MEMORIAL GIOVANNI SPAVENTA

Terza edizione

Villa Santa Maria, 3 febbraio 2024. Terza edizione per il Memorial Chef di cucina “Giovanni Spaventa” che si terrà lunedì 5 febbraio alle ore 10:00 all’istituto alberghiero di Villa Santa Maria.

All’incontro interverranno:

– Giuseppe Finamore, presidente dell’Associazione cuochi Valle del Sangro e sindaco di Villa Santa Maria;

– Lorenzo Pace, presidente dell’Unione regionale cuochi abruzzesi;

– Giuseppe Tinari, chef di cucina;

– Walter Giardinelli, chef di cucina.

L’evento, attraverso diverse testimonianze, ripercorrerà la storia dello chef villese Giovanni Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, della quale ha seguito le orme, prima frequentando l’istituto alberghiero e poi diventando un apprezzatissimo chef di cucina.

Barbara Del Fallo




OMNIA ARTIS

Nel segno di Dioniso

Chieti, 3 febbraio 2024.  L’Associazione ArteMind organizza la manifestazione OMNIA ARTIS, Patrocinata dal Comune di Chieti con direzione scientifica di Angela Rossi. Sono previsti 3 incontri mensili nel Museo Barbella, in cui verrà dedicato uno spazio culturale intitolato NEL SEGNO DI DIONISO con presentazione della Rivista di letteratura e didattica greca Scholia e approfondimenti sul mito di Dioniso e la relativa nascita del teatro greco. Saranno presenti gli Allievi della Scuola del Teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci per conferenze spettacolo. Saranno allestite tre mostre a cura del Critico d’arte Massimo Pasqualone

Omnia Artis è un progetto culturale, che vuole mettere insieme tutti gli aspetti dell’arte: pittura, scultura, scrittura, musica, recitazione, letteratura, perché- L’opera d’arte è un messaggio fondamentalmente ambiguo, una pluralità di significati, che convivono in un solo significante. – (Umberto Eco).

PROGRAMMA

Nel primo appuntamento il 22 febbraio alle ore 17:30 verranno esaminati la nascita del mito di Dioniso, i suoi epiteti cultuali, attributi ed elementi simbolici.

Inaugurazione della Mostra di Romeo Battisti, che espone dal 22 al 28 febbraio.

Nel secondo incontro il 21 marzo ore 17.30 saranno considerate le origini della tragedia e della commedia greca, del ditirambo e del significato della maschera, il tema dell’apollineo e del dionisiaco, il ruolo dei misteri dionisiaci, del teatro nelle feste dionisiache e nelle Lenee.

Inaugurazione della Mostra di Carmine Galiè, che espone dal 21 al 28 marzo.

Nella terza conferenza-spettacolo prevista per il 18 aprile alle ore 17.30 saranno letti passi scelti delle Baccanti di Euripide e delle Rane di Aristofane, soffermandosi sul culto e sull’iconografia di Dioniso.

Inaugurazione della Mostra di Mario Di Paolo, che espone dal 18 fino al 24 aprile.

L’ingresso è libero




OGNI SPERANZA NELLE MANI DELL’ETERNO

Torniamo indietro nel tempo, ma non proprio

Torrevecchia Teatina, 2 febbraio 2024. A volte tornano in mente ricordi, fatti ed eventi memorabili: momenti da incorniciare, come foto della propria vita, nella grande sala dei ricordi. Solite circostanze del quotidiano, i soliti saluti incrociando amici e conoscenti ed ecco quelle due o tre parole veloci e secche che si fissano nella mente e che d’improvviso ti risolvono ogni arcano, ogni dubbio e ti sciolgono d’un tratto quell’assillante nodo gordiano.

Il più classico dei commenti di un conoscente sulle note questioni amministrative e politiche del momento:  

“Non ci si capisce più niente. Incredibile… siamo tornati indietro di cinquant’anni!”  

Ecco puntuale ed immediata la risposta di un noto prelato scomparso qualche tempo fa:

“La verità è che siete rimasti fermi. Non siete mai andati avanti!”

Cosa aggiungere a questa chiara, veloce ed inconfutabile analisi con verifica e risposta immediata?  

Nulla di più per un mondo cristallizzato nell’oscuro passato, con i suoi singolari cammini fra tristi simulacri, per svanire nelle più anonime delle conclusioni. Siamo rimasti imprigionati nel passato.

Si possono tentare analisi, ragionamenti per cercare di capire le proprie sciagure, i propri guai, le proprie ansie e tutto il male che ci scoraggia: i fatti sono sempre lì presenti, che si succedono uno dopo l’altro  per sconfessare tutti e tutto.

C’è poco da ragionare quando la ragione è ferma.

Se si è asserviti a quell’ego ossessivo e perverso che condensa solo superbia, invidia e tradimento, rimangono poche possibilità di salvezza. Per chi vuole tentare il cammino è duro sicuramente, intanto bisogna svegliarsi.

Cercare, poi, di rimettere in moto la propria ragione intorpidita per capire, almeno, dove ci si trova ed affrontare in coscienza il male, il malessere con tutte le sue derivazioni; dunque, cercare di trovare i giusti strumenti del buon senso per abbattere questo maledetto male e distruggerlo fin nei più insignificanti ma nocivi residui, per rinascere, infine, nella piena bellezza. Tutto questo solo se connessi con la volontà.

Se il noto prelato, alla fine, anche lui abbandonò l’ultimo dei tentativi scuotendo la polvere sotto i suoi piedi, le possibilità di rinascita, a questo punto, non possono essere riservate che all’Eterno.

[Nelle Sue mani ogni nostra speranza].

nm




WEEK END AL MuNDA

4 febbraio entrata gratuita per #domenicalmuseo

L’Aquila, 2 febbraio 2024. Sabato 3 febbraio, alle ore 16:30,  nell’ambito delle attività collaterali alla mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, in corso al MuNDA fino al 3 maggio,  si svolgerà la seconda delle quattro visite guidate a cura di Atlante servizi culturali. Biglietto 4 €, ridotto 2, gratuito al di sotto dei 18 anni.

Domenica 4 febbraio  si rinnova l’appuntamento di  #domenicalmuseo, con l’entrata  gratuita sia al MuNDA , in via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle, orario 8:30/19:30 ultima entrata ore 19:00,  che al Mammut al Castello Cinquecentesco, orario 9:30/18:30 ultima entrata ore 18:00.

I biglietti di accesso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente in biglietteria oppure sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani




LA CENA DEI TRE AMORI

Tre amori e tre sapori in scena! Spettacolo teatrale 15 febbraio 2024 ore 20.00 Ristorante Hai Bin

Pescara, 2 febbraio 2024. A Pescara in scena La cena dei 3 Amori, uno spettacolo e una cena dedicati alle tre tipologie di Amore che si confronteranno tra loro per averla vinta una, sulle altre …e il pubblico sarà chiamato a dire la sua!

A Pescara, il 15 febbraio, divulgazione, divertimento e cena gourmet in un’unica soluzione. Uno spettacolo innovativo, scritto e messo in scena per informare e fare cultura sui tipi di amore, argomento ancora poco investigato, e sui tipi di cucina possibili. Una opportunità da non perdere per tutti gli abruzzesi!

La Cena dei 3 Amori è uno spettacolo teatrale in tre atti, messo in scena in un ristorante. È un viaggio curioso, inedito, originale, su che cosa ci spinge in amore, giocato sul doppio binario dei Sentimenti e della Cucina, sulla comune matrice che muove entrambi i mondi: tre punti di vista sull’amore/dell’amore, tre anime, tre ispirazioni, tre combinazioni, tre alchimie, tre attrazioni possibili. Nello sviluppo di ciascuno dei tre atti, gli attori, smessi i panni della coppia, vestono i panni di tali amori, confrontandosi in scena tra loro, interrogandosi in modo acceso, provocatorio, contrapposto, divertente, profondo e realistico su qual è la vera natura dell’amore, giocando tra immagini e metafore enogastronomiche, sconfinando in un confronto sul rapporto tra cibo, vino e l’Amore e nella possibilità di assaporare piatti ispirati a ciascuno dei tre amori e ai tre tipi di cucina. Tra un atto e l’altro, infatti, si gusteranno le pietanze gourmet dedicate a ciascuno dei tre amori. (È previsto anche un menu vegetariano).

Come dice Carl Gustav Jung, «L’amore è un concetto estensibile che va dal cielo all’inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l’infinito». Sarà proprio questa dimensione così aperta e variegata a coinvolgere gli spettatori, impegnati a partecipare, a degustare, a scoprire le verità dell’amore per comprendere come ogni considerazione su una dimensione, ci apre dimensioni di comprensione e riflessione sull’altra. Quale dei tre tipi di passione fa al caso tuo? Quale sceglierai?

La cena dei 3 Amori, ideata e prodotta dallo studio SELF bioenergetica dello psicoterapeuta e regista Marco Di Giovanni, con la partecipazione degli attori Chiara Dimaggio, Fabrizio Paluzzi, Stefania Zeoli (organizzazione e comunicazione a cura di cui comunicazione umanistica integrata), sarà messa in scena giovedì 15 febbraio 2024 presso il ristorante Hai Bin a Pescara. La cena è patrocinata dal sodalizio delle Lady Chef abruzzesi che presterà la supervisione dei piatti gourmet.




SONORITÀ BRASILIANE

Domani all’aquila per la quarantanovesima stagione Isa

L’Aquila, 2 febbraio 2024. Sabato 3 febbraio 2024 alle 18.00 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese propone al pubblico della quarantanovesima Stagione un’esperienza di ascolto emozionante, densa e coinvolgente con le sonorità del Trio Correnteza. In “Attenzione al Tubarone! Il Brasile degli italiani” i musicisti Gabriele Mirabassi, Roberto Taufic si uniranno a una delle voci più “brasiliane” d’Italia, quella di Cristina Renzetti, in un concerto incentrato sul rapporto a doppio filo che storicamente lega l’Italia al Brasile. Canzoni dei grandi autori italo-brasiliani storici e contemporanei, traduzioni di canzoni italiane in portoghese e viceversa e canti dell’emigrazione italiana rappresentano il cuore del lavoro.

L’intento è strettamente autobiografico. La cantante Cristina Renzetti ha vissuto anni a Rio de Janeiro dove ha cominciato la sua carriera musicale, il clarinettista Gabriele Mirabassi collabora da due decadi con grandi musicisti brasiliani e ha passato tantissimo tempo con loro sia in Europa che in Brasile. Il chitarrista Roberto Taufic, infine, ha vissuto e si è formato a Natal, nel nordest brasiliano, prima di trasferirsi in Italia. Sulla propria pelle gli artisti hanno imparato per primi a fare attenzione col “tubarone”, lo squalo, italianizzazione della parola tubarão, simbolo del pericolo estremo per quanti dall’Italia partivano affrontando l’Oceano in nave per far fortuna nel sud delle Americhe. Un’immagine, quella degli emigranti italiani, che evoca le immagini dei viaggi che in tanti compiono oggi per arrivare oggi nel nostro Paese.

I PROTAGONISTI Gabriele Mirabassi fra i massimi virtuosi odierni del clarinetto a livello internazionale, nella sua carriera ha spaziato tra il jazz e la musica classica, collaborando con numerosi artisti da Richard Galliano a John Cage e Mario Brunello, da Enrico Pieranunzi e John Taylor a Mina, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, da Stefano Bollani e Roberto Gatto a David Riondino e Marco Paolini. Conduce una appassionata e appassionante ricerca sulla musica strumentale popolare brasiliana, e sudamericana in generale, collaborando con i musicisti più autorevoli in questo repertorio.

Cristina Renzetti cantante, autrice, didatta, da vent’anni fa ricerca sulla canzone d’autore italiana e del mondo, ha all’attivo nove album da leader con diverse formazioni musicali. Dal 2006 al 2011 ha vissuto e lavorato tra l’Italia e il Brasile, qui ha pubblicato il suo primo disco solista “Origem é giro” e grazie alle prestigiose collaborazioni con i musicisti della scena strumentale carioca, è considerata oggi una delle più importanti interpreti di musica d’autore brasiliana a livello europeo. Ha suonato in importanti festival e rassegne in Italia e nel mondo, tra cui Umbria Jazz, I suoni delle dolomiti, Brotfabrick (Francoforte), Sesc Santana (São Paulo, Brasile), Torino Jazz Festival e insegna Canto Pop-Rock al Conservatorio Statale di Musica di Milano.

