PROMUOVERE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Partenza del Giro E da Fossacesia 6 maggio

Fossacesia, 5 aprile 2023. “Da una città come la nostra, che  punta sulla mobilità sostenibile, che crede fermamente nel valore del turismo slow quale opportunità di sviluppo, la partenza dell’edizione numero 5 del Giro-E è occasione di promozione unica per la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per l’Abruzzo e per la stessa Fossacesia”. È l’intervento del sindaco, Enrico Di Giuseppantonio,  nel corso della presentazione a Milano del Giro-E 2023, che il 6 maggio inizierà da Fossacesia per poi concludersi il 28 maggio, dopo 20 tappe, a Roma. La corsa, organizzata da RCS Sport & Eventsuna E-Bike Experience, è di tipo amatoriale ed è riservata ad un numero ristretto di squadre che, dotati di biciclette a pedalata assistita, si sottoporranno a prove di regolarità svolte su una parte del percorso del Giro d’Italia. Parteciperanno anche personaggi noti del ciclismo e dello sport.

Il via sarà dato al mattino del 6 maggio da piazza Alessandro Fantini, spazio che nel quale sarà allestito il Green Fun Village. I corridori, dopo essere transitati nell’area monumentale di San Giovanni in Venere, raggiungeranno il Lungomare della Marina e da lì, percorrendo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, giungeranno al traguardo di Ortona a conclusione di un percorso di 28 chilometri e 200 metri.

“Il Giro E è l’occasione per la promozione di uno stile di vita che guarda sempre di più alla mobilità sostenibile e al rispetto dell’ambiente – sottolineano il sindaco Di Giuseppantonio e l’assessore allo Sport Maura Sgrignuoli – Per queste ragioni ritengo che l’evento sia importante per Fossacesia, che è tra le mete preferite per il cicloturismo. E lo sarà ancor di più per mettere in mostra la Via Verde della Costa dei Trabocchi che, a mio avviso, è il percorso ideale per sviluppare questi aspetti, grazie anche alle sue indubbie bellezze paesaggistiche”.

La partenza della prima tappa del Giro-E da piazza Fantini darà l’opportunità di avvicinare i più piccoli ai valori dello sport e della bicicletta.




FINALMENTE i marciapiedi

L ‘Amministrazione comunale ha sancito l’abbattimento di circa 220 alberi  per il rifacimento dei marciapiedi

Francavilla al Mare, 5 aprile 2023. Il comitato Finalmente i Marciapiedi, varie associazioni e cittadini hanno proposto un progetto alternativo che permettesse il rifacimento dei marciapiedi senza pregiudicare l’esistenza dei  pluridecennali alberi  la cui presenza è preziosa per la salute pubblica.

Sono dei depuratori naturali degli inquinanti (CO2 , polveri sottili ecc. ). Proteggono  dalle onde di calore estive.  In una giornata calda estiva la differenza di temperatura tra l’asfalto coperto dall’ombra di un albero e l’asfalto privo di ombra è di 28°.

Divario che aumenterà per le conseguenze del riscaldamento globale. Abbattere alberi  in città  è in  controtendenza  con le  indicazioni della comunità scientifica: incrementare il verde urbano.

La sindaca è l’ autorità sanitaria locale, chiamata a  tutelare l’ambiente e la salute pubblica.

Abbiamo coinvolto le forze politiche in Consiglio come il M5S, che si è mostrato interessato al progetto, sposandolo con una interrogazione orale proposta in Consiglio Comunale ed il PD, partito  di maggioranza, con l’obiettivo di dialogare sul destino degli alberi.

Questo ultimo, mostratosi interessato al nostro progetto si è arenato nelle stringenti logiche di maggioranza. Rimaniamo fiduciosi nella volontà del PD locale di mettere in pratica la linea ambientalista della nuova segreteria  nazionale Elly Schlein.

Aspettiamo atti concreti che possano riaprire la questione della salvaguardia del nostro patrimonio arboreo. Per cui giovedì 6 aprile,  alle ore 10,30, presso la sede dell’ associazione Buendia, in Viale Nettuno, 110 c, è convocata una conferenza stampa al fine di Illustrare le nostre proposte per rifare i marciapiedi e salvare gli alberi della città.

Comitato Finalmente i Marciapiedi

Buendia

Italia Nostra Pe Ch

Legambiente Ch PE

Wwf CH PH

Conalpa

Codacons

Isola di Amantani Onlus

Cittadini Residenti.




A COSA SERVONO CERTE CICLOVIE URBANE?

A cosa servono certe ciclovie urbane?

In alcuni posti a parcheggiare le auto, ovviamente. E anche le fermate del bus, quasi sempre vuote, sono utili per la sosta. Una delle ciclovie più gettonate di Pescara, soprattutto fra le corsie ciclabili, quelle con linea gialla per capirsi, si trova sul lato monte del Ponte Risorgimento, circa cento metri, a partire dal Cinema Massimo fino alla sommità, e intercetta, lo si diceva prima, anche una fermata del bus.

Ecco quindi immortalata, giorni fa e con una serie di scatti, una situazione ordinaria, ricorrente, si potrebbe dire normale: auto lasciate in sosta sulla pista ciclabile, caso mai con le quattro frecce accese a segnalare l’emergenza, e tutto il resto che gira intorno a loro, dove c’è spazio.

Cicliste e ciclisti quindi transitano sulla strada, pur avendo uno luogo a loro riservato, senza crucciarsi molto dell’indebita occupazione, presi come sono dallo sforzo della salita.

E pure l’autobus è costretto a stare lontano dalla banchina, anche un paio di metri, non potendo compiere la manovra di avvicinamento, costringendo i clienti alla rincorsa o a salti per superare lo scalino di discesa o salita.

Tutto sembra normale: tutti passano un po’ più in là, dove c’è spazio, perché la strada è ampia. E nessuno, così sembra, che si chieda se quella attribuzione di funzioni, la corsia ciclabile e l’area di accoglienza del bus nell’intorno della fermata, entrambe certificate da apposita segnaletica, sia oggetto di interpretazione o categorica affermazione!

Spesso, troppo spesso, sembra prevalga la prima ipotesi. Tanto che verrebbe da chiedersi se non fosse il caso di rimuovere aree e linee, e lasciare alla domanda, alle esigenze di mobilità, il compito di definire le funzioni, a questo punto variabili a seconda dell’utente.

Ma a questo punto anche il semaforo rosso, il senso unico, le strisce pedonali, il marciapiede verrebbero meno.

Diversamente bisogna convincersi che la strada va diversamente sagomata e ritagliata, se necessario, sulle funzioni da attribuire, in modo da far capire a chi si sposta con il mezzo con più esigenze, di spazio soprattutto, che non può soddisfare ovunque e in ogni momento il bisogno di sosta.

Subito la banchina avanzata per il bus, quindi, e dissuasori di invasione delle corsie ciclabili, che potrebbero anche essere più ampie delle attuali, per accogliere in modo decisamente dignitoso gli utenti deboli della strada.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




PROGETTO AREA di risulta a Pescara

Il Co.n.al.pa. “Il bosco non è un luogo ostile, anzi è vita e miglioramento dell’ambiente cittadino.”

Pescara, 27 marzo 2023. Il bosco è vita ed è un baluardo importante per migliorare non solo il contesto urbano, ma anche la stessa qualità della vita dei cittadini: è quanto dichiara Alberto Colazilli, presidente del Co.n.al.pa. (Coordinatore Nazionale Alberi e Paesaggio) in merito al progetto di riqualificazione dell’area di risulta a Pescara. “Recentemente il Sindaco Masci ha dichiarato che il bosco pensato dalle associazioni per l’area di risulta è qualcosa di ostile, che spacca in due la città, che diventerebbe presto un luogo respingente, potenzialmente pericoloso, difficile da attraversare e da frequentare. In realtà molte ricerche scientifiche in tal senso parlano dei grandi benefici psicofisici che un bosco cittadino può creare sulla comunità.”

“In primis vogliamo citare una ricerca congiunta svolta tra le Università di Edimburgo, la North Carolina State University e la Clemson University che si è concentrata sulla correlazione diretta tra fenomeni criminali e danneggiamento del patrimonio. In particolare, l’analisi ha interessato 301 città degli Stati Uniti con popolazione superiore a 100 mila abitanti, indagando sulla relazione tra il rischio di criminalità e verde pubblico, prendendo come altro fattore il reddito medio delle famiglie e la condizione sociale. In ben 298 città analizzate, il verde è associato a un minor rischio di criminalità violenta, mentre in tutte le città campione è stato riscontrato il legame tra spazio verde e minor rischio di danneggiamento contro la proprietà pubblica. Lo stesso studio ha riscontrato che la principale causa di criminalità violenta è lo svantaggio sociale”, continua Colazilli, “Ciò dimostra che non è tanto il verde cittadino a creare problemi sociali ma il contesto ambientale in cui i cittadini vivono.”

