LA SENSIBILIZZAZIONE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE

Prosegue nel teramano con tre nuove panchine d’autore. Madrina degli eventi Emanuela Tittocchia

Teramo, 27 settembre 2024. Secondo gli ultimi dati Istat aggiornati al 2022 le chiamate al numero 1522 da parte di vittime di violenza di genere e stalking nella provincia di Teramo sono state complessivamente 55, poco più della metà rispetto a quelle effettuate nel corso dell’anno precedente (107), una flessione che potrebbe far riflettere anche sull’utilità delle iniziative di sensibilizzazione.

Sulla scia dei diversi eventi che nel mese di settembre sono state organizzate per invitare i cittadini alla riflessione e alla consapevolezza sul tema della parità di genere e della cultura del rispetto, nelle giornate del 1° e del 2 ottobre a Teramo e in due Comuni della provincia saranno allestite nuove panchine d’autore. Si tratta di un progetto che la Arcagency Fashion Art sta portando avanti da alcuni anni con l’installazione nei punti più visibili delle città italiane di panchine con immagini artistiche e con il numero di pubblica utilità messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri per sostenere e aiutare le vittime di violenza di genere e stalking.

Grazie all’associazione il Guscio una panchina sarà installata il 1° ottobre nei giardini Pannella della Provincia di Teramo alle ore 10,30 alla presenza delle personalità istituzionali di tutta la provincia, mentre alle ore 15,30 sarà inaugurata un’ulteriore panchina d’autore in Piazza della Libertà a Roseto degli Abruzzi. Nelle figure realizzate sulle panchine da Sabrina Piccioni è sempre presente l’immagine di una donna, l’utilizzo del colore nero rappresenta l’incubo della violenza che oscura la vita di molte donne mentre il nastro è manifestazione di colore, vita, luce, sogni e rinascita.

Il 2 ottobre alle 10,30 sarà inoltre donata dall’Arcagency Fashion Art e installata ad Alba Adriatica la prima panchina della gentilezza di colore viola nella Villa Comunale alla presenza degli alunni dell’Istituto comprensivo di Alba Adriatica.

La particolarità di questa panchina risiede, oltre che nel colore, anche nell’abile mano dell’artista Sabrina Piccioni e nell’aforisma ideato dallo stilista Loris Danesi: “La Gentilezza… un potere silenzioso che ti cambia. Condividi sorrisi, moltiplica gioia”.

Ad inaugurare le panchine la testimonial di Arcagency che sta veicolando da diversi anni messaggi di sensibilizzazione sul tema: l’attrice Emanuela Tittocchia con la conduttrice Antonella Ciocca. Alle ore 21, nel contempo, sempre nella Villa comunale si terrà l’evento Libri in villa per la presentazione di “Maritain. Educazione integrale per un Umanesimo integrale” scritto da Giancarla Perotti, sempre condotto da Antonella Ciocca con la presenza di Emanuela Tittocchia, del sindaco Antonietta Caciotti e dell’assessore alla cultura Francesca di Matteo.

Già nella prima metà del mese di settembre la galleria del Centro Commerciale Val Vibrata ha ospitato incontri, appuntamenti di sensibilizzazione sulla tematica contro la violenza sulle donne organizzati dall’Arcagency Fashion art in collaborazione con l’associazione il Guscio di Roseto degli Abruzzi e condotti dalla conduttrice Maria Rita Piersanti.

Il primo settembre è stata inaugurata la mostra fotografica “Il filo rosso” con volti di donne vittime di violenze che hanno trovato la forza di rinascere, idea del fotografo Cristian Palmieri. L’8 settembre è stato presentato il libro di Andreina Moretti “Nel guscio della noce”, con dibattiti e approfondimenti sulla tematica, il 15 settembre l’appuntamento “Attraverso i tuoi occhi” è stato dedicato a racconti e testimonianze di donne sopravvissute alle violenze e con un test anonimo per riconoscere le diverse forme di violenze verbali. Il centro commerciale, infine, e l’Arcagency Fashion Art, al termine di questo percorso di sensibilizzazione hanno donato all’associazione il Guscio le due panchine d’autore che verranno istallate.




TI PRESENTO UN CLASSICO

Con Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dello Strega

Francavilla al Mare, 26 settembre 2024. Protagonista del penultimo appuntamento della rassegna Ti presento un classico  è Donatella Di Pietrantonio, vincitrice della LXVIII edizione del Premio Strega ed ospite, con lo Strega Tour; ultima edizione del Festival SquiLibri di Francavilla al Mare.

La Di Pietrantonio, sabato 28 settembre alle ore 19 presso l’Auditorium Sirena di Francavilla al Mare, parlerà di Il posto di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura nel 2022.

Ti presento un classico fa parte di Libridine (finanziato dal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco, Luisa Russo, con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle Narrazioni.

La francese Ernaux scrive Il posto dopo la morte del padre, forse per bisogno o necessità di ricordarlo e ritrovare quel posto primigenio dove tutto ha avuto inizio, anche il suo stesso allontanamento grazie ai propri sforzi e al sacrificio della sua famiglia.

Si tratta di un posto appartenente al passato, lontano, ma in realtà sempre vivo dentro di lei, donna dalle umili origini, diventata con sacrificio donna borghese e istruita prima insegnante e poi scrittrice, ed è proprio il linguaggio privo di retorica e  sentimentalismi a tracciare la linea di separazione tra quel mondo originario e quello borghese in cui ora si muove.

Nel linguaggio limitato utilizzato dai genitori e quello da lei acquisito attraverso gli studi e le diverse frequentazioni si percepisce tutta la distanza sociale che si è venuta a creare. Una distanza che l’autrice riconosce e accetta come inevitabile conseguenza dell’istruzione cercata e ricevuta, che l’ha condotta in un altrove fisico, sociale e culturale impensabile per i suoi genitori.

Nonostante questa accettazione, la rimozione del proprio passato rappresenta sempre un processo complesso e lacerante, che si trascina dietro un senso di colpa insanabile.

“Il senso di colpa della protagonista, forse, non si estingue mai ma il riconoscimento per una famiglia che ha fatto grandi sacrifici è sempre presente. La scelta della Dottoressa Di Pietrantonio, che siamo fieri di ospitare nuovamente a Francavilla, ha sicuramente molto da insegnare e contiene tanti principi su cui soffermarsi; la straordinaria attualità di Ernaux sta proprio nel voler conservare dall’usura del tempo il proprio passato”- spiega Millanta. 

L’appuntamento con la Di Pietrantonio è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che Libridine è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




A BARLETTA PER LA COPPA ITALIA 2024

Calcio a 5: L’impegno della squadra della polizia municipale di Montesilvano

Montesilvano, 26 settembre 2024. Il Gruppo Sportivo Polizia Municipale Città di Montesilvano, classificatasi al terzo posto al Campionato Italiano di calcio a 5 riservato alla categoria, sarà una delle squadre candidate per l’assegnazione della “Coppa Italia 2024”. Il trofeo, giunto alla dodicesima edizione, si disputerà al “Pala Borgia” di Barletta, dal 29 settembre al 3 ottobre ed è organizzato dall’Associazione Sportiva Polizie Locali d’Italia.

Parteciperanno al trofeo nazionale, le prime otto squadre in ordine di classifica dell’ ultimo campionato: Castellammare di Stabia, Torino, Montesilvano, Torre del Greco, Venezia, Barletta, Pesaro e Trieste. Nel girone “A” si affronteranno i gruppi sportivi di Castellammare di Stabia, Venezia, Pesaro e Trieste mentre nel girone “B” il Gruppo Sportivo Montesilvano affronterà Barletta, Torre del Greco e Torino. Le prime due classificate dei gironi si contenderanno l’ambito trofeo della Coppa Italia 2024, nella finale che si disputerà mercoledì 2 ottobre.

I quattordici convocati della squadra abruzzese a disposizione dell’allenatore Roberto Marzoli sono: Piscione Alessandro (P), Del Romano Mattia (P), Di Nucci Matteo, Costantini Roberto, Ciccarelli Pasquale, Torti Pierpaolo, Alonzo Antonio, Di Flauro Daniele, Di Fiore Paolo (VK), Speranza Marco (K), Marini Mario, Passaro Simone, Cesaroni Corrado, Blasioli Luca. Lo staff composto da: dottor Lezzerini Luigi, massaggiatore Scurti Giorgio, preparatore prof. Remigio Gianni, gli accompagnatori Castorani Giancarlo, Di Ridolfi Luca, Trave Dino.

Il comando di Polizia Locale di Montesilvano e il suo gruppo sportivo, promotori dal 1999 di iniziative sociali, in questi venticinque anni ha sostenuto 40 associazioni benefiche no-profit collaborando con Caritas, reparti ospedalieri e case-famiglia, devolvendo in fondi e derrate alimentari un valore di circa 90.000,00 euro.

Nel mese di ottobre sarà donato al reparto UOC Neonatologia di Pescara una centrifuga completa per ematocrito per capillari grazie ai fondi raccolti dall’evento “Solidarietà e Sport”. 

Inoltre, sarà data continuità ad una collaborazione con l’Associazione “Progetto Noemi Onlus” dell’infaticabile fondatore e presidente Andrea Sciarretta, al quale va tutta la nostra stima e ammirazione per la sua campagna di sensibilizzazione sulla SMA, una malattia genetica rara, Atrofia Muscolare Spinale. Gli atleti abruzzesi indosseranno, prima dell’inizio di ogni gara, una maglia con l’acronimo SMA “SENZA MAI ARRENDERSI”.  




L’IPOTESI COSA NUOVA non va esclusa a priori

Avvenire ha pubblicato il seguente intervento, che si inserisce nel dibattito sui cattolici e la politica

PoliticaInsieme.com, 26 settembre 2024. Entro in punta di piedi nel dibattito avviato a Trieste nell’ambito della Settimana Sociale dei primi giorni di luglio a proposito del collegamento a rete di alcuni amministratori locali. La domanda aperta da oltre trent’anni è la solita: serve un nuovo partito o è necessario presidiare campi esistenti?

Sono sufficienti per le sfide che stiamo vivendo semplici luoghi di confronto che abbiano come unico scopo quello di affrontare la solitudine dell’impegno?

Sia pure in una diversa prospettiva sottoscrivo per esperienza personale quest’ultimo assunto perché sciogliere il nodo della solitudine consente di rispondere alla domanda tutt’altro che retorica: se non serve un nuovo partito perché non dovrebbe servire un partito nuovo?

Alle elezioni dell’8 e 9 giugno 2024 mi sono candidato alla carica di sindaco del comune di Bellaria Igea Marina, un piccolo comune in provincia di Rimini, per il partito Insieme. Fedele ai principi fondativi del partito che ho contribuito a costituire ho presentato un programma autonomo, alternativo al sistema politico bipolare con la dichiarata prospettiva di non aderire a schieramenti per ideologia o opportunismo.

Ho dichiarato di dialogare con tutti per portare al centro della politica la persona così come la concepisce la Costituzione nel segno di politiche più solidali, eque ed inclusive.

Mi sono presentato agli elettori con un programma focalizzato sull’attuazione dei diritti sociali (casa, lavoro, salute, in particolare) assumendo concreti impegni di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…” come vuole l’articolo 3 della nostra Costituzione in una realtà, quella riminese, dove la casa in locazione è un miraggio se non sei un turista, il lavoro dignitoso stagionale legato al turismo balneare è pacificamente e, pressoché impunemente, disatteso, e la salute, come del resto anche altrove, è ben tutelata solo se a pagamento.

Ebbene, di fronte a queste evidenti emergenze che colpiscono la popolazione meno abbiente anche i cristiani cattolici, per quello che è il mio osservatorio, si sono dispersi nei vari partiti di destra o di sinistra che suonano un altro spartito dove è scritto più o meno esplicitamente che la casa è un bene da mettere a reddito, il lavoro deve restare subordinato al capitale e gli interessi corporativi è bene che siano ben tutelati.

Per questo ritengo che i cristiani cattolici, presenti ovunque ma inefficaci dappertutto, per usare una felice espressione utilizzata a suo tempo da Dario Antiseri sul Corriere della Sera, devono trovare il coraggio di suonare un altro spartito, con una orchestra (leggi partito) nuova, non cattolica anche se di cattolici, autonoma e laica, perciò aperta a credenti e non credenti, per avere la forza dei numeri necessari ad attuare quella buona politica a cui ci richiama la Costituzione come la “Fratelli tutti”.

D’altra parte, come si può pensare di iniettare forti dosi di cultura politica che si richiami al personalismo in un sistema politico tarato sulla cultura dell’individualismo, senza la mediazione di un partito nuovo che incorpori i principi e i valori della Costituzione repubblicana e della Dottrina sociale della Chiesa, traducendoli in concreti progetti?

Primo Fonti




DISSESTO IDROGEOLOGICO. INTESA FRA CHIETI E BUCCHIANICO

Lavoreremo in tandem a vantaggio della comunità. La nostra sinergia vuole essere un esempio al di là e al di sopra di problemi e campanilismi 

Chieti, 26 settembre 2024.  Firmato ieri un importante accordo di collaborazione fra i Comuni di Chieti e Bucchianico in tema di dissesto idrogeologico. La firma durante la conferenza con il sindaco di Chieti Diego Ferrara e quello di Bucchianico Renzo Di Lizio, che hanno illustrato i dettagli dell’intesa, nata ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241/1990 per la condivisione delle misure necessarie al superamento dei danni conseguenti agli interventi urgenti di protezione civile connessi al rischio idrogeologico dei rispettivi territori.

