INAUGURATA LA MOSTRA fotografica sull’Agricoltura

Visitabile fino al 18 febbraio, allestita nel Loggiato Riccardo Cerulli e promossa dall’ Asp 2 Teramo

Giulianova, 12 febbraio 2023. Un bel pomeriggio all’insegna dell’arte, della promozione sociale, della collaborazione tra enti, quello vissuto ieri nel Loggiato Riccardo Cerulli, a Giulianova Alta, con l’inaugurazione della mostra fotografica sull’ Agricoltura, promossa dall’ Asp 2 provinciale e allestita in quegli spazi fino a sabato prossimo, 18 febbraio.

L’evento  è stato in effetti una preziosa occasione per dimostrare come da una piena e convinta comunità d’intenti possano nascere iniziative interessanti, originali, valide sotto molto punti di vista.

Alla cerimonia, sono intervenuti il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo, l’ assessore regionale Pietro Quaresimale, i consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Simona Cardinali, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, il sindaco di Giulianova e Vice Presidente provinciale Jwan Costantini, il sindaco di Atri Pierluigi Ferretti, il Presidente della Asp 2 Giulia Palestini, il professor Ezio Sciarra dell’Università D’Annunzio.

Con loro, il Maestro Giuseppe Tracanna dell’Officina dell’ Immagine, che ha messo a disposizione gli scatti degli allievi. Proprio loro, i ragazzi dietro l’obiettivo, sono stati i protagonisti di un evento che, realizzato in collaborazione con il Centro integrato per i Servizi alla Famiglia Domenico Ricciconti, ha voluto essere, per il tramite del soggetto scelto, l’Agricoltura, una testimonianza tangibile della straordinaria avventura intrapresa dall’ Asp 2 con l’esperienza della fattoria sociale Rurabilandia.

La presenza del Sottosegretario D’Eramo ha reso onore all’iniziativa e sottolineato implicitamente il valore del comparto agricolo, comparto che, come pochi altri, vive in una prospettiva di grande modernità, in virtù di una scommessa sempre più urgente su innovazione, ambiente e sviluppo sostenibile, ma conservando un cuore antico, quello della civiltà contadina, che appartiene, per storia e cultura, a tutte le comunità italiane.




UNA NUOVA UNIONE Europea

Per una nuova Europa

di Maurizio Cotta

12 febbraio 2023

Il discorso del presidente ucraino Zelenski di fronte al Parlamento europeo, e subito dopo la sua partecipazione al Consiglio Europeo, cioè l’incontro con le due istituzioni dell’Unione Europea che rappresentano la rappresentanza democratica diretta dell’intero popolo dell’Unione la prima e la rappresentanza degli stati membri la seconda, segna un momento di altissimo simbolismo politico non solo per l’Unione Europea ma anche per l’Europa più vasta che non è contenuta nei confini dell’UE e in particolare per l’Ucraina. Vedremo meglio nelle prossime settimane e mesi quali ricadute concrete avrà questo momento sulla terribile vicenda della guerra. E tuttavia nella vita politica non si deve mai trascurare l’importanza di eventi simbolici forti per la loro capacità di orientare e riorientare gli schemi mentali che poi guidano concretamente le azioni politiche.

Quale è questo simbolismo? Mi pare stia tutto nel dialogo che si propone con forza nel buio di una guerra terribile originata dall’aggressione di una grande potenza come la Russia nei confronti di uno stato più piccolo, collocato in quell’area grigia del continente che non aveva nessun forte ancoraggio politico e militare. E’ il dialogo tra uno stato europeo aggredito che non fa parte dell’Unione Europea, ma a questa si rivolge perché sente che in qualche modo non può non sentirsi parte di una Unione che non è solo un’unione economica, ma ancor prima un’unione di democrazie, di stati di diritto, di stati sociali, e che pur con tutti i suoi limiti rappresenta la più avanzata forma di organizzazione pacifica dello spazio europeo (o perlomeno di una parte molto grande di questo).

Per l’Ucraina è chiara la grande importanza di questa calorosa accoglienza da parte dell’Unione europea attraverso le sue più alte istituzioni (aggiungiamo per completare il quadro la recente visita della Commissione europea a Kiev). Conferma l’impegno dell’Unione e dei singoli stati membri alla continuazione dell’invio di aiuti militari e civili all’Ucraina per resistere all’invasione russa e ristabilire la sovranità e integrità del paese. Trasmette al Cremlino l’immagine plastica del consolidarsi dell’unità di intenti dell’UE che il leader russo sperava di incrinare.

Ma credo che non dobbiamo sottovalutare l’importanza di questo momento per l’Unione Europea stessa. Significa che l’Unione prende atto in maniera politicamente ufficiale e solenne delle sue responsabilità nei confronti dell’intero continente, anche di quelle parti che non sono nell’UE. Naturalmente non è che questo avvenga all’improvviso. Nei lunghi mesi della guerra l’Unione e si suoi stati membri hanno già più volte ribadito a parole e nei fatti concreti questa presa di responsabilità. Ma la solennità istituzionale di questa giornata dà un rilievo inedito a questa posizione.

Con la sua grande e pacifica espansione degli ultimi decenni, l’Unione europea ha acquistato una tale dimensione sul continente (e in realtà anche nel mondo) da non potersi più accontentare dello “sguardo verso l’interno”, cioè delle preoccupazioni certamente non banali che derivano dalla necessità di armonizzare 27 paesi e le loro politiche economiche e di bilancio (per non parlare di altre).

 È diventato chiaro che deve affiancargli lo “sguardo verso l’esterno”, che vuol dire prima di tutto mettere a fuoco il problema di un ordine pacifico da restaurare e costruire nel continente. Da questo punto di vista deve essere, in retrospettiva, pienamente rivalutata la positività dell’allargamento dell’Unione ai paesi dell’Europa centro-orientale (contrariamente ad una opinione diffusa presso molti che essa fosse prematura).  Pur assumendosi con quella scelta molti problemi di coordinamento interno, l’Unione europea ha contribuito a creare un’area di pacificazione in una parte importante di quella che era un’area grigia tra Ovest ed Est, aperta a molte possibili tensioni. Semmai c’è da rammaricarsi che non si siano con sufficiente attenzione e serietà considerati i problemi ben più complessi che si ponevano per il grande paese che restava fuori, cioè l’Ucraina.

Non è certo il momento di approfondire le questioni del passato anche se necessariamente nel pensare al futuro bisognerà tenere conto degli errori e omissioni preteriti.

Ora è il momento in cui la presa di coscienza da parte dei paesi dell’Unione Europea che, in un mondo in cui gli elementi di incertezza globali e regionali sono in chiaro aumento, il futuro del grande spazio economico e sociale unificato che è stato il grande risultato storico di decenni di lento e paziente lavoro non può essere garantito se l’Unione Europea non riesce a sviluppare una capacità di visione e azione che abbracci i temi della sicurezza e della pace. Questo vale oggi in maniera drammatica a Oriente con la guerra di aggressione russa ma anche verso Sud, il mediterraneo e l’Africa, che richiedono una nuova consapevolezza collettiva europea.

In questo momento storico nulla sembra di più appropriato nella sua icasticità che l’appello di Papa Francesco sulla scia dei precedenti pontefici: “Europa ritrova te stessa! Ritrova dunque i tuoi ideali cha hanno radici profonde. Sii te stessa!” (dal messaggio del 2020 per i 50 anni delle relazioni tra Santa Sede e Unione Europea).

Ciò significa ricordare che il cammino dell’integrazione europea è partito proprio da una visione politica che aveva al suo centro il problema della costruzione di un ordine di pace e sicurezza in Europa, inizialmente concentrato sul superamento dell’ostilità franco-tedesca, ma aperto ad un orizzonte più ampio. E se le contingenze storiche hanno poi reso più facile sviluppare gli aspetti economici e di unificazione dei mercati di questo progetto, la costruzione del sistema europeo non ha mai negato le valenze più ampie, le hanno semplicemente lasciate “dormire”. Oggi è giunto il momento di iniziare a completare, gradualmente ma con determinazione, la costruzione europea sul versante politico. Come spesso è successo nella storia dell’Unione Europea anche oggi è una grave crisi che da un lato evidenzia le serie insufficienze degli assetti esistenti, ma dall’altro lato sollecita e attiva le capacità potenziali dell’Unione e del suo sistema istituzionale di andare oltre lo status quo per far fronte alle nuove responsabilità.

Quali sono allora i temi da approfondire della sfida alla quale l’Unione europea ha cominciato a rispondere? Il primo tema è appunto l’assunzione convinta di una corresponsabilità nella costruzione di un ordine giusto e pacifico per l’Europa intera. Il che vuol dire anche ripensare priorità e assetti della stessa Unione Europea. Il secondo è il pieno riconoscimento che la precondizione per questo obiettivo è di contribuire con decisione a fermare e respingere il disegno di Putin di asservimento dell’Ucraina, con tutto quello che comporta in termini di aiuti civili e militari. Il terzo è quello di prepararsi a immaginare un ordine europeo nel quale anche la Russia del dopo Putin possa trovare uno spazio che rispetti i suoi giusti interessi. Un vasto programma certamente, ma questa guerra ci ha insegnato che il semplice cabotaggio non è più sufficiente. Sarà capace l’Unione Europea di affrontare questo cammino con la necessaria serietà e determinazione? Lo vedremo presto.

Maurizio Cotta

https://www.politicainsieme.com/una-nuova-unione-europea-per-una-nuova-europa-di-maurizio-cotta/




PREGARE PER LA VITA diventa reato

Prete arrestato in Gran Bretagna

di Patricia Gooding-Williams

Dopo Isabel Vaughan-Spruce, padre Sean Gough. Non si fermano gli arresti di attivisti pro-life che pregano vicino al centro per aborti della Robert Clinic a Birmingham. E, per rendere la situazione ancora peggiore, il Parlamento inglese sta per approvare una legge che criminalizza la preghiera per i non nati.

Il 7 febbraio padre Sean, un prete cattolico, è stato arrestato e imputato penalmente per «proteste e atti intimidatori verso gli utenti del servizio» in base a un Public Space Protection Order (PSPO: Ordine di Protezione dello Spazio Pubblico). In pratica, la polizia locale lo ha considerato colpevole per aver pregato, in silenzio, all’esterno di un centro per aborti a Kings Norton, durante l’orario di chiusura. Il Crown Prosecution Service (CPS: corrispondente al pubblico ministero, ndt) ha ritirato (per ora) le accuse contro padre Gough, ma ha chiarito che potrebbero essere ripresentate.

Il caso di padre Sean è analogo a quello di Isabel, la donna inglese arrestata a Birmingham lo scorso 6 dicembre per lo stesso crimine: pregare in silenzio nei pressi della Robert Clinic di Birmingham mentre era chiusa. Nel caso di Isabel Vaughan-Spruce, le accuse sono state inaspettatamente sospese il giorno prima dell’udienza in tribunale, il 1° febbraio. Il CPS ha concluso «che non c’era sufficiente evidenza per fornire un realistico quadro accusatorio». Tuttavia, è stata ammonita che le accuse potrebbero essere rinnovate in futuro qualora emergessero nuovi riscontri. Entrambi i casi rimangono aperti e irrisolti.

Isabel Vaughan-Spruce, però, non ha intenzione di lasciare la questione sospesa all’infinito. Ha dichiarato che ha intenzione di ottenere un verdetto chiaro in tribunale riguardo alle accuse contro di lei. Isabel mira a tutelare il proprio nome e proteggere altri attivisti pro-life che dovessero andare incontro a problemi analoghi in futuro. «Molti di noi hanno bisogno di una risposta sul fatto che sia ancora legale pregare in silenzio. Per questo perseguirò un verdetto riguardo alle mie accuse in tribunale», ha detto. «È vitale che io riceva chiarezza sul mio stato legale», ha affermato attraverso una dichiarazione rilasciata dai suoi avvocati dell’Alliance Defending Freedom (ADF) britannica.

La battaglia di Isabel si è fatta più difficile ora che il controverso Public Order Bill (POB: progetto di legge sull’Ordine Pubblico), che consentirebbe l’introduzione di zone cuscinetto intorno a tutte le cliniche abortiste di Inghilterra e Galles, sta per essere approvato alla Camera dei Comuni. La prima parte, sezione 10 del progetto di legge è incentrata specificamente sulle cliniche abortiste per impedire che alle donne siano proposte alternative, aiuto concreto o anche solo supporto morale e preghiera da parte degli attivisti pro-life.

