OTTOBRE 2023 IN ABRUZZO

Il caldo sbaraglia i precedenti record

Ottobre 2023 sulla Regione Abruzzo è stato più caldo di 4.3°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020, classificandosi così come di gran lunga il più caldo occorso nella serie storica degli ultimi decenni. Le temperature massime sono state in media superiori della climatologia di addirittura +5.4°C, con punte nell’entroterra pescarese di +6.6°C. Le anomalie di temperature minima sono state più omogenee sul territorio, in media +3.3°C. Le precipitazioni sono state più scarse in media del 64%, con estremi di -90% sul litorale teramano e di -40% sulla Marsica.

Un persistente sistema di alta pressione sull’Europa meridionale, in estensione dal Nord Africa, ha fatto sì che il flusso d’aria sia stato in prevalenza dai quadranti sud-occidentali, favorendo il frequente arrivo di masse d’aria calda e secca, accompagnata da polveri desertiche. Il mese sia stato praticamente tutto caratterizzato da anomalie termiche fortemente positive, fino a +10°C, con l’eccezione di due-tre giorni nella parte centrale del mese, quando sono avvenute parte delle scarse precipitazioni del mese. La prima metà del mese ha avuto cielo particolarmente sereno, soprattutto sulle aree appenniniche, mentre più nuvolosa è stata la seconda metà, quando sono occorse altre deboli precipitazioni ed episodi di vento forte di libeccio, con fenomeno del “garbino” sul versante adriatico.

Guardando il dettaglio delle località di Catignano (PE), Pescara, L’Aquila e Roccaraso (AQ), con la classifica delle dieci anomalie più positive e di quelle più negative di temperatura media mensile per il mese di ottobre nel periodo 1974-2023, si può notare come Il mese sia stato di gran lunga il più caldo in tutte le località, con anomalie il doppio o il triplo rispetto ai precedenti record, in particolare sul versante adriatico.

Tutti i dettagli dell’analisi meteo-climatica mensile sono reperibili sul portale del Centro di Eccellenza CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila: http://cetemps.aquila.infn.it/ottobre-2023-in-abruzzo-il-caldo-sbaraglia-precedenti-record/.




DALLA COREA ALLA MARSICA

Vedere da vicino come si produce metano dai rifiuti

Aielli, 4 novembre 2023. Dalla Corea alla Marsica per vedere da vicino come dai rifiuti si produce metano. Alcuni membri del consiglio comunale di Cheongju, capoluogo della provincia sudcoreana del Chungcheong Settentrionale, sono arrivati in Italia nei giorni scorsi per delle visite istituzionali. A guidare la delegazione il presidente della commissione ambiente Hong Seong -kag e il responsabile della commissione ambiente, Jeong Yeon – suk che hanno prima avuto modo di conoscere i meccanismi di un’azienda che produce energia e poi si sono spostati ad Aielli per visitare l’impianto di trattamento dei rifiuti Aciam dove è attivo da qualche mese un bio-digestore anaerobico che dalla lavorazione dei rifiuti conferiti dai diversi comuni produce 11.500 metri cubi al giorno di metano poi immesso nelle rete di distribuzione.

Il gruppo coreano è stato accolto dal personale Aciam e Tekneko, socio maggioritario della società consortile, che ha prima illustrato la storia e il funzionamento dell’impianto e poi ha accompagnato i membri del consiglio comunale di Cheongju a visitare tutta l’area. Tanti sono stati i quesiti posti dai rappresentanti istituzionali al personale in servizio e tanti i dettagli forniti per poter comprendere al meglio il ciclo dei rifiuti attivo nell’impianto di Aielli.

“Il nostro impianto è un vero e proprio orgoglio non solo per Aciam e Tekneko ma per l’intero territorio – ha commentato il Presidente di Tekneko, Umberto Di Carlo, membro del cda di Aciam – essere presi a esempio da illustri professionisti per quanto fatto nel sito di Aielli è per noi un vero e proprio vanto. Abbiamo ricevuto apprezzamenti da importanti atenei italiani, da riviste e media di settore, e ora da amministratori di una città della Corea che conta 831.635 abitanti. Un lavoro che inizia a dare i suoi frutti e che ci spinge a guardare sempre avanti”.