Roberto Taufic, Nato nell’Honduras, di origine araba da parte di madre, si trasferisce con la famiglia in Brasile all’età di sei anni. Partecipa fina da giovanissimo a diversi festival in varie formazioni di musica popolare brasiliana. A 18 anni inizia compare in numerose produzioni discografiche come chitarrista e arrangiatore e si esibisce in apertura dei concerti di grandi artisti. Arriva in Italia nel 1990 e diventa un punto di riferimento per il repertorio brasiliano a livello internazionale con una intensa attività concertistica e discografica.

I BIGLIETTI sono disponibili in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite del circuito. L’acquisto diretto presso il Botteghino dei concerti è possibile a partire dalle ore 16.




KURSAAL BLU per le vittime civili

L’ Amministrazione Comunale aderisce all’iniziativa di Anci e Anvcg.

Giulianova, 2 febbraio 2024. Nella serata di ieri, Primo Febbraio, palazzo Kursaal è stato illuminato di blu. In questo modo l’ Amministrazione Comunale ha manifestato la sua adesione all’iniziativa promossa da  Anci e Anvcg  (Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra) in occasione della   Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, nell’ambito della campagna “Stop alle bombe sui civili”.

La Giornata, giunta al suo settimo anno, vuole ricordare tutte le vittime civili dei conflitti passati e riflettere sull’impatto delle guerre contemporanee sulla popolazione mondiale.

Già nel 2023, centinaia di Comuni, insieme a Palazzo Chigi, a Camera, Senato, e ai principali Ministeri, hanno aderito illuminando di blu i propri palazzi o monumenti simbolo. Quest’anno, in un contesto internazionale profondamente segnato dalle sofferenze delle popolazioni civili nei teatri di guerra vicini e lontani, Anci e Anvcg hanno invitato nuovamente ad aderire alla Giornata, per lanciare un appello universale alla collettività e alla comunità internazionale affinché cessino ovunque i bombardamenti sui civili e le convenzioni, i trattati e le dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili, vengano estesi, attuati e rispettati. 




INCONTRI LETTERARI

Spazi Ritrovati Alto Tordino

Cortino, 2 febbraio 2024. L’Associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino, con il Patrocinio gratuito del Comune di Cortino, grazie all’ospitalità del Ristorante Il Pagliaio, dà appuntamento al primo degli INCONTRI LETTERARI nella Valle dell’Alto Tordino, pensati e promossi per favorire luoghi d’incontro e di socializzazione tra le piccole e sparse comunità resistenti e tra tutti coloro che avranno il piacere di esserci. 

Sabato 3 febbraio 2024 dalle ore 16:30 dialogo con l’Autore del romanzo storico DELITTO A CORTINO, dr. Amedeo Pancotti, percorrendo tra fatti e misfatti, realtà e leggenda, la storia di personaggi raccontata in modo avvincente e coinvolgente.

Non mancheranno sorprese inattese e spunti di profonda riflessione che saranno coronate da un conviviale brindisi finale. Presente all’evento sarà il Sindaco Marco Tiberi per i saluti di rito, arricchirà l’ambiente l’esposizione di alcune opere realizzate dalle donne dell’Associazione HOZHO di Ascoli Piceno ed altri importanti momenti culturali da vivere insieme.




ARRETRATI CONTRATTUALI

Ottenuti grazie alla tenacia di lavoratrici e lavoratori della UILTemp Abruzzo

Pescara, 2 febbraio 2024. La UILTemp Abruzzo visto i comunicati stampa che stanno circolando in queste ore è costretta suo malgrado a precisare che la battaglia per ottenere il pagamento degli arretrati ai 430 lavoratori somministrati della ASL1 è propria di questa organizzazione sindacale e l’eventuale pagamento (ancora non ci risulta una deliberazione in tal senso) sarà il risultato di una lunga e tenace battaglia sindacale che ha visto la UILTemp Abruzzo al centro delle azioni volte a far valere i diritti dei lavoratori.

La UILTemp Abruzzo desidera sottolineare che il merito di questa conquista appartiene esclusivamente all’impegno e alla determinazione del sindacato, dei lavoratori e delle lavoratrici che l’hanno sostenuta, e non alla politica regionale.

La UILTemp Abruzzo ha combattuto senza sosta per far riconoscere ai lavoratori ed alle lavoratrici in somministrazione il diritto al pagamento degli arretrati, che rappresentano un legittimo e dovuto compenso per il loro impegno e la loro professionalità. Negli ultimi due anni presidi, incontri con il prefetto e, in ultimo l’invio di una diffida di pagamento attraverso il proprio ufficio legale,  sono le azioni che UILTemp Abruzzo ha introdotto al fine di far sentire la loro voce e ottenere giustizia. La determinazione e l’impegno di questi lavoratori e queste lavoratrici sono stati fondamentali.

Tuttavia, sorgono spontanee alcune domande la prima dov’era la politica regionale, che oggi si appropria dei meriti non suoi, quando la UILTemp Abruzzo e i lavoratori attivavano le proteste. La seconda,  come mai per effettuare una verifica del diritto a percepire gli arretrati dei somministrati, la ASL1 abbia impiegato anni, mentre per il pagamento degli arretrati ai dipendenti diretti abbia richiesto solo due mesi. La UILTemp Abruzzo  chiede alla politica regionale di spiegare questa disparità di trattamento e di garantire equità e giustizia per tutti i lavoratori.

Inoltre, la UILTemp Abruzzo chiede alla politica regionale di spiegare il motivo per cui lavoratori e lavoratrici in somministrazione sono stati esclusi dalle stabilizzazioni e dalle internalizzazioni, nonostante le norme sulle autonomie regionali prevedessero la possibilità di derogare ai limiti imposti dalla legge Madia.

 È fondamentale garantire la parità di trattamento e il rispetto dei diritti di tutti i lavoratori e le lavoratrici, indipendentemente dalla loro forma contrattuale.

È importante sottolineare che questi lavoratori e lavoratrici in somministrazione, hanno svolto un ruolo cruciale durante la pandemia, garantendo ai cittadini abruzzesi un servizio sanitario di qualità. Il loro impegno e sacrificio non possono essere dimenticati o minimizzati. La politica non può ricordarsi dei lavoratori e delle lavoratrici solo durante le elezioni, ma deve assicurare loro un trattamento equo e dignitoso in ogni momento.

La UILTemp Abruzzo continuerà a impegnarsi per la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e per garantire che ogni decisione politica sia basata sulla giustizia e sull’equità. La battaglia per il riconoscimento dei diritti non si ferma qui, e la UILTemp sarà sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici per difendere i loro interessi.




PER PORTARE IN ALTO L’ABRUZZO

A Sanremo la moda di Elisabetta Scataglini e l’arte di Giusi Polidori

Francavilla al Mare, 2 febbraio 2024. Due francavillesi rappresenteranno l’Abruzzo al Festival di Sanremo con l’arte e la moda.

 Il progetto Arte e Moda della pittrice Giusi Polidori, con i capi di abbigliamento dell’Horo di Ely di Elisabetta Scataglini,  sarà presente a Sanremo durante i giorni del festival della canzone italiana.

A tal proposito, dal 9 al 14 febbraio 2024, nei pressi del Teatro Ariston ci sarà uno stand artistico, dove si potranno ammirare i dipinti della pittrice francavillese e alcuni degli abiti di alta moda dell’Horo di Ely, in una esposizione pressoché unica nel suo genere.

È ormai noto che il progetto Arte e Moda dell’artista francavillese Giusi Polidori, è stato realizzato grazie agli abiti che Elisabetta Scataglini, insieme alle sue modelle, hanno accostato ai suoi dipinti, e questa di Sanremo va a toccare un’altra delle tante tappe dove Arte e Moda sarà protagonista.

In merito, Giusi Polidori ha dichiarato: “Se ho potuto realizzare fino in fondo il progetto di Arte e Moda, lo devo in gran parte ad Elisabetta Scataglini. L’idea di accostare abiti ai miei dipinti, non si sarebbe potuta concretizzare senza la collaborazione con lei.

La bellezza dei suoi abiti, i loro colori brillanti, insieme alle modelle che li indossano – ha continuato Giusi Polidori – è un mix perfetto per realizzare tutto questo. Sono grata di avere a fianco a me in questo progetto una donna come Elisabetta, e questa di Sanremo, sarà una delle tante bellissime esperienze che andremo a fare insieme.”

Sull’opportunità, ha commentato Elisabetta Scataglini: “Benedico il giorno in cui Giusi mi fece vedere la sua opera con le piume…lì capii che con il mio abito lilla pieno di piume e paillettes, sarebbe stata un’ abbinata perfetta;  l’aggiunta poi, di complicità, solidarietà e vena artistica di entrambe, hanno sigillato quello che è un sodalizio già esistente dall’estate 2023 che, sta ora trionfando, iniziando da Sanremo. Ma – ha annunciato Elisabetta Scataglini – già tante altre tappe sono pronte come Venezia, Ferrara, Milano, per portare in alto il nome di Francavilla e dell’Abruzzo intero”.




IL DISAGIO DEI CATTOLICI SENZA CASA

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 2 febbraio 2024. Il dibattito relativo al ruolo politico dei cattolici, nell’attuale contesto bipolare, sembra un fiume carsico, che, per quanto scorra ininterrottamente negli strati profondi del nostro sistema politico-istituzionale, solo quando, qua e là, irrompere in superficie, giunge all’ evidenza del discorso pubblico.

Poiché questo succede con frequenza crescente, l’impressione è che tutto ciò non derivi da un’istanza pretestuosa che i cattolici vorrebbero avanzare in ossequio alla loro storia. Bensì segnali una condizione oggettiva, una domanda diffusa, mossa da una carenza di cultura politica che molti avvertono la necessità e l’urgenza di colmare, ben al di là dello stesso mondo cattolico. In altri termini, il venir meno di una presenza politica che si rifaccia alla cultura liberal-democratica e popolare del movimento cattolico è un vulnus per il nostro Paese, prima e più di quanto non sia un problema per i cattolici come tali.

A maggior ragione, infatti, nell’era della complessità, la moderazione purché intesa non come atteggiamento accomodatizio e compiacente, bensì come severo senso della misura – può esprime addirittura una sorta di potenziale rivoluzionario, cioè la capacità di orientare quei processi di trasformazione che, se non guidati, avvengono comunque, di per sé ed a nostro dispetto. Ma su questo torneremo un’altra volta.

Intanto, va detto che il disagio dei cattolici che militano nel PD, di cui parla Pierluigi Castagnetti in una recente intervista, il senso incompiuto, sempre del Partito Democratico, cui accenna Stefano Folli su Repubblica, i cattolici senza casa di cui scrive Antonio Polito sul Corriere, rientrano, in un certo qual modo, in questo ordine di considerazioni. Peraltro, se si intendesse avanzare su un terreno impervio ed esplorare le possibili forme di una presenza politica rinnovata, che sia in grado di leggere ed interpretare i tempi nuovi in cui ci stiamo inoltrando, secondo una concezione cristiana dell’ uomo, della vita e della storia, sarebbe necessario, anzitutto, tenere fermi alcuni punti cardinali. In carenza dei quali, come succede da troppo tempo, ci si muove in tondo e non si riesce ad intraprendere un nuovo cammino.

In primo luogo, la consapevolezza che la Democrazia Cristiana è stata una singolarità della storia, cioè un evento unico ed irripetibile, pertinente al suo momento e, dunque, necessariamente contingente, per cui il riassorbimento della cosiddetta diaspora lascia il tempo che trova e, di fatto, non porta da nessuna parte.

In secondo luogo, è necessario riconoscere come il pluralismo delle opzioni politiche dei cattolici sia ormai un fatto acquisito ed irreversibile, che, d’altra parte, non va considerato una dissipazione, ma addirittura un arricchimento, nella misura in cui attesta come i cattolici sappiano esercitare la loro personale autonomia di giudizio e, quando accostano la politica, non si lascino irretiti in una postura ideologica.

