NO AI BOTTI RUMOROSI e pericolosi durante le festività natalizie

Anche il sindaco ha firmato l’ordinanza

Paglieta, 28 dicembre 2022. No all’ accensione dei  fuochi d’artificio, petardi e manufatti pirotecnici : l’Amministrazione comunale di  Paglieta (Chieti) ha emesso l’ordinanza con la quale è  fatto divieto durante le festività natalizie (fine/inizio anno ed Epifania), di far scoppiare  i botti legali; mentre sono già in atto i controlli da parte delle forze dell’ordine e della  polizia municipale per arginare la vendita dei fuochi illegali.

Tale attività che va al di là del normale divertimento,  è causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di numerosi abitanti, per l’uso incontrollato e sconsiderato da parte di persone non accorte al rispetto delle dovute  precauzioni nell’utilizzo  e nel lancio degli  ordigni,  soprattutto presso luoghi frequentati quali giardini pubblici, piazze e vie cittadine. In vista dei festeggiamenti in arrivo per la notte di Capodanno,   c’è preoccupazione anche per lo spavento che i botti  procurano agli  animali domestici, a causa del disturbo intollerabile che l’inquinamento acustico conseguente determina per l’udito degli stessi, causando anche un vero e proprio dolore fisico, e spaventati cercano di scappare; è  pericoloso anche per gli animali lasciati incustoditi nelle aree esterne alle abitazioni.

«Mi appello al buonsenso dei mie concittadini, alla loro sensibilità ed intelligenza», afferma il sindaco di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, « è giusto divertirsi, dopo due anni di emergenza sanitaria siamo tornati a riassaporare le occasioni di festa, tanto attese; ma tutto deve essere fatto con la dovuta  moderazione. Ricordo la pericolosità che comporta l’uso soprattutto  degli ordigni illegali che sono composti da materiale esplodente in grado di provocare danni fisici nei confronti di chi li maneggia e di chi ne venisse colpito, fino a comportare conseguenze e lesioni gravi a persone ( adulti e bambini).

Inoltre, i botti provocano danni anche agli animali, sia domestici che selvatici e alla natura circostante. I fuochi d’artificio sull’intero territorio comunale, lo ribadisco,  sono super  vietati. Ovviamente è fatta eccezione per quelli considerati a basso rischio  e a basso livello di rumorosità, da utilizzarsi esclusivamente nelle aree private». Al rispetto delle disposizioni previste dell’ordinanza sono chiamati a vigilare: la polizia locale, i carabinieri e i vigili del fuoco. Chi trasgredisce sarà   punito con una  sanzione amministrativa pecuniaria in applicazione dell’art. 7 bis del D.Lvo 267/2000 nel testo in vigore (da C 25,00 a C 500,00), fatta salva, ove il fatto assuma rilievo penale, la denuncia all’Autorità Giudiziaria.




AL MuNDA PER #domenicalmuseo

Capodanno entrata gratuita

L’Aquila, 29 dicembre 2022. Il 1° gennaio il MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo, sarà aperto in via straordinaria e con ingresso gratuito per  #domenicalmuseo; iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso libero ogni prima domenica del mese con orario 10.00/18.00

Gli altri giorni, compreso il 6 gennaio, osserverà il consueto orario: dal martedì alla domenica​  8.30/19.30  (chiusura biglietteria ore 19). Al MuNDA sarà possibile visitare il riallestimento della Sala dell’Ottocento, appena inaugurata, con le nuove acquisizioni di Patini, Barbella e Tiratelli

Biglietto intero 4 €, ridotto 2 €, gratuito al di sotto dei 18 anni. Per ulteriori informazioni e per aggiornamenti sulle attività del museo: museonazionaledabruzzo.cultura.gov.it




VILLA CERULLI, TERZO PROGETTO finanziato dai fondi Pnrr

Sarà un museo multimediale e interattivo della civiltà contadina. Rispettata, finalmente, la volontà dei donatori.

Il Sindaco Jwan Costantini e l’assessore Giampiero Di Candido commentano positivamente i tre piani approvati, tutti in linea con il programma elettorale di questa Amministrazione.

Giulianova, 29 dicembre 2022. Riguarda Villa Cerulli, in località Santa Lucia di Case di Trento, il terzo dei progetti approvati dalla Giunta Comunale e finanziati con risorse del Pnrr. Di 880.000 euro, in questo caso, l’importo dell’intervento, che restituirà alla città l’atteso Museo della Civiltà contadina, come da volontà dei donatori.

Il progetto, nello specifico, coincide con una complessa operazione di manutenzione straordinaria per il riuso e la riqualificazione  della villa, dell’area circostante e dei manufatti annessi.

La necessità è quella di eseguire l’intervento in termini sia di maggiore sicurezza per i

futuri visitatori, sia di valorizzazione del contesto, nel rispetto della volontà testamentaria .

La ristrutturazione ed il consolidamento degli spazi esistenti devono potenziare l’offerta culturale locale accentuando la capacità di attrazione in luoghi  fuori città. L’intera area dovrà dunque essere fruibile alle visite e migliorata nell’assetto generale attraverso una rivisitazione funzionale ed estetica in chiave contemporanea.

Il progetto, in particolare, prevede importanti interventi di carattere strutturale e di riqualificazione. Tra questi, il recupero del pavimento esistente, l’impermeabilizzazione del terrazzo, la manutenzione degli infissi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la messa a norma delle stanze espositive. Gli spazi circostanti la villa saranno interessati da opere di giardinaggio relative al prato e alla vegetazione esistente. Previsti  un nuovo sistema di irrigazione, la creazione di percorsi pedonali all’interno del parco, la realizzazione di spazi di sosta e parcheggio, senza trascurare  tutte le opere di arredo urbano destinate alla migliore fruibilità dell’intero complesso museale. È inoltre contemplata l’installazione di totem informativi sui quali saranno apposte scritte per ipovedenti e in caratteri braille.

Il progetto è orientato alla conservazione del luogo, dello spirito che lo ha animato, dei criteri con cui fu concepito. Non a caso, al primo piano si è tornati alla predisposizione di un unico ambiente come era in origine. L’edificio annesso alla villa, l’antica stalla, conserverà l’aspetto esterno, mentre l’interno potrà essere ammirato in sicurezza grazie ad una struttura di metallo e vetro.

Il museo non sarà la tradizionale galleria espositiva, ricca ma statica. Si punta invece ad un’interpretazione moderna, cioè multimediale ed interattiva delle visite, didattiche o turistiche che siano.

“Piazza Dalla Chiesa, l’area dell’ex depuratore, villa Cerulli – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Giampiero Di Candido – sono le tre aree a cui sono stati destinati i finanziamenti messi a disposizione dal Pnrr. Per quanto diversi, e riguardanti volutamente tre differenti zone della città, i progetti sono legati da uno stesso principio ispiratore, da uno stesso obiettivo: ampliare il tessuto urbano esistente restituendo porzioni di territorio marginalizzate, sottoutilizzate, mortificate nell’aspetto e nella funzione. Approvati in tempi rapidi, cioè rispettosi delle scadenze tecniche imposte, i piani sono frutto del lavoro eccellente degli uffici, dell’elevata e aggiornata competenza dei consulenti, della volontà politica della Giunta. A tutti loro va il mio ringraziamento. Se nei prossimi mesi vedremo una città diversa, il merito sarà di quanti hanno ben interpretato le esigenze dei cittadini e fatto sì che le aspettative di un’intera comunità si facessero reali, fossero finalmente un patrimonio concreto, a portata di mano.

“ Anch’io – conclude il Sindaco Jwan Costantini – intendo ringraziare il personale dell’ Ufficio tecnico, tutte le professionalità coinvolte, l’intera maggioranza amministrativa. I tre progetti parlano un linguaggio unico, modernissimo. I fari della sostenibilità, del rispetto dell’ ambiente, della cura del panorama urbano,  hanno illuminato e segnato il percorso. Siamo felici di aver, con questo, lasciato un segno, e di aver consegnato ai giuliesi, ai giovani soprattutto,  una città migliore, più utile e più bella.”




LA BATTAGLIA DI SELENYJ JAR. Con gli alpini, per ricordare

Giovedì 29 dicembre alle ore 18 in piazza Municipio. proiezione il docufilm “1942: Natale in Russia” e ai partecipanti le copie dei due DVD e del libro “Gli Eroi del Gran Sasso”, fino a esaurimento scorta

Pescocostanzo, 28 dicembre 2022. È questo il riconoscente tributo, nell’80° Anniversario della tragica battaglia di Selenyj Jar, che Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli offrono ai numerosi alpini del Btg L’Aquila che dalla Russia non hanno più fatto ritorno e a coloro che sono tornati ma sono stati costretti all’amputazione degli arti inferiori, da congelamento. Fra di essi il più caro è l’amico Valentino Di Franco, andato avanti alcuni mesi fa, al quale i due registi vanno sempre col pensiero ogni volta che si parla di alpini. Valentino era con la Julia, nel Btg. L’Aquila, e a Selenyj Jar rimase da solo, in prima linea, proprio nella settimana di Natale del 1942. Sentiva le grida dei suoi commilitoni del Btg Vicenza che venivano sterminati sotto i carri armati russi, nella “Valle della Morte”. E fra quelle nevi gelate, a 40 gradi sotto lo zero, perse l’uso delle gambe. Aveva solo vent’anni.

Per il 29 dicembre p.v. l’iniziativa nasce dal locale Gruppo Alpini ANA di Pescocostanzo, con la collaborazione del Comune di Pescocostanzo. La proiezione, della durata di circa 75 minuti (un’ora e un quarto), sarà preceduta da alcuni interventi istituzionali e da una breve introduzione degli autori.

Sono stati davvero tanti gli alpini che in questi ultimi vent’anni hanno accettato di lasciare la loro testimonianza ad Anna e Fabrizio, confidando nella loro professionalità e nella loro onestà intellettuale. Si tratta di interviste irripetibili, a volte commoventi, che fanno parte di uno straordinario archivio personale dei due autori sulla memoria della Seconda guerra mondiale, un patrimonio che mettono a disposizione dei giovani perché cresca in loro il sentimento identitario e la conoscenza della storia e del territorio nel quale vivono e crescono, insieme a un rifiuto motivato di guerre che non siano di difesa.

