CONTINUANO I DANNEGGIAMENTI nella Riserva Borsacchio

Sosteneteci per non farci cedere

Roseto, 12 novembre 2022. Purtroppo, nei giorni scorsi dei vandali hanno preso di mira i Cartelli segnaletici della Riserva Borsacchio distruggendone diversi.

Il che si somma ai danneggiamenti, furti di cordame e attrezzature nell’area delimitata con il progetto Area del Fratino e delle Dune del Borsacchio con il Comune di Roseto per salvare le specie in estinzione di flora e fauna.

Come noto non riceviamo contributi per questo immane lavoro né per i materiali. Tutto viene finanziato dai volontari e dalle donazioni dei cittadini.

Nel solo 2022 abbiamo subito oltre 1200 euro di danni, in cartellonistica distrutta , cordame e attrezzature. Progetti come il SalvaFatino, Il SalvaDuna, Il Salva Giglio Di Mare ecc. ecc. stanno consentendo di mantenere sul territorio quelle specie rare che danno un senso alla riserva. Solo per far comprendere l’importanza dell’azione, al di là del noto Fratino, i gigli di mare erano praticamente scomparsi distrutti in buona fede o saccheggiati. Era rimasto un solo esemplare. In 8 anni di duro lavoro , caricando interamente le spese all’associazione, oggi sono 9 gli esemplari presenti.

Il nostro interrogativo è che tipo di persona può fare questo? Che tipo di individuo può distruggere beni frutto della beneficenza e del volontariato? Ogni danno, ogni vandalismo è da condannare e punire come legge prevede ma in questo caso si va oltre. Si sfocia nella immoralità più pura quando si danneggiano beni donati a titolo di beneficienza per il territorio.

Noi non ci fermiamo ma cominciamo a soffrire di questi danni. Da questo fine settimana sarà possibile richiedere i nuovi stupendi calendari della Riserva Borsacchio contattandoci sui nostri social. Per sostituire un solo cartello distrutto dobbiamo distribuire ben 70 calendari (questo per far capire come è difficile per noi coprire i danni che subiamo) . Lanciamo quindi un appello alla solidarietà per difendere la Riserva Borsacchio. Contattateci per i calendari. Se avete attività contattateci e metteteli in bella mostra per dire a questi criminali che la città è con chi sostiene il territorio e con i suoi volontari.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




FIAB RINGRAZIA Valdo Di Bonaventura

E tutti coloro che si sono adoperati per restituire ai cittadini il passaggio pedonale per il Mazzini

Teramo, 11 novembre 2022. E con immensa soddisfazione che accolgo la notizia ufficiale della riapertura del passaggio pedonale che porta al Mazzini!

È stato il primo impegno che FIAB Teramo si è preso nei confronti dei cittadini teramani chiedendolo all’Amministrazione Comunale  e alla Direzione della ASL subito dopo la costituzione della nostra associazione nella Provincia di Teramo”

È quanto dichiara Gianni Di Francesco, Presidente di FIAB Teramo – “Voglio sentitamente ringraziare l’Assessore Valdo Di Bonaventura che si è preso a cuore questo importante intervento sul territorio del nostro capoluogo in un’ottica di mobilità dolce e sostenibile che restituisce spazio alle persone. Ringrazio tutti coloro che si sono resi disponibili a collaborare nel ripristino di questo importante collegamento che permette di raggiungere senza l’utilizzo dell’automobile, a piedi, l’Ospedale Mazzini.”

FIAB non si occupa, infatti, solo di promuovere l’uso della bicicletta come deterrente per combattere la crisi energetica, l’emergenza ambientale e climatica, lo fa da sempre promuovendo tutti gli aspetti della mobilità sostenibile, in primo luogo nella protezione delle persone che sono prima tutto pedoni!

Una programmazione della mobilità che metta al centro la sicurezza delle persone, la loro salute è sempre stato il nostro principale obiettivo!

Purtroppo, tutti i centri urbani della nostra Provincia sono caratterizzati da uno smodato utilizzo dell’auto privata anche per brevi spostamenti a discapito sia di economicità che di rapidità quando spesso, andare a piedi sarebbe anche più salutare. Ma le amministrazioni devono fare la loro parte dando ai propri cittadini la possibilità di farlo! La riapertura del passaggio pedonale per l’Ospedale è un esempio di come rendere ciò possibile.

FIAB Teramo

Di seguito riportiamo integralmente la lettera del 5 dicembre 2019 indirizzata al Comune di Teramo e alla ASL

Al Direttore Generale della Asl Teramo

Al Sindaco del Comune di Teramo

Loro Sedi

Oggetto: riapertura passaggio pedonale di collegamento tra via san marino e piazzale ospedale.

Gent.mo Direttore, gentilissimo Sindaco,

i lavori per la costruzione del parcheggio auto al Mazzini portarono alla chiusura del passaggio pedonale in oggetto che permetteva di raggiungere a piedi l’ospedale attraverso una breve scalinata che, da allora, è chiusa e in uno stato di indecoroso abbandono. All’inaugurazione del parcheggio, avvenuta quasi dieci anni fa, molti teramani si aspettavano la riapertura del passaggio pedonale, ma ad oggi nulla si è mosso.

Nei giorni scorsi diversi articoli di stampa hanno evidenziato lo stato di forte ingolfamento da autoveicoli privati in cerca di parcheggio dell’area dell’ospedale nelle ore di punta. È palese a tutti come questo non giovi alla salubrità dell’aria in un’area di cura.

La Asl, per suo compito istituzionale, dovrebbe aver cura dei propri pazienti, invogliandoli ad una salutare camminata ma, invece, sembra proprio spingere nella direzione opposta. Gli ultimi lavori effettuati nell’area dell’ospedale hanno previsto percorsi pedonali solo parziali e non raccordati agli ingressi, né da Via Don Odorico Paolini e né da Viale della Resistenza. Non sono stati previsti né percorsi ciclabili e nessuno stallo per le bici nel rispetto delle raccomandazioni della Comunità Europea. Tali percorsi avrebbero avuto ragione d’essere se anche da parte dell’amministrazione comunale vi fosse stata la volontà di rendere più accessibile il nosocomio ai pedoni e ai ciclisti. Spiace purtroppo constatare che anche questa nuova amministrazione non sta dando segnali in questo senso. Ci aspettavamo inoltre, che con il rifacimento degli asfalti si procedesse a dare spazio a percorsi ciclopedonali. Sulle tematiche della mobilità sostenibile siamo in attesa di un incontro con il Sindaco chiesto circa due mesi orsono. Occorre ringraziare l’assessore Valdo Di Bonaventura che si è reso subito disponibile per un sopralluogo.

Chiediamo quindi con la presente che si provveda quanto prima alla riapertura del percorso pedonale in oggetto (scalinata), raccordandolo al piazzale dell’Ospedale e dotandolo di canaline per permettere il trasporto, a mano, delle biciclette. Sarebbe, inoltre, opportuno, dotare il parcheggio coperto e/o aree esterne allo stesso di stalli per il parcheggio delle biciclette, in modo da favorire l’utilizzo di tale mezzo di trasporto per spostarsi da e verso l’Ospedale. Si resta in attesa di un sollecito riscontro alla presente e una vostra disponibilità ad un incontro.

Cordiali saluti.

Gianni Di Francesco  

Presidente FIAB Teramo




PRIMI RISULTATI sui controlli della Capitaneria di Porto di Ortona

Scarichi abusivi e cattivi odori in città

Ortona, 11 novembre 2022. La Capitaneria di Porto di Ortona ha avviato, come di consueto in occasione della tradizionale campagna vitivinicola, una serie di controlli presso diverse aziende del territorio per risalire alle potenziali cause di alcuni fenomeni di intorbidimento delle acque dei torrenti Peticcio e Saraceni, nel comune di Ortona, e di cattivi odori diffusi in varie zone della città. I controlli sono stati effettuati risalendo il corso dei fiumi, con notevoli difficoltà in alcuni tratti, data la presenza di una fitta vegetazione, concentrando l’attenzione su alcuni punti strategici individuati anche grazie ai diffusi sistemi di rilevamento satellitare disponibili su internet. Determinanti, inoltre, per la riuscita dell’operazione, si sono rivelate le indicazioni di alcuni cittadini residenti nelle aree limitrofe alle sponde dei torrenti stessi.

Tale campagna di ispezioni, alla quale ha partecipato in diversi casi anche il Comando Carabinieri Forestali della Stazione di Ortona, ha consentito finora di rilevare diversi scarichi anomali, alcuni dei quali risultati del tutto privi di autorizzazione, i cui reflui sono stati tutti campionati ed inviati al Laboratorio Arta di Pescara per le previste analisi. I risultati pervenuti fino ad oggi sono significativi: ben 5 scarichi, provenienti da altrettante aziende dell’entroterra ortonese, sono risultati non in regola con i parametri del Testo Unico Ambientale, il D. Lgs. 152/06.

In particolare, 3 aziende sono state sanzionate, con verbali che vanno dai 1.500 ai 15.000 euro, per inosservanza delle prescrizioni contenute nelle rispettive autorizzazioni allo scarico, ed una, per un importo che va dai 3.000 ai 30.000 euro, per superamento dei parametri di legge nelle sostanze contenute nei reflui. Un quinto scarico, invece, è risultato del tutto privo di autorizzazione. L’importo esatto delle sanzioni sarà determinato dalla Regione Abruzzo, organo cui compete anche l’emanazione delle previste diffide di regolarizzazione nei confronti dei trasgressori: tale strumento prevede un tempo limite entro il quale i soggetti sanzionati devono adeguare i propri depuratori, decorso il quale l’autorizzazione allo scarico viene revocata.

Le attività di controllo non sono però ancora concluse: gli odori in città sembrano essere svaniti, e la qualità delle acque nei torrenti sembra tornare alla normalità, ma si è ancora in attesa di ricevere i risultati analitici di diversi campionamenti effettuati nei giorni scorsi, all’esito dei quali potrà essere tracciato un primo definitivo bilancio.

“Si tratta di un importante risultato, anche se per situazioni che purtroppo si ripetono”, dice il Comando della Guardia Costiera di Ortona, “di fronte al quale non bisogna abbassare la guardia: la Capitaneria di Porto di Ortona continuerà a svolgere la sua azione sull’intero territorio, a tutela dell’ambiente e valorizzando al meglio le segnalazioni che dovessero continuare a pervenire dai cittadini”.




SUI GRANDI CARNIVORI siano sentite anche le associazioni

Comparotto: «Il parere dell’Ispra è importante, ma altrettanto importante è quello delle associazioni che lavorano ogni giorno, spesso in piena solitudine, per difendere la biodiversità»

Milano, 11 novembre 2022. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), ha appreso di un incontro, ieri, sul tema della fauna selvatica tra il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e il presidente di Ispra, Stefano Laporta. Al termine, il ministro ha dichiarato di voler “potenziare gli impegni già intrapresi, a cominciare da un confronto costante in sede di Conferenza Stato-Regioni, e di sottoporre a stretta verifica tutte le strade percorribili per intervenire sul rapporto tra l’essere umano e la fauna selvatica nell’ottica di una migliore integrazione e della piena sostenibilità”.

L’Oipa auspica che in tema di fauna selvatica siano sentite anche le associazioni che operano nel campo della tutela degli animali.

