ERMANNO BENCIVENGA A NEON

Libri intorno e dentro il pianeta

Martinsicuro, 24 aprile 2024. Stasera, mercoledì 24 aprile, alle 21:15 a Martinsicuro (sala consiliare) prende il via la rassegna letteraria NEON. Libri intorno e dentro il pianeta, con il libro di racconti Il viaggio e altri iscritti di Ermanno Bencivenga (Di Felice Edizioni). Si tratta di “ritagli di pensiero e di scrittura caduti sul pavimento e finiti in un angolo, oscurati per decenni da progetti di ben più ampia portata e ambizione. Raccolti ora con una cura prima ignota, rimessi pazientemente in ordine e sistemati in una casa stabile e accogliente, dove potranno confrontarsi stagioni diverse di una vita, modulazioni diverse di una stessa voce, interpreti diversi di un unico dramma.”

Ermanno Bencivenga è Distinguished Professor of Philosophy and the Humanities, Emeritus, all’Università di California; logico di fama, ha dato importanti contributi alla filosofia del linguaggio, alla filosofia morale e alla storia della filosofia.

Per il grande pubblico ha scritto La filosofia in ottantadue favole (Mondadori), Nel nome del padre e del figlio (Hoepli), Critica della ragione digitale (Feltrinelli), Il teatro dell’essere (Hoepli), Logica dei paradossi (UTET) e La finestra sul male (Hoepli).

Per Di Felice Edizioni ha pubblicato Le parole della notte, Amore per Milla, Canti di Urania e Sereno variabile: un diario; per Arsenio Edizioni Ada. Lettera a mia madre.

Le letture saranno a cura dell’attrice Laura Margherita Di Marco (Compagnia dei merli bianchi)

Conversa con l’autore Valeria Di Felice, direttrice artistica di NEON.

Neon è una rassegna organizzata dall’amministrazione comunale – dalla consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e dalla consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, e la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro. Ha come partner il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto e Nati per leggere Abruzzo. È patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzese, dalla Provincia di Teramo.




DOPO DI VOI CI SIAMO NOI

Pronto per Natale 2025 il sogno dell’ associazione Orizzonte

Miglianico, 23 aprile 2024. È forse il più grande sogno di Michelina Mattoscio, fondatrice e Presidente dell’associazione Orizzonte Odv, attiva da oltre 30 anni a Francavilla al Mare, e come tutti gli altri sogni sta diventando realtà.

Nell’incontro organizzato alla Chiave Bianca dell’azienda Marfisi a Miglianico, la Mattoscio ha ricostruito la genesi di un progetto sociale grandioso, quello di creare un centro diurno con residenzialità (20 posti letto), riconvertendo un immobile già esistente, sempre a Miglianico, capace di essere luogo di inclusione e di attività per un gran numero di laboratori.

Entusiasti il Sindaco di Miglianico Fabio Adezio, l’assessore alla cultura di Francavilla al Mare Cristina Rapino, amici e partners di oggi e di domani dell’impresa, che hanno testimoniato a vario titolo l’adesione al progetto, come Pasetti, Marramiero, Sicma e, sul fronte istituzionale, CSV Abruzzo.

Decisivo l’intervento di Banca Intesa San Paolo, rappresentata da Bruno Ricchi della Direzione Impact dell’istituto. Mattoscio ha ringraziato, tra i presenti, gli ex proprietari dell’immobile e i responsabili della ditta di progettazione Mercurio e di quella di Costruzione Martelli. Proprio Simone Martelli, anche a sorpresa, ha annunciato l’operatività effettiva a partire dal dicembre del 2025.

Un tributo grato e sincero ha riguardato la Vicepresidente Assunta Graziani, Vincenzo Di Peco, socio onorario. La Dottoressa Giulia di Sipio ha illustrato un focus sui numeri della disabilità in Italia oggi. Con lei Michelina Mattoscio ha intessuto la rete di relazioni e idee condivise, capace adesso e domani di donare una sponda di serenità e prospettiva ai ragazzi e alle loro famiglie.

E così il “Dopo di Voi ci siamo Noi” diventa garanzia di servizio, solidarietà e futuro.




MURATI VIVI IN CASA

Cgil Abruzzo Molise: con dl 39/2024 problemi per migliaia di disabili

Pescara, 23 aprile 2024. “Il Decreto-legge del 29 marzo n. 39 del 2024, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali, adottato dal Governo comincia a dare i suoi frutti: migliaia di abruzzesi con disabilità sono di fatto agli arresti domiciliari. A causa di questo vergognoso Decreto sono sparite le agevolazioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Questo significa che le persone con disabilità che non possono anticipare somme elevate per installare ascensori, servoscala o piattaforme elevatrici saranno murate vive perché non potranno più uscire di casa a causa delle barriere architettoniche”. Lo denunciano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante

“Solo qualche mese fa, con l’emanazione del decreto legge n. 212 del 2023, entrato in vigore il primo gennaio 2024, le persone con disabilità erano state penalizzate poiché il governo aveva escluso dallo sconto in fattura gli interventi di eliminazione di barriere architettoniche quali: infissi, pavimenti, servizi igienici ed altri ancora – ricordano Ranieri e Ferrante – Ora il Governo ha completato l’opera rimuovendo lo sconto in fattura anche per la realizzazione, in edifici già esistenti, di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici”.

“La domanda che facciamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni è questa: a seguito di incidente o malattia – aggiungono – un cittadino che si trova con difficoltà di deambulazione come fa ad entrare o uscire dalla propria abitazione?  Come faranno i nuclei a basso reddito o incapienti o con scarse possibilità economiche ad eliminare le barriere architettoniche? In Abruzzo la questione delle barriere architettoniche crea continue discriminazioni e continue violazioni dei diritti umani. Se nel percorso di conversione in legge del decreto non si ripristina il diritto dello sconto in fattura per eliminare le barriere architettoniche, migliaia di abruzzesi con disabilità saranno costretti a non poter più uscire di casa”.

“Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, non può far finta di niente e se il Governo nazionale non farà dietro front la palla passerà all’assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, che dovrà preoccuparsi di risolvere il problema attraverso fondi regionali. La Cgil Abruzzo Molise – concludono Carmine Ranieri e Claudio Ferrante – chiede ai parlamentari eletti in regione di farsi carico della problematica per far sì che ai disabili siano garantiti i diritti fondamentali così come stabilito dalla nostra Costituzione”.




PROPOSTE VALORIZZAZIONE  SMPP1

Foce del Saline: dopo le denunce di deforestazione per i lavori idraulici

Pescara, 23 aprile 2024. Dopo le denunce di Marzo 2024 per i lavori di deforestazione delle sponde del Saline, che abbiamo scoperto poi, essere legati ad un finanziamento da 11 milioni di euro per la difesa idraulica dalle inondazioni, ha risposto alle nostre osservazioni l’Ing. Vittorio Di Biase, commissario straordinario per la difesa idraulica della Regione Abruzzo. Lo ringraziamo della disponibilità a confrontarsi con le istanze e dei cittadini. Ma non tutte le istanze presentate possono essere decise dal funzionario tecnico. Per cui il comitato Saline.Marina.Pp1 ha rivolto ai decisori eletti, sindaci e amministratori regionali, le  richieste escluse dalle decisioni tecniche ma  afferenti agli indirizzi politici, per trovare soluzione alle richieste dei cittadini. 

Il comitato ha inoltrato, via Pec, ai sindaci e rappresentanti eletti dei Comuni (Montesilvano, Città Sant’Angelo, Silvi, Pescara, Spoltore), e della Regione Abruzzo (presidente Marco Marsilio, cons.reg.opposizione Luciano D’Amico).

In particolare, il comitato Saline.Marina.PP1 di Montesilvano si è rivolto ai decisori eletti di Comuni e Regione, per intervenire modificando il progetto approvato di nuovi argini fluviali, che si chiede di trasformare da opera solo idraulica in infrastruttura verde per la valorizzazione del patrimonio naturalistico del fiume e opportunità di offerta turistica, legata alla rete ciclopedonale regionale Bike-to-Coast, prolungata in percorsi interni Along-the-River.

Le proposte del comitato SMPP1 riguardano :

1. Creazione di un parco metropolitano Foce del Saline-Piomba tra Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi.

2.  Revisione delle norme regionali su trasparenza, pubblicazione e partecipazione dei cittadini, al monitoraggio dei progetti finanziati, per migliorare la qualità dei progetti stessi.

3. Obbligo di cartello di cantiere anche per i lavori sul patrimonio naturale e forestale diversi dai lavori agricoli, come avviene anche in altre regioni.

4.  Progetto di qualificazione di un argine fluviale come vero percorso ciclopedonale, verde, illuminato, collegato alla rete Bike-to-Coast come infrastruttura verde che unisca alla difesa idraulica, la valorizzazione del territorio.




POTENZIAMENTO LINEA PESCARA – CHIETI

Al via a Palazzo Silone il Dibattito Pubblico sul progetto. Progetto è parte integrante degli interventi inclusi nel Global Project della Roma-Pescara e rappresenta un’opportunità per i territori dell’Abruzzo centrale di collegarsi con le polarità dell’area metropolitana di Roma e con la direttrice Adriatica

L’Aquila, 23 aprile 2024. Si è conclusa a Palazzo Silone la conferenza stampa di presentazione del Dibattito Pubblico sul progetto di potenziamento della linea Pescara – Chieti.

Dopo i saluti istituzionali di Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila, alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; la Componente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico (CNDP) e Relatrice per il Progetto, Andreina Scognamiglio; l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana – RFI (Gruppo FS), Gianpiero Strisciuglio; il Vice Direttore Generale Operation di RFI, Vincenzo Macello; il Coordinatore del Dibattito Pubblico, Roberto Zucchetti.

Il Dibattito Pubblico ha l’obiettivo di informare e illustrare il programma dell’opera di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo, volta a rendere competitivo il sistema ferroviario sulla direttrice Roma-Pescara rispetto alle altre modalità di trasporto, nonché a garantire migliori livelli prestazionali dell’offerta in termini di tempi di percorrenza e di capacità. Beneficeranno contestualmente dell’opera i servizi passeggeri, ma anche le relazioni merci da e per l’Interporto d’Abruzzo.

Il sito DP Pescara Chieti (potenziamentopescarachieti.it) fornirà un’informazione completa e tempestiva sul progetto infrastrutturale e sull’avanzamento del Dibattito Pubblico; da giovedì 2 maggio partiranno gli incontri del Dibattito Pubblico, per esaminare attentamente insieme ai cittadini e ai soggetti interessati le potenzialità del progetto e i suoi impatti sul territorio

I lotti sottoposti a Dibattito Pubblico

Il Progetto di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo rientra nel più ampio intervento di velocizzazionedella direttrice Roma-Pescara, quale itinerario trans–appenninico per un migliore collegamento dei territori dell’entroterra con Roma e la direttrice Adriatica. Il potenziamento del collegamento ferroviario si estende per circa 16 km di linea ed è articolato nei seguenti tre lotti:

·      Lotto 1: Raddoppio della Pescara Porta Nuova – P.M. San Giovanni Teatino (da progressiva 0+000 a 6+500), attraverso delle rettifiche puntuali di tracciato;

·      Lotto 2: Raddoppio della P.M. San Giovanni Teatino – Chieti (da progressiva 6+500 a 12+050) con una variante velocizzata di tracciato (variante di San Martino);

·      Lotto 3: Chieti – Interporto D’Abruzzo (da progressiva 12+852 a 16+959). Il Piano regolatore generale dell’impianto ferroviario di Chieti separa il Lotto 3 dal Lotto 2.

