RISERVA MESSA ALL’ASTA

Mancato rispetto Codice degli appalti (GPP) e del Piano di Assetto Naturalistico. Riserva Dannunziana – Radici in Comune scrive alla Regione Abruzzo e all’ANAC

Pescara, 14 maggio 2024.  La presente nota ha per oggetto quanto in accadimento circa gli interventi di bonifica dei comparti della Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana interessati da un grave incendio il primo agosto del 2021.

L’Ente gestore, ovvero il Comune di Pescara e nella fattispecie la Giunta comunale, ora intende mettere all’asta tutti gli alberi rimossi dall’area protetta, patrimonio dell’intera collettività, dopo aver ignorato, per l’intero mandato di 5 anni (2019-2024), l’esistenza del relativo Piano di Assetto Naturalistico.

Infatti dopo l’approvazione dello stesso nel 2018 e la tardiva pubblicazione dell’atto sul BURA il 13 febbraio 2019, su tutte le versioni del Documento Unico di Programmazione (DUP), redatti dall’Amministrazione dal 2020 al 2023, alla voce: “Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana” il testo esordisce sempre con lo stesso testo: “Nelle more del completamento da parte della Regione Abruzzo dell’iter approvativo del Piano di Assetto Naturalistico (avvenuto come detto nel 2019), andranno perseguite le seguenti azioni (…). A pag. 103 del DUP 2023-2025, ma anche degli altri, si legge inoltre: “4. Gestione – Nelle more della definizione, da parte del Consiglio comunale, di un più incisivo e potenziato assetto di gestione della Riserva, si procederà, in coerenza con il PAN, alla realizzazione di strutture di accoglienza volte a garantire sostenibilità economica ad azioni di gestione organiche dell’area protetta”. Altre simili “enigmatiche” dichiarazioni, ripetute in fotocopia, chiudono in tutti i DUP il breve capitolo sulla Riserva. Quindi mai nominato un Comitato di gestione, né tanto meno la Direzione scientifica!

Dopo l’incendio dell’agosto del 2021, di fronte al quale, nonostante gli allerta meteo, l’Amministrazione si è fatta trovare gravemente e drammaticamente impreparata, la stessa ha continuato a ritenere non necessaria una governance scientifica interna, ma si è avvalsa, con bizzarre e improvvisate formule, di svariate consulenze esterne, in modalità per nulla coerenti con la norma istitutiva dell’area protetta.

Fino ad arrivare alle attuali attività di “bonifica” e rimozione delle presunte “macerie” lasciate dal fuoco, ovvero il legname bruciato. Proprio quest’ultimo, il cd materiale di “esbosco”, è stato valutato dal progettista dell’intervento, nonché DL, “nelle disponibilità della ditta appaltatrice” oltre che di “scarso valore di mercato” tanto da suggerire all’Ente appaltante (il Comune) di bruciarlo, indicando anche dove (impianto di Biomasse di Termoli), paradossalmente trasformando gli alberi, si ripete, di un’area protetta, da “riserve di carbonio” a fonte di emissione di CO2: un mondo alla rovescia!

Abbiamo consultato tutte le attuali norme vigenti in materia, dalla Legge 21 novembre 2000, n. 353: “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”, alla Legge 14 gennaio 2013, n. 10: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, e finanche L.R. 4 gennaio 2014, n. 3: “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo”, ma tutte  rimandano ai PAN vigente, dove non vi è  riferimento alcuno a tale pratica, nè tanto meno alla sua messa all’asta (per fare non si sa cosa).

In questo contesto, quindi, quale sarebbe la posizione del Comune, nel gestire un patrimonio pubblico, che è della collettività, nei confronti dell’impegno che invece è tenuto ad assumere dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione a cui i Comuni italiani sono chiamati e tenuti ad aderire e a dare il loro contributo, dove la parola combustione non è mai citata?

Per non parlare della assoluta mancanza di adozione del Codice degli Appalti  e dei relativi Criteri Ambientali Minimi (CAM), certamente all’attenzione del progettista relativamente ai lavori di esbosco sopra esposti, ma curiosamente solo quelli relativi all’adozione sostenibile di attrezzature di arredo per lo svago in aree verdi, quindi sbagliate, tralasciando invece quelli relativi alle attività obbligatorie da mettere in atto per lo smaltimento di materiale di scarto di lavorazioni del verde (compostaggio in loco o in remoto per restituire sostanza organica a un suolo geopedologicamente sabbioso e quindi poco fertile).

A detta grave lacuna si aggiunge quella relativa alle campagne di comunicazione, previste dai CAM come obbligatorie anch’esse, che a nostro avviso non sono mai state effettuate per nessuna delle opere di gestione ordinaria e straordinaria del verde, né tanto meno l’Amministrazione ha verificato che venissero effettuate (addirittura in diversi bandi l’Ente appaltante, il Comune, ha previsto opere in deciso contrasto con i CAM, come dare punti a chi prevedesse la destinazione energetica degli scarti!)

Si è letteralmente increduli rispetto a quanto questa Amministrazione sia riuscita a non fare in termini di attuazione delle norme (a partire dal PAN e dal Codice degli appalti) e di converso a danneggiare l’area protetta con una sequenza sorprendente di attività, ordinariamente di “giardinaggio”, finanche alla distruzione di interi lembi di pineta come è avvenuto con la realizzazione del Pendolo, contestatissimo asse viario di 600 metri che oggi attraversa l’area protetta con il passaggio previsto di milioni di auto ogni anno.

Il legname della Riserva non può essere mandato in fumo, affidandolo con un’asta ad aziende che usufruirebbero addirittura di incentivi statali per mandarlo al rogo, producendo CO2, ma deve essere restituito alla stessa area protetta, ovvero a tutte le aree verdi della città, perché è alla città e ai suoi abitanti che detto patrimonio appartiene.

Con preoccupazione e sconforto, che hanno tra l’altro ampia eco sugli organi di informazione locali senza riscontro alcuno, sottoponiamo l’intera vicenda all’Ufficio Parchi e Riserve Naturali della Regione Abruzzo, che con propria Legge ha istituito, nel 2000, la Riserva affidandola al Comune e finanziando annualmente anche le relative attività di gestione, nonché all’Autorità Nazionale Anti Corruzione, l’ANAC, a cui fa capo il rispetto dell’attuazione del Codice degli appalti, verdi in questo caso (GPP), e che valuta le violazioni della disciplina sull’affidamento e l’esecuzione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.




INTERAMNIA PROJECT TRIO

Kursaal gremito,  domenica scorsa, per il concerto organizzato da Nota Fulgens con il patrocinio del Comune

Giulianova, 14 maggio 2024. Pioggia di applausi e grande risposta di pubblico, domenica scorsa, al Kursaal , per il concerto di Livio Libbi e Mauro Baiocco al flauto e Franco Giallonardo al pianoforte.

L’Interamnia Project Trio, introdotto da Maria Rita Piersanti,  si è esibito  nell’ambito della Stagione concertistica giuliese “Note di Primavera”,  rassegna organizzata dall’associazione musicale Nota Fulgens, presieduta dalla professoressa Susy Paola Rizzo,  con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Il programma prevede per domenica 26 maggio, nella chiesa di Sant’Antonio, il concerto del Nota Fulgens Trio: Lucia Medori (violino), Donato Reggi (Violoncello) e Corrado Di Pietrangelo (Pianoforte).

L’ associazione ringrazia l’ Amministrazione Comunale ed il pubblico che, numeroso, continua ad accogliere con entusiasmo gli eventi musicali proposti.

Prossimo appuntamento della stagione concertistica “Note di Primavera”, domenica 26 maggio,  a Sant’Antonio.




NON FATE I BRAVI DI NADIA TOFFA

Unaltroteatro per il “Maggio dei libri”

Ortona, 13 maggio 2024. Margherita Rebuffoni e Maurizio Toffa, saranno i protagonisti del prossimo appuntamento del “Maggio dei libri” previsto per il 16 maggio alle ore 18.30 al Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) gestito da Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio: i genitori di Nadia Toffa, giornalista nota per i suoi servizi a sostegno dei più deboli come inviata per la trasmissione in onda su Italia1 “Le Iene” fino a che un brutto male, a soli 40 anni, il 13 agosto 2019 l’ha portata via, presenteranno “Non fate i bravi” (Chiarelettere edizioni) ed il ricavato della vendita dei libri andrà interamente alla Fondazione Toffa, secondo la volontà espressa da Nadia.

A moderare l’incontro ci sarà la giornalista Alessandra Renzetti mentre l’attrice Lorenza Sorino leggerà alcuni brani del libro. L’intera rassegna di maggio è  organizzata da Unaltroteatro e dalla Libreria Moderna, Fabulinus&Minerva di Micaela e Francesco Ortolano.

Nadia, che aveva tanta voglia di vivere ma appariva visibilmente sofferente soprattutto negli ultimi mesi di vita era la mascotte del programma “Le Iene”; molto amata dal pubblico e dai suoi colleghi è diventata a sua volta simbolo di forza interiore per aver affrontato la sua malattia senza perdere mai la speranza: le sue parole sono impresse nei cuori di chi l’ha amata e nelle testimonianze letterarie che la Mamma guerriero, Margherita, ha il compito di far conoscere.

“La Fondazione Nadia Toffa Onlus sta ottenendo un ottimo successo anche grazie alla generosità delle persone, stiamo girando infatti tutta Italia per presentare i libri di Nadia e mostrare tutte le nostre iniziative – spiega Margherita Rebuffoni, che è anche presidente della Fondazione – La Fondazione utilizza i fondi raccolti per la ricerca oncologica e per sostenere Taranto e la terra dei fuochi, per cui Nadia si è tanto spesa; abbiamo raccolto fondi, per esempio, per permettere all’Ospedale Civile di Brescia di acquistare un neuronavigatore per prevenire e intervenire sui tumori al cervello. Nadia continua ad aiutare: speriamo di raccogliere altri fondi perchè la ricerca ne ha bisogno e sono proprio le iniziative delle persone a sostenerla”.

L’evento è gratuito ma è vivamente richiesta la prenotazione. In occasione della presentazione verrà offerto un calice di vino a cura dell’Enoteca regionale d’Abruzzo. La rassegna gode del sostegno di Donnè, Lions Club e Inner Wheel.




PER LA RESISTENZA ROMANì

Giulia di rocco dal liceo Spaventa alla conferenza con l’IRU

Città Sant’Angelo, 13 maggio 2024. Domani 14 maggio a partire  dalle ore  09:00  presso l’Istituto omnicomprensivo a Città Sant’Angelo ci sarà un incontro con gli studenti, si parlerà della resistenza Romanì nei campi di sterminio ad Auschwitz – Birkenau avvenuta  il 16 maggio 1944  a parlarne sarà  Giulia Di Rocco romnì italiana abruzzese.

Questo incontro è il secondo all’interno del progetto  La Me Gias Ki Skol – Noi Andiamo a Scuola che vedrà la Di Rocco impegnata in 4 date dove si parlerà di Cultura, Storia e Tradizioni di un popolo millenario dei Rom che purtroppo ancora avvolto da molte discriminazioni.

Questo progetto ha lo scopo di far Conoscere per facilitare l’integrazione patento proprio dagli studenti  che verranno guidati da Giulia Di Rocco  alla scoperta della più grande entina che è presente non solo in Italia ma anche in Europa.

La Di Rocco sarà poi presente il 16 maggio come rappresentante italiana  alla Conferenza Con IRU – In ternational Roma Union , che rappresenta i rom presso il Consiglio D’Europa e all’ ONU- per la “Resistenza Romanì” dove  i rom prigionieri ad ad Auschwitz – Birkenau si ribellarono  al nazi-fascismo.

