LA MOSTRA DEL FIORE FLORVIVA SEMPRE PIÙ ROSA

La creatività e il senso estetico delle donne protagonisti al Marina di Pescara

Pescara, 26 aprile 2024.  Pazienza, senso estetico, cura nei dettagli, ma anche tanta creatività e voglia di innovazione. Queste e molte altre caratteristiche rappresentano il valore aggiunto delle donne che operano nel settore del florovivaismo. Sono tante le imprenditrici che fino a domenica saranno protagoniste della 46esima edizione della Mostra del Fiore Florviva, in corso di svolgimento al porto turistico Marina di Pescara.

Impegnate negli stand dentro e fuori il PalaBecci, tra le donne della manifestazione di settore più longeva d’Abruzzo c’è chi ha seguito un’antica tradizione di famiglia, chi ha scelto di avvicinarsi per passione a questa professione e chi, dopo aver intrapreso altri studi, ha scelto di tornare a seguire il richiamo della terra.

È il caso di Luisa Di Primio, che dopo la laurea in ingegneria energetica, ha deciso di tornare a lavorare nell’azienda di famiglia, Apice Piante di Ripa Teatina, nata quarant’anni fa, insieme alle sorelle Cecilia e Carla. Non senza portare alcuni elementi di innovazione soprattutto sul versante della transizione energetica. «Attualmente siamo l’unico vivaio in Abruzzo a creare le piante tramite micropropagazione, quindi realizzando un micro taleaggio in laboratorio, in un ambiente sterile, generando quindi piante senza virus e perfettamente clonate», spiega. «Per quanto riguarda il fronte dell’energia, la nostra azienda è autonoma sia dal punto di vista elettrico che nel riscaldamento a biomassa, fatto tramite riciclo di materiale di scarto a cui si aggiunge materiale prodotto da noi in laboratorio e poi coltivato». 

Una laurea in lingue straniere e una seconda quasi in arrivo in floral design, anche Jessica Crognale, ha deciso di dedicarsi all’azienda creata 30 anni fa dai genitori. Un piccolo negozio di fiori che, negli anni, è cresciuto grazie al suo impegno, condiviso con il fratello, dando vita a Garden Green House di Castel Frentano. «Ci siamo laureati in tutt’altro ma poi siamo tornati portando innovazioni e progetti in più da sviluppare». 

Da generazioni il talento femminile è anche il motore di Agoflor di Martinsicuro. «Tutto è nato da mia nonna, ad Ascoli Piceno», racconta la titolare Silvia Agostini. «Poi l’arrivo in Abruzzo con mio padre nel 1984. Il valore aggiunto di una donna in questo settore è sicuramente il lato estetico e la delicatezza: siamo più attente ai colori e ci sono donne che addirittura chiedono consiglio sul colore dei fiori che si abbina meglio alle pareti di casa. Ma anche tanto la pazienza. Devo ammettere, però, che soprattutto tra i giovani, ci sono tanti plant lovers per cui anche gli uomini iniziano ad apprezzare molto piante e fiori».

Sono tante anche le donne che lavorano anche per Oasi Vivai Piante di Ripa Teatina, attiva da 35 anni in Italia e all’estero. «Soprattutto nelle serre, dove si producono talee e si semina, la prevalenza è femminile», spiega Pamela Di Biase, che lavora nell’azienda di famiglia. «Questo perché si tratta di un lavoro molto più di dettaglio, di precisione, di pazienza. Nei lavori all’esterno, invece, anche se serve più forza per cui ci sono più uomini, comunque le donne non mancano». 

A seguire le orme familiari, prendendo in mano l’attività avviata nel 1984 dai genitori, anche Alessandra e Angelica Candeloro, titolari di Floricoltura Candeloro di Loreto Aprutino. «Abbiamo fatto questa scelta sia per non disperdere il patrimonio frutto dell’esperienza dei nostri genitori», commentano, «e poi ovviamente perché ci piacciono i fiori. Da donne, abbiamo più iniziativa e curiamo di più i dettagli, dalla scelta del vaso alla cura nell’esposizione, con forme e linee di colore».

La creatività delle donne è anche all’origine della grande scacchiera che impreziosisce l’area centrale della Mostra, e dove i bambini possono giocare con pedine ad altezza naturale. «Abbiamo deciso di realizzare questa scacchiera per presentare un nostro prodotto, il sedum, perché riteniamo che abbia affinità con la vita», spiega Annamaria Di Primio, titolare da 25 anni, con il marito, del vivaio La Felce di Brecciarola. «Il gioco degli scacchi è come il gioco della vita, cambia ad ogni mossa».

L’evento, promosso da Arfa, Associazione regionale del florovivaismo abruzzese, e Assoflora, Associazione dei produttori florovivaisti abruzzesi, in collaborazione con la Camera di commercio Chieti Pescara, è a ingresso gratuito e aperto al pubblico dalle 10 alle 20.

Programma completo del fine settimana:

SABATO 27 APRILE

ore 10.00 Recital di poesia a cura di Ass. Culturale Teatranti D’Abruzzo

ore 15.00 Scopriamo il mondo dei Bonsai a cura di Amatori Bonsai

ore 16,00 Laboratorio orchidee a cura di A.T.A.O. – In quanti modi possiamo coltivare le Phalaenopsis

Ore 17.00 Laboratorio piante succulente a cura di A.I.A.S. – Laboratorio semine

DOMENICA 28 APRILE

Ore 10.00 Recital di poesia a cura di Ass. Culturale Teatranti D’Abruzzo

Ore 12.00 Laboratorio orchidee a cura di A.T.A.O. – Phalaenopsis: Cura e Concimazione

Ore 15.30 Laboratorio piante succulente a cura di A.I.A.S. – Come difendersi dalla Cocciniglia

Ore 16.30 Il mondo dei Bonsai a cura di Amatori Bonsai

Antonella Luccitti




A VELE SPIEGATE DA PESCARA A GIULIANOVA

Si conclude domani il Campionato Primaverile organizzato da CNP 2018 insieme a CV La Scuffia. Ultima tappa in sinergia con il CN Migliori di Giulianova

Pescara, 26 aprile 2024. Le vele tornano a gonfiarsi in mare in Abruzzo e questa volta lungo tutta la costa, da Pescara a Giulianova. L’occasione è l’ultima giornata del Campionato Primaverile prevista per domani sabato 27 aprile con partenza della numerosa flotta di imbarcazioni d’Altura dal porto turistico Marina di Pescara alla volta del porto di Giulianova. Il campionato è organizzato, sotto l’egida della IX Zona FIV Abruzzo e Molise, dal Circolo Nautico Pescara 2018 (CNP 2018) in sinergia con il Circolo velico La Scuffia e in collaborazione, in questa ultima tappa, con il Circolo Nautico “V. Migliori”.

Circa 40 imbarcazioni domani volgono la prua a nord e fanno rotta su Giulianova per la classica “lunga costiera” che decreterà il vincitore del 3^ Trofeo Primaverile sommando i migliori tempi delle altre tappe svoltesi durante il mese di aprile. Si contendono il primato “Celeste 2” e “Movida jr” che hanno acquisito i migliori punteggi nelle giornate precedenti alternandosi alla guida delle classifiche sia in tempo reale che in tempo compensato, e ciò malgrado la grande differenza di lunghezza e di peso (Celeste è di 12 metri e Movida jr supera di poco i 7). In ogni caso non dovrebbero avere problemi a portare a casa i primi posti nelle rispettive categorie.

A Giulianova è prevista la serata conclusiva del Campionato con la partecipazione di equipaggi, armatori e autorità nella sede del Circolo Migliori, nell’ottica di una sempre maggiore collaborazione tra circoli.

L’attività velica del CNP 2018 è supportata da Banca Generali Private e da Vittoria RMS. Dopo il Primaverile appuntamento, l’11 e 12 maggio, con la classica Regata dei Trabocchi tra Pescara e Vasto organizzata in sinergia con il Circolo Nautico di Vasto, mentre il 22 e 23 giugno torna la Cerasuolo d’Abruzzo Cup giunta con successo alla terza edizione.




UN PAESE FRAGILE

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 26 aprile2024. Spesso gli italiani eccedono in quella forma di “esterofilia”, ad un tempo ingenua e strumentale, con la quale si chiedono – ad esempio, quando sono in gioco temi di forte valenza etica – cosa possano pensare di noi i ben più progrediti popoli degli altri Paesi, più moderni, più avanzati, liberi dalle ubbie oscurantiste di un Paese che sente ancora sul collo il fiatone del suo oscurantismo cattolico….

Insomma, ci rimproveriamo spesso, fino a flagellarci, di non essere sempre al passo del “politicamente corretto”.

Non ci preoccupiamo, invece, di esibire “coram populo”, com’è successo ieri l’altro al Parlamento di Strasburgo, alcuni tratti comportamentali che, al di là dei nostri confini, vengono interpretati come endemicamente caratteristici di un Paese, che, a dispetto del suo immenso patrimonio di storia, di cultura e di civiltà, non riesce ad andare, nella considerazione altrui, oltre l’ immagine stereostipata e stantia dell’ “Italietta” di sempre.

Dopo la devastante esperienza del ventennio fascista che ci ha visti al fianco della barbarie nazista, l’Italia della rinascita democratica, l’Italia dell’ impresa e del lavoro che ha prodotto il “boom” economico, l’Italia tornata protagonista nel Mediterraneo, aveva saputo riconquistare apprezzamento e stima a livello internazionale.

Senonché – e qui non se ne fa colpa, se non per la sua parte più recente, al governo Meloni – stiamo, ancora una volta, sia pure in altre forme, precipitando in una spirale di minor considerazione e di tendenziale emarginazione nel contesto europeo ed internazionale.

Il nostro sistema politico è riuscito, una volta tanto, ad uscire dalla contrapposizione polare dei due schieramenti ed ha raggiunto una paradossale unità, solo avvitandosi – nel suo complesso e ciascuna forza politica per conto suo – su sé stesso, in una contraddizione tale da esporre, nuda alla meta, la nostra classe politica.

C’è da chiedersi come e con quale credibilità i nostri governanti possano porsi, a fronte dei rispettivi omologhi degli altri Stati membri dell’Unione, se neppure sanno quanto ne hanno in tasca, circa l’effettiva rappresentanza dei loro stessi partiti. Gentiloni per un verso, la Meloni e Giorgetti per l’altro e con loro Tajani – per carità di patria, meglio lasciar perdere Salvini e Conte – ne escono male.

Nel migliore dei casi smentiti dai loro e fors’anche sospettati di essere gli ispiratori, più o meno occulti, di una dissidenza da sé stessi davvero preoccupante, nella misura in cui sembra riproporre quel “cliché” di furbizia e di doppiezza che ci viene spesso rimproverato. Insomma, non possiamo lamentarci se veniamo considerati sostanzialmente inaffidabili.

Siamo un Paese fragile. Se mai ce ne fosse bisogno, anche il voto relativo al nuovo “patto di stabilità”, dimostra quanto sia profonda la crisi strutturale di un sistema politico incapace, al di là del merito e del contenuto della questione ora in esame, di tradurre, in maniera comprensibile, equilibrata e credibile, le posizioni che si fronteggiano sul piano nazionale nel più vasto contesto del discorso pubblico europeo ed internazionale. Un caso severo e preoccupante di analfabetismo politico di ritorno.

Un Paese fragile – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




FRITTATA VEGETARIANA AL FORNO

di Luciano Pellegrini

Chieti, 26 aprile2024. Potrebbe sembrare strano che la frittata… alimento fritto… viene cucinato al forno. Oggi, con il martellamento degli organi di informazione per migliorare la salute del corpo, si cerca di eliminare o ridurre, cibi e cotture, come il fritto,

Gli ingredienti sono semplici:

UOVA – Le uova forniscono una quantità importante di proteine e di altri elementi nutritivi, contenute nel tuorlo, come i carboidrati, fosforo, sodio, potassio, le vitamine A, D ed E, e la COLINA, una sostanza organica classificata come nutriente essenziale. Il tuorlo d’uovo, ne è la sua fonte principale. Mentre, gli aminoacidi essenziali sono contenuti nell’albume.

ZUCCHINE – Sono ricche di acqua e potassio. Svolgono un’azione diuretica e drenante dei tessuti, consentendo l’eliminazione delle tossine. Nella buccia è presente il betacarotene, una provitamina che protegge gli occhi e la pelle dai raggi solari nocivi, ed è anche ricca di fibre, che favoriscono il transito intestinale.

MOZZARELLA – È un latticino derivato dal latte, i cui ingredienti principali sono, il latte, i fermenti lattici, il caglio e il sale. Contiene proteine, sodio, potassio, calcio, fosforo, vitamina A e B.

PATATE – favoriscono il buon funzionamento dell’intestino, lo proteggono dal cancro e controllano l’assorbimento di colesterolo e zuccheri, apportando fibre alimentari.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

ZUCCHINA: 100 g

PATATE: 100 g

4 UOVA

MOZZARELLA: 100 g

Latte: una tazzina di caffè

Olio extravergine di oliva: un cucchiaino

Sale fino q.b.

PREPARAZIONE

Lavare le zucchine, eliminare le estremità e tagliarle a rondelle sottili. Identico lavoro per le patate. In una scodella capiente, rompere le uova e sbatterle energicamente con una frusta, salare, unire le rondelle di zucchine e le patate, precedentemente saltate in padella. Questa frittata al forno può essere ancora più nutriente, aggiungendo la mozzarella spezzettata. Mescolare bene con una spatola di legno. Con la carta da forno, foderare un tegame di coccio con manico, (il diametro della base cm. 15 e altezza cm. 6), oliarlo e versarci il composto. Accendere il forno e regolare la temperatura di cottura con il termostato, a 180°, per circa 40 minuti. ll vantaggio di preparare la frittata al forno, rispetto a quella in padella, sta’ nella cottura. Non è necessario controllare che non si bruci la base o girarla di tanto in tanto. Prima di sfornare la frittata, fare la prova dello stecchino, per verificare che sia cotta all’interno. Ora, la frittata di zucchine e patate al forno, è pronta per essere servita.

MOLTO BUONA!

N.B. Si possono aggiungere alla frittata altri ingredienti, che sono graditi




CHERNOBYL RISERVA DI BIODIVERSITÀ

La quarta puntata del Podcast Biodiverso di 3Bee, con ospite l’Avvocato dell’atomo, approfondisce il rapporto tra energia nucleare e biodiversità

Milano, 26 aprile 2024 – In occasione del trentottesimo anniversario dell’incidente di Chernobyl, la naturetech 3Bee lancia la quarta puntata del Podcast Biodiverso dedicata al tema dell’energia nucleare. Qual è il suo impatto sulla biodiversità? Quali sono state le conseguenze ambientali del disastro nucleare di Chernobyl? Queste sono solo alcune delle domande a cui 3Bee risponde in questo nuovo episodio, insieme all’Avvocato dell’Atomo, uno tra i divulgatori scientifici più noti e seguiti nel campo dell’energia nucleare.