Il costo del Programma di Investimento di potenziamento dell’intera linea Roma-Pescara sottoposto a valutazione è stimato complessivamente in 15,9 miliardi di euro ed è previsto il suo completamento entro il 2032.

I benefici del progetto

La realizzazione degli interventi di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo costituisce un’opportunità concretaper contribuire alla valorizzazione del territorio e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, anche in virtù della sinergia con altri interventi inclusi nel programma di potenziamento della linea Roma – Pescara (Global Project).

In particolare, il progetto:

·       potenzia le prestazioni dell’infrastruttura ferroviaria, grazie alla presenza di servizi regionali più capillari che consentiranno tempi di percorrenza equivalenti a fronte di una maggiore offerta sul territorio determinata dalla presenza nuova fermata “Pescara Aeroporto”. I servizi regionali veloci dedicati a spostamenti pendolari di maggiore ampiezza inoltre saranno caratterizzati da una riduzione dei tempi di percorrenza;

·       incrementa la capacità della linea, portando ad un significativo aumento dei servizi giornalieri che, per i servizi regionali, passano dai 44 treni/giorno attuali, ai 100 treni/giorno nello scenario di progetto;

·       favorisce le opportunità di sviluppo dell’intermodalità logistica grazie al miglioramento della rete ferroviaria, in quanto gli interventi di raddoppio ferroviario prevedono l’implementazione di servizi ferroviari aggiuntivi da/per Interporto d’Abruzzo che contribuiranno ad aumentare la movimentazione delle merci su treno, con un incremento dagli attuali 4 treni/giorno a 8 treni/giorno nello scenario di progetto;

·       supporta gli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e riduzione dell’inquinamento atmosferico. A seguito della prevista attivazione di tutti gli interventi, il Global Project comporterà una riduzione al 2029 di 227.235.962 veicoli-km per gli autoveicoli e circa 8.310.000 veicoli-km per i mezzi pesanti e una riduzione delle emissioni di C=2 equivalente pari a 7.135 tonnellate/anno.

Gli appuntamenti del Dibattito

Il calendario degli appuntamenti del Dibattito prevede webinar e eventi in presenza finalizzati a trasmettere una informazione esauriente e imparziale e promuovere il confronto tra tutte le diverse posizioni esistenti, anche quelle dei singoli cittadini.

Webinar:

·       “Presentazione del progetto” | Giovedì 2 maggio, ore 17:30 – 19:30

·       “Le ragioni dell’opera e i vantaggi per l’entroterra e la costa abruzzese” | Martedì 7 maggio, ore 17:30 – 19:30

·       “Gli aspetti urbanistici e ambientali dell’opera” | Giovedì 9 maggio, ore 17:30 – 19:30

“Il tracciato dell’opera e le principali interferenze con il territorio”, Incontri a inviti con amministratori locali e tecnici:

·       Pescara, martedì 14 maggio, ore 10:30 – 13:00

·       San Giovanni Teatino, mercoledì 15 maggio, ore 10:30 – 13:00

·       Chieti, giovedì 16 maggio, ore 10:30 – 13:00

Incontri pubblici (disponibile anche lo streaming):

·       “L’opera al servizio dei territori: obiettivi nazionali, benefici locali e soluzioni per il suo inserimento nel contesto di Pescara” | Pescara, martedì 14 maggio, ore 17:30 – 20:00

·       “L’opera al servizio dei territori: obiettivi nazionali, benefici locali e soluzioni per il suo inserimento nel contesto di San Giovanni Teatino” | San Giovanni Teatino, mercoledì 15 maggio, ore 17:30 – 20:00

·       “L’opera al servizio dei territori: obiettivi nazionali, benefici locali e soluzioni per il suo inserimento nel contesto di Chieti” | Chieti, giovedì 16 maggio, ore 17:30 – 20:00.

Per i webinar e gli incontri pubblici che prevedono la diretta streaming, sono disponibili i link di accesso sul sito DP Pescara Chieti (potenziamentopescarachieti.it)

Per Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo: “Quello di oggi è un passo in avanti e un segnale molto importante per lo sviluppo del territorio. Ora si entra nel vivo del Dibattito con un calendario che viene presentato per definire la parte di progetto che riguarda la tratta da Pescara fino a Chieti, un altro passaggio fondamentale che per decenni è rimasto bloccato per un’antica contesa sull’attraversamento di Sambuceto. Si va avanti su una ferrovia che è fondamentale, è una spina dorsale dei collegamenti della nostra Regione verso la Capitale”.

Il Professor Roberto Zucchetti, Coordinatore del Dibattito Pubblico e Senior Advisor di PTS, ha dichiarato: “Il dibattito pubblico non decide cosa fare: serve a far emergere tutte le critiche e le proposte migliorative del progetto in modo che chi dovrà poi decidere lo possa fare con il massimo delle informazioni.  Per questo invito tutti a contribuire, informandosi, inviando osservazioni e contributi e partecipando agli incontri pubblici.  È un progetto molto importante, che unirà in maniera rapida e sostenibile il centro dell’Italia; al tempo stesso, sono consapevole dei disagi che la sua realizzazione progetto crea a molte persone e attività economiche: proprio queste difficoltà ci devono sollecitare a fare un buon lavoro insieme, per trovare soluzioni che riducano e, dove non è possibile, compensino adeguatamente chi viene danneggiato”.

Per Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato RFI: “Avviamo la fase di Dibattito Pubblico su quest’opera perché crediamo nel confronto con gli stakeholder, partito circa due anni fa, con la Regione e con i comuni abruzzesi. La velocizzazione della linea Roma Pescara consente il diritto alla mobilità di aree interne, di territori lontani dai grandi nodi urbani una maggiore capacità di spostamento per i pendolari verso Roma e verso Pescara, di animare il turismo alla scoperta di luoghi attraversati dalla ferrovia”.

Tra gli altri, ha preso parte all’evento Andreina Scognamiglio, Componente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico (CNDP) e Relatrice per il Progetto.




CITTÀ SANT’ANGELO RIENTRA NEL PINQUA

Il programma nazionale della qualità dell’abitare per riqualificare i centri urbani

Città Sant’Angelo, 23 aprile 2024 – La Regione Abruzzo, grazie al PinQua, il Programma nazionale della qualità dell’abitare, promosso dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale, può disporre di risorse pari a 45 milioni di euro.

Il Comune di Città Sant’Angelo, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione e dagli uffici, è rientrato all’interno di questo importante programma al fine di riqualificare diverse aree della città, in particolar modo nella zona costiera. L’importo previsto per tutti gli interventi è di 2.800.000 euro e sarà destinato alla costruzione della strada di collegamento tra Silvi e Montesilvano sul fiume Piomba-Saline, già in corso d’opera; alla rigenerazione di Via Torre Costiera con rifacimento della viabilità e del parco urbano ed infine alla ristrutturazione di un bene sequestrato alla criminalità al fine di renderlo una nuova postazione per la Protezione Civile nonché sede di nuovi alloggi sociali, quindi a pieno servizio della comunità.

Il Sindaco Matteo Perazzetti: “Il progetto PinQua rappresenta una grande opportunità per la nostra città perché ci permetterà di dare nuova vita a diverse aree e strutture importanti per la comunità angolana. Si tratta di un finanziamento notevole che siamo riusciti ad ottenere grazie ad una costante interlocuzione con gli enti. Città Sant’Angelo è stata selezionata tra pochi comuni in Abruzzo ed inserita all’interno di questo programma di riqualificazione cittadina, che migliorerà la qualità della vita soprattutto nella zona costiera. La maggior parte di lavori sono già stati avviati oppure sono in corso di avviamento e verranno consegnati ai cittadini entro il 2026.”




LESSAME, GRANATI, TOTEMAJE E VIRTÙ

Cibi sacrali in Abruzzo nella ricorrenza del Primo di Maggio

[Prefazione di Franco Cercone Pubblicata nel volume “Tra la fame e l’abbondanza” di A. Stanziani. Edizioni Tabula Lanciano 2012]

di Franco Cercone

Quando il Liber mortuorum fa luce sulle cause delle flessioni demografiche, soprattutto in occasione di epidemie e carestie, esso riscatta la sua sterile funzione di mero registro dei defunti ed assurge a fonte storica di primaria importanza.

Questo principio, contenuto nel noto saggio di G. De Rosa dal titolo “Rituali della morte e cronaca nei libri parrocchiali del Mezzogiorno tra XVIII e XIX secolo”, ha suggestionato non pochi studiosi abruzzesi ed aperto nuovi squarci sull’orizzonte storiografico regionale.

Così nel redigere una monografia su Collelongo, suo paese natio, il compianto Walter Cianciusi ha saputo – grazie a tale chiave interpretativa – “ficcar lo viso a fondo” in un Liber mortuorum della seconda metà del XVIII secolo, miracolosamente conservatosi nell’archivio parrocchiale di questo centro agricolo della Marsica.

L’attenzione dello Studioso è stata attratta infatti da una sfilza di persone passate a miglior vita nel maggio del 1764, e puntualmente registrate dal parroco dell’epoca insieme alle cause del decesso.

Il lessico usato dall’arciprete è una allucinante variazione sul tema della “morte per fame”: fame interfectus, fame confecta, fame repente confectus e via dicendo.

Commenta, al riguardo, il Cianciusi: “Morto all’improvviso (repente) di fame! Sembra impossibile. E tutti alla costa di maggio!”, espressione tuttora viva nel mondo rurale e che ci aiuta a comprendere l’argomento che ci accingiamo a trattare. Le frequenti carestie nel XVIII secolo – e quella di maggio del 1764 fu particolarmente terribile – mettevano in luce, in modo drammatico, una precaria situazione alimentare che emergeva soprattutto in un periodo dell’anno rimasto tristemente proverbiale nella memoria dei nostri vecchi, appunto la “costa di maggio”.

Va ricordato che a partire dalla prima metà del XVI secolo, scarso giovamento trasse il mondo rurale europeo dalla introduzione dei nuovi e rivoluzionari prodotti originari dell’America Centrale e Meridionale e nei luoghi dove se ne iniziò la coltivazione essi apportarono sensibili mutamenti al paesaggio agrario, e non solo abruzzese.

Risale proprio al periodo successivo al 1764, scrive il Palma nella sua Storia ecclesiastica e civile di Teramo[1], “l’uso dei nostri contadini di seminar il grano turco” o grano d’India (donde la voce dialettale grandinie), mentre alla seconda metà dello stesso secolo XVIII risale la diffusione in Abruzzo della  patata, a spese soprattutto di vaste estensioni di cerreti che, radicalmente disboscati per incrementare le aree coltivabili, sopravvivono ancora oggi nella toponomastica regionale, privi tuttavia di alcun significato[2].

Ma chi erano i “contadini” nel XVIII secolo, il periodo appunto che in tale sede interessa? La risposta ce la offre F. Longano nel suo noto saggio Viaggio per lo Contado del Molise (1788): “Generalmente i contadini sono fittuarj, e fittuarj annuali, ed è in arbitrio de’ proprietari di espellerli da’ loro territorio. … A molti manca la terra, o la sementa, o gli istromenti, o la salute, o lo stesso vitto”.