In terzo luogo, la convinzione che la cultura politica del cattolicesimo democratico e popolare – in quanto, appunto, non ha nulla di ideologico – per sua natura, per la stessa impronta personalista che la caratterizza, è in grado di accostare gli eventi della storia in modo aperto, mantenendo fermi i principi, gli assiomi etici, culturali ed ideali da cui prende le mosse ed apprendendo, nel contempo, induttivamente dal contatto vivo con la realtà. Per questo, è una cultura che non si esaurisce nelle forme contingenti, cui da’ vita nei differenti frangenti storici che è chiamata ad attraversare – dal PPI di Sturzo alla DC di De Gasperi e Moro – ma li trascende e dura nel tempo, pronta a reinterpretare nuove fasi della vicenda umana.

Infine, è tempo che i cattolici superino quella barriera sottile, eppure troppe volte impenetrabile, che separa il cosiddetto ambito pre-politico da un impegno espressamente politico, osando anche una nuova forma partitica che va, ovviamente, ripensata a fondo.

Questo è il passo che, con la sua forza esigua e nella piena consapevolezza dei suoi limiti, INSIEME ha voluto emblematicamente compiere, evocando un’autonomia di elaborazione culturale, prima che di schieramento, in un contesto che ci vede alternativi alla sinistra, addirittura schiettamente antitetici alla Meloni ed a Salvini. Del resto – e qui sta il vero nodo della questione – il nostro Paese non ha bisogno di un “partito cattolico”. Ha bisogno di una forza politica di ispirazione cristiana, che è tutt’altra cosa, nella misura in cui deve saper dire e declinare sul piano dell’ azione politica, con linguaggio nuovo ed argomenti pertinenti, a chi viene da altre culture, l’intrinseco valore umano e civile dei valori in cui crediamo. Così da renderli comprensibili, accessibili e fors’anche accattivanti anche per coloro che della vita e della dignità della persona hanno un concetto dissimile dal nostro.

Sturzo e De Gasperi, per quanto fossero a capo di partiti laici ed aconfessionali, nelle condizioni storiche date, necessariamente trovavano nei cattolici il loro riferimento più immediato. Oggi le cose stanno in altro modo.

Votino pure i cattolici come liberamente ritengono – cosa, peraltro, che hanno sempre fatto – ma ciò non lede la legittimità di riproporre agli italiani una visione ed una prospettiva che si rifaccia ai valori che ritroviamo congiuntamente nella Costituzione della Repubblica e nella Dottrina Sociale della Chiesa.




BANDIERA GIALLA FIAB 2024

Giulianova conquista il terzo bike-smile. Partecipa alla cerimonia di consegna on line l’assessore Marco Di Carlo

Giulianova, 2 Febbraio 2024. Sono state consegnate oggi le prime Bandiere gialle 2024 della settima edizione di Fiab- Comuni ciclabili, il riconoscimento che valuta e attesta l’impegno dei territori italiani nel promuovere la ciclabilità come modello di mobilità sostenibile. Per Giulianova, la bella notizia è l’attribuzione del terzo bike-smile, una sorta di bollino di qualità che premia i comuni che hanno registrato progressi tangibili lungo la strada della mobilità verde. Alla cerimonia on line ha partecipato l’ assessore Marco Di Carlo.

“Si tratta – dice – di una promozione attesa e, evidentemente, meritata.  Anni fa, fummo richiamati proprio da Fiab e invitati a risanare diverse inadempienze. Di strada, da allora, ne abbiamo fatta tanta. Questa Amministrazione si è distinta, lo conferma la Fiab, per azioni concrete volte soprattutto al potenziamento della rete ciclabile. Il terzo bike-smile è arrivato grazie alla pista sul porto, a quella “scolastica” in via Nievo, al lungomare monumentale, ma soprattutto in virtù dell’impegno nell’ambito del progetto della “Città 30”,  progetto che interessa 45 km lungo il litorale abruzzese, attraverso i territori dei 7 comuni teramani dell’Ats Città della Costa. Il riconoscimento di Fiab ci dà grande soddisfazione e ci stimola a far meglio. Giulianova ha le carte in regola per proseguire in una direzione che è stata scelta e che, di sicuro , è quella giusta.”

“Le migliori innovazioni – sottolinea il Presidente di Fiab, il giuliese Alessandro Tursi – nel nostro Paese arrivano dalle comunità locali che, attraverso la scelta dei propri rappresentanti, esprimono sempre di più il desiderio di cambiare in meglio lo spazio delle proprie città. Giulianova non sfugge a questa evidenza e non possiamo che esserne felici.”




LE PIZZE DI SAN REMO

Valerio Valle, l’Abruzzese che incanterà Sanremo con le sue Pizze!

Roseto degli Abruzzi, 2 Febbraio 2024. Dal 6 al 10 febbraio 2024, il Festival della Canzone Italiana sarà arricchito dalla qualità delle pizze di Valerio Valle, il maestro pizzaiolo originario di Giulianova e residente a Roseto degli Abruzzi.

Valerio Valle sarà uno dei pizzaioli selezionati di Casa Sanremo, l’hospitality ufficiale e punto di ritrovo per giornalisti, cantanti e professionisti durante il celebre evento musicale.

Oltre ad essere imprenditore, Valerio viaggia da anni per il mondo tra eventi, consulenze e formazione, condividendo competenze e passione e promuovendo la cultura gastronomica italiana e abruzzese. Conosciuto per le sue pizzerie e i suoi numerosi riconoscimenti nel settore, ha formato decine di pizzaioli di successo, operanti sia in Italia che all’estero.

La partecipazione di Valerio a Casa Sanremo 2024, all’interno dell’Arena del Gusto, è un’occasione unica per far conoscere le qualità del pizzaiolo abruzzese agli artisti nazionali e internazionali presenti al festival.

Valerio Valle ha dichiarato di voler far assaporare la sua pizza anche al compaesano Gianluca Ginoble de “Il Volo”, che parteciperà al concorso con il nuovo brano “Capolavoro”, per cui ovviamente farà il tifo dedicandogli una pizza speciale.




ECHI DI BELLEZZA di Luciano Primavera

A cura di Giuseppe Bacci. Ascoli Piceno Tacconi art space, Zona Industriale Campolungo, Via 328/ma, 2-4, (di fronte al Centro Commerciale Città delle Stelle) 2 Febbraio – 4 Marzo 2024. Inaugurazione Venerdì 2 Febbraio 2024 ore 18:00. Calendario catalogo Grafiche Tacconi Group in mostra

Chieti, 1° febbraio 2024. Venerdì 2 Febbraio alle ore 18,00 si inaugura, nello spazio espositivo Tacconi Art Space all’interno degli ampi spazi dello stabilimento Grafiche Tacconi Group di Ascoli Piceno, la mostra Echi di bellezza di Luciano Primavera, a cura di Giuseppe Bacci.

L’esposizione, voluta per illustrare l’annuale calendario-catalogo delle Grafiche Tacconi Group, sottolinea la validità della collaborazione tra arte e industria, presentando una selezione di opere tra le più̀ significative della produzione artistica di Luciano Primavera, realizzate in un arco temporale che narra l’evoluzione della loro poetica in relazione all’innovazione del linguaggio della pittura permeato di sperimentazioni artistiche concretizzate con colori, forma e luce a lui consone, che ci permettono di cogliere una visione totalizzante dell’intenso lavoro dell’artista.

In mostra sono presenti una ventina di opere in cui la poetica stilistica si esprime in una svettante dinamicità che le rende “voce del vento”, cosicché la tridimensionalità è tessuta in un vigoroso rincorrersi di superfici fascicolari, che disegnano il corpo umano senza mai coprire del tutto le superfici pittoriche. Si contrappongono, dunque, vigore e leggerezza tanto da muovere l’immaginazione a fare dell’opera una figura di vento il cui sibilo, concesso dal gioco delle vesti, infonde un’aura monumentale e sacrale, quasi a significare che la storia di un’anima non si può catturare e fermare in un’immagine. Per l’artista abruzzese, la pittura è stato uno dei principali strumenti d’esplorazione, vissuto nel solco della tradizione rinascimentale, ma, al tempo stesso, aperto e sensibile alle dinamiche delle più avanzate indagini contemporanee. Le forme artistiche di Primavera dipendono dunque dal contesto culturale, cioè dal modo di concepire e di rappresentare il soggetto. La variabilità dei contesti è dovuta al rapporto tra abilità tecnica, genio creativo, convincimenti personali, impostazione pittorica, ambiente naturale.

Scrive in proposito il curatore Giuseppe Bacci: “L’artista rielabora la pittura, lasciandola vivere di luce propria e il simbolismo adottato per esprimere le passioni dell’anima si desume dal decorativismo ornamentale e dalla forma che dà all’opera con sobria modernità, dialogando ed interagendo con la natura. Nell’ammanierata semplicità di volumi puri, la pittura e la scultura di Luciano Primavera si riempiono di bellezza e luminosità materica.

Luciano Primavera aggiunge la propria voce al mirabile concetto di bellezza, che appartiene tanto ai poeti quanto ai pittori e scultori, e questo Calendario delle Grafiche Tacconi Group ne è una fattiva dimostrazione: è una festa di luce”.

E Carlo Fabrizi Carli scrive: “La pittura di Luciano Primavera è un canto votato alla bellezza. Più esattamente, vorrei parlare di canto elegiaco, perché una vena malinconica percorre e sottende costantemente ai dipinti dell’artista guardiese, in quanto tutta la realtà è labile e più fugace ancora è la bellezza. Ma proprio all’arte è stato affidato il prodigio, un po’ magico e sciamanico, di salvare parvenze di appagante pienezza e di sottrarle agli artigli impietosi del fisico decadere e dissolversi delle forme”.

La serata inaugurale della mostra procederà con la tradizionale apericena in collaborazione con Osteria Ophis a cura dello chef Daniele Citeroni accompagnata dalla musica live del gruppo World Trio. Il calendario-catalogo, edito da Grafiche Tacconi Group, con testi di Giuseppe Bacci, Carlo Fabrizio Carli, Giampiero Perrotti, Domenico Purificato e con dedica dell’artista, sarà donato ai presenti.

La mostra proseguirà fino al 1° marzo 2024. Calendario-catalogo in mostra a cura delle Grafiche Tacconi Group di Ascoli Piceno.

Nota biografica

Luciano Primavera

Luciano Primavera, pittore/scultore, è nato in Abruzzo, a Guardiagrele (Chieti), nel cuore di quella che spesso ama definire la “sua” Maiella.  Giovanissimo si è trovato a fronteggiare in prima persona, e spesso in compagnia del suo solo coraggio, gli orrori di una guerra che non potrà mai dimenticare e che spesso torna nella memoria soprattutto come monito alla tristezza.

Il suo estro e la sua passione per tutto ciò che è colore e forma cominciano a prendere vita attraverso semplici strumenti: un pezzo di carbone e un muro di casa diventano ben presto il suo pennello e la sua tela. Dopo le prime esperienze, inizia un percorso di studi lungo ed appassionato: dall’Istituto d’Arte di Chieti al diploma del Magistero d’Arte di Porta Romana a Firenze sotto la preziosa guida di grandi maestri, fino alla specializzazione al Corso libero del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti sempre a Firenze dove compie tutta la sua formazione artistica.

Nella città toscana, centro d’arte per eccellenza, viene invitato, ancora giovanissimo, dalla Galleria d’arte L’Indiano del grande Piero Santi e inserito nel gruppo degli artisti toscani contemporanei tra i quali spiccavano Ottone Rosai, Mino Maccari e altri. I primi anni Cinquanta si rivelano un momento importante di ricerca e di crescita per Luciano Primavera che espone con successo agli Incontri con la gioventù (1953-1955) vincendo il premio per la grafica e la scultura sia nella manifestazione tenutasi a Chieti che nella manifestazione tenutasi a Roma a Palazzo Barberini. A Firenze espone al Chiosco Nuovo e al Grande Italia e si aggiudica il premio Primavera.