“L’intesa nasce per mettere insieme le forze e affrontare la lotta al fenomeno del dissesto idrogeologico così insidioso e importante che accomuna i nostri territori – così il sindaco Diego Ferrara – A Chieti un intero quartiere, quello di Santa Maria, è stato interessato dal problema e per tutelare la pubblica incolumità ho dovuto emettere diverse ordinanze per interdire l’uso dei condomini interessati da cedimenti strutturali, a causa della frana che corre a 17 metri nel sottosuolo e sposta gli edifici in quella zona.

Attraverso la Protezione civile regionale ci siamo attivati per avere dei fondi che mitighino il rischio, perché la soluzione è difficile da poter essere risolta nell’immediatezza. Attraverso le risorse tecniche, intellettuali e di lavoro, possiamo provare ad arginare la situazione, evitare che progredisca e dare un grado di sicurezza maggiore ai cittadini, che hanno diritto a una normale vita sociale. In uno dei colloqui con le istituzioni sovraordinate, quello avuto di recente a Roma con il Ministro alla Protezione civile Nello Musumeci, ci è stato illustrato il panorama di una situazione nazionale veramente disastrosa, come dimostrano gli ultimi danni in Emilia-Romagna e di una coperta troppo corta per le tante situazioni emergenziali.

Per tante e tali ragioni si dovrà pensare a politiche strutturali importanti e la sinergia con Bucchianico è una risposta pensata dalle istituzioni per affrontare la situazione, utilizzando bene i fondi ricevuti con il riconoscimento dello stato di emergenza. Alle quattro province sono stati riconosciuti poco più di 4 milioni di euro, un milione è la somma che spetterà alla provincia di Chieti, circa 800.000 euro per il capoluogo e il resto per Bucchianico, evidenziate come emergenze su cui intervenire. Insieme da oggi in poi ragioneremo sull’impiego e sugli atti che i nostri uffici porteranno avanti, che ringrazio per l’enorme lavoro svolto. Non solo, l’idea è quella di guardare al futuro di queste aree ferite, lo faremo studiando gli strumenti migliori per arrivare a una delocalizzazione che ci darà la possibilità di cambiare le sorti del quartiere. Questa è la sfida che ci aspetta per il futuro”.

Per Bucchianico il problema è analogo a quello di Chieti, sebbene ridotto – spiega il sindaco Renzo Di Lizio – nel 2017 abbiamo vissuto un’esperienza simile che dal 2022 in poi ci ha visto iniziare una serie di attività dalla progettazione per la mitigazione e ora speriamo di poter attivare tutti i lavori relativi. L’intesa nasce perché questo tema, vissuto, sentito e condiviso da entrambi, deve portare a una risposta capace di coniugare al futuro il destino dei territori interessati dal fenomeno e dei cittadini che hanno perso casa, fatto sacrifici e investimenti.

Da amministratori dobbiamo dare una prospettiva diversa alle nostre comunità, dire ai nostri concittadini che fine farà la loro casa, dove andranno a vivere e con il sindaco Ferrara, che ringrazio pubblicamente per aver condiviso questo percorso con noi, abbiamo pensato che l’unione fa la forza, per focalizzare il problema e individuare percorsi e soluzioni. L’intesa per noi è una carta vincente. Speriamo che questo sia anche da esempio per il territorio, perché a volte il campanilismo non consente sinergie efficaci ed efficienti, come sarebbe giusto per dare risposte ai cittadini. Bucchianico è vicina geograficamente a Chieti, condivide con il capoluogo questo enorme problema, confidando che l’accordo sia un esperimento che porti ad altre sinergie”.




FORUM INTERNAZIONALE DEL GRAN SASSO

Settima Edizione: La carità intellettuale per un nuovo sviluppo dei popoli. Università degli Studi di Teramo, 26 settembre – 28 settembre 2024 Campus Universitario “Aurelio Saliceti”

Teramo, 26 settembre 2024. Torna per il settimo anno consecutivo il grande simposio accademico organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri e dall’Università degli Studi di Teramo insieme ai Centri di Ricerca abruzzesi e italiani. Con 380 relatori dall’Italia e dall’estero suddivisi in 26 sessioni di lavoro parallele su altrettanti ambiti disciplinari, il Forum del Gran Sasso 2024 indagherà il tema della Carità intellettuale per un nuovo sviluppo dei popoli, dal 26 al 28 settembre nelle aule del Campus Universitario teramano.

«In continuità con il Forum dello scorso anno, il tema scelto propone alle comunità accademiche e scientifiche di aprire nuovi orizzonti non solo di collaborazione, ma di inserimento delle proprie attività di ricerca nel contesto contemporaneo» dichiara il Vescovo Lorenzo Leuzzi. «La prospettiva della carità intellettuale – prosegue il presule – interpella innanzitutto la vocazione e la missione del ricercatore e sollecita il superamento di una finalità puramente intra accademica per aprirla alle nuove attese del cambiamento d’epoca: lo sviluppo dei popoli. È il passaggio da una cooperazione internazionale puramente funzionale ad una conoscenza della realtà storica necessaria per lo stesso sviluppo della scienza. La carità intellettuale è la via per rilanciare il metodo scientifico e per promuovere la crescita culturale dei popoli. Le diverse discipline accademiche e le realtà socioculturali di riferimento coinvolte nelle sessioni di studio e di confronto – conclude Monsignor Leuzzi – saranno il tessuto base da cui partire per una nuova cultura dello sviluppo dei popoli animata dalla carità intellettuale».

Alla vigilia dell’evento il Magnifico Rettore Dino Mastrocola dichiara:

«Anche quest’anno il Forum rappresenta una grande occasione di confronto e riflessione multidisciplinare. L’Università, luogo di saperi, conoscenze e ricerche, rappresenta un nodo strategico per sostenere e accompagnare lo sviluppo culturale dei popoli. L’intuizione, diversi anni fa, di istituire all’interno del Forum un Partenariato Euro Africano, ha suscitato un grande interesse e la cooperazione per lo sviluppo è oggi in primo piano nell’agenda politica nazionale ed europea»

Alla cerimonia inaugurale di giovedì 26 ottobre alle ore 16.00 nell’Aula Magna Benedetto Croce dell’Università di Teramo sarà presente S. E. Mons. Rino Fisichella, Arcivescovo Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione dei popoli, e interverrà con un video messaggio il Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Nella giornata di venerdì 27 settembre, spazio alla cooperazione internazionale con la Sesta Conferenza di Partenariato Euro Africano. Nella serata dello stesso giorno si celebrerà invece la Notte Europea dei Ricercatori, in occasione della quale il Vescovo Lorenzo Leuzzi presiederà una Santa Messa per i ricercatori nella chiesa di San Gabriele dell’Addolorata in Colleparco alle ore 19.15. A seguire saranno presentati, nella Sala delle Lauree del Polo Didattico “S. Spaventa” dell’Università di Teramo, gli Atti del II Meeting Internazionale “La Scienza per la Pace”, alla presenza del Vicepresidente della Pontificia Accademia delle Scienze, Monsignor Dario Edoardo Viganò.

Nel mattino di sabato 28 settembre la Cerimonia conclusiva nell’Aula Magna dell’Università di Teramo, moderata dal presidente del Comitato Scientifico del Forum, il Professore Cesare Mirabelli, con gli interventi del nostro vescovo e del Magnifico Rettore Dino Mastrocola.




TORQUATO TASSO E L’ABRUZZO

Alla Feltrinelli di Pescara per la prima presentazione

Pescara, 26 settembre 2024. Oggi, giovedì 26 settembre alle ore 18 verrà presentato alla Feltrinelli di Pescara, il primo numero della nuova serie ottanio di Comete – Scie d’Abruzzo dedicata all’Abruzzo letterario: il titolo del volume di cui si parlerà in questa prima presentazione è Torquato Tasso e l’Abruzzo di Salvatore Di Fusco, con prefazione del poeta e scrittore Davide Rondoni. Modera il Direttore della vasta collana della Ianieri Edizioni, lo scrittore e sceneggiatore Peppe Millanta.

Immancabili, come nella serie blu dedicata alla narrativa di viaggio, gli itinerari da percorrere curati da Maria Vittoria D’Emidio che fa parte del comitato scientifico al fianco dello stesso autore e di Greta Consorte e Valentina D’Addazio.

Una delle novità di questa serie è la collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara, fondata dallo stesso Peppe Millanta, gestita da Elisa Quinto con la collaborazione di Sara Caramanico.

Con la serie ottanio la collana Comete inaugura un modo diverso di ‘frugare’ nella nostra regione, attraverso le parole dei letterati che l’hanno attraversata – spiega il Direttore di collana Millanta, che aggiunge – un progetto nuovo, che coinvolge la Scuola Macondo di Pescara. Una serie dedicata al turismo letterario, che vuole utilizzare quelle parole come bussole, per tracciare il profilo di un Abruzzo inedito, attraversato da storie, versi e aneddoti levati al mondo della letteratura e ai suoi personaggi”.

Come sostiene l’autore di questo primo numero, Salvatore Di Fusco: “in questo volume osserviamo alcuni territori abruzzesi attraverso lo sguardo di Torquato Tasso, un grande ‘viaggiatore’; di certo è che non è particolarmente nota la sua presenza in Abruzzo e soprattutto dobbiamo anche interrogarci su cosa si sa con certezza della presenza in questa regione dello scrittore; ed ecco che in questo primo volume della nuova serie prende corpo una ricerca che ha lo scopo di separare i fatti dalle ipotesi o dalla leggenda, arricchendo in qualche modo la storia”. 

E come scrive Rondoni nella prefazione: “Si dice, tra i tanti si dice, che arrivò persino all’eremo sulla Majella che fu dimora di papa Vittore III e di colui che, Pietro di Morrone, ebbe nome di Celestino V e fece il Gran Rifiuto. È leggenda, come tutto diventa leggenda, per fortuna, e non solo biografia”.

E proprio così che, tra i tanti si dice da verificare, prende il via questa nuova grande avventura letteraria. Anche questa nuova serie ha come partner: I Borghi più belli d’Italia, I Parchi Letterari, Borghi Autentici, il Parco Nazionale della Maiella.

Salvatore Di Fusco è nato a Napoli nel 1976 e si è laureato in Lettere Moderne all’Università Federico II con una tesi in Storia del Rinascimento. Presso la stessa Università ha conseguito nel 2006 un master in Archivistica, Biblioteconomia e Metodologia della ricerca storica. Docente di sostegno e delle discipline letterarie, attualmente vive e lavora a Pescara.




NON CI FERMA NESSUNO

Forti emozioni nella sesta tappa il tour motivazionale universitario nazionale di Luca Abete. Abete: “Basta dissing! Impariamo ad amarci”. Il Rettore Stuppia: “Diffondere ottimismo e fiducia per il futuro. Muciaccia: “Siate liberi andando verso ciò che vi appassiona”.

Pescara, 26 settembre 2024. Grande partecipazione ed entusiasmo per la 6° tappa del tour motivazionale #NonCiFermaNessuno andata in scena presso l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara.

La campagna sociale ideata e animata da Luca Abete mette da dieci anni al centro gli studenti universitari attraverso una serie di talk che hanno come scopo quello di motivare i presenti, facendogli credere nelle proprie potenzialità e invitandoli a reagire davanti alle avversità della vita.

Come sempre lo storico inviato di Striscia la Notizia ci ha tenuto a instaurare, con gli studenti e le studentesse, un dialogo autentico senza mai porsi come “maestro di vita”, piuttosto invece come una sorta di fratello maggiore da cui prendere spunto per affrontare al meglio le sfide, piccole e grandi, che la vita ci mette davanti.

“Una tappa del tour alla d’Annunzio è sempre una buona idea – scherza Luca Abete – Vedere tanti ragazzi accorsi ne è la conferma. La situazione è chiara: c’è tanto bisogno di ascolto. Nell’era della comunicazione, affiora un sentimento di solitudine che blocca le prospettive di tanti. In aula hanno avuto la possibilità di raccontarsi, di parlare di fragilità senza temere il giudizio severo degli adulti. Sono emerse storie di disagio, ma anche di coraggio e resilienza. Vado via soddisfatto. Accorciare le distanze tra le loro anime è utile a donare forza e consapevolezza del loro valore oltre ad essere uno degli obiettivi di questa campagna sociale. In un periodo in cui spopola la moda del dissing nella scena musicale italiana, noi rispondiamo con il claim di questa edizione: “impariamo ad amarci”.

Il Rettore, Prof. Liborio Stuppia, entusiasta dell’evento, ha invece chiosato: “È stato un appuntamento bellissimo quello con Luca Abete, come sempre del resto. Credo che la cosa più importante sia il messaggio di grande forza, di grande serenità, che viene trasmesso a questi ragazzi che hanno assolutamente bisogno di essere spinti ad avere ottimismo e fiducia per il futuro. Quindi ben venga che ci siano questi testimonial per il mondo accademico e per questa età così delicata per i ragazzi”

All’apprezzamento degli studenti si affianca quello istituzionale. La campagna sociale vanta, infatti, la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Inoltre, #NonCiFermaNessuno si pregia del patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca, della Conferenza dei Rettori e, da quest’anno, della collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.

Apprezzatissimo l’intervento di Giovanni Muciaccia. Il protagonista di Art Attack ha raccontato le sue esperienze e dispensato consigli: “La vita è lo stesso, ci sottopone a delle pieghe, a volte impreviste, che ci formano, come nell’origami formano la nostra struttura, cioè diventiamo solidi attraverso le esperienze. Siate inoltre indipendenti, quando vedete un gregge di pecore invertite la rotta, andate controcorrente, siate fieri di essere le pecore nere e andate verso quello che vi appassiona di più. Questo è il successo!”