«Chiediamo al neoministro di attuare una politica di ascolto che non escluda nessuno, neppure la voce degli animali, selvatici e domestici», dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Abbiamo appreso nei giorni scorsi che il ministro non esclude un nuovo corso dove sia dato il via libera ad abbattimenti dei grandi carnivori, orsi e lupi, basandosi su numeri surrettizi, forse spinto da portatori d’interessi diversi da quelli degli animali, come cacciatori e allevatori. Il parere dell’Ispra è importante, ma altrettanto importante è quello delle associazioni che lavorano ogni giorno, spesso in piena solitudine, per difendere la biodiversità».




AZIONI CONCRETE nel versante molisano del Parco

Come promesso in primavera, il Parco ha mantenuto l’impegno di procedere a importanti lavori di miglioramento ambientale in Valle Fiorita, nel Versante Molisano, al fine di migliorarne le condizioni sia per il settore zootecnico sia per quello turistico, assicurando al tempo stesso la migliore tutela di delicati ecosistemi presenti nell’area

Pescasseroli, 10 novembre 2022. Da qualche anno il fontanile presente al centro del pianoro era praticamente distrutto per mancanza di manutenzione, facendo venire meno l’unica fonte di acqua per il bestiame al pascolo. Il Parco ha provveduto a rimuovere i materiali della vecchia struttura e realizzare un nuovo abbeveratoio, con struttura in cemento armato al fine di renderla resistente agli agenti meteorici, e al ghiaccio in particolare.

L’intervento si è reso necessario perché siamo consapevoli della grande importanza di queste strutture per la zootecnia. Il punto d’acqua al centro del pianoro è però un sito molto importante anche per insetti ed anfibi rari, spesso a rischio di estinzione. Per questo, oltre al ripristino della piena funzionalità della struttura, a valle del fontanile, gli interventi realizzati hanno anche previsto alcuni elementi in grado di migliorare tale habitat e impedire potenziali danni derivanti dalle attività umane alle specie presenti nella zona.

Nello specifico sono state realizzate:

•             Una piccola rampa che renda più facile la salita e la discesa per animali come tritoni e salamandre;

•             Una staccionata in legno intorno all’acquitrino antistante il fontanile, zona umida fondamentale per la riproduzione di alcuni anfibi che vivono in questa zona, per impedire agli animali domestici che pascolano di calpestare e quindi distruggere tale habitat.

A completare gli interventi di miglioramento dell’area è stata realizzata anche la recinzione in pali di castagno intorno all’area da picnic situata nei pressi dell’area di parcheggio in fondo al piano. Anche questo intervento era stato sollecitato dal Comune di Pizzone per rispondere alle richieste dei tantissimi turisti che in molti periodi dell’anno frequentano l’area. La recinzione ha consentito di tenere fuori gli animali al pascolo dall’area attrezzata usata dai turisti, determinando anche migliori condizioni di igiene e sicurezza. Elemento, quello della sicurezza, determinante insieme a quello del decoro urbano, che ha portato il Parco a intervenire in un’altra zona dello stesso Comune, sostituendo tutta la staccionata presente nell’area dell’ex-museo dell’orso.

Nel 2022 il Parco ha poi proseguito anche alcuni interventi in altri due Comuni della Valle del Volturno, avviati nel 2021, grazie ai quali erano stati finanziati importanti lavori a supporto delle attività tradizionali e turistiche:

•             Nel Comune di Castel San Vincenzo, è stato ripristinato il tratto di strada che dal piazzale San Michele in Località Fonte Marchese giunge fino a località Cesa Lunga. La strada era interessata da fenomeni di smottamenti dovuti alle acque di ruscellamento superficiale.

•             Nel Comune di Rocchetta a Volturno, sono stati realizzati interventi finalizzati a ridurre l’erosione superficiale delle acque nella frazione di Castelnuovo.

Il totale complessivo dei lavori finanziati dal Parco nei due Comuni, in questo caso, ammonta a 100.000€ 

“Questi lavori testimoniano più che mai tutto l’impegno profuso dal Parco nei confronti di un territorio, quale quello delle Mainarde, di grande pregio naturalistico e di supporto ad attività che hanno un ruolo determinante da un punto di vista sociale e culturale, ha affermato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – favorendo la piena ed armonica integrazione delle stesse con le finalità istituzionali di conservazione della Natura del Parco”.




DUE BICICLETTE ELETTRICHE ed un quad da sabato scorso a disposizione della Polizia Municipale

I mezzi  sono stati acquistati grazie a risorse ministeriali, nell’ambito del progetto Spiagge sicure

Giulianova, 7 novembre 2022. Più rapida ed efficace, l’azione della Polizia Municipale, grazie ai nuovi mezzi appena arrivati nella sede del Comando, in via Campo delle Fiere.

In dotazione, da sabato scorso, ci sono infatti due biciclette elettriche ed un quad, che consentiranno agli agenti di svolgere con tempestività i servizi di controllo lungo i tracciati ciclo-pedonali sul lungomare. Il quad a due posti, in particolare, permetterà ai Vigili  Urbani, già dalla prossima estate,  di effettuare rapidi spostamenti sulla sabbia, incrementando il numero e la frequenza dei passaggi, da nord a sud, sull’arenile. Il monitoraggio quotidiano della spiaggia e l’ azione di repressione del commercio abusivo saranno, in questo modo, più incisivi.

L’acquisto dei mezzi è stato possibile grazie al fondo di 35.000 euro assegnato al Comune dal Dipartimento Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure Estate 2022” finalizzato alla prevenzione della vendita illegale e al contrasto dell’industria della contraffazione. 

Le stesse risorse hanno consentito di assumere Vigili urbani a tempo determinato  e di finanziare servizi mirati di controllo della spiaggia e del lungomare.

Nei mesi estivi, inoltre, è stata attuata una campagna di sensibilizzazione sui rischi derivanti dall’acquisto di merce contraffatta mediante l’ affissione di manifesti nelle apposite bacheche comunali e tramite la distribuzione di volantini, soprattutto negli stabilimenti balneari.

Con i fondi messi a disposizione del Ministero, infine, sono state acquistate le divise estive per gli agenti  impegnati nel monitoraggio dell’arenile.




#SCELGOLABICI. LA BICICLETTA È LA SOLUZIONE energetica e la soluzione climatica

Al via la campagna tesseramento 2023 di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che invita tutti a scegliere la bicicletta per affrontare due grandi sfide non più rimandabili

Teramo, 6 novembre 2022. Soluzione energetica, soluzione climatica. #scelgolabici. È un claim di grande attualità quello  scelto da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la campagna tesseramento 2023 che prende il via in questi giorni, accompagnata da eventi e iniziative in tante città italiane.

Il messaggio vuole mettere l’accento sul potenziale della bicicletta per le grandi sfide che coinvolgono ognuno di noi: quella immediata della crisi energetica, innescata dalla guerra, e quella epocale della crisi climatica.

Dice Alessandro Tursi, presidente FIAB: «Nonostante i recenti progressi, il Paese stenta ancora a riconoscere nella bicicletta una soluzione chiave per superare queste due sfide. Una mobilità più efficiente, come quella basata sul pedale, è la migliore risposta per contribuire a ridurre il rischio di razionamento energetico e sarà sempre più indispensabile per l’abbandono delle fonti fossili, unica via per affrontare con successo la crisi climatica”.

Diventare socio FIAB significa sostenere l’unica realtà in Italia che, grazie all’impegno delle 190 associazioni e sezioni locali e dei quasi 20.000 soci, è attiva ogni giorno, da quasi 35 anni, nella promozione della bicicletta per una mobilità rispettosa dell’ambiente, della salute e della sicurezza di tutti e per un turismo sostenibile che favorisca le economie locali.

Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile ed è presente da anni a tutti i tavoli ministeriali sull’argomento.

#scelgolabici è dunque l’invito di FIAB a perseguire nuovi traguardi – soluzione energetica e soluzione climatica – rivolto a chi ha cuore la salute delle persone e dell’ambiente e, in particolare, alle tantissime persone che in questi ultimi anni hanno ripreso o iniziato a spostarsi sulle due ruote, in città o nel tempo libero, e hanno così scoperto come la bicicletta sia, davvero, uno strumento di pace, accessibile a tutti, economico e sostenibile. “È indispensabile essere in tanti per riuscire a far passare il messaggio in una società ancora prigioniera di un modello di mobilità e di industria del secolo passato”, aggiunge Tursi.

Aderire è possibile e anche vantaggioso. Chi diventa socio FIAB beneficia dall’assicurazione RC Bici valida in tutta Europa, che copre i danni causati circolando in bicicletta. Riservato ai tesserati anche l’accesso privilegiato alle centinaia di escursioni, bici-viaggi e iniziative promosse dalle associazioni FIAB; sconti e agevolazioni in realtà convenzionate tra cui la rete degli Albergabici.it di FIAB; l’abbonamento alla rivista BC (il magazine cartaceo che tratta di ciclismo urbano, ambiente e cicloturismo) al prezzo speciale di 6 € per tutto l’anno.

Diverse le formule di tesseramento (socio ordinario, sostenitore, benemerito, familiare, junior under 14, ecc.) in base al sostegno che si vuole dare alla Federazione. Per iscriversi è possibile rivolgersi alle associazioni locali presenti in tutta Italia (elenco completo QUI), andare sul sito fiabitalia.it, o ancora durante gli eventi della Settimana Nazionale del Tesseramento FIAB 2023 in programma dal 6 al 13 novembre (calendario completo su andiamoinbici.it).

Fondata nel 1988, FIAB Onlus-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è oggi la più forte realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi. Con quasi ventimila soci suddivisi in 190 associazioni e sezioni in tutto il territorio italiano, FIAB è, prima di tutto, un’organizzazione ambientalista che, come riporta il suo Statuto, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell’ambiente, urbano ed extraurbano. Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile. FIAB è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (Art. 13 Legge n. 349/86) e inserita dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale. Particolare attenzione viene data al turismo in bicicletta con diversi strumenti e servizi a disposizione dei cicloturisti e degli operatori della filiera (tra cui Albergabici.it e Bicitalia.org, la rete ciclabile nazionale). Numerose anche le iniziative di turismo urbano, incluso bike-to-work e bike-to-school, che culminano nella Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre di ogni anno). Con il progetto ComuniCiclabili, infine, FIAB misura e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani: oltre 170 amministrazioni hanno già ricevuto il riconoscimento con un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) apposto sulla bandiera gialla. FIAB aderisce a ECF-European Cyclists’ Federation, la Federazione Europea dei Ciclisti. Presidente di FIAB è Alessandro Tursi. Per info: www.fiabitalia.it.

Nella nostra Regione FIAB ha lavorato, negli ultimi 15 anni, per la realizzazione della ciclovia adriatica e per la crescita della cultura della mobilità ciclistica, contribuendo alla nascita della rete comuni ciclabili alla quale aderiscono tutti i comuni costieri teramani oltre ai capoluoghi Teramo, Pescara e L’Aquila.

FIAB Teramo




VIA MARCONI. Ma la zona 30 è un’altra cosa

Pescara, 4 Novembre 2022. 1. È partita la limitazione di velocità a 30 kmh sulla via Marconi di Pescara, già allargata a 4 corsie per il passaggio del trasporto pubblico in sede propria, ma che presentava nella nuova configurazione numerosi problemi di incidentalità stradale, insicurezza per gli utenti deboli, pedoni, ciclisti e utenti del trasporto pubblico, problemi di parcheggio e scarsa attrattiva commerciale per i clienti. Un progetto nato male, a cui la limitazione delle velocità e la moderazione del traffico avrebbe dovuto dare soluzione. Indirizzo giusto, ma risposta insufficiente. Non chiamiamo Zona 30 questa nuova versione di via Marconi.

