PIAZZA OVIDIO PARKING!

di Giancarlo Odoardi

Pescara, 7 marzo 2024. Passo spesso dalle parti di piazza Ovidio, quella davanti al Parco della ex Caserma Di Cocco. L’altro giorno, per l’ennesima volta, ho rifatto il conteggio: da quando qui è possibile parcheggiare, ma con la disponibilità di solo 18 posti, si fa ahimè presto ad andare oltre 40 auto, cioè il doppio di quanto consentito.

Una volta che le macchine si sono messe tutt’intorno, sul lato esterno della piazza, si fa presto a riempire l’interno e a trasformare questo spazio pubblico “vuoto” in un luogo inaccessibile e pieno di lamiere.

Ho chiamato la Polizia municipale per segnalare la situazione e mi hanno cortesemente risposto di aver registrato la segnalazione. Non sono rimasto ad aspettare che arrivasse una pattuglia, o a verificare se arrivasse.

Certo è che il giorno dopo, la situazione era la stessa. Ma allo stesso modo anche il giorno precedente e così per quelli passati e suppongo futuri.

Ravviso due ordini di problemi.

l primo: la trasformazione di una piazza, un luogo pubblico di eccellenza per esercitare il diritto all’incontro e alla socialità tra i cittadini, in un parcheggio, dove le auto smettono di esercitare la funzione per cui sono state costruite, cioè il trasporto.

Il secondo: la trasgressione delle regole della sosta, cioè coloro che guidano lasciano l’auto dove non è consentito, senza il rischio di essere sanzionati, contando furbescamente su una sorta di “immunità di gregge”.

Chi usa l’auto deve farsi carico del problema della sosta, considerando che potrebbe non trovare un luogo in cui parcheggiarla; non può quindi scaricare sugli spazi ad altri destinati, o riservati a funzioni diverse, un’esigenza che non è compresa nel costo di acquisto del mezzo. Ma questo concetto evidentemente non è ancora molto chiaro e condiviso e coloro a cui lo spazio viene sottratto dovrebbero farsi sentire. Chiamando i vigili ad esempio. Ma anche rivendicando destinazioni diverse di certi luoghi pubblici, decisamente più civili!




A FAVORE DELLO SVILUPPO DEL BURUNDI

L’Associazione DA.PA.DU sempre più attiva nella progettazione

Prosegue l’attività dell’Associazione DA.PA.DU. Abruzzo ODV in Africa grazie alla generosità di privati, che hanno consentito di avviare due nuovi progetti di formazione in Burundi, un piccolo Stato tra i cinque paesi più poveri dell’Africa e tra i dieci paesi più poveri del mondo.

I progetti rientrano in un accordo sottoscritto tra il Ministero della Gioventù e dell’Istruzione burundese e l’Associazione DAPADU.

Il primo progetto concerne un corso di cucito ed è rivolto alle ragazze che hanno abbandonato gli studi per cause connesse all’estrema povertà in cui versano (molte di loro sono ragazze-madri a seguito delle violenze subite), affinché possano apprendere un mestiere ed essere inserite nel mondo del lavoro. Tale progetto è stato finanziato da Nadia e Jan, una coppia di giovani sposi, lei burundese e lui tedesco, che hanno donato la somma di denaro ricevuta al loro matrimonio per l’acquisto di quindici macchine da cucire, già allocate presso il Centro di Formazione costruito dal defunto don Enzo Chiarini (fondatore di DAPADU) a Bugurama, ad una cinquantina di chilometri da Bujumbura.

Il secondo progetto, denominato TUGENDE KW’ISHURE, che in italiano significa Andiamo a Scuola, è rivolto ai bambini più indigenti, di età compresa tra sei e dodici anni, le cui famiglie versano in condizione di estrema povertà tale da non potersi neanche permettere l’acquisto dell’equipaggiamento necessario per frequentare la scuola, consistente nella divisa scolastica, libri, quaderni, penne, ecc. In effetti, pur essendo gratuito l’accesso all’istruzione, è tuttavia obbligatorio che ogni bambino sia munito di tutto l’occorrente, pena l’esclusione dalla scuola.

In Burundi sono molti i bambini, soprattutto le bambine che non frequentano la scuola e vengono destinati ai lavori in agricoltura o badare ai fratellini più piccoli, se non addirittura all’accattonaggio, rimanendo ai margini della società. L’obiettivo è quello di poter reinserire i bambini nel sistema scolastico e portare a termine almeno il primo ciclo di studi. L’avvio del progetto, consistente nell’acquisto e nella distribuzione di libri e altro materiale scolastico è stato finanziato da una generosa famiglia aquilana, che è voluta rimanere nell’anonimato. In occasione della consegna del materiale scolastico, sono state distribuite presso le scuole interessate, le caramelle gentilmente offerte dalla ditta PERFETTI van Melle S.p.A. dello stabilimento di Castellalto (TE), stimolando la gioia e l’entusiasmo della popolazione infantile.

Siamo, infine, in attesa dell’esito del progetto “Una Opportunità Verso l’Autosufficienza Alimentare” candidato con il supporto del COPE a valere sul Bando 2023-2024 per Progetti di Utilità Sociale di Cooperazione Internazionale promosso dalla Fondazione Pescarabruzzo,




AREA DI RISULTA: dalle Associazioni a Radici in Comune

Pescara, 7 marzo 2024. Il potenziale di un bosco urbano da inserire nell’area di risulta a Pescara è enorme. Chi non lo vuole gioca sul nome, facendo credere che sarà il bosco buio e fitto delle favole, oppure gioca con i parcheggi, che dice spariranno, o gioca soltanto sull’ego, una mirabolante sede regionale che ai cittadini proprio non serve. Oppure dicono che non ci saranno i finanziamenti, che tutti sono legati alla sede della Regione. Altri tirano fuori i progetti sbagliati di privatizzazione che per fortuna non sono andati in porto.

Tutte le ragioni vanno bene per millantare della bontà dell’operazione “palazzo della regione”. Tutto, pur di non affrontare in una dialettica partecipata quello di cui ha veramente bisogno Pescara: aria pulita, permeabilità, frescura, vivibilità, attrattività e azioni per creare comunità.

Pescara ha uno dei più alti consumi di suolo, oltre il 51% del suo territorio (dati Ispra 2023), e si continua a consumare: rendere verde e permeabile tutta l’area rappresenterebbe quella pausa vitale alla cementificazione, per l’aria, per l’acqua, per il calore.

A Pescara si muore per il calore: solo nel 2017 c’è stato un aumento dell11% della mortalità per l’isola di calore, mentre la città è sempre più vulnerabile visto l’invecchiamento dei suoi cittadini, il centro di Pescara sta diventando sempre più anziano nel suo spaccato demografico (dati Istat).

La direttiva europea adottata nella Strategia Nazionale Biodiversità 2030 è legge,  e iniziare a piantare alberi ci permetterebbe di seguirla e di dare speranza verso un miglioramento di vivibiltà. Conti alla mano Pescara dovrà trovare spazi per piantare alberi per aree grandi 3 volte quella dell’area di risulta. Si dovrà decementificare il più possibile,  spazi da rubare al cemento attraverso tutta la città. La Direttiva è legge per permettere la sopravvivenza delle città, rispettandola si aumenterà in salute, in aspettativa di vita, e  cominciamo con quei 13 ettari di verde, dove parcheggi saranno flessibili e all’ombra, dove l’anfiteatro sarà verde, dove il mercato sarà vivibile, dove lo sport verrà fatto in una area di protezione dallo smog, a pieni polmoni.

Sono mai stati considerati questi fatti? No, nei discorsi di questa amministrazione nessun approfondimento è stato fatto sul bivio che la città si troverà ad affrontare, addirittura si è trovato modo da aggirare la valutazione di impatto ambientale, pur di non dovere ragionare con i dati.

La salute dei cittadini di Pescara è legata anche a quella area: un polmone verde, una area flessibile per le tante attività di cui ha estremo bisogno la comunità. Flessibilità è parola che guarda al futuro, che dà la direzione della visione da seguire. Altro cemento e traffico procurerà invece rigidità, perdita di possibilità.

Pescara con un parco centrale degno di questo nome diventerebbe un esempio di applicazione di tutte quelle linee guida delle quali si parla tanto, ma per le quali poco si agisce. Il cuore verde diventerebbe cerniera del sistema del Piano del Verde, attrattiva di vivibilità e comunità.

La scelta di costruire un palazzo della Regione nel centro congestionato della città è pertanto una scelta ideologica, senza nessuno approfondimento sui bisogni reali.

Nessuno studio sull’impatto del traffico, sulla CO2 emessa per il lungo cantiere, sull’ipoteca perenne di avere altri 20.000 mq di cemento, sul vincolo di una area di un ettaro che viene ceduta alla Regione.

È dal 1988 che le associazioni chiedono un parco nell’area. Il 29-10-2022 nel  grande evento “Un mare di verde per Pescara” tutti i relatori hanno parlato della necessità assoluta di restituire il parco negato in tanti anni: professori universitari, cittadini, architetti, esperti di ambiente, storici.

 I finanziamenti già disponibili, e non quelli legati al palazzo, a questo devono servire.

Il simbolo di Pescara deve consistere nello scegliere la vivibilità per i cittadini, e non una torre d’avorio per pochi.

È per cercare di ottenere questa vivibilità che siamo diventati Radici in Comune e lavoreremo nella coalizione con Carlo Costantini candidato Sindaco

Simona Barba  – Radici in Comune




NÉ SCUOLA NÉ AREA VERDE!

Il caso Fornace Bizzarri

Pescara, 7 marzo 2024. Oggi Radici in Comune è stata chiamata nuovamente dai cittadini: alle 9 di questa mattina in via della Fornace Bizzarri la ditta in subappalto, la Edil Novecento, ha iniziato il suo sit in per il mancato pagamento dei lavori da parte della ditta Montanarella Costruzioni srl.

C’eravamo noi, i cittadini, i giornalisti e la Digos. Il lenzuolo con scritta la protesta è stato riattaccato. E la preoccupazione, con buona pace dell’amministrazione che dorme sonni tranquilli, corre tra i residenti: quella di avere un manufatto lasciato così, sotto i loro balconi, visto che titolare ha denunciato tra l’altro irregolarità sulla qualità dei lavori e sulle norme che riguardano la sicurezza sul lavoro.

Una storia emblematica quella di via della Fornace Bizzarri:

la decisione imposta, senza alcuna concertazione sulle alternative che invece c’erano, della distruzione dell’unico parco è stata una scelta contro i suoi cittadini;

quando in Europa si spinge nel localizzare un parco a 300 m da dove si risiede, qui al contrario si va a distruggere una zona verde vitale per la comunità;

nessuna rigenerazione degli edifici scolastici che vengono chiusi per mancanza di alunni, si preferisce cementificare aree verdi;

paga il PNRR, ma quei fondi li pagheremo noi, semplicemente avremo uno sconto del 30%.

