LA SANITÀ MALATA e l’onnipotenza della Medicina

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 16 settembre 2024.  È profondo il malessere di cui soffre la sanità nel nostro Paese e le ripetute aggressioni, che si verificano negli ospedali ed altri luoghi di cura, contro medici e personale sanitario ne rappresentano un sintomo, fino a qualche anno fa, impensabile. Un dato che, peraltro, si inscrive in un incremento della violenza che pervade, in varie forme e su molti versanti, la vita delle nostre comunità, addirittura nei contesti dell’ intimità familiare e, perfino, nei confronti dei minori. È un po’ come se valesse una legge di “polarizzazione” anche nei comportamenti della vita quotidiana ed una estremizzazione difficilmente contenibile sul piano delle emozioni.

C’è stata, ad ogni modo, una brutale e brusca accelerazione delle disfunzioni e delle omissioni di un sistema sanitario che, alla prova dei fatti – governasse la destra o piuttosto la sinistra – non ha saputo interpretare l’impianto, la vera natura e lo spirito della riforma sanitaria dell’ ormai lontano 1978. Il sistema ha virato verso una lettura aziendalistica, produttivistica, efficientistica, consumistica ed economicistica della sanità che è stata la prima fonte di una serie di processi che stanno facendo saltare il banco.

Il cedimento della classe politica sul fronte della salute è stato, anzitutto, culturale. Una classe politica che si è lasciata impunemente colonizzare, anche in un campo talmente delicato e diverso, dalle magiche parole d’ordine del lessico aziendale. A cominciare dal mito di un’efficienza orientata ad un difficile equilibrio tra qualità della prestazione e risparmio delle risorse, in cui la seconda preoccupazione ha finito per prevalere sulla prima. E dalla convinzione che, anche in medicina, in un ambito che ricorre alle conoscenze scientifiche, ma non si esaurisce in esse, valga sempre e comunque una causalità assolutamente lineare dei processi. Tale per cui l’evidenza dei dati strumentali appanna la competenza “clinica” ed alla lunga questa china scivolosa presenta il conto. Anche sul piano di un progressivo impoverimento della relazione tra medico e paziente.

Ora si cerca di chiudere la stalla dopo che sono scappati i buoi. Ma non servono i provvedimenti che la destra di governo non sa immaginare se non in termini di caserma e di ordine pubblico. Se il sistema non è in grado di rispondere in modo tempestivo neppure alle domande più impellenti non servono a nulla l’arresto in flagranza di reato o l’inasprimento delle pene per contenere una violenza portata fino nel cuore dei reparti di degenza. Se un medico non è in grado di stabilire una relazione positiva con il paziente che gli si affida e con il suo contesto familiare-affettivo perché nessuno gli ha insegnato come fare e nessuno glielo chiede, perché è distratto da altre incombenze professionali a latere, perché non ha tempo di farlo, perché non gli sono dati spazi e strumenti per poterlo fare, non saranno i poliziotti in corsia a conferirgli il prestigio e l’autorevolezza che gli manca.

Ci vogliono, ma non bastano, maggiori finanziamenti, che, però, non avrebbero l’ efficacia che è legittimo attendere da maggiori investimenti se questi non fossero accompagnati da una importante rivisitazione della “governance” complessiva del sistema. Riconoscendo, anzitutto, esattamente il fatto che di “sistema” si tratta, cioè di un insieme strutturato ed organico di livelli operativi e di responsabilità, di competenze e di funzioni, laddove i momenti critici – ma anche potenzialmente creativi – stanno nei punti di congiunzione di questi diversi versanti e nella loro effettiva integrazione, che non si risolve in una mera e sequenziale contiguità.

La crisi del sistema sanitario è, comunque, una questione molto complessa che non si esaurisce sul piano dell’entità dei finanziamenti o della revisione degli assetti organizzativi e gestionali dei servizi. Esige, a monte – anche se può sembrare un discorso astratto e dilatorio – una riflessione culturale ed antropologica su cosa siano e come, in quest’ epoca di transizione, debbano essere ripensate “salute” e “malattia”. Questione molto impegnativa, che non si esaurisce in poche battute e su cui si dovrà tornare. Così come sull’ “onnipotenza” della medicina e sulla nostra crescente incapacità a reggere la sfida ed il potere della morte.




LA DIFESA DELLA COSTA

Prosegue l’impegno dell’amministrazione: nuovo intervento di manutenzione in arrivo nella zona sud della città

Roseto degli Abruzzi, 16 settembre 2024.Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi per la difesa della costa e per sostenere il comparto balneare e turistico cittadino. Stanno per partire, infatti, ulteriori interventi da 150mila euro di manutenzione ordinaria e straordinaria che andranno ad interessare la zona Sud della città.

Nello specifico, grazie alla Delibera approvata nelle scorse ore dalla Giunta Comunale, si procederà con due interventi distinti ma interconnessi che riguarderanno il tratto di mare nella zona sud del capoluogo, dall’incrocio con via Marco Polo fino alla foce del fiume Vomano.

Il primo cantiere, che sarà aperto nella stagione autunnale/invernale, riguarderà i lavori di difesa e protezione, con la realizzazione di un intervento di manutenzione con ripristino sulla barriera radente presente in zona. Il secondo, da avviare nel corso della stagione primaverile, prevede la realizzazione delle attività di ripascimento della spiaggia con materiale sabbioso e con un aumento della frazione ghiaiosa e ciottolosa.

Sempre per quanto riguarda la zona sud di Roseto degli Abruzzi, inoltre, ripartiranno a breve anche gli interventi da 900mila euro, sempre in difesa della costa, che erano stati interrotti nel corso dell’estate in ottemperanza dell’Ordinanza Balneare della Regione. Lavori che, in questo caso, interessano gli scogli a mare che la radente in prossimità del porto. A queste somme, già importanti, si aggiungono i due milioni e 100mila euro lavori in arrivo grazie ai Fondi Fsc che l’Amministrazione Comunale di Roseto è riuscita ad ottenere dalla Regione e le cui convenzioni sono stati sottoscritte dal sindaco Mario Nugnes lo scorso 3 settembre a Pescara.

“Ancora una volta mostriamo una grande attenzione anche per la zona sud della nostra città, alle prese con il fenomeno dell’erosione – affermano il Sindaco Mario Nugnes e il Vicesindaco con Delega ai Lavori Pubblici Angelo Marcone – In totale, per quella porzione del nostro litorale, sono in corso e partiranno a breve interventi per circa tre milioni di euro. Un impegno senza precedenti per quell’area che, crediamo, andrà a risolvere la gran parte delle problematiche che si sono ripresentate nel corso degli anni, soprattutto durante la stagione invernale”.




SOVRAFFOLLAMENTO CARCERARIO

Pagano in visita a San Donato a Pescara, ricerca di soluzioni pratiche e durature

Pescara,17 settembre 2024. – “Il sovraffollamento carcerario è ormai una delle principali emergenze nazionali, e la mia visita di oggi ha l’obiettivo di cercare soluzioni concrete. È fondamentale ascoltare le testimonianze e le indicazioni degli operatori della Polizia Penitenziaria e della Direttrice del carcere” Lo ha dichiarato Nazario Pagano, Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera e segretario regionale di Forza Italia Abruzzo, durante la visita presso la casa circondariale San Donato di Pescara.

“Questa visita – ha spiegato Pagano ai giornalisti – si inserisce nell’ambito dell’iniziativa nazionale di Forza Italia ‘Estate in carcere’, finalizzata a valutare le condizioni delle carceri italiane. I temi principali che intendiamo affrontare riguardano il sovraffollamento, con un numero di detenuti ben superiore alla capienza massima, e la qualità della vita all’interno degli istituti penitenziari. Il nostro impegno è garantire che le carceri non siano solo luoghi di detenzione, ma anche spazi dove si promuove la riabilitazione e il reinserimento sociale”.

Pagano ha inoltre voluto esprimere vicinanza agli operatori penitenziari, sottolineando: “Il ruolo degli agenti di Polizia Penitenziaria è essenziale per il corretto funzionamento del sistema carcerario, e il loro lavoro spesso viene svolto in condizioni difficili. Per questo è fondamentale riconoscerne l’importanza e offrire loro il massimo sostegno”. Infine, ha posto l’accento sulla necessità di trovare soluzioni alternative alla detenzione tradizionale: “Riteniamo necessario riflettere su pene alternative che possano facilitare il reinserimento sociale e alleviare il sovraffollamento delle carceri”.

Pagano ha concluso affermando che “questa è una questione di grande rilevanza, e la mia visita al carcere di San Donato si inserisce nella ricerca di soluzioni pratiche e durature”.




UN SEMINARIO SUI BIOCOMPOSITI

I nuovi materiali compositi (sostenibili e riciclabili) per l’industria

Tortoreto, 17 settembre 2024. L’azienda ACS di Tortoreto ha organizzato l’evento per diffondere obiettivi e primi risultati del progetto di ricerca e sviluppo MAGISTRA, finanziato dalla Regione Abruzzo con fondi FESR. Sostenibili, riciclabili, innovativi. I biocompositi – materiali compositi formati da una matrice polimerica e da una carica rinforzante di fibre naturali – sono una reale e sostenibile opportunità di sviluppo per l’industria e ACS (Advanced Composites Solutions) Srl, azienda di Tortoreto con clienti internazionali nel motorsport e nell’automotive di lusso, nella nautica e nell’aerospace, la sta esplorando da tempo con attività di ricerca e sviluppo dedicate. Tra queste, c’è il progetto “MAGISTRA”, finanziato con il contributo della Regione Abruzzo a valere sul Programma Regionale FESR Abruzzo 2021-2027.

Un progetto, interessante e innovativo, in cui l’azienda abruzzese è affiancata dal DICAR (Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura) dell’Università di Catania in qualità di partner scientifico.

Per parlare degli obiettivi e dei primi risultati del progetto, ACS ha organizzato un seminario, patrocinato da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, che si svolgerà giovedì 19 settembre, dalle ore 17 in poi, nella sede teramana di Confindustria, a Sant’Atto, zona industriale servizi, in via Isidoro e Lepido Facii.

All’incontro interverranno Marco Matteucci, presidente della sezione Automotive di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico; Romualdo Paino, ingegnere del dipartimento tecnico di ACS, con una relazione sui biocompositi e le più recenti applicazioni nell’industria; Gianluca Cicala, docente di scienza e tecnologia dei materiali e vicedirettore del DICAR, che in collegamento telematico parlerà del progetto MAGISTRA e della sinergia tra Università di Catania e ACS.

“Siamo da tempo impegnati in molteplici attività di ricerca e sviluppo – spiega Roberto Catenaro, fondatore e Ceo di ACS – e il nostro dipartimento R&D gestisce attualmente due progetti sui biocompositi e sulle loro caratteristiche che possono renderli sostenibili e riciclabili. L’obiettivo è approfondire la possibilità di estenderne le applicazioni nel mondo dell’industria, in particolare nel settore della produzione seriale di componenti per auto. E i primi risultati delle nostre attività, in questo senso, sembrano essere promettenti”.




HEALTH PROFESSIONS OF REHABILITATION SCIENCES

Alla d’Annunzio nasce il nuovo Corso di Laurea Magistrale

Chieti, 17 settembre 2024. “Health Professions of Rehabilitation Sciences” è il nuovo Corso di Laurea Magistrale in inglese attivato dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Afferisce alla Scuola di Medicina e Scienze della Salute ed è un corso biennale a numero programmato (n. 20 posti/anno) che risponde all’esigenza di offrire ai laureati triennali delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione (podologo, fisioterapista, logopedista, terapista della neuro- e psicomotricità dell’età evolutiva, ortottista–assistente di oftalmologia, tecnico dell’educazione e della riabilitazione psichiatrica e psicosociale, terapista occupazionale, educatore professionale) una formazione culturale e professionale innovativa e al passo con i tempi, perché incentrata sugli aspetti di prevenzione delle disabilità, innovazione tecnologica e adeguamento agli standard europei previsti per i professionisti dell’area della riabilitazione.

Il Corso prepara alla professione di Specialisti in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie, alla attività di docenza e formazione in contesti clinici, accademici e di ricerca e permette di accedere al ruolo di Tutor/Coordinatore della didattica professionalizzante dei Corsi di Studio della stessa classe. Il nuovo corso in “Health Professions of Rehabilitation Sciences” prevede 120 CFU, articolati su due anni e finalizzati all’acquisizione di competenze in ambito professionale, didattico-formativo, manageriale e di ricerca della specifica classe di riferimento (SNT2).

Il percorso formativo è strutturato in lezioni frontali, laboratori, attività̀ di stage e tirocinio in strutture interne (UO di Medicina e Cardiologia dello Sport, CAST, ITAB, Dipartimento di Economia aziendale e Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico-Quantitative) o convenzionate con l’Ateneo (ASL Chieti, Pescara e Teramo, Villa Pini, Terme Inn di Popoli, CEFIRR). A conclusione del biennio il laureato sarà̀ in grado di progettare e coordinare: interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria; interventi di riabilitazione psico-neuromotoria con l’uso di tecnologie avanzate; attività di management sanitario pubblico e privato e negli ospedali di comunità; attività didattico-formative e di ricerca.

“La proposta di questo nuovo Corso di Laurea – spiega la professoressa Roberta Di Pietro, docente di Istologia ed Embriologia Umana, Specialista in Medicina dello Sport della “d’Annunzio” e proponente del nuovo CDLM – nasce in coerenza con il progetto strategico di Ateneo volto al miglioramento del livello di internazionalizzazione dei Corsi di Laurea. Trattandosi del primo Corso in Italia in lingua inglese in ambito riabilitativo, ci auguriamo di attingere non solo al bacino di laureati triennali della classe SNT2 che annualmente conseguono la laurea nel nostro Ateneo ma anche ai laureati triennali provenienti da altre regioni italiane e, soprattutto, da paesi della Comunità europea o extracomunitari”.