2. La Zona 30 è un’altra cosa. Certamente non è l’apposizione dei segnali e telecamere per multare chi supera i limiti di velocità o cambia corsia. La Zona 30 è un trattamento ambientale, a zona della strada, diverso dal segnale Limite di velocità 30 kmh. Accanto ai segnali occorre un trattamento ambientale, delle corsie, delle pavimentazioni, delle porte di ingresso e uscita, con alberi, luci e arredi, dissuasori di velocità, che migliorano lo spazio stradale, favoriscono gli utenti deboli, facendo percepire all’automobilista di essere entrato in un dominio speciale, al di fuori del codice della strada dei 50 kmh, in cui rallentare e guardare con occhio diverso quella zona e gli altri utenti della strada.

3. In Italia Zona 30 è solo un segnale che indica un limite di velocità per un tratto stradale fino al raggiungimento del segnale Fine Zona 30. Mancano le Linee Guida e le raccomandazioni, con esempi e casi studio. In Europa si è sviluppata una cultura fatta di norme tecniche, raccomandazioni e best practice, in Olanda, Germania, Francia, Svizzera, ormai ricche di quasi mezzo secolo di esperienze. Una zona 30 deve essere Self Explaining – Self Enforcing, autoesplicante, chiaramente percepibile, e in grado di frenare i comportamenti scorretti. Non per i segnali o le telecamere, ma per l’ambiente “speciale” che la caratterizza.

4. A titolo indicativo di quello che manca alla Zona 30 via Marconi: a) Occorre chiaramente caratterizzare le porte di ingresso-uscita dalla zona 30, con restringimenti, totem portali di accesso, pavimentazioni differenziate, luci, arredi, che aiutano l’automobilista a capire di essere entrato in un dominio diverso. b) Le corsie ristrette per la minore velocità, dovrebbero essere ben riconoscibili, magari, protette da cordoli sormontabili e colorate le corsie del trasporto pubblico, ben evidenziati e protette da isole pedonali, gli attraversamenti. c) Un programma di caratterizzazione di arredi, luci, pavimentazioni, rallentatori, verde, dovrebbero aiutare l’automobilista a percepire la zona a moderazione di traffico, migliorare la percezione della zona speciale, e valorizzare la strada per tutti.

5. Non bastano i segnali e le telecamere, per cambiare il modo di usare ua strada. Occorre un progetto che cambi le caratteristiche ambientali e percettive della strada. E magari discutere preventivamente il progetto con cittadini e portatori di interesse, per migliorare le soluzioni e far sentire tutti attori e protagonisti del cambiamento. Non subalterni che subiscono cambiamenti che non hanno condiviso. Anche la partecipazione dei cittadini non è un perditempo, ma un requisito fondamentale di una città europea. 

6. More. Cosa sono e a cosa servono le Zone 30 (Webstrade.it 2001)

digiampietro@webstrade.it




IL SERVIZIO DI RACCOLTA porta a porta 

Il Comune affida la gestione alla Mo.Te. Ambiente Spa

Tossicia, 3 novembre 2022. La Montagne Teramane e Ambiente SpA gestirà il servizio di raccolta differenziata porta a porta per il Comune di Tossicia. L’accordo è stato firmato dall’Amministratore Unico della società Nicola Salini e dal primo cittadino Emanuela Rispoli e avrà una durata di 5 anni.  Si tratta di un percorso già avviato e che è giunto a conclusione in questi giorni: con l’ingresso di Tossicia, già socio dell’Ente, salgono così a undici i comuni della provincia di Teramo in cui la Mo.Te. Ambiente SpA gestisce il servizio di igiene urbana.

“Sono molto contento che Tossicia abbia deciso di affidarsi alla nostra società e mi auguro che questa firma possa fungere da stimolo per altri comuni già soci della Mo.Te. Ambiente SpA, affinché scelgano la nostra società per la gestione dei propri servizi di igiene urbana” dichiara l’Amministratore Unico Nicola Salini. “Il mio auspicio per il futuro è che, attraverso la più ampia condivisione delle attività, si possa giungere ad una programmazione che vada verso una duplice direttrice: migliorare le prospettive della nostra società e incrementare la qualità dei servizi stessi nell’ottica del pieno gradimento dei comuni che ci hanno scelti”.

Soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo è stata espressa anche dal primo cittadino di Tossicia Emanuela Rispoli: “abbiamo scelto di affidarci alla Mo.Te. Ambiente SpA perché l’offerta che ci è stata prospettata andava incontro a quelle che erano le nostre aspettative e, ovviamente, alle esigenze di un territorio montano come è appunto il nostro. L’accordo appena siglato garantirà dei sensibili miglioramenti per la nostra popolazione ed una serie di servizi aggiuntivi per il territorio di Tossicia. Con questa firma portiamo a termine un percorso iniziato circa un anno fa e che, ne siamo certi, ci permetterà di offrire dei servizi di igiene urbana di livello per l’intera collettività”.




PULIAMO IL MONDO a San Giovanni in Venere

Studenti dell’istituto Polidoro ripuliscono dai rifiuti l’area

Fossacesia, 31 ottobre 2022. Cappellino in testa, pettorina gialla, guanti e tanti sorrisi. Questo l’equipaggiamento dei circa 70 alunni delle 4 classi della Scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto P. D. Polidori, che accompagnati dai loro docenti, hanno preso parte attiva all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Fossacesia e di Legambiente “Puliamo il mondo”, svoltasi nell’area monumentale di San Giovanni in Venere.

Alla manifestazione, hanno partecipato il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, il presidente della EcoLan, Massimo Ranieri, i volontari di Legambiente Lanciano, Umberto Petrosemolo consigliere delegato alle Politiche per lo Sviluppo sostenibile dell’Ambiente, Alberto Marrone, consigliere delegato alle tematiche relative all’Agricoltura, Carmine Annecchini, il capo squadra per Fossacesia della EcoLan e Ispettori Ambientali di Fossacesia.

“Se lo scopo della giornata era quello di promuovere il senso di responsabilità e tutela dell’ambiente e il rispetto per il proprio territorio dei ragazzi ci si è riusciti appieno – ha affermato il Sindaco Di Giuseppantonio -. Gli studenti si sono impegnati al massimo nelle operazioni di pulizia delle aree adiacenti l’abbazia benedettina ed hanno partecipato attivamente anche al confronto che abbiamo avuto con loro. Quanto ho chiesto se fossero d’accordo di far multare dalla polizia locale chi getta rifiuti per strada il consenso è stato unanime, segno evidente che in loro la consapevolezza della tutela per l’ambiente è molto alta”.

Soddisfatto per la riuscita della manifestazione anche il consigliere Petrosemolo: “L’appuntamento è uno stimolo per tutti i giovanissimi cittadini di domani a imparare a guardarsi intorno e capire quanto ci sia ancora da fare per proteggere”. Il presidente della EcoLan ha aggiunto: “la pulizia dei luoghi è un modo per responsabilizzare ognuno nella propria quotidianità, evidenziando come da ogni singolo gesto dipenda lo stato di salute di quello che ci circonda”.

I rifiuti raccolti sono stati consegnati alla EcoLan per essere smaltiti a seconda della loro tipologia.




MIGLIORARE LA CITTÀ verso la tematica green

Firmato il protocollo d’intesa fra Città Sant’Angelo e Plastic Free

Città Sant’Angelo, 31 Ottobre 2022. Questa mattina è stata approvata una nuova collaborazione tra la Onlus Plastic Free ed il Comune di Città Sant’Angelo per introdurre degli interventi di volontariato sul territorio e migliorare la città verso la tematica green. Le attività di sensibilizzazione saranno realizzate tramite appuntamenti di raccolta della plastica accompagnati da lezioni di educazione ambientale attraverso i canali social ed incontri in presenza, spesso anche con l’utilizzo di appositi stand. Inoltre, verranno organizzate delle passeggiate ecologiche e turistiche sul territorio, mirate alla valorizzazione dello stesso.

Il Sindaco Matteo Perazzetti riferisce in merito: “Una delle tante virtù della comunità angolana che vantiamo con orgoglio è l’attenzione che si presta al territorio, intesa come salvaguardia della sua integrità e valorizzazione dei suoi punti di forza. Questo progetto fa seguito al riconoscimento ottenuto nel 2019 da Lega Ambiente, la quale ha attribuito a Città Sant’Angelo il titolo di Comune Riciclone. La collaborazione con Plastic Free, fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale ed in particolar modo dall’Assessore Maurizio Valloreo, permetterà di potenziare ancor di più la cura di un patrimonio a cui siamo molto legati affinché Città Sant’Angelo diventi in toto una città green.”




VALOR. Conferenza internazionale finale

Valorizzazione di antiche pratiche agricole sostenibili e resilienti

L’Aquila, 31 ottobre 2022. Il 20 settembre 2022, nella storica cornice del Palazzo dei Nobili de L’Aquila, si è tenuta la Conferenza finale del progetto europeo Erasmus + Knowledge Alliance VALOR, relativo alla valorizzazione di antiche pratiche agricole sostenibili e resilienti.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in qualità di coordinatore del partenariato composto da aree protette europee, università greche e rumene, oltre a varie istituzioni e individui che operano nella collaborazione sociale e internazionale, ha ospitato questo evento internazionale dedicato alla presentazione del valore europeo dei risultati finali di VALOR.

L’obiettivo del progetto Erasmus + Knowledge Alliance VALOR è stato quello di creare due percorsi educativi e formativi volti a formare nuovi profili professionali che promuovano la sostenibilità dell’agricoltura europea, in grado di interpretare le nuove sfide legate al cambiamento climatico e di adottare nuovi approcci con la produzione primaria.

Il progetto Erasmus + Knowledge Alliance VALOR è una risposta alle sfide europee contemporanee legate al cambiamento climatico e un buon esempio di innovazione delle conoscenze e delle competenze nella formazione rivolta alle professioni agricole. I due corsi per manager e tecnici in agricoltura sostenibile e resiliente sono stati presentati durante la conferenza a un pubblico composto da stakeholder ed esperti internazionali in materia di tutela della biodiversità, approcci agro ecologici e sostenibilità delle attività umane.

Il progetto Erasmus + Knowledge Alliance VALOR ha infatti promosso l’implementazione di un modello educativo compatibile che ha portato a curricula innovativi che sostengono la qualità e le antiche tradizioni e guardano al futuro e a nuovi modelli di sviluppo dell’agricoltura verde e innovativa.




SISMA 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi

Roma, 30 Ottobre 2022. Nonostante il quadro congiunturale resti complesso, la ricostruzione privata post sisma 2016 in Centro Italia, rallentata prima dalla pandemia, poi dalle tensioni sui prezzi e dalle difficoltà del mercato edilizio, offre di nuovo segnali incoraggianti. Nel terzo trimestre si registra un’accelerazione del numero di richieste di contributo presentate, mentre continua a crescere a ritmo sostenuto il numero dei decreti di contributo approvati e dei cantieri autorizzati.

Anche la ricostruzione pubblica, così come quella delle chiese, registra avanzamenti positivi grazie soprattutto alle Ordinanze speciali in deroga, con un incremento della spesa e del numero dei cantieri aperti. La semplificazione delle procedure e delle norme avviata a primavera del 2020 ha prodotto risultati tangibili. In questo arco di tempo sono stati aperti 11 mila cantieri della ricostruzione privata, 4 mila dei quali negli ultimi dodici mesi.

