Massere

La trentennale produzione di Pasqualone in dialetto abruzzese

Francavilla al Mare, 21 aprile 2022 –

Esce per i tipi di Teaternum il volume Massere, che raccoglie la trentennale produzione in dialetto abruzzese di Massimo Pasqualone, poeta, critico d’arte e letterario ed operatore culturale abruzzese. Dalla notissima Statte zitte ma’ fino alle più recenti liriche, dal 1992 al 2022 il cammino poetico dialetto di Pasqualone è costellato da innumerevoli riconoscimenti, tra cui il premio Penne, il Premio San Felice sul Panaro ed i più importanti premi di poesia dialettale, di cui Pasqualone è studioso attento ed apprezzato, nonché presidente di giuria in tutta Italia. La copertina del volume è dell’artista di Avezzano Giuseppe Rozzi e riproduce un meraviglioso paesaggio abruzzese, di cui Pasqualone è profondo conoscitore.




Al via resistenza

Memoria al futuro. 23-24-25 aprile a Chieti

Chieti, 21 aprile 2022 –

Sindaco e presidente Febo: “Tre giorni da vivere insieme per la memoria e la storia della Liberazione”. L’ANPI: “Primo passo per un evento destinato a crescere”

L’Amministrazione comunale, Giunta e Presidente del Consiglio comunale, con ANPI di Chieti organizzano la prima edizione della manifestazione “Resistenza: memoria al futuro”, in occasione del 25 aprile 2022. La festa della celebrazione sarà celebrata da tre giorni di eventi, dal 23 al 25 aprile, resi possibili dalla sinergia con la Prefettura e con diverse associazioni cittadine che animeranno gli appuntamenti sul territorio cittadino. Per la ricorrenza, la Città di Chieti sarà inoltre presente con una rappresentanza istituzionale alle celebrazioni previste nel sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna.

“Sarà un 25 aprile di rinascita e di qualità – così il presidente del Consiglio Comunale, Luigi Febo – Chieti ricordare il contributo dato alla Resistenza dei suoi figli, lo farà con un calendario in cui si intrecciano storia e storie e iniziative aperte a tutti. Per questo voglio invitare non solo tutta la città, ma tutto il Consiglio comunale a partecipare, perché sia prevalente il valore istituzionale di questa festa che deve appartenere a tutti”.

 “Una festa che non costerà nulla alle casse comunali, perché sostenuta dalla Presidenza del Consiglio e dalla Giunta, oltre che dalla collaborazione di tante associazioni che ringraziamo e vogliamo ci accompagnino in questo cammino – così il sindaco Diego Ferrara – Lo abbiamo fatto e lo faremo anche per altre iniziative e a sostegno della città, mi piace pensare di aver contribuito a porre un mattone importante nella costruzione della memoria collettiva. Questa data è una tappa di riferimento anche della storia di Chieti e di quanti morirono per la libertà, un fatto che non deve essere retorico, perché ci appartiene e che serve a scrivere la storia futura, quella che scriveremo insieme alla città e a quanti vorranno”.

“Con questo 25 aprile si riallacciano dei fili della memoria, anche quelli che storicamente si è tentato di rimuovere – così Aldo Grifone, vicepresidente ANPI – Alla Resistenza appartiene il sacrificio fatto dai tanti giovani teatini non solo per conquistare questa nostra libertà, ma per farla durare. Da lì è iniziato questo percorso che noi abbiamo cercato di portare avanti con un Consiglio straordinario in cui l’11 febbraio del 2006 con delibera l’allora Amministrazione Comunale intitolò la Sala Consiliare ai martiri del 11 febbraio 1944, perché si tenne lì il processo farsa a loro carico e si impegnò a tenere viva la fiamma della memoria.

Oggi siamo riusciti a riprendere quel discorso coniugandolo anche al futuro, immaginando un calendario della memoria viva e forte. Un atto di proposizione e di conoscenza per le nuove generazioni, che ci consente di vivere questa vita serena. Chiudo ricordando come il comandante della Brigata Maiella si presentava, diceva che aveva fatto il partigiano perché lui parteggiava per la pace e aveva dovuto combattere per mantenerla, siamo qui per remare per la pace, specie in questo momento”.

“Abbiamo deciso di strutturare in tre giornate i tanti eventi nati dallo straordinario confronto che si è acceso con le associazioni che hanno aderito a questa prima iniziativa – così Alberta Giannini, delegata del sindaco ai Rapporti con le istituzioni e uno dei motori organizzativi – Un impegno grande e bello a vantaggio di questo evento a cui teniamo e della città, perché abbia memoria. Alle associazioni va un sentito grazie, con la speranza che aderiscano anche altre realtà. Vi invitiamo a partecipare alla tre giorni che comincerà sabato 23 dall’Emeroteca dell’Università, arrivando al 25 aprile fra reading, presentazione di libri, ambiente, teatro, visite negli ipogei che furono rifugi per i partigiani, musica, mostre e anche degustazioni di prodotti tipici. Un particolare grazie anche a Franca Panara che ha con noi acceso i motori di questa organizzazione”.

“Un cartellone che vuole essere il lancio di un’organizzazione permanente di questa giornata, un punto di inizio per celebrare e ricordare nel presente molte vicissitudini storiche, troppo spesso dimenticate o distorte nel loro significato – aggiungono i consiglieri Edoardo Raimondi e Paride Paci – con l’assessorato ai Grandi Eventi, stiamo lavorando a organizzare il Primo maggio, che sarà un appuntamento bello e intenso dopo questi anni difficili, per ritornare e a celebrare con i sindacati e le associazioni una giornata dedicata al tema del lavoro e aperta all’intrattenimento”.

Le associazioni partecipanti. Hanno reso possibile la realizzazione del calendario della tre giorni di Liberazione le associazioni: Libera presidio di Chieti, 360 Gradi, Labirinti Teatro, Legambiente di Chieti, Unione degli studenti, Jamè, Slow Food Chieti, Da grande voglio crescere, Fridays for future Chieti, Amnesty International Chieti, WWF Chieti-Pescara, Music & Arts Academy di Giuliano Mazzoccante, Teatelier, Comitato territoriale Arcigay Chieti “Sylvia Rivera”, Libridine, Unione Sindacale di Base, Cisl, Uil, Cgil, Mediterranea Saving humans, Left, Libreria Giiunti al Punto Chieti, Cuntaterra, Speleo Club Chieti, Libreria dei piccoli rimedi, De Luca. A tutti i rappresentanti va il grazie dell’Amministrazione.

PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI PER IL 25 APRILE

SABATO 23 APRILE

  • ORE 10.00 (Emeroteca Polo Lettere Università D’Annunzio) – Diario di un Partigiano. Letture di storie di resistenza (a cura dell’associazione 360Gradi)
  • ORE 11.00 (Via Isonzo) – Creazione del “Bosco della Memoria” (a cura di Legambiente)
  • ORE 17.30 (Museo Barbella) – Reading “Storie di Libertà. Narrazioni dentro la Costituzione” (a cura di Libera Chieti – Presidio Attilio Romanò)
  • ORE 19.30 (Via San Francesco di Paola) – Storie di gente R-esistente (a cura di CuntaTerra)

DOMENICA 24 APRILE

  • ORE 10 – 18 (Corso Marrucino) – Mostra Fotografica Resistente e proiezione (a cura di Amnesty International e Mediterranea)
  • ORE 11 (Corso Marrucino) – Natura Libera, Storie e Note (a cura di Libreria De Luca, Libreria dei Piccoli Rimedi e da Atelierista Emilia Liberatore)
  • ORE 16.30 (Palazzo de Mayo) – “La Musica e la sua funzione Terapeutica durante la Pandemia”  (a cura dell’Accademia Music&Art di Giuliano Mazzoccante)
  • ORE 17.00 (Piazza G.b.Vico) – Letture di Pace, a cura di Michele Di Conzo e Franca Panara (a cura di Associazione TeAtelier)
  • ORE 18.00 (Piazza G.b.Vico) – Presentazione del libro “Amare Male” di e con Guido Catalano e Peppe Millanta (promosso da Libreria Giunti al Punto Chieti)

LUNEDì 25 APRILE

  • ORE 11 – 13 e 15 – 18 (Piazza Umberto) – Visita e racconti negli Ipogei di Piazza Umberto (a cura di SpeleoClub)
  • ORE 11.30 (Largo Martiri della Libertà) – Letture e Canti resistenti con il Maestro Cantore Michele Avolio (a cura di Libreria De Luca ed APS Da Grande Voglio Crescere)
  • ORE 17.30 (Museo Barbella) – Reading “La Camera in Attesa” (a cura di Labirinti Teatro)
  • ORE 19.00 (Foyer Teatro Marrucino) – Reading del libro “Solitudine” di Beppe Fenoglio (a cura di Iamè e LEFT)
  • ORE 20.00 (Foyer Teatro Marrucino) – Degustazione prodotti del Territorio (a cura di Slow Food Chieti)



L’Abruzzo dei poeti

La giornata mondiale del libro 2022

Pescara, 21 aprile 2022 – Un libro, una poesia. I poeti ricordano i poeti.

Sabato 23 aprile, ore 17.00, presso il Teatro Gianni Cordova

In occasione della Giornata mondiale del libro, trenta poeti  parteciperanno all’evento “Un libro una poesia: i poeti ricordano i poeti”. Nel corso della serata, ideata e condotta da Dante Marianacci, presidente della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio e di Fondazione Aria, patrocinata dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali, ciascun poeta partecipante leggerà una poesia di un poeta abruzzese scomparso, da d’Annunzio ai giorni nostri, commemorandolo brevemente, anche attraverso il libro dal quale la poesia è tratta; poi leggerà un proprio breve componimento come omaggio al poeta scelto.

Ha scritto Marianacci: “Diceva giustamente Schopenhauer  che ‘i libri sono l’umanità stampata’ e Hörderlin, a proposito dei poeti, che “quello che è destinato a durare lo fondano i poeti’, forse perché – è sempre Hörderlin che parla –  ‘pieno di merito, ma poeticamente, abita l’uomo la terra’. E il nostro Flaiano, del quale ricorre quest’anno il cinquantenario della morte, aggiungeva: “Un mondo ha finito di vivere quando il poeta va via”, perché “la poesia è una vita di scorta” e “quando la scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà al poeta rimescolare di nuovo le carte.’ Ci chiediamo continuamente quale sia il ruolo del libro, segnatamente del libro di poesia, e della lettura della poesia, in questo nostro tempo così difficile, tra guerre e pandemie, che rimettono continuamente in discussione tutte le nostre illusorie certezze.

Noi restiamo della convinzione, come ci disse una volta il grande regista Manoel De Oliveira, che ‘un libro serve a non farci sentire mai soli’, forse proprio perché rappresenta quella umanità di cui parlavano Schopenhauer e Flaubert, per il quale bisogna “leggete per vivere.” E con quest’ultima ancor più efficace convinzione, o piacevole illusione, noi continueremo a leggere e a vivere con i libri e tra i libri, di poeti in particolare, ricordando anche e soprattutto quelli dei poeti, nostri conterranei, che non ci sono più.”

Elenco dei poeti partecipanti e di quelli che verranno commemorati:

Antonio Alleva (Ubaldo Giacomucci), Vittorina Castellano (Modesto Della Porta), Daniele Cavicchia (Sergio De Risio), Margherita Cordova (Raymond Andre’), Daniela D’Alimonte (Alessandro Dommarco), Rolando D’Alonzo (Clemente Di Leo), Franca Di Bello (Luciano De Angelis), Tino Di Cicco (Marco Tornar), Raffaele Giannantonio (Ottaviano Giannangeli), Nicoletta Di Gregorio (Diana Conti), Anna Maria Giancarli (Romolo Liberale), Giancarlo Giuliani (Vito Moretti), Grazia Di Lisio (Giammario Sgattoni), Nunzia Macciocca (Elisabetta Merlonetti Mastromattei), Elena Malta (Luigi Polacchi), Dante Marianacci (Gabriele d’Annunzio), Leonardo Paglialonga (Luciano Russi), Massimo Pamio (Rita Ciprelli), Leda Panzone Natale (Alfredo Luciani), Sonia Pedroli (Annamaria Albertini), Daniela Quieti (Igino Creati), Giuseppe Rosato (Ennio Flaiano), Paolo Rosato (Tonia Giansante), Mara Seccia (Cesare De Titta), Stevka Šmitran (Carlo Lizza), Flora Amelia Suárez Cárdenas (Giannina Milli), Marco Tabellione (Dante Gabriel Rossetti), Patrizia Tocci (Anna Ventura), Vittore Verratti (Iva Polcina), Tiziano Viani (Raffaele Fraticelli), Alexian Santino Spinelli (ospite d’onore).