“Possiamo confermare che un maggior numero di parchi, di alberi, di aree verdi in genere, non può che migliorare l’aspetto e la qualità ambientale di un territorio, generando una certa influenza su questioni sociali importanti, quali l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la criminalità e la sicurezza e benefici economici, come dichiarato anche dal prof. Ferrini, ordinario di Arboricoltura presso l’Università di Firenze, in un suo articolo su verde urbano e criminalità. Altri ricercatori sono arrivati alla conclusione che un aumento del 10% della copertura arborea può contribuire a una diminuzione del 12% dei reati.”

“Il riutilizzo di aree urbane dismesse e in degrado diventa un investimento positivo per la città, come nel caso del parco centrale dell’area di risulta a Pescara.”, continua Colazilli, “Evitando ulteriore cementificazione e realizzando un bosco cittadino si produce anche un incremento potenziale dei servizi ecosistemici oltre che la fornitura di nuovi habitat, nuovi spazi aggregativi sociali, di svago e di miglioramento della qualità della vita.”

“Raffrescamento del tessuto urbano con temperature anche di 10 gradi in meno in estate rispetto a aree cementificate, minore inquinamento, accesso alla natura e ai suoi benefici, miglior salute e benessere, controllo delle precipitazioni, minor erosione del suolo, sono solo alcuni dei benefici che un grande bosco in città potrebbe produrre a tutta Pescara.” spiega Colazilli, “Quindi tornando al bosco minaccioso, popolato da chissà quali creature pericolose, così tanto esaltato dal Sindaco Masci, si tratta solo di leggende metropolitane e di paure ingiustificate che non hanno alcun fondamento scientifico. Ogni grande parco cittadino va seguito con una gestione strategica che comprende pianificzione, progettazione, realizzazione e gestione. Non diamo la colpa sempre alle aree verdi e agli alberi, è il contesto sociale che va migliorato insieme alla riqualificazione di aree degradate che, indirettamente, possono portare a un miglioramento psicofisico della salute dei cittadini, abbassando così i livelli di criminalità.”




TORNA IL RISCHIO di Speculazione Edilizia

Immobilismo per la tutela della Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 27 marzo 2023. Diciotto anni senza Gestione e un PAN in vigore portano al ritorno del pericolo cemento in riserva Borsacchio. È ora di partire per il bene del territorio, dei residenti e del futuro naturale e turistico della Città di Roseto degli Abruzzi. Spianata un’area costiera.

La storia della Riserva Borsacchio ormai è un romanzo lungo 18 anni. Nata per salvare uno dei tratti costieri e collinari di pregio dalla cementificazione per opera di grandi imprenditori edili da fuori città . Nata nel 2005 entro 90 giorni doveva partire un comitato di gestione ed un PAN. Ad oggi, seppur qualche progresso è stato fatto, non esistono nessuno dei due.

In assenza di questi due strumenti le norme prevedono un blocco su molti aspetti in attese di regole (un PAN) ed un arbitro che valuti interventi singoli in base alle regole (comitato gestione). Questo crea fake news di speculatori edili travestiti che diffondono notizie su blocchi totali dovuti alla riserva. Esistono blocchi ma non per la riserva, il blocco parziale esiste perchè la politica non attiva la riserva ovvero PAN e Gestione. In tutte le riserve si ristruttura, si fa imprenditoria sostenibile, agricoltura anzi sono obbiettivi da aiutare e sovvenzionare. Ma la Riserva Borsacchio è bloccata, così come le risorse per svilupparla da destinare a chi la vive.

In questi anni solo come volontari cerchiamo di salvare il salvabile per non far estinguere specie di pregio e per non far dimenticare la storia incredibile di questi luoghi.

In questo immobilismo e assenza di gestione sono tornati gli appetiti cementificatori di gruppi imprenditoriali fuori Roseto e perfino fuori Regione.

Dal 5 Marzo 2023 al 26 Marzo 2023 , uno dei tratti classificati come Duna Grigia, con codice protezione Natura 2000, della Riserva è stato totalmente sbancato con scavatori che hanno lavorato fra duna e terra spostando sabbia e danneggiando presumibilmente la vegetazione Dunale spingendo rifiuti dal campo in spiaggia. Nelle relazioni del PAN era addirittura fotografata e classificata come area di pregio dallo studio condotto dai ricercatori .

Ora una delle aree più fotografate della Riserva appare un deserto . Il problema nasce da 18 anni senza gestione, pianificazione e controllo. I lavori sono stati svolti da una ditta , che ha preso in affitto i terreni, che si occupa di stabilimenti balneari, ristorazione e turismo. Quei terreni sono di sabbia e sale investiti dal mare dalle mareggiate invernali fino a metà strada con la ciclabile. Per questo non sono coltivati e nei decenni sono diventate dune e habitat. Ora abbiamo inviato una informativa alle autorità per capire se erano autorizzati e comprendere il fine visto che presumibilmente non si tratta di agricoltura.

L’area era dimora di decine di specie di flora e fauna dunale protetta. E’ stata perfino spostata la sabbia per livellare l’area retro dunale che era l’unico argine alle mareggiate. Ora in quel tratto il prossimo inverno il mare rischierà di arrivare alla ciclabile.

Il problema nasce dal paradosso realtà\cartografia. Nonostante 15 anni di esposti la linea di costa non è mai stata aggiornata e tecnicamente, vista vetustà delle mappe e l’erosione, per la burocrazia nei primi 70 metri di mare ci sono terreni e vigneti . I primi terreni agricoli sottomarini della storia in sostanza. Il TAR in una recente sentenza conferma, in una causa privata, che di fatto da mare a ciclabile ormai è demanio ed ha sollevato un privato da lavori su quell’area perché le aree demaniali sono di spettanza pubblica.

Nascono falsi comitati di residenti che dal Lazio chiedono il taglio della riserva per costruire grandi strutture da colline a mare lanciando fake news che rovinano l’immagine turistica della città lanciando e procurando allarmi su una spiaggia invasa da siringhe infette di AIDS solo per cercare di tagliare ancora la riserva e costruire su mare e colline.

Alla città, ai residenti, al territorio serve far partire questa Riserva. Questo stallo è un danno per tutti. Queste problematiche ad Atri, Pineto, Silvi si sono presto superate grazie al lavoro , pianificazione, investimenti che hanno portato a creare un capitale naturale baluardo di sostenibilità e che fa numeri invidiabili in tema di turismo ed agricoltura.

Il nostro è un appello positivo. Salvate la riserva il tempo è finito

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




UNA FOTO DI CORSA: manca qualcosa

Tabula Rasa

Pescara, 26 marzo 2023. È stata una foto non di qualità, fatta di corsa da chi sta passando velocemente da quelle parti e si accorge che manca qualcosa, ad annunciarmi sul cellulare, una mattina di qualche giorno fa, la mattanza di questo boschetto di circa 50 pini. Adornavano le aiuole spartitraffico del raccordo asse attrezzato – via Raiale, uno svincolo posto nei pressi della FATER, o del tratto terminale o iniziale della greenway ciclabile lungo fiume sud di Pescara.

Sono diversi i cartelli che indicano la pertinenza gestionale di questi tratti: ANAS S.p.A., per cui si presume sia stata questa società la committenza dei lavori eseguiti. Il condizionale è d’obbligo perché cartelli di cantiere non ve ne sono (normale, visto che l’intervento è terminato), ma non è dato sapere se sono stati apposti in precedenza, per informare di motivazioni, tempi, importi, autorizzazioni e quant’altro.

Un boschetto di pini che forse ANAS stessa potrebbe aver messo a dimora anche oltre 50 anni fa, e che ha spazzato via nel giro di una giornata, presumibilmente in nome condizioni che la Società ritiene essere di rischio e pericolo per gli utenti di quel tratto, situazione a cui porre rimedio con la la messa in sicurezza dell’attraversamento.

Certo, non è che quel boschetto intercettasse tutta la CO2 più i vari inquinanti, compreso il rumore, derivanti da traffico veicolare locale, ma di anidride carbonica in quegli alberi ce ne deve essere finita parecchia. Mi chiedo: chi farà ora questo sporco lavoro per i prossimi decenni?

E, soprattutto, che fine ha fatto o farà quella biomassa, imbrigliata, bloccata, sequestrata per così lungo tempo in quei tronchi, in quei rami, in quelle fronde? O è già tornata CO2 libera, in cielo?

A passare da quelle parti diversi giorni dopo, si sente ancora forte l’odore di resina (come in altre occasioni, altrettanto drammatiche, si sente pungente l’odore di bruciato).

Un odore che però in questo caso apre le narici, richiama il profumo della salsedine, il colore e il rumore del mare e il lieve rumore della brezza spazzolare le spiagge. Si può ancora toccare con mano il fresco e appiccicoso essudato che fuoriesce dai ceppi, prima che solidifichi all’aria, ora puzzolente e rumorosa, di questo triste inizio di primavera.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net




PIANTUMAZIONE prima giornata

A cura dell’associazione Unalberoinpiu

Giulianova, 25 marzo 2023. Dopo l’approvazione da parte del comune, con l’assegnazione di due aree (una al lido e una al paese) questa mattina è stato A cura dell’associazione Unalberoinpiu

messo a dimora 57 nuovi alberelli.

Tutto grazie alla partecipazione di diversi cittadini e attività che hanno aderito all’iniziativa.

