IL COMUNE vuol solo fare cassa

La destra revoca il regolamento sull’incentivazione alla costruzione green, ecocompatibile ed ecosostenibile. Un significativo passo indietro

San Salvo, 11 aprile 2023. “Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza di destra ha revocato la delibera di consiglio del 2013, approvata dall’allora giunta di centrodestra, che conteneva al suo interno il regolamento per la disciplina delle modalità di incentivazione della qualità edilizia ed uso razionale delle risorse energetiche facendo così fare alla città enormi passi indietro andando poi anche in controtendenza con quello che oggi ci chiedono invece l’Europa e il mondo intero. La transizione ecologica e il contrasto allo stravolgimento climatico, che in questi ultimi anni si è fatto ancor più evidente ed incessante, nascono anche da atti deliberativi di incentivazione alla costruzione green ed ecocompatibile come quello approvato nel 2013 e che oggi andavano migliorati e adeguati alle attuali esigenze e necessità climatiche, ma che così non è stato”. A parlare è il consigliere comunale, Antonio Boschetti (PD) nel sottolineare che la maggioranza di destra “non ha invece avuto il coraggio di proseguire la strada allora iniziata per il solo motivo di far cassa”.

“Il regolamento esistente, ora revocato, era un regolamento – precisa la Capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Emanuela Tascone – che consentiva di edificare secondo principi innovativi di ecosostenibilità, di ecocompatibilità e verso uno sviluppo green della città, incentivando i costruttori ad agire ed operare in tal direzione andando loro incontro con gli incentivi sugli oneri di urbanizzazione riducendo così il costo di costruzione. Ma mercoledì, come ha sottolineato il consigliere Boschetti, la destra di San Salvo, ha revocato questa delibera solo per far cassa andando anche in controtendenza con quanto ci chiede l’Europa”.

“Sarà nostra premura – aggiunge Boschetti – come coalizione di centrosinistra da sempre vicina ai principi di sostenibilità, ecocompatibilità e di sviluppo green, ripresentare alla Commissione Ambiente ed Ecologica presieduta dal consigliere Di Ninni e all’assise civica, un nuovo regolamento sulla scia di quello approvato nel 2013 con integrazioni migliorative ed innovate in virtù delle attuali esigenze e necessità climatiche. Il nostro obiettivo, come Partito Democratico e come coalizione, presieduta da Fabio Travaglini, è quello di indirizzare San Salvo verso una città green e sostenibile”.

“Nel 2013, quando fu approvato il regolamento, il Consiglio comunale di allora  diede – conclude il leader della coalizione, Travaglini – prova di un pensiero innovativo ed avanzato in un periodo in cui tra l’altro l’attenzione era rivolta alla profonda crisi economica. Ritengo pertanto, e ribadisco come già fatto in sede di assise civica, la mia netta contrarietà alla revoca della delibera del 2013 la quale avrebbe dovuto invece dare lo spunto alla maggioranza di destra di mantenerla in essere aprendola oggi ad una fase più avanzata nell’analisi dello sviluppo sostenibile di questa città. Così non è stato. E come ha affermato il consigliere Boschetti, mercoledì a San salvo si è fatto un significativo passo indietro”.




ASSEMBLEA PUBBLICA a Punta Penna

Salute e monitoraggio aria venerdì 14 aprile

Vasto, 11 aprile 2023. Il Comitato spontaneo cittadino per la difesa della salute pubblica ha indetto per venerdì 14 alle ore 17.30, presso il quartiere dei palazzi Ater di Punta Penna, un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza.

“Cosa respiriamo a Punta Penna?” è ciò che la popolazione residente si chiede da ormai troppi anni, senza ricevere alcuna risposta dalle istituzioni preposte.

Non si tratta solo di capire a cosa siano dovuti gli odori molesti che ammorbano l’aria e la qualità della vita di chi vive e lavora a Punta Penna e, di conseguenza, di capire se quei miasmi siano o meno dannosi per la salute pubblica, ma anche di rendere edotta la popolazione della qualità dell’aria di Punta Penna.

Se da un lato gli odori molesti evidenziano la necessità di interventi immediati per porre fine ad un problema che obbliga la popolazione residente da più di trent’anni a fare i conti con una situazione ormai insopportabile, dall’altro sono necessari studi e monitoraggi continui per capire la qualità complessiva dell’aria a Punta Penna.

Non è accettabile, infatti, che la popolazione residente, composta da famiglie, anziani, bambini e disabili, sia lasciata all’oscuro di ciò che respira quotidianamente.

Per questo invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare all’assemblea pubblica di venerdì 14 alle ore 17:30.

Forum Civico Ecologista Vasto




RUNNER MORTO

OIPA: «La Provincia di Trento prenda esempio dalla gestione Illuminata del Pnalm»

Milano, 11 aprile 2023. Stupiscono le dichiarazioni dell’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che in un’intervista ha dichiarato come la Provincia autonoma di Trento rifiutò un piano di convivenza con i grandi carnivori

La Provincia autonoma di Trento prenda esempio dalla corretta gestione della fauna selvatica attuata dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), dove non si sono mai registrati particolari problemi di convivenza tra umani e animali. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che torna sulla vicenda del runner morto in Val di Sole.

Mentre gli esperti fanno notare come non sia il numero di orsi a causare problemi, ma le occasioni d’incontro con gli esseri umani, che dovrebbero quindi essere opportunamente limitate anche con l’allestimento di corridoi ecologici, il solo considerare la gestione “illuminata” della Pnalm evidenzia come nella Provincia autonoma di Trento, al contrario, le azioni finalizzate a una serena convivenza tra gli orsi e le comunità locali siano state a dir poco lacunose.

Nel Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, il movimento degli escursionisti è regolamentato: nelle zone di riserva integrale e di riserva generale è vietato uscire dai sentieri. In alcune aree si può andare liberamente, anche con il cane (al guinzaglio), o il con il cavallo o in bici, ma in altre no, come ha spiegato in questi giorni Luciano Sommarone, direttore del Parco. E nella “zona A” della riserva ci si può muovere solo a piedi, sui sentieri e senza cani. In questa zona non entrano né equini né mezzi di alcun tipo, incluse le mountain bike.

Come si poteva pensare che reintrodurre a forza gli orsi nelle Alpi e soprattutto nella Provincia di Trento, densamente popolata, non avrebbe potuto causare qualche problema senza la messa in campo di strumenti d’informazione e di prevenzione?

Stupiscono le dichiarazioni dell’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che in un’intervista ha dichiarato come la Provincia autonoma di Trento rifiutò un piano di convivenza con i grandi carnivori che avrebbe messo in campo risorse per un serio monitoraggio in tempo reale (anche per informare la popolazione) e un “diverso modo di gestione dei rifiuti per evitare la confidenza dell’animale selvatico nelle zone abitate”.

«La Provincia di Trento ha investito poco o nulla in termini di prevenzione, compresi i corridoi faunistici, che eviterebbero sconfinamenti e incidenti, e quasi inesistente è stata in questi anni l’informazione e la formazione per un corretto comportamento in escursione», commenta il responsabile per la Fauna selvatica dell’associazione, Alessandro Piacenza. «Prevenire inoltre i danni alle categorie produttive, oltre che salvare i poveri “animali da reddito”, consentirebbe anche di far risparmiare alle casse pubbliche il denaro per i rimborsi. I metodi ci sono: le reti elettrificate innanzitutto».

L’Oipa fa infine sue le parole dell’ex ministro Costa a commento dell’intenzione del presidente Maurizio Fugatti di uccidere metà della popolazione degli orsi trentini: «Così si torna al Medioevo e non si risolve il problema perché non si va a diminuire l’indice di rischio».

OIPA Italia Odv

Organizzazione internazionale protezione animali, Organizzazione non governativa (ONG) affiliata al Dipartimento della Comunicazione Globale (DGC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e all’Assemblea permanente sull’Ambiente dell’ONU. Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007) e dal Ministero della Salute (Decreto n. 6/2021 En. As. del 26/10/2021). Iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo settore (numero di repertorio 98178). Indirizzo: Via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 1782206601




ZECCHINO D’ORO 2023. Arrivano i casting

Sabato 15 aprile gli aspiranti piccoli solisti potranno esibirsi a Città Sant’Angelo (PE)

Città Sant’Angelo, 11 aprile 2023. Arriva il Casting Tour di Zecchino d’Oro in cui tutti i bambini e le bambine che vogliono provare a diventare solisti dell’edizione 2023 dello Zecchino d’Oro potranno esibirsi con una delle più belle canzoni dello Zecchino d’Oro.

L’appuntamento è all’Outlet Village, in via Mosacarola, sabato 15 aprile dalle ore 10.00 alle ore 18.00: una intera giornata dedicata ai più piccoli, in cui tutti i bambini dai 3 ai 10 anni potranno riscoprire l’emozione di cantare dal vivo e divertirsi insieme.

Per partecipare ai casting e provare a diventare uno dei solisti di Zecchino d’Oro 2023 è necessario iscriversi, fino a giovedì 13 aprile (compreso), sul sito: https://zecchinodoro.org/stage/cittasantangelo2023/.

Qualora le iscrizioni sul sito risultassero chiuse, è possibile comunque presentarsi liberamente in qualunque orario per essere accolti dallo staff appena possibile.

La partecipazione è gratuita.

Il casting tour di Zecchino d’Oro è realizzato in collaborazione con Wobinda Produzioni.

È disponibile anche la playlist ufficiale dei casting, che contiene i classici dello Zecchino e le canzoni delle ultime edizioni che hanno conquistato grandi e piccoli: ogni bambino potrà scegliere la propria canzone preferita, impararne il testo e prepararsi a cantare. Per ascoltare la playlist ufficiale: https://bit.ly/playlist-zecchinodoro-casting

I bambini che supereranno questa prima fase saranno poi riascoltati dalla giuria dell’Antoniano in una seconda fase di selezione, che si terrà nel corso del 2023.

Il casting tour toccherà tutte le regioni per cantare e divertirsi insieme con le canzoni più belle dello Zecchino d’Oro. Per scoprire la vera ricchezza di Zecchino d’Oro: imparare a esprimere sé stessi e accogliere gli altri.




LUCA DI FRANCESCANTONIO, etichetta di bronzo al Vinitaly

Contest packaging design categoria olio. Il logo designer abruzzese premiato per l’etichetta di frantoio rapino

Lanciano, 11 aprile 2023. Il logo designer di Luca Di Francescantonio conquista il Vinitaly e si classifica terzo nel contest di packaging design organizzato nell’ambito della 55esima edizione della prestigiosa manifestazione. L’etichetta di bronzo è stata consegnata al professionista abruzzese per la progettazione dell’etichetta di Frantoio Rapino, per la categoria olio.

“L’emozione di partecipare ad un evento riconosciuto a livello internazionale è stata davvero grande – commenta il logo designer Di Francescantonio – A Verona ho ricevuto un premio ambito e prestigioso e devo ringraziare per questo i miei clienti che si affidano alla mia professionalità e che costruiscono, insieme a me, quel concetto di creatività che è alla base della costruzione di ogni marchio”.

Il premio, conquistato dal professionista lancianese, arricchisce la collezione di riconoscimenti ricevuti, collocando il graphic designer tra i più influenti professionisti del settore.

“In questi anni ho cercato di portare avanti il concetto che mi sta più a cuore – spiega Luca Di Francescantonio – quello di riconoscere il design come cultura e non solo come elemento estetico commerciale”.

SF




APPUNTAMENTO CON LA MUSICA Antica & Le Cantrici di Euterpe

Al Palazzetto dei Nobili de L’Aquila sabato 15 aprile 2023

L’Aquila, 11 aprile 2023. Sabato 15 aprile 2023 dalle ore 16 alle ore 20 presso la Sala Lignea del Palazzetto dei Nobili dell’Aquila l’Associazione Musicale Le Cantrici di Euterpe è lieta di invitarvi all’evento: Appuntamento Con La Musica Antica & Le Cantrici Di Euterpe.

Durante l’evento Le Cantrici presenteranno la loro attività musicale e le modalità di iscrizione e di partecipazione all’associazione, inoltre, saranno realizzati due laboratori gratuiti di canto medievale e rinascimentale e di danza antica.

I laboratori:

•           ore 17 – 18.30 Laboratorio di Musica Vocale del Medioevo e del Rinascimento con Le Cantrici di Euterpe

•           ore 18.30 – 19.30 Laboratorio di Danza Antica con il gruppo Perra Mora e Le Cantrici di Euterpe

Esclusivamente con prenotazione, sarà anche possibile partecipare al laboratorio di strumenti a pizzico del Medioevo.




POETI, NARRATORI E VIAGGIATORI-GIORNALISTI IN ABRUZZO. I CONTEMPORANEI

Convegno venerdì, 14 Aprile,  Ore 9.00-13.00. FLR – Fondazione La Rocca

Pescara, 11 aprile 2023. Non sono pochi i poeti, i narratori, i giornalisti, gli storici, gli archeologi, gli antropologi, i folcloristi, che attraversano l’Italia nel corso del Settecento e dell’Ottocento per il Grand Tour; assai meno quelli che si inoltrano negli Abruzzi, per molte ritenute terre misteriose e pericolose. Tra quelli che arrivano fino a noi, si ricordano  Edward Lear,  Keppel Craven, Anne McDonnell, Theodor Mommsen, Ferdinand Gregorovius, Thomas Ashby.