A questi diseredati, o “eredi” immortalati nell’omonimo e famoso quadro del Patini, si prospettava costantemente lo spettro della fame nella prima decade del mese di maggio, caratterizzata dall’esaurimento delle scorte dell’annata agricola precedente e dall’assenza sui campi dei prodotti del nuovo ciclo coltivatorio.

Tale situazione si verificava specie quando il mese di aprile – fenomeno tuttora riscontrabile – era stato particolarmente freddo ed accompagnato anche da fenomeni nevosi. Il Longano per es., nell’opera in precedenza ricordata, scrive che in Molise nel mese di aprile “lo foco è più importante de lo pane” e se ne ha una conferma da due proverbi assai noti in Abruzzo nei vari dialetti e che riportiamo in lingua per una loro miglior comprensione. Il primo recita: “In aprile chi ebbe il fuoco campò, e chi ebbe il pane morì”; ed il secondo: “Chi non ha la legna d’aprile, fa una brutta fine!.  Ecco, dunque, il senso drammatico insito nell’espressione “costa di maggio”, quando le scorte alimentari della casa contadina erano ormai prossime all’esaurimento e poche manciate di farina, soprattutto di mais, oppure di legumi restavano nel fondaco nei sacchi afflosciati, immagini plastiche dello stomaco perennemente afflitto dal morso della fame.

Per essere la prima ad apparire, insieme ai piselli, nel nuovo ciclo coltivatorio, grande attesa v’era per la maturazione della fava, che riscatta la sua negatività presente nel pensiero pitagorico come “legume inferico” perché legata – come del resto nella stessa Roma – al culto dei morti, assumendo già nel basso medioevo una sacralità che sarà ereditata dall’agiografia popolare.

In molti racconti popolari (si vedano, per esempio, anche alcune “Sacre leggende” raccolte da De Nino)[3], le fave sono sempre benedette da Dio, dalla Madonna o da alcuni Santi (per es. da San Domenico di Cocullo), ai quali si attribuisce in alcuni episodi agiografici la fioritura miracolosa e perciò fuori stagione del prezioso legume, capace di lenire il morso della fame che attanagliava la gente umile, specie quella del mondo rurale.

La preparazione di minestre a base di legumi, detti appunto “virtù”, imponeva ai ceti indigenti un uso promiscuo di questi ultimi, allorché verso la fine di aprile poche manciate restavano di ciascuna varietà ed il loro consumo, in fase ormai di completo esaurimento delle scorte, si arricchiva di una ritualità propiziatoria per l’imminente raccolto.

Vanno relegate pertanto al mondo delle amene curiosità le notizie sulle origini delle “virtù teramane”, che di tanto in tanto riaffiorano in tono fiabesco nei quotidiani o nei diversi periodici in occasione della ricorrenza del 1° maggio.

Va sottolineato innanzitutto che ancora oggi le “virtù“, nell’accezione in precedenza ricordata, costituiscono il piatto devozionale del 1°maggio in alcuni paesi della Valle dell’Aventino e del Sangro, dove assumono – anche in area frentana e nei centri degli Altopiani Maggiori (soprattutto a Pescocostanzo) – la designazione di totemaje, granati oppure – come ad Atessa – lessame.

Il termine i “lessame” chiarisce il modo in cui ad Atessa venivano preparati i legumi, conditi con solo olio ed offerti devotamente a parenti e conoscenti. Sorprende tuttavia la circostanza che né il Bartoletti e né storici atessani, come Alfonso e Domenico Iovacchini, si soffermino su questa particolare costumanza, conservatasi come sembra solo presso i ceti rurali.

 Il Finamore d’altro canto, nel chiarire che con “virtù” si intendono generalmente cereali e legumi bolliti, ci dice che a Torricella Peligna esse vengono designate con il nome di “granati[4] ed offerte ai poveri il 1° maggio, mentre M. Javicoli ci informa in un suo noto saggio[5] che a Cittaducale i “granati” si chiamato “vertuti“, quasi a sottolineare l’identico valore semantico dei due termini, estesi a tutti i cereali o legumi che hanno “il potere” di generarsi di nuovo attraverso la semina.

Nel corso delle conviviali teramane del 1° maggio, le virtù, ormai piatto rielaborato, “colto” ed assai lontano dalla sua antica semplicità, sono degustate insieme ad altre vivande e specialità della gastronomia locale, fra cui le note e squisite “mazzarelle“.

L’atmosfera che circonda la loro degustazione è particolarmente allegra, per essere il I° Maggio la ricorrenza della festa del lavoro. Il luogo d’incontro delle comitive è costituito per lo più da ristoranti o tipiche trattorie che vantano una propria “ricetta” in merito alle virtù, ormai profondamente destoricizzate. Si coglie, al riguardo, una profonda modificazione di quello che fino agli anni Cinquanta circa del secolo scorso costituiva un vero e proprio “rituale magico-propizìatorio”, celebrato attorno ad un altare costituito dal desco della umile famiglia rurale.

I pochi cereali superstiti, lasciati bollire in una grande pignatta che troneggiava nel piano del camino, come un Santo nella propria nicchia, venivano consumati devotamente e talvolta per più giorni, fino al loro completo esaurimento, in attesa che l’intenso freddo di aprile cessasse del tutto in modo da favorire la crescita dei nuovi prodotti agricoli sui campi.

Non clima di festa, ma preghiera sommessa come quella recitata dai due personaggi dell’Angelus del Millet e pregna di angoscia per l’incertezza del futuro e del raccolto, accompagnava dunque il frugale consumo delle “virtù“. E la circostanza che fossero donate il 1° maggio ai poveri, ci dice che esse costituivano in tale periodo, per i ceti rurali, un dono divino elargito dal cielo.

Gli umili legumi o “virtù“, inseriti nell’ambito del quadro storico-culturale delineato, riscattano cosi la loro apparente insignificanza e ci aiutano a comprendere meglio una pagina di quell’affascinante poema che è appunto la storia delle Genti d’Abruzzo.

Franco Cercone


[1] Teramo1833, vol. III della ristampa, Teramo 1980.

[2] Da recenti indagini d’archivio si apprende tuttavia che la prima notizia sulla presenza del mais in Abruzzo è contenuta in un rogito del 1720 stilato a Casoli, ma tale prezioso cereale non era ancora destinato all’alimentazione umana bensì a quella degli animali da cortile. Cfr. N. Fiorentino, Parole e cose dei nostri avi. Abruzzo Meridionale, secc. XVI-XIX., s.v. ‘granodindia’. Edigrafital, S. Atto di Teramo, 2004. La prima notizia sulla patata in Abruzzo (in area fucense, nella Marsica) risale invece al 1789 ed è contenuta nel resoconto di viaggio dell’agronomo svizzero Carlo Ulisse de Salis von Marschlins, Viaggi attraverso varie Province del regno di Napoli nel 1789, trad. a cura di I. Capriati, Trani 1906. Cfr. anche F. Cercone, Storia della coltivazione della patata in Abruzzo, Ed. Qualevita, Torre de’ Nolfi (Aq.) 2000.

[3] Cfr. A. De Nino, Usi e costumi abruzzesi. Sacre leggende, vol. IV. Firenze 1883.

[4] Anche nella Conca Peligna. Cfr.al riguardo A. De Nino, Tradizioni popolari abruzzesi. Inediti e rari a cura di B. Mosca, vol. I, Japadre Ed., L’Aquila 1970.

[5] Cfr. M. Javicoli, Cibi di rito, Cittaducale (Rieti) 1920.




POPOLO E POPOLARI

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 23 aprile 2024. Da tempo, il tema dei popolari è tornato ad essere motivo ricorrente nel discorso pubblico. Sia pure, spesso, in modo approssimativo e un po’ confuso. Per lo più evocando il superamento della cosiddetta diaspora, intendendo come tale la pulviscolare dispersione – e dissipazione – della cultura politica, delle idee e delle stesse militanze politiche che si sono riconosciute, fino alla metà degli anni ‘90, nella Democrazia Cristiana.

Ora non si tratta di mettere in scena l’amarcord di una stagione di straordinaria importanza per la maturazione civile e democratica dell’Italia che, giunta all’ apice del suo compito storico, ha esaurito l’ arco temporale della sua funzione. Piuttosto, va considerato come oggi, sia in quanto a metodo che in ordine ai contenuti, il popolarismo, secondo un’ accezione differente e nuova, meriti di essere rilanciato, nella misura in cui rappresenta la più efficace antitesi a quel troppo di ideologismo che, in ultima analisi, continua a rappresentare l’ordito su cui costruiscono le loro trame ideali e programmatiche sia la destra che la sinistra.

Nazionalismo e sovranismo da una parte, declinazione individualista e radicaleggiante di una cultura che pur fu, a suo tempo, popolare dall’altra, stanno determinando l’involuzione di un confronto politico che ha ben scarsa aderenza con le più impellenti preoccupazioni quotidiane degli italiani. In altri termini, è necessario riportare con i piedi per terra una politica dai toni urlati e striduli, giocata sul piano della mera contesa di potere che non fa altro che allontanare gli italiani dalle urne.

Come succede, ancora una volta, in Basilicata, addirittura con una partecipazione al voto inferiore al 50% degli aventi diritto….e dovere. Oggi è più problematico, di quanto non sia stato in altre stagioni, cogliere, con la necessaria evidenza, quelle istanze comuni che fanno popolo, cioè contrassegnano le attese e le speranze che creano reciprocità e coesione sociale, perfino al di là delle diverse appartenenze politiche.

Questo collante, rappresentato dalla comune vocazione popolare, ha giocato un ruolo importante nei momenti più delicati della nostra vicenda democratica. Oggi questa dimensione va, in un certo senso, portata alla luce scavando nel coacervo di interessi particolari, desideri, aspettative particolareggiate, aspirazione strettamente personali, opzioni individuali che ne occultano l’ impalcatura che pur persiste.

Il filo conduttore di questa ricostruzione di un destino comune passa, anzitutto, dopo una lunga stagione di diritti individuali, da una riscoperta dei diritti sociali, di quelle politiche che rispondono alle istanze fondamentali in cui le famiglie ritrovano un sentimento di identità condivisa e di reciproca solidarietà.

Il lavoro, la casa, la scuola e l’ educazione e la cultura, la salute, la cura dei minori e l’accoglienza degli anziani, l’ambiente, la vivibilità dei contesti urbani: sono, in primo luogo, questi i luoghi e gli spazi entro cui riedificare quella comune ricerca di una motivazione forte e di un senso compiuto della vita.

Popolo e popolari – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




LA LINEA GUSTAV Cassino–Ortona-Cassino

L’evento ciclistico storico-commemorativo

Ortona, 23 aprile 2024. Il Lions Club Cassino e quello di Ortona hanno varato un evento ciclistico storico-commemorativo che partirà in concomitanza con la “Maratona di Primavera” che oramai da ben 34 anni scandisce il 25 aprile cittadino con lo slogan “facciamo fiorire la pace”.

Ricorrendo l’ottantesimo anniversario dei tristi eventi bellici che, nel 1943-1944, si accentrarono sulla cosiddetta “Linea Gustav” che tagliava l’Italia in due, snodandosi da Minturno ad Ortona e videro tragedie come la sanguinosa battaglia di Ortona e la totale distruzione di Cassino e Montecassino, il Lions Club Cassino e quello di Ortona hanno organizzato, con il partenariato tecnico della A.ci.la.m. (Associazione Ciclisti Lazio Meridionale), un evento ciclistico storico-commemorativo di quegli eventi.

