CAMPIONATI ITALIANI DI ASTRONOMIA 2025

Teramo ospiterà le finali

Teramo 13 dicembre 2024. Si avvicina un evento di grande rilevanza per il panorama scientifico-educativo italiano: la XXIII edizione dei Campionati Italiani di Astronomia, promossi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzati dalla Società Astronomica Italiana e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica. Dopo un rigoroso percorso di selezione articolato in più fasi, che inizierà questo mese, l’attesissima Finale Nazionale si terrà dal 6 al 9 maggio 2025 presso il Liceo Scientifico Statale A. Einstein di Teramo, che diventerà per alcuni giorni il centro dell’astronomia studentesca italiana.

L’evento coinvolge studentesse e studenti delle scuole italiane, suddivisi in quattro categorie (Junior 1, Junior 2, Senior e Master) in base all’età e all’anno di frequenza. Dopo la Preselezione, che si svolgerà il 18 dicembre, e la Gara Interregionale, prevista per il 26 e 27 febbraio 2025, i finalisti e le finaliste – i cui nomi saranno resi noti entro l’18 marzo 2025 – potranno raggiungere Teramo per contendersi il titolo nazionale.

La scelta del Liceo “A. Einstein” di Teramo come sede della Finale Nazionale sottolinea l’importanza della città abruzzese nel panorama educativo e culturale italiano. Teramo è la sede più antica dell’INAF-Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, dal 2017 composto da due sedi distintive – la storica Specola di Collurania a Teramo e l’altopiano di Campo Imperatore sul Gran Sasso a 2200 metri di altitudine. L’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo rappresenta un ponte tra passato e futuro, che unisce tradizione e innovazione in un contesto internazionale. Oltre a essere una delle sedi organizzatrici dei Campionati di Astronomia, l’INAF d’Abruzzo è anche sede interregionale per Abruzzo, Molise, Marche e Umbria.

LA FINALE – Durante i quattro giorni dell’evento, i partecipanti affronteranno prove impegnative, dimostrando le proprie conoscenze e abilità in astronomia. Oltre alla competizione, i giovani avranno l’opportunità di vivere un’esperienza formativa indimenticabile, tra momenti di confronto, approfondimenti scientifici e attività sociali.

Le studentesse e gli studenti che vinceranno i Campionati Italiani di Astronomia saranno inseriti nell’Albo Nazionale delle Eccellenze, riconoscimento che premia l’impegno e il talento degli studenti. Tra i vincitori della finale sarà poi selezionata la squadra italiana che parteciperà alle Olimpiadi Internazionali di Astronomia, occasione per mettere in contatto giovani appassionati di astronomia di tutto il mondo.

La città di Teramo si prepara dunque ad accogliere con entusiasmo i protagonisti di questa competizione, che rappresenta un fiore all’occhiello del sistema educativo italiano.




ROCCA CALASCIO LUCE D’ABRUZZO

Il Comune di Calascio lancia gli Avvisi per le manifestazioni di interesse per le proposte culturali del progetto

Calascio, 13 dicembre 2024. Il Comune di Calascio annuncia la pubblicazione di una serie di Avvisi Pubblici per la raccolta di manifestazioni di interesse nell’ambito del progetto “Rocca Calascio Luce d’Abruzzo”, un’iniziativa di rigenerazione culturale, sociale ed economica finanziata dal PNRR e dall’Unione Europea – NextGenerationEU.

Questi avvisi rappresentano un’importante opportunità per operatori, professionisti e organizzazioni interessati a contribuire alla trasformazione e alla valorizzazione del borgo e del territorio circostante. Gli avvisi esplorativi riguardano la progettazione e gestione di cinque ambiziosi progetti:

● Festival del Cinema “Cine Rigenerazione”: Per la creazione di un evento dedicato al cinema e alle arti visive per raccontare il territorio e promuovere la rigenerazione sociale e culturale.

● Festival per la Creatività e l’Innovazione: Per la creazione di un appuntamento multidisciplinare per giovani creativi e professionisti, volto a sviluppare idee e soluzioni innovative per i borghi storici italiani.

● Mercato Domenicale dell’Enogastronomia Identitaria del Territorio: Per la creazione di un mercato settimanale che promuove le eccellenze agroalimentari locali e valorizza la tradizione culinaria dell’Abruzzo.

● Scuola di Perfezionamento della Pastorizia: Per la creazione di un centro di eccellenza per masterclass avanzate nel settore agro-pastorale, che combina tradizione e innovazione.

● Scuola di Perfezionamento della Tessitura e dei suoi Derivati: Per la creazione di una iniziativa per preservare e innovare l’arte tessile locale, attraverso corsi avanzati e laboratori intensivi.

Questi progetti si inseriscono nel quadro più ampio del programma “Rocca Calascio Luce d’Abruzzo”, che mira a valorizzare il borgo come modello di innovazione e sostenibilità, stimolando il ripopolamento e promuovendo un turismo di qualità.

Attraverso gli Avvisi per la raccolta di Manifestazione di interesse, il Comune intende individuare soggetti qualificati in grado di sviluppare e realizzare progetti che garantiscano la sostenibilità economica e culturale anche oltre la fine del finanziamento PNRR, prevista per il 2026.

Il Sindaco Paolo Baldi ha dichiarato: “Con la pubblicazione di questi avvisi, invitiamo esperti e operatori a contribuire alla rinascita di Calascio. Il nostro obiettivo è costruire un futuro in cui cultura, tradizione e innovazione possano convivere, offrendo nuove opportunità al borgo e a tutta la comunità locale.”

Le candidature potranno essere presentate secondo le modalità indicate nei singoli avvisi, disponibili sul sito ufficiale del Comune di Calascio: www.comune.calascio.aq.it.




PUZZA NENGUE. L’EVENTO CHE FA NEVICARE

Una serata di musica, neve e divertimento al Parco Maja

Lettomanoppello, 13 dicembre 2024. Sabato 14 dicembre 2024 Lettomanoppello si trasformerà in un palcoscenico di musica, cibo e divertimento, con l’incredibile evento Puzzanengue! A partire dalle ore 18:00, il Parco Maja di Lettomanoppello sarà animato da un’atmosfera invernale grazie all’impegno di due associazioni locali: Bed Team e Fetoni, che hanno unito le forze per creare una serata speciale, patrocinata dal Comune di Lettomanoppello.

“Ci scommettete che portiamo la neve?” è la promessa che gli organizzatori hanno lanciato, e con l’uso della neve artificiale sparata, il Parco Maja si trasformerà in un luogo incantato dove la neve non mancherà davvero. La serata sarà un’occasione imperdibile per vivere la magia dell’inverno: musica, food truck, vin brulé e tanti giochi per divertirsi. L’elemento più suggestivo sarà la nevicata artificiale, che trasformerà Lettomanoppello in un angolo incantato. Un’atmosfera unica, che renderà l’evento speciale per tutti.

L’evento, che si propone come un inno alla neve, è anche un’occasione per celebrare il legame speciale di Lettomanoppello con il bacino sciistico Passolanciano-Majelletta, una realtà che rappresenta una risorsa importante per il nostro territorio, non solo per le attività invernali ma anche come motore di sviluppo turistico e culturale.

Per partecipare, l’invito è di indossare abbigliamento da sci, snowboard o semplicemente accessori da montagna come giacche invernali, cappelli di lana, guanti e scarponi. Non importa l’età: Puzzanengue! è pensato per tutti, grandi e piccoli, pronti a divertirsi insieme in un clima di festa e comunità.

Due associazioni, ovvero Bed Team, un’associazione sportiva che si occupa di sport invernali e attività collaterali come skate, surfskate, SUP e surf, e che ha sempre creduto nel valore del territorio montano e I Fetoni, un’associazione culturale impegnata nella promozione del territorio, hanno scelto di unire le forze per offrire alla cittadinanza e ai visitatori una serata che celebra lo spirito natalizio e la vitalità della nostra comunità.

Puzza Nengue rappresenta un appuntamento da non perdere per vivere una serata che celebra l’inverno, lo sport e la cultura, rafforzando il legame di Lettomanoppello con la montagna e il bacino sciistico Passolanciano-Majelletta.

Dichiarazioni

“Siamo felici di patrocinare questo evento, che unisce la nostra comunità in una celebrazione speciale del Natale e della neve. L’iniziativa è un’occasione perfetta per rafforzare il legame con il nostro territorio montano e promuovere le bellezze naturali del nostro comune, in particolar modo perché nasce dalla collaborazione di due associazioni locali, composte da giovani” afferma Arianna Barbetta, consigliere delegato al Turismo e alla promozione del territorio.

“Con questo evento, vogliamo portare la magia della neve direttamente a Lettomanoppello, creando un’atmosfera unica che coinvolgerà tutta la comunità. È un segno di come lo sport e la cultura possano lavorare insieme per creare momenti di grande condivisione e divertimento,” affermano gli organizzatori.

Dettagli Evento:

Data: 14 dicembre 2024

Orario: dalle ore 18:00

Luogo: Parco Maja, Lettomanoppello

Organizzato da: Bed Team e I Fetoni, con il patrocinio del Comune di Lettomanoppello




IL PREMIO DI VENANZIO CELEBRA LA NATURA

Con Roberto Mazzagatti  e presenta un archivio fotografico unico. La decima edizione del Premio Tonino Di Venanzio è dedicata alla figura di un fotografo abruzzese. Un evento che si caratterizza quest’anno con i tanti colori della natura.

San Valentino in A.C., 13 dicembre 2024. Sabato 14 dicembre, alle ore 17, nella sala G. Ammirati a San Valentino in A. C., il premio sarà assegnato a Roberto Mazzagatti per la sua straordinaria opera La mia Natura.

La scelta di Mazzagatti non è casuale. Il suo profondo legame con l’ambiente e la sua capacità di catturare l’essenza della natura lo rendono un punto di riferimento per tutti gli amanti della fotografia. L’opera di Mazzagatti è un invito alla riflessione sulla bellezza e sulla fragilità degli ecosistemi, un monito a proteggere il nostro pianeta.

Ma la decima edizione del Premio è molto più di una semplice premiazione. È l’occasione per celebrare un’altra importante novità: l’istituzione dell’Archivio Fotografico Storico Tonino Di Venanzio, finanziato dal Ministero della Cultura. Questo progetto ambizioso consentirà di preservare e valorizzare l’immenso patrimonio fotografico di Tonino Di Venanzio, rendendolo accessibile al pubblico e alle future generazioni con la realizzazione di sale espositive museali nel comune di San Valentino in Abruzzo Citeriore.

La cerimonia di premiazione, presentata dall’attrice Tiziana Di Tonno, sarà l’occasione per presentare il programma di eventi collaterali: mostre, convegni, workshop e attività educative, tutti incentrati sui temi dell’ambiente e della fotografia che si svolgeranno sul territorio provinciale di Pescara nel prossimo anno.

Il Premio Tonino Di Venanzio, patrocinato da Comune di San Valentino in A. C., Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Ente Parco Nazionale della Maiella, e con il supporto di Di Venanzio Optical e Hoya Lens Italia, si conferma uno dei più importanti riconoscimenti nel panorama della fotografia italiana.

Queste le parole del co-direttore artistico Andrea Morelli “La Fotografia di Roberto Mazzagatti è sempre preceduta da una scrupolosa preparazione sulle tematiche faunistiche e ambientali da cui si origina il suo profondo rispetto per gli ecosistemi in cui opera, molto sensibili alla presenza umana. La sua tecnica fotografica gli consente di produrre immagini fotografiche che rappresentano l’esaltazione della bellezza della natura, dotate di una grande forza divulgativa testimoniata attraverso pubblicazioni su libri e riviste specializzate e dall’utilizzo in attività di formazione ambientale. Questi aspetti hanno contribuito alla prestigiosa nomina di Mazzagatti ad Ambasciatore nel mondo del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.”




ALBRECHT MAYER SUONA CON L’ISA

Domenica 15 dicembre il primo oboe solista dei Berliner Philharmoniker

L’Aquila 13 dicembre 2024. La Cinquantesima Stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese torna questa settimana eccezionalmente di domenica con un concerto speciale. Alle 18.00 del 15 dicembre, sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila Albrecht Mayer, primo oboe solista dei Berliner Philharmoniker sarà interprete d’eccezione del Concerto per oboe e orchestra di Richard Strauss.

Con lui, sul palco, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese diretta dal konzertmeister Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’ISA e violinista dalla carriera internazionale. L’appuntamento aquilano sarà preceduto dall’anteprima di sabato 14 dicembre presso l’Aula Magna della Sapienza di Roma per la Stagione di concerti della IUC.

Apre il programma il Soliloquy per oboe e orchestra di Edgar Elgar, un’introduzione perfetta per il Concerto per oboe e orchestra di Richard Strauss, che richiede al solista un grande impegno tecnico e interpretativo. Seguirà la Sinfonia in do maggiore op.21 di Ludwig van Beethoven, prima prova in quel genere che rappresenta la massima espressione della creatività del compositore di Bonn. La produzione conclude un progetto pluriennale promosso dall’Isa che ha previsto l’integrale dei concerti solistici di Richard Strauss.

I PROTAGONISTI

Albrecht Mayer è uno degli oboisti più celebri al mondo, da molti anni primo oboe solista dei Berliner Philarmoniker, autore di una registrazione del Concerto pubblicata dalla Deutche Grammophone divenuta punto di riferimento nell’interpretazione di quello che è uno dei brani più importanti della letteratura solistica per questo strumento. Mayer vanta collaborazioni con i maggiori direttori, fra cui, Claudio Abbado, Nikolaus Harnoncourt e Sir Simon Rattle.

