TUFILM 2024

L’appuntamento con il cinema d’autore è giunto alla sua quinta edizione

Tufillo, 20 agosto 2024. Si comincerà venerdì 23 agosto alle ore 21 presso il Palazzo Comunale con la proiezione del film “Wall dialogue resistance” – scritto, diretto e montato dal regista abruzzese  Stefano Odoardi – Il racconto di un viaggio durato 5 settimane, che ha attraversato mezza Europa (Italia, Francia, Spagna e Portogallo) indagando la tematica del muro come elemento di ostacolo o di opportunità. Prodotto da Sardegna Teatro con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission nell’ambito del progetto omonimo, ideato dalla coreografa e danzatrice Sara Marasso e dal contrabbassista e autore Stefano Risso, il film è un mosaico visivo e sonoro composto dagli incontri con danzatori, coreografi, musicisti, illustratori, scrittori, artisti visivi; un manifesto politico sul valore dell’arte e dell’immaginazione come strumento di cambiamento, soprattutto in comunità rurali o marginali.

Sul filo conduttore della danza e della contaminazione tra i linguaggi artistici, la proiezione sarà preceduta da “La luce interrompe l’alba” performance con video di Gisela Fantacuzzi, un’indagine poetica sull’invisibilità della vita quotidiana, e di come questa, in una situazione di forzata chiusura o isolamento, possa venire in superficie.

La rassegna proseguirà il giorno dopo, sabato 24 agosto, alle ore 21.00 con un altro magico viaggio nel cinema italiano a cura di Piercesare Stagni, che quest’anno porterà il suo spettacolo “Fellini”, un omaggio dedicato alla vita e le opere del grande regista riminese  spiegando la bellezza universale del suo cinema e soffermandosi in particolare nell’analisi di scene madri dei suoi film più importanti.

La serata sarà suggellata dalla proiezione del film “Roma” un atto d’amore felliniano verso la città eterna, sincero ma anche scomodo e visionario, con sequenze di straordinaria potenza, sorprendentemente oniriche.

Piercesare Stagni recentemente nominato presidente dell’Abruzzo Film Commission, è storico del cinema e docente di materie filmiche al Centro sperimentale di Cinematografia e l’International Film Academy. L’anno scorso aveva presentato il secondo volume del suo libro: Il cinema forte e gentile. I film girati in Abruzzo. Le trame, i luoghi, gli aneddoti.

L’ingresso sarà libero in entrambe le serate.




SCENARI INTERNAZIONALI

di Massimo Brundisini

PoliticaInsieme.com, 19 agosto 2024. Tre fatti mi hanno colpito nello scenario politico internazionale e cercherò di commentarli da semplice osservatore.

Il primo riguarda il commissario europeo Thierry-Breton, che ha provato a dire a Musk cosa poteva o non poteva dire nella sua intervista a Trump, con una lettera però non concordata con la Commissione. Il malcapitato burocrate ha ricevuto dall’imprenditore visionario una risposta inequivoca:” Fuck your own face”, di facile traduzione, frase poi edulcorata dai media. Chiedere a chi ha speso 44 miliardi di dollari, per poter liberamente esprimere il suo pensiero, di osservare regole europee, interferendo così nella campagna elettorale negli USA, non poteva ottenere una risposta più esplicita.

Il secondo fatto, sempre a proposito dell’intervista Musk-Trump, riguarda i commenti apparsi su Avvenire sui due protagonisti. Al di là delle pesanti critiche (Trump è un facile bersaglio del politically correct), un punto della conversazione, a mio parere non secondario, non è stato affrontato, quello cioè relativo alle guerre in corso ed ai rapporti con il resto del mondo. Trump ha dichiarato che se ci fosse stato lui al governo la guerra in Ucraina non sarebbe mai scoppiata, stessa cosa per la situazione in Medio Oriente. Dopo queste dichiarazioni dovrebbe diventare il politico di riferimento di Papa Francesco.

Non possiamo certo sapere se davvero le cose sarebbero andate così, ma una cosa che ricordo molto bene è la visita di Trump in Corea del Nord, evento storico ed epocale, forse uno dei gesti più eclatanti di sempre per cercare di invertire il destino di un Pianeta condannato al conflitto perenne, caldo, freddo o tiepido che sia. Concordo quindi con lui, e con Jeffrey Sachs, quando afferma che nell’amministrazione americana ci sono incapaci, o peggio, aggiungo io, servi guerrafondai per contratto o per obbedienza, al servizio delle “lobby” delle armi e non solo, sempre pronti a scatenare conflitti e mai a fare qualcosa per risolverli.

Il famoso “deep state”, contro il quale si era già pronunciato a suo tempo il Presidente Eisenhower, è un’entità che va oltre e offende la democrazia, meglio, se ne è impossessato. Ricordo che Trump è l’unico tra gli ultimi presidenti americani a non aver dichiarato neppure una guerra. Il suo stile e molte sue idee potranno non piacere e sono criticabilissime, ma ricordo che le porta avanti anche a rischio della vita e che, a suo dire, la sua è una battaglia contro il male. Ho intravisto più di un punto in comune con la visione di Jeffrey Sachs, visione che potrebbe condurci ad un multilateralismo pacifico.

Forse in questo momento critico, rimanere bloccati nella propria visione può risultare controproducente. L’Umanità dovrebbe prendere il meglio da tutte le sue componenti per cercare di salvarsi. Musk conclude dicendo che siamo a un punto di svolta della nostra civiltà. Le visualizzazioni totali dell’evento nei giorni successivi sono state quasi di un miliardo.

Il terzo fatto riguarda appunto quello che in fin dei conti risulta essere il grande confronto planetario, ovvero quello Cina-USA. Qui un articolo di Maurizio Blondet  da cui estrapolo questa dichiarazione ufficiale del Ministero degli Esteri cinese dal titolo “​Il NED (Fondo nazionale per la democrazia): cos’è e cosa fa”. Si legge nell’introduzione:” Il National Endowment for Democracy (NED) agisce come i “guanti bianchi” del governo degli Stati Uniti. Si è da tempo impegnato a sovvertire il potere statale in altri paesi, intromettendosi negli affari interni di altri paesi, incitando divisione e confronto, ingannando l’opinione pubblica e conducendo infiltrazioni ideologiche, il tutto con il pretesto di promuovere la democrazia. Le sue innumerevoli cattive azioni hanno causato gravi danni e hanno attirato una forte condanna da parte della comunità internazionale”. Seguono molte pagine di accuse molto circostanziate sulle molte attività dell’agenzia nel mondo.

Dopo queste considerazioni, non posso non sottolineare l’importanza di seguire, per una nuova e positiva visione geopolitica globale, l’analisi di Jeffrey Sachs, che ricordo è Membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Scenari internazionali – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




L’ORCHESTRACCIA IN CONCERTO

Martedì 20 agosto 2024 per EstArte Maglianese 2024

Magliano de’ Marsi, 19 agosto 2024. L’Amministrazione Comunale di Magliano de’ Marsi, in collaborazione con prestigiosi sponsor locali – MM Fratelli Morgante, Tekneko, Idio Ridolfi e Figli, Celi Calcestruzzi e Royal Agency Spettacoli – è lieta di annunciare il grande evento musicale dell’estate: il concerto de L’Orchestraccia, che si terrà martedì 20 agosto alle ore 21:30 presso Piazza della Repubblica.

L’Orchestraccia, celebre gruppo folk-rock romano, è conosciuta per il suo stile unico, che mescola tradizione popolare e influenze contemporanee, creando un’atmosfera di festa e coinvolgimento. I loro brani, un mix di musica, teatro e poesia, reinterpretano la cultura romana con ironia e passione, rendendoli uno dei gruppi più amati nel panorama musicale italiano.

L’evento si terrà nella splendida cornice di Piazza della Repubblica, cuore pulsante di Magliano de’ Marsi, e sarà a ingresso gratuito, rendendo l’appuntamento ancora più accessibile per chiunque desideri vivere una serata all’insegna della buona musica e del divertimento.

Un’occasione unica per i residenti e i turisti per immergersi in una notte di musica travolgente, che saprà emozionare e sorprendere grazie all’energia esplosiva dei componenti del gruppo, noti anche per le loro performance teatrali e la forte interazione con il pubblico.




EX.L.AB. – DAI LIBRI D’ABRUZZO

Settimana del libro a cura del Centro studi e ricerche        

Pacentro, 19 agosto 2024. Anteprima di Ex.L.Ab. – dai libri d’Abruzzo, settimana del libro a cura del Centro studi e ricerche “Vittorio Monaco” e della libreria Ubik #fuoridipenna di Sulmona, con la collaborazione del Comune, della locale ProLoco e di “Leggo per legittima difesa”, che avrà luogo a Pacentro dal prossimo 28 agosto al 5 settembre. La manifestazione è incentrata intorno alla visione della “biblioteca abruzzese ideale”: quali libri ci sono o ci dovrebbero essere, nella biblioteca di ogni abruzzese che si rispetti?

E soprattutto perché?

Di questo ed altro si parlerà durante il mercato dei libri che la libreria UBIK allestirà nelle vie del paese dalle ore 16 dei giorni 28, 29, 30, 31 agosto e il primo settembre. E nelle presentazioni o nelle tavole rotonde che si terranno ogni giorno alle 19 nei larghi, nelle piazze, nella villa di Pacentro.

Si comincia dunque con un pacentrano d’origine, il giornalista Andrea Mattei, che, recuperando memorie familiari, è tornato a percorrere i passi dei prigionieri inglesi e degli abitanti locali ritrovatisi a vivere nella terra di nessuno dopo l’8 settembre del 1943. In ciascuna delle serate ci sarà poi musica, teatro o cinema, dalle ore 21.00.




VENUS TALENT SHOW E PREMIO MASTRO SINO 2024

Finale  nazionale

Ortona, 19 agosto 2024. Torna il Venus Talent Show lo spettacolo, in onda da anni anche sulle reti Mediaset, di moda, danza e canto che offre la grande opportunità ai giovani talentuosi provenienti da tutta Italia, di esibirsi gratuitamente e di tentare la scalata al successo. Molti, infatti, i concorrenti che dopo la vetrina del Venus Talent Show hanno iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo.

Lo scorso anno, ad esempio, ricordiamo Camilla De Bernardinis che, dopo essere stata la vincitrice del Venus Talent Show 2023, è stata protagonista di “ La Pupa e il Secchione” e Ezio Liberatore divenuto poi protagonista di “Amici di Maria De Filippi”. Ideato dal producer Ivan Antonio Giampietro della Venus Entertainment, lo spettacolo da ben diciannove anni registra puntualmente il tutto esaurito nelle piazze, nei teatri e negli auditorium italiani che lo ospitano.

La “liturgia” della formula è immutata, ma pur sempre attuale e di grande successo: ciascun concorrente si esibisce nella propria categoria e vengono premiati, una ragazza ed un ragazzo che, rispettivamente nel proprio campo, si contendono il primo premio. A presentare l’evento la cantante e conduttrice Mediaset Jo Squillo.

Dal 2015, il Talent si è ulteriormente impreziosito, inglobando un prestigioso riconoscimento, prodotto da Fioralba Castellano, Premio Mastro Sino, conferito a eminenti personalità della cultura, dell’imprenditoria, dello spettacolo e non solo.

Fra gli altri, hanno ricevuto il premio: Beppe Convertini, Alda D’Eusanio, Aida Yespica, Fioretta Mari, Giuseppe Povia, Luca Di Nicola, Sara Ricci, Jo Squillo, Emanuela Metri, Antonella Bucci e molti altri.  Ogni anno l’evento viene dedicato ad una meritevole associazione benefica e questa edizione sarà a favore di A.I.S.O.S. (Associazione Italiana Studio Osteosarcoma).

La XIX edizione si svolgerà Domenica 20 agosto alle 21:30 in piazza della Repubblica di Ortona (CH) ed avrà come special guest il maestro Piero Mazzocchetti, il performer TV Andy Bellotti e lo stilista Filippo Flocco.   




BRAGA IN MUSICA AL MANAKARA New Braga Languages

Braga in festa: dal classico al moderno Serata Finale – 20 Agosto

Giulianova, 19 agosto 2024. Dopo il grande successo della rassegna “Braga in Musica al Manakara” – New Braga Languages”, la serata finale che si terrà domani, il 20 agosto alle ore 21:00.

L’evento conclusivo, che non è altro che una festa della musica dove si celebrerà il genere classico e la sua fusione con altri stili musicali, vedrà partecipare diversi musicisti che hanno già preso parte alle serate precedenti.

Vedremo esibirsi le cantanti Alba Riccioni e Manuela Formichella, i pianisti (nei vari generi) Tatjana Vratonjic, vicedirettore e coordinatore del progetto, insieme a Toni Fidanza, il coordinatore del dipartimento jazz, il fisarmonicista jazz Renzo Ruggeri, i clarinettisti Giuseppe Paci e Edoardo Mancini nonché il direttore del Conservatorio Federico Paci, con la graditissima partecipazione del Piccolo Coro di voci bianche diretto da Francesca Formichella.

La serata rappresenta il culmine di una serie di eventi estivi che hanno visto protagonisti i docenti del Conservatorio Braga di Teramo, offrendo al pubblico un’occasione speciale per poter apprezzare la diversità e la ricchezza della musica, dall’eleganza del classico alla vivacità del jazz in un ambiente frequentato da giovani e normalmente caratterizzato da tutt’altra finalità.

Invitiamo tutti a partecipare a questa festa musicale che vuole segnare la fine della prima edizione di tale inconsueta iniziativa, con l’augurio di poterla riproporre in futuro, ancóra più ricca ed articolata.

