DARWIN DAY 2024

Inaugurazione della mostra e conferenza. “Anfiosso: la lunga storia della più rilevante scoperta sull’origine dei cordati”. Auditorium del Museo universitario – 23 febbraio 2024 – ore 11:00

Chieti, 22 febbraio 2023. La lunga storia scientifica delle scoperte sull’Anfiosso verrà ricostruita nella mostra allestita presso il Museo Universitario di Chieti. In occasione della sua inaugurazione il professor Luigi Capasso, Direttore del Museo, e Maria Carmela Del Re, Direttore tecnico del Museo di Paleontologia – Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell’Università “Federico II” di Napoli, introdotti da Nicoletta Di Francesco, Presidente del WWF Chieti-Pescara, esporranno i risultati delle loro ricerche in una conferenza in programma a Chieti, nell’Auditorium del Museo, il 23 febbraio prossimo alle ore 11:00.

L’iniziativa rientra nel quadro del “Darwin day”, evento di divulgazione scientifica che il Museo universitario organizza annualmente dal 2014, in collaborazione con il WWF Chieti-Pescara. Nella prima metà dell’Ottocento a Napoli nacque il cosiddetto “turismo scientifico”: una moltitudine di scienziati, ma anche di appassionati e di curiosi, di collezionisti di cosiddette “curiosità naturali”, provenienti da tutta Europa, si riversò nella capitale del Regno delle Due Sicilie per raccogliere, acquistare e riportare indietro nei loro musei, nelle loro collezioni, nelle loro case, animali marini caratteristici abitanti del Golfo di Napoli.

Provenivano soprattutto dalla Germania, dalla Francia e dalla Russia e crearono un vero e proprio mercato di “curiosità” di origine marina, il cui ricordo persiste ancora nelle conchiglie colorate di qualche bancarella nei pressi del porto partenopeo. Questa moda fu l’effetto della scoperta – fatta nel 1834 dallo scienziato napoletano Oronzo Gabriele Costa – di un minuscolo animaletto, dall’aspetto di un insignificante vermicello, vivente nel limo della baia di Posillipo. Non era un verme ma un “cordato” e ricevette il nome di Branchiostoma e , poco dopo, quello semplificato di Anfiosso.

È un animale molto importante perché rappresenta la forma più primitiva dalla quale originarono tutti i vertebrati sia estinti sia viventi, uomo compreso. La sua scoperta fu così rilevante da essere oggetto di una delle più accese dispute scientifiche dell’Ottocento, iniziata dall’inglese William Yarrell col danese Peter Pallas. Ne derivò una querelle scientifica plurisecolare e molto complicata. Questa storia è stata ricostruita da Luigi Capasso e da Maria Carmela del Re sulla base di reperti per la maggior parte conservati nel Museo universitario di Napoli e nel Museo universitario di Chieti.

“L’anfiosso – spiega oggi il professor Luigi Capasso – è ancora al centro delle ricerche scientifiche più avanzate: viene studiato dal punto di vista genetico, anche per la ricerca delle origini dell’immunità, e dal punto di vista paleontologico perché sono stati scoperti fossili vecchi di più di cinquecento milioni di anni che mostrano come i primi cordati comparsi sulla terra fossero praticamente identici all’anfiosso, che sopravvive ancor oggi nel Golfo di Napoli. Fu tanto rilevante quella scoperta che proprio a Napoli fu istituito il primo centro di studi internazionali di biologia marina, la Stazione Zoologica “Anton Dohrn”, fondata nel 1872 e ancor oggi all’avanguardia negli studi sulla fauna marina. Tutto – conclude il professor Capasso – grazie al “vermetto di Posillipo” scoperto da Costa due secoli fa”

Maurizio Adezio




STRADA PARCO VENGO ANCH’IO, NO TU NO

Pronte le carrozzine per gli amministratori e la tua!

Montesilvano, 22 febbraio 2024. Da questa mattina si eseguiranno le prove tecniche per i filobus sulla strada parco, test che dureranno nove settimane; quindi, tutto il tempo per provare anche la carrozzina “per vedere l’effetto che fa” come cantava Enzo Jannacci! Invece di andare a vedere lo zoo comunale, le persone con disabilità vorrebbero poter utilizzare il filobus, ma la risposta della TUA è quella identica utilizzata nella famosa canzone “vengo anch’io, No tu no!”

Le bestie feroci in questo caso sono le barriere architettoniche costruite sulla strada parco. Barriere che non consentiranno di prendere in autonomia il mezzo pubblico da parte di tutte le persone in carrozzina. L’effetto che fa è proprio quello di far cappottare la carrozzina all’indietro, evidentemente Jannacci è stato lungimirante quando nel 1967 ha scritto questa canzone.

Ora però non c’è più spazio per l’ironia; chiediamo al Presidente della TUA e al direttore generale di provare a sedersi in carrozzina tanto per provare a vedere l’effetto che fa!

Siamo all’assurdo per cui una persona con disabilità potrebbe accedere al filobus in un punto della strada parco e restare sequestrata in un’altra, senza poi poter uscire dal tracciato. Infatti, l’80% delle strade di accesso alla strada parco (lato mare o monti) e i marciapiedi sono impraticabili per via delle barriere architettoniche.

Molti marciapiedi della strada parco sono stretti e fuorilegge con pali situati in mezzo.

Ricordiamo che il filobus non possiede accorgimenti elettronici di accostamento a raso e tutte le persone, compreso anziani e bambini, dovranno prima scendere un gradino di 15 cm per poi salire sul mezzo affrontando un dislivello di circa 30 cm.

Il Sindaco di Pescara non ha mai preso in considerazione l’abbattimento delle barriere architettoniche esistenti sulle strade di accesso che portano alle banchine di fermata, mentre a Montesilvano l’Assessore Lino Ruggero aveva preso un impegno con l’Associazione Carrozzine Determinate e lo stesso assessore ha dichiarato pubblicamente ben sette mesi fa che sarebbero state eliminate moltissime barriere. 17 erano i punti critici evidenziati e nonostante le promesse, quelle barriere sono ancora lì!

Le carrozzine sono a disposizione per la TUA, per tutti gli amministratori e per i politici che vorranno provare a vedere l’effetto che fa!

Vogliamo dire al Direttore generale della TUA Maximilian Di Pasquale, che ha dichiarato pubblicamente che sono stati affrontati tutti i problemi tecnici, che dai controlli effettuati più di qualcosa è sfuggito! Aspettiamo ora che provi la carrozzina per rassicurare tutte le persone con disabilità che il filobus e il tracciato sono sicuri e utilizzabili autonomamente da tutti come prevede la legge.

Cav. Claudio Ferrante

Associazione Carrozzine Determinate




NON GUARDARLA NEGLI OCCHI – asteroide 216 kleopatra

Presentazione del libro della scrittrice Paola Di Biase D’Ilio (Ed Costa).

San Giovanni Teatino, 22 febbraio 2024. Appuntamento con un grande mito della cultura classica, rivisitato in chiave moderna e ironica. Giovedì 22 febbraio, alle 18:00, nei locali dell’Auditorium Scuola civica musicale (piazza San Rocco, Sambuceto), si terrà la presentazione del saggio storico-archeologico “Non guardarla negli occhi – asteroide 216 kleopatra” della scrittrice Paola Di Biase D’Ilio (Ed Costa).

L’introduzione dell’evento sarà affidata allo scrittore pluripremiato, Giovanni D’Alessandro.

Interverranno:

– Giorgio Di Clemente – sindaco di San Giovanni Teatino (Ch)

– Paolo Cacciagrano – assessore alla Cultura del Comune di San Giovanni Teatino (Ch)




TEATRO DIALETTALE

Terzo spettacolo della rassegna domenica 25 febbraio

Orsogna, 22 febbraio 2024. Continua il cartellone del Teatro Camillo De Nardis diretto da Zenone Benedetto e prosegue ancora una volta all’insegna del teatro dialettale.  Per il terzo spettacolo della rassegna, ecco la compagnia partenopea de’ Gli Ignoti capitanata da Patrizia Pozzi, volto noto anche della Tv con la partecipazione sia a vari film (non ultimo Dobbiamo stare vicini con Biagio Izzo, Paolantoni e Conticini) e alla fortunata ficton di Raitre Un posto al Sole. Sulle tavole del palco di Orsogna ecco uno dei capolavori di Eduardo De Filippo ovvero “Uomo e Galantuomo” per la regia di Andrea Sottolano.

Uomo e Galantuomo è una commedia scritta nel 1922 e considerata una tra le più divertenti del teatro partenopeo. Il ritmo elevato con picchi di pura comicità sono il marchio di un’opera che ogni attore vorrebbe rappresentare. Un testo classificato spesso e impropriamente come farsa ma che in realtà, seppure caratterizzata da una ricca serie di battute ed episodi irresistibilmente comici è una commedia tra le più rappresentative del teatro.