Critici d’arte, scrittori e poeti fiorentini lo stimano e gli riconosco un gran talento. In questo periodo Luciano Primavera ha l’occasione di conoscere e frequentare molti di essi: Alessandro Parronchi, suo professore, Alfonso Gatto, Giorgio La Pira, Pietro Annigoni, Antonio Berti, Piero Bargellini, Giovanni Papini, e tanti altri. Il Maestro Mario Moschi lo assume come assistente a scuola e nel suo studio di Via degli Artisti 18, vicino Piazza Donatello. Con la vicinanza di questo grande maestro, Luciano Primavera completa la sua formazione collaborando alla realizzazione e realizzando “ab initio” numerosi monumenti.

La seconda metà degli anni Cinquanta segna l’inizio della partecipazione alle rassegne pittoriche ai concorsi alle collettive e alle personali. La sua attività creativa è inesauribile e sono molteplici gli ambiti in cui il suo estro spazia: oltre alle opere di pittura e scultura la sua creazione artistica si amplia verso le produzioni grafiche realizzate con le più svariate tecniche. Le esposizioni si susseguono anno dopo anno, le sue opere cominciano a rintracciarsi da un capo all’altro della penisola: da Palazzo Serbelloni a Milano (Mostra dell’autoritratto) fino a Messina presso la Galleria dell’O.S.P.E. di Antonio Saitta e a Taormina a Palazzo Corvaja.

Nel giugno 1960 è a La Puy en Veley (Francia) con una personale. Con questa esposizione intraprende inconsapevolmente la strada del mercato estero dove le sue qualità di artista italiano vengono particolarmente apprezzate. Nel 1963 gli viene assegnato il 1° premio per la scultura alla III Biennale di Arte/Sport di Firenze, ma le sue esposizioni cominciano pian piano a spostarsi oltre il confine nazionale. Negli anni successivi si trova a Parigi (Francia) all’Exposition de la Peinture Italienne Salon Babylon; a Palma de Mallorca (Spagna) presso la Galleria Rincon de l’artista; a Lugano (Svizzera) alla Galleria La Madonnetta; a Toronto (Canada) all’O.I.S.E. Negli anni a seguire si sposta verso Est dove espone a Kofu-Yamanashi (Giappone) alla Galleria d’Arte Athoire e al Method -Eurographica di Bucarest (Romania). Ancora una volta torna a Kofu-Yamanashi dove espone al palazzo della Provincia, mentre nel 1977 e nel 1979 espone nella Madison Gallery di Toronto (Canada). Queste esposizioni suscitano grande entusiasmo nei collezionisti locali. Il canale televisivo 47 Multilingual utilizza un dipinto di Luciano Primavera per una sigla televisiva e la stampa locale accoglie con grande entusiasmo l’iniziativa e l’arte espressa nel dipinto.

Durante questi anni l’attività di Luciano Primavera non si svolge solo all’estero. In Italia partecipa al Premio Vasto, con una mostra omaggio, e al Premio Michetti. Si aggiudica l’Antonello da Messina e il Tibidabo d’oro ad Ostia e numerosi altri riconoscimenti. Realizza in questi anni il monumento a grandezza naturale del pugile Rocky Marciano, che oggi troneggia nella città natia del pugile, nonché numerosi monumenti dedicati ai caduti della Grande Guerra e ai donatori dell’Avis.

Nel 1987 inizia ad esplorare per la prima volta il mercato americano che lo accoglie con entusiasmo e ammirazione presso la Galleria d’Arte Michel Ottin di Dallas (Texas, USA), al Cedar Springs di Dallas e all’Historical Museum di Waxahachie (Texas, USA). Negli ultimi venti anni sono tantissime le mostre tra collettive e personali come quella Mille e un colore realizzata presso la prestigiosa sede del Palazzo Valentino di Roma e come la personale alla Banca Monte Paschi di Bruxelles, e la personale a Breil Sur Roya in Francia e al World Art Museum di Pechino (Cina).

Luciano Primavera non è solo il pittore della luce con colori entusiasmanti e dalle forme echeggianti l’arte classica. Egli è infatti considerato uno dei pochi artisti che hanno portato avanti il discorso del recupero della forma e della potenzialità dei colori. I suoi soggetti, ora nature silenti, ora figure, non sono altro che un pretesto per realizzare un altro tassello della sua ricerca. La sua poliedrica attività spazia dalla pittura ad olio all’affresco, dalla scultura alla grafica, dalla satira alla pura illustrazione in decine e decine di pubblicazioni.

Per quanto concerne la scultura, Luciano Primavera ha realizzato in molti spazi pubblici e chiese numerose statue dalle dimensioni imponenti. Si annoverano tra queste le statue raffiguranti i patroni di Chieti e Pescara, rispettivamente San Giustino e San Cetteo, San Camillo de Lellis, presente all’ingresso dell’Ospedale Clinicizzato di Chieti, Padre Alessandro Valignano e la statua del Sacro Cuore di Gesù presente all’interno del giardino del Seminario Regionale di Chieti. Nel maggio 2006 Luciano Primavera è stato insignito dal Santo Padre Benedetto XVI della onorificenza Augustae Crucis Insigne Pro Ecclesia et Pontefice.




IL ROMANZO GRAFICO PARTIGIANO di Carbonetti

Nella cinquina dei finalisti del Premio nazionale Benedetto Croce

Lanciano, 1° febbraio 2024. È entrato nella cinquina dei finalisti del Premio nazionale di cultura “Benedetto Croce” il graphic novel del disegnatore e fumettista di Lanciano, Ernesto Carbonetti,  dal titolo “Partigiano”.

L’opera, edita dalla Casa editrice Carabba di Lanciano, è stata realizzata, nel 2023, per celebrare, a ottant’anni di distanza, la Resistenza del Sud, ancora poco conosciuta, dell’autunno del ’43 lungo la Linea Gustav. La storia è ispirata alla figura di Americo Di Menno Di Bucchianico, comandante della Brigata partigiana di Lanciano “Trentino La Barba”, città Medaglia d’oro al Valor Militare per la rivolta del 5-6 ottobre 1943.  Il testo di Carbonetti è tra i finalisti della sezione Giornalismo letterario.

È stato un lavoro importante – commenta Gianni Orecchioni, presidente della Editrice Carabba – ed è già questo un risultato prestigioso, di cui andiamo fieri. Va a premiare una scelta editoriale che sta puntando proprio sul filone del graphic novel”.

Carabba, sempre con Carbonetti, ha infatti pubblicato anche un altro romanzo grafico, “Fantini e Bartali”, che, in un mix di realtà e finzione, racconta le vicende sportive di Gino Bartali, campione del ciclismo italiano e internazionale, particolarmente legato alla città di Fossacesia dove soggiornava tutte le estati, e di Alessandro Fantini, uno dei più grandi talenti del ciclismo abruzzese di tutti i tempi. “Fantini e Bartali” è giunto finalista al Premio di letteratura sportiva “Sandro Ciotti” di Milano. “Un plauso – riprende Orecchioni – al nostro autore, ormai disegnatore affermato nel panorama nazionale”. 01 feb. 2024




LE MILLE BOLLE BLU

Le canzoni di Mina, Lucio Dalla, Tenco ed altri  in chiave jazz

Sulmona 1° febbraio 2024. I brani più popolari di Mina e delle voci indimenticabili di Lucio Dalla e Luigi Tenco, rivisitati in chiave jazz da due grandi interpreti come Stefano Di Battista e Nicky Nicolai in uno spettacolo dal titolo “Le mille bolle blu”  in programma al Teatro Comunale “M.Caniglia” per la stagione della Camerata Musicale di Sulmona domenica 4 febbraio alle ore 17.30. Una serata sicuramente accattivante per un pubblico di appassionati del genere, ma anche per giovani che scoprono la musica pop di fine millennio.  

Con la Jazz Big Band,trio d’eccezione che vede al pianoforte Andrea Rea, al contrabbasso Daniele Sorrentino e Luigi del Prete alla batteria, la voce inconfondibile di Nicky Nicolai e il sax di Stefano Di Battista interpreteranno grandi successi  degli anni ’60 e ’70, brani entrati nella storia della canzone italiana, come Non gioco più (Mina), Se stasera sono qui (Luigi Tenco), Piazza Grande, 4 Marzo, Disperato erotico stomp (cavalli di battaglia di Lucio Dalla) e riproposti in una inedita veste musicale   che unisce swing e jazz.  

Coppia sul palcoscenico e anche nella vita, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista dimostrano interesse per la musica fin da giovanissimi. Le loro vite si incontrano in un concerto a Roma. Insieme partecipano al Festival di Sanremo 2005 conquistando il quarto posto. Inizia così per loro una lunga e fruttuosa collaborazione artistica.

Stefano Di Battista, sassofonista di levatura internazionale,nato a Roma da una famiglia di musicisti, inizia a studiare sassofono a 13 anni e scopre la sua passione, il jazz. Perfeziona la tecnica in Conservatorio e si diploma con successo a 21 anni. Al Calvi Jazz Festival fa un incontro decisivo, conosce Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Qui  la sua vita cambia e la sua carriera decolla. È il 1994 e già tiene concerti e collabora con prestigiosi nomi del mondo del jazz.

Il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, è del ’97.  Nel ’98 il suo primo ingaggio per la storica Blue Note per la quale incide l’album “A prima vista”, accompagnato dalla formazione di musicisti che diventerà il suo gruppo stabile di riferimento. È del 2000 la registrazione di un disco magistrale dove è affiancato da Elvin Jones alla batteria (leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco ottiene grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, e vince il prestigioso premio Telerama, conquistandosi il primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto.

Tra 2016 e 2022 pubblica l’album “Womman’s dedicato alla figura femminile, realizza  due colonne sonore:del film “futura” e di “solo cuore e amore” che gli vale la candidatura al David  Di Donatello. Esce in tutto il mondo il suo album dedicato al maestro Morricone in versione jazz. Il progetto “Morricone Stories” prodotto dalla Warner Germania è stato in testa alle classifiche jazz francesi e tedesche.

Nicoletta, poi Nicky Nicolai, nata a Roma da genitori di origini abruzzesi, fin da bambina si appassiona al canto. Studia canto lirico e si diploma al conservatorio Piccinni di Bari. Con il gruppo le Compilations per quattro edizioni  è a Domenica in di Boncompagni.  Per il sindaco Veltroni collabora con il sassofonista Di Battista alla colonna sonora del video che promuove la capitale. Seguono partecipazioni a rassegne e concerti: Le Signore del jazz, Donne in jazz; il suo primo album  esce con ospiti come Lucio Dalla, Arbore e Nicolò Fabi.

Inizia poi una straordinaria stagione di concerti e collaborazioni. La coppia Nicolai-Di Battista calca importanti palcoscenici in Italia e in Europa con “Dalla in jazz”. È del 2005 la partecipazione a Sanremo dove, con Di Battista jazz Quartet, vince nella categoria Gruppi. Ci torna da solista l’anno successivo in cui pubblica anche  il primo album per Sony BMG cui collaborano Piovani, Jovanotti, Allevi. Impegnata anche in teatro nella commedia musicale con Alessandro Preziosi e la regia di Gianni Quaranta, torna a Sanremo nel 2009 con un brano scritto da Jovanotti. Considerata tra le migliori vocalist jazz italiane, la sua attività poliedrica procede tra palcoscenici, registrazioni di album, presenze in tv.

PROGRAMMA

Tutto passa

Che mistero è l’amore

Più sole

Dall’inizio dei finali

Io qui tu lì

Ancora

Non gioco più

4 Marzo

Se stasera sono qui

Piazza Grande

Disperato erotico stomp

PROSSIMO APPUNTAMENTO

domenica 18 febbraio 2024  ore 17.30

ORCHESTRA FEMMINILE DEL MEDITERRANEO

(musiche: M.Martines, J.Haydn, G,Bacewicz, A.Part,

G.Sollima, S.Rachmaninov, W.Szpilman)




UN’OMBRA GRIGIA SULLE ZONE 30

di Giancarlo Odoardi, Direttore Ri-media.net,  Esperto promotore mobilità ciclistica (EPCM)

Pescara, 1° febbraio 2024. Nel web ormai si trova una ricca documentazione relativa alle “zone 30” e ora anche alle “città 30”. Terminologie diventate note al grande pubblico soprattutto per via della loro recente adozione da parte del Comune di Bologna per “condizionare” la velocità veicolare in ambito urbano.

