CRISI COMUNE PARALIZZANDO LA CITTÀ

Falliti i tentativi di ricomporre la maggioranza è opportuno che il sindaco Castiglione rassegni le dimissioni

Ortona, 4 aprile 2024. “Dal 15 marzo scorso la città di Ortona è senza governo dopo che il sindaco Leo Castiglione ha revocato la nomina degli assessori. A meno di due anni dall’insediamento – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco – il Sindaco ha azzerato per la terza volta la giunta comunale.

È evidente che l’instabilità politico – amministrativa, che ha caratterizzato sin da subito l’amministrazione, ha provocato ritardi nell’agenda di governo e disagi alla comunità ortonese.

Basti pensare, solo per citare alcuni esempi, ai gravi ed inaccettabili ritardi in merito a vicende come  l’escavazione dei fondali del porto, l’approvazione del piano regolatore portuale, l’approvazione del nuovo piano demaniale marittimo comunale, l’aggiornamento del piano regolatore generale, i progetti Pnrr e l’accesso ai fondi europei, nazionali e regionali, la programmazione dei servizi sociali e culturali, la programmazione delle politiche per il turismo, il completamento dei lavori sulla passeggiata orientale, nella scuola di via Mazzini, nei giardini della Sala Eden, nei vicoli del quartiere Terranova, il caos sulla mobilità urbana e sui parcheggi a pagamento”.

E l’elenco potrebbe essere anche più lungo.

“Falliti i tentativi di ricomporre una maggioranza di governo – concludono i consiglieri comunali di opposizione – è opportuno che il Sindaco ne prenda atto e tragga le dovute conclusioni, favorendo con le proprie dimissioni e l’arrivo del commissario la ripresa delle attività amministrative nell’interesse della comunità ortonese.”




VOCI PER L’EUROPA

A giurisprudenza ciclo di incontri di preparazione alle elezioni europee di giugno

Teramo, 4 aprile 2024. Inizierà domani giovedì 4 aprile il ciclo di appuntamenti “Voci per l’Europa”, un progetto del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo realizzato in collaborazione con docenti di altri Dipartimenti e ospiti esterni, in vista delle elezioni per il Parlamento europeo dell’8 e 9 giugno.

«Oggi – spiega Emanuela Pistoia, direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza – tantissime decisioni sono prese al livello di Unione europea e per questo i rappresentanti eletti al Parlamento di Strasburgo hanno importanza quanto gli eletti nei parlamenti nazionali. Ma quali temi sono strategici nel dibattito politico sovranazionale? L’Università di Teramo accende i riflettori su alcuni di questi temi, i più cruciali e i più delicati, per accompagnare gli elettori e le elettrici verso un voto pienamente consapevole: l’unico modo per servire la nostra democrazia che abbiamo costruito in secoli di storia e per la cui conservazione oggi dobbiamo lottare».

“Voci per l’Europa” è organizzato in 13 dialoghi tra docenti ed esperti, ognuno della durata di un’ora. Gli appuntamenti, distribuiti in due mesi, avranno un format agile con interviste.

«Si spazia – conclude Emanuela Pistoia – dalla parità tra i generi, che è uno dei valori fondamentali dell’Unione europea secondo il Trattato istitutivo, alle fake news, alla democrazia europea, all’inquinamento da pesticidi utilizzati per rafforzare le produzioni agricole, all’immigrazione, alla difesa comune, alla prevenzione di nuove epidemie provenienti dal mondo animale, all’operato delle imprese europee negli Stati terzi».

È possibile seguire “Voci per l’Europa” sui canali YouTube e Facebook di Ateneo.

Al primo incontro in programma giovedì alle ore 14.30, moderato da Micaela Vitaletti del Dipartimento di Giurisprudenza, parteciperanno: Anna Maria Rita Guarracino, consigliera di parità della Regione Abruzzo; Diana Giuliani, presidente del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo; Paola Serpietri, presidente del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità di Ateneo; Alessandro Nato, del Dipartimento di Giurisprudenza.




L’ANVUR INCONTRA GLI ATENEI ABRUZZESI

Auditorium del Rettorato – 9 aprile 2024 – ore 14:00

Chieti, 4 aprile 2024. L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara è stata scelta come sede per l’incontro con gli Atenei abruzzesi, organizzato dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) e dedicato al tema “L’Accreditamento degli Atenei e il modello AVA3”. Il convegno si svolgerà il 9 aprile 2024, presso l’Auditorium del Rettorato nel Campus di Chieti, alle 14:00. L’evento metterà in luce l’importanza del nuovo modello AVA3 per l’Autovalutazione, la Valutazione e l’Accreditamento del sistema universitario, introdotto da ANVUR a settembre 2022. Il modello AVA3, risultato di una revisione e di una consultazione pubblica, mira a rafforzare la gestione degli Atenei e la qualità della didattica, della ricerca e della terza missione, attraverso un sistema integrato di progettazione, gestione, monitoraggio e autovalutazione.

Le procedure di valutazione esterna si basano su aspetti qualitativi e quantitativi, delineando un quadro innovativo per il miglioramento continuo delle istituzioni di istruzione superiore. L’incontro sarà aperto dai saluti del prof. Liborio Stuppia, Rettore dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti-Pescara, del dott. Paolo Esposito, Direttore Generale, della prof.ssa Patrizia Ballerini, Presidente del Nucleo di Valutazione, e dal prof. Gianluca Iezzi, Delegato del Rettore alla Qualità. Il presidente ANVUR, prof. Antonio Felice Uricchio, introdurrà i lavori, che vedranno la partecipazione di esponenti di spicco dell’ANVUR, tra cui il prof. Massimo Tronci e il prof. Menico Rizzi, che approfondiranno i nuovi requisiti di AVA3 e la loro applicazione ai Dottorati di Ricerca e ai Corsi di Laurea di Area Sanitaria.

Il dott. Alessio Ancaiani, Dirigente Area valutazione delle Istituzioni della formazione superiore ANVUR, discuterà delle procedure e delle fasi delle visite di accreditamento periodico. Il dibattito finale vedrà la partecipazione dei Rettori e dei Direttori Generali delle Università intervenute all’evento. L’incontro rappresenta un’opportunità unica per le Università abruzzesi per confrontarsi direttamente con ANVUR sulle dinamiche e le sfide poste dal modello AVA3, fondamentale per il futuro del sistema universitario italiano.

“L’introduzione del modello AVA3 – spiega la professoressa Patrizia Ballerini, Presidente del Nucleo di Valutazione della “d’Annunzio” – segna un momento significativo verso l’ottimizzazione dei processi di autovalutazione e accreditamento, aspetti che reputo fondamentali per il miglioramento continuo degli Atenei italiani. Il nostro impegno per garantire elevati standard qualitativi nella didattica, nella ricerca e nella terza missione trova nel modello AVA3 uno strumento prezioso per misurare e potenziare la performance del nostro Ateneo. Questo evento rappresenta un’importante occasione per condividere conoscenze e best practices, nonché per allineare gli sforzi dell’Ateneo verso standard di qualità sempre più elevati.”

“Come Delegato del Rettore alla Qualità – aggiunge il professor Gianluca Iezzi – accolgo con grande favore l’opportunità di ospitare l’evento ANVUR dedicato al modello AVA3. La continua evoluzione dei criteri di valutazione e accreditamento è essenziale per mantenere e accrescere il livello di qualità del nostro Ateneo. Il modello AVA3 rappresenta una sfida e un’opportunità per implementare un approccio sistemico che integri tutte le dimensioni della vita universitaria, dalla didattica alla ricerca, fino alla terza missione. L’evento del 9 aprile sarà un momento di dialogo costruttivo, che ci permetterà di comprendere a fondo le implicazioni del nuovo modello e di pianificare i passi futuri nell’ottica di un miglioramento continuo. Sono convinto che questo evento, ospitato dall’Ateneo di Chieti-Pescara, contribuirà significativamente al percorso di crescita qualitativa del nostro e degli altri Atenei della regione.”

Maurizio Adezio




STEFANO TAMBURINI. Il tempo è l’unico denaro

Domenica 14 aprile 2024, ore 18:00 CLAP Museum

Pescara, 3 aprile 2024. A conclusione della mostra antologica dedicata ad un artista geniale, dirompente e innovativo per la storia del fumetto e per l’arte grafica italiana, arriva il portfolio dedicato alla mostra “Stefano Tamburini. Il tempo è l’unico denaro”, a cura di Oscar Glioti.

La presentazione avrà luogo al CLAP Museum di Pescara, domenica 14 aprile, dalle ore 18:00, alla presenza del curatore stesso, del curatore scientifico Michele Mordente e di quello esecutivo Simone Angelini, della sorella dell’artista Alessandra Tamburini e del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio.

Tra fumetto, grafica, musica, moda, il portfolio composto da 12 tavole, raccoglie una selezione delle opere esposte nelle sale del primo museo del Fumetto italiano. La creatività multiforme di Stefano Tamburini, considerato l’ideologo visuale di quella incredibile stagione che riunì il celebre gruppo di artisti di culto dell’underground italiano, tra Settanta e primi anni Ottanta del Novecento, erompe in tutta la sua carica punk, iconoclasta e sperimentatrice, arrivata a confrontarsi anche con la scuola della pop art italiana di Piazza del Popolo, impersonata da Mario Schifano.

Una vita conclusa troppo presto, appena compiuti trent’anni, quella di Tamburini, noto soprattutto per essere l’inventore e sceneggiatore di Ranxerox, il cyborg coatto disegnato da Tanino Liberatore, ma la sua fu una produzione che andò oltre il fumetto, sconfinando nella grafica e nel visuale tout court.

Una ricerca continua testimoniata dai materiali di cui è composta l’esposizione a lui dedicata dal CLAP, fotocopie e polaroid manipolate, xerografie, chine, acrilici e collages, ma anche testi e tavole originali di fumetti da lui disegnati o sceneggiati, fino alle canzoni da lui create come paroliere. Il tutto sempre attraversato da un’estetica punk mai fine a sé stessa ma intesa come generatrice di innovazione nell’immaginario a lui contemporaneo e successivo.

Stefano Tamburini nasce a Roma nel 1955 e dal 1974 inizia a comparire sul periodico Tempi e sul giornalino romano underground Combinazioni, dove crea le sue prime storie brevi a fumetti, quelle di Fuzzy Rat. Nel frattempo, disegna l’album di figurine West per poi collaborare con l’agenzia di controinformazione Stampa Alternativa e con le nascenti radio libere romane. Aderisce al movimento del ’77 dando vita con Massimo Mattioli alla rivista Cannibale, dove approdano Scòzzari, Pazienza e quel Tanino Liberatore col quale definisce il personaggio di Ranxerox. Il gruppo di autori confluisce successivamente nel settimanale satirico Il Male, per poi fondare con Vincenzo Sparagna il mensile Frigidaire, punto di arrivo editoriale in cui gli autori scatenano il comune potenziale creativo nella grafica, nel fumetto e nel giornalismo.

La verve creativa di Tamburini lo porta a scrivere canzoni, realizzare performance artistico-musicali, affiancando l’attività di creativo pubblicitario. Muore improvvisamente a Roma all’apice del suo successo a soli trent’anni.

L’accesso alla presentazione nella sala incontri è libero, mentre l’ingresso alle mostre è con biglietto ordinario, 8 euro intero; 5 euro ridotto. L’acquisto del portfolio potrà essere effettuato presso la cassa del bookshop. Acquisto biglietti: www.ciaotickets.com o presso la biglietteria del museo




LA CHIESA DI SAN NICOLA

Via libera al progetto

Roma, 3 aprile 2024. La conferenza dei servizi permanente ha approvato il progetto per la chiesa di San Nicola, nella frazione Cavuccio nel Comune di Teramo.

Si tratta di un intervento da oltre 155 mila euro per riparare i danni dell’edificio causati dalle scosse del 2016. “Vogliamo assicurare che le chiese dell’Appennino centrale possano durare nel tempo, come simboli della nostra spiritualità e delle nostre comunità – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli – Per questo desidero esprimere la mia gratitudine al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per un lavoro comune che ci impegna ogni giorno insieme all’USR per proseguire nella grande e complessa opera di ricostruzione dei nostri territori”.

L’antico edificio di culto presenta un impianto semplice a navata unica, di dimensioni ridotte, degno di nota è l’antico portale in pietra.