Nel testo emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro fame. E in tutto questo dov’è l’uomo e dove è il galantuomo? Ecco perché “Uomo e Galantuomo” è considerata una commedia di altissimo livello, forse la più divertente di tutte quelle eduardiane, che è imperniata proprio sul teatro: una scalcagnata compagnia, nominatasi “L’eclettica” (proprio perché non pone limiti alle proprie attitudini artistiche), porta in scena in una località turistica balneare “Malanova” di Libero Bovio. Attraverso il classico meccanismo della commedia degli equivoci, si scatena così il teatro nel teatro, la follia tra farsa e dramma evocando sapori pirandelliani. Il tutto con colpi di scena finali che allieteranno il pubblico presente

In scena, oltre alla già citata Patrizia Pozzi, il regista Andrea Sottolano, Gino Amoroso, Francesca Gennarelli, Roberta Amoroso, Raffaele Di Stazio, Giampiero Bellusci, Eliana Tambelli, Enza Del Prete, Luigi Fusco, Ernesto Sottolano, Enrico Caputo, Luciana D’Alicandro (anche direttrice di scena) e Vincenzo D’Anna. Le musiche di Maria Sole Rampazzi, costumi a cura di Susy Garofalo.

In scena domenica 26 2024 alle 17.30 – Teatro C. De Nardis, Orsogna P.zza Mazzini

Biglietti acquistabili online su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/uomo-e-galantuomo-orsogna

Info e prenotazioni 3346652279




SICUREZZA SUL LAVORO, ANCHE IN ABRUZZO SCIOPERO DI DUE ORE E PRESIDIO DI CGIL E UIL

Ranieri e Lombardo: “Adesioni al 60%. Nella nostra regione l’incidenza più alta di morti. Serve cambiamento radicale”

Pescara, 22 febbraio 2024. “L’Abruzzo è la regione italiana con la più alta incidenza di morti sul lavoro rispetto alla popolazione attiva: 36 i decessi nel 2023, in aumento del 71% rispetto al 2022. È necessario imprimere un radicale cambiamento alle politiche di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, allargando la tutela dei lavoratori negli appalti e cancellando il ricorso ai subappalti a cascata, prevedendo maggiori controlli nelle filiere, eliminando il ricorso ad appalti al massimo ribasso sul costo della manodopera e della sicurezza e obbligando le aziende all’applicazione del Ccnl di riferimento”.

Lo affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, nel giorno dello sciopero dei settori metalmeccanico ed edile proclamato dopo la strage in un cantiere di Firenze. Le adesioni allo sciopero, sottolineano i sindacati, raggiungono il 60%.

Per due ore, a fine turno, i lavoratori dei due settori hanno incrociato le braccia. In mattinata, inoltre, si è svolto un presidio regionale davanti alla Prefettura di Teramo, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo, e del candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrosinistra, Luciano D’Amico. La delegazione è stata poi ricevuta dal Prefetto, che si è impegnato a riferire le istanze al Governo nazionale.

“Abbiamo detto al Prefetto che i morti sul lavoro a Firenze come negli altri cantieri e nelle fabbriche – sottolineano Ranieri e Lombardo – dimostrano che la maggior parte degli incidenti sul lavoro non è dovuta alla fatalità, ma è frutto di responsabilità precise: la modifica del codice degli appalti che ha introdotto il subappalto a cascata, la mancanza strutturale di controlli ispettivi, la non applicazione dei Contratti Nazionali del settore di riferimento, la mancanza di una legge che introduca la patente a punti per le aziende”.

“Di fronte all’inerzia ed alla sottovalutazione del problema da parte del Governo nazionale (l’ultimo incontro del tavolo nazionale per la sicurezza sul lavoro con le parti sociali è stato convocato a luglio) – dicono ancora i due segretari – la Cgil e la Uil alzano i toni dello scontro accusando l’esecutivo di non adoperarsi a sufficienza per fermare le stragi. Di certo ci vorrà molto tempo per ricostruire le responsabilità oggettive e dare un nome ai colpevoli della strage di Firenze. Resta però enorme la responsabilità morale della politica per l’inadeguatezza delle leggi che regolano il lavoro e il sistema degli appalti e per non garantire il rispetto delle norme sulla sicurezza attraverso i controlli alle imprese”.

“In Abruzzo, nel 2023 – ricordano i sindacati – sono 36 le persone hanno perso la vita lavorando. Un dato drammatico e superiore a quello già tragico del 2022 quando a morire furono in 21. Un trend inverso rispetto all’andamento degli infortuni sul lavoro scesi dai 15.686 del 2022 ai 12.112 del 2023. Le vittime, in tutti i casi maschi (28 di nazionalità italiana ed 8 stranieri), sono state 13 nelle province di Teramo e Chieti, otto in quella di Pescara e due all’Aquila. L’edilizia, con sette morti, ha fatto registrare il maggior numero di casi, seguita dai settori dell’industria chimica, dell’agricoltura e del commercio. Trentuno gli incidenti avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, cinque quelli registrati durante il percorso casa-lavoro”.

“I dati degli infortuni evidenziano una situazione inaccettabile: nonostante tutte le opportunità che oggi la tecnologia offrirebbe rispetto a migliori e più efficaci misure di sicurezza – concludono Carmine Ranieri e Michele Lombardo – sono sempre di più le persone che muoiono sul lavoro e sempre più gravi gli incidenti che occorrono”.




BORDER – CREATURE DI CONFINE DI ALI ABBASI

Proiezione venerdì 23 alle 19:30 per Suggestioni al MAXXI L’Aquila. Prenotazioni su maxxilaquila.art

L’Aquila, 21 febbraio 2024 –  Venerdì 23 febbraio alle 19.30 al MAXXI L’Aquila penultimo appuntamento con Suggestioni, la rassegna cinematografica realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival, un viaggio nel cinema d’autore con pellicole connesse alle atmosfere e ai contenuti della mostra in corso Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari.

Saranno Serena Guarracino, docente di Letteratura inglese all’Università degli Studi dell’Aquila, e Federico Vittorini, Direttore Artistico L’Aquila Film Festival, a introdurre la proiezione di Border – Creature di confine, seconda opera del regista svedese-iraniano Ali Abbasi del 2018, premiata al Festival di Cannes nella sezione Un Certain Regard. Film immaginifico che inquieta e insieme meraviglia incrociando cronaca sociale e atmosfera fantastica, e che interroga la nozione di umanità, di animalità, le rispettive frontiere e, attraverso una serie di rotture drammatiche che mettono in dubbio le apparenze, avanza fino a indurre riflessioni legate al concetto stesso di identità.

La pellicola propone allo spettatore l’attitudine visionaria, trasgressiva, straniante, che ibrida l’umano e l’animale, la fantascienza e il mondo ordinario. Tali elementi sono evocati anche da opere presenti in Diario notturno: dal bestiario surreale e ironico dei disegni grotteschi di Thomas Braida alle fotografie e alle surreali sculture della serie Yet Another Unrealistic Standard di Caterina De Nicola, in cui gli elementi realizzati dall’artista costituiscono un espediente per riconfigurare la visione standardizzata del canone corporeo femminile, l’abituale manichino che muta fino a diventare un nuovo essere.

Le modalità d’ingresso alle proiezioni sono consultabili sul sito www.maxxilaquila.art fino a esaurimento posti. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro domani, giovedì 22 febbraio.

Il ciclo di proiezioni si conclude la prossima settimana, venerdì 1° marzo, con la proiezione di Lazzaro felice, pellicola del 2018 della regista Alice Rohrwacher.




STRA – VAGANTI, VOCI SORDE DELLA MENTE

Il prossimo 2 marzo si parlerà di salute mentale

Teramo, 22 febbraio 2024. Il 2 marzo ore 18:00 presso il conservatorio braga di Teramo  andrà in scena lo spettacolo teatrale “Stra – Vaganti, voci sorde della mente” con il maestro, Direttore del conservatorio, Federico Paci,  Nancy Fazzini, Sara Palladini, Ilenia Molinis e Daniele di Furia con la partecipazione del PPicardi in un viaggio nella memoria degli ex-manicomi italiani. Uno spettacolo duro, emozionante, coinvolgente.

Le performer attraverso musica,danza,teatro“giocano”, mettendo a confronto la vita degli internati di un tempo con quella che viviamo ai nostri giorni. Gli spettatori “vivono” così in prima persona la realtà manicomiale, viaggiando nei luoghi e nelle situazioni di internamento accompagnati dalla performance immaginativa di Alessandra Martelli, psicologa di Unite. 

Musica, teatro e danza danno parola ai pensieri degli internati. Voci negate di tanti, uomini e donne, rinchiusi nei manicomi, voci che si liberano da quei muri freddi ed incrostati di rabbia, grida, suppliche e silenzi,voci che meritano di essere ascoltate. La sceneggiatura teatrale ha ispirazione anche dal libro “La nave dei folli”di Marcello Mazzoni edito da Artemia Nova Editrice. A presentare la performance , lo scrittore Enzo Delle Monache.




MANIFESTAZIONE PER LA PACE

Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del Pianeta

Chieti, 22 febbraio 2024. Il Coordinamento Europe for Peace di Chieti aderisce alla campagna “Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del Pianeta” ed invita la stampa alla conferenza di presentazione che si terrà presso la Libreria De Luca, venerdì 23 febbraio, alle ore 10:30 per illustrare l’iniziativa che si svolgerà sabato 24 febbraio, alle ore 16:00, nel Largo Martiri della Libertà. Nel corso della conferenza stampa verranno illustrate le motivazioni e le richieste della manifestazione.

La guerra che si sta declinando come una Terza Guerra Mondiale a pezzi, porta solamente morte e distruzione e profitti per pochi costruttori di armi. La pace è un bene comune imprescindibile che assicura salute, prosperità fisica, psicologia e spirituale. Al Coordinamento hanno aderito parecchie associazioni cittadine.

