TOMMY LASORDA un mito che continua a vivere in Abruzzo

I viaggi delle radici organizzati dalla comunità della città americana nella quale è vissuto testimoniano la grande popolarità del personaggio di origine abruzzese

Tollo, 14 ottobre 2024. In Abruzzo ogni borgo ha un suo “testimonial” più o meno noto. Casualmente, due paesi molto vicini della provincia di Chieti legano entrambi il loro nome a grandi campioni dello sport: parliamo di Ripa Teatina e Tollo. Mentre il primo è legato al più grande campione di pugilato della storia d’America, Rocky Marciano, il secondo, grazie a Tommy Lasorda, è diventato la culla del baseball e del softball in Abruzzo.

Da Tollo, infatti, nei primi anni del 900, partì Sabatino Lasorda, padre del più grande testimonial di baseball nella storia degli USA. Giocatore, allenatore, manager. La sua storica carriera come manager dei Los Angeles Dodgers lo consacrò come uno dei più grandi nel mondo del baseball nella storia americana.

Domenica 10 ottobre si è suggellato per la terza volta l’incontro con la comunità americana nella quale Lasorda è vissuto: per il terzo anno consecutivo, la Fullerton Sister City Association (FSCA), gemellata con Tollo (CH), ha organizzato un tour in Italia, dal 3 al 12 ottobre 2024. La visita al Comune chietino si è svolta il 10 ottobre, quando la delegazione si è recata nel palazzo municipale di Tollo, dove è stata ricevuta dal Sindaco Angelo Radica.

A Tollo si trovava già la figlia di Tommy, Laura Lasorda, che continua a coltivare il legame che legava il padre all’Abruzzo e a Tollo. Dopo il consueto scambio di doni tra la delegazione americana e i massimi rappresentanti comunali, tutta la delegazione si è recata nella zona dello stadio del paese dove si svolgeva un amichevole di baseball tra le squadre giovanili di Macerata e Tollo. In serata c’è stata l’inaugurazione della sala del palazzo comunale dedicata a Tommy Lasorda: una stanza ricca di cimeli, simboli e ricordi legati al grande uomo di sport che tanto amava il paese di suo padre. Un luogo che, seppur piccolo, rappresenterà in modo tangibile un pezzo di storia di un personaggio che ha impersonato il sogno americano senza mai dimenticare le sue radici.

Tommy, infatti, era profondamente legato alle sue radici abruzzesi, visitò per l’ultima volta Tollo nel 1980, accolto da un entusiasmo eccezionale, che ha ispirato la nascita del baseball nel paese e in tutta la regione.

Ora un grandissimo murales nello stadio del paese, nella parte riservata al baseball, ricorda questo grande personaggio, suscitando interesse e curiosità anche da parte dei più giovani che decidono di intraprendere questo particolare sport di squadra. Sulla scia e nel nome di Tommy, l’americano d’Abruzzo.




COOKING CUP SCAVOLINI STORE 2024

Spettacolo di vela e cucina, vince Idea Fissa 2

Pescara, 14 ottobre 2024. Ammazza la cozza …col gin è il titolo del piatto che ha proiettato al primo posto l’imbarcazione Idea Fissa 2 che per il secondo anno consecutivo si conferma sul podio della Cooking Cup conquistando il Trofeo Challenger Cooking Cup Scavolini Store 2024 ottenendo il massimo del punteggio nella combinata vela-cucina in mare. Una sfida tra issate, bolinate e strambate mentre sottocoperta la pasta bolle e si preparano salse di pomodoro e vellutate di ceci e cozze.

Un clima di sana competizione sportiva e abilità culinaria, tanto divertimento in amicizia e gusto hanno animato l’intera domenica che ha visto partecipare 27 imbarcazioni d’Altura con a bordo circa 130 velisti appartenenti a diversi circoli abruzzesi che si sono sfidati in un percorso di 9 miglia al largo del porto turistico Marina di Pescara unendo le proprie doti veliche con quelle culinarie. Applausi per il Circolo Nautico Pescara 2018 e in particolare per il consigliere Ferdinando Ciccozzi che si è dedicato anima e corpo all’organizzazione dell’evento, riuscito anche grazie al decisivo apporto anche quest’anno del main sponsor Scavolini Store, specializzato nella produzione di cucine ed attrezzi correlati.

Una giornata di sole e di vento divertente sugli otto nodi ha accompagnato la gara durante la quale i cuochi-velisti hanno dovuto confezionare sottocoperta nel miglior modo possibile un piatto originale e gustoso di pasta con cozze, ceci, pancetta ed altri ingredienti rigorosamente uguali per tutti. Un lavoro incalzante poi per la giuria capitanata dal campione di pallanuoto Marco D’Altrui e dalla signora Anna Ciattoni, socia storica del Circolo e moglie del presidente onorario Nino Venditti, che all’arrivo hanno assaggiato tutti i piatti preparati dagli equipaggi giudicando aspetto, gusto e difficoltà nell’esecuzione.

Tanta creatività anche nella scelta dei nomi delle pietanze: dal Mare e Monti in barca al Diabolik di cozze, dal Cecio Marino a Amarcozz e Vista Mare.

Al secondo posto overall della combinata si è classificata l’imbarcazione Movida Junior e al terzo Mamà. Premi anche per le categorie divise a seconda della lunghezza delle barche: in categoria A vince  Bluna II, seconda Iaia 2 e terza Osiris, in categoria B prima Mamà, seconda Mexal e terza Celeste 2, in classe C prima Idea Fissa 2, seconda Movida Junior e terza Cecilia.




LA 44ESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA DEI CUOCHI

Tre giorni dedicati all’arte culinaria nel centro storico della patria dei cuochi

Villa Santa Maria, 14 ottobre 2024. Dimostrazioni, dibattiti, show cooking e momenti dedicati a San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi d’Italia, hanno dato vita alla 44esima edizione della Rassegna dei Cuochi di Villa Santa Maria. La numerosa affluenza di pubblico e la grande partecipazione ai momenti più rappresentativi dell’evento hanno caratterizzato l’iniziativa, che si è svolta da venerdì 11 ottobre a ieri, 13 ottobre, nel cuore del centro storico.

Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori, in primis dal Comune che, insieme all’associazione Cuochi Valle del Sangro e con il patrocinio della Regione Abruzzo e la collaborazione dell’Istituto Alberghiero IPSSAR “G. Marchitelli”, organizza la rassegna.

“Sono stati tre giorni importanti con numeri importanti – commenta il sindaco Giuseppe Finamore -. Come sempre, l’opinione degli ospiti andando via è stata quella di aver passato un bel momento e una bella giornata a Villa Santa Maria e in qualità di organizzatori siamo più che soddisfatti di questo. L’impegno dell’amministrazione comunale e dell’associazione Cuochi Valle del Sangro è quello di realizzare, attraverso questa manifestazione, tutto ciò che è possibile per il nostro paese e per l’intero territorio”.

Preziosa la partecipazione all’evento dei ragazzi della scuola alberghiera, vera eccellenza del territorio. “Anche quest’anno – commenta il primo cittadino – abbiamo  avuto la collaborazione dell’istituto che ha offerto, nella giornata di ieri, una torta a tutti gli ospiti. Ringrazio la preside Barbara Bernardone per la disponibilità e l’impegno mostrato in questa come in altre occasioni”.

Tra gli eventi che si sono susseguiti nella tre giorni:  il campionato di cucina per casalinghe, il corso di degustazione Vini Fantini a cura dei sommelier Gianluca Marchesani e Angela Di Lello, la presentazione del libro “Enologia tradizionale 1” di Alessandro Zaccagni, gli show cooking a cura degli chef Marco Caldora, Federico Anzellotti e Antonio Papale,  la Junior Cocktail Competition degli alunni dell’Istituto alberghiero, gli show cooking curati da “Da matti street food” e dall’associazione Cuochi Valle del Sangro, la presentazione del buffet dimostrativo sull’arte culinaria, le isole gastronomiche “De Cecco” con i cuochi dell’associazione Valle del Sangro e l’imperdibile cena preparata dagli chef di Villa Santa Maria.

A completare il ricchissimo programma l’apertura, in tutte e tre le giornate, del Museo del cuoco, che custodisce  i documenti fotografici, gli attestati e gli attrezzi da lavoro dei grandi cuochi del posto, e dell’istituto alberghiero “G. Marchitelli” che ha accolto numerosi visitatori che hanno voluto toccare con mano la famosa scuola che da anni forma i più grandi cuochi che oggi lavorano nelle più prestigiose cucine a livello internazionale.

“La Rassegna dei Cuochi – conclude il sindaco Finamore – dimostra, insieme ad altre peculiarità del territorio, che il nostro paese è a tutti gli effetti la patria dei cuochi e che la Rassegna è davvero un’eccellenza tra gli eventi di settore”.

Barbara Del Fallo




ISRAELE E IL DIRITTO ALL’ESISTENZA

di Luigi Milanesi

PoliticaInsime.it, 14 ottobre 2024. Israele ha diritto ad esistere? È una domanda odiosa. Certo se qualcuno si pone come scopo l’eliminazione di Israele non dobbiamo stupirci che la domanda venga fatta. Eppure, rimane una domanda odiosa.

Diciamolo chiaramente: Israele ha diritto di esistere. Ha diritto di esistere un territorio proprio per i palestinesi, per i curdi e così via. Decine di popoli hanno diritto di avere un territorio dove vivere liberamente. La questione, però, non è questa.

La questione è che il diritto ad avere un territorio non può accompagnarsi al diritto al massacro di chi si oppone o, peggio ancora, è alla ricerca continua di destabilizzare i confini oggi riconosciuti da un ordine mondiale che, seppure imperfetto, come tutte le cose umane, mette al riparo il mondo da avventure pericolosissime.

Ci siamo già dimenticati della fascistissima pretesa dello spazio vitale italiano o della sua versione, il Lebensraum, del Reich della Grande Germania?

Rivendicare la legittimità della propria esistenza ed imporre come conseguenza l’assoggettamento degli altri è inaccettabile. Ben diverso dal sottolineare il diritto alla difesa che rimane un elemento imprescindibile dell’ordine mondiale.

Se però il diritto alla difesa si coniuga con un ragionamento imperialista come quello della ricostituzione del regno di re Salomone il tutto confondendo il dibattito sulla propria legittimità ad esistere per strappare un consenso di massima alle proprie azioni allora siamo su un altro terreno. Insomma, se le parole sono importanti, lo sono anche le domande.




MARSICA MEDIEVALE E MODERNA. TERRITORIO, PERSONE, ECONOMIE, POTERI

Presentazione del libro Edizioni Kirke

Avezzano, 14 ottobre 2024. Sarà presentato venerdì prossimo, 18 ottobre 2024 alle ore 16:30, il volume Marsica Medievale e Moderna. Territorio, Persone, Economie, Poteri; nella sala studio dell’archivio storico Diocesano dei Marsi Via Mons. Domenico Valerii, 30 ad Avezzano. Interverranno S.E. Mons. Giovanni Massaro, Vescovo dei Marsi e Marina Maria Serena Nuovo, Direttrice del Castello Piccolomini di Celano che dialogherà con autori e curatori del volume.

Marsica Medievale e Moderna. Territorio, persone, economie, poteri Atti del Convegno di Avezzano, 7-8 ottobre 2022 a cura di Veneranda Rubeo e Antonio M. Socciarelli Prefazione di Gianni Venditti Gli atti raccolgono le comunicazioni presentate nel corso del Convegno Marsica Medievale e Moderna: territorio, persone, economie, poteri, tenutosi il 7 e 8 ottobre 2022 ad Avezzano. Con un taglio fortemente diacronico e l’ampio spettro tematico proposto come orizzonte di osservazione, queste giornate di studio hanno voluto offrire una nuova occasione di riflessione e dialogo, con l’obiettivo di mettere a fuoco il percorso compiuto dall’indagine storiografica sulla Marsica, come pure di individuare al suo interno gli elementi di stabilità e di novità, interconnessioni e cesure, nonché i raccordi con quadri di riferimento più generali.