Il 26 aprile 1986 alle ore 01:23 di notte si verifica un incidente senza paragoni nella storia del nucleare: nella centrale di Vladimir Lenin fallisce, a causa di un errore umano, un test di sicurezza del reattore numero 4, classificato di settimo livello della scala di catastroficità Ines. L’incidente causa tra i 200mila e i 350 mila sfollati, 64 morti legati direttamente all’incidente e migliaia di casi di malati oncologici nei mesi e negli anni successivi. Tutti conoscono questo episodio come il disastro di Chernobyl, ma non tutti sanno che l’area dell’incidente nucleare è sorprendentemente diventata una riserva di biodiversità.

E quindi, come si comportano flora e fauna nella zona di alienazione, un’area di 30 km circostante l’ex reattore nucleare di Chernobyl? Nonostante l’area sia inabitabile per gli uomini a causa delle elevate radiazioni residue, è diverso per la fauna selvatica, che ha dimostrato una notevole capacità di adattamento. Nel tempo, diverse specie hanno gradualmente preso il posto lasciato vuoto dall’uomo, stabilendo nuovi equilibri ecologici nell’area. In occasione dell’anniversario del disastro di Chernobyl, la naturetech company 3Bee lancia la quarta puntata “Podcast Biodiverso, intitolata “Puntata Atomica. Energia nucleare tra disastri e soluzioni”, disponibile su Spotify e YouTube, con ospite Luca Romano, meglio conosciuto come l’Avvocato dell’Atomo.

Questo episodio, ricco di dati e testimonianze, approfondisce il tema dell’energia nucleare insieme a uno dei divulgatori scientifici più seguiti in questo campo, con un focus sulle conseguenze di quanto accaduto trentotto anni fa nella centrale nucleare di Vladimir Lenin. Chernobyl, infatti, è oggi un vero e proprio laboratorio all’aperto: l’area circostante la centrale nucleare offre l’opportunità di osservare le conseguenze di un disastro nucleare nell’ambito della crisi climatica. La frequenza crescente di incendi spontanei nella regione, fenomeno che si sta verificando anche in altre zone urbane abbandonate dell’Europa a causa del cambiamento climatico, fa di Chernobyl un sito di studio unico nel suo genere. Ma questo non riguarda solo Chernobyl: nella quarta puntata del podcast di 3Bee l’Avvocato dell’Atomo racconta di altri esempi di aree limitrofe alle centrali nucleari che sono diventate habitat favorevoli per diverse specie.

“La cicatrice lasciata dall’evento di Chernobyl è più psicologica e culturale che umanitaria e biologica. L’incidente fu la miccia che fece detonare decenni di paure sopite della catastrofe atomica, sviluppatesi nel corso della guerra fredda. – afferma l’Avvocato dell’Atomo – Ma a ben guardare, la portata della tragedia resta inferiore a quella di molti altri incidenti, sia sotto il profilo delle perdite umane (Bhopal, Banqiao), sia per quanto riguarda i danni alla biodiversità (Deepwater Horizon)”.

Anche con questa quarta puntata, “Podcast Biodiverso” si propone come uno spazio di riflessione critica e costruttiva, dove dati scientifici, testimonianze dirette e dibattiti aperti si intrecciano per offrire uno sguardo approfondito e variegato sui temi della biodiversità e del cambiamento climatico. La “Puntata Atomica. Energia nucleare tra disastri e soluzioni” esplora l’intersezione tra energia nucleare e tutela degli ecosistemi, con l’intento di stimolare un dialogo informato su nuove prospettive e soluzioni innovative, senza dimenticare le lezioni apprese dal passato.

3Bee è la naturetech company che sviluppa tecnologie per il monitoraggio, la tutela e la rigenerazione della biodiversità, riconosciuta dall’UE come la realtà partner di sviluppo dei primi crediti di biodiversità certificati. A partire dall’ape, fondamentale bioindicatore, 3Bee raccoglie e interpreta i dati ambientali attraverso sistemi proprietari innovativi per monitorare la salute degli impollinatori e la loro connessione con gli ecosistemi, offrendo soluzioni di assessment, monitoraggio, rigenerazione e formazione per la biodiversità. 3Bee ha sviluppato una serie di innovazioni in ambito ambientale: Hive-Tech, un alveare 4.0 che consiste in una rete di sensori IoT che monitorano il benessere delle api; Spectrum, un sistema di conteggio della fauna automatico – in particolare insetti impollinatori – che sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere la tipologia di animale; Flora, un sistema di Reti neurali per l’analisi delle biodiversità vegetali, in collaborazione con ESA. Fino ad oggi, 3Bee ha realizzato progetti rigenerativi al fianco di oltre 500 aziende in 10 Paesi che hanno scelto di contribuire concretamente alla protezione della biodiversità. Inoltre, 3Bee collabora con centri di ricerca, scuole, agricoltori, coltivatori e cittadini per promuovere l’importanza della salvaguardia della biodiversità. Dalla sua nascita, 3Bee ha sviluppato una rete di oltre 3.000 coltivatori di biodiversità, installato più di 5.000 sensori IoT e rigenerato oltre 200 Oasi.




TORNA TEDXPESCARA

L’evento che promuove idee per migliorare il mondo

Pescara, 26 aprile 2024. Sabato 18 maggio, dalle 11:00 alle 19:00, il Padiglione Becci ospiterà la terza edizione di TEDxPescara. Tema dell’evento sarà UBUNTU: ideologia di origine africana che si focalizza sulla lealtà delle relazioni e l’importanza della collaborazione. È una regola di vita basata sulla compassione e il rispetto dell’altro, per mantenere l’armonia nel mondo: io sono perché noi siamo.

Il programma internazionale TEDx, dove “x” sta per evento organizzato indipendentemente, è strutturato in modo da offrire alle comunità locali, organizzazioni e individui, l’opportunità di stimolare il dialogo tramite esperienze simili a TED, ma a livello locale. Così, i relatori di eccezione selezionati per la Conferenza di maggio, aiuteranno a comprendere meglio i valori della lealtà, della compassione, del rispetto e della collaborazione, attraverso una serie di talks sui temi della sostenibilità e benessere, lavoro e società, tecnologia ed innovazione, etica e diversità, ambiente e ricerca scientifica, arte e design, business management e tanto altro.

«Torniamo finalmente a Pescara con l’evento che più di tutti riesce a far riflettere, stupire e coinvolgere. Ubuntu è il tema scelto per la terza edizione: uno straordinario viaggio, lungo un giorno, di ispirazione e crescita» ha spiegato il licensee dell’evento Filippo Spiezia, curatore di TEDxPescara. «Stiamo organizzando per il 18 maggio un evento imperdibile e, dopo l’emozionante Call for Ideas di sabato scorso al Megalò, abbiamo in programma numerose attività per riattivare la community e coinvolgere tutta la città, con diverse iniziative sul territorio, fino all’Afterparty: una serata davvero speciale, in pieno spirito Ubuntu, che sarà aperta a tutti quelli che vogliono partecipare. Desideriamo che TEDxPescara UBUNTU sia l’evento di tutti».

I biglietti, già disponibili per l’acquisto, prevedono tre tipologie di esperienza: Experience per godere dell’intera giornata di evento; Experience Plus per partecipare, dopo l’evento principale, anche allo speciale Ubuntu After Party in compagnia di speakers, team e partners; infine, è disponibile il biglietto Business che, oltre quanto già incluso nei precedenti, ti permetterà di partecipare all’esclusiva cena con gli speakers il giorno prima dell’evento, avere accesso al backstage e godere del privilegio di avere sempre un posto riservato nelle prime file.

GLI SPEAKERS

Svelati i nomi dei primi cinque speakers selezionati per l’evento. Cinque profili molti diversi tra di loro con un importante denominatore comune: la passione per l’innovazione, in ogni ambito e a ogni livello.

Sara Noggler

Esperta in tecnologie blockchain e sviluppo di mondi virtuali, guida aziende e individui verso opportunità inesplorate nel Metaverso. Come stratega, ha consigliato startup e imprese, spaziando dalla creazione di mondi virtuali ai marketplace NFT fino alla creazione del passaporto digitale del prodotto. Inoltre si dedica alla divulgazione, tenendo workshop e presentazioni per rendere accessibili queste tecnologie ad un pubblico sempre più ampio. La sua visione promuove un futuro dove sovranità digitale ed esperienze immersive si fondono, ridefinendo il nostro mondo.

Tania Loschi

Copywriter pubblicitaria, ha realizzato un podcast sulla pubblicità insieme a Chiara Galeazzi (autrice comica e voce di Radio Deejay). Giocatrice di rugby ma sopratutto è co-fondatrice di Re:B, un collettivo con una grande ambizione: smantellare la cultura tossica e sessista che dilaga nell’ambiente pubblicitario italiano, combattendo molestie e abusi.

Setak

Nicola Pomponi, meglio conosciuto come Setak, è un chitarrista e cantautore abruzzese. Nel corso della sua carriera ha alternato l’attività di session man a quella di cantautore. Lo pseudonimo fa riferimento al soprannome della sua famiglia “lu setacciar”. Nel 2019 esce il suo primo disco solista Blusanza interamente cantato in lingua abruzzese ma dalle sonorità internazionali. Il disco vince il “Premio Loano” come miglior disco categoria under 35, è nella cinquina delle “Targhe Tenco” e finalista al Premio Parodi dove riceve il premio per la “migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi”. Il meltin-pot delle diverse influenze musicali che caratterizzano il suo stile compositivo lo hanno reso fin da subito una delle realtà più originali in circolazione.

Matteo Gracis

Giornalista, pensatore libero e autore bestseller. È direttore della rivista DolceVita e fondatore del giornale online L’Indipendente. Segue alcune attività commerciali, artistiche, culturali ma soprattutto viaggia. “Esperto” di cultura della Canapa. È stato assistente alla comunicazione di un Deputato della Repubblica Italiana. Ha scritto “Canapa, una storia incredibile”, “Lontano, 10 viaggi che cambiano la vita”, “Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni” e “Compiti per anime irrequiete”. Con più di 600 mila follower sulle varie piattaforme social, attualmente in tour con il suo spettacolo “Mi sento alieno”, Matteo Gracis è una figura di spicco nel panorama dell’informazione indipendente.

Cristina Baccelli

Global Creative Lead in Meta, è pioniera di esperienze incentrate sulle persone che fondono cultura e tecnologia, promuovendo connessioni tra brand e comunità su scala globale. Il viaggio di Cristina è iniziato presso Leo Burnett, dove ha iniziato la sua carriera pubblicitaria a soli 18 anni. Da allora, ha ottenuto consensi internazionali, ottenendo premi da Epica, Clio, Eurobest, NYF e Cannes Lions mentre collabora con le migliori agenzie di marchi globali. La sua spinta imprenditoriale l’ha portata a fondare un’agenzia indipendente di successo prima di unirsi a Condé Nast come direttore creativo, stabilendo gli standard del settore nei contenuti brandizzati. Dal 2017 è entrata in Facebook, ora in Meta.

NON SPONSOR MA PARTNER

L’evento ha già ottenuto il sostegno di realtà quali: Centro Commerciale Megalò, ICO, Beazy, InStamperia Digitale, Maico, Oltrematica, Dromedian, Treddy, oltre che della Camera di Commercio Chieti-Pescara e dell’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia del Comune di Pescara. Anche per quest’anno, cerchiamo eccellenze del territorio per poter elevare l’esperienza dell’evento UBUNTU. Attivare una partnership significa condividere un percorso straordinario e unico nel suo genere. Il brand TED gode di una considerevole reputazione a livello globale ed è il progetto indipendente più democratico del mondo.

TEDxPescara è tra gli eventi più attesi e rilevanti del nostro territorio ed è dedicato alle idee, all’innovazione, all’ispirazione, alla crescita e allo sviluppo di relazioni significative.

COS’È TED

Technology, Entertainment, Design: tre ampie aree che, insieme, stanno creando il nostro futuro. TED è un’organizzazione no profit ed una comunità globale che ha come obiettivo la condivisione di “idee che meritano di essere diffuse”, ospitando persone delle più svariate discipline e culture. Iniziato come un convegno in California nel 1984, TED è cresciuto nella sua “mission” attraverso molteplici iniziative. La conferenza TED aggrega, in un solo luogo, le menti più brillanti e curiose del nostro tempo, per contagiare il mondo con idee innovative, idee “capaci di cambiare gli atteggiamenti, le vite e in definitiva il mondo”.

TEDx= indipendently organized TED event

TEDx è creato nello spirito della missione TED. Il programma è organizzato in modo da dare alle comunità locali, organizzazioni ed individui, l’opportunità di stimolare il dialogo tramite esperienze simili a TED, ma a livello locale. Per organizzare un TEDx è necessario essere approvati dall’organizzazione TED e ottenere la relativa licenza. L’organizzazione TED fornisce il modello guida generale per l’organizzazione degli eventi TEDx, ma i TEDx sono realizzati i n modo indipendente.

TEDxPescara

Portare il progetto TEDx per la prima volta in Abruzzo è un’idea di Filippo Spiezia, founder & Creative Director dell’evento internazionale Digital Design Days. L’obiettivo è quello di condividere una realtà mondiale dinamica, creativa e contemporanea che miri alla valorizzazione del territorio abruzzese mettendo in risalto le idee, le imprese e le persone. TEDxPescara nasce con l’intento di coinvolgere la comunità, le organizzazioni, gli attori locali e non in un’appassionante esperienza di ispirazione e crescita.




IL MAGGIO DEI LIBRI PIÙ RICCO DI SEMPRE

Ha preso il via lo scorso martedì 23 aprile la 14ª edizione de Il Maggio dei libri, la campagna promossa dal Centro per il libro e la lettura

Martinsicuro, 26 aprile 2024. L’amministrazione comunale di Martinsicuro – Cultura e Biblioteca in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro e la Di Felice Edizioni, propone un ricco calendario di iniziative ed attività in linea con il tema proposto quest’anno, “Se leggi ti lib(e)ri”: questa edizione celebra infatti una delle libertà più grandi concesse della lettura, la libertà di pensiero.