CGIL su DDL appalti

Ripristinare clausola sociale o rischio ricadute pesantissime

Pescara, 21 aprile 2022 –

“Decine di migliaia, in Abruzzo e Molise, le lavoratrici e i lavoratori esposti al rischio continuo di licenziamento a causa del venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato”.

Così, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Filcams Cgil Abruzzo Molise, Lucio Cipollini, a proposito del Ddl Appalti, discusso e approvato di recente in Senato.

“Il Ddl – hanno ricordato i due segretari – è il Disegno di Legge che delega al Governo la stesura del nuovo Testo Unico in materia di Appalti Pubblici. Il testo, sebbene veda alcune importanti conferme di norme a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, introduce la facoltà, e non l’obbligo (previsto, invece, dall’attuale normativa), di inserire clausole sociali nei bandi di gara”.

“Una configurazione del dettato normativo che, se confermata – osservano Ranieri e Cipollini – avrà ricadute pesantissime per le lavoratrici e lavoratori che operano negli appalti di servizi ad alta intensità di manodopera, lavoratori ‘deboli’, occupati in comparti spesso essenziali: ospedali, strutture sociosanitarie, scuole, ministeri, uffici pubblici. Non è ammissibile che il decisore politico, con la ‘giustificazione’ della semplificazione, depotenzi regole e liberalizzi a danno delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Nelle Regioni Abruzzo e Molise – sottolineano i due sindacati – sono decine di migliaia le lavoratrici ed i lavoratori che operano negli appalti di enti pubblici: Regione, Comuni, Sanità, Giustizia. Lavoratrici e lavoratori che vivono in uno stato di costante precarietà servizi essenziali come pulizia e sanificazione, mense, servizi di vigilanza e portierato. Il venir meno della clausola sociale, ovvero dell’obbligo per le ditte che subentrano nella gestione degli appalti di riassumere tutto il personale precedentemente impegnato, esporrebbe lavoratrici e lavoratori al rischio continuo di licenziamento”.

“Il DDL è già stato approvato dal Senato e nelle prossime settimane approderà alla Camera dei deputati. CGIL Abruzzo Molise e FILCAMS CGIL Abruzzo Molise oltre a promuovere iniziative di informazione e sensibilizzazione verso tutti i lavoratori e le lavoratrici dei settori interessati e dell’opinione pubblica, hanno coinvolto tutti i parlamentari eletti nei nostri comprensori, affinché intervengano nella discussione del testo che ci sarà prossimamente alla Camera dei Deputati per proporre la reintroduzione dell’obbligo di inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, con piena conferma di quanto previsto dall’attuale articoli n. 50 del Codice dei Contratti Pubblici, al fine di non ridurre le tutele che già vi sono nell’attuale codice e normativa derivata, e impedire che ogni cambio di appalto si trasformi in perdita di posti di lavoro e di reddito per le lavoratrici e lavoratori occupati negli appalti di servizi, essenziali e di pubblica utilità per il settore sanitario e socio assistenziale, per le scuole e più in generale per la collettività”, concludono Ranieri e Cipollini.




Disuguaglianza di salute

Raccontata dagli scatti di Cerio

Pescara, 21 aprile 2022 –

Il quartiere San Cristoforo di Catania diventa emblema del divario sociale. A Ceravento, dal 23 aprile al 24 giugno, la mostra “La Chance”

Stress abitativo, basso livello di istruzione, tipologia di lavoro, indice di povertà, scarso accesso alle catene alimentari e assenza di presidi sanitari: discriminanti sociali che generano disuguaglianze e incidono sulle aspettative di vita. Questi i contenuti di “La Chance”, mostra personale del fotografo documentarista pescarese Simone Cerio. Protagonista degli scatti è lo storico quartiere San Cristoforo di Catania che, con le sue mille contraddizioni, diventa emblema delle disuguaglianze di salute che caratterizzano la società di oggi.

Ad ospitare la mostra, dal 23 aprile al 24 giugno, sarà Ceravento, area di condivisione dell’arte e spazio culturale di Pescara.

L’evento inaugurale si svolgerà sabato 23 aprile, alle ore 17.00, alla presenza dell’artista. Poi la mostra sarà visitabile il martedì, il mercoledì e il giovedì dalle 17:00 alle 19:00 e il venerdì e sabato su appuntamento.

Le opere esposte a Pescara sono parte di un progetto più ampio e ancora in corso. La mostra è un percorso che colpisce e invita alla riflessione. Particolari, scorci e dettagli descrivono le diversità che separano San Cristoforo dall’area urbana che si trova dall’altro lato della strada, quasi come se vi fosse una linea immaginaria di confine. Il fulcro dell’opera di Cerio sono i concetti di disuguaglianza e di salute, più che mai attuali.

“A distanza di pochi metri da dove viviamo – afferma Simone Cerio – esistono persone con un’aspettativa di vita nettamente diversa rispetto alla nostra e la nostra consapevolezza a riguardo è nulla. A San Cristoforo le discriminanti sociali incidono profondamente sul livello di aspettativa di vita media dei 20.000 abitanti. Il divario sanitario, di istruzione e lavorativo, oltre che alimentare, tra le due aree urbanistiche è incredibile ed è visibile ad occhio nudo. Nessun ospedale presente (l’unico funzionante è stato demolito), un indice di abbandono scolastico tra i più alti d’Italia, abusi edilizi, case al limite della vivibilità, alimentazione quotidiana basata su carne di cavallo. Dall’altro lato della strada l’opposto”.

“Simone Cerio, con la sua opera fotografica – osserva Loris Maccarone, ideatore dello spazio culturale pescarese Ceravento – ci racconta il disuguale e ci porta in quei luoghi nascosti, che in realtà sono proprio dietro l’angolo. Simone vuole renderci consapevoli, con la sua fotografia documentaristica, perfetta sintesi di contenuti e forma, che diventa opera d’espressione a tutti gli effetti. Il solo fatto di conoscere, approfondire e far emergere queste realtà significa farle vivere. Un modo per portarle allo scoperto. Una possibilità. La chance; eccola qui nella conoscenza, coestistenza e contaminazione”.

SIMONE CERIO

Simone Cerio è un fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism. Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le sue immagini possiedono una narrativa che evidenzia l’importanza della relazione profonda con l’altro. Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’identità e delle disuguaglianze, attraverso l’uso di uno storytelling estremamente intimo. E’ conosciuto soprattutto per la sua ricerca sulle comunità Lgbt credenti, intitolata “Religo”, e per il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, “Love givers”. Progetti che gli hanno consentito di ottenere premi internazionali tra cui il “Wellcome Photography Prize” nella categoria “Hidden Worlds” e il Premio “Umane Tracce” 2022. Contributor della Ong Emergency dal 2014 e co-fondatore di Mood Photography, centro studi di fotografia presso il quale è docente di “Identità e Metodo”, collabora con testate nazionali ed internazionali ed ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte ideato da Loris Maccarone. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop. Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.




Il Vizietto

Guido Barilla chiede finanziamenti stataliPerò si vedeva che era consenziente. #lavoro #vignette #satira #barilla “Rivolgo un appello ai ragazzi – ha dichiarato Barilla – non sedetevi su facili situazioni, abbiate la forza di rinunciare ai sussidi facili e mettetevi in gioco. Entrate nel mercato del lavoro, c’è bisogno di tutti e specialmente di voi”




 La ricetta

Calamarata con orata e calamari

Chieti, 18 marzo 2022 –

La calamarata, è un formato di pasta che nel napoletano, è conosciuta con il nome di mezzi paccheri. Questa pasta si sposa bene con il pesce, specialmente il calamaro. Ingredienti per quattro persone

Calamarata 320 g

Orata fresca 200 g

Calamari (da pulire) 200 g

Pomodorini ciliegino 250 g

Aglio 1 spicchio

Prezzemolo 1 ciuffo

Sale q.b.

Olio extra vergine di olivo q.b.

pepe e peperoncino se graditi

Procedimento

Primo impegno, la pulizia del pesce. All’orata si tolgono le squame e le interiora per ricavarne due filetti. Con pazienza, togliere la spina centrale e le spine laterali.  Adagiarla in una padella dove abbiamo rosolato uno spicchio di aglio nell’olio. Facciamo cuocere l’orata sino a quando diventa morbido. Ora, togliamo la pelle che si stacca facilmente e tagliamo il pesce intero in modo da ricavarne la polpa.

La pulizia del Calamaro è più facile, perché non ci sono le spine. Alla fine, sciacquarli e si tagliano a strisce sottili, di circa mezzo centimetro. Si adagiano e si fanno cuocere, nella stessa padella dove è stata cotta l’orata, per una decina di minuti. Togliere i calamari che li uniamo all’orata e, nella stessa padella, mettiamo i pomodorini ciliegino tagliati a metà. Quando i pomodorini sono cotti, aggiungiamo l’orata e i calamari. Nel frattempo, cuocere la pasta al dente, (prelevare un mestolo d’acqua di cottura), scolarla e versarla nella padella dove abbiamo fatto assaporare il pesce e i pomodorini, così da realizzare un condimento profumato e gustoso.

Mescolare, se occorre unire acqua di cottura, il prezzemolo fresco e, servire il piatto caldo. Se è gradito, si può aggiungere il pepe o il peperoncino. Si accompagna con un vino bianco secco, o anche molto secco, in quanto si abbina nel modo migliore al loro gusto salato e iodato.

N.B. La pulitura dei pesci, che necessitano tempo e bravura, la eseguono i pescivendoli dove si fa la spesa.

Luciano Pellegrini




Torta di mele

Una mela al giorno toglie il medico di torno

Chieti, 11 novembre 2021 –

La mela è una preziosa difesa per la nostra salute. Una ricerca scientifica ha evidenziato che Il rischio di tumore nei consumatori di mele diminuisce. Il polifenolo, un antiossidante naturale di cui la mela ne contiene la più grande quantità, è la sostanza principale per abbattere questo rischio. Molte sono le varietà di mele ed ognuna di esse ha qualità primarie sulla salute, come l’influenza, i dolori reumatici, la gotta, la colite. La mela in cucina può essere cotta al forno, fritta, lessata o cotta al vapore. 

Ottima per le torte, le confetture, le insalate e le salse. Ogni qualità di mela è indicata per risolvere inconvenienti e fastidi. La mela rossa è consigliata se si desidera perdere peso. La mela verde è il frutto della giovinezza. La mela gialla è antirughe ed utile per la vista. La mela Fuji è utile in caso di colite. La mela renetta difende dal tumore. La mela stark protegge il cuore e le vene. La mela annurca idrata e tonifica. Inoltre, la mela contiene molte vitamine. La vitamina B1, la riboflavina B2, la niacina B3, l’acido folico B9, la vitamina A, la vitamina C. Tra i sali minerali della mela troviamo il sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, zinco.

INGREDIENTI

·       2 mele grandi Fuji

·       2 uova

·       200 g di zucchero

·       200 g di farina tipo 00

·       1 bicchiere di latte, circa 200 ml

·        1 bustina di lievito per dolci

·        ½ tazzina da caffè di Olio di oliva

·       Zucchero a velo q.b. per spolverare la torta

La torta di mele è la più conosciuta ed apprezzata. Facilissima da realizzare, è il classico ciambellone con l’aggiunta di mele. Io preferisco le mele Fuji, perché la polpa è soda, dolce, croccante, succosa e dal sapore acidulo e aromatico. Quando la mangi si sente sotto i denti.