Ettore Pellegrino svolge da oltre trent’anni un’intensa attività concertistica in formazioni cameristiche e con istituzioni liriche e sinfoniche, sia come spalla che come solista, esibendosi in Italia ed all’estero. Ha eseguito e inciso, in qualità di solista, diverse colonne sonore composte dal M° Morricone, sotto la direzione del quale si è esibito in alcuni dei più importanti teatri europei. Sempre come solista ha eseguito le colonne sonore composte da L. Bacalov, N. Piovani, G. Mazzocchetti ed altri autori contemporanei. Ha effettuato incisioni discografiche per Tactus, Naxos, Dynamic, Bongiovanni ed Egea. Dal 2011 al 2015 e ancora dal 2018 ad oggi ricopre la carica di Direttore artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese; dal 2012 al 2021 ha ricoperto lo stesso incarico per il Teatro Marrucino di Chieti e, dal 2021 per la ICO Suoni del Sud di Foggia. Ad oggi, è Docente di Violino presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila.




LIBERACI DAL MARE

Andrea Dono e Gio Lama presentano il nuovo album. Un omaggio al suono underground abruzzese prodotto da zona brada Records

Abruzzo, 13 dicembre 2024. Oggi, 13 dicembre 2024, segna l’uscita di Liberaci dal Mare, il nuovo progetto discografico di Andrea Dono e Gio Lama, due delle figure più emblematiche della scena rap underground italiana. Questo album rappresenta un potente ritorno alle radici del rap abruzzese, celebrando suoni che hanno ispirato realtà come Costa Nostra, ma con uno sguardo rivolto verso il futuro, focalizzandosi su indipendenza e qualità.

Produzione e collaborazioni
Liberaci dal Mare è stato interamente prodotto e diretto da Gio Lama, uno dei producer più influenti della scena hip hop italiana. Conosciuto per collaborazioni con artisti come DJ Shocca, il suo apprezzato album “Raw Steel” pubblicato da Unlimited Struggle nel 2018 e la sua collaborazione al collettivo Carati Crew, Lama ha creato paesaggi sonori che si intrecciano perfettamente con le evocative rime di Andrea Dono, dando vita a un’opera profondamente suggestiva e coerente.

Con Liberaci dal Mare, Andrea Dono e Gio Lama consolidano ulteriormente il loro percorso artistico, rafforzando al contempo la volontà di mettere al centro della scena rap nazionale il suono abruzzese.

TRACKLIST

1. Liberaci dal Mare feat. Mike Zanni

2. Un’ombra dalla costa feat. Deliuan

3. Cartoline dall’inferno feat. Lia

4. Un vento diverso feat. Rin

5. La città dall’alto

6. RawSteel MonStarz 2

7. Note di Dicembre feat. Wall Dot

8. Il Granchio sotto la pelle feat. C.U.B.A. Cabbal

9. Porte del silenzio feat. Lia e Deliuan

10. La memoria della sabbia feat. Ares Adami

11. Un finale inaspettato

Bonus Track (presente nelle copie fisiche): Figli della stessa fame

UN VIAGGIO SONORO RADICATO NEL TERRITORIO

Con Liberaci dal Mare, Andrea Dono racconta storie intrise di sabbia, vento e lotta, offrendo un’immagine autentica della sua terra e della condizione umana. Le sue liriche incisive e le punchline potenti riflettono l’eredità culturale di una scena che ha sempre rifiutato le logiche commerciali, mantenendo intatto il legame con la realtà quotidiana e il territorio.

L’intero progetto, curato da Gio Lama anche a livello di direzione artistica, mescola sapientemente il passato e il presente, dando vita a suoni evocativi e campionamenti ricercati. La visione del produttore pescarese contribuisce a creare un’atmosfera unica, perfetta per i racconti di Andrea Dono, che richiamano l’estetica della golden era del rap italiano ma trovano nuova linfa nel panorama attuale.

L’album si arricchisce di collaborazioni che ne amplificano la profondità e l’unicità. Mike Zanni appassiona in “Liberaci dal Mare”, mentre Lia dona la sua voce evocativa a “Cartoline dall’inferno” e al corale “Porte del silenzio”. Deliuan arricchisce la dimensione musicale di “Un’ombra dalla costa” e “Porte del silenzio” con il suo stile ricercato.

Wall Dot, due volte campione italiano di scratching, aggiunge tecnica e dinamismo a “Note di Dicembre”, mentre Rin porta freschezza a “Un vento diverso”. Ares Adami offre introspezione e intensità a “La memoria della sabbia”, e C.U.B.A. Cabbal, ospite d’onore, regala incisività e carisma a “Il Granchio sotto la pelle”.

La direzione creativa, che rispecchia perfettamente l’approccio e i contenuti del disco, nonché lo scenario urbano pescarese, è stata curata da BlackSmith per Marker383 Lab, con l’ausilio di Donna Imma e Eric G per i contenuti foto e video.

Prima dell’uscita, l’album è stato anticipato da due potenti freestyle di Andrea Dono, pubblicati sul profilo Instagram di Zona Brada Records, segnando ufficialmente la nascita di questa nuova realtà musicale abruzzese. Successivamente, è stato diffuso un documentario di backstage, realizzato con materiali autentici ripresi con una videocamera vintage, che racconta i momenti chiave della creazione del disco, in città o al fianco dei tanti ospiti passati in studio.

Il tema del mare permea ogni aspetto del disco: dalla copertina, realizzata su un vero peschereccio con autentiche tute da pescatori, all’atmosfera generale che evoca la vita marittima. “Liberaci dal Mare” non è solo un album, ma una dichiarazione d’intenti: riportare il suono abruzzese e pescarese al centro del panorama rap italiano.

“Liberaci dal Mare” è disponibile su tutte le piattaforme digitali e su vinile, acquistabile su Costaklan.it.

Andrea Dono è uno dei rapper più incisivi della scena underground italiana. La sua carriera è segnata da importanti successi nel freestyle, tra cui la vittoria a Carpe Riem VII (2019), Tecniche Perfette Abruzzo (2018), il titolo di Testa di Serie al primo Mic Tyson, 60Sec di Perugia e tre finali al Fight Club. Negli ultimi anni, Dono ha consolidato anche il suo percorso discografico, collaborando con nomi di rilievo in Italia (Kappa O, Jack Burton dei XVI Religion, Mr. Phil) e all’estero (con Sad Vicious dei Droogz Brigad in un brano prodotto da I.N.C.H.).

Dopo l’album Spartaco (2019), il progetto con Nightstalker Cape Fear (2021) e l’EP Limite Acque Sicure con Dj Rogo (2023), l’artista pescarese torna con Liberaci dal mare, un lavoro che promette di essere una tappa fondamentale nella sua evoluzione musicale.

Gio Lama è un produttore musicale italiano, figura di spicco della scena hip-hop underground. Debutta nel 2014 con il primo album, “Check My Crane Style/The Italian Chamber”, imponendosi grazie a uno stile profondamente legato al boom bap. Nel 2018 pubblica con Unlimited Struggle l’album strumentale “Raw Steel”, dove esplora sonorità innovative. Nel 2020 rilascia l’EP “A Dio Piacendo” insieme a Poppa Gee, mentre nel 2022 arriva il suo secondo producer album, “Educazione e Rispetto”, che coinvolge 15 artisti della scena rap underground italiana. Nel 2023 esce “La macchina per uccidere”, in collaborazione con Karlino Princip, e nel settembre 2024 è la volta di “Ventricoli”, un progetto condiviso con Sandro Sù che consolida ulteriormente il ruolo di Gio Lama come riferimento nella produzione musicale. Tra gli artisti con cui ha collaborato figurano Dj Shocca, Claver Gold, C.U.B.A. Cabbal, Blo/B, Easy One, Moder, Creep Giuliano e molti altri, con produzioni che combinano tradizione e innovazione.




PRESENTATO IL PROGETTO LIP3D

Alla d’annunzio la nuova sfida digitale per rivivere il passato

Chieti, 13 dicembre 2024. Nei giorni scorsi, presso il Campus di Pescara si è tenuto il kick-off meeting del Progetto “LIP3D” (Living forever the Past through a 3Digital world), appena vinto dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara con i suoi Dipartimenti “InGEO” e “DiLASS” e con il Centro di Ateneo “CAAM”.

Il Progetto “LIP3D” punta alla ricostruzione di siti e monumenti attraverso l’utilizzo di Realtà aumentata, modellazione 3D, Metaverso e Intelligenza Artificiale. Avatar vestiti alla greca e alla romana saranno le guide in un passato virtuale, parlando in italiano, in inglese oltre che in latino e in greco antico. La call europea alla quale il progetto della “d’Annunzio” ha partecipato, cioè “Digital 2023 Cloud Data AI 05 Cultheritage”, è molto selettiva, infatti, solo due progetti l’anno vengono scelti come progetti-pilota. Tra i soli due progetti ammessi “LIP3D” ha ricevuto un finanziamento di oltre 2 milioni di euro.

Proprio per la sua transdisciplinarietà, nel progetto sono stati coinvolti ingegneri, archeologi, latinisti, grecisti, storici antichisti, epigrafisti, architetti, paleobotanici, geologi, informatici e tanti specialisti provenienti da Italia, Albania, Bulgaria, Cipro, Grecia, Polonia e Romania. L’evento clou è stata la Tavola rotonda che, dopo i saluti del Prorettore della “d’Annunzio” con delega alla sede di Pescara, Tonio Di Battista, e del Direttore di Dipartimento “InGeo”, Sergio Montelpare, ha registrato la partecipazione del Principal investigator del progetto, il professor Massimiliano Pepe (InGeo), della professoressa Oliva Menozzi (DiLASs) e della dottoressa Valeria Sciarretta (Ud’ANet srl).

Nel corso dei lavori sono state presentate le metodologie che, attraverso visori o computer, potranno consentire la fruizione di siti di grande importanza archeologica come Iuvanum in Abruzzo, Apollonìa in Albania, Canià a Creta, Amathus a Cipro, Sarmizegetus in Romania, Noavew in Bulgaria, cioè i siti individuati come campione per quella che si configura come una nuova, fantastica avventura nel passato con tecnologie del futuro.

Dei siti archeologici fuori dall’Italia e delle tecnologie coinvolte hanno parlato i partner stranieri, confermando la grande valenza di un progetto che apre le porte a nuove collaborazioni sul piano nazionale ed internazionale: Sorin Herban della “Politehnica University” di  Timisoara (Romania),  Krzysztof Narloch della “University of Warsaw-Center for Research on the Antiquity of Southeastern Europe” (Polonia), Emmanuel Maravelakis della “Hellenic Mediterranean University” (Grecia), Spartak Kuçaj della “Universiteti Politeknik i Tiranës” (Albania), Armelia Barci di “People in Focus” (Albania), Maria Cristina Salvi dell’Eratosthenes Centre of Excellence (Cipro), Michael Xinogalos di “Astrolabe Engineering” (Grecia), Domenica Costantino e  Vincenzo Saverio Alfio del “Department of Dicatech – Polytechnic University” di Bari.

“Sono estremamente orgoglioso di questo progetto – commenta il professor Massimiliano Pepe, docente di Geomatica presso il Dipartimento InGeo della “d’Annunzio” e PI del progetto LIP3D – che rappresenta un passo in avanti nel campo della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale. Attraverso strumenti digitali innovativi, l’Università “Gabriele d’Annunzio” in collaborazione con altre Università, Enti di ricerca internazionali e partner industriali, sarà in grado di rendere accessibile e di promuovere il patrimonio culturale alle nuove generazioni e ad un pubblico sempre più ampio, in modo immersivo, unendo così tradizione e innovazione”

Maurizio Adezio




TALENTO DI MONTESILVANO CONQUISTA L’ITALIA

Genny Cusopoli trionfa al Premio Mia Martini

Montesilvano, 13 dicembre 2024.  Il cantautore abruzzese Genny Cusopoli ha nuovamente dimostrato il suo straordinario talento, aggiudicandosi il primo premio nella categoria “Evergreen” alla 30ª edizione del prestigioso Premio Mia Martini. Con il brano “Un amore senza età”, Cusopoli ha conquistato la giuria e il pubblico, confermandosi come una delle voci più promettenti del panorama musicale italiano. Il successo ottenuto a Bagnara Calabra arriva dopo la vittoria alla finale nazionale del Festival della Melodia per la migliore interpretazione, un ulteriore riconoscimento del suo percorso artistico.

Nato a Napoli e cresciuto a Montesilvano dove attualmente vive, Gennero Cusopoli ha iniziato a cantare da giovanissimo, dimostrando fin da subito una passione smisurata per la musica. La sua carriera è stata costellata da importanti collaborazioni, tra cui la partecipazione al programma “VIVA IL VIDEOBOX” su Rai 2 e l’esibizione a Casa Sanremo durante il 70° Festival di Sanremo.

Il Premio Mia Martini, condotto da Savino Zaba e Veronica Maya, si conferma un appuntamento imperdibile per gli appassionati di musica. La giuria, presieduta da Maurizio Fabrizio e composta da esperti del settore, ha sottolineato la qualità delle esibizioni e l’importanza di valorizzare i giovani talenti.

Il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis e l’assessore Corinna Sandias hanno espresso grande soddisfazione per il trionfo di Genny Cusopoli e lo hanno ricevuto proprio ieri nella sede comunale, complimentandosi per il successo ottenuto e sottolineando l’importanza di sostenere i talenti del territorio.

Dietro il successo di Genny Cusopoli c’è anche l’impegno di Joseba Publishing, etichetta discografica che da anni promuove nuovi talenti della musica italiana. Con questo nuovo trionfo, Joseba Publishing conferma la sua capacità di individuare e valorizzare artisti di grande talento. Figlio adottivo d’Abruzzo, Genny Cusopoli si appresta a vivere una nuova fase della sua carriera. Siamo certi che continuerà a stupirci con la sua musica e a farci emozionare con la sua voce.




