I TRATTORI E L’AGRICOLTURA

Tra stato assistenziale e i favori ai più ricchi

di Giovanni Cominelli

Politicainsieme.com, 15 febbraio 2024. L’insorgenza dei trattori contadini ha cause molto simili in Europa e specificità nazionali. Qui, del prisma a numerose facce di questa vicenda, interessa una faccia in particolare: quella del metodo dei rapporti tra gli interessi di categoria, i partiti e il governo del Paese.

Fin dagli anni ‘50 la rappresentanza degli interessi agricoli, peraltro a ventaglio molto largo, dai latifondisti ai braccianti, prevedeva una ruota sindacale dei proprietari, i cui denti si incastravano precisamente in quella della politica, a formare un ingranaggio efficiente.

La ruota Coldiretti, fondata il 30 ottobre 1944, ha funto da sindacato principale degli interessi dei proprietari ed ha messo in movimento per lunghi anni le ruote dei partiti, all’inizio solo di governo poi anche quelli di opposizione, nessuno escluso, fino ad oggi.

I braccianti erano organizzati nella Federbraccianti. Intanto, l’agricoltura italiana ha visto contrarsi, come in tutti i paesi industriali, il proprio spazio di addetti – negli anni ’50 erano il 41% degli occupati, oggi attorno al 3%, circa 1 milione in numeri assoluti. Essendo in ritirata, ha avuto fin da subito bisogno del sostegno statale, nella forma di incentivi e sussidi.

Come spiega Franco Sotte nel libro “La politica agricola europea”, si è scelto da parte europea, già fin dalla Conferenza di Stresa del 1958, di “puntare tutto sui prezzi, fissandoli a livelli particolarmente alti e garantendoli attraverso acquisti pubblici, dazi alle frontiere e premi all’esportazione”.

Questa politica ha favorito le agricolture nord-europee, industrialmente più moderne e avanzate, rispetto a quelle mediterranee. Dal 1992 i prezzi non sono più stati protetti come all’inizio, fino ad arrivare, in questi anni, alla “graduale convergenza verso un aiuto al reddito uguale per tutti gli ettari dell’Unione”.

Il criterio non è il numero di dipendenti, ma quello degli ettari. Questo meccanismo comporta che l’80% delle somme stanziate vada al 20% dei beneficiari. Così ai piccoli agricoltori restano le briciole. E poiché i grandi percettori stanno nelle grandi pianure del Nord e, in Italia, in quella padana, le agricolture di collina e di montagna e quelle del Sud sono svantaggiate.

L’Italia agricola debole e uno “status quo” iniquo

Di fatto, la PAC favorisce chi è già ricco, cioè i paesi del Nord, così che l’Italia stessa dà più soldi alla PAC di quanto ne riceva, salvo poi cercare di compensare su altri piani. Questo è un fatto che il leghismo-salvinismo ha più volte denunciato, facendone la base per un antieuropeismo elettorale per un verso, ma rifiutando poi ogni riforma della PAC per l’altro, perché avrebbe offeso gli interessi forti della Padania, bacino elettorale della Lega.

Ma ora, anche il governo Salvini-Meloni si comporta, esattamente come i governi precedenti aspramente criticati, come il cane che si fa dimenare dalla coda. La quale è costituita dalle organizzazioni agricole nazionali, che a Bruxelles si sono sempre opposte alla revisione della PAC, in nome della difesa dello status quo, della cui iniquità si è detto sopra.

Dunque: grandi polemiche politico-elettorali contro la UE, il rifiuto pratico di riformare la PAC, richieste di rinazionalizzazione: meglio difendere i piccoli privilegi di oggi che imbarcarsi in faticosi processi di innovazione e di formazione tecnico-scientifica e professionale degli addetti.

Così la politica e il governo continuano ad essere dimenati da interessi potenti corporativi e privilegiati. Il paradosso è che questi soggetti forti hanno fino ad ora esercitato esercitano un’egemonia stringente sulla grande massa dei piccoli operatori, i cui interessi vanno in tutt’altra direzione, a partire da quello elementare di poter accedere ai fondi, secondo giustizia distributiva. Fino ad ora: perché nelle mobilitazioni di questi giorni sono emerse fratture e divisioni che riflettono appunto i diversi interessi.

La politica ha paura della concorrenza

L’imminenza delle elezioni europee ha aggiunto peso politico specifico alla protesta, che i governi europei e il governo italiano si stanno ingegnando di sedare in qualche modo.

Ma la questione è strategica, perciò la tattica politico-elettorale non basterà. Premono alla frontiera europea i prodotti delle agricolture dei Paesi in via di sviluppo, la cui concorrenza abbiamo tenuto parzialmente lontana con i dazi e i sussidi. Bloccare i loro prodotti e poi buttare soldi nella Cooperazione internazionale è una mossa contraddittoria e inefficiente che non placa il rancore crescente dei Paesi nord-africani.

Intanto, dall’interno delle opinioni pubbliche europee colte e benestanti premono le istanze “verdi”, relative alla salubrità dei prodotti e agli effetti sul clima e sul territorio. Effetti su clima e territorio che coinvolgono direttamente i produttori agricoli stessi, di pianura, di collina e di montagna.

Perciò la politica degli aiuti al reddito e gli sconti IRPEF non porteranno lontano. Forse qualche voto a giugno. Gli aiuti PAC “sono come una droga che, specie se assunta per tanti anni, con il tempo crea dipendenza e attenua lo spirito imprenditoriale”. Si finisce per “coltivare il contributo”, anziché innovare e confrontarsi con il mercato”.

Esiste, in realtà, una base ideologica comune tra le organizzazioni agricole che protestano e i governi. È sempre esistita,  fin dagli anni ‘50: il rifiuto del mercato. È assai più comodo lo Stato del mercato. Così lo Stato non stimola il mercato, al contrario lo impigrisce e lo addormenta. Peggio: finisce per consacrarne gli squilibri, senza generare sviluppo. Dicevamo del metodo. È il metodo corporativo.

L’armonia sociale ottenuta dando “a ciascuno il suo” non coincide affatto con il Bene comune, ma con la palude del Paese, dentro la quale continuano peraltro ad aggirarsi famelici coccodrilli. Per pensare al Bene comune serve una classe dirigente politica capace di sollevarsi al di sopra dei propri interessi immediati e di scegliere quelli dello sviluppo del Paese, nel quale Stato e mercato svolgano ciascuno un compito specifico.

Se il governo scoraggia le tendenze mono- e/o oligopolistiche, se preserva la concorrenza, se immette ricerca e formazione, allora chi ha voglia di correre, di rischiare e di guadagnare concorre, facendo il proprio interesse, a contribuire allo sviluppo del Paese. Se i partiti di governo e quelli di opposizione hanno paura, come pare, della concorrenza – vedasi alle voci “taxisti”, “bagnini”, “agricoltori”, “giornalisti” ecc… ecc… – allora la coperta protettiva dello Stato diventerà sempre più corta e sempre più leggera. E il debito pubblico continuerà a crescere. Fino a quando il Paese potrà stare in questa bolla sempre più scarsa di ossigeno?

Giovanni Cominelli




FINE SETTIMANA TEATINO PER LA PICIERNO

L’europarlamentare del Partito Democratico a sostegno di Chiara Zappalorto

Chieti, 15 febbraio 2024. Tre appuntamenti a Chieti e provincia per l’europarlamentare del Partito Democratico, Pina Picierno. Il tour dell’attuale vicepresidente del parlamento europeo a sostegno della candidata alle elezioni regionali del 10 marzo, Chiara Zappalorto partirà dal capoluogo teatino.

Agli incontri parteciperanno il candidato presidente Luciano D’Amico e il commissario per la ricostruzione a Ischia e il candidato in consiglio regionale Silvio Paolucci. Si apre venerdì 16 febbraio, alle ore 17:30, a “La Cisterna” in Largo dei Carbonari (La Civitella) per l’evento “Chieti, Abruzzo, Europa” al quale interverrà anche il sindaco di Chieti, Diego Ferrara.

La sera, alle ore 20:30, ci si sposterà al “Museo Lisio” in piazza Terranova, a Roccamontepiano, per l’evento “L’Abruzzo merita di più”. Sabato 17, alle ore 16,30, l’ultimo incontro nella sala polivalente “A. Del Pizzo” di Lama dei Peligni per l’evento “Il futuro dell’Abruzzo parte dalle aree interne”.

«Sarà un fine settimana – dice Chiara Zappalorto – all’insegna delle politiche di condivisione di progetti e della valorizzazione del territorio abruzzese. Con Pina Picierno c’è un forte legame personale e politico che, di certo, rappresenta una risorsa per l’Abruzzo in un concetto di filiera istituzionale. La sua presenza è importante: il dialogo con l’Europa è fondamentale per il futuro della nostra regione».




IL RICORDO FRANCO MARINI

Fina(Pd) in Aula del Senato. Dal sindacato alla politica il cammino del ‘lupo marsicano’

Roma, 15 febbraio 2024. “Lo scorso 9 febbraio è stato l’anniversario della morte del Presidente emerito del Senato Franco Marini del quale va ricordata l’autorevolezza e lo spirito costituzionale con cui ha saputo presiedere questa aula. Franco Marini, con la sua passione autentica ha coniugato l’uomo di parte con l’uomo delle Istituzioni, sempre capace delle più avanzate mediazioni per il bene comune. Ha sempre ricercato l’unità e lavorato per essa, nel partito come nei ruoli che ha ricoperto. Equità, giustizia sociale, dignità del lavoro sono state una ragione di vita per il ‘lupo marsicano’ da quando girava la Marsica per raggiungere i luoghi di lavoro e di lotta sindacale”. Lo ha detto il senatore abruzzese del Pd Michele Fina, tesoriere nazionale del Pd.