Dettagli dell’evento:

  • Data: 20 agosto
  • Orario: 21:00
  • Location: Manakara Beach Club, Tortoreto
  • Ingresso: Libero



LA NOTTE DELLE CIRT’RELL’

Un Omaggio alla Cultura Abruzzese questa sera in piazza del Mare, lungomare centrale dalle ore 21:00

Roseto degli Abruzzi, 19 agosto 2024. Le Guide del Borsacchio annunciano che, nella cornice della Piazza del Mare, situata sul Lungomare Centrale di Roseto degli Abruzzi, ospiteranno La Notte delle Cirt’Rell’, un evento unico dedicato alle tradizioni culturali e artistiche dell’Abruzzo.

A partire dalle ore 21:00, il pubblico potrà assistere a una serata di spettacoli coinvolgenti che celebrano la ricchezza del patrimonio abruzzese. La serata sarà animata dalle esibizioni di San Pasquale, che offrirà uno spettacolo ricco di poesia, musica e comicità, mettendo in luce il meglio delle tradizioni popolari della nostra terra.

Una serata speciale nelle arti e nelle culture abruzzesi, riscoprendo le radici profonde e affascinanti di questa regione.

Marco Borgatti




PREMIO INTERNAZIONALE IGNAZIO SILONE 2024

Taglio del nastro per la XXVII edizione. Ecco il programma del 19 e 20 agosto

Pescina, 19 agosto 2024. Tutto pronto per l’Edizione numero XXVII del Premio Internazionale Ignazio Silone, immancabile per il comune di Pescina previsto da oggi 19 al 22 agosto: un’edizione questa, in cui verrà attenzionato il talento letterario della terra abruzzese, ma sempre più incline verso le donne, da qui il tema “Ignazio Silone e l’universo femminile tra storia, cultura e politica nel ‘900”.

Si parte oggi 19 agosto con il raduno in piazza del Duomo alle ore 8:00: per “Il Centro Studi Ignazio Silone legge”, è prevista una passeggiata “letteraria” con difficoltà medio-bassa sul sentiero Silone a cura del CAI di Pescina; la guida è Roberto Ranalli, Reggente della sottosezione CAI Valle del Giovenco – Pescina. La stessa piazza alle ore 22:00 ospita il concerto di Giuliano Palma.

Dunque, molte sono state le donne che hanno attraversato la vita dello scrittore: dall’adorata madre Marianna Delli Quadri, che gli ha insegnato l’arte della “tessitura delle parole”, a Gabriella Seidenfeld, la prima moglie, con cui ha condiviso la militanza politica clandestina nelle file comuniste. Ed ancora nell’esilio svizzero l’intellettuale e “Musa”, Aline Valangin, grazie alla quale ha superato la sua profonda prostrazione morale e fisica, facendo emergere il nuovo Silone scrittore, con il suo capolavoro senza tempo di “Fontamara”, ancora oggi straordinariamente attuale.

Nello stesso dopoguerra nella sua nuova creatura la rivista Tempo Presente, Silone ha deciso di coinvolgere anche giornaliste ed intellettuali, come Alice Ceresa e la stessa Luce D’Eramo, che lo seguirà fino alla fine, come acuta critica letteraria: queste figure saranno tutte protagoniste delle intense giornate del Premio, a partire dalla mattinata del 20 agosto 2024 dalle ore 10:30 presso Teatro San Francesco, con la tavola rotonda: “La letteratura siloniana sublima il ruolo femminile: dalla tradizione familiare alla militanza politica, ai valori della civiltà cristiana”.

Ad accogliere gli ospiti ci sarà il Sindaco di Pescina Mirko Zauri, ad oggi Presidente del Centro Studi Ignazio Silone; i saluti istituzionali sono del Presidente della Provincia de L’Aquila, Angelo Caruso, il Consigliere regionale Antonietta La Porta con il coordinatore dei Parchi Letterari Abruzzesi Mario Giannantonio e la Superiora Generale Suore dello Spirito Santo, Madre Maria Paola Masuccio.

Tra gli interventi: l’Assessore alla Cultura per il Comune di Pescina Antonio Odorisio, la ricercatrice Roberta Tranquilli, le Professoressa Liliana Biondi, Critica letteraria ed inoltre Fiorenza Taricone (Docente UNICAS), che nel pomeriggio alle 16.30 presenterà anche il “Manuale di Pensiero Politico e Questione Femminile” con Alberto Aghemo (Dir. Tempo Presente e Pres.te Fond.G. Matteotti) e Franco Salvatori (Pres.Em. della Società Geografica Italiana); coordina il giornalista Sergio Venditti.

Alle 18:30 verrà inaugurata la mostra della Prof.ssa Eugenia Tabellione “Da Flora a Silvia, le Donne e L’Amore”, mentre alle 21.30 è previsto a piazza del Duomo il suggestivo concerto-spettacolo di Chimera Ensemble “Quello che le donne non dicono”, diretto dal Maestro Emilia Di Pasquale e con l’attrice Alessandra Relmi.




FESTIVAL POPANZ settima edizione

Un appuntamento storico e fondamentale per il teatro ragazzi giunto alla sua quarta edizione

Sulmona, 19 agosto 2024. Per le famiglie POPANZ è un momento di incontro con diverse compagnie teatrali che hanno messo al centro il “TEATRO PER I RAGAZZI”, un momento di confronto e approfondimento sulle poetiche e sui percorsi artistici, un luogo privilegiato di riflessione con aperture di respiro ampio nonché un’occasione culturale e informale di incontro e scambio fra famiglie e artisti. C’era una volta ….e ci sarà anche questa estate, a Sulmona, al Cortile dell’Annunziata, un grande palcoscenico, al centro di un cortile storico, dove danzeranno sulla scena Hansel e Gretel mentre fate e streghe; gnomi e folletti affolleranno i boschi dell’immaginazione; giullari e saltimbanchi si inchineranno tintinnando alla corte di re e regine; mimi e cantastorie voleranno verso la seconda stella a sinistra strimpellando strane canzonette, proprio mentre Giacomino si smarrisce tra la marionette che sbatacchiando mani e testa sul bordo del teatrino .

E attoniti i bambini sgraneranno gli occhi e rideranno, mentre gli adulti di nascosto sogneranno all’alzarsi del sipario del Festival di Teatro ragazzi POPANZ. Il progetto POPANZ è realizzato in collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo e il comune di Sulmona. Ma non ci saranno solo gli spettacoli: nei quattro giorni del Festival, la mattina, alle 11, sul sagrato dell’Annunziata ci saranno “I Giochi di Popanz”, giochi e attività ludiche per i bambini.  Alle ore 17, sempre a Sulmona nel cortile della Annunziata il laboratorio artistico a cura di Annapaola Pacella e alle ore 18.30 lo spettacolo del programma.

PROGRAMMA SPETTACOLI

Sulmona Cortile dell’Annunziata Ore 18:30

In caso di maltempo gli spettacoli si terranno presso l’Auditorium dell’Annunziata.

MERCOLEDÌ 21 AGOSTO

La compagnia Tieffeu teatro di figura umbro di Perugia presenta lo spettacolo GIACOMINO E IL FAGIOLO MAGICO

Spettacolo di narrazione con l’utilizzo di pupazzi e grandi libri a pop up con Giancarlo Vulpes pupazzi di Ada Mirabassi

Giacomino, unico figlio di una vedova in disgrazia, accetta di scambiare la sua mucca con misteriosi fagioli magici offerti da un buffo personaggio e viene per questo rimproverato dalla madre. Ma i fagioli si riveleranno magici per davvero, e inizierà per Giacomino una rocambolesca serie di avventure, fra cui l’incontro con un orco che vive in una casa nel cielo, che dimostreranno il suo coraggio e la sua scaltrezza e potrà così far felice anche la sua mamma.

La compagnia Tieffeu produce ogni anno diversi spettacoli teatrali che vengono distribuiti in Italia ed all’estero, partecipa ai circuiti nazionali di teatro per ragazzi ed a importanti Festivals. Una delle attività principali è anche l’attività formativa, si rivolge al mondo della Scuola e al territorio, gestendo numerosi laboratori per ragazzi e Corsi di aggiornamento per insegnanti e di formazione per operatori del settore. L’impronta culturale e stilistica della Compagnia scaturisce dalla quarantennale esperienza di Mario Mirabassi, che oltre ad esserne il fondatore, svolge la funzione di direttore artistico. Fin dalla sua nascita, Tieffeu è stato un punto di riferimento nazionale e internazionale per il teatro di figura.

Il teatro delle marionette è una scelta di genere che distingue questo centro dagli altri per la sua impronta innovativa, e per le produzioni che combinano più linguaggi e, soprattutto, attori e personaggi di scena.

GIOVEDÌ 22 AGOSTO

La compagnia Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo l’Aquila Presenta lo spettacolo HANSEL E GRETEL

C’era una volta… una matrigna che abbandonò nel bosco i piccoli Hansel e Gretel.

Con: Santo Cicco, Laura Tiberi, Roberto Mascioletti e Martina Di Genova

Scene: Associazione Culturale TELAPINTA

Costumi: Antonella Di Camillo e Daniela VernaMusiche e canzoni di Paolo Capodacqua.

Ideazione e regia: Mario Fracassi

Nella celebre fiaba del povero taglialegna, Hansel e Gretel, vittime della miseria e dalla paura, della matrignae dell’avida strega, riescono a sviluppare la capacità di guardare in faccia le difficoltà, riescono a trovare la capacità di affrontare i problemi attraverso la crescita della loro inventiva con i sassolini che buttano nel bosco per ritrovare la strada e con lo sviluppo del loro coraggio per evitare di essere divorati dalla strega. Così come in ogni fiaba, anche nel nostro spettacolo è centrale il percorso di sviluppo che i due bambini – eroi compiono attraverso il superamento di prove impegnative. Per crescere, pur rimanendo bambini, bisogna affrontare gli imprevisti utilizzando l’ingegno e la fantasia.

Come Hànsel e Gretel che, ingannati da una mostruosa matrigna, scoprono improvvisamente il mondo fuori casa, intimoriti si addentrano nelle fitte difficoltà e coraggiosamente percorrono il sentiero segnato dai sassolini. Un’aria saccente veste Hànsel da piccolo uomo, ma è la prudenza di Gretel a salvarli dalle grinfie dell’ignoto. La paura d’essere abbandonati in un bosco, pieno di abitanti inquietanti (perché sconosciuti) ma fantastici, è più grande della paura d’essere divorati dalla strega.

Non a caso il bosco è un elemento chiave della storia: in esso, nelle società primitive che cullarono la fiaba, si svolgevano riti di iniziazione dove i fanciulli, dopo un periodo isolato nella foresta, varcavano la soglia adulta. Ed è così che Hànsel e Gretel diventano grandi e tornano a casa intascando sassolini di felicità. Le vivaci magie dello spettacolo trasformano la semplice storia attraverso un virtuosismo tecnico di giochi d’ombra e colori, di pupazzi, di danze e canzoni eseguite dal vivo, di voci infantili, filo di distanza tra fiaba e realtà, tra piccoli e grandi, sotto l’egida della fantasia.

Il senso magico della fiaba è soprattutto l’ineffabile sorriso del piccolo e grande pubblico: anche esso torna a casa con in tasca sassolini di felicità. (Antonella Pelilli HYSTRIO Trimestrale di teatro e di spettacolo)

Spettacolo vincitore della nona edizione del Festival nazionale di teatro ragazzi della città di Molfetta – TI FIABO E TI RACCONTO – premio L’Uccellino Azzurro

VENERDÌ 23 AGOSTO

La compagnia Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo l’Aquila Presenta lo spettacolo LA FAVOLA DELL’AMICIZIA

Lo spettacolo vede in scena i bravissimi Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.

Le Musiche e le canzoni sono di Paolo Capodacqua eseguite dal vivo da Roberto Mascioletti.

Le scenografie sono del Prof Gianni Colangelo e l’ideazione e la regia sono di Mario Fracassi.

Si ringrazia per la affettuosa collaborazione la nostra Amica Fabiana.

Quella dell’anatra zoppa e del gallo cieco è una bellissima e divertente avventura di un’improbabile coppia di pennuti alla scoperta dell’amicizia con la quale è impossibile non ridere. La storia prende avvio all’interno di un cortile abbandonato, dove non batte mai il sole e dove vive un’anatra zoppa tutta sola che vorrebbe un po’ di compagnia. Ha paura di volare, e al solo pensiero di avventurarsi nel mondo le tremano le piume, ma quando un bel giorno un impavido e cocciuto gallo cieco la invita a partire per il luogo dove si esaudiscono tutti i desideri, la sua vita viene scombussolata.

In un cortile abbandonato, dove non batte mai il sole, vive un’anatra zoppa tutta sola che vorrebbe un po’ di compagnia. Ha paura di volare, e al solo pensiero di avventurarsi nel mondo le tremano le piume, ma quando un bel giorno un impavido e cocciuto gallo cieco la invita a partire per il luogo dove si esaudiscono tutti i desideri, la sua vita viene scombussolata…

Nel suo cortile, l’anatra sta sgranocchiando allegramente delle arachidi quando un gallo cieco inciampa nel suo bastone…

Il gallo è felice di incontrare un’anatra invece di un cane guida. lei dovrebbe condurlo nel luogo in cui i desideri più segreti diventano realtà. Inizia così il viaggio dell’improbabile coppia che, tra esilaranti battibecchi e avventurose peripezie, affronterà ostacoli davvero singolari: una foresta buia e disabitata, un precipizio sul fondo del quale scorre un fiume silenzioso, una montagna piatta e senza salita. Si avvererà il loro desiderio?

Un po’ a passo di lumaca un po’ a spronbattuto, i due avanzeranno verso la meta, fino a capire che il vero viaggio l’hanno compiuto in loro stessi, alla scoperta del più grande e prezioso dei tesori: l’Amicizia.

