IL FUTURO È FERMO ALLA FERMATA DEL BUS!

L’Unione degli Universitari di Teramo si prepara a far sentire la propria voce aderendo alla mobilitazione regionale e nazionale

Teramo, 26 settembre 2024. Con l’inizio del nuovo anno accademico sono riemersi i soliti problemi, aggravati però da nuovi ostacoli: le studentesse e gli studenti sono stati schiacciati dall’ennesima batosta economica, rappresentata dall’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale, a cui si aggiungerà quello del trasporto regionale su rotaia a partire dall’inizio del 2025, con conseguenze pesantissime anche per le loro famiglie.

Non possiamo più tollerare che questi costi, già insostenibili, aumentino ulteriormente, gravando sempre più sulle spalle di chi già è costretto a fronteggiare l’aumento del costo della vita e la perdita di potere d’acquisto. Come Unione degli Universitari abbiamo alzato la voce e continueremo a farlo con ancora più forza, chiedendo un trasporto pubblico che sia sostenibile e che tenda gradualmente alla gratuità del servizio: il primo passo dovrà essere l’introduzione di un abbonamento a costi agevolati per gli universitari e del biglietto unico a Teramo come in tutta la Regione, una richiesta ripetutamente avanzata al governo regionale negli anni passati, tutt’ora rimasta inascoltata.

Ma la nostra battaglia non si ferma qui.

Anche sul piano nazionale si accendono i riflettori su questioni cruciali: all’emergenza dei trasporti e al sottofinanziamento delle borse di studio, si aggiunge la piaga del cosiddetto “decreto Sicurezza”, che di sicurezza ha ben poco e che sembra a prima vista più un “decreto Repressione”, dal momento che introduce misure da regime contro manifestazioni pacifiche (con pene fino a due anni di carcere), aggravanti per chi protesta contro opere pubbliche come il ponte sullo stretto o il TAV, restrizioni per l’acquisto di SIM per i migranti e il divieto di vendita della cannabis light.

E non finisce qui: questo Governo ha deciso di penalizzare ulteriormente la dimensione universitaria con nuovi tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, dopo la già importante riduzione subita rispetto allo scorso anno.

Non resteremo fermi a guardare: saremo nelle aule e nelle piazze, pronti a far sentire la nostra voce ad un governo regionale e nazionale sordo alle esigenze degli studenti.

Unione degli Universitari di Teramo




NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Oltre 33mila firme in Abruzzo: “risultato straordinario”

Pescara, 26 settembre 2024. Sono 33.417, tra cartacee e online, le firme raccolte in Abruzzo a sostegno del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, nell’ambito della mobilitazione avviata nei mesi scorsi. Il 24 settembre la chiusura della raccolta firme online. Stamani, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, gli esponenti del coordinamento regionale “No autonomia differenziata” hanno illustrato i risultati della campagna, che ha preso il via a metà luglio.

In particolare, delle oltre 33mila firme abruzzesi, 11.274 sono state raccolte online (dato verificato qualche ora prima della chiusura e suscettibile di piccole variazioni in aumento) e 22.143 sono state raccolte sui moduli cartacei. La ripartizione percentuale tra dato cartaceo e dato digitale è particolarmente rilevante in Abruzzo, dove circa i due terzi delle firme sono state raccolte con il metodo cartaceo attraverso centinaia di banchetti organizzati dalle associazioni, peraltro durante il periodo estivo, modalità che ha permesso un confronto diretto e democratico con migliaia di cittadini.

Nello specifico le firme cartacee hanno avuto la seguente ripartizione territoriale: 6.581 nella provincia di Chieti, 5.914 in quella dell’Aquila, 5.177 nella provincia di Pescara e 4.471 in quella di Teramo.

“La risposta è stata straordinaria – affermano i rappresentanti del coordinamento – a conferma di come la cittadinanza abbia capito la pericolosità di una legge iniqua e assolutamente sbagliata. Ora l’attenzione si sposta sui referendum, affinché, quando sarà il momento, ci sia una mobilitazione ancora più imponente per il voto”.

La legge sull’autonomia differenziata dà la possibilità di riconoscere livelli diversi di autonomia alle Regioni italiane. Le materie nelle quali gli enti regionali possono chiedere un livello di autonomia differenziata rispetto alle altre sono ben 23. Tra queste spiccano la tutela della salute, l’istruzione, lo sport, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la cultura e il commercio estero.

“La Legge – dicono ancora al coordinamento – lede i diritti delle cittadine e dei cittadini, compromette l’unità del Paese e creerà danni allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. L’autonomia differenziata incrementerà il divario tra le regioni nell’erogazione dei servizi, danneggiando l’Abruzzo e, più in generale, i territori del Mezzogiorno. Tra l’altro, uno spacchettamento dell’Italia non gioverà nel lungo termine neanche alle regioni del Nord. Con questa legge sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità”.

“Gli effetti dell’autonomia differenziata – vanno avanti – impatteranno in misura maggiore nelle fasce più fragili della popolazione, accentuando le disuguaglianze di genere. Infatti, in una società patriarcale come la nostra, il peso maggiore della carenza di servizi pubblici ricadrà proprio sulle donne che più si occupano di bambini e familiari anziani e che spesso devono rinunciare a lavorare. Con l’autonomia differenziata, inoltre, si incrementerà il fenomeno dell’esodo dei ragazzi verso le regioni più ricche e si forniranno meno servizi ai bambini, ai disabili e agli anziani”.

Del coordinamento regionale fanno parte Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi, Prc e Gd. Realtà che, pur rappresentando istanze diverse (dai sindacati alle associazioni partigiane, culturali e di promozione sociale, ambientaliste, partiti molto diversi tra loro), hanno dimostrato una forte capacità di unione e di coesione per una rivendicazione comune, contro una riforma che riporta l’Italia indietro nel tempo e che mina l’unità del Paese, la garanzia dei diritti sociali, dell’uguaglianza, della solidarietà.

Il 26 settembre le firme raccolte in Abruzzo verranno depositate in Corte di cassazione insieme a quelle di tutte le altre regioni d’Italia ed in tale circostanza si conoscerà il dato definitivo delle firme conseguite in ambito nazionale.




DALL’INCONSCIO AL REALE, DAL REALE AL SIMBOLICO

Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario, Pasquale Ricci. Inaugurazione 5 ottobre 2024 ore 10:30 Museo Costantino Barbella fino al 25 ottobre 2024

Chieti, 26 settembre 2024. Sabato 5 ottobre 2024 dalle ore 10.30, GArt Gallery Modern & Contemporary Art presenta, negli spazi del Museo Costantino Barbella di Chieti, la mostra Dall’inconscio al reale, dal reale al simbolico con le opere di Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario e Pasquale Ricci e accompagnata dai testi critici di Nello Catinello.

L’esposizione si snoda attraverso un percorso che lega i richiami alla classicità delle opere scultoree di Pasquale Ricci ai campionari di miti, storia passata e attuale dei lavori pittorici di Mauro Di Berardino e Fabrizio Molinario. Come scrive Catinello, «Non c’è arte senza anima, non si può dipingere o scolpire senza un moto interiore che con forza più o meno esplosiva spinga l’artista ad esteriorizzare il suo sentire, il suo rapporto con sé stesso, con quanto lo circonda e con quanti si relaziona, volente o nolente. Spinto da questa esigenza, l’artista trova, coscientemente o spesso in modo inconscio, una cifra personale con la quale esprimere tutto quello che dal suo intimo non chiede altro che di erompere.»

« Pasquale Ricci ha scelto il bronzo per le sue opere e naturalmente si tratta di una scelta decisamente impegnativa in quanto richiede una sicura preveggenza dell’opera finale, che molto difficilmente potrà essere manipolata e corretta. […] Nei suoi lavori Ricci si appropria inoltre di una peculiarità, che è quella di non scolpire a tutto tondo, come se questo fosse per lui troppo riduttivo ad un’apparenza, mentre il vuoto lasciato dietro al volto scolpito fa pensare a un mondo che si è liberato, che potrebbe esserci oppure no o che potrebbe essere riempito dal pensiero di chi guarda. […] i volti potrebbero apparire come maschere del teatro arcaico, ma a differenza di quelle non vogliono esprimere i vari stati dell’animo, i volti sono muti, sono fissati in un silenzio che non cerca risposte e non vogliono neanche porre domande, non anelano a un dialogo con chi e quanto li circonda, non nascondono una indifferenza che, assolutamente tipica dei tempi che viviamo, ci riporta quasi brutalmente alla contemporaneità.»

«Il ricorrente turbinio di immagini coltivate nel tempo ha trovato via libera e Mauro Di Berardino, che non poteva non trovare che in Basquiat il suo mentore, ha proiettato sulle superfici usate una sequenza caleidoscopica di immagini, pittogrammi, assunti linguistici, riferimenti letterari, sociali, storici, mitologici, che potrebbe essere infinita se non fosse costretta dal limite spaziale del supporto utilizzato. Detto che il colore, acceso, squillante, sparso nelle più varie gamme tonali e negli accostamenti più arditi, la fa da padrone in tutte le composizioni, una riflessione meditata meritano le frasi, le iscrizioni, le parole, riversate a piene mani nelle opere. […] Siamo al ritorno della simbologia comunicativa dei graffiti rupestri preistorici, che Mauro Di Berardino, arricchendo di un codice linguistico la forza espressionistica delle immagini, fa propria come esigenza primaria e irrinunciabile e riporta inevitabilmente al contemporaneo.»

« Guardiamo i lavori di Fabrizio Molinario e una volta tanto evitiamo la consueta opera di recupero delle origini, della ricerca di riferimenti, degli accostamenti, degli inquadramenti, lasciamo da parte Dubuffet, l’arte “brut” e similari. […] Dopo essersi guardato accuratamente attorno, dopo avere assimilato tutte le componenti della realtà nella quale si è trovato immerso, ha sentito qualcosa erompergli dentro, qualcosa che non poteva rimanere stratificato sotto l’accettazione rassegnata dello stato di fatto, per cui ha preso colori e tavolozza e ha cominciato a dipingere. Colori, certo, soprattutto colori, il colore è gioia, il colore è allegria, il colore è vita, ma soprattutto il colore è libertà, per Molinario il colore è il simbolo di quella libertà che poi trabocca dai suoi lavori.»

PASQUALE RICCI nasce nel 1981 a Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Mario Dé Fiori” di Penne (PE), appassionandosi e approfondendo poi tecniche e metodi innovativi e creativi. Le sue opere di maggiore spessore sono realizzate interamente in bronzo, altre opere, seppur di dimensioni maggiori e imponenti, sono create e lavorate con argilla, gesso, cemento e resina. Le sue opere nascono dalla ricerca continua che caratterizzano gli eventi di una vita umana ai suoi frammenti o pezzi di vita che si sgretolano. I tatuaggi incisi sulle opere rappresentano in forma indelebile punti di forza e debolezze che ciascun essere umano può avere.

MAURO DI BERARDINO. Inizia la carriera artistica nel 2012, dopo un’esperienza di premorte che sblocca l’interesse per la pittura, senza alcuna formazione accademica. Il suo approccio è istintivo: riesce a percepire gli squilibri nelle opere e correggerli, creando un’armonia visiva ed emotiva. La sua esperienza nella radiologia ha influenzato profondamente il suo lavoro: le radiografie, strumento scientifico per rivelare ciò che è nascosto nel corpo, si fondono nei dipinti, creando un dialogo tra il visibile e l’invisibile. Con pennellate decise, segni graffiati e simboli, esplora il confine tra corpo e anima, rendendo l’arte un ponte tra scienza e introspezione. Le opere, cariche di simbolismo, invitano lo spettatore a riflettere sul dualismo dell’esistenza, esplorando la tensione tra luce e ombra, realtà e mistero.

FABRIZIO MOLINARIO nasce a Novara nel 1968, dove vive e lavora. Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Il fratello, poeta e fotografo, lo introduce negli ambienti e nei salotti artistici della città; comincia così ad esporre le proprie opere nel territorio novarese e, in contemporanea, inizia la sua sperimentazione artistica rifacendosi a diverse correnti. Ha collaborato con Gallerie di Copenaghen e Vienna e attualmente lavora, tra le altre, con la Galleria “Gliacrobati” di Torino, punto di riferimento in Italia per l’arte irregolare, e con la “GArt Gallery” di Pescara. Ha esposto in musei, spazi pubblici e fiere, sia in Italia che all’estero. È un esponente dell’arte irregolare/outsider.