E ora, dopo il conflitto con i cittadini, assistiamo a un mancato controllo di quanto sta accadendo, responsabilità innanzi tutto etica da parte della Stazione Appaltante.

L’ex Parco di via delle Fornace Bizzarri è diventato così una storia simbolo della Pescara senza etica né rispetto né partecipazione.

Radici in Comune




PRIMA CONSULTA DELLE DONNE

Al via i lavori

Luco dei Marsi, 7 marzo 2024. Un clima di grande cordialità e forte partecipazione ha accompagnato l’insediamento della prima Consulta delle Donne del Comune di Luco dei Marsi, convocata in assemblea nel pomeriggio di martedì, 5 marzo, nella sala consiliare municipale. Una “prima” assoluta che arriva dopo il lungo stallo causato dalla pandemia, sopraggiunta a breve distanza dalla deliberazione istitutiva dell’Organismo da parte della Giunta guidata dalla sindaca Marivera De Rosa, al tempo al primo mandato, e dalla seguente approvazione, in Consiglio comunale, del relativo Regolamento.

La Consulta, che avrà funzioni consultive e operative, è un organo di partecipazione delle cittadine all’attività amministrativa dell’Ente comunale e nasce con gli obiettivi di promuovere iniziative volte a migliorare la partecipazione delle donne nel contesto socioeconomico e l’affermazione di pari opportunità in ogni ambito; valorizzare la presenza, la cultura e l’attività delle donne nella società e nelle istituzioni; promuovere interventi contro tutte le forme di esclusione e di violenza verso le donne e azioni volte alla salvaguardia della loro salute; valorizzare il ruolo politico delle donne nella società civile e la promozione della crescita socio-culturale del territorio attraverso azioni positive e continuative.

“É un Organismo che abbiamo fortemente voluto quale ideale luogo di confronto e mezzo di reale partecipazione delle donne alla vita sociale, culturale, politica, intesa quale attitudine alla cura della Città che si manifesta in concreto”, ha spiegato in apertura di assemblea la sindaca Marivera De Rosa. “Il mondo femminile, in grado di esprimere e rappresentare risorse straordinarie, è ancora oggi, purtroppo, come ci dicono dati, esperienza e cronache, soggetto a discriminazioni e soprusi di vario genere, ma le attività che la Consulta andrà a proporre saranno ovviamente rivolte a tutti, perché la formazione e il radicamento di una reale cultura del rispetto, della parità, come anche della partecipazione e dell’impegno sociale, non può che passare da un’azione massimamente inclusiva e che coinvolga la generalità, mirata a realizzare una società migliore per tutti”, ha sottolineato la Sindaca.

“Conforta e onora tanta partecipazione, oggi iniziamo questo percorso con il piacere di condividere obiettivi mirati al benessere dell’intera Comunità, con l’auspicio che la Consulta cresca sempre più e si consolidi. Sarà al centro del nostro 8 marzo, con tutti i temi che sono propri della Giornata internazionale della Donna, venerdì prossimo, nella Casa dell’Amicizia, dalle 18.30. Invito tutti a partecipare”, conclude la prima cittadina.

Le Rappresentanti della Consulta delle Donne: Maddalena Angelucci, presidente; Daniela Gargaro, vicepresidente; Edvige Erminia Di Giamberardino, segretaria. Comitato di coordinamento: Marina Buschi; Ilaria Chiarilli; Dora De Renzis; Elide Mosca; Florisia Raglione; Francesca Salvati; Pina Panella; Gisella Massaro, supplente; Silvia Marchi, supplente. Claudia Angelucci; Francesca Baliva; Cecilia Calvacchi; Elisabetta Calvacchi; Romina Colangelo; Ludovica D’Eramo; Iole Esposito; Franca Farina; Carmelina Galdi; Cecilia Ippoliti; Silvia Marchi; Berardina Massaro; Antonella Panella; Elisa Panella; Pina Panella; Olga Paris; Maria Clara Patierno; Michela Pulsinelli; Monica Santellocco; Tiziana Schiavone.

Componente onoraria, per la fattiva partecipazione alle iniziative socioculturali attuate dal Comune, la novantatreenne Anna Petra.




INVECCHIAMENTO CREATIVO ATTRAVERSO IL CINEMA

Atri al centro di un progetto europeo

Atri, 7 marzo 2024.  L’Associazione Stazione Cinema di Atri è entusiasta di annunciare di aver ottenuto un importante finanziamento nell’ambito del Programma Erasmus+ KA210 per la realizzazione del progetto dal titolo “Movie up: un percorso di invecchiamento creativo”. L’obiettivo del progetto è quello di utilizzare il cinema come strumento per favorire l’invecchiamento attivo e creativo, coinvolgendo gli anziani in attività che stimolino la loro partecipazione sociale e culturale.

A questo scopo, l’Associazione Stazione Cinema si avvarrà della collaborazione di due partner europei d’eccellenza nel campo cinematografico: l’Associazione Cotopaxi della Polonia e la società Analog People Cinematek della Grecia.

La cittadina di Atri si appresta a diventare un laboratorio vivente di cinema e educazione, ospitando cineforum e altre attività presso il centro anziani comunale. Un elemento saliente del progetto sarà la produzione di un cortometraggio europeo, frutto di interviste e contributi degli anziani partecipanti, con la regia del presidente di Stazione Cinema Maurizio Forcella. Quest’opera rappresenterà non solo una testimonianza unica dell’invecchiamento attivo, ma verrà anche proiettata in vari festival internazionali, portando la voce degli anziani di Atri oltre i confini nazionali.

“È una magnifica occasione per valorizzare il cinema come mezzo di espressione e connessione sociale – commenta Forcella – Attraverso il linguaggio universale del cinema, cercheremo di trasformare storie di vita in opere d’arte, portando l’esperienza degli anziani di Atri su uno schermo europeo. Ringraziamo di cuore il Comune di Atri e l’Ufficio Europa per il prezioso patrocinio e sostegno.”

Anche il Commissario Prefettizio di Atri, dott. Alberto di Gaetano, ha accolto con favore l’iniziativa, sottolineando come essa si inserisca perfettamente nella visione di Atri come comunità inclusiva e culturalmente vivace. “Questo progetto non solo combatte gli stereotipi legati all’età, ma promuove anche la città di Atri come un luogo di bellezza e cultura. Ringrazio l’Associazione Stazione Cinema per aver portato questo progetto europeo innovativo nella città di Atri e tutti coloro che vi parteciperanno.”




ABRUZZO AIRPORT DEDICATA A  D’AMICO

Il pioniere dell’aviazione abruzzese, la sala CdA; Nel 1910, D’Amico promosse Spettacoli di Aviazione, la prima manifestazione dedicata al volo

Pescara, 7 marzo 2024. Porterà il nome di Biagio D’Amico la sala del consiglio di amministrazione della Saga. Questa mattina, è stata ufficialmente scoperta la targa apposta nella sala al piano terra del terminal, all’interno degli uffici amministrativi della società di gestione aeroportuale e dedicata al “pioniere dell’aviazione abruzzese”. Biagio D’Amico (papà di Luigi D’Amico, l’inventore del Parrozzo) nell’agosto del 1910 promosse nella zona della pineta di Pescara, “Spettacoli di Aviazione”, la prima manifestazione dedicata al mondo aereo per Pescara e la quinta in assoluto in Italia.

“Siamo agli inizi del 1900, appena sette anni dopo il primo volo della storia, del 1903, in una Pescara che contava 12 mila abitanti e che non era nemmeno unita a Castellammare né tantomeno provincia”, ricorda Pierluigi Francini, bisnipote di Biagio D’Amico, presente all’intitolazione. “Lui era una persona pacifica, che aveva un’attività di commercio e produzione dolciaria in piazza Garibaldi. Eppure, era una persona lungimirante, tanto che pensò di organizzare questo evento epocale che in qualche modo può rappresentare un atto di battesimo dell’aeroporto di Pescara”.

Nel 1914, lo stesso D’Amico scrisse una lettera al sindaco di allora (oggi conservata negli archivi comunali), nel quale propose, ricordando i suoi meriti di promotore di quella manifestazione, l’istituzione di un campo di istruzione aviatoria. Questa intitolazione mi fa molto piacere, perché credo sia utile e importante per tutta la città scoprire e valorizzare le radici”, prosegue Francini. “Questa storia è poco nota”, commenta il presidente di Saga, Vittorio Catone, “ma è anche molto affascinante e significativa. Ecco perché abbiamo voluto dedicare a questa figura così particolare l’intitolazione della sala. Un piccolo segnale per tributare un doveroso omaggio”.




ANCORA VITTIME OVUNQUE NEL MONDO

Le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono

Pescara, 7 marzo 2024. In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, la Fondazione Pescarabruzzo celebra le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte negli anni e ricorda, quale monito affinché non accadano più.

La giornata dell’8 marzo e il giorno seguente saranno scanditi da quattro appuntamenti che celebrano l’importante ricorrenza nelle principali strutture della Fondazione:

–              Imago Museum – orari d’apertura 10:30 – 13:30 / 16:00 – 20:00 – Il biglietto d’ingresso al museo includerà una visita guidata alle opere più emblematiche dedicate alle donne, seguita da un drink offerto all’Imago Museum Café / Bistrot per tutti i gruppi di visitatrici da 2 in su.  I turni della visita guidata sono due: il primo turno alle ore 11:30 e il secondo turno alle ore 18:00.

–              CLAP Museum – orari d’apertura 10:30 – 13:30 / 16:00 – 20:00 – Per tutte le donne l’accesso al museo sarà offerto con biglietto d’ingresso scontato.

–              Cineteatro Massimo (Pescara Cityplex) – ore 18:15 – Proiezione del docufilm “La Casa Viola”, il primo documentario che racconta la vita delle donne vittime di violenza rifugiatesi nell’omonima dimora protetta e segreta abruzzese. Prodotto e diretto da Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra, in coproduzione con la Fondazione Pescarabruzzo.

Le donne protagoniste del docufilm hanno trovato la forza di fuggire, di nascondersi e di ricominciare a vivere. Non vengono mai riprese in viso nel film, per rispettarne la privacy: basta il linguaggio delle mani, degli abbracci, delle attese. E la dimora protetta e segreta diventa (fatto mai accaduto prima al cinema) la protagonista, l’io narrante della storia. Le sue pareti, i suoi ambienti quotidiani trasudano tutte le esperienze femminili avvenute al suo interno. Le speranze, le angosce, gli aneliti di riscatto. L’incrollabile solidarietà tra di loro.

Inoltre, nell’ambito delle attività culturali che la Fondazione realizza presso la Maison des Arts, sabato 9 marzo alle ore 17:30 si terrà il vernissage della nuova mostra fotografica “CHI DICE DONNA. Un progetto fotografico, un percorso di donne” promossa e realizzata dall’Associazione culturale Chi dice donna e dalla Fondazione Pescarabruzzo.