Le cose cambiano nel corso del Novecento, anche se sono soprattutto gli scrittori italiani a scrivere le pagine più belle sulla nostra Regione: Savinio, Gadda, Alvaro, Malaparte, Piovene, Prisco, Pasolini, Manganelli, e numerosi altri. Tra gli stranieri, un posto di assoluto rilievo spetta alla scrittrice e pittrice inglese Estella Canziani, che nel 1912 viaggia in Abruzzo, soprattutto nella provincia aquilana, e nel 1928 pubblica il bel volume, ricco di numerose e suggestive illustrazioni, Through the Appennines and the lands of the Abruzzi landscape and paesant life (Attraverso gli Appennini e le terre degli Abruzzi. Paesaggi e vita paesana), magistralmente tradotto dallo studioso sulmonese Diego Grilli.

Di quelli menzionati e di numerosi autori abruzzesi del Novecento (come Modesto Della Porta, Panfilo Gentile, Ugo Maria Palanza, Gennaro Manna, Romolo Liberale, Umberto Russo, Vittoriano Esposito, Luciano Russi, Sergio De Risio, Clemente Di Leo, Igino Creati e Vito Moretti) si occuperà il convegno “Poeti, narratori e viaggiatori-giornalisti in Abruzzo.bI contemporanei”, organizzato dalla Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio e dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, con la collaborazione della casa editrice Ianieri Edizioni e con il patrocinio della Fondazione Aria e della Fondazione La Rocca, presieduta da Ottorino La Rocca, che ospiterà l’evento, fissato per venerdì 14 Aprile dalle ore 9.00 alle ore 13.00, nella propria sede di Via Raffale Paolucci 71 – Pescara.

I relatori saranno Stefano Pallotta (presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo), Dante Marianacci (curatore del convegno e presidente della Casa della poesia in Abruzzo e della Fondazione Aria), Daniela D’Alimonte, Antonella del Ciotto, Andrea Lombardinilo, Antonella Di Nallo, Andrea Gialloreto, Antimo Amore, Antonio Gasbarrini, Franco Di Tizio, Patrizia Tocci, Fabrizio Masciangioli, Renato Minore, Daniela Quieti e Mariella Di Brigida.

Come per i due precedenti convegni, che si sono tenuti il 5 luglio del 2019, e il 26 novembre del 2021, anche questa volta, la casa editrice Ianieri pubblicherà gli atti che, insieme ai due volumi già editi, costituiranno un assai ricco panorama della letteratura e della cultura giornalistica abruzzese dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni nostri, con un totale di ben 64 autori presi in considerazione.




DOPO PASQUA CON SORPRESA l’annuncio del g365

Ci siamo decisi …!

Giulianova,  11 Aprile 2023. Anche il Comitato Commercianti G365 si prepara per le prossime elezioni, presentandosi con una nuova lista civica, intenzionata a riappropriarsi della fiducia concessa, disillusa da un programma che si è rivelato fatto di solo promesse. Tra qualche mese comunicheremo i nostri portavoce e il coordinatore. Presenteremo il nuovo logo, simile all’attuale, ma con più carattere. Anche noi abbiamo idee chiare di un programma e vogliamo contribuire a migliorare Giulianova.

Porteremo tutta la nostra credibilità e ci uniremo a chi riteniamo oggi esserne altrettanto in possesso, oggettivamente identificabile in forze politiche che a più riprese proseguono a raccontare la realtà dei fatti. Auspichiamo quindi che oltre a noi, l’ulteriore politica del domani sia disposta ad inserire all’interno del proprio programma lo strumento che tutti noi riteniamo unico, realmente in grado di generare equità ed equilibrio a Giulianova. Ci riferiamo al mezzo concreto che l’amministrazione Costantini aveva a sua disposizione, ma che ha ritenuto scomoda per il raggiungimento dei propri fini personali. Non poteva certo annullarla, ma in tre anni con la complicità dell’Assessore al Turismo è riuscita ad ostacolarla, demotivarla, impedendo così la sua naturale crescita.

Parliamo della Pro Loco Giulianova Vivere Il Mare, una delle più importanti realtà Associative a livello provinciale e nazionale che può migliorare davvero la qualità della vita dei suoi concittadini. Lo stesso G365 ha contribuito alla sua nascita, un’Associazione capace di essere forza aggiunta per una qualsiasi Amministrazione che vuole essere credibile agli occhi dei cittadini, che fa scelte di buon senso ed alimenta utili interazioni costanti tra la Pro Loco, i Comitati di Quartiere, le Associazioni e le attività produttive.

Insomma la nostra è la promessa di voler portare a Giulianova, con una sana politica, uno scenario completamente diverso da ciò che abbiamo imparato a riconoscere, un modus operandi che da anni porta sdegno, divisioni, dannosa per i cittadini, non favorisce la continuità di cose buone, ma soprattutto ci rammarica il sapere attraverso la stessa Pro Loco di essere tornati a subire modi indegni da chi prima di diventare Sindaco li aveva combattuti al nostro fianco, le stesse ingiustizie adottate dal suo predecessore e poi lui diventato Sindaco ha deciso di riproporre con silenzio, arroganza, prepotenza, tangibile disinteresse e nessuna azioni migliorativa.

Un altro punto del programma lo dedichiamo con attenzione alla spesa pubblica che in questi anni è stata eccessiva su progetti che non portano veri beneficio al territorio e in eventi che si possono eseguire con gli stessi risultati, ma a costi decisamente minori.

Naturalmente i commercianti di Giulianova ringraziano per i calendari eventi presentati sistematicamente in ritardo, ma in un periodo storico dove tante famiglie vivono la fatica di arrivare a fine mese, dove in alcun modo questa amministrazione è intervenuta a ridurre il costo della vita per aziende e cittadini, e dove le attività continuano a chiudere, il vedere spendere superficialmente cospicue somme su progetti singoli fa davvero inorridire noi, ma anche male alle tante Associazioni di volontariato che all’occorrenza l’Amministrazione si è servita per raggiungere i propri scopi. Non è un caso se alcune di loro hanno smesso ogni attività in attesa di trovare qualcosa di diverso.

Sarebbe bastato solo più buon senso e la capacità di capire che certe scelte devono essere evitate o discusse con chi continua a rendere grande il nostro territorio, offrendo servizi con finalità sociali e che portano da sempre risparmio economico alle casse comunali. Sono tante le realtà che negli ultimi anni hanno contribuito a rendere Giulianova un posto gradevole, pieno di vita, e non vanno certo menzionate solo quando ad un Sindaco o un Assessore fa più comodo.

Un saluto dalla nuova futura promessa lista civica G365.




COLONIA FELINA a rischio di vita

Lavori del Comune, con violazione dei diritti degli animali

Giulianova, 11 aprile 2023. Nelle ultime settimane è stata pubblicata sui social la richiesta  di aiuto per salvare una colonia felina di Giulianova, messa a rischio dall’imminente avvio di lavori pubblici da parte del Comune di Giulianova, nell’area dell’ex depuratore. Si tiene a precisare che

la legge n.281/91, legge quadro per la tutela degli animali d’affezione, vieta lo spostamento dei gatti appartenenti ad una colonia felina. Gli esemplari possono essere presi solo per motivi sanitari ( cure o sterilizzazioni ) per poi essere reimmessi, esclusivamente  nel territorio d’origine. Le colonie feline sono tutelate dalla legge che le definisce stanziali ( quindi non si possono spostare) per la caratteristica tipica di questo animale a rimanere nei luoghi frequentati abitualmente e la sua predisposizione a tornarci , in caso venga portato altrove. In questo caso

si tratta di una colonia felina regolarmente registrata, riconosciuta e censita dal Comune di Giulianova e di cui il Sindaco non solo è chiamato a garantirne e tutelarne la salute e la sicurezza, ma ne assume tutte le responsabilità legali. La sig.ra Daniela che se ne occupa, da oltre dieci anni, ha saputo casualmente dei lavori che il Comune intende effettuare in quell’area. Senza ricevere comunicazioni ufficiali o disposizioni di spostamento . Preoccupata dal fatto che questi mici sono tutti anziani e abituati a dormire in cucce e casette sistemate all’interno di uno stabile vuoto (foto allegate), e che i lavori di demolizione rappresenteranno rischio di morte per loro, si è recata presso gli uffici tecnici del Comune di Giulianova per avere conferma della notizia e sapere, come e dove, poter sistemare i gatti della colonia presente in quell’area . Le è stato confermato che a breve avranno inizio i lavori di demolizione e le è stato indicato un terreno dove poter portare i gatti. Un terreno incolto, con erbacce, reti rotte e rifiuti ( foto allegate)

Si precisa innanzitutto che il Comune ha l’obbligo di disporre lo spostamento dandone motivazione ufficiale scritta e SOLO per motivi igienico sanitari che mettano a rischio la salute pubblica. In caso di assenza di valide e gravi giustificazioni, per quanto esposto dalla legge , l’atto dell’ente può subire l’annullamento dal Tribunale Amministrativo.

Togliere questi gatti, mettendoli in un terreno incolto e sporco, oltre a rappresentare un rischio per la loro salute ( si fa presente che si tratta di gatti anziani abituati a vivere al riparo), comporterà che i mici torneranno nel luogo in cui sono abituati a vivere e dove , nel frattempo saranno iniziati i lavori di demolizione.

 Questa colonia, inoltre, e la struttura adibita ad accogliere i gatti abbandonati, non solo sono ben tenute ( al contrario del terreno identificato dal Comune, come illustrato nelle foto allegate), ma rappresentano un punto di accoglienza e cura per i gatti abbandonati e che, grazie all’assistenza della responsabile, vengono dati in adozione. Oltre a svolgere una funzione sociale quindi, la presenza dei gatti in questa zona ( ex depuratore) è un ottimo repellente alla presenza di topi e ratti. In merito alle responsabilità delle pubbliche Amministrazioni nei confronti delle colonie feline, e al loro obbligo di dotarle di riparo e strutture sicure, si esprime anche la Regione Abruzzo con la legge n.47/2013.

Il Comune ha l’obbligo, prima di iniziare qualsiasi lavoro che comporti rischio per la vita di questi animali:

Disporre un atto ufficiale in cui esplicare chiaramente  validi motivi dello “sgombero” indicando esattamente le date entro cui , tale spostamento dovrebbe eventualmente avvenire;

Individuare uno spazio idoneo per dimensioni e stato di pulizia;

Dotare tale spazio di tutto ciò necessario per la tutela della salute e della sicurezza dei mici , facendo sì che gli stessi non abbiano a subire stress o motivo per ammalarsi alla luce della loro avanzata età e dell’attuale ottima situazione in cui al momento vivono .

Se tutto ciò non viene rispettato sarà il Comune, nella persona del Sindaco a risponderne per quanto disposto dalla legge per la tutela del benessere degli animali d’affezione , dando inizio all’ennesimo contenzioso tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Scenari a cui ,nostro malgrado siamo ormai abituati ma che , con il semplice comportamento civile e rispettoso dei diritti di tutti ( animali compresi) potrebbero essere facilmente evitati.

Si ringraziano tutti i mezzi di informazione e le associazioni animaliste e ambientaliste che vorranno aiutarci a salvare la colonia felina da una triste e ingiusta fine e questi gatti che meritano di trascorrere la loro vecchiaia in un posto sicuro e riparato come hanno fatto in tutta la loro vita, per merito della dedizione della sig.ra Daniela, gattara responsabile .

Dott.ssa Giusy Branella




NUOVO LUSTRO alla zona sud della città

L’albergo De Cecco a ridosso del porto turistico

Pescara, 11 aprile 2023. “La costruzione in quella zona di Pescara dell’albergo De Cecco non farebbe altro che arricchire e dare lustro a una parte di Pescara oggetto nel prossimo imminente futuro di una importante opera di riqualificazione e trasformazione con innumerevoli vantaggi per la rinascita di quella parte di città che resta fondamentale per un salto di qualità che la nostra città potrà avere anche nell’ottica della nascita della Nuova Pescara”.

Così il presidente della Confcommercio di Pescara Riccardo Padovano in merito alla notizia riguardante la costruzione a Pescara dell’albergo De Cecco.  “L’albergo, con la sua idea progettuale, così come descritto nel corso della presentazione, ha intercettato tutte quelle che possono essere le idee per l’eliminazione delle barriere che riguardano la pica ricettività cittadina.

L’albergo potrebbe consentire così a tanti turisti che arriverebbero a Pescara, ma anche a tanti operatori economici e imprenditori di poter usufruire di una strutturata di fatto situata al centro della città, a ridosso del porto turistico e prospiciente il ponte del mare e dunque in quell’area dove il Comune di Pescara a breve si appresta, e mi riferisco a via Andrea Doria, ad una vera e propria opera di riqualificazione con il nuovo porto e con l’opportunità dell’utilizzo delle aree dell’ex Cofa.