L’ORSA AMARENA IN COPERTINA

Firmata dall’artista Giuseppe Stampone per il nuovo numero di D’Abruzzo autunno 143

Ortona, 3 novembre 2023. È uscito il numero autunnale della rivista trimestrale D’Abruzzo Turismo Cultura Ambiente con la copertina realizzata dall’artista Giuseppe Stampone con un’opera appositamente realizzata per questo numero e dedicata all’orsa Amarena con i suoi cuccioli. All’interno della rivista, infatti, l’articolo a firma di Rossella Farinotti ci presenta Stampone, la sua attività e il suo ultimo progetto La natura delle cose in cui in maniera sottile e sofisticata, l’artista presenta le sue critiche nei confronti del mondo, attutite dalla poesia e dall’estetica dei suoi luoghi d’origine: il Gran Sasso e la Maiella.

La perdita dell’orsa Amarena pone il problema del difficile rapporto tra uomo e animali protetti, in territori dove i vincoli della tutela faunistica devono fare i conti con la trasformazione sociale ed economica delle comunità e questo argomento è l’oggetto delle interviste al Prof. Paolo Ciucci biologo, esperto in gestione e conservazione della Fauna selvatica, e a Goffredo Arcieri, Vice Comandante del Reparto Carabinieri Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.

Un reportage a firma di Lucia Arbace con foto di Gino Di Paolo è dedicato alla mostra Panorama L’Aquila (progetto realizzato da Italics) tenutasi lo scorso settembre in ben diciannove sedi della città che ha vissuto un vivace fermento culturale nelle performance d’artista, nelle installazioni d’arte contemporanea accanto a capolavori d’arte antica, selezionati e messi a disposizione da oltre sessanta tra antiquari e galleristi di grande fama.

Lo Speciale di sedici pagine dedicato ai paesi del Parco Nazionale della Maiella, come di consueto ormai da alcuni numeri della rivista, questa volta propone: Manoppello, Serramonacesca, Lettopalena e Pratola Peligna in cui la spiritualità dei luoghi si rende manifesta anche attraverso le bellissime lavorazioni in pietra che troviamo nei capolavori delle abbazie di San Liberatore a Maiella o Santa Maria d’Arabona.

Un itinerario di Franco Persia ci porta alla scoperta di luoghi magici che, in ogni tempo ed in ogni cultura, hanno affascinato suscitando suggestioni di meraviglia, di paura, di rispetto e di rifugio. Accade nei boschi di Rocca Santa Maria, in provincia di Teramo, che ammantano i profili arrotondati dei Monti della Laga e che custodiscono, in località Jacci di Verre, presso il Ceppo, un luogo unico fatto di “faggi torti” dalle forme innaturali e bizzarre.

Pablo Dell’Osa ci racconta quanto accadde a Pescara e ad Ortona, 80 anni addietro, il 9 settembre 1943, il giorno in cui vinse la paura e gli accadimenti delle 90 ore topiche per il destino del Belpaese.




I CUCCIOLI DELL’ORSA AMARENA STANNO BENE

Oipa: «vietare la caccia nelle aree che frequentano»

Milano, 3 ottobre 2023. Occorre permettere ai due giovani plantigradi di continuare a crescere senza essere disturbati e senza rischiare la vita

I giovani orsi di Amarena stanno bene e crescono. Questa la confortante notizia che oggi dà il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma ora vanno difesi dai cacciatori. Si vieti l’attività venatoria nelle aree frequentate dai due cuccioloni. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

Gli orfani hanno 10 mesi e hanno bisogno di essere lasciati in pace tanto dai curiosi quanto dai cacciatori. In vista dell’apertura della caccia al cinghiale, la richiesta ufficiale è già arrivata agli organi competenti da parte del Pnalm e l’Oipa la sostiene e la rilancia ricordando che si tratta di esemplari appartenenti a una specie protetta che si trovano in un momento molto delicato. Hanno subito la morte della mamma due mesi fa e, nonostante tutto, rimanendo insieme sono riusciti a sopravvivere. Ora sono in procinto di andare in letargo e vanno tutelati dalle istituzioni e dalla comunità.