“Il suo impegno sindacale – ha continuato Fina – è stato una tappa di un lungo cammino che proseguirà nelle istituzioni. Da Ministro del Lavoro, infatti, darà alla luce la legge 460 del 1992, con l’introduzione di ammortizzatori sociali e sostegno all’occupazione”.

“Una vita da combattente – ha aggiunto – e uomo delle Istituzioni. Credeva nei partiti, nella militanza, nell’impegno, nella partecipazione, nella politica popolare in grado di stare fra le persone, in grado di farsi capire sempre dalle persone. Sarebbe stato un grande Presidente del Consiglio. Sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica. Purtroppo, ciò non è avvenuto ma Franco Marini ci ha lasciato in eredità una vita sindacale e politica feconda come potrebbero ricordarci la senatrice Annamaria Furlan prima donna segretaria generale della Cisl e Dario Franceschini, il più importante allievo, figlio politico e amico”.




IL TEATRO DI TRADIZIONE A ITINERARI SONORI

Chieti, 15 febbraio 2024. Continuano gli appuntamenti della terza edizione di “Itinerari Sonori. Orientarsi tra ricerca e progettazione dell’immateriale“, ciclo di seminari musicologici curato dal Conservatorio Statale di Musica Gaetano Braga di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo.

Venerdì 16 febbraio alle ore 9:30, Cesare Di Martino, Direttore amministrativo del Teatro Marrucino di Chieti, con Teatri di tradizione. Ideare, progettare, produrre.

L’accesso ai seminari è libero, ma è gradita la prenotazione all’indirizzo m.tassone@istitutobraga.it




MILLEPROROGHE: CASTELLI, PROROGA ZFU SISMA DI GRANDE IMPORTANZA

Roma, 15 febbraio 2024.  “La proroga della Zona franca urbana dei territori del sisma è una notizia importante e molto attesa nei nostri territori, resa possibile dall’impegno del Governo ed in particolare dell’On. Trancassini che da sempre è un punto di riferimento per la Struttura commissariale. La minore copertura finanziaria richiederà probabilmente una rimodellazione della misura emergenziale che del resto, dopo quasi otto anni, necessitava di una manutenzione.

Questa proroga, che viene incontro alle esigenze delle imprese del sisma, rappresenta un tassello che si inserisce all’interno della strategia di riparazione che stiamo dispiegando nell’Appennino centrale colpito dal sisma. Il sostegno alle imprese, così come avviene attraverso il Fondo nazionale complementare sisma, promuove la vitalità e lo sviluppo del territorio mantenendo o creando posti di lavoro, contrastando così anche lo spopolamento, fenomeno di lungo corso al quale sono soggette queste aree interne.

Desidero ringraziare le associazioni di categoria con le quali mi sono confrontato in queste settimane per l’approccio sempre franco e costruttivo, che oggi ha trovato un positivo riscontro”.

Lo afferma il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016, commentando l’approvazione da parte dell’Aula della Camera dell’emendamento che prevede la Proroga della Zona franca urbana per le aree del Centro Italia colpite dal sisma.




LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA

Sindaco e Rispoli: “Grazie alla sinergia Polizia Municipale-TUA, subito deviati su via Riccio i bus diretti al deposito.  Comune all’opera per spostare anche gli altri mezzi diretti alla discarica”

Chieti, 15 febbraio 2024. Lavori in corso su via per Popoli, dove stamane sono iniziati gli interventi di adeguamento della segnaletica per la messa in sicurezza di una delle arterie più sensibili della città, perché nelle vicinanze dell’impianto di smaltimento dei rifiuti di Casoni. Sulla mobilità alternativa su via Riccio, in modo da sollevare l’arteria comunale dal traffico pesante, come richiesto dai cittadini, stamane l’assessore ai lavori Pubblici e la comandante della Polizia Municipale Donatella Di Giovanni hanno attivato anche la Provincia, ente competente per consentire l’ampliamento dell’accesso di via per Popoli. Sul posto stamane il sindaco e il vicecomandante della Polizia Municipale Fabio Primiterra.

“Sin dai primi giorni di mandato abbiamo ricevuto le istanze dei cittadini che vivono lungo via per Popoli, inerenti alla messa in sicurezza di una strada che è utilizzata non solo dalle auto private, ma dai mezzi di ausilio all’impianto di Casoni e altri mezzi pesanti – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore a Lavori pubblici e mobilità, Stefano Rispoli – Con gli interventi partiti oggi puntiamo a rendere visivamente più sicura la strada: stiamo ripristinando la segnaletica orizzontale e verticale, abbiamo apposto dei lampeggianti per segnalare agli automobilisti di abbassare la velocità e richiamare l’attenzione sulle cosiddette “utenze deboli”, già attivi sulla rotonda di accesso alla via dalla Tiburtina; stiamo inoltre attivando gli uffici per ridurre il traffico pesante sulla strada, non solo quello per il carico e scarico dei rifiuti.  La prima novità è l’alleggerimento del transito degli autobus della TUA da via per Popoli, subito ottenuto grazie all’attivazione della Polizia Municipale che ha chiesto all’azienda di far deviare i mezzi.

Un ordine di servizio TUA da stamani, dispone infatti che tutti i servizi provenienti da Chieti direzione Brecciarola, esclusi gli autobus da 15 e 18 metri, dovranno effettuare l’inversione di marcia alla rotatoria che interseca via Aterno e via per Popoli, per svoltare direttamente in via Riccio e rientrare in deposito, tutti i servizi in uscita dal deposito in direzione Scafa transiteranno per via per Popoli. Il Comune si farà promotore di ulteriori interventi su via Riccio, in modo da instradarvi anche ulteriori mezzi e non solo di trasporto pubblico. A tal fine con la comandante della Polizia Municipale Donatella Di Giovanni abbiamo chiesto supporto alla Provincia per allargare l’accesso su via Riccio da via per Popoli, quale ente di competenza, con gli uffici saremo inoltre impegnati a cercare risorse per farlo al più presto, in modo da far cessare l’attesa dei cittadini che risiedono nella zona, una delle più popolose del quartiere di Brecciarola”.




PRIMO NIDO COMUNALE

Presentazione del progetto in oggetto

Città Sant’Angelo, 15 febbraio 2024. L’Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo informa del progetto relativo al primo nido comunale della città, l’Asilo Caravella, i cui lavori di costruzione sono stati da poco inaugurati nella Contrada Madonna della Pace. Si tratta di un’importante iniziativa che contribuirà a completare il programma di riqualificazione delle scuole.

Interverranno:

Il Sindaco Matteo Perazzetti

Il Vicesindaco Lucia Travaglini

I progettisti

La ditta esecutrice

Le autorità invitate




1300 STUDENTI SENZA BORSA DI STUDIO

L’ADSU proceda allo scorrimento della graduatoria!

L’Aquila, 15 febbraio 2024. Ogni anno la situazione riguardante il diritto allo studio, e nello specifico le borse di studio, peggiora sempre più. Quest’anno, però, è stata particolarmente grave e tragica: infatti, a seguito delle graduatorie pubblicate a dicembre, la borsa è stata garantita solamente al 20% degli aventi diritto, 476 studenti, la metà rispetto allo scorso anno, lasciando 1300 persone senza borsa di studio. Il periodo in cui viviamo è sempre più segnato dalla crisi economica che inevitabilmente colpisce moltissime famiglie di studenti e studentesse che, sempre più spesso, faticano a supportare economicamente gli studi universitari.

 Come sindacato studentesco continuiamo a ribadire come per molti studenti la borsa di studio sia uno strumento imprescindibile per poter colmare, almeno in parte, il divario economico che si fa sempre più marcato tra chi può permettersi di pagare tasse, libri, computer, e chi no perché proviene da un contesto più povero, e questa copertura così bassa fa sì che sempre più persone rischino di non poter proseguire la loro carriera universitaria. La governance regionale e l’ADSU hanno il compito di provvedere al finanziamento delle borse, eppure entrambi continuano a ignorare i 1300 studenti che a febbraio attendono ancora speranzosi la borsa che gli spetta di diritto.

È inaccettabile che la borsa di studio diventi un rimborso spese, erogata con mesi di ritardo e spesso a fine anno accademico. Deve essere, piuttosto, il mezzo per colmare divari economici e consentire a studenti e studentesse di poter affrontare il proprio percorso di studio universitario. Chiediamo all’ADSU un immediato scorrimento della graduatoria, per garantire la borsa di studio agli studenti e alle studentesse che ancora non l’hanno ricevuta, e chiediamo all’Ateneo aquilano di farsi portavoce di questa istanza che riguarda direttamente i suoi studenti.

Unione Degli Universitari




ABITARE STANCA presentazione del libro

La casa: un racconto politico a La Conviviale

Vasto, 15 febbraio 2024. Terzo e ultimo appuntamento con L’ABC del Territorio alla Casa del Popolo La Conviviale, con la presentazione del libro Abitare stanca. La casa: un racconto politico, di Sarah Gainsforth. Spazio della vita e della riproduzione sociale, la casa è la prima condizione per abitare il mondo. Ma è anche, sempre di più, una merce. In un mercato del lavoro mutato profondamente, un esercito di persone più e meno giovani è oggi intrappolato in una spirale di povertà, dove la casa è al centro di un conflitto apparentemente insanabile: quello tra dimensione pubblica e privata dell’abitare.