In pratica – prosegue il presidente di Confcommercio Pescara – la riqualificazione dell’intera zona di Pescara sud. E dunque in tutto questo, poter leggere dell’approvazione del progetto per la nascita dell’albergo De Cecco, non fa altro che far inorgoglire la città, in questo caso la Confcommercio di Pescara e tutto gli imprenditori commerciali. Io credo che questo progetto sia da lodare perché la realizzazione di questa bellissima infrastruttura nella zona sud e portuale della città potrebbe davvero rappresentare uno dei fiori all’occhiello, oltre che un albergo in più per la nostra città.

Credo che conoscendo lo stile e la bravura del Gruppo De Cecco, l’opera possa essere inserita come un ulteriore cartolina e lustro alla rinascita della zona a ridosso di via Andrea Doria e della banchina sud. La Confcommercio di Pescara – conclude Riccardo Padovano – fa un plauso all’amministrazione che, dopo venticinque anni di chiacchiere e veti, ha ideato una grande operazione che permetterà la creazione di una grande piazza con aree verdi sulla riviera sud, a costo zero per i pescaresi.

Come associazione di categoria poi plaudiamo a questa idea progettuale, ritenendo che tra le altre cose oggi, potenziare le strutture ricettive in città, non farebbe altro che arricchire la comunità. Ripeto: un nuovo albergo a ridosso del porto turistico di Pescara rappresenterebbe davvero un salto di qualità”.




PROGETTO TUTTO AQUILANO su Muli e Bardotti

Progetto innovativo di PASSIONECAITPR

L’Aquila, 11 aprile 2023. L’Associazione con sede a Barete, regolarmente iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche, si pone come obiettivo quello di gestire a livello nazionale il processo di conservazione del Cavallo Agricolo, della sua valorizzazione e promozione etica.

Un format associativo innovativo di livello, che mette in relazione l’ambiente con le sue tradizioni e la sua cultura attraverso una comunicazione mirata in grado di generare delle interazioni emozionali tra gli attori del settore e realtà circostante.

Il mulo ed il bardotto, in quando produzioni derivate ibride della razza, occupano uno spazio importante già nello statuto* dell’associazione stessa.

Tutti sanno che il mulo è un incrocio tra uno stallone asino e una giumenta. I bardotti sono esattamente l’opposto: un cavallo stallone incrociato con un’asina. A tutti gli effetti, bardotti e muli sono classificati e mostrati insieme sotto il termine generico di “mulo”.

Le orecchie dei muli sono generalmente un po’ più piccole di quelle degli asini, comunque lunghe ma della stessa forma dei genitori dei cavalli.

La conformazione del mulo è una combinazione di tratti di entrambi i genitori. La testa, l’anca e le gambe di solito lo stallone. I muli non mostrano incollatura particolarmente pronunciata al collo neppure quando derivano da razze sangue caldo.

Il mulo presenta un mantello con la taratura di “peli misto”, di solito ciuffi sottili, criniera ruvida e una coda più simile al genitore cavallo.

I muli fanno del loro meglio per imitare il raglio dell’asino, ma la maggior parte ha un suono unico che è una combinazione del nitrito del cavallo e del grugnito del raglio che si interrompe.

La maggior parte inizierà – Whinee-aw ah aw.

Considerati  elemento sostanziale di connessione nonché di  finalizzazione ibrida della razza pura, il mulo ed il bardotto costituiscono un anello di connessione culturale con le tradizioni storiche del nostro paese.

Dall’impiego fino ai primi anni 90 da parte dell’Esercito in particolare nel reparto degli Alpini, sono ancora oggi protagonisti nelle operazioni di esbosco nelle zone impervie che percorrono la penisola, in tutti quei territori inaccessibili ai mezzi meccanici. 

Non meno importanti la loro presenza negli armenti al pascolo, in quanto efficace deterrente assieme ai cani da guardiania, nella protezione del branco dagli attacchi dei predatori selvatici.

Una sorta di “cartolina d’antan” che ancora contribuisce a tramandare tradizioni antiche e a raccontare la nostra terra, in nome di un rapporto ancestrale che lega l’uomo agli animali, valorizza l’allevamento in termini di produzioni zootecniche derivate;  favorisce un ritorno al lavoro “a trazione  animale” che da sempre preserva e salvaguarda i territori.

Un concetto evoluto volto a tutelare non soltanto la biodiversità ma un intero ecosistema ad esso connesso.

Ed è proprio in quest’ottica che PASSIONECAITPR ha attivato un progetto anche grazie al supporto costante del Prof. Carluccio e della Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo nonché dal nostro “CENTRO STUDI PER LA BIODIVERSITÀ EQUINA”  che giunge al terzo anno di raccolta dati e che riconosce proprio nelle produzioni ibride derivate il fattore di differenziazione che la rende realtà unica nel suo genere in Italia.

Numerose le cooperazioni con diverse associazioni francesi, spagnole, tedesche  ed americane sul confronto delle diverse tipologie di muli con particolare attenzione alla taglia XL derivante dall’impiego di fattrici CAITPR e di stalloni asinini di grande mole tra i quali annoveriamo gli Italiani Ragusano e Martina Franca. 

L’unicità si rafforza non solo per l’innovazione progettuale che desta costante interesse nei diversi stake-holder, ma anche sul tipo di rilevamenti fatti che oltre le consuete misure biometriche, per la prima volta in assoluto tengono conto delle variabilità caratteriale dei singoli soggetti, l’attendibilità degli incroci con determinati soggetti e la naturale predisposizione verso alcune specifiche attività.

Ulteriore primato resta l’inserimento del mulo in attività legate alle disabilità nella sfera psichiatrica.

I primi risultati verranno illustrati dettagliatamente  in occasione dell’Assemblea annuale che si terrà nel mese di giugno 2023.

* estratto dall’Art. 4 comma 3 e 13 – statuto dell’Associazione PASSIONECAITPR approvato dall’Autorità competente ex MIPAAF.

III. promuove altresì eventuali ibridazioni derivanti da incroci con specie asinine riconosciute, al fine di valorizzare la produzione zootecnica “derivata” del mulo e/o  del bardotto e riconosciute in apposita sezione dedicata.

XIII. promuove tecniche e filosofie atte a tutelare e valorizzare l’allevamento del CAITPR in armonia con la natura nell’importante ruolo riconosciuto dall’Unione Europea di sentinella ambientale.

link statuto https://www.passionecaitpr.it/statuto_passionecaitpr_2020.pdf




CONVEGNO STATI GENERALI delle Foreste in Abruzzo

Lanciano, 11 aprile 2023. Al fine di fare un punto sulla situazione Foreste in un periodo di particolare fermento, venerdì 14 aprile 2023 presso l’Hotel Excelsior sono indetti gli Stati Generali delle Foreste in Abruzzo.

Il convegno, Organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Chieti in collaborazione con la FODAF Abruzzo, si propone di configurarsi non solo come conoscitivo, ma anche formativo, non solo come un momento di riflessione ma anche come un momento di spunto e iniziativa, stimolando il dibattito tra gli attori coinvolti, in una Regione fortemente caratterizzata dalla presenza di aree naturali ed aree protette.

Il convegno, dopo i saluti istituzionali, vede un forte coinvolgimento della Regione Abruzzo, con la presentazione di varie relazioni che analizzeranno la situazione odierna con interventi tecnici e molto specifici.

Nella seconda parte della mattinata l’intento sarà quello di stimolare la visione di prospettive moderne per far sì che la gestione forestale possa essere oggi sempre più sostenibile ed in grado di rispondere alle sfide legate alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, alla conservazione della biodiversità, allo sviluppo.

Al centro della discussione ci saranno infatti il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro capacità di essere resilienti grazie ad una corretta pianificazione. Voce di spicco tra le altre sarà quella di Alessandra Stefani della Direzione Generale delle Foreste del MASAF.

Presenti alla giornata anche i vertici del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali Sabrina Diamanti (Presidente) e Marcella Cipriani (Vicepresidente).




FIBROMIALGIA: ancora lunga la strada per l’inserimento nei LEA

Se il Ministero è in ritardo, la Regione non è da meno: la legge del 2021 è inattuata. La Giunta Marsilio funga da pungolo per il Governo Meloni

Pescara, 10 aprile 2023. Con questo intervento intendo riaccendere i riflettori sulla fibromialgia, una malattia reumatica cronica ampiamente diffusa, eppure poco considerata, specie dalle istituzioni. Si calcola che tra il 2 e l’8% della popolazione soffra di questa sindrome, di cui il 90% donne.

Nel tentativo di colmare il vuoto legislativo e dotarsi di un quadro di riferimento finalizzato alla prevenzione, diagnosi e cura di questa patologia invalidante, e quindi all’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate, il 30 marzo 2021 la Regione Abruzzo ha approvato la Legge Regionale n. 7/2021 “Disposizioni in favore delle persone affette da fibromialgia”.

Il PD ha votato la legge regionale, pur ritenendola poco incisiva rispetto al ben più importante riconoscimento della malattia tra i livelli essenziali di assistenza, di competenza però ministeriale. Tuttavia, oggi dobbiamo rilevare come la legge regionale sia rimasta di fatto inattuata.

Proprio per questo motivo, in data odierna, ho indirizzato una missiva all’Assessore alla Salute Verì, al Direttore del Dipartimento Sanità D’Amario e al Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale Cosenza al fine di appurare se sia stata data attuazione alle previsioni contenute nella legge.

Nello specifico:

–       se sia stato istituito il Comitato Scientifico Regionale preposto alla redazione delle linee guida per la diagnosi, la cura e la prevenzione della sindrome fibromialgica;

–       se sia stato avviato il Registro Regionale della fibromialgia per la raccolta e l’analisi dei dati clinici dei pazienti al fine di monitorare l’andamento epidemiologico della malattia;

–       se sia stato individuato, entro i 180 giorni previsti, un centro di riferimento regionale per il coordinamento;

–       se la Giunta Regionale abbia inviato al Consiglio la relazione contenente le evidenze emerse e le attività del suddetto Comitato, la cui redazione era prevista entro due anni dalla data di entrata in vigore della legge (scaduti lo scorso 8 aprile). A tal proposito ho richiesto copia del documento, visto che alla V Commissione non è ancora pervenuto, pur essendo scaduti i termini.

Gli unici provvedimenti regionali ad oggi adottati non sono frutto della suddetta legge, ma della votazione di un’apposita mozione nella V Commissione Consiliare durante la seduta dell’8 ottobre 2019 del Consiglio Regionale, che ha portato alla ratifica di una Delibera di Giunta (n. 397/2021), in data 28 giugno 2021 (dunque un paio di mesi dopo la legge senza tuttavia tenerne conto), che ha approvato il Piano diagnostico-terapeutico (Pdta) e le linee guida, formulati entrambi da uno specifico “gruppo regionale” nominato in seguito.

Occorre ricordare come la fibromalgia sconti tra l’altro un gap rilevante in termini di riconoscimento medico e istituzionale, in quanto non è presente nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), risultando quindi esclusa dalle patologie che danno diritto all’esenzione. Situazione che comporta enormi disagi per i pazienti, i quali incontrano enormi difficoltà ad accedere a visite, controlli e terapie.

Il Ministero della Salute, da me interpellato, ha fatto sapere che l’inserimento nei LEA della “sindrome fibromialgica grave” non è ancora all’ordine del giorno, e verrà valutato solo una volta entrato in vigore il decreto interministeriale di definizione delle tariffe delle prestazioni incluse nell’allegato 4 al DPCM 12 gennaio 2017. Ha però aggiunto di aver recentemente stanziato, mediante decreto e in applicazione alla legge n. 234 del 2021, un fondo di 5 milioni, ripartito tra le varie Regioni, finalizzato proprio allo studio, alla diagnosi e alla cura della fibromialgia.

Viene lecito a questo punto porre alcuni interrogativi: in che modo la Regione Abruzzo ha impiegato e distribuito su base territoriale queste risorse? Cosa sta facendo la Regione Abruzzo, che non manca occasione per rimarcare il legame politico con il Governo, per sensibilizzare l’approvazione delle tariffe incluse nell’allegato 4 al al DPCM 12 gennaio 2017 e l’inserimento della fibromialgia nei LEA?

In conclusione, il diritto alla salute dei pazienti affetti da questa patologia va tutelato. Per cui sollecitiamo il Ministero a procedere quanto prima all’aggiornamento dei LEA, e la Regione ad attivarsi affinché ciò avvenga e a provvedere all’effettiva attuazione della legge regionale, così da arrivare preparati al momento in cui la fibromialgia verrà finalmente inclusa tra le malattie croniche e invalidanti per cui è prevista l’esenzione.




LINO GUANCIALE e un libro fotografico per noi

Alla fiction Noi , in cui è protagonista l’attore abruzzese vincitore del Premio Ciak d’oro, è dedicato un libro fotografico speciale. La prima presentazione è avvenuta a Sanremo. Quest’estate le altre tappe di presentazione legate al Premio Penisola Sorrentina

Roma, 10 aprile 2023. Lino Guanciale vince, con merito, l’ambitissimo Premio CIAK D’ORO – Miglior attore Serie TV, assegnato dal pubblico, per le sue interpretazioni in Noi e Sopravvissuti. Guanciale ha sfidato i grandi attori, protagonisti della TV italiana, da Argentero a Zingaretti, da Amendola a Bova, e ha trionfato nettamente.