PREPARAZIONE                                                                                                                                                                                                        Sbucciare le mele, togliere il torsolo, tagliarle in quattro PARTI.  Ricavare una decina di fettine sottili, quanto basta per decorare la torta, il resto tagliare a tocchetti, (pezzi di media dimensione). In un recipiente alto, montare le uova con lo zucchero, aggiungere l’olio con il quale abbiamo oliato la tortiera ed il latte, con il lievito sciolto. Seguitiamo a mescolare l’impasto e versiamo la farina. Per ultimo uniamo le mele a tocchetti.

L’impasto deve essere sufficientemente denso in modo tale che, una volta versato nella tortiera, le mele a fettine non devono affondare all’interno della torta. Ora, infornare la torta nel forno preriscaldato ad una temperatura di 180 gradi, al secondo livello di inserimento, per circa 30 minuti. Quando la superfice della torta è dorata e risulta umida e soffice si sforna, si lascia intiepidire e si cosparge di zucchero a velo.

È una bomba di energia, impossibile non mangiarla, a colazione, a merenda, la sera dopo cena, quando si ha un languorino allo stomaco. Quando vado in montagna, sostituisco ben volentieri il panino, con la torta di mele. Mi carica…

Luciano Pellegrini 




Spaghetti al limone

È una ricetta semplice, gustosa che si prepara in poco tempo

Chieti, 10 aprile 2022 –

Il limone è un agrume, la cui pianta fiorisce circa due volte l’anno, con i bellissimi e profumatissimi fiori bianchi.

Sia la buccia gialla e rugosa, che la polpa, si prestano per numerosi utilizzi in cucina. (Pasta, riso, obbligatorio in qualsiasi tipo di carne, sia alla marinatura, che alla cottura, sul pesce, nei contorni lessati e conditi con olio crudo, le marmellate e nei dolci?

È la prima donna! Oltre che in cucina, il succo di limone è un ottimo ingrediente naturale, per le pulizie della casa.

Benefici del limone

Favorisce la digestione – è ricchissimo di vitamina C – rafforza le difese immunitarie – contrasta il raffreddore e l’influenza – assicura le funzioni intestinali – contribuisce ad assorbire il calcio e il ferro – Contiene fosforo, calcio e potassio – riduce i livelli di colesterolo cattivo e aumenta il colesterolo buono – ha proprietà depurative e disintossicanti ed è in grado di favorire l’eliminazione di scorie e tossine, accumulate nell’organismo.

Ingredienti per quattro persone

320 gr di Spaghetti o Linguine                                                                                                              

1 limone grande

4 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 etto di ricotta

Pepe e Sale q.b.

Prezzemolo

Procedimento

Lavare bene il limone e grattugiare la scorza. Fare attenzione a evitare la parte bianca, di sapore amarognolo. Spremere il limone e ricavare il succo.

Posare sul fuoco una pentola, con acqua e sale. Appena bolle, mettere a cuocere la pasta. In una padella antiaderente dai bordi alti, versare l’olio e la scorza di limone, avendo cura di lasciarne un po’ da parte. Farla appassire a fuoco molto dolce. Poi, aggiungere il succo di limone filtrato. Scolare gli spaghetti molto al dente e farla saltare nella padella, per insaporirli nel condimento.

Aggiungere DUE mestoli di acqua di cottura bollente. Lasciare RISOTTARE gli spaghetti a fuoco lento, girando di tanto in tanto. A fine cottura, unire la ricotta, per rendere gli spaghetti cremosi e, mantecare. Spegnere il fuoco, impiattare e servire gli Spaghetti al limone ben caldi, con una spolverata di buccia grattugiata restante, una grattata di pepe e prezzemolo fresco.

Il vino? Un bianco, che non copre o altera il gusto, ma che contrasta l’acidità del limone.  Chardonnay o Pecorino.

Luciano Pellegrini 




Benvenuto al quarantottesimo

Prossimo obiettivo le nozze d’oro al 2 febbraio 2024

Chieti, 2 febbraio 2022 –

Avevo ritento giusto, dopo tante squallide vicende (aggressioni a tante ragazze indifese come a Milano la notte di capodanno e in altre parti del nostro e di altri Paese) sulle quali spesso i commenti sono stati decisamente discutibili ed offensivi per le vittime e anche dopo le vicende politiche non propriamente esaltanti che si sono verificate prima, durante e anche dopo la rielezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – da me fortemente apprezzata e condivisa sulla quale peraltro mi ero già favorevolmente espresso, da cittadino elettore, il 4 gennaio scorso con un articolo intitolato “Mattarella bis? Perché no? – 

evitare di continuare a fare anche polemiche sia con chi aveva ed ha opinioni politiche diverse dalle mie sia contro i purtroppo ancora tanti sostenitori NO VAX, NO GP ecc. convinto come sono sempre stato e continuo ad essere, che solo la ricerca scientifica, gli scienziati, gli studiosi ai diversi e alti livelli e non con improvvisati sciamani in cerca del loro minuto di celebrità sui mass-media, il covid-19, questo ennesimo pericolo per il genere umano, possa finalmente essere sconfitto per dare nuova serenità a tutti, come è già successo nel passato remoto e recente della nostra storia millenaria.

Oggi torno volentieri a riutilizzare questo moderno strumento di comunicazione di massa per scrivere di un fatto privato ma, almeno mi auguro, significativamente positivo che voglio condividere con tutti coloro che mi sono amici su FB o leggono le cose che scrivo,

Sembrava ieri.

Sono invece trascorsi 48 anni dal giorno in cui – era un sabato mattina il 2 febbraio 1974 –l’allora Assessore Guido Angelini celebrò, al glorioso Palazzo d’Achille, sede storica del Comune di Chieti, il mio matrimonio con Eleonora, che sugellò anche un certo periodo di fidanzamento.

Nonostante qualche litigata (ma non si usa, giustamente, dire che l’amore non è bello se non è litigarello?) siamo ancora una coppia solida, con due splendide figlie – Tatiana ed Erika – che hanno allietato la nostra unione.

Che dire?

Evitando ogni retorica, che 48 anni dopo rifarei esattamente la stessa cosa, magari evitando qualche errore comportamentale che avrei dovuto e potuto impedire che potessero accadere e di cui mi scuso. Adesso, prossimo obiettivo per proseguire un bel cammino, le nozze d’oro al 2 febbraio 2024.

Per il momento, un grandissimo grazie a tutta la mia meravigliosa famiglia.

Giustino Zulli




Se si vuole

Le leggi possono essere sempre rispettate

Chieti, 13 gennaio 2022 –

Sono molto soddisfatto per il fermo di due giovani, a Milano e Torino, per le molestie e violenze sessuali in piazza Duomo a Capodanno.

I due – uno di 18 anni l’altro di 21 – sono stati riconosciuti dalle ragazze (tre giovanissime aggredite in Piazza Duomo, quattro giovani turiste tedesche e quattro aggredite e derubate in Galleria Vittorio Emanuele II) vittime del branco. I due giovani sarebbero responsabili di “pesanti violenze sessuali quasi complete, accompagnate da rapine di cellulari e borsette”, come è stato scritto nell’ordinanza di custodia della questura milanese.

Ora i provvedimenti dovranno essere esaminati e convalidati dal gip di Milano e Torino. I due incarcerati sono stati  accusati di violenza sessuale di gruppo e rapina.

Ora, è chiaro che la giustizia dovrà fare il suo corso, anche per accertare altre eventuali responsabilità di 18 ragazzi, 12 dei quali già indagati, tra cui diversi minorenni, che avrebbero partecipato alla stupida bravata; è importante quanto è successo perché, grazie alle immagini di telecamere puntate sulla piazza e sulle strade limitrofe, alcuni dei presunti responsabili sono stati individuati in tempi relativamente brevi.

Questo, a mio parere, vuol dire che, quando si vuole, possono essere individuati delinquenti, più o meno giovani, protagonisti di brutali avvenimenti. A volte sono utili le telecamere fisse, a volte le riprese televisive, a volte anche quelle che si fanno con i cellulari.

Allora, è possibile chiedere perché questi moderni strumenti non vengono utilizzati anche per individuare molti dei tanti delinquenti che hanno assalito la sede della CGIL nazionale il 9 ottobre scorso o i tanti partecipanti alle varie manifestazioni organizzate dai NO VAX, NO GREEN PASS ma SI DUX, tutti rigorosamente senza mascherine e senza rispettare le distanze di legge per evitare i contagi?

Quel giorno, a Roma, sono stati ben 38 gli agenti feriti negli scontri provocati da questi facinorosi. Gli arrestati appena 13.

Eppure, le tante immagini trasmesse da quasi tutte le emittenti televisive hanno documentato che i manifestanti, molti dei quali sono anche entrati nella sede sindacale per tentare di distruggerla, erano molti di più.

È chiedere troppo assicurare alla giustizia tanti altri di questi teppisti?

Giustino Zulli




Mattarella bis?

Perché no

Chieti, 4 gennaio 2022 –

Il Presidente della Camera Roberto Fico ha convocato i 1009 “grandi elettori” (321senatori, 630 deputati, 58 delegati regionali) che il prossimo 24 gennaio, a partire dalle ore 15,30, saranno chiamati a scegliere il futuro Presidente della Repubblica

Tra e nei partiti sono in corso riunioni più o meno segrete che spesso lasciano filtrare notizie che servono solo a fare qualche altisonante titolo sui quotidiani e a dare vita ad infuocati dibattiti nei vari talk-show televisivi dove si confrontano, o meglio, si scontrano le opinioni più disparate che spesso, come insegnano molti risultati di precedenti elezioni, sono del tutto irrilevanti.

C’è un problema che, a mio avviso, potrebbe far saltare molti dei disegni elaborati dalle menti più esperte delle vicende parlamentari su cui mi sembra che ci sia poca attenzione: la pandemia in atto.

I “grandi elettori” sono persone come tutte le altre e potrebbero, purtroppo, rimanere contagiati dalla variante Omicron del Covid 19 che ha già determinato numerose assenze in occasione del voto sulla fiducia per l’approvazione della Legge di Bilancio 2022.

Come dicono molti scienziati esperti della materia, in Italia il picco dei contagi, a causa anche delle basse temperature tipiche della stagione invernale, dovrebbe coincidere proprio con uno dei momenti più importanti della vita democratica di un Paese qual è l’elezione del Presidente della Repubblica, custode e garante della nostra Costituzione.

Tutti i piani studiati a tavolino potrebbero saltare a causa della pandemia che potrebbe ridurre, anche di molto, il numero dei votanti.

Per non correre questo possibile rischio, una soluzione ci sarebbe: confermare, con un accordo politico capace di coinvolgere tutti i partiti, l’attuale Presidente Sergio Mattarella che potrebbe rimanere in carica fino alle prossime elezioni politiche previste per la primavera del 2023 che, tra l’altro, ridurranno considerevolmente il numero dei deputati (da 630 a 400) e senatori (da 315 a 200).

Sarebbe anche la più logica delle soluzioni visto che molti parlamentari, proprio per effetto di questa riduzione, non torneranno a Monte Citorio o Palazzo Madama e che, dovendo eleggere un nuovo Presidente della Repubblica che rimarrebbe in carica per i successivi sette anni, i futuri “grandi elettori” sarebbero anche legittimati dal voto popolare.

Non sarebbe, la rielezione di Mattarella – stimato, apprezzato e  benvoluto dalla stragrande maggioranza degli italiani- una forzatura costituzionale perché già con Napolitano il limite dei sette anni è stato superato.

Sarebbe, più semplicemente, un tener conto di una situazione oggettivamente nuova, imprevista e imprevedibile, caratterizzata dalla presenza del covid-19 e varianti.

Fantapolitica? Forse.

Ma Niccolò Machiavelli ci ha insegnato che “la politica è l’arte del possibile”.

A me pare che siamo proprio in questa situazione.