Un format articolato che vive di numerosi momenti che Luca Abete sintetizza così: “La nostra è una ribellione sociale che prova a sovvertire l’andamento di un disagio che in molti riconoscono ma in pochi riescono a gestire. Noi lo facciamo coinvolgendo ospiti in linea con i valori del format, partner in grado di sviluppare temi cari alla community come la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà, ma soprattutto i ragazzi e le ragazze che diventano protagonisti anche grazie al Premio #NonCiFermaNessuno che celebra in ogni tappa una storia di resilienza universitaria in grado di infondere coraggio proprio tra coetanei”.

Il Premio #NonCiFermaNessuno è andato alla studentessa Eleonora Del Fosco, 24 anni, laureata in Economia Aziendale, affetta fin da piccola da epilessia e reduce da un intervento che le ha causato una paralisi a metà del corpo e la perdita del linguaggio. “Fate in modo che i vostri problemi non siano ostacoli, – Ha dichiarato – ma una motivazione in più per andare avanti. Ho ricevuto tanti no anche da parte delle Istituzioni ma non mi sono mai arresa e sono andata avanti e oggi celebro i miei successi universitari!” Tra gli applausi la consegna del premio, realizzato dagli artigiani 2.0 di Polilop, insieme ad un kit per scrittura Stabilo consegnata dalla responsabile marketing e comunicazione Magda Borsani e la partecipazione ad un corso professionale in social media manager erogato da Mac Formazione.

Spazio riservato anche alla solidarietà e al volontariato grazie alla partnership con il Banco Alimentare, presente in aula con il direttore Mimmo Trivisani. Grazie alla call to action Gioca & Dona e al web game SuperFoody, il primo webgame solidale, realizzato da TreeWeb, i pasti raccolti giocando diventeranno reali grazie al “food donor” LIDL Italia. Sono più di 10.000 quelli già raccolti finora.

#NonCiFermaNessuno ha anche un’anima green. Per tale motivo uno dei Green partner del tour è Corepla con il progetto RecoPet: una innovativa raccolta delle bottiglie in PET tramite eco compattatori, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni anche nelle Università.

I valori del “gioco di squadra” hanno trovato spazio durante il talk anche grazie alla partnership tra la realtà tecnologica di MediaWorld e la squadra di Basket dell’Olimpia Milano, protagoniste di un video applauditissimo. Per tutti i partecipanti poi promozioni e scontistiche per l’acquisto per ampliare e rinnovare la propria dotazione tecnologica.

Presente all’evento anche il pescarese Francesco Altobelli, musicista e produttore dell’etichetta musicale Ondesonore Records, che ha realizzato, in collaborazione con Emilio Munda, il brano “Impariamo ad amarci”. Traccia musicale, in linea con il claim di questo decimo tour negli Atenei universitari italiani, cantata dallo stesso Abete e dal giovane talento Leonardo Frezzotti in arte “Fritz”

Studenti protagonisti anche fuori dall’aula, impegnati nella realizzazione di contenuti multimediali con gli esperti della NEW LAB Production che produce a 360° il format. L’esperienza vissuta a Pescara sarà protagonista sui social network del progetto, sul portale web www.noncifermanessuno.it  ma anche sulle frequenze nazionali della radio ufficiale del tour: R101!

Le Stabilo Card hanno consentito a tutti gli studenti di lasciare riscontri utili a esprimere opinioni, divulgare i valori della campagna e a migliorare il progetto. Alle 6 tappe già svolte dell’edizione 2024 di #NonCiFermaNessuno si andranno ad aggiungere quelle di: 9 ottobre, la Scuola Superiore dell’Università di Catania; il 24 ottobre, Cassino – Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; il 12 novembre, Catanzaro – Università “Magna Grecia” e infine il 3 di dicembre Bergamo – Università degli Studi di Bergamo.




SPORTELLO DIGITALE PER TUTTI

Casalincontrada, 26 settembre 2024. Apre domenica 29 settembre il Punto Digitale Facile presso la sala consiliare del comune in Piazza Alceste De Lollis. Gli orari del punto digitale sono: martedì – giovedì – sabato 9:00-12:00/17:00-20:00; lunedì – domenica 9:00-12:00.

L’iniziativa promossa dalla Regione Abruzzo e gestita dalla società in house Abruzzo Progetti S.p.A., ha come obiettivo l’accrescimento delle competenze digitali per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie. L’Amministrazione comunale di Casalincontrada ha aderito prontamente al progetto regionale anche al fine di semplificare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione promuovendo l’inclusione digitale.

Il servizio di facilitazione digitale è rivolto a persone di qualsiasi età, le quali vengono accompagnate e formate sulla base delle loro specifiche esigenze e competenze di partenza su l’uso:

– di internet e delle tecnologie digitali;

– dei principali servizi digitali pubblici resi disponibili online, ad esempio l’identità digitale, i certificati online;

– dei principali servizi digitali privati come ad esempio quelli relativi alle videoconferenze, agli acquisti di prodotti e servizi, alla formazione, all’utilizzo della posta elettronica, dei social network e delle app di messaggeria istantanea.

La formazione potrà essere in presenza o online, personalizzata individuale o di gruppo attraverso micro-corsi. Sarà messo a disposizione il materiale informativo utilizzato e già disponibile sul sito web di Repubblica Digitale.

In conclusione l’Amministrazione Comunale per tramite del consigliere Walter Esposito, Ingegnere informatico e Energy Manager, fa sapere alla cittadinanza che sono in corso ulteriori progetti di informatizzazione dell’ente attraverso i fondi del PNRR denominati PADigitale2026 come integrazione su app io di servizi emessi dall’ente, miglioramento dell’esperienza d’uso del cittadino su servizi digitali ed il sito dell’ente, cybersecurity, oltre a quelli già conclusi a giugno 2024 quali transizione al cloud dei sistemi di gestione interni all’ente, integrazione del sistema pago pa, piattaforma per le notifiche digitali sia per le violazioni al codice della strada che per la  riscossione tributi, rafforzamento dell’adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (spid, cie) e dell’anagrafica nazionale (anpr).




CENTO GIORNI DI TE E DI ME

Risposta al resoconto dei primi cento giorni dell’Amministrazione Amatucci

Sant’Egidio alla Vibrata, 26 settembre 2024. Nella lettura delle dichiarazioni del Sindaco Amatucci, scorrendo il pesante ed inconcludente articolo propagandistico, si evince che il bilancio dei primi 100 giorni è composto sostanzialmente da due punti: gli strabilianti eventi estivi e… Luigino Medori.

Oltre i suddetti, sforzandomi benevolmente di volermi considerare un obiettivo di programma raggiunto, da pubblicizzare con così tanta enfasi, non c’è, per candida ammissione di Amatucci stesso, niente altro da segnalare. Nulla. Una strategia già nota, questa di identificare un preciso nemico tra gli oppositori, in maniera tale da avere sempre un comodo tema di discussione per togliersi dall’imbarazzo quando non si hanno argomenti. E sembra infatti che siano piuttosto “loro” ad usare toni vendicativi e astiosi verso la mia persona, che, a quanto pare, tengono in trepida considerazione tanto da chiamarmi sceriffo.

Se questo vuol dire essere difensore e garante dagli abusi e dalle soverchierie di banditi, allora lo ritengo un complimento.  Evito di rispondere punto per punto alle inutili polemiche – fumo negli occhi – sollevate ad arte per distogliere l’opinione pubblica dal nocciolo della questione, ma vengo volentieri in aiuto di Amatucci ricordando ai cittadini i punti salienti dei suoi primi 100 giorni che non sono menzionati: due delibere ritirate per palese illegittimità,  figuracce per l’intero Paese con rappresentanti delle nostre Istituzioni, eventi sociali organizzati con sprezzante faciloneria in barba a tutte le normative vigenti sulla sicurezza, ristori finanziari a comuni limitrofi finalizzati ad incentivare il depopolamento scolastico delle nostre scuole, mancata ratifica della tanto agognata variante al piano regolatore, piazza Umberto I arbitrariamente deturpata senza alcun progetto né consultazione, etc etc..

È ora che il Sindaco Amatucci cominci a fare una cosa concreta fra le tante che ha promesso; lui che è uomo del fare, tralasci gli scritti per passare ai fatti, ma fatti come si deve, non tanto per fare o far vedere con la superficialità e la frivolezza che hanno contraddistinto questi primi cento giorni.

Voglio ricordare anche a questi signori che quello che chiamano rancore, per ignoranza o spregio, è una garanzia costituzionale dei sistemi democratici e si chiama “opposizione”, che nel mio caso rappresenta migliaia di elettori che mi hanno sostenuto.

Invito Amatucci e il suo entourage a farsene serenamente una ragione perché continuerò senza sosta a fare opposizione seria e puntuale, insieme a Simona Giovannini e al mio gruppo Insieme per Sant’Egidio.

Dai banchi dell’opposizione non avremo nessun problema ad appoggiare progetti seri e di ampio respiro, ma non avremo altresì nessuna remora nel bocciare sonoramente ogni tentativo improvvisato di riscuotere facili consensi.

Luigino Medori, Insieme per Sant’Egidio




IL FUTURO È FERMO ALLA FERMATA DEL BUS!

L’Unione degli Universitari di Teramo si prepara a far sentire la propria voce aderendo alla mobilitazione regionale e nazionale

Teramo, 26 settembre 2024. Con l’inizio del nuovo anno accademico sono riemersi i soliti problemi, aggravati però da nuovi ostacoli: le studentesse e gli studenti sono stati schiacciati dall’ennesima batosta economica, rappresentata dall’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale, a cui si aggiungerà quello del trasporto regionale su rotaia a partire dall’inizio del 2025, con conseguenze pesantissime anche per le loro famiglie.

Non possiamo più tollerare che questi costi, già insostenibili, aumentino ulteriormente, gravando sempre più sulle spalle di chi già è costretto a fronteggiare l’aumento del costo della vita e la perdita di potere d’acquisto. Come Unione degli Universitari abbiamo alzato la voce e continueremo a farlo con ancora più forza, chiedendo un trasporto pubblico che sia sostenibile e che tenda gradualmente alla gratuità del servizio: il primo passo dovrà essere l’introduzione di un abbonamento a costi agevolati per gli universitari e del biglietto unico a Teramo come in tutta la Regione, una richiesta ripetutamente avanzata al governo regionale negli anni passati, tutt’ora rimasta inascoltata.

Ma la nostra battaglia non si ferma qui.

Anche sul piano nazionale si accendono i riflettori su questioni cruciali: all’emergenza dei trasporti e al sottofinanziamento delle borse di studio, si aggiunge la piaga del cosiddetto “decreto Sicurezza”, che di sicurezza ha ben poco e che sembra a prima vista più un “decreto Repressione”, dal momento che introduce misure da regime contro manifestazioni pacifiche (con pene fino a due anni di carcere), aggravanti per chi protesta contro opere pubbliche come il ponte sullo stretto o il TAV, restrizioni per l’acquisto di SIM per i migranti e il divieto di vendita della cannabis light.

E non finisce qui: questo Governo ha deciso di penalizzare ulteriormente la dimensione universitaria con nuovi tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, dopo la già importante riduzione subita rispetto allo scorso anno.

Non resteremo fermi a guardare: saremo nelle aule e nelle piazze, pronti a far sentire la nostra voce ad un governo regionale e nazionale sordo alle esigenze degli studenti.

Unione degli Universitari di Teramo




NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Oltre 33mila firme in Abruzzo: “risultato straordinario”

Pescara, 26 settembre 2024. Sono 33.417, tra cartacee e online, le firme raccolte in Abruzzo a sostegno del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, nell’ambito della mobilitazione avviata nei mesi scorsi. Il 24 settembre la chiusura della raccolta firme online. Stamani, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, gli esponenti del coordinamento regionale “No autonomia differenziata” hanno illustrato i risultati della campagna, che ha preso il via a metà luglio.

In particolare, delle oltre 33mila firme abruzzesi, 11.274 sono state raccolte online (dato verificato qualche ora prima della chiusura e suscettibile di piccole variazioni in aumento) e 22.143 sono state raccolte sui moduli cartacei. La ripartizione percentuale tra dato cartaceo e dato digitale è particolarmente rilevante in Abruzzo, dove circa i due terzi delle firme sono state raccolte con il metodo cartaceo attraverso centinaia di banchetti organizzati dalle associazioni, peraltro durante il periodo estivo, modalità che ha permesso un confronto diretto e democratico con migliaia di cittadini.

Nello specifico le firme cartacee hanno avuto la seguente ripartizione territoriale: 6.581 nella provincia di Chieti, 5.914 in quella dell’Aquila, 5.177 nella provincia di Pescara e 4.471 in quella di Teramo.

“La risposta è stata straordinaria – affermano i rappresentanti del coordinamento – a conferma di come la cittadinanza abbia capito la pericolosità di una legge iniqua e assolutamente sbagliata. Ora l’attenzione si sposta sui referendum, affinché, quando sarà il momento, ci sia una mobilitazione ancora più imponente per il voto”.

La legge sull’autonomia differenziata dà la possibilità di riconoscere livelli diversi di autonomia alle Regioni italiane. Le materie nelle quali gli enti regionali possono chiedere un livello di autonomia differenziata rispetto alle altre sono ben 23. Tra queste spiccano la tutela della salute, l’istruzione, lo sport, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la cultura e il commercio estero.

