scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
In calo il numero degli alunni, stabile quello dei docenti. Al via il modello 4+2 per i tecnici e i professionali
L’Aquila, 3 settembre 2024. Si sono concluse puntualmente le operazioni di avvio dell’anno scolastico, in tempo utile per una ordinata ripresa delle attività didattiche. Alla data di oggi tutto il personale docente, i collaboratori scolastici e gli assistenti amministrativi sono in servizio nella sede assegnata, assicurando la regolare erogazione del servizio.
Alla data odierna (2 settembre 2024) sono stati nominati 450 nuovi docenti a tempo indeterminato di cui 32 nomine degli idonei del 2020 e 242 nomine per scorrimento della graduatoria di merito 2024 (PNRR); concluse anche le operazioni per l’attribuzione delle supplenze.
Sono state peraltro concluse le procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali, a vario titolo, nei confronti dei dirigenti scolastici, nonché di tutto il personale ATA appartenente ai vari profili e qualifiche, comprese le nomine in ruolo dei DSGA a seguito della conclusione della procedura di progressione per l’accesso all’area dei funzionari elevata qualificazione.
Fra le novità che caratterizzeranno l’anno scolastico 2024/2025 vi è l’avvio a livello nazionale del cosiddetto modello 4+2: un percorso di studi degli istituti tecnici e professionali che permette il diploma in 4 anni e poi l’accesso diretto agli ITS (che durano 2 anni) o all’università o direttamente nel mondo del lavoro.
Il 16 settembre prossimo, data ufficiale di avvio dell’anno scolastico, sui banchi torneranno 160.852 alunni con una contrazione rispetto allo scorso anno scolastico di 2.938 alunni. “Nonostante la diminuzione del numero degli studenti – ha sottolineato il Direttore generale USR Abruzzo, Massimiliano Nardocci – l’organico dei docenti è rimasto stabile, cosa che ha consentito di ridurre il numero di alunni per classe e migliorare l’offerta formativa con l’aumento del tempo pieno e il potenziamento dello strumento musicale”.
RACCOLTA FIRME REFERENDUM abrogativo della legge sull’autonomia differenziata
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Catia Alfonzi (PD) ed Elvezio Zunica (IV): grande successo di partecipazione
S. Egidio alla Vibrata, 3 settembre 2024. Tanti i cittadini santegidiesi che hanno apposto la loro firma domenica scorsa, presso il banchetto allestito in piazza Umberto I, per la promozione del referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata.
La segretaria del PD locale Catia Alfonzi ed il Vicepresidente provinciale di Italia Viva Elvezio Zunica parlano di “un risultato che va al di là delle nostre migliori aspettative, a giudicare anche dalla trasversalità delle adesioni.”
“Abbiamo avuto la dimostrazione che c’è una larghissima condivisione tra i cittadini a favore della battaglia in difesa dell’unità del nostro Paese. Siamo convinti che questa legge sia sbagliata e pericolosa e la partecipazione di domenica scorsa ne è la prova.” continuano gli esponenti del PD e di IV.
“Quando la tenuta sociale è a rischio, quando un argomento tocca davvero la vita delle persone, i cittadini si interessano, si mobilitano, firmano e fanno firmare. È stata una bellissima giornata di partecipazione e democrazia” concludono Alfonzi e Zunica.
PRESENTATO IL RESTAURO DELL’EREMO DI PIETRABONA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Castel di Ieri, 2 settembre 2024. Si è svolta sabato 31 agosto, presso l’Eremo della Madonna di Pietrabona, la cerimonia della presentazione del restauro dell’eremo alla presenza del Vescovo di Sulmona-Valva, Mons. Fusco, e del Sindaco, Fernando Fabrizio.
L’evento, organizzato dall’Amministrazione locale, è stato l’occasione per presentare il progetto di restauro dell’affresco interno alla chiesa e di altri interventi di valorizzazione dell’antico luogo di culto.
Il Vescovo Fusco ha espresso grande soddisfazione per questa sinergia tra Comune e Diocesi: “Quando si collabora – ha dichiarato – si ottengono risultati straordinari. Questo progetto è un esempio concreto di come sia possibile valorizzare il nostro patrimonio culturale e religioso”.
Nel 2020, il Comune aveva già sostenuto una raccolta fondi per il restauro dell’altare dell’Eremo, realizzando una riproduzione dell’icona della Madonna di Pietrabona. Oggi, grazie ad un bando regionale per le Chiese rupestri, è stato possibile ottenere un ulteriore finanziamento di circa centomila euro, destinato al restauro dell’affresco e ad altri interventi di consolidamento strutturale.
Il Sindaco Fabrizio ha espresso la sua soddisfazione per questo importante traguardo: “Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto. Sono convinto che l’Eremo di Pietra Bona diventerà presto una meta ancora più ambita per i turisti e per tutti coloro che desiderano immergersi nella storia e nella spiritualità di questo luogo”.
La restauratrice Annarita Di Nardo ha illustrato nel dettaglio le delicate fasi del restauro, sottolineando l’importanza di salvaguardare un bene così prezioso per la comunità. “L’affresco – ha spiegato la restauratrice – versa in condizioni critiche e rischia di deteriorarsi ulteriormente se non si interviene tempestivamente. Il nostro lavoro sarà focalizzato sulla messa in sicurezza dell’opera e sulla sua restituzione all’antico splendore”.
A conclusione della Santa Messa e della presentazione del progetto, si è tenuto un concerto del gruppo Ensemble di clarinetti del Conservatorio Casella di L’Aquila, che ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e a promuovere ulteriormente l’Eremo della Madonna di Pietrabona.
GIORNATA DEL CREATO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Convertirsi a una vita sostenibile
PoliticaInsieme.com, 2 settembre 2024. Interris.it ha pubblicato la seguente intervista ad Antonio Caschetto Responsabile Centro Laudato Sì di Assisi sulla Giornata del Creato, a firma di Milena Castigli.
La Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato chiama tutti, credenti e no, a riflettere sull’importanza di proteggere e custodire la nostra “casa comune”. Questa ricorrenza, che si tiene ogni anno il 1° settembre, è un’occasione per riflettere sulla responsabilità di ciascuno di noi nella protezione dell’ambiente. È stata voluta da Papa Francesco per sensibilizzare sulla crisi ecologica e promuovere la sostenibilità. E per ricordarci che la cura del creato non è soltanto un atto di fede, ma anche una responsabilità etica, come sottolinea il tema scelto per il messaggio di quest’anno: “Spera e agisci per il creato”.
Consapevolezza ecologica
Per l’occasione, Interris.it ha intervistato Antonio Caschetto Responsabile Centro Laudato Sì di Assisi. Il Movimento Laudato Sì è un’organizzazione cattolica internazionale che promuove l’azione e la consapevolezza ecologica ispirata all’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, pubblicata il 24 maggio 2015. Caschetto ci offre una prospettiva approfondita su come questa ricorrenza possa ispirare azioni concrete per la cura del creato. Attraverso le sue parole, esploreremo il significato di questa giornata, il tema di quest’anno “Spera e Agisci”, e come la teologia possa guidare la pratica ecologica quotidiana. Caschetto ci invita altresì a una conversione degli stili di vita, radicata nell’ecologia integrale, per vivere pienamente la nostra responsabilità verso il creato.
L’intervista ad Antonio Caschetto (Laudato Sì)
Qual è il significato della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato e perché è importante celebrarla ogni anno?
“Il 1° settembre si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, ma ad Assisi stiamo iniziando a viverla più come la “Festa della Creazione”. Questa data ha una storia molto antica nella tradizione giudaico-cristiana. Per molto tempo ha simboleggiato la creazione del mondo. Nella Chiesa d’Oriente si poneva al 1° settembre il momento in cui Dio iniziò a creare l’universo, motivo per cui è l’inizio dell’anno liturgico. È qualcosa che sta in parallelo con la festa di Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, che cade anch’essa a settembre, anche se in una data mobile. Nell’alveo di questa tradizione e leggendo i segni dei tempi della crisi ecologica, nel 1989 il Patriarca ecumenico Dimitrios ha fatto del 1° settembre la giornata di preghiera per la creazione, e in seguito anche la Chiesa cattolica, che ha ricevuto ulteriore spinta a seguito della pubblicazione dell’enciclica Laudato Sì”.
Come il tema di quest’anno – Spera e agisci con il creato – può incoraggiare le persone a modificare i loro comportamenti quotidiani per una maggiore cura del creato?
“Non solo sperare, ma anche agire. L’invito di quest’anno nasce da una lettura approfondita di S. Paolo Apostolo (Rm 8, 19-25). Sperare anche dentro le tragedie che vediamo ogni giorno, il dolore che infliggiamo ai più poveri e al nostro pianeta, come doglie del parto. Sperare come una donna che partorisce, che sa che quel dolore è per la vita. Sperare non è solo attendere, ma sperare attivamente. Queste sono le primizie della speranza, i frutti dello spirito”.
Nel messaggio di quest’anno, il Papa fa riferimento alla salvaguardia del creato come una questione teologica oltre che etica. Come viene vista questa dimensione teologica nella pratica quotidiana del Movimento Laudato Sì?
“Come responsabile del Centro Laudato Sì di Assisi, vedo quotidianamente – e soprattutto durante il Tempo del Creato – come la salvaguardia del creato non sia solo un’azione ‘ecologista’, ma un atto del cuore. Senza una vera conversione del cuore, si perdono tutte le motivazioni per agire concretamente e cambiare in meglio i nostri stili di vita. Attraverso la preghiera e i momenti liturgici, è come se ciascuno di noi sia portato a ricordare il comandamento originario che Dio Creatore ci ha consegnato nel giardino di Eden: coltivare e custodire il giardino che ci è stato affidato con fiducia. Questa è la dimensione teologica che viviamo localmente, in tutto il mondo, attraverso le azioni degli Animatori e dei Circoli Laudato Sì che collaborano con numerose realtà locali della chiesa”.
Il Papa parla della necessità di una conversione degli stili di vita. Quali sono gli aspetti più rilevanti di questa conversione per il Movimento Laudato Sì?
“A partire dalla dimensione teologica appena accennata, gli aspetti più rilevanti della conversione sono legati al concetto di ecologia integrale, riassunti nell’icona di S. Francesco di Assisi in cui erano presenti, inseparabili: la preoccupazione per la natura – e quindi l’attenzione al creato – la giustizia verso i poveri – per esempio il tema dell’ingiustizia climatica – l’impegno nella società – con l’impegno pubblico, come la campagna del disinvestimento dalle fonti fossili – e la pace interiore, vale a dire la relazione con Dio. Vorrei concludere esprimendo l’immensa gratitudine che abbiamo verso Papa Francesco che in questi anni si è fatto portavoce autorevole dell’ecologia integrale, e a tutti coloro che ogni giorno, nel silenzio, vivono quotidianamente questi valori. L’augurio è che questo Tempo del Creato porti frutti concreti di speranza”.
SPIAGGIA PER ANIMALI D’AFFEZIONE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Richiesta Commissione di Garanzia
Giulianova, 2 settembre 2024. In data odierna l’Associazione Unica Beach Ets , promotrice della proposta di iniziativa popolare, sottoscritta da 735 firmatari, protocollata il 15 aprile 2024, per l’identificazione definitiva del sito per la realizzazione della “spiaggia per animali d’affezione“, contrariamente a quanto previsto dall’Amministrazione Comunale che la vorrebbe rendere itinerante anno per anno in ubicazioni differenti, ha protocollato via PEC l’istanza diretta al Sindaco e al Segretario Generale del Comune di Giulianova, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri Comunali, perché venga nominata la Commissione di Garanzia e avviato l’iter per la discussione della petizione in Assise Civica.
La suddetta Istanza è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto della Provincia di Teramo, viste le gravi dichiarazioni e le esternazioni personalistiche nei riguardi della sottoscritta, espresse dal Sindaco Costantini in sede di Consiglio Comunale.
Con l’auspicio che il controllo di un organo superiore e rappresentante lo Stato italiano, possa comportare non solo l’avvio dell’iter richiesto, la cui negazione viola lo Statuto e il Regolamento del Comune di Giulianova, ma anche la risposta scritta, ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo n. 7 della legge n. 241/1980, da parte della Pubblica Amministrazione alla Associazione proponente la raccolta firme.
In caso quanto sopra non verrà portato a termine il Sindaco e la sua Amministrazione violeranno tutte le norme di legge, compresi Statuto e Regolamenti del Comune di Giulianova , e se ne dovranno assumere ogni responsabilità per qualsiasi conseguenza ne discenderà.