Il progetto prevede un intervento di restauro con miglioramento sismico, per riparare le lesioni esistenti e rafforzare la struttura per renderla più solida in caso di future scosse. Tra gli interventi previsti: il consolidamento della muratura e dei cantonali mediante cuciscuci e con cuciture a secco, la ristilatura strutturale dei giunti nelle sole pareti esterne, la sostituzione completa della copertura, oltre a un intervento sul campanile per garantire la sicurezza e il recupero estetico dell’edificio.




LA MAGIA E L’INCANTO DEL GLICINE FIORITO

Chieti, 3 marzo 2024. Si è rinnovato, senza prendere in considerazione il cambiamento climatico, la magia e l’incanto del glicine fiorito, con la sua bellezza e il suo profumo. Il Glicine, (pianta da fiore della famiglia dei piselli, originaria della Cina), Ha ABBRACCIATO E STRETTO come in una morsa, il pino.

Piazza Mazzini –  Villa Comunale – Chieti

Luciano Pellegrini




L’ISA RICORDA IL SISMA DEL 2009

Concerti a L’Aquila, Pescara e Sulmona. Giovedì 4 aprile, ore 19:00 – L’Aquila Chiesa di San Silvestro. Venerdì 5 aprile, ore 21:00 – Pescara, Teatro Cinema Massimo. Domenica 07 aprile, ore 18:00 – Sulmona, Teatro M. Caniglia

L’Aquila, 3 aprile 2024. L’Istituzione Sinfonica Abruzzese ricorda il dramma del 6 aprile che 15 anni fa ha sconvolto la vita della città dell’Aquila e di tanti comuni dell’Abruzzo con una produzione imponente e fortemente significativa, dedicata alla memoria delle vittime del sisma.

Tre i concerti in programma. Primo appuntamento nel capoluogo di Regione giovedì 4 aprile alle 19 nella Chiesa di San Silvestro con il Patrocinio del Comune dell’Aquila (ingresso libero fino a esaurimento posti). Il Concerto verrà poi replicato venerdì 5 aprile a Pescara, presso il Teatro Cinema Massimo alle ore 21 nell’ambito della Stagione della Società del Teatro e della Musica “L. Barbara” e domenica 7 aprile a Sulmona presso il Teatro “M. Caniglia” alle ore 18 per la chiusura di stagione della Camerata Musicale Sulmonese.

La produzione – che si avvale della direzione del M° Pasquale Veleno, musicista di grande esperienza, molto apprezzato a livello nazionale, e della presenza del soprano Martina Tragni – vanta la collaborazione del Conservatorio Statale di Musica A. Casella dell’Aquila e la presenza di alcune fra le compagini corali più importanti d’Abruzzo: il Coro Gran Sasso e la Corale Novantanove dirette dai Maestri dei cori Carlo Mantini ed Ettore Maria del Romano che, insieme al Coro del Conservatorio “A. Casella”, diretto da Rosalinda Di Marco, si esibiranno all’Aquila, mentre il Coro della Virgola e il coro dell’Accademia saranno presenti al concerto di Pescara. A Sulmona un grande coro composto da tutte le quattro corali stringerà in un abbraccio musicale tutta la popolazione abruzzese che ha vissuto il sisma e che continua la fondamentale opera di ricostruzione materiale e sociale.

La proposta musicale unisce fede e sinfonismo con una travolgente forza espressiva e narrativa nell’esecuzione di un programma interamente dedicato a Felix Mendelssohn Bartholdy che comprende la sua sinfonia più matura, la Sinfonia n. 3 op. 56 in La min. detta Scozzese, oltre a un’esecuzione inconsueta e originale di un’opera di straordinaria ispirazione come il suo Salmo n. 42 Wie Der Hirsch schreit nach frischern Wasser per soli, coro e orchestra. In conclusione, verrà eseguito il Mottetto op. 78 n. 2 “Richte mich, Gott” (Salmo n. 43) per doppio coro misto a cappella.

Afferma il Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il M° Bruno Carioti: “Ricordare, per alimentare la memoria e dare forza al futuro. Con questo spirito e con l’impegno di oltre cento artisti, affideremo alle note Mendelssohn l’omaggio alle vittime di quella terribile notte che ha segnato la storia della nostra comunità. L’emozione della musica è speranza e consapevolezza, amore e gratitudine per una ricostruzione che non ha mai dimenticato la dimensione umana. L’Aquila ed il suo cratere, con la forza dei suoi amministratori e dei suoi cittadini, continua a percorrere con fierezza il suo percorso di rinascita.

A nome dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ringrazio il Comune dell’Aquila, per il patrocinio e per la puntuale attenzione riservataci, la Curia aquilana che ci ospita in una delle sue Chiese più belle e preziose, il Conservatorio Statale di Musica A. Casella per averci affidato, oltre al Coro, alcuni suoi allievi che si esibiranno con l’orchestra. A loro unisco il plauso e la gratitudine per la Società L. Barbara di Pescara, la Camerata Sulmonese, il Coro dell’Accademia, il Coro della Virgola, il Coro Novantanove e il Coro Gran Sasso con i loro direttori che hanno voluto inserire nelle loro stagioni artistiche questa produzione tanto complessa quanto emozionante. L’Aquila e l’Abruzzo sapranno testimoniare ancora una volta come la musica e la cultura siano un baluardo senza tempo capace di unire nel ricordo”.

Il programma musicale: il pubblico sarà dunque coinvolto in un sensazionale viaggio musicale, tra i colori dell’orchestra sinfonica e le atmosfere del coro a cappella, permeato di afflato evocativo e perfezione stilistica, da cui traspare la vena felice e ottimistica che contraddistingueva la penna del compositore tedesco. Egli è l’uomo moderno che crede in Dio, guarda a lui con fiducia, e in lui cerca l’ispirazione profonda per i suoi capolavori. La sensibilità d’animo e la fede autentica di Mendelssohn si riflettono perciò negli adattamenti dei Salmi che mettono in risalto anche le istanze estetiche e semantiche del Romanticismo. Una lettura che guarda da una parte all’antica polifonia rinascimentale e alle possibilità espressive del contrappunto e dall’altra riprende le evoluzioni più vicine al periodo storico del compositore. Una traiettoria che Mendelssohn conduce secondo una visione certamente personale ma sempre aperta al confronto continuo con le tradizioni dei repertori sacri, una traiettoria che giungerà poi a sviluppi successivi con gli interventi dei grandi compositori dell’Ottocento.




STORIA DI UN COMUNISTA ITALIANO

Presentazione del libro biografia politica di Raffaele Sciorilli Borrelli a cura di Maddalena Della Loggia, Edizioni Menabò. Giovedì 4 aprile ore 17:30 Pescara, Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 3 aprile 2024. Si terrà giovedì 4 aprile alle ore 17:30 nella sede della Fondazione Pescarabruzzo la presentazione del volume delle Edizioni Menabò Storia di un comunista italiano. Biografia politica di Raffaele Sciorilli Borrelli a cura di Maddalena Della Loggia. L’incontro vedrà la presenza di Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo per i saluti istituzionali a cui seguiranno gli interventi della giornalista e opinionista Silvia Sciorilli Borrelli, di Angelo Staniscia, già senatore della Repubblica e della curatrice del libro.

Il libro, appena uscito per le Edizioni Menabò è il racconto della vita politica e istituzionale di una figura importante nel panorama politico abruzzese dei primi due decenni del secondo dopoguerra. Le vicende politiche di Sciorilli si intrecciano con quelle del Partito Comunista Italiano ai livelli locale, provinciale e nazionale. La ricostruzione biografica permette di evidenziare alcuni momenti salienti della storia del P.C.I. Nel volume ci si sofferma sulle lotte organizzate e condotte da Sciorilli e dal P.C.I. in provincia di Chieti per il riscatto delle classi più deboli, in particolare per assicurare diritti ai contadini e agli operai. Attraverso la storia politica di Sciorilli si rivivono i dibattiti sottesi da forte passione e grande creatività all’interno del movimento comunista nazionale – Svolta di Salerno e Via nazionale al socialismo – e ancora, le tensioni generatesi a livello internazionale e che fecero temere per la pace mondiale – fatti d’Ungheria, intervento anglo-francese in Egitto e crisi dei missili di Cuba –.

Il volume è strutturato in tre parti. Nella prima si riportano le relazioni presentate e le testimonianze raccolte in occasione del convegno tenutosi ad Atessa il 21 maggio 2011, nella seconda parte, a cura di Angelo Staniscia, si ricostruiscono l’attività politico-amministrativa di Sciorilli e quella del P.C.I. ai livelli locale e provinciale in particolare negli anni ’40 e ‘50 in cui Raffaele Sciorilli Borrelli emerge come leader provinciale, consolida la propria posizione politica e guida con successo cinque elezioni amministrative distinguendosi come abile regista politico. In questo periodo, il panorama socioeconomico e territoriale subisce profonde trasformazioni strutturali, mentre i conflitti ideologici tra sinistra e destra coinvolgono anche Sciorilli Borrelli che si trova al centro di questa complessa dinamica politica.

Nell’ultima parte si riproducono stralci di suoi scritti, spesso inediti, si tratta di relazioni, discorsi, dispense per corsi di formazione politica, resoconti di riunioni politiche e di assemblee istituzionali. Ad animare il volume sono la passione e l’impegno di Raffaele Sciorilli Borrelli per l’avanzamento degli ideali e dei valori di eguaglianza, di libertà e di pace, per l’affermazione di una società socialista.

Maddalena Della Loggia è nata nel 1946 a Notaresco. Ha insegnato materie letterarie nella scuola media. Nei primi anni Settanta è attiva nel movimento femminista, aderisce al P.C.I. e poi al P.D.S.-D.S. Ha partecipato alla vita del partito con l’organizzazione e la cura di manifestazioni culturali, politiche e ricreative, prestando particolare attenzione al tema delle questioni di genere. Da anni si occupa di tematiche relative alla storia dell’antifascismo abruzzese ed è iscritta alla sezione A.N.P.I. “Pietro Benedetti” di Atessa, comune dove vive. Appassionata di tematiche ambientali, è impegnata in iniziative in difesa del territorio e per lo sviluppo sostenibile. Con Angelo Staniscia ha pubblicato Ercole Vincenzo Orsini Romolo Di Giovannantonio e Smeraldo Presutti. Comunisti abruzzesi dinanzi al fascismo, Ricerche e redazioni, 2021.




CONCERTO IN ALBIS

Nella Cattedrale di S. Tommaso Apostolo

Ortona, 3 aprile  2024.  Domenica 7 aprile alle ore 21 nella Cattedrale di S. Tommaso Apostolo per la Rassegna Around Tosti verrà eseguito il Concerto In Albis. La musica sacra di F. P. Tosti con il Coro S. Selecchy di Chieti, accompagnato dal M. Fabio D’Orazio all’organo, dal M. Mimmo Speranza alla tastiera elettronica e dal M. Mariarita D’Orazio, che dirige il Coro.

La rassegna “Around Tosti,” organizzata dall’Istituto Nazionale Tostiano, dopo il grande successo di  pubblico del 2023 è al suo secondo anno di programmazione e propone in questo primo appuntamento della domenica “In Albis” nella suggestiva cornice  della Cattedrale di S. Tommaso Ap. ad Ortona il repertorio sacro e di ispirazione religiosa di F. P. Tosti, tra cui il mottetto Resurrexit in prima esecuzione assoluta, oltre ad altri capolavori del repertorio corale otto-novecentesco.




PRIMA TAPPA DEL GIRO D’ABRUZZO

Traguardo volante nel cuore del centro storico

Rocca San Giovanni, 3 aprile  2024.  Rocca San Giovanni, il prossimo 9 aprile, sarà protagonista della prima tappa del Giro d’Abruzzo, la corsa ciclistica a tappe per professionisti, che torna dopo diversi anni di assenza. La gara attraverserà le strade del paese e il cuore del centro storico con gli atleti che disputeranno il Traguardo volante previsto al km 31, proprio sul territorio di Rocca San Giovanni.

L’orario del passaggio della carovana, che arriverà da Vasto, passando per Fossacesia, sarà intorno alle 12:30. E interesserà la Strada provinciale di Rocca San Giovanni e via Giuseppe Mazzini, dove il traffico sarà chiuso a partire da 45 minuti prima dell’evento. Nel cuore del centro storico, in via Nazario Sauro, a ridosso di Piazza degli Eroi, ci sarà il Traguardo volante.

