LET’S GET LOST storie di uomini e di jazz

Summer 2024, 7/10 Agosto, Piazza Sant’Anna, Teramo

Teramo, 31 luglio 2024.LET’S GET LOST storie di uomini e di jazz: la serata di sabato 10 agosto verrà aperta da Trixie (Beatrice Valiante), giovanissima (22) e sempre più affermata producer, DJ, vocalist, che tornerà ad esibirsi a Teramo, città che ha visto sbocciare il suo talento, in occasione di questo straordinario evento.

Mercoledì 7 Agosto ore 21,30 (doppio concerto)

– SOFT MACHINE on tour

– DAVID CROSS BAND plays King Crimson 72/74

Venerdì 9 Agosto ore 21,30

– KENNY GARRETT 6et, Sounds from the Ancestors

Sabato 10 Agosto ore 22,15

– TRIXIE Waitin’ for K&D

– KRUDER & DORFMEISTER, KD 30 years tour – DJ Set




TORNA IL CAMMINO DI SAN GERARDO

Da Pettorano a Gallinaro. E quest’anno partecipa anche un prete

Pettorano sul Gizio, 31 luglio 2024.Ci sarà anche prete indiano quest’anno fra i quasi venti partecipanti che si metteranno in viaggio il prossimo 8 agosto dalla Locanda di Pettorano sul Gizio per arrivare tre giorni dopo, a piedi, in un percorso suddiviso per tappe, a Gallinaro in provincia di Frosinone.

È il Cammino di San Gerardo, evento che unisce la volontà storica di ripercorrere un antico percorso che sin dal XIV secolo portava i Pettoranesi devoti, superando i Monti delle Mainarde e della Meta, fino al santuario di San Gerardo, ovvero il paese di Gallinaro in provincia di Frosinone; alla scoperta naturistica di alcuni dei territori più affascinanti fra Abruzzo e Lazio, lungo antiche mulattiere, tratturi e vecchie rotte, nella cultura del passo lento.

Ad organizzare questo appuntamento, che è ormai è diventato un classico estivo, è ancora una volta l’Associazione Trekking Genzana che ha il suo cuore a Pettorano sul Gizio. La prima tappa del Cammino, quella dell’8 agosto, prevede come detto la partenza dalla Locanda di Pettorano e l’arrivo a Chiarano dove ci sarà il pranzo e poi una lunga sosta fino alla sera con cena a cura della Porta dei Parchi dell’imprenditore agricolo Nunzio Marcelli.

La partenza per la seconda parte del Cammino, il giorno 9 agosto, è fissata alle ore 7, con sosta per colazione a Passo Godi, e poi ci lo spostamento prima a Villetta Barrea e poi a Val Fondillo dove verranno piazzate le tende e ci sarà la cena con la preparazione del piatto della carbonara. Sempre a Val Fondillo il gruppo inizialmente partito da Pettorano sul Gizio verrà raggiunto da quattro donne che poi il 10 agosto si metteranno anch’esse in cammino per raggiungere San Donato val di Comino dove in due strutture differenti avverrà il pernottamento in nottata. Prima però del riposo il gruppo di partecipanti al Cammino di San Gerardo assisterà a Gallinaro alla processione che si fa in onore dei viandanti e dei pellegrini. L’11 agosto partenza alle ore 8 da San Donato val di Comino, arrivo a Gallinaro dove è prevista la messa in onore di San Gerardo.

Successivamente ci sarà una nuova processione, ed infine il rientro a Pettorano sul Gizio con mezzi propri. Il prete indiano che quest’anno sarà fra i partecipanti del Cammino di San Gerardo parroco di una parrocchia a Pompei. Quest’ultimo incuriosito dalla storia e dal culto per San Gerardo è entrato in contatto con l’Associazione Trekking Genzana ed ha chiesto ed ottenuto di partecipare all’edizione del Cammino di quest’anno. “E’ desiderio dell’Associazione Trekking Genzana continuare a vivere l’esperienza del pellegrinaggio e delle altre tradizioni che sono memoria storica del nostro paese, Pettorano sul Gizio, per viverle e tramandarle negli anni a venire” ha sottolineato Nunzio Schiappa, coordinatore dell’associazione stessa.

Per partecipare a Il Cammino di San Gerardo è necessario contattare uno dei coordinatori dell’Associazione Trekking Genzana, ovvero Nunzio Schiappa (339-5027895), Ivo D’Aurora (3281174482) o Antonio Schiappa (3356-6996666).




GIORNATA ROSA DELLA CONSULTA DELLE DONNE

Dialogo sul femminile e dintorni, arte, natura e convivio

Luco dei Marsi, 31 luglio 2024. Incontro e dialogo sul femminile e dintorni, dalle poliedriche sfaccettature delle tematiche centrali relative alla figura della donna al suo ruolo, e ruoli, nella società e nel tempo. Questo il filo conduttore della Giornata Rosa organizzata e promossa dalla Consulta delle Donne del Comune di Luco dei Marsi, frutto di un corale lavoro di tessitura che punta a valorizzare partecipazione, riflessione e confronto intorno alla figura della donna, dalle problematiche vecchie e nuove allo sviluppo delle sue potenzialità, passando dalla – non scontata – conquista della consapevolezza di esse.

La manifestazione, in programma per domenica, 4 agosto, ricca di eventi di rilievo, si snoderà lungo tutta la giornata a partire dalle 8, con la “Passeggiata nel bosco di Angizia”, a cura del CAI Vallelonga – Coppo dell’Orso, con partenza dal circolo bocciofilo, in via dei Pozzi, e ristoro nel punto di accoglienza allestito dalla sezione Avis di Luco dei Marsi nell’area archeologica di Anxa-Angitia; a seguire, nel sito del Santuario di Angizia, interpretazione teatrale “Quattro passi tra storia e arte”, viaggio sui passi della Dea che abitava il bosco sacro e nella dimensione più profonda del femminino con Roberta Placida, docente e scrittrice. Alle 16, in piazza Umberto I, al via “L’arte scende in piazza – la donna tra il mito e la storia”, estemporanea d’arte e concorso aperti alla più ampia partecipazione e a tutte le arti figurative, che premierà i primi tre classificati e alzerà i riflettori sulle diverse espressioni artistiche, dalla pittura su tela al murale, dal fumetto alla scultura, da declinarsi in riferimento al tema proposto.

Il programma proseguirà, alle 18, con il Tiaso: la Consulta delle Donne e l’associazione culturale Lucus dialogheranno con Oria Gargano, presidente della cooperativa sociale BEFreee e autrice del romanzo “L’amore poderoso”, e Marielisa Serone D’Alò, filosofa e imprenditrice. La serata proseguirà con la conviviale in piazza Umberto I, che vedrà attivo il “Ristorante della cucina sociale” e protagonisti sapori e ricette del territorio, seguita dalla premiazione dei vincitori del concorso artistico, con la consegna degli attestati a tutti i partecipanti. A coronare la giornata, il concerto della band in rosa Incanto – Le RiBelle.

“É la prima grande manifestazione progettata e organizzata dalla Consulta delle Donne, ed è veramente uno straordinario concentrato di eventi e di senso”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa, “La Consulta del Comune di Luco dei Marsi si conferma fucina di idee, energie, partecipazione, il prendere forma e il definirsi di un progetto di vivificazione e valorizzazione delle donne e con le donne che, da prima sindaca nella storia del nostro paese, ho portato nel cuore e voluto fortemente.

Il fermento creativo e la concretezza delle componenti, a partire dal Direttivo, con la presidente Maddalena Angelucci, Daniela Gargaro, vicepresidente, Erminia Edvige Di Giamberardino, segretaria, sono la certificazione della vitalità e della ricchezza rappresentata dalle donne, nell’amministrazione e nella rete sociale in generale. Un apporto che, sono certa, ci riserverà grandi sorprese e ottimi frutti per tutta la Comunità. Invito tutti a partecipare agli eventi in programma”.




AL VIA IL CARNEVALE ESTIVO

Tutto pronto per il Carnevale estivo

Martinsicuro, 31 luglio 2024.La città si prepara all’evento più amato di grandi e piccini: si parte oggi, mercoledì 31 luglio a Villa Rosa dove carri allegorici e gruppi mascherati sfileranno partendo dal lungomare Italia. Lunedì 5 agosto si replica a Martinsicuro sul lungomare Europa.

Torna in auge quindi il Carnevale truentino dopo l’edizione invernale grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, i comitati di quartiere e le associazioni del territorio e questa edizione estiva vedrà all’opera la nuova associazione Martinvilla che curerà l’evento da adesso in avanti in stretta collaborazione con il delegato ai Quartieri, Marco Massetti.

“Era un nostro obiettivo riportare il Carnevale a Martinsicuro – le parole di Marco Massetti – e grazie alla grande collaborazione di tutti ci siamo riusciti. Ora ci apprestiamo a vivere una bellissima due giorni, grazie soprattutto alla nuova associazione Martinvilla che sarà il punto di riferimento da adesso e per il futuro per il nostro Carnevale che negli anni passati si era fatto apprezzare in tutta la regione e non solo. Un doveroso grazie a tutti i volontari che si sono messi subito all’opera, ci aspettiamo tanto sano divertimento in queste sere”.




TELOFASE

Mostra collettiva familiare

Giulianova, 31 luglio 2024. Quest’ anno in vista dell’estate qualcosa si muove nel nord dell’Abruzzo ed un gruppo di artisti ed amici si è riunito per poter aprire le porte ad una nuova esperienza artistica dal gusto amatoriale. 

La curatrice, nonché ideatrice, Laura Valentini ha voluto riunire alcuni artisti locali, emergenti e no, per allestire una mostra collettiva dal sapore familiare nella sua residenza di campagna. L’esposizione si terrà in via M. Delfico 32 di Santa Lucia nel  comune di Roseto degli Abruzzi. La curatrice ha voluto riunire quattro artisti appartenenti allo stesso gruppo famigliare con l’intento di poter permettere ai singoli componenti della famiglia Lamolinara di poter esporre ognuno con la propria tecnica non singolarmente ma in un contesto collettivo che li unisce non solo geneticamente ma anche artisticamente.

La mostra è intitolata: Telofase, tale nome ci suggerisce già questo legame inscindibile tra gli artisti che vi espongono. Infatti, la derivazione del termine arriva dall’ambito biologico e riguarda il momento finale della riproduzione cellulare dove i cromosomi si spostano verso i poli opposti della cellula per costituire i nuclei figli attorno ai quali si formano membrane proprie.  Attraverso questo concetto scientifico Laura Valentini ha voluto sia descrivere l’ereditarietà degli artisti in modo originale che creare una metafora tra ciò che l’artista osserva nella realtà e che poi, una volta rielaborato attraverso la propria sensibilità, ripropone sotto altre forme.

L’esposizione è caratterizzata oltre che dalla diversità delle pratiche artistiche esposte come la scultura, la fotografia, la pittura e l’illustrazione digitale anche da un filo comune musicale che le lega le opere e i “diversi mondi” da stanza in stanza. I brani sono stati realizzati dal sound designer e compositore Matteo Cerquone e creati esclusivamente per condurci in questo percorso alla scoperta degli artisti.

La mostra aprirà le porte nella giornata di sabato 3 Agosto alle ore 19:00  con la serata d’inaugurazione e si protrarrà fino al 09 Agosto con orari di apertura dalle 18:00 alle 20:00. Il luogo è nella frazione di Santa Lucia, Comune di Roseto Degli Abruzzi, a qualche minuto di distanza dall’uscita autostradale di Roseto, inoltre vicino all’abitazione è presente una piazzetta caratterizzata da una piccola chiesa dove sarà possibile parcheggiare.

Residenza: Villino di Caccia Patrizi in Santa Lucia comune di Roseto degli Abruzzi Via M.Delfico n 32

Apertura al pubblico dal 03/08 al 09/08  tutti i giorni dalle 18 alle 20

Artisti: Rachele Lamolinara, Luciano Lamolinara, Vincenzo Lamolinara,Giuliano Lamolinara

Sound designer e compositore: Matteo Cerquone

Curatrice: Laura Valentini

Presentazione del progetto Sabato 3 agosto alle ore 19

Ingresso libero




PREMIATO MARCELLO MARCIANI

Premio LericiPea Paolo Bertolani 2024

Lerici, 31 luglio 2024. Questa sera alle ore 21:30 il Premio LericiPea Paolo Bertolani, torna per il terzo anno consecutivo a La Serra, in piazza Santa Croce, il noto borgo lericino dove il Poeta nacque nel 1931. Ci piace ricordare che la data del 31 luglio è stata scelta proprio perché in quel giorno del 1998 Paolo Bertolani conobbe Mariangela Bacega, compagna di una vita.

In apertura i saluti del Sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, del Presidente del Premio LericiPea, Pier Gino Scardigli.