Maurizio Adezio




CAMPIONI DI INNOVAZIONI 2024

All’Aurum 15 e 16 novembre, premio PMI, startup, spinoff universitari possono candidarsi fino all’11 ottobre

Pescara, 17 settembre 2024. Si è tenuta oggi lunedì 16 settembre nella Sala Giunta del Comune di Pescara – la presentazione del contest “CAMPIONI DI INNOVAZIONI 2024” per PMI, startup, spinoff universitari, inserito nell’ambito dell’evento InnovAzioni 2024, in programma per il 15 e 16 novembre all’Aurum di Pescara. Il termine per candidarsi al contest e far conoscere i propri progetti innovativi è l’11 ottobre. Nella sua storia il Contest InnovAzioni ha assegnato 30 premi a PMI e 18 a Startup, con 276 progetti innovativi finalisti presentati sul palco dell’Aurum. InnovAzioni, giunta alla sua undicesima edizione, è una due giorni dedicata a 360 gradi ai temi dell’innovazione. L’importante evento vedrà anche quest’anno la partecipazione di illustri ospiti del panorama nazionale e internazionale.

Nelle stesse giornate si svolgerà anche l’Innovation HackAthon, gara di idee che vedrà impegnati gli studenti di diversi atenei, i quali lavoreranno nel corso delle due giornate per trovare soluzioni “innovative” ad alcune problematiche aziendali. Quest’anno la partecipazione è aperta a tutti gli studenti universitari degli Atenei italiani, di qualsiasi anno e corso di laurea.

Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico ha evidenziato: “Favoriamo la cultura di impresa e dell’innovazione, con oltre dodici relatori di calibro nazionale e internazionale con talk dedicati a cittadinanza digitale, mobilità, energia, industria 5.0 ricerca e innovazione al servizio della transizione sostenibile.

Da sempre le tecnologie dirompenti dividono il mondo tra pro e contro, tra chi crede e chi critica. Quando poi le tecnologie vincenti si affermano, i perdenti avranno perso tutto, competenze, mercato, conoscenze, PIL sviluppo economico e saranno colonizzati. Questo che ho appena detto è quello che potrebbe capitarci se interpretassimo male la transizione elettrica, l’IA e l’energia. A parlare di questi temi ancora una volta saranno nomi eccellenti quali, tra gli altri, Daniele Invernizzi, Presidente della fondazione eV-Now che ha segnato i più importanti passaggi nel settore dei veicoli elettrici nel nostro paese, esperto di mobilità elettrica e di tecnologie di sistemi di accumulo.

Abbiamo invitato anche Davide Casaleggio – per parlare di intelligenza artificiale e come la tecnologia riscriverà la politica e la società – e Stefano Brandinali Chief Innovation Officer Angelini Industries, nonché Gabriele Fava Presidente INPS che ci verrà a raccontare cosa l’INPS sta facendo per i giovani affinché possano iniziare da subito a pensare al loro futuro previdenziale.”

Massimo Cesarino, presidente della Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico “L’innovazione è nel DNA dell’imprenditoria e di conseguenza di Confindustria che ne rappresenta i valori, ma nei servizi trova la sua casa naturale ed è per questo che questo contest ha avuto la sua genesi nella sezione servizi, undici anni fa.

La nostra sezione è costituita da un nucleo forte di imprenditori e manager consapevoli delle sfide importanti che vedono i servizi alle imprese al centro di tutti i processi evolutivi aziendali e territoriali. Il nostro impegno è supportare tutte le imprese associate delle tre province nel comprendere e sfruttare a pieno le opportunità che le nuove tecnologie e i nuovi scenari ci offrono, non possiamo essere indifferenti verso la transizione digitale ed ecologica, abbiamo bisogno di una visione ampia e spunti di valore su tutti gli aspetti che sono influenzati da queste sfide.

Dobbiamo inoltre prepararci a un approccio nuovo alla cybersecurity, passando per la gestione delle persone e la loro formazione, cercando di sfruttare i nuovi modi di comunicare all’interno e all’esterno dell’azienda.”

Cristiano Fino, referente del progetto, ha ricordato: “Al concorso nazionale Campioni di InnovAzioni possono concorrere al Premio tutte le PMI, start-up, spin-off universitari con sede legale e operativa in Italia che abbiano due semplici requisiti: essere soggetti giuridici da almeno tre mesi prima della candidatura e aver ideato o realizzato negli ultimi ventiquattro mesi uno o più progetti innovativi all’interno del proprio prodotto, processo o profilo organizzativo. C’è la possibilità di candidarsi fino al 11 ottobre 202. La partecipazione è gratuita. Il regolamento è disponibile sul sito dedicato all’indirizzo https://www.innovazioni.camp/regolamento-campioni-di-innovazioni/, mentre all’indirizzo https://www.innovazioni.camp/iscrizione-campioni-di-innovazioni/ è possibile candidarsi.”

Lino Olivastri, consigliere nazionale CSIT (Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici) e presidente consorzio Ab.Side ha specificato: “L’InnovAtion HackAthon ha riscosso sempre più successo negli anni, per questo abbiamo voluto aprirlo a tutti gli studenti universitari che vorranno cimentarsi in questa gara di idee per trovare soluzioni innovative a problematiche aziendali sul tema dell’Industria5.0, proposte da imprese associate a Confindustria Abruzzo Medio Adriatico. È una modalità innovativa di apprendimento, una palestra che consente uno sviluppo del pensiero sistemico e il lavoro di squadra. La co-progettazione arricchisce tutti coloro che ne sono coinvolti: studenti, docenti, mentor e partners industriali. Ci si può candidare individualmente sul sito ufficiale, entro il 4 novembre; verranno accolti fino a 72 partecipanti.”

Il sindaco Carlo Masci ha voluto ringraziare Confindustria Medio Adriatico e il Presidente Pagliuca, “con cui condivido molti progetti nella nostra città. L’undicesima edizione di Innovazioni rappresenta un traguardo importante per questa iniziativa e il premio Città di Pescara, previsto all’interno di InnovAzioni vuole essere un segno tangibile della vicinanza dell’Amministrazione ai giovani, che rappresentano il futuro. La collaborazione con l’Università, poi, è più che opportuna, indicativa del sapere che viene messo in pratica per raggiungere un obiettivo. Mi auguro che da queste giornate possa nascere una idea che si sviluppi e cresca fino a raggiungere grandi traguardi”.

L’assessore Eugenio Seccia ha sottolineato che “Confindustria è sempre in prima linea su queste attività che testimoniano la necessità di azioni innovative. Non a caso il Sindaco ha voluto, nelle edizioni precedenti, inserire all’interno dell’evento il premio “Città di Pescara” proprio per dimostrare la vicinanza dell’Ente e per sottolineare quanto sia importante per noi puntare sui giovani e sulle loro idee. Grazie a Confindustria Medio Adriatico per aver scelto la Sala Giunta del Comune per presentare questo prestigioso appuntamento. Il mio in bocca al lupo a tutti i partecipanti. Buona undicesima edizione di InnovAzioni”.

Presente anche Carmine Puglielli, Direttore Area Imprese Abruzzo Intesa Sanpaolo, che ha espresso la vicinanza dell’istituto bancario al progetto di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico.

InnovAzioni2024 è un format diventato di successo grazie ad un’ampia rete di collaborazioni con istituzioni, università e con le aziende del territorio e le multinazionali che credono nel valore del fare impresa unendo creatività, valori ed economia.

È promosso dalla Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, con la collaborazione del Gruppo Giovani Imprenditori, di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, di CDTI Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione (CDTI) di Roma. Gode del patrocinio di Comune di Pescara, Camera di Commercio di Chieti Pescara, FIRA, Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili e Ordine degli Ingegneri di Pescara, Match4.0, consorzio Abside, Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, Università degli Studi di Teramo, Università degli Studi dell’Aquila e della collaborazione di LUISS.

I Main Sponsor dell’edizione 2024 saranno Intesa San Paolo e Audi Pasquarelli Auto, i Golden Sponsor GI GROUP e Radar Consulting Italia, il Silver Sponsor AssiUnion, i Bronze Sponsor Faraone, Maico, Studio Torcello & Associati. Media partners Abruzzo Magazine, L’Imprenditore – La rivista di Confindustria dedicata alle Pmi, Radio Delta, Radio Isav, Rete 8; community partners Osservatorio startup intelligence POLIMI e Hi Founders. Le imprese che offrono il loro supporto per la realizzazione dell’evento sono Coesum, Ivri Sicuritalia, Cantina Marramiero, Mediaplus, Meta business services, Treddy, TwinDigit.




WEEKEND DIVERSO

Alla Villa tre giorni di eventi e una speciale iniziativa sportiva per non vedenti.

Chieti, 17 settembre 2024. Si svolgerà sabato 28 e domenica 29 settembre il primo Weekend diverso della città di Chieti, una due giorni dedicata al mondo olistico che al suo interno prevede la prima “Marcia con vista” che unisce sport a inclusione. Stamane la presentazione in Comune con i motori della manifestazione.

“Siamo felici di questo evento che abbiamo concretizzato perché unisce lo sport a una serie di aspetti culturali forti e potenzia il concetto di sport come veicolo di inclusione e che abbatte ogni barriera e garantisce inclusione- così l’assessore allo Sport Manuel Pantalone – a livello sportivo sono previste tante attività, si svolgeranno alla Villa, nel campetto e aree limitrofe, perché crediamo che quella zona di città sia il luogo migliore per praticare sport, per questo lo abbiamo restituito alla città”.

“Con questo progetto portiamo delle proposte concrete e professionisti del settore olistico, mentendoli a disposizione della comunità – così Angela Autorino, operatrice olistica fra i motori dell’evento – Il weekend diverso è l’occasione per conoscere meglio discipline come il come il reiki, il sound healings con le campane tibetane, shiatsu, massaggio tailandese e tantissime altre proposte attraverso cui i partecipanti potranno ricontattarsi e viversi come strumento di benessere. Il programma è molto ricco, disponibile sul sito Tribù della luna, motore dell’evento.

Si tratta di esperienze sia di gruppo e individuali che prenderanno vita nella zona del belvedere e della biblioteca di villa Frigerj, in questi ambiti i partecipanti vivranno esperienze di meditazione attraverso esperti e terapisti. Le esperienze individuali prevedono, fra l’altro, thai massage, riflessologia plantare e molte altre tecniche di rilassamento e meditazione, ma uno spazio importante avranno anche le conferenze interattive che si terranno nella piazza antistante il museo a partire da sabato. I migliori professionisti di rilievo nel campo olistico metteranno a disposizione le proprie conoscenze relative alle varie discipline, parleranno di argomenti specifici come il cibo, la postura, l’agricoltura sostenibile e sarà possibile anche catturare qualcuno dei loro segreti tramite i laboratori che consentiranno di accorciare ancora di più le distanze con questo mondo e la comunità. Ce ne sono diversi, dai tarocchi, alla numerologia, alla creazione delle candele e alcuni dedicati al suono e alle vibrazioni.

Lo sport è una parte importante degli incontri, il concept esclusivo avrà nella Marcia con vista la sua massima espressione, all’interno del percorso saranno coinvolti atleti non vedenti e quanti, pur normodotati, vorranno provare l’esperienza, di essere bendati e accompagnati da atleti vedenti lungo il tragitto che si articolerà nel perimetro della Villa. Siamo onorati di aver potuto organizzare tutto questo, il motto del Weekend diverso è stare bene insieme, vogliamo così creare un punto di incontro capace di unire la comunità in un momento di condivisione vero, reale e genuina, capace di scalzare l’idea di credenza, che troppo spesso relega le tecniche olistiche a qualcosa di cui diffidare, mettendo in campo discipline concrete e una cultura del benessere strutturata ed efficace. Farlo in questo momento storico è fondamentale, per questo noi come valore nobile lo stiamo portando avanti”.




MARGINI: RI-ABITARE I LUOGHI

Rassegna Cinematografica. Gruppo FAI Giovani, Delegazione FAI di Teramo

Teramo, 17 settembre 2024. Il Gruppo FAI Giovani di Teramoè lieto di presentare Margini – Ri-abitare i luoghi, una rassegna cinematografica che si terrà il 20, 21 e 22 settembre 2024 nel centro storico di Teramo, in Piazza Sant’Anna, alle ore 20:30. Questo evento inaugura una serie di appuntamenti che arricchiranno il calendario delle celebrazioni per il Ventennale della Delegazione di Teramo del Fondo per l’Ambiente Italiano.

La rassegna, ideata e organizzata in collaborazione con Piermaria Rasetti, master Anica Academy di Roma, propone tre pellicole:

Un mondo a parte (2024), di Riccardo Milani;

Parenti serpenti (1992), di Mario Monicelli;

Roger… arriva il Presidente! (2023), di Marco Chiarini.

Ogni serata sarà arricchita da un dialogo con ospiti d’eccezione: Riccardo Milani (20 settembre), Dimitri Bosi (21 settembre) e Marco Chiarini (22 settembre).

La rassegna ha l’obiettivo di raccontare, attraverso i film selezionati, la peculiarità delle “comunità ai margini”. Sia che si tratti di un borgo montano isolato in inverno, di una cittadina invasa dai suoi emigrati per le festività natalizie, o di una piazza vuota nel cuore di una pandemia mondiale, la marginalità emerge come una condizione invisibile, che caratterizza chi vive in quei luoghi e che può essere colta solo da uno sguardo esterno, empatico e privo di giudizi. Un mondo a parte, Parenti serpenti e Roger… arriva il Presidente! condividono questa visione, seppur con stili e intenti diversi, e sono accomunati da un’ambientazione d’eccezione: l’Abruzzo, protagonista assoluto del “margine” e scenografia naturale di queste tre opere.