In occasione della ricorrenza dell’80° Anniversario della tragica battaglia sul fiume Don, i due registi abruzzesi stanno perciò distribuendo fra la popolazione abruzzese questo dono alla memoria di quei giovani alpini che sono morti in combattimento o nei campi di prigionia, o che sono stati dichiarati dispersi fra le steppe russe, oppure sono tornati in Patria ma per tutta la vita hanno subito le conseguenze di una guerra assurda e di ordini ancor più assurdi. La battaglia di Natale del 1942 fu difatti la più tremenda per l’Armata Italiana in Russia e in particolare per i nostri alpini. Per contribuire alla divulgazione di una pagina di storia a molti sconosciuta e che rischia di cadere nel dimenticatoio, in questi giorni in collaborazione con la Sezione Abruzzi dell’ANA e con alcuni gruppi alpini abruzzesi è nata l’iniziativa di presentare nelle scuole e nei paesi che lo desiderano due docufilm “Gli Eroi del Gran Sasso” e “1942: Natale in Russia”.

Al termine di ciascun incontro gli spettatori potranno ricevere quale prezioso regalo di Natale copie dei DVD e dei libri allegati ai docufilm che saranno consegnate a titolo gratuito fino a esaurimento scorte.

Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli sono registi e antropologi, autori di una serie di docufilm in 10 episodi, dal titolo LA GUERRA IN CASA, sulla Seconda guerra mondiale in Abruzzo. Entrambi lavorano per la RAI, e Fabrizio Franceschelli da circa trent’anni è inviato del programma Chi l’ha visto? 

I primi sette episodi della Guerra in casa sono stati trasmessi con numerose repliche da RAI Storia tra il 2012 e il 2018. E in questi giorni, sempre per la stessa serie, i due registi stanno ultimando il doppio DVD su La Vittoria di Monte Marrone, realizzato in coproduzione con la Sezione Abruzzi dell’ANA Associazione Nazionale Alpini, con l’associazione culturale Territori Link e con la partecipazione di numerosi Gruppi ANA abruzzesi e molisani.

Alcuni cenni sui contenuti dei due docufilm

Nell’inverno 1942-43 gli Alpini della Divisione Julia, e in particolare quelli del Btg. L’Aquila, si trovarono impegnati in combattimenti contro i Russi di incredibile intensità e violenza, dove gli Italiani erano in rapporto di 1 a 10 e, in alcune zone, finanche di 1 a 30; dove gli armamenti degli Italiani consistevano in antiquati fucili, baionette, bombe a mano, qualche mitragliatrice e qualche cannoncino che non ce la faceva neanche a scalfire la corazza dei T-34, i potenti carri armati russi. Nella battaglia fu impegnato anche qualche semovente tedesco, ma l’appoggio del sia pur forte alleato in quella particolare occasione fu praticamente nullo.

Molti giovani del Btg L’Aquila persero la vita nei combattimenti, altri per gli stenti (freddo e fame), altri ancora finirono prigionieri o dispersi e molti fra coloro che si salvarono – fermi per sei giorni/sette consecutivi nella neve, giorno e notte, a temperature di -20° e -30°, con punte di -40° – subirono l’amputazione da congelamento degli arti inferiori. Dei circa 1700 “vestiti” a Sulmona e poi saliti sulle tradotte a Gorizia il 16 agosto del 1942, ne fece ritorno sì e no il 10%: un tributo di sangue davvero generoso da parte di quei giovani che erano partiti con il sogno di andare a difendere la patria, di combattere un nemico feroce che in quel momento, stando alla propaganda fascista, costituiva un pericolo reale per l’Italia. Certo è che molti di quei giovani, una volta in Russia, scoprirono che quelle genti avevano lo stesso volto umano, le stesse espressioni, le stesse abitudini dei propri cari lasciati in patria, che quelle genti si mostrarono ospitali e caritatevoli come lo sarebbero state le proprie madri in Italia, che forse non valeva la pena di affrontare tanti sacrifici per andare a combattere così lontano da casa.

Ad ogni modo gli Alpini del Btg L’Aquila non indietreggiarono di un solo metro, finché non giunse l’ordine di ritirata. E fra i protagonisti di quella battaglia alcuni di loro hanno acconsentito di buon grado ad offrire la loro testimonianza per la realizzazione dei due docufilm. Sono il Gen. Alberto Benucci, gli alpini Angelo Chiarilli, Valentino Di Franco, Alfredo di Pasquale, Antonio Malascorta, Ercole Neri e il Col. Antonio Andrioli.

A loro vada l’eterna riconoscenza di coloro che hanno e avranno l’opportunità di sapere, di conoscere dai loro racconti come sono andati i fatti.




ESPERIENZA EMPATICA in carrozzina

Progetto Sentinelle della civiltà al gruppo scout FSE di Città Sant’Angelo

Città Sant’Angelo, 28 dicembre 2022. Non sono scuola ma anche società civile. Dopo la Croce Angolana il progetto sentinelle della civiltà del Cav. Claudio Ferrante, patrocinato dall’associazione Carrozzine Determinate, incontra i Rover e le Scolte del gruppo Scout di marina di Città Sant’Angelo.

Due giorni di confronto sui temi della felicità, dell’empatia attraverso le parole da non dire e le modalità di inclusione delle diversità.

Tutti i ragazzi, già particolarmente sensibili ai temi trattati, hanno seguito interessati arricchendo di nuovi punti di vista la loro visione sul mondo della disabilità.

Hanno sperimentato le difficoltà quotidiane delle persone con disabilità sedendo qualche ora in carrozzina per le vie di marina di Città Sant’Angelo, vivendo così in prima persona i disagi e le umiliazioni che un ambiente ostile provocano e comprendendo come la disabilità è e resta una condizione di vita in un ambiente sfavorevole, consapevoli che laddove si lavorato e si lavora bene per una città misura di tutti, tutte le barriere possono essere abbattute.

Abbattere le barriere sociali e barriere culturali, contribuire all’abbattimento di quelle architettoniche, queste le sfide per i Rover e le Scolte di Città Sant’Angelo, giovani di oggi e cittadini del domani.

Si ringrazia la ditta Orthosan per la fornitura gratuita delle carrozzine per la passeggiata empatica.

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




GRAN CONCERTO di Capodanno

Lo scopo e la ragione finale di tutta la musica non è altro che la gloria di Dio, Johann Sebastian Bach

Vasto, 28 dicembre 2022. Lunedì 2 gennaio alle ore 21:00 la Parrocchia San Paolo Apostolo ospiterà il Gran Concerto di Capodanno dell’Orchestra Sinfonica Internazionale “Bulgaria Classica”.

In tempi fortemente segnati da pandemie, guerre e ristrettezze, iniziare l’anno con un concerto di buona musica classica è sicuramente un bel segno di comunione e di speranza.

Il Concerto di Capodanno è una tradizione che nasce a Vienna nel 1939 nella splendida sala del Musikverein e da allora è un appuntamento immancabile, trasmesso in mondovisione, diretto sempre da grandi direttori, tra cui Claudio Abbado, Riccardo Muti e Zubin Metha.

Il programma del 2 gennaio ripropone molti dei brani immortali del concerto viennese, da Strauss a Verdi.

A dirigere l’Orchestra Sinfonica  sarà il MAESTRO LEONARDO QUADRINI, di origini beneventane ma con un curriculum internazionale di grande livello. Duemila concerti all’attivo e trent’anni di carriera musicale alle spalle. Diplomato in Musica Corale e Direzione di coro presso il prestigioso Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e in Direzione orchestrale a L’Aquila. Una vita dedicata alla musica in tutte le sue sfumature: dalla classica alla leggera. Ha diretto le maggiori orchestre sinfoniche europee e italiane e i più importanti cantanti (lirici e pop): da Katia Ricciarelli ad Al Bano, da Antonella Ruggiero a Placido Domingo al trio Il volo fino a Lucio Dalla. Ad ogni concerto è capace di coinvolgere il pubblico con esibizioni travolgenti.

Di sicuro la musica e il suo incanto saranno protagonisti anche a San Paolo.

Parrocchia San Paolo, Vasto




MERCATO DI CAMPAGNA AMICA ad evento

Il 30 dicembre e il 5 gennaio spesa a km0 alla villa comunale del capoluogo di regione

L’Aquila, 28 dicembre 2022. Spesa di Capodanno e calza della Befana con i prodotti degli agricoltori di Campagna Amica dell’Aquila. Il 30 dicembre e il 5 gennaio il mercato di Camagna amica promosso da Coldiretti occuperà la Villa comunale del capoluogo di regione, in piazzale caduti del soccorso. Dal vino al tartufo, dalle confetture allo zafferano passando per pasta e dolci tipici fino ad arrivare al sidro di mele: sono solo alcune delle eccellenze che i produttori agricoli porteranno dalle campagne per preparare il cenone di fine anno e una calza dell’Epifania all’insegna della tradizione enogastronomica e della sostenibilità.

“Dopo la giornata del 23 dicembre, il mercato di Campagna Amica torna a L’Aquila per due giorni – ha commentato il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli –  un modo per chiudere le feste natalizie con prodotti del territorio e rispettare la tradizione con le eccellenze locali. La Villa comunale non è stata scelta a caso per il mercato “ad evento” – aggiunge il direttore – è il centro della città ed è particolarmente cara agli aquilani. Ci aspettiamo una grande risposta dai cittadini e il 5 gennaio è previsto anche lo street food con panini a base di porchetta e di salumi tipici”.

Queste le aziende coinvolte: azienda agricola La Mascionara di Campotosto di Rinaldo D’Alessio (formaggi e salumi), Berlingeri Tartufi di Lucio Berlingeri (tartufi), aziende agrituristica di Giuseppe Scorrano (olio Evo, passate, confetture, farine, dolci tipici, conserve, legumi e pasta), Frantoio Ottaviani di Daniela Scrimieri (olio e sottoli), azienda agricola Emanuele Feneziani (zafferano) azienda agricola Fagatilli Maria di Maria Fagatilli (legumi), azienda Garofalo Patrizia di Patrizia Garofalo (cosmesi di latte d’asina), Azienda agricola Di Prospero Rosalba di Rosalba Di Prospero (pane, pasta, prodotti da forno), azienda agricola Aloisio Massimiliano di Massimiliano Aloisio (legumie zafferano), Azienda agricola D’EUSANIO di ALFREDO D’Eusanio (ortofrutta bio), azienda agricola Marco De Matteis (sidro e mele).

Di seguito gli orari del mercato di Campagna Amica “ad evento”: il 30 dicembre dalle ore 08:00 alle ore 13:30 e d il 05 gennaio dalle ore 08:00 alle ore 20:00.

Alessandra Fiore




NOTTE DI SAN SILVESTRO in piazza Buozzi

Dalle 22, il concerto di Antonio Sorgentone, seguito dai ritmi popolari de “I Musici”. Ristoratori in rete per aperitivi e cenoni.

Giulianova, 28 dicembre 2022. L’arrivo del 2023, a Giulianova, si festeggia in piazza. Più precisamente, il conto alla rovescia, nel primo anno libero dalle restrizioni sanitarie, si farà all’ombra della cupola, in piazza Buozzi.  Con il Patrocinio dell’ Amministrazione Comunale e l’organizzazione di Daniele Panichi, sono in programma una serata e una notte all’insegna della musica, del divertimento, della giuliesità.