“Andiamocene da questo cortile ammuffito! Tu tieni gli occhi aperti per me e io invece ti sostengo. “Noi due andremo d’accordissimo. Me lo sento. Io sono sempre così solare e tu sei deprimente come uno straccio.”

SABATO 24 AGOSTO

La Compagnia Room to Play di Barletta Presenta lo spettacolo LUPO LUPASTRO!

Spettacolo creato da Francesco Sguera e Carmen de Pinto, con musiche di scena originali realizzate dal vivo con Carmen de Pinto e Francesco Sguera regia Carmen de Pinto e Francesco Sguera

Nella notte buia e scura, chi verrà a farci paura?

Il Lupo, ovviamente, il più cattivo dei cattivi, feroce, furbo e affamato. Ma è davvero così terribile?

 Affrontiamolo faccia a faccia, in uno spettacolo ricco di risate e divertimento, le armi più efficaci contro la paura e la noia. Trasformiamo insieme il terribile ululato dell’animale più feroce del bosco in un inno alla gioia, alla risata, al coraggio, le armi necessarie per affrontare i cattivi, i lupi veri che si incontrano nelle storie come nella vita di tutti i giorni.

Due personaggi, due attori, Carmen e Rustichello, si danno appuntamento nel bosco per cercare di incontrare il più affascinante dei personaggi delle storie, il Lupo. Non privi di un certo timore si avvicinano a questa impresa, con stravaganti richiami per attirare l’attenzione del Lupo e facendosi a vicenda non solo coraggio, ma anche scherzi interpretando con agili, ma curati travestimenti di volta in volta, il Lupo, Cappuccetto Rosso o i tre porcellini, fino ad incontrare il vero Lupo. Tra personaggi famosi del mondo delle storie, stravolgimenti paradossali, teatro d’attore e pupazzi rimarrete tutti a bocca aperta, tutti pronti ad ululare alla luna.




LA BELLEZZA DI QUESTA NOSTRA ESTATE

Le vacanze stanno finendo, le tribolazioni si stanno ricostituendo

Torrevecchia Teatina, 18 agosto 2024. Bisogna riaccendere i motori, i giorni di vacanza stanno terminando; ancora qualche altro momento che si rende sempre utile per gli ultimi respiri di libertà e poi tutti di nuovo in apnea; tutti di nuovo immersi nel mondo degli impegni, dei bisogni e della sopravvivenza.

Sempre utili i giorni della vacanza; sono giorni necessari ai lavoratori per riprendere aria ed ossigenarsi per bene. Questo momento storico non permette errori di calcolo sulla propria autonomia: tutto oramai è calcolo e precisione.

Tralasciando la cronaca del sangue, delle distruzioni e dei conflitti eterni dell’uomo perverso, nel mondo si avverte sempre l’ottimismo di quei piccoli popoli e di quelle genti ultime per rivelazioni e scoperte che hanno sempre del meraviglioso. Proprio di questi giorni, Heman Bekele, un quindicenne etiope, emigrato in America da bambino, è stato definito Kid of the Year 2024 dal Time, nota rivista americana a diffusione mondiale. Il giovane, appassionato e studioso di scienza e medicina, avrebbe realizzato una saponetta capace di curare il melanoma, un tumore maligno e dei più mortali. Il giovane promette, che nei prossimi cinque anni, realizzerà questo prodotto a basso costo per le popolazioni povere; cosa dire ? Torna utile questa frase evangelica: verità nascoste ai sapienti e ai dotti ma rivelate ai piccoli.

In Europa, dopo le strampalate e fugaci questioni olimpiche francesi, ripartono le solite nenie sui migranti, sulle armi, sull’economia e di chi sta meglio e di chi sta peggio, di chi è più forte e di chi è più bravo, con tutte le degenerazioni infantili immaginabili.

Novità su qualche scontro sociale preoccupante nel Regno Unito, con echi sinistri in Spagna ed in Germania. In definitiva una società che procede smarrita fra i totem del passato più profondo e deleterio ma sempre coniugati al moderno: l’occhio per occhio torna sempre utile in mancanza di ragione e di giusti riferimenti.

Si cerca, in qualche maniera, di spostare ogni soluzione in avanti e nel futuro, credendo di poter guarire tutte le proprie nevrosi, con questo sistema che accumula e nasconde soltanto le questioni. Le preoccupazioni per un mondo diventato d’improvviso molto più grande e complesso di quanto si credeva, stanno inquadrando e cominciando a realizzare scenari inquietanti.

L’Italia, da un trentennio a questa parte, continua a seguire a ruota il gruppo, credendo di nascondersi e di affrancarsi fatiche e dolori: i caratteri  tipici di chi si crede più furbo, potendo contare sempre sul lavoro e sulle risorse degli altri. Giunge sempre il momento della verità, e la verità dice che quando non si è protagonisti si diventa miserabili e servi scemi. La nostra Italia, noi italiani, la vediamo sempre lassù fra le grandi; questo, però, è solo un bel pensiero; basterebbe, invece, sfogliare qualche pagina dei notiziari più diffusi al mondo per comprendere come stanno veramente le cose e di come ci vedono gli altri.

Stringendo l’osservatorio ai nostri luoghi di residenza, piccoli o grandi comuni che siano, bisogna registrare che i problemi dei servizi primari oramai stanno ossessionando tutti i santi giorni del nostro calendario.

La democrazia, quella di cui tanto ci vantiamo nel mondo e crediamo ci sostenga, è solo di tipo apparente. Non illudiamoci più di tanto: cercare le prove anche sui giornali correnti per verificare ogni verità a riguardo.

La voracità di un popolo rincretinito per il potere ed il denaro la stanno trasformando in uno dei sistemi più subdoli mai esistiti nella nostra storia. Tutto oramai si gioca dietro le quinte; il direttorio dietro gestisce ogni cosa, possiamo  eleggere gli organi amministrativi e di governo più liberi e sicuri, tanto tutto si decide altrove; un altrove venduto ad ogni sorta di malefico affare di familismo e deforme partitocrazia.

Ecco: le vacanze stanno finendo, le tribolazioni si stanno ricostituendo, ma la straordinaria storia del giovane Heman Bekele resta la bellezza di questa nostra estate, la novità più appagante per l’uomo della speranza.  

nm

Foto : time.com




SI CHIUDE IL ROSTER  PER LA NUOVA STAGIONE

Con il rinnovo di Simona Ventura. “La Futura è diventata un po’ come casa”

Teramo, 18 agosto 2023. Con la conferma della 14^ giocatrice Simona Ventura libero, classe 1998, si chiude il roster della RG Stampa Futura Teramo. Ventura ha scelto di rimanere nella famiglia biancorossa in duplice veste, sia come giocatrice e sia, in virtù della sua enorme esperienza maturata nei tanti campionati di serie B, come assistente dello staff proprio per aiutare le ragazze più giovani a trovare la giusta sintonia:

“E’ il terzo anno a Teramo ed ormai la Futura è diventata un po’ come casa. Sarà una stagione sicuramente diversa per me visto che aiuterò lo staff negli allenamenti per dare un contributo alle giovani e alla squadra. Non vedo l’ora di ritrovare tutti al palazzetto”. Simona Ventura ha confermato il numero 17 di maglia.

Per quanto riguarda l’inizio della nuova stagione, la squadra si ritroverà domani Lunedì 19 Agosto nel Palascapriano per cominciare il secondo anno consecutivo in B1 agli ordini dello staff. Due gli allenamenti in programma, uno al mattino ed uno pomeridiano.




PERCHÉ È IMPORTANTE RIFLETTERE su ciò che non ci porta ad abbandonarci nelle mani di Dio

Siamo adulti e raramente accettiamo consigli su cosa mangiare o meno, tranne quando, in piena malattia, è il medico a proporli. Eppure, sta forse proprio qui il punto: non ci abbandoniamo nelle sue mani perché pensiamo di sapere già tutto

Globalist.it, 18 agosto 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».


Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.


Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno» 
(Gv 6, 51-58 – XX TO/B).

Cosa ci dovrebbe dare il buon Dio?

Ci dovrebbe dare quello di cui abbiamo bisogno, o quello che gli chiediamo, o ciò che ci fa veramente bene?

Ci dovrebbe dare molto, o poco, o niente del tutto?

Sono convinto che ognuno di noi avrebbe una lunga lista di cose da chiedere al buon Dio e forse penserebbe di avere anche qualche diritto per riceverla. Ma il buon Dio ci deve qualcosa?

Abbiamo un diritto a ricevere?

Il buon Dio ha dei debiti con noi?

Non so se questo approccio aiuti a capire il riferimento evangelico: i “Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?»”,

Gesù voleva dare sé stesso, cibo da mangiare; ma a loro dovette sembrare come qualcosa di inaccettabile – antropofagia, la chiamano gli esperti, cioè nutrirsi di un essere umano. Forse si aspettavano tutt’altro, o niente proprio. Comunque, la loro resistenza fu grande. Gesù sembra non prenderli molto in considerazione e insiste sul nutrirci della sua carne per rimanere in lui, per avere la vita.

In altri termini ci chiede di abbandonarci completamente in Lui, di “scommettere tutto” su di Lui. Del resto, se non facciamo questa scommessa, con che spirito riceviamo l’Eucarestia che apparentemente è solo un pezzo di pane?

Ho sentito tante volte meditazioni sull’abbandono nelle mani di Dio. Anche la stessa saggezza popolare contiene delle tracce di ciò, quando afferma che “l’uomo propone e Dio dispone”.

Niente da osservare sulla validità di questa linea spirituale: vera quanto autenticamente cristiana. Eppure, noi opponiamo resistenze, più o meno diverse da quelle dei Giudei. Per cui molte volte non dovremmo tanto insistere sull’abbandono nelle mani di Dio quanto su ciò che non ci porta ad abbandonarci nelle sue mani; a non scommettere sull’Eucaristia tanto da riceverla in noi.

Il brano evangelico è incentrato sulla dinamica del cibo. Siamo adulti e raramente accettiamo consigli su cosa mangiare o meno, tranne quando, in piena malattia, è il medico a proporli.

Eppure, sta forse proprio qui il punto: non ci abbandoniamo nelle sue mani perché pensiamo di sapere già tutto. Per restare nella metafora del cibo, crediamo di essere i migliori medici di noi stessi, di possedere la dieta infallibile e di non dover imparare niente. 

Mi piace pensare al buon Dio che continua a ripeterci che dobbiamo mangiare ciò che lui propone e non quanto mangiarono i nostri padri, e morirono. E noi, superbi e ostinati, lì a mangiare quello che vogliamo. E forse Lui a guardarci con un benevolo sorriso, aspettando che ci decidiamo a cambiare dieta… ci auguriamo!




DE GASPERI E LO SPIRITO DELLA COALIZIONE

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 18 agosto 2024. Al di là delle celebrazioni di rito, chi è davvero, oggi, a settant’anni dalla scomparsa, Alcide De Gasperi, per quanti hanno concorso all’esperienza del suo partito, per tutti gli italiani, per la concezione della politica di cui avremmo bisogno nell’attuale fase storica?

È solo l’icona di una memoria che via via il tempo illanguidisce, e corrode, oppure continua ad essere un riferimento vivo che molto ha da insegnare ai giorni nostri?

De Gasperi ha riscattato l’onore dell’Italia – fattasi complice, morale e materiale, della criminale furia nazista – di fronte alla comunità internazionale; ha orientato e condotto in porto gli indirizzi di cui tuttora vive la nostra collocazione nel contesto europeo ed occidentale dei paesi liberi e democratici; ha guidato la ricostruzione morale e civile, politica e materiale di una Nazione distrutta dal bellicismo fascista.

Oggi si torna ad affrontare seriamente il tema delle possibili forme di un impegno pubblico d’ispirazione cristiana e De Gasperi ci insegna come, a tale proposito, sia necessario, un rapporto tra fede e politica, in cui la prima sia esperienza personale, vissuta e testimoniata, non qualcosa di meramente assunto in termini sociologici o intellettuali.

Sulla scorta della lezione sturziana, ci dà conto, grazie alla sua azione di governo, dei caratteri insuperabili, in nessun modo ideologici, capaci di trascendere il tempo delle differenti contingenze storiche, del “popolarismo”, baricentro della cultura politica cattolico-democratica, fonte e garanzia della sua perenne attualità.

Al suo tempo, il “centro” era una realtà viva, non la palude dell’aggiustamento aritmetico di istanze contrapposte; dettava una linea politica; era guidato da un partito “in movimento” verso ideali di libertà e di giustizia sociale; sapeva cogliere la cifra, il sentimento “popolare” del momento e, per questo, rappresentava il cardine del sistema politico e ne imponeva il passo.

Oggi – a fronte del tentativo di stravolgere, da parte della destra, la fisionomia del nostro ordinamento istituzionale e democratico, così come lo detta la Costituzione – il lascito più prezioso di cui dobbiamo essere grati a De Gasperi, è dato da quella cultura della “coalizione” di cui anche oggi avremmo bisogno.

La coalizione non è un’alleanza qualunque. È antitetica all’accentramento del potere ed alla sua pericolosa personalizzazione. Tanto meno è un cartello elettorale, e neppure un confusivo processo di fusione tra forze di diversa originaria impronta culturale, guidato da ragioni tattiche che, per quanto invocata, non riescono ad assumere dignità strategica, dal momento che il tentativo di uniformare, accorpandole forzosamente, le diversità altro non ottiene se non di elidere reciprocamente le potenzialità dei differenti attori.