“La Legge – dicono ancora al coordinamento – lede i diritti delle cittadine e dei cittadini, compromette l’unità del Paese e creerà danni allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. L’autonomia differenziata incrementerà il divario tra le regioni nell’erogazione dei servizi, danneggiando l’Abruzzo e, più in generale, i territori del Mezzogiorno. Tra l’altro, uno spacchettamento dell’Italia non gioverà nel lungo termine neanche alle regioni del Nord. Con questa legge sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità”.

“Gli effetti dell’autonomia differenziata – vanno avanti – impatteranno in misura maggiore nelle fasce più fragili della popolazione, accentuando le disuguaglianze di genere. Infatti, in una società patriarcale come la nostra, il peso maggiore della carenza di servizi pubblici ricadrà proprio sulle donne che più si occupano di bambini e familiari anziani e che spesso devono rinunciare a lavorare. Con l’autonomia differenziata, inoltre, si incrementerà il fenomeno dell’esodo dei ragazzi verso le regioni più ricche e si forniranno meno servizi ai bambini, ai disabili e agli anziani”.

Del coordinamento regionale fanno parte Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi, Prc e Gd. Realtà che, pur rappresentando istanze diverse (dai sindacati alle associazioni partigiane, culturali e di promozione sociale, ambientaliste, partiti molto diversi tra loro), hanno dimostrato una forte capacità di unione e di coesione per una rivendicazione comune, contro una riforma che riporta l’Italia indietro nel tempo e che mina l’unità del Paese, la garanzia dei diritti sociali, dell’uguaglianza, della solidarietà.

Il 26 settembre le firme raccolte in Abruzzo verranno depositate in Corte di cassazione insieme a quelle di tutte le altre regioni d’Italia ed in tale circostanza si conoscerà il dato definitivo delle firme conseguite in ambito nazionale.




DALL’INCONSCIO AL REALE, DAL REALE AL SIMBOLICO

Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario, Pasquale Ricci. Inaugurazione 5 ottobre 2024 ore 10:30 Museo Costantino Barbella fino al 25 ottobre 2024

Chieti, 26 settembre 2024. Sabato 5 ottobre 2024 dalle ore 10.30, GArt Gallery Modern & Contemporary Art presenta, negli spazi del Museo Costantino Barbella di Chieti, la mostra Dall’inconscio al reale, dal reale al simbolico con le opere di Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario e Pasquale Ricci e accompagnata dai testi critici di Nello Catinello.

L’esposizione si snoda attraverso un percorso che lega i richiami alla classicità delle opere scultoree di Pasquale Ricci ai campionari di miti, storia passata e attuale dei lavori pittorici di Mauro Di Berardino e Fabrizio Molinario. Come scrive Catinello, «Non c’è arte senza anima, non si può dipingere o scolpire senza un moto interiore che con forza più o meno esplosiva spinga l’artista ad esteriorizzare il suo sentire, il suo rapporto con sé stesso, con quanto lo circonda e con quanti si relaziona, volente o nolente. Spinto da questa esigenza, l’artista trova, coscientemente o spesso in modo inconscio, una cifra personale con la quale esprimere tutto quello che dal suo intimo non chiede altro che di erompere.»

« Pasquale Ricci ha scelto il bronzo per le sue opere e naturalmente si tratta di una scelta decisamente impegnativa in quanto richiede una sicura preveggenza dell’opera finale, che molto difficilmente potrà essere manipolata e corretta. […] Nei suoi lavori Ricci si appropria inoltre di una peculiarità, che è quella di non scolpire a tutto tondo, come se questo fosse per lui troppo riduttivo ad un’apparenza, mentre il vuoto lasciato dietro al volto scolpito fa pensare a un mondo che si è liberato, che potrebbe esserci oppure no o che potrebbe essere riempito dal pensiero di chi guarda. […] i volti potrebbero apparire come maschere del teatro arcaico, ma a differenza di quelle non vogliono esprimere i vari stati dell’animo, i volti sono muti, sono fissati in un silenzio che non cerca risposte e non vogliono neanche porre domande, non anelano a un dialogo con chi e quanto li circonda, non nascondono una indifferenza che, assolutamente tipica dei tempi che viviamo, ci riporta quasi brutalmente alla contemporaneità.»

«Il ricorrente turbinio di immagini coltivate nel tempo ha trovato via libera e Mauro Di Berardino, che non poteva non trovare che in Basquiat il suo mentore, ha proiettato sulle superfici usate una sequenza caleidoscopica di immagini, pittogrammi, assunti linguistici, riferimenti letterari, sociali, storici, mitologici, che potrebbe essere infinita se non fosse costretta dal limite spaziale del supporto utilizzato. Detto che il colore, acceso, squillante, sparso nelle più varie gamme tonali e negli accostamenti più arditi, la fa da padrone in tutte le composizioni, una riflessione meditata meritano le frasi, le iscrizioni, le parole, riversate a piene mani nelle opere. […] Siamo al ritorno della simbologia comunicativa dei graffiti rupestri preistorici, che Mauro Di Berardino, arricchendo di un codice linguistico la forza espressionistica delle immagini, fa propria come esigenza primaria e irrinunciabile e riporta inevitabilmente al contemporaneo.»

« Guardiamo i lavori di Fabrizio Molinario e una volta tanto evitiamo la consueta opera di recupero delle origini, della ricerca di riferimenti, degli accostamenti, degli inquadramenti, lasciamo da parte Dubuffet, l’arte “brut” e similari. […] Dopo essersi guardato accuratamente attorno, dopo avere assimilato tutte le componenti della realtà nella quale si è trovato immerso, ha sentito qualcosa erompergli dentro, qualcosa che non poteva rimanere stratificato sotto l’accettazione rassegnata dello stato di fatto, per cui ha preso colori e tavolozza e ha cominciato a dipingere. Colori, certo, soprattutto colori, il colore è gioia, il colore è allegria, il colore è vita, ma soprattutto il colore è libertà, per Molinario il colore è il simbolo di quella libertà che poi trabocca dai suoi lavori.»

PASQUALE RICCI nasce nel 1981 a Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Mario Dé Fiori” di Penne (PE), appassionandosi e approfondendo poi tecniche e metodi innovativi e creativi. Le sue opere di maggiore spessore sono realizzate interamente in bronzo, altre opere, seppur di dimensioni maggiori e imponenti, sono create e lavorate con argilla, gesso, cemento e resina. Le sue opere nascono dalla ricerca continua che caratterizzano gli eventi di una vita umana ai suoi frammenti o pezzi di vita che si sgretolano. I tatuaggi incisi sulle opere rappresentano in forma indelebile punti di forza e debolezze che ciascun essere umano può avere.

MAURO DI BERARDINO. Inizia la carriera artistica nel 2012, dopo un’esperienza di premorte che sblocca l’interesse per la pittura, senza alcuna formazione accademica. Il suo approccio è istintivo: riesce a percepire gli squilibri nelle opere e correggerli, creando un’armonia visiva ed emotiva. La sua esperienza nella radiologia ha influenzato profondamente il suo lavoro: le radiografie, strumento scientifico per rivelare ciò che è nascosto nel corpo, si fondono nei dipinti, creando un dialogo tra il visibile e l’invisibile. Con pennellate decise, segni graffiati e simboli, esplora il confine tra corpo e anima, rendendo l’arte un ponte tra scienza e introspezione. Le opere, cariche di simbolismo, invitano lo spettatore a riflettere sul dualismo dell’esistenza, esplorando la tensione tra luce e ombra, realtà e mistero.

FABRIZIO MOLINARIO nasce a Novara nel 1968, dove vive e lavora. Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Il fratello, poeta e fotografo, lo introduce negli ambienti e nei salotti artistici della città; comincia così ad esporre le proprie opere nel territorio novarese e, in contemporanea, inizia la sua sperimentazione artistica rifacendosi a diverse correnti. Ha collaborato con Gallerie di Copenaghen e Vienna e attualmente lavora, tra le altre, con la Galleria “Gliacrobati” di Torino, punto di riferimento in Italia per l’arte irregolare, e con la “GArt Gallery” di Pescara. Ha esposto in musei, spazi pubblici e fiere, sia in Italia che all’estero. È un esponente dell’arte irregolare/outsider.




PATENTE A CREDITI

Conapi L’Aquila da ufficialmente avvio allo sportello. Lavoro e sviluppo: Il Sindacato Conapi L’Aquila apre lo Sportello PMI, sostegno alle imprese per l’adeguamento normativo

Avezzano, 26 settembre 2024. L’apertura dello Sportello del Lavoro dell’Associazione Sindacale Datoriale CONAPI L’Aquila avvierà la sua attività a partire dal prossimo 26 settembre e sarà aperto al pubblico, presso la propria la sede di Avezzano.

A renderlo noto è il Presidente Nazionale, Avv. Gino Belisari, soddisfatto per la direzione intrapresa dall’associazione stessa e per i vari accreditamenti che la stessa vanta, tra cui si ricorda quello del 14.06.2016 conferito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’avvio delle attività d’intermediazione in qualità di Agenzia per il Lavoro ai sensi del D.lgs. 276/2003, e per la gestione delle politiche attive del lavoro attraverso il portale SIILS.

Obiettivo del CONAPI L’Aquila con l’avvio del Primo sportello informativo sarà quello di illustrare la nuova “patente a crediti”; A seguito delle modifiche apportate all’ art. 27 del D.lgs. n.  81/08 si rende obbligatorio, a partire dal 1° ottobre 2024, il possesso della Patente a Crediti per tutte quelle imprese e lavoratori autonomi che operano all’interno dei cantieri temporanei o mobili.

Grande soddisfazione di tutti i membri del Consiglio direttivo nazionale, il vice presidente Errico Buttari, il segretario Claudio Pagnottaro, e i consiglieri Cristiano di Salvatore e Nadia Paletti che evidenziano il fatto che questa disposizione entra a far parte a pieno di titolo di un sistema di qualificazione fondato sull’acquisizione di punteggi (sistema premiante) o decurtazione degli stessi in caso di riscontro, da parte degli organismi deputati alle funzioni di vigilanza e controllo , di gravi inadempienze ed irregolarità in materia di Salute e Sicurezza. L’intento di tale misura è quello di garantire un maggiore livello di consapevolezza e responsabilità da parte degli operatori del settore, al fine di ridurre in maniera incisiva il numero di incidenti ed infortuni con conseguente miglioramento delle condizioni di sicurezza nei suddetti luoghi di lavoro.

Lo stesso Presidente Belisari  ha dichiarato inoltre, che l’obiettivo dello Sportello sarà incentrato sulla valorizzazione dei lavoratori e la facilitazione al collocamento nel mercato del lavoro, fornendo informazioni sui servizi direttamente o indirettamente connessi all’occupazione, con attività mirate al reclutamento e alla pubblicazione dei curricula, per favorire l’incontro tra domanda e offerta, nonché l’avvio di nuove iniziative per il sistema produttivo ed imprenditoriale locale, quest’ultime atte al monitoraggio dei fabbisogni professionali e al buon funzionamento del marcato del lavoro.

Lo Sportello oltre ad offrire consulenza, assistenza ed intermediazione, promuoverà attività di ricerca e studio  delle  problematiche  del  lavoro, relative ai comparti dell’artigianato,  del commercio  e  del terziario, con particolare riguardo all’analisi dei fabbisogni di formazione e riqualificazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni regionali, provinciali, comunali, nonché con altri organismi orientati ai medesimi scopi, con riferimento ai Regolamenti del Fondo Sociale Europeo e del P.N.R.R. ed è pronto ad offrire assistenza alle imprese per la valutazione della documentazione richiesta e per garantire la conformità alle nuove norme, attraverso una verifica preventiva dei requisiti aziendali per evitare problemi quando il decreto entrerà in vigore, ma anche, in qualità di associazione di categoria, può intermediare nella presentazione stessa delle domande tramite il portale dell’Ispettorato del Lavoro.




SEGNALETICA CICLISTICA A FONDO CIECO!

di Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Green web magazine

Pescara, 26 settembre 2024. Parlava solo tedesco, e stranamente “a bit” di inglese, il cicloturista che giorni fa ho incontrato in località Peticcia, nei pressi di Ortona, mentre, provenendo da nord e inconsapevole di quello che avrebbe trovato, si accingeva a percorrere la scorciatoia, che molti conoscono, che collega la vecchia strada per Ortona alla pista ciclabile lungomare, quella verde e blu, che in tanti avranno percorso. Io procedevo in senso inverso, in salita (viene indicata anche in Komoot e Google Maps).

Si tratta alla fine di 200 di metri di sterrato che si staccano dalla stradina che porta al depuratore (via Roma) e che consentono, provenendo da nord, di raggiungere agevolmente, e con grande vantaggio di tempo e di fatica, la pista ciclabile sul lungomare. In tutto sono 500 metri, di cui 300 hanno un dislivello di 30 metri (in ambo le direzioni) che evitano di percorrere oltre 3 km, per salire al paese e riscendere (e viceversa).

Da inizio estate, proprio sugli ultimi 200 metri, quelli pianeggianti, sono in corso lavori di adeguamento della sicurezza di alcune gallerie ferroviarie (così è scritto sul cartello di cantiere), in ragione dei quali l’impresa ha opportunamente recintato l’area. Ci sono già capitato a fine luglio e, non trovando un passaggio, mi sono dovuto rifare, con disappunto, la salita e tutti km di cui sopra.

Per tornare al ciclista tedesco, ho provato a spiegargli che alla fine del breve tratto sterrato, all’imbocco del sottopasso ferroviario superato il quale dopo 5 metri ci si immette sulla ciclabile, l’impresa ha posto tre new jersey, rendendo impossibile, o per lo meno particolarmente difficile, il transito, se non scavalcando. Tutta l’area in effetti è recintata con la classica rete rossa di cantiere con tanto di segnaletica. Ok, ci sta!