A salire sul palco, infatti, alle 22, sarà Antonio Sorgentone, già vincitore di “Italia’s got talent”, con il suo iconico spettacolo in musica di geniale sregolatezza. Una travolgente  performance, a ingresso gratuito, durante la quale sarà possibile cenare in uno dei tanti locali della piazza, messi in rete con un ventaglio di offerte gastronomiche che vanno dall’aperitivo al classico cenone. Dopo la mezzanotte, lo spettacolo prosegue con “I Musici” e  le sonorità della pizzica e della taranta.

“Si tratta di un’opportunità che abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti i giuliesi – sottolinea l’assessore Di Carlo – perché festeggiare insieme, in piazza, ha comunque un valore  socializzante, di condivisione, per certi versi identitario. Il coinvolgimento dei ristoratori conferma inoltre che quando pubblico e privato dialogano e uniscono le forze, il risultato, oltre ad essere garantito, dà ancor più soddisfazioni”.

“La scelta del centro storico – aggiunge l’assessore Giorgini – non è stata casuale. Lido e città alta meritano e sono destinatari della stessa attenzione, protagonisti entrambi di un’ idea di valorizzazione strutturale, sociale e culturale che sa adeguarsi alle esigenze e alle peculiarità dei quartieri”.




GIUNGONO SEMPRE I GIORNI della Verità

Il 27 dicembre, la costituzione, il neofascismo

28, dicembre 2022

Il 27 dicembre giorno della verità? Mentre il professor Maddalena denuncia le violazioni costituzionali a suo avviso insite nella Legge di bilancio varata dalla Camera (CLICCA QUI), il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, segue a ruota Isabella Rauti nel celebrare il Movimento Sociale che sempre partito neofascista fu.

Per le strade di Roma, ma forse sarà lo stesso da altre parti, si vedono i manifesti di Pino Rauti, padre di Isabella e fondatore del Msi, che presenta una frase su cui molti vorrebbero avere un chiarimento soprattutto dalla Presidente del consiglio Giorgia Meloni, che ha mandato La Russa a presiedere Palazzo Madama e ha fatto sottosegretario la Rauti: “Il futuro è nelle radici”.

E allora intendiamoci bene, le radici del nostro Paese stanno nella scelta democratica ed antifascista e non certamente nella nostalgia per un nefasto periodo che lo ha travagliato fin troppo a lungo e che continua a gettare fino ai nostri giorni ombre altrettanto nefaste.

Si parlava un tempo della “doppiezza” di Togliatti, cui però nessuno fortunatamente dette mai la piena responsabilità di governo. Che la Meloni ne dà una nuova versione provando ad incantarci con tutti i bei discorsini sulla negazione del fascismo? E se ne facesse uno serio anche sul neofascismo missino e sulle “radici” da cui dovremmo far nascere il futuro? Già, chissà quale futuro…

Giungono sempre i giorni della verità. Il 27 dicembre, la Costituzione, il neofascismo – Politica Insieme

Foto Ansa




NATALE  IN  MUSICA con il Coro Selecchy

Chieti, 28 dicembre 2022. Appuntamento da non perdere per gli appassionati della musica. Il Coro Selecchy si esibisce in un Concerto di Natale il 30 dicembre presso la Chiesa di San Domenico alle ore 18:30, presentando un vasto repertorio di brani tratti non solo dalla tradizione locale, ma  anche di respiro internazionale come White Christmas in una particolare  versione, Esta Tierra, A la nanita nana in lingua spagnola e vari canti natalizi famosi in tutto il mondo.

Il Coro composto quasi 50 coristi, presieduto Paola Nanni, è diretto dalla Maestra Mariarita D’Orazio, accompagnato al pianoforte dal M. Mimmo Speranza e alle percussioni da Luciano Serraiocco. L’invito rivolto alla cittadinanza è quello di gustare e vivere l’atmosfera natalizia tra suoni, melodie e canti, che appartengono al nostro patrimonio musicale e culturale.

L’ingresso è gratuito




CONCERTO DI NATALE E RACCOLTA FONDI per  Progetto “Ponte di sette note tra Abruzzo e Nicaragua” 

Intervento dell’Ambasciatore del Nicaragua in Italia

Sulmona, 28 dicembre 2022. La cultura e la solidarietà a Natale in teatro: nasce il Progetto “Ponte di 7 note tra Abruzzo e Nicaragua”. Oltre 4 mila euro i fondi raccolti. 

Non è andata delusa l’attesa degli spettatori per il concerto del gruppo Gospel di Vincent Bohanan che ha intrattenuto il pubblico lunedì 26  dicembre al Teatro “Caniglia” di Sulmona per l’ ultimo appuntamento dell’anno della Camerata Musicale. Il concerto di Natale ha registrato una grande partecipazione di pubblico: sold out per una serata che  agli auguri di Natale ha voluto abbinare una iniziativa di beneficenza per i giovani del Nicaragua, rispondendo all’appello del rappresentante ONU nel Paese del Centro America,  Nazario Esposito (nativo di Sulmona) che si è fatto promotore dell’iniziativa  al  fine di sostenere il programma di diffusione della cultura musicale avviato dal governo locale. 

Sono quasi 700 euro i fondi raccolti tra il pubblico nel corso della serata Gospel che, aggiunti ai contributi di alcune Associazioni e Istituzioni locali, raggiungono un totale di oltre 4 mila euro. Verranno impiegati per l’acquisto di strumenti musicali per i giovani studenti delle scuole nicaraguensi. “La cultura musicale si sta diffondendo tra i giovani grazie all’azione del governo che è finalizzata alla sensibilizzazione e diffusione della cultura musicale tra le giovani generazioni”  ha detto l’Ambasciatore Nicaraguense in Italia, Monica Robelo, che è intervenuta alla serata e ha ringraziato le autorità  e le Associazioni presenti e che hanno contribuito alla raccolta, a partire dal Presidente della Camerata Musicale Sulmonese Lando Sciuba e il Direttore Artistico Gaetano Di Bacco, il Consigliere Regionale Antonietta La Porta, il Sindaco del Comune di Pratola Peligna Antonella Di Nino, il Premio Maria Caniglia, Walter Matticoli direttore della Scuola Popolare di Musica di Sulmona,  Cooperativa Horizon Service, Banca di Credito Cooperativo di Pratola Peligna, Coop. An.Sa.Pe-Terra Antica, Confetti Pelino, l'”Associazione Cultura e Società” e i Lions Club di Sulmona.

L’Ambasciatore ha inoltre salutato il Presidente del Consiglio Comunale di Sulmona, Franco Casciani intervenuto in rappresentanza del Sindaco.

“In ogni scuola e università del nostro Paese sono ormai presenti da qualche anno cori formati da giovani e orchestre composte da studenti. Ringrazio le istituzioni che con grande passione e sensibilità in prima fila si sono rese protagoniste di questa iniziativa, una serata all’insegna della cultura e della solidarietà, un valore, quest’ultimo,  di alta rilevanza che bisogna preservare così come la cultura che resta un fattore di dialogo e di maggiore conoscenza tra i paesi.”

 “Questo progetto – ha concluso l’Ambasciatore- sarà una opportunità per far conoscere la cultura e la tradizione musicale italiana ai nostri studenti del Nicaragua, ma anche una possibilità di poter accrescere le proprie competenze professionali soprattutto per i giovani talenti.”

Prossimo appuntamento della Camerata Musicale  domenica 1° gennaio 

Concerto Capodanno  Kharkiv Filarmonic Orchestra direttore Yuriy Yanko. Musiche di J.Strauss – G.Rossini – F.Von Suppè – A.Ponchielli – A.Dvorak

Fiorentina Galterio




PERCORSO della Memoria

Ricordare, testimoniare, trasmettere.

Ortona, 28 dicembre 2022. Ieri mattina si è tenuto il primo “Percorso della Memoria”, voluto dalla sezione “Dario Serafini” dell’ANPIOrtona con l’adesione di associazioni e società civile, per riportare l’attenzione sull’importanza della memoria collettiva legata ai fatti che, 79 anni fa, fecero di Ortona una città simbolo della campagna d’Italia a causa di una battaglia feroce combattuta casa per casa e strada per strada che le valse, suo malgrado, l’appellativo di “piccola Stalingrado”.

Il percorso ha toccato luoghi importanti per la storia di quel lontano dicembre del 1943. Partendo da Santa Maria di Costantinopoli, si è giunti a Porta Caldari, per poi spostarsi nei pressi del teatro Tosti e quindi del Museo della Battaglia. Successivamente è stata raggiunta piazza San Francesco, poi piazza della Repubblica, San Tommaso, la zona del Castello Aragonese, piazza degli Eroi canadesi per concludere il percorso al Sacrario delle Vittime civili che, come ha sottolineato Natalia Marino, direttrice di Patria indipendente, nel messaggio di sostegno all’iniziativa, “è una presenza permanente in una comunità, spesso il simbolo di quella comunità, e a ognuno dei martiri va reso omaggio per confermare un inestinguibile debito di riconoscenza”.

Durante questa passeggiata che, simbolicamente, ha unito i fili tra le generazioni, abbiamo sentito le voci dei militari canadesi che raccontavano del Pranzo di Natale del 1943, dei civili che, nei loro diari, raccontavano i giorni precedenti alla Liberazione del 28 dicembre, la distruzione, il sangue, la fame, la miseria ma anche la speranza e la gioia di essere vivi. Siamo passati attraverso il racconto di un corrispondente di guerra canadese e di una ragazza che, sfollata, cercava di tornare a casa. Abbiamo ascoltato storie di donne e di uomini intrappolati nell’orribile esperienza della guerra anche dalla viva voce di chi, quella guerra, l’ha vissuta sulla propria pelle.

Conoscere ci aiuta a non ripetere gli errori del passato, per questo è giusto continuare ad alimentare le loro voci affinché nulla di ciò che loro hanno vissuto possa ripetersi nel presente e nel futuro.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto e hanno partecipato.

ANPI Ortona




VINO E GOSPEL protagonisti ad Abruzzo Airport

Successo per il concerto del The New Gospel Choir e la degustazione vini organizzati nello scalo

San Giovanni Teatino, 28 dicembre 2022. Jingle Bells, Oh happy day, Santa Claus is coming to town, Stand by me. Sono solo alcuni dei più famosi brani di Natale che hanno pervaso la galleria di Abruzzo Airport. Questa sera, al fianco dell’albero installato sotto la cupola dello scalo, The New Gospel Choir ha allietato il pubblico per un concerto di Natale. Con la loro energia i circa 20 elementi hanno fatto ballare e cantare il pubblico, tra i passeggeri in transito nello scalo e i cittadini provenienti da Pescara, San Giovanni Teatino e i territori limitrofi.