L’Oipa chiede che la Regione Abruzzo e l’Ambito territoriale di caccia (Atc) di Avezzano sospendano la caccia nelle zone che vedono la loro presenza, come attestato dal monitoraggio del Parco. Occorre permettere ai due giovani plantigradi di continuare a crescere senza essere disturbati e senza rischiare la vita.

Evidenziamo che lo scorso ottobre sono state introdotte sanzioni penali specifiche per l’uccisione, la cattura o la detenzione dell’orso marsicano e quindi sembra contradittorio che dopo neanche un mese dall’inasprimento delle sanzioni si possa cacciare nelle zone dove vivono anche gli orfani di Amarena.

[Foto: Carabinieri forestali/Pnalm]




SERVIZI ECOSISTEMICI FUORI LUOGO!

Pescara, 3 novembre 2023. Premesso che la colpa assoluta e primaria dell’abbandono di un water lungo la Nazionale Adriatica che attraversa la Riserva Dannunziana è dell’autore dell’irresponsabile gesto, dopo la segnalazione di diversi giorni fa mi aspettavo un intervento di rimozione più tempestivo da parte di Ambiente, sempre efficiente nel rispondere alle sollecitazioni da parte dei cittadini. Ma evidentemente questa volta l’azienda deve essere presa da altro.

E allora mi soffermo di nuovo su questa incresciosa situazione per il segnale di trascuratezza e di abbandono che trasmette e che non si addice ad un’area protetta, ma neanche a qualsiasi altra area urbana, se non deputata.

Quello che in effetti sta accadendo è il contrario di ciò che ci si sarebbe dovuto attendere, ma forse anche perseguire e sostenere nel tempo: ovvero che fosse la Riserva a contaminare il suo intorno, estendendo la sua dinamica evolutiva al di fuori dei suoi confini amministrativi e che nello spazio di espansione ne venissero agevolati i preziosi servizi ecosistemici.

Invece si ha la sensazione che stia accadendo l’opposto, e cioè che sia l’area protetta ad essere contaminata da quello che avviene al suo esterno, con una invasione delle usanze antropiche cittadine, di fruizione massiva e spesso di predazione e di consumo, riservate al verdee ai giardini urbani, soggetti ad altri regimi gestionali.

L’immagine del “vaso” abbandonato ai margini del bosco, che tra l’altro, dopo l’invasione stradale del Pendolo e l’incendio, dà segni di stanchezza e di cedimento, rattrista molto e sembra restituire una immagine di sconfitta, a partire dal piano di inciviltà di chi si è reso colpevole dell’abbandono doloso del sanitario, a cui evidentemente il messaggio della presenza della Riserva Dannunziana non è arrivato. Come forse a tanti altri. E dopo oltre venti anni dalla sua istituzione tutto ciò è inconcepibile!

Giancarlo Odoardi

Rifiuti Zero Abruzzo




SCHIUMA IN MARE

Portata alla luce dall’erosione la presenza di uno strato anomalo

Roseto Degli Abruzzi, 31 ottobre 2023. L’Associazione Robin Hood segnala la presenza di schiuma anomala sulla spiaggia del Borsacchio come da video e foto allegate, inoltre, come già segnalato un anno fa l’erosione continua a portare alla luce uno strato contenente oggetti di discarico presumibilmente di medicinali.

All’epoca enti risposero che non avevano trovato nulla, la Capitaneria di Porto più correttamente, contattata l’associazione pe l’esatta individuazione del sito, verificò’ la presenza dello strato e lo imputò a spiaggiamento.