Proprio alla fiction Noi, prodotta da Cattleya per Rai, è ispirato il prodotto editoriale legato al progetto di residenza artistica del Premio Penisola Sorrentina.

Il titolo del libro è emblematico: “Backstage NOI, dall’America a Napoli”. Una photo – novel intensa ed originale che trasforma in racconto ciò che è avvenuto davanti alla macchina fotografica della talentuosa Jessica Guidi. Le emozioni sono raccolte in immagini ma anche in parole-chiave che creano un campo semantico adrenalinico. È un vero e proprio viaggio. Ci sono alcune scene tratte appunto dal backstage della serie televisiva Noi (trasposizione della fortuna serie americana This is us) di cui Jessica è stata la fotografa di scena ufficiale e ci sono le immagini, della stessa autrice, di Napoli, vissuta nel contesto di Voyage, la residenza artistica promossa tra le attività speciali del Premio Penisola Sorrentina. Ricordiamo che, nel 2018, il Premio Penisola Sorrentina è stato assegnato proprio a Lino Guanciale.

 L’ esperimento editoriale “Backstage – NOI, dall’America a Napoli”, ideato da Viridiana Myriam Salerno che ha scritto tutti i testi creativi, restituisce il binomio “città e set”, offrendo una riflessione suggestiva su come il mondo dell’audiovisivo, della cinematografia e dello spettacolo sia composto da tantissime professionalità, a volte nascoste e che meritano le luci della ribalta. Altamente significativa è la prefazione del Patron del Premio Penisola Sorrentina, Mario Esposito, e del Maestro Giuseppe Leone che accompagnano i lettori in questa esperienza emozionale.

Significativa la postfazione di Vincenzo Russolillo, Patron di Casa Sanremo dove è stato presentato il volume per la prima volta. La Casa editrice è Backstage&Set di Alfonso Papa; all’editing hanno lavorato Rita Petolicchio, Raffaele Di Matteo e Gabriella Sandrelli. Il libro è stato stampato in una speciale edizione fuori commercio. Un lavoro di squadra che promette ancora tante sorprese.




ADDIO, PADRE FIORE

Mercoledì il funerale dell’Oblato, fondatore della Corale Polifonica di Sant’Andrea

Pescara, 10 aprile 2023. È morto, nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 10 aprile, padre Fiore Paglione, oblato di Maria Immacolata, da più di 60 anni in servizio nella Chiesa di Sant’Andrea di Pescara.

Il religioso, classe 1927, originario di Tornareccio, maestro e fondatore della Corale polifonica di Sant’Andrea «ha dedicato la sua vita alla gente – ricorda monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne – svelando a generazioni e generazioni di abruzzesi, e non solo, il mistero del canto e della musica sacra. Proprio con queste motivazioni, nel 2018, ricevette il Ciattè d’oro, come segno della riconoscenza dei pescaresi per il suo impegno di fede e per la sua dedizione pastorale».

Il funerale del sacerdote sarà celebrato mercoledì 12 aprile, alle 10, nella chiesa di Sant’Andrea in Pescara. Il corpo di padre Paglione sarà sepolto nella cappella di famiglia nel cimitero di Chieti.

Simone Chiappetta




ZES, POTENZIAMENTO TRASPORTI Stazione di Fossacesia-Torino di Sangro

Da maggio i lavori per le infrastrutture a sostegno dell’area industriale della val di Sangro

Fossacesia, 10 aprile 2023. Nel prossimo mese di maggio partiranno i lavori, per un investimento da 24,4 milioni, sostenuto dalla Zona economica speciale (ZES), per contribuire al rilancio dell’area industriale della Val di Sangro. anche con il potenziamento e l’ innovazione strategica della stazione ferroviaria di Fossacesia. Si entra quindi nella fase operativa dopo la firma del Protocollo d’Intesa per le procedure autorizzative fra la Zes Abruzzo e l’associazione Enti locali del Sangro Aventino, avvenuto il 15 marzo scorso ad Atessa, comune capofila. L’atto è stato firmato alla presenza del  Commissario di Governo, Mauro Miccio, dai sindaci dei comuni coinvolti.

I finanziamenti riguarderanno in particolare: la zona produttiva di Saletti, a Paglieta, con piastra logistica ferroviaria nella quale sono previsti  altri due binari ai tre già esistenti,  che serviranno al trasporto delle merci da e per le industrie; il completamento ed il potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria di Fossacesia-Torino di Sangro, scalo che diventerà fondamentale per i collegamenti tra sud e nord d’Italia, in grado di ospitare treni da 750 metri e che sarà quindi funzionale alla logistica del Polo industriale della Val di Sangro verso il Mediterraneo e l’Europa, per componentistica automotive, per veicoli finiti,  per altre tipologie di merci anche riferibili all’economia agricola e forestale della valle e dell’entroterra.

“Fossacesia, per posizione geografica- sostiene il sindaco Enrico Di Giuseppantonio- è in un punto strategico, trovandosi al centro di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie sull’asse Adriatico-Tirreno, e verso il Nord e l’Est dell’Europa. Tra l’altro la ZES consentirà importanti benefici fiscali e semplificazioni amministrative, che nelle intenzioni dovrebbero consentire lo sviluppo di imprese già insediate o che si insedieranno, attraendo anche capitali dall’estero. Aspetti che possono risultare determinanti per chi decide di investire in questo territorio, la Val di Sangro. Il mio Comune darà  la massima collaborazione per favorire la crescita. Ringrazio il commissario di Governo Zes, Mauro Miccio, per il puntuale, qualificato e intelligente lavoro che conduce, assieme a tutti i suoi collaboratori, agli Enti territoriali ed alla Regione, per l’Abruzzo e per la nostra zona”.




VOCI D’ABRUZZO, Emigrati in Usa e Canada

Raccontati da studenti del liceo G. Vico. Il libro, con storie di vita e interviste, sarà presentato il 12 aprile a Sulmona, poi a Toronto e Hamilton

Sulmona, 10 aprile 2023. È stato pubblicato di recente il volume bilingue italiano/inglese “VOCI D’ABRUZZO”, una raccolta di storie di vita ed interviste di Abruzzesi emigrati in Canada e Stati Uniti. La pubblicazione è stata realizzata dagli studenti del Liceo di Scienze Umane “Giambattista Vico” di Sulmona attraverso una ricerca condotta da una classe, nell’arco del triennio scolastico, coordinata dalle docenti Carolina Lettieri, Anna Lucia Cardinali e Vanessa Romanelli. Quindici gli alunni autori, 12 ragazze e 3 ragazzi, che hanno raccolto degli emigrati biografie e interviste, riportate nel libro. Questi i loro nomi: Barone Fernando, Borrelli Gaia, Cardinale Arianna, Colella Anastasia, D’Alessandro Chiara, Di Carlantonio Sara, Di Cesare Davide, Di Marzo Anna, Gentile Daniele, Mariani Sara, Musti Asia, Osmanaj Rinesa, Pallozzi Alessandra, Pelino Alessia, Zito Giulia.

Il Liceo sulmonese, diretto da Caterina Fantauzzi, si è particolarmente distinto negli anni per l’attenzione portata al fenomeno migratorio della Valle Peligna, dedicando all’argomento ben 3 libri pubblicati: La Merica, Un oceano di carta e appunto Voci d’Abruzzo. Il volume sarà presentato mercoledì 12 aprile, ore 10:30, presso l’Aula consiliare del Comune di Sulmona, con gli interventi di Caterina Fantauzzi, dirigente scolastica, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Roberto Santangelo, Vicepresidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo e componente del CRAM, e Laura Di Russo, giornalista. Due settimane dopo gli studenti e le insegnanti partiranno alla volta del Canada, dove il libro sarà presentato in programmati incontri con le comunità abruzzesi dell’area metropolitana di Toronto e Hamilton. Il volume reca in Premessa un contributo della dirigente Caterina Fantauzzi, un’Introduzione delle docenti Lettieri, Cardinali e Romanelli che hanno coordinato la ricerca, le Presentazioni di Franco Ricci, docente dell’Università di Ottawa purtroppo venuto a mancare nel novembre 2022, e di Luisa Taglieri, ricercatrice di politiche di genere presso l’Università dell’Aquila, infine la Prefazione di chi scrive che qui di seguito si riporta, nel caso possa essere d’interesse.

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PREFAZIONE

C’è un altro Abruzzo fuori dall’Abruzzo, più grande di quello dentro i confini. Le stime più attendibili l’attestano certamente al di sopra del milione e trecentomila, dunque più degli abruzzesi che vivono nella regione. Gente che ha conosciuto, insieme agli italiani delle altre regioni, la più grande diaspora della storia dell’umanità. Perché tale è stata l’emigrazione italiana dall’Unità d’Italia, nel 1861, fino agli anni Settanta del secolo scorso, quando le uscite migratorie dal Paese andarono affievolendosi nei numeri. Complessivamente erano usciti dall’Italia, in poco più d’un secolo, quasi 30 milioni di emigrati, sparsi in ogni angolo del mondo. Argentina, Brasile, Stati Uniti le rotte principali oltreoceano della prima grande emigrazione.

Poi, nel secondo dopoguerra, ad esse s’aggiunsero Venezuela, Canada, Australia ed altri Paesi, e quindi l’Europa, con Svizzera, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Germania. In numeri sensibilmente inferiori l’emigrazione italiana s’indirizzò anche nel continente africano, in Sud Africa, ma anche nei paesi del Maghreb che affacciano sul Mediterraneo. Negli anni recenti, con la crisi economica del 2007 che ha colpito particolarmente le economie dell’Occidente e sensibilmente l’Italia, con una disoccupazione che tocca precipuamente i giovani, è ripresa nel nostro Paese l’emigrazione, certamente di altro genere rispetto a quella storica, e tuttavia in termini crescenti fino ai 150mila esodi l’anno. Questo fenomeno, diretto in nord America, Europa e Australia, ha preso anche le vie dell’Est, particolarmente in Cina e nei Paesi della penisola arabica (Emirati, Arabia Saudita).

Un fenomeno rilevante, dal punto di vista politico economico e sociale, storicamente trascurato e politicamente talvolta pressoché rimosso. La nostra Storia nazionale dedica all’emigrazione italiana un’attenzione minima, residuale. Sui testi scolastici è del tutto assente o, se presente, relegata in poche pagine marginali. C’è dunque assoluta necessità, se l’Italia vuole davvero conoscere e riconoscere l’altra Italia – che conta 80 milioni di italiani nel mondo delle varie generazioni dell’emigrazione – che la storia della nostra emigrazione entri finalmente nella Storia d’Italia, con tutta la rilevanza che le compete, con il suo significato politico e sociale, con la sua dimensione economica e culturale. La storia dell’emigrazione deve dunque entrare nei programmi delle scuole italiane, nei piani di studio delle nostre università.

Sarà bene che le Istituzioni considerino quest’altra Italia, ben più grande di quella dentro i confini, come una parte assai importante per la cultura italiana, per la diffusione della nostra lingua, per la promozione dello stile e del gusto italiano che accompagna il made in Italy, per le opportunità in campo economico che una così grande e preziosa risorsa di autentici ambasciatori, quali sono i nostri connazionali nel mondo, può rappresentare in un mercato globale.

Giova ricordare a classi dirigenti sovente poco attente all’attualità della nostra emigrazione, ancora giudicata secondo triti stereotipi piuttosto che nella realtà, come gli italiani all’estero hanno conquistato rispetto e prestigio occupando posizioni di rilevanza nelle università, nell’economia, nella ricerca, nell’imprenditoria, nell’arte, persino nei Parlamenti e nei Governi dei Paesi di accoglienza. Ecco, quando l’Italia sarà finalmente capace di riconoscere l’altra Italia in tutto il suo valore, un’altra storia potrà riguardare il nostro Paese, in termini di presenza culturale nel mondo e finanche di peso politico nello scacchiere mondiale, contando 140 milioni di italiani, di cui 60 dentro i confini e gli altri nel mondo.

Queste modeste annotazioni di ordine generale valgono altrettanto per l’Abruzzo, dentro e fuori i confini. Negli ultimi anni, sebbene permangano ancora preoccupanti lacune di conoscenza del fenomeno migratorio, anche a livello istituzionale, va tuttavia crescendo una consapevolezza matura di cosa abbia rappresentato e rappresenti l’emigrazione abruzzese. Allo scopo generale, e a quello dell’Abruzzo in particolare, hanno valso certamente pubblicazioni e saggi sull’emigrazione, un fenomeno che man mano va illuminandosi di attenzione e di sorprese. Alle trattazioni degli studiosi per fortuna si è andata aggiungendo man mano una pubblicistica che affida riflessioni, analisi e annotazioni alle pagine dei giornali su carta come pure al grande mondo della stampa online, più pervasiva e meglio presente perché liberamente attingibile nel web da ogni angolo del pianeta.