Giulia Di Rocco ricordiamo ha partecipato a  molti viaggi della memoria Istituzionali come rappresentante donna rom italiana in Polonia e Germania   oltre ad essere ricevuta proprio nel Giorno della Commemorazione della Memoria sia in Senato  e per ben 5 anni consecutivi al Quirinale su invito del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella




KARTING IN PIAZZA 2024

Il rispetto delle regole salva la vita

Chieti, 13 maggio 2024. «Siamo orgogliosi di poter ospitare a Chieti una tappa della prestigiosa manifestazione ‘Karting in Piazza’ che ogni anno prevede solo nove appuntamenti sul territorio nazionale» esordisce così Mario Aloè, Presidente dell’Automobile Club Chieti, alla presentazione dell’evento.

«Si tratta di un format innovativo ideato da ACI Sport che, con una formula originale e graditissima, ci consentirà di coinvolgere centinaia di piccoli futuri automobilisti in un progetto di educazione stradale che li vedrà diretti protagonisti come Ambasciatori della Sicurezza Stradale».

«Come Amministrazione abbiamo supportato molto volentieri questa iniziativa e promosso questo appuntamento rivolto ai giovanissimi» prosegue Manuel Pantalone, assessore allo Sport del Comune di Chieti.

 «In piazza gli alunni delle scuole elementari potranno provare l’ebbrezza della guida dei kart con l’aiuto di istruttori professionisti. Sarà un bel momento di convivialità e di sport per il quale dobbiamo ringraziare l’Aci di Chieti che ne è organizzatore e promotore».

L’evento si svolgerà in Piazza Garibaldi nei giorni 15 e 16 Maggio 2024, nelle due mattinate dalle ore 8:30 circa alle ore 13:00 e nel pomeriggio del giorno 15.

La partecipazione è gratuita e si prevede la presenza di circa 300 bambini, di età compresa tra i 6 ed i 10 anni, provenienti dalle Scuole Primarie di Chieti che hanno aderito all’iniziativa, cui sarà insegnata in allegria l’educazione stradale.

Nella prima fase, puramente teorica, ci si concentrerà sulle nozioni fondamentali del codice stradale, della sicurezza e del rispetto delle regole in generale. A tutti i partecipanti sarà rilasciato un diploma di “Ambasciatore della sicurezza stradale” ed affidato il compito di diffondere, prima di tutto nelle rispettive famiglie, le “10 Regole d’oro della FIA per la Sicurezza Stradale”.

La parte pratica, invece, testerà immediatamente gli insegnamenti ricevuti: i bambini saranno invitati a districarsi su un percorso protetto, guidando un vero kart (il modello omologato dalla Federazione per gli stages formativi della Scuola Federale ACI Sport), in questo caso a trazione elettrica, anche per enfatizzare l’attualissimo tema del rispetto dell’ambiente, ma opportunamente adattato e limitato per essere condotto in piena sicurezza fin dalle più tenere età e senza esperienze specifiche.

Durante questa prova pratica ognuno di loro sarà guidato e seguito da vicino da un istruttore che potrà facilmente fermare il kart indipendentemente dal bambino.

Il messaggio che si vuol trasmettere loro può essere sintetizzato nel motto di molti piloti: “un secondo in meno in pista fa vincere una gara, un minuto in più in strada fa vincere la vita”.




RICERCA: IMPORTANTE FINANZIAMENTO

L’equipe della professoressa Piera Di Martino si avvarrà della collaborazione del dottor Kunle Okayeto

Chieti, 13 maggio 2024. L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara si è aggiudicata un importante progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Horizon Europe Marie Skłodowska-Curie Actions, che mira a sviluppare nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni, conseguenti a contaminazione microbica, come ad esempio nel caso dell’inserimento di impianti. L’equipe coordinata dalla professoressa Piera Di Martino, docente presso il Dipartimento di Farmacia della d’Annunzio, ha ottenuto un finanziamento di 190.000,00 euro che consentirà al dottor Kunle Okayeto di unirsi al gruppo di ricerca per occuparsi di questo progetto di ricerca. Il Dottor Kunle Okaiyeto, dopo aver conseguito il suo dottorato di ricerca in Biochimica presso la “Cape Peninsula University of Technology” in Sud Africa, ha precedentemente lavorato come ricercatore in due università, in Sud Africa e nel Regno Unito.

“Mi sento onorato che il mio lavoro di ricerca sia stato riconosciuto a livello internazionale – dichiara il dottor Kunle Okayeto – e quindi mi abbia dato l’opportunità di svolgere la mia ricerca in questa prestigiosa università, sotto la supervisione della Prof.ssa Piera Di Martino, e quindi di condurre una ricerca multidisciplinare e di qualità per lo sviluppo di agenti terapeutici utilizzando alcune Piante sudafricane”.

“Grazie al finanziamento europeo – spiega la professoressa Piera Di Martino – intendiamo sviluppare nanotecnologie verdi e sistemi intelligenti di somministrazione di farmaci da utilizzare nel trattamento delle infezioni croniche mediate da batteri che formano biofilm. Queste infezioni croniche sono oggi causate da agenti patogeni multiresistenti agli antibiotici convenzionali e ai meccanismi di difesa dell’ospite. Purtroppo – aggiunge la professoressa Di Martino – oggi, in conseguenza dell’abuso nell’impiego degli antibiotici, i batteri che formano biofilm sono altamente resistenti agli antibiotici più comuni e, somministrarli in dosaggi sufficientemente elevati da sradicare il biofilm, può causare gravi effetti collaterali nel paziente e impedire il corso del trattamento. Pertanto, lo sviluppo di nuovi agenti antibatterici con tossicità minima, elevata efficienza e minori effetti collaterali gravi è assolutamente fondamentale per il trattamento delle infezioni batteriche. È interessante notare – conclude la professoressa Piera Di Martino – come le piante siano ancora una importante fonte di composti farmacologicamente attivi che possono essere oggi sfruttati in maniera diversa dal passato grazie allo sviluppo di nuove tecnologie come le nanotecnologie”.

Maurizio Adezio




VINCE BRUNO MONTEFALCONE

Il Salvatore Quasimodo 2024 al poeta e scrittore di Lanciano

Lanciano, 13 maggio 2024. La Giuria presieduta da Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo, assegna il 1° Posto al Componimento poetico “Piano entra la poesia dalla porta” nella categoria “Singola Poesia”.

Il poeta e scrittore Bruno Montefalcone, originario di Lanciano, ha vinto la IX Edizione del prestigioso Premio Letterario Internazionale “Salvatore Quasimodo” 2024 classificandosi al 1° Posto con il suo Componimento poetico inedito dal titolo “Piano entra la poesia dalla porta”.

Il suddetto Premio, che è stato indetto dalla Aletti Editore, ha visto la partecipazione, come negli anni passati e sempre più crescente, di numerosi Autori, sia italiani che stranieri. Edizione straordinaria quella di quest’anno per celebrare gli 80 anni dalla pubblicazione della straordinaria raccolta “Lirici Greci” di Salvatore Quasimodo.

La Poesia dell’Autore abruzzese, che era stata già selezionata Finalista ad inizio anno tra le tante in gara, è risultata in seguito vincitrice assoluta nella categoria “Singola Poesia Edita o Inedita”. L’Autore ha appreso con orgoglio ed emozione la lieta notizia in questo mese di maggio dai risultati definitivi del Concorso.

Il suo 1° Posto è stato decretato dalla Commissione giudicatrice del Premio, ovvero dall’illustre Presidente di Giuria Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel Salvatore Quasimodo, insieme agli altri qualificati Giurati, tra cui il Maestro Giuseppe Aletti.

Lo scrittore abruzzese ha ringraziato sentitamente il Presidente di Giuria e tutti i Giurati del Premio per il gradito successo. Una grande soddisfazione questa per l’Autore di Lanciano che ha già raccolto altri Primi Posti in vari concorsi letterari dell’anno precedente. All’autore frentano spetterà una targa o trofeo personalizzato.  

La poesia, scritta totalmente in quartine, affronta il tema della solitudine dell’essere umano, in particolare quella che si avverte maggiormente durante le feste.  La poesia coglie e descrive questo disagio interiore e individuale nel momento della sua più esposta vulnerabilità; turbamento che fuoriesce in contrapposizione alle manifestazioni di giubilo collettivo.  Nella fattispecie, nella prima parte dell’Opera, si evince la descrizione delle festività in onore dei Santi Pietro e Paolo nella città di Lanciano. Voci e risate rumoreggiano per le vie e lungo le strade illuminate, nonché tra i vari Monumenti lancianesi che l’Autore frenano ha citato, omaggiandoli.

Tuttavia, si ravvisa un netto contrasto con la seconda parte del Testo poetico dove regna sovrano il silenzio amaro e dolce della solitudine in una stanza ombrosa; e “Piano entra la poesia dalla porta” come se non volesse dar fastidio, ma che poi diventa una “compagna salvifica” nel cuore e nell’anima di quell’uomo solingo. Gli struggenti versi finali, invece, sono aperti alla libera interpretazione del lettore. La poesia vincitrice dell’Autore abruzzese sarà editata nell’Antologia del Premio Salvatore Quasimodo – IX Edizione, a cura della Aletti Editore.

Il poeta e scrittore Bruno Montefalcone è nato a Lanciano nel 1982. Ha esordito nel mondo della

Letteratura a 24 anni con la sua prima pubblicazione dal titolo “Ombre e luci”. Ha ottenuto più di 40 premi, tra cui i primi posti, in prestigiosi Concorsi Letterari Nazionali ed Internazionali. Il 05 dicembre 2022 ha ottenuto l’onorificenza da parte dell’Amministrazione Comunale di Lanciano.  

Ha pubblicato i Libri di Poesia:  Ombre e luci, Il Filo (2007); Tu sei Amore, Il Filo (2008); L’anima che ama, Gruppo Albatros (2010); Sotto gli occhi del cielo, Gruppo Albatros (2013); Il segreto della vita, Il Convivio Editore (2023). 

Le sue poesie sono state inserite in prestigiose Antologie Nazionali ed Internazionali. Le sue Opere sono state esposte alle Fiere Nazionali del libro di Roma e di Pisa e a quelle Internazionali di Torino, America e Francoforte. L’autore infine ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche e televisive.




SAN GIUSTINO, GRANDE SUCCESSO LA FESTA CON LA PIAZZA RITROVATA

Sindaco e vicesindaco: “Grazie a chi ne ha fatto parte, fruendo del nostro spazio pubblico più prestigioso”

Chieti, 13 maggio 2024 Festa patronale dai grandi numeri quella di ieri per tutta la giornata ricca di iniziative e d eventi. Piazza San Giustino gremita, ieri sera, per l’esibizione dei Gemelli DiVersi, primo concerto con la piazza riqualificata.

“È stata una festa bellissima quella di ieri a Chieti – il commento del sindaco Diego Ferrara – Iniziata con la santa Messa in cattedrale celebrata dal cardinale Parolin e dal nostro padre Bruno, per il conferimento dell’ordinazione episcopale a monsignor Mauro Lalli, continuata con il palio Lu ricchiappe, ormai un’attesa e partecipatissima tradizione cittadina che ha visto la vittoria del Quarto di Madonna delle Piane e proseguito, in serata, con la consegna da parte del presidente nazionale Angelo Radica della bandiera e la targa che ufficializzano l’entrata di Chieti nella rete nazionale e internazionale delle Città del vino, uno sforzo condiviso con l’associazione MèThe e che riunendo tutte le realtà produttive teatine darà un forte impulso economico e turistico al nostro territorio.

E poi tanta musica per tutti con il concerto dei Gemelli Diversi e la tribute band teatina Vaskomania. Il tutto nello scenario meraviglioso della nostra città e in un clima gradevolissimo. Ringrazio la Polizia locale, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato, gli uffici comunali e Formula, che hanno reso possibile vivere in sicurezza questa bella giornata e che con il loro lavoro ci hanno restituito luoghi puliti e integri. Un saluto ai miei concittadini che rispondono sempre agli eventi ideati dalla sinergia vitale tra associazioni ed Ente Comunale. Grazie Chieti”.