Dopo tutto questo tempo se lo strato continua a portare alla luce resti, tutti riferibili a determinata attività, si ritiene compatibile l’ipotesi di un deposito di rifiuti realizzato molti anni fa.




SARÀ LA VOLTA BUONA?

Dagli Amici del Riciclo alle Guardie Ambientali

Pescara, 29 ottobre 2023. È indubbio che lo sforzo che Ambiente spa sta mettendo in atto per portare la città di Pescara verso performance vicine a quelle di realtà più virtuose, sia nazionali che europee, sia evidente e significativo. E non privo di ostacoli, ovviamente, visto che la necessità di cambiare abitudini consolidate nel tempo, per riallocarle su un nuovo e inevitabile piano di sostenibilità ambientale, non è e non sarà un’impresa né facile né immediata. Ma prim’ancora forse si è alle prese con una questione economica, perché gestire male i rifiuti costa, e anche parecchio, mentre effettuare una buona raccolta differenziata consente di sviluppare grandi economie e soprattutto, consumando meno e producendo meno scarti, di essere più resilienti.

A spingere la città verso una migliore prestazione ambientale ci potrebbero essere le “guardie ambietali”, di affiancamento ai cittadini ma operative anche sul fronte delle sanzioni. Ma questa non è una storia nuova per Pescara, anche se diversa da una precedente. Mi torna in mente una iniziativa del 2008, 15 anni fa, dell’allora “ATTIVA spa – Industria del recupero”, quando, sostenuta da un  contributo della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara, varò un progetto finalizzato alla costituzione di una comunità di interesse attiva in tutta la città, denominata “AMICI DEL RICICLO”, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare gli abitanti sui vantaggi economici ed ambientali di una corretta gestione dei rifiuti.

In sostanza si trattava di costituire, intorno ad una sorta di MANIFESTO, ovvero un elenco di buone pratiche, un  gruppo privilegiato di volontari da coinvolgere per organizzare iniziative ed eventi. Coloro che, fra gli “Amici del Riciclo”, fossero stati interessati a partecipare attivamente alle iniziative di comunicazione organizzate da Attiva, mettendo a disposizione parte del proprio tempo libero, avrebbero costituito la rete di educatori ed informatori ambientali, ricevendo una adeguata formazione sui temi della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti, una pettorina, un tesserino di riconoscimento, ed un kit di attrezzature da utilizzare durante le attività divulgative.

L’obiettivo della rete degli “Amici del riciclo”, in sintesi, era mettere insieme ragioni e motivazioni condivise dei cittadini, chiamati a diventare in qualche modo amici del riciclo, cioè ad esprimere la propria volontà ed il proprio impegno nella raccolta differenziata, e soprattutto a maturare un atteggiamento virtuoso e consapevole sul fronte della riduzione della produzione dei rifiuti.

Questi gli obiettivi operativi di allora della rete degli “Amici del riciclo”

Tra gli “Amici del riciclo” saranno individuati utenti particolarmente disponibili e attivi che andranno a costituire la rete degli ecovolontari, ovvero un gruppo di animatori con mansioni più operative. A detti operatori possono essere affidate varie mansioni tra cui:

diffondere informazioni e sensibilizzare sui temi ambientali: la creazione di una cultura locale radicata sulle modalità di trattamento dei materiali di scarto richiede diversi livelli di intervento. Il rapporto diretto tra ecovolontari e territorio, tra persona radicata e il suo mondo di relazioni (amici, parenti, associazioni, parrocchia, partito, hob­by,…) è la forma più incisiva per trasferire informazioni e fare cultura;

costruire una rete di relazioni che permetta di ricevere e trasmettere informazioni, utilizzando i metodi tradizionali e le tecnologie informatiche e telematiche;

partecipare ad iniziative di diffusione delle informazioni: supporto alle serate pubbliche, punti informativi nelle piazze, distribuzione materiale e volantini, rapporti con attività commerciali e associazioni;

adottare una parte definita di territorio;

organizzare progetti specifici, ad esempio, in rapporto con i servizi sociali, attività di supporto agli anziani per la raccolta differenziata;

monitorare la qualità dei servizi attivi sul territorio: il potenziamento delle raccolte differenziate deve contare su un livello certo di erogazione dei servizi ed il monitoraggio e il controllo capillare di questi sono il primo passaggio per lavorare sulla qualità degli stessi.Giancarlo Odoardi – Rifiuti Zero Abruzzo




