gioco oggi utilizzato anche da società che svolgono campionati di rango superiore. Questo è lo sport in cui credeva Francesco Savini, questo è lo sport in cui crede la nostra Amministrazione Comunale, questo è lo sport in cui credono tutti coloro che hanno partecipato al Memorial”.




NIENTE  GIUBILEO PER I ROM 

Giulia Di Rocco scrive a Papa Francesco

Lanciano, 11 ottobre 2024. Una lettera di protesta oltre che di preghiera  a Papa Francesco chiedendo di ammettere i rom per il Giubileo 2024/2025 scritta da  Giulia Di Rocco romni italiana Abruzzese. È  inaccettabile che l’etnia più grande tra tutte quelli presenti d’Europa ma anche d’Italia non vengano ammessi al Giubileo. La maggior parte dei rom sono Cristiani soprattutto in Italia  e malgato ciò non considerati dalla Chiesa che invece dovrebbe comprendere e aprire le porte proprio ai più discriminati  e bisognosi.

Il Giubileo è un momento importantissimo per tutti i Cristiani del mondo ed è un  duro colpo per la popolazione romanì che di fatto si vede negato la celebrazione importantissima. La speranza della Di Rocco è che sua Santità ci ripensi e ammetta anche i rom. Giulia Di  Rocco  ha già incontrato sua Santità proprio al Vaticano nel maggio 2019   donandogli a  nome di tutto il popolo rom la bandiera romnì.

In quell’occasione lo stesso Papa Francesco ha chiesto scusa al popolo rom perché anche nella chiesa  c’è  razzismo. A distanza di anni da quelle parole ad oggi non sono ammessi nel Giubileo i rom. Giulia Di Rocco è una assistente legale, attivista dei diritti umani membro del Forum RSC istituito dall’UNAR (ufficio antidiscriminazione razziale) presso il Ministero delle Pari Opportunità e presidente della Commissione per l’inclusione presso la Provincia di Teramo (la Prima Donna rom a ricoprire in Abruzzo  e in tutta l’Italia questo incarico).




L’EMERGENZA ABITATIVA È FUORI CONTROLLO

Sunia e CGIL Regionale lanciano l’allarme

Pescara, 11 ottobre 2024. Sunia e CGIL Regionale lanciano l’allarme sul fenomeno degli sfratti e auspicano politiche per il sostegno all’affitto, il rilancio dell’edilizia residenziale pubblica e gli incentivi per i canoni di locazione a canone concordato. È Pescara il capoluogo maggiormente esposto al tema del disagio abitativo.

L’emergenza abitativa nella Regione Abruzzo disegna una parabola inarrestabile e rappresenta una vera e propria emergenza. L’allarme che da anni è lanciato dalla CGIL e dal Sunia trova un ulteriore conferma nei dati che recentemente ha reso noto il Ministero dell’Interno.

Complessivamente nel periodo che va dal 2021 (anno in cui viene eliminato il blocco degli sfratti) al 2023 il numero dei provvedimenti di sfratto emessi sono stati 3.434 e gli sfratti eseguiti 1.672. Ben il 90% delle procedure di sfratto riguarda la cosiddetta morosità incolpevole. È noto come il reddito disponibile delle famiglie abruzzesi, per spese legate a canoni di affitto e mutui, viene decurtato di oltre 40%.

Il totale delle famiglie in affitto nella nostra Regione rappresenta il 20% delle  oltre 562mila famiglie residenti: 112mila  nuclei  per un totale di circa 330.000 persone coinvolte  che rappresentano però  il 49% di tutte le famiglie in povertà assoluta.

Stiamo parlando di famiglie per le quali diventa difficile sopportare per es. una spesa improvvisa.

E per le quali sta diventando difficile affrontare le ricadute della crisi energetica e del conseguente rincaro dei costi sia in termini di spese condominiali (aumentate del 40%) che per le utenze domestiche (+35%). Secondo i dati dell’Osservatorio italiano sulla povertà energetica, riscaldare adeguatamente l’abitazione è diventato un lusso per l’8% delle famiglie.

