LE CONTRADE DEL VINO DI LORETO APRUTINO

Il volume di Gabriele Valentini verrà presentato il prossimo 26 luglio in un convegno che si svolgerà al Teatro Luigi De Deo. Ad organizzare l’evento, i Custodes Laureti e il Gal Terre Pescaresi

Loreto Aprutino, 10 luglio 24. È tutto pronto per la presentazione del volume “Le contrade del vino di Loreto Aprutino”. Il libro scritto da Gabriele Valentini, ricercatore presso l’Università di Bologna, sarà al centro di un dibattito che avrà luogo al Teatro Luigi De Deo il prossimo 26 luglio alle 9.30. Promotori dell’evento i Custodes Laureti e il Gal Terre Pescaresi.

I Custodi sono una rete d’impresa di produttori di Loreto Aprutino che hanno l’obiettivo di tutelare e valorizzare il loro territorio in un modo nuovo e coeso, tra loro ci sono le cantine: Amorotti, Ciavolich, De Fermo, Talamonti, Torre de Beati e Valentini.

È nel 2020 che nasce la sinergia con il Gal Terre Pescaresi quando i Custodes, nell’ambito del PSL 2014-2020 attuato dal GAL, si fanno promotori della nascita della Comunità di Prodotto e Territorio “In Vino Lauretum” comunità che ha unito numerosi attori verso la definizione di una strategia condivisa di valorizzazione del territorio. Nel 2023 una rinnovata collaborazione tra i Custodes ed il Gal ha dato forma al libro.

“Le Contrade del Vino di Loreto Aprutino” rappresenta un primo censimento del territorio da un punto di vista viticolo in un’ottica di creazione di valore globale, che permetta di comunicare tanto un vino ed il suo terroir quanto il loro radicamento nella storia della comunità.

I lavori si apriranno con i saluti istituzionali di Chiara Ciavolich, presidente di Custodes Laureti, Renato Mariotti, sindaco di Loreto Aprutino e Gianluca Buccella, presidente del Gal Terre Pescaresi. Al convegno moderato dalla giornalista Jennifer Di Vincenzo parteciperanno: Armando Castagno, critico enoico e scrittore, Gabriele Valentini, autore del libro, Piero Di Carlo, professore di Fisica dell’atmosfera e climatologia dell’Università di Chieti-Pescara, Dino Mastrocola, rettore dell’Università degli Studi di Teramo.

Il programma proseguirà anche nel tardo pomeriggio. Alle 19 prenderà il via l’evento Triticum Laureti presso Pollinaria, uno spettacolo Teatrale Paolo dei lupi a cura di Francesca Camilla D’Amico. Gli ospiti potranno degustare i vini dei Custodes e alcuni piatti della gastronomia di Loreto Aprutino. Alle 22 ci sarà il concerto del cantautore abruzzese Setak.

“Dalla sua fondazione, Custodes Laureti – ha detto Chiara Ciavolich, presidente dei Custodes Laureti – sta dimostrando una dedizione incrollabile alla protezione e valorizzazione di Loreto Aprutino. Ogni progetto, battaglia e iniziativa, è riuscito a rafforzare il legame tra la comunità e il suo territorio. L’unione dei produttori, che hanno la comune caratteristica di essere tutte aziende familiari a vocazione agricola e storico culturale, è solida e si fonda sulla condivisa consapevolezza di essere su questa terra solo di passaggio e di avere il dovere morale di lasciarla alle nuove generazioni in una forma migliore di quella ricevuta”.

“Siamo molto soddisfatti – ha concluso il presidente del Gal Terre Pescaresi Gianluca Buccella – di questo progetto che da due anni portiamo avanti con i Custodes Laureti e che oggi si concretizza con la realizzazione di questo libro molto importante per la storia vitivinicola della comunità di Loreto Aprutino”.




FESTIVAL ROCKY MARCIANO

VIII edizione del Premio Storie di Sport, ecco i nomi dei finalisti

Ripa Teatina, 10 luglio 2024.

Il 19 luglio a Ripa Teatina (CH) dalle ore 21.00, a piazza dell’Antico Convento Francescano, ci sarà la cerimonia di premiazione del vincitore del Concorso letterario “Storie di sport”, giunto all’ottava edizione all’interno del Festival Rocky Marciano coordinato da Gianluca Palladinetti, con la Direzione artistica di Dario Ricci e che invece festeggia la sua XX edizione.

Prima di conoscere il nome del vincitore del Premio, nella stessa location, ci sarà una piacevole conversazione con due personaggi di rilievo noti nel mondo dello sport per motivi differenti ma entrambi autori: Emanuele Blandamura, campione europeo di pugilato con il libro “Su e giù dal ring” e Marino Bartoletti, scrittore giornalista conduttore e autore televisivo con “Il ritorno degli dei”.

Il Premio, che ha visto lo scorso anno trionfare una donna per il secondo anno consecutivo, nello specifico la siciliana quarantatreenne di Modica (RG) Laura Migliore, web copywriter con “Lame” è organizzato dalla Scuola Macondo di Pescara con il contributo del Comune di Ripa Teatina ed anche quest’anno vedrà presenziare l’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Luciani affiancato dal vicesindaco e assessore allo Sport, Marco Ricciuti. La manifestazione gode inoltre, del patrocinio della Regione Abruzzo e CONI Abruzzo.

La Giuria è composta da: Francesca Chiappa (Hacca Edizioni); Francesco Coscioni (Neo Edizioni); Valerio Valentini (Readerforblind); Raffaele Riba (editor e scrittore); Lorenza Stroppa (Ediciclo Editore); Roberto Di Pietro (Agente Letterario Edelweiss); Athos Zontini (scrittore e scout per la rivista Achab); Paolo Primavera (Edicola Ediciones).

“Il Premio Letterario Storie di Sport è diventato un appuntamento ormai storico nel calendario delle attività della Scuola Macondo. Ogni anno il Premio cresce, dando la possibilità alla segreteria di conoscere autori da tutta Italia e di leggere le loro storie. Anche quest’anno i racconti hanno toccato le tematiche più varie, narrando tutte le tipologie di sport con personaggi di finzione o campioni e atleti esistenti. Un ringraziamento va agli autori per aver partecipato così numerosi, ma un grande grazie va espresso al Comune di Ripa Teatina che continua a credere nel Premio e all’organizzazione del Festival Rocky Marciano, sempre impeccabile” – interviene Sara Caramanico della segreteria del Premio. 

Come spiega Enrico Saquella: “Ciò che ci lega al Rocky Marciano è da individuare proprio nelle origini della mia famiglia che è di Ripa Teatina, e dunque perché non valorizzare il territorio che ha contribuito in qualche modo alla creazione della nostra realtà imprenditoriale? Nel nostro ufficio conserviamo con cura una lettera che prova che Rocky Marciano bevesse Caffè Saquella. A chi ci chiede cosa hanno in comune Saquella e Rocky Marciano siamo fieri di rispondere: Ripa Teatina!”.

I finalisti sono: Massimiliano Ciccone di Chieti con Uno sport per disabili; Jacopo Ferri di Roma con La linea di partenza; di Roma anche Andrea Meccia con Acqua e sale e Mimmo Muolo con Il Colombiano; Pietro Rainero – La lastra di ghiaccio di Acqui Terme (Alessandria).

I vincitori delle Borse di Studio messe in palio dalla Scuola Macondo invece sono: Rosa Anna Buonomo con Il destino ha molta fantasia di Montesilvano (Pescara) e Miska Ruggieri con Baggino, mon amour de L’Aquila.




LA GRANDE FESTA POPOLARE LUCHESE

Edizione speciale con frittelle abruzzesi, enogastronomia del territorio, tarantelle e ritmi mediterranei

Luco dei Marsi, 10 luglio 2024. Arriva la seconda scintillante edizione della Festa Popolare a Luco dei Marsi. L’evento, nato lo scorso anno nell’ambito delle Vacanze luchesi, tradizionale rassegna estiva del centro fucense, torna in un’edizione speciale ancora più ricca e invitante, con una golosa proposta culinaria mirata ad esaltare i sapori della tradizione, particolare attenzione ai prodotti della terra fucense e con lo sguardo alla genuina cucina casalinga, non a caso affidata alle mani esperte delle “Femm’n de na ‘ota”, insieme a una rassegna musicale d’eccezione, a cura del gruppo I Musici, pronto a scatenare balli ed entusiasmi a ritmo di tarantelle, salterelli, pizzica e di tutti i suoni delle diverse culture musicali popolari.

La Band, abruzzese doc, porta in tutta Italia, in un tripudio di colori e ritmi mediterranei, le canzoni della tradizione popolare accompagnate da strepitose coreografie, passi e musiche avvincenti che, nello svolazzare di gonne e nel serrato scandire dei passi, “celebrano l’energia, la gioia, l’amore, l’avvicendarsi delle stagioni e la vittoria della vitalità riconquistata” fuori dai grigiori invernali. L’appuntamento è per sabato, 13 luglio, dalle 19, in piazza Umberto I a Luco dei Marsi.

Ad accogliere luchesi e visitatori nella maestosa piazza centrale, i profumi delle frittelle, le amate “pizzonte abruzzesi”, preparate al momento, delle grigliate composte dalla norcineria locale con le verdure miste, il sapore delle patate fucensi, ma anche i sapori delle sagne e fagioli, dei primi dell’orto mediterraneo o piccantini, le pesche dolci al cioccolato, accanto ai vini della terra d’Abruzzo. Una Festa Popolare, quella pronta ad accendere il sabato marsicano, a forte impronta locale, che si avvale della partecipazione della locale Pro Loco, dell’associazione volontari Pensionati, e della fattiva attenzione dei rappresentanti del tessuto produttivo luchese e fucense che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, tra cui la società cooperativa agricola Covalpa Abruzzo, la Cantina del Fucino, i supermercati Decò, di Gallese Claudio, e Coal di Gallese Walter, il Gruppo Fidanza, la Casa Moderna, il Molino Carattoli, la Norcineria Fatato, Amna Mahmoud Wasfy Mansour Frutta, Dolce e Pane Candida e il Forno del Velino, Venditti Food.

“Sono tantissimi, anche quest’anno, gli eventi socioculturali e artistici annoverati nella nostra rassegna estiva, ma quella in programma per sabato è un’iniziativa ancora più speciale, perché è una festa che celebra il territorio e l’”essere Comunità” nei loro aspetti più genuini”, spiega la sindaca Marivera De Rosa, “mette al centro le produzioni locali nate dalla nostra generosa terra, la cucina tradizionale, nelle sue preparazioni più semplici eppure più gustose, lo stare insieme e il condividere in allegria, alla maniera dei nostri nonni, in un modo un po’ vintage ma super rigenerante, così come pure celebra l’estate, la sua energia, la sua vitalità. Una Festa popolare vera, che sarà una vera festa per il palato, per gli occhi e per lo spirito. Invito tutti a non mancare!”




RELIVE ABRUZZO FESTIVAL

Arriva la quarta edizione del festival itinerante e multidisciplinare della provincia di Chieti

Chieti, 10 luglio 2024. Dal 12 Luglio all’8 Agosto andrà in scena la quarta edizione di ReLive Abruzzo Festival, festival diffuso e multidisciplinare estivo della Provincia di Chieti, organizzato dall’Associazione PICSAT per la direzione artistica di Gianmaria Tantimonaco, produttore artistico abruzzese.

Per questa nuova edizione di festival, nato nel 2021 a Lanciano ed ora cresciuto in partecipazione e offerta, sono previsti concerti ad opera di artisti abruzzesi o con progetti legati al territorio, visite guidate per scoprire il patrimonio storico-architettonico, degustazioni ed esposizione di prodotti enogastronomici locali e laboratori a tema per scoprire le tradizioni e le peculiarità abruzzesi. I Comuni partecipanti saranno quest’anno Rocca San Giovanni, San Salvo, Frisa e Sant’Apollinare.

Il fitto calendario di eventi, presentato stamattina alla presenza di Gianmaria Tantimonaco, Fabio Caravaggio e Carmelita Caravaggio del Comune di Rocca San Giovanni e dell’Assessore Daniele D’Amario per la Regione Abruzzo, vedrà coinvolta Rocca San Giovanni il 12 Luglio ed il 19 Luglio rispettivamente con un tour del borgo e la sera il concerto del Saint Louis International Jazz Ensemble (organico di giovani artisti provenienti da tutta Europa) e l’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona che rivisiteranno in chiave jazz e sperimentale il repertorio del Maestro Francesco Paolo Tosti, e la settimana successiva con la presentazione del libro “Dai Trabocchi alla Loira” di Orlando Bellisario, opera che celebra il gemellaggio tra il comune e Chaingy (Francia); San Salvo ospiterà due giorni di eventi presso Piazza San Vitale con l’apertura del Parco Archeologico del Quadrilatero e due concerti-spettacolo incentrati sul legame storico che la Regione ha con l’Argentina (spettacolo musica-danza-proiezione “Vestido De Dora” di Maximiliano Manzo, vincitore del Premio Flaiano 2022, il 18 Luglio) e l’America (Abruzzo Stelle e Strisce di Walter Gaeta al piano, Ada Flocco alla voce e Camillo Chiarieri come voce narrante, il 25 Luglio); a Frisa il primo giorno di evento prevede il talk “Valorizzare e Comunicare il Territorio”, dedicato alla discussione sulle sfide turistiche e di sviluppo territoriale del territorio di riferimento, con ospiti Italea Abruzzo per un approfondimento sul fenomeno del Turismo delle Radici, la DMC Terre del Sangro Aventino e la rivista D’Abruzzo con la presentazione del libro fotografico “Attimi D’Abruzzo” e l’esposizione di tele fotografiche presso il Palazzo Caccianini (20 Luglio).