Pochi giorni fa i contributi concessi sono arrivati a 15 Mila, passando da 1,6 miliardi di fine 2020 a 4,8 miliardi, mentre le somme effettivamente liquidate alle imprese sulla base dello stato di avanzamento dei lavori sono passate da 684 milioni di euro di fine 2020 a 2 miliardi 284 milioni di euro. Gli edifici già riparati sono 7.762, per oltre 17.500 singole abitazioni riconsegnate ai cittadini, mentre 7.131 sono i cantieri attualmente in fase di lavorazione.

I cantieri della ricostruzione pubblica aperti sono oltre 320, il doppio rispetto ad un anno fa, mentre gli interventi conclusi, tenendo conto anche delle chiese, sono 365. Il lavoro che resta da fare è ancora enorme, a fronte del danno causato dal sisma, pari a 27,2 miliardi di euro, dei quali 19,4 relativi al solo patrimonio edilizio privato.

La regolazione normativa condotta con le Ordinanze in questi ultimi due anni e mezzo si è oggi sostanzialmente esaurita, ed è sintetizzata nel Testo Unico della ricostruzione privata, di cui la Cabina di Coordinamento ha già avviato la discussione. Il Testo Unico, che abroga in tutto o in parte una settantina di vecchie Ordinanze, dovrebbe essere adottato formalmente a inizio novembre. Procede, in parallelo, la messa a punto della nuova piattaforma telematica di gestione delle richieste di contributo, che da gennaio sostituirà il sistema attuale, ormai obsoleto.

La piattaforma, già attiva ed in fase di test, sarà aperta nei prossimi giorni alla sperimentazione dei professionisti. Si sta consolidando, nel frattempo, l’attività di programmazione della ricostruzione. A dicembre sono attese, anche in forma semplificata, le richieste di contributo da parte dei cittadini che beneficiano di forme di assistenza come Cas e Sae.

Nei comuni maggiormente colpiti dal sisma è stata avviata insieme alle amministrazioni comunali e agli Uffici Speciali delle Regioni la definizione di cronoprogrammi specifici per la presentazione dei progetti da parte dei cittadini, che tengono conto anche delle interferenze tra i cantieri privati e pubblici, per accelerare la ricostruzione dei centri storici più danneggiati. Sul fronte della ricostruzione pubblica, oltre alle quasi 2 mila opere finanziate, si sta procedendo alla programmazione di nuovi interventi per ulteriori 1,2 miliardi di euro. In via di definizione anche un nuovo programma di ricostruzione per le chiese e gli edifici di culto, oltre alle quasi mille già finanziate dalle Ordinanze.

A quelli della ricostruzione si stanno aggiungendo i cantieri dei progetti finanziati dal Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016, NextAppennino. Gli interventi della prima parte del programma, che prevede investimenti sulle infrastrutture stradali e ferroviarie, la rigenerazione urbana, la conservazione dei beni culturali, lo sport, il turismo, e che riguardano l’area del cratere 2016, sono 525, per un valore di 626 milioni di euro. Per la seconda misura del programma, che riserva circa 700 milioni di incentivi e contributi alle imprese sono in corso i bandi. I primi due, che prevedono agevolazioni per gli investimenti di media e di grande dimensione, hanno fatto registrare il triplo di richieste (600 milioni di euro) rispetto ai 190 milioni di euro disponibili.




DECORO E PULIZIA URBANA, nuovo giro di vite

Sindaco e assessore Zappalorto: “Al via nuovo potenziamento delle azioni di pulizia su tutto il territorio, confidiamo molto anche nella collaborazione della cittadinanza”

Chieti, 30 ottobre 2022. Giro di vite sulla pulizia della città. È di qualche giorno l’ultima riunione operativa tenutasi in Comune con Formula Ambiente e il Settore dell’Ente per fare il punto della situazione da cui sono emerse nuove linee operative al fine di rendere più puliti e accoglienti sia il centro storico, sia Chieti Scalo.

“Da domani partirà un vero e proprio viaggio zona per zona in città, per verificare le condizioni di persona e stabilire il da farsi a fronte delle criticità riscontrate – così il sindaco Diego Ferrara – Questo a fronte dell’ultima riunione da me convocata sull’argomento. Ho chiesto al Settore una maggiore presenza perché tante sono le segnalazioni che ci arrivano dalla cittadinanza e perché il decoro non sarà mai materia secondaria nella nostra agenda amministrativa. Il senso della riunione era quello di fare il punto sulla situazione della città, con l’assessore Zappalorto e tutti gli interpreti ci siamo seduti a un tavolo per programmare un’attività capace di coprire tutte le situazioni più a rischio per il decoro e avviare un nuovo corso, partito già da venerdì scorso con la pulizia più approfondita di alcune strade, fra cui via Pollione e i vicoli del centro storico. Molto farà anche la collaborazione della città, il rispetto delle regole per i conferimenti e l’utilizzo corretto delle isole ecologiche, presenti in gran numero sul territorio e che possono essere usate senza alcun limite orario. Noi ce la metteremo tutta, ma serve anche una sinergia civica, quindi collaborazione attiva da parte della cittadinanza, perché la città è di tutti e tutti dobbiamo trattarla come casa”.

“Abbiamo constatato e verificato di persona diverse situazioni su cui abbiamo progettato di intervenire con un potenziamento delle attività di pulizia – così l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto – La riunione è nata dall’esigenza di programmare azioni capaci di rispondere alle istanze che ci sono state rappresentate dalla cittadinanza, sia dalle mutate esigenze di alcune zone, perché maggiormente frequentate, a Chieti alta e a Chieti Scalo. Non solo una maggiore attenzione al decoro dei centri nevralgici della città, ma intraprenderemo un cammino di pulizia più approfondita delle strade su tutto il territorio, come avviene anche in altri centri, con divieti di sosta temporanei e periodici, affinché si possa pulire tutta la sede stradale e non solo quella libera dalle auto. Lavoreremo per quartiere, in sinergia anche con la Polizia Municipale con la quale stabiliremo anche il modo per operare migliore, al fine di creare meno disagi possibili ai residenti delle zone interessate. Di pari passo, a breve sarà operativa l’annunciata convenzione con le Guardie ambientali che avranno come intento specifico quello di supportarci sul decoro, con la capacità di multare chi assume comportamenti fuori dalle regole e incivili. Il decoro urbano è un tema che ci vede dal primo giorno pienamente coinvolti, una priorità per cui saremo sempre operativi”.




CICLOVIA DEL TORDINO. FIAB Teramo si appella alla Provincia: coinvolgere nel progetto i Comuni e le associazioni

L’associazione cicloambientalista chiede l’istituzione di un tavolo di lavoro che supporti i progettisti

Teramo, 28 ottobre 2022. L’annuncio dell’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva della Ciclovia del Tordino, con la pubblicazione, nell’Albo Pretorio della Provincia, della Determina Dirigenziale n. 1144 del 7 settembre scorso, fa ben sperare sul veloce completamento dell’iter progettuale, che contrattualmente è stabilito in 180 giorni dalla firma del contratto, segna l’inizio delle procedure progettuali per l’infrastruttura ciclabile che unirà il capoluogo teramano alla costa.

“I tempi per la progettazione sono strettissimi – dichiara il presidente FIAB Teramo, Gianni Di Francesco – ma chiediamo che la provincia trovi un momento di confronto con i Comuni interessati e con le associazioni del territorio, visto che del progetto si parla da anni ed esiste un patrimonio di conoscenze ed istanze che devono essere considerate nel progetto”.

“Come FIAB – continua Di Francesco – abbiamo organizzato, negli ultimi quindici anni, con altre associazioni del territorio, convegni e sopralluoghi lungo il fiume, proprio per la realizzazione della pista ciclabile, che la stessa Provincia ha previsto, nel Piano d’Area della Media e Bassa Valle del Tordino, da inserire in un parco fluviale lineare. Sarebbe quindi utile condividere questo patrimonio di conoscenza con il mondo associativo oltre che con i Comuni interessati che, negli anni, hanno ipotizzato anche loro soluzioni per collegamenti ciclabili lungo e verso il fiume.”

Per FIAB, inoltre “è indispensabile tener conto del progetto di prolungamento della Teramo-Mare, predisposto dall’ANAS, oltre che del progetto dell’Unione dei Comuni Terre del Sole n. 38 del 16 agosto che prevede percorsi ciclabili analoghi a quello progettato dalla Provincia e a progetti di altri comuni che dovrebbero essere integrati con quello della Ciclovia”.

L’associazione cicloambientalista, quindi, chiede “l’istituzione di un tavolo di lavoro interistituzionale che possa contribuire ad una corretta progettazione del tracciato dando supporto ai progettisti incaricati, con il supporto delle associazioni locali, onde evitare sprechi di risorse e interferenze tra vari progetti”.

FIAB Teramo




LA RISERVA NATURALE Lama Bianca

Creata il 5 giugno 1987, si trova sul versante occidentale della Maiella, nel Comune di S. Eufemia a Maiella

Chieti, 27 ottobre 2022. Il nome può avere questa spiegazione: LAMA perché la zona è rocciosa, scoscesa e si incontrano diverse RAVE, (canaloni) e BIANCA perché è il colore della pietra della Maiella. La Riserva si raggiunge percorrendo la SR487 verso Passo San Leonardo. Superato l’incrocio per il bellissimo borgo abbandonato di Roccacaramanico, dopo 2.5 KM, c’è un bivio sulla sinistra, con l’indicazione Riserva naturale Lama Bianca, Rava del Ferro. La strada è quasi impercorribile, fra poco si dovrà scegliere obbligatoriamente di farla a piedi. Parcheggiata la vettura in un ampio spazio libero, si inizia il percorso con l’indicazione di Fonte Grotta Zappano. (1245 m). È un percorso ad anello, che per un tratto è percorribile anche dai portatori di disabilità. (Penso che sia uno dei pochi luoghi nella regione Abruzzo, dove sul finire degli anni Ottanta, sono stati realizzati i primi sentieri accessibili ai diversamente abili o meglio ai portatori di disabilità. Questi percorsi sono comodi e adatti a questa categoria di persone, sia con le carrozzelle, che con il bastone per i non vedenti). Dopo pochi minuti, si incontra una piccola cascata, ma con assenza di acqua per la temperatura alta. Il percorso si sviluppa su una salita non molto difficoltosa, ma lunga e termina alla radura Addiaccio della Chiesa, con tanti terrazzamenti. La zona è ancora usata come pascolo per l’abbondanza di acqua ed erba. Nel silenzio e per riposarsi, l’escursionista si ferma per ammirare la grandiosità è ripidità delle RAVE, DURE ED IMPEGNATIVE.  La particolarità è che la partenza delle RAVE per raggiungere la vetta di Monte Amaro a 2793 metri, iniziano dai 1500 metri, quindi circa 1300 metri di dislivello quasi verticale. Dinanzi c’è il RAVONE DELLA VESPA, a sinistra LA RAVA DEL FERRO ed a destra LA RAVA DELLA GIUMENTA BIANCA, oltre ad ampi panorami sul Morrone, la valle Peligna, il Gran Sasso, il mare, in un ambiente boscoso e silenzioso. La giornata soleggiata e fresca, mi ha spronato a seguire la segnaletica Q1 per la valle della Giumenta Bianca. Purtroppo, come indicazione, ho trovato solo alcune piccole pietre con uno spruzzo di vernice rossa. Tabella e picchetto segnavia inesistenti. Arrivato in un fitto ma arioso bosco, pur essendo vicino alla rava, ho preferito tornare indietro. La radura è piena di rovi di Rosa Canina, maturi al punto giusto, con il loro gusto acidulo, fonte di vitamina C, dissetante ed energetico. La bacca carnosa e contenente numerosi semi è gradita alla fauna selvatica, specialmente le volpi. Ne ho fatto una scorpacciata. Si seguita l’escursione verso Fonte della Chiesa con annesso rifugio. Esce poca acqua ma fresca, sufficiente ad accompagnare il panino consumato nel rifugio. Per raggiungere la strada che porta alla Rava del Ferro, la discesa è ripida, ma arrivato alla Rava, (1490 m), un altro momento di contemplazione doverosa, è quella di affacciarmi dentro e con la testa alzata, mi rendo conto, quanto è faticoso farla. Bisogna tornare indietro e seguo il sentiero B4 nel bosco, per raggiungere FONTE LAMA BIANCA, la passerella per i portatori di disabilità e concludere l’anello di LAMA BIANCA.