“Dopo la Grande Partenza del Giro d’Italia 2023 e in attesa del ritorno della Corsa Rosa nel 2024 sulla Costa dei Trabocchi – commenta il sindaco Fabio Caravaggio – un altro appuntamento con il grande ciclismo andrà in scena sul nostro territorio. Che ancora una volta diventa protagonista di un importante evento sportivo”.

 Il Giro d’Abruzzo si terrà dal 9 al 12 aprile con le seguenti tappe: Vasto – Pescara, martedì 9 aprile; Alanno – Magliano de’ Marsi, mercoledì 10; Pratola Peligna – Prati di Tivo, giovedì 11; Montorio al Vomano – L’Aquila, venerdì 12 aprile.

“Il passaggio del giro a Rocca San Giovanni – conclude il primo cittadino – è una grande occasione di promozione del territorio che, grazie a questi eventi, acquisisce risonanza nazionale e fa sì che le presenze turistiche nella zona siano sempre più numerose”.




IL SINDACO GAMBERO

Carlo Costantini: “anche sulla raccolta differenziata le conseguenze dell’ennesimo passo indietro

Pescara, 2 aprile 2024. “Circa un anno fa nemmeno le dimissioni del presidente di Ambiente riuscirono a fermarlo. Anzi, alla contrarietà del presidente di Ambiente sul suo progetto di raccolta differenziata Masci rispose Si va vanti. Partiremo a metà settembre con Porta Nuova e ad ottobre con il centro di Pescara. Queste date sono confermate. Quando si ha un obiettivo si raggiunge. Poi come sono andate le cose lo sappiamo tutti”. Così il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo Costantini, a proposito delle attività di raccolta dei rifiuti porta a porta, illustrando, dati alla mano, quanto “il diktat del sindaco-gambero sia costato ai commercianti, ai professionisti, alle imprese ed ai residenti di Pescara”.

Nel corso di una conferenza stampa, affiancato da esponenti della coalizione che sostiene la sua candidatura, Costantini ha sottolineato che “improvvisazione, superficialità, proteste, mancanza di isole ecologiche in numero sufficiente e disservizi hanno obbligato Masci a tornare indietro ed a dichiarare prima che si trattava di un programma provvisorio, parole che riportano direttamente al caso di Viale Marconi, e poi a fermare tutto, nel tentativo di evitare che si completasse l’ennesimo disastro e di scaricarne le conseguenza sulla prossima amministrazione”.

“Ma il diktat dello scorso anno Si va avanti quanto è costato ai commercianti, ai professionisti, alle imprese ed ai residenti di Pescara? In primo luogo – ha illustrato Costantini – è costato un aumento medio del 5% sulla Tari, che tutti paghiamo senza avere ancora il servizio. Poi è costato alcune decine di assunzioni pagate sempre con i soldi dei contribuenti pescaresi di personale che avrebbe dovuto dedicarsi al servizio. Poi, ancora, è costato il disallineamento della pianificazione finanziaria degli investimenti. Il piano prevedeva, infatti, delle economie dovute all’abbattimento dei conferimenti in discarica ed all’incremento dei ricavi per il conferimento di porzioni differenziate (vetro, carta, plastica, organico) che sono state perdute”.

“Inoltre – ha aggiunto – è costato il noleggio di mezzi specifici poi solo in parte utilizzati ed a breve il loro acquisto definitivo, per effetto della gara che nel frattempo è stata indetta. Infine, è costato diverse decine di migliaia di euro per la comunicazione del progetto, tra cui 15mila euro per uno stand alla manifestazione Terra organizzata dalla Mirus, altri 15mila euro circa per spot televisivi e sulla stampa e diverse altre migliaia di euro per affitti di sale e per incontri che, per via dei ritardi accumulati, si sono di fatto trasformati in passerelle elettorali per alcuni assessori e rappresentanti della maggioranza nel consiglio di Ambiente”.

“Questo – ha concluso Carlo Costantini – è l’ulteriore regalo ai pescaresi di Masci, nato ancora una volta dalla superbia e dalla supponenza di chi non ha voluto sentire nessuno, nemmeno chi all’interno della sua stessa maggioranza l’aveva avvisato del fatto che si sarebbe trattato dell’ennesimo disastro”.




SETTIMANA DI CONTROLLI

Dalla capitaneria di porto 14.500 euro di sanzioni e 287 chilogrammi di prodotti ittici sequestrati

Giulianova, 3 aprile 2024. Potenziate le ordinarie attività verifiche dei militari della Guardia Costiera sul territorio teramano, nel corso della settimana che ha preceduto le festività pasquali.

Il personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova e dell’Ufficio Locale marittimo di Roseto degli Abruzzi ha sottoposto a verifica alcune attività commerciali, unità da pesca e venditori ambulanti, riscontrando varie tipologie di violazioni in materia di etichettatura, tracciabilità, quantitativi massimi pescabili e mancato adempimento di obblighi sanitari.

Otto le sanzioni amministrative contestate, per un importo complessivo di 14.500 euro, di cui tre a carico di esercizi commerciali per assenza di tracciabilità/etichettatura, quattro a carico di comandanti/armatori di unità turbosoffianti per aver sbarcato quantitativi di prodotto ittici, molluschi bivalvi (Chamelea gallina), superiori a quelli consentiti e per la mancata registrazione sul giornale di bordo elettronico delle quantità eccedenti ed una sanzione contestata ad un venditore ambulante che immetteva sul mercato vongole senza il previsto passaggio da un centro di spedizione.

Altrettanto importanti i numeri delle sanzioni accessorie irrogate, 7 i sequestri amministrativi per un totale di 287 chilogrammi di prodotti ittici e 2 attrezzi da pesca, oltre alle contestazioni di 12 punti per infrazioni gravi a carico dei titolari delle licenze da pesca ed i comandanti delle unità navali.

“Le operazioni di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca, condotte di recente nel circondario marittimo di Giulianova – aggiunge il Comandante Alessio Fiorentino – si inseriscono nel quadro delle attività di verifica coordinate dalla Direzione marittima di Pescara, con l’obiettivo di tutelare il consumatore finale ed il mare quale volano delle attività marittime”




NO AD UN’OPERA DEVASTANTE PER IL TERRITORIO AQUILANO

Metanodotto Snam: Asbuc organizza assemblea pubblica giovedì 4 aprile

L’Aquila, 3 aprile 2024. L’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio invita la cittadinanza di tutto il comprensorio aquilano a partecipare all’assemblea pubblica convocata per giovedì 4 aprile a partire dalle ore 17, nella tensostruttura montata nella villa comunale, dedicata all’impatto ambientale, sociale ed economico che sarà causato dalla realizzazione del metanodotto della Snam, nel tratto Sulmona-Foligno, che interesserà 17 comuni abruzzesi, e con avvio dei lavori previsti a luglio prossimo.  Un’opera che attraverserà anche 36 ettari di territorio di uso civico a ridosso di Paganica, classificati dal Piano regolatore generale del Comune dell’Aquila come zona agricola di rispetto montano.

“È fondamentale che i cittadini prendano consapevolezza dei danni che questa scellerata opera determinerà, ed ecco perché abbiamo organizzato questo incontro – spiega Il presidente Asbuc, Fernando Galletti – Saranno attraversati ettari ed ettari di bosco, compromesse aree di grande valenza paesaggistica e turistica, come quella della Madonna d’Appari. Il tubo passerà in certi casi addirittura a pochi metri dalle abitazioni, come in zona via Pescomaggiore. Come denunciamo da tempo saranno distrutte le preziose cave spontanee di tartufo, sulle quali si basa una microeconomia locale, con danni stimati, in prospettiva da una perizia da noi commissionata, per 42 milioni di euro”.

“Quello che poi è inaccettabile è che la Snam non ha mai inteso incontrare i cittadini per spiegare nel dettaglio l’intervento, ascoltare le ragioni di contrarietà e preoccupazione, per magari apportare migliorie e modifiche. Da parte sua il Comune dell’Aquila e il sindaco Pierluigi Biondi si dicono contrari all’opera, ma temo solo a chiacchiere, perché poi a questa contrarietà non ha fatto seguito finora nessun atto concreto, mentre invece ci si fa da tramite tra Snam e i presidenti di altre Asbuc presenti sul territorio per gli espropri e gli indennizzi relativi ai terreni che dovranno essere attraversati dall’opera – aggiunge Galletti  che conclude – ovviamente questa opera dai costi faraonici sarà pagata dai cittadini con l’aumento in bolletta nei prossimi decenni, e a guadagnarci sarà solo la Snam”.




PROGETTI PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE

Estesa la Graduatoria di aggiudicazione. Filippo Lucci (COPE): “Un segnale importante che ci esorta a lavorare con sempre maggiore impegno per il benessere sociale ed economico dei territori”.

Teramo, 3 aprile 2024. Il Consorzio Punto Europa (COPE) accoglie con estremo favore l’annuncio dell’estensione della graduatoria di assegnazione del bando delle comunità energetiche e plaude l’intervento del Commissario straordinario della ricostruzione, Sen. Guido Castelli.

Grazie a questo annuncio di rilievo, più Enti del territorio, come ad esempio il Comune di Tossicia, per il quale il COPE aveva sviluppato un progetto di 2.500.000€, già risultato aggiudicatario nella prima fase, saranno in grado di avviare una serie di interventi mirati alla riqualificazione, al miglioramento dell’efficienza energetica e alla mitigazione dei rischi sismici.

In coerenza con il suo impegno per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, il COPE si sta impegnando con determinazione a sostenere questa iniziativa a favore degli Enti del territorio per garantire l’ammodernamento e adeguamento agli attuali standard sismico-energetici degli edifici pubblici e privati presenti in Abruzzo e un miglioramento dell’efficienza energetica e tariffe di consumo più basse per i cittadini e le imprese che aderiscono alle Comunità Energetiche.

Il presidente del COPE, Filippo Lucci, ha sottolineato l’importanza cruciale di tali interventi per il benessere sociale ed economico dei territori: “Senza lavoro non c’è comunità, senza imprese non c’è lavoro e nessuna impresa può prosperare senza un adeguato, favorevole e competitivo approvvigionamento energetico. Il Consorzio ha ulteriormente rafforzato il suo impegno in questo settore a supporto degli enti territoriali attraverso la firma di un importante accordo di collaborazione con uno dei principali players del settore energetico italiano che potrà garantire un ulteriore investimento ed effetto leva in interventi strutturati nell’ambito delle CER. Tale partnership strategica non solo testimonia il forte impegno che dedichiamo nella promozione di un’economia a basse emissioni di carbonio, ma contribuirà in modo significativo alla progettazione e all’attuazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle comunità coinvolte.”




NASCE IL FESTIVAL MUSICALE

Dedicato unicamente al mondo dei giovani

Roseto degli Abruzzi, 3 aprile 2024 – Roseto degli Abruzzi si appresta a diventare un punto di riferimento per la musica giovanile con il lancio di un festival musicale dedicato unicamente al loro mondo. Fortemente voluta dall’Assessore alla Cultura Francesco Luciani, già presente anche nel programma elettorale dell’Amministrazione del Sindaco Mario Nugnes, la manifestazione entra di diritto tra gli eventi di punta del cartellone estivo con lo scopo di diventare una kermesse di livello nazionale.

L’ambizione del festival è chiara: diventare un evento di grande rilievo che attiri migliaia di giovani, con l’obiettivo di 5.000 partecipanti per ciascuna delle tre serate. Le date selezionate, dal 22 al 24 agosto 2024, sono ideali per attirare un pubblico numeroso durante la bella stagione, quando la città si anima e diventa un crocevia di turisti e appassionati di musica, nonché per allungare il periodo di afflusso. Anche la zona individuata per lo svolgimento del Festival rappresenta una novità con l’utilizzo dell’Area fronte mare “Ex Castelli”: suggestiva location, ideale per eventi di questo genere.

Il programma, ancora in fase di definizione, prevede un evento di lancio con la presenza di DJ e band nazionali e due after party con DJ e band nazionali/locali con il supporto di brand e partner globali. Inoltre, la manifestazione sarà arricchita da esposizioni artistiche e dalla combinazione delle eccellenze enogastronomiche abruzzesi con partner internazionali per esaltare la cultura culinaria locale offrendo, al contempo, una varietà di gusti internazionali.

Un aspetto particolarmente degno di nota è l’attenzione alla sostenibilità ambientale. In un’epoca in cui la consapevolezza ecologica è sempre più importante, l’organizzazione di un evento ecosostenibile non solo rispecchia un impegno etico, ma anche una strategia intelligente che potrebbe attrarre un pubblico ancora più vasto, sensibile alle questioni ambientali.