E sono colpite maggiormente le famiglie con figli piccoli e anziani, e il maggior disagio e fragilità si riscontra soprattutto nelle aree interne della Regione e nella provincia di Pescara. L’emergenza abitativa, infatti, a Pescara e provincia è ancora più acuta che nel resto della Regione. Infatti, sia per quanto riguarda i provvedimenti di sfratto emessi (2.352) che    quelli eseguiti  (1.040), nel periodo preso in esame (2021-2023) nella  Provincia di Pescara rappresentano ben oltre il 70% delle procedure. E del resto allarmante che tali numeri per la oltre la metà interessino il Capoluogo adriatico.

Una situazione allarmante che trova impreparati i livelli di governo e delle  istituzioni (in primis Regione Ater e Comuni ) nel dare risposte concrete, mirate ed urgenti. Il disagio abitativo – lancia l’allarme il SUNIA e la CGIL Abruzzo Molise – è aggravato dal fatto che in un momento in cui cresce la povertà, per la stragrande maggioranza di queste famiglie viene meno  il  contributo per l’affitto e  il contributo per la morosità incolpevole.

Senza adeguate risorse per sostenere gli inquilini più fragili la situazione abitativa in Regione rischia di diventare fuori controllo. Va ricordato che nelle due ultime Leggi di Bilancio, il Governo Meloni non ha rifinanziato né il Fondo per l’affitto né il Fondo per la morosità incolpevole, e anche nel recente Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029 non c’è nessuna risorsa per tali priorità. Occorre a nostro avviso  dar vita ad un tavolo istituzionale permanente presso la Regione e le rispettive Prefetture,  con il coinvolgimento dei Comuni , dell’Anci  e  delle ATER.

Sono necessarie a nostro avviso misure urgenti come: risorse certe e adeguate a finanziare il Fondo di sostegno per l’affitto e il Fondo per la morosità incolpevole e soprattutto un Piano organico per incrementare l’offerta di edilizia residenziale pubblica attraverso un programma pluriennale e finanziamenti adeguati, finalizzato sia all’incremento del patrimonio esistente che alla riqualificazione del patrimonio non utilizzato. Occorre infine, anche con politiche fiscali e tributarie a livello regionale e comunale, incentivare i contratti di locazione a canone concordato di lunga durata.

Alessandra Tersigni

Segretaria Regionale Cgil Abruzzo Molise

Giuseppe Oleandro

Presidente Regionale Sunia Abruzzo Molise




LA  CULTURA DELLA MORTE

Il governo Marsilio sacrifica la vita dei cervi alla caccia

Roma, 11 ottobre 2024.  L’Associazione Animalisti Italiani condanna senza mezzi termini la drammatica sentenza del Tar Abruzzo che ha avallato la scelta della Giunta Marsilio, intraprendendo una strada di repressione e violenza, piegandosi ad un sistema autoritario e scegliendo di sacrificare la vita dei cervi per servire logiche di potere e interessi venatori. Ora il destino di 469 cervi, di cui 142 cuccioli, è segnato: dal 14 ottobre saranno alla mercé dei fucili dei cacciatori.

Per mesi, Animalisti Italiani insieme alle maggiori associazioni protezioniste ha portato avanti sit-in, richieste di incontro istituzionale, lettere, mail bombing che hanno mobilitato l’opinione pubblica. Oltre 134.000 firme raccolte attraverso una petizione online e 60.000 cittadini hanno scritto personalmente al Presidente Marsilio, implorandolo di fermare questo scempio. Personalità di spicco della cultura e dello spettacolo, si sono unite all’appello per proteggere questi animali. Tuttavia, nessuna pressione civile ha fatto cambiare idea alla Giunta Marsilio, che ha scelto la strada della caccia e del sangue, ignorando la volontà popolare e l’evidenza scientifica.

Anche il TAR, con la sua decisione, non ha sospeso l’attuazione della delibera regionale, lasciando così via libera al massacro. Il rammarico è profondo, poiché la carneficina è ormai imminente e si realizzerà sotto il pretesto, facilmente smontabile di danni agricoli e incidenti stradali imputati ai cervi. Si ricordi in merito che i danni all’agricoltura sono minimi, secondo i dati forniti dal Servizio Territoriale per l’Agricoltura Abruzzo Ovest costituiscono 25.940,73 euro, una cifra irrisoria rispetto ai 16,7 milioni di euro distribuiti attraverso emendamenti nell’ultima Legge di Bilancio regionale. Mentre gli incidenti stradali causati dai cervi rappresentano solo lo 0,2% del totale in Italia.