L’aumento delle leggi volte a emarginare e silenziare i pro-life ha destato sconcerto in molti. Esistono già numerose leggi per tutelare la gente da comportamenti intimidatori. Oltre alla protezione prevista dall’Harassment Act del 1997, i consigli locali possono decidere di isolare per 150 metri uno specifico luogo per garantirne lo status PSPO se i residenti lamentano “comportamenti anti-sociali” nella loro zona. È quanto accaduto a Kings Norton a Birmingham, anche se le lamentele dei residenti contro gli attivisti all’esterno della clinica abortista non sono mai state circostanziate. Al contrario, l’organizzazione 40 Days for Life Birmingham mostra che sono i volontari pro-life ad essere colpiti fisicamente, a ricevere sputi, minacce e ingiurie dai residenti (non da chi fa ricorso al centro abortista), tanto che anche la polizia è stata coinvolta e in un caso un uomo ha dovuto compiere un atto di “giustizia riparativa”, cioè scrivere una lettera di scuse a un volontario pro-life per l’aggressione fisica.

Il Public Order Bill, attualmente in via di approvazione alla Camera dei Comuni, colpisce in modo particolarmente inquietante i diritti e le libertà fondamentali. Il progetto, recentemente rafforzato da un emendamento alla Camera dei Lord, mira a impedire le proteste e i “comportamenti anti-sociali” ma attacca palesemente anche la possibilità di offrire alternative all’aborto alle donne vulnerabili. Se il progetto di legge passerà così com’è, tutte le cliniche abortive diventeranno “zone cuscinetto”, escludendo indiscriminatamente i volontari pro-life nel raggio di 150 metri. Più specificamente, l’emendamento 45 del progetto di legge contiene una clausola che criminalizzerà chiunque agisca «con l’intento di, o sconsideratamente consegua l’effetto di influenzare la decisione di qualsiasi persona nell’accedere o facilitare la fornitura di servizi abortivi».

L’agghiacciante introduzione di un “reato d’opinione” nelle leggi penali britanniche offre alla polizia e agli ufficiali autorizzati ulteriori estesi poteri per reprimere comportamenti che causerebbero «fastidio, molestia, allarme o pericolo». Ma resta tutt’altro che chiaro quali siano gli specifici comportamenti che violerebbero la legge, offrendo così un significativo margine di interpretazione.

È particolarmente curioso che il progetto elenchi la preghiera sotto la voce “proteste”, come un’attività criminale se svolta in una zona cuscinetto. Ma come evidenziano i recenti casi di Isabel e padre Sean, ci sono carenze significative in una legge che non riesce a specificare quando la preghiera diventa un crimine. Da un lato, la polizia avrebbe potuto essere accusata di non attenersi alla legge se non avesse arrestato Isabel e padre Sean per aver pregato, ma d’altro canto il CPS nonostante gli sforzi alla fine ha sospeso le accuse per mancanza di prove.

Inoltre, coloro che sono stati condannati per violazione della legge, potrebbero andare in bancarotta e ritrovarsi la fedina penale macchiata. Secondo la Society for the Protection of Unborn Children, i trasgressori rischiano una multa illimitata. Se questo costituisce un miglioramento rispetto all’intento originario di infliggere alle persone fino a due anni di carcere, una multa illimitata per aver recitato un Padre Nostro per un bambino non ancora nato rappresenta una pena sproporzionata per un’attività “criminale” così modesta.

Il pericolo insito in questa legge è stato sollevato da Lord Jackson durante il dibattito alla Camera dei Lord. Riferendosi al caso di Vaughan-Spruce e di Adam Smith Connor, arrestato lo scorso novembre a Bournemouth e multato con cento sterline per aver pregato in ricordo di suo figlio abortito, ha detto che il loro arresto «ha sorpreso la gente, perché non pensavano che la preghiera silenziosa potesse diventare un crimine in questo Paese». Ha anche aggiunto che «questi casi evidenziano ulteriormente i pericoli per la libertà di espressione e di fede nelle zone cuscinetto. Dimostrano quanto rapidamente si possa giungere a considerare criminale una persona per il solo fatto che avesse determinati pensieri mentre era all’interno di una zona cuscinetto».




TERZO SOLD OUT per la stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia

L’erba del vicino è sempre più verde” che andrà in scena questa sera sabato 11 febbraio fa registrare il tutto esaurito

Sulmona, 11 febbraio 2023. Quello di sabato 11 febbraio 2023 sarà il terzo sold out per la stagione di prosa 2022/23 del Teatro Maria Caniglia. Anche lo spettacolo che andrà in scena questa sera alle ore 21:00 “L’erba del vicino è sempre più verde” di e con Carlo Buccirosso ha fatto registrare il tutto esaurito e tornerà a restituirci nuovamente l’immagine di un teatro pieno in ogni ordine e grado e di posto.

Uno straordinario successo di gradimento e partecipazione, quello che sta riscuotendo la stagione di prosa promossa da Meta Aps e diretta da Patrizio Maria D’Artista, che continua a sorprendere e che fa bene alla Città e al suo teatro, un luogo sempre più familiare e caro ai sulmonesi, vissuto e apprezzato da tutta la sua comunità e dai molti spettatori provenienti da tutta la regione ed oltre.

Prossimo appuntamento in programma sarà “La Madre” di Florian Zeller con Lunetta Savino, una tra le più apprezzate attrici italiane, sabato 25 febbraio 2023 alle ore 21:00.

I biglietti per i successivi spettacoli della stagione sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo i biglietti sono disponibili all’acquisto sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329.9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




IMPIANTO FOTOVOLTAICO OFFSHORE. Un danno per Ortona

Un’opera in contrasto con l’economia della città. La maggioranza rifiuta confronto e dialogo

Ortona, 11 febbraio 2023. Un impianto fotovoltaico a due chilometri e mezzo dalla costa, che distruggerà la piccola pesca ed il turismo, oltre che la nautica diportistica e la qualità della vita in genere, privandoci della bella vista nella zona zona nord di Ortona: è questo che vuole la maggioranza che  sostiene Castiglione. Senza confronto e senza dialogo alcuno con la minoranza, pur di fronte ad una realizzazione che impatterà con forza sul futuro della nostra città per i prossimi 40 anni.

“Nonostante le contraddizioni evidenti tra il sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza, al momento del voto tutti si sono ricompattati nel tutelare l’incomprensibile atteggiamento di Castiglione. Prima ancora nel votare un emendamento che, stravolgendo le nostre osservazioni, tendeva solo a trascinare la minoranza nella condivisione delle loro gravi responsabilità, prontamente rigettato da questa parte dei banchi”, afferma Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra del Consiglio comunale. Una posizione condivisa con i consiglieri di “Solo Ortona nella Testa”: insieme tutti i rappresentanti della minoranza hanno presentato un pacchetto di osservazioni che mette in evidenza i rischi che accompagnano la realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante offshore a poche bracciate dalla costa ortonese, ricca di un’economia fondata sul turismo, soprattutto quello ambientale, e sulla pesca, voci maggiormente aggredite ma non le uniche.

“Innanzitutto, l’emendamento è un assist all’azienda proponente il mega impianto, poiché mette dubbi sui rischi da noi esposti, quando questi invece sono certi, in quanto è negli atti la sua estrema visibilità anche a molti chilometri di distanza, come anche è certa l’interdizione alla pesca ed alla navigazione in un’area impressionante a cui aggiungere almeno altri 500 metri perimetrali. Allora,  perché modificare la delibera inserendo frasi dubitative se non per dire di essere favorevoli? La verità è che i consiglieri di maggioranza da un lato non vogliono lavorare e dall’altro temono che la discussione in Commissione avrebbe fatto emergere le loro lacune mascherate dalla necessità di studiare meglio le carte, come se queste criticità non siano già esplicite – afferma Ilario Cocciola, capogruppo di “Solo Ortona nella Testa” -. Avevamo proposto un rinvio in commissione per fare una proposta unitaria ma si sono impauriti della loro approssimazione alla questione”. Le certezze, anche scientifiche, messe in evidenza dall’opposizione sono state sostituite, nel documento finale, da mere ipotesi, che in qualche modo tendono ad alleggerire quello che sarà l’impatto di una struttura di enormi dimensioni, circa dieci chilometri quadrati, piazzata a poca distanza dalla spiaggia più importante e più estesa di Ortona, con un’autorizzazione efficace per quarant’anni.

“I cittadini e gli operatori economici  – concludono i consiglieri di minoranza – devono essere coscienti di quali sono le posizioni reali delle persone che hanno scelto per rappresentarli: questa maggioranza è favorevole ad un impianto di cui non valuta né i profili di pericolosità, né l’incidenza su aree sia direttamente interessate ed indirettamente come quella dei Ripari di Giobbe, di particolare interesse naturalistico. Contro tutto questo noi abbiamo, responsabilmente, votato contro per non essere complici delle loro scelte contro Ortona. Siamo di fronte ad un film già visto con il silenzio attuato sul cavidotto elettrico delle pale eoliche del Vastese che approderà a Postilli, silenzio ed inattivismo sulle antenne a Ripari di Giobbe e si teme anche all’Acquabella ed ora vorrebbero fare credere di voler studiare le carte? Noi non ci fidiamo di loro!”




SI PROCEDE per gli impianti sportivi

Pubblicate le manifestazioni di interesse, per cambiare volto alla città e dare servizi e opere

Chieti, 11 febbraio Buone notizie per i progetti destinati alla riqualificazione ed efficientamento di due impianti sportivi, il palazzetto di Colle dell’Ara e il campo da baseball adiacente allo stadio Angelini: 355.785,05 e 635.500 euro a disposizione per i lavori per la “Realizzazione di nuovi impianti sportivi di cittadelle dello sport e impianti polivalenti indoor da parte dei capoluoghi di regione e di provincia (Cluster 1) e di  “Efficientamento energetico e manutenzione straordinaria impianto sportivo Colle dell’Ara (Cluster 2)”. Le manifestazioni di interesse per entrambi gli interventi sono state pubblicate sulla piattaforma Tutto gare del Comune e ci sarà tempo fino al 20 febbraio per individuare i soggetti interessati a presentare le istanze per poi arrivare alla procedura negoziata su invito che precede la realizzazione. Entrambi gli interventi sono finanziati a valere sul FONDO PNRR – Missione 5 Componente C.2.3 Investimento 3.1 “Sport e Inclusione sociale”, con convenzione siglata il 26 ottobre scorso.

“Si procede come richiede il PNRR – così il sindaco e gli assessori a Lavori Pubblici e Sport Stefano Rispoli e Manuel Pantalone – potremo così di recuperare altre due strutture che aspettano da tempo una riqualificazione, ampliando ulteriormente l’offerta di spazi per la città e per il territorio. In questi due anni abbiamo ragionato in tal senso per recuperare tutto il patrimonio comunale possibile, intercettando fondi e possibilità per procedere. Il PNRR ci ha dato una grossa mano e i suoi tempi, sebbene costringano la nostra struttura a procedere serratamente, ci auguriamo assicureranno alla città nuovi spazi completamente rinnovati, lasciati all’abbandono per anni. Il nostro fine è questo e proseguiamo spediti in tal senso, rinunciando alle polemiche che non aiutano il Comune a crescere e non danno alla città la possibilità di avere nuovi servizi e nuove strutture a disposizione, come accadrà, invece, a breve.

Il primo intervento in programma prevede la realizzazione di un nuovo impianto sportivo polivalente all’aperto, nella zona vicina allo stadio Angelini, quella del campo da baseball della scuola media Antonelli, in un’area di proprietà comunale, già destinata ad attrezzature sportive. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo impianto polivalente outdoor con uno skatepark, un campo polivalente, una palazzina servizi e un’area verde attrezzata all’aperto, il tutto realizzato nel rispetto della sostenibilità ambientale. Così restituiremo dignità anche agli spazi del campo da softball che da troppo tempo aspettano una riqualificazione

L’altro intervento, invece, riguarda il palazzetto dello sport di Colle dell’Ara e si procederà all’efficientamento energetico della struttura con l’installazione di un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo e sistema di controllo Bms, per ridurre i consumi di oltre il 20%.

Si tratta di impianti fermi o in attesa di interventi da anni, chi punta il dito e cerca un impaccio per fermare una riqualificazione che andrà avanti, come testimoniano i passi che condividiamo con la città, dimostra con chiarezza perché si interviene solo ora. La nostra volontà è quella di dare alla città servizi e opere che merita”.




FOSSACESIA ALLA BORSA INTERNAZIONALE del turismo di Milano

Fossacesia sarà presente alla Bit,  Borsa Internazionale del Turismo, che si tiene a Milano Fiera dal 12 al 14 febbraio. Un’importante occasione per promuovere Fossacesia, in vista della Grande Partenza del Giro d’Italia e per l’avvio della nuova stagione estiva. Il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio sarà nel capoluogo lombardo per partecipare alle varie iniziative della rassegna internazionale del turismo, raccogliendo così l’invito della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti/ Pescara, del Gal Costa dei Trabocchi, del Flag Costa dei Trabocchi, della Dmc Costa dei Trabocchi e delle associazioni degli operatori del settore.