Giusy Branella
FOTOGRAFANDO UN GIORNO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Il nuovo singolo di Mauro Masè
Chieti, 2 settembre 2024. Fuori dal 15 Settembre 2024 sulle piattaforme di streaming musicale e video e su tutti i negozi digitali. In rotazione radiofonica da 13/09/2024 Mauro Masè è un talento poliedrico con una carriera in crescita, che ci presenta l’emozione di come ritrovarsi insieme con il suo nuovo singolo Fotografando un giorno.
Mauro Masè, un nome sempre più in crescita nel panorama musicale italiano sta per regalarci un altro viaggio emozionale con il suo nuovo singolo, Fotografando un giorno.
Il brano cattura l’ascoltatore da subito. Semplici e profonde sono le parole del testo, accompagnate da una musicalità e arrangiamento particolare. Ci si ritrova immortalando la vita con scatti fotografici. Flashback pieni di sogni aspettando un nuovo futuro.
Mauro Masè è uno spirito libero dai molteplici talenti, scrittore di canzoni e performer di sogni e visioni. Ha assorbito profondamente l’influenza della comunità, della cultura e dei sound di street music artist. Fin da molto giovane, ha subito il fascino della musica e dei cantautori. Comprende in modo quasi viscerale il potere del suono e cerca di produrre la sua musica capace di trasmettere emozioni ai fan.
Il suo stile è unico, inconfondibile, un sound che altri stanno iniziando a emulare. Il suo nome si sente sempre più spesso sul palcoscenico nazionale e la sua carriera si trova a un bivio importante che potrebbe vedere il suo successo esplodere nelle classifiche internazionali.
Molti sono i concerti del cantautore, se ne contano più di 600 , in questi ultimi anni di attività Attualmente è impegnato con il tour dedicato al suo ultimo lavoro l’album “Amori in Viaggio”, in cui presenta al pubblico le 10 tracce in un percorso itinerante, tappa dopo tappa una visione viaggiante che diventa realtà.
CARI TIFOSI DEL CHIETI CALCIO …
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
… ultimamente, si sono diffuse alcune voci riguardanti un possibile legame tra Virgo e il Chieti Calcio
Chieti, 2 settembre 2024. Vogliamo essere noi i primi a spiegare la situazione e chiarire la nostra posizione. Sostenere il Chieti Calcio per noi di Virgo significherebbe molto di più che appoggiare una squadra: significherebbe abbracciare e condividere i valori di una città e di una comunità che si riunisce ogni settimana sotto gli stessi colori. La bellezza dello sport, e in particolare del calcio, sta nel suo potere di unire le persone, di superare le differenze e di creare un senso di appartenenza che solo chi vive e respira il calcio può comprendere.
L’evento Virgo Beauty On Stage, tenutosi recentemente a Chieti, è stato una celebrazione di questi stessi valori: inclusività, bellezza autentica, e il legame profondo con la comunità. Durante quelle serate, abbiamo vissuto momenti di grande emozione e riscoperto quanto sia importante sostenere e valorizzare le eccellenze locali. L’evento ha anche messo in luce alcuni bisogni fondamentali della città, tra cui il supporto e lo sviluppo dello sport come elemento chiave per il benessere e la coesione sociale. Lo sport è spesso visto come una battaglia, una lotta per la vittoria, dove il traguardo finale sembra essere l’unica cosa che conta.
Ma se ci fermiamo un attimo, se ci permettiamo di sentire davvero ciò che lo sport significa, scopriamo che la vittoria, per quanto dolce, non è l’essenza di tutto. Il vero valore dello sport si trova nei momenti che ci toccano l’anima, in quelle emozioni che ci fanno battere il cuore, non solo quando tagliamo il traguardo, ma ogni volta che ci mettiamo in gioco. È nella gioia semplice di correre libero sotto il sole, nel sudore che scivola sulla fronte mentre diamo tutto quello che abbiamo. È nello sguardo di un compagno che incrocia il nostro, un attimo prima di una sfida difficile, quando capiamo di non essere soli.
È nelle lacrime che scorrono, sia per la gioia che per la delusione, perché ogni emozione vissuta intensamente ci rende più umani. Lo sport ci insegna che cadere non è la fine, ma solo un nuovo inizio, un’opportunità per rialzarsi più forti. Ci mostra che la vera forza non è solo nei muscoli, ma nel cuore, nella capacità di affrontare le avversità con coraggio e determinazione.
Ogni sconfitta ci insegna qualcosa di prezioso, ci spinge a crescere, a capire che il nostro valore non dipende da un trofeo, ma da come affrontiamo il cammino. E poi ci sono quei momenti di pura connessione, quando il mondo sembra fermarsi e tutto ciò che esiste è il qui e ora, il battito del nostro cuore, il respiro condiviso con chi ci sta accanto.
Quei momenti in cui scopriamo che lo sport è anche amore: per sé stessi, per gli altri, per la vita. Alla fine, la vittoria è solo un attimo fugace. Ciò che resta, ciò che ci accompagna per sempre, sono le emozioni vissute, le lezioni apprese, le persone incontrate lungo la strada. Il vero valore dello sport non si misura in medaglie, ma in quanto ci ha fatto crescere, in quanto ci ha fatto sentire vivi, in quanto ci ha fatto amare.
E in questo, ogni passo, ogni respiro, è una vittoria che nessuno ci potrà mai togliere. Virgo Beauty On Stage è stato un momento di celebrazione della bellezza e dell’inclusività, principi che guidano anche il nostro impegno verso lo sport. Per questo, la nostra Presidente, Avvocata Franca Liani, l’Avvocato Gianluca Saccoccia, partner dello studio Pirola Pennuto Zei & Associati, e io, Paolo Chiparo, agente e ufficio stampa di Virgo, abbiamo deciso di contattare i vertici della S.S.D. Chieti Football Club 1922, il Presidente Ettore Serra e il Sindaco di Chieti, Dott. Diego Ferrara, per esplorare le modalità con cui Virgo potrebbe contribuire attivamente a sostenere il nostro amato Chieti Calcio.
Siamo convinti che, unendo le forze, potremmo fare molto per la squadra e per tutti voi, tifosi, che con il vostro sostegno incessante siete il cuore pulsante del Chieti. Siamo pronti a metterci in gioco, insieme a voi, per portare avanti i valori di inclusività, bellezza e appartenenza che rendono grande la nostra squadra e la nostra città. Perché il Chieti Calcio è molto più di una squadra: è una famiglia, e noi di Virgo saremmo orgogliosi di farne parte.
Forza Chieti, sempre!
Paolo Chiparo
GRAN GALA DEDICATO A MOGOL
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Tutto pronto per la serata a piazza San Giustino. Il vicesindaco De Cesare: “Un evento atteso per celebrare gli oltre 60 anni di carriera dell’autore più importante della musica italiana”
Chieti, 2 settembre 2024 – Tutto pronto per “Emozioni”, la serata dedicata a Mogol, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chieti.
“Avremo l’onore di avere a Chieti l’autori importante della musica italiana, Mogol sarà al centro, la musica della Medit Orchestra diretta dal Maestro Angelo Valori accompagnerà la voce di Gianmarco Carroccia per un omaggio alle canzoni scritte con Lucio Battisti – spiega il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare – ma una speciale ospite della serata sarà la cantante Carlotta Scarlatto che si esibirà con tutti gli altri brani di Mina, Cocciante, Morandi, Celentano, insegnante del Cet, la scuola di Mogol in Umbria. Sarà una serata da godere a pieno, rinviata per via del maltempo, ma molto attesa perché carica di emozioni, come evoca lo stesso titolo. Settembre inizia a Chieti con un appuntamento di altissima qualità, ma continuerà con gli eventi scalini, che promettono musica e divertimento con Paola e Chiara, ma tanti appuntamenti.
La serata di domani è a ingresso libero, tutti sono invitati a partecipare e a far sentire il calore di Chieti a questo straordinario autore. Rinnovo il ringraziamento a Toto Holding, main sponsor dell’evento, sempre presente per la città, insieme a Walter Tosto, fondamentale per la struttura palco che è stata utilizzata già nella piazza san Giustino, nonché Megalò”.
ANCORA VIVI I GATTINI INTRAPPOLATI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Le associazioni continuano a lottare
Miglianico, 1° settembre 2024. Mamma gatta piange disperata all’imbocco del condotto. I suoi tre gattini di quaranta giorni sono intrappolati nella fondazione del condominio dove sono precipitati tramite un tubo di aerazione e sono lì sotto da una settimana.
“Occorre tirarli fuori al più presto, il fattore tempo è determinante! Dopo l’allarme lanciato sui social ci contattano da tutta Italia accostando questa emergenza alla tragica storia di Alfredino – così dichiara Mauro Costantini, Presidente della LIDA, Lega Italiana dei Diritti dell’Animale Sezione di Ortona – La situazione che si presenta ad ormai una settimana dalla richiesta di aiuto richiama l’attenzione degli animalisti e dell’opinione pubblica di tutta Italia che chiedono aggiornamenti e offrono aiuto”.
Il presidente e alcuni responsabili della LIDA sezione di Ortona dopo aver presentato richieste ed esposti alle autorità, si sono recati personalmente sul posto per offrire un concreto e fattivo supporto e coadiuvare nelle operazioni di recupero, insieme ai volontari della delegazione provinciale ENPA di Chieti e con il coinvolgimento di LNDC Animal Protection e della delegazione provinciale di Chieti dell’OIPA.
Sono intervenuti anche l’ex onorevole Daniela Torto e da Chieti l’assessore comunale Fabio Stella dimostrando sostegno e partecipazione.
Le associazioni seguono con attenzione la vicenda e sono pronte a lanciare una raccolta fondi per contribuire alle spese delle opere edili necessarie al recupero dei gattini non appena di avrà il dettaglio delle modalità e dei costi per l’operazione di recupero. Nonostante il via vai delle autorità tecniche comunali e del personale dei Vigili del Fuoco non si dispone ancora degli elaborati tecnico-strutturali che permetterebbero di individuare la tecnica per il recupero.
“Occorre agire con la massima tempestività. Il fattore tempo è determinante per salvare la vita agli animali”.
Nel frattempo la sonda con telecamera restituisce le immagini dei i gattini a circa 2,60 metri di profondità che SONO ancora attivi e in buona salute. Con la stessa sonda sono alimentati con cibo umido e sono idratati con cubetti di ghiaccio.
Il soccorso agli animali è un dovere morale e giuridico ricorda la LIDA attraverso il proprio legale avv. Peppino Polidori del foro di Chieti. Il perdurante colpevole ritardo comporterà sicuramente la morte dei gattini configurando condotte omissive che integrano fattispecie di reato di maltrattamento e uccisione di animali. Si esortano quindi tutte le istituzioni affinché siano adottate tutte le iniziative necessarie per concludere positivamente il salvataggio dei gattini.
LA SUMMER SCHOOL ITINERANTE DEL LABORATORIO DEL CAMMINO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Visita al Borsacchio e seminario su cambiamenti climatici ed economia turistica
Roseto degli Abruzzi, 1° settembre 2024. Un passaggio alla Riserva del Borsacchio, con visita mattutina all’Area Naturalistica accompagnati dalle Guide (per parlare di turismo sostenibile, cambiamenti climatici, fragilità degli ecosistemi marini e dinamiche insediative della costa adriatica) e nel pomeriggio, a partire dalle 17.00 presso il Palazzo del Mare, un seminario dal titolo “Pianificare la Città Adriatica. Innovazioni, nodi e sfide delle nuove leggi urbanistiche di Marche e Abruzzo”.
È questo il programma dell’arrivo a Roseto degli Abruzzi, lunedì 2 settembre, della “Summer School WOW – Walking On the Wire”, iniziativa itinerante organizzata dal “Laboratorio del Cammino”: rete interuniversitaria di ricercatori che utilizza il camminare come metodologia di ricerca e didattica nel campo dell’urbanistica e degli studi urbani a livello universitario in Italia.
Dopo l’ultima edizione tenutasi nel territorio del Carso isontino e triestino a cavallo tra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia, l’edizione 2024 (con il passaggio a Roseto degli Abruzzi) si sta svolgendo lungo la costa adriatica da Ancona a Pescara, dal 26 agosto al 7 settembre, per affrontare i temi legati a due questioni ormai nell’Agenda di tutte le Amministrazioni: l’economia turistica e i cambiamenti climatici. La “Summer School” coinvolge un gruppo di circa 45 partecipanti, di cui 30 studenti universitari provenienti da tutta Italia con una delegazione di studenti internazionali e 15 giovani ricercatori con il ruolo di mentori per guidare e orientare il lavoro, impegnati a percorrere rigorosamente a piedi le tappe del loro percorso.