I costi sociali di questo conflitto saranno pagati dalle generazioni future, e senza un’inversione di tendenza saranno davvero insostenibili. Ma come è stato possibile arrivare a questo punto? Ricostruendo percorsi familiari e storici, passando attraverso nazioni e città diverse, l’autrice di questo saggio mette assieme i tasselli che hanno composto il quadro della situazione abitativa all’inizio del nuovo millennio, dipingendo il contemporaneo scenario dell’urgenza, mettendo in discussione le scelte di vita di un’intera società.

Sarah Gainsforth è scrittrice, ricercatrice indipendente e giornalista, è una delle maggiori esperte di politiche abitative; scrive di trasformazioni urbane, abitare, diseguaglianze sociali, gentrificazione e turismo. Ha scritto per Internazionale, L’Essenziale, L’Espresso, Il Manifesto, Fanpage, Dinamo Press e Jacobin Italia. È autrice di Airbnb città merce, Storie di resistenza alla gentrificazione digitale (DeriveApprodi, 2019), finalista Premio Napoli 2020, e Oltre il turismo (Eris Edizioni, 2020).

Appuntamento venerdì 16 febbraio alle 18, alla Casa del Popolo La Conviviale in Corso Dante 50/52 a Vasto.




L’ARTE DI AIUTARE

Esposizione di beneficenza

Pescara, 15 febbraio 2024. Sarà inaugurata domenica 18 febbraio alle ore 19:00 l’esposizione dell’artista Valeria Di Domizio allestita grazie alla gentile ospitalità presso il Temple Bar in Via Rigopiano 3 a Pescara.

In un connubio di arte e solidarietà la mostra verrà realizzata per sostenere le battaglie per i diritti delle persone con disabilità dell’associazione Carrozzine Determinate.

Per espressa volontà dell’artista il 70% del ricavato di ciascuna opera venduta sarà devoluto all’associazione Carrozzine Determinate, per contribuire a portare avanti tutte le iniziative volte alla sensibilizzazione e alla creazione di un mondo universalmente accessibile.

La mostra di pittura, con possibilità di acquisto delle opere, resterà aperta sino a giovedì 29 febbraio.

L’associazione Carrozzine Determinate nel ringraziare l’artista Valeria Di Domizio per la concreta sensibilità mostrata invita tutti a visitare l’esposizione delle bellissime opere realizzate.

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




LE BAVETTE CON FRUTTI DI MARE ALL’ITALIANA

Chieti, 14 febbraio 2024.  Le bavette con condimento di cozze e vongole, è un piatto popolare, gustoso, SFIZIOSO, facile da cucinare. Ho preferito aggiungere un ingrediente, IL BASTARDONE O PEPERONE ROSSO DOLCE SECCO. È un Prodotto Agroalimentare Tradizionale Abruzzese, che è diventato famoso dappertutto, sia pure con altri nomi. In Basilicata è conosciuto come – Peperone Crusco. Il BASTARDONE viene preparato durante la raccolta estiva, per essere consumato nei mesi invernali.  Per conservarli, vengono infilati con lo spago, dal picciolo, aiutandosi con un ago. Si confezionano così trecce di otto peperoni, che devono seccare. IL BASTARDONE è una fonte di zuccheri, di vitamina C ed A, calcio, fosforo e potassio. Questo piatto ricorda LA BANDIERA ITALIANA, per il ROSSO del bastardone, il VERDE del prezzemolo e IL BIANCO DELLA PASTA.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

150 g di bavette   

200 g di cozze senza guscio

200 g di vongole senza guscio  

3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva – 30 g

Bastardone macinato due cucchiaini – 6 g

Pepe un cucchiaino 3 g

1 spicchio d’aglio

Prezzemolo q.b.

peperoncino piccante fresco, a chi piace

PROCEDIMENTO

Il primo impegno è lasciare le vongole a bagno in abbondante acqua fredda, per almeno un’ora, per far spurgare la sabbia che hanno all’interno. Intanto, pulire le cozze eliminando le barbe, raschiare i gusci e risciacquare bene in abbondante acqua corrente. Accendere il gas e, in una padella, mettere le vongole e le cozze per far aprire i gusci. Staccare i molluschi dai gusci e metteteli in una ciotola, filtrare il liquido e tenerlo da parte. Nella stessa padella, far scaldare 2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, far dorare l’aglio vestito, aggiungere l’acqua filtrata di cottura e far bollire per 15 minuti. Attenzione a non farla evaporare molto, perché serve, sia come condimento e sia per ripassare in padella le bavette, così da non farle attaccare.  Togliere l’aglio vestito, aggiungere i molluschi e il bastardone precedentemente macinato, altri cinque minuti sul fuoco per farli insaporire nel condimento. Nel frattempo, cuocere la pasta al dente, scolarla e metterla nella padella antiaderente dove c’è il condimento. Aggiungere un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva che è un suggerimento per far scivolare meglio le bavette, il prezzemolo fresco e il pepe. Mescolare e se necessario, aggiungere altro liquido di cottura messo da parte. Impiattare con una spolverata di bastardone macinato. Il peperoncino piccante, a chi piace.

Il vino bianco Pecorino d’Abruzzo, è un abbinamento perfetto con questo piatto, perché’ mette in risalto i profumi delle vongole e delle cozze. Ogni regione ha il suo vino bianco con le stesse caratteristiche del Pecorino d’Abruzzo, quindi non è difficile scegliere.

Luciano Pellegrini




BONUS MAMME

Cgil Abruzzo Molise: “specchietto per le allodole, donne a basso reddito penalizzate”

Pescara, 14 febbraio 2024. “Il Bonus Mamme è l’ennesima presa in giro nei confronti delle mamme d’Italia. Del bonus beneficeranno nella sua totalità le lavoratrici con stipendi medio alti, mentre le donne a basso reddito ne usufruiranno in misura irrisoria. Una misura, vero e proprio specchietto per le allodole, che conferma l’incapacità di introdurre un intervento ampio e strutturato nel tempo che affronti con serietà ed efficacia i problemi del divario retributivo di genere e del calo della natalità”. Così la Cgil Abruzzo Molise a proposito del cosiddetto ‘Bonus mamme’ introdotto per il 2024 dalla Legge di Bilancio.

“La legge di bilancio 2024 – spiegano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e la segretaria Politiche di Genere del sindacato, Alessandra Tersigni – prevede l’esonero della contribuzione previdenziale (generalmente 9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile (dunque per un massimo euro 250 mensili), per le lavoratrici che hanno almeno tre figli. Per il solo 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio”.

“L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato. Sono escluse, invece, le lavoratrici domestiche. E sono escluse – sottolineano i due sindacalisti – le lavoratrici assunte con contratto non a tempo indeterminato, ovvero tutte le lavoratrici precarie e quelle autonome. Una scelta totalmente insensata se pensiamo che proprio le lavoratrici più fragili dovrebbero ottenere la maggior tutela. Una seconda considerazione va espressa sullo strumento utilizzato per la corresponsione del bonus che consistendo in un esonero dei contributi previdenziali fa sì che all’aumentare del reddito della lavoratrice aumenti l’importo del sostegno. Invero la misura dovrebbe operare al contrario ed aiutare le mamme con redditi più bassi”.

“Ma la vera beffa del Governo Meloni – aggiungono – è rappresentata dal fatto che le mamme che decideranno di richiedere il bonus perderanno l’agevolazione accordata alla generalità dei lavoratori dipendenti relativa all’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore. Dunque, la scelta del bonus mamma fa perdere l’analogo taglio contributivo già percepito. In sintesi, ad usufruire in maniera piena del bonus mamme saranno soltanto le lavoratrici che percepiscono un reddito mensile superiore ad euro 2.692 mensili. Secondo i calcoli della Cgil, lo sgravio dovrebbe interessare solo il 6% delle lavoratrici. Una platea volutamente ridotta, che non considera le lavoratrici con un solo figlio persino nei casi in cui questo sia affetto da disabilità”.

“Le scelte compiute dal Governo in tema di lavoro continuano ad essere condizionate negativamente da coperture limitate e insufficienti. Nonostante l’anno che si è da poco concluso sia stato caratterizzato da un incessante refrain governativo sul tema della denatalità, il governo nei fatti non fa nulla per affrontare seriamente la questione. A cominciare dal combattere il lavoro precario che riguarda prevalentemente le donne e dall’investire in servizi pubblici per l’infanzia. Ben altre sarebbero le misure che dovrebbero essere introdotte per consentire alle nuove generazioni la possibilità di progettare serenamente il futuro”, concludono Ranieri e Tersigni.

Foto: lexplain.it/bonus-mamme-lavoratrici-2024/




LONTANO DAGLI OCCHI

Uno sguardo contemporaneo sulla Shoah

Giulianova, 14 febbraio 2024. Sabato 17 febbraio la presentazione del nuovo volume dell’artista fotografo Paolo Di Giosia per la chiusura della Mostra itinerante “La Razza nemica” del Museo della Shoah di Roma. “Lontano dagli occhi. Uno sguardo contemporaneo sulla Shoah” è il volume fotografico dell’artista Paolo Di Giosia, appena edito da Ricerche&Redazioni, che verrà presentato a cura del Polo Museale Civico di Giulianova, sabato 17 febbraio alle 17.30, nella Sala comunale “Bruno Buozzi”. Dopo l’incontro, ci si  porterà nel Loggiato “Riccardo Cerulli”, sotto il Belvedere, per fare esperienza della videoinstallazione “Il silenzio di Dio”, anche questa firmata da Di Giosia.

