CUI PRODEST?

Asl Pescara – doppio canale per le assunzioni O.S.S. a tempo determinato

Pescara, 13 settembre 2024. Sono giunte segnalazioni da parte di candidati utilmente collocati nelle graduatorie per le assunzioni di personale – Operatori Socio Sanitari da assegnare ai vari presidi ospedalieri – rese definitive con la deliberazione n. 1816 del 01.12.2023 della ASL Pescara.

Le perplessità rappresentate a questa O.S. si incentrano su un insolito comportamento da parte dell’Azienda sanitaria, la quale sembra privilegiare i contratti di somministrazione lavoro (tramite Agenzia interinale) piuttosto che attingere alle graduatorie pubblicate. Eppure, come si evince dalla citata delibera 1816/2023, gli idonei in graduatoria risultano così quantificati:

• n° 1540 idonei per il presidio ospedaliero di Pescara;

• n° 233 idonei per il presidio ospedaliero di Penne;

• n° 390 idonei per il presidio ospedaliero di Popoli.

Dunque, in numero più che sufficiente a garantire ogni eventuale esigenza di organico nelle varie strutture sanitarie.

Inoltre, come ricordato dalla nostra O.S., nella nota trasmessa a mezzo p.e.c. alla ASL in data 02.09.2024, sussistono dei ben precisi vincoli normativi e contrattuali (CCNL Sanità 2019-2021, personale del Comparto, artt. 72/co. 3 e 70/co. 3) che non possono essere ignorati “sic et simpliciter”. Infatti, le misteriose scelte dell’Azienda hanno conseguenze evidenti nei confronti dei candidati che potrebbero essere ingiustamente penalizzati dalle alternative modalità di reperimento del personale, avvalendosi di intermediari del mercato del lavoro.

La Direzione della ASL Pescara, sebbene invitata a fornire sollecite spiegazioni in merito, è tutt’ora rimasta silente. Un atteggiamento che, oltre ad essere irriverente dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, alimenta ulteriori perplessità. Viene da chiedersi: perché programmare, organizzare e sostenere una costosa procedura di reclutamento per poi attivarne un’altra, parallela e in competizione alla precedente (CCNL Sanità 2019-2021, art. 70/co. 3), a mezzo di Agenzie interinali? Quale imponderabile ripensamento è all’origine di tale dualismo?

Senza considerare, poi, che il ricorso al lavoro interinale comporta un ulteriore rischio, quello della qualità dell’assistenza sanitaria: nel senso che una esagerata, impropria e continua variazione del personale risulta deleterio soprattutto per i pazienti ed ha ricadute negative anche sulla performance organizzativa della struttura in cui operano gli interinali. Nel caso, la maggiore ‘seduzione’ per i decisori aziendali rimarrebbe, indubbiamente, quella di poter eludere il vincolo della selezione, imposto dall’art. 97/co. 3 della Costituzione; perché è pur vero che la richiesta all’Agenzia interinale è sempre numerica ma nulla impedisce di dare indicazioni, in via del tutto informale si intende. A questo punto “diamo tempo al tempo”; in fin dei conti, il tempo, in queste vicende, non è galantuomo.

USB Pubblico Impiego

Federazione Abruzzo e Molise




BEETHOVEN E MOZART: INVITO ALLA RIFLESSIONE

Concerto inaugurale stagione 2024-2025: Orchestra Sinfonica e Coro del Tkob, Direttore  Jacopo Sipari di Pescasseroli, Direttore del coro  Dritan Lumshi, Pianoforte  Ivo Gjika. Sabato14 – Domenica15 settembre ore 20

Tirana, 13 settembre 2024. Fantasia Corale Schmeichelnd hold in do minore, op. 80 e la Messa di Requiem K626 le pagine  scelte dalla Sovrintendente dell’Opera Nazionale d’Albania Abigeila Voshtina e dal suo direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli per l’inaugurazione della nuova stagione dell’opera di Tirana per offrire al pubblico quel segno forte di pace che solo il segno universale della musica può trasmettere

Due titoli insoliti, due giganti a confronto, l’immediatezza della scrittura mozartiana e l’arte della costruzione beethoveniana, per l’appuntamento inaugurale della nuova stagione dei Teatri Kombetar i Operas, Baletit dhe Ansamblit Popullor di Tirana, che aprirà le sue porte al pubblico in questo week-end, il 14 e il 15 settembre, alle ore 20. Il programma stabilito da dalla Sovrintendente dell’Opera Nazionale d’Albania Abigeila Voshtina e dal suo direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli sono, appunto, la Fantasia Corale Schmeichelnd hold in do minore, op. 80 di Ludwig van Beethoven tesa a magnificare la vita come cosa bella, unione armoniosa di nobiltà e gioia sotto l’incanto dell’Arte che avrà quali solisti Dorina Selimaj, Ivana Hoxha, Matias Xheli, Artur Vera e Bledar Domi e al pianoforte Ivo Gjika e la Messa di Requiem in Re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, opera circondata da un’aura di mistero, di tragedia, di complotto, di destino, che l’ha proiettata subito e per sempre nella dimensione del mito, cantata da Eva Golemi, Matias Xheli, Vikena Kamenica e Bledar Domi, con doppio cast per la giornata del 15 ove il soprano sarà Renisa Laçka e il mezzosoprano Ivana Hoxha, naturalmente con l’orchestra e il coro del teatro, preparato da Ditran Lumshi, diretti da Jacopo Sipari di Pescasseroli.

È insolita la scelta della Messa da Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart  per inaugurare una stagione musicale – ha dichiarato Abigeila Voshtina – ma questi tempi la impongono. Il mondo sta vivendo oramai da due anni guerre cruente, alle quali da quell’agosto del 1945 sappiamo che esiste una soluzione finale e non avrebbero ragion d’essere. La musica è salvifica, lo è stata sempre, anche nei campi di concentramento nazisti. Il Requiem è la testimonianza forse più alta del genio mozartiano, estremamente difficile per orchestra e coro. I direttori artistici in genere preferiscono allestire un programma per l’appuntamento inaugurale più leggero, più lieto, ma credo che i due titoli scelti, di forte impatto, abbiano il compito di rivelare l’essenza dell’intero cartellone dell’Opera.

Riguardo la Fantasia Corale di Ludwig van Beethoven è sicuramente una prima assoluta per il nostro paese, così come la Messa di Requiem non viene eseguita da trent’anni in questo teatro. La scelta è ricaduta anche su queste due gemme della letteratura musicale anche perché intere generazioni non li hanno mai ascoltati almeno nel loro teatro. Questi due monumenti musicali saranno entrambi affidati alla bacchetta del nostro direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli, che fa ormai parte della nostra famiglia, ha un suo seguito, poiché ha la particolare capacità di restituire qualcosa di una drammaturgia segreta, nella quale cominciano ad annodarsi rapporti empatici, nascite, emozioni, che portano tutti a “fare parte della scena”, al fianco dei musicisti e di quanti “abitano” il teatro”.

“Abbiamo scelto la Messa di Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart – ha continuato il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli – poiché nulla più di essa rispecchia noi uomini della fine. Il Requiem è l’ultima pietra dell’immenso edificio dell’opera mozartiana, elevato, maturo, compiuto nella sua incompiutezza, sorretto dalla sicurezza di esperienze direttamente vissute. Pur rispettando tutte le esigenze liturgiche, esso trascende ogni limitazione dogmatica per esprimersi quale personale atto di fede alla soglia della morte. Mozart attua qui la fiducia nel credo massonico, comunicandoci la fiducia della redenzione, attraverso l’amore inestinguibile per un mondo migliore. L’esegesi puritana di sfrondare i sedimenti estranei e riportare in vita soltanto il verbo mozartiano, si rivela presto trovata di stampo sofistico, sensibile alla suggestione evocativa, dal momento che già dal Kyrie, l’originale nudo e crudo è incompiuto e ineseguibile. Il requiem, trattato sulla morte concepito in articulo mortis dal più psicologico e sensibile dei compositori, ci giunge oggi come un blocco unitario e indivisibile, arcaico e insieme, fuori dal tempo. Arcaico nella gran copia di contrappunto, nei raddoppi dell’orchestra alla maniera antica, assenza di vere e proprie arie, forse per togliere ogni sorta di commentario flemmatico alla crudezza del Giorno dell’Ira. Mozart guarda indietro, certo ad Handel, a Johann Michael Haydn, ma guarda avanti, dentro di sé e dentro la propria morte. È asciutto, tagliente, sintetico, primitivo, come un frammento di Saffo e ci si accorge che lo stesso Requiem, di fatto, non è che un frammento. Abbiamo affiancato al Requiem la Fantasia Corale Schmeichelnd hold in do minore, op. 80 di Ludwig van Beethoven che ha proprio nel titolo quella “lusinga amichevole”. Un vero e proprio inno al potere della Musica, attraverso una delle più belle melodie che si possano ascoltare. Nella sua apparente semplicità, il motivo che si sviluppa, con variazioni, nella composizione, che richiama da vicino l’Inno alla gioia della nona sinfonia, e non credo sia questo casuale, trasmette una sensazione di bellezza suprema, che è ciò che questa sublime arte che chiamiamo Musica esprime”.




TIKITAKA FUTSAL FRANCAVILLA SI PRESENTA

Nella Sala Grandi Tele del Museo Michetti introdotta la stagione 2024/25

Francavilla al Mare, 13 settembre 2024. Il primo impegno ufficiale è previsto per il 22 settembre: alle 18:30 al Palaflorio di Bari (diretta su Sky Sport) le giallorosse proveranno a conquistare la Supercoppa Italiana, il primo trofeo messo in palio dalla stagione sportiva.

Dopo i saluti istituzionali del Comune di Francavilla al Mare, rappresentato da Luisa Russo (sindaca), Domenico Iorio (assessore allo sport), Francesca Buttari (presidente del consiglio comunale) e Massimo Sbaraglia (consigliere comunale), del comune di Pescara, rappresentato da Patrizia Martelli (assessore allo sport) e di Alessandra Berghella (vicepresidente del CONI Abruzzo), la società giallorossa ha svelato gli obiettivi e le novità del 2024/2025.

Tra le più significative, l’introduzione della figura di Armando Pecorario nello staff tecnico. Una figura come quella dello psicologo dello sport, oltre a non avere eguali nel panorama (il Tikitaka è il primo club a promuovere un’iniziativa simile), garantirà la crescita umana, personale e professionale delle atlete.

Ma non solo: il presidente Marco Tiberio ha annunciato il nuovo progetto di scuola calcio di genere esclusivamente femminile, in collaborazione con l’ASD Asterope, mentre Gianluca Bellafante ha descritto il processo di rinnovamento della rosa, dello staff tecnico e dirigenziale nel segno di un progetto che vuole costruire un orizzonte che sia almeno triennale.

Nello staff le altre novità sono rappresentate dalla promozione di Luca Chiavaroli nel ruolo di allenatore e dalle new entry di Carlo Faieta (direttore sportivo) e Giampiero Sessa (responsabile della logistica). Novità anche sul fronte della rosa, che potrà contare sugli innesti di due pezzi da novanta come Ana Soldevilla e Sara Boutimah (ieri 4 gol con la Nazionale Italiana nel test contro la Slovacchia), sul recupero da un lungo infortunio di Eva Ortega e sulla promozione di quattro giocatrici dall’Under 19 (D’Alessandri, Santangelo, Carpineta e Riccio), segno che il lavoro sul vivaio sta iniziando a dare i propri frutti.

In chiusura, spazio alle prime parole in giallorosso di Ana Soldevilla: “Quattro anni di Serie A possono sembrare pochi, ma in così poco tempo il Tikitaka ha già raggiunto livelli altissimi. Le impressioni di queste settimane non potevano essere migliori, con queste premesse si possono raggiungere obiettivi importanti”.




ESCURSIONE E OSSERVAZIONE DELLE STELLE

Sabato 14 settembre con l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo. Nuovo appuntamento al Centro di Educazione Ambientale WWF Monti della Laga

Cortino, 12 settembre 2024. Sabato 14 settembre il WWF Teramo organizza, al Centro di Educazione Ambientale WWF “Monti della Laga” in località Prati Pantanelle al Bivio per Casagreca di Cortino, “Cieli stellati della Laga” una nuova escursione con l’osservazione delle stelle.

Punto di ritrovo al CEA WWF alle ore 15:30. Da qui si partirà per un’escursione (non impegnativa con un dislivello complessivo di 200 m.) verso Rocca Roseto, dove a quota 1258 m. si trovano i ruderi di una fortificazione da cui si aprono paesaggi mozzafiato che vanno dalla catena del Gran Sasso, ai Monti della Laga, fino alla vallata del Vomano e al mare. L’edificazione della fortificazione viene fatta risalire alla Casa di Svevia e nel XIII secolo fu ristrutturata e potenziata dagli Angioini, non solo per ragioni strategiche, visto che era uno dei punti obbligati di passaggio da Roma all’Adriatico, ma soprattutto per il controllo dei pascoli estivi d’alta quota di Piano Roseto e delle praterie della Laga.