“L’avvio dell’edizione 106 della Corsa Rosa, con la Grande Partenza dal Lungomare di Fossacesia Marina è da considerarsi come un momento di svolta per il turismo della nostra città – sottolinea il sindaco Di Giuseppantonio – È essenziale quindi essere presente nei tavoli che contano, vuoi per cogliere tutte le opportunità che possono poi essere riproposte nel nostro territorio, vuoi anche per allacciare contatti e creare le condizioni per accrescere la già considerevole presenza di turisti a Fossacesia”.




VERSO L’APPROVAZIONE DEL PIANO per il Parco

Un grande lavoro di concertazione per uno strumento fondamentale per la conservazione e la gestione sostenibile

Pescasseroli, 11 febbraio 2023. Secondo la Legge Quadro sulle Aree Protette (Legge 6-12-1991 n. 394), il Piano per il Parco è lo strumento che ogni Ente Parco deve avere per gestire il proprio territorio, al fine di garantire la conservazione e promuovere la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, in forma coordinata con tutti i portatori di interesse.

Costruire tale Piano richiede grande sforzo e impegno perché deve coniugare gli aspetti di conservazione degli habitat, delle specie animali e vegetali e dei servizi ecosistemici con i fattori culturali, economici e sociali delle comunità locali che vivono all’interno dell’area protetta. Decisamente un compito complesso!

Nel 2010 il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise adottò il piano avviando l’iter previsto dalla legge 394/91, che però si arenò dopo qualche tempo per problemi amministrativi con le Regioni interessate. Le stesse Regioni, nel 2020, a seguito di un accordo promosso dalla Regione Abruzzo, quale ente capofila, hanno consentito di riavviare l’iter, che nel giro di due anni, ha visto importanti passi avanti con l’approvazione della VINCA prima e della VAS dopo.  Il Piano è stato pubblicato ad agosto 2022, per consentire a tutti i soggetti interessati, Comuni, Regioni, associazioni, semplici cittadini, di presentare osservazioni motivate, al fine di chiedere modifiche e/o integrazioni alla versione iniziale, così come prevede la norma.

Al fine di illustrare i principali aspetti del Piano,  il Parco aveva organizzato, ad ottobre 2022, un incontro con la Comunità del Parco chiedendo espressamente ai Sindaci di coinvolgere le comunità, organizzando incontri al fine di renderle partecipi di un documento strategico per la conservazione e lo sviluppo di un territorio unico. L’invito è stato raccolto da alcuni Comuni che hanno promosso incontri pubblici tra il Parco e le comunità.  Gli appuntamenti hanno restituito spunti interessanti, ma soprattutto è stato possibile illustrare compiutamente le finalità del Piano così da renderlo più chiaro e condiviso.

A seguito della pubblicazione del Piano e degli incontri sono arrivate in totale n. 54 note da parte di privati cittadini, Comuni del Parco, Comuni fuori Parco, ONG, associazioni di varia natura, comitati di cittadini, uffici e servizi del Parco.  La Commissione interna al Parco, appositamente costituita, ha valutato tutte le osservazioni pervenute in maniera attenta e puntuale. Al termine dei lavori ha prodotto una relazione finale, alla quale è allegata una scheda con tutte le singole osservazioni, trattate con specifico singolo parere, e per ognuna delle quali è indicata l’accettazione o meno dell’osservazione presentata. La relazione finale della Commissione, con l’allegato, è stata trasmessa ai componenti del Consiglio Direttivo e della Comunità del Parco.

Accettate molte delle osservazioni presentate, particolarmente significativo l’approccio costruttivo di alcuni Comuni, che oltre a tutelare gli interessi delle proprie comunità si sono correttamente fatti carico anche degli interessi sovraordinati finalizzati ad assicurare la tutela di ambienti particolarmente delicati per la conservazione di habitat e specie minacciate, nonché per i siti delle faggete vetuste.

Giovedì 9 febbraio 2023, la Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha preso atto del lavoro svolto dalla Commissione per l’esame delle osservazioni al Piano per il Parco. Mentre venerdì 10 febbraio 2023, il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con apposita delibera ha recepito la relazione della Commissione in merito alle osservazioni.

Il Piano per il Parco a questo punto verrà trasmesso alle tre Regioni interessate per l’approvazione definitiva, che dovrà ovviamente avvenire d’intesa con i Comuni e col Parco. A seguire si darà avvio all’iter per l’approvazione del Regolamento del Parco.

“Il Piano per il Parco – ha dichiarato il Presidente Cannata – è uno strumento indispensabile per la gestione di un’area protetta che da 100 anni si occupa di proteggere la biodiversità e di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio. Mi preme ringraziare tutti i dirigenti e i funzionari delle Regioni che hanno fattivamente contribuito alle varie fasi fin qui condotte, così come desidero ringraziare il personale del Parco e la società incaricata di collaborare alla redazione di molti documenti per il grande e qualificato lavoro svolto. Auspico che da parte delle Regioni interessate venga posta la giusta attenzione alla conclusione di un processo amministrativo che rappresenta una tappa qualificante, e non più rinviabile, per la migliore gestione di un territorio unico, patrimonio di tutti”.




TAFAZZI, SALVINI e l’esprit de finesse

11 febbraio 2023

È successo altre volte che un segretario di partito sedesse a Palazzo Chigi. Quando la politica era una cosa seria si trattava di personaggi di particolare statura, i quali, finché permanevano in questa posizione che veniva considerata sostanzialmente anomala, sapevano, grazie alla loro intelligenza e moralità politica, distinguere comunque tra i due ruoli.

Anche nella Prima Repubblica succedeva che certe tensioni interne alle forze politiche di maggioranza interferissero con l’azione del governo. Ed è stata questa, in numerose occasioni, la causa della breve durata di tanti esecutivi che, però, si sono succeduti mantenendo ferma la barra che orientava la navigazione del Paese, soprattutto sul piano della collocazione internazionale. Un piano, quest’ ultimo, sul quale l’Italia, per quanto irretita e condizionata da una guerra suicida e rovinosamente perduta – e, per di più, grazie alle leggi razziali, moralmente complice del nazismo – ha saputo, con una chiara linea di continuità e di fermezza, ricostruire la propria credibilità e, anzi, soprattutto, per opera di Aldo Moro, giocare un ruolo di primo piano, in modo particolare nel Mediterraneo e nel rapporto con i Paesi del Medio Oriente.

La centralità del Parlamento rappresentava il cardine del sistema. Il confronto tra maggioranza ed opposizione era aspro, ma leale, misurato sull’effettivo contenuto delle politiche da adottare. Secondo indirizzi che, per quanto potessero essere divergenti, erano, dall’ una e dall’altra parte, concepiti in funzione dell’ interesse generale del Paese.

Il reciproco riconoscimento di questa attitudine fondamentale conferiva alla vita democratica dell’ Italia, in una stagione drammaticamente segnata dalla guerra fredda, la serietà, la ponderazione, la dignità e la sostanziale compostezza di un laboratorio politico avanzato che, ha saputo, sul piano interno, realizzare mediazioni e convergenze, le quali, per molti aspetti, hanno anticipato analoghe evoluzioni di carattere internazionale.

Oggi, tra Palazzo Chigi e la Farnesina, siedono alla guida del governo due segretari (Meloni e Salvini) ed un coordinatore (Tajani) delle forze di maggioranza. Il che evoca una pericolosa sovrapposizione tra ruolo esecutivo, che dovrebbe essere necessariamente orientato all’interesse ed alla rappresentanza dell’Italia complessivamente intesa, e ruolo politico, finalizzato alla particolarità di ciascun partito ed alla sua presenza parlamentare.

Le vicende di questi ultimissimi giorni sono, in proposito patognomoniche, cioè rappresentano, da sole, il sintomo irrefutabile di una diagnosi certa circa l’inettitudine a tenere dignitosamente la scena. E ciò, a parte la statura e la personale cultura politica dei primi due, per l’ oggettiva difficoltà a distinguere un ruolo dall’altro, ammesso e non concesso, che davvero si voglia, eventualmente, sacrificare il secondo al primo ed alla sua ovvia ed indiscutibile priorità.

A tutto ciò, Salvini – a suo confronto il masochismo di Tafazzi era cosa da dilettanti – aggiunge, rivolte a Macron, dichiarazioni decisamente sopra le righe e sufficientemente sgangherate, e scomposte, da non poter non essere apprezzate dal classico “esprit de finesse” dei nostri cugini d’Oltrealpe.

https://www.politicainsieme.com/tafazzi-salvini-e-lesprit-de-finesse/




L’USO DI DEFIBRILLATORI corsi di formazione

Fossacesia, 11 febbraio 2023. Il Comune, in collaborazione con la ASL Lanciano-Vasto-Chieti, intende organizzare dei corsi di formazione all’uso dei defibrillatori, con certificazione BLSD. I corsi sono totalmente gratuiti e sono rivolti ai cittadini residenti nel comune di Fossacesia. Quanti vorranno partecipare, dovranno presentare le domande entro le ore 12 del prossimo 28 febbraio all’Ufficio Protocollo, in via Marina, oppure scaricando il modulo sul sito istituzionale fossacesia.org sezione Avvisi.

“L’Amministrazione Comunale si fa quindi promotrice di una nuova iniziativa dopo quella proposta nel 2019 grazie alla quale sono state formate alcune persone, preparate a determinate circostanze che possano salvare la vita – afferma il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Ricordo che anni fa decidemmo di investire sulla cardioprotezione dei cittadini puntando sulle conoscenze delle tecniche salvavita ma anche per rendere sicuri istituti scolastici, la spiaggia di Fossacesia Marina, e il centro della città, gli impianti sportivi dove sono presenti defibrillatori. Accrescere il numero dei soccorritori, mi auguro soprattutto giovani,  è molto importante”.




MATTEO RICCI A CHIETI per sostenere Stefano Bonaccini

Tappa abruzzese per Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei Sindaci Dem, a sostegno della mozione che propone Stefano Bonaccini alla segreteria del PD

Chieti, 11 febbraio 2023. Tanti gli spunti di riflessione emersi nel corso del dibattito con gli Amministratori Locali, primo fra tutti la necessità di “toccare” le sofferenze, di ascoltare le necessità, di colmare le troppe disuguaglianze che caratterizzano oggi l’Italia. E in questo senso, ha ricordato Ricci, Stefano Bonaccini ha capito prima di tutti che proprio gli Amministratori Locali sono una grande risorsa, una delle certezze sulle quali il PD deve fare affidamento per avviare una fase nuova. La loro esperienza è fondamentale: negli ultimi anni il centrosinistra non ha mai vinto le elezioni politiche, ma spesso ha trionfato nelle amministrative.

Il Congresso dovrà, necessariamente, restituire al Paese un Partito Democratico nuovo, con una guida solida ed autorevole, capace di tenere insieme tutte le energie che sono oggi in campo nelle quattro mozioni; Bonaccini interpreta al meglio queste caratteristiche, considerando  che, pur non avendo avuto mai un ruolo apicale negli organismi di Partito, nella sua esperienza alla guida dell’Emilia Romagna ha dimostrato di tenere aperta la connessione con quelle fasce sociali più deboli che, altrove in Italia, si sono astenute oppure hanno guardato ad altre proposte politiche.

Questa concretezza sarà fondamentale per interpretare al meglio il ruolo di opposizione Governo, contestando in maniera forte quei provvedimenti, quali l’autonomia differenziata o la “flat tax”, che rischiano di allargare il divario tra Territori e fasce sociali. Ricurire l’Italia partendo da chi soffre, dal mondo del lavoro, vivendo i luoghi dove le Persone si curano, studiano, lavorano.

Ricci ha concluso insistendo sulla necessità di far diventare la proposta sul salario minimo una legge di iniziativa popolare. Questo governo l’ha derubricata dall’agenda politica. Dobbiamo essere la forza politica che si batte per dare un salario dignitoso.




LA POESIA DIALETTALE abruzzese

Seminario al Liceo Scientifico Filippo Masci

Chieti, 11 febbraio 2023.  L’Istituto per lo studio, il recupero, la valorizzazione dei dialetti d’Abruzzo, presieduto dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone organizza, in collaborazione con il Liceo Scientifico Filippo Masci di Chieti, il Seminario di studio La poesia dialettale abruzzese ed i suoi protagonisti, il 16 febbraio 2023 alle 9, nel Museo Barbella di Chieti.