Sabato prossimo,  a prendere la parola, assieme all’autore, sarà Paolo Coen, storico dell’arte, presidente del corso di laurea Dams dell’Università degli Studi di Teramo e professore ordinario in Museologia e Storia della critica d’arte presso lo stesso ateneo. Suo il saggio critico che introduce il volume fotografico.

Dunque, dopo “Il senso del cielo” installato a Teramo nei giorni scorsi, Paolo di Giosia porta avanti il tema della Shoah presentando “Il silenzio di Dio” in una videoinstallazione negli spazi del Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere, all’interno della mostra in corso “La Razza nemica. La propaganda antisemita fascista e nazista” del Museo della Shoah di Roma che domenica 18 febbraio chiuderà i battenti. La videoinstallazione sarà inoltre parte dell’esposizione a disposizione dei numerosi gruppi di studenti in visita in questi giorni.

“La sua ricerca – scrive Coen nell’introduzione del volume fotografico di Di Giosia – ha principalmente a che fare con la forma e con la luce. (…) Rapide scorrono dinanzi ai nostri occhi di fruitori le immagini in bianco e nero. L’una diversa dall’altra. In linea con un filone consistente dell’intera contemporaneità, dinanzi alle sue immagini si possono chiamare in causa i valori di energia, di riflessione, di forza: certo non il valore di bellezza, almeno in termini tradizionali.”

Si ricorda che la mostra “La Razza nemica” è aperta al pubblico il giovedì e il venerdì, dalle 16 alle 20, e il sabato e la domenica, dalle 10.30 alle 12 e dalle 16 alle 20.




BLUE MY MIND

Per la rassegna suggestioni venerdì 16 febbraio al Maxxi

L’Aquila, 14 febbraio 2024. Con la proiezione del lungometraggio Blue My Mind del 2017 della regista e attrice Lisa Brühlmann riprende venerdì 16 febbraio alle 19.30 presso la Sala della Voliera del MAXXI L’Aquila la rassegna cinematografica Suggestioni, realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival, che propone titoli che evocano atmosfere e contenuti della mostra Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari.

Questa volta è il tema della mutazione a creare una connessione intima e perfetta fra la pellicola scelta e due sorprendenti lavori sull’Homo Aquaticus di Agnes Questionmark che definisce sé stessa come un’artista transpecie, che fa della trasformazione il fulcro della propria espressione.

È la metamorfosi come processo creativo alla base dell’opera dell’artista e come cifra nella sua esperienza di vita che si ritrova in Blue my mind, pellicola che coinvolge lo spettatore nel processo di transizione vissuto dalla giovane protagonista.

Caratterizzati dalla stessa fluidità e dallo stesso contesto acquatico, il film della Brühlmann e le opere della Questionmark esercitano una forza simile, quasi magnetica e si concentrano sul corpo come luogo di un cambiamento da cui muovere la ricerca della propria vera identità, verso una completa comprensione e accettazione di sé, arrivando a suggerire una profonda riflessione sull’intera evoluzione della specie umana e sulla sua sopravvivenza.

L’ingresso alla proiezione è libero fino a esaurimento posti su prenotazione al sito www.maxxilaquila.art. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto singolo scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it entro giovedì 15 febbraio.

Suggestioni continua il 23 febbraio poi con Border – Creature di confine, pellicola di Ali Abbasi del 2018, penultimo titolo della rassegna, che condivide l’attitudine visionaria, trasgressiva, straniante, che ibrida l’umano e l’animale, la fantascienza e il mondo ordinario, evocata dai lavori degli artisti di Caterina de Nicola e Thomas Braida presenti in Diario notturno.




ATTIVITÀ DI VIGILANZA SULLA COSTA TERAMANA

Sanzionati tre pescherecci sorpresi a pescare sottocosta

Martinsicuro, 14 febbraio 2024. Nel corso della scorsa settimana, i militari dell’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Martinsicuro, hanno intensificato i controlli  lungo il litorale di giurisdizione per la verifica delle attività di pesca ed hanno sanzionato i comandanti di tre pescherecci che effettuavano la pesca sottocosta.

Le unità venivano avvistate in attività di pesca negli specchi acquei antistanti  il litorale di Martinsicuro, a distanze comprese tra i 60 mt e 200 mt circa dalla costa – al di sotto il limite minimo consentito di 0,3 miglia nautiche dalla costa (circa 550 mt).

La posizione delle unità veniva confermata dalla lettura dei tracciati dei pescherecci e dall’analisi dei dati estrapolati dai sistemi in uso al Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia Costiera, contenenti la posizione, la velocità e la rotta delle unità.

I tre pescherecci sono stati sanzionati per aver pescato in zone vietate dalle normative europea e nazionali vigenti. Per tali accertate violazioni, oltre alle 3 sanzioni amministrative pecuniarie contestate, per un importo complessivo di 6.000 euro, sono stati contestati un totale di n. 18 punti sulle licenze di pesca ed altri 18 punti sono stati attribuiti ai Comandanti delle unità, trattandosi di “infrazioni gravi” alla normativa in materia di pesca professionale.

Il sistema di infrazioni gravi, con la relativa assegnazione di punti ai comandanti delle unità ed ai titolari delle licenze di pesca, consente alle Autorità marittime in caso di reiterate violazioni accertate, di adottare provvedimenti volti alla sospensione temporanea delle attività di pesca effettuate dei comandanti o delle stesse unità e, nei casi di raggiungimento della soglia massima di 90 punti assegnati, di avviare il procedimento di revoca della licenza di pesca.

Attività di controllo costante, quella svolta dal personale della Guardia Costiera, che ha come finalità la tutela della risorsa ittica, ed in caso di accertate violazioni, la repressione di comportamenti illeciti, anche a tutela di tutti gli addetti della pesca professionale che operano nel rispetto delle norme.




SOSTEGNO DIDATTICO DEGLI ALUNNI CERTIFICATI 104

L’Ufficio Scolastico Provinciale di Chieti e Pescara sta minando di fatto il diritto su entrambe le province di Chieti e Pescara.

Pescara, 14 febbraio 2024. Asperger Abruzzo è venuta a conoscenza di comunicazioni dell’Ufficio Scolastico Provinciale verso tutti i Dirigenti Scolastici in cui vengono messi illecitamente degli impedimenti burocratici all’attuazione del sostegno scolastico a firma del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale che, per assegnare le ore di sostegno, pretende di ricevere una documentazione che non tutti gli alunni certificati hanno, soprattutto quelli appena certificati, ne richiede il Profilo di Funzionamento redatto dalla ASL.

La legge 104/92 tutela il diritto degli alunni che sono in possesso del verbale di accertamento INPS garantendo a questi ultimi il diritto al sostegno, diritto immediatamente esecutivo, e l’ufficio scolastico non può per legge rallentare l’erogazione di questo diritto con richieste che ne impediscono l’immediata esecuzione.

Un alunno che ne ha diritto e necessità, senza sostegno non è solo un problema del medesimo e della sua famiglia, è un problema che si ripercuote sugli insegnanti che devono gestire l’intera classe sottorganico, ed è un problema che si ripercuote anche su tutti gli alunni delle classi che includono i bambini a cui l’Ufficio Scolastico Provinciale sta tentando di non dare o rallentare l’erogazione di tale DIRITTO. Questa azione, quindi, mina il diritto di tutta la classe ad avere un percorso di studi sereno e funzionale, così come mina l’inclusione serena di tutti gli alunni con difficoltà.

In una successiva comunicazione il Dirigente Provinciale rafforza la prima ribadendo l’assoluta necessità del Profilo di Funzionamento al fine di ricevere il sostegno e preannuncia che sarà l’Ufficio Scolastico Provinciale a decidere quante ore di sostegno verranno attribuite agli alunni per il prossimo anno scolastico.

Anche in questo caso le richieste del Dirigente sono illecite, in base alla normativa nazionale la necessità delle cattedre di sostegno viene indicata nel P.E.I. elaborato dal G.L.O. che ha valutato e osservato l’alunno e le sue necessità, non può assolutamente essere l’Ufficio Provinciale a passare con un carro armato sulla normativa nazionale e sulle necessità di un alunno che di fatto questo ufficio né ha visto e né possiede le competenze per decidere alcunché su di esso, e mi chiedo quanto possa essere superbo un Dirigente che pretende di prendersi la briga e non la responsabilità di decidere tali delicatissime incombenze.

Rassicuriamo tutte le famiglie di entrambe le province di Chieti e Pescara sul fatto che queste prese di posizione verranno immediatamente risolte, ci auguriamo una immediata presa di posizione dell’Ufficio Regionale Abruzzo del quale nutriamo grande stima, la Presidente dell’associazione Asperger Abruzzo Marie Helene Benedetti ha infatti scritto nella giornata del 13.02.2024 una PEC al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per metterlo a conoscenza di queste gravissime azioni e prese di posizione nella speranza di una risoluzione immediata e siamo già pronti a ricorrere anche al TAR per combattere questi tentativi di distruggere l’inclusione e il benessere di tutti gli alunni garantendo loro un sereno percorso scolastico nel rispetto dei diritti di questo Paese.