Rosetta Placido




INAUGURAZIONE COMITATO ELETTORALE di Carla Zinni

Elezioni regionali, sabato 24 alle 12:00 con il Sottosegretario On. Frassinetti, Sen. Sigismondi e Fabrizio Tatarella

Atessa, 22 febbraio 2024. Si terrà sabato 24 febbraio, alle ore 12:00, l’inaugurazione del comitato elettorale di Atessa della candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale d’Abruzzo, Carla Zinni, in Via Duca degli Abruzzi n. 2. All’appuntamento parteciperanno il sottosegretario all’istruzione On. Paola Frassinetti, il Sen. Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni, e Fabrizio Tatarella della Fondazione Tatarella. L’evento è pubblico.




PER UNA MOBILITÀ ACCESSIBILE

Convegno sabato 24 febbraio, alla Casa del Popolo La Conviviale. Per una città inclusiva, con gli interventi di Marco Marra, esperto di mobilità urbana, e il Collettivo Ciclofficina CAP15 di Pescara.

Vasto, 22 febbraio 2024. Sarà l’occasione per parlare di mobilità accessibile e spazi urbani, un tema centrale che abbraccia non solo la questione della sostenibilità della mobilità cittadina, ma anche e soprattutto quella dell’accessibilità alla città: gli spazi pubblici urbani garantiscono a tutti e tutte, soprattutto alle persone più deboli, di potersi muovere liberamente e in sicurezza? Si tratta, infatti, di una questione di democrazia ed equità sociale.

È oggi più che urgente ripensare agli spazi della nostra città per renderli sicuri, accessibili e inclusivi, senza lasciare nessuno indietro: bambini, anziani, diversamente abili, ciclisti, pedoni e così via, devono avere la priorità di muoversi liberamente, senza mettere in pericolo la propria incolumità. Per farlo è necessario un cambio culturale che conduca all’applicazione di politiche urbane che antepongano le persone alle macchine, la comunità all’individualismo, gli spazi verdi al cemento, la sicurezza alla velocità. Di questo e ne discuteremo sabato 24.

L’appuntamento è alle 18, alla Casa del Popolo La Conviviale, in Corso Dante 50-52, a Vasto.




AGRICOLTORE COME CUSTODE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO

Sulmona, 22 febbraio 2024. La Lega esprime il suo plauso per l’eccellente operato del Sottosegretario all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, nel contesto della recente approvazione legislativa presso il Senato italiano. Questo significativo passo legislativo sottolinea in modo inequivocabile il ruolo fondamentale dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio.

La Lega, consapevole dell’importanza cruciale dell’agricoltura nell’entroterra abruzzese, si impegna a sostenere e promuovere i prodotti di qualità locali a livello nazionale ed internazionale. I candidati della Lega alle regionali dedicano il loro impegno a preservare e valorizzare il ricco patrimonio agricolo del territorio.

Il Senato italiano, con l’approvazione di oggi, ha ufficialmente riconosciuto per legge il ruolo chiave dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio. Questa importante normativa non solo istituisce una Giornata nazionale dedicata all’agricoltura, ma conferisce la centralità adeguata a coloro che, da anni, si dedicano in prima persona alla promozione della sostenibilità, alla tutela del suolo, alla salvaguardia delle risorse naturali e alla lotta contro i cambiamenti climatici e lo spopolamento.

La Lega rimane all’avanguardia in Europa e nel mondo con questo provvedimento, e invita gli altri Stati membri dell’Unione Europea a seguire il prezioso esempio italiano, riconoscendo il contributo imprescindibile degli agricoltori al benessere economico, sociale e ambientale.

Lega Sulmona




COME RISCRIVERE I TERRITORI

Sabato 24 Febbraio alle ore 17:00 presso la sala convegni New York dell’Hotel Sporting

Teramo, 22 febbraio 2024. Interverranno la promotrice dell’evento nonché candidata al consiglio regionale per la lista “RIFORMISTI e CIVICI” Sandra Renzi, il Presidente provinciale di Italia Viva Teramo nonché candidato alle prossime regionali Luciano Monticelli, il Presidente regionale di Italia Viva On. Camillo D’Alessandro ed il candidato alla carica di Presidente della Regione Abruzzo Prof. Luciano D’Amico.

Nell’incontro verranno affrontati alcuni temi dello sviluppo regionale, presenti nel programma della coalizione. Le proposte si collocano nella prospettiva di realizzare l’eguaglianza sostanziale di tutti i cittadini, anche delle comunità deprivate di opportunità educative, di collegamenti per la mobilità e di tutele ambientali.

“Riscrivere i territori significa pensarli e abitarli in una visione di sistema, in cui le parti dialogano e agiscono in maniera sinergica, per uno sviluppo globale e sostenibile dell’intera Regione. Un approccio che vuole invertire la rotta dell’attuale governo regionale, ancora fermo a misure sporadiche, senza una connessione progettuale.” – conclude la candidata al consiglio regionale Sandra Renzi.




ECCO L’ABRUZZO CHE VORREI…

Il documento sottoscritto da oltre cento giovani consegnato nelle mani di D’Amico

Sante Marie, 22 febbraio 2024. Coworking e sale studio negli uffici inutilizzati della Regione, creazione di spazi pubblici per famiglie e bambini, e poi corsie preferenziali per chi decide di aprire nuove attività, agevolazioni sulle tasse universitarie e collegamenti bus-treni pensati con orari ad hoc per chi vive in Abruzzo ma lavora fuori regione. Sono queste alcune delle idee che i cento giovani di Sante Marie e dei paesi limitrofi hanno racchiuso nel documento “L’Abruzzo che vorrei…” consegnato ieri al candidato alla carica di presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Amico.

“I giovani sono un pilastro essenziale dell’Abruzzo”, ha spiegato D’Amico, “grazie per questo documento, ne faremo tesoro”. Nell’incontro, che si è svolto a Sante Marie nella sede elettorale del candidato alla carica di consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti (Pd), D’Amico ha avuto modo di dialogare con i giovani e di raccogliere le loro preoccupazioni e le loro speranze.

“Noi che abbiamo deciso di vivere, anche se tra tante difficoltà, nel paese dove siamo nati e cresciuti”, ha precisato Andrea Conte che insieme a una delegazione dei cento giovani ha affidato il documento a D’Amico, “ci rendiamo conto che questo Abruzzo merita veramente qualcosa di più. Merita dei giovani che possano essere fieri della terra in cui vivono, che possano decidere di tornare dopo gli studi in Abruzzo perché c’è un sistema meritocratico che li tutela”.

Nel manifesto d’intenti ci sono molte proposte come la creazione più spazi, di attività e di realtà che possano aprire le porte ai bambini e alle loro famiglie, sportelli addetti esclusivamente alle aperture di nuove realtà produttive, agevolazioni per chi decide di studiare in un’università abruzzese e poi una sanità con meno liste d’attesa e più servizi per i pazienti, ma anche maggiori opportunità lavorative soprattutto per i giovani che spesso si formano fuori dall’Abruzzo e non ritornano più a vivere nei loro paesi d’origine.

“Ascoltare questi ragazzi”, ha commentato Berardinetti, “è stato un orgoglio. Nel documento che ci hanno affidato chiedono di migliorare la vita nella terra dove sono nati e cresciuti e di dargli la possibilità di guardare al futuro con maggiore speranza. Realizzare quello che ci chiedono deve essere il nostro primo impegno”.




SHOWROOM 4.0 il 23 e il 24 maggio

Tecnologie digitali innovative per i beni culturali, al via la raccolta di manifestazioni di interesse per partecipare

L’Aquila, 21 febbraio 2024. “Showroom 4.0: tecnologie digitali innovative per i beni culturali” è il titolo dell’iniziativa che si terrà il 23 e 24 maggio 2024 all’Aquila, nella terza tappa del PID Study tour, il percorso formativo esperienziale e di co-progettazione per il personale dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio d’Italia.

L’evento dedicato alle nuove tecnologie digitali per la promozione dei beni culturali è promosso dal Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di Commercio del Gran Sasso assieme al Consorzio per l’innovazione tecnologica DINTEC e al dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, in collaborazione con il Museo Nazionale d’Abruzzo – MuNDA, il Comune dell’Aquila e la Fondazione MAXXI.

Le imprese e gli enti interessati a partecipare allo Showroom 4.0 possono presentare la propria candidatura, a partire da oggi fino al prossimo 15 marzo, per avere a disposizione un proprio spazio dedicato nella sede dell’evento dove esporre le tecnologie adottate per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Inoltre, possono chiedere di partecipare al PID-LAB Gran Sasso d’Italia, uno spazio espositivo permanente messo a disposizione dall’ente camerale per far sperimentare al pubblico le tecnologie più avanzate nel settore.

I soggetti selezionati saranno invitati ad una fase di co-progettazione con il personale del PID della Camera Gran Sasso a seguito della quale saranno individuate le attività da realizzare durante l’evento.

