NUOVA FORZA LAVORO per la Provincia di Teramo

42 i nuovi assunti di cui 10 i cantonieri a servizio delle nostre strade

Teramo, 28 dicembre 2023. Un 2023 che si conclude con l’assunzione di 42 unità di nuovo personale, oltre a 10 avanzamenti di qualifica.

Nella mattinata di oggi, il presidente D’Angelo ha voluto salutare le nuove assunzioni insieme ai dirigenti delle aree di via Milli e via Capuani. 10 i nuovi cantonieri che prendono servizio, a dimostrazione dell’attenzione che l’Ente sta impiegando per la cura e la manutenzione del patrimonio viario. Le altre figure vanno a potenziare la dotazione in termini di risorse umane delle restanti aree.

Così il presidente Camillo D’Angelo: “una giornata storica per la Provincia di Teramo che torna ad essere protagonista con nuova forza lavoro in tutti i settori, da quello tecnico all’amministrativo passando per la vigilanza. In particolare, dopo oltre venti anni di assenza, tornano in Provincia i cantonieri: saranno gli elementi di sorveglianza a custodia delle nostre strade, e consentiranno di evitare i fenomeni di dissesto idrogeologico che purtroppo interessano tutta la nostra viabilità. Ma questo è solo un primo passo: seguiranno altre assunzioni nel 2024 per potenziare la manutenzione ordinaria di tutto il nostro territorio”.




RIVISTA INTERNAZIONALE PUBBLICA studio sull’autismo Teramano

Rivista scientifica internazionale pubblica il progetto sull’autismo di Nancy Fazzini Ramona Sorricchio

Teramo, 28 dicembre 2023. Teramo diventa riconoscibile a livello scientifico grazie al progetto naturalmente diversi che per gli ottimi risultati statisticamente significativi è stato pubblicato su Science and Philosophy inserita tra le riviste scientifiche riconosciute come di rilievo internazionale dall’agenzia nazionale della valutazione universitaria della ricerca.

Fortemente innovativa per contenuti e modalità di attuazione, questa iniziativa ha dato l’opportunità a 15 famiglie di vivere un’esperienza residenziale con attività strutturate in un contesto outdoor e in stretto contatto con la natura, sotto la supervisione di un’equipe multidisciplinare di esperti e Caregiver.

A presentare i risultati del progetto, finanziato nell’ambito del Piano Sociale dall’Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Pietro Quaresimale, sono intervenuti al Bim, insieme alle promotrici, il presidente del Consorzio, Marco di Nicola, la presidente della Fondazione Tercas, Tiziana Di Sante, Grazia Pezzopane musicoterapeuta del Conservatorio Casella de L’Aquila, la psicoterapeuta Antonella Fortuna e Alessandra Martelli di UniTE, Annamaria Porreca biostatistica e l’Arteterapeuta Sara Palladini.

“Punto fondamentale dell’esperienza – ha concluso Nancy Fazzini – è stata proprio quella di ricreare un nuovo ecosistema delle relazioni tra terapeuti, assistenti, ragazzi, famiglie e natura. Senza giudizi, senza barriere in  cui ognuno ha potuto davvero scoprire nuovi modi, nuovi mondi e nuovi modi di pensare. Un ringraziamento a tutti i partner progettuali: l’Assessorato regionale alle Politiche Sociali, la Cooperativa Filadelfia, Fondazione Tercas, Consorzio BIM di Teramo, UnivAQ-ConsAQ, UniTe, la Terrazza Gran Sasso e tutte le famiglie che ci hanno creduto”.




FARE LUCE SULLE VIOLENZE CONTRO LE DONNE DISABILI

On. Gemma: una piaga ancora sommersa con dati impressionanti

Bruxelles, 28 Dicembre 2023. “La violenza contro le donne in Italia è un tema doloroso e complesso che continua a manifestarsi quotidianamente con numerosi casi di femminicidio e stupro. Ma c’è un tipo di violenza invisibile, molto diffusa, su cui si tace ancora: quella sulle donne con disabilità, un fenomeno poco raccontato e molto sommerso”.  Lo evidenzia in una nota Chiara Gemma, europarlamentare di Fdi-Ecr.

Gemma entra nello specifico del problema e sviscera dati allarmanti.  “Le donne con disabilità risultano invisibili nelle indagini e mancano dati disaggregati. I primi dati Istat a riguardo – spiega – escono nel 2015 ed emerge che il 72% delle donne disabili aveva subito violenza nell’arco della vita e che sono vittime di violenza sessuale più del doppio rispetto alle normotipiche. Anche in questo caso, – sottolinea l’eurodeputata – a fronte dei dati che emergono, il sommerso che si stima è enorme. Basti pensare che alle indagini Istat, fatte per telefono, non potevano rispondere donne sorde o con disabilità cognitiva”.

Dati più recenti sono stati raccolti dal Progetto Vera (Violence Emergence, Recognition and Awareness), promosso dalla Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) e da Differenza Donna. Sulla base di tale progetto, tra il 25 ottobre 2018 ed il 23 settembre 2019 è stato presentato un questionario, rivolto esclusivamente a donne con disabilità, che ha raggiunto 519 compilazioni valide in relazione ad eventuali episodi di violenza subiti da queste ultime. Dai dati emerge che il 65% delle intervistate ha subito una qualche forma di violenza, tra queste: il 54% è stato vittima di violenza psicologica, il 24% è stato vittima di violenza fisica, il 37,5% è stato vittima di violenza sessuale, il 7% è stato vittima di violenza economica.

“Le donne con disabilità, quando sono vittime di violenza di genere – prosegue sempre Gemma – subiscono conseguenze anche più forti e ampie, dovute alla loro peculiare fragilità e spesso, ancora oggi, non vengono credute perché si pensa, a causa di pregiudizi e stereotipi, che non abbiano una sessualità. È abbastanza chiaro come in Italia non ci sia una normativa specifica a tutela della persona con disabilità in quanto donna. Anche per questo la violenza sulle donne con disabilità non fa rumore ma è arrivato il momento di alzare la voce – conclude l’europarlamentare – per fare in modo che questo fenomeno sia sempre più attenzionato, perché secondo i pochi dati disponibili (e questo è un primo problema), le donne con disabilità sono più spesso vittime di violenza sessuale, hanno più difficoltà ad essere credute, hanno meno risorse e strumenti a disposizione per salvarsi”.

Foto: centroantiviolenza.comune.torino.it




DECALOGO PER PROTEGGERE GLI ANIMALI DAI BOTTI

Capodanno, il pericolo arriva anche dalle lanterne cinesi

Milano, 28 Dicembre 2023. Anche gli animali selvatici soffrono per le esplosioni dei petardi, e sono le vittime più numerose. Anche le lanterne cinesi possono essere letali

L’inizio dell’anno è alle porte riproponendo il solito problema delle esplosioni di petardi e fuochi artificiali. Per informare i proprietari di cani e gatti su come comportarsi per metterli in sicurezza durante la notte di Capodanno, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha realizzato un video-decalogo per evitare morti, ferimenti e smarrimenti dei quattro zampe terrorizzati.

Non è raro che gli animali, impauriti, scappino dai giardini e dai cortili perdendosi o finendo investiti. Animali più anziani o cardiopatici possono morire d’infarto. E anche la fauna selvatica, uccelli e animali dei parchi e dei boschi, spaventata dal frastuono e dalle improvvise luci si disorienta schiantandosi contro alberi, muri, vetrate, cavi elettrici o finendo sotto le auto. Anche le “lanterne cinesi”, fatte spesso volare in occasione del Capodanno, possono causare il ferimento e la morte di animali. Si sono verificati diversi casi di selvatici e domestici ustionati, strangolati, o morti per emorragia interna dopo aver ingoiato il metallo tagliente dello scheletro delle lanterne. Il loro volo incontrollato è inoltre molto pericoloso in quanto facile innesco di incendi boschivi.

Alcuni Comuni italiani hanno già emesso ordinanze per vietare l’utilizzo di petardi per i festeggiamenti del Capodanno, ma sono sempre troppi coloro che non rinunciano a questa anacronistica tradizione anche per l’esiguità dei controlli volti a reprimere chi non rispetta le regole.

«Per evitare che l’ultimo giorno dell’anno si trasformi in dramma o tragedia per gli animali, abbiamo stilato un decalogo con le regole e suggerimenti per mettere in sicurezza e rassicurare il proprio familiare con la coda (v. video e infografica in calce). L’inizio del nuovo anno dovrebbe essere una gioia per tutti, non motivo di terrore e angoscia», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Allo stesso tempo, facciamo appello alle forze dell’ordine affinché considerino una priorità i controlli finalizzati a far rispettare le ordinanze, non minimizzando le conseguenze, dirette e indirette, di una condotta irresponsabile da parte di chi maneggia i petardi».

Ecco i punti del decalogo Oipa

1.    Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi

2.    Non lasciamoli soli, potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi. Stiamo loro vicini, mostrandoci tranquilli e cercando di distrarli

3.    Non lasciamoli in giardino. Teniamo in casa o in un luogo protetto gli animali che abitualmente vivono fuori per scongiurare il pericolo di fuga

4.    Teniamo alto il volume di radio o televisione, chiudendo le finestre e le persiane

5.    Lasciamo che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di un luogo che normalmente è loro vietato

6.    Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura

7.    Facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista affinché valuti la possibilità di una terapia di supporto

8.    Evitiamo soluzioni fai da te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico

9.    Organizzare una “gita fuori porta” per trascorrere il Capodanno in luoghi lontani dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi

10. Chiediamo al nostro Comune un’ordinanza contro i botti e sensibilizziamo l’opinione pubblica su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali domestici e selvatici

OIPA Italia Odv – Organizzazione internazionale protezione animali, Organizzazione non governativa (ONG) affiliata al Dipartimento della Comunicazione Globale (DGC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e all’Assemblea permanente sull’Ambiente dell’ONU. Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007) e dal Ministero della Salute (Decreto n. 6/2021 En. As. del 26/10/2021). Iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo settore (numero di repertorio 98178). Indirizzo: Via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 1782206601




IL GALA DI FINE ANNO DELL’ISA

L’Aquila e Chieti si conclude con un 2023 di successi

Venerdì 29 dicembre ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini

Sabato 30 dicembre ore 21.00 – Chieti, Teatro Marrucino

L’Aquila 28 Dicembre 2023. Il repertorio delle grandi occasioni per l’ultima produzione dell’anno dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che presenta il Gala di Fine Anno, domani, venerdì 29 dicembre alle 18:00 all’Aquila (Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”) e sabato 30 dicembre alle ore 21:00 al Teatro Marrucino di Chieti. Sul podio Giovanni Pompeo. Ospite il soprano Chiara Guerra.

Il programma, che comprende brani particolarmente adatti al clima festoso del periodo natalizio e delle festività di fine anno, si ispira al repertorio del tradizionale concerto della Filarmonica di Vienna che il 1° gennaio di ogni anno si svolge nella Goldener Saal del Musikverein della capitale austriaca, divenuto uno degli appuntamenti musicali più seguiti al mondo. In scaletta si susseguiranno valzer di tradizione viennese con opere di Johann Strauss figlio, il componente più celebre e prolifico della grande dinastia di compositori e direttori d’orchestra, pagine di Franz Lehár, re dell’operetta e, ancora, brani lirico-sinfonici, di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Johannes Brahms, Emmerich Kálmán, Antonín Dvořák e Charles Gounod. Completa il programma una selezione di opere di Francesco Paolo Masciangelo, compositore originario di Lanciano, di cui ricorre il bicentenario della nascita.