Vogliamo inoltre rassicurare tutte le famiglie alle quali viene detto che i bambini possessori di certificazione 104 comma1 non riceveranno le ore di sostegno necessarie o le ore di educatrice scolastica, nessuna legge italiana impone metà delle ore di sostegno o il non diritto all’assistente educativa da parte dei Comuni e Asperger Abruzzo combatterà duramente chiunque continuerà a far valere questi illeciti nelle scuole a danno degli alunni. 

Marie Helene Benedetti, Presidente dell’associazione Asperger Abruzzo




LA DESERTIFICAZIONE COMMERCIALE

Chiudono 10 mila negozi l’anno

Politicainsieme.com, 14 febbraio 2024. Tra il 2012 e il 2023 in Italia sono stati chiusi oltre 111mila negozi al dettaglio e 24mila attività di commercio ambulante. Registrata la crescita solamente per le attività di alloggio e ristorazione (+9.800). Nello stesso periodo nei settori del commercio, alberghiero e nei pubblici esercizi si sono ridotte le imprese italiane (-8,4%) e aumentate quelle straniere (+30,1%).

Sono le conclusioni della ricerca ”Demografia d’impresa nelle città italiane” dell’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, secondo la cui analisi la riduzione di attività commerciali è più accentuata nei centri storici rispetto alle periferie, sia per il Centro-Nord che per il Mezzogiorno.

Così si può parlare di una vera e propria “desertificazione” commerciale delle nostre città: nei 120 comuni al centro dell’analisi, negli ultimi 10 anni, sono sparite oltre 30mila unità locali di commercio al dettaglio e ambulanti (-17%) e la densità commerciale è passata da 12,9 negozi per mille abitanti a 10,9(-15,3%).

Per evitare gli effetti più gravi di questo fenomeno, il commercio di prossimità – spiega l’Ufficio studi di Confcommercio – deve puntare su efficienza e produttività, anche attraverso l’innovazione e la ridefinizione dell’offerta. Negli ultimi cinque anni gli acquisti di beni su Internet sono quasi raddoppiati passando da 17,9 miliardi del 2019 a 35 miliardi del 2023. La crescita dell’e-commerce è la maggiore responsabile della riduzione del numero di negozi, ma resta comunque un’opportunità per il commercio fisico tradizionale.




DISSESTO IDROGEOLOGICO, l’Amministrazione incontra i comitati

Sindaco e Assessore Rispoli: “Un confronto fisiologico sullo stato dell’arte e degli interventi che attueremo non appena la Protezione civile nazionale erogherà le risorse assegnate alla nostra città”

Chieti, 14 febbraio 2024. Si è svolta, questo pomeriggio, nell’ufficio del sindaco, una riunione tra l’Amministrazione comunale rappresentata dallo stesso sindaco Diego Ferrara, dal dirigente dei Lavori pubblici Carlo Di Gregorio e l’assessore ai LL.PP. Stefano Rispoli, dai rappresentanti della facoltà di geologia dell’Università G. D’Annunzio nella persona dei professori Nicola Sciarra e Massimo Mangifesta, dalla Protezione Civile regionale, collegata da remoto e i rappresentanti dei condomini del rione Santa Maria, le cui abitazioni sono state interessate, con diverse gradualità di gravità, dal dissesto idrogeologico del quartiere. Una riunione per fare il punto sulle iniziative in corso e in itinere, al fine di continuare con la città il dialogo aperto su tale importante argomento.

“La lotta al dissesto idrogeologico è una nostra priorità, l’incontro nasce da una porta che abbiamo voluto sempre aperta su questo tema, a cui abbiamo dedicato progetti, tempo, importanti sinergie e la ricerca di risorse per intervenire che la città non aveva – riferiscono il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – L’incontro nasce da questo e da una richiesta che ci è arrivata direttamente dal Comitato che abbiamo già più volte incontrato.

Al primo punto della discussione c’era il contributo di autonoma sistemazione, acronimo CAS, destinato alle famiglie sgomberate dai propri alloggi con ordinanza sindacale, a causa di alterazioni strutturali certificate e tali da rendere pericoloso e improponibile il soggiorno. Gli importi, per ora modestissimi, assommano a 25.000 euro ma saranno implementati, a breve, con risorse accreditate ma non ancora erogate dalla Protezione Civile Nazionale pari, per il momento, a 1.500.000 euro circa, con i quali si porteranno a termine lavori, in fase di appalto, di mitigazione del dissesto.

È stato affrontato anche il problema, introdotto dal professor Ettore D’Orazio, portavoce dei residenti, della delocalizzazione dei palazzi che non possono essere consolidati e che quindi, insistendo su un territorio rientrante nella “zona rossa” secondo il PAI, dovranno essere abbattuti. In considerazione della riclassificazione in zona rossa di numerosi stabili del quartiere, è stato chiesto al Comune, da parte del cittadino Fernando Ventresca, di intervenire sul Catasto per una rivisitazione delle categorie edilizie, tenuto conto del decremento del valore commerciale degli immobili interessati.

Cosa che sicuramente faremo, oltre a ribadire l’opera di monitoraggio continuo del territorio e la completa vicinanza alla popolazione interessata dal fenomeno, tanto che abbiamo fatto richiesta alla Protezione Civile di un rinforzo della dotazione organica del comparto tecnico, proprio per gestire al meglio tutti i problemi derivanti dal dissesto idrogeologico e che ci riguardano come azione prioritaria a tutela della pubblica incolumità”.




ARTURO

Sabato 17 febbraio 2024 ore 21:00 | Spazio Matta. Con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich Produzione Florian Metateatro

Pescara, 14 febbraio 2024. Secondo appuntamento per Matta in scena, rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi, giunta alla nona edizione, promossa da Spazio Matta – rete Artisti per il Matta, all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, grazie anche al contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0.

Sabato 17 febbraio va in scena lo spettacolo “Arturo”, inserito nella sezione Teatro curata da annamaria Talone. Inizio dalle ore 21, allo spazio Matta, in Via Gran Sasso, 57 a Pescara, per questa produzione Florian Metateatro, diretta e interpretata da Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, un testo pensato per un pubblico di ogni età, ragazzi e adulti, come dimostra la presenza in molti festival di teatro ragazzi.

NOTE DI REGIA: Arturo non è uno spettacolo, bensì un accadimento, un incontro. È nato durante un viaggio in Puglia, d’estate, in un pessimo ristorante. Qui Niccolò ha manifestato a Laura il desiderio di costruire insieme un lavoro che avesse come tema il rapporto con i propri padri, con la perdita dei propri padri e che fossero proprio lui e Laura in scena, pur essendo autori e non attori. Arturo è così diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle. Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà) alla loro scomparsa? I pezzi capovolti vengono poi disposti nello spazio e svelati casualmente, così che le scene possano agire come i ricordi: arrivano all’improvviso, senza poterli prevedere. Arturo ha quindi una struttura mutevole, non replicabile e dalle “infinite” combinazioni: l’ordine delle scene nelle varie repliche sarà sempre differente. Arturo vuole trasformare il dolore in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.

NOTE DI PRODUZIONE: scena Fiammetta Mandich; suono Dario Costa; luci Marco Guarrera; illustrazioni Margherita Nardinocchi; grafica Simone Galli, Margherita Nardinocchi; assistenza e cura Anna Ida Cortese. Realizzato grazie al contributo di: Associazione Scenario, Teatro Due Mondi, ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo, Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – Capotrave / Kilowatt Sansepolcro), Residenza produttiva Carrozzerie | n.o.t. con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale. Spettacolo vincitore PREMIO SCENARIO INFANZIA 2020 ex aequo; Finalista IN-BOX 2021; Vincitore PREMIO DELLA CRITICA FringeMI 2022; Vincitore PREMIO DIRECTION UNDER 30 2022




LA GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO

Il Ruolo Fondamentale della Radio nel Mondo Contemporaneo con Teate On Air che festeggia anche il secondo anno di messa in onda

Chieti, 14 febbraio 2024. Ogni 13 febbraio, il mondo celebra la Giornata Mondiale della Radio, un’occasione per riconoscere il potere unificante e informativo di questo medium che ha attraversato generazioni e continenti. La radio, con la sua capacità di raggiungere un vasto pubblico, ha dimostrato di essere uno strumento cruciale nella diffusione di notizie, cultura e intrattenimento.

La Giornata Mondiale della Radio è stata proclamata dall’UNESCO nel 2011 per commemorare la creazione della Radio delle Nazioni Unite nel 1946. Ogni anno, il 13 febbraio, si celebra il contributo della radio alla comunicazione e alla democrazia, sottolineando il suo ruolo nella promozione della libertà di espressione e del dialogo interculturale.

Nel contesto di questa celebrazione globale, è fondamentale riconoscere anche l’importanza delle web radio, che hanno trasformato il modo in cui ascoltiamo e partecipiamo alle trasmissioni radiofoniche. Una di queste emittenti online degne di nota è Teate On Air, un esempio luminoso di come la radio abbia evoluto con l’avvento della tecnologia digitale.

Teate On Air, con sede all’ex centro sociale San Martino a Chieti Scalo, è una web radio che ha saputo conquistare il cuore degli ascoltatori locali e globali, raggiungendo la media di 200 ascolti giornalieri. Fondata con l’obiettivo di fornire una piattaforma innovativa e giovane per la diffusione di contenuti radiofonici, Teate On Air combina il fascino tradizionale della radio con le potenzialità della tecnologia moderna, è ascoltabile sul sito: www.radioteateonair.it

Il progetto è nato grazie alla passione dei volontari di Erga Omnes, sotto l’egida della Regione Abruzzo e del Comune di Chieti, in collaborazione con l’Informagiovani, il CSV Abruzzo e l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara.