Saggi del volume: G. Grossi – Le origini della Dioecesis di Civitate Marsi (VI-X secolo); M.C. Somma – Chiese e monasteri: la committenza dei Conti dei Marsi nella Marsica dell’XI secolo; L. Meglio – I possedimenti dei Certosini di Trisulti nel territorio marsicano in epoca medievale; V. Rubeo – A proposito di Albe caput comitatus, di preminenze politico-territoriali e costruzione di canoni nella tradizione storico-erudita marsicana; P. Besutti – Il contributo dei codici liturgico-musicali allo studio dei territori e delle istituzioni: il gradualekyriale di Trasacco; P. Nardecchia – Gli affreschi nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo a Marano, una nuova traccia nella Marsica della chompagnia di pittori attiva tra XV e XVI secolo; L. Branciani – La famiglia Maccafani di Pereto nella storia della Diocesi dei Marsi tra il XV secolo e la prima metà del XVI. Nuovi contributi da alcune pergamene di recente edizione; E. Di Cristofano – Nuove luci sugli affreschi del catino absidale della chiesa S. Maria di Loreto in Magliano de’ Marsi; M. Vaccaro – Paolo Zopparello e la pittura del secondo Cinquecento nella Marsica; A.M. Socciarelli – «Son stato nel vescovado il verno alle nevi». Pastoralità e politica nella diocesi dei Marsi post-tridentina attraverso l’azione di Giovan Battista Milanesi; S. Boero – Ospedali e politiche assistenziali nella Marsica medievale e moderna; F. Ciaglia – «Sterilissime pescagioni e giacci fissi». Per una storia dei congelamenti del lago del Fucino nella Little ice age; C. Ciccarelli – Ricerca storica e miti fondativi nell’Historia Marsorum di Muzio Febonio; F. Piccone – Musiche e scene devozionali nella Marsica in età moderna: i Santi Martiri in Celano (secc. XVII-XIX); M. Ramadori – S. Rosa da Lima in un dipinto della chiesa del Ss. Salvatore a Oricola, riflesso di rapporti politici e religiosi con il Nuovo Mondo tra XVII e XVIII secolo; F. D’Amore – La famiglia Mattei di Avezzano da sostenitrice del Soglio Pontificio a nemica del Papa-Re (1276-1867); C. Faricelli – Delazioni e relazioni nobiliari nell’Avezzano del Settecento: il caso della scuola trinitaria di Teresa Cucchiari; F. Marinelli – Da pescatori a contadini: una vecchia sentenza sugli usi civici del lago Fucino.




POLACCO DELL’ANNO IN ITALIA E NEL MONDO 2024

È abruzzese l’unico premiato all’8° edizione; Walter De Berardinis si aggiudica il 2° premio della categoria Polacco per scelta. La cerimonia di consegna si è svolta all’auditorium Porta del Parco a Bagnoli di Napoli

Napoli, 14 ottobre 2024. Nell’auditorium “Porta del Parco” a Bagnoli di Napoli si è svolta l’8° edizione  “Polacco dell’anno in Italia e nel mondo – 2024”, evento promosso dall’Associazione dei Polacchi in Calabria (Zwiazek Polakow w Kalabrii) e presieduta dalla presidente Katarzyna Gralińska e Magdalena Ratajewska, segretaria dell’Associazione. Tra i premiati, tutti impegnati nel promuovere la storia e la cultura polacca in Italia e nel resto del mondo, l’abruzzese Walter De Berardinis che da molti anni conduce ricerche storiche sui militari polacchi presenti in Italia nella Prima e Seconda Guerra Mondiale.

A proporre la candidatura di De Berardinis è stato il collega giornalista, il molisano Lello Castaldi. La cerimonia di premiazione è stata preceduta dai saluti istituzionali del Senatore Bogdan Michał Borusewicz, Presidente emerito del Senato della Repubblica di Polonia e membro del movimento sindacale Solidarność; Bartosz Skwarczyński, Console dell’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia accompagnato dalla Viceconsole Justyna Kałuża, Carmine Sangiovanni, presidente della X Municipalità di Fuorigrotta e Bagnoli, Bożena Kamińska, presidente del premio e Marilena Rango, Presidente del M.I.I.R.A.. Da altre nazioni sono stati premiati: Pawel Bielec, artista; Luba Lewak, attrice; Katarina Lavmel, docente e poetessa; Tomasz Snarski, avvocato e filosofo; Jaroslaw Wowak, docente; Stanislaw Zawodnik, medico; Krystian Machnik, attivista ed operatore umanitario; Iwona Czekanska, imprenditrice e benefattrice; Stanislaw Stehlik, artista; Ernestine Baig, ricercatrice storica e mediatrice culturale tra l’Austria e la Polonia; L’Associazione gruppo polacco “Czerwone Maki” (Papaveri Rossi).

Per questa edizione, portata a Napoli dagli organizzatori, i premiati sono stati coinvolti l’intera settimana con visite guidate ed eventi culturali. Nel consueto ringraziamento alla platea, De Berardinis, ha ripercorso le importati iniziative storiche culturali per la storia della Polonia e il legame tra Giulianova e Napoli per la ricca collezione pittorica di “Scuola napoletana” e della “Scuola di Posillipo” donata da  Vincenzo Bindi alla città adriatica (Giulianova, 21 gennaio 1852 – Napoli, 2 maggio 1928).

Giulianova è legata alla Polonia soprattutto per gli eventi di guerra: il giuliese Novizzo Cittadini fu l’unico soldato italiano a partecipare con gli insorti nella Sollevazione della Grande Polonia del 1918-19 o Rivolta Wielkopolska del 1918-1919; Nel cimitero militare italiano di Varsavia è sepolto il carabiniere Ernesto Zenobi morto nel lager nazista di Gorlitz; Giulianova diede rifugio all’apolide, ebreo polacco, Riccardo Fischer, medico condotto che si formò con il prof. Gasbarrini a Bologna; 26 soldati del II corpo d’armata polacco in Italia si sposarono con altrettante donne giuliesi; 39 caduti polacchi furono sepolti nel cimitero comunale di Giulianova, poi successivamente tumulati nei cimiteri militari di Loreto e Bologna; Il 22 giugno 1946, a Giulianova, nasceva l’Associazione del 15° Pułk Ułanów Poznańskich (15° reggimento lancieri di Poznan). Oggi nel loro museo in Polonia campeggia una gigantografia con i carri armati sul lungomare di Giulianova del giugno 1944; tantissime famiglie giuliesi ospitarono nelle loro case, dal giugno 1944 al giugno 1946, i soldati polacchi guidati dal Generale Władysław Albert Anders.




RICOMINCIO DA DUE

La Sieco Akea vince al Tie-Break contro la Vidya Viridex Sabaudia

Ortona, 14 ottobre 2024.  La Sieco Akea Ortona ha inaugurato la stagione 2024 2025 con una vittoria sofferta ma meritata al tie-break contro un tenace Vidya Viridex Sabaudia. Una partita caratterizzata da momenti di brillantezza alternati a cali di concentrazione che hanno permesso agli avversari di recuperare terreno e, come accaduto nel quarto set, addirittura ribaltare la situazione e allungare fino al tie-break. Bene Bertoli e Pasquali, quest’ultimo autore di quattro muri. Buona anche la prestazione di Broccatelli, sempre reattivo e pronto ad esibirsi in recuperi particolarmente complicati. Una vittoria che dimostra le grandi potenzialità di una squadra che continua la sua crescita cominciata già negli ultimi allenamenti congiunti.

IN BREVE

La Sieco Akea Ortona sembra voler cominciare con il piede giusto la sua prima di campionato. Subito in vantaggio con un break, Ortona si spegne all’improvviso per lasciare campo aperto a Sabaudia. L’arrembaggio ortonese comincia nella fase finale del parziale, ma un pelo troppo tardi. La Vidya Viridex Sabaudia vince con il minimo scarto.

Un secondo set che è chiaramente a tinte bianco azzurre. Proprio quando sembrava fatta, invece sul finale la squadra sembra spegnersi. La ricezione va in affanno e la palla spesso va lunga favorendo un facile contrattacco di Sabaudia. La Sieco dilapida un importante vantaggio e dal 21-17 si ritrova sotto 25-26. La sbandata, però, sveglia Ortona che comincia a ribattere palla su palla fino a ricostruire e finalizzare il punto break che di fatto chiude il set.

Terzo set equilibrato con la Sieco che tenta la fuga quando scocca la metà del parziale. I ragazzi di coach Denora trovano un vantaggio di tre punti. Ancora una volta la Vidya Viridex si avvicina quando Ortona vede il traguardo del secondo set. Questa volta gli impavidi stringono i denti e, seppur soffrendo un gioco molto intenso degli avversari, riescono a portare a casa il set.

Anche il quarto set è all’insegna dell’equilibrio ma la Sieco è costretta ad inseguire un break. La partita cambia volto sul finale, Ortona trova il vento giusto e allunga grazie anche ad un insidioso turno al servizio di Bertoli. L’inerzia però termina e gli ospiti si rifanno pericolosamente sotto e sul 22-22 la gara è di fatto riaperta. Sabaudia trova la forza di ribaltare il punteggio. Ortona spreca nel finale e si va al tie-break.

Il Tie-Break è a senso unico con la Sieco da subito in vantaggio e aiutata anche da due colpi di fortuna al servizio. Colpi di fortuna che alla fine non hanno influenzato l’inerzia di un set nel quale i Ragazzi Impavidi hanno dato fondo alle ultime energie per sopraffare un avversario stanco ed impreciso.

PRIMO SET

Primo servizio della stagione è tra le mani di Arienti. Anche il primo punto ed il primo punto sono della Sieco con Pasquali 1-0. La Sieco ricostruisce bene e Bertoli fa 2-0. Ottimo attacco in veloce di Tomassini 3-2. Invasione fischiata alla Sieco 4-4. Lungo scambio caratterizzato da due prodezze del libero. È lunga la ricezione degli impavidi, Sabaudia ne approfitta per il doppio vantaggio 7-9. Un pallonetto al centro e gli ospiti prendono il largo 7-13. Invasione del numero 3 Tomassini, reduce da una brutta storta 10-13. Ci prova il centrale, ma è costretto a cedere il posto. Fuori il muro di Ortona 11-15. Rossato sbaglia il servizio 12-16. La Sieco Akea ricostruisce e Del Vecchio finalizza 14-16. Fuori la pipe di Bertoli 14-18. Out il servizio di Catinelli 15-18. Del Vecchio intuisce il pallonetto di Onwuelo e lo ferma a muro 17-19. Fuori l’attacco, difficile, di Rossato 19-22. Fuori il servizio di Ruiz 21-23. Mazzon sfrutta la mano esterna del muro ortonese e conquista il set point. Fuori l’attacco di Menichini 23-24. È Onwuelo che chiude il set. Il muro di Marshall non può trattenere 23-25.

SECONDO SET

Ruiz è al servizio. Ma il primo punto è impavido 1-0. Fuori l’attacco di Marshall 1-2. Bertoli gira il colpo 5-3. Gran colpo di Marshall in pipe 6-5. Onwuelo fa mani-fuori 7-7. Gran muro di Pasquali 9-7. Bertoli mette in grande difficoltà la ricezione dei laziali, la palla torna nel campo di Ortona ed è un cioccolatino servito a Marshall 10-7. Onwuelo sbatte ancora sul muro ortonese 11-7. Ottima veloce al centro di Pasquali 12-9. Ancora una ricostruzione di Ortona e ancora una finalizzazione di Marshall 14-9. Tomassini attacca al centro 14-10. Capitan Marshall osa troppo e il suo servizio si infrange sulla rete 16-12. Ancora una gran diagonale di Ruiz 19-15. Malinteso tra Broccatelli e Bertoli, Ruiz serve nella zona di conflitto e fa ace 19-16.  Catinelli gioca di prima e fa punto 21-17. Il muro ferma Marshall 22-20. Catinelli sbaglia il servizio 23-21 ma subito dopo sbaglia anche Marshall 23-22. Bertoli la piazza a fondo campi 24-23. Fuori il muro sull’attacco di Onwuelo e la situazione è ribaltata 24-25. Palla spinta fischiata ad Ortona e ancora set point per gli avversari 25-26. Bertoli rimette la situazione in parità ma c’è un check in corso per presunta invasione. L’invasione però è di Sabaudia, quindi il punteggio non cambia 26-26. Muro di Marshall 27-26. Ruiz però annulla 27-27. Fuori il servizio di Tomassini 29-28. Ancora Rossato che pizzica la linea di fondo campo 30-29. Poi errore di Marshall dai nove metri 30-30. Lo stesso Capitano si fa subito perdonare con una pipe che vale il 31-30. Onwuelo tira forte, il muro smorza il colpo e Ortona ricostruisce con attacco finale di Rossato 32-30.

TERZO SET

Prima Ruiz e poi Pasquali 1-1. Fortunoso muro di Arienti che finisce sul giocatore laziale 2-1. Invasione per Arienti 4-4. Ace di Onwuelo 6-7. Pasquali chiude la porta a muro 8-7. Stavolta Onwuelo trova punto 9.8. Ace di Ruiz 9-9. Rossato ha il braccio caldo e dopo aver servito forte attacca anche il punto del 12-10. Fuori il servizio di Catinelli 13-11. Fuori anche l’attacco di Mazzon 15-11. La pipe di Marshall 17-13. Bertoli di furbizia cerca la punta delle dita di Onwuelo, la palla rimbalza fuori 18-13. Pinelli smarca Marshall che schiaccia in pipe senza muro 19-14. Ancora una volta Sabaudia si prepara ad un contrattacco ma l’arbitro ferma il gioco per un’invasione a muro 20-17. Fuori il servizio di Tomassini 21-18. Marshall finta la botta e invece la piazza ingannando muro e copertura 22-19. Rossini infrange il muro di Sabaudia 23-19. Con Pinelli che riceve, Marshall si inventa palleggiatore e serve a Bertoli la palla del 24-19. Ancora Bertoli chiude il Set e mette in cassaforte il primo punto in palio 25-20.