La rassegna è il frutto dell’entusiasmo di due giovani, legati da radici comuni ma formatisi in contesti diversi, che desiderano riflettere, attraverso il cinema, su una realtà complessa e spesso trascurata.

Stefano Balloni

Capo Gruppo FAI Giovani Teramo




MEGLIO IN BICI!

Settimana Europea della Mobilità (SEM)

Pescara, 17 settembre 2024. La Settimana Europea Della Mobilità è la campagna di sensibilizzazione più importante della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile. Promuove il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti. Si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre e il tema di quest’anno è:  “La condivisione degli spazi pubblici”.

La bicicletta è il mezzo di trasporto che meglio si concilia con questa ambizione e agevola il recupero di certi ambiti urbani, di cui la strada pubblica, ormai invasa completamente dalle auto, è la rappresentanza più evidente.

Riprendersi questi luoghi non è cosa semplice e lo testimoniano i malumori che sovente accompagnano la realizzazione di piste ciclabili con cui, oltre che garantire la sicurezza alle utenze stradali più vulnerabili, si tenta di restituire loro luoghi dedicati e riservati, anche attraverso la loro condivisione.

Al ruolo che la bicicletta ricopre verso forme più sostenibili della mobilità in città, OSMOCI ha dedicato una breve riflessione circa la dotazione di servizi che le città, in questo caso Pescara, hanno nei confronti di chi si sposta sulle due ruote. L’articolo è qui sotto: Negozi di bici a Pescara

Inoltre, proprio in questa settimana, ma lo sarà anche dopo, è possibile partecipare a un sondaggio anonimo sugli interventi, di riparazione o di manutenzione più frequenti, a cui le biciclette vengono sottoposte, con l’obiettivo di capire quanto chi si sposta in bici abbia cura del proprio mezzo di trasporto, sia in termini di maneggevolezza che di sicurezza.

Giancarlo Odoardi – Esperto promotore mobilità ciclistica




SCIOPERO DEI LAVORATORI DI GSA

Gruppo servizi associati contro il contratto pirata

Pescara, 16 settembre 2024. Oggi, lunedì 16 settembre, i lavoratori dipendenti di GSA – Gruppo Servizi Associati, che si occupano della sicurezza antincendio nei servizi pubblici e privati quali ospedali, elisuperfici, autostrade (per questo tipo di servizio in Abruzzo sono presenti circa 140 addetti impegnati nella sorveglianza delle gallerie presenti nei tratti autostradali A14, A24 ed A25), stazioni ferroviarie, cantieri navali e che da anni soffrono condizioni economiche, salariali e contrattuali assolutamente insoddisfacenti e penalizzanti, saranno impegnati in una prima azione di sciopero nazionale di 4 ore proclamato dalla Filt Cgil che interesserà gli addetti ai cantieri Fincantieri alla quale seguiranno nei prossimi giorni azioni di protesta dei colleghi impegnati invece nei presidi ospedalieri ed autostradali.

La Filt Cgil sta affrontando e contrastando questa situazione con determinazione da circa tre anni per restituire a questi lavoratori dignità e rispetto. C’è bisogno di realizzare uno specifico accordo che possa riconoscere ai lavoratori un premio di produttività, l’estensione a tutti i dipendenti del ticket restaurant, l’adesione ad un piano di previdenza Integrativa oltre che di assistenza sanitaria e la definizione della pianta organica, ma l’esito di tanto lavoro è stato negativo al punto di spingere la Filt Cgil Nazionale ed Abruzzo Molise a manifestare ed a scioperare.

Gsa applica ai lavoratori un contratto nazionale stipulato con un’organizzazione sindacale autonoma e per nulla rappresentativa che lede fortemente i diritti individuali e collettivi dei lavoratori, basti pensare che contempla il solo sciopero virtuale. Le violazioni normative che questo Ccnl impone sono tante e davvero pesanti soprattutto per la loro incidenza anche sulle retribuzioni, sull’orario di lavoro e, conseguentemente, sulla conciliazione tra lavoro e famiglia. Basti pensare che non sono previste maggiorazioni per il lavoro notturno né per lo straordinario nei giorni festivi, ma in compenso propone un nastro orario che può prevedere anche 20 giorni consecutivi con turni di lavoro senza giorni di riposo.

È necessaria la condivisione delle ragioni della Filt Cgil anche attraverso un diretto intervento del Ministero del Lavoro affinché anche la stessa GSA oltre che tutte le committenti comprendano le condizioni di questi lavoratori e si rendano disponibili a profondere ogni sforzo per accogliere le rivendicazioni perché si è di fronte ad un paradosso: questi lavoratori sono considerati fondamentali nel loro servizio al punto che il loro diritto allo sciopero è regolamentato dalla legge 146/90, ma poi si vedono vincolati ad un Ccnl che offre una paga oraria di 6 euro e tutele nemmeno lontanamente paragonabili al Ccnl di categoria firmato da Cgil, Cisl e Uil e che rappresenta un grande esempio del perché bisogna insistentemente chiedere anche una legge sulla rappresentanza che permetta di impedire ai sindacati di comodo la realizzazione di questi contratti in dumping.

Aurelio Di Eugenio  Seg. Gen.le Filt Cgil Abruzzo Molise

Eugenio Di Fonzo  Seg. Gen.le Filt Cgil Pescara e responsabile guardie ai fuochi Abruzzo Molise




EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Approvato il progetto esecutivo per la scuola d’Annunzio

Roseto degli Abruzzi, 16 settembre 2024. Meno sprechi, e quindi risparmio di risorse per l’Ente, ma soprattutto ambienti più sicuri e confortevoli per gli studenti e i docenti della Scuola D’Annunzio a Roseto degli Abruzzi.

Più vicini gli interventi di efficientamento energetico che riguarderanno il plesso della scuola Primaria che sorge in via D’Annunzio grazie all’approvazione del progetto esecutivo dell’intervento, validato dalla Giunta Comunale nella giornata di giovedì.

Il Progetto. I lavori previsti nel progetto da 130mila euro di fondi ministeriali consentiranno la sostituzione degli infissi in tutte le aule del corpo principale e negli spazi comuni. Verranno sostituite anche la porta principale che funge da uscita di sicurezza direttamente verso l’esterno e i relativi maniglioni antipanico. Nelle aule gli infissi manterranno le dimensioni attuali ma avranno la doppia apertura, controllabile con chiave da parte del personale addetto. Nell’atrio verranno sostituite le ampie vetrature poste in alto attualmente in e ovunque saranno previsti vetri antinfortunistici.

Questo nuovo intervento fa seguito a quelli introdotti dall’Amministrazione Comunale nei due anni scorsi sul fronte dell’efficientamento e della riqualificazione delle scuole e che hanno visto, sempre attraverso lo stanziamento di 130mila euro per ogni annualità, la sostituzione degli infissi nella Scuola “Schiazza” e nella Scuola di Santa Lucia e il recupero e la riqualificazione della ex Scuola Primaria di Montepagano.

“L’approvazione del progetto esecutivo per l’efficientamento energetico della Scuola D’Annunzio rappresenta una nuova tappa nel percorso avviato dalla nostra Amministrazione Comunale per il miglioramento e per la riqualificazione delle strutture scolastiche del territorio – affermano il Sindaco Mario Nugnes e il Vicesindaco con delega alle Manutenzioni Angelo Marcone – La sostituzione degli infissi e l’installazione di porte e maniglioni antipanico non solo miglioreranno l’efficienza energetica e ridurranno i costi a lungo termine, ma aumenteranno anche la sicurezza e il comfort all’interno dell’edificio scolastico. È un intervento che dimostra un impegno verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale, oltre a creare un ambiente di apprendimento più piacevole e stimolante. L’attenzione alla sicurezza e all’efficienza energetica è fondamentale in ogni istituzione educativa, e puntiamo ad avviare lo stesso processo virtuoso in tutti i plessi di nostra competenza”.




EN PLEIN PER NICOLETTA E GIUSEPPINA FAZIO

Seconda edizione del concorso di poesia “mediterranea” di marina di Ragusa. Primo e secondo posto per le sorelle lancianesi, poetesse e giornaliste

Lanciano, 16 settembre 2024. Le poetesse e giornaliste lancianesi Nicoletta Fazio e Giuseppina Fazio, titolari dell’Agenzia Scribo, si sono aggiudicate rispettivamente il primo e il secondo posto assoluti alla II Edizione del Concorso nazionale di Poesia Mediterranea di Marina di Ragusa, frazione del capoluogo di provincia siciliano di Ragusa, indetto nell’ambito del Mazzarelli Art Festival, rassegna ricca di appuntamenti e dedicata al cinema, alla musica e ai libri, che si è svolta dal 30 giugno al 14 settembre 2024, e il cui direttore artistico è il regista Antonio Carnemolla.

I risultati sono stati resi noti ieri l’altro, alle 21:30, durante la cerimonia di premiazione che ha avuto luogo in piazza Torre, a Marina di Ragusa. Le opere sono state selezionate da una giuria altamente qualificata, composta da Dolores Carnemolla, giornalista e autrice, da Giuseppe Traina, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Catania, e dalla docente di Lettere Flora Monello, che si occupa anche di filologia, critica letteraria e comunicazione.

Nicoletta Fazio ha conquistato il podio con la poesia dal titolo “Da una chiacchierata con Giuseppe Rosato”, dedicata al noto e illustre poeta lancianese, che ha ottenuto negli anni svariati riconoscimenti, tra i quali è risultata vincitrice della prima edizione del Premio “Benedetta Pendini” di Padova. Giuseppina Fazio, invece, si è classificata seconda con il testo “Io non so perché”, che trae spunto dai racconti realistici, eppure visionari, narratile dal nonno di origini siciliane, nato ad Augusta, in provincia di Siracusa, suggestiva città-isola completamente circondata dal mare. 




START CAMP 2024

Alla d’Annunzio la prima edizione. Campus universitario di Pescara – 16/20 settembre 2024

Chieti, 16 settembre 2024. L’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e Innovalley Open Innovation Hub organizzano la prima edizione dello Start Camp, una settimana di formazione immersiva dedicata alla creazione di start up innovative e allo sviluppo imprenditoriale. L’iniziativa, che si terrà da oggi a sabato prossimo 21 settembre, presso l’aula 28 del Campus di Pescara, è l’occasione per gli studenti di ogni corso di laurea di acquisire competenze sullo start up di impresa e lo sviluppo imprenditoriale di progetti innovativi.

Le attività di formazione si svolgeranno sotto la supervisione scientifica della professoressa Gilda Antonelli, docente di Organizzazione aziendale presso il Dipartimento di Economia della d’Annunzio. I trenta candidati ammessi alla prima edizione avranno modo di sviluppare, in squadre costituite ad hoc, le idee innovative proprie o di altri colleghi, con l’obiettivo di trasformarle in imprese.

I docenti e gli esperti esterni prediligeranno un approccio pragmatico alla redazione del business plan – vero strumento a garanzia della sostenibilità di lungo periodo delle iniziative imprenditoriali – e all’approfondimento delle competenze trasversali necessarie ad intraprendere percorsi imprenditoriali.

Le sessioni formative quotidiane spazieranno dall’introduzione ai modelli di business, allo sviluppo delle competenze trasversali necessarie all’imprenditoria, fino all’analisi di mercato, le diverse forme giuridiche d’impresa, la pianificazione economica e finanziaria, le strategie di finanziamento, la redazione del business plan e la preparazione dell’elevator pitch.

Sabato, 21 settembre, ai partecipanti verrà  fornito un ulteriore valore aggiunto poiché potranno presentare le loro idee di impresa ad un parterre di esperti (Arcangelo Merla – Delegato al TT della “d’Annunzio”, Alessandro Marra – professore e spin-off owner dell’Ateneo, Manuela Tansella – Global Director Business Process Aptar,  Daniele Scoccia – Archangel Adventure, Matteo Lega – Senior Scientist Fater; Spa, Massimo Cesarino – Presidente sezione Servizi Innovativi di Confindustria Medio Adriatico) dai quali otterranno consigli per rafforzare, modificare o re-indirizzare il proprio business. 

L’evento si concluderà con un aperitivo dell’innovazione, al quale parteciperanno anche alcune delle start up innovative nate dalle precedenti edizioni di Start Cup. Alla fine della settimana i partecipanti svolgeranno un tirocinio presso una Start up innovativa abruzzese per sperimentare le sfide e vivere l’entusiasmo e la passione che caratterizza organizzazioni così peculiari. Tutti i gruppi che vorranno partecipare a StartCup Abruzzo 2024 avranno a disposizione consulenza one-to-one sul proprio business plan.

Maurizio Adezio




INCLUDI_AMO_CI

I sentieri della pedagogia verso infiniti traguardi possibili

Atri, 16 settembre 2024. Un sabato mattina intensissimo, nella splendida cornice del Teatro comunale di Atri, è stato quello che ieri l’altro ha dato il via alle attività formative rivolte prevalentemente al mondo della scuola e di grande interesse anche per famiglie e operatori che si confrontano ogni giorno con l’autismo o per meglio dire, gli autismi.

L’evento, dal titolo evocativo “I sentieri della pedagogia verso infiniti traguardi possibili”, ha richiamato l’attenzione di numerose autorità civili, scolastiche, associative e realtà dell’imprenditoria sociale e sociosanitaria.

“INCLUDI_AMO_CI” questo il titolo del convegno che ha posto al centro l’inclusione e con essa i percorsi innovativi per una scuola inclusiva: “PEI e didattica inclusiva secondo le modifiche del D.L. 153/23”; alcuni tra i massimi esperti in Italia hanno trattato ieri questo delicato argomento che troppo spesso si impone alla nostra attenzione.