“Piazza gremita, finalmente, dopo tanti anni e dopo i lavori di riqualificazione che l’hanno ridisegnata completamente, eventi di qualità e un bilancio sicuramente positivo sia per l’Amministrazione sia per la città, il regalo più bello per i 3205 anni di Chieti – sottolinea il vicesindaco e assessore agli eventi Paolo De Cesare – La piazza piena è la risposta migliore agli sforzi fatti in questi tre anni, così come gli eventi e  i concerti che l’hanno animata ieri, che hanno portato in tutta l’area del centro storico anche oltre 10.000 persone. Quello che è accaduto ieri è la prova che gli eventi possono promuoverla al meglio, muovendo l’economia cittadina: per tutta la giornata abbiamo visto bar e locali pieni di residenti e di avventori, sicuramente è stata una festa da ricordare anche per la piazza ritrovata.

Grazie ai Gemelli DiVersi, gruppo amatissimo degli anni 90, che hanno dato il meglio sul nostro palco, con un concerto che ha fatto cantare e ballare anche i più giovani. Grazie ai Vaskomania, band teatina seguitissima, che hanno donato alla città un’esibizione completamente gratuita per l’Ente in occasione della Festa. Grazie ai Dj Marinoise di Chieti e a Magia90, che hanno continuato a far divertire le migliaia di persone venute anche da fuori Chieti per la festa che hanno dimostrato il grandissimo potenziale della nostra piazza.

Ottimamente seguito anche il concerto al Marrucino con il Coro dell’Università d’Annunzio: tutti segni che il potenziale ricettivo della nostra città è enorme e che gli daremo sempre più spazio con tanti nuovi eventi: quelli del Maggio Teatino, ma anche quelli dell’estate e che seguiranno, perché siamo certi di avere uno degli scenari più belli e più fruibili d’Abruzzo per ospitare grandi eventi e farlo nel miglior modo possibile in termini di sicurezza e praticità. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato con noi, a partire dalla struttura e gli uffici comunali, gli assessori e i consiglieri che ci hanno supportato, Valerio Giannini in primis, per renderlo possibile: una squadra che sarà il motore degli eventi che verranno”.




TORNANO PULIFONDALI E PULISPIAGGE

L’Abruzzo protagonista a Giulianova, Ortona e San Vito Chietino

Pescara, 13 maggio 2024. La Fipsas scende in campo nella “giornata mondiale dell’ambiente”. Il 5 giugno prossimo ritornano “Pulifondali” e “Pulispiagge” in Abruzzo. Dopo il successo nella ripulitura di fondali e arenili nella passata stagione, la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato) si immergerà con i suoi tecnici e tesserati per prendersi cura di alcuni tratti di mare di ben tre comuni: Giulianova, Ortona e San Vito Chietino. L’obiettivo è quello di individuare e salpare rifiuti di ogni genere con la collaborazione della Rai e del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che da sempre, insieme a Suzuki, hanno dato sostanza all’iniziativa.

“Lo scopo principale di Pulifondali e Pulispiagge – spiega il Prof. Ugo Claudio Matteoli, Presidente della FIPSAS – è quello di tutelare l’ambiente e al tempo stesso permettere a tutti di fare una significativa riflessione sull’importanza di preservare l’habitat naturale. L’anno scorso, in tutta Italia, sono stati recuperati 175 quintali di rifiuti e stavolta nelle 40 località coinvolte proveremo a raddoppiare i numeri”.

Ben tre le località abruzzesi a aderire al progetto della FIPSAS, una sensibilità crescente capace di coinvolgere tutti i comuni che si occuperanno del corretto smaltimento dei rifiuti, una volta portati a secco.




TROFEO BANCA GENERALI

Liberty vince la regata dei trabocchi

Pescara, 13 maggio 2024. Buon vento, spirito competitivo e un panorama unico hanno contrassegnato la Regata dei Trabocchi 2024 Trofeo Banca Generali che si è conclusa nella serata di ieri a Vasto. Trenta imbarcazioni di vela d’Altura hanno gareggiato sotto la spinta del vento da nord fino a 20 nodi in poppa, nel segno del sano agonismo e di una rinnovata unione tra circoli, elementi indispensabili per la riuscita di un evento sportivo. Soddisfatti gli organizzatori ossia il Circolo Nautico Pescara 2018 e il Circolo Nautico di Vasto tra i cui due porti di competenza si sono sfidati gli agguerriti equipaggi composti da 4 a 8 persone a seconda della lunghezza della barca. Uno spettacolo da terra, ben visibile dalla Via Verde, e anche in mare, con le barche impegnate in andature portanti, scivolate sulle onde e strategie di rotta nelle 30 miglie marine tra Pescara e Vasto,

Vince il Trofeo Banca Generali l’imbarcazione “Liberty” del Circolo Nautico Pescara 2018, un Alberg rassy 34 di poco più di 10 metri, condotto dall’armatore Andrea Di Nicolantonio e dal suo equipaggio ossia Andrea Venditti, Alessandro Di Tunno e Gaetano Rapino. La vittoria è stata raggiunta overall cioè in tempo compensato tenendo conto del tempo reale, del tipo di percorso e di una serie di parametri di rating legati alle caratteristiche della barca. Liberty ha saputo tenere il passo sempre e quindi ha avuto la meglio su tutte le altre. Dietro di lei “Eva Kant” dell’armatore Corrado Di Nicola della Lega Navale di Pescara e la nuova “Strega III” di Alessandro Simionato del CNP2018.

Come da rito premiate anche le prime tre imbarcazioni delle categorie veliche A, B e C. Il podio della categoria A va “Celeste 2” di Mario D’Annunzio e Andrea Mori, seguiti da “MGS” di Alessandro Pavone e da “Movida” di Ivo Petrelli; nella categoria B vince “Barbalandra” di Paola Galeota, seconda “Marilena” dell’armatore Enrico Scassa e terza “Bluna II” di Carlo Pasetti; infine nella categoria C si ripropone il terzetto vincente di “Liberty” di Di Nicolantonio, Eva Kant” di Di Nicola e “Strega III” di Simionato. Oggi le imbarcazioni, ospitate per una notte nel porto di Vasto, sono ripartite per il percorso contrario sfilando insieme alle barche della Festa della Madonnna di Pennaluce.




PIÙ EUROPA PER IL MEZZOGIORNO CHE VERRÀ

di Michele Rutigliano

PoliticaInsieme.com, 12 maggio 2024. Si dai tempi del Trattato di Maastricht, il rapporto tra sovranisti, populisti e l’Europa, è stato sempre un po’ controverso. Dall’opposizione hanno sempre sbraitato e imprecato contro questo nostro povero, vecchio Continente. Una volta arrivati al Governo, D’emblée, hanno cambiato registro. Hanno capito, finalmente, la complessità della politica. E non hanno più insistito con quelle parole d’ordine tutte chiacchiere e distintivo.

Fino a pochi anni fa, Grillo, Salvini e la stessa Giorgia Meloni  volevano uscire dall’Euro. Poi ne hanno detto di tutti i colori contro i burocrati di Bruxelles. Ora che il treno lo guidano loro, pretendono addirittura di cambiare l’Europa, ma senza specificare né  il come né il perché.

Lasciamo perdere la Lega, un partito ormai in coma irreversibile,  è  sulla destra italiana e sulla sua storia che vorremmo fare qualche breve riflessione. Dopo aver irrobustito  Fratelli d’Italia, un partito, all’apparenza nazionale, ma ormai del tutto personale , il Presidente del Consiglio tenta l’azzardo di trasformare le elezioni europee in un mega  sondaggio sulla sua persona. E indirettamente sul suo Governo. Ma l’operazione, come ci insegna il precedente di Renzi, si presenta ad altissimo rischio. Sul voto degli italiani, specie in questa seconda Repubblica,  non c’è da fare  molto affidamento. Infatti, dopo i confetti sono arrivati, puntualissimi, i difetti.  È la convivenza tra il Capo e il suo popolo che  si sta facendo sempre più complicata e insidiosa.

Da un po’ di giorni, su tutti i suoi manifesti, campeggia un solo slogan: “Con Giorgia, l’Italia cambia l’Europa”. Tralasciamo per un attimo la sua efficacia.   Di questo e degli altri se ne occuperanno gli studiosi di Scienza della Comunicazione. È senza dubbio un messaggio che emoziona, per carità. Ma non è per niente credibile né tantomeno persuasivo.

Come si fa a dire che sarà l’Italia a cambiare l’Europa? La Storia ci ha sempre raccontato il contrario. La politica,  l’economia e  la società ce le ha cambiate sempre l’Europa. Quando abbiamo voluto fare di testa nostra, come nel Ventennio, abbiamo combinato solo guai. Parliamoci chiaro: l’euro, l’abbiamo voluto noi? Ma quando mai! Prima ce l’ha imposto l’Europa e solo dopo abbiamo intravisto l’abisso in cui ci saremmo trovati se avessimo ancora usato la povera lira, sempre più in balia del nostro immenso debito pubblico e della speculazione internazionale. Ma l’euro, tanto per rispondere ai sovranisti , non è stata la prima moneta unica europea. Fu Carlo Magno a inventarla, allorquando autorizzò i frati del Monastero di Tours nella Loira, a coniare il Tournois. La moneta che  ben presto  iniziò a circolare in tutto l’impero, fino a Napoli, dove assunse subito il nome di Tornese.

È  anche vero, però, che l’Italia è, in particolare, le sue Regioni meridionali  hanno sempre avuto un ruolo cruciale nella storia politica e culturale dell’Europa. Tutto il Sud, in virtù  della sua posizione strategica nel Mediterraneo, è stato un crocevia di popoli, culture e poteri che hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto storico del continente.  L’Impero Carolingio influenzò notevolmente il Mezzogiorno, portando con sé le tradizioni cristiane e le istituzioni feudali che avrebbero modellato la società meridionale nei secoli a venire.

Nel Medioevo, inoltre, il Mezzogiorno fu teatro di molte influenze culturali, principalmente a causa della presenza normanna e sveva. Quest’ultima dinastia, con Federico II, portò un periodo di grande prosperità e sviluppo culturale al Mezzogiorno. Anche durante il Rinascimento, il Mezzogiorno fu coinvolto nel fervore culturale che attraversava l’Europa. Città come Napoli, Palermo e Messina divennero importanti centri culturali, con la loro ricchezza artistica e intellettuale che attirava artisti, scienziati e pensatori da tutta Europa.

Con l’unificazione dell’Italia,  il Sud entrò a far parte di un nuovo Stato nazionale e incominciarono ad evidenziarsi  le prime grosse disparità economiche e sociali tra il Nord e il Sud del Paese.

Oggi, nonostante il fattore geopolitico sempre più turbolento, il Mezzogiorno d’Italia continua a essere un punto d’incontro tra diverse culture e tradizioni e la sua storia è un esempio di come una Regione possa essere profondamente influenzata dalle dinamiche politiche e culturali europee, mantenendo comunque una propria e originale identità .

Dalla storia dei rapporti tra il Sud e l’Europa possiamo trarre diverse lezioni: innanzitutto l’importanza della posizione geografica. Il Mezzogiorno ha sempre avuto un ruolo chiave come ponte culturale e commerciale tra l’Europa e il Mediterraneo. Questo ci insegna che la posizione geografica può influenzare profondamente la storia e l’economia di una regione. A seguire poi c’è un altro fattore che si racchiude nella ricchezza derivante dalle diversità.

Le varie dominazioni e influenze culturali hanno arricchito il patrimonio artistico, architettonico e linguistico del Mezzogiorno. Questo dimostra come la diversità possa essere una fonte di forza e innovazione.

Da tener presente anche la resilienza culturale.  Nonostante le molteplici conquiste e i cambiamenti politici, il Mezzogiorno ha mantenuto e sviluppato una sua identità culturale unica. La resilienza ha fatto sì che il Sud preservasse, nel tempo, la propria cultura. Ecco perché l’Italia e in particolare il Mezzogiorno dovranno sempre più coltivare l’interdipendenza europea.

Con quali strumenti?  Con il progresso economico, ma soprattutto con il perseguimento della pace; con la difesa della libertà e con il rafforzamento della democrazia. Se vogliamo far cessare queste due guerre, sempre più crudeli e insensate, sono questi gli obiettivi che insieme dobbiamo perseguire.