Per il secondo giorno di attività è previsto il ReLive show dell’Orchestra Popolare del Saltarello (super gruppo comprensivo di più di 10 tra ballerini e musicisti diretti dal Maestro Danilo di Paolonicola, attualmente in tour con Max Gazzè) anticipato da laboratori di danza popolare ad opera dell’Interamnia World Music (3 Agosto); infine a Sant’Apollinare un tour del borgo cittadino con degustazione finale (21 Luglio) e l’ultimo evento dell’edizione, con il concerto della Compagnia Tradizionale Val D’Abruzzo di Rosario, Argentina, che per festeggiare i suoi 60 anni di attività duetterà tra balli e canti insieme a due cori locali, il Folk San Leonardo e i Cantori del Golfo di Vasto.

Durante tutti gli eventi sarà possibile conoscere e degustare prodotti tipici abruzzesi. Tutti gli eventi sono gratuiti. Per prenotazioni ed informazioni aggiuntive è possibile chiamare il 388 3492484, contattare la direzione artistica alla mail info@reliveabruzzo.com o visitare il sito www.reliveabruzzo.it, le pagine FB e IG di ReLive Abruzzo e PICSAT.

Il festival vive quest’anno del finanziamento del Ministero degli Affari Esteri a valere sul progetto “2024-Anno del Turismo delle Radici”, della Regione Abruzzo, dei Comuni ospitanti e di sponsor privati. Gli eventi sono realizzati altresì con una fitta rete di collaboratori come i già citati D’Abruzzo e la DMC Terre del Sangro Aventino; Archeclub, Pallenium, Italia Nostra del Vastese e CSA Parsifal (Centro Sperimentale di Archeologia) per la realizzazione di visite guidate nei borghi dei Comuni ospitanti; Istituto Nazionale Tostiano e Saint Louis College of Music per il concerto inaugurale del 12 Luglio; di attività commerciali locali come Il Portico, La Cascina, Osteria del Carcere, La Vinarte, Iannamico 1888, Agrumato, Contento Liquori, Tartufo di Quadri, La Fabbrica di Bocconotto, Fratelli Antico e Senza Anallergic Food Store per la degustazione e l’esposizione di prodotti locali ed infine il supporto come media partner di Radio Delta 1 (radio ufficiale), Litografia Botolini e VideoCittà.

Tutto è pronto per una nuova edizione di ReLive Abruzzo Festival: la rassegna itinerante e diffusa che ci porta alla scoperta rinnovata del nostro amato territorio. Non mancate!




BANDI E OPPORTUNITÀ PER IL TERZO SETTORE

L’importanza dell’associazionismo e della cooperazione per lo sviluppo del territorio

Pescara, 10 Luglio 2024. Oggi pomeriggio alle ore 17.00 si terrà l’evento dal titolo “L’importanza dell’associazionismo e della cooperazione per lo sviluppo del territorio. Bandi e opportunità per il Terzo Settore”, organizzato dalla Fondazione Tercas ed il Consorzio Punto Europa, in collaborazione il CSV Abruzzo, nel solco delle attività promosse dalla Fondazione a favore delle Associazioni e degli altri Enti del Terzo Settore del territorio teramano per il rafforzamento delle competenze necessarie per la partecipazione e gestione di bandi e progetti.

L’incontro verterà sul tema della cooperazione e sviluppo, anche in vista del prossimo appuntamento del G7 a Pescara e sulle opportunità di finanziamento regionale, nazionale, europeo e sui fondi del PNRR.




UN VIAGGIO NELLA VITA E NELL’ARTE DI UN MAESTRO CONTEMPORANEO

Fondazione Pescarabruzzo inaugura l’Archivio d’artista dedicato a Sandro Visca. Venerdì 12 luglio 2024, ore 18:00 presso il CLAP Museum in Via Nicola Fabrizi, n.194

Pescara, 10 Luglio 2024. La Fondazione Pescarabruzzo è lieta di annunciare l’inaugurazione dell’Archivio d’artista dedicato a Sandro Visca, un evento imperdibile che celebra uno dei maestri contemporanei di origini abruzzesi tra i più innovativi. L’evento si terrà venerdì 12 luglio 2024, ore 18:00, presso il CLAP Museum in Via Nicola Fabrizi, n.194 – Pescara.

Dopo la mostra “Visca Carte Inedite 1961-2019”, la presentazione al Cineteatro Massimo del documentario “VISCA” (che ripercorre la sua intera attività artistica), per la regia di Andrea Carella  e la più recente presentazione di “ASPARAGUS / Cartella Limited 2021 di Sandro Visca” ospitata alla Maison des Arts, la Fondazione rende ancora omaggio al Maestro con uno spazio a lui dedicato in via permanente, a disposizione anche di studiosi e visitatori che vogliono approfondire la sua originale esperienza.

Il progetto di realizzare un Archivio d’artista a Pescara, annesso al CLAP Museum, dedicandolo ad uno dei docenti più influenti nella formazione di Andrea Pazienza, ospitato nello stesso Polo culturale, si inserisce come un ulteriore tassello nella rete museale e dei centri studi promossi dalla Pescarabruzzo. Gli spazi dell’Archivio si distribuiscono in più sezioni, dedicate rispettivamente ai quadri, alle sculture, agli arazzi e ai disegni, tutte opere affidate definitivamente alla Fondazione. L’Archivio è dotato di innovativi espositori e di tecnologie avanzate, composte da speciale tecnoilluminazione, monitor, schermi, proiettori e touch screen. L’intera donazione è, infatti, digitalizzata e accessibile su vari supporti. Vi si ospita anche una raccolta bio-bibliografica di documenti, materiali digitali e una biblioteca storico-artistica sul contemporaneo.

Sandro Visca, aquilano di nascita e pescarese d’adozione dal 1968, ha saputo imporsi attraverso la ricerca continua di un linguaggio personale e con un’attenzione costante ai problemi del mondo nel tempo a lui coevo. La sua carriera, con circa sessant’anni di instancabile lavoro, è stata sempre segnata da un piglio estroso, antiretorico, irriverente e a tratti onirico. Nell’Archivio ci si potrà immergere nell’universo delle sue opere più rappresentative, tra cui la celebre performance “Un cuore rosso sul Gran Sasso”, i teatrini, le “pupazze” e gli arazzi cuciti.

L’inaugurazione sarà un momento emozionante e di riflessione, per scoprire l’intima natura dell’arte del Maestro e la sua straordinaria capacità seduttiva nascosta nelle trame del suo lavoro, proprio come le intriganti trame degli affascinanti tessuti di tante sue opere.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, e della Soprintendente Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise, Giuseppina Rigatuso, interverrà la storica e critica d’arte, Rita Olivieri. Sarà presente l’artista.

Ingresso libero all’evento fino a esaurimento posti. Seguirà una visita guidata e contingentata all’Archivio. Dal giorno successivo all’inaugurazione, lo stesso sarà visitabile prenotando tramite i contatti del CLAP Museum (tel. 085 445 1750, e-mail: info@clapmuseum.it).




KAIRÓS: NASCE UNA NUOVA COLLANA

Guide e manuali per le arti performative diretta dall’ortonese Dario Iubatti, fondatore della Compagnia Teatrale novezerosei e ideatore del Festival del Mare, e Marco Bosio

Ortona, 10 Luglio 2024. Kairós. «Il momento giusto o opportuno in cui qualcosa di speciale accade». La nuova collana della casa editrice Graphe.it  prende il nome da Kairós delle arti, spazio artistico ideato e gestito dall’attore Dario Iubatti con la sua Compagnia Teatrale NoveZeroSei.  Sono qui raccolte le pubblicazioni a cura dei docenti di Kairós e dei professionisti del mondo dello spettacolo (attori, doppiatori, registi, drammaturghi) sotto forma di quaderni, manuali, guide e agili saggi, utili sia agli operatori del settore sia ai lettori curiosi di apprendere i “segreti” delle arti performative. La direzione della collana è affidata a Dario Iubatti, mentre Marco Bosio cura la direzione artistica. La collana prevede due uscite annue: a marzo e ad agosto (a eccezione del primo titolo che uscirà a luglio 2024).

Il primo titolo della nuova collana è un’esplorazione approfondita della pronuncia italiana, dai suoi principi storici alle sfide della comunicazione moderna, con esercizi pratici per una dizione impeccabile, perché tra un avvocato che parla bene e uno che sa parlare solo in dialetto, voi da chi vi fareste difendere?

DARIO IUBATTI

PARLARE BENE. Appunti di dizione di un autore.

Prefazione di Luca Mannocci

Pagine 128, 10 euro in libreria dal 26 luglio 2024

Graphe.it edizioni

La storia di quella che nel linguaggio comune chiamiamo “pronuncia” è variegata. Molti di noi, tuttavia, oggi non fanno troppo caso – e invece dovrebbero! – alla distinzione fra pésca e pèsca, a meno che non studino recitazione teatrale. Proprio a costoro si rivolge il saggio, ma il destinatario ideale rientra in realtà in un ventaglio ben più ampio: le situazioni professionali e ricreative in cui dobbiamo utilizzare la voce e, di conseguenza, scegliere come pronunciare le parole sono numerose e talvolta determinanti per le nostre vite.

DARIO IUBATTI,  nato a Ortona, diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ha lavorato con vari registi Fa parte della compagnia Marche Teatro, ma lavora assiduamente con il Teatro Stabile di Torino ed è impegnato con il Teatro Stabile di Napoli. Ha recitato anche in alcuni film e fiction come Il grande sogno, Martin Eden, Il commissario Ricciardi 2, Il Boemo. Nel 2021 ha fondato la Compagnia Teatrale NoveZeroSei a Ortona (Chieti) che oltre a produrre spettacoli si occupa di alta formazione attoriale. Nel 2023 dà via al Festival del Mare, di cui è anche direttore artistico.




L’ORCHESTRA DELL’ISA DEBUTTA

Ai Cantieri dell’immaginario con la prima data di un tour dedicato ai Pink Floyd

L’Aquila, 10 Luglio 2024. Dopo il successo dell’inaugurazione di ieri, lunedì 8 luglio con il M° Daniel Oren sul podio, torna sul Palco di San Bernardino l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese con una proposta musicale completamente differente: Pink Floyd’s Legend.

Giovedì 11 Luglio alle 21:30, diretta dall’eclettico Roberto Molinelli, volto ormai noto al grande pubblico per le sue numerose apparizioni televisive, l’Orchestra dell’ISA presenta un progetto sinfonico crossover dedicato a una delle icone della musica rock del XX Secolo: i Pink Floyd, pionieri della psichedelia e coraggiosi esploratori di nuove frontiere musicali.

Sul palco con i professori dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese si esibiranno alcuni allievi del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila. Con loro David Mancinelli e Paolo Fiorini, voce e chitarra e la vocalist Daniela Canova.

Dopo i progetti degli scorsi anni, tutti firmati Roberto Molinelli e dedicati a Queen, Abba e Michael Jackson, quest’anno sarà la volta di compiere un viaggio nel tempo attraverso i brani che hanno segnato la storia del gruppo britannico dagli anni Sessanta fino ad oggi: un omaggio ad una band la cui musica è ormai entrata nel repertorio classico, superando classificazioni e stereotipi: nel corso della loro lunghissima carriera, questi artisti hanno spostato i limiti del pop e del rock sposando l’elettronica e approfondendo la ricerca sonora in una serie di album giudicati pietre miliari della musica del Novecento.

In scaletta alcuni tra i brani più belli ed epici della storia dei Pink Floyd – Da Shine on you crazy diamond a Time, da Wish you where here a Run like hell, e ancora: Money, The great gig in the sky, The trial e l’irrinunciabile Another brick in the wall, brano del 1979 a pieno titolo fra i grandi classici del ‘900 – impreziositi dalle sonorità dell’orchestra sinfonica attraverso gli inediti arrangiamenti firmati dall’eclettico Roberto Molinelli.

I biglietti sono in vendita su ciaotickets.com.

IL TOUR Dopo la data aquilana, la produzione toccherà, oltre all’Abruzzo anche Lazio e Basilicata in un tour di 10 date che verrà proposto nel mese di Luglio a: Tortoreto (venerdì 12) per l’Estate Tortoretana, Avezzano (sabato 13) per il Festival Terre Emerse, Lanciano (domenica 14) per l’Estate Musicale Frentana, Roccasinibalda (Mercoledì17) per il Festival Rocca in Musica, Giulianova (giovedì 18), Pignola in Basilicata (venerdì 19) per il Festival Cortocircuito, Cantalice (Domenica 21) per Artem Fetival, Chieti (Martedì 23) e Castelbasso (domenica 28) per il Festival di Castelbasso organizzato dalla Fondazione Menegaz.

BIO ROBERTO MOLINELLI Nato ad Ancona, si diploma in viola con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro.

Nel 1978 fonda, insieme ad un gruppo di amici musicisti, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in cui ricoprirà poi il ruolo di Prima Viola fino ai primi anni 2000 per poi dedicarsi alla carriera di direttore d’orchestra, arrangiatore e compositore vincendo primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali ed esibendosi in alcune delle più prestigiose sale da concerto italiane ed estere come New York, Washington, Connecticut, Texas, Mosca, Cairo, Bruxelles, Mosca.

Come direttore, compositore e arrangiatore nel corso degli anni ha collaborato con numerosi artisti, tra i quali Josè Carreras, Andrea Bocelli, Celine Byrne, Gaston Rivero, Erwin Schrott, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia, Giovanni Sollima o Domenico Nordio.

Numerose sono anche le sue collaborazioni con famosi artisti del mondo del cinema, del teatro e della pop music: Tony Hadley, Amii Stewart, Mahamood, Enrico Montesano, Lady Blackbird, Luca Barbarossa, Antonella Ruggiero, Lucio Dalla, Enrico Ruggeri, Extraliscio, Mauro Ermanno Giovanardi, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu e tanti altri.