Il festival musicale giovanile di Roseto degli Abruzzi ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento imperdibile dell’estate, unendo musica, gioventù e sostenibilità in un trionfo di cultura e divertimento.

“Roseto si avvicina sempre di più ad essere quella che sognavo da ragazzino. Un festival musicale è un movimento culturale che non si esaurisce nei tre giorni di eventi. Porterà contaminazione di arte e persone, arricchimento interculturale, conoscenza, lavoro ed esternalità positive a tutta la città, lungo tutto il corso dell’anno – afferma l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Per anni i giovani rosetani, me compreso, hanno dovuto spostarsi fra i numerosi eventi musicali delle città limitrofe. Oggi, come assessore alla cultura, sono orgoglioso che da quest’anno, non solo i giovani potranno trovare un momento tutto per loro nella loro città, ma anche che Roseto potrà finalmente iniziare ad attrarre tanti giovani da tutta Italia. Ci lavoriamo a fari spenti da due anni. Devo ringraziare la maggioranza tutta per aver, da subito e senza esitazione, appoggiato convintamente questa visione”.

“Si tratta di uno degli eventi più importanti del nostro cartellone delle manifestazioni ed è stato fortemente voluto dall’Assessore Luciani – aggiunge l’Assessore Annalisa D’Elpidio – Sono felicissima di vederlo all’interno del calendario “Roseto 2024 Eventi d’Amare” e sono certa che sarà utile anche alla promozione del nostro territorio e alla riscoperta delle sue bellezze”. 




PINK FLOYD LEGEND THE DARK SIDE OF THE MOON EXPERIENCE

Guardiagrele Opera presenta un grande evento il 1° agosto a Guardiagrele. L’associazione sta preparando l’edizione 2024 del Festival dedicato alla Musica classica e Lirica

Guardiagrele, 3 aprile 2024. Riprendono con l’annuncio di un grande evento le attività dell’associazione Guardiagrele Opera in un anno importante, il 2024, in cui si festeggiano i 10 anni. L’evento è il concerto dei Pink Floyd Legend con The Dark Side of the moon experience, la band italiana riconosciuta dalla critica la migliore interprete dei brani dei famosissimi Pink Floyd.

Si tratta di un concerto molto coinvolgente con effetti speciali e video che faranno rivivere la magia dell’indimenticabile gruppo londinese. I biglietti sono in vendita su ciaotickets, all’indirizzo:

https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/pink-floyd-legend-dark-side-moon-experience

“Non appena è stata aperta la prevendita si è creato subito un grande interesse. E’ una band di grande qualità, molto di più di una tribute band. Un concerto da non perdere” dichiara Antonello Lupiani fondatore dell’Associazione insieme a Maurizio Colasanti, noto direttore d’orchestra e direttore artistico degli eventi di Go.

Un’altra bella scommessa che punta a portare nel borgo di Guardiagrele, tra le braccia della Maiella, la grande musica.

Intanto sono state fissate per i primi di maggio a Roma le audizioni per le voci liriche per l’Opera studio diretta da Susanna Rigacci per il GO Festival, l’atteso appuntamento estivo, che si terrà tra luglio ed agosto. “Un ricco cartellone con eventi anche fuori Guardiagrele e con due opere importanti per celebrare il decennale dell’Associazione.” Annuncia Maurizio Colasanti.




FOCUS SCALDATI

Reading performativo a cura di Valentina Valentini. Sabato 6 aprile 2024 ore 21.00 | Spazio Matta. Testi di Franco Scaldati. Rassegna Matta in scena 2024 rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi

Pescara, 2 aprile 2024. Nuovo appuntamento per Matta in scena, rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi, giunta alla nona edizione, promossa da Spazio Matta – rete Artisti per il Matta, all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, grazie anche al contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0.

Sabato 6 aprile, alle ore 21, allo spazio Matta, in Via Gran Sasso, 57 a Pescara, la Sezione Teatro a cura di Annamaria Talone, presenta lo spettacolo FOCUS SCALDATI, un reading performativo a cura di Valentina Valentini, su testi di Franco Scaldati

Focus Scaldati è un viaggio poetico all’interno del teatro “scaldatiano” attraversato da un contatto forte con la realtà dei quartieri di Palermo, lo scambio quotidiano con la gente che vive nel territorio, la riconquista di una lingua come quella palermitana e di tutti i meccanismi espressivi ad essa legati, il significato politico e civile del fare teatro nel cuore di un centro storico, il quartiere dell’Albergheria, tra i più grandi d’Europa. Focus Scaldati è un percorso attraverso le opere teatrali di Franco Scaldati, cui danno voce, tra gli altri, Melino Imparato – attore e collaboratore di Franco Scaldati sin dagli esordi.

All’interno dell’evento “Focus Scaldati” Valentina Valentini presenta il progetto editoriale dedicato all’opera teatrale omnia Franco Scaldati, Teatro, 8 volumi che sta curando insieme a Viviana Raciti per la Marsilio Editori. Dell’ampio corpus di opere teatrali scritte da Franco Scaldati (1943- 2013) in più di quarant’anni di attività, pochissime sono state pubblicate. Il suo teatro ha avuto in Italia una ridotta circolazione sia in forma di testo letterario che di spettacolo. A distanza di dieci anni dalla scomparsa, vede la luce un progetto editoriale di tutta la sua produzione per il teatro, articolato in otto volumi ordinati cronologicamente che danno conto di uno straordinario scrittore che è stato nel contempo anche attore, da affiancare ai maestri del teatro italiano del Novecento.

Con: Melino Imparato (collaboratore di Scaldati), Pippo Di Marca (Florian- Metateatro), Edoardo Oliva (Teatro immediato), Susanna Costaglione (Drammateatro), Monica Ciarcelluti e Mariangela Celi (Arterie), Cam Lecce e Jörg Grünert (Deposito dei Segni).

Valentina Valentini, docente di Alta Qualifica presso il DPTA, La Sapienza, Roma. Ha dedicato vari studi storici e teorici al teatro del Novecento: Teatro contemporaneo 1989-2019 (Carocci, 2020), Nuovo teatro Made in Italy (Bulzoni, 2015), pubblicato in inglese da Routledge (New Theater in Italy: 1963-2013), Drammaturgie sonore 1 (Bulzoni, 2012) e Drammaturgie sonore 2 (Bulzoni 2021), Mondi, corpi, materie. Teatri del secondo Novecento (B. Mondadori, 2007 in inglese pubblicato da Performance Research Books, 2014), Dopo il teatro moderno (Politi,1989), Il poema visibile. Le prime messe in scena delle tragedie di Gabriele D’Annunzio (Bulzoni,1993), La tragedia moderna e mediterranea (Angeli, 1991); alle interferenze fra teatro e nuovi media (Teatro in immagine, Bulzoni, 1987) e alle arti elettroniche (Medium senza Medium, Bulzoni 2015; Le pratiche e Le storie del video, Bulzoni, 2003). Pubblica su riviste nazionali e internazionali («Performance Research», «PAJ», «Biblioteca Teatrale», «Close Up», «Arabeschi»). È responsabile del network «Sciami» e dirige la webzine «Sciami|ricerche».




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DANZA

In occasione della XLII edizione l’associazione Stefano Francia EnjoyARt presenta il convegno spettacolo dal titolo Armonie Universali: Quando l’Arte Diventa Benessere. Domenica 28 aprile al Teatro Paganini a Roma, via Casilina 1674

Roma, 2 aprile 2024. L’Associazione Stefano Francia EnjoyArt annuncia la quinta edizione del convegno spettacolo Dillo Alla Danza, un’importante iniziativa promossa sotto il patrocinio del Cidunesco Danza che si terrà il 28 aprile a Roma presso il Teatro Pagnini in via Casilina 1674.

Dillo Alla Danza”  si preannuncia come un’occasione imperdibile per riflettere sul connubio tra arte e benessere psico-fisico. Il focus dell’evento sarà sulle armonie universali che sorgono dall’incontro delle diverse forme d’arte, offrendo uno spazio di dialogo e contemplazione sul potere dell’arte di promuovere il benessere individuale e collettivo.

Armonie Universali: quando l’arte diventa benessere” convegno con relatori di prim’ordine provenienti da differenti campi disciplinari. 

– Anna Maria Acocella: Psicoterapeuta e Direttrice Didattica dell’Istituto Psicoterapia della Gestalt Espressiva.

– Tamara Canditacci: Insegnante certificata di Movement Medicine.

– Chiara Locatelli: Insegnante della Società di Danza della Federazione Nazionale.

– Antonio Mocciola: Sceneggiatore e Regista Teatrale.

– Fabrizio Quattrini: Psicologo psicoterapeuta e sessuologo del programma TV Sex Therapy.

– Donatella Scatena: Professoressa Ordinaria di Architettura e Design presso l’UNI La Sapienza.

– Virginia Vandini: Sociologa e fondatrice di Henosis.

– Ciro Vinci: MusicoTerapeuta e Compositore.

– Marco Werba: Compositore e Direttore d’Orchestra.

Dillo Alla Danza” oltre all’aspetto divulgativo offrirà anche spazi dedicati all’esperienza sensoriale e visiva. Gli spettatori all’ingresso avranno la possibilità di ammirare le opere dei pittori contemporanei  Giovannino Montanari, Mauro Gavazzi, Antonio Giannangeli, Patrizia Salotti, Domenico Balestra unitamente agli scatti di danza della fotografa Monica Irma Ricci. Assisteranno alla proiezione del cortometraggio “Mostri” di Luca di Bartolo e Alessandro Cascioli, vincitore del prestigioso premio “Stefano Francia Awards” nella sezione Best Dance Movie.

Avranno la possibilità di assistere alle esibizioni delle cantanti: Marcella Di Pasquale finalista The Voice Senior 2022, Giulia Muti ospite di “e viva il videobox” di Rai2; i  ballerini  con le loro performance renderanno omaggio alla dea Tersicore: Fabbrica degli artisti di Gizzeria/Catanzaro, Camilla Feroci, Massimo Polo & Oxana Nechytaylo, Veronica Tundis e molti altri ancora 

L’ingresso al convegno è su prenotazione, e gli interessati possono assicurarsi il proprio posto contattando l’Associazione Stefano Francia EnjoyArt tramite e-mail all’indirizzo ass.stefanofrancia@gmail.com o via WhatsApp al numero +39335435168.

L’evento gode del sostegno di Always Produzioni Musicali, TuttoBallo20 e del podcast “L’uomo con la radio”, dimostrando l’impegno costante dell’Associazione nel promuovere l’arte come veicolo di benessere ed espressione.

“Dillo Alla Danza” si propone di unire arte e benessere in un’unica visione, offrendo spunti di riflessione e ispirazione su come l’espressione artistica possa contribuire al benessere e all’armonia dell’individuo. Un evento imperdibile, che promette di arricchire e illuminare tutti coloro che vi parteciperanno.




SPOLTORE NASCOSTA

Edizione speciale con visita al Convento di San Panfilo fuori le Mura

Spoltore, 2 aprile 2024. Domenica 7 aprile 2024 alle ore 10, torna Spoltore Nascosta, con un’edizione speciale: si aprono di nuovo, infatti, le porte del Convento di San Panfilo fuori le Mura del comune di  Spoltore.

L’evento è a cura della Pro Loco Spoltore Terra dei 5 Borghi; anche in questa edizione  dal sapore primaverile i visitatori potranno scoprire il tesoro custodito nel Chiostro, gli affreschi delle ventisei lunette francescane, degustando i prodotti genuini del territorio.

Dopo il classico percorso che prevede le seguenti tappe: Castello, Largo Fosse del Grano, piazza D’Albenzio e Società Operaia di Mutuo Soccorso, la cisterna sotto piazza D’Albenzio, residence degli artisti, via del Pozzo con visita presso dimore private, Cripta di San Panfilo dentro le Mura, si prosegue verso il Convento appunto, dove ci sarà anche una degustazione di prodotti tipici locali.

E’ proprio nell’atmosfera fiabesca dei giardini che si concluderà la visita guidata completa che offre al visitatore di scoprire anche luoghi chiusi e sotterranei, storie e personaggi con l’intenzione di portare alla luce la bellezza del centro storico attraverso un tour arricchito nelle tappe e nei luoghi meno noti. Le visite guidate prevedono il coinvolgimento del pubblico nell’intima atmosfera della vita quotidiana degli abitanti, con la possibilità di condividere i meno noti spazi del cuore di Spoltore.