Dopo il concerto, l’evento si è spostato al piano superiore, dove è stata allestita una degustazione vini a cura dell’Associazione italiana sommelier Abruzzo e del ristorante Concorde. Ai banchi d’assaggio una selezione delle eccellenze regionali, scelte dalla presidente Ais, Angela Di Lello, tra bollicine, bianchi, rossi e rosati.

“Abbiamo voluto organizzare questo evento – commenta il presidente della Saga, Vittorio Catone – per allietare il passaggio dei viaggiatori che hanno scelto di utilizzare i collegamenti da e per Abruzzo Airport durante queste festività. Al tempo stesso abbiamo pensato ad una iniziativa che potesse avvicinare il territorio ad Abruzzo Airport, vivendolo in un modo alternativo e non solo come un luogo di passaggio”.

Marcella Pace




INTIMITÀ SVELATA, allo Spazio Matta di Pescara la mostra dell’artista Carla Cerbaso

Sculture e video poesie per un viaggio introspettivo alla ricerca dell’io più profondo

Pescara, 28 dicembre 2022.  “Intimità Svelata” è la nuova mostra dell’artista molisana e abruzzese di adozione,  Carla Cerbaso, che esporrà le sue opere allo Spazio Matta di Pescara, dal 2 all’8 gennaio. La mostra, curata dall’associazione Ideasapiens con la direzione artistica di Angelo Bucci, è composta da sculture e video poesie che accompagnano il visitatore in un viaggio introspettivo alla ricerca dell’io più profondo.

“L’idea di esporre insieme opere poetiche e sculture nasce dal fatto che poesia e scultura nel mio modus operandi sono molto simili – spiega Carla Cerbaso -. La prima segue i ritmi delle parole che plasmano nella mente visioni. Nella seconda la poesia aleggia nei movimenti morbidi e sensuali delle forme, fino a sentirla dentro con l’osservare. Le sinestesie preziose delle poesie riecheggiano nelle candide forme plastiche dove i sensi si richiamano l’un l’altro”.

L’artista che nasce come pittrice e poi poetessa, si avvicina alla scultura nel 2011, creando opere in argilla, pietra della Maiella e di tanto in tanto in resina. Da quel momento, numerose le creazioni e i riconoscimenti in importanti concorsi dedicati all’arte e alla scrittura. La prima silloge poetica è “L’attesa di sempre” (2015, Irdi-Destinazionearte), alla quale segue “Come le barche stanche della calma” (2018, Tabula Fati), con cui è finalista al Premio per l’Editoria abruzzese. Pluripremiata al Premio internazionale Histonium di Vasto con una poesia dedicata alla madre e successivamente per la silloge “Come le barche stanche della calma”, è quarta classificata nel 2014 con la scultura “Infinito” e seconda per ben due volte –  nel 2015 con la scultura “Pescatrici di sogni” e nel 2016 con la scultura “La madre” – alla Rassegna d’arte internazionale di pittura e scultura d’Annunzio. Nel 2020 ottiene una menzione speciale al Premio Sinestetica con la video poesia, altra sua espressione artistica. Ha partecipato inoltre alla Biennale di Palermo (2015)  con Vittorio Sgarbi e alla Biennale di Roma (2022).  Vanta molteplici presenze al Premio Sulmona, dove la sua opera scultorea “La madre” ottiene una menzione nel 2015, e presenzia in importanti collettive. Nel 2021 inizia una collaborazione con l’artista e architetto Francesco Iacovetti per la realizzazione di opere a quattro mani realizzate con penne a sfera e con il quale allestisce la recente mostra “Cavità”, all’Aurum di Pescara.

Una figura artistica poliedrica quella di Carla Cerbaso che fa della costante ricerca interiore il collante della sua arte. L’atto creativo nasce dal continuo guardarsi dentro, un lavoro introspettivo che si contrappone alla moderna ostentazione delle apparenze. E l’artista lo fa con delicatezza, prendendo le sue sensazioni profonde e offrendole, attraverso forme e parole, all’osservatore, che diventa protagonista di quell’affascinante viaggio di introspezione che  ha portato alla realizzazione dell’opera.

“Con “Intimità Svelata”  mi auguro un forte riscontro e confronto con chi vorrà raggiungere la mia arte – commenta Carla Cerbaso -. Perché l’arte in tutte le sue sfaccettature è l’anima, l’energia vitale che si contrappone al grigiore che ci attanaglia, è la bellezza di cui tutti parlano, una porta nel mondo che vorremmo”. “Non credo che “salverà il mondo” – aggiunge –

piuttosto potrebbe ricordarci ogni tanto che Il bene dovrebbe essere alla base della nostra vita e la bellezza, che  colpisce i nostri sensi così profondamente, ci indica la via della liberazione, della comunicazione più vera”.

L’appuntamento con il vernissage è per lunedì 2 gennaio alle ore 18.00 allo Spazio Matta, in via Gran Sasso a Pescara. La mostra sarà aperta fino all’8 gennaio, tutti i giorni dalle ore 17.00 alle 21.00.

Barbara Del Fallo




IL GRINCH CHE RUBÒ IL NATALE e altri racconti

Appuntamento con il Magico Mondo dei Burattini 

Luco dei Marsi, 27 dicembre 2022. Un pomeriggio d’incanto per tutti i bambini, in compagnia del Grinch, del Pupazzo di Neve e di tutti i personaggi delle più conosciute e amate fiabe natalizie. É quello in programma per domani, 28 dicembre, a Luco dei Marsi, alle 16, nella sala dell’ex municipio, in cui l’antica arte del teatro dei burattini, attraverso la maestria di Luca Torregrossa e del “Magico Mondo dei Burattini”,  accompagneranno i più piccoli in un entusiasmante viaggio nella fantasia. Nel programma, con i racconti più emozionanti dedicati all’infanzia e al Natale, “dolcezze” e divertimento per tutti.

“Il teatro dei burattini non finisce mai di stupire e avvincere, è un’arte dal sapore un po’ antico ma capace sempre di emozionare i bambini. Per la nostra programmazione è un gradito ritorno”, ha spiegato la sindaca Marivera De Rosa, “Un evento che abbiamo voluto riproporre nella nostra rassegna natalizia proprio per offrire alle famiglie ancora più occasioni di svago di qualità, e condivisione, destinate ai più piccoli. Tutti sono invitati a partecipare”.

L’evento è annoverato nella rassegna a tema “Incanto di Natale”, promossa dall’Amministrazione comunale.




LA GRANDE GUERRA E IL RICORDO. Parchi e viali della Rimembranza

A 100 anni dall’istituzione dei Parchi e Viali della Rimembranza in Italia (martedì 27 dicembre e mercoledì 28 dicembre 2022) viene pubblicato il volume

Francavilla al Mare, 27 dicembre 2022.  “La Grande Guerra e il ricordo. Parchi e viali della Rimembranza” è il titolo di un volume del giovane storico Matteo Nanni, con il quale l’autore ricostruisce la genesi e lo sviluppo dei parchi e viali della Rimembranza in Italia: dalle carte trascritte, esce fuori il ritratto di una società profondamente scossa dai lutti della Prima Guerra Mondiale – che causò la perdita di 680.000 giovani, caduti in battaglia o morti per malattia – e per questo costretta ad elaborare un lutto enorme che aveva colpito quasi ogni famiglia.

Il volume, prendendo come filo conduttore il ricordo dei caduti, analizza il contesto storico italiano dai primi anni del Novecento alla caduta del fascismo, in cui le piazze d’Italia vengono trasformate in uno scenario dove milioni di persone celebrano le feste della nazione, gli anniversari del regime e la glorificazione degli eroi.

Per iniziativa di Dario Lupi, sottosegretario alla Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, vennero istituiti in Italia i parchi e i viali della Rimembranza, luoghi del ricordo carichi di spiritualità. A meno di un mese dalla marcia su Roma il neosottosegretario Dario Lupi, nel discorso di Fiesole del 26 novembre 1922, in occasione della “Festa degli alberi”, lanciò l’idea di istituire “in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata” la Strada o il Parco della Rimembranza, affidando “quest’idea nobilissima e pietosa alle scolaresche d’Italia”.

La circolare n. 67 del 27 dicembre 1922, indirizzata ai Regi Provveditori agli studi, istituiva di fatto i parchi e viali della Rimembranza. Affidava le prime istruzioni alle scuole italiane affinché scolari e studenti potessero, con tale gesto, onorare i caduti italiani e al tempo stesso coltivare quella che allora veniva chiamata la “religione della Patria”. Per ogni caduto doveva essere piantato un albero con una targhetta e il nome del soldato; gli alberi potevano variare a seconda della regione, del clima, dell’altitudine. Lo stesso Ministero fece pubblicare poi, sul Bollettino Ufficiale n. 52 del 28 dicembre 1922, una seconda circolare, la n. 73, nella quale vennero illustrate le “norme per la costituzione dei viali e parchi della Rimembranza”.

Il lavoro dell’autore prosegue con l’analisi e la descrizione di 17 dei 52 parchi presenti in Abruzzo, riprendendo una ricerca già avviata dalla Soprintendenza dell’Abruzzo dal 2012. Esempi di parchi e viali della Rimembranza abruzzesi che hanno conservato un’originale connotazione sono i parchi della Rimembranza di Roio Poggio (L’Aquila), Giulianova e San Giovanni Lipioni (che hanno anche le targhette orinali), i viali della Rimembranza di Lanciano e Vasto che sono un tutt’uno con il contesto urbano, i parchi di Fara Filiorum Petri, Penne, Orsogna e Torricella Peligna, armoniosamente integrati con il paesaggio circostante.

A distanza di 100 anni dalla direttiva Lupi sui parchi e viali della Rimembranza e alla luce della complessa situazione politica e militare che si è venuta a creare in Ucraina, sembra doveroso richiamare l’attenzione collettiva sull’orrore della guerra e sul valore della pace e tributare, in un’epoca in cui molti valori tradizionali sono scomparsi, un doveroso atto di riconoscenza alla memoria di quei martiri, per lo più giovani contadini, che sui campi di battaglia della Grande Guerra immolarono la loro vita.




LE DANZE VIENNESI e i capolavori d’opera italiani

Per il gran gala di fine anno dell’Isa

Giovedì 29 dicembre ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”

Venerdì 30 dicembre ore 21.00 – Chieti, Teatro Marrucino

L’Aquila 27 Dicembre 2022. Il repertorio delle grandi occasioni per l’ultima produzione dell’anno dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che presenta il Gran Galà di Fine Anno giovedì 29 dicembre alle 18.00 all’Aquila e venerdì 30 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Marrucino di Chieti. Sul podio Jacopo Sipari Di Pescasseroli. Voci soliste: Maria Francesca Mazzara, soprano e Valerio Borgioni, tenore.