Questo il programma del seminario: Camillo Coccione poeta degli attimi, relatore Massimo Pasqualone, presidente di Irdidestinazionearte e critico letterario; Modesto Della Porta a Guardiagrele, relatrice Alessandra Melideo, docente di lettere Liceo Scientifico di Chieti; La Chieti di Renato Sciucchi, relatrice Maria Rosaria Giannobile, scrittrice e docente di lettere;

Incontro con il poeta dialettale Ireneo Gabriele Recchia; Intervento degli studenti del Liceo Scientifico F. Masci di Chieti e intervalli musicali di Michele Solimando.

“Il seminario – sottolinea Pasqualone– è il coronamento di una serie di incontri con gli studenti del Liceo Scientifico con cui l’Istituto per lo studio ha stretto una convenzione sui temi legati alla sua mission. Seguiranno altre iniziative per la città di Chieti e per gli studenti”.




MOSTRA SULL’ AGRICOLTURA, inaugurazione oggi pomeriggio alle 17:30

Organizzata dall’ Asp 2 provinciale, vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Sottosegretario Luigi D’Eramo

Giulianova, 11 febbraio 2023. È promossa dall’Asp 2 della provincia di Teramo, la mostra dedicata all’agricoltura e allestita con gli scatti degli allievi del corso di fotografia del Maestro Giuseppe Tracanna Officina dell’immagine, mostra che si inaugurerà oggi negli spazi del Loggiato Riccardo Cerulli, sotto piazza Belvedere. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Centro integrato per i Servizi alla famiglia Domenico Ricciconti, si avvale del Patrocinio dei comuni di Giulianova ed Atri.

 Alla cerimonia inaugurale, con inizio alle 17.30, interverranno il Sottosegretario all’ Agricoltura Onorevole Luigi D’Eramo, l’assessore regionale Pietro Quaresimale,  Emiliano Di Matteo, Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Agricoltura, i sindaci di Giulianova ed Atri , rispettivamente Jwan Costantini e Piergiorgio Ferretti,  Giulia Palestini, Presidente dell’ Asp2 Teramo, il professor  Ezio Sciarra, Preside di facoltà dell’Università D’Annunzio Chieti-Pescara, Giuseppe Tracanna, curatore del corso di fotografia artistica e l’allieva Roberta Di Luigi. La mostra, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino al 18 febbraio, dalle 17 alle 19.

“Siamo molto orgogliosi – sottolinea la Presidente dell’Asp 2 Giulia Palestini –  della rinnovata collaborazione con l’”Officina dell’Immagine” del Maestro Tracanna. Un plauso va al Maestro e a tutti i suoi allievi per l’impegno e la passione con cui hanno lavorato durante il corso e allestito questa mostra. Ringrazio, anche a nome dei componenti del cda, gli enti patrocinanti e quanti interverranno alla presentazione. Sarà, questa di domani,  un’ occasione di riflessione sull’agricoltura, settore che sta particolarmente a cuore alla nostra realtà, in considerazione dell’attività portata avanti nella fattoria sociale Rurabilandia”.




START IMPRESA, Joseph Balerna con la sua idea di comunità energetica

Energia sostenibile, intelligenza artificiale, turismo, design e fashion: ecco i progetti protagonisti della dodicesima edizione del corso di formazione specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria.

Pescara, 10 febbraio 2023. Nato in Canada da una famiglia italiana che è ritornata in Italia nel 1967, ha studiato a Chieti e dopo la maturità scientifica è entrato in Accademia Aeronautica. È restato in Aeronautica Militare per quasi 38 anni. Ora in pensione, vanta anche una lunga esperienza nella gestione dell’azienda agricola di famiglia per la coltivazione di grano, olio e uva.

Joseph Balerna, testa in aria, cuore e mani sulla terra, si definisce “diversamente giovane” ed è lui il vincitore della dodicesima edizione di Start Impresa, il corso gratuito di formazione specialistica per lo sviluppo della nuova imprenditoria promosso dalla Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara, che premia le migliori idee e offre la possibilità di sviluppare il proprio progetto d’impresa.

CEV Foro srl, (Comunità Energetica di Valle Foro) è un progetto su un tema di grande attualità: nasce dalla necessità di trasferire calore dai mesi estivi a quelli invernali, accumulare energia agendo con l’ambiente e a favore del territorio. Produrrà Pellet di Classe A1 (ecologico e sostenibile), destinato all’utilizzo in un territorio indicativamente entro i 30Km da Pretoro (CH). Il piano di produzione prevede l’acquisto di un’infrastruttura già esistente, la realizzazione di un impianto fotovoltaico e di un impianto di produzione di pellet. L’innovazione consiste nell’intersezione di due classi di energia rinnovabile: biomasse (cippato da legno di faggio) e solare, attraverso una integrazione delle due classi che riguarda gli aspetti progettuali, produttivi e organizzativi. Alfa e omega del suo progetto sono la sorgente del fiume Foro e il bosco, per un territorio eco-sostenibile.

Il suo business plan ha pienamente convinto la giuria riunitasi oggi per valutare l’ultima prova – il discorso di presentazione dei progetti finalisti – del Corso-Concorso confindustriale cui si erano candidati a settembre scorso oltre quaranta aspiranti imprenditori.

Il premio di euro duemila, messo a disposizione dal main sponsor Proger Spa, è stato consegnato dal suo Presidente Umberto Sgambati, il quale ha tributato anche alla neo-imprenditrice finalista Regina Nardini il Premio speciale “Sonia Pantoli” – offerto sempre da Proger Spa, dell’importo di 1.000 euro, dedicato alla giovane e brillante collega scomparsa. Il progetto d’impresa è “Regina Nardini Shoes”. Un marchio di scarpe, di lusso e personalizzate per rendere le donne uniche e speciali come ogni donna vuole sentirsi. Passione, studio e creatività che l’imprenditrice ha voluto riversare in un prodotto-gioiello che faccia sognare, arrivando ad ogni potenziale cliente grazie all’e-commerce e ad un servizio di consulenza ad hoc.

Abbracciano settori diversi ma tutti di grande attualità i restanti progetti finalisti, che hanno ricevuto gli altri premi previsti dal Concorso, consistenti in servizi di pubblicità, segreteria, consulenze e corsi di formazione gratuiti messi a disposizione da Confindustria Chieti Pescara, Secretel Service srl, Innovalley, Radio ISAV,  Uppo e Luca La Mesa.

Mariano D’Amico, con il suo 3Dtutto vuole essere parte del cambiamento in atto nella società contemporanea, propone di utilizzare sé stessi ed i propri bisogni per aiutarsi collettivamente. Come? ha inventato un e-commerce interattivo e autogenerativo dove gli utenti possono acquistare ricambi e prodotti ad alto livello di personalizzazione, stampati in 3D con materiali di recupero con un impatto positivo sull’ambiente. I consumatori diventano anche partecipi del progetto grazie alle possibilità abilitate dalla tecnologia blockchain. Il know how di background comprende 12 anni nei settori dell’ingegneria meccanica-elettronica-energetica-termodinamica, ricerca e sviluppo tecnologico, automotive, robotica, tecnologie additive, informatica e scansione 3D. A lui è andato il premio del partner Uppo.

Federico Evangelista ha presentato la startup IoT GYM, che si propone di risolvere un problema comune nel settore del fitness: l’alto costo dell’aggiornamento dei macchinari delle palestre. Secondo una ricerca fatta da Club Industry e EuropeActive l’utilizzo delle app fitness e dei fitness tracker è quintuplicato dal 2016 ad oggi, e sembra che questo trend si destinato a crescer; inoltre,  gli appassionati di fitness sono sempre più interessati a tracciare i loro progressi.  IoT GYM propone un servizio innovativo business to business alle palestre, basato sull’Internet of Things (IoT): installando sensori sugli attrezzi presenti all’interno delle palestre, e rendendoli “smart”, gli utenti potranno utilizzare il proprio smartphone e un’applicazione dedicata per collegarsi agli attrezzi con i sensori installati. In questo modo, gli attrezzi registreranno e invieranno in tempo reale i dati relativi all’allenamento dell’utente. È stato premiato con 6 mesi di mentorship offerta da Confindustria Chieti Pescara.

Simone Giancaspero ha presentato Studio Skuma: la sostenibilità è una enorme sfida per le imprese di oggi, ma solo poche aziende hanno il know how per affrontarla. Studio Skuma svilupperà attività di ricerca progettuale con le università e costruirà una solida rete di partnership con le maestranze locali. Gli investimenti del gruppo di consulenti, portano allo sviluppo di una economia distribuita sul territorio, promozione della cultura del progetto sostenibile ed inclusivo e costante miglioria dell’offerta proposta ai propri clienti. Un progetto che unisce servizi, design, ingegneria, antropologia e informatica. Questo progetto ha ricevuto in premio 3 mesi di segreteria virtuale offerti da Secretel Service srl.

VIVO Adriatic Summer Emotions, del ventenne Valerio Verrigni si inserisce nel settore turismo: fornirà nella stagione estiva attività che regalano emozioni forti, uniche ed indimenticabili a pochi passi dalle destinazioni turistiche più amate della nostra costa. Tra le tante e diverse tipologie di attività: il Parasailing, il Fly Fishing, il Banana boat, il wakeboard, lo sci nautico e tour turistici su imbarcazioni ecosostenibili. Il tutto con tante attrezzature diverse a seconda delle necessità specifiche di ogni turista. Obiettivo favorire l’attrattività del nostro Abruzzo. Per supportare la realizzazione della sua idea, è stato premiato sia da Luca La Mesa con servizi gratuiti di alta formazione, sia da Radio ISAV con 6 mesi di spot promozionali.

Molto apprezzata da tutti i finalisti di Start Impresa, inoltre, l’importante opportunità che Start Impresa offre per finanziare e mettere a terra le proprie attività, con il pre-screening per l’accesso ai fondi di investimento Invitalia di Innovalley e con un colloquio con i referenti di Venture Capital BHeroes.

“Progetti ben presentati e ricchi di contenuti hanno caratterizzato questa giornata finale”, afferma Paolo De Grandis, presidente della Sezione Servizi Innovativi dell’associazione degli industriali di Chieti Pescara, “tutto ciò ci conferma il grande lavoro di squadra delle imprese coinvolte nel progetto che affiancano i nostri corsisti e ci spingono a continuare in questa iniziativa e favorire l’autoimprenditorialità nel nostro territorio”.

Paolo Campana, Vicepresidente Confindustria Chieti Pescara e referente del progetto ha aggiunto: “Start Impresa ha un piano di studi all’avanguardia suddiviso in moduli didattici e arricchito da testimonianze di successo e approfondimenti formativi. Il tutto supportato da una piattaforma di e-learning sulla quale reperire documentazione, esercitazioni e video lezioni da consultare in qualunque momento e da qualunque dispositivo, in completa sicurezza. L’interazione continua tra docenti e discenti è il fiore all’occhiello di questo percorso”.

“In un periodo di cisi globale e di stretta al credito”, – ha commentato il direttore generale di Confindustria Chieti Pescara, Luigi Di Giosaffatte -. “Confindustria ha attivato e sviluppato questo percorso per dare l’opportunità a giovani e meno giovani che abbiano idee imprenditoriali di formarsi e confrontarsi con imprenditori di lungo corso e di vasta esperienza del Sistema Confindustria”.

All’evento conclusivo di oggi sono intervenuti anche Cristiano Fino, Vice Presidente della Sezione Servizi Innovativi e nella veste di componenti della giuria il presidente della Sezione Turismo Lucio Laureti, il presidente della Sezione Sanità Antonio Monteferrante, Nunzia Salvatorelli Imprenditrice di Auletrepuntozero srl e Amministratore Bcc Valle del Trigno, il direttore commerciale di Fidimpresa Italia Danilo Bracaglia, il Portfolio Manager B Heroes Michele Lia, il direttore di Innovalley Federico Fioriti, Luca La Mesa, uno dei più stimati Social Media Strategist in Italia, l’Area Manager MAW Men At Work s.p.a. con Massimo Cesarino e numerosi altri manager e imprenditori che hanno svolto il ruolo di formatori e componenti della giuria.

Le aziende partner di questa dodicesima edizione sono state: Artheria, Belisario, B Holding, Blue Italy, Claudio Bonasia, TwinDigit di Cristiano Fino, Dinamic Service, Din-Da-Lo, Don The Fuller Jeans, Dyloan, Ecoh Media, Innovalley, Maw, Meta, Nestplan International, Phi Hotels – Xenia, Polymatic, Porta Antisismica, Radio Delta1, Radio Isav, Remu, Secretel Service srl,  Sinergie Education, SLT – Studio Legale e Tributario, Studio Rozzi e Consulmarchi, Sun City, Teknoidea , Top Solutions, Uppo.




INNOVAZIONE CHIAVE DI VOLTA per un’assistenza sanitaria che si prende cura della fragilità in modo sostenibile

Il Ministro Schillaci alla platea del convegno sull’Assistenza Sanitaria Territoriale

Il Vescovo Leuzzi: “Abbiamo bisogno di una nuova cultura della salute come impegno della comunità”.