L’allestimento realizzato alla Maison des Arts, composto da 52 scatti di 10 fotografe amatoriali, offre un’importante occasione per comprendere e testimoniare la progressiva consapevolezza personale e sociale delle donne, nonché le conquiste raggiunte nel campo dei diritti. L’esposizione proseguirà fino al 24 marzo. Ingresso libero




L’8 MARZO A PALAZZO TILLI

Serata tra musica, enogastronomia e divertimento

Casoli, 7 marzo 2024. Anche Palazzo Tilli di Casoli (Chieti) festeggia le donne in occasione dell’8 marzo. L’edificio settecentesco, di proprietà dell’imprenditrice Antonella Allegrino, aprirà le porte nella giornata di venerdì per ospitare il concerto Armonie di donna, viaggio in musica dalle melodie italiane all hit internazionali (inizio alle ore 20).

I brani saranno eseguiti dal gruppo “Lia’s Trio” composto da Emanuele Rosa al pianoforte, Sandra Rojas al violoncello e Giulia D’Ignazio vocalist. Seguirà la cena Fantasie mediterranee nei raffinati saloni di Palazzo Tilli e, a conclusione della serata, spazio al divertimento con il “Donna Game”, un momento ludico dedicato a tutti coloro che parteciperanno alla serata.

“L’iniziativa proporrà un mix tra musica, enogastronomia e gioco – spiega Antonella Allegrino – Il Lia’s trio presenterà brani molto noti che hanno avuto un successo straordinario in tutto il mondo. Nei saloni affrescati si potrà assaporare, durante la cena, un gustoso menù che offre piatti tra tradizione e innovazione. Fine serata in leggerezza con la possibilità di partecipare ad alcuni giochi proposti dal nostro staff”.




8 MARZO: SCIOPERO GENERALE

USB proclama, anche quest’anno, una giornata di sciopero generale, di tutte le categorie pubbliche e private, in risposta all’appello del Movimento transfemminista Non Una Di Meno.

Pescara, 7 marzo 2024. Come Organizzazione Sindacale abbiamo colto da subito la necessità di strappare una giornata simbolica come quella dell’8 marzo, alla retorica della ricorrenza rituale per ricollocarla nello spazio che le è proprio: la lotta.

Sono tanti i nessi strutturali che compongono la violenza contro le donne e di genere e se, sicuramente, il dato più drammatico è rappresentato dal numero crescente di stupri e femminicidi, non è possibile sottovalutare la violenza culturale, istituzionale ed economica.

Ed è proprio sulla violenza economica che come sindacato abbiamo maggiormente focalizzato la nostra attenzione e il nostro intervento in questi anni. In quella zona di stretta connessione tra un lavoro produttivo fatto di bassi salari, lavoro intermittente, precario, sfruttato, sottopagato e povero, e un lavoro di cura gratuito che pesa, per oltre il 75%, sulle donne.

In un Paese con il tasso di occupazione femminile tra i più bassi in Europa continuano ad essere migliaia e migliaia le donne (45 mila nel solo 2022) costrette a lasciare il lavoro per dedicarsi al lavoro di cura in assenza di un welfare universale, impedendo così alle donne quell’autonomia economica senza la quale ogni possibilità di fuoriuscita dalla violenza domestica diviene impossibile.

Il governo Meloni, nonostante la retorica della “donna e madre”, ha ulteriormente aggravato le disuguaglianze sociali intervenendo sulle pensioni, abolendo il reddito di cittadinanza, tagliando asili nido e fondi per i centri antiviolenza, chiudendo i consultori o riempiendoli di fanatismo ideologico attraverso gli attivisti “pro vita”.

Ma c’è un altro aspetto che ci riguarda molto da vicino nella nostra attività sindacale ed è il numero crescente di discriminazioni, molestie e ricatti contro le donne e di genere che avvengono quotidianamente nei posti di lavoro, pubblici e privati.

Dai ricatti nell’accesso e per il mantenimento del posto di lavoro al part time involontario; dal disconoscimento delle norme sulla maternità (congedi, allattamento) al ricatto di turnazioni che rendono inconciliabile la funzione genitoriale e di cura, fino alle molestie sessuali vere e proprie che, una volta portate allo scoperto, sfociano in vero e proprio mobbing ai danni di chi denuncia.

È per contrastare tutto ciò che, in un’ottica di genere, USB, in collaborazione con la ONLUS Rete Iside, sta aprendo sportelli in tutta Italia dedicati alle donne e alle persone LGBTQUIA+

Quest’anno lo sciopero generale non può non portare con sé un forte portato di solidarietà per il popolo palestinese vittima di genocidio da parte di Israele; la richiesta di un cessate il fuoco immediato e permanente e la liberazione della Palestina dall’occupazione sionista. E rinnovare la rivendicazione di uno stop all’invio di armi in Ucraina e di un ritiro immediato del nostro paese da ogni teatro di guerra.

USB LAVORO PRIVATO ABRUZZO E MOLISE ADERISCE ALLO SCIOPERO GENARALE PER L’INTERA GIORNATA DELL’8 MARZO SU TUTTI I TURNI LAVORATIVI (COMPRESI QUELLI CHE INIZIANO L’8 E TERMINANO IL 9 MARZO).

USB INVITA I LAVORATORI A PRESENZIARE AL SIT IN CHE SI TERRA’ DAVANTI ALLO STABILIMENTO EX SEVEL DALLE ORE 13,00 ALLE ORE 15,00 A SOSTEGNO DI FRANCESCA, LAVORATRICE E ATTIVISTA DELLO SLAI COBAS, LICENZIATA DA STELLANTIS EUROPE ATESSA.

Coordinamento USB LP Abruzzo e Molise




WORKING CLASS FEST

Presentazione de “La fabbrica dei sogni” di Valentina Baronti

Pescara, 7 marzo 2024.  Il 16 marzo a Pescara nei locali dello Scumm (in Via delle Caserme, 38) si terrà un nuovo appuntamento del Working Class Fest in collaborazione con la casa editrice Edizioni Alegre per la presentazione del libro di Valentina Baronti “La fabbrica dei sogni”.

La presentazione inizierà alle 18:30 e ci sarà la possibilità di acquistare delle copie del libro in questione, oltre a vari libri della collana “working class” diretta da Alberto Prunetti, già ospite del festival.

La fabbrica dei sogni è un libro che racconta la storia degli operai e delle operaie della fabbrica ex-GKN dopo l’assurdo licenziamento del 2021, raccontata da una persona che a quella storia si è inizialmente avvicinata dall’esterno, per poi finirne gioiosamente dentro.

Questo è uno degli appuntamenti che anticipano la seconda edizione del Working Class Fest.




RITRATTO DI DONNA

Ritorna l’evento del Comitato Artistico Lancianese alla sua seconda edizione; conferma l’interesse del CAL per le tematiche socioculturali

Lanciano, 7 marzo 2024. L’evento patrocinato dal Comune di Lanciano , con gli assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali , verrà inaugurato sabato 9 marzo p.v. presso il Polo Museale Santo Spirito, alle ore 17:00, con la proiezione del cortometraggio “La polvere sopra la neve “, prodotto dalla Picsat Abruzzo in collaborazione con l’associazione Joseph di Lanciano, finanziato dalla regione Abruzzo e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito del progetto “Ricomincio da me…liberamente “.

Seguirà un dibattito aperto al pubblico ed in presenza delle responsabili dell’associazione Dafne di Lanciano, quotidianamente impegnate al fianco delle donne, con le quali si parlerà di violenza di genere tra le mura domestiche, dando però, soprattutto, informazioni e strumenti utili per affrontare il percorso in grado di ridare loro dignità e libertà. Interverranno per l’associazione Dafne la Dott.ssa Anastasia Ciccocioppo e la Dott.ssa Anna Giovannangelo, per la Picsat Abruzzo il regista Paolo Sideri, per l’associazione Joseph il presidente Luigi Cuonzo. Introdurrà il progetto la presidente del Comitato Artistico Lancianese, Marisa Orsatti.

Al termine ci sarà l’inaugurazione della mostra d’arte allestita presso la sala espositiva del Polo Museale che vedrà l’esposizione delle opere di 8 artiste il cui scopo è quello di ribadire che l’Arte, in ogni sua forma, è espressione universale del libero pensiero, un diritto che non deve conoscere barriere politiche, religiose, razziali o quant’altro.

Espongono : Alessandra D’Ortona, Lucia Dragani, Teresa Gileno, Silvia Lisotti, Marisa Orsatti, Francesca Pracilio, Giorgia Tiberio, Carla Trivellone. La mostra resterà aperta ai visitatori dal 9 al 17 marzo 2024 secondo gli orari di apertura previsti dalla struttura che la ospiterà.




ALICE IN WONDERLAND e le geometrie del sogno

Circus-Theatre Elysium di Kyev  Teatro Comunale “Maria Caniglia” domenica 10 marzo ore 17.30

Sulmona, 7 marzo 2024. Dopo il grande successo dello scorso anno con tre settimane di tutto esaurito al Teatro Brancaccio di Roma, torna in Italia Alice in Wonderland con un tour che tocca i maggiori teatri italiani. Domenica 10 marzo, alle ore 17,30  lo spettacolo del  Circus-Theatre Elysium di Kiev fa tappa al Teatro Caniglia di Sulmona per la Camerata Musicale  (unica data in Abruzzo) prima di approdare di nuovo a Roma al Teatro Olimpico.

Alice in Wonderland e le geometrie del sogno , tratto dal romanzo fantastico di Lewis Carrol del 1865, rielaborato nell’impianto estetico, arriva con un cast di 25 ballerini / acrobati e  scelte scenotecniche avveniristiche senza tradire la funzione narrativa del racconto originario.

I personaggi :Alice, il Cappellaio Matto, il Coniglio, il Gatto del Cheshire e la Regina Nera , appariranno davanti al pubblico nella loro interpretazione circense, sullo sfondo di impressionanti scene 3D accompagnate da splendida musica.  La storia di Alice si arricchisce nella linea dell’amore:  la ragazza si innamora del Principe Azzurro ed entrambi gli eroi devono superare ostacoli inimmaginabili.

Un progetto artistico sofisticato ed elegante capace di raccontare l’onirico.

Centinaia di costumi e affascinanti scenari in 3d proiettati su enormi schermi a led per uno spettacolo unico al mondo, dove atleti, acrobati e ballerini  internazionali racconteranno la fiaba di Alice  attraverso la più innovativa delle arti circensi,  intrecciando molteplici discipline: la ginnastica acrobatica, la recitazione, la danza, in un’atmosfera fiabesca grazie alle musiche e alle proiezioni di scenari fantastici.

Il Circus-Theatre ELYSIUM  di Kyev è stato fondato nel 2012. Un circo collettivo che abbraccia i più esperti produttori e i migliori registi e attori. Tutto è iniziato con pochi numeri, riuniti sotto il titolo Fairytale Show. Sold-out in Francia, ha preso vita in Alice in Wonderland, applaudito oggi non solo in Ucraina ma anche in Russia, Bielorussia, Francia, Italia e Cina. Un progetto artistico nato dall’ispirazione di Oleg Apelfed, capace di raccogliere intorno a sé un cast di professionisti di respiro internazionale. Ha dato vita così ad un circo moderno mostrandone per primo le mille sfaccettature e le possibilità di rappresentazione scenica.