PATENTE A CREDITI

Conapi L’Aquila da ufficialmente avvio allo sportello. Lavoro e sviluppo: Il Sindacato Conapi L’Aquila apre lo Sportello PMI, sostegno alle imprese per l’adeguamento normativo

Avezzano, 26 settembre 2024. L’apertura dello Sportello del Lavoro dell’Associazione Sindacale Datoriale CONAPI L’Aquila avvierà la sua attività a partire dal prossimo 26 settembre e sarà aperto al pubblico, presso la propria la sede di Avezzano.

A renderlo noto è il Presidente Nazionale, Avv. Gino Belisari, soddisfatto per la direzione intrapresa dall’associazione stessa e per i vari accreditamenti che la stessa vanta, tra cui si ricorda quello del 14.06.2016 conferito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’avvio delle attività d’intermediazione in qualità di Agenzia per il Lavoro ai sensi del D.lgs. 276/2003, e per la gestione delle politiche attive del lavoro attraverso il portale SIILS.

Obiettivo del CONAPI L’Aquila con l’avvio del Primo sportello informativo sarà quello di illustrare la nuova “patente a crediti”; A seguito delle modifiche apportate all’ art. 27 del D.lgs. n.  81/08 si rende obbligatorio, a partire dal 1° ottobre 2024, il possesso della Patente a Crediti per tutte quelle imprese e lavoratori autonomi che operano all’interno dei cantieri temporanei o mobili.

Grande soddisfazione di tutti i membri del Consiglio direttivo nazionale, il vice presidente Errico Buttari, il segretario Claudio Pagnottaro, e i consiglieri Cristiano di Salvatore e Nadia Paletti che evidenziano il fatto che questa disposizione entra a far parte a pieno di titolo di un sistema di qualificazione fondato sull’acquisizione di punteggi (sistema premiante) o decurtazione degli stessi in caso di riscontro, da parte degli organismi deputati alle funzioni di vigilanza e controllo , di gravi inadempienze ed irregolarità in materia di Salute e Sicurezza. L’intento di tale misura è quello di garantire un maggiore livello di consapevolezza e responsabilità da parte degli operatori del settore, al fine di ridurre in maniera incisiva il numero di incidenti ed infortuni con conseguente miglioramento delle condizioni di sicurezza nei suddetti luoghi di lavoro.

Lo stesso Presidente Belisari  ha dichiarato inoltre, che l’obiettivo dello Sportello sarà incentrato sulla valorizzazione dei lavoratori e la facilitazione al collocamento nel mercato del lavoro, fornendo informazioni sui servizi direttamente o indirettamente connessi all’occupazione, con attività mirate al reclutamento e alla pubblicazione dei curricula, per favorire l’incontro tra domanda e offerta, nonché l’avvio di nuove iniziative per il sistema produttivo ed imprenditoriale locale, quest’ultime atte al monitoraggio dei fabbisogni professionali e al buon funzionamento del marcato del lavoro.

Lo Sportello oltre ad offrire consulenza, assistenza ed intermediazione, promuoverà attività di ricerca e studio  delle  problematiche  del  lavoro, relative ai comparti dell’artigianato,  del commercio  e  del terziario, con particolare riguardo all’analisi dei fabbisogni di formazione e riqualificazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni regionali, provinciali, comunali, nonché con altri organismi orientati ai medesimi scopi, con riferimento ai Regolamenti del Fondo Sociale Europeo e del P.N.R.R. ed è pronto ad offrire assistenza alle imprese per la valutazione della documentazione richiesta e per garantire la conformità alle nuove norme, attraverso una verifica preventiva dei requisiti aziendali per evitare problemi quando il decreto entrerà in vigore, ma anche, in qualità di associazione di categoria, può intermediare nella presentazione stessa delle domande tramite il portale dell’Ispettorato del Lavoro.




SEGNALETICA CICLISTICA A FONDO CIECO!

di Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Green web magazine

Pescara, 26 settembre 2024. Parlava solo tedesco, e stranamente “a bit” di inglese, il cicloturista che giorni fa ho incontrato in località Peticcia, nei pressi di Ortona, mentre, provenendo da nord e inconsapevole di quello che avrebbe trovato, si accingeva a percorrere la scorciatoia, che molti conoscono, che collega la vecchia strada per Ortona alla pista ciclabile lungomare, quella verde e blu, che in tanti avranno percorso. Io procedevo in senso inverso, in salita (viene indicata anche in Komoot e Google Maps).

Si tratta alla fine di 200 di metri di sterrato che si staccano dalla stradina che porta al depuratore (via Roma) e che consentono, provenendo da nord, di raggiungere agevolmente, e con grande vantaggio di tempo e di fatica, la pista ciclabile sul lungomare. In tutto sono 500 metri, di cui 300 hanno un dislivello di 30 metri (in ambo le direzioni) che evitano di percorrere oltre 3 km, per salire al paese e riscendere (e viceversa).

Da inizio estate, proprio sugli ultimi 200 metri, quelli pianeggianti, sono in corso lavori di adeguamento della sicurezza di alcune gallerie ferroviarie (così è scritto sul cartello di cantiere), in ragione dei quali l’impresa ha opportunamente recintato l’area. Ci sono già capitato a fine luglio e, non trovando un passaggio, mi sono dovuto rifare, con disappunto, la salita e tutti km di cui sopra.

Per tornare al ciclista tedesco, ho provato a spiegargli che alla fine del breve tratto sterrato, all’imbocco del sottopasso ferroviario superato il quale dopo 5 metri ci si immette sulla ciclabile, l’impresa ha posto tre new jersey, rendendo impossibile, o per lo meno particolarmente difficile, il transito, se non scavalcando. Tutta l’area in effetti è recintata con la classica rete rossa di cantiere con tanto di segnaletica. Ok, ci sta!

Ma allora non si spiega la splendida segnaletica …




NESSUNO È MAI SOLO CON UN LIBRO IN MANO

Bookcrossing: cabine telefoniche che diventano librerie

Collecorvino, 25 settembre 2024. “Nessuno è mai solo con un libro in mano”: questa massima di Roberto Roversi è solo una delle tante che adornano le cabine telefoniche in disuso che il Comune di Collecorvino guidato dal Sindaco Paolo D’Amico, ha voluto recuperare e rendere  secondo la filosofia universale del bookcrossing, ossia il movimento per lo scambio di libri, vere e proprie librerie “all’aperto”.

Le cabine intatte, chiuse, con regolari scaffali e protette in caso di maltempo, presentano all’interno libri organizzati secondo una logica: in basso per i più piccoli ed in alto per i più grandi. La prima cabina è stata presentata al pubblico ieri, domenica 22 settembre, e si trova presso il Parco comunale di Congiunti, luoghi che si presta bene anche ad una lettura in relax.

“I miei due interessi ossia creatività e lettura mi hanno portato a combinare le due cose e fonderle in questo semplice ma importante progetto che vogliamo proporre alla nostra comunità” – spiega l’Assessore alla Cultura, Moira D’Agostino.

“Chiunque può prendere un libro in questa biblioteca e può depositarne altri, è una forma di empatia oltre che uno stimolo soprattutto per i più piccoli che abbiamo già visto avvicinarsi a questa prima cabina collocata nel parco con grande curiosità”- continua l’Assessore.

Non solo cultura, dunque, ma c’è anche un messaggio dietro questo progetto che spinge ad una forma di riciclo intelligente, “ci auguriamo che i nostri cittadini ne facciano buon uso, ma soprattutto che abbiano cura di questo piccolo gioiello letterario che per noi diventa anche una forma di recupero: quelle cabine che un tempo ci concedevano di comunicare telefonicamente, oggi ci concedono di comunicare culturalmente”- conclude la D’Agostino.

A breve verrà presentata al pubblico anche la seconda cabina. News al tag @comunedicollecorvino.




PER LA VITA DEI LAVORATORI E DEL PAESE

Automotive: il 18 ottobre incrociamo le braccia

Roma, 25 settembre 2024. Ci siamo: sciopero nazionale unitario in Stellantis e nell’automotive con una manifestazione a Roma il 18 ottobre. È un fatto già di per sé storico, motivato dalla necessità di un intervento dell’Unione Europea, del Governo italiano e delle imprese a partire da Stellantis, viste le scelte fallimentari di Roma, di Bruxelles e delle multinazionali. È il momento dell’unione, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, scioperiamo per difendere il lavoro e il nostro futuro. L’Europa, il Governo e Stellantis devono dare risposte. A Bruxelles e a Roma chiediamo un pacchetto straordinario di risorse per sostenere la transizione del settore attraverso investimenti in ricerca, sviluppo, progettazione, ammortizzatori sociali, formazione, riduzione dell’orario di lavoro, batterie e infrastrutture di ricarica. Questi investimenti pubblici devono vedere la partecipazione dei privati e dovranno essere concessi esclusivamente alle aziende che garantiscono l’occupazione e il futuro degli stabilimenti. Questa è la politica industriale che chiediamo a Bruxelles e a Roma. Dobbiamo impedire che gli errori delle multinazionali e le speculazioni finanziarie siano scaricati sui lavoratori in termini di occupazione, salario e diritti. La strada verso la transizione ecologica deve essere fatta con i lavoratori senza impossibili retromarce, perché in crisi non sono solo le auto elettriche ma tutti i tipi di propulsione. Lavoro per tutti a emissioni zero.

Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil




ANELLO PIANA DELLE MELE CAMPANARO

di Luciano Pellegrini

Chieti, 25 settembre 2024. La Piana delle Mele, “Piànë dë lë Mélë”, (930 m), (Bocca di Vall – Parco Nazionale della Maiella), era una radura piana e certamente c’erano piante di Melo. A seguito del rimboschimento con i pini, ora è molto boscosa. Il sentiero F1 con segnavia bianco – rosso, attraversa boschi di faggio, pini, abeti bianchi, fiori, fontane e c’è un ampio panorama mare monti. Esso è molto frequentato dagli escursionisti e da molte mountain bike, che purtroppo lasciano solchi profondi sul terreno. 

La giornata è calda, circa 18 gradi, il sole velato e con umidità al 100 per cento. Prima di raggiungere LA BAITA DEGLI ALPINI (1064 m), sulla destra, si incontra una roccia appuntita a forma di DENTE DEL LUPO. Per questo motivo, il sentiero viene collegato a questa forma di dente. Arrivato alla VALLE DELLE MONACHE, (1086 m), “vàllë dë lë mònëchë”, (quasi certamente si riferisce alla proprietà di un convento, in qualche modo legata all’eremo di San Giovanni), si comincia subito a salire, in un bosco fitto di pini e faggi. Prima di uscire dal bosco, si intravvede una capanna in pietra ben manutentata.

Si arriva alla radura con il caratteristico blocco roccioso del Campanaro, “cambanèrë” (1487 m), che allude alla forma svettante di un “campanile”. Nella radura erbosa, c’è una fontanella con acqua sorgiva ed un bel panorama. Su una pietra piatta, sopra la vasca di raccolta acqua, è scritto: Non spostare protegge il legno dagli spruzzi, ma il sostantivo … spruzzi… è quasi illeggibile, appunto per l’acqua!  È doverosa una sosta, per affacciarsi dal terrazzo e, con l’aiuto di una targa, si può ammirare la ripida valle del torrente Vesola, conosciuta come “la sulègnë cambanèrë.

Questo torrente dà origine alla cascata di San Giovanni (1080 m). Il panorama è molto ampio con le Murelle, Cima Macirenelle, il Martellese, il terrazzo del Rifugio Pomilio (1890 m), con le …antenne ad est e il mare Adriatico. Tornando indietro e per completare l’anello, ALLA BAITA DEGLI ALPINI, ho scelto il sentiero a sinistra denominato PANORAMICA 36, che attraversa un bosco di ABETI BIANCHI ed è più comodo. Mentre camminavo, mi ha incuriosito una roccia che svettava nel fitto bosco, osservata centinaia di volte, ma mai fotografata, perché non mi offriva nessuno stimolo. Un qualcosa che non so, mi ha fatto scattare alcune foto. A casa, le ho scaricate dalla macchina fotografica e sono rimasto colpito, dall’ incantesimo della PAREIDOLIA, (illusione istintiva nel riconoscere figure familiari, nelle cose senza forma, che ci circondano). Se si osserva meglio la roccia, ci sono visi che sembrano le teste di lupo e UNA CROCE. CHI LE HA SCOLPITE …?