Tutta la Storia d’Italia  è un esempio di come la geopolitica, la cultura e l’economia si intreccino, influenzando il corso degli eventi e la vita delle persone. Ricordiamoci sempre che  l’idea moderna di Europa, come una sola entità politica, ha le sue radici nel secondo dopoguerra. Fu allora che alcuni grandi statisti come  Schuman,  Monnet,  Adenauer, De Gasperi e Spaak  proposero l’idea di un’Europa unita per prevenire futuri conflitti.  Da un  concetto  solo geografico, indicarono a tutti un ambizioso progetto politico. Ecco perché non servono allo scopo quegli slogan insensati e fuorvianti. La verità è che  l’Europa non la cambi se non hai il coraggio di regolare i conti con il tuo passato.

La Storia di questi ultimi ottant’anni ci ha insegnato tante cose. Ma ora, in presenza di minacce reali all’indipendenza e alla sovranità dell’Europa,  vuole fare qualcosa di più.  Vuole indicarci la strada da seguire per continuare a vivere insieme, nel rispetto delle diversità, nell’amicizia tra i popoli e con una politica che possa garantire la libertà per tutti.

Più Europa per il Mezzogiorno che verrà – di Michele Rutigliano – Politica Insieme




SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI dell’ufficio stampa del Comune di Avezzano

In discussione, per ragioni esclusivamente politiche, le loro qualità professionali

Pescara, 12 maggio 2024. Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi esprime solidarietà ai colleghi dell’ufficio stampa del Comune di Avezzano colpiti dall’articolo di un organo di informazione che ha messo in discussione, per ragioni esclusivamente politiche, le loro qualità professionali. 

Senza entrare nel merito di questioni deontologiche, che competono ad altri organismi di categoria, e con la riserva di considerazioni rispetto alla parcellizzazione degli incarichi, il sindacato sottolinea la profonda differenza tra la comunicazione e l’informazione anche in sede istituzionale. Non è infatti compito dell’ufficio stampa organizzare viaggi, provvedere all’ospitalità, allestire calendari di eventi e coordinarli dal punto di vista della realizzazione.

Che gli stessi compiti possano riguardare altri uffici del Comune o componenti non giornalisti dello staff è discorso diverso, ma l’attacco diretto ai colleghi giornalisti è decisamente fuori misura e frutto di una confusione evidente tra i ruoli di comunicazione, informazione e attività di relazioni esterne. I giornalisti non sono tuttofare da utilizzare in sovrapposizione o in sostituzione di altre figure. D’altra parte, non possono essere affidate a chi giornalista non è mansioni proprie della nostra professione.




LE FRECCE TRICOLORI

Il 17-18-19 maggio. Previste circa 20.000 persone in città. Di Carlo: “La manifestazione più imponente degli ultimi anni”.

Giulianova, 12 maggio 2024. Una giornata all’insegna dei preparativi, quella di oggi, che ha visto ben due incontri per affrontare senza intoppi l’attesa esibizione delle Frecce Azzurre, che chiuderà, domenica 19, una tre giorni all’insegna dei colori della nostra bandiera e dell’ Aeronautica Militare.

Questa mattina, a Teramo, in Questura, il tavolo tecnico per predisporre al meglio tutti i presidi per la sicurezza e l’ordine pubblico. Per il Comune ospitante erano presenti l’assessore Marco Di Carlo, il dirigente Andrea Sisino e il Comandante della Polizia Municipale Maggiore Roberto Iustini, Nel corso dell’incontro sono state definite le misure per tutelare l’ordine  e la sicurezza nei giorni dell’evento, e soprattutto sono state date precise indicazioni sulla viabilità e le soluzioni di traffico.

Nello specifico, sono state individuate aree di parcheggio nella zona Nord e nei pressi dell’ Acquapark,  ancora, ad est e ovest della stazione, in corrispondenza del santuario della Madonna dello Splendore, in piazza Dalla Chiesa. Venerdì 17 sarà chiusa al traffico il tratto di viale Orsini e via Trieste compreso tra via Thaon de Revel a via Genova; via Nazario sauro ed il lungomare centrale. Sabato, dalle 11 alle 17, saranno interdetti al traffico il lungomare centrale e nord  tra via Mantova e via La Spezia. Chiusi anche via Trieste e viale Orsini fino a via Gasbarrini. In alcune strade sarà vietato solo il transito, in altre anche la sosta. Una mappa stradale verrà diffusa per tempo con l’indicazione dei divieti e dei percorsi alternativi.

Circa 60, tra commercianti, esercenti e balneatori, hanno inoltre partecipato alla riunione in municipio, alle 14:30, durante la quale sono stati illustrati gli eventi collaterali e specificate le modalità di partecipazione. Saranno tre giorni, è stato detto, in cui i colori italiani diventeranno protagonisti. In pieno centro sarà allestito il villaggio tricolore, con musica, intrattenimento per bambini, mercatini e artisti di strada. Sabato 18, ci sarà invece la Notte tricolore, per una lunga occasione di shopping in tutti i negozi , con sconti eccezionali. Domenica, l’ Aperitivo tricolore e tante iniziative, in un programma ricchissimo che prevede anche menù a tema nei ristoranti e vetrine addobbate lungo le strade. Previsto l’arrivo di circa 20000 persone.

“Ci sarà qualche disagio nella viabilità – spiega l’assessore Marco Di Carlo – ma saranno sacrifici ampiamente ripagati da tre giorni di festa, da un evento unico che sarà visibile da ogni quartiere di Giulianova e darà grande risalto alla nostra offerta turistica. Ringraziamo sin da ora tutti coloro che hanno contribuito e contribuiranno a far volare la città sulle ali delle Frecce”.




TUTTI I SEGRETI DELLA COMUNICAZIONE

Esce il nuovo libro dell’attore, conduttore e inviato Rai  Mirko Mascioli

Sulmona, 12 maggio 2024. Dopo il primo libro “come interpretare i segnali non verbali , esce il secondo libro del noto inviato del programma di Raidue  “Leggerissima Estate” , l’affascinante Mirko Mascioli. Il nuovo libro si intitola “Tutti i segreti della comunicazione” 16,90€. Parla di comunicazione, pnl e marketing.

Questo libro  aiuterà a conoscerti di più. imparerai a comunicare in modo più efficace e carismatico, migliorando l’impatto delle tue parole; entrare più velocemente in sintonia con gli altri, ottenendo la loro fiducia, ti aiuterà a vincere le sfide!

Altresì tecniche di marketing. Scoprire i segreti della PNL, della comunicazione e del marketing. strumenti pratici per potenziare la mente, migliorare le relazioni, superare le sfide personali, raggiungere il successo, aumentare i profitti e la visibilità .  Trasforma la tua vita! Ci saranno degli accenni ai corpi spirituali. Imparare a gestire le proprie emozioni.

Mirko Mascioli, attore, regista, un’artista a 360 gradi. È’ stato ospite fisso  del programma “Star Bene” Rai 2, è stato inviato del programma di Rai 2 “Leggerissima Estate”.

È stato protagonista del programma di La7d con Elisabetta Gregoraci, “Switch Style”. Insieme a Daniela Fazzolari sono molto attivi nel sociale . Protagonista e regista di Occhi Azzurri, ispirato a una storia vera di femminicidio in concorso al David di Donatello sezione corto e in diversi festival nazionali e internazionali.

È stato proiettato anche a Los Angeles, in Canada , Sudamerica e Asia . Uscito in 20 sale l’ 8 marzo 2023. Prodotto insieme alla Fazzolari! Mascioli inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo giovanissimo, come modello e fotomodello. Scrive per diversi giornali e riviste  nazionali inoltre è direttore della testata giornalistica nazionale M..A.Star News24(mastarnews24.com).

È insegnante di recitazione, dizione, comunicazione, pnl e linguaggio del corpo. Il libro “tutti i segreti della comunicazione” si può prenotare nelle librerie anche store online. Ci sono già tante prenotazioni per avere l’artista a presentare il libro, nei vari comuni e via dicendo.




GLI SPOSTAMENTI CASA-SCUOLA

Avvio al volontariato dei ragazzi del Liceo Scienze Umane con FIAB L’Aquila sul tema

L’Aquila, 12 maggio 2024. Nei mesi di aprile e maggio 2024, l’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS ha svolto cinque incontri pomeridiani di due ore ciascuno con un gruppo di circa 25 ragazzi del Liceo delle Scienze Umane dell’Aquila, per discutere sui temi legati ai trasporti e alla mobilità urbana, con particolare attenzione a quella scolastica. L’attività si è svolta nell’ambito del progetto “Otro Mundo es Posible” promosso dal Centro Servizi per il Volontariato (CSV) Abruzzo, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), in cui molti ragazzi delle scuole superiori hanno deciso di intraprendere attività di volontariato in varie associazioni del territorio, tra cui la nostra.

Il lavoro svolto insieme ai ragazzi è culminato nella ideazione, stesura, somministrazione e analisi di un sondaggio riguardante gli spostamenti casa-scuola. Al sondaggio hanno partecipato in totale 173 alunni, su un totale di oltre 800, del Convitto Nazionale “Domenico Cotugno” e Licei annessi.

Ne sono scaturite prime importanti valutazioni sul sistema di trasporto scolastico, che fanno emergere anche diverse criticità e quindi indicazioni di potenziale miglioramento. Innanzitutto, sono state conteggiate le zone di partenza e suddivise in aree e direttrici principali. Per fare questo lavoro, ci si è avvalsi delle simpatiche mappe ideate da “L’A L’Aquila”, con le piantine dell’Aquila e dell’Abruzzo ispirate alla grafica e alle linee della metro di Londra, con tanto di nomi di località fantasiosamente tradotte in inglese.

Si è dedotto che circa l’80% degli alunni, confluenti nel polo scolastico che si trova in zona Via Leonardo da Vinci, vicino a Palazzo Silone, proviene dal Comune dell’Aquila, il 20% da fuori Comune, distribuito per metà dalla direttrice Nord-Ovest fino a Rieti e metà da quella Sud-Est fino a Sulmona. Entrando nel dettaglio del territorio comunale, è stato possibile vedere come l’asse centro-TorrionePettino raccolga il 28% degli alunni, l’area a Ovest (Coppito, Sassa, Pizzoli, ecc.) il 42%, quella a NordEst del centro storico (Torretta, Paganica, Bazzano, ecc.) il 17% e quella a Sud-Est (Roio, Pianola, S. Demetrio, ecc.) il 13%.

Inoltre, si è rilevato che, come mezzi di trasporto, il 55% utilizza l’automobile, il 40% l’autobus e il 5% altro. Il tempo impiegato per il tragitto è nella maggior parte dei casi è compreso tra 10 e 20 minuti, ma per alcuni può arrivare e superare l’ora. Oltre alle risposte alle domande preimpostate, si è lasciato un campo aperto a commenti liberi: ne sono stati raccolti 62. Undici di essi hanno manifestato soddisfazione o scarsa conoscenza dell’argomento. Ben 42 hanno puntato l’attenzione su sovraffollamento, ritardi, lunghe attese, sporcizia dei bus, chiedendo a gran voce maggiori capacità e frequenza del servizio pubblico, non solo nell’orario di entrata, ma anche in quello di uscita e pomeridiano, anche per permettere una maggiore autonomia dei ragazzi rispetto ai genitori. In nove hanno evidenziato la necessità di migliorare il collegamento e l’integrazione con le aree più lontane e servite da servizi extraurbani.