Giustino Zulli




Costruire la pace

Un nuovo rinascimento per l’Europa

Teramo, 25 febbraio 2022 –

Cari fratelli e sorelle,

questa mattina ci siamo svegliati con le tristi e preoccupanti notizie che provengono dall’Europa dell’Est. Poche ore prima avevo partecipato alla organizzazione del prossimo Forum internazionale del Gran Sasso che avrà per tema: “Un nuovo rinascimento per l’Europa”.

Con il cuore e la mente protesi verso la chiusura del Giubileo di San Gabriele, il Signore affida a tutta la Chiesa e a tutti gli uomini di buona volontà una grande responsabilità: costruire la pace in Europa e nel mondo.

   Accogliendo l’invito di papa Francesco desidero dedicare la celebrazione della Santa Messa che presiederò nel Santuario di San Gabriele Domenica 27 febbraio alle ore 16 alla preghiera per la Pace.

    Invito tutte le comunità ecclesiali ad unirsi nella preghiera e a prepararsi alla Giornata di digiuno per la Pace con la quale, Mercoledì delle Ceneri, inizieremo la Santa Quaresima, guidati dal messaggio del Santo Padre per la Quaresima 2022.

         Alle ore 18.30 presiederò la Santa Messa e il rito dell’imposizione delle ceneri nella Cattedrale di Teramo.

         Nei prossimi giorni Vi invierò la mia lettera ai giovani per il mese di marzo.

           Augurando a tutti un fecondo cammino quaresimale, Vi benedico di cuore.

Vostro

X Lorenzo, vescovo




 Al presidente Marsilio

Le inadempienze del management della Tua S.p.A. mettono a rischio servizi e lavoro

Abruzzo, 20 gennaio 2022 –

È un grido di allarme quello lanciato dalle Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal: “La lotta alla pandemia, tuttora in corso, ha generato risorse e normative che non possono essere sprecate, anche nell’ambito del Trasporto Pubblico Locale.

La Giunta regionale, presieduta dal Governatore Marsilio, ha scommesso sul rilancio occupazionale della Società regionale di TPL, TUA S.p.A., ma le inadempienze del management, unitamente a consulenze esterne di discutibile efficacia (peraltro affidate molto spesso a ex funzionari aziendali collocati di recente in pensione!), stanno mettendo seriamente a rischio il raggiungimento dell’obiettivo“.

Questa la sintesi della posizione delle Organizzazioni sindacali, impegnate a cercare un confronto che possa portare a risultati importanti per la nostra Regione: “lo scorso 19 ottobre 2021, facendo riferimento alla Società regionale di trasporto, il Presidente Marsilio ha avuto modo di preannunciare un piano di 127 assunzioni, parlando di un’importante iniezione di fiducia e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici in grado di offrire occupazione stabile e superamento del precariato.

Tutto questo sarebbe stato possibile attraverso la sottoscrizione con le parti sociali di un “Contratto di Espansione”, ovvero di uno strumento legislativo atto ad ottenere ricambio generazionale abbinato a percorsi formativi per fornire nuove competenze.

Da parte nostra, condividendo appieno le finalità evidenziate dal Presidente Marsilio, abbiamo lavorato per la sottoscrizione in tempi celeri degli accordi necessari risultando la prima realtà in Italia a redigere un testo condiviso di Contratto di Espansione nel trasporto pubblico locale.

Non c’è stata altrettanta attenzione al tema da parte della dirigenza di TUA, e questo pressapochismo mette a rischio il raggiungimento degli importanti obiettivi prefissati.”

In merito a quest’ultima affermazione le Organizzazioni Sindacali mettono in evidenza tre inadempienze che sono alla base del rischio di fallimento del progetto occupazionale stabile e tutelato, dell’accordo sindacale e quindi del buon esito dell’iter relativo al Contratto di Espansione:

  1. ASSUNZIONI DA MERCATO – Assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part time disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento: IMPEGNO DISATTESO
  2. PIANO D’ESODO – Scivolo pensionistico indirizzato al personale viaggiante che entro il 30 novembre 2021 si trovasse a 36/60 mesi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia di cui all’art. 24, commi 6 e 7 del DL n. 201/2011 convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011: IMPEGNO DISATTESO
  3. PIANO D’ESODO – Il datore di lavoro presenterà apposita domanda all’INPS, accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’azienda si obbliga a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa: IMPEGNO DISATTESO

Su questo ultimo aspetto, peraltro, ci preme evidenziare che la norma legislativa per il Contratto di espansione, prevede espressamente che l’azienda presenti obbligatoriamente una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi previsti.

Il dato drammatico si evidenzia ancor di più analizzando l’andamento occupazionale in TUA dalla sua nascita ad oggi:

“la gestione della TUA SpA, ha prodotto una diminuzione della forza lavoro passando dai 1620 dipendenti del 2015 a poco meno di 1300 di oggi, con una perdita secca per la Società regionale e per l’Abruzzo di oltre 300 posti di lavoro, il tutto con una situazione di risorse certe derivanti dall’affidamento decennale dei servizi attraverso lo strumento dell’in house e con un aumento delle corse bis causa Covid.

Solo nel 2021 di fatto si contano 107 posti di lavoro full time in meno e ammontano a 22702 le giornate in somministrazione (lavoro interinale) che la TUA SpA ha utilizzato.

“L’esatto opposto del concetto di lavoro stabile e lotta al precariato auspicato dal Presidente Marsilio e da noi condiviso.”

A poco è servito l’immissione di lavoratori precari che peraltro pur essendo stati “sfruttati” in termini salariali e normativi, rischiano addirittura la beffa di non poter partecipare al concorso pubblico in ragione dei limiti di età e dei requisiti previsti per le assunzioni con contratti di apprendistato.

I disservizi all’utenza aumentano esponenzialmente. Lavoratori pendolari e studenti vengono continuamente appiedati a causa della carenza di conducenti.

Numerose corse, in particolare sulle relazioni di traffico più frequentate, vengono quotidianamente soppresse.

Alla luce di quanto sopra esposto, le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno chiesto  un confronto con il Presidente della Giunta per evitare il fallimento del progetto occupazionale di una delle più importanti realtà lavorative della nostra Regione.

SEGRETERIE REGIONALI

Franco Rolandi FILT CGIL           

Andrea Mascitti FIT CISL            

Vincenzo Marcotullio UILTRASPORTI          

Luciano Lizzi FAISA CISAL

                                                         Sig. Presidente Regione Abruzzo

                                                         Dott. Marco MARSILIO

                                                  e p.c.             Agli organi di stampa

Oggetto: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO MARCO MARSILIO

Sig. Presidente,

circa tre mesi fa, esattamente lo scorso 19 ottobre 2021, Lei è stato artefice, unitamente al Presidente di TUA Spa, di una conferenza stampa  nella quale, facendo riferimento alla Società regionale di trasporto, ha avuto modo di preannunciare un piano di 127 assunzioni da distribuire in un arco temporale di 14 mesi, (una notizia che peraltro venne anticipata nel mese di giugno dello stesso anno e sempre con un comunicato stampa dallo stesso Presidente Giuliante, alla vigilia della sottoscrizione con le parti sociali di un “contratto di espansione”).

Parlando di un’importante “iniezione di fiducia” e della creazione di nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici in grado di offrire “occupazione stabile e superamento del precariato“, sono state altresì esplicitate e specificate le 127 posizioni oggetto di assunzione da tenersi anche attraverso il contratto di apprendistato per il quale, come è noto, la legge di bilancio 2022 ha confermato lo sgravio contributivo totale per le aziende che ne facciano ricorso.

Assunzioni mediante concorso pubblico che, soprattutto per il personale addetto alla guida degli autobus, costituirebbero una novità attesa da ben 7 anni. Risale infatti al 5 marzo 2015 (TUA non era ancora nata) quando a firma dell’allora presidente di Arpa SpA, la pubblicazione del bando per l’assunzione di autisti part time.

Da allora ad oggi, tra affidamenti (sottocosto e in sub concessione) a vettori privati prevalentemente a conduzione familiare (non a caso nessuna impresa privata abruzzese degnamente strutturata ha formulato offerte per aggiudicarsi tali servizi) e con ricorsi massicci al precariato e ai contratti di somministrazione, la società regionale di trasporto, nello stesso arco temporale, ha visto dilapidare la propria forza lavoro passando dai 1620 dipendenti del 2015 (anno in cui nacque TUA Spa) a poco meno di 1300 di oggi con una perdita secca per la società regionale e per l’Abruzzo di oltre 300 posti di lavoro. Il tutto, va precisato, con una situazione di risorse certe derivanti dall’affidamento decennale dei servizi attraverso lo strumento dell’in-house ed i ristori derivanti dall’emergenza covid.

            Solo nel 2021 di fatto si contano 107 posti di lavoro full time in meno, ammontando a 22702 le giornate in somministrazione lavoro che la TUA SpA ha utilizzato. L’esatto opposto del concetto di lavoro stabile e di lotta al precariato da Lei auspicato e da noi condiviso.

Le immissioni di nuovo personale dipendente, abbinate alle trasformazioni a tempo pieno degli attuali lavoratori TUA che da anni operano con prestazioni part time e con retribuzioni altrettanto ridotte, sono state peraltro oggetto del summenzionato Contratto di Espansione(1) che le scriventi organizzazioni sindacali hanno responsabilmente sottoscritto, prime in Italia nell’ambito del TPL, lo scorso 12 agosto 2021 presso il Ministero del Lavoro, condividendo con l’impresa la necessità di agevolare il turn over generazionale mediante l’inserimento di nuove risorse da assegnare a specifici percorsi formativi.

Il programma di assunzioni che l’azienda intende perseguire attraverso il solo contratto di apprendistato (e che peraltro impedisce ai tanti lavoratori interinali con età maggiore di 29 anni e che finora hanno prestato la propria attività in TUA, di poter partecipare al concorso con la speranza di un rapporto stabile) , il progetto di formazione e di riqualificazione del personale, il piano di riorganizzazione dell’impresa nonché il piano d’esodo, costituiscono parte integrante del verbale di che trattasi (di cui si allega copia), siglato, come detto, oltre che dalle parti sociali, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla società TUA (assistita peraltro – e a differenza delle parti sociali – dallo studio legale Pessi e associati e dallo studio di consulenza del lavoro Brisciani& Partners Stp).

Ebbene a fronte di questa ampia premessa, siamo a segnalarLe una serie di gravi inadempienze aziendali, che non attengono soltanto gli impegni assunti in conferenza stampa rispetto all’immissione di nuovo personale, ma che disattendono anche quanto sottoscritto in sede ministeriale e nei verbali di accordo correlati e risalenti al 30 giugno 2021.

A tal proposito e per avvalorare le nostre affermazioni, ci permettiamo di elencare sinteticamente le inadempienze e le anomalie:

  • CONTRATTO DI ESPANSIONE (accordo Ministero del Lavoro del 12 agosto 2021)
  1. ASSUNZIONI DA MERCATO – Assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part time disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento: IMPEGNO DISATTESO
  2. PIANO D’ESODO –Scivolo pensionistico indirizzato al personale viaggiante che entro il 30 novembre 2021 si trovasse a 36/60 mesi dalla decorrenza della pensione di vecchiaia di cui all’art. 24, commi 6 e 7 del DL n. 201/2011 convertito con modificazioni dalla L. n. 214/2011:

IMPEGNO DISATTESO

  1. PIANO D’ESODO – Il datore di lavoro presenterà apposita domanda all’INPS, accompagnata dalla presentazione di una fideiussione bancaria (2) a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi. L’azienda si obbliga a versare mensilmente all’INPS la provvista per la prestazione e per la contribuzione figurativa:

IMPEGNO DISATTESO

            Premesso che Ad oggi la forte carenza di organico produce disservizi giornalieri all’utenza, numerose corse nell’area metropolitana vengono regolarmente soppresse, studenti e pendolari Lavoratori vengono privati del servizio minimo contribuito dalla regione, le scriventi Segreterie, con il fine di poter dare un fattivo contributo agli obiettivi che la sua Giunta si prefigge, chiedono un incontro, certi di poterLe fornire elementi e considerazioni utili ad una valutazione complessiva delle prospettive aziendali e dell’operato dell’attuale management.

