MAJORETTES-SPORT ANBIMA APS

Montecatini Terme ospita il V Campionato Nazionale

Roma, 2 maggio 2023. Sabato 6 e Domenica 7 maggio 2023, il comune toscano di Montecatini Terme ospiterà il V Campionato Nazionale Majorettes-Sport, organizzato da ANBIMA APS e Majorettes-Sport World Federation, patrocinato dall’amministrazione comunale, con la collaborazione di Montecatini Eventi.

Dopo stages di formazione, studio di coreografie, grande impegno e passione sportiva e di spettacolo, le Majorettes scenderanno in campo per le loro esibizioni con bandiere, nastri, mazze da parata e pom pon. Eleganza, energia e perfezione saranno i tre pilastri della competizione nazionale che si svolgerà al Palaterme.

Saranno oltre 600 le atlete che si sfideranno in qualità di soliste, formazioni in duo, piccole formazioni e gruppi, con bastoni, bandiere, nastri e pom pon, suddivise per età nelle tre categorie cadets, juniors e seniors.

24 sono i Gruppi Majorettes iscritti al Campionato Nazionale, provenienti da tutte le regioni italiane.

La cerimonia di apertura è fissata per Sabato 6 maggio pv alle ore 11.00, quella di chiusura con le rispettive premiazioni delle atlete vincitrici si svolgerà Domenica 7 maggio pv, dalle ore 16.00.

Ingresso libero e gratuito per tutti gli appassionati di questo popolare sport-spettacolo, nato negli Stati Uniti d’America negli anni Venti del Novecento, ma presto diffusosi nella nostra penisola, quale preziosa realtà che arricchisce il nostro patrimonio culturale, aggregata alla Banda musicale, nel connubio ormai secolare che ci contraddistingue.




SULL’AEREO. IL PAPA: aiuteremo l’Ucraina per il rientro dei bimbi deportati in Russia

Nella conferenza stampa durante il rientro dall’Ungheria, papa Francesco parla di pace, di migranti, di denatalità, dell’incontro possibile con il patriarca Kirill. Ecco le sue parole

Avvenire.it, Gianni Cardinale, inviato a bordo dell’aereo papale domenica 30 aprile 2023

“Tre giorni densi ma buoni”. Con queste parole papa Francesco ha iniziato la tradizionale conferenza stampa sul volo di ritorno dall’Ungheria. Breve, ma ricca di contenuti. Eccone alcuni estratti.

Sui rapporti con gli ungheresi.

“Negli anni Sessanta quando studiavo in Cile ho conosciuto tanti gesuiti che erano stati cacciati dall’Ungheria. Poi sono rimasto molto amico delle suore ungheresi che avevano una scuola a 20 chilometri da Buenos Aires. Le visitavo due volte al mese e facevo un po’ il cappellano straordinario. Non capivo l’idioma, ma due parole le capivo bene: gulash e tokai. Mi ha colpito tanto il dolore di questi rifugiati, il non poter ritornare in patria. Poi ho saputo delle vicende per convincere il buon cardinale Mindszenty a venire a Roma. E ho conosciuto anche l’entusiasmo breve del 1956, e la delusione successiva. L’Ungheria non è cambiata, è arricchita. Gli ungheresi che avevo conosciuto erano di grande cultura, anche quelli che non erano di una classe sociale alta avevano tutti una buona cultura di base. Di solito gli ungheresi parlano anche tedesco o inglese perché la loro lingua si parla nel loro Paese e in Paradiso perché ci vuole una eternità per impararlo… Questo non è cambiato. Ho visto lo stile che conoscevo.

Sul tema dei migranti e sulla pace in Ucraina, sul colloquio con il premier Viktor Orban e con il metropolita russo ortodosso Hilarion.

“La pace di fa sempre aprendo canali, mai si può fare la pace con la chiusura. Invito tutti ad aprire rapporti, canali di amicizia. Questo non è facile. Con Orban ho fatto lo stesso discorso che faccio in genere con tutti. Le migrazioni: un problema che è l’Europa che deve prendere per mano. Sono cinque i Paesi più coinvolti: Cipro, Grecia, Malta, Italia, Spagna. Perché sono Paesi del Mediterraneo e i migranti sbarcano lì. E se l’Europa non si fa carico di questo con una distribuzione equa dei migranti, il problema sarà di questi Paesi soltanto. Poi c’è un altro problema collegato. La denatalità. Ci sono Paesi come Italia e Spagna dove non si fanno figli. Penso che un programma migratorio ben portato avanti, penso ad esempio alla Svezia, può aiutare questi Paesi che hanno una bassa natalità. Su Hilarion: è una persona che rispetto tanto. E’ una persona intelligente con la quale si può parlare. E questi rapporti è necessario mantenerli. Con il Patriarca Kirill ho parlato una sola volta, dopo che è iniziata la guerra, per 40 minuti. Ora sono il collegamento con lui tramite Antoni, che ha preso il posto di Hilarion; viene a trovarmi, è stato parroco a Roma e conosce bene l’ambiente. Con Kirill c’è in sospeso l’incontro che dovevamo avere a Gerusalemme e che è stato sospeso per la guerra. Quello si dovrà fare. E poi ho un rapporto con l’ambasciatore che adesso lascia dopo sette anni. Un uomo grande, come si deve, una persona seria, colta, molto equilibrata. Il rapporto con i russi passa principalmente con questo ambasciatore. Per la pace sono disposto a fare tutto quello che si deve. Adesso e in corso una missione… ma ancora non è pubblica, quando lo sarà lo dirò”.

Sullo stato di salute e la prospettiva di partecipare alla Gmg di Lisbona.

“Ho avuto un malore forte alla fine dell’udienza del mercoledì. Non mi sono sentito di fare pranzo, mi sono coricato un po’, non ho perso i sensi, ma c’era una febbre alta. Alle tre il medico mi ha portato in ospedale: una polmonite acuta e forte nella parte bassa del polmone. Grazie a Dio lo posso raccontare. Il corpo ha risposto bene al trattamento, grazie a Dio. A Lisbona andrò. Spero di farcela. Voi vedete che non è lo stesso di due anni fa. Col bastone, adesso meglio. Per il momento il viaggio non è cancellato. Poi c’è il viaggio a Marsiglia, poi in Mongolia, e poi l’ultimo che non ricordo”.

Sulla disponibilità, dopo quella manifestata con la Grecia, di restituire agli indigeni canadesi dei loro manufatti conservati in Vaticano.

“La restituzione dei frammenti del Partenone è stato un gesto giusto. Si doveva fare. Qui si deve fare un discernimento in ogni caso. La restituzione agli indigeni canadesi è in corso. Chiederò. Nella misura in cui si può restituire è meglio farlo. Fa bene a tutti. Per non abituarsi a mettere le mani nelle tasche degli altri”.

Sulla disponibilità di mediare per la restituzione dei bimbi ucraini deportati in Russia.

“Penso di sì. La Santa Sede ha fatto da intermediaria in alcuni scambi di prigionieri, tramite l’ambasciata. Questi sono andati bene. Penso che può andare bene anche quest’altro. La Santa Sede è disposta a farlo perché è giusto. E dobbiamo aiutare affinché questo non sia un casus belli, ma un caso umano. Tutti i gesti umani aiutano, invece i gesti di crudeltà no. Penso anche alle donne che vengono nei nostri paesi dalle zone di guerra. In questo momento sono aiutate. Non dobbiamo perdere l’entusiasmo per fare questo. Altrimenti queste donne rimangono senza protezione col pericolo di finire nelle mani degli avvoltoi che girano sempre. Non dobbiamo perdere questa tensione di aiuto per i rifugiati”.

https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-francesco-conferenza-stampa-aereo-ungheria-2023




GRANDI DECISIONI per il 1° maggio

Nessun confronto con la stampa

Politicainsieme.com,  2 maggio 2023. Non si è proprio capito perché Giorgia Meloni si sia sottratta alla conferenza stampa che tutti si sarebbero aspettati dopo il grande annuncio sui provvedimenti adottati dal Governo con la riunione straordinaria dal Consiglio dei ministri del Primo Maggio.

Proprio perché decisione tanta enfatizzata, un incontro libero ed aperto con i giornalisti non sarebbe dovuto mancare. Non è che il rispettare i criteri di completezza d’informazione richiesti a chi si assume l’onere di gestire la cosa pubblica, e soprattutto a quei livelli, sia un optional lasciato alla libera valutazione della Primo ministro.

Un segno di debolezza, comunque, che non era da attendersi dalla tenace e determinata Giorgia Meloni. A maggior ragione se dovesse diventare una pratica costante o applicata quando si ritiene più opportuno non approfondire quello che, invece, dev’essere inevitabilmente approfondito all’interno di un ampio confronto anche con chi ha il dovere di informare la pubblica opinione, com’è costume di ogni paese democraticamente evoluto. E, intanto, un po’ tutti i componenti del Governo sembrano più impegnati a fare propaganda che a fornire il segno evidente di un cambio di passo, dall’opposizione passando a Palazzo Chigi.

https://www.politicainsieme.com/grandi-decisioni-per-il-1-maggio-ma-nessun-confronto-con-la-stampa/




AMIANTO RIMOSSO

Eliminati 12 serbatoi idrici dalla scuola primaria Mario Bianco

Fossacesia, 2 maggio 2023. Sono stati completati i lavori di rimozione dei vecchi e non utilizzati serbatoi idrici, eseguiti grazie a un finanziamento ottenuto con il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, contenenti anche amianto, che erano collocati sul terrazzo della Scuola Primaria Mario Bianco, di Fossacesia. Gli interventi, eseguiti con una ditta specializzata, hanno riguardato la rimozione di 12 serbatoi idrici.

“Liberiamo la struttura scolastica dall’amianto e materiale di cemento che, con il passare degli anni, sarebbero potuti diventare pericolosi – afferma il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Le operazioni di rimozione sono state attente, svolte da operatori competenti e professionali che ringrazio”.

Il finanziamento è stato ottenuto con un progetto elaborato dal Settore Tecnico del Comune ed approvato dalla Giunta  di Fossacesia nell’agosto 2022.




SOTTOCOSTA RADDOPPIA: la fiera proseguirà anche il 6 e il 7 maggio 2023

Premiati Luca Bassani Antivati, Rita Tranquilli Leali e i vincitori del Premio Design nautico

Pescara, 2 maggio 2023. La pioggia che nel pomeriggio si è abbattuta sulla città di Pescara non ha fermato i diportisti e gli appassionati di mare e nautica che oggi hanno partecipato a Sottocosta, il Salone Nautico del Medio Adriatico che chiuderà questa sera, dopo tre giorni, al porto turistico Marina di Pescara. Ma non si tratta di un addio, quanto piuttosto di un arrivederci.

Alla luce del successo della manifestazione – animata da 64 espositori provenienti da 10 regioni d’Italia, da decine di incontri, attività, seminari e laboratori e da migliaia di visitatori – la Camera di Commercio Chieti Pescara e il Marina di Pescara, che organizzano la manifestazione con la collaborazione tecnica di Assonautica Pescara Chieti, hanno deciso di prolungare la durata del Salone, aggiungendo un intero fine settimana. Sabato 6 e domenica 7 maggio, dalle 10 alle 20, dunque, Sottocosta sarà ancora visitabile al Marina di Pescara per altri due giorni dedicati alla nautica, all’economia del mare, alla sostenibilità ambientale e al turismo nautico. Un’occasione che gli organizzatori hanno voluto concedere a quanti, anche per via della pioggia di sabato e di oggi pomeriggio, non hanno avuto la possibilità di visitare l’esposizione e di apprezzarne gli incontri di interesse nazionale e internazionale.  