Il punto di ritrovo è la nuova sede dell’infopoint alle ore 10.00, presso la biblioteca comunale Piero Angela (via Dietro le Mura, 10) con avvio del tour alle 10:30.




SICURITALIA FA SALTARE IL COLPO

Tenta di rubare all’interno di un cantiere edile. Fallisce il colpo in centro

Pescara, 2 aprile 2024.  È successo sabato notte, intorno a mezzanotte. Un uomo vestito di scuro e con un cappello calato sul volto si è introdotto in un cantiere. Il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia ha messo in fuga il malvivente. Nessuna merce asportata.

Sabato notte, intorno a mezzanotte, un uomo, con indosso una felpa e un cappello nero e dei jeans scuri, si è introdotto all’interno di un cantiere edile, probabilmente con l’intenzione di rubare del materiale di valore.

I movimenti sospetti del malvivente, ripresi dalle telecamere di sorveglianza, sono stati colti dal sistema di allarme che ha innescato il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia, le quali hanno tempestivamente allertato anche le Forze dell’Ordine.

Prontamente giunte sul posto, gli addetti alla sicurezza Sicuritalia hanno constatato la presenza del ladro all’interno del perimetro del cantiere che, colto in flagranza, ha tentato prima di fuggire nelle stradine limitrofe e poi di bloccare l’inseguimento delle Guardie Giurate lanciando con violenza grandi oggetti contundenti contro le automobili in servizio, non riuscendo a colpire nessuno. Le Forze dell’Ordine, celermente giunte in loco, hanno ritrovato il malvivente presso una scuola della zona.

Dai primi rilievi risulta che il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia ha fatto saltare il colpo. Nessun danno rilevato alla struttura.

Il gruppo Sicuritalia

·        è il leader in Italia del settore della sicurezza, secondo operatore privato in Europa, presente in Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, con 750 milioni di euro di ricavi e 17.500 dipendenti;

·        attraverso sette divisioni: Vigilanza Privata, Trasporto Valori, Servizi Fiduciari, Sistemi di Sicurezza, Investigazioni, Travel Security, Cyber Security, offre una gamma di prodotti e servizi che rispondono in maniera integrata alla domanda di sicurezza espressa dal mercato, coniugando l’utilizzo di tecnologie, uomini ed ICT, per garantire soluzioni per la sicurezza dei propri Clienti;

·        ha più di 100.000 clienti, fra i quali annovera la maggior parte delle principali grandi aziende operanti in Italia nei settori industriale, bancario, commerciale e pubblico (Intesa San Paolo, Unicredit, Carrefour, Esselunga, TIM, Leonardo, Fincantieri, Eni, Enel…).

Marilde Iannotta




GIORNATA MONDIALE PER LA CONSAPEVOLEZZA SULL’AUTISMO

2 aprile. Autismo Abruzzo Onlus insieme ad Amazon per un nuovo programma di avvio al lavoro di persone autistiche nel centro di distribuzione di San Salvo. Grazie alla collaborazione con Autismo Abruzzo, il centro di distribuzione Amazon di San Salvo è il primo sito in cui sono stati implementati processi volti all’inclusione lavorativa, in piena sicurezza e autonomia, di persone con disturbi dello spettro autistico

San Salvo, 2 aprile 2024. In occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, Autismo Abruzzo Onlus ha il piacere di annunciare l’accordo siglato con Amazon per supportare l’avvio al lavoro di persone autistiche. Il primo sito logistico da cui parte questo progetto è il centro di distribuzione di San Salvo, in provincia di Chieti, dove, da inizio anno, è iniziato il percorso lavorativo della prima persona autistica coinvolta nel progetto.

Lo spettro autistico non è una malattia ma una condizione, un insieme di caratteristiche, un modo di essere: una forma di neurodiversità come differenza individuale e non come patologia.

“Le persone autistiche sono molto talentuose in diversi ambiti, dotate di poderose capacità mnemoniche, amano il rispetto delle regole e prestano grande attenzione ai dettagli; i team di lavoro possono trarre forte beneficio da una maggiore neuro-diversità e l’autismo dona talvolta punti di vista sorprendenti. Autismo Abruzzo Onlus esprime tutta la sua gratitudine a Amazon Italia, che apprezza e valorizza i punti di forza delle persone autistiche” sottolinea il Presidente di Autismo Abruzzo Dario Verzulli.

Un concetto condiviso con i referenti di Amazon, con cui è iniziato un processo di reciproca conoscenza e adattamento, arricchito dal supporto costante delle famiglie dei ragazzi che saranno coinvolti nel progetto. L’azienda ha attentamente pianificato l’accoglienza e la condivisione di conoscenza dei processi tecnologici che caratterizzano il flusso di lavoro del centro di distribuzione di San Salvo. Dopo il primo inserimento, l’obiettivo è proseguire nel solco di questa collaborazione per lavorare a nuove inclusioni lavorative di altri ragazzi seguiti dall’Associazione.

L’iniziativa nasce su impulso di Amazon, che, circa un anno fa, si è rivolta all’Associazione Autismo Abruzzo con l’obiettivo di impegnarsi nell’integrazione lavorativa di giovani autistici. Grazie alla presenza sul territorio della referente dell’Associazione, Dott.ssa Rachele Giammario, e al Presidente di Autismo Abruzzo Dario Verzulli, il primo passo è stato comprendere le necessità aziendali e individuare le giuste modalità di lavoro. In concerto con i referenti aziendali, la dott.ssa Giammario, psicologa e docente presso l’Università degli Studi dell’Aquila, ha individuato le migliori soluzioni di inserimento e predisposto un percorso formativo ad hoc, non solo per i ragazzi coinvolti, ma anche per la famiglia e per gli operatori dello stabilimento che più da vicino si rapporteranno a loro.

“Siamo davvero orgogliosi di essere parte integrante di un progetto così lungimirante. Conoscere, imparare ed essere sempre aperti al punto di vista degli altri è ciò che contraddistingue il nostro modo di guardare al futuro, di lavorare e innovare. Crediamo che la diversità in tutte le sue molteplici sfaccettature sia un valore aggiunto e una ricchezza da cui trarre nuovi spunti e idee. Questo nuovo e bellissimo viaggio intrapreso a San Salvo insieme ad Autismo Abruzzo Onlus ci sta insegnando molto e continueremo a impegnarci per creare un luogo di lavoro sempre più inclusivo“, dichiara Salvatore Iorio, Responsabile risorse umane delle Operations di Amazon in Italia.

Il Progetto

Il progetto curato dalla dott.ssa Giammario prevede una serie di passaggi fondamentali. Dal primo incontro con le famiglie per l’individuazione dei ragazzi da inserire nel percorso, alla formazione del personale di Amazon, sia sulle caratteristiche delle persone autistiche, sia sulla corretta comunicazione da adottare. L’azienda, nel corso di una delle visite preliminari, ha operato un’attenta valutazione delle reazioni dei ragazzi agli spazi e ai suoni delle diverse aree del centro di distribuzione, a cui è seguita una prova di lavoro nel processo individuato all’interno del sito per definire il miglior inserimento possibile.

La figura della psicologa ha agevolato il collegamento tra il giovane autistico, la famiglia e l’azienda: una sorta di interprete delle esigenze di mondi distinti, ognuno con le sue particolari caratteristiche e il comune obiettivo di rendere l’esperienza lavorativa sicura e inclusiva.

L’aspetto innovativo del progetto è costituito dalla promozione di una cultura dell’inclusione lavorativa, attraverso la valorizzazione della rete di relazioni tra i vari attori coinvolti e la creazione di un percorso che permetta ai ragazzi di raggiungere il massimo livello di partecipazione attiva alla vita sociale, con un miglioramento della qualità della vita dei giovani e delle loro famiglie.

Nella foto: (da sx Angelo Chiodi, Dario Verzulli, Giovanni Cappelli, Rachele Giammario e Franca Masciulli)




BENE COMUNE: LE SFIDE DEL NOSTRO TEMPO

di Rosapia Farese

Politicainiseme.com, 2 aprile 2024. In una stagione di trasformazione, dove le economie vacillano e le certezze sociali si offuscano, l’Associazione FareRete InnovAzione BeneComune APS rappresenta un faro di umanità, riallineandosi ai principi ispiratori di un umanesimo rinnovato: il primato della persona, la sussidiarietà e la partecipazione.

Illuminata dall’eredità intellettuale e spirituale del filosofo Tommaso Demaria, l’associazione si impegna a personalizzare il welfare, mettendo la dignità umana al centro del suo mandato, e facilitando l’auto-aiuto attraverso l’interdipendenza – un’eco del pensiero Demariano che vede il denaro non come un fine, ma come uno strumento al servizio dell’umanità.

Il Prof. Mauro Mantovani, nella sua introduzione al convegno tenutosi presso l’Università Pontificia Salesiana, ha esplorato la potenza trasformativa del pensiero Demariano, che sfida, l’ortodossia capitalista e propone un nuovo ordine basato sull’amore e la sapienza filosofica. La visione di Demaria, enfatizzando l’interconnessione e il mutuo sostegno, rispecchia le tre colonne portanti di FareRete InnovAzione BeneComune, promuovendo un modello di sviluppo che abbraccia equità e inclusione.

Dr. Piergiorgio Roggero e Dr. Nicola Mele hanno portato avanti la discussione, illustrando come la metafisica realistico-integrale possa essere uno strumento per la scoperta di una sapienza unificante, una ‘verità’ che possa liberare dalla tirannia dell’economia monodimensionale. La soluzione proposta da FareRete InnovAzione BeneComune, non si ferma alla critica del capitalismo o del comunismo, ma punta a un dialogo costruttivo che valorizza la diversità e il pluralismo ideologico.

Questi principi si sono manifestati nel convegno tenuto il 20 marzo nella Università Pontificia Salesiana sul tema Tommaso Demaria: Uno Sguardo Organico-Dinamico Sulla Storia E Sulla Società,  come un antidoto alle ideologie che, nel tentativo di monopolizzare la verità, finiscono per negare la dignità umana.

Il rifiuto di Demaria e di FareRete InnovAzione BeneComune, di una tale monocultura ideologica è un appello alla riscoperta del logos nella realtà storica, un lavoro metafisico che si confronta con la verità e la carità nel senso più ampio. Alla luce della Caritas in Veritate, l’associazione invita a un impegno attivo per la giustizia e la pace, ispirandosi all’esempio di Cristo. L’amore diventa una vocazione ad amare i fratelli nella verità del progetto di Dio, a difendere la verità e a testimoniare con la vita.

L’evento del 12 aprile 2024 presso il Parlamento Europeo sarà un ulteriore passo verso il dialogo e l’azione per il Bene Comune, con la presentazione del Libro Bianco e del Manifesto dei Diritti e dei Doveri del Bene Comune. La visione di FareRete InnovAzione BeneComune, come quella di Tommaso Demaria, non è un’utopia irraggiungibile, ma una chiamata alla costruzione di una società dove l’individuo, nel suo incontro con l’altro, possa riscoprire il proprio scopo e realizzare una vita di piena partecipazione al Bene Comune. Siamo di fronte a un invito non solo a pensare ma anche a agire: un impegno che chiama ciascuno di noi a rispondere, con generosità e dedizione, alle sfide del nostro tempo.

Rosapia Farese

Ps) In breve chi è Tommaso Demaria (*) e qual è il suo pensiero: Tommaso Demaria proseguì il lavoro di san Tommaso d’Aquino e affermava l’incompletezza del tomismo, incapace di cogliere l’organismo come categoria ontologica a sé stante. L’integrazione della metafisica realista con l’organismo alla metafisica realistica integrale, strumento di straordinaria importanza per la vita quotidiana. Lo studio dell’organismo in quanto tale, in particolare nella sua dimensione di “struttura organica funzionale”, si rivelerà infatti importantissimo per lo studio e lo sviluppo della società in generale, ma in particolare per quella prassi economica, nota col nome di “Sistemi di Qualità” che fa appunto dell’organicità il proprio fondamento. La possibilità di percepire l’organismo in quanto tale entità diversa dall’organismo fisico, specifica Demaria, passa attraverso la percezione dell’ente dinamico. Grande importanza assume l’organicità nella gestione del sociale perché esso consente di definire con precisione il bisogno di razionalità dell’umanità che supera le possibilità dell’essenza della persona. Questa necessaria unità dell’agire della persona nell’umanità che ne perpetua la presenza, in campo politico/ideoprassico egli stesso la definisce come comunitarismo all’interno del suo testo “La società alternativa”.