Ma allora non si spiega la splendida segnaletica …




NESSUNO È MAI SOLO CON UN LIBRO IN MANO

Bookcrossing: cabine telefoniche che diventano librerie

Collecorvino, 25 settembre 2024. “Nessuno è mai solo con un libro in mano”: questa massima di Roberto Roversi è solo una delle tante che adornano le cabine telefoniche in disuso che il Comune di Collecorvino guidato dal Sindaco Paolo D’Amico, ha voluto recuperare e rendere  secondo la filosofia universale del bookcrossing, ossia il movimento per lo scambio di libri, vere e proprie librerie “all’aperto”.

Le cabine intatte, chiuse, con regolari scaffali e protette in caso di maltempo, presentano all’interno libri organizzati secondo una logica: in basso per i più piccoli ed in alto per i più grandi. La prima cabina è stata presentata al pubblico ieri, domenica 22 settembre, e si trova presso il Parco comunale di Congiunti, luoghi che si presta bene anche ad una lettura in relax.

“I miei due interessi ossia creatività e lettura mi hanno portato a combinare le due cose e fonderle in questo semplice ma importante progetto che vogliamo proporre alla nostra comunità” – spiega l’Assessore alla Cultura, Moira D’Agostino.

“Chiunque può prendere un libro in questa biblioteca e può depositarne altri, è una forma di empatia oltre che uno stimolo soprattutto per i più piccoli che abbiamo già visto avvicinarsi a questa prima cabina collocata nel parco con grande curiosità”- continua l’Assessore.

Non solo cultura, dunque, ma c’è anche un messaggio dietro questo progetto che spinge ad una forma di riciclo intelligente, “ci auguriamo che i nostri cittadini ne facciano buon uso, ma soprattutto che abbiano cura di questo piccolo gioiello letterario che per noi diventa anche una forma di recupero: quelle cabine che un tempo ci concedevano di comunicare telefonicamente, oggi ci concedono di comunicare culturalmente”- conclude la D’Agostino.

A breve verrà presentata al pubblico anche la seconda cabina. News al tag @comunedicollecorvino.




PER LA VITA DEI LAVORATORI E DEL PAESE

Automotive: il 18 ottobre incrociamo le braccia

Roma, 25 settembre 2024. Ci siamo: sciopero nazionale unitario in Stellantis e nell’automotive con una manifestazione a Roma il 18 ottobre. È un fatto già di per sé storico, motivato dalla necessità di un intervento dell’Unione Europea, del Governo italiano e delle imprese a partire da Stellantis, viste le scelte fallimentari di Roma, di Bruxelles e delle multinazionali. È il momento dell’unione, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, scioperiamo per difendere il lavoro e il nostro futuro. L’Europa, il Governo e Stellantis devono dare risposte. A Bruxelles e a Roma chiediamo un pacchetto straordinario di risorse per sostenere la transizione del settore attraverso investimenti in ricerca, sviluppo, progettazione, ammortizzatori sociali, formazione, riduzione dell’orario di lavoro, batterie e infrastrutture di ricarica. Questi investimenti pubblici devono vedere la partecipazione dei privati e dovranno essere concessi esclusivamente alle aziende che garantiscono l’occupazione e il futuro degli stabilimenti. Questa è la politica industriale che chiediamo a Bruxelles e a Roma. Dobbiamo impedire che gli errori delle multinazionali e le speculazioni finanziarie siano scaricati sui lavoratori in termini di occupazione, salario e diritti. La strada verso la transizione ecologica deve essere fatta con i lavoratori senza impossibili retromarce, perché in crisi non sono solo le auto elettriche ma tutti i tipi di propulsione. Lavoro per tutti a emissioni zero.

Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil




ANELLO PIANA DELLE MELE CAMPANARO

di Luciano Pellegrini

Chieti, 25 settembre 2024. La Piana delle Mele, “Piànë dë lë Mélë”, (930 m), (Bocca di Vall – Parco Nazionale della Maiella), era una radura piana e certamente c’erano piante di Melo. A seguito del rimboschimento con i pini, ora è molto boscosa. Il sentiero F1 con segnavia bianco – rosso, attraversa boschi di faggio, pini, abeti bianchi, fiori, fontane e c’è un ampio panorama mare monti. Esso è molto frequentato dagli escursionisti e da molte mountain bike, che purtroppo lasciano solchi profondi sul terreno. 

La giornata è calda, circa 18 gradi, il sole velato e con umidità al 100 per cento. Prima di raggiungere LA BAITA DEGLI ALPINI (1064 m), sulla destra, si incontra una roccia appuntita a forma di DENTE DEL LUPO. Per questo motivo, il sentiero viene collegato a questa forma di dente. Arrivato alla VALLE DELLE MONACHE, (1086 m), “vàllë dë lë mònëchë”, (quasi certamente si riferisce alla proprietà di un convento, in qualche modo legata all’eremo di San Giovanni), si comincia subito a salire, in un bosco fitto di pini e faggi. Prima di uscire dal bosco, si intravvede una capanna in pietra ben manutentata.

Si arriva alla radura con il caratteristico blocco roccioso del Campanaro, “cambanèrë” (1487 m), che allude alla forma svettante di un “campanile”. Nella radura erbosa, c’è una fontanella con acqua sorgiva ed un bel panorama. Su una pietra piatta, sopra la vasca di raccolta acqua, è scritto: Non spostare protegge il legno dagli spruzzi, ma il sostantivo … spruzzi… è quasi illeggibile, appunto per l’acqua!  È doverosa una sosta, per affacciarsi dal terrazzo e, con l’aiuto di una targa, si può ammirare la ripida valle del torrente Vesola, conosciuta come “la sulègnë cambanèrë.

Questo torrente dà origine alla cascata di San Giovanni (1080 m). Il panorama è molto ampio con le Murelle, Cima Macirenelle, il Martellese, il terrazzo del Rifugio Pomilio (1890 m), con le …antenne ad est e il mare Adriatico. Tornando indietro e per completare l’anello, ALLA BAITA DEGLI ALPINI, ho scelto il sentiero a sinistra denominato PANORAMICA 36, che attraversa un bosco di ABETI BIANCHI ed è più comodo. Mentre camminavo, mi ha incuriosito una roccia che svettava nel fitto bosco, osservata centinaia di volte, ma mai fotografata, perché non mi offriva nessuno stimolo. Un qualcosa che non so, mi ha fatto scattare alcune foto. A casa, le ho scaricate dalla macchina fotografica e sono rimasto colpito, dall’ incantesimo della PAREIDOLIA, (illusione istintiva nel riconoscere figure familiari, nelle cose senza forma, che ci circondano). Se si osserva meglio la roccia, ci sono visi che sembrano le teste di lupo e UNA CROCE. CHI LE HA SCOLPITE …?

È il pianeta che ci regala queste sculture! Impossibile capire il significato delle due STAFFE DI METALLO FRA I DUE LUPI.… chi le ha piantate? Perché? A cosa servivano? Come hanno forato la roccia? come sono arrivati a quella altezza? BOH! Penso che QUESTA ROCCIA può avere un nome: LE TESTE DI LUPO. Mentre scendevo seguendo il sentiero, ho ringraziato l’ambiente per quello che mi offre, (una foglia, un colore, un rumore, il vento, il cinguettio dei volatili, l’acqua dei torrenti, i vari fiori a seconda delle stagioni, ed altro). Nel silenzio che mi accompagnava, ho preso in considerazione l’uomo, che non si arrende e si sforza a sensibilizzare tutte le persone di buona volontà, al RISPETTO DELL’AMBIENTE.  Papa Francesco, il 4 ottobre 2023, festa di San Francesco d’Assisi, ha pubblicato l’Esortazione Apostolica sulla crisi climatica “Laudate Deum”, la continuazione della LETTERA ENCICLICA “Laudato sì”, pubblicata Il 24maggio 2015. Se non è stato ascoltato il papa, io povero illuso, cosa poso fare? Velocemente stiamo arrivando all’ECOCDIO DEL PIANETA. Ma non mi arrendo e in poco tempo ho raggiunto la vettura, concludendo l’anello.

Tempo di percorrenza: A/R 3 ore 30 minuti senza soste                                          

Difficoltà: E

Lunghezza: A/R 7 km

Dislivello totale: +/- 550 m




FUSIONE TRA CREDITFIDI E CONFIDI SYSTEMA!

Operazione di incorporazione di 4 confidi: raggiunte oltre 93mila imprese socie e rafforzato il presidio nel Centro Italia

Chieti, 25 settembre 2024. Fusione per incorporazione di Creditfidi, il consorzio fidi di Confartigianato Chieti L’Aquila, in Confidi Systema!, intermediario finanziario attivo nel sostenere le Pmi nei propri processi di crescita. L’operazione rientra nell’ambito di una maxifusione tra cinque confidi che decorrerà dal primo ottobre 2024. Grazie a 22.842 nuovi soci, la base associativa di Confidi Systema! sale a oltre 93.000 imprese, con un incremento dello stock complessivo delle garanzie rilasciate di circa 15,3 milioni di euro. Inoltre, grazie al coinvolgimento di Creditfidi, nasce la Nuova Area Territoriale Centro Italia di Confidi Systema!.

Oltre al consorzio fidi di Confartigianato Chieti L’Aquila, sono state oggetto di fusione per incorporazione anche Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco, Cooperativa Artigiana di Garanzia di Brescia e Sinvest società cooperativa (ad oggi in liquidazione). L’operazione rientra nel Piano Strategico “SMART” di Confidi Systema! relativo al triennio 2023-2025 e punta a rafforzare la massa critica delle entità partecipanti alla fusione, da un lato migliorando la diversificazione territoriale e dimensionale delle garanzie rilasciate e dall’altro permettendo di ampliare il perimetro delle imprese associate a cui proporre la propria gamma di prodotti: garanzia, finanza diretta e assistenza consulenziale in ambito finanziario e di sostenibilità.

L’operazione di fusione rafforza il presidio territoriale di Confidi Systema! e aggrega i confidi operanti in Lombardia, nelle province di Lecco, Brescia e Milano, e in Abruzzo, in particolare nella provincia di Chieti. La comune volontà è favorire il finanziamento dei Soci da parte di banche e altri soggetti operanti nel settore finanziario attraverso l’attività di garanzia collettiva dei fidi, ampliando le opportunità a cui le imprese possono accedere per supportare i propri progetti di crescita e sviluppo.

“Come prima cosa voglio ringraziare profondamente i Soci di Creditfidi, Cooperativa Artigiana di Garanzia di Lecco, Cooperativa Artigiana di Garanzia di Brescia e Sinvest e i loro Presidenti per aver creduto in questo progetto raggiungendo oggi questo significativo risultato. Da imprenditore impegnato da tanti anni nel mondo dei confidi sono consapevole che le nuove sfide che ci attendono sul mercato possono essere colte solo unendo le forze – ha dichiarato Davide Galli, presidente di Confidi Systema! – Con questa operazione diamo continuità all’obiettivo di essere sempre più vicini al mondo delle imprese offrendo prodotti nuovi, rafforzando il presidio territoriale, e garantendo maggiore forza contrattuale e robusti processi operativi. Inoltre, grazie al coinvolgimento di Creditfidi, nasce la Nuova Area Territoriale Centro Italia, che consentirà nuove esperienze di servizio sul territorio con le imprese, le banche e le istituzioni”.




GRADUATION DAY 2024

La D’Annunzio festeggia i neolaureati. Campus di Chieti – mercoledì 25 settembre – ore 15:30  

Chieti, 25 settembre 2024. L’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti- Pescara torna a festeggiare i suoi neolaureati con un evento speciale. Lo farà domani, 25 settembre, a partire dalle 15:30, dentro la grande area festa allestita nel Campus di Chieti per “La Notte Europea dei Ricercatori” con il “Graduation Day 2024”. La cerimonia di consegna dei diplomi ad un gruppo di neolaureati da parte del Rettore, Liborio Stuppia, avverrà alla presenza delle autorità accademiche dell’Ateneo e sarà incorniciata da musica ed ospiti d’onore.

Il “Graduation Day” vedrà la partecipazione di oltre duecento studentesse e studenti che hanno appena concluso con successo il proprio corso di studio. L’evento rientra nel programma “Aspettando La Notte Europea dei Ricercatori 2024” che ha avuto avvio stamattina con la tappa di #NonCiFermaNessuno 2024, animata da Luca Abete. Dopo il saluto di benvenuto da parte del Rettore e la consegna dei diplomi ai neolaureati, il programma del “Graduation Day 2024” prevede le esibizioni del Coro “Il Corollario” dell’Università di Padova e del Coro “U’dA Incanto” dell’Università “d’Annunzio”, e l’atteso intervento del professor Vincenzo Schettini.

La cerimonia, dopo la solenne proclamazione da parte del Rettore, si concluderà con il suggestivo lancio del tocco da parte delle neodottoresse e dei neodottori. Per consentire un più facile e comodo afflusso sia dei neolaureati sia dei loro familiari e sia anche di tutta la Cittadinanza, è stato predisposto un servizio navetta, attivo dalle 12:00 alle 21:00, che collegherà l’ampio parcheggio concesso gentilmente dalla Camera di Commercio al Foro boario di Chieti Scalo con il Campus universitario di Chieti.    