Come l’appuntamento con il Salone delle Idee e dell’Innovazione, curato dall’architetto Claudia Ciccotti Giammaria, durante il quale ieri pomeriggio sono stati conferiti degli importanti riconoscimenti. A cominciare dal Premio alla carriera, arrivato alla sua terza edizione, che quest’anno è stato assegnato a Luca Bassani Antivari, founder & chief designer di Wally. Laureato alla Bocconi, da sempre appassionato velista, nel corso della sua carriera sportiva è stato armatore e timoniere di diverse barche regatando in numerose classi e ottenendo risultati significativi, tra cui il Mondiale nel 1998, nella classe Mumm 30. A soli 33 anni ha fondato la Wally per produrre yacht da crociera veloci, facili e comodi, che in pochi anni hanno cambiato il concetto di barca a vela diventando un punto di riferimento per l’industria nautica. Vincitore del prestigioso Premio Compasso D’Oro, nel 2004 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Disegno Industriale presso l’Università di Architettura di Genova.

Ad essere premiata come “Donna del mare”, invece, è stata Rita Tranquilli Leali, avvocato, professore ordinario di diritto della navigazione, commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e già rettore dell’Università di Teramo. Attualmente è direttore onorario e componente del Comitato Scientifico del Master di II livello in Diritto ed Economia del mare dell’Università di Teramo in collaborazione con il Centro di ricerche giuridiche per la pesca e la navigazione della Camera di Commercio Chieti Pescara.

Il pomeriggio di riconoscimenti è proseguito con la premiazione dei vincitori del Premio di Design nautico, giunto alla sua sesta edizione, e dedicato quest’anno a “Day boat, uscite giornaliere, weekend e campeggio nautico”. I vincitori sono stati: nella categoria professionisti, il progetto “Sea Camp” di Michela Ricci, Matteo Cota e Paola D’Agata e nella categoria studenti, il progetto “Blade32” di Rebecca Febo e Federico Battaglino. Menzioni d’onore a Blade di Carmine Manna  e Anthea di Roberto Leva e Alessandro Zabatta.

Tra gli appuntamenti che hanno animato la giornata odierna all’interno del Padiglione Becci, l’incontro dedicato all’Advisory Board del sistema nautico abruzzese con un focus dedicato ai Blue Marina Awards e alle opportunità di finanziamento per il settore nautico. A seguire spazio alla presentazione dell’evento nazionale Barcolana 2023 e degli appuntamenti che lo precederanno racchiusi sotto il nome di “Go to Barcolana Adriatico”. Alle 12.30 lo chef Maurizio Di Michele, condotto dalla giornalista Jennifer Di Vincenzo, ha tenuto lo show cooking a base di prodotti ittici della costa abruzzese promosso dal Flag Costa dei Trabocchi e la relativa degustazione guidata di finger food e vini abruzzesi.

Nel pomeriggio, spazio alla premiazione del Campionato primaverile di vela mini altura della Fiv IX zona a cura del circolo velico La Scuffia, in collaborazione con il circolo velico Ventoforte, seguita dalla Lega Navale Italiana che ha presentato i progetti “The Secret Garden”, Area marina protetta Torre del Cerrano e Anassa, l’imbarcazione a vela sequestrata alla criminalità. Alle 17 a salire sul palco è stato il capitano di corvetta Fabio Dal Cin per l’incontro “Guarda lontano, scegli la Marina”. A chiudere la lunga carrellata di appuntamenti è stata una performance live e una sfilata di modamare estate 2023.

L’appuntamento con Sottocosta, il Salone Nautico del Medio Adriatico, è per sabato 6 e domenica 7 maggio, sempre dalle 10 alle 20 al porto turistico Marina di Pescara.




TRE – il nuovo singolo del cantautore abruzzese Giuseppe Maria Bità

È uscito il nuovo singolo finalista e vincitore del Premio Speciale al Sanremo Festival della canzone Cristiana 2023

Tre affronta la tematica del matrimonio non secondo il mondo ma secondo la Verità. Ma di quale verità parla il cantautore? Chiediamolo a lui.

Giuseppe Maria Bità: “Il matrimonio è un Sacramento, il sigillo di Dio sugli sposi e da quel momento non si è più in due ma in tre: lo Sposo, la Sposa e Dio. Ai giorni nostri esistono vari modi per stare insieme: la convivenza è ad esempio una forma d’amore tra le due persone che può tuttavia finire in qualsiasi momento con conseguenze solo ed esclusivamente umane, ma è soltanto nel matrimonio che viene stretto un patto a Tre, e questo patto è indissolubile. Credo che molte persone mi guardino storto quando dico queste cose, perché ormai la moda è quella di stare insieme ad una persona fino a quando quella persona ci fa stare bene, fino a quando ci appaga e soddisfa i nostri bisogni. Ma questo è amare l’altro o amore per sé stessi? Perchè in teoria chi ama dona…anche se non riceve. Il matrimonio come raccontato nella canzone è un patto indissolubile tra lo Sposo, la Sposa e Dio, capace di durare se Dio non viene messo da parte, davvero per sempre. Questa canzone rompe gli schemi e sono sicuro che ascoltandola….più di una persona comincerà ad interrogarsi sulla propria vita”.




SAN PIO DA PIETRELCINA, san Giovanni Paolo II e il segreto della Madonna di Fatima

Un libro di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino. Recensione di Franco Massimo

Gli autori in questo nuovo lavoro, San Pio da Pietrelcina, san Giovanni Paolo II e il segreto della Madonna di Fatima, edito da Segno, presentano, con un linguaggio semplice e scorrevole, le due figure che hanno segnato il secolo scorso. Giovanni Paolo II e Padre Pio da Pietrelcina. Uno è stato il Grande Papa polacco che da poco ha lasciato la scena di questo mondo (2 aprile 2005), l’altro un umile frate cappuccino con impressi i segni della passione di nostro Signore nel corpo, morto molti anni prima del Papa Grande (23 settembre 1968).

Insieme hanno attraversato il XX secolo guidando e sorreggendo la Chiesa nel mare tempestoso di tanti pericoli. Le loro strade ad un certo punto si sono incrociate, e dall’incontro personale ne è nata una grande amicizia spirituale che li ha accompagnati fino alla soglia del Paradiso. Le loro strade hanno seguito percorsi diversi, eppure c’è stato qualcosa che li ha sempre uniti. Possiamo dire, se così si può dire, che il loro cammino sia stato tracciato ognuno pensando all’altro.

Una storia straordinaria, che non ha eguali nella Chiesa, è iniziata nel lontano 1948, a San Giovanni Rotondo, è si è dipanata per tutto il Novecento. È la storia di un incontro tra due uomini straordinari: Padre Pio da Pietrelcina e don Karol Wojtyla, divento.

Da quel primo e storico incontro, tra il giovane prete polacco e il mistico frate, nascerà una intensa amicizia mistica che porterà il prete polacco a recarsi altre due volte a San Giovanni Rotondo per rendere omaggio e, soprattutto, a pregare sulla tomba del frate amico. L’intesa spirituale tra i due nascerà proprio da questo primo incontro personale. Nascerà tra di loro una comunione spirituale che, come dicevamo sopra, li accompagnerà fino alle soglie del Paradiso dove sappiamo essere avvenuto il secondo incontro personale tra di loro. Dove, una volta vicini, sicuramente Padre Pio avrà ringraziato il Papa “Grande” per averlo voluto a tutti i costi scrivere nell’albo dei santi della Chiesa.

In questa storia straordinaria si inserisce la Madonna che a Fatima fece la sua apparizione a tre pastorelli invitandoli a pregare e a far pregare per l’umanità. Il 13 maggio 1917 la Vergine apparve per la prima volta in Portogallo, in un villaggio sperduto sugli altipiani dell’Estremadura a tre pastorelli, Lucia Dos Santos e Francesco e Giacinta Marto, chiedendo penitenza e conversione. Pio XII nel 1942 consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria mentre Giovanni Paolo II attribuì alla Vergine di Fatima l’intercessione per essersi salvato dall’attentato del 13 maggio 1981 in piazza San Pietro.

Il santuario mariano di Fatima è uno dei luoghi più venerati dai fedeli cattolici e in questo luogo, sacro per l’apparizione di Maria, papa Giovanni Paolo II volle recarsi di nuovo il 13 maggio 2000, per procedere alla beatificazione dei fratelli Marto. Al termine della celebrazione, il cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano, diede lettura della comunicazione in lingua portoghese, sul terzo segreto di Fatima; ed appena un mese dopo, il 26 giugno 2000, il Papa ne autorizzò la divulgazione pubblica da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, accompagnata da opportuno commento teologico del Prefetto, cardinale Joseph Ratzinger.

Ecco uno stralcio: «La parola chiave di questo Segreto, è il triplice grido: “Penitenza, Penitenza, Penitenza!… A suor Lucia appariva sempre più chiaramente come lo scopo di tutte quante le apparizioni sia stato quello di far crescere sempre più nella fede, nella speranza e nella carità – tutto il resto intendeva portare solo a questo….”».




TURANO DIVINO 11 giugno 2023

Un evento incentrato sulla conoscenza e diffusione della cultura del vino

Castel di Tora, 1° maggio 2023. Nello splendido scenario del lago del Turano, tra le vie del borgo medioevale di Castel di Tora si terrà, in data 11 giugno 2023 (dalle 12 alle 18), la manifestazione Turano diVino, un evento incentrato sulla conoscenza e diffusione della cultura del vino e del buon bere.

 L’evento prevede la partecipazione di molte cantine del Lazio e rappresentative di tutte le Provincie, così da avere la possibilità di degustare oltre 50 tipologie di vino.

La manifestazione è indirizzata sia un pubblico appassionato ed esperto di vino alla ricerca di prodotti di nicchia e di qualità ed a tutti coloro che desiderano trascorrere una giornata alla scoperta alla scoperta di gioielli enologici. Ci saranno inoltre moneti di confronto tra gli appassionati e produttori condividendo esperienze e passioni.

Oltre alla degustazione dei vini ci saranno anche stands con le prelibatezze gastronomiche preparate dagli operatori locali. La manifestazione rappresenta un’opportunità anche per le varie attività locali per confrontarsi con i professionisti del settore con le cantine e gli agenti. Le degustazioni saranno curate da sommelier iscritti all’AIS che potranno che aiuteranno a capire le proprie capacità percettive.

Il wine tour si svolgerà all’interno del centro storico di Castel di Tora così da poter condividere con i partecipanti la bellezza e la storia dell’affascinate borgo medioevale.




AREA DI RISULTA: tra parco e giardino!

Nel panorama delle aree verdi urbane, il parco Ex Caserma di Cocco rappresenta una realtà importante, seppur di dimensioni limitate. Infatti, si estende per poco più di 3 ettari (la sola Riserva Dannunziana ha una superficie complessiva di oltre 50 ettari).

Pescara, 1° MAGGIO 2023. Recentemente sono stato a Cinisello Balsamo, comune dell’hinterland milanese. Ho fatto una breve e gradevole passeggiata all’interno del giardino di Villa Ghirlanda Silva, uno spazio verde annesso all’omonima prestigiosa Villa costruita a cavallo dell’800. Pur essendo un giardino, si percepisce la gestione “didattica-naturalistica” di alcune delle sue parti, un po’ lasciate a se, mentre per altre l’elemento antropico è prevalente, con camminamenti, piazzole per giochi e spazi per eventi culturali. Nelle prime spiccano cartelli informativi sulle specie di alberi e sull’avifauna presente, con schede di riconoscimento (Frosone, Torcicollo, Friguello, ecc.). Nelle seconde, oltre a panchine e fontanelle, sono stati sistemati anche giochi utili per prendere confidenza con alcune leggi della fisica (per la serie: imparare giocando).