  1. di cui all’art. 41 del d.lgs. n 14/2015, come sostituito dall’articolo 26-quater del decreto-legge n.34/2019 convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 58/2019 e successivamente modificato dall’art.1, comma 349, legge 178/2020 e dall’art.39 del D.L.73/2021
  2. Il comma 5-bis del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, come modificato dall’articolo 1, comma 349, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 prevede che il datore di lavoro, allo scopo di dare attuazione al contratto di cui al comma 1, sia obbligato a presentare una fideiussione bancaria a garanzia della solvibilità in relazione agli obblighi prescritti dalla norma.La fideiussione garantisce l’adempimento degli obblighi assunti dal datore di lavoro nei confronti dell’Istituto… (omissis)…Il datore di lavoro esodante deve consegnare alla Struttura territoriale presso la quale assolvei propri obblighi contributivi il documento bancario attestante la fideiussione a garanzia degli obblighi di cui al programma di esodo. La predetta Struttura territoriale, verificata la conformità della fideiussione agli obblighi indicati nel prospetto INPS, ne comunica l’accettazione al datore di lavoro e alla banca… (omissis)…In caso di mancato versamento della provvista in unica soluzione e di mancata sottoscrizione della fideiussione, l’Istituto provvederà a dare comunicazione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per gli eventuali adempimenti di competenza. Come sopra precisato, la fideiussione garantisce l’adempimento degli obblighi assunti dal datore di lavoro nei confronti dell’Istituto aventi ad oggetto il versamento anticipato della provvista per la prestazione e per la contribuzione correlata.

FILT CGIL (Rolandi)

FIT CISL (Mascitti)  

UILTRASPORTI (Marcotullio) 

FAISA CISAL (Lizzi)




Lettera al sindaco

In risposta al comunicato sull’antenna

Anversa degli Abruzzi, 11 maggio 2021 –

Caro Sindaco,

nel comunicato si afferma: “A seguito della richiesta di installazione pervenuta nel 2018, è stato avviato l’iter previsto dalla legge per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie.” Dire 2018 è troppo vago. Ti prego di specificare la data precisa della prima richiesta della Wind. Quindi, vediamo un po’, ti è arrivata la richiesta e subito ti sei attivato per le autorizzazioni. Ma che solerzia! Che efficienza! 

Nella richiesta veniva specificato il sito in questione o andava bene qualsiasi sito?

In altre parole, nella prima richiesta della Wind veniva specificato anche il sito?

O c’è stata una trattativa?

Se sì su quali punti si è trattato?

Ma una domanda impertinente mi sorge: siete stati voi a fare la richiesta alla Wind o quest’ultima a voi?

Come puoi ben immaginare non è cosa di poco conto. E chiedo venia ma la discussione tra i membri dell’amministrazione (come quelle che facevamo su ogni argomento importante) c’è stata?

E con chi?

Nel 2018 sono stato fisso a Castro e passavo spesso in comune chiedendoti se c’era qualcosa di importante di cui discutere, ma di questa fantomatica richiesta della Wind non mi è stato mai fatto cenno.

La corretta governance o prassi decisionale per una richiesta così delicata prevede prima un passaggio in consiglio con discussione e forte della decisione consiliare procedere alla richiesta delle autorizzazioni. Si è sempre proceduto in questo modo, dove delle volte al posto del consiglio, ci riunivamo nella stanza del sindaco per trovare un consenso generale su progetti importanti.

In questo caso non si è proceduto in questo modo ed in più la richiesta della Wind è stata tenuta volutamente sottotraccia e comunicata solo ad altri due consiglieri. Alcuni consiglieri storici non ne sapevano nulla perché stavano subendo un processo di marginalizzazione proprio in quel periodo. Mi riferisco a Gabriele Gianni.

L’allora ed attuale sindaco Gianni Di Cesare sapeva e sa benissimo della mia sensibilità verso il rispetto del paesaggio e più volte mi ero lamentato con lui dello stato di abbandono delle antenne sul colle di S. Michele e gli avevo esternato la necessità di un intervento. A maggior ragione avrei dovuto essere informato per prima visto che una delle mie proprietà ovvero l’ara di Camillo confina con il sito del serbatoio dell’acqua. Invece ripeto che sono stato tenuto all’oscuro di tutto e a questo punto posso affermare che solo pochi fedelissimi lo sapevano.

Un punto sul quale sto indagando in questi giorni e se l’ufficio tecnico del comune era in potere di richiedere le autorizzazioni senza una delibera consiliare. È evidente, infatti, che in questo caso il carro è stato messo davanti ai buoi! Mi sembra quanto meno strano di essere stato tenuto informato su tutti i progetti importanti ma, guarda caso, su questo no. In questi giorni mi sono chiesto il perché di questo comportamento peculiare della vecchia politica anversana, da cui mi avevano messo in guardia personaggi storici della opposizione anversana. Mi riferisco ovviamente a Nunzio Marcelli.

Durante le mie passeggiate solitarie su quest’isola sperduta nel Mediterraneo, mi sono chiesto con rabbia, delusione e incredulità il perché di uno sfregio così macroscopico ad un gioiello così importante per il territorio e per l’intero Abruzzo. Per stupidi e banali 5000 euri si deturpa Castrovalva?

L’amministrazione non aveva bisogno di questa entrata. Il bilancio sempre chiuso in pareggio come da legge. La copertura WiFi di Castro?

Ma quando mai!

A Castrovalva avevo più copertura che in Toscana e sin dal 2012 con il servizio offerto da SINET lavoravo da casa quando ne avevo bisogno. Copertura WiFi di Anversa?

Si poteva scegliere la sede delle altre antenne a Colle S. Michele. Tra le altre cose questa antenna non serve nemmeno per la banda larga che arriverà con la fibra (che è arrivata a Casale di Cocullo). Consiglio a tutti gli Anversani di andare al min 44 della registrazione streaming del consiglio comunale del 23/4/2021 per scoprire che il comune sta creando un ponte radio tra Cocullo e Castro per dare la banda larga in anticipo al comune di Anversa per rientrare all’interno di un censimento di due università del nord sui comuni adatti allo Smart working (a me sembra assurdo). Ovviamente la società che sta offrendo questo servizio è la SINET. Ma allora questa antenna Wind a cosa serve?

Ovvio per la continuità territoriale del servizio Wind per la copertura del tratto autostradale. Ma perché sfregiare Castro per una simile necessità? Devo dire che ci ho messo un paio di giorni ma dopo ho fatto due più due ed ecco la ragione. Nel 2018 si era iniziato a discutere cosa fare della vecchia scuola di Anversa ed ex sede della comunità psichiatrica. Se ne discuteva spesso sia in consiglio che nelle riunioni nella stanza del sindaco alla presenza di vari consiglieri. C’era un problema: lo stato di conservazione interna dello stabile non era dei migliori e da una stima richiesta i lavori avrebbero richiesto una spesa di ca 100mila euro.

Dove trovarli. Un mutuo ventennale per quella cifra significava uno sbilancio di ca 6mila euro annui. E il comune non poteva chiudere il bilancio senza una entrata di finanziamento. Se ne discuteva sempre. Ma ad un certo punto è tutto uscito fuori dal radar. Ora si scopre che il finanziamento lo avevano trovato ma comportava lo sfregio. Ma non si doveva informare gli altri e specialmente il sottoscritto. Ovviamente hanno informato la consigliera storica di Castrovalva ma non me, perché avrebbero trovato un muro su quella localizzazione e non per il mio orticello ma per rispetto a Castro. La consigliera storica la dovevano coinvolgere per rendere accettabile lo sfregio presso gli abitanti e i proprietari che si sarebbero di sicuro lamentati una volta messi di fronte al fatto compiuto. Quindi il flusso annuo di entrata per accendere un mutuo per il riordino interno della ex sede della comunità è stato trovato con la svendita del paesaggio e seguendo un processo decisionale opaco, truffaldino e sotterraneo che ha coinvolto tutta l’amministrazione per la maggior parte ignara. Ovviamente nessuna decisione condivisa ma solo decisione finale in consiglio dove il sindaco sa di avere la maggioranza.

Vedi, caro sindaco, per quel poco che ti conosco, so perfettamente che ti vergogni di questo sfregio a Castrovalva, anzi te ne vergogni profondamente, ma, moralmente e politicamente, ti senti giustificato dal fatto che lo hai fatto per la comunità, perché vuoi ristrutturare un immobile da mettere a sua disposizione. Ma, caro Gianni, hai negoziato un tuo desiderio politico con la bellezza di Castrovalva. Ne prendi coscienza per favore! Questa bellezza è un assoluto che non puoi negoziare perché non è né tua né mia e nemmeno dei castresi; questa bellezza è dell’umanità.

Castro non è negoziabile!

Se vuoi riparare a questa improvvida decisione, dalla quale non ti ho potuto difendere o consigliare perché me ne hai tenuto all’oscuro, è necessario da parte tua un comportamento di umiltà e schierarti a fianco di tutti gli abruzzesi e chiedere alla Wind di spostare l’antenna sul colle di S. Michele. Questo sarebbe un comportamento da nuova politica di cui noi abbiamo bisogno per riacquistare la fiducia nei tuoi confronti. La riunione che hai avuto con la Wind per un intervento di mitigazione dell’impatto (che la dice tutta della superficialità con la quale hai preso questa decisione) non va in questa direzione. La mitigazione della bruttezza non genererà mai bellezza!

Noi siamo qui ad attendere un tuo atto di presa di coscienza ma se si continua su questa strada attenditi una stagione infuocata di manifestazioni e rimostranze in cui chiameremo in campo tutte le associazioni abruzzesi e nazionali.

Ed ovviamente porteremo in tribunale il comune ed il tuo operato in questa decisione. Sta a te decidere cosa è meglio per l’attuale amministrazione. Un tuo atto di umiltà liberebbe anche la consigliera storica di Castrovalva che si è spinta financo a scrivere che il sottoscritto non ha mai dimostrato amore per il paese di Escher.

L’umiltà è la più grande delle virtù perché ti libera dai tuoi fantasmi e ti apre al futuro!

Un caro abbraccio, Roberto Isidoro




Targa alla Provincia

Il ringraziamento per il ruolo nella Tirreno-Adriatico

Teramo, 21 aprile 2022 –

A nome della RCS e dell’organizzazione della Tirreno-Adriatico, questa mattina, Luigi Di Giosia, attivo organizzatore locale della manifestazione ciclistica che ha attraversato il territorio teramano con tappa a Bellante nel mese di marzo, ha consegnato al presidente della Provincia la targa ricordo della manifestazione

È stato un grande lavoro di squadra e ringrazio il Presidente per aver coordinato bene e con impegno i tecnici e le squadre della Provincia per i lavori di sistemazione delle strade interessate al percorso. Realizzati in modo perfetto e in tempi record” queste le parole di Di Giosia accolte con soddisfazione da Di Bonaventura: 

“Ovviamente abbiamo pensato, oltre che alla buona riuscita della manifestazione, all’opportunità che questa rappresenta per il nostro territorio. A mia volta devo ringraziare la Regione Abruzzo per la sua sensibilità: alla fine della storia rimangono le strade, in condizioni migliori, e tutta la cittadinanza ne beneficia”.

Pina Manente




Regata dei trabocchi

Celebrare i colori del paesaggio con spirito agonistico

Pescara, 21 aprile 2022 –

Un abbraccio ideale tra sport, natura e turismo. È tutto pronto per la prima classica “lunga” delle regate d’altura organizzate dal Circolo Nautico di Pescara (Cnp 2018), la Regata dei Trabocchi, in questo caso confezionata in collaborazione con il Circolo nautico di Vasto

Domenica 24 aprile più di 30 imbarcazioni issano le vele davanti al Porto Turistico Marina di Pescara all’inseguimento del trofeo “Banca Generali Cup”, dal nome dello sponsor principale della manifestazione e che sarà assegnato al primo classificato. 