QUARTO SET

Batte Ruiz e il primo punto è di Bertoli 1-0. Onwuelo tocca la schiacciata di Marshall ma è richiesto l’intervento del video-check. Videocheck che da ragione a Sabaudia ed il punteggio è ribaltato 2-3. Menichini ferma Rossato con un buon muro 3-5. Forte la diagonale di Bertoli 5-6. Fuori l’attacco di Onwuelo 8-8. Bertoli mette a terra la pipe del 10-10. Marshall rompe le mani del muro 11-12. Muro di Pinelli 13-13. Il muro di Sabaudia finisce fuori 14-13. Il muro di Onwuelo tocca l’antenna 15-15. L’arbitro vede fuori l’attacco di Onwuelo ma la palla è buona e il videocheck ribalta la decisione dell’arbitro. Situazione ribaltata Rossato schiaccia fuori, l’arbitro la vede dentro e c’è bisogno del videocheck per dare il punto alla Vidya 16-17. Ace di Bertoli 18-17. Onwuelo schiaccia sull’asta 19-17. Mani-fuori di Marshall 20-17. Pasquali trova un gran muro 22-19. Marshall murato 22-21. Rossato per il mani fuori del 23-22. Rossato fermato a muro 23-24. Sabaudia vince 23-25.

QUINTO SET

Fuori la diagonale di Ruiz 1-0. Fortunoso ace di Pinelli, la palla si ferma contro il nastro 2-0. Tomassini mura Rossato 3-2. Pipe per Bertoli 4-2. Invasione Sabaudia 5-2. Ancora un colpo di fortuna per Ortona. Stavolta è Pasquali a far fermare la palla sul nastro con il suo servizio 6-2. Fuori il servizio di Catinelli e si cambia campo sull’8-3. Palla spinta da un giocatore del Sabaudia 9-3. Out la parallela di Onwuelo 10-3. Marshall gira la mano e la tocca piano, la palla pizzica la riga 11-3. Ace di Rossato 12-3. Muro di Pinelli 13-3. Invasione di Marshall 13-4. Out il muro della Sieco 13-5. Ruiz 13-6. Marshall trova il punto del match-point 14-6. Menichini serve fuori e la Sieco trova una vittoria da due punti.

Coach Francesco Denora: «Una vittoria che fa estremamente piacere perché l’abbiamo raggiunta lottando. A noi va il merito di non esserci scoraggiati nei momenti difficili ma i complimenti vanno al Sabaudia perché hanno disputato una grandissima partita. Sapevamo si trattasse di una squadre ostica, rognosa, brava a difendere e che tocca tanti palloni a muro; insomma una bella gatta da pelare. Gli obiettivi per il futuro sono quelli di migliorare sulla costanza. Dobbiamo essere più costanti. Il campionato è lungo, stiamo lavorando ogni giorno su questo aspetto».

Sieco Service Akea Ortona 3-2 Vidya Viridex Sabaudia (23/25 – 32/30 – 25/20 – 23/25 – 15/7)

Durata Set: 32’ / 37’ / 28’ / 33’ / 14’ 

Durata Totale: 2h 24’

Arbitri: Polenta Martin, Candeloro Eleonora

Sieco Service Akea Ortona: Pinelli 3, Pasquali 9, Broccatelli (L) Pos. 63% Perf 32%, Bertoli 23, Del Vecchio 2, Marshall 24, Di Tullio, Rossato 17, Arienti 3. Allenatore: Denora Caporusso. Vice: Di Pietro.

Muri Punto: 13, Aces: 4, Battute Errate: 12

Plus Volley Sabaudia: Tomassini 13, Menichini 6, Ruiz 20, Onwuelo 22, Mazzon N., Rondoni (L) Pos.55% Per 19%, Mazzon R. 20, Catinelli Guglielmetti 2. Allenatore: Mosca. Vice: Canari

Muri Punto: 10, Aces: 3, Battute Errate: 24




PESCARA – BOLOGNA : AL VIA I MATCH DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE

Venerdì 18 ottobre ore 21 Auditorium Petruzzi Pescara

Pescara,13 ottobre 2024. TIC TeatroInCorso, reduce dal sold out del primo GioveTic dopo la pausa estiva, apre una nuova stagione di Match di Improvvisazione Teatrale con uno scoppiettante calcio d’inizio nella poetica cornice dell’Auditorium Petruzzi, nel Museo delle Genti d’Abruzzo (via delle Caserme 60), nel cuore di Pescara Vecchia.

Venerdì 18 ottobre alle ore 21, infatti, a sfidare gli improvisAttori pescaresi sarà la squadra di Bologna, storica sede match di decennale esperienza. La scuola d’Improvvisazione Teatrale TIC TeatroInCorso si occupa da anni di diffondere sul territorio l’arte dell’improvvisazione teatrale promuovendo corsi e spettacoli con lo scopo di divertirsi e divertire corsisti e pubblico.

Il Match d’Improvvisazione Teatrale® è un format nato più di 40 anni fa in Canada: due squadre di improvvisatori si incontrano guidati da un arbitro che, accogliendo gli input degli spettatori, fa sì che si creino storie ogni volta diverse e che aiutano a sognare e divertire. Alla fine, al fischio dell’arbitro, il pubblico è chiamato a votare per l’una o l’altra squadra in modo da decidere il vincitore della serata che rimane sempre e comunque lo spettacolo!

Tutto accompagnato da melodie musicali nate sul momento grazie alle mani esperte del maestro Elio Depasquale; ad arbitrare il match sarà l’emiliano Daniele Cordella, mentre a presentare Milo Meda. Sul palco, improvviseranno: Anna Cellini, Mara Di Bartolomeo, Andrea Armellini, Francesco Coletti, Camillo Mariani e Caterina Melloni.




LA NUOVA STAGIONE DEL TALIA

Prosa, musica e cinema 2024/2025 promossa da Meta Aps.

Su il sipario domenica 24 novembre alle 18:00 con Natale in Casa Cupiello di Eduardo De Filippo.

Tagliacozzo, 13 ottobre 2024 – Si riaccendono le luci sul Teatro Talia di Tagliacozzo, con la nuova stagione composta da 10 appuntamenti tra prosa, musica e cinema. Continuando nel solco del progetto e del sodalizio iniziato nel 2021, l’Amministrazione Comunale di Tagliacozzo affida la gestione anche per l’annualità 2024/2025 a Meta APS con la direzione artistica del M° Patrizio Maria D’Artista.

Il sipario sulla nuova stagione si aprirà domenica 24 novembre alle ore 18:00, con lo spettacolo vincitore del premio Hystrio Twister 2024,  Natale in casa Cupiello –  di Eduardo De Filippo prodotto da Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5 con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo, un intramontabile classico della letteratura teatrale che il regista Lello Serao propone in una messinscena non convenzionale, con uno straordinario Luca Saccoia a interagire con sette pupazzi, per trascinare il pubblico nella dimensione ideale della storia, quella del presepe; si proseguirà in musica domenica 15 dicembre alle ore 18:00, quando il Teatro Talia ospiterà il tributo all’amatissimo Renato Zero con gli Icaro, attualmente il più fedele e rappresentativo omaggio nel panorama delle tribute band, che guiderà gli spettatori in un viaggio tra i brani che hanno fatto la storia del cantautore romano. Domenica 29 dicembre alle ore 17:30 e in replica alle ore 21:00 torneranno a consolidarsi i legami territoriali ospitando Teatranti Tra Tanti che, in collaborazione con Seven Arts Theatre Studio, produce e porta in scena Il Vizietto tratto dall’opera teatrale La Cage aux Folles di Jean Poiret, che con la regia e l’adattamento di Alessandro Martorelli regalerà divertimento e riflessione tramite il riso ispirato dai meccanismi comici, raccontando la storia e le vicende familiari di una coppia LGBTQI+ che gestiscono un locale di drag queen.

Il 2025 inizierà sotto il segno del cinema, il 5 gennaio alle ore 18:00, con la proiezione di Un mondo a parte di Riccardo Milani con Antonio Albanese e Virginia Raffaele che narrano una favola sulla solidarietà umana ambientata in un paesino nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo; il 19 gennaio alle ore 18:00 farà ritorno la prosa con grandi nomi del panorama teatrale, televisivo e cinematografico nazionale come quelli di  Luca Bizzarri e Francesco Montari, interpreti protagonisti  nella produzione Ente Teatro Cronaca e LVF – Teatro Manini di Narni Il medico dei maiali scritto e diretto da Davide Sacco, uno spettacolo che indaga la bestialità dell’essere umano che si dimostra per quello che è una volta cadute tutte le certezze; domenica 2 febbraio alle ore 18:00 il palco del Talia vedrà ancora un altro grande nome sul suo palco, ovvero quello di Rosita Celentano che con Attilio Fontana e Stefano Artissunch nella doppia veste di attore e regista, darà vita allo spettacolo L’illusione coniugale di Eric Assous prodotto da Danila Celani – Produzioni, una commedia empatica e sofisticata che cattura l’essenza delle relazioni umane, esplorando i confini del desiderio, della lealtà e del perdono. La musica sarà nuovamente protagonista domenica 16 febbraio alle ore 18:00 con Siprito Divino –Zucchero Tribute band, il cui vasto repertorio spazia a 360° i grandi successi dell’artista, toccando tutti gli album di Zucchero fino all’ultimo “D.O.C.” del 2019, coinvolgendo il pubblico grazie alle sonorità Rock/Funky e alle melodie Blues.

Tornerà il cinema domenica 16 marzo alle ore 18:00 con la proiezione di  Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi, con Sergio Castellitto, Pilar Fogliati, Margherita Buy, Geppi Cucciari, Alessandra Barbonetti e Maurizio Lombardi, una commedia dalla scrittura leggera che ruota intorno alle vicende di un gruppo di persone coinvolte nella realizzazione di una versione originale dello spettacolo teatrale Romeo e Giulietta; marzo si concluderà domenica 16 marzo alle ore 18:00 con la brillante black comedy L’opera del Fantasma con la regia di Chiara Bonome, che affronta con ironia le vicende di una compagnia teatrale che, durante la messa in scena di uno spettacolo, si vede privata della figura del regista, colpito da un improvviso attacco di cuore. La prematura scomparsa del regista dà vita a un susseguirsi di situazioni esilaranti e inaspettate. La chiusura di stagione è affidata a Una compagnia di pazzi di e con Antonio Grosso, una produzione 3atro Produzione che incanterà il pubblico coi sogni di libertà di tre pazzi che con due infermieri animano un manicomio quasi dismesso in un paesino dell’Emilia-Romagna durante la Seconda Guerra Mondiale.

«Negli ultimi anni abbiamo visto il Teatro Talia crescere, sia come punto di riferimento culturale che come spazio di incontro e dialogo. Il nostro obiettivo è stato e continua ad essere quello di renderlo sempre più un luogo dove la comunità possa ritrovarsi, confrontarsi e arricchirsi attraverso l’arte. Il Talia, con il suo pubblico e i suoi artisti, rappresenta un prezioso presidio di creatività e di scambio culturale. Ci auguriamo che questa stagione possa ispirarvi, sorprendervi e farvi vivere momenti di autentica bellezza. Noi saremo qui, pronti ad accogliervi. Vi aspettiamo a teatro!» dichiara il Direttore Artistico della Stagione teatrale Patrizio Maria D’Artista, mentre l’Assessore alla Cultura Chiara Nanni aggiunge «Siamo orgogliosi di presentare la nuova stagione di prosa, musica e cinema del nostro teatro, una programmazione ricca e variegata che saprà emozionare e coinvolgere un pubblico eterogeneo. Abbiamo lavorato per offrire spettacoli di alta qualità, con artisti di rilievo nazionale, senza dimenticare l’importanza di valorizzare i talenti locali. La cultura è il cuore pulsante della nostra comunità e il teatro rimane un luogo di incontro e di crescita, capace di unire e ispirare».

Gli abbonamenti della stagione 2024/2025 del Teatro Talia saranno in vendita presso Tagliacozzo Turismo – Info point in Piazza Duca degli Abruzzi a partire da domenica 13 ottobre; sarà successivamente possibile acquistare gli abbonamenti online su i-ticket. L’abbonamento comporta l’acquisto di 10 spettacoli,  di cui 6 di prosa, 2 di cinema e 2 di musica. I biglietti singoli saranno in vendita presso Tagliacozzo Turismo – Info point e online su i-ticket dal 1° novembre; i titoli d’ingresso relativi agli spettacoli di Prosa e Musica vedono un costo che varia da € 14 ad € 20 + DIP, quelli relativi alle proiezioni cinematografiche, vedono un costo di € 5 + DIP per ogni settore di posti. I ridotti sono accordati per over 65 e associazioni convenzionate. Per gli studenti ed i ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10 ed è acquistabile esclusivamente presso l’info-point.

Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




RISOTTO CACHI E PISELLI

Ricetta vegetariana

IL CACHI (KAKI) – (nome scientifico Diospyros kaki), O LOTO, è un frutto autunnale vivace… per il suo colore particolare, da giallo-arancione ad arancione intenso. È chiamato “cibo degli dei” perché ha un sapore delicato, speciale e gradito. Il suo nome scientifico deriva dall’unione delle parole greche “DIOS= ZEUS E PYROS = GRANO”. La pianta è conosciuta come “Albero della Pace”, da propagandare e piantare in questo momento storico, soffrendo per le guerre e, nella speranza che terminano. La tradizione ci racconta che è “l’albero delle sette virtù”, perché: vive a lungo – dona una vasta ombra – fa nidificare gli uccelli tra i suoi rami – non viene attaccato dai parassiti – decora l’autunno con le sue foglie giallo/rosse – ha un tipo di legno che arde bene e, le sue foglie cadute, forniscono ottime sostanze concimanti. È un frutto davvero prezioso per la salute. Il cachi è ricco di zuccheri, ha un alto contenuto di beta carotene –  vitamine A – C – K, ha proprietà lassative e diuretiche, è energetico, quindi consigliato a chi fa sport. È antiossidante e previene le malattie cardiovascolari.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

Riso Carnaroli 160 grammi

CACO MELA 200 GR (per la sua polpa densa e perché riduce il dolce dei cachi)

Piselli 100 grammi

Cipolla 50 grammi

Olio extra vergine di oliva 2 cucchiai 15 g

Brodo vegetale ½ l

Burro 15 g

Sottiletta 25 g

Pepe q.b.

Sale q.b.

Procedimento

In un tegame antiaderente, fare appassire nell’olio extra vergine di oliva, la cipolla tagliata delicatamente, quindi tostare il riso per qualche minuto, mescolando con un cucchiaio di legno. Incorporare a poco a poco il brodo caldo, a seguire i piselli, il caco mela tagliato a cubetti, sino a fine cottura, (circa VENTI MINUTI). A fuoco spento, mantecare il risotto nel tegame chiuso con il coperchio, con la sottiletta e il burro. Lasciare riposare per due minuti e servire il risotto nei piatti fondi, aggiungendo il pepe e completato con strati sottili e pezzetti di caco mela. Il risotto ai cachi e piselli è molto gustoso in questa stagione.

Il vino consigliato con la frutta dovrà essere dolce e frizzante.

Luciano Pellegrini




TOMBAROLI MALEDETTI Giuseppe De Mattia

Project Room a cura di Massimiliano Scuderi, 28.10.2024 > 2.12.2024. Sabato 26 Ottobre 2024 _ ore 18:00 Spazio Sei, piazza Caduti del Mare 6, Pescara

Pescara, 13 ottobre 2024. La Fondazione Zimei è lieta di presentare la sua prima Project Room che nasce in collaborazione con lo Spazio Sei di Pescara. Creato da Isabella De Luca nel 2020,  lo Spazio Sei apre una nuova fase del progetto grazie all’incontro  ed alla collaborazione con la Fondazione Zimei, sotto la direzione artistica di Massimiliano Scuderi.

Si farà attenzione alle nuove figure che si affacciano sulla scena internazionale della creatività, attraverso un’attività di ricerca dei nuovi linguaggi artistici e delle innovative realtà culturali presenti in Italia e all’estero. La personale di Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) sarà la mostra inaugurale del progetto.

Artista che utilizza oggetti e suggestioni per indagare alcuni aspetti della memoria culturale di luoghi su diversi piani narrativi – dalla dimensione locale, personale ed autobiografica, a quella storica e globale – utilizza scultura, fotografia, Installazioni, video, suoni, disegno e pittura che spesso si fondono in vere e proprie wunderkammer.

Da attento osservatore del panorama artistico contemporaneo, il lavoro di De Mattia tocca spesso questioni strutturali legate all’economia dell’arte, articolate attraverso un dialogo tra ironia, satira e critica pregnante. La mostra è a cura di Massimiliano Scuderi e s’ inaugurerà sabato 26 Ottobre alle ore 18 presso Spazio Sei di Pescara, evento promosso dalla Fondazione Zimei.

Giuseppe De Mattia è presente in collezioni pubbliche e private tra cui la collezione deL Mambo di Bologna e  il fondo di acquisizione UniCredit. Tra le ultime personali “Visita di cortesia” alla galleria Banquet di Milano e “Figlio di gazza” nella galleria Materia di Roma. Tra le collettive: Internazionali BNL d’Italia al Foro Italico di Roma, “That’s It!” a cura di Lorenzo Balbi al MAMbo di Bologna.

Tra le residenze all’estero, “A bigger splash”, Port Tonic Art a Saint Tropez e quella ancora in corso con CMS Foundation nel quartiere di Zacamil in El Salvador, dove sta realizzando alcune opere pubbliche.




INCLUDI_AMO_CI

I sentieri della pedagogia verso infiniti traguardi possibili

L’Aquila, 13 ottobre 2024. L’appuntamento aquilano per la presentazione del percorso formativo Includi_amo_ci è stato un autentico successo! L’evento era sold out già da qualche giorno e le aspettative sono state ampiamente confermate con una sala gremita di Dirigenti scolastici, Docenti e Assistenti educativi, tutte figure centrali nel percorso di crescita intorno ad una parola così ovvia ma talora ancora criptica per le Istituzioni scolastiche e per la società in genere.

Chiara Ciminà, componente del Consiglio Direttivo di Autismo Abruzzo Onlus e Coordinatrice del Laboratorio di Comunità Ca.Fè nella città di Teramo, ha aperto i lavori ieri mattina sabato 12 ottobre 2024, nella Sala Ipogea del Consiglio regionale dell’Abruzzo, sottolineando che “il percorso formativo è organizzato dalla Associazione Autismo Abruzzo in sinergia con l’Unione dei Comuni della Montagna aquilana e con il Comune dell’Aquila nell’ambito del Progetto Includiamo” e ancora Ciminà ha ricordato che il Progetto è finanziato dalla Regione Abruzzo grazie a “interventi ed iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico, di cui al fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”.

Il Consigliere Scimia, intervenuto in rappresentanza del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, ha ripercorso le azioni introdotte dalla municipalità per gli interventi di inclusione e ha confermato la volontà dell’Amministrazione comunale di voler continuare nel percorso tracciato perché la ricostruzione riguarda anche e moltissimo l’aspetto sociale.

L’intervento di Deborah Visconti, Presidente dell’Unione dei Comuni della Montagna aquilana – Ambito sociale capofila del Progetto che agisce su tutto il territorio della provincia aquilana, non nasconde la propria soddisfazione nell’aver potuto “promuovere iniziative che aiutino le persone con disturbo dello spettro a partecipare alla vita comunitaria”, sottolinea quanto sia importante che le famiglie non siano lasciate sole ad affrontare tante difficoltà e quindi l’obiettivo è di migliorare la qualità di vita per tutto nucleo familiare”, per Visconti “la forza delle piccole comunità sta proprio nella forza di stringersi intorno a chi è più vulnerabile” “L’inclusione è un diritto e non un favore, ogni persona ha un valore per la nostra società” conclude Visconti.

Con l’intervento della Dott.ssa Raffaella Peroni dell’Ufficio Scolastico Regionale, viene ribadito che “l’inclusione non è solo un aggettivo, ma un volere imprescindibile che si riflette sulla nostra missione educativa per garantire le stesse opportunità di apprendimento” e ciò che si vuole è che “la scuola sia in grado di accogliere ogni singola differenza attraverso il dialogo e il confronto, solo così è possibile rendere l’inclusione una realtà concreta“. La dott.ssa Peroni conclude il suo intervento esprimendo “il sostegno incondizionato dell’Ufficio Scolastico regionale dell’Abruzzo a iniziative che guardano all’inclusione”.

L’intervento dell’Assessore regionale all’Istruzione e al Sociale, Roberto Santangelo, conferma la marcata volontà della filiera istituzionale a voler cambiare il sistema, a voler rendere il sistema scolastico abruzzese più inclusivo affinché “questa parola inclusione non sia più abusata all’interno della società”. L’Assessore dice a chiare lettere che “non dobbiamo assolutamente tornare indietro agli anni ‘70 ma portare avanti un processo di civiltà, di inclusione.” E ancora dichiara che “potremmo immaginare un percorso dedicato alla formazione continua degli insegnanti affinché possano avere gli strumenti migliori per approcciarsi a questa tematica, il percorso sarebbe naturalmente da realizzare in collaborazione con l’USR.” Come Assessorato, Santangelo sottolinea che “sta provando a cambiare il sistema, la famosa integrazione sociosanitaria non esiste ma stiamo provando a fare una riforma organica in cui il sociale e il sanitario lavorino in sinergia, con il coinvolgimento dei Comuni. Il tema non è quello delle risorse ma piuttosto quello della progettualità. Il bando regionale che finanzia questo pregevole percorso formativo sta funzionando bene su Teramo, su L’Aquila e sta partendo anche su Pescara, va un pò meno bene su Chieti.”

L’Assessore conclude il suo intervento dicendo che “i nostri ragazzi non sono un problema ma una risorsa”, si vuole provare a cambiare almeno la società abruzzese e chissà che dal nostro piccolo Abruzzo non emerga una buona prassi che possa poi essere replicata a livello nazionale. Questa è l’ambizione dell’Assessore e noi gli auguriamo di poter rendere concreta questa visione, ma per farlo bisogna decidere di andare tutti nella stessa direzione.

Il presidente di Autismo Abruzzo, Dario Verzulli, conclude la parte degli interventi istituzionali dichiarando che “tutti questi nostri ragazzi devono essere considerati persone.”

Gli attesissimi interventi di carattere scientifico sono avviati con la presentazione della Professoressa Evelina Chiocca, Presidente dell’Osservatorio 182 e tra i massimi esperti in Italia sul tema dell’inclusione scolastica. Il focus dell’intervento “a che punto siamo con il nuovo PEI” non necessita di esplicitazioni, la professoressa coinvolge la platea con la sua consueta energia e generosità nel condividere gli approfondimenti normativi e i tanti casi pratici. Il Dirigente scolastico prof. Achille Volpini presenta un intervento molto appassionato, anch’egli racconta delle azioni messe in atto nel Liceo che dirige a Roseto degli Abruzzi per proteggere l’inclusione e con essa, dunque, il percorso scolastico degli allievi più fragili. Volpini dichiara che “le norme ci tutelano e tutelano l’utenza.”

Il Professor Raffaele Iosa inonda la platea di emozioni in ogni momento, ma soprattutto quando parla del “RICONOSCERTI PERSONA, ognuno di noi ha un’identità, a prescindere dalla diagnosi! Guai a chi predetermina il destino di una persona sulla carta!

Ognuno di noi è IRREGOLARE! Senza esitare il prof. Iosa dice che “la pietas è quella che sta rovinando l’inclusione” e quindi parla delle tre possibilità di risultato con la Zona Prossimale di Sviluppo, secondo la nota teoria di Lev Vygotskij nell’approccio alla psicologia dello sviluppo.

È impattante il prof. Iosa quando dichiara che “al compimento dei 21 anni, il 50% di queste persone è ricoverato in strutture, il 20% è scomparso, NASCOSTO! le famiglie non li fanno uscire, e solo un 23% se la cava”

Per Iosa “oggi le scuole sono davanti a una grande sfida dell’eterogeneità, la grande arte di insegnare oggi riguarda tutti.” Il professore conclude il suo intervento con l’archetipo della genitorialità: “il papà che lancia il figlio verso l’alto, nel tirarlo su dice al figlio tu sarai migliore di me.”

L’intervento del Prof. Fabio Filosofi accompagna la platea nella “narrazione e negli infiniti mondi del possibile”. Anche attraverso l’arte si può fare inclusione, anche Filosofi raccomanda di “non creare il buonismo …” Gli insegnanti dovrebbero agire come de costruttori di pregiudizi e stereotipi, lavorare con l’umano è sempre sfidante, conclude Filosofi.

Con il Prof. Vincenzo Antonio Gallo si ribadisce ancora una volta che “L’inclusione riguarda lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli studenti” e la progettazione universale per l’apprendimento valorizza TUTTI, ma è necessario partire sin dall’inizio, ovvero dalla progettazione didattica che deve essere naturalmente flessibile; vengono illustrate le Linee guida del CAST con una miriade di possibilità di azione e di risultati positivi!