Il giardino di Cinisello Balsamo ha ormai oltre 2 secoli di vita e gli alberi hanno avuto modo di esprimersi al meglio, sia sempreverdi che latifoglie (alcuni Bagolari affondano con evidente prepotenza le radici nel terreno). Il “giardino” si estende per circa 6 ettari, praticamente il doppio della Caserma di Cocco, e lo si attraversa in poco tempo.

Ma a pensarci bene, si tratta dello stesso spazio che sembra si intenda destinare al “parco” (?) che dovrebbe vedere la luce nell’area di risulta della stazione ferroviaria di Pescara, che si estende per 13 ettari, poco più del doppio del giardino di Villa Ghirlanda Silva, ma che vedrebbe destinato a verde solo la metà della sua superficie. Perché mai?

L’opportunità che il Comune di Pescara ha di dotarsi di un PARCO pubblico di dimensioni significative è unica. L’idea che 6 ettari possano essere considerati tanti rispetto alla opportunità di averne il doppio dovrebbe far riflettere: alla fine sarebbe come moltiplicare per due l’esiguo spazio dell’Ex Caserma di Cocco, e si arriverebbe alla stessa estensione del giardino di Villa Ghirlanda Silva, forse troppo poco, come aspirazione, per quello di cui la città avrebbe bisogno (ricordo anche i 26 ha dei Giardini Margherita di Bologna!). Un grande polmone verde, con funzioni ecosistemiche a portata di tutti e di tutti i sensi, nel cuore della città, e che diventerebbe tra l’altro una grande attrattiva e peculiarità urbana che molte amministrazioni ambirebbero a emulare, avendo lo stesso spazio a disposizione: sicuramente meglio che copiare un giardino e men che meno un edificio pubblico, un parcheggio a silos o un terminal bus che, se necessari, potrebbero avere ben altra destinazione, funzionale e soprattutto fisica.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




AUGURIO PRIMO MAGGIO dall’Amministrazione Comunale

Giulianova, 1° maggio 2023. Il Sindaco Jwan Costantini e l’ Amminstrazione Comunale augurano una serena Festa del Lavoro a tutti i cittadini: ai lavoratori autonomi e indipendenti, ma anche agli studenti, alle casalinghe, a chi aveva un’occupazione in passato ed è ora in pensione.

“Un ringraziamento sentito – sottolinea il Sindaco Jwan Costantini – va a coloro che, anche oggi, sono operativi. Penso agli uomini delle Forze dell’ Ordine, al personale della sanità pubblica, a quanti si impegnano per garantire i servizi essenziali. L’ auspicio di questa Amministrazione è che il lavoro possa essere vera garanzia di giustizia sociale e che, per questo, soddisfi umanamente e materialmente chi lo possiede, diventando realtà per quanti, al contrario, ne sono ancora in cerca”.




ENNEAGRAMMA. Scopri le tue luci e le tue ombre

Un libro di Don Marcello Stanzione. Recensione DI Annamaria Maraffa

1° maggio 2023

È fresco di stampa il libro Enneagramma. Scopri le tue luci e le tue ombre, di Don Marcello Stanzione, edito da Mimep-Docete.

Sul frontone del tempio di Apollo a Delfi vi era scritta la massima: “Conosci te stesso”. La via per la conoscenza di sé stessi è anche per il mistico cattolico Taulero, il ritornare dentro di sé, per tendere al fondo della propria anima. Tuttavia, le persone rinunciano volentieri a questa esplorazione, dato che in un primo momento la conoscenza di sé stessi è dolorosa, perché si scoprono spietatamente l’oscurità e la cattiveria, la viltà e la falsità che giacciono nascoste dentro di noi. Per Taulero, una caratteristica dei falsi amici di Dio è quella di condannare gli altri, ma non se stessi. I veri amici di Dio, al contrario, non condannano nessuno se non se stessi.

Per Taulero, un segno che lo Spirito Santo opera nell’uomo è quando questi comincia a conoscere sé stesso.

Noi pensiamo che le persone si debbano proteggere dagli sconvolgimenti della mezza età. Al contrario, Taulero vede in ciò l’opera dello Spirito Santo. Dobbiamo lasciarci scuotere dallo Spirito di Dio, per poter penetrare nel fondo di noi stessi, per giungere al nostro vero essere. Dobbiamo lasciare tranquillamente che cada sopra di noi la torre del nostro autocompiacimento e della nostra autogiustificazione, ed affidarci completamente all’opera che Dio compie in noi in queste traversie della vita.

Egli descrive come l’uomo debba osservare ed esaminare attentamente il proprio agire e le proprie omissioni, i pensieri ed i desideri preferiti, e specialmente le debolezze della propria natura. Dobbiamo interrogarci continuamente su quali siano i motivi ultimi del nostro agire, se cioè mettiamo al centro noi stessi o Dio. Dobbiamo esaminarci se siamo attaccati alle cose esteriori, al nostro successo, ai ruoli che ricopriamo, al nostro ufficio o professione, alle nostre proprietà, alle forme della nostra devozione, alla fama.

L’enneagramma costituisce una particolare tipologia caratteriale della personalità molto antica che permette di conoscere sé stessi e gli altri. L’enneagramma che si basa su nove tipologie di base e di ventisette sottotipi, oggi è stata riscoperta e apprezzata anche dagli specialisti di psicologia che l’hanno applicata al manuale dei disturbi della personalità e dagli studiosi del carattere specialmente in Nord e Sud America, in Francia e in Germania. Le sue radici affondano sia nella saggezza dei primi Padri cristiani del deserto sia nella sapienza orientale dei Sufi islamici. L’enneagramma è una sorta di specchio, tramite il quale guardare dentro di sé, per andare alla ricerca dei nove volti dell’anima. Si tratta semplicemente di una mappa, di uno strumento utile per rappresentare quel particolare territorio, che è l’individuo. È fondamentalmente uno strumento di lavoro in vista del cambiamento personale. Esso punta a quel tipo di conversione cui fa riferimento l’apostolo Paolo, là dove egli insegna che “la mente è cambiata e l’intera esistenza è trasformata”. Secondo la teoria dell’enneagramma e l’insegnamento di Paolo, noi abbiamo un “sé redento” e un “sé irredento”. Il sé irredento è formato e condizionato dalle esperienze della vita.

Col tempo ci identifichiamo col sé irredento e col corpo materiale. Al termine della fanciullezza siamo a tal punto identificati con il sé irredento e non con il corpo, che il sé redento ci è completamente sconosciuto. Normalmente non ci rendiamo conto della sua esistenza. Eppure, esso c’è, eccome! Appena sotto la superficie, appena al di là della confusione e del frastuono della personalità, appena dietro le preoccupazioni per il corpo fisico, vi è un sé interiore, più profondo e più autentico che sperimentiamo, benché solo saltuariamente, come pace, presenza, essenza. Secondo l’apostolo Paolo e secondo pure la teoria dell’enneagramma, è possibile – quantunque raro per noi – arrivare a sperimentare regolarmente ed anche in modo duraturo questo sé redento. Lo possiamo fare attraverso la purificazione del sé irredento, attraverso la separazione della nostra identità dai pensieri e dai condizionamenti della personalità, consentendole di unirsi con il sé redento.

Il primo passo in questo processo consiste nell’identificare il nostro tipo di personalità, che è l’aspetto più rozzo e coercitivo del nostro condizionamento. Il nostro tipo di personalità si basa sulla scelta inconscia di una delle nove passioni del cuore (i setti vizi capitali – ira, invidia, superbia, lussuria, avarizia, gola e accidia – più l’autoinganno e la paura). Grazie all’identificazione e all’osservazione del nostro tipo di personalità noi riusciamo a separarci un poco da essa (l’osservazione consente la separazione). Il passo successivo in questo processo consiste nell’acquietarla e separarla dalle nove passioni del cuore, che costituiscono il centro del sé irredento. Una volta che le passioni sono acquietate, noi iniziamo a sperimentare l’essenza, il sé superiore, l’io vero.

Sempre secondo l’enneagramma e san Paolo, il sé irredento vede il mondo come se fosse riflesso da uno specchio distorto. E tale visione distorta, che comporta la (falsa) comprensione di un sé limitato e spesso alienato, alimenta le passioni del cuore. Nella misura in cui riusciamo a mettere a fuoco la visione distorta, iniziamo ad acquietare le passioni del cuore, cominciando a sperimentare momenti di vita a livello del sé redento e ad avere fugaci percezioni di conoscenza nascosta tipica della mente superiore.

La parte del sistema recepito dalla psicologia contemporanea e dai membri della Chiesa che lo utilizzano riguarda i nove tipi di personalità. La maggior parte dei libri e dei corsi sull’enneagramma si è focalizzata su questi nove tipi. E per la maggior parte degli studiosi di enneagramma c’è solo la presentazione dei nove tipi, che resta valida per sé stessa, con solo un cenno alla pratica un po’ esoterica della conversione.  Di fatto, il solo studio delle nove personalità può portare a formidabili trasformazioni della percezione e dell’essere. Lavorando sui nove tipi, perveniamo alla conoscenza di noi stessi e degli altri. Questa conoscenza migliora le nostre relazioni professionali, familiari e sociali e ci consente di vedere gli altri “così come loro si vedono”. Il libro di don Marcello Stanzione sull enneagramma edito dalla Mimep è quindi di grande utilità pratica per conoscere i propri e gli altrui punti di forza e di debolezza della personalità e lavorarci spiritualmente.




ESSERE FIGLI DI MARIA

Un privilegio e una responsabilità

In Terris, 1° maggio 2023

Anticamente la Madonna veniva rappresentata con un grande manto che abbracciava tutto il popolo di Dio. Siamo figli suoi, anzi siamo “figli nel Figlio”.

Essere figli di Maria è un privilegio ed una grande responsabilità, ma abbiamo una Madre amorevole e compassionevole che non ci farà mancare mai il suo aiuto.

Maria, prima di essere madre del popolo di Dio e stata donna del popolo, così il santo vescovo Don Tonino Bello descrive: “Santa Maria, donna del popolo, grazie, perché hai convissuto con la gente, prima e dopo l’annuncio dell’ angelo, e non hai preteso da Gabriele una scorta permanente di cherubini, che facesse la guardia d’onore sull’uscio di casa tua. Grazie, perché, pur consapevole di essere la madre di Dio, non ti sei ritirata negli appartamenti della tua aristocrazia spirituale, ma hai voluto assaporare fino in fondo le esperienze, povere e struggenti, di tutte le donne di Nazareth… Santa Maria, donna del popolo, insegnaci a condividere con la gente le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce che contrassegnano il cammino della nostra civiltà. Donaci il gusto di stare in mezzo, come te nel cenacolo. Liberaci dall’autosufficienza. E snidaci dalle tane dell’isolamento”.

Maria è la donna dei giorni feriali, semplice e umile, dolce e forte, nascosta e coraggiosa, discreta e fedele alla volontà divina.

Senza il Si di Maria non ci sarebbe stato niente dopo, ma dal Suo Si è nato il Salvatore del mondo, il Redentore delle genti e una nuova umanità rinnovata dalla grazia e dall’amore crocifisso e risorto del Signore. Perché la Madonna è la figura di donna più popolare del mondo?

Perché la Madonna è la donna più famosa sulla terra sia per titoli che per luoghi dedicati a Lei?

Anni fa la National Geographic le ha dedicato la copertina di dicembre intitolandola appunto così: “Come la Vergine Maria è diventata la donna più potente del mondo”.