Il bando e il modulo di candidatura sono pubblicati sul sito istituzionale www.cameragransasso.camcom.it




LA BUROCRAZIA NON FRENI LO SVILUPPO TURISTICO

Costa dei Trabocchi, Confartigianato, Giangiulli e Saraullo: “Tavolo di lavoro con tutti i soggetti interessati per adeguare la normativa urbanistica e puntare su servizi ed accoglienza”

Chieti, 21 febbraio 2024. “L’accanimento burocratico non freni lo sviluppo della Costa dei Trabocchi e non vanifichi gli sforzi introdotti fino ad ora. È stata fatta una scelta ben precisa: puntare sulla vocazione turistica di quell’area, fiore all’occhiello dell’Abruzzo e volano per lo sviluppo turistico dell’intero territorio regionale. È quindi indispensabile potenziare i servizi offerti ai turisti, in modo sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente“. Lo afferma Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, da tempo impegnata in azioni finalizzate alla promozione e allo sviluppo turistico del territorio e, in particolare, della Costa dei Trabocchi.

“Gli accanimenti burocratici – sottolineano il presidente e il direttore generale dell’associazione, Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli – rischiano di vanificare gli sforzi introdotti fino ad ora e tutto ciò che si potrà fare per il futuro. C’è una normativa urbanistica non adeguata e non al passo con i tempi. Ma uno sviluppo turistico che contempli l’erogazione di servizi e la sostenibilità ambientale è possibile, come ci dimostrano molte altre zone d’Italia a vocazione turistica”.

“Proponiamo, quindi, la convocazione di un tavolo a cui partecipino le parti sociali, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e i Comuni interessati per valutare come adeguare tale normativa e per avviare azioni che consentano di valorizzare sempre di più il format Costa dei Trabocchi. Nessuna apertura al cemento selvaggio: siamo assolutamente convinti che l’ambiente di quella zona vada preservato, ma al tempo stesso – osservano il presidente e il direttore di Confartigianato – è indispensabile che vi sia la possibilità di prevedere la presenza, compatibilmente con i requisiti ed i vincoli ambientali, di realtà in grado di erogare servizi turistici”.

“Gli eventi organizzati fino ad ora, a partire dal Giro d’Italia lungo la Via Verde, hanno acceso i riflettori su quell’area e l’afflusso crescente di turisti registrato nel corso dell’estate conferma quanto quella zona sia appetibile e quali siano le potenzialità di crescita dal punto di vista turistico. La Costa dei Trabocchi, però – concludono Saraullo e Giangiulli – deve poter essere accogliente, con una vasta offerta di servizi per i turisti, da erogare in modo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente”.




AMIANTO KILLER

La Corte di Appello dell’Aquila condanna l’Inps a indennizzare la vedova del teatino Luigi Vitullo che muore di mesotelioma a 54 anni. L’Osservatorio Nazionale Amianto costretto a una battaglia giudiziaria per il riconoscimento dei diritti della donna

L’Aquila, 21 febbraio 2024.– La Corte d’Appello di L’Aquila ha condannato INPS a riconoscere le maggiorazioni amianto e a ricostruire la posizione contributiva del chietino Luigi Vitullo, morto a 54 anni di mesotelioma pleurico epitelioide, a causa dell’esposizione professionale alla fibra killer. Le perizie tecniche-ambientali del CTU confermano che l’operaio, che dal 1976 al 1987 ha prestato servizio presso diverse aziende nella provincia di Chieti (8 anni nella Consonni Onorino s.a.s. e per un anno circa nelle aziende Fontana Luigi S.p.a., la Ditta Di Toro Domenico e la Serrapica Pneumatici s.r.l.) dove, durante le sue mansioni, è stato esposto direttamente e indirettamente a polveri e fibre di amianto. Tra le sue mansioni un compito particolarmente rischioso era la manipolazione delle lastre di cemento amianto soggette a continua usura e spesso lasciate in stato di abbandono sul cantiere.

La cosa grave è che, nonostante il divieto di utilizzo introdotto dalla legge 257/92, Vitullo e i suoi colleghi fino alla metà degli anni ’90 continuavano a utilizzare guanti, parannanze e altri strumenti di protezione realizzati in amianto. Tutti gli operai, senza essere informati dei rischi per la salute e senza che le aziende avessero mai adottato gli strumenti di prevenzione tecnica, come aspiratori per le polveri, così come le protezioni individuali come le maschere e tute monouso, inoltre, portavano involontariamente abiti contaminati con polvere e fibre di amianto nelle proprie abitazioni esponendo i propri cari. L’esordio della malattia avviene nel maggio 2015 e nel giugno la diagnosi di mesotelioma viene confermata. L’uomo muore ad Ancona un mese dopo tra atroci sofferenze fisiche e psicologiche, lasciando dietro di sé una scia di dolore e disperazione per sé e per i suoi cari.

La lunga battaglia giudiziaria del presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, legale della famiglia, è iniziata dapprima contro l’INAIL che nel 2019, quando la causa aveva ormai assunto una piega positiva, riconosce il diritto in via amministrativa. L’INPS, invece, anche dopo il riconoscimento dell’INAIL, ha continuato a negare l’esposizione ad amianto dell’operaio, e i benefici e le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto spettanti alla vedova, Antonietta Cicchini, che all’epoca della morte del marito aveva 50 anni, costringendo a una nuova causa.

La domanda in primo grado viene rigettata, ma in appello giustizia è stata fatta perché il ricorso viene accolto, alla donna ora andranno i diritti spettanti in seguito alla tragica perdita del marito. L’Istituto è stato condannato al ricalcolo della pensione di indennità con un aumento di circa 5mila euro in più all’anno. Inoltre, la donna dovrà percepire 80mila euro circa tra gli arretrati dell’INPS e quelli dell’INAIL. L’ONA è a disposizione con un servizio di consulenza tramite il suo sito https://www.osservatorioamianto.it/ o il numero verde 800 034 294.




WEB CAM DA SCHIAVI

Webcam versante Ovest e nuova stazione meteo installate sul “tetto” dell’Alto Vastese

Schiavi Di Abruzzo, 21 febbraio 2024. «Come annunciato nelle scorse settimane, grazie a Stefano, titolare del “Roxy Bar” di Schiavi di Abruzzo, e all’imprenditore Valter Cirulli per il contributo economico, e ad Antonello Pinnella per il contributo informatico, ho provveduto a sostituire la webcam versante Ovest e e all’installazione di una nuova stazione meteo con aggiornamento ogni minuto e in grado di misurare anche direzione e velocità del vento e irradiazione solare».

Ne dà notizia il dottore forestale agronomo Giampaolo Di Biase, appassionato di studi sul meteo, che ha ultimato l’installazione e la messa on line di nuovi dispositivi, quali appunto la webcam che punta sul versante Ovest e sulla Maiella, e la stazione meteo, sul “tetto” dell’Alto Vastese.

«Il sito è stato parzialmente rimodellato – spiega nel dettaglio Di Biase – per accogliere l’intera dashboard della stazione meteo dalla quale è possibile anche interrogare l’archivio dati passando dalla visualizzazione giornaliera a quella settimanale, mensile o annuale e/o andare indietro nel tempo. Fatene buon uso, se volete condividete link, foto e dati ma ricordatevi di citare la provenienza. Da quando il sito è online, primavera del 2018, oltre quarantamila persone da ben settantacinque nazioni l’hanno visto, e quindi hanno visto Schiavi».




NUOVA E PRESTIGIOSA IMPRESA

Per la presidenza di Arturo Como lo Sci Club si aggiudica le Fasi Finali del Trofeo Interappenninico

Alfedena, 21 febbraio 2024. A breve, una nuova avventura sportiva interesserà lo Sci Club di Alfedena, l’ultima e grande emozione l’hanno regalata al mondo dello sport e non solo, lo scorso settembre. L’Italia intera, infatti, ha potuto beneficiare dell’impeccabile organizzazione della Coppa Italia Skiroll NextPro 2023.

  La FISI, alla luce del buon seminato e dell’ottimo raccolto, che da sempre, contraddistingue questa alacre realtà sportiva aufedinese, ha inteso assegnare alla presidenza di Arturo Como, altresì, la 21. esima edizione delle Fasi Finali del Trofeo Criterium Interappenninico -Coppa Comune Alfedena.

La reputazione e la dedizione, al mondo dello sport, del Presidente Como è da sempre nota e continuamente profusa in più sedi sportive. Siede nella Commissione Regionale FISI, è componente della Commissione Nazionale, ed è Presidente della Commissione Regionale Sci di Fondo.

I giorni dedicati a questo evento sportivo e di condivisione, che coinvolgerà tutto il centro-sud Italia, saranno il 1°,2°,3°marzo prossimo. Ci si rapporterà con un accadimento di Prima Fascia dall’impronta Nazionale.

Nulla di nuovo sotto al cielo, da decenni la squadra diretta da Arturo Como congiuntamente alla competente e attenta Direzione Tecnica di Elena Como, mette a segno la realizzazione di eventi di spessore nazionale, di successo e di integrazione. Nella nota e apprezzata area del Pianoro di Campitelli, sulla pista la Montagnola, in questa occasione sarà ospitato, anche, l’evento assegnato    allo Sci Club Calabro di Montenero. Purtroppo, gli amici calabresi hanno visto disdire, a causa delle scarse precipitazioni nevose, la loro gara programmata per lo scorso 10 e 11 febbraio presso le aree sciistiche di San Giovanni in Fiore.

Quella assegnata allo Sci Club di Alfedena è la terza Tappa del Trofeo, la prima si è svolta in Tecnica Skiroll a Subiaco, la seconda quella per cui era stato designato lo Sci club calabro di San Giovanni in Fiore, la terza quella che con spirito di condivisione si svolgerà ad Alfedena, congiungendo l’evento abruzzese e quello calabro.