I protagonisti Giovanni Pompeo, direttore artistico e musicale dell’Orchestra di Matera e della Basilicata, dirige con successo opere e concerti in Italia e all’estero. Si è formato al Teatro alla Scala di Milano, negli anni in cui ha collaborato con l’orchestra del teatro e con l’omonima Filarmonica, sotto la guida dei più importanti direttori del mondo. Soprano ospite Chiara Guerra, giovane artista già molto apprezzata a livello nazionale, si è esibita fra l’altro in occasione della finale di Miss Italia.

I concerti chiudono per l’Istituzione Sinfonica Abruzzese un anno dal bilancio “senz’altro positivo” come afferma il Presidente Bruno Carioti: “In decisa controtendenza rispetto al dato nazionale, abbiamo incrementato il numero degli abbonati, offrendo concerti che spaziano in diversi ambiti e generi e dimostrando una duttilità e una versatilità dell’Orchestra che poche compagini simili possono vantare. Per questo successo devo esprimere la mia gratitudine in primis agli spettatori che non mancano mai di sostenerci con affetto e poi all’intera Istituzione, con tutte le sue componenti, a partire dal Direttore Artistico M° Ettore Pellegrino. L’augurio a tutti è di un 2024 di serenità, di desideri realizzati e di buona musica!”




2023 ANNO DI RISULTATI a sostegno delle nostre imprese

Camera di Commercio Gran Sasso. Stanziati oltre 1,3 milioni per favorire l’accesso al credito, lo sviluppo delle imprese giovanili e femminili, la promozione delle eccellenze locali e l’incremento dei flussi turistici.

Teramo, 28 dicembre 2023. “Il 2023 è stato un anno di svolta per la Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia” dichiara la presidente Antonella Ballone, illustrando i risultati raggiunti nel corso dell’anno: “Abbiamo rafforzato il nostro ruolo di supporto alle imprese, investendo in formazione, promozione e internazionalizzazione. Abbiamo stanziato oltre 1,3 milioni di euro di risorse in favore di 646 operatori economici per favorire l’accesso al credito, lo sviluppo delle imprese giovanili e femminili, la promozione delle eccellenze territoriali e l’incremento dei flussi turistici nelle province di Teramo e L’Aquila”.

“Nel dettaglio – spiega la presidente della Camera – abbiamo destinato 258mila euro al bando relativo all’accesso al credito delle imprese e ricevuto ben 102 domande di contributo. Per le nuove imprese giovanili e quelle femminili abbiamo stanziato 177mila euro di contributi e ricevuto 87 richieste. Ulteriori 350mila euro sono stati destinati alla promozione delle eccellenze territoriali per finanziare circa 70 progetti. Il bando per l’erogazione di voucher per la transizione digitale ed ecologica – PID 2023 – ha ricevuto 252 domande di finanziamento con una dotazione di 250mila euro. Abbiamo stanziato, inoltre, 160mila euro per il bando a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese, ricevendo 58 istanze. Infine, abbiamo previsto contributi per attrarre flussi turistici, pari a 180mila euro, e finanziato 77 candidature che hanno sviluppato 5.900 arrivi ed oltre 17mila giornate di presenza nelle province di L’Aquila e Teramo. Un grande successo per rendere attrattivo il nostro territorio anche fuori stagione”.

“Un altro obiettivo importante – continua Ballone – è stato raggiunto grazie ai protocolli d’intesa con la Regione Abruzzo per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese del settore agricolo ed alimentare e per il comparto turistico, dal valore di 440 mila euro, che ci ha permesso di sostenere il brand Abruzzo nel mondo in maniera coesa e coordinata e di portare i produttori, gli operatori turistici e gli artigiani locali alle principali fiere di settore internazionali, tra cui il TTG Travel Experience di Rimini, il Merano Wine Festival e Artigiano in fiera a Milano. Senza dimenticare le iniziative locali, che siamo stati felici di realizzare stanziando complessivamente 205 mila euro: Teramare al porto di Giulianova con la Marina Militare, Fiera dell’Agricoltura, Fiera della Pastorizia a Piano Roseto e Rassegna degli ovini a Campo Imperatore”.

“Abbiamo investito, inoltre, nella formazione gratuita per le nostre imprese – prosegue la presidente – realizzando, tramite l’Agenzia per lo Sviluppo (azienda speciale della Camera Gran Sasso) 32 corsi formativi tecnici, per 293 ore di lezione, coinvolgendo in totale 684 utenti, tra aziende e professionisti delle due provincie dell’Aquila e Teramo. Sull’asse della formazione accreditata abbiamo realizzato 7 corsi, di cui 3 erogati attraverso il programma “GOL”, (espressione del PNRR nel settore della Formazione, del Sociale e del Lavoro) per 598 ore di formazione accreditata, coinvolgendo 110 utenti.

“Per il 2024 – conclude la presidente Ballone – ci proponiamo di continuare a lavorare con impegno e passione, con un budget di 2milioni di euro per le attività promozionali, per costruire un futuro migliore per la nostra Camera e per la nostra terra”.




DIAMO VALORE AL MERITO

Appello per la Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 28 dicembre 2023. Nella giornata odierna le Guide del Borsacchio hanno inviato un appello al comune di Roseto degli Abruzzi per dare valore al merito di dieci anni di impegno. Dieci anni di merito e competenze al servizio dell’ente. Ma ora la Riserva e le Guide devono uscire da uno stallo.

Con la speranza nel cuore e il desiderio di assistere alla rinascita della nostra amata Riserva Borsacchio sotto una gestione condivisa e consapevole, ci rivolgiamo a voi oggi. Siamo Le guide del Borsacchio, un gruppo di volontari devoti che, da oltre dieci anni, hanno dedicato il loro impegno e la loro passione alla tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale di Roseto degli Abruzzi e della Riserva Borsacchio.

In questi anni, abbiamo affrontato trionfi e sfide, ma la fiamma della nostra missione non si è mai spenta. Nel solo 2023, abbiamo organizzato oltre 60 eventi, accogliendo più di 10.000 turisti da ogni angolo d’Europa e Italia, e oltre 5000 studenti provenienti da tutte le parti d’Abruzzo. La nostra dedizione si è tradotta in 46 pulizie e nella raccolta di oltre una tonnellata di rifiuti, dimostrando il nostro impegno concreto per la pulizia e la conservazione della Riserva Borsacchio. Questo impegno è stato rinnovato ogni anno per un decennio con numeri da capogiro con oltre 700 eventi ed attività e decine di migliaia di persone coinvolte.

Il nostro lavoro non si ferma qui: guidiamo i bambini delle scuole a piedi nel pedibus, supportiamo il comune in ogni evento e portiamo avanti ben 18 progetti di tutela per salvare le specie protette che rischiano di scomparire nell’oblio della riserva. Pensiamo, ad esempio, al Salvafratino o al Nido di tartaruga, dove abbiamo trascorso giornate e notti a presidiare il nido, monitorando ogni movimento e garantendo la sopravvivenza di queste specie preziose. Parliamo di migliaia di ore ogni anno offerte all’ente per monitoraggi floro faunistici doverosi in una riserva.

Non possiamo dimenticare il supporto fornito nelle emergenze come il covid o altre crisi di accoglienza, dove la nostra associazione ha fornito servizi essenziali gratuitamente e ha investito oltre 8000 euro in aiuti per bollette, pasti e supporti a persone in difficoltà lavorative durante la crisi covid.

I nostri numeri parlano da soli, con oltre 6 milioni di visualizzazioni sui social media di quest’anno, trainati dal nido di Caretta caretta. La nostra presenza è stata luminosa agli eventi, dando lustro a Roseto insieme agli altri cittadini, offrendo assistenza a ogni grande evento del Comune e garantendo i piani di sicurezza. Abbiamo centinaia di protocolli e comunicazioni ufficiali in tal senso.

Abbiamo creato database della riserva con scuole e altre associazioni, mappato 58 km di percorsi con il CAI e stabilito protocolli d’intesa con WWF, IAAP e numerose associazioni nazionali e locali. Abbiamo reso la Riserva Borsacchio uno scenario naturale di primaria importanza nella Regione Abruzzo, mantenendo gratuitamente molti parchi pubblici, antichi percorsi e la fonte d’accolle. Una riserva che viene sorvolata al giro d’Italia e appare in trasmissioni, testate e guide internazionali nazionali senza cachet alcuno grazie al nostro lavoro.

Tuttavia, il nostro punto critico è che operiamo da anni senza una convenzione ufficiale. Siamo rimasti gli unici fra le associazioni che offrono assistenza in molti ambiti dell’ente, ma la Riserva Borsacchio è in stallo, senza gestione, con un PAN che tarda ad arrivare. La mancanza di una gestione adeguata ha comportato la perdita di milioni di euro di finanziamenti per agricoltura, turismo sostenibile ed occupazione in settori green.

Oggi, con umiltà e determinazione, ripresentiamo il nostro progetto di gestione condivisa per la riserva. Un progetto che coinvolge associazioni nazionali importanti e locali, basato su un forum di condivisione dove il Comune resta il soggetto gestore ma è efficacemente supportato. La Riserva è piena di problemi per cittadini e turisti, ma rappresenta anche un’opportunità unica di crescita e tutela della biodiversità.

Abbiamo dimostrato la nostra dedizione in questi dieci anni, operando senza convenzioni o contributi, donando il nostro tempo, la nostra passione e le nostre competenze. Il nostro appello è semplice: non sprecate questa opportunità. Siamo pronti, il progetto di gestione condivisa che è stato nuovamente protocollato, e ora attendiamo una risposta da parte del Comune.

Chiediamo di non far passare inosservato il nostro impegno, la nostra esperienza e la nostra competenza. Siamo pronti a mettere ancora una volta il nostro bagaglio di conoscenze al servizio del Comune per far uscire la Riserva Borsacchio da uno stallo che dura da troppo tempo.

Con fiducia e speranza

Le Guide del Borsacchio




AL CITTÀ SANT’ANGELO VILLAGE OUTLET

Rimoldigno e Papà Rimo Sabato 30 dicembre uno show imperdibile con uno degli youtuber più amati

Città Sant’Angelo, 28 dicembre 2023. L’antivigilia di Natale ha portato al Città Sant’Angelo Village Outlet, la luminosissima della “Golden Parade” con un grande successo di visitatori. Il Christmas Festival, però, prosegue con gli eventi. Sabato 30 dicembre, dalle ore 16:30, saranno ospiti lo youtuber e creator Rimoldigno, in compagnia del suo simpaticissimo Papà Rimo. Un meet&greet imperdibile per conoscere un personaggio seguito da milioni di follower.

Simone Rimoldi è diventato in poco tempo una vera star di Youtube dove è conosciuto come Rimoldigno; evidente è il riferimento al calciatore brasiliano Ronaldinho che Simone, che il calcio lo segue e lo pratica, ha sempre ammirato fin da quando era bambino. È stato il padre a creare e proporre questo nickname e ora affianca il figlio nei suoi video: ormai anche Papà Rimo è diventato un vero idolo. Per accedere all’evento è necessario presentare il pass gratuito, da ritirare nell’Infopoint dal 26 al 30 dicembre dalle 10:00 alle 18:30 (disponibili fino ad esaurimento scorte).