Ha diretto e arrangiato l’orchestra del Festival di Sanremo in varie edizioni, ottenendo la votazione come miglior arrangiamento della Giuria di Qualità per Biancaneve (Mogol-Lavezzi), interpretata da Alexia e Mario Lavezzi, mentre, al Festival di Sanremo 2021, ha ottenuto il 3° posto per gli arrangiamenti Bianca Luce Nera e Medley Rosamunda, scritti per gli Extraliscio, che ha anche diretto in tutte le serate.




PROGETTO TEATRO KNÀ

Associazione culturale Knà. Rassegna teatrale 2023/2024

Giulianova, 9 luglio 2024. Domenica 7 luglio si è conclusa la Rassegna di fine laboratorio teatrale Knà 2023/2024, nella Sala Polifunzionale “I Pioppi” a Giulianova, con lo spettacolo teatrale “Teste tonde teste a punta, ovvero ricco e ricco van d’accordo” degli allievi del “Progetto Teatro Knà Adulti”, liberamente ispirato all’opera omonima di Bertold Brecht.

Come ogni anno tutti gli allievi dei vari corsi di teatro divisi per fasce di età, dai cinque anni in su, hanno concluso il percorso laboratoriale con una restituzione al pubblico di quanto  elaborato, creato e consolidato durante mesi (da ottobre a giugno) di esercizi propedeutici, training, studi dei personaggi, dizione e consolidamento dei rapporti interpersonali.

Tutto è finalizzato ad una messa in scena che rispecchia l’indole del gruppo, il suo equilibrio nella sua eterogeneità, la sua capacità creativa e comunicativa.

Quest’anno gli spettacoli hanno trattato tematiche impegnative e leggere, ma sempre con un occhio di riguardo a tematiche sensibili alle discriminazioni di ogni tipo, all’ambiente, alle relazioni interpersonali.

“Amleto in canovaccio”, portato in scena il primo luglio dal gruppo dei ragazzi delle scuole medie, è stato uno spettacolo esilarante, ispirato, oltre che a William Shakespeare, all’opera di Aldo Nicolaj, “Amleto in salsa piccante”. La tragedia di Amleto vista dal punto di vista degli addetti all’arte culinaria, chef, camerieri e inservienti, nella cucina del castello di Kronborg, con tanto di fantasma, intrecci amorosi e finale tragico, ma alleggerito dalla sapiente ironia degli attori, di una disinvoltura e bravura invidiabili.

“Marionette senza fili” è invece il titolo dello spettacolo scritto da Knà, andato in scena martedì 2 e mercoledì 3 luglio da due gruppi di attori delle scuole primarie. Un gruppo di marionette magiche va in eredità ai nipoti del loro marionettista, i quali, insensibili e ambiziosi di beni materiali, decidono di svenderle. Ma redarguiti dalle marionette stesse durante il loro ennesimo litigio, comprendono l’importanza della cultura e del rispetto reciproco e la ricerca della felicità con “una terra felice e onesta…dove nessuno ha un filo in testa. Una terra senza padroni, né quelli brutti né quelli buoni.
Questa terra, ancora non c’è, la faremo io e te
!”.

“Pene d’Amor Perdute” è invece lo spettacolo che magistralmente hanno portato in scena gli allievi del gruppo della fascia di età dai quindici ai diciotto anni o poco più, venerdì 5 luglio. Sembrava di tornare indietro nel tempo per l’immedesimazione totale da parte di queste giovani attrici e giovani attori che hanno traghettato gli spettatori attraverso pene d’amore, inganni, feste, danze e un lieto fine non scontato in cui si parla “…di una lezione di vita e lealtà. Per quanto mi riguarda, ho imparato che non posso esigere l’amore di nessuno. Posso solo dar loro buone ragioni per apprezzarmi ed aspettare che la vita faccia il resto”. Applausi a scena aperte.

“Teste tonde teste a punta, ovvero ricco e ricco van d’accordo” ha chiuso la rassegna con attori adulti, sempre pronti e bravissimi a mettersi in gioco, anche con una tematica così drammatica come quella di quest’opera di Bertold Brecht che tratta la discriminazione razziale come pretesto per allontanare l’attenzione del popolo dai problemi economici. La pièce teatrale è ambientata in un paese lontano, inventato, Yahoo, lasciato dietro l’angolo apposta per non sentirne troppo l’odore di somiglianza, imbarazzante somiglianza con cose che accadono a pochi passi da noi, se non addirittura qui. Il gioco è l’antico gioco di ombre e luci che attirano lo sguardo in un altro punto della scena, mentre davanti agli occhi si consuma la tragedia dell’uomo nella sua completa stoltezza.

Le attrici e gli attori provano a divertirci ma si arrendono alla caduta, inevitabile caduta che l’uomo acconcia per i propri simili, e che nemmeno più chiama come tali. Gli spettatori hanno avuto la sensazione di esser venuti per nulla, e che tanto si sapeva già come sarebbe andata a finire. Ma sono rimasti immobili, comunque, non era affar loro ma degli attori invertire la storia. Anche in questa occasione applausi a scena aperta, alternati da continui pugni nello stomaco.

Il “Progetto Teatro Knà”, è il titolo del laboratorio che ogni anno gli educatori teatrali Giuliana Cianci e Francescomaria Di Bonaventura propongono a chi desidera provare a “giocare” col teatro, dando l’opportunità ad esibirsi non solo in occasione della rappresentazione finale, ma anche durante il percorso in performance teatrali dedicate, come per esempio la rassegna dal titolo “Magna” che, durante il periodo natalizio, porta in scena, ironicamente in modo sferzante ed ironico, le caratteristiche peggiori del nostro essere “degustatori’ italici, disposti alla ribellione per un’acciuga mancante in un fiore di zucca”.

Successivamente, nel periodo a cavallo del 7 gennaio, si va in scena in ambientazioni suggestive come Santuari o Cripte, coinvolgendo tutti gli allievi di ogni fascia di età, con la performance teatrale scritta da Knà dal titolo “HAOHS”, dedicata alla Giornata della Memoria, per non dimenticare la Shoah.

Spettacoli itineranti per le vie dei borghi antichi, ultimo tra tutti “Universo Calvino”, in occasione del “Maggio dei Libri”. O ancora, sempre in occasione di quest’ultimo appuntamento annuale o “Io Leggo Perché”, alcuni allievi sono coinvolti ogni anno per delle letture teatrali a tema nelle scuole di ogni ordine e grado (nelle quali Knà svolge laboratori teatrali in orari curricolari), per la felicità dei bambini, gli spettatori più esigenti!




LE TARIFFE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Aumento: solo un modo per far pagare agli abruzzesi una nuova tassa

Pescara, 10 luglio 2024. Le associazioni dei consumatori Adoc Abruzzo, Federconsumatori Abruzzo, Acu Abruzzo ed altre, esprimono assoluto disappunto sui contenuti del provvedimento riguardante l’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma al tasso di inflazione, che la giunta regionale, con delibera n. 374 del 26.06.204, ha disposto, ai sensi della L.R. 40 del 23/07/1991.

“È solo un modo per far pagare ai cittadini abruzzesi una nuova tassa. Lo si denota anche dall’immediata entrata in vigore delle nuove tariffe autorizzate il 1° luglio –  spiegano le associazioni dei consumatori – È stata ignorata l’esistenza di un tavolo permanente e di un protocollo di intesa tra Regione, associazioni a tutela dei consumatori e utenti e soggetti gestori dei servizi di trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Gli aumenti, a danno dei consumatori, lavoratrici e lavoratori, studenti e pensionati,  non sono congrui ai servizi (non è stato possibile determinare il raggiungimento di qualità e sostenibilità), disincentivano l’utilizzo dei mezzi pubblici (a favore di autolinee private ed auto proprie ove possibile), penalizzano le categorie sociali svantaggiate (c’è confusione sulla soglia Isee fissata inferiore a quella determinata per la carta di libera circolazione)  o comunque i maggiori fruitori dei servizi che sono alla base della catena sociale stessa. Anche l’annuncio del rinnovo del parco macchine sembra essere solo un modo per giustificare aumenti non congrui. Si dissolve così la coesione territoriale tra corse dei treni soppresse, alta velocità sfumata e agevolazioni inconsistenti”.

“È stato richiesto un incontro urgente dalle associazioni dei consumatori ai soggetti interessati – aggiungono – Il protocollo sulla mobilità sostenibile, sottoscritto dalle associazioni dei consumatori, rimane l’obiettivo fondamentale e primario. E cioè rendere l’offerta di trasporto più efficiente, attraverso l’integrazione dei servizi e la razionalizzazione dei programmi di esercizio, con eliminazione delle sovrapposizioni, riorganizzando servizi di adduzione e potenziamento rispetto alle principali direttrici regionali, come previsto dall’articolo n. 1, comma 8 della L. R. n. 26 del 19 agosto 2016. E poi uniformare il prezzo dei titoli di viaggio ferroviari a quelli dei servizi automobilistici come previsto dalla citata legge regionale n. 26/2016; garantire un miglioramento della qualità dei servizi automobilistici e ferroviari integrati offerti ed una più adeguata tutela del cittadino – utente; garantire l’esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini abruzzesi, tenuto conto delle peculiarità socio demografiche e morfologiche del territorio servito, delle esigenze di collegamento e di unitarietà gestionale tra diverse aree della regione; valorizzare le efficienze e la maggiore flessibilità organizzativa e programmatoria derivante dalla gestione integrata sotto il profilo della modalità di trasporto (ferro/gomma). Adoc Abruzzo, Federconsumatori Abruzzo, Acu e altre associazioni dei consumatori manifesteranno contro tale provvedimento iniquo”.




PERCORSI ESPERIENZIALI

Terramàne presenta i suoi in collaborazione con abbazie jazz festival

Nereto, 10 luglio 2024. Il Gal Terreverdi Teramane propone percorsi esperienziali ideati ad hoc per la destinazione Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo. Tra questi spicca il pacchetto “Soul & Jazz tra i borghi” e offrirà a chi è già in vacanza sul territorio la possibilità, oltre ad assistere ad un concerto, di vivere un’esperienza autentica.

Dall’11 luglio al 3 agosto 2024 in quattro Comuni del territorio del Gal Terreverdi Teramane si avvicenderanno rinomati jazzisti del panorama musicale nazionale e internazionale. Da questo mese il Gal propone alcuni percorsi esperienziali ideati ad hoc per la destinazione Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo, tra cui spicca il pacchetto “Soul & Jazz tra i borghi” che offrirà a chi è già in vacanza sul territorio la possibilità di vivere un’esperienza autentica, oltre ad assistere ad un concerto.

Durante l’Abbazie Jazz Festival, che si terrà nella provincia di Teramo dal 11 luglio al 5 agosto, i quattro Comuni di Terramàne, Cellino Attanasio, Mosciano Sant’Angelo, Morro D’Oro e Castellalto ospiteranno grandi musicisti e band emergenti all’interno di splendidi contesti monumentali e paesaggistici.

Inoltre, unico esempio in Italia, il 13 luglio il borgo di Cellino Attanasio ospiterà Abbazie Jazz Rave, il nuovo format di Abbazie Jazz Festival (concertidelleabbazie.it): 10 ore di musica no-stop all’insegna del jazz e del divertimento, accompagnate da aree food di enogastronomia locale a cura della Filiera Corta del Medio Vomano, progetto sostenuto dal Gal a favore delle aziende agricole del territorio.

Terramàne è un marchio che racconta l’autenticità del territorio collinare teramano, compreso tra il Gran Sasso e la costa adriatica, rappresentativo dei 21 Comuni che si distinguono per le loro bellezze naturali, le tradizioni secolari e un forte senso di comunità. Dai borghi marinari di Alba Adriatica fino a Silvi, passando per l’entroterra da Sant’Egidio alla Vibrata a Cellino Attanasio, in ogni borgo si intreccia una storia di passione e profondo attaccamento alla propria terra.

Il marchio nasce all’interno dell’azione “Turismo Sostenibile” del Piano di Sviluppo Locale del Gal Terreverdi Teramane, denominato “Insieme per un territorio di qualità che cresce”, in attuazione della Misura 19 LEADER del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2022 della Regione Abruzzo.

Per promuovere i percorsi esperienziali il Gal ha avviato lo scorso ottobre il percorso di co-progettazione “CreaTurismo” con l’obiettivo di coinvolgere gli operatori del territorio ad essere protagonisti della destinazione Terramàne – Colline verdi d’Abruzzo e del suo sviluppo.  Partendo da quelle che sono le specificità degli operatori pubblici e privati, attraverso un percorso che, nei primi mesi dell’anno, ha previsto alcuni incontri di co-creazione di pacchetti tematici, sono stati realizzati dei percorsi per rendere il territorio del Gal Terreverdi Teramane sempre più accogliente ed attrattivo.

“Nel corso del 2024, il GAL Terreverdi Teramane – ci spiega Pasquale Cantoro Presidente del Gal Terreverdi Teramane – attraverso CreaTurismo sta proponendo una serie di pacchetti esperienziali pensati ad hoc per la destinazione Terramàne – Colline Verdi d’Abruzzo che saranno proposti sul mercato da tour operator. Tra questi nei prossimi giorni c’è il pacchetto “Soul & Jazz tra i borghi” che offrirà, a chi è già in vacanza sul territorio o si reca ad un concerto in programma, di vivere un’esperienza completa e memorabile includendo varie attività oltre al concerto“.