Il premiato di questa edizione, Marcello Marciani,  Poeta in lingua e in dialetto, figura le voci più originali e mercuriali della poesia contemporanea – come scritto nella motivazione – sarà a dialogo con  Manuel Cohen, noto critico dialettale e giurato del Premio LericiPea Golfo dei Poeti. Seguiranno performance poetiche dell’autore.

In apertura di serata, i saluti delle figlie di Paolo Bertolani, Laura e Cecilia Bertolani, e un commento sulla Poesia del grande Poeta della Serra, cui il Premio è dedicato, da parte di M. Cohen.

Conduce la serata Lucilla Del Santo, Project manager del Premio.

Marcello Marciani, nato nel 1947 a Lanciano (Chieti), dove risiede, ha pubblicato: Silenzio e frenesia, Quaderni di “Rivista Abruzzese”, Lanciano 1974; L’aria al confino, Quaderni di Messapo, Siena-Roma 1983; Body movements, con traduzione inglese a fronte di Amelia Rosselli (Gradiva Publications, Stony Brook-New York 1988); Caccia alla lepre, (Mobydick, Faenza 1995); Per sensi e tempi, (Book, Castelmaggiore 2003); Nel mare della stanza, (LietoColle, Faloppio 2006); La corona dei mesi, (LietoColle Faloppio 2012); Rasulanne (Cofine, Roma 2012); Monologhi da specchio, (Robin, Torino 2017); Revuçegne (puntoacapo, Pasturana 2019); Sottovuoto – cinquantadue sonetti (Moretti & Vitali, Bergamo 2021). Suoi testi in dialetto abruzzese d’area frentana sono stati eseguiti negli spettacoli Mar’addó’ (1998-1999) e Rasulanne (2008/ 2012), dove ha partecipato anche come attore. Dal 1988 al 2008 è stato segretario-organizzatore del Premio Nazionale di Poesia in Dialetto “Lanciano-Mario Sansone”. È presente in riviste e antologie italiane e statunitensi.

Ha vinto premi letterari, fra cui: “Matacotta”, “Noventa”, “Penne”, “Ischitella-Pietro Giannone”, “Poesia Onesta”, “Gozzano”, “Salva la tua lingua locale”, “Cappello”.




THEATE MAGIC SUMMER. Novità e stelle per l’evento 2024

L’Amministrazione e gli organizzatori: “Lo spettacolo torna a Piazza San Giustino con lo show di magia e varietà”

Chieti, 30 luglio 2024. Giunge alla settima edizione il Theate Magic Summer e Chieti si prepara alla tre giorni di magia e artisti di strada che si svolgerà nel centro storico dal 2 al 4 agosto, con la chiusura a piazza San Giustino, per Impossible il gala finale di magia e spettacolo. Il programma della kermesse diretta dall’illusionista teatino Ottavio Belli e a cura dell’associazione La forza dei diritti e con la compartecipazione del Comune, è stato illustrato stamane in presenza del sindaco Diego Ferrara, del vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare, da Remo Stampone, a capo dell’associazione motore dell’evento, Ottavio Belli, direttore artistico e Fabiana Desiderio dell’associazione La forza dei diritti. Erano presenti anche Anna Gloria Di Leo dell’associazione Inclusiamo, Massimiliano Mascitelli di Radio Dj International

“Un evento divenuto iconico per la città che ha sempre avuto il sold out – così il sindaco Diego Ferrara – . Grazie di cuore all’associazione che fa da motore all’evento con le sue forze e con il supporto degli sponsor, come al direttore artistico che ha fatto da motore affinché arrivino a Chieti tantissime stelle della magia e artisti internazionali noti in tutto il mondo dell’illusionismo. Fine nobile anche la solidarietà da sempre abbinata all’evento, con la lotteria che raccoglie fondi per il Dipartimento di Diabetologia pediatrica e per le associazioni che si occupano di disabili. Grazie a tutti coloro che appartengono all’economia della città e del territorio, che hanno fatto in modo per il sostegno al Theate Magic Summer e per quello alle iniziative che animeranno l’estate teatina”.

“Una manifestazione importante la tre giorni che avrà come scenario il centro storico di Chieti – così l’assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario – . Ci aspettano tre giornate piene, con il festival degli artisti di strada e il galà della magia. Questa tre giorni è un evento che gode della vicinanza della Regione perché è una manifestazione importante che fa battere il cuore di Chieti, attivando il turismo del territorio, sia per lo spettacolo, sia per gli argomenti di cui si fa portatrice, con il centro storico che sarà rivitalizzato e animato. Ringrazio l’organizzatore Remo Stampone e l’associazione La forza dei diritti che associa la solidarietà a quello che si presenta come uno spettacolo straordinario”.

“Iniziative come questa sono importantissime per la città e il suo turismo, per il numero di avventori e spettatori che portano – aggiunge il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare – . Grazie a tutti gli organizzatori che hanno messo un grande impegno, passione, profondendo una dedizione tenace affinché gli eventi potessero tenersi nel centro storico. Come Comune abbiamo assicurato un supporto economico attraverso servizi, logistica e navetta per assicurare qualità allo show che ha un potenziale enorme per la nostra economia. Ciò è accaduto perché la manifestazione ha saputo crescere circondandosi di professionisti del settore, a partire dal direttore artistico Ottavio Belli, orgoglio teatino che dà lustro a Chieti a livello nazionale e internazionale. Nonostante le condizioni difficili in cui versa l’Ente abbiamo cercato di ripartire i fondi in modo oculato e sostenere le migliori iniziative, come questo che èm di certo un evento che caratterizza la nostra città sia per la qualità, sia per il Busker festival, ma anche la lotteria, il portato sociale e lo show finale di magia.

La grande novità logistica quest’anno è il ritorno nella rinata piazza San Giustino, ma sono tante i luoghi che saranno coinvolte, anche la Villa, piazza Gian Battista Vico, piazza Trento e Trieste. Siamo lieti che questo sia il primo grande evento dell’estate, ne seguiranno altri che prenderanno vita anche grazie al sostegno della città, sia nella parte storica, sia a Chieti Scalo, dove l’estate teatina andrà a culminare a settembre.  Grandi artisti a partire dal presentatore che è Raul Cremona e tutti gli altri in arrivo da diverse parti del mondo. Sarà possibile arrivare con una navetta per la serata del 3 agosto, attiva dal Palatricalle a Piazza San Giustino”.

“Quest’anno sarà il settimo anno di Theate Magic Summer, sostenuta dall’Amministrazione e da tanti sponsor che sono parte dell’organizzazione – annuncia Remo Stampone – . Tre giorni di eventi, tanti artisti di strada in più per animare strade e piazze e sabato sera ci sarà lo spettacolo “Impossible”, con prezzi davvero popolare per consentire la massima partecipazione, specie a bambini sotto i 12 anni e disabili avranno biglietti ridotti.

Uno spettacolo popolare e, vista la caratura degli artisti, unico e bello per la città, reso possibile  dalla presenza di tanti sostenitori pronti a fare la propria parte. Noi ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo come sempre legato all’evento un fine sociale e con la lotteria potremo fare una donazione alla Diabetologia pediatrica per strumenti sanitari e all’associazione Inclusiamo al fine di supportare le famiglie che vivono la disabilità. In apertura di ogni serata ci sarà un Dj set a piazza Trinità, che metterà in moto alla manifestazione con Radio Dj Jnternational. Non resta che partecipare numerosi e pronti a farsi meravigliare”.

“Un’emozione immensa tornare a esibirsi in piazza San Giustino, a Chieti lo spettacolo sarà unico, perché animato da star nazionali e internazionali, che per me sono amici con i quali condivido il mio lavoro nel mondo – rimarca Ottavio Belli, direttore artistico della manifestazione – Siamo arrivati alla settima edizione, un appuntamento consolidato, che alla città piace e richiama pubblico anche da fuori. Gli artisti che aderiscono ogni volta lo fanno anche per la storia della manifestazione e questa è una vera soddisfazione, quella di aver portato nella mia città gran parte di artisti che si esibiscono a Las Vegas. Stampone è diventato un vero mago, perché riesce a tirare fuori un’economia difficile da trovare per coprire i costi di un galà di questa portata.

Chieti per il centro italia si sta confermando una delle città che offre uno spettacolo difficile da trovare altrove, abbiamo voluto chiamare “Impossible” il galà di magia, perché sia destinato a lasciare stupiti e increduli coloro che vi assisteranno. La novità è il taglio, oltre ai nomi che ci consentono di virare verso un vero e proprio varietà di magia, per portare a Chieti qualcosa di diverso. Gli illusionisti sono tanti e con repertori differenti, il denominatore comune è la spettacolarità delle esibizioni e dello show proposto, come ben chiarisce la presenza di Raul Cremona, presentatore della serata, ci sarà anche Francesco Scimemi, altro nome che unisce cabaret a magia, gli altri sono artisti che arrivano dal panorama circense, molto attivi nel mondo come David Burlet, l’adrenalinico Tyrone Laner, tiratore di coltelli, sarà dei nostri anche il vincitore di Italia’s Got Talent, Andrea Fratellini, un ventriloquo, l’unico al mondo che riesce anche a cantare a bocca chiusa le canzoni di Frank Sinatra.

Matteo Fraziano, un talento fenomenale, che con le mani crea ombre che disegnano i profili di personaggi famosi e anche di avventori. Una new entry è anche la musica, oltre ai Dj set che aprono le serate, quella che un imitatore come Antonio Mezzancella, riesce a portare sul palco, replicando le voci dei più grandi cantanti del mondo con le sue atmosfere di concerto. Per me a San Giustino sarà un ritorno artistico, sia perché ho iniziato lì, sia perché al debutto, accanto a me c’era Raul Cremona e qui torniamo: farò uno dei miei numeri di chiusura degli spettacoli che faccio in giro nel mondo, cosa che emotivamente mi tocca molto, portare il mio lavoro in questa grandezza è bellissimo. Ci aspettiamo una grande risposta come tutti gli anni, invitiamo il pubblico a partecipare a questo nuovo inizio, non sarà più un evento legato alla magia e ai maghi, vogliamo che questo sia un viatico per il futuro”.

“Dall’impossibile dello spettacolo di Ottavio Belli al possibile di ciò che realizza l’associazione La forza dei diritti contribuendo alle attività di altre compagini del sociale – aggiunge Fabiana Desiderio – , come Inclusiamo e il Kiwanis, due realtà radicate al territorio teatino e non solo, che realizzano tanto nell’ambito della disabilità e della sensibilizzazione alla disabilità. A queste si aggiunge una costante, la Diabetologia pediatrica: i progetti più inclusivi sono resi possibili grazie alla forza e la tenacia di chi le anima”.

“Inclusiamo nasce come associazione per le disabilità e le malattie rare, siamo nati come piccola realtà di Chieti, oggi abbiamo capillarità su tutto il territorio – così Anna Gloria Di Leo – . Ringrazio gli organizzatori che credono nell’inclusione sociale e ci sostengono. Quest’anno sconvolgeremo la direttiva degli anni scorsi, perché ci siamo resi conto che nel 2024 la vera problematica è l’inclusione sociale dei bambini, quando vanno a scuola e anche quando non vanno a scuola e vogliamo sostenere le famiglie con una banca del tempo, facendo laboratori di lunga durata per accogliere nella nostra sede presso la chiesa di San Martino fino a cinque bambini disabili con fratellini e sorelline, affidando le cure a operatori sanitari professionali per dare alla famiglia tempo prezioso per vivere”.

“Radio Dj International aprirà le serate – conclude Massimiliano Mascitelli di radio Dj international – . Sul campo, in consolle arriverà musica in grado di esprimere l’emozione della manifestazione. La radio lavora in Dub e Chieti andrà sui post che si vedono nei luoghi mondiali della movida”.




GIARDINO FLUVIALE, sicurezza e riqualificazione

Via libera al finanziamento ministeriale da 321mila euro. L’area si estende su 12.700 mq ed era inizialmente nata come Parco, nelle immediate vicinanze del Ponte Flaiano

Pescara, 30 luglio 2024. Via libera al finanziamento ministeriale da 321 mila euro del progetto del Comune di Pescara di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area del Giardino fluviale che si estende su 12.700 mq ed era inizialmente nata come Parco, nelle immediate vicinanze del Ponte Flaiano. L’area, del Comune e della Provincia (in comodato d’uso al Comune), sulla base del Piano Regolatore Generale ricade nella zona F1 – Verde pubblico – Parco pubblico. In questa zona sono consentite attrezzature legate al turismo, al tempo libero, allo sport e all’agricoltura, alle attività collettive e piste ciclabili.