“L’obiettivo di Teate On Air, – dichiara il suo editor Pasquale Elia – è quello di creare sempre di più uno spazio di aggregazione, di scambio di idee e competenze, di dare l’opportunità di crescita ai giovani e di dare voce alla cittadinanza.”

Continua Elia: “Il punto di nascita è Chieti ma dalle radici il progetto cresce in tutto il territorio abruzzese e per rafforzare l’idea, che non ha scopo di lucro, si cercano giovani motivati che hanno voglia di mettersi in gioco e che possono dedicare le loro competenze e parte del loro tempo per aggiungere valore al gruppo.”

Una delle caratteristiche distintive di Teate On Air è la sua capacità di offrire una vasta gamma di programmi che spaziano dalla musica ai dibattiti, dalla cultura agli eventi, creando un legame più stretto tra l’emittente e la sua audience.

Il 14 febbraio, nel giorno degli innamorati, la radio teatina festeggia due anni dalla messa in onda, tra dirette, podcast e musica attentamente selezionata.

In un’epoca in cui le notizie viaggiano rapidamente e la connettività è essenziale, Teate On Air dimostra come la radio possa adattarsi alle mutevoli esigenze della società. La sua presenza online offre agli ascoltatori la possibilità di partecipare attivamente attraverso i social media, creando una comunità virtuale intorno alla stazione radio.

In conclusione, mentre celebriamo la Giornata Mondiale della Radio, è importante riconoscere il ruolo cruciale che la radio svolge nella nostra vita quotidiana. La radio continua a essere una forza unificante, superando le barriere linguistiche e culturali per connettere le persone in tutto il mondo. La sua evoluzione tecnologica attraverso le web radio aggiunge un nuovo strato di dinamismo, promuovendo l’interazione e la partecipazione attiva degli ascoltatori.




UN GIORNO A TEATRO

Magliano de’ Marsi, 14 febbraio 2024. Le amministrazioni comunali di Magliano De’ Marsi, Scurcola Marsicana e Massa D’Albe, in accordo con la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “G. Di Girolamo” Prof.ssa Clementina Cervale, hanno promosso una iniziativa dagli aspetti culturali e sociali a favore degli studenti e delle studentesse dell’I. Comprensivo di Magliano De’ Marsi, permettendo loro la partecipazione a due spettacoli teatrali tenutisi all’interno dell’Auditorium comunale di Magliano.

La compagnia “Teatranti tra Tanti” ha proposto lo spettacolo, “Jacob il bugiardo”, una storia toccante e poetica realizzata in occasione della giornata della Memoria, e la compagnia “Teatro Lanciavicchio” ha messo in scena “Cenerentola e lo specchio Verità /apparenza e i pregiudizi ad esso collegato”; gli spettacoli hanno dato modo agli studenti e alle studentesse di riflettere su tematiche importanti e delicate, guidati dalla professionalità degli artisti e ha dato ancora una volta la testimonianza che la sinergia tra la scuola e il territorio può favorire in modo significativo le opportunità di crescita per i cittadini e le cittadine di domani.




PNRR SCUOLE

Iniziati i lavori per la costruzione della nuova palestra scolastica del Pantini-Pudente

Vasto, 14 febbraio 2024. Sono iniziati i lavori per la realizzazione di una nuova palestra polivalente nei pressi dell’istituto scolastico Pantini-Pudente di Vasto. La palestra, finanziata con fondi Pnrr del settore Edilizia Scolastica della Provincia di Chieti per un importo totale dell’intervento pari a 3.500.000 euro, sarà costruita su 1500mq di terreno di proprietà provinciale nell’area adiacente il polo liceale.

I lavori sono stati aggiudicati all’Impresa Adriatica srl di Vasto, che sta procedendo in questi giorni alle opere di scavo per realizzare le fondazioni della struttura. La palestra ospiterà un campo regolamentare di pallavolo e basket, con tribune e spogliatoi; oltre all’ingresso dal Pantini-Pudente, ci sarà un ulteriore ingresso indipendente dalla scuola per consentire l’eventuale utilizzo della palestra in orario extra scolastico.

L’edificio sarà costituito da due blocchi, uno destinato alla palestra con copertura in legno lamellare ed uno ai servizi spogliatoi. Il blocco palestra ha una superficie di circa 800 metri quadri, di cui 600 adibiti ad area gioco ed i restanti destinati alle tribune che potranno ospitare fino a 200 spettatori. La struttura, progettata secondo i criteri delle norme in materia di impianti sportivi per la disciplina agonistica del Coni, potrà essere omologata per le competizioni di pallavolo di livello nazionale e per le partite di pallacanestro di livello base. Tempi di realizzazione dell’opera 730 giorni lavorativi: la nuova palestra sarà quindi pronta entro il 2026.




LAVORI ALLA SCUOLA MATERNA

Avviati i lavori per il completamento della struttura pubblica di via San Canziano

Paglieta, 14 febbraio 2024. Ieri l’altro sono stati avviati i lavori volti all’ultimazione dell’edificio della scuola dell’infanzia in Via San Canziano di Paglieta. Il responsabile del III settore, l’Arch. Antonio Peschi, ha reso noto che il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato al Comune di Paglieta l’ammissione al finanziamento del progetto. Quest’ultimo si concentra sulla messa in sicurezza e/o realizzazione di strutture destinate ad asili nido e scuole dell’infanzia, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 – Istruzione e ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.1., con il supporto finanziario dell’Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU.

Al Comune di Paglieta è stato assegnato un contributo di complessive €315.500,00 per la realizzazione di quest’importante progetto. L’intervento è stato inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2023/2025 e nell’elenco annuale 2023, approvato unitamente al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2023/2025 con delibera consiliare n. 16 del 20/04/2023.

Il sindaco di Paglieta, avvocato Ernesto Graziani, ha dichiarato: ” Questo progetto rappresenta un importante passo avanti nel potenziamento dei servizi educativi per la prima infanzia nella nostra comunità. Ringraziamo il Ministero dell’Istruzione e dell’Unione Europea per il sostegno finanziario, e assicuriamo ai cittadini che continueremo a lavorare per garantire un ambiente sicuro e stimolante per i nostri giovani concittadini.”




VIA VERDE LUOGO DI SCAMBIO

È tempo di elezioni in Abruzzo. La Regione Abruzzo trasforma di fatto le attività stagionali in attività permanenti. Il WWF: si accontentano pochi privati a discapito dell’interesse collettivo

Lanciano, 14 febbraio 2024. Dichiara Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina: “Quanto accaduto nell’ultimo Consiglio Regionale di questa legislatura, con l’approvazione di un emendamento a firma del consigliere Montepara è di una gravità inaudita che non può essere sottaciuta. È un attacco diretto e sfrontato alla nostra Costa e al territorio di questa Regione Verde”.

A un mese dalle votazioni è stata apportata una modifica alla norma regionale sul commercio e in particolare alla parte che si occupa dell’attività stagionale e temporanea di somministrazione, la quale prevede che “I Comuni stabiliscono le condizioni per l’esercizio dell’attività di somministrazione in forma stagionale, considerandosi tale l’attività svolta per uno o più periodi, nel complesso non inferiori a novanta giorni e non superiori a centottanta giorni per ciascun anno solare”.

La modifica dell’emendamento consiste nell’aggiunta a 180 giorni delle parole: di apertura effettiva. Benché si tratti di una norma generale, che si applicherebbe a qualsiasi attività di somministrazione di beni e servizi, la sua ricaduta immediata sulle strutture presenti sulla Via Verde appare evidente.

Permetterebbe, di fatto, a quei soggetti che finora non hanno provveduto a smontare le strutture al superamento dei 180 giorni prescritti dalla legge di rimanere in piedi per tutto l’anno, in barba a chi si era scrupolosamente attenuto alla normativa smantellando tutto a fine stagione.

In questo tratto di costa, negli ultimi anni, sono state rilasciate molte autorizzazioni all’esercizio di attività legate alla ristorazione e ai servizi, in conseguenza dell’incremento dei turisti che frequentano la pista ciclabile grazie anche al completamento degli interventi sulle gallerie, che ne permettono finalmente la fruizione su tratti lunghissimi. Le nuove attività nate come funghi sulla Via Verde dovrebbero avere carattere stagionale, nella misura in cui la struttura deve essere rimossa o smontata alla fine della stagione turistica.

Ricordiamo come la costa compresa tra Ortona e Vasto si sia, finora, preservata dalla urbanizzazione selvaggia grazie alla presenza prima del sedime ferroviario, e, poi alla tutela 

sopraggiunta con la L.R n.5/2007, fortemente voluta dalla politica locale di concerto con le associazioni ambientaliste.

Sono state queste circostanze che hanno portato alla istituzione, ormai nel lontano 2001, del Parco Nazionale della Costa Teatina, fermo nel cassetto del Ministero dell’Ambiente, e alla nascita della pista ciclopedonale Via Verde, divenuta famosa per i panorami, per le piccole calette di ghiaia e sabbia, per le pareti di falesia e, non da ultimo, per le numerose aree protette disseminate lungo il percorso.