“Il Natale lo abbiamo anticipato con una meravigliosa parata tutta luminosa grazie agli artisti della Golden Parade – commenta il Direttore del Città Sant’Angelo Villlage Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo – con un grandissimo successo. Per il fine settimana che ci porterà al 2024, volevamo regalare ai ragazzi e alle loro famiglie, due artisti davvero apprezzati e amati come Rimoldigno e papà Rimo. Un meet&greet che riscuoterà davvero grande successo perché sono artisti che divertono i follower con contenuti simpatici e che fanno ridere. Momenti, quindi, di spensieratezza e divertimento. Il modo migliore per salutare il 2023 e dare il benvenuto al 2024”. Il Christmas Festival però non finisce qui perché ci saranno altri appuntamenti:

•             6 gennaio incontra la Befana

•             7 gennaio Meet&Greet con la mascotte ufficiale di Pocoyo

•             14 gennaio  Firma copie con i DiEFFE BROS




IL POPULISTA E IL PIFFERAIO

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 28 dicembre 2023. Su queste pagine si è più volte sostenuto come sia del tutto illusorio, anzi francamente impossibile – per quanto molti ci credano o almeno fingano, in mancanza di meglio – costruire un polo progressista con i mattoni della destra.

E puntualmente ne abbiamo avuto la riprova grazie al voto contrario alla ratifica del MES espresso, la scorsa settimana, a Montecitorio, dal Movimento 5 Stelle, che coerentemente – questo gli va riconosciuto – alla sua natura populista si è allineato al sovranismo leghista che ha condotto la danza, assecondato dal nazionalismo di Giorgia Meloni.

Non basta vantare – ed anche a tale proposito queste pagine hanno anticipato un giudizio scontato – presunte agende sociali, più o meno avanzate, per mascherare una cultura politica di fatto regressiva e dunque, non a caso, avversa all’Europa.

La politica, per quanto possa apparire caotica, incomprensibile e confusa, è più geometrica di quanto non siamo disposti ad ammettere. Ragion per cui, quando si giunge nei pressi di ciò che è il sentimento essenziale di una certa cultura politica e si va, dunque, ad una questione che ne tocca l’ effettiva ed ultima sostanza, è inevitabile che scattino quei riflessi consolidati ed antichi che rievocano la postura da cui quella certa forza ha ricevuto l’imprinting originario.

Sovranismo e nazionalismo nostalgico sono le figure aggiornate di un populismo che riemerge ogni qual volta la complessità di un determinato frangente storico non è attingibile da parte di criteri di valutazione e categorie interpretative che non tengono il passo dei processi in corso. Vale, anche sul piano dei fenomeni sociali e collettivi, la regola sovrana cui non può fare a meno di ricorrere ciascuno di noi individualmente. Non possiamo, cioè, evitare di attribuire alle cose, qualunque esse siano, un “senso”: siamo fatti per rintracciare in qualunque ordine di fenomeni un significato profondo che li tenga insieme, li giustifichi e ne dia conto.

Se non viene soddisfatta questa condizione previa, non siamo in grado di “conoscere” nel senso pieno del termine, quindi incapaci di “possedere” certe situazioni e da qui deriva una precarietà fastidiosa che, alla fin fine, fa deragliare il nostro vissuto. O questo “senso” che costantemente cerchiamo è ravvisabile nella fisionomia delle cose così come ci si offrono nella loro nuda realtà, oppure siamo indotti a costruire da noi una certa impalcatura interpretativa, più o meno attendibile, più o meno soddisfacente, ma che sia una bussola almeno sufficiente ad orientarci nel mondo.

Si tratta di un’impresa non sempre facile, soprattutto perché richiede che a monte vi sia un pensiero forte e strutturato che oggi manca un po’ dovunque. Non deve, quindi, sorprenderci se, a questo punto, si impongono dei surrogati che apparentemente appagano questa fame di “senso”, a costo di banalizzare il tutto e smarrire il succo delle questioni in gioco.

La baldanza del populismo è tributaria di questa drastica, ingannevole semplificazione che, per lo più nelle forme del complotto e della caccia al nemico, oppure attraverso i modi  suadenti della figura carismatica di turno, sembra svelare l’arcano di situazioni altrimenti indecifrabili.

È la vecchia storia del pifferaio magico. E solo la ricomparsa di culture politiche strutturate e forti, capaci di interpretare le trasformazioni in corso per ricondurle dentro una visione “sensata” del nostro domani potranno fermarne l’irruenza.




FRANCESCO E LA GUERRA ALLA GUERRA

Natività bombardata a Betlemme

di Giuseppe Davicino

Associazionepopolari.it, 28 dicembre 2023. Il messaggio natalizio rivolto ieri al mondo da papa Francesco sembra discostarsi in almeno due aspetti fondamentali dalla narrazione sulla guerra che va per la maggiore.

Il primo aspetto, quello più evidente, è che le guerre in corso purtroppo sono molto di più delle due di cui si parla, quella in Ucraina e quella in Terra Santa. Il pontefice ne ha citate una dozzina, la gran parte delle quali si sta svolgendo nel continente africano in un sostanziale disinteresse. Una cappa di silenzio, quella sui conflitti in corso nel mondo, che rischia di non restituirci una rappresentazione affidabile e aderente al reale dell’attuale fase. Perché esiste un filo rosso che collega e unisce queste guerre e le rende dei pezzi di una unica guerra su scala mondiale, come ha ripetutamente avvertito il Santo Padre sin dall’inizio del suo ormai più che decennale pontificato, essendo già nel 2013 ben chiaro quali rischi si sarebbero potuti correre affidandosi alla guerra per dirimere conflitti risolvibili in altro modo.

L’altro aspetto, quello che più si allontana dai luoghi comuni e dalla retorica bellica di ciascuno degli Stati attualmente belligeranti, è costituito dal fatto che il Papa ieri ha lanciato con parole molto dure una dichiarazione di guerra alla guerra, “a ogni guerra, alla logica stessa della guerra, viaggio senza meta, sconfitta senza vincitori, follia senza scuse”.

È facile prevedere che non mancheranno reazioni di sorpresa a questo suo giudizio e accuse da fronti opposti. Tuttavia, sembra difficile negarne il realismo concreto e ampiamente suffragato dai fatti. Un’affermazione che lungi dal delegittimare i responsabili delle nazioni, pare incoraggiarli a realizzare ciò che i settori più avveduti fra i gruppi dirigenti già avvertono, e che ormai dicono apertamente: la guerra si è rivelata una delusione, è l’ora delle soluzioni diplomatiche. Per l’Ucraina, per il Medio Oriente, per l’Africa. È arrivata l’ora di innescare un’epidemia di accordi sui vari pezzi in cui si articola il conflitto globale in corso, che conduca all’Accordo di cui ha bisogno il mondo, anche per scongiurare non impossibili punti di non ritorno. L’accordo sulla coesistenza e sull’unità di intenti per il bene del genere umano fra le Potenze del nostro tempo.

Operando ora uno stacco netto, dal livello universale e spirituale del messaggio natalizio del Pontefice, al locale ambito della politica italiana, sembra abbastanza chiaro che anche nel Paese di cui il Pontefice è primate, questo suo ultimo messaggio natalizio non potrà esser ignorato. E tantomeno può esserlo da chi, come i Popolari, guarda ai problemi in uno stile di laicità e di distinzione dei piani. Forse l’apporto originale e più utile che possiamo dare nel Centro (e nel PD per chi è nel PD), consiste nel contribuire a far maturare una diversa sensibilità sul perché dei conflitti in corso, a partire dai due che riguardano l’Europa. E sull’inaffidabilità e sull’insostenibilità manifeste della guerra per risolverli. Sapendo che le elezioni europee, e quelle americane, nel 2024 avranno molto da dire al proposito.

In particolare per il Centro sarebbe importante pensare più a esser parte del processo di ricerca di soluzioni ormai non più rinviabili, piuttosto che continuare a cimentarsi in una gara fra i diversi leader per misurare fino al millimetro il loro grado di posizionamento, con il rischio di rimanere con il cerino in mano allorquando il governo, l’Europa, insieme agli alleati americani, sapranno adottare, anche in conseguenza dell’anno elettorale che sta per iniziare, le decisioni ritenute più necessarie alla sicurezza comune.

Pubblicato su Rinascita Popolare dell’Associazione I Popolari del Piemonte




DIALOGHI DI PACE

Due giorni al concerto per il decennale dell’associazione MeD

Casalbordino, 28 dicembre 2023. Manca poco. Cresce l’emozione per l’attesa. Tra meno di quarantott’ore saliranno sul palco dell’Auditorium Tito Molisani a Casalbordino i musicisti internazionali Gabriele Coen e Ziad Trabelsi per il grande evento in occasione del decennale dell’associazione MeD – Mari e Deserti.

Il concerto è organizzato in  collaborazione con la sezione Avis di Casalbordino “Don Antonio Tobia” e con  il patrocinio del Comune di Casalbordino. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3357660878 o scrivere a mariedeserti@gmail.com.

Gabriele Coen e Ziad Trabelsi sono due musicisti di caratura internazionale, interpreti l’uno della cultura musicale ebraica, l’altro di quella araba, ed intesseranno un dialogo musicale attingendo alla tradizione e improvvisando musiche originali che guardano al mondo del jazz, del blues e del rock e che svelerà le comuni radici di queste due culture. Sarà quindi un evento dal forte significato, visto il momento storico che stiamo vivendo con i venti di guerra sempre più impetuosi e devastanti sulla sponda medio orientale del mar Mediterraneo e ai confini dell’Europa.

Lucia Valori, Presidente MeD – Mari e Deserti




APPROVATO IL BILANCIO

Consiglio Comunale presso la sala consiliare Giosuè Irace

Tornimparte, 28 dicembre 2023. Anche quest’anno grazie al lavoro degli amministratori e del personale dipendente siamo riusciti ad approvare il Bilancio di Previsione e il D.U.P. entro il 31.12 scongiurando l’esercizio provvisorio e di fatto mettendo in condizione il Comune di Tornimparte di essere pienamente operativo sin dai primi giorni del 2024.

In una nota la dichiarazione dell’amministrazione comunaledi Tornimparte che continua soddisfatta dell’operato amministrativo per il futuro:

Tutte le tariffe e le imposte sono state confermate mantenendo i medesimi livelli dei servizi alla cittadinanza nonostante i rincari subiti per effetto della spinta inflattiva degli ultimi due anni. Il bilancio dell’Ente che vale circa 2,6 milioni per la parte corrente e circa 31,5 milioni in totale certifica una solidità economica e finanziaria del Comune che permette di programmare serenamente il futuro e affrontare eventuali situazioni di criticità senza ricorrere ad aumenti della pressione tributaria a carico dei cittadini.

Sono stati trovati gli spazi finanziari per la copertura dei costi della progettazione al fine di una nuova adozione/revisione del Piano Regolatore Generale che darà la possibilità di ripensare e programmare il futuro del nostro territorio.

Le principali novità sui lavori riguardano la costruzione di un nuovo loculario da 120 posti nel cimitero comunale del valore di 254 mila euro; l’affidamento dei lavori dell’autoparco comunale di fianco al campo sportivo in zona Sorvillo; la manutenzione straordinaria di un muro sulla S.P. 31 Forulense con fondi della Provincia dell’Aquila che vede il comune come soggetto attuatore per effetto di una convenzione stipulata nei mesi scorsi.

Nei prossimi mesi saranno affidati i lavori per la messa in sicurezza del costone di montagna che sovrasta la via che conduce alla valle di Ruella per circa 930 mila euro e per cui abbiamo già ricevuto un’anticipazione di 200 mila euro dal Ministero degli Interni.