Per i concerti che si terranno nei Comuni del territorio del Gal saranno svolte attività di promozione delle filiere corte, raccontando la storia dei produttori locali e delle eccellenze enogastronomiche del territorio. Per chi esplora per la prima volta il territorio, sono disponibili pacchetti dedicati, di coppia o gruppo, che comprendono due pernottamenti, una visita guidata del borgo ospitante l’evento musicale e un’esperienza locale unica. Le attività sono organizzate per permettere agli ospiti di vivere una giornata tra le colline verdi d’Abruzzo, godendo della bellezza della natura, delle tradizioni culinarie e della magia della musica dal vivo. È possibile partecipare a laboratori di pane, pasta, cosmetica e saponificazione, passeggiare tra gli olivi e raccogliere le erbe spontanee, alla scoperta della biodiversità. Tra le attività disponibili immancabili sono la degustazione di ottimi vini in cantina, yoga al tramonto, il tiro con l’arco, vivere il parco avventura e il noleggio di e-bike per esplorare i percorsi più affascinanti. Per gruppi, sono previsti anche un percorso guidato in un giardino officinale e la degustazione Wine Tech, che completano un’esperienza indimenticabile.

I percorsi esperienziali sono commercializzati da Geosfera Viaggi, di Globe Inside srl, garantendo una gestione professionale e un’attenzione particolare ai dettagli. (Per coloro che fossero interessati all’acquisto dei percorsi possono scrivere a terramane@geosferaviaggi.it o chiamare Denise al 338 2504815).

“Il nostro obiettivo – ha concluso Rosalia Montefusco, Direttore del GAL Terreverdi Teramane – è offrire ai visitatori un’esperienza immersiva che combini la ricchezza culturale e paesaggistica di Terramàne con l’emozione della musica jazz e i nostri pacchetti sono pensati per far vivere a pieno la bellezza e l’autenticità del nostro territorio”.




L’ATOMS’ CHIETI BATTE LA CAPOLISTA FIORENTINA

Conclude il campionato di serie B al secondo posto

Chieti, 9 luglio 2024. Vittoria bella e sofferta contro la capolista Fiorentina e Campionato nazionale di serie B chiuso al secondo posto: questi gli ingredienti dell’ultima gara casalinga dell’Atoms’ Chieti, che allunga la serie positiva di 11 vittorie e 3 sconfitte, in attesa dell’ultima gara di domenica 14 luglio.

Nel doppio incontro giocato sul diamante di Tollo (ormai da due anni sede fissa delle gare casalinghe del Chieti) l’Atoms’ affrontava la Fiorentina prima della classe: alle toscane bastava una vittoria per conquistare la matematica promozione ai playoff. Vittoria che arriva già in gara 1, quando la corazzata Firenze, guidata dalle veterane ex giocatrici di A1 e A2, mette in cassaforte il risultato già nelle prime riprese, chiudendo poi la partita sul 12-2.

Tutta altra storia gara 2. L’Atoms’ scende in campo concentrato e determinato a portare a casa il risultato, davanti al proprio pubblico. Sul monte di lancio le lanciatrici Giulia D’Aviero (18 anni), Giorgia Di Santo e Anna Salvatore, tengono a bada le esperte mazze toscane, concedendo appena 3 punti in 7 riprese. Nel ruolino d’attacco è ancora la Di Santo che sfodera un’ottima prestazione con tre 3 valide (2 doppi, 1 singolo), seguita da Capitanio (1 doppio, 1 singolo) e D’Aviero (1 doppio).

Alla fine della settima ripresa il risultato è bloccato sul 3-3: si decide tutto all’extra inning, dove una bunt e una volata di sacrificio di Salvatore, per il Chieti, portano a casa il definitivo punto del sorpasso. Finisce 4-3 con l’Atoms’ che blinda il definitivo secondo posto in campionato.

Domenica prossima (14 luglio, ore 11) ultima gara della stagione, sul campo di Caserta, contro il Fisciano Softball.




RICONOSCIMENTO FIAB

La bandiera gialla della ciclabilità  fa tappa in Abruzzo

Fossacesia, 9 luglio 2024. Il riconoscimento della FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – quest’anno assegnato a 179 Comuni, verrà consegnato venerdì alle Amministrazioni abruzzesi.

179 Comuni, che comprendono circa il 20% della popolazione italiana, tra cui molti capoluoghi di provincia e grandi città come Roma, Torino e Milano. Sono questi, in sintesi, i numeri dell’edizione 2024 di ComuniCiclabili, il riconoscimento nato con l’obiettivo di stimolare le amministrazioni locali nello sviluppo di politiche di mobilità ciclistica.

La FIAB, accompagnandole in un virtuoso percorso, attribuisce a ogni territorio un punteggio da 1 a 5, assegnato sulla base di un’analisi oggettiva dei molteplici aspetti che interagiscono con la bicicletta quale mezzo di trasporto sostenibile. Quattro le aree di valutazione: mobilità urbana (ciclabili urbane/ infrastrutture, moderazione traffico e velocità), governance (politiche di mobilità urbana e servizi), comunicazione & promozione,  cicloturismo.

In Abruzzo la consegna di attestati e bandiere gialle avverrà nel corso di una cerimonia che si terrà venerdì 12 luglio, alle 18, presso il Parco dei Priori (Viale San Giovanni in Venere) a Fossacesia, Comune entrato quest’anno nella famiglia dei ComuniCiclabili.

L’occasione della  consegna delle bandiere ComuniCiclabili alle amministrazioni già parte della rete sarà anche l’occasione per presentare il network e i suoi vantaggi ai Comuni che intendono entrare nella prossima edizione.

Diciannove i Comuni abruzzesi che, quest’anno, riceveranno il riconoscimento e, nel corso della cerimonia, si sveleranno i passi avanti fatti e gli elementi da migliorare. Unica nota “stonata” l’assenza del Comune di Avezzano che, avendo messo in atto azioni non compatibili con l’implementazione della mobilità ciclistica, è stato, pur con rammarico da parte di FIAB, estromesso dalla rete.




PROSSIMAMENTE NEI NEGOZI DI BICI

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le usa

Pescara, 9 luglio 2024. Agli scenari già esplorati nella precedente edizione del 2023, si aggiunge ora quello dedicato al mondo della manutenzione o della integrazione funzionale delle biciclette.

Obiettivo è indagare sul grado di attenzione che coloro che si spostano in bici rivolgono al proprio mezzo, obbligati per un guasto o per scelta manutentiva, e quale sia indicativamente la propensione economica all’attività di ripristino funzionale ovvero di controllo o revisione.

Una ricognizione in tal senso consentirebbe anche di riflettere sulla qualità del parco bici circolante in una città ma anche delle strade percorse dalle stesse per provare a desumere, dalle testimonianze, quanto queste possano essere considerate agevoli o meno rispetto, ad esempio, ad un uso prevalentemente automobilistico.

Proveremo a lanciare questa ricognizione in alcuni negozi della città. I risultati saranno visibili direttamente su una dashboard del sito.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




CRISI DI MERCATO O PROGRESSIVO SMANTELLAMENTO?

Usb su Stellantis di Atessa

Atessa, 9 luglio 2024. Quello che sta accadendo nello stabilimento Stellantis di Atessa ha dell’incredibile: a giugno è stata richiesta la cassa integrazione parziale, che coinvolgeva alcune centinaia di lavoratori prevalentemente in lastratura e verniciatura mentre nell’officina montaggio erano pochi, poi a luglio avviene un cambio di strategia in cui l’azienda comunica la fermata in CIGO del solo turno pomeridiano nell’officina montaggio per un calo di richieste di mercato non solo dei modelli cabinati ma anche dei furgonati.

Inizialmente la direzione ha concesso la possibilità per una parte di lavoratori del turno pomeridiano di poter lavorare, su base volontaria e subordinata alle esigenze aziendali, sui turni del mattino o su quello notturno(non strutturale), salvo poi imporre a molti lavoratori di svolgere il turno di mattina, pregiudicando loro la conciliazione dei tempi vita lavoro con le esigenze familiari.

Con il calo produttivo da 870 veicoli/die a 800 la direzione ha deciso di eliminare sostanzialmente il turno pomeridiano, lasciando in vigore inspiegabilmente invariato quello notturno con retribuzioni maggiorate. Dove sarebbe l’evidente calo di mercato tale da giustificare la fermata di un intero turno? A quale gioco sta giocando Stellantis? Si cerca di sperimentare la produzione con meno lavoratori e determinare il numero di esuberi preannunciato di circa 400 operai?

In tutto ciò i sindacalisti della FIM, UILM, FISMIC negli incontri che sono avvenuti con l’azienda cosa hanno detto?

Hanno chiesto del perché si sceglie di produrre in due turni quasi la stessa produzione dei tre turni?

Hanno chiesto di risolvere il problema di coloro, che per seri motivi di salute sono costretti a fare il solo turno pomeridiano, e sono sempre in CIGO perdendo retribuzione e ratei?

Hanno chiesto il perché dell’obbligo di prestazioni sul turno opposto e non della volontarietà preannunciata?

Hanno chiesto la soluzione al problema di molti nella gestione dei figli minori per la collocazione sul medesimo turno di entrambi i genitori?

Hanno richiesto di anticipare il periodo feriale di agosto, fissato in solo due settimane, invece di ricorrere alla CIGO che incide negativamente sui salari, con ulteriore rischio concreto di mancata maturazione dei ratei?

Hanno detto qualcosa sull’intensificazione dei ritmi e carichi di lavoro ?

Hanno chiesto in merito al persistere di ingiustificati atteggiamenti arroganti dei responsabili aziendali che colpiscono numerosi operai con contestazioni disciplinari pretestuose?

USB e SLAI COBAS stanno portando avanti una battaglia ardua su tali temi, mentre nessun’altra organizzazione si degna di affrontarli, perseverando nel solito modus operandi, continuando con le nominate Rsa a fare i cacciatori di tessere e rifugiarsi nelle salette sindacali a compilare pratiche varie invece di preoccuparsi delle reali condizioni di salute ed economiche operaie.

La strategia Stellantis mira ad ottimizzare i costi, facendo felici gli azionisti, ma gli effetti collaterali si ripercuotono sui lavoratori anche dell’indotto e la preannunciata separation con centinaia di esuberi, se non contrastata dai politici locali e nazionali e sindacali, prefigura un futuro incerto per il nostro territorio.

Atessa (Chieti) – Sevel



PESCARA JAZZ 2024

Mercoledì 10 luglio 2024 ore 21:15. Arena del porto turistico

Pescara, 9 luglio 2024. Ad aprire domani, mercoledì 10 luglio, all’ Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara e al Teatro Massimo, la 52° edizione del Pescara Jazz, con la direzione artistica del M° Angelo Valori e organizzato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, un doppio appuntamento, in apertura, Bokantè e a seguire Ada Montellanico Quintet.

Bokanté è il nuovo progetto creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, un progetto che affonda le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano. Bokanté significa “Scambio” in creolo, la lingua della giovane cantante Malika Tirolien. Malika Tirolien è la voce del gruppo, una donna cresciuta nell’isola caribica di Guadalupa.

Otto musicisti provenienti da 4 diversi Continenti che portano sul palco la propria conoscenza e la propria tradizione. Insieme a Michael League (che per l’occasione lascia il suo basso a favore della chitarra baritono) anche altri due Snarky Puppy. Sono: Chris McQueen e Bob Lanzetti. A completare la formazione: il grande percussionista Jamey Haddad (Paul Simon, Sting), il virtuoso della pedal steel guitar Roosevelt Collier (Lee Boys, Karl Denson), il percussionista André Ferrari (Väsen) e Keita Ogawa (Banda Magda, Yo-Yo Ma).

Con due Grammy Award e un implacabile successo planetario (anche con la sua etichetta GroundUp music) League torna a rimettersi in gioco esordiendo con un progetto che promette essere esplosivo.La maggior parte delle musiche sono state elaborate da League mentre era in tour con altre band e inviate alla Tirolien per la scrittura del testo. Molti dei musicisti non si erano mai incontrati fino al primo giorno della registrazione nei leggendari Dreamland Studios di New York. Prima della fine della settimana della registrazione, la band si senta coesa in un modo incredibile. Durante il concerto, Bokanté presenterà brani tratti dai loro album acclamati dalla critica, come “Strange Circles” e “What Heat”, trasportando il pubblico in un viaggio sonoro che attraversa continenti e culture. Con le voci potenti e le intricate tessiture strumentali, la band promette di regalare una performance energica e indimenticabile.

A seguire Ada Montellanico Quintetto con nuovo progetto “Canto Pribito”.

Canto Proibito è la nuova proposta di Ada Montellanico artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale. Negli ultimi progetti artistici ha voluto soffermarsi sull’espressività femminile come nell’album Suono di donna del 2012, nel quale l’attenzione era rivolta alle artiste che nella storia della musica si sono dedicate alla composizione, alla direzione d’orchestra, all’arrangiamento, ruoli storicamente desueti per le donne; oppure ai lavori discografici di grande successo incentrati su due eccelse interpreti come Billie Holiday e Abbey Lincoln, quest’ultima rappresentativa anche del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana e, più estensivamente, di colore. Ada ha sempre avuto una forte predilezione per l’aspetto narrativo e il mondo della “canzone” rielaborato sempre in chiave jazzistica, e ora continuando questo percorso la sfida si è concentrata sull’epoca del medio-tardo barocco, un’era florida e significativa della storia della musica in cui però, forze conservatrici rappresentate dall’Inquisizione molto presente negli stati cattolici proibivano e imponevano divieti e censure: il teatro era considerato luogo di perdizione, gli spettacoli furono interdetti. Alle donne, considerate da sempre esseri perturbanti e pericolosi, fu proibito esibirsi pubblicamente per quanto proprio in quel periodo alcune coraggiose artiste si affacciassero sulla scena socio culturale; per i ruoli femminili subentrarono i castrati, ragazzi a cui in età pre-puberale veniva inflitta una atroce violenza.