“Nonostante la chiusura temporanea della Biblioteca Comunale – affermano la consigliera delegata alla Biblioteca Valentina Coccia e la consigliera delegata alla Cultura Giuseppina Camaioni – portiamo avanti con decisione le iniziative legate al libro, che saranno dislocate all’interno della scuola, in sala consiliare e presso il Palazzetto dello Sport. È importante dare un messaggio di continuità e, presto, di rinascita, facendo vivere la Biblioteca come istituzione motrice di conoscenza e crescita culturale e sociale della città“.

Oltre ai tre appuntamenti di maggio della Rassegna Letteraria Neon – la presentazione del libro “Il viaggio ed altri scritti” (Di Felice Edizioni) di Tommaso Bencivenga, andato in scena il 24 aprile, la presentazione del libro “Bartali dalla giusta parte” di Matteo Matteucci (Minerva) con Gioia Bartali l’11 maggio, la presentazione del libro per ragazzi “Fuggees Football Club” di Igor De Amicis e Paola Luciani (Einaudi Ragazzi) il 25 maggio – vi saranno svariate attività pensate per i più giovani lettori, strutturate sui filoni e sulla bibliografia proposta dal Cepell.

Dal 29 aprile al 9 maggio via libera alla creatività con “Lib(e)ri di creare”, laboratorio volto a valorizzare la lettura e l’immaginazione combinando parole, suoni e immagini riservato alle classi prime della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Pertini, con l’illustratrice di editoria per l’infanzia Giordana Galli. Il 17 maggio sarà la volta di “Storia a fumetti” con la presentazione del libro “A colpi pedale” con l’autore Paolo Reineri, in collaborazione con l’Azione Cattolica Diocesana presso il Palazzetto dello Sport dalle ore 9 alle ore 13.

Il 20 maggio “Lib(e)ri di conoscere – leggo per legittima difesa”: momenti di lettura volti a promuovere confronti ed affinare il pensiero, ad interpretare l’attualità attraverso le testimonianze di ieri per un domani migliore. Le classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Pertini incontreranno istituzioni e forze dell’ordine presso la sala consiliare e presenteranno elaborati frutto di un percorso fatto su libri che trattano di Costituzione, diritti e legalità.

Non mancheranno infine eventi dedicati anche ai piccolissimi e alle loro famiglie con Nati per Leggere. Il 19 maggio alle ore 10:30 presso la pineta del lungomare Italia a Villa Rosa “Mamma lingua”, una fantastica mattinata all’insegna dell’intercultura a cura dell’Istituto Comprensivo Pertini e di Nati per Leggere Val Vibrata; il 25 maggio alle ore 17:00 Nati per Leggere Val Vibrata approderà presso l’Asilo Nido Comunale Primula di Martinsicuro.

“Particolarmente significativi i temi del Maggio dei Libri di quest’anno: inclusione, creatività e civismo – le parole della dirigente scolastica, Barbara Rastelli – esprimo la mia gratitudine all’amministrazione comunale di Martinsicuro per la fattiva collaborazione, ai docenti per le attività quotidiane di promozione della lettura nella nostra comunità scolastica. In questo tempo di repentini cambiamenti, di volubili mode, di distrazioni diverse, siamo sempre più convinti che la conoscenza faccia la differenza ed aiuti a costruire l’orizzonte di senso dei nostri futuri cittadini e cittadine”.




UNA VALLE CHE LEGGE

Secondo appuntamento della sesta edizione a cura dell’associazione Altofino. Ospite Luca Mastrocola che presenterà il suo romanzo Il Cammino D’Abruzzo. Domenica 28 aprile ore 18:30, presso la sala consiliare del comune di Arsita

Arsita, 26 aprile 2024. Lo scrittore Luca Mastrocola, è nato a Bologna nel 1990, ma fin da bambino vive in Abruzzo. Da sempre amante della letteratura e della scrittura, si è laureato in lettere all’Università degli studi di Bologna e ha conseguito successivamente il titolo di dottore di ricerca in Studi Storici dal Medioevo all’Età contemporanea. Ha pubblicato vari articoli scientifici sul tema della criminalità organizzata. Ha inoltre pubblicato per Artemia “Racconta dall’inizio” (2016) e “Fragili illusioni” (2018). Attualmente lavora come docente nelle Scuole Secondarie di secondo grado.

Lo scrittore Luca Mastrocola sarà protagonista, domenica 28 aprile 2024 ore 18:30, ad Arsita, del secondo appuntamento della sesta edizione della rassegna letteraria “Una valle che legge” a cura dell’Associazione Altofino, presieduta da Caterina Cacciatore. Luca Mastrocola presenterà il suo  romanzo “Il Cammino D’Abruzzo – Storia, luoghi ed emozioni” (Masciulli edizioni, 2023). A conversare con lui sarà il Presidente del COPE Filippo Lucci, le letture saranno a cura dell’attrice Laura Margherita Di Marco.

Saluti iniziali di Orietta d’Armi, ideatrice-progettista del Cammino d’Abruzzo, e di Francesco Sulpizio, Presidente del CAI Abruzzo.

L’ingresso all’evento è libero.

Durante l’incontro sarà presente un bookshop.

L’iniziativa ha beneficiato del patrocinio dei Comuni della Valfino, della Regione Abruzzo, della Fondazione Tercas, della Pro Loco e dell’Ass. Allamanì di Arsita, dell’Istituto Comprensivo “Valle del Fino”, del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e del  CAI M. Ciotti – Arsita.




LA GIORNATA DELLA TERRA

I bambini piantano i semi di Calvino

Sante Marie, 26 aprile 2024.  In occasione della giornata della terra l’amministrazione comunale di Sante Marie ha promosso, in collaborazione con la commissione pari opportunità, una giornata di sensibilizzazione rivolta ai più piccoli. Hanno partecipato i bambini della scuola per l’infanzia Pio XII e della scuola primaria Lombardo Radice di Sante Marie che sono stati coinvolti nella piantumazione dei semi donati lo scorso anno alla comunità dalla Fondazione Cirko Vertigo – Accademia di circo contemporaneo in occasione dell’evento che si è svolto a Sante Marie per celebrare i cento anni dalla nascita dello scrittore ambientalista Italo Calvino.

L’assessore alle Politiche scolastiche, Simonetta Lattanzi, ha raccontato ai ragazzi la storia dei semi che sono stati piantumati dai quali nasceranno i fiori che attireranno api e insetti impollinatori essenziali per la biodiversità.

“È stata un’esperienza molto positiva”, ha riferito l’assessore Lattanzi, “grazie alla quale abbiamo potuto dare vita a questa iniziativa che ha coinvolto tutti i bambini delle scuole del nostro paese e li ha visti protagonisti di questa particolare lezione all’aria aperta”.

Il sindaco Lorenzo Berardinetti ha spiegato ai bambini come un’amministrazione comunale possa fare delle scelte attente alla difesa ambientale attraverso i piani regolatori edilizi, la raccolta e la gestione dei rifiuti e la piantumazione di nuovi alberi.

“Ognuno di noi”, ha evidenziato Berardinetti, “attraverso delle azioni responsabili può fare la differenza evitando comportamenti sbagliati, come sprecare l’acqua, abbandonare i rifiuti a terra e deturpando l’ambiente”.

Prima della piantumazione dei semi, avvenuta grazie alla collaborazione delle insegnanti e della commissione pari opportunità guidata da Maria Rita Berardinetti, la responsabile della riserva naturale grotte di Luppa, Luciana Orlandini, ha illustrato ai bambini quanto sia importante ogni specie vegetale e animale per l’ecosistema. Gli alunni hanno poi messo a dimora i semini nelle aiuole vicino all’area dove si trovano i murales consapevoli di aver fatto una buona azione.




EUROCUP 1 DI BASKET IN CARROZZINA

Iniziate Finali. Le gare a Giulianova e Alba Adriatica. Domenica 28 aprile, la finale e la proclamazione della squadra vincitrice.

Giulianova, 26 aprile 2024.  Terminerà domenica prossima, 28 aprile, la competizione internazionale di basket in carrozzina EuroCup 1che la Federazione Internazionale IWBF Europe ha affidato all’organizzazione delle società Polisportiva Amicacci. L’evento, patrocinato dalla Regione Abruzzo e dai Comuni di Giulianova ed Alba Adriatica, vede la partecipazione di 8 squadre: Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, BSR ACE Gran Canaria, Interween Biing Bulls, Rhine River Rhinos Wiesbaden, Koln 99ers, Santo Stefano Kos Group, Bidaidenk Bilbao Bsr, Fenerbahçe Göksel Çelik Sports Club. Le gare si disputano sui campi di Giulianova e Alba.

“Si tratta di una bella opportunità – sottolinea il direttivo dell’Amicacci – ma anche di una grande responsabilità, che abbiamo affrontato consapevoli di avere le carte in regola per esserne all’altezza, forti di ben cinque esperienze passate nell’organizzazione di una fase finale di una coppa europea. Anche in questa occasione non è mancato il fondamentale supporto da parte di tanti amici e collaboratori della Polisportiva, che ringraziamo sentitamente.”

“Amicacci – commenta il Sindaco Jwan Costantini – significa agonismo, inclusione, amicizia, condivisione degli obiettivi. L’EuroCup 2024 è per questo percepito come un evento che, oltre a portare nel nostro territorio lo spettacolo del grande sport, ripropone, evidenziandolo, il ruolo centrale dell’ Amicacci nel patrimonio sociale collettivo. Ringraziamo di nuovo, di cuore, gli atleti, il direttivo, gli sponsor, che rendono viva e vitale questa straordinaria realtà sociale e sportiva”.




ENDURANCE ROWING CUP

Giovedì 25 aprile, presso il porto di Taranto si è svolta la gara

Ortona, 26 aprile 2024. Tappa italiana del campionato a imbarcazioni di gozzo a sedile fisso/lance. A coronamento di una giornata intensa di emozioni, il master femminile di HORTON REMEX vince la gara di fondo di 3100 mt di categoria. Una prova di forza sulla distanza in cui l’equipaggio formata da:

Timoniera:  D’Arielli Barbara

Vogatrici: Paolini Anna, Polleggioni Daniela, Scarinci Rossella, Lanuti Adelina

Il senior femminile strappa un terzo posto con un equipaggio con due vogatrici al debutto Chiaramoni Fernanda e Di Tommaso Barbara che assieme a Poti Maria Rosaria e D’Arielli Barbara con timoniera Scarinci Rossella, confermano la grande tradizione della voga femminile ad Ortona. Un gran risultato per Horton Remex




IL MESE DEL LIBRO

Iuliano, Toffa, Laudadio… grandi nomi anche allo Zambra di Ortona

Ortona, 25 aprile 2024. Unaltroteatro di Lorenza Sorino ed Arturo Scognamiglio propone, per la prima volta, un ricco calendario di appuntamenti per il “Maggio dei Libri” in collaborazione con la Libreria Moderna, Fabulinus&Minerva di Micaela Ortolano: tutti gli appuntamenti si terranno presso il comunale Auditorium Zambra di Ortona ogni giovedì del mese alle ore 18:30 presso il foyer.

Ad accompagnare gli appuntamenti ci saranno momenti musicali, letture, ricordi, dibattiti ma anche tanti momenti toccanti: “la struttura da noi gestita si sposa bene con iniziative di vario genere. Oltre alla stagione teatrale che si è appena conclusa e al cinema che desta sempre il suo interesse, abbiamo ospitato mostre, corsi e formazione, ma per la prima volta abbiamo deciso di ospitare una vera rassegna letteraria per contribuire alla diffusione della cultura del libro proprio nel mese ad esso dedicato. Si tratta di cinque appuntamenti diversi ognuno dei quali avrà una sua peculiarità” – spiega la produzione.

Si parte dunque il 2 maggio con la presentazione del libro del giornalista Fabio Iuliano,  “Oceans” per Radici Edizioni: il viaggio di un giovane musicista, che ripercorre i suoi ricordi attraverso la musica e i luoghi del passato, per tornare a rivivere quella che per lui è stata la notte più importante. E per l’occasione la musica sarà fisicamente presente.

Si prosegue il 9 maggio con “Il giallo nel verde” di Tony Zitella per Masciulli Edizioni:  un giallo si consuma nel verde di un borgo d’Abruzzo. Un giovane contadino, una donna magistrato, un anziano maresciallo dei carabinieri sbroglieranno l’intricata matassa arrivando così alla soluzione del mistero. Un giallo che ha il sapore delle pietanze paesane, i colori dei campi, i suoni dei dialetti, la fragranza degli amori accennati.

Il 16 maggio si affolleranno ricordi e lacrime di commozione per l’evento che vedrà ospiti Margherita Rebuffoni e Maurizio Toffa, i forti e temerari genitori di Nadia Toffa, giornalista de “Le Iene” che dopo aver combattuto contro un brutto male, senza mai lasciarsi fiaccare nello spirito, il 13 agosto 2019, lasciava un vuoto sia nel mondo del giornalismo televisivo che nella vita di chi tanto l’ha amata. “Non fate i bravi” di Chiarelettere, è questa la testimonianza che Nadia ha lasciato invitando tutti a godere della bellezza della vita ed è stata proprio lei a chiedere a mamma Margherita di pubblicare i suoi scritti per continuare a portare la sua testimonianza e rimanere sè stessa fino alla fine.

Il 23 maggio per “Comete – Scie d’Abruzzo” il progetto editoriale di Ianieri edizioni e del Direttore di collana Peppe Millanta, verrà presentato “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte: tra le sue pagine si passano in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria.

Il 30 maggio si chiude con “Elaborate forme di solitudine” per La nave di Teseo: qui ci sono i protagonisti del nuovo romanzo di Tony Laudadio, i  tanti personaggi, tutti distanti fra loro eppure uniti da un sottile, resistente filo.

Alla fine di ogni appuntamento ci sarà un momento conviviale con un calice di vino offerto dall’Enoteca Regionale d’Abruzzo.

La rassegna gode del sostegno di Donnè, Lions Club e Inner Wheel. Il Cinema Auditorium Zambra è in via Don Bosco, 2 ad Ortona; per info è possibile chiamare il 3454367809, mail: segreteria@cinemauditoriumzambra.com.




UNO SPAZIO D’ASCOLTO DEDICATO ALLA DISABILITÀ

Apre nel mese dedicato alla sensibilizzazione sull’autismo

Loreto Aprutino, 25 aprile 2024. Grazie alla sensibilità del Sindaco Renato Mariotti e all’impegno dell’Assessore alle politiche sociali Roberta Legnini diamo il via ad attività di informazione sull’autismo. Le famiglie del territorio potranno fruire di questo nuovo servizio per ottenere informazioni utili per accesso alle cure, inclusione sociale e avvio al lavoro per ragazzi e adulti. Diverse le attività in essere nell’anno corrente che potranno generare l’interesse della comunità locale che affronta ogni giorno le difficoltà generate dalla condizione autistica o della disabilità in genere.