L’iniziativa intende, a distanza di 80 anni, accomunare le comunità lungo le quali si snodava quella linea bellica, unendole nel ricordo e nella diffusione del valore della pace, oggi più che mai, indispensabile, per i venti di guerra che spirano in più parti del mondo. Per questi motivi la manifestazione partirà da Cassino in concomitanza con la “Maratona di Primavera”; evento, organizzato dal CUS (Centro Universitario Sportivo) Cassino, che oramai da ben 34 anni scandisce il 25 aprile cittadino con lo slogan “facciamo fiorire la pace”.

La mattina del 25 aprile, dalle ore 10:00, in piazza Diamare, il gruppo di ciclisti e soci del Lions Club Cassino, alla presenza del sindaco dott. Enzo Salera, dell’abate di Montecassino Dom. Luca Fallica, del dott. Carmine Calce del CUS, del presidente BPC prof. Vincenzo Formisano, dell’Assessora prof.ssa Concetta Tamburrini e altre autorità, con una nutrita partecipazione di scolaresche e cittadini che indosseranno una maglia commemorativa e muoveranno alla volta di Ortona, con il supporto tecnico-logistico della ASD A.ci.la.m., presieduta dal dott. Carmelo Palombo.

Ad Ortona, ciclisti, accompagnatori e soci del Lions Club Cassino verranno accolti dalle Autorità locali e dalla presidente Katiuscia Menna e soci del Lions Club Ortona. In serata, previsto un momento conviviale, per accomunare ciclisti, soci e amici dei due Club, i quali avranno anche occasione di rinsaldare i vincoli di amicizia che legano le due comunità da tempo gemellate.

Il rientro a Cassino e l’accoglienza del gruppo ciclistico, dopo la sosta a Castel di Sangro, è previsto per sabato 27 alle ore 17:00, sempre in piazza Diamare. La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Cassino, di Ortona e di Pontecorvo ed è inserito nel calendario degli eventi commemorativi dell’80° anniversario del Comune di Cassino.




RESISTENTI: Storie di donne libere di essere

Evento di presentazione del libro

Giulianova, 23 aprile 2024. L’Associazione Culturiamo di Giulianova, in collaborazione con il Coordinamento donne ANPI e il mensile Left, è lieta di invitare la cittadinanza all’evento di presentazione del libro “RESISTENTI: Storie di donne libere di essere”.

La presentazione si terrà DOMENICA 28 APRILE alle ore 18 presso la Sala Buozzi di Giulianova Alta, con il patrocinio di Comune di Giulianova

ANPI , Commissione pari opportunità provincia di Teramo e Commissione pari opportunità comune di Giulianova.

Tra i partecipanti all’evento ci saranno:

– Elisabetta Leone, Vicepresidente Nazionale A.N.P.I.

– Stefania Pezzopane, già Senatrice e Deputata

Letture saranno curate da:

– Nadia Ranalli

– Luisa Ferretti

La moderazione sarà a cura di Cinzia Mattiucci, Presidente dell’Associazione Culturiamo.

Porteranno i loro saluti:

– Lidia Albani, Vicesindaco del Comune di Giulianova

– Carlo di Marco, Presidente dell’A.N.P.I. di Giulianova

– Amelide Francia, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo

– Marilena Andreani, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova

L’ingresso è gratuito e aperto a tutti i cittadini interessati. Vi aspettiamo numerosi per un’occasione di confronto e riflessione su un tema di grande attualità.




IL TERRORISTA

Per la rassegna di cinema e restauro al Maxxi il film di Gianfranco De Bosio

Mercoledì 24 aprile 2024 ore 19:00. MAXXI L’Aquila, Sala della Voliera

L’Aquila, 23 aprile 2024. La Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli ospita mercoledì 24 aprile alle 19:00 la proiezione de Il Terrorista di Gianfranco de Bosio per il secondo appuntamento del ciclo “L’opera cinematografica tra restauro e conservazione” realizzato grazie alla collaborazione fra il MAXXI L’Aquila con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ETS. Il cartellone, articolato in tre appuntamenti e curato da Fabrizio Pompei, docente di Storia dello Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, offre al pubblico un’occasione per riscoprire la settima arte attraverso pellicole restaurate con una attenzione speciale al patrimonio filmico inteso come bene culturale da curare e salvaguardare per il cinema di domani.

La pellicola in programma, Il Terrorista di Gianfranco de Bosio del 1963 con Gian Maria Volonté, è un gioiello del cinema italiano diretto da un ex-partigiano e propone l’esperienza personale di un partigiano combattente nella Resistenza per mostrare la profonda crisi della fine del 1943 e le fenditure già riconoscibili nell’ambito del Comitato di Liberazione Nazionale, tra la linea terroristica dei Gruppi di Azione Patriottica e quella “attendista” dei partiti moderati, come anticipazione della dialettica fra i partiti nella futura nazione democratica.

Il restauro della pellicola è stato curato da Patricia Barsanti della Société Cinématographique Lyre di Parigi. La proiezione è inserita nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal Comitato Nazionale per il Centenario della nascita di Gianfranco de Bosio. La serata continua con la proiezione del video di Fabrizio Pompei La Resistenza al Cinema – Gianfranco de Bosio, un video omaggio al regista in cui la storica Simona Colarizi dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” interpreta il fenomeno della Resistenza in un contesto storico europeo.

Introducono la pellicola Stefano de Bosio, Segretario Comitato Nazionale Centenario nascita di Gianfranco de Bosio, Patricia Barsanti, Société Cinématographique Lyre di Parigi e Fabrizio Pompei. Ultimo appuntamento mercoledì 8 maggio con la proiezione de I Vinti di Michelangelo Antonioni (Italia/Francia 1952). L’ingresso alle proiezioni è gratuito su prenotazione con form online fino a esaurimento posti. il posto verrà garantito fino a dieci minuti prima dell’inizio del film.




25 APRILE ENTRATA GRATUITA

MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila

L’Aquila, 23 aprile 2024. Il  25 aprile 2024, in occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici statali saranno accessibili gratuitamente. Il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila  sarà aperto nelle due sedi:

-MuNDA – via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle orario 8.30/19.30. Ultima entrata ore 19.00. La Sala francescana è stata  allestita  temporaneamente con 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, in memoria di Carmela Gaeta, in dialogo  con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana   in previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco. L’esposizione è corredata di stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati in occasione della mostra, appena conclusa, “ Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento” da Altair4 Multimedia.

-Il Mammut  al Castello Cinquecentesco orario 9.30/18.30. Ultima entrata ore 18.00. In occasione del 70° dal ritrovamento del Mammut mostra documentaria al Bastione Est per ripercorrere le fasi della scoperta, recupero e studio dell’esemplare sotto la direzione della professoressa Angiola Maria Maccagno, direttrice dell’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Roma. Le recenti ricerche d’archivio impongono la revisione della data del ritrovamento. È infatti del 17 marzo 1954 l’informativa dell’Anonima Materiali Argillosi alla Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise con la quale si comunicava il rinvenimento dei primi resti. La notizia fu poi diffusa  il 25 marzo dal Corriere della Sera e ripresa da altre testate i giorni successivi. Il 15 novembre 1957 il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Guglielmo de Angelis d’Ossat, per conto del Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, dichiara il suo interessamento nel garantire l’allestimento di una sezione di paleontologia presso il Museo Nazionale d’Abruzzo con il Mammut, poi esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco.

Prossima entrata gratuita il 5 maggio per #domenicalmuseo

Mercoledì 1° maggio il Museo sarà aperto con i consueti costi: intero: 7 €, ridotto: 2 € (dai 18 ai 25 anni),  gratuito al di sotto dei 18 anni. I biglietti di accesso  possono essere acquistati direttamente in biglietteria,  sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani.

Prenotazione obbligatoria per gruppi costituiti da più di 20 persone all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.itseonazioledabruzzo.cultura.gov.it




FESTA DI PRIMAVERA

A Cepagatti due Giorni di allegria, gusto e cultura

Cepagatti, 23 aprile 2024. Cepagatti si prepara ad accogliere la primavera con una festa indimenticabile il 26 e 27 aprile, dalle ore 16 in poi. Organizzata con cura e passione dalla Pro Loco Cepagatti, questa festa promette di offrire un’esperienza coinvolgente per giovani e famiglie.

Il cuore della festa sarà il mercatino che presenterà una vasta selezione di prodotti tipici, creazioni artigianali e hobbistica, una vera delizia per gli amanti del bello e del buono. Nel frattempo, i più piccoli potranno divertirsi con animazioni e spettacoli appositamente pensati per loro in Largo San Rocco, mentre i laboratori di primavera li avvicineranno alla natura e alla creatività.

Gli appassionati di gastronomia potranno deliziarsi con le prelibatezze proposte dalle postazioni di street food, che offriranno hamburger gourmet, porchetta fragrante e pizze fritte saporite.

Per coloro che desiderano esplorare la storia e la bellezza di Cepagatti, saranno organizzati minitour guidati del Centro Storico. Le prenotazioni potranno essere effettuate direttamente presso lo stand della Pro Loco.

La sera, la festa si trasformerà in un’esplosione di musica e danza. In Largo San Rocco, potrete scatenarvi con balli di gruppo, mentre a Largo Portonello la musica pop suonerà fino a tarda notte grazie alle esibizioni dei talentuosi gruppi musicali Antonio Sax in Love, I Taglia ’90, Kinky People con Bob Marley Tribute e i Pentagramma Live.

Inoltre, durante la festa sarà possibile visitare le suggestive chiese di San Rocco e Santa Lucia, immergendosi nella spiritualità e nell’arte che caratterizzano il patrimonio culturale di Cepagatti.

Non perdete l’opportunità di vivere la magia della primavera a Cepagatti, unitevi a noi per due giorni di festa, gusto e cultura!

La Pro Loco Cepagatti

Dopo l’evento inaugurale dell’8 Marzo che ha conquistato il cuore del pubblico con lo spettacolo “Maja, Storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”, ideato e interpretato con maestria da Francesca Camilla D’Amico, continua il viaggio emozionante della Pro Loco Cepagatti nel mondo della cultura e della tradizione locale.

Con orgoglio e gratitudine, la Pro Loco Cepagatti celebra il successo di questo primo evento e guarda con fervore al futuro. La festa di Primavera, in programma il 26 e 27 aprile, rappresenta il primo grande evento organizzato dal neonato gruppo, guidato con passione dal presidente Jacopo D’Amico. Al suo fianco, la vicepresidente Manuela Capitanio, il segretario Fabrizio Fedele, la tesoriera Valentina Tavoletta e i consiglieri Valeria Finocchio, Lorenzo Bisconti, Paola Di Zio, Elisabetta Regoglioso, Tiziano Santavenere, Chiara Piermattei e Giovanni Di Domizio, che condividono la visione di un futuro ricco di opportunità e crescita per la comunità di Cepagatti.

Il programma 2024 della Pro Loco prevede un calendario fitto di eventi, spaziando dall’intrattenimento alla cultura, con particolare attenzione agli incontri con le scuole per promuovere la partecipazione e l’educazione dei giovani alla bellezza e alla storia del territorio.

La Pro Loco Cepagatti, già forte di oltre cento iscritti, vi aspetta in Via Forlani 3, un luogo per condividere la passione per la cultura, la tradizione e la comunità a unirsi a noi e a portare avanti nuove idee e progetti entusiasmanti.