Tutto il percorso per fare l’anello, sempre immersi nel palcoscenico naturale del FOLIAGE.

Difficoltà E                                                 

Dislivello 500m                                                                                                     

Distanza A/R 10 Km                                                                                                    

Tempo Di Percorrenza A/R 4 Ore Senza Soste    

Luciano Pelelgrini




UNICO CAPOLUOGO SOSTENIBILE secondo il rapporto sul Green Public Procurement

Sindaco e Assessore Zappalorto: “Siamo fra le migliori 18 buone pratiche della penisola grazie ad appalti e spesa”

Chieti, 22 ottobre 2022. Arriva dalla XVI edizione del Forum Compraverde Buygreen 2022 il primato abruzzese di Chieti come città green, sancito dal quinto rapporto “I numeri del Green Public Procurement in Italia” dell’Osservatorio Appalti Verdi, nato dalla collaborazione di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, in partnership con Assosistema, Novamont, Università degli Studi di Padova, AdLaw Avvocati. Un dato che deriva dagli acquisti verdi della pubblica amministrazione, che sono regolati da specifiche tecniche e clausole contenute nei Criteri Ambientali Minimi, obbligatori dal 2016.

I CAM sono stati introdotti in Italia con il Green Public Procurement, lo strumento che indirizza gli enti pubblici verso investimenti a ridotto impatto ambientale e la loro adozione è prerequisito essenziale per concorrere ai bandi del PNRR. Sono in tutto 35 i Comuni che registrano un tasso di attuazione dei CAM superiore all’80% e sono 18 quelli che raggiungono il 100%, ovvero più del doppio rispetto allo scorso anno: Chieti è l’unica città abruzzese ed è fra questi, insieme a Belluno, Bolzano, Brescia, Cuneo, Ferrara, Forlì, Imperia, Latina, Mantova, Modena, Monza, Padova, Pavia, Pordenone, Rimini, Savona e Trento.

“Siamo stati uno dei primi Comuni d’Italia ad attivare la delega alla Transizione Ecologica accostandola a quella all’Ambiente, perché la sostenibilità e la tutela ambientale sono due capisaldi della nostra azione – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto – Questa rilevazione sicuramente ci rende lieti, perché ci annovera fra le migliori 18 performance nazionali, cosa che ci conferma che la via intrapresa è quella giusta, ma soprattutto perché è il risultato di una serie di priorità che abbiamo messo insieme sia in risposta ai parametri della ricerca, sia in linea con i bandi del PNRR. Grazie alla nostra struttura comunale che sta facendo un lavoro davvero encomiabile. Il Comune di Chieti è finora riuscito a mettere insieme finanziamenti per oltre 56 milioni di euro sul fronte PNRR, prendendo tutte le risorse disponibili sui maggiori bandi. Si tratta di interventi che non riguardano solo l’ambiente, ma che in ogni settore tengono conto della sostenibilità, sia che si tratti del recupero e riqualificazione dell’edilizia popolare, oppure imponenti interventi di rigenerazione urbana che interesseranno tutto il territorio cittadino, a cui si aggiungono i lavori negli ambiti sportivi e scolastici, sia sul sociale, sull’efficientamento energetico di edifici comunali e bonifica dei siti orfani che sono alcuni degli ambiti per cui abbiamo ottenuto ulteriori fondi.

Questo è soltanto il primo passo verso un lavoro importante che stiamo facendo per una città più green, più sostenibile e più attenta al futuro dell’ambiente. Si spiega in tal senso anche il nostro impegno sul fronte del caro energia, per cui ci siamo subito mobilitati e che lunedì ci vedrà riferire e condividere in Commissione Ambiente i primi passi possibili, insieme alla struttura comunale e al nostro energy manager. Oltre ad agire in sinergia con gli altri sindaci della provincia di Chieti, rispondendo alla mobilitazione nata ad Atessa con l’adozione di provvedimenti omogenei su tutto il territorio quali l’abbassamento di un altro grado della temperatura negli uffici (scuole escluse) e la razionalizzazione della pubblica illuminazione, stiamo pensando anche ad altre possibilità, fra cui una circolare interna agli edifici pubblici per ottimizzare il risparmio energetico, un’azione di sensibilizzazione della comunità, nonché l’adozione di strumenti a vantaggio di tutti, fra cui l’attuazione delle comunità energetiche e del conto termico che stiamo studiando e vorremmo attivare in tempi sostenibili, condividendo con tutte le forze politiche facenti parte dell’Amministrazione, l’intento. Resta agli atti lo sforzo concreto di cambiare le cose, in meglio per l’ambiente e per la comunità, che si appresta a vivere forse il momento più difficile dopo la pandemia”.




NEXTAPPENNINO: grandi e medi investimenti

Chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili

Roma, 20 ottobre 2022. Seicento milioni di agevolazioni richieste a fronte dei quasi 200 disponibili. Si sono chiusi con un fortissimo afflusso di domande i primi due bandi del fondo NextAppennino, finanziato dal Fondo Complementare al Pnrr per le aree sisma, per i Contratti di Sviluppo di media e di rilevante dimensione ed i progetti per il riciclo delle macerie.

Il primo dei due bandi, con 80 milioni di euro disponibili per progetti di investimento complessivo superiori a 20 milioni di euro, ha registrato domande per 15 progetti, 4 nel cratere sisma 2009, 10 nel cratere 2016, 1 nel doppio cratere, per 608 milioni di investimenti complessivi e 266 milioni di agevolazioni richieste. Per il bando riservato ai Contratti di Sviluppo di media dimensione, con investimenti compresi tra 1,5 e 20 milioni di euro, ed il ciclo delle macerie, sono stati presentati 85 progetti, 16 nel cratere 2009, 69 in quello del sisma 2016, per 549 milioni di investimenti e 325 milioni di agevolazioni richieste, tra contributi a fondo perduto e prestiti agevolati.

“Sono dati importanti, segno di una certa vitalità del tessuto economico nel territorio colpito dal sisma, che dimostra la capacità e la predisposizione delle imprese ad impegnarsi in nuovi investimenti di carattere innovativo” ha detto il Commissario Straordinario per la Ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini, presentando oggi alla Cabina di Coordinamento integrata che gestisce il Fondo complementare al Pnrr i risultati dei primi due bandi, chiusi lo scorso 15 ottobre. L’auspicio condiviso dalla Cabina di Coordinamento è che si possano individuare altre risorse finanziarie per sostenere il maggior numero possibile dei progetti presentati.




RACCOLTA DIFFERENZIATA, più 3 per cento nei primi mesi del 2022

Con un picco nei mesi di luglio e agosto. Il sindaco Fabio Caravaggio: “Segno di grande civiltà di cittadini e turisti”

Rocca San Giovanni, 20 ottobre 2022.  Bilancio più che positivo per la raccolta differenziata nei primi nove mesi del 2022. I dati ufficiali riportano un incremento del 3 per cento rispetto all’anno precedente. Se nel 2021 la percentuale era stata del 77 per cento, la media estratta dal periodo che va da gennaio 2022 a settembre, è dell’80 per cento.

”È un grande segno di civiltà e amore per l’ambiente e per il nostro paese – commenta il sindaco Fabio Caravaggio -. Abbiamo avuto un aumento costante su tutti i primi mesi del 2022 e un picco nei mesi di luglio e agosto (80,93%), sinonimo di massima disciplina ed attenzione alla raccolta differenziata e all’ambiente non solo dei cittadini, ma anche dei turisti”.

“Un plauso va sicuramente all’amministrazione comunale per il costante controllo sulla pulizia del territorio – dice il sindaco –  alla Rieco, rappresentata dal dott. Angelo Di Campli, per l’ottimale gestione del servizio e per la serietà degli operatori. E poi ai cittadini per l’accortezza e la sensibilità nel rispettare  il servizio di raccolta porta a porta”.

“Nel frattempo – conclude Caravaggio –  continueremo con il monitoraggio del territorio e con la “tolleranza zero”, per contrastare al massimo l’abbandono selvaggio dei rifiuti, fenomeno complesso da debellare ma che comunque sta diminuendo,  grazie ai frequenti controlli della Polizia Locale e dei Carabinieri Forestali”.

Barbara Del Fallo




FESTIVAL Coralità Alpina in città

Il Centro Nazionale Coralità del CAI, la sezione CAI di L’Aquila ed il coro CAI L’Aquila, con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune dell’Aquila, presentano la manifestazione che si terrà a L’Aquila il 21-22-23 ottobre 2022.

L’Aquila, 19 ottobre 2022. Si inizierà venerdì 21 Ottobre alle ore 21.30 presso l’Auditorium del Conservatorio A. Casella, il Coro CAI dell’Aquila diretto dal M. Giulio Gianfelice aprirà il concerto nel quale si esibiranno il Coro “La Martinella” di Firenze ed il Coro CAI di Melegnano. Nella giornata di Sabato 22 Ottobre alle ore 18.30 presso l’Emiciclo della Regione Abruzzo alla Villa Comunale si terrà la rassegna dei cori aperta dal Coro CAI dell’Aquila.

Interverranno: il Coro “Edelweiss” del CAI di Torino diretto dalla maestra Willem Tousijn, il Coro “La Martinella” del CAI di Firenze diretto dal maestro Ettore Varacalli, il Coro CAI di Frosinone diretto dalla Maestra Giuseppina Antonucci, il Coro CAI di Melegnano diretto dalla maestra Silvia Berardi, ed Coro CAI di Roma diretto dal maestro Pier Paolo Cascioli. L’ingresso agli spettacoli è gratuito, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della provincia dell’Aquila.

Prima del concerto del sabato i cori visiteranno il centro storico della città, nei cortili e nelle piazze intoneranno diversi canti tradizionali della montagna. La manifestazione si chiuderà domenica 23 Ottobre, alle ore 12.00 circa presso il Parco della Memoria in Piazzale Paoli, qui i 180 coristi intoneranno Signore delle cime in ricordo delle vittime del terremoto del 2009. Pubblicazione della locandina




UN MARE DI VERDE per Pescara

La città di Pescara e il suo Parco Centrale

Dopolavoro Ferroviario nell’area di risulta il 29 ottobre 2022 dalle ore 10.30 alle 20.30 circa

Pescara, 19 ottobre 2022. Una giornata per raccontare la nuova visione di Pescara con un grande parco centrale che restituisca permeabilità al suolo e vivibilità ai cittadini. La città di Pescara in questo momento si trova a un bivio: un’area dismessa estesa di 13 ettari, gli ex piazzali ferroviari in pieno centro, la cosiddetta “area di risulta” sta aspettando da 30 anni di diventare un grande parco, un polmone verde per tutto il centro cittadino.

a ora Regione Abruzzo e Comune di Pescara hanno deciso di costruire proprio in quest’area il palazzo degli uffici regionali, alti silos per i parcheggi, cemento, altri palazzi. Si tratterebbe di un intervento di grande impatto ambientale, attrattore di traffico in una zona già caotica, un danno enorme alla città.