Attualmente l’area, costeggiata dalla pista ciclopedonale, è in stato di abbandono e degrado, con percorsi fatiscenti, completa mancanza di illuminazione e carenza di attrezzature ludico-ricreative. Il progetto del Comune di messa in sicurezza e di riqualificazione del Giardino fluviale si propone come intervento di rifunzionalizzazione e rivalutazione dell’area, per contrastare insicurezza e degrado (spaccio e accampamenti abusivi) e attrarre utenti di tutte le età, svolgendo una funzione di aggregazione sociale, come si legge nel progetto che porta la firma di Ester Zezzero, e garantendo anche una funzione di connessione e omogeneizzare di spazi che oggi risultano separati. Ad illustrare il progetto sono il sindaco Carlo Masci con l’assessore Adelchi Sulpizio e il prefetto Flavio Ferdani, dopo che proprio la prefettura ha valutato la proposta progettuale del Comune. Con loro, insieme a Zazzero, c’era la dirigente del settore Ambientale Emilia Fino.

“Per la riqualificazione dell’area, abbandonata da troppo tempo, ha detto il sindaco, il Comune di Pescara ha chiesto e ottenuto dal ministero dell’Interno e dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Fondo per il potenziamento delle iniziative dei Comuni in materia di sicurezza urbana 2024-2026) un contributo annuo pari a 107.160 euro per tre annualità, dal 2024 al 2026.

Ringrazio la prefettura che si è impegnata tantissimo a valorizzare il progetto che abbiamo presentato: c’è una grande sinergia tra l’ente locale e il ministero e abbiamo la capacità di intercettare fondi ministeriali da destinare alla qualità della vita dei pescaresi. Con questo progetto puntiamo a riportare bellezza e legalità su un’area a ridosso del fiume, dove è possibile stare a contatto con la natura.

Questa sarà la porta del parco fluviale: siamo capofila del Contratto di fiume per il quale la Regione investirà circa cento milioni di euro. I primi 25 milioni saranno destinati alla sistemazione degli argini e alla pulizia per poi proseguire con il resto, per dare al fiume una nuova vita e consentire ai cittadini di fruirne. E, ricordo, abbiamo già rimosso 700 tonnellate di materiale, cioè alberi morti, come non era mai stato fatto prima”.  Per Ferdani “questo intervento consente di recuperare un ampio spazio e ai cittadini di riappropriarsi in condizioni di sicurezza di un’area pubblico importante, da poter vivere”, facendo arrivare così “un messaggio di legalità”.

I LAVORI

Illustrando le azioni di messa in sicurezza e riqualificazione, Sulpizio fa notare che si interviene “su una zona, da tempo attenzionata, che necessita di un intervento pubblico. E lo facciamo con fondi ministeriali che siamo riusciti ad intercettare, senza incidere sul Bilancio comunale”.

Gli interventi previsti per l’annualità 2024 sono: 

Potatura straordinaria, svuotamento della “fioriera” con relativa pulizia dell’interno, pulizia del calcestruzzo, installazione rete recinzione mancante, installazione staccionata sulla sponda del fiume, posa in opera di doghe in legno che formano la seduta, rinterro nella vasca di terriccio pronto ad ospitare nuove piantagioni. Le azioni di messa in sicurezza e riqualificazione, previste per l’annualità 2025, sono:

realizzazione di tre percorsi trasversali rettilinei, dalla città verso il Fiume, con passerelle in legno, predisposizione aree di ritrovo, a ridosso della pista ciclabile, per l’aggregazione ed il raggiungimento dei punti di interesse del Parco, realizzazione percorso sinuoso, esteso a tutto il Parco, di breccia e terreno battuti, pensato per l’attività fisica, immerso in parte anche tra gli alberi e ben integrato con la distesa di vegetazione, predisposizione di terreno per tappeto erboso.

Le azioni di messa in sicurezza e riqualificazione, previste per l’annualità 2026, sono:

acquisto arredo urbano (cestini per la raccolta differenziata e per le deiezioni dei cani, tavoli pic-nic in legno), postazioni biciclette con rastrelliere (anche con sistema di ricarica elettrica), realizzazione parco giochi per bambini caratterizzato da pavimento gommato anti trauma (con un’altalena, due molle, una giostra circolare rotante, un’altalena basculante, una torretta con scivolo e sistemi di arrampicata, un’attrazione per bambini diversamente abili); acquisto attrezzatura per il fitness, disposta lungo il percorso sinuoso brecciato, realizzazione pump track utilizzabile con bici, roller e skate; realizzazione di tappeto erboso con relativo impianto di irrigazione a pioggia; integrazione delle essenze presenti con nuove alberature e specie vegetali capaci di resistere ai cambiamenti climatici ed alle interferenze delle utenze urbane.

“Si ridà identità a uno spazio che l’ha persa, si valorizzano le specie arboree e si creano tre diversi percorsi”, dice Zazzero sottolineando che “saranno usati materiali ecocompatibili. Così si restituisce sicurezza a un luogo nascosto e poco visibile, riqualificando anche la pista ciclabile”.




ONE HEALTH AWARD Frontiera Africa

L’Africa come laboratorio di sviluppo sostenibile: questo il tema della III edizione dell’evento sulla Salute Unica, promosso dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise: 11-13 ottobre 2024, a Teramo

Teramo, 30 luglio 2024. «L’Africa è un Continente troppo grande per poterlo descrivere. È un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo. A parte la sua denominazione geografica, in realtà l’Africa non esiste». Così, dopo dieci anni di viaggi, il giornalista Ryszard Kapuscinski ammetteva la resa di ogni categoria occidentale di fronte al grande mistero del cosiddetto “continente nero”.

Dalle grandi esplorazioni per risalire i corsi d’acqua del Nilo e del Congo alle sfide demografiche del futuro, ieri come oggi l’Africa rimane una “frontiera”. Centro di interessi geopolitici, laboratorio di sviluppo sostenibile, focolaio di emergenze umanitarie, terra di studio delle zoonosi.

Un luogo unico, dove il rapporto uomo-animale è ancora strettissimo e la tutela ambientale si fa sempre più urgente. Uno spazio complesso che rende l’approccio One Health ancor più essenziale per monitorare il rischio delle zoonosi: le malattie che possono essere trasmesse tra gli animali e l’uomo.

È su questo confine che corre il futuro del nostro Pianeta. Secondo le stime, infatti, nel 2050 un quinto della popolazione globale – 2,3 miliardi di persone – vivrà nell’Africa subsahariana.

Una frontiera da studiare e conoscere attraverso prospettive diverse durante l’edizione 2024 di One Health Award “Frontiera Africa”, che si svolgerà a Teramo da venerdì 11 a domenica 13 ottobre. Perché – come insegna l’approccio One Health One Earth – esiste una Salute Unica per l’intero Pianeta. E la salute del mondo intero dipende dalla salute dell’Africa.

Proprio in questa ottica l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise da anni porta avanti progetti di collaborazione scientifica e cooperazione nel continente africano.

Il nostro Istituto ha abbracciato la politica internazionale oltre 30 anni fa per rispondere alle sfide derivanti dall’evoluzione del contesto socio ambientale, dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione. Ci siamo focalizzati soprattutto sull’Africa, per studiare le malattie esotiche a rischio di introduzione in Europa e non solo, perché l’Africa rappresenta uno straordinario laboratorio in ambito One Health”  dichiara il Direttore Generale dell’Istituto Nicola D’Alterio – “Nel corso di tutti questi anni abbiamo stretto rapporti di collaborazione scientifica e quindi di cooperazione con quasi tutti i Paesi africani, tanto da farci promotori di ERFAN – Enhancing Research for Africa Network, una rete scientifica che unisce 19 Paesi partner e 37 istituzioni tra Laboratori veterinari centrali e Facoltà di Veterinaria. Senza dimenticare che nel 2009 abbiamo creato ‘Silab for Africa’, un sistema informativo di supporto all’attività diagnostica di laboratorio, sviluppato e manutenuto dal nostro personale informatico, che oggi è utilizzato da più di 80 Laboratori in 30 Paesi”.

Tra le novità più recenti che vedono l’IZS in prima fila il progetto Provna per la sorveglianza delle malattie vettoriali non in singoli Paesi africani, bensì in ecoregioni identificate per condizioni climatiche e ambientali omogenee. E ancora MedNet, un programma di supporto agli ospedali della Tunisia per la diagnosi, il sequenziamento e lo sviluppo di una piattaforma finalizzata allo scambio di dati sugli agenti patogeni, con particolare riferimento alla resistenza antimicrobica (AMR).

OHA non è solo un Premio. È uno spazio di dibattito pubblico che si basa sulla interdisciplinarità e che si alimenta del sapere di personalità autorevoli provenienti da diverse discipline. Interrogarsi sul presente e sul futuro dell’Africa, oltre che estremamente attuale, è oggi necessario” – continua il DG D’Alterio – “Sono orgoglioso che per il terzo anno consecutivo Teramo diventi il luogo d’incontro e confronto di scienziati, decisori politici, rappresentanti di organizzazioni sovranazionali, giornalisti, protagonisti del mondo della cultura e del lavoro” –conclude D’Alterio.




ASPETTANDO PARIGI

La Nazionale di ciclismo paralimpico in ritiro a Campo Felice in Abruzzo

Lucoli, 30 luglio 2024. La Nazionale di ciclismo paralimpico, guidato dal commissario tecnico Pierpaolo Addesi, sarà in raduno sulle montagne d’Abruzzo, a Campo Felice, nel comune di Lucoli (Aq), dal primo al 14 agosto prossimi. Un appuntamento che rappresenta un momento cruciale per la preparazione del gruppo in vista delle prossime competizioni internazionali e dei Giochi Paralimpici di Parigi 2024.

Gli atleti convocati sono:

  • Aere Katia (A.S.D. Pol Trivium)
  • Andreoli Federico (Restart Sport Academy)
  • Bernard Lorenzo (Team Equa)
  • Cornegliani Fabrizio (Team Equa)
  • Cortini Davide (Restart Sport Academy)
  • Cretti Claudia (G.S. Fiamme Azzurre)
  • Farroni Giorgio (Natura e Sport)
  • Mazzone Luca (Circolo Canottieri Aniene)
  • Mele Eleonora (Team De Rosa Santini)
  • Mestroni Federico (Tigullio Handbike Team)
  • Pini Martino (Team Equa)
  • Plebani Davide (G.S. Fiamme Oro)
  • Porcellato Francesca (G.C. Apre-Olmedo)
  • Ruffato Giulia (Restart Sport Academy)
  • Testa Mirko (Active Team La Leonessa)
  • Totò Paolo (Team Go Fast)
  • Vitelaru Ana Maria (Team Equa)

Lo staff tecnico che accompagnerà gli atleti sarà composto da:

  • Pierpaolo Addesi (Tecnico Nazionale)
  • Francesco Parmegiani (Collaboratore Tecnico)
  • Alessandra Carera (Collaboratore)
  • Gabriele Laviano (Operatore Tecnico)
  • Vincenzo Bonavita (Meccanico)

Lo scorso anno il raduno si è tenuto a Livigno, quest’anno diversa location. “L’Abruzzo è ormai la casa del ciclismo paralimpico e spero che a Parigi si possa raccogliere qualche risultato. Abbiamo una squadra rinnovata: su 16 atleti, tra uomini e donne, solo 6 hanno già avuto un’esperienza alle Paralimpiadi, gli altri 10 sono alla prima esperienza ed alcuni sono giovanissimi”, dice Addesi, che in Francia vivrà la sua prima Paralimpiade come cittì, dopo quattro da atleta (Londra, Rio, Pechino e Tokyo).

Riprende Addesi: “Non sarà questa la Paralimpiade dove si raccoglieranno tanti frutti, ma credo che a Los Angeles, se avrò ancora la possibilità di esserci, si potranno iniziare a vedere i risultati di questo grande rinnovamento nella squadra”.

Al raduno sarà presente Luca Mazzone, che avrà l’onore di essere il portabandiera a Parigi, un simbolo di ispirazione e leadership per tutto il gruppo. L’obiettivo del raduno, quindi, è di prepararsi al meglio per affrontare le imminenti e future sfide e portare in alto i colori italiani.

Ps. Il ritiro è all’Hotel Rifugio Alantino in località Centomonti di Campo Felice




IMAGO FILM FESTIVAL CON MATTIOLI

Il programma di domani 31 luglio

Teramo, 30 luglio2024. Domani 31 luglio, per la quinta giornata dedicata all’International Imago Film Festival a Teramo, si terrà alle ore 16.00 la proiezione del film “Golden Blood” per la regia di Ebrahim Sheibani, dall’Iran, presso L’Arca, nel Laboratorio delle Arti Contemporanee a Largo San Matteo.