CARPINETO DELLA NORA INAUGURA IL NUOVO MUNICIPIO

Sabato 14 Dicembre ci sarà la cerimonia

Carpineto della Nora, 13 dicembre 2024.  Taglio del nastro per il nuovo Municipio di Carpineto della Nora (Pe): sabato 14 Dicembre alle ore 11.00 il Sindaco Donatella Rosini e l’Amministrazione comunale inaugureranno il nuovo edificio di via Regina Margherita, “un traguardo tanto atteso”, come anticipa il Primo cittadino.

I lavori dell’edificio, che risponde alle norme antisismiche, sono stati portati a compimento grazie ai Fondi Ministeriali, della Regione Abruzzo e Pnrr per un totale di € 812.842,67: è un primo passo importante verso la valorizzazione ed il potenziamento della messa in sicurezza del borgo, si tratta infatti di un lavoro importante che attende di essere realizzato dal terremoto de L’Aquila del 2009.

“Questo edificio – sostiene il Sindaco – è la casa di tutti gli abitanti di Carpineto: sono soddisfatta di poter restituire questo lavoro alla comunità soprattutto perché dietro l’importante traguardo ci sono gli sforzi dell’Amministrazione, dei tecnici comunali e la ragioneria che ringrazio per la competenza e la dedizione ma anche la pazienza dei cittadini”.

“È un progetto, quello portato a termine, che coniuga efficienza e sicurezza; ma la struttura è anche fruibile, funzionale e moderna. Malgrado la gratificazione, non posso non prendere atto di una spiacevole verità: i piccoli comuni dell’area interna spesso vengono poco attenzionati, i servizi sono talvolta insufficienti, ed i fondi difficili da reperire. Per il comune di Carpineto della Nora questa inaugurazione non deve rappresentare un punto d’arrivo ma un volàno per fare sempre di più e spetta proprio a noi amministratori credere nella ripresa e nel potenziamento delle nostre risorse. Possa essere questo momento di orgoglio, un punto di forza per crescere e guardare sempre avanti, per preservare la bellezza del nostro borgo e per dare sempre di più ai nostri cittadini”- conclude il Sindaco.




TURISMO SOSTENIBILE

Un convegno ed una mostra sui viaggiatori del Grand Tour in Abruzzo

Pescara, 13 dicembre 2024. La Città di Pescara guarda al turismo del futuro e lo fa attraverso un convegno dal titolo “Turismo sostenibile e nuove professionalità” promosso dalla Ianieri Edizioni di Pescara con il patrocinio del Comune di Pescara e la collaborazione dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione con l’Avv. Valeria Toppetti: l’appuntamento è presso la Sala Flaiano dell’Aurum (Largo Gardone Riviera) per giovedì 12 dicembre alle ore 9.30 dove interverranno oltre all’Assessore che ha abbracciato l’iniziativa anche il Sindaco Carlo Masci, l’Assessore al Turismo per la Regione Abruzzo, Daniele D’Amario e l’Assessore al Turismo per il Comune di Pescara, Zaira Zamparelli.

Ci si rivolge in particolar modo ai giovani studenti, chiamati a scegliere per il loro futuro, motivo per cui parteciperanno alcune classi dell’Istituto Acerbo con la Dirigente, la Professoressa Daniela Bianco ed alcune classi dell’Istituto Aterno Manthonè con la Dirigente, la Professoressa Elvira Pagliuca.

Tra gli interventi sono previsti: Gianluca Buccella, Presidente GAL Terre Pescaresi e responsabile del Progetto “Abruzzo Welcome”; Tosca Chersich, Dirigente Area Promozione CCIAA Chieti – Pescara; Daniela Renisi, Presidente Federalberghi Pescara; Elio Torlontano, Console del Touring Club Italiano.

Diversi sono i personaggi che hanno in qualche modo raccontato l’Abruzzo, “un angolo del Paese” spesso tagliato fuori dagli itinerari importanti a causa della stessa immagine percepita della regione, talvolta amplificata da testimonianze espresse anche da parte di chi nemmeno vi era mai stato, a causa dalla diffusa percezione della pericolosità del viaggio, tra aspre montagne, con cime innevate anche d’estate, abitate da orsi e lupi, con una viabilità difficile, senza dimenticare il fenomeno del brigantaggio.

Proprio questi sono i fattori che al contrario, nel corso dell’800 si sarebbero trasformati in motivi d’attrazione, con il romanticismo che influenzò i viaggiatori alla ricerca di montagne selvagge e paesaggi pittoreschi, esaltando il mondo pastorale e la transumanza. Un particolare interesse suscitavano i pastori musicisti, gli zampognari, chiamati “pifferari”, che ispirarono pittori e musicisti.

Studi e ricerche sul Grand Tour sono da considerare ancora parziali, mentre in realtà l’Abruzzo fu meno isolato di quanto comunemente si ritiene: erano soprattutto i paesaggi, gli antichi paesi, il carattere e i costumi degli abitanti, la devozione popolare i maggiori motivi di interesse rappresentati in disegni, quadri, illustrazioni e poi, con l’avvento della fotografia, in scatti fotografici.

L’importanza di tali rappresentazioni del paesaggio va anche oltre quello artistico. In molti casi, si ritiene che le testimonianze lasciate dai viaggiatori, da quelli più noti a coloro che erano meno conosciuti, siano le prime riferite a molti luoghi della regione.

Seguirà l’inaugurazione della mostra “VIAGGIATORI DEL GRAND TOUR IN ABRUZZO. Libri rari, riviste, illustrazioni, fotografie” a cura di Antonio Bini, presso l’Archivio di Stato e gode anche del patrocinio della Regione Abruzzo: interverranno, oltre al curatore, anche lo sceneggiatore e scrittore abruzzese Peppe Millanta e Giuseppina Rigatuso, Soprintendente archivistico e bibliografico dell’Abruzzo e del Molise.

La mostra, che si protrarrà fino al 15 gennaio, intende avvicinare i visitatori al magico mondo del Grand Tour, favorendo la più ampia conoscenza possibile delle testimonianze descrittive lasciate dai viaggiatori, e in particolare le immagini del passato, spesso le più remote disponibili, che costituiscono elementi caratterizzanti l’identità culturale dei luoghi interessati, inducendo i visitatori ad apprezzare e amare, come tanti turisti di oggi, le valenze storiche, culturali e paesaggistiche della regione, uno stimolo per sensibilizzare le comunità locali sui temi della tutela e salvaguardia del paesaggio che ha conosciuto non poche trasformazioni, soprattutto negli ultimi decenni.

Nella mostra sono esposte edizioni originali di libri, racconti, articoli e testimonianze di molti viaggiatori che esplorarono e descrissero l’Abruzzo.

Tra i libri rari si segnala “Illustrated excursions in Italy”di Edward Lear, pubblicata a Londra nel 1846 e corredata da trenta litografie e numerosi schizzi. La sua passione per i paesaggi lo portò a definirsi “landscape painter”.

Sono anche esposte incisioni, fotografie e illustrazioni in alcuni casi tratte da libri e da articoli pubblicati su riviste. Uno spazio è riservato ad alcune ottocentesche guide turistiche sull’Italia e ai primi opuscoli turistici sull’Abruzzo. Non manca uno sguardo alla stampa estera con giornali e riviste che negli anni recenti si sono interessati all’Abruzzo, talvolta guidati dalle tracce del Grand Tour, che continuano ad esercitare una loro influenza sull’immagine dell’Abruzzo e degli stessi abruzzesi oltre i confini regionali.

Modera Alessandra Renzetti, giornalista. L’evento è gratuito, così come anche la mostra che rispetterà i seguenti orari: lunedì – giovedì dalle ore 9.00 alle 15.00, venerdì dalle 9.00 alle 13.00. Chiuso sabato e festivi.




PRESENZA DI PASSATO E PRESENZA DI FUTURO

Dal realismo della Scuola di Londra alla realtà del ‘Transrealismo artistico italiano’ teorizzato da Antonio Gasbarrini

di Renato Mammucari

Il saggio analizza l’operato di diversi artisti realisti della detta “Scuola di Londra”. Il tutto trae origine dai due colossi britannici Francis Bacon e Lucian Freud. Francis Bacon con le sue figure trasformate, lacerate, graffiate e furiosamente sdegnate che paiono disgregarsi, costituiscono il fraseggio personale, tortuoso, intimo, dell’artista che vive infelicemente la sua realtà, infierendo sull’uomo contemporaneo rimandando così la propria esistenza a sé medesimo.

Lucian Freud, con i suoi ritratti audaci, documenta un’energia di possente emotività realistica esasperata. Un’interiore esplorazione corporea allo scopo di raccontare l’inconscio dei sottoposti raffigurati.

Il momento iniziale della “Scuola di Londra” è il dopoguerra, ma prende consistenza negli anni ’80 grazie a Ronald Brooks Kitaj, un pittore statunitense che si trapiantò a Londra e fece funzione costitutiva del panorama dell’arte di quel tempo. Kitaj ha foggiato quest’espressione per l’organizzazione della sua esposizione all’Hayward Gallery di Londra nel 1976, denominata “The Human Clay”. Egli si avvalse per rappresentare un insieme di artisti britannici, con cui aveva una certa attinenza artistica. Le personalità più rinomate appaiono certamente Francis Bacon, Lucian Freud, Frank Auerbach e Leon Kossoff. 

Frank Auerbach è stato sempre fedele alla sua elaborazione pittorica in una qualità che potremo dire di tipo espressionista-materico-gestuale e dalla predilezione di temi consueti all’artista come ritratti e paesaggi urbani. Invitato nel 1986 a rappresentare la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia, conquistando con Sigmar  Polke il premio come migliori artisti.

Leon Kossoff è apparso all’interesse della critica e del pubblico a decorrere dagli anni Ottanta, in special modo dopo la rilevante esposizione nel Museum of Modern Art di Oxford nel 1981. É stato invitato a rappresentare la Gran Bretagna alla Biennale di Venezia del 1995.

Kitaj sentiva che questi artisti menzionati condividevano un forte impegno per la figura umana e l’espressione emotiva, differenziandosi così dalle tendenze astratte e concettuali dominanti di quel periodo.

Essi si trovano eguagliati dal descrivere una società in cambiamento, facendo vedere le incoerenze e i tormenti esistenziali con riferimento ai rapporti umani e sociali. La narrazione della condizione dell’uomo data dalla “Scuola di Londra” è fatta di cagionevolezza, sregolatezze e di coraggio, con situazioni ambientali e storiche che ci riconducono a conflitti, emigrazioni, in intime inquietudini e collettivi; ed ancora le sofferenze come la mancanza di lavoro, la collocazione lavorativa femminile e l’urgenza di modificare la propria vita. Insomma, la “Scuola di Londra” riferisce brandelli di esistenza vera che ostentano tutta la debolezza e la precarietà dell’individuo in una superficie intellettiva dove vengono mostrati lo stato sociale di una collettività in recessione. Sono opere in cui l’esistenza risulta mostrata in tutta la sua caducità tematica che non si esaurisce, ma seguita ad indignare.

Significativo a quest’ulteriore sviluppo è stata la mostra antologica di Lucian Freud del 1988 all’Hirshhorn Musuem di Washington trasferita poi all’Hayward Gallery di Londra. Altri due artisti contigui alla “Scuola di Londra”: Michael Andrews, l’artista più vicino a Bacon, rispetto agli altri, non tanto nella tecnica, ma nella preferenza dei contenuti delle sue apparenze che sono di tendenza onirica, interpretano con linguaggi sintetici, la propria capacità creativa. David Hockney (anche se, in quel periodo, soggiornava in America) con i suoi ritratti di amici e familiari, i suoi habitat con nature morte, paesaggi, piscine richiama un realismo della reminiscenza dalle cromie passionali ed eccitanti.

Per tutto questo ci è sembrato utile affrontare un certo parallelismo culturale che indaga il fenomeno del reale tra Londra, gli Stati Uniti e l’Italia, il primo con la “Scuola di Londra”, il secondo e il terzo sono connessi con la corrente del Transrealismo, atti a recuperare un passato ed una pittura per parlare di presenza nonché di futuro riconoscendo gli anni ’80 e ’90, le epoche più energiche e feconde di rinnovamento dell’arte internazionale.

Dunque, la storia ci dice che il Transrealismo è stato ufficializzato in letteratura nel 1983 negli Stati Uniti. Invece nell’arte, il Transrealismo si sviluppa dapprima in Italia e poi in parte in Europa, traghettando la letteratura e l’arte al Terzo Millennio, rilevando nuovi mondi realistici, permettendo di ricercare potenziali passaggi percettivi che hanno trasfigurato la visuale dell’operato estetico. Accomuna questi artisti la ricerca di un’umanità che vuole rinascere alla vita in un nuovo profondo umanesimo, così come per l’artista italiano Francesco Guadagnuolo a cura dello storico dell’arte Antonio Gasbarrini che dal 95’ con la mostra “L’idea di visionario” dalla 3D alla RV presso il “Castello Forte Spagnolo” – Museo Nazionale d’Abruzzo – L’Aquila, è diventato il teorico del movimento del Transrealismo italiano che notifica a Francesco Guadagnuolo il maggiore artista di riferimento. Guadagnuolo ha portato questo concetto nel contesto artistico italiano, integrando tecniche innovative e simbolismi letterari e scientifici per esplorare temi profondi e universali. Le sue opere riflettono una visione personale e immediata della vita, per trasmettere messaggi complessi. Guadagnuolo ha lavorato anche in Francia e in America, rappresentando il Transrealismo come movimento artistico che si è esteso oltre l’America Latina, arrivando in diverse città europee.