L’indagine sui dinamismi profondi della società industriale e l’osservazione con metodo realistico oggettivo della realtà storica globale nella sua consistenza ontologica portano Demaria a sviluppare una metafisica per molti aspetti nuova ed originale[11].

(*)Tommaso Demaria,  Frequentato il seminario di Alba, entrò come aspirante presso i salesiani di Penango Monferrato. Dal 1926 continuò gli studi nel liceo di Valsalice (Torino) Dal 1931 al 1935 compì studi teologici presso l’Università Gregoriana di Roma. Fu ordinato sacerdote il 28 ottobre 1934. Continuò gli studi presso l’Istituto Missionario Scientifico della Pontificia Università Urbaniana (1935-1940). Fu insegnante dal 1940 al 1979 presso la Facoltà di Teologia del Pontificio Ateneo Salesiano a Torino e a Roma. Nel corso della sua carriera fu docente di: storia delle religioni, missionologia, filosofia dell’educazione, teologia fondamentale, teologia dogmatica, dottrina sociale della Chiesa, sociologia dell’educazione[1].

Negli anni Cinquanta avviò una feconda condivisione spirituale, teologica[2] e filosofica con don Paolo Arnaboldi, fondatore del Fraterno Aiuto Cristiano FAC con l’attivo incoraggiamento di San Giovanni Calabria[3]. Frequentò assiduamente le sedi del FAC sia a Vezza D’Alba sia a Roma. Strutturò la sua metafisica realistico-organico-dinamica.

Negli anni Sessanta fondò con Giacomino Costa il Movimento Ideoprassico Dinontorganico M.I.D., oggi divenuto l’associazione Nuova Costruttività. Insieme con Paolo Arnaboldi fecero opera di formazione e divulgazione del realismo organico dinamico presso ambienti imprenditoriali collegati all’U.C.I.D.[4]. Giacomino Costa nel 1963 strutturò volutamente la grande e innovativa[5] impresa dell’Interporto di Rivalta Scrivia (il cosiddetto “porto secco” di Genova) come applicazione dell’”organico dinamico” differenziandola dalle imprese tipicamente liberiste[6].

Negli anni Settanta fu il referente culturale delle “Libere Acli”[7] movimento dei lavoratori cattolici fuoriusciti dalle Acli a seguito della “ipotesi socialista” che portò nel 1971 alla “sconfessione di Paolo VI” e alla frattura del movimento. Continuò nell’ambiente dei lavoratori cattolici con la formazione e la diffusione della “ideoprassi” (modello di sviluppo) “organico dinamica”, una vera ideologia cristiana alternativa[8] a quella liberal capitalista e a quella marxista comunista.

Tommaso Demaria tiene un seminario sul realismo Dinamico a Verona presso il Centro Toniolo nel 1980.

Negli anni Ottanta fu intensamente attivo nella formazione alla nuova cultura cristiana organico dinamica a Torino[9][10], Verona, Vicenza, Roma con corsi, seminari e numerose pubblicazioni. Tra tutti i corsi tenuti merita una specifica menzione per la testimonianza documentale completa tramite registrazione video, quello del 1980 presso il Centro Toniolo di Verona su invito di don Gino Oliosi.

Morì a Torino il 12 luglio 1996

Bene comune: le sfide del nostro tempo – di Rosapia Farese – Politica Insieme




PROVE APERTE. Nessun segreto per l’artista

L’appuntamento con Mannella ed Arotron

Pianella, 2 aprile 2024. Dopo il sold out dello scorso appuntamento, anche ad Aprile domenica 7 alle ore 18.00, tornano le “Prove aperte” con Franco Mannella e la Compagnia dell’Aratro: Arotron di Pianella (PE), apre le sue porte, presso l’ex asilo Sabucchi in Vico delle Dee 10, per permettere agli spettatori di assistere alle prove di uno spettacolo in via di allestimento, dal titolo provvisorio: “Tingeltangel Varietà”, si tratta di uno spettacolo che combina testi originali a testi tratti da “Tingeltangel”, raccolta di testi teatrali degli anni ’20-’30 del’900 del geniale Karl Valentin, commediografo e attore che ha ispirato il “teatro dell’assurdo”.

Cos’è che incuriosisce delle ‘prove aperte’? A rispondere è lo stesso Mannella, noto attore e doppiatore, voce del candidato all’Oscar Paul Giamatti in “The Holdovers” e medico di Rocco Siffredi interpretato da Alessandro Borghi, nella chiacchieratissima serie Netflix, “Supersex” che vede la partecipazione di un altro volto di Arotron, Riccardo Pellegrini: “in occasione di questo appuntamento gli spettatori possono scoprire quella fase del lavoro degli attori e del regista che solitamente resta segreta; è una fase particolare perché è fatta anche di errori, di improvvisazioni oltre che di esperimenti da proporre al pubblico poi in via definitiva. In questa fase vengono fuori anche fragilità e vengono messi a nudo sentimenti contrastanti, e perché no? anche quelle paure che spesso gli artisti non mostrano in pubblico ed in questa fase però escono fuori dal guscio: in ‘Prove aperte’ non c’è nulla di segreto”.

La comicità paradossale dei testi estremamente attuali combinata al carattere sperimentale della fase delle prove garantisce risate e sorprese.

Inoltre, la prova aperta al pubblico risulta essere anche un’occasione unica per scoprire il dietro le quinte del lavoro del regista e padre dell’Arotron, Franco Mannella.

L’ingresso è libero a donazione volontaria, ma la prenotazione è obbligatoria perché i posti sono limitati. Per Informazioni e prenotazioni contattare il 345.5411135.




IL VESCOVO FUSCO CELEBRA LA PASQUA CON I DETENUTI

Mons. Fusco: “Sono venuto a portarvi la Parola di vita eterna”

Sulmona, 2 aprile 2024. Una celebrazione semplice, ma ricca di commozione e significato quella celebrata ieri mattina da Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva, nella Casa circondariale di Sulmona.

“Qualcuno tra voi mi ha chiesto «che cosa ci ha portato Padre vescovo?»”, ha esordito mons. Fusco durante l’omelia, “sono venuto a portarvi qualcosa che non perisce, che non termina nel giro di una festa: sono venuto a portarvi la Parola di vita eterna, Cristo Gesù nostro Signore, l’unico che può rendere liberi realmente, al di là delle contingenze; è difficile parlare di libertà qui dentro, ma è la libertà che solo Dio può donare al cuore di ogni uomo aldilà di ogni situazione”.

Nei giorni scorsi è stata consegnata a Mons. Fusco, per mano del Cappellano di Sulmona, padre Lorenzo Marcucci, la “Croce della Speranza”, progetto, promosso dall’Ispettorato Generale dei Cappellani, nella persona di don Raffaele Grimaldi, in collaborazione con l’Associazione dei Cappellani delle Carceri “San Giuseppe Cafasso”, con la Caritas Regina Pacis e con l’Associazione “Liberi nell’Arte”, grazie al supporto dell’Accademia Internazionale Arti e Restauro.

In quella occasione il vescovo di Sulmona-Valva espresse la sua piena gratitudine per quel dono, segno di speranza e riconciliazione.

“Vorrei poter ringraziare”, conclude Mons. Fusco, “la Direzione della Casa circondariale, nella persona del dott. Stefano Liberatore, sempre attenta nella gestione dei servizi, che mette sempre al centro dell’azione di recupero la persona con i suoi bisogni primari”.




MAUD HOWE ALLO ZAMBRA

Prima presentazione al pubblico del “Diario di una Viaggiatrice” per il progetto Comete

Ortona, 2 aprile 2024.  Chi è Maud Howe? È una donna estremamente attuale.  Nasce a Boston il 9 novembre 1854: è giornalista, scrittrice e rivoluzionaria, è autrice di numerose opere che spaziano dalla saggistica alla narrativa di viaggio, passando per la biografia e il romanzo ed affronta tematiche di grande modernità con sentimento ed emozione.

Maud Howe, però, è anche la prima protagonista femminile del vasto progetto “Comete – Scie d’Abruzzo” di Ianieri edizioni e diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta: il titolo del quarto volume della serie blu dedicata alla narrativa di viaggio è “Diario di una viaggiatrice, tra luoghi e identità d’Abruzzo”.

Grazie alla collaborazione tra Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino e la Libreria Moderna Fabulinus & Minerva di Ortona di Micaela Ortolano, il Cinema Auditorium Zambra di Ortona ospita l’11 aprile alle ore 18.00, la prima presentazione di questo nuovo volume tutto al femminile.

Dopo i saluti della Sorino, racconteranno il viaggio della scrittrice americana, la Professoressa Emanuela Ettorre; la Professoressa Martina Russo che ha curato introduzione, traduzione e note, e la scrittrice Kristine Maria Rapino che ha scritto la prefazione del volume. Modera la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Howe vuole offrire ai lettori una visione realistica dei luoghi, delle persone, dei loro costumi e delle loro tradizioni, anche a costo di apparire sconveniente e a tratti rude ed infatti la sua è una narrazione fortemente antropologica: esplora la cultura, le pratiche sociali, le credenze dei personaggi e dei luoghi rappresentati. Ciò comporta, appunto, un’attenzione particolare ai dettagli culturali, ai valori e ai comportamenti sociali che influenzano il modo in cui gli individui interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Con il suo linguaggio lineare e spontaneo, indubbiamente, non omette anche critiche.

Il  volume raccoglie la traduzione di un estratto dell’edizione del 1909 di Roma Beata: Let ters from the Eternal City, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1903: si tratta di un epistolario, una serie di lettere che idealmente Maud Howe indirizza alla sorella Laura ed è una narrazione che ripercorre alcune delle tappe della sua lunga permanenza in Italia, dal gennaio del 1894 all’agosto del 1900. La scrittura di Maud Howe offre immagini ricche di dettagli, e ci sono continui rimandi pittorici, sembra di vedere tutto ciò che lei descrive, e le sue parole sono accompagnate ad una serie di disegni del suo uomo, John Elliott, presente come personaggio all’interno del testo con il diminutivo di J. 

In Appendice I treni di Flaiano di Lucilla Sergiacomo riportano indietro nel tempo: la lettura dà la possibilità al pubblico di conoscere un altro interessante personaggio quello di Don Oreste De Amicis, proclamatosi dio ed originario del comune vestino di Cappelle sul Tavo (PE).

“Comete” si avvale del lavoro di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, Fabrizio Ferrari, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Il progetto di 36 volumi di Comete diviso in tre serie da 12 uscite (narrativa di viaggio, Abruzzo immateriale, Abruzzo letterario) vanta i seguenti partner: Borghi Autentici, I Borghi più Belli d’Abruzzo, I Parchi Letterari ed Il Parco Nazionale della Maiella.




GIORNATE NAZIONALI DEI PERSONAGGI ILLUSTRI ITALIANI

Villa de Lollis aderisce all’evento in programma per il 6 e il 7 aprile 2024

Casalincontrada, 2 aprile 2024. Il Centro Culturale Cesare de Lollis aps accoglie in Villa de Lollis tutti i visitatori che hanno voglia di conoscere la storia del grande filologo Cesare De Lollis con la prima opera filmica “Cesare de Lollis,  uomo di Casalincontrada e del mondo” e con la prima esposizione di opere, oggetti e manoscritti del grande letterato.

Il programma delle due giornate:

Sabato 6 aprile ore 11 – 13/ 14 – 19 visione del documentario e visita guidata gratuita solo su prenotazione

Domenica 7 aprile ore 11- 13/ 14 – 19 visione del documentario e visita guidata gratuita solo su prenotazione

Patrocinio del Ministero della Cultura e di ICOM Italia.




LA LEZIONE DI TOMMASO MORO (PROTETTORE DEI POLITICI) NON TRAMONTA

Politcainsieme.com, 1° aprile 2024. Il 26 luglio 1991, Francesco Cossiga, allora Presidente della Repubblica, in occasione del conferimento della laurea “honoris causa” in filosofia, da parte dell’ Accademia Internazionale di Filosofia del Liechtenstein, tenne un discorso – “Il potere e la coscienza” – che, di questi tempi, merita di essere ripreso e da cui è tratta questa citazione, di cui dovrebbe far tesoro, se mai ne fosse capace, la nostra attuale classe politica: “Anche se non bisogna sottovalutare la funzione educativa della legge, non bisogna neppure dimenticare che il legislatore deve forse stare un passo, ma solo un piccolo passo, davanti alla collettività, se davvero vuole governarla.