È il pianeta che ci regala queste sculture! Impossibile capire il significato delle due STAFFE DI METALLO FRA I DUE LUPI.… chi le ha piantate? Perché? A cosa servivano? Come hanno forato la roccia? come sono arrivati a quella altezza? BOH! Penso che QUESTA ROCCIA può avere un nome: LE TESTE DI LUPO. Mentre scendevo seguendo il sentiero, ho ringraziato l’ambiente per quello che mi offre, (una foglia, un colore, un rumore, il vento, il cinguettio dei volatili, l’acqua dei torrenti, i vari fiori a seconda delle stagioni, ed altro). Nel silenzio che mi accompagnava, ho preso in considerazione l’uomo, che non si arrende e si sforza a sensibilizzare tutte le persone di buona volontà, al RISPETTO DELL’AMBIENTE.  Papa Francesco, il 4 ottobre 2023, festa di San Francesco d’Assisi, ha pubblicato l’Esortazione Apostolica sulla crisi climatica “Laudate Deum”, la continuazione della LETTERA ENCICLICA “Laudato sì”, pubblicata Il 24maggio 2015. Se non è stato ascoltato il papa, io povero illuso, cosa poso fare? Velocemente stiamo arrivando all’ECOCDIO DEL PIANETA. Ma non mi arrendo e in poco tempo ho raggiunto la vettura, concludendo l’anello.

Tempo di percorrenza: A/R 3 ore 30 minuti senza soste                                          

Difficoltà: E

Lunghezza: A/R 7 km

Dislivello totale: +/- 550 m




FUSIONE TRA CREDITFIDI E CONFIDI SYSTEMA!

Operazione di incorporazione di 4 confidi: raggiunte oltre 93mila imprese socie e rafforzato il presidio nel Centro Italia

Chieti, 25 settembre 2024. Fusione per incorporazione di Creditfidi, il consorzio fidi di Confartigianato Chieti L’Aquila, in Confidi Systema!, intermediario finanziario attivo nel sostenere le Pmi nei propri processi di crescita. L’operazione rientra nell’ambito di una maxifusione tra cinque confidi che decorrerà dal primo ottobre 2024. Grazie a 22.842 nuovi soci, la base associativa di Confidi Systema! sale a oltre 93.000 imprese, con un incremento dello stock complessivo delle garanzie rilasciate di circa 15,3 milioni di euro. Inoltre, grazie al coinvolgimento di Creditfidi, nasce la Nuova Area Territoriale Centro Italia di Confidi Systema!.

Oltre al consorzio fidi di Confartigianato Chieti L’Aquila, sono state oggetto di fusione per incorporazione anche Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco, Cooperativa Artigiana di Garanzia di Brescia e Sinvest società cooperativa (ad oggi in liquidazione). L’operazione rientra nel Piano Strategico “SMART” di Confidi Systema! relativo al triennio 2023-2025 e punta a rafforzare la massa critica delle entità partecipanti alla fusione, da un lato migliorando la diversificazione territoriale e dimensionale delle garanzie rilasciate e dall’altro permettendo di ampliare il perimetro delle imprese associate a cui proporre la propria gamma di prodotti: garanzia, finanza diretta e assistenza consulenziale in ambito finanziario e di sostenibilità.

L’operazione di fusione rafforza il presidio territoriale di Confidi Systema! e aggrega i confidi operanti in Lombardia, nelle province di Lecco, Brescia e Milano, e in Abruzzo, in particolare nella provincia di Chieti. La comune volontà è favorire il finanziamento dei Soci da parte di banche e altri soggetti operanti nel settore finanziario attraverso l’attività di garanzia collettiva dei fidi, ampliando le opportunità a cui le imprese possono accedere per supportare i propri progetti di crescita e sviluppo.

“Come prima cosa voglio ringraziare profondamente i Soci di Creditfidi, Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco, Cooperativa Artigiana di Garanzia di Brescia e Sinvest e i loro Presidenti per aver creduto in questo progetto raggiungendo oggi questo significativo risultato. Da imprenditore impegnato da tanti anni nel mondo dei confidi sono consapevole che le nuove sfide che ci attendono sul mercato possono essere colte solo unendo le forze – ha dichiarato Davide Galli, presidente di Confidi Systema! – Con questa operazione diamo continuità all’obiettivo di essere sempre più vicini al mondo delle imprese offrendo prodotti nuovi, rafforzando il presidio territoriale, e garantendo maggiore forza contrattuale e robusti processi operativi. Inoltre, grazie al coinvolgimento di Creditfidi, nasce la Nuova Area Territoriale Centro Italia, che consentirà nuove esperienze di servizio sul territorio con le imprese, le banche e le istituzioni”.




GRADUATION DAY 2024

La D’Annunzio festeggia i neolaureati. Campus di Chieti – mercoledì 25 settembre – ore 15:30  

Chieti, 25 settembre 2024. L’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti- Pescara torna a festeggiare i suoi neolaureati con un evento speciale. Lo farà domani, 25 settembre, a partire dalle 15:30, dentro la grande area festa allestita nel Campus di Chieti per “La Notte Europea dei Ricercatori” con il “Graduation Day 2024”. La cerimonia di consegna dei diplomi ad un gruppo di neolaureati da parte del Rettore, Liborio Stuppia, avverrà alla presenza delle autorità accademiche dell’Ateneo e sarà incorniciata da musica ed ospiti d’onore.

Il “Graduation Day” vedrà la partecipazione di oltre duecento studentesse e studenti che hanno appena concluso con successo il proprio corso di studio. L’evento rientra nel programma “Aspettando La Notte Europea dei Ricercatori 2024” che ha avuto avvio stamattina con la tappa di #NonCiFermaNessuno 2024, animata da Luca Abete. Dopo il saluto di benvenuto da parte del Rettore e la consegna dei diplomi ai neolaureati, il programma del “Graduation Day 2024” prevede le esibizioni del Coro “Il Corollario” dell’Università di Padova e del Coro “U’dA Incanto” dell’Università “d’Annunzio”, e l’atteso intervento del professor Vincenzo Schettini.

La cerimonia, dopo la solenne proclamazione da parte del Rettore, si concluderà con il suggestivo lancio del tocco da parte delle neodottoresse e dei neodottori. Per consentire un più facile e comodo afflusso sia dei neolaureati sia dei loro familiari e sia anche di tutta la Cittadinanza, è stato predisposto un servizio navetta, attivo dalle 12:00 alle 21:00, che collegherà l’ampio parcheggio concesso gentilmente dalla Camera di Commercio al Foro boario di Chieti Scalo con il Campus universitario di Chieti.    

“Abbiamo voluto organizzare questa cerimonia – spiega il Rettore della “d’Annunzio” Liborio Stuppia – per la sua importanza istituzionale in ambito accademico ma anche per la gioia che la anima e trasmette. Non è la prima volta che la “d’Annunzio” festeggia così i suoi laureati. Purtroppo, la pandemia ha fermato anche questa iniziativa, che ora abbiamo valuto rilanciare, sperando di poterla presto rendere un appuntamento rituale ogni anno, casomai più volte l’anno in considerazione dei tanti nostri laureati e dei tempi legati alle diverse sessioni di laurea distribuite durante l’anno accademico.

È bello e significativo – sottolinea il Rettore Stuppia – aver collocato questo Graduation Day 2024, nell’ambito degli appuntamenti che precedono La Notte Europea dei Ricercatori, subito dopo il Welcome day che accoglierà le nostre matricole, consentendo così ai giovani di poter assistere, quasi assaporare nello stesso giorno l’emozione dell’inizio e la gioia della conclusione di una meravigliosa esperienza, quella di vivere la propria esperienza di alta formazione alla d’Annunzio”




PREMIO DI SAGGISTICA CITTÀ DELLE ROSE

Esposito e Bradatan vincitori della 22esima edizione. Cerimonia il 28 settembre nei saloni della villa comunale

Roseto degli Abruzzi, 25 settembre 2024. Svelati questa mattina in conferenza stampa i nomi dei vincitori della 22esima edizione del Premio di Saggistica “Città delle Rose” che vivrà la cerimonia di premiazione il prossimo 28 settembre, a partire dalle ore 18.00, nei saloni della Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi.

Presenti, in Sala Consiliare, il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani, la Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti, la Consigliera Comunale Simona Di Felice e il Consigliere Comunale Vincenzo Addazii.

Ad aggiudicarsi la sezione “Autore italiano” è stato Roberto Esposito, con il volume “I volti dell’avversario” (Einaudi), mentre per la sezione “Autore straniero” dedicata a Gabriella Lasca, il premio è stato assegnato a Costica Bradatan e al suo “Elogio del fallimento” (Il Saggiatore).

Resi noti anche i nomi dei finalisti della Sezione “Tematiche Giovanili” dedicata a Micol Cavicchia: Romano Andò con il volume “Bravi ragazzi” (Giulio Perrone Editore); Ennio Cavalli con il volume “Ci dice tutto il nostro inviato” (Rubettino); Giorgio Zanchini con il volume “La cultura nei media” (Carocci).

Il premio dedicato all’autore abruzzese, infine, è andato a Daniela D’Alimonte per il volume “Parole d’Abruzzo” (Ed. Ianieri).

I vincitori e i finalisti della Sezione “Tematiche Giovanili” saranno ospiti della cerimonia di premiazione del prossimo 28 settembre, moderata dal giornalista Rai Antimo Amore.

Sono stati 46 i testi pervenuti entro i termini e valutati dalla giuria composta da Renato Minore (Presidente), Mario Nugnes (Sindaco di Roseto degli Abruzzi), Francesco Luciani (Assessore alla Cultura del Comune di Roseto degli Abruzzi), Gabriella Recchiuti (Presidente del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi), Raffaella D’Egidio (Segretario Generale del Comune di Roseto degli Abruzzi), Roberto Battiston, Aldo Cazzullo, Dante Marianacci, Raffaele Manica, Antimo Amore, Sandra Petrignani e Daniele Cavicchia (Segretario organizzatore del Premio di Saggistica).

I tre finalisti della sezione “Tematiche giovanili”, nella mattina del 28 settembre, incontreranno e dibatteranno con la Giuria Giovani formata da 15 studenti dell’Istituto Superiore “Vincenzo Moretti”; 15 studenti del Polo Liceale “Saffo” e 15 utenti della Biblioteca Civica di Roseto degli Abruzzi. Toccherà a loro scegliere il vincitore della sezione e l’esito della votazione verrà reso noto nel corso della cerimonia di premiazione prevista alle 18.00 presso la Villa Comunale.

“Questo Premio di Saggistica, nei tre anni della nostra amministrazione, ha vissuto una fase itinerante che gli ha permesso di farsi percepire in tutta la sua potenza culturale, anche grazie alla presenza di personaggi di fama internazionale – ha affermato il Sindaco Nugnes – Un fermento letterario e culturale che ha vissuto momenti fondamentali anche nel corso dell’estate con la piazza sul Lungomare teatro delle sei serate di “Fra[m]menti Book Festival, nel cuore della città. Dopo aver riportato la cultura in piazza abbiamo deciso, al contempo, di ridare alla Villa Comunale il giusto ruolo, organizzando al suo interno la cerimonia di un evento storico come il Premio di Saggistica”.

“Si tratta di una delle rassegne più importanti nel panorama italiano nata grazie ad una bella intuizione di Gabriella Lasca e Daniele Cavicchia, attuale segretario organizzatore del Premio – ha detto l’Assessore Luciani – A loro va la gratitudine della città di Roseto. Siamo felici di poter accogliere anche quest’anno degli ospiti d’eccezione per una rassegna all’insegna della filosofia. Professori universitari come Bradatan ed Esposito che sono tra le menti più illuminate che il panorama internazionale può fornire e siamo orgogliosi di dimostrare la nostra vicinanza al mondo accademico. Di rilievo anche i nomi dei finalisti delle “Tematiche giovanili” che saranno protagonisti del dibattito con i nostri giovani, un’opportunità incredibile per i nostri ragazzi”.

“Ci sono dirigenti del Comune che ci lasciano grandi opere e altri, come la dottoressa Lasca, che ci lasciano grandi eredità culturali come quella del “Città delle Rose” – ha aggiunto Recchiuti – In questi tre anni l’Assessore Luciani è stato in grado di portare avanti e rinnovare il Premio di Saggistica e, nel ringraziare lui e il Sindaco, voglio sottolineare l’importanza di far uscire la cultura dai contesti di nicchia per permetterle di farsi apprezzare da tutti. Questa è la ricchezza che ci lascia il Premio di Saggistica e che dobbiamo preservare anche per il futuro”.

“Il Premio di Saggistica anche quest’anno si riconferma coma un appuntamento fondamentale nel panorama culturale rosetano e regionale – ha concluso Di Felice – Grazie a questa rassegna, e grazie a “Fra[m]menti Book Festival”, il lettore non svolge un ruolo passivo ma è invitato e aiutato ad entrare nei testi che vengono presentati di volta in volta. Un percorso virtuoso che vede coinvolti, anno dopo anno, sempre più giovani”.