“…Ampiamente diffuso negli Stati Uniti soprattutto nell’ambito letterario della SF (Science Fiction, o Fantascienza che dir si voglia) dopo l’uscita de A Transrealism Manifesto redatto nel 1983 dal matematico-scrittore Rudy Rucker, in cui si precisa già nel suo incipit che “Il Transrealismo non è tanto un nuovo tipo di fantascienza, quanto di letteratura d’avanguardia”. I paradigmi di una nuova forma d’arte rivoluzionaria (“Transrealism is a revolutionary art-form”, ancora dal Manifesto), peraltro in perfetta sintonia con l’emergente poetica Cyberpunk, sono sostanzialmente individuati dall’estensore nel mescolare fantasticamente la vita reale dei personaggi nel mutato e diveniente scenario tecno-scientifico contemporaneo”. (Antonio Gasbarrini).

Il Transrealismo cerca di descrivere la realtà in forma più veritiera e tempestiva, impiegando componenti immaginativi per sondare percezioni e situazioni individuali. È un avvicendamento che cerca di schivare gli schemi del genere narrativo tradizionale, destinando un processo rappresentativo di concetti immaginativi più articolati e intrinseci all’esistenza.

Scrive per l’appunto Antonio Gasbarrini: “Di ben altra valenza ontologica, epistemologica ed estetica è il Transrealimo che attraversa (trans, appunto) la ricerca pittorica e scultorea di Francesco Guadagnuolo fattasi vieppiù visionaria e interdisciplinare a mano a mano che nello spazio culturale di “Castelli Arte”, a Ciampino – da lui stesso diretto dalla metà degli anni Ottanta a quelli Novanta – scienza e arte, musica, cinema, scrittura, poesia, astronomia, informatica, troveranno esaltanti momenti di confronti dialettici nelle tante iniziative culturali qui avvenute alla presenza di eminenti protagonisti delle varie discipline.  Un Transrealismo, quello di Francesco Guadagnuolo, debitore sì della cultura visiva più avanzata italiana ed europea, ma nel contempo originale quanto efficace nel rinnovamento neoavanguardistico dell’impaginato pittorico o delle volumetrie scultoree. Pur continuando ad attestarsi sul versante analogico (pennelli, tela, cavalletto, colori, materia…), l’artista siciliano-romano riesce ad imbrigliare in ogni sua opera, con una visionarietà fuori del comune, la realtà sociale, politica, tecnologica, scientifica da cui siamo attorniati e assediati soprattutto nella dilagante dimensione immateriale del web. Realtà formalmente trascesa, eppure fortemente ancorata a rilanciabili valori di matrice umanistica, etica e religiosa nella sua più larga ed ecumenica accezione sacra”.

Il Transrealismo italiano cerca di andare oltre la percezione della realtà, integrando elementi della realtà quotidiana con procedure artistiche innovative e simbolismi nell’ambito di un’esigenza espressiva derivati dalla ricerca tecnologica e scientifica. L’arte transrealista di Guadagnuolo esplora la realtà attraverso segni, luce e suono, creando opere che riflettono le avversità del vivere e l’immaginario dell’artista. Alla fine degli anni ’90 Guadagnuolo viene invitato al Senato per l’Intergruppo Parlamentare per il Giubileo, con le sue opere pubbliche, nei Palazzi Istituzionali, nell’avere avvalorato, non solo competenza nell’arte ma comunicazione sociale e impegno politico nel cooperare, con la sua attività, alla promozione di diritti umani e ai valori civili. L’obiettivo è di mantenere alto l’avvenimento del Grande Giubileo con progetti impegnati ad argomenti che riguardano l’evoluzione del genere umano e delle diversità sociali.

Per il Transrealismo italiano viene proiettato ad obiettivi “oltre” la realtà per esprimere un nuovo pensiero per l’arte e per la storia socioculturale della società contemporanea. Con il Transrealismo italiano l’arte si colloca al centro in maniera risolutiva della vita, della nostra condizione, del mondo tecnologico e della società perché spazio e digitale appariranno sempre più immessi in un umanesimo integrato che ormai ci appartiene e non possiamo farne a meno, senza mai perdere la nostra identità, ma solo per orientarci a identificare e sviluppare al meglio la cultura.

L’arte Transreale trasfigura il mondo reale per cercare valori che porteranno a “Pensare al futuro” una piattaforma formale e costruttiva, per una nuova mansione dell’arte, nella confortante certezza, che non è possibile vivere, se l’uomo non si pone nella pienezza delle realtà che ci circonda e saperle individuare, compendiando ragione e motivazione.

Grazie alla tecnologia, la rappresentazione mentale propria di realtà subisce mutazioni e all’occasione va riconsiderato sia dal punto di vista estetico che applicativo, di fronte una visione della realtà fin troppo pesante, (com’è pesante anche viverla), per cui viene scelto un modo d’esprimersi distinguente, con un linguaggio pur sempre ad alto valore ma leggero, velocizzato e programmato nell’espressione moderna, per essere meglio compresa e nello stesso tempo filosoficamente vitale.

Renato Mammucari  




PIÙ VERDE IN CITTÀ

Presentato il bando del Comune di Pescara per co-finanziare interventi di micro-forestazione urbana. È una delle azioni del Progetto LIFE+ A_greenet per contrastare i cambiamenti climatici

Pescara,  13 dicembre 2024. Il Comune di Pescara annuncia un bando a sportello (cioè fino all’esaurimento delle risorse), aperto a tutti, per finanziare interventi di micro-forestazione urbana in aree private e pubbliche per contrastare i cambiamenti climatici.

Il bando, presentato oggi all’Aurum nel corso di un infoday, rientra nel progetto LIFE+ A_GreeNet, co-finanziato dall’Unione Europea, che vede in campo un partenariato guidato dalla Regione Abruzzo (capofila) e al cui interno figurano anche Legambiente onlus, Università di Camerino, Res Agraria srl e il Comune di Pescara (gli altri Comuni sono Silvi, Ancona e San Benedetto del Tronto). La dotazione finanziaria complessiva è di 300mila euro, di cui 50mila euro per Pescara.

Con il sindaco Carlo Masci e l’assessore comunale al Verde Cristian Orta c’erano Silvio Armellani, della Regione Abruzzo, coordinatore del progetto LIFE A_GreeNet, Sergio Trevisani del Comune di San Benedetto del Tronto, coordinatore della Azione su Coesione Territoriale del progetto, e Mario Caudullo, Project manager del Comune di Pescara per il Progetto LIFE+ A_GreeNet e responsabile del Servizio Verde Pubblico e Parchi del Comune di Pescara.

Il bando, illustrato nei dettagli da Trevisani, sarà pubblicato dal Comune il 10 gennaio p.v.. Potranno presentare istanza di finanziamento enti parco, soggetti del terzo settore, soggetti economici e altri stakeholder locali pubblici e privati. Sarà possibile presentare domanda fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili (altrimenti il termine di presentazione sarà il 30/06/2025).

Gli interventi ammessi al finanziamento sono:

* Forestazione e micro-forestazione in aree private (commerciale, grandi aziende, condomini, parrocchie, etc.);

* Forestazione e micro-forestazione in aree pubbliche (nuovi parchi, aree di pertinenza di edifici pubblici, aree portuali, etc.);

* Riqualificazione, riforestazione e rinfoltimento aree verdi esistenti – areali, lineari e/o puntuali;

* Restauro del patrimonio arboreo monumentale – ville storiche e pinete costiere;

* Creazione di spazi dedicati ad uso collettivo – orti urbani, giardini didattici e tematici etc.

Sono tutte attività, quelle indicate nel bando, in coerenza con le linee di intervento del Documento Strategico del Contratto Interregionale di Forestazione Urbana della città costiera del Medio Adriatico – Abruzzo e Marche del progetto Life+ A_GreeNet. Il Contratto è stato firmato il 6 dicembre dell’anno scorso anche dal Comune di Pescara.

A fronte di una dotazione finanziaria totale dell’avviso di 50.000 €, il contributo minimo concedibile per ciascun intervento è di 5.000 €. Il contributo attribuito è concesso nella misura massima del 50 – 80% del totale (a seconda che il beneficiario sia rispettivamente un soggetto economico o un Ente Parco/soggetto del terzo settore). Ciascuna proposta progettuale dovrà prevedere una quota di co-finanziamento garantita dal soggetto beneficiario. I lavori dovranno essere ultimati entro 24 mesi dalla firma della convenzione relativa all’erogazione.

Per il sindaco Masci è certo “che in città ci sia una grande sensibilità sul verde. I nostri interventi sono già stati consistenti e ne abbiamo previsti altri, per un milione di euro, perché vogliamo arrivare a 10mila alberi piantati. Coinvolgere i privati e le associazioni, con una presa di coscienza collettiva, vuol dire proseguire sulla strada intrapresa”, ha aggiunto ricordando il progetto realizzato in corso Umberto e piazza Sacro Cuore e l’obiettivo di far rinascere la Pineta dannunziana. “L’amministrazione sta puntando alla cura e all’ampliamento del verde e alla tutela dell’ambiente e partecipare a questo progetto è fondamentale, per noi. Da parte nostra l’impegno è massimo”, ha assicurato Orta, mentre Caudullo ha parlato dell’idea che accomuna tutti i soggetti aderenti al progetto e cioè che “i territori con strutture fisiche e urbanistiche omogenee debbano rispondere in maniera coordinata alla richiesta di adattamento ai cambiamenti climatici. Il Life mira principalmente alla mitigazione degli effetti indotti dalle ondate di calore sulla salute pubblica per cui le azioni del Life devono produrre un effetto in tal senso. E una delle azioni previste – ha proseguito – sono i Contratti interregionali: quello firmato a dicembre dell’anno scorso prevede, tra le azioni strategiche, i bandi a sportello che sono una occasione per i cittadini di proporre, anche con idee innovative, progettualità sulle infrastrutture verdi per raggiungere un obiettivo che riguarda la salute dei cittadini”. Nel suo intervento Armellani ha fatto notare che tra gli impatti previsti del progetto Life (entro il 2030) c’è, oltre alla creazione di nuove aree verdi pubbliche, la riduzione della temperatura media radiante di 4-10 gradi entro un raggio di 200 metri dalle aree interessate, la riduzione delle emissioni di CO2 e il miglioramento della salute pubblica (riduzione delle malattie cardiovascolari e respiratorie e riduzione del tasso di mortalità). Tra gli obiettivi, c’è la replicabilità delle soluzioni adottate.




RICERCHE DI STORIA DELL’ARTE dedicate a Giorgio de Marchis

Presentazione del numero monografico a cura di Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi, Barbara Olivieri, 17 dicembre 2024 ore 17:30. Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre – Palazzo Cappa Cappelli Corso Vittorio Emanuele II, 23 – L’Aquila

L’Aquila,  13 dicembre 2024. Martedì 17 dicembre 2024 alle ore 17.30, presso la sede della Fondazione de Marchis, al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di presentare il numero monografico della rivista “Ricerche di storia dell’arte”, dal titolo «È la storia dell’arte, bellezza!» Attualità di Giorgio de Marchis.

Il volume, curato da Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi e Barbara Olivieri, e i saggi in esso contenuti, seguono le linee della giornata di studi del 14 ottobre 2021, “Omaggio a Giorgio de Marchis” a cura di Barbara Drudi e Barbara Olivieri, organizzata dall’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, in collaborazione con la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre e con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi dell’Aquila.

Dopo i saluti di Diana Di Berardino, direttrice della Fondazione Giorgio de Marchis, interverranno alla presentazione gli autori Barbara Olivieri, Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi e Antonietta Biondi.

«È la storia dell’arte, bellezza!» Attualità di Giorgio de Marchis si propone come primo approfondimento scientifico su alcuni aspetti ancora inesplorati dell’eclettica attività di storico e critico d’arte di de Marchis. Nato a L’Aquila il 9 luglio 1930, dopo la maturità classica si iscrisse all’Università di Pisa dove si laureò nel novembre del 1956 in Filologia classica, discutendo una tesi sugli aspetti dell’Umanesimo nei carmi di Giovanni Pontano. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta soggiornò a Parigi per frequentare i corsi di perfezionamento di André Chastel, Pierre Francastel e Germain Bazin. Il 1961 lo vide impegnato in uno stage alla Biennale internazionale d’arte di San Paolo del Brasile, mentre l’anno successivo seguì un Corso Internazionale di Alta Cultura presso la Fondazione Giorgio Cini a Venezia. De Marchis poté nutrirsi di esperienze assai peculiari che gli permisero di affrontare, con rigore scientifico ma sempre con una personale e critica visione della storia dell’arte contemporanea, una lunga carriera. La sua vita professionale si svolse tra incarichi museali e attività scientifica nelle grandi metropoli internazionali, senza mai dimenticare però la sua città natale e i luoghi della sua vita familiare.

Ciascuno dei contributi raccolti racconta un aspetto, una visione delle ricerche contemporanee, una mostra, un impegno come critico engagé, da cui si evince come de Marchis abbia sviluppato una sua distintiva metodologia operativa. Per dimostrare “l’attualità di de Marchis” è parso necessario riscoprirlo e ricollocarlo nel dibattito storico-artistico del Novecento: sono proprio le sue scelte, la sua formazione cosmopolita, le sue esperienze e il suo lavoro, l’impegno profuso sulle pagine dei testi pubblicati e quello per la Galleria Nazionale o per l’Istituto a Tokyo, a dimostrarne l’attualità.

Nella sede della Fondazione sarà possibile visitare la mostra in corso: Del resto di Piotr Hanzelewicz a cura di Emiliano Dante.