Il progetto è portato avanti anche grazie a Maria Remneva, direttrice del Circo Nazionale dell’Ucraina che, con più di vent’anni di esperienza ha vinto molteplici premi tra cui tre medaglie d’oro ed è anche vincitrice della competizione internazionale degli artisti circensi a Parigi.

“Elysium è la nuova arte circense – hanno scritto di loro-  luminosa ed elegante, una spettacolare dimostrazione di capacità umana e sviluppo delle più sofisticate soluzioni scenotecniche. Il nuovo circo è un circo senza istruttori, ha solo atleti e acrobati, ballerini e clown”.

“La lingua del circo non ha bisogno di traduzioni -si legge nel programma della Compagnia-  Con ogni performance sviluppiamo le nostre capacità, facciamo nuove scoperte e regaliamo forti emozioni a centinaia di migliaia di spettatori di tutte le età. Una squadra affiatata di circensi è come un corpo unico: non ci sono limiti al suo potere e alla sua forza espressiva.

Noi realizziamo ogni volta uno spettacolo che cresce e si trasforma ad ogni rappresentazione sotto gli occhi del pubblico”.

PROSSIMO APPUNTAMENTO CON L’OPERETTA

domenica  17marzo 2024  ore 17.30

LA VEDOVA ALLEGRA

Musica di Franz Lehar




L’ESTRADIZIONE DI ANAN YAESH

Pescara si mobilita contro

Pescara, 7 marzo 2024. L’Assemblea per la Palestina pescarese si mobilita per Anan Yaeesh, militante palestinese di 37 anni residente a L’Aquila. Anan è stato arrestato lo scorso 29 gennaio nel capoluogo abruzzese dopo la richiesta di estradizione presentata dalle autorità israeliane, nonostante avesse un regolare permesso di soggiorno con protezione speciale. Attualmente Anan è detenuto presso il carcere di Terni. Tramite l’affissione di uno striscione sul ponte del mare che recita “ANAN YAEESH LIBERO”, viene richiesto l’immediato rilascio di Anan e la cessazione della complicità con il genocidio in atto in Palestina da parte dell’entità coloniale israeliana. 

Approvare l’estradizione di Anan Yaeesh vuol dire esporlo ad un rischio di morte concreto ed estremamente probabile. In particolar modo a seguito della nuova legge in approvazione da ottobre in Israele che istituirebbe la pena di morte per “chiunque causi la morte di un cittadino israeliano spinto da motivi razzisti o di odio, e con lo scopo di danneggiare lo Stato di Israele e la rinascita del popolo ebraico nella sua patria”.

Le accuse contro di lui sono poco chiare e confuse: nel fascicolo, incompleto, si accusa l’uomo di aver finanziato la “brigata di autodifesa di Tulkarem” e il suo campo profughi, di circa 100 mila abitanti.

L’illegittimità dell’estradizione è chiara ed inequivocabile e si basa su due assunti.

Il primo riguarda la legittima attività politica di Yaeesh nel contesto della seconda Intifada: il diritto internazionale riconosce la legittimità della resistenza – anche armata – come strumento di liberazione da una forza occupante, condizione che vive dal 1967 il territorio della Cisgiordania, soggetto ad un’occupazione militare da parte delle forze sioniste. La situazione è riconosciuta anche dalla Corte internazionale di giustizia, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che hanno formalmente definito Israele come “potenza occupante”.

In secondo luogo, per la legge italiana l’estradizione non è concessa quando vi è ragione di ritenere che l’imputato verrà sottoposto ad atti che configurano/costituiscono la violazione dei diritti fondamentali della persona, condizione nota e sistemica delle carceri israeliane. Condizioni documentate  da infiniti report di organizzazioni non governative e dal Rapporto delle Nazioni Unite redatto dalla Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese.

La difesa legale di Yaeesh – composta da Flavio Rossi Albertini e da Stefania Calvanese – ha depositato un’istanza alla Corte d’appello de L’Aquila per chiedere la revoca della misura cautelare e la corte ha fissato una camera di consiglio il 12 marzo in cui si discuteranno le istanze presentate dai legali della difesa.

Si invita la popolazione a manifestare solidarietà, a mobilitarsi in sostegno di Anan e del popolo palestinese e in dissenso verso un sistema giuridico e governativo che sempre di più si sta rendendo complice di un genocidio. In particolare, durante le manifestazioni che si terranno in concomitanza con le discussioni presso la Corte d’appello a L’Aquila: la prima il 12 marzo.

Assemblea per la Palestina Pescara




DI CORSA, VERSO LA PARITÀ DI GENERE!

Appuntamento domani, giovedì 7 marzo, alle ore 15:00, in Camera di commercio, a Pescara, per parlare di disparità di genere

Pescara, 6 marzo 2024. La Camera di commercio Chieti Pescara sceglie la campionessa Ivana di Martino per affrontare il tema della disparità tra uomini e donne. E lo fa il 7 marzo, anziché l’8, con l’obiettivo di rompere un altro stereotipo. Le differenze salariali, l’accesso alle opportunità professionali e l’uguaglianza tra uomini e donne sono temi che vanno affrontati nel quotidiano e non in un giorno solo.

Ivana Di Martino ha una storia lunga alle spalle, fatta di violenza, forza del perdono, resilienza e capacità di risollevarsi e correre. Correre oltre ogni ostacolo ed oltre ogni limite.

Atleta ultramaratoneta, nel 2013 ha portato a termine l’evento 21 volte donna, correndo 21 km ogni giorno per 21 giorni. Nel 2014 ha corso Running for kids partendo con una maratona, percorrendo 462 km totali in 21 giorni. Il 2015 è stato l’anno di ReXist Run, 700 km in 8 giorni, con una corsa media di 90 km al giorno. Nel 2016, ha corso da Milano a Bruxelles in 13 giorni, percorrendo 909 km e, nel 2017, ha stabilito il nuovo record di corsa non-stop correndo i 341 km del giro del Monte Bianco in 83 ore. Laureata in psicologia sociale, da diversi anni si occupa di coaching sportivo e aziendale e, da giugno 2017, è conduttrice con Silvio Lorenzi del programma Personal Best per Radio 24.

Nelle province di Chieti e Pescara, il tasso di mancata partecipazione al lavoro femminile è notevolmente più alto rispetto a quello maschile, con il 25,9% contro l’11,5% a Chieti e il 27,5% contro l’11,1% a Pescara. Inoltre, tra i giovani, il divario di genere nell’occupazione è ancora più marcato, con un tasso di partecipazione al lavoro femminile che arriva solo al 19,1% rispetto al 37,9% dei maschi a Chieti, e al 21,6% rispetto al 32,6% dei maschi a Pescara.

Nonostante questi dati, entrambe le province mostrano un interessante aumento delle imprese femminili nel tessuto produttivo. A fine 2023, nella Camera di commercio di Chieti-Pescara erano registrate 20.923 imprese femminili, il che rappresenta il 56,6% delle imprese femminili abruzzesi e il 26% delle imprese totali delle due province. La provincia di Chieti si distingue come la prima regionale per numero di imprese femminili, seguita da Teramo, Pescara e L’Aquila.

L’Abruzzo presenta una probabilità di sopravvivenza delle imprese femminili superiore alla media nazionale, attestandosi all’80,7%. Nonostante ciò, a cinque anni dalla loro nascita, la probabilità di sopravvivenza delle imprese femminili scende al 72%, indicando una maggiore fragilità rispetto alle imprese non femminili, anche se migliore rispetto alla media nazionale.

Le imprese femminili tendono ad essere più piccole, concentrandosi principalmente nella classe 0-9 addetti, soprattutto nelle province di Chieti e L’Aquila, dove le microimprese rappresentano più del 97% del totale. A causa delle loro dimensioni più ridotte, le imprese femminili mostrano un livello di produttività medio inferiore rispetto alle imprese non femminili, con valori più bassi sia a livello provinciale, regionale che nazionale. Questi dati evidenziano la necessità di supportare e promuovere l’imprenditoria femminile nelle province di Chieti e Pescara, al fine di migliorarne la sopravvivenza e la produttività.

La provincia di Chieti si conferma come un punto di riferimento per l’imprenditoria femminile, posizionandosi al terzo posto in Italia per il tasso di femminilizzazione delle imprese, con il 28,2% nel 2023. Questo dato, seppur in leggero calo rispetto all’anno precedente, evidenzia una forte presenza di donne nel tessuto imprenditoriale della provincia. D’altra parte, Pescara perde posizioni, passando dal 34º al 43º posto con un tasso del 23,4%.

Le ditte individuali costituiscono la forma giuridica più comune per le imprese femminili, rappresentando il 73,5% delle imprese attive nelle province di Chieti e Pescara. Tuttavia, si osserva un aumento delle società di capitali, mentre le società di persone e altre forme giuridiche registrano una diminuzione.

Nelle province di Chieti e Pescara, l’incidenza delle imprese femminili giovanili, ossia guidate da donne under 35, è del 7,1%, inferiore sia alla media regionale (7,2%) sia a quella nazionale (7,9%). Questo suggerisce una presenza relativamente più bassa di imprenditrici giovani rispetto ad altre parti d’Italia. L’analisi dei settori economici rivela che le donne sono attive in una vasta gamma di settori, con una particolare concentrazione nel settore agricolo e nel commercio.

(Fonte dati: Istituto G. Tagliacarne. In allegato il rapporto completo)




AL CANIGLIA LA LUPA DI VERGA

Sabato 16 marzo  Donatella Finocchiaro porta in scena il penultimo appuntamento della stagione di prosa 2023/24

Sulmona, 6 marzo 2024. Donatella Finocchiaro dirige ed è la protagonista de La Lupa di Verga, la nuova coproduzione Teatro Stabile Catania e Teatro della Città – Catania Centro di produzione teatrale che andrà in scena sul palco del Teatro Maria Caniglia sabato 16 marzo alle ore 21.00; Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone quale settimo appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 una lettura al femminile di una storia di cui è ancor necessario parlare, su cui è ancora necessario riflettere.

La chiamavano La Lupa: oggi come ieri, è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa; nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana.

In scena, al fianco della Finocchiaro, un cast di prim’ordine: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Cosimo Coltraro nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Luana Rondinelli in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e i costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, il disegno luci di Gaetano La Mela.

«È una Lupa tridimensionale in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gna Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale erano ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne» spiega Luana Rondinelli che firma il progetto drammaturgico, mentre Donatella Finocchiaro dichiara «La mia Lupa è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




DUE NUOVI APPUNTAMENTI DI GIOCACULTURA

Sabato 9 marzo “Prendiamoci cura di…” e domenica 17 marzo “Nati per leggere” in Biblioteca Civica “ Bindi”

Giulianova, 6 marzo 2024. Sono dedicati alla lettura i nuovi appuntamenti di GiocaCultura, la serie di laboratori ricreativi per bambini e ragazzi ideata e organizzata dal Polo Museale Civico e dalla Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” di Giulianova.