Abbiamo invece la grande opportunità di riportare l’area all’ idea originaria: un parco centrale che offra permeabilità al suolo, frescura ai cittadini, presidio salutare per la qualità dell’aria. Italia nostra ha chiamato alla mobilitazione le associazioni attive sul territorio e tante personalità del mondo scientifico e culturale si stanno mobilitando per evitare tutto questo, per offrire una visione nuova ai decisori (che riprende l’antica ispirazione: già trent’anni fa  la proposta di un grande parco al posto del  ferro e del cemento permise l’acquisto dell’area convincendo l’Amministratore Delegato delle ferrovie ).

Il 29 ottobre a Pescara, presso il Circolo Dopolavoro Ferroviario che ha il suo ingresso proprio sull’area di risulta, prenderà vita una giornata di dibattiti, incontri scientifici, musica, arte. Una giornata intera per pensare al futuro con uno sguardo alla storia di quel luogo così maltrattato negli ultimi trent’anni. Oggi vogliamo dire forte che quel luogo è il luogo di una rinascita verde della città.

Riportiamo dalla lettera-appello lanciata dalle associazioni e che tante personalità stanno firmando:

“Pescara ha bisogno di quel mare verde, che faccia rivivere il suo cuore, che doni frescura, aria pulita, che restituisca al terreno l’acqua piovana, liberandolo dalla crosta d’asfalto, accolga in una cornice naturale la riorganizzazione dolce della mobilità. Decidere di costruire in quest’ area nuovi fabbricati per gli uffici della Regione e per i silos dei parcheggi, comprometterà irreversibilmente la possibilità di dare un nuovo volto a Pescara facendo così dell’area il deposito delle questioni irrisolte con l’abbandono della pianificazione a larga scala. Mentre in ogni città si delocalizzano uffici, si cercano aree da rendere verdi e vivibili per i cittadini e si organizzano degli hub periferici per i parcheggi di scambio tra le diverse modalità di trasporto, qui si pensa al contrario. La scelta di accentrare altri uffici direzionali porterà nuovo traffico in centro, aggravando la questione dei parcheggi e soffocando le attività sociali, culturali e commerciali.

Il recupero dell’area con un grande parco centrale formato dagli alberi del nostro paesaggio, permeabile all’acqua e produttore di aria buona, disseminato di attività e luoghi di incontro, restituirà salute alla città e contribuirà al rilancio del centro cittadino, oggi in crisi. Non servono nuovi edifici direzionali in centro. Non servono altre strade. Si devono fare progetti che aumentino la resilienza delle città, perché non c’è più tempo, e la città ne ha bisogno. Ci sono già i fondi pubblici per realizzare il grande parco centrale di Pescara: chiediamo che vengano utilizzati per questo, con un progetto che restituisca alla città inquinata e cementificata un grande patrimonio di naturalità. Chiediamo questa scelta per i cittadini, per la loro salute, per il loro benessere e per il loro futuro. L’area di risulta deve essere il nuovo mare verde per Pescara.”

Tra gli artisti che hanno aderito all’appello e si esibiranno nella giornata del 29 ottobre, in una maratona solidale con il verde, la salute, la mobilità sostenibile, ci saranno: la grande ironia di Nduccio, le rime taglienti dei 99 Cosse, le note cantautoriali di Domenico Imperato e il rock di Miriam Ricordi; la raffinatezza scatenata dei The American Folk Tellers a chiudere alle 20.00 la giornata (con Walter Caratelli alle percussioni).

La mattina verrà inoltre aperta con le note gioiose dei Ragazzi del Mibe, giovani leve della musica che parteciperanno all’apertura degli incontri; durante la giornata gli attori del Florian Metateatro racconteranno le parole della Natura, sotto aspetti diversi, politici, e filosofici.

Tre i Talk di approfondimento previsti, che affronteranno temi cruciali per la crescita della città, con architetti, storici, esperti d’ambiente, biologi, esperti in mobilità sostenibile. In tre diversi momenti, infatti, si avvicenderanno sul palco per parlare di:  alle ore 11.30 “Un luogo della storia, una risorsa per la città” dialoghi sulla storia e sul ruolo dell’area nel tempo e nell’attualità con testimoni e studiosi; alle 16.00 “Le aree di risulta per la resilienza ai cambiamenti climatici e per il benessere urbano” e alle 17.00 “Spazio pubblico e nuove centralità: per una città attrattiva ed accogliente”

Le dirette di Radio Città, l’emittente radiofonica Radio Città – network nazionale di Radio Popolare – media partner dell’evento, seguiranno tutta la giornata con lo speciale del programma LePine e con altre dirette.

L’appello Un Mare di Verde per Pescara, lanciato dall’associazione Italia Nostra, sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara con la collaborazione de LePine, Simona Barba e Isabella Micati, e Woo_mezzometroquadro, ha raccolto le adesioni di numerose personalità oltre che delle associazioni, che in gran numero hanno firmato e sostengono una visione di città fondamentale per il nostro futuro e che oggi può essere a portata di mano.

Massimo Palladini

Simona Barba




LA NOSTRA TERRA non è in vendita

Danni a raccolta tartufi per 42 milioni di euro

L’Aquila, 15 ottobre 2022. “La nostra terra non è in vendita, la sicurezza dei cittadini non è negoziabile. Ci batteremo con tutte le nostre forze contro una infrastruttura pericolosa e che rischia di essere inutile quando diventerà operativa. E che intanto avrà un impatto ambientale enorme e distruggerà anche la produzione tartuficola, con danno stimato, da una nostra perizia, di ben 42 milioni di euro.”

A suonare la carica è Fernando Galletti, presidente dell’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio, dopo che il governo ha dato via libera alla realizzazione del metanodotto Snam rete adriatica Sulmona – Foligno, che attraverserà anche il territorio di Paganica, frazione del comune dell’Aquila, per circa 15 chilometri interessando 40 ettari, gravati da uso civico, di assoluta valenza ambientale, classificato dal piano regolatore generale del Comune dell’Aquila come zona agricola di rispetto montano. Un territorio classificato a massimo rischio sismico (zona 1), duramente colpito dal terremoto del 6 aprile 2009, interessato da una pericolosissima faglia. L’Asbuc di Paganica non è mai stata interpellata dalla Snam, che anzi sottolinea Galletti, “ha piuttosto preferito remunerare per l’attraversamento gli occupatori abusivi dei terreni di uso civico”

“L’assenza ad oggi di uno studio sulla sicurezza sismica del metanodotto – spiega Galletti -, una condotta dal diametro di 120 centimetri e 40 metri di servitù a pochi metri di profondità, proprio sulle faglie sismiche, sta pertanto generando apprensione e contrarietà presso la popolazione. La notte del sei aprile 2009 il sisma ha del resto tranciato di netto un tubo da 20 centimetri di diametro, della linea gas interna, aprendo un cratere di circa 20 metri quadri e ha fatto esplodere una tubatura dell’acquedotto da circa 60 centimetri di diametro”.

E ancora, incalza Galletti:  “notevole sarà poi l’impatto ambientale e paesaggistico che non potrà in nessun modo essere sanato con il ripristino “integrale” dei luoghi che la Snam afferma di garantire. Il tracciato attraverserà, con una servitù di passaggio di circa 40 metri per lato, in particolare la valle a monte di Paganica, proprio di fronte al santuario della Madonna d’appari, risalente al XIII secolo, e dichiarato monumento nazionale nel 1902, importante meta turistica, anche internazionale, stretto com’è tra una parete rocciosa ed il corso del torrente Raiale, affluente dell’Aterno, che costituiscono un sagrato naturale. A rischio sono poi la portata ed anche la sopravvivenza delle preziose sorgenti d’acqua presenti lungo il tracciato e che saranno ‘bucate’ dal metanodotto, come le sorgenti ‘Fonte Verrone, Acqua santa e Callarjello”.

Forte elemento di contrarietà, non da ultimo, è che saranno irrimediabilmente distrutte dagli scavi per la messa in posa del metanodotto, le numerose cave spontanee di pregiato tartufo, presenti in tutti i 40 ettari, voce importante per l’economia del territorio.

“L’Asbuc ha commissionato nel luglio 2022 una perizia – ricorda Galletti -, per quantificare i potenziali danni cagionati dal passaggio del metanodotto, in termini di mancato guadagno della rivendita del raccolto e dei prodotti da loro derivati sia per gli anni del cantiere, sia per gli anni che saranno necessari alle piante per dare nuovamente frutti, circa 20 anni, sempre che il terreno una volta rimosso, lavorato e pressato dai mezzi meccanici non perda per sempre la sua fertilità”.

Entrando nello specifico, per quanto riguarda “il danno della coltivazione e del recupero di essa”, i calcoli della perizia asseverano che il costo del terreno con tartufaia spontanea è pari a  15 euro a metro quadro. Per gli interi 40 ettari  l’entità del danno si attesta ai 6.000.000 di euro.

C’è poi “il danno economico alla collettività dal mancato guadagno della rivendita del raccolto e dei prodotti derivati, sia per gli anni dei lavori sia per gli anni prima che le piante diano di nuovi frutti”: la perizia calcola che la produzione oscilla dai  50 ai 150 kg ad ettaro ad anno. Il costo medio per il tartufo nero pregiato invernale di 900 euro al kg. Ponendo come media di produzione 100 kg ogni anno per ciascuno di 40 ettari, e stimati gli anni per il ripristino  in 20 anni, il danno ammonterà a 36.000.000 di euro.

Solo in riferimento alla produzione tartuficola, il danno cagionato dal passaggio del metanodotto sarà per il territorio, dunque, di 42.000.000 milioni di euro.

Foto Rete8




PROGETTI DEI CITTADINI beneficiari di Cas e Sae

Prorogato al 20 dicembre il termine. Via libera agli interventi per la Basilica di Assisi, 50 milioni di euro per la rete dei sentieri

La Cabina di Coordinamento Sisma 2016, presieduta dal Commissario Straordinario Giovanni Legnini ha prorogato al prossimo 20 dicembre il termine per la presentazione delle domande di contributo di ricostruzione degli immobili resi inagibili dal sisma di proprietà dei residenti titolari di Cas e Sae.

Roma, 14 Ottobre 2022. Le richieste di contributo potranno essere presentate entro il nuovo termine anche in forma semplificata, allegando i dati dell’edificio, del proprietario, del professionista incaricato, la scheda di valutazione del danno ed un progetto descrittivo dell’intervento, con l’obbligo di definirle nella loro completezza entro il 15 marzo 2023, pena la loro improcedibilità.

La decisione è stata assunta sulla base di una richiesta delle Regioni ed alcuni rappresentanti della Rete delle professioni tecniche, anche alla luce dei dati che stanno emergendo dalle dichiarazioni telematiche rese dagli stessi cittadini alla Protezione Civile per il mantenimento dei benefici, assistenziali, per le quali resta fermo il termine del 15 ottobre.

A tre giorni dalla scadenza risultavano presentate 12.686 dichiarazioni, 3.400 delle quali da parte di cittadini che, pur non avendo denunciato impedimenti oggettivi, non hanno ancora proceduto alla presentazione della richiesta di contributo e che, senza la nuova proroga, sarebbero incorsi nella sospensione dei benefici.

“La scadenza per la presentazione dei progetti di ricostruzione da parte dei beneficiari di Cas e Sae era stata decisa con un’Ordinanza di fine 2021, anche per consentire ai progettisti, che giustamente la reclamano, una programmazione del lavoro e degli interventi. La scadenza era stata fissata al 30 giugno, poi rinviata al 15 ottobre.