La Prof. Evelina Chiocca, il Prof. Fabio Filosofi, il Prof. Raffaele Iosa ed il Prof. Vincenzo Antonio Gallo, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, dell’Assessore comunale al Sociale Alessandra Giuliani e di Dario Verzulli, Presidente di Autismo Abruzzo APS, hanno offerto alla vasta platea intervenuta una accurata disamina dell’excursus normativo italiano e della situazione della, ancora, ottima scuola italiana.

Nonostante il ritmo serrato degli interventi, vi sono stati momenti di forte interazione con le Dirigenti scolastiche e le docenti intervenute, i relatori hanno più volte richiamato la loro attenzione su casi reali e sulla condivisione di soluzioni inclusive, stigmatizzando i comportamenti escludenti che, purtroppo, si rilevano con una certa intensità nella scuola italiana, anche a causa di provvedimenti normativi inadeguati e talora confliggenti con norme di rango superiore evidentemente già presenti nell’Ordinamento.

La prof.ssa Evelina Chiocca, Presidente del Coordinamento nazionale insegnanti di Sostegno e della neonata Federazione Osservatorio 182, ha posto una domanda alla platea “Il percorso personalizzato per l’alunno disabile è così difficile da comprendere?” E ancora, ha dichiarato “bisogna lavorare sulla cultura del compito coerente alla capacità degli studenti” perchè “bisogna fare riferimento alle capacità dell’alunno non alla sua disabilità.”

Fabio Filosofi, ricercatore post-doc in Pedagogia sociale presso l’Università degli Studi di Trento ha dimostrato come “le abilità sociali sono la base per l’apprendimento, in quanto è la narrazione che ci apre alla possibilità di incontrare mondi diversi, la narrazione è già inclusione perché se noi ascoltiamo l’altro da noi siamo nell’inclusione.”

Filosofi ha sottolineato che si parla di bisogni specifici e non speciali!

L’intervento del Professor Raffaele Iosa, psicologo e già Direttore Didattico presso USR del Veneto e dell’Emilia Romagna, ha reso alla platea dati che non lasciano indifferenti nella grave crisi che il sistema educativo italiano sta attraversando. Non si può non notare che ci sono 315.000 ragazzini disabili nella nostra scuola.

Il prof Iosa ha più volte invitato la platea a riflettere sulla frase “meglio un pò malato che bocciato”, si crea un assistenzialismo che non giova all’allievo disabile, vi è un potenziale inesplorato e inespresso che invece dovremmo andare a cercare.

Il professor Vincenzo Antonio Gallo, docente di Didattica dell’inclusione presso l’Università degli Studi del Molise ha parlato di “prove differenti non differenziate” e di come l’universal design for learning valorizza TUTTI; la novità dell’universal design for learning è che tutto viene previsto a monte e non quando si scopre di avere un alunno disabile.

La classe va accompagnata all’apprendimento cooperativo, ad esempio con il lavoro di coppia noto come apprendimento informale.

Infine l’intervento del professor Dario Ianes, Ordinario di Pedagogia speciale e Pedagogia dell’inclusione presso Libera Università di Bolzano che ha sottolineato subito che “la struttura Organizzativa normativa è ottima ma le persone svolgono scorrettamente il compito.” Ianes ritiene che “non è sano continuare ad usare una struttura distorta e distorsiva, occorre invece abilitare i contesti, dare competenze anche abbastanza semplici.” “Lo speciale è dentro la normalità”, ha affermato infine Ianes.

I lavori sono stati moderati da Chiara Ciminà, componente del Consiglio Direttivo di Autismo Abruzzo e deus ex machina dell’emergente Laboratorio di Comunità Ca.Fè a San Nicolò a Tordino nel Comune di Teramo.

Ricordiamo che il periodo del corso di formazione di 4 giorni si terrà ad Atri dalle 15 alle 18 nei giorni 23, 24, 25 e 26 settembre p.v. presso l’Aula Magna del Liceo “L. Illuminati” di Atri (TE) che ringraziamo di cuore per la disponibilità e la grande collaborazione. L’evento di presentazione si terrà nuovamente il prossimo 12 ottobre a L’Aquila presso la sala Ipogea del Consiglio regionale, invitiamo tutti coloro che non hanno potuto partecipare all’evento di ieri a registrare la propria iscrizione prima possibile al seguente link:

https://landing.scuolawebinar.it/includiamoci

Il periodo del corso di formazione aquilano, sempre di 4 giorni con 3 ore di lezione quotidiane dalle 15,00 alle 18,00 avrà luogo il 14, 15, 16 e 17 ottobre presso l’Aula magna I.I.S. “Amedeo D’Aosta” L’Aquila.

E’ doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo grande successo: in primis il nostro Angelo Chiodi, socio e componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione, Claudia Frezza referente dell’Associazione per le tematiche scolastiche, Scuola Webinar, partner del Progetto tramite l’agenzia SINTAB e in particolare Francesco La Vella, che ha curato mirabilmente l’evento in tutti gli aspetti organizzativi con il riconoscimento dei crediti formativi e infine l’Amministrazione comunale di Atri per aver messo a disposizione gli spazi del Teatro e per averci affiancato in tutto il percorso, un grazie particolare all’Assessore Giuliani e alla Dirigente del settore sociale dott.ssa Lara Nespoli.

INCLUDI_AMO_CI è una delle azioni previste nell’ambito del progetto “autismo al centro” del quale Autismo Abruzzo APS è promotrice e partner; il progetto è finanziato da Regione Abruzzo con DGR n. 101 del 28.02.23 “interventi ed iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico, di cui al fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”.




TUTTO ESAURITO ALLA NOTTE GIALLA

In migliaia nell’isola pedonale del Comune per Paola e Chiara e Petit. Sindaco e vicesindaco: “Una serata fantastica che nasce dalla sinergia con le forze vive del territorio”.

Chieti, 16 settembre 2024. Si chiude con un vero e proprio pienone la Notte gialla a Chieti Scalo, dove ieri oltre cinquemila persone hanno animato il grande perimetro pedonale con eventi, negozi aperti e spettacoli. Un appuntamento organizzato dall’Amministrazione, che si ripete da quattro anni e che chiude tradizionalmente il calendario estivo.

“Sono lieto di aver visto tantissime persone che hanno risposto all’invito di vivere la Notte Gialla – così il sindaco Diego Ferrara – si tratta di un vero e proprio avvenimento che gode del grande lavoro degli uffici comunali, principalmente l’assessorato alla Cultura e al Commercio e lo straordinario supporto delle forze di protezione civile comunale a cui va anche il mio personale grazie per la dedizione con cui accompagnano gli eventi della città, dunque i Not, Cisom, l’associazione Carabinieri, Humanitas, Valtrigno, Infinity Med e l’associazione alpini. Grazie alle forze dell’ordine e alla nostra Polizia Locale per aver vegliato sul buon fine di questa speciale serata di fine estate e alle realtà economiche del territorio che ci hanno supportato”.

“Abbiamo lavorato sodo perché la serata finale degli eventi scalini potesse essere un appuntamento di grandissima qualità – sottolinea il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare – Mi preme ringraziare l’ufficio cultura in primis perché si è fatto carico di un’organizzazione non semplice, mettendo insieme tutti i tasselli, unitamente all’ufficio commercio e all’ufficio stampa per garantire che come Comune fosse in campo un’azione in grado di assicurare che tutto andasse per il meglio, com’è andato: dalla quota economica che siamo riusciti a investire su parte dei cachet, per il service, l’energia elettrica, per gli spazi pubblici, a tutto l’allestimento della sicurezza, dai piani agli agenti e, infine l’ospitalità degli artisti. Uno spettacolo a tante voci, a cui si sono unite quelle di Petit e Paola e Chiara, grazie alla Virgo Cosmetics che ha portato alla Notte Gialla il proprio format di Beauty on stage che abbiamo visto esprimersi al massimo per la festa di Brecciarola con artisti del calibro dei Kolors, Aka7even, i Jalisse, Cristiano Malgioglio, Valeria Marini e tantissimi altri. Ringrazio gli altri sponsor del territorio per il sostegno importantissimo, che ha coronato il nostro sforzo organizzativo, Walter Tosto per il grande palco degli eventi fornitoci in piazzale Marconi, la Toto Holding che con la sua costante presenza nelle iniziative della città ci ha accompagnato per tutta l’estate oltre che per la Notte gialla di ieri, anche per l’evento dedicato a Tenco e per la splendida serata in piazza San Giustino con Mogol e la sua storia musicale.

Chiudiamo soddisfatti un calendario che ha regalato come al solito tanta scelta, grazie anche alla sinergia con le associazioni culturali cittadine che sono una fucina inesauribile di idee e manifestazioni e che hanno dato vita ogni sera a un appuntamento da seguire, con la certezza che il format eventi-commercio-cultura-turismo, sia la migliore via di crescita per la città. Anche se un ingrediente importante è la qualità, che non è mancata, grazie all’impegno di tanti. Grazie infine a Emanuele La Plebe per l’attività di supporto agli eventi scalini, per la direzione artistica su tutto il calendario di eventi e non solo a quelli e anche al comparto commerciale che ha risposto bene, numeroso e accogliente, comprendendo l’importanza della sinergia per il bene della città”.




L’ ETERNIT C’È E SI SAPEVA

Non è stato rimosso prima di iniziare le demolizioni come prevede la legge

Giulianova, 16 settembre 2024. Nel Progetto di fattibilità tecnica ed economica presentato dai progettisti nel 2022 per la riqualificazione dell’area dell’ex depuratore è scritto chiaramente che l’amianto c’è: “…Dai sopralluoghi è emersa la presenza di ridotte quantità di lastre di eternit; pertanto, andranno previste e adottate tutte le specifiche misure per la tutela dei lavoratori e dell’ambiente circostante…”.

Inoltre, troviamo scritto anche:  “Nel rispetto del D.lgs. n. 81/2008 e succ. agg. ed int. concernente le prescrizioni minime di sicurezza e salute da attuare nei cantieri temporanei e mobili, andrà prevista in fase di redazione della progettazione esecutiva… la Redazione del piano di sicurezza e coordinamento di cui all’art. 100 del citato D.lgs…”.

Ci chiediamo, quindi, come sia stato possibile che di fronte a questa consapevolezza il Sindaco nel dettare l’Ordinanza di allontanamento degli occupanti dall’area non abbia saputo ben indirizzare affinchè lo sgombero avvenisse nei giorni precedenti l’apertura del cantiere, in cui la prima attività, comunque, doveva essere, preliminarmente, la bonifica dall’eternit  presente  prima di passare alla demolizione dell’alloggio esistente. Ricordiamo che lo sgombero e le prime demolizioni sono avvenute il 6 settembre, mentre la Determinazione per incaricare la ditta specializzata per la bonifica dell’eternit è stata fatta l’11 settembre.

È di tutta evidenza che far intervenire le ruspe subito dopo il brutale e incivile sgombero, mentre c’erano tante persone, ha significato la totale mancanza di rispetto di quanto previsto dalla legge per proteggere la salute pubblica. Questo molto probabilmente ha comportato la rottura delle lastre di eternit depositate anche accanto all’edificio, con liberazione di pericolosissime fibre di amianto in un ambito dove sono presenti un parco molto frequentato, una scuola materna, un asilo nido, un campo di calcio e un quartiere molto popoloso.

Chiediamo comunque che vengano esaminate accuratamente dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica e dall’ARTA tutte le macerie derivate dalle demolizioni del 6 settembre. Tra l’altro, come dimostrano i video circolati sui social, la demolizione dell’edificio sormontato dal tetto in eternit è stata interrotta grazie ai ragazzi presenti che hanno messo sull’avviso gli operai addetti  – che, oltretutto, non indossavano i dispositivi di protezione individuali – evitando così guai peggiori per la salute di tutti.

Quanto accaduto è molto grave e dimostra un comportamento irresponsabile da parte del Sindaco che invece di dialogare, risolvere civilmente la problematica e far avviare in maniera corretta le attività di cantiere ha voluto dare una incomprensibile dimostrazione di forza sgomberando con le ruspe. Crediamo che il Sindaco, che è anche la massima autorità sanitaria locale, dopo questa spiacevole vicenda debba sentire il dovere di dimettersi.

Il Cittadino Governante, associazione di cultura politica




CITTÀ PARCHEGGIO

di Simona Barba, Consigliera AVS – Radici in Comune

Pescara, 16 settembre 2024. Nella Commissione Controllo e Garanzia dello scorso 13 settembre, presieduta da Paolo Sola e della quale sono vicepresidente, si è discusso del caos prodotto dalla nuova viabilità intorno alla stazione di Pescara e della mancata programmazione dell’eliminazione dei parcheggi, dei lavori in ritardo per i cantieri come corso Umberto e dei grandi disagi tra cittadini e commercianti. Gli ospiti intervenuti, quali Claudio Ferrante di Carrozzine Determinate, e il presidente dell’ACI Pescara, Sartorelli, hanno evidenziato le tante criticità, difficilmente giustificabili anche dalla stessa maggioranza.

È apparsa chiara la mancanza di metodo, di programmazione e pianificazione: la città si sta trovando in una sperimentazione portata avanti da questa amministrazione. E a detta dell’assessore, al caos dovranno porre rimedio i tecnici, oramai deputati a provare ad aggiustare gli effetti di una politica che sperimenta irresponsabilmente.

E questo è solo l’inizio dell’esperimento: se ci proiettiamo al completamento della qualificazione dell’area di risulta, con il gigantesco cantiere che sarà necessario per il palazzo di regione, possiamo ben comprendere che Pescara si sta avviando al blocco del  proprio centro.

Non essendoci visione né gestione del cambiamento, la soluzione semplicistica è mettere tutto in zona stazione, parcheggi devono essere lì, solo in centro e sempre in centro. Anche se pericolosi, anche se inutilizzabili, anche se in contraddizione con l’intera viabilità cittadina.