Si parte sabato 9 marzo con “Prendiamoci cura di…”, un laboratorio di teatro emozionale Kamishibai sulle note di “La Cura” di Franco Battiato. Dopo aver letto e ascoltato il kamishibai, i partecipanti costruiranno il butai, il tipico teatro a tema, ed esploreremo tutti insieme il concetto di “prendersi cura di” e la relazione col prossimo. La fascia di età è di 6-11 anni, la partecipazione è aperta anche alle famiglie. Costo singolo di 10 euro.

Si prosegue domenica 17, con un appuntamento dedicato alla lettura grazie alle volontarie di “Nati per Leggere Abruzzo”, il programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare. La partecipazione all’appuntamento è riservata ai bambini da 0 a 6 anni e alle loro famiglie, è gratuita e deve essere prenotata chiamando il numero 0858021290 o scrivendo a museicivici@comune.giulianova.te.it.

Si ricorda inoltre che la Pinacoteca civica Casa museo “Vincenzo Bindi” è aperta alle visite il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.




QUANTI ANNI HO?

Al F’Art il reading

L’Aquila, 6 marzo 2024. Sabato 9 marzo alle ore 18:00 presso il F’Art Spazio Arti Visive Contemporanee, in occasione della mostra inaugurata lo scorso 2 marzo Dentro i miei vuoti a cura di Margaret Sgarra, ci sarà il reading Quanti anni ho? dedicato all’universo femminile a cura di Katiuscia Tomei con l’attrice Rosa Fanale. Un viaggio a fasi alterne apparentemente sconnesso in bilico tra umori passeggeri e stati d’animo permanenti che si snoda attraverso personaggi di ogni età. Un reading che è un’altalena tra passato e presente fatto di storie e riflessioni, menti che brulicano di pensieri e fraintendimenti, occhi che vedono ciò che non c’è, bocche che parlano a chi non può ascoltare.

F’Art Spazio Arti Visive Contemporanee sostiene e diffonde la ricerca dell’arte in tutte le sue forme, con particolare riguardo verso le discipline dell’Arte visiva. Tramite la pratica, la promozione e la didattica dell’arte intendono partecipare con contributi di carattere culturale attivamente al dialogo per un terreno fertile di incontri e di idee. Organizza inoltre eventi culturali: manifestazioni, incontri, seminari, spettacoli, performance, reading, mostre e vernissage, concerti, proiezioni.




VENERDÌ 8 MARZO

Giornata internazionale della Donna

Giulianova, 6 marzo 2024. Nella sala consiliare del municipio, alle 17:30, la seconda edizione del Premio “Una Giuliese come esempio” organizzato dalla Commissione Pari Opportunità con il patrocinio del Comune

Per il secondo anno consecutivo, la Commissione comunale alle Pari Opportunità, con il patrocinio della Città di Giulianova, organizza il Premio “Una Giuliese come esempio”, riconoscimento assegnato a donne giuliesi che si sono distinte in attività professionali o ricoperto ruoli tradizionalmente rivestiti da uomini.

La cerimonia di premiazione, anche per il 2024, si terrà in sala consiliare alla presenza del Sindaco Jwan Costantini, del Vicesindaco e Assessore alle Pari Opportunità Lidia Albani, della Presidente della Cpo Marilena Andreani.




NEL POLVERONE MEDIATICO, MATTARELLA: DIFENDERE LA LIBERTÀ DI STAMPA

Politicainsieme.com, 6 marzo 2024. La politica, nella sostanziale indifferenza del Paese, è ancora una volta alle prese con la storia di un presunto dossieraggio. Non è una novità, anzi. La destra se ne sente colpita, anche se non sono solo suoi esponenti al centro di quella che sembra una ricerca di informazioni che li riguardano. C’è un po’ di tutto, in effetti: anche personaggi del mondo mediatico di oggi, uomini del calcio e di società calcistiche. Quindi, è necessario fare luce.

Il polverone mediato è alto. Tutti i famosi garantisti hanno già concluso tutto il processo. E, ovviamente, si ignorano volutamente le regole tese a far scattare verifiche da parte della Banca d’Italia che è tenuta a segnalare eventuali situazioni strane, così come il fatto che è del tutto normale lo svolgimento di approfondimenti da parte delle Forze dell’ordine che leggono i giornali e gli organi d’informazione.

È intervenuta persino Giorgia Meloni per parlare di gravissime violazioni, anche se per ora ci sono solamente dei fascicoli appena aperti dalla magistratura che ci dirà come stanno davvero le cose. Le opinioni sono molto dicordi. Quelli oggetto di interesse, e i loro amici di partito, si stracciano le vesti. I giornalisti coinvolti sostengono che è un clamore del tutto inutile perché loro sarebbero entrati in possesso solo di documentazione già disponibile negli atti ufficiali di inchieste giudiziarie in corso da tempo.

Il tutto è nato da un esposto presentato dal Ministro Crosetto che, in effetti, addirittura prima di cominciare a mettersi a capo della Difesa preannunciò da veggente l’arrivo dei dossier. La sua denuncia partì non appena venne sollevata la questione di un suo presunto conflitto d’interesse per essere lui stato mandato a fare il ministro senza soluzione di continuità con l’attività svolta proprio in campo di armamenti. Poi seguì una sua intervista al Corriere della sera e pure noi ci chiedemmo perché sembrava egli mettere le mani avanti con la magistratura.

Ci sono vari detti popolari che vengono a mente in questi giorni di accese polemiche tra politici, stampa e magistrati. Tra cui “male non fare, paura non avere” che risale a tempi antichissimi: San Paolo, Cicerone, Manzoni. Poi ce n’è uno cinese: “quando torni a casa batti tua moglie. tu non sai perché, ma lei sì”. E questo sembra quello reciprocamente adottato dai giornalisti contro i politici e da questi contro gli avversari  e i magistrati e i giornalisti.

Giorgia Meloni ha detto che non si tratta di parlare di libertà di stampa. Ma, in realtà, il sottotraccia di tanti interventi di queste ore, e comunque non sono mai mancati nel passato dello stesso tenore potrebbero far pensare che proprio a quello si punta.

E, allora, è stato un bene che Sergio Mattarella, incontrando dei giornalisti, si sia speso dicendo che la “libertà di stampa è fondamentale per la nostra democrazia, come per qualunque democrazia. Che vede nella nostra Costituzione una tutela netta, chiara, indiscutibile, a fronte della quale vi è una assunzione di responsabilità da parte dei giornalisti: la lealtà, l’indipendenza dell’informazione, la libertà di critica, nel rispetto della personalità altrui, il rispetto dei fatti”.

Ecco, la famosa verità di cui tutti parlano consiste per i giornalisti solo nel racconto dei fatti. Nel rispetto della legge, e nell’assunzione della responsabilità di cui ha parlato Sergio Mattarella, essi fanno bene a pubblicare tutto ciò di cui vengono in possesso. Chi non ha paura, perché male non ha fatto, gliene è grato perché niente e nessuno può preferire la censura alla conoscenza. Se violazioni ci sono state, saranno valutate. Ma questo vale per i politici che, di solito, godono per i dossier in circolazione quando riguardano gli altri e strillano per quelli che li chiama in causa. Mentre si fa di tutto per non entrare nel merito di eventuali rivelazioni imbarazzanti…




NON ABBIAMO NULLA DA FESTEGGIARE

Fp Cgil: polizia penitenziaria, dirigenza e funzioni centrali non parteciperanno all’anniversario dei 207 anni del corpo di polizia penitenziaria

Roma, 6 Marzo 2024.  La Fp Cgil annuncia ufficialmente che non prenderà parte alle celebrazioni previste per l’anniversario dei 207 anni del Corpo di Polizia Penitenziaria sia a livello nazionale, sia nelle cerimonie regionali. La Fp Cgil, Polizia Penitenziaria, Dirigenza e Funzioni Centrali, esprime con fermezza la posizione dell’organizzazione sindacale: “Non abbiamo nulla da festeggiare. Punto”.

Questa decisione viene presa in un contesto di crescente preoccupazione per le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale. Solo nel corso dell’ultimo anno, gli uomini e le donne che servono con dedizione la Polizia Penitenziaria hanno subito oltre 10.000 aggressioni, una cifra allarmante che mette in luce le sfide e i pericoli quotidiani affrontati da questi servitori dello Stato.

I coordinatori Manna, Ciavarella e Mascagni sottolineano il tragico evento di un collega in servizio nel penitenziario di Ariano Irpino che, due giorni fa, ha commesso l’estremo gesto di togliersi la vita. Sebbene le cause esatte siano ancora in fase di indagine, è presumibile che alla base del gesto via sia una forte percentuale di stress correlato al lavoro su individui già sottoposti a una pressione estrema.

“In rispetto dei sacrifici delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, Dirigenza Penitenziaria e Funzioni Centrali che ogni giorno si impegnano per garantire la sicurezza dei cittadini, scegliamo di non partecipare alla Festa del Corpo che si terrà a Roma in piazza del Popolo in data 11 marzo c.a.”.

Questa assenza è un gesto di dissenso contro le politiche attuali del sistema penitenziario, che mettono a rischio la salute e la sicurezza di tutti i Lavoratori e le Lavoratrici dell’Amministrazione Penitenziaria”.

Il messaggio è chiaro: è tempo che le promesse si traducano in azioni concrete. Finora, le risposte dell’amministrazione si sono limitate a proclami senza seguito, senza affrontare realmente le problematiche del sistema penitenziario.

Concludono in rappresentanti della Fp Cgil: “Non è sufficiente indossare la divisa della Polizia Penitenziaria per raccogliere voti. È il momento che il Ministro Nordio con competenza sul sistema penitenziario e tutto il suo staff inizino a lavorare concretamente per il benessere di chi quotidianamente si sacrifica in nome della sicurezza pubblica. Abbiamo bisogno di azioni, non di parole”.

La Fp Cgil resta fermamente impegnata a rappresentare e difendere gli interessi e la sicurezza del suo personale, continuando a sollecitare l’attenzione e l’impegno delle istituzioni a tutti i livelli.




DENATURALIZZAZIONE DEL SALINE

Un esposto. Esito ed istanze

Pescara, 6 Marzo 2024. (L’esposto di segnalazione ambientale) Avevamo segnalato,in data 23-02-2024,  agli organi di vigilanza (Carabinieri Forestali, Comuni, Provincia, Regione Abruzzo) un esteso intervento di denaturalizzione, con escavatori e camion, nell’area golenale della Foce del Fiume Saline a Montesilvano e Città Sant’Angelo (PE). Ci hanno risposto dopo una settimana i CC Forestali di Pescara sulle indagini in corso, l’impresa esecutrice dei lavori che si trattava “solo di manutenzione e decespugliamento”, ed il commissario straordinario per il rischio idraulico in Abruzzo ing. Vittorio Di Biase, funzionario della Regione Abruzzo sul progetto in corso. Li ringraziamo per la risposta alla nostra segnalazione.