Nel Corano, che è il libro sacro dell’Islam, la Vergine è descritta come un faro e un modello di fede autentico ed esemplare: “Maria è un modello da seguire per tutti coloro che cercano un esempio perfetto di fede e di verità (Corano 66, 12)”.

La grandezza della Madonna è l’umiltà, la mitezza, la sottomissione a Dio, la piccolezza. Ha scelto di essere l’ultima, per poi essere prima e vincitrice nell’invocazione, nella lotta contro il male e nei luoghi di culto deidcata a Lei e in continuo aumento.

Credo che ogni giorno la Madonna appare dentro si noi se facciamo la volontà di Dio nell’ascolto silenzio della Parola di Dio e nella carità concreta verso gli alti. Concludo con una preghiera del Santo Padre, grande innamorato della Madre di Dio e della Chiesa.

Preghiera di papa Francesco alla Madonna

O Maria,

tu risplendi sempre nel nostro cammino

come segno di salvezza e di speranza.

Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati,

che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù,

mantenendo ferma la tua fede.

Tu, Salvezza del popolo romano,

sai di che cosa abbiamo bisogno

e siamo certi che provvederai

perché, come a Cana di Galilea,

possa tornare la gioia e la festa

dopo questo momento di prova.

Aiutaci, Madre del Divino Amore,

a conformarci al volere del Padre

e a fare ciò che ci dirà Gesù,

che ha preso su di sé le nostre sofferenze

e si è caricato dei nostri dolori

per condurci, attraverso la croce,

alla gioia della risurrezione. Amen.

Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.

Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,

e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

fra Emiliano Antenucci

Foto di radwan skeiky su Unsplash

https://www.interris.it/intervento/essere-figli-maria-privilegio-responsabilita/amp/




 IL 1° MAGGIO

e le politiche di tutela del lavoro

1° maggio 2023

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro: l’articolo 1 della nostra Costituzione si sposa perfettamente con il 1° maggio, una giornata particolare per i lavoratori, nella quale risalta in modo speciale l’importanza del lavoro come strumento di realizzazione personale e di servizio alla collettività. E non è un caso che proprio questo giorno sia legato alla figura di San Giuseppe, esempio emblematico di come l’operosità sia una dimensione essenziale della vita umana. Egli, infatti, fu un uomo umile e laborioso, un carpentiere che non mancò di assicurare il sostentamento della sua famiglia.

Questa premessa sintetizza tutta la bellezza di questa data a noi così cara. Insieme siamo impegnati a promuovere una visione del lavoro che rispetti la dignità umana e la sua libertà intrinseca. La dottrina sociale della Chiesa ci insegna che il lavoro è un diritto fondamentale, ma anche un dovere che ci richiede di impegnarci per il bene comune.

Per ottemperare a tale insegnamento, dovremmo sempre porre la massima attenzione affinché si garantiscano alle persone giuste condizioni lavorative, una retribuzione equa e dignitosa, la tutela della salute e della sicurezza, il diritto alla formazione e alla partecipazione alle decisioni che riguardano il lavoro stesso. Ne consegue che, valorizzando il lavoro come fonte di crescita personale e come contributo al bene della società, siamo anche spinti a sostenere l’imprenditorialità responsabile.

Ecco, quindi, che il lavoro non si può riassumere in un mero concetto astratto, bensì è una benedizione, un’opportunità per realizzare il nostro potenziale umano, per contribuire alla costruzione di una società più giusta e solidale. Per noi il 1° maggio rappresenta dunque l’occasione migliore per riflettere sullo stato del lavoro in Italia e nel mondo. Quelli recenti sono stati anni di profondi cambiamenti, a causa della globalizzazione, dell’innovazione tecnologica, della pandemia da Covid-19, delle guerre che piagano il pianeta.

Si è assistito a una crescita del precariato, alla rinuncia (specie da parte dei più giovani) a ruoli a tempo indeterminato, allo strazio dei salari erosi dall’inflazione. In questo contesto, diventa sempre più urgente promuovere politiche che tutelino i diritti dei lavoratori, che favoriscano la creazione di posti di lavoro dignitosi e che valorizzino la formazione e l’aggiornamento professionale. Inoltre, è fondamentale che le istituzioni pubbliche e private collaborino per costruire una realtà occupazionale più inclusiva, sostenibile e responsabile, capace di garantire la giustizia sociale, il rispetto dei diritti umani e la dignità di ogni persona. Riusciremo a plasmare e costituire una società più giusta, solidale e fraterna? La sfida ci attende… in labore fructus!

Erminio Zanenga




EUROCUP 2 la Coppa va al Fenerbahçe

Amicacci Abruzzo con orgoglio chiude al secondo posto

Giulianova, 1° maggio 2023. La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo si piazza al secondo posto nelle Finals di EuroCup 2, battuta nella sfida per il titolo dai turchi del Fenerbahçe, che prevalgono con il punteggio di 48-60 e alzano il prestigioso trofeo europeo. Con la finale continentale di Badajoz cala il sipario sulla stagione della squadra guidata da coach Carlo Di Giusto, ricca di successi come la storica conquista dello Scudetto e il trionfo in Supercoppa Italiana.  

La squadra abruzzese arriva in finale dopo aver superato in semifinale i padroni di casa del Mideba Extremadura mentre il Fenerbahçe ha avuto la meglio sui francesi di Hyeres. Le due compagini si riaffrontano quindi dopo l’esordio di venerdì nel girone, che aveva visto prevalere l’Amicacci. L’inizio della contesa favorisce i giuliesi che trovano in Gabriel Benvenuto e Shay Barbibay i propri terminali offensivi per portarsi avanti, con il contributo di un Amit Vigoda sempre pronto a dispensare assist per i compagni. La squadra turca rimane in scia affidandosi alla presenza nel pitturato di Yamac Yuksel, ma il primo quarto si chiude con l’appoggio di Benvenuto allo scadere (20-17).

Nel secondo quarto l’Amicacci si affida al repertorio offensivo di Galliano Marchionni per conservare il vantaggio, ma il Fenerbahçe alza il livello sui due lati del campo e piazza il parziale del sorpasso trainato da Yuksel e Yavuz. Gli abruzzesi smarriscono la via del canestro nel finale di primo tempo, concluso a -7 con i canestri dell’iraniano Morteza Abedi a far valere il predominio fisico della squadra turca (28-34). La ripresa vede il tentativo di rimonta dell’Amicacci con capitan Marchionni che trova il -4 servito da Vigoda ma l’attacco giuliese continua a faticare e il Fenerbahçe allunga nei minuti finali del terzo quarto ancora grazie ad Abedi (34-46). Si entra nel quarto periodo con poche energie da parte della squadra abruzzese che non riesce mai a impensierire i campioni di Turchia in carica, in agevole controllo del punteggio, che vanno così a conquistare la coppa (48-60).

La Deco Metalferro può dirsi soddisfatta dalla spedizione spagnola di EuroCup 2, in cui si è confrontata alla pari con squadre di alto livello, ottenendo successi importanti. A certificare le ottime prestazioni della squadra di coach Di Giusto la nomina nel miglior quintetto del torneo di Melanie Hawtin e Shay Barbibay, fondamentali negli ingranaggi del gioco dell’Amicacci per tutta la stagione.

A completare il podio della competizione continentale i francesi dello Hyeres Handi Basket, che hanno battuto nella finale di consolazione il Mideba Extremadura. Nel week-end europeo del basket in carrozzina non sono mancate le soddisfazioni per l’Italia. In EuroCup 1 trionfo della Santo Stefano sulla formazione del Bilbao, con la Briantea Cantù squadra ospitante al terzo posto e il Padova Millennium al quarto, mentre la Dinamo Lab Sassari si è piazzata seconda dietro ai tedeschi dell’Hannover.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Benvenuto 18, Marchionni 9, Blasiotti, Messina, Minella, Cavagnini 2, Vigoda 2, Hawtin, Baho, Greco Brakus, Barbibay 17.

Fenerbahçe: Sayari 6, Bebe, Ar, Yavuz 12, Abedi 14, Yuksel 20, Kiyar, Altunbas, Gümüs 8, Kulbay, Yazici.

EuroCup 2 Finals 2023 – Badajoz (Spagna)

Finali (dom 30/04)

3°/4° Posto: Mideba Extremadura – Hyeres Handi Basket 71-77

1°/2° Posto: Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Fenerbahçe Göksel Çelik 48-60

Stefano D’Andreagiovanni




NEROVERDI a testa alta

Rugby Roma vince al Fattori e va in serie A

L’Aquila, 30 aprile 2023.  È stato un bello spettacolo allo stadio Fattori, gremito di pubblico, nonostante l’amarezza per la sconfitta della Rugby L’Aquila. La capolista Rugby Roma conquista, vincendo la promozione in serie A, con due turni di anticipo. Ma i neroverdi escono a testa alta, con il rimpianto di non aver colto le buone occasioni, negli sprazzi di gioco in cui ha dominato, utili ad invertire le sorti del match.

La partita inizia subito con grande tensione agonistica, il pacchetto difensivo neroverde controlla la situazione davanti alle prime sortite della compagine romana. Un lungo calcio in avanti di Pupi crea una occasione non messa a frutto. I padroni di casa provano ad imporre il loro gioco, ma è subito la Rugby Roma a sbloccare il risultato con un calcio piazzato, di facile esecuzione, da posizione centrale.

Poteva essere l’abbrivio per la salita in cattedra della capolista, ma i neroverdi invece interpretano al meglio il match. Adrenalina a mille con un guizzo di Petrolati, dopo un ottimo disimpegno di Pupi, fermato a pochi centimetri dalla meta.

A seguire poderosa spinta della mischia neroverde, sui cinque metri, e la Rugby Roma riesce, non senza difficoltà, a negare la meta. 

Si infiammano gli spalti dello stadio, l’offensiva diventa un assedio. Sebastiani prima e Suarez poi, ovale in mano, tentano invano lo sfondamento, niente da fare anche per Pupi, che sguscia via dopo una serie di finte. A seguire è un fuoco di fila di percussioni a pochi metri dalla meta. Ma i romani confermano il motivo per il quale è capolista a 14 punti di distacco dalla seconda, respingendo tutti gli attacchi, sbagliando poco o nulla.

Poi la beffa, dopo oltre un quarto d’ora dietro le barricate, i romani, al primo ribaltamento di fronte, con una touche conquistata nei 5 metri, riescono ad andare a meta, trasformata, fissando il risultato sullo 0 a 10.

I neroverdi incassano bene la mazzata, e tornano all’offensiva, ma né Capocaccia, né Lepidi, riescono a monetizzare gli sfondamenti e i buoni spunti corali di gioco.

Ad inizio della ripresa, i neroverdi si scaraventano ancora in attacco, ottengono un calcio piazzato, trasformato da Jacopo Alfonsetti. Esce dal campo Di Febo, dopo un brutto colpo al volto, sostituito da Sacco. Ripristina le distanze sul 3 a 13 però la Rugby Roma, con un altro calcio piazzato trasformato.

Altro calcio piazzato, questa volta a favore dei neroverdi, ma Jacopo Alfonsetti non trasforma. Si battaglia nei 20 metri romani, ma come nel primo tempo, il muro difensivo resta invalicabile.

Sebastiani esce ed entra Breglia. La stanchezza si fa sentire, e la Rugby Roma, di solito infallibile nei calci piazzati, non mette l’ovale tra i pali, per ben due volte. Finale teso, per un fallaccio dei romani, animi che si infiammano, dentro e fuori il campo.

L’arbitro fischia la fine del match. Esplode la gioia e la festa per la Rugby Roma che torna meritatamente in serie A. Applausi per i neroverdi.