La coalizione non teme ciò che specificamente connota una determinata cultura politica, anzi ne esalta l’identità, le radici fondative da cui trae ispirazione. Non è tentata di nascondere sotto il tappeto, dove finiscono per paralizzarsi a vicenda, le dissonanze tra le forze che vi concorrono. Al contrario, fa proprio il portato delle diversità che, assunte e rispettate secondo una chiara consapevolezza del loro valore, diventano motivo di forza. Secondo una modalità di rapporti che trovano un punto alto di convergenza e di mediazione non in una mera ragione di potere, ma secondo l’interesse generale del Paese in quel determinato e circoscritto frangente storico.

La coalizione non comprime la cifra ideale delle singole forze che ne fanno parte e, in tal modo, esalta il valore e la piena legittimità della rappresentanza, sfuggendo alla tentazione di sacrificare il suo libero dispiegarsi alle ragioni della governabilità. Salvaguarda, anzi pretende, la centralità del Parlamento, che rappresenta l’architrave della democrazia, anche nella misura in cui – troppo raramente viene ricordato – costituisce il presidio del libero articolarsi dialettico del discorso pubblico, ben oltre il perimetro di Camera e Senato, nella generalità della società civile.

Anche oggi abbiamo bisogno di ragionare nei termini di una vera coalizione cui concorrano le forze che si riconoscono in una visione popolare e liberal-democratica del nostro domani.

De Gasperi e lo spirito della coalizione – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




PALIO DEL BARONE AL RIONE TERRANOVA

Protagonista l’attrice Milena Miconi nel ruolo della Gran Dama. La performance artistica de “Il Drago Bianco” e l’incendio della torre hanno reso la serata emozionante. L’edizione del 2025 vedrà una nuova coppia di baroni

Tortoreto, 18 agosto 2024. Torna a vincere il rione Terranova, dopo aver perso le ultime due edizioni (prepandemia e l’anno passato) aggiudicandosi la XXI edizione del Palio del Barone. Con l’emblema del corvo e i colori bianco verdi, i ragazzi di Terranova, conquistano l’11° drappo contro gli storici rivali di Terravecchia fermi a dieci drappi vinti. L’ambito premio, consegnato dal Barone di Tortoreto, è stato disegnato quest’anno dall’artista Grazia Carminucci di San Benedetto del Tronto.

La manifestazione ha registrato un bagno di folla, compreso i 400 figuranti, di oltre 6.000 persone che si sono accalcati tra la piazza principale dell’evento, lungo le stradine del centro storico e i locali pieni di turisti saliti dal lido della città. La manifestazione è stata aperta con il maestoso corteo storico proveniente da Marche e Abruzzo. Il borgo è stato uno splendido palcoscenico medievale, in una cornice di bracieri, fiaccole e tripudio di bandiere. All’inizio del corteo c’era il gonfalone del Barone con al seguito il gruppo dei tamburi.

Poi è stata la volta del Barone di Turturitus e la Baronessa, usciti dal palazzo storico della famiglia Liberati, interpretati da una coppia (all’ultimo anno di partecipazione) di Tortoreto: Berardo Ricchioni e Gabriella Pedicone, accompagnati dagli armigeri, che lungo il corteo hanno incontrato i titolari delle varie attività commerciali con cui hanno brindato in segno di buon auspicio per la città. Per la seconda volta, l’Associazione culturale “Due Torri” presieduta da Ennio Guercioni, ha voluto la presenza di un personaggio di caratura nazionale nei panni della Gran Dama e custode delle chiavi della città, la scelta è ricaduta su l’attrice, showgirl e modella, Milena Miconi (lei uscita dalla villa storica della famiglia Mascitti). Seguivano i notabili con le ancelle, giullari di corte, damigelle, dame di corte con i cavalieri.

A seguire le delegazioni ospiti con la partecipazione di gruppi storici provenienti dalle Marche e Abruzzo: San Severino Marche con il Palio dei Castelli, Mosciano Sant’Angelo con il Palio delle Torri, Ascoli Piceno con La Quintana, Gruppo Grottazzolina, Acquaviva Picena con il Palio del duca ed altre delegazioni. Hanno chiuso il corteo la Scuola Sbandieratori di Sestiere Porta Solestà e i figuranti di Tortoreto con il Palio del Barone. Mercanti e mestieranti dell’epoca hanno allietato e animato fin dal primo pomeriggio il borgo e le vie del centro storico, provenienti da Falconara, Fermo e Ascoli Piceno. Soddisfatti il Sindaco, Domenico Piccioni e l’Assessore alla Cultura e Turismo della città rivierasca (interpretava anche il ruolo di Magistrato), Giorgio Ripani, con parole di apprezzamento verso i partecipanti per aver dato lustro in questi due giorni di festa alla città di Tortoreto.

Il Cav. Nello Gaetani, presidente del Palio del Duca, ha ricevuto l’omaggio da parte del Sindaco per la partecipazione ininterrotta all’evento di Tortoreto. Tra le autorità presenti, oltre all’intera amministrazione comunale guidata da Piccioni, il Vicario del Prefetto di Teramo, Alberto Di Gaetano; l’assessore della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis, due generali dei Carabinieri in villeggiatura e il direttore della filiale della Banca del Piceno. Momento toccante della manifestazione è stato il ricordo da parte dell’Associazione “Due Torri”, organizzatrice dell’evento, della figura del compianto Gabriele Di Davide, con l’istituzione del 4° premio speciale al miglior gruppo che in ogni edizione porti lustro all’evento: quest’anno il premio (opera artistica) è stato assegnato al gruppo degli sbandieratori di Porta Solestà di Ascoli Piceno. Numerosi sono stati gli artisti partecipanti, grazie al direttore artistico della manifestazione e dicitore medievale della serata, Fabio Di Cocco, si sono esibiti: Trampolieri della Compagnia del Ramino di Castignano (AP); Sbandieratori del Rione Porta Solestà di Ascoli Piceno; Li Buffone di Corte di Pesaro; Compagnia di Santo Macinello di Guardiagrele e Palena; il Falconiere Alessandro Vicini e Faisca de Luz di Roma e lo spettacolo finale con il fuoco de “Il Drago Bianco” (Sicilia). A conclusione della rievocazione il cielo si è colorato con “l’Incendio della Torre” eseguito da una prestigiosa ditta pirotecnica. Il servizio di sicurezza è stato garantito dalla locale caserma dei Carabinieri, Protezione Civile, Croce Bianca, Polizia Municipale e Associazione Nazionale Carabinieri. È stato ricordato Vincenzo De Santis, fotografo del palio scomparso recentemente.




LA NOTTE DELLA RISERVA

Un viaggio tra la luna piena e la leggenda d’amore

Roseto degli Abruzzi, 18 agosto 2024. Le Guide del Borsacchio annunciano l’evento speciale La notte della Riserva della luna piena e la leggenda d’amore, che si terrà oggi, 18 agosto, presso la Riserva Naturale del Borsacchio, un gioiello naturale che continua a incantare e a coinvolgere migliaia di visitatori.

L’evento, patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Teramo e dal Comune di Roseto degli Abruzzi, rientra nel calendario estivo di iniziative dedicate alla promozione e tutela della Riserva del Borsacchio. Quest’anno, la riserva ha già registrato oltre 10.000 presenze, confermandosi come una delle mete più amate per chi cerca natura e cultura in un unico luogo.

Programma della serata:

– Ore 21:00- Raduno presso il cancello del Lido d’Abruzzo, Roseto degli Abruzzi.

– Ore 21:30 – Partenza dell’escursione sotto le stelle e la luna piena.

– Ore 22:00 – Arrivo alla casa abbandonata dove avrà luogo la narrazione della leggenda d’amore con suoni naturali e meditazione collettiva con suoni naturali per migliorare l’approccio al relazionarsi.

La leggenda d’amore sarà raccontata in un formato unico: un racconto in musica accompagnato da una meditazione con i suoni della spiaggia. Questo momento speciale è stato pensato per insegnare ai partecipanti come relazionarsi pacificamente, immergendosi nell’atmosfera magica creata dalla natura e dalle melodie. L’evento si concluderà alle ore 23:00 con il rientro al punto di partenza. La partecipazione è libera, ma sarà possibile contribuire liberamente per sostenere le attività di tutela ambientale della Riserva del Borsacchio.

Marco Borgatti, Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto

Vi aspettiamo per vivere insieme una serata indimenticabile sotto la luce della luna piena!




DI STELLE E ARMONIE D’ESTATE

Concerto per piano solo di Fabio Capriotti per Vacanze luchesi,

Luco dei Marsi, 18 agosto 2024. Appena archiviato il Ferragosto, le Vacanze luchesi riprendono slancio e verve con le note della grande musica. Questa sera, alle 21, la centrale piazza Umberto I farà da magnifico sfondo al concerto per piano solo del M° Fabio Capriotti, acclamato artista di origine trasaccana, brillante interprete di esecuzioni che hanno conquistato migliaia di appassionati tramite il web e incantato le più ampie e varie platee. Sotto le stelle agostane, l’Artista proporrà una rassegna poliedrica, composita, sorprendente nello sviluppo, che tesserà attraverso l’interpretazione di celebri e amate composizioni del repertorio classico e brillanti digressioni; l’evento vedrà ospite speciale il M° Angelo Fina.

“Il M° Fabio Capriotti ha saputo incantare a ogni appuntamento la nostra platea e viziarla con interpretazioni sempre suggestive – rimarca la sindaca Marivera De Rosa – Al comprovato talento sa affiancare la capacità di rendere ogni concerto una sorta di viaggio unico nella musica, in grado di generare emozioni sempre nuove, che in questa edizione vedrà anche la presenza, in veste di ospite speciale, del M° Angelo Fina, tra i fiori all’occhiello di Luco dei Marsi. Invito tutti a partecipare”.

Nel corso dell’emergenza sanitaria globale, e in particolare del lockdown, attraverso il web e le rubriche del virtuale Salone Capriotti, l’Artista raggiunse e mise in connessione migliaia di persone, con rubriche nate con l’intento di alleviare, attraverso la musica, le conseguenze dell’isolamento e delle paure connesse alla pandemia, diventando, in pochi mesi, un punto di riferimento per numerosissimi utenti.




PASSEGGIATA DEI RICORDI

Progetto: Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici

Casoli, 18 agosto 2024. Ricostruirà la memoria di Casoli, la “Passeggiata dei ricordi”, che si terrà oggi pomeriggio, 18 agosto, dalle ore 18 alle 21, con partenza da Largo del Fiore (partecipazione gratuita). L’iniziativa è stata promossa nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”, progetto finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.

“Questa passeggiata vuole essere un’occasione per riscoprire la parte più antica del borgo sia per i casolani sia per gli emigrati che sono tornati in paese nel periodo estivo – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto – Lungo il percorso ci sarà la possibilità di ritrovare luoghi ed elementi di interesse dal punto di vista storico e turistico. Ci fermeremo, ad esempio, davanti a due antiche torrette di avvistamento di epoca medioevale che da tempo sono inglobate nel borgo.

È prevista una sosta anche davanti al vecchio carcere dove è stato rinchiuso, per un certo tempo, il famoso brigante casolano ‘Cannone’. Osserveremo alcuni elementi archeologici dell’antico insediamento, che sono incastonati nelle mura più recenti e che non si notano durante una semplice camminata. Avremo anche l’opportunità, attraverso le testimonianze di alcuni casolani, di riscoprire luoghi della memoria che hanno avuto una grande importanza per gli abitanti del borgo, pur non avendo una valenza monumentale.

Mi riferisco all’antico forno comune dove venivano cotti il pane e i dolci ma anche, alla domenica, la porchetta, il cui profumo invadeva i vicoli. Sarà una passeggiata bella, piacevole e un po’ nostalgica che ci condurrà alla riscoperta di scenari, tradizioni e abitudini che occupano un posto particolare nel cuore dei casolani”.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane”.

Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.




IL PAESE DEI FRANCOBOLLI

Quando grazie ai murales un piccolo borgo abruzzese diventa il centro permanente delle narrazioni popolari. Quattro opere murarie a Civitaretenga (Navelli AQ) realizzate durante la Festa delle Narrazioni Popolari (22-25 agosto) Leonardo Crudi e Croma gli artisti coinvolti dal curatore Mirko Pierri

L’Aquila, 18 agosto 2024. Due anni fa un gruppo di scrittori, artisti, editori indipendenti e agitatori culturali, vennero chiamati a raccolta da TerraNullius, il collettivo/rivista fondato dallo scrittore Luca Moretti oltre venti anni fa, per passare due giorni in un convento di un piccolo paese di sessanta anime. C’era l’intenzione comune di tornare alle narrazioni come motore primo della vita collettiva e di sperimentare tutto ciò in un territorio che lentamente stava ricostruendo la propria comunità, oltre che le proprie fondamenta murarie, dopo il tragico sisma del 2009.

I protagonisti di questa storia si trovavano a Civitaretenga, in un antico abitato che domina l’Altopiano di Navelli, un paese che, per la posizione impervia, conserva intatta la sua bellezza: infatti, seppur danneggiato dai terremoti che si sono susseguiti, in particolare nel 1703 e nel 2009, esso, ha ben conservato il suo aspetto architettonico originale.

Qui, anche grazie alla collaborazione con le associazioni locali, ha germogliato l’idea di fondare una Festa delle Narrazioni Popolari: quattro giornate di storie, libri, editoria indipendente, presentazioni, dibattiti, proiezioni, musica, degustazioni e street art che quest’anno si terranno dal 22 al 25 agosto.

È proprio in seno a questa “Festa”, che è nato il progetto Il paese dei francobolli, e l’origine del nome è proprio da retrodatare a quel primo incontro a Civitaretenga del 2022 e da attribuire alla partecipazione sin dalla prima ora di a.DNA project, associazione che da oltre dieci anni si occupa dello sviluppo di progettualità socioculturali tramite interventi di urban art nello spazio pubblico. Grazie alla collaborazione di TerraNullius e a.DNA nel 2022 veniva realizzato il primo murales dipinto da Mirko Pierri, definendo un format che i curatori del progetto avrebbero poi adottato sempre: un gigante francobollo murario come espediente estetico, medium e “contenitore” per comunicare a ogni visitatore un’importante figura, momento o icona del territorio.