Un programma che si ispira al repertorio del tradizionale concerto della Filarmonica di Vienna che il 1° gennaio di ogni anno si svolge nella Goldener Saal del Musikverein della capitale austriaca, divenuto uno degli appuntamenti musicali più seguiti al mondo, indissolubilmente legato alle musiche della famiglia Strauss. A questo repertorio, l’ISA ha unito un omaggio a Verdi e Puccini rifacendosi all’usanza del Teatro La Fenice di Venezia, che il primo gennaio di ogni anno offre un programma che nella sua seconda parte (quella trasmessa televisivamente) propone capolavori operistici italiani.

Dice il direttore Jacopo Sipari Di Pescasseroli: “Sono particolarmente felice e onorato di dirigere questo gala di Capodanno dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese alla quale mi lega un affetto incondizionato. Abbiamo rinviato questo programma per due volte a causa del Covid; dunque, mette un punto al terribile periodo che abbiamo vissuto e che ha cambiato il nostro modo di vivere la musica. Abbiamo scelto un programma speciale, emozionante che resterà nel cuore degli ascoltatori ai quali auguriamo così un anno di bellezza e felicità”.

La produzione chiude un anno che segna il ritorno alla normalità per l’ISA con un numero di abbonati alla Quarantottesima Stagione dei concerti che ha superato le attese della vigilia. Dice il Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, il M° Bruno Carioti: “Chiudiamo serenamente questo 2022 felici del lavoro svolto. Il risanamento dell’ente sta procedendo in maniera spedita nel rispetto delle esigenze della programmazione artistica che quest’anno è stata, finalmente, per la prima volta dall’inizio della pandemia, sostanzialmente regolare dopo un gennaio complicato. Questo risultato è per noi solamente un punto di partenza che dobbiamo ulteriormente migliorare nel prossimo anno. Siamo quasi a metà della nostra Stagione e siamo soddisfatti della risposta che arriva sia dalle platee dell’Aquila, Tortoreto, Atri e Città Sant’Angelo, centri in cui abbiamo le nostre stagioni stabili, e sia da quelle dei teatri dove ci esibiamo all’interno di cartelloni di altri enti.

Oltre a migliorare questi risultati, nel prossimo anno lavoreremo per il rafforzamento della nostra Orchestra sia sul palcoscenico nazionale che su quello internazionale.

Alle note di questo Gran Gala di Fine anno affidiamo quindi l’augurio per il nostro pubblico di un 2023 pieno di buona musica con l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese”.




SUCCESSO PER IL CONCERTO di Natale nella chiesa di Sant’Alfonso

Da un’idea di Giuseppe Colabruni che organizza l’evento giunto alla ventiseiesima edizione.

Francavilla al Mare, 27 dicembre 2022. Presentato dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, anche quest’anno si è svolto il concerto di Natale nella chiesa di Sant’Alfonso a Francavilla, da un’idea di Giuseppe Colabruni che organizza l’evento giunto alla ventiseiesima edizione.

La sera di Santo Stefano si è  esibito l’ensemble Accademia Harmonie con Roberto De Grandis al flauto, Paolo Angelucci al violino, Benedetta Masciulli alla viola, Daniele Benedetti al violoncello ed il soprano di fama internazionale Chiara Tarquini.

Davanti ad un folto ed attento pubblico il programma ha presentato musiche dal barocco al romanticismo con diverse puntate nella lirica e nei brani natalizi.

Soddisfazione ha espresso il parroco don Massimiliano per la qualità del concerto e per la sua portata emozionale.




CONTRO IL CIBO SINTETICO. il Comune aderisce alla campagna di Coldiretti

Il sindaco Giuseppe Finamore: “La patria dei cuochi e dell’istituto alberghiero non può non sostenere questa causa”

Villa Santa Maria, 27 dicembre 2022. È stata deliberata dall’amministrazione comunale di Villa Santa Maria l’adesione alla campagna promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico. “Una mobilitazione – queste le parole di Coldiretti – per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy”.

”Villa Santa Maria, nota patria dei cuochi e dell’istituto alberghiero famoso e stimato in tutto li mondo non poteva sottrarsi all’impegno di sostenere una causa così nobile e necessaria – spiega il sindaco Giuseppe Finamore –. Sosterremo tutte le iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli derivanti dall’uso del cibo sintetico, che sono avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico”.

Nella delibera approvata dall’amministrazione sono elencati tutti i pericoli derivanti dalla produzione, dall’uso e dalla commercializzazione del cibo sintetico. Che è prodotto in bioreattori. Che non salvaguarda l’ambiente perché comporta un maggior utilizzo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali. Che limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo e favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo. Che spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura, e non tutela la salute, non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, e l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti. Inoltre non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti tecnologici e con alti costi di ingresso e sviluppo nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali e per questo può avere impatti socio economici molto pericolosi.

“Il nostro dovere è quello di rappresentare e tutelare la nostra comunità – aggiunge il sindaco Finamore – perciò abbiamo deciso di sostenere questa bellissima iniziativa”.

Barbara Del Fallo




EXTRACINEMA festeggia la prima proiezione a Parigi

Il progetto ExtraCinema, destinato a studenti e insegnanti della provincia di Teramo, inizia il suo denso percorso di attività festeggiando i 127 anni di proiezioni cinematografiche con la visione de L’arrivo del treno alla stazione di La Ciotat, l’iconico film dei Fratelli Lumière.

Teramo, 27 dicembre 2022. Il 28 dicembre, al Cinema Smeraldo di Teramo, i fortunati partecipanti potranno trascorrere Una notte al cinema a vedere film e a discutere di cinema, in pigiama, vestaglia e plaid, fino all’alba quando arriveranno croissant e tisane calde. ExtraCinema è un progetto di formazione e diffusione culturale dell’audiovisivo che pone al centro la sala cinematografica, come luogo in cui il cinema viene visto, studiato e utilizzato come metodologia didattica. Del resto, non è un caso che gli slogan che accompagnano l’iniziativa sono “Il presidio dell’audiovisivo” e “Capire il cinema al cinema”.

Durante la lunga notte di cinema si risalirà la storia dei capolavori con altre vedute Lumière musicate dal  vivo dal Maestro Lorenzo Materazzo e poi Il monello di Charlie Chaplin in pieno clima natalizio, La palla n.13 di Buster Keaton, Singing in the rain di Gene Kelly e Stanley Donen (nella versione restaurata in collaborazione con Il Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna) a altro ancora che verrà svelato solo a notte fonda.

Tra una proiezione e l’altra, in puro stile Cinémathèque française quando Godard, Truffaut e altri si confrontavano animatamente sulle rispettive scelte registiche, i partecipanti si troveranno ad analizzare e a commentare i film guidati da formatori e professionisti dell’audiovisivo con la curatela del Cineforum di Teramo, la supervisione scientifica di Marcello Signorile (designer e docente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino), il tutto intervallato da attività collaborative e azioni performative inerenti alle proiezioni, tra cui un collegamento su grande schermo con l’attore Angelo Pisani che proporrà un esercizio di cinema muto in diretta da Milano direttamente tra le vie cittadine.

ExtraCinema prevede anche delle matinée di proiezioni con una selezione di lungometraggi, film d’animazione e serie televisive, su cui formatori e docenti, coordinati dal regista Marco Chiarini da anni impegnato nella didattica dell’audiovisivo, analizzeranno lo specifico filmico in modo da fornire delle procedure utili alla creazione di attività da realizzare nelle scuole che hanno aderito.

Da gennaio, una sala del Cinema Smeraldo verrà destinata alle attività pomeridiane in cui un numero selezionato di studenti, denominati “ambasciatori”, si prodigheranno a documentare le attività e raccontare le esperienze con l’obiettivo di creare una comunità allargata, diffusa, che condivide l’interesse del cinema al cinema.

Il progetto ha ricevuto il finanziamento del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito all’interno del più ampio progetto CINEMA A SCUOLA, volto alla diffusione della didattica del linguaggio cinematografico nelle scuole di ogni ordine e grado.

Il 28 dicembre, a Teramo, parte il treno di ExtraCinema: per seguirne l’intenso viaggio si può tenere d’occhio il sito www.extracinema.it che verrà aggiornato con materiali, informazioni, appuntamenti. ExtraCinema, presidio dell’audiovisivo: guardare, capire, imparare e fare il cinema dentro al cinema.

EXTRACINEMA

presidio dell’audiovisivo

Capire il cinema al cinema

Proiezioni, incontri, esperimenti, lezioni: un percorso per comprendere il linguaggio audiovisivo nel luogo dove il cinema esprime le emozioni più intense: la sala cinematografica. ExtraCinema è un progetto per capire il cinema dentro il cinema, dove formatori, artisti, esperti accompagneranno i partecipanti a visioni collettive in cui il grande schermo diventerà la lavagna su cui scrivere la propria esperienza di cinema.

Partecipa

ExtraCinema è il primo progetto che si svolge interamente dentro la sala cinematografica. Da gennaio a Giugno 2023, i pomeriggi del mercoledì e del venerdì, la sala 7 del cinema Smeraldo di Teramo si trasformerà nel Presidio dell’audiovisivo: qui potrai partecipare ad incontri e laboratori, far parte di una redazione che organizzerà una rassegna cinematografica e progetterà tante altre attività.

Segui

Ti piace vedere un film su grande schermo? Vuoi conoscere la storia del cinema, le curiosità, gli aneddoti? Sei un/a docente e senti il bisogno di conoscere meglio le regole del linguaggio cinematografico perché hai intuito che potrebbero esserti d’aiuto nella tua materia? Se hai in mente una storia da raccontare, una testimonianza da documentare, ExtraCinema è il progetto pensato per persone come te: sul sito troverai le testimonianze delle esperienze dei partecipanti, nonché informazioni sulle attività, appuntamenti e materiali legati alla comprensione del linguaggio audiovisivo.

Il progetto è destinato a studenti e docenti della provincia di Teramo.

ExtraCinema, presidio dell’audiovisivo: guardare, capire, imparare e fare il cinema dentro al cinema.




DOCUMENTI PER UNA STORIA della giustizia e dell’avvocatura teramana

Il libro di Gianfranco Cocciolito, in memoria di Riccardo Cerulli a venti anni dalla scomparsa.