Se si limita a stare in mezzo alla collettività e a registrare la coscienza che essa già ha, allora non governa, ma piuttosto è governato. Se sta due passi davanti alla collettività, invece di uno, e cerca di forzarla a camminare a un ritmo che la gente comune non comprende e non accetta, egualmente non governa, perché la gente non è in grado di seguire. Il politico, dunque, media tra l’ideale e le condizioni concrete della vita del suo popolo. Per fare questo, non è superfluo dirlo, deve amare il suo popolo; deve sentire la grandezza della dignità e della vocazione umana di ciascuno dei suoi membri nonostante i limiti e i difetti che deve conoscere, e riconoscere, anzitutto in sé e poi con realismo, ma senza presunzioni, nei suoi concittadini. Il più piccolo frammento di valore incarnato nella vita di uomini reali vale assai più della più bella delle utopie contenute solo nei libri.

In secondo luogo, il politico deve possedere il dono della pazienza, dell’ironia e soprattutto della autoironia. Pazienza perché una vita basta appena – e solo se si ha fortuna ! – ad accompagnare il proprio popolo per un passo del cammino verso il bene; ironia per vedere con chiarezza e compatire le umane debolezze, soprattutto misurando le proprie e misurare serenamente e senza scoraggiarsi la distanza tra l’ideale e la realtà; autoironia, per non sopravvalutare né le proprie intenzioni ( anche i politici, anzi i politici più di ogni altro, sono esposti a tutte le umane tentazioni, anzi a queste in modo specifico!) né il proprio ruolo né i propri meriti: anzi, questi, sempreché li abbia, farà meglio a non considerarli affatto.

Se pur riesce a fare qualcosa di buono, ciò dipende in genere dal concordo di circostanza favorevoli, dall’opera di tanti, amici ed avversari e, in ultima istanza, dall’ opera misteriosa della Grazia di Dio”.

La lezione di Tommaso Moro (protettore dei politici) non tramonta – Politica Insieme




OMELIA DEL LUNEDÌ DELL’ANGELO

don Marcello Stanzione

Ma è più esatto parlare dell’Angelo oppure degli Angeli della Resurrezione? San Matteo e San Marco parlano di un solo messaggero angelico; San Luca e San Giovanni invece narrano di due spiriti celesti. Questa contraddizione si spiega senza dubbio dallo stupore angosciato e l’incredulità che si impadronì del gruppo dei discepoli. Infatti, essi, già sconvolti dagli eventi della antivigilia, temendo le persecuzioni delle autorità del sinedrio e forse non troppo fieri della fragile e vigliacca unanimità con la quale tutti, eccetto Giovanni, avevano preso la fuga nel momento cruciale. Fu una mattinata sconvolgente, le donne da un lato, gli uomini dall’altro. E gli Angeli, qui, se testimoniano l’incredibile, spariscono dietro l’essenziale: la presenza impossibile e comunque reale di un uomo morto l’antivigilia nelle atroci sofferenze della crocifissione e che riappare vivente. Occorrevano almeno delle apparizioni angeliche per preparare gli spiriti dei discepoli a qualcosa di così enorme. Perché i Dodici erano certo delle persone di un robusto buonsenso popolare totalmente inadatti ad immaginare una storia simile…

Tutto comincia nella notte con un’apparizione delle più classiche: “Ed ecco che si fece un grande terremoto: l’Angelo del Signore discese dal cielo e venne a rotolare la pietra sulla quale si sedette. Egli aveva l’aspetto del lampo, e la sua veste era bianca come la neve. Alla sua vista, le guardie trasalirono di spavento e divennero come morti”.

La vista degli Angeli è temibile quando essi non velano la loro gloria e, qui, essi la manifestano senza scrupoli, atterrando i soldati posti davanti alla tomba dal Sinedrio al fine di impedire il più improbabile prelievo del cadavere da parte dei suoi discepoli, i quali, a quell’ora, sono nascosti, terrorizzati, a casa di amici sicuri.

Secondo l’usanza ebraica, la tomba era sigillata con una pietra molto pesante. Che una forza estranea l’abbia fatta ondeggiare fuori dall’entrata sarà il primo segno che è accaduto un evento inatteso.

Venute di buon’ora la domenica mattina al fine di rendere al morto le cure funebri che esse non avevano potuto compiere il venerdì sera perché il sabato cominciava, le donne si chiedevano giustamente come avrebbero fatto per spostare quella pietra. Forse contavano sull’aiuto pietoso delle guardie in questione poiché non avevano potuto convincere nessuno degli uomini del gruppo di accompagnarle… Impresa troppo pericolosa secondo essi che temevano di fare la stessa fine di Gesù…

Ora la pietra era stata tolta ed il sepolcro era aperto. Né Maria Maddalena né alcuna delle sue compagne immaginarono un secondo che un miracolo senza precedenti avesse avuto luogo; esse credettero, costernate, che il Sinedrio avesse profanato la tomba.

“Esse trovarono la pietra rotolata davanti alla tomba, ma, essendo entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù”.

E l’Evangelista aggiunge che “esse restarono perplesse”; lo si sarebbe stato anche con meno.

Confusa, indignata, Maria Maddalena corse ad avvertire Pietro e Giovanni di quello che era accaduto e chiedere loro soccorso. Durante questo tempo, le altre donne, rimaste sul posto, indecise, “videro un giovane seduto a destra, vestito di un abito bianco, ed esse furono prese da stupore. Ma egli disse loro: “Non temete, E’Gesù il Nazareno che voi cercate, il Crocifisso: Egli è risuscitato, non è qui”.

Secondo San Luca, gli Angeli sono dunque due che hanno dei propositi quasi identici: “Perché cercate tra i morti Colui che è vivente? Egli non è qui; è risuscitato. Ricordatevi come vi ha parlato, quando era ancora in Galilea: bisogna, egli diceva, che il figlio dell’Uomo sia consegnato nelle mani dei peccatori, che sia crocifisso, e che resusciti il terzo giorno”.

Beninteso, le donne, quando entrarono a Gerusalemme e raccontarono la loro storia ai discepoli, si urtarono alla loro incredulità sprezzante (San Luca impiega anche un verbo greco che significa “sparlare”, avere propositi da ubriaco…).

Comunque, inquieti, Pietro e Giovanni si decisero ad andare a vedere, nella speranza di trovare una risposta coerente a questa sparizione di un cadavere. Essi non videro l’ombra di un Angelo; è vero che vederli richiede una certa disposizione di spirito nella quale i due apostoli non dovevano proprio trovarsi quel mattino. Ma, degli Angeli, Pietro e Giovanni avrebbero avuto altre occasioni nella loro vita di incontrarne.

Da parte sua, Maria Maddalena era ritornata anch’essa alla tomba, desiderosa di comprendere. Precisamente, la giovane non comprendeva niente, se non che il corpo dell’uomo che ella aveva tanto amato era stato portato via e che ella era privata da quest’ultima consolazione. Ella restava là, così accasciata di rimpianto che si era messa a piangere a calde lacrime.

 “Ora, piangendo, ella si chinò verso l’interno della tomba e vide due Angeli, in vesti bianche, seduti là dove aveva riposato il corpo di Gesù, uno alla testa e l’altro ai piedi. Questi gli dicono: “Donna, perché piangi?”: Ella dice loro : “Perché hanno portato via il mio Signore ed io non so dove l’hanno messo”. “Avendo detto questo, ella si voltò, e vide Gesù che stava là, ma lei non sapeva che era Lui. Gesù le disse: “Donna, perché piangi? Chi cerchi?”. Prendendolo per il giardiniere, ella le disse: “Signore, se sei tu che l’hai preso, dimmi dove l’hai messo, ed io andrò a cercarlo!”. Gesù le disse: “Maria!”.

In questo nuovo giardino dell’Eden, dove Dio in persona ha preso il posto di Adamo e dove, attraverso la peccatrice pentita, è Eva che sta per essere perdonata per sempre, dove la donna, strumento della morte e del peccato, sarà trasformata in messaggera della Vita e della Redenzione, che importa degli Angeli a Maria? A differenza di tutti i personaggi biblici, eccezion fatta della Vergine, ella non cade di terrore alla vista dei due giovani in bianco. Quello che la preoccupa, è Gesù e solo Gesù. Chi sono gli Angeli al suo fianco?

Questo atteggiamento di Santa Maria Maddalena che, nella sua ricerca ostinata ed angosciata del suo Benamato sparito, gira le spalle ai messaggeri porta in germe tutto l’atteggiamento cristiano verso gli Angeli: essi sono là ma non devono sotto nessun pretesto velare od eclissare la presenza di Cristo. E gli Angeli, al momento, non sognano ad offuscarsi per il suo atteggiamento; è evidente per essi che Maddalena reagisce come occorre. Ella non si sbaglia di amore né di oggetto della sua adorazione, cosa che le vale di essere la prima onorata dall’apparizione del Risuscitato. Ad ella il posto d’onore, perché ha molto amato.




LA CORSA DI PASQUA

[Pubblicato in “D’Abruzzo”, A. VII, n° 25, Ortona (CH), 1994.]

di Franco Cercone

Sulmona è famosa non solo per aver dato i natali ad Ovidio Nasone, oppure per i suoi insuperabili confetti, ma anche per la Madonna che scappa in Piazza, sacra rappresentazione che si svolge la mattina di Pasqua e che rappresenta l’epilogo solenne di un complesso ed articolato rituale drammatico gestito dalle confraternite della Trinità e di Santa Maria di Loreto.

Tutto inizia il Giovedì Santo a sera e prosegue il venerdì con la processione di Cristo morto e il sabato con la mesta cerimonia del trasporto della Madonna in lutto alla chiesa di San Filippo.

Le origini della confraternita della Trinità a cui aderirono i casati cittadini più prestigiosi, come i Mazara, i Sanità, i Corvi, appaiono strettamente legate alla Congrega dei nobili, istituita dai Gesuiti alla fine del Seicento; questa mantenne inalterato il carattere egemone almeno fino all’Unità d’Italia,

quando la nobiltà cittadina scoprì le nuove vie politico-amministrative da seguire lasciando l’atavica

eredità a forze sociali emergenti nella classe artigianale e imprenditoriale.

Il sodalizio di Santa Maria di Loreto sembra invece presentare origini diverse alle quali bisogna rifarsi per tentare di comprenderne il costume di gruppo. Il borgo che si forma attorno a Santa Maria

della Tomba, al di fuori della cinta muraria di cui la città si munisce agli inizi del Trecento, raccoglie

non solo nuclei familiari appartenenti a strati sociali non egemoni, ma anche forenses dei castelli vicini attratti dalle possibilità di lavoro offerte dai nuovi mezzi tecnici per il dissodamento dei terreni e per la tessitura.

Tra il nucleo storico urbano e i nuovi borghi extramoenia, si instaura una comprensibile diffidenza che sembra coinvolgere anche il clero delle chiese qualificate de fore, rispetto al Capitolo e mette in

atto una serie di procedure cerimoniali spesso contrapposte.

Oggi i compiti delle due confraternite sono ben distinti: quella della Trinità esegue la processione del Cristo Morto e quella della Madonna di Loreto la Madonna che scappa in piazza. Inoltre, a ricordo forse di più complesse manifestazioni religiose dei tempi passati, la confraternita di Santa Maria di Loreto esegue nel pomeriggio del Venerdì Santo anche una processione che, pur svolgendosi entro uno spazio cittadino limitato, non di rado ha ingenerato nei turisti, che per l’occasione affollano Sulmona, l’impressione che si tratti della ormai famosa processione della Trinità.

Ma il punto centrale della manifestazione vive e si consuma nella mattina di Pasqua. L’orgoglio di appartenere al sodalizio della Madonna di Loreto, al quale spetta il compito di provvedere alla rappresentazione di Pasqua, è un sentimento che si scopre da bambini nel lungo e costante apprendistato fatto di rispetto ed ammirazione per i confrati adulti.

Nel grandioso scenario di Piazza Garibaldi, a cui fa da cornice una folla impressionante di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, si avverte la sensazione di trovarsi in mezzo al teatro più bello del mondo.

Non è dettata solo da una curiosità turistica per uno spettacolo singolare, la presenza che spinge i sulmonesi ad assiepare i lati della piazza e le arcate dell’acquedotto medioevale. Per tutti, ogni anno, l’evento rappresenta il segno tangibile del tempo che, in una logica che supera gli angusti confini del quotidiano, rinasce e ritorna nuovo e perfetto. Una percepibile emozione è sospesa tra un lato e l ‘altro della piazza: l’attesa collettiva si consumerà solo nell’attimo della corsa.