Tutti elementi questi che dovrebbero indurre la Politica locale e regionale ad una gestione del territorio che, da un lato, tenda alla conservazione di quanto di naturale e autentico resiste e, dall’altro, sviluppi un sistema economico/turistico in grado di sfruttare l’unicità del luogo; il tutto, ovviamente, cercando un equilibrio tra questi elementi, sfruttamento economico e conservazione, apparentemente in contrasto ma che in realtà rappresentano ciò che contraddistingue questa pista ciclopedonale da tante altre in giro per il mondo.

Conclude Ines Palena: “si continua con la miope politica di accontentare qualche privato invece di accelerare sulle necessarie opere per completare i tratti mancanti di Via Verde e provvedere alla manutenzione ordinaria della pista, che rappresentano il vero interesse collettivo. Di fatto dopo tanti anni, la Via Verde è ancora incompleta e carente di servizi essenziali, come fontanelle per l’acqua, servizi igienici, panchine per riposarsi, con relative rastrelliere per le bici”.




I QUATTRO PUNTI PER L’AGROALIMENTARE ABRUZZESE

ELEZIONI REGIONALI. Coldiretti, incontro con Luciano D’Amico per documento politico   

Pescara, 13 febbraio 2024. Lotta alla fauna selvatica che stermina i campi, sostegno all’agricoltura multifunzionale e all’alimentazione naturale, tutela del territorio e del suolo agricolo, sburocratizzazione. Sono i principali punti emersi nell’incontro “Continuiamo a seminare per il futuro” che, promosso da Coldiretti Abruzzo, si è svolto oggi pomeriggio nel Museo delle genti d’Abruzzo per illustrare il “Documento Politico sul cibo e sull’agroalimentare abruzzese” ai candidati alla presidenza della Regione Abruzzo Luciano D’Amico in vista delle elezioni del 10 marzo. Un momento di confronto sul futuro dell’agricoltura regionale (dopo quello con il candidato del centrodestra Marco Marsilio) moderato dal direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo, in cui sono stati illustrati i 4 punti che costituiscono il Documento politico di Coldiretti in una sala affollata di agricoltori.

Il Presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli si è soffermato sulle difficoltà collegate alla burocrazia e alla “improrogabile necessità di snellire le procedure che spesso ingessano le aziende con particolare riferimento alle più giovani che spesso vengono scoraggiate a continuare”, la presidente di Teramo Emanuela Ripani ha invece evidenziato l’importanza della tutela del territorio “in sinergia con le esigenze delle imprese che sono custodi e produttrici di eccellenze” ribadendo la necessità di provvedere al più presto all’approvazione di una nova legge sull’agriturismo. Sulla risorsa idrica e sull’utilizzo adeguato delle fonti alternative di energia “che sono indispensabili ma non devono rubare terra all’agricoltura” si è soffermato il presidente di Coldiretti L’Aquila Alfonso Raffaele mentre Giuseppe Scorrano, presidente di Coldiretti Pescara, ha ribadito con forza che “la tutela del made in Italy passa attraverso la lotta al cibo sintetico e la valorizzazione della filiera agricola abruzzese anche in considerazione della crisi economica, degli elevati costi di gestione e dei cambiamenti climatici che caratterizzano l’era contemporanea e che penalizzano gli agricoltori”.

Da qui, l’intervento Di Luciano D’Amico che ha comunicato una grande apertura e sensibilità nei confronti dell’agroalimentare, ha sottolineato lo stretto legame tra agricoltura e salute e ha ribadito l’importanza della valorizzazione delle produzioni e della cucina tipica abruzzese nonché di una corretta alimentazione a partire dalla prima infanzia e dalle scuole. Al termine, la condivisione dei principali punti del documento politico e le conclusioni affidate al presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli. «Il nostro documento ha uno spirito programmatico, propositivo e lungimirante elencando proposte concrete – ha detto il Presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli – chiunque andrà a governare avrà l’importante e impegnativo compito di dare risposte concrete ad esigenze sempre più stringenti su cui Coldiretti ha lavorato, lavora e continuerà a lavorare”.

I QUATTRO PUNTI (IN SINTESI) DEL DOCUMENTO POLITICO DI COLDIRETTI ABRUZZO

1.    Semplificazione Amministrativa e sburocratizzazione.

2.    Potenziamento dell’economia agricola attraverso la valorizzazione della multifunzionalità, la tutela dei territori e delle produzioni agroalimentari di eccellenza, l’incentivazione e il supporto dell’imprenditoria giovanile e femminile oltre che delle imprese tradizionali.

3.    Corretta gestione dell’ambiente e del territorio attraverso il potenziamento delle infrastrutture idriche e idrauliche, la tutela della risorsa acqua e l’utilizzo di energie alternative nel rispetto del consumo del suolo ad uso agricolo.

4.    Tutela del made in Italy e valorizzazione della filiera agricola abruzzese on particolare riferimento alle produzioni di qualità (vino, olio, ortaggi, latte e carne) anche in considerazione della crisi economica, degli elevati costi di gestione e dei cambiamenti climatici che caratterizzano l’era contemporanea.




LA LETTERA PASTORALE DI MONS. FUSCO

Sarà consegnata questa mattina al Clero della diocesi di Sulmona-Valva

Sulmona, 13 febbraio 2024. “Non ci ardeva forse il cuore?” è il titolo della lettera pastorale di Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva, uscita ufficialmente lo scorso 4 febbraio (6° anniversario del suo ingresso in diocesi), che sarà consegnata questa mattina al clero diocesano in occasione della presentazione del materiale preparatorio della prima visita pastorale in diocesi.

“Ho voluto scrivere questa lettera al Popolo di Dio che è in Sulmona-Valva in occasione della mia prima visita pastorale”, ha dichiarato Mons. Fusco, “perché il desiderio più grande del suo pastore è sapere come sta il suo cuore e, attraverso di essa, introdurre alcuni indirizzi pastorali ed ecclesiali su cui la nostra intera Chiesa è chiamata a riflettere sulle vie tracciate dal Sinodo”.

La lettera sarà consegnata ai fedeli della diocesi questa mattina tramite il sito diocesano e “all’inizio di ogni visita pastorale”, ha aggiunto il vescovo Michele, “avrò modo di consegnare a tutti gli operatori pastorali, in un unico volume, la mia lettera pubblicata insieme all’esortazione apostolica del Santo Padre Francesco, Evangelii Gaudium”.

“Con questa lettera pastorale – si legge nell’introduzione – vorrei raggiungere tutti voi per condividere, prima di tutto, il senso di questa mia visita, che non è semplicemente un adempimento canonico, ma desidera essere in modo del tutto speciale la visita del Pastore alla Chiesa di Sulmona-Valva: per stare con lei, vivere del tempo con lei, sentire battere il suo cuore e sapere come sta”.




OCEANS

Il giornalista Fabio Iuliano alla Mondadori

Pescara, 13 febbraio 2024. La Mondadori di Pescara (via Milano) ospita la presentazione di Oceans (Radici edizioni), il nuovo romanzo dell’autore e giornalista Fabio Iuliano; l’appuntamento è per venerdì 16 febbraio alle ore 18:00. Modera la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Oceans racconta il viaggio di un giovane musicista, che ripercorre i suoi ricordi attraverso la musica e i luoghi del passato, per tornare a rivivere quella che per lui è stata la notte più importante. Ed anche per questo nuovo appuntamento ci sarà la musica ad accompagnare la presentazione.

Oceans è un racconto che sa di saudade e serendipity, di sale dei mari del Nord, di amore e ripensamenti, di vecchi e nuovi incontri. È la storia di Simone, della sua vita di blogger e musicista che scorre a passo lento, fino a quando un’onda lo strappa dal presente morbido in cui si è rifugiato. Swansea, Roma, Lisbona. Tre città e tre tempi, per illuminare con i riflettori lo spicchio di palco occupato da chi cerca di lasciarsi alle spalle le cicatrici di Parigi e il ricordo di “quella” notte. Si tratta di un viaggio introspettivo alla ricerca di sé.

«Non ti rendi conto di quanto ogni singolo attimo sia immerso nell’eterno?

Eppure, abbiamo sempre l’impressione che il tempo ci sfugga, come la terra sotto i nostri passi. Ogni aspetto della vita segna questo momento: la brezza dell’alba, il rumore del mare, le macchine che corrono verso la Marina. I sensi stanchi dopo le sei di sera. Quello che voglio dire è che per gli abitanti del cimitero Oystermouth la vita ha già fatto il suo corso. Siamo noi, nel nostro essere mutevole, nei nostri piccoli cambiamenti quotidiani ad avere, o almeno illuderci di avere, il flusso che scorre nelle vene. E questo ci crea ansia. L’ansia di non riuscire a mantenere le promesse che abbiamo fatto a noi stessi. Non abbiamo paura di morire, ma paura di vivere una vita che, in fondo, è solo il sogno di un drago. Alcuni giorni mi sembra di dondolare a testa in giù da un ponte e di soffrire di vertigini al contrario».

Fabio Iuliano

Giornalista, docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e il Centro (testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale). In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America – la folle corsa ciclistica da un capo all’altro degli Stati Uniti – ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco. Nel 2007 ha vinto il premio giornalistico Polidoro. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni), l’anno successivo Lithium 48, sempre per la stessa casa editrice, quindi nel 2023 Oceans per Radici edizioni. Turista dello sport e della musica, ha corso le maratone Majors di New York, Londra, Berlino, Chicago ed è finisher dell’Ironman 70.3. Suona alternative rock ed è membro di Rockin’1000, la più grande rock band al mondo con cui ha fatto concerti anche negli stadi di Parigi e Madrid.