“Con la nuova proroga veniamo incontro alle esigenze di molti cittadini che rischiavano di vedersi sospesi i benefici assistenziali, ma il nuovo termine del 20 dicembre sarà perentorio. Anche alla luce delle osservazioni della Corte dei conti, non possiamo più permetterci di ritardare il rientro dei residenti nelle loro abitazioni” ha sottolineato il Commissario Legnini.

Con la stessa Ordinanza, dichiarata immediatamente esecutiva, vengono inoltre fatte salve le Manifestazioni di volontà a richiedere il contributo di ricostruzione presentate dopo la scadenza, ma entro il prossimo 15 novembre. Si ricorda che la mancata presentazione della Manifestazione di volontà preclude l’accesso al contributo stesso.

La Cabina di coordinamento, sempre ieri, ha adottato altre due decisioni importanti. È stato innanzitutto autorizzato uno stralcio al nuovo programma di ricostruzione delle chiese per finanziare, con 11 milioni di euro, una serie di interventi urgenti di restauro e riparazione della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, e di alcune altre chiese appartenenti alla Provincia Serafica di San Francesco dei Frati minori dell’Umbria e alla Custodia Generale del Sacro Convento di Assisi. È stato poi approvato il Programma di Sviluppo per il rilancio turistico dei territori colpiti dal sisma che prevede una serie di interventi per il rilancio dei cammini e della rete sentieristica, ai quali vengono destinati dal Commissario 50 milioni di euro rivenienti dai risparmi della Camera dei deputati.




OSCAR GREEN 2022. A Pescara Rural Generation Post-Covid

Le sei idee di giovani imprenditori che sfidano il futuro

Pescara, 7 ottobre 2022. Il 12 OTTOBRE verranno svelati gli under 40 vincitori del premio sull’innovazione e la creatività in agricoltura.

Verranno svelati mercoledì 12 ottobre alle ore 16.30 nella sala Europa dell’Ex Aurum, in largo Gardone riviera a Pescara, i nomi delle sei giovani under 40 che hanno vinto l’Oscar Green Abruzzo 2022, la selezione regionale del Concorso nazionale sull’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

Verranno premiate le sei aziende che hanno apportato un contributo importante in termini di novità, idee, spirito imprenditoriale e creatività all’agroalimentare regionale nonostante le conseguenze dell’emergenza sanitaria.

“Un premio che, giunto alla sua sedicesima edizione, non finisce mai di stupirci – spiega Silvano Di Primio, presidente di Coldiretti Abruzzo – anche quest’anno le iscrizioni hanno superato le aspettative sia per numero che per idee. Sono tanti i giovani in agricoltura che lavorano con passione ed entusiasmo  nonostante le tante difficoltà. Questo premio conferma tale capacità di resilienza e di determinazione”. All’incontro, che verrà aperto alle ore 16.30 dai saluti istituzionali, parteciperanno la delegata nazionale di Coldiretti Giovane Impresa Veronica Barbati, il Segretario nazionale Stefano Leporati oltre naturalmente al delegato di Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo Giuseppe Scorrano, al Presidente di Coldiretti Abruzzo Silvano Di Primio e al Direttore regionale Roberto Rampazzo. Interverrà nel corso dell’evento Gino Bucci, alias L’Abruzzese fuori sede, con una simpatica performance sul binomio tradizione/innovazione in agricoltura.




TORNA URBAN NATURE. La festa della Natura in città

Eventi anche a Lanciano e Ortona  domenica 9 ottobre

Ortona, 7 ottobre 2022. Domenica 9 il WWF Zona Frentana e Costa Teatina festeggia la Natura in città prendendo parte alla sesta edizione di Urban Nature – la Festa della Natura in città del WWF Italia che, come ogni anno, celebra la Natura che riempie i nostri centri urbani.

A Ortona, a partire dalle ore 10:00 in Piazza Porta Caldari, e a Lanciano a partire dalle 15:00 nel quartiere Santa Rita, nei pressi della Scuola Primaria “Bellisario”, i volontari dell’Associazione effettueranno passeggiate, piantumazione di alberi, pulizie ed altre attività.

Il WWF scende in campo per ripensare le aree urbane ridando spazio alla biodiversità: Urban Nature è l’iniziativa che vuole riportare l’attenzione dei cittadini sull’immenso valore della natura per la nostra salute e il nostro benessere psicofisico.

Il Verde dei viali alberati e dei parchi cittadini, secondo studi accreditati, concorre ad abbattere le temperature dei centri cittadini ad assorbire la CO2 prodotta dalle auto o dalle ciminiere e svolge una funzione di assorbimento delle acque piovane. Inoltre, abitare vicino uno spazio verde riduce la percezione dello stress e invoglia a una maggiore attività fisica, contribuendo così a diminuire le possibilità di malattie cardiovascolari, patologie articolari, ansia, depressione, infezioni respiratorie e obesità. La città, infatti, può essere considerata un ecosistema umano/Naturale all’interno del quale è necessario trovare un equilibrio tra le attività umane e gli elementi naturali quali piante e animali che vi si sono adattati a vivere. 

Per tutto questo, uno degli obiettivi di Urban Nature è promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani.

E quest’anno Urban Nature si arricchisce di un altro importante progetto: “La Natura si fa cura” che si prefigge di realizzare aule natura negli ospedali pediatrici. Si tratta di aree verdi con alberi, bordure fiorite per le farfalle, siepi e stagni didattici, strutture in terra o in cassoni rialzati: spazi naturali fruibili senza barriere, piante aromatiche e piacevoli da toccare, con casette nido e mangiatoie per attirare l’avifauna, che permetteranno di inserire il contatto con la natura nei percorsi riabilitativi dei giovani pazienti, soprattutto quelli a lunga degenza.

Ognuno di noi può aiutare il WWF Italia a trasformare questo progetto in realtà acquistando una delle piccole felci, piante capaci di trattenere diversi inquinanti presenti nell’aria, che si troveranno nelle piazze italiane e della nostra regione sabato 8 e domenica 9 ottobre.

Ad Ortona, l’appuntamento è alle ore 10:00 presso Piazza Porta Caldari, dove tutti i partecipanti effettueranno con i volontari del WWF e con i rappresentanti della FIAB, a scelta, una passeggiata in bicicletta o a piedi percorrendo le vie della città, percorrendo la “Passeggiata Orientale” e fiancheggiando il Castello Aragonese e i suoi giardini.

A Lanciano, invece, a partire dalle ore 15:00 con ritrovo presso il piazzale della Scuola Primaria “Bellisario”, si terranno diverse attività in collaborazione con l’I.C. D’Annunzio, Ecolan,  l’Associazione 1000 alberi, Associazione ANSN e il comitato Pedibus: una pulizia di una vasta area del quartiere Santa Rita, la piantumazione di un albero nel giardino della scuola, esibizione degli alunni dei vari plessi dell’I.C. D’Annunzio. «L’Istituto Comprensivo G. D’Annunzio è sempre stato sensibile e attivo sulla tematica ambientale, e quest’anno implementerà le sue azioni cercando il massimo coinvolgimento degli alunni e della comunità locale» dichiara la Dirigente Scolastica Prof.ssa Anna Di Nizio. Afferma Ines Palena, Presidente dell’Associazione WWF locale: “Siamo molto contenti di questa collaborazione con l’I.C. D’Annunzio, che tra l’altro è risultato vincitore del 1° premio della sezione Violetta del Contest Urban Nature per le scuole per un progetto atto a migliorare gli spazi verdi della scuola. Anche un’altra scuola di Lanciano, l’I.C. Don Milani, ha inoltre ottenuto il 2° premio per la categoria Scuole Primarie”.  I volontari del WWF saranno inoltre presenti con un banchetto per la vendita delle piantine di felci, abbinata alla raccolta fondi “La Natura si fa cura”.




RIFIUTI ABBANDONATI scoperti nell’area artigianale

L’area di contrada Sterpari Fossacesia trasformata in una discarica

Fossacesia, 7 ottobre2022. Accumuli di rifiuti di ogni genere sono stati segnalati da alcuni cittadini giorni fa al Sindaco, Enrico Di Giuseppantonio che ha subito chiesto nella zona l’intervento dei Carabinieri della locale Stazione e della Polizia Locale. Sono state avviate quindi le procedure per la rimozione dei rifiuti con l’intervento di operatori della EcoLan, coadiuvati da ragazzi extracomunitari inseriti nel programma Sprar e gli Ispettori Ambientali di Fossacesia. Le operazioni sono state coordinate dal capo squadra della EcoLan, Carmine Annecchini e sono durate due giorni, il tempo necessario per rimuovere 1200 chili di materiale ingombrante e 800 chili di rifiuti indifferenziati misti.

“Uno scempio e una vergogna per tutta Fossacesia – ha affermato il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio, alquanto irritato, che non ha mancato di ringraziare la EcoLan e quanti sono intervenuti per la pulizia dei luoghi -. Il quantitativo di immondizia trovato è tale da far immaginare che nella zona produttiva il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti andasse avanti da tempo”.

Grossi accumuli sono stati scoperti in particolare lungo una strada comunale senza sbocco, dove hanno fatto sosta camper e roulotte di girovaghi, incuranti dello specifico divieto che non permetteva appunto di soggiornare lì.  “La risposta dell’Amministrazione comunale, – annuncia il Sindaco Di Giuseppantonio -, sarà dura perché queste situazioni non appartengono a tutti i cittadini fossacesiani, che invece si impegnano quotidianamente per avere una città pulita”.

Nel corso di un incontro sul posto ,  alla quale  hanno partecipato i conandanti dei Carabinieri e della Polizia Locale, Michele Cefaratti e Sebastiano Arboretti Giancristofaro,  l’assessore Giovanni Finoro, il Consigliere delegato Umberto Petrosemolo, il sindaco ha preannunciato che emanarà  un’ordinanza per impedire in futuro che la zona di contrada Sterpari offra l’occasione per accampamenti non autorizzati.




COMMISSIONE AMBIENTE su caro energia

Sindaco e assessore Zappalorto: “Condivideremo con tutto il Consiglio comunale iniziative e proposte per limitare i consumi”

Chieti, 6 ottobre 2022. Il sindaco Diego Ferrara con l’assessore all’Ambiente e alla Transizione ecologica Chiara Zappalorto stamane ha preso parte alla Commissione comunale Ambiente presieduta dal consigliere Pietro Iacobitti, convocata per fare il punto sulle iniziative introdotte dall’Amministrazione e in itinere sul fronte del risparmio energetico.

“Un’occasione importante sia per riferire sul lavoro che stiamo portando avanti in sinergia con gli altri comuni della provincia di Chieti al fine di stilare linee guida a cui attenerci e attivare subito provvedimenti – così il sindaco Diego Ferrara – ma anche per accogliere ulteriori proposte dai consiglieri tutti, perché vogliamo agire su questo tema in modo trasversale. Dobbiamo promuovere iniziative efficaci e diffuse il più possibile, che partano dalla razionalizzazione dei consumi e arrivino alle case teatine, in modo da supportare anche famiglie e imprese e produrre altri effetti, oltre a quelli degli interventi governativi. Con i sindaci faremo insieme già alcuni provvedimenti, come la riduzione dell’accensione della pubblica illuminazione e l’abbassamento ulteriore di un altro grado dei riscaldamenti a partire dagli edifici di proprietà comunale, ma come sindaco mi appresto a fare una circolare destinata agli uffici pubblici, affinché ogni dipendente possa essere parte di questa azione, provvedendo a spegnere computer e luci appena finito il lavoro e ad abbassare il carico dei consumi dell’Ente. Vogliamo arrivare anche alle scuole, con un decalogo condiviso da dare ai bambini perché se ne facciano promotori anche in famiglia”.