È un primo passo che ci porterà nel tempo ad ampliare la presenza e le attività, al pari di altre collaborazioni avviate in Abruzzo. L’Accordo di collaborazione siglato con ANCI Abruzzo ci rende orgogliosi di tale sviluppo presso il Comune di Loreto Aprutino.

“Saremo al fianco dell’Amministrazione comunale per iniziative dedicate alla informazione delle famiglie, alla inclusione, al sostegno alle persone autistiche e alle loro famiglie e per trovare insieme soluzioni adeguate alle tante problematiche che affliggono questa condizione, ma ci sarà anche spazio per proposte per eventuali laboratori creativi e per Coffee Room come luogo d’incontro destrutturato e di condivisione di momenti ludici. La collaborazione e l’ascolto attivo per chi vive una condizione di fragilità sono sempre stati aspetti fondamentali della nostra associazione” commenta il Presidente Dario Verzulli.

L’Assessore alle politiche sociali del Comune di Loreto Aprutino, la dott.ssa Roberta Legnini commenta: “Ho fortemente voluto uno spazio completamente dedicato alla disabilità, ad accesso gratuito, dove i volontari dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus offriranno consulenza, sostegno, orientamento. Conosciamo bene l’associazione, punto di riferimento per le famiglie con Autismo in tutto l’Abruzzo e non solo e siamo fiduciosi che questo spazio possa essere di grande aiuto perché sarà esteso non solo a chi vive l’autismo nella sua quotidianità ma anche a tutti coloro che si trovano ad affrontare una qualsiasi disabilità.”

Lo Sportello d’ascolto, nel completo rispetto della privacy, è disponibile previo appuntamento contattando il numero 388/4653883 o tramite mail: gianni.legnini@autismoabruzzo.it; sportelloascolto@autismoabruzzo.it

Il colloquio sarà svolto nella sala polivalente “Otello Farias” di Loreto Aprutino previa prenotazione o anche online se si preferisce.

L’Associazione dispone di una pagina fb e di un profilo Instagram attraverso cui condivide le iniziative proprie ma anche le informazioni utili alle famiglie con autismo. Le sfide importanti possono essere conseguite solo con un impegno costante, concreto e condiviso. Autismo Abruzzo vuole sperimentare nuove soluzioni, coprire zone d’ombra entro cui spesso si annida l’isolamento emotivo che può talora sfociare in problematiche più serie. L’orientamento di esperti può dare quell’ancora di sicurezza che fa sentire maggiormente protetti e mai soli e che può restituire ad ognuno momenti di benessere.




STERRARE È UMANO

Auto moto e solidarietà

Montesilvano, 25 aprile 2024. Al via la terza edizione dell’evento STERRARE È UMANO iniziativa sportiva e mototuristica con base a Montesilvano che coinvolgerà tutto l’Abruzzo. Sarà allestito al Pala Dean Martin lo Sterrare è Umano Trophy Village con molti espositori, numerosi test drive attività anche per i bambini.

Quest’anno l’attività sarà ancor più all’insegna dell’inclusione sportiva di tutti; infatti, organizzazione con la collaborazione con l’Asd Fuoristrada Abruzzo ha allestito con percorsi dedicati alle 4×4 che consentiranno a tutte le persone con disabilità di vivere l’esperienza dell’off road.

L’iniziativa dei fuoristrada si veste anche di solidarietà, tutte le offerte libere ricevute verranno infatti devolute all’Associazione Carrozzine Determinate e all’ AGBE.

Orgogliosi e onorati di essere stati scelti quali destinatari di tale iniziativa, anche per questo come associazione Carrozzine Determinate saremo presenti per tutta la durata dell’evento dal 25 al 28 aprile, ogni giorno dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17 direttamente presso lo Sterrare è Umano Trophy Village con una nostra postazione per sottoscrizioni, tesseramenti, gadget e soprattutto per partecipare e far partecipare tutti ad una fantastica esperienza di sport off road!

Vi aspettiamo numerosissimi per questo fantastico evento di sport, inclusione e solidarietà!

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




OVIDIO RUNNING COSTANZA

Grande successo per gli atleti sulmonesi nella terza edizione della competizione. A settembre appuntamento a Sulmona

Costanza (Romania), 25 aprile 2024. Ancora un successo per i Runners Sulmona e il Liceo “Giambattista Vico” in terra rumena per la terza edizione di “Ovidio Running Costanza”, disputatasi sabato scorso. Negli assoluti di corsa donna, a conquistare il gradino più alto del podio è stata dell’atleta e studentessa sulmonese, Jeona Pireci. Ottimo anche il quinto posto tra gli assoluti uomini di Rocco Tofano ed in generale buoni piazzamenti di tutti gli atleti sulmonesi che hanno preso parte alla gara.

La competizione, giunta quest’anno alla terza edizione, ha visto protagonisti oltre 600 partecipanti. Tra atleti professionisti e appassionati di corsa e camminata. La prova, riconosciuta per la prima volta dalla Federazione Atletica Rumena, è stata animata da tante iniziative collaterali, riproducendo, con buoni risultati, il modello nato a Sulmona nel 2016, ora diventato un riferimento a livello Europeo per gli eventi sportivi e culturali. Difatti anche a Costanza la manifestazione sportiva è stata accompagnata da molte iniziative sportive per i più giovani e uno spettacolo teatrale dedicato al poeta Ovidio, ideato e prodotto dalla Facoltà di Arte dell’Università Ovidio di Costanza.

Con l’occasione, la delegazione sulmonese, guidata dalla professoressa Emanuela Cosentino, è stata ricevuta in un incontro ufficiale, dal prorettore dell’Università Raluca Trandafir; a lei è stata consegnata una lettera di cortesia del Sindaco di Sulmona e la maglia ufficiale di Ambassador per la prossima “Ovidio Running Sulmona” che si disputerà il 21 settembre nella città peligna.

L’iniziativa “Ovidio Running” è cofinanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto ERASMUS+ SPORT denominato SCORE – Stretegy and Capacity Builiding for Ovidio Running in Europe, promosso proprio dal Liceo “VICO” e Gp Runners Sulmona, in collaborazione con L’organizzazione no profit ECOS.




COMUNITÀ CUORE DELLE VALLI

A Goriano Valli nasce la cooperativa. Sabato presentazione ufficiale e poi il rito del fuoco di san Giorgio

L’Aquila, 25 aprile 2024. Nasce in Abruzzo una nuova cooperativa di comunità, “Cuore Delle Valli”, che sarà presentata sabato 27 aprile alle ore 18:00 a Goriano Valli di Tione degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila, alla presenza della cittadinanza tutta, delle istituzioni e delle associazioni del territorio. L’appuntamento è al circolo ricreativo dell’Asd Vallese, in piazza del monumento, dove al termine dell’incontro si celebrerà il rito dell’accensione del fuoco di San Giorgio, con musica, cibo e convivialità.

Interverranno alla presentazione Massimo Pedone, presidente della Cooperativa di Comunità, Stefania Mariani, sindaca di Tione degli Abruzzi, Lorenzo Berardinetti, sindaco del Comune di Sante Marie, Igino Cucchiarelli, direttore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino, Annalisa Spalazzi, ricercatrice del Gran Sasso Science Institute e Massimiliano Monetti, presidente nazionale settore Cooperative di Comunità di Confcooperative Habitat e Borghi in Rete.

La cooperativa ha già redatto e condiviso un proprio piano operativo ed economico, pronto ad entrare nella fase attuativa, e che sarà sabato illustrato nel dettaglio.

Al termine dell’incontro saranno premiati gli studenti Manuel Aloisi e Andrea Valentini, della classe III B del Liceo Artistico “Fulvio Muzi” dell’Aquila, per aver realizzato il logo “Cuore delle Valli”, riuscendo a cogliere a pieno l’essenza del progetto: il “battito” della comunità, la bellezza del territorio e il futuro che ci attende.

“Cuore delle Valli” è una cooperativa di comunità senza scopo di lucro, retta e disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata, nata con l’obiettivo di perseguire gli interessi generali della comunità del territorio del Comune di Tione degli Abruzzi, con particolare riferimento alla frazione di Goriano Valli. “Un’impresa che parte dal basso – anticipa il presidente Pedone -, creata proprio da chi questo territorio lo vive in prima persona, che vede protagonisti cittadini, associazioni e aziende locali, insieme per realizzare un piano di rilancio, sostenere il benessere sociale della comunità, rigenerare economie locali e creare occasioni di lavoro, valorizzare il patrimonio storico, culturale e di bellezza della nostra piccola ma preziosa realtà montana. Siamo i costruttori di un sogno che parte dal basso per dare una risposta immediata ai bisogni del territorio. E la cosa che ci piace di più è che questa risposta, viene fornita proprio da chi questo territorio lo vive in prima persona: cittadini, lavoratori e associazioni insieme, per crescere, costruire futuro e sviluppo”.

I festeggiamenti continueranno dunque in piazza del monumento per celebrare il Fuoco di San Giorgio, un antico rito beneaugurante tramandato dalla civiltà contadina, che vede in questa particolare giornata un rinnovato valore simbolico. Non mancheranno musica, balli e una salsicciata per divertirsi insieme.

L’iniziativa del fuoco è organizzata dall’associazione sportiva dilettantistica Vallese, socia della cooperativa Cuore delle Valli, che gestisce grazie alla generosa dedizione dei volontari il circolo ricreativo e organizza varie attività sportive, ludiche e culturali.




LA LIBERTÀ VENNE DAL MARE

Dodicesima edizione continua a onorare la resistenza italiana a Roseto degli Abruzzi verso la Riserva Borsacchio. 25 aprile cerimonia e biciclettata

Roseto degli Abruzzi, 25 aprile 2024. Oggi segna il dodicesimo anno della manifestazione in bicicletta “La libertà che venne dal mare”, un evento che continua a ricordare e onorare gli eroi della resistenza italiana. Ideata da Franco Sbrolla, insieme a Gigino Braccili e ispirata al libro “Abruzzo kaput”, questa manifestazione porta avanti il ricordo delle storie di coraggio e sacrificio legate alla lotta per la libertà.

L’evento è organizzato dalle Guide del Borsacchio in collaborazione con FIAB, WWF ,  l’Istituto Abruzzese Aree Protette e gode del patrocinio e della partecipazione attiva del Comune di Roseto.

Durante le tappe della manifestazione, sono state deposte corone di fiori per ricordare i caduti della resistenza, un gesto simbolico che sottolinea il rispetto e la gratitudine verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà del nostro Paese.

Il percorso della manifestazione tocca luoghi simbolo della resistenza, tra cui la foce del Torrente Borsacchio, teatro di agguati nazifascisti durante il periodo bellico. Prima della partenza, le istituzioni si sono unite per commemorare i caduti e coloro che hanno dato la vita per la libertà, rendendo omaggio al Monumento dei Caduti e alla Targa di Libero Pierantozzi.

L’entusiasmo e la partecipazione della comunità locale e delle istituzioni sottolineano l’importanza di mantenere viva la memoria storica e di trasmettere ai giovani le lezioni di coraggio e resilienza delle generazioni passate. “La libertà che venne dal mare” è molto più di una semplice manifestazione sportiva; è un atto di resistenza e di riconoscimento verso coloro che hanno combattuto per un’Italia libera.

Anche quest’anno, l’evento è stato un’occasione per ribadire con forza il motto “ora e sempre, resistenza”, continuando a celebrare la storia della resistenza italiana e a rendere omaggio ai suoi protagonisti.




25 APRILE

Giornata di eventi per la Festa di liberazione.  L’Amministrazione e organizzatori: “Si rinnova il sodalizio con ANPI e associazioni cittadine per onorare una ricorrenza importante per il futuro di tutti”

Chieti, 25 aprile 2024 In occasione del 25 aprile si ripete la sinergia fra Comune, Presidenza del Consiglio comunale, ANPI, Arci e le altre associazioni cittadine, una cordata nata per condividere valori, storia e memoria della Liberazione e della Resistenza. Gli eventi saranno a cura di CGIL Chieti, UdS, SlowFood, Fictio Arci, Da grande voglio crescere.

“Ora più che mai è necessario coltivare il significato e soprattutto la memoria della Resistenza e della Liberazione – così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio Comunale Luigi Febo – La festa come al solito si articolerà intorno alla cerimonia istituzionale e sarà celebrata da eventi, resi possibili dalla sinergia con la Prefettura e con diverse associazioni cittadine che non fanno mai mancare la propria testimonianza sul tema. Ci preme ringraziare tutti coloro che, con noi, si sono fatti parte della giornata, perché il valore del 25 aprile passi alla sua massima potenza e con l’attenzione che merita, è la nostra storia, la storia di tutti, un insieme di fatti accaduti che hanno cambiato l’Italia e che non si possono né dimenticare, né ridimensionare”.

“Il 25 aprile a Chieti è concepito come una festa di tutti e per tutti fondata sul grande significato della Resistenza – così l’assessora Alberta Giannini e il consigliere Paride Paci, motori per il Comune della sinergia con le associazioni – . Continua il lavoro di costruzione della memoria, con attività che guardano al futuro. La città di Chieti, grazie ad un lavoro trasversale tra amministrazione e realtà del territorio, garantisce anche quest’anno un programma ricco di eventi per celebrare la resistenza al nazifascismo. Domani saranno concentrati tutti gli eventi, ma un’anteprima della Festa c’è stato il 19 aprile con lo spettacolo teatrale Tenere in serbo la vita, un emozionante spettacolo sulla resistenza di Pizzoferrato che ha riempito il Marrucino alla prima. Una giornata ricca di iniziative, quella di domani, spaziando dalla cerimonia istituzionale per la deposizione delle corone, passando per il corteo organizzato dall’Unione degli Studenti di Chieti e dal Collettivo Studentesco di Lanciano, che animerà il Corso Marrucino fino a ritrovarsi in Piazza Mazzini. La sera, poi, spazio alla musica, perché anche le note fanno resistenza. Ecco, quindi, Luigi De Gregori live al Circolo Arci Fictio, dalle 21.30. Siamo felici che il coinvolgimento sia trasversale e intragenerazionale ai ragazzi e a tutte le associazioni che fanno da motore a questi eventi, arrivi il nostro grazie, è sempre un piacere lavorare insieme per dare alla città occasioni di crescita e riflessione”.