COSTICA BRADATAN. È un filosofo romeno-americano nato nel 1971 a Drăgoiești, Suceava, Romania. Attualmente è professore di studi umanistici presso il Honors College della Texas Tech University e professore onorario di filosofia presso l’Università del Queensland in Australia. Ha scritto numerosi libri, tra cui “Morire per le idee, le vite pericolose dei filosofi” (2015) e “Elogio del fallimento” (2023). Oltre ai suoi libri, ha pubblicato articoli su varie riviste accademiche e giornali internazionali. La sua ricerca esplora temi come il fallimento, l’umiltà e le vite pericolose dei filosofi, offrendo una prospettiva unica e critica sulla cultura contemporanea.

ROBERTO ESPOSITO. È professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa e uno dei filosofi più influenti nel panorama italiano. Condirettore e cofondatore nel 1987 della rivista Filosofia Politica, ha collaborato in qualità di consulente con importanti riviste e case editrici specializzate. Studioso del lessico politico in una dimensione filosofico-politica è autore di diversi libri, tra cui, “Bíos. Biopolitica e filosofia”, “Pensiero vivente. Origine e attualità della filosofia italiana”, “Da fuori. Una filosofia per l’Europa”, “Immunità comune. Biopolitica all’epoca della pandemia”, “Vitam instituere. Genealogia dell’istituzione” e “I volti dell’avversario”, tutti editi da Einaudi e tradotti in diverse lingue.




IL CAMMINO DELLA TRANSUMANZA

Diciottesima edizione lungo il Tratturo Magno L’Aquila-Foggia

Pescara, 25 settembre 2024. L’iniziativa, ideata dal Pierluigi Imperiale e organizzata dal gruppo Tracturo 3000 da lui fondata nel 2007, vedrà l’adesione di appassionati camminatori provenienti da più parti di Italia che insieme ripercorreranno come ogni anno, l’antico percorso del Tratturo Magno, via verde lunga 244 km e bene comune che da L’Aquila a Foggia ha da sempre permesso la Transumanza, antica pratica pastorale, dal 2019 divenuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.

“Anche quest’anno, per il diciottesimo anno consecutivo, torniamo a camminare lungo il #TratturoMagno per celebrare i #benicomuni e la #transumanza, #beneimmaterialedellumanità Unesco  (#unescoworldheritage), e omaggiare la cultura e l’economia rurale e pastorale.

Come ogni anno, si partirà il 29 Settembre alle 8:30 da Collemaggio (L’Aquila, Abruzzo), e si arriverà a Foggia (Puglia).

Il cammino si articolerà in dieci tappe per un totale di oltre 244km di percorrenza. Dalla natura selvaggia dell’aquilano, alle magnifiche colline pescaresi e teatine, ai vigneti del Frentano, fino alle coste vergini del Vastese, per poi rientrare e accarezzare a passi lenti e costanti le linee sinuose delle colline del molisano, e arrivare infine al mosaico di campi arati colorati del sudore e della fatica delle genti del tavoliere delle Puglie e dei suoi immigrati.

Tracturo 3000 ringrazia tutti i pastori, i camminatori, gli appassionati della Transumanza e della cultura pastorale che parteciperanno all’evento di quest’anno, e i numerosi comuni, le pro-loco e le associazioni culturali che hanno collaborato a questa XVIII Edizione del Cammino lungo il Tratturo Magno.”




CONFINDUSTRIA NAUTICA RINNOVA IL PATROCINIO A SOTTOCOSTA

Conferma l’inserimento della manifestazione nel calendario di rilievo nazionale per la nautica

Pescara, 25 settembre 2024. Arriva una buona notizia per il Marina di Pescara. Viene rinnovato il patrocinio di Confindustria nautica nazionale, seguita da Assonat ed Assonautica italiana, a Sottocosta, il salone del Medio Adriatico, organizzato dalla Camera di commercio Chieti Pescara ed il suo porto turistico che, nel 2025, spegnerà la sua undicesima candelina.

Il buon vento soffia dal Salone nautico di Genova dove, nel corso di una conferenza stampa tenutasi durante la manifestazione , sono state presentate tutte le iniziative in cui – dichiara Pietro Formenti vicepresidente di Confindustia nautica – facciano da collante alcuni principi cardine quali il coordinamento delle date, la difesa del valore della filiera e delle imprese dei singoli territori e la loro connessione agli eventi espositivi.

Tra queste figure, dal 2022, anche Sottocosta che conferma così il suo impegno nella valorizzazione di progetti caratterizzati da una logica di efficienza, di competitività e promozione del Made in Italy, di cui la nautica è una delle massime espressioni.

Grande soddisfazione nelle parole del presidente del Marina di Pescara Gianni Taucci:Questo riconoscimento premia il lavoro di tutta la squadra che ogni anno si impegna, oltre ogni aspettativa, convogliando su Sottocosta le migliori produzioni della piccola nautica italiana e le esperienze più significative legate al mare, dagli sport all’abbigliamento, dagli accessori per la pesca all’intrattenimento. Non dimentichiamo, poi, che ci stiamo concentrando da tempo nel rendere fruibile, su larga scala, la nautica e sul ridisegnare i Marina quali porte di accesso turistico dal mare al territorio interno. In questa ottica, il porto turistico Marina di Pescara che fa da cerniera tra l’Adriatico ed il Gran Sasso rappresenta un esempio da seguire.

Annunciate, per l’occasione, anche le nuove date: dal 9 all’11 maggio 2025, si rinnoverà l’appuntamento di riferimento per la nautica dell’Adriatico centro – meridionale.




GEP – GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Sabato 28 e domenica 29 settembre. Le iniziative

L’Aquila, 25 settembre 2024. Sabato 28 e domenica 29 settembre tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days) la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa dal titolo “Patrimonio in cammino”. Sabato 28 settembre sono in programma aperture straordinarie serali dei musei statali con ingresso al costo simbolico di 1 euro (escluse le gratuità previste per legge) dalle ore 20.00 alle 23.00

Le iniziative del Museo Nazionale d’Abruzzo:

MuNDA: Inaugurazione Mostra TRA FORMA E FIGURA. FULVIO MUZI E LA SPERIMENTAZIONE PITTORICA NEGLI ANNI SESSANTA. 

A quarant’anni dalla scomparsa di Fulvio Muzi (1915-1984).                                 

A cura di Federica Zalabra e Paolo Muzi. Fino all’8 dicembre.

Era il 12 agosto del 1984 quando Fulvio Muzi moriva. L’artista aquilano, protagonista della scena artistica e culturale abruzzese del Novecento, aveva da poco terminato il murale per l’Aula del Consiglio Comunale, commissionatogli per commemorare il 40° anno della Liberazione della città dall’occupazione nazista.

Nato nel 1915, l’uomo Muzi ha attraversato, con la sua passione politica e artistica, le intemperie e il clima culturale del suo tempo. Dalla Resistenza greca del 1944 agli anni del dopoguerra membro del  Gruppo Artisti Aquilani, espositore nella Quadriennale Nazionale d’Arte a Roma, poi nella mostra al Castello cinquecentesco Aspetti dell’Arte Contemporanea a cura di Antonio Bandera ed Enrico Crispolti dove,  per la prima volta in Europa, furono presentate le nuove correnti artistiche del New Dada e della Pop art di 13 pittori americani e infine,  solo per citare qualche passaggio della sua formazione, l’indimenticabile Rassegna  Alternative Attuali.

Nell’omaggio espositivo, a quarant’anni dalla sua scomparsa, che il Museo Nazionale d’Abruzzo ha realizzato in collaborazione con l’Associazione “ArteImmagine Fulvio Muzi”, si ripercorrono i suoi passi. Il nucleo centrale dell’esposizione è la sua attività  negli anni Sessanta con tre dipinti del pittore presenti nelle collezioni del Museo,  in dialogo con opere e documenti inediti concessi in prestito dagli eredi. Il visitatore si troverà al cospetto di due sezioni completamente diverse nella resa estetica, ma cronologicamente contigue legate da un evidente filo rosso: la figura umana al centro dell’universo artistico del pittore Figure sulla spiaggia, Figura, Figure distese. Si vuole, così, porre l’attenzione su un decennio di dura e cupa riflessione  politica e sociale, particolarmente fervido nel percorso del pittore caratterizzato da interessanti sperimentazioni nell’ambito dell’Informale e della Pop art che, poi,  lascerà spazio negli anni Settanta a una fase di realismo visionario con la rappresentazione di figure sospese nel vuoto, corpi nudi in caduta e a un filone di ricerca legato al paesaggio locale, che esprimerà il rapporto viscerale del pittore con la montagna abruzzese

Al pittore, nel 1999, venne intitolato l’Istituto d’Arte dove aveva insegnato molti anni.

Un omaggio doveroso e sentito, quello del Museo Nazionale d’Abruzzo per presentare al pubblico opere poco o per nulla conosciute che ci fanno comprendere il percorso personale negli anni Sessanta, ricordando le sue parole: “il quadro è energia, la migliore dell’uomo”.

Inaugurazione sabato 28 settembre al MuNDA alle ore 19.30 con orario di apertura prolungato fino alle 23.00. Catalogo in vendita ad € 10.00 per la sola giornata dell’inaugurazione.

Mammut: apertura al Castello Cinquecentesco: sabato 28 settembre  orario 9.00 /19.00 (ultima entrata ore 18.30) e dalle 20.00 entrata al costo simbolico di 1 € fino alle 23.00 (ultima entrata ore 22.30). Domenica 29 orario 9.00/19.00 (ultima entrata ore 18.30)

Parco Archeologico di Amiternum: sabato 28 e domenica 29 aperto  8.30/ 18.00.

I biglietti di ingresso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente nella biglietteria del Castello o sul portale e sull’app dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it




PRIMO MEMORIAL GIANLUIGI RAGNI

Gio Evan in Concerto per Ricordare il Giovane Operaio di Campli

Campovalano, 25 settembre 2024. L’Associazione Caschetti Gialli è lieta di annunciare il Primo Memorial Gianluigi Ragni, un evento commemorativo dedicato alla memoria di Gianluigi Ragni, giovane operaio di Campli, tragicamente scomparso a soli 26 anni a causa di un incidente sul lavoro. Il Memorial si terrà il 28 e 29 settembre 2024 presso la sede dell’associazione Campovalano Viva, rinomata per la celebre Sagra del Tartufo, manifestazione alla quale Gianluigi era profondamente legato come membro attivo.

L’evento sarà un’importante occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, causa che l’associazione Caschetti Gialli promuove con impegno e determinazione. La due giorni si articolerà in momenti di commemorazione, musica e riflessione, e vedrà la partecipazione di artisti e amici di Gianluigi.

Programma dell’evento

28 settembre 2024

Ore 21: Concerto gratuito di Gio Evan – L’artista chiuderà il suo tour “Moksa Bar” con un concerto emozionante e riflessivo.

Ore 23: DJ set con Marini & Ferrara  Trixie DJ.

29 settembre 2024

Ore 11:45: Messa in suffragio.

Ore 13:30: Pranzo sociale.

Ore 16: Giochi senza frontiere con le frazioni del Comune di Campli.

Ore 21: Concerto finale degli Ondasupernova.

Il Memorial rappresenta non solo un momento per ricordare un amico e collega, ma anche un richiamo a una tematica di grande attualità: la sicurezza sul lavoro, che l’associazione Caschetti Gialli intende promuovere attivamente.




TRE GIORNI CAPITALE DEL FERRO BATTUTO

Maestri all’opera per realizzare il Guerriero di Capestrano che sarà installato in piazza                          

Civitaluparella, 25 settembre 2024. Seconda estemporanea del ferro battuto dal 27 al 29 settembre prossimi a Civitaluparella (Ch). L’appuntamento è organizzato dall’associazione culturale Calliope in collaborazione con il Comune. Essa vedrà al lavoro, nel piccolo centro della Val di Sangro, alcuni tra i più grandi nomi di questa arte. All’opera, in officina e in Piazza Marconi, ci saranno Tiziano Matteazzi, designer dal Veneto;  Davide Caprili,  dall’Emilia Romagna; Filippo Scioli, Luigi Orfanelli, Toni Di Cicco e Simone Di Fulvio, abruzzesi e maestri del ferro battuto. Collaboratori tecnici, poi, saranno Rocco Santucci, Nicola Schieda, Gino Di Cicco, Gianluca Pasquarelli, Mario Di Francesco e Maurizio Costantino. Tutti al lavoro per creare opere, forgiate a caldo, e “battute” col martello, davanti al pubblico presente. Ma soprattutto per realizzare, in tre giorni, un’opera, il Guerriero di Capestrano, che nell’ultima giornata della kermesse sarà installata in paese.