Per ulteriori informazioni su come diventare socio della Pro Loco Cepagatti e per scoprire i prossimi eventi in programma, vi invitiamo a contattarci in sede o via mail prolococepagatti@gmail.com.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, vi invitiamo a seguire le pagine Facebook e Instagram della Pro Loco Cepagatti.




LUCE COME MEMORIA, PRESENTE E INNOVAZIONE

Il tema della 54esima Mostra dell’artigianato Artistico Abruzzese. Indetto il concorso nazionale inserito nella rassegna che si terrà dal 1 al 25 agosto a Guardiagrele

Guardiagrele, 23 aprile 2024. Sarà la Luce il tema della 54 esima edizione della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese che si terrà a Guardiagrele nel mese di agosto. È stato indetto il Concorso Nazionale dedicato ai settori dell’artigianato artistico e del design con tema: “Luce come Memoria, Presente e Innovazione”.

I partecipanti potranno ispirarsi al tema della Luce inteso nel suo senso più ampio. Il concorso è rivolto sia ai professionisti che ad alunni di licei artistici e scuole di artigianato.

“Aspettiamo anche quest’anno una grande partecipazione da parte delle scuole anche da fuori Regione. Ovviamente il Concorso è aperto anche ai professionisti. Il tema ha l’obiettivo di valorizzare la capacità degli artigiani di creare manufatti che uniscono la tradizione e l’innovazione, attraverso l’utilizzo della luce come elemento di comunicazione.” dichiara il presidente dell’Ente Mostra, Gianfranco Marsibilio “Ogni anno un tema nuovo che diventa filo conduttore sia per la mostra che per le iniziative collaterali, ogni anno una sorpresa per come gli artigiani riescono ad interpretarlo. Dopo il Gioco, La Bellezza delle Donne, temi degli anni scorsi, ecco la Luce che nell’artigianato, è fenomeno fisico che si fa estetico e, nello stesso tempo, metafora concreta di memoria e fedeltà e intuizione profonda e creativa di innovazione.”

Marsibilio inoltre rivolge l’invito a partecipare alla Mostra a tutti gli artigiani residenti nella Regione Abruzzo iscritti negli Albi Provinciali dell’Artigianato per l’annualità 2024, alle Associazioni di categoria legalmente riconosciute, alle Onlus che promuovono l’artigianato artistico abruzzese, ai professionisti, ai designers con regolare Partita IVA censiti presso l’Agenzia delle Entrate nel settore delle creazioni artistiche.




VAL DI SANGRO, MESSA IN SICUREZZA DELLE FERMATE

Il dipartimento trasporti della regione Abruzzo risponde alle sollecitazioni della CGIL

Atessa, 23 aprile 2024. In relazione alle note problematiche sorte in particolare nel nucleo industriale Val di Sangro e, nello specifico rispetto alle fermate non a norma adibite al trasporto degli operai che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico per recarsi al lavoro e che prestano servizio in aziende limitrofe allo stabilimento Stellantis (ex Sevel), quali a titolo esemplificativo e non esaustivo Fca (ex plastic), Isringhausen, Trigano Van, MA2 (ex ingegneria Italia), MA1, Hydro Building Systems e Honda Italia, la Cgil Abruzzo Molise ha inoltrato lo scorso 19 aprile 2024 una nota urgente (di cui si allega copia) alle Istituzioni regionali di Abruzzo e Molise, investendo del problema anche l’Arap nonché il Sindaco del Comune di Atessa.

In data odierna il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione Abruzzo, rispondendo formalmente alla nota della CGIL Regionale e per conoscenza agli stessi destinatari della stessa, ha comunicato (come si legge nel documento allegato) di aver interessato del problema i tecnici dell’Arap (Azienda Regionale Attività Produttive) e che è stato altresì già fissato un sopralluogo per il giorno 26 aprile 2024.

La CGIL ABRUZZO MOLISE e la FIOM CGIL ABRUZZO MOLISE prendono atto dell’interessamento della Regione Abruzzo alle problematiche denunciate nei giorni scorsi e sollecitano nuovamente la convocazione di un tavolo urgente teso a garantire il diritto dei lavoratori delle aziende della Val di Sangro e degli altri nuclei industriali di poter usufruire dei mezzi del trasporto pubblico per recarsi al lavoro.




LA FESTA DI SAN DOMENICO ABATE

Rito dei serpari in programma Mercoledì 1° Maggio 2024

Pescara, 23 aprile 2024. Per facilitare la mobilità dei visitatori, Trenitalia, di concerto con il Comune di Cocullo e la Regione Abruzzo, committente e finanziatrice dei servizi regionali, potenzierà il servizio con fermate straordinarie e treni speciali sulla tratta Roma-Pescara per la stazione di Cocullo.  La programmazione aggiornata è disponibile sul sito Trenitalia.

Per coloro che arriveranno in auto o pullman sarà attivo un servizio navetta gratuito dalle ore 8:00 fino a fine manifestazione. Si invita a seguire le indicazioni del personale volontario che sarà operativo sul territorio comunale.

Per i camper sarà attiva l’area di sosta e campeggio su Via Santa Maria in Campo (Strada Provinciale 60).

Il Sindaco

Dr Sandro Chiocchio




WORKING CLASS FEST

Presentazione de “Per un atlante della memoria operaia”, a cura di Lorenzo Teodonio e Mario Tronti

Pescara, 23 aprile 2024. Il 4 maggio prossimo negli storici locali del Dopolavoro Ferroviario di Pescara (Corso Vittorio Emanuele II, 257/A) si terrà un nuovo appuntamento del Working Class Fest. Questa volta ci ritroveremo per la presentazione della raccolta Per un atlante della memoria operaia, a cura di Lorenzo Teodonio e Mario Tronti (DeriveApprodi, 2023). La presentazione inizierà alle 19.00 e ci sarà la possibilità di acquistare le copie del libro direttamente dal curatore Lorenzo Teodonio.

Mario Tronti è stata una figura centrale del movimento operaista italiano. Nato nel 1931 a Roma da una famiglia operaia, nel 1958 fu uno dei promotori del Manifesto dei 101 con cui una parte del PCI prese le difese degli insorti in Ungheria. All’inizio degli anni Sessanta collaborò prima ai Quaderni Rossi e poi a Classe Operaia. Quest’attività gli servirà per pubblicare, nel 1966, Operai e Capitale, un’opera considerata fondamentale dell’Operaismo.

Negli anni successivi Tronti divenne professore di filosofia a Siena e coniugò ricerca e  attività politica, entrando negli anni Ottanta nel Comitato Centrale del PCI. Tra le sue pubblicazioni più recenti ci sono La Politica al Tramonto (ripubblicato nel 2024 sempre da DeriveApprodi) e Dello Spirito Libero (2015, Il  Saggiatore). Sempre attento al conflitto fra storia e politica, ha curato, poco prima di morire nell’estate 2023, il libro Per un atlante della memoria operaia.

Lorenzo Teodonio insegna matematica nei licei. Storico militante, si è occupato di Resistenza e operaismo. È coautore di Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (Iacobelli, 2016) e ha curato il fondo Mario Tronti presso l’Archivio storico del Senato della Repubblica.

Per un atlante della memoria operaia contiene contributi differenti per forma e genere di molti autori e autrici, tra cui Mario Tronti, Pier Vittorio Aureli, Tina Babai Tehran, Simona Baldanzi, Rita di Leo, Pierangelo Di Vittorio, Alessio Duranti, Marta Fana, Angelo Ferracuti, Alberto Prunetti, Massimo Zamboni e Tino Di Cicco, quest’ultimo presente alla presentazione in quanto presidente dell’associazione del Dopolavoro ferroviario di Pescara.

La presentazione sarà uno degli appuntamenti che anticipano la seconda edizione del Working Class Fest.




PEDALATA PER LA RESISTENZA

Visita a Onna aperta a tutti

L’Aquila, 23 aprile 2024. In occasione del 25 aprile di ogni anno la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta promuove l’evento “Resistere Pedalare Resistere”. L’evento celebrativo e rievocativo della Resistenza proposto da FIAB L’Aquila unirà a una ciclo-escursione sui luoghi della Resistenza aquilani, una visita aperta a tutti a Onna, con una testimonianza della Resistenza e l’apertura straordinaria del Museo di Storia popolare a cura di Onna Onlus e il gioco “bus e ingorghi” in piazza.

L’appuntamento è fissato alle ore 9:30 a Piazza Nove Martiri per chi pedala, mentre per tutti gli altri ci si vede alle ore 10:45 a Onna. Programma ciclo-escursionistico: pedalata attraverso i luoghi della Resistenza aquilana L’AQUILA – Piazza Nove Martiri: ritrovo e registrazione ore 9:30, partenza ore 10:00.

Percorso: Villa Comunale – Porta Napoli – S.S. 5 Pista ciclabile (ingresso Via A. Graziosi) – Monticchio – Onna (sosta al monumento vittime del 11.06.1944) – Paganica – Pescomaggiore – Filetto (sosta al monumento vittime del 07.06.1944) – Camarda – Paganica – Tempera – L’Aquila (Piazza Nove Martiri). Lunghezza: 45 km. Durata: 4 ore, soste incluse.

La pedalata è aperta a qualsiasi tipo di bicicletta. Quota di partecipazione inclusiva di assicurazione per i non soci FIAB e ASD ciclistiche € 5,00. Non sono previsti punti ristoro. Si consiglia di portare con sé un kit per le riparazioni ciclistiche. Abbigliamento adeguato alla stagione, acqua e piccolo snack.

Iscrizioni sul sito FIAB L’Aquila: https://sites.google.com/view/fiablaquila Programma per non pedalatori/famiglie: visita Museo di Storia popolare e gioco “bus e ingorghi” in piazza ad Onna ONNA – Monumento ai caduti in Via dei Martiri: ritrovo ore 10:45.

Ore 11:00: cerimonia della delegazione ANPI e Comune dell’Aquila per la deposizione della corona commemorativa sul Monumento ai caduti del 11 giugno 1944. A seguire: momento di rievocazione con testimonianza della Resistenza e visita guidata al Museo di Storia popolare, a cura di Onna Onlus.

A seguire: gioco per piccoli e grandi nella piazza del paese in Via Trento, di fronte la chiesa nuova.




LA GIORNATA DELLA TERRA

Celebrazioni senza retorica ma raccontando sforzi per uno strumento previsto dalla Legge

Pescasseroli, 22 aprile 2024. A che punto è lo strumento di pianificazione che garantisce gli interessi delle persone, degli animali e degli habitat nel territorio di un Parco qual è il nostro?

Facciamo un po’ di storia in modo da far capire a tutti l’iter del Piano del Parco e dove ci troviamo ora. La Legge Quadro sulle aree protette, la 394/91, prevede che ogni parco nazionale si doti di un Piano. Quello del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in corso di approvazione, è un Piano che viene da lontano, frutto di faticose analisi sui molteplici aspetti trattati e di studi approfonditi, di mediazioni con istituzioni e cittadini, di sforzi compiuti nel corso di lunghi anni dai tecnici che si sono succeduti in questa impresa, avendo sempre come obiettivo il raggiungimento dell’interesse comune, che per il ruolo rivestito dal Parco e dai valori in esso custoditi, ha un respiro internazionale, che va ben oltre i confini amministrativi dell’area protetta.