IL SEMINARIO. Il seminario di Palazzo del Mare, che gode del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi, si aprirà alle 17.00 con i saluti di benvenuto del Sindaco Mario Nugnes e dell’Assessore a Turismo, Sport e Commercio Annalisa D’Elpidio.
A seguire, l’introduzione di Luca Lazzarini e Serena Marchionni, Coordinatori Laboratorio del Cammino e gli interventi di Donato Di Ludovico, Presidente INU Abruzzo e Molise; Vittorio Salmoni, vice-Presidente INU Marche; Ombretta Natali, Presidentessa dell’Ordine degli Architetti PPC Provincia di Teramo; Paola Amabili, Presidentessa dell’Ordine degli Architetti PPC Provincia di Ascoli Piceno; Gloria Lisi, Dipartimento di Architettura (DARCH), Università di Palermo; Altea Panebianco, Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA), Università di Parma; Ammj Traore, Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DiST), Politecnico di Torino.
Il seminario, moderato da Guido Benigni del Consiglio Direttivo Laboratorio del Cammino APS, si concluderà con un dibattito con il pubblico e i partecipanti della “Summer School WOW – Walking On the Wire”.
L’iniziativa prevede il riconoscimento di 4 crediti formativi per i professionisti iscritti all’Ordine APPC della Provincia di Teramo.
LA RETE. “Il Laboratorio del Cammino” è coordinato dal Professore Luca Lazzarini, docente e ricercatore in urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, assieme a Serena Marchionni.
Alla rete aderiscono dodici università: Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi della Basilicata e la “Bilkent University” di Ankara.
Dal 2017, il Laboratorio del Cammino organizza, annualmente, una “Summer School” itinerante a cui partecipano studenti universitari di diverse provenienze geografiche e disciplinari che, accompagnati da ricercatori, professionisti e stakeholder locali, esplorano e indagano a piedi una porzione di territorio italiano. Nel corso di sette anni, il Laboratorio del Cammino ha coinvolto oltre 250 studenti e collaborato con decine di Amministrazioni Comunali e realtà locali, da nord a sud del paese.
Il Comitato Scientifico del Laboratorio accoglie ricercatori, docenti e rappresentanti del terzo settore con expertise e interessi di ricerca diversi, accomunati dall’interesse per il camminare quale modalità per osservare, indagare e progettare città e territori contemporanei.
“Siamo felici di poter ospitare sul nostro territorio questa iniziativa e ringraziamo il professor Lazzarini per aver scelto Roseto degli Abruzzi come una delle tappe del suo percorso – affermano il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Gianni Mazzocchetti e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – Siamo certi che dalla visita itinerante lungo la nostra costa e dal seminario di Palazzo del Mare usciranno spunti molto interessanti rispetto alle questioni urbanistiche che riguardano tutta la nostra regione e rispetto alle sfide che attendono tutti noi sui cambiamenti climatici. Inoltre, sarà un’occasione per approfondire, alla presenza di esperti e di ospiti illustri, i temi legati alle politiche turistiche che sono strettamente legate alla pianificazione urbanistica perché rappresenta uno strumento utile allo sviluppo sostenibile del territorio”.
ABISSI DELL’ANIMA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Viaggio nella follia e nell’oscurità. Personale di Maurizio Romani a cura di Rosalba Rossi Palazzo dell’Emiciclo, 7 Settembre – 20 settembre 2024. Inaugurazione: Sabato 7 Settembre 2024 ore 18:00
L’Aquila, 1° settembre 2024. Il Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila, uno dei luoghi simbolici della città aquilana, ospita dal 7 settembre al 20 settembre 2024 l’esposizione Abissi Dell’anima. Viaggio Nella Follia E Nell’oscurità. Personale del pittore e incisore Maurizio Romani, artista nato in Emilia-Romagna ma di origini abruzzesi, che vive e lavora in Abruzzo.
La mostra, promossa dall’Associazione Endeca Agitatore Culturale (la stessa associazione organizzatrice della mostra di Michelangelo Pistoletto a San Benedetto del Tronto, ancora visitabile fino al 29 Settembre), si avvale dell’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo e del patrocinio di Provincia e Comune dell’Aquila ed è a cura di Rosalba Rossi. L’inaugurazione sarà Sabato 7 Settembre alle ore 18:00.
Le eleganti sale neoclassiche del complesso monumentale del Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, ospiteranno inedite opere del maestro Maurizio Romani, facenti parte di tre nuovi cicli di pittura che, come suggerisce il titolo della mostra, si interrogano e vogliono stimolare una riflessione sull’oblio della condizione umana, tra follia, solitudine e malvagità.
Come, per pungolare il pensiero, si chiede Maddalena Apuzzo, psichiatra che interviene alla mostra con un proprio contributo scientifico, la follia è la pericolosa devianza dalla normalità o la “sorella sfortunata della poesia” (E. Borgna)?
È l’altro volto della ragione o il rifiuto del volto dell’altro? È diversità o è terrore della diversità?
“Nell’impossibilità di vederci chiaro, almeno vediamo chiaramente l’oscurità” scriveva Freud.
A sottolineare l’importanza della mostra Abissi Dell’anima. Viaggio Nella Follia E Nell’oscurità anche le parole del noto critico dell’arte Gabriele Simongini: “con i tre nuovi cicli di opere presentati a L’Aquila e profondamente intrecciati l’uno all’altro, Maurizio Romani mette in campo tutto il suo coraggio ed impegno etico, avendo ben chiaro che oggi gli artisti dovrebbero testimoniare, a beneficio di una nostra consapevolezza reattiva, quell’inesorabile perdita dell’umano che sempre più connota l’epoca del cosiddetto capitalismo della sorveglianza. Dotato di una tecnica sopraffina e di una visione poetica del mondo, come dimostrano le sue opere precedenti, ora Romani ha scelto di eliminare radicalmente qualsiasi facilità e piacevolezza, per tenersi al difficile sotto il segno di una necessità morale e dell’autenticità”.
La Mostra
L’esposizione Abissi Dell’anima. Viaggio Nella Follia E Nell’oscurità di Maurizio Romani si sviluppa in tre distinti cicli di opere inedite.
Come illustrato dallo stesso critico Gabriele Simongini, nella serie dedicata alle donne del male Romani fissa lo sguardo su quelle tedesche che, soprattutto nell’ambito dei campi di concentramento nazisti, svolsero il ruolo di carceriere e sadiche aguzzine, pur portando avanti una doppia vita che gli permetteva di essere al tempo stesso mogli e madri amorevoli. La normalità convive senza problemi con l’abiezione e la violenza più spietate.
Così la sensibilità di Romani lo ha portato proprio, come un acrobata, a muoversi sul filo che separa l’apparenza normale e quasi banale dei volti, alcuni dei quali peraltro quasi “belli”, da una sorta di oscura alterazione comportamentale dietro la quale si aprono abissi senza fondo, che in qualche modo riusciamo a percepire, come se quei visi recassero un’ombra luciferina e, in fondo, una maschera che nasconde la loro vera natura. E nelle espressioni di queste donne dalla doppia anima l’artista è riuscito a rendere quella freddezza glaciale, quel vuoto interiore e quella mancanza d’empatia che molti testimoni ravvisarono nei volti dei nazisti sottoposti al primo processo di Norimberga.
Una seconda serie di opere propone volti di donne e uomini colpiti dal disagio mentale che l’artista ha sorprendentemente dipinto con una intensità e una misura stilistica e cromatica che hanno pochi paragoni nella storia dell’arte. È una fisiognomica del dolore e del disagio che troppo spesso nella nostra società viene evitata e nascosta con fastidio e vergogna. Maurizio Romani, per questo ciclo di opere, utilizza la nomenclatura adottata all’interno degli ospedali psichiatrici italiani, specialmente durante il periodo fascista e nel dopoguerra, ovvero il sistema di classificazione che veniva utilizzato per schedare le persone affette da disturbi mentali, sistema legato alle “cartelle cliniche” degli ospedali psichiatrici, dove i pazienti venivano identificati con un codice, composto dalla lettera “T” seguita da un numero, che indicava il tipo di disturbo o la condizione psichiatrica del paziente. Questo metodo di catalogazione aveva lo scopo di standardizzare e semplificare la gestione amministrativa e clinica dei malati di mente nelle strutture ospedaliere. Ma ne azzerava l’identità amplificando in maniera disumana l’indifferenza in cui i soggetti malati venivano abbandonati.
Questa scomparsa dell’umano è ben evidente anche nella terza serie di opere esposte in mostra, quelle città della desolazione e dell’alienazione in cui le case, perlopiù senza finestre, si accatastano in modi claustrofobici rivelando spesso la loro inabitabilità, quando l’artista scoperchia i tetti e svela scatole vuote. Non ci sono esseri umani come se un evento apocalittico li avesse cancellati dalla faccia della terra, lasciando quasi intatte le loro abitazioni collocate in città disumane, inquinate e soffocanti, in una condizione che oggi rispecchia completamente quella di tante metropoli internazionali. In qualche modo molti disagi mentali oggi nascono anche dal fatto di vivere in ambienti insalubri e alienanti, magari in periferie abbandonate a sé stesse, nel degrado e nell’assenza di ogni speranza. La città può diventare una prigione e un incubo, come nelle peggiori distopie.
La curatrice della mostra, Rosalba Rossi, sottolinea come “In questo viaggio, che Maurizio Romani ci porta ad intraprendere, scansando ogni pudore e pregiudizio, emerge forte l’incomunicabilità del nostro tempo, ancor prima che la follia, che seppur la segue prontamente, come un arcipelago sconfinato, metafora magnetica ed ambigua, contiene emozioni disparate e disperate, angoscia, oblio, tristezza.
Tanto più in queste opere, scorgo dettagli agghiaccianti o assenze impenetrabili, tanto più mi accorgo che incomunicabilità e follia sono le due facce della stessa medaglia. Volgere l’attenzione all’una, inevitabilmente, coinvolge l’altra e rivolgere loro attenzione significa, sostanzialmente, affrontare un’esperienza umana, mettersi sulle spalle, ciascuno, un bagaglio di Humana Materia, che ha segnato progressivamente la storia della civiltà. E interconnettendosi alla cura, alla comunità, alla sofferenza ed alla ragione.”
E ancora “Queste opere ci generano un’inquietudine, simile a quella che ci ha pervaso quando abbiamo visto gli ultimi film di Pasolini, dove la dissacrazione era la denuncia della perdita della dimensione tragica dell’uomo, colto nel conflitto tra la radice antica del suo abitare e lo sradicamento di cui non è neanche consapevole. Maurizio Romani ci suggerisce di guardare e di esserci, perché nel giorno successivo a quell’abisso, come ogni giorno, quello stesso giorno sorge dall’insolito e ci avverte che nessuno, acquietato fra le solite cose, non può, su quell’insolito, non gettare almeno uno sguardo.” (R. Rossi).
Note biografiche di Maurizio Romani
Maurizio Romani è pittore e incisore. Tiene la sua prima personale nel 1986 presso la Galleria Il Voltone di Reggio Emilia, a cura di Alfredo Gianolio e Angela Nascimbene Cucchi. Negli anni Novanta la frequentazione del mondo artistico si alterna al ritiro produttivo a Roteglia (RE) dove Maurizio è nato (1955). Dagli anni degli esordi, l’artista ha la possibilità di evolversi in diverse direzioni, attraverso diversi generi pittorici e valendosi di varie tecniche.
Viene molto apprezzato per le sue nature morte, caratterizzate da una superba perfezione tecnica e da un intenso lirismo, alle quali sono state dedicate numerose mostre; per esempio, quella curata da Pietro Zampetti del 1991 ad Ancona, o quella di Giulianova (TE) del 2003, presentata da Carlo Fabrizio Carli.
Anche la pittura sacra ha rappresentato uno degli indirizzi percorsi dall’artista, sia con la pittura ad olio, ma più recentemente con uno studio comprendente una trentina di disegni di rara bellezza a grafite su carta dedicati al Cantico dei Cantici, presentati con una mostra itinerante approdata anche a Urbino alla Bottega Giovanni Santi, casa natale di Raffaello.
Lo studio dell’arte figurativa dal dopoguerra fino ad oggi, in ambito europeo e non solo, incentivano il maestro a flettere il suo linguaggio nel genere del paesaggio, dove già da tempo si è cimentato con l’incisione, una delle tecniche, assieme al disegno, più amate dall’artista, che ora vi si dedica anche con la pittura ad olio, quasi traducendovi le stesse sfumature che il disegno offre.