Ma nonostante tutto la musica persistette nei palazzi dei nobili aristocratici o in stati più liberali e fiorirono pagine di scrittura straordinarie cariche di sensualità e ricche di qualità e vigore.

Da qui nasce il nome Canto Proibito per il quale sono stati scelte alcune magnifiche composizioni degli autori più rappresentativi di quella epoca: F.Handel, A.Scarlatti, A. Caldara, M.A. Cesti, G. G. Carissimi, F. Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, meravigliose e rare compositrici di quei tempi.

Per affrontare un progetto così ambizioso e complesso, e per poterlo restituire attraverso una lettura personale e moderna, Ada ha scelto nuovamente di affidare gli arrangiamenti a Giovanni Falzone, artista tra i più innovativi della scena attuale, a cui è legata da un forte sodalizio nato più di dieci anni fa a partire dall’album Suono di donna a cui è seguito nel 2017 il riuscitissimo Abbey’s road. E proprio per l’originale alchimia sonora creata nel tributo ad Abbey Lincoln, Ada per questa nuova avventura musicale ha voluto scegliere la stessa formazione, costituita da Falzone alla tromba e da straordinari musicisti che ormai rappresentano la nuova espressione del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria.

BOKANTÈ

Malika Tirolien, voce

 Michael League, chitarra

Chris McQueen, chitarra

 Bob Lanzetti, chitarra

Jamey Haddad, percussioni

 Roosevelt Collier, pedal e lap steel

 Keita Ogawa, percussioni;

Weedie Braimah percussioni

A seguire

ADA MONTELLANICO QUINTETTO

 feat. GIOVANNI FALZONE “CANTO PROIBITO”

Ada Montellanico, voce

 Giovanni Falzone, tromba

Filippo Vignato, trombone

 Gabriele Evangelista, contrabbasso

 Ermanno Baron, batteria




UN MONDO DI STORIE

La Scuola Macondo al fianco di giovani svantaggiati. Ecco il laboratorio di scrittura e ambientalismo con il sostegno della Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 9 luglio 2024. Si chiama “Un mondo di storie” il laboratorio di scrittura ed ambientalismo ideato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara grazie alla Dottoressa Elisa Quinto che sarà realizzato grazie al contributo della Fondazione Pescarabruzzo che intende contrastare la povertà culturale fornendo i mezzi economici per un approfondimento pomeridiano.

Il progetto intende favorire lo sviluppo della sensibilità artistica, delle competenze relative alle narrazioni e a quelle relative al lavoro di ricerca e studio della letteratura e di tematiche ambientali attraverso un percorso di apprendimento della Scrittura Creativa rivolto ad adolescenti e giovani adulti in condizioni di svantaggio economico;  si tratta di un progetto pensato per 10 studenti tra i 17 e i 25 anni ai quali l’APS Macondo intende devolvere borse di studio complete che coprano quindi l’intero svolgimento del percorso didattico.

L’obiettivo è quello di stimolare lo studente all’apprendimento degli aspetti più significativi delle arti narrative, sviluppando competenze creative e artistiche oltre a quelle relative allo studio delle fonti e al lavoro di ricerca filologica ma a monte c’è anche un altro fine ossia quello di favorire la socializzazione che è alla base del lavoro di squadra, integrazione e dibattito, nascita e sviluppo di una vera e propria squadra.

Il percorso di studio della durata di 4 mesi circa prevede una formazione sia frontale che laboratoriale da svolgersi entro l’anno 2024 e affidata a professionisti ed esperti del settore le lezioni che si svolgeranno con cadenza settimanale per tutti i mesi di corso: sono 24 lezioni della durata di due ore ciascuna da svolgersi presso la sede dell’APS Macondo in via C. De Cesaris 36 a Pescara. L’orario e i giorni di svolgimento del corso saranno decisi sulla base delle esigenze dei borsisti così da garantire un momento di scambio e di crescita, di creatività e libertà lontano dagli studi ordinari che con loro non entri in conflitto.  Il progetto didattico prevede: nove lezioni di teoria (Scrittura Creativa), cinque lezioni dedicate a cinque grandi autori che hanno parlato di tematiche ambientali sia in forma di narrazione che in forma di saggio (J.R.R. Tolkien – José Saramago – Jonathan Safran Foer – Oliver Sacks – Henry David Thoreau) necessarie anche come invito alla lettura; dieci lezioni di laboratorio con scrittura di un racconto su tematiche ambientali o legate al territorio per la realizzazione di una piccola raccolta e scrittura di contenuti per la realizzazione di pillole video dedicate a grandi autori (non necessariamente quelli studiati in classe, ma a scelta degli studenti) che hanno parlato di ambientalismo. 

Con questo progetto si vuole sensibilizzare anche alla tutela dell’ambiente e del territorio attraverso lo studio di alcuni autori che hanno avuto al centro della loro produzione proprio la tematica ambientale e l’importanza del rispetto della natura.

Le competenze acquisite durante il corso sono indispensabili nella vita professionale e quotidiana: sviluppo del senso critico e analisi della realtà sono alla base della ricerca messa in pratica dall’attività proposta, grazie anche al buon uso dei social e del public speaking.

Il laboratorio, inoltre, si propone l’obiettivo di dare l’opportunità di fruire e partecipare attivamente ad un progetto culturale a soggetti che altrimenti sarebbero impossibilitati a farlo e che per il tramite di questa esperienza possono acquisire degli strumenti atti ad essere usati per il proprio riscatto sociale e come stimolo all’affermazione della propria identità.




FILIPPO CATANIA PRESIDENTE

FIAB L’Aquila rinnova il Consiglio Direttivo

L’Aquila, 9 luglio 2024.  L’Assemblea dei Soci di “FIAB L’Aquila Più bici in città APS – ETS” presso il Centro Servizi del Volontariato (CSV) Abruzzo con sede a L’Aquila.

L’assemblea ha rinnovato all’unanimità il Consiglio Direttivo (Organo di Amministrazione nella nuova nomenclatura del terzo settore) composto da tre membri, i quali hanno poi assegnato le cariche: Filippo Catania Presidente, Gianluca Torpedine Vicepresidente e Gabriele Curci Segretario.

“Voglio ringraziare il Presidente Gabriele Curci ed il Consiglio Direttivo uscenti per avere creato e sviluppato una pedina importante delle associazioni aderenti alla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – esordisce il nuovo Presidente Filippo Catania. Nonostante l’esperienza maturata durante i miei due recenti mandati da Presidente di FIAB Pescarabici, dovrò impegnarmi molto per continuare l’egregio lavoro svolto fino ad ora da FIAB L’Aquila. La promozione della mobilità sostenibile, ed in particolare di quella ciclistica, sarà come sempre il perno centrale del lavoro – continua Catania – in un’ottica di tutela dell’ambiente e di rigenerazione urbana ed extraurbana. La diminuzione del traffico veicolare privato, l’aumento dell’efficienza del trasporto pubblico, l’aumento della quota di traffico ciclistico e pedonale, la sicurezza stradale, la maggiore vivibilità della città dell’Aquila e la democrazia degli spazi pubblici continueranno ad essere i nostri obiettivi. Unitamente all’abbattimento delle disuguaglianze tra i cittadini – conclude Filippo Catania – che crea il tipo di mobilità esistente in città.”

L’Assemblea dei Soci FIAB L’Aquila si congratula con il nuovo Presidente e lo ringrazia per l’impegno assunto, mai banale, augurando allo stesso e all’associazione tutta di continuare al meglio il percorso di sensibilizzazione iniziato tre anni orsono.




TRA LE REGINE DELLE METE BALNEARI

Tra le venti destinazioni nazionali preferite dagli italiani

Roseto degli Abruzzi, 9 luglio 2024. L’eccezionale risultato è stato ottenuto nelle recenti classifiche dell’Osservatorio Italiano JFC delle Destinazioni Balneari. Roseto degli Abruzzi ha conquistato posizioni di rilievo nella classifica generale, in quella delle destinazioni più rilassanti e in quella delle mete più adatte alle famiglie.

L’indagine dell‘Osservatorio Italiano JFC, che ha coinvolto oltre mille italiani, ha visto Roseto degli Abruzzi distinguersi come una delle destinazioni balneari preferite per le prossime vacanze. In particolare, la nostra città si è classificata al 18esimo posto tra le destinazioni nella classifica generale, segno di un apprezzamento trasversale che abbraccia diversi aspetti dell’offerta turistica.

Classifica Generale: Roseto degli Abruzzi, new entry in questa speciale classifica, ha ottenuto un eccellente posizionamento (18esimo posto) consolidando la sua reputazione come una delle mete turistiche più ambite d’Italia e unica realtà in Abruzzo presente tra le migliori 20. Questo riconoscimento è il risultato di un impegno costante nel migliorare l’offerta turistica e la comunicazione, garantendo servizi di qualità e un’accoglienza calorosa a tutti i visitatori.

Destinazioni più Rilassanti: Roseto è stata riconosciuta anche come una delle destinazioni più rilassanti, posizionandosi al 9° posto di questa classifica. Le spiagge serene, i paesaggi incantevoli e le numerose opportunità di relax fanno di Roseto degli Abruzzi il luogo ideale per chi cerca tranquillità e benessere.

Destinazioni più adatte a Famiglie: Un altro importante traguardo è stato raggiunto nella classifica delle destinazioni più adatte alle famiglie (12esimo posto). Roseto degli Abruzzi si distingue per le strutture a misura di bambino, le attività ricreative e le iniziative pensate per garantire divertimento e sicurezza a tutta la famiglia.

“Nel 2023 Roseto degli Abruzzi era presente nella speciale classifica delle destinazioni più rilassanti e più adatte alle famiglie. Nel 2024, c’è stato un chiaro aumento della qualità percepita dell’offerta turistica della nostra città, portando Roseto degli Abruzzi tra le destinazioni balneari migliori d’Italia – dichiara l’assessore Annalisa D’Elpidio – questo risultato è anche frutto di un lavoro di promozione turistica avviata poco più di un anno fa e che sta iniziando a portare frutti”.

“Siamo estremamente orgogliosi di questi risultati che confermano il grande valore di Roseto degli Abruzzi come destinazione turistica di eccellenza – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Questo risultato è frutto del lavoro congiunto di amministrazione, cittadini e operatori turistici, e ci sprona a continuare a investire nel miglioramento della nostra offerta turistica”.




SALVATI RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ

Operazione degli Angeli del Mare FISA

Montesilvano, 9 luglio 2024. Lunedì 8 luglio, nelle acque del lido Giulietta di Montesilvano, in collaborazione tra Angeli del Mare Fisa e Lifeguard, soccorsi quattro ragazzi in difficoltà su materassini bucati dagli scogli. Grazie all’intervento dei due assistenti bagnanti ovvero Noemi Biancone degli Angeli del Mare FISA e Alfonso Di Febo della Lifeguard.

Noemi Biancone, bagnina angeli del mare FISA: “Ero in servizio al lido Giulietta di Montesilvano quando noto 4 ragazzi con due materassini che si stavano allontanando verso le boe dei 300 mt. Erano entrati dagli scogli che dividono il lido Giulietta e la spiaggia libera. A un certo  punto, continuando a tenerli sotto controllo col binocolo d’Ordinanza, li vedo in difficoltà e decido di intervenire. Non riuscivano a spostare i materassini. Arrivo dai 4 ragazzi e noto che i materassini erano bucati per questo faccio salire due di questi sul moscone di salvataggio e lancio il salvagente agli altri due. Nel frattempo, mentre stavo ripartendo verso la riva, arriva in mio aiuto un altro bagnino, Alfonso di Febo, appartenente alla Lifeguard che prende i due ragazzi attaccati al salvagente con sé. Alla fine, li abbiamo portati tutti e quattro sani e salvi verso la riva dello stabilimento Europa mare. I ragazzi  erano visibilmente spaventati, ci hanno ringraziato e si sono allontanati tornando sotto gli ombrelloni.”

Marco schiavone, presidente Angeli del Mare Fisa: “Come Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di formare i giovani soccorritori con un livello di professionalità altissimo. Inoltre, chiediamo ai nostri collaboratori di metterci passione e cuore. Il mare è bello, ma è anche continuamente una possibile minaccia per i bagnanti, soprattutto gli anziani e i bambini. I nostri soccorritori sono addestrati non solo alle tecniche di salvamento, di nuoto, di primo soccorso. Ma soprattutto a prevenire o meglio osservare e cercare di informare i bagnanti sui possibili pericoli del mare, sempre in stretta collaborazione con tutte le Capitanerie di Porto che ringraziamo per il loro sostegno fattivo alla Salvaguardia umana. Insieme a Carmen Padalino, mia socia, ringraziamo il Presidente della F.I.S.A. Raffaele Perrotta per la preparazione dei Soccorritori Acquatici FISA e per la loro professionalità.”




UNA SERATA DEDICATA AGLI SPORT DELLA MENTE

A Villa Rosa domenica 14 luglio, ore 20:30, in piazza Fregene, a ridosso del lungomare

Martinsicuro, 9 luglio 2024. Villa Rosa di Martinsicuro si prepara ad accogliere un evento unico nel suo genere: una manifestazione dedicata alla promozione del gioco degli scacchi e del bridge, due tra le discipline più appassionanti al mondo che rientrano a pieno titolo tra gli sport della mente.

“Con la mente e con il cuore” è il nome dell’evento in programma domenica 14 luglio, ore 20:30, in piazza Fregene, a ridosso del lungomare. Entrambi questi sport richiedono logica, razionalità ed una capacità di analisi precisa ma sono anche sfide emotive in cui intuito ed empatia giocano un ruolo importante. Gli scacchi richiedono pazienza, pensiero strategico e una grande capacità di prevedere le mosse dell’avversario. Nel bridge è fondamentale la comunicazione e la fiducia reciproca tra la coppia di giocatori.