L’iniziativa ha avuto luogo, per la prima volta, nel 2022 e già allora, all’ingresso di Civitaluparella, è stata collocata una splendida scultura in cui si incastrano il volto di una donna e la figura di una fenice, simbolo della rinascita delle donne palestinesi.

A patrocinare l’iniziativa anche i Comuni di Fallo, Montenerodomo, Villa Santa Maria,  Pizzoferrato, Gamberale, Rosello, Fossacesia  e Montelapiano e poi Confartigianato Chieti-L’Aquila e alcuni sponsor privati. La kermesse avrà inizio alle 9.15 del 27 settembre con il raduno degli artigiani-artisti, la presentazione dell’evento da parte del presidente dell’associazione culturale Calliope, Rocco Ciarico, e i saluti delle autorità. A seguire presentazione culturale a cura dello storico Lucio Cuomo. In mattinata l’avvio dei lavori e, dalle 14.30, inizio, per continuare anche il giorno successivo, di forge, attività alle incudini e ai magli e dimostrazioni live.

Il 28 settembre si prosegue con la lavorazione del Guerriero in Piazza Marconi e in officina. Alle 13  ci sarà la conviviale con i maestri del ferro battuto e i maestri dell’arte culinaria. Pranzo aperto agli ospiti, ai cittadini, ai visitatori.  Alle 15 animazione ragazzi, con Mago Fabio. Alle 17, esibizione di sbandieratori e falconieri. La giornata si concluderà un un’altra conviviale alle 19, aperta a tutti.

A mezzogiorno del 29 settembre, i maestri del ferro battuto saranno in Piazza Marconi dove verrà installato il Guerriero.

“Ferro battuto… È una voce che può dire tante cose, – si legge nella brochure dell’evento in cui vengono riportate alcune riflessioni di Tito Perlotto – ma, allo stesso tempo, incute un senso di rispetto verso un artigianato in cui fatica, arte e bellezza si mescolano, quasi in contrasto con l’attuale, turbinoso nostro vivere. Ferro battuto fa pensare subito ad una officina, ove, in un disordine quasi caotico, si mescolano tenaglie e martelli, tra la nera polvere di carbone che regna ovunque; troneggia una incudine maestosa e sonante su un tronco d’albero. Una forgia sempre accesa manda bagliori rossastri e tra il carbone che brucia, il ferro che diventa sempre più rovente.  Martello, mazze si alternano sul rosso ferro appoggiato sulla incudine. Il ferro si torce, si spiana, si allunga. Prende la forma che l’artigiano gli vuole dare…”.




INSIEME SENZA BARRIERE

Un evento Bike To Coast For Everyone.  Presentati i risultati del progetto. Daniele D’Amario, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al turismo: “L’Abruzzo si presenta anche come regione attrezzata per il turismo sostenibile e inclusivo”

Francavilla al Mare, 25 settembre 2024. Presentazione dei risultati dell’iniziativa, coinvolgimento dei ragazzi e socializzazione. Così la mattinata di domenica scorsa in piazza Sirena a Francavilla al Mare, dedicata a Bike to Coast for everyone, ideato dalla Regione Abruzzo, finanziato con il “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità” del ministero per le Disabilità – presidenza del Consiglio dei ministri e cofinanziato dalla Regione Abruzzo, realizzato con il coinvolgimento di diciannove comuni lungo i 131 chilometri di costa abruzzese, Anffas Abruzzo, Legambiente Abruzzo e Lega Navale di Ortona.

Un momento di festa, un’occasione di unione e socializzazione per favorire la partecipazione allargata dell’intera comunità. Con l’obiettivo di sensibilizzare sul valore del turismo accessibile. La mattinata è stata aperta dal suono delle percussioni di Africanffas con il maestro Pino Petraccia. Ha presentato Marco Ardemagni, conduttore radiofonico della Rai.

Daniele D’Amario, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al turismo: “Abbiamo raccontato il progetto Bike to Coast for everyone, giunto a conclusione con risultati eccellenti: un progetto importante, coordinato dalla Regione Abruzzo, che ha permesso la realizzazione di una rete di servizi turistici lungo la pista ciclabile che si sviluppa sulla costa abruzzese, la ‘Bike to coast’, per una vacanza accessibile a tutti. Con la collaborazione dei partner di progetto – 19 comuni della costa, Anffas Abruzzo, Legambiente Abruzzo, Lega navale Ortona – sono state realizzate diverse azioni: dall’abbattimento di barriere architettoniche e interventi utili per rendere le spiagge e gli stabilimenti balneari maggiormente accessibili, all’acquisto di attrezzature per rendere il mare fruibile, all’acquisto di biciclette dedicate a differenti tipi di disabilità, oltre alla realizzazione di una rete informativa sensoriale che consente, tra le altre cose, il collegamento ad una sezione dedicata sul sito abruzzoturismo.it oltre alla realizzazione di cartine con la mappatura dei servizi presenti lungo la costa, l’attivazione di tirocini inclusivi per persone con disabilità e una importantissima attività di formazione per gli operatori del settore”. 

“È fondamentale che l’Abruzzo si riveli una regione sempre più incline a un turismo sostenibile e inclusivo, non solo con la proposta di itinerari e infrastrutture accessibili ma anche e soprattutto con un nuovo approccio alla disabilità basato sulla comunicazione e sulla relazione, solo in questo modo l’accoglienza turistica potrà dirsi veramente for everyone” ha aggiunto Daniele D’Amario.

“Un progetto bellissimo che non potevo non sposare – ha commentato Lorena Ziccardi, testimonial di Bike to Coast for everyone -. Un progetto portato avanti con la necessaria competenza, in grado di costruire molto sui versanti dell’inclusione e del sociale. Senza i mezzi acquistati la fruizione della ciclabile sulla costa abruzzese non sarebbe possibile”.

“Un progetto importantissimo, presentato in una piazza appena rinnovata – nelle parole di Luisa Russo, sindaca di Francavilla al Mare -. Una giornata di festa, inclusione e turismo. Un grande passo avanti per questa iniziativa”.

“Le nostre parole d’ordine sono inclusività e attenzione all’ambiente. Abbiamo preparato persone formate per andare incontro all’utenza che chiede attenzioni maggiori – nelle parole di Luigi Polidoro della Lega Navale Italiana, sezione Ortona .- Abbiamo abbattuto le barriere nella nostra sezione, abbiamo un catamarano che accoglie persone con svantaggio fisico e inoltre è stata acquistata una gruetta per poter collocare persone con carrozzina sull’imbarcazione, peraltro dedicata alla collettività, come uso pubblico”.

“Anffas Abruzzo ha partecipato al progetto con entusiasmo già dall’inizio, all’insegna dell’eliminazione della barriere fisiche e mentali, con laboratori inclusivi, fino ai moduli dedicati al linguaggio facile da leggere, alle passerelle per non vedenti, alle sedie speciali per dare la possibilità di fare il bagno al mare – ha spiegato Maria Pia Di Sabatino, presidente Anffas Abruzzo -. All’insegna dell’inclusione delle persone con disabilità”.

“Abbiamo dato il nostro contributo per la formazione degli operatori, che è fondamentale per operare nell’ambito del turismo inclusivo, oltre alle infrastrutture. L’inclusione è un aspetto della sostenibilità sociale, non solo ambientale – nelle parole di Silvia Tauro, presidente Legambiente Abruzzo -. Da qui l’acquisizione dei mezzi speciali per far fruire la ciclabile in maniera inclusiva. Tra i formatori Bike to Coast for everyone anche Roberto Vitali di Village for All”.

“Il sito di riferimento per prenotare le bici speciali a pedalata assistita è visitcostadeitrabocchi.it” come ha ricordato Vittorio Ronzitti della DMC Costa dei Trabocchi

Fra le azioni realizzate fino a oggi da Bike to Coast for everyone: cicloturismo con biciclette adeguate, gite in barca, corsi di vela e kayak con imbarcazioni inclusive, spiagge accessibili e attrezzate, oltre alla segnaletica turistico-culturale con 19 totem sensoriali dislocati lungo la Bike to Coast e nelle vicinanze degli uffici IAT, fino ai parchi giochi inclusivi.

La Bike to Coast si sviluppa lungo i 131 chilometri di costa, da Martinsicuro a San Salvo, attraversa 19 comuni e rappresenta uno dei tratti più suggestivi della Ciclovia nazionale Adriatica.




LUIGI MOSCOGIURI ARRICCHISCE IL BRIGANTI FILM FESTIVAL

La sua visione internazionale e la sua arte musicale

Sante Marie, 25 settembre 2024. Si è conclusa con grande successo l’ultima edizione del Briganti Film Festival, impreziosita dalla presenza di Luigi Moscogiuri, già responsabile delle co-produzioni internazionali presso il Ministero della Cultura (MiC). Moscogiuri ha offerto un contributo fondamentale, portando un’aria di internazionalità e approfondendo temi cruciali per il panorama cinematografico contemporaneo, come l’importanza delle collaborazioni internazionali, l’inclusione culturale e il superamento delle barriere linguistiche. Durante il suo intervento, Moscogiuri ha evidenziato come le co-produzioni internazionali siano un’opportunità unica per arricchire i film attraverso la fusione di diverse prospettive culturali. Queste collaborazioni permettono di raccontare storie con uno sguardo più ampio, integrando sensibilità e tradizioni che altrimenti rimarrebbero estranee al pubblico.

Grazie all’incontro di menti creative provenienti da diverse parti del mondo, i progetti cinematografici possono diventare veicoli di inclusione e dialogo interculturale, rompendo barriere linguistiche e sociali. Durante il suo discorso, Moscogiuri ha menzionato alcuni esempi di film famosi che, grazie alla sinergia tra registi e produttori di diverse nazionalità, hanno raggiunto livelli di eccellenza internazionale.  Moscogiuri ha inoltre raccontato l’impegno del Ministero della Cultura nel promuovere queste opportunità di collaborazione, offrendo risorse e supporto per facilitare le co-produzioni internazionali e creare un ponte tra il cinema italiano e quello internazionale.  Luigi Moscogiuri ha svolto un ruolo fondamentale al Briganti Film Festival non solo come ospite speciale, ma anche come membro della giuria. Grazie alla sua vasta esperienza nelle co-produzioni internazionali, ha portato un contributo prezioso nell’analisi delle opere in concorso, offrendo un punto di vista approfondito e arricchito da una conoscenza delle dinamiche cinematografiche globali. Le sue competenze lo hanno reso una figura chiave nel valutare i film da una prospettiva internazionale, tenendo conto della capacità delle opere di dialogare con diverse culture e superare confini linguistici e artistici.

Luigi Moscogiuri non è solo un esperto di cinema. Conosciuto anche con il nome d’arte “Gimos”, ha una ricca carriera musicale all’attivo. Oltre ad aver realizzato numerosi album e videoclip, Moscogiuri ha composto la sigla ufficiale del Briganti Film Festival, che ha accompagnato il pubblico durante tutte e tre le serate del festival, contribuendo a creare un’atmosfera unica e coinvolgente.

Gimos, già autore di tre album e in preparazione del quarto, ha arricchito il Briganti Film Festival con la proiezione del suo ultimo videoclip, Vecchio Cowboy. Dopo il successo del suo precedente videoclip Mondolce, una fusione tra animazione e realtà che si presentava come un inno di speranza e ottimismo rivolto ai giovani in un’epoca di difficoltà, Gimos si presenta al pubblico con un nuovo lavoro dal gusto retrò e dalle atmosfere western. Vecchio Cowboy vanta la partecipazione di due volti celebri dello spettacolo: Franco Nero e Maria Monsè.

Il brano offre uno spunto di riflessione sull’età avanzata, spesso sottovalutata e percepita come priva di rilevanza nella società attuale. Con questa canzone, Gimos sfida tale stereotipo, proponendo una metafora potente che celebra la figura del cowboy, emblema di tenacia e resilienza. Franco Nero, incarna alla perfezione questi valori di saggezza ed esperienza senza tempo. Non a caso, è stato proprio Nero a voler interpretare il protagonista del videoclip, riconoscendo l’importanza del messaggio di Gimos e volendo dare il suo contributo alla realizzazione di quest’opera. Al fianco di Nero, Maria Monsè aggiunge eleganza e fascino alla storia, creando un perfetto equilibrio tra due mondi apparentemente distanti ma magistralmente connessi da Gimos.