Il rientro al CEA è previsto per le 19.30, dove dopo un aperitivo, ci sarà l’osservazione delle stelle con il Dott. Gaetano D’Achille, primo tecnologo, l’Ing. Ivan Di Antonio, tecnologo, e il Dott. Gaetano Valentini, primo ricercatore, che operano presso l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo INAF. La partecipazione è gratuita, ma con obbligo di prenotazione a teramo@wwf.it.

L’escursione di sabato completa il programma dell’estate 2024 del CEA WWF “Monti della Laga” con escursioni letterarie e tematiche, attività per bambini e ragazzi, mostre sugli animali tipici dell’Appennino centrale e sugli impollinatori.




ASSEMBLEA REGIONALE ANABIO

Agricoltura Biologica – Contesto, Scenari, Opportunità.  Ex Aurum 18 settembre 2024, ore 9:00

Pescara, 12 settembre 2024. Si terrà mercoledì 18 settembre alle ore 9:00 presso l’Ex Aurum a Pescara (Largo Gardone Riviera), l’Assemblea Regionale ANABIO, dedicata al tema dell’agricoltura biologica. Durante l’evento, esperti del settore, rappresentanti istituzionali e operatori agricoli discuteranno i principali temi legati all’evoluzione dell’agricoltura biologica, le sue opportunità e le prospettive future, con particolare attenzione alle normative, alle esperienze locali e nazionali e agli scenari di sviluppo.

Dopo la registrazione dei partecipanti, la giornata si aprirà con i saluti istituzionali di Alessandro Impicciatore, Presidente regionale di Anabio, a seguire gli interventi principali a cura di Nicola Sichetti, Presidente Cia Abruzzo, Giuseppe De Noia, Presidente nazionale Anabio, Camillo Zulli, enologo Cantina Orsogna, Gianfranco Santi, Cia Marche, Emanuele Imprudente, Assessore regionale all’Agricoltura, Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato MASAF con delega all’Agricoltura Biologica, moderati dal Direttore Cia regionale Mariano Nozzi. L’evento si concluderà con un light lunch alle ore 13:00, offrendo l’occasione di interagire con i relatori e altri partecipanti. 




AL TOUR DE L’ARDECHE

In evidenza l’abruzzese Giuliani e la rivelazione Ruffilli

Pescara, 12 settembre 2024. Per il K2 Women Team il tour Cycliste Feminin de l’Ardeche era uno degli appuntamenti più importanti della stagione e la squadra con sede in provincia di Novara non ha mancato l’obiettivo. Reduci da tre giorni da assolute protagoniste durante il giro di Toscana, le ragazze dirette dall’abruzzese Enrico Giuliani hanno affrontato la corsa a tappe francese tutta di petto confrontandosi con percorsi anche proibitivi e con le atlete più forti del panorama internazionale.

Giulia Giuliani ha dimostrato una grande tenuta in tutte le sei giornate di gara; sempre nel gruppo delle migliori, ha concluso la corsa francese come seconda miglior italiana under 23 confermandosi come una delle atlete da tenere d’occhio. La vera rivelazione per il K2 Women Team è però stata Vittoria Ruffilli,di origini piemontesi ma ormai trapiantata in Abruzzo, che nella quinta frazione, la tappa regina con arrivo a Mont Lozere, è stata protagonista di una prestazione assoluta grazie a cui ha staccato molte delle connazionali.

Vittoria, che ha iniziato a praticare ciclismo solo due anni fa, non è mai riuscita ad esprimersi al 100% a causa di una serie di problemi fisici che hanno profondamente segnato la sua preparazione. Il Tour de L’Ardeche rischiava di finire immediatamente con un ritiro ma la forza di trovare una rivincita personale l’hanno spinta a trovare finalmente sé stessa. Dopo aver concluso sempre nel gruppo le prime frazioni di gara, nella tappa regina di sabato 7 settembre è stata protagonista di una triplice rimonta e di un attacco nella salita finale. Sulle pendici verso il traguardo, infatti, l’atleta piemontese ha staccato le avversarie ed ha concluso la prova come miglior italiana tra le under 23.

Si tratta di un risultato importante per Vittoria Ruffilli che finalmente sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per lottare proprio quando il percorso si fa più impegnativo. Ora per lei e tutto il K2 Women Team il prossimo appuntamento è il giro delle Marche in programma dal 13 al 15 settembre.

Di seguito le parole di Vittoria Ruffilli dopo la bella prestazione al tour de L’Ardeche: «Finalmente sto affrontando un buon periodo di forma e per la prima volta nulla è andato storto durante la preparazione. Il Giro della Toscana è stato un test importante, non ho cercato il risultato, ma ho lavorato per la mia compagna Giulia Giuliani che era messa bene in classifica e quel lavoro mi è servito per essere pronta alla gara francese. A l’Ardeche sin dal primo giorno sono stata male, avevo una serie di dolori e volevo ritirarmi, però non volevo mollare e così ho stretto i denti. La tappa regina è stata tremenda, c’era tanta salita, ma anche dei tratti di discesa che mi svantaggiavano e mi costringevano a rincorrere. Ho sprecato tante energie, ma sull’ascesa finale mi sono detta: ora o mai più. Nel gruppo c’erano atlete fortissime che facevano selezione, ma io non ho mai mollato, volevo arrivare in cima soddisfatta e con la consapevolezza di aver dato tutto e così è successo. Tra giro di Toscana e Ardeche sono stati praticamente 9 giorni di gara con un’unica giornata di riposo nel mezzo, non avevo mai affrontato nulla di simile nella mia carriera, ne esco soddisfatta e con la spinta a dare ancora di più e a regalare finalmente una soddisfazione al K2 Women Team.»




LANCIANO SPORT CENTER SI RINNOVA

Ampliamento della struttura e nuove preziose collaborazioni

Lanciano, 12 settembre 2024.  “In un mese e mezzo abbiamo rivoluzionato la struttura. L’abbiamo completamente cambiata, rendendo di fatto gli ambienti moderni, a vista, da… city, molto più funzionali, con design e finitura che hanno elevato gli standard qualitativi e l’estetica. Gli alti soffitti, con travi a vista, danno un senso di ampiezza, mentre colori e illuminazione creano un’atmosfera motivante per chi frequenta l’impianto”. Così Franco D’Intino, presidente del centro sportivo ex Le Gemelle ed ex Baomarc che diventa ufficialmente, da ora, Lanciano Sport Center.

Maquillage estivo per la struttura, situata nel quartiere Santa Rita, con interventi per 300mila euro. Il progetto di restauro e ampliamento è stato redatto dall’architetto Sara Seccia, anche direttore dei lavori e uno degli assi portanti del centro sportivo. Gli interventi sono iniziati il 15 luglio e sono terminati il 31 agosto. Ampliata l’area fitness, di circa 100 metri quadrati, tra palestra e sale corsi, con la realizzazione di una nuova copertura lignea in prosecuzione a quanto era già stato fatto nel 2018.

È nato un nuovo blocco, con uffici e sala riunioni, e poi c’è stata la riorganizzazione degli spazi interni: ingresso e area ristoro, segreteria e area comune, locale di primo soccorso, locale medico e per la riabilitazione e fisioterapia. In arrivo la nuova area wellness.

“Intervento complesso – rimarca l’architetto – reso possibile grazie ad una programmazione serrata dei lavori. Ringrazio tutte le imprese e i professionisti coinvolti e il geometra Marcello Fizzani per il loro impegno preciso, puntuale e dettagliato che ci ha permesso di riaprire in breve tempo. Si tratta – conclude l’architetto – di opere che servono ad ottimizzare ed incrementare i servizi di carattere sportivo, sociale e aggregativo”.  Il Lanciano Sport Center si sviluppa su di un’area di circa due ettari. Di questi 3.300 metri quadrati sono coperti.

“Gli sport d’acqua, con le piscine – riprende D’Intino – restano il nostro punto di forza, ma adesso anche le discipline non acquatiche, cosiddette di terra, possono contare su spazi confortevoli, ampi e adeguatamente attrezzati. Procediamo, così, verso la creazione di quel villaggio dello sport a cui abbiamo puntato fin dal nostro ingresso. L’impianto, per grandezza e offerta, è, al momento, il primo centro acquatico indoor funzionante in Abruzzo”.

Questa mattina il taglio del nastro, con gli amministratori comunali di Lanciano: il sindaco Filippo Paolini; il vicesindaco e assessore allo Sport, Danilo Ranieri e l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba, oltre ad altri assessori e consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione.

Presentate, nell’occasione, le nuove collaborazioni: oltre a quella già consolidata, con il medico dello sport Francesco Maria Confalonieri, si conferma e si rinnova quella con il pluri iridato campione di bob, Antonio Tartaglia, di Casalbordino, che tratta prevenzione, riabilitazione, preparazione atletica e massofisioterapia. Poi c’è quella con la campionessa di apnea Ilenia Colanero, di Lanciano. Lo staff gioverà anche dei preziosi innesti, nel settore nuoto (che quest’anno ha portato numerose medaglie con le prestazioni dei giovanissimi atleti preparati in struttura) e pallanuoto (con la massima squadra che milita in C), di Francesco Mammarella, responsabile del settore pallanuoto ed head coach della prima squadra e Domenico Fioravanti, ex nuotatore italiano, il primo a divenire campione olimpico nel nuoto in corsia e primo atleta a vincere la combinata 100 e 200 metri rana in un’edizione dei Giochi olimpici (Sydney 2000). Attualmente è testimonial della Federazione Italiana Nuoto (Fin). Nel novembre 2011 è stato inserito nella prestigiosa International Swimming Hall of Fame. “Abbiamo così alzato il livello tecnico – conclude D’Intino – e anche in quest’ambito avremo una marcia in più”.




LO SPORT PER TUTTI

La Sdd Trisi si presenta con le giornate di open day e le attività in programma per la nuova e imminente stagione sportiva, evidenziando la sua natura accogliente e inclusiva.

Montesilvano, 12 settembre 2024. La Trisi società sportiva dilettantistica, organismo pubblico dell’Azienda speciale del Comune di Montesilvano, ha annunciato nella conferenza stampa presso la sala consiliare del comune di Montesilvano, le giornate di open day già in corso per il mese di settembre e tutta l’attività corsistica e le discipline con relativi maestri e insegnanti federali previsti per l’anno 2024/2025.

Presenti alla conferenza stampa, il sindaco Ottavio De Martinis, l’assessore allo Sport Alessandro Pompei, l’assessore alle Politiche Sociali Corinna Sandias, il direttore dell’ssd Trsi, Francesco Brescia unitamente all’amministratore della società sportiva Eros Donatelli, la presidente dell’azienda Speciale, Sandra Santavenere e la coordinatrice del centro Simona Acciavatti. Presenti in sala, anche la squadra dei maestri e istruttori oltre i collaboratori della struttura sportiva di via san Gottardo.

L’impianto sportivo Trisi è una struttura altamente inclusiva, interamente accessibile sia strutturalmente e sia dal punto di vista dell’offerta sportiva: saranno infatti previste attività e corsi per diversamente abili, per la terza età e per le categorie svantaggiate, dopo il successo del Progetto Muoversi nella primavera di quest’anno in collaborazione con le scuole di Montesilvano.

Il sindaco Ottavio De Martinis: “La Sdd Trisi sposa appieno la Mission della nostra Azienda Speciale per i Servizi Sociali e siamo orgogliosi di poter affermare che oggi, dopo lavori di ristrutturazione effettuati negli scorsi anni, il complesso sportivo è pronto ad assicurare a tutti la possibilità di fare Sport. Abbiamo in cantiere altri progetti che renderanno la struttura una vera e propria oasi dello sport e dell’intrattenimento, con l’ambito progetto di renderlo al più presto un vero e proprio centro federale”.

Allo stesso modo, l’assessore Sandias: “Felice di poter vivere oggi, con tutta l’amministrazione, un vero traguardo verso l’inclusione e lo sport per tutti. Struttura di eccellenza del nostro territorio, Trisi si presenta nella sua compagine strutturale perfettamente idonea ad accogliere anche le persone con disabilità, dal momento che non presenta nessun tipo di barriera architettonica. Lo sport è importante non solo dal punto di vista fisico, ma anche per la socializzazione: a maggior ragione, assicurare la pratica sportiva a chi vive la disabilità è doppiamente importante”.

L’assessore Pompei: “Un ringraziamento alla società sportiva Trisi perché oggi propone un’offerta sportiva unica e complementare, non competitiva,  a quella di altre realtà sportive del territorio. Un’offerta totalmente inclusiva e accessibile a diverse fasce. Grazie all’Azienda Speciale che da anni svolge un immenso lavoro. Continueremo a programmare e lavorare per far sì che il centro diventi la punta di diamante dell’offerta sportiva sul territorio, ampliando anche il ventaglio delle discipline proposte”.

La presidente dell’Azienda Speciale, Sandra Santavenere: “Oggi voglio soffermarmi sulla importante finalità del centro Trisi, relativa alla reale e concreta possibilità di erogare servizi alle persone con difficoltà e ringraziare l’amministrazione che ci è sempre accanto. Grazie alla presenza di istruttori federali scelti accuratamente, vinceremo tutte le sfide e introdurremo inclusione, aggregazione. Un luogo dove Lo sport per tutti non sia solo uno slogan, ma un punto di riferimento e confronto per tutta la città”.