Verso mezzogiorno, terminata la messa solenne nella chiesa di Santa Maria della Tomba, la scorta d’onore spalanca l’antico portone della trecentesca chiesa della Tomba da cui esce la processione delle statue che si snoda con in testa il gonfalone della Confraternita di Santa Maria di Loreto.

I portatori della Confraternita di Santa Maria di Loreto infatti aprono il corteo con la statua di Cristo Salvatore a cui fanno seguito quelle di San Pietro e San Giovanni; l’imponente apparato processionale della Confraternita della Madonna di Loreto dà avvio dunque alla prima parte della rappresentazione; i confratelli in abito di gala, con il caratteristico mozzetto di seta verde, reggono i ceri votivi nel passaggio sotto l’acquedotto medioevale, i giovani portatori di torce votive, entro la perfetta cornice ogivale, sono una immagine che richiama alla memoria la suggestione di situazioni festive e mitiche, oltre la scansione definita del tempo.

Una immagine che ogni anno si ripete sempre uguale a sé stessa e sempre nuova.

Alcuni confrati, con il caratteristico mozzetto verde, sorreggono la statua del Cristo risorto, altri quelle di San Giovanni e San Pietro, le uniche rimaste di un ben più numeroso gruppo di personaggi che animavano un tempo la sacra rappresentazione. Scriveva infatti il De Nino, nella seconda metà del secolo scorso: “Verso le dieci del mattino, esce la processione dalla chiesa di Santa Maria della Tomba. Si vede una filatessa di statue: San Pietro apostolo, San Giovanni Battista, San Giuseppe d’Arimatea, San Pier Celestino, San Tommaso, San Nicodemo, San Giovanni Evangelista, Sant’Andrea pescatore e altri; e poi statue di femmine: Sant’Anna, Santa Maria Maddalena, Maria Salome, Maria Cleofe. Da ultimo la statua di Gesù risorto. E la Madonna? La Madonna si è nascosta in una casa in fondo alla piazza”

Mentre in prossimità dell’acquedotto medioevale la statua del Cristo risorto si ferma, quelle di San Pietro e San Giovanni, ciascuna portata da quattro confratelli lauretani, proseguono verso la chiesa seicentesca di San Filippo Neri, dove la sera del Sabato Santo, con una mesta quanto toccante cerimonia, la Confraternita di Santa Maria di Loreto ha accompagnato la statua della Madonna vestita a lutto. Le statue si fermano sul sagrato. Si reca per primo San Giovanni ad annunciare alla Madonna che Cristo è risorto, ma il portale resta chiuso. Il secondo tentativo è compiuto allora da San Pietro, ma con lo stesso risultato, poiché per i fedeli egli è na ‘nzegne fauzóne (un po’falso), con evidente allusione all’episodio del Vangelo in cui Gesù predice a Pietro: prima che il gallo canti mi rinnegheraitre volte.

È notevole in tale circostanza l’atteggiamento negativo che traspare dal volto di molti fedeli nei confronti del Principe degli Apostoli. Sradicata dal contesto evangelico, l’immagine di San Pietro si carica di segni umani e, secondo precisi schemi antropologici, viene inserito, come molti altri santi, in un quadro religioso contadino, decisamente collegato ai problemi più corposi e concreti della vita quotidiana.

Fallito il tentativo di San Pietro, tocca ancora a San Giovanni annunciare alla Madonna che Gesù è risorto. La Madre, questa volta, non può non credere all’apostolo prediletto dal Figlio: un brusio intenso si alza così dalla folla, mentre pian piano si apre il portale della chiesa di San Filippo.

Per qualche attimo la Vergine, fra il silenzio più assoluto della folla assiepata in piazza, sosta sulla

soglia e il portale assume l’aspetto di una singolare cornice di un quadro in cui spicca il colore nero

del manto che Lei indossa.

Seguita a distanza da San Pietro e San Giovanni, che hanno ormai esaurito il loro compito, la Madre

si incammina lentamente verso la parte opposta della piazza, dove è in attesa il Cristo risorto.

A una distanza stabilita, e corrispondente all’incirca alla metà dell’intero percorso, i portatori sollevano la statua, segno questo che la Madonna ha riconosciuto il Figlio, e danno vita ad una frenetica corsa. Fra un assordante sparo di mortaretti il mantello nero cade e la Madonna riappare nella consueta veste verde.

Sulla mano destra, al posto del fazzoletto bianco che fa parte del corredo da lutto, la Madre regge una rosa rossa, sbocciata quasi d’incanto durante la corsa. Nello stesso istante in cui Le viene fatto cadere il mantello nero, grazie a una cordicella nascosta all’interno della statua, si liberano nell’aria dodici Colombi sistemati in precedenza sotto il piedistallo con accorgimenti circondati dal più assoluto segreto. Dalla direzione che essi prendono, i fedeli traggono auspici per l’annata agricola: sarà eccellente se i colombi, appena liberati, puntano in alto, mentre sono ritenuti segni nefasti il volo radente e l’eventualità che alla Madonna non cada bene il velo.

Non minore attenzione viene rivolta ad episodi di cui si rende protagonista la Madonna stessa. Durante la processione di Pasqua nel 1980, la statua della Madonna corse il rischio di rovinare di fronte al palazzo dell’Annunziata. Non pochi interpretarono l’incidente come malaugurio, tanto più che esso era stato preceduto da altri segnali negativi, come per esempio il manto non caduto bene durante la corsa. Furono fatti allora presagi infausti per il 1980, confermati purtroppo dal terribile terremoto che a novembre di quell’anno, colpì il Meridione.

Più grave apparve l’incidente accaduto nell’edizione della Pasqua del 1987 allorché, durante la corsa, la statua della Madonna si inclinò indietro, a causa di una stanga sfuggita dalle mani di un anziano lauretano. L’episodio gettò nel più amaro sconforto l’enorme folla che assisteva in piazza Garibaldi alla sacra rappresentazione. Gli eventi sociali e politici verificatisi dal 1987 in poi, generalmente positivi su scala mondiale, hanno affievolito per fortuna questa suggestione così radicata nel popolo sulmonese.

Appena ultimata la corsa la Madre può riabbracciare il Figlio creduto morto. Si forma così una grande

processione a cui partecipano le Autorità cittadine e religiose, nonché le confraternite della Madonna

di Loreto e della Trinità, che per l’occasione sfilano insieme in un rinnovato clima di concordia e di pace.

[La manifestazione si svolge a mezzogiorno della domenica di Pasqua in Piazza del mercato. A chi volesse seguire la manifestazione nelle sue varie fasi si consiglia di attendere l’uscita della processione da Santa Maria della tomba. Chi invece predilige una visione della fase conclusiva è opportuno che si sistemi per tempo dalle parti dell’acquedotto medioevale.]

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PANE E BELLEZZA IN MONTAGNA

In Montagna c’è il Cai …

L’impegno del Cai è costante e positivo. In questa fase dai tanti turbamenti la Montagna è una certezza e con il Cai la si scopre passo dopo passo, giornata dopo giornata.

Non tutti sono consapevoli di quante opportunità offra la Montagna e di come il Cai le metta a disposizione di ogni appassionato.

Accompagnati dai soci Cai si svelano luoghi e si incontrano persone. Da curiosi si impara a osservare e gustare quello che si vede e si tocca.

Tutto l’anno

La Montagna la si vive in ogni stagione. Il bel tempo è il miglior compagno di escursione, ma ben equipaggiati ogni situazione meteo è sostenibile. Ascoltate le previsioni, è sempre meglio essere previdenti con uno zaino adeguato a circostanze ed esigenze, da indumenti leggeri a qualcosa di pesante.

Leggere sempre…

Ci sono nuovi traguardi tra consapevolezza e partecipazione, da giovanissimi a meno giovani. È sufficiente sfogliare gli ultimi due documenti nel sito Cai Teramo, sulle 2 uscite svolte domenica 24 marzo sul tema della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo e della tutela dell’ambiente: IL GIRO DEL PUZZILLO PANE E BELLEZZA (link1) e SENTIERI D’ACQUA – FAMILY CAI (link2).

In quota la ricerca della neve (o di ciò che ne resta) sul Monte Puzzillo nel Parco Regionale Sirente Velino. Con i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, tutto diventa più relativo e localmente imprevedibile, ma l’orientamento è per inverni meno innevati indicando diverse forme di frequentazione della Montagna che superino la matura e costosa realizzazione e mantenimento di impianti di risalita per lo sci.

Lungo il Fiume Vomano seguendo le forme d’acqua.

L’affaccio sulla valle dal paese di Poggio Umbricchio e poi il corso del fiume con il mulino San Giorgio. Letture, racconti e storie per i tanti giovanissimi e le famiglie in cammino e in ascolto. L’acqua narrata si è anche realmente affacciata dal cielo, ma è stata ben accolta.

Il futuro è dei giovani per i quali siamo impegnati a lasciare il miglior mondo possibile.

Da Giacinto Urbani del Gruppo Seniores un chiaro invito: …Il 2023 è stato l’anno più caldo della terra, i profili delle montagne si sono ridisegnati, stanno mutando anche i territori montani e per questo devono cambiare le regole del gioco. Il ruolo del CAI in questo contesto è di promuovere e far conoscere ai propri vecchi e neosoci le nuove regole del gioco (Tutela della Biodiversità, Cultura civile, Salvaguardia ambientale, Riscoperta del paesaggio) …

Lara Pezzoli, insegnante della Scuola dell’infanzia segue con noi il Progetto “acqua fonte di vita” del Cea “gli aquilotti”. I piccolissimi in uscita o nei laboratori seguono sempre con occhi sgranati, mani tese in alto, sorrisi con tutti i denti che hanno. Un continuo inno alla vita. L’immersione corporea e narrativa nell’ambiente fluviale del Vomano ci ha ricordato che tutte le civiltà antiche si sono sviluppate attorno a corsi d’acqua e di come l’acqua è vita….auguriamo a tutti ma soprattutto ai piccoli partecipanti dell’evento di oggi di poter sempre percorrere lunghi sentieri d’acqua e di imparare ad averne cura

Rifugio Enrico Faiani: Cai Castelli e Cai Isola del Gran Sasso

– sabato 6 aprile 2024

I Programmi delle Sezioni Cai sono un’accattivante sommatoria di appuntamenti e segnalo l’invito delle Sezioni Cai Castelli e Cai Isola del Gran Sasso.

Il prossimo sabato 6 aprile, lasciati i giorni pasquali ci ritroveremo a Castelli, alle ore 18.30, accolti dal Rifugio Enrico Faiani, per incontrare Luca Mazzoleni, gestore del Rifugio Carlo Franchetti con il filmato “Chi apre serra, 40 anni nei rifugi del Gran Sasso” (link). Seguirà un piacevole conviviale garantito nella qualità.

Chi apre serra

Chi apre serra racchiude comportamenti essenziali. La corretta frequentazione del rifugio è metafora in ambiente, da lasciare nelle stesse condizioni trovate e se necessario migliorate. Rispetto, consapevolezza e futuro.

Consiglio di venire a Castelli e incontrare questa Sezione Cai di montagna aggregata attorno a un piccolo paese e a un altrettanto piccolo rifugio, posto ai piedi della Parete Nord del Monte Camicia.

Nido ospitale intitolato all’indimenticabile ed eclettico socio Enrico Faiani.

Nuove regole

In una Montagna che cambia le cosiddette “nuove regole” sono pratiche, di buon senso, elogio della bellezza, bene di qualità superiore. 

La frequentazione escursionistica della Montagna ha ricadute positive sul benessere degli escursionisti e sullo stato di salute fisico e/o psichico.

BUONA PASQUA 2024

Gli AUGURI di PASQUA li sento e li voglio carichi di buone speranze.

AUGURI di pace in questo mondo dilaniato dalle guerre e dalla ricerca di armi vecchie e nuove per continuare su questo insensato gorgo di violenze e morti. Sono i civili, con tanti bambine e bambini, a pagare il prezzo di queste situazioni, determinate da una politica incapace, ma ben radicata sulle poltrone del comando, succube di economia e distorta società che negano guerre e crisi climatica.

Meravigliosa Montagna che sai accogliere i giovani e riconoscere loro libertà e ascolto che meritano.