Le auto devono arrivare tutte in centro, dove incredibilmente c’è e ci sarà la più alta capienza di stalli. Nessun legame o pensiero verso una nuova mobilità legata a nuovi parcheggi esterni di scambio.  Nessuna alternativa, nessuno studio.

La governance della città ha educato le persone a pensare che questo sia l’unico modello di sviluppo urbano esistente, e di conseguenza ben si comprende la pianificazione dell’area di risulta: parcheggi sopra e sotto, e quindi terminal bus, sede Regione, e quindi altri parcheggi di nuovo sopra e sotto, gli uni che attraggono gli altri, a verde quel che rimane.

Tutti devono arrivare in centro in auto, non c’è altro modo a Pescara, e questo sarà il grande buco nero divoratore degli stalli che non saranno mai sufficienti, e il centro sarà sempre più nel futuro sommerso dalle auto e bloccato.

Pescara non è un centro commerciale, ma proprio in questo lo stiamo trasformando perché appunto il Centro Commerciale, nel suo immaginario, corrisponde al nostro modello ideale urbanistico, l’unico che si riesca a concepire: parcheggiare per andare in un posto dove intrattenersi per poco tempo, fare quel che serve e poi scappare velocemente, per buona pace delle vivibilità, della salute e della Città.




PORTARE LA CROCE NON È SOLO DOLORE FISICO ma anche una condizione che trasmette la gioia di affrontare le sfide

Spesso siamo tentati di chiamare “croce” le normali difficoltà e sofferenze della vita. Ma non è così semplice: non dimentichiamo il duplice aspetto del dolore di Gesù, fisico e relazionale.

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 15 settembre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti».

Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà» (Mc 8, 27-35 – XXIV TO/B).

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Ho sempre pensato che sia sembra molto riduttivo e quasi banale pensare che la croce che Gesù propone ai suoi discepoli sia un semplice invito a sopportare dolori e avversità che tutti, non solo i cristiani, hanno. In altri termini Gesù non sta dicendo che essere buoni cristiani significa accettare dolori fisici e spirituali, guai e problemi che non mancano mai, ovunque e a tutti. Se così fosse il cristianesimo sarebbe un umano invito alla rassegnazione e accettazione dei limiti della vita. La Croce di Gesù non è stato solo dolore fisico, ma anche interiore e relazionale: soprattutto l’abbandono dei suoi e l’ostilità del suo popolo che non lo ha riconosciuto e accolto come Messia. Spesso mi chiedo se questo secondo dolore non fosse anche più difficile da sopportare di quello fisico.

Prima di tutto: il “prenda la sua croce e mi segua” è preceduto da il “rinneghi se stesso”. Gesù non parla di guai umani, per quanto importanti, ma di “lavoro” con sé stessi, di dominio di sé, di educazione di sé per arrivare a seguirlo. E su questo discorso si innesta il perdere la vita per salvarla. Questa pagina evangelica per essere commentata e gustata va dilatata nel tempo, ovvero va letta a partire dalla nostra singolare storia di incontro e sequela del Cristo. In essa vanno individuati e combattuti tutti i segnali di mediocrità, di fede smorta che ha perso gusto e gioia di seguire il Cristo, di scommettere sul perdere la vita piuttosto che il tenersela egoisticamente. Va anche valutato che tipo di rapporto abbiamo con il dolore, la contrarietà, la persecuzione, le difficolta relazioni che incontriamo specie in famiglia e nel nostro luogo di lavoro o nelle istituzioni che frequentiamo e via discorrendo.

Spesso siamo tentati di chiamare “croce” le normali difficoltà e sofferenze della vita. Ma non è così semplice: non dimentichiamo il duplice aspetto del dolore di Gesù, fisico e relazionale. È molto difficile perché il momento della croce – fisica, ma soprattutto quella interiore e relazionale – ci fa spesso dimenticare per chi stiamo perdendo la vita. È molto difficile perché vogliamo trovare una spiegazione razionale a tutto. È molto difficile spiegare tutto ciò senza pensare alla propria esperienza, la propria storia personale con il Cristo, cercando di far tesoro di tutte le volte in cui il Signore ci aiutato a portare le nostre croci proprio perché ci eravamo abbandonati a Lui.

Ha scritto Raissa Maritain: “La passione è un supremo sforzo di Nostro Signore per convincere la nostra natura ribelle nell’ora della tentazione. In tutti questi giorni temibili mi fu concesso di capire intimamente, con conoscenza soave e incomunicabile che le sofferenze di Gesù sono per l’anima che crede una testimonianza appassionata resa alla verità, sono un tentativo pieno di misericordia dimostrarci che egli è simile a noi quanto alla capacità di soffrire, affinché nasca dalla somiglianza l’avvicinamento; dall’avvicinamento la fiducia; dalla fiducia l’amicizia e un maggiore abbandono”.

Portare la croce non è solo dolore fisico ma anche una condizione che trasmette la gioia di affrontare le sfide (globalist.it)




IL VOLTO SANTO DA MANOPPELLO A SAN FRANCISCO

Nella basilica di Manoppello è stato benedetto un prezioso reliquario destinato alla Cattedrale di San Francisco

di Antonio Bini

Manoppello, 15 settembre 2024. Il reliquario recante l’immagine del Volto Santo, visibile da entrambe i lati, che sarà prossimamente intronizzato nella Cattedrale di San Francisco, è stato al centro di un solenne rituale svoltosi il 13 settembre 2024 presso la Basilica del Volto Santo a Manoppello.                                           

Nel corso della celebrazione, presieduta da p. Antonio Gentili, rettore del Santuario, insieme a p. Carmine Cucinelli, al diacono Christopher Sandoval della cattedrale di San Francisco, a don Bonifacio (Ted) Lopez (Diocesi di Roma), a Don Arturo Alcantara Arcos, a p. Anatoliy Grytskiv, espressione della Chiesa Ortodossa Abruzzese-Molisana, insieme ad altri sacerdoti, è stato benedetto il nuovo reliquario, realizzato dallo storico laboratorio palermitano diretto dall’orafo Antonino Amato, rappresentato dalla figlia Angela con il marito Alessandro Staiano, pure orafi.   L’ostensorio d’argento, con alcune pietre preziose e con la cornice intorno all’immagine bagnata in oro 24 carati, è ispirato al reliquario originale, rispetto al quale reca richiami simbolici religiosi propri della metropoli californiana, in particolare con la presenza dello stemma dell’arcidiocesi, i medaglioni di San Patrizio e San Giuseppe, oltre alla statuetta di san Francesco, patrono della città californiana.

All’inizio della celebrazione, p. Antonio Gentili, con un atto fortemente simbolico, davanti ai numerosi presenti, ha posto a contatto il reliquario con il Volto Santo, come per stabilirne la continuità. Nel corso dell’omelia, preceduta dalla lettura del Vangelo di Giovanni (cap. 20), che richiama i teli funerari e il sudario presenti nella tomba di Cristo, p. Antonio ha salutato la delegazione proveniente da San Francisco, sottolineando il collegamento della città al poverello d’Assisi e a Manoppello, ricordando che è francescano il Santuario del Volto Santo. Ha inoltre fatto presente che il reliquario destinato alla metropoli americana non è un semplice oggetto, essendo la Veronica (vera-icona) il messaggio della resurrezione di Cristo.                                                                                           Nel corso della celebrazione è intervenuto il diacono Cristopher Sandoval ringraziando il rettore del Santuario, al quale ha donato una medaglia commemorativa della visita di Giovanni Paolo II alla Cattedrale di San Francisco il 17 settembre 1987. Ha ringraziato anche suor Blandina Pascalis Schlömer, suor Petra-Maria Steiner, la signora Augustine Phan, i Knights of Saint Francis.

Un ringraziamento particolare, al quale si è unito p. Antonio, è stato rivolto ad Angelo Rytz che ha svolto un eccellente opera di collegamento organizzativo tra San Francisco, Manoppello e il laboratorio di oreficeria siciliano. Un impegno generoso manifestato in memoria della moglie Agatha, originaria di Hong Kong e devotissima del Volto Santo.

Tante le persone presenti al rito, tra cui molti pellegrini provenienti dall’estero, che hanno partecipato con emozione e sorpresa all’evento, intervallato da diversi applausi.

Nel corso del pranzo seguito presso la Casa del Pellegrino, p. Carmine è stato sollecitato a ricordare la missione americana del 2014, dove per la prima volta ha potuto parlare di Volto Santo nella chiesa di St. Ignatius a San Francisco. P. Carmine ha fatto presente che in quell’anno era stato previsto un programma, proposto dalla indimenticabile Daisy Neves, grande sostenitrice del Volto Santo, per due tappe negli Stati Uniti, a Las Vegas e a Bellevue, insieme ad un più ampio itinerario nelle Filippine. In quel periodo, ricorda p. Carmine, allora rettore del Santuario, giunse pellegrina a Manoppello la signora Augustine Phan, americana di origini vietnamite, la quale appresa la notizia di un imminente viaggio negli USA, chiese che anche San Francisco potesse essere inserita nel programma. P. Carmine favorì i contatti con Daisy Neves e il prof. Ray Frost di San Francisco, che già da anni curava un blog dedicato al Volto Santo. Così vennero organizzate due conferenze, una nella chiesa di St. Ignatius a San Francisco e un’altra nella vicina Palo Alto (Silicon Valley).

Nel gennaio 2019 giunse a Manoppello l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Joseph Cordileone, partecipando al rito di Omnis Terra, insieme al cardinale Gerhard Ludwig Müller e all’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. P. Carmine ricorda come l’arcivescovo Cordileone, discendente di emigrati italiani, fu molto colpito dall’incontro con il Volto Santo, chiedendo di pregare e meditare in solitudine davanti alla sacra immagine, una volta chiusa la chiesa.

L’arcivescovo in quell’occasione disse: “Incoraggio tutti coloro che professano la fede in Gesù Cristo e l’amore per Lui a coltivare la devozione a questa santa Immagine che ci ha lasciato in dono, immagine del primo istante della Resurrezione”.

P. Carmine ha concluso affermando, “tale reliquiario ora è qui. Possa attrarre l’attenzione di tante persone e suscitare più fede, più devozione, maggiore desiderio di unione con Gesù. Il Signore conceda benedizioni e grazie in abbondanza a voi e alle vostre famiglie”.

Ricordiamo che nella diocesi di San Francisco una copia del Volto Santo è stata intronizzata nella chiesa di St. Francis of Assisi in East Palo Alto l’11 novembre 2017.

Anche don Bonifacio (Ted) Lopez, che accompagnò p. Carmine nella seconda missione internazionale del Volto Santo, con la sua consueta simpatia, è intervenuto per ricordare alcune intronizzazioni operate negli anni successivi in Canada, nelle Filippine, dove recentemente ha partecipato alla intronizzazione del Volto Santo nella chiesa Our Mother of Perpetual Help di Bacoor City, alla presenza del cardinale Luis Antonio Tagle.

 Il 5 agosto dello scorso anno si è tenuta a San Francisco, nella cattedrale di Santa Maria dell’Assunzione, una conferenza con la partecipazione di suor Petra-Maria Steiner, studiosa del Volto Santo, dello stesso diacono Christoph Sandoval e del prof. Ray Frost. Alla conferenza parteciparono alcune centinaia di persone, provenienti da tutta l’area della Baia di San Francisco, che conta oltre sette milioni di abitanti. In quell’occasione, l’arcivescovo espresse l’auspicio di avere anche a San Francisco una copia del Volto Santo da venerare e portare in processione. Da qui la mobilitazione dei devoti, a partire dalla signora Augustine Phan. La stessa ci tiene a precisare, alla presenza del diacono Sandoval, che la donazione ha carattere anonimo, come confermato da una targhetta posta alla base del reliquario.

Oggi questo desiderio si è concretizzato. Il reliquario sarà donato all’arcivescovo il giorno 4 ottobre, in coincidenza con la festa di San Francesco.

Il diacono Sandoval, pellegrino a Manoppello nel 2006, è apparso entusiasta, affermando anche che intende favorire la costituzione di una Associazione che promuova la conoscenza e la devozione del Volto Santo in California.

All’evento ha partecipato una rappresentanza dei Knights of St. Francis di San Francisco, organizzazione di volontariato che assiste poveri e senza fissa dimora della metropoli californiana, che è nota per aver realizzato la cosiddetta Porziuncola Nuova, che riproduce quella di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Un’opera notevole, realizzata grazie ad artisti e artigiani provenienti dall’Umbria, come gran parte dei materiali. Presente tra loro la fondatrice Angela Alioto, personaggio molto conosciuto, discendente di emigrati siciliani, figlia di Joe Alioto, sindaco di San Francisco dal 1968 al 1976. La Alioto, che ha parlato di una “cerimonia incredibile”, mi ha detto che aveva sentito da tempo parlare del Volto Santo, ma che solo da un anno la sua conoscenza si era fatta più approfondita. Con la Alioto, già presidente del Consiglio Comunale di San Francisco, ho scambiato alcune considerazioni sull’influenza che gli italiani emigrati hanno esercitato nella diffusione del cristianesimo negli USA e nella stessa San Francisco. La Alioto ha ricordato che in un passato non molto lontano la comunità italiana rappresentava il 30% della popolazione della città.

Presenti all’evento alcuni appartenenti alla base della Marina Militare degli Stati Uniti di stanza a Napoli, comprese l’organista e due cantanti, accompagnati da don Arturo Alcantara Arcos, sacerdote spagnolo di origini messicane, che collabora con il cappellano militare della base. Don Arturo è anche autore di un saggio dal titolo “San Junipero Serra, apostolo del Messico”, un’occasione per ricordare come anche San Francisco prenda nome da una missione francescana spagnola, sorta nel 1776, con la supervisione di p. Junipero Serra, quando la California era ancora appartenente al Messico, diffondendo il cristianesimo in quei territori.  P. Junipero Serra, proclamato santo nel 2015, promosse la realizzazione di numerose missioni, tra cui quella di San Juan di Capistrano, ispirata al santo abruzzese. 