L’amministratore Eros Donatelli: “La Mission della società sportiva Trisi è coincidente alla gestione pubblica dell’Azienda per i Servizi sociali. L’intento è ampliare l’offerta a utenti che partono dai 4 anni e verso tutte le categorie sociali. Sono previste agevolazioni e scontistiche per categorie svantaggiate e nuclei familiari.”

A presentare nel dettaglio, le giornate e le discipline, il direttore dell’sdd Trisi, Francesco Brescia. Gli Open day consistono in lezioni di gruppo omaggio e si terranno fino al 30 settembre. Riguardano le seguenti discipline:

Nei giorni del 6 e 7 settembre, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18, si sono già svolte lezioni aperte di TENNIS per adulti e bambini con il maestro coordinatore Alessandro Congeduti, maestro nazionale tennis Fitp – Alta specializzazione weel chair (tennis in carrozzella), blind tennis (tennis per non vedenti) e fiduciario Abruzzo Tennis Paralimpico.

Nei giorni 10, 12, 17 e 19 settembre dalle ore 16 alle ore 18, lezioni aperte di Basket/Minibasket con gli istruttori Marco Cocchini e Alessandro Ramundi

Il 7 settembre dalle ore 10 alle ore 12 Kickboxing/MMA con l’istruttrice la campionessa italiana 2021 Kickboxing, Sonia Fracassi. Nei giorni 10 e 12 settembre dalle ore 14 alle ore 15  lezione prova adulti, mentre dalle ore 16 alle ore 17, lezione prova Young (under 14).

Il 20 settembre dalle ore 17.30  alle ore 19, open day di Calcio a 5 con

l’allenatore coordinatore Marco Pizzoli della Nazionale italiana Calcio a 5 Ipovedenti.

Nei giorni 14 settembre dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18, e il 15 settembre dalle ore 10 alle ore 12, open day di Karate con i maestri Davide Costantini e Martina De Falco.

A partire dal mese di ottobre saranno attivati anche corsi di Padel, Workout, Yoga e Pilates e sarà allestito uno Studio Personal Trainer nei locali del Centro.

Il 13 – 14 e 15 settembre, la sdd Trisi sarà presente mattina e pomeriggio, anche al Pescara Comix&Games, nell’area esterna al Pala Dean Martin per dimostrazioni pratiche di attività sportiva, informazioni e iscrizioni. In un contesto Cosplay, a tutti i visitatori degli spazi, saranno regalati gadgets messi a disposizione dagli sponsor.




PRIMA SETTIMANA DI LAVORO

Undici studenti del corso di laurea magistrale in ingegneria elettrica di Univaq hanno firmato la lettera di assunzione in Enel

L’Aquila, 12 settembre 2024. Hanno firmato la lettera di assunzione a tempo indeterminato in Enel gli 11 studenti del Corso di Laurea in Ingegneria elettrica che hanno aderito alla seconda edizione del programma di Apprendistato Duale di Alta Formazione e Ricerca avviato da Enel in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila (UNIVAQ).

Inizia ufficialmente un percorso di lavoro e formazione che consentirà agli apprendisti di studiare e fare esperienza sul campo, toccando con mano le realtà che caratterizzano l’azienda: distribuzione e generazione elettrica.  Si tratta dell’apprendistato duale, una tipologia di contratto che prevede la concomitanza di istruzione e formazione professionale, e che è stato avviato grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, con cui Enel ha siglato un protocollo d’intesa per il Programma sperimentale di Apprendistato di alta formazione e ricerca. Il programma si colloca nel quadro delle iniziative promosse da Enel per una formazione di qualità a favore dei giovani, con tanti elementi di innovazione legati alla transizione energetica e all’innovazione tecnologica.

Quest’anno sono 11 gli studenti assunti grazie all’apprendistato duale giunto alla seconda edizione: nell’edizione precedente gli studenti entrati in Enel con contratto a tempo indeterminato sono stati 15. In totale 26 giovani provenienti, oltre che dall’Università di L’Aquila, da altri prestigiosi atenei italiani. 

Agli studenti verrà proposto un curriculum di studi denominato Energia, che, oltre ad offrire  la consolidata formazione in Ingegneria Elettrica erogata da oltre 50 anni dall’Ateneo aquilano, si arricchirà di ulteriori contenuti, rispondenti alle attuali esigenze del mondo produttivo, collegate alla fase di transizione energetica e di trasformazione tecnologica e digitale dei processi di lavoro.

“Con entusiasmo ci accingiamo a dare il via alle attività di questo secondo anno del Programma di Apprendistato Duale di Alta Formazione e Ricerca; la prosecuzione della collaborazione con Enel è per il nostro Corso di Laurea motivo di viva soddisfazione.  Auguriamo ai nuovi partecipanti di poter coniugare al meglio le competenze accademiche e aziendali che vengono loro offerte in questo programma unico nel suo genere, e di poter davvero formarsi con passione ed impegno nel settore dell’Ingegneria Elettrica, che rappresenta una realtà in rapida espansione ed evoluzione tecnologica”, ha dichiarato il Professore Edoardo Fiorucci, Presidente del Corso di Laurea in Ingegneria elettrica.

Ancora un risultato eccellente del nostro Ateneo. Congratulazioni agli ideatori e ai realizzatori, sia accademici che aziendali dell’iniziativa, e in bocca al lupo agli allievi che trarranno molta soddisfazione dal compimento di questo innovativo percorso” ha commentato il Rettore di UnivAQ, Professore Edoardo Alesse.




L’ENNESIMO EPISODIO DI VIOLENZA

Evento che ha scosso San Giovanni Teatino

San Giovanni Teatino, 12 settembre 2024. Purtroppo, il 5 settembre 2024 alle ore 21:40 nei confronti di un ragazzino residente di 12 anni –  che è stato preso a calci e a pugni, e che per il forte dolore si è dovuto recare al Pronto Soccorso – si è consumata una scena da film horror!

Questa è la conferma che la città ha subito un preoccupante aumento di episodi di violenza, creando un profondo senso di insicurezza tra i residenti. Il gruppo consigliare PRO SGT, composto dalle consigliere comunali Valentina Chiacchiaretta e Dott.ssa Valenzia Di Meo, chiedono al Sindaco di dare una risposta concreta a chi vive quotidianamente con il timore di subire aggressioni, furti e atti di vandalismo o di bullismo.

La nostra solidarietà e vicinanza va alla vittima e alla sua famiglia! Invitiamo tutti i cittadini a denunciare sempre alle autorità competenti qualsiasi episodio, anche lieve.

Gruppo Consiliare PRO SGT




CRESCE IL PIANO DELLE OPERE TRIENNALI

Due milioni di euro per il nuovo nido e la strada a Torre Liquerizia.

Città Sant’Angelo, 12 settembre 2024. Un nuovo asilo nido da 36 posti a Fonte Umano e la realizzazione della nuova strada in via Torre Liquerizia, con il raccordo verso la SP1 e il miglioramento di viabilità e parcheggi intorno alla scuola Verzella. Sono questi i due interventi che il Consiglio Comunale di Città Sant’Angelo ha approvato ieri pomeriggio, andando in questo modo a rivedere, in aumento, il piano delle opere triennali.

Una doppia operazione per la quale il Comune ha ottenuto un duplice finanziamento, per un totale di circa due milioni di euro. Il primo riguarda proprio il nuovo asilo nido, progetto che ha

ottenuto la somma di 864mila euro dal Miur, grazie ai fondi del Pnrr, e che sorgerà in via San Martino. Sarà capace di ospitare 36 bambini, aumentando l’offerta per le famiglie angolane. Non solo: l’intervento si unisce all’altro asilo nido in costruzione, quello a Madonna della Pace. In questo modo, il numero di posti disponibili negli asili nido comunali andrà a crescere sensibilmente, raggiungendo quota 100. I lavori dovranno essere affidati entro il 31 ottobre, per poi iniziare le attività di costruzione.

Dall’altro lato, 1 milione e 100mila euro sono stati attribuiti dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici) al lavoro per la realizzazione della nuova strada in via Torre Liquerizia. Si tratta di un intervento atteso da tempo, che ha come obiettivo non solo quello di migliorare la viabilità di raccordo con la SP1, ma anche e soprattutto risolvere il problema parcheggi che interessa in particolar modo l’utenza della scuola Verzella.

Come annunciato già durante il periodo elettorale, abbiamo iniziato le attività per questi due importanti lavori, andando a rivedere a rialzo il piano delle opere triennali” spiega il Sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti. “Con il nuovo asilo nido, che si unisce a quello già in costruzione a Madonna della Pace, arriviamo ad avere cento posti disponibili per i bambini del territorio, rispondendo così alle esigenze di tante famiglie. La nuova strada a Torre Liquerizia invece pone fine ad un annoso problema, specie per quel chi riguarda il problema parcheggi che interessa la vicina scuola Verzella”. E conclude: “Grazie al lavoro degli uffici comunali, siamo riusciti ad ottenere i due finanziamenti necessari, che portano altri due milioni di euro sul nostro territorio. Dopo il via libera del consiglio inizieranno le attività di progettazione e di affidamento”.




GRANDE RITORNO PER IL MOVIMENTO FIVE FESTIVAL

L’evento targato M5S Pescara che si terrà al parco Sabucchi dal 13 al 15 settembre. Dalle 17:30 in poi incontri, laboratori, dibattiti e tanto divertimento.

Pescara, 12 settembre 2024. Pasquale Tridico, Sergio Costa, Stefano Patuanelli, Paola Taverna sono solo alcuni degli ospiti che arriveranno in Abruzzo per la terza edizione del Movimento Five Festival, la manifestazione targata M5S Pescara che si terrà il 13, 14 e 15 settembre nel parco Villa Sabucchi del Capoluogo adriatico. 

L’evento torna dopo alcuni anni di stop, e lo fa alla grande con tre giornate di incontri, laboratori e dibattiti sui temi più caldi della politica nazionale e locale. Un’occasione unica di formazione e informazione, non mancheranno, poi, momenti in musica e convivialità con giochi a squadre sull’economia circolare, il concerto dei 99 cosse e, tutte le sere, punto ristoro per cenare insieme.

Questo il programma completo:

Venerdì 13 settembre alle 17:30 il panel “Cittadinanza Attiva e (In)formata”, uno spazio di formazione politica e amministrativa basata su metodologie didattiche all’avanguardia. La giornata prosegue con il dibattito sulla “Tutela del mondo animale”, affrontando tematiche e problematiche nella gestione del mondo animale, dopo la chiusura del canile comunale a Pescara, e sulla tutela della biodiversità alla luce della famigerata delibera firmata dalla Giunta di centrodestra, che autorizza l’abbattimento di cervi, anche cuccioli, sul territorio regionale. Il dibattito vedrà la partecipazione di Gabriella Di Girolamo, senatrice del Movimento 5 Stelle, capogruppo della commissione ambiente e coordinatrice del Comitato infrastrutture e mobilità sostenibile, Paolo Sola, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e Presidente della commissione Controllo e Garanzia al Comune di Pescara, Filomena Ricci, delegata WWF Italia per l’Abruzzo, Michele Pezone, coordinatore dell’Ufficio legale nazionale della Lega Nazionale del Cane, Paola Canonico, Presidente della Lega Nazionale del Cane – sezione di Pescara, Rita Capranica, Referente LAV – sezione di Pescara. La serata prosegue con un video messaggio di Giulia Innocenzi e la proiezione – ad ingresso libero e gratuito – del suo film “Food for profit”, un’inchiesta sull’industria della carne, lobby e politica.

Sabato 14 settembre il Festival apre alle 18 con “Mettiamoci in gioco”, un inedito gioco a squadre sulla raccolta differenziata per proseguire con il dibattito “Abruzzo circolare” alla presenza di Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei Deputati e già Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Giovanni Damiani, biologo e già direttore ANPA, direttore tecnico dell’ARTA Abruzzo e Vicepresidente nazionale di Italia Nostra, Giancarlo Odoardi, vicepresidente dell’Associazione nazionale compostaggio e Dario Oggiano, art director e consulente creativo e il consigliere M5S Paolo Sola. Si affronteranno temi legati all’economia circolare, dall’industria del riciclo alle politiche per rifiuti zero, passando per le più recenti tecniche di produzione del compost, un approfondimento sui biodigestori e la loro funzione, fino ad arrivare all’esito di un importante studio locale dal titolo “Spiagge di plastica”.

La serata proseguirà con il concerto live del gruppo “99 Cosse”, ironia in musica, made in Abruzzo.