Presentazione questo pomeriggio alle 17 in Sala Buozzi

Giulianova, 27 dicembre 2022. Sarà il direttore emerito dell’ Archivio di Stato di Teramo Ottavio Di Stanislao, a presentare, alle 17 di oggi, in Sala Buozzi, il libro dell’avvocato Gianfranco Cocciolito “Documenti per una storia della giustizia e dell’avvocatura teramana”. Alla presentazione del volume, che celebra l’avvocato Riccardo Cerulli a venti anni dalla scomparsa, seguirà un ricordo dell’attività professionale dello stesso Cerulli da parte dell’autore.

Introduce e modera l’incontro il direttore della Biblioteca “Vincenzo Bindi” e dei Musei civivi Sirio Maria Pomante. Porteranno i saluti istituzionali il Presidente del Consiglio Comunale di Giulianova Matteo Francioni ed il Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Teramo Antonio Lessiani.




SERVE COMMISSIONE D’INCHIESTA nazionale sulla Sanità

Abruzzo, Tirelli (Lgr): Pronto Soccorso al collasso, Regione immobile

Pescara, 27 dicembre 2022. «Serve una commissione d’inchiesta sulla Sanità in Abruzzo. L’amministrazione regionale ha perso letteralmente il controllo della situazione: urge l’intervento del governo nazionale».

A dirlo è il leader del partito «Libertà, Giustizia, Repubblica», l’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale e coordinatore di una rete di studi legali internazionali con sedi in Europa, Asia e Americhe.

«Stiamo ricevendo segnalazioni da parte dei cittadini di disservizi su tutto il territorio regionale – prosegue Tirelli – che rendono preoccupante il grado di tenuta del sistema ospedaliero locale. I tempi di attesa nei pronto soccorso per i codici gialli hanno toccato le 7 ore mentre per i codici bianchi la fila può arrivare fino a 11 ore. Un’autentica follia. I pazienti sono costretti a rivolgersi a strutture ospedaliere del Nord, come Ancona e Bologna, per poter accedere ai servizi di assistenza. È impossibile pensare di andare avanti così».

«Eppure, esistono strutture moderne e spaziose che potrebbero essere pronte per l’uso ma che, invece, sono drammaticamente vuote – aggiunge il leader di Lgr – perché mancano i medici e gli infermieri. Le piante organiche delle Asl sono ridotte ai minimi termini, anche per la mancata stabilizzazione dei precari del comparto. Si sta creando una situazione di paura e di sfiducia dei cittadini che temono l’evento inaspettato e si sentono indifesi nel caso di emergenza».

«È necessario un intervento immediato da parte del Governo per garantire i livelli adeguati di assistenza alla popolazione abruzzese e per fare luce sulla incapacità della Regione nella gestione del dossier sanitario. Il sistema delle Regioni ha confermato tutta la sua limitatezza su questo fronte, e non solo. È opportuno rivedere la riorganizzazione delle competenze e sburocratizzare il rapporto tra Asl e cittadini. La salute – conclude Tirelli – è un diritto costituzionale che non prevede alcun margine di discrezionalità da parte della politica, ancor di più da parte della cattiva politica».




FIABOSCO Academy

La parola ai docenti: ecco come cambia la scuola con la pratica

Lettomanoppello, 27 dicembre 2022. “Il progetto Fiabosco Academy, ci è subito piaciuto ed abbiamo proposto ai nostri studenti del Triennio dell’indirizzo Figurativo del liceo Misticoni-Bellisario, di partecipare realizzando una scultura sul tema della ‘Morte’ “: un tema sicuramente non semplice da realizzare, e nemmeno da immaginare eppure gli studenti della scuola di Pescara che sono impegnati nel lavoro di “sbozzatura” proseguono con grande entusiasmo questo nuovo percorso intrapreso, a detta dei docenti i Professori Emiliano Faraone e Marco Piccozzi, che li stanno seguendo sin da questi “primi passi”, forse complessi ma emozionanti.

Nel frattempo, blocchi di pietra per l’avvio dei lavori sono stati consegnati nel chietino al Liceo Artistico ‘Patini Pudente’ di Vasto del referente Prof. Giuseppe Colangelo, al Liceo Artistico ‘G.B. Vico’ di Chieti che ha come referenti i Professori Francesco D’Incecco, Vincenzo Marinelli e Giorgio Falcone ed al Liceo Artistico ‘Palizzi’ di Lanciano con referente il Prof. Stefano Donatello.

Procede secondo i programmi il progetto della Scuola Macondo di Pescara con la direzione artistica di Peppe Millanta ed il patrocinio del Comune di Sant’Eufemia guidato dal sindaco Francesco Crivelli e del Parco Nazionale della Maiella con il sostegno di Addario Camillo Group di Lettomanoppello (Pe); ad oggi patrocinano il progetto anche la Presidenza del Consiglio Regionale, la Provincia di Pescara con il Presidente Ottavio De Martinis e la Provincia di Chieti con Francesco Menna.

Come spiegano i docenti: “I ragazzi, già abituati a ragionare su diverse tematiche durante la normale attività didattica, rispettando criteri progettuali e pratici, hanno risposto positivamente alla proposta. Sono partiti da una ricerca pluridisciplinare analizzando la tematica da più punti di vista: filosofico; artistico, religioso per poi realizzare una serie di bozzetti, il progetto esecutivo e la relazione illustrativa con specifiche tecniche e con la descrizione delle peculiarità dell’opera. Successivamente la restituzione plastica dell’opera ideata realizzata in scala: ad oggi ogni studente ha prodotto o sta producendo un bozzetto in argilla come riferimento per la traduzione su pietra. Un percorso di progressivo adattamento e integrazione dei propri progetti e delle singole ricerche artistiche alle dimensioni e alla forma del blocco di pietra, scelto e prelevato dalla cava di Lettomanoppello”. 

Con incontri pomeridiani in orario extracurricolare,  possibili grazie all’impegno della Dirigente Raffaella Cocco, docenti e ragazzi possono studiare, condividere i progetti, aumentare le conoscenze “una risorsa importante che consente di ampliare e potenziare l’offerta formativa della nostra scuola, ma anche di stabilire un dialogo più stretto tra i giovani e il territorio con lo scopo di far conoscere e valorizzare un antico e nobile mestiere, quello dello scalpellino, molto diffuso in passato sul nostro territorio. Poter guardare da vicino e lavorare direttamente all’affascinante percorso che trasforma un blocco di pietra in un’opera d’arte, la nube di polvere bianca lasciata dai diversi strumenti necessari per la lavorazione della pietra, i suoni, gli odori” – proseguono i docenti.

Per ovviare ai problemi di spazio nelle scuole, che molto spesso è un limite per le attività dei ragazzi “fondamentale è per noi – spiegano i Proff. – il ruolo di Paolo Gigante, un cultore della pietra che nel suo laboratorio di Rosciano ci ha offerto lo spazio adeguato per poter iniziare le prime fasi di sbozzatura dei blocchi di pietra e grazie alla stipula di una collaborazione attiva, siamo riusciti ad offrire ai ragazzi anche un percorso reale tangibile di PCTO, affiancando alla formazione scolastica, prettamente teorica, un periodo di esperienza pratica che favorisca un avvicinamento al mercato del lavoro sia esso pubblico o privato come in questo caso, il laboratorio artistico di Paolo”.

Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le aspirazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento ed offrire loro l’opportunità di una crescita personale, attraverso un’esperienza extrascolastica grazie ad uno scambio ed una comunicazione intergenerazionale: tutto ciò rientra nelle finalità del Fiabosco Academy che è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo di esperienze artistiche diverse, oltre che un’apertura verso una modalità nuova per una scuola di rapporto con lo spazio, con la luce naturale, con la materia in un confronto sempre aperto tra l’idea e la forma. Tutta questa grande esperienza di vita e di formazione sarà una grande ricchezza per il Parco Nazionale della Maiella, Sant’Eufemia e la grande attrazione turistica offerta da Fiabosco che a giugno 2023 crescerà ulteriormente grazie alle attività formative scolastiche.




POPOLARI e orgogliosamente autonomi

di Domenico Galbiati

27 dicembre 2022

Che il Partito Democratico sia venuto meno al suo stesso assunto fondativo è ormai del tutto chiaro anche ai più accesi sostenitori di tale prospettiva. La “fusione” tra gli epigoni delle due grandi tradizioni popolari che hanno animato la dialettica democratica della prima repubblica è inevitabilmente fallita. La prova documentale è data dal fatto che il contenitore politico in cui, appunto, confluivano queste due grandi culture differenti, ma ugualmente radicate a livello popolare, avrebbe dovuto conseguire la più alta rappresentanza dei ceti che vi si riconoscono, senonché al PD è esattamente il voto popolare ad essere mancato. Si sono elise a vicenda.

Che necessariamente non potesse se non finire così, taluni l’hanno compreso a livello prognostico, altri lo stanno constatando – ma c’è voluto qualche decennio – a cose fatte, cioè a livello diagnostico. Si è commesso l’errore di confondere il versante della proposta sociale con quello più propriamente politico, invertendo l’ordine delle priorità tra questi due profili. Si è ritenuto che la condivisione di un’ agenda sociale potesse sovvenire o addirittura rendere del tutto insignificante la reale distanza politica tra un popolarismo di ispirazione cristiana e di cultura cattolico-democratica ed un popolarismo ascrivibile, in ultima istanza, alla sua originaria vocazione marxista.

Le culture politiche fondate su forti presupposti di pensiero e storicamente consolidate non sono fantasmi notturni che si dileguano alle prime luci dell’alba, ma piuttosto linee di forza che, sia pure a tratti carsiche, continuano ad operare, per quanto inavvertitamente, nella coscienza dei singoli e delle stesse collettività. Per questo è necessario che il PD cessi di recitare la parte di quell’ equivoco in commedia che altera l’ intera sceneggiatura. Per questo ha ragione chi, avendo concorso baldanzosamente alla sua creazione, oggi ne invoca lo scioglimento.

È necessario, per il bene del Paese, che il PD liberi dal cappio in cui le costringe le diverse culture politiche che vi hanno trovato rifugio e consenta a ciascuna di guadagnare l’autonomia necessaria ad elaborare una proposta originale, nel segno della propria specificità. Le differenze che, occultate ed artificiosamente omologate diventano corrosive, sono, in effetti, il sale della terra, una ricchezza, purché si abbia il coraggio di affrontarle a viso aperto.

E poste, se mai, questo sì, a fronte della pericolosa offensiva della destra, nella condizione di coordinare, laddove fosse necessario e possibile, una efficace azione congiunta, purché questo avvenga non nei termini di una fusione, bensì secondo i canoni di un rapporto di “coalizione” come De Gasperi ce l’ha insegnato.

“Autonomia”, dunque – come INSIEME sostiene da sempre, fino a farne la propria ragione fondativa – anche per i cattolici-democratici, in termini di elaborazione politica ancor prima che di schieramento. Ed è questa, infatti, la cartina di tornasole necessaria a comprendere chi intenda il rilancio di una prospettiva “popolare” secondo questa vocazione autonoma o piuttosto sia alla ricerca di un qualche motivo che consenta, se non altro in forma più dignitosa, di persistere nell’errore.