“Con la mente e con il cuore” è, quindi, un richiamo all’importanza di bilanciare la razionalità con l’emozione, mettendo insieme la strategia e l’intuizione.

Con il patrocinio del comune di Martinsicuro e la partecipazione delle prestigiose associazioni ASD Centobuchi Bridge e Libertas Scacchi Nereto, questo evento promette di unire appassionati e professionisti di entrambi i giochi in un’atmosfera di competizione, divertimento e amicizia. Ma non solo: ci saranno dei tavoli a disposizione per chi ha voglia di conoscere e muovere i primi passi tra scacchiere o carte da gioco insieme ai membri delle associazioni che saranno disponibili  per fornire consigli e suggerimenti ai partecipanti, rendendo l’evento un’esperienza formativa per tutti.

La partecipazione delle associazioni ASD Centobuchi Bridge e Libertas Scacchi Nereto, così come il patrocinio del comune di Martinsicuro, dimostra il riconoscimento e l’importanza di questo evento nel promuovere il gioco del bridge e degli scacchi nel nostro territorio. L’obiettivo principale è quello di creare un’occasione di incontro e scambio tra appassionati e non, ma anche di promuovere la cultura del gioco come strumento di crescita personale, stimolo mentale e attività socializzante che permette di creare una rete di amicizie con cui condividere del tempo di qualità.

Con questo evento straordinario, dunque, la mente e il cuore si incontrano per creare momenti indimenticabili di gioco e amicizia.

Alessia D. Di Tommaso




LEO MARSHALL PROLUNGA DI UN ANNO

La sua presenza nella Sieco Service Impavida

Ortona, 9 luglio 2024. Storia, tecnica, esperienza, professionalità e carisma. Cinque concetti che si possono facilmente riassumere con un nome ed un cognome: Leonel Marshall. Questi cinque concetti, queste cinque virtù, saranno ancora presenti nella Sieco Service Impavida Ortona stagione 2024/2025 perché Leo Marshall ha scelto di prolungare di un anno la sua presenza in città.

Nato nel 1979, con i suoi 196 centimetri di altezza, Leonel Marshall è una figura illustre nel mondo del volley. Messosi in luce nel panorama internazionale durante le Olimpiadi del 2000, quando a soli 20 anni rappresentò il membro più giovane della squadra nazionale di pallavolo cubana. Marshall è celebre per le sue eccezionali capacità di salto, con un record di 380 cm in fase di attacco e 340 cm in fase di muro, è capace di essere un difensore di prim’ordine e un attaccante formidabile.

Tanti i premi nel suo carniere. Eletto Miglior Ricettore per tre volte nel campionato turco, ha ottenuto il riconoscimento per il miglior servizio nella World League del 2001, solo per citarne un paio.

Dai primi passi mossi in patria, a Cuba, Leo Marshall si trasferisce in Italia nel 1998 per giocare con il Livorno in Serie A2. Dopo due anni in Toscana, nel 2003 sale di categoria unendosi al Piacenza nel massimo campionato italiano e, a parte una breve parentesi nel 2007/2008 con la Mezzaroma Volley, Marshall resta a Piacenza fino al 2010.

Oltre alla sua carriera in Italia, Marshall ha giocato anche in Turchia con squadre come il Fenerbahce SK Istanbul e l’Arkas Izmir, e ha avuto un’esperienza a Pechino, in Cina. Nel 2016, fece è ancora Piacenza fino al 2018, prima di proseguire con altre esperienze internazionali. Arriva poi Ortona, che lo riporta nuovamente in Italia per competere e conquistare il campionato di Serie A3.

Martoriato da continui problemi fisici, Leo Marshall stringe i denti per aiutare la squadra a difendere l’appena riconquistata Serie A2 ma la sfortuna si abbatte su praticamente mezza rosa limitando di molto le potenzialità di altri giocatori chiave quali il centrale Patriarca e l’opposto Cantagalli che quasi mai hanno potuto mostrare al pubblico ortonese le proprie reali potenzialità.

E se anche la SIECO è scivolata di nuovo in terza serie, il suo Capitano già scalpita per riscattare la passata stagione e riportare il sorriso ai tifosi:

Marshall Leonel

Nascita: 25/09/79

Luogo: L’Avana (Cuba)

Nazionalità Sportiva: Cubana / Italiana

Ruolo: Schiacciatore

Altezza: 196 Cm

CARRIERA

2024 / 2025    Sieco Service Impavida Ortona (Serie A3)

2023 / 2024    Sieco Service Impavida Ortona (Serie A2)

2022 / 2023    Sieco Service Impavida Ortona (Serie A3)

2018 / 2022    Campionati Esteri

2017 / 2018    Wixo LPR Piacenza (Serie A1)

2016 / 2017    LPR Piacenza   dal 13/10/2016 (Serie A1)

2015 / 2016    Beijin Volleyball (CHI) (Serie A)                   

2014 / 2015    Arkas Izmir (TUR) (Serie A)                         

2010 / 2014    Fenerbache SK Istanbul (TUR) (Serie A)                             

2009 / 2010    CoprAtlantide Piacenza (Serie A1)  

2008 / 2009    Copra Nordmeccanica Piacenza (Serie A1)

2007  /2008    M. Roma Volley (Serie A1)

2006 / 2007    Copra Berni Piacenza (Serie A1)

2005 / 2006    Copra Berni Piacenza (Serie A1)

2004 / 2005    Copra Piacenza (Serie A1)   

2003 / 2004    Coprasystel Ventaglio Piacenza (Serie A1)

1999 / 2000    Sarplast Livorno (Serie A2)

1998 / 1999    Si.Tel. Porto Livorno (Serie A2)

1997 / 1998    Nazionale Cubana

PALMARES DI SQUADRA

2015, Campionato Turco.

2014  Challenge Cup.

2012  Coppa di Turchia, Campionato Turco e Supercoppa Turca.

2011 Supercoppa Turca e Campionato Turco.

2009 Campionato Italiano e Supercoppa Italiana.

2008 Coppa CEV.

2006 Top Teams Cup.

2023 Campionato Italiano Serie A3

PALMARES INDIVIDUALI

2001 Miglior Servizio nella World League.

2002 Miglior Giocatore Emergente nello sport cubano.

2005-2006 MVP (Most Valuable Player) nella coppa CEV.

2010-2011 MVP e Miglior Ricettore nel campionato turco.

2013-2014 Miglior Ricettore del Campionato turco.

2014-2015 Miglior Ricettore del Campionato turco.




GRANDE SUCCESSO PER LA TENZONE BRONZEA

Faenza e Madonna delle Stuoie promosse in Tenzone Argentea 2025

Sulmona, 9 luglio 2024. Grande successo per la Tenzone Bronzea Sulmona 2024 che è andata in scena ieri l’altro in Piazza Garibaldi. Bandiere, tamburi e chiarine hanno colorato e riempito la città per l’intera giornata in occasione Campionato Nazionale F.I.Sb. per musici e sbandieratori che ha visto sfidarsi nove gruppi storici, per un totale di circa 400 atleti provenienti da tutta Italia. Obiettivo promozione in Tenzone Argentea 2025 centrato per gli sbandieratori e musici del Niballo di Faenza che hanno dominato il campionato salendo cinque volte su cinque specialità sul grandino più alto del podio; subito dietro il Rione Madonna delle Stuoie di Lugo che conquista quattro argenti e un bronzo.

Molto soddisfatto il Capitano del Borgo San Panfilo, Filippo Ficorilli, responsabile dell’organizzazione della Tenzone Bronzea, per l’atmosfera creata in occasione del Campionato con il campo di gara, allestito in Piazza Garibaldi, che si è colorato di bandiere e suoni per tutta la giornata e con le strutture ricettive di Sulmona, ma anche dei centri limitrofi, riempite dai 400 atleti in gara e dai tanti tifosi e appassionati giunti in città per l’occasione.

“L’organizzazione minuziosa durata mesi e mesi ha dato i suoi frutti e la Tenzone Bronzea 2024 si Sulmona è stata un vero successo. Siamo certi che tutti i partecipanti al Campionato si siano sentiti a casa qui a Sulmona e i primi riscontri ricevuti sono stati tutti positivi.  Sulmona entra sempre più a far parte della geografia italiana delle bandiere e questo non può che farci piacere; riempire Piazza Garibaldi con eventi di questo tipo può servire anche a far capire quanto è grande ed importante il ritorno culturale, artistico, sociale ma anche economico che manifestazioni di questo tipo garantiscono. Il successo della Tenzone Bronzea voglio condividerlo con il direttivo e tutti i soci del Borgo San Panfilo che hanno lavorato instancabilmente per la riuscita dell’evento. Grazie a tutti loro e grazie alla F.I.Sb. per la fiducia accordataci, al Comune di Sulmona, all’Associazione Giostra Cavalleresca, alla Fondazione Carispaq, agli sponsor e a coloro che hanno collaborato. L’auspicio è che questo possa essere solo un altro passo verso l’organizzazione di manifestazioni ancora più importanti”.

Presenti alla premiazione anche il Presidente del Consiglio Comunale di Sulmona Cristiano Gerosolimo, l’Assessore del Comune di Sulmona Andrea Ramunno, il Consigliere del Direttivo della F.I.Sb. Massimo Accorsi, il Presidente dell’Associazione Giostra Cavalleresca Maurizio W. Antonini e il Presidente della Fondazione Carispq Domenico Taglieri.

“Benvenuti a Sulmona – ha commentato Gerosolimo – e grazie a tutti gli atleti per lo spettacolo che ci avete offerto e un ringraziamento al Borgo San Panfilo che ha curato nei minimi dettagli l’organizzazione. Il Comune promuove manifestazioni di questo tipo perché non fanno altro che bene al patrimonio culturale, sociale ed economico che la città può offrire. Speriamo di vedervi di nuovo Sulmona, magari in occasione di una manifestazione F.I.Sb. ancora più importante”.

È la terza volta – ha commentato Massimo Accorsi, Consigliere del Direttivo F.I.Sb. – che Sulmona ospita un Campionato Nazionale, segno dell’ottimo lavoro svolto dall’organizzazione e delle bellezze della città. Il ringraziamento da parte della Federazione va agli organizzatori del Borgo San Panfilo per la riuscita splendida di questa manifestazione”.




DECIMO FESTIVAL DEL GRAN SASSO

L’anniversario: dieci anni di Gran Sasso

L’Aquila, 8 luglio 2024 Il Festival del Gran Sasso si conferma come la manifestazione con maggiore storia, resilienza e continuità della montagna più alta e bella degli Appennini.

È stato ideato nel 2012 come una sezione estiva del L’Aquila Film Festival ma  i primi fondi disponibili per l’avvio sono stati trovati soltanto nel 2014 quando è stata realizzata una tre giorni di proiezioni tematiche nel piazzale di Fonte Cerreto.

Ci si trovava nel primo “dopo-sisma” aquilano e il turismo sul Gran Sasso non viveva un periodo d’oro; ugualmente il Turismo lento non era ancora decollato e questa prima edizione diede un po’ l’idea di una “cattedrale nel deserto”.

Per questo nel 2015 il Festival del Gran Sasso è stato completamente ridisegnato diventando per diversi anni il vero e proprio punto di riferimento turistico e culturale del Gran Sasso realizzando una grande rete di operatori turistici (guide, albergatori, ristoratori, associazioni culturali) che tramite il Festival del Gran Sasso proponevano unitariamente i propri servizi: attraverso tutti i Comuni montani il Festival del Gran Sasso ha realizzato e distribuito guide del territorio, degli eventi, mappe e informazioni turistiche di ogni tipo, sempre affiancando a questa fase di rete la proposta di propri eventi culturali, sportivi e, soprattutto, cinematografici.

Il covid ha poi spinto ad un anno di pausa dovuto non soltanto alle difficoltà della pandemia stessa ma anche alla necessità di un ripensamento: il turismo sul Gran Sasso era cambiato e nuovi operatori e manifestazioni si stavano affacciando all’orizzonte e il grande lavoro di rete realizzato sembrava non più indispensabile potendo tornare a concentrarsi sull’aspetto spettacolistico e culturale.

In questi dieci anni il Festival del Gran Sasso ha prodotto e distribuito decine di migliaia di guide e mappe, realizzato decine di proiezione e spettacoli, organizzato escursioni e degustazioni collaborando con tutti gli operatori presenti nel versante aquilano del Gran Sasso.

I momenti del cuore sono stati senz’altro la proiezione a Fonte Vetica di “Continuavano a chiamarlo Trinità” per i 50 anni del film con la presenza di Terence Hill e di Cristiana Pedersoli, figlia di Bud Spencer e quella de “Il Piccolo Principe” nel piazzale davanti a Santa Maria della Pietà, sotto Rocca Calascio, in una notte stella di San Lorenzo o le escursioni “Dagli Appennini alle onde” in cui un numero ristretto  di fortunati è stato accompagnato fino alla vetta del Gran Sasso e poi giù fino al mare adriatico a riposare in spiaggia dopo un pranzo di arrosticini e una cena di pesce. Ma tante volte sono stati attraversati i territori, i borghi e i paesaggi del Gran Sasso, sempre in maniera lenta, vicina e sincera.

La decima edizione, 13/21 luglio 2024

La decima edizione del Festival del Gran Sasso avrà luogo nei Comuni di Castel del Monte,  L’Aquila, Navelli e Santo Stefano di Sessanio e sarà aperta il 13 luglio da un evento davvero eccezionale: Liliana Cavani, Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia 2023, madre nobile del Cinema italiano, presenterà in prima assoluta mondiale la versione restaurata di MILAREPA (1974) girato a Campo Imperatore e tra i primi film della sua lunga ed importantissima produzione cinematografica.