“Abbiamo voluto organizzare questa cerimonia – spiega il Rettore della “d’Annunzio” Liborio Stuppia – per la sua importanza istituzionale in ambito accademico ma anche per la gioia che la anima e trasmette. Non è la prima volta che la “d’Annunzio” festeggia così i suoi laureati. Purtroppo, la pandemia ha fermato anche questa iniziativa, che ora abbiamo valuto rilanciare, sperando di poterla presto rendere un appuntamento rituale ogni anno, casomai più volte l’anno in considerazione dei tanti nostri laureati e dei tempi legati alle diverse sessioni di laurea distribuite durante l’anno accademico.

È bello e significativo – sottolinea il Rettore Stuppia – aver collocato questo Graduation Day 2024, nell’ambito degli appuntamenti che precedono La Notte Europea dei Ricercatori, subito dopo il Welcome day che accoglierà le nostre matricole, consentendo così ai giovani di poter assistere, quasi assaporare nello stesso giorno l’emozione dell’inizio e la gioia della conclusione di una meravigliosa esperienza, quella di vivere la propria esperienza di alta formazione alla d’Annunzio”




PREMIO DI SAGGISTICA CITTÀ DELLE ROSE

Esposito e Bradatan vincitori della 22esima edizione. Cerimonia il 28 settembre nei saloni della villa comunale

Roseto degli Abruzzi, 25 settembre 2024. Svelati questa mattina in conferenza stampa i nomi dei vincitori della 22esima edizione del Premio di Saggistica “Città delle Rose” che vivrà la cerimonia di premiazione il prossimo 28 settembre, a partire dalle ore 18.00, nei saloni della Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi.

Presenti, in Sala Consiliare, il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani, la Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti, la Consigliera Comunale Simona Di Felice e il Consigliere Comunale Vincenzo Addazii.

Ad aggiudicarsi la sezione “Autore italiano” è stato Roberto Esposito, con il volume “I volti dell’avversario” (Einaudi), mentre per la sezione “Autore straniero” dedicata a Gabriella Lasca, il premio è stato assegnato a Costica Bradatan e al suo “Elogio del fallimento” (Il Saggiatore).

Resi noti anche i nomi dei finalisti della Sezione “Tematiche Giovanili” dedicata a Micol Cavicchia: Romano Andò con il volume “Bravi ragazzi” (Giulio Perrone Editore); Ennio Cavalli con il volume “Ci dice tutto il nostro inviato” (Rubettino); Giorgio Zanchini con il volume “La cultura nei media” (Carocci).

Il premio dedicato all’autore abruzzese, infine, è andato a Daniela D’Alimonte per il volume “Parole d’Abruzzo” (Ed. Ianieri).

I vincitori e i finalisti della Sezione “Tematiche Giovanili” saranno ospiti della cerimonia di premiazione del prossimo 28 settembre, moderata dal giornalista Rai Antimo Amore.

Sono stati 46 i testi pervenuti entro i termini e valutati dalla giuria composta da Renato Minore (Presidente), Mario Nugnes (Sindaco di Roseto degli Abruzzi), Francesco Luciani (Assessore alla Cultura del Comune di Roseto degli Abruzzi), Gabriella Recchiuti (Presidente del Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi), Raffaella D’Egidio (Segretario Generale del Comune di Roseto degli Abruzzi), Roberto Battiston, Aldo Cazzullo, Dante Marianacci, Raffaele Manica, Antimo Amore, Sandra Petrignani e Daniele Cavicchia (Segretario organizzatore del Premio di Saggistica).

I tre finalisti della sezione “Tematiche giovanili”, nella mattina del 28 settembre, incontreranno e dibatteranno con la Giuria Giovani formata da 15 studenti dell’Istituto Superiore “Vincenzo Moretti”; 15 studenti del Polo Liceale “Saffo” e 15 utenti della Biblioteca Civica di Roseto degli Abruzzi. Toccherà a loro scegliere il vincitore della sezione e l’esito della votazione verrà reso noto nel corso della cerimonia di premiazione prevista alle 18.00 presso la Villa Comunale.

“Questo Premio di Saggistica, nei tre anni della nostra amministrazione, ha vissuto una fase itinerante che gli ha permesso di farsi percepire in tutta la sua potenza culturale, anche grazie alla presenza di personaggi di fama internazionale – ha affermato il Sindaco Nugnes – Un fermento letterario e culturale che ha vissuto momenti fondamentali anche nel corso dell’estate con la piazza sul Lungomare teatro delle sei serate di “Fra[m]menti Book Festival, nel cuore della città. Dopo aver riportato la cultura in piazza abbiamo deciso, al contempo, di ridare alla Villa Comunale il giusto ruolo, organizzando al suo interno la cerimonia di un evento storico come il Premio di Saggistica”.

“Si tratta di una delle rassegne più importanti nel panorama italiano nata grazie ad una bella intuizione di Gabriella Lasca e Daniele Cavicchia, attuale segretario organizzatore del Premio – ha detto l’Assessore Luciani – A loro va la gratitudine della città di Roseto. Siamo felici di poter accogliere anche quest’anno degli ospiti d’eccezione per una rassegna all’insegna della filosofia. Professori universitari come Bradatan ed Esposito che sono tra le menti più illuminate che il panorama internazionale può fornire e siamo orgogliosi di dimostrare la nostra vicinanza al mondo accademico. Di rilievo anche i nomi dei finalisti delle “Tematiche giovanili” che saranno protagonisti del dibattito con i nostri giovani, un’opportunità incredibile per i nostri ragazzi”.

“Ci sono dirigenti del Comune che ci lasciano grandi opere e altri, come la dottoressa Lasca, che ci lasciano grandi eredità culturali come quella del “Città delle Rose” – ha aggiunto Recchiuti – In questi tre anni l’Assessore Luciani è stato in grado di portare avanti e rinnovare il Premio di Saggistica e, nel ringraziare lui e il Sindaco, voglio sottolineare l’importanza di far uscire la cultura dai contesti di nicchia per permetterle di farsi apprezzare da tutti. Questa è la ricchezza che ci lascia il Premio di Saggistica e che dobbiamo preservare anche per il futuro”.

“Il Premio di Saggistica anche quest’anno si riconferma coma un appuntamento fondamentale nel panorama culturale rosetano e regionale – ha concluso Di Felice – Grazie a questa rassegna, e grazie a “Fra[m]menti Book Festival”, il lettore non svolge un ruolo passivo ma è invitato e aiutato ad entrare nei testi che vengono presentati di volta in volta. Un percorso virtuoso che vede coinvolti, anno dopo anno, sempre più giovani”.

COSTICA BRADATAN. È un filosofo romeno-americano nato nel 1971 a Drăgoiești, Suceava, Romania. Attualmente è professore di studi umanistici presso il Honors College della Texas Tech University e professore onorario di filosofia presso l’Università del Queensland in Australia. Ha scritto numerosi libri, tra cui “Morire per le idee, le vite pericolose dei filosofi” (2015) e “Elogio del fallimento” (2023). Oltre ai suoi libri, ha pubblicato articoli su varie riviste accademiche e giornali internazionali. La sua ricerca esplora temi come il fallimento, l’umiltà e le vite pericolose dei filosofi, offrendo una prospettiva unica e critica sulla cultura contemporanea.

ROBERTO ESPOSITO. È professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa e uno dei filosofi più influenti nel panorama italiano. Condirettore e cofondatore nel 1987 della rivista Filosofia Politica, ha collaborato in qualità di consulente con importanti riviste e case editrici specializzate. Studioso del lessico politico in una dimensione filosofico-politica è autore di diversi libri, tra cui, “Bíos. Biopolitica e filosofia”, “Pensiero vivente. Origine e attualità della filosofia italiana”, “Da fuori. Una filosofia per l’Europa”, “Immunità comune. Biopolitica all’epoca della pandemia”, “Vitam instituere. Genealogia dell’istituzione” e “I volti dell’avversario”, tutti editi da Einaudi e tradotti in diverse lingue.




IL CAMMINO DELLA TRANSUMANZA

Diciottesima edizione lungo il Tratturo Magno L’Aquila-Foggia

Pescara, 25 settembre 2024. L’iniziativa, ideata dal Pierluigi Imperiale e organizzata dal gruppo Tracturo 3000 da lui fondata nel 2007, vedrà l’adesione di appassionati camminatori provenienti da più parti di Italia che insieme ripercorreranno come ogni anno, l’antico percorso del Tratturo Magno, via verde lunga 244 km e bene comune che da L’Aquila a Foggia ha da sempre permesso la Transumanza, antica pratica pastorale, dal 2019 divenuta Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco.

“Anche quest’anno, per il diciottesimo anno consecutivo, torniamo a camminare lungo il #TratturoMagno per celebrare i #benicomuni e la #transumanza, #beneimmaterialedellumanità Unesco  (#unescoworldheritage), e omaggiare la cultura e l’economia rurale e pastorale.

Come ogni anno, si partirà il 29 Settembre alle 8:30 da Collemaggio (L’Aquila, Abruzzo), e si arriverà a Foggia (Puglia).

Il cammino si articolerà in dieci tappe per un totale di oltre 244km di percorrenza. Dalla natura selvaggia dell’aquilano, alle magnifiche colline pescaresi e teatine, ai vigneti del Frentano, fino alle coste vergini del Vastese, per poi rientrare e accarezzare a passi lenti e costanti le linee sinuose delle colline del molisano, e arrivare infine al mosaico di campi arati colorati del sudore e della fatica delle genti del tavoliere delle Puglie e dei suoi immigrati.

Tracturo 3000 ringrazia tutti i pastori, i camminatori, gli appassionati della Transumanza e della cultura pastorale che parteciperanno all’evento di quest’anno, e i numerosi comuni, le pro-loco e le associazioni culturali che hanno collaborato a questa XVIII Edizione del Cammino lungo il Tratturo Magno.”




CONFINDUSTRIA NAUTICA RINNOVA IL PATROCINIO A SOTTOCOSTA

Conferma l’inserimento della manifestazione nel calendario di rilievo nazionale per la nautica

Pescara, 25 settembre 2024. Arriva una buona notizia per il Marina di Pescara. Viene rinnovato il patrocinio di Confindustria nautica nazionale, seguita da Assonat ed Assonautica italiana, a Sottocosta, il salone del Medio Adriatico, organizzato dalla Camera di commercio Chieti Pescara ed il suo porto turistico che, nel 2025, spegnerà la sua undicesima candelina.

Il buon vento soffia dal Salone nautico di Genova dove, nel corso di una conferenza stampa tenutasi durante la manifestazione , sono state presentate tutte le iniziative in cui – dichiara Pietro Formenti vicepresidente di Confindustia nautica – facciano da collante alcuni principi cardine quali il coordinamento delle date, la difesa del valore della filiera e delle imprese dei singoli territori e la loro connessione agli eventi espositivi.

Tra queste figure, dal 2022, anche Sottocosta che conferma così il suo impegno nella valorizzazione di progetti caratterizzati da una logica di efficienza, di competitività e promozione del Made in Italy, di cui la nautica è una delle massime espressioni.

Grande soddisfazione nelle parole del presidente del Marina di Pescara Gianni Taucci:Questo riconoscimento premia il lavoro di tutta la squadra che ogni anno si impegna, oltre ogni aspettativa, convogliando su Sottocosta le migliori produzioni della piccola nautica italiana e le esperienze più significative legate al mare, dagli sport all’abbigliamento, dagli accessori per la pesca all’intrattenimento. Non dimentichiamo, poi, che ci stiamo concentrando da tempo nel rendere fruibile, su larga scala, la nautica e sul ridisegnare i Marina quali porte di accesso turistico dal mare al territorio interno. In questa ottica, il porto turistico Marina di Pescara che fa da cerniera tra l’Adriatico ed il Gran Sasso rappresenta un esempio da seguire.

Annunciate, per l’occasione, anche le nuove date: dal 9 all’11 maggio 2025, si rinnoverà l’appuntamento di riferimento per la nautica dell’Adriatico centro – meridionale.




GEP – GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Sabato 28 e domenica 29 settembre. Le iniziative

L’Aquila, 25 settembre 2024. Sabato 28 e domenica 29 settembre tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days) la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa dal titolo “Patrimonio in cammino”. Sabato 28 settembre sono in programma aperture straordinarie serali dei musei statali con ingresso al costo simbolico di 1 euro (escluse le gratuità previste per legge) dalle ore 20.00 alle 23.00

Le iniziative del Museo Nazionale d’Abruzzo:

MuNDA: Inaugurazione Mostra TRA FORMA E FIGURA. FULVIO MUZI E LA SPERIMENTAZIONE PITTORICA NEGLI ANNI SESSANTA. 

A quarant’anni dalla scomparsa di Fulvio Muzi (1915-1984).                                 

A cura di Federica Zalabra e Paolo Muzi. Fino all’8 dicembre.

Era il 12 agosto del 1984 quando Fulvio Muzi moriva. L’artista aquilano, protagonista della scena artistica e culturale abruzzese del Novecento, aveva da poco terminato il murale per l’Aula del Consiglio Comunale, commissionatogli per commemorare il 40° anno della Liberazione della città dall’occupazione nazista.

Nato nel 1915, l’uomo Muzi ha attraversato, con la sua passione politica e artistica, le intemperie e il clima culturale del suo tempo. Dalla Resistenza greca del 1944 agli anni del dopoguerra membro del  Gruppo Artisti Aquilani, espositore nella Quadriennale Nazionale d’Arte a Roma, poi nella mostra al Castello cinquecentesco Aspetti dell’Arte Contemporanea a cura di Antonio Bandera ed Enrico Crispolti dove,  per la prima volta in Europa, furono presentate le nuove correnti artistiche del New Dada e della Pop art di 13 pittori americani e infine,  solo per citare qualche passaggio della sua formazione, l’indimenticabile Rassegna  Alternative Attuali.