In collegamento da remoto il Professor Dario IANES porta all’attenzione della platea il concetto di “inclusio-scetticismo” e attraverso esempi calzanti conduce i presenti a riflessioni certamente non scontate. La parola più utilizzata in questa bellissima giornata è stata: Tutti! Qualsiasi commento sarebbe superfluo e allora: buona formazione a tutti!

Il periodo del corso di formazione aquilano, sempre di 4 giorni con 3 ore di lezione quotidiane dalle 15 alle 18 avrà luogo il 14, 15, 16 e 17 ottobre presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Amedeo D’Aosta” – L’Aquila.

È doveroso infine ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo grande successo: Claudia Frezza referente dell’Associazione per le tematiche scolastiche, Scuola Webinar, partner del Progetto tramite l’agenzia SINTAB srl, l’Unione dei Comuni Montagna aquilana, il Comune dell’Aquila e infine, ultima ma non per importanza, la Regione Abruzzo per tutto il supporto e per aver messo a disposizione la Sala Ipogea del Consiglio regionale.

INCLUDI_AMO_CI è una delle azioni previste nell’ambito del progetto “INCLUDIAMO” del quale Autismo Abruzzo APS è promotrice e partner; il progetto è finanziato da Regione Abruzzo con DGR n. 101 del 28.02.23 “interventi ed iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico, di cui al fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”.




SALUTE UNICA

Oltre 2.000 le presenze registrate nella tre giorni della terza edizione di One Health Award “Frontiera Africa”

Teramo, 13 ottobre 2024. Si è chiusa la terza edizione di OHA 2024 “Frontiera Africa” che ha fatto registrare la presenza di oltre 2.000 persone – tra cui oltre 400 studenti delle scuole superiori di Teramo – nelle varie sessioni dell’evento sulla Salute Unica promosso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo.

Questa mattina, al Centro Internazionale di Formazione e Informazione Veterinaria (CIFIV) dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise, l’autore e compositore David Monacchi, in dialogo con la giornalista Rai Giorgia Cardinaletti, ha trattato il tema del patrimonio eco-acustico delle foreste primarie. In una vera e propria Lectio Magistralis ha illustrato, con l’ausilio di immagini e suoni, l’ambizioso progetto “Fragments of Extinction”: una ricerca di lungo termine sul patrimonio dei suoni delle foreste primarie equatoriali più remote e ancora incontaminate del pianeta, basata su registrazioni 3D ad altissima definizione in Amazzonia, Bacino del Congo, Borneo.

Nelle conclusioni, il DG dell’Istituto Nicola D’Alterio ha ringraziato chi ha creduto nell’evento e sostenuto concretamente One Health Award: le Istituzioni nazionali e locali in primis, gli autorevoli ospiti, poi la parte organizzativa e tutto il personale dell’Istituto che, ancora una volta, ha fatto squadra per portare la storia e l’attività dell’Ente su palcoscenici così prestigiosi.

“Mentre venivo qui stamattina ripensavo a un anno fa, eravamo in questo stesso luogo a chiudere tre giorni meravigliosi ‘passati’ sulle sponde del Mediterraneo: direi che ne abbiamo fatta di strada nel corso di quest’anno… dal Nord Africa ci siamo spinti fino al cuore del continente e poi giù fino in Namibia. L’Africa è stata e sarà la Frontiera del nostro impegno come Istituto. Lo abbiamo ripetuto spesso da venerdì a oggi. L’Istituto lavora in Africa da quasi 40 anni. Tanto abbiamo imparato in questi decenni e tanto ancora dobbiamo imparare, in uno scambio che – ce lo hanno ricordato il Ministro Anna Maria Bernini e il Presidente di Med-Or Marco Minniti – è sempre reciproco” – ha dichiarato D’Alterio – “Una cosa di cui sono certo è che siamo sulla strada giusta. Ma abbiamo bisogno di restare insieme. Da soli non c’è salute, non c’è salvezza per il pianeta. La Salute Unica rimane il nostro faro e sono fermamente convinto che questo evento ci aiuta ogni anno diffondere la cultura di One Health”.

“Vi posso assicurare che One Health Award non si ferma qui” – ha concluso D’Alterio – “Certo, richiede sacrificio, ma come insegna l’etimologia della parola, si tratta di “sacrum facere” ed è qualcosa di sacro quello che realizziamo da tre anni. Abbiamo già in testa qualche novità per il 2025 e la prossima destinazione del viaggio, ma l’orizzonte non cambierà: la Salute Unica per gli uomini, gli animali e il pianeta”.

Ripercorri OHA 2024 “Frontiera Africa” sui canali Facebook, Instagram, Twitter/X, Linkedin e sul sito onehealthaward.it.




UN PRESIDIO PER LA CATASTROFE IN MEDIORIENTE

A cura della Casa del Popolo La Conviviale – Vasto

Vasto, 13 ottobre 2024. Ieri Vasto era più bella del solito, perché con i volti e con le parole di tante e tanto che sono scesi in piazza sono stati espressi la vicinanza ai popoli palestinese e libanese e l’opposizione alla politica di genocidio di Israele.

Questa nuova catastrofe palestinese e la persecuzione e la pulizia etnica a cui quel popolo è sottoposto da 76 anni parlano anche a noi. Perché ci esortano a sentimenti di umanità e di vicinanza verso chi è oppresso; perché ci mostrano come “La guerra non ripristina i diritti, bensì ridefinisce i poteri“.

E con l’assedio della Palestina, lì Israele uccide uomini, donne e bambini e tenta di cancellare il diritto all’autodeterminazione dei palestinesi, il diritto alla memoria, il diritto al futuro di un intero popolo e aumentare il suo potere criminale in tutta la regione.

Qui, un governo complice dei crimini di guerra e del genocidio in corso in Palestina e in Libano, tenta di cancellare anche il diritto di manifestare attraverso il Ddl n. 1660, impone un’economia di guerra, taglia lo stato sociale e favorisce l’accrescimento di profitto e poteri delle multinazionali delle armi.

Per questo, come Casa del Popolo La Conviviale ci è sembrato doveroso organizzare il presidio di ieri e non possiamo che ringraziare con tutto noi stessi i cittadini e le cittadine, le associazioni, i partiti, i sindacati che hanno partecipato con testa e cuore alla manifestazione.

Le guerre in corso solo apparentemente sono lontane, ma ci riguardano e devono riguardarci. Per questo ci saranno altri appuntamenti su questo tema, a partire dal 24 ottobre alle 18:30, quando nella nostra sede di Corso Dante 50/52 ospiteremo il giornalista Bassam Saleh e rappresentanti della comunità palestinese per un seminario dal titolo “un anno di genocidio: quale prospettiva per il Medio Oriente” Teniamoci stretti. Ce n’è bisogno.




RG STAMPA FUTURA TERAMO  SUPERATA

Sconfitta per 3 a 1 dall’Imoco Conegliano

Teramo, 13 ottobre 2024. Esce sconfitta la RG Stampa Futura Teramo nel primo match stagionale in trasferta, nel nuovo Girone C della B1. Le biancorosse sono state superate 3-1 dal Cortina Express Imoco Conegliano con questi parziali: 25-21; 25-18, 19-25; 25-23.

Il tabellino della partita:

Cortina Express Imoco Conegliano 3: Orso 10, Adigwe, Fiolo, Genovese 6, Novello 15, Manda 3, Bacchin 12, Airhienb, Moroni 13, Corzanese, Zorzetto, Agosto, Arici, Forte.

Rg Stmpa Futura Volley Teramo 1: Mileno 2, Coccoli 1, Danaila 14, D’Urso, Costantini 14, Ruggiero, Capone, Sbano, Sartore 10, Mazzagatti 7, Zarattini, Renzi, Patasce 4. All. Collavini.




LA POVERTÀ È SCOMODA

Ma bisogna condividerla attraverso l’altruismo: così vivremo liberi. Una forte mentalità propugna l’egoismo come unica ragione di vita, fino a ritenere che la gratuità sia impossibile. Ma non è così

Globalist.it, 13 ottobre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?»

Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono?

Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”.

Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!»

I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?»

Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».

Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà» (Mc 10, 17-30 – XXVIII TO/B).

I discorsi sulla povertà sono scomodi, sia in tempi di crisi sociale ed economica, come gli attuali, sia in altri tempi; sia a queste latitudini che altrove. Sempre, dovunque e comunque. Sono molto scomodi; specie per chi povero non è. Confesso tutta questa scomodità. Il dialogo tra Gesù, Pietro e i discepoli non sembra affatto mirato a rendere il discorso più comodo e accettabile. Infatti, l’evangelista annota: “I discepoli erano sconcertati dalle sue parole”. Sconcerto perché Gesù presenta la povertà come via maestra per entrare nel Regno e la ricchezza, di conseguenza, come motivo principale per esserne esclusi. Infatti, Gesù chiosa: “Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.

Dobbiamo riflettere sulla povertà e sentire, sempre e comunque, tutta la scomodità di questo discorso. Se dovessimo non sentirla, rischieremmo di cadere nel moralismo o in un tipo di esortazione vuota e sciocca, spesso anche ipocrita: richiamiamo la povertà ma non abbiamo nessun interesse viverla, la esaltiamo negli altri ma ci guardiamo bene dal condividerla. Della seria la povertà diventa uno di quei pesi “insopportabili che imponiamo agli altri, ma non tocchiamo nemmeno con un dito” (cf. Lc 11, 46). Il Vangelo è terribilmente chiaro: chi ha di più deve dare di più; in tutto: in denaro, risorse, affetto, intelligenza, tasse (lo ricorda anche la Costituzione), servizio di volontariato, tempo e così via. Deve dare di più e non tenere di più!

Se non lo fa il problema credo abbia a che fare con una radice interiore molto precisa: la libertà. Era questo uno degli insegnamenti più profondi del mio maestro don Ignazio Fraccalvieri. Il tale, che incontra dialoga con Gesù, infatti, non lo accetta il suo invito a essere povero perché “a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni”. Era molto legato, non solo aveva molti beni, ma non accettava l’idea di vendere tutto e di darlo ai poveri.

Come si può vendere tutto se non si è liberi da quello che si possiede?

Come si può donare a chi non ha se si crede più nell’umana previdenza che nella divina provvidenza?

Come si può essere generosi se ci facciamo prendere da mille paure per la crisi economica e tutto diventa un calcolo?

Chiunque crede, come Plauto, che ognuno è lupo dell’altro (homo homini lupus), certamente riterrà la gratuità come impossibile dal punto di vista umano e non conveniente economicamente. Ma il punto è proprio questo: cosa è conveniente e quanti parametri di convenienza esistono?

La gratuità sboccia quando si impara a pensare profondamente, e non solo a calcolare costi e benefici economici delle nostre azioni; quando si scoprono convenienze che vanno oltre il denaro; quando si apprezzano i doni ricevuti e quelli offerti ad altri. Una forte mentalità propugna l’egoismo come unica ragione di vita, fino a ritenere che la gratuità sia impossibile.

Ma non è così: l’altruismo, la gratuità, il dono, la sobrietà nel possedere sono possibili; sono veri, utili, indispensabili per vivere una vita degna di questo nome. Ed essere liberi. 




LA SICUREZZA SUL LAVORO SINONIMO DI PROGRESSO

Seminario all’Università d’Annunzio di Pescara

Pescara, 13 ottobre 2024. Il Comitato per lo Sviluppo Economico e per il Sociale organizza per il 16 ottobre alle ore 11 presso l’Università d’Annunzio di Pescara (viale Pindaro, 42), Aula 35, un seminario che guarda al futuro partendo da un tema che fa particolarmente discutere visti i dati troppo spesso poco confortanti su tutto il territorio nazionale, ed è la sicurezza sul lavoro.

Il titolo di questo incontro ad ingresso gratuito è “La sicurezza sul lavoro sinonimo di progresso” che suona come un augurio ma funge anche da spinta alla concretizzazione di piani di sicurezza e rispetto delle regole che possano alzare la produzione ma non a discapito di chi lavora, ed ecco perchè l’evento si pone come opportunità unica per approfondire l’importanza della sicurezza sul lavoro come fattore chiave del progresso economico e sociale.

Saranno la Professoressa Nardone Paola del Corso di Laurea in Economia, Imprese e Mercati Finanziari ed il Dottor Ingegner Paolo Provino Presidente di ENBITAL (Ente Nazionale Bilaterale Italiano)/Resp. TNV EUROPE a dare spazio al tema.

Come anticipa il Presidente Provino: “Ringrazio la Prof.ssa Nardone per l’opportunità e la sensibilità dimostrata per un argomento così importante. È un’ottima occasione per sensibilizzare le future classi dirigenti su un tema che è sinonimo di un sistema economico sviluppato, ma soprattutto, un’opportunità per valorizzare le imprese. Gli studenti avranno la possibilità di conoscere i vantaggi dell’investire nella sicurezza, nella sostenibilità e nel certificare queste skills”.