“L’Anpi di Chieti ritiene quanto mai attuale ed importante celebrare il 25 aprile – sottolinea Gianluca Antonucci, dell’ANPI di Chieti – Come accade ormai da tre anni siamo felici di collaborare con il Comune di Chieti e di vedere la partecipazione di tante associazioni cittadine a questa celebrazione. L’ANPI continua a lavorare per promuovere una memoria attiva, specie verso le future generazioni. Riteniamo questa cosa importante ed attuale, soprattutto nel particolare periodo che stiamo attraversando. È necessario ricordare e sottolineare, proprio in una fase di revisionismi e censure, il ruolo della Resistenza quale vera e propria lotta di liberazione e ci fa specie sentire che ci sia ancora chi non riesce a pronunciare la parola ANTIFASCISMO, che è alla base della nostra costituzione Repubblicana. Costituzione che intendiamo anche difendere contro ipotesi di modifiche che ne minino i valori fondanti, come il premierato e l’autonomia differenziata”.

Il programma completo

Giovedì 25 aprile

ORE 9,30 – Cerimonia istituzionale e deposizione delle corone d’alloro al monumento alla Resistenza in Largo Cavallerizza, seguito dall’omaggio alla lapide in memoria dei partigiani teatini in largo Martiri della Libertà e a quella in memoria delle vittime teatine al Polo Tecnico della Provincia, lungo la discesa delle carceri. La conclusione sarà al Monumento ai caduti, alla Villa comunale, per le ore 10.45, cui seguirà l’alzabandiera.

ORE 9,45 – Mostra fotografica ANPI Chieti. Si svolgerà lungo Corso Marrucino tutta la giornata.

ORE 10.30 – Corteo della Liberazione: concentramento in Piazza Malta, via Arniense, corso Marrucino, piazza Trento e Trieste, via della Liberazione, Villa Comunale, Piazza Mazzini. A cura degli studenti UDS e ANPI.

ORE 21,30 – Ritornando al folk. Spettacolo di Luigi De Gregori. Fictio club Arci.




L’AQUILA CULT

Laudomia Bonanni alla rassegna culturale con  Gianfranco Giustizieri a narrare il grande talento della scrittrice aquilana. Venerdì 26 aprile alle ore 17:30 Centro Commerciale L’Aquilone

L’Aquila, 25 aprile 2024. L’esperimento di portare la cultura in un luogo ad alta frequentazione per gli acquisti,  in un centro commerciale, dove la gente non si immagina, sta dando grandi soddisfazioni. Il pubblico si dimostra sempre più interessato e numeroso.

È la volta di Laudomia Bonanni, scrittrice aquilana per oltre quarant’anni, apprezzata da Montale, ad essere il personaggio alla ribalta del terzo incontro della rassegna L’Aquila Cult, il 26 aprile, alle ore 17:30, al Centro Commerciale L’Aquilone. 

Sarà Gianfranco Giustizieri, scrittore, docente e ricercatore nonché segretario generale dell’associazione internazionale che porta il nome della scrittrice, a tracciare la singolarità di questa straordinaria donna che non si finisce mai abbastanza di conoscere e della narrativa che ha portato la Bonanni ad essere considerata tra i nomi femminili più autorevoli della letteratura italiana. 

Un mondo, quello di Laudomia Bonanni, da percorrere interamente, ed è quello in cui la scrittrice vive e si impegna a penetrare con suo realismo surreale con il quale scava ed esplora un insolito mondo di donne per scoprirvi dimensioni nuove e insospettate.  

L’Aquila Cult è costellata di altri interessanti appuntamenti come il prossimo del 3 maggio dedicato ad Amalia Sperandio, fotografa aquilana di fine Ottocento, di cui  tratterrà Liliana Biondi, scrittrice, critica letteraria e già docente Università dell’Aquila.

Per essere sempre aggiornati sulle iniziative in calendario, basta andare su: centrolaquilone.it per non perdere neanche un appuntamento. Tutti gli eventi si terranno di venerdì alle 17:30 presso il Centro Commerciale L’Aquilone e saranno aperti a chiunque abbia voglia di vivere e condividerne l’esperienza.




IL TRAMONTO DEI GIUSTI

I crimini di guerra e le resistenze europee al nazifascismo. Esce in occasione del 25 aprile la nuova edizione del libro di Pino Pelloni. La storia in presa diretta, raccontata con dovizia di dati e con le testimonianze dei protagonisti

A pochi giorni dal 25 aprile il giornalista e storico sociale Pino Pelloni dà alle stampe la nuova edizione del volume Il Tramonto dei Giusti. I crimini di guerra e le resistenze europee al nazifascismo, pubblicato dalla casa editrice EthosLab Publishing.

Il libro, che si avvale dell’introduzione dello storico Piero Melograni, è stato scritto con un taglio divulgativo, con il chiaro intento di avvicinare i più giovani alla storia e ad alcune delle pagine fondamentali del nostro passato più recente. Pelloni lo ha fatto utilizzando le testimonianze più disparate: diari privati, pagine letterarie, raccolte di giornali, canzoni popolari, reperti filatelici, ricette di cucina, almanacchi da barbiere, film ed interviste fatte direttamente a testimoni di quegli eventi. Insieme con il racconto della “storia degli storici” l’autore ci fa così conoscere, quasi in presa diretta, le testimonianze di Giorgio Bocca, Antonio Ghirelli, Amos Luzzatto, Carlo Lizzani e dello stesso Piero Melograni. Il volume è arricchito dalle pagine letterarie di Jacques Maritain, Hannah Arendt, Alberto Moravia, Enzo Biagi, Piero Ottone, Marek Edelman e di numerosi altri protagonisti di quei tragici giorni. Inoltre, i contributi di storici come Renzo De Felice, Léon Poliakov, John Cornwell, Robert Sommer, Theodore Hamerow, Gian Maria Vian e Riccardo Calimani aiutano a ricostruire le vicende narrate.

Nel libro c’è il racconto dello sterminio degli ebrei, degli zingari, degli omosessuali; della violenza sulle donne e i bambini; della razzia dell’oro e delle opere d’arte perpetrato dai nazisti in tutta Europa; delle stragi italiane, da Boves a Marzabotto, da Pietransieri a Sant’Anna di Stazzema sino agli stupri in Ciociaria. E poi la rivolta del ghetto di Varsavia e delle ribellioni nei campi di concentramento come di altri episodi della resistenza ebraica. La lunga guerra di liberazione dell’Europa dal nazifascismo raccontata con dovizia di dati e con i suoi protagonisti. I “silenzi” di Pio XII ma anche quelli degli Alleati in nome di un realismo politico che, agli occhi dell’oggi, stride con gli imperativi della morale.

E tutto questo – lo ha scritto Piero Melograni nella sua introduzione –  Pino Pelloni ha voluto raccontarlo  alle giovani generazioni, perché sappiano e soprattutto perché non dimentichino. “Lo ha fatto da giornalista, da storico del costume, da critico letterario e cinematografico. Da uomo curioso delle vicende umane, da intellettuale che vuole capire. Con quella curiosità che, secondo Calvino, prese tutti gli italiani alla fine della guerra: pieni di storie da raccontare. Per non dimenticarsele. E quel desiderio di raccontare ha dato vita ad un importante movimento letterario e cinematografico italiano, il neorealismo.”

……..

Un brano del libro: la testimonianza di Antonio Ghirelli

Dal libro riportiamo la testimonianza di Antonio Ghirelli, giornalista e scrittore napoletano – molto noto come capo ufficio stampa di Sandro Pertini alla Presidenza della Repubblica – sul tema della stampa di regime e sul ruolo propagandistico assunto dalla radio nel corso della Seconda guerra mondiale. Anche se il pubblico aveva già cominciato da tempo ad ascoltare, nonostante i divieti, le radio straniere. Tra le quali Radio Londra, seguitissima sino alla fine della guerra.

“Quando si parla della propaganda del regime fascista dobbiamo ricordare un fatto, e cioè che Mussolini è stato con Nenni e con Montanelli forse uno dei più grandi giornalisti del secolo. La propaganda fascista era senza dubbio martellante e forse la parte migliore di quella propaganda erano proprio gli articoli di fondo di Mussolini su Il Popolo d’Italia. Mussolini e Nenni erano come fratelli, poi si erano divisi. Potrei raccontare molti aneddoti sulla loro amicizia ma mi fa piacere raccontarne uno in particolare. Nel 1923, c’era ancora libertà di stampa, Nenni è corrispondente dell’Avanti a Parigi mentre Mussolini è capo del governo e ministro degli esteri: al termine dei lavori di una conferenza internazionale Nenni, durante una sua solitaria e romantica passeggiata a Boulevard des Italiens, scruta nel buio una sagoma a lui familiare, quella del romagnolo Benito. I due si incontrano, non si prendono a male parole ma nemmeno Mussolini osa offrire la tessera del partito a Nenni. Invece, come ricorda lo stesso Nenni nel suo diario, è Mussolini ad offrirgli l’incarico di ambasciatore a Parigi cortesemente rifiutato. I due si lasciano e venticinque anni dopo Hitler telefonerà a Mussolini dicendogli «guarda che l’ho preso, è già arrivato a Monaco e sta per essere internato in un campo di concentramento» e Mussolini di risposta disse… quello no… quello è mio. E Nenni dal lager passò al confino. E si salvò. I due amici-nemici furono grandi comunicatori perché sapevano parlare alla gente comune, con grande semplicità ed essenzialità. I discorsi di Mussolini duravano venti minuti. I discorsi di Nenni erano entusiasmanti ed entrambi avevano l’abilità di usare gli slogan, di fare titoli ad effetto. Quando noi vincemmo il referendum il titolo più bello, che porta la firma di Nenni, è stato quello dell’Avanti: Siamo più liberi.“

….

L’autore del libro

Giornalista e scrittore, Pino Pelloni ha iniziato la sua carriera professionale negli anni Settanta sulle pagine di “Paese Sera”. Ha scritto per “Il Messaggero” e “La Nazione”, ha diretto uffici stampa di importanti Enti ed Istituzioni italiane e collaborato a programmi di Rai Uno nella struttura diretta da Brando Giordani. Con lo storico Piero Melograni ha realizzato l’opera multimediale “Storia della Seconda Guerra Mondiale” (RaiTrade-Corriere della Sera, 2009) e ha preso parte alla stesura de “L’Italia in guerra” (Marsilio, 2010)

Autore di testi per la radio e il teatro, ha all’attivo numerosi saggi dedicati alle culture dello spettacolo, alla storia sociale e alla storia del Novecento.

Oggi è Segretario Generale della Fondazione Levi Pelloni, Presidente del Premio FiuggiStoria e dirige l’agenzia stampa com.unica. Per ÈthosLab ha pubblicato Peccati di Gola (2023).




TORTORETO CITTÀ DELLA PACE

In ricordo di don Tonino Bello si è costituito il Comitato Sindaci per la pace

Tortoreto, 25 aprile 2024. Il Comitato, con sede provvisoria a Tortoreto e con presidente pro tempore il sindaco Domenico Piccioni, si è costituito tramite la sottoscrizione di oltre 30 tra sindaci e delegati dei Comuni abruzzesi, riunitisi attorno ai valori della pace e della solidarietà cui si ispira la manifestazione “Tortoreto città della Pace”, promossa dal Comune di Tortoreto in collaborazione con l’associazione Ets Società Civile.

“Da Tortoreto vogliamo dire che la guerra è sempre una sconfitta e che solo coltivando la Pace possiamo proteggere davvero il nostro futuro”, ha dichiarato il sindaco Piccioni. La Regione ha aderito fin dall’inizio alla proposta del Comitato, garantendo pieno sostegno a tutte le iniziative che il Comitato dei sindaci intenderà promuovere ed attivare sui territori, anche con il coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche e le associazioni: “È con grande senso di responsabilità che, oggi, plaudiamo alla costituzione del Comitato dei sindaci per la pace, certi che le adesioni aumenteranno e certi che, tutti noi, ciascuno per il ruolo che ha l’onore di ricoprire, dobbiamo e possiamo fare la nostra parte per tutelare e promuovere i valori della solidarietà, del confronto civile, della pace, della cooperazione. Tutti siamo chiamati, nel nostro quotidiano, ad essere operatori di pace”, ha dichiarato l’assessore D’Annuntiis.

“Tortoreto Città della Pace” culminerà sabato 27 aprile alle ore 20:30 in piazza Carducci a Tortoreto con la cerimonia di conferimento del Premio per la pace e la Solidarietà don Tonino Bello ad 11 personalità ed associazioni. Di seguito l’elenco dei premiati:

– Medici senza frontiere: associazione internazionale umanitaria non governativa, attiva in 73 Paesi

– Mani Tese: organizzazione non governativa che da anni in Africa, Asia e America Latina si impegna per la giustizia economica, sociale ed ambientale

– Rete delle università per la pace, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane

– Mons. Giuseppe Ricchiuti Presidente di “Pax Christi”, movimento cattolico internazionale per la Pace.

– Patrizia Giunti, presidente della Fondazione Giorgio La Pira;

– Carlo Cefaloni, coordinatore di “Economia Disarmata Focolari Italia,” gruppo di riessione e azione su disarmo, riconversione e ammino della pace;

– Padre Quirino Salomone, frate minore, scrittore, direttore della rivista “La Perdonanza”, Presidente del “movimento celestiniano” e della “Fondazione Studi Celestiniani per la Pace”, fondatore della mensa dei poveri di L’Aquila;

– Don Vinicio Albanesi, fondatore del Coordinamento delle Comunità di accoglienza, Presidente della Comunità di Capodarco impegnata nell’accoglienza di persone in condizione di grave disagio. – Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione PescarAbruzzo con l’obiettivo di migliorare il benessere sociale e lo sviluppo economico della collettività di riferimento;

– Giuseppe Leonelli, fondatore del “Cammino per l’Unione e la Pace”, un percorso ad anello che porta alla scoperta di paesi e colline in provincia di Modena;

– Francesco Barone, presidente dell’Associazione “Help senza confini”, ambasciatore di Pace e autore di oltre cinquanta missioni umanitarie in Ruanda, Burundi, Senegal e Repubblica Democratica del Congo




L’IMPORTANZA DELLA CUCINA TRADIZIONALE NELLO SVILUPPO TURISTICO DELL’ABRUZZO

[Contributo di F. Cercone pubblicato nel volume: AA. VV.  “Vecchi e nuovi sapori nella cucina tradizionale abruzzese”, Quale Vita Edizioni, Torre dei Nolfi 1995.][1]

di Franco Cercone

Con l’inaugurazione delia linea Sulmona-Isernia (1897) si completa nella nostra Regione la rete ferroviaria. Per le difficoltà superate e la mole degli investimenti l’opera fu salutata da G. Strafforello come «un nuovo trionfo dell’intelligenza e del lavoro», una pietra miliare anche per lo sviluppo turistico dell’Abruzzo, che veniva a collegarsi con il resto dell’Italia e dell’Europa.