Sono stati messi a dimora diverse specie di alberi tra cui: tiglio, acero campestre, acero saccarino, ginkgo, quercia, pero selvatico, ciliegio selvatico, melo selvatico, betulla.

Il progetto continua e riparte nel mese di novembre.




GIORNATA ECOLOGICA Ripuliamo le strade della Contea

Pulire in compagnia – Montagna Pulita a Castelli. Seconda edizione: domenica 26 marzo 2023 della Sezioni Cai di Castelli.

Castelli, 24 marzo 2023. Tutti insieme per una giornata dedicata alla pulizia con un grande messaggio di cura e attenzione ai propri luoghi identitari. L’appuntamento è per domenica 26 marzo con ritrovo in Piazza Roma alle ore 8:30.

Il Cai, nell’ambito del suo ruolo, impegnato in questa mirata giornata, presenta anche una visione integrale del territorio con azioni ed effetti che migliorano la vita nelle montagne e di conseguenza quella nelle pianure.

La giornata ecologica ha quindi una sua visione che va oltre l’importante evento di domenica 26 e ci conduce alle molte iniziative in Montagna con i tanti Progetti Cai in itinere: Rifugio Enrico Faiani, Mulinetto degli smalti, Rete Escursionistica, Sentiero Italia Cai, Sentiero della Pace, Sentiero Terre Alte, Terapia Forestale, Sentinelle del clima, Acqua fonte di vita e monitoraggio di sorgenti, fontane e lavatoi, in Famiglia con il Cai…. Ce n’è per ogni sensibilità e interesse.

Si presta attenzione alle transizioni in atto per crisi climatica e crisi energetica, impattanti su tutto il territorio ma in particolare sulle zone di montagna.




L’ORA DELLA TERRA a Roseto degli Abruzzi

Biciclettata in notturna da Roseto a Giulianova lungo la ciclabile con Flash Mob a Sorpresa

Roseto degli Abruzzi, 24 marzo 2023. Il 25 Marzo 2023 torna a Roseto degli Abruzzi L’Ora della Terra del WWF Internazionale.  Earth Hour, l’Ora della Terra, è la grande mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro più sicuro, giusto e sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

Anche un gesto apparentemente semplice, come spegnere la luce, è un contributo ad un futuro di benessere per le persone e per il Pianeta. Il comune di Roseto degli Abruzzi ha sempre aderito in questi anni e l’evento pensato per coinvolgere i cittadini è una bellissima, e facile, biciclettata notturna da Roseto a Giulianova lungo il tratto interamente ciclabile e pianeggiante.

Durante la pedalata ci fermeremo in un punto per un flash mob a sorpresa ed invitiamo i partecipanti a portare una torcia elettrica. Come sempre sarà un evento sostenibile fatto di colori e voglia di stare insieme.  Partenza il 25 Marzo 2023 alle ore 20.00 da Piazza della Repubblica (Municipio di Roseto)

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




LA NATURA si risveglia

Con l’equinozio di primavera

Chieti, 24 marzo 2023. Lunedì 20 marzo, c’è stato l’equinozio di primavera (noto anche come equinozio di marzo), perché la durata del giorno e della notte è quasi uguale. È la fine dell’inverno. La natura si risveglia, nascono i fiori primaverili ambasciatori della bella stagione, che sbocciano e colorano i prati e i boschi.

Le Viole, le margherite, l’anemone epatico di colore blu intenso e le primule, con i fiori giallo chiaro, che fioriscono nel sottobosco coperto di foglie secche. Ho scelto di ciaspolare, iniziando da Passo Lanciano (1318 m), (nel territorio del comune di Pretoro CH, Parco Nazionale della Maiella), verso I PIANI DI TARICA, (1330m).

Il meteo splendido, la temperatura di 15 gradi, con sole, aria fine e leggera, che ti entra dal naso e va a pulire i polmoni, cielo limpido con un colore celeste intenso, il panorama sulla catena del Massiccio del Gran Sasso, i Monti della Laga, il Mare Adriatico, i tanti comuni.  Desideravo un percorso senza persone, per godere il RUMORE DEL SILENZIO.

Oltre al rumore della ciaspola, solo qualche cinguettio di volatili. Il profumo intenso del terreno bagnato, l’erba che prende il posto della neve e, il Croco Primaverile (Crocus Vernus), conosciuto come zafferano selvatico, che fiorisce allo scioglimento delle nevi.

Attenzione a non raccogliere questo croco, perché velenoso, al contrario del crocus sativus, che è l’unico ad avere interesse alimentare come spezia. Anche la fauna selvatica esce ora dal letargo, ma purtroppo non ho visto le orme.

Dislivello +/- 150 metri

Distanza A/R 6 KM

Tempo 3 ore con soste

Difficoltà EAI (escursione in ambiente innevato)

Luciano Pellegrini 




NON NELLA NOSTRA CITTÀ

FIAB Pescarabici aderisce alla manifestazione

Pescara, 23 marzo 2023. In Piazza Sacro Cuore il prossimo 25 marzo 2023, condividendo le sollecitazioni rivolte all’Amministrazione Comunale per un maggior ascolto delle richieste dei cittadini attraverso percorsi partecipativi organici alle scelte di politica urbana, FIAB Pescarabici aderisce alla manifestazione: NON NELLA NOSTRA CITTÀ.

In particolare, per quelle che coinvolgono le comunità locali, per una maggiore attenzione alla cura e alla predisposizione nonché preservazione di spazi verdi il più possibile prossimali alle residenze dei cittadini, soprattutto nei casi di significative aggregazione di abitazioni; sollecitiamo un più accorto e responsabile utilizzo delle risorse economiche finalizzate a progetti e opere che non siano fine a se stesse e che quindi incontrino il prevalente favore dei destinatari.

All’interno di detta cornice sollecitiamo l’Amministrazione Comunale ad intervenire sui seguenti aspetti specifici, su cui dichiariamo ancora una volta la nostra disponibilità operativa:

installare in città dieci mila stalli per bici, lineari e per nodi di aggregazione

realizzare 110 km di ciclovie, per avere almeno un metro a testa di itinerari ciclabili

predisporre percorsi ciclabili in occasione di lavori straordinari (art. 10 L. 366/98)

istituire l’ufficio bici, ovvero una struttura pubblica dedicata alla mobilità sostenibile

attivare e sostenere la figura del Mobility Manager di area e aziendale.




AFFIDAMENTO SPIAGGE LIBERE e non ancora in concessione

In scadenza per il prossimo 28 marzo, gli avvisi

Tutti i documenti e i modelli utili,  sul sito del  Comune

Giulianova, 22 marzo 2023. Scadrà il prossimo 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo delle spiagge libere giuliesi per la stagione balneare 2023. Il bando, consultabile sul sito istituzionale del Comune, prevede l’ assoluta esclusione di impianti fissi o mobili, senza alcun diritto di insistenza. L’affidamento è posto in essere  per assicurare la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare e sulla spiaggia, per garantire la pulizia, l’igiene e il decoro del tratto di spiaggia a disposizione, per consentire l’uso dei servizi igienici ai bagnanti.

Gli interessati devono far pervenire le istanze al Comune di Giulianova  ( Quarta Area,  Settore Demanio Marittimo) tramite il servizio postale, oppure mediante consegna diretta all’Ufficio Protocollo o a mezzo Pec all’indirizzo protocollogenerale@comunedigiulianova.it). Sulla richiesta, in bollo, occorre specificare esattamente l’area interessata e l’estensione del fronte mare.

Scade allo stesso modo il 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo, per la prossima stagione balneare, delle spiagge non ancora in concessione. Anche in questo caso, il fine è garantire la sicurezza in mare e in spiaggia, il decoro dell’arenile, la dotazione dei servizi igienici. Le domande dovranno pervenire nei tempi e nei modi previsti dall’avviso relativo alle spiagge libere.  Va indicata l’area interessata tra le 7 nuove spiagge previste in concessione, o tra le 3 aree destinata ad “Area per servizi turistici di pubblica utilità” dal piano demaniale vigente.




UN GIUSTO MODO di manifestare

Siamo stati tutti a scuola a piedi e in bici

di Filippo Catania

Pescara, 21 Marzo 2023. Ieri mattina lunedì 20 marzo 2023, abbiamo organizzato un flash mob colorato e allegro con gli alunni delle due scuole primarie dell’Istituto Comprensivo n. 3 che frequentano il Pedibus.

A parte i sorrisi, i motivi per cui abbiamo deciso di iniziare la settimana nazionale FIAB del “Tutti a scuola a piedi o in bici” sono serissimi:

– Troppo inquinamento atmosferico, soprattutto vicino alle scuole

– Troppo traffico e rischio di incidenti

È necessario un cambiamento forte e deciso!

Molte famiglie, con senso di responsabilità, hanno colto l’opportunità del Pedibus sottoscrivendo tutti i vantaggi che offre: oltre alla mitigazione dell’inquinamento e del traffico automobilistico permettono ai propri figli di arrivare a scuola con un benessere maggiore dopo una breve ma salutare camminata. Confidiamo in altri genitori che possano scegliere di favorire la salute ed il benessere dei propri figli.