La suggestiva cornice di Castel del Monte, dunque, ospiterà il ritorno sul Gran sasso della grandissima autrice, un’occasione unica e imperdibile quindi di incontrare e dialogare con Liliana Cavani alla quale prenderà parte anche Piercesare Stagni, Presidente della neo-costituita Abruzzo Film Commission e storico del Cinema. Il paese di Castel del Monte sarà coinvolto nell’accoglienza dell’illustre ospite e parteciperà mettendo in mostra le proprie tradizioni ed anche le proprie eccellenze enogastronomiche in un momento conviviale conclusivo.

Il giorno 14 luglio il Festival del Gran Sasso animerà poi il borgo di Sant Stefano di Sessanio ospitando l’abruzzese Paride Vitale, personaggio televisivo, scrittore e noto PR milanese, per la presentazione del suo libro “D’amore e d’Abruzzo. Guida sentimentale alla Regione più bella del mondo”; seguirà il nuovo format del Festival del Gran Sasso“CARTOONS ON THE MOUNTAIN” ovvero la proposta di cortometraggi d’animazione a tema montagna da godere insieme ad una visita al Borgo di Santo Stefano di Sessanio e alla sua Torre medicea. Ancora: Marcello Sacerdote e Flavia Massimo metteranno in scena “LUPO IN-CANTO”, un racconto in musica sulla figura del lupo e del suo rapporto con l’uomo.

A L’Aquila, poi, nei giorni martedì 16 e giovedì 18 luglio, continueranno le proiezioni a tema montagna presso la sede del locale CAI, partner storico del Festival del Gran Sasso: il regista e produttore cinematografico Luca Cococcetta, di ritorno dal Trento Film Festival dove ha proiettato in anteprima assoluta il suo MONTECORNO, presenterà al pubblico aquilano tre medio metraggi visti ed apprezzati  proprio in occasione della prestigiosa manifestazione trentina: BODY OF A LINE, di Henna Taylor, DESCENDANCE, di Michael Haunschmidt e þHETTA REDDAST, di Valentin Rapp; Andrea fringuelli, quindi, accompagnerà la proiezione del suo TOMICA E LE VIE SEGRETE DELLA SIBILLA.

Sabato 20 luglio il Festival del Gran Sasso tornerà alle falde del Gran Sasso per un convegno sulla promozione culturale della montagna, a Navelli presso la sala consiliare, con i prestigiosi interventi di Paolo Federico, Sindaco di Navelli e Presidente GAL Gran Sasso-Velino, Ersilia Lancia, Assessore al Turismo del Comune dell’Aquila, Ugo Marinucci, Presidente CAI L’Aquila, Mauro Leveghi, Presidente Trento Film Festival, Javier Barayazarra, Presidente Mendi Film Festival di Bilbao e Int. Alliance for Mountain Film, Gianluca Rossi, Cervino Mountain Festival, Fabiano De Martin Topranin, curatore del progetto Space Days Vol. 3, Luigi Faccia, responsabile organizzazione Festival della Montagna dell’Aquila, Piercesare Stagni, Presidente Abruzzo Film Commission, i registi Luca Cococcetta, Lorenzo Pallotta, Andrea Frenguelli e Roberto Zazzara, Peppe Vitale, gestore del Cinema Ettore Scola di Pescasseroli, Massimo Stringini, curatore del Festival Paesaggi sonori e Federico Vittorini, Direttore Artistico Festival del Gran Sasso/L’Aquila Film Festival.

Al termine del convegno sarà proiettato TRANSUMANZA di Roberto Zazzara, racconto della transumanza sul Tratturo Magno, con la presenza sullo schermo del compianto Pierluigi Imperiale.

Per chiusura il Festival del Gran Sasso tornerà a Santo Stefano di Sessanio con lo spettacolo PERSINO LE MONTAGNE PIÙ ALTE di Verdiana Vono, la regia Stefania Tagliaferri e con Andrea Cazzato e Eleonora Cicconi sul tema attuale e drammatico del cambiamento climatico e dello scioglimento dei ghiacci; sarà quindi la volta dell’Orchestra Policulturale di Piazza Palazzo, altra “figliuola” del L’Aquila Film Festival e del Festival delle Culture in particolare, che si esibirà durante una “chiacchierata enogastronomica” con il cast del film IL RAGAZZO E LA TIGRE, pellicola poi scelta per chiudere l’edizione 2024 del Festival del Gran Sasso con una proiezione all’aperto nella Piazzetta Medicea di Santo Stefano di Sessanio.




FESTIVAL DELLE CITTÀ DEL MEDIOEVO

Grande successo per la seconda edizione. Già svelato il tema del prossimo anno, “le città e il cibo”

L’Aquila, 8 luglio 2024 -“Il successo del Festival delle città del medioevo e il crescente interesse locale e nazionale per l’iniziativa ci proietta già alla terza prossima edizione, che avrà come tema Le città e il cibo. Un argomento attrattivo da tanti punti di vista, che permetterà, ancora una volta, di incrociare gli sguardi e consentire l’incontro tra grandi storici, ricercatori, attori, performers, rievocatori, studiosi di alimentazione ecc. per un’occasione di alto impatto divulgativo e culturale che porrà ancora al centro l’Università e il Comune dell’ Aquila”.

Ad affermarlo sono Amedeo Feniello e Alfonso Forgione, professori di Storia e Archeologia medievale al dipartimento di Scienze umane dell’Università dell’Aquila e curatori scientifici del Festival delle città del medioevo, la cui seconda edizione si è conclusa ieri, domenica 7 luglio. Organizzato da Università e Comune dell’Aquila, il Festival ha come protagonisti alcuni dei maggiori storici italiani e internazionali.

Per quattro giorni, l’Auditorium del Parco e il Parco del Castello hanno ospitato incontri, simposi, lezioni-spettacolo, concerti, laboratori, mostre, mercatini, fiere del libro e rievocazioni storiche.

“Le città e l’acqua” è stato il filo conduttore degli eventi presenti in cartellone quest’anno.

Tra i momenti salenti, le cronache di Buccio da Ranallo lette da Laura Morante; Marco Polo raccontato da Luca Molà; la geopolitica dell’acqua spiegata da Dario Fabbri e la storia del Mediterraneo vista attraverso la figura di Ulisse nella tavola rotonda con Franco Cardini, José Ruiz-Domènec e Luigi Mascilli Migliorini. E poi ancora la serata d’autore con Alessandro Vanoli e i professori UnivAQ Amedeo Feniello, Alfonso Forgione e Marcello Di Risio che hanno parlato dei grandi fiumi europei, svelato i segreti degli acquedotti romani, spiegato come anche la storia e la geografia dell’Abruzzo siano stati plasmate da un fiume, l’Aterno.




MOSTRA DI ARTISTI ABRUZZESI

La pietra della Maiella nella scultura contemporanea

Lanciano, 8 luglio 2024. “La pietra della Maiella nella scultura contemporanea” è la mostra in svolgimento tra le suggestive arcate dell’auditorium Diocleziano a Lanciano (Ch), in piazza Plebiscito. Essa ha preso il via lo scorso 6 luglio e andrà avanti fino al prossimo 28 luglio. È stata promossa dall’Associazione “Amici di Lancianovecchia”, presieduta da Raffaele Filippone, e curata dagli artisti Antonio Di Campli e M.F. Petronio Del Ponte. Sono 22 gli scultori che, con le proprie opere, con i propri percorsi artistici personali, anche importanti, tracciano un racconto legato alla pietra della Maiella, rinomata per la sua bellezza, versatilità e importanza storica. Ad esporre Giorgia Tiberio, Angela Pop, Adalgisa Del Ponte, Antonio Di Campli, Claudio Gaspari, Ettore Altieri, Fabio Di Paolo, Giuseppe Colangelo, Nicola Antonelli, Paolo Spoltore, Raffaele, Mucilli, Franco Aceto, Sandro Aceto, M.F. Petronio Del Ponte, Valentino Giampaoli, Silvino Di Giambattista e Mauro Di Pietrantonio. Ci sono anche lavori di artisti scomparsi: Concetta Palmitesta, Gennaro D’Alfonso, Nicola Farina, Angelo D’Astolfo, Guglielmo Giuliante.

Utilizzata fin dall’antichità, la pietra della Maiella ha giocato un ruolo cruciale nell’architettura e nell’arte locali. Formata nel periodo Mesozoico, milioni di anni fa, questa pietra è il risultato di processi sedimentari marini che hanno compattato conchiglie, coralli e altri organismi marini.  Le sue proprietà meccaniche e la facilità con cui può essere lavorata la rendono ideale per sculture e decorazioni architettoniche.

 “Questa pietra e le molteplici possibilità di dialogo artistico che essa offre, grazie alla varietà tipologica, conseguente al luogo di estrazione, – spiegano i promotori dell’iniziativa – non è solo un materiale, ma un simbolo della cultura e dell’identità dell’Abruzzo. La sua estrazione e lavorazione sono tradizioni artigianali che si tramandano da generazioni, contribuendo a mantenere vive le tecniche e le conoscenze antiche”. Come ad esempio per gli scalpellini di Pennapiedimonte (Ch), ai quali la mostra fa un accenno storico.

La lavorazione di questa pietra è spesso accompagnata da leggende e racconti popolari, che rafforzano il legame tra la comunità e il territorio.

“La pietra della Majella – viene ancora rimarcato – rappresenta un tesoro della nostra regione, unendo storia, cultura e natura in un materiale che continua a ispirare e affascinare. Attraverso le sue applicazioni architettoniche e artistiche, essa traccia la storia di una regione e delle persone che la abitano, custodendo la memoria del passato e guardando al futuro con rinnovata vitalità. La mostra costituisce un importante momento culturale: un evento che mira a far conoscere ai visitatori la bellezza della Pietra che, scolpita, è morbida, sinuosa, quasi vibrante. Un’esposizione attraverso la quale si evince la maestria degli artisti che la animano, ben radicati alla tradizione scultorea del passato, ma, allo stesso tempo, proiettati verso un innovativo linguaggio”.




MUCILLAGINE NEL LITORALE

Pescatori in ginocchio. Il Flag Costa dei Trabocchi, Fedagripesca e gli operatori chiedono l’intervento delle istituzioni

Ortona, 8 luglio 2024. La presenza della mucillagine che in queste settimane sta interessando il litorale adriatico, dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, rischia di mettere in ginocchio la piccola pesca e le vongolare del litorale teatino. Il grido d’allarme arriva dal Flag Costa dei Trabocchi e da Fedagripesca che, in questi giorni, stanno raccogliendo le diverse segnalazioni da parte degli operatori del settore e che vogliono farsi portavoce di richieste a livello nazionale e regionale in grado di andare incontro alla categoria.

«Il problema è molto serio e sta penalizzando soprattutto gli operatori della piccola pesca, che rappresentano l’80 per cento della flotta abruzzese, e le vongolare perché, non potendo lavorare, sono senza reddito», commenta il presidente del Flag, Franco Ricci. «Il punto non è solo quanto durerà la presenza della mucillagine, ma soprattutto i danni che farà. Il rischio, infatti, è che una volta che si tornerà alla normalità, e ci auguriamo il prima possibile, la mucillagine possa aver sterminato il prodotto e questo, chiaramente, avrebbe delle ripercussioni gravi nel lungo periodo per la categoria».

Per questa ragione il Flag Costa dei Trabocchi è in costante contatto anche con le associazioni di categoria, tra cui Fedagripesca che, insieme a Legacoop agroalimentare e Agci Agrital ha già avanzato delle richieste alle istituzioni. «Sulla scia di quanto già chiesto a livello nazionale», spiega la responsabile regionale per l’Abruzzo di Fedagripesca, Paola D’Angelo, «ribadiamo la necessità di un intervento concreto da parte delle istituzioni, nazionali ma anche regionali». Fedagripesca, infatti, ha chiesto alle Regioni interessate, tra cui appunto l’Abruzzo, la possibilità di attivare misure di tutela sociale per i lavoratori di tutti i mestieri di pesca colpiti così come, per il sistema dello strascico, di esaminare l’opportunità di anticipare, in alcuni compartimenti, la misura di fermo o altre soluzioni utili ad arginare gli effetti della mucillagine.

A dirsi particolarmente preoccupati sono tutti gli operatori della costa teatina di competenza del Flag, da Francavilla a San Salvo.

«È una vera disgrazia», commenta Donato Nunziato, pescatore di Francavilla. «Non lavoriamo da oltre 20 giorni ma nessuno si preoccupa della piccola pesca e noi operatori ci sentiamo abbandonati».

«Speravamo fosse un problema passeggero, come accaduto in passato. Invece siamo fermi ormai da due settimane», evidenzia Giuseppe Graziani, operatore di piccola pesca di Ortona, «perché la mucillagine appesantisce le reti e rende impossibile tirarle in barca».

«Le nasse sono piene di mucillagine e le reti non si vedono proprio più e quando si prova a tirarle su, portano con sé un’ondata di mucillagine», spiega Vincenzo Verì di Rocca San Giovanni. «Da 20 giorni non possiamo più mettere le reti perché poi non riusciamo a salparle. A questo si aggiunge anche la presenza dei pesci balestra, pesci tropicali e predatori di specie locali, che sono sempre più presenti, ma non sono vendibili. Per cui ci troviamo in una condizione davvero ogni giorno più complicata».

«La consistenza gelatinosa della mucillagine», aggiunge Alessandro Marini di Casalbordino, «rende anche impossibile pulire le reti, così come rende inutile l’attività perché non c’è pesce, ma solo mucillagine che tappa le maglie».

Ancora più grave la situazione per quanto riguarda le vongolare, come evidenzia Maurizio Angotti, presidente del consorzio Cogevo Frentano che riunisce 21 operatori del settore. «La mucillagine si è accumulata sui fondali, dove ce n’è almeno un palmo, e soffoca i banchi di vongole e lumachine», rivela. «Erano almeno 15 anni che non si verificava una situazione così grave che penalizza fortemente gli operatori che operano sottocosta, proprio nel cuore della mucillagine. Noi stiamo continuando a uscire una o due volte a settimana, per valutare la situazione e per cercare di smuovere le acque, ma ogni volta la situazione appare peggiore rispetto a quella precedente».