A queste importanti risorse della comunicazione della conoscenza da tempo si va affiancando un’editoria più particolare, che alla trattazione del fenomeno in generale, sul piano sociologico e culturale, preferisce una narrazione diversa, perfino più efficace ed intrigante. L’emigrazione abruzzese viene raccontata, infatti, attraverso un ricco caleidoscopio di esistenze, di storie vissute, di esperienze esplorate e di pregiudizi sconfitti con l’esempio e la virtù, con il talento e l’intraprendenza, con il coraggio e il valore. Uomini e donne abruzzesi in terra straniera così hanno saputo guadagnarsi la stima e la considerazione nei Paesi d’accoglienza, grazie a testimonianze di vita specchiate ed esemplari, conquistando con la serietà, l’ingegno e la creatività posizioni di rilievo.

Di quest’altro Abruzzo, attraverso il racconto di storie vissute, parla anche VOCI D’ABRUZZO, il nuovo libro che gli studenti del Liceo Giambattista Vico di Sulmona, coordinati dalle loro insegnanti Carolina Lettieri, Anna Lucia Cardinali e Vanessa Romanelli, dopo le belle pubblicazioni realizzate negli anni scorsi (La Merica e Un oceano di carta), finalmente portano alla luce grazie alla lungimiranza della dirigente scolastica Caterina Fantauzzi, assai sensibile verso lo studio del fenomeno migratorio italiano. Sono vite di Abruzzesi, in gran parte originari del territorio peligno, che in Canada e negli Stati Uniti hanno messo in mostra il loro talento, la loro creatività, la ricchezza del loro patrimonio culturale, affermandosi in molteplici campi di attività e contribuendo così a rendere onore alla loro terra d’origine e alla loro Patria, l’Italia, dando esempio e testimonianza di serietà, laboriosità e ingegno.

In questo bel libro ne troverete alcuni di questi personaggi che eccellono in politica, nelle università, nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione, nell’imprenditoria, nelle arti, nell’informazione, nella ristorazione, nella vita sociale e culturale. Persino nei Parlamenti e nei Governi nazionali, con ruoli anche di primo piano (come ad esempio gli “abruzzesi” Nancy Pelosi, attuale speaker nel Congresso americano, e Mike Pompeo ex Segretario di Stato degli Usa, e come Maurizio Bevilacqua in Canada, ex Ministro della Ricerca scientifica e poi delle Finanze, solo per fermarci al Nord America).

Vi troverete anche storie di emigrazione, con tutto il corollario di prime difficoltà e di tenacia a superarle, di riscatto rispetto alle condizioni di partenza dall’Italia, di integrazione nei luoghi e nelle società di accoglienza, in Canada e negli Stati Uniti d’America, là conquistandosi il rispetto e la stima. E’ uno straordinario patrimonio di uomini e donne che rendono onore all’Italia e all’Abruzzo, terra natale dove affondano le loro radici, dove s’ispirano le loro emozioni, dove traggono l’eredità culturale, dove ripongono l’amore per secolari tradizioni e le nostre ricchezze artistiche e ambientali. Di questo retaggio hanno una sana fierezza, un orgoglio denso di antichi valori, specchio della millenaria civiltà delle genti d’Abruzzo.

Della loro terra, dei borghi e delle città che la costellano, dello straordinario scrigno di meraviglie d’arte e architetture, della cangiante armonia che dalle alte vette del Gran Sasso, del Sirente e della Maiella, scende alle rigogliose colline fino allo splendore del mare, i nostri abruzzesi nel mondo sono profondamente innamorati. E la straordinaria bellezza del nostro Abruzzo la raccontano, in tutta la sua suggestione, laddove loro vivono. I nostri Abruzzesi nel mondo sono gli ambasciatori e i migliori promoter delle meraviglie dell’Abruzzo. Il lettore ne avvertirà il senso e l’anima stessa di quest’altro Abruzzo, illuminato di sapienza, di talento e di valori.

Goffredo Palmerini




L’ABRUZZO HORROR che ci piace

Nel film l’omaggio sentimentale alla cultura e al folclore della nostra regione

di Mira Carpineta

Teramo, 10 aprile 2023. È in programmazione dal 30 marzo scorso, in tutte le sale cinematografiche italiane PANTAFA, il film dalle atmosfere gotiche del regista di origine abruzzese Emanuele Scaringi (la sua famiglia proviene da Altavilla frazione di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo).

Con Kasia Smutniak, Greta Santi, Mario Sgueglia, Betti Pedrazzi, Mauro Marino, Giuseppe Cederna e con Francesco Colella, prodotto da Fandango con Rai Cinema e distribuito da Fandango e con la presenza del premio Oscar per i costumi, Gabriella Pescucci, il film narra la storia di Marta, giovane madre single che si trasferisce insieme a sua figlia Nina a Malanotte, un piccolo paese di montagna. La bambina da qualche tempo soffre di paralisi ipnagogiche, un disturbo del sonno che può portare ad avere stati allucinatori, e Marta ha pensato che un po’ di aria di montagna e di lontananza dalla frenesia cittadina possano giovare alla piccola.

La casa in cui si trasferiscono però è tutt’altro che accogliente e per le strade di Malanotte non si vedono mai bambini. I sintomi di Nina cominciano a peggiorare già dalla prima notte, la bambina fa incubi sempre più vividi in cui una figura spettrale le si siede sul petto, la immobilizza e le ruba il respiro. Per Marta, madre sola in un paese che le appare sempre più sinistro, sarà ogni giorno più difficile trovare il modo di fare la cosa migliore per la sua bambina.

Come nasce il progetto PANTAFA?

Qualche anno fa – racconta Emanuele Scaringi – mi capitò di leggere un articolo scientifico sugli studi del dottor Romanelli sulla “paralisi del sonno”, uno stato alterato della fase rem che può provocare allucinazioni. Questa disagievole condizione che si verifica principalmente durante la notte ha dato origine in molte regioni a miti e leggende di mostri che incombono sul dormiente paralizzandolo. In Abruzzo questo mostro si chiama pantafa o pantafeche ed è raffigurata come un’orribile strega anche se non è proprio una strega”.

In effetti il mondo fantastico della tradizione orale abruzzese è ricchissimo di questi personaggi che personificano paure ancestrali…

La Pantafa è la raffigurazione del mostro. La rappresentazione del male. L’incarnazione della nostra parte più buia – spiega il regista – Un male oscuro che ci consuma quotidianamente e rode ogni nostra piccola sicurezza. La Pantafa è una parte di noi, parla delle nostre bassezze più recondite. Quello che spaventa non è l’orrore mostrato ma il non visto, l’orrore che viene evocato. Quello che non si potrebbe raccontare. Le storie dell’orrore servono anche a questo, a trasformare, tramandare e liberarsi delle nostre paure e debolezze.”

Così come le favole non insegnano che i mostri non esistono, ma che esiste il modo di vincerli, in questo film la simbologia evocativa è molto presente.

“Ricordiamo che le ninne nanne delle nonne con l’uomo nero che porta via i bambini – aggiunge Scaringi – non sono proprio rassicuranti, ma questa narrazione fantastica per quanto possa sembrare spaventosa ha un intento educativo per il bambino che deve diventare adulto vincendo le sue paure”.

Nel folclore popolare il nome di questi mostri cambia da regione a regione, ma il concetto rimane lo stesso e offre moltissimi spunti per un cinema di genere, come l’horror appunto, che però in Italia non ha un grande mercato, nonostante abbia avuto in passato grandi maestri come Dario Argento. Perché l’horror non ha grande spazio nella cinematografia di casa nostra?

“Per quanto riguarda la scelta del soggetto – continua Scaringi – ho pensato di raccontare un mostro “nostro” che tutti più o meno conosciamo, che si discosta completamente da ciò che siamo abituati a vedere al cinema e che è praticamente monopolio estero. In Italia purtroppo questo genere soffre di una serie di limiti riguardanti la distribuzione, la fascia oraria di programmazione, minori giorni di proiezione, minori sponsorizzazioni, forse dei pregiudizi che però incidono sulla richiesta di mercato. La Rai in questo progetto è stata coraggiosa perché per quanto si possa lavorare su un tema, lo spettatore o il lettore rimangono i soli giudici. Ognuno ne elabora un suo personale significato”.

PANTAFA riporta l’Abruzzo nei cinema; eppure, il film non è stato girato nella nostra regione, dove mancano, purtroppo le strutture necessarie a sorreggere l’industria cinematografica in genere, sia finanziarie che logistiche. È un peccato perché negli ultimi anni l’Abruzzo ha generato idee, storie e autori molto amati.

“Questo film è anche un modo di restituire al territorio la sua cultura e i suoi valori ancestrali – conclude Scaringi – e così facendo, preservarne la memoria”.

Emanuele Scaringi

L’horror Pantafa, basato su una leggenda popolare, è il suo secondo lungometraggio dopo l’esordio con La Profezia dell’armadillo tratto dalla graphic novel di Zerocalcare, Venezia 2018, con cui ha partecipato a oltre 50 festival. Ha curato la regia delle serie tv Bangla (Nastro d’Argento come miglior commedia) e L’Alligatore (puntate Il corriere colombiano e Il Maestro di nodi) tratta dai romanzi di Massimo Carlotto. Produttore creativo del film Bangla di Phaim Bhuiyan e produttore delegato dei film I predatori di Pietro Castellitto, Il regno di Francesco Fanuele, Dove cadono le ombre di Valentina Pedicini, Smetto quando voglio di Sydney Sibilia, Tutti contro tutti di Rolando Ravello e L’ultimo Terrestre di Gipi.

Ha scritto le sceneggiature di Senza nessuna pietà di Michele Alhaique, Diaz don’t clean up this blood di Daniele Vicari e BB e il cormorano di Edoardo Gabriellini. Ha realizzato il documentario Okùnchiràn Emergency in Cambogia, I edizione Festa del Cinema di Roma 2006. Ha diretto le riprese degli spettacoli teatrali Moby Dick di Alessandro Baricco, Non Dirlo di Sandro Veronesi, Chisciotte e gli invincibili di Erri De Luca, I capitoli dell’infanzia di Davide Enia e dei concerti della notte della Taranta, del tour di Vinicio Capossela Nel niente sotto il Sole, di Ciao Poeta omaggio a Sergio Endrigo.




IL BORGO DEI BORGHI 2023. Casoli conquista il 6° posto

Casoli nella top 10 finale de Il Borgo dei borghi 2023, si classifica al 6° posto nel contest della Rai che ogni anno mette a confronto i più bei borghi italiani per far conoscere ai telespettatori tutte le bellezze racchiuse nei piccoli Comuni italiani da nord a sud del nostro Paese.

A stabilire il borgo più bello d’Italia è stato il pubblico, che dal 12 al 26 marzo, ha espresso  il proprio voto accedendo al sito web della Rai, nella pagina dedicata a Il borgo dei borghi. Ma non è stato solo il pubblico a dare la propria preferenza: anche stavolta, infatti, era presente una giuria di esperti, ciascuno di loro esprime un voto che corrisponde a un bonus pari al 33,3% che si aggiunge al risultato ottenuto tramite il voto popolare del web.

Per il 2023, la giuria è composta dalla chef stellata Rosanna Marziale, dal geologo e famoso divulgatore scientifico Mario Tozzi e dallo storico dell’arte della Sorbona di Parigi Jacopo Veneziani.

Anche quest’anno l’Abruzzo ha avuto un prezioso borgo a rappresentare la nostra Regione nella decima edizione del programma televisivo della Rai che propone al pubblico una serata alla scoperta di numerose realtà che meritano di essere visitate ed apprezzate e per Casoli è stata una grandissima occasione di visibilità nazionale che la rafforzerà come meta di attrazione turistica  – dichiara Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise -.  Sono i borghi e le loro comunità che ci consentono di cogliere l’essenza più vera e genuina della nostra terra e offrire un turismo di qualità ed è per questo che stiamo lavorando in modo condiviso e sinergico assieme a tutti i 29 sindaci abruzzesi e molisani dell’Associazione, con impegno e progettualità chiare e concrete.

Voglio congratularmi con il Sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, la sua squadra di amministratori e tutti i suoi cittadini che animano questo splendido borgo della provincia di Chieti arroccato su una collina che domina la Valle dell’Aventino, entrato ufficialmente a far parte della prestigiosa associazione dei “Borghi più belli d’Italia” il 18 agosto 2020  e già protagonista, tra i Borghi certificati, di questa bella trasmissione televisiva nazionale che impreziosisce le occasioni di promozione turistica del territorio casolano e dell’intera Regione Abruzzo! Dopo il sesto posto di Campli nell’edizione 2021 e il quarto di Navelli nel 2022, prosegue con Casoli e il suo sesto posto il successo dell’Abruzzo anche nel panorama televisivo nazionale!

In gara, assieme a Casoli (Chieti) per l’Abruzzo, c’erano i borghi di Miglionico (Matera) in Basilicata; Diamante (Cosenza) in Calabria; Cetara (Salerno) in Campania; Bagnara di Romagna (Ravenna) in Emilia-Romagna; Marano Lagunare (Udine) in Friuli-Venezia Giulia; Ronciglione (Viterbo) nel Lazio; Campo Ligure (Genova) in Liguria; Bellano (Lecco) in Lombardia; Esanatoglia (Macerata) nelle Marche; Monteroduni (Isernia) in Molise; Castagnole Delle Lanze (Asti) in Piemonte; Castro (Lecce) in Puglia; Sant’Antioco (Carbonia-Iglesias) in Sardegna;  Salemi (Trapani) in Sicilia; Campiglia Marittima (Livorno) in Toscana; Bondone (Trento) in Trentino-Alto Adige; Citerna (Perugia) in Umbria; Issogne (Aosta) in Valle d’Aosta; Possagno (Treviso) in Veneto.