Popolari e orgogliosamente autonomi – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




NATALE 2022

Cattedrale di San Giustino, Chieti

Ecco la luce nelle tenebre delle nostre paure; dei nostri peccati.

Nelle tenebre, di una condizione schiava, dunque, che ci impedisce di vedere quella luce, ecco il desiderio di un abbraccio, quello del Signore, di cui tutti abbiamo bisogno.

Noi siamo quel popolo che cerca la luce e la grazia.

Quella luce che viene dall’alto. Un dono: perché Dio ci ama aldilà d’ogni ragione di un amore gratuito che porta salvezza a noi uomini.

La grazia questa notte ci viene a visitare. Accogliamo dunque l’amore che ci libera.

Dove ci sono cuori superbi la luce non arriva; al contrario arriva ai cuori umili.

Vieni Signore Gesù, il nostro Natale per la salvezza del mondo.




MATRIMONIO POSSIBILE e auspicabile

Riqualificazione delle aree archeologiche e urbanistica partecipata

Teramo, 26 dicembre 2022. Nei giorni scorsi si è svolto a Teramo, organizzato dall’Odine degli architetti, un interessante e qualificato convegno a tema Il Teatro. Tra i molteplici aspetti che tale questione investe, particolare rilievo è stato dato alle implicazioni archeologiche ed architettoniche connesse con lo studio ed il riuso di un teatro antico, con particolare riferimento al teatro romano di Teramo. Il tema è, infatti, di grande importanza ed attualità per la nostra città, dopo gli interventi di demolizione dei due palazzi che insistevano su parte della sua ima cavea, demolizioni finalizzate ad una rifunzionalizzazione della stessa ima cavea secondo un progetto che prevede la realizzazione di un nuovo organismo sovrapposto alle rovine dell’antico teatro romano.

La riqualificazione complessiva dell’area circostante è stata oggetto di un procedimento di urbanistica partecipata organizzato da Demos per mezzo di un sondaggio deliberativo che ha avuto il patrocinio dell’amministrazione comunale e che ha visto, come punto focale ed esperienza imprescindibile, il lavoro del Tavolo tecnico appositamente costituitosi e formato da architetti, archeologi, storici e studiosi di livello internazionale; il Tavolo ha operato attraverso un confronto continuo con i cittadini e con  personalità di grande rilevanza: critici d’arte, esperti di teatro e di spettacolo, docenti universitari, studiosi del restauro urbano e così via. La prima, imprescindibile conclusione emersa dallo studio del Tavolo, è stata la necessità di preservare il paesaggio culturale dell’area e del teatro, e dunque le sue stratificazioni storiche.

Questo purtroppo non è bastato ad evitare la demolizione dei due palazzi, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, intervento che perpetra la triste tradizione di demolizioni che ha funestato Teramo per tutto il Novecento, violentandone l’identità, e ponendola, di fatto, al di fuori di ogni cultura del restauro urbano. È stato dunque, per noi di Demos, motivo di grande soddisfazione ascoltare le relazioni del convegno dalle quali è inequivocabilmente emersa una linea culturale assolutamente analoga a quella elaborata dal Tavolo Tecnico: i teatri antichi vivono nella contemporaneità attraverso il contesto di stratificazioni cui appartengono e di cui costituiscono emergenze architettoniche e culturali.

Soddisfazione amara, certo, visto che le demolizioni sono comunque avvenute, almeno in questo caso. Ma discutere di temi così importanti non è mai tempo perso: ci auguriamo che il dibattito sul teatro romano di Teramo e su altre parti di città continui e coinvolga sempre più cittadini e istituzioni: il contesto urbano  in cui viviamo è molto più di un insieme di edifici e strade: è il risultato di una storia millenaria che ha dato vita ad una imago urbis mutevole, certo, ma  intorno ai suoi punti fissi ed imprescindibili e, dunque, sempre identitaria, come solo accade in una città a continuità di vita.

Carlo Di Marco Leone

La coordinatrice del Tavolo Tecnico: Arch. Maria Antonietta Adorante

Foto della presentazione delle risultanze del Tavolo tecnico Sondaggio Deliberativo, avutasi il 10 dicembre 2021 presso l’auditorium di Santa Maria a Bitetto.




FOSSACESIA Comune Riciclone

Legambiente Abruzzo premia ancora una volta

Fossacesia, 26 dicembre 2022. Fossacesia premiata ancora una volta tra i comuni ricicloni della provincia di Chieti. L’Amministrazione Comunale ha ottenuto il riconoscimento per l’edizione 2022, che raccoglie i dati del 2021, con una percentuale di raccolta differenziata che tocca il 78 per cento, tra le migliori nei centri che s’affacciano sulla Costa. Il premio è stato ritirato dal sindaco Enrico Di Giuseppantonio in occasione del 5° Ecoforum di Legambiente Abruzzo, che si è svolto giorni fa presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano. Il dato di Fossacesia acquista un significato maggiore perché a differenza di altri centri del chietino è ottenuto da un comune che subisce uno “stress” turistico importante nel periodo estivo, che porta a quadruplicare il numero degli abitanti.

“Ci sono molti che soggiornano qui perché hanno seconde case o arrivano per un breve periodo di villeggiatura e questo potrebbe portare a delle conseguenze nel servizio di raccolta della EcoLan – sottolinea il sindaco Di Giuseppantonio -. Invece, con la fattiva collaborazione della società che gestisce la raccolta, il trasporto, recupero/riciclo e smaltimento dei rifiuti urbani riusciamo a garantire un servizio efficiente, rafforzando il numero degli operatori, con la vigilanza degli Ispettori Ambientali comunali, coordinati dal consigliere delegato all’Ambiente Umberto Petrosemolo, e con la presenza fisica sul territorio dello sportello Ecopoint alla Marina proprio per far superare agevolmente tutti gli inconvenienti che potrebbero sorgere. E i risultati si vedono e ci ripagano degli sforzi che facciamo”.

Un altro importante aspetto lo sottolinea il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco. “E’ un premio che riconosce l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Fossacesia che presta molta attenzione alla raccolta differenziata del proprio territorio. Al tempo stesso, è un brand che può entrare nella comunicazione della qualità ambientale di questa zona, che sia di esempio ad altri centri della Costa dei Trabocchi perché mettano in campo le migliori politiche di tutela e conservazione dell’ambiente, anche per una migliore qualità turistica dei loro territori”.




SPETTACOLI DEI BURATTINI e laboratori creativi

Per i bambini al palazzo dell’artigianato

Guardiagrele, 26 dicembre 2022.Il clima natalizio continuerà ad animare il ricco programma di iniziative organizzate dall’Ente mostra artigianato artistico abruzzese, anche nel periodo delle festività di fine anno.

In collaborazione con il teatro del Giardino e l’amministrazione comunale di Guardiagrele, mercoledì 28 dicembre e martedì 3 gennaio 2023, alle ore 17,30, nelle sale del palazzo dell’Artigianato di via Roma, andrà in scena lo spettacolo “balla balla burattino” con gli amici dell’angolo della fantasia e i loro magici burattini ballerini.

Per i più piccoli, dai 6 ai 10 anni, si apriranno dei veri e propri laboratori artigianali tra “favole e colori” nelle giornate del 28 dicembre e del 4 e 5 gennaio 2023.  

Intanto prosegue, fino al 3 gennaio 2023, l’iniziativa solidale che lega il mercatino di Natale, pieno di oggetti della tradizione artigianale locale e diversi negozi del centro storico, in cui è possibile scegliere i regali sospesi da donare a chi è meno fortunato.

Nel giorno dell’Epifania, i volontari della Caritas e delle altre associazioni della città, li consegneranno ai bambini della zona, con un sorriso.




L’ATTUALITÀ di Sturzo

Un pensiero sbocciato un Natale di tanti anni fa

di Giuseppe Ignesti e Giancarlo Infante

26 dicembre 2022

Sono oramai anni che si pone il problema della presenza politica dei cattolici. Il paradosso è che soprattutto una parte molto avvertita del mondo laico, in particolare dalle colonne de “Il Corriere della Sera”, ha rafforzato il convincimento di quei pochi che, come noi, hanno posto apertamente da anni la questione di una presenza autonoma organizzata politicamente. Del resto, è da tempo che siamo costretti a registrare i ripetuti fallimenti cui sono andate incontro le ipotesi che stanno alla base della cosiddetta diaspora dei cattolici in politica e del privilegiare l’idea di sparpagliarsi un po’ in tutti i partiti, o quella di dedicarsi alla formazione, oppure ancora, di darsi solamente all’impegno sociale. Salvo poi ritrovarsi senza la capacità d’incidere in sede legislativa e di gestione della cosa pubblica e limitarsi a pretendere la concessione di una qualche posizione solamente perché si rappresenta uno dei tanti pensieri politici storicamente radicati nel Paese.

La reazione a tutto ciò, la consapevolezza che, come richiede la politica, si debba avere il coraggio almeno di provare a prendere il proprio destino nelle proprie mani, ha portato alla nascita, prima, di Politica Insieme e, poi, di INSIEME. Eppure, ci erano note molto bene tutte le difficoltà proprie di un Paese che ha ridotto la politica a mera accumulazione di voti e di una propensione dei cattolici a dividersi in mille rivoli, in molti casi senza una giustificazione logica apparente.

Ma una logica invece c’è nella diaspora. Molto semplificando, in effetti, esistono tre attitudini preminenti: chi crede ancora nella possibilità di una politica cattolica conservatrice, magari nell’illusione che la destra sia davvero in grado di tutelare la famiglia, il senso della Vita, e intanto su molto si sorvola perché è scomodo parlare a Salvini, alla Meloni e a Berlusconi di giustizia sociale e d’inclusione; chi, inoltre, ha pensato, altrettanto illusoriamente, che il centrosinistra potesse almeno rispondere al problema delle sempre più larghe povertà, disuguaglianze e marginalizzazioni, ampliatesi, invece, dopo la fine dei grandi partiti popolari della cosiddetta Prima repubblica; e chi, infine, come noi, a un certo punto ha detto: “basta” ed ha cominciato apertamente a dire che era giunto il momento di riscoprire il senso della nostra “autonomia”. Un’autonomia che non è solitudine, bensì da intendere e vivere quale pieno riconoscimento di una specificità di pensiero e di metodo politico del tutto scomparsi nel corso dei trent’anni che chiamiamo Seconda repubblica: quella specificità che Sturzo, sulla scia di Rosmini, definiva come la “ragione sussistente” che è dentro ogni realtà della vita e, quindi, anche di ogni partito politico. E che per noi, cattolici democratici nella vita politica, costituisce la nostra ragion d’essere, culturale e programmatica, cioè la “laicità” del nostro impegno partitico.