ABRUZZO DELLE RADICI

 Convegno: un successo per il territorio!

Chieti, 8 luglio 2024. Si è svolto sabato 6 luglio nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia di Chieti, il convegno “Abruzzo delle Radici”, organizzato dall’Associazione Italea Abruzzo in collaborazione con la Provincia di Chieti, nell’ambito dell’Anno delle Radici Italiane nel Mondo. Il tema centrale dell’evento è stato: “Quali opportunità per il nostro territorio”.

I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali di Silvia Di Pasquale, Consigliera provinciale di Chieti, e di Nicola Campitelli, Consigliere regionale con delega all’Urbanistica e al Paesaggio, intervenuto in remoto.

Presente l’Assessore Daniele D’Amario, Sottosegretario della Regione Abruzzo con delega al Turismo e alla Programmazione, che ha sottolineato l’opportuntià di trasformare l’emigrazione in un’opportunità positiva, coinvolgendo enti locali e finanche le parrocchie per rispondere alle richieste degli emigrati alla ricerca delle loro origini.

Successivamente, Marco Cirulli e Ivan Serafini, rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Italea Abruzzo, hanno introdotto il tema del convegno.

Gianmaria Tantimonaco, Segretario dell’Associazione, ne ha quindi illustrato le attività, partendo dalla recente partecipazione a un evento svoltosi a Toronto. Ha annunciato futuri impegni in Argentina, Australia e nord America e ha presentato il sito multilingua dell’Associazione nonché la Italea Card, un sistema di convenzioni per i viaggiatori delle radici che, grazie ad un accordo con il Ministero degli Affari Esteri, consentirà di praticare sconti ai “viaggiatori delle radici”, con benefici anche per gli iscritti all’AIRE.

Maxi Manzo, Coordinatore regionale Italea, ha condiviso la sua esperienza sul turismo delle radici soffermandosi sull’importanza del ruolo centrale dei piccoli comuni.

Ivan Serafini ha quindi raccontato l’esperienza di Toronto, dove l’Associazione ha avuto modo di incontrare 13 tour operator canadesi. Roberta Di Battista, social media manager, ha evidenziato il potenziale turistico delle aree interne della Provincia di Chieti, certamente ricche di tradizioni ma da supportare con una buona rete di servizi.

Dopo l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte di Elizabeth Ridolfi, violinista di origine italo argentina, viaggatrice delle radici per un tour artistico in Abruzzo, il convegno si è concluso con gli interventi di Emidio Spinogatti, Presidente di Abruzzo Genealogy, e Massimiliano Cossu, Amministratore delegato di Destination Italia, che si intrattenuto in remoto sul tema della valorizzazione commerciale del territorio.

L’evento ha rappresentato un importante momento di riflessione e condivisione sulle opportunità che il turismo delle radici può offrire per lo sviluppo del territorio abruzzese.




IL FINE DEL CATTOLICESIMO POLITICO

Non è il potere ma promuovere i valori di giustizia e di pace. Come dice il Papa La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e anche dell’ecologia integrale

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 8 luglio 2024. “Come cattolici, in questo orizzonte, non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. No. Dobbiamo essere voce, voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce. Tanti, tanti non hanno voce. Tanti. Questo è l’amore politico…”. Del bel discorso di papa Francesco a Trieste (50° Settimana sociale, 7.7.24) mi ha colpito molto questa sintetica affermazione.

La frase sembra implicitamente rispondere a una domanda difficilissima: in Italia c’è ancora un cattolicesimo politico?

E gode di buona salute?

Certamente apparteniamo a un Paese e a una Chiesa cattolica nazionale che ha detto e fatto molto in termini di testimonianza e attività politiche di ispirazione cattolica. Non c’è stata solo la DC, ci sono stati i cattolici impegnati nel sindacato, volontariato, mondo economico e culturale. Ci sono ancora?

Ovviamente si. Ma possono oggi definirsi come un filone culturale e politico che incide nel tessuto del Paese, come, per esempio, nel secondo dopoguerra?

Con molta difficoltà.

Quando si ha una grande tradizione alle spalle è normale farsi prendere dalla nostalgia, che riassumerei nella battuta: “Quelli si che erano bei tempi!”.

Malattia anche presente in altre forze sociali e politiche. Nessuno può negare le valide testimonianze di quei cattolici che con coscienza, competenza e sacrifici hanno contribuito a costruire il Paese. La loro testimonianza resta certamente, ma il loro tempo è passato, le lancette dell’orologio non possono essere sposate indietro, il mondo va avanti, anche tra crisi sanitarie ed economiche-sociali, neofascismi e derive autoritarie e populiste, non autenticamente per il popolo, come ha ricordato anche il papa.

Porre ancora il problema del “partito cattolico” è una cosa così stucchevole e fuori luogo che distoglie dai problemi cruciali. Che piaccia o meno il punto di partenza è quanto il Vaticano II, Paolo VI, Francesco hanno detto chiaramente: si può essere cattolici e operare in schieramenti politici diversi, purché si sia, sempre e comunque, coerenti con la propria fede.

Accettato ciò si pone il problema della testimonianza, la coerenza dei cattolici presenti nella vita sociale e politica, in qualsiasi ambito o responsabilità. Il papa ha invitato loro a “prendersi cura del tutto”. Il fine del cattolicesimo politico non è assumere potere, ottenere maggioranze o egemonie culturali. Il fine è testimoniare il Vangelo, aiutare la costruzione del Regno di Dio già su questa terra. “Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”, ha detto il papa. 

Non sono in quest’ottica gli pseudo cattolici che, sbandierando rosari o posizioni contro aborto ed eutanasia, si autoiscrivono a tradizioni culturali e religiose da cui sono lontani miglia. Ci sono anche i cattolici, pastori e laici, che corrompono e si fanno corrompere, che imprecano contro i migranti, trascurano giustizia e pace, vanno a braccetto con i potentati economici, specie quelli generosi con pingui offerte per diocesi, parrocchie e gruppi vari. Semplicemente dovremmo dire che non sono cattolici, piuttosto sono figli e nipoti degli “atei devoti” (descritti da Beniamino Andreatta) e che trattano la fede come un’ideologia. Ma le ideologie, ricorda il papa, “sono seduttrici. Qualcuno le comparava a quello che a Hamelin suonava il flauto; seducono, ma ti portano ad annegarti”. 

In questo invito alla partecipazione autentica e coerente il papa fa un ulteriore richiamo: “Ci spetta il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione. La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e anche dell’ecologia integrale”.

Questo è certamente un nodo delicatissimo: cattolici e democrazia. La Chiesa non è una democrazia e la democrazia è una forma di potere e partecipazione politiche. Le due istituzioni hanno fondamenti, prassi e storie completamente diverse. Confonderle crea più caos di quanto già ne esista. In materia, qui, pongo solo una domanda: ma che esperienza di democrazia fanno i cattolici nelle comunità di appartenenza?

Il cammino sinodale – mia personalissima opinione – ha fatto e fa molto fatica ad attecchire in ambito cattolico. In molti casi non è partito affatto. Anzi sono ancora vigorose tutte quelle forme accentratrici di potere, da parte di vescovi, preti e super laici, che non aiutano a pensare in termini partecipativi, democratici si direbbe nel mondo. Il clericalismo, le forme di accentramento di potere hanno ancora la meglio in nomine ecclesiastiche, amministrazione di denaro e beni comunitari, aperture alla partecipazione di tutti.

Dovremmo essere un po’ più umili quando chiediamo alle istituzioni laiche di essere più democratiche e dimentichiamo le tante “travi” nei nostri occhi. La democrazia si costruisce con persone mature, preparate e probe, che non potranno mai “sbocciare” in ambienti clericali e preconciliari. I processi democratici che il papa ci chiede di avviare partano da nuove e fondate formazione, cultura e prassi ecclesiali.

Non è solo la storia a testimoniarlo, ma anche il Vangelo: è il lievito a fermentare la massa (Mt 13). Non viceversa.

Il fine del cattolicesimo politico non è il potere ma promuovere i valori di giustizia e di pace (globalist.it)




IL FINE DEL CATTOLICESIMO POLITICO

Non è il potere ma promuovere i valori di giustizia e di pace. Come dice il Papa La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e anche dell’ecologia integrale

Globalist.it, 8 luglio 2024. “Come cattolici, in questo orizzonte, non possiamo accontentarci di una fede marginale, o privata. Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico. Abbiamo qualcosa da dire, ma non per difendere privilegi. No. Dobbiamo essere voce, voce che denuncia e che propone in una società spesso afona e dove troppi non hanno voce. Tanti, tanti non hanno voce. Tanti. Questo è l’amore politico…”. Del bel discorso di papa Francesco a Trieste (50° Settimana sociale, 7.7.24) mi ha colpito molto questa sintetica affermazione.

La frase sembra implicitamente rispondere a una domanda difficilissima: in Italia c’è ancora un cattolicesimo politico? E gode di buona salute? Certamente apparteniamo a un Paese e a una Chiesa cattolica nazionale che ha detto e fatto molto in termini di testimonianza e attività politiche di ispirazione cattolica. Non c’è stata solo la DC, ci sono stati i cattolici impegnati nel sindacato, volontariato, mondo economico e culturale. Ci sono ancora? Ovviamente si. Ma possono oggi definirsi come un filone culturale e politico che incide nel tessuto del Paese, come, per esempio, nel secondo dopoguerra? Con molta difficoltà.

Quando si ha una grande tradizione alle spalle è normale farsi prendere dalla nostalgia, che riassumerei nella battuta: “Quelli si che erano bei tempi!”. Malattia anche presente in altre forze sociali e politiche. Nessuno può negare le valide testimonianze di quei cattolici che con coscienza, competenza e sacrifici hanno contribuito a costruire il Paese. La loro testimonianza resta certamente, ma il loro tempo è passato, le lancette dell’orologio non possono essere sposate indietro, il mondo va avanti, anche tra crisi sanitarie ed economiche-sociali, neofascismi e derive autoritarie e populiste, non autenticamente per il popolo, come ha ricordato anche il papa. Porre ancora il problema del “partito cattolico” è una cosa così stucchevole e fuori luogo che distoglie dai problemi cruciali. Che piaccia o meno il punto di partenza è quanto il Vaticano II, Paolo VI, Francesco hanno detto chiaramente: si può essere cattolici e operare in schieramenti politici diversi, purché si sia, sempre e comunque, coerenti con la propria fede.

Accettato ciò si pone il problema della testimonianza, la coerenza dei cattolici presenti nella vita sociale e politica, in qualsiasi ambito o responsabilità. Il papa ha invitato loro a “prendersi cura del tutto”. Il fine del cattolicesimo politico non è assumere potere, ottenere maggioranze o egemonie culturali. Il fine è testimoniare il Vangelo, aiutare la costruzione del Regno di Dio già su questa terra. “Ciò significa non tanto di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”, ha detto il papa. 

Non sono in quest’ottica gli pseudo cattolici che, sbandierando rosari o posizioni contro aborto ed eutanasia, si autoiscrivono a tradizioni culturali e religiose da cui sono lontani miglia. Ci sono anche i cattolici, pastori e laici, che corrompono e si fanno corrompere, che imprecano contro i migranti, trascurano giustizia e pace, vanno a braccetto con i potentati economici, specie quelli generosi con pingui offerte per diocesi, parrocchie e gruppi vari. Semplicemente dovremmo dire che non sono cattolici, piuttosto sono figli e nipoti degli “atei devoti” (descritti da Beniamino Andreatta) e che trattano la fede come un’ideologia. Ma le ideologie, ricorda il papa, “sono seduttrici. Qualcuno le comparava a quello che a Hamelin suonava il flauto; seducono, ma ti portano ad annegarti”. 

In questo invito alla partecipazione autentica e coerente il papa fa un ulteriore richiamo: “Ci spetta il compito di non manipolare la parola democrazia né di deformarla con titoli vuoti di contenuto, capaci di giustificare qualsiasi azione. La democrazia non è una scatola vuota, ma è legata ai valori della persona, della fraternità e anche dell’ecologia integrale”. Questo è certamente un nodo delicatissimo: cattolici e democrazia. La Chiesa non è una democrazia e la democrazia è una forma di potere e partecipazione politiche. Le due istituzioni hanno fondamenti, prassi e storie completamente diverse. Confonderle crea più caos di quanto già ne esista. In materia, qui, pongo solo una domanda: ma che esperienza di democrazia fanno i cattolici nelle comunità di appartenenza?

Il cammino sinodale – mia personalissima opinione – ha fatto e fa molto fatica ad attecchire in ambito cattolico. In molti casi non è partito affatto. Anzi sono ancora vigorose tutte quelle forme accentratrici di potere, da parte di vescovi, preti e super laici, che non aiutano a pensare in termini partecipativi, democratici si direbbe nel mondo. Il clericalismo, le forme di accentramento di potere hanno ancora la meglio in nomine ecclesiastiche, amministrazione di denaro e beni comunitari, aperture alla partecipazione di tutti.

Dovremmo essere un po’ più umili quando chiediamo alle istituzioni laiche di essere più democratiche e dimentichiamo le tante “travi” nei nostri occhi. La democrazia si costruisce con persone mature, preparate e probe, che non potranno mai “sbocciare” in ambienti clericali e preconciliari. I processi democratici che il papa ci chiede di avviare partano da nuove e fondate formazione, cultura e prassi ecclesiali. Non è solo la storia a testimoniarlo, ma anche il Vangelo: è il lievito a fermentare la massa (Mt 13). Non viceversa.