Un format di gara variegato quello a cui saranno chiamati i molteplici comitati partecipanti. A scendere in pista, facendo sfoggio di capacità, passione, sportività e competenze il Comitato Molisano, Siculo, Calabro-Lucano, Abruzzese, Laziale-Sardo.

Venerdì, 1° marzo di questa tre giorni, all’insegna della competizione leale e professionale, sarà destinato ad una gara Sprint individuale a Tecnica Libera, il sabato 2° marzo ad una Super Sprint Tecnica Libera, la domenica 3° marzo ad una Mass Start TC Finali.

La partecipazione stimata è di circa 150 atleti, a loro e a tutti gli amanti dello sport, ai conoscitori della valenza dell’agire nella sfera sportiva e a chi intende avvicinarsi a realtà nuove, motivanti e formative, è rivolto l’invito a partecipare alla Cerimonia di Apertura di questa 21° esima edizione delle Fasi Finali del Trofeo Criterium Interappenninico -Coppa Comune Alfedena. L’apertura della sfilata, che interesserà le strade principali di Alfedena, avrà inizio alle ore 17:00 del 02 marzo 2024 con ritrovo nelle vicinanze del numero civico “2” di via Roma, all’ingresso del paese.

 Ad onorare queste giornate all’insegna dello sport autorità civili, politiche e militari. L’intera comunità dell’entroterra abruzzese, l’amministrazione comunale diretta dal sindaco Luigi Milano, che da sempre sostiene tali iniziative, con calore e orgoglio attendono questa colorata e vivace “carovana” sportiva.

Il presidente dello Sci club di Alfedena, Arturo Como, si dichiara: “onorato della tanta fiducia riposta nella sua persona, in quella del Direttore di Gara Elena Como e in tutti i componenti del suo sci club. Esprime soddisfazione e orgoglio nei confronti degli atleti iscritti alla sua associazione sportiva e rivolgendosi alle famiglie delle giovani leve, precisa, che indirizzare i propri figli ad una disciplina sportiva, è un modo eccellente per instillare libertà di pensiero, rispetto per il prossimo, capacità di coesistenza per mezzo delle rispetto delle regole, amore per la propria comunità, perseguimento di sogni e risultati, non ultimo il prezioso contributo  ad una sana e diligente  crescita della società comune.”




SICUREZZA SUL LAVORO

il Presidente Anci Abruzzo: “La tutela della salute dei lavoratori è un dovere costituzionale, serve lavorare in un’ottica di rete”

Teramo, 21 febbraio 2024. “La tutela della salute dei lavoratori è un dovere costituzionale al quale nessuno può sottrarsi. Ed è per questo che dobbiamo dire basta, una volta per tutte, a quella che rappresenta una strage silenziosa, eliminando la parola fatalità dal nostro vocabolario. In Abruzzo, nel 2023, sono stati 36 i morti in seguito a incidenti sul lavoro, uno ogni 10 giorni. Numeri il cui suono è intollerabile, numeri che hanno il volto e le storie di figli, fratelli, padri di famiglia”. Così il Presidente Anci Abruzzo e Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che questa mattina ha partecipato al presidio regionale che si è svolto proprio a Teramo, di fronte alla sede della Prefettura, organizzato da Cgil, Uil, Feneal Uil, Fillea Cgil, Fiom Cgil, Uilm Uil Abruzzo.

“Oggi sono qui con la fascia, in rappresentanza di tutti i Sindaci, per rispetto a tutte le vittime e perché ogni iniziativa a tutela della sicurezza sul lavoro ha un altissimo valore istituzionale e costituzionale – ha detto D’Alberto – i Comuni non hanno competenze dirette su questo tema, ma quando si parla di sicurezza sul lavoro è assolutamente necessario ragionare in un’ottica di responsabilità e fare rete. La priorità, per tutti, deve essere quella di liberare il lavoratore dal bisogno, perché la maggior parte degli incidenti riguarda proprio i lavoratori più fragili. Per questo come istituzioni, oltre a controllare che i bandi rispettino le misure di sicurezza e che queste misure siano applicate nell’esecuzione dei lavori, dobbiamo lavorare per diffondere una cultura della prevenzione ed essere vicini ai sindacati nella difesa del lavoro libero da condizionamenti”.




STÉFANO: IL GRANDE TEATRO D’AUTORE ARGENTINO

Per il secondo appuntamento del contemporaneo. Inedita ed eccezionale versione in italiano, firmata dal regista Stefano Angelucci Marino, per il capolavoro di Armando Discepolo

Lanciano, 21 febbraio 2024. Visionario, comico e tragico allo stesso tempo, in una sola parola grottesco: questo è Stéfano, il classico dei classici del grande Teatro argentino, in scena sabato 24 febbraio, alle ore 21, al Teatro Comunale Fedele Fenaroli di Lanciano (CH). Nato nel 1930 dalla penna del drammaturgo di origini italiane Armando Discepolo, Stéfano costituisce il secondo appuntamento della Stagione 2023/2024 del Teatro Contemporaneo, promossa e organizzata dal Comune, che si avvale del patrocinio della Regione Abruzzo e del Ministero della Cultura, e la cui direzione artistica è affidata agli attori e registi Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino.

Protagonista di una fortunata tournée in Argentina nello scorso mese di dicembre, lo spettacolo è una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con il Teatro Abeliano di Bari e con il Teatro del Sangro. La regia è a firma dello stesso Angelucci Marino che, insieme a Vito Signorile, Tina Tempesta, Rossella Gesini e Paolo Del Peschio, compare anche tra gli interpreti (prenotazione obbligatoria al numero 340-9775471). Prima dello spettacolo, ed è questa la grande novità di tutti gli appuntamenti del Contemporaneo di quest’anno, una sorpresa speciale sarà riservata al pubblico in sala.

La storia di Stéfano è quella di un musicista professionista, diplomato al Conservatorio di Napoli, che insegue il suo “sogno americano”, e della sua famiglia, trasferitasi con lui in Argentina come tanti connazionali di inizio Novecento. Alla realizzazione, alla fama, al successo, agognati dal protagonista, Discepolo oppone la caduta, il fallimento di un desiderio, lo smacco che apre uno squarcio su una serie di interrogativi e quesiti quantomai attuali, tra i quali campeggia la lacerante contrapposizione tra il rinunciare ai propri sogni e il tentare, invece, in barba ai capricci del destino e ai meccanismi spesso impietosi della società, di esaudirli.

Otto maschere antropomorfe del BRAT Teatro di Udine, che permettono la trasfigurazione, daranno vita ad altrettanti personaggi, appartenenti a generazioni diverse, tra i quali spesso s’accendono alcuni conflitti familiari. La scenografia di Tibò Gilbert e i costumi di Luisa Nicolucci contraddistinguono l’inedita ed eccezionale versione nazionale di Stéfano, mai tradotto sinora nella nostra lingua, che si affida a un codice espressivo nato dalle suggestioni create dai murales e dai “bamboloni” della Boca, il celebre barrio porteño caratterizzato da una forte impronta italiana, e all’uso di dialoghi semplici, diretti e scarni.

Angelucci Marino e Rossella Gesini proseguono nel solco di una linea programmatica, che s’è fatta negli anni una loro particolare impronta: narrare, senza retorica e luoghi comuni, la storia degli emigranti, degli italiani “senza patria” divisi nel cuore, nella lingua, nella cultura.




TRATTORI: LA LEZIONE PER UE SINDACATI E IMPRESE

di Natale Forlani

Politicainsieme.com, 21 febbraio 2024. La rivolta degli agricoltori in Italia, come in altri Paesi europei, ha riscosso i sostegni e le simpatie della maggioranza dell’opinione pubblica. Nell’immaginario collettivo gli agricoltori rappresentano coloro che si fanno carico con sudore e fatica di coltivare la terra e di produrre il cibo per il resto della popolazione, senza ricevere un adeguato compenso. L’opinione pubblica è composta anche dai consumatori che non si fanno scrupoli di beneficiare delle importazioni a basso costo di generi alimentari e di prodotti derivati e di sostenere nel contempo l’introduzione di provvedimenti per la riduzione dell’utilizzo dei pesticidi, dei fitofarmaci e dei combustibili fossili. Cioè di una parte significativa delle misure che vengono contestate dai promotori delle manifestazioni di protesta.

Queste contraddizioni non sono dissimili a quanto sta avvenendo in altri comparti delle attività economiche: l’automobile, la produzione di acciaio, il riciclo delle materie prime, gli accordi commerciali per aprire l’accesso ai mercati dei Paesi sviluppati ai prodotti agricoli dei Paesi in via di sviluppo. Per citare alcuni esempi che possono avere un impatto tutt’altro che marginale per migliaia di aziende e di economie territoriali.

In generale, l’impatto delle nuove tecnologie e le dinamiche della competizione internazionale comportano un riposizionamento degli asset produttivi. Stimolano l’opportunità di sviluppare nuove produzioni e/o il ridimensionamento di quelle esistenti con il relativo corollario dei costi sociali derivanti dalla riduzione dei margini di guadagno per le imprese e i lavoratori e dalla perdita di posti di lavoro. Questa evoluzione è in atto da anni, ma l’impatto pervasivo delle applicazioni delle nuove tecnologie digitali e i rischi connessi alle tensioni geopolitiche contribuiscono ad aumentare l’intensità dei cambiamenti e l’incertezza degli esiti.