INFO

Ricerche di storia dell’arte

«È la storia dell’arte, bellezza!» Attualità di Giorgio de Marchis

N. 143/2024

A cura di Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi, Barbara Olivieri

Grafica: Valentina Equizi

17 dicembre 2024 ore 17.30

Intervengono: Diana Di Berardino, Barbara Olivieri, Giuseppe Di Natale, Barbara Drudi, Antonietta Biondi

Nella sede della Fondazione sarà possibile visitare la mostra in corso

Del resto di Piotr Hanzelewicz a cura di Emiliano Dante

Orari: giovedì 11.00-13.00 / 16.30 – 19.00; venerdì e sabato 16.30 – 19.00; domenica 11.00-13.00 / 16.30 – 19.00 – Ingresso libero




IL CONCERTO DELLA CORALE MIRAVOX

grande musica e spiritualità  

Luco dei Marsi,  13 dicembre 2024. Spiritualità, arte, passione. Questi gli elementi principali del concerto in programma per domenica, 15 dicembre, alle 18, nella chiesa di San Giovanni Battista, in piazza Umberto I, a Luco dei Marsi, che vedrà alla ribalta la Corale MiraVox, presieduta da Cesidio Carusi, tra le più accreditate realtà musicali abruzzesi e italiane, già riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale “Gruppo musicale di interesse nazionale”.

Il Gruppo, che annovera sei Soprani, otto Contralti, sei Tenori e sei Bassi, vanta un repertorio, prevalentemente polifonico, che spazia dalla musica sacra – periodo classico, rinascimentale, contemporanea e non solo – alla musica profana, fino ai canti popolari, al gospel, alla musica pop e leggera.

Il concerto, proposto dalla Corale MiraVox, con il patrocinio del Comune di Luco dei Marsi, sarà, per i presenti, un tuffo nelle più autentiche atmosfere del tempo dell’Avvento. Sotto la direzione del M° Fabio Capriotti, la Corale proporrà al pubblico una suggestiva selezione musicale, dedicata alla Madonna, a tema: “Maria Regina Coeli”, nell’interpretazione per voci sole e, dunque, ricca di tutta l’emozione e l’incanto dell’esibizione a cappella con cui i Coristi del Gruppo MiraVox ammaliano le platee. Il concerto sarà a ingresso libero, tutti sono invitati a partecipare.




LA SILENT DANCE SBARCA A PESCARA

I cittadini abitano gli spazi artistici della città. Due performance collettive per la Sezione OFF di EXTRA Scena 2024 14-29 Dicembre

Pescara,  13 dicembre 2024. Nell’ambito della Sezione OFF della Rassegna di teatro digitale EXTRA Scena di Arterie, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e il sostegno dell’Assessore e Vicesindaco Maria Rita Carota, il 14 e il 29 dicembre (rispettivamente alle ore 17:30 e alle ore 11:30) la città ospiterà due eventi di Silent dance: il primo alla Fondazione La Rocca in via Paolini, il secondo in piazza Muzii, entrambi diretti da Maria Rita Salvi dell’associazione Being in motion.

La Silent dance è una performance artistica collettiva guidata, unica nel suo genere e aperta a tutti, che ha lo scopo di far vivere in maniera inedita gli spazi artistici e di aggregazione della città. Adulti e bambini, amatori e no, si uniranno per una danza silenziosa nella quale indosseranno cuffie bluetooth, da cui ascolteranno musica trasmessa in wireless. Sotto la direzione di un esperto, il corpo e l’arte si fonderanno per creare bellezza. Il movimento sarà vissuto come meditazione, il ritmo accompagnerà i partecipanti in questo viaggio esperienziale in cui il corpo si esprime, crea, si lascia andare, si sfoga, va in estasi, atterra, si connette, trova pace. Per partecipare all’evento, che durerà un’ora e un quarto ed è riservato a un massimo di cinquanta persone, è obbligatorio prenotare una cuffia e arrivare almeno 15 minuti prima dell’inizio. Per informazioni e prenotazioni: 338 757 7801, 347 532 46 93.  

L’evento, organizzato con il contributo della Regione Abruzzo-Assessorato alla cultura (Contributi extra FUS), con il patrocinio del CSV Abruzzo e in collaborazione con Fondazione La Rocca e Fattiditeatro, è in linea con la proposta teatrale innovativa di Arterie, incentrata sulla performance digitale e sulla sperimentazione, come gli altri di EXTRA Scena 2024, la prima Rassegna di teatro, performance e nuove tecnologie nella nostra città, per la direzione artistica di Monica Ciarcelluti.

Da sempre Arterie trae spunto dal panorama culturale internazionale, portando a Pescara proposte artistiche volte alla sperimentazione che forniscono un’occasione per discutere e riflettere su questioni urgenti come l’uguaglianza, la giustizia e i diritti umani. Non si tratta soltanto di eventi di intrattenimento, ma di inviti a partecipare attivamente al dialogo e al cambiamento sociale attraverso l’arte.




PROGETTO SENTINELLE DI CIVILTÀ E FELICITÀ

A scuola di empatia, solidarietà e felicità per scoprire la ricchezza della diversità

Città Sant’Angelo 13 dicembre 2024. Anche per l’anno scolastico 2024/2025 a Città Sant’Angelo si rinnova il ciclo di incontri del Progetto Sentinelle Civiltà e Felicità ideato realizzato dal cav. Claudio Ferrante nelle scuole di Città Sant’Angelo, unitamente all’Avv. Mariangela Cilli con il patrocinio dell’associazione Carrozzine Determinate.

147 nuove sentinelle si sono diplomate oggi a conclusione delle giornate che hanno visto coinvolte tre classi quinte della scuola primaria F. Fabbiani e quattro classi terze della secondaria di primo grado, N. Giansante, sede di Marina di Città Sant’Angelo.

Grazie al patrocinio del Comune di Città Sant’Angelo e alla disponibilità e partecipazione delle Dirigenti degli istituti scolastici angolani Lorella Romano dell’Omnicomprensivo Spaventa e Maria Lalli del Comprensivo Città Sant’Angelo, si realizza ormai da alcuni anni un percorso di sensibilizzazione all’ascolto, all’empatia, alla felicità, per affrontare poi i temi quali disabilità, Convenzione Onu, diritti umani, società inclusiva e universalmente accessibile seguito dalla passeggiata empatica in carrozzina.

“Insieme al vicesindaco Lucia Travaglini e a tutta l’amministrazione, da anni abbiamo deciso di investire e credere in questo progetto di Ferrante, perché ne ho potuto verificare direttamente gli effetti sui ragazzi, è stato emozionante partecipare alla attività di restituzione finale in cui le emozioni hanno davvero coinvolto tutti. Nel prossimo mese di gennaio con il Liceo Spaventa e la Primaria copriremo tutte le scuole del territorio anche per questo anno scolastico. Ci teniamo ad investire sulle nuove generazioni per contribuire a creare, con progetti di valore come questo, una coscienza sociale il più possibile inclusiva e solidale” queste le parole del Sindaco Matteo Perazzetti.

“Ringrazio chi ha permesso che si svolgesse questo progetto nella nostra scuola, ma ringrazio soprattutto Claudio e Mariangela perché mi hanno aperto gli occhi su moltissime cose. Mi hanno ricordato che il vero valore delle persone, quello che ha dentro ognuno di noi. Mi hanno insegnato che l’amore, l’amicizia e il rispetto vanno oltre una condizione…quante volte magari abbiamo guardato quelle persone facendo smorfie, quante volte abbiamo etichettato con parole offensive, magari non sapendone nemmeno il significato…Mi ha colpito molto il fatto che pur dicendo poche parole si può arrivare a colpire nel profondo. Ora so che non lo faremo più. E spero che questo progetto arrivi a più persone possibili, perché bisogna sapere per essere consapevoli… La passeggiata empatica è stata un’esperienza indimenticabile. Mi sono resa conto di quanto sia difficile non riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci si era prefissati. E le barriere non sono solo colpa dell’ambiente, ma ci sono anche barriere nomadi – è così che le ho soprannominate- e cioè che stanno un po’ e poi vanno via, ma quando ormai sono andate, è tardi, causate da noi, come macchine, bici, monopattini parcheggiati nei posti sbagliati. Insomma, con il nostro comportamento possiamo fare davvero la differenza, perché il mondo deve essere per tutti nessuno escluso.“ Queste le parole di Sofia della 3 F mentre la compagna Amelie, dice “Un modo per aiutare e cambiare il nostro linguaggio, parlando di persona con disabilità per mettere al primo posto la persona, non la sua condizione.  In questo modo si promuove rispetto e l’inclusione ed è fondamentale rendere la società più accessibile, non solo fisicamente ma anche mentalmente”.

Dopo la sospensione per le vacanze natalizie, il progetto torna nuovamente nelle scuole angolane. Per lo svolgimento della passeggiata e empatica, si ringrazia l’Ortopedia Artes di Montesilvano e Fabio Benati per la costante collaborazione attraverso la fornitura delle carrozzine.

Claudio Ferrante Presidente Associazione Carrozzine Determinate




I BAMBINI AUTISTICI ACCENDONO L’ALBERO DI NATALE

Circolo velico Quadrante Dannunziano

Pescara, 12 dicembre 2024. Ormai sono di casa nel Circolo Velico pescarese Quadrante Dannunziano i piccoli pazienti dell’Ambulatorio dedicato all’Autismo (ADA) del Centro di Riabilitazione SanStefar di Chieti che sabato 14 dicembre sono di nuovo ospiti per l’addobbo e l’accensione dell’albero di Natale.

L’evento è previsto a partire dalle ore 15 presso la base nautica “Nicolino Fabiani” del lungomare Matteotti, sotto alla Madonnina, data in Concessione Demaniale al Quadrante Dannunziano, associazione velica senza fine di lucro che riunisce gli allievi abruzzesi del Centro Velico Caprera. Pronto ad accogliere le letterine di Natale scritte dai bambini autistici ci sarà un “vero” Babbo Natale che aiuterà i ragazzi nella magia di liberare in cielo le loro lanterne accese per concludere in bellezza la serata.

Un momento di condivisione e solidarietà che chiude il progetto “Aretè’” promosso dall’ADA e finalizzato ad offrire ai minori affetti da Disturbo dello Spettro Autistico esperienze nuove in contesti vari, mai sperimentati, come la montagna, il lago e il mare del nostro meraviglioso Abruzzo. Tutte grandi avventure organizzate per loro durante il 2024 e trasformate in occasioni ludico-ricreative mirate a favorire l’interazione sociale e le abilità di gruppo: passeggiate per scoprire la montagna, gite in canoa, corsi di pesca e di vela, tutte attività svolte con grande adesione e partecipazione.

Il Quadrante Dannunziano di Pescara, fondato e diretto da Sergio Lopez, è da sempre impegnato a proporre iniziative in ambito di navigazione a vela, anche rivolte a persone con disabilità, e per questo ha contribuito con gioia al progetto dell’ADA offrendo durante l’anno ai ragazzi autistici la possibilità di scoprire il mondo della vela. Particolarmente apprezzato anche dalle famiglie l’evento di giugno scorso, quando i giovani pazienti hanno potuto sperimentare la gioia della navigazione assistiti dagli istruttori del Quadrante Dannunziano e da psicologi, psicomotricisti, logopedisti e terapisti occupazionali del SanStefar.

“Il Natale è un momento di amorevole condivisione e socialità – spiega il presidente del Quadrante, Sergio Lopez – e l’addobbo con accensione dell’albero, nella sua semplicità, è uno spunto concreto di integrazione per migliorare la qualità della vita di questi bambini. Un’iniziativa mirata a donare un intervallo di gioia e serenità e che ci fa sentire ancora più vicini a loro e alle loro famiglie. E loro a noi”.

Al pomeriggio natalizio saranno presenti il direttore alle Risorse Umane e del Personale Enzo Sulpizio, la dirigente di Area Manuela Zappacosta, l’aiuto medico fisiatra dell’ADA Gilda Masserio e tutto il team dei professionisti che hanno in cura i pazienti. L’albero pronto per l’addobbo è stato donato per l’occasione dalla Ditta Gc Lavori Srl.




OGNI GIORNO INCIDENTI

Calenzano, Assidal: Servono Azioni Strutturali

Città Sant’Angelo, 12 dicembre 2024. “La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità costante, non un faro che si accende solo di fronte a tragedie come questa. Servono azioni strutturali. Ogni giorno, infatti, il nostro Paese è teatro di incidenti sul lavoro, molti dei quali mortali, un dramma che non possiamo permetterci di ignorare”. Lo afferma Giuseppe Ciarcelluto, presidente di Assidal, l’associazione nazionale che dal 2014 si occupa di promuovere la cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, a proposito dell’incidente avvenuto nel deposito Eni di Calenzano.

“L’esplosione avvenuta al deposito Eni, che ha purtroppo causato vittime e gravi danni – sottolinea Ciarcelluto – riporta al centro del dibattito pubblico il tema cruciale della sicurezza nei luoghi di lavoro e, in particolare, negli stabilimenti classificati a rischio incidente rilevante, in base alla direttiva Seveso. Negli stabilimenti di quel tipo è fondamentale settorializzare le lavorazioni, evitando la promiscuità e la sovrapposizione di attività ad alto rischio. Se le prime ricostruzioni saranno confermate, ciò dimostrerebbe quanto sia essenziale mantenere la separazione tra operazioni quali, ad esempio, il rifornimento delle autobotti e la manutenzione impiantistica”.

Corrado Palestini, membro del Comitato tecnico scientifico di Assidal e Head Corporate Hse di Fater Spa, sottolinea come le aziende a rischio incidente rilevante debbano disporre di un sistema di gestione della sicurezza solido e costantemente controllato.