Al paesaggio è infatti dedicata la mostra della Galleria L’Ottagono: un paesaggio che non è una veduta, ma un soggetto di invenzione dove la luce tersa arriva quasi a smaterializzare quanto rappresentato: una gamma vastissima di sfumature. Non ci sono presenze umane, solo materia e luce, rarefatta e tuttavia capace di costruire spazio e volumi sfruttando l’assenza più che la presenza. Luce e ombra.
Tra le ultime personali si segnala Al di là del reale, promossa dal Comune di Casalgrande (RE), con presentazione di Massimo Mussini.
In occasione dei festeggiamenti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, progetto Padiglione Italia della 54 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, l’artista espone una tela di grande formato, Apparizione nella mia stanza, nei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia.
Sempre nel 2011, viene premiato al XXXVIII Premio Sulmona con la Medaglia del Presidente della Camera. Attualmente le sue opere sono in permanenza in diversi importanti musei, tra cui ricordiamo la Fondazione Umberto Mastroianni e il Museo dello Splendore di Giulianova.
Nel 2020 alcuni dei suoi lavori sono entrati nel circuito dell’Art in Embassies, un ufficio all’interno del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che promuove la diplomazia culturale attraverso mostre, collezioni permanenti, commissioni site-specific e scambi di artisti a due vie in più di duecento ambasciate e consolati statunitensi in tutto il mondo.
Nel 2020 è a Teramo con una personale presentata da Gabriele Simongini e Paola Di Felice. Nel 2021 espone un nuovo ciclo di opere alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP) con la mostra Xlorisonia. Il respiro dei fiori, a cura di Rosalba Rossi. Nel mese di Aprile 2022 tiene una personale presso il Museo Crocetti di Roma.
Il catalogo, curato e realizzato dall’Arch. Franco Mercuri, è corredato dal testo della curatrice Rosalba Rossi insieme a quelli di Gabriele Simongini e della psichiatra Maddalena Apuzzo, ed è arricchito da una bellissima poesia di Gianni Marcantoni intitolata “Il folle”.
IN VALLE GIUMENTINA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Con il calesse e gli eremi di San Bartolomeo in Legio e Santo Spirito a Maiella
CALESSE
Alina ha cambiato lavoro… non è più una pastora! Ha sopportato l’inquinamento atmosferico e il conseguente cambiamento climatico, le hanno incendiato lo stazzo (venerdì 19 gennaio 2018), che ospitava 150 pecore, capre, (di cui centotrenta incinte e che dovevano partorire a breve), otto maiali e scrofe, trenta agnellini appena nati, un vitello… tutti morti, bruciati vivi dal fuoco. Per l’invidia, i dispetti, la cattiveria, alla fine si è arresa.
Ora fa la cocchiera… sempre nella valle Giumentina, Abbateggio(Parco Nazionale della Maiella). Ha un calesse di sei posti, trainato da due cavalli. Le persone hanno accolto questa idea positivamente.
Ho parcheggiato l’auto in prossimità di una ceramica dedicata alla Madonna degli Scout, (650 m), ci siamo incontrati, io ed un’amica di Oviedo (Asturia) Spagna, siamo saliti sul calesse, dove c’erano anche il marito e due figlie. Il giro dura circa novanta minuti.
Nel percorso, si contemplano i fiori ed altri tipi di flora montana, i campi coltivati, il panorama mare – monti. In questo incantesimo soave, rasserenante e silenzioso, mi sono concentrato sul rumore ritmico di due … note, tatà… tatà… tatà… tatà… che le zampe dei cavalli, facevano sulla strada bianca. Che pace… immersi nella natura più pura e selvaggia, fra capanne e muretti in pietra. Terminato il giro in calesse, ci siamo separati da Alina nelle vicinanze dell’Ecomuseo del Paleolitico, un villaggio di THOLOS all’aperto, che propone sei capanne ricostruite in pietra a secco.
EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO
Abbiamo proseguito per l’EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO – (“LEGIO” significa “PRESSO” il torrente Capo la Vena, che scorre al di sotto dell’eremo, ma che va in secca alla fine di giugno, lasciando solo alcune pozze). Abbiamo raggiunto lo STAZZO BRUCIATO, attraversato alcuni tholos crollati e arrivati al segnale per l’eremo, (700 m), è iniziata la ripida discesa che per il brecciolino, è anche scivolosa, ma attutita da scale in legno. Si attraversa su un ponte naturale ricavato nella roccia, il torrente Capo la Vena, (550m), che scorre in una gola profonda, in un’oasi di un verdeggiante incanto, ma è asciutto, per IL CAMBIAMENTO CLIMATICO…!
L’eremo di San Bartolomeo in Legio, nel comune di Roccamorice PE, è collocato su di uno sperone roccioso alto circa 50 metri. San Bartolomeo, (in aramaico figlio DI TALMAI e in ebraico “DONO DI DIO”), è uno dei dodici apostoli e faceva il pescatore. In oriente, intorno all’anno 50 d.C. fu torturato, scorticato vivo e decapitato. Viene invocato come guaritore delle piaghe e delle malattie epidermiche. Pietro da Morrone, futuro papa Celestino V, restaurò l’eremo nel 1250 e vi abitò per due anni.
All’interno, sull’ altare, è collocata la statua lignea di San Bartolomeo, raffigurato con un coltello, a dimostrazione del martirio che subì con lo scorticamento. Per entrare nell’eremo, (600 m), bisogna salire la Scala Santa, con scalini lucidissimi scavati nella roccia, quindi scivolose. Si arriva al camminamento antistante l’eremo, su una panoramica balconata.
Sulla parete sinistra, c’è una vaschetta che raccoglie una vena d’acqua freschissima, che i devoti ritengono miracolosa. Dopo aver recuperate le forze con un panino, rapiti dal silenzio e da tanta bellezza, inizia la ripida salita per arrivare alla vettura. Attenzione, Considerato che l’escursione si svolge nella zona A (RISERVA INTEGRALE), del parco Nazionale della Maiella, è vietato l’accesso con i cani.
SANTO SPIRITO A MAIELLA
L’escursione non termina qui perché bisogna fare visita all’eremo di SANTO SPIRITO A MAIELLA. Questo eremo, anche se l’ho esplorato tante volte, mi procura gioia, amore, emozione, raccoglimento. Si trova sulla Maiella, nel comune di Roccamorice PE a (1132 m). Per tanti minuti resto incantato, con gli occhi fissi, nel vedere questa enorme opera architettonica, costruita nella roccia. Con cognizione di causa, è un monumento nazionale italiano.
È stato un monastero della Congregazione dei Celestini, fondata da Pietro del Morrone, nato nel Molise nel 1209 e morto a Fiumone FR, il 19 maggio 1296 a 87 anni, luogo di prigionia per papa Celestino V dopo la sua rinuncia al pontificato. Come poteva un eremita, che ha trascorso la sua vita nelle grotte, nutrendosi di quello che la natura offriva, accettare la pomposità della vita papale? La storia dell’eremo è legata a questo eremita, dove vi arrivò nel 1246 a 37 anni e lo ristrutturò, costruendo a poco a poco altri locali destinati agli eremiti, che si aggiungevano alla comunità. Ora, risultano conservati la chiesa, la sagrestia, i resti del monastero distribuiti su due piani, con la foresteria e le celle.
Incredibile che una escursione, possa offrire tante occasioni, come la cultura, la storia, l’ambiente, le tradizioni, la flora, il silenzio.
Tempo A/R 4 Ore (escludendo il tempo con il calesse e la visita all’eremo di Santo Spirito a Maiella)
Dislivello: A/R 250 m
Difficoltà: T/E (turistico/escursionistico)
Distanza: A/R 7km
Luciano Pellegrini
CONCLUSA LA 730MA EDIZIONE della Perdonanza Celestiniana
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Più di 30mila presenze tra eventi storico-religiosi, spettacoli e concerti sono il primo passo verso il grande Giubileo Roma 2025 e confermano L’Aquila come perfetta Capitale Italiana della Cultura 2026
L’Aquila, 1° settembre 2024. Si è conclusa venerdì sera, 30 agosto, la 730ma edizione della Perdonanza Celestiniana, manifestazione che dal 2019 è stata riconosciuta come Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità dall’Unesco.
Una edizione con risultati che confermano L’Aquila come un importante polo turistico e culturale. Organizzata e promossa dal Comune dell’Aquila, città nominata Capitale Italiana della Cultura 2026, la manifestazione ha attirato numerosi visitatori, con una presenza significativa di turisti stranieri nel mese di luglio, mentre nelle prime due settimane di agosto si è registrato un ritorno massiccio di turisti italiani, soprattutto famiglie e gruppi organizzati.
“Il successo della 730ma Perdonanza Celestiniana è il risultato di un impegno collettivo e di una visione condivisa che vede nella cultura uno strumento di crescita e sviluppo per L’Aquila e il suo territorio. L’Infopoint della città, attivo e operativo durante tutta la Perdonanza, ha riportato dati incoraggianti che evidenziano come L’Aquila stia diventando una meta sempre più consapevolmente scelta dai visitatori, attratti dalla sua ricca offerta culturale. Il sistema museale, il patrimonio artistico, esempio di un recupero di qualità, e gli eventi culturali, come la rassegna dei Cantieri dell’Immaginario e il variegato cartellone della Perdonanza, hanno contribuito ad aumentare l’appeal della città”, commenta così Ersilia Lancia, Assessore al Turismo, ai Rapporti Internazionali e ai Gemellaggi del Comune dell’Aquila.
“L’offerta turistica dell’Aquila si integra perfettamente con le bellezze naturali circostanti, come il Gran Sasso, i borghi storici e le Grotte di Stiffe, rendendo la città un punto di riferimento per chi cerca una combinazione di cultura, storia e natura. In questo contesto, il titolo di Capitale Italiana della Cultura si è rivelato una scelta strategica vincente, capace di valorizzare ulteriormente il territorio e i suoi eventi culturali. Questa amministrazione è fortemente consapevole del ruolo che tale titolo può avere come volano per il turismo e le imprese locali, e intende continuare a lavorare in questa direzione, coinvolgendo l’intera comunità”, ha concluso l’assessore Lancia.
Non sono stati divulgati ancora i dati definitivi, ma tra celebrazioni storiche e religiose, spettacoli e concerti, la Perdonanza Celestiniana ha affollato le strade del centro dell’Aquila, e anche della periferia, con numeri davvero significativi. Dati ancora da confermare si aggirano intorno alle 30mila presenze. Numeri che fungono da ponte ideale e diretto verso il Giubileo di Roma del 2025, così come ha ribadito il sindaco dell’Aquila e Presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi: “La 730° Perdonanza celestiniana è il primo passo del cammino verso il Grande Giubileo del 2025 che vedrà protagonista Roma: è un andare finalizzato. I cristiani si sono rimessi in viaggio attraverso percorsi di spiritualità come la nostra Perdonanza, oggi tanto più vivificante nella dimensione di guerra in cui siamo sprofondati per gli equilibri mondiali che le nuove superpotenze economiche e tecnologiche vogliono ridisegnare. In questo scenario va collocata la scelta dei tre personaggi principali della 730° Perdonanza. Sono giovani impegnati nel volontariato, nel servizio per il prossimo. Più di altri sanno cosa significa donare il proprio tempo, le proprie capacità, la propria umanità, avendo tatuato nell’anima – come ognuno di noi – il 6 aprile 2009. Il volontariato è l’infrastruttura solidaristica di ogni itinerario di fede e di ogni evento sacrale. Lo è della Perdonanza e lo sarà del grande Giubileo di Roma, un’opportunità di riconciliazione di portata internazionale che Papa Francesco ha voluto legare al giubileo dell’Aquila aprendo la Porta Santa di Collemaggio in occasione della 728ma edizione”, ha proseguito il sindaco. “Circa la Perdonanza nella Bolla Spes non confundit, Papa Francesco scrive: “Mi piace pensare che un percorso di grazia, animato dalla spiritualità popolare, abbia preceduto l’indizione, nel 1300, del primo Giubileo. Non possiamo infatti dimenticare le varie forme attraverso cui la grazia del perdono si è riversata con abbondanza sul santo Popolo fedele di Dio. Ricordiamo, ad esempio, la grande Perdonanza che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, all’Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l’Anno Santo. La Chiesa già sperimentava, dunque, la grazia giubilare della misericordia”, ha concluso il sindaco Biondi.