Con la sua doppia anima di responsabile istituzionale e musicista, Luigi Moscogiuri ha dato un contributo prezioso al Briganti Film Festival.




LE BANCHE, LA RESPONSABILITÀ SOCIALE E IL POPOLARISMO

PolicaInsieme.com, 24 settembre 2024.  Uno dei campi qualificanti, e di intervento concreto, del popolarismo europeo, già a partire dalla seconda metà dell’800, in particolare in Germania, fu quello della creazione delle Cooperative, di piccole banche locali e, poi, delle Casse di risparmio che concepivano una presenza bancaria e finanziaria caratterizzata da una giustificazione sociale e di mutuo soccorso.

Questo avvenne anche in Italia. E spiega la nascita e lo sviluppo, in taluni casi dell’enorme rilievo, di entità economiche espressione del mondo cattolico che, però, con l’innamoramento per il “gigantismo bancario” sono state portate alla pressoché totale distruzione con quel grande patrimonio rappresentato da banche di medie  e piccole dimensioni di grande prossimità con la realtà locale, a partire dalla piccola impresa. La stessa sorte è recentemente toccata nel campo assicurativo alla Cattolica che, praticamente, non esiste più nei termini in cui era stata pensata e costruita nei decenni da diocesi e dal popolo cattolico del Veneto.

Una distruzione resa possibile anche dalla cecità di talune realtà ecclesiali, in taluni casi, proprietarie di banche, assicurazioni ed altro, o che sono finite vittime della logica del “capitalismo rampante” che ha smarrito per strada l’eticità della responsabilità sociale. Resta nella memoria il vero e proprio scontro che l’allora Patriarca di Venezia, Albino Luciani, ebbe con mons Marchinkus, a capo dello Ior, intenzionato a smantellare il sistema delle banche cattoliche venete.

Siamo dinanzi ad una delle più grandi sconfitte del popolarismo in Italia in una grande battaglia che fu, assieme, economica, sociale e “politica”. E questo costituisce sicuramente uno di quei tasselli che spiegano perché, a differenza dell’Italia, in Germania e nella Baviera restino grandi partiti popolari s’ispirazione cristiana.

Ai nostri giorni, la questione della tassazione degli extraprofitti delle banche e degli istituti finanziari, cui vanno aggiunte le assicurazioni e molte grandi società fornitrici di servizi, quelle cioè che hanno accumulato negli anni scorsi sproporzionate ricchezze aggiuntive,  richiama la questione di una visione popolare dell’economia e della finanza.

E purtroppo dobbiamo assistere al paradosso che, mentre alcuni settori di destra provano a rimettere sul tavolo la questione della tassazione degli extraprofitti, si oppone proprio un partito come Forza Italia, parte italiana del Partito popolare europeo. E all’insegna dell’ipotesi alternativa di una sorta di qualche “convincimento” garbato da introdurre perché qualcuno dei piani alti di quelle banche e di quelle società si decida a versare qualcosa nelle Casse dello Stato, altrimenti non in grado di far pensare se non a qualche bonus e “mancetta” da destinare ai gruppi sociali più disagiati.

Casse degli italiani che, negli ultimi vent’anni, ma anche prima, di esplosione delle bolle speculative, cattivi investimenti, vere e proprie truffe combinate a danni dei risparmiatori, sono dovute intervenire a colpi di tanti miliardi per salvare istituti di ogni dimensione dal collasso. E, intanto, i loro grandi azionisti scoprivano che il “pubblico” va bene quando devono prendere, ma quando devono dare, sia pure molto poco, si appellano al mercato.

Agli amici di Forza Italia, in considerazione delle condizioni del Paese, dobbiamo dire con chiarezza che non vediamo il loro popolarismo. Tutto al più di quel “conservatorismo compassionevole” proprio della vecchia tradizione del Partito repubblicano americano che ha trovato nel giovane Bush l’ultimo esponente. Un conservatorismo compassionevole che, però, ha mostrato tutta la sua volatilità per lasciare campo a ben altre vocazioni economiche e politiche del “trumpismo” il quale, non a caso, viene sostenuto da molti del “nuovi ricchi”… quelli degli extraprofitti.




VENTICINQUE ANNI DI FOTOGRAFIA

Danilo Balducci: Di sali d’argento e pixel a cura di Antonio Di Cecco

Inaugurazione 13 settembre 2024 ore 18. Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre – Palazzo Cappa Cappelli. Fino al 29 settembre 2024

L’Aquila, 24 settembre 2024.  Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 18.00, presso la sede della Fondazione de Marchis, al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di ospitare la mostra Di sali d’argento e pixel. Venticinque anni di fotografia di Danilo Balducci, a cura di Antonio Di Cecco.

In mostra una selezione degli ultimi lavori di Balducci, i quali conducono lo spettatore a scambiare quasi uno sguardo con i soggetti delle opere: le immagini mostrano non solo quello che è davanti all’obiettivo ma restituiscono la sensibilità e la volontà di cercare un dialogo e diventare parte delle storie che l’artista vuole raccontare.

Infatti, come scrive il curatore, Antonio Di Cecco: «Di sali d’argento e pixel, di questi elementi sono composte le fotografie. I sali sono microscopici cristalli di argento sensibili alla luce che, mescolati con la gelatina e poi spalmati sulla pellicola – un sottile nastro di materiale trasparente – permettono di registrare le immagini fotografiche. I pixel del sensore della macchina fotografica digitale invece sono elementi in grado di convertire la luce di una immagine ottica in un segnale elettrico. Lo sa bene Danilo Balducci che da 25 anni lascia passare la luce all’interno degli obiettivi delle sue macchine fotografiche, quel che resta nei suoi occhi e nella macchina fotografica sono memorie a volte fatte di un severo bianco e nero, altre di vividi colori.

Quello del fotografo è un lavoro paziente, il lavoro di chi è sempre alla ricerca della luce giusta. Forse il fotografo, come i sali d’argento e i pixel, è sensibile alla luce ma altrettanto sensibile alle storie che decide di raccontare. Balducci, attraverso il linguaggio del reportage, dal 1998 continua a raccontare storie e luoghi lontani metaforicamente e materialmente dalla nostra quotidianità. […] Un archivio di fotografie che continua a crescere nel tempo, un insieme di lavori accomunati dal medesimo soggetto: l’essere umano. Balducci è sì dietro l’obiettivo ma sceglie di essere vicino, riesce a scambiare lo sguardo con i soggetti che rappresenta nelle immagini e invita lo spettatore a fare altrettanto, a cercare vicinanza e non distanza. Il suo è un mosaico di vicende, gesti e azioni che documentano e diventano, al contempo, memoria collettiva.»

All’interno del percorso espositivo sarà allestito uno spazio che richiama l‘ambiente della camera oscura e che vedrà per il giorno del vernissage l’intervento e la presenza di Stefano Schirato di Leica Akademie Italy: un’occasione per immergersi nel mondo della fotografia e comprenderne tecniche e tecnologie. Inoltre la mostra è inserita nel progetto SHARPER – Notte Europea dei Ricercatori 2024 finanziato dalla Commissione Europea (GA 101162370): per l’occasione il 27 settembre 2024 è prevista un’apertura straordinaria dalle ore 10.00 alle ore 22.00 mentre dalle 10.00 alle 13.00 l’artista e il curatore attendono gli studenti e le studentesse dei vari Istituti Scolastici (su prenotazione) per la visita dell’esposizione e per una dimostrazione delle varie fasi dello sviluppo fotografico all’interno dell’ambiente allestito quale camera oscura.

Il progetto è parte del programma degli eventi della 730° Perdonanza Celestiniana e si avvale del patrocinio del Comune de L’Aquila – L’Aquila Capitale della Cultura 2026. La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

BIOGRAFIA

Danilo Balducci, nato a L’Aquila nel 1971, è sempre stato affascinato dalla fotografia e dal potere comunicativo delle immagini. Reportage e fotografia sociale sono i suoi interessi principali. Diplomato presso l’Istituto Superiore di Fotografia e comunicazione integrata di Roma è professionista dal 1998. Docente di fotografia e reportage presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Fornisce regolarmente immagini ad agenzie fotografiche italiane ed estere.

Le sue immagini e le sue storie sono state pubblicate su giornali e riviste nazionali ed internazionali: Time, Life, Denver Post, Internazionale, Der Spiegel, Daily News, L’Espresso, Repubblica, Panorama. Vincitore di diversi premi, nel 2002 è vincitore del primo premio Carla Mastropietro per il fotogiornalismo; nel 2005 vincitore del Premio per la pace e per la libertà ad Atri (TE); nel 2008 ha ricevuto 2 Bronze award dall’Orvieto International Photography Awards (sezioni reportage e portraits) e vari premi nazionali e internazionali; nel marzo 2009 vince il B.O.P. 2009 (Best of Photojournalism) indetto dalla NPPA (National Press Photographer Association) negli USA classificandosi terzo nella categoria “Non Traditional Photojournalism Publishing”. Un’immagine del terremoto in Abruzzo è inserita da LIFE Magazine tra le Pictures of the Year 2009. Nel 2015 è Absolute Winner nella categoria “People” al FIIPA (Fiof Italy International Photography Awards) e si classifica secondo nella stessa categoria. Riceve inoltre cinque Honorable Mention nelle categorie “Reportage”, “Portraits” e “People”. Nel 2016 è 1° classificato al MIFA (Moscow International Foto Awards) Categoria Edit e 2° classificato (Merit of Excellence) all’International Color Awards. Nel 2017 è fotografo dell’anno al concorso Spider award.




UNIVAQ STREET SCIENCE 2024

La ricerca al centro. MuNDA science: dentro il restauro apertura del mammut

L’Aquila, 24 settembre 2024. Anche quest’anno il Museo Nazionale d’Abruzzo aderisce all’edizione 2024 di Univaq Street Science con due eventi.

MuNDA Science: dentro il restauro. Nel gazebo allestito nel Parco del Castello verranno illustrate le attività di diagnostica e di analisi utilizzate nel triennio 2022-2024 per il restauro di oltre 25 opere del Museo Nazionale d’Abruzzo. Il restauro come attività critica che non può prescindere dalle indagini scientifiche. Scoperte, conferme e novità. A cura del diagnosta di Beni Culturali Stefano Ridolfi, della storica dell’arte Giulia Ristori, della dottoranda Simona Ferrauti e della restauratrice Chiara Bianchi

Il Mammut del Castello: apre il Bastione Est dove è custodito l’imponente e raro fossile di Mammuthus meridionalis, rinvenuto accidentalmente nel 1954 da alcuni operai in una cava d’argilla presso Madonna della Strada. Orario 9/19.00 con ultimo ingresso18.30 e orario serale 19/ 23.00 con ultimo ingresso 22.30. Accompagnamento didattico dalle 9.00 alle 19.00 curato dal personale del Museo.




IL GUERRIERO DI CAPESTRANO fra Italici, Etruschi e l’Europa

Contesti e modelli a confronto. Sabato 28 settembre Museo archeologico nazionale La Civitella -Auditorium Cianfarani

Chieti, 24 settembre 2024. In occasione dei novanta anni trascorsi dalla scoperta del Guerriero di Capestrano, i Musei Archeologici di Chieti – Direzione regionale musei nazionali Abruzzo festeggiano la ricorrenza con un incontro che si terrà a Chieti durante le Giornate Europee dedicate al Patrimonio in cammino.

L’incontro, che si terrà nella giornata del 28 settembre presso l’auditorium Cianfarani del Museo archeologico nazionale di Chieti La Civitella, sarà dedicato al monumento-simbolo del museo di Villa Frigerj e ai modelli scultorei preromani, che rispondono a tradizioni e a sensibilità culturali diverse. Da monumenti per la devozione funeraria a simboli di potere, diverse concezioni di rappresentazione del defunto, trasformate in segnacolo del tumulo o della tomba, a sculture influenzate da correnti diverse hanno inteso onorare la memoria di personaggi di rango nella società sabellica, picena, etrusca e altre ancora, nell’Italia antica così come dei siti centro-europei interessati dalla cultura celtica, come Hirschlanden o Glauberg.

Nell’ottica prospettata per le Giornate Europee del Patrimonio, si propone una riflessione sulle vie di comunicazione, le connessioni e le reti di scambio di idee e maestranze che hanno contribuito a formare il patrimonio figurativo e identitaria delle culture preromane. L’incontro mira ad approfondire i punti di convergenza e di divergenza fra esperienze culturali diverse, per aspetti legati alle espressioni figurate e ai loro modelli, alle tecniche, ai tempi o ai modi della produzione scultorea, o ancora al loro significato storico.