Nell’omaggio espositivo, a quarant’anni dalla sua scomparsa, che il Museo Nazionale d’Abruzzo ha realizzato in collaborazione con l’Associazione “ArteImmagine Fulvio Muzi”, si ripercorrono i suoi passi. Il nucleo centrale dell’esposizione è la sua attività  negli anni Sessanta con tre dipinti del pittore presenti nelle collezioni del Museo,  in dialogo con opere e documenti inediti concessi in prestito dagli eredi. Il visitatore si troverà al cospetto di due sezioni completamente diverse nella resa estetica, ma cronologicamente contigue legate da un evidente filo rosso: la figura umana al centro dell’universo artistico del pittore Figure sulla spiaggia, Figura, Figure distese. Si vuole, così, porre l’attenzione su un decennio di dura e cupa riflessione  politica e sociale, particolarmente fervido nel percorso del pittore caratterizzato da interessanti sperimentazioni nell’ambito dell’Informale e della Pop art che, poi,  lascerà spazio negli anni Settanta a una fase di realismo visionario con la rappresentazione di figure sospese nel vuoto, corpi nudi in caduta e a un filone di ricerca legato al paesaggio locale, che esprimerà il rapporto viscerale del pittore con la montagna abruzzese

Al pittore, nel 1999, venne intitolato l’Istituto d’Arte dove aveva insegnato molti anni.

Un omaggio doveroso e sentito, quello del Museo Nazionale d’Abruzzo per presentare al pubblico opere poco o per nulla conosciute che ci fanno comprendere il percorso personale negli anni Sessanta, ricordando le sue parole: “il quadro è energia, la migliore dell’uomo”.

Inaugurazione sabato 28 settembre al MuNDA alle ore 19.30 con orario di apertura prolungato fino alle 23.00. Catalogo in vendita ad € 10.00 per la sola giornata dell’inaugurazione.

Mammut: apertura al Castello Cinquecentesco: sabato 28 settembre  orario 9.00 /19.00 (ultima entrata ore 18.30) e dalle 20.00 entrata al costo simbolico di 1 € fino alle 23.00 (ultima entrata ore 22.30). Domenica 29 orario 9.00/19.00 (ultima entrata ore 18.30)

Parco Archeologico di Amiternum: sabato 28 e domenica 29 aperto  8.30/ 18.00.

I biglietti di ingresso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente nella biglietteria del Castello o sul portale e sull’app dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it




PRIMO MEMORIAL GIANLUIGI RAGNI

Gio Evan in Concerto per Ricordare il Giovane Operaio di Campli

Campovalano, 25 settembre 2024. L’Associazione Caschetti Gialli è lieta di annunciare il Primo Memorial Gianluigi Ragni, un evento commemorativo dedicato alla memoria di Gianluigi Ragni, giovane operaio di Campli, tragicamente scomparso a soli 26 anni a causa di un incidente sul lavoro. Il Memorial si terrà il 28 e 29 settembre 2024 presso la sede dell’associazione Campovalano Viva, rinomata per la celebre Sagra del Tartufo, manifestazione alla quale Gianluigi era profondamente legato come membro attivo.

L’evento sarà un’importante occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, causa che l’associazione Caschetti Gialli promuove con impegno e determinazione. La due giorni si articolerà in momenti di commemorazione, musica e riflessione, e vedrà la partecipazione di artisti e amici di Gianluigi.

Programma dell’evento

28 settembre 2024

Ore 21: Concerto gratuito di Gio Evan – L’artista chiuderà il suo tour “Moksa Bar” con un concerto emozionante e riflessivo.

Ore 23: DJ set con Marini & Ferrara  Trixie DJ.

29 settembre 2024

Ore 11:45: Messa in suffragio.

Ore 13:30: Pranzo sociale.

Ore 16: Giochi senza frontiere con le frazioni del Comune di Campli.

Ore 21: Concerto finale degli Ondasupernova.

Il Memorial rappresenta non solo un momento per ricordare un amico e collega, ma anche un richiamo a una tematica di grande attualità: la sicurezza sul lavoro, che l’associazione Caschetti Gialli intende promuovere attivamente.




TRE GIORNI CAPITALE DEL FERRO BATTUTO

Maestri all’opera per realizzare il Guerriero di Capestrano che sarà installato in piazza                          

Civitaluparella, 25 settembre 2024. Seconda estemporanea del ferro battuto dal 27 al 29 settembre prossimi a Civitaluparella (Ch). L’appuntamento è organizzato dall’associazione culturale Calliope in collaborazione con il Comune. Essa vedrà al lavoro, nel piccolo centro della Val di Sangro, alcuni tra i più grandi nomi di questa arte. All’opera, in officina e in Piazza Marconi, ci saranno Tiziano Matteazzi, designer dal Veneto;  Davide Caprili,  dall’Emilia Romagna; Filippo Scioli, Luigi Orfanelli, Toni Di Cicco e Simone Di Fulvio, abruzzesi e maestri del ferro battuto. Collaboratori tecnici, poi, saranno Rocco Santucci, Nicola Schieda, Gino Di Cicco, Gianluca Pasquarelli, Mario Di Francesco e Maurizio Costantino. Tutti al lavoro per creare opere, forgiate a caldo, e “battute” col martello, davanti al pubblico presente. Ma soprattutto per realizzare, in tre giorni, un’opera, il Guerriero di Capestrano, che nell’ultima giornata della kermesse sarà installata in paese.

L’iniziativa ha avuto luogo, per la prima volta, nel 2022 e già allora, all’ingresso di Civitaluparella, è stata collocata una splendida scultura in cui si incastrano il volto di una donna e la figura di una fenice, simbolo della rinascita delle donne palestinesi.

A patrocinare l’iniziativa anche i Comuni di Fallo, Montenerodomo, Villa Santa Maria,  Pizzoferrato, Gamberale, Rosello, Fossacesia  e Montelapiano e poi Confartigianato Chieti-L’Aquila e alcuni sponsor privati. La kermesse avrà inizio alle 9.15 del 27 settembre con il raduno degli artigiani-artisti, la presentazione dell’evento da parte del presidente dell’associazione culturale Calliope, Rocco Ciarico, e i saluti delle autorità. A seguire presentazione culturale a cura dello storico Lucio Cuomo. In mattinata l’avvio dei lavori e, dalle 14.30, inizio, per continuare anche il giorno successivo, di forge, attività alle incudini e ai magli e dimostrazioni live.

Il 28 settembre si prosegue con la lavorazione del Guerriero in Piazza Marconi e in officina. Alle 13  ci sarà la conviviale con i maestri del ferro battuto e i maestri dell’arte culinaria. Pranzo aperto agli ospiti, ai cittadini, ai visitatori.  Alle 15 animazione ragazzi, con Mago Fabio. Alle 17, esibizione di sbandieratori e falconieri. La giornata si concluderà un un’altra conviviale alle 19, aperta a tutti.

A mezzogiorno del 29 settembre, i maestri del ferro battuto saranno in Piazza Marconi dove verrà installato il Guerriero.

“Ferro battuto… È una voce che può dire tante cose, – si legge nella brochure dell’evento in cui vengono riportate alcune riflessioni di Tito Perlotto – ma, allo stesso tempo, incute un senso di rispetto verso un artigianato in cui fatica, arte e bellezza si mescolano, quasi in contrasto con l’attuale, turbinoso nostro vivere. Ferro battuto fa pensare subito ad una officina, ove, in un disordine quasi caotico, si mescolano tenaglie e martelli, tra la nera polvere di carbone che regna ovunque; troneggia una incudine maestosa e sonante su un tronco d’albero. Una forgia sempre accesa manda bagliori rossastri e tra il carbone che brucia, il ferro che diventa sempre più rovente.  Martello, mazze si alternano sul rosso ferro appoggiato sulla incudine. Il ferro si torce, si spiana, si allunga. Prende la forma che l’artigiano gli vuole dare…”.




INSIEME SENZA BARRIERE

Un evento Bike To Coast For Everyone.  Presentati i risultati del progetto. Daniele D’Amario, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al turismo: “L’Abruzzo si presenta anche come regione attrezzata per il turismo sostenibile e inclusivo”

Francavilla al Mare, 25 settembre 2024. Presentazione dei risultati dell’iniziativa, coinvolgimento dei ragazzi e socializzazione. Così la mattinata di domenica scorsa in piazza Sirena a Francavilla al Mare, dedicata a Bike to Coast for everyone, ideato dalla Regione Abruzzo, finanziato con il “Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità” del ministero per le Disabilità – presidenza del Consiglio dei ministri e cofinanziato dalla Regione Abruzzo, realizzato con il coinvolgimento di diciannove comuni lungo i 131 chilometri di costa abruzzese, Anffas Abruzzo, Legambiente Abruzzo e Lega Navale di Ortona.

Un momento di festa, un’occasione di unione e socializzazione per favorire la partecipazione allargata dell’intera comunità. Con l’obiettivo di sensibilizzare sul valore del turismo accessibile. La mattinata è stata aperta dal suono delle percussioni di Africanffas con il maestro Pino Petraccia. Ha presentato Marco Ardemagni, conduttore radiofonico della Rai.

Daniele D’Amario, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al turismo: “Abbiamo raccontato il progetto Bike to Coast for everyone, giunto a conclusione con risultati eccellenti: un progetto importante, coordinato dalla Regione Abruzzo, che ha permesso la realizzazione di una rete di servizi turistici lungo la pista ciclabile che si sviluppa sulla costa abruzzese, la ‘Bike to coast’, per una vacanza accessibile a tutti. Con la collaborazione dei partner di progetto – 19 comuni della costa, Anffas Abruzzo, Legambiente Abruzzo, Lega navale Ortona – sono state realizzate diverse azioni: dall’abbattimento di barriere architettoniche e interventi utili per rendere le spiagge e gli stabilimenti balneari maggiormente accessibili, all’acquisto di attrezzature per rendere il mare fruibile, all’acquisto di biciclette dedicate a differenti tipi di disabilità, oltre alla realizzazione di una rete informativa sensoriale che consente, tra le altre cose, il collegamento ad una sezione dedicata sul sito abruzzoturismo.it oltre alla realizzazione di cartine con la mappatura dei servizi presenti lungo la costa, l’attivazione di tirocini inclusivi per persone con disabilità e una importantissima attività di formazione per gli operatori del settore”. 

“È fondamentale che l’Abruzzo si riveli una regione sempre più incline a un turismo sostenibile e inclusivo, non solo con la proposta di itinerari e infrastrutture accessibili ma anche e soprattutto con un nuovo approccio alla disabilità basato sulla comunicazione e sulla relazione, solo in questo modo l’accoglienza turistica potrà dirsi veramente for everyone” ha aggiunto Daniele D’Amario.

“Un progetto bellissimo che non potevo non sposare – ha commentato Lorena Ziccardi, testimonial di Bike to Coast for everyone -. Un progetto portato avanti con la necessaria competenza, in grado di costruire molto sui versanti dell’inclusione e del sociale. Senza i mezzi acquistati la fruizione della ciclabile sulla costa abruzzese non sarebbe possibile”.

“Un progetto importantissimo, presentato in una piazza appena rinnovata – nelle parole di Luisa Russo, sindaca di Francavilla al Mare -. Una giornata di festa, inclusione e turismo. Un grande passo avanti per questa iniziativa”.

“Le nostre parole d’ordine sono inclusività e attenzione all’ambiente. Abbiamo preparato persone formate per andare incontro all’utenza che chiede attenzioni maggiori – nelle parole di Luigi Polidoro della Lega Navale Italiana, sezione Ortona .- Abbiamo abbattuto le barriere nella nostra sezione, abbiamo un catamarano che accoglie persone con svantaggio fisico e inoltre è stata acquistata una gruetta per poter collocare persone con carrozzina sull’imbarcazione, peraltro dedicata alla collettività, come uso pubblico”.

“Anffas Abruzzo ha partecipato al progetto con entusiasmo già dall’inizio, all’insegna dell’eliminazione della barriere fisiche e mentali, con laboratori inclusivi, fino ai moduli dedicati al linguaggio facile da leggere, alle passerelle per non vedenti, alle sedie speciali per dare la possibilità di fare il bagno al mare – ha spiegato Maria Pia Di Sabatino, presidente Anffas Abruzzo -. All’insegna dell’inclusione delle persone con disabilità”.

“Abbiamo dato il nostro contributo per la formazione degli operatori, che è fondamentale per operare nell’ambito del turismo inclusivo, oltre alle infrastrutture. L’inclusione è un aspetto della sostenibilità sociale, non solo ambientale – nelle parole di Silvia Tauro, presidente Legambiente Abruzzo -. Da qui l’acquisizione dei mezzi speciali per far fruire la ciclabile in maniera inclusiva. Tra i formatori Bike to Coast for everyone anche Roberto Vitali di Village for All”.

“Il sito di riferimento per prenotare le bici speciali a pedalata assistita è visitcostadeitrabocchi.it” come ha ricordato Vittorio Ronzitti della DMC Costa dei Trabocchi

Fra le azioni realizzate fino a oggi da Bike to Coast for everyone: cicloturismo con biciclette adeguate, gite in barca, corsi di vela e kayak con imbarcazioni inclusive, spiagge accessibili e attrezzate, oltre alla segnaletica turistico-culturale con 19 totem sensoriali dislocati lungo la Bike to Coast e nelle vicinanze degli uffici IAT, fino ai parchi giochi inclusivi.

La Bike to Coast si sviluppa lungo i 131 chilometri di costa, da Martinsicuro a San Salvo, attraversa 19 comuni e rappresenta uno dei tratti più suggestivi della Ciclovia nazionale Adriatica.