Entusiasta anche il direttore artistico della manifestazione, il Maestro Leonardo De Amicis: “Sono profondamente soddisfatto per il grande successo e la straordinaria partecipazione che hanno caratterizzato questa edizione della Perdonanza Celestiniana. Vedere l’evento prendere vita in modo così coinvolgente è stato per me motivo di grande orgoglio e gioia. Concludo questa esperienza con il cuore colmo di gratitudine, mentre L’Aquila si avvicina al traguardo del 2026 come Capitale Italiana della Cultura. È un momento di rinascita e crescita per la nostra città, e sono entusiasta di ciò che ci riserverà il futuro”, ha dichiarato il Maestro De Amicis.
DOMENICA AL MUSEO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Entrata gratuita Domenica 1° settembre per #domenicalmuseo
L’Aquila, 1° settembre 2024. Il Museo Nazionale d’Abruzzo sarà aperto nelle due sedi con il seguente orario:
MuNDA : orario 8:30/19:30. Ultima entrata ore 19:00
Castello Cinquecentesco: il Mammut aperto dalle 9:00 alle 19:00 . Ultima entrata ore 18:30
Ai primi 50 visitatori al Bastione est del Castello Cinquecentesco, oggi, domenica 1° settembre, sarà distribuita gratuitamente la speciale cartolina in edizione limita con il bollo realizzati per celebrare il 70mo del ritrovamento del Mammut, che costituiscono pezzi da collezione.
OMAGGIO A DOMENICO MODUGNO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
A 30 anni dalla scomparsa l’Orchestra Sinfonica di Sanremo Diretta dal M° Giancarlo De Lorenzo, Voce Peppe Voltarelli mercoledì 4 settembre ore 21.30 nel cortile del Complesso Monumentale dell’Annunziata
Sulmona, 1° settembre 2024. La Camerata Musicale Sulmonese, aspettando l’apertura della settantaduesima stagione, prevista per domenica 27 ottobre, torna con un evento musicale realizzato in collaborazione con il Comune di Sulmona nel suggestivo cortile del Complesso Monumentale dell’Annunziata, mercoledì 4 settembre alle ore 21.30. Sarà un concerto speciale: Omaggio a Domenico Modugno proposto dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo diretta dal M° Giancarlo De Lorenzo. La voce solista è quella di Peppe Voltarelli, cantautore doc, vincitore di tre Targhe Tenco. Interpreterà tredici brani tra i più significativi della carriera di Modugno: da Lazzarella a Amara terra mia, O ccafè, Lu pisci spada, Tu si na cosa grande, Vecchio frac, L’avventura, La donna riccia, Nel blu dipinto di blu, Musetto, per chiudere con Dio come ti amo e un brano dello stesso Voltarelli dedicato a Modugno: Cantare.
Il concerto spettacolo, presentato in anteprima al Teatro Ariston di Sanremo, vuole rendere omaggio al cantautore che alla fine degli anni ‘50 cambiò la storia della canzone italiana. La tournée toccherà cinque regioni, con unica data in Abruzzo, fino ad arrivare in Puglia per concludersi nella piazza di Polignano a Mare intitolata al grande artista. Un omaggio musicale, con i suoi brani più popolari, per l’indimenticabile “Mr. Volare” a 30 anni dalla sua scomparsa avvenuta nell’agosto del 1994. Sul palco un organico di 36 elementi e una voce solista guidati dalla bacchetta del M° Giancarlo De Lorenzo.
Cantautore, chitarrista, attore e regista, tra i protagonisti della scena musicale italiana per oltre un trentennio a partire dagli anni ’50, Modugno si consacrò al Festival di Sanremo del 1958 con “Nel blu dipinto di blu” di cui era anche autore. Il brano, grazie al quale oltre oceano fu ribattezzato come Mr Volare, lo rese un’icona dell’italianità, ambasciatore nel mondo della musica pop italiana.
Talento poliedrico, considerato uno dei padri della musica leggera e tra i più prolifici artisti italiani, Modugno ha scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 45 film per il cinema e la televisione, recitato in molti spettacoli teatrali e musical, ed è stato anche conduttore di programmi televisivi. Vincitore per quattro edizioni del Festival della Canzone Italiana a Sanremo, con oltre 70 milioni di copie è tra gli artisti italiani in cima alle classifiche dei dischi più venduti. Secondo i dati SIAE Nel blu dipinto di blu è la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 a oggi.
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo è una delle più antiche e prestigiose realtà musicali italiane. Nata nel 1905, fa parte delle 12 Istituzioni Concertistico Orchestrali (I.C.O.) riconosciute dallo Stato ed è Istituzione Culturale di Interesse Regionale della Liguria. Dal 2003 ha acquisito la natura giuridica di Fondazione. Attenta alla valorizzazione dei giovani talenti, la Sinfonica sanremese è dotata di una grande versatilità che le permette di eseguire sia il repertorio classico che quello romantico, moderno e contemporaneo.
Sede principale dei suoi concerti è il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. Al fine di educare le nuove generazioni all’ascolto e alla comprensione della musica sinfonica, l’Orchestra propone un’intensa attività dedicata alle scuole con un’offerta formativa variegata.
Nella sua lunga storia ha visto alternarsi i più grandi direttori ed i maggiori solisti internazionali quali Carlo Farina, Evelino Pidò, Stefan Anton Reck, Roberto Hazon. Alberto Zedda, Bruno Santori. Dal 2015 Direttore Artistico e Stabile è il M° Giancarlo De Lorenzo.
PRECISAZIONI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione in zona Sassa
Tornimparte, 1° settembre 2024. “Il dibattito che si è acceso in merito all’insediamento di un impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione nel nucleo industriale di Sassa ha portato con sé, purtroppo, alcune inesattezze nella ricostruzione della vicenda di un insediamento simile proposto a Tornimparte; al fine di dare all’opinione pubblica una corretta ricostruzione, riteniamo doveroso chiarirne gli aspetti fondamentali.” Così scrivono, in una nota congiunta, Giammario Fiori, Sindaco di Tornimparte, e Giacomo Carnicelli, Presidente del Consiglio Comunale.
“Dopo alcuni vaghi colloqui preliminari, nei quali si parlava di un impianto pilota, da realizzarsi con la consulenza dell’Università, che non portarono ad alcuna proposta concreta – prosegue la nota di Fiori e Carnicelli – nel luglio del 2021, la Regione Abruzzo, su proposta di un soggetto privato, indisse una conferenza di Servizi in forma semplificata ed in modalità asincrona per l’installazione di un impianto per il trattamento di 20 mila tonnellate annue di fanghi di depurazione, che rappresentavano, allora, l’intera produzione annua della Provincia dell’Aquila.
Preoccupati dalle dimensioni dell’impianto e da alcune criticità segnalateci da Tecnici del settore, preparammo il contributo del Comune di Tornimparte che, unito a quelli di Provincia , ASL e ARTA chiuse la Conferenza di Servizi richiedendo l’attivazione del procedimento presso il competente Servizio Valutazioni Ambientali. È bene ribadire, quindi, che il percorso illustrato non sia stato oggetto di alcun ricorso al TAR, così come è doveroso rimarcare il fatto che non c’è stata la costituzione di alcun comitato.”
“Ci rammarica la confusione generata da alcuni articoli di stampa diffusi nelle scorse settimana – conclude la nota – nelle quali si confonde la proposta di un soggetto privato, per un impianto sperimentale dimensionato su un territorio equivalente all’intera provincia dell’Aquila con la partecipazione del Comune di Tornimparte ad un bando per la realizzazione di un Centro di Raccolta ed un relativo piccolo impianto di compostaggio, costruito con tecnologie consolidate e dimensionato, in pratica, per le esigenze di quattromila abitanti, questo sì oggetto di ricorso al TAR (sottoscritto, tra gli altri, anche dal proprietario del terreno che doveva ospitare nel comune di Tornimparte l’impianto di trattamento dei fanghi).”
AL VIA LA MOBILITAZIONE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Cgil, Consumatori e Associazioni Studentesche contro gli aumenti tariffari del trasporto pubblico locale decisi dalla regione
Pescara, 1° settembre 2024. Inviata congiuntamente una formale richiesta di audizione alla II^ Commissione Permanente Territorio, Ambiente e Infrastrutture del Consiglio Regionale. Si allarga la protesta e la mobilitazione dei portatori di interesse rispetto agli aumenti tariffari disposti per il trasporto pubblico locale dalla Giunta Regionale d’Abruzzo sia attraverso la delibera n. 374 del 26.06.2024 che a seguito delle risultanze previste dal contratto di servizio sottoscritto con il gestore ferroviario Trenitalia.
RICHIESTA FORMALE DI AUDIZIONE ALLA COMPETENTE COMMISSIONE CONSILIARE
La Cgil Abruzzo Molise e le Camere del Lavoro di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo, unitamente alla Federconsumatori Abruzzo, e alle associazioni studentesche Unione degli Universitari (Udu), Partecipazione Attiva Studentesca (PAS), 360 Gradi e Unione degli Studenti (Uds), hanno infatti avanzato formalmente e congiuntamente una richiesta di audizione alla II^ Commissione Permanente Territorio, Ambiente e Infrastrutture del Consiglio Regionale affinché possano essere rappresentate ed esposte osservazioni, criticità e proposte su quanto deliberato dalla Giunta Regionale in materia di politiche tariffarie.
I richiamati portatori di interesse in rappresentanza di lavoratori, studenti, pensionati e più in generale degli utenti/consumatori, contestano gli aumenti tariffari decisi dal Governo Regionale e che impatteranno in maniera consistente su un servizio pubblico essenziale, interessando sia i vettori del trasporto su gomma che quello ferroviario espletato dal gestore nazionale Trenitalia.
GLI AUMENTI TARIFFARI VANNO BEN OLTRE IL 20,22% CITATI NELLA DELIBERA
Nello specifico rammentiamo che la delibera di Giunta Regionale n. 374 del 26.06.2024 (entrata in vigore dal 1° luglio) e sulla quale permangono dubbi di legittimità, ha previsto “aumenti nella misura del 20,22%, con decorrenza dal 1° luglio 2024, per tutte le tipologie di biglietto ordinario nei servizi urbani, suburbani e interurbani e nell’area metropolitana Chieti-Pescara di applicazione della tariffa Unico”.
In realtà e da accertamenti effettuati su alcune tipologie di tariffe come per quelle cosiddette “a tratte” presenti su tutto il territorio regionale ed applicate per i servizi suburbani (vedi tabella), gli aumenti tariffari in termini percentuali, sono andati ben oltre il 20,22% indicato nella delibera di Giunta, oscillando tra il 27,27% (tariffa 1 tratta) e il 38,24% (tariffe 5 tratte) e generando nel concreto aumenti in valore assoluto da un minimo di 0,30 € (tariffa 1 tratta) fino a 1,30 € (tariffa 5 tratte).
E SUI TRENI GLI AUMENTI ARRIVERANNO FINO AL 35%
Un’analoga stangata interesserà il cosiddetto pendolarismo ferroviario espletato prevalentemente dal gestore nazionale Trenitalia e che in base al Contratto di Servizio sottoscritto con la Regione Abruzzo prevederà un primo aumento del costo dei biglietti del 15% a partire da gennaio 2025 e che sarà incrementato ulteriormente di un 5% a cadenza biennale fino alla scadenza contrattuale prevista nel 2033. Il che significa per studenti, lavoratori e pensionati abruzzesi che sceglieranno di viaggiare in treno, un incremento complessivo del 35% rispetto all’attuale costo del biglietto o dell’abbonamento.
IL CONTENZIOSO AVVIATO DAI CONSUMATORI
Peraltro sul Contratto di servizio da 846 milioni di euro, sottoscritto tra Regione Abruzzo e Trenitalia, pende finanche il giudizio del ricorso al TAR promosso dalla Federconsumatori Abruzzo unitamente ad altre associazioni di consumatori per chiedere l’annullamento della delibera con cui la giunta regionale ha approvato «lo schema di contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale tra la Regione e Trenitalia spa per il periodo 1/12/2023 – 30/11/2033». Il ricorso si basa peraltro su un precedente significativo (già oggetto di pronunciamento da parte del Tar) e con il quale venne contestato alla Regione di aver stabilito aumenti del costo dei biglietti senza tener conto sia del tetto dei prezzi che dell’obbligo di coinvolgere nelle decisioni le associazioni che oggi ricorrono contro l’attuale Giunta Regionale
AZZERARE GLI AUMENTI, MA NON SOLO. ALCUNE DELLE RICHIESTE CHE AVANZEREMO IN COMMISIONE
La Cgil Abruzzo Molise e le Camere del Lavoro di Chieti, L’Aquila, Pescara, Teramo, unitamente alla Federconsumatori Abruzzo, e alle associazioni studentesche Unione degli Universitari (Udu), Partecipazione Attiva Studentesca (PAS), 360 Gradi e Unione degli Studenti (Uds) nell’avanzare la richiesta di audizione al Presidente della II^ Commissione Permanente Territorio, Ambiente e Infrastrutture Emiliano Di Matteo chiederanno che si azzerino gli aumenti tariffari previsti nel settore dei trasporto pubblico (gomma e ferro) e che si aumentino le risorse per finanziare adeguatamente un servizio pubblico essenziale come quello del trasporto pubblico in una regione peraltro dove persistono fenomeni quali aree interne e spopolamento.