(Il progetto di difesa idraulica da 11 milioni di euro) Siamo venuti a conoscenza del progetto, in corso di realizzazione, da 11 milioni di euro, per la protezione dal rischio idraulico del tratto finale del fiume Saline (Lotto 1), con la realizzazione di argini di contenimento, alcuni tratti con muri di cemento sul lato urbanizzato e scarpate in terreno sul lato fluviale, altri con terrapieni su ambo i lati. Inoltre, il progetto prevede una vasca di laminazione per il controllo della piena del fiume in comune di Montesilvano, poco a monte del complesso Ibisco, forse troppo vicina ai depositi di discariche contaminate da diossina del SIR Saline. Il progetto, in data 6-10-2022, ha ottenuto il giudizio di esclusione dalla procedura di VIA dal comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale, formato da dirigenti regionali dei settori ambiente, territorio, e infrastrutture. Tra le ragioni dell’esclusione, l’indifferibilità e urgenza dell’intervento, visto il rischio per il territorio, visti anche gli esiti drammatici recenti dei cambiamenti climatici in altre regioni adriatiche.

(Osservazioni) Concordiamo sull’importanza strategica della difesa dal rischio idraulico del progetto in corso d’opera, tuttavia, alla luce dei documenti visionati e dello stato dei luoghi facciamo presente le seguenti osservazioni, riguardo:

– La partecipazione, pubblicazione e pubblicità degli atti

– L’inaccettabilità della denaturalizzazione dell’area golenale del fiume

– Prospettiva di un parco metropolitano regionale Foce del Saline Piomba

– Caratteristiche degli argini con percorsi ciclopedonali per la valorizzazione del fiume

– Dubbi sulla vasca di laminazione troppo vicina al sito di discariche tossiche SIR.

La trasparenza e partecipazione di cittadini e stakeholder è un requisito indispensabile dell’azione pubblica, confermato in tutte le direttive europee relative,  sia per migliorare il senso di identità dei cittadini con l’azione pubblica e di governance del territorio, sia per migliorare l’efficienza della spesa pubblica e l’efficacia del progetto. La pubblicazione sul sito degli enti competenti non garantisce da sola la pubblicità in loco e le partecipazioni dei cittadini nella fase di formazione del progetto. Occorre una pubblicità in loco, su stampa locale e online, per sapere dell’esistenza degli atti pubblicati sul sito dell’ente. Essa va pensata, non  solo finalizzata alla impegnativa procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale),  ma anche per la possibilità di segnalare problemi e di esprimere istanze da chi sul territorio vive e opera, e magari correggere errori progettuali per conoscenza approssimata del territorio, ed integrare le competenze. La nostra proposta. Forse occorrerà migliorare la normativa, anche regionale, sulla pubblicazione e la pubblicità delle opere pubbliche finanziate, introducendo più snelle, diffuse ed efficaci procedure di pubblicazione ascolto e partecipazione.

(Inaccettabile distruzione della vegetazione golenale) Non sono stati rilevati cartelli di cantiere in prossimità dei lavori di denatualizzazione delle aree golenali del fiume Saline. Lavori di tale estensione, tuttavia, modificano la morfologia di un’area naturale, anche se non classificata come riserva, ma importante per l’avifauna ed il paesaggio. Tali lavori non possono essere classificati solo come opere di manutenzione idraulica. Nè è ragionevole pensare ad un disboscamento così esteso per “creare le condizioni di visibilità ed accesso … per un rilievo di maggior dettaglio delle aree di intervento”. In sostanza, ci pare sproporzionata l’entità dei lavori segnalati di disboscamento per realizzare un rilievo aerofotogrammetrico con droni dell’area. Si consideri infine che, benchè non ancora tradotta in atti formali, esiste una pervasiva richiesta di creare un parco metropolitano Foce del Saline-Piomba, quale risorsa e margine metropolitano della città di Nuova Pescara 2027, per cui l’area non va compromessa con interventi estesi di denaturalizzazione.

(la gestione dei rifiuti vegetali). Ci segnalano, inoltre, rischi potenziali per la gestione dei rifiuti vegetali prodotti con l’azione di disboscamento attuale, lasciati in loco dopo triturazione meccanica. Come espressamente previsto dalle norme (Art. 183, comma1 lett. b-ter, n. 5 TUA) gli sfalci e le potature prodotti nell’ambito di un’attività di manutenzione del verde pubblico sono rifiuti urbani; pertanto, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti (la flora perifluviale sfalciata) è punito sempre come reato contravvenzionale. Ma, se si tratta di titolari di imprese o responsabili di enti (come nel caso di specie) l’illecito e le sanzioni sarebbero ben più gravi.  L’abbandono dei rifiuti vegetali è caratterizzato come “abbandono o deposito non autorizzati ed occasionali di rifiuti”, con la sua natura di reato di pericolo. Nel caso di specie il pericolo reale consiste nel fatto che il sito è classificato SIR per la contaminazione da diossine; pertanto, le piante (fitodepurazione e fitoassorbimento) verrebbero incluse nella categoria dei “rifiuti pericolosi”. A ciò si aggiunga che l’abbandono di cospicue masse vegetali, triturate in loco, costituisce una rilevante accumulo di materiale biologico ricco di azoto fosforo e potassio, con il rischio di eutrofizzazione delle acque marine, ove verranno riversate dal fiume. La richiesta è di interrompere la fase di disboscamento massivo dell’area verde golenale del fiume, che non costituisce rischio idraulico, ma difesa, filtraggio e rallentamento delle acque, ed è una risorsa naturalistica preziosa, anche di valenza turistica per l’area. Si utilizzino altre tecniche per un rilievo affidabile delle aree di progetto.

(Argini con piste ciclabili) Il progetto prevede la realizzazione di argini di sagoma trapezoide, con alla sommità una base minore di 3m per ospitare una pista ciclabile o un percorso per veicoli di servizio. Ma che pista ciclabile pensiamo di realizzare sulla sommità dell’argine con una larghezza di 3 m lorda ? Senza spazio per transenne e franco laterale minimo di 0.50 m ? Senza lo spazio per un percorso pedonale minimo, adiacente al minimo di 2,50 m di una pista ciclabile? Senza un albero, o del verde di tenuta del terreno,  ombreggiamento di pedoni e ciclisti e trattamento paesaggistico dell’argine ?  Un argine non è solo un dispositivo idraulico. È anche un infrastruttura del territorio che può diventare risorsa per la valorizzazione turistica ambientale del fiume.  Ulteriore richiesta, dunque, è di ampliare la dimensione sommitale prevista per i rilevati arginali, portandola da 3 a 5 m, per poter realmente ospitare la sistemazione di percorsi ciclopedonali, alberati e illuminati, come infrastrutture di valorizzazione turistica ambientale del territorio integrata con la rete ciclopedonale costiera Bike-to-Coast , asset strategico del futuro turistico e ambientale della Regione Abruzzo. Si ricorda che nell’area di progetto è presente un’offerta turistica alberghiera di circa 4.000 posti letto. Inoltre, in quell’area è in via di completamento la rete ciclopedonale regionale Bike-to-Coast, che passa proprio sul nuovo ponte sul Saline, Filomena Delli Castelli. L’investimento per motivi idraulici può essere integrato con altre finalità complementari di valorizzazione economica, ambientale, infrastrutturale del territorio.

(la vasca di laminazione). Siamo preoccupati infine per la localizzazione e caratteristiche della vasca di laminazione, in progetto, da realizzare nel Lotto 2 di intervento. Essa è localizzata in comune di Montesilvano, a monte dell’attraversamento A14 del fiume, in prossimità delle aree a deposito dei rifiuti inquinati da diossine presenti in comune di Montesilvano, poche decine di metri a valle del bacino di laminazione. L’opera pare essere inserito nel Lotto 2 di intervento. A causa della classificazione SIN del fiume Saline e del pericolo del dilavamento dei terreni dell’adiacente discarica inquinata. Questa parte del progetto vada sottoposta ad una più accurata valutazione ambientale, con la possibile rilocalizzazione più a monte, in zona Congiunti, nell’area di confluenza dei fiumi Tavo e Fino.

Giuseppe Di Giampietro

Arch, phd presidente comitato Saline.Marina.PP1 di Montesilvano




LA RIAPERTURA DELL’OSPEDALE

Il Partito Democratico contrario

Ortona, 6 marzo 2024. I vertici regionali e cittadini del Partito Democratico, nel corso di un incontro elettorale tenutosi a Ortona, nella Sala Eden, hanno ribadito la loro contrarietà alla realizzazione dell’ospedale di base in contrada S. Liberata, come invece previsto dalla nuova rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale lo scorso 12 dicembre. Grandi assenti all’incontro il candidato presidente del centrosinistra Luciano D’Amico e, soprattutto, l’ex assessore alla sanità Pd Silvio Paolucci, artefice, insieme all’ex consigliere regionale dello stesso partito, Camillo d’Alessandro (oggi segretario regionale di Italia Viva) dello sciagurato ridimensionamento dell’ospedale di Ortona.

“È incredibile come il Partito Democratico non riesca a trovare il coraggio di ammettere i propri errori per i gravi disagi provocati in passato ai cittadini del comprensorio ortonese con l’impoverimento dell’ospedale di Ortona e la drastica riduzione dei servizi sanitari alla comunità”, sottolineano Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale, e Franco Vanni, consigliere comunale e candidato alla Regione nella lista di Fratelli d’Italia.

“Negli ultimi anni di piena operatività – continuano Di Nardo e Vanni – l’ospedale di Ortona ha assicurato ogni anno l’erogazione di circa 700.000 prestazioni, di cui 500.000 da parte del solo laboratorio analisi. Con la graduale chiusura di alcuni reparti avvenuta negli anni 2015-2016, le prestazioni sono state praticamente azzerate. Basti pensare che oggi, soprattutto grazie alla senologia e ad altre strutture di eccellenza, all’interno dell’ex ospedale “G. Bernabeo”, trasformato dal centrosinistra in stabilimento di Chieti, sono erogate mediamente appena 3.000 prestazioni ogni anno, ridotte anche a causa della pandemia. Come si vede, purtroppo, i numeri non mentono mai.”

“Noi continuiamo a lavorare – concludono Di Nardo e Vanni – per assicurare al più presto la riapertura totale dell’ospedale “G. Bernabeo”, tornato ad essere ospedale di base grazie alla nuova rete ospedaliera approvata dalla Regione Abruzzo guidata dal presidente Marco Marsilio.”