DOPPIA VITTORIA di Bruno Ieraci sulla pista di Misano

Il Sindaco Jwan Costantini si congratula e gli augura di proseguire la serie positiva.

Giulianova, 30 aprile 2023. Il Sindaco Jwan Costantini esulta e si congratula con il giovane motociclista giuliese Bruno Ieraci, protagonista, questo pomeriggio, di una spettacolare prova al Campionato Italiano di Velocità di Misano.

Ieraci, favorito nella Supersport 300, ha infatti bissato il successo di sabato, vincendo anche la Gara 2. Il giuliese, pilota del Prodina Racing, ha avuto la meglio su Matteo Vannucci e centrato la doppietta.




I DIAFRAMMA in concerto

A L’Aquila per la rassegna Univaq maggio selvaggio

L’Aquila, 30 aprile 2023. Mercoledì 3 maggio 2023, alle ore 21.00, all’Aquila, al Ridotto del Teatro Comunale, è in programma il secondo appuntamento di Maggio Selvaggio, anticipazione primaverile delle Attività culturali di ateneo, la tradizionale rassegna dedicata a cinema musica, teatro e letteratura che l’Università dell’Aquila organizza ogni anno tra ottobre e dicembre.

Ospiti della serata saranno i Diaframma, tra i più importanti gruppi della storia del rock italiano.

Sulla scena da oltre quarant’anni, con oltre trenta album all’attivo, la band fiorentina è guidata da Federico Fiumani, cantante, chitarrista e unico membro rimasto della formazione originale, da sempre perno e autore dei testi.

L’ingresso è gratuito.

Prima del concerto, alle ore 18.00, alla libreria Polarville (via Castello 49, L’Aquila), Federico Fiumani – intervistato da Mirko Lino, professore di Cinema, Fotografia e Televisione al dipartimento di Scienze Umane di UnivAQ – ripercorrerà, davanti a fan e appassionati, le fasi salienti della propria carriera e di quella dei Diaframma: da Siberia, il disco che, come ha scritto il critico e giornalista musicale Federico Guglielmi, “ha inventato, in Italia, il rock d’autore, definendolo e affermandolo come stile musicale nel senso moderno del termine”, al recente Ora, album di inediti pubblicato nel 2022. Una storia vissuta sempre all’insegna dell’integrità e della coerenza artistica, fondamentale per capire cos’è stato il rock indipendente italiano.

Biografia

I Diaframma nascono a Firenze nel 1981 su impulso di Federico Fiumani e del cantante Nicola Vannini, che sarà sostituito nel 1984 da Miro Sassolini. Esponenti principali della fervente scena underground fiorentina, la stessa da cui verranno fuori anche gruppi come Litfiba, Neon, Pankow e Moda, i Diaframma esordiscono a livello discografico nel 1984 con l’epocale Siberia, album fondamentale della new wave italiana, contraddistinto da atmosfere e suoni dark e testi improntati al simbolismo e all’introspezione. Nel 1986 esce 3 volte lacrime, che prosegue nel solco scavato dall’esordio. Nel 1988 lascia anche Sassolini.

Fiumani, fino a quel momento chitarrista e autore dei testi, inizia a proporsi anche nelle vesti di cantante, diventando leader incontrastato e plenipotenziario del gruppo. Dopo una breve parentese major con la Ricordi (che pubblica nel ’90 In perfetta solitudine), il cantautore fiorentino torna al mondo indie, firmando anche un album a suo nome (Confidenziale del ’94, testimonianza di un tour acustico). Negli anni successivi, Fiumani continuerà a pubblicare sia come solista che sotto la sigla Diaframma, alternando, alle nuove uscite, materiale d’archivio, live, ristampe, raccolte di inediti e rarità (Albori 1979-1983, Sassolini sul fondo del fiume, Canzoni perdute).

Nel 2008 arriva nei negozi Il dono, compilation tributo del rock italiano con canzoni dei Diaframma reinterpretate da Marlene Kuntz, Tre Allegri Ragazzi Morti, The Niro. Nel 2009 è invece la volta di Difficile da trovare, a cui segue una lunga serie di concerti. A due anni di distanza esce Live 09-04-2011, primo disco dal vivo dei Diaframma dopo trent’anni di carriera, registrato a Firenze in una data appositamente pensata per la realizzazione dell’album. Nel 2012 viene pubblicato Niente di serio, seguìto, nel 2013, da una ristampa deluxe di Siberia, contenente anche brani registrati dal vivo del 1985, e da Preso nel vortice. A seguito dell’inserimento di Siberia nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo la rivista Rolling Stone Italia, la band decide, nel 2016, di registrare nuovamente il disco chiamandolo “Reloaded”. Sempre guidati da Fiumani, che nel frattempo dà alle stampe anche libri di racconti, memorie e poesie, i Diaframma realizzano, nel 2018, L’abisso e, nel 2022, Ora, ventiduesimo capitolo di una carriera che si annuncia ancora molto lunga.




ARTINVITA, il Festival Internazionale degli Abruzzi

Ecco il programma fino al 7 maggio

Orsogna, 30 aprile 2023. Si prosegue, entrando nel vivo, con la sesta edizione di Artinvita, il Festival Internazionale degli Abruzzi che si protrarrà fino al 14 maggio: per il Direttore artistico Marco Cicolini dell’Associazione abruzzese Insensi, e per il Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 plus, con la direttrice artistica Amahì Camilla Saraceni, la partenza ha dato grandi soddisfazioni e si va avanti senza sosta con il programma previsto.

Da domani 1° maggio fino alla conclusione del Festival, sarà visitabile “LA DIMENSIONE NASCOSTA”; l’inaugurazione dell’installazione di Ada Tanquerel, Franck Jamin, Eloise Vereecken e Giulia Pompilj, Alessandro Di Tizio e Laura Colagreco, ci sarà alle ore 19.00 presso Zooart di Ortona (Ch).

Il 3 maggio alle ore 21.00  (con replica scolastica il 4 maggio alle ore 10.30) è la volta del debutto di danza/video di Sara Sicuro con “TUTTA LA MATERIA DEL MONDO 1.2” presso lo Spazio Matta di Pescara.

Il 4 maggio alle ore 19.00 ci sarà l’inaugurazione dell’installazione del progetto vincitore del grand tour “IBRIDO – Fosso S.Anna: inspirazione di un territorio in armonia” di Baptise Anne, sarà visitabile presso il Castello di Semivicoli a Casacanditella (Ch) fino al 14 maggio.

Venerdì 5 maggio alle ore 21.00 (con replica scolastica alle ore 10.30) l’appuntamento è con la danza e “PODE SER, C’EST TOI QU’ON ADORE, SE FAIRE LA BELLE” di Leila Ka presso il Teatro Comunale C. De Nardis di Orsogna.

Sabato 6 maggio alle ore 21.00 (con replica scolastica alle ore10.30)  è la volta del teatro – documentario di Paola Di Mitri con “VITA AMORE MORTE E RIVOLUZIONE” presso l’Auditorium Santa Maria da Piedi di Crecchio (Ch); stessa location per l’appuntamento con il teatro di “DIARIO DI UN DOLORE” di e con Francesco Alberici e con Astrid Casali previsto per domenica 7 maggio alle ore 19.00.

Artinvita, sesta edizione, che si terrà dal 27 aprile al 14 maggio, è un Festival Multidisciplinare supportato dal Ministero della Cultura (MIC) attraverso il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS), dal Consiglio Regionale d’Abruzzo e dall’Institut Francais. Presenta i seguenti patrocini: Ambassade de France en Italie, Ambasciata Argentina, Buenos Aires Ciudad, Comune di Guardiagrele, Comune di Orsogna, Comune di Arielli, Comune di Crecchio, Comune di Ortona.

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

dal 1° marzo al 15 maggio

lunedì 10:00 – 12:00;

mercoledì e venerdì 16.00 – 18:00;

A partire da 1 ora prima dello spettacolo.




PROMOZIONE della città di Teramo

Tra bellezze e Virtù per una raccolta fondi

Teramo, 30 aprile 2023. È stata un’iniziativa di grande partecipazione e coinvolgimento quella promossa dai Lions della Zona A Circ. V con il presidente Giuseppina Lolli e che ha abbinato la promozione del territorio e delle tipicità di Teramo alla solidarietà, con la raccolta di fondi in favore della Lions Club International Foundation Fondo Soccorsi per Calamità.

L’iniziativa si è svolta a Teramo lo scorso 25 aprile -aspettando il primo maggio – e ha visto l’organizzazione del Lions Club di Teramo, Isola del Gran Sasso Valle Siciliana, Giulianova, Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano, Atri Terre del Cerrano, Val Vibrata e la partecipazione di numerosi Lions Club d’Abruzzo, Marche e Molise. La giornata è iniziata con una visita guidata tra le bellezze e il patrimonio culturale della città di Teramo e si è conclusa con un gustoso assaggio del piatto tipico del Capoluogo, le Virtù.

Le ricette delle Virtù sono di due soci Manola Di Pasquale del Lions Club Teramo, e Claudio D’Archivio del Lions Club Isola del Gran Sasso Valle Siciliana con il prezioso contributo della chef Gilda: ciascuno ha utilizzato le ricette ereditate in famiglia, mettendo in luce il valore delle tradizioni locali.

 Nel corso dell’iniziativa vi è stato l’intervento dell’antropologa Alessandra Gasparroni su Le Virtù: tradizione e leggenda, il magico nel piatto e alla socia Manola Di Pasquale è stato conferito l’attestato di merito New Voices Award 2023 del Distretto Lions 108 A con la seguente motivazione: “Per il costante contributo e con instancabile dedizione a servizio del prossimo e per gli straordinari risultati ottenuti”.

Un evento assolutamente da ripetere, come momento di solidarietà, condivisione e promozione del nostro territorio. Lions Club Teramo




1° MAGGIO – Festa del Lavoro irregolare nel turismo

… e l’Abruzzo è tra le regioni peggiori

Pescara, 30 aprile 2023. Nelle scorse settimane l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha condotto una operazione di vigilanza straordinaria nei settori del Turismo e dei Pubblici Esercizi, con l’obiettivo di contrastare il lavoro nero ed il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza.

Purtroppo, i dati confermano quanto la FILCAMS CGIL da sempre denuncia: lo sfruttamento, la precarietà e l’illegalità sono il male di questo settore.

Sul territorio nazionale, su 445 aziende controllate il 76% sono risultate irregolari.

Purtroppo, i dati dell’Abruzzo sono decisamente peggiori rispetto al resto del paese: 

Delle 15 imprese oggetto di verifica in Abruzzo, ben 14, sono risultate irregolari. (93%, rispetto ad una media nazionale del 76%)

Delle 51 posizioni lavorative verificate, 20 sono risultate irregolari (40% rispetto al 36% della media nazionale), 16 sono i lavoratori trovati COMPLETAMENTE IN NERO! (31% rispetto al 18% della media nazionale). 

Le denunce di lavoro nero hanno portato a 9 provvedimenti di sospensione, che si aggiungono alle 3 sospensioni comminate per gravi inadempienze in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro.  

Certo, si tratta di numeri ridotti rispetto alle migliaia di imprese che operano nel settore, ma rappresentano in modo plastico               quanto sia la situazione di gravissima irregolarità ad essere il vero male del settore!

I primi dati del 2023 parlano di una stagione di forte crescita per il settore del turismo. 

Da una parte si prevedono presenze decisamente superiori a quelle degli anni pre-covid, dall’altra i datori di lavoro del settore lamentano, ancora una volta, la carenza di personale.