Si attiveranno altri tre cantieri rispettivamente al palazzetto dello sport di Palombaia (efficientamento energetico), campo sportivo di San Nicola e stadio comunale (adeguamento norme CONI) per circa 350 mila euro. I finanziamenti del Fondo Complementare al PNRR inerenti riqualificazione urbana, miglioramento delle strutture sportive, ristrutturazione di edifici, lavori straordinari sulla viabilità comunale e valorizzazione della sentieristica montana, che valgono oltre 3,5 milioni di euro, sono cantieri per cui sono state rispettate tutte le milestone fissate da USRC/STM.Per il nostro nuovo Asilo Nido nella zona di Palombaia sono stati affidati i lavori il mese scorso ed è imminente l’avvio del cantiere nel pieno rispetto delle tempistiche dettate dal PNRR. Sono in corso gli adeguamenti in materia di digitalizzazione grazie ai finanziamenti PNRR per oltre 200 mil




DISEGNO DI LEGGE PER MARCINELLE: bocciati gli emendamenti

Il consigliere Blasioli: «Dotazione finanziaria insufficiente e tempistiche discutibili, per Marcinelle solo una legge spot»

Pescara, 28 dicembre 2023. Il Consiglio Regionale ha approvato quest’oggi un progetto di legge per l’istituzione di una Fondazione, denominata “Marcinelle dueseidue”, il cui scopo è quello di mantenere vivi il ricordo e la memoria della tragedia di Marcinelle. Un disegno normativo significativo che però, giungendo praticamente al termine dell’attuale Consiliatura, sembra nato forse più a scopo elettorale che per un reale interesse, e a cui in ogni caso, come ho fatto per ogni vicenda che riguardasse la tragedia dell’8 agosto 1956, mi sono approcciato in ottica costruttiva, presentando cinque emendamenti finalizzati essenzialmente a garantire solidità e operatività alla Fondazione.

Tre di questi hanno incontrato il favore della maggioranza, nel dettaglio quelli orientati a promuovere l’attivazione di viaggi d’istruzione presso il Bois du Cazier per gli studenti delle scuole della Val Pescara, proprio come accaduto quest’anno; alla realizzazione di un ostello intitolato alla memoria delle vittime e finalizzato ad ospitare membri e discendenti delle famiglie emigrate in Belgio per realizzare scambi formativi con le nuove generazioni pescaresi; e a coinvolgere nella fondazione tutti i Comuni coinvolti dalla tragedia, e quindi Alanno, Casoli, Castel del Monte, Castelvecchio Subequo, Elice, Farindola, Isola del Gran Sasso, Lettomanoppello, Manoppello, Ovindoli, Rosciano, Roccascalegna, Sant’Eusanio del Sangro, Turrivalignani, nonché le tre associazioni istituite per tenere viva la memoria : Associazione “Marcinelle, per non dimenticare” di Manoppello, Associazione “Minatori vittime di Bois du Cazier” di Lettomanoppello e Turrivalignani, Associazione “Voci dalla miniera” di Palombaro.

I restanti due, forse i più significativi, hanno invece ottenuto parere contrario. È stata infatti bocciata sia la mia proposta di raddoppiare la provvista finanziaria originaria di 50mila euro per il biennio 2024-2025, autorizzando dunque una spesa di 100mila euro, che quella di indicare provvisoriamente come sede della fondazione la sede del Consiglio Regionale per poi demandare la scelta definitiva ai comuni soci al momento della formulazione dello statuto. Entrambi gli emendamenti, tra l’altro, hanno ricevuto indicazione contraria proprio dal Presidente del Consiglio Sospiri, una circostanza che desta non poche perplessità essendo stato il primo firmatario della legge.

Il centrodestra, infatti, ha deciso di confermare la scelta di Manoppello come sede della Fondazione, dando ancora una volta l’idea di una proposta calata dall’alto e senza coinvolgere minimamente i territori, così come non ne ha voluto sapere di aumentare la provvista economica, confermando il nostro scetticismo sulle reali possibilità di avvio delle attività della fondazione, considerate le esigue risorse finanziarie a disposizione. È molto concreto, infatti, il rischio che l’attesa fondazione resti un miraggio, o meglio un corpo aleatorio privo dei mezzi per funzionare, e il disegno di legge un semplice spot in vista delle prossime elezioni regionali.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd




LA CALL ZONA CRITICA del Festival Artinvita

Mancano pochi giorni alla chiusura del bando per artisti d’Abruzzo

Ortona, 28 dicembre 2023. È in scadenza il bando indetto da Artinvita – Festival Internazionale degli Abruzzi, diretto da Marco Cicolini e Amahì Camilla Saraceni, che torna nel 2024 con una grande novità: una call aperta ad artiste, artisti o collettivi d’Abruzzo per la creazione di un’installazione presso lo spazio culturale ZooArt di Ortona.

Il progetto vincitore prenderà parte alla settima edizione del Festival che si svolgerà dal 26 aprile al 12 maggio 2024.

Per partecipare alla call è necessario essere residenti nella Regione Abruzzo e avere un’età massima di 35 anni; in caso di collettivo almeno il 50% residente in Abruzzo e under 35. Sono ammesse tutte le tecniche artistiche e i linguaggi dell’arte installativa.

Le candidature possono essere inviate esclusivamente all’indirizzo organizzazione@artinvita.com entro e non oltre le ore 18:00 del 30 dicembre 2023.

La partecipazione al bando è gratuita.

Il tema della call, sul quale è incentrata l’intera edizione 2024, ruota intorno al concetto di “Zona Critica” che sta ad indicare quella sottilissima pellicola della superficie terrestre dove l’acqua e il sottosuolo interagiscono. Questa zona è stata nominata «critica» da geochimici, scienziati e filosofi perché è lì che si concentrano la vita, le attività umane e le risorse essenziali. Per la call, saranno privilegiati progetti che presentano affinità e intersezioni con il concept.

Si consolida la collaborazione con una dei luoghi del Festival: lo spazio culturale Zooart, che dal 1 al 12 maggio 2024 ospiterà l’expo condivisa Superfici, profondità ristrette, un’indagine visiva e sonora che mette in discussione le nozioni di profondità e superficie. Il vincitore della call “Zona Critica” vedrà il suo nome affiancato a quello di due artisti internazionali: il videasta Simon Rouby, artista associato del Festival, e il musicista Antoine Bertin. Zooart, che si trova lungo la Passeggiata Orientale di Ortona (CH) e si affaccia sul porto della città, fu dal 1891 al 1943 il punto di partenza di una funicolare che dal palco naturale della Passeggiata Orientale scendeva sino agli stabilimenti balneari della spiaggia sottostante. Dopo la Seconda guerra mondiale lo spazio fu abbandonato, per poi essere riconvertito in uno zoo comunale, all’interno del quale furono costruite delle gabbie e vi furono collocati degli animali. L’esperimento durò pochissimo e lo spazio fu nuovamente abbandonato per diversi anni, fino a quando, nel 2006, è stato finalmente recuperato per diventare uno degli spazi culturali più attivi di Ortona. Ogni artista avrà a disposizione uno spazio espositivo, una di queste “gabbie”, per dare vita alla propria installazione.

La selezione delle opere sarà coordinata dalla Direzione Artistica del Festival con il supporto di Simon Rouby e Antoine Bertin, e la direzione di ZooArt. Dopo aver analizzato le candidature ricevute, la giuria selezionerà le migliori otto proposte, che saranno pubblicate e rese note anche sui canali social e dalle quali sarà selezionato il progetto vincitore. In questa fase, i giudici saranno supportati nella valutazione dagli utenti dei canali social del Festival, i quali avranno la possibilità di esprimere le proprie preferenze relativamente ai progetti presentati dai candidati stessi. Ogni artista candidato potrà postare il video di presentazione sui propri canali in modo da rendere partecipi i propri utenti alla votazione utilizzando l’hashtag #zonacritica.

Artinvita è un Festival multidisciplinare nato dalla collaborazione tra l’associazione abruzzese Insensi e il Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 plus con l’obiettivo di avvicinare l’arte alla vita e creare ponti tra culture. Ogni anno, a cavallo tra aprile e maggio, i luoghi del Festival accolgono in Abruzzo artisti ai quali viene data l’opportunità di dedicare un tempo alla creazione in rapporto diretto con un nuovo pubblico e un territorio che ha bisogno dell’intervento della nuova arte per riflettere sul presente e costruire prospettive di sviluppo sostenibili e in linea con le esigenze del contemporaneo. Questi luoghi di cultura sono: Guardiagrele con Cinema Garden, l’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese, la Galleria /f urbä/; Orsogna con il Teatro Comunale C. De Nardis; Arielli con la struttura di residenza Dentro La Terra e la Chiesa Sconsacrata di San Rocco; Crecchio con l’Auditorium Santa Maria da Piedi; Ortona con il Cinema Auditorium Zambra gestito da Unaltroteatro e lo spazio culturale ZooArt; Casacanditella con il Castello di Semivicoli; Pescara attraverso la  collaborazione con lo Spazio Matta; Chieti con il Teatro Marrucino. 

Per ulteriori informazioni sullo spazio espositivo è possibile scaricare il bando dal sito web di Artinvita.

Artinvita è un Festival Multidisciplinare supportato dal Ministero della Cultura (MIC) attraverso il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS), dalla Regione Abruzzo e dall’Institut Français.

Alessandra Renzetti




OLTRE 3000 PERSONE AL PRESEPE VIVENTE

Il Viaggio, dell’associazione Unica Stella, premiato dal pubblico e dai consensi sul web. La benedizione del Vescovo, Monsignor Lorenzo Leuzzi, ha dato il via alla manifestazione. Domani alle 21, il concerto dei Criptomani a Sant’Antonio.

Giulianova, 27 dicembre 2023. Non ha deluso le aspettative, l’edizione 2023 del Presepe Vivente, che si è tenuta ieri nel centro storico di Giulianova. “Il Viaggio”, spettacolare rievocazione del presepe napoletano del ‘ 700, ha visto 3000 persone, suddivise in trenta turni di ingresso, visitare le scene e ammirare l’allestimento complessivo. Alta la partecipazione anche durante il corteo dei figuranti  che, in piazza Buozzi,  ha sfilato con la musica dal vivo de “La santa allegrezza”, canto popolare del sud Italia.

Il Presepe Vivente 2023, alla presenza del Vicesindaco Lidia Albani e dell’assessore Soccorsa Ciliberti,  è stato aperto dalla benedizione del Vescovo, Monsignor Lorenzo Leuzzi, che ha potuto visitare l’intero percorso scenico.

L’evento, con la direzione artistica di Domenico Canazza,  ha coinvolto oltre cento tra attori, figuranti e musicisti. Tutto è stato possibile grazie ad un perfetto lavoro di squadra e ad uno spirito di grande entusiasmo, disponibilità e collaborazione.  “Il Viaggio” si concluderà idealmente domani, 28 dicembre, con il concerto de I Criptomani nella chiesa di Sant’Antonio, alle 21, sempre a cura di Unica Stella.  L’associazione organizzatrice ringrazia i partecipanti, il pubblico, i sostenitori ed in particolare il Comune di Giulianova per la vicinanza ed il supporto logistico.




LA STORIA DEI PASTORI e la cultura pastorale in Abruzzo nel volume di Edoardo Micati

Presentazione il 29 dicembre, a Palazzo Tilli. Il programma delle manifestazioni natalizie

Antonella Allegrino

Casoli 27 dicembre 2023

La storia dei pastori e la cultura pastorale in Abruzzo nel volume di Edoardo Micati. Presentazione il 29 dicembre, a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti). Il programma delle manifestazioni natalizie.

Sarà dedicato alla storia della pastorizia abruzzese, uno degli appuntamenti in programma nell’ambito delle manifestazioni natalizie organizzate a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti), l’edificio settecentesco di proprietà dell’imprenditrice Antonella Allegrino.