SEMPLIFICAZIONE EDILIZIA

Montesilvano all’avanguardia: grande successo per il convegno Salva Casa

Montesilvano, 24 settembre 2024. È stato un grandissimo successo il convegno Salva Casa organizzato lo scorso venerdì dall’Amministrazione Comunale di Montesilvano. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre cento tra tecnici comunali ed esterni, ha rappresentato un momento di confronto fondamentale per approfondire le novità introdotte dal recente decreto sulle semplificazioni edilizie.

Grazie all’impegno del Dirigente del Settore Pianificazione e Gestione Territoriale, l’architetto Domenico Fineo, e dei relatori Salvatore Bacco Componente del Comitato Scientifico UNITEL Area Edilizia e Urbanistica e di Raffaele Di Marcello, Presidente Regione Abruzzo UNITEL nonché Direttore Rivista UNITEL, è stato approfondito il testo normativo del DL 69/2024 convertito dalla L. n.105/2024, affrontando le tematiche del cosiddetto stato legittimo, l’agibilità sanante, il nuovo accertamento di conformità (sanatorie edilizie), la determinazione delle sanzioni e le tolleranze edilizie. Il convegno,  il primo organizzato in Italia dall’amministrazione comunale, ha offerto un’analisi approfondita delle nuove disposizioni normative, evidenziando sia le opportunità che le sfide legate alla loro applicazione.

“Il Salva Casa non è un semplice condono edilizio, ma uno strumento che mira a semplificare e razionalizzare le procedure, garantendo maggiore certezza del diritto ai cittadini” ha dichiarato il sindaco Ottavio De Martinis che ha preso parte all’evento. “Con questo convegno abbiamo dimostrato che Montesilvano è all’avanguardia nella gestione della complessa normativa edilizia e che siamo determinati a fornire ai nostri cittadini e ai professionisti tutti gli strumenti necessari per affrontare le sfide della semplificazione edilizia e urbanistica”.

La numerosa partecipazione ha confermato l’importanza di questi temi per la comunità e ha dimostrato l’impegno dell’Amministrazione Comunale nel favorire un dialogo costruttivo tra pubblico e privato.




UN FURTO DI FUTURO

Tagliati 117 milioni alla sicurezza delle autostrade abruzzesi

Roma, 24 settembre 2024. “In questi giorni è in discussione in Senato il decreto legge 113, che ci porta in regalo un taglio di 117 milioni per la sicurezza delle autostrade dell’Abruzzo – così il Senatore Fina nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede PD di Avezzano alla presenza della segretaria cittadina Anna Paolini e del segretario provinciale Francesco Piacente – ennesimo taglio, gravissimo, che colpisce le infrastrutture abruzzesi per fondi dedicati appunto alla messa in sicurezza di ponti, viadotti e gallerie autostradali.

Risorse eliminate dal fondo complementare al PNRR, medesimo fondo dal quale furono tagliati circa un anno fa i 600 milioni destinati al potenziamento della ferrovia Roma – Pescara. Il Governo Meloni sta facendo dell’Abruzzo un bancomat nel silenzio assordante di Marsilio e dei suoi – continua Fina – ma faccio comunque un appello alle parlamentari e ai parlamentari abruzzesi di tutti i partiti: sottoscrivano il mio emendamento che respinge questo taglio di 117 ml o ne presentino uno loro, come preferiscono. Ma battiamoci per una volta tutto insieme a difesa del nostro territorio.”




VAL DI SANGRO EXPÒ

Frentauto partecipa all’evento fieristico con l’esclusiva per il settore auto e veicoli leggeri con uno spazio espositivo di 100 mq e un dibattito pubblico su futuro della mobilità e soluzioni innovative

Atessa 24 settembre 2024.  Frentauto spa parteciperà a Val di Sangro Expò 2024, in programma dal 26 al 29 settembre in piazza Abruzzo, ad Atessa. L’azienda leader nel settore automobilistico in Abruzzo, Marche e Molise sarà presente all’esposizione con uno spazio di 100 mq, per far conoscere da vicino il futuro della mobilità e dare l’opportunità di incontrare i maggiori esperti del comparto e di scoprire le soluzioni più innovative.

“Val di Sangro Expò rappresenta un’importante opportunità per le aziende del territorio e Frentauto ha creduto nel suo potenziale sin dall’inizio – spiega l’amministratore delegato Alberto Rolli –  Durante l’evento, metteremo in risalto il nostro impegno nell’assistenza alle flotte aziendali, nonché i servizi dedicati ai privati e alle imprese, offrendo soluzioni su misura grazie ai nostri consulenti vendita, finanziari e service certificati”.

Momento chiave della partecipazione di Frentauto all’evento fieristico sarà l’incontro “Innovators in motion” che si terrà il 27 settembre alle 18.00 nella sala conferenze dell’iniziativa. Parteciperanno l’amministratore delegato Alberto Rolli con un focus sulla condivisione della visione e dei progetti futuri dell’azienda, il responsabile commerciale Ettore Monaco che parlerà del futuro della mobilità per i privati, il responsabile commerciale Horizon Automotive Centro Sud Walter Lardinelli con  un intervento sul futuro della mobilità aziendale con il noleggio a lungo termine e il responsabile post vendite Enrico Bevilacqua, che parlerà del servizi su misura per privati e aziende.

“Discuteremo sul futuro della mobilità e presenteremo i nostri servizi a 360° – aggiunge Rolli – con un’attenzione particolare alla divisione aziendale Frentauto for Business che si distingue per il supporto completo che offre alle aziende, inclusa la fornitura di soluzioni personalizzate come il noleggio a lungo termine, la vendita di veicoli nuovi e usati e un’assistenza integrale attraverso una rete di officine specializzate. E al nostro programma Frentauto Point che ha l’obiettivo di potenziare il servizio delle officine locali, mettendole in connessione con le risorse tecniche e commerciali di Frentauto. Per tutta la durata della fiera, esporremo l’intera gamma dei nostri veicoli e metteremo a disposizione dei visitatori due consulenti vendita pronti a rispondere a qualsiasi richiesta”.




UN ARTISTA DI ECCELLENZA

Dieci anni fa scompariva il sindaco di Castelli Enzo De Rosa

Castelli, 24 settembre 2024. Dieci anni fa, il 25 settembre 2014, scompariva il Sindaco di Castelli Enzo De Rosa, che è stato in vita un artista di eccellenza conosciuto soprattutto le sue straordinarie rappresentazioni paesaggistiche su ceramica, ha ricoperto il ruolo di Primo cittadino di Castelli dal maggio 2001 al maggio 2006 e dal maggio 2011 sino alla sua prematura scomparsa.

De Rosa viene ricordato per aver svolto il suo impegno pubblico con immensa passione e indiscussa devozione. Il suo amore per Castelli, la sua inventiva, il suo grande carisma e la sua caparbietà hanno infatti contribuito a far risuonare il nome del piccolo borgo artistico in tutto il mondo. Grazie alla promozione da lui avviata e per sua iniziativa, la ceramica di Castelli ha presenziato nei più grandi musei internazionali occupando le vetrine dell’Ermitage di San Pietroburgo, del Metropolitan di New York, del Louvre di Parigi, del British di Londra, del Paul Getty di Los Angeles, del Bargello di Firenze.

Seppur risulti impossibile esplicare tutte le iniziative condotte negli anni dal De Rosa, è doveroso menzionarne almeno alcune. Si ricorda l’invenzione, risalente al 2001, della Pallina di Natale in ceramica, nata nell’ambito della prima edizione della manifestazione “Castelli di Natale”. Da quel momento le Palline di Natale in ceramica hanno catturato l’attenzione dei media locali e nazionali e nel dicembre 2013, hanno addirittura addobbato l’Albero protagonista del Concerto di Natale in Vaticano quale dimostrazione e riconoscimento del loro valore artistico e simbolico.

Ad opera di Enzo De Rosa si è compiuto inoltre l’inserimento di Castelli nell’esclusivo club dei “Borghi più belli d’Italia” e portano il suo nome anche l’ideazione dei Decanter e dei Bicchieri da vino in ceramica e la scoperta storica e più recente, delle ceramiche per cioccolato e caffè. Quest’ultima in particolare, avvenuta grazie ad una brillante intuizione dell’allora Sindaco, ha portato all’ inserimento di Castelli nel Percorso Culturale Europeo “The Chocolate Way”, poiché al borgo è stato riconosciuto il ruolo di unico produttore di chicchere e porta chicchere per la degustazione di cioccolato e caffè, che nei circoli aristocratici italiani cominciava a verificarsi già nel 1680.

Impossibile non ricordare la corposa promozione che Enzo De Rosa ha svolto negli anni attraverso le tantissime manifestazioni culturali, artistiche e di intrattenimento che si sono tenute a Castelli nel corso dei suoi mandati e altrettanto impossibile non citare l’impegno profuso ai fini della ricostruzione post terremoto di cui oggi più che mai si vedono i frutti e grazie al quale a Castelli si è compiuta e si sta compiendo tutt’ora la ristrutturazione di case ed edifici. Oltretutto grazie a Enzo De Rosa le opere del Museo delle ceramiche di Castelli, quest’ultimo distrutto dal sisma del 6 aprile 2009, sono tornate ad essere esposte, dopo un lungo periodo di tempo in cui erano state inaccessibili al turismo artistico – culturale, in un edificio provvisorio situato al centro del paese e allestito ad hoc su iniziativa dello stesso nell’intento riuscito di preservare una delle più grandi risorse del famoso borgo artistico.

Si rammenterà inoltre l’incessante lavoro svolto dal De Rosa non solo per lo sviluppo di Castelli ma anche per quello delle altre località montane abruzzesi; un lavoro riconosciuto persino dai colleghi Sindaci che nel gennaio 2014 lo nominarono, attraverso il voto, Presidente della Comunità del Parco del Gran Sasso.  Nel merito, tra le tante battaglie da lui condotte è d’obbligo menzionare quella portata avanti per realizzazione del famoso “Periplo” volto allo sviluppo turistico della zona sottomontana del Gran Sasso. Una battaglia che ha catalizzato l’interesse di personalità politiche di spicco fino a coinvolgere anche l’Europarlamentare Clemente Mastella che, nell’anno 2011, tenne un convegno a Castelli facendosi portavoce dell’iniziativa.

Tuttavia, oggi rammarica pensare che molti di quei programmi che De Rosa stava ancora seguendo sono rimasti opera incompiuta a causa della sua precoce morte. Ad uno in particolare egli teneva molto: si tratta dell’ambizioso progetto i “Borghi dell’accoglienza” che nacque su sua iniziativa al fine di creare un percorso turistico di eccellenza in cui Castelli avrebbe assunto il ruolo di comune capofila. Enzo al proposito aveva raggiunto alcune importanti tappe che avrebbero presto portato a tagliare il traguardo. Pochi mesi prima della sua scomparsa l’allora Primo cittadino era volato addirittura a Bruxelles per far sentire la sua voce ai fini della realizzazione del progetto.

Per tutte le persone che lo hanno conosciuto, è questo un giorno di ricordo dell’ ’artista, del Sindaco e dell’uomo che è stato Enzo De Rosa.




INIZIATO L’INTERVENTO

Messa in sicurezza della cupola e della lanterna della chiesa di Montepagano

Roseto degli Abruzzi, 24 settembre 2024. Iniziati i lavori di messa in sicurezza per la cupola e la lanterna della Chiesa dell’Annunziata di Montepagano colpite lo scorso 17 settembre da un fulmine. L’intervento, finanziato in somma urgenza dalla Soprintendenza e realizzato dalla Co.I.D. Srl (ditta già impegnata nel restauro del campanile di Montepagano), ha preso il via domenica mattina a seguito di un sopralluogo urgente che si è svolto nella giornata di sabato su richiesta del Sindaco di Roseto Mario Nugnes che aveva segnalato alle autorità competenti il visibile e progressivo stato di deterioramento della struttura a pochi giorni dall’incidente.

Durante il sopralluogo di sabato, con l’ausilio di una piattaforma specifica e di personale specializzato, nonché attraverso l’accesso diretto sul tetto della chiesa attraverso un passaggio interno, i Vigili del Fuoco, coordinati dall’Ingegner Rodolfo Di Odoardo, hanno proceduto ad una attenta ricognizione visiva della struttura. Da quanto potuto rilevare, la lanterna posta in sommità alla cupola presentava evidenti segni di dissesto, mentre la struttura muraria della cupola, ad eccezione della zona di impatto in prossimità della finestra lato ovest, si presentava in discrete condizioni. Al sopralluogo hanno partecipato anche il Sindaco Mario Nugnes, il Vicesindaco Angelo Marcone, l’Architetto Giovanna Cennicola della Soprintendenza, la Polizia Locale e la Protezione Civile di Roseto degli Abruzzi.