UN GIORNO DI GRANDE IMPEGNO

L’evento di pulizia ambientale. L’iniziativa è stata organizzata da Sabina Di Giacinto, referente Plastic Free, e promossa da Diego Ciarrocchi, membro attivo del Comitato di Quartiere Cona.

Teramo, 29 ottobre 2023. L’inquinamento da plastica è una sfida globale che richiede azioni locali e il coinvolgimento attivo della comunità. In Italia, ogni anno, più di 500.000 tonnellate di rifiuti plastici finiscono nell’ambiente, e iniziative come questa sono fondamentali per combattere la problematica attuale.

Oggi, 20 cittadini di tutte le età si sono uniti per ripulire Teramo da mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica e una serie di oggetti, tra cui mattonelle, tende da appartamento, cartongesso e vestiti. Questi ritrovamenti, raggruppati in circa 50 sacchi, sottolineano l’urgenza di affrontare il problema dell’inquinamento causato dagli abbandoni illeciti. L’evento è stato anche onorato dalla partecipazione dell’Assessore Valdo Di Bonaventura, che si è addentrato coraggiosamente nelle

scarpate più ripide per contribuire all’azione di pulizia.

Questo evento non è stato solo una pulizia fisica, ma anche un’occasione per educare, condividere conoscenze e ispirare azioni future.

La referente Plastic Free, Sabina Di Giacinto, ha sottolineato l’importanza di fare squadra e di amare l’ambiente in cui viviamo. Ha dimostrato che l’azione collettiva è fondamentale per creare un impatto positivo e duraturo.

Ricordiamoci che la nostra azione continua a essere fondamentale per preservare la bellezza naturale della nostra regione. Sabina Di Giacinto e tutta la comunità di Teramo rimangono determinati a combattere l’inquinamento da plastica e a proteggere il nostro ambiente.

Per informazioni sulle future iniziative e per diventare referenti attivi dell’Abruzzo, è possibile visitare il sito: www.plasticfreeonlus.it Unisciti a noi nelle prossime iniziative e insieme continueremo a fare la differenza. Teramo merita di essere trattata con amore e rispetto, e oggi abbiamo dimostrato che siamo pronti a farlo.




PULIAMO IL MONDO

Gli studenti della scuola confermano il loro impegno per l’ambiente

Fossacesia, 28 ottobre 2023. Grande e appassionata partecipazione degli studenti delle classi seconde della Scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo di Fossacesia alla manifestazione Puliamo il Mondo, giornata di volontariato ambientale organizzata da Legambiente Abruzzo con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comune di Fossacesia, della società EcoLan di Lanciano e dai Lions Club di Lanciano, e svoltasi nell’area monumentale di San Giovanni in Venere. Presenti all’evento, il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, gli assessori Maura Sgrignuoli e Umberto Petrosemolo, il presidente regionale di Legambiente, Giuseppe Di Marco, il presidente della Eco.Lan Lanciano, Massimo Ranieri, il presidente dei Lions Club di Lanciano, Nicola Scaricaciottoli, Paola Marrollo presidente di Legambiente di Lanciano, volontari  della Protezione Civile e Ispettori Ambientali. 

“Siamo contenti e soddisfatti di aver visto una così nutrita presenza da parte della scuola ed esponenti del mondo dell’associazionismo – ha detto Il sindaco Di Giuseppantonio nel confronto con gli studenti ed insegnanti-. Sono momenti che ci incoraggiano ad andare avanti per dedicarci alla cura del bene comune e a favore della tutela dell’ambiente. L’iniziativa è la dimostrazione concreta di come ognuno possa fare qualcosa per contribuire a creare un mondo migliore, e allo stesso tempo per sensibilizzare con l’esempio il prossimo su una tematica fondamentale come il rispetto dell’ambiente. Un grazie enorme a tutti”.