ESTENDERE IL BIGLIETTO UNICO SU BASE REGIONALE E GARANTIRE AGEVOLAZIONI E GRATUITA’ A STUDENTI E CITTADINI A BASSO REDDITO
Chiederemo altresì che si estendano su base regionale i benefici del biglietto unico, così come il Consiglio Regionale si è impegnato a fare con le diverse risoluzioni approvate a fine della precedente legislatura, ponendo fine ad una assurda discriminazione tra territori e cittadini abruzzesi che va avanti dal 2004 e che determina svantaggi per i cittadini delle aree interne che pagano le imposte al pari degli altri abruzzesi.
Chiederemo infine di introdurre al pari di altre realtà regionali, agevolazioni tariffarie e finanche la gratuità del trasporto pubblico per i cittadini a basso reddito e in generale per tutti gli studenti e universitari che frequentano istituti scolastici abruzzesi.
Francesco Trivelli (Presidente Federconsumatori Abruzzo)
Pierluigi Marini (Udu – Unione degli universitari)
Francesco Colangelo (PAS – Partecipazione attiva studentesca)
Carmela Santulli (360 gradi)
Francesca Cantagallo (UDS – Unione degli
LE RADICI DEL MALE e il nodo della responsabilità individuale
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
I peccati hanno sempre un responsabile, un autore, con un nome e un cognome. Non è colpa né di Dio, né della società, né del periodo storico o la cultura. È colpa solo nostra
Globalist.it, 1° settembre 2024.Il Vangelo odierno: In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo» (Mc 7 – XXII TO/B).
Leggendo questo brano mi torna spesso in mente la canzone di Fabrizio De André, “Il Testamento di Tito”: un acuto esempio di descrizione di quella ipocrisia che emerge da quelle persone che si sentono così tanto religiose… da tradire la religione stessa! Delle persone che chiederebbero, ancora oggi, a Gesù: “Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?”. Gesù risponde e precisa che, a lungo andare, il loro modo di rapportarsi a obblighi e riti era diventato un mix di ipocrisia, di precetti umani presentati come volere divino e così via. Canta De André: “Lo sanno a memoria il diritto divino, e scordano sempre il perdono…”.
Gesù propone un radicale cambio di ottica. Del resto, non poteva essere diversamente: una parte della comunità ebraica aveva perso la genuinità della fede e già i profeti avevano insistito sul ritorno all’autenticità e coerenza, come lo stesso Isaia citato da Gesù. Il cambio di ottica consiste nel passare dall’attenzione per l’esterno a quella per l’interno. È una di quelle cose facile a dirsi, ma molto difficile a mettersi in pratica. Tutto ciò che è esterno ci attira immediatamente e spesso fortemente: il vivere in una società dell’immagine non ci aiuta.
“Dal di dentro, infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male”, dice Gesù. Con buona pace di tutti coloro che pensano che il male ha solo origini e motivazioni sociali e politiche, culturali e storiche. Il male nasce dentro e non fuori di noi: famiglia o gruppi, istituzioni o villaggio globale. Del resto, i gruppi sono fatte di persone e sono le persone e renderle buone o cattive, belle o brutte, giuste o ingiuste, uniti o divise. Tante volte dire che è “colpa dell’ambiente o della situazione storica” o di altro esterno a noi è solo una scusa per non riconoscere che siamo tutti, chi più, chi meno, autori di un male che nasce dentro di noi. Certo l’ambiente ha un’influenza, più o meno grande, ma non potrà mai essere il responsabile di tutto il male.
Gesù è anche molto chiaro anche su cosa possa essere definito male. Male sono “impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza”. La lista serve a non farci dire sciocchezze, a evitare estremisti, come il considerare tutto male o, al contrario, niente male. Il male sono questi dodici peccati o, negatività, se vogliamo dirlo in termini laici. Questi peccati hanno sempre un responsabile, un autore, con un nome e un cognome. Non è colpa né di Dio, né della società, né del periodo storico o la cultura. È colpa solo nostra o, meglio, di chi ha in sé e produce negatività e si industria a seminarle.
Ma forse è il caso di rileggere e riascoltare De Andrè:
Il testamento di Tito
di Fabrizio De André
Non avrai altro Dio all’infuori di me
Spesso mi ha fatto pensare
Genti diverse venute dall’est
Dicevan che in fondo era uguale
Credevano a un altro diverso da te
E non mi hanno fatto del male
Credevano a un altro diverso da te
E non mi hanno fatto del male
Non nominare il nome di Dio
Non nominarlo invano
Con un coltello piantato nel fianco
Gridai la mia pena e il suo nome
Ma forse era stanco, forse troppo occupato
E non ascoltò il mio dolore
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
Davvero lo nominai invano
Onora il padre, onora la madre
E onora anche il loro bastone
Bacia la mano che ruppe il tuo naso
Perché le chiedevi un boccone
Quando a mio padre si fermò il cuore
Non ho provato dolore
Quanto a mio padre si fermò il cuore
Non ho provato dolore
Ricorda di santificare le feste
Facile per noi ladroni
Entrare nei templi che rigurgitan salmi
Di schiavi e dei loro padroni
Senza finire legati agli altari
Sgozzati come animali
Senza finire legati agli altari
Sgozzati come animali
Il quinto dice non devi rubare
E forse io l’ho rispettato
Vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
Di quelli che avevan rubato
Ma io, senza legge, rubai in nome mio
Quegli altri nel nome di Dio
Ma io, senza legge, rubai in nome mio
Quegli altri nel nome di Dio
Non commettere atti che non siano puri
Cioè non disperdere il seme
Feconda una donna ogni volta che l’ami
Così sarai uomo di fede
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
E tanti ne uccide la fame
Io, forse, ho confuso il piacere e l’amore
Ma non ho creato dolore
Il settimo dice non ammazzare
Se del cielo vuoi essere degno
Guardatela oggi, questa legge di Dio
Tre volte inchiodata nel legno
Guardate la fine di quel nazzareno
E un ladro non muore di meno
Guardate la fine di quel nazzareno
E un ladro non muore di meno
Non dire falsa testimonianza
E aiutali a uccidere un uomo
Lo sanno a memoria il diritto divino
E scordano sempre il perdono
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
E no, non ne provo dolore
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
E no, non ne provo dolore
Non desiderare la roba degli altri
Non desiderarne la sposa
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
Che hanno una donna e qualcosa
Nei letti degli altri già caldi d’amore
Non ho provato dolore
L’invidia di ieri non è già finita
Stasera vi invidio la vita
Ma adesso che viene la sera ed il buio
Mi toglie il dolore dagli occhi
E scivola il sole al di là delle dune
A violentare altre notti
Io nel vedere quest’uomo che muore
Madre, io provo dolore
Nella pietà che non cede al rancore
Madre, ho imparato l’amore
DOPPIO TURNO PER LA POLIZIA LOCALE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Proroga fino al 15 settembre
Roseto degli Abruzzi, 31 agosto 2024. Prorogato fino al prossimo 15 settembre il doppio turno di attività per gli agenti di Polizia Locale di Roseto degli Abruzzo.
A sancirlo è l’Ordinanza firmata nelle scorse ore dal Sindaco Mario Nugnes che, di fatto, allunga il periodo di applicazione della turnazione estiva per gli agenti e che sarebbe scaduto nella giornata odierna. L’Atto è stato firmato dopo aver informato i Sindacati di categoria tramite l’invio di una Pec.
Da lunedì e fino alla metà del mese prossimo, quindi, l’orario di servizio della Polizia Locale di Roseto degli Abruzzi garantirà l’attività di controllo e di ufficio anche il pomeriggio.
Nello specifico, i turni, garantiti dal lunedì alla domenica (quindi anche durante i fine settimana), saranno suddivisi in turni antimeridiani in turni pomeridiani.
“Ringrazio innanzitutto gli Agenti del nostro Corpo di Polizia Locale che, in questi mesi estivi, caratterizzati dalla massiccia presenza di turisti, hanno lavorato con grande professionalità – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Nonostante il numero limitato di risorse umane, sono riusciti a garantire lo svolgimento in sicurezza di importanti eventi e a portare avanti le tante attività a cui sono deputati, comprese quelle di controllo del territorio.
Nei prossimi mesi procederemo con la sostituzione dei due Agenti che hanno lasciato il nostro Comune e, attraverso un lavoro sinergico con tutta la maggioranza sul Piao, stiamo cercando di individuare il massimo delle risorse disponibili per assumere nuovi Agenti di Polizia Locale, così da arrivare in tempi rapidi ad un numero tale da garantire la doppia turnazione per tutto l’anno. Questo è un obiettivo sul quale dobbiamo lavorare tutti assieme. La proroga è stata necessaria per far fronte ad una stagione estiva che, fortunatamente, è ancora lontana dal concludersi e che prevede nuovi importanti eventi che animeranno il nostro territorio”.
WALKING ON THE WIRE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Il Laboratorio del Cammino fa tappa a Martinsicuro
Pescara, 31 agosto 2024. Walking on the Wire, il Laboratorio del Cammino fa tappa a Martinsicuro.
40 universitari, provenienti da tutta Italia, domenica 1° settembre faranno tappa anche a Martinsicuro durante un lungo percorso a piedi sulla costa adriatica alla scoperta delle fragilità territoriali e dell’impatto del cambiamento climatico sugli insediamenti.
Nella città truentina, i giovani, coordinati dalla dott.ssa Serena Marchionni e dal prof. Luca Lazzarini, docente del Politecnico di Milano con il quale il Comune di Martinsicuro ha dato vita a una convenzione legata a un interessante progetto di rigenerazione urbana i cui esiti sono stati presentati lo scorso 8 agosto, visiteranno la foce del fiume Tronto, il villaggio dei pescatori, il lungomare, per poi spostarsi al Biotopo costiero. Il cammino del gruppo riprenderà lunedì 2 settembre mattina con destinazione Roseto. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Martinsicuro.
La Summer School si chiuderà il prossimo 7 settembre con una presentazione pubblica degli esiti da parte dei partecipanti presso la sede di Università degli studi di Camerino a San Benedetto del Tronto.
RIAPRE LA SCUOLA MATERNA FELLINI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
L’annuncio del Sindaco e dell’assessore
Pescara, 31 agosto 2024. La scuola materna Federico Fellini riaprirà i battenti l’11 settembre. L’annuncio arriva dal sindaco Carlo Masci e dall’assessore Valeria Toppetti che ieri ha effettuato un sopralluogo nella scuola dove sono in corso i lavori promossi dalla Provincia di Pescara, presieduta da Ottavio De Martinis.
Proprio la Provincia ha chiesto e ottenuto un finanziamento (fondi PNRR) per l’adeguamento sismico ed antincendio della sede dell’Istituto De Cecco che ospita, in una porzione del piano terra, la scuola Fellini, ricorda Masci sottolineando “l’importanza dell’intervento realizzato da Palazzo dei marmi, di cui ha beneficiato anche il Comune. Una collaborazione istituzionale – sottolinea il sindaco – molto importante e che ha dato i suoi frutti”.
L’intervento complessivo, per l’intera struttura, è di 1.780.000 circa, spiega De Martinis, soddisfatto di aver “concluso in tempo i lavori, che riguardano il solo adeguamento sismico. I tempi sono stati rispettati e la scuola viene restituita agli studenti più performante”.
“La Fellini – commenta Toppetti che ha visitato il cantiere con il dirigente della Provincia Marco Scorrano e con la dirigente scolastica Maria Grazia Santilli – si sta preparando ad accogliere 110 bambini, suddivisi in 5 sezioni. Come mi ha spiegato Scorrano, le lavorazioni stanno proseguendo in modo intenso e sono state eseguite tutte dall’interno perché l’edificio è sottoposto a vincolo da parte del Ministero dei Beni Culturali. Sono in corso le ultime rifiniture e, nel corso della settimana prossima, saranno eseguiti gli interventi di pulizia da una ditta specializzata con i traslochi, in modo da garantire la riapertura per l’inizio del nuovo anno scolastico, così come aveva già garantito la Provincia”.