Dal punto di vista informativo, il concetto che però viene più spesso percepito dall’utente è legato soprattutto, e forse unicamente, al limite dei 30 km/h e a quello che ne consegue in termini percettivi. Ma quale utente? Quello a bordo del veicolo o quello esterno? Ovvero, quel limite riguarda solo chi si sposta con un mezzo a a quattro ruote a motore, per adesso ancora termico, o anche chi muovendosi in altro modo, ad esempio a piedi o in bici, subisce lo spostamento dei primi? Perché è forse su questa apparente sottile distinzione interpretativa che si fonda il confronto tra chi è contrario e chi è a favore.

Nel mese di luglio dello scorso anno è stata presentata, su iniziativa delle Associazioni della piattaforma “Città 30 subito” una proposta di legge con l’inequivocabile titolo: “Norme per lo sviluppo delle Città-30 e l’aumento della sicurezza stradale nei centri abitati”. Una norma improntata alla sicurezza, quindi, e, considerate le velocità, soprattutto di chi è fuori dei veicoli, cioè delle auto, e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e anche acustico (alcuni dicono che nelle “zone 30” scende il silenzio!).

Il Dicastero di riferimento, per inciso delle “infrastrutture e dei trasporti” (non già più della “mobilità”, termine che, insieme a “sostenibile” è stato cancellato rispetto alla precedente denominazione: “Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili”), ha provveduto ad emanare con sollecitudine una “direttiva” interpretativa del concetto di “zona 30”, incappando tra l’altro in una serie di bisticci di corrispondenza terminologica e pianificatoria con quanto riportato dallo stesso Ministero, e con la stessa firma, nel Piano Nazionale Sicurezza Stradale.

Abbassare il limite di 50 km/h, dice il chiarimento, può essere consentito solo in deroga a quanto previsto dal Codice della Strada (50 km/h fino a salire a 70) e “in conformità alle direttive del Ministero dei LL PP“. Ed in particolare, per portarsi avanti nella correttezza interpretativa, solo se si verificano le seguenti condizioni (in strade o tratti di strade, non in zone):

assenza di marciapiedi e movimento pedonale intenso;

anormali restringimenti delle sezioni stradali;

pendenze elevate;

andamenti planimetrici tortuosi tipici di nuclei storici e vecchi centri abitati;

frequenza di ingressi e uscite carrabili da fabbriche, stabilimenti, asili, scuole, parchi gioco e simili;

pavimentazioni sdrucciolevoli o curve in vario modo pericolose (ad esempio durante la cattiva stagione o in condizioni meteorologiche avverse).

A Pescara sono state istituite diverse “zone 30” (che poi in effetti tali “zone” dovrebbero essere ben altro che un semplice limite) e lungo vie difficilmente compatibili con l’elenco di cui sopra: Via R. Margherita, Via Marconi, Via Luisa D’Annunzio, Viale Pindaro, di recente la Tiburtina e, quando aperto, il tratto del Pendolo interno alla Riserva Dannunziana (600 metri a 30 km/h).

Ecco, ci si chiede: quanto tempo ancora lungo questi assi stradali “lenti”, dove però il limite 30 è nei fatti solo quello indicato sulla segnaletica, il provvedimento rimarrà tale? O finirà in quell’area grigia interpretativa di chi ritiene debba prevalere la velocità, ma non il tempo totale, a discapito della sicurezza dei cittadini, soprattutto quando vittime della strada?




MEDICI SÌ, MA NON IN OSPEDALE

Sanità, Giuliano (UGL): Il 72% dei medici ospedalieri pronto a lasciare SSN. È un dato che fa paura”

Roma, 1° febbraio 2024. “Medici sì, ma non in ospedale. È questa la preoccupante deriva che, almeno per ora, la nostra sanità non riesce ad arrestare. La vita giornaliera in corsia per i nostri camici bianchi è sempre più stressante. Carichi di lavoro eccezionali, impossibilità di fruire in tempi e modi adeguati di riposi o ferie, incolumità personale messa a rischio da aggressioni.

Questi alcuni degli elementi che hanno contribuito a quella grande fuga che, per ora, non si riesce a frenare con molti professionisti che si sono arresi lasciando il SSN per accettare le migliori condizioni di lavoro ed economiche offerte dall’estero o passando in regime privato” dichiara Gianluca Giuliano, segretario della UGL Salute.

“La pressione cui tanti professionisti sono sottoposti ha portato molti a superare la soglia del burn-out non avendo più la possibilità di reggere lo stress dovuto alle condizioni di lavoro estreme. Il recente rinnovo del contratto è un raggio non sufficiente se è vero che il 72% di professionisti che hanno partecipato ad un recente sondaggio ha dichiarato la propria volontà di voler lasciare il SSN. 

È un dato che fa paura. Tanti di loro si sentono abbandonati, non soddisfatti da una professione che avevano abbracciato con entusiasmo e che oggi non restituisce in termini economici e di gratificazione professionale gli sforzi compiuti. Serve agire non solo sulla leva retributiva ma anche sul miglioramento delle condizioni di lavoro che faccia da propulsore per chi è in attività e attragga i più giovani.

Ben venga quindi, come ha dichiarato recentemente il Ministro della salute Schillaci, anche la auspicata collaborazione tra medici di base e specialisti e guardie mediche nelle case e negli ospedali di comunità. La medicina territoriale, lo sosteniamo da tempo, può e deve essere una delle armi per allentare la pressione sugli ospedali e sui professionisti che lì operano. Il Governo ha per questo programmato ingenti investimenti per il 2025 e 2026. Anni decisivi per costruire la buona sanità del futuro” conclude.




ODINO FACCIA IN CONCERTO

Concerto-evento per la Pace. Venerdì 2 febbraio 2024, ore 21:00 Cineteatro Circus di Pescara

Pescara, 1° febbraio 2024. Venerdì 2 febbraio, alle ore 21.00, presso il Cineteatro Circus di Pescara si terrà il Concerto per la Pace di Odino Faccia, cantante italo-argentino di origini abruzzesi e candidato, per diverse edizioni, al Premio Nobel per la Pace.

Rinviato per maltempo il 4 agosto scorso allo Stadio del Mare, l’evento musicale in programma venerdì 2 febbraio è promosso e organizzato dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Red Voz por la Paz, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara e dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, per promuovere e favorire la diffusione della cultura della pace, in continuità con i tanti appelli che anche Papa Francesco rivolge ormai in ogni occasione pubblica, dall’inizio del conflitto russo-ucraino.

Il cantautore italo-argentino, dal 2009 ad oggi, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti e premi come quello di “Voce per la Pace nel mondo”, consegnatogli dal Premio Nobel per la Pace Adolfo Peres Esquivel. Ha composto ed eseguito opere inedite di prosa e poesia scritte da Papa Giovanni Paolo II, come il brano “Busca la Paz” cantato per la prima volta allo Stadio Azteca in Messico nel 2011 davanti a più di 70.000 persone e nel 2014 in Vaticano, nella storica occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, davanti a Papa Francesco, al Papa emerito Benedetto XVI e in collegamento con centinaia di milioni di telespettatori.

Nel 2015, su richiesta di Papa Francesco, Odino ha cantato il suo Nuovo Inno per la Pace con le parole scritte da Papa Francesco, intitolato “Perché tutti siano una cosa sola”. Dopo innumerevoli concerti per la Pace tenuti in tutto il mondo, torna in Italia e, in particolare, nella sua terra d’origine, in Abruzzo per un concerto che rappresenta in questo periodo storico un monito per le comunità locali, nazionali e internazionali affinché ricerchino percorsi di pace che favoriscano la cessazione di tutte le guerre.

Odino Faccia è stato scelto per realizzare un album intitolato “A New Beginning” che, tra gli altri, include testi dei maggiori premi Nobel per la pace, come il Dalai Lama, Desmond Tutu, Barack Obama, Adolfo Pérez Esquivel, Rigoberta Menchu Turn, Shirin Ebadi, Leymah Gbowee e Jodie Williams. Si tratta di un album di grande importanza, in cui le parole dei vincitori del Premio sono inserite nelle canzoni per sensibilizzare il mondo alla pace, ai veri valori universali e all’uguaglianza attraverso la musica.

Da 20 anni il cantautore di origini abruzzesi lavora instancabilmente, promuovendo il valore della convivenza, dell’inclusione sociale e della giustizia, arrivando ad essere visto come un punto di riferimento per la Pace e i valori nel mondo, sensibilizzando l’unione dei popoli.

Prima del concerto, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, interverranno i sindaci dei Comuni di Pescara, Carlo Masci, di Montesilvano, Ottavio De Martinis, e di Spoltore, Chiara Trulli, che hanno ricevuto, nei mesi scorsi, il riconoscimento di “Città impegnata per la Pace e i Valori” dalla Fondazione Red Voz por la Paz, al fine di continuare a sensibilizzare le comunità abruzzesi ai valori universali della pace.




GLI INFORTUNI SUL LAVORO

Nel 2023 in Abruzzo 36 persone hanno perso la vita lavorando

Pescara, 1° febbraio 2024. Trentasei persone in Abruzzo, lo scorso anno, sono uscite per andare a lavoro ma non hanno fatto più ritorno a casa. Un dato drammatico e superiore a quello già tragico del 2022 quando a morire furono in 21. Una tendenza inversa rispetto all’andamento degli infortuni sul lavoro scesi dai 15.686 del 2022 ai 12.112 del 2023.

Le vittime, in tutti i casi maschi (28 di nazionalità italiana ed 8 stranieri), sono state 13 nelle province di Teramo e Chieti, 8 in quella di Pescara e 2 all’Aquila. L’edilizia, con 7 morti, ha fatto registrare il maggior numero di casi, seguita dai settori dell’industria chimica, dell’agricoltura e del commercio in cui si sono contate 5 vittime ciascuno. 31 gli incidenti avvenuti durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, mentre 5 durante il percorso casa-lavoro.

Dai dati INAIL, poi, emerge che diversa è la situazione generale degli infortuni che diminuiscono del 23%, facendo registrare un calo in tutte le province (442 in meno in provincia dell’Aquila, 1.300 a Teramo, 558 a Chieti e 1.235 a Pescara). Poco meno del 20% di questi si registra nei servizi sanitari (in particolare negli ospedali e nelle case di cura e nell’assistenza), più del 10% nell’edilizia e circa l’8% in agricoltura.

Dei complessivi 12.112 incidenti, che hanno visto coinvolti 7.236 uomini e 4.876 donne, l’88% è avvenuto in azienda durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, mentre il 12% in itinere, ovvero nel trasferimento da casa al posto di lavoro.

I dati degli infortuni evidenziano una situazione inaccettabile: nonostante tutte le opportunità che oggi la tecnologia offrirebbe rispetto a migliori e più efficaci misure di sicurezza, sono sempre di più le persone che muoiono sul lavoro e sempre più gravi gli incidenti che occorrono.

Numeri che evidenziano tutte le criticità ed i limiti del mondo del lavoro in Abruzzo, rimarcando la necessità di politiche nazionali e regionali che riducano la precarietà e le forme flessibili  come i  lavori a chiamata, somministrazione spinta, utilizzo crescente dei  voucher , ricorso massiccio ai sub appalti.

Così come è necessario rafforzare il sistema dei controlli attraverso l’aumento del personale degli enti preposti per contrastare quelle imprese che non rispettano i dettami legislativi e, risparmiando sull’adeguamento normativo, producono possibili rischi per la vita e la salute dei lavoratori oltre che una concorrenza sleale verso quelle aziende che invece correttamente investono nella sicurezza.

Necessario poi formare e aggiornare i lavoratori in maniera permanente dedicando ore specifiche durante il regolare lavoro e prevedere controlli annuali mirati sul territorio in più ambiti lavorativi e un piano regionale di interventi da attivarsi come previsto dal  Dl 81.

Investimenti in sicurezza ed innovazioni tecnologiche, rispetto di leggi e contratti, maggiori controlli e risorse agli enti ispettivi, lavoro stabile e sicuro, formazione, coinvolgimento delle parti sociali e contrattazione, attenzione della politica nazionale e locale sul tema: questi gli elementi necessari perché il lavoro smetta di essere causa di morte e diventi solo strumento di crescita economica e sociale.