Dal canto suo, l’assessore all’Ambiente, Petrosemolo, ha sottolineato come “sia stata una mattina che gli studenti non solo hanno dedicato alla caccia al rifiuto, ma hanno confermato il loro impegno sul fronte dell’ecologia e delle buone pratiche ambientali. Comprendere fin da piccoli il valore del bene comune e prendersene cura senza danneggiarlo o sporcarlo, rappresenta un patrimonio culturale indispensabile per una comunità che vuole guardare a un futuro migliore”.




CONVEGNO SULLE FRANE

Il sindaco a L’Aquila. Chieti citata come buon esempio di monitoraggio, prevenzione e intervento

Chieti, 26 ottobre 2023. Il sindaco Diego Ferrara oggi a L’Aquila per il convegno “Frane Italia”, a cura del Dipartimento DISPuTer dell’Università d’Annunzio, del DPE13, Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo e dell’Ordine regionale dei Geologi. Un tema che si dimosgtra di schiacciante attualità per i territori che hanno le frane quali componente importante manifestazione del dissesto idrogeologico.

“Una partecipazione sia doverosa, essendo il territorio di Chieti soggetto al fenomeno del dissesto, sia necessaria anche ad aumentare la conoscenza di questo fenomeno, stringendo la rete delle istituzioni ed enti competenti in materia, cosa che noi con il nostro comparto tecnico e di protezione civile comunale stiamo facendo sin dalm primo giorno di governo della città, certi che ereditavamo una situazione difficile anche sotto questo punto di vista ambientale – riferisce il sindaco a l’Aquila con l’ingegner Tommaso Colella del servizio Protezione civile comunale – Esco soddisfatto dal convegno, sia per le maggiori conoscenze acquisite, sia pure per il riscontro ricevuto, durante durante i lavori, da parte degli addetti ai lavori sulla prevenzione, i monitoraggi e le azioni di cauterizzazione messe in cammino e in cantiere in questi tre anni dalla nostra città e citate oggi come buone pratiche istituzionali.

A partire dagli anni 60/70 si è sviluppata un’attenzione crescente ai fenomeni di movimento di massa, le frane, che eventi catastrofici diversi avevano posto per la loro capacità distruttiva all’attenzione generale. I casi in Italia della frana della Costiera amalfitana del 1954 e quello della frana del Vajont con la distruzione di Longarone del ‘63 ne sono un esempio. L’istituzione del Ministero della Protezione civile nazionale consentì la costituzione, nel 1984, del Gruppo nazionale per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche e della Sezione Iffi che sta per Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia.

Le frane sono da sempre associate a catastrofi luttuose, ma proprio per cambiare il verso di questa realtà e affinché tali disastri non debbano più verificarsi o, almeno si possano ridurre gli effetti, incessante è il lavoro svolto dai ricercatori e geologi per evitare l’insorgere del fenomeno o mitigarne le possibili conseguenze attraverso azioni strutturali, ma anche disposizioni normative e di pianificazione territoriale di pertinenza della politica e in questo caso degli enti locali direttamente interessati.

In Italia si verificano centinaia di nuove frane all’anno e l’incidenza è tendenzialmente in aumento per l’impatto negativo dei cambiamenti climatici e la frequenza crescente di eventi pluviometrici intensi. Chieti non è esente purtroppo da questi fenomeni, ma ha in questi tre anni dedicato attenzione e risorse al tema: da quelle fissate nel triennale delle Opere pubbliche, ai fondi chiesti e ottenuti a fronte delle ultime emergenze: 145.000 euro a seguito della delocalizzazione di due scuole nell’area di via Gran Sasso e via Arenazze, parte dei 4.120.000 milioni assegnati ai quattro capoluoghi e che proprio per la situazione in quell’area ci sono stati riconosciuti insieme allo riconoscimento dello stato di emergenza, ma la somma dovrà essere divisa con le altre città; infine gli 80.000 euro che abbiamo richiesto a fronte dell’ultimo smottamento in via Arenazze per effettuare i lavori di messa in sicurezza da oggi in corso lungo la scarpata”.