Informazioni su Casoli

Casoli, secondo gli storici, deve essere considerata la diretta derivazione di Cluviae, capitale della tribù sannita dei Carecini infernantes, divenuta municipio romano nel 310 a.c. ed abitato almeno sino al IV secolo d.c., quando l’arrivo dei barbari costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulla vicina collina. Il nome del centro storico arroccato sulla collina deriva proprio dal toponimo romano Casulae che indicava un agglomerato di piccole case posto a guardia di un trafficato asse viario e commerciale tra la montagna ed il mare.

Nel corso degli anni dal 1940 al 1945 anche Casoli conobbe i drammatici eventi della Seconda guerra mondiale e nel suo territorio si scontrarono le truppe tedesche e quelle alleate. A seguito delle leggi razziali promulgate dal regime fascista il 7 settembre 1938 e dei successivi provvedimenti restrittivi adottati nel 1940 durante il periodo bellico, a Casoli venne attivato dal 1940 al 1944 un campo di internamento per ebrei stranieri ed internati politici slavi, di cui dieci rimasero poi vittime della “Shoah”.

Il 5 dicembre 1943 nei locali del Castello Ducale Ettore Troilo costituì la formazione partigiana Brigata Maiella che contribuì valorosamente alla liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista.

Dal punto di vista architettonico ci sono diverse attrazioni. Alla Parrocchiale di Santa Maria Maggiore, in posizione centrale, si accede tramite una doppia scalinata che porta all’ingresso principale: l’interno custodisce diverse opere d’arte che vanno dal Cinquecento all’Ottocento.

La Chiesa di Santa Reparata, all’inizio di Corso Umberto I, nonostante sia stata danneggiata dai bombardamenti del 1943, venne ricostruita in parte rispettando le originarie proporzioni: se la facciata è moderna il portale è quello antico rimontato sul prospetto frontale, mentre l’interno a tre navate vede diversi altari importanti, la settecentesca statua della Santa Patrona, pregevoli dipinti come il trittico di Antonio di Francesco di Tommaso da Fossombrone.

Da visitare è il Castello Ducale, sorto in epoca rinascimentale, dove anche il poeta Gabriele D’Annunzio talvolta soggiornava e a testimonianza di questo è presente una stanza che porta il suo nome. Oggi è una residenza signorile proprietà del comune dichiarato Monumento Nazionale. L’elegante Stanza del Silenzio ospita la mostra permanente sui protagonisti del Cenacolo Abruzzese.

Nel centro storico sono presenti diversi palazzi aristocratici e nobiliari che prospettano lungo le strade principali. Palazzo Travaglini–De Vincentiis (XVII secolo), Palazzo Ricci, Palazzo De Cinque (XIX secolo), l’ex Palazzo Comunale e Casino Rancitti (XIX secolo) e Palazzo Tilli risalente al XVIII secolo, recentemente restaurato e riportato all’antico splendore, con un bel portale in pietra scolpito, la fila di balconi che caratterizzano i piani superiori ed una armoniosa corte quadrangolare interna.

Per favorire la maggiore tutela e conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva di produzione locale, ma anche delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche del territorio casolano, il Comune di Casoli dal 2006 aderisce all’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” di Monteriggioni (SI) costituita da circa 300 soci tra Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunità Montane con territori ad alta vocazione olivicola.

Tra i tipici dolci locali spiccano le tòtere ovvero dei “coni” preparati con un impasto di uova, zucchero, farina ed altri ingredienti, fritti in olio di oliva e ripieni di crema pasticciera o al cioccolato.




CON IL NOSTRO IMPEGNO cancellata ingiustizia

La revoca delle concessioni cimiteriali e strappati impegni a favore di ambiente e disabilità

Soddisfazione del comitato cittadino sui loculi:  “riportata giustizia in una vicenda vergognosa”

Pescara, 9 Aprile 2023. Festeggia il comitato cittadino che, nei mesi scorsi, si era costituito intorno alla vicenda della revoca anticipata delle concessioni nel Cimitero di Colle Madonna, dopo la notizia che, durante la sessione di bilancio conclusa nei giorni scorsi, il Movimento 5 Stelle è riuscito con caparbietà a far stanziare le somme necessarie a cancellare una vera e propria ingiustizia. La revoca anticipata delle concessioni cimiteriali, anche se già pagate per 99 anni, aveva infatti portato con sé la scelta, da subito contestata, di accollare agli stessi cittadini anche le spese per l’estumulazione, la riduzione in resti e la nuova sistemazione. “Ci siamo battuti per reperire i fondi necessari ad evitare che i cittadini fossero costretti a farsi carico non solo del travaglio emotivo di questa decisione – commentano i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo – ma anche dell’accollo delle relative spese, in modo da garantire la quasi completa gratuità delle operazioni per le oltre 600 famiglie colpite da questo provvedimento, sia per coloro che hanno già affrontato la spesa, sia per chi era ancora in attesa, appunto, di una qualche soluzione che restituisse dignità ad una vicenda gestita, invece, con grande mancanza di rispetto da parte della Giunta Masci”.

“Abbiamo accolto con grande soddisfazione la notizia di questo obiettivo raggiunto – commenta l’Avv. Luigi Di Corcia a nome del comitato cittadino – a conferma di quanto siano importanti l’iniziativa e l’azione civica, e la rete di collaborazione con chi, come il Movimento 5 Stelle, è sempre attento alle sollecitazioni che arrivano dai cittadini. Un risultato che “risarcisce” soprattutto l’aspetto morale di una vicenda molto delicata e di una sfera molto intima, come il ricordo dei propri defunti, colpevolmente calpestata da una superficialità inaccettabile dell’amministrazione comunale”.  

Ulteriori impegni sono stati strappati dal Movimento 5 Stelle nella lunga opposizione in aula durante l’intera sessione di bilancio, con una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale per avere garanzie sull’approvazione, entro l’anno 2023, del Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e del Piano Regolatore Generale del Verde.

In linea con l’impegno per l’ambiente, i cittadini pescaresi avranno accesso alla App di sensibilizzazione e informazione sulla raccolta differenziata e sul calendario di raccolta comunale entro i prossimi 90 giorni e, entro lo stesso periodo, sarà installato presso il Mercato Coperto di Via Dei Bastioni un ecocompattatore mangiaplastica, in grado di favorire la differenziata e di creare un nuovo afflusso di utenti in questa struttura strategica. La mozione include anche l’attivazione immediata del Bilancio partecipativo, secondo quanto previsto dal regolamento fatto approvare proprio nelle scorse settimane, e l’avvio di tutte le attività necessarie a redigere ed approvare, nel minor tempo possibile, il Piano di Risanamento ambientale delle Antenne della Città di Pescara, relativo alle SRB di telefonia mobile, un documento non più procrastinabile dopo che già nel 2019 la società Polab segnalava una situazione allarmante per la nostra città.

Inoltre, il gruppo consiliare M5S ha strappato alla Giunta Masci l’impegno a destinare esclusivamente alla riqualificazione della Riserva Dannunziana i fondi erogati dall’assicurazione in favore del Comune dopo il rovinoso incendio dell’agosto 2021, e a nominare, secondo le modalità di Legge, il Direttore della Riserva entro settembre 2023. La mozione prevede inoltre l’estensione e il completamento della raccolta differenziata “porta a porta” su tutto il territorio comunale entro l’anno, e la redazione del Regolamento comunale per l’installazione delle isole ecologiche.

Infine, l’attivazione di tariffe agevolate della TARI per le attività commerciali incentrate sul riuso e sul riciclo dei materiali, l’incremento dell’utilizzo delle fototrappole per contrastare l’abbandono dei rifiuti solidi urbani, e la conservazione del vincolo di destinazione sulle risorse finanziarie comunali dedicate alla realizzazione del Nuovo Canile Municipale.

Ci siamo impegnati fortemente per garantire una città più accessibile e verde. Continueremo a lavorare per assicurare che i tempi e le modalità stabilite siano rispettati e che il sindaco e la giunta comunale mantengano fede ai loro impegni”. concludono i consiglieri M5S Erika Alessandrini, Paolo Sola e Massimo Di Renzo.




DALLO SPORT ALLA MUSICA, dalla cultura all’enogastronomia

Roseto si prepara ad un’altra grande stagione di eventi e manifestazioni

Roseto degli Abruzzi, 9 aprile 2023. Dai grandi eventi sportivi alle serate della grande musica. Sotto il sole di Roseto degli Abruzzi, dalla primavera fino all’inverno, sarà un susseguirsi di eventi unici per una città viva e in grado di proporre un’offerta di intrattenimento adatta a tutti, sia per gli adulti che per i più piccoli.

E si parte da subito, seguendo la missione della destagionalizzazione sposata con convinzione dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Mario Nugnes. Saranno diversi, infatti, gli eventi sportivi di rilievo previsti nel mese di aprile. Si parte con il “Regione Abruzzo ATP Challenger” di Tennis che, dopo il successo dell’edizione 2022, tornerà a Roseto degli Abruzzi dal 16 al 23 aprile, portando in città atleti di livello internazionale e tantissimi appassionati. Ma quello appena iniziato sarà anche il mese del Basket e del Calcio. In primis con il torneo Visit Roseto Cup che si svolgerà dal 22 al 25 aprile, seguito da Spiagge D’Abruzzo Cup 29, 30 aprile e 1° maggio, che anche quest’anno porterà nella nostra città migliaia di giovani e un’ondata di allegria.

Anche nei mesi di maggio e giugno, tantissimi sport saranno al centro del cartellone: dal Basket al Nuoto, dal Karate alla Ginnastica ritmica, ai quali si aggiungono altri eventi.

Capitolo importante anche quello dedicato al Pugilato con diversi appuntamenti. Il 22,23,24 e 25 aprile si terranno le fasi eliminatorie dei Campionati italiani Scholboys junior; il 17, 18, 19, 20 e 21 maggio le fasi finali dei Campionati Italiani Scholboys junior; il 23, 24 e 25 giugno la Coppa Italia Giovanile.

Roseto degli Abruzzi e le sue bellezze saranno il giusto contorno ad eventi sportivi, culturali ed enogastronomici di rilievo anche nel mese di luglio. Da camp sportivi immersivi, dove sport, gioia e condivisione saranno il filo conduttore che ci porterà fino ad una vera e propria notte bianca dei bambini. Si parte il 1° e 2 luglio con il Raduno Nazionale Ducati. Dalla passione per i motori riservata ai più grandi ad una notte completamente dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie: il 15 luglio, infatti, andrà in scena la prima edizione rosetana della Notte Bianca dei Bambini: una notte di divertimento, shopping, animazione, musica, giochi e laboratori, per far tornare tutti un po’ più giovani. Sempre per i più piccoli e sempre a luglio, il torneo di basket per giovani cestisti, la 32esima edizione del Trofeo Ministars – Memorial Remo Maggetti.

Ma anche l’enogastronomia al centro del cartellone degli eventi, infatti a luglio torna lo Street Food Time, festival enogastronomico del cibo di strada, con prelibatezze provenienti da tutta Italia e non solo.

Torna, inoltre, per la sua 27esima edizione, Roseto Opera Prima, il festival cinematografico della città di Roseto degli Abruzzi, con grandi ospiti e importanti novità che saranno rese note a breve e che avrà di nuovo come location la splendida Villa Comunale.

Ad agosto la grande musica italiana sarà al centro del programma. Il festival Emozioni in Musica torna a far ballare rosetani e visitatori con tre grandissimi concerti. I primi due nomi sono già stati svelati: il 2 agosto la Premiata Forneria Marconi, storico gruppo musicale tra i principali esponenti del rock progressivo italiano. Il 3 agosto arriverà in città un’altra icona della musica italiana, Albano Carrisi. Il terzo grande nome, che si esibirà il 1° agosto, sarà svelato nelle prossime settimane.

Agosto sarà un mese caldo, non solo per il clima ma anche per i tanti eventi in programma. Dall’enogastronomia alle eccellenze della Mostra dei Vini di Montepagano, giunto alla 51esima edizione, fino ai festeggiamenti del Ferragosto che, come ogni anno, rappresentano il momento clou delle tradizioni estive rosetane.

Inoltre, si sta lavorando per fare una grande sorpresa per tutta la città.

Grande appuntamento con lo sport professionistico il 19 e 20 agosto per la seconda Tappa Nazionale del Bper Beach Volley maschile e femminile.

Sempre in ambito sportivo il 25 agosto, torna con la sua seconda edizione, dalle ore 18 fino a tarda sera, la Festa dello Sport, in collaborazione con tutte le associazioni del territorio.

Fervono, inoltre, i preparativi per gli eventi autunnali, come il tradizionale Premio di Saggistica, il Frammenti Book Festival, previsto il prossimo 30 settembre e il Borgo Incantato di Montepagano (28 ottobre – 1° novembre), evento alla seconda edizione dopo il grande successo registrato lo scorso anno.