Alle 21.00 in piazza Martiri della Libertà, Valentina Olla e Federico Perrotta introdurranno l’ospite della serata l’attore Maurizio Mattioli, con lui i conduttori si intratterranno sulla commedia all’italiana. È stato proprio il Bagaglino, la compagnia di varietà fondata da Pier Francesco Pingitore nel 1965 ad accoglierlo a braccia aperte fra i suoi membri, facendo spopolare la sua comicità tutta romana; tanti i film che lo hanno visto protagonista, proprio lui che, da attore prediletto di Sergio Martino, lavora accanto a Monica Vitti e Ugo Tognazzi in “Scusa se è poco”. Nel frattempo, comincia a fare la spalla comica per attori come Christian De Sica, Massimo Boldi, Pippo Franco, Leo Gullotta e Oreste Lionello. Molte sono le pellicole di Michele Massimo Tarantini, di Neri Parenti e di Carlo Vanzina che lo hanno visto partecipare.

Fortunato è stato l’incontro con Stefano Reali con cui ha lavorato per diversi film ma anche come doppiatore ha prestato la sua voce ad alcuni personaggi di animazione per film come “Il principe d’Egitto”, “Z la formica”, “La gang del bosco”, “Tequila & Bonetti”. Negli ultimi anni è tornato sul grande schermo con altre divertenti commedie di Carlo Vanzina e Paolo Genovese, ma anche Federico Moccia e non solo.

A seguire alle 21.30 ci sarà la proiezione della commedia “La perfezione”, per la regia di Brando Improta. Un film con Alfonso Perugini, Brando Improta, Martina Maria Monti, Dacia D’Acunto, Andrea Tarulli. Produzione: Associazione Volumineide. Camilla Costa è una giovane donna in carriera. Nella sua vita c’è spazio solo per il suo lavoro e per una costante volontà di arricchimento che lascia fuori ogni sentimento ed emozione. In cerca di denaro per partecipare ad un grosso investimento, Camilla è costretta a recarsi in Puglia durante le feste natalizie, decisa a vendere il casale di famiglia per procurarsi la somma necessaria. Ma qui troverà un uomo che vive abusivamente nella sua proprietà: Gabriele Pedersoli. L’incontro con lui ed il ritorno di vecchie memorie familiari che credeva sopite cambieranno completamente i suoi orizzon




TEATRI MOBILI

Rassegna di Teatro Infantile

Teramo, 30 luglio2024. Nel suggestivo sito della Villa Comunale di Teramo, il cuore verde della città, sono in scena i Teatri Mobili, organizzati da ACS Circuito Spettacolo Abruzzo e Molise nell’ambito della manifestazione Teramo Natura Indomita, con gli spettacoli Manoviva e Antipodi. L’installazione di ispirazione circense dà vita ad un luogo fantastico, sospeso nel tempo e nello spazio, dedicato ai bambini ma anche agli adulti a cui permette di risvegliare la meraviglia e lo stupore della propria infanzia. Un viaggio onirico e commovente tra personaggi straordinari, musiche balcaniche e marionette.

L’allestimento è unico nel suo genere; un bus e un camion organizzati in teatri, i due mezzi delimitano un’area foyer all’aperto, uno spazio conviviale con un palco per la musica dal vivo, i teatrini emozionali (scatole elettromeccaniche per uno spettatore) e una biblioteca sulle arti dello spettacolo che consentono al pubblico di lasciarsi incantare dalla poesia degli spettacoli, delle marionette automatizzate e del teatro di figura. La rassegna è iniziata il 26 luglio e si terrà tutti i pomeriggi fino all’8 agosto, Manoviva (+3 anni) con inizio alle ore 17 e alle ore 18, e Antipodi (+7 anni) con inizio alle ore 20.

I biglietti sono gratuiti, offerti da Lisciani giochi e saranno disponibili fino ad esaurimento della capienza massima, che per ciascuna rappresentazione è di 35 spettatori. Per accedere al Teatro bus è necessario prenotare contattando i numeri che seguono; 329 2750919 o 0861 246773 fino alle ore 13 del giorno di spettacolo.

I biglietti dovranno essere ritirati inderogabilmente entro dieci minuti dall’inizio della messa in scena, altrimenti torneranno nelle disponibilità degli eventuali spettatori presenti in loco. I Teatri Mobili nascono nel 2016 dalla collaborazione di Girovago e Rondella con la Compagnia Dromosofista allo scopo di portare in piazza l’esperienza ormai trentennale del teatro di immagine di Girovago e Rondella.

La compagnia sperimenta, attraverso il linguaggio ibrido del teatro di figura, i passaggi dalla grande alla piccolissima scala e la grande installazione su ruote, tanto quanto ogni singolo oggetto manipolato, sono parte della comunicazione e dell’interazione. Gli spettacoli invitano il pubblico ad azioni nuove e sorprendenti: entrare in un autobus urbano e scoprirvi dentro un vero teatro, guardare una performance a bordo di un camion, sbirciare in una scatola chiusa e trovarvi una riunione di automi. Oltre all’immagine, anche l’aspetto sonoro in questo teatro senza parole ha un’importanza fondamentale, il suono acustico o elettronico è quasi sempre elaborato dal vivo. La compagnia promuove un teatro di figura surreale e popolare, che sceglie come palcoscenico la strada e come linguaggio una comunicazione visuale, popolare e non convenzionale offrendo al pubblico una esperienza di teatro poetico e al contempo giocoso e inedito.

GLI SPETTACOLI MANOVIVA Villa Comunale di Teramo – ore 17 e ore 18 (+3 anni) Produzione Girovago e Rondella con la Compagnia Dromosofista Un microcosmo dove solo le mani raccontano senza parole 30 minuti di spettacolo assolutamente unico. Manin e Manon meravigliano per la loro abilità: due incredibili personaggi capaci di esibirsi in numeri di giocoleria ed acrobatica, meglio di qualunque essere umano… Lui non è solo giocoliere, ma anche oneman band e mangiafuoco. Lei funambola e non solo. Le luci della ribalta si accendono e voi tutti vi ritroverete immersi in un mondo fantastico in miniatura dove tutto è possibile e reale. Le luci della ribalta si accendono e voi tutti vi ritroverete immersi in un mondo fantastico in miniatura dove tutto è possibile e reale. ANTIPODI Villa Comunale di Teramo – ore 20.00 (+7 anni) Produzione Girovago e Rondella con la Compagnia Dromosofista Un punto qualsiasi sul globo ha il suo opposto. Paesaggi ed esseri molto diversi fra loro sono uniti da una linea uguale al diametro terrestre. Laddove tutto diventa raggiungibile pensiamo ad un luogo che esiste, ma che si allontana ad ogni nostro passo. Tre personaggi invitano il pubblico a seguirli in un viaggio agli antipodi del mondo. Un viaggio surreale su un cavallo in miniatura, tra personaggi stralunati e minuscoli uomini d’ombra in corsa. Antipodi ė l’unione di diversi stili e tecniche del teatro di figura, dalle ombre cinesi alla manipolazione di oggetti, al teatro fisico. Nel terzo palco esterno concerto dei KALO’ TAXIDI tra le rappresentazioni di “Manoviva” e “Antipodi”. Teatrini Emozionali e biblioteca sul teatro di figura aperta al pubblico.




LA LUMACA SIMBOLO DI TRADIZIONE, sviluppo e dialogo con il territorio

Vacri in festa per la 1° edizione di “Festina Lente”, buona la prima!

Vacri, 30 luglio 2024. Il 27 luglio è andata in scena la prima festa dedicata alla lumaca a Vacri (CH). È stata presentata la Confraternita della lumaca fondata dall’allevatore Alessio Paravia e la partecipazione della comunità vacrese ha superato ogni aspettativa

 “La lumaca simbolo di tradizione, sviluppo e dialogo con il territorio”. È stato questo il titolo del convegno che ha aperto la giornata dedicata alla lumaca, cominciata alle ore 18.00 nella Piazza della Repubblica di Vacri all’interno di “Festina Lente”, la prima festa dedicata al lento gasteropode.

Ad aprire i lavori l’ideatore dell’evento Alessio Paravia, titolare dell’allevamento di lumache ITALIANeat. L’abruzzese ha creato nella sua Vacri, con le proprie mani partendo da zero, un allevamento di chiocciole Helix Aspersa Muller a cui dedica le sue giornate con risultati più che eccellenti: “Questi piccoli esseri sono la mia vita – ha spiegato Paravia- e a loro ho voluto dedicare un evento che punta a diventare non solo continuativo ma anche e soprattutto volano di qualità e sviluppo per un territorio tutto da valorizzare come quello vacrese in provincia di Chieti. In qualità di Presidente della Confraternita della Lumaca mi sento di poter dire che il suo scopo è quello della socializzazione, la lumaca è convivialità, e di rendere questa famiglia una struttura sociale fruibile da tutti, nasce qui perché questo è un territorio che vuole svilupparsi e perché Vacri ha un grande cuore, avrete modo di rendervene conto”.

L’evento ha rappresentato un’importante opportunità per riunire esperti, professionisti, enti del settore con l’obiettivo di discutere e approfondire il tema dello sviluppo locale basato sulle origini.

Al centro del dibattito il potenziale delle radici, l’importanza di conoscerne le fondamenta territoriali per una crescita sostenibile e inclusiva. Sono stati affrontati argomenti quali la valorizzazione delle risorse locali, la preservazione dell’identità culturale, la promozione delle tradizioni e la costruzione di reti di partenariato tra diverse realtà territoriali.

Il sindaco di Vacri Piergiuseppe Mammarella ha aggiunto: “Riconoscere a Vacri un prodotto tipico non da solo valore alla città ma a tutta l’aerea territoriale, succede già in altre numerose zone d’Italia e d’Abruzzo ed era ora che avvenisse anche qui per combattere lo spopolamento di un’area che ha tanto da dare. Se vogliamo valorizzare i nostri piccoli paesi dobbiamo permettere i collegamenti tra i grossi centri verso l’entro terra altrimenti il mare non vedrà mai la montagna”.

E come incentivare l’economia dei piccoli centri lo ha spiegato Simone D’alessandro, professore di Sociologia presso l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara: Pensare la periferia come centralità può costituire uno scenario di importante sviluppo. Il professore ha riportato numerosi esempi di piccoli comuni italiani che hanno lavorato e creato flussi e connessioni per combattere il rischio della propria scomparsa. “Se non cambiamo passo e andiamo –ha detto D’Alessandro- solo verso l’economia della concentrazione saremo perduti, e allora viva la lentezza e viva la festa della lumaca”.

Hanno portato il loro contributo anche Daniele D’Amario, sottosegretario della giunta regionale con delega al turismo e alla programmazione, Dino Mastrocola, magnifico rettore dell’Università di Teramo, Nicolino D’Alessandro, ex sindaco di Filetto e creatore del peperoncino di Filetto, Tiziano Teti presidente del Gal Maiella Verde e Lorenzo Palazzoli, medico, ricercatore e ambasciatore del gusto che con un’interessante proiezione ha mostrato come l’alimento lumaca sia salutare e importante nel fabbisogno alimentare quotidiano, un incentivo in più al consumo dello stesso.

Infine il giornalista enogastronomico Giovanni Angelucci, membro della neonata confraternita insieme ad Alessio Paravia, Arcangelo Tinari, Francesco Paolo Febbo, Antonio Consalvi, Nicolino D’alessandro, Lorenzo Palazzoli, rientrato in Italia appositamente per l’occasione da un reportage oltreoceano, ha sottolineato: “Esistono tante varietà preziose in gusto e in valore storico-territoriale, è giunto quindi il momento della divulgazione su scala nazionale così da permettere a tutti coloro che vorranno, di conoscere realtà che se fino ad oggi hanno occupato il retroscena ora sono pronte ad essere protagoniste come la lumaca vacrese”.

Obiettivo della Confraternita è raccontare e tutelare questo gasteropode, illustare le fasi dell’allevamento, dalla crescita delle lumache fino al processo di raccolta e trasformazione. “L’intento della Confraternita è esplorare il legame tra l’allevamento – ha concluso Paravia- di lumache e il concetto di lentezza, riconoscendo come questo settore abbia abbracciato la filosofia di prendersi il tempo necessario per ottenere risultati di qualità. L’allevamento di lumache, insieme all’approccio lento alla vita, offre molte opportunità sia dal punto di vista economico che ambientale”.

Al termine del convegno la cittadinanza ha potuto assistere allo showcooking di Arcangelo Tinari, chef del ristorante 1 stella Michelin di Guardiagrele (CH) il quale utilizza le lumache allevate da Alessio in alcuni dei suoi valorosi piatti; a lui il primo cittadino di Vacri ha consegnato la targa di “Ambasciatore della lumaca vacrese”.

Infine, c’è stata la tradizionale apertura, nel centro storico del paese, degli stand enogastronomici in collaborazione con la locale Pro Loco dove ci si è dedicati alle lumache nelle sue diverse varianti ma sempre secondo la tradizione culinaria locale.