Quattro hanno rilevato l’eccessivo traffico veicolare e la presenza di persone in strada durante gli orari di entrata e uscita di fronte le scuole. Due vorrebbero caricatori USB sugli autobus urbani, mentre uno ha suggerito di rendere flessibile di 5 minuti l’orario di ingresso e di uscita degli studenti che utilizzano i mezzi pubblici, mentre un altro ne chiede la gratuità o una riduzione dei costi per chi va a scuola. Già solo con queste semplici osservazioni, è stato possibile notare come quella degli spostamenti scolastici è una questione sentita soprattutto da coloro che utilizzano i mezzi pubblici e che la maggioranza di essi ne subisce quotidianamente le carenze. Si è inoltre potuto capire come i tragitti casa-scuola ricalchino e rappresentino quelle che sono la forma e la distribuzione della popolazione nell’area urbanizzata dell’Aquila, che è un Comune molto esteso (oltre 400 km2 dal Gran Sasso al limitare dell’Altopiano delle Rocche), ma la cui zona densamente abitata è su un asse Est-Ovest di fondovalle, lungo circa 20 km e largo circa 2 km, ovvero circa il 10% della superficie totale. Questo suggerisce in modo naturale la necessità di istituire innanzitutto una dorsale di servizio pubblico ad alta capacità ed alta frequenza, sulla falsa riga dell’attuale linea 1 Terminal Collemaggio – Ospedale/Aquilone: la cosa è infatti già prevista nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS) approvato nel 2022, con la linea Metrobus BRT che si è concordata con il Ministero dei Trasporti come forma di rimpiazzo più conveniente e flessibile di trasporto rispetto alla metropolitana leggera, che è stata abbandonata in corso di realizzazione ad inizio anni 2000. Le altre linee dovranno essere degli innesti modulati ad aree che si vanno ad allacciare a questa dorsale principale. Auspichiamo che prima o poi questi progetti in essere e in parte già anche finanziati, relativi a un drastico miglioramento del servizio pubblico, vedano finalmente la luce, perché la città senza di essi sta diventando sempre più difficile e ostile da percorrere per tutte le fasce e tipologie di utenza, ovvero di cittadini.




L’UOMO CHE CAMMINA

Rassegna musicale sabato 18 maggio Marta Del Grandi in concerto a San Valentino (in ricordo di Nicola Taglieri). Nel corso della giornata anche escursioni, gite in e-bike, laboratori per bambini

San Valentino in  AC, 12 maggio 2024.  Torna sabato 18 maggio, a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe), la rassegna “L’uomo che cammina”, edizione 2024, una serie di appuntamenti musicali organizzati dall’associazione culturale RETE, in memoria di Nicola Taglieri, giovane cantautore e compositore di San

Ospite d’eccezione dell’edizione 2024, la cantautrice Marta Del Grandi: appuntamento sabato 18 maggio alle 20:45, presso l’ex Cinema “Ammirati” di San Valentino (PE), in Piazza Cesarone 1.alentino, scomparso nel 2022.

Dopo le esibizioni di Ettore Giuradei, Setak, Francesco Costantini e il Ponte della Pietra, Cryptochrome, Emanuele Colandrea e Micah P. Hinson, è ora la volta della talentuosa cantante milanese, che presenterà il suo ultimo e acclamato album “Selva”, unica tappa in Abruzzo.

“Selva”, lodato dalla critica italiana e internazionale, rappresenta il frutto dell’anima errante della cantautrice e della sua profonda ricerca timbrica e sperimentazione sonora. Attraverso una fusione di influenze che spaziano dal jazz al pop, dal blues al post-rock, dall’elettronica alla musica etnica, l’album traccia i contorni di un affascinante e suggestivo paesaggio sonoro.

«Siamo entusiasti di accogliere un’artista del calibro di Marta Del Grandi e di dare seguito a questo importante progetto per tutta la comunità di San Valentino e non solo» – dichiara Francesco Liberatore, presidente dell’associazione. «Il musicista Nicola Taglieri, a cui è dedicata la rassegna, è stato una figura di spicco, sia per il paese che per l’area musicale pescarese, contribuendo all’innesco di nuovi fermenti creativi negli anni ’90. Grazie al suo carisma ha influenzato tanti ragazzi più giovani che vedevano in lui un riferimento e che oggi imbracciano uno strumento portando avanti una lunga tradizione di musicisti, solisti e band che animano il territorio della provincia».

L’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di San Valentino, prevede anche numerose altre attività collaterali, che animeranno tutta la giornata del 18 maggio.

Dalle ore 14, le guide di Majambiente e Majellando organizzeranno visite guidate a piedi e in e-bike, nel borgo di San Valentino, al Museo dei Fossili, ma anche nei territori limitrofi della Valle Giumentina, tra gessi, antichi laghi e villaggi agro-pastorali.

Alle ore 16, in piazza Dante, Legambiente Maiella offrirà ai bambini un laboratorio artistico-sostenibile gratuito, dal titolo “Disegniamo la pace”. Prima dell’esibizione della Del Grandi, è in programma il concerto per chitarra solista del musicista teatino Simone Agostini, in Piazza Duomo.




CONCLUSIONE DELLA VEGLIA MARIANA Internazionale dei Giovani e della Festa dei Popoli

Si è rinnovato al Santuario di San Gabriele il tradizionale appuntamento con la preghiera del Santo Rosario insieme ai giovani di tutto il mondo

Teramo, 12 maggio 2024. Una giornata di preghiera e di festa insieme ai popoli di tutto il mondo: si è appena conclusa nel Santuario di San Gabriele la Settima Veglia Mariana Internazionale dei Giovani, preceduta al mattino dalla seconda edizione della Festa dei Popoli.

Come ormai da tradizione nel mese mariano di maggio, si sono collegati con Isola del Gran Sasso i giovani di quattro continenti per recitare insieme il Santo Rosario.

Stavolta hanno pregato, in comunione con i giovani italiani, i ragazzi e le ragazze delle comunità di Ulaan Bator in Mongolia, di Floresta in Brasile, di Thiès in Senegal, di Zeneti in Tanzania e di Trzebinia in Polonia. L’evento è stato trasmesso in diretta tv sul canale Super J e via web sui canali della Diocesi di Teramo-Atri.

«Abbiamo vissuto un grande e intenso momento di comunione e di preghiera con Maria. Con Lei siamo chiamati ad essere animatori e protagonisti della speranza, in un tempo di grande difficoltà nel quale l’umanità non riesce a camminare insieme» ha affermato al termine della veglia Mons. Leuzzi. «Vogliamo essere pellegrini della speranza – ha concluso il presule – certi della presenza del Risorto in mezzo a noi che cammina con noi e ci affida la grande responsabilità di costruire la civiltà dell’amore».

Alle centinaia di partecipanti odierni alla veglia mariana, sono giunte anche le benedizioni di Papa Francesco, che con un telegramma ha auspicato «che l’evento susciti rinnovata devozione alla Vergine Santissima, spronando i giovani a una generosa testimonianza evangelica».

Al mattino, nel piazzale antistante il Santuario nuovo, è stata protagonista la Festa Popoli con il suo colorato villaggio. Decine di associazioni promosse dalle comunità straniere presenti nel nostro territorio hanno animato il pubblico con musica dal vivo, canti, balli, performace pittoriche sul tema della pace e condivisione delle proprie tradizioni culinarie. Ci sono stati anche momenti di testimonianza e di preghiera, con la partecipazione del Rettore del Santuario, Padre Raffaele De Fulvio e del Vescovo Lorenzo Leuzzi.




NAPOLI E SAN GENNARO

Patto di sangue

Teramo, 12 maggio 2024. Salotto culturale di Prospettiva persona il prossimo 15 Maggio 2024  alle ore 18:30 (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas)  Via N. Palma.

San Gennaro  eletto patrono principale della città  perchè  al momento della sua morte – avvenuta secondo la tradizione il 19 settembre del 305 d. C., durante le persecuzioni contro i cristiani attuate dall’imperatore Diocleziano fino alla successiva traslazione dei suoi resti e delle sue reliquie nelle catacombe di Napoli – fu considerato santo e la sua tomba divenne meta di pellegrinaggi, a lui vennero attribuiti grandi prodigi tanto che la popolazione fin da subito cominciò a invocarlo contro terremoti, eruzioni e pestilenze.

Tuttavia, il primo miracolo del sangue viene attestato da una fonte scritta solo il 13 agosto del 1389 mentre per la canonizzazione ufficiale che eleva Gennaro al rango di santo dovremo aspettare Papa Sisto V appena nel 1586.

Don Carlo Farinelli, direttore Ufficio cultura della Diocesi, ama molto la cultura Napoletana nella sua variopinta espressione: religiosità, musica napoletana, storia.




PARTECIPARE E INCLUDERE

Una giornata di Volontariato per la valorizzazione di un Bene Comune a Chieti

Chieti, 11 maggio 2024. Erga Omnes è un’associazione che si occupa, a titolo gratuito, di servizi in ambito psico-sociale, ormai dal 2011 sul territorio non solo di Chieti ma anche estendendo la sua collaborazione in tutta la Provincia e comuni limitrofi di altre Province.

Il sodalizio teatino è diventato negli anni punto di riferimento per molti giovani e famiglie e conta in attivo molti volontari (studenti, neolaureati e professionisti) che si mettono in gioco per maturare anche le proprie competenze, oltre ad offrire il proprio tempo rafforzando il valore della cittadinanza attiva.

L’iniziativa di venerdì 10 maggio è la testimonianza ulteriore della passione e dell’impegno dei volontari di Erga Omnes che, in sinergia con i professionisti della KPMG di Pescara e in collaborazione con la Valtrigno di Chieti, hanno dedicato le proprie risorse a favore della Comunità attraverso la valorizzazione di un bene comune (l’ex centro sociale San Martino, in via Monte Grappa n. 176, che offre servizi gratuiti alla cittadinanza, in particolare alle persone più fragili, a supporto delle istituzioni).

KPMG di Pescara collabora con Erga Omnes attraverso la campagna di volontariato aziendale “Make a Difference Day”, svolgendo attività in chiave inclusiva, permettendo di promuovere ulteriormente il benessere e la qualità di vita di ogni singolo partecipante, mettendo insieme ingredienti come l’ascolto attivo e l’empatia.

La giornata ha visto impegnati i volontari di Erga Omnes e della Valtrigno e i dipendenti di KPMG in attività di tinteggiatura interna ed esterna, sistemazione degli spazi e giardinaggio dove per quest’ultima sono stati anche coinvolti i ragazzi del progetto “Una Chiave”, rivolto a giovani adulti con disturbi del neurosviluppo.

Durante l’iniziativa non poteva mancare il saluto da parte del Sindaco di Chieti, Dott. Diego Ferrara e della consigliera Barbara Di Roberto con delega alle associazioni del Terzo Settore.




GIORNATA MONDIALE DELLA FIBROMIALGIA

Dall’Abruzzo nuovo protocollo di intervento. L’equipe di Ermes-Studio fisioterapico e medico di Ripa Teatina lancia il Protocollo Ermes Fibromialgia. Sette mesi per migliorare la qualità della vita dei pazienti fibromialgici

Ripa Teatina, 11 maggio 2024. Essere accanto a coloro che hanno bisogno di un supporto sistemico e concreto, questa la sfida che Ermes Progetto Fibromialgia ha scelto di raccogliere. Grazie ad un gruppo multidisciplinare di professionisti, in occasione della giornata nazionale dedicata alla fibromialgia del 12 maggio, dallo studio fisioterapico e medico di Ripa Teatina, in provincia di Chieti, il fisioterapista Francesco Di Clemente, insieme al dottor Angelo Claudio Marrone e all’equipe di specialisti dedicati, presentano il nuovo protocollo di intervento, dalla diagnosi al trattamento: Protocollo Ermes Fibromialgia.

La Fibromialgia è una sindrome dai molteplici sintomi, caratterizzata dalla presenza di un dolore cronico che rende particolarmente complesso ogni gesto del quotidiano. In Italia sono quasi due milioni le persone che si trovano a dover convivere con questa patologia, difficile da diagnosticare e senza cure specifiche riconosciute ai pazienti dal Sistema Sanitario Nazionale.

Spesso chi è affetto da questa malattia si trova a dover sostenere degli ingenti pesi: il dolore costante, la stanchezza, le difficoltà molteplici, la solitudine, la complessa gestione del lavoro, l’incomprensione, per non parlare dei rischi legati ad una eventuale, seguente depressione e al non trovare un contesto protetto in cui farsi curare e seguire.