Si deve proprio ai resoconti dei colti viaggiatori europei, che utilizzano la comoda e veloce strada ferrata per visitare l’Abruzzo, l’eliminazione di molti pregiudizi che persistevano oltralpe nei confronti di una Regione, come la nostra, ben presto definita ideales Ferienland sia per il fascino del

suo territorio che per la peasant life dei suoi abitanti, quasi elevata a “modello di vita”.

Alfred Steinitzer scrive al riguardo nella sua “Aus dem unbekannten Italien” (1909) che, dopo aver concluso presso la sede del Club Alpino di Monaco di Baviera una conferenza sull’Abruzzo, molti membri del sodalizio gli rivolsero queste precise domande: “Non è stato mai assalito laggiù dai briganti?” Ed ancora: “Ma dove si trovano precisamente gli Abruzzi?”

La “scoperta” dell’Abruzzo, non incluso normalmente negli itinerari del Grand Tour settecentesco, avviene essenzialmente nei primi decenni dell’800 sotto la spinta di tendenze storico-culturali che possono essere considerate come i prodromi del movimento turistico nella nostra Regione, in un’epoca dunque anteriore alla realizzazione della rete ferroviaria. Il “campo base” per le escursioni è per lo più Roma e seguendo l’antica Tiburtina-Valeria si perveniva al lago di Fucino che costituiva una attrattiva irresistibile per la maggior parte dei colti “turisti”. Accanto a personaggi come K. Craven, E. Lear, T. Mommsen, F. Gregorovius va annoverato un folto gruppo di storici, incisori, studiosi di oreficeria medievale, geografia ecc. e soprattutto artisti che, sulla scia delle teorie romantiche, considerano il paesaggio come proiezione di un particolare stato d’animo.

Una menzione particolare merita Christian Zahrtmann, caposcuola della pittura romantica danese, che soggiorna per alcuni anni a Civita d’Antino. Alcuni suoi capolavori, oggi al Museo Nazionale di Copenaghen, riproducono scene di vita della Valle Roveto e contadini colti nei loro caratteristici costumi.

In seguito molti discepoli danesi ripercorsero le orme del loro maestro e contribuirono a diffondere nel nord Europa l’immagine affascinante della nostra terra.

Al completamento delle linee ferroviarie segue la realizzazione della rete stradale regionale. Va ricordato in particolar modo il tratto Anversa-Scanno, scaturito da un ardito progetto dell’ingegnere di Popoli, Antonio Lepidi-Chioti, in ricordo del quale l’Amministrazione Provinciale di L’Aquila volle

affiggere nel 1911 una lapide commemorativa nei pressi di Anversa.

Connesso allo sviluppo della rete stradale è quello dell’industria automobilistica, che contribuisce notevolmente, come scrive nel 1909 Giovanni Cena, alla scoperta dell’Abruzzo, la cui fama, per essere terra attraente e per certi versi “primordiale”, aveva cominciato a diffondersi grazie ad alcuni

capolavori del D’Annunzio, all’opera di Primo Levi dal fortunato titolo “Abruzzo forte e gentile” ed alle prime guide pubblicate in tale periodo, fra cui la nota Guida dell’Abruzzo di E. Abbate, apparsa nel 1903.

«Non potremmo sottolineare – scrive F. Sabatini a tal riguardo – alcun fatto più caratteristico della famosa spedizione automobilistica di deputati, scrittori e giornalisti, che mosse da Roma nel 1909 per una ricognizione ufficiale dei quieti borghi, dei monti e delle vallate abruzzesi».

L’avvenimento ebbe grande eco sulla stampa dell’epoca ed oggi potrebbe essere considerato una prova generale d’orchestra rispetto al movimento turistico legato essenzialmente all’automobile.

Nel periodo compreso fra le due guerre mondiali vengono create – ed in certe aree, come negli Altopiani Maggiori, potenziate – le indispensabili strutture alberghiere e ricettive. In particolare Roccaraso, grazie alla ferrovia che lambisce il centro abitato, diventa la località più importante dell’Italia centro-meridionale per gli sports invernali e per il soggiorno estivo, meta preferita da esponenti di Casa Savoia, dalla nobiltà romana, dall’agiata borghesia ed anche dal mondo letterario. Nel settembre del 1898 vi soggiorna per es. Maud Howe, che dedica a Roccaraso alcune pagine significative nell’opera “Roma Beata”. All’incirca dieci anni dopo Estella Canziani esalterà i prodotti dell’artigianato abruzzese, fra cui i merletti di Pescocostanzo. Un turismo dunque “d’élite” che assumerà in Abruzzo ed altrove la connotazione “di massa” dopo il secondo conflitto mondiale, in conseguenza del processo di industrializzazione avviato nel nostro Paese. Il generale miglioramento delle condizioni economiche fa sentire i suoi benèfici effetti anche in Abruzzo e soprattutto nella fascia costiera regionale, verso la quale si proietta di preferenza la domanda turistica.

Sottoposto tuttavia – anche a causa dell’emigrazione interna – ad una allucinante voluptas fabrícandi, il litorale abruzzese diventa nell’arco di pochi decenni un tassello di quella immensa ed indifferenziata “megalopoli padano-adriatica” invano denunciata da studiosi ed ambientalisti.

Anche la ristorazione si adegua da noi alle profonde trasformazioni determinate dal turismo di massa. Le tecniche di surgelazione, sperimentate con successo nei grandi centri urbani per veloci soste al fast-food, subentrano negli alberghi e nei ristoranti, all’insaputa – come avviene ancora oggi – degli ignari commensali. Svanita tuttavia la cosiddetta civiltà dei consumi, molti corposi problemi si sono addensati sull’orizzonte della nostra società, afflitta da una vistosa crisi occupazionale e riduzione dei redditi. Fattori che hanno proiettato i loro deleteri effetti anche nel movimento turistico e nel settore alberghiero, con una drastica riduzione delle presenze perfino nelle strutture ricettive più economiche. Questo complesso fenomeno socio-economico ha imposto nuove scelte nell’impiego del tempo libero ed una necessaria riconversione del modo di trascorrere le ferie, che sono venute a coincidere in Abruzzo con un particolare momento “storico”, quello del potenziamento delle aree destinate a Parchi e Oasi flori-faunistiche, non disgiunto dalla sempre più diffusa e corrente necessità di difendere e nello stesso tempo di “industrializzare” il verde, finalmente inteso come la più importante risorsa economica dell’Abruzzo che, non a caso, è stato riconosciuto “Regione Verde d’Europa”.

Come ha messo in rilievo una recente indagine ISTAT, questo fenomeno ha contribuito anche ad avviare un pur lieve “movimento demografico di ritorno”, soprattutto dalla indifferenziata megalopoli costiera verso l’entroterra regionale, scoperto come ambiente a misura d’uomo. Inoltre sui nostri “paesi-presepio” si sono riversati da Napoli e Roma gruppi familiari che hanno acquistato e ristrutturato persino vecchie stalle, rese cosi abitabili. La fuga dalle invivibili città ha contribuito a rianimare la vita dei nostri piccoli centri adagiati sulla fascia pedemontana e ad eliminare il silenzio cui l’emigrazione, da mezzo secolo, li aveva condannati.

Le conseguenze scaturite da queste nuove tendenze sono molteplici ed hanno portato, per ciò che in tale sede interessa, ad un notevole incremento di aziende agrituristiche (luoghi ideali di fruizione sia di prodotti genuini “di stagione” che di ospitalità a prezzi accessibili) nonché di ristoranti sorti anche

negli angoli più remoti del territorio regionale, ma spesso troppo facilmente qualificati dai proprietari come “tipici”. I menu risultano infatti ovunque indifferenziati e ibridi, dagli antipasti costituiti da “Salame Milano” e sottaceti di fabbrica fino alla Carbonara con panna, mozzarelle allo spiedo, agnello alla brace ecc., per tacer poi del cosiddetto “Amaro della Casa” che conclude a mo’ di cicuta socratica un pasto pesante e raramente preparato con olio extra-vergine d’oliva. È inutile inoltre cercare il proprietario del locale, magari ex idraulico o venditore di vernici che ha chiuso bottega per aprire un ristorante: di norma egli non è mai presente in sala da pranzo per illustrare ai clienti ciò che stanno mangiando. Questa facile intercambiabilità professionale è tanto grave che meriterebbe addirittura l’intervento deciso del Legislatore Regionale.

Per mancanza di formazione enogastronomica questi improvvisati ristoratori non sono in grado di capire che il mangiare ha perso oggi la valenza del nutrirsi ed ha assunto una dimensione socio-culturale connessa ad un saldo principio della scienza dell’alimentazione: mangiare e bere bene per

vivere meglio.

In questo mutato scenario il piatto tradizionale è il solo che possa costituire una alternativa sia alle allettanti proposte della Nouvelle Cuisine, che durano – come le “Penne alla vodka” – brevissimo tempo, sia alla gastronomia standardizzata, la quale, proprio perché uniforme e priva di “diversità”, si traduce in un decremento dell’attrazione clientelare.

L’unica via d’uscita a quella che è stata definita “tensione epocale gastronomica”, è costituita dalla cucina semplice tradizionale, imperniata attorno alle combinazioni di sapori genuini del mondo rurale ed all’uso sapiente dei prodotti stagionali di campo e di bosco, come funghi, asparagi selvatici, erbe,

lumache e via dicendo.

Quanti sono infatti i ristoranti abruzzesi che presentano nei loro menù orapi, “cascigni”, brodo di pollo ruspante con tagliolini e rigaglie, sagne e ceci al sugo di baccalà, “pallotte” cacio e uova, e torcinelli?

Al posto del brodo con tagliolini troviamo quello con tortellini, estraneo alla nostra cultura gastronomica come il ragù di vitello, magari reso pingue da estrogeni, con cui si condisce, al posto del castrato, la salsa per i nostri maccheroni alla chitarra. Ne consegue, come crediamo, che nessuno compie un’ora di viaggio per raggiungere un ristorante che prepara le stesse cose del ristorante che abbiamo sotto casa.

Ai tradizionali fattori del turismo (arte, storia, folklore ecc.) che spingono a spostarsi dal luogo di residenza ad un altro, va aggiunta dunque la cucina tradizionale, intesa come emanazione della cultura gastronomica di una determinata località o area geografica regionale.

Ora, che la cucina sia destinata a possedere perennemente due anime, una conservatrice e l’altra innovativa, costituisce una costatazione inoppugnabile e le “varianti” di un determinato piatto tradizionale possono benissimo riscuotere il favore del buongustaio.

È appunto questa la ratio insita nel tema dibattuto nel corso della presente manifestazione ed al quale l’Assessorato Regionale al Turismo ha dato molto opportunamente il titolo di “Vecchi e nuovi sapori nella cucina tradizionale abruzzese”.

La ricerca promossa, vera e propria operazione di recupero di un bene culturale, ha avuto due finalità:

– accertare quali ristoranti abruzzesi annoverano nei loro menù piatti tipici regionali;

– individuare “varianti” di tali piatti, degne di essere annoverate per i prodotti regionali usati (si pensi per es. allo zafferano di Navelli, al tartufo nostrano bianco e nero ecc.) fra i piatti della gastronomia regionale.

Per fregiarsi di tale riconoscimento, queste “variazioni sul tema” dovranno conservare requisiti costanti nel tempo, sia per quanto concerne gli ingredienti usati – che vanno perciò “codificati” al pari delle ricette originali – che per il modo di cottura.

È stato proposto inoltre che tutte le ricette siano incluse in una specie di “Annuario gastronomico regionale”, da pubblicarsi a cura dell’Assessorato e da distribuirsi a tutti gli operatori gastronomici. Nei menù pertanto la dicitura “piatto tipico” potrà essere apposta solo alle ricette originali ed alle “varianti” riconosciute come tali dall’Assessorato. Una volta codificate nei loro ingredienti e modalità di preparazione, esse non sono più suscettibili di modificazioni. Il mosaico della tipicità, secondo le illuminate intenzioni dell’Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo, non sarà mai tuttavia una entità statica, ma si arricchirà sempre, alla luce anche di ricerche storico-gastronomiche, di nuovi tasselli che, ottenuto il riconoscimento di piatto tipico, confluiranno poi “nell’Annuario Gastronomico Regionale”.

È stata indicata così, simile a quella tracciata in Francia e che sta riscuotendo notevole successo, la Via del buon bere e mangiare, la sola che nell’attuale panorama gastronomico può conferire nuova vitalità al movimento turistico di fine settimana.

Il “buon bere” impone però sforzi organizzativi anche a tutte le aziende vinicole regionali. Esse infatti restano chiuse normalmente di domenica, mentre i ristoranti presentano carte dei vini in cui non sono rappresentate tutte le qualità prodotte in Abruzzo. Si dimentica così, come ha scritto di recente Bruno Casetta nel periodico “Arte in tavola” (giugno 1994) che «il ristorante da sempre è stato ambasciatore e portatore di immagine per le aziende di vini che propone». Il ristorante pertanto non deve essere, al pari degli Istituti Alberghieri della nostra Regione, luogo di preventiva esclusione nei confronti di certi vini, ma al contrario un punto di incontro e di confronto.

Dal che si evince anche la necessità, ovunque avvertita, che le migliori aziende vinicole istituiscano nei più noti centri turistici e storico-artistici regionali dei “Punti d’assaggio e degustazione” al fine di rendere note anche le nuove tendenze che si registrano nella nostra vinicoltura.

È un dato di fatto incontestabile che alcuni vini, “Trebbiano”, “Montepulciano” e soprattutto “Chardonnay”, solo raramente oltrepassano la soglia dell’area geografica abruzzese in cui vengono prodotti e non vengono valorizzati, come opportunamente meriterebbero, anche come ottimi aperitivi.

Riappropriarsi del vino bianco come aperitivo, auspicato da molti gastronomi, costituisce a nostro avviso un omaggio alla scienza dell’alimentazione ed un atto economico-culturale di grande importanza, se non altro per sradicare anche quella deprecabile e diffusa convinzione che associa il concetto di “ubriacone” al bevitore di vino e non invece al bevitore di liquori.

Ai fattori tradizionali del movimento turistico, quali arte, storia, folklore ecc. va aggiunto dunque anche il settore eno-gastronomico, il quale, nei giusti intendimenti dell’Assessorato al Turismo della Regione Abruzzo, deve essere ora pienamente rivalutato e valorizzato.