A tutti quegli imprenditori che non riescono a trovare personale la FILCAMS CGIL Abruzzo Molise risponde, ancora una volta, che è in questi dati che va letta la vera motivazione della carenza di personale che sempre più si registra nel Turismo. 

È ora di finirla con le false polemiche, prima sul reddito di cittadinanza e poi sui giovani che non vogliono lavorare nel fine settimana e sulle competenze che scarseggiano. 

Piuttosto che arrampicarsi su scivolosi argomenti autoassolutori, gli imprenditori dovrebbero capire che le lavoratrici e i lavoratori non vogliono lavorare in questo settore perché sono stanchi di anni di sfruttamento, sono stanchi di lavorare in nero, sono stanchi di firmare contratti per 12 ore settimanali per poi lavorarne 60, sono stanchi dei voucher, sono stanchi della precarietà, sono stanchi di lavorare con contratti collettivi di lavoro scaduti da diversi anni. 

Noi crediamo che il rilancio del settore passi per la valorizzazione del lavoro. Soprattutto nel turismo la qualità del servizio, la professionalità, la cortesia e la disponibilità dei lavoratori sono il valore aggiunto che fa fare il salto di qualità alle aziende.

Noi crediamo, e i dati lo dimostrano, questa classe imprenditoriale (o quanto meno la gran parte di essa) sia la rovina del settore.

Buon 1° maggio a tutti i Lavoratori

Soprattutto ai lavoratori sfruttati e malpagati del Turismo e dei Pubblici Esercizi

Lucio Cipollini

FILCAMS CGIL Abruzzo Molise




FESTA DEL 1° MAGGIO, lavoro, pace e diritti tra passato e futuro

Nella storica mostra di pittura

Luco dei Marsi, 30 aprile 2023. Il lavoro, i diritti, la pace nelle tracce quotidiane del percorso e delle lotte, filo conduttore e faro per il futuro, che nel tempo hanno condotto alle conquiste e alle garanzie attuali.

Questi i temi al centro della mostra d’arte in programma a Luco dei Marsi dal 1° al 6 maggio, a cura  degli artisti dell’Associazione Romana Acquerellisti. La mostra, che sarà allestita nelle sale dell’ex municipio, in piazza Umberto I, come da ormai storica tradizione luchese è organizzata dall’Amministrazione comunale nell’ambito delle celebrazioni per la Festa del Lavoro e dei Lavoratori, e sarà inaugurata il 1° maggio, alle ore 12.00.

Nel corso della mattinata gli artisti partecipanti daranno vita ad un’estemporanea tra piazza Umberto I e il borgo storico, e dalle 9 alle 13 sarà aperta al pubblico anche la casa museo “La Casa di Olimpia”, in via Duca degli Abruzzi.

Saranno presenti, con la sindaca Marivera De Rosa, la professoressa Maria Assunta Oddi, scrittrice e poetessa, Claudio Castiglioni, marsicano d’origine, fondatore e presidente dell’Associazione Romana Acquerellisti, Gianni De Rosa, presidente dell’associazione culturale Lucus.

La mostra d’arte del 1° Maggio diventa un appuntamento tradizionale, nel centro fucense, dagli anni ‘50, grazie all’amore per la cultura, e per la pittura in particolare, dei sindaci Luigi Sandirocco e Giannino Venditti, perpetuato negli anni, salvo brevi interruzioni, dall’amministrazione comunale.

L’evento ha visto protagoniste, nel tempo, le opere di artisti di grande caratura, tra gli altri Enotrio, Saba, Sughi, Barbaro, e ha contribuito alla costituzione della ricchissima pinacoteca comunale, oggi ospitata nel municipio.

La mostra sarà accessibile, nella giornata del 1° maggio, dopo l’inaugurazione, fino alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30; da martedì 2 a venerdì 5 maggio dalle 16.00 alle 19.00.

In caso di pioggia l’estemporanea si terrà nelle sale al pianterreno dell’ex municipio, da poco completamente ristrutturate, e la Casa di Olimpia.

Gli artisti partecipanti all’estemporanea e all’esposizione: Marco Agostini; Selly Avallone; Marcello Carboni; Claudio Castiglioni; Elio Cerchiara; Patrizia Dolcini; Enrico Genovesi; Linda Kecker; Cinzia Lucantoni; Pina Maltese; Tonino Monaco; Giacomella Simeoni; Gregory Smith.




PIAZZA UMBERTO RINASCE. Bella, inclusiva e in parte pedonale

Ecco come sarà nei prossimi giorni uno degli spazi più frequentati del centro storico. Al via la rigenerazione anche di palazzo De Pasquale

Chieti, 30 aprile 2023. Finiti i lavori di riqualificazione di Piazza Umberto, lo spazio centrale ha ripreso vita con la nuova ripavimentazione.

“Ripristineremo i parcheggi a pagamento nella parte centrale e i parcheggi a servizio delle istituzioni presenti in loco – fanno il punto il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – ma conserveremo come pedonale parte della piazza, una scelta che avrà ancora più valore con la riqualificazione imminente anche di Palazzo Massangioli, la struttura di maggiore pregio che si affaccia sullo spazio. Avvenuta la riqualificazione, una rinascita che ha avuto tempi davvero sostenibili e un’ottima qualità del risultato, la piazza è davvero rinata, è diventata bella, ma soprattutto sicura e inclusiva, perché siamo intervenuti anche sulle barriere architettoniche, migliorando il passaggio per le utenze deboli, attraverso una sorta di passerella che attraversa la piazza in sicurezza. Un valore, quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, che è la priorità in tutti gli interventi che stiamo facendo e faremo, condiviso con i soggetti e le associazioni presenti sul territorio, perché Chieti possa essere più ospitale di quanto non lo sia stata finora.

La rigenerazione della città procede, in questi giorni ha fatto passi avanti anche l’iter del progetto di recupero di Palazzo De Pasquale, chiuso da anni. Per la rinascita abbiamo a disposizione oltre 4 milioni di euro del Piano di ricostruzione delle opere pubbliche in territori sismici, grazie anche all’attenzione dedicata dal Commissario Giovanni Legnini, durante la sua reggenza al Commissariato straordinario della ricostruzione, in questi giorni gli uffici hanno proceduto all’affidamento dell’incarico di supporto al Responsabile unico del procedimento per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica: opererà la società di ingegneria Landbau”.




CARI GIOVANI,

il mese di maggio inizia con la Festa del Lavoro.

Ricordo sempre San Giuseppe: era un artigiano.

Una festa che talvolta facciamo fatica ad accogliere perché ci ricorda che siamo chiamati a prepararci ad essere qualcuno, costruendo la società, valorizzando i nostri talenti.

Talvolta abbiamo paura del futuro e non ci impegniamo a prepararci.

Perché studiare?

Perché fare esperienza lavorativa?

Sono molte le sollecitazioni a scegliere il successo immediato e ciò che mi piace.

Ma la storia è completamente diversa, viaggia su binari che non sempre coincidono con ciò che pensiamo.

Vorrei affidarvi il motto di S. Benedetto, in questo anno in cui festeggiamo san Berardo monaco e vescovo: ora et labora, prega e lavora.              

È stato il motto che ha ispirato la cultura europea.

Oggi, in un mondo che corre, facciamo fatica ad essere protagonisti e rischiamo di essere trascinati dagli eventi.

E poi nasce la delusione!

Ho corso invano! Mi sono illuso!

Ora et labora!

Cari giovani,

San Benedetto aveva ben individuato lo stile di vita per il mondo moderno, per il nostro tempo.

Se tu preghi e cammini con il Signore sarai stabile nella corsa.

Il mondo corre, ma tu sei stabile.

O meglio, corri anche tu, ma senza essere travolto!

È la via per essere sempre presenti a se stessi: sono io, stabile, e non ciò che la società vorrebbe che io fossi.

Cari giovani,

nel tempo moderno abbiamo la grande possibilità di essere costruttori di tante comunità, a cominciare dalla Chiesa. Ma c’è anche il grande pericolo che la società programmi noi!

Ora et labora!

Trova il tempo per stare con il Signore!

Trova il tempo per vivere il tuo cammino di preparazione professionale non per un fine immediato, ma per essere punto di riferimento nel capire e servire la comunità dove sei inserito, a cominciare dalla famiglia.

Per essere costruttori nel mondo moderno bisogna saper correre senza perdere la stabilità!

Ma la stabilità la si acquista imparando a non lasciarsi strumentalizzare da progetti che ci impediscono di vedere lontano.

Tutto passa, ma tu resti.

Ma per restare bisogna stare con il Signore, che cammina con te aiutandoti a saper guardare le situazioni con gli occhi di chi vuole servire e non dominare.

Ora et labora!

Non ti illudere di costruire il mondo da solo!

Preparati a far crescere la comunità nella quale sei inserito aiutandola a progettare il futuro con la certezza che quando si lavora con il Signore si aprono orizzonti sempre nuovi.

Anche Gesù ha lavorato per tanti anni: era il figlio del falegname.

Lavorando ha imparato a dare la vita per gli altri.

Imitalo per costruire la civiltà dell’amore.

Vi aspetto Sabato 13 maggio per vivere la gioia di essere, con Maria, giovani che costruiscono un mondo di pace!

Vostro,

Lorenzo, vescovo




EUROCUP 2. Amicacci Abruzzo in Finale!

Domani la sfida con il Fenerbahçe vale la Coppa

Badajoz, 30 aprile 2023. Un altro grande traguardo nella stagione dalla Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, che in terra spagnola raggiunge la Finale di EuroCup 2, dopo aver superato il proprio girone e la vittoria in semifinale sui padroni di casa del Mideba Extremadura. I ragazzi di coach Carlo Di Giusto contenderanno il trofeo europeo, il terzo per importanza a livello continentale, alla squadra turca del Fenerbahçe. Si gioca domenica, con palla a due alle ore 12:15, a chiudere la tre giorni di incontri a Badajoz che ha visto gli abruzzesi disputare match molto combattuti.

Il torneo europeo si è aperto nel pomeriggio di venerdì, con il successo sul Fenerbahçe per 68-61 nel primo incontro del Gruppo B, un anticipo di quello che si vedrà in finale. Un match equilibrato contro un avversario mai domo ma condotto per ampi tratti dall’Amicacci, risolto nel finale da Matteo Cavagnini e Amit Vigoda. In serata è invece arrivato un passo falso contro i francesi del Meaux, squadra esperta e di talento, anche questa sfida incerta fino alla fine con diversi ribaltamenti di fronte. Ancora Cavagnini prova a caricarsi sulle spalle la squadra, top scorer dell’incontro con 26 punti, ma in dirittura d’arrivo la squadra transalpina opera il sorpasso con l’altro veterano Khelaïfi a firmare il canestro del 67-65 che vale la vittoria. Il pronto riscatto arriva nella mattinata di sabato, con il largo successo sul Beit Halochem Haifa per 71-39, che vale il passaggio in semifinale come seconda nel girone. L’Amicacci prende il largo sugli israeliani già nel primo tempo, con una grande prestazione di Vigoda contro i propri connazionali, coadiuvato da capitan Galliano Marchionni. Nella ripresa gli abruzzesi controllano e allungano, dando spazio anche alla panchina per dare prezioso fiato ai titolari.