IL DISAGIO GIOVANILE

Pesano carenza di infrastrutture, spazi, centri di aggregazione e opportunità

Avezzano, 12 ottobre 2024. Genovesi all’indomani dell’operazione Alto Impatto: “La nostra città non ha una visione strutturata che possa essere di stimolo per le nuove generazioni”.

“Desidero esprimere un sincero ringraziamento al Prefetto di L’Aquila per la costante attenzione che dimostra nei confronti di Avezzano e di tutto il territorio provinciale. Un ringraziamento speciale va anche a tutte le forze dell’ordine, agli uomini e alle donne che, con dedizione e professionalità, hanno lavorato ieri per garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini avezzanesi. Tuttavia, dopo l’importante attività di controllo introdotta, è nostro dovere porci una domanda: perché ad Avezzano c’è così tanto disagio giovanile?”.

È quanto chiede in una nota Tiziano Genovesi, consigliere di opposizione al Comune di Avezzano (L‘Aquila), all’indomani dell’operazione Alto Impatto, portata avanti su tutto il territorio comunale anche l’impiego delle unità cinofile ed elicotteri.

“La risposta a questa domanda – prosegue Genovesi – è complessa, ma una cosa è certa: ad Avezzano mancano opportunità e spazi che possano aggregare e coinvolgere i giovani, a partire da quelli dedicati allo sport. Se vediamo le strutture sportive pubbliche ci rendiamo conto che sono carenti, tant’è che le società calcistiche locali sono costrette a organizzare turni per poter svolgere le loro attività, e in alcuni casi ad organizzarsi persino privatamente per la manutenzione degli impianti. Abbiamo lo Stadio Cimarra dei Marsi che presenta gravi problematiche e lo ‘Stadio dei Pini’, ormai inagibile da decenni”.

È dunque evidente, secondo il consigliere di opposizione, “che la nostra città non ha una visione strutturata che possa essere di stimolo per le nuove generazioni. Di fronte a questa carenza di infrastrutture e opportunità, i giovani sono spesso costretti a riunirsi in bande, creando un ambiente competitivo negativo che non può che portare a problemi di ordine pubblico”.

È vero che questo fenomeno è diffuso in molte realtà, e mi aspetto che questa sarà la giustificazione della maggioranza. Tuttavia, la mia risposta è un’altra: perché Avezzano non riesce a prendere esempio dalle città virtuose? Basterebbe già guardarsi intorno nella Marsica, dove molte città o addirittura paesi, hanno strutture migliori di quelle avezzanesi, che garantiscono ai loro giovani una vita sana e più aggregante. I nostri nonni ci hanno sempre tramandato un prezioso consiglio: Specchiati in chi è migliore di te e fanne scuola – conclude Genovesi – Avezzano ha bisogno di una visione diversa, di un piano concreto per offrire ai giovani alternative sane e positive. È nostro dovere lavorare per rendere la città un luogo di opportunità, crescita e aggregazione, un posto in cui i giovani possano sentirsi parte di una comunità che li supporta e li guida verso un futuro migliore”.




LO SPOPOLAMENTO DELLE AREE INTERNE

Di Marco su aree interne: “La strategia attuale non funziona, gli ingressi sono pochi e non frenano lo spopolamento. Servono un confronto con i sindaci e maggiori servizi”

Teramo, 12 ottobre 2024. “La legge regionale 32 del 2021 non è riuscita né a vincere, ma nemmeno a frenare il fenomeno di spopolamento delle aree interne, questo è emerso chiaramente dalla riunione del Comitato per la legislazione del Consiglio regionale tenutasi ieri. Servono obiettivi più ampi ed efficaci per raggiungere lo scopo che la stessa legge, che individua incentivi a chi decide di trasferirsi nell’entroterra, si pone. Per questa ragione ho chiesto che alle prossime sedute partecipino anche alcuni sindaci dei territori interni dell’Abruzzo, in modo da poter calibrare meglio le proposte per migliorare la situazione e farlo in tempi brevi”, il commento del consigliere regionale Antonio Di Marco sulla Commissione incentrata su questo tema.

“Le 513 persone che grazie ai 2.500 euro annui di incentivi hanno scelto di venire a vivere in Abruzzo o spostarsi da una provincia all’altra, soprattutto nell’Aquilano, leggiamo dai report, sono poca cosa sia perché non frenano i numeri dello spopolamento, che sono oltre l’8,3 per cento della popolazione abruzzese (-14.300 circa) contro lo 0,47 per cento in entrata portato dalla legge 32 – spiega Di Marco – e non sono rosee nemmeno le prospettive future, che vedono incrementi ulteriori dello spopolamento fino al 2027.

Il problema è che una volta trasferiti, i neocittadini si ritrovano a dover combattere con problemi radicati, che li inducono a ripensare alla propria scelta ad esempio: accorpamenti scolastici penalizzanti per alcune realtà; mezzi pubblici non rispondenti alle esigenze di tempo e spostamento di ognuno per ragioni di lavoro, studio, svago; una sanità che non garantisce la dovuta copertura e talora si traduce in un vero e proprio rischio di vita, perché alcuni centri sono lontani decine di chilometri dei presìdi ospedalieri e perché la Regione ha praticamente smantellato le postazioni di emergenza urgenza che erano state pensate proprio per colmare le distanze e dare una risposta capillare di intervento alla comunità formata soprattutto da anziani.

Per ripopolare servono altre cose: una strategia pensata e condivisa con tutti i soggetti capaci di poter dare supporto e soluzioni efficienti: incentivi non soltanto per le attività economiche, ma anche per i servizi, rette scolastiche, abbonamenti per il trasporto pubblico, l’apertura di servizi sanitari specialistici, ambulatori pediatrici, tutte comodità che ad oggi non ci sono e non sono state nemmeno ipotizzate da chi governa, nonostante le visite palmo a palmo fatte durante la campagna elettorale. Non solo, un discorso serio e a parte meriterebbero poi politiche per la rigenerazione urbana e per l’innovazione tecnologica, su cui al momento non esiste nulla di propositivo.

Bisogna, dunque, mettere insieme le forze, costruire il progetto con i Comuni interessati in primis e coinvolgere forze capaci di suggerire strategie vincenti, bene l’Osservatorio per la Cultura, ma anche l’Anci e il mondo associazionistico del territorio vanno coinvolti in modo più diretto, nel merito”.




L’EVENTO SULLA SALUTE UNICA

Domani 13 ottobre ultimo giorno di One Health Award

Teramo, 12 ottobre 2024. Collaborare con l’Africa per aiutare l’Africa, ma anche noi stessi. Questo il messaggio che giunge dalla seconda giornata di One Health Award 2024, in corso a Teramo e organizzato dall’IZS. “ERFAN – Networking and One Health”, la tavola rotonda che ha aperto i lavori della seconda giornata dell’evento dedicato alla “Frontiera Africa”, si è concentrata su uno dei progetti più importanti di cooperazione nel continente africano.

Nel pomeriggio protagonista lo “One Health Project”, tavola rotonda moderata dalla giornalista Francesca Parisella. Sul palco si alternano grandi voci impegnate nel lavoro di scambio continuo con l’Africa.

Il Presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti, si è focalizzato sui rischi globali e sulle opportunità comuni nel cammino con l’Africa: “Già oggi l’Africa costituisce un continente decisivo per l’equilibrio del Pianeta. L’Africa sta crescendo demograficamente in maniera esponenziale, mentre l’Europa è in recessione demografica. Bisogna costruire insieme un grande patto che costruisca canali legali per i movimenti delle persone. Per quanto riguarda le ricchezze naturali l’Africa è fondamentale per l’energia fossile: pensiamo che l’Algeria oggi è il primo fornitore per l’Italia. Poi ci sono le materie prime critiche (cobalto, litio, metalli delle terre rare) indispensabili per la ricerca tecnologica. L’Africa è cruciale anche per quanto riguarda le questioni della sicurezza del Pianeta. Viviamo in un mondo profondamente interconnesso nel quale le distanze si sono drammaticamente ridotte. L’alta formazione ci deve aiutare a far sì che si formino classi dirigenti all’altezza della situazione e dei bisogni dell’Africa perché l’Africa sarà sempre più lo specchio dell’Europa”.

A raccogliere gli spunti di riflessione, l’ospite d’onore dell’evento: il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.  Nel dialogo con la Direttrice dell’Offerta informativa della Rai Monica Maggioni, il Ministro Anna Maria Bernini ha dichiarato: “Partecipare a One Health Award è stata un’esperienza preziosa per riflettere sul ruolo cruciale del Piano Mattei come strumento per una nuova prospettiva di sviluppo nel Mediterraneo. Collaborazione e condivisione devono guidare il nostro approccio con l’Africa. Ricerca e formazione sono le chiavi per un futuro migliore: motori di progresso, pace e diplomazia. Per un continente ricco di potenziale come l’Africa, rappresentano opportunità per creare le basi di una crescita sostenibile”.

“L’idea di One Health incarna perfettamente lo spirito del Piano Mattei: studiare patologie in Africa apre nuove strade per affrontare problemi anche qui in Europa” – ha proseguito il Ministro Bernini – “da tempo esiste una solida rete tra le Università italiane e quelle africane, una collaborazione che dobbiamo ampliare anche al mondo produttivo. È quanto stiamo promuovendo come Ministero dell’Università e della Ricerca anche grazie al prezioso contributo della Fondazione Med-Or guidata da Marco Minniti, che supporta la formazione dei giovani africani e promuove sinergie tra atenei, ricerca e imprese”.

Ad accogliere il Ministro, il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto insieme al Prefetto Fabrizio Stelo, al Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, e alla Autorità Militari. Il primo cittadino ha confermato il supporto e la vicinanza del Comune all’IZS Teramo. “Un’eccellenza che ha un ruolo centrale per l’economia sociale, culturale e scientifica della città” – ha sottolineato il Sindaco, nel suo saluto istituzionale all’evento – “ed esempio concreto, attraverso le sue attività, di come il concetto di ‘One Health’ sia essenziale per definire una strategia globale e interdisciplinare contro le minacce alla salute, rappresentando anche uno straordinario veicolo di pace”.

Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha inviato una nota che sottolinea l’impegno del Governo italiano su sfide globali come la salute: “L’impegno del Governo è concreto, con una attenzione speciale per l’Africa. È necessario ridare speranza e crescita al continente africano per avere più stabilità. Il Governo ha l’ambizione di promuovere il rilancio dei rapporti con il continente africano su nuove basi eque e paritarie. Puntiamo così ad integrare l’Africa nelle catene globali del valore, creare impiego, favorire le condizioni per garantire ‘il diritto a non emigrare’ di cui ha parlato Papa Benedetto XVI. La nostra deve essere un’azione di sistema nel quadro di una strategia complessiva per l’Africa dove partenariati politici, cooperazione allo sviluppo e collaborazione economica vedano il contributo di tutto il Sistema Italia. Penso in questo quadro all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, una realtà dinamica con una estesa rete di cooperazione in Africa. Sono personalmente molto grato all’Istituto anche per la sua adesione all’iniziativa Food for Gaza, per dare assistenza umanitaria alla popolazione della Striscia e favorire la pace in Medio Oriente”.

One Health per il mondo che verrà: l’Africa al centro” il tema dell’OHA Talk del CEO dell’American Society for Microbiology, Stefano Bertuzzi che ha tirato le fila della due giorni di riflessioni nell’aula magna dell’Università.

La giornata si è conclusa con la cerimonia di premiazione degli One Health Award 2024, condotta dalla giornalista Rai Giorgia Cardinaletti. I premi sono stati assegnati a Heinrich Feldmann per i suoi sforzi nello sviluppo di Ervebo, il vaccino per l’Ebola che ha salvato la vita a migliaia di persone; a John Nkengasong, Coordinatore Globale per l’AIDS del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, per aver dedicato la propria vita al miglioramento della salute e del benessere delle persone più vulnerabili del mondo e per i suoi sforzi nello sviluppo della consapevolezza della salute pubblica globale; e al dr. Fratel Rosario Iannetti, missionario comboniano, che ha dedicato e dedica la vita al miglioramento della salute fisica e spirituale delle persone più vulnerabili del Sud Sudan.

L’appuntamento con One Health Award termina domani, domenica 13 ottobre, con un evento a invito al CIFIV di Colleatterrato Alto, dedicato al patrimonio eco-acustico delle foreste primarie a cura dell’autore e compositore David Monacchi.