È in questo contesto che devono essere ponderate le scelte politiche che orientano il raggiungimento degli obiettivi della sostenibilità ambientale degli asset produttivi. In un certo senso la protesta degli agricoltori, anche per la risonanza che ha sollecitato negli ambiti sovranazionali e per la retromarcia operata dalle istituzioni europee e dai Governi nazionali su alcuni dei provvedimenti adottati, consente di apprendere alcune lezioni che possono essere utili per migliorare l’efficacia delle scelte delle politiche economiche.

In prima istanza diventa necessario ponderare in modo più realistico, e con un approccio olistico che tenga conto delle effettive implicazioni delle scelte sul piano sovranazionale, territoriale e sociale, le innovazioni normative che vengono introdotte per tale scopo. Non ha molto senso esasperare i tempi di attuazione mettendo a soqquadro interi apparati produttivi, ad esempio la produzione di automobili con motori termici più evoluti e vendute a prezzi ragionevoli, per diventare dipendenti dalle batterie elettriche prodotte dall’industria cinese con l’utilizzo massivo delle energie fossili. Questo vale anche per le produzioni agricole importate che utilizzano pesticidi, fitofarmaci e quant’altro, che risultano giustamente vietati per i nostri produttori.

L’apertura dei mercati internazionali e l’applicazione delle nuove tecnologie digitali generano vincitori e vittime anche nell’ambito dei nostri territori. In generale, i vantaggi complessivi dell’apertura dei commerci internazionali risultano superiori ai costi sociali che ne derivano. Numeri alla mano, questo risulta vero anche per le esportazioni agricole e industriali del made in Italy, grazie anche alle materie prime e ai semilavorati importati che sono parte integrante dei prodotti finali. Ma a far rumore è la quota degli imprenditori e dei lavoratori che risultano svantaggiati nel confronto competitivo. Reazioni simili a quelle dei piccoli coltivatori le abbiamo osservate anche nell’occasione delle chiusure degli impianti industriali di aziende multinazionali nel territorio italiano.

La reazione spontanea delle istituzioni nazionali e delle associazioni di rappresentanza dei lavoratori si concentra sulla richiesta d’introdurre nuove norme che comportano vincoli per i comportamenti delle imprese che investono nel nostro territorio e di aumentare i sostegni statali per rendere sostenibili le attività produttive nazionali. Interventi animati da buone intenzioni ma che comportano nei fatti un aumento dei costi e una riduzione della capacità di attrazione di nuovi investimenti.

Il tratto caratteristico delle politiche europee introdotte negli anni recenti per favorire la transizione ambientale e digitale dell’economia è l’inedita produzione di regolamenti che esasperano i vincoli temporali per il raggiungimento degli obiettivi e i costi degli investimenti per le imprese e per i cittadini, scaricando sugli Stati nazionali l’onere di gestire le conseguenze.

Questa contraddizione comporta un aumento dei conflitti di interesse tra gli Stati dell’Ue e contribuisce ad accentuare la crisi dei corpi intermedi, in particolare del ruolo delle associazioni di rappresentanza del mondo del lavoro. La capacità di conciliare le ristrutturazioni produttive con la riduzione dei costi sociali per le persone coinvolte è una componente essenziale del ruolo dei corpi intermedi. La disinvoltura che caratterizza i comportamenti delle forze politiche nel sostenere i regolamenti europei, e di cavalcare le proteste quando devono essere attuati, non agevola certamente il compito delle rappresentanze del mondo del lavoro. Sono atteggiamenti irresponsabili che disorientano l’opinione pubblica e aumentano il grado di sfiducia verso le istituzioni. Durante le proteste degli agricoltori non hanno consentito nemmeno di valorizzare lo straordinario aumento delle risorse europee del Pnrr, circa tre miliardi di euro aggiuntivi, per sostenere gli investimenti delle aziende del settore.

Da un’attenta lettura dell’insieme queste vicende possono scaturire alcuni suggerimenti per aumentare l’efficacia delle politiche economiche finalizzate a gestire la transizione ambientale e digitale. Il primo riguarda l’esigenza di ponderare ogni singolo intervento valutando le ricadute sugli asset produttivi, sulla competitività delle imprese e in relazione alla sostenibilità dei costi economici per le imprese e per i cittadini. La criticità delle relazioni geopolitiche non lascia alcun spazio agli approcci semplicistici, alla Greta Thunberg, che hanno dominato la scena politica e i comportamenti dell’opinione pubblica nella seconda decade degli anni 2000.

La relazione virtuosa tra i potenziali benefici delle innovazioni tecnologiche in termini di sostenibilità ambientale e di crescita della produttività e le condizioni di lavoro e di reddito delle persone non è affatto scontata. I costi sociali devono essere attentamente ponderati e la loro sostenibilità economica deve essere assunta come parte integrante dei provvedimenti. Tutto ciò richiede un adeguamento della governance di queste politiche. Se le Istituzioni europee vogliono avere un ruolo guida nel guidare i tempi e le modalità di realizzo degli obiettivi, devono assumere in prima persona anche il compito di mobilitare le risorse per garantire la loro attuazione. L’alternativa diventa quella, attualmente prevalente, di costringere gli Stati ad adottare politiche di contenimento dei costi e di competizione con gli altri Paesi europei per l’attrazione dei nuovi investimenti.

L’esigenza di potenziare il ruolo delle istituzioni europee non deve diventare un alibi per aggirare l’esigenza di rendere attrattivi i nostri territori. Una condizione che non è realizzabile senza una mobilitazione degli attori del mondo del lavoro da parte delle istituzioni e di una corrispondente assunzione di responsabilità delle associazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori.

Natale Forlani




AREE VERDI

Adottata la rotatoria di Corropoli sulla SP 5/A

Teramo, 21 febbraio 2024. Affidata in adozione nella mattinata di lunedì alla ditta METAL SERVICE S.R.L. di Corropoli la rotatoria sulla provinciale 5/A, nella Zona Industriale Val Vibrata, all’interno del territorio comunale di Corropoli.

Alla firma della convenzione, insieme al presidente Camillo D’Angelo, il dirigente Dott. Furio Cugnini, il funzionario dell’Ufficio Concessioni dell’Ente Dott. Alessandro Di Felice, il Geom. Mauro Di Nicola e Simone Del Grosso in rappresentanza della METAL SERVICE S.R.L.

La convenzione, della durata di 3 anni, prevede la sistemazione dell’intera isola centrale con manto erboso, la piantumazione di 3 arbusti, il posizionamento di 2 targhe di ringraziamento, oltre alla manutenzione del verde, come da Disciplinare tecnico.

È dal 2019 che la Provincia di Teramo affida in adozione a soggetti privati o pubblici le aree verdi o destinate a verde sul territorio di propria competenza, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione collettiva alla gestione dei parchi, dei giardini e delle aree pubbliche in generale per quel che ne riguarda la manutenzione ordinaria, trasformandole da bene vissuto in modo passivo a patrimonio attivo, partecipato e condiviso, anche in modo intelligente come già in uso in molte altre città. Un “costo zero” per la collettività, ma che migliora in modo sensibile l’aspetto del territorio.

L’adozione delle aree individuate (elenco aggiornato disponibile sul nostro sito) si può realizzare attraverso la stipula di un accordo di affidamento con la quale i soggetti affidatari si impegnano ad allestire e a manutenere l’area, e in cambio ottengono, ad esempio, la possibilità di installare impianti pubblicitari (nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza per la circolazione stradale).




LA RIGENERAZIONE URBANA

Riqualificare il patrimonio ATER attraverso la nuova Legge Regionale urbanistica

Lanciano, 21 febbraio 2024. Evento tecnico il prossimoVenerdì 23 Febbraio dalle ore 14:30 presso il Polo Museale – Via Santo Spirito, 77 a Lanciano (CH).




APRE S.PIC.CO

La scuola dei piccoli comuni

Castiglione Messer Marino, 21 febbraio 2024. Partirà ufficialmente venerdì 23 febbraio la Scuola dei Piccoli Comuni. Formazione e pratiche per le aree interne, istituita a settembre 2023 dal Comune di Castiglione Messer Marino con il supporto di docenti e ricercatori universitari, e l’importante partenariato di Anci, Uncem, Unpli, Confocooperative, Cai, Slow Food, Avis, Gal Maiella Verde, Spazio 001 e l’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino.

La Scuola dei Piccoli Comuni (SPICCO)è nata con l’obiettivo di mettere a disposizione di amministratori locali e operatori del territorio facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura dei piccoli Comuni, una cassetta degli attrezzi per avviare o implementare processi di rigenerazione sociale ed economica, di mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali e di contrasto allo spopolamento delle aree interne. Al primo incontro, che si svolgerà presso l’Istituto scolastico di Castiglione M.M. dalle ore 14, ci sono già oltre 30 iscritti provenienti dall’Abruzzo, dal Molise  e da altre regioni italiane. Si intitola Paesi, comunità e aree interne. Dalla marginalizzazione alla rinascita,  e vedrà la partecipazione di Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio e dell’ambiente presso l’Università del Molise – nonché direttore della Scuola – e quella del Comune di Fontecchio, con la sindaca Sabrina Ciancone.