Domenica 15 settembre appuntamento alle 17 con il panel “5 stelle: esperienze di valore” un racconto delle best practices del Movimento 5 Stelle nei Comuni e nelle province d’Abruzzo, in Regione e al Parlamento, con la partecipazione di Paola Taverna, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, già senatrice e Vicepresidente del Senato della Repubblica, e di numerosi portavoce del Movimento 5 Stelle abruzzese e non solo. Alle 19.00 si parlerà di “Lavoro e futuro” con Pasquale Tridico, europarlamentare del M5S e già Presidente dell’INPS, Stefano Patuanelli, capogruppo del M5S al Senato, già Ministro dello sviluppo economico e delle politiche agricole, Luciano D’Amico, consigliere regionale dell’Abruzzo, già Rettore e prof. ordinario all’Università degli studi di Teramo, Carmine Ranieri, segretario regionale CGIL Abruzzo. I relatori affronteranno temi di natura regionale e nazionale, dalla Bolkestein all’intelligenza artificiale, dall’automotive alla sanità, passando per lo Ius Scholae e l’agenda Draghi. Le conclusioni saranno affidate alla consigliera regionale del M5S Erika Alessandrini.




NOTTE GIALLA DELLO SPORT

Aci Chieti ospita il progetto Inclusion-E promosso da Racesport Ets Aps con innovativi simulatori di guida per persone con disabilità

Chieti, 12 settembre 2024. Motorsport for People, ovvero Inclusion-E: si chiama così un bel progetto, ideato e realizzato dall’associazione Racesport, per la progressiva diffusione nei confronti delle persone con disabilità della disciplina sportiva automobilistica virtuale del Sim Racing, riconosciuta, a livello nazionale, da CONI e ACI e, a livello internazionale, dalla F.I.A. (Federazione Internazionale dell’Automobilismo).

«La prima fase del progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Abruzzo» ha spiegato Michele Del Grosso, Presidente di Racesport «è stata quella di promuovere un simulatore di guida inclusivo, con uno specifico design ‘zero barriere’, ossia con un accesso facilitato per le persone con disabilità motoria e segnatamente con paraplegia, oltreché un innovativo volante, la cui tecnologia consente di ottimizzare sia l’ergonomia che le funzionalità di guida, a vantaggio della performance sportiva durante l’utilizzo da parte di una persona disabile».

«Di lì a poco» ha proseguito Michele Del Grosso «è nata l’idea di programmare un Inclusion-E Tour nazionale, che avrebbe permesso di far conoscere meglio l’iniziativa e, soprattutto, di far provare questo nuovo simulatore di guida inclusivo in piena ottica di riduzione delle disuguaglianze».

L’iniziativa ha immediatamente suscitato l’interesse di diversi organismi appartenenti al mondo istituzionale, scientifico e del terzo settore sociale nazionale, primo fra tutti ACI ESport.

«E come rappresentanti dell’ACI sul territorio provinciale siamo orgogliosissimi di aver convinto l’assessore Pantalone e il Comune di Chieti, organizzatore, con CONI e CIP Abruzzo, della ‘Notte Gialla dello Sport’ a far posizionare, per l’occasione, nella zona adiacente la piazza Guglielmo Marconi (Via Colonnetta), una postazione dove sarà possibile testare questi innovativi simulatori di guida inclusivi che permettono alle persone con disabilità motoria-paraplegia di praticare la guida simulata, sullo stesso piano e con le stesse opportunità di una persona senza disabilità» ha affermato Roberto D’Antuono, Direttore dell’Automobile Club Chieti.

La postazione con i simulatori di guida inclusivi resterà a disposizione  per l’intera serata di venerdì 13 settembre fino a notte tarda.

«Dopo l’accordo siglato ad inizio anno con la Commissione Medica Locale della Asl per rendere più semplice, grazie al supporto fornito dalle nostre Delegazioni ACI presenti sul territorio provinciale, il disbrigo delle pratiche per il rilascio delle patenti di guida alle persone con disabilità e ai cittadini affetti da patologie importanti, ecco un’altra importante opportunità che l’Automobile Club Chieti offre ai soggetti più svantaggiati. Riteniamo, infatti, che lo sport non debba essere visto soltanto come semplice e sano agonismo, ma possa, anzi debba, costituire un fattore di inclusività e un collante per l’intera comunità, che, negli ultimi anni, ha sempre più bisogno di punti di riferimento. L’obiettivo ‘ACI per il sociale’ è quello di far sì che sempre più persone con disabilità possano praticare sport, promuovendo le migliori tecnologie che possano agevolare la pratica della simulazione di guida, creare ambienti inclusivi favorevoli alla salute e sviluppare abilità personali; per questo motivo non abbiamo perso tempo a sostenere il progetto Inclusion-E di Racesport» è stato il commento finale di Mario Aloè, Presidente dell’Automobile Club Chieti.




IL VESCOVO INCORAGGIA LA COMUNITÀ SCOLASTICA

Mons. Michele Fusco ha rivolto una lettera a tutti gli studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e personale della nostra comunità educativa diocesana

Sulmona, 11 settembre 2024. Nel suo messaggio, il Vescovo ha sottolineato l’importanza dell’educazione come strumento per costruire un futuro migliore e ha invitato tutti a vivere questo nuovo anno scolastico con entusiasmo e impegno. “La scuola è un luogo privilegiato dove coltivare i vostri talenti e le vostre passioni”, ha affermato il Mons. Fusco, rivolgendosi agli studenti. “È qui che imparate a conoscere voi stessi, a confrontarvi con gli altri e a costruire relazioni autentiche e durature”.

Mons. Fusco ha inoltre espresso un profondo ringraziamento a tutti gli operatori scolastici per il loro prezioso lavoro. “Siete guide e maestri, ma siete anche amici e confidenti”, ha sottolineato, riconoscendo il ruolo fondamentale degli insegnanti e dei dirigenti nel formare cittadini consapevoli e responsabili.

Guardando al futuro, il Vescovo ha invitato la comunità scolastica a lavorare insieme per creare una scuola che sia un luogo di crescita, di confronto e di inclusione, dove ognuno possa sentirsi accolto e valorizzato.

LA LETTERA

Carissimi Studenti, stimati Dirigenti, Insegnanti e Personale scolastico, con grande gioia vi rivolgo il mio più caloroso augurio per l’inizio di questo nuovo anno scolastico. Un anno che ci porta verso un traguardo speciale: il Giubileo. Un tempo di grazia, un’opportunità per rinnovare la nostra fede e il nostro impegno a essere testimoni di speranza, proprio come ci esorta a fare Papa Francesco.

In un mondo che spesso ci travolge con mille sollecitazioni e ci mette a dura prova, la Scuola è un luogo privilegiato dove questa speranza può germogliare e crescere, un’oasi dove coltivare i vostri talenti e le vostre passioni. È qui che imparate a conoscere voi stessi, a confrontarvi con gli altri, a costruire relazioni autentiche e durature.

Siete giovani generosi e pieni di vitalità, ma anche fragili e bisognosi di attenzioni. Portate nel cuore tante domande e tante speranze. Vi invito a cogliere questa opportunità per crescere come persone mature e responsabili, imparando a essere artigiani di pace e costruttori di fraternità.

Accogliete con apertura le idee degli altri, anche se sono diverse dalle vostre. Imparate a dialogare, a confrontarvi, a trovare punti in comune, senza mai imporre il vostro pensiero con la forza. La scuola è il luogo ideale per imparare a farlo. Vi incoraggio a vivere questo anno scolastico con entusiasmo e impegno. Siate curiosi, apritevi al nuovo, non abbiate paura di sbagliare. E soprattutto, non dimenticate mai di sognare.

A voi, cari Dirigenti, Insegnanti e Personale scolastico, va il mio più sentito ringraziamento

per il vostro prezioso lavoro. Siete guide e maestri, ma siete anche amici e confidenti. Il vostro impegno è fondamentale per formare cittadini consapevoli e responsabili, capaci di affrontare le sfide del futuro con coraggio e determinazione.

A tutti voi, infine, auguro un anno ricco di soddisfazioni, di successi e di nuove scoperte. Insieme, costruiamo una scuola che sia un luogo di crescita, di confronto e di inclusione, dove ognuno possa sentirsi accolto e valorizzato per quello che è.

Con affetto e benedizione

Michele Fusco

Vescovo di Sulmona-Valva




ODONTOSTOMATOLOGIA RESTA A CHIETI

Grande soddisfazione di Carrozzine Determinate. Il reparto di odontostomatologia resta collocato nell’ospedale di Chieti, nessuna chiusura, nessuno spostamento a Lanciano

Chieti, 11 settembre 2024. Questo quanto è emerso durante l’incontro della Commissione Paritetica tenutosi presso la sala consiliare del rettorato della Università “G. D’annunzio“  di Chieti.  L’associazione Carrozzine Determinate aveva acceso l’attenzione sulla questione, intrapreso varie iniziative e minacciato l’incatenamento a fronte del paventato spostamento del reparto di odontostomatologia, vera eccellenza per la cura odontoiatrica dei pazienti fragili.

Su invito del Magnifico Rettore Prof. Liborio Stuppia e per volontà dell’Assessore alla sanità Nicoletta Verì, hanno presenziato alla Commissione Paritetica per l’Associazione Carrozzine Determinate il Presidente Claudio Ferrante e l’Avv.  Mariangela Cilli. In tale sede hanno ulteriormente ribadito tutte le ragioni a fondamento della richiesta di permanenza del reparto presso l’ospedale di Chieti, le istanze delle famiglie e la volontà di tutelarne, con tutti gli strumenti possibili, il diritto alle cure.

Si è registrata sin da subito la disponibilità del Magnifico Rettore al rinnovo della scaduta convenzione con la Asl, presupposto fondamentale per la permanenza del servizio.

Alla luce del confronto e del dibattito svolto il Direttore Generale della Asl di Chieti Dr.Thomas Schael, alla presenza dei componenti delle commissioni paritetiche Asl e Università e anche del Sindaco di Chieti Diego Ferrara, ha espressamente annunciato che non ci sarà nessuno spostamento del reparto di odontostomatologia dall’ospedale di Chieti, ma si procederà dunque solo ad una ottimizzazione dei percorsi assistenziali in particolare per l’utenza fragile, lavorando anche su criticità d’accesso quali parcheggi riservati e abbattimento di barriere architettoniche.

L’associazione Carrozzine Determinate non può che esprimere la più ampia soddisfazione per questo importantissimo risultato che tutela il diritto ad una buona sanità, al mantenimento di importanti e consolidate prassi in un reparto che, grazie alla grande professionalità dei medici e degli infermieri, è da considerarsi una vera e propria eccellenza dell’Ospedale di Chieti per la cura di tantissimi pazienti con disabilità.

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




LA RIFORMA DELLO SPORT

Nuove prospettive e sfide

Chieti, 11 settembre 2024. Riforma dello sport – Nuove prospettive e sfide”: è il titolo dell’evento gratuito che si svolgerà giovedì 12 settembre, alle ore 16:00, nella sede di Academy ForMe, al primo piano del centro commerciale Centauro, in via Filippo Masci, a Chieti. L’iniziativa è promossa dalla categoria Sport di Confartigianato Chieti L’Aquila, dal Comitato provinciale ANCoS di Chieti e dal Coni di Chieti.

Obiettivo dell’incontro è quello di fare chiarezza e fornire aggiornamenti sulle recenti modifiche normative introdotte dalla riforma dello sport, concentrandosi sugli argomenti più rilevanti per professionisti del settore, amministratori e volontari. Tra i temi trattati, caratteri generali e normativa di riferimento, Collaborazioni coordinate e continuative (Co.Co.Co.) in ambito amministrativo e gestionale, ruolo dei volontari e dei dipendenti pubblici nel settore sportivo, premi per le gare e rapporti tra Asd (Associazioni Sportive Dilettantistiche) ed Ets (Enti del Terzo Settore). Una parte significativa dell’evento sarà dedicata alle FAQ del Ministero del Lavoro, che forniscono le linee guida per una corretta applicazione delle nuove regole.

Dopo i saluti istituzionali del presidente di Confartigianato Sport Chieti L’Aquila, Ennio Marianetti, e del delegato provinciale del Coni di Chieti, Massimiliano Milozzi, seguiranno gli interventi del vicepresidente nazionale dell’Ancos, Renato Rolla, e del commercialista esperto fiscalista del Coni Abruzzo, Marco Fava. Modera i lavori il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli. Per partecipare è obbligatoria la registrazione, sul sito web di Confartigianato Chieti L’Aquila (www.confartigianato.ch.it).

“Si tratta di un’importante occasione che abbiamo promosso, in collaborazione con il Comitato provinciale dell’ANCoS e con il Coni di Chieti, con l’obiettivo di fornire un aggiornamento alle associazioni sportive, ai loro amministratori, ai dirigenti e ai professionisti del settore, viste le significative novità che sono state introdotte – afferma il presidente della categoria Sport di Confartigianato Chieti L’Aquila, Ennio Marianetti – Siamo, infatti, in una fase estremamente delicata, soprattutto considerando le novità in materia fiscale, come, ad esempio, i rimborsi spese per i collaboratori delle associazioni sportive e per tutti coloro che operano nel settore. Tutti temi che verranno affrontati nel corso dell’evento. I partecipanti, inoltre, avranno la possibilità di interagire con gli esperti, ponendo loro delle domande da presentare al momento della registrazione”.