“Nei siti normativa Seveso, la sicurezza si basa su tre pilastri fondamentali: sicurezza impiantistica, manutenzione e formazione – afferma – Gli impianti devono essere progettati con adeguati sistemi di sicurezza e mantenuti attraverso un rigoroso piano di ispezioni e controlli. Le procedure, inoltre, devono essere applicate con scrupolo e il personale deve essere adeguatamente formato e informato. In questo contesto, il ruolo del servizio di prevenzione, o Hse, è cruciale, perché crea le giuste competenze sia tra gli operatori che tra i preposti alla vigilanza. Un servizio di prevenzione che non funziona – conclude Palestini – espone l’azienda a rischi enormi”.




USB. SCIOPERO STELLANTIS

Senza Logica: no ai recuperi produttivi!

Lanciano, 12 dicembre 2024. Nella giornata in cui la direzione aziendale annuncia altre settimane di cassa integrazione, programmate al rientro della fermata delle festività, comunica per il turno notturno una giornata di recupero produttivo, derivante dallo stop del 3 luglio scorso, per domenica 15 dicembre.

Ma che senso ha recuperare se abbiamo tantissimi lavoratori in cassa integrazione? Perché non coprire la giornata di fermo produttivo con un giorno di ferie o permessi retribuiti, visto che FIM e UILM lo hanno appena accordato, con la solita accondiscendenza, tale opzione per le fermate della settimana corrente? Perché continuare a sfruttare i lavoratori con carichi di lavoro insostenibili?

Insomma, solito modus dell’azienda che utilizza tutto ciò che gli concede un contratto dannoso per i lavoratori e che si rivela sempre più fonte preziosa per Stellantis che fa e disfa a proprio piacimento. Alla faccia delle menate mediatiche di FIM e UILM che vogliono far credere che fanno battaglia a Stellantis.

Tutti zitti sulle modalità di utilizzo della CIGO da parte della direzione del personale che colpisce i soliti noti, ovvero sindacalizzati scomodi e lavoratori con limitazioni fisiche.

Altro che equa rotazione, avviene tutto alla luce del sole e con soldi pubblici.

E che dire delle ore di assemblea rimanenti? Avranno il piacere di richiederle quelle Organizzazioni che saranno al tavolo ministeriale visto che in altre occasioni se ne sono ben guardati dal confrontarsi con i lavoratori?

Avranno il coraggio di chiedere la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a parità di salario, che da anni diciamo sia imprescindibile per la tutela dell’occupazione nella fase di transizione alla mobilità elettrica?

L’USB continuerà ad opporsi ai recuperi produttivi e ad un ottocentesco contratto basato sulla antidemocraticità sindacale che non risponde alle esigenze di tutela occupazionale per il futuro dello stabilimento Stellantis di Atessa.

Tutto ciò rafforza la nostra scelta di non aderire allo sciopero proclamato ad ottobre da coloro che sono parte del problema della crisi Stellantis in Italia e non lo sono da oggi ma da ormai decenni. Contro tale gestione della crisi è necessaria una risposta dei lavoratori e noi la daremo venerdì 13 con uno sciopero generale che darà voce anche ai lavoratori degli stabilimenti Stellantis e delle aziende dell’indotto.

Contro i recuperi produttivi, contro i carichi di lavoro e il mancato rispetto dei mix produttivi, contro le modalità antidemocratiche di rappresentanza, per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per un futuro diverso dell’automotive in Italia,

L’USB dichiara

SCIOPERO in tutto il plant STELLANTIS ATESSA

DOMENICA 15 DICEMBRE

Turno C dalle ore 22,15 alle ore 05,45 (recupero produttivo)

Coordinamento Provinciale USB lavoro privato Chieti/Pescara

RSA USB STELLANTIS ATESSA (ex SEVEL)




LEGALITÀ E TUTELE RIDOTTE

Cgil Abruzzo Molise: no alle modifiche al codice degli appalti

Pescara, 12 dicembre 2024. “Le proposte avanzate dal Governo per modificare il codice degli appalti che sono in discussione in questi giorni in Parlamento, ridurranno trasparenza e legalità, ma soprattutto tutele e diritti di migliaia e migliaia di lavoratori, in tutto il Paese, anche nel nostro territorio, nei tanti cantieri, nelle scuole, negli uffici, negli ospedali della nostra regione”. Questo è quanto dichiarano in una nota Carmine Ranieri e Federica Benedetti per la CGIL Abruzzo Molise in relazione alle proposte avanzate dal Governo contenute nel correttivo al D. Lgs. 36/2023 più noto come Codice degli Appalti pubblici e che in queste settimane sta passando al vaglio delle commissioni parlamentari, della Conferenza Stato-Regioni e del Consiglio di Stato.

Parliamo di un volume economico che nel 2023 nella regione Abruzzo ha visto una spesa complessiva quasi 7 miliardi (di cui oltre 2 miliardi in forniture, oltre 1 miliardo in servizi e oltre 3 miliardi in lavori in appalti) e nella regione Molise di quasi 1 miliardo (di cui 107 milioni in forniture, 214 milioni in servizi e quasi 500 milioni in lavori).

Nel nuovo testo oltre a favorire ulteriormente affidamenti diretti e senza gara, ampliare il ricorso ai subappalti, abrogare il rating di legalità, indebolire le clausole sociali, con le nuove norme verrà meno la corretta applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro firmati dalle organizzazioni realmente rappresentative, favorendo dumping e concorrenza sleale, riduzione dei salari e delle tutele in materia di salute e sicurezza”.

“Il Governo, continua la CGIL, propone infatti di modificare l’art. 11 che attualmente obbliga l’applicazione dello specifico Contratto Nazionale e territoriale in base alla attività svolta oggetto dell’appalto e firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. Se passasse la nuova norma si potrebbero invece applicare Ccnl con meno tutele e salari più bassi, in base alla dimensione o alla natura giuridica dell’impresa o ancora, si potranno applicare CCNL diversi da quelli indicati dalla Stazione appaltante violando anche il principio della legge delega che stabilisce la parità di tutele economiche e normative”. Aggiungere altri criteri porta non solo a snaturare la cogenza della norma ma ad un’ulteriore incertezza a svantaggio non solo dei lavoratori, ma dei RUP e delle Stazioni Appaltanti.

“Infine – continua la CGIL Abruzzo Molise – si propone di modificare la stessa norma a tutela dei lavoratori in subappalto per cui, a fronte dello stesso lavoro, oggi ai lavoratori è riconosciuto il diritto ad avere lo stesso CCNL dell’impresa appaltante, colpendo non solo i diritti e le condizioni di vita dei lavoratori e lavoratrici ma producendo ancora più incertezze normative, rendendo più difficile da parte delle pubbliche amministrazioni, dei Sindaci, dei Direttori delle Aziende locali, ecc. gestire l’affidamento di servizi o appalti di opere.”

“Per tutte queste ragioni la Cgil Abruzzo Molise chiede a tutte le forze politiche, a tutte le associazioni datoriali, alle istituzioni locali, ai deputati e senatori eletti nei nostri territori, di far sentire la propria voce, affinché il Governo ritiri le proposte di modifica del Codice Appalti. Il Governo si fermi come sostanzialmente chiesto da tutte le organizzazioni sindacali ascoltate in Parlamento e da molte delle grandi associazioni di impresa e apra un tavolo di confronto serio con le organizzazioni realmente rappresentative, assumendo la qualità e la difesa dei salari, dei diritti dei lavoratori, della salute e sicurezza come principi cardine nella gestione degli appalti soprattutto quando si parla di risorse pubbliche”.




LA NOTTE DEI POETI

Opera letteraria intitolata ideata e scritta dal giovane autore Paolo Carlo Rosati e edita dalla casa editrice Masciulli Edizioni. Sarà presentato sabato 14 dicembre alle 18 nei prestigiosi locali di Villa Flajani di Alba

Alba Adriatica, 12 dicembre 2024.  Una silloge che nasce dal vissuto quotidiano dello scrittore, tra rapporti di amicizia, situazioni famigliari e dialoghi interiori, ma anche da momenti di fantasia e di svago. Riflessioni, emozioni e pensieri condivisi attraverso la magia che solo bella poesia sa regalare.

Abbiamo creduto in questo libro” spiega l’editore Alessio Masciulli “proprio perché la giovane età dell’autore testimonia che la poesia non invecchia mai ma vive in ogni luogo e in ognuno di noi e chi ha il dono di vederla e saperla fermare per sempre su carta, merita una divulgazione tale da farla arrivare a chiunque. Molti lettori non sono abituati a leggere poesia ma c’è sempre tempo e modo per iniziare e magari questa potrebbe essere l’occasione giusta per farlo”.

La presentazione, moderata proprio dall’editore, sarà arricchita da vari momenti di arte con le musiche della cantante e attrice Nancy Fazzini, le letture interpretate dall’attrice Sara Palladini e la danza con la ballerina Ilenia Molinis. Un pomeriggio assolutamente da non perdere e magari una bella occasione per scegliere il regalo giusto per Natale.




CONCERTO DI NATALE IN EDIZIONE STRAORDINARIA

Con il tenore Piero Mazzocchetti

Luco dei Marsi, 12 dicembre 2024.  Cresce l’attesa a Luco dei Marsi per il tradizionale “Concerto di Natale”, quest’anno alla settima edizione. L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale nell’ambito del cartellone degli eventi natalizi, è in programma per sabato, 14 dicembre, alle 21, nella chiesa di San Giovanni Battista, in piazza Umberto I, e vedrà sotto i riflettori l’Orchestra da Camera dell’Istituzione Musicale Abruzzese, solisti Mariachiara Di Cosimo, clarinetto, e Gianmarco Di Cosimo, baritono, con la direzione del M° Francesco Fina. Ad accompagnare i valenti Musicisti dell’Istituzione Musicale Abruzzese, da sempre in prima linea anche nell’opera di divulgazione della cultura musicale nelle sue molteplici declinazioni, il grande tenore Piero Mazzocchetti, poliedrico artista di origine abruzzese – tra i suoi successi anche il terzo posto in un’edizione del celebre Festival sanremese, categoria “Big” – acclamato dalle platee nazionali e internazionali. Ad ammaliare gli spettatori, un programma composito che spazierà dalle musiche di M. Frisina, H. Mancini a G. Puccini e G. Gershwin, tra altri, fino alle più amate melodie natalizie. La serata sarà presentata da Luca Di Nicola, brillante conduttore e giornalista.

“Il Concerto di Natale è uno degli appuntamenti più attesi del periodo natalizio, e di anno in anno ha continuato a incantarci e, pure in aderenza alla tradizione, a sorprenderci”, spiega la sindaca Marivera De Rosa, “Questa settima edizione sarà più ammaliante che mai, con la partecipazione, accanto allo straordinario M° Francesco Fina e ai brillanti Musicisti dell’Orchestra dell’Istituzione Musicale Abruzzese, di un’eccellenza qual è il tenore Piero Mazzocchetti, ospite speciale il cui contributo arricchirà ulteriormente un programma e una Formazione di grande caratura. É un’occasione imperdibile per vivere un magnifico incontro con la buona musica e per apprezzare il talento dei musicisti abruzzesi. Invito tutti a partecipare”. L’evento, patrocinato dal Comune di Luco dei Marsi, è a ingresso libero.

L’Istituzione Musicale Abruzzese riunisce artisti che provengono da aree musicali diverse e collaborano per realizzare progetti nei più svariati settori artistici, soprattutto con l’intento di contribuire alla diffusione della cultura musicale e all’ascolto di vari generi musicali. L’Istituzione Musicale Abruzzese ha formato al suo interno l’Orchestra da Camera IMA che, grazie alla grande mutevolezza dell’organico, può attuare con grande valenza l’approccio a partiture di spessore strumentale diverso, affrontate con il medesimo rigore interpretativo e in grado di avvicinare anche un tipo di pubblico assolutamente profano. In questa ottica è stato ideato un programma di musiche appartenente al repertorio Classico e natalizio.




UN NATALE AL MUSEO DELL’EMIGRAZIONE

L’antica tradizione dei fusai, lavorazione artigianale tipica

Pretoro, 12 dicembre 2024. Durante le festività natalizie, il Comune di Pretoro, in provincia di Chieti, si impegna a garantire l’apertura straordinaria del Museo dell’Arte, un luogo che racchiude le tradizioni e la storia della comunità, sia locale che migrante. L’assessore alla cultura e vicesindaco, Fabrizio Fanciulli, ne spiega i dettagli in un’intervista rilasciata a Buongiorno Regione del 10/12/2024 – Edizione Abruzzo.

Il museo, situato nel cuore del borgo abruzzese, si sviluppa su due piani e custodisce tesori di grande valore culturale. Al primo piano si possono ammirare le opere del “Geppetto d’Abruzzo”, mastro Tonino, un artista locale scomparso alcuni anni fa che ha messo a disposizione del Comune le sue creazioni. Queste opere testimoniano l’antica tradizione dei fusai, una lavorazione artigianale tipica del luogo.

Il secondo piano è dedicato all’emigrazione, tema centrale per la comunità di Pretoro. Grazie al progetto ministeriale ITALEA*, è stata allestita la sezione intitolata “Valigia di cartone”. Questa parte del museo conserva documenti storici e biglietti delle navi che, negli anni ’50, portarono tanti abitanti del paese verso un futuro in Canada. “Pretoro conta oggi 865 abitanti, ma a Ottawa, la capitale del Canada, vivono quasi 2.000 pretoresi”, sottolinea l’assessore. Questo dato riflette la doppia identità del borgo: da un lato, la vita e le tradizioni che continuano sul territorio, dall’altro, la comunità che ha messo radici oltre oceano.

Negli ultimi anni, il rapporto tra queste due anime della comunità si è rafforzato. Nel 2022, l’amministrazione comunale ha organizzato un viaggio a Ottawa, a cui hanno partecipato 45 cittadini di Pretoro. “Lì abbiamo ritrovato le nostre tradizioni, come la festa di San Domenico e il picnic, che loro continuano a celebrare”, racconta Fanciulli. Questo legame si è consolidato attorno al museo, che è diventato un punto di riferimento per riunire simbolicamente le due comunità.