Nella programmazione sono previsti, poi, tanti appuntamenti nelle frazioni, grazie alla collaborazione delle associazioni locali.

“Il cartellone delle manifestazioni appena anticipato rappresenta solo una parte, un piccolo assaggio, di quanto effettivamente sarà realizzato nei prossimi mesi ma volevamo, intanto, dare risalto ai prossimi appuntamenti e a quelli storici e di rilievo – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – Un cartellone già ricco ma in via di definizione, quindi, e che, grazie al grande lavoro che stiamo portando avanti, si valorizzerà di eventi culturali, sportivi, enogastronomici che renderanno la bella stagione indimenticabile. Senza dimenticare che, anche quest’anno, sarà riattivato il servizio di bus navetta al quale si aggiunge una importante novità: un trenino che sarà a disposizione per spostarsi sul lungomare rosetano.

Insomma, ancora una volta ci poniamo, come amministrazione, nel ruolo di catalizzatore per cercare di mettere insieme le migliori energie del territorio con lo scopo di creare un contenitore unico capace di dare risalto alle nostre ricchezze materiali e culturali e realizzare eventi di livello che interesseranno tutto il territorio comunale. Insomma – concludono il Sindaco e l’Assessore – passo dopo passo, e grazie al nuovo progetto turistico, stiamo camminando verso il traguardo della “destagionalizzazione” per rendere Roseto una città attraente e attrattiva soprattutto in estate ma anche durante la bassa stagione. Rafforzando il ruolo che le spetta nel panorama turistico regionale e nazionale”.




PASQUA 2023

Dalla Cattedrale della Madonna del Ponte, Lanciano

[Nessuna Paura, Tutto Cambia]

Ecco questa notte, viviamo la madre di tutte le veglie. Da qui ha inizio il mondo nuovo.

Sette giorni per la creazione: dal buio alla luce, alla vita. Ecco il progetto di Dio, un progetto buono.

Dal buio, e nel buio del peccato, alla luce dunque; così come la nube e la colonna di luce nel passaggio del Mar Rosso, per raggiungere ora la nuova creazione, quella dell’ottavo giorno: il giorno necessario per la resurrezione, per l’eternità.

Ecco il nuovo battesimo, quello dell’ottavo giorno.

Ecco, dunque, apparire davanti a noi l’alba, le donne verso al sepolcro. Non ci sono gli uomini: sono fuggiti; fra le donne manca la madre dei fratelli zebedei, quella che chiedeva posti per i propri figli: per lei muore Gesù muore ogni interesse, scompare il riferimento di un proprio potere.

Una donna che cerca il potere, dunque, e scompare alla morte del Signore su cui aveva riposto tutti i propri progetti di fama, potere e gloria.

La Maddalena segue il Signore, di giorno e di notte, va con le altre senza conoscere…

Le donne piangono e vanno senza capire; ma poi, ecco l’Angelo del Signore, il Terremoto, le guardie tramortite, tanta paura: ma cosa avviene?

Avviene che nella nostra vita tutto cambia; ecco il mondo che ci appare in modo diverso. L’impossibile è possibile. Un annuncio straordinario, un terremoto nella nostra vita per vivere la novità del nulla come prima.

Nessuna paura per chi cerca il Signore. Tramortiti i custodi del passato, donne sicure nel tornare in Galilea; un messaggio per tornare all’autentico, alle origini, riscoprendo e diffondendo la bellezza della nostra fede.

In Galilea, dunque, nel nostro mondo d’oggi è iniziato l’ottavo giorno dove l’amore ha sconfitto la morte




TANTA TRISTEZZA per la scomparsa di un grande amico

Ci lascia Giovanni Di Fonzo, un grande uomo d’impegno politico ed amministrativo

Ortona, 8 aprile 2023. Oggi, con estrema tristezza, ho appreso la notizia della prematura scomparsa dell’On. le Giovanni Di Fonzo, un autorevole personaggio impegnato in politica; uomo impegnato per il bene comune, con l’unico intento: quello di fare gli interessi del nostro territorio.

È stato autorevole parlamentare per due mandati. Nel 1994 fino al 1996 e dal 1996 al 2001.

Nel 2004 è stato Assessore provinciale alle attività produttive, quando il sottoscritto ricopriva ruolo di Presidente della Provincia di Chieti fino al 2009.

In quest’ultima veste, con successo, si è occupato di molte crisi aziendali, qualificando ulteriormente l’attività della Provincia.

Con la scomparsa di Giovanni Di Fonzo il nostro territorio perde uno straordinario amministratore, un punto di riferimento fondamentale, che ha speso la sua vita, prima come insegnante e poi come amministratore, solo ed esclusivamente per il bene pubblico.

Condoglianze ai familiari, alla moglie Concetta, ai figli Chiara e Marco, alla nuora Sandra ed al caro nipotino Giovanni.

Caro Giovanni, da te ho appreso tanti insegnamenti che mi hanno aiutato a fare bene e a ricoprire con impegno diligenza il ruolo di Presidente della Provincia.

Ti porterò sempre nel cuore R.I.P.

Tommaso Coletti

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TORNA LA STORICA FESTA di Santa Maria dei Lumi

I The Kolors a Civitella per l’occasione

Civitella del Tronto, 8 aprile 2023. Quest’anno si parte lunedì 24 aprile con la giornata dedicata ai giovani e si conclude giovedì 27 aprile con il concerto (ingresso gratuito) dei The Kolors.

Ogni anno l’associazione Storico Comitato riconferma dunque una tradizione ultracentenaria. Si tratta infatti della 128° edizione, quella che si terrà come sempre nel santuario di Santa Maria dei Lumi.

Tanti gli eventi in programma nei quattro giorni di festa. Lunedì 24 aprile la giornata dedicata ai Giovani Lumi con il 1° memorial “Marco Zanchè, i giochi berardiani, uno spettacolo teatrale, il concerto dei Dalla e dintorni” (la cover band di Lucio Dalla) e infine Red & DiSi con il loro dj set nel night party.

Martedì 25 aprile giornata dedicata allo sport e in particolare al ciclismo con il 53° trofeo Madonna dei Lumi e infine, in serata, il concerto dei Bandapapù.

Per mercoledì 26 aprile c’è in programma la processione con la statua della Madonna dei Lumi (realizzata nel 1489) e a seguire l’orchestra spettacolo Rapsodia band.

Infine, giovedì 27 aprile, rimane il giorno principale dell’intera manifestazione. Tutto inizia con la tradizionale fiera per proseguire poi con il concerto bandistico Città di Ancarano, i fuochi d’artificio e l’estrazione del quadro di Santa Maria dei Lumi. Ma l’evento clou sarà il concerto ad ingresso libero dei The Kolors che si terrà appunto giovedì 27 aprile dalle 21.30.

Nell’arco dei quattro giorni si potrà cenare e pranzare negli stand enogastronomici mentre per più piccoli sarà sempre aperto il luna park. L’associazione Storico Comitato ci tiene a ringraziare i frati francescani, l’amministrazione comunale e chiunque abbia contribuito al mantenimento di questa stupenda tradizione.




GESÙ DEPOSTO NEL SEPOLCRO [14]

Venerdì Santo, 7 aprile 2023 Chieti
[Il dono del dolore]

I segni di regalità del Messia: ecco Gesù Re Crocifisso; la Corona di Spine; il dono che passa attraverso il dolore.

Il Signore presente che soffre con noi; il Signore che dà senso alla sofferenza.

Ognuno di noi può sperimentare questo dono: e allora tutti verso il Signore portando il proprio dolore.

Facciamo allora memoria della Passione, attualizzando il mistero della sofferenza.

Ecco Signore: sono pronto a tutto purché la tua volontà si compia in me

Nella processione ho pregato per il dono della pace, per la liberazione dalla pandemia, per il lavoro, per tutte le famiglie … che Dio le custodisca nella serenità…




LA VIA CRUCIS DI ROMA E QUELLA INSANGUINATA d’Israele e Palestina

La Via Crucis di Roma e quella insanguinata d’Israele e Palestina

di Alessandro Di Severo

8 aprile 2023

“Proprio dalla Terra Santa si snoda stasera il cammino della croce dietro a te. Lo percorreremo ascoltando la tua sofferenza, riflessa in quella di fratelli e di sorelle che nel mondo hanno sofferto e soffrono la mancanza di pace, lasciandoci scavare dentro da testimonianze e risonanze giunte all’orecchio e al cuore del Papa anche nel corso delle sue visite. Sono echi di pace che riaffiorano in questa terza guerra mondiale a pezzi, grida che vengono da Paesi e aree oggi dilaniati da violenze, ingiustizie e povertà. Tutti i luoghi dove si patiscono conflitti, odi e persecuzioni sono presenti nella preghiera di questo Venerdì Santo”.

Questa la preghiera iniziale della Via Crucis di ieri sera al Colosseo. E la situazione in Terra Santa irrompe sullo scenario internazionale anche perché là si sta vivendo un pezzo di violenze, ingiustizia e povertà di cui ha parlato Papa Francesco. Errori ed errate valutazioni, di entrambe le parti, fanno ritenere che, purtroppo, questa sarà una Pasqua di conflitto in Israele, Palestina e nelle aree più prossime, come la Striscia di Gaza e il Libano. A conferma che i sentimenti religiosi, quando si aggrovigliano con quelli del confronto tra popoli e stati finiscono per diventare ulteriore fattore di scontro se, reciprocamente, si continua a vivere solo seguendo il senso di ostilità e di diffidenza. Se ne parla poco, ma è indubbio che le questioni economiche, l’innalzamento dei costi della vita pesano molto sul clima che coinvolge tutta la regione.

L’uccisione di ieri sera, a Tel Aviv, del nostro connazionale Alessandro Parrini, e il ferimento di altri due italiani, a seguito dell’attentato rivendicato dalla Jihad islamica irrompono drammaticamente e ci costringono più che mai a seguire la situazione che, in Israele e in Palestina, è diventata ancora più incandescente tra un susseguirsi di inutili provocazioni, scontri armati, assassinii. I palestinesi hanno reagito al doppio intervento dei militari israeliani nella moschea di Al Aqsa  agli inizi della Pasqua ebraica e in pieno mese del Ramadan islamico. La reazione dei palestinesi non si è fatta attendere con gli scontri in uno dei luoghi più sacri per i musulmani e con il lancio di razzi da Gaza e dal sud del Libano. Due sorelle israeliane, inoltre, sono state uccise nei pressi di un insediamento di coloni ebrei in Cisgiordania nel corso di un attacco armato. Jet israeliani hanno bombardato per ritorsione postazioni di Hamas nella Striscia e in Libano.

Al momento, insomma, sembrano del tutto inascoltate le pressioni statunitensi per fare sì che almeno nel mese del Ramadan si osservasse un periodo di tregua nello scontro in atto dopo l’insediamento di un governo di estrema destra alla guida di Israele.

In difficoltà finiscono anche tutti i paesi arabi, in particolare Egitto e Giordania, che da decenni hanno stabilito con Israele buone relazioni, ma che non potranno reggere a lungo un aggravarsi del conflitto con i palestinesi. Una situazione resa particolarmente complicata anche per le gravi situazioni sociali provocate, anche là, dall’aumento dei costi delle materie prima e, in particolare, da quelle alimentari. Se, come ha minacciato il Ministro degli esteri Lavrov, la Russia dovesse interrompere la distribuzione del grano ucraino, saremmo davvero al riproporsi delle primavere arabe che infiammarono, per motivi prevalentemente economici, tutta la sponda sud del Mediterraneo.

https://www.politicainsieme.com/la-via-crucis-di-roma-e-quella-insanguinata-disraele-e-palestina/




UN BILANCIO di previsione vuoto

Pd San Salvo, Boschetti e Tascone: Zero risorse al turismo, al sostegno all’agricoltura e alle attività produttive, alla manutenzione delle strade. Basta poi all’uso improprio dei canali istituzionali e social per fini propagandistici

San Salvo, 8 aprile 2023. “Mercoledì pomeriggio in sede di assise civica è stato approvato un bilancio di previsione vuoto, la cui spesa corrente si basa solo sulle tasse dei cittadini che tra l’altro dovevano essere abbassate e che così non è stato”.

A dichiararlo è il consigliere comunale, Antonio Boschetti nel sottolineare che la maggioranza di destra “al netto di quanto affermato dal Presidente del Consiglio e sul quale mi riservo di intervenire a breve, sbandiera da tempo l’attenzione al turismo, alle attività produttive e al sostegno all’agricoltura, ma che sul bilancio destina zero risorse economiche in merito. Come può una città fare turismo, incentivare il comparto agricolo e le attività produttive se l’Ente comunale non riserva fondi e risorse”.

“In merito invece alle opere infrastrutturali – evidenzia Boschetti – le sole enunciate in assise civica sono quelle frutto del PNRR e per le quali dobbiamo dire grazie solo agli uffici comunali per averli intercettati. Quando termineranno tali fondi il Comune di San Salvo sarà un Comune vuoto di progetti, di idee e di visione e senza alcuna progettazione”.