FIABOSCO ACADEMY

Il viaggio continua; ragazzi a lavoro per nuove opere

Lettomanoppello, 6 marzo 2024. La pietra bianca della Maiella donata ai ragazzi dalla miniera di Addario Camillo Group di Lettomanoppello comincia a prendere forma: per questa edizione 2024 sono coinvolti nel progetto Fiabosco Academy  i ragazzi del  Liceo Artistico G.B. Vico di Chieti con i referenti Prof. Francesco D’Incecco, Vincenzo Marinelli e Giorgio Falcone, e del Pàntini Pudente di Vasto con il referente Prof. Giuseppe Colangelo.

Si lavora, dunque, in ambiente scolastico fino alla fine dell’anno accademico alle opere che arricchiranno il già importante percorso del Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche, nato nel 2021 nel comune di Sant’Eufemia grazie all’impegno del sindaco Francesco Crivelli, al Direttore artistico Peppe Millanta che nel lavorare in sinergia con lo stesso Comune di Sant’Eufemia e con il Parco Nazionale della Maiella sono riusciti a creare dal nulla una delle attrazioni turistiche più ricercate d’Abruzzo.

Cosa ha spinto Addario Group a credere in questo progetto sin dall’inizio? La risposta da parte dell’azienda: “Abbiamo appoggiato il Fiabosco Academy per collaborare ad abbattere le barriere che ci sono tra il mondo della scuola ed il mondo dell’occupazione. Grazie al lavoro di analisi, di osservazione e di approfondimento che si trovano a fare i ragazzi con questo progetto, si dà loro l’occasione di conoscere, valorizzare e rispettare un prodotto locale che ha fatto la storia della nostra comunità e della nostra regione e su cui si può ancora investire creando una rete di collaborazione tra professionisti del settore e giovani che per passione, o per curiosità capiscono l’importanza di preservare radici e tradizioni e farne un vero e proprio lavoro a partire dall’ambiente scolastico che ha permesso loro di conoscere il mondo della pietra della Maiella e la storia delle miniere d’Abruzzo”.

È il Prof. Colangelo a dare qualche anticipazione sul lavoro dei ragazzi che “stanno lavorando su un trono, una seduta che potrà essere anche punto di riposo o sosta per coloro che decideranno di affrontare il percorso nel Parco; ora abbiamo questa grande pietra da lavorare ed i risultati si vedranno in corso d’opera”.

I ragazzi del Liceo Artistico di Chieti invece hanno scelto come tema “la maschera”.

“In questo progetto – spiega il Prof. Marinelli – abbiamo cercato di mettere in evidenza il rapporto tra uomo e natura attraverso questi ‘vasi’ a forma di testa umana. Maschere intese come presenze all’interno del bosco, uno sguardo che sale dal basso, una connessione e un rispetto costante e reciproco tra uomo e natura. Per l’ispirazione delle maschere non ci si è agganciati ad un tema vero e proprio, ma ogni singola figura nasce dalla forma della pietra, ancora una volta è la natura che suggerisce la progettualità. La scultura in questo caso è vista solo come modellazione raffinata di un elemento già presente nel masso stesso. Ci saranno delle figure umane dormienti sul manto erboso… e tante altre sorprese”.

Dunque, anche per quest’anno si è accesa la fantasia degli studenti che nel lavorare, ed imparare il mestiere dello scalpellino, continuano a mantenere viva la tradizione abruzzese all’interno delle scuole. Il progetto presenta il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzo,  della Provincia di Pescara, della Provincia di Chieti.




GLI SCRITTORI ITALIANI AL FESTIVAL DELLA LETTERATURA

di Arturo Varè

Vienna, 6 marzo 2024. La terza edizione del Festival della letteratura italiana “La Fonte” al Teatro Odeon di Vienna, dall’1 al 3 marzo, ha visto la partecipazione di numerosi noti scrittori italiani che hanno parlato dei temi dei loro libri. Alessandro Barbero, Gianrico Carofiglio, Serena Dandini, Domenico Dara, Manuele Fior, Fabio Genovesi, Dacia Maraini, Stefano Mancuso, Benedetta Tobagi sono solo alcuni dei nomi che hanno affollato l’intensa tre giorni viennese. Una risposta di pubblico estremamente positiva che ha confermato la validità della formula adottata dagli organizzatori: l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, l’Associazione culturale Librai in Corso e l’Associazione Libellula di Vienna.

Gli autori e le autrici che hanno partecipato hanno raccontato la letteratura italiana contemporanea attraverso i diversi generi letterari e linguaggi affrontati nei loro libri, pubblicati anche in tedesco: dal saggio al romanzo, dal graphic novel al giallo fino ai mondi fantastici dei libri per bambini. Lo svolgimento di tutti gli incontri in lingua italiana e tedesca ha permesso un attivo coinvolgimento dei partecipanti che hanno potuto così conversare e confrontarsi con gli autori.

L’ambasciatore d’Italia a Vienna, Giovanni Pugliese, ha inaugurato il festival e la Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Vienna, l’ambasciatrice Debora Lepre, ha introdotto i lavori della giornata di domenica. Nell’ambito del festival è stata anche allestita una mostra di pannelli dal titolo “La penna del diplomatico” ideata e realizzata dall’ambasciatore Stefano Baldi, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’OSCE a Vienna.

La mostra, composta da pannelli tematici relativi a circa 400 copertine di libri, ha costituito l’occasione per conoscere una nicchia della produzione libraria italiana e scoprire un lato meno noto dei diplomatici, rappresentato dalle loro pubblicazioni. Storia, biografie, memorie e ricordi, politica internazionale, diplomazia, narrativa, poesia e teatro, italiani all’estero, pubblicazioni in altre lingue e monografie sulle ambasciate italiane sono le aree tematiche dei libri illustrati nei pannelli, ciascuno accompagnato da una breve descrizione. Inoltre, un pannello appositamente realizzato per l’occasione è stato dedicato ai libri pubblicati da diplomatici scrittori austriaci.

La mostra rientra nel quadro di un vasto progetto di ricerca “La penna del diplomatico” inaugurato nel 2006 con la pubblicazione dell’omonimo libro da parte di Stefano Baldi e Pasquale Baldocci. Ad oggi, la ricerca ha portato all’individuazione e catalogazione di oltre 1.400 titoli pubblicati da oltre 340 autori diplomatici dal secondo dopoguerra, mettendone in luce non solo la considerevole produzione libraria e la loro attività pubblicistica, ma anche gli interessi ampi e diversificati che contraddistinguono chi svolge questa professione. Gli organizzatori, molto soddisfatti per il successo riscosso dall’edizione di quest’anno, hanno annunciato che la quarta edizione del Festival si terrà nel marzo 2025.




COSE DI OGNI GIORNO di David Norisco

Teatro Comunale “C. De Nardis”, Orsogna: Venerdì 9 marzo ore 21.00 Denny Mendez e Francesco Branchetti

Orsogna, 6 marzo 2024.  Denny Mendez e Francesco Branchetti sono i protagonisti della divertente e attualissima commedia “Cose di ogni giorno” che calcherà il palcoscenico del Teatro De Nardis di Orsogna, venerdì 9 marzo alle ore 21:00. In scena accanto ai due protagonisti, Isabella Giannone e José De La Paz, la regia è firmata da Francesco Branchetti, le musiche sono di Pino Cangialosi, le scene di Andrea Franculli, i costumi di Clara Surro.

In una bella casa con domestica a tempo pieno, vive una famiglia ben organizzata, sorretta da due genitori giovani, attenti e amorosi, hanno una figlia sposata e un figlio laureato. In questo organizzato mondo borghese qualcosa si inceppa, niente di eccezionale, ma come tutte le situazioni diverse fa saltare l’equilibrio quotidiano. Naturalmente sarà la madre, che è l’elemento affettivamente più fragile, a gestire con spirito aperto la paventata separazione della figlia e l’inattesa confessione del figlio. Il Padre, commercialista di successo, vive le situazioni con la foga canina di chi sente tremare la terra sotto i piedi della propria famiglia. In tutto questo un’affettuosa cameriera dagli amori sempre sbagliati, assiste combinando altri guai.

Lo scorrere della vita familiare non distrugge, ma trasforma i rapporti ben organizzati in rapporti più scoperti dove ognuno ritrova la sua dimensione vera ricomponendo così il nucleo sorretto dall’affetto di sempre. Se ci fosse una morale direi che niente è come noi la vediamo e vogliamo, ogni persona o situazione ha delle diversità che l’affetto e l’amore costruttivo possono benissimo ricomporre.




CHI DICE DONNA

Un progetto fotografico, un percorso di donne. Vernissage della mostra fotografica collettiva Sabato 9 marzo 2024, ore 17:30 Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 6 marzo 2024. In occasione della settimana che celebra la Giornata internazionale dei diritti della donna la Fondazione Pescarabruzzo è lieta di invitare al vernissage della mostra fotografica collettiva CHI DICE DONNA. Un progetto fotografico, un percorso di donne, che si terrà sabato 9 marzo, alle ore 17:30 presso la Maison des Arts. L’esposizione, promossa e realizzata dall’Associazione culturale Chi dice donna e dalla Fondazione Pescarabruzzo, giunta quest’anno alla sua quarta edizione, racconta la donna attraverso lo sguardo di 10 fotografe amatoriali, ciascuna delle quali ha impresso sulla pellicola storie di donne in Rinascita: rinascita come sinonimo di forza, di cambiamento, di energia, di determinazione della figura femminile, ma anche come simbolo di ripresa dopo questo lungo periodo di fermo dovuto alla crisi pandemica.  L’esposizione proseguirà fino al 24 marzo.

La mostra itinerante ha avuto uno stop nel 2020, quando alla vigilia dell’inaugurazione, era stata sospesa per le restrizioni dovute al Covid-19. A distanza di qualche anno, le due organizzatrici della mostra, Annalisa De Blasis e Manuela Di Guglielmo, hanno deciso di riprendere quello che era diventato un appuntamento fisso con l’intento di raccontare la donna attraverso le immagini. E continuano a farlo con la loro Associazione, che porta lo stesso nome, e con l’aiuto di alcune amiche fotografe amatoriali, ciascuna delle quali racconterà, storie di donne.

«L’idea dell’Associazione è quella di riuscire a trasformare questo appuntamento in una sorta di Festival, che possa arricchirsi ogni anno di nuovi contributi con il solo scopo di celebrare la donna attraverso le immagini e le parole», dichiara Annalisa De Blasis, Presidente dell’Associazione Chi dice donna.

Le fotografe che hanno preso parte alla mostra sono: Tiziana Aridità, Marina Chichi, Annalisa De Blasis, Eugenia Di Giannantonio, Manuela Di Guglielmo, Michela Di Paolo, Regina Nardini, Antonina Orlando, Stefania Proietto, Sara Zaino.

L’allestimento realizzato alla Maison des Arts, composto da 52 fotografie, offre un’importante occasione per comprendere e testimoniare la progressiva consapevolezza personale e sociale delle donne, nonché l’autodeterminazione raggiunta fino ad oggi.