Rinnoviamo le nostre richieste all’Amministrazione Comunale:

– Realizzazione di Zone Scolastiche definitive o temporanee previste dal Codice della Strada

– Sanzioni perentorie agli automobilisti che praticano soste selvagge nei pressi delle scuole

Agli istituti scolastici chiediamo di

– favorire le iniziative per un progressivo ma determinato abbandono dell’automobile da parte del personale scolastico anche attraverso azioni di Mobility Management

– alleggerire le dotazioni scolastiche che gli alunni devono faticosamente portare a scuola per lo svolgimento delle lezioni

Da parte nostra possiamo contare sui numerosi alunni che partecipano con entusiasmo e consapevolezza al cambiamento di stile di vita e a comminare multe morali agli automobilisti indisciplinati che intasano le strade nei pressi delle scuole.




SE LA SEGNALETICA stradale è un optional

Sono stato minacciato (mi stai fotografando?), nonché invitato a fare “scatti” in altre parti della città, dove di situazioni simili ce ne sono tante. E purtroppo è così

Pescara, 18 marzo 2023. Ma qui, lungo la salita lato nord del Ponte Risorgimento, lo sport di occupare la pista ciclabile per parcheggiare, sempre per qualche minuto, ovviamente, è molto praticato. Con l’aggravante che c’è una fermata del bus, proprio sulla pista (un corto circuito funzionale che andrebbe banalmente risolto facendo avanzate la banchina di 2 metri sulla strada e la corsia dietro).

Nonostante le numerose segnalazioni, invece, tutto rimane com’è, tanto il disagio può essere sopportato. Ma chi deve sopportarlo? E chi deve adattarsi in queste situazioni? Lo si capisce banalmente dall’analisi delle foto: due utenze deboli, il ciclista e il pedone. Mentre l’utente forte, l’automobilista, commette l’infrazione per soddisfare la sua esigenza: il parcheggio!

Caso 1: il ciclista arriva, ma non può usare la pista perché è occupata da due auto in sosta, e quindi si adatta e si sposta verso il centro della strada. Passa lo stesso, ci mancherebbe!

Caso 2: arriva l’autobus, che non può affiancarsi al marciapiede per far scendere o salire passeggeri, e quindi si tiene a distanza di almeno due metri dalla banchina, costringendo l’utente a fare uno scalino più alto per la salita o la discesa (pensiamo a un disabile motorio, o altro, a un passeggino, o un carico, come la spesa).

I diritti delle due utenze deboli sono sopraffatti dall’infrazione dell’automobilista che ritiene che soddisfare il suo bisogno, per due minuti, possa prevalere.

Che poi non sono mai 2 minuti, ma sono un tempo dilatato, a piacere, che poi moltiplicato per i due minuti di tanti altri fanno l’occupazione permanente di quello spazio, pista ciclabile per i ciclisti e fermata bus per i pedoni. C’è tanto di segnaletica ad indicarlo, ma poco senso civico a riconoscerlo.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net




L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE con il Wwf

Dalla parte del fratino e della camomilla di mare. Giornata formativa domenica 19 marzo ore 9.30, molo sud del porto

Giulianova, 17 marzo 2023. Per difendere è indispensabile conoscere. In quest’ottica, è organizzata per domenica 19 marzo, alle 9:30, sul molo sud del porto di Giulianova, un evento di formazione e sensibilizzazione a salvaguardia del fratino e della camomilla di mare.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, conta sul sostegno di Wwf, Area marina protetta Torre del Cerrano, Protezione Civile, Gruppo Scout Agesci Giulianova 1, Circolo Nautico Giulianova, Associazione Up and down.




TOUR DEI PONTI n. 11: buona la prima!

La mobilità ciclistica di area vasta

Teramo, 17 marzo 2023. Nella mattinata di mercoledì 15 marzo 2023, nella sede di FIAB Pescarabici al II piano di Via Quarto dei Mille, si è svolto un primo incontro multilaterale sul tema della mobilità ciclistica di area vasta. Al tavolo di confronto hanno trovato posto le rappresentanze istituzionali dei comuni di Spoltore, Città Sant’Angelo e Francavilla, con il primo cittadino, Pescara, Chieti e Montesilvano, con i relativi assessori, e anche TUA, con il Responsabile della Direzione e Controllo Area Metropolitana Pescara Chieti. Ancorché invitati, non sono potuti intervenire i rappresentanti del Comune di San Giovanni Teatino e della Regione Abruzzo.

A coordinare e animare il confronto Filippo Catania, Presidente dell’Associazione, Giancarlo Odoardi, Coordinatore FIAB Abruzzo Molise, nonchè i componenti del Consiglio Direttivo e operativo che hanno inoltre garantito la conviviale accoglienza degli invitati.

Ecco il comunicato finale diffuso dall’associazione.

“Dopo una forzata pausa dovuta all’epidemia da COVID, abbiamo voluto riprendere la tradizione del Tour dei Ponti, giunto con l’appuntamento di quest’anno alla sua XI edizione, con un taglio decisamente istituzionale. L’obiettivo è stato quello di gettare le basi per unire le sponde amministrative dei comuni coinvolti e promuovere una ricognizione intorno ai relativi territori circa le dotazioni infrastrutturali in essere e soprattutto i progetti futuri, alla luce delle normative vigenti in materia e alle risorse di recente messe a disposizione degli Enti locali.

Il quadro scaturito ha dato un primo dettaglio dell’articolato piano di iniziative che ogni Ente ha in effetti in corso; a fronte di questa ricchezza è emersa la necessità di una visione d’insieme, che potrebbe garantire anche una sinergia utile a potenziare la funzionalità delle opere stesse. Abbiamo tenuto a sottolineare il valore delle norme oggi vigenti in materia, in particolare la L. 2/2018, che disciplina il tema della mobilità ciclistica, ma anche la LR 8/2013, vigente da 10 anni ma ad oggi disattesa nella sua applicazione, soprattutto la mancata redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica. Si è ragionato anche sulla qualità delle infrastrutture, certamente necessarie, ma che però devono essere fatte bene, e su questo fronte è necessario che crescano professionalmente uffici e progettisti, ancora troppo legati, nella realizzazione delle opere cicloviarie, a logiche di marginalità degli  spazi, adozione di dimensioni ridotte, e di promiscuità degli usi, mettendo le due ruote insieme ai pedoni.

Non abbiamo potuto evidenziare alla Regione Abruzzo, purtroppo assente, la lacuna normativa, ma lo faremo presto, rinnovando l’appuntamento di oggi e sostenendo le domande e le preziose sollecitazioni espresse dai partecipanti all’incontro. La Regione Abruzzo, che dal 2018 ha in dote un documento di indirizzi per la redazione del proprio Piano, ora ha appena 6 mesi per predisporre lo stesso, come imposto dalla L. 2/2018 (comma 5 , art. 5) in conseguenza della pubblicazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica di fine agosto del 2022, e noi vigileremo sui tempi”.




CORSO GUIDE quarto appuntamento

Aperto a tutte e tutti sul tema della convivenza fra uomo e selvatici

Roseto degli Abruzzi, 16 marzo 2023. Il prossimo Sabato 18 Marzo 2023 al Palazzo del Mare di Roseto si terrà la quarta giornata del corso Guide e per l’occasione viene aperto a tutti coloro interessati.

La prima parte sarà dedicata a scoprire il mare e le sue forme di vità con il Centro Studi Cetacei e Claudia Borgatti come relatrice . Un modo per scoprire l’habitat più vasto delle pianete, il mare. Scopriremo insieme come tutelare il mare, conoscerlo, come intervenire in caso di spiaggiamenti grazie a nozioni elementari ma efficaci.

In caso di spiaggiamento di cetacei è fondamentale il tempismo.

La seconda parte è affidata al Centro Studi per la Biodiversità dell’appennino e Project Wolf Ethology con i dottori e ricercatori: Francesca Trenta, Matteo Ferretti e Gallizia Andrea. Scopriremo con loro la presenza dei selvatici nella Riserva Borsacchio dopo un primo studio effettuato nel 2021 con ausilio di fototrappole e strumentazioni.

Scopriremo come è possibile convivere conoscendo i selvatici. Come la loro presenza sia importante ma è fondamentale una campagna informativa per preparare le persone a un fenomeno che interessa tutta la nostra nazione e non solo singoli territori.

La giornata ha ricevuto l’alto patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, del Comune di Roseto ed è accreditata dall’università di Teramo per i crediti formativi.

Come sempre portiamo sul territorio competenze, esperienza e passione.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




MOBILITÀ CICLISTICA di area vasta

Pescara, 14 marzo 2023. Mobilità ciclistica di area vasta del Medio Adriatico: così si può definire il territorio di riferimento per questo primo incontro tra i rappresentanti istituzionali dei comuni di Pescara, Chieti, Francavilla, Montesilvano, San Giovanni Teatino, Spoltore, Città Sant’Angelo e inoltre dell’azienda TUA e della Regione Abruzzo, che si confrontano e si raccontano mercoledì 15 marzo 2023 dalle ore 10:00 alle ore 13,00, al secondo piano della sede dell’Associazione FIAB Pescarabici in via Quarto dei Mille 45 a Pescara.