Il tutto nella consapevolezza che dove manca un quadro di riferimento normativo e organizzativo certo, spesso trae vantaggio chi approfitta dell’area grigia per il perseguimento dei propri interessi personali, a discapito di quelli collettivi. L’Ente Parco ha dato avvio alla procedura di Piano il 9 novembre 2010, previo parere favorevole della Comunità del Parco, che rappresenta le comunità locali: 3 Regioni, 3 Province, 3 Comunità Montane e 24 Comuni.

La proposta di Piano venne subito trasmessa alle Regioni interessate per il prosieguo di competenza, ma subito dopo si arenò a causa di una serie di novità legislative che avevano influenzato anche la procedura per l’approvazione dei Piani di altri parchi nazionali.

Dopo un lungo periodo di stasi, nel 2020 venne ripreso il percorso e nel 2021 le Regioni Abruzzo, Lazio e Molise sottoscrivevano un protocollo d’intesa per l’approvazione definitiva del Piano del Parco, e la Regione Abruzzo, in qualità di ente capofila, avviava la necessaria procedura di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) che si concludeva con Determinazione favorevole.

Contestualmente all’apertura delle consultazioni previste in sede di V.A.S., il Piano è stato depositato presso le Regioni, le Comunità Montane e i 24 Comuni direttamente interessati per la fase di accesso da parte di tutti i soggetti interessati: cittadini, associazioni, organizzazioni di categoria, ecc. Tuttavia, in considerazione del fatto che la prima nota era stata disattesa da alcuni dei Comuni interessati, gli atti del Piano del Parco sono stati pubblicati, per l’accesso di chiunque fosse stato interessato, 120 giorni invece dei 60 previsti dalla norma. Al fine di consentire a tutti di poter esercitare il diritto alle osservazioni da parte del pubblico.

Nel periodo di pubblicazione sono pervenute al Parco n. 54 osservazioni da parte di Comuni, cittadini e categorie rappresentative. Le stesse, come emerge chiaramente dall’apposito documento che le riporta tutte, che è stato trasmesso a tutti gli enti interessati ed è disponibile sul sito del Parco, sono state in gran parte accolte. Solo alcune vennero respinte e nel documento sono riportate anche le motivazioni della mancata accettazione.

Con Deliberazione n. 1 del 10 febbraio 2023, il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco ha adottato il Piano del Parco, prendendo atto dei pareri resi in sede di VAS, nonché delle osservazioni accolte, ha apportato le conseguenti modifiche agli elaborati di Piano, ed ha licenziato lo schema di intesa con le Regioni e i Comuni per l’approvazione del medesimo.

Con nota del 27.04.2023, la Regione Abruzzo, trasmetteva gli elaborati di Piano e lo schema di intesa, da sottoscrivere sia alle Regioni Lazio e Molise, sia ai Comuni di Barrea, Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia dei Marsi, Opi, Ortona dei Marsi, Pescasseroli, Scanno e Villetta Barrea, ovvero di quelli con una parte del territorio interessata da zone D del Piano e perciò chiamati a sottoscrivere l’intesa prevista dalla legge. Tutti i Comuni abruzzesi interpellati approvavano, con specifiche Delibere di Consiglio Comunale il Piano e l’Intesa, autorizzando la sottoscrizione con la Regione Abruzzo e l’Ente Parco.

In data 18.01.2024, la Giunta Regionale della Regione Abruzzo adottava la proposta di approvazione del Piano al Consiglio Regionale che non è riuscito a valutarlo, previo passaggio dalle competenti Commissioni consiliari, a causa della fine della legislatura col conseguente rinvio alla successiva.

Nella Regione Lazio l’iter ha dapprima risentito del rinnovo del Consiglio Regionale, avvenuto a seguito delle elezioni amministrative di febbraio 2023 e successivamente dell’esigenza di assicurare una verifica di coerenza con la vigente pianificazione paesaggistica (la Regione Lazio è l’unica, fra le tre interessate, ad esser dotata). Grazie alla sinergia tra funzionari e uffici, regionali e del Parco, anche quest’ultimo scoglio appare superato e a breve il Piano sarà trasmesso dalla Regione ai Comuni interessati all’intesa, Picinisco, San Donato Val Comino e Settefrati, per essere successivamente approvato in sede di Giunta Regionale.

Per quanto riguarda la Regione Molise, sono state accordate le intese al Piano del Parco da parte dei Comuni direttamente interessati alla zona D, Comune di Pizzone e Comune di Rocchetta, che hanno visto riconosciute le legittime richieste. L’intesa stessa è stata successivamente perfezionata con la sottoscrizione da parte del Parco, della Regione Molise e dei Comuni interessati, in data 08.08.2023.

In data 19.01.2024 la Giunta Regionale ha adottato la Delibera n. 31, recante la proposta di approvazione del Piano al Consiglio Regionale. Esprimeva anche parere favorevole la III Commissione Consiliare. Come noto, l’approvazione del Piano è stata posta all’ordine del giorno del Consiglio Regionale, nella seduta del 19 marzo 2024 ma, è stata rinviata in Commissione per approfondimenti.

Dunque, nonostante il complesso iter procedurale, appena raccontato, la conclusione del processo e la definitiva approvazione del Piano sembra ancora lunga soprattutto dove, nonostante tutti i passi fatti, si è addirittura deciso di tornare indietro.  Ciò lascia in piedi le norme di salvaguardia, impedisce l’attuazione delle norme di indennizzo e la realizzazione del Piano di Sviluppo Socio-Economico.

“Oggi più che mai – ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – abbiamo bisogno di avere una convergenza di intenti tra ciò che pensiamo, diciamo e di conseguenza facciamo. La crisi ambientale non si affronta con mere dichiarazioni di principio, né con posizioni polarizzate verso l’interesse di pochi, ma con lungimiranza, verso gli interessi collettivi, attuali e futuri, soprattutto da parte delle Istituzioni. È necessario dare slancio a questa visione perché nuovo è lo scenario ambientale, culturale ed economico che ci apprestiamo a vivere nell’immediato futuro. La pianificazione e l’attenzione alle regole è la base del nostro vivere civile”.




ALLA RICERCA DI UN’OPERA SCONOSCIUTA

La Valtellina vista dai Grigioni. Carlo Ulisse de Salis, studioso svizzero del Settecento, è l’autore di uno scritto di storia locale che non si sa se sia stato pubblicato

[Articolo di Franco Cercone. Pubblicato su “Il Graffito”, mensile di informazione e cultura a cura della Biblioteca civica di Grosio, Anno IX, N. 6, giugno 1994.]

di Franco Cercone

Chi legge i monumenti storiografici della “nostra” cara Valtellina – ci riferiamo particolarmente alle opere di Alberti, Besta, Romegialli e Urangia Tazzoli – nota che sotto il profilo bibliografico e quindi delle fonti storiche non sono citati i contributi di parte grigione, certamente utili ai fini della comprensione dei difficili rapporti da sempre esistiti fra i due gruppi etnici in questo particolare scacchiere geografico. Tale menda affiora anche in recenti pubblicazioni come la magnifica monografia storico-artistica dal titolo “La Chiesa di San Giorgio a Grosio”, a cura di Gabriele Antonioli, Giorgio Galletti e Simonetta Coppa, che meritava forse una migliore messa a fuoco della simbologia di San Giorgio “vincitore del drago”, simbolo delle acque malsane nonché del culto delle cosiddette “Madonne del latte”, tema questo presente nell’affresco di Giovannino da Sondalo (Cappella di Sant`Antonio Abate) e sul quale tomeremo sia per evidenziare le straordinarie somiglianze stilistiche che la Madonna di Grosio offre se paragonata ad altri esempi umbro-abruzzesi coevi, sia per trattare l’importante argomento dei culti galattogeni.

Dicevamo poc’anzi che della storiografia grigione gli storici valtellinesi hanno tenuto scarso conto e allora, alla loro attenzione, vogliamo sottoporre una sconosciuta opera di Carlo Ulisse de Salis, barone di Marschlins, nel cantone svizzero dei Grigioni, dove nasce nel l728. Quella dei de Salis è una delle famiglie più potenti e rappresentative in terra grigione. Essa si è distinta per i suoi teologi e giuristi, per i suoi uomini d’arme e politici, come lo stesso Carlo Ulisse sottolinea nell’opera Stegmatographia Rheticae familiae Saliceorum, vulgo ‘a Salis, ex authenticis docomentis deducata, pubblicato a Coira nel 1782.

Ulisse de Salis in particolare, nonno del Nostro e Signore nel l6l3 del castello di Marschlins, fu al servizio di Venezia e poi Maresciallo di campo di Luigi XIV, che si avvalse di lui per missioni che precedettero la pace di Westfalia. Fautori dei Borboni di Francia, i de Salis assunsero una posizione preminente nel Cantone dei Grigioni e la rafforzarono con Giovanni Gaudenzio, Landmann della Lega Retica tra il 1766 e il 1792 e nominato tre anni prima (1789), in coincidenza con lo scoppio della Rivoluzione Francese, Capitano Generale della Valtellina.

Carlo Ulisse de Salis, nato come s’è detto nel castello di Marschlins nel 1728, rivela ben presto ingegno e un multiforme interesse per gli studi storici, economici, botanici e persino medici. Infatti nel quarto volume del noto Dizionario biografico universale di Felice Scifoni (Firenze, 1845-46), l’autore riferisce, senza riportarne il titolo, un lavoro di Carlo Ulisse, in tre volumi, sulla hemweh, malattia endemica delle popolazioni del Cantone dei Grigioni. Di forte tempra e fisico robusto, Carlo Ulisse de Salis intraprende nel 1787 (e quindi all’età di 59 anni) un viaggio a Napoli, attratto dall’eco dell’insegnamento di Antonio Genovesi sull’economia e sull’incremento sia delle scienze naturali che dell’agricoltura, argomento quest’ultimo particolarmente a cuore del Nostro. Frutto di questo suo viaggio nel Regno di Napoli sono due volumi pubblicati a Zurigo:

  • il primo, dal titolo Beitrage zur naturlichen und oeconomisken Kenntniss des Koenigreichs beiden Sizilien;
  • il secondo, dal titolo Reisen in verschiedenen Provinzen des Koenigreichs Neapel (Zurigo, 1793).

Quest’ultima opera vede la luce mentre il Nostro è esule a Vienna, perché dopo aver fatto ritorno a Marschlins nel 1790, egli si era schierato contro la Francia repubblicana ed era stato costretto a riparare nella capitale austriaca, dove sarebbe morto nel 1800.

Ma perché – si chiederà il lettore – questa digressione? È presto detto. La seconda opera di Carlo Ulisse, in precedenza citata, cioè Reisen ecc… contiene una minuziosa analisi della situazione socio-economica della Puglia fine Settecento, che attrasse l’attenzione di una studiosa di Trani, Ida Capriati

che la tradusse con il titolo “Nel Regno di Napoli. Viaggi attraverso varie Province nel 1789 di Carlo Ulisse de Salis Marschlins” e la pubblicò a Trani per i tipi dell’editore Vecchi nel 1909.

Nella prefazione la Capriati, accennando alla vita e agli scritti di Carlo Ulisse de Salis, cita un’opera del Nostro dal titolo Frammenti della Storia della Valtellina, ancora “inedita”, secondo l’autrice, e allo stato di manoscritto, ma assai importante per le vicende storico-artistiche della Valtellina.

Invece nel già citato Dizionario biografico universale, l’opera di Carlo Ulisse de Salis risulta pubblicata nel 1792, addirittura in quattro volumi.