Promotori dell’evento sono stati il Comune di Vacri, la Pro Loco di Vacri e la Confraternita della Lumaca.




LE CONTRADE DEL VINO DI LORETO APRUTINO

Il primo censimento di un territorio che racconta il vino e la sua comunità. Il libro di Gabriele Valentini, promosso dai Custodes Laureti e il Gal Terre Pescaresi, è stato al centro di un interessante dibattito dal quale è emerso il terroir di questo territorio inteso come unione tra l’uomo e il vino

Loreto Aprutino, 30 luglio 2024. In una sala gremita di gente è stato presentato venerdì mattina il volume “Le contrade del vino di Loreto Aprutino”. Il libro scritto da Gabriele Valentini, ricercatore presso l’Università di Bologna, è stato protagonista del dibattito che si è svolto al Teatro Luigi De Deo a Loreto Aprutino. Promotori dell’evento i Custodes Laureti e il Gal Terre Pescaresi. I Custodi sono una rete d’impresa di produttori di Loreto Aprutino che hanno l’obiettivo di tutelare e valorizzare il loro territorio in un modo nuovo e coeso, tra loro ci sono le cantine: Amorotti, Ciavolich, De Fermo, Talamonti, Torre de Beati e Valentini.

È nel 2020 che nasce la sinergia con il Gal Terre Pescaresi quando i Custodes, nell’ambito del PSL 2014-2020 attuato dal GAL, si fanno promotori della nascita della Comunità di Prodotto e Territorio “In Vino Lauretum” comunità che ha unito numerosi attori verso la definizione di una strategia condivisa di valorizzazione del territorio. Nel 2023 una rinnovata collaborazione tra i Custodes e il Gal ha dato forma al libro.

Le Contrade del Vino di Loreto Aprutino” rappresenta un primo censimento del territorio da un punto di vista viticolo, in un’ottica di creazione di valore globale, che permetta di comunicare tanto un vino ed il suo terroir quanto il loro radicamento nella storia della comunità.

I lavori si sono aperti con l’intervento di Chiara Ciavolich, presidente di Custodes Laureti. “L’obiettivo della nostra rete – ha detto la Ciavolich – non è la promozione del nostro vino. Non è per questo che noi produttori ci siamo avvicinati e ci siamo uniti. Il vino è per noi il filo conduttore che unisce le nostre vite, le nostre aziende e le nostre storie familiari, è il sangue che ci scorre in corpo ed è sicuramente il prodotto agricolo a più alto valore aggiunto che, almeno nell’era contemporanea, Loreto Aprutino ha. Ma il nostro scopo e la nostra unione trascendono il vino e guardano al valore di Loreto Aprutino in tutte le sue specificità, sotto ogni profilo: agronomico, culturale, storico-paesaggistico e turistico. E il libro di Gabriele ne è un esempio concreto”.

Sono saliti sul palco anche Antonella Di Tonno, della cantina Talamonti, nonché assessore comunale alle Politiche agricole e il produttore  Francesco Paolo Valentini insieme hanno ripercorso le battaglie ambientali e i progetti portati avanti dalla rete d’impresa in questi anni.

Introdotti dalla giornalista Jennifer Di Vincenzo sono intervenuti anche il sindaco di Loreto Aprutino Renato Mariotti e Gianluca Buccella, presidente del Gal Terre Pescaresi che ha detto: “Vedere realizzati gli sforzi di un’intera comunità è per il GAL motivo d’orgoglio e di soddisfazione perchè il contribuito che Custodes Laureti lascerà nel tempo è quello di un’imprenditoria virtuosa  che ha messo da parte l’interesse personale per dare il via ad una buona pratica, quella della restituzione e della valorizzazione di un territorio che ha dato ai Custodes lo spunto  per intraprendere le loro attività imprenditoriali”.

Poi è salito sul palco Gabriele Valentini che nel racconto del suo libro ha voluto accanto a sé Armando Castagno, critico enoico e scrittore e Piero Di Carlo, professore di Fisica dell’atmosfera e climatologia dell’Università di Chieti-Pescara. Quello che è emerso dal dibattito è anche un concetto del terroir, espresso da Castagno, più complesso e articolato: “Un sistema di interazioni tra un mezzo fisico, un mezzo biologico e un insieme di fattori umani”, come si evince nel volume di Valentini.

“Le contrade del vino di Loreto Aprutino” è l’analisi del territorio di uno dei più rinomati borghi d’Abruzzo per attività viticola, il libro si divide in due parti. La prima parte è una profonda indagine della geo-pedologia e del clima, parametri fondanti per la definizione del concetto di terroir, e si conclude con un’analisi delle ultime 50 vendemmie. Nella seconda parte l’autore riporta i risultati di una ricerca triennale da lui condotta e coordinata. Si tratta di un inquadramento geo-morfologico, pedologico e climatico delle contrade vitate a sud del fiume Tavo. Geologia, clima e indagine litologica: attraverso una dettagliata analisi di questi parametri il volume si conclude con la suddivisione del territorio in quattro unità di paesaggio, punto di arrivo della ricerca e punto di partenza verso la produzione di vini che siano espressione del luogo.

“Io sono originario di Loreto – ha spiegato l’autore – questi sono i luoghi dove sono cresciuto. Quando ho iniziato a mappare i terreni, ho messo in evidenza i principali vigneti di Loreto Aprutino per trovare da subito una connessione con il territorio. Ho così prodotto una prima cartina di Loreto. Abbiamo poi fatto installare delle capannine meteorologiche su quei 7 punti strategici: Cecalupo, Palazzo, Scannella nord e Scannella Sud, Cocciapazza, Colle Cavaliere, Cordano, e Cancelli a ridosso del fiume Tavo, in questo modo abbiamo preso informazioni per studiare il suolo sia dal punto di vista pedologico che mesoclimatico. È stato un lavoro complesso ma emozionante per l’affetto che mi lega a questo paese”.

A chiudere i lavori Dino Mastrocola, rettore dell’Università degli Studi di Teramo il quale, ripercorrendo i punti cardine della mattinata, ha espresso la piena collaborazione da parte dell’Università di Teramo peri i progetti futuri dei Custodes.

Il programma è proseguito la sera con l’evento Triticum Laureti presso Pollinaria che, in uno scenario unico e suggestivo, ha ospitato lo spettacolo Teatrale Paolo dei lupi a cura di Francesca Camilla D’Amico. Gli ospiti hanno potuto degustare i vini dei Custodes e gli anellini alla pecoara del ristorante La Bilancia. Poi è stata la volta dei canti popolari dei Vetturali di Loreto Aprutino. La serata si è conclusa con il concerto del cantautore di Penne Setak, vincitore della Targa Tenco per il miglior album in dialetto.




UNA COLONNA SONORA PER LA VITA

Musica e solidarietà nei comuni del centro Abruzzo. Concerto evento dei nomadi il 22 agosto a Sulmona per l’anno del turismo delle radici

Sulmona, 30 luglio 2024. Nomadi, Antonello Persico e Alberto Bertoli sono gli artisti di punta della nuova edizione di “Una colonna sonora per la vita”. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, anche quest’anno coinvolge nel mese di agosto numerosi comuni del centro Abruzzo e si pone come obiettivo di sostenere il reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona.

Il concerto di punta è quello dei Nomadi, che tornano a esibirsi dal vivo a Sulmona. La band guidata dal fondatore e tastierista Beppe Carletti si esibirà in piazza Garibaldi, in un concerto a ingresso gratuito, che farà da colonna sonora a una giornata dedicata all’emigrazione abruzzese, fortemente voluta dal Cav. Filippo Frattaroli e da Joey Crugnale, rappresentanti della comunità abruzzese negli Stati Uniti d’America, e che sarà preceduto da un incontro al Cinema Pacifico di Sulmona sul tema “L’emigrazione abruzzese nel mondo tra storia, esperienze e opportunità nell’anno del turismo delle radici”. Alberto Bertoli, figlio dell’indimenticabile cantautore Pierangelo Bertoli si esibirà domenica 11 agosto a Pescocostanzo, mentre Antonello Persico con il suo tributo a Fabrizio De André, cui è legato un progetto di solidarietà, sarà di scena a Castel del Monte (L’Aquila) e a Sulmona. Nella data di Sulmona Persico darà il via all’edizione 2024 del Premio “Un giorno insieme – Augusto Daolio – Città di Sulmona”.

“Anche quest’anno “Una colonna sonora per la vita” si presenta con un ricco programma”, spiega il presidente dell’associazione culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme”, Vincenzo Bisestile, “Per quanto riguarda la musica spaziamo dalla canzone d’autore alla musica rock. Siamo contenti di riportare i Nomadi a Sulmona, che per la prima volta si esibiranno in piazza Garibaldi. Un concerto reso possibile grazie al Cavalier Filippo Frattaroli e a Joey Crugnale, per celebrare l’anno del turismo delle radici, hanno scelto una band che nei suoi brani ha trattato spesso il tema dell’emigrazione, come nel brano “Il paese”. Per gli appassionati di rock non mancheranno il tributo a Vasco Rossi con Danilo Luce, e un viaggio nel brit rock degli anni ’90 con i The Cavern. Prosegue l’impegno per sostenere l’Ospedale di Sulmona. Quest’anno l’obiettivo è acquistare un macchinario per il reparto di ortopedia, diretto dal primario Fabio Lombardi. Grazie alle precedenti edizioni sono stati acquistati macchinari di alta diagnostica e specializzazione che sono già a disposizione di tutti i cittadini della Valle Peligna e dell’Alto Sangro”.

Come da tradizione tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e sono promossi grazie alla collaborazione dei comuni che ospitano le serate (per informazioni si può contattare il 389 9737620 oppure scrivere a vbisestile@gmail.com). Il pubblico può contribuire acquistando volontariamente i biglietti per la lotteria di solidarietà.

Questo il programma completo (tutti i concerti iniziano alle ore 21.30): mercoledì 7 agosto – The Cavern – Brit Rock & More (Scanno – Piazza Santa Maria della Valle); giovedì 8 agosto – The Cavern – Brit Rock & More s (Campo di Giove – Piazza A. Duval); venerdì 9 agosto – Luce D Band – Tributo a Vasco Rossi  (Fara San Martino – Piazza Escher – Via Napoli); sabato 10 agosto – Antonello Persico – Omaggio a Fabrizio De André (Castel del Monte – Piazza XX Settembre); domenica 11 agosto – I Giullari & Alberto Bertoli (Pescocostanzo – Piazza Municipio); martedì 13 agosto – Dada – Tributo a Ivan Graziani (Pettorano sul Gizio – Piazza Umberto I); venerdì 16 agosto – Luce D Band – Tributo a Vasco Rossi  (Bugnara – Anfiteatro Torre dei Nolfi); domenica 18 agosto – Mediterraneo – Tributo a Mango (Pettorano sul Gizio – Ex Edificio scolastico Vallelarga); mercoledì 21 agosto – Antonello Persico – Omaggio a Fabrizio De André (Sulmona – Piazza Garibaldi); giovedì 22 agosto – I Nomadi (Sulmona – Piazza Garibaldi); venerdì 30 agosto – The Carvern – Brit Rock & More (Anversa degli Abruzzi – Piazza Belprato).




SI COMINCIA A SUDARE IL 19 AGOSTO

Adriatica Press Futura: con l’inizio della preparazione, stilato anche il programma delle amichevoli

Teramo, 30 luglio 2024. In casa Futura Teramo è tempo di programmazione in vista dell’inizio della nuova stagione agonistica 2024-2025 che vedrà ai nastri di partenza la squadra biancorossa, per il secondo anno consecutivo in B1, inserita questa volta nel girone C “centro-nord”. L’inizio della preparazione è previsto per il 19 Agosto, giorno del raduno, nell’impianto del Palazzetto dello Sport di Scapriano.

Da  settembre in poi, invece, sono in programma allenamenti congiunti (amichevoli).

Il programma

Sabato 7 Settembre 20224

Altino (A2)-Adriatica Press

Venerdì 13 Settembre 2024

Trestina PG (B2)- Adriatica Press

Il 21 ed il 22 Settembre 2024 esordio casalingo nel 3° Memorial Mirko Mazzagatti che si svolgerà nell’impianto del Palascapriano di Teramo e vedrà la partecipazione delle società Abruzzesi, Altino (A2), Adriatica Press Futura Teramo (B1), Pescara (B1), L’Aquila (B2), Manoppello (B2), Pescara 3 (B2).