PATTO COMUNALE PER LA LETTURA

Oggi la firma con gli aderenti. L’Amministrazione: “Puntiamo a Chieti città che legge, ma anche a città della cultura”

Chieti, 12 ottobre 2024. Firmato stamane il Patto comunale per la lettura nella sala convegni del Museo Barbella, dove sono stati invitati tutti i soggetti che hanno aderito al bando pubblicato dall’Amministrazione al fine di istituire il Patto e arrivare a conseguire per Chieti la qualifica di “Città che legge” (Programma promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura – Ministero per la Cultura) attraverso l’Avviso pubblico del 30 luglio 2024 (giusta D.G. n.600 del 22 luglio 2024). L’atto era necessario per il Comune di Chieti, nonché il requisito richiesto per partecipare ai futuri, ma imminenti, avvisi per la qualifica Cepell di “Città che legge”, ma anche per porre le prime basi di programmazione e lavoro condiviso, inerenti gli scopi e le finalità sottese al progetto, ossia: “riconoscere e promuovere e diffondere il libro e la lettura come diritto fondamentale, nonché come risorsa strategica per promuovere lo sviluppo culturale e migliorare il benessere individuale e dell’intera comunità; promuovere e facilitare il radicamento della lettura come abitudine individuale e sociale, basando l’azione su un welfare culturale integrato”.

“Oggi, nell’adesione formale al Patto comunale, abbiamo anche l’onore di vedere la sottoscrizione della nostra Università G. D’Annunzio, qui rappresentata dalla prof.ssa Ilaria Filograsso, che è il primo presidio formativo e culturale del nostro territorio e che per noi è da ulteriore stimolo a maggiori sinergie tra Istituzioni – così il sindaco Diego Ferrara – . E abbiamo anche istituzioni importanti, come il Teatro Marrucino, la nostra biblioteca Bionincontro e la presenza di realtà extracomunali, cosa inusitata nei Patti di altri Comuni italiani, ma che è il nostro segnale di apertura ed inclusività alla costruzione di quella Rete tra Amministrazione e intero territorio anche provinciale. Il “Patto per la lettura”, promosso e curato della consigliera delegata alle Associazioni, Istituzioni e cittadini, Barbara Di Roberto, è il frutto di un lavoro sinergico attuato con i Settori comunali competenti a cui arrivi il nostro ringraziamento per la qualità del lavoro svolto e per la sinergia sul fine dello stesso. In questo senso, quindi,  per la nostra città la sottoscrizione del Patto comunale per la lettura è un passo fondamentale per la crescita culturale della comunità e per la promozione della lettura come vero e proprio strumento di sviluppo del territorio e ciò che più dà valore a tutto questo è che questo avverrà dal lavoro che INSIEME faremo: oggi poniamo le basi di un percorso che sarà più lungo e stabile e sicuramente foriero di progetti, eventi, programmazione e quindi di crescita culturale e sociale per Chieti e i sui residenti e cittadini”.

“Oggi noi tutti, insieme, Sindaco, Amministrazione e sottoscrittori del Patto comunale, abbiamo posto il primo mattone di quella che sarà una Casa collettiva costruita sulla Cultura e per la Cultura a Chieti e che faccia di Chieti non solo “città che legge” ma che possa portarci in futuro ad essere anche noi “Città della Cultura – il commento del presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – . Certo, è un traguardo ambizioso, ma come ho spesso detto, bisogna sempre gettare il cuore oltre l’ostacolo. Sono certo che a partire da oggi la strada sarà meno in salita perché ciò che si farà sul tema culturale della diffusione della lettura e del libro lo faremo animati dallo stesso amore per la cultura e per la nostra città”.

Questo Patto per la lettura è il primo passo di un percorso che, ne sono certa, ci porterà a realizzare importanti progetti culturali per la nostra città – conclude Barbara Di Roberto – I sottoscrittori sono tanti, cosa che mi fa tanto piacere e, in fondo, non mi sorprende. Non sorprende perché l’attivismo, la passione, e la capacità progettuale ed

organizzativa, il cosiddetto lavoro già messo in campo e offerto a Chieti proprio sul tema della promozione e diffusione del libro e della lettura è cosa nota nella nostra città, cosi come al di fuori di essa Bene, da oggi abbiamo una strada da percorrere insieme e lo faremo anche con ‘imprescindibile supporto degli uffici del Settore Cultura, che anche io ringrazio, e del nostro Sindaco perché tutti abbiamo esatta contezza di quanto importante è per Chieti avere il riconoscimento di “Città che legge” prima, e la possibilità di accedere ai Bandi Cepell poi. Non ci resta quindi che metterci subito al lavoro e farlo da subito insieme”




25 APRILE ABRUZZO PROGRESSISTA

Costituito il Direttivo dell’Associazione

Pescara, 12 ottobre 2024. Due fronti principali di impegno: promuovere una mobilitazione regionale contro le politiche della Giunta Marsilio, per il lavoro, il diritto alla salute, all’istruzione e alla mobilità, l’acqua bene comune e cambiare il Pd Abruzzo.

Si è tenuta ieri la riunione di insediamento del direttivo regionale dell’Associazione 25 Aprile Abruzzo progressista, convocata dalla Presidente Paola Cianci.

Il Direttivo risulta così composto, tra componenti effettivi ed invitati permanenti: Paola Cianci (Presidente), Giovanni Di Iacovo (vice presidente e portavoce), Stefania Di Padova (vice presidente), Andrea Catena, Andrea Core, Fausta De Ascaniis, Silvio De Lutiis, Giuseppe Di Girolamo, Fiorangelo Cutilli, Francesco Del Viscio, Francesco Cilli, Giulia Spadaccino, Ernesto Graziani, Stefano Mancini, Davide Morante, Antonio Palombaro, Pamela Roncone, Tommaso Sarchese, Rita Silvaggi, Robert Verrocchio.

Il Direttivo ha eletto quale coordinatore organizzativo dell’Associazione Andrea Catena. Due sono i terreni di iniziativa individuati nel corso della riunione e approvati dall’organismo:

  • Portare avanti in Abruzzo le campagne nazionali per la pace e fermare le guerre in corso in particolare in Ucraina e Medio Oriente ed i referendum nazionali contro il Jobs Act, contro l’autonomia differenziata e per lo ius soli;
  • Lanciare un appello alle forze di opposizione e alle forze sociali e sindacali per una mobilitazione regionale contro le politiche della Giunta Marsilio, che stanno conducendo l’Abruzzo ad una crisi drammatica, per il lavoro, per la difesa del diritto universale alla salute, per la mobilità e i trasporti pubblici (a partire dall’ascolto dei territori sul raddoppio della ferrovia Roma-Pescara), per il contrasto della crisi idrica, per la tutela delle risorse ambientali e contro la riperimetrazione della Riserva Naturale del Borsacchio, per la transizione ecologica e contro la quasi totale assenza di politiche per il sostegno alle aree interne e il ripopolamento delle terre alte.

L’Associazione, aperta al contributo di militanti e amministratori di tutto il campo progressista, infine, ha esaminato la situazione interna al Pd abruzzese, che resta il suo principale riferimento politico, e ha ribadito il giudizio di profonda insoddisfazione diffuso tra elettori e iscritti.

Ha dato quindi mandato al coordinatore neoeletto e alla segreteria politica per costruire nelle quattro province alleanze alternative all’attuale assetto politico regionale del partito, sulla base delle proposte politiche elaborate dall’Assemblea costitutiva dell’Associazione (www.abruzzoprogressista.blogspot.com), in vista dei congressi di circolo e provinciali del Pd, che si terranno a partire dal 15 novembre.




EVENTI, CIBO E STORIA

Così Città Sant’Angelo attrae il turismo nazionale e internazionale

Città Sant’Angelo, 12 ottobre 2024. Città Sant’Angelo continua ad essere meta apprezzata dai turisti, che siano essi di prossimità, italiani o in arrivo dall’estero. Nonostante la bella stagione sia ormai finita, girando lungo le strade del borgo è facile incontrare ancora visitatori, soprattutto in arrivo dall’estero, con macchina fotografica al collo alla ricerca di uno scatto da tenere come ricordo.

In tal senso, i numeri che arrivano in questi giorni di bilancio confermano le sensazioni. Solo tenendo conto del lavoro svolto dai ragazzi dell’Infopoint, qui si contano centinaia di richieste arrivate da altrettante persone. Oltre 300 nel mese di agosto, ma i numeri crescono se si allarga lo sguardo anche a luglio, giugno e settembre, andando abbondantemente oltre il migliaio.

Numeri che tuttavia non tengono conto dell’importante afflusso registrato in occasione di alcuni degli eventi di punta dell’estate. Si fa riferimento, ad esempio, a Borgo di vino, che nel primo fine settimana di giugno ha visto oltre duemila persone riempire il centro storico durante le tre serate della manifestazione, così come la festa dall’Etna al Gran Sasso di metà luglio, andata avanti per una settimana e che visto l’arrivo di migliaia di visitatori, tutti in coda, con grande pazienza, per assaggiare prodotti abruzzesi e siciliani, immersi tra vicoli caratteristici e palazzi d’epoca, tipici del borgo.

Poi ancora fermento in piazza, festival della birra artigianale di metà agosto, ma anche la sagra dell’uva, con all’interno la festa cantine e cortili andata in scena un mese dopo. Tutti appuntamenti che hanno richiamato l’attenzione di un pubblico variegato, sia in termini di provenienza che di età.

Tra i dati estrapolati proprio dall’Infopoint, infatti, emerge come nel panorama italiano le regioni da dove sono arrivati più turisti sono state il Veneto, la Puglia e la Lombardia, mentre sul fronte estero spicca l’Europa centrale, anche grazie ai collegamenti aerei, con arrivi da Inghilterra, Olanda e Belgio, senza tuttavia disdegnare il turismo oltreoceano, con visitatori statunitensi e canadesi.

“Città Sant’Angelo si conferma meta turistica apprezzata, sia da chi arriva dai centri vicini che da fuori regione o anche dall’estero – commenta il sindaco Matteo Perazzetti – ci sono appuntamenti diventati ormai fissi nel nostro calendario che richiamano l’attenzione di chi viene da fuori, altri in rampa di lancio e altri ancora che stiamo riscoprendo, come accaduto di recente con la sagra dell’uva”.

Sulla questione interviene anche l’Assessore alla Cultura e agli Eventi Rino De Bonis: “Dopo il Covid c’è stata una fisiologica ripresa del turismo, che dobbiamo continuare a coltivare. Anche per questo, archiviata l’estate, stiamo già lavorando per organizzare al meglio il cartellone degli eventi natalizi”.




FORMAZIONE PER VOLONTARI CRI

Comitato di Giulianova inaugura il nuovo Corso

Tortoreto, 12 ottobre 2024. Croce Rossa Italiana inaugura il nuovo “Corso di Formazione per Volontari” aperto a tutta la popolazione. Il corso si terrà presso la Sala Mabeba, nei locali dell’Acquapark di Tortoreto, a partire da sabato 26 ottobre. Gli incontri permetteranno di conoscere le principali attività svolte dalla Croce Rossa a carattere internazionale, nazionale e locale.

Nello specifico, il corso mira a far conoscere storia, peculiarità e specificità dell’Associazione e del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; diffondere e rinforzare i Principi Fondamentali; offrire una solida preparazione di base, nonché conoscenze pratiche ed utili; assicurare una visione completa del contesto locale, nazionale ed internazionale, fornendo strumenti di orientamento nella scelta dei servizi da svolgere; far acquisire la capacità di porre in essere i gesti salvavita; assolvere agli adempimenti richiesti dalla legge in ordine a salute e sicurezza del Volontario.

Per iscriversi, basta registrarsi sul sito www.gaia.cri.it.




EMERGENZA IDRICA

Convocazione del Consiglio Comunale Straordinario a Fossacesia

Lanciano, 12 ottobre 2024. Il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ha richiesto la presenza del presidente Gianfranco Basterebbe e dei tecnici della Sasi a una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, che sarà convocata a breve scadenza per affrontare l’emergenza idrica che sta colpendo il territorio e altri 59 comuni gestiti dalla Sasi. La crisi idrica, caratterizzata da  sospensioni quotidiane della fornitura di acqua potabile, sta causando gravi disagi alla popolazione e alle attività economiche, complicando i rapporti tra cittadini e istituzioni.

“La situazione è estremamente critica e richiede un intervento urgente e coordinato per trovare soluzioni efficaci – ha dichiarato il Sindaco Di Giuseppantonio – Durante la seduta consiliare, discuteremo le problematiche attuali, le misure adottate finora e le possibili strategie future per migliorare la gestione della crisi idrica. La presenza della Sasi sarà fondamentale per affrontare questa emergenza in modo adeguato.”

Nei mesi scorsi, la Regione Abruzzo ha pubblicato il lavoro della commissione d’inchiesta del Consiglio Regionale, istituita per verificare la situazione idrica in Abruzzo. Tra le questioni affrontate, è emerso il potenziamento della rete di distribuzione, poiché l’acqua potabile è una risorsa essenziale per la salute umana e la vita quotidiana. Il Presidente della Regione,  Marco Marsilio, ha inoltre richiesto lo stato di Emergenza in Abruzzo per la crisi idrica, che ha colpito in particolare le province di Chieti e Pescara.