Il crescente fenomeno delle intronizzazioni del Volto Santo, che trova il suo momento di origine nella chiesa del Purgatorio di Ruvo di Puglia (Ba), quando nel 1979 i devoti della città pugliese intesero così ricordare p. Domenico da Cese, a distanza di pochi mesi dalla sua morte, oggi è diffuso in varie città del mondo, con modalità diverse, dalle più semplici riproduzioni, su stoffa, su vetro o pexiglass, oggi qualitativamente possibili, in base ai grandi progressi della fotografia digitale, alle più artistiche e preziose. Peraltro, non sempre queste iniziative sono note al Santuario. Si può senz’altro sostenere come il percorso seguito per il reliquario da destinare alla cattedrale di San Francisco sia esemplare, certamente lungo e non facile, ma oggettivamente solenne, spiritualmente partecipato e condiviso tra la comunità religiosa di San Francisco e il Santuario del Volto Santo, finanche nella realizzazione dello stesso reliquario, coerente con la secolare tradizione orafa italiana.  Un’intronizzazione che non mancherà di provocare effetti positivi, a partire dall’imminente Giubileo 2025.




RISCHIO DI MARGINALIZZAZIONE?

La Provincia di Teramo e la sfida della Grande Pescara

di Manola Di Pasquale, responsabile enti locali Partito Democratico Abruzzo

Teramo, 15 settembre 2024. Negli ultimi decenni la provincia di Teramo ha subito un progressivo indebolimento politico ed economico che potrebbe peggiorare con la nascita della Grande Pescara come città metropolitana. L’unione di Pescara, Montesilvano e Spoltore creerà un nuovo polo urbano capace di attrarre risorse e investimenti, lasciando Teramo in una posizione sempre più marginale. Un rischio concreto che non ci si può permettere di correre.

Le riforme amministrative, come la legge Delrio, hanno ridotto il ruolo delle province, mentre la diminuzione del numero di parlamentari ha limitato la rappresentanza politica di Teramo. Parallelamente si è assistito alla chiusura o al ridimensionamento di importanti istituzioni locali (come la Camera di Commercio di Teramo), uffici pubblici e storiche banche locali. Il settore industriale ha perso distretti vitali, come quello del tessile della Val Vibrata. La creazione della Grande Pescara, con il suo sviluppo infrastrutturale e l’attrattiva per investimenti pubblici e privati, rischia di concentrare ulteriormente le risorse verso Sud.

Questo scenario potrebbe aumentare il divario economico tra Pescara e le aree periferiche, come Teramo. Uno scenario che deve rappresentare un campanello d’allarme per la politica. E questa riflessione tale vuole essere: un campanello d’allarme per la classe dirigente politica teramana. È necessario uno sforzo comune per evitare la marginalizzazione del nostro territorio e promuoverne il rilancio.

Le strategie, sulle quali lavorare con concretezza e urgenza, devono punture su:

• Valorizzazione del turismo sostenibile e del patrimonio naturale, con particolare attenzione per l’entroterra e i borghi

• Miglioramento delle infrastrutture per connettere meglio Teramo con la città metropolitana

• Investire nell’Università di Teramo, nei centri di ricerca e nell’innovazione rafforzando il legame fra mondo accademico e imprese

• Sostenere le PMI locali, favorendo nuove realtà imprenditoriali con politiche di accesso al credito e incentivi fiscali.

La provincia di Teramo ha già perso molto, ma c’è ancora tempo per invertire la rotta, puntando su innovazione, turismo e infrastrutture. È fondamentale che la politica locale e nazionale intervenga per tutelare e rilanciare il nostro territorio con un piano strategico che va costruito in ascolto di tutti gli attori che lo compongono.




LA RG STAMPA FUTURA TERAMO SUPERA LA TRESTINA

Secondo test stagionale. 3-1 alla  quotata compagine di B2

Teramo, 15 settembre 2024. C’era attesa per vedere all’opera la Rg Stampa Futura Teramo nella seconda uscita stagionale, dopo intensi carichi di lavoro in palestra. Le biancorosse, dopo l’ottima prestazione contro Altino (A2), hanno confermato quanto di buono fatto vedere sul parquet di Vasto due settimane fa.

In Umbria, nell’allenamento congiunto con Trestina (B2), compagine con un roster importante costruito per il salto di categoria, la Futura ha dimostrato carattere, convinzione e gioco superando il sestetto umbro con il finale di 3-1 con questi parziali: 18-25; 25-22; 25-27; 16-25. Dopo l’impegno di ieri, coach Collavini ha concesso tre giorni di riposo.

La preparazione riprenderà martedì prossimo in vista del 3° Memorial Mirko Mazzagatti in programma Sabato 21 e Domenica 22 Settembre nel Palascapriano a Teramo.

RG STAMPA FUTURA TERAMO: Mileno 2, Coccoli 9, Danaila 10, Sbano, D’Urso, Costantini 8, Ruggiero 7, Capone 2, Sartore 14, Mazzagatti 4, Zarattini, Renzi, Patasce 18. All. Collavini.




UNA MOSTRA PER FILANDRO VICENTINI

Un plurilaureato che si dedicò in particolare alla ricerca medica

Chieti, 15 settembre 2024. Inaugurazione mercoledì 18 settembre “Filandro Vicentini, la ricerca medica a Chieti nella seconda metà dell’800”: una mostra per onorare un personaggio di enorme spessore e insieme per valorizzare, ulteriormente, l’enorme patrimonio storico e culturale che il Museo universitario dell’ateneo Gabriele d’Annunzio ha raccolto negli anni, diventando un punto di riferimento per la collettività non solo abruzzese.

Questo, in estrema sintesi, è il significato della mostra temporanea dedicata allo scienziato e letterato Filandro Vicentini (Fara Filiorum Petri, 1836 – Chieti, 1927) che sarà inaugurata mercoledì prossimo a Chieti. Vicentini è stato un personaggio incredibilmente importante nella storia della medicina e non solo: per lui la dicotomia che, troppo spesso, separa il sapere umanistico da quello scientifico non aveva alcun senso, tanto che conseguì nello stesso anno, il 1855, sia la laurea in Belle Lettere e Filosofia sia quella in Scienze Matematiche arricchendo poco dopo il proprio patrimonio culturale con la laurea in Medicina (1860) e la licenza in Chirurgia (1862).

Nella sua operosa vita è stato sia insegnante sia medico e ricercatore. Si è occupato in particolare di ricerca microbiologica e ha a lungo studiato la flora del cavo orale con pubblicazioni (corredate da disegni che sono vere e proprie opere d’arte) anche e soprattutto all’estero, dov’era stimatissimo. Il sodalizio tra questo antico scienziato e il Museo universitario nasce dalla donazione che i tre fratelli Finizio, Francesco Saverio, Marina e Gian Carlo (quest’ultimo purtroppo nel frattempo scomparso), discendenti di Vicentini, hanno voluto donare in memoria del loro avo.

Una “miniera” di reperti di altissimo livello, tra strumenti, documenti, corrispondenza, appunti e tanto altro ancora. Un materiale sul quale sono in corso studi che richiederanno anni per essere completati. Ma intanto il Museo onora Filandro Vicentini con una esposizione temporanea della Donazione Finizio, con la pubblicazione di un quaderno e con il previsto inserimento di alcuni reperti nella collezione permanente.

L’inaugurazione della mostra Filandro Vicentini, la ricerca medica a Chieti nella seconda metà dell’800 è in programma mercoledì 18 settembre prossimo alle 18:00, presso il Museo universitario di Chieti, alla presenza dei fratelli Finizio. Interverranno: Liborio Stuppia, Magnifico Rettore dell’Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara; Francesco Cipollone, Direttore del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento – UdA; Diego Ferrara, Sindaco di Chieti; Paolo Pitetti, Sindaco di Fara Filiorum Petri; Lucilla Gagliardi, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Chieti; Luigi Capasso, Direttore del Museo universitario – UdA. Un appuntamento da non perdere.




VIE DELLA MEMORIA

Cerimonia di premiazione XIII^ edizione premio dedicato a Vittorio Monaco

Castel di Sangro, 15 settembre 2024. Cerimonia di premiazione della XIII^ edizione del Premio di Poesia in dialetto Vie della Memoria-Vittorio Monaco. Il programma prevede che quest’anno la manifestazione si svolgerà il 28 settembre 2024 a Castel di Sangro presso il Museo civico Aufidenate.

Centro Studi e Ricerche Vittorio Monaco




SANITÀ: DEFICIT STRUTTURALE

Non bastano più i piani di rientro

Pescara, 15 settembre 2024. I nuovi piani di rientro delle quattro Asl Abruzzesi sono stati presentati il 12 settembre, nel corso dell’incontro con l’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo e le parti sociali.

I Direttori Generali e l’Assessora Verì, nell’illustrare sinteticamente le oltre 200 pagine di una manovra correttiva di tagli e risparmi, hanno tentato di normalizzare agli interlocutori presenti, un deficit dichiarato dalle ASL di complessivi circa 197 milioni che, a seguito dei tagli operati, si stima diventino circa 128 Milioni.

A proposito l’Assessore ha informato che ci sarebbe già la copertura di circa 91Milioni attraverso le risorse messe a disposizione dal GSA. Di tutt’altro tenore invece è ciò che si coglie leggendo con attenzione i Piani di rientro, che di fatto, sanciscono il fallimento della programmazione finanziaria regionale.

In più parti si dichiara infatti che una parte significativa dei costi che le aziende devono sostenere annualmente è incomprimibile, soprattutto se si vuole continuare a garantire una sanità di prossimità nel rispetto delle previsioni del DM 77/2022, e non coperta dalla quota di FSR assegnata annualmente dalla Regione. In sintesi, tutto il processo di riorganizzazione dell’assistenza territoriale, vitale per una sanità allo stremo, e prevista dai fondi del PNRR (Missione 6) rischia di entrare in crisi ancor prima dell’avvio.

Le rassicurazioni arrivate da Direttori e dirigenti non convincono affatto, se di disavanzo strutturale si tratta. A poco serviranno i cospicui tagli alla spesa farmaceutica e ai servizi, che rischiano di incidere sul diritto alla cura e all’accesso di adeguate prestazioni sanitarie dei pazienti più fragili, come gli anziani e gli oncologici.

A ragione di questo l’Assessore ha informato che si sta procedendo ad una riorganizzazione tecnica organizzativa della rete ospedaliera che sarà propedeutica ad una riorganizzazione più strutturale dove andrà esaminata la possibilità di accorpamento delle ASL (anche se l’idea della ASL unica regionale pare non trovi grande entusiasmo da parte della maggioranza).

A tal fine si sta verificando il grado di utenza dei plessi sanitari per individuare quelli maggiormente utilizzati o, al contrario, che hanno poca utenza. Un vero punto di vanto è stato invece quello di non aver previsto, in nessuna manovra correttiva, il taglio alla spesa del personale.

Peccato che la Cgil, presente assieme alle categorie coinvolte, pur ritenendo positivo il mantenimento dell’attuale dotazione organica del personale sanitario (medici, infermieri, tecnici, oss) e il rispetto del turnover, ha dovuto ricordare al tavolo, che dietro ai tagli all’acquisto di beni e servizi rischia di celarsi una riduzione del personale attualmente in forza negli appalti, oltre che una riduzione dei servizi dedicati all’utenza.

Riteniamo gravi e poco rispettose le affermazioni, emerse dal tavolo di parte pubblica, che non c’è alcuna responsabilità diretta delle ASL nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli appalti, che in questi anni hanno maturato importanti esperienze lavorative a servizio della collettività e che quindi, a nostro avviso, meritano attenzione e procedure dedicate alla loro stabilità occupazionale.

Sono ancora molte le domande rimaste senza risposta durante l’incontro, così come le preoccupazioni espresse inerenti all’abbattimento delle liste di attesa, il recupero della mobilità passiva, e la fantomatica sanità territoriale che rischia di diventare l’ennesima occasione persa. È evidente che serve una svolta e che la cura prospettata dai Piani delle quattro Asl si tradurrà in una risposta effimera ai cittadini che si troveranno a pagare un conto salatissimo in termini di ulteriore riduzione di servizi e di cura.

Alessandra Tersigni, Segretaria Cgil Abruzzo Molise                     

Luca Fusari, Segretario Generale Fp Cgil Abruzzo Molise     

Antonio Iovito, Segretario Generale SPI Cgil Abruzzo Molise




PROCESSO PER LA MORTE DI CARULLI

Innumerevoli e gravi le violazioni contestate dalla Procura di Chieti ai quattro imputati e che avrebbero determinato il tragico infortunio occorso all’operaio, rimasto folgorato

Francavilla al Mare, 15 settembre 2024. Un impianto di illuminazione totalmente fuori norma e un operaio non formato per tali interventi mandato a ripararlo come fosse un elettricista, senza dispositivi di protezione individuale, tanto più necessari alla luce della pericolosità delle operazioni richieste, e con la linea elettrica ancora in esercizio. Sono innumerevoli e gravissime, secondo la Procura di Chieti, a maggior ragione perché contestate a un Ente pubblico, le violazioni alla base della tragica e assurda morte di Giancarlo Carulli (in foto), il dipendente del Comune di Francavilla al Mare, di 64 anni, rimasto folgorato il 5 agosto del 2023 e spirato dopo quattro giorni di agonia, il 9 agosto, per i gravissimi traumi subiti.