“Ermes Progetto Fibromialgia, dopo anni di esperienza e studi, ha scelto di offrire un protocollo medico, multidisciplinare al paziente fibromialgico che si prende cura della persona a tutto tondo: dalla diagnosi all’intervento, dall’ascolto alla terapia, con una particolare attenzione al corpo, al movimento fisico, all’alimentazione – spiegano Francesco Di Clemente e Angelo Marrone – Diversi gli strumenti e le metodologie utilizzate nel rispetto degli studi e della letteratura scientifica ad oggi disponibile. Tra queste spiccano macchinari all’avanguardia, psicoterapia bioenergetica, mindfulness e mindful eating, fisioterapia, ginnastica per il pavimento pelvico”.

Foto: da sinistra, Francesco Di Clemente e Angelo Claudio Marrone




CONCORSO FILOMENA DELLI CASTELLI

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione. Giunta alla XIII edizione, l’iniziativa si conferma un’attesa occasione di approfondimento per le Scuole Superiori

Giulianova, 11 maggio 2024. L’ Amministrazione Comunale, l’ Assessorato e la Commissione alle Pari Opportunità, ringraziano i dirigenti, i docenti, i ragazzi che hanno aderito alla XIII edizione del Premio Filomena Delli Castelli. L’iniziativa si è conclusa con successo, come ogni anno, con la premiazione a palazzo Kursaal, lo scorso 3 maggio. L’evento ha visto la partecipazione di decine di ragazzi, gli stessi che si sono cimentati, nei loro elaborati, con il tema proposto, ispirato ai valori di democrazia, tolleranza, rispetto dell’ altro. Sono state ben cinque le scuole che hanno aderito: Liceo Curie di Giulianova, Liceo Saffo di Roseto, Liceo Milli di Teramo, Istituto Capriotti di San Benedetto e Istituto Zoli di Atri.

I testi sono stati sottoposti al parere della commissione giudicatrice, composta dal Vicesindaco Lidia Albani, dalla docente dell’Università degli Studi di Teramo Fiammetta Ricci, dalla psicologa e psicoterapeuta Maria Cristina Barnabei, dallo psichiatra Domenico Di Sante. Un ringraziamento sentito da parte del Vicesindaco Lidia Albani e della Presidente della CPO Marilena Andreani va agli enti che hanno patrocinato o collaborato fattivamente: il Senato della Repubblica, l’ Università di Teramo, le CPO provinciale e regionale.

Ad aggiudicarsi il primo premio è stata la classe 4B del Liceo Milli con il cortometraggio “Parole e sguardi che uccidono”. La Menzione dell’ Università di Teramo è andata invece a Giulia Troiani della 3D dello Zoli per il video “Puoi non essere”.




CARLO COSTANTINI PRESENTA LA SUA SQUADRA

Insieme ci lasceremo alle spalle questi cinque anni difficili

Pescara, 11 maggio 2024. “Tutti hanno dovuto pagare un prezzo in questi cinque anni. I commercianti sono quelli che hanno pagato il prezzo più alto. Ma anche gli sportivi, con la chiusura delle Naiadi che oggi riaprono solo per finta; gli automobilisti, con le multe; i bambini e le famiglie, con i parchi sostituiti dal cemento; i residenti dei quartieri periferici con l’abbandono e l’emarginazione; i pescatori con le imbarcazioni incagliate. Cosa faremo per non ripetere questi errori? Ascolteremo, prima di decidere o di fare. Inseriremo nello Statuto comunale il principio della partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Nessuna decisione sarà mai più presa senza un percorso che parta dal basso. Ascolto e condivisione diventeranno la regola. Veniamo da cinque anni difficili, ma ce li lasceremo alle spalle”. Lo ha detto il candidato sindaco di Pescara per la coalizione di centrosinistra, Carlo Costantini, nel corso dell’evento per la presentazione dei candidati delle cinque liste che lo sostengono.

All’iniziativa, che si è svolta nel pomeriggio in piazza Muzii, hanno partecipato diverse centinaia di persone. Presente, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico, già candidato presidente di Regione alle recenti elezioni regionali, che ha aperto l’evento. L’appuntamento è iniziato con la proiezione dello spot di Carlo Costantini. Il video racconta una giornata dall’alba al tramonto. Un viaggio emozionale dentro la città, con il candidato sindaco protagonista, per raccontare cosa sarà la Nuova Pescara attraverso la capacità di rinnovarsi e di connettersi con il futuro. Cuore pulsante del filmato è l’iconico “Ponte del Mare”, simbolo della città e metafora dell’unione e del progresso.

Subito dopo Costantini ha presentato i candidati delle cinque liste che lo sostengono: Alleanza Verdi Sinistra – Radici in Comune, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Faremo Grande Pescara e Carlo Costantini Sindaco di Pescara. Sono 153, nel complesso, i candidati. Una squadra fatta di 75 donne e 78 uomini, in larga parte espressione della società civile, “portatori di esperienze umane e professionali straordinarie”, ha sottolineato il candidato sindaco.

“In queste settimane abbiamo già gettato le basi di quella che sarà la nostra idea di città. Sarà un governo che non tollererà prepotenze, ma che metterà al centro il valore dell’ascolto e della condivisione. Per fare in modo che mai più debbano rendersi necessari dei passi indietro, perché a pagare le scelte sbagliate sono i cittadini”, ha detto il candidato sindaco, citando, tra l’altro, le vicende degli autovelox ai Colli, le multe ai semafori e il progetto di viale Marconi.

A proposito delle vicende del distretto food and beverage di piazza Muzii, secondo Costantini “si è alimentata una contrapposizione tra residenti ed esercenti per meri fini di speculazione politica. Un massacro – ha detto – che rischia di produrre la desertificazione commerciale. E’ possibile convivere rispettandosi. Con il confronto, con interventi mirati e con un vero e proprio patto tra residenti ed esercenti riusciremo a ricostruire un’alleanza che fa bene a tutti. Perché gli esercizi commerciali, non dimentichiamolo, presidiano il territorio, valorizzano gli immobili, rendono attrattiva la città”.

Citando tutti i punti prioritari del suo programma, dalla mobilità e dal superamento del progetto del filobus sulla Strada parco allo stop al palazzo della Regione nell’area di risulta, dal verde, “valore imprescindibile per il benessere di tutta la città”, alle infrastrutture e alla riqualificazione delle periferie, Costantini ha ribadito l’importanza dell’ascolto e della partecipazione ed ha annunciato in tal senso eventi annuali dedicati, come gli Stati generali della mobilità urbana.

“Veniamo da cinque anni difficili, ma vi assicuro che riapriremo Pescara alla bellezza, al commercio, al turismo, ai diritti, agli anziani, alle persone con disabilità. E non sarà difficile, perché Pescara ha tutto ciò che serve per lasciarsi questi cinque anni alle spalle. E bastano due giorni, l’8 e il 9 giugno – ha concluso Carlo Costantini – per cambiarla davvero”.




MOSTRI (QUANDO NON C’È PIÙ L’AMORE)

Presentazione del libro di Giovanni Mancinone, Rubbettino editore, 202. Salotti culturali teatiniquinto incontro al Museo Barbella il 17 maggio dalle ore 17:30

Chieti, 11 maggio 2024. Dieci storie di femminicidi – e anche di un omminicidio – ripescate nelle cronache di una provincia placida e anonima compongono una sorta di mappa delle tante sfumature che assume la violenza sessista. Lo stile asciutto, quasi asettico, con cui Giovanni Mancinone descrive fatti turpi contribuisce a rendere più efficace l’affondo nelle oscurità dell’animo di uomini autori di violenze contro le loro partner. Ma lo scrittore non si astiene dal giudizio e coglie le asimmetrie: c’è la vittima, che vuole fare le sue scelte, e c’è un uomo che glielo impedisce, uccidendola. Quasi sempre è un compagno che non sa accettare la conclusione di una relazione amorosa e l’autonomia femminile.

Oltre cento donne ogni anno muoiono per femminicidio, una strage che continua a ripetersi, sempre con lo stesso copione. Sono utilissime, quindi, queste pagine che dimostrano l’importanza di andare oltre la superficie se vogliamo comprendere la radice del problema, che è una millenaria cultura maschilista e di sopraffazione. I ‘mostri’ sono tali non per una qualche eccezionalità, bensì per il rifiuto di emanciparsi da arcaici e comodi stereotipi. La strada dell’autodeterminazione è stata dolorosa, complicata, contraddittoria. Ma le donne hanno sperimentato sulla propria pelle che è l’unica possibile per vivere in libertà.

Rosalba Belmonte, docente universitaria di Sociologia della sicurezza sociale e della devianza presso l’Università della Tuscia, ha definito Mostri “un atto di pedagogia civile”, in quanto stigmatizza in maniera inequivocabile gli autori di violenza di genere, condannando non solo la violenza stessa, ma anche l’indifferenza sociale che spesso l’accompagna. (dal sito ufficiale dell’autore)

Giovanni Mancinone (Castelmauro 1951), giornalista professionista.

Ha pubblicato Molise criminale (Rubbettino editore) che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e tra questi il Premio Piersanti Mattarella (vincitore sezione inchiesta), premio storico-letterario parole chiave comune Polesella (vincitore saggistica storica edita giuria presieduta da Massimo Carlotto), il Premio OMCON 2022 per l’informazione (osservatorio mediterraneo sulla criminalità organizzata e le mafie), il premio nazionale letteratura italiana contemporanea 2022/2023 (vincitore sezione saggistica a tema / il bello dell’Italia: storia, segreti e curiosità delle città e dei paesi italiani).  Prima di entrare in Rai, dove ha ricoperto il ruolo di vicecaporedattore nella redazione della Tgr del Molise, firmando centinaia di servizi per il Tg1, il Tg2, il Tg3, Rainews24, Gr1 e Gr2, ha scritto per «l’Unità», «Paese Sera», «Rassegna Sindacale» e «Il Tempo». Ha diretto «Il Chimico Professionista», «Molise Oggi», «Molise Insieme» e altri periodici sia in Molise che nel Lazio. Nella sua carriera professionale si è occupato dei fatti più scottanti di cronaca che si sono verificati in Molise prestando molta attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Tra le inchieste più importanti arrivate in cronaca, l’Operazione Mosca che ha portato alla scoperta di un traffico di rifiuti industriali provenienti da sette regioni che venivano scaricati sulla costa molisana. Questa attività investigativa è stata la prima in Italia sullo smaltimento illegale di scarti industriali vero e nuovo grande business per la criminalità organizzata.

Introduzione: Luca Dragani.

Dialogano con l’autore: Antonella Caggiano (poeta e insegnante) e Carlotta Desario (scrittrice e aspirante giornalista divergente). 

Interventi: Cinzia Di Vincenzo.

Letture: Maria Antonietta Marasco e Claudia Zuccarini.

L’incontro sarà impreziosito da brani musicali della musicista Rossella Rezzolla.

Nata a Pescara, ha iniziato a studiare la chitarra all’età di nove anni. Dopo poco viene ammessa a frequentare il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara sotto la prestigiosa guida del Maestro Bruno Battisti D’Amario. Consegue la maturità classica presso il Liceo Classico “D’Annunzio” e la Laurea in Chitarra entrambe con il massimo dei voti. Si perfeziona ai Corsi internazionali di interpretazione di Musica di Città di Castello, di Palmi (RC) e presso il Centro Internazionale della Chitarra a L’Aquila con il Maestro Alirio Diaz. Nella sua precoce attività concertistica coltiva un repertorio solistico e cameristico, in duo di chitarre e con flauto traverso. All’attività concertistica alterna l’attività didattica, insegnando chitarra per diversi anni presso le Scuole Civiche di Lanciano, di Vasto e in altri Istituti Musicali. Successivamente laureata con lode in Scienze Geologiche presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma, è attualmente docente in ruolo di Scienze Naturali presso il Liceo Classico di Pescara. Promuove progetti di diffusione della chitarra classica negli Istituti Superiori abruzzesi, in collaborazione con il Conservatorio di Pescara in qualità di Cultore della materia. Prosegue intanto la propria attività musicale e concertistica in occasione di festival, eventi culturali, concorsi e rassegne musicali.