LA CICLOTURISTICA DELLA CASTAGNA

Al via le iscrizioni per un evento imperdibile nel cuore dell’Abruzzo

Sante Marie, 11 settembre 2024. Sono partite le iscrizioni della XIII edizione della Cicloturistica della castagna. L’evento imperdibile è pronto a riportare a Sante Marie il fascino di una tradizione sportiva che unisce competizione, divertimento e valorizzazione del territorio.

L’appuntamento è per il 27 ottobre 2024, con partenza prevista alle 9.30 da piazza Aldo Moro. La manifestazione, organizzata dal Centro Sportivo Italiano, comitato provinciale L’Aquila con il supporto della Pro Loco di Sante Marie, propone tre percorsi adatti a tutti i livelli di preparazione: 18 chilometri, 28 chilometri e 38 chilometri. Ogni itinerario è pensato per offrire un’esperienza immersiva tra le bellezze naturali e culturali della regione, attraversando paesaggi incantevoli e rigogliosi boschi di castagni, simbolo dell’autunno abruzzese.

La Cicloturistica della castagna è un evento che ogni anno richiama numerosi ciclisti da tutta Italia, attratti non solo dalla qualità dei percorsi, ma anche dall’atmosfera unica che si respira durante la manifestazione. Un’occasione per scoprire il fascino di Sante Marie e delle sue tradizioni, e per vivere una giornata di sport e convivialità.

Le iscrizioni sono già aperte su ENDU.net. Non mancate a questo appuntamento con la natura e lo sport! Per ulteriori dettagli, visitate la pagina Facebook, il sito internet comitatocsilaquila.it o scriveteci a laquila@csi-net.it.




PROTOCOLLO PER LA RICOSTRUZIONE POST SISMA

Siglato il protocollo su impiego detenuti

Roma, 11 settembre 2024. Rafforzare le opportunità lavorative in favore della popolazione detenuta nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Molise e Umbria colpite dal terremoto del 2016, promuovendo l’assunzione dei detenuti nei cantieri coinvolti nel processo di ricostruzione di edifici pubblici e di culto e favorendo, in tal modo, il loro reinserimento nella società.

È questo il senso del protocollo d’intesa sottoscritto oggi in Via Arenula dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dal Commissario straordinario di governo per il sisma 2016, Guido Castelli, dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Matteo Maria Zuppi, dal Presidente facente funzioni dell’ANCI, Roberto Pella e dal Presidente nazionale dell’ANCE, Federica Brancaccio. Presenti alla firma anche il viceministro, Francesco Paolo Sisto, e i sottosegretari alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari.

Saranno 35 gli istituti penitenziari interessati dal progetto, tutti presenti nelle province di Fermo, Teramo, L’Aquila, Perugia, Spoleto, Ancona, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata e Pescara coinvolte dal sisma di otto anni fa.

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in accordo con la magistratura di sorveglianza, individuerà i detenuti in possesso dei requisiti di idoneità per lo svolgimento del lavoro all’esterno, come previsto dall’art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario.

Il numero di coloro che saranno effettivamente coinvolti, così come le modalità di inserimento lavorativo, dipenderanno dal programma dei lavori, dai cantieri individuati e dall’incontro fra le esigenze delle aziende e i profili dei singoli detenuti. Le prestazioni lavorative potranno riguardare, oltre ad attività di edilizia, anche lo svolgimento di compiti di natura impiegatizia comunque collegati ai cantieri. Per il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “il fine rieducativo della pena e il reinserimento sociale dei detenuti sono un obiettivo primario del governo, che stiamo perseguendo attraverso queste e tante altre iniziative avviate dal Ministero della Giustizia. Per noi non si tratta soltanto di perseguire quello che è un dovere costituzionale sancito dall’articolo 27 della nostra Carta, ma è un impegno morale a cui lavoriamo ogni giorno attraverso una strategia di interventi quanto più ampia per favorire e incrementare le opportunità di lavoro in favore della popolazione detenuta.

Per affrontare le annose criticità del carcere, dal sovraffollamento degli istituti al rischio della recidiva, è fondamentale puntare sul coinvolgimento di tutti: Istituzioni, imprenditori, società civile, associazionismo e mondo cattolico, insieme possono contribuire a costruire un’opportunità di riscatto a coloro che stanno scontando una pena”.

Guido Castelli, Commissario Straordinario di governo per il sisma 2016: “Ringrazio il Ministro Nordio e tutte le autorità presenti per aver condiviso l’importanza di questo Protocollo d’intesa, che ha l’obiettivo di favorire un’opportunità di apprendimento e di reinserimento nei confronti di cittadini attualmente detenuti. Compito dello Stato è infatti non solo quello di garantire l’espletamento della pena per il reato commesso, ma anche la rieducazione e l’iniziativa odierna va proprio in questa direzione. Siamo lieti di poter collaborare con il Ministero della Giustizia e gli istituti penitenziari nell’ambito del percorso di ricostruzione dell’Appennino centrale. Si tratta del secondo cantiere più grande d’Europa, un’opera complessa che non si limita alla ricostruzione fisica ma che include una strategia di rilancio economico e sociale delle comunità dell’Appennino centrale. Dopo le prime “false partenze” finalmente siamo riusciti ad imprimere un cambio di passo. Il 95% delle circa 3.500 opere pubbliche finanziate è stato avviato.

Complessivamente i cantieri privati fino ad oggi autorizzati sono stati oltre 20 mila e, di questi, sono più della metà quelli già conclusi. I progetti di riparazione approvati degli oltre 1.200 edifici di culto lesionati dal sisma hanno superato la soglia 50% del totale. Sono risultati che documentano un clima di grande collaborazione tra gli attori della ricostruzione: struttura commissariale, regioni, comuni, diocesi, soprintendenze, imprese, professioni tecniche e terzo settore. Si tratta del migliore humus per sviluppare un protocollo che sottende l’antica riflessione agostiniana secondo cui dal male (e quindi anche dal sisma) può scaturire il bene”.

Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana: “Questo Protocollo ha una doppia valenza: da una parte dà la possibilità ai detenuti di lavorare, restituendo loro dignità e aprendo orizzonti di futuro. È significativo che questa rinascita parta proprio dai cantieri della ricostruzione, in territori feriti ma desiderosi di ricominciare. Dall’altra parte, ricorda che il carcere è per la rieducazione e la riparazione, mai solo punitivo. In questo senso, le pene alternative aiutano a garantire umanità e a favorire il reinserimento nella società: questo Protocollo, investendo sul lavoro dei detenuti, è un passo concreto verso l’obiettivo ambizioso della recidiva zero”.

Roberto Pella, Presidente facente funzioni dell’ANCI: “Si tratta di un importante accordo che rafforza la collaborazione, nata più di dieci anni fa, con il Ministero della Giustizia: un impegno fondamentale di tutti noi, Sindaci e amministratori, per dare un’opportunità di riscatto a chi ha deviato dalla legge impegnandosi in progetti utili per i Comuni e le comunità locali duramente colpite dagli eventi sismici del 2016. Le carceri devono essere luogo dove scontare la pena ma anche un’occasione di recupero e reinserimento nella nostra società soprattutto per i più giovani. Con convinzione, dunque, sigliamo questo protocollo – ha concluso il presidente – che rappresenta un passo decisivo per ricucire lo ‘strappo’ tra le persone detenute e la società imparando, allo stesso tempo, un mestiere e contribuendo alla cura dei beni pubblici. Ringrazio il ministro Nordio, il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Castelli, il presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Matteo Maria Zuppi e la presidente dell’Ance Federica Brancaccio, assieme al sottosegretario alla Giustizia Delmastro Delle Vedove, per l’impegno e la condivisione di questo progetto”.

Federica Brancaccio, Presidente nazionale dell’ANCE: “Aderiamo al protocollo con grande entusiasmo, sulla scia della collaborazione già avviata negli scorsi anni con il Ministero, l’Anci, la Conferenza Episcopale e il Commissario. Attraverso questo accordo vogliamo aiutare le imprese impegnate nel grande progetto di ricostruzione anche a fronteggiare la carenza di manodopera per garantire una rinascita non solo fisica dei territori ma soprattutto culturale e sociale”.




UN CONVEGNO INTERNAZIONALE

Linee d’ombra: realtà e rappresentazioni dei dopoguerra nelle trasformazioni dell’età contemporanea. Campus universitari di Chieti e di Pescara – 12/14 settembre 2024

Chieti, 11 settembre 2024. “Linee d’ombra: realtà e rappresentazioni dei dopoguerra nelle trasformazioni dell’età contemporanea”, su questo tema docenti universitari e ricercatori italiani ed europei si confronteranno in occasione del Convegno internazionale organizzato e promosso in collaborazione dall’Università degli “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, attraverso la sua Scuola di Studi umanistici, e la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo). Il Comitato organizzatore della “d’Annunzio”, coordinato dal professor Stefano Trinchese, è composto dai professori Francesco Caccamo, Enzo Fimiani, Maria Teresa Giusti e Paola Pizzo.

Nel Comitato scientifico del Convegno, coordinato dal professor Enzo Fimiani della “d’Annunzio”, figurano Arianna Arisi Rota, Raffaella Baritono, Alberto Basciani, Alfonso Botti, Barbara Bracco, Ferdinando Fasce, Patrizia Gabrielli, Lorenzo Kamel, Brunello Mantelli, Barbara Montesi, Marco Pignotti, Maurizio Ridolfi. I lavori, che saranno ospitati nei due Campus universitari della “d’Annunzio”, dal 12 al 14 settembre prossimi, si apriranno giovedì 12 settembre, alle ore 14:30, nell’Aula 31 del Polo di Pescara con saluti istituzionali del Rettore, Liborio Stuppia e del professor Stefano Trinchese, Decano di Storia contemporanea dell’Ateneo. Dopo l’introduzione del prof. Enzo Fimiani, sarà il professor Federico Romero dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze a tenere la Lectio Magistralis sul tema: “Per una categoria di “dopoguerra” nell’età contemporanea?”. Il 13 settembre il convegno si sposterà nell’Auditorium del Rettorato a Chieti, per tornare con la sessione di chiusura, sabato 14, nell’Aula 31 del Campus di Pescara.

“Questo convegno internazionale – spiega il professor Stefano Trinchese – è un evento unico per la realtà abruzzese. Per la prima volta, infatti, convergono insieme in Abruzzo tutti i più grandi storici italiani e le più grandi storiche italiane, che fanno parte della società professionale SISSCo. L’idea di convegno è di dare risposte ad una domanda storiografica di fondo, quanto mai attuale: esistono caratteristiche che avvicinano tra loro i contesti postbellici in una misura che consenta, se non di compararli appieno, perlomeno di farne terreni di più larga e comune conoscenza, all’interno di trame interpretative coerenti, così da poter delineare una categoria storica di “dopoguerra” nel mondo contemporaneo? E parlare di dopoguerra – conclude il professor Trinchese – significa trattare di quelli scaturiti dai tre conflitti maggiori, dal tempo della Restaurazione ottocentesca post-napoleonica, alle fasi successive ai due grandi conflitti mondiali del Novecento, che allargano le loro conseguenze molto più in là, dal dopo guerra fredda fino a questo difficile scorcio di secolo XXI”.

Maurizio Adezio




PRELEVATO IL DNA DEL LUPO

Ha attaccato e ferito una persona a Casalbordino il 7 settembre. Non è escluso che questo lupo sia un giovane imparentato con la lupa  di Vasto che fece molti attacchi fino al 2023

Casalbordino, 11 settembre 2024. Da noi contattato direttamente, il dr. Simone Angelucci – responsabile veterinario del Parco nazionale della Maiella e molto esperto anche di cattura di lupi – ha dichiarato: “Alla persona ferita da un lupo a Casalbordino il 7 settembre scorso, il personale medico dell’ospedale di Vasto ha fatto il tampone del Dna, che ci è stato consegnato. Ora lo invieremo all’Ispra che analizzandolo accerterà se si tratta di un lupo e se sì di quale individuo si tratta. L’eventuale cattura di un lupo è già cosa molto difficile, ma lo è di più se si deve catturare proprio quell’esemplare tra tanti presenti nella zona. Il Dna è pertanto basilare. Non escludo che questo esemplare probabilmente giovane possa essere un fratello o sorella della lupa di Vasto, mai riprodottasi, infine catturata e che ora si trova definitivamente nel grande recinto di un centro di recupero della fauna selvatica”. Abbiamo parlato con il dr. Piero Genovesi, responsabile Fauna di Ispra (l’ambito scientifico del ministero dell’ambiente), che ci ha dichiarato: “Sì, ho sentito che la cosa sarebbe successa, ma non ho ancora ricevuto alcuna relazione scritta, né i tamponi”.