Teramo, 10 febbraio 2023. “Il miglioramento dell’assistenza sociosanitaria territoriale, con particolare attenzione alle fasce fragili è la sfida che tutti noi siamo chiamati ad affrontare con determinazione e urgenza. Lo ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci intervenendo oggi al convegno fortemente voluto dal Vescovo Lorenzo Leuzzi proprio sui temi dell’Assistenza Sanitaria Territoriale.

Davanti ad una numerosissima platea di medici, infermieri, assistenti sociali, farmacisti e operatori del settore, il Ministro ha proseguito: “Le parole chiave del convegno organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri – fragilità, prossimità, sostenibilità, comunità, sono perfettamente in linea con l’impegno che guida in nostro governo su questi temi. Nella nostra Nazione si vive più a lungo che nel resto d’Europa – ma l’invecchiamento porta con sé l’incremento delle malattie croniche e soprattutto la necessità di rispondere a bisogni di assistenza sociale e sanitaria: pensiamo agli anziani ai pazienti oncologici, ai disabili, per i quali in particolare una medicina del territorio più forte e più efficiente rappresenta la risposta migliore alla domanda di salute. Obiettivo della riforma” – ha concluso il Ministro Schillaci, “è offrire ai cittadini i servizi di cui hanno bisogno in maniera accessibile ed immediata fornendo un’alternativa all’ospedale che per sua funzione deve occuparsi delle urgenze e delle acuzie”. 

La centralità del territorio, già contenuta nella riforma sanitaria del 1978 torna dunque alla ribalta oggi più che mai, anche in seguito all’esperienza della pandemia che ha evidenziato lacune importanti sul sistema territoriale, che per primo avrebbe dovuto prendere in carico i pazienti in un momento di estrema emergenza.

E allora oggi si riparte dal DM77 che mette a sistema la riforma dell’assistenza territoriale prevista dalla sezione salute del Pnrr con tutta una serie di nuove strutture di moderna costituzione:  case di comunità, ospedali di comunità, centrali operative, che, con i servizi già esistenti, andranno a comporre un nuovo sistema di assistenza territoriale fondato sulla conoscenza dei bisogni della popolazione, sull’universalità dell’accesso alle cure, sulla multi professionalità e sulla partecipazione integrata della componente socioassistenziale. 

Il programma di riforma è già stato avviato sul territorio regionale con elementi innovativi, come ha detto l’Assessore Nicoletta Veri nel suo intervento: “La nostra rete territoriale applica gli indicatori del DM 77, ovvero una struttura ogni 50 mila abitanti ma, in considerazione della nostra realtà geografica, abbiamo aperto ulteriori nuclei per dare risposte ai bisogni delle e aree interne e montane. In Abruzzo avremo Case di comunità aperte h24 sette giorni su sette, dove il cittadino troverà risposte a problemi di cronicità e non di emergenza e al più presto sarà attivo un numero telefonico per le emergenze sanitarie (116117) a cui risponderà  personale sanitario specializzato in grado di dare risposte e indicazioni per la presa in carico della patologia o del problema che viene presentato. Il piano sarà completamente operativo entro il 2026”.

“Riportare il malato, la persona sofferente al centro della vita di una comunità è la grande sfida della società contemporanea – ha detto il Vescovo Lorenzo Leuzzi – Oggi c’è una spinta alla guarigione ma poca o scarsa attenzione alla “cura” – ma perché ci sia una diffusione della cura è necessario rilanciare il concetto di salute. Stare bene significa essere accolti in una comunità che ci accompagna soprattutto nei momenti difficili e ancora di più quando non c’è possibilità di guarigione”.

COMITATO SCIENTIFICO ORGANIZZATIVO: Glauco Appicciafuoco, Claudio Di Bartolomeo, Stefano Greco, Giovanni Muttillo, Gabriele Pagliariccio, Domenico Rega, Nicola Serroni, Stefano Vicari, Francesco Visciotti.




LE SENTINELLE DELLE CIVILTÀ in carrozzina

Sei terze medie in passeggiata empatica

Montesilvano, 10 febbraio 2023. Le neo-sentinelle della civiltà della T. Delfico, guidati da Claudio Ferrante, affrontano le difficoltà reali di girare per la città in carrozzina.

Scivoli troppo ripidi, marciapiedi dissestati si trasformano in le trappole quotidiane, ma anche biciclette e monopattini abbandonati nel bel mezzo delle zone di transito costituiscono delle barriere architettoniche.

I ragazzi scoprono di poter essere essi stessi talvolta a crearle e affinano la loro sensibilità per evitare che ciò accada trasformandosi in sentinelle del loro stesso comportamento oltre che di quello altrui.

Questo progetto – dichiara la Dirigente Vincenza Medina – possibile grazie alla collaborazione con il Cav. Claudio Ferrante

Presidente dell’Associazione “Carrozzine determinate” e la Farmacia Russo dott. Domenico in qualità di sponsor del progetto, ha riscontrato un enorme successo, consolidato nel tempo, da parte dei nostri alunni e delle loro famiglie.

I ragazzi seguono con attenzione, entusiasmo e partecipazione sia nella fase teorica, sia durante il percorso seduti in carrozzina, realizzato per far comprendere il vero significato della disabilità e delle barriere architettoniche.

 Lezioni del genere sono altamente formative e promettenti per un futuro migliore.

Da sempre, infatti – prosegue la dirigente – la nostra “mission” è quella di una scuola dove l’inclusione deve rappresentare un processo, una cornice, in cui gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, siano ugualmente valorizzati e forniti di uguali opportunità. Si tratta di costruire una scuola in grado di formare cittadini responsabili, empatici, flessibili, aperti alla diversità, capaci di coltivare l’umanità di ciascuno.

E’ fondamentale partire proprio dai più giovani che sono il mondo di oggi, ma anche quello di domani”.

“Abbiamo partecipato personalmente al progetto vivendo in prima persona emozioni incredibili insieme a questi ragazzi, siamo fieri e orgogliosi di aver sponsorizzato come Farmacia Russo questo progetto dall’enorme valore umano e civico” così il dott. Francesco Ferro Russo .

Si ringrazia la ditta Orthosan per la fornitura gratuita delle carrozzine per la passeggiata empatica.

Cav. Claudio Ferrante Associazione Carrozzine Determinate




A SANREMO DI NUOVO!

Vid dopo la vittoria a Sanremo senior ci riprova a Sanremo Juke box

di W. Centurione

Torrevecchia Teatina, 10 febbraio 2023.  Dopo aver vinto a Sanremo Senior 2022, Davide Morelli in arte “Vid” sabato 11 Febbraio 2023, serata conclusiva del Festival di Sanremo condotto da Amadeus, al teatro centrale Tabarin di Sanremo nell’ambito degli eventi legati alla kermesse della canzone italiana più famosa al mondo, sarà uno dei protagonisti di Sanremo Juke box con la sua canzone “Che PPalle”, quella che l’ha portato al successo lo scorso novembre sul palco del Teatro Ariston.

L’iniziativa, patrocinata da “Casa Sanremo” come ogni anno dà la possibilità agli artisti che vi partecipano di mettersi in mostra di fronte a una giuria di esperti composta in parte da produttori discografici e in parte da personalità del mondo dello spettacolo.

Il brano dell’artista che è già su diversi store digitali e Spotify vuole essere una provocante reazione ironica a tutti quegli eventi che in successione hanno caratterizzato la sua vita in modo negativo, un brano autobiografico riconducibile al tempo in cui scrisse il testo, ovvero sei anni fa.

Attraverso la musica e la canzone dunque Vid ha trovato momenti di sfogo per liberarsi anche se per qualche istante delle avversità che lo hanno assillato per un periodo della sua vita.

Non di molti giorni fa, l’uscita del video clip di “Che PPalle”, realizzato tra Torrevecchia Teatina suo paese natale e le città vicine di Francavilla al Mare e Pescara, ha riscosso un buon successo tant’è che nel giro di una settimana ha superato le 1500 visuali. 

Il videoclip ufficiale del brano “Che PPalle” è stato prodotto da Rossodisera sotto la regia di Umberto Canino e ad opera di Ulderico Principe che ha curato il video making.

Davide Morelli di Torrevecchia Teatina però non si ferma qui. Sanremo Juke box è soltanto un’altra tappa per poter raggiungere uno dei traguardi che si è prefissato da tempo, infatti dopo questa esperienza parteciperà anche al concorso canoro “Una voce per San Marino” gara che porterà il vincitore a rappresentare la Repubblica all’Eurovision Song Contest 2023 che quest’anno si svolgerà nella città inglese di Liverpool.




L’ITALIA ISOLATA?

Non sarebbe un problema della Meloni ma di tutti noi

di Giancarlo Infante

10 febbraio 2023

Per la seconda volta nel giro di pochi giorni l’Italia è stata esclusa da importanti passaggi condotti da Germania e Francia. Prima, il confronto con gli americani sui cosiddetti “aiuti di stato”. Tema reso ancora più pressante dopo che ieri Joe Biden ha fornito la sua visione di quella “America first” di trumpiana memoria e che è da considerare un inquietante rintocco da campana stonata per l’Europa.

Poi, il più recente “sgarbo” con il vertice tripartito di Parigi, Macron, Scholz e Zelensky, da cui è stata esclusa Giorgia Meloni. Ma con lei, l’Italia. Ed è questo che dovrebbe costituire il vero motivo di riflessione. Non è sufficiente, come abbiamo sentito per tutta la giornata di ieri, fare assurgere la cosa al livello della “vittoria mutilata” di poco più che cent’anni orsono. Tra l’altro, in quella occasione Vittorio Emanuele Orlando, dopo averla clamorosamente abbandonata, dovette ritornare alla Conferenza parigina di pace della Prima guerra mondiale, ma senza che quel ritorno portasse alcunché di positivo per l’Italia.

Anche la reazione italiana non è stata proprio improntata ai canoni correnti della diplomazia internazionale. Quelli che talvolta suggeriscono di incassare in silenzio e di non ingigantire gli inevitabili motivi di frizione tra gli alleati e, semmai riflettere, anche sulle proprie carenze e responsabilità.

Forse, non c’era bisogno di esprimere un pubblico ed esplicito risentimento. Cosa che ha consentito al Presidente Macron, evidentemente libero d’invitare all’Eliseo chi vuole, di rincarare la dose e rendere il “buco” ancora più evidente: sull’Ucraina contiamo noi e la Germania. Questa la sostanza della risposta francese alle rimostranze di Giorgia Meloni forte del fatto, come ha sottolineato il Presidente francese, che Francia e Germania stanno seguendo da otto anni il dopo accordo di Minsk sull’Ucraina. I risultati sono magri, come ha dimostrato l’invasione russa, ma è pur vero che, anche per la latitanza dell’Italia, impegnata a fare acquisti sempre più massicci di gas russo, gli altri due paesi si sentono di rappresentare a pieno l’Europa sulla questione. E senza molti vincoli, purtroppo.

Macron ha poi dato un’altra stilettata quando ha detto papale papale che Zelensky è libero di organizzare i propri incontri con i rappresentanti degli altri paesi europei. E tutti abbiamo visto ieri come sia stato problematico per il leader ucraino dedicare sufficiente tempo a Giorgia Meloni nel corso del vertice di Bruxelles.

Il Ministro degli esteri Tajani dice che l’Italia non è isolata. E questo è vero. Ma attenzione e non riferirsi alla Polonia e al gruppo di Visegrad che non sono affatto teneri nei nostri confronti per altri motivi e, certamente, tendono a guardare tutto da una visione nordica che speso perde la dimensione anche mediterranea dell’intera Europa. Non sta là una eventuale stampella adeguata al ruolo che l’Italia ha sempre avuto tra i “grandi” dell’Europa. Anche se non è certo la prima volta che si conferma la forza tutta speciale del sodalizio franco – tedesco. Appannato ultimamente, ma sempre pronto a riemergere.

Dobbiamo constatare che le due esclusioni sopra menzionate contano. E come. E siccome indicano una brutta china, più che rammaricarsene e lamentarsene pubblicamente, sarebbe il caso di rimediare. E il rimedio parte dal riflettere su ciò che pesa, soprattutto a livello internazionale, e su ciò che ci si aspetta da noi.

Sappiamo bene dell’atteggiamento degli alleati di governo Giorgia Meloni nei confronti della Russia di Putin. Oggi è tutto sottotono, ma c’è stato. E se in diplomazia si è pronti a far finta di dimenticare, la diffidenza resta. E forse si deve anche capire che l’atlantismo, solo recentemente scoperto da molta della destra italiana, viene declinato a Bonn e a Parigi con altri accenti.