Tale notizia è confermata da T. Pedìo che ha curato per i tipi dell’editore Congedo la seconda ristampa del Reisen di Carlo Ulisse de Salis (Galatina,1979). Come conciliare la duplice “versione”?

A noi resta un forte dubbio circa la pubblicazione dei Frammenti della Storia della Valtellina, attualmente forse ancora allo stato di manoscritto. Se non altro perché il de Salis nel 1792, data della presunta pubblicazione dell’opera, certamente in lingua tedesca, era esule a Vienna, dove si sarebbe spento, come già detto, nel 1800. Comunque, pubblicata o no, l’opera, dati gli interessi specifici di Carlo Ulisse, deve certamente contenere documenti storici di estrema importanza per la Valtellina, molti dei quali giacenti forse nello stesso archivio di famiglia a Marschlins. Spetta ora agli studiosi grosini il compito di sciogliere l’enigma. In tal modo essi apporteranno un decisivo contributo diretto alla ricostruzione di quell’affascinante poema epico che è appunto la Storia della Valtellina e delle sue Genti.




TORNA AL CINEMA IL LAGO DEI CIGNI

In diretta con il Royal Ballet Mercoledì 24 aprile 2024

Montesilvano, 22 aprile 2024.  Il lago dei cigni, lo spettacolo più amato del Royal Ballet, torna nei cinema di tutto il mondo. Questa produzione del balletto più noto di tutti i tempi, che racconta l’amore sfortunato tra la principessa-cigno Odette (Yasmine Naghdi) e il principe Siegfried (Matthew Ball), incanterà sia gli appassionati del genere sia coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo del balletto.

La meravigliosa e coinvolgente musica di Čajkovskij si unisce alla fantasia visionaria del coreografo Liam Scarlett e del designer John Macfarlane in uno spettacolo ammaliante, che restituisce tutta la magia di un classico senza tempo.

Trasmesso in oltre 1300 sale cinematografiche in 43 diversi Paesi, Il lago dei cigni si prepara a diventare uno dei più grandi eventi cinematografici del Royal Ballet di questa stagione.

Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta al cinema mercoledì 24 aprile 2024 dalle ore 20:15.

La stagione della Royal Opera House è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con MYmovies.it.

The Royal Ballet

IL LAGO DEI CIGNI

In diretta mercoledì 24 aprile 2024, ore 20.15

Odette/Odile Yasmine Naghdi

Principe Siegfried Matthew Ball

Musica: Pëtr Il’ič Čajkovskij

Coreografia: Marius Petipa e Lev Ivanov

Coreografia aggiuntiva: Liam Scarlett e Frederick Ashton

Produzione Liam Scarlett

Scene: John Macfarlane

Lighting Designer David Finn

Direttore d’orchestra: Martin Georgiev

Orchestra of the Royal Opera House

Con il generoso sostegno di Julia and Hans Rausing, Aud Jebsen, Yleana Arce Foundation, John and Susan Burns OBE, Sir Lloyd and Lady Dorfman OBE, Kenneth and Susan Green, Alan and Caroline Howard, Huo Family Foundation, Doug and Ceri King, Celia Blakey, Stephen and Dina Lucas, Lindsay and Sarah Tomlinson and The Friends of Covent Garden.

PROSSIMI APPUNTAMENTI STAGIONE 2023/2024

The Royal Opera

CARMEN (NUOVA PRODUZIONE)

Mercoledì 1 maggio 2024, ore 19.45

Direttore d’orchestra: Antonello Manacorda | Regia: Damiano Michieletto

Cast: Aigul Akhmetshina, Piotr Beczala, Kostas Smoriginas, Blaise Malaba, Sarah Dufresne, Olga Kulchynska, Gabrielė Kupšytė, Pierre Doyen, Vincent Ordonneau, Grisha Martirosyan

La nuova e frizzante produzione di Damiano Michieletto evoca tutta la passione e il calore della partitura di Bizet, che comprende la sensuale Habanera di Carmen e l’emozionante canzone del Toreador. Antonello Manacorda ed Emmanuel Villaume dirigono un entusiasmante cast internazionale con Aigul Akhmetshina nel ruolo principale.

The Royal Opera

ANDREA CHENIER

Martedì 11 giugno 2024, ore 20.15

Direzione: Antonio Pappano| Regia: David McVicar

Cast: Jonas Kaufmann, Sondra Radvanovsky, Amartuvshin Enkhbat

Jonas Kaufmann è il protagonista della spettacolare messa in scena di David McVicar, sotto la bacchetta di Antonio Pappano, collaboratore di lunga data, che dirige l’epico dramma storico di Giordano sulla rivoluzione e l’amore proibito nella sua ultima produzione come direttore musicale della Royal Opera.




ESPRIMIAMO SODDISFAZIONE

Nuove deleghe assegnate a Paola Cianci

Vasto, 22 aprile 2024. La sua presenza in Giunta viene rafforzata con la nuova delega all’Istruzione che insieme alle Politiche giovanili rappresentano un binomio perfetto per lo sviluppo di iniziative e progetti che vedono come protagoniste le nuove generazioni.

Oltre alle Politiche giovanili, un’altra conferma che merita di essere sottolineata è quella della delega alla tutela e benessere degli animali che ha visto la nostra Assessora lavorare assiduamente in questi anni per la realizzazione del nuovo canile comunale, dalla progettazione all’esecuzione dei lavori in corso d’opera, garantendo sempre un dialogo aperto e collaborativo con le associazioni che operano in questo settore.

Una sfida delicata ed impegnativa sarà quella delle Politiche cimiteriali, l’obiettivo dovrà essere quello di rendere sempre più decoroso in termini di pulizia e manutenzione un luogo che sta molto a cuore alle famiglie vastesi che hanno perso i lori cari, su cui è in corso un ulteriore ampliamento.

A queste si aggiunge la delega all’agricoltura su cui chiederemo alla Regione Abruzzo delle risposte sulla questione dei rimborsi per i danni da maltempo e peronospora che gli agricoltori del territorio hanno subito pesantemente.

Come gruppo sosterremo questa nuova fase dell’Amministrazione comunale con attenzione affinché si arrivi alle elezioni del 2026 con una coalizione rafforzata sia dei risultati conseguiti che da una connotazione politica che esprima al massimo i valori del centrosinistra.

Mario Enrico Testa

Coordinatore Sinistra per Vasto

Francesco del Viscio

Consigliere Comunale Sinistra per Vasto




LA MADONNA DELLO SPLENDORE

La Messa officiata dal Vescovo Leuzzi al termine della tradizionale processione in centro storico.

Giulianova, 22 Aprile 2024. Anche l’Amministrazione comunale partecipa alla processione della statua della Madonna dello Splendore. Come sempre, si è ripetuto il rito che, nel giorno a Lei dedicato, testimonia più di ogni altro la devozione del popolo giuliese alla Vergine Maria che apparve all’umile Bertolino.

Il simulacro è uscito alle 10 dal duomo di San Flaviano, tra due ali di folla. Presenti il Vescovo Lorenzo Leuzzi, i parroci di Giulianova, il rettore del Convento dei Cappuccini, gli amministratori comunali, il corteo ha raggiunto il Santuario della Madonna dello Splendore.

Dopo la consueta esplosione dei fuochi pirotecnici, la processione ha proseguito il suo percorso ed è giunta alle 12 in piazza Buozzi per la celebrazione della Messa.




CONCERTO A SCOPO BENEFICO

La Banda di Chieti presso la parrocchia B.V. Maria del Rosario mercoledì 24 aprile

Pescara, 22 aprile 2024. Il 24 aprile 2024, la Banda Città di Chieti, diretta dal Maestro Marco Vignali, terrà un concerto presso la parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario a Pescara. Il concerto, finanziato dalla Regione Abruzzo, è volto innanzitutto ad avvicinare i più fragili alla musica colta; infatti, ad assistere al concerto saranno presenti alcune associazioni con scopo sociale ed umanitario. Ci sarà anche una raccolta fondi ad offerta libera per l’associazione Il Piccolo Principe.

Il Maestro della Banda Città di Cheti Marco Vignali, il presidente Antonio Morricone e tutti i componenti della banda, invitano la popolazione a partecipare numerosa. A tal proposito, ha commentato il Maestro della Banda Città di Chieti Marco Vignali: “Questa è un’iniziativa molto importante per noi come associazione culturale e musicale. Un concerto in una chiesa molto simile ad un teatro con un fine pedagogico e sociale. Aiutare gli altri è sempre una grande soddisfazione a maggior ragione se si tratta di raccogliere fondi per dei minori in difficoltà.

Con l’associazione Il Piccolo Principe, coadiuvati dalla responsabile la Dott.ssa Assunta Pietrantonio, stiamo anche tenendo degli incontri settimanali per far avvicinare i ragazzi ospiti della struttura alla musica classica e non solo. Inoltre, con mio immenso orgoglio sono certo che al concerto parteciperanno diversi ragazzi ospiti dei centri di accoglienza che io seguo come docente di italiano e tante altre associazioni con scopi sociali.

Credo che – ha continuato Marco Vignali – per Pescara e i pescaresi possa essere una bella occasione per aiutare il prossimo, condividere emozioni godendo di buona musica con un repertorio che spazierà dalla musica classica, con la seconda rapsodia ungherese di Liszt, fino alla grande musica da film di Morricone e Williams. 

Per la riuscita di questo primo concerto – ha concluso Marco Vignali – a cui seguiranno altri in altre province abruzzesi, io ed il presidente della nostra associazione  Arte che fa Storia Continua ci teniamo assolutamente a ringraziare La Presidenza del Consiglio Regionale, nella persona del Presidente Lorenzo Sospiri  che ci ha messo a disposizione dei fondi per sostenere le spese organizzative dell’evento, i parroci della chiesa della Madonna del Rosario che ci hanno accolti con calore ed entusiasmo, l’amico Simone D’angelo, presidente Endas Abruzzo, sempre attento e sensibile verso la cultura ed i più fragili, e uno degli ideatori di questi eventi culturali, Dario De Remigis, direttore artistico di questa serie di eventi che terremo per la nostra regione con fini sociali e culturali”.




INSIEME E L’EUROPA

Più federale, coesa e in grado di prendere decisioni

PoliticaInsieme.com, 22 aprile 2024. Un’Europa più federale, più internamente coesa, e in grado di prendere tempestivamente decisioni importanti.

Per far fronte alle due gradi sfide citate, ma anche ad altre come quelle dell’innovazione tecnologica, l’Unione Europea ha bisogno di una maggiore unità di intenti e di una maggiore capacità di decisione e di azione. In sintesi, ha bisogno di diventare più federale, cioè di svilupparsi secondo un modello politico-istituzionale che, come in altre esperienze federali (Usa, Germania, ecc.), in una serie delimitata ma strategica di ambiti abbia un centro decisionale dotato delle risorse per deliberare le politiche e implementarle.

L’Unione Europea ha già alcuni elementi significativi di federalismo, ma limitati a settori che, pur importanti come la moneta, il commercio estero, il mercato interno e in misura parziale l’ambiente, non sono oggi più sufficienti. L’ambito della politica estera e di sicurezza deve (progressivamente) federalizzarsi e lo stesso vale per il settore dei grandi investimenti infrastrutturali, climatici e tecnologici, ma anche in parte per l’ambito delle politiche sociali e sanitarie.

Questo vuol dire in primo luogo che in questi ambiti le istituzioni centrali dell’Unione devono avere la possibilità di decidere (a maggioranze qualificate) senza essere ostaggio del potere di veto di singoli stati. In secondo luogo, l’Unione deve avere le risorse finanziarie per sostenere queste politiche.