Francesco Spina, Segretario CGIL Abruzzo Molise,

Mirco D’Ignazio, Coordinatore regionale INCA CGIL Abruzzo Molise,




DEDICATO A CLAUDIO MONTEVERDI. Il primo evento in Abruzzo

L’iniziativa celebra 400 anni dalla prima esecuzione del Combattimento di Tancredi e Clorinda

L’Aquila, 1° febbraio 2024. Il Conservatorio di Musica “Alfredo Casella”, con il patrocinio del Comune dell’Aquila e in collaborazione con il Convitto Nazionale “Domenico Cotugno”, organizza a L’Aquila la prima Festa Monteverdiana in Abruzzo, interamente dedicata a Claudio Monteverdi e alla sua più celebre composizione: Il Combattimento di Tancredi e Clorinda.

La festa Monteverdiana si terrà a L’Aquila domenica 11 febbraio 2024 presso Piazza Santa Margherita e si svolgerà in due prestigiose sedi del centro storico della città capoluogo d’Abruzzo, entrambe situate a Piazza Santa Margherita: la settecentesca sala lignea Palazzetto dei Nobili, del Comune dell’Aquila, e il Palazzo Pica Alfieri, edificio riportato al suo antico splendore a seguito di una complessa opera di restauro dai danni del terremoto, terminata nel 2018.

Il Palazzetto dei Nobili e Palazzo Pica Alfieri è destinato rispettivamente per le performance musicali e coreutiche il primo, e per il percorso espositivo il secondo. Per questa straordinaria occasione l’evento, che vedrà coinvolti oltre quaranta musicisti e artisti, è gratuito e aperto al pubblico di qualunque età con prenotazione obbligatoria. Posti limitati. Si tratta certamente del più importante evento realizzato in Abruzzo su Claudio Monteverdi e sul “madrigale in genere rappresentativo” che ha reso famoso il compositore cremonese in tempi moderni.

I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione. Le attività prevedono un percorso espositivo, interventi e un repertorio concertistico dalle ore 10.30 – 13.00 e dalle ore 13.00 – 19.00. È prevista la partecipazione in totale di oltre quaranta performers, coordinati dalla messa in scena del regista Fabrizio Pompei. L’evento è articolato in tre turni, uno mattutino e due pomeridiani. Il primo turno è dalle ore 10.00 circa alle ore 13.00, alla presenza delle autorità e dei dirigenti delle istituzioni cittadine, e ha inizio a Palazzo Pica Alfieri. Prevede una prima breve esibizione strumentale e coreutica e l’inaugurazione del percorso espositivo.

A seguire, intorno alle 10.30, rimanendo comunque la mostra fruibile per tutta la giornata, ci si sposta a Palazzetto dei Nobili per ascoltare e vedere le numerose esibizioni previste (teatrali, vocali e strumentali, coreutiche), inframezzate dai saluti degli enti realizzanti l’iniziativa, e da alcuni interventi di musicisti e ricercatori di fama, specializzati sulla figura di Claudio Monteverdi e sul “Combattimento di Tancredi e Clorinda”.

Dopo la pausa pranzo avranno inizio i turni pomeridiani, con due repliche del nutrito programma musicale e la riapertura della mostra, dalle ore 16.00 alle ore 17.15, e dalle 17.30 alle 19.15. Alle ore 19.15 grande chiusura della giornata, con la partecipazione di tutti gli oltre 40 performers, i quali omaggeranno la figura di Claudio Monteverdi con un’ultima composizione musicale.

4 SECOLI DI COMBATTIMENTO

Il “Combattimento di Tancredi e Clorinda” è una composizione in genere rappresentativo di Claudio Monteverdi. Durante una sortita notturna, Tancredi, senza riconoscere la sua amata Clorinda, ingaggia con lei un feroce combattimento. La tragica scoperta della sua identità avviene solo quando la luce dell’alba rivela il volto di Clorinda, rendendo il conflitto una dolorosa e struggente constatazione di amore e morte. A rendere la composizione di particolare importanza è proprio la caratteristica struttura del madrigale “rappresentativo” monteverdiano, ossia un’innovativa fusione tra parola e musica, dove la seconda è figlia ed espressione della prima. La figura e l’opera di Monteverdi, già ai suoi tempi considerato un innovatore del linguaggio musicale dell’epoca, nel Novecento sono state oggetto di un fenomeno di riscoperta e valorizzazione, le cui conseguenze sono ancora oggi rintracciabili nella produzione delle più recenti generazioni dei compositori occidentali. L’evento musicale è parte integrante del progetto 1624-2024:4 secoli di Combattimento, un’originale iniziativa nata per celebrare degnamente i 400 anni dalla prima esecuzione del “Combattimento di Tancredi e Clorinda” (Venezia, Palazzo Mocenigo, Carnevale 1624).

Al progetto partecipano i più importanti enti culturali e musicali d’Abruzzo. Aderiscono infatti il Conservatorio di Musica “Gaetano Braga” (Teramo), l’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, l’Istituto Abruzzese di Storia Musicale, Abruzzo Beni Musicali, e il Centro Ricerche Musicali “Francesco Masciangelo”. La manifestazione si avvale inoltre del patrocinio del Dipartimento di Scienze della Comunicazione del DAMS – Università di Teramo, e del Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali dell’Università “d’Annunzio” di Chieti.

RINGRAZIAMENTI

I musicisti strumentisti, i cantanti, i danzatori, gli attori e tutti i collaboratori alla Festa Monteverdiana ringraziano i seguenti enti che con la loro preziosa e fattiva collaborazione hanno reso possibile l’evento a L’Aquila, domenica 11 febbraio 2024.

Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” – L’Aquila

Comune di L’Aquila

Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” – L’Aquila

Conservatorio di Musica “Gaetano Braga” – Teramo

Istituto Nazionale Tostiano – Ortona

Istituto Abruzzese di Storia Musicale – L’Aquila-Teramo

Abruzzo Beni Musicali

Centro Ricerche Musicali “Francesco Masciangelo” – Lanciano

Dipartimento Scienze della Comunicazione, Università DAMS – Teramo

Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali, Università “D’Annunzio” – Chieti-Pescara




SUONI ULTERIORI

Il nuovo libro del compositore Paolo Cavallone. Un canzoniere di 46 poesie

Roma, 1° febbraio 2024. Si intitola Suoni ulteriori il nuovo libro del compositore Paolo Cavallone. L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi poetici che l’autore ha composto nell’arco di 24 anni. L’opera si arricchisce della presentazione del giornalista e scrittore Giuseppe M. Gnagnarella e della prefazione del musicologo Renzo Cresti.

È difficile separare la poesia dalla musica perché in Paolo Cavallone prendono vita contemporaneamente: non vi è un prima e un dopo, un distacco, ma si formano insieme. Potremmo azzardare il termine poesica, poesia/musica contratte in un’unica parola, arti che pur conservando le loro naturali caratteristiche si penetrano attraverso il suono e il ritmo, indistinguibili e imprescindibili l’una dall’altra. Dal suono di una vocale o di una frase nasce la musica, la quale è già contenuta in quella parola e in quel verso.

Non è una questione di creare una poetica o una drammaturgia, il fatto è che poesia/musica sono connaturati alla sensibilità, alla forma mentis di Cavallone o meglio egli diviene la sua poesia/musica. Un suono senza tempo (“Spirali”), intrasonico polifonico (“Madrigale”), ci regala Cavallone, corpo dello spirito (“Corpo”), vivo raro (“Sorriso”). “Per onestà / nella purezza dell’intenzione / dell’immaginazione” (“Ero Dandy e non sapevo”), ci dona la dolcezza delle emozioni (Stanze), in “Rivelazioni” meditate e fulminee, in un percorso di vita e d’arte più unico che raro, profondo e originale. Il libro si arricchisce della copertina tratta dall’opera “Il vento dell’ovest” della pittrice Emma D’Alessandro.

Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è uno dei maggiori compositori di oggi. Affianca a una formazione musicale di alto prestigio la laurea in Lettere all’Università dell’Aquila dove studia Letteratura Italiana con Walter Siti. L’apertura di senso del suo pensiero compositivo, nell’ideazione del concetto di possibilità applicato alla creazione musicale, è divenuta canone estetico di riferimento. Fra le collaborazioni ricordiamo: Siemens Foundation, Dilijan Music Series di Los Angeles, Orchestre National de Bretagne, Orchestra della Toscana, EOC ensemble, Pascal Gallois, Rohan De Saram, Roberto Fabbriciani, Magnus Andersson, Marco Guidarini, Daniel Kawka e Andrea Lo Vecchio. In qualità di regista ha realizzato il film di animazione d’arte “Magasin de métaphores”.

Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. I suoi lavori sono pubblicati da Rai Com e da MEP e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records. Nel 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo dell’onorificenza di Ambasciatore della cultura nel mondo.




CIAO LUCIO. OMAGGIO A LUCIO DALLA

Per la stagione di prosa, cinema e musica al teatro Talia torna la musica

Tagliacozzo, 1° febbraio 2024– Ad incantare con bravura e con il repertorio di uno degli artisti più amati della nazione, sul palco del Teatro Talia di Tagliacozzo domenica 4 febbraio alle ore 18:00, sarà lo spettacolo musicale Ciao Lucio – Omaggio a Lucio Dalla, sesto appuntamento della Stagione di prosa, musica e cinema 2023/24 promossa da Meta Aps in collaborazione con il Comune di Tagliacozzo.

Per la seconda annualità Meta Aps ha proposto una stagione composta da spettacoli di prosa, proiezioni cinematografiche e show musicali che si alternano per donare al pubblico un’esperienza a tutto tondo all’interno dell’incantevole cornice del Teatro Talia.

La band protagonista del secondo appuntamento in musica, i Ciao Lucio – Omaggio a Lucio Dalla, nasce nel 2024 per volere del cantante e leader del gruppo, Valentino Aquilano, che canta Lucio sin da bambino; Work In Progress Lucio Dalla, iniziale nome della band che poi diventa Ciao Lucio, è un progetto che esalta le melodie e i testi, ma soprattutto la teatralità e l’anima di Lucio. La naturale somiglianza fisica e vocale del cantante, la cura e la rivisitazione degli arrangiamenti, racconti e aneddoti, danno vita ad uno spettacolo unico ed indimenticabile.

Il gruppo, composto da Valentino Aquilano (Voce), Mirko Minetti (Batteria), Francesco D’alessandro (Basso), Roberto Mastro (Chitarre), Carmine Cubellis (Tastiere) e Alberto Grossi (Sassofono), riscuote successo nei festival, nelle piazze e nei teatri di tutta Italia, ed è capace di trasmettere le emozioni degli iconici brani del celebre musicista bolognese; nella performance ogni membro della band dimostra maestria nei propri strumenti e, in particolare, il frontman, appare quasi come un’incarnazione autentica di Lucio Dalla, sia esteticamente che vocalmente, grazie alla sua capacità di catturare e trasmettere l’anima delle canzoni di uno dei più grandi e amati cantautori italiani.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online I-ticket, con le seguenti tariffe: I settore € 20 (ridotto € 18) + DIP, II settore € 18 (ridotto € 16) + DIP, III settore € 16 (ridotto € 14) + DIP. Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




LUCI INTERIORI

Adriano Segarelli Premio Pittura 2023 Fondazione Amedeo Modigliani. Inaugurazione domenica 4 febbraio 3^ stagione arti visive contemporanee ottobre 2023/maggio 2024

Pescara, 1° febbraio 2024. Domenica 4 febbraio dalle ore 16:00, inaugurazione di “Luci interiori” mostra personale dell’artista romano Adriano Segarelli, Premio Pittura 2023 Fondazione Amedeo Modigliani. La mostra si terrà presso “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 – Pescara), proseguirà fino a domenica 25 febbraio 2024. Promossa da Bibliodrammatica aps e AP/ArteProssima progetto #npittic, direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines, nell’ambito della 3^ stagione di arti visive contemporanee, col Patrocinio del Comune di Pescara. Un progetto di promozione scoperta e sensibilizzazione sulla nuova pittura italiana.