[1] (N.d.r.: La Pubblicazione è stata presentata nell’ambito della Manifestazione svoltasi l’8 aprile 1995 presso L’Istituto Alberghiero di Roccaraso, in cui l’A. era Preside. L’evento, patrocinato dall’Assessorato al Turismo Regione Abruzzo, aveva lo scopo di codificare i piatti da ascrivere alla gastronomia tradizionale come “piatti tradizionali e tipici abruzzesi” per la valorizzazione dell’offerta gastronomica abruzzese, quale importante fattore del movimento turistico.)




CITTÀ-SANTUARIO DI ANGIZIA

Reperti trafugati restituiti alla collettività. Dal ministero della cultura fondi per la valorizzazione dell’area sacra ai marsi

Luco dei Marsi, 25 aprile 2024. Monete, mascherine fittili, vasellame ed ex voto diversi, ottimamente conservati. É quanto apparso agli occhi stupefatti degli Amministratori e degli agenti della Polizia locale di Luco dei Marsi al rinvenimento di alcuni contenitori, lasciati nei pressi di un ingresso secondario del Comune. Una raccolta consistente di reperti, testimonianze della civiltà marsa, che richiamano i numerosi ritrovamenti avvenuti nell’area di Anxa-Angitia, città-santuario dei Marsi che continua, da decenni, a riservare scoperte e sorprese, e oggetto negli ultimi anni di una costante campagna di promozione che ha portato nel centro fucense un numero consistente e sempre crescente di visitatori da tutto il centro Italia e non solo.

É notizia dei giorni scorsi che il Ministero della Cultura, su istanza della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio d’Abruzzo, ha disposto, nell’ambito del programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026, lo stanziamento di 100mila per la valorizzazione dell’area archeologica “casa”, per la leggenda, della Dea Angizia. Dalle prime campagne di scavo, iniziate nel 1998, le vestigia dell’antica città-santuario dei Marsi hanno restituito alla luce e alla memoria, tra altri numerosissimi reperti, due templi, uno di epoca italica e uno di epoca augustea, il muro di terrazzamento dell’area sacra di Angizia insieme alla cinta muraria con la porta vecchia, tre statue, tra cui una in terracotta, risalente al III sec. a.C., ricollegabile alla figura della stessa Dea, cisterne, pavimentazioni stradali, resti di edifici in opera reticolata, le tracce del foro e del quartiere artigiano, numerosi ex voto, armi, dischi-corazza, ceramiche di varie epoche, epigrafi, bassorilievi e tombe, come anche il quartiere artigianale, con fornaci, e un’area cultuale con diverse stipi votive.

“Il gesto di questo ignoto cittadino, che ha fatto pervenire al Comune numerosi reperti, per tipologia e peculiarità certamente provenienti dalla vasta area di Anxa-Angitia, ci ha riempiti di stupore e di gioia, perché beni di inestimabile valore sono tornati di fatto nel patrimonio della collettività. I reperti sono stati immediatamente consegnati alle Autorità competenti, che attualmente li custodiscono, per tutte le attività di censimento e catalogazione.

In questi giorni abbiamo anche appreso, con grande soddisfazione, della programmazione relativa ai fondi per la valorizzazione dei siti archeologici, tra cui la nostra area archeologica, luogo di straordinaria valenza per la Marsica e non solo. Sappiamo che molte sono le ulteriori testimonianze della storia dei Marsi che possono venirne e contiamo sul finanziamento per dare corso anche a nuove campagne di scavi”, spiega la sindaca Marivera De Rosa.

“In questi anni abbiamo dato vita a numerose iniziative, alcune delle quali divenute appuntamenti costanti, dagli eventi speciali che hanno visto protagonista l’area archeologica con il contributo di storici, archeologi, scrittori, artisti, e che hanno richiamato l’attenzione e la presenza di un vastissimo pubblico dalla regione e oltre, alle visite guidate e ai laboratori per i più piccoli, sempre partecipatissimi.  Un’opera di valorizzazione che ci ha dato grandi soddisfazioni, come quella, tra altre, di vedere il nome di Luco dei Marsi sotto i riflettori in diversi continenti e in contesti eccellenti, grazie alla mostra Tota Italia, alle origini di una Nazione, in cui una delle statue rinvenute nel sito, secondo gli studiosi raffigurante proprio la Dea Angizia, è stata selezionata, insieme a un letto in osso rinvenuto a Fossa e alla statua bronzea di Ercole Curino, ritrovata a Sulmona, in rappresentanza dell’Abruzzo. Sono lieta dell’attenzione concretamente espressa dal Ministero della Cultura, un prezioso supporto per continuare e implementare le attività di valorizzazione e promozione dell’area e dell’intero Territorio, e ringrazio la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio d’Abruzzo, in particolare la Dottoressa Manuela Ceccaroni, per la straordinaria e costante opera di cura e valorizzazione dei beni archeologici del territorio”.




INSIEME: 25 APRILE FESTA DELL’ITALIA DEMOCRATICA

PoliticaInsieme.com, 25 aprile 2024. In occasione del 25 aprile, INSIEME ribadisce la sua piena adesione ai valori della Resistenza antifascista sfociata nella Costituzione e nella rinascita del Paese, con una scelta di partecipazione democratica, sociale e inclusiva che ha garantito uno sbalorditivo sviluppo economico e il più lungo periodo di pace nella storia d’Italia.

Il 25 aprile richiama alla libertà responsabile, al consentire alla società di esprimere liberamente tutte le proprie voci e potenzialità. L’antifascismo non è solo una retorica scelta di campo che va comunque ricordata e rinnovata costantemente. Richiede che anche le istituzioni assicurino una gestione della cosa pubblica improntata al bene comune, alla risposta dei problemi che riguardano l’intera società civile, alla difesa della dignità di tutti gli esseri umani, a partire da quella garantita da un lavoro sicuro e da salari giusti ed equi, dalla libertà d’impresa e dalla valorizzazione dei gruppi intermedi liberamente organizzati.

INSIEME ritiene che il 25 aprile debba spingere le forze popolari a ritrovare una piena coerenza con il patrimonio rappresentato da quanti – Sturzo, Donati, Ferrari, De Gasperi, Moro – hanno saputo interpretare una continuità fatta di democrazia, libertà, pluralismo, giustizia sociale e attenzione alla Persona.

Ecco perché INSIEME invita alla coerenza tutti coloro che al Popolarismo si richiamano. Non si può seguire il doppio criterio di essere anti-sovranisti e antipopulisti in Europa e, al tempo stesso, partecipare a una coalizione di estrema destra in Italia. Facendo propria, inoltre, una proposta di legge che introduce il Premierato e l’Autonomia differenziata, in gran parte emanazione della cultura post-fascista e della P2.

L’ antifascismo è una discriminante per la coscienza morale, civile e politica del nostro Paese: a noi preme sapere se, in quanto tale, riguarda o meno la maggioranza di governo.

La celebrazione del giorno della Liberazione non lascia spazio ad alcun equivoco e ad accomodamenti di natura elettorale o di potere.

Infine, INSIEME esprime la propria solidarietà a quanti, per le loro idee non gradite al governo, vengono censurati dalla RAI, cui è affidato il delicato compito di assicurare il servizio pubblico: che è tale solo se in grado di garantire il pluralismo e una informazione non di parte.




IL TORNEO BORGO SAN PANFILO

Torna con l’ottava edizione: Memorial Luisa D’Agostini

Sulmona, 24 aprile 2024. Torna, il prossimo 16 giugno, il Torneo Borgo San Panfilo – Memorial Luisa D’Agostini, il torneo per musici e sbandieratori organizzato dal Borgo San Panfilo, giugno all’ottava edizione. Il torneo, diventato ormai un appuntamento fisso, sta riscuotendo di anno in anno sempre più successo riuscendo a coinvolgere centinaia di atleti provenienti da tutta Italia, uniti nel ricordo dell’indimenticata socia del borgo, Luisa D’Agostini.

Il torneo, patrocinato dal Comune di Sulmona e dall’Associazione Giostra Cavalleresca di Sulmona, si svolgerà domenica 16 giugno, all’interno del suggestivo cortile del Palazzo Vescovile, con accesso da Piazza Carlo Tresca, in pieno centro storico. Le specialità in gara, che verranno giudicate da una giuria federale, sono: Singolo Tradizionale, Coppia Tradizionale, Piccola Squadra e Musici Assoluti, a cui si legano anche le Specialità di Singolo Tradizionale, Coppia Tradizionale e Piccola Squadra Under 15. Il torneo prenderà il via alle 09:30 fino ad ora di pranzo, per riprendere alle 16:00 e concludersi, con le premiazioni, alle 18:00.

“Siamo arrivati all’ottava edizione del torneo – spiega il Capitano del Borgo San Panfilo, Filippo Ficorilli – ed è una nuova occasione per noi per ricordare ed onorare la nostra Luisa. Sono già aperte le iscrizioni per partecipare, sono tanti i gruppi che hanno già chiesto informazioni e speriamo di replicare i successi degli ultimi anni in cui la presenza è stata massiccia. Ringraziamo il Vescovo Mons. Michele Fusco, la sua gentilezza e la sua disponibilità nell’averci concesso anche quest’anno il meraviglioso cortile del Palazzo Vescovile, luogo suggestivo in cui svolgere il torneo. E un ringraziamento voglio rivolgerlo all’Associazione Giostra Cavalleresca di Sulmona e al Comune di Sulmona per il patrocinio concesso a questo importante evento”.

“L’Amministrazione Comunale è onorata – commenta l’Assessore alla Cultura e allo Sport, Andrea Ramunno – di poter sostenere e patrocinare il Torneo Borgo San Panfilo – Memorial Luisa D’Agostini, giunto all’ottava edizione. È un evento che, andando ad inserirsi in un quadro generale di lavoro, rende chiaro ancora una volta l’impegno profuso durante tutto l’anno dai borghi e sestieri, e in questo caso dal Borgo San Panfilo che, tra l’altro, onora la nostra città competendo nella Tenzone Aurea. L’Amministrazione Comunale ha intenzione di dialogare costantemente con borghi e sestieri perché il mondo Giostra è centrale per Sulmona e quindi, andare verso iniziative di questo tipo, è fondamentale per il bene della nostra città”.




LA  FESTA DI LIBERAZIONE

Il Comune di Sante Marie celebra il 25 aprile, ecco il programma

Sante Marie, 24 aprile 2024.  Il Comune di Sante Marie celebra il 25 aprile festa di Liberazione. Una data importante per l’Italia, in quanto segna la fine della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del regime fascista, un giorno di festa e di commemorazione, un momento per ricordare i sacrifici fatti per la libertà e per riaffermare i valori della democrazia.

L’amministrazione comunale, con i rappresentanti di tutte le associazioni del paese, celebreranno il 25 aprile con una cerimonia solenne. Il programma della giornata prevede per domani il raduno alle 10:15 in piazza Aldo Moro da dove alle 10:30 partirà il corteo che farà tappa presso la lapide di Antimo Ermili e la lapide alla Banda del Bardo per la deposizione di un omaggio floreale. Alle 10:50 ci sarà la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti e un momento di preghiera.

“Invitiamo tutti a partecipare – ha commentato il sindaco Lorenzo Berardinetti – è un’occasione importante per ricordare il passato e per costruire un futuro migliore”.




PANTANI DAY

Domenica 28 aprile mostra di cimeli del campione e incontro con Tonina Pantani, madre dell’indimenticato campione delle due ruote

Martinsicuro, 24 aprile 2024.  Continuano gli appuntamenti di preparazione al Giro d’Italia che giovedì 16 maggio vedrà Martinsicuro grande protagonista del tour in rosa. Dalla città truentina, infatti, partirà la 12esima tappa con arrivo a Fano e fervono i preparativi.

Domenica, in sala consiliare, andrà in scena una giornata interamente dedicata a Marco Pantani, campione italiano  tra i più amati di sempre, scomparso il 14 febbraio 2004 in circostanze ancora poco chiare. L’appuntamento è alle 13 in sala consiliare con l’apertura di una mostra di cimeli appartenuti al Pirata. Dopo una presentazione da parte dell’amministrazione comunale, sarà ospite Tonina Pantani, madre di Marco, che dialogherà con Simone Tommolini, presidente degli operatori turistici di Martinsicuro, ripercorrendo la vita del campione dall’infanzia, alla passione per le due ruote, fino alla prematura scomparsa sulla quale sono ancora tanti gli aspetti da chiarire. Un appuntamento assolutamente da non perdere.

“Ed è  con grande soddisfazione che accogliamo la signora Tonina Pantani nella nostra città – le parole del consigliere con delega al Turismo, Umberto Barcaroli – è un evento che abbiamo fortemente voluto e che personalmente ho caldeggiato sin da quando ci è stato proposto. L’occasione di ricordare uno dei più grandi campioni italiani del ciclismo alla prima e storica partenza del Giro d’Italia a Martinsicuro, non poteva che essere colta subito”.

“Siamo orgogliosi di accogliere nel nostro paese la madre di un campione come Pantani – il commento invece di Alessandro Casmirri, delegato allo Sport – un uomo che  ha dato tutto se stesso in uno sport che lo ha portato ad essere per molti un simbolo indelebile. La sua forza  resterà nei ricordi e nella memoria storica del nostro Paese per sempre”.




LA RISERVA È PATRIMONIO DEI CITTADINI, NON DEL MERCATO!

Pescara, 24 aprile 2024. Sembra essere proprio il ROGO il destino del legname accatastato nella zona sud della Riserva Dannunziana a seguito delle operazioni di bonifica attuati per rimuovere i tronchi interessati dall’incendio del primo agosto del 2021.

Anche se non direttamente, così è stato più volte annunciato e ribadito dall’Amministrazione comunale che, abbastanza pilatescamente, sembra intenda affidare al “MERCATO” la sorte di questo prezioso, in quanto serbatoio di carbonio, patrimonio di sostenibilità, che appartiene all’intera comunità pescarese e non solo, trattandosi di una Riserva Regionale.

Di quest’area protetta, tra l’altro, a distanza di quasi 25 anni dalla sua istituzione (2000), non vi è ancora traccia di un comitato di gestione e della relativa direzione scientifica che molto avrebbero potuto dire e fare in un quarto di secolo in termini di tutela e valorizzazione naturalistica.