Sempre Toppetti ha visitato anche la scuola Borgomarino, comprensivo 8, dove sono stati realizzati i lavori sulla gradinata interna. “Sto effettuando sopralluoghi periodici per visionare lo stato dei lavori in corso nelle scuole della nostra città. L’edilizia scolastica costituisce una assoluta priorità per l’amministrazione perché dalla qualità delle scuole dipende la qualità della vita dei nostri studenti e docenti nonché la piena integrazione del diritto allo studio che può essere garantito solo in luoghi dignitosi, sicuri e curati. Nel caso della Fellini l’edificio e i lavori sono della Provincia e per noi la riapertura è un’ottima notizia”.
FIGURE PROFESSIONALI SPECIALIZZATE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Presentazione del corso gratuito come operatore di confezione nel settore tessile e abbigliamento, martedì 3 settembre ore 10:30 presso la sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico – Pescara
Pescara, 31 agosto 2024. Si terrà martedì 3 settembre alle ore 10:30 nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Via Raiale 110 bis – Pescara – la presentazione del corso – completamente gratuito – volto a formare figure professionali specializzate come “Operatore di Confezione” nel settore tessile e abbigliamento, in partenza ad ottobre 2024, in grado di soddisfare le necessità di figure professionali espresse dalle aziende del territorio e di operare con competenza e professionalità all’interno di questo importante settore produttivo.
Nel nostro territorio, infatti, riconosciuto come un vero e proprio distretto della moda, insiste un patrimonio di competenze artigianali e tradizioni: la Sezione Sistema Moda di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico promuove questo corso di formazione per preservarle e valorizzarle.
Il corso, interamente supportato dalla Fondazione Brioni, avrà una durata complessiva di sei mesi e sarà erogato con lezioni in presenza sia in aula che, per la gran parte, in laboratorio per un totale di 860 ore. Le lezioni in aula si svolgeranno a Penne (PE) presso la sede della Fondazione Brioni in Corso Alessandrini, 21 e le lezioni laboratoriali si terranno presso il sito produttivo di Brioni, sito a Penne (PE) in via Fonticoli, 3.
Durante la conferenza stampa verranno illustrati tempi, requisiti richiesti per partecipare e modalità di selezione. Interverranno:
Silvano Pagliuca – Presidente Confindustria Abruzzo Medio Adriatico
Alessandro Paparelli – Presidente Sezione Sistema Moda Confindustria Abruzzo Medio Adriatico
Luigi Di Giosaffatte – Direttore Generale Confindustria Abruzzo Medio Adriatico
LO SCIACALLAGGIO POLITICO SUI FATTI DI CRONACA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
di Alessandro Di Severo
PoliticaInsieme.com, 31 agosto 2024. Forse qualcuno ricorderà le ricorrenti lettere ai giornali da parte di abitanti della Sardegna indignati perché, anni fa, venne di moda sui giornali, quando un fatto di cronaca coinvolgeva un loro corregionale, veder sparato il solito titolo ad effetto che, immancabilmente, citava un “sardo” quale responsabile di questo o di quel delitto. Un elemento in più che non valeva nel caso si trattasse di un “lombardo” o di il “ligure” o di un “marchigiano”, o chissà cos’altro. Un modo sciatto e volgare di fare informazione perché si pensava che quel “sardo” avrebbe richiamato maggiore attenzione e sdegno. Consapevolmente o meno, in realtà, si criminalizzava un’intera popolazione sulla base di uno stereotipato preconcetto.
Quello in cui si è immancabilmente cimentato il Ministro Matteo Salvini, ieri, commentando l’arresto del presunto assassino di Sharon Verzeni, sembra comunque si tratti di un reo confesso, di cui ci hanno parlato per un mese intero carta stampata e telegiornali.
Salvini ha ricordato che è un italiano, ma di origini africane. Sorvolando sul fatto che si tratta, almeno stando alle prime notizie, di una persona che aveva più volte dato segno di instabilità mentale. Un disturbo che non conosce confini e che, ce lo dice la nostra dura cronaca, riguarda immigrati e italiani di ogni origine. Salvini ha giustamente richiesto una pena esemplare. Ma questo dovrebbe valere sempre, e per tutti. Anche per i politici che si macchiano di gravissimi reati quali la corruzione, l’abuso d’ufficio e la contiguità con la criminalità.
E il Ministro Salvini dovrebbe, invece che vellicare la pancia di qualche razzista e di molti superficiali, fare mea culpa e chiedersi cosa abbia fatto negli anni in cui è stato al Governo, per una parte anche da Ministro degli Interni, per predisporre tutto quanto è necessario al fine di seguire, ed eventualmente curare, gli psicolabili, i fragili, gli “ultimi” facenti parte il consesso sociale, invece di abbandonarli a loro stessi o alle loro disarmate famiglie. E questo vale per tutti, italiani o meno che siano.
L’evidente tentativo di criminalizzare indistintamente tutti gli immigrati e tutti quelli che, magari del tutto italiani, ma senza i nostri “tratti somatici”, si scontra con la realtà carceraria che ci dice come la gran maggioranza dei detenuti abbia i nostri “tratti somatici” e che sia in calo il numero degli stranieri. Sarebbe utile al Ministro Salvini trovare un po’ di tempo almeno per scorrere l’ultimo rapporto Antigone sulle condizioni di detenzione degli stranieri in Italia. Non è il caso in oggetto, ma è stato il Ministro ad introdurre questa nota polemica dal sapore demagogico e razzista e, in ogni caso, una lettura interessante per sfatare i tanti luoghi comuni che percorrono le nostre contrade. Ovviamente, create ed utilizzate ad arte.
Se si entrasse nel merito della gravità dei reati commessi, magari parlando con qualche operatore del settore carcerario, si vedrebbe che gli immigrati sono quelli perseguiti per reati minori. Non si tratta, ovviamente, di giustificare nessuno e le pene dovrebbero sempre essere esemplari, magari anche facendole scontare davvero, ma soprattutto andrebbero messi in atto interventi, non solo polizieschi, di prevenzione e di recupero dei soggetti a rischio.
Ma si sa, la sanità pubblica è ridotta com’è sappiamo e alla Giustizia vanno le briciole del nostro bilancio. Tanto, poi, si risolve tutto con due sparate stereotipate…
LA REGATA DEI GONFALONI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
La 29esima edizione
Pescara, 31 agosto 2024. Arriveranno da Molfetta, Taranto, Termoli, Martinsicuro, Vasto, Giulianova e Ortona, gli equipaggi che, insieme a quello pescarese, parteciperanno alla 29esima edizione della Regata dei gonfaloni – VI Memoriale Giovanni Verzulli, domani e dopodomani, al porto canale di Pescara (molo sud). Stamani la conferenza stampa di presentazione, in Comune, del sindaco Carlo Masci, dell’assessore allo Sport Patrizia Martelli, e dei rappresentanti dell’associazione Il Maestrale di Pescara, Fabrizio Verzulli e sua moglie Cinzia, che portano avanti la tradizione della manifestazione e ogni anno registrano il grande entusiasmo degli equipaggi che chiedono di partecipare.
“La Regata è nata nel 1995 grazie all’armatore Giovanni Verzulli, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla marineria della zona sud“, ha ricordato Martelli. “Proprio Verzulli, scomparso nel 2017, l’ha portata avanti per 23 anni, poi il figlio Fabrizio e sua moglie Cinzia hanno raccolto il testimone e lavorato per rendere questa manifestazione più bella e per farla crescere. Siamo passati dai sei equipaggi iniziali ai venti di oggi, di cui otto femminili. E possiamo dire che questo appuntamento mette insieme lo sport e la pesca, valorizzando la marineria. Domani sera, infatti, ci saranno al molo sud gli stand per mangiare il pescato (fritto), con la musica per ballare, dalle ore 19:30. Domenica, poi, ci sarà la regata con i gozzi (inizio gare ore 9): a bordo di ogni imbarcazione ci saranno dieci vogatori e un timoniere”. Nel pomeriggio le premiazioni (ore 18), gli stand gastronomici (ore 19:30) e quindi la musica.
“La gara si svolgerà nel fiume, con partenza all’altezza del Ponte del mare e il giro di boa all’altezza dell’edificio Inps. Sono previsti due giri di boa per gli equipaggi maschili (un miglio), un giro per gli equipaggi femminili”, ha spiegato Verzulli, soddisfatto della grande partecipazione e anche della voglia di partecipare. “Quella di Pescara è la Regata più ambita”, ha commentato orgoglioso, ricordando che l’anno scorso si è affermato l’equipaggio di Termoli, su tutti gli altri, e ringraziando “le istituzioni che ci permettono di realizzare questo appuntamento”.
“Queste iniziative rappresentano una festa e non solo una competizione – ha detto il sindaco Masci – La Regata, che ricordo dalle sue origini perché quando nacque ero assessore al Turismo, unisce tutti, al di là del colore politico: ho in mente una foto delle prime edizioni, quando sugli spalti c’erano il sindaco Carlo Pace, Gianni Melilla, Antonio Di Girolamo, a seguire la Regata. Lancio un appello a tutti a vivere insieme la manifestazione, anche all’opposizione”.
RIPULITA L’AREA RFI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Ora il progetto del percorso vita e dello spazio giochi per bambini
Pescara, 31 agosto 2024. Un’area dedicata allo sport e ai bambini vicino al parco Baden Powell. È il progetto che il Comune di Pescara ha chiesto a Rfi di realizzare nell’area attigua al parco di via Raffaello, dopo l’omicidio del giovane Christopher Thomas Luciani. Il sedicenne di Rosciano (Pescara) è stato ucciso il 23 giugno in uno spazio di proprietà di Rfi che si trova alle spalle del parco, sotto il rilevato ferroviario, tra la vegetazione. Dopo il fatto di sangue il sindaco Carlo Masci ha subito avviato una interlocuzione con Rfi per far ripulire l’area e per trasformarla puntando alla realizzazione, a spese di Rfi, di un percorso vita per i giovani e uno spazio destinato ai più piccoli, con i giochi. La proposta di Masci è stata subito accolta da Rfi così come è stato accolto l’appello di pulire l’area.
“Rfi ha mostrato grande apertura e disponibilità ad accogliere la mia idea e ha già provveduto a pulire quello spazio, realizzando lo sfalcio”, ha detto Masci questa mattina dopo un sopralluogo eseguito con il comandante della polizia locale Danilo Palestini e con il dirigente comunale Giuliano Rossi. Ad attenderli c’erano Roberta Bosco, di Rfi, e due architetti paesaggisti.
“Con questi professionisti”, ha spiegato Masci, “Rfi sta elaborando il progetto per creare un percorso vita e un’area giochi per bambini che saranno collegati al nostro parco, con la disponibilità di un’area di sgambettamento per i cani. I tempi non dovrebbero essere lunghi perché in un paio di settimane il progetto sarà pronto. In questo modo, grazie alla preziosa collaborazione di Rfi che è proprietaria dell’area dove si è verificato l’omicidio, riusciremo a destinare questi spazi ai ragazzi, ma non soltanto a loro, affinché si impegnino nello sport, indubbiamente un veicolo di valori positivi, di impegno e di passione“, dice il sindaco.
“Ci sarà anche un angolo dedicato ai più piccoli, per cui l’area potrà essere frequentata dalle famiglie, per far divertire i bambini. Puntiamo sulla convivialità e sulla condivisione, dicendo no alla violenza, alle devianze e a tutto ciò che può distrarre i giovani da una crescita sana, segnata da principi positivi, grandi ideali e sogni da coltivare”.
GUIDO CASTELLI NEL TERAMANO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Vicinanza ai sindaci essenziale per ricostruzione e sviluppo
Castelli, 31 agosto 2024. Castelli, Isola del Gran Sasso, Tossicia e Pietracamela, questi i Comuni della Provincia di Teramo dove il 29 agosto il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha fatto tappa per fare il punto insieme allo staff e ai sindaci riguardo la ricostruzione pubblica, privata e dei progetti di sviluppo finanziati dalle misure del PNC Sisma.
“Una giornata di intenso lavoro e confronto, necessaria per tirare le fila di tanti progetti che anche in Abruzzo stiamo portando avanti, grazie alla stretta collaborazione con il Presidente della Regione Marco Marsilio e il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Vincenzo Rivera – commenta il Commissario Guido Castelli – Oltre alla ricostruzione materiale, in questi quattro Comuni procedono anche gli investimenti realizzati grazie al PNC Sisma”.
In questi quattro Comuni, la Macromisura A del Piano nazionale complementare sisma finanzia 19 progetti per 11 milioni di euro, con interventi che riguardano strade, rigenerazione urbana, cammini e impianti sportivi. La Macromisura B invece finanzia, complessivamente nei quattro Comuni, 20 progetti per circa 3,8 milioni di euro.