Da quest’anno il programma si arricchisce di un’attenzione particolare verso la poesia contemporanea con il progetto #Distorsioni – La Poesia dialoga con l’Arte, ospiteremo: Simona Novacco, Caterina Franchetta, Giulia Madonna, Sandra De Felice, Antonella D’Arrezzo, Annarita Pasquinelli, Alessio Scancella, Assunta Di Basilico, Mariagrazia Genova.

Adriano Segarelli, artista: “Le opere in mostra sono del filone appartenente a quello che chiamo il mio destrutturalismo interiore. Immagino l’arte come purezza, come istinto viscerale, come creatività necessaria, eruttiva. Arte che nasce e trabocca dalla vita, dalle emozioni, dagli stati d’animo che continuamente mutano, si trasformano e trasformano la mia pittura.”

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico: “La pittura di Adriano Segarelli è poesia, essenza, tragedia. Scena aperta non sulla vita ma sulle emozioni, sulle interiorità umane che spesso diventano oscurità impenetrabili. Sferzate di luce e tenebre che duellano cercando di rubare lampi l’una alle altre. Adriano Segarelli non è solo un artista con uno straordinario talento di sintesi ed essenzialità, ma anche un uomo appassionato, autentico, sporco di pittura nell’anima. Quando lo incontri di persona capisci perché i suoi quadri sono così espressivi, così intensi. Veri e propri squarci nell’esistenza, domande di senso, richieste forti da parte di una umanità illuminata come in un gran teatro, a volte nascosta tra le ombre, ma pur sempre presente e orizzonte raggiungibile.”

Collaborano al progetto: Bibliodrammatica aps, AP/ArteProssima_pinacoteca d’arte contemporanea, Ci vuole un villaggio aps, La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, OL/Officine Letterarie e Ooops! (scrittura e narrazione), Eracle – Templari Federiciani aps, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Radio Città Pescara/Popolare Network, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu.

AP/ArteProssima – terza stagione arti visive contemporanee 2023-2024

Terzo Anno del progetto #npittic/nuova pittura italiana contemporanea a cura di AP/ArteProssima – pinacoteca d’arte contemporanea, direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines.

-sabato 28 ottobre/giovedì 30 novembre: (mostra collettiva) AP/ArteProssima – terzo anno di collezione: The Dwarf Artist/Luca Fagioli; EGO/Walter Colombo; Matteo Favi; Mauro Molle; Mauro Bellucci; Fabrizio Molinario; Gino Berardi; Vittorio Vertone; Anja Kunze; Gianni Chiriatti.

-domenica 3 dicembre/sabato 13 gennaio 2024: (mostra personale) Tiziano Calcari (Brescia – Lombardia)

-domenica 4 febbraio/domenica 25 febbraio: (mostra personale) Adriano Segarelli (Roma – Lazio)

-sabato 2 marzo/domenica 31 marzo: (mostra personale) Gianni Chiriatti (Borgagne – Puglia)

-sabato 6 aprile/domenica 28 aprile: (mostra personale) Michel’Art/Michela Di Fabio (Vasto – Abruzzo)

-sabato 4 maggio/domenica 26 maggio: (mostra personale) Vittorio Vertone (Pietragalla – Calabria)

L’intera programmazione si terrà presso Ci vuole un villaggio aps/ART_GALLERY, nuovo spazio per l’arte contemporanea a Pescara (Via Villetta Barrea 24). Ingresso gratuito. Info: 339 5223285




SIAMO STATI I PRIMI E RESTEREMO I MIGLIORI!

di Giuseppe Arnò

LaGazzettaitalobrasiliana, 1° febbraio 2024. È la parafrasi di una vecchia e indimenticabile pubblicità di una nota azienda dolciaria che presentava sul mercato nazionale il Giandujot col motto: «Sono stato il primo e resto il migliore!» Certamente i bambini di ieri, ottantenni di oggi, ricorderanno con una punta di nostalgia quell’epoca e la prelibatezza della «Pasta Gianduja» o «Giandujot» a base di nocciole, avvolta in carta stagnola che, tagliata a fettine, si spalmava sul pane.

Detto slogan è comunque rimasto un modo di dire, ma anche un modo di fare. E noi italiani, quando si tratta di fare sul serio, le cose le sappiamo fare a dovere, da primi della classe: siamo maestri, artisti, inventori, poeti, scrittori, musicisti, sportivi e tant’altro ancora.

D’altronde, se il mondo ci invidia ci sarà pure un perché! Chi non conosce, per esempio, i nostri grandi classici della letteratura; della musica colta, sacra e profana; dell’arte; e della nostra cucina gourmet, i cui piatti rappresentano il delirio o, meglio ancora, l’orgasmo gustativo dei buongustai di tutto il mondo? Jean Anthelme Brillat-Savarin, noto politico e gastronomo francese, autore della famosa opera intitolata “Fisiologia del gusto”, affermava: «Gli animali si nutrono, l’uomo mangia e solo l’uomo intelligente sa mangiare».

Ed è sull’enogastronomia che ci piace soffermarci in questo appuntamento mensile con i nostri lettori, dal momento che gli Italiani, a detta di tutti, sanno mangiare. Tuttavia, ci limiteremo, per motivi di spazio, a ricordare solo alcuni tra i primi piatti, con qualche accenno all’abbinamento formaggio vini, che notoriamente si basa sull’equilibrio, retto dal giusto contrasto e soprattutto dall’armonia.

E voilà in rapida sequenza una selezione di specialità da capogiro: oltre ai vari risotti, vanto della cucina italiana, e naturalmente all´arcinota pizza napoletana, riconosciuta dall’Unesco e iscritta nella lista del «patrimonio immateriale dell’umanità», ricordiamo le penne all’arrabbiata, gli gnocchi alla sorrentina, le orecchiette con le cime di rapa, le trofie alla ligure, i bucatini all´Amatriciana, gli spaghetti alla carbonara, le tagliatelle al ragù bolognese o napoletano, la lasagna nelle varie ricette regionali, la pasta alla Norma, la pasta con la nduja, gli spaghetti alle vongole e via dicendo… e non ce ne vogliano, casomai si sentissero trascurati, gli altri primi, tutti squisiti, nonché i secondi piatti gourmet, i prosciutti e gli insaccati, un trionfo di gusti e presentazioni, capaci di estasiare i palati più esigenti e sofisticati. In realtà i primi e secondi piatti meriterebbero un vero trattato gastronomico e qui, purtroppo, lo spazio a nostra disposizione è, come dicevamo, piuttosto breve.

Ma, a proposito di brevità, ci torna in mente il buongustaio Wolfgang Goethe, amante della nostra cucina, allorché afferma: «La vita è troppo breve per bere vini mediocri» e ciò vale senz’altro anche per i cibi, cui essi si abbinano. Ciò detto, accediamo automaticamente al mondo dell’enogastronomia. In esso si apre un affascinante universo di sapori, profumi e sensazioni, i cui sapienti abbinamenti ci trasportano in un’apoteosi gustativa, delizia del palato e dell’anima. Alludiamo ai vini, ai dolci e ai formaggi, di cui siamo produttori per eccellenza.

In verità, questi elementi meritano un capitolo a parte, tanta e tale è la diversificata qualità delle nostre produzioni, nonché l’arte di creare l’armonia e l’abbinamento tra gli stessi: i formaggi a pasta erborinata (fra i più diffusi, Castelmagno, Gorgonzola e Blue D’Aoste) ben si sposano con vini dolci (Moscato d’Asti, Vin Santo del Chianti Classico, Verduzzo, Primitivo di Manduria Dolce Naturale etc.); quelli saporiti (come il Pecorino stagionato, il Bitto, il Ragusano e più in generale il Formaggio di fossa) si abbinano invece piacevolmente con il Mandrolisai DOC, il Cannonau di Sardegna, il rosso di Piceno, il Sangiovese di Romagna Superiore e tanti altri ancora…

V’è di più: la magnificazione dei prodotti lattiero-caseari è rappresentata dagli insuperabili Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Mozzarella di Bufala campana. Prodotti consacrati a livello nazionale ed europeo con denominazione di origine e tipica, nonché con il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta. Va da sé che stiamo navigando nell’oceano della migliore tradizione enogastronomica italiana e, in questo campo, siatene certi, diamo dei punti a tutti, indistintamente.

Ecco, infine, un particolare importante: non siamo improvvisatori! I nostri prodotti, riconosciuti tra i migliori al mondo, incarnano tutta la qualità della nostra centenaria tradizione. A riprova di ciò KPMG, una delle quattro “Big Four”, ovvero le quattro società di revisione che a livello mondiale si spartiscono la grande parte del mercato, classifica il marchio Made in Italy al terzo posto al mondo per notorietà dopo Coca Cola e Visa. È non è cosa da poco!

IL MADE IN ITALY

Il Made in Italy è diventato un’icona di qualità della produzione e della creazione. Infatti, le quattro A che lo contraddistinguono riguardano: Abbigliamento, Alimentare, Automazione e Arredamento. Ne consegue che il marchio «Made in Italy» non è solo l’indicazione del Paese di fabbricazione di un determinato prodotto, come il diffusissimo Made in PRC (Popular Republic of China), ma e soprattutto il marchio in senso assoluto, ovvero un simbolo identificativo che raccoglie la reputazione, i valori, la ricercatezza delle eccellenze realizzate dalle grandi firme dell’artigianato e dell’industria italiana. Settori che esprimono un’atavica e sempiterna attitudine del nostro popolo alla qualità, al buon gusto e alla creatività.

La sovranità produttiva e in particolare quella alimentare, in epoca di deglobalizzazione, sono i punti forti e, a seconda delle circostanze e dei tempi che corrono, le ancore di salvezza della nostra economia. Non a caso, nell’attuale composizione governativa, l’Italia può contare su un apposito ministero, quello dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Ed è ad opera di detto ministero che la tutela del Made in Italy diventa legge (L. 27 dicembre 2023, n. 206).

“All´art. 34 della legge viene introdotta la possibilità per i ristoratori italiani all’estero di richiedere il rilascio della certificazione di “ristorante italiano nel mondo”, per valorizzare quelle attività che, all’estero, offrono prodotti legati alle migliori tradizioni italiane, contrastando, allo stesso tempo, l’italian sounding e sostenendo la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco”. È quanto dichiara il ministro Francesco Lollobrigida.

LA DIETA MEDITERRANEA

Fiore all’occhiello del made in Italy gastronomico è di sicuro la universalmente nota dieta mediterranea, per essere la più appropriata di tutte, a livello nutrizionale e salutare. Essa è stata dichiarata dall’Unesco «Patrimonio intangibile» sin dal 2010 e non per nulla, per sette anni di fila, continua a conquistare il titolo di migliore dieta in assoluto; ne dà notizia la CNN basandosi sulle scelte del 2024, riportate da U.S. News & World Report.

Oltre a ciò, la stessa rappresenta un comprovato elisir di lunga vita; uno stile di vita alimentare presente tradizionalmente nei soli Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Gli studi scientifici internazionali, iniziati nel 1950, confermano che a tutt’oggi la dieta mediterranea, associata ad un corretto stile di vita, rimane la dieta tra le più benefiche per la nostra salute. Il segreto consiste in una alimentazione prevalentemente vegetale (verdura, frutta fresca e secca, legumi, pane, pasta e altri cereali se possibile integrali), con l’aggiunta di carne bianca, magra, olio extra vergine di oliva preferibilmente a crudo e in moderate quantità, uova e pesce in abbondanza.

C’è molto affanno (azioni diplomatiche, trattative, congressi, concessioni…) tra i grandi protagonisti della politica mondiale, per accreditarsi come buoni partner commerciali o per imporre nuove forme di colonialismo economico. «Come tanti altri fenomeni politici ed economici, il neo colonialismo economico, scrive Papa Francesco, si virtualizza, si mimetizza, si nasconde, rendendone difficile l’identificazione e l’eliminazione».