Il Parco comunque si sta prodigando. Anche ieri sera 10 settembre in loco stavano operando il dr. Angelucci e diversi forestali, con tre autovetture. Il modus operandi dell’animale di Casalbordino, infatti, è simile (potrebbe avere copiato e imparato?) a quello della precedente e più famosa lupa, e pure i luoghi sono gli stessi poiché si tratta della zona della Riserva di  Punta Aderci, che ha da una parte il territorio di Vasto e dall’altra appunto quello di Casalbordino. Lì i lupi sono numerosi. Tuttavia, attacchi alle persone da parte dei lupi sono comunque in costante aumento, l’11 agosto scorso sopra Varigotti, comune di Finale Ligure, è stato fotografato e persino filmato l’attacco e inseguimento di un ragazzo tredicenne da parte di un lupo, di sera e in un camping autorizzato ma non recintato, in mezzo a dieci tende e circa 30 persone. Il ragazzo è rimasto solo lievemente ferito grazie al soccorso del padre e di altra gente.

La lupa cosiddetta di Vasto – ma che attaccò persone anche nel limitrofo comune di San Salvo –, fu infine catturata proprio dal personale del Parco nazionale della Maiella, e risultò pura e del tutto selvatica. Nel 2022-23 attaccò persino in spiaggia gruppi ignari di ragazzi, tanto che in dodici mesi a morsi mandò concretamente in ospedale ben tredici persone, tra cui anche due bambini di 4 anni in evidenti tentativi di predazione addirittura in spiaggia durante il tardo pomeriggio, alla presenza di molte persone. Fortunatamente i genitori riuscirono a trattenere per le gambe i figli, rimasti comunque feriti alla schiena.

L’attacco di Casalbordino si è svolto nella serata di sabato 7 settembre scorso lungo la spiaggia di Santo Stefano in cui sorge un camping attrezzato anche con lettini e ombrelloni, chiuso da quel giorno per la fine dell’attività stagionale. Un turista 49nne, R.M. di Potenza, ospite del camping, stava camminando insieme alla moglie e ai figli minorenni quando sono stati improvvisamente attaccati dal lupo. L’uomo ha protetto la famiglia, riportando per fortuna solo un morso di striscio al ginocchio destro. Arretrando con la famiglia è riuscito ad allontanarsi, facendosi poi curare all’ospedale di Vasto, con una prognosi di cinque giorni. Il personale ha fatto anche il tampone per cercare il Dna nella saliva dell’animale, come da protocollo. Da notare che nel caso della lupa di Vasto fu solo dopo una sfilza di persone attaccate e ferite che, il 7 agosto 2023, gli operatori Ispra e il Parco della Maiella tennero un corso per il personale sanitario di Vasto sul prelievo dei campioni di saliva e sulla modalità di conservazione dei campioni. Ergo, fino ad allora manco si poteva stabilire quale fosse il lupo responsabile.

Il turista ferito il giorno dopo ha contattato i carabinieri forestali e inviato una raccomandata pec al sindaco di Casalbordino per lamentare l’assente segnalazione di pericolo sul territorio e nelle strutture ricettive, denunciando che “Non è stato il primo caso e non bisogna aspettare la tragedia per prendere seri provvedimenti e soprattutto immediati”. Già, perché il Comune in precedenza non ha allertato la popolazione – si è taciuto per non danneggiare la stagione turistica, come pubblicato il 10 settembre da Il Centro? – nonostante il comportamento confidente e quindi potenzialmente pericoloso di questo animale. Ammesso fosse lui, era stato avvistato, filmato e segnalato più volte, cosa che può obiettivamente capitare in prossimità di centri urbani limitrofi a boschi e prati, ma pure in situazioni decisamente allarmanti come spiega Francesco Nezic, abitante proprio a ridosso della spiaggia: “Quel lupo è quasi normale vederlo all’imbrunire sulla spiaggia di Santo Stefano, mi è pure passato abbastanza vicino. Ho visto molti lupi, e quello è un lupo, non molto grande, forse giovane. Non ha nessuna paura dell’uomo, altro che elusivo. Due miei conoscenti, un uomo e una donna, erano seduti sulla spiaggia, si sono voltati per caso e l’hanno visto a meno di tre metri dietro di loro, ovviamente spaventandosi. Lui si è alzato battendo le mani e allora il lupo si è allontanato lentamente, mica è scappato. Addirittura, sempre qui è arrivato davanti all’ingresso di un bar, con la gente dentro, non aveva paura”.

Tale comportamento ha fatto sì che – come spiegato dal  sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci – si procedesse a richiedere l’intervento del Parco nazionale della Maiella, che fin dai primi giorni di agosto è intervenuto e ha poi posizionato sia fototrappole sia gabbie-trappole per la cattura del lupo. Ma il sindaco non ha affatto allertato con cartelli la cittadinanza e i turisti del potenziale pericolo, dichiarando semplicemente: “Ovviamente non possiamo seminare il panico posizionando cartelli con su scritto attenti al lupo! così come non è stato fatto lo scorso anno a Vasto”. Peccato che il sindaco di Vasto – che non aveva fatto apporre nessun cartello di pericolo o allerta manco in oltre dodici mesi di attacchi  sia stato formalmente denunciato (iter in corso), insieme al prefetto, proprio per questo. Ricordiamo che il responsabile della tutela della pubblica incolumità per legge è il sindaco, ed è lui che deve obbligatoriamente intervenire, le autorità regionali o statali vengono dopo.

Visto che l’Italia è una sola, suona strano che tutto l’animalismo nostrano incolpi il Trentino di non apporre cartelli per avvertire sulla presenza di orsi, e qui invece non si posiziona nulla per non allarmare la gente sui lupi. Anzi, l’Abruzzo, definito “regione verde d’Europa”, è molto indietro rispetto al Trentino, dove sono stati appena piazzati un centinaio di contenitori di rifiuti anti-orso e anti lupo del costo di 4.000 euro cadauno (50.000 euro a piazzola). Un sopralluogo fatto ieri sera 10 settembre a Vasto – famosi lì i concerti a decibel sparati sulla spiaggia e persino nella Riserva di Punta Aderci che disturbano e allontanano la fauna – e a  Casalbordino ha evidenziato tripudi di odori derivanti da scarti alimentari lasciati tutta la notte nei cestini e bidoni all’esterno di ristoranti e bar, anche in luoghi bui che sembrano fatti apposta per attirare lupi, cinghiali e volpi. Insomma, molta colpa è delle persone, e delle relative grigliate abusive e picnic in spiaggia, e non dei lupi. In pratica, pur involontariamente si pastura lasciando cibo, come fa chi va a pescare per attirare i pesci. Che fanno le autorità pubbliche?

Il sindaco di Casalbordino, comunque, dopo avere ricevuto la lettera del turista ferito ha firmato l’ordinanza e dato il via alla preparazione, acquisto e posizionamento dei cartelli, cosa che si suppone non avverrà presto per motivi tecnici. I contenuti dell’ordinanza lasciano però perplessi: Nella considerazione che potrebbe trattarsi di lupi e che il fenomeno potrebbe rimanere sporadico (ma sporadico significa che si verifica o manifesta di rado, in modo discontinuo, però si verifica. E quindi?) e la presenza dei lupi in area urbana occasionale, va considerato come naturale (l’attacco di un lupo a un essere umano in Abruzzo, quindi, è normale e naturale?) e potrebbe essere destinato ad auto-estinguersi entro poco tempo (come? i lupi vivono anni…). Se, invece, dovessero persistere avvistamenti ripetuti e consolidarsi la tendenza a predare animali domestici, si provvederà a pianificare idonee misure di gestione (animali domestici? Qui è stata attaccata una persona, cosa più grave).

Dino Rossi, del Cospa e dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali, ha dichiarato: “Nell’incontro organizzato anni fa dal comune di Cepagatti, il dr. Angelucci rassicurava la gente che il lupo non attacca l’uomo, sembrava si avesse tutto sotto controllo ma a quanto pare gli studi sul tema sono serviti a poco. Parlando invece in generale, le tesi ideologiche sulla non pericolosità a prescindere (e smentite dai fatti) del lupo, hanno esposto e continuano a esporre la popolazione e i turisti a rischi che si sarebbero potuti evitare abbattendo gli esemplari pericolosi, come previsto in deroga dall’art. 16 della Direttiva Habitat. Ogni giorno che passa, qualcuno potrebbe essere aggredito con conseguenze imprevedibili ed è ovvio che le vittime avrebbero tutte le ragioni per rivalersi nelle sedi penali e civili sui responsabili”.

L’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali in merito ai fatti di Casalbordino denuncia come solo a seguito dell’attacco di un lupo a una persona è emerso che il comune, i carabinieri forestali, il Parco della Maiella, erano da tempo a conoscenza della situazione di pericolo determinata dalla presenza di quel soggetto e forse di altri nella zona del camping Santo Stefano. Se non si fosse verificata l’aggressione al turista, tutto sarebbe rimasto sotto silenzio, almeno sino al termine della stagione turistica? Dal momento che veniva disposta la cattura del lupo mediante la posa di gabbie, è palese che le autorità responsabili abbiano agito nella consapevolezza di un pericolo per la pubblica incolumità. In caso contrario tali misure non sarebbero state giustificate considerando lo status di rigida protezione del lupo. Di conseguenza, l’omissione delle opportune cautele (avvisi, cartelli, ordinanze di chiusura dell’area) atte a prevenire i prevedibili incidenti che la presenza di un lupo estremamente confidente avrebbe potuto determinare, si configurano come colpa grave e perseguibile penalmente. La nostra Associazione sta valutando infatti di attivarsi in tal senso.

Riferendoci invece in generale e quindi a livello nazionale, nessuna giustificazione legata all’esigenza di salvaguardare l’attività turistica può essere addotta quando è in gioco la pubblica incolumità. Dal momento che nelle zone turistiche (campeggi, spiagge, piste da sci) la presenza di lupi confidenti si fa ogni giorno più invadente è evidente che non è possibile, da parte delle autorità, infilare la testa sotto la sabbia. I danni subiti dagli operatori turistici delle località interessate dovranno essere oggetto di adeguati ristori, tenendo conto che è lo stato, attraverso le regioni, il proprietario e il responsabile dei danni e delle minacce dei lupi.

Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali  




UIL CAMP 2024

A Vasto il progetto di alta formazione sindacale della Uil. Corsi e tavole rotonde per 100 giovani sindacalisti provenienti da tutta Italia.  Con la partecipazione del segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri

Vasto, 11 settembre 2024. Dal 12 al 14 settembre a Vasto la nuova edizione di Uil Camp, il progetto di alta formazione sindacale della Uil con tavole rotonde, workshop e tanti ospiti.

“Transizione industriale e AI, persone e tecnologie insieme per un futuro migliore” è il tema sul quale 100 giovani sindacalisti provenienti da tutta Italia si confronteranno insieme a professionisti, esperti del settore, istituzioni e vertici sindacali.

“Siamo onorati di accogliere l’edizione 2024 del campo scuola sindacale della Uil – commenta il segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo – L’Abruzzo è stato scelto per ospitare l’iniziativa di quest’anno ed è un impegno importante che vedrà tutta l’organizzazione sindacale regionale coinvolta nella perfetta riuscita dell’evento. I giovani partecipanti avranno momenti di dibattito e discussione. L’intervento di professionisti e istituzioni a livello regionale e nazionale sarà l’occasione per discutere di temi fondamentali e importanti, quali  automotive, Zes unica, transizione industriale e ambientale e tematiche riguardanti il sociale. Sono convinto che sarà una tre giorni molto importante che lascerà il segno della nostra regione nella mente e nel cuore di questi ragazzi “.

Nella prima giornata, giovedì 12 settembre, il presidente Eures Fabio Piacenti, presenterà il rapporto sulla condizione occupazionale e retributiva giovanile. A seguire le opportunità della Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Zes unica) a cura del prof, Stefano Maria Cianciotta, componente del tavolo tecnico nazionale Zes e amministratore delegato Fira Abruzzo. Le conclusioni saranno affidate al tesoriere nazionale Uil Benedetto Attili.

La seconda giornata, venerdì 13 settembre, inizierà con approfondimenti con il mondo accademico e lavori di gruppo sui temi dell’intelligenza artificiale e transizione industriale. Nel pomeriggio, la tavola rotonda su “Automotive: quale futuro tra transizione ecologica-industriale e nuovo mercato globale?” con la partecipazione di PierPaolo Bombardieri, segretario generale Uil,  Fausta Bergamotto, sottosegretaria al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, Graziano Marcovecchio, presidente Pilkington Italia, Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane e relazioni industriali Italia Stellantis.

Nell’ultima giornata, sabato 14 settembre, i giovani sindacalisti si confronteranno sul progetto “Inclusion-E” di Racesport e ACI SPORT con Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, Michele Del Grosso, presidente associazione Race Sport, Cristiano Martelli, presidente commissione Aci E Sport, Agnese Onofri, psicologa clinica e della salute, e il segretario organizzativo Uil Emanuele Ronzoni.

Conoscenza, innovazione, confronto e condivisione sono alcuni dei capisaldi di Uil Camp, il progetto con il quale la Uil ha ideato uno dei principali strumenti formativi a favore dei giovani impegnati nell’attività del sindacato. Quest’anno sarà l’Abruzzo a dare il suo importante contributo alla costruzione della coscienza sindacale tra le giovani generazioni. I partecipanti si ritroveranno al camping Grotta del Saraceno di Vasto, per consolidare e condividere competenze ed esperienze del percorso di crescita sindacale che li vede protagonisti.