“La ricostruzione – prosegue Castelli – è una creatura viva e, in questi anni prima da sindaco, poi da assessore regionale e ora da Commissario, ho interiorizzato un metodo di lavoro essenziale per poter proseguire al nuovo ritmo che abbiamo impresso negli ultimi mesi e che trova il suo fondamento nella presenza sul territorio. Solo osservando da vicino e ascoltando i protagonisti della ricostruzione siamo stati in grado di sbloccare tante situazioni apparentemente insormontabili. Per questo ringrazio i sindaci Rinaldo Seca (Castelli), Andrea Ianni (Isola del Gran Sasso), Franco Tarquini (Tossicia) e Antonio Villani (Pietracamela) che ci hanno accolto e illustrato i loro progetti e quanto stanno facendo per il territorio. Continuiamo a lavorare al loro fianco e al fianco di tutti i sindaci dell’Appennino centrale”.
Dichiara il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca: “Importantissima la visita del Commissario Castelli insieme al senatore Sigismondi e alla consigliera Marilena Rossi. Abbiamo affrontato i temi della ricostruzione e del rilancio del territorio e in particolare la situazione del liceo artistico Gruè, il rilancio del comparto artigiano e anche il museo della ceramica e dell’artigianato”.
Andrea Ianni, sindaco di Isola del Gran Sasso: “Abbiamo sottoposto al Commissario le nostre priorità: il Pala Isola, struttura strategica per il Comune, le problematiche della viabilità che è fondamentale per le aree interne di montagna, la rigenerazione urbana per il centro storico e le nostre 17 frazioni”.
Antonio Villani, sindaco di Pietracamela, dichiara: “Si è trattato di un incontro molto importante. Ringrazio il Commissario Castelli per la sua presenza e disponibilità. Abbiamo sviscerato insieme le problematiche della ricostruzione del 2009 e del 2016, valutando le possibilità di rinascita sia in termini di ricostruzione che di sviluppo turistico, fondamentale per far rinascere questo meraviglioso borgo”.
Franco Tarquini, sindaco di Tossicia: “Ho trovato nel Commissario Castelli una persona estremamente disponibile, competente e attenta alle questioni dei nostri territori. Ci siamo confrontati sui problemi relativi alla ricostruzione nel mio Comune e il Commissario mi ha prospettato soluzioni su tutte le criticità, che potranno essere sciolte nei prossimi mesi, ragion per cui non posso che ritenermi soddisfatto di questo incontro”.
COLPA DELLA POLITICA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Il Tribunale di Avezzano agli ultimi posti per efficienza
Avezzano, 31 agosto 2024. “La classifica elaborata dal CSM sui tribunali meno efficienti d’Italia pone il nostro Tribunale di Avezzano alla quint’ultima posizione. Bisogna dirlo con chiarezza: la colpa è palesemente della politica – così in una nota il Senatore del PD Michele Fina – la politica del Governo Meloni e dei parlamentari di Fratelli d’Italia che negli ultimi due anni hanno riempito di promesse il territorio senza alcun risultato concreto.
Un Tribunale privato del personale e per questo non in grado di assolvere alle funzioni come più volte denunciato dall’ordine degli avvocati e come stabilito anche dagli organi di giustizia amministrativa.
Un problema ovviamente non risolto dalla norma introdotta dall’art. 11bis della legge 21 giugno 2023, n. 74, di conversione del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, presentata da Fratelli d’Italia come la panacea di tutti i mali ma in realtà rivelatasi velleitaria.
Lo avevamo subito denunciato e reso oggetto di interrogazione al Ministro Nordio: la legge prevede una mera possibilità che la pianta organica di Avezzano venga integrata. Servirebbe invece una legge con indicazione perentoria alla Corte d’appello per il trasferimento del personale a compensazione di una carenza di circa il 50% dei dipendenti.
Prendiamo atto, inoltre, che nella ripartizione dei magistrati definita al fine di colmare le inefficienze evidenziate dal CSM ad Avezzano sarà trasferito un solo giudice.
È chiaro che certe scelte politiche stanno determinando una chiusura per consunzione del nostro Tribunale. Una modalità surrettizia per arrivare alla cancellazione. È molto grave dopo tante promesse inutili e dopo gli annunci di sostegno del presidente Marsilio nella Sala consiliare del comune di Avezzano al fianco del Sindaco Di Pangrazio”
DODICI EVENTI IN NOVE GIORNI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
il grande contributo dell’Università “G. d’Annunzio” al Festival dannunziano 2024, Pescara – ex-Aurum – 31 agosto/8 settembre 2024
Chieti, 31 agosto 2024. Saranno ben dodici gli appuntamenti del Festival dannunziano 2024 animati da docenti e ricercatori dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il cartellone allestito dagli organizzatori, che va dal 31 agosto all’8 settembre prossimi, infatti, può vantare eventi che consentiranno di conoscere ancor meglio il “Vate” attraverso iniziative appositamente predisposte dai docenti della “d’Annunzio”.
La prima sarà prevista già il giorno dell’apertura del Festival, il 31 agosto, alle ore 20:00, e sarà “L’alfabeto degli odori”- Lezione-laboratorio sulla fisiologia del sistema olfattivo e percezione degli odori a partire dai testi di Gabriele d’Annunzio, a cura del professor Andrea Mazzatenta e della dottoressa Asteria Casadio. Il 1° settembre, alle 11:00 il professor Andrea Lombardinilo tratterà su “Esposizione opera futurista – Libro imbullonato di Depero” mentre, alle 18:00, sarà la volta di “D’Annunzio tra preraffaellismo e orientalismo” con la professoressa Eleonora Sasso, mentre il successivo 2 settembre alle 17:00 ci sarà la presentazione del libro “Il Vate e l’Architettura tra Estetismo ed Eclettismo” del professor Raffaele Giannantonio, che, oltre all’autore, vedrà la presenza dei professori Claudio Varagnoli e Paolo Lagazzi.
Sempre il 2 settembre, alle 18:00, la professoressa Antonella Del Gatto ed il professor Ugo Perolino si confronteranno con il professor Andrea Nanetti, della “Nanyang Technological University” di Singapore su “La città futura. Il film “La nave” (1921): genesi e gestazione”. Martedì 3 settembre il professor Andrea Lombardinilo, insieme ad Angelo Piero Cappello, presenterà il libro “Gabriele d’Annunzio, Luigi Pirandello. Cordialissimi nemici”.
Ancora due appuntamenti il 4 settembre, il primo alle 17:00, con la poesia sul tema “Echi di Pioggia: la poetica di D’Annunzio e l’iracheno Badr Shakir al-Sayyab” che avrà come relatrice la professoressa Fatima Sai, mentre alle 20:00 sarà la volta di “Nella virtù di un magico specchio”: l’Imaginifico e la divina Eleonora nella Venezia del “Fuoco”, tema della Lezione-reading dal romanzo “Il Fuoco” con il professor Mario Cimini e l’attore Domenico Galasso, docente a contratto della “d’Annunzio” La professoressa Persida Lazarevic, il 5 settembre, alle 18:00 tratterà invece di “D’Annunzio e i Balcani”, A seguire, alle 19:00, ancora la presentazione di un libro: “D’Annunzio tra decadentismo e modernità”, del professor Mario Cimini, che sarà presente all’evento curato dalla professoressa Valentina Sturli.
Su “I progetti della Casa natale di Gabriele d’Annunzio”, il 6 settembre, alle 19:00, verterà la comunicazione sulla presentazione di una serie di elaborazioni 3D, da parte del professor Pasquale Tunzi. Nel giorno della chiusura del Festival, l’8 settembre, alle 17:00, ci sarà, infine, l’appuntamento con “Verso un campus sostenibile. Un giardino d’Annunziano al Polo Pindaro”, cioè la illustrazione di quanto emerso dalle esercitazioni degli studenti come “Proposta progettuale ispirata al componimento Hortus Conclusus di Gabriele d’Annunzio”, attività e presentazione coordinate dal professor Alessandro Camiz.
“Voglio ringraziare tutti i Colleghi docenti e ricercatori del nostro Ateneo – commenta il Prorettore vicario della “d’Annunzio”, Carmine Catenacci – per il grande contributo culturale e scientifico garantito anche a questa edizione del Festival dannunziano che sta per iniziare. Oltre che segno di grande attenzione alla singola manifestazione, hanno infatti saputo egregiamente concretizzare, ancora una volta, l’importante e qualificata presenza dell’Università “Gabriele d’Annunzio” sul territorio attraverso la partecipazione ad uno degli eventi culturali di maggiore spessore e risonanza”.
Maurizio Adezio
UNA LEGGE DI RECEPIMENTO DEL DL SALVA CASA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
La richiesta alla Regione della sezione abruzzese dell’UNITEL – Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali
Abruzzo, 31 agosto 2024. Con una nota inviata al Governatore Regionale Marsilio, al consigliere regionale con delega all’Urbanistica Campitelli e ai dirigenti e responsabili regionali degli uffici urbanistici, l’UNITEL, Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Local, sezione Abruzzo, chiede alla Regione di adeguare la propria normativa al dettato del Testo Unico dell’Edilizia, come modificato dal cosiddetto Decreto Salva Casa.
“In particolare – dichiara il presidente regionale dell’UNITEL, Arch. Raffaele Di Marcello – è necessario che la Regione individui la definizioni di delle definizioni di “variazioni essenziali” e “parziale difformità”, dato che la norma nazionale contiene indicazioni generali che si prestano a diverse interpretazioni, che potrebbero ingenerare contenziosi tra Comuni e cittadini”.
La nota indica una serie di punti che la normativa regionale, in linea con il DPR 380/2001 (Testo Unico per l’Edilizia) dovrebbe trattare e l’UNITEL propone la propria disponibilità per eventuali tavoli di lavoro per la redazione delle leggi, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di esperienze costituito dalla decennale esperienza dei tecnici degli Enti locali, da sempre in prima linea nell’applicazione delle norme statali e regionali, e diretti interessati delle procedure edilizie ed urbanistiche che, quotidianamente, devono interpretare ed applicare.
“I tecnici di Comuni e Province – conclude il presidente Di Marcello – hanno a che fare giornalmente con norme spesso confuse che si prestano a molteplici interpretazioni. Ci auguriamo che la Regione, anche con il nostro contributo, in tempi brevi, approvi una legge che porti certezze in un panorama normativo che, pur nelle buone intenzioni del legislatore, a qualche settimana dall’approvazione, a portato più dubbi che punti fermi.”
GRAN GALÀ DELLA LIRICA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 3 Settembre 2024
Tutto pronto per la quinta edizione
Martinsicuro, 31 agosto 2024. L’evento è previsto per domenica 1° settembre 2024 alle ore 21.15 in piazza Don Salvatore Barbizzi, a Villa Rosa di Martinsicuro. In scena la Traviata di Giuseppe Verdi con interpreti di eccezione per l’occasione: Emanuela Torresi (soprano) nei panni di Violetta Valery, Mauro Sagripanti (tenore), che interpreterà invece Alfredo Germont, mentre Giorgio Germont sarà portato in scena dal baritono Andrea Pistolesi. Pianista accompagnatore dell’opera, il maestro Giuseppe Massimo Sabatini. La direzione artistica, le ricerche storico-culturali, immagini storiche, stesura dei testi e narrazione sono state affidate, invece, al maestro Pierpaolo Salvucci.
La Traviata è una delle opere più celebri di Giuseppe Verdi. L’opera è ambientata nella Parigi del XIX secolo e racconta la tragica storia d’amore tra Violetta Valéry, una cortigiana, e Alfredo Germont, un giovane di buona famiglia. La loro relazione è ostacolata dalle convenzioni sociali e dal padre di Alfredo, Giorgio Germont, che teme che la relazione possa compromettere la reputazione della sua famiglia.
“Il Gran Galà della Lirica, che ogni anno l’Amministrazione comunale ripropone all’inizio di settembre è considerato un evento di prestigio che celebra la grande tradizione operistica italiana – dichiarano il sindaco Massimo Vagnoni e la consigliera delegata alla cultura Camaioni Giuseppina – ed è un punto di riferimento per gli appassionati di opera e per chiunque voglia avvicinarsi al mondo della lirica. Un evento che rinnova la magia della musica classica e la rende accessibile ad un pubblico sempre più vasto. Eventi di questo tipo non solo preservano la tradizione lirica, ma la rendono viva e rilevante per le nuove generazioni, sottolineando l’importanza della musica come patrimonio culturale”.