LEZIONI D’EUROPA 2024

Ciclo di webinar – 15 febbraio/18 aprile 2024

Chieti, 13 febbraio 2024. Il centro Europe Direct Chieti, gestito dall’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara ed i Centri della rete Europe Direct dell’Università di Siena, Roma Innovazione (operativo presso il Formez), dell’Università di Chieti, della Provincia di Verona, del Consorzio Universitario di Trapani Sicilia, dello Europe Direct Venezia-Veneto del Comune di Venezia, dello Europe Direct Emilia-Romagna, dello Europe Direct Molise e dello Europe Direct Lombardia organizzano un ciclo di 9 webinar sul tema Lezioni d’Europa, che prenderà inizio il 15 febbraio per concludersi il prossimo 18 aprile.

Destinato ai docenti e agli studenti degli Istituti Scolastici Superiori e delle Università, ai giornalisti, ai comunicatori, agli amministratori locali e alla cittadinanza tutta, il ciclo “Lezioni d’Europa”, giunto alla sua XV edizione, si svolge nell’anno in cui si terranno le Elezioni del Parlamento Europeo, previste nel prossimo mese di giugno. L’intento è di sollecitare i cittadini ad approfondire le proprie conoscenze e ad acquisire maggiori informazioni sull’Unione Europea, le sue istituzioni, le sue politiche e le opportunità che essa mette a disposizione.

Il programma dei webinar è suddiviso in quattro moduli:

L’Unione europea e le opportunità di finanziamento”;

“Tempi difficili, l’Unione europea e lo scenario internazionale”;

“Il Green deal, l’intelligenza artificiale e le loro concrete applicazioni”;

“Cittadinanza attiva ed elezioni europee”.

La finalità di questi webinar è anche quella di offrire uno spazio aperto a tutti i cittadini interessati per dare loro modo di ascoltare le riflessioni svolte da autorevoli studiosi, esperti e practitioners su alcuni temi cruciali dell’Unione europea.

Nel dettaglio il programma prevede i seguenti appuntamenti: L’Europa della salute. Il Programma Horizon “Missione cancro” 15 febbraio); Impara l’arte e mettila da parte: come si presenta un progetto europeo (22 febbraio); Il programma CERV: cittadinanza, uguaglianza, diritti e valori (29 febbraio).

L’Unione europea e il (dis)ordine internazionale (7 marzo); Fuori e dentro l’Europa. La Brexit e i prossimi allargamenti dell’UE (14 marzo); Allarme siccità: l’azione dell’UE contro la crisi idrica (21 marzo); Rendere vivibili le città: il New European Bauhaus (4 aprile); L’Unione europea di fronte alle sfide e alle opportunità dell’intelligenza artificiale e di ChatGPT (11 aprile); Fai sentire la tua voce: le elezioni europee del giugno 2024 (18 aprile).

“L’Europa va capita nella sua moderna complessità – spiega la dottoressa Annalisa Michetti, Responsabile del Centro Europe Direct della d’Annunzio – e per esser capita deve esser conosciuta perché è la nostra casa comune. Quelle che andiamo a realizzare non sono lezioni per impartire dettati e nozioni ma, soprattutto nell’approssimarsi delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, momenti di incontro e di approfondimento per chi vuole essere un Cittadino europeo informato e, quindi, consapevole”.   

Maurizio Adezio

ISCRIZIONE: Per l’iscrizione occorre seguire la seguente procedura:

1. Andare alla pagina di DFPAuth – Sistema di autenticazione del Dipartimento della Funzione Pubblica e registrarsi: https://auth.formez.eu/?q=user/register;

2. Una volta registrati su DFPAuth – Sistema di autenticazione del Dipartimento della Funzione Pubblica andare nella pagina Eventi PA, individuare i webinar a cui si intende partecipare ed iscriversi cliccando sul bottone rosso in alto a sinistra ISCRIVITI, inserendo le proprie credenziali create su DFPAuth. La registrazione viene accettata e poi si ricevono, di volta in volta, i link per l’accesso ai webinar.  ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE La partecipazione ai singoli webinar viene attestata singolarmente al termine dell’evento, in seguito alla compilazione di un questionario di gradimento. Andando alla voce I MIEI EVENTI, si riceve il questionario. Dopo la sua compilazione la piattaforma rilascia l’attestato di partecipazione.




INCONTRO DEDICATO ALL’OLIO D’OLIVA

Mercoledì della cultura UnivAQ, domani 14 febbraio alle 18:15, alla libreria Colacchi

L’Aquila, 13 febbraio 2024. Olio extravergine! Ci sei o ci fai? è il titolo del secondo appuntamento della 23ª stagione dei Mercoledì della Cultura.

Dopo l’evento eccezionale al Munda – Museo nazionale d’Abruzzo, con la vista guidata alla mostra su Giulio Cesare e Francesco Bedeschini, la rassegna UnivAQ dedicata alla divulgazione scientifica torna nella consueta sede della libreria Colacchi (corso Vittorio Emanuele II, n.5 – L’Aquila).

Ospite dell’incontro, in programma mercoledì 14 febbraio alle 18.15, sarà Domenico D’Alessio, esperto di olio d’oliva, con una vasta esperienza nella degustazione di oli extravergini di diverse zone di produzione.

L’ingresso è gratuito ed è prevista una diretta streaming alla quale si potrà accedere dal seguente link www.univaq.it/live.

L’olio di oliva è il re della dieta mediterranea e della tradizione gastronomica italiana: è un elemento irrinunciabile della nostra alimentazione ed esprime l’identità culturale della nostra cucina. Ma cosa sappiamo realmente di questo straordinario prodotto?

L’incontro si propone di rispondere ad alcune domande, una sorta di “tutto quello che avreste voluto sapere sull’extravergine di oliva e non avete mai osato chiedere”.

Innanzitutto, cos’è un olio extravergine?

Gli extravergini sono tutti uguali?

Ma anche: sono davvero tutti extravergini?

C’è stato un progresso della qualità dell’extravergine?

Che uso possiamo farne?

Nelle diete si raccomanda di ridurne il consumo perché è un grasso: è un saggio consiglio?

Quali sono le sue potenzialità nel piacere sensoriale?

Dopo la laurea in scienze agrarie a Pisa, Domenico D’Alessio ha lavorato in aziende cooperative agricole toscane occupandosi principalmente del miglioramento della qualità dei prodotti agroalimentari. Negli ultimi venti anni si è interessato alle caratteristiche sensoriali dell’olio EVO e ha approfondito le questioni pertinenti la sua qualità e le differenze tra gli oli extravergini.

Ricopre l’incarico di panel leader del comitato interprofessionale per l’esame organolettico degli oli vergini ed extravergini della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest. È giudice sensoriale nei concorsi e nelle selezioni per l’olio EVO (Premio Il Magnifico, Gambero Rosso, Olio Capitale-Trieste, Volterra Gusto, Pisa Food and Wine, Selezione Oli Extravergine di Oliva DOP e IGP della Toscana). Gestisce i corsi abilitanti all’iscrizione nell’elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva vergini ed extravergini.




TESI MAGISTRALE SU GENNARO DELLA MONICA

Presentazione pubblica di Valeria Ballatore

Teramo, 16 febbraio 2024 – Valeria Ballatore, laureata con lode in Arti Visive presso l’Università di Bologna, sarà protagonista di un evento culturale che si terrà il prossimo 16 febbraio 2024, dalle 16:30 alle 18:30, presso “L’Arca – Laboratorio per le arti contemporanee” a Teramo. La giovane dottoressa presenterà la sua tesi magistrale, intitolata “Gennaro Della Monica e il suo castello: dalla pittura all’arte totale (1836-1917)”, un’opera che esplora la vita e l’eredità artistica di uno dei pittori abruzzesi più significativi tra il XIX e il XX secolo, in stretta connessione con l’approfondito interesse di affermati storici dell’arte quali, ad esempio, Cosimo Savastano, Paola Di Felice e Philippe Daverio, solo per citarne alcuni.

Attraverso un’analisi meticolosa, la ricerca svela dettagli inediti sulla formazione artistica di Della Monica, aspetti personali che hanno plasmato la sua opera, e un focus particolare sul suo castello, un luogo intriso di arte e di storia teramana.

La tesi, inoltre, approfondisce l’analisi delle opere di Gennaro Della Monica, ripercorrendo le influenze che hanno guidato il suo stile artistico. Dal contesto storico-culturale dell’epoca emergono chiaramente i tratti distintivi delle sue creazioni, offrendo uno sguardo ricco e approfondito sul panorama artistico italiano del XIX e XX secolo, in particolare quello partenopeo.

Per quanto concerne il Castello, che fu sua residenza, la tesi esplora in che modo questo luogo abbia ispirato e modellato la sua visione artistica, trasformandolo in uno spazio di espressione totale dell’arte. Attualmente, il castello è oggetto di un’importante opera di restauro e riqualificazione, riportando così alla luce la sua importanza dopo decenni di incurie. È con grande impegno che il Presidente del Consiglio Comunale, Alberto Melarangelo, ha promosso attivamente questa iniziativa, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio culturale della città.

Il progetto di Valeria Ballatore rappresenta, dunque, una naturale continuazione delle ricerche già avviate da celebri critici d’arte.