L’incrocio delle semifinali vede la Deco Metalferro contrapposta al Mideba Extremadura, prima nel Gruppo A, in programma nel tardo pomeriggio. Le due squadre sembrano soffrire il tour de force imposto dagli impegni ravvicinati, dando vita ad un match a basso punteggio carico di tensione. La compagine di Di Giusto si batte ad armi pari contro i padroni di casa, portandosi in testa nel primo quarto trascinata dalle prodezze di Shay Barbibay (8-14). Gli spagnoli si riportano a contatto guidati in attacco da John Hernandez ma l’Amicacci chiude avanti il primo tempo grazie ai canestri di Vigoda e Cavagnini (23-29). La formazione abruzzese conserva il vantaggio nel corso di un terzo quarto in cui si segna davvero poco, che si conclude però con Gabriel Benvenuto che allo scadere appoggia il +7 (30-37). Con l’inerzia ritrovata l’Amicacci consolida il proprio margine trascinata dalla verve offensiva di Galliano Marchionni e dalla precisione balistica di Amit Vigoda. Il Mideba Extremadura prova a ridurre le distanze affidandosi a Hernandez e Leep nei minuti finali, ma non basta a sorprendere gli avversari (45-50).

Sulle ali dell’entusiasmo la Deco Metalferro vola in Finale dove ritroverà il Fenerbahçe già affrontato all’esordio, squadra temibile che può contare su elementi della nazionale turca e guidata dal talento dell’iraniano Mohamad Hassan Sayari. Ma per l’Amicacci non ci sono limiti in una stagione già da applausi.

EuroCup 2 Finals 2023 – Badajoz (Spagna)

Semifinali (sab 29/04)

Mideba Extremadura – Deco Metalferro Amicacci Abruzzo 45-50

Fenerbahçe Göksel Çelik – Hyeres Handi Basket 82-65

Finali (dom 30/04)

3°/4° Posto: Mideba Extremadura – Hyeres Handi Basket (ore 10:00)

1°/2° Posto: Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Fenerbahçe Göksel Çelik (ore 12:15)

Stefano D’Andreagiovanni




TAGLIO DEL NASTRO per Sottocosta

Fino al 1° maggio 2023 al porto turistico è in scena il Salone Nautico del Medio Adriatico

Pescara, 30 aprile 2023. La passione per la nautica esplode a Pescara dove è tornato Sottocosta, il Salone Nautico del Medio Adriatico. Ha aperto i battenti questa mattina la manifestazione espositiva dedicata al mondo della nautica, dell’economia del mare e della sostenibilità ambientale che fino al 1° maggio animerà il porto turistico di Pescara. Alla manifestazione fieristica, promossa dalla Camera di Commercio Chieti Pescara e dal Marina di Pescara, con la collaborazione tecnica di Assonautica Pescara Chieti, partecipano 64 espositori provenienti da 10 regioni italiane per un totale di 160 marchi presenti.

A partecipare al taglio del nastro sono stati il presidente della Camera di Commercio Chieti Pescara Gennaro Strever, il prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, il presidente del porto turistico Carmine Salce, il presidente di Assonautica Pescara Chieti e vicepresidente di Assonautica Italiana Francesco di Filippo, il presidente del consiglio regionale abruzzese Lorenzo Sospiri, l’assessore regionale al turismo Daniele D’Amario e il sindaco Carlo Masci. Presenti anche il presidente di Assonat Luciano Serra e il vicepresidente di Confindustria Nautica Piero Formenti, che patrocinano l’evento insieme all’Autorità di Sistema Portuale, ad Assonautica Italiana e al consiglio regionale d’Abruzzo.

«È con grande soddisfazione che do ufficialmente il via alla IX edizione di Sottocosta, il Salone Nautico del Medio Adriatico», ha commentato il presidente Strever. «Nel corso di queste 9 edizioni Sottocosta è cresciuto molto, diventando dal 2022 uno dei 10 eventi nautici territoriali collegati al Salone Nautico di Genova. Sottocosta non vuole essere solo una fiera espositiva ma un punto di incontro e dialogo dove parleremo di nuove tecnologie e nuovi progetti per il futuro e per lo sviluppo dell’economia del mare, un’economia sana che dobbiamo ancora mettere a reddito nella maniera giusta. Sottocosta, dunque, vuole essere proprio l’occasione per riuscire a sviluppare questo settore in una città come Pescara che vive di mare e di turismo ma che può e deve ancora crescere molto sul fronte del turismo nautico».

La giornata è entrata poi nel vivo con l’apertura degli stand, al chiuso e all’aperto, che vedono in vetrina numerose imbarcazioni, gommoni, canoe, kayak, sup, surf, wing foil, motori marini, moto d’acqua e motori elettrici. E ancora spazio a editoria nautica, accessori per la nautica, abbigliamento nautico, charter e vacanze in barca, attrezzature per sub, elettronica e tanto altro.

E poi un ricco calendario di appuntamenti tra convegni, seminari, attività in mare, laboratori per bambini. All’interno del padiglione si è tenuto l’incontro “Industria nautica e sviluppo turistico in Abruzzo” con il giornalista nautico Antonio Vettese e il primo appuntamento del Salone delle idee e dell’innovazione curato da Claudia Ciccotti Giammaria – il seminario “Il progettista nel settore nautico” – al quale hanno partecipato esperti della progettazione nautica come Davide Tagliapietra, Franco Gnessi e Giovanni Ciancio. Spazio poi alla presentazione del libro “Le fate in nero” a cura della casa editrice Il Frangente, alla presenza dell’autore Gino Corcione. A chiudere gli incontri indoor sono state “Le stelle della Vela”, la cerimonia di premiazione annuale della Federazione Italiana Vela IX Zona. Grande fermento anche tra gli stand e in mare dove i bambini hanno avuto la possibilità di vedere da vicino alcuni esemplari di Caretta Caretta nell’ambito del progetto “Adotta una tartaruga” promosso dal Centro studi cetacei. Poi tutti in barca per assistere al loro rilascio in mare, così come gli appassionati di vela hanno effettuato delle uscite in barca a bordo della barca Anassa sequestrata alla criminalità e messa a disposizione dalla Lega Navale Italiana. Per i neofiti, invece, ogni giorno “battesimo del mare” grazie alle uscite in barca con i soci della sezione locale di Assonautica.

La manifestazione proseguirà anche domenica 30 aprile e lunedì primo maggio. Tra gli appuntamenti in programma per la giornata di domani, quelli dedicati a: il progetto del Ministero del Turismo “L’Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto”; il progetto di sicurezza e soccorso in mare promosso da Assonautica Pescara Chieti in collaborazione con la Direzione Marittima Pescara e il 3° Nucleo Aereo della Guardia Costiera; le novità legislative per il conseguimento della patente nautica; gli sviluppi tecnologici della nautica con i foils e le barche volanti. In programma anche le presentazioni dei progetti interreg Italia-Crozia “Framesport” a cura di Arap e Azienda Autonoma di Soggiorno di Termoli e “Susport” a cura dell’Agenzia di Sviluppo-Azienda Speciale della Camera di Commercio Chieti Pescara. Alle 18,30 nuovo appuntamento per il Salone delle idee e dell’innovazione che vedrà il conferimento del Premio alla carriera a Luca Bassani Antivari, founder & chief designer Wally Yachts, il Premio donna del mare a Rita Tranquilli Leali, avvocato e professore ordinario di Diritto della Navigazione, e il Premio nazionale Design nautico, che sarà assegnato al vincitore della sesta edizione dell’omonimo riconoscimento.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.sottocostapescara.it/pescara/

L’ingresso alla manifestazione è gratuito.




LE FORANIADI 2023, sul campo di atletica Guerino Massi

Bambini di 8 parrocchie si sono sfidati nella corsa, nel salto in lungo, nel lancio del vortex

Giulianova, 30 aprile 2023. I bambini delle otto parrocchie della Forania di Giulianova hanno partecipato, ieri pomeriggio, alla X^ edizione delle Foraniadi, la tradizionale sfida sportiva che chiude l’anno catechistico.

La manifestazione, organizzata dalla Diocesi di Teramo in collaborazione con il Csi nell’ambito dell’ Anno Berardiano, si è svolta sulla pista di atletica Guerino Massi.  Guidati dai rispettivi parroci, le classi delle parrocchie SS. Annunziata, Natività di Maria Vergine e San Flaviano di Giulianova, Immacolata e S. Maria in Villa Fiore di Alba Adriatica, San Nicola d Tortoreto, San Michele Arcangelo e Santa Maria degli Angeli di Mosciano, hanno prima sfilato a bordo pista per poi confrontarsi nella corsa, nel salto in lungo e  nel lancio del vortex.




PREMIO GXC – Giovani per la Ceramica

Edizione Next Generation

Roseto degli Abruzzi, 30 aprile 2023. Con la pubblicazione del bando, torna il premio GXC – Giovani per la Ceramica, che quest’anno, in via straordinaria, sarà riservato agli under 20 (studenti o neodiplomati delle istituzioni scolastiche d’arte italiane e straniere) e si terrà, il prossimo 27 luglio, nell’ambito della più articolata manifestazione Art In Act 010 a Villa Paris di Roseto degli Abruzzi. Il termine ultimo per le candidature è fissato per le ore 14:00 del prossimo 31 maggio, così come tutte le modalità di partecipazione sono reperibili sul sito www.fondazionecingoli.com.

Il premio ha la finalità di promuovere l’Arte della ceramica e della terracotta, sia nelle sue espressioni legate alla tradizione storica, sia nelle forme più innovative e sperimentali. Il Concorso è organizzato dalla Fondazione Cingoli di Roseto degli Abruzzi, con il sostegno della Fondazione Tercas, della CCIAA del Gran sasso d’Italia ed è patrocinato da: Presidenza del Consiglio dei ministri – Regione Abruzzo – Provincia di Teramo – Comune di Roseto degli Abruzzi – Comune di Castelli e MIC Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.

Il concorso, a tema libero, come da tradizione, prevede l’assegnazione di tre premi, l’allestimento di un’importante esposizione collettiva a Villa Paris di Roseto degli Abruzzi, e la pubblicazione delle opere selezionate in un catalogo. Di particolare pregio la composizione della giuria che sarà presieduta dal gallerista, curatore e critico d’arte di fama internazionale, Jean Blanchaert e vedrà la partecipazione di Claudia Casali, direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Carla Marotta, già dirigente scolastico del Liceo Artistico F. A. Grue di Castelli, Linda Kniffitz, archeologa e storica dell’arte, Maria Lucrezia Di Bonaventura, in rappresentanza della Fondazione Cingoli, Tiziana Di Sante (o suo delegato), in rappresentanza della Fondazione Tercas, Antonella Ballone (o suo delegato), in rappresentanza della CCIAA del Gran sasso. La giuria selezionerà un massimo di 50 opere finaliste, che saranno tutte esposte nella mostra di Villa Paris e tra queste sceglierà le tre opere vincitrici.

I premi in denaro, del valore di cinquecento euro, saranno rispettivamente assegnati, all’opera dal concept maggiormente innovativo, intitolato alla memoria di Giancarlo Sciannella, Premio Serafino Mattucci all’opera ritenuta maggiormente aderente all’identità della ceramica di Castelli, mentre per il lavoro che si caratterizzerà per l’utilizzo di nuove tecniche e l’impiego di eventuali nuove tecnologie sarà assegnato il riconoscimento della CCIAA del Gran Sasso d’Italia.




CGIL: ELETTA LA NUOVA SEGRETERIA Abruzzo Molise

Pescara, 29 aprile 2023. Dopo la rielezione del segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, avvenuta lo scorso 3 febbraio in occasione dell’assemblea generale del sindacato, oggi il percorso di costituzione degli organismi dirigenti dell’organizzazione sindacale si conclude con l’elezione della nuova segreteria. Oltre a Ranieri, sono stati eletti Alessandra Tersigni, Federica Benedetti, Franco Rolandi e Franco Spina.

La nuova segreteria è stata votata a larga maggioranza: 86 i favorevoli, cinque i contrari e tre gli astenuti. Se per Spina si tratta di una conferma, per Tersigni, Benedetti e Rolandi è il primo incarico nella segreteria della Cgil Abruzzo Molise.