Il focus sarà proprio sui Comuni delle aree interne, laddove il Comune risulta essere la prima veste istituzionale dei luoghi, centro di erogazione dei servizi di base e strumento di partecipazione e rappresentanza dei cittadini. Il paese, infatti – come sostiene Pazzagli –, è la comunità, cioè l’insieme delle relazioni e delle funzioni, delle pratiche e dei comportamenti che definiscono l’identità locale. I Comuni sono tanti, i paesi ancora di più. È da loro – continua il docente Unimol –, specialmente da quelli delle aree interne, che dobbiamo partire per invertire il lungo processo di marginalizzazione che hanno subito a causa del modello di sviluppo contemporaneo, dirompente, ma non ineluttabile. Per la rinascita delle aree interne non servono ricette, ma diffusione di buone pratiche, disseminazione di quei casi che concretamente hanno avviato strategie di rigenerazione, conclude il professore. La lezione sarà seguita da un laboratorio sulle buone pratiche con l’esperienza di Fontecchio, paese in provincia di L’Aquila, dove dopo il terremoto del 2009 il Comune ha puntato sulla ricostruzione partecipata, sperimentando metodi comunitari per la tutela del territorio e del paesaggio, sebbene – come dice la sindaca Sabrina Ciancone –, in fase di ricostruzione, rischi di accentuarsi il divario tra patrimonio immobiliare disponibile (ricostruito con fondi pubblici) e numero di persone abitanti. Le iniziative di ampliamento delle comunità – continua la sindaca – e di utilizzo sociale degli edifici pubblici e privati si scontra con forme di speculazioni e di “gentrificazione rurale”. La storia di un progetto di coesione sociale e fruizione degli immobili illustra le potenzialità e evidenzia i punti critici della normativa e dell’azione delle amministrazioni locali.

La Scuola dei Piccoli Comuni, per il primo anno, sarà gratuita, ed è ancora possibile iscriversi all’intero corso o ai singoli incontri.




DUE LIBRI ESPLOSIVI

L’arrivo ha acceso il dibattito

Teramo, 21 febbraio 2024. Dalla bioetica alla situazione politica, dalla crisi nella Chiesa alle spinte dissolutorie che investono la società: sabato 24 febbraio, dalle ore 16, presso il Park Hotel Sporting di Teramo si terrà un evento a cura di Radio Spada, con la collaborazione di Liberi in Veritate – Abruzzo, che si annuncia “esplosivo”.

Introdotti e moderati dal dott. Pierfrancesco Nardini parleranno l’avv. Massimo Micaletti, il dott. Francesco Di Meco, la dott.ssa Ilaria Pisa e il dott. Andrea Giacobazzi.

Contestualmente saranno illustrati due volumi che hanno già fatto molto discutere: “Contro natura”* (di Silvana De Mari, Martino Mora, Corrado Ruini, Giovanni Formicola), la cui presentazione a Reggio Emilia accese gli animi del mondo LGBT e fu contestata da un colorito sit-in di femministe, e “Golpe nella Chiesa”**, libro-bomba di don Andrea Mancinella (con prefazione di don Curzio Nitoglia e postfazione dell’ex vaticanista RAI Aldo Maria Valli), che tanti dibattiti ha già suscitato.

Il testo è stato recentemente rilanciato dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò***, già nunzio apostolico negli Stati Uniti e voce critica dell’attuale corso ecclesiale.




SEPARARE LE CARRIERE PER UNIRE LA REPUBBLICA

Seminario di studio a Pescara venerdì 23 febbraio

Teramo, 21 febbraio 2024. Un seminario di studio sulle proposte legislative di separazione delle carriere e comparazione con le esperienze internazionali. Separare le carriere per unire la Repubblica, questo il titolo del seminario di studio sulle proposte legislative di separazione delle carriere giudiziarie e comparazione con le esperienze internazionali, organizzato dall’Endas Abruzzo, con il Centro studi Italia Atlantica, MIE-Movimento italiano in Europa e Fondazione Luigi Einaudi. Con il Patrocinio del Comune di Pescara.

Appuntamento venerdì 23 febbraio dalle 16 alle 20 nell’Auditorium Petruzzi in via delle Caserme, 60 a Pescara. L’evento – gratuito – è accreditato dal consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara con l’attribuzione di tre crediti formativi in Procedura penale.

“Relatori di fama internazionale ci parleranno di un argomento di grande attualitá, oggetto di dibattito in Parlamento – commenta Simone D’Angelo, presidente Endas Abruzzo -. Ci aspettiamo una platea di non soli addetti ai lavori.” 

Con interventi di: Giuseppe Benedetto, avvocato, presidente Fondazione Einaudi; Vania Marinello, avvocato, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales; Bepi Pezzulli, avvocato, direttore Centro studi Italia Atlantica, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales. Introduce Simone D’Angelo, presidente Endas Abruzzo, modera Mauro Di Pietro, giornalista.

Alessandro Ricci




BORSACCHIO, RIAPRIRE IL DIALOGO

Il Consiglio Provinciale chiede di ripristinare l’originaria perimetrazione

Teramo, 21 febbraio 2024. Un Consiglio provinciale a porte aperte quello di ieri sera nella Sala Consiglio di via Milli molto partecipato e con ampi spunti e pareri condivisi sulla questione del taglio della Riserva Naturale del Borsacchio.

In un clima composto, il dibattito ha visto la partecipazione sia delle autorità regionali e locali ma anche di semplici cittadini, nonché dei membri della Conferenza provinciale per l’ambiente, intervenuti tutti per testimoniare in merito alla drastica riduzione dell’area, per mezzo dell’emendamento approvato dal Consiglio regionale lo scorso 29 dicembre.

“Ringrazio tutti i presenti per il contributo alla causa e per aver accolto l’invito a partecipare. Aver accettato di portare la questione della Riserva anche sui banchi del Consiglio provinciale è la dimostrazione dell’attenzione di questa amministrazione verso il nostro territorio. Abbiamo elaborato ed approvato una proposta che è sinonimo di responsabilità, che punta a condurre la Regione Abruzzo ad un’inversione di rotta sul tema. Ringrazio allo stesso modo la minoranza per il contributo dato con il documento portato in aula che, seppur nel tentativo di contribuire alla causa, ha purtroppo elaborato un documento che nulla ha aggiunto al dibattito e che, pertanto, non è stato possibile accogliere”, dichiara il presidente Camillo D’Angelo all’indomani della seduta.

“’Nella formulazione finale abbiamo inserito la nota elaborata dalla Conferenza provinciale per l’Ambiente, quale parte integrante del testo approvato, cui va il mio più sincero apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto, nonostante la recente costituzione”.

“Chiediamo quindi sin d’ora al nuovo Consiglio della Regione Abruzzo ed al suo nuovo Presidente di riaprire il dialogo e l’interlocuzione con tutti i portatori di interesse, per ripristinare, mediante un lavoro di ascolto e confronto, la precedente estensione della Riserva Naturale Guidata Borsacchio”, conclude il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo.

Nella fattispecie, il documento approvato e portato in aula dalla presidente della Conferenza per l’ambiente, Luciana Del Grande – a cui si allega come parte integrante l’emendamento firmato dai consiglieri Andrea Core, Vincenzo D’Ercole, Luca Lattanzi ed Enio Pavone – oltre a giudicare il provvedimento regionale come “incostituzionale” (rif. art. 127 della Costituzione, ndr), chiede alla Regione Abruzzo di “riportare in pristino stato il confine della Riserva, che costituisce l’unica area naturale protetta della fascia costiera teramana […] rappresentando un unicum regionale meritevole di tutela”.

Riportiamo qui alcuni passaggi del documento, disponibile sul sito della Provincia di Teramo. “[…] La Conferenza ha rilevato e rimarcato una carenza di motivazione che suffragasse la scelta della riperimetrazione della Riserva. […] Non sono stati neppure considerati anche gli impatti sugli obiettivi di tutela della biodiversità nazionali e comunitari e previsti dal quadro di riferimento globale dell’Agenda 2030 dell’ONU, né in prospettiva l’auspicata protezione di aree del territorio dei singoli stati europei in una percentuale rientrante nel 30% [ndr, Strategia Europea della Biodiversità]. […] Il fatto che la Provincia, che si è dotata di uno specifico strumento di pianificazione urbanistica, non sia stata in alcun modo coinvolta quale ente locale nel processo di revisione della Riserva, viola l’iter procedurale stabilito dalla L. 394/91 e di conseguenza l’art. 127 della Costituzione. […]”

LINK AL DOCUMENTO: https://provincia.teramo.it/wp-content/uploads/2024/02/Documento-Conferenza-su-Borsacchio-per-Consiglio-Provinciale-3.docx




ESUMAZIONI IN CORSO

Il sindaco Nugnes fa chiarezza  

Roseto degli Abruzzi, 21 febbraio 2024 – Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, interviene in merito alle esumazioni in corso nei Cimiteri cittadini per fare chiarezza sulla vicenda.