L’attuale bilancio europeo, che come è noto rappresenta poco più dell’1% del prodotto interno lordo complessivo dell’Unione, non è più assolutamente adeguato a rispondere a queste nuove esigenze. Pur senza nemmeno avvicinarsi ai livelli medi degli stati membri (che si aggirano tra il 40% e il 50% dei prodotti lordi nazionali) è necessario accrescere il livello del bilancio comunitario.

Poiché è difficile pensare di accrescere significativamente i contributi che gli stati membri danno, le strade aperte sono quella di ricorrere ad un maggiore e più sistematico indebitamento (eurobond) e quella di aumentare le risorse proprie, per esempio con la tassazione alle importazioni sulla base delle emissioni carboniche, gli introiti dal trading delle emissioni, e tasse sui profitti societari internazionali.

Il primo strumento, che ha già avuto un inizio (con il Next Generation EU e SURE), stenta ad affermarsi anche proprio perché l’Unione Europea è per ora un piccolo emettitore del debito sovrano e questo ne riduce la credibilità e aumenta i costi. Inoltre, le sue entrate proprie, essendo limitate, danno insufficienti garanzie (non a caso i bond europei pagano attualmente tassi più alti della Germania). I due strumenti devono quindi essere sviluppati insieme.

Che cosa fare:

1. Accentuare il carattere federale della UE estendendo i settori di policy di competenza esclusiva o prevalente della Unione;

2. In questi settori applicare il metodo comunitario di decisione che prevede voto a maggioranza qualificata riducendo i poteri di veto di singoli stati;

3. Rafforzare il bilancio dell’Unione da destinare al finanziamento di beni collettivi europei;

4. Aumentare le entrate proprie dell’Unione e il ricorso a debito europeo.




CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Mostra fotografica alla villa comunale

Roseto degli Abruzzi, 22 aprile 2024 – L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi e la Commissione Pari Opportunità, in collaborazione con l’Associazione “Il Guscio” APS, sono liete di annunciare l’allestimento di una mostra fotografica presso la Villa Comunale dal 24 al 28 aprile prossimi. La mostra, intitolata “Il filo Rosso”, è stata proposta dall’Associazione “Il Guscio” APS ed è stata accolta dell’Amministrazione Comunale e della Cpo di Roseto degli Abruzzi.

L’esposizione sarà curata e allestita dal fotografo Cristian Palmieri e avrà come oggetto un problema sociale profondo e pervasivo: la violenza di genere. Nel progetto fotografico “Il Filo Rosso” diventa il fulcro visivo per mettere in evidenza il messaggio del progetto. Ogni ritratto racconta una storia unica, ma insieme formano un’affermazione collettiva di solidarietà e consapevolezza.

Attraverso l’arte della fotografia, saranno raccontate le vite e le esperienze delle persone coinvolte, volontari che si sono messi a disposizione durante la giornata contro la violenza alle donne presso l’ospedale di Sant’Omero. L’obiettivo è evidenziare la forza e la resilienza delle vittime e promuovere la consapevolezza su questa piaga sociale. Ogni fotografia cattura non solo l’individualità e la bellezza di chi è ritratto, ma anche il potente simbolismo del filo rosso, che rappresenta la connessione umana e l’impegno comune per combattere la violenza di genere.

Il vernissage d’apertura si terrà il prossimo 24 aprile alle ore 17.30 e l’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 28 aprile con i seguenti orari: mattina (10.00 – 12.30), pomeriggio (17.30 – 20.00).

“L’arte possiede una forza capace di toccare il cuore e la mente delle persone e stimolare il dialogo e ispirare il cambiamento – afferma la Consigliera Comunale con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi – Le opere d’arte, in questo caso fotografie, che affrontano temi come la violenza di genere non solo aumentano la consapevolezza, ma possono anche fungere da catalizzatori per l’azione sociale, incoraggiando la comunità a riflettere e, infine, agire. In questo modo si contribuisce e celebrare e difendere l’uguaglianza di genere”.

“Come Commissione Pari Opportunità abbiamo accolto con grande piacere l’iniziativa de “Il Guscio”, un’associazione molto attiva sul territorio – afferma la presidente della Cpo Silvia Mattioli – Sosteniamo questo progetto perché crediamo che sia sempre necessario e opportuno parlare di violenza di genere ed è importante farlo attraverso tutti i linguaggi possibili. Quindi ben venga la realizzazione di una mostra fotografica che ha l’obiettivo di sensibilizzare un pubblico ampio rispetto a tematiche così importanti”.




ASSEMBLEA REGIONALE DI AVIS

Nel Convento di San Patrignano

Collecorvino, 22 aprile 2024. Si è svolta presso la splendida cornice offerta dal Convento di San Patrignano del vestino comune di Collecorvino la 53^ Assemblea Regionale di Avis che ha ospitato 130 delegati provenienti da tutta la regione abruzzese.

Ad accogliere i delegato è stato il Sindaco Paolo D’Amico: “È stata una grande emozione poter ospitare un così importante evento in questo posto a noi tanto caro. Si tratta del primo evento svolto nel piano superiore del convento di San Patrignano dopo il suo recupero e riconsegna alla cittadinanza”.

“Ringrazio l’Avis Regionale, l’Avis Provinciale Pescara e l’Avis Comunale di Collecorvino per aver scelto il nostro territorio come sede per lo svolgimento della loro assemblea annuale, ma soprattutto ringrazio i tanti volontari che quotidianamente si adoperano, nel silenzio, per il prossimo. Il loro è un servizio fondamentale per tutti, indistintamente” – chiude il sindaco quasi come un invito ad aver cura degli altri.




INIZIATIVA DEL CONALPA

Nel parco Franchi messo a dimora un esemplare di carrubo. Ospite Luisa Impastato della Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.

Giulianova, 22 aprile 2024.  L’assessore Paolo Giorgini era presente e ha portato i saluti della Città, questa mattina, in occasione della messa a dimora, nell’area ovest del parco Franchi, di un esemplare di carrubo. L’ albero è stato scelto tra tanti quale simbolo di legalità e di ricerca ostinata della giustizia e della verità.

All’iniziativa, organizzata dalla sezione di Giulianova del Conalpa, presieduta da Cristiano Gentile,  ha preso parte il Viceprefetto Vicario Alberto Di Gaetano. Ospite della mattinata, Luisa Impastato, in rappresentanza della Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, caduto quest’ultimo, per mano mafiosa, il 9 maggio 1978.

“ L’albero piantato – spiega Conalpa in una nota- è di una specie legnosa sempreverde, originaria dell’Asia Minore, molto diffusa in Sicilia. Oltre a creare un collegamento con Cinisi, paese di Peppino Impastato, il carrubo simboleggia la capacità di opporsi alle avversità. Non a caso, è anche detto “pianta della sopravvivenza” per la sua spiccata resistenza alla siccità”. 




IL MAGNIFICAT

Nella chiesa di Sant’ Antonio

Giulianova, 22 aprile 2024. Concerto alla Vergine Maria nell’antivigilia del giorno dedicato alla Madonna dello Splendore. Presente all’esibizione di Manuela Formichella e Lucia Antonacci, il sindaco Jwan Costantini.

Non solo una grande performance musicale ed un’esibizione canora di alto livello. Il concerto di ieri sera nella chiesa di Sant’Antonio, il “Magnificat. Canto alla Vergine Maria” organizzato da “Nota Fulgens”,  ha permesso che si vivessero momenti di devozione e grande suggestione spirituale. All’evento, patrocinato del Comune di Giulianova e della Parrocchia di San Flaviano, hanno assistito, insieme ad un folto pubblico, il Sindaco Jwan Costantini ed il parroco don Enzo Manes.

Nel suo intervento, Costantini ha portato il saluto dell’ Amministrazione Comunale a  ha sottolineato l’importanza di iniziative artistiche, come appunto quella di ieri,  capaci di ricondurre i Festeggiamenti in onore della Madonna dello Splendore ad un clima, imprescindibile,  di fede e riflessione religiosa. La voce del soprano Manuela Formichella e l’arpa di Lucia Antonacci hanno fatto sì che i presenti potessero rintracciare, nei brani “mariani”  meravigliosamente eseguiti, la bellezza e la preziosità di un Festa che è soprattutto una Festa di speranza, di affidamento e di preghiera. 




GENITORI TORNANO A SCUOLA 

Progetto del Club Lions Chieti I Marrucini

Chieti, 22 aprile 2024. Dal 16 al 18 aprile, per tre pomeriggi consecutivi, un folto gruppo di genitori è tornato tra i banchi della scuola media Chiarini del Comprensivo 1, per il Progetto Genitori del Club Lions Chieti I Marrucini.

Il corso è stato fortemente voluto in seguito al successo dello scorso anno ed è stato realizzato con il sostegno economico di tutti i club della Zona B della Sesta Circoscrizione: Chieti i Marrucini, Chieti Host, Guardiagrele e Loreto Aprutino-Penne. La Presidente di Circoscrizione Gabriella Orlando ha intrattenuto gli allievi con un metodo interattivo molto apprezzato, che ha concesso ai genitori di esprimere i loro dubbi, le perplessità e confrontarsi con gli altri, in un clima piacevole e rilassante.

«Oggi più che mai i genitori hanno bisogno di queste occasioni di confronto» ha spiegato la Coordinatrice Distrettuale Lion-Quest, Anna Maria Cocucci Blaga. «Soprattutto dopo che la pandemia, che ci siamo lasciati alle spalle, ha creato tanti nuovi problemi e reso ancor più difficile quello che era già il più complesso dei mestieri. Oggi si torna a casa, stressati, si accende la tv e si ascoltano racconti di guerra, in famiglie peraltro sempre più spesso allargate. E poi ci sono i figli, che non sono più quelli di una volta (sì, papà, sì mamma); ma dopo la DAD, con in mano il cellulare, divenuti piccoli e scaltri informatici, contestano, si ribellano, esigono. Per non parlare poi del mondo degli adolescenti, ragazzini di prima media e anche meno. Il guaio è che anche i papà e le mamme non si staccano mai dal cellulare, per necessità o per un sacrosanto diritto a un po’ di evasione, ma non sono di esempio ai figli; quindi, … dove va a finire l’autorità genitoriale? Come ci si comporta? Come si può non sbagliare? Ben vengano dunque i progetti del Lion-Quest, ben venga il Progetto Genitori utile a dare consigli validi ai papà e alle mamme, anche con il sostegno di uno splendido libro guida, che viene loro regalato a fine corso».

Alla cerimonia finale della consegna degli attestati sono intervenuti, insieme a vari soci dei Club, il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, con una rappresentanza del Comune, per sottolineare la preziosa collaborazione dei Lions con le Istituzioni, il PDG Raffaele Di Vito, che non ha mai fatto mancare la sua partecipazione a questo service, i presidenti dei club di Zona che hanno sponsorizzato il Progetto, Rocco Iezzi, Orietta Pelliccione, Franco Francomano, l’officer Lions-Quest per l’Abruzzo Claudia Cobianchi, la Coordinatrice Distrettuale Lions-Quest Anna Maria Cocucci Blaga e naturalmente la gentile padrona di casa, la dirigente scolastica Simona Di Salvatore, che ha messo a disposizione la scuola.

Dopo la consegna degli attestati, i papà e le mamme sono andati via entusiasti, pronti a tornare a scuola, tra i banchi, un altro anno.