E pensare che dopo l’approvazione del PAN nel 2018 e la tardiva pubblicazione dell’atto sul BURA il 13 febbraio 2019, su tutte,  ma proprio tutte,  le versioni del Documento Unico di Programmazione (DUP), prodotti dall’Amministrazione dal 2020 al 2023, alla voce: “Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana” il testo distrattamente esordisce sempre con lo stesso testo: “Nelle more del completamento da parte della Regione Abruzzo dell’iter approvativo del Piano di Assetto Naturalistico (avvenuto come detto nel 2019), andranno perseguite le seguenti azioni (…). A pag. 103 del DUP 2023-2025, ma anche degli altri, si legge inoltre: “4. Gestione – Nelle more della definizione, da parte del Consiglio comunale, di un più incisivo e potenziato assetto di gestione della Riserva, si procederà, in coerenza con il PAN, alla realizzazione di strutture di accoglienza volte a garantire sostenibilità economica ad azioni di gestione organiche dell’area protetta”. Altre simili “enigmatiche” dichiarazioni, ripetute in fotocopia, chiudono in tutti i DUP il breve capitolo sulla Riserva.

Ad essere chiari, l’intervento in corso è riconducibile, come modello contrattuale, ad un appalto pubblico (una ditta si è aggiudicata i lavori a seguito di un bando) regolamentato dal Codice degli appalti (ultima release del 2023, ma già vigente nel 2016) che a sua volta rimanda ai cd CAM, criteri ambientali minimi (vigenti dal 2020), che chiaramente ne definiscono la cornice nonché le procedure. Ma di tutto questo non vi è traccia in quanto sta accadendo, né nella progettazione né nella esecuzione dei lavori.

Per venire alla sorte del legname di “esbosco”, ad esempio, che dovrebbe essere compostato in loco o presso impianti dedicati, con tanto di certificazione e sorveglianza da parte del Comune che ciò accada, questo è classificato del progettista, nonché DL dell’intervento, “nelle disponibilità della ditta appaltatrice” oltre che di “scarso valore di mercato“, e addirittura suggerire all’Ente appaltante di bruciarlo (ma quindi a chi appartiene questo materiale, all’ente appaltante o alla ditta appaltatrice?).

Consultate le attuali norme di riferimento, dalla Legge 21 novembre 2000, n. 353: “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”, alla Legge 14 gennaio 2013, n. 10: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani“, e finanche L.R. 4 gennaio 2014, n. 3: “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo“, tutte  rimandano al PAN vigente, senza trovare riferimento alcuno ad un presunto uso “energetico” del materiale di esbosco, men che meno nel PAN stesso.

Ma quand’anche fosse, si tratta di un obbligo o di un’opportunità? In entrambi i casi, nel gestire un patrimonio pubblico di cui il Comune è custode in quanto Ente gestore per conto della Regione Abruzzo, e quindi della comunità dei cittadini, quale sarebbe la posizione dello stesso nei confronti dell’impegno che invece è tenuto ad assumere dal “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione” (Codice degli appalti) a cui i Comuni italiani sono chiamati ad aderire e a dare il loro contributo, e dove la parola combustione non è mai citata?

Alla luce del fatto che nel caso in esame si è di fronte ad una Riserva Naturale, cioè un’area protetta, e non un bosco coltivato destinato a produrre biomasse (né tantomeno ad una grande isola verde spartitraffico), sarebbe logico aspettarsi che il materiale legnoso rimosso venisse trattato con coerenza, soprattutto per il fatto che il legname costituisce un immenso serbatoio di CO2 assolutamente da non reimmettere in atmosfera. Come?

L’approccio ambientale traccia alcune possibili strade: il legname, che rimane tale e che quindi diventa risorsa, può essere trasformato in opere per la messa in sicurezza del territorio, oppure usato nel settore dell’edilizia di arredo verde, con tavoli e panchine, capanni, giochi,  oppure opportunamente cippato come materiale pacciamante nella gestione del verde pubblico ovvero compostato (biochar) per restituire sostanza organica al suolo e continuare a fungere da substrato di cattura della CO2. Tutti i parchi e i giardini urbani, come tutta la riviera (modello “ecodune”) della città potrebbero essere interessati da detti usi, costituendo tra l’altro una grande occasione occupazionale di tipo artigianale, con dando luogo ad una esposizione artistica e turistica di richiamo: la Riserva rinasce nell’arredo della città e nella sua vocazione turistica e ambientale.

Alla luce di tutto ciò, neppure un chilogrammo di legname raccolto può andare a finire nel circuito che alimenta le centrali elettriche a biomasse, soprattutto perchè è un business per i provati (la combustione del legno ad uso energetico  incentivata dallo Stato: per ogni € di elettricità prodotta ne ricevono ben 3,9 di incentivi!).

Con una direzione scientifica dell’area protetta tutto quello a cui stiamo assistendo, almeno per quanto imprevedibile, forse non sarebbe accaduto. Non può oltremodo avvenire quanto invece oggi prevedibile, ovvero mandare in fumo, per una seconda volta, un patrimonio naturale che appartiene alla collettività e tale deve rimanere.

Giancarlo Odoardi




TORTORETO CITTÀ DELLA PACE

Dal 24 al 28 aprile, in ricordo di don Tonino Bello. Oggi ci sarà la costituzione del comitato “Sindaci per la pace”

Tortoreto, 24 aprile 2024. Si svolgerà da oggi, 24 aprile, al 28 aprile Tortoreto città della Pace, una manifestazione promossa dal Comune di Tortoreto in collaborazione con l’associazione ets Società Civile e che, per quattro giorni, promuoverà testimonianze e momenti di incontro all’insegna dei valori della pace e della condivisione.

Da Tortoreto vogliamo dire che la guerra è sempre una sconfitta e che solo coltivando la Pace possiamo proteggere davvero il nostro futuro”, ha dichiarato stamane, in conferenza stampa a Teramo, il sindaco di Tortoreto, Domenico Piccioni, accanto al presidente di Società Civile, Leonardo Nodari.

Una quattro giorni interamente dedicata ai valori della Pace e che culminerà, il 27 aprile alle ore 20.30 in Piazza Carducci, con la cerimonia di conferimento del Premio per la pace e la Solidarietà don Tonino Bello ad 11 personalità ed associazioni.

Di seguito l’elenco dei premiati:

  • Medici senza frontiere: associazione internazionale umanitaria non governativa, attiva in 73 Paesi
  • Mani Tese: organizzazione non governativa che da anni in Africa, Asia e America Latina si impegna per la giustizia economica, sociale ed ambientale
  • Rete delle università per la pace, promossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
  • Mons. Giuseppe Ricchiuti Presidente di “Pax Christi”, movimento cattolico internazionale per la Pace.
  • Patrizia Giunti, presidente della Fondazione Giorgio La Pira;
  • Carlo Cefaloni, coordinatore di “Economia Disarmata Focolari Italia,” gruppo di riessione e azione su disarmo, riconversione e ammino della pace;
  • Padre Quirino Salomone, frate minore, scrittore, direttore della rivista “La Perdonanza”, Presidente del “movimento celestiniano” e della “Fondazione Studi Celestiniani per la Pace”, fondatore della mensa dei poveri di L’Aquila;
  • Don Vinicio Albanesi, fondatore del Coordinamento delle Comunità di accoglienza, Presidente della Comunità di Capodarco impegnata nell’accoglienza di persone in condizione di grave disagio.
  • Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione PescarAbruzzo con l’obiettivo di migliorare il benessere sociale e lo sviluppo economico della collettività di riferimento;
  • Giuseppe Leonelli, fondatore del “Cammino per l’Unione e la Pace”, un percorso ad anello che porta alla scoperta di paesi e colline in provincia di Modena;
  • Francesco Barone, presidente dell’Associazione “Help senza confini”, ambasciatore di Pace e autore di oltre cinquanta missioni umanitarie in Ruanda, Burundi, Senegal e Repubblica Democratica del Congo

Il programma completo:

Domani, mercoledì 24 aprile, alle 10 presso l’Istituto comprensivo Tortoreto ci sarà l’inaugurazione della mostra di disegni e pensieri “Siamo angeli con un’ala sola” e alle 11.30 all’Hotel Parco del mare, ci sarà la cerimonia di costituzione del comitato “Sindaci per la pace” alla presenza di 30 sindaci.

– Giovedì 25 aprile, dalle ore 9 alle 20, si celebrerà la Giornata in ricordo di Don Tonino Bello con la proiezione di 12 filmati dei suoi interventi (saranno mandati in onda su You tube e sulle pagine social di Radio Cerrano web Tv.

– Venerdì 26 aprile, alle ore 20.30 in Piazza Carducci, appuntamento con il Concerto degli Exentia Live Band, con le letture e le testimonianze su Don Tonino Bello

– Sabato 27 aprile, alle 20.30 Piazza Carducci Cerimonia di consegna dei Premi per la Pace e la Solidarietà “Don Tonino Bello” (in diretta streaming nazionale su Radio Cerrano Web Tv) e, a seguire, alle ore 22 sempre in Piazza Carducci Lungomare Sirena, ci sarà il Concerto “Prendila cosi” Mogol Battisti TRIBUTE BAND

– Domenica 28 aprile, alle ore 18 in Piazza Carducci, lo Spettacolo musicale e teatrale “Fuori Posto”




MATTA ARTE CONTEMPORANEA

SeTaccio il Vento: restituzione della residenza di Agnese Purgatorio  + TALK sulla pratica delle Residenze d’Arte a cura di Marcella Russo 27 aprile ore 18

Pescara, 24 aprile 2024. Attività promosse e organizzate da Artisti per il Matta nel Programma della Presidenza Consiglio Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara. Matta Arte Contemporanea è la sezione dedicata alle arti visive dello Spazio Matta, a cura di Marcella Russo.  MAC è un luogo fisico ma anche virtuale, dove i protagonisti dell’arte incontrano il pubblico per uno scambio, un confronto, un dialogo finalizzato ad approfondire i temi e linguaggi più attuali del mondo dell’arte. Dal 2020 Mac porta avanti un programma di residenze d’arte, grazie al quale sta costruendo una collezione di opere site-specific permanenti collocate nella sede dell’ex mattatoio di Pescara.

Il 27 aprile 2024 alle ore 18 Matta Arte Contemporanea presenta “SeTaccio il vento”, restituzione della residenza dell’artista Agnese Purgatorio, un percorso sensoriale e ritmico che conduce lo spettatore nelle trame della materia, in un viaggio onirico attraverso una natura potente e sublime, ma con un senso di spaesamento che caratterizza da sempre il nomadismo esistenziale dell’artista, sottolineato anche da una sperimentazione acustica. L’arte come linguaggio dell’immaginario in una frammentazione linguistica che in certi momenti attraversa un tempo dilatato, mentre in altri si trasforma in apparizioni di luce, sottolineata da una ricerca costante sul suono che Agnese Purgatorio porta avanti da alcuni anni. Opera che accompagna la residenza pescarese dell’artista e che affronta questioni urgenti, come la rivolta delle donne iraniane, con la leggerezza metaforica delle folate di vento e con una libera interpretazione del verso di Abbas Kiarostami “Il vento porta via il velo” che ondeggia nel video in lingua originale. Un atto poetico e politico che con ambientazioni mentali ed esistenziali, condensate in una atmosfera sospesa, ci esorta ad affrontare le grandi sfide del nostro tempo, ma con cautela e con la purezza del gesto infantile del protagonista che ci invita a tacere per ascoltare le voci lontane.

Il titolo dell’opera permanente è una libera citazione di un verso di Abbas Kiarostami “Il  vento porta via il velo”: un neon in vetro soffiato e scritto in farsi da una donna iraniana residente a Pescara.

L’incontro si chiuderà con un talk aperto al pubblico, dove si approfondirà la pratica delle Residenze d’Arte. Si parlerà di arte pubblica e del suo mescolarsi ai territori e alle storie delle persone, quale linguaggio espressivo del presente capace di creare nuove narrazioni.

Partecipano al talk l’artista Agnese Purgatorio, Marcella Russo, Andrea Croce, Giovanni Gaggia, Lucia Giardino e Miriam Di Francesco.

PROGRAMMA

H 18.00 – Focus residenza “SeTaccio il Vento”

Presentazione del progetto con l’artista Agnese Purgatorio e la curatrice Marcella Russo.

H 18.15 – Proiezione opera video “SeTaccio il Vento” durata 6’ 10” (loop) realizzata dall’artista durante la residenza a Pescara.

H 18.30 – TALK/FOCUS sulla pratica delle Residenze d’Arte.

Partecipano:

Andrea Croce_ curatore e artista visivo, nel 2018 ha fondato Unpae, un progetto di residenze d’artista caratterizzato da uno spirito libero e spontaneo. Nel 2021, 2022 e 2023 lavora come curatore e produttore per Una Boccata d’Arte in Abruzzo, seguendo pratiche artistiche scultoree, installative e performative.

Giovanni Gaggia_ artista, nel 2008 fonda Casa Sponge, luogo di accoglienza e rifugio di artisti nelle Marche.

Lucia Giardino_ Insegna storia dell’arte e dal 2007 cura e dirige GuilmiArtProjects, un programma di residenza d’artista che ha come elemento fondante la pratica della coabitazione. È tra i soci fondatori di STARE APS ETS.

Agnese Purgatorio_ artista

Marcella Russo_ curatrice e manager culturale

Modera: Miriam Di Francesco_ Laureata in estetica alla Cattolica di Milano, coordinatrice di progetto per la Fondazione No Man’s Land e la Galleria Ceravento.

H 19.30 – Presentazione al pubblico dell’opera permanente “Il Vento porta via il Velo” realizzata per la residenza da Agnese Purgatorio con la partecipazione  di Bob Cillo, chitarrista, cantante e compositore della scena “underground” nazionale. La performance musicale presenterà un testo rielaborato, che sarà la base della performance , tratto da  “La casa è nera” (Khaneh siah ast) un cortometraggio, scritto e diretto nel 1963 da Forough Farrokhzad, poeta e regista femminista iraniana. Bob Cillo ha realizzato 6 album con i progetti “Dirty Trainload”, “Behind Bars Collective” e “Bob Cillo & Mafia Trunk”. Si è esibito in tutte le principali città europee e ha esportato il suo “new blues” anche a Chicago e per due volte al Deep Blues Festival a Minneapolis e a Clarksdale, Mississippi.

BIO AGNESE PURGATORIO

Agnese Purgatorio è una artista italiana attiva nel campo delle installazioni multimediali, della performance e del collage, analogico e digitale. Il suo lavoro riflette sulla memoria e la ricostruzione di narrazioni personali e collettive, sia con la messa in scena, sia con materiale d’archivio su cui interviene. Ha esposto in prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali come la Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto di Bari, la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, la Triennale di Milano, la Galleria Nazionale di Roma, the Jordan National Gallery, il Museo della Scultura Contemporanea di Matera, the Moscow Biennale of Contemporary Art, la Biennale di Venezia, a Bienal Internacional de Arte Contemporânea de Curitiba, the Armenian Center for Contemporary Experimental Art – Yerevan.

INGRESSO GRATUITO: è consigliata la prenotazione.