Per la prima opera Luca Moretti raccontò a Pierri la storia dell’illustrazione dei francobolli che lo scrittore, poeta e drammaturgo Gabriele D’Annunzio fece approntare dall’illustratore Marrussig durante l’esperienza fiumana. Allora come oggi, quello che si riproduce a Civitaretenga è un “governo provvisorio” delle narrazioni, una Zona Temporaneamente Autonoma per utilizzare le parole di Hakim Bey, filosofo e grande estimatore di D’Annunzio. Il francobollo dipinto, che riporta la località di “CIVITA” al posto di quella di “FIUME”, rappresenta l’esperienza di un’occupazione artistica di un luogo che ha un estremo bisogno di visione e salvaguardia della memoria e dei suoi significati fondanti.

La prima opera muraria è stata dunque realizzata durante quella prima esperienza del 2022. Nel 2023, TerraNullius e a.DNA project, si sono adoperati per realizzarne un secondo murale firmato da Pierri: un nuovo francobollo gigante che riporta l’icona della copertina originale del capolavoro dello scrittore italo americano di origine abruzzese Pietro Di Donato Christ in concrete. Il romanzo, edito nel 1941 da Bompiani e recentemente riportato alle stampe da un piccolo editore italiano, è stato approfondito nella prima edizione “ufficiale” della Festa delle Narrazioni Popolari: si tratta del più grande romanzo proletario e di denuncia civile e sociale dell’America del Nord, la cui copertina iconica, una vanga e una pala, venne eliminata nell’edizione italiana per ovvi motivi legati all’epoca in cui venne pubblicato.

Le prime due opere ci accompagnano dunque alla seconda edizione della Festa delle Narrazioni Popolari che si terrà nel convento di Civitaretenga dal 22 al 25 agosto e che, nei medesimi giorni, vedrà impegnati sul territorio, due importanti artisti italiani nella realizzazione di due ulteriori opere: Leonardo Crudi e Croma.

Leonardo Crudi è un artista cresciuto nel modo dei graffiti che si dedica alla pittura dal 2012, prediligendo come mezzi espressivi la penna a sfera e gli smalti, che usa per coniugare un tratto grafico verticale con campiture geometriche di colore uniforme. Nell’ultimo biennio, Crudi ha esposto in gallerie, fondazioni e musei di grande valore: “MacroTestaccio”, “Centro internazionale di arte contemporanea”, “Contemporary cluster”, “Galleria Fidia”, “Fondazione Marco Besso” e “Macro Asilo”.

CROMA (Claudia Romagnoli) è una wall artist, illustratrice e fumettista, il suo stile è fortemente comunicativo, asciutto, diretto, dai tratti forti e chiari. Dipinge i suoi muri a pennello, bianco e nero sono i colori protagonisti della sua opera. CROMA ha realizzato numerose opere murali in tutta Italia come le mappe illustrate di tre quartieri di Roma est per un progetto finanziato dalla LUISS e curato da a.DNA e Fusolab; un’opera visibile a 360° sulla terrazza del Casilino Sky Park a Roma.

La direzione artistica delle opere rimane affidata ad a.DNA e al suo fondatore Mirko Pierri, il quale ha prodotto e curato in 15 anni di attività più di 300 interventi artistici in numerose città italiane. Nel 2021 è stato l’unico curatore di arte urbana italiano a essere invitato alla Diriyah Biennale, la prima biennale di arte contemporanea internazionale mai realizzata in Arabia Saudita. Mirko Pierri continua tuttora la promozione di artisti professionisti ed emergenti su scala internazionale lavorando con alcune delle firme più importanti del panorama dell’arte urbana contemporanea.

I due artisti realizzeranno le opere durante le giornate della Festa delle Narrazioni Popolari per poi presentarle al pubblico il 25 agosto, nel corso della giornata finale in cui si intratterranno anche in un talk con il curatore presso l’ex Convento di Sant’Antonio (Civitaretenga).




IL POMODORO A PERA D’ABRUZZO SALE IN CATTEDRA

A Mosciano la decima edizione della manifestazione Un pomodoro per la tua salute

Mosciano Sant’Angelo, 18 agosto 2024. Si terrà a Mosciano Sant’Angelo la decima edizione di Un pomodoro per la tua salute la manifestazione dedicata al pomodoro a pera d’Abruzzo, oggi, domenica 18 agosto, dalle ore 17 presso i locali del Centro Anziani “Giancarlo e Geo” in via Anfiteatro (ingresso libero).

Sono stati invitati a intervenire l’assessore all’agricoltura Ernesto Nobile, il giornalista Lino Nazionale e il presidente del circolo Anziani Pasquale Valle per gli onori di casa.

“Il progetto – ha spiegato Silvio Pirozzi, segretario generale del Circolo e tra gli ideatori della manifestazione – è nato all’interno di un programma generale del Circolo teso a mantenere in vita la specificità del territorio attraverso il ricorso e l’esperienza dell’anziano. La finalità dell’iniziativa è quella di sostenere un progetto di recupero e di valorizzazione del pomodoro “Pera d’Abruzzo” come prodotto caratteristico del territorio con la finalità di uso più frequente nella tavola delle nostre famiglie e nella ristorazione tipica locale”. “Il territorio del Comune di Mosciano – ha aggiunto Pirozzi in occasione del preparativi del convegno – si presta molto bene a tale scopo perché la sua zona a valle è già ricca di ortaggi senza trascurare gli orti familiari in collina”.

Il convegno sarà anticipato da un originale concorso Peso a vista di un pomodoro durante il quale i partecipanti potranno divertirsi ad indovinare il peso di un pomodoro utilizzando solo la vista e il tatto. Alle 19 la giornata di studi si concluderà con una esperienza di analisi sensoriale del pomodoro con degustazioni e un assaggio.




EST’ARTE MAGLIANESE 24

Di imperdibili appuntamenti della rassegna i concerti 2024

Magliano dei Marsi, 18 agosto 2024. L’Est’ARTE Maglianese 24 ci regala tre giorni di imperdibili appuntamenti della rassegna “i concerti 2024”, promossi dall’associazione il Fabbro Armonioso e sponsorizzati dall’amministrazione comunale di Magliano Dei Marsi, concerti di chitarra presso la chiesa di Santa Maria Di Loreto, alle ore 21:30.

Nei tre appuntamenti della rassegna “I Concerti 2024” c’è una presenza preponderante di brani di autori spagnoli o legati alla cultura spagnola. Del resto, il legame della chitarra con la penisola iberica è di antichissime origini sia per quanto riguarda la letteratura che per l’organologia dello strumento.

Emblematico è il primo brano in programma dell’intera rassegna ovvero le Variazioni op.15a (pubblicate nel 1822 a Parigi con il titolo Les Folies d’Espagne, variées, et un Menuet) sul tema tardorinascimetale di origine portoghese della “follia”, divenuto poi celebre grazie al suo impiego da parte di Frescobaldi, Corelli, Couperin, Vivaldi, Scarlatti, Haendel, Bach, Rachmaninov e numerosi altri compositori.

Gli appuntamenti in programma:

– lunedì 19 agosto ore 21.30  Magliano De’ Marsi Chiesa di Santa Maria di Loreto  Davide Prina  chitarra

– martedì 20 agosto ore 21.30  Magliano De’ Marsi  Chiesa di Santa Maria di Loreto Francesco Colabufalo  Lorenzo Di Muzio  chitarre

– mercoledì 21 agosto ore 21.30   Magliano De’ Marsi  Chiesa di Santa Maria di Loreto Victoria Vasquez Jurado  mezzosoprano  Saverio Fogliaro  chitarra

Nei tre appuntamenti della rassegna “I Concerti 2024” c’è una presenza preponderante di brani di autori spagnoli o legati alla cultura spagnola. Del resto, il legame della chitarra con la penisola iberica è di antichissime origini sia per quanto riguarda la letteratura che per l’organologia dello strumento. Il catalano Fernando Sor è, insieme al pugliese Mauro Giuliani, il principale esponente del classicismo e, al pari del collega italiano, un autore imprescindibile per la moderna tecnica. Emblematico è il primo brano in programma dell’intera rassegna ovvero le Variazioni op.quindicesima (pubblicate nel 1822 a Parigi con il titolo Les Folies d’Espagne, variées, et un Menuet) sul tema tardorinascimetale di origine portoghese della “follia”, divenuto poi celebre grazie al suo impiego da parte di Frescobaldi, Corelli, Couperin, Vivaldi, Scarlatti, Haendel, Bach, Rachmaninov e numerosi altri compositori. La Fantasia op.16 (pubblicata a Parigi nel 1823 con il titolo Cinquième Fantaisie por la Guitare avec des Variations sur l’Air de Paisiello Nel cor più non mi sento) utilizza un altro tema molto in voga all’epoca (Beethoven realizzò sei variazioni per pianoforte) contenuto nell’opera “La Molinara”, del tarantino Giovanni Paisiello, rappresentata a Vienna nel 1790. La Fantasia op.54 è una delle principali opere per duo di chitarre ed è suddivisa in tre movimenti collegati; introduzione, tema con due variazioni e allegro Dans le genre Espanol come specifica l’autore. Gli altri compositori spagnoli presenti nel programma sono tutti del Novecento. Si va dal sivigliano Joaquin Turina che nella Sonata op.61 utilizza il folklore spagnolo in chiave impressionista, al madrileno Federico Moreno Torroba la cui Burgalesa è un raffinato tributo alla città di Burgos, a Eduardo Sainz de la Maza fratello del più famoso Regino a cui dedica Campanas del Alba, al valenciano Vicente Asencio che con il Tango de la casada infiel rende omaggio al poeta Federico Garcia Lorca. Le Siete canciones populares españolas di Manuel De Falla, il più importante compositore spagnolo, sono ispirate al “cante jondo” andaluso e sono state trascritte per chitarra dall’originale pianistico, così come La maja de Goya di Enrique Granados, dal chitarrista Miguel Llobet. Gli unici brani extraspagnoli della rassegna sono il Preludio, Fuga e Allegro BWV998 composto da Johann Sebastian Bach per il liuto, la Catedral opera nella quale il paraguayano Agustìn Barrios rappresenta le impressioni avute nella visita alla cattedrale San Josè di Montevideo e la Sonata op.47 di Alberto Ginastera che, in virtù della forte connotazione idiomatica, si è guadagnata una posizione di rilievo nell’ambito del repertorio chitarristico contemporaneo. Il fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco è presente in tutti e tre i concerti con opere influenzate, in modi diversi, dalla cultura spagnola: nei Caprichos de Goya op.195 dalle incisioni del grande pittore Francisco Goya, nella Sonatina Canonica op.196 per l’utilizzo nel terzo movimento di una delle danze più tipiche (il “fandango”) e in “Platero y yo” op. 190 dalla raccolta di poesie del premio Nobel Juan Ramón Jiménez.




DI UN’ALTRA VOCE SARÀ LA PAURA

Pubblicato l’ultimo libro di Yuleisy Cruz Lezcano

Marzabotto, 18 agosto 2024. È un libro di raccolta poetica, pensata per dare voce alle donne vittime di violenza. Tale raccolta è stata proposta al Premio Strega poesie 2024, è stata selezionata per presentarla nel Salone del libro di Torino. Presentata nella TV di Stato della Repubblica di San Marino, in Radio Pop Napoli, in Radio Nord Borealis, in Tele Granducato della Toscana; l’autrice sarà ospite del programma televisivo Street Talk di Andrea Villani, dove ci sarà la presenza di Carlo Lucarelli.

Nonostante il libro sia uscito solo a febbraio sta avendo dei riscontri positivi tra lettori e critici letterari, sono uscite delle recensioni sul Corriere Romagna, sul giornale La nuova Ferrara, alcune stazioni radio e diversi blogs e il giornale letterario del Premio Nabokov.

Il libro sarà presentato all’Ambasciata cubana a Roma a settembre.

Yuleisy Cruz Lezcano nata a Cuba, vive a Marzabotto, Bologna. Lavora nella sanità pubblica, laureata in scienze biologiche e ha ottenuto una seconda laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetricia, titoli ottenuti presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato numerosi libri a seguito di riconoscimenti e premi in concorsi.

Si occupa di traduzioni in spagnolo, facendo conoscere poeti italiani in diverse riviste della Spagna e del Sudamerica  e, in modo reciproco, facendo conoscere poeti sudamericani e spagnoli in Italia. Collabora con blogs letterari italiani, di America Latina, Spagna e con il giornale letterario del Premio Nabokov.

La sua poesia italiana è stata tradotta in francese, spagnolo, portoghese, inglese, albanese. Il suo ultimo libro “Di un’altra voce sarà la paura” è stato selezionato dalla sua casa editrice per presentarlo al Premio Strega di poesie, è stato selezionato per presentarlo al Salone Internazionale del Libro di Torino edizione 2024, è stato presentato nella Televisione di Stato della Repubblica di San Marino e in Tele Granducato della Toscana, sarà presentato con l’associazione Artinte di Barletta, Trani, Puglia ad agosto, sará ospite del Festival del Borgo antico di Bisceglie, Puglia e della trasmissione televisiva Street Talk di Andrea Villani, che viene trasmesse in 22 reti televisive in tutta Italia, è stato recensito dal Corriere Romagna e dal giornale La Nuova Ferrara. In questo anno ha partecipato al Festival di Venezia La Palabra en el Mundo e presenterà il libro Di un’altra voce sarà la paura all’ambasciata cubana a Roma il 6 settembre alle 18.