Venerdì 29 dicembre, alle ore 18, sarà presentato il volume “Pastori. La cultura pastorale in Abruzzo” di Edoardo Micati (Carsa edizioni), con ingresso libero. Dialogherà con l’autore Giovanni Tavano, antropologo culturale e editore

“Siamo lieti di presentare a Palazzo Tilli il volume di Micati, uno dei massimi esperti europei di cultura vernacolare– spiega Antonella Allegrino – Anche questa iniziativa rientra nel progetto che stiamo portando avanti e che punta a preservare la memoria del nostro territorio. La pastorizia è una tematica centrale nella cultura abruzzese e analizzandola, oltre a tornare alle nostre origini, si ha l’opportunità di scoprire aspetti riguardanti l’antropologia, l’economia, l’artigianato, le tradizioni, la toponomastica con il riferimento ai tratturi e alla transumanza”.

Il programma di manifestazioni natalizie a Palazzo Tilli avrà inizio oggi, 27 dicembre, con “I racconti della mangiatoia. La famiglia riunita all’ascolto delle voci natalizie della terra d’Abruzzo”, che si terrà alle 16 e alle 18.

Dopo la presentazione del volume di Micati il 29 dicembre, il giorno successivo 30 dicembre, si svolgerà alle 17 “Signore, ti dico grazie e ti invoco”, incontro di spiritualità per ringraziare il Signore dell’anno trascorso e affidargli l’anno nuovo.

Il programma si concluderà il 2 gennaio 2024, alle ore 18, con il “Tombolone personalizzato” dedicato al borgo di Casoli.

Le manifestazioni sono tutte ad ingresso gratuito. È gradita la conferma al numero 3425501354.




I GLADIATORI DELL’ANTICA TEATE

Domenica 7 gennaio 2024 ore 16.00

Chieti, 27 Dicembre 2023. Dopo aver osservato i resti dell’anfiteatro dell’antica Teate e i rilievi con scene di duello della tomba di C. Lusius Storax, si realizzerà il gladiatore pop-up da colorare e decorare.

Biglietto Museo gratuito. Costo €10 a bambino. Prenotazione obbligatoria al 338-4425880 anche via WhatsApp




DALL’ARGILLA AL VASO

Domenica 7 gennaio 2024 ingresso gratuito al Museo Archeologico di Campli

Campli, 27 Dicembre 2023. Modelliamo e decoriamo un vaso prendendo ispirazione dai reperti esposti al Museo Archeologico Nazionale di Campli. Attività per bambini e famiglie con biglietto museo gratuito e costo attività a 10,00 €

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 338 442 5880




DOPO GLI EVENTI CALAMITOSI DEL 2023

Cia Abruzzo chiede sostegno straordinario per il settore agricolo

Pescara, 27 Dicembre 2023. L’anno che si sta per concludere verrà ricordato come un periodo cruciale per i settori vitivinicolo e orticolo dell’Abruzzo. Gli eventi calamitosi di maggio-giugno hanno causato danni significativi, portando a una devastante diffusione di infezioni da peronospora della vite e riducendo le produzioni al 30% delle potenzialità. Il danno economico è stato stimato a oltre 200 milioni di euro, mettendo a rischio il reddito e la sussistenza delle aziende agricole coinvolte.

Nonostante l’impegno della Regione Abruzzo attraverso l’ “Accordo di Finanziamento per gli Interventi di credito agrario a medio termine,” la situazione rimane critica. La ridotta dotazione finanziaria e il limitato numero di aziende ammissibili a questo accordo rendono necessarie ulteriori misure per affrontare la crisi in modo efficace.

In vista del bilancio di previsione finanziario 2024-2026 della Regione Abruzzo, per l’annualità 2024, Cia Abruzzo chiede l’adozione di una congrua voce di bilancio dedicata all’attivazione di una linea di credito straordinaria, con fondo rotativo. Tale iniziativa sarà estesa a tutte le aziende agricole che hanno subito danni a causa degli eventi calamitosi, comprese le aziende orticole del Fucino.

La proposta prevede una linea di credito quinquennale, con due anni di preammortamento, basata sulla differenza tra la produzione del 2022 e le perdite subite nel 2023, nonché sul mancato valore della produzione lorda vendibile. La Regione Abruzzo assumerà la responsabilità della garanzia bancaria e degli interessi accumulati, garantendo un supporto finanziario adeguato alle aziende coinvolte.

“Riteniamo che questa sia l’unica azione possibile per salvaguardare un settore che rappresenta una delle eccellenze dell’Abruzzo. Il sostegno richiesto non può essere sottovalutato né ignorato dalle Istituzioni, e si auspica che la Regione avvii anche un’azione di sollecitazione nei confronti del governo centrale per garantire una dotazione finanziaria adeguata al ripristino del mancato reddito delle aziende vitivinicole e orticole abruzzesi”, commenta così il Presidente regionale Nicola Sichetti.




LA MARSICA RISCHIA DI PERDERE IL CANILE SANITARIO

Berardinetti: no al trasferimento del servizio a L’Aquila

Avezzano, 27 dicembre 2023. Il canile sanitario della Marsica non deve essere trasferito all’Aquila. A lanciare l’appello è il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, che teme la chiusura di questo importante servizio. Il canile sanitario, dove vengono portati tutti i cani accalappiati non solo nella Marsica ma anche nell’Alto Sangro e nella Valle Peligna, è stato realizzato nel territorio comunale di Sante Marie 15 anni fa dalla comunità montana Marsica 1.

Riceve ogni anno mille cani che, dopo le adeguate visite, vengono accolti nell’adiacente rifugio per animali in attesa di essere adottati. Solo nel 2023 sono stati adottati 300 cani grazie al lavoro portato avanti dal gestore e dalle associazioni che vi collaborano. Nella provincia dell’Aquila ci sono due canili sanitari: uno all’Aquila e uno a Sante Marie. La Asl il 19 dicembre scorso ha pubblicato un bando per poter creare un nuovo canile all’Aquila stanziando subito 46.900 euro per l’acquisto di box dove dovrebbero essere ospitati i cani.

La notizia ha fatto andare su tutte le furie i sindaci che dovrebbero così sostenere le spese di trasporto dei cani accalappiati dai comuni della Marsica all’Aquila e poi di nuovo dal capoluogo a Sante Marie o in uno degli altri rifugi dove dovrebbero essere ospitati in attesa di adozione. “È inconcepibile che una struttura funzionale venga chiusa e vengano investiti nuovi soldi per crearne un’altra all’Aquila dove tra l’altro già c’è”, ha commentato il sindaco Berardinetti, “abbiamo 50 posti a Sante Marie e 50 posti all’Aquila, come previsto dalla legge, non capiamo perché la Asl voglia ora creare altri 50 posti nel capoluogo sottraendo così un servizio alla Marsica. Chi pagherà poi i conti?

Come sempre i Comuni perché se il canile sanitario di Sante Marie verrà chiuso i cani accalappiati nella Marsica dovranno andare all’Aquila per essere visitati e poi magari riportati nel rifugio di Sante Marie dove resteranno fino a quando non saranno adottati. E perché spendere 46.900 euro per creare nuovi box provvisori all’Aquila quando abbiamo una struttura già esistente dotata di tutto ciò che serve per far stare bene i cani? Speriamo che la Asl faccia un passo indietro”.




FUMATA NERA!

Stato di agitazione polizia locale della città di Silvi

Teramo, 27 dicembre 2023. Il 22 dicembre si è tenuto presso la Prefettura di Teramo il tentativo di conciliazione per lo stato di agitazione degli addetti alla Polizia Locale della Città di Silvi, proclamato dalla sigla sindacale CSA RAL. Dinanzi al Viceprefetto Vicario Dott. Alberto Di Gaetano, erano presenti il Sindaco, la Segretaria Generale, il Coordinatore Regionale del CSA RAL Walter Falzani, il Coordinatore Provinciale e la RSU di riferimento.

 Nel corso della discussione sono state dettagliate tutte le rimostranze dei lavoratori che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione e riguardanti omissioni contributive pluriennali, compiti non propri della PL/atti di demansionamento e disconoscimento di istituti contrattuali già in vigore. Nonostante il nuovo contratto nazionale abbia previsto miglioramenti circa i diritti ed il benessere lavorativo dei dipendenti degli enti locali, il comune di Silvi sembra operare in controtendenza, peggiorando le condizioni e discriminando i lavoratori della Polizia Locale.

 La parte datoriale non ha inteso assumere impegni precisi riguardo alle richieste avanzate, scongiurando quindi ogni possibile accordo. Il CSA RAL auspica che il Sindaco Scordella, massima autorità dell’Ente e referente dell’Anci Abruzzo per la Polizia Locale, faccia riesaminare le decisioni adottate che peggiorano le condizioni contrattuali dei soli lavoratori della Polizia Locale. Il CSA RAL, in assenza di un urgente e concreto cambio di rotta da parte dell’amministrazione, introdurrà ulteriori e più significative iniziative di lotta sindacale.

CSA RAL Coordinamento Provinciale Teramo




L’AMMINISTRAZIONE NON VUOLE IL DIALOGO

da litoralevivo@gmail.com

Vasto, 27 dicembre 2023. Dalla villetta “due pini” al quartiere San Paolo e anche a Vignola, purtroppo, l’amministrazione comunale dimostra di ignorare le voci delle associazioni e dei cittadini. Riguardo al parcheggio nel quartiere San Paolo, non tutti erano concordi con il progetto dell’amministrazione comunale di Vasto. Le numerose lamentele dei residenti non hanno ricevuto ascolto, anche se rappresentavano una preziosa testimonianza delle preoccupazioni della comunità. L’area, originariamente un polmone verde con alberi piantati in collaborazione con alcune associazioni per un progetto ambientale, è stata sostituita dall’asfalto e dal cemento.

Lo stesso si ripete a Vignola, nel cui caso  le associazioni ritengono che il progetto contro l’erosione, basato su barriere frangiflutti, abbia un impatto significativo sul paesaggio, sull’ambiente e sulla comunità che frequenta la zona. È stata avanzata una richiesta formale al comune, tramite PEC, per istituire un tavolo tecnico con la partecipazione di tutte le parti interessate, a cui non è stato dato alcun seguito dall’amministrazione comunale, nonostante il sindaco stesso lo avesse  proposto durante la presentazione del progetto in consiglio comunale e davanti alla cittadinanza. L’obiettivo sarebbe stato quello di valutare l’impatto del progetto su vari aspetti per eventualmente individuare alternative più rispettose dell’ambiente e dei bisogni dei cittadini seguendo per esempio la falsa riga del  progetto erosione a Punta dell’Opera, che ha integrato meglio la soluzione con il contesto circostante.

Dunque, nonostante le numerose promesse, il dialogo con le associazioni è rimasto un’opportunità mancata. Inoltre, la località Vignola, una delle zone più belle delle coste e punto di riferimento del surf in Adriatico e in Italia, rischia di subire danni irreparabili a causa di questo progetto contro l’erosione, che ignora le necessità e le preoccupazioni della comunità, a fronte della salvaguardia di interessi principalmente privati, soprattutto per la parte che riguarda l’area SIC. Un’ennesima occasione di dialogo perduta, di fatto ignorata, destinata a generare ulteriori polemiche e alimentare la delusione nei confronti del modus operandi dell’amministrazione comunale.




AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, adesione al service

Vasto, 27 dicembre 2023. Per il terzo anno consecutivo il Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna ha aderito alla iniziativa promossa dal Multidistretto Italy 108 e dal Distretto 108A denominata ‘Aggiungi un posto a tavola’ che prevede, tra le altre formule possibili, la donazione di pacchi spesa per famiglie in difficoltà. Ed è questa la strada percorsa dal Club vastese che, grazie alla collaborazione dell’ipermercato Spazio Conad, del supermercato Tigre Gemmir Pasquarelli, dell’ingrosso alimentari Tana tutti di Vasto, ha potuto preparare e donare ben 20 pacchi di generi alimentari diversi, del peso di circa 7 kg cadauno, che hanno potuto regalare un sorriso ad altrettante famiglie in vista delle Festività natalizie.

Ovviamente i soci del Club non hanno provveduto di persona alla consegna alle famiglie, ma si sono affidati alla mediazione della parrocchia di San Giuseppe. Infatti, le confezioni sono state consegnate da una delegazione del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, guidata dal presidente Massimo Molino, al parroco don Luca Corazzari che li ha distribuiti attraverso il personale volontario della mensa Caritas. Don Luca che a più riprese ha ringraziato il Club per l’iniziativa.

‘Siamo contenti di aver realizzato questo lodevole service anche quest’anno – dice il presidente Massimo Molino – perché regalare anche un solo sorriso rappresenta il premio più bello per chi come noi si mette al servizio della comunità. Voglio ringraziare tutti i partner che ci hanno affiancato in questa iniziativa consentendoci di preparare dei pacchi molto ben forniti e, soprattutto, rendendola possibile.’




NATALE NELLO SPORT

Martinsicuro, 27 dicembre 2023. Tutto pronto per Natale nello Sport, l’evento che porta le associazioni sportive truentine in passerella. Sarà una grande giornata di sport e animazione, quella di giovedì 28 dicembre al palazzetto dello sport, dove dalle ore 15 andranno in scena spettacoli sportivi e attività con tutti i ragazzi delle Asd di Martinsicuro. Ospite dell’evento la cantante e comica Laura Leo, nota al grande pubblico per le sue partecipazioni a “La sai l’ultima?” su canale 5. L’animazione della giornata sarà a cura di ARCAgency Fashion.

“Una giornata tutta da vivere insieme agli sportivi della città e alla loro famiglie – le parole del delegato allo Sport, Alessandro Casmirri – anche quest’anno grazie alla stretta collaborazione con le associazioni del territorio siamo riusciti a mettere in piedi una giornata di festa e questo ci rende molto orgogliosi. Lo sport è vita e il lavoro quotidiano di queste associazioni è per la nostra città linfa vitale. A tutte le persone che lavorano ogni giorno in questo ambito vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”.




SIAMO IN CAMMINO [28]

Edizione Straordinaria Natale 2023

Edizione Straordinaria Natale 2023 del programma Siamo in Cammino su Radio Speranza e Misericordia TV con il prof. Alfredo Canavèro, [Professore di Storia Contemporanea e Storia del mondo contemporaneo presso l’Università degli Studi di Milano], la Prof. Alessandra Tarabochia [CIF Nazionale] e l’Arch. Concetta Di Virgilio [CIF Regionale].

ECCO L’EUROPA: UN’IDEA, UNA DEFINIZIONE, UNA PAROLA. Ancora utile, necessario, fondamentale, indispensabile l’Europa per il ns occidente.

ECCO L’IMPEGNO PER LA GIUSTIZIA E LA PACE. L’umanità vive ancora d’iniquità, di conflitti, di guerre e d’intollerabile violenza sulla Donna. Le donne ed il loro ruolo ed il loro impegno.

ECCO IL NATALE e gli impegni per il futuro

Nando Marinucci




PACE: NECESSITÀ DI FARE

di Massimo Brundisini

Politicainsieme.com, 27 dicembre 2023. Lucio Caracciolo è sicuramente uno dei più autorevoli esperti, se non il più autorevole, di geopolitica in Italia. Le sue visioni, sempre lucidissime e frutto di approfondite analisi, nonché la sua intelligenza strategica, per molti costituiscono un sicuro punto di riferimento.

In un articolo di Maurizio Blondet, che ringrazio ancora una volta, dal titolo emblematico: ”Meloni assuma un sovranista vero”, è possibile visionare un breve video nel quale Caracciolo, con evidente cognizione di causa, fa delle affermazioni rivoluzionarie rispetto alla politica estera italiana: di fatto fa un’autorevolissima e coraggiosa proposta e ci spiega, in maniera semplice, cosa dovrebbe fare l’Italia per smettere di essere succube, a vario titolo, delle tre superpotenze. Le sue affermazioni hanno il piglio di un vero e proprio proclama politico.

Per prima cosa ci ricorda che siamo in tempi di cambiamenti, per cui gioco forza saremo anche noi costretti a cambiare, se non vogliamo essere cambiati. Sottolinea anche, con grande sagacia, l’importanza dell’elemento sorpresa per le azioni che ci va a proporre. Ci invita quindi, apertis verbis, ad imparare ad essere anche un po’ odiati, e afferma come sia necessario, per tale scopo, che l’Italia inizi a dire dei no. Fa quindi un elenco, che ci dice solo parziale, di suggerimenti molto interessanti.

L’intervento di Caracciolo mi ha portato a fare un collegamento con il mio recente articolo sul Partito della Pace: anche la proposta illustrata in quell’articolo nasceva dalla preoccupazione del sempre più evidente deteriorarsi della situazione geopolitica internazionale, caratterizzata da un susseguirsi di moniti e minacce dai toni sempre più duri, a vari livelli, e dai troppi conflitti in essere su tutto il Pianeta.

Ecco allora la necessità di fare qualcosa che vada in senso contrario, che sparigli gli schemi: ad esempio si potrebbe rispolverare la posizione del non allineamento nel momento in cui decidessimo di non riconoscerci in nessuno degli schieramenti, passati o futuri. Il non allineamento quindi come proposta alternativa e propositiva, un’isola capace di distacco dall’incombenza degli accadimenti e in grado di fornire, dall’alto del suo distacco, utili spunti di riflessione alle varie parti che si confrontano.

Si tratterebbe di un esempio concreto della possibilità di poter aspirare a visioni e soluzioni alternative, e il condominio con il Vaticano costituirebbe sicuramente un tandem vincente. Quindi smarcamento dalle logiche di schieramento, neutralità e proposizione diplomatica come espressioni della volontà di dare al nostro beneamato Pianeta un futuro di pace e benessere. Destinando ad interventi a favore degli ultimi del Pianeta le migliaia di miliardi spesi in strumenti di distruzione, il volto della Terra cambierebbe drasticamente.

Questo quindi i compiti e gli obbiettivi precisi di un auspicabile PARTITO (POPOLARE?) DELLA PACE in Italia.

Pace: necessità di fare – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




UNA PICCOLA CAPPELLA ED UN GRANDE PATRONATO

Appunti sul culto di san Cristoforo in Abruzzo

[Articolo Pubblicato in “Rivista Abruzzese”, Anno XLIV, n° 2, Lanciano (Ch.)1991, pp.122-125.]

di Franco Cercone

(La cappella è quella dedicata a San Cristoforo, successivamente ampliata per realizzare il Santuario della Madonna della Portella che sorge sulla sommità di un colle nei pressi di Rivisondoli).

In molti paesi degli Abruzzi – scrive il De Nino – si vede dipinta su qualche muro di chiesa la colossale figura di S. Cristoforo[1]. Oltre a quello di Acciano, menzionato dal De Nino, vanno ricordati soprattutto il San Cristoforo affrescato da Andrea Delitio nel 1473 sulla facciata laterale di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele e l’altro, opera forse degli allievi del Delitio, che si ammira nella chiesa di Santa Maria Matrice ad Introdacqua. Non v’era persona, sottolinea il Susi nella sua monografia storica su Introdacqua, che non si recasse a rendere omaggio a San Cristoforo prima di avviarsi sui campi o di mettersi in viaggio, poiché si credeva che non sarebbe morto chi nel mattino avesse posato lo sguardo su una immagine del Santo. Per questo motivo si soleva dipingere San Cristoforo in grandi dimensioni all’ingresso delle chiese, anche se a lui non dedicate, o alle porte delle città, in modo da poter essere visto anche da lontano, donde i versi che talvolta affiancavano le immagini:

“Cristophore, sanctae virtutes sunt tibi tantae.
Qui tè mane vident, nocturno tempore rident.
Cristophore, Sancti specimen, quicumque tuetur
ista nempe die non morte mala morietur”[2].

La figura di San Cristoforo, diventato negli ultimi tempi patrono degli automobilisti, è avvolta nella leggenda. Dotato, secondo una tradizione pervenuta fino ai nostri giorni, di forza erculea e di enorme statura, manifestava il suo grande amore per il prossimo mediante una singolare attività, quella
cioè di trasportare sulle sue spalle le persone che dovevano guadare corsi d’acqua. E poiché, sempre secondo la leggenda, un giorno gli capitò di portare alla riva opposta di un fiume un fanciullo di nome Gesù, San Cristoforo assunse il nome con cui è stato tramandato ai posteri.

Il culto di San Cristoforo proviene dall’area medio-orientale e sembra che la prima chiesa a lui dedicata sia stata eretta nel 772 a Sindelhausen, in Germania. Il Beitl sottolinea “die grosse Bedeutung der Pilgerstrassen für die Ausbreitung der Cristophlegende”[3], cioè la grande importanza degli
itinerari dei pellegrinaggi per la diffusione della leggenda di San Cristoforo, il cui culto si diffonde intensamente non solo nella regione delle Alpi ed in genere in tutte le zone montuose, proprio per essere protettore dei viandanti, ma anche nelle aree lacustri e fluviali, poiché “la devozione popolare attribuiva al santo la capacità di contenere le piene di un fiume e di consentire senza pericoli il guado di un corso d’acqua. Pertanto sulle rive era frequente l’erezione di edicole votive in onore di San Cristoforo”[4].
Va sottolineato in tale sede che San Cristoforo, nella tradizione popolare abruzzese, protegge genericamente il viandante, esercita cioè un patronato per così dire in itinere, mentre chi ha smarrito la via di casa, si rivolge in genere a S. Erasmo, di cui ci siamo occupati nell’ultimo numero
della “Rivista Abruzzese”(anno 1990).

Queste note introduttive ci aiutano a comprendere meglio l’importanza di un lavoro di Marcello Romito, dal titolo II Santuario romitorio di Santa Maria della Portella nel Piano delle Cinquemiglia (Rivisondoli 1990), corredato di una prefazione di D. Fucinese.

Il Santuario di S. Maria di Costantinopoli, meglio conosciuto come quello della Madonna di Portella, sorge in territorio di Rivisondoli sulla sommità di un colle, dai cui declivi comincia ad estendersi in direzione di Roccapia il Piano delle Cinquemiglia. Fino ad alcuni decenni fa la strada nazionale
proveniente da Roccaraso passava proprio davanti al Santuario. La costruzione di una galleria sotto il colle della Portella ha agevolato la sicurezza del traffico in questo tratto di strada, molto pericoloso per la viabilità, ed ha restituito nello stesso tempo alla chiesetta un po’ di quella quiete che ha costituito da secoli la cornice del suo fascino. Va ricordato che di Santa Maria della Portella esiste un bellissimo acquerello contenuto nel libro di viaggio di A. macdonell, In the Abruzzi” (Londra 1908), che ci mostra come era il Santuario agli inizi del nostro secolo, costellato cioè di edicole rappresentanti le “stazioni” della Via Crucis. Ed era proprio una via crucis in passato, la strada che da Castel di Sangro si dirigeva a Sulmona attraverso il Piano delle Cinquemiglia. Scomparsi i torrioni fatti erigere da Carlo V, uno ogni miglio, a difesa dei viandanti sorpresi sul Piano dalle tempeste atmosferiche[5], il Santuario della Madonna di Portella costituiva l’ultimo punto di riferimento per coloro che d’inverno si accingevano ad attraversare la terribile e desolata pianura in direzione di Roccavallescura, cioè l’odierna Roccapia[6]. Va ricordato, come narra Paolo Giovio, che sul Piano perirono nel 1528 a causa di una bufera di neve ben 300 fanti veneziani della “Lega Santissima”, diretti a Napoli. Non pochi viandanti, prima di attraversare il Piano delle Cinquemiglia, facevano testamento e si intuisce perciò la loro angoscia allorché, lasciato l’eremo della Madonna di Portella, si mettevano in cammino verso
l’ignoto.