FIRMA DAY

Per il riconoscimento dello Stato di Palestina

Vasto, 11 maggio 2024. Due giorni di raccolta firme organizzati da Schierarsi, l’associazione fondata dall’ex parlamentare Alessandro Di Battista.

L’associazione Schierarsi, fondata dall’ex parlamentare Alessandro Di Battista, prosegue la mobilitazione per il riconoscimento con una legge dello Stato di Palestina. In tutta Italia attivisti dell’associazione stanno raccogliendo le firme per una legge di iniziativa popolare.

In questo fine settimana ci sarà un nuovo “Firma day” che coinvolgerà tutte le piazze di Schierarsi, tra cui quella di Vasto.

L’appuntamento è sabato 11 maggio dalle ore 17 alle ore 20 a Vasto in piazza Diomede e domenica 12 maggio, stessi orari, a San Salvo Marina in Lungomare Cristoforo Colombo (zona Controvento) per un gazebo in cui si potrà firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento giuridico dello Stato di Palestina.

Foto: Guarino




PREMI INTERNAZIONALI FLAIANO

Pescara – Aurum 51^ edizione. 2° Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo “Flaiano fO”

Pescara, 11 maggio 2024. Due giorni di talk a ingresso gratuito con i più grandi fotoreporter italiani sul tema “I marziani dell’immagine: sguardi sull’Italia contemporanea”, il Premio alla Carriera a Dario Coletti, la nuova direzione artistica affidata a Marco Longari, Africa chief photographer dell’Afp.

All’Aurum di Pescara, il 10 e 11 maggio 2024 – a entrata gratuita fino a esaurimento posti –  la seconda edizione del Festival Internazionale di Fotografia e Giornalismo “Flaiano fO”, all’interno della 51a edizione dei Premi Internazionali Flaiano, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera. Dopo l’enorme successo di pubblico dello scorso anno, il festival ripropone la stessa formula della due-giorni di talk con grandi fotografi italiani. Il tema del Festival di quest’anno è “I marziani dell’immagine: sguardi sull’Italia contemporanea”.

La Presidenza dei Premi Internazionali Flaiano, con la Presidenza del Festival di Fotografia e Giornalismo hanno deciso di istituire da quest’anno, il Premio Internazionale Flaiano di Fotografia che sarà conferito alla carriera a Dario Coletti. Ripartendo da “Un Marziano a Roma” di Ennio Flaiano, la direzione ha voluto invitare fotografi italiani che, con coraggio, spesso considerati proprio dei Marziani, continuano a realizzare reportage, studiare, approfondire e a porre lo sguardo sul territorio italiano. La direzione artistica quest’anno è affidata a Marco Longari, che prende il posto di Romina Remigio, che mantiene la Presidenza e il coordinamento del Festival.

Classe 1965, Longari ha iniziato la sua carriera nel 1998 occupandosi della guerra in Kosovo, prima di entrare nell’Agenzia France Press in Ruanda nell’aprile del 2000. Come chief photographer dell’Afp ha lavorato a Nairobi (coprendo l’Africa Orientale e l’Oceano Indiano) e a Gerusalemme, da cui per sette anni si è occupato di Israele e Territori Palestinesi, Egitto, Libia e Siria. Attualmente opera a Johannesburg come Africa Chief Photographer per AFP. Ospite speciale Gabriella Simoni, inviata di guerra e capo esteri del Tg5 di Mediaset, che in trent’anni di carriera ha raccontato tutte le guerre dalla Guerra del Golfo nel 1991 (dove viene fatta prigioniera) passando per Somalia, Medio Oriente, Balcani, Afghanistan, Iraq, Libia, fino alle ultime in Ucraina e a Gaza.

Il fitto programma della due giorni ha inizio venerdì 10 maggio alle ore 10:00 con il ricordo di Carlo Orsi, reportagista morto nel 2021 e la proiezione del filmato “ Si commuoveva per nulla. Andava in bestia per poco”.

Quindi il talk con Gabriella Simoni e il giornalista, scrittore e fotoreporter Giovanni Porzio, per 30 anni inviato speciale di Panorama, uno dei primi giornalisti a entrare a Kuwait City durante la Guerra del Golfo del 1991 e vincitore di numerosi premi tra cui il prestigioso Max David per i suoi reportage dall’Afghanistan.  Alle ore 11:30, “33 anni dopo”, talk con il fotoreporter freelance Michele Amoruso e il fotogiornalista professionista Roberto Salomone.

Da una parte Michele Amoruso, che fin dall’inizio della sua carriera si è focalizzato sugli aspetti più fragili e complessi della società, prediligendo tematiche come quelle ambientali o legate alle crisi sociali, economiche e umanitarie e da alcuni anni è impegnato nella documentazione di alcuni dei maggiori disastri ambientali, come quelli provocati dai terremoti di Turchia o Marocco, e dei flussi migratori lungo le rotte balcaniche ed europee.

Quindi, Roberto Salomone, già stringer per l’Afp (Agence France Presse), che focalizza il proprio lavoro su tematiche sociali e ha lavorato in Afghanistan, Europa, Africa, Medio Oriente, Stati Uniti e Regno Unito. Alle ore 15:30 il talk con la fotografa documentarista Valeria Sacchetti dal titolo “Journey to the Lowlands, tra la via Emilia e il West”, libro che ha ricevuto numerosi premi nazionali e internazionali e che nasce da un progetto a lungo termine durato sette anni e cominciato dopo il terremoto del 2012. Alle ore 18:30 la giornalista Gabriella Simoni e il direttore artistico del Festival, Marco Longari  si confronteranno su “Il fotografo e la giornalista. Gemelli diversi”.

La giornata di sabato 11 maggio, sempre all’Aurum, ha inizio alle ore 10:30 con il talk con Franco Carlisi dal titolo “Una felicità dopo”. Fotografo, regista e sceneggiatore, Carlisi, dal 1999 svolge la propria attività prevalentemente nei Paesi del bacino del Mediterraneo, alternando la necessità della testimonianza all’uso diaristico e introspettivo del mezzo video-fotografico. Nel 2011 espone al Padiglione Italia della cinquantaquattresima Esposizione internazionale d’Arte La Biennale di Venezia e nel 2023 esce il suo film “Non sai quanti nomi ti ho dato” che riceve numerosi premi nell’ambito dei festival del cinema indipendente. Alle ore 11:30, è il protagonista del talk “Memorie allo Specchio” è Giovanni Marrozzini, autore di numerosi reportage in Italia, Africa, Centro e Sud America, Balcani e Medio Oriente, raccolti in libri fotografici. Nel 2016 fonda Parolamia: in collaborazione con la libreria Hoepli scambia le sue immagini (in tiratura limitata) con libri nuovi di letteratura, storia e arte, iniziando a creare una biblioteca per i figli e altre biblioteche in giro per il mondo. Alle ore 15:30 è Napoli la protagonista del talk “Adagio Napoletano. L’Impulso della genesi.

La sospensione del giudizio”, con Stefania Adami. Classe 1962, la toscana Adami, nel 2018 ha ricevuto il titolo di Fotografo dell’anno FIAF, da cui la monografia “Una privata consapevolezza”. Nel 2022 con “Adagio Napoletano”, storia intima ambientata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ha vinto il premio Fosco Maraini per il Reportage e dal 2023, è stato esposto in numerose gallerie fotografiche nazionali. Nel 2023 la FIAF le ha assegnato il riconoscimento di MFI Maestra della Fotografia Italiana. Alle ore 18.30 il conferimento del Premio Internazionale Flaiano di Fotografia alla Carriera a Dario Coletti, con la seguente motivazione: “Da sempre attento alle tematiche sociali, antropologiche, ha saputo raccontare e far conoscere aspetti, tradizioni e problematiche dell’Italia, delle sue regioni e periferie, con sguardo attento, carico di particolare sensibilità ma sempre reale”.

Coletti sarà quindi protagonista con Marco Longari del talk “Il Fotografo e lo Sciamano. Lo Spirito Universale nella ricerca fotografica di Dario Coletti”. Classe 1959, Coletti da sempre attento alle tematiche del sociale, negli ultimi anni è approdato a una fotografia di più ampio respiro, approfondendo il rapporto tra fotografia e antropologia visiva e sperimentando altri linguaggi visivi come il film documentario (nel 2007 ha diretto La scelta, uomini del buio, sulla vita nelle miniere dell’Iglesiente). Attualmente collabora con l’associazione Malik di Cagliari come responsabile del settore immagine. Le sue fotografie sono conservate presso biblioteche e musei italiani. Tra i suoi libri monografici: Ammentos – feste popolari in Sardegna, Gente di miniera, Il fotografo e lo sciamano.

I Premi Internazionali Flaiano continuano quindi il loro percorso il 22 giugno 2024, con il Premio Internazionale Flaiano di Poesia. Quindi, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, che si tiene il 30 giugno e il Flaiano Film Festival, diretto da Riccardo Milani, dal 1 al 6 luglio. La kermesse si chiude il 7 luglio  in Piazza della Rinascita a Pescara con il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.




IL COMUNICATO DEL CDR DEL QUOTIDIANO IL CENTRO

Pescara, 11 maggio 2024. Il silenzio dell’azienda sui tanti temi oggetto di discussione e gli ultimi accadimenti confermano il gioco al massacro sulla pelle del giornale e del sito de il Centro. Non è solo una questione sindacale di ridimensionamento dell’organico e di tutela del posto del lavoro: si tratta piuttosto di qualità dell’informazione in Abruzzo e di pluralismo. Di principi di democrazia che un po’ alla volta stanno venendo meno.

I giornalisti, sorpresi dal silenzio delle istituzioni, hanno reagito in questi mesi raddoppiando gli sforzi, la nostra gratitudine si misura con i carichi di lavoro che abbiamo sopportato e sopportiamo giornalmente (al limite della resistenza fisica) per tenere in piedi un giornale che si è affermato grazie anche alla credibilità e al lavoro di ogni singolo redattore e collaboratore. L’azienda, invece, continua a tagliare a discapito del prodotto giornalistico incurante di avvenimenti ed esigenze dei lettori.

C’è chi, i giornalisti, vede andare in fumo i sacrifici fatti per anni per creare il punto di riferimento dell’informazione nella nostra regione; e chi, il management dell’azienda; invece, lavora per ridimensionare progressivamente quanto edificato dagli altri.  Con lo sciopero di oggi, sabato 11 maggio, rinunciamo a un’altra giornata di lavoro e alla sua retribuzione per non rinunciare alla dignità. E a quei principi di terzietà ed equilibrio indispensabili in vista degli impegni che ci attendono. Rivolgiamo un appello alle istituzioni – a tutti i livelli – per affrontare il problema prima che sia troppo tardi e ci scusiamo con i lettori e gli edicolanti, nostri preziosi punti di riferimento. 

Il Comitato di redazione de il Centro




L’AMORE DI DANTE ROSSETTI

A Scorci d’Abruzzo

Vasto, 11 maggio 2024. Una tragica storia d’amore ed una bara riesumata a “Scorci d’Abruzzo” il format Rai di Paolo Pacitti con Peppe Millanta e le telecamere di Sem Cipriani: è l’inverno del 1864, in una Londra grigia e nuvolosa un pittore sta combattendo contro i suoi fantasmi, pur essendo 44enne è consumato da vizi e tristezza e si difende con il suo pennello ed il suo talento, il suo nome è Gabriel Dante Rossetti, uno dei pittori più influenti dell’ ’80, fondatore della corrente dei preraffaelliti, figlio di Gabriele Rossetti, poeta e patriota abruzzese esiliato in Inghilterra la cui casa è a Vasto che oggi ospita il centro europeo per gli studi rossettiani.

Il fantasma di Dante ha un nome, Elizabeth Siddal, sua moglie musa e modella morta prematuramente pochi anni prima, e da allora Dante è disperato ed ossessionato dipinge il momento della sua morte: ne verrà fuori il quadro chiamato “Beata Beatrix”, uno dei più significativi dell’artista che si ispira alla “Vita Nuova” di Dante Alighieri, nel passo in cui il sommo poeta sogna la morte di Beatrice.