Con questa decisione, la Regione ha svelato la sua vera priorità: assecondare la sete di sangue dei cacciatori. Anziché proteggere il patrimonio faunistico e promuovere una gestione etica e sostenibile della natura, l’amministrazione Marsilio ha preferito piegarsi alle richieste di chi vede la caccia come un brutale passatempo, incurante delle vite che distrugge e dell’impatto devastante sull’equilibrio ambientale.

“Il governo Marsilio fa prevalere la morte sulla vita – ha dichiarato Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani – in un disprezzo totale per la fauna e per il futuro dell’ambiente. Questo non è altro che un attacco vile alla natura e alla dignità delle creature che popolano i nostri boschi. La Delibera della Giunta Regionale, approvata con cinica indifferenza, autorizza la caccia selettiva di circa 500 cervi nella stagione venatoria 2024-2025, un numero che rappresenta il 10% della popolazione stimata in Abruzzo”.  

                                                                                                                                                                 Nonostante il parere favorevole dell’ISPRA, questo piano d’abbattimento è stato costruito su stime incomplete e sottovalutate, con il chiaro intento di placare le lobbies venatorie e assecondare interessi privati mascherati da necessità di controllo faunistico.

Il cervo è considerato una specie a minor preoccupazione, classificata come LC (Least Concern) secondo la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani redatta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). L’idea che l’abbattimento selettivo possa risolvere conflitti con altre specie o ridurre i danni all’agricoltura è priva di fondamento scientifico.




IL MUSEO UNIVERSITARIO CELEBRA i suoi primi 30 anni di attività e di successi

Chieti, 11 ottobre 2024. Chieti, 14 ottobre 2024 ore 17:00, compie trent’anni il Museo universitario, nato nel 1994 come istituzione interna alla Facoltà di Medicina e Chirurgia sulla base di una iniziativa congiunta fra Università G. D’Annunzio e Ministero per i Beni Culturali.

Fra i due Enti fu stipulata una Convenzione che consentì di allestire ed inaugurare una prima esposizione nel dicembre del 1994, come Mostra temporanea aperta al pubblico a Palazzo de Pasquale, all’epoca sede universitaria cittadina. L’importante anniversario sarà celebrato il 14 ottobre prossimo, alle 17:00, alla presenza delle autorità accademiche e cittadine, e sarà l’occasione di presentare al pubblico una nuova esposizione: una spada giapponese risalente al XVI secolo, facente parte della Donazione ricevuta dagli ultimi discendenti eredi della famiglia Valignani.

Si tratta di un oggetto simbolico, appartenuto a Padre Alessandro Valignano (primo “ambasciatore” in Giappone ed in Cina) che viene così “restituito” alla cittadinanza. Per queste ragioni, data la rilevanza simbolica dell’evento, sarà presente alla cerimonia anche l’Ambasciatore del Giappone presso la Santa Sede, Akira Chiba.

“Dal 1994, dopo trent’anni di intensa attività – racconta il professor Luigi Capasso Direttore del Museo universitario – il Museo ha cambiato il suo assetto istituzionale divenendo Museo universitario, inserito nello Statuto del nostro Ateneo. Il patrimonio – sottolinea il professor Capasso – conta oggi oltre 20.000 reperti inventariati e più di 10.000 volumi con spazi espositivi estesi su oltre 1.800 metri quadrati.

Il Museo si è sviluppato molto anche in termini di servizi e prodotti: lo scorso anno, ad esempio, i visitatori che hanno pagato il biglietto d’ingresso sono stati 13.535 su uno storico di oltre 170.000 che proietta ad oltre mezzo milione i fruitori totali. Le attività di ricerca scientifica – aggiunge il professor Capasso – non solo hanno portato il Museo a stabilire una fitta rete di relazioni e di collaborazioni nazionali ed internazionali, ma lo hanno anche visto partecipare attivamente alla VQR d’Ateneo (Valutazione della Qualità della Ricerca), che ha contribuito a recuperare risorse economiche per tutta la nostra Università.

In questo tentennio di attività il Museo universitario di Chieti – conclude il professor Luigi Capasso – ha dimostrato di avere contribuito, anche concretamente, da un lato alla vita dell’Ateneo e dall’altro a quella del territorio corrispondente, integrandosi nel tessuto culturale e sociale e fungendo da luogo di stratificazione della memoria storica collettiva e da stimolatore di vocazioni scientifiche nella popolazione studentesca”.