A Marcello Romito – e rientriamo in argomento – va attribuito il merito di una vera e propria scoperta. Il Santuario della Madonna di Portella costituisce infatti l’ampliamento di una preesistente cappella dedicata a San Cristoforo, documentata dal 1442 al 1572, di cui si era persa lentamente la
memoria. È sopravvissuto però fino ai nostri giorni un toponimo, il Piano di San Cristoforo, sito nei pressi del Santuario, che ha rappresentato la premessa per tutte le ricerche, in definitiva fruttuose, dell’Autore.

Dopo aver sottolineato che nei pressi del Santuario della Madonna di Portella si snodava il tratturo Celano-Foggia, il Romito ricorda “un’antica credenza pastorale, secondo la quale non sarebbe morto in quel giorno il pastore che fosse riuscito a vedere una immagine di San Cristoforo. Da cui le ricorrenti raffigurazioni del Santo in chiesette ed edicole che scandivano il cammino lungo i tratturi”. In realtà, come si è visto in precedenza, il patronato di San Cristoforo è molto più vasto e non si esercita solo sui pastori, ma su tutti i Wanderer, a qualunque titolo questi siano in cammino. Nel culto professato a Rivisondoli confluiscono tutti gli aspetti devozionali ricordati, perché si attribuiva al santo la capacità di consentire, senza pericoli, il guado del Piano di San Cristoforo, situato come si è detto nei pressi dell’antica chiesetta a lui dedicata e che era coperto costantemente da acque ristagnanti. Le difficoltà che questo piano acquitrinoso creava ai rivisondolesi che si recavano a legnare nei boschi limitrofi erano intense ed ancora evidenti nella seconda metà del secolo scorso. Opportunamente il Romito ricorda a proposito un episodio legato alle vicende dell’Unità d’Italia. Il 21 ottobre 1860, diretto all’incontro con Garibaldi a Teano, passò qui proveniente da Sulmona Vittorio Emanuele II. “Vi era gran folla di popolo – scrive Romito – assiepata ai lati della strada, quando d’un tratto dalla calca si libera una giovane donna… che implora il re di porre rimedio ai disagi dei nativi col voler disporre la costruzione di quel tratto di strada necessario a superare l’acquitrino… Di lì a qualche tempo la strada venne effettivamente realizzata”.

Il protettorato esercitato da San Cristoforo sulle acque si evince anche, a giudizio del Romito, dalla “tradizione, antichissima e di chiara origine pagana, con evidente significato lustrale, del passalacqua, che tuttora si svolge sul colle della Portella, il lunedì di Pasqua”. Non è questa la spiegazione
della “scampagnata” del Lunedì in Albis, che solo in alcune aree abruzzesi è nota con l’espressione “passar l’acqua” e non sempre implica l’attraversamento di un corso d’acqua. Ma su questa interessante tradizione popolare, non “di origine pagana”, contiamo di tornare appena possibile sulle pagine della “Rivista Abruzzese”. Quel che conta è comprendere perché San Cristoforo sia annoverato fra i numi indigeti delle nostre contrade. “I meschini abruzzesi – scriveva nella prima metà dell’800 il notaio Filippo Destephanis di Pettorano – sono obbligati andar raminghi l’inverno o nell’Agro Romano, o a Terra di Lavoro, o alle Puglie, imitando gli armenti, pervero anche in Calabria”. Non erano solo i pastori ed i pescatori a mettersi in cammino, per terra o per mare, ma carbonai, scalpellini, ferrai, calcaròli, arcari e via dicendo, per tacer poi di altre maestranze specializzate nei mestieri più strani ed inimmaginabili, come per es. i vielestriéri (balestrieri) di Villalago, specializzati nell’arte di bonificare i terreni dai topi che danneggiavano le colture cerealicole. Da sempre l’Abruzzese è stato dunque “viandante”, un ewiger Wanderer inquieto ed insoddisfatto, che conserva il marchio indelebile del wandern impressogli dal lento ed inesorabile trascorrere del tempo. E tale resterà, finché il sole brillerà sulle sciagure umane.


[1] A. De nino, Tradizioni popolari abruzzesi, a cura di B. Mosca, vol. I, p. 211; L’Aquila 1970.

[2] G. Susi, Introdacqua nella Storia e nella Tradizione, p. 303: Sulmona 1970.

[3] Cfr. Wörterbuch der deutschen Volksunde, a cura di R. Beitl, s.v. Cristophorus, Stutgart 1974.

[4] V. Dini, II potere delle antiche madri, pp. 126 sgg., Torino 1970. L’A. fa una analisi completa di tutti i patronati di S. Cristoforo, chiamato anche “il santo della lame, colui che riesce a risolvere l’ansia alimentare delle popolazioni colpite dalle carestie e dal cronico pauperismo”.

[5] Una efficace descrizione dei “fenomeni del Piano” si trova nella nota opera di G. liberatore, Ragionamento Topografico-Istorico-Fisico-Ietro sul Piano delle Cinquemiglia”, Napoli 1789, ed in A. pigonati, l.a parte di strada degli Apruzzi da Castel di Sangro a Sulmona”, Napoli 1783. Tra il Pigonati ed il Liberatore sorse un’aspra polemica sulla scelta del tracciato della strada da costruirsi da Castel di Sangro a Sulmona. Contro la tesi del Liberatore, il quale riteneva che l’arteria dovesse passare per Pescocostanzo e Bosco di S. Antonio, prevalse il progetto del Pigonati, che prevedeva appunto la costruzione della Real Strada di Fabbrica lungo il Piano delle Cinquemiglia. L’arteria tu completata durante il legno di G. Murat, donde la designazione di Via Napoleonica che essa in un tratto ha conservato fino ai nostri giorni.

[6] Nel periodo medievale il Piano delle Cinquemiglia costituiva il tratto cruciale della Via degli Abruzzi, arteria annoverata “tra i grandi itinerari commerciali, diplomatici, culturali e militari dell’Italia trecentesca”, Cfr. F. sabatini, La Regione degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo. Roccaraso-Pescocostanzo, p. 68; Roccaraso 1960.




CASTELLANA SI IMPONE AL TIE-BREAK

La Sieco ancora caccia della vittoria casalinga

Ortona, 27 dicembre 2023. Il miraggio di centrare la prima vittoria casalinga svanisce con il procedere della gara. Ortona sembra avere la possibilità non solo di vincere ma anche di incassare bottino pieno ma i pugliesi non ci stanno e vincono una gara lunga e faticosa.

La Sieco non riesce ad avere la meglio contro una formazione ostica qual è la BCC Tecbus di Castellana grotte. Ancora una volta Ortona si trova a giocare senza il suo opposto titolare, Cantagalli. Diego, reduce da una brutta distorsione rimediata in allenamento durante la settimana ci prova ma deve abbandonare dopo il primo set. Al rientro Coach Nunzio Lanci schiera Bertoli opposto e Del Vecchio Schiacciatore.

Ma Sieco di questa sera non manca solo l’opposto. Manca una delle sue armi migliori: il muro. Quello che era stato il fattore decisivo nelle vittorie impavide, contro Castellana ha faticato. Avversari che pagano forse un po’ di inesperienza cercando un colpo forte ma non sempre preciso ma che possono vantare una punta di diamante quale Cianciotta che, soprattutto dai nove metri, si rivela arma piuttosto pericolosa. Una gara che alla fine si rivelerà piena di rimpianti per i padroni di casa. Più volte con la gara in tasca, più volte con la rimonta subita da una indomita BCC che mantiene un livello di gioco costante e tanto basta per avere la meglio su una Sieco ondivaga che prende un punto in una giornata che aveva visto lo stop di tutte le avversarie che la precedono.

Avvio di gara equilibrato, le squadre si studiano e puntano molto sulla “difesa-ricostruzione”. È Castellana a rompere gli equilibri grazie ad una buona fase al servizio in particolare di Cianciotta. Ortona va in difficoltà in ricezione facilitando la ricostruzione ospite. La situazione si ribalta quando, sulla parte finale del set, Bertoli va al servizio per la Sieco. È la volta di Castellana Grotte di andare in difficoltà e Ortona rosicchia punti riaprendo di fatto un parziale che sembrava compromesso. La reazione serve a poco. Ortona commette un paio di ingenuità che permettono a Castellana di portare di nuovo Cianciotta al servizio e chiudere il set.

Nel secondo set Bertoli prende il posto di Cantagalli e Del Vecchio entra in posto quattro. È sempre Cianciotta la spina nel fianco di una fiacca ricezione ortonese. Lo schiacciatore castellano recupera un piccolo gap che la Sieco era riuscita a scavarsi. Bertoli dai nove metri mette in sofferenza Castellana che spreca anche malamente occasioni. A metà set la Sieco sembra avere il controllo sulla situazione. La BCC Tecbus sposta gli attacchi al centro e la palla trova più spesso la strada verso il pavimento.  Colpo di coda della BCC che con il solito Cianciotta, che al servizio fa sudare gli impavidi. Il Gap è troppo da colmare e la Sieco però, pareggia i conti: 1 set pari.

Terzo set con la Sieco che fa il bello e il cattivo tempo. Partono bene gli ortonesi ma poi si trovano a subire il ritorno degli avversari che puntano tutto sul servizio, in una serata non brillantissima per i ricettori bianco-azzurri. Onore a Castellana, che invece tiene duro e rosicchia punto su punto fino a superare Ortona nella parte finale del set. La Sieco, però, capisce che non sarebbe saggio lasciarsi andare e si ricompatta in difesa per poi affidarsi a Marshall con le palle che scottano.

Un quarto set che parte lento, grazie anche ad un video-check lunghissimo su muro di Marshall su Bermudez. Check che alla fine è risultato non giudicabile con punto alla BCC. I ritmi sembrano comunque calati da parte di entrambe le squadre ma, almeno all’inizio, è la Sieco quella che sembra accusare di più la stanchezza. I giovani ospiti si portano avanti subito di quattro punti e Ortona è costretta a inseguire. La Sieco è Marshall dipendente in questo frammento di gara mentre Castellana spazia tra Cianciotta e Bermudez.

Tie Break che vede Ortona partire meglio per poi subire la rimonta ed il sorpasso degli ospiti. Al cambio di capo è Castellana in vantaggio con Ortona che si morde le mani. I padroni di casa crollano sia dal piano emotivo che fisico e ormai gli avversari hanno campo libero e chiudono set e gara.

PRIMO SET

La Sieco Service Impavida Ortona schiera in campo il regista Dimitrov e l’opposto Cantagalli. Al centro ci sono Patriarca e Fabi mentre gli schiacciatori di banda saranno Capitan Marshall e Bertoli. Libero Benedicenti. La giovane formazione castellana risponde con Fanizza al palleggio e Bermudez opposto, Pol e Cianciotta in posto quattro, Ceban e Ciccolella al centro, capitan Battista libero. Prima dell’inizio dell’incontro si è mantenuto un Minuto di Silenzio, così come su tutti i campi di Serie A, in memoria di Gianfranco Briani, Segretario Generale Fipav per oltre 30 anni.