Non è da escludere che vi sia, inoltre, un problema di credibilità. Aggravato da recenti fatti a proposito dei quali c’è da dire che non sono stati proprio gestiti con il piglio che ci si attende di caratura internazionale. Il caso Donzelli e Del Mastro, purtroppo, non è rimasto confinato nella polemica politica interna. Ma davvero pensiamo di  aspettarci Scholz, Macron e Zelensky a parlare di argomenti più che delicati, come quelli legati all’impegno a fianco dell’Ucraina, senza il timore di vedersi sbandierare tutto “coram populo” da qualche modesto politicante della nostra periferia?

Il resto del mondo non è come l’Italia. E serve a poco che i giornali e le televisioni fiancheggiatori e fiancheggiatrici della Presidente del consiglio, come accaduto ieri, si sprechino nel pianto per la cocente emarginazione subita. Pianto che, semmai, quella emarginazione fanno diventare ancora più cocente. Noi, purtroppo, rischiamo di restare sempre diversi dal resto del mondo, e non sempre in positivo, cosa cui reagiamo spesso abbandonandoci o al vittimismo o all’autoesaltazione.

La ricerca di una nuova qualità della nostra presenza internazionale deve diventare patrimonio di tutti. Anche dell’opposizione.

Noi non gioiamo dell’isolamento internazionale di Giorgia Meloni e del suo governo perché si tratterebbe dell’isolamento dell’Italia tutta. È cosa cui tutti dobbiamo rimediare e non certo facendosi prendere da un senso persino di soddisfazione per un gesto vissuto  come un’umiliazione.




NUOVA PESCARA. La Regione rimanda la nascita

La creazione di un Ufficio ad hoc, ma da sette mesi non lo istituisce!!!

Pescara, 10 febbraio 2023. “Il centrodestra presenta una legge che condiziona il rinvio della Nuova Pescara alla nascita di un Ufficio per le fusioni che avrebbe dovuto essere istituito 7 mesi fa. Si faccia in modo di favorire la nascita per il primo gennaio 2024 e l’eventuale impossibilità sia rimessa a criteri oggettivi e non dipendenti dalla politica”.

“Da parte del Gruppo Regionale del Partito Democratico c’è sempre stata la volontà di approdare quanto prima alla fusione tra i comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Lo dimostrano le molteplici azioni portate avanti in questi anni contro i provvedimenti finalizzati a differire il termine per l’istituzione della nuova Pescara e quelle orientate a sostenere, dal punto di vista finanziario, la fusione in oggetto”, illustrano i consiglieri del gruppo regionale del Pd Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Dino Pepe e Pierpaolo Pietrucci nella conferenza stampa tenuta oggi a L’Aquila sull’argomento.

“Il progetto di legge a firma del Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri è volto essenzialmente a rimodulare la data di formazione della nuova municipalità, spostandola al 2027 e a ridefinire – in modo discrezionale e farraginoso – le modalità di costituzione del nuovo Ente – riprendono i consiglieri – A proposito della procedura, ci vorrebbe il Flaiano di “Diario notturno” per spiegarne le ragioni: “Gli presentano il progetto per lo snellimento della burocrazia – scriveva Flaiano nella sua satira alla lentezza della Pubblica amministrazione – Ringrazia vivamente. Deplora l’assenza del modulo “H”. Conclude che passerà il progetto, per un sollecito esame, all’ufficio competente, che sta creando”.  In effetti, il disegno di legge in questione condiziona il rinvio della nascita di Nuova Pescara al 2027 alla richiesta di differimento da parte di due Consigli comunali, che deve essere valutata dal Presidente della Giunta e dal Presidente del Consiglio entro il 1° settembre 2023, avvalendosi dell’Ufficio per il supporto alle fusioni di Comuni della Giunta regionale e del Servizio Legislativo del Consiglio.

Ebbene, l’Ufficio per il supporto alle fusioni, ovvero quello incaricato di supportare i Comuni nel processo di fusione, istituito con la legge n. 10 del 16 giugno 2022 grazie ad un emendamento proposto dal centrosinistra (Blasioli-Paolucci) e approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale e a cui il Progetto di Legge chiede di valutare se al primo settembre ricorrano o meno le condizioni per la nuova Pescara al 2027, non c’è, perché di fatto non è stato mai istituito.

Tra l’altro, l’Ufficio avrebbe potuto accompagnare le municipalità nella difficile fase di gestazione, ma ciò non è stato possibile perché è da sette mesi in gestazione.

Eppure, durante la seduta della Commissione competente, il 2 febbraio scorso, la Direttrice Grimaldi, a capo del Dipartimento in cui l’Ufficio sulla carta è incardinato, ha fatto sapere di averne richiesta l’istituzione già due volte: il 25 agosto 2022 e nel gennaio 2023, sottolineando, però, come il suo Dipartimento, preposto a fusioni e accorpamenti di Comuni, lamenti da tempo anche la carenza di personale a fronte dell’aumento di mansioni e competenze e pertanto risulterà difficile assolvere un compito così complesso anche per questa ragione.

Nella stessa Commissione sono state fornite rassicurazioni sull’istituzione dell’Ufficio, sebbene con ritardo e a fornirle è stato proprio il Presidente del Consiglio regionale Sospiri; tuttavia, subito dopo quella seduta tramite i sindacati siamo venuti a conoscenza di una Proposta di riorganizzazione della Direzione Generale che però non prevede affatto l’istituzione dell’Ufficio delle fusioni tra Comuni. E’ dunque evidente che non si tratta più di una dimenticanza, ma di un preciso intento di far naufragare ogni ipotesi di sostegno e aiuto alla fusione entro il 1 gennaio 2024. Non solo questo ufficio non ha potuto aiutare i Comuni, che oggi si trovano dinanzi ad un processo di fusione nuovo e complesso, ma se non viene istituito, stando alla citata riorganizzazione pronta ad andare in Giunta, si rischia di non averlo neanche per settembre 2023, questo senza considerare che per la seconda volta sulla sola vicenda della Nuova Pescara Marsilio omette un suo preciso dovere d’ufficio.

Infatti, il Presidente della Giunta regionale non si è attivato, in ossequio alla Legge 26/2018, per la nomina di un Commissario, che avrebbe potuto fare a partire dallo scorso agosto e a cui non ha dato seguito per una precisa scelta politica.

Il mancato rispetto di una legge regionale è un fatto grave, che tradisce la volontà popolare e il risultato del referendum del 2014 e che mette in luce la prevalenza della volontà politica rispetto a disposizioni legislative. Non hanno voluto farlo.

Una circostanza che riteniamo preoccupante per il futuro, vista l’ampia discrezionalità che la proposta di legge in discussione affida al parere del Presidente della Giunta Regionale e del Presidente del Consiglio Regionale circa il possibile posticipo della fusione al 2027. Anche su questo aspetto interveniamo con alcuni dei nostri emendamenti, perché vogliamo che si provi a fare tutto il possibile per arrivare alla Nuova Pescara il 1° gennaio 2024, per questo abbiamo prospettato un percorso di nomina di commissari interni ai Comuni, uno per ogni funzione. Saranno loro a dirci, ad agosto, senza alcuna discrezionalità della politica e senza superpoteri per il Presidente della Giunta e del Consiglio, se questa fusione è realizzabile nei termini. Solo se ciò non dovesse essere possibile e a meno di creare un danno alle comunità, siamo disponibili al rinvio, riempendo però di contenuti il tempo che ci separa dalla fusione dei tre Comuni, per rendere certo e irreversibile questo percorso, non più rinviabile e con uno Statuto che deve essere pronto entro il 2023 e non più rivedibile, se non dai consiglieri che verranno eletti con la Nuova Pescara




CONCERTO PER COMMEMORARE Lorenzo Perosi con dedica a Simone De Baptistis

Domenica 12 febbraio il coro della Cappella Pamphiliana eseguirà la Missa Prima Pontificalis

Sulmona, 9 febbraio 2023. La basilica cattedrale di Sulmona ospiterà, domenica 12 febbraio, il prestigioso concerto tenuto dal coro della Cappella Pamphiliana per commemorare il compositore Lorenzo Perosi a 150 anni dalla nascita.

Il coro, diretto dal maestro Alessandro Sabatini accompagnato all’organo dal maestro Maurizio Ricciotti, eseguirà la Missa Prima Pontificalis (1897), un’opera di grande impatto emotivo che ha caratterizzato la musica di chiesa nei primi decenni del XX secolo tra lo splendore delle innovazioni tecnologiche e le lacrime delle grandi guerre.

“Un programma monografico di spessore – spiega Roberto Ranalli, presidente del coro – attraverso cui compiremo un viaggio tra le dirompenti armonie che raccontano la ricerca del Mistero Divino”.

Considerato tra i colossi della musica sacra del Novecento, di Lorenzo Perosi restano tracce nella memoria di tutta Italia sebbene talvolta ritenuto superato nello stile rispetto alle esigenze della liturgia odierna.

“Questo evento – commenta Alessandro Sabatini, direttore del coro – vuole essere il tributo dell’Abruzzo per celebrare il grande Lorenzo Perosi. Un lavoro certosino di vocalità ed espressività che ha sensibilizzato anche il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, che per l’occasione ha concesso il patrocinio. La Cappella Pamphiliana continua ad essere uno scrigno di cultura vivace nella città di Ovidio”.

Il concerto sarà dedicato alla memoria del giovanissimo maestro Simone De Baptistis, sopraffine musicista, molto vicino alla Cappella Pamphiliana, tragicamente scomparso lo scorso dicembre. L’ingresso è libero, appuntamento alle 17:00.




FINAL EIGHT CONQUISTATA, ora testa al campionato

Al PalaRigopiano di Pescara i gialloverdi hanno centrato il primo obiettivo stagionale, ma sabato si torna già in campo contro i Leoni Acerra. Massimo Morena: «Lavoreremo soprattutto sulla testa, non possiamo permetterci cali di concentrazione».            

Ortona, 9 febbraio 2023. Tra gli obiettivi fissati a inizio stagione dalla società vi era anche quello di raggiungere, per la prima volta nella storia della Tombesi, le Final Eight di Coppa Italia. Ieri, al termine di una gara esaltante, sofferta e bellissima, i gialloverdi hanno conquistato l’accesso alle fasi finali della Coppa Italia di serie B, che si disputeranno nel fine settimana compreso tra venerdì 17 e domenica 19 marzo. Avanti 4-0 all’intervallo, la Tombesi ha prima subito il ritorno dei padroni di casa, capaci di impattare sul 4-4, e poi, nel momento di maggiore difficoltà (coinciso anche con l’espulsione di Moragas), ha avuto la forza di piazzare il colpo di reni decisivo, andando sul 5-4 e poi sul definitivo 6-5. In mezzo, un tiro libero di Dudù Morgado parato da Dario Dell’Oso. I gol gialloverdi portano le firme di Moragas (doppietta), Bordignon, Palumbo, Masi e Iervolino.

A fine gara, un mister Morena visibilmente soddisfatto ha voluto subito richiamare alla massima concentrazione i suoi giocatori in vista della sfida di sabato: «Abbiamo raggiunto un obiettivo di inizio stagione, sono molto contento per la società, per i ragazzi che hanno meritato questo traguardo e anche per il pubblico che ci ha seguito e sostenuto in questa trasferta. Abbiamo giocato un primo tempo ai limiti della perfezione, impossibile trovare un difetto. Nella seconda frazione, nonostante la rimonta subita, non siamo mai andati sotto, siamo sempre rimasti in partita, anche dopo l’espulsione di Moragas, e nel finale abbiamo trovato un gran gol di Iervolino. Abbiamo a lungo difeso in maniera efficace contro il loro portiere di movimento, insomma tanti motivi per essere felici. Ma adesso dobbiamo subito pensare alla gara di sabato contro l’Acerra, perché oltre alle Final Eight di Coppa Italia abbiamo un altro grande obiettivo stagionale da raggiungere, e non possiamo permetterci cali di tensione e di concentrazione. Da qui a sabato lavoreremo soprattutto sulla testa, dobbiamo assolutamente trovare i tre punti contro l’Acerra».

Giuseppe Mrozek




PETER PAN, il bambino che non voleva crescere

Commedia musicale, domenica prossima ore 17 Auditorium Cerulli La casa delle Arti

Pescara, 9 febbraio 2023. Lo spettacolo in collaborazione con la Società del Teatro e della Musica Luigi Barbara sarà replicato in doppie repliche mattutine per le scuole dell’infanzia e primaria  di Pescara, Chieti e province da lunedì 13 a venerdì 17 febbraio e coinvolgerà  circa 1.500 bambini

Uno spettacolo per tutta la famiglia!