Cornice del tavolo, moderato da Filippo Catania, Presidente di FIAB Pescarabici, coadiuvato da Giancarlo Odoardi, Coordinatore FIAB Abruzzo Molise, saranno soprattutto le norme vigenti in materia, nazionali a regionali, e successive e più recenti sollecitazioni e opportunità ormai incluse nelle norme del Codice della strada (D. Lgs 285/1992 e smi).

Si parte dalla L. 2/2018 : “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica“, che fin dal primo articolo inquadra la mobilità ciclistica in un nuovo scenario: “(…) promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative“. Prima mezzo di trasporto, quindi, poi anche di svago.

La legge anticipa la predisposizione del Piano generale della mobilità ciclistica (PGMC) di lì a 6 mesi, ma che vede la luce dopo 4 anni. Sottolinea l’importanza strategica della rete nazionale inclusa nel Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche (SNCT), che attraversa il nostro territorio costiero con la Ciclovia Adriatica, con quello che strutturalmente ne consegue in termini di dimensioni e funzionalità.

Le incombenze pianificatorie di livello locale, regionale e comunale, sono chiaramente definite, ma lo erano già all’epoca della promulgazione della L.R. n. 8 del 13/3/2013: “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica“: ma a 10 anni di distanza nessun Piano regionale ha visto per adesso la luce, se non un “documento strategico di indirizzi” approvato nel 2018.

Tante le sollecitazioni previste nelle norme richiamate come anche quelle maturate in epoca COVID, con finanziamenti al seguito che in diversi casi si sono concretizzati in più di un’opera infrastrutturale. Non tutte riuscite, però, forse proprio a causa dell’assenza di un assetto pianificatorio e progettuale sufficientemente maturo, che però nel tempo, siamo certi, avrà modo di crescere.

Proprio su questo piano, con quest’incontro, intendiamo dare il nostro contributo di idee e suggerimenti, giocando per quanto nelle nostre capacità, la carta della facilitazione del dialogo e del confronto, soprattutto per creare ponti, soprattutto ciclabili, tra le sponde dei confini amministrativi dei comuni convolti.




L’ASSOCIAZIONE UN ALBERO IN PIÙ arricchisce di nuove essenze il parco Cerasari

La piantumazione, sabato 25 marzo. Possibile acquistare un esemplare, magari regalandolo per un compleanno, un matrimonio o una ricorrenza.

Giulianova, 14 marzo 2023. Dopo il grande successo della precedente esperienza nel parco dell’Annunziata, l’ associazione Un albero in più scende di nuovo in campo per l’incremento del patrimonio arboreo cittadino. Ad essere interessato, stavolta, sarà il parco Cerasari, di via del Campetto. Sabato 25 marzo, saranno infatti posizionati tanti nuovi alberi, ma non sarà una piantumazione ordinaria.

Dietro, infatti, c’è l’entusiasmo di un’ associazione e del suo presidente, Nicola Di Battista, forti di un obiettivo importante: potenziare concretamente la dotazione verde di Giulianova ed insieme promuovere una nuova sensibilità nei confronti dell’ambiente, urbano ed universale.

Quale regalo è più originale di un albero?

L’iniziativa del 25 marzo, patrocinata dal Comune di Giulianova, permette di sorprendere un familiare o un amico, o di festeggiare una ricorrenza, donando una nuova essenza, che l’associazione Un albero in più si impegna a rendere identificabile e a curare nei primi anni di vita. Un regalo per uno, che sarà un regalo per tutti.




CRESCE LA CICLOVIA Adriatica Abruzzese

Pescara, 12 marzo 2023. Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi prossimi a ricucire il tratto costiero di Bike to Coast. Chi percorre la Ciclovia adriatica in Abruzzo concentra la sua attenzione sulla Costa dei Trabocchi, ciclabile poco oltre 40 km mediaticamente super esposti e a ragione. Ma ai più attenti non sfugge che ci sono ancora alcuni tratti, più a nord, rimasti fuori dal percorso unitario e che costringono le due ruote a percorrere, in modo pericoloso, poco più di un km di Statale Adriatica. E’ il tratto compreso tra il fiume Saline e il Torrente Piomba, in territorio di Città Sant’Angelo. Ma vi è anche quello, più breve, che collega il tratto di ciclabile che corre lungo via Moro di Montesilvano con i ponte intitolato a Filomena Delli Castelli, sul Fiume Saline.

Come FIAB abbiamo avuto modo di interagire con i diversi soggetti coinvolti nella realizzazione delle opere di “raccordo cicloviario”, a partire dai referenti della Provincia di Pescara, dei comuni richiamati, fino alle imprese coinvolte e ai progettisti, attraverso un confronto cortese con le parti che ha visto l’Arch. Cristina Tarquini, socia di FIAB e curatrice delle attività di Pedibus a Pescara, e Giancarlo Odoardi, coordinatore FIAB Abruzzo Molise, segnalare criticità e fornire suggerimenti, che qui vogliamo in breve ricordare.

Cicolovia Di Interesse Strategico Nazionale – Al di là dell’apprezzamento per la realizzazione delle opere, abbiamo voluto sottolineare il contesto in cui queste verranno a trovarsi una volta aperte al pubblico: non si tratta di piste ciclabili dietro casa, ma di tratti della Ciclovia Adriatica, una delle 10 ad oggi finanziate in modo sostanzioso perché facenti parte del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche, che per lo Stato assumono valenza “strategica nazionale”, come chiaramente indicato al comma 1 dell’art. della Legge 2/2018: “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica”.

Abbiamo chiesto ciclovie con almeno un livello costruttivo buono e non minimo – Sappiamo benissimo che l’intero tracciato costiero abruzzese soffre di una disomogeneità progettuale evidente, sia nelle dimensioni che nell’arredo. Nel caso in esame avremmo voluto suggerire, laddove già realizzata l’opera, ma lo abbiamo fatto per quanto ancora da fare, di attenersi a quanto previsto dall’Allegato A delle linee guida della Direttiva del MIT 375/2017 relativa alle modalità costruttive delle ciclovie turistiche (ulteriormente riprese dal Decreto Interministeriale 29 novembre 2018), ed in particolare alle caratteristiche geometriche (integrazione delle indicazioni del regolamento 557/99). Proprio per quanto indicato nella norma, visto il contesto e valutata la disponibilità di spazio, sarebbe stato agevole, e quindi opportuno, aggiungere almeno mezzo metro in più oltre quanto realizzato o previsto di 2,5 mt, per rientrare nella qualifica quantomeno di “livello buono”. Invece in questo caso si ricade nella classificazione di “livello minimo”, un parametro sicuramente a norma ma di oltre 20 anni fa!

Il tratto Grandi Alberghi – Ponte Saline: da ripensare – Abbiamo visionato il progetto e dato precisi suggerimenti (cfr mappa). Visto lo spazio a disposizione, come lo spartitraffico posto lato monte, prospiciente la multisala, ma anche le generose dimensioni dell’asse viario, di 8 mt, adiacente lo spazio previsto per la pista, poteva essere considerata l’opportunità di ridisegnare la zona per realizzare un importante viale ciclabile, idoneamente arredato, in grado di dare all’intera area una connotazione di rilievo nazionale, come in effetti è l’asse ciclo viario considerato (Ciclovia Adriatica), valutando che in effetti la localizzazione del tracciato è posto al confine nord di Montesilvano, quindi in ingresso o in uscita dal centro abitato. Dotando l’infrastruttura di segnaletica identitaria, aggiungendo magari pannelli informativi organici al tema, si trasformerebbe il tracciato da una semplice e marginale pista ciclabile ad una vetrina di rappresentanza di particolare valore turistico-ambientale.

L’opportunità degli attraversamenti – Ne sono previsti tanti: anche le se le bici hanno sempre la precedenza, come per i pedoni, da parte dei progettisti si continua ad adottare una segnaletica di sudditanza all’automobile: ne abbiamo spiegato la nostra contrarietà. Gli attraversamenti andrebbero realizzati dando loro una visibilità significativa, come chiaramente riportato nelle line guida del MIT sopra richiamate: “In corrispondenza degli attraversamenti urbani la ciclovia deve possedere standard tecnici di livello almeno “buono”, con le conseguenze geometriche conseguenti.

La segnaletica – A integrazione di quanto sopra, abbiamo aggiunto diverse considerazioni sulla segnaletica orizzontale e verticale che costituisce una componente percettiva importante della infrastruttura. Questa deve considerare due aspetti: il primo, d’uso dell’incrocio secondo quanto stabilito dal codice della strada, il secondo di carattere informativo turistico. Nel primo caso, premesso che negli attraversamenti il ciclista ha l’assoluta precedenza sugli altri veicoli, la segnaletica orizzontale posta su strada, i quadrettoni bianchi, deve includere la sequenza di triangoli prima della pista che assegna la precedenza all’utente più debole che sta attraversando (modello strisce pedonali), mentre per quella verticale va apposto un primo cartello triangolare con bordi rossi di avviso a debita distanza e poi quello quadrato blu all’altezza dell’attraversamento, che dà l’assoluta precedenza al ciclista in transito. Detta segnaletica di base potrebbe essere ulteriormente rafforzata con segnali visivi intermittenti, che potrebbero anche essere opportunamente attivati da segnalatori di presenza posti a debita distanza sulla ciclabile che intercettano l’arrivo di ciclisti e azionano il segnale luminoso (modello Smart Street).