La squadra che serve prima è la Sieco con Bertoli, così come il primo punto che arriva da un fallo di invasione degli ospiti 1-0. Subito 1-1 con un muro che finisce a filo rete. Fischiato un fallo di doppia alla Sieco 1-2. Il muro su Marshall finisce fuori 3-3. Fuori la diagonale di Marshall 3-5. Anche Bertoli incappa nel muro degli ospiti 4-7. Pol tutto solo sbaglia e tira fuori 6-7. Ace per Fabi 7-7. Cianciotta cerca le mani del muro di Ortona che però intuisce e le toglie 8-8.  Stavolta Cianciotta chiude forte 9-10. La parallela di Cantagalli è forte tanto da non poter essere difesa 10-11. Cianciotta gira il colpo ma la palla è sul nastro 12-11. Ace per Cianciotta 12-14. Ancora ace di Cianciotta. Fuori l’attacco di Cantagalli 12-16. Bravo Ceban che al centro fa 14-18. Fanizza mura Cantagalli 16-21. Fuori la pipe di Castellana 18-21. Ace di Bertoli che finge la botta e poi serve corto 20-21. Stavolta Bertoli serve fuori 20-22. Marshall “sfonda” il muro 21-22. Invasione a muro per Ortona 21-23. Bermudez mura Marshall e la palla rimbalza sull’italo-cubano. Fortunati gli avversari 21-24. Cianciotta chiude in pipe 22-25.

SECONDO SET

Ortona torna in campo con la novità di Bertoli spostato ad opposto, a rilevare un acciaccato Cantagalli mentre in posto quattro c’è Del Vecchio.

Dopo l’errore al servizio degli ospiti arriva il muro di Marshall 2-0. Ace di Cianciotta 3-2. La Sieco scorda di difendere un muro la palla del 3-3 cade inesorabilmente.  Ancora ace per Cianciotta 3-4. Patriarca mura bene 6-5. Il servizio di Bertoli sorprende Bermudez e fa ACE 9-5. Ancora un servizio potente di Bertoli, Castellana riceve lungo e Marshall segna il suo rigore: 10-5. L’arbitro vede invasione e toglie non poche castagne dal fuoco ad Ortona 11-7. Fuori l’attacco di Bermudez 13-8. Ace per Dimitrov, palla corta e 16-10. Bravissimo Ciccolella che stampa al centro l’attacco del 18-12. Marshall attacca sul fondo del campo 19-13. Del Vecchio si esibisce in una diagonale stretta e veloce 22-16. Marshall, onnipresente, si fa trovare pronto alla pipe 23-18. Bertoli trova la mano esterna di Cianciotta 24-19. Ace di Cianciotta 24-21. Poi lo stesso sbaglia il servizio 25-21.

TERZO SET

La doppia fischiata a Castellana regala il vantaggio ad Ortona 2-1. Lungo il servizio di Cianciotta 5-4. Bermudez 6-5. Fuori l’attacco al centro di Ceban 7-5. Marshall trasla e da solo ferma Bermudez in uno di quelli che in TV si chiamano “Monster Block” : 12-7. Bel pallonetto di Bermudez 13-10. Il muro di Patriarca finisce sulla testa dell’attaccante Cianciotta e il punto è impavido 15-11. Invasione Ortona: 15-14. Bermudez 16-15. Gioca d’esperienza Del Vecchio che fa carambola con il muro di Castellana 19-17. Dimitrov pesta la linea al servizio, seppur di poco 19-18. Del vecchio murato 19-19. Fabi non chiude 19-20. Bertoli riconquista il servizio 20-20. Marshall 21-21. Patriarca al centro passa sopra al muro 22-22. Ortona copre bene il muro e Marshall, come al solito, si prende la responsabilità: 23-22. Ancora una volta una ricostruzione e ancora una volta Marshall 24-22. Patriarca la chiude a muro 25-22.

QUARTO SET

Si parte con un fallo di invasione fischiato a Cianciotta 1-0 che poi, si vendica con il muro ortonese 1-1. Ace per Bertolo 3-1. Bermudez intercetta il pallonetto di Marshall 3-3. Cianciotta muro/fuori 3-4. Cianciotta serve sulla rete 5-7. Muro di Fabi che intuisce la pipe 8-10. Buona la parallela di Bermudez 9-12. Menchetti sulla rete 10-12. Bertoli cerca e per fortuna trova le dita del muro ospite 11-13. Fuori l’attacco di Bertoli 11-15. Malinteso in casa Sieco, nessuno difende il muro e ora il gap è di cinque punti 12-17. Muro di Dimitrov 14-20. Fuori il servizio di Bermudez 17-22. Mani-fuori di Cianciotta ed è set point 17-24. Castellana arriva al tie-break.

QUINTO SET

Subito un errore al servizio per la BCC 1-0. Invasione per Cianciotta 2-0. Bermudez 2-1. VideoCheck richiesto da Marshall per un ipotetico tocco non segnalato e non riconosciuto dagli avversari. Dopo un breve controllo, la tecnologia da ragione al Capitano ortonese 4-2. Cianciotta serve sulla rete 5-3. Del Vecchio 6-3. Ciccolella stoppa la pipe di Marshall 6-4. Dimitrov fa tutto da solo e attacca la seconda palla 7-5. Il muro di Ortona non contiene e la palla schizza fuori 7-7. Ace di Bermudez 8-7. Fermato Bertoli 8-10. Rimpallo fortunato del muro ortonese, il punto è per la Sieco 10-11. Dentro la schiacciata di Cianciotta 10-13. Ciccolella al centro 10-14. Un’invasione di Fabi chiude la gara.

Patriarca: «Purtroppo abbiamo avuto ancora guai che ci hanno costretti a non giocare con la formazione titolare. Dal secondo set siamo scesi in campo con una formazione che non avevamo mai provato abbastanza. Sarebbe stata una gara da chiudere subito ma non ci siamo riusciti per merito degli avversari. Sapevo che andare al quinto set sarebbe stato deleterio. Abbiamo accusato la fatica già a partire dalla metà del quarto set e proseguire al quinto ci ha dato il colpo di grazia. Vorrei però rassicurare tutti i tifosi. Non ci arrendiamo continueremo a dare il massimo gara dopo gara»

Sieco Service Impavida Ortona – BCC Tecbus Castellana Grotte 2-3  (22-25 / 25-21 / 25-22 / 17-25 / 11-15)

Durata Set: I: 28’ II: 27’ III: ‘29 IV: ‘23 V: ‘20

Durata Incontro: 2h 07’

Arbitri: MAROTTA Michele (Prato) e GASPARRO Mariano (Agropoli)

Sieco Service Ortona: Fabi 7, Broccatelli (L) % –%, Bertoli 15, Benedicenti (L) 60% – 37% perfetta, Del Vecchio 6, Marshall 25, Falcone n.e., Tognoni, Donatelli, Di Giulio, Dimitrov 2, Lanci E. n.e.

Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 5 – Errori Al Servizio: 13 – Muri punto: 11

BCC Castellana Grotte: Compagnoni, Bermudez 26, Ciccolella 12, Pol 7, Menchetti, Balestra, Rampazzo, Fanizza 3, Guadagnini, Cianciotta 29, Battista (L) % –%        , Iervolino, Ceban 11

Coach: Cruciani S. Vice: Barbone G.

Aces: 8 – Errori Al Servizio: 17 – Muri punto: 11




CANTI, SUONI E RACCONTI DI NATALE

Il concerto alle 21 nella Chiesa di Sant’Antonio

Giulianova, 27 dicembre 2023. Un concerto proposto dal Conservatorio “Gaetano Braga” con il patrocinio del Comune di Giulianova. Ad esibirsi, il soprano Manuela Formichella e  il Quartetto d’archi Eiréne. Voce recitante, Marco Lucidi Pressanti.

Saranno il soprano Manuela Formichella,  il Quartetto d’archi Eirene, ensemble composto da Renato Marchese e Paola Ferella (violini), Samuele Danese (viola), Donato Reggi (violoncello), e Marco Lucidi Pressanti come voce recitante, i protagonisti del concerto che si terrà questa sera nella chiesa di Sant’Antonio, in centro storico.

Canti, suoni e racconti di Natale questo il titolo dell’evento, è organizzato dal Conservatorio Gaetano Braga con il patrocinio del Comune di Giulianova.

“Una proposta musicale ed artistica originale, in grado di distinguersi nel panorama degli altri concerti previsti durante le feste – spiegano gli organizzatori – Tanta buona musica con brani tradizionali del Natale e di grandi compositori classici, con arrangiamenti originali per soprano e quartetto d’archi e la presenza di una voce recitante che guida gli spettatori attraverso un immaginario viaggio nella musica e nella tradizione del Natale.

Il periodo natalizio – proseguono – è considerato da tutti un momento di condivisione e felicità, nonché di riflessione sul significato del sostegno reciproco. Questo vuole essere anche lo spirito del concerto: un ideale viaggio in musica che è anche occasione per riscoprire i tratti più delicati della maternità di Maria, della nascita di Gesù, della bramosia del potere di Erode e di come ogni anno le festività natalizie servano a ricordare al mondo la forza che anche un bambino può avere di cambiare le sorti dell’umanità”.

Inizio alle 21. Ingresso libero.




ORTONA – CASSINO 1943 – 1944

Gemellate per difendere la Pace

Ortona, 26 dicembre 2023. Un patto di gemellaggio sottoscritto dal Sindaco di Ortona, Prof. Alessandro di Bartolomeo e dal Sindaco di Cassino, prof. Francesco De Rosa il 26 maggio 1991 è ancora attuale, in un periodo in cui i conflitti in essere nel mondo portano morte e distruzione come accadde nelle due città della linea Gustav nel !943/44.

Cassino ed Ortona, legate dal comune destino che fecero di esse le città martiri per la immane tragedia della guerra che ha messo a dura prova lo spirito dei superstiti, con il Gemellaggio hanno voluto sottoscrivere una promessa solenne: “di mantenere, intensificare e migliorare i reciproci rapporti di libere e prosperose Città, anelanti di vita civile, all’insegna della pace e della umana, indistruttibile amicizia nella cui pratica tutto si arricchisce e tutto si risolve nobilmente.”

Il Gemellaggio è stato promosso dai Club Lions delle due città, già da tempo gemellati tra di loro.

Ho avuto l’onore ed il piacere di essere incaricato, in qualità di Vicesindaco dell’epoca, di presiedere il Comitato per il gemellaggio appositamente nominato. Del Comitato facevano parte rappresentanti del Lions, dell’Associazione Archeologica Frentana, dell’Azienda di Soggiorno e Turismo, dell’Istituto Nazionale Tostiano e della rivista D’Abruzzo. Il Comitato ha curato tutte le manifestazioni relative al Gemellaggio che si è concluso con l’approvazione della delibera n. 145 del 26 maggio 1991 da parte del Consiglio Comunale che ha approvato il documento del Patto di Gemellaggio sottoscritto, nella stessa giornata, dai Sindaci dei due comuni.

La cerimonia si è ripetuta a Cassino il 23 giugno del 1991 dove ho partecipato insieme alla delegazione ortonese.

Oggi a distanza di 22 anni, le motivazioni e i contenuti del Patto di Gemellaggio sono ancora attuali a causa delle preoccupazioni generate dai conflitti in essere nel mondo.

Con l’avvicinarsi della data del 28 dicembre, per noi il giorno della liberazione e della fine della guerra, è doveroso ricordare le nostre vittime e partecipare a difendere il grande dono della Pace anche attraverso il legame con altre comunità come Cassino.

Tommaso Coletti