“Con la Commissione Ambiente avvieremo un lavoro con tutti i consiglieri, per individuare anche altre attività che ci consentano di accogliere e recepire le istanze governative, quelle dei territori e anche quelle che ci sono arrivate oggi da maggioranza e minoranza – aggiunge l’assessore Chiara Zappalorto – Vogliamo che sia un’azione corale, perché il caro energia ci tocca tutti, sia come istituzioni, che come imprese e famiglie. Siamo certi che questa azione avrà un’elevata efficacia proprio perché i rincari toccano tutta la popolazione e vanno frenati, al fine di limitare i contraccolpi sull’economia, a partire da quello micro, per arrivare a quella dell’intero sistema, ugualmente minata”.




PESCARA CAPITALE DEL VIVERE SANO e green con la fiera Bio Benessere

L’8 e il 9 ottobre al Porto turistico appuntamento con la nona edizione dell’evento

Pescara, 5 ottobre 2022. Pescara pronta a trasformarsi nella capitale del vivere sano e green con la fiera Bio Benessere. Torna puntuale, per gli amanti del benessere, della sostenibilità ambientale e dell’energia pulita, l’appuntamento fieristico promosso da CNA di Pescara e dall’associazione Vae Victis Anri aps, che quest’anno giunge alla sua nona edizione. La manifestazione, che in appena un decennio è diventata un punto di riferimento per privati, aziende e istituzioni del territorio e del Centro Sud Italia, si svolgerà sabato 8 e domenica 9 ottobre 2022 nel padiglione espositivo del Porto Turistico Marina di Pescara, contando anche in questa edizione 2022 sulla collaborazione con il Comune di Pescara (Assessorato Mare e Fiume e Assessorato alla mobilità sostenibile), l’Arta Abruzzo, Legambiente e la Camera di Commercio Chieti-Pescara.

Grazie al suo particolare format, che vede alla zona espositiva affiancarsi anche un’area convegni animata da una ricca agenda di talk show e convegni, Bio Benessere rappresenta sempre più un luogo di condivisione di progetti, scambio di buone prassi, approfondimento di tematiche legate alla salute, all’alimentazione naturale e al green lifestyle, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni. È solo scommettendo sulla sinergia tra enti pubblici e privati e sul coinvolgimento dei più giovani, infatti, che si potrà concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Per questa ragione, anche quest’anno Bio Benessere, che gode del patrocinio della Regione Abruzzo e del Consiglio Regionale d’Abruzzo, ha registrato l’adesione di Arta Abruzzo impegnata a portare avanti il progetto “Abruzzo regione del benessere” volto a valorizzare, tutelare e promuovere il benessere dei cittadini abruzzesi sotto il profilo culturale, ambientale, alimentare e salutare. L’Ente e l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente saranno protagonisti, infatti, della prima mattinata di dibattito sul tema della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale, così come sarà presentata la stazione mobile per il rilevamento della qualità dell’aria. La fiera rappresenterà anche l’occasione per presentare la partecipazione di Abruzzo regione del benessere, in qualità di partner, alla Gran Sasso World Series, la competizione di mountain trail running in programma dal 21 al 23 ottobre negli splendidi scenari montani abruzzesi.

A presentare i propri progetti volti allo sviluppo della mobilità sostenibile e del rispetto dell’ambiente sarà anche il Comune di Pescara, presente con i suoi assessorati a Mare e Fiume, diretto da Nicoletta Di Nisio, e alla Mobilità, coordinato da Luigi Albore Mascia. Dal progetto Pedibus per i piccoli studenti ai Contratti di fiume, passando per l’ampliamento delle reti ciclabili e per l’ottimo riscontro registrato dai servizi di sharing, le buone prassi del Comune saranno al centro di focus dedicati ai residenti, alle aziende e agli amministratori di altri territori interessati a promuovere questi processi di sviluppo sostenibile nelle proprie realtà. Così come non mancherà l’apporto di Legambiente, partner dell’evento, che da 40 anni è protagonista di attività legate alla tutela del Pianeta e alla diffusione di una cultura green, che sarà presente all’evento con il suo presidente regionale Giuseppe Di Marco.

Grande spazio sarà riservato anche alle imprese che, oltre all’area expo, nel pomeriggio avranno a disposizione anche l’area convegni per illustrare i propri progetti e far conoscere le novità proposte in tema di benessere e stili di vita green. I biolovers, infatti, avranno la possibilità di fare un tuffo nel mondo del benessere a 360 gradi, spaziando dalla cura del corpo all’alimentazione, senza tralasciare le buone abitudini green in tema di sport e mobilità sostenibile. 

«Il nostro obiettivo», spiega Silvia Di Silvio presidente dell’associazione Vae Victis, «non è quello di limitarsi a organizzare un evento fieristico, ma dar vita a una vera e propria piattaforma di incontro tra enti, associazioni, privati e appassionati di benessere con l’obiettivo di promuovere la cultura del benessere in tutte le sue sfaccettature. Non solo una vetrina per nuovi prodotti, dunque, ma un luogo dove ricevere informazioni su servizi e progetti introdotti per contribuire alla transizione ecologica con il coinvolgimento di tutti gli attori della società, a cominciare dalle nuove generazioni. Favorire il processo di transizione ecologica vuol dire soprattutto agire sulla cultura di ognuno, mostrando le mille sfaccettature del benessere che il territorio può darci senza trascurare nessun aspetto, solo così potremo offrire alle prossime generazioni un mondo migliore!». 

La fiera si svolgerà sabato 8 e domenica 9 ottobre, dalle 9 alle 20, al Porto turistico di Pescara. L’ingresso all’evento è gratuito e aperto a tutti. Per maggiori info visitare il sito www.fierabiobenessere.it.




BONIFICA DELLA DISCARICA abusiva di rifiuti

Questa mattina a Castagneto, Fonte del Latte

Teramo 27 settembre 2022. In collaborazione con la Team, questa mattina, è stata bonificata un’altra zona invasa dai rifiuti. Si tratta di Fonte del Latte, in località Castagneto nel comune di Teramo. Lungo la provinciale 50, che attraversa un territorio di particolare bellezza paesaggistica, le piazzole di sosta sono invase da tempo da tante micro-discariche. Sul ciglio e sulle piazzole, di competenza dell’Ente, la tipologia di rifiuti è, per lo più, di tipo urbano mentre sulle scarpate e nei fossi si intravedono anche rifiuti ingombranti di diversa tipologia.

Come specificato dal consigliere delegato Luca Corona: “La Provincia può intervenire per competenza solo su piazzole di sosta e sul ciglio delle strade provinciali anche per questo, nel corso dell’ultima Assemblea dei Sindaci abbiamo chiesto la collaborazione dei Comuni che con le Polizie Urbane e le società partecipate per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti possono compiere un’attività di controllo più capillare. E’ anche un problema di informazione ed educazione dei cittadini, l’idea sarebbe arrivare ad una Convenzione con la quale, Province, Comuni e società partecipate, ognuno per la sua parte, collaborano alla risoluzione del problema. Noi, con l’approvazione del bilancio, abbiamo destinato delle somme all’acquisto di nuove video trappole e alle associazioni volontarie che ci supporteranno nell’attività di controllo coordinate dalla Polizia Provinciale”.  Siamo di fronte, è bene ricordarlo, a comportamenti per i quali la legge prevede sanzioni amministrative molto pesanti e, in alcuni casi, come per l’abbandono dei rifiuti pericolosi o tossici, sanzioni penali  e grazie alle video trappole la Polizia Provinciale ha già individuato molti trasgressori.

“In ogni Comune e anche a Teramo considerando il caso specifico di Fonte del Latte, c’è un centro per il conferimento dei rifiuti – chiosa il Consigliere – per i rifiuti ingombranti basta telefonare e prenotare la raccolta, oppure recarsi direttamente al centro invece di inquinare e devastare pezzi di territorio”.

Pina Manente




ABBATTUTA  LA QUERCIA di Moscufo

Un abuso, arrogante, indifferente ai richiami e alle richieste di discussione
1. Sono venuti di notte, come i ladri, a segare la quercia centenaria sulla SS151, all’incrocio con la via Sardegna della zona industriale di *Moscufo* (PE). Dopo che per tutto il mese di luglio si erano susseguite manifestazioni, appelli, incontri con l’amministrazione comunale, relazioni di tecnici, ingegneri, architetti, forestali, esposti e diffide, per salvare la quercia monumentale capitata all’interno di un disgraziato progetto di *rotatoria Anas* per il fondovalle Tavo. Nonostante le numerose richieste di incontro e di revisione del progetto, di fronte al rifiuto di Anas e al silenzio dilatorio del Comune, dopo tre mesi di speranze, invece del dialogo e della partecipazione, è seguita l’azione proditoria dell’abbattimento dell’albero secolare. Perché ?

2. Si sarebbe trattato di una necessità di sicurezza stradale, perché lo sfortunato albero, che stava svettante ed ombroso su quell’intersezione da tempo immemore, era capitato all’interno di un progetto di rotatoria Anas, su cui non era nemmeno disegnata la sua presenza. E per evitare che qualche automobilista distratto si andasse a schiantare contro l’albero, hanno pensato di eliminare l’albero. Ma il pericolo non era la quercia, da sempre presente in quel nodo della vallata del Tavo, *pericolosa  era la rotatoria*, e come tale rimane.

3. Una *relazione di ingegneri e architetti*, inviata al comune ad Anas ed agli organi di controllo a luglio, segnalava che il progetto di rotatoria non rispondeva ai requisiti normativi del D.M. 19-04-1996 sulle intersezioni stradali, in particolare per la forte eccentricità della rotatoria, completamente fuori asse, e bracci non adeguatamente  canalizzati nel progetto. Il progetto inoltre ignorava la maestosa quercia, come presenza rilevante,  elemento paesaggistico del territorio, oltre che riferimento visivo, costruttivo e identitario del luogo.  Il progetto poteva e doveva essere migliorato, cambiando la geometria e valorizzando la presenza dell’albero come elemento focale di riferimento visivo anche del progetto stradale. Si pensi che su una rotatoria su un’intersezione in prossimità di un aeroporto è stato collocato, in sicurezza e con grande effetto orientativo e visivo, un intero aereo, per capire che il progetto si poteva rivedere. Un’altra *relazione di architetti forestali e paesaggisti*  aveva inviato anche la segnalazione con richiesta di inserire l’albero nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia, istituito dalla Legge 10-2013.  A nulla sono servite queste segnalazioni peritali.

4. Le associazioni, i tecnici i cittadini chiederanno conto di questi abusi. Non può, un sindaco eletto o degli amministratori nominati, né un ente concessionario o responsabili di settore, arrogarsi il diritto di privare una comunità, un territorio, della memoria, dell’identità, dei sentimenti della comunità stessa, senza dialogare, ascoltare, ricercare soluzioni, migliorative e competenti, che rispondano alle domande espresse. Ovunque, in Europa si parla di *partecipazione di cittadini* e *coinvolgimento dei portatori di interesse* (citizen partecipation and stakeholder involvement). Ovunque tranne che a Moscufo, tranne che per i progetti Anas. E questo è inaccettabile. Una nuova cultura della partecipazione e della governance occorre che arrivi anche in questi enti. Prima che agli organi di controllo e di giustizia sia demandata la tutela di questi principi.

G. Di Giampietro

Presidente comitato SMPP1 Saline.marina.pp1  Montesilvano