Validi esempi potrebbero essere, da un lato, la nuova via della seta (la Belt & Road) e, dall’altro lato, il ‘Land grabbing’ o ‘corsa alle terre’ (la gestione iniqua delle terre ricche di materie prime, principalmente in Africa, date in concessione per lo sfruttamento delle risorse energetiche a spregiudicate potenze straniere, che poi agiscono uti dominus e non per il bene delle parti interessate). Noi, invece, alla chetichella, abbiamo realizzato il Food & Road, trasformando elegantemente l’italian sounding in vero Made in Italy, conquistando così i palati degli abitanti del pianeta con l’arte dei nostri gastronomi, con la creatività dei nostri chef e con la bontà dei nostri prodotti. Questione di stile!

NEL MONDO SI CUCINA ITALIANO

La cucina italiana nel mondo ha raggiunto un valore complessivo di ben 228 miliardi, mentre il mercato nazionale vale 75 miliardi (dati Deloitte). Konstantin Markidin, capo cuoco della cucina del Cremlino, ad esempio, ha arricchito la propria esperienza lavorativa con gli chef italiani nel ristorante dell’albergo “Kosmos”; le pappardelle italiane preparate dallo chef del famoso ristorante «Alfredo 100», situato sulla 54esima strada a New York, sono il piatto preferito di Trump; Joe Biden, notoriamente amante delle paste, va matto soprattutto per gli spaghetti al pomodoro; Angela Merkel ha sempre amato la musica classica e la cucina italiana; Carlo III d’Inghilterra, secondo quanto scrive Fabiana Salsi, adora la cucina italiana; ha fatto il bis di spaghetti ai moscioli e mangiato scialatielli «in incognito» con Camilla; e la lista è lunga, molto lunga.

Non v’è chi non veda, a questo punto, che noi italiani, principalmente nell’ambito dell’intera filiera gastronomica, siamo veramente bravi; fatto sta che abbiamo ‘conquistato´ il mondo. Ma per quanto si diventi bravi, a detta dello psicologo maltese Edward de Bono, occorre sempre desiderare di essere migliori e noi, modestia a parte, in non pochi campi siamo stati i primi e resteremo i migliori.

Un’ulteriore conferma? «La vita è una combinazione di magia e pasta» parole di Federico Fellini buonanima. Beh, noi, che bellezza! di detta combinazione siamo ritenuti gli artisti per eccellenza. Tant’è!




PREMIO NAZIONALE PAOLO BORSELLINO

Presiede la 32^ edizione il vicecapo della Polizia, il prefetto Vittorio Rizzi

Teramo, 1° febbraio 2024. Lunedì 5 febbraio alle ore 10:30, nella corte interna della Biblioteca Delfico sarà presentato il programma degli incontri educativi del 32° Premio Nazionale Paolo Borsellino per la legalità e l’impegno sociale e civili.

Presiederà l’incontro il Prefetto Vittorio Rizzi, vicedirettore generale vicario della Pubblica sicurezza (vicecapo vicario della Polizia di Stato) e Presidente del Premio Borsellino. Interverranno Fabrizio Stelo (Prefetto di Teramo), Carmine Soriente (Questore di Teramo), David Mancini (Procuratore del tribunale per minorenni de l’Aquila e membro del comitato dei garanti del Premio), Pietro Quaresimale (Assessore regionale alla pubblica istruzione).

Il Premio Borsellino “tutto l’anno”, organizzato dal 1992 dall’Associazione culturale “Società Civile E.T.S”, prima associazione teramana iscritta nell’albo del terzo settore, da più di 30 anni organizza la sua rassegna culturale educativa dedicata principalmente ai giovani, ricca di interventi, testimonianze, spettacoli teatrali e musicali, nella consapevolezza che il pur necessario versante repressivo, da solo, non sia sufficiente nell’opera di contrasto all’illegalità




ARRIVA IL CENTRO STUDI IL CENACOLO

Il territorio di Francavilla al Mare spalanca le sue porte alla cultura di spessore, ed ecco che arriva una grande novità

Francavilla al Mare, 1° febbraio 2024. Sono felice ed entusiasta di comunicare la brillante iniziativa alla quale sono particolarmente legata – commenta l’assessore alla Cultura, Cristina Rapino – Una promessa fatta dall’amministrazione comunale insieme all’Università ‘Gabriele d’Annunzio’ Chieti-Pescara, con l’impegno del Prorettore Carmine Catenacci e del Professor Ugo Perolino, e grazie ai finanziamenti ottenuti dal CEPELL lo scorso settembre”.

Il Centro Studi si fa promotore della crescita culturale e personale di studentesse e studenti, e si va ad inserire all’interno di quel progetto di sensibilizzazione della cittadinanza verso una cultura artistica e letteraria. L’obiettivo è la valorizzazione dell’esperienza del Cenacolo, stimolando lo studio e l’approfondimento della manifestazione francavillese.

Come spiega l’assessore: “Presto verrà reso pubblico un bando internazionale per le universitarie e gli universitari che vorranno approfondire le origini della nostra tradizione culturale. La premiazione dei vincitori del bando avverrà nel corso di un convegno organizzato nella giornata del 2 ottobre, una data non casuale ma scelta perché cade nel giorno del compleanno di Francesco Paolo Michetti. Inoltre, durante l’incontro verrà acquisito il fondo bibliotecario che darà vita a una sala interamente dedicata al maestro e all’artista all’interno del MuMi”.

Il progetto è possibile grazie al Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura, al Comune di Francavilla e all’Università ‘Gabriele d’Annunzio’ Chieti-Pescara.




CONCORSO CARMELINA IOVINE

Questa mattina la premiazione al liceo Vico. Premiate Giulia Giardino, Daniela Como e Stella Renzella per le loro prove in lingua inglese

Sulmona, 31 gennaio 2024. Si è svolta questa mattina, nella biblioteca del Liceo linguistico Vico, la cerimonia di premiazione dell’XI.ma edizione del concorso dedicato a Carmelina Iovine, la studentessa del liceo cittadino che perse la vita nel terremoto dell’Aquila il 6 aprile del 2009.

Il concorso ha visto in gara studenti del Liceo linguistico sulmonese, la scuola frequentata dalla stessa Carmelina, che sono stati impegnati in una composizione scritta e in un colloquio su temi di attualità in lingua inglese, temi sui quali hanno dovuto esprimere anche approfondite riflessioni di carattere personale. Oltre alle prove, la commissione giudicatrice, ha tenuto conto dei titoli dei candidati, nello specifico delle loro certificazioni linguistiche.

La formula del concorso prevede l’attribuzione di 2 premi, offerti dalla BCC di Pratola Peligna, alle due migliori prove. Dato l’altissimo livello di quest’anno, però, i premi sono diventati 3, con un secondo posto ex aequo. Il podio è stato tutto rosa: il primo posto è andato a Giulia Giardino della classe VI L, a cui è andato un premio di 500 euro, il secondo a pari merito a Daniela Como (VH L) e Stella Renzella (VI L), alle quali è andato un premio di 250 euro ciascuna.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il dirigente scolastico, Caterina Fantauzzi, il papà di Carmelina, Venanzio Iovine, il presidente della BCC, Alessandro Margiotta, e il suo vice Augusto Soprano, le professoresse Anne Silla, curatrice del concorso, e Anna Maria Iervolino, già docente di Carmelina e ideatrice del premio.

“Il concorso di quest’anno è stato davvero di altissimo livello – ha commentato la professoressa di Conversazione in lingua inglese, Anne Silla – Gli studenti hanno davvero un’ottima conoscenza della lingua inglese, ma anche una grande capacità di analisi e riflessione”.

Il concorso offre l’occasione non solo di premiare i giovani talenti del nostro territorio, ma anche di tenere vivo e con affetto il ricordo di Carmelina, studentessa del Liceo Linguistico Vico, tragicamente scomparsa.




MANIFESTAZIONE PACIFICA A VIGNOLA

Sabato 3 febbraio alle ore 10:00

Vasto, 31 gennaio 2024. L’obbiettivo della manifestazione è quello preservare la fruibilità e la bellezza paesaggistica della baia di Vignola, che si trova minacciata da un progetto di barriere sommerse, finanziato dalla regione Abruzzo di 3,5M € di fondi pubblici.

Abbiamo richiesto già un confronto con l’amministrazione e un tavolo tecnico per proporre alternative meno impattanti; alle quali purtroppo non abbiamo mai ricevuto risposta, nonostante tante promesse. Crediamo che questo possa essere di grande interesse per i vostri lettori e saremmo onorati di avervi durante l’evento.

Litorale Vivo




SUGGESTIONI AL MAXXI L’AQUILA

Venerdì 2 febbraio ore 19:30 proiezione di TI MANGIO IL CUORE introdotto dal dialogo tra Pippo Mezzapesa e  Giuseppe Stampone. In settimana workshop per adulti e visite per famiglie

L’Aquila, 31 gennaio 2024. Saranno il regista Pippo Mezzapesa e l’artista Giuseppe Stampone a introdurre la visione di Ti mangio il cuore, venerdì 2 febbraio 2024 alle 19:30 al MAXXI L’Aquila per il terzo appuntamento di Suggestioni, la rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival, che propone pellicole d’autore ispirate alle atmosfere della mostra Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari.

In questo caso è immediata e potente la connessione fra il progetto speciale Giuseppe Stampone e le fotografie di Scanno della collezione Franco e Serena Pomilio e la pellicola di Mezzapesa, presentata nel 2022 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Tratto dall’omonimo romanzo d’inchiesta di Carlo Bonini e Giuliano Foschini e ispirato alla vera storia di Rosa Di Fiore, prima pentita della mafia garganica, il film immortala un sud antico eppure attuale. La centralità della figura femminile, l’utilizzo del bianco e nero, l’estetica di Ti mangio il cuore stabiliscono un’immediata relazione con i tratti delle fotografie di Scanno realizzate, fra gli altri, da artisti come Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson, Hilde Lotz-Bauer, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna e Mario Giacomelli.

Quella del film è una storia di cui in Abruzzo, in una certa misura, si riescono a percepire radici e contorni, con cui risulta facile sintonizzarsi, perché evoca memorie comuni. Allo stesso modo, i grandi maestri della fotografia del Novecento hanno fermato il tempo di Scanno in uno scatto, e sono riusciti a evocare qualcosa che permane, impresso nella memoria collettiva: il tempo, il lavoro, il fluire della vita delle donne.

Da queste stesse fotografie Giuseppe Stampone ha colto il pretesto per un dialogo metafisico e surreale ricontestualizzando liberamente elementi e personaggi catturati dagli scatti in bianco e nero nei suoi interni domestici, riprodotti alla maniera della pittura fiamminga seicentesca. Ispirandosi a fatti, cronaca, storia della profonda trasformazione avvenuta nella piana del Fucino l’artista propone una nuova narrazione che tenta “di annullare lo spazio tempo sequenziale didascalico della storia” e stabilire nuove connessioni di senso inedite e sorprendenti.

L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti su prenotazione al sito www.maxxilaquila.art. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto singolo scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro giovedì 1° febbraio.

Il ciclo Suggestioni continuerà venerdì 16 febbraio, dopo una settimana di pausa, con una riflessione sul cambiamento e sulla metamorfosi proposta dalla pellicola Blue My Mind, lungometraggio del 2017 di Lisa Brühlmann in connessione intima e perfetta con il lavoro presente in mostra sull’Homo Aquaticus di Agnes Questionmark.

Intanto, il MAXXI L’Aquila ospiterà attività educative dedicate a grandi e piccoli.

Sabato 3 febbraio alle ore 16:00 è in programma Nati al MAXXI – Istantanee di folklore, la visita performativa alla mostra Diario Notturno per famiglie con bambini da 0 a 3 anni guidata dagli esperti di Nati nelle Note: un’esplorazione del Museo che attraversa musica e movimento per fondersi con le opere d’arte in mostra, creando magici momenti di contemplazione e ascolto.

Venerdì 9 febbraio alle 15:00 si terrà invece un workshop per adulti con gli artisti del collettivo Numero Cromatico alla scoperta dell’opera Resterai con me per tutta la notte, prodotta e pensata per la mostra Diario Notturno. Un laboratorio per entrare nella ricerca artistica del collettivo attraverso pratiche non convenzionali ed esplorare i propri contenuti interiori.

Per le modalità di partecipazione, tutte le informazioni sono sul sito www.maxxilaquila.art.

Elisa Cerasoli