Per il periodo natalizio, il Comune ha quindi deciso di garantire aperture straordinarie del museo, grazie all’impegno diretto degli amministratori che faranno turni per accogliere i visitatori. “Vogliamo dare l’opportunità a tutti di conoscere questa realtà unica, sia per riscoprire le nostre radici sia per celebrare la nostra identità collettiva”, conclude l’assessore.

Il Museo dell’Arte di Pretoro, con il suo intreccio di tradizioni locali e storie di migrazione, rappresenta non solo un luogo di memoria, ma anche un ponte tra passato e futuro, tra Pretoro e il mondo.

*ITALEA, iniziativa del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale rivolto alle comunità degli italiani nel mondo e di sostegno al turismo delle radici (il 2024 è stato proclamanto l'”Anno delle Radici Italiane nel Mondo”).




VAURO A LA CONVIVIALE

Domani, venerdì 13 dicembre, dalle ore 20:00, Vauro Senesi sarà ospite della Casa del Popolo “La Conviviale” di Vasto.

Vasto, 12 dicembre 2024. Durante la serata a sostegno delle attività dell’associazione, scambieremo quattro chiacchiere in compagnia del celebre vignettista e scrittore.

Vauro è noto anche per le sue posizioni fermamente pacifiste, antifasciste e antirazziste, oltre ad essere stato per anni portavoce di Emergency, storica Ong fondata da Gino Strada.

Ci unisce a Vauro, quindi, un evidente legame di ideali, ai quali ogni giorno proviamo a dare concretezza con attività di solidarietà e mutualismo.

Sarà una bella occasione per chiacchierare dei temi più sentiti e per ridere con la pungente ironia di Vauro, tra un pezzo di pizza e qualcosa da bere.

Vi aspettiamo!

Casa del Popolo “La Conviviale”




ON ROBOT-ASSISTED RADICAL CYSTECTOMY AND NEOBLADDER

Urologia e cistectomia radicale, dalla chirurgia robotica la soluzione per migliorare la qualità di vita. I° Masterclass il 12-13 dicembre 2024, auditorium del rettorato dell’università

Chieti, 12 dicembre 2024. All’Università di Chieti, la prima masterclass in Italia sull’intervento mininvasivo della vescica. Fra i temi, anche lo sviluppo della sperimentazione del trapianto mai eseguito finora. La chirurgia robot-assistita, un sistema computerizzato che trasmette istantaneamente il movimento delle mani alle braccia robotiche a cui vengono fissati i vari strumenti, è divenuta oggi una realtà nota in molti campi della chirurgia e mostra notevoli evidenze. Nell’urologia, la robotica è stata applicata anche a interventi chirurgici più complessi, come la cistectomia radicale.

All’applicazione della metodica per la cistectomia radicale e quindi della asportazione della vescica, frontiera più estrema della chirurgia mini-invasiva in urologia, è dedicata la prima masterclass “On Robot-Assisted Radical Cystectomy And Neobladder”, in programma il 12 e il 13 dicembre presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università Di Chieti, a cui partecipano esperti nazionali e internazionali, ai fini di fare il punto per la prima volta su benefici e miglioramenti della chirurgia robot-assistita in urologia. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Università di Torino e i prof.ri Porpiglia, Fiori e Amparore, ha ricevuto il contributo di alcune aziende sponsor, fra le quali Toto Holding.

Popolazione numerosa. Tra le più frequenti patologie neoplastiche vi sono quelle dell’apparato urinario e genitale maschile. I tumori di interesse urologico non si limitano alla prostata, ma includono, fra i più frequenti, il rene, la vescica, i testicoli. Solo per il tumore vescicale, secondo i dati del Registro Tumori, in Italia nel 2023 sono stati stimati circa 29.700 nuovi casi. Ancora più alti sono i numeri che riguardano il tumore alla prostata: circa 41.100 sono state le nuove diagnosi stimate per il 2023.

Le nuove metodiche. L’introduzione dei robot chirurgici per il trattamento delle neoplasie urinarie che ha sostituito la metodica chirurgica a “cielo aperto”, mostra notevoli vantaggi per il paziente e per le strutture sanitarie. Fra questi, vi è l’abbattimento delle complicanze post-intervento e della mortalità a 90 giorni. Si contano minori danni ai tessuti circostanti all’area oggetto dell’operazione e una conseguente riduzione del dolore. Per le cistectomie open sono necessari 10 giorni di ricovero mentre con la tecnica robotica le giornate sono ridotte a 5-7 con dimissioni più rapide e minori costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Anche per la perdita di sangue, ci sono dei benefici: la tecnica tradizionale necessita di una sacca e mezzo di sangue mentre la maggior parte dei casi sottoposti alla robotica non viene trasfusa. Infine, la possibilità di operare fino a tre pazienti al giorno rispetto a uno.

“Il paziente beneficia sicuramente di un approccio mininvasivo, più sicuro, perché garantisce movimenti più fini, una visualizzazione ‘magnificata’ del campo operatorio e un tasso di sanguinamenti notevolmente ridotto”, afferma il Professor Luigi Schips, ordinario di Urologia e Direttore della Scuola di Specializzazione Urologia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara, nonché neopresidente del Collegio degli Ordinari di Urologia.  “L’effetto finale, misurabile anche dal paziente, è un più precoce ritorno alla vita attiva, grazie alle minori complicanze ed ai minori giorni di degenza”.

In termini organizzativi, vengono riscontrati anche dei vantaggi per la struttura sanitaria: “il più evidente e facilmente comprensibile – prosegue il professor Schips – è quello della riduzione dei giorni di degenza. Ma non limiterei i vantaggi alla struttura sanitaria. Chi ne guadagna è il “Sistema Paese”, la società in generale. Un paziente che torna alle proprie attività, con una propria autosufficienza, è un soggetto che richiede meno attenzione dai familiari, che torna produttivo e che in senso più generico svolge un ruolo attivo nelle proprie esperienze quotidiane. Di una chirurgia più efficiente, non solo per il trattamento del carcinoma vescicale, beneficiano direttamente ed indirettamente tutti”.

La cistectomia radicale, anche con approccio robot-assistito, deve essere eseguita in centri ad alto volume, dove sia possibile integrare competenze di più figure professionali. “I centri ad alto volume – sottolinea – offrono una garanzia di competenza maggiore che è fondamentale quando si affrontano le complicanze di questa chirurgia. Purtroppo, nonostante l’utilizzo delle tecniche più avanzate, i tassi di complicanze, quando considerate nel loro complesso, superano ancora il 50%”.

A chi si rivolge. Grazie alle nuove tecniche anestesiologiche, all’approccio multidisciplinare dell’urologo con oncologo, geriatra, fisiatra e stomaterapisti, oggi tutti i pazienti sono eleggibili al trattamento robotico. “Ovviamente – precisa il professore –, sempre in ambito multidisciplinare, si valuta lo stato clinico del paziente, le sue comorbidità e lo stadio della malattia. In generale le indicazioni per la chirurgia robotica sono le stesse per la chirurgia open, ovvero pazienti con malattia muscolo-invasiva della vescica o refrattaria ai trattamenti conservativi”.

Ricostruzione vescicale.  La ricostruzione della vescica viene oggi eseguita – in Italia, oggi traino a livello europeo, solo in determinati centri – utilizzando una parte dell’intestino del paziente che consente di eliminare l’uso del sacchetto per le urine. “Dopo che la vescica viene rimossa è sempre necessario proporre una derivazione urinaria. Solitamente queste ricostruzioni consistono nell’abboccamento degli ureteri, i “tubicini” che portano l’urina dai reni alla vescica, ad un tratto di intestino tenue e poi quest’ultimo alla cute, in quello che viene definito condotto ileale”, spiega Michele Marchioni, professore associato in Urologia dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara, dirigente medico presso l’Ospedale Clinicizzato “Ss. Annunziata” di Chieti.

“Tra le ricostruzioni che prevedono l’utilizzo dell’intestino esistono anche quelle che prevedono una riconfigurazione dello stesso a foggia di vescica. In questo caso l’abboccamento viene fatto con l’uretra natia, in modo da riprodurre un ciclo minzionale il più simile possibile a quello fisiologico, per quanto ci siano diverse controindicazioni all’utilizzo di tale tecnica. La principale consiste nell’incapacità o impossibilità da parte del paziente di attuare un adeguato piano riabilitativo nel post-operatorio per una corretta gestione di quello che è comunque un surrogato non identico all’organo originale. Il paziente deve quindi essere disposto a modulare le proprie aspettative rispetto alle possibilità di una tecnica che garantisce un’ottima qualità di vita in pazienti ben selezionati, ma che potrebbe scontentare pazienti con aspettative non congrue. L’invito è quindi sempre quello di valutare attentamente con il proprio urologo l’approccio più idoneo ad ogni singolo caso”.

Le tecniche oggi utilizzate sono sviluppate per minimizzare le complicanze e migliorare gli outcome funzionali. “Il vantaggio principale della neovescica – precisa Marchioni – , indipendentemente dalla tecnica utilizzata, è quello di evitare l’utilizzo dei sacchetti esterni per la raccolta dell’urina e il confezionamento di stomie sulla cute. Il beneficio è quindi quello di ridurre il malessere generato, anche a livello psicologico, dalla necessità di avere una stomia. È comunque fondamentale nel post-operatorio il ‘prendersi cura’ di questa nuova vescica e il momento della scelta resta cruciale. Pertanto, affidarsi a professionisti seri rimane l’approccio migliore, in questa, come in qualsiasi patologia che richieda intervento medico”.

Sguardo al futuro. Il trapianto di vescica urinaria umana non è mai stato eseguito per via della complessa anatomia vascolare pelvica profonda, la visualizzazione intraoperatoria limitata e l’elevata complessità procedurale. Lo studio riportato su American urological association journal  a ottobre 2023, descrive la prima esperienza preclinica di autotrapianto della vescica in modelli vascolarizzati, compreso il recupero di allotrapianto di vescica vascolarizzata, la ricostruzione della parete posteriore e l’autotrapianto.

“La chirurgia robotica ha dei vantaggi relativi alla visualizzazione della vascolarizzazione. Nel contesto del trapianto di vescica, l’espianto viene fatto in maniera robotica perchè consente di risparmiare il più possibile le vascolarizzazioni collaterali e sicuramente di fare una raccolta del blocco vescicale, in modo tale che questo possa avere tutte le unità anatomiche da reimpiantare in maniera efficace nel ricevente”, spiega infine Giovanni Cacciamani, Professore associato di Urologia e Radiologia presso la University of Southern California, uno degli esperti internazionali che partecipano alla masterclass.

“Per quanto riguarda invece la ricezione della neovescica – prosegue il Professor Cacciamani –, la parte vascolare viene assicurata sempre grazie alla robotica che permette di mettere a punto la anastomosi vascolare in maniera efficace e valutare se ci sono travasi sanguigni durante le manovre finali dell’impianto. A questo si accompagna anche l’efficacia del firefly, una nuova tecnologia che permette di visualizzare la vascolarizzazione tramite una luminescenza, così da vedere immediatamente se la neovescica  appena reimpiantata ha una effettiva vascolarizzazione oppure no”.

I prossimi passi. “Abbiamo già eseguito – conclude il Professore – le sperimentazioni su animale, cadavere, donatore e ricevente vivente in coma. Adesso ci stiamo spostando sulla donazione nel paziente, con una successiva valutazione clinica. La sperimentazione prevede che in questa fase non vengano utilizzati pazienti con malattie tumorali perché la terapia immunologica associata al trapianto di vescica potrebbe andare a inficiare sulla possibilità che questa neovescica possa essere non solo ricevuta, ma che di fatto possa avere in seguito un impatto negativo sul controllo oncologico. I pazienti con malattia oncologica sono quindi esclusi dal trial, sia dalla donazione che dalla ricezione”.




NUOVA PIATTAFORMA DIGITALE APE

Seminario il 16 dicembre alla Camera di Commercio di Teramo: focus su innovazione, efficienza e controllo degli APE

Teramo, 12 dicembre 2024. Il 16 dicembre 2024, presso la Sala Conferenza della Camera di Commercio di Teramo in Via Savini, si terrà il seminario “Attestati di Prestazione Energetica – Nuovi strumenti per una maggiore efficienza, innovazione e produttività”, organizzato da AGENA, l’Agenzia per l’Energia della Provincia di Teramo. L’evento, realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Ingegneri e il Collegio dei Periti Industriali della provincia di Teramo, si focalizza sul ruolo cruciale degli Attestati di Prestazione Energetica (APE) nel processo di transizione energetica.

Il seminario sarà l’occasione per presentare la nuova piattaforma digitale sviluppata da AGENA per la gestione dei controlli degli APE e l’interconnessione con il catasto degli impianti termici della Provincia di Teramo. “Questo strumento innovativo” – come dichiara l’Amministratore di AGENA Francesco Marconi, “testimonia il nostro impegno concreto nel supportare il territorio verso un futuro energeticamente più sostenibile, semplificando le procedure e aumentando l’efficienza del sistema”.

“La transizione energetica è una priorità per la nostra provincia” – afferma l’Ing. Camillo D’Angelo, Presidente della Provincia di Teramo – “e strumenti come la piattaforma digitale presentata da AGENA rappresentano un passo concreto verso la digitalizzazione e l’efficienza del settore. Iniziative come questa dimostrano la volontà di fare squadra per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale”.

All’evento parteciperanno anche la Presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia – Antonella Ballone, e il Presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Infrastrutture della Regione Abruzzo – Emiliano Di Matteo.