Ora, per garantire l’intervento di messa in sicurezza e vista l’impossibilità ad arrivare sul posto con i mezzi meccanici a disposizione, si procederà all’allestimento di una impalcatura che sarà montata all’interno chiesa da utilizzare, una volta ultimata, per trasportare sulla cupola il materiale necessario a creare una struttura esterna e per procedere alla messa in sicurezza del manufatto a rischio. Per il momento restano interdette le vie chiuse con l’Ordinanza del 17 settembre alle quali è stata aggiunta via della Misericordia con una nuova Ordinanza integrativa emessa dal Sindaco nella serata di sabato.

“Ci siamo mossi per monitorare ed agire tempestivamente a seguito del fulmine che ha colpito la cupola della chiesa dell’Annunziata – afferma il Sindaco Mario Nugnes – I Vigili del Fuoco ci hanno tranquillizzato sulla stabilità della Cupola ma preoccupa la situazione della lanterna e già da domenica la ditta specializzata in restauri ha iniziato ad operare dopo che la Soprintendenza si è prontamente attivata per reperire i fondi in somma urgenza per procedere con l’intervento. Nel frattempo, anche la Diocesi si è attivata per avviare le pratiche necessarie ai lavori di restauro che, comunque, saranno successivi alla messa in sicurezza. Ovviamente ci auguriamo che la riapertura delle zone interdette arrivi al più presto ma è chiaro che questo avverrà solo quando ci sarà la certezza che ogni possibile rischio per la pubblica incolumità sia scongiurato. Il mio ringraziamento, e quello di tutta l’Amministrazione di Roseto, va tutti coloro che si stanno adoperando per superare questa emergenza e voglio raccomandare a tutti i cittadini di evitare di passare all’interno e nei pressi delle aree interdette”.




BOXE STREET PARTY

Tra incontri, campioni del pugilato, intrattenimento e sociale

Lanciano, 24 settembre 2024. Torna “Boxe Street Party”, evento sportivo e di intrattenimento organizzato da Gap Studio Di Monte Boxe con la collaborazione di Bustler Factory e Gotha Palestre.

L’appuntamento è il prossimo 27 settembre dalle 20.30 all’interno del Parco Villa delle Rose. 

Il format prevede esibizioni di breakdance, con Cima, ad esempio, nome d’arte di Marco Ciminieri (Ortona, 1983), b-boy italiano appartenente alla crew dei Rapid Soul Moves (Ortona), evoluzioni riders, sessioni di rap e hip hop dance e dj set. Lo sport sarà il cuore della manifestazione e vi saranno incontro di boxe.

Il clou della serata sarà il combattimento del pugile professionista abruzzese Stefano Ramundo contro lo Spagnolo Jose Aguilar. Già campione italiano dei pesi superleggeri, Ramundo, allenato dal teatino Davide Di Meo, si batterà per migliorare il suo ranking. Il ring announcer sarà Valerio Lamanna, apprezzatissimo in tutta Italia per le sue roboanti presentazioni.

All’interno dell’iniziativa verrà presentato il progetto “Prendi in mano la tua vita”, messo appunto con il guru della boxe abruzzese Davide Di Meo. Si parlerà di bullismo e cyberbullismo, “tristi realtà – affermano gli organizzatori – che si possono prevenire e si devono contrastare con la forza dello sport, della formazione e dell’informazione”. Parteciperanno alla promozione del progetto il delegato provinciale Coni della provincia di Chieti, Massimiliano Milozzi; il presidente del Comitato regionale Abruzzo Figc, Ezio Memmo, e rappresentanti delle forze dell’ordine.

Ospiti d’onore della serata saranno Patrizio Oliva, campione olimpico di pugilato a Mosca 1980, campione europeo EBU nei superleggeri e welter e campione mondiale WBA nei superleggeri; Emanuele Cavallucci, campione italiano nel 2019 nella categoria welter e campione internazionale del Mediterraneo nel 2023; Fabrizio Trotta, campione italiano nella categoria super Bantam nel 2008, e autore di una lunga carriera tra i professionisti e il pugile professionista Amedeo Maurizio.

Andrea Di Monte, fondatore Gap Studio Di Monte Boxe, ex pugile professionistico: “Sono orgoglioso di riproporre questo fortunato format che tanta cultura underground ha portato nel nostro territorio, sempre coniugandolo con aspetti dalla forte valenza sociale e con azioni di beneficenza”.

Saranno presenti il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, e il consigliere regionale Nicola Campitelli. L’evento è dedicato alla memoria di Nicola Memmo, ex pugile, sempre vicino alle realtà sportive frentane.                                               




I WORLDSKATEGAMESITALIA2024 sono stati un successo incredibile! 

Montesilvano ha brillato sulla scena internazionale

Montesilvano, 24 settembre 2024. Dal 6 al 22 settembre, la nostra di Montesilvano è stata il cuore pulsante dei Campionati mondiali di pattinaggio, ospitando gare entusiasmanti e atleti provenienti da tutto il mondo. Montesilvano si è confermata una città dello sport. La pista di via Alfieri ha fatto da palcoscenico alle competizioni di Pattinaggio Corsa e Roller Derby, attirando migliaia di spettatori e atleti da ben 58 nazioni. L’evento, che ha visto l’Italia intera unirsi in un’unica grande manifestazione, è stato un successo senza precedenti. 12 Sport mondiali, 20 location diverse, 12.000 atleti e oltre 100 Paesi partecipanti, oltre 100 broadcasting tv e media, più di 150 titoli: numeri che parlano da soli. Montesilvano ha brillato sulla scena internazionale, ospitando atleti da tutto il mondo.

Le gare sono finite ieri, ma l’emozione resta. Grazie a tutti gli atleti, volontari e spettatori che hanno reso i Mondiali indimenticabili. Montesilvano ha scritto una pagina d’oro nella storia dello sport. L’evento, che ha visto l’Italia unirsi in un unico palcoscenico, è stato un successo senza precedenti. 12 sport mondiali, 20 location diverse, 12.000 atleti e oltre 100 Paesi partecipanti, oltre 100 broadcasting tv e media, più di 150 titoli: numeri che parlano da soli.

La pista di via Alfieri, inaugurata appositamente per l’evento, ha ospitato gare entusiasmanti di Pattinaggio Corsa e Roller Derby, attirando l’attenzione di migliaia di spettatori e atleti provenienti da ben 58 nazioni. Con oltre 150 titoli assegnati, i World Skate Games 2024 sono stati l’evento sportivo più grande di sempre nel nostro Paese.

“Un’occasione unica per promuovere Montesilvano a livello internazionale e dimostrare ancora una volta quanto la nostra città sia all’avanguardia nell’organizzazione di eventi di grande portata” – ha dichiarato il sindaco Ottavio de Martinis. “Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa straordinaria manifestazione: il presidente Sabatino Aracu, la Fisr, gli atleti, i tecnici, i volontari, le forze dell’ordine e tutti i cittadini che hanno accolto con entusiasmo questo evento”.

Soddisfatto anche l’assessore allo Sport, Alessandro Pompei: “Una vetrina eccezionale per la nostra città. Una festa senza precedenti che segna la storia dello sport nella nostra città. Orgogliosi del successo ottenuto, faremo in modo che a Montesilvano lo Sport continui a crescere sempre di più, per dare possibilità di crescita sana ai nostri ragazzi”.




PROMUOVERE L’ARTIGIANATO SARTORIALE

Brioni riapre la scuola di alta sartoria Nazareno Fonticoli 

Penne, 24 settembre 2024. Brioni ha il piacere di annunciare la riapertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli a Penne. Questa storica istituzione, originariamente fondata nel 1985, è intitolata in onore di Nazareno Fonticoli, maestro sarto ed imprenditore visionario, che ha fondato Brioni con il partner in affari Gaetano Savini, ideando un connubio di competenze tecniche e imprenditorialità creativa che definiscono la tradizione e ancora oggi guida il marchio.

Oggi la Scuola di Alta Sartoria riapre i battenti nel cuore del territorio Vestino a Penne, presso la sede della Fondazione Brioni in Corso E. Alessandrini 21, con l’impegno di preservare e coltivare il know-how sartoriale attraverso la formazione di nuove generazioni di sarti.

Sedici talenti, selezionati tra giovani diplomati, diventeranno apprendisti sotto la guida di maestri sarti e di docenti tecnici. Il percorso biennale ha una durata di 1.300 ore per ciascun anno di formazione. Durante le lezioni in aula e in laboratorio, gli studenti apprenderanno ogni segreto necessario per trasformare la loro creatività in abiti impeccabili: dalla rilevazione delle misure al collaudo finale, combinando abilmente tutti gli elementi del processo di ideazione, sviluppo e realizzazione dei capi.

Al termine del ciclo di studi ogni studente può decidere di intraprendere nuove opportunità professionali quali: il sarto modellista, il responsabile di sezione e responsabile di reparto, il sarto itinerante ed in ultimo il maestro sarto, diventando così ambasciatore e custode dell’arte sartoriale appresa.

La missione della Scuola è impartire un’educazione di eccellenza nell’arte della sartoria e di instillare nei suoi studenti un profondo senso di orgoglio e di appartenenza a questa nobile tradizione, entrando a far parte di una comunità di artigiani che tramandano questi valori in ogni loro creazione. Il programma ha una dimensione internazionale, sia come accademia interna per i nostri sarti delle boutique in tutto il mondo, sia attraverso collaborazioni con scuole di design.

“Con la riapertura della Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli, siamo orgogliosi di continuare a condividere l’eccezionale storia e la bellezza dell’arte sartoriale con i giovani che diventeranno i sarti di domani” ha dichiarato Mehdi Benabadji, Amministratore Delegato di Brioni. “L’essenza della sartorialità è intrinsecamente legata alla nostra identità e investire in questi giovani talenti per promuovere questo retaggio di eleganza maschile, tocco personale e squisita maestria artigianale è per noi inestimabile”.

L’investimento di Brioni nella Scuola di Alta Sartoria Nazareno Fonticoli rappresenta l’apice di una serie di iniziative che il marchio e la sua Fondazione patrocinano in sinergia con altri enti per promuovere lo sviluppo del territorio e sancirne un legame ancora più profondo e durevole: la collaborazione avviata con alcune delle più importanti scuole e istituti scolastici locali quali l’IIS “Luca da Penne – Mario dei Fiori di Penne e l’IIS “Vincenzo Moretti” di Roseto degli Abruzzi, inquadrata all’interno del programma “Adotta una Scuola” di Altagamma; l’avvio del nuovo Master Accademico di I Livello in “Menswear Design” erogato da Accademia Costume Moda che prevede un corso intensivo presso gli atelier Brioni a cui si aggiunge la donazione da parte del marchio di 10 borse di studio ed in ultimo il corso di Formazione di Operatore di Confezione interamente supportato da Brioni, rivolto sia alle giovani leve che agli over 40 in cerca di un nuovo ricollocamento professionale.

L’impegno di lunga data di Brioni nel salvaguardare e sviluppare i tradizionali metodi artigianali è parte dei suoi principi guida, messi in luce nel suo recente Manifesto “L’Arte dello Slow Luxury“. In riconoscimento del suo Manifesto e del costante impegno nell’ideare e produrre secondo lo spirito dello slow luxury, Brioni è stato premiato con “The SFA Craft and Artisanship Award” ai CNMI Sustainable Fashion Awards 2024, tenutisi ieri sera, 22 settembre, al Teatro alla Scala di Milano.

A proposito di Brioni

Dal 1945, lo stile Brioni è caratterizzato da una eleganza spontanea e moderna, frutto dell’eccellenza del savoir-faire sartoriale e della continua ricerca di materiali di alta qualità. Accanto al servizio Bespoke, massima espressione di maestria artigianale, la Maison offre un’impareggiabile gamma di creazioni Made in Italy, ideali sia in occasioni formali, che leisure: ready-to-wear, pelletteria, scarpe, accessori e fragranze.

Fondata a Roma e parte del gruppo Kering, Brioni disegna e realizza i suoi prodotti nello spirito dello “slow luxury”, un valore per il pianeta e per le persone condiviso dagli artigiani e dalle comunità che fanno parte della Maison.