“A norma dell’articolo 82 del DPR 285/90, ordinariamente, la concessione di una fossa per l’inumazione a terra, data gratuitamente dall’ente, ha una durata decennale. Scaduto il termine di concessione i congiunti possono disporre come conservare i resti dei propri cari e, in difetto, gli stessi vengono conservati nell’ossario comunale – chiarisce il Sindaco Nugnes – In carenza di spazi, annualmente, con provvedimento del Dirigente competente, si pianificano le esumazioni di salme inumate da più di dieci anni: ciò è avvenuto lo scorso anno con determinazione N. 27 del 09-02-2023 Registro generale n. 72 per l’esumazione di 44 salme, ed è avvenuto per l’anno in corso con determinazione n. 209 del 20.11.2023 R.G. n. 742 con la quale è stato avviato il procedimento di esumazione ordinaria di n. 112 salme. Essendo ampiamente scaduti i termini di concessione, prima di procedere sarebbe bastato pubblicare per 30 giorni l’avviso delle operazioni cimiteriali programmate, ma proprio per rispetto del sentimento di pietas dei familiari, gli uffici, oltre a pubblicare l’avviso sull’Albo Pretorio, sulla porta dell’ufficio cimiteriale e presso il cimitero stesso, hanno provveduto a telefonare ai numeri dei congiunti presenti in anagrafe: in alcuni casi non hanno ricevuta risposta, né sono stati richiamati. Da sempre i servizi cimiteriali sono a pagamento perché così stabiliscono varie deliberazioni di giunta comunale: come sia stato possibile che certi servizi a domanda non venissero pagati non è dato saperlo e preferiamo credere che ciò non risponda a verità – aggiunge il Sindaco Nugnes – Ciò premesso comprendiamo che tutto questo possa rappresentare una novità perché, purtroppo, dobbiamo constatare che fino all’anno 2022 nel comune di Roseto degli Abruzzi non c’è traccia di alcun atto amministrativo di gestione delle operazioni cimiteriali. Un modus operandi che ha creato non poca confusione tra i cittadini che, in alcuni casi, sono stati portati a credere di avere a disposizione una concessione sine die. Mi preme sottolineare, infine, che le operazioni di esumazione, eseguite nel rispetto nella legge, si sono rese necessarie anche per recuperare le fosse utili a dare una dignitosa sepoltura ai nostri cari in una situazione di carenza come quella che stiamo vivendo”.




ECCO L’ABRUZZO CHE VORREMMO

Oltre cento giovani scrivono a D’Amico. Oggi la consegna del documento

Sante Marie, 21 febbraio 2024. Oltre cento giovani consegnano a D’Amico le loro speranze e gli chiedono di impegnarsi per migliorare la qualità della vita in Abruzzo. “L’Abruzzo che vorrei…” è il documento sottoscritto da oltre cento ragazzi marsicani – tra i 18 e i 40 anni – che verrà consegnato domani pomeriggio al candidato alla carica di presidente della Regione, Luciano D’Amico, durante l’incontro che si svolgerà a Sante Marie e Tagliacozzo.

“Siamo un gruppo di giovani di diversi paesi della Marsica”, hanno spiegato i ragazzi, “dopo gli studi abbiamo iniziato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e, tra tante difficoltà, abbiamo scelto di rimanere a vivere in Abruzzo, nei paesi dove siamo nati e cresciuti. Insieme a Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie, abbiamo deciso di buttare giù un elenco di priorità, di grandi e piccole cose che migliorerebbero la vita degli abruzzesi come noi e che magari spingerebbero tanti a non andare via, a restare, e ad assicurare ancora un futuro ai nostri borghi”.

I giovani hanno chiesto a D’Amico di creare co-working e sale studio negli spazi inutilizzati della Regione, ma anche più spazi per famiglie e bambini, corsie preferenziali per chi decide di aprire nuove attività, servizi di trasporto gratuito e agevolazioni sulle tasse universitarie.

“Anche noi, come tanti abruzzesi, crediamo che ci sarebbe bisogno di una sanità migliore”, hanno concluso i ragazzi, “di meno liste d’attesa e più servizi per i pazienti, ma anche maggiori opportunità lavorative soprattutto per i giovani che spesso di formano fuori dall’Abruzzo e non ritornano più a vivere qui. Questi sono punti sui quali siamo certi si impegnerà. Vogliamo però ribadire che per poter avere veramente un Abruzzo migliore c’è bisogno di ascoltare di più gli abruzzesi, di fermarsi e parlare con le persone che vivono nelle grandi città come nei piccoli borghi, di capire perché ci sono aziende che cercano professionisti e spesso ci sono tanti giovani abruzzesi altamente formati che non tornano nella loro terra a lavorare, 

Tutti gli abruzzesi hanno la stessa dignità, tutti gli abruzzesi hanno bisogno della stessa attenzione e soprattutto tutti gli abruzzesi hanno bisogno di essere ascoltati, affiancati e sostenuti”.

D’Amico oggi sarà insieme a Berardinetti, a Sante Marie alle 16, dove incontrerà anche una delegazione di giovani firmatari del documento, e alle 17 al museo San Francesco di Tagliacozzo.

Lorenzo Berardinetti




PHF.1/ POETRY HOUSE FESTIVAL             

Secondo appuntamento e grande successo. Ospiti Caterina Franchetta e Domenico Cornacchia

Pescara, 21 febbraio 2024. Venerdì 23 febbraio 2024 (ore 20:40) in #pasquinellicasacultura, secondo appuntamento con il PHF.1/Poetry House Festival che andrà avanti fino a maggio e ospiterà nomi eccellenti della nuova scrittura abruzzese contemporanea. Grande successo sin dalla prima serata con Beniamino Cardines e Margherita Bonfilio. Ospiti della seconda serata Caterina Franchetta (poetessa, performer) e Domenico Cornacchia (poeta, scrittore). Il PHF.1 è patrocinato dal Comune di Pescara.

Il festival vuole innescare una potente riflessione sulla scrittura poetica e la poesia, sugli spazi autentici dell’ascolto sempre più rari e poco programmati. Direzione artistica Beniamino Cardines, promozione culturale Annarita Pasquinelli. In casa, in un salotto, vicinissimi perché abbiamo bisogno di toccare con mano le parole del poeta o della poetessa. La poesia è fatta di cuore e passioni, di libertà e rivendicazioni, di partecipazione e democrazia, di esistenza e vitalità.

Un programma realizzato attraverso una rete organizzativa che guarda alla letteratura e alla poesia come promotrice di valori e socialità. Collaborano al progetto: Bibliodrammatica aps (capofila), La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, OL/Officine Letterarie e Ooops! (scrittura e narrazione), Eracle Templari Federiciani aps, Ci vuole un Villaggio aps, CSEN Abruzzo, USACLI Pescara, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu, Radio Città Pescara.

Caterina Franchetta, poetessa: “Le parole sperperate lungo il viale del pensiero indaffarato, per testare spettatori sonnolenti, perdono forza nell’inutile abbondanza e finiscono ammassate. Cosa fare per non morire? Ecco la poesia.”

Domenico Cornacchia, scrittore: “Oggi, forse più che mai, l’impegno delle nuove generazioni non sta solo nel guardare al futuro, ma anche nel custodire il passato. Mi impegno a custodire le mie radici prima che vengano a mancare le fonti d’informazione.”

Beniamino Cardines, direttore artistico: “Rimettiamo al centro il gesto della scrittura come luogo di socialità, socializzazione, e restituiamo alla parola scritta il potere di innescare confronti, dialoghi e relazioni. Cercare insieme è ritrovarsi e mettere in moto un dialogo attivo. Non c’è solo chi scrive, ma anche chi ascolta, entrambi parlano. Le parole hanno un peso, un significato, sono la continua esplorazione della nostra capacità di esprimerci, comunicare, entrare in relazione con gli altri. La cultura è qualcosa da desiderare, da volere, non solo qualcosa da fruire come spettatori in luoghi preposti e per il resto del tempo vuoti e silenziosi. La cultura nasce e cresce in ogni casa, è dalle nostre case che immaginiamo una società, che la rinnoviamo o la regrediamo.”

PHF.1 / date 2024 – programma

Gennaio 26: Beniamino Cardines – Margherita Bonfilio

Febbraio 23: Caterina Franchetta – Domenico Cornacchia

Marzo 22: Antonio Lera – Simona Novacco

Aprile 26: Giulia Madonna – Sandra De Felice

Maggio 24: Alessio Scancella – Tania Santurbano

Autori e Autrici in programma nella prima edizione di PHF.1 / 2024:

Beniamino Cardines / scrittore e giornalista, vincitore al Salone Internazionale del Libro di Torino come “Autore dell’Anno 2023 LFA Publisher”, proclamato “Scrittore ecologico d’eccellenza nazionale” Premio Alter News Press 2023 – FIGEC Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, Premio “Cultura Inclusiva e Arte” Agape 2023/Caffè Letterari d’Italia e d’Europa “Per la sua opera culturale intrisa di valori portatori di pace, arte e bellezza”.

Margherita Bonfilio / poetessa, scrittrice pluripremiata e giornalista, già ospite di Casa Sanremo Writers 2023 e prossimo 2024.

Antonio Lera / poeta pluripremiato, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, presidente Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa.

Caterina Franchetta / poetessa e performer, autrice pluripremiata.

Simona Novacco / poetessa pluripremiata, già Premio “Books For Peace 2018”, Premio “Letterario Giornalistico Piersanti Mattarella 2022” per la poesia di impegno sociale.

Domenico Cornacchia / poeta, scrittore.

Giulia Madonna / scrittrice e poetessa.

Sandra De Felice / poetessa pluripremiata.

Alessio Scancella / poeta e teologo.

Tania Santurbano / scrittrice, poetessa pluripremiata.

Direzione artistica: Beniamino Cardines

Promozione culturale: Annarita Pasquinelli

Location: Casa Pasquinelli Via Nicola Fabrizi 14 – Pescara Ingresso gratuito – con obbligo di prenotaz