Una sfilata di barche a vela provenienti da tutta la regione, lunghe dai 6 ai fino ai 16 metri, si concentrano lungo il panorama marino d’eccellenza d’Abruzzo che passa davanti a Francavilla, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino e Vasto. Le barche, l’Eremo e i trabocchi, icone della regione e simboli della costa centro-meridionale, uniti in un connubio paesaggistico che lega anche i due circoli nautici che rientrano nella IX Zona Fiv Abruzzo e Molise che patrocina l’iniziativa.

La partenza è prevista per le ore 10 del 24, dopo l’accoglienza ai natanti nella Club House del Cnp. Il giorno prima, il 23, i velisti sono impegnati anche nella prima regata del Campionato primaverile organizzato dal circolo. Le barche sfilano con le loro vele colorate al largo dei trabocchi per superare una boa di disimpegno a Vallevò, a San Vito Chietino. Un gran bel panorama per chi percorre in mattinata e a ridosso dell’ora di pranzo la pista ciclo-pedonale della Via Verde. Il traguardo è previsto nel pomeriggio al molo di Punta Penna di Vasto.

Le imbarcazioni sono ospitate nel circolo nautico di Vasto e le premiazioni si svolgono in serata, nel ristorante dell’Hotel Perrozzi. Previsti premi anche per le intramontabili barche “classiche”, ossia quelle immatricolate entro il 1992. Lunedì 25 le imbarcazioni poi tornano ai porti di appartenenza. Alessandro Di Tonno, District manager Abruzzo e Molise della Banca Generali Private: “Siamo felici di sostenere questa ed anche altre iniziative del Cnp che rafforzano la rinascita della nautica e soprattutto dello stesso Circolo nautico di Pescara, una struttura storica che risponde pienamente alla nostra filosofia aziendale di sodalizio con il territorio.

Ci auguriamo che questa regata in particolare, ma anche le altre che succederanno nell’anno, segnino una ripartenza dopo i periodi bui del lockdown”. Andrea Di Nicolantonio, dello staff organizzatore di Cnp: “Siamo orgogliosi di promuovere la nostra regione mettendo in risalto la costa e anche la montagna che vi si specchia. E poi anche soddisfatti del gemellaggio con gli amici Circolo nautico di Vasto. Questa è la prima di due regate classiche lunghe organizzate dal Cnp di Pescara, la seconda è prevista per luglio, cioè la Pescara-Tremiti”. 




Esordio amaro

Atoms’ Chieti subisce doppia sconfitta contro Macerata (10-0 – 13-2)

Chieti, 21 aprile 2022 –

Esordio amaro per l’Asd Atoms’ Chieti nel campionato di softball di serie A2: la squadra teatina, al ritorno nella serie nazionale dopo tre anni di assenza, subisce una doppia sconfitta ad opera del Macerata, per 10-0 e 13-2

Nonostante il passivo però, per buona parte di gara 1 il Chieti ha tenuto testa alla capolista Macerata (ricordiamo che l’anno scorso le marchigiane hanno vinto il campionato e partecipato ai playoff per la A1), concedendo pochissimo spazio al temibile attacco avversario: merito della lanciatrice Anna Salvatore che è riuscita a tenere la squadra in partita fino alla quinta ripresa. 

Poi l’inconsistenza in attacco del Chieti e qualche imprecisione difensiva hanno fatto la differenza. Stesso copione in gara 2, ma questa volta l’attacco del Chieti si fa notare grazie a un bel triplo di Giorgia Di Santo e un lunghissimo fuoricampo da 90 metri, firmato da Micaela Capitanio. Tra le note positive della giornata, sconfitta a parte, l’esordio assoluto di ben 5 atlete teatine in serie A2: tra loro la quattordicenne Giada Pavone, schierata titolare nel ruolo di prima base.

Questo il line-up del Chieti: Marcone (7), Di Santo (8), Mammarella (2), Capitanio (5), Salvatore, D’Andreamatteo (1), D’Aviero Giorgia (9), D’Aviero Giulia (6), Gigante, Pasqualoni (4), Pavone (3), Terrenzio (DP). All. Casano.

Il prossimo turno si giocherà domenica 24 aprile alle ore 11, in trasferta, contro le Nuove Pantere Lucca, sul diamante di Capannori. Previsto anche il rientro delle veterane Del Sindaco e Diana, finora indisponibili per infortunio




Skyline luminoso

Accogliere i viaggiatori nel territorio del Parco del Gran Sasso

L’Aquila, 21 aprile 2022 –

Il progetto è frutto della proficua collaborazione di SdP con l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Proseguono le iniziative nate dalla collaborazione tra Strada dei Parchi e l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Questa mattina il Presidente del Parco Nazionale Tommaso Navarra e l’Amministratore delegato di SdP Riccardo Mollo hanno inaugurato uno skyline luminoso, installato su un cavalcavia che attraversa la A24 nel territorio di Lucoli. Il profilo del Massiccio del Gran Sasso, attraversato dall’iconico camoscio che identifica il Parco Nazionale, da oggi introduce i viaggiatori alla scoperta di un ecosistema irripetibile e delicato che Strada dei Parchi vuole invitare a conoscere e a rispettare.

Un patrimonio di straordinaria biodiversità e paesaggi incontaminati che l’Ente Parco tutela da quasi 30 anni.

“Si consolida una positiva sinergia istituzionale che vede utilmente operare l’Ente e la Società Strada dei Parchi S.p.A. cui va il nostro ringraziamento a nome della nostra Comunità identitaria che vive il nostro territorio.” ha dichiarato il Presidente Navarra “Oggi inauguriamo una porta, non solo simbolica, di accesso alla nostra area protetta; tutti coloro che la percorreranno avranno modo di riflettere sullo straordinario valore delle matrici ambientali cui si approssimano.”

“Si tratta di un piccolo nostro contributo ad una importante collaborazione con un grande Ente, che fornisce un servizio prezioso alla comunità” ha aggiunto l’AD Riccardo Mollo. “I lavori di ristrutturazione dell’autostrada in questa zona procedono spediti anche e soprattutto grazie all’intesa e alle sinergie che Strada dei Parchi ha stabilito con il territorio. Vorremmo operare con la stessa proficua unità di intenti con il Concedente, ma viene continuamente rimandata l’approvazione dell’unica fonte certa di programmazione, il PEF. Senza questo strumento, la ristrutturazione dell’autostrada si blocca a questa zona e al solo adeguamento sismico”.

“Il programma complessivo, già definito con il Commissario straordinario, che prevede investimenti per oltre sei miliardi di euro senza ulteriori insostenibili aggravi per i nostri Clienti, è fermo da dieci anni”, continua Riccardo Mollo. “Di questi fondi, ben ottocento milioni sono relativi ad interventi urgenti e non più differibili. Il paradosso è che sono progettati e finanziati, si potrebbero eseguire immediatamente ma, nonostante tutti gli sforzi profusi da Strada dei Parchi negli anni, non viene dato il via”.

Per aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni di traffico e di viabilità si raccomanda di visitare il sito www.stradadeiparchi.it, di seguirci sul profilo Twitter @viabilitasdp o su Facebook, prima di mettersi in viaggio. Si raccomanda inoltre di consultare il Televideo Rai e Mediavideo, di ascoltare i notiziari CCISS e Isoradio, o chiamare il numero telefonico 803.111.

Strada dei Parchi SpA:

Strada dei Parchi SpA è la società che gestisce la concessione di costruzione ed esercizio della A24 (Roma-L’Aquila-Teramo) e A25 (Torano-Avezzano-Pescara). Le due autostrade rappresentano il sistema di collegamento tra il versante tirrenico e quello adriatico della penisola. Nata nel 2002, Strada dei Parchi conta su uno staff di circa 500 professionisti per la gestione dei 166,5 km della A24 e 114,9 km della A25.




Giornata della terra

Dai giovani le nuove idee per garantire

Roma, 20 aprile 2022 –

CIBO ED ENERGIA ALL’ITALIA

Apre Salone creatività Made in Italy in tempo di guerra con gli Oscar Green della Coldiretti

Giovedì 21 aprile 2022, ore 9 – Roma, via XXIV Maggio 43 presso il Centro congressi di Palazzo Rospigliosi

Alla vigilia della Giornata mondiale della Terra apre il primo salone della creatività Made in Italy con i giovani innovatori che presentano le rivoluzionarie idee nate nelle campagne per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica al Paese di fronte alla crisi scatenata dalla guerra con il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio.

L’appuntamento con le novità dell’Oscar green dei giovani della Coldiretti è per giovedì 21 aprile 2022 dalle ore 9,00 in via XXIV Maggio 43 al Centro Congressi Rospigliosi a Roma (diretta streaming su www.coldiretti.it) dove giungeranno centinaia di ragazzi da tutte le regioni. Un’occasione, alla quale parteciperanno anche gli imprenditori abruzzesi, per toccare con mano decine di invenzioni delle nuove start up, scelte dopo una lunga selezione territoriale, destinate a promuovere la svolta verso un Paese più indipendente dalle importazioni, capace di non dover scendere a patti per difendere i propri valori democratici.

Saranno presenti, tra gli altri, il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la Delegata Nazionale del Movimento Giovani Imprese Coldiretti Veronica Barbati, il Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, il Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi, il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, il presidente della Commissione Ambiente della Camera Alessia Rotta, il Presidente di Ismea Angelo Frascarelli, il Presidente del Crea Carlo Gaudio, mentre effettuerà un collegamento video il Ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone.

Per l’occasione sarà presentata la studio Coldiretti-Divulga su “Il ritorno dei giovani alla terra in tempo di guerra” che fotografa il profondo cambiamento nelle abitudini dei ragazzi under 35 a livello di scelte professionali ed educativo, con un focus dedicato allo storico ritorno alla terra che non avveniva dalla rivoluzione industriale tanto nei campi quanto nelle scuole.




Dopo lo stop

R(abd)OMANTICA 2022 in tour

L’Aquila, 20 aprile 2022 –

“L’Associazione Culturale I Guastafeste torna con R(abd)OMANTICA 2022 IN TOUR … Dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza pandemica, riparte il TOUR di R(abd)OMANTICA, l’appuntamento è per  SABATO 23 Aprile a Cagnano Amiterno, presso la sede della proloco nella frazione di San Cosimo, grazie alla sinergia tra il Comune e la Proloco di Cagnano Amiterno tornano dalle ore 10.00 le interviste con coloro che ne “hanno passate, viste e sentite più di noi”, i racconti nella loro forma più genuina dove emergono momenti di vita vissuta, con l’ascolto delle storie più vere e semplici, a volte inimmaginabili del nostro passato, come eravamo, come e dove hanno vissuto i nostri genitori, zii, nonni.

 In “R(abd)OMANTICA In tour” i racconti divengono un rituale aggregativo, familiare dove sappiamo che ritroveremo persone con cui far crescere avventure a voce calda, delle storie. Un lavoro di ricerca sul territorio per generare un rapporto con le fonti attraverso la pratica della narrazione orale, una pratica di libertà ed intelligenza, la capacità di stare fianco a fianco, e di confrontarsi in modo indiretto, cioè mediato proprio attraverso parabole sulle questioni semplici o complesse della vita, il racconto mantiene vivo il detto popolare, il dialetto, i nomi delle piazze, delle vie, dei personaggi che popolano il quotidiano e l’immaginario, la storia della collettività così come il particolare del singolo…

Marco Valeri




Tre personaggi in cerca di priapo

Il culto di San Cosma e Damiano ed i rapporti fra Andrea Pigonati, William Hamilton e Michele Torcia

Abruzzo, 3 agosto 2020 –

La recente pubblicazione del Diario segreto di Sir William Hamilton (1730-1803), ministro plenipotenziario di Sua Maestà d’Inghilterra a Na­poli (i), e di alcuni documenti finora sconosciuti sugli antichi “rituali fallici” che si svolgevano nella notte fra il 26 e 27 settembre presso il Santuario di San Cosma e Damiano ad Isernia nel (presunto) dies natalis dei due santi anargiri (ii), hanno contribuito a gettar luce sui rapporti, finora insospettati, tra Andrea Pigonati, Sir William Hamilton e Michele Torcia, personaggi che a vario titolo interessano la storia degli Abruzzi nell’ultimo ventennio del XVIII secolo.