Inoltre l’attraversamento ciclabile potrebbe essere cromaticamente posto in risalto per dare maggiore senso di continuità alla pista stessa soprattutto per i ciclisti che la percorrono, oltre che maggiore sicurezza sul diritto di precedenza.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB Abruzzo Molise




COMPENSAZIONE NECESSARIA E INDISPENSABILE

 12 Marzo 2023

Pescara sud – L’area di cui parlo, il pallino rosso nella foto aerea, si trova a due passi dall’uscita sud della circonvallazione di Pescara, quella di cui si prevede l’abbattimento (come tratteggiato), a ridosso del quartiere di Villaggio Alcione, e della Riserva Dannunziana. La conosco bene perché ci passo davanti tutti i giorni nel mio quotidiano tragitto di 3 km casa lavoro, in bici o a piedi.

Un giorno mi sono incuriosito e sono andato a cercarne la destinazione urbanistica nella mappa tutta colorata del PRG: parcheggi di scambio.

Con cosa, mi sono detto?

Adesso da queste parti della città accadono alcune cose interessanti, che ne cambieranno il volto, sia dal punto di vista funzionale che percettivo. Intanto stanno sorgendo due palazzi (già realizzati) ed una torre di nove piani, nell’area che nella foto che segue è campita con linee rosse (mentre quella contornata di bianco con un bel punto interrogativo è l’area in esame). Incidentalmente di lì a due passi, sulla sinistra, c’è il Parco 8 Marzo.

L’area in esame si estende per circa 1,5 ettari e per adesso è incolta e separata dal quartiere di Villaggio Alcione dalla ferrovia.

Per il resto è contornata da strade: una in particolare, che si chiama Via Alfredo Luciani. Fino ad oggi strada a basso traffico, ma che ben presto potrebbe diventare l’asse di entrata/uscita della circonvallazione, una volta abbattuto il tratto sopraelevato.

E Allora?

E allora sarebbe interessante capire se per caso qualcuno ha valutato l’impatto sul territorio del nuovo assetto viario dell’area, sapendo che ben presto quella zona verrà ulteriormente urbanizzata. In particolare, l’Impresa costruttrice Fidia, abbastanza nota in città, sta costruendo, come già detto, due palazzi da 5 piani e una torre di 9, per un totale di circa 80 appartamenti.

Ma Fidia ha già costruito nei paraggi, ed in particolare di fronte al Parco 8 Marzo, anzi, sembra l’abbia realizzato proprio l’impresa, come dice negli spot sulla propria pagina FB e di cui si vanta legando l’opera al concetto di sviluppo sostenibile, a cui ha abbinato la pista ciclabile adiacente, opera di mobilità sostenibile. Ma anche i nuovi insediamenti rimandano al concetto green.

E allora, senza fare grandi giri di parole ma giocando banalmente sulle misure di compensazione, a volte subdole ma in alcune occasioni utili chiavi di risoluzione di conflitti, non sarebbe banale ragionare sulla ipotesi che, rispetto all’impatto viario richiamato in precedenza per via del nuovo tracciato della circonvallazione (leggasi traffico), e a quello dei nuovi insediamenti abitativi (necessità sociali), l’area in esame con destinazione parcheggio di scambio diventi un piccolo parco, o un grande giardino, di Villaggio Alcione, magari con qualche servizio annesso, anche sanitario, che tamponi la pressione di traffico esercitata dai flussi veicolari che qui verranno deviati, e soddisfi la necessità di spazi verdi e di servizi di base mai sufficienti in ambito urbano per rispondere all’ovvia domanda di qualità della vita. Tra l’altro quest’area potrebbe essere agevolmente collegata alla Riserva Dannunziana, sollecitando ciò la rinaturalizzazione di Fosso Vallelunga.

Va da sé che una particolare attenzione alla mobilità ciclistica, dal punto di vista infrastrutturale, potrebbe completare l’opera, a cui sembra che l’impresa costruttrice Fidia riservi particolare attenzione, almeno al momento di vendere i propri appartamenti (come dai frame che seguono degli spot raccolti sulla loro pagina FB). Il Parco 8 Marzo, realizzato da loro, 3 mila mq, è e deve rimanere parte del sistema verde attrezzato.

Giancarlo Odoardi




PULIAMO NOI LA RISERVA Borsacchio

Seconda giornata con gli istituti superiori e primari di Roseto e Pineto. Sabato e domenica ancora Corso Guide con Salvafratino

Roseto degli Abruzzi, 10 marzo 2023. Il 10 Marzo 2023 si è svolta la seconda giornata di pulizia a mano della Riserva Borsacchio con le scuole. Grande partecipazione del Liceo Saffo di Roseto ed istituti comprensivi di Pineto venuti appositamente. Oltre 300 partecipanti .

Seguiranno altre due giornate , con meno partecipanti per diluire ingresso in questo periodo, con altri istituti della Provincia, come il Liceo di Teramo.

Al termine di queste due giornate quasi un migliaio di studenti ha conosciuto la storia e la perla della Riserva con semplici e chiare informazioni che fanno scoprire come un luogo considerato comune perché vicino in realtà è straordinario per quasi tutti gli Italiani ed Europei. Non a caso in questi due mesi porteremo studenti dalla Spagna, dal Portogallo e da altre nazioni UE venuti appositamente per visitare le dune ed i crinali della Riserva.

Da 14 anni puliamo a mano la Riserva con le Scuole ed i Volontari. Organizziamo questi eventi, dopo un attento monitoraggio ed un gruppo esperto del SalvaFratino che precede il gruppo, per salvaguardare le specie protette e prima dell’ingresso riposizionano le delimitazioni delle dune per non danneggiare la flora.

Grazie come sempre alla protezione civile Roseto per il supporto, al WWF, allo IAAP, al Comune di Roseto, agli Istituti Scolastici , alla Consulta per le Politiche Giovanili ed al SalvaFratino per l’aiuto.

Da anni la Riserva è ferma al palo rimanendo un potenziale di difesa ambientale e sviluppo sostenibile. Bloccata da oltre 18 anni. In questi anni decine di migliaia di studenti hanno percorso la spiaggia ed i crinali della Riserva per educazione e attività pratiche per cementare in loro non solo una teoria ma una prassi. Facciamo capire loro come il nostro vivere lascia una impronta sul pianeta e che questa danneggia non solo le specie che tuteliamo , ma noi stessi.

Il mondo ormai viaggia verso una svolta sostenibile, è innegabile, i tempi sono forse un po’ troppo lenti per dare un futuro nuovo e migliore. Per questo portiamo i giovani a vivere nel concreto la sostenibilità perché fra loro, nei prossimi 10\20 anni ci sarà la nuova classe dirigente che dovrà affrontare i problemi che noi lasceremo.

Il futuro lo costruiamo oggi.

Sabato 11 Marzo 2023 alle 16.00 al palazzo del Mare si terrà la seconda giornata di Corso Guide al Palazzo del Mare di Roseto a tema Dune e Fratino con il progetto SalvaFratino. Domenica 12 Marzo 2023 alle 10.00 dai canello del Lido D’Abruzzo terza giornata di Corso con uscita formativa SalvaFratino. Le iscrizioni sono aperte e gratuite.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




LA TRANSIZIONE ENERGETICA: Maggiore Efficienza e Fonti Rinnovabili

Un’opportunità di sviluppo per il Territorio e l’Ambiente

Teramo, 9 marzo 2023. Giorno 21 Marzo 2023 a partire dalle ore 09:30 presso la Sala Conferenze dell’Università degli Studi di Teramo – Polo Didattico Gabriele D’Annunzio – Livello Zero una conferenza organizzata da AGENA, in collaborazione con GSE (Gestore Servizi Energetici) e Renael (Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali) e sarà il primo di una serie di eventi sul tema della Transizione Energetica, in modo particolare sulle opportunità e sugli strumenti a disposizione degli Enti Locali, per contenere i costi energetici sul territorio e allo stesso tempo accelerare il processo di Transizione Energetica verso le fonti rinnovabili.

In ragione di ciò, la Conferenza è rivolta principalmente ai Sindaci, agli Assessorati e agli Uffici Tecnici competenti in materia di Energia e Ambiente, che potranno approfondire le tematiche esposte direttamente con i principali attori in ambito nazionale (GSE e Renael) oltre che condividere eventuali necessità a livello locale.

Un parterre di personalità istituzionali di alto livello presidierà l’evento, a partire dalla presenza dell’Assessore Regionale con delega all’Energia Nicola Campitelli, del Sindaco di Teramo e Presidente ANCI Abruzzo Gianguido D’Alberto, di esponenti del mondo accademico dell’Università degli Studi di Teramo e infine del Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo e dell’Amministratore Unico di AGENA Francesco Marconi, che illustreranno come l’Agenzia sia in grado di supportare gli enti locali sulla Transizione Energetica, in modo innovativo e con lo sguardo verso la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili.