“Sul centro storico poi e sulla sua salvaguardia e sviluppo sono inoltre stati usati dalla maggioranza di destra solo condizionali che non danno certezze alcune”, precisa Boschetti che ringrazia gli esercenti delle attività commerciali che, “con enormi sacrifici, tutte le mattine alzano la saracinesca mandando avanti la loro attività e facendo vivere il centro storico”.

“Altro capitolo ignorato dalla maggioranza di destra è quello relativo alla manutenzione ordinaria delle strade, divenuta ormai straordinaria viste le condizioni in cui versano le stesse, dove l’amministrazione oltre ad una assenza di programmazione, non destina risorse”, aggiunge Boschetti che in merito alle politiche sociali condivide appieno quanto sostiene la Capogruppo del Pd, Emanuela Tascone che afferma: “Sempre più scarsa l’attenzione verso le fasce più deboli e verso i più bisognosi. L’amministrazione di destra continua a dimostrare tutta la sua insensibilità a riguardo. Sono lontani i tempi in cui il Comune di San Salvo era il fiore all’occhiello del sociale”.

“Inoltre, in sede di assise civica ho chiesto alla maggioranza di destra se era loro intenzione incentivare i trasporti pubblici locali e se era loro intenzione potenziare la rete delle piste ciclabili anziché continuare a fare parcheggi e celebrarli come se fossero opere d’arte. Ma su questi punti non ho ricevuto risposte dalla maggioranza”, aggiunge la consigliera Tascone nel sottolineare che anche sulla Casa di Comunità che dovrebbe sorgere a San Salvo “la maggioranza ha taciuto dinanzi alle mie domande”.

“Condivido pienamente quanto sostenuto dai consiglieri comunali del Partito Democratico. Mercoledì abbiamo assistito – aggiunge il consigliere comunale, Fabio Travaglini – all’approvazione di un bilancio incomprensibile e poco chiaro che, oltre gli annunci altisonanti, lascia poche certezze ai cittadini sulla manutenzione di strade e quartieri, sulla tutela dell’ambiente, sulle tasse non ridotte e molti dubbi sulla (s)vendita del patrimonio pubblico”.

In merito all’uso improprio dei canali istituzionali e social da parte del Presidente del Consiglio, Tiziana Magnacca, i consiglieri Boschetti e Tascone affermano: “Fermo restando che oramai è propaganda continua da parte della stessa in vista evidentemente delle regionali del prossimo marzo 2024, comunichiamo che inizieremo a lottare anche contro l’uso distorto del sito istituzionale del Comune e inizieremo a chiedere parità di trattamento. Un conto è l’uso dei canali da parte del Sindaco, massima autorità rappresentativa dell’Ente, altra cosa è il ruolo del presidente del Consiglio che rappresenta l’intero Consiglio comunale. Stigmatizziamo dunque in maniera perentoria questo atteggiamento. È arrivato il momento di dire basta all’uso improprio dei canali istituzionali e social per fini propagandistici. Ci riserveremo anche di segnalare l’accaduto al Prefetto di Chieti”.




JOOP 2023: gli oli Evo più prestigiosi si sfidano a Tokyo

Panel internazionale assegna i premi più importanti all’olio italiano.

Tokyo, 8 Aprile 2023. La Camera di Commercio Italiana in Giappone (ICCJ) ha annunciato oggi durante la cerimonia di premiazione tenutasi a Tokyo, i vincitori di Japan Olive Oil Prize (Joop) e Joop Design Award.

Un concorso ormai affermatosi come una delle competizioni più rigorose e importanti del mondo, che da undici anni persegue l’obiettivo di promuovere le eccellenze olearie in Giappone e in Asia. In quest’edizione hanno partecipato 538 etichette, provenienti da 23 Paesi.

Gli oli  finalisti sono  stati  sottopposti all’analisi  in  blind  tasting della  giuria di undici giudici internazionali certificati, supervisionati da tre panel leader: Konstantinos Liris (Grecia), Antonio G. Lauro (Italia), Miciyo

Yamada (Giappone).

La rigorosa selezione ha proclamato i vincitori nelle categorie IGP, DOP, Biologico, Monocultivar, Blend e Aromatizzato. A seconda del punteggio ottenuto, agli oli sono stati attribuiti i premi Best in Class, Gold e Silver.

“JOOP dopo undici anni, una grande partecipazione di etichette internazionali, una giuria eccellente e un’attenta selezione è diventato il concorso leader in Asia. Un olio premiato in questa competizione può avere buone possibilità di entrate nel mercato giapponese oltre a quello di  altri Paesi del sud est asiatico, compresa la Cina. È importante per i produttori la costanza, ogni azienda dovrebbe avere ogni anno 2 o 3 premi importanti per mantenere la propria credibilità sul mercato. Il Joop è sicuramente un concorso che risponde a questa necessità –  ha affermato il panel leader Konstantinos Liris

Nell’ambito di JOOP, da quattro anni il concorso JOOP Design Award premia i produttori che si sono distinti nel comunicare l’identità del loro prodotto, attraverso il logo, l’etichettatura e il design della bottiglia.

Anche quest’anno il concorso vede la partecipazione di una giuria di creativi di fama internazionale: Hasuike Makio (Giappone), Ashizawa Keiji (Giappone), Araki Kosuke (Giappone), Bret Recor (USA), Giulio Iacchetti (Italia), Anselmo Tumpic (Croazia), Prompong Hakk (Thailandia) e Yeşim Eröktem, Doğanberk Demir (Turchia).

“Il nostro lavoro non finisce con la premiazione, ma continua tutto l’anno, attraverso il coordinamento di attività di promozione nella grande distribuzione, partecipazione a fiere, organizzazione di eventi ad hoc rivolti agli importatori come gli Open Day, oltre a master class dedicate a promuovere la cultura dell’ olio Evo nelle più prestigiose scuole di cucina in Giappone” ha commentato Davide Fantoni, General Manager della Camera di Commercio Italiana in Giappone.

Il Giappone continua a mostrare buone prospettive di ampliamento per un valore totale di importazione di olio extra vergine d’ oliva pari a 220 milioni di euro nel 2022 (+ 8 % dal 2020) e con volumi pari a 47 mila tonnellate .

Le importazioni dall’Italia rappresentano il 40% del valore importato complessivamente dal Sol Levante, per un valore di 88 milioni di euro e con volumi pari a 16 mila tonnellate nel 2022 (fonte:elaborazione su dati Dogane giapponesi).

Vincitori JOOP 2023

BEST OF COUNTRY

BEST OF ARGENTINA

Altos Limpios – Millan S.a

BEST OF CROATIA

Coratina – Z.o. Červar

BEST OF ISRAEL

Heart Notes Blend – Bvs Jerusalemoliveoil

BEST OF ITALY

Cenzino Ogliarola Del Bradano – Azienda Agricola Vincenzo Marvulli

BEST OF GREECE

Ootopia Organic Koroneiki Single Estate Iliokastro – Mb Eleon

BEST OF JORDAN

Maida Arbequina – Al Maida Agricultural

BEST OF PORTUGAL

Gallo Ancestral Extra Virgin Olive Oil – Gallo Worldwide

BEST OF SPAIN

Oro Bailen Picual – Aceites Oro Bailen Galgon 99 Slu

BEST OF TUNISIA

Parcelle 26 1ère Récolte – Parcelle 26 (hdmp)

BEST OF TURKEY

Oliva Malia Memecik – Malia Tarim Ltd

BEST OF USA

Olive Truck – Frantoio – Olive Truck

Menzione speciale:

BEST OF CRETA

Terra Creta Organic Evoo – Melissa – kikuzaka Sa

BEST OF FLAVORED

Terraliva Fusion – Terraliva (Italy)

BEST OF POLYPHENOLS

Fruttato Intenso – Oleificio Fam Sas (Italy)

Vincitori JOOP DESIGN AWARD 2023:

1. Midnight Picual – Tamir Farm (Israel)

2. Dia Elis – Elis Land (Greece)

3. Château D’estoublon Bouteillan – Sas Domaine D’estoublon (France)

Alice Giovannini




IL SENSO DELLA MISURA

Pescara, 8 aprile 2023. Via Mazzarino e Via Tibullo costituiscono un asse stradale che si estende tra Piazza Salvo d’Acquisto e Piazza Luigi Gonzaga, intersecando via Marconi e Via Benedetto Croce. Ci passo spesso in bici, e mi sorprendo ogni volta: inquadrate in un contesto europeo, da queste due vie si potrebbero ricavate interessanti soluzioni urbanistiche, mentre qui sono ridotte ad un immenso parcheggio automobilistico. Alcuni numeri.

L’asse stradale, lungo circa 500 metri, ha una sezione, da palazzo a palazzo, di 24 metri, composta da 2 marciapiedi laterali di circa 2 m ciascuno di larghezza, due corsie stradali mono direzionali di 3,5 m ciascuna, e ben quattro linee di parcheggi lineari, due laterali e due centrali, ognuna di 2 metri, per una ripartizione di 4 metri destinati a marciapiedi, 7 a corsie e 8 a parcheggi. Al centro vi è un lungo filare di alberi, di poco oltre 50 individui, tra platani, lecci e robinie. Curiosamente questa parte sembrerebbe essere destinata, per via di qualche arredo urbano, all’uso pedonale, ma ovviamente è da sempre una inevitabile estensione della sosta delle auto, complessivamente presenti sull’intero tracciato con un numero difficilmente inferiore a 400 unità. In altre parole, tutta l’area, che si estende per poco più di un ettaro (12.000 mq), è destinata per 2.000 mq ai pedoni (15%) e per 10.000 alle auto (85%). L’ombra degli alberi, ipotizzando una chioma generosa di 25 mq, quindi per un totale di 1.250 mq, poco più del 10% dell’area, è tutta riservata alle automobili, mentre i marciapiedi ne sono completamente sprovvisti.

E’ una via assolutamente commerciale, piena di negozi di tutti i tipi: i titolari coglierebbero una grandissima opportunità di sviluppo se i rapporti di occupazione dello spazio fossero completamente invertiti, come anche i residenti, di tutte le età, acquisterebbero la disponibilità di una zona di socializzazione di particolare pregio: se il verde venisse incrementato, per collegare con un nastro verde le piazze agli estremi, e gli arredi decisamente migliorati, con giochi e luoghi di incontro, sarebbe un bellissimo esempio di Rambla pescarese!

E’ quello che io mi aspettavo quando, non molti anni fa, ho visto rifare letteralmente la pavimentazione, che ancora resiste ma ora finita sotto le ruote delle automobili, completamente ammalorata. Oggi questo è un luogo degradato, un garage all’aperto in piena regola, in cui imbattersi in immagini come quella della foto è la norma, come anche di auto parcheggiate su scivoli e strisce pedonali, ferme quel solo attimo necessario a sbrigare veloci faccende, ma al contempo, minuto dopo minuto, tutte insieme e per tutti i giorni dell’anno, a erodere e consumare la qualità di vita di chi lavora, risiede o transita, a piedi o in bici, in questo pezzo di città.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




CONCORSO DI PROGETTAZIONE Ciclovia del Vomano

Per FIAB un passo avanti verso la realizzazione della rete ciclabile provinciale

Teramo, 8 aprile 2023. Dopo aver affidato, qualche mese fa, la progettazione della Ciclovia del Tordino, la Provincia di Teramo ha emanato un bando per un concorso di progettazione della Ciclovia del Vomano e del suo collegamento con il percorso ciclabile della vallata del fiume Tordino.

I due progetti fanno parte di una visione più ampia che gli uffici del Servizio Urbanistico Provinciale hanno elaborato ormai da anni, grazie alle professionalità presenti all’interno dell’Ente e agli studi portati avanti che hanno meritato, alla Provincia di Teramo, più di un riconoscimento nel campo della mobilità ciclistica. Una visione che ha portato ad elaborare, prima provincia abruzzese, una rete ciclistica di area vasta che dovrebbe raccordarsi con quella regionale, purtroppo mai approvata dalla Regione Abruzzo.

FIAB Teramo, associazione locale che fa parte della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, è soddisfatta della notizia del concorso di progettazione, attraverso il suo presidente, Gianni Di Francesco, ricorda: “Da anni la FIAB, insieme ad altre associazioni, porta avanti l’idea di percorsi ciclistici lungo le valli fluviali, che si ricolleghino alla Ciclovia Adriatica, creando così una rete di percorrenza sia per cicloturisti che per spostarsi in bicicletta quotidianamente”.

“Occorre però – continua Gianni Di Francesco – che la mobilità ciclistica sia inserita all’interno dei Piani Regolatori Generali, nelle politiche trasportistiche, nelle strategie turistiche ed economiche della Provincia e della Regione, affinché non vengano perse risorse e si dia più efficacia all’azione amministrativa”.

“Come FIAB – conclude Di Francesco – rinnoviamo la nostra disponibilità a qualsiasi collaborazione, mettendo a disposizione il nostro patrimonio di conoscenze ed esperienza, chiedendo, ancora una volta, che le scelte progettuali, sia per la ciclovia del Tordino che per quella del Vomano, siano condivise con i portatori di interesse, onde evitare la realizzazione di infrastrutture poco utili agli utilizzatori finali ed al territorio, magari impeccabili a livello ingegneristico ma inutilizzabili da chi, la bicicletta, la usa davvero”.