Quello tra Dante e Lizzy fu un amore tormentato fatto di tensioni, di eccessi e di passioni: i due si incontrarono nel 1850 quando lui era un pittore affermato e lei una modella di umili origini, da allora non si sono più lasciati fino alla scomparsa prematura di lei che abusava regolarmente del laudano un mix di alcol e oppio grazie al quale trovava sollievo contro la sua salute sempre più precaria e a stroncarla fu quasi sicuramente un’overdose probabilmente volontaria ma taciuta.

Per Dante fu terribile, la seppellì insieme a delle poesie che aveva scritto per lei e che in seguito recuperò da solo di notte volendole pubblicare: leggenda narra che il corpo fosse intatto ed i suoi capelli rossi ancora più lunghi. Ma a minare la salute di Lizzy fu proprio un quadro “L’Ophelia” ispirata alla tragedia di Shakespeare di John Everett Miller che la costrinse per mesi a poggiare ogni giorno immersa in una vasca da bagno per interminabili ore fino a quando la giovane non si ammalò.

Alessandra Renzetti




URLIAMO VITA!

Dialogo su donne e maternità

Luco dei Marsi, 11 maggio 2024. Tutte le sfumature della maternità, dello spirito di cura, di accoglienza, nell’idea che “madre è chi accoglie e accompagna”, generando nell’amore, prima e al di là che nella carne, ma anche le criticità, le difficoltà vecchie e nuove e gli stereotipi che ancora affliggono la maternità, comunque raggiunta, insieme al caleidoscopio di cambiamenti e di implicazioni emotive e psicologiche che la caratterizzano.

Saranno questi i temi che faranno da filo conduttore nel convegno, organizzato e promosso dalla Consulta delle Donne del Comune di Luco dei Marsi, a tema: “Urliamo Vita! Donne e maternità”, in programma per domenica, 12 maggio, Festa della Mamma, alle 18.30, nella sala dell’ex municipio, in piazza Umberto I.

Prenderanno parte all’incontro la sindaca di Luco dei Marsi, la dottoressa Marivera De Rosa, la professoressa Maddalena Angelucci, presidente della Consulta delle Donne, la dottoressa Maria Emanuela Di Domenico, ginecologa, la dottoressa Gina Onorato, psicologa, Carmen Limatola, autrice dell’opera “Il destino di un incontro”, con la partecipazione straordinaria di Roberto Di Cecco, “Piccolo amico della Consulta”, e dell’ospite d’onore Pierino “Zì Frate”, poeta. Accompagneranno il dialogo letture e contributi speciali. Tutti sono invitati a partecipare.




MANUTENZIONE DEL LAGHETTO DELLA VILLA

Al via sperimentazione a zero impatto ambientale. Sindaco e assessore Zappalorto: “adotteremo un prodotto per purificare l’acqua, senza dover spostare gli animali presenti nel bacino e tutelando sia la risorsa idrica potabile utilizzata, sia le casse dell’ente”

Chieti, 11 maggio 2024. Il Comune sperimenterà un nuovo rimedio a zero impatto ambientale per purificare il laghetto della Villa che da anni aspetta una manutenzione straordinaria. Pubblicata oggi la determina che impegna una spesa minima che consentirà di intervenire, preservando la flora e la fauna del luogo e consentendo un notevole risparmio al Comune sia in termini economici che di manodopera.

“Da settimane siamo al lavoro su un intervento massivo, tanto necessario, quanto complesso e oneroso, perché il laghetto della Villa manca da anni di manutenzione e, soprattutto, è riempito con acqua potabile, cosa che rende particolarmente costosa l’operazione di svuotamento e riempimento dell’invaso – spiegano il sindaco e l’assessore all’Ambiente e alla transizione ecologica Chiara Zappalorto – . Dopo aver attivato una sinergia che resterà costante con i biologi dei Nucleo Biodiversità dei Carabinieri Forestali e il Parco Maiella, vista la presenza di centinaia di testuggini e pesci nello stagno che, in caso di svuotamento, avremmo dovuto spostare con tutte le dovute cautele, siamo riusciti a trovare dei prodotti innovativi per arrivare allo scopo senza tante e tali operazioni, ma che agisce sull’acqua, purificandola. Si tratta di sostanze biologiche, dunque non chimiche, che non nuocciono alla fauna del laghetto, sperimentate con successo in Italia e fuori su bacini ben più grandi del nostro e che in poche settimane si attivano e recuperano la qualità delle acque.

Il costo è contenuto sotto i 1.000 euro e il quantitativo ci consentirà di agire sia sulla Villa, sia sugli altri bacini e fontane presenti in città, in modo da evitare interventi dispendiosi e non durevoli, che anche a causa del progressivo depauperamento del personale dell’Ente non riusciamo a sostenere, visto che all’attivo del Comune sono rimasti solo due operai per tutto il territorio cittadino. Per arrivare a una soluzione efficace abbiamo messo in campo tutte le possibilità. È stato necessario non sono solo per via delle esigue risorse umane le criticità con cui abbiamo dovuto confrontarci, ma soprattutto per l’esigenza di effettuare la manutenzione tenendo conto del rischio di emergenza idrica connesso ai cambiamenti climatici che riguardano anche noi, aspetto valutato con ACA che gestisce le reti idriche di Chieti da anni, questo al fine di trovare la soluzione migliore. La sperimentazione nasce da queste esigenze: agire in tempi rapidi e farlo tutelando impianto, fauna ittica e ambiente. Gli uffici stanno provvedendo all’acquisto del prodotto, prima dell’impiego si stanno facendo degli interventi sull’impianto idrico del bacino e poi si procederà. Il prodotto agirà di settimana in settimana, nella prima fase andrà ad attutire gli odori e poi, dalla superficie, nel giro di poche settimane agirà sull’acqua stagnante purificandola e rendendola limpida.

Una soluzione che arriva considerando sia le condizioni economiche dell’Ente, sia l’impatto ambientale delle scelte che in questo caso non c’è, perché il prodotto non va a modificare né ecosistemi vegetali, né quelli animali e migliorerà di certo anche quelli “umani”, dei frequentatori della Villa, non avendo problemi di tossicità”.




INCREDIBILE: LA RISERVA MESSA ALL’ASTA!

di Radici inComune

Pescara, 11 maggio 2024. L’Ente gestore, ovvero il Comune di Pescara e nella fattispecie la Giunta comunale, mette all’asta gli alberi della Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana, patrimonio della collettività, dopo aver ignorato, per l’intero mandato di 5 anni (2019-2024), l’esistenza del relativo Piano di Assetto Naturalistico.

Infatti dopo l’approvazione dello stesso nel 2018 e la tardiva pubblicazione dell’atto sul BURA il 13 febbraio 2019, su tutte le versioni del Documento Unico di Programmazione (DUP), redatti dall’Amministrazione dal 2020 al 2023, alla voce: “Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana” il testo esordisce sempre con lo stesso testo: “Nelle more del completamento da parte della Regione Abruzzo dell’iter approvativo del Piano di Assetto Naturalistico (avvenuto come detto nel 2019), andranno perseguite le seguenti azioni (…). A pag. 103 del DUP 2023-2025, ma anche degli altri, si legge inoltre: “4. Gestione – Nelle more della definizione, da parte del Consiglio comunale, di un più incisivo e potenziato assetto di gestione della Riserva, si procederà, in coerenza con il PAN, alla realizzazione di strutture di accoglienza volte a garantire sostenibilità economica ad azioni di gestione organiche dell’area protetta”. Altre simili “enigmatiche” dichiarazioni, ripetute in fotocopia, chiudono in tutti i DUP il breve capitolo sulla Riserva.

Quindi mai nominato un Comitato di gestione, nè tanto meno la Direzione scientifica!

Dopo l’incendio dell’agosto del 2021, di fronte al quale, nonostante gli allerta meteo, l’Amministrazione si è fatta trovare gravemente e drammaticamente impreparata, la stessa ha continuato a ritenere non necessaria una governance scientifica interna, ma si è avvalsa, con bizzarre e improvvisate formule, di variegate consulenze esterne, in modalità per nulla coerenti con la norma istitutiva dell’area protetta.

Fino ad arrivare alle attuali attività di “bonifica” e rimozione delle presunte “macerie” lasciate dal fuoco, ovvero il legname bruciato. Proprio quest’ultimo, il cd materiale di “esbosco”, è stato valutato dal progettista, nonché DL dell’intervento, “nelle disponibilità della ditta appaltatrice” oltre che di “scarso valore di mercato” tanto da suggerire all’Ente appaltante (il Comune) di bruciarlo, indicando anche dove (impianto di Biomasse di Termoli), paradossalmente trasformando gli alberi da “riserve di carbonio” a fonte di emissione di CO2: un mondo alla rovescia!

Abbiamo consultato tutte le attuali norme vigenti in materia, dalla Legge 21 novembre 2000, n. 353: “Legge-quadro in materia di incendi boschivi”, alla Legge 14 gennaio 2013, n. 10: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, e finanche L.R. 4 gennaio 2014, n. 3: “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo”, ma tutte  rimandano ai PAN vigente, dove non vi è  riferimento alcuno a tale pratica, nè tanto meno alla sua messa all’asta (per fare non si sa cosa).

Ma quand’anche fosse, si tratta di un obbligo o di un’opportunità? In entrambi i casi, quale sarebbe la posizione del Comune, nel gestire un patrimonio pubblico, che è della collettività, nei confronti dell’impegno che invece è tenuto ad assumere dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica amministrazione a cui i Comuni italiani sono chiamati e tenuti ad aderire e a dare il loro contributo, dove la parola combustione non è mai citata?

Per non parlare della completa applicazione del Codice degli Appalti  e dei relativi Criteri Ambientali Minimi (CAM), certamente all’attenzione del progettista relativamente ai lavori di esbosco sopra esposti, ma solo quellio relativi all’adozione sostenibile di attrezzature di svago per aree verdi, quindi sbagliate, tralasciando invece quelli relativi alle attività obbligatorie da mettere in atto per lo smaltimento di materiale di scarto di lavorazioni del verde (compostaggio in loco o in remoto per restituire sostanza organica a un suolo geopedologicamente sabbioso e quindi poco fertile).

A detta grave lacuna si aggiunge quella relativa alle campagne di comunicazione, obbligatorie anch’esse, che a nostro avviso non sono mai state effettuate per nessuna delle opere di gestione ordinaria e straordinaria del verde, né tanto meno l’Amministrazione ha verificato che venissero effettuate (addirittura in diversi bandi l’Ente appaltante, il Comune, ha previsto opere in contrasto con i CAM, tipo dare punti a chi prevedesse la destinazione energetica degli scarti, fatto gravissimo!!!)

Cosa devono dedurre due Enti sovraordinati, come la Regione Abruzzo, il suo Ufficio Parchi e Riserve Naturali, che con propria Legge ha istituito, nel 2000, la Riserva affidandola al Comune e finanziando annualmente anche le relative attività di gestione, nonché l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, l’ANAC, a cui fa capo il rispetto dell’attuazione del Codice degli appalti, verdi in questo caso (GPP), e che valuta le violazioni della disciplina sull’affidamento e l’esecuzione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture?

Si è letteralmente increduli rispetto a quanto questa Amministrazione sia riuscita a non fare in termini di attuazione delle norme (a partire dal PAN e dal Codice degli appalti) e di converso a danneggiare l’area protetta con una sequenza sorprendente di attività, ordinariamente di “giardinaggio”, finanche alla distruzione di interi lembi di pineta come è avvenuto nel caso della realizzazione del Pendolo, 600 metri di follia viaria che oggi attraversano l’area protetta con il passaggio previsto di milioni di auto.

Il legname della Riserva non può essere mandato in fumo, affidandolo con un’asta ad aziende che usufruirebbero di inverosimili incentivi statali per mandarlo al rogo, producendo CO2, ma deve essere restituito alla stessa area protetta ovvero a tutte le aree verdi della città, perché è alla città e ai suoi abitanti che detto patrimonio appartiene.