A conclusione delle indagini preliminari, il Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale, il dr. Giancarlo Ciani, ha dunque chiesto il rinvio a giudizio di quattro persone per il reato di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante di essere stato commesso, appunto, con violazione di norme antinfortunistiche. Riscontrando la richiesta, il Gip del Tribunale chietino, dr. Andrea Di Berardino, ha così fissato per il 16 ottobre 2024, dalle 10, l’udienza preliminare di un processo dal quale i familiari del lavoratore, assistiti da Studio3A e dall’avv. Marco Bevilacqua, del foro di Chieti, si aspettano giustizia.

Nella sua scrupolosa inchiesta il Sostituto Procuratore, tra i vari provvedimenti, ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, che non ha fatto che confermare come il decesso sia stato determinato da un’insufficienza cardio respiratoria terminale per le ustioni di terzo grado diffuse su più del cinquanta per cento del corpo conseguenza dell’azione lesiva prodotta da energia termica, nella fattispecie da calore, esito della folgorazione.

Ha quindi ordinato una perizia informatica sul telefono cellulare della vittima, posto sotto sequestro, per acquisirne tutti i dati, specie i WhatsApp, e stabilire chi, e come e perché gli avesse ordinato il lavoro di riparazione che gli sarebbe stato fatale. Ma il Pm ha soprattutto affidato una consulenza tecnica a un esperto in materia, l’Ing. Gabriele Bellizzotti, per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente, che trae le sue origini da lavori effettuati dal Comune nel 2017.

È infatti tra il mese di giugno e di settembre di quell’anno, scrive il dr. Ciani nella sua richiesta di rinvio a giudizio, che si dava corso alla realizzazione, in via D’Aquino, tra i civici 174 e 188, di un impianto di pubblica illuminazione a mezzo di ampliamento e trasformazione dell’impianto già esistente, con attraversamento, in posizione ribassata, di un impianto di media tensione già in essere. E a tal fine, l’incarico veniva eseguito ma in modo difforme da quello prescritto dalle norme in materia.

Gli elementi in contrasto con quanto disposto dalla legge e dal Comitato Elettrotecnico Italiano riscontrati dal perito della Procura sono innumerevoli, ma, per sintetizzare, l’impianto, oltre che in assenza di progettazione, verifica, di collaudo e attestazione di conformità, veniva realizzato, e sarà la violazione determinante, ad una distanza di 1,47 metri tra la nuova linea e quella di media tensione esistente, laddove le norme prescrivono che, nel caso di interferenze (incrocio o attraversamento) della linea di pubblica illuminazione con una di media tensione, la distanza non deve essere inferiore ai due metri. Non solo, in virtù delle disposizioni del Comitato, avrebbero dovuto essere assicurate distanze ancora maggiori di due metri per garantire l’esecuzione, in sicurezza, di attività di manutenzione prosegue l’atto del Pm, aggiungendo infine che l’impianto realizzato risultava in contrasto con la normativa tecnica di riferimento anche con riguardo alla derivazione dell’alimentazione, realizzata nella morsetta del lampione in luogo di essere approntata in apposito pozzetto a terra.

La seconda violazione grave e decisiva dell’intera vicenda, poi, sta nel fatto che, prosegue il Pm nella sua richiesta di processo, nonostante l’impianto non a norma, il lavoratore Giancarlo Carulli, senza aver ricevuto alcuna formazione dal datore di lavoro, dal dirigente, né da parte del datore di lavoro di fatto in materia di sicurezza (…), nonché con riguardo al rischio specifico inerente alla lavorazione affidatagli, veniva comandato, nonostante fosse lavoratore assunto dal Comune di Francavilla con mansioni di operaio decespugliatore, di eseguire la riparazione del cavo di pubblica illuminazione a mezzo di fascettatura di detto cavo ad un sostegno al quale era precedentemente collegato.

Il resto, purtroppo, è tristemente noto. Carulli, posizionatosi e salito su un cestello elevatore, nell’eseguire detto lavoro – anche in ragione della vicinanza della linea elettrica con la media tensione, in violazione della norma prescritta che doveva essere rispettata dal datore di lavoro e dal dirigente, nonché della norma, parimenti diretta alle stesse figure, che prescrive la necessità di mettere fuori tensione la linea, di posizionare ostacoli rigidi per impedire l’avvicinamento a parti attive e di tenere in permanenza persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento a distanza di sicurezza – urtava involontariamente i cavi della media tensione rimanendo folgorato e perdendo la vita.

Una morte, conclude il Pubblico Ministero ascrivendo agli imputati l’ennesima, grave infrazione alle più banali norme antinfortunistiche, “determinata anche dalla mancata messa a disposizione del lavoratore dei dispositivi di protezione individuale per lavori elettrici che prevedono guanti isolanti, calzatura ed elmetto dielettrici, visiera di protezione, vestiario ignifugo”.

Un punto fermo importante per la moglie, le figlie e i nipoti della vittima, i quali, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso l’Area Manager per l’Abruzzo Mario Masciovecchio, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha anche messo a disposizione i propri esperti per gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura, con la collaborazione dell’avv. Marco Bevilacqua. Familiari che ora si aspettano un’assunzione di responsabilità da parte del Comune di Francavilla al Mare in sede risarcitoria ma anche una risposta forte in sede penale.




LA PASSIONE DEI VOLONTARI ERGA OMNES

Via al laboratorio teatrale gratuito e inclusivo

Chieti, 15 settembre 2024. Venerdì scorso è iniziato, con grande successo, presso l’ex centro sociale San Martino a Chieti Scalo, il laboratorio teatrale gratuito e inclusivo rivolto agli studenti universitari della d’Annunzio, giovani del territorio e ragazzi con disabilità, grazie all’impegno e la passione dei volontari di Erga Omnes.

Il progetto, denominato “Aspiespressivo e non solo…per aprirsi alla relazione e favorire l’inclusione”, è stato finanziato dall’Università degli Studi G. d’Annunzio e dall’ADSU (Azienda per il Diritto agli Studi Universitari).

Il percorso formativo proseguirà ogni venerdì per un totale di 12 incontri, concludendosi il 10 dicembre, alle ore 18, con la messa in scena, all’Auditorium del Rettorato, di una rappresentazione teatrale, strutturata durante il percorso dai ragazzi stessi, guidati dal regista Antonio Tucci con il supporto dei volontari psicologi di Erga Omnes.

Tante sono state le adesioni da parte degli studenti di ogni corso di laurea, sia umanistico che scientifico, che hanno partecipato con grande entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.

“Erga Omnes, ormai da molti anni si occupa di politiche sociali e giovanili e tramite il progetto “Una Chiave”, che offre attività di supporto psicologico e ludico-ricreativo ai ragazzi con disturbo del neurosviluppo, supportando anche i genitori con gruppi di auto-mutuo-aiuto, vuole dedicare uno spazio di relazione, sensibilizzazione e ascolto attivo, ecco perché abbiamo creduto fortemente in questo progetto teatrale che ha avuto la lungimiranza di molti partner, sia “morali” che finanziatori” – afferma Pasquale Elia, presidente e fondatore di Erga Omnes.

Il progetto ha avuto il patrocinio morale oltre che dall’Università degli Studi G. d’Annunzio e dall’ADSU, anche dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Abruzzo, l’Ordine dei Medici di Chieti, l’Ordine dei Giornalisti della Regione Abruzzo, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Chieti, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Comune di Chieti, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, il CSV (Centro Servizi per il Volontariato) dell’ Abruzzo, l’Informagiovani di Chieti e la RAI Abruzzo. Media Partner: Radio Teate On Air, il progetto gestito dalla stessa associazione Erga Omnes.




IL MAMMUT ESCE DAL CASTELLO

Attraversa il cuore de L’Aquila: emozioni tra l’ancestrale e il contemporaneo con la performance di terre sonanti

L’Aquila, 15 settembre 2024. Forti emozioni, tra l’ancestrale e il contemporaneo, tra arte e partecipazione: questa sera dalle 19, dopo tanta attesa, si è messo in cammino, dal castello cinquecentesco e lungo il centro storico dell’Aquila, tra ali di folla entusiaste e lo sguardo ammaliato di adulti e bambini, il Mammut a grandezza naturale, gemello di cartapesta, legno e ferro, del celebre fossile custodito nel Museo nazionale d’Abruzzo.

Accompagnato e affiancato, lungo via Castello, la fontana Luminosa, il corso e infine a piazza Duomo, in primis dalle persone, oltre un centinaio, che in questi mesi lo hanno sognato immaginato, e costruito, in un lavoro corale, provando a ridargli vita artisticamente, e che hanno partecipato, in parte, anche alla suggestiva coreografia fatta di musica, danza e teatro, che ha arricchito ulteriormente l’evento.

Tutto ciò è stato reso possibile dal progetto “Terre sonanti – il Mammut”, di cui è coordinatrice Silvia Di Gregorio, e protagonista, nella sua prima uscita, di una delle performance del ricco programma del Festival Performative04 del MAXXI L’Aquila, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Seguiranno poi le “passeggiate” del Mammut in 13 comuni dell’Aquilano, da sabato 28 settembre a Scoppito, dove il mammut, quello originale, è tornato alla luce 70 anni fa, al 10 novembre, ad Acciano. 

Il progetto è finanziato dai fondi Restart, e capofila è il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

Commenta la direttrice del Munda, Federica Zalabra: “Abbiamo partecipato con entusiasmo a questa iniziativa, non solo perché il Mammut, attorno a cui gira tutto il progetto, è l’opera più conosciuta delle sue collezioni, ma perché crediamo nel museo come leva culturale della comunità territoriale e quest’ultima come ‘comunità di eredità’, costituita non solo da persone, ma dalle relazioni che esse sanno costruire con l’obiettivo di prendersi cura del patrimonio materiale e immateriale che appartiene a tutti noi”.

Il progetto, del resto, non si è consumato e non si consumerà solo nella semplice messa in scena, ma è l’esito di un lungo percorso di partecipazione, durato tre mesi, che ha coinvolto oltre 70 persone nella realizzazione del mammut, coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione. Gigante sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti. E poi ancora, nella parte dedicata alla coreografia che ha accompagnato questa e le future performance, con 80 partecipanti, che si sono preparati in laboratori di musica e canto, a cura della musicista italo argentina Enza Alejandra Prestia, e poi dei musicisti aquilani Elena D’Ascenzo e Davide Zanini, in laboratorio di teatro, a cura dell’attore Alberto Santucci. A partecipare alla coreografia anche i musicisti salentini Enza Pagliara e Dario Muci. Il trasporto del Mammut è stato affidato agli atleti della squadra di calcio United L’Aquila.

La realizzazione dei vari materiali necessari alla performance, oggetti, gadget e costumi, ha coinvolto gli alunni dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, coordinati dalla docente Chiara Duronio e Patrizia Urbani. e in altrettanti laboratori nella casa-famiglia Punto Luce e nella Comunità 24 luglio.

“Il mammut è stato un antico abitante del nostro territorio – commenta Silvia Di Gregorio -. Una delle creature aurorali, e poi estinte, con cui i nostri antenati si relazionavano per definirsi in quanto esseri  umani, si pensi ai dipinti rupestri. Il fossile del Mammut custodito dal Munda è un simbolo identitario molto forte. L’ abbiamo rimesso in movimento per dire che non c’è identità senza relazione e che la relazione tra noi che abitiamo questi luoghi, con la natura che ci circonda, con il nostro patrimonio culturale artistico storico riportato a lustro dalla ricostruzione post sisma, non può essere statica, rigida e immobile. Riteniamo che la partecipazione e l’essere solidali siano indispensabili per essere una  comunità autentica che non teme il mettersi in cammino”.

Prossimo appuntamento sabato 28 settembre Scoppito e domenica 29 Settembre Campotosto.

“Siamo davvero felici della riuscita di questo evento – commenta il sindaco di Scoppito Loreto Lombardi – È con soddisfazione ed orgoglio che il nostro comune, capofila  del progetto, presenta il Mammut che si fa ‘terra sonante’, diventando  il simbolo identitario di un intero territorio, in attesa della prima tappa che vedrà l’arrivo a Scoppito, proprio nel luogo del suo ritrovamento”.

Queste poi le successive tappe: sabato 5 ottobre Barisciano e domenica 6 ottobre Poggio Picenze, sabato 12 ottobre  Ocre e domenica 13 ottobre Fossa, Sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo e domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini e domenica 27 ottobre Fagnano. Infine,  domenica 3 novembre Fontecchio, sabato  9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del  patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




CALA IL SIPARIO SU UIL CAMP 2024

Cento giovani sindacalisti in Abruzzo per confrontarsi su temi di grande attualità. Michele Lombardo (Uil Abruzzo): “Sono stati tre giorni entusiasmanti. Abbiamo dato il nostro contributo alla crescita della nostra regione”

Vasto, 15 settembre 2024.  Si è conclusa l’edizione 2024 di Uil Camp, il campo scuola sindacale organizzato dalla Uil che si è svolto a Vasto, nel camping Grotta del Saraceno, dal 12 al 14 settembre.

Nell’ultimo incontro, quello di oggi, è stata presentata l’iniziativa Inclusion-E  di Racesport e ACI SPORT. Progetto che ha l’obiettivo di creare simulatori di guida inclusivi, con accesso facilitato alle persone con disabilità motoria. Al dibattito, moderato dal giornalista Rai Gianni Quagliarella, hanno partecipato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, Michele Del Grosso, presidente associazione Race Sport, Cristiano Martelli, presidente commissione Aci E Sport, e il segretario organizzativo Uil Emanuele Ronzoni.

”Quello di stamattina è stato un momento molto importante dal punto di vista sociale che rispecchia perfettamente la finalità del sindacato confederale – ha commentato Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo -. La Uil è il sindacato delle persone e abbiamo il dovere di rappresentare tutte le persone in tutte le sfaccettature della vita”.