La relazione tecnica sarà tenuta dagli esperti di GSE Dott.ssa Eleonora Egalini e Renael Ing. Benedetta Brighenti che sarà anche la moderatrice dell’evento, anticipando alcune argomentazioni che saranno trattate in occasione della Conferenza Nazionale che si svolgerà a Roma nell’ultima settimana di marzo.




DIBATTITO SUI COMBUSTIBILI FOSSILI e le alternative

Interviene Ultima Generazione

Chieti, 7 marzo 2023. Evento promosso da Orizzonti Urbani, 360 gradi e Unione degli studenti dell’Università D’Annunzio, sui cambiamenti climatici che ci circondano. Se ne parlerà con Letizia Ruello, referente di Ultima Generazione presso l’Emeroteca di 360gradi, Polo di Lettere, presso la D’Annunzio.

Siamo dentro una catastrofe ecologica mondiale.  Abbiamo poco tempo per ridurre i danni, che colpiranno in maniera pesante molte nazioni del mondo.

Il giorno 10 marzo, alle ore 18:00,  nella Emeroteca 360gradi Polo di Lettere – Piano terra dell’Università D’Annunzio, in Via Colle dell’Ara 21 ne parleremo con la ricercatrice Letizia Ruello di Ultima Generazione,  promuovono Orizzonti Urbani, 360 gradi, Unione degli Studenti




UN AVVIO ESPLOSIVO ed è ancora aperta l’iscrizione

Successo per il nuovo corso Guide del Borsacchio. Oltre 60 partecipanti registrati. Avviata la collaborazione con Università di Teramo per ottenere crediti formativi per studenti.

Roseto degli Abruzzi, 6 marzo 2023. Un corso che è partito Sabato 4 Marzo al Palazzo del mare e prevede altri cinque appuntamenti.

Collaborazioni e certificazione delle grandi associazioni del settore: WWF, Istituto Abruzzese Aree Protette, Centro Studi Cetacei, Centro Studi per la Biodiversità Appenninica, Collegio dei Periti Agrari Laureati. Patrocinato da Regione Abruzzo , provincia di Teramo. Comune Roseto e Area Marina Protetta Torre del Cerrano. La prima data è stata tenuta dal Dottor Adriano De Ascentiis, Direttore oasi WWF Calanchi di Atri.

Gli incontri proseguiranno ogni sabato per un mese e mezzo ed è ancora possibile iscriversi ed ottenere attestato. Le guide come noto sono un baluardo di promozione e difesa del territorio. Specializzarsi nella storia e natura locale è uno degli strumenti che introduciamo per far valorizzare il territorio e mettere a disposizione della città volontari con capacità e competenze.

Fra i docenti anche il Presidente del parco Gran Sasso Monti della Laga e docente UNITE Tommaso Navarra, l’ex direttore AMP DR. Fabio Vallarola, il coordinatore IAAP DR. Andrea Natale, l’Avv. Fabio Celommi, il decano Ottavio di Carlo, Claudia Borgatti da CSC , Dott. Francesca Trenta e DR. Matteo Ferretti del CSEBA.

Alla prima il sindaco ha salutato con stupore e favore un corso così partecipato che, dopo 8 anni di vita , continua ad essere un riferimento. Come sempre il corso è gratuito, come sempre i tecnici e professionisti prestano gratuitamente le loro competenze per aiutare in questa lunga e difficile attivazione della Riserva Borsacchio.

Le guide negli anni hanno dato un contributo importante per la città e la provincia, portando avanti 19 progetti di tutela e promuovendo eventi di informazione ambientale , storica e naturale che hanno coinvolto decine di migliaia di cittadini , turisti e studenti da tutta Italia ed Europa.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




AL VIA la Raccolta

Imballaggi di fitofarmaci e altri rifiuti delle imprese agricole

Fossacesia, 4 marzo 2023. Partirà il prossimo 8 marzo e si concluderà il 29 dello stesso mese la raccolta di imballaggi che hanno contenuto fitofarmaci, oli minerali esausti, padelle in polistirolo rivolto alle aziende agricole di Fossacesia. L’iniziativa, che viene promossa da nove anni dal Comune di Fossacesia, in collaborazione con la ECO.LAN. S.p.a., contribuisce alla bonifica e alla raccolta differenziata dei contenitori esausti di fitofarmaci utilizzati in agricoltura per incentivarne uno smaltimento corretto da parte di quelle aziende che lo utilizzano. Oltre ai contenitori, sempre d’intesa con la EcoLan, si procederà alla raccolta degli oli esausti. I rifiuti verranno raccolti presso la Cantina Sangro, situata lungo Strada Provinciale per Santa Maria Imbaro, che anche quest’anno ha dato la sua disponibilità. Sul sito istituzionale del Comune di Fossacesia (fossacesia.org), gli interessati possono prendere visione dei giorni, degli orari, delle modalità di conferimento e la tipologia dei rifiuti prodotti dall’attività agricola da smaltire, che sono classificati come speciali. Le domande possono essere consegnate nell’Ecopoint, situato nel palazzo municipale, entrata piazza Fantini.

“Anche quest’anno abbiamo inteso profondere il nostro impegno in favore del mondo agricolo promuovendo questo servizio che offre una soluzione concreta ad un procedimento che era abbastanza complesso e sentito dalle nostre imprese – afferma il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Una scelta che negli anni è stata apprezzata e che ha visto crescere, edizione dopo edizione, la partecipazione dei nostri agricoltori, come ci confermano i dati. Risultati che dimostrano come da parte degli interessati sia aumentata costantemente la consapevolezza di prevenire ogni forma di inquinamento a tutela dei prodotti, molti dei quali rientrano nella classifica delle eccellenze in ambito locale e nazionale”.

Un’agricoltura importante, con coltivazioni olivicole, vitivinicole, di frutta e ortaggi che riscuotono interesse un po’ ovunque. A confermarlo Alberto Marrone e Umberto Petrosemolo, rispettivamente consiglieri comunali con delega alle tematiche relative all’Agricoltura ed all’ambiente. “È una produzione che pretende un ambiente sano e, quindi, da parte dell’Amministrazione comunale, l’attenzione è alta. L’agricoltura va a braccetto con il turismo e mantenere un alto livello di qualità non solo è garanzia delle stesse aziende produttrici, ma anche dei consumatori e dei turisti, e per noi un impegno quotidiano”.




SALVIAMO GLI ALBERI dei Canottieri!     

La richiesta di Italia Nostra e Archeoclub Pescara                                                                                

Pescara, 4 marzo 2023. Alla notizia che alcuni operai stavano procedendo all’abbattimento dei pini esistenti intorno al fabbricato del Circolo Canottieri, la Sezione Italia Nostra L. Gorgoni di Pescara e la Sezione Archeoclub hanno subito inviato una PEC al Sindaco di Pescara, agli Assessori Comunali al Patrimonio e ai Lavori Pubblici, alla Soprintendenza ABAP Chieti-Pescara, al Gruppo Provinciale e alla Stazione locale dei Carabinieri Forestali, chiedendo il blocco immediato dei lavori.

L’intervento dei cittadini e delle cittadine ha bloccato provvisoriamente l’abbattimento. Infatti, esso si stava eseguendo addirittura in contrasto con le disposizioni del Comune stesso che vietano l’intervento nel periodo compreso tra marzo e luglio.

Ciò che si chiede con la PEC non è una semplice sospensione, bensì la rielaborazione progettuale che preveda espressamente una diversa soluzione per le aree esterne al Circolo Canottieri, tale da salvaguardare l’importante patrimonio arboreo ivi esistente.

Testo integrale della pec inviata a: sindaco di Pescara, assessori comunali al patrimonio e ai lavori pubblici, Sovrintendenza Abap Ch-Pe, gruppo provinciale e stazione locale carabinieri forestali:   

Salviamo gli alberi dei canottieri!

Apprendiamo che stanno abbattendo i pini esistenti intorno al fabbricato del circolo canottieri a Pescara.

Si richiede il blocco immediato dei lavori per valutare una diversa soluzione per le aree esterne che salvaguardi il patrimonio arboreo esistente.

La sezione di Italia Nostra e l’Archeoclub di Pescara hanno accolto con favore la notizia del recupero dell’edificio sede del circolo canottieri “La Pescara” a cura della Soprintendenza ABAP Chieti- Pescara.  Certo si tratta di rimettere in valore un pezzo della città del’900 che in tante altre parti è minacciata. Importante sarà anche la possibilità di ripensare urbanisticamente l’intera zona coordinando l’intervento con quello già programmato per l’area Rampigna in cui, archeologia, storia ed affaccio della città sul fiume possano trovare risposta nel grande parco da estendere nel tempo all’intera area che fu della fortezza.

Tuttavia, dobbiamo esprimere fermo dissenso sulla sistemazione esterna così come progettata che prevede l’abbattimento del consistente gruppo di pini che si è formato tra l’edificio ed il fiume. Si legge che l’abbattimento sarebbe finalizzato a restituire al fabbricato il rapporto col fiume secondo la situazione originaria.