LUIGI MOSCOGIURI ARRICCHISCE IL BRIGANTI FILM FESTIVAL

La sua visione internazionale e la sua arte musicale

Sante Marie, 25 settembre 2024. Si è conclusa con grande successo l’ultima edizione del Briganti Film Festival, impreziosita dalla presenza di Luigi Moscogiuri, già responsabile delle co-produzioni internazionali presso il Ministero della Cultura (MiC). Moscogiuri ha offerto un contributo fondamentale, portando un’aria di internazionalità e approfondendo temi cruciali per il panorama cinematografico contemporaneo, come l’importanza delle collaborazioni internazionali, l’inclusione culturale e il superamento delle barriere linguistiche. Durante il suo intervento, Moscogiuri ha evidenziato come le co-produzioni internazionali siano un’opportunità unica per arricchire i film attraverso la fusione di diverse prospettive culturali. Queste collaborazioni permettono di raccontare storie con uno sguardo più ampio, integrando sensibilità e tradizioni che altrimenti rimarrebbero estranee al pubblico.

Grazie all’incontro di menti creative provenienti da diverse parti del mondo, i progetti cinematografici possono diventare veicoli di inclusione e dialogo interculturale, rompendo barriere linguistiche e sociali. Durante il suo discorso, Moscogiuri ha menzionato alcuni esempi di film famosi che, grazie alla sinergia tra registi e produttori di diverse nazionalità, hanno raggiunto livelli di eccellenza internazionale.  Moscogiuri ha inoltre raccontato l’impegno del Ministero della Cultura nel promuovere queste opportunità di collaborazione, offrendo risorse e supporto per facilitare le co-produzioni internazionali e creare un ponte tra il cinema italiano e quello internazionale.  Luigi Moscogiuri ha svolto un ruolo fondamentale al Briganti Film Festival non solo come ospite speciale, ma anche come membro della giuria. Grazie alla sua vasta esperienza nelle co-produzioni internazionali, ha portato un contributo prezioso nell’analisi delle opere in concorso, offrendo un punto di vista approfondito e arricchito da una conoscenza delle dinamiche cinematografiche globali. Le sue competenze lo hanno reso una figura chiave nel valutare i film da una prospettiva internazionale, tenendo conto della capacità delle opere di dialogare con diverse culture e superare confini linguistici e artistici.

Luigi Moscogiuri non è solo un esperto di cinema. Conosciuto anche con il nome d’arte “Gimos”, ha una ricca carriera musicale all’attivo. Oltre ad aver realizzato numerosi album e videoclip, Moscogiuri ha composto la sigla ufficiale del Briganti Film Festival, che ha accompagnato il pubblico durante tutte e tre le serate del festival, contribuendo a creare un’atmosfera unica e coinvolgente.

Gimos, già autore di tre album e in preparazione del quarto, ha arricchito il Briganti Film Festival con la proiezione del suo ultimo videoclip, Vecchio Cowboy. Dopo il successo del suo precedente videoclip Mondolce, una fusione tra animazione e realtà che si presentava come un inno di speranza e ottimismo rivolto ai giovani in un’epoca di difficoltà, Gimos si presenta al pubblico con un nuovo lavoro dal gusto retrò e dalle atmosfere western. Vecchio Cowboy vanta la partecipazione di due volti celebri dello spettacolo: Franco Nero e Maria Monsè.

Il brano offre uno spunto di riflessione sull’età avanzata, spesso sottovalutata e percepita come priva di rilevanza nella società attuale. Con questa canzone, Gimos sfida tale stereotipo, proponendo una metafora potente che celebra la figura del cowboy, emblema di tenacia e resilienza. Franco Nero, incarna alla perfezione questi valori di saggezza ed esperienza senza tempo. Non a caso, è stato proprio Nero a voler interpretare il protagonista del videoclip, riconoscendo l’importanza del messaggio di Gimos e volendo dare il suo contributo alla realizzazione di quest’opera. Al fianco di Nero, Maria Monsè aggiunge eleganza e fascino alla storia, creando un perfetto equilibrio tra due mondi apparentemente distanti ma magistralmente connessi da Gimos.

Con la sua doppia anima di responsabile istituzionale e musicista, Luigi Moscogiuri ha dato un contributo prezioso al Briganti Film Festival.




LE BANCHE, LA RESPONSABILITÀ SOCIALE E IL POPOLARISMO

PolicaInsieme.com, 24 settembre 2024.  Uno dei campi qualificanti, e di intervento concreto, del popolarismo europeo, già a partire dalla seconda metà dell’800, in particolare in Germania, fu quello della creazione delle Cooperative, di piccole banche locali e, poi, delle Casse di risparmio che concepivano una presenza bancaria e finanziaria caratterizzata da una giustificazione sociale e di mutuo soccorso.

Questo avvenne anche in Italia. E spiega la nascita e lo sviluppo, in taluni casi dell’enorme rilievo, di entità economiche espressione del mondo cattolico che, però, con l’innamoramento per il “gigantismo bancario” sono state portate alla pressoché totale distruzione con quel grande patrimonio rappresentato da banche di medie  e piccole dimensioni di grande prossimità con la realtà locale, a partire dalla piccola impresa. La stessa sorte è recentemente toccata nel campo assicurativo alla Cattolica che, praticamente, non esiste più nei termini in cui era stata pensata e costruita nei decenni da diocesi e dal popolo cattolico del Veneto.

Una distruzione resa possibile anche dalla cecità di talune realtà ecclesiali, in taluni casi, proprietarie di banche, assicurazioni ed altro, o che sono finite vittime della logica del “capitalismo rampante” che ha smarrito per strada l’eticità della responsabilità sociale. Resta nella memoria il vero e proprio scontro che l’allora Patriarca di Venezia, Albino Luciani, ebbe con mons Marchinkus, a capo dello Ior, intenzionato a smantellare il sistema delle banche cattoliche venete.

Siamo dinanzi ad una delle più grandi sconfitte del popolarismo in Italia in una grande battaglia che fu, assieme, economica, sociale e “politica”. E questo costituisce sicuramente uno di quei tasselli che spiegano perché, a differenza dell’Italia, in Germania e nella Baviera restino grandi partiti popolari s’ispirazione cristiana.

Ai nostri giorni, la questione della tassazione degli extraprofitti delle banche e degli istituti finanziari, cui vanno aggiunte le assicurazioni e molte grandi società fornitrici di servizi, quelle cioè che hanno accumulato negli anni scorsi sproporzionate ricchezze aggiuntive,  richiama la questione di una visione popolare dell’economia e della finanza.

E purtroppo dobbiamo assistere al paradosso che, mentre alcuni settori di destra provano a rimettere sul tavolo la questione della tassazione degli extraprofitti, si oppone proprio un partito come Forza Italia, parte italiana del Partito popolare europeo. E all’insegna dell’ipotesi alternativa di una sorta di qualche “convincimento” garbato da introdurre perché qualcuno dei piani alti di quelle banche e di quelle società si decida a versare qualcosa nelle Casse dello Stato, altrimenti non in grado di far pensare se non a qualche bonus e “mancetta” da destinare ai gruppi sociali più disagiati.

Casse degli italiani che, negli ultimi vent’anni, ma anche prima, di esplosione delle bolle speculative, cattivi investimenti, vere e proprie truffe combinate a danni dei risparmiatori, sono dovute intervenire a colpi di tanti miliardi per salvare istituti di ogni dimensione dal collasso. E, intanto, i loro grandi azionisti scoprivano che il “pubblico” va bene quando devono prendere, ma quando devono dare, sia pure molto poco, si appellano al mercato.

Agli amici di Forza Italia, in considerazione delle condizioni del Paese, dobbiamo dire con chiarezza che non vediamo il loro popolarismo. Tutto al più di quel “conservatorismo compassionevole” proprio della vecchia tradizione del Partito repubblicano americano che ha trovato nel giovane Bush l’ultimo esponente. Un conservatorismo compassionevole che, però, ha mostrato tutta la sua volatilità per lasciare campo a ben altre vocazioni economiche e politiche del “trumpismo” il quale, non a caso, viene sostenuto da molti del “nuovi ricchi”… quelli degli extraprofitti.




VENTICINQUE ANNI DI FOTOGRAFIA

Danilo Balducci: Di sali d’argento e pixel a cura di Antonio Di Cecco

Inaugurazione 13 settembre 2024 ore 18. Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre – Palazzo Cappa Cappelli. Fino al 29 settembre 2024

L’Aquila, 24 settembre 2024.  Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 18.00, presso la sede della Fondazione de Marchis, al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di ospitare la mostra Di sali d’argento e pixel. Venticinque anni di fotografia di Danilo Balducci, a cura di Antonio Di Cecco.

In mostra una selezione degli ultimi lavori di Balducci, i quali conducono lo spettatore a scambiare quasi uno sguardo con i soggetti delle opere: le immagini mostrano non solo quello che è davanti all’obiettivo ma restituiscono la sensibilità e la volontà di cercare un dialogo e diventare parte delle storie che l’artista vuole raccontare.

Infatti, come scrive il curatore, Antonio Di Cecco: «Di sali d’argento e pixel, di questi elementi sono composte le fotografie. I sali sono microscopici cristalli di argento sensibili alla luce che, mescolati con la gelatina e poi spalmati sulla pellicola – un sottile nastro di materiale trasparente – permettono di registrare le immagini fotografiche. I pixel del sensore della macchina fotografica digitale invece sono elementi in grado di convertire la luce di una immagine ottica in un segnale elettrico. Lo sa bene Danilo Balducci che da 25 anni lascia passare la luce all’interno degli obiettivi delle sue macchine fotografiche, quel che resta nei suoi occhi e nella macchina fotografica sono memorie a volte fatte di un severo bianco e nero, altre di vividi colori.

Quello del fotografo è un lavoro paziente, il lavoro di chi è sempre alla ricerca della luce giusta. Forse il fotografo, come i sali d’argento e i pixel, è sensibile alla luce ma altrettanto sensibile alle storie che decide di raccontare. Balducci, attraverso il linguaggio del reportage, dal 1998 continua a raccontare storie e luoghi lontani metaforicamente e materialmente dalla nostra quotidianità. […] Un archivio di fotografie che continua a crescere nel tempo, un insieme di lavori accomunati dal medesimo soggetto: l’essere umano. Balducci è sì dietro l’obiettivo ma sceglie di essere vicino, riesce a scambiare lo sguardo con i soggetti che rappresenta nelle immagini e invita lo spettatore a fare altrettanto, a cercare vicinanza e non distanza. Il suo è un mosaico di vicende, gesti e azioni che documentano e diventano, al contempo, memoria collettiva.»

All’interno del percorso espositivo sarà allestito uno spazio che richiama l‘ambiente della camera oscura e che vedrà per il giorno del vernissage l’intervento e la presenza di Stefano Schirato di Leica Akademie Italy: un’occasione per immergersi nel mondo della fotografia e comprenderne tecniche e tecnologie. Inoltre la mostra è inserita nel progetto SHARPER – Notte Europea dei Ricercatori 2024 finanziato dalla Commissione Europea (GA 101162370): per l’occasione il 27 settembre 2024 è prevista un’apertura straordinaria dalle ore 10.00 alle ore 22.00 mentre dalle 10.00 alle 13.00 l’artista e il curatore attendono gli studenti e le studentesse dei vari Istituti Scolastici (su prenotazione) per la visita dell’esposizione e per una dimostrazione delle varie fasi dello sviluppo fotografico all’interno dell’ambiente allestito quale camera oscura.

Il progetto è parte del programma degli eventi della 730° Perdonanza Celestiniana e si avvale del patrocinio del Comune de L’Aquila – L’Aquila Capitale della Cultura 2026. La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

BIOGRAFIA

Danilo Balducci, nato a L’Aquila nel 1971, è sempre stato affascinato dalla fotografia e dal potere comunicativo delle immagini. Reportage e fotografia sociale sono i suoi interessi principali. Diplomato presso l’Istituto Superiore di Fotografia e comunicazione integrata di Roma è professionista dal 1998. Docente di fotografia e reportage presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Fornisce regolarmente immagini ad agenzie fotografiche italiane ed estere.

Le sue immagini e le sue storie sono state pubblicate su giornali e riviste nazionali ed internazionali: Time, Life, Denver Post, Internazionale, Der Spiegel, Daily News, L’Espresso, Repubblica, Panorama. Vincitore di diversi premi, nel 2002 è vincitore del primo premio Carla Mastropietro per il fotogiornalismo; nel 2005 vincitore del Premio per la pace e per la libertà ad Atri (TE); nel 2008 ha ricevuto 2 Bronze award dall’Orvieto International Photography Awards (sezioni reportage e portraits) e vari premi nazionali e internazionali; nel marzo 2009 vince il B.O.P. 2009 (Best of Photojournalism) indetto dalla NPPA (National Press Photographer Association) negli USA classificandosi terzo nella categoria “Non Traditional Photojournalism Publishing”. Un’immagine del terremoto in Abruzzo è inserita da LIFE Magazine tra le Pictures of the Year 2009. Nel 2015 è Absolute Winner nella categoria “People” al FIIPA (Fiof Italy International Photography Awards) e si classifica secondo nella stessa categoria. Riceve inoltre cinque Honorable Mention nelle categorie “Reportage”, “Portraits” e “People”. Nel 2016 è 1° classificato al MIFA (Moscow International Foto Awards) Categoria Edit e 2° classificato (Merit of Excellence) all’International Color Awards. Nel 2017 è fotografo dell’anno al concorso Spider award.