Barbara Del Fallo




CLIMBING FOR CLIMATE

Anche l’università di Teramo sulla Marmolada per la sesta edizione

Teramo, 11 settembre 2024. L’Università di Teramo ha partecipato il 7 e l’8 settembre scorsi alla sesta edizione dell’iniziativa Climbing for Climate, organizzata dalla RUS-Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e dal CAI-Club Alpino Italiano per la sensibilizzazione sulle problematiche del cambiamento climatico e per lanciare un appello per il potenziamento del contrasto alla crisi climatica, alla crisi ecologica e alla perdita di biodiversità.

L’evento, che nel 2021 e nel 2022 fu organizzato rispettivamente sul Calderone e sul massiccio della Majella dalle università abruzzesi, è stato promosso quest’anno sulla Marmolada dalle Università di Brescia e Padova, insieme alle altre Università Venete e all’Università di Trento.

In continuità, quindi, con l’impegno dell’Università di Teramo sui temi ambientali e sulle relative iniziative di studio e sensibilizzazione, hanno partecipato alla manifestazione il rettore Dino Mastrocola – l’unico tra i rettori a prendere parte all’ascensione – e il delegato RUS dell’Ateneo teramano Emilio Chiodo. L’ascensione alla base del ghiacciaio della Marmolada è stata effettuata in collaborazione con la “Carovana dei ghiacciai” di Legambiente ed è stata accompagnata dalle spiegazioni degli esperti sulle misurazioni dell’evoluzione del ghiacciaio effettuate dai ricercatori dell’Università di Padova e del Comitato Glaciologico Italiano, promotori della campagna glaciologica “partecipata”. Oltre cento i partecipanti.

«Secondo le rilevazioni dell’Università di Padova – ha raccontato il rettore Dino Mastrocola – il processo di fusione del ghiacciaio continua ad accelerare segnando nuovi record. I rilievi effettuati sull’abbassamento della superficie glaciale indicano che la vita residua del ghiacciaio è stimata tra i 13 e i 22 anni. In pochi anni anche il più famoso ghiacciaio delle Dolomiti scomparirà, così come è avvenuto per il nostro ghiacciaio del Calderone, sul Corno Grande del Gran Sasso, ormai ridotto allo stato che i tecnici chiamano di “glacionevato”».

Al termine della manifestazione, nella bellissima cornice dei tremila metri della Punta Serauta, è stato sottoscritto il documento “Un’Altra Marmolada”, dedicato alla fruizione futura del ghiacciaio e delle montagne italiane alla luce delle sfide del cambiamento climatico e della necessaria transizione ecologica. Il manifesto è stato sottoscritto da: Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Università delle regioni su cui insiste la Marmolada, Club Alpino Italiano Mountain Wilderness, Legambiente-Carovana dei Ghiacciai, Cipra Italia, Comitato Glaciologico Italiano e Comitato Scientifico L’Altra Montagna.




PONZIO PILATO

Inaugurazione scultura nella Zona Rotonda

Bisenti, 11 settembre 2024. Stamattina alle ore 12:00 presso la zona rotonda di Bisenti verrà inaugurata una scultura del celebre prefetto Ponzio Pilato.  Si tratta di un’opera realizzata in argilla, per buona parte del materiale prelevato dal Fiume Fino, a cura dell’artista napoletano Francesco Cretella.

La scultura rientra nel progetto Ratike, un progetto di rigenerazione urbana dell’ amministrazione comunale di Bisenti, che ha visto partecipare diversi artisti internazionali e locali che mira a creare un percorso turistico, basato sull’arte in strada.

La leggenda narra che Pontius Pilatus, era un discendente della famiglia militare sannita dei Ponzi. Avo di Pilato fu un certo Ponzio Aquila, il quale partecipò alla congiura delle idi di marzo, contro Giulio Cesare. I nobili “Cesaricidi” non potendo per legge essere condannati a morte, furono mandati in esilio.

Con il ristabilirsi dell’ordine pubblico, le famiglie dei “Cesaricidi” furono confinate presso le colonie romane e tra queste i Ponzi furono esiliati proprio in quel di Berethra (antico nome di Bisenti dal greco BARATRON, “valle stretta e profonda).




UN AMBIZIOSO PROGETTO

Il Mercato del Fiore diventa un centro per l’accoglienza e la formazione dei diversamente abili

Città Sant’Angelo, 11 settembre 2024. Un ambizioso progetto di riqualificazione è in corso all’interno dell’ex Mercato del Fiore a Città Sant’Angelo, pronto a trasformarsi in una struttura per l’accoglienza di persone diversamente abili. Da anni infatti l’edificio, di proprietà della Provincia di Pescara, versa in uno stato di abbandono, finendo talvolta anche colpita da atti vandalici. Adesso, come già annunciato nel corso della campagna elettorale, il Sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti ha avviato con la sua Amministrazione un progetto per il recupero e la riqualificazione della struttura.

Un intervento reso possibile grazie ad un finanziamento ottenuto con i fondi del Pnrr pari a 180mila euro, somma con la quale sono stati già avviati i lavori per adeguare i locali alla nuova destinazione d’uso, così da poter accogliere 12 ospiti di età compresa tra i 18 e i 55 anni, insieme agli operatori. I lavori dovrebbero concludersi entro la fine di ottobre: una volta completati tutto il piano terra dell’ex Mercato del Fiore verrà messo a disposizione di quei soggetti che hanno già iniziato attività di formazione digitale e di tirocinio all’interno di alcune aziende del territorio, grazie al lavoro dell’Ambito Sociale 16 che vede come capofila il Comune di Spoltore.

Negli spazi riqualificati del Mercato del Fiore gli ospiti, seguiti dagli operatori della cooperativa già individuati, proseguiranno le attività di formazione, aggiungendo il co-housing all’interno delle residenze che il progetto prevede, per un’accoglienza h24. Il piano di sostegno, formazione e inserimento proseguirà almeno fino a marzo 2026, ma l’auspicio è che si possa andare incontro ad una proroga, anche grazie al reperimento di nuovi fondi.

“Si tratta di un’iniziativa che ha una duplice finalità” spiega il Sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti. “Da un lato andiamo a riqualificare una struttura che da anni si trova in uno stato di abbandono, vandalizzata, ricettacolo di microcriminalità o bivacco per senzatetto. Dall’altro offriamo un’importante opportunità per le persone diversamente abili presenti sul territorio e per le loro famiglie, grazie alle attività di formazione e di assistenza h24”.

Poi interviene il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali Lucia Travaglini: “Si tratta di un primo passo verso quello che è il progetto principale, ovvero rendere questa struttura adatta per il ‘dopo di noi’. Per farlo siamo al lavoro al fine di intercettare ulteriori risorse necessarie per riqualificare e adeguare anche il piano superiore. Intanto, il progetto, per il quale è disponibile ancora qualche posto, va avanti fino a marzo 2026, anche se l’auspicio è quello di una proroga dello stesso attraverso un rifinanziamento”.




FESTIVAL PER UN BRANO IN DIALETTO ABRUZZESE

Il marsicano Giuseppe Ippoliti premiato al SA.MA.R.A.

Avezzano, 11 settembre 2024. Durante la terza edizione del festival multiculturale di arte inedita Samara Festival, tenutasi a Trasacco il 6, 7 e 8 settembre, il Premio Transaquas è stato assegnato a Giuseppe Ippoliti, musicista marsicano. Il riconoscimento, conferito di volta in volta dalle amministrazioni comunali che ospitano l’evento, è stato consegnato dagli amministratori comunali locali, nelle persone di Debora Ceci, Marta Coruzzi e Paolo Fosca.

Ippoliti ha ricevuto il premio per un toccante brano in dialetto marsicano che ha reso omaggio alla resilienza del popolo abruzzese, ricordando il terremoto del 1915 che devastò la Marsica, causando circa 30.000 vittime.  L’intensità del brano e la sua capacità di raccontare con profondo rispetto e sensibilità una parte così dolorosa della storia abruzzese hanno colpito giuria e pubblico.

Il Premio Transaquas del Samara Festival premia gli artisti che, attraverso la loro arte, riescono a valorizzare e promuovere il territorio, e Ippoliti ha saputo farlo magistralmente, legando musica, storia ed eventi. L’ideatore del festival, Matteo Di Fabio, in arte Matteo Farge, ha elogiato il lavoro di Ippoliti, dichiarando che il brano “è da brividi e rappresenta non solo un tributo alla storia abruzzese, ma anche una testimonianza dell’orgoglio e della forza d’animo che spinge il popolo abruzzese a rialzarsi sempre. È un esempio perfetto di come la tradizione possa essere preservata e innovata attraverso l’arte contemporanea.”

Il Samara Festival continua a essere un evento culturale di rilievo, non solo per la promozione di arte nuova, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell’Abruzzo. Il Samara Festival continua a essere un evento culturale di rilievo, non solo per la promozione di arte nuova, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell’Abruzzo.




DOVE SPUNTANO I BUCANEVE

Incontro culturale presso la Biblioteca Emilia Di Nicola per la presentazione del libro (Edizioni Dieci Lune) curato dalla docente e grafologa Monica Ferri.

Pescara, 11 settembre 2024. Moderatrice della serata è la professoressa e poetessa Antonella Caggiano che dialogherà con l’artista Daniela Ricciardi e la professoressa Monica Ferri, nipote di Brigida De Gregorio.

Brigida (detta Gida), maestra di scuole elementari e poetessa, è autrice dell’epistolario, pubblicato dopo quarant’anni dalla stesura.

Ventotto sono le lettere scritte da Gida ai piedi del Matese dove sceglie di rifugiarsi, prediligendo il passo lento, la semplicità della montagna e ponendosi all’ascolto della natura.

Saggezza e ironia si intrecciano e si rincorrono sul filo dei una narrazione poetica …




BASTA CON L’ALGORITMO MOLOCH

Le assegnazioni docenti devono essere in presenza e secondo graduatoria

Pescara, 11 settembre 2024. Anche in Abruzzo e Molise tantissimi docenti precari stanno denunciando gravi ingiustizie nelle procedure di assegnazione delle supplenze condotte attraverso il sistema dell’algoritmo ministeriale.

Nella assoluta mancanza di trasparenza, la somma degli errori prodotti da questo sistema iniquo, che di fatto rende inefficaci ogni graduatoria, sta creando situazioni paradossali e caricando gli Uffici Scolastici Territoriali di ulteriore lavoro, per le continue azioni di rettifica e per i ricorsi.

Un quarto dei docenti italiani, i precari sono circa 250.000, deve immolarsi al dio algoritmo ogni anno e attendere il risultato di una complessa elaborazione governata da non si capisce chi, il Ministro l’azienda che fornisce il software, i programmatori che scrivono il codice.

Una cosa è chiara, non funziona per nulla. Infatti, dopo che l’assegnazione è fatta dal sistema, non ci sono i tempi tecnici per fare i controlli necessari sui titoli, gli errori e le eventuali priorità. Inoltre, si è obbligati a fare la presa in servizio tassativamente nelle 24 ore successive alla nomina – pena la perdita del posto – la quale, una volta effettuata, rende impossibile qualsiasi correzione. Insomma, un disastro.

Per non parlare di chi non ottiene nessuna nomina, nonostante l’alto punteggio in graduatoria, semplicemente perché le scelte inserite nel sistema non trovano corrispondenze sul momento e vengono saltati dal sistema e considerati rinunciatari per gli incarichi e le sedi non inserite tra le preferenze dichiarate. Tutto ciò senza considerare che tali preferenze sono state fatte un mese prima, senza conoscere le effettive disponibilità di posti e il proprio punteggio in graduatoria, quindi sostanzialmente “alla cieca”, non essendo in grado di effettuare una scelta  più consapevole e corretta.

La cosa ancora più grave è che l’algoritmo scorre le graduatorie senza tornare sui propri passi e i docenti in questione, una volta saltati, non saranno più destinatari di nessun incarico per l’anno scolastico in partenza ma sperare solo in supplenze più o meno brevi.

In questo modo la possibilità di ottenere un incarico annuale, uno fino al 30 giugno, supplenze brevi, oppure nulla, grava esclusivamente sulle spalle dei docenti precari secondo quanto da loro inserito nel sistema, al buio e in ossequio al dio algoritmo.

Questo sistema permette (forse) una velocizzazione delle nomine, ma lo fa tenendo all’oscuro i docenti sulla loro posizione in graduatoria e sui posti disponibili, con un meccanismo oscuro e incomprensibile.

L’uso dell’algoritmo non è in realtà finalizzato a rendere efficienti le procedure, ma contribuisce all’azione di progressiva ultratrentennale distruzione del sistema scolastico pubblico, attraverso la continua riduzione dell’organico negli Uffici Scolastici Territoriali che, tra luglio e agosto, si trovano a dover espletare le immissioni in ruolo, le mobilità, le GPS e molto altro. È solo risparmio e “fare cassa”.