Il suo libro in spagnolo/portoghese Doble acento para un naufragio ha ricevuto il premio Ginevra del prestigioso Premio svizzero – italiano Switzerland literary Prize 2024.

I suoi componimenti poetici sono stati selezionati dall’Università di Roma per il progetto LATILMA dal quale nascerà sia una mappatura dei poeti latinoamericani in Italia, sia una bellissima antologia e diffusione. Da tale progetto nasceranno diversi eventi con l’università di Roma.

Pubblicazioni:

Di un’altra voce sarà la paura, Leonida Edizioni, 2024

Doble acento para un naufragio, bilingue spagnolo/portoghese, Edições Fantasma, 2023.

L’infanzia dell’erba, Melville Edizioni, 2021.

Demamah: il signore del deserto, bilingue italiano/spagnolo, Monetti Editore, 2019.

Inventario delle cose perdute, Leonida Edizioni, 2018.

Tristano e Isotta. La storia si ripete, SwanBook Edizioni, 2018.

Fotogrammi di confine, Casa editrice Laura Capone, 2017.

Soffio di anime erranti, Prospettiva Editrice, 2017.

Frammenti di sole e nebbia sull’Appennino, Leonida Edizioni, 2016.

Credibili incertezze, Leonida Edizioni, 2016.

Due amanti noi, FusibiliaLibri, 2015.

Piccoli fermioni d’amore, Libreria Editrice Urso, 2015.

Sensi da sfogliare, Leonida Edizioni, 2014.

Tracce di semi sonori con i colori della vita, Centro Studi Tindari Patti, 2014.

Cuori Attorno a una favola, Apollo Edizioni, 2014.

Vita su un ponte di legno, Edizioni Montag, 2014.

Diario di una ipocrita, Libreria Editrice Urso, 2014.

Fra distruzione e rinascita: la vita, Leonida Edizioni, 2014.

Pensieri trasognati per un sogno, Centro Studi Tindari Patti, 2013.

2023

Ottobre Menzione di merito nel Premio Internazionale Nosside.

Ottobre Partecipazione come relatrice al convegno Poesia e migrazione a Padova.

Segnalazione di merito al Premio Letterario Internazionale Il Convivio.

Partecipazione al Festival Sudamericana, San Ginesio 2023 (MC).

Ad agosto partecipa al Festival Xenia Book Fair di Reggio Calabria, edizione 2023.

A Giugno 2023 regista e partecipante, insieme ad Antonello Nave e l’associazione Altroteatro di Firenze, in una performance poetica- teatrale, con musica e canto dal titolo “Intrecci: la fatica e il canto” durante l’inaugurazione del Museo Nazionale della Paglia al Comune di Signa

Giugno Partecipazione al Festival Poesia e filosofia, organizzato dalla rivista taller Igitur del Messico.

Ad aprile protagonista, insieme al pittore Alessandro Fioraso, di una mostra poetico- pittorica nella Sala degli Affreschi al Comune di Signa dal titolo “Il dipinto si fa poesia”.

Ad aprile Partecipazione al Festival Internazionale itinerante la Estación del arte, con sede a Madrid

Gran Premio della giuria al Premio Ossi di seppia

Menzione d’onore nel Concorso Lo que mis lágrimas han callado, organizzato in Messico, contro la violenza alle donne.

Collabora con diverse riviste letterarie spagnole e dell’America Latina, dove pubblica articoli propri e traduzioni di autori italiani, per divulgare e fare conoscere la poesia italiana all’estero.

Giurata del Premio letterario Nabokov e del premio Napoli Cultural Classic, giurata del Premio Letterario Artebellariva.

Membro d’onore del Festival della poesia di Tozeur, Tunisia.

Collabora con il giornale Letterario del premio Nabokov con proprie pubblicazioni e traduzioni di poeti latinoamericani e spagnoli.

È fra gli invitati del Festival Veracruz ciudad de poetas, che si terrà a Barcellona.

Poeta relatrice del Festival Xenia Book Fair di Reggio Calabria, edizione 2023.

Poeta partecipante al Festival Sudamericana 2023-San Ginesio e l’Arte (MC).

Invitata come poetessa cubana al Festival Internazionale “Veracruz ciudad de los poetas” che si terrà a Barcellona.




MANCA L’ACQUA

La democrazia dei miracoli

Chieti, 17 agosto 2024. Siamo un popolo bizzarro; ci dotiamo di Amministrazioni Pubbliche che non sono in grado nemmeno di risolvere i bisogni primari come strade, fogne ed acqua, ma riusciamo ad esprimere a livello mondiale le migliori capacità ingegneristiche con questi impianti di dissalazione perfino nel deserto degli Emirati.

Ecco, proprio adesso: da una parte si sprofonda nei gironi infernali dei fabbisogni primari, nonostante tutti denari che versiamo alla Pubblica Amministrazione; dall’altra si vola nell’alta tecnologia e nelle gratificazioni più entusiasmanti nel mondo; da una parte il popolo sciocco e credulone che ossessivo contesta tutto e tutti; dall’altra il popolo ingegnoso ed impegnato che gode e vive tutto il suo futuro.

Da una parte le maggioranze che votano e decidono per tutti, dall’altra le minoranze pur capaci non utili al bene comune.

La democrazia dei miracoli.

Il miracolo delle capacità italiane nel mondo: “Fisia Italimpianti S.p.A. è una società che opera nella costruzione di impianti di dissalazione e di trattamento acque e nella gestione dei rifiuti solidi urbani, ha sede a Genova e fa parte del gruppo Webuild.

La Fisia Italimpianti ha realizzato un impianto a Jebel Alì negli EAU, un impianto in grado di generare 636.400 metri cubi d’acqua al giorno.

Le sue otto unità di dissalazione sono tra le più grandi al mondo, producono 80.000 m3/giorno di acqua ciascuna. L’acqua di mare alimenta l’impianto dal Golfo attraverso enormi condotte di aspirazione, capaci di fornire le enormi portate di acqua marina necessarie.”

nm

https://www.fisiait.com/it/profilo.html




GLI ITALIANI SI AFFIDANO A LOTTERIE E AL GIOCO D’AZZARDO

PoliticaInsieme.com, 17 agosto 2024. Lotterie, gioco d’azzardo, casinò. Gli italiani si affidano sempre più alla sorte e al gioco per provare a risolvere i loro problemi.  E questo vale anche online dove forme sempre più sofisticate di giochi vengono messe a disposizione dei clienti, i quali spendono sempre di più.

A maggio 2024, il mercato italiano dei casinò online ha registrato, infatti, una spesa complessiva di 221,7 milioni di euro, con un bello aumento rispetto al 2023 quando l’ammontare della spesa fu di 191,5 milioni di euro.  A questo aumento del giro d’affari del 15%,  comunque coerente con la tendenza degli ultimi anni, si accompagna quello delle spese per lotterie. Secondo le analisi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), questa continua crescita del volume d’affari dei casino’ online è dovuta alla diffusione di dispositivi mobili attraverso i quali i giocatori accedono alle piattaforme con smartphone e ai tablet.

Sul tema, tempo fa, è stato pubblicato un rapporto della Federconsumatori e dalla CGIL, in collaborazione con la Fondazione ISSCON, intitolato “Il libro nero dell’azzardo – La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. Mafie, Dipendenze, Giovani”.

Dopo la fine della fase più acuta della pandemia da Covid, che aveva provocato un brusco calo delle spese in giochi, numerose ricerche avevano dimostrato il verificarsi di un’impennata già nel 2022 con un aumento di 20,3 miliardi di euro, parliamo del più 31,56%, rispetto ai 15,4 miliardi del 2021, per un totale di 136 miliardi di euro in gratta e vinci, lotto, slot e internet. Di questi sono tornati in vincite ai giocatori oltre 115,7 miliardi.

Ne ha goduto anche il Fisco con aumenti degli incassi del 33,4 per cento. A tutto questo ci sono da aggiungere, è sempre l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a dirlo, 33 miliardi delle scommesse illegali.

Gli ultimi dati del 2024 ci dicono che italiani spendono più per il gioco, 169 miliardi pari ad oltre il 7% del PIL nazionale, che per i beni alimentari (160 miliardi annui) e per la salute (128 miliardi) o per la scuola (52 miliardi). La maggior parte dei giocatori si trova nella fascia d’età compresa fra i 18 e i 75 anni.

Al primo posto delle scommesse c’è il Gratta e vinci seguito da Superenalotto e dalle scommesse sportive. Le regioni in cui si gioca di più sono Lombardia, Campania, Lazio ed Emilia-Romagna. I giocatori della fascia 18-74 anni spenderebbero in media poco meno di 1800 euro a testa all’anno e 18,4 milioni di italiani giocano d’azzardo almeno una volta all’anno.




ARRIVA LA GUIDA DANNUNZIANA BILINGUE

Nelle librerie la guida dannunziana per turisti versione bilingue di Ianieri Edizioni

Pescara, 17 agosto 2024. Approda nelle librerie pescaresi e non solo “Passeggiate dannunziane” a Pescara e dintorni di Emanuela Borgatta per Ianieri Edizioni, versione bilingue Italiano-Inglese che dunque diventa anche “Walking with d’Annunzio” in Pescara and its surroundings: si tratta di una guida dannunziana per turisti curiosi, alla ricerca dei segni tangibili lasciati dal poeta abruzzese nella sua terra d’origine. Gli itinerari sono percorribili a piedi e in bicicletta.

Come da premessa spiega la Borgatta: “numerose le opere di Gabriele D’Annunzio in cui la terra d’origine viene scelta come ambientazione o citata come luogo del ricordo ed esse stesse possono essere consultate per recepire quanto i natali abbiano influito sull’arte del Poeta anche quando la regione gli è ormai lontana”.

“In queste pagine – prosegue – ci sarà modo di scrutarne i primi passi, i moti adolescenziali, il fervore politico, gli amori, le amicizie, le passioni artistiche che, in perenne concerto con la sua anima incandescente, avrebbero contribuito alla formazione dell’uomo e dello scrittore eternamente in bilico tra l’estremo della carne e il limitare dell’anima”.

Emanuela Borgatta è insegnante di lingue straniere, ricercatrice e collaboratrice esterna per diverse riviste, per le quali si occupa di cultura e arti figurative. Da anni dedica i propri studi alla figura di Gabriele d’Annunzio. Per Ianieri Edizioni, ha pubblicato: D’Annunzio. Tracce piemontesi (2022), D’Annunzio. Connessioni d’oltremanica (2023), D’Annunzio. Passeggiate d’arte e voluttà (2024).




AREE INTERNE E DONAZIONE DEL SANGUE

Domenica 18 agosto a una tavola rotonda AVIS per una nuova strategia integrata di sviluppo

Castiglione Messer Marino, 17 agosto 2024. Il Sistema Sanitario Nazionale e gli enti del Terzo Settore si trovano già da tempo nella necessità di affrontare le criticità generate dall’impatto negativo delle dinamiche demografiche, socioeconomiche e ambientali che da tempo coinvolgono le aree interne del nostro Paese, con pesanti ricadute sulla sostenibilità degli obiettivi di salute e della organizzazione del sistema sanitario in questi territori.

Nella tavola rotonda intitolata “Il dono del sangue e lo sviluppo della medicina trasfusionale nelle aree interne: la montagna lo fa”, che si terrà a Castiglione Messer Marino domenica 18 agosto prossimo dalle 16:45, nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo Statale Castiglione-Carunchio, l’AVIS Abruzzo ha voluto promuovere una riflessione sulle prospettive di sviluppo del dono del sangue e della medicina trasfusionale nelle aree interne della nostra regione e le possibili sinergie con le nuove strutture sanitarie territoriali previste dal PNRR, affrontando uno dei temi più rilevanti attualmente in discussione a livello nazionale e in molti contesti regionali.

Alla tavola rotonda è prevista la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed esperti nazionali e regionali di grande rilievo, trai quali l’assessore regionale alla sanità, il direttore generale della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, e il direttore del Centro Nazionale Sangue.

Nel corso della tavola rotonda saranno anche illustrati i dati e le risultanze di uno studio di mappatura territoriale del dono del sangue promosso dall’AVIS Regionale Abruzzo, dal quale emerge in maniera nitida che le aree interne della nostra regione rappresentano un bacino strategico per la donazione del sangue e il raggiungimento dell’autosufficienza regionale e un contesto nel quale bisogna continuare ad investire.

“Un ringraziamento all’AVIS Abruzzo – dichiara Silvana Di Palma, sindaca di Castiglione Messer Marino – che ha scelto di organizzare qui questo evento proprio per il suo valore simbolico, considerato che 14 anni fa in questa sede è stato autorizzato e accreditato il primo Centro di Raccolta Sangue operante all’interno di un Distretto Sanitario di Base, realizzando di fatto un’esperienza innovativa e molto anticipatrice rispetto al tema attualmente in discussione a livello nazionale dello sviluppo del dono del sangue e della medicina trasfusionale nelle Aree Interne, in un territorio come quello del Basso Sangro-Trigno che vede la maggiore concentrazione a livello regionale di comuni classificati come ultraperiferici. Dal tavolo ci attendiamo spunti e indicazioni utili per la definizione di programmi e strategie che l’AVIS intende sottoporre all’attenzione delle nostre istituzioni regionali e provinciali”.




SI CHIUDE IL FRANTIC FEST 2024

Il concerto dei Marlene Kuntz; la leggendaria band italiana salirà sul palco del Tikitaka Village di Francavilla al Mare per celebrare il trentennale dell’album “Catartica”. Ad aprire la serata tre band abruzzesi: Santo Niente, Voina e Oslo Tapes questa sera, sabato 17 agosto 2024

Francavilla al Mare, 17 agosto 2024. La sesta edizione del Frantic Fest, che ha visto esibirsi più di trenta band nell’arco di tre giorni, si chiude con un evento speciale: domenica 18 agosto (apertura porte ore 18:00) la leggendaria band italiana dei Marlene Kuntz salirà sul palco del Tikitaka Village di Francavilla al Mare per celebrare il trentennale di Catartica, primo album della band e disco storico per il rock italiano degli anni ‘90.