Il fulcro di questi rapporti è costituito dalla complessa personalità di Andrea Pigonati, “l’architetto” siciliano entrato nelle grazie di Sua Maestà Ferdinando IV di Borbone. Tra numerose polemiche ed avversità, egli ave­va progettato infatti la Real Strada degli Abruzzi da Napoli alla fortezza di Pescara, ed in special modo il difficile tratto Castel di Sangro-Sulmona at­traverso gli Altopiani Maggiori (i), il ripopolamento (ma forse sarebbe meglio parlare di “incremento demografico”) dell’isola di Ustica e la riapertura del porto di Brindisi (ii), inaugurato nel 1776 e dipinto più tardi, nel 1789, dal ce­lebre pittore di corte Jacob Philipp Hackert, su incarico di Ferdinando IV (iii).

Non si vuole in tale sede affrontare il tema “viabilità” nel regno di Na­poli, decisamente assai complesso, in cui emerge comunque la genialità del Pigonati, malgrado le astiose riserve del Torcia nella fase di progetta­zione e direzione dei lavori della Strada degli Apruzzi. Diciamo solo che i lavori della costruzione dell’arteria da Napoli fino a Castel di Sangro, passando per Venafro ed Isernia, erano stati agevolmente completati nel 1783 e nell’anno successivo, come ci informa lo stesso Pigonati, “si do­veva intraprendere il prolungamento da Castel di Sangro in avanti”, cioè per Roccaraso e Sulmona, lungo il terribile e funesto Piano delle Cinque Miglia.

È proprio in questo periodo che entra in scena Sir William Hamilton, ambasciatore e ministro del re d’Inghilterra a Napoli. Nella capitale del regno egli era noto come “antiquario”, che commerciava tuttavia in re­perti archeologici per lo più provenienti da scavi clandestini a Pestum, Pompei ed Ercolano e che finivano – alla luce del sole – al British Museum di Londra, malgrado qualche protesta inoltrata al Tanucci da parte di stu­diosi napoletani, e fra questi Michele Torcia, Bibliotecario di Sua Maestà Ferdinando IV.

Agli inizi del 1784 finisce nel celebre museo londinese anche “una rac­colta di modelli di cera a forma di membro virile”, donata personalmente da Sir William e proveniente dal santuario di San Cosma Damiano di Isernia.

Il colto ministro inglese, che nel 1773 aveva pubblicato insieme a Pietro Fabris la famosa Raccolta di vari vestimenti ed Arti del Regno di Napoli, si interessava in questo momento – alla luce dei reperti restituiti dagli scavi di Pompei ed Ercolano – al culto di Priapo, di cui gli ex voto fallici, offerti dalle donne al santuario “più di San Cosma che di San Damiano”, costituivano secondo Sir William una incredibile “continuità concettuale e cultuale” proprio nel Secolo dei Lumi.

Nel 1786 appare a Londra una “Dissertazione” di Sir W. Hamilton e R. Payne dal titolo “An account of thè remains of thè worship of Priapus, lately existing at Isernia, in thè Kingdom of Naples”.

Hamilton scrive di “essere stato in questa cittadina del Molise nel feb­braio del 1781 e di essersi riproposto di assistere alla successiva festa di San Cosma e Damiano (27 settembre)” (iv). La suddetta dissertazione riporta il testo di una “Lettera da Isernia nell’anno 1780”, scritta da un “anoni­mo” informatore il quale, qualificandosi come “ingegnere che sovrintende a Isernia alla costruzione della Real Strada degli Apruzzi”, è stato facil­mente individuato. Si tratta proprio di Andrea Pigonati, e se ne ha una conferma non solo da Michele Torcia, ma anche da Sir William Hamilton nel suo “Diario segreto napoletano”, il quale conferma che la sua prima esperienza ad Isernia risaliva al 1779 ed a tale data devono fissarsi anche i suoi primi contatti con l’architetto di Ferdinando IV, “informatore” di Sir William in merito ai rituali di Isernia, che furono osservati personalmente dal ministro inglese nella notte fra il 26 e 27 settembre 1780, travestito per l’occasione da frate.

In tale ricorrenza le donne sterili (e non solo del contado di Isernia) giacevano da sole nel Santuario di San Cosma e Damiano. Era interdetta infatti la presenza dei loro uomini, che trascorrevano in ansia la notte nei pressi del Santuario, nella erronea convinzione che la sterilità fosse da addebitare solo alle donne e non anche ai mariti. Il giorno dopo, la festa terminava, come si apprende dal Diario segreto di Sir William, con la spar­tizione da parte dei canonici del danaro offerto e dei falli di cera depositati la sera precedente nel Santuario dalle pie donne, le quali – sottolinea Ha­milton – “tornano gravide al loro paese e la grazia si estende senza destare meraviglia anche a zitelle e vedove”.

Nel Diario segreto viene svelato così l’arcano mistero. Sir William ed il suo amico D’Ancarville “assistono segretamente al rito notturno” grazie ai buoni uffici dell’ingegnere, cioè Andrea Pigonati, che conosceva un vec­chio monaco, il quale “dietro pingue offerta pecuniaria e copiosa libagio­ne”, offre a Sir William ed a D’Ancarville “due oscuri sai da cappuccino”, due magici mantelli con cui, calata la notte, si introducono “nel tempio avvolto dall’oscurità”. Dai sedili del coro, dove immobili si erano acco­vacciati, essi assistono al furtivo ingresso di “uno stuolo di frati giunti dai conventi di Isernia. I loro volti balenano infuocati di sacro ardore al lume delle candele, mentre portano alla bocca le capaci borracce di vino gene­roso legate ai fianchi”. Così “le nere Madonne schiavone, prive del figlio e vogliose della gratia piena del nascituro”, restano “in attesa che il Santo (quale dei due?) assuma le spoglie dell’ariete infuriato”.

Il resto non reclama delucidazioni… Tuttavia una copia della “disser­tazione” dal titolo “An account of thè remains of thè worship of Priapus”, in precedenza citata, pervenne nelle mani del bibliotecario di Sua Maestà Ferdinando IV, cioè Michele Torcia, che ne da contezza nell’opera Saggio Itinerario Nazionale pel Paese de’ Peligni fatto nel 1792 (Napoli 1793) e di grande importanza per la storia d’Abruzzo. “

Fra Torcia e Hamilton – sottolinea il Carabelli – non correva buon sangue”, dato che il Bibliote­cario di Ferdinando W, nel suo saggio sullo “Stato presente d’Inghilterra”, aveva accusato i viaggiatori inglesi dì “far incetta e rapina del patrimonio archeologico e d’arte italiano”, donde le rimostranze ufficiali espresse da Sir William Hamilton allo stesso Tanucci. Ma il giudìzio negativo era stato esteso dal Torcia anche ai “fiancheggiatori” che favorivano il commercio di reperti archeologici, fra cui Andrea Pigonati, accusato dal Torcia nel suo “Saggio Itinerario Nazionale pel Paese de’ Peligni” di essere anche “l’informatore” di Sir William in merito al rito di Isernia, che tanto discre­dito aveva gettato sulle miti e “devote” popolazioni abruzzesi e molisane.

In tale circostanza il Torcia appare proprio “filosofo e bacchettone”, data la precisa testimonianza sui “portentosi episodi” nel Santuario di San Cosma e Damiano ad Isernia, e sembra ignorare gli straordinari ed imper­scrutabili miracoli che avevano reso famosi i due Santi anargiri.

Il culto dei “due Santi Medici” appare codificalo, infatti, in una agio­grafia ormai ovunque diffusa nell’Europa cristiana e fatta di episodi che affascinavano forse il fedele per il paradossale modo con cui si manifesta il loro provvidenziale intervento. Ad un paralitico, per esempio, che chiede di essere guarito. San Cosma e Damiano “prescrivono come cura di violen­tare una donna muta, che si metterà ad urlare, facendo scappare di corsa il paralitico” (v).

Una doppia guarigione, dunque, che si realizza al di fuori degli schemi devozionali, ma in modo comprensibile. Vi sono altri episodi invece che lasciano perplessi e ingenerano non pochi dubbi. Così, non si comprende l’episodio narrato in un affresco dipinto nella chiesa dì San Paolo Vecchio a Ferrara, in cui i due Santi medici sono raffigurati mentre trapiantano ad un malato bianco la gamba nera di un etiope! Forse un esempio profetico ed antìcipatore delle odierne esigenze di “convivenza multietnica”?

Non lo sappiamo. Tuttavia i miracoli più straordinari avvenivano cer­tamente nei “santuari-ospedale” come appunto quello di Isernia, dove si praticava “il rito dell’incubazione cristiana” grazie al quale anche “le ve­dove”, malgrado le rimostranze del buon Torcia, riacquistavano la propria fertilità. È proprio il caso di dire: potenza della fede!

[i] Cfr. A. pigonati, La parte di strada degli Apruzzi da Costei di Sangro a Sulmona descritta dal Cavalier Andrea Pigonati, Napoli 1783; rist. anast. A.S.T. Roccaraso, a cura di F. Cercone, Genova 1983;

[ii] Nel 1781 il Pigonati aveva pubblicato a Napoli, per i tipi dello Stampatore M. Morelli (lo stesso che due anni dopo pubblicherà La parte di Strada degli Apruzzi ecc., in precedenza citata) una Memoria del riaprimento del porto di Brindisi sotto il Regno di Ferdinando IV, che Giulio Cesare – assediando a Brindisi Pompeo – aveva fatto ostruire per impedire la fuga del rivale e che da allora non era stato più riaperto. Su questo episodio cfr. il saggio di R. lefevre Su e giù per Brìndisi in tempo di guerra (“Le Vie d’Italia”, n° 11, 1942), la cui conoscenza devo all’Arch. Giacomo Pignatone di Palermo che in tale sede ringrazio vivamente. Assecondando il suo “desiderio di conoscenza”, tipico dell’Età dei Lumi, Andrea Pigonati si interessò nel suo periodo di permanenza a Brindisi (1775-1779) anche del fenomeno del tarantismo e dello scottante problema del concubinato in cui vivevano i “canonici locali”;

[iii] II dipinto fa parte di una serie dedicata ai Porti del Regno di Napoli, commissionati a Ph. Ackert dal re Ferdinando IV, ispirato dal­l’esempio di Luigi XV che aveva affidato a J.Fernet il compito di ritrarre i porti di Francia. La serie dei porti borbonici è tuttavia incompleta: essa consta solo di 15 tele che sono conservate oggi nella Reggia di Caserta;

[iv] G. carabelli, op. cit. p. 17;

[v] A. acconcia longo, La cultura bizantina. In Lo spazio letterario del medioevo,p. 205, Salerno Ed., Roma 2004.




Un reading

Le risposte da Mark Twain

Teramo, 17 aprile 2022 –

Mercoledì 20 Aprile  2022 alle ore 18,  nella Sede Caritas, la stagione primaverile del Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2022 (patrocinio  MIC e Fondazione Tercas), insieme con l’UPM, propone un Reading da Mark Twain a cura di Lucia Pompei

L’incontro sarà contemporaneamente in presenza e sulla piattaforma Google Meet

È possibile iscriversi gratuitamente, inviando l’adesione all’indirizzo segreteriasalottoculturale@gmail.com

In presenza: si richiedono Green Pass  e mascherina FPP2.    

Come si comporterebbero Adamo ed Eva se, invece che nell’Eden, vivessero nel Parco delle Cascate del Niagara?

E siamo sicuri che sia meglio essere bambini buoni piuttosto che bambini cattivi?