Mercoledì 25 Settembre 2024

Volley Torresi Civitanova (B2)-Adriatica Press

Sabato 28 Settembre 2024

Pomezia (B1)-Adriatica Press

Sabato 5 Ottobre 2024

Adriatica Press- Volley Torresi Civitanova (B2)




L’ABRUZZO VINCE

L’ultima puntata di quattro matrimoni a Domenico e Clizia

Montone, 30 luglio 2024. Domenico di Teramo e Clizia di Montesilvano sono i vincitori dell’ultima puntata del celebre programma televisivo Quattro Matrimoni. In questa puntata speciale, intitolata “Nord, Sud, Est, Ovest“, quattro matrimoni provenienti da diverse regioni d’Italia si sono sfidati per aggiudicarsi il titolo di miglior matrimonio. Il matrimonio abruzzese di Domenico e Clizia ha trionfato, ottenendo il voto più alto di tutta la settima stagione di Quattro Matrimoni.

La puntata ha messo in luce lo splendido luogo di Villa Chiara, situata a Città Sant’Angelo, e i deliziosi arrosticini abruzzesi, che hanno conquistato anche il palato del presentatore Costantino della Gherardesca, convincendolo a dare il suo bonus alla coppia vincitrice. Non perdete l’opportunità di rivivere le emozioni di questa puntata! La replica andrà in onda questa sera in chiaro su TV alle ore 21:30. Per ulteriori informazioni e materiali aggiuntivi, non esitate a contattarci.




OLTRE L’IMMAGINE

Montone festival 2024 ospita una mostra fotografica collettiva a cura di Case di Fotografia

Montone, 30 luglio 2024. Gli autori e le autrici partecipano con un progetto personale sviluppato all’interno della 2° edizione del corso di progettualità e cultura visiva “Oltre l’immagine”, promosso da Case di Fotografia e coordinato dalla docente Emanuela Amadio

VERNISSAGE E FINISSAGE

Montone, locali del sottobelvedere dall’1 al 4 agosto 2024 dalle 21:00 alle 24:00

La trentesima edizione del Montone Festival 2024 Tra il Sole e la Luna ospiterà, nei locali del sottobelvedere, una mostra fotografica collettiva a cura di Emanuela Amadio, docente di fotografia e consapevolezza digitale e fondatrice di Case di Fotografia, la scuola di fotografia itinerante dedicata a didattica e educazione digitale.

La mostra, che aprirà le porte al pubblico giovedì 1° agosto 2024 e sarà visitabile gratuitamente fino al 4 agosto 2024, nella fascia oraria 21:00-24:00, è il risultato tangibile di un percorso che gli autori e le autrici, sette in totale, hanno svolto nell’arco di otto mesi, all’interno della 2° edizione del corso di progettualità e cultura visita “Oltre l’immagine”.

I fotografi e le fotografe esporranno lavori nati dallo sviluppo di progetti personali riguardanti argomenti diversi, ai quali ognuno di loro era ed è particolarmente legato. Nella collettiva curata da Emanuela Amadio trovano spazio l’interpretazione dei colori, la memoria e le foto vernacolari, il valore del nucleo familiare, la lingua dei segni, la salute mentale, la forma delle nuvole e i flussi migratori nel Mediterraneo.

L’identità di ogni progetto, emerso all’interno del percorso di mentoring e coaching fotografico guidato dalla stessa Emanuela Amadio, è stata curata con attenzione e dedizione, dall’ideazione alla mostra. Sono state scelte con cura le immagini, le dimensioni, i supporti di stampa e la sequenza espositiva, per accompagnare ogni visitatore alla scoperta delle singole storie, ricche di suggestioni visive e sensoriali.




TEMPO DI AGIRE [3]

Tempus fugit, tempus tantum nostrum est

Torrevecchia Teatina, 29 luglio 2024. Luglio, lo sappiamo: piena estate, caldo, vacanze e tutta la bellezza a disposizione; c’è poco da fare, tutto si proietta al riposo, al non fare niente con la mente comunque libera di muoversi, però.

Ci sarebbe tanto da pensare, da riflettere e meditare;  ecco, dunque, proprio nella mente libera si potrebbero sviluppare idee nuove e giuste perché proprio nel riposo, nel rilassamento, lontani dai trambusti del lavoro, degli impegni, dei legami contaminati e dagli intrecci quotidiani, la mente può volare in alto, acquisire nuove informazioni, notizie utili e decisive, per dirimere ogni perplessità, dubbio o incertezza, per comprendere il quadro ed riprendere il cammino nella giusta direzione.

Tempo di agire allora, tempo da non perdere. Tempo che non va bruciato nella nostra tipica indolenza di popolo in eterna attesa, e che attende anche l’indolenza che arriva.

È tempo di chiudere con quel passato di dolore, di sofferenza, di parole al vento, di mortificazioni, di umiliazioni, soprattutto, di lavoro inutile.

Si… sì, proprio di lavoro inutile: quella sorta d’impegno profuso per finti obiettivi, per  cause ingannevoli, per ideali che si rivelano densi d’ipocrisia e carichi di perversione se non addirittura pieni di silenzi e di nulla.

Ecco quel silenzio e quel nulla che dilagano pericolosamente proprio in questi tempi; quel silenzio e quel nulla che dannatamente si rivelano molto industriosi nei luoghi del potere; quel silenzio e quel nulla che divorano e distruggono ogni buona intenzione, quel silenzio e quel nulla che operano per la sola ed esclusiva propria sopravvivenza.

Tempus fugit, tempus tantum nostrum est.

Non abbiamo altro che il nostro tempo e non possiamo perderlo, usarlo per cose inutili, impegnarlo per obiettivi subdoli o addirittura per cose dannose. Tempo di agire, dunque; poco tempo ancora per individuare ed inquadrare bene la giusta via ed intraprendere il cammino di salvezza.

Non ci sono e non ci saranno altre possibilità, altre opportunità, altre occasioni per la giusta soddisfazione, la vera gratificazione; saremo sempre e comunque condizionati ed influenzati, sì; ma condizionati ed influenzati dall’onestà, dalla giustizia e dalla bontà d’ogni agire. C’è poco da aggiungere: questa è la strada giusta, e lo capiscono tutti, pure le pietre.

nm




PERCORSO DONNA

Senologia: al centro medico life care potenziata l’attività ambulatoriale

Pescara, 29 luglio 2024. Al Centro Medico Life Care di Pescara è stata potenziata l’offerta per la prevenzione, la diagnosi e la cura del tumore della mammella. È stata avviata l’attività ambulatoriale di Senologia, nell’ambito del “Percorso Donna”, grazie all’arrivo del dottor Luca Caruso, responsabile dell’Unità Operativa di Senologia Chirurgica e Ricostruttiva del Policlinico Abano, presidio, come le struttura pescarese, di GOL – Gruppo Ospedaliero Leonardo.

L’ampliamento della rosa di prestazioni è caratterizzato dalla collaborazione tra le Unità di Radiologia e Anatomia Patologica e il reparto di Senologia del Policlinico Abano in un’ottica di rete e con la presa in carico della paziente lungo tutto il percorso che va dalla diagnosi alla terapia chirurgica.

La partenza dell’ambulatorio di Senologia, che sarà tenuto a cadenza settimanale dal dottor Caruso e dagli specialisti della sua squadra, rappresenta un arricchimento del “Percorso Donna”. “La paziente che ne necessita – spiega il senologo – potrà effettuare nell’arco dello stesso giorno mammografia, ecografia mammaria e visita senologica con refertazione in tempo reale oltre che eventuale biopsia mammaria il cui esito, discusso da un team di diversi specialisti, le sarà consegnato in tempi ristrettissimi fornendole le spiegazioni più idonee riguardo il proseguimento del percorso diagnostico terapeutico”.

Il curriculum nel dettaglio

Il dottor Caruso, che ha lavorato nella Breast Unit dell’Istituto Oncologico Veneto, è autore di numerose presentazioni in congressi nazionali e internazionali di senologia e chirurgia plastica, vanta una casistica personale di circa duemila interventi di chirurgia mammaria oncologica, ricostruttiva ed estetica.

Classe 1985, Caruso si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti e lode all’Università Federico II di Napoli e ha conseguito nello stesso ateneo la specializzazione in Chirurgia Generale con il massimo dei voti e lode con una tesi sulla propria casistica operatoria in Senologia dal titolo “Dalla chirurgia oncoplastica alle mastectomie conservative con ricostruzione: l’esperienza di un singolo centro”.

Dopo varie esperienze lavorative nelle Breast Unit con casistica ad alto volume del capoluogo campano, nel 2018 è diventato consulente per la Chirurgia Ricostruttiva della Mammella dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove ha perfezionato le tecniche di ricostruzione plastica dopo chirurgia mammaria oncologica.

Nel 2019 è stato tra i fondatori dell’Unità di Senologia Chirurgica e Ricostruttiva del Policlinico Abano, uno dei primi centri senologici in Italia ad avvalersi esclusivamente di chirurghi oncoplastici capaci di condurre sia la fase demolitiva sia la fase ricostruttiva dell’intervento chirurgico senologico.

Le tecniche

Nella Casa di Cura aponense ha promosso l’introduzione della ricostruzione mammaria pre-pettorale post mastectomia, diventato poi lo standard internazionale, e l’utilizzo di materiali di ultima generazione, come le mesh sintetiche (speciali “reti” utilizzate per avvolgere le protesi che consentono la ricostruzione nella maniera più naturale e indolore possibile senza incidere il muscolo pettorale) e le protesi “ultraleggere”.

Nel 2022 è risultato vincitore del concorso pubblico per Dirigente Medico di Breast Unit all’Istituto Oncologico Veneto, dove ha perfezionato le proprie competenze chirurgiche di ricostruzione mammaria pre-pettorale con matrice dermica grazie anche alla collaborazione con l’Unità di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

Da sempre attivo promotore di giornate di visite senologiche gratuite di prevenzione, il dottor Caruso svolge un’attività clinica che spazia trasversalmente dalla diagnostica senologica, grazie alle competenze maturate negli anni nel campo dell’ecografia e delle biopsie mammarie, all’attuazione delle più moderne tecniche di chirurgia oncoplastica e ricostruttiva mini-invasiva post-mastectomia, fino al follow up post oncologico.




REFERENDUM CONTRO LA LEGGE CALDEROLI

Sulla cosiddetta autonomia differenziata assemblea Anpi

Giulianova, 29 luglio 2204. Nei giorni scorsi, presso la sala riunioni della CGIL di Giulianova, si è riunita l’Assemblea del Circolo ANPI di Giulianova che ha trattato, prevalentemente, il tema del Referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.

Si è compiuto un attento esame della realtà entusiasmante  di questo grande schieramento di forze contrarie alla legge Calderoli. Tale compagine di base rappresenta, in questo momento, una grande risorsa di progresso finalizzata alla difesa dei valori dell’unitarietà politica della Repubblica antifascista, della difesa delle regioni più povere e dei diritti fondamentali dei cittadini e della democrazia costituzionale. Tutti valori finiti, ad oggi, sotto un attacco continuo e pericoloso da parte delle forze politiche della destra al potere.

Con la partenza di una massiccia raccolta di firme per chiedere il referendum abrogativo come primo appuntamento di questa grande battaglia, la Sezione giuliese dell’ANPI rivolge a tutte le forze politiche del territorio (anche nell’ambito dei comuni di Mosciano SA e Bellante), ai comuni, alle associazioni e ai partiti, di unire le loro forze per concentrarle a fianco del movimento de “La via Maestra” promosso, in primis, dalla CGIL e dalle altre forze sindacali e associative (compresa l’ANPI) che nell’intero territorio nazionale oggi mobilitano una grande massa di cittadini.

A chiusura della riunione, si è assunto l’impegno di organizzare nel territorio Giulianova, Bellante Mosciano SA, una serie di banchetti, previa richiesta di occupazione di suolo pubblico ai rispettivi comuni, per la raccolta delle firme e per la promozione di un rapporto dialogico e informativo con i cittadini. Nei prossimi giorni sarà diffuso un calendario di appuntamenti ai quali invitiamo sin d’ora tutti i consiglieri comunali ad essere presenti per l’autenticazione delle firme e tutte le forse sociali e politiche di progresso per questa mobilitazione.




FUTURA: CABINA DI REGIA  ALL’ESPERTA MILENO

Entusiasta di indossare questi colori, sarà come essere a casa

Teramo, 29 luglio 2204. Dopo le firme dei due liberi Sbano e D’Urso, arriva in casa Futura un altro colpo di mercato. L’Adriatica Press affida la regia all’esperta palleggiatrice Annalisa Mileno, classe 1993 vastese di nascita. La Mileno torna così in Abruzzo, dopo aver calcato parquet importanti in serie B. Ultima esperienza, quella della passata stagione a Bisceglie in B2 dove ha trascinato la formazione pugliese al salto di categoria in B1.