Per USB chiede:

maggiori risorse finanziarie e aumento dell’organico per gli USP per gestire meglio la fase delle nomine;

assegnazioni effettuate in presenza, anche con l’ausilio di un sistema informatico ma che sia open source, pubblico, verificabile, controllabile ed efficiente;

graduatorie e disponibilità pubblicate prima della compilazione delle preferenze;

un maggiore lasso di tempo tra nomina e presa di servizio, per consentire il controllo degli errori e per rimediarvi.

Il sistema brutale, ingiusto e inefficiente dell’algoritmo è figlio dell’abuso che si fa dei docenti precari ormai da molti anni che, sfruttati e maltrattati, sono indispensabili per il funzionamento della scuola pubblica statale. Nei decenni in cui il precariato scolastico è esploso (dagli anni ‘90 in poi), i Governi si sono sempre adoperati solo per aumentarlo, cambiando continuamente il modo in cui si diventa precari o si acquisiscono i diritti per l’assunzione in ruolo. Negli ultimi anni implementando un osceno mercato dei CFU che da gennaio 2025, saliranno a 60 a norma del DPCM 4 agosto 2024, anche solo per poter fare un concorso che non dà alcuna garanzia di assunzione. Visti i costi che ognuno dovrà sobbarcarsi è un sistema che discrimina le classi popolari, in barba all’art. 3 della Costituzione, utile solo a rimpinguare le già grasse casse delle università telematiche.

È scientificamente alimentata una vera e propria guerra tra poveri, docenti sottoposti a dinamiche vessatorie, impegnati nello stesso lavoro ma divisi ad arte in una serie interminabile di categorie sulla base della loro particolare condizione: sissini contro precari storici, concorsisti contro abilitati in graduatoria, triennalisti contro abilitati online, TFA italiani contro esteri… dietro queste contrapposizioni, dove è ormai impossibile distinguere torti e ragioni, c’è la mano di chi divide per comandare. Infatti, il settore scolastico, nonostante che il 25% del personale docente sia precario, è uno dei settori dove è più difficile mobilitare le lavoratrici e i lavoratori. Questo anche perché i sindacati complici, cosiddetti maggiormente rappresentativi, e quelli corporativi, sono ormai inseriti nei meccanismi del sistema, specializzandosi nei ricorsi e nella formazione e CFU, scippando il TFR ai nuovi assunti con l’osceno meccanismo del silenzio-assenso per l’adesione al Fondo Espero e approvando leggi sulla rappresentanza sindacale che hanno tagliato le gambe ai sindacati conflittuali.

USB propone l’unica soluzione possibile, il consolidamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto e l’assunzione di tutti i docenti precari che abbiano svolto almeno tre anni di insegnamento attraverso un concorso per soli titoli.

In questo modo i docenti precari, a cui vanno estese tutte le garanzie riservate a quelli di ruolo, sarebbero sicuramente in numero fisiologico e gestibile senza la necessità di astrusi meccanismi informatici. Ogni obiezione alle nostre logiche rivendicazioni è strumentale alla conservazione dello status quo: risparmio, precarizzazione, sfruttamento.

USB Pubblico Impiego – Federazione Abruzzo e Molise




DI SALI D’ARGENTO E PIXEL

Venticinque anni di fotografia di Danilo Balducci a cura di Antonio Di Cecco. Inaugurazione 13 settembre 2024 ore 18. Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre – Palazzo Cappa Cappelli

L’Aquila, 11 settembre 2024. Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 18.00, presso la sede della Fondazione de Marchis, al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di ospitare la mostra Di sali d’argento e pixel. Venticinque anni di fotografia di Danilo Balducci, a cura di Antonio Di Cecco.

In mostra una selezione degli ultimi lavori di Balducci, i quali conducono lo spettatore a scambiare quasi uno sguardo con i soggetti delle opere: le immagini mostrano non solo quello che è davanti all’obiettivo ma restituiscono la sensibilità e la volontà di cercare un dialogo e diventare parte delle storie che l’artista vuole raccontare.

Infatti, come scrive il curatore, Antonio Di Cecco: «Di sali d’argento e pixel, di questi elementi sono composte le fotografie. I sali sono microscopici cristalli di argento sensibili alla luce che, mescolati con la gelatina e poi spalmati sulla pellicola – un sottile nastro di materiale trasparente – permettono di registrare le immagini fotografiche. I pixel del sensore della macchina fotografica digitale invece sono elementi in grado di convertire la luce di una immagine ottica in un segnale elettrico. Lo sa bene Danilo Balducci che da 25 anni lascia passare la luce all’interno degli obiettivi delle sue macchine fotografiche, quel che resta nei suoi occhi e nella macchina fotografica sono memorie a volte fatte di un severo bianco e nero, altre di vividi colori. Quello del fotografo è un lavoro paziente, il lavoro di chi è sempre alla ricerca della luce giusta. Forse il fotografo, come i sali d’argento e i pixel, è sensibile alla luce ma altrettanto sensibile alle storie che decide di raccontare. Balducci, attraverso il linguaggio del reportage, dal 1998 continua a raccontare storie e luoghi lontani metaforicamente e materialmente dalla nostra quotidianità. […] Un archivio di fotografie che continua a crescere nel tempo, un insieme di lavori accomunati dal medesimo soggetto: l’essere umano. Balducci è sì dietro l’obiettivo ma sceglie di essere vicino, riesce a scambiare lo sguardo con i soggetti che rappresenta nelle immagini e invita lo spettatore a fare altrettanto, a cercare vicinanza e non distanza. Il suo è un mosaico di vicende, gesti e azioni che documentano e diventano, al contempo, memoria collettiva.»

All’interno del percorso espositivo sarà allestito uno spazio che richiama l‘ambiente della camera oscura e che vedrà per il giorno del vernissage l’intervento e la presenza di Stefano Schirato di Leica Akademie Italy: un’occasione per immergersi nel mondo della fotografia e comprenderne tecniche e tecnologie.

Inoltre la mostra è inserita nel progetto SHARPER – Notte Europea dei Ricercatori 2024 finanziato dalla Commissione Europea (GA 101162370): per l’occasione il 27 settembre 2024 è prevista un’apertura straordinaria dalle ore 10.00 alle ore 22.00 mentre dalle 10.00 alle 13.00 l’artista e il curatore attendono gli studenti e le studentesse dei vari Istituti Scolastici (su prenotazione) per la visita dell’esposizione e per una dimostrazione delle varie fasi dello sviluppo fotografico all’interno dell’ambiente allestito quale camera oscura.

Il progetto è parte del programma degli eventi della 730° Perdonanza Celestiniana e si avvale del patrocinio del Comune de L’Aquila – L’Aquila Capitale della Cultura 2026.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

BIOGRAFIA

Danilo Balducci, nato a L’Aquila nel 1971, è sempre stato affascinato dalla fotografia e dal potere comunicativo delle immagini. Reportage e fotografia sociale sono i suoi interessi principali. Diplomato presso l’Istituto Superiore di Fotografia e comunicazione integrata di Roma è professionista dal 1998. Docente di fotografia e reportage presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Fornisce regolarmente immagini ad agenzie fotografiche italiane ed estere. Le sue immagini e le sue storie sono state pubblicate su giornali e riviste nazionali ed internazionali: Time, Life, Denver Post, Internazionale, Der Spiegel, Daily News, L’Espresso, Repubblica, Panorama. Vincitore di diversi premi, nel 2002 è vincitore del primo premio Carla Mastropietro per il fotogiornalismo; nel 2005 vincitore del Premio per la pace e per la libertà ad Atri (TE); nel 2008 ha ricevuto 2 Bronze award dall’Orvieto International Photography Awards (sezioni reportage e portraits) e vari premi nazionali e internazionali; nel marzo 2009 vince il B.O.P. 2009 (Best of Photojournalism) indetto dalla NPPA (National Press Photographer Association) negli USA classificandosi terzo nella categoria “Non Traditional Photojournalism Publishing”. Un’immagine del terremoto in Abruzzo è inserita da LIFE Magazine tra le Pictures of the Year 2009. Nel 2015 è Absolute Winner nella categoria “People” al FIIPA (Fiof Italy International Photography Awards) e si classifica secondo nella stessa categoria. Riceve inoltre cinque Honorable Mention nelle categorie “Reportage”, “Portraits” e “People”. Nel 2016 è 1° classificato al MIFA (Moscow International Foto Awards) Categoria Edit e 2° classificato (Merit of Excellence) all’International Color Awards. Nel 2017 è fotografo dell’anno al concorso Spider award.




RIAPRE LA SCUOLA, RIAPRE LA VITA …

… se i genitori ci credono

di Domenico Barrilà

Voce del verbo Stare, 10 settembre 2024. È arrivato il giorno più atteso, togliamo il piede dall’acceleratore e impariamo che nella guerra genitori-scuola perderemo tutti, soprattutto i bambini e i ragazzi.

Era la figlia, allora piccola, di un noto politico, quasi quarant’anni fa. Visse sempre nella vana attesa di un abbraccio da parte del padre, che “era a casa, si fa per dire, solo nei fine settimana, ma riceveva i suoi elettori tutto il tempo, poi lunedì ripartiva. Io aspettavo in fondo alle scale, speravo che tra un postulante e l’altro mi vedesse e mi facesse anche soltanto un sorriso, ma non accadeva mai.

Essere colto. Solo questo vuole un figlio. Quando tale magia non scatta, rimangono strascichi che potrebbero ispirare compensazioni errate. Vero che non esistono conseguenze meccaniche, inevitabili, ma la probabilità che la carenza di “stare” influenzi negativamente il dopo è alta.

I figli si accorgono quando stiamo pensando agli affari nostri o, peggio, che siamo troppo impegnati a rendere visibili noi stessi perché ci si avveda dei loro bisogni. Penso al figlio, inquieto e intemperante, di una coppia nota e molto esposta, provo solidarietà, ma temo che a mamma e papà sfugga proprio il particolare. I figli capiscono se i genitori sono diretti concorrenti, rimangono delusi, l’egocentrismo che manifestano ricorda molto i bisogni di attenzione che accompagnano essi stessi, e sentono che il pavimento su cui sono appoggiati è fragile.

È a questo punto che arriva l’angoscia, sostenuta dal sospetto che forse dovranno fare da soli. In questo spazio può accadere di tutto, anche l’irreparabile, perché la rabbia scava pozzi profondissimi, difficili da sigillare con le parole.

La maggioranza delle madri e dei padri svolgono con impegno il proprio mestiere, ma sono soli, sottoposti a uno stress esistenziale terribile, mai conosciuto prima. Nella storia dell’uomo non si era mai verificata una rivoluzione così potente quanto quella digitale, nemmeno quando si era passati dalla civiltà contadina a quella industriale, che pure aveva stravolto i significati esistenziali. Tuttavia, quella transizione si era verificata all’interno di riferimenti tridimensionali, mentre quella odierna è stata sconvolgente, avendo usato come leva l’immateriale.

In questo brodo faticoso, cresce l’individualismo perché ognuno si sente costretto a difendere il proprio interesse, le ragioni del proprio ruolo, dei propri figli.

Una solitudine non governata da chi dovrebbe accompagnarla, ma è incapace anche solo di immaginare da dove si inizia, così si limita a produrre carta che sommerge ulteriormente la scuola e la rende ancora più stanca.

Eppure, in questi giorni, con qualche piccola asimmetria regionale, la scuola riapre, oltre otto milioni di bambini e ragazzi si metteranno in moto, sono loro a tenere in piedi una bottega economica e culturale senza pari, diversi faranno fatica a capire la ragione di quell’impegno, eppure, malgrado tutto, ogni giorno prenderanno posto tra i banchi, anche quando non ne avrebbero tanta voglia. Spetterebbe a noi adulti convincerli che stanno facendo la scelta giusta, che non stanno sprecando il loro tempo, ma prima dovremmo dimostrare che il tempo trascorso con loro non è “tempo perso”, che essere i loro genitori non è un secondo lavoro, ma la ragione stessa della nostra vita.




LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

Un luogo sacro dell’Abruzzo interno lungo il regio tratturo Celano-Foggia. La casa Editrice Edizioni Kirke rende nota la presentazione del libro a cura di Filiberto Ciaglia e Michela Ramadori

Collarmele, 10 settembre 2024.  La presentazione del libro, pubblicato con il patrocinio culturale del Comune di Collarmele, del Parco Regionale Sirente Velino e dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, oltre a costituire un momento di restituzione alla comunità collarmelese, sarà anche l’occasione per esporre al pubblico i risultati – inediti e per molti versi sorprendenti – degli studi multidisciplinari dedicati dagli autori alla chiesa della Madonna delle Grazie, ai suoi aspetti architettonici, storico-artistici e devozionali.

Il volume sarà presentato sabato 14 settembre 2024, ore 16:30 davanti alla chiesa della madonna delle grazie a Collarmele. Interverranno: Antonio Mostacci, Sindaco di Collarmele, Francesco Tudini, Parroco di Collarmele; saranno presenti gli autori dei saggi contenuti nel volume e il fotografo Franco Persia