Ad aprire la serata ci saranno tre band abruzzesi d’eccezione, che renderanno l’evento davvero imperdibile: i riformati Santo Niente, anch’essi in occasione del trentennale del loro debutto, si esibiranno in uno show esclusivo per il 2024; seguiranno i Voina, gruppo di punta del panorama alternative rock, e gli Oslo Tapes, noti per le loro sonorità sperimentali e avvolgenti.

Quando i Marlene Kuntz debuttarono ufficialmente sulla scena discografica, il 13 maggio del 1994, tracciarono un solco indelebile nel panorama musicale italiano, grazie a un suono energico, abrasivo e melodico che fino a quel momento non si era mai sentito nel rock nostrano. Con la raffinata poetica dei loro testi – diretti, taglienti, antisociali – hanno dato forma a un linguaggio che è diventato un manifesto per più generazioni, anche successive alla loro.

La band di Cristiano Godano ha continuato a innovare album dopo album, consolidandosi come una delle più influenti nel panorama musicale italiano: oggi i Marlene Kuntz festeggiano 30 anni di Catartica, il loro album d’esordio, con rinnovato entusiasmo ed energia dirompente, collezionando sold out in lungo e in largo per la Penisola e offrendo al pubblico la possibilità di riscoprire dal vivo quelle 14 tracce che hanno segnato un’epoca.

Il Santo Niente, fondato nel 1994 da Umberto Palazzo, è un gruppo rock italiano che ha segnato la scena alternativa degli anni ‘90, insieme a Marlene Kuntz e Afterhours. Il loro debutto La vita è facile” (1995) e il successivo Sei na ru mo’no wa na ‘i sono stati pubblicati per il Consorzio Produttori Indipendenti. Dopo un periodo di pausa, la band è tornata nel 2003 con una nuova formazione, pubblicando gli album Il fiore dell’agave nel 2005 e Mare Tranquillitatis nel 2013. Oggi, dopo l’ennesimo periodo di pausa, il Santo Niente torna a sorpresa con un live che celebra i 30 anni dalla formazione della band.

I Voina sono un gruppo rock italiano nato nel 2005 a Lanciano, Abruzzo. Inizialmente chiamati Voina Hen, dopo anni di concerti e un EP, ha ottenuto un buon successo con il loro album di debutto Noi non siamo infinito (2015), che si è aggiudicato il Premio MEI come miglior gruppo emergente. I Voina cantano delle sfide quotidiane e della claustrofobia della vita di provincia. Il loro nuovo album si intitola Kintsugi ed è uscito nel 2024 per V4V Records: un inno alla disfatta e all’infinita voglia di continuare ostinatamente a risorgere.

Gli Oslo Tapes sono una delle creature di Marco Campitelli, nati a Lanciano ma ispirati dai paesaggi norvegesi. Un progetto inquieto in bilico tra kraut, noise e post rock. Nel 2022 sono stati invitati a suonare al prestigioso Roadburn Festival. Il loro nuovo lavoro, Staring at the Sun Before Goin’ Blind, è stato prodotto ancora una volta da Amaury Cambuzat (Ulan Bator, faUSt).

Biglietti disponibili online e al botteghino, ingresso gratuito entro i 15 anni con l’accompagnamento di un adulto. Per maggiori informazioni: franticfest.it e info@franticfest.it




LUCE COME MEMORIA, PRESENTE E INNOVAZIONE

Ecco i vincitori del Concorso Nazionale.  Ente Mostra dell’artigianato Artistico Abruzzese I lavori possono essere ammirati alla Mostra in corso fino al 25 agosto presso il palazzo dell’Artigianato in via Roma.

Guardiagrele, 16 agosto 2024. La 54 esima Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese in corso a Guardiagrele presso il palazzo dell’Artigianato fino al 25 agosto, ha reso noto il risultato del concorso nazionale che quest’anno aveva per tema “Luce come memoria, presente ed innovazione” .

La commissione formata dalla Prof.ssa Carla Marotta – Ex Dirigente Scolastica Istituti comprensivi Castelli e L’Aquila  (Presidente), dal Prof. Giuliano Centrodi – Storico dell’Arte Orafa , dal maestro  Clodoveo Masciarelli – Artista ,dal Maestro Michele Montanaro – Artista, scultore e Restauratore,  dal Dott. Florideo Panaccio – Manager CAMS, dal prof. Gabriele Vitacolonna – Direttore Artistico dell’Ente Mostra dopo un attento e scrupoloso esame dei lavori presentati  ha deciso quanto segue in merito  alla sezione riservata ai maestri artigiani e designer:

1° premio all’elaborato “A protezione della vita” di Marcello Melchiorre di Castelli con la seguente motivazione: per l’eccellente modalità esecutiva e capacità tecnica, la ricerca formale e la sensibilità nell’esecuzione.

Targa del Comune di Guardiagrele assegnata all’elaborato “L’attimo prima” di Francesco, Francesca e Simone Carullo di Orsogna.

Targa dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese all’elaborato “La navicella del mio ingegno” di Silvio Eboli di Carsoli.

Per la Sezione alunni dei Licei Artistici Statali e delle Scuole di Artigianato, Moda e Design pubbliche e private la commissione ha assegnato:

Premio borsa lavoro all’alunno Diego Medri del Liceo Artistico e Musicale “A. Canova” di Forlì. Con l’elaborato “Lux et umbra” con la seguente motivazione: per l’originalità nei contenuti, nella progettazione e nella scelta dei materiali industriali.

Menzione Speciale all’elaborato “La nascita di una stella” dell’alunna Bianca Bortoluzzi del Liceo
Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino di Firenze con la seguente motivazione: per la
qualità esecutiva e la sensibilità nell’accostamento delle materie.

Menzione speciale per il Liceo Artistico “V. Bellisario” di Avezzano con la seguente motivazione: per la qualità progettuale e l’articolata ricerca estetica.

La premiazione verrà effettuata durante la cerimonia di chiusura della mostra, il 25 agosto, alle 18 in Largo Pignatari.




LE NUOVE BICI DI BIT MOBILITY

Le e-bike presenti sul territorio del Comune di Pescara saranno rinnovate

Pescara 16 agosto 2024. “Arrivano a Pescara 220 nuove bici di Bit Mobility, che andranno a sostituire la flotta esistente in città. Il nuovo modello scelto da Bit Mobility, che gestisce la mobilità in sharing sul territorio di Pescara, è più versatile e leggero rispetto a quello disponibile in città da due anni: la sostituzione sarà graduale, da qui ad ottobre, e al termine di questa operazione circoleranno sul territorio tutte le bici nuovo modello. La filosofia è sempre la stessa, per il Comune di Pescara e per l’azienda di Bussolengo (Vr), e cioè favorire sempre più la micromobilità sostenibile, passando per le due ruote. Una scelta, quella del Comune, adottata negli anni passati, che ha trovato larghi consensi in città, considerati i numeri, e che l’amministrazione continua a sostenere, per diffondere una nuova cultura della mobilità e contrastare il traffico e lo smog”, hanno detto stamani il sindaco Carlo Masci l’assessore alla Mobilità Adelchi Sulpizio, affiancati dal City manager di Bit Mobility Pescara Carlo Santoro.

LE CARATTERISTICHE DEI MEZZI

“Le nuove bici a pedalata assistita di Bit Mobility (modello G5) hanno una tecnologia più avanzata rispetto a quelle precedenti, quindi sono più sicure, più leggere e manovrabili”, ha sottolineato Santoro. I mezzi sono in lega di alluminio con tubo obliquo speciale per batteria nascosta, pesano 30 chili, dispongono di un display a led con indicatori di velocità, livello batteria, codici errori, segnalazione allarmi vari, e poi un campanello meccanico rotativo, un sistema frenante frontale e posteriore, una batteria (al litio) con autonomia di circa 55 km, e un tempo di ricarica di 5 ore. Tra i requisiti, il motore elettrico brushless 36V posizionato nella ruota posteriore, l’illuminazione frontale sempre accesa, un sistema di controllo della batteria e, tra gli accessori, un cestello frontale con 5 chili di carico massimo e un porta cellulare per l’uso della App e della navigazione.

I DATI DEL SERVIZIO A PESCARA NEL 2024

Sindaco e assessore hanno sottolineato i dati positivi del servizio effettuato a Pescara nel 2024, scelto per lo più dagli adulti (i ragazzi preferiscono il monopattino). “Gli utenti delle e-bike sono stati fino ad oggi 6.042; la durata media delle corse è stata 2,7 Km, pari a 11 minuti di pedalata (poco di più dei monopattini disponibili in sharing in città), il che vuol dire che le bici vengono usate anche per percorsi brevi. Il risparmio stimato di CO2, grazie al ricorso a queste bici, è stato pari a 21 tonnellate. Il 49% dei noleggi è avvenuto con pacchetti o abbonamenti (circa 1.600 utenti hanno viaggiato con abbonamenti)”. “I riscontri sono stati ottimi sia per le bici che per i monopattini”, ha fatto notare Santoro. “Le prime bici sono state posizionate due giorni fa e c’è stato subito un gradimento notevole”.

TUTTI I DETTAGLI  DEL SERVIZIO: COME SI USANO I MEZZI, TARIFFE E PARCHEGGI

Per utilizzare le bici bisogna registrarsi alla APP di Bit Mobility, poi inserire il metodo di pagamento scelto, scansionare il QR code presente sulla bici e premere il tasto “Avvio noleggio”: seguendo questi semplici passaggi la bici è attiva per essere utilizzata. Al termine del noleggio, è necessario parcheggiare in aree idonee (la mappa è presente nella App), premere il tasto “Chiudi noleggio” e fare la foto che dimostri il parcheggio corretto. E’ importante non lasciare le bici sui marciapiedi.

Le e-bike circolano su tutto il territorio comunale, ma anche su Montesilvano e Francavilla, quindi potenzialmente possono essere trovate in tutte le aree di parcheggio segnalate in App (ne sono previste 57, una parte in via di realizzazione).

Il costo del noleggio è pari a un euro per lo sblocco delle bici più 0,25 €/minuto. Sono previsti pacchetti e abbonamenti (info on line https://rb.gy/f0odeh e sulla App) che permettono un risparmio fino al 90% rispetto alla tariffa base e gli utenti che parcheggiano negli stalli predisposti per le e-bike ricevono una premialità pari a un euro (il costo dello sbocco della corsa), per incentivare la sosta corretta e civile.




I FIORI DI BACH

Intervista a don Marcello Stanzione

di Letizia Landi Scotese

Salerno, 16 agosto 2024. Don Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963, ordinato sacerdote il 14 novembre 1990. Da oltre tre decenni esercita il ministero di parroco in una zona rurale della Diocesi di Salerno. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo con il sito www.miliziadisanmichelearcangelo.org  per la retta diffusione della devozione cattolica ai Santi Angeli. Ha scritto oltre 350 libri di spiritualità cristiana, di medicina naturale, di psicologia per 30 diverse case editrici europee ed americane sia cattoliche che laiche tradotti in numerose lingue.

Don Marcello buongiorno e innanzitutto la ringrazio tantissimo per questa intervista. Lei è un appassionato e uno tra i massimi esperti di medicina naturale, come possiamo evincere nei tanti libri che ha scritto mettendo in risalto il legame forte tra angeli e tutto ciò che riguarda la natura quindi piante e fiori. Stamani ci concentriamo sui fiori di Bach e volevo chiederle

  • Qual è la sua personale impressione sulla filosofia del dottor Bach?

I famosi “Fiori di Bach” sono un gruppo di 38 rimedi floreali, scoperti da un medico inglese, il dott. Edward Bach. Questi rimedi sono naturali, innocui e facili da usare. Si prendono diluiti, alcune gocce sotto la lingua. I rimedi floreali trattano la persona come individuo, alla luce del suo temperamento e personalità. Operano sulle emozioni in squilibrio, aiutano a potenziare le virtù e a purificare gli stati d’animo negativi. Non sono un farmaco per i dolori fisici, però proprio perché il corpo risponde al modo di pensare positivo o negativo della persona, aiutano a ripristinarne l’equilibrio globale e il corpo ne trae beneficio. Ogni rimedio tratta specificamente uno stato emozionale. E’ un sistema completo in cui ciascun fiore influisce su uno specifico stato d’animo sperimentato dalla persona, nei diversi contesti della vita. Io sono un ammiratore del dottor Bach e della sua visione terapeutica e lo dico pure, a livello personale, da sacerdote cattolico.

  • Pensa che sia attualizzabile il pensiero di Bach sul “guarisci te stesso” e quindi sia possibile abbinare i rimedi di Bach con qualsiasi terapia farmacologica?

Sono un semplice sacerdote cattolico e non un medico o un farmacista e non saprei risponderti con precisione se i fiori di Bach si possano abbinare sempre a qualsiasi terapia farmacologica… Certamente se talvolta non fanno bene… certamente non fanno neppure male. Ho scritto, come tu ben sai, diversi libri sull’Enneagramma che è uno strumento spirituale e psicologico che permette di conoscersi e soprattutto di ri-conoscersi e ri-conoscere l’altro a livello caratteriologico. Solo così si può intraprendere un cammino reale di crescita, felicità e saggezza.