“Sono entusiasta di indossare i colori biancorossi e la maglia della Futura – dichiara Mileno – consapevole che sarà un anno pieno di sfide che non vedo l’ora  di affrontare insieme alle mie nuove compagne di squadra. La chiamata dell’Adriatica Press Futura Teramo mi permette di tornare a giocare in Abruzzo, la mia terra e questo mi farà sentire sicuramente a casa.

Non vedo l’ora – conclude Mileno – di sentire il calore e l’affetto del tifo teramano e di dare il 100% ogni giorno per questa maglia. Forza Futura”.

La neo-palleggiatrice teramana ha scelto il numero 2 di maglia. La società biancorossa ringrazia Celeste Di Diego, palleggiatrice delle passate stagioni, ed augura alla stessa un prosieguo di carriera ricco di soddisfazioni.




LA VISITA ISTITUZIONALE

Il prefetto de L’Aquila a Gioia dei Marsi

Gioia dei Marsi, 29 luglio 2204. Al centro dell’incontro diversi temi: dalla sicurezza alla sanità, passando per il ruolo e la responsabilità degli amministratori locali, fino alle prospettive di crescita per evitare lo spopolamento delle aree interne.

L’Autorità di Governo accolta dal primo cittadino del borgo marsicano Gianluca Alfonsi, dal vicequestore dirigente del commissariato di Polizia di Avezzano, Roberto Malvestuto, e dal vicecomandante della stazione dei Carabinieri di Gioia dei Marsi, il maresciallo capo Michele Battista, ha visitato gli uffici municipali e si è poi intrattenuto presso la sala consiliare con amministratori e dipendenti.

Ampia soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino: “Siamo stati davvero onorati della graditissima visita del dott. Di Vincenzo, prefetto dell’Aquila. Sono moltissime le problematiche affrontate nel corso dell’incontro: sicurezza, emigrazione, protezione civile, sanità, ruolo e responsabilità dei sindaci e degli amministratori locali, fino alle prospettive di crescita per evitare lo spopolamento delle aree interne”.

Alfonsi ha poi ringraziato il prefetto “per le belle parole rivolte a questa amministrazione che ho l’onore di guidare e per gli apprezzamenti alla nostra comunità, ma soprattutto per la precisa analisi svolta e per i preziosi e puntuali spunti di riflessione offerti”.

“A lui – ha precisato ancora il primo cittadino – va alto il senso di gratitudine per essere con la sua presenza un punto certo di riferimento e un baluardo valoriale sicuro anche per noi sindaci e per le nostre comunità”.

Il sindaco di Gioia dei Marsi, infine, ha ringraziato i rappresentanti delle Forze dell’ordine presenti “per il lavoro che continuano a svolgere sul territorio per garantire sicurezza e legalità” e “per la presenza e la disponibilità per risolvere alcune importanti problematiche di sicurezza pubblica sulle nostre strade, dovute principalmente all’eccessiva velocità”.




I NEOCON E L’IDEA DELL’APOCALISSE

di Massimo Brundisini

PoliticaInsieme.com, 29 luglio 2204. Dico subito che il titolo non è mio, ma è ripreso da un articolo di Jeffrey Sachs sul “Fatto Quotidiano”. Sachs non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei più autorevoli commentatori a livello mondiale: è stato consulente di vari Segretari delle Nazioni Unite e di Presidenti americani, Presidente della Commissione Covid del “Lancet”, nonché Membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Nel lungo articolo Sachs spiega compiutamente il significato del titolo: cercherò di coglierne i punti salienti.

L’idea centrale dei neocon (ovvero neoconservatori) è che gli Stati Uniti debbano avere il dominio militare, finanziario, economico e politico su ogni potenziale rivale in ogni parte del mondo. Il piano è stato delineato nel Progetto per un nuovo secolo americano, in una visione volta in particolare a contrastare la Cina e la Russia, cosa che di conseguenza non può contribuire a conservare un periodo di pace stabile sul Pianeta. Dice testualmente Sachs:” L’arroganza americana è sbalorditiva: la maggior parte del mondo non vuole essere guidata dagli Stati Uniti, tanto meno da uno stato chiaramente guidato da militarismo, elitarismo e avidità”. E ancora:” L’industria statunitense degli armamenti è il principale sostenitore finanziario e politico dei neoconservatori e dagli anni 90 è la prima fonte delle pressioni per l’allargamento della NATO ad Est.

Il progetto neocon si muove su vari assi: operazioni segrete di regime changing condotte dalla CIA, guerre intraprese con coalizioni a guida statunitense, basi americane installate all’estero (circa 750 in almeno 80 paesi), la militarizzazione di tecnologie avanzate come la guerra biologica, l’intelligenza artificiale, l’informatica quantistica”. Condanna poi il colpo di stato di Maidan, orchestrato dagli Usa, e definisce la Nato un’alleanza offensiva e non difensiva, come dimostrato in Serbia (dove nel Kosovo ha installato un’importante base militare) e Libia.

Definisce poi la ricerca dell’egemonia, arrogante, imprudente e assolutamente delirante, vista la natura dei rivali. Come un fiume in piena, afferma poi che la Nato dichiara falsamente, nella riunione di Washington, che la Russia è l’unica responsabile della guerra di aggressione contro l’Ucraina, fingendo di non vedere le provocazioni statunitensi: gli Stati Uniti non accetterebbero mai che la Russia o la Cina stabilissero una base militare ai confini americani, ad esempio in Messico.

Sempre nella dichiarazione di Washington, oltre a parlare di biodifesa e di dispiegamento di missili, la Nato ribadisce il “percorso irreversibile dell’Ucraina verso la piena integrazione euroatlantica, compresa l’adesione alla Nato”, ma poiché la Russia non l’accetterà mai, la cosa si traduce in un impegno irreversibile alla guerra.

E conclude:” I neocon hanno portato l’orologio dell’Apocalisse a soli 90 secondi dalla mezzanotte dell’olocausto nucleare, quando nel 1992 eravamo a 17 minuti. Per il bene e la sicurezza dell’America, per la pace nel mondo, gli Stati Uniti dovrebbero abbandonare immediatamente il progetto egemonico dei neocon e abbracciare una diplomazia della coesistenza pacifica. Ahimè, la Nato ha appena fatto il contrario”.

Significativamente in sintonia con il pensiero di Sachs è quello del Generale Fabio Mini, già Capo di Stato Maggiore delle forze Nato del Sud Europa: in un lungo articolo del 23 luglio scorso, cita la politologa Joanna Rozpedowsky che, su Modern Diplomacy, si chiede se la politica estera degli Stati Uniti sia prigioniera della storia. Secondo la studiosa, gli USA dovrebbero rimodulare la propria visione del mondo riconoscendo la natura multipolare dell’attuale ordine mondiale, ma non lo fanno; dovrebbero rinunciare all’allarmismo, alla retorica del “noi contro loro” e all’abuso della minaccia dell’uso della forza, e non lo fanno. Sono prigionieri della propria storia, la storia del secolo americano, che dalla Seconda guerra mondiale in poi ha visto soltanto guerre e insuccessi laceranti, all’estero e all’interno. Primo tra tutti il declino della loro democrazia, di cui si sono accorti, come al solito, i giullari, secondo i quali “gli americani, a furia di esportare democrazia, ne sono rimasti senza”.

I “neocon” e l’idea dell’Apocalisse – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




UNA PIAZZA AD ALFREDO PAGLIONE

L’ideatore della rassegna d’arte contemporanea Un Mosaico per Tornareccio. Ieri l’intitolazione nel cuore del paese dei mosaici

Tornareccio, 28 luglio 2024 – Tornareccio dedica una piazza alla memoria di Alfredo Paglione, il noto gallerista e collezionista d’arte ideatore della rassegna d’arte contemporanea “Un Mosaico per Tornareccio”.

La cerimonia di intitolazione si è tenuta ieri pomeriggio alla presenza dell’associazione Amici del Mosaico Artistico, rappresentata dalla presidente Elsa Betti, del sindaco Nicola Iannone, di Marco Santi del Gruppo Mosaicisti di Ravenna, di Angelo Bucci dell’Università europea del design di Pescara e della autorità civili e militari.

La piazzetta che omaggia Paglione, scomparso due anni fa, è largo Santa Vittoria, considerata la piazza dei Maestri, poiché custodisce le opere più preziose di quel museo a cielo aperto che rappresenta il sogno diventato realtà grazie alla lungimiranza e all’impegno del mecenate abruzzese. Nella “stanza” sono esposte opere di grandi artisti del secolo scorso, da Aligi Sassu, José Ortega e Carlo Mattioli a Gino Severini, Alberto Sughi, Ruggero Savinio e Michele Cascella, che sono state donate alla rassegna da collezionisti e dalle famiglie degli artisti.

L’intitolazione della piazza nel cuore del borgo rappresenta l’amore di Paglione per l’arte ma soprattutto il legame con il territorio. Era il 2006 quando il collezionista inaugurava  “Un mosaico per Tornareccio”, donando personalmente tre splendidi mosaici di Sassu, Ortega e Carroll, e dava il via al progetto di trasformare  le strade del suo paese d’origine  in un affascinante percorso museale. Con l’intento di voler diffondere fra la sua gente, specialmente fra i giovani, l’amore per l’arte, per la poesia e per la bellezza, creò un incredibile museo all’aperto che è quello che si ammira oggi  perdendosi tra i vicoli del centro storico di Tornareccio. Dove in ogni angolo, in ogni “stanza” così come in un vera galleria, fioriscono straordinarie opere d’arte che sono parte integrante della vita quotidiana dell’intera collettività.

La cerimonia è stata anticipata dal mini tour alla scoperta dei mosaici a cura dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Tornareccio che hanno accompagnato i visitatori tra le bellezze artistiche del paese. 

“Alfredo Paglione ha creduto fortemente in questo territorio e nella forza delle sue radici, ha dato fiducia alla popolazione ed è solo grazie a lui che questa iniziativa che non ha pari in Italia, si sia concretizzata a Tornareccio – commenta Elsa Betti, presidente dell’associazione Amici del Mosaico Artistico – Siamo molto orgogliosi di aver coinvolto gli alunni delle scuole superiori di primo grado di Tornareccio che, guidati dalla prof.ssa Lisa Pallante, hanno seguito un percorso che li ha portati ad  adottare alcuni dei nostri mosaici di cui sono diventati Ciceroni eccezionali. I semi di bellezza che Alfredo amava nominare qui sono germogliati e fioriscono ogni giorno e questo è il regalo più prezioso che ha fatto a questo territorio”.

Grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Amici del Mosaico artistico, che coordina e organizza ogni anno la rassegna di arte contemporanea “Un Mosaico per Tornareccio”, le opere esposte al momento sono 106. Comprese le ultime due, collocate quest’anno:  “Coltiva Bellezza” di Sergio Ceccotti  e “Lapo” (Il Lupo e L’Ape) di Gabi Minedi.

“Il paese deve molto ad Alfredo Paglione, intitolare una piazza alla sua memoria è stata una scelta pienamente condivisa dall’amministrazione, dall’associazione e da tutti i cittadini che ogni giorno hanno il privilegio di ammirare l’arte tra le vie del centro storico – commenta il sindaco Nicola Iannone – Il suo sogno era quello di tagliare il traguardo dei cento mosaici collocati sui muri delle abitazioni del borgo, ebbene oggi i bozzetti da ammirare sono oltre cento. Questo è un sogno comune che si realizza grazie alla visione di una grande amante dell’arte e di tutti quanti si sono adoperati per la realizzazione del museo”.

I capolavori degli artisti che in questi anni hanno partecipato a “Un Mosaico per Tornareccio” e che oggi arricchiscono le stanze del museo, saranno racchiuse in una nuova identità, il Museo dei Mosaici di Tornareccio (MuMo). L’associazione Amici del Mosaico Artistico è già a lavoro per rendere più fruibile i percorsi, collocando pannelli informativi e corredi per permettere  ai visitatori di muoversi all’interno del museo in modo agevole e intuitivo.

“L’associazione AMA si sta adoperando per fornire a questo museo all’aperto gli strumenti per poterlo vivere in autonomia – spiega Elsa Betti – Per far questo due anni fa abbiamo iniziato una collaborazione con la Ued di Pescara che proprio questa estate si sta concretizzando nella produzione di materiale informativo per garantire la  visita ai mosaici e per fornire una identità grafica a tutto il progetto, con l’obiettivo entro la fine dell’estate di poter accogliere i visitatori ed accompagnarli in questa visita speciale al paese dei mosaici”.

“Tornareccio quest’anno omaggia l’Anno delle radici – conclude il primo cittadino Iannone – e personalmente non posso non creare un parallelismo tra i tornarecciani emigrati all’estero che mostrano affetto e attaccamento alle proprie origini e Alfredo Paglione che, spinto dall’amore per le proprie radici, ci ha donato arte e bellezza. Un lascito di un valore inestimabile che ognuno di noi ha il dovere di custodire, così come il ricordo di una persona straordinaria che resterà per sempre nei nostri cuori”.