Mercoledì 20 Aprile avrete le risposte, direttamente da Mark Twain




Un ritorno perfetto

Al lavoro perché la processione diventi patrimonio immateriale dell’umanità

Chieti, 17 aprile 2022 –

Il giorno dopo la processione arriva il ringraziamento dell’Amministrazione agli organizzatori, alla città e a tutte le forze dell’ordine e volontarie che hanno lavorato alla buona riuscita del ritorno in presenza del rito più antico e partecipato d’Abruzzo

“Un sentito ringraziamento a tutte le forze dell’ordine, alle associazioni di protezione civile, ai volontari, ai sanitari del 118, che, con ammirevole senso del dovere e grande competenza, hanno reso possibile vivere in totale sicurezza uno dei momenti di più alta spiritualità e identità qual è la processione del Venerdì Santo a Chieti – così il sindaco Diego Ferrara – Ringrazio il Prefetto e il Questore che non mi hanno fatto mancare la loro vicinanza in questi giorni non facili di organizzazione dell’evento. 

Un pensiero affettuoso al nostro arcivescovo, monsignor Bruno Forte, che ha sempre parole buone e incoraggianti che ci confortano sulla strada del perseguimento del bene comune. Una lode incondizionata a tutti coloro, arciconfraternite, musici, coristi (spero di non dimenticare nessuno) che con la loro bravura continuano, anno dopo anno, a farci sentire i “brividi sulla pelle” al loro passaggio cantando il Miserere di Selecchy.

Un grazie ai miei concittadini che si sono comportati benissimo al passaggio della processione: ieri a Chieti c’erano oltre 12.000 persone, molte sono tornate alla propria  processione, altre sono arrivate da fuori, ma tutti hanno partecipato con le mascherine e con il trasporto che rende questo appuntamento di fede unico in Abruzzo e fra i più belli e intensi d’Italia.

Un saluto carico di gratitudine arrivi anche a tutti i commercianti che hanno dovuto patire qualche disagio per motivi logistici e organizzativi, nella speranza che il dialogo e la collaborazione con l’Amministrazione rimanga sempre fertile. Tutto ha funzionato anche perché la città ha risposto nel migliore dei modi, a tutti giunga la mia Buona Pasqua”.

“Aspettavamo con particolare attenzione questo ritorno – così il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare – perché vogliamo vedere crescere la processione e farla assurgere fra i riti tutelati dall’Unesco. Com’è noto, abbiamo iniziato il cammino per il riconoscimento, affinché la solenne Processione del Venerdì Santo di Chieti, scandita dalle note potenti del Miserere di Selecchy, diventi patrimonio dell’Umanità: non è un percorso facile, perché per arrivare al traguardo c’è bisogno di un rigido iter, ma siamo fiduciosi di poter toccare questo orizzonte, capace di dare al rito che si ripete da secoli in città e che potrebbe addirittura essere fra i più antichi d’Italia, la sua origine, infatti, risalirebbe all’842, il riconoscimento che merita e alla città un grandissimo onore.

La nostra appartenenza, così fusa nella storia, nella cultura di Chieti e anche nelle testimonianze religiose, ha un valore grande su cui vogliamo puntare, perché tanta bellezza è un motore anche economico che non può restare spento e perché siamo certi che possa contribuire a un patrimonio nazionale di tradizioni, che bisogna tramandare e rafforzare”.




Campionato Nacra 15

Secondo giorno di regate giovanili under 19 a Pescara

Pescara, 17 aprile 2022 –

Seconda di tre giornate di regate per gli oltre 30 atleti che partecipano alla Tappa Nazionale specialità Nacra 15, catamarano da competizione del settore giovanile della Federazione italiana vela, che ha portato a Pescara velisti anche dal Lazio, dalla Sardegna e dalle regioni limitrofe al Lago di Garda come il Trentino. Le gare sono iniziate venerdì scorso con quattro prove nel tratto di mare antistante lo stabilimento “Il Traghetto” sede del circolo velico che ha organizzato tutto, Svagamente, diretto dall’istruttore federale Mauro Di Feliciantonio, in collaborazione con la Fiv IX Zona Abruzzo e Molise e con il patrocinio dell’assessorato allo Sport del Comune di Pescara. 

La giornata di ieri è stata caratterizzata da cielo azzurro e un buon vento proveniente da nord tra i 5 e 8 nodi che ha permesso ai giovani atleti, tutti under 19, di mettere in luce le proprie doti tecniche e tattiche. In testa nella classifica provvisoria odierna dopo 8 prove totali ci sono i laziali Carlo Mustacchi e Nicole Bianco del circolo velico 3V del Lago di Bracciano con 18,5 punti seguiti con 27 punti da Giorgio Bona e Isotta Poggi del circolo velico Riva del Garda che ieri erano primi.

Al terzo posto in rimonta gli abruzzesi Vincenzo Sebastiani e Maria Sofia Rubino, entrambi pescaresi e quattordicenni, del circolo velico Svagamente diretto da Mauro Di Feliciantonio, che ha organizzato questa bellissima tre giorni, con 27 punti. L’altro equipaggio locale formato da Enrica Morelli e Stefano Troiano, sempre di Svagamente, per ora ha raggiunto il settimo posto con 41 punti. Domani, terza e ultima giornata di regate, la partenza è prevista per le ore 10 e si disputeranno almeno altre 4 prove.

Nel pomeriggio le premiazioni con il podio alla presenza dei vertici federali nazionasli Fiv, del presidente della IX Zona Fiv Abruzzo e Molise Domenico Guidotti, del sindaco di Pescara Carlo Masci e dell’assessore allo sport Patrizia Martelli che hanno patrocinato con entusiasmo l’iniziativa. Intanto continuano ad iscriversi atleti alla settima edizione della Tappa Nazionale Multiclasse prevista per il prossimo fine settimana, il 23, 24 e 25 aprile, sempre organizzata dall’instancabile Di Feliciantonio.

Parteciperanno le classi Hobie Cat 16 spi under 21, Hobie Cat classico, Hobie Cat Dragoon e Catamarani Formula 18 open: già previsti circa 150 atleti provenienti da tutta l’Italia e anche dall’Estero. Le squadre abruzzesi sono presenti in quasi tutte le categorie. 

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Buona Pasqua 2022

La passione, la morte e la resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo ci dice che l’Amore è più forte del tradimento, che l’Amore è più forte della morte e che l’Amore dura nel tempo.

Buona Pasqua da tutta l’associazione Abruzzo Popolare, dal presidente, Tommaso Coletti, dalla redazione e dal direttore Nando Marinucci. 

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Videosorveglianza: nella graduatoria dei comuni ammessi al finanziamento per il 2021

Civitella Alfedena, 16 aprile 2022 –

Tra gli ammessi al finanziamento statale, sulla base degli importi richiesti, insieme ad altri 416 comuni, tra cui molte grandi città, c’è anche il piccolo borgo di Civitella Alfedena nel PNALM. Il decreto che approva la graduatoria  al finanziamento statale pari a 27 milioni di euro, diretto a sostenere gli oneri sopportati dalle amministrazioni municipali per l’installazione dei sistemi per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza urbana,  previsti nell’ambito dei Patti per la sicurezza urbana sottoscritti tra i prefetti e i sindaci per l’anno 2021 e stato firmato  dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. 

“Un intervento fondamentale per il potenziamento della sicurezza del  nostro Comune, di cui, com’è noto, i sistemi di videosorveglianza sono un elemento essenziale”, commentano dalla sede Municipale, dove emerge  soddisfazione di aver potuto beneficiare di questa iniziativa e della relativa provvista economica per poter soddisfare una richiesta avanzata da diverso tempo dagli abitanti.

Per la piccola comunità si tratta di un importante contributo statale e investimento per migliorare la sicurezza dei cittadini e tutto il Consiglio Comunale, si ritiene soddisfatto e apprezza il lavoro del tavolo tecnico del Prefetto e del Questore di L’aquila, che, “ha compreso in pieno che si tratta di uno strumento che  serve a contrastare anche nei piccoli centri le attività illecite ed episodi di microcriminalità , sia facilitando l’attività di repressione dei reati, ma anche quella di prevenzione e deterrenza , nonché  di controllo e tutela di un territorio interessato da flussi turistici proventi da altre regioni”.

La sfida di una migliore qualità della vita per i propri cittadini, la necessità di creare un’effettiva percezione di vivibilità in termini di sicurezza, abitabilità, salubrità, era uno degli obbietti che l’Amministrazione Comunale del piccolo borgo si era posta e ha affrontato e preannuncia l’avvio delle procedure per  l’installazione del sistema.




I due mondi, quale umanità stiamo diventando.

Pescara, 11 aprile 2022 – C’è un mondo in cammino alla ricerca di una salvezza e invece un altro che è rimasto fermo agli istinti primordiali.

C’è un mondo del buon senso, che vive con buoni propositi ed obiettivi puliti, ed un altro del malessere, che vive nel disagio e nella miseria; un mondo pericolosissimo, oscuro ed imprevedibile che vive vicino, accanto, dentro ognuno di noi, di cui tener conto e farsi carico in qualche modo, senza ignorare e tralasciare nulla.

[Un mondo che vive dentro ognuno di noi, pronto ad esplodere]

La cronaca dell’ultimo evento pazzesco registrato in terra d’Abruzzo ci racconta di un tentato omicidio nella nostra Pescara. Ucciso o meno, non sappiamo ancora se e per cosa, un cameriere, studente e giovane padre di 23 anni, intento al suo lavoro, viene preso di mira e fatto oggetto di una violenza inaudita.

Siamo umani e anche questi sono fatti umani che, necessariamente, hanno bisogno di una dovuta, giusta analisi; soprattutto, visti i caratteri delle ultime sciagure umane nel mondo, hanno bisogno del dovuto approfondimento per capire quale umanità stiamo diventando.

Siamo diventati davvero brutti …

nm




Cuore abruzzese

Avezzano, 15 giugno 2021 –

In Abruzzo c’è un lago a forma di cuore, perchè la nostra sorgente è l’Amore, la nostra fonte è Dio che è il cuore dell’Amore

Siamo chiamati a dare amore, perché riceviamo da tutti i fiumi e ridoniamo a tutti i fiumi l’amore: l’essenza della vita.

In Abruzzo c’è un’anfiteatro romano ad Alba Fucens, una città costruita in onore del Sole, in questo teatro dove parli o canti, senza microfono, ascolti la tua voce amplificata pulita e chiara, senza eco e senza rumori che disturbano, grazie alle pietre che i geniali romani hanno messo. Noi siamo “pastori” schietti, senza maschere, senza il politicamente corretto o il linguaggio diplomatico, semplici, spontanei e genuini.

L’ Abruzzo: terra bagnata dal mare Adriatico ed elevata verso il cielo dalle vette delle bellissime montagne, mistica e incontaminata, terra di santi e di briganti, di orsi e di agnelli, di eremiti e di inventori. Se usiamo ogni giorno questa “geografia” del nostro carattere unendo: la forza e la gentilezza, la creatività e la perseveranza, la solitudine e l’accoglienza, la responsabilità e l’umorismo: solo allora sarai un vero abruzzese.

fra Emiliano Antenucci




I luoghi dell’Amore

La bellezza della nostra religione

Avezzano, 29 agosto 2021 –

Dio è vicino più di quanto noi immaginiamo. Il cielo è il nostro cuore, e questa è la bellezza della nostra religione, del Cristianesimo. Ma cos’è veramente il Cristianesimo, cos’è la nostra fede? La nostra fede? Chiaramente ognuno pensa e vive a modo proprio, ma se non facciamo esperienze concrete d’amore … a cosa serve pregare, andare a messa o fare processioni ? Tutto è inutile. L’amore dunque; abbiamo imparato che bisogna amare Dio e amare il prossimo.

Ma qui, oggi  sembra di vivere in un mondo diviso tra Buoni e Cattivi. Buoni e Cattivi?

Ma è chiaro che abbiamo contratto un virus che è quello dell’egoismo; quello che ci porta a sbagliare sempre; a peccare sempre e gli errori, i peccati li facciamo noi tutti, nessuno escluso!

Per noi cristiani, siamo tutti peccatori dunque, ma amati dal Signore; da un Signore che è fallito. Si fallito sulla Croce, che si carica di tutti i nostri fallimenti per amore. E allora dove troviamo Dio ?

lo troviamo proprio nel nostro cuore, che è il luogo dell’amore, il luogo meno visitato.

L’auspicio migliore non è che cercare di scoprire questo luogo, e di visitarlo per renderlo meno misterioso di quanto sembra.