Capace di volare, amico delle fate, Peter Pan vive sull’isola che non c’è insieme ad una banda di bambini sperduti, quei bambini che “cadono dalla carrozzina mentre la governante sta guardando dall’altra parte” e che nessuno viene a reclamare. Eterno fanciullo, Peter è il protagonista della storia tanto amata da Wendy e John Darling. Una notte, il mondo reale e quello fantastico si incontrano, quando Peter, cercando la sua ombra, sveglia i ragazzi che, increduli ma per nulla spaventati, decidono di seguirlo sull’isola che non c’è, dove vivranno

molteplici avventure, incontrando il coccodrillo Dedè, il temibile Capitano Uncino e il suo buffo compagno Spugna, ma pur essendo entusiasti della loro vita con Peter, Wendy e John sentiranno la nostalgia di casa e vi faranno ritorno, rinunciando così, col disappunto

di Peter, all’idea di restare eternamente fanciulli ma scegliendo di crescere. Non molti sanno che “Peter Pan” è stata, a inizio Novecento,

la prima pièce teatrale realizzata appositamente per i bambini, nel nostro allestimento, l’intenzione è stata quella di invitare tutti a liberare i sogni stimolando al massimo l’immaginazione. Sul palco prenderà forma una performance in cui, tra parole, canzoni e giochi di luce e video proiezioni, verranno narrate le incredibili peripezie del «bambino che non voleva crescere». Una messa in scena in chiave di commedia musicale, con le canzoni di Edoardo Bennato che conferisce allo spettacolo un tono moderno, dal ritmo brioso e intenso.




COMBATTERE DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA. Amministrazione e Scuola

Così mettiamo i ragazzi al centro, per dare loro sostegno e il giusto orientamento. Al via la collaborazione fra Comune, Chieti Solidale e Liceo Gonzaga per

Chieti, 9 febbraio 2023. Siglato stamane l’accordo di collaborazione fra Comune, Liceo Gonzaga e Chieti Solidale-Servizio Informagiovani. Si tratta di un patto volto a dare un servizio di ascolto, ma anche orientamento, attività e formazione dedicata ai giovani nella fascia adolescenziale, reso possibile dalla sinergia con Chieti Solidale.

“Siamo molto soddisfatti di questo primo passo, perché l’intesa pone al centro i ragazzi e il loro benessere ed è la prima a nascere sul territorio cittadino, ma siamo pronti a replicarla anche con altre realtà scolastiche  – così il sindaco Diego Ferrara con gli assessori a Politiche Giovanili e Politiche sociali Manuel Pantalone e Mara Maretti, motori dell’iniziativa – Come Comune ci faremo carico dell’attività di consulenza attraverso la preziosa risorsa di Chieti Solidale e del Servizio Informagiovani e metteremo a disposizione due figure qualificate per supportare la scuola, individuare i fenomeni e generare prevenzione e confronto ad ampio raggio, con i ragazzi al centro, ma fino ad arrivare alle famiglie. È importantissimo il loro pieno e consapevole coinvolgimento, perché rende più forte l’azione e permette anche la prevenzione, perché quando si manifestano gli effetti di disagio e bullismo, il contrasto tardivo è più complicato, costringe a rincorrere il problema mentre si manifesta. Attraverso questo accordo mettiamo insieme una squadra completa e di elevata qualità, che ringraziamo, figure a cui si aggiungerà anche il nostro Garante per l’Infanzia e l’adolescenza che ha già stabilito ponti con le scuole cittadine e sta operando in questa direzione. Il nostro scopo è fare prevenzione dando sostegno in primis ai ragazzi e anche alle famiglie e a tutti i soggetti che appartengono alla loro dimensione”.

“La scuola deve essere aperta al territorio e quando si presentano tali progetti la scuola deve rispondere – sottolinea Camillo D’Intino, dirigente del Liceo Gonzaga – Stiamo lavorando con il Comune da tanto tempo e tale sinergia quest’anno ci ha portato bene, perché abbiamo avuto il 35 per cento in più di iscrizioni rispetto allo scorso anno, segno che questo tipo di apertura paga. Nel nostro liceo studiano oltre 700 studenti fra i vari indirizzi e quando si parla di combattere la dispersione scolastica non intendiamo l’abbandono, ma la dispersione implicita. Nel periodo post covid molti degli studenti che vengono a scuola lo fanno demotivati, con problematiche che si portano dietro irrisolte e famiglie provate e disgregate: queste condizioni si ripercuotono sullo studio e causano una dispersione pericolosa, perché non è visibile e non è stimabile. Una situazione che va contrastata, perché si rischia di intervenire tardi o non agire affatto e trasformarla in altro tipo di dispersione, trasferendola all’ambito universitario, al mondo del lavoro. Noi oggi interveniamo con lo sportello psicologico, con formazione dedicata e anche in collaborazione con le forze dell’ordine, a tutto ciò si aggiunge questo progetto, che con attività extracurriculari porterà  i nostri ragazzi ad essere più motivati e meglio disposti su quelle che vengono definite soft skills, competenze personali. I docenti faranno da formatori su alcune tematiche e insieme, scuola, ragazzi, famiglie e istituzioni, forse nel periodo più adatto, che è quello che stiamo vivendo, proveremo a fare la differenza”.

“È nella mission di Chieti Solidale agire a supporto dell’Amministrazione in ambito sociale – così il presidente della società Pierluigi Balietti – prevenire e contrastare fenomeni quali il bullismo, i comportamenti a rischio di devianza, l’abbandono precoce degli studi e tutte quelle le situazioni di disagio che possono comprometterne un adeguato sviluppo dei giovani studenti, non sono solo finalità della convenzione che abbiamo firmato oggi, ma stanno alla base delle nostre attività, che si concentrano anche nel coordinamento e formulazione di interventi che ci consentano di affrontare con tempestività l’emergenza e le situazioni a rischio di devianza. Siamo lieti di essere, con il Comune, un motore della crescita dei ragazzi e promuovere, attraverso l’intesa, l’integrazione e l’educazione interculturale sia in ambito scolastico sia extrascolastico. Si tratta di un debutto importante, anche perché totalmente a vantaggio dei ragazzi e senza costi per l’utenza, che consente un’azione capillare nella dimensione sociale più delicata e sensibile, qual è quella dell’adolescenza”.




L’ISA DEDICA UN CONCERTO alla Parigi degli anni 20

Ospite d’eccezione il pianista Giuseppe Andaloro

Sabato 11 febbraio, ore 18 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”

Domenica 12 febbraio, ore 18 – Tortoreto, Auditorium Centro Congressi Salinello Village

L’Aquila 9 febbraio 2023. Sabato 11 febbraio alle 18 all’Aquila presso il Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” e domenica 12 febbraio, sempre alle 18, nell’Auditorium del Concerto Congressi Salinello Village a Tortoreto: due gli appuntamenti della 48a Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese per questo secondo weekend del mese con il concerto LES ANNÉES FOLLES! Gli Anni Venti del ‘900.

Sul podio l’abruzzese Marco Moresco, direttore residente dell’ISA una delle bacchette più affermate ed esperte della zona. Ospite dell’ISA è il pianista Giuseppe Andaloro, Premio Busoni 2005, uno degli interpreti più apprezzati dalla critica internazionale della sua generazione, apprezzato dal Times per il suo “magic touch”. Di casa sui palcoscenici internazionali più importanti e ospite abituale delle compagini orchestrali più prestigiose del mondo.

In programma il Concerto per piccola orchestra op. 34 di Albert Roussel, il Concerto per pianoforte e fiati di Igor Stravinskij e Le boeuf sur le toit op. 58 di Darius Milhaud: una proposta ispirata alla Francia degli anni 20 dello scorso secolo quando Parigi era il centro del mondo, dove si incrociavano e si confrontavano tutte le avanguardie, una città animata da una frenesia e da un fermento che la rendeva unica, vero polo di attrazione per artisti e intellettuali che trovavano nella grande libertà che vi si respirava uno stimolo irresistibile per dare sfogo a ogni esigenza creativa, per rompere col passato e sperimentare nuovi linguaggi. È così per Roussel, una delle personalità più interessanti del panorama musicale francese a cavallo dei due secoli, per il cosmopolita Stravinskij che non poteva non essere sensibile al richiamo della Ville lumière dove, nel 1924, il Concerto in programma fu eseguito per la prima volta all’Opera, e per Milhaud uno dei protagonisti di maggior rilievo del “Gruppo dei Sei”, tra avanguardie più significative della musica

europea dei primi decenni del XX secolo.

Il concerto è parte di un progetto pluriennale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese dedicato agli anni Venti del ‘900 nato per celebrare, a un secolo di distanza, un periodo di grande fermento artistico e culturale, non omogeneo, che assunse connotazioni diverse nelle varie aree geografiche del pianeta, come risposta alla fine della Prima Guerra Mondiale e alla pandemia di Spagnola molto simile a quella che abbiamo conosciuto in questi anni. Sono quelli che negli Stati Uniti furono chiamati gli “anni ruggenti”, in Germania gli “anni d’oro”, in Francia gli “anni folli”.

I biglietti per i concerti sono in prevendita su ciaotickets.com. La vendita diretta è possibile presso la sede del concerto a partire da due ore prima dell’orario di inizio. Per maggiori info www.sinfonicaabruzzese.eu




L’IZS DI TERAMO PARTNER del progetto Erasmus Plus

Un programma di formazione elearning sulla normativa comunitaria in materia di mangimi e alimenti, per garantire la sicurezza alimentare in Europa

Teramo, 9 febbraio 2023. Il 30 gennaio 2023 si è tenuto a Rafina, in Grecia, il secondo incontro del progetto “Training in Food Law through an innovative methodology using new information and communication technology tools (TRIFLIM)”, finanziato dal Servicio Español para la Internacionalización de la Educación nell’ambito del Programma Europeo Erasmus Plus – Azione chiave 2: Cooperazione tra Organizzazioni e Istituzioni.

Il progetto di durata biennale prevede lo sviluppo e la sperimentazione di un programma di formazione in modalità eLearning sulla normativa europea in materia di mangimi e alimenti, al fine di rispondere ai bisogni di aggiornamento di tecnici e professionisti del settore agro-alimentare e contribuire così a garantire la sicurezza alimentare in Europa. Tecnologie innovative nel campo dell’informazione e della comunicazione, come la gamification, saranno utilizzate per lo sviluppo del corso eLearning allo scopo di accrescere l’interesse e il coinvolgimento dei discenti e dunque migliorarne l’efficacia in termini di apprendimento.

Il ruolo dell’IZS di Teramo è quello di contribuire allo sviluppo delle linee guida del programma di formazione e definire il piano per garantire la sostenibilità del progetto. L’Istituto parteciperà inoltre alle attività di comunicazione e divulgazione, organizzerà un incontro internazionale tra i partner di progetto e un evento di disseminazione dei risultati presso la propria sede di Teramo.

Capofila del progetto è AINIA, un Centro tecnologico spagnolo specializzato nell’alimentazione. Oltre all’IZS, fanno parte del partenariato l’Organizzazione no-profit greca Creative Thinking Development – attiva nel campo della formazione continua, del lavoro, dello sport, della tutela dell’ambiente, dello sviluppo locale, della salute e della cultura – e la portoghese Virtual Campus, una PMI specializzata nello sviluppo di Technology Enhanced Learning, ovvero percorsi formativi innovativi basati su tecnologie digitali. Come partner associato il Mediterráneo Culinary Center, un Centro di formazione autorizzato nei settori Cucina, Gastronomia, Dietetica e Nutrizione.

In rappresentanza dell’IZS di Teramo hanno partecipato all’incontro Serena Bosica del reparto Igiene e Tecnologie degli Alimenti e, in videoconferenza, Chiara Albanello e Francesca Pompei del reparto Formazione e Progettazione.

Manuel Graziani

Ufficio Stampa e Comunicazione




IL FUTURO POST COVID. 250 agricoltori programmano

Le prospettive dell’agricoltura aquilana . Coldiretti l’aquila, incontro ieri sulla politica agricola comunitaria

L’Aquila, 9 febbraio 2023. La competitività delle aziende agricole, la salvaguardia ambientale, la conservazione di paesaggi e di biodiversità, il sostegno al ricambio generazionale e la digitalizzazione delle imprese, ai quali si aggiunge un obiettivo nuovo che è ‘salute e cibo’. Sono i temi “chiave” dell’agricoltura dell’immediato futuro, illustrati ieri sera nel corso del convegno “La nuova Pac 2023-2027” promosso da Coldiretti  che si è svolto nella Camera di Commercio dell’Aquila in via degli opifici.