Barbara Del Fallo




PREMIO NAZIONALE DI NARRATIVA NEO EDIZIONI

In dirittura d’arrivo la prima edizione  

Castel di Sangro, 28 luglio 2024. Dopo mesi di lavoro, la casa editrice di Castel di Sangro ha scelto la terna dei finalisti che il 2 agosto si contenderanno la vittoria finale.

Le opere selezionate tra centinaia di aspiranti scrittori sono:

– “L’incredibile e memorabile storia di Callista Wood che morì otto volte” di Manuela Montanaro di Casamassima (Bari);

– “Spettri, diavoli, cristi, noi” di Riccardo Ielmini di Laveno-Mombello (Varese);

– “Grottesco Adolescenziale Periferico” di Placido Di Stefano di Messina.

Ai tre finalisti, la casa editrice abruzzese proporrà un contratto di pubblicazione per inserire i romanzi in oggetto nel proprio catalogo.

Al vincitore assoluto, che verrà premiato nella serata del 2 agosto alle 21.30 al Teatro Francesco Paolo Tosti di Castel di Sangro, verrà assegnata una targa, un premio aggiuntivo di 1000 euro (da intendersi come anticipo sulle future royalties) e un ufficio stampa dedicato per agevolare la promozione del libro dal momento della pubblicazione che avverrà nel corso del 2025.

Con questo premio, la Neo Edizioni, arrivata al suo sedicesimo anno di attività, vuole dare fiducia a un tipo di narrativa lontana dai salotti letterari, una narrativa priva di dettami e condizionamenti, di ipocrisie e riverenze, di tradizionalismi e prudenza. Soprattutto vuole dimostrare che anche da un piccolo e isolato centro dell’Appennino centrale è possibile fare e diffondere cultura in tutta Italia e nel mondo.

I libri della Neo Edizioni sono stati tradotti e pubblicati in Spagna, Francia, Romania, Serbia, Cile, Argentina e Cina. La casa editrice sangrina, nel corso degli anni, ha vinto più di 30 premi a caratura nazionale, comprese due apparizioni in dozzina al Premio Strega, il premio letterario più importante d’Italia.




PER VIVIFICARE L’ESISTENZA …

… importante raccogliere i frammenti prima che vadano persi

di Don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 28 luglio 2024. Combattiamo spesso con tanti piccoli frammenti nella nostra vita. Un senso di dispersione ci accompagna costantemente. E’ importate porsi, ogni tanto, le domande fondamentali: per chi lo faccio?

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli, infatti, sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo (Gv 6, 1-15 – XVII TO/B).

Sono molti gli autori che hanno riflettuto su… i frammenti! Il primo libro che mi viene in mente è: “Il tutto nel frammento”, di Hans Urs von Balthasar. Un bel testo sulla vita cristiana, con tanti e profondissimi spunti di meditazione. Ma torniamo al Vangelo.

Gesù ordina: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto”. È ovvio che il primo riferimento sia alla lotta contro lo spreco. Ne parliamo spesso, ma dobbiamo anche riconoscere che il perdere, il buttar via il superfluo appartiene alla nostra cultura così profondamente, tanto che spesso non ci accorgiamo nemmeno di quanto e quando sprechiamo.

Tuttavia, penso che il consiglio di Gesù non abbia solo un riferimento materiale – il pane da offrire a chi non lo ha e la lotta allo spreco –  ma contenga altri insegnamenti di vita. “Raccogliete i pezzi avanzati”, dice Gesù. Non è un lavoro facile raccogliere quello che è disperso. Pensiamo a un puzzle, a un mosaico: ci vuole tanta pazienza e attenzione perché i vari pezzi non vadano dispersi.  Gesù ci chiede di raccoglierli non solo per un motivo di carità, urgente e inderogabile, ma anche perché ci sia chiaro l’intero disegno. E l’intero disegno è dato da piccoli frammenti, come nel puzzle.

Combattiamo spesso con tanti piccoli frammenti nella nostra vita. Un senso di dispersione ci accompagna costantemente.

È importate porsi, ogni tanto, le domande fondamentali: per chi lo faccio?

Qual è il fine?

Come lo faccio?

Cosa mi aiuta a raccogliermi?

Cosa mi disperde?

Il disegno generale è ancora lo stesso?

Come cristiani siamo abituati a dire che il buon Dio è il fine della nostra vita, che Lui dà senso a quello che facciamo e ci offre il quadro generale del puzzle.

Eppure, questa affermazione di fede, vera e fondamentale, non sempre riesce a vivificare l’esistenza.

E, alcune volte, ci travolge la dispersione: frammenti fuori luogo o persi. Bisogna sedersi un attimo, fare mente locale, fare delle scelte e non rimandarle: raccogliere i frammenti prima che vadano persi. 

Nel suo “Il tutto nel frammento” von Balthasar ha scritto: “Il cristiano sta sulla soglia della vita, dove tutto si schiude, tutto promette, tutto subisce una trasfigurazione profonda, per nulla superficiale, vera e non verniciata”.




A CAMALDOLI: UNA TERRA DA ABITARE E CUSTODIRE

di Simone Baroncia

PoliticaInsieme.com, 28 luglio 2024. Una terra da abitare e custodire: questo il titolo della 60ª Sessione di formazione promossa dal Segretariato attività ecumeniche (Sae Aps) iniziato da oggi a Camaldoli fino al prossimo 3 agosto.

L’incontro trae spunto dal versetto biblico di Genesi, Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse, esprimendo il senso di una riflessione sulla cura di quella casa comune che è il mondo creato, in un tempo di crisi socio-ambientale, come ha sottolineato la presidente del  Sae, Erica Sfredda.

“Un tema fondamentale in questo momento storico. Lo affronteremo da due punti di vista: il primo, naturalmente, è quello biblico, cioè noi riteniamo che la fede nell’atto creativo di Dio segna e radica le grandi religioni monoteiste in un terreno che non può prescindere dal rispetto della terra, che ci è stata data perché fosse custodita e coltivata e non sfruttata e depredata. Il secondo punto di partenza è che tutto è connesso, perché ogni azione produce anche effetti sull’ambiente”.

Si tratterà di leggere i segni di questo tempo così problematico, di interpretarli alla luce dell’elaborazione delle diverse Chiese e tradizioni religiose, di indicare buone pratiche per farvi fronte. L’evento si articola in momenti di riflessione, incontro, preghiera e convivialità, secondo lo stile che da sessant’anni caratterizza le sessioni Sae e che anche quest’anno metterà a confronto cristiani delle diverse confessioni, ma anche esponenti di diverse religioni.

Alla  presidente, Erica Sfredda, ed a Simone Morandini, membro del comitato esecutivo del Segretariato Attività Ecumeniche e rappresentante dell’ATISM (Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale) nel CATI (Coordinamento Associazioni Teologiche Italiane), abbiamo chiesto di spiegarci la scelta di questo tema: “Da 60 anni il SAE organizza ogni anno una sessione di formazione ecumenica, focalizzando la propria attenzione sia su temi di dialogo interconfessionale, sia su quelle questioni nelle quali è in gioco la vita della famiglia umana. In un tempo di crisi socio-ambientale devastante, guardare ad una terra da coltivare e custodire è stata una scelta naturale, a maggior ragione per i lunghi decenni di azione convergente in quest’ambito da parte delle diverse chiese cristiane. è, infatti, dagli anni ‘70 che il Consiglio Ecumenico delle Chiese ha iniziato ad occuparsi della crisi ambientale, offrendo un contributo determinante all’elaborazione dell’idea di sostenibilità; è dal 1991 che il Patriarca Bartolomeo invia ogni anno una lettera enciclica alle chiese in occasione della giornata del creato del 1° settembre; è già in testi di papa Paolo VI che la Chiesa cattolica ha iniziato a segnalare la devastante prospettiva della crisi ecologica”.

Per la lettura completa dell’articolo https://www.acistampa.com/story/25552/abitare-e-custodire-la-terra-la-riflessione-delle-religioni-a-camadoli




STRATEGIA ZES NELLA DIREZIONE GIUSTA

Si sostenga ora con una dotazione finanziaria adeguata la dinamicità delle nostre imprese

Pescara, 28 luglio 2024. Il Presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Silvano Pagliuca, all’indomani della presentazione del Piano strategico sulla ZES Unica da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro per gli Affari Europei il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ne esprime una valutazione positiva della struttura e dei contenuti, in particolare per l’individuazione delle filiere da rafforzare che sono stata identificate in settori cardine dell’economia abruzzese come l’automotive, il Made in Italy di qualità, la chimica farmaceutica, la navale, l’agroindustria, il turismo e l’aerospazio.

Pagliuca ha sottolineato: “Il Piano strategico della ZES unica,  che definisce operativamente i due macro obiettivi nel rafforzamento delle infrastrutture e negli incentivi alle imprese in forma di credito d’imposta va nella giusta direzione. Ora ci sono indirizzi chiari per le priorità di intervento sulle risorse disponibili, mi riferisco a PNRR e Fondi di coesione che orientano una visione di sviluppo del Meridione come leva strategica di crescita del Paese, ma le nostre imprese hanno necessità di piani strategici certi nel tempo e nelle dotazioni finanziarie.

Come Confindustria grazie alla vasta rete di imprese del sistema siamo orientati a collaborare con la ZES unica per accelerare l’attuazione del Piano, perché sia più rispondente alle esigenze di rapidità del sistema produttivo. Non possiamo minimamente immaginare che la messa a terra delle misure previste non produca risultati concreti in termini di sviluppo economico ed occupazionale. Sono finalità di pesante responsabilità, per i quali ci battiamo ogni giorno, ma per essere realizzabili necessitano anche di dotazioni finanziarie idonee.  Le agevolazioni ZES, come la decontribuzione SUD, unitamente agli altri interventi per le imprese devono avere una durata temporale ampia e devono essere integrabili tra loro”.

Qui l’altra questione di attualità in questi giorni. “Le imprese abruzzesi” prosegue Pagliuca, “hanno sviluppato piani di investimento e presentato richieste di agevolazione ottemperando agli strumenti normativi ZES: per queste richieste chiediamo che venga effettivamente garantita una dotazione finanziaria adeguata, altrimenti rischiamo di tarpare le ali alle imprese che nei loro piani si attendevano un tax credit fino al 60%. Il credito d’imposta offerto dalla ZES Sud rappresenta un’opportunità fondamentale per incentivare gli investimenti e stimolare la crescita economica. Tuttavia, è essenziale che le agevolazioni siano adeguate e sufficienti per rispondere alle esigenze delle nostre aziende. Chiediamo quindi al Governo di rivedere la percentuale del credito d’imposta, attualmente fissata al 17,66%, per garantire un sostegno di crescita del Paese. più significativo alle imprese che operano in queste aree strategiche. Solo attraverso un impegno congiunto e misure efficaci potremo costruire un futuro prospero per il nostro territorio e per l’intero Sud Italia, perseguendo l’obiettivo di un riequilibrio sociale ed economico del Paese.”




OMAGGIO A MANZONI

“Questo matrimonio non s’ha da fare” arriva il melologo in omaggio a I Promessi Sposi

Martinsicuro, 28 luglio 2024. L’appuntamento, organizzato dall’amministrazione comunale, andrà in scena lunedì 29 luglio alle ore 21:30 in piazza don Salvatore Barbizzi a Villa Rosa di Martinsicuro e vedrà come voce recitante Ettore Bassi, al pianoforte Marco Beretta e alla regia Alberto Oliva.

Un omaggio al più grande scrittore e romanziere italiano di tutti i tempi, Alessandro Manzoni.

Attraverso la sua opera più celebre ed universalmente riconosciuta, “I Promessi Sposi”, si è dato vita ad un connubio letterario – musicale in cui le parole, i passaggi più significativi del romanzo “letti” dal noto attore Ettore Bassi incontrano i suoni del pianoforte e la musica originale che Marco Beretta ha composto allo scopo di anticipare e sottolineare il contenuto emotivo del testo.

Una formula originale ma con trascorsi gloriosi, quella del Melologo, genere che ebbe il suo massimo splendore nei secoli passati, ma sempre attuale perché felice unione di due espressioni del linguaggio umano, che si compenetrano e valorizzano vicendevolmente in una forma espressiva molto efficace e diretta.

“È uno spettacolo – le parole della consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni – che vuole essere un modo diverso per far rivivere, attraverso l’intensa interpretazione dell’attore Ettore Bassi e la musica ispirata ed evocativa del compositore Marco Beretta le pagine, a noi tutti tanto care e ricche di ricordi, di uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi.”

L’ingresso all’evento sarà gratuito.