“La situazione si sta aggravando ulteriormente con una riduzione delle ore di fornitura dell’acqua, aumentando i disagi per cittadini, servizi pubblici e imprese – ha aggiunto il Sindaco – È fondamentale che tutte le parti coinvolte collaborino per trovare soluzioni rapide ed efficaci.”

Di Giuseppantonio si è sempre battuto per migliorare la situazione idrica nella provincia di Chieti. Negli ultimi anni, ha promosso due riunioni, nelle sorgenti di Fara San Martino e a Fossacesia, con tutti i sindaci della provincia per protestare, discutere e affrontare questa problematica.

L’Amministrazione Civica di Fossacesia estenderà l’invito a tutti i soggetti interessati a partecipare alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale per contribuire alla ricerca di soluzioni efficaci e condivise.




GIORNATA ECOLOGICA SUL MONTE SALVIANO

Cento giovani a lezione di rispetto dell’ambiente

Avezzano, 12 ottobre 2024. Si è svolta con grande partecipazione la giornata ecologica organizzata da Tekneko, in collaborazione con il Comune di Avezzano e diverse associazioni locali, sul Monte Salviano. L’evento ha visto protagonisti cento giovani studenti di prima media, una classe per ogni istituto comprensivo di Avezzano, che hanno avuto l’opportunità di immergersi nella natura e apprendere importanti lezioni sul rispetto dell’ambiente.

Le attività proposte sono state numerose e coinvolgenti, tanto da offrire ai ragazzi l’occasione di entrare in contatto diretto con il territorio e le sue ricchezze. Gli addetti Tekneko presenti sul Monte Salviano hanno spiegato ai ragazzi il ciclo dei rifiuti e illustrato le buone regole per una corretta raccolta differenziata. I giovani hanno potuto esplorare poi i mezzi di soccorso della Protezione civile di Avezzano, indossare i caschi e comprendere le procedure da seguire in caso di incendio. Grazie a un video curato da Mirco Masciovecchio, i ragazzi hanno scoperto qualcosa in più sulla fauna nella riserva del Salviano. La lezione sulla flora locale, tenuta da Ruffino Sgammotta e Alessio Macerola, ha approfondito ulteriormente le caratteristiche naturali della riserva insegnando ai giovani a contare gli anni di un albero e a riconoscere le specie di flora e fauna presenti.

Non è mancato un momento dedicato agli amici a quattro zampe, con l’associazione ASD 4 Zampe che ha illustrato ai partecipanti come prendersi cura dei cani e il loro ruolo nella vita quotidiana. Al termine della giornata, una merenda offerta da Coop Centro Italia ha ricaricato i ragazzi, mentre la Croce Blu ha garantito la sicurezza per tutta la durata dell’evento.

“Siamo molto soddisfatti della partecipazione e dell’entusiasmo mostrato dai ragazzi”, ha commentato il Presidente di Tekneko, Umberto Di Carlo, “eventi come questo sono fondamentali per sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente, facendoli diventare cittadini consapevoli e attenti al futuro del nostro pianeta”.

Anche Maria Antonietta Dominici e Alessandro Pierleoni, rispettivamente assessore all’Ambiente e assessore alla Riserva del Salviano, hanno espresso apprezzamento per la giornata: “La riserva del Salviano è un patrimonio naturale da preservare e valorizzare. Grazie a iniziative come questa, possiamo educare i giovani all’importanza della sostenibilità e della protezione dell’ambiente che ci circonda.”




TERRE SONANTI: LUNGO IL CAMMINO DEL MAMMUT

Prossima tappe ad ocre e fossa, con laboratori, lezioni di archeologia e storia, arte e musica

L’Aquila, 12 ottobre 2024. L’arrivo del mammut nei comuni attiva processi, crea connessione, stimola la creatività e la voglia di fare, esaltando valori e competenze locali. Per noi è stata l’occasione, ad esempio, per fare un laboratorio di canto e musica che ha coinvolto gli alunni della scuola primaria e i loro nonni, a creare ponti e legami tra le generazioni”. Nelle parole della professoressa Rosella Pezzuti, responsabile della Unità educativa musicale di Poggio Picenze, il senso e il vero obiettivo del cammino, fisico e simbolico in 13 comuni dell’Aquilano del mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti.

Un viaggio partito dal castello cinquecentesco dell’Aquila, sede del Museo nazionale d’Abruzzo, dove è custodito il fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

Dopo le tappe dell’Aquila, Scoppito e Campotosto, grande partecipazione nello scorso week end a Barisciano e Poggio Picenze, dove rispettivamente si sono esibiti tra gli altri, il gruppo teatrale dell’associazione culturale Il Sito, con lo spettacolo “Ru Mammut”, le bambine e i bambini di Barisciano in una performance di danza, ed è stata allestita una suggestiva mostra sulla civiltà della pastorizia. Mentre a Poggio Picenze c’è stata la citata restituzione del laboratorio di canto intergenerazionale con nonne e i nonni, le bambine e i bambini, con la collaborazione della scuola primaria di Poggio Picenze dell’istituto Comprensivo di Navelli. Ad accogliere il mammut anche i sindaci di Barisciano, Fabrizio D’Alessandro, e di Poggio Picenze, Antonello Gialloreto, oltre alla direttrice artistica di Terre Sonanti, Silvia Di Gregorio.

E altrettanto ricche di sorprese saranno le prossime tappe.

Sabato 13 ottobre ad Ocre, in piazza San Martino, nella frazione di San Martino d’ Ocre alle ore 18, in programma “Ma ma ma mamuuuut!” , con protagoniste e bambine e i bambini della scuola primaria di Ocre, un intervento teatrale  curato da Antonella Lattanzi preparato nel corso di laboratori tenuti nei giorni precedenti. E ancora il laboratorio di cucito e pittura, “Ritagli di sto…ria”, curato dall’associazione SanPanfiliAmo e dal gruppo Stelle Sospese, “Ricordi di un viaggio”, curato dalle associazioni “Il Castellano”, “La Solagna” e “Poli SMart 1987”, che racconta il territorio di Ocre, la sua montagna, i conventi di Sant’ Angelo e Santo Spirito e il celebre castello che domina la conca aquilana. Musiche e canti di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Interverrà il Sindaco Gianmatteo Riocci. Rinfresco e buffet a cura del ristorante “ La Radice”

Domenica 13 ottobre, alle ore 16 il Mammut sarà a Fossa in piazza Gemona, e ad accoglierlo ci sarà l’installazione artistica realizzata nel corso dei laboratori partecipati condotti dal MuBAQ- Museo dei Bambini L’ Aquila, dal titolo “ Accogliamo il Mammut con creatività”. Canti e musiche di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. La storica dell’arte Roberta Ianni racconterà il ritrovamento della necropoli e la stratificazione di civiltà che testimonia,  nonchè di Fossa, “terra delle beatitudini”, con i suoi i santi, conventi e la meravigliosa chiesa di Santa Maria ad Cryptas. Interverrà  il sindaco Fabrizio Boccabella. -Rinfresco e buffet in collaborazione con la Proloco di Fossa.

Come sempre ci saranno le narrazioni teatrali di Alberto Santucci, e la mostra delle opere dedicate al mammut realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila.

Nel frattempo, sono stati anche attivati in tutti i plessi scolastici dei Comuni partner, i laboratori artistici di realizzazione di libri d’arte ispirati al Mammut condotti da Debora Frasca e Francesca Racano.

Il progetto “Terre sonanti – il Mammut” è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.

Queste le successive tappe: sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo, domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine, domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.




OCCASIONI DI GRAZIA E MISERICORDIA

In preghiera con il mondo della scuola

Teramo, 12 ottobre 2024. Tutta la Chiesa, su invito di papa Francesco, sta vivendo in questo 2024 un Anno della preghiera in preparazione al Giubileo del 2025.

Ormai da diversi mesi la nostra Chiesa locale sta vivendo degli incontri di preghiera legati ai diversi settori della vita civile ed ecclesiale, in ogni Santuario diocesano, che rimarrà poi durante tutto il Giubileo del 2025 la chiesa di riferimento per continuare la preghiera e poter sperimentare occasioni di Grazia e Misericordia.

Il prossimo mercoledì 16 ottobre, alle 20:30 ecco l’invito a unirsi alla preghiera con il mondo delle Scuole, dell’Università e della Comunicazione presso il Santuario di Santa Maria a Mare in Giulianova.

Don Giulio




ULTIMO APPUNTAMENTO DELL’ESTATE DELL’ARATRO

Fabliò – Storie a lume di lucerna

Pianella, 12 ottobre 2024. Fabliò – Storie a lume di lucerna, l’audace chiusura dell’Estate dell’Aratro nella Tenda Yurta. Questa sera alle ore 21.00 presso la Tenda Yurta sulle Terre di Arotron a Pianella è previsto l’ultimo appuntamento con la lunga programmazione dell’Estate dell’Aratro diretta da Franco Mannella.

Dunque, è con Fabliò – Storie a lume di lucerna che si conclude la rassegna estiva 2024: un appuntamento che risulta essere anche un invito ad esplorare i sentieri percorsi dalla letteratura riguardo ai temi del corpo, dell’eros e del sesso, con lo spirito del gioco divertente ma anche curiosamente erudito.

Sono gli attori Alessandro Rapattoni (anche autore, regista) e Chiara Colangelo i protagonisti dell’audace reading, un esperimento ispirato dai fablieaux medievali ( e dunque storie comiche, satiriche e spesso ‘oscene’) e da racconti e poesie dell’antichità classica a tema erotico e umoristico. A dare ulteriore supporto all’evento sarà la scenografia allestita nella Tenda Yurta, rifugio di bellezza e arte, a lume di candela dove verrà riprodotta un’atmosfera intima, calda e accogliente.

“L’impressione che mi ha ispirato Fabliò – spiega Chiara Colangelo – è che in ogni epoca l’eros e il sesso si insinuino inesorabilmente tra le maglie del controllo sociale, tra le norme e le regole che tentano di arginarne la forza, con la potenza devastante, ctonia degli elementi della Natura.

Questa energia insopprimibile, che porta gli esseri umani a contatto con i loro più antichi fantasmi, a scoprire ogni volta le forme più o meno innocenti o trasgressive delle loro perversioni, suscita un terrore o un timore che va in qualche modo contrastato slanciandosi senza freni nell’estasi, oppure esorcizzato attraverso il riso, o ancora, in epoche di repressione, resistendo o cedendo alla tentazione”.

Vi guideremo con le nostre letture alla scoperta di opere spesso poco conosciute – aggiunge Alessandro Rapattoni – in un percorso vagamente cronologico che dall’antichità porterà al mondo di oggi, tra la luce liberatoria del riso e le ombre morbose dei tabù, ma sempre con un richiamo dal tono a volte schietto e ridanciano, a volte malizioso, che caratterizza il punto di partenza della nostra ispirazione: la forma narrativa dei Fabliaux francesi medievali, con le loro storie volutamente ‘basse’, vicine al mondo popolare, fatte di intimità marginali, piaceri furtivi, che permettono di parlare di sessualità con leggerezza e libertà”.




COERENZA DI PLASTICA

di Simona Barba, AVS- Radici in Comune

Pescara, 12 ottobre 2024. Durante il consiglio straordinario sulla emergenza idrica dell’8 ottobre, il Sindaco nel suo intervento, a latere sul tema dell’acqua, ha tuonato contro le plastiche abbandonate sulla spiaggia, i giochi dimenticati che deturpano tutta la spiaggia, che finiscono in acqua e che inquinano, contro i genitori dei piccoli che creano tutto ciò.

Giustissimo.

Ma perché allora al momento della presentazione della mozione sull’utilizzo di materiali ecocompatibili, da me portata in Consiglio Comunale il 26 settembre, non ha detto nulla?

La maggioranza non ha nemmeno aperto il dibattito.

Il Sindaco, appassionato come molti di noi del nostro mare, dovrebbe affondare la propria mano nella sabbia e poi tirarla su: non potrà non notare tutti i filamenti di plastica che si attorcigliano alle dita.

I filamenti sono un inquinamento subdolo, pervasivo, invasivo, che producono le devastanti microplastiche, impossibili da bonificare, tanto che entrano anche nella catena alimentare di animali e umani.

Sia coerente il Sindaco con il suo giusto sentimento di stigmatizzazione delle azioni che portano i rifiuti sulle nostre spiagge, e apra la discussione sul divieto della rafia per eliminare tale deturpazione.

Non c’è plastica di serie A e plastica di serie B.

 Cominciano noi come amministrazione a dare il buon esempio e fare concretamente azioni coerenti al valore che noi diamo al nostro mare e alla nostra spiaggia.