Dalle campagne del capoluogo sono arrivati 250 agricoltori per capire quali sono le prospettive e le opportunità che si aprono per le imprese con la nuova programmazione comunitaria soprattutto in relazione alle misure strutturali (ammodernamento, giovani imprenditori) e alle misure a superficie (agricoltura integrata, prati pascolo, biologico). Nelle prime fila della sala allestita con le immancabili bandiere gialle, c’erano moltissime autorità, tra cui il Prefetto Cinzia Torraco, il generale della Guardia di Finanza Carmelo Azzarà, il presidente della Camera di Commercio Antonella Ballone oltre al vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele e ai vicepresidenti di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione e Rinaldo D’Alessio. A conclusione, l’intervento dell’assessore regionale Emanuele Imprudente e del direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo.

“Viviamo un momento storico di grande grande cambiamento – ha detto Rampazzo “rispetto alla vecchia, nella nuova programmazione c’è una particolare attenzione alle “vere” aziende agricole con contributi indirizzati principalmente alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari con incentivi al biologico, alla biodiversità e al benessere animale che riguarda in particolare gli allevatori della provincia dell’aquila. Questi, potranno infatti beneficiare di specifici contributi per migliorare la gestione aziendale sia dal punto di vista strutturale che in merito alle tecniche di allevamento. Per quanto riguarda invece l’orticoltura, caratteristica della zona fucense, sono in arrivo contributi concessi a chi dimostrerà una riduzione dei prodotti fitosanitari”. Nel corso dell’incontro è stato poi approfondito il tema dell’innovazione. “La nuova programmazione comunitaria, che dovrà essere ora recepita dalla Regione Abruzzo, riconosce priorità in termini di punteggio alle aziende che attraverso i piani di ammodernamento investono in innovazione e digitalizzazione – ha aggiunto Rampazzo – si tratta di contributi destinati al miglioramento complessivo delle imprese che in questo momento storico, a causa della guerra e del caro energia, hanno bisogno di essere supportate e potenziale in un’ottica di sviluppo complessivo e in armonia con la conservazione del territorio”.

L’incontro di ieri sera è il terzo sulla Pac che si svolge nella provincia aquilana nel mese di febbraio dimostrando la grande capillarità in termini di ascolto delle problematiche degli agricoltori e di informazione sulle novità che riguardano il settore agricolo.

Alessandra Fiore




NUOVA PESCARA: collaborare e utilizzare l’innovazione tecnologica e di pensiero

Un progetto che integri sostenibilità, rilancio economico e valorizzazione del territorio

Pescara, 9 febbraio 2023. Il nuovo Comune sarà un volano per l’economia, l’ambiente, lo sviluppo e la vita quotidiana dei cittadini. Ne è convinta Confindustria Chieti Pescara che ha organizzato per oggi giovedì 9 febbraio nella sala Orofino della sede di Via Raiale 110 bis il Convegno “Quale Idea di Nuova Pescara?” allo scopo di parlare del territorio di Nuova Pescara, delle peculiarità e delle opportunità da cogliere.

L’architetto Alessandro Sonsini ha presentato uno studio sulla Nuova Pescara che ha messo sotto la lente d’ingrandimento le grandi potenzialità del territorio, qualora fosse libero di esprimersi senza subire i ritardi e i limiti dovuti alla frammentazione politica. Il progetto consegna una visione su ciò che può diventare la Nuova Pescara, con la fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore: il senso è individuare punti di sviluppo incentrati sui territori. Le risorse naturali di questo ampio territorio sono caratterizzate dalla presenza di due fiumi, Il Pescara ed il Saline, il mare e ancora tanto verde. Ed è su questo che si dovrà puntare, secondo quanto ha illustrato Sonsini al convegno, attraverso lo sviluppo di un’agricoltura circolare e del turismo ambientale. Una visione per valorizzare l’ambiente e creare flussi innovativi di economia circolare e sostenibile. Punto fondamentale, si auspica un capillare lavoro di recupero dei tanti manufatti già presenti sul territorio, individuando nuove opportunità di sviluppo economico che coniughino ricchezza, rispetto e valorizzazione dell’ambiente.

Il presidente di Confindustria Chieti Pescara Silvano Pagliuca ha sottolineato: “Nuova Pescara non è una semplice diminuzione di costi, e non solo una semplificazione amministrativa, ma è molto di più: un hub dove declinare le eccellenze dei singoli territori atte ad affrontare temi quali mobilità sostenibile, turismo, agricoltura urbana e filiera agroalimentare, cavalcando le mega tendenze dell’innovazione tecnologica (big data, intelligenza artificiale e transizione energetica). È l’equipaggiamento da avere per contare nella macroregione adriatico-ionica, rispetto anche ai cambiamenti geopolitici e geoeconomici in corso. Sentiamo dire dalla politica che per la fusione occorre tempo: lo ritengo però indelicato verso i cittadini, verso quelle lavoratrici, lavoratori, imprenditrici e imprenditori che la mattina si svegliano sapendo che devono assolvere ad un impegno lavorativo con compiti e tempi ben precisi e che non possono rimandare semplicemente dicendo che occorre tempo. A loro non è data questa comodità, perché il tempo può essere soltanto quello dettato dal mercato e dalla concorrenza, certamente non quello scelto in autonomia. Io credo ci sia un bisogno assoluto di saper esprimere una visione strategica e guardare ai bisogni delle comunità locali non più con le lenti del passato, ma con il binocolo del futuro. Ringrazio i rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e delle forze politiche presenti oggi con i quali abbiamo messo a confronto idee e sono certo che con un dialogo costruttivo sapremo cogliere questa fondamentale opportunità di far nascere bene questa nuova realtà cittadina”.

A seguire, si è svolta una tavola rotonda con i deputati abruzzesi Luciano D’Alfonso (Pd), Giulio Cesare Sottanelli (Azione), Daniela Torto (M5s), Nazario Pagano (Fi) e Guerino Testa (Fdi).

Per il mondo delle imprese, dell’università e delle associazioni, sono intervenuti Carmine Salce, vicepresidente della Camera di Commercio Chieti Pescara e Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo. I lavori sono stati moderati da Marco Camplone, presidente dell’associazione Nuova Pescara, che ha dichiarato: “Non ha importanza se la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore verrà rinviata di qualche anno, come desidera la Regione. Confindustria, le associazioni aderenti alla Nuova Pescara, i cittadini che hanno votato sì al Referendum del 2014 e le forze politiche che si battono per il rispetto della Legge regionale del 2018, che indica come ultima scadenza per l’unione il primo gennaio 2024, vanno avanti con l’intento di costruire una nuova realtà. Si chiamerà Pescara. Sarà la Nuova Pescara. Che esclude le periferie e crea un unico grande centro”.

Sulla vicenda, le principali tappe sono note: la nascita del comune di Nuova Pescara mediante la fusione dei comuni contigui di Montesilvano, Pescara e Spoltore, è stata decisa da un Referendum popolare nel 2014; nel 2018 la fusione è stata sancita con legge regionale per il 2022, nel 2022 un primo spostamento al 1° gennaio 2024, ora sta per andare in aula un nuovo Progetto di legge per spostare Nuova Pescara al 2027.




A CHI DÀ FASTIDIO Sorella Costituzione

di Domenico Galbiati

9 febbraio 2023

Evidentemente, non solo canzonette, come sostenevano coloro che denigravano la partecipazione di Zelensky a Sanremo. O forse sì, solo canzonette, ma scritte, se così si può dire, su un palinsesto che, da oltre settant’anni anni, accompagna le vicende del nostro Paese.

In fondo, un pezzo della nostra storia potrebbe essere scritto ripercorrendo i generi musicali, i cantanti, gli autori ed i parolieri, le scenografie, gli ospiti ed i presentatori, i costumi ed i direttori d’orchestra che hanno dato vita a questa saga nazional-popolare che ha accompagnato le sofferenze e le attese, le crisi ed i successi, le disillusioni, ma anche i sogni degli italiani. Come fosse la colonna sonora degli anni che si sono succeduti dal ‘50, ininterrottamente, fino ai nostri giorni e, ad un tempo, la collezione di motivi musicali che hanno segnato sentimentalmente le storie personali, familiari ed intime di tanti italiani. Sanremo, dunque, nazional-popolare, laddove nazionale nulla ha a che vedere con nazionalista e popolare nulla ha a che vedere con populista.

C’è stato chi ha storto il naso di fronte alla partecipazione del Presidente Mattarella al Festival, che, al contrario, si è rivelato un gesto illuminante, un omaggio al popolo italiano, in ogni sua espressione sociale, culturale, per ogni fascia d’età. Perché il Presidente dovrebbe prendere parte alla Prima della Scala e non al Festival? Solo la cultura aulica ha diritto di essere riconosciuta come tale e non è fors’anche cultura pure la musica meno colta, ma spesso ricca di ispirazione e di poesia, di ascolto comune e quotidiano?

Il Presidente Mattarella è una grande risorsa per l’Italia, il punto di riferimento di quell’unità nazionale che si riconosce nella Costituzione.

Sorella Costituzione, come l’ha chiamata Benigni, riferendosi al Presidente, ma anche come potrebbe o dovrebbe dire ogni italiano. Con un linguaggio che si potrebbe dire francescano, nella misura in cui la semplicità, l’immediatezza si accompagna alla gioia ed all’entusiasmo, Benigni evoca la Costituzione come sogno, arte, libertà di pensiero e di parola, appunto sorella, figura familiare, amichevole, rassicurante che accompagna la vita di ognuno. Commentare Benigni non è possibile. Si può solo riascoltare.

Ma soprattutto, una domanda si pone. A chi dà fastidio la Costituzione, al punto che, con la scusa di Zelensky, se la prende con Sanremo?

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/a-chi-da-fastidio-sorella-costituzione-di-domenico-galbiati/




PROPOSTA BOCCIATA in Consiglio Regionale

Il biglietto unico trasporti

L’Aquila, 9 febbraio 2023. Qualche giorno fa, durante la seduta del consiglio regionale, si è discussa e poi bocciata la proposta per l’introduzione del biglietto unico nella provincia di Teramo.

Come Unione degli universitari abbiamo sempre denunciato la particolare situazione dei trasporti, interrogando più volte la politica su misure come questa che avvantaggino la comunità studentesca e non solo. Di nuovo, però, vediamo le nostre richieste essere messe da parte.

Il biglietto unico permetterebbe a studenti e lavoratori di spostarsi con più facilità e ad un prezzo scontato su tutto il territorio.

Realtà come quella di Chieti e Pescara, come anche di altre città, ci dimostrano quanto il biglietto unico sia necessario oltre che utile, specie per le persone con maggiori difficoltà economiche.

Questa proposta potrà anche essere stata affossata, ma noi non smetteremo mai di far sentire la nostra voce.

Vogliamo il biglietto unico! Vogliamo di più!

 Pierluigi Marini Coordinatore UduTeramo




TARI NON DOVUTA sui magazzini agricoli

Partecipata assemblea ad Ortona

Ortona, 9 febbraio 2023. Nella mattinata di domenica 5 febbraio scorso, in contrada Villa Torre di Ortona, si è tenuta una partecipata assemblea, organizzata dall’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Ortona Domenico De Iure, sulla vicenda della tassa rifiuti non dovuta dal 2021 sui magazzini agricoli.

Al contrario, il Comune di Ortona ha fatto pagare agli agricoltori di Ortona la TARI sugli immobili strumentali all’attività agricola nonostante la normativa intervenuta a fine 2020 ha previsto la non assoggettabilità di tali immobili al regime della tassa sui rifiuti urbani, a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Sono intervenuti all’incontro Lorenzo Crudele, responsabile del dipartimento agricoltura di Fratelli d’Italia, e i Consiglieri comunali di Ortona Angelo Di Nardo e Gianluca Coletti, che hanno informato i circa 50 agricoltori presenti delle modifiche normative e delle iniziative intraprese in Consiglio comunale sulla vicenda.

Lo scorso mese di ottobre, infatti, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno della minoranza che ha riconosciuto l’errore dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Leo Castiglione che per gli anni 2021 e 2022 ha fatto pagare la tassa rifiuti sui magazzini agli agricoltori nonostante la stessa non fosse dovuta.

“Abbiamo ritenuto necessario – dichiara l’ex assessore Domenico De Iure – informare gli agricoltori sulla vicenda della TARI sui magazzini agricoli, vista l’assenza dell’Amministrazione comunale e il silenzio che finora si è avuto sulla proposta della minoranza di procedere ai rimborsi, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 6 ottobre 2022”.

“Ringrazio – continua Domenico De Iure – i Consiglieri comunali Angelo Di Nardo, Gianluca Coletti e l’intera minoranza per il lavoro che stanno portando avanti in favore dell’agricoltura, un settore lasciato al totale abbandono dalla Giunta Castiglione che in questi anni si è disinteressata di uno dei principali comparti economici della nostra Città”.

“Nelle prossime settimane proseguiremo con gli incontri sul territorio – conclude De Iure – per informare la comunità degli agricoltori delle modifiche normative intervenute dal 2020 in materia e su come richiedere i rimborsi”.