«Bellezza, Forza, Lavoro e Famiglia», evidenzia Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, «sono questi i temi esposti nella mostra fotografica, che testimonia quanto il desiderio di rinascita di ogni donna passi attraverso gesti quotidiani, tanto forti quanto semplici, come quelli che possiamo ammirare negli scatti di CHI DICE DONNA».




ART BIKE & RUN + WINE

Tre giorni festa, all’insegna dello sport, dell’arte, dell’enogastronomia e del divertimento. Appuntamento dal 17 al 19 maggio

Fossacesia, 6 marzo 2024.Tanti ingredienti, a comporre una proposta con un obiettivo comune. Quello di promuovere il territorio, farne conoscere le eccellenze, consolidare sempre più la Costa dei Trabocchi e le zone intorno come destinazione turistica che unisce il mare e le colline, fino allo sguardo verso le montagne. Con proposte per tutti e per tutti i gusti.

Ecco allora l’edizione 2024 di Art Bike & Run + Wine, presentata questa mattina in conferenza stampa nella Sala Camplone della Camera di commercio di Chieti-Pescara, alla presenza dei protagonisti e degli attori di questa grande festa.

Il divertimento, dunque, tra sport, arte, enogastronomia. Fra gli appuntamenti annunciati nel corso della conferenza stampa, la ciclopedalata enogastronomica, un modo originale e insolito per vivere la Via Verde della Costa dei Trabocchi in sella a una bicicletta accompagnati da sapori e profumi dei prodotti tipici del territorio.

Per non dire della Sunset Run, una corsa podistica non agonistica aperta a tutti, divertente, inclusiva, nell’attimo più romantico della giornata, il tramonto appunto. “Sarà un momento per tutti, per chi vuole correre o anche camminare, in gruppo con gli amici, in famiglia con i passeggini, accompagnati dalla musica e dai checkpoint con i conduttori di Radio Delta 1 – spiegano gli organizzatori -. L’invito è davvero a gustare questo momento, a portare a casa un ricordo unico, di emozioni nonché con un selfie, sostando negli spazi con la struttura che incornicia il paesaggio. Invitiamo anche a partecipare vestiti in modo stravagante, come detto non è una gara agonistica, diamo libero spazio alla creatività di ognuno”. 

Art Bike & Run + Wine è un grande villaggio, per giornate all’insegna della vita all’aria aperta e del divertimento. Con tante proposte fra le quali scegliere, ideali per famiglie, amici, gruppi, per tre giorni di arte, natura, scoperta del territorio. Fra attività sportive – per le quali le iscrizioni partono fra una settimana – degustazioni delle eccellenze enogastronomiche abruzzesi.

Fra i momenti annunciati per l’edizione 2024 anche l’inaugurazione dei percorsi delle nuove vie della Linea Gustav. Circa 200 chilometri – da fare in bicicletta – per un tragitto che partendo dal cimitero militare britannico di Torino di Sangro e dal cimitero militare canadese di Ortona attraverserà i territori del Sangro e sarà completato con la realizzazione del primo tratto del Cammino della Via Gustav. Un’iniziativa congiunta di Gal Costa dei Trabocchi, Gal Maiella Verde e Parco Nazionale della Maiella.

Art Bike & Run + Wine è un evento internazionale promosso da Legambiente Abruzzo in collaborazione con la Camera di Commercio Chieti Pescara, Gal Costa dei Trabocchi. Partner istituzionali della manifestazione sono Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Comune di Fossacesia. Ideatrice del format e organizzatrice dell’evento è l’agenzia Carsa di Pescara.

Lido Legnini, vicepresidente Camera di Commercio Chieti-Pescara

“In questi anni come Camera abbiamo operato facendo da raccordo con gli attori locali, con la Provincia di Chieti, la Regione Abruzzo, pensiamo aver svolto il nostro ruolo pienamente, rispetto a quella che oggi è la Costa dei Trabocchi. Stiamo lavorando adesso ad un marchio di qualità che caratterizzi sempre più questa destinazione come un unicum, come operatori dell’accoglienza e non solo della promozione”  

Silvia Tauro, Legambiente Abruzzo

“E’ una manifestazione sempre più pensata per dare voce e valorizzare le tante identità della Costa dei Trabocchi, all’insegna di un modello di turismo sostenibile e inclusivo, sostenuto dalla progettazione partecipata di tutta la comunità. Oggi la Via Verde è occasione di promozione non solo della costa ma anche dell’entroterra, perseguiamo l’idea di mettere insieme natura, storia, sport, cultura e tradizione, per un unico grande attrattore per un’esperienza unica per turisti e comunità. Guardiamo a un turismo integrato con il territorio che sia un valore per la comunità di riferimento. Quest’anno fra le varie novità, ci apriamo alle scuole, avremo anche una giornata di cittadinanza attiva con la pulizia della spiaggia. Inoltre, entreremo direttamente nelle scuole: un ulteriore tassello per dare una risposta alla transizione ecologica che stiamo affrontando”.  

Francesco Menna, presidente della provincia di Chieti

“Come Provincia abbiamo sposato in pieno questo progetto per promuovere il territorio e la Via Verde, all’insegna di sport, arte, enogastronomia. In più, stiamo lavorando ad un marchio per la Via Verde. Oramai è chiaro che per raccogliere le sfide del mondo globale bisogna promuovere le identità del territorio. Il nostro sogno ora è che dopo la tornata elettorale ci sia un dato concreto sul completamento della Via Verde in riferimento ai tratti mancanti. Sulla gestione, ribadiamo sempre il nostro no alla privatizzazione della Via Verde, sì ai progetti di collaborazione per la promozione territoriale. auspico anche questo sia l’anno dell’acquisto delle vecchie stazioni per relativa riconversione, con bando pubblico”.

Roberto Di Vincenzo presidente Carsa e presidente Gal Costa dei Trabocchi

“Saranno giornate di riflessione strategica e di godibilità del territorio. Questo è un anno molto importante, grazie all’inaugurazione dei primi 200 chilometri di percorsi cicloturistici lungo la Linea Gustav. Un tragitto che partendo dal cimitero militare britannico di Torino di Sangro e dal cimitero militare canadese di Ortona attraverserà appunto i territori del Sangro. Abbiamo scelto una data simbolica, quella del 18 maggio, giorno in cui ricorre l’ottantesimo della caduta della Linea Gustav: con la ciclopedalata della pace celebreremo questa data, trasformando le vie dello scontro bellico in vie di pace. Grazie alla sinergia fra Gal Costa dei Trabocchi, Gal Maiella Verde e Parco Nazionale della Maiella, il progetto Le Vie della Linea Gustav si estenderà, nel corso degli anni, nei territori del Lazio, fino a raggiungere Anzio. Crediamo che questo nuovo progetto possa dare ulteriore stimolo allo sviluppo dell’accoglienza nei territori di riferimento. Abbiamo coinvolto anche il liceo Artistico di Pescara e l’accademia di Belle arti dell’Aquila che realizzerà un corto che sarà la base per la promozione nei prossimi anni”.

Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia   

“Per la seconda volta il Comune di Fossacesia accoglie questa tre giorni per accogliere chi vuole fare sport, trascorrere giornate sulla costa, scoprire la nostra cucina. Ospitalità piena per tutte le attività che collaboreranno a questa iniziativa. Il turismo è sempre più pilastro importante di questa economia, grazie al successo della Via Verde”.




AIOST IN ABRUZZO

Presentazione Primo Corso

Ortona, 6 Marzo 2024.  Sala Eden del Comune di Ortona , è stato presentato con grande entusiasmo il Primo Corso dell’Associazione Italiana Ostricari (AIOST) del 2024 in Abruzzo. la prima associazione in Italia dedicata alla formazione di una nuova figura professionale nella ristorazione: l’Ostricaro.

Alessio Cutino Vicepresidente Aiost e Pasqualino Massa direttore del corso di Ortona hanno  presentato l’iniziativa insieme al Sindaco di Ortona Leo Castiglione , al Presidente del Consiglio Federica Paolucci , al Dr. Giuseppe Torzi Direttore del dipartimento di prevenzione ASL Lanciano-Vasto-Chieti che partecipa al corso con i veterinari esperti di sicurezza alimentare settore della filiera dei molluschi bivalvi e con esperti del settore prodotti della pesca Dr. William Di Nardo e Dr. Vincenzo Olivieri .

Far parte di AIOST rappresenta un’immersione nel fascinante mondo delle ostriche e dei frutti di mare, offrendo l’opportunità di partecipare a corsi, eventi e congressi legati all’Ostricoltura. Diventare Ostricaro si configura come un’importante chance per professionisti della ristorazione e appassionati, permettendo loro di approfondire le tematiche di un mercato ancora poco conosciuto, e di accedere al mondo del lavoro con un approccio culturale, igienico-sanitario e tecnico di alto livello.

I corsi, coordinati da professionisti di ogni settore di riferimento, mirano a formare la figura dell’Ostricaro. Quest’ultimo non solo diventa portavoce della cultura del mare ma assume anche un ruolo rilevante in ambito professionale.

Durante la presentazione, sono stati trattati i temi chiave: “Chi è un ostricaro?” e “Quali sono le sue principali competenze?”. Un approfondimento di base sul mondo delle ostriche ha arricchito la discussione, evidenziando l’importanza di questa figura nel contesto gastronomico a cura dello Chef 1 Stella Michelin Nicola Fossaceca del Ristorante Al Metro’.

I corsi – che si terranno ad Ortona , Pozzuoli e Battipaglia – sono suddivisi in 10 lezioni. Due ore divise da parte teorica e parte pratica di degustazione. Si parte dalla storia dell’ostricoltura, le tecniche di apertura, passando per l’anatomia e la fisiologia dei molluschi bivalvi, analizzando tutti gli aspetti igienico sanitari. Tecniche di degustazione, di allevamento. Un corso a tutto tondo volto a formare una figura importante che sarà il punto di riferimento nella ristorazione di mare di qualità.

Alessio Cutino




MARGINI DI NICOLÒ FALSETTI

In programma oggi  per la rassegna Inverno d’Essai. Una commedia sulla provincia italiana e sulle “belle speranze” che faticano a farsi largo.

Giulianova, 6 marzo 2024. È “Margini” di Niccolò Falsetti, il primo dei film di marzo di “Inverno d’Essai”, la rassegna cinematografica che dal 14 febbraio si tiene ogni mercoledì al Kursaal, con il patrocinio del Comune di

La storia è di quelle che non possono non far sorridere. Edoardo, Iacopo e Michele vivono a Grosseto ed insieme formano una band di musica punk.

Il sogno di far suonare nella loro città il loro gruppo del cuore, gli  americani “Defense”, finirà soffocato dall’ambiente miope e asfittico in cui vivono, ma soprattutto metterà alla prova la loro amicizia.

“Un film italiano in cui finalmente si ride”, è stato detto di “Margini”, a testimonianza del fatto che, dinanzi a  certi paradossi, si può riflettere ma anche provare a divertirsi. Inizio alle 21. Ingresso libero.