Tale situazione di vuoto politico, provocato dalla diaspora in mille rivoli del mondo cattolico italiano, è stata a nostro avviso prevalentemente causato dalle scelte in questi anni compiute da tanti cattolici impegnati nella vita pubblica che hanno sacrificato alla logica del posizionamento per schieramento un bagaglio di tradizioni che, poi, si ricordano solo in occasione degli anniversari di Sturzo, di De Gasperi e di Aldo Moro. Celebrazioni cui manca la consequenzialità e rivelano quindi la sola strumentalità “estetica”.

Dopo trent’anni di bipartitismo, che ha finito per consegnare l’Italia a una destra fondamentalmente conservatrice, con un governo fortemente minoritario in termini di consensi effettivi se si tiene conto dell’intero corpo elettorale, il quadro è desolante. Persino i più alti vertici della Chiesa hanno parlato “d’irrilevanza e d’indifferenza” quali risultati tangibili di quel che resta della tradizione dell’impegno pubblico organizzato da parte dei cattolici, a livello istituzionale e politico. Rimane però in sospeso la risposta alla domanda “che fare?”. Quando va bene si parla di prepolitica continuando a perpetuare lo stato comatoso in cui è finita la presenza pubblica dei cattolici che si riferiscono alla Costituzione e al Pensiero sociale della Chiesa. Quelli che hanno scelto la destra estrema escono chiaramente da una tale considerazione.

Alla Vigilia di Natale del 24 dicembre, giorno cui è oramai tradizionalmente legato il celeberrimo Discorso di Caltagirone del 1905, Sturzo seppe dare corpo anche nella pratica politica italiana al Popolarismo sostanziando il senso di una presenza pubblica che, fino al suo arrivo, era stato solamente prepolitica d’attesa, fresca com’era la “ferita” inferta al popolo cattolico dalla presa di Porta Pia. Una prepolitica che però aveva anche visto nascere lungo tutto l’Ottocento un movimento spontaneo dal basso, mosso dalla vocazione cristiana ispirata dalla carità, tra cui spiccavano le società di mutuo soccorso certamente animate più da una tendenza sociale piuttosto che politica. E insieme ad esse, anche sulla scia di quanto accadeva da tempo soprattutto in Germania, si dava vita alle casse rurali e alle cooperative “bianche”. Cosa che, di fatto, faceva evolvere il sentimento caritatevole in un qualcosa di “politico”, nel senso di essere fortemente radicato e connaturato al territorio e alle persone intese nella loro concretezza , utile a prospettare una posizione “altra”, diversa,  alternativa e antagonista sia a quella dei liberali, sia a quella dei socialisti. E ciò nel pieno del “non expedit” che interdiceva ai cattolici ogni esplicita partecipazione all’impegno politico in grado di  significare l’accettazione e il pieno riconoscimento dello Stato italiano.

Il Discorso di Caltagirone rappresentò quindi, per l’epoca in cui fu pronunciato, un vero e proprio atto di coraggio da parte di don Luigi che, fino ad allora, nei suoi scritti e discorsi aveva sempre cercato di evitare la parola stessa di “partito”, preferendo piuttosto riferirsi a “forme concrete di programma”. Ancora nel maggio del 1903, alla vigilia dell’elezione di Pio X al Pontificato romano ai primi di agosto, in una importante conferenza da lui replicata in giro per la Penisola, a Napoli, a Milano e a Torino, sul tema: “Lotta sociale legge di progresso”, egli si spinse a prefigurare il futuro politico dell’Italia con tale visione: “La società si avvia a nuovo ordinamento sociale: gli elementi positivi e negativi, democrazia cristiana, liberalismo e socialismo, forme concrete di programma, si contenderanno il terreno: ma la vittoria immediata sarà di quella forma che avrà saputo portar nella lotta maggiori forze di pensiero e di azione”. E proseguiva precisando: “noi non confondiamo il trionfo della Chiesa… con il trionfo delle forme pubbliche di vita”. Ed aggiungeva: se vi sarà “il trionfo di forme negative” avverrà “per colpa nostra”. E concludeva: “Se invece il programma della democrazia cristiana arriverà ad imporsi, gli acquisti positivi di bene ci assegneranno un nuovo campo più evoluto di lotte nel futuro progresso dell’umanità, nei suoi acquisti reali e positivi; come quando, dopo la redenzione dello schiavo, dopo l’emancipazione del servo della gleba, si arrivò al libero cittadino dei Comuni”.

Fu un atto di coraggio attraverso cui Sturzo cercò di salvaguardare i vincoli che il nuovo Pontificato di Pio X poneva, dopo Leone XIII, riguardo al problema dell’intervento dei cattolici italiani nell’agone politico. In primo luogo, evitando lo spinoso problema dell’approvazione ecclesiastica alla pubblicazione del suo discorso. Quindi, facendosi di fatto scudo con le prime concessioni dello stesso Pio X, fin da subito dirette alla scesa in campo dei cattolici in aiuto delle candidature liberali moderate in quelle elezioni locali ove vi fosse il pericolo concreto della vittoria di candidati socialisti. Furono le primissime eccezioni al “non expedit”, cioè al divieto di partecipazione politica, che lo stesso Pontefici personalmente sollecitò, di fronte al cosiddetto “pericolo rosso” dell’estrema sinistra. Fu quindi un’occasione che abilmente Sturzo, sia pure con prudenza, utilizzò al fine di preservare per il futuro la diversa e autonoma linea politica della Democrazia cristiana da Leone XIII indicata quale strada dell’avvenire politico del laicato cattolico, ma che la chiara preferenza del nuovo Papa per il clerico-moderatismo conservatore metteva in grave pericolo.

Ci vorranno molti anni, e ben dopo quel discorso natalizio di Caltagirone, perché si giungesse, almeno, a quella forma compromissoria espressa con il “Patto Gentiloni” che, in qualche modo, fece da apripista, con il fatto stesso della partecipazione generale di massa ad una campagna elettorale, alla vita politica da parte dei cattolici italiani nel 1919. Tale Patto fu però anch’esso caratterizzato da una linea politica clerico-moderata in evidente contrasto con la scelta sturziana per una politica autonoma dei cattolici italiani su un programma democratico cristiano. Bisognerà attendere il 1919 con il lancio del Manifesto ai “Liberi e forti” e con l’annesso Programma del Partito Popolare Italiano, per vedere finalmente realizzate le lucide previsioni indicate chiaramente da Luigi Sturzo nel Discorso di Caltagirone di quattrodici anni prima.

Sturzo fu da subito, dunque, uomo “politico” e non della prepolitica. Come dimostra il personale e diretto impegno da amministratore locale e tutto il lavorio intrapreso per la creazione di quella rete, protesa ben oltre la Sicilia,  che gli consentì, non appena le condizioni lo resero possibile, di dare vita al Partito popolare destinato ad apparire quasi nascere dal nulla, ma così non era.

L’intelligenza sturziana fu quella di capire la necessità di definire, e non di annacquare, tutte la specificità di un pensiero, di una visione della vita, dei problemi pratici e concreti di un Paese rurale, ma in cui si formava progressivamente una borghesia con cui era necessario procedere ad una saldatura, e non ad una competizione, le cui attese non erano completamente soddisfatte né dall’elitario liberalismo né da quelle prime forme di socialismo settario ed estremista.

In poche parole, la forza del pensiero politico di Luigi Sturzo, come di tutto il movimento popolare e democratico cristiano europeo, dev’essere rinvenuta nella decisione di dare corpo ad una presenza autonoma, ma non ideologica perché fondata su un’elaborazione programmatica e in stretto collegamento con le realtà di vita espresse dalle tante comunità locali in grado di costituire il ricco patrimonio dell’intera società nazionale.

Chi oggi si definisce popolare e ricorda gli anniversari di Sturzo dovrebbe cercare di essere conseguente con un tale richiamo e con tutta la logica politica seguita dal Prete di Caltagirone. Egli, non a caso, decise di mobilitare una parte scelta del mondo cattolico: quella mossa da aperta e libera ispirazione democratica, respingendo fin dall’inizio la tendenza dell’altra parte del laicato cattolico di farsi componente del conservatorismo. Non poteva, dunque, che essere offerta la prospettiva di un impegno pubblico reso concreto ed efficace utilizzando la “forma partito”. Sue furono tre parole d’ordine che sono anche le nostre di oggi, perché necessarie al Paese, quella cioè dell’autonomia di pensiero e di postura politica, quella della capacità programmatica e progettuale e quella, infine, mai ancora attuale come oggi,  di presentare facce “nuove” il meno compromesse possibile con tutto il sistema consolidato di gestione della cosa pubblica, invece, da rigenerare.

Giuseppe Ignesti e Giancarlo Infante




MARE, ALLEGRIA, CULTURA, gioia di stare insieme

Finalmente abbiamo potuto festeggiare alla grande. Oltre 110 partecipanti hanno animato le sale del Phi Park Hotel Alcione.

Gli ospiti d’Onore hanno impreziosito la manifestazione rendendo la serata interessante e molto divertente. Durante la serata sono stati: proiettati filmati della spedizione in Turchia con immersioni

sui relitti della Prima Guerra Mondiale; del viaggio a Sharm; consegnati brevetti e soprattutto giocato alla  ricca tombolata con premi messi in palio dai nostri amici, tra cui un biglietto aereo Turkish Airlines, pacchetti immersioni, materiale subacqueo, spumanti, vino, olio e tantissimi altri premi.

Grazie di cuore a tutti coloro che hanno partecipato, agli ospiti Marina Cappabianca, Pippo Cappellano, Carlo Fogliono della Turkish Airlines, Francesco Cerra, Alessandro Filippini, Riccardo Mei e Domenico Gambardella.

Un particolare ringraziamento anche agli amichi che ci hanno offerto dei premi per la tombolata, tra cui Marlin Blu, Turkish Airlines, Oleificio De Vincentis, Dive In Sharm el Sheikh, Phi Hotels park Hotel Alcione, Cantina Tollo, Vini Citra, Basho Viaggi, Farmacia Coccaro, Ceramiche Del Melo, Capuzzi Brico, Pinzeria 1492, Maico Foggia, Pollux personal Trainer, Gioielleria Mida, Fotosub Shop, Parrucchiere Mitù, A.M. Ori e Argenti.

Invieremo il calendario delle attività non appena possibile, comunque sin d’ora possiamo confermare che rientreremo in piscina a partire dal 13 gennaio, mentre i nuovi corsi inizieranno nella terza settimana di gennaio – seguirà una Info WAC dedicata.

Happy WAC

Marco Martella