Intelligenza artificiale, transizione industriale e nuove tecnologie sono stati i temi trattati nei tre giorni di Uil Camp, che ha visto la partecipazione di 100 giovani ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia.

Nella giornata di apertura dell’evento, quella di giovedì, il presidente Eures Fabio Piacenti ha presentato il rapporto sulla condizione occupazionale e retributiva giovanile. Mentre il prof, Stefano Maria Cianciotta, componente del tavolo tecnico nazionale Zes e amministratore delegato Fira Abruzzo, ha affrontato il tema delle opportunità della Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Zes unica).

Nella giornata di ieri i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il mondo accademico e approfondire le tematiche dell’evento di formazione di quest’anno con dibattiti e lavori di gruppo, che a fine giornata sono stati illustrati al segretario generale Uil PierPaolo Bombardieri. Il leader nazionale della Uil, dopo aver dialogato con i ragazzi, ha partecipato al convegno sull’attuale tema dell’automotive. Dibattito che ha visto la partecipazione anche della sottosegretaria  Fausta Bergamotto, del presidente della Regione Marco Marsilio, del presidente Pilkington Italia Graziano Marcovecchio e del responsabile delle risorse umane Italia Stellantis Giuseppe Manca.

Le conclusioni del segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo: “Sono stati tre giorni entusiasmanti e appassionanti. Uil Camp ha visto 100 giovani discutere, formarsi e dibattere di temi importanti. Ho trovato giovani motivati che hanno avuto la capacità di ascoltare ma anche di rispondere a Uil Camp in modo positivo e propositivo. Ringrazio il nostro segretario PierPaolo Bombardieri e tutta la segreteria nazionale, per aver scelto la nostra regione per l’edizione di quest’anno dell’evento. Ringrazio i miei  collaboratori per tutto il lavoro svolto, organizzativo e politico. Come  organizzazione sindacale regionale, sono certo che abbiamo dato il nostro contributo alla crescita della nostra regione Abruzzo”.




VENTI ANNI DI IMPEGNO per la cultura e il territorio

Delegazione FAI festeggia venti anni

Teramo, 15 settembre 2024. La Delegazione FAI di Teramo festeggia venti anni di impegno nella valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e paesaggistico della provincia con un ricco calendario di eventi, da settembre a dicembre, presentato questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Teramo dal presidente Provinciale Camillo D’Angelo, dal presidente Regionale FAI Abruzzo e Molise Roberto Di Monte e dal capo Delegazione FAI di Teramo Pietro Costantini.  Nata ufficialmente il 25 novembre 2004, la Delegazione è diventata un punto di riferimento per la comunità locale, promuovendo la riscoperta del territorio e dei beni storico-artistici e naturalistici.

Gli eventi organizzati dalla Delegazione teramana si svolgeranno a partire dal 20 settembre per concludere il 7 dicembre 2024, caratterizzati dall’alto profilo culturale e divulgativo. Il ciclo di incontri FAI Cultura offrirà l’opportunità di conoscere i più grandi storici dell’arte del Novecento, come Roberto Longhi, Erwin Panofsky, Ferdinando Bologna e Luigi Spezzaferro, che verranno presentati attraverso importanti interventi di studiosi, quali Paolo Coen e Cristiana Pasqualetti, Luca Siracusano, Luisa Franchi Dell’Orto e Nicolò Pitto. Le loro analisi offriranno una rilettura critica e innovativa delle grandi personalità della storia dell’arte, creando un ponte tra il passato e le sfide culturali contemporanee.

“Festeggiare questi venti anni – dichiara il capo Delegazione Pietro Costantini – è per noi motivo di grande orgoglio. La Delegazione FAI di Teramo ha saputo costruire nel tempo un legame profondo con il territorio e la sua comunità, contribuendo alla riscoperta e alla tutela di luoghi di straordinaria bellezza e valore storico. Gli eventi che abbiamo organizzato per questo anniversario non sono solo un modo per celebrare il passato, ma soprattutto un’occasione per guardare al futuro. Vogliamo continuare a promuovere la cultura e la salvaguardia del nostro patrimonio, coinvolgendo sempre più persone e sensibilizzando le nuove generazioni. Crediamo che il nostro impegno possa ispirare un senso di responsabilità condivisa, affinché il patrimonio che abbiamo la fortuna di ereditare possa essere custodito e valorizzato per le generazioni future”.

Un’attenzione particolare verrà dedicata anche al ruolo del divulgatore storico-artistico nell’era contemporanea, sempre più complessa e digitale, con un interessante incontro a Teramo, il 3 dicembre alle 17, che vedrà come protagonista Claudio Sagliocco, storico dell’arte e divulgatore dei Musei Vaticani.

Il programma include eventi dedicati al cinema, all’archeologia e alla sostenibilità ambientale. Il primo appuntamento si terrà a piazza Sant’Anna, da venerdì 20 a domenica 22 settembre alle 20:30, con la rassegna cinematografica “Margini”, curata dal gruppo FAI Giovani di Teramo e Piermaria Rasetti, che esplorerà il tema della marginalità, vista non solo come condizione geografica, ma anche come esperienza esistenziale e sociale. L’evento “Archeologia invisibile” – organizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo – offrirà, sabato 5 ottobre all’ex Convento Sant’Antonio alle 14:30, una rara occasione di accesso ai depositi archeologici di Teramo. Il clima sarà protagonista di due giornate, sabato 2 e domenica 3 novembre, all’interno della campagna nazionale “FAI per il Clima”, con una escursione e una tavola rotonda volte a sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali.

Immancabile l’appuntamento con le Giornate FAI d’Autunno che si terranno il 12 e 13 ottobre.

Le celebrazioni per il ventennale si concluderanno giovedì 7 dicembre, con un grande evento nell’Aula Magna del Convitto “M. Delfico” di Teramo. Sarà un momento di festa, arricchito da un concerto di Natale eseguito dall’orchestra e coro del Liceo Musicale “M. Delfico”, che suggellerà un percorso ventennale di passione e impegno per la cultura e l’ambiente.

“Quello raggiunto dalla Delegazione FAI di Teramo è un traguardo importante, venti anni dalla sua nascita – dichiara il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo – Ringrazio tutti i delegati e volontari per il loro impegno nel portare alla luce beni culturali e paesaggistici della nostra provincia, ricca di storia e arte. La provincia di Teramo è, inoltre, onorata di poter contribuire al lavoro del FAI assegnando, in comodato d’uso, una sede in via Trento e Trieste 8”.

“Questa celebrazione assume un significato ancora più speciale in vista di un appuntamento di rilevanza nazionale: il 2025, anno in cui il Fondo per l’Ambiente Italiano festeggerà i suoi 50 anni di fondazione – Riferisce il presidente Regionale FAI Abruzzo e Molise, Roberto Di Monte – Il FAI nazionale, con la sua visione e i suoi valori, ci ha guidato in questo percorso, ispirandoci ogni giorno a fare la nostra parte anche a livello locale. La Delegazione di Teramo, in questi 20 anni, ha raggiunto traguardi importanti, diventando un punto di riferimento per la sensibilizzazione e la cura del nostro territorio. Il suo impegno ha coinvolto cittadini, volontari, scuole e istituzioni, contribuendo a diffondere una cultura del rispetto e della protezione dei beni comuni. Un sincero ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato e condiviso con il FAI di Teramo la visione di un Abruzzo sempre più consapevole”.

20-22 Settembre 2024 – ore 20:30

Teramo, Piazza Sant’Anna

MARGINI. Rassegna cinematografica

a cura di: Gruppo FAI Giovani di Teramo e Piermaria Rasetti

5 Ottobre 2024 – ore 14:30

Teramo, ex Convento di Sant’Antonio

Archeologia invisibile

in collaborazione con: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo

12-13 Ottobre 2024

GIORNATE FAI DI AUTUNNO

19 Ottobre 2024 – ore 17:00

Teramo, I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica)

FAI CULTURA: Roberto Longhi

interviene: Nicolò Pitto, ricercatore indipendente

con il patrocinio di: Fondazione Roberto Longhi

23 Ottobre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: Luigi Spezzaferro

interviene: Paolo Coen, Università di Teramo

con il patrocinio di: Fondazione Luigi Spezzaferri

2 Novembre 2024 – ore 17:00

Teramo, I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica)

FAI PER IL CLIMA

Tavola rotonda

3 Novembre 2024 – ore 08:30

Gran Sasso d’Italia

FAI PER IL CLIMA

Escursione al Calderone

5 Novembre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: Ferdinando Bologna

intervengono:

Cristiana Pasqualetti, Università dell’Aquila

Luisa Franchi Dell’Orto, archeologa e studiosa

12 Novembre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: Erwin Panofsky

interviene: Luca Siracusano, Università di Teramo

23 Novembre 2024 – ore 18:00

RISERVATO ISCRITTI FAI

FAI UN POMERIGGIO A PALAZZO

28-29 Novembre 2024

Teramo, Università di Teramo, Aula Magna

Convegno  “Cultura e futuro. Visioni e sfide per una Provincia in evoluzione”

3 Dicembre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: essere divulgatori oggi

interviene: Claudio Sagliocco, Musei Vaticani

7 Dicembre 2024 – ore 17:00

Teramo, Aula Magna Convitto “M. Delfico”

VENTI ANNI INSIEME

Celebrazione del ventesimo anniversario

della Delegazione FAI di Teramo

A conclusione Concerto di Natale

eseguito dall’orchestra e dal coro

del Liceo Musicale “M. Delfico”




DIGITAL INNOVATION HUB

Agenzia di Comunicazione e Coworking: nasce Starting Digital. Inaugurati i nuovi spazi del progetto promosso da Confartigianato

Chieti, 15 settembre 2024. Non solo un Digital Innovation Hub che opera nel campo della trasformazione digitale delle piccole e medie imprese, supportando le aziende nel percorso di innovazione tecnologica e digitale, ma anche un’agenzia di comunicazione che propone percorsi di consulenza, formazione, servizi digitali, organizzazione di eventi ed uno spazio coworking aperto a freelance e imprese che desiderino condividere un ambiente di lavoro dinamico e creativo. Nasce Starting Digital, il Digital Innovation Hub di Confartigianato Chieti L’Aquila.

Ieri l’inaugurazione, nei nuovi locali adiacenti alla sede di Confartigianato, in piazza Falcone e Borsellino, a Chieti. Dopo il taglio del nastro e i saluti del sindaco di Chieti, Diego Ferrara, e del presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo, sono intervenuti il direttore generale dell’associazione, Daniele Giangiulli, l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, e il parlamentare Guerino Testa.

La nuova realtà è aggiudicataria del bando sui “Poli di innovazione” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 2.3 “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

In veste di Digital Innovation Hub, Starting Digital ha già avviato le attività relative alla fase di Assessment, un passaggio cruciale per identificare le esigenze digitali delle aziende e definire percorsi di innovazione mirati. Grazie a questo processo di analisi e valutazione, Starting Digital fornisce un supporto personalizzato alle imprese, aiutandole a comprendere le opportunità e le sfide che la trasformazione digitale presenta. Questo approccio consente di costruire un ecosistema in cui imprese di vari settori possono collaborare e crescere insieme, accelerando il processo di digitalizzazione su tutto il territorio.

L’agenzia di comunicazione, d’altra parte, sta sviluppando un’offerta estremamente competitiva, capace di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie a un approccio strategico e innovativo, l’agenzia è già operativa su diversi progetti ambiziosi che mirano alla valorizzazione di alcune eccellenze locali. Progetti che puntano non solo a dare visibilità a realtà emergenti del territorio, ma anche a creare un impatto duraturo, rafforzando il legame tra il tessuto imprenditoriale locale e le nuove opportunità offerte dalla comunicazione digitale.

Lo spazio di coworking, infine, è già operativo ed è dedicato a freelance, professionisti, imprese e a chiunque desideri condividere uno spazio di lavoro dinamico. Diverse le opzioni disponibili, dalle postazioni ad accesso orario o giornaliero fino agli abbonamenti mensili ed annuali. Presenti anche una sala riunioni, oltre a tutti gli strumenti tecnologici necessari. L’obiettivo del nuovo spazio è quello di creare una rete di professionisti e aziende che collaborino nell’ottica di un interscambio di esperienze e competenze specifiche. L’ambizione è, infatti, quella di valorizzare le professionalità, le capacità e le persone del territorio.

“La nostra associazione – affermano il presidente e il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli – ha da tempo raccolto la sfida dell’innovazione e della digitalizzazione delle imprese e oggi prende forma e concretezza un progetto che nasce da lontano. Con Starting Digital vogliamo essere di supporto alle imprese abruzzesi, quelle strutturate, ma anche e soprattutto quelle più piccole, affinché possano sfruttare tutti i vantaggi e le opportunità derivanti dall’universo digitale. Il nostro territorio, d’altronde, è un concentrato di eccellenze nel settore digitale e della comunicazione e la nostra missione è creare una rete che le unisca, dando vita a un hub di competenze e innovazione. Puntiamo a mettere queste risorse a disposizione delle aziende riducendo la necessità di cercare soluzioni altrove”.

“I complimenti della Regione Abruzzo a Confartigianato Chieti L’Aquila – dichiara l’assessore Tiziana Magnacca – per aver saputo cogliere questa importante opportunità offerta dal Pnnr che ci traghetta verso la transizione digitale. E averlo fatto in favore delle imprese artigiane acquista un merito ancora più importante. È il settore che forse più degli altri ha necessità di utilizzare i grandi cambiamenti che la digitalizzazione porta con sé, nella consapevolezza che è una grande sfida e una occasione da non perdere. Questo luogo, con i servizi che offre, è significativo, perché è un accompagnamento importante verso i grandi temi che interessano il mondo produttivo. La nuova sede di Starting Digital a Chieti – conclude – è una grande opportunità per ricominciare a porsi come punto di riferimento per le attività produttive”.