Certo il raggiungimento di questo traguardo comporta un impegnativo lavoro: purificare i sentimenti, sviluppare le virtù, accettare le ombre per integrarle. Esistono dei tratti che rappresentano tendenze ricorrenti del carattere e della personalità, che sono chiamati “enneatipi” nell’Enneagramma e “tipologie” nel linguaggio floreale. Ogni enneatipo o tipologia manifesta stati emozionali più abituali. Eliane Ganem nel libro “Fiori di Bach ed Enneagramma”, suggerisce che osservare e utilizzare i Fiori alla luce dell’Enneagramma è come fare un passo ampio, rapido e certo verso l’armonia del corpo, della mente e dello spirito, nella ricerca di sé stessi. Tanto l’Enneagramma come i Fiori di Bach contemplano, direttamente o indirettamente, la personalità come un tutto integrale. Unire entrambi è amalgamare i tasselli di un mosaico.

L’Enneagramma aiuta a rendersi più consapevoli di chi si è veramente e ad osservare il momento, di stress o meno, nel quale ci si trova; i Fiori aiutano a cambiare quello che ci impedisce di essere sereni e realizzati, potenziando quello di cui si ha bisogno e risolvendo quelle emozioni che turbano l’animo umano. L’Enneagramma non è un sentiero interiore facile da percorrere, perché porta a confrontarsi con quelle parti di sé che a volte non si vogliono vedere.

Ho notato che in genere quelli che sono contro questo strumento di autoconoscenza che è l’Enneagramma e pure contro i rimedi floreali di Bach in genere sono personalità rigide e talvolta fanatiche pure a livello religioso…  I Fiori di Bach facilitano questo incontro e aiutano ad accettare i propri errori, le proprie passioni, le proprie ombre e, così facendo, ad accettare anche gli errori degli altri.

I Fiori di Bach danno l’opportunità di incontrare il vero sé, sfogliando, come una cipolla, quegli strati che coprono il vero sé. La personalità nel corso del tempo, aggiunge strati su strati a questa cipolla, a volte nascondendo la vera essenza della persona. I Fiori, rispettando il processo interiore di ognuno, vanno sbucciando quegli strati della cipolla che precludono l’incontro con il vero sé.  Per raggiungere questo obbiettivo bisogna fare un percorso spirituale.

L’Enneagramma lo mostra e i Fiori contribuiscono a superare i limiti che ostacolano il cammino di vera integrazione della personalità. Il resto è compito di ognuno. Occorre prendere l’iniziativa e fare il primo passo, assumendosi la responsabilità di prendere in mano le redini della propria vita. Il dott. Bach invitava a prendere in mano il timone della propria barca in modo da conseguire la vera libertà, individualità ed indipendenza. 

Ho notato, collaborando con la dottoressa Elisa Giorgio, chimico farmaceutico, esperta sia della medicina ildegardiana che dei Fiori di Bach che le indicazioni per i vari nove enneatipi potrebbero essere questi:

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 1, il perfezionista, sono: Beech, Rock Water, Cherry Plum, Agrimony, Oak, Vervain, Holly, Crab Apple.

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 2, l’aiutante, sono: Chicory, Centaury, Red Chestnut, Walnut, Heather, Water Violet, Larch, Elm

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 3, L’organizzatore, sono: Oak, Elm, Impatiens, Vervain, Rock Water, Vine, Heather

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 4, Il romantico, sono: Clematis, Honeysuckle, Gorse, Mustard, Pine, Larch, Chestnut Bud, Willow, Holly, Gentian, Scleranthus.

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 5, l’osservatore.  sono: Water Violet, White Chestnut, Mimulus, Beech.

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 6, il leale o fobico,  sono: Aspen, Mimulus, Rock Rose, Gentian, White Chestnut, Scleranthus, Cerato, Rock Water

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 7, l’ottimista o edonista, sono: Agrimony, Clematis, Wild Oat, Vervain, Heather, Chestnut Bud

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 8, il boss o leader, sono: Vine, Vervain, Cherry Plum, Rock Water, Chicory, Oak, Beech, Impatiens

I Fiori di Bach indicati pe questo enneatipo 9, il diplomatico o pacifista, sono: Centaury, Wild Rose, Agrimony, Hornbeam

Come ben sa ci sono molte similitudini con la filosofia orientale: la malattia non è “mandata” all’individuo ma “nasce” nell’individuo stesso perché si sviluppa uno squilibrio interno all’organismo e Bach metteva proprio in risalto questo concetto di armonia e disarmonia nell’animo umano.

  • Cosa ne pensa di questa sorta di spiritualizzazione della malattia?

Come prima hai ricordato, il sottoscritto con la collaborazione sempre di medici e farmacisti ha scritto molti libri sulla terapeutica di santa Ildegarda di Bingen. Io ritengo che la medicina naturale di Ildegarda come pure i Fiori di Bach si possano inserire senza forzatura nel grande gruppo dei metodi naturali che hanno una visione spirituale della malattia e della guarigione, che oggi vengono praticati anche dai medici che curano con terapie non solo allopatiche. In considerazione dell’aumento nel nostro tempo di malattie come la cirrosi epatica, l’infarto cardiaco, il tumore polmonare e il diabete, l’esortazione di Ildegarda a una condotta di vita responsabile è una proposta terapeutica di sorprendente attualità.

Non dimentichiamo però che la responsabilità personale, per Ildegarda, deve attuarsi anche nella vita spirituale. Come tutto ciò che il corpo riceve è trasformato in linfe che portano all’organismo la malattia o gli assicurano la salute, così anche i pensieri, il desiderio di male e di bene, producono mutamenti nell’anima che danno felicità e soddisfazione o confusione e malessere.

Perciò per Ildegarda non esiste un’anamnesi nell’accezione odierna.

Heinrich Schipperges, che ha studiato per decenni la vita e l’opera di Ildegarda, scriveva riguardo la concezione della malattia di santa Ildegarda: “Non esiste quindi neppure un processo patologico, ma solo un non-fare, un tralasciare, un mancare la presa, una carenza. La malattia è una debolezza essenziale, mentre la salute è un processo, una produzione permanente, una struttura ordinata, un mondo in ordine”.

Per Ildegarda la malattia non è un destino, ma una condizione esistenziale di cui l’uomo e società debbono rispondere. Con tutte le riserve che si possono avanzare su questa rigorosa etica della responsabilità, l’attualità della diagnosi e della proposta di Ildegarda è sorprendente. La prevenzione e la cura delle malattie psicosomatiche, sempre più diffuse ai nostri giorni, implicano, inespressa, quella etica di seguire la via delle virtu’.

Non esiste comunque il metodo naturale, ma diversi metodi naturali. Avviene così ad esempio che in Germania quasi ognuno degli oltre 6000 medici interessati alla medicina naturale pratichi un suo metodo personale. Essi alternano i loro metodi preferiti (ad esempio, uso dell’acqua secondo Kneipp, Schlenz, Schrott; dieta e cure di digiuno, omeopatia, medicina con le erbe, sauna, massaggi, chiroterapia, terapia neurologica, floriterapia, psicoanalisi) a seconda delle necessità, con i rimedi oggi generalmente usati contro febbri e dolori e con altri moderni metodi di cura della medicina classica allopatica. È il caso dei medici di famiglia, che, curando a domicilio, non hanno a loro disposizione apparecchiature specializzate.

La conoscenza di trattamenti naturali comprende anche quella delle medicine di altri paesi, purché siano razionali, e non si avvalgano della magia. A questo sapere appartiene buona parte della storia della medicina, la conoscenza dell’arte medica dei tempi antichi, degli antichi Romani e Arabi, senza tuttavia avere nei loro confronti più interesse di quanto meritano. Nessuno degli innumerevoli metodi naturali è ancora risultato vittorioso sugli altri. La medicina di Ildegarda insieme ai Fiori di Bach, sono metodi di guarigione secondo natura. I loro rimedi e i loro metodi sono più conformi alla natura umana di tutti quei i prodotti chimici che oggi (purtroppo) aumentano sempre più di numero.

  • Infine, don Marcello che consiglio può dare a chi si affaccia per la prima volta a questo mondo dei Fiori di Bach?

Mi permetterei di dare due consigli di buon senso: il primo riguarda la liceità e l’opportunità dei Fiori di Bach per i cattolici. Diverse volte alcuni credenti mi hanno chiesto se i Fiori di Bach sono satanici. Ricordo bene di una signora che si curava con i Fiori di Bach e frequentava pure un prete esorcista che le disse di lasciare la cura con i fiori di Bach perché il famoso esorcista defunto don Gabriele Amorth come pure il carismatico defunto Tarcisio Mezzetti avevano detto che erano di natura diabolica.

La signora che con la cura dei Fiori stava veramente bene, come lei mi disse, lasciò i Fiori e stette per molti anni male…Io consigliai la signora a riprendere la cura dei Fiori dicendole che la domanda intelligente da farsi da cristiani su qualsiasi terapia sanitaria era se la cura con i Fiori di Bach metteva in crisi il suo credo nell’esistenza di Dio, nella divinità di Gesù Cristo e la frequenza ai sacramenti della Chiesa…

Siccome questo non avviene poteva tranquillamente riprendere tale cura e che quello che dicevano i compianti e stimatissimi don Amorth e Tarcisio Mezzetti erano loro particolari opinioni non dottrina ufficiale della Chiesa. Secondo consiglio pratico: I fiori di Bach potrebbero pure non funzionare come terapia, ma questo non significa che siano negativi… solamente che con quel tipo di persona non vanno bene… ma questo succede con tutte le terapie… una medicina che a te fa bene e ti cura a me non porta benefici, è acqua fresca…

La ringrazio tantissimo per la sua attenzione e la sua testimonianza e speriamo che possa aiutare, chi non conosce questo mondo, ad informarsi di più e a focalizzarsi come diceva Bach, sul nostro “io” più profondo.




SISTEMA PENITENZIARIO TRA LUCI ED OMBRE

A Pescara detenuti provocano incendio in carcere, a Teramo scovato un ristretto con telefonino in cella

Roma, 16 agosto 2024. Giornata intense, quelle di Ferragosto, nelle carceri abruzzesi di Pescara e Teramo: lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziario.  A Pescara, spiega il segretario provinciale SAPPE Giovanni Scarciolla, “nella serata di ieri 14 agosto, cinque detenuti di origine magrebina, già resisi promotori di altre situazioni e dinamiche analoghe, si sono barricati in segno di protesta all’interno della propria cella, distruggendola totalmente e appiccando un incendio. Per fortuna, è stato tempestivo è stato l’intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria che, nel ripristinare l’ordine e la sicurezza e spegnere l’incendio, sono stati aggredire violentemente on graffi, pugni, calci e colpire con armi rudimentali”.

Il sindacalista spiega che “nonostante tali difficoltà si è riuscito con il prezioso intervento degli agenti a ripristinare la situazione, fatta eccezione per 4 agenti di polizia penitenziaria (di cui uno privo di conoscenza trasportato con il 118 presso il nosocomio cittadino riportando una lussazione alla spalla e diversi punti di sutura al gomito con una prognosi di 20 giorni); gli altri agenti hanno riportato trauma alla mano , alla spalla e frattura alla mano con prognosi di 15 , 10 e oltre 30 giorni”. “Poteva essere una tragedia per la follia e l’irresponsabilità dei cinque detenuti”, conclude Scarciolla, “ma per fortuna gli eroici poliziotti penitenziari hanno evitato peggiori conseguenze”.

“A Teramo, invece, nel giorno di Ferragosto, nel primo pomeriggio, con un blitz, gli agenti hanno beccato in carcere, in flagranza di reato, un detenuto magrebino mentre telefonava con un cellulare all’interno della propria stanza detentiva del circuiti media sicurezza”, informa il segretario provinciale SAPPE Giuseppe Pallini. “Il SAPPE si compiace con gli agenti per l’operazione effettuata togliendo dalla disponibilità della criminalità un oggetto per compiere illeciti”.

È amara ed impietosa la denuncia del SAPPE per voce del Segretario Generale Donato Capece: “Aspettano forse che qualcuno lanci una pistola dentro al carcere o che succeda una tragedia prima di porre rimedio a queste incredibili falle che, se si fosse ascoltato il SAPPE per tempo, si sarebbe potuto evitare all’origine, ovvero quando il centro commerciale era ancora in costruzione? Ed è possibile che non si possano schermare le celle delle carceri, i cortili ed i saloni dove i detenuti svolgono attività, all’uso dei telefoni cellulari come invece avviene in moltissime se non tutte le carceri europee?”.

Per il leader del primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, è necessario intervenire sulla carenza di organico, sulle aggressioni al personale di Polizia penitenziaria, sull’adeguamento delle risorse contrattuali e la dotazione del Taser e della tecnologia a supporto della sicurezza. Per questo evidenzia che “da tempo, come SAPPE, denunciamo le inaccettabili violenze che si verificano nelle carceri della Nazione: dal 2023 si sono registrati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza”.

Capece evidenzia i problemi connessi alla gestione dei detenuti stranieri (“da espellere per scontare la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza”), di quelli tossicodipendenti e degli psichiatrici, che non dovrebbero stare in carcere ma in Comunità adeguate: “La loro presenza comporta da sempre notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all’interno di un ambiente di per sé così problematico, sia per la complessità che la cura di tale stato di malattia comporta. Non vi è dubbio che chi è affetto da tale condizione patologica debba e possa trovare opportune cure al di fuori del carcere e che esistano da tempo dispositivi di legge che permettono di poter realizzare tale intervento”. Infine, il leader del SAPPE ha ribadito la necessità “di potenziare gli uffici per l’esecuzione penale esterna attraverso le articolazioni territoriali della Polizia Penitenziaria, con personale opportunamente formato e specializzato”. “Di fatti, secondo il Sappe, è proprio questa la mission futura dell’esecuzione penale, che dovrà concentrare tutti i propri sforzi sulle misure alternative alla detenzione che si prevede potranno interessare decine e decine di migliaia di affidati”, conclude.