Tersigni, proveniente dal mondo delle cooperative sociali in qualità di assistente sociale, ha iniziato il percorso sindacale nella segreteria della Funzione pubblica della Cgil Pescara; ha costituito il Nidil Cgil del capoluogo adriatico di cui è stata segretaria generale per otto anni. È stata inoltre nella segreteria provinciale della Camera del Lavoro di Pescara per dodici anni. Nel 2017, poi, è stata eletta segretaria generale della Fiom Cgil Pescara. È da sempre impegnata nella lotta alla precarietà e nell’implementazione delle pari opportunità.

Federica Benedetti è stata componente della segreteria confederale della Camera del Lavoro dell’Aquila per otto anni con delega alle partecipate, alle politiche di genere e alla ricostruzione. Componente di segreteria della Fp Cgil provinciale per quattro anni, è stata impegnata in prima linea sulle vertenze dei precari della ricostruzione, dei Centri per l’impiego, degli uffici giudiziari. È stata nella Rsu della Giunta regionale e componente del coordinamento nazionale Fp Cgil Centri per l’Impiego.

Franco Rolandi, dipendente della Tua Spa, nella sua lunga militanza nella Cgil, sindacato a cui è iscritto dal 1987, ha ricoperto diversi ruoli, da delegato aziendale a segretario della Filt Cgil Pescara, che ha guidato dal 2008 al 2016, prima di essere eletto nella Filt Cgil Abruzzo. Dapprima ne è stato segretario organizzativo e poi segretario generale, ruolo che ha ricoperto per dieci anni, gli ultimi quattro dei quali anche alla guida della categoria molisana. È stato anche componente dell’assemblea nazionale della Filt Cgil, nonché componente degli organismi direttivi confederali della Cgil regionale, della Cgil Pescara e della Cgil del Molise.

Franco Spina ha ricoperto incarichi nel patronato Inca, nella Fillea e nella Filcams Molise. È stato segretario organizzativo della Cgil Molise e nell’ultimo quadriennio segretario di organizzazione della Cgil Abruzzo Molise. Attualmente riveste anche la carica di segretario generale della Camera del Lavoro di Chieti.

Nell’augurare buon lavoro ai componenti della segreteria, il segretario generale del sindacato, Carmine Ranieri, ribadisce che “in un contesto difficile come quello che stiamo vivendo, è più che mai necessario mettere al centro il lavoro, la pace, la giustizia sociale, la solidarietà umana. E’ questo l’impegno ed il programma politico della Cgil Abruzzo Molise per i prossimi quattro anni”, conclude Ranieri, ribadendo quanto già annunciato dopo la rielezione.




CAMPO DI ESERCITAZIONE ARTVa Tre Amici

Campo Imperatore – Gran Sasso d’Italia – Giornata conclusiva della stagione 2022-2023.

Lo scorso 27 aprile 2023 si è svolta la Giornata Conclusiva della stagione 2022-2023 del Campo ARTVa (Apparecchio di Ricerca di Travolti da Valanga) installato a Campo Imperatore, sul Gran Sasso d’Italia.

Il Campo ARTVa “Tre Amici”, dedicato a Stefano Micarelli, Riccardo Nardis e Piermichele Vizioli, volontari della Stazione dell’Aquila del Soccorso Alpino e Speleologico scomparsi quarant’anni fa durante un’esercitazione di soccorso, è di proprietà del Servizio Valanghe Italiano ed è gestito dalla Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano.

Il Campo, alla sua terza stagione invernale, è operativo dall’inizio dell’inverno e a disposizione degli appassionati della montagna innevata, fino alla sparizione della copertura nevosa. Realizzato con il patrocinio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, del Comune dell’Aquila e del Centro Turistico “Gran Sasso d’Italia”, è stato operativo anche in questa stagione per tutti coloro che hanno inteso per motivi di servizio (Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Protezione Civile, Struttura di Soccorso delle Truppe Alpine, Guide Alpine e Scuole del Club Alpino Italiano), ma è anche a disposizione di tutti i frequentatori della montagna innevata. La struttura, finalizzata all’esercitazione nelle tecniche di recupero dei travolti da valanga, è costituita da una centralina e da cinque trasmettitori, che simulano altrettanti travolti da valanga provvisti di ARTVa. Dalla centralina è possibile definire sia il numero dei “travolti” da cercare, sia il tempo che si vuole impiegare per la ricerca, definendo così un livello di difficoltà nella ricerca. Una volta individuata la trasmittente sepolta, si passa al sondaggio: toccando la piastra sepolta nella neve con la sonda viene disattivata la trasmissione del segnale, per poi passare – quindi – ad un altro “travolto”. Si ottiene, così, una perfetta simulazione di un reale incidente in valanga, imparando a utilizzare al meglio uno strumento indispensabile per una maggiore sicurezza nelle attività al di fuori delle piste da sci.

Ieri, alla presenza degli esperti del Club Alpino Italiano, di rappresentanti del Comune dell’Aquila, dei Carabinieri Forestali (che gestiscono il servizio Meteomont per la previsione del pericolo valanghe sulle montagne dell’Abruzzo), del Presidente nazionale e del Direttore della Scuola nazionale del Servizio Valanghe Italiano del CAI, del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, ma anche con la partecipazione di molti altri appassionati interessati all’argomento, si è effettuata una visita tecnica sul Campo, cui è seguito – nei locali dell’Ostello Campo Imperatore – un incontro sul tema “Le valanghe in Abruzzo – 2023: formazione, informazione e soccorso”.

La Sezione dell’Aquila del Club Alpino Italiano, nel 150° anniversario della sua fondazione, è sempre presente e attiva per la formazione e l’informazione degli appassionati di montagna: queste occasioni di incontro, ormai diventate appuntamenti annuali, sono momenti di scambio di informazioni, esperienze, competenze, fra coloro che – a vario titolo – operano sul nostro territorio per la sicurezza, la formazione e il soccorso in montagna.




CHE FINE FARANNO I PICCOLI COMUNI?

Politicansieme.com, 28 aprile 2023

Per amore o per forza, che fine faranno  i piccoli comuni?

In piena Autonomia?

Qualche decennio fa ho cominciato attivamente a occuparmi, con curiosità e impegno, di Res Publica e ora che sto rivisitando con il necessario distacco i ricordi della mia esperienza di pubblico amministratore sulle montagne lecchesi della Valsassina, terra di minuscole municipalità e di manzoniana memoria, mi è oltremodo fastidioso assistere alle reiterate promesse fatte in tema di riforma della pubblica amministrazione e di semplificazione delle procedure amministrative.

Come si dice in questi casi, nessuno escluso: da destra a sinistra, passando rigorosamente per il centro e altrettanto rigorosamente, per il bene del Paese. Dovrei essermi abituato e invece ancora no.

Il livello decisionale anche nei piccoli comuni è, infatti, diventato ostaggio di pareri e veti incrociati in pletoriche commissioni e sottocommissioni che formano una giungla quasi inestricabile di Garanzie concepite dai diretti interessati sostanzialmente a tutela dei sempre timorosi funzionari dotati di firma.

Soprattutto  dopo le cosiddette Leggi Bassanini, firme, oggi, contrabbandate quali provvidenziali e indispensabili salvaguardie tese a presidiare ogni singolo passaggio procedurale che caratterizza l’iter di ciascuna pratica amministrativa ma anche del percorso parlamentare necessario a partorire qualunque norma, legge o leggina che regola la nostra società, creando alibi e paraventi che rappresentano le ricorrenti e più diffuse giustificazioni professionali ma anche politiche che spesso consentono il blocco dei cantieri con insopportabili dilazioni temporali nella realizzazione delle opere pubbliche.

Il cambiare tutto per non cambiare niente regna sovrano

Dopo la legge 142/1990 Ordinamento delle autonomie locali nel contesto sommariamente descritto, per quanto riguarda le unioni o le fusioni dei comuni di minore dimensione come quelli di montagna, responsabilità e colpe per le persistenti difficoltà gestionali che affliggono questi enti ritengo vadano ascritte a chi negli anni scorsi non li ha poi supportati con la necessaria determinazione nel cammino verso una nuova e definitiva veste istituzionale.

Come nostra consuetudine chi ha voluto portarsi avanti lo ha fatto, in proprio, mentre altri sono stati alla finestra senza rischiare nulla o quasi.

Quando si è però dovuto dimostrare per davvero come si risparmia e anche si può guadagnare con amministrazioni virtuose ma non più supportate dai contributi inizialmente garantiti alle aggregazioni  fra comuni, salvo lodevoli eccezioni, è stato un fuggi fuggi generale con il mesto ritorno al recente passato.

Cioè al proprio accogliente campanile e a quel deleterio frazionamento di sussistenza che caratterizza molte aree geografiche dell’italico stivale. All’epoca mi è sembrato di assistere a quanto era già avvenuto nel periodo e non solo sul territorio della Comunità montana della Valsassina, quando ogni comune doveva obbligatoriamente dotarsi del Piano regolatore generale che allora si chiamava ancora così: la maggior parte delle amministrazioni lo fece nei tempi di legge, altre molto dopo.

I più zelanti amministratori comunali ebbero da subito rigidi vincoli urbanistici calati sui loro territori mentre chi arrivò con le mani libere e con grave ritardo alla meta – mi risulta senza sanzione alcuna – all’italiana, se la cavò con una tiratina d’orecchi e facendo spallucce.

È proprio quello che, analogamente, sta accadendo anche ai giorni nostri con gli impedimenti che gli incolpevoli piccoli borghi, lasciati a se stessi, incontrano e spesso non riescono a superare nell’accedere e gestire i fondi del PNRR che in teoria, con l’irripetibile occasione, dovrebbero risolvere tutti o quasi i loro problemi in termini di infrastrutture e che invece rischiano di farli incamminare verso un scivoloso declivio che, obtorto collo, consiglierà a molte piccole amministrazioni comunali di gettare la spugna.

Ciò, vista la carenza di personale qualificato nelle loro piante organiche che già influenza negativamente lo svolgimento delle quotidiane mansioni di stretta competenza.

Stando così le cose, ho infine maturato la convinzione che lo Stato centrale non avrà mai il coraggio di favorire il superamento della frammentazione dei piccoli comuni assumendo, in piena Autonomia e con autorevolezza, una superiore decisione parlamentare che consenta di bypassare l’evidente  impasse in cui si dibatte la stragrande maggioranza delle piccole e medie municipalità.

Questo per l’irriferibile timore di scontentare più di qualcuno dei propri interlocutori e dunque di incappare nel rischio di quella perdita di consenso che fa rizzare i capelli in testa a ogni politico in carriera, da che mondo è mondo.

Al dunque. In alto loco forse pensano sia meglio che le piccole municipalità affondino nelle loro difficoltà e prendano direttamente coscienza dei propri attuali  invalicabili limiti anche gestionali e si rassegnino alle inevitabili fusioni dei comuni.

Se questo a medio o lungo termine dovesse avvenire, con magra consolazione, non si potrà comunque ascrivere la responsabilità del gesto a chi invece di aiutare concretamente i piccoli comuni, a livello centrale e di fatto, ha stretto lentamente il laccio assistendo da lontano al progressivo e inesorabile sfaldamento di una storia millenaria ma a quel punto la politica-politicante rischia di non salvare neppure la faccia.

Mentre la fiducia dei cittadini è ai minimi storici, il riordino della macchina amministrativa e burocratica dello Stato attende tempi migliori.

Claudio Baruffaldi

https://www.politicainsieme.com/che-fine-faranno-i-piccoli-comuni-di-claudio-baruffaldi/