Quei pini non vanno abbattuti invece per delle importanti ragioni:

 -Essi, adulti di diversi decenni, fanno parte della storia del luogo da più di cinquanta anni e si integrano armoniosamente con i filari retrostanti, componendo una macchia che anzi andrebbe incrementata. Sono frutto di una scelta consapevole di ulteriore attrezzatura di un luogo di sport e tempo libero.

-Ogni abbattimento di albero adulto a Pescara contribuisce a depauperarne il patrimonio

– Dalle foto d’epoca si vede che l’area originariamente era tutta spoglia di vegetazione; ma questo è tipico di un luogo  oggetto di recenti interventi, sostitutivi delle destinazioni precedenti e non ancora investiti da una progettazione urbana:   in quelle foto si documenta soltanto  la  continua trasformazione del luogo lungo tutto il secolo scorso ; la  assenza di alberi non è in alcun modo una scelta progettuale dell’epoca.

Il contesto è mutato radicalmente: si pensi alla viabilità di golena, ai parcheggi, ai locali della questura, alla recinzione dell’ex campo Rampigna, all’asse attrezzato di fronte; altri sono i detrattori che, in un progetto ampio devono trovare risarcimento urbano.

Italia Nostra Pescara e Archeoclub indirizzano un accorato appello alla Soprintendenza e all’Amministrazione comunale perché si eviti un taglio di alberi adulti che costituisce un danno per la città e non è Indispensabile per il restauro del fabbricato.

Sospendete i lavori e consideriamo le alternative al taglio.

La Sezione “L. Gorgoni” di Italia Nostra Pescara

La Sezione Archeoclub di Pescara




TAGLIO DI ALBERI a Francavilla al Mare

Il Co.n.al.pa:”Danni al patrimonio arboreo, serve confronto.”

Francavilla al Mare, 1° marzo 2023. Il Co.n.al.pa. Pescara-Chieti esprime la sua indignazione e contrarietà per i molteplici abbattimenti in corso in molte vie della cittadina e effettuati per il rifacimento dei marciapiedi. Un progetto che rischia di privare Francavilla di un gran numero di alberi già grandi e quindi già produttori di servizi ecosistemici per la collettività.

“Durante il nostro sopralluogo abbiamo visto una situazione critica – commenta l’associazione – per rifare i marciapiedi si tagliano alberi già grandi, con il rischio di privare questi luoghi di ombra nei periodi estivi, impedendo la mitigazione delle temperature e dell’inquinamento.”

“Vogliamo ricordare al Comune quanto siano importanti i servizi ecosistemici di alberi maturi in un tessuto cittadino controverso come quello di Francavilla.  Alberi grandi producono una maggiore ombra mitigatrice in estate e al tempo stesso hanno una maggiore capacità di assorbimento delle polveri sottili. Inoltre, ricordiamo al Comune che eventuali alberi da ripiantare impiegheranno decenni per svolgere ottimi servizi ecosistemici per la comunità.”

“Al di là della necessità di rendere fruibili a tutti i marciapiedi cittadini, non accettiamo assolutamente questo accanimento contro il patrimonio arboreo francavillese. Occorre confrontarsi per trovare ogni soluzione possibile e per salvare il maggior numero di alberi maturi. In periodi di crisi climatica, conservare il verde esistente e in buono stato di salute diventa fondamentale, soprattutto per proteggere la salute di tutti i cittadini.”




COSA RESTERÀ degli alberi di Pescara?

Resteranno solo le fotografie degli innumerevoli abbattimenti che stanno avvenendo nelle tante vie della Città?

Pescara, 27 febbraio 2023. I cittadini ci stanno inviando segnalazioni, da più punti: lecci abbattuti perché “malati”, pini che insistono in cantieri stradali; ripiantumazioni inesistenti, misere e lontane da una corretta progettazione del verde urbano.

È tantissima l’indignazione e la preoccupazione per quanto sta avvenendo.

Per tale motivo il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara chiede conto all’Amministrazione comunale di Pescara di quanto sta accadendo:

– quanti sono gli alberi che sono stati abbattuti che dimoravano in aree di cantieri stradali e nelle   vicinanze?

– quanti sono gli alberi abbattuti corredati da relazione fitostatica e strumentale?

– quanti sono gli alberi che l’Amministrazione ha deciso di abbattere?

– a quanto ammonta il bilancio di perdita di assorbimento in termini di CO2?

– che utilizzo viene fatto del materiale legnoso rimosso da parte delle ditte incaricate?

I cittadini sono più che consapevoli che le loro strade rimarranno senza ombra per almeno 20 – 30 anni, che le prossime estati renderanno roventi e perciò incalpestabili i bei marciapiedi luccicanti.

Non saranno certo i nuovi piccoli agrifogli o i bambù che pianteranno a evitare le morti per le ondate di calore (nel solo 2017 Pescara ha visto un aumento della mortalità del’11% a causa dell’isola di calore).

Il Coordinamento ricorda anche che tali abbattimenti generalizzati vanno contro la recente sentenza del Consiglio di Stato, Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178 ,  la quale stabilisce che il taglio degli alberi deve essere motivato da adeguata istruttoria tecnica e strumentale.

L’Amministrazione comunale risponda ora ai quesiti, perché ha il dovere di essere trasparente e rendere pubblici i dati fin dal suo insediamento.

Cosa che comunque per legge dovrà fare a fine mandato, con obbligo di pubblicazione del Bilancio arboreo, dando conto di quanto accaduto.




SALVARE I TRABOCCHI dalla Bolkestein si può

La strada è indicata nella stessa direttiva: incontro a Roma alla Camera dei deputati

Roma, 23 febbraio 2023. Salvare i trabocchi. Trabocchi e Bolkestein, una soluzione a portata di mano è il tema dell’incontro che si è svolto nel primo pomeriggio di ieri a Roma nella Sala Matteotti della Camera dei deputati. Un incontro nato per cercare, insieme, una soluzione per stralciare i trabocchi dalla direttiva Bolkestein, che impone l’obbligo di affidare in concessione il demanio marittimo per scopi turistico-balneari, attraverso procedure di evidenza pubblica europee.

Alla riunione presenti parlamentari, assessori, consiglieri regionali, sindaci e rappresentanti di associazioni e del mondo economico e produttivo: da Rocca San Giovanni, Fossacesia, a Torino di Sangro, Vasto , Pescara e Giulianova. Presenti anche diversi traboccanti. Ad organizzare e coordinare i lavori, Walter D’Amario, presidente del “Comitato tutela trabocchi d’Abruzzo”.

Ad aprire gli interventi, con un saluto, il deputato Giulio Sottanelli: “L’unicità dei manufatti – ha detto – richiede l’applicazione di un regime speciale. Ribadiamo l’impegno a salvaguardia di questo inestimabile patrimonio.

I trabocchi e i caliscendi rappresentano  un’offerta turistica unica che deve coesistere con le leggi. Occorre stralciare quindi i trabocchi dalla Bolkestein, lavorando, anche in Parlamento, in maniera sinergica. Tra l’altro il numero di queste antiche macchine da pesca è irrisorio e non va ad impattare sulla concorrenza”.

Ha evidenziato Diego De Carolis, docente di diritto Urbanistico al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo: “è vero che i trabocchi sono inseriti  nel demanio pubblico, nel demanio marittimo, ma non sono assimilabili agli stabilimenti balneari. Necessitano di concessioni ma debbono seguire procedure differenti.  Sono ex palafitte frutto dell’ingegno umano, di gente che sfruttava le correnti per pescare  e sopravvivere. Sono strutture storiche, già protette e valorizzate, insieme al contesto ambientale in cui sono collocate,  da una legge regionale del ’94,  e sono patrimonio culturale. Alcune di esse sono vincolate dalla Soprintendenza. Per queste loro peculiarità è la stessa Bolkestein che prevede che è possibile derogare dalla direttiva e lo si può fare quando si tratta di beni o di legittimi interessi che hanno un carattere generale e non meramente economico”.

I trabocchi come bene immateriale Unesco. Giancarlo Pegoraro, direttore VeGal: “Sei regioni (Friuli, Abruzzo, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia ) presenteranno la candidatura a marzo 2023 per il riconoscimento di queste strutture – che cambiano nome (diventando caliscendi, bilance, padelloni) e caratteristiche nei diversi territori – come bene immateriale dell’umanità. Una candidatura  sostenuta e finanziata dal Fondo europeo per il mare”.

Interventi che hanno portato Walter D’Amario a chiedere al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, “un tavolo ristretto per redigere un documento da portare al ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, e quindi dal Governo, per un confronto tecnico e per sostenere le ragioni dell’Abruzzo e dei suoi trabocchi”.

Marsilio ha così concluso: “La Regione sostiene con forza la lotta per escludere i trabocchi dalla direttiva Bolkestein, poiché non possono essere considerati alla stregua di una struttura ricettiva qualsiasi. Essi sono strutture uniche nel panorama culturale dell’Italia e della costa adriatica. La storia dei trabocchi è arrivata fino a noi grazie all’impegno di famiglie che, per generazioni, hanno saputo tramandare l’arte e la cultura necessarie a preservare queste antiche e delicate strutture, eccezionali per funzione ed ingegno”.