IL PROGRAMMA DEL SEMINARIO PREVEDE:

Presentazione della piattaforma SOGEMAIT a cura del Dott. Stefano Gregori, Software Developer.

Approfondimento sulle modalità operative del software e sull’interfaccia con i certificatori a cura dell’Ing. Graziano D’Eustachio (AGENA Srl).

Analisi della qualità degli APE nella Provincia di Teramo a cura dell’Ing. Danilo Di Pietro (AGENA Srl).

Interventi autorevoli saranno inoltre quelli dell’Ing. Ludovica Marenco (Agenzia IRE – Regione Liguria) e del Dott. Ulrich Klammsteiner (Agenzia per L’energia Alto Adige – CasaClima) sulle best practice nel campo della certificazione energetica a livello nazionale.

La partecipazione al seminario, che darà diritto al riconoscimento di 3 CFP per Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali regolarmente iscritti all’Albo Professionale della Provincia di Teramo, rappresenta un’importante occasione di aggiornamento e confronto per tutti i professionisti del settore.

RIEPILOGO E DETTAGLI DELL’EVENTO:

Data: lunedì 16 dicembre 2024 – ore 15:00 -18:00

Nome: Attestati di Prestazione Energetica – Nuovi strumenti per una maggiore efficienza, innovazione e produttività

Luogo: Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia di Teramo – Via Savini

Registrazione: Gradita la registrazione su

https://docs.google.com/forms/d/1IyUzy6lDt0bmZf-LlA1BQcpCbAnPrLxG2SKAq_J5MhQ/prefill



LA CASA DEL BULLONE FESTEGGIA

60 anni di attività e viene insignita del titolo di attività storica da parte del Comune di San Giovanni Teatino.

San Giovanni Teatino, 11 dicembre 2024.  La famiglia Falcone, titolare della ditta, ha celebrato questo traguardo con un evento al quale hanno partecipato il Sindaco Giorgio Di Clemente ed il Consigliere comunale e regionale, Luciano Marinucci.

“L’Amministrazione Comunale di San Giovanni Teatino è orgogliosa di celebrare un traguardo straordinario: i 60 anni di attività della “Casa del Bullone”. Un’impresa storica, punto di riferimento per il nostro territorio, che ha saputo crescere e innovarsi senza mai perdere il legame con la nostra comunità. Un sentito ringraziamento alla famiglia Falcone, che con passione e dedizione ha reso possibile tutto questo, diventando esempio di eccellenza e continuità imprenditoriale”, ha commentato il Primo Cittadino.

Durante la serata, Di Clemente e Marinucci hanno conferito alla famiglia (foto) due targhe: una del Comune ed una per il riconoscimento di “Attività Storica”-  Il tutto si è concluso in grande stile, con il tradizionale taglio della torta e un brindisi augurale.




SOSTENIAMO IL CHIETI BASKET

Un Appello alla Città per Guardare al Futuro

Chieti, 11 Dicembre 2024. Il Chieti Basket 1974 attraversa un momento delicato, ma anche ricco di potenzialità. Sentiamo il dovere di rivolgerci direttamente alla città e ai tifosi per riaffermare l’importanza di lavorare insieme per il bene della squadra e del nostro progetto sportivo.

In questi giorni, abbiamo assistito a discussioni e polemiche che, prive di reale fondamento, rischiano di distogliere l’attenzione da ciò che conta davvero: il sostegno ai nostri giocatori. Questi ragazzi, con enorme dedizione, si stanno impegnando per portare alto il nome della nostra città. Meritano di sentirsi sostenuti, non solo dagli spalti, ma dall’intera comunità.

Siamo concentrati sul futuro e stiamo lavorando con determinazione per garantire stabilità economica e nuove opportunità di crescita. Siamo in contatto con sponsor e partner che credono nel progetto Chieti Basket 1974 e siamo fiduciosi che presto si concretizzeranno collaborazioni importanti.

Fin dallo scorso luglio, quando abbiamo deciso di non permettere che la squadra scomparisse dal panorama della pallacanestro italiana, ci siamo avventurati in un percorso complesso e coraggioso. Il salvataggio del titolo sportivo e l’iscrizione al campionato di Serie B rappresentano risultati che sono stati riconosciuti all’unanimità come straordinari, considerando la situazione critica in cui versava la Società. Tuttavia, era chiaro fin dall’inizio che questa sarebbe stata solo la prima fase di un cammino impegnativo.

Eravamo pienamente consapevoli che avremmo dovuto affrontare numerosi adempimenti per colmare le lacune ereditate dalla precedente gestione. Queste difficoltà, inevitabilmente, avrebbero continuato a influire sulla gestione della stagione in corso. Eppure, con impegno e sacrificio, stiamo lavorando per superarle tutte.

Nonostante il sostegno affettuoso e leale della maggioranza dei tifosi e degli appassionati, dobbiamo rilevare che una piccola minoranza sta diffondendo critiche infondate e informazioni distorte, sottovalutando l’impegno e i sacrifici che stiamo affrontando per garantire un futuro stabile alla squadra. Questo atteggiamento è inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che la squadra, solo poche settimane fa, occupava il terzo posto in classifica, ben oltre ogni aspettativa iniziale. Un risultato che avrebbe meritato il pieno e disinteressato sostegno da parte di tutti.

In merito alle accuse che ci vengono rivolte, secondo cui avremmo rifiutato sponsorizzazioni importanti o sostegni finanziari per non cedere la maggioranza della Società, vogliamo ribadire con fermezza che si tratta di falsità. Non abbiamo mai ricevuto alcuna proposta concreta di acquisto, ad eccezione di una generica manifestazione d’interesse che non ha mai portato ad alcun seguito, nonostante le nostre ripetute aperture al dialogo.

Criticare chi si è impegnato con tenacia e sacrificio per garantire la sopravvivenza del Chieti Basket 1974 significa ignorare l’importanza di tali sforzi. Senza il nostro intervento, la squadra oggi non esisterebbe, rendendo vano qualsiasi dibattito. È grazie a questo impegno che abbiamo potuto affrontare le difficoltà e continuare a rappresentare la nostra comunità.

Attualmente, stiamo lavorando con grande determinazione per garantire il sostegno economico necessario alla squadra. In questo processo, siamo stati e siamo supportati da figure istituzionali come il Vicesindaco Paolo De Cesare e l’Assessore allo Sport Manuel Pantalone, che stanno collaborando attivamente attraverso sponsorizzazioni che hanno concretizzato e nella ricerca di un main sponsor e altre partnership, oltre ad aver investito personalmente, attraverso le loro aziende, per contribuire al risanamento economico della società. A loro va il nostro sincero ringraziamento per l’impegno concreto e disinteressato.

Vogliamo inoltre sottolineare che il nostro operato è esclusivamente orientato allo sport e al benessere della squadra e della comunità. Non ci interessa alimentare discussioni politiche, ma concentrarci sui valori dello sport e sull’unità che esso rappresenta. Chiunque abbia proposte reali e tangibili per contribuire al futuro del Chieti Basket è invitato a farsi avanti. Siamo pronti a dialogare con trasparenza, con l’unico obiettivo di rafforzare la squadra e il suo legame con la città.

Ora più che mai, è il momento di mettere da parte divisioni e critiche per fare squadra, dentro e fuori dal campo. Il Chieti Basket non è solo una realtà sportiva, ma un simbolo che unisce e ispira la nostra comunità.

Rivolgiamo quindi un appello a tutti: tifosi, imprenditori e appassionati. Partecipate, supportate, fate sentire il vostro calore. Ogni gesto conta: venite al palazzetto, sostenete i ragazzi e dimostrate che Chieti è una città che sa stringersi attorno alle proprie eccellenze, soprattutto nei momenti difficili.

Crediamo nello sport come motore di valori e di crescita, e abbiamo la possibilità di costruire un futuro migliore per tutti. Facciamo in modo che il Chieti Basket 1974 continui a essere un orgoglio per la città, una realtà capace di ispirare e coinvolgere.

Chieti Basket 1974 S.S.D. A.R.L.




I COLORI DELLA LIBERTÀ

Alla d’Annunzio grande successo per lo spettacolo. Erga Omnes ha portato in scena l’inclusione.

Chieti, 11 dicembre 2024. L’associazione Erga Omnes ha portato in scena, all’Auditorium del Rettorato dell’Università d’Annunzio, lo spettacolo teatrale “I colori della libertà”, un’iniziativa che ha visto protagonisti ragazzi con disabilità e studenti universitari, un momento di grande valore sociale e artistico dove il teatro è diventato strumento di inclusione e di espressione, una condivisione insieme al pubblico di un’esperienza unica che ha valorizzato la diversità, il volontariato e la cittadinanza attiva.

Lo spettacolo, parte finale del progetto dal titolo “Aspiespressivo” finanziato dall’UdA e dall’Adsu Chieti-Pescara, con il patrocinio di vari enti ed istituzioni, ha avuto alle spalle un laboratorio di preparazione teatrale condotto dal regista Antonio Tucci, con la supervisione dei volontari di Erga Omnes, studenti universitari e professionisti.

Hanno portato i loro saluti a sostegno dell’iniziativa il rettore dell’UdA Liborio Stuppia, il prorettore Carmine Catenacci, la prof.ssa dell’UdA Elisabetta Dimauro, il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Alberta Giannini delle politiche sociali del Comune di Chieti, la direttrice dell’Adsu Chieti-Pescara Teresa Mazzarulli.

Ha dichiarato Pasquale Elia, presidente di Erga Omnes: “Il progetto, con lo spettacolo finale, ha messo in luce come la creatività e la collaborazione possano abbattere le barriere sociali, costruendo nuove opportunità di dialogo, formazione e crescita collettiva”.




TAVOLI TECNICI NAZIONALI SUI TEMI CHIAVE DELLO SVILUPPO

Ecco chi sono gli abruzzesi protagonisti: 20 imprenditori e manager associati chiamati da Confindustria per contribuire ad elaborare le policy nazionali sui temi strategici più rilevanti per il futuro delle imprese italiane e del territorio.

Pescara, 11 dicembre 2024. Confindustria Abruzzo Medio Adriatico è orgogliosa di annunciare la composizione della squadra di imprenditori e professionisti selezionati per rappresentare il nostro territorio all’interno dei Tavoli Tecnici Nazionali di Confindustria, luoghi chiave per il dialogo strategico e l’elaborazione di proposte che guideranno il futuro economico e industriale dell’Italia. 

Il Presidente Silvano Pagliuca ha sottolineato: “Grazie alla stretta collaborazione con il Presidente Orsini, abbiamo ottenuto una significativa attenzione per la nostra rappresentanza territoriale. I delegati, scelti per la loro esperienza e competenza, contribuiranno attivamente su temi cruciali, portando la voce e le istanze delle imprese abruzzesi ai massimi livelli. 

Ecco i nostri rappresentanti e i rispettivi tavoli tematici: 

– Cultura d’impresa: Massimo Pomilio – dell’azienda Pomilio Blumm, Pescara

– Certezza del diritto: Giuseppe Rozzi  – di Consulmarchi, Pescara

– Comitato scientifico Centro Studi: Giammaria De Paulis  – dell’azienda Cykel Software, Teramo

– Credito e Finanza: Alfredo Castiglione  – dell’azienda Ramses Group, Pescara

– Fisco: Marina Colasante – di Studio ICSA, Guardiagrele

– Internazionalizzazione: Alessandro Addari – dell’azienda Top Solutions, Pescara

– Lavoro e relazioni industriali: Alessandro Paparelli – dell’azienda Brioni, Penne

– Sviluppo del Mezzogiorno: Maria Annunziata Salvatorelli – dell’azienda Auletrepuntozero, Vasto

– Politiche industriali: Ercole Cauti – dell’azienda Gruppo Metron, Mosciano Sant’Angelo

– Tutela del Made in Italy: Marco Belisario – dell’azienda Shirt Lab, Città Sant’Angelo

– Europa: Erika Rastelli – dell’azienda Aran World, di Casoli di Atri

– Industria del turismo e della cultura: Elena Petruzzi – dell’Azienda ELAHOTEL – Villa Maria Hotel, di Francavilla al Mare

– Education: Luciana La Verghetta – dell’azienda Randstad, sede di Pescara

– Open Innovation: Massimiliano Iocco – dell’azienda Iocco, di Cupello

– Transizione digitale: Riccardo Di Nisio – dell’azienda Diskover, di Chieti

– Aerospace: Sandro Panagini  –  dell’azienda Leonardo, sede in Chieti

– Economia del mare: Giuseppe Ranalli – dell’azienda Ranalli srl di Ortona

– Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività: Umberto Sgambati – dell’azienda Proger, di San Giovanni Teatino

– Expert Panel per l’Autonomia Strategica Europea: Erika Rastelli – dell’azienda Aran World, di Casoli di Atri

A rappresentare l’Associazione nel Comitato di Coordinamento Organizzativo sarà direttamente il Presidente Silvano Pagliuca. 

Un contributo prezioso per il territorio 

Questa squadra di eccellenze rappresenta una risorsa fondamentale per garantire che le esigenze e le proposte del nostro territorio siano valorizzate a livello nazionale. I nostri delegati porteranno nei Tavoli Tecnici le istanze delle imprese locali, contribuendo a rafforzare la competitività, sostenere l’innovazione e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva. 

Pagliuca conclude: “Un ringraziamento speciale va a tutti i delegati per il loro impegno e la loro dedizione. Confindustria Abruzzo Medio Adriatico garantirà un costante flusso informativo per aggiornare soci e stakeholders sui lavori svolti e sulle opportunità che emergeranno da questi tavoli strategici.  Invito tutte le aziende del territorio a rivolgersi ai nostri uffici per ulteriori informazioni o per presentare proposte da condividere nei tavoli tematici.”