PROGETTO NOSE ABRUZZO

La rilevazione dell’inquinamento atmosferico. Comune e arta: “i cittadini potranno segnalare le criticità”.

Chieti, 24 ottobre 2023. È già operativa l’app che farà decollare il progetto “Nose Abruzzo” anche a Chieti, attraverso la strumentazione per il rilevamento della qualità dell’aria che l’Arta ha posizionato nell’area esterna della scuola Ortiz, a Chieti Scalo. Un progetto Si tratta di un progetto promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, Assessorato alla Sanità e portato avanti e sviluppato da Arta Abruzzo in sinergia con il Comune. Il Nose attiverà un sistema di allarme e rilevamento sviluppato dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISAC) in collaborazione con ARTA Abruzzo ai fini di attività di ricerca scientifica con finalità operative. Giovedì 26 ottobre alle 16.30 nella sala parrocchiale di Madonna delle Piane l’incontro pubblico per spiegare il progetto e invitare la gente a diventarne subito interprete scaricando l’app che lo rende operativo.

“Renderemo più agevole la vita dei cittadini sul fronte delle segnalazioni, che la comunità ha sempre fatto al Comune ogni volta che ha riscontrato criticità nella propria zona di residenza – così l’assessore all’Ambiente e Transizione ecologica Chiara Zappalorto – . L’app favorisce la velocità della verifica delle criticità e il monitoraggio dei miasmi sarà un altro pezzo che si aggiunge al cammino che stiamo facendo a tutela dell’ambiente e giovedì nella sala parrocchiale di Madonna delle Piane inviteremo i residenti a scaricare l’app e a utilizzarla. Ma il rapporto Comune-Agenzia è operativo su tutto il territorio, come capita in questi giorni per l’area di San Martino, dove ciclicamente si manifestano emissioni che devono essere controllate per definirne natura e cause. Siamo certi che il presidio del territorio sia fondamentale per la vivibilità e che sia l’unica strada percorribile per elevare la qualità della vita dei luoghi”.

“Sono orgoglioso di questo ennesimo risultato positivo che la mia amministrazione in particolare sull’Ambiente rendendo parte e interpreti i cittadini dell’attività di controllo e sulla soluzione dei problemi – così il sindaco Diego Ferrara – . Un’azione concreta che ha più di un riscontro, con il premio Plastic Free, che Chieti è riuscita ad aggiudicarsi grazie all’impegno dell’assessorato all’Ambiente sulla sostenibilità, abbiamo avviato anche una promozione di stili di vita migliori e più consapevoli. Siamo stati i primi a dare corpo alla Transizione ecologica, attraverso una specifica delega e una somma di altre attività operative applicate concretamente al territorio, sia con i tanti progetti del PNRR in cantiere, sia agevolando risparmio energetico e tutela ambientale, intesa anche dal punto di vista del monitoraggio del fenomeno del dissesto idrogeologico. Così onoriamo la seconda missione del PNRR che è la transizione ecologiche, ma anche le esigenze dei cittadini”.

“Nose Abruzzo” sta per “Network for Odour Sensitivity”, è già operativo e attraverso l’innovativa WEB APP, consentirà ai cittadini di segnalare in tempo reale i miasmi avvertiti sul territorio, in modalità anonima e georeferenziata – spiega il direttore tecnico di Arta Massimo Giusti – . Il sistema è sviluppato dal Cnr Isac di Bologna ed è un primo progetto che coinvolge i cittadini nella segnalazione delle criticità ambientali della zona dove viene collocato il rilevatore. L’analisi dei dati sarà effettuata a Teramo dove c’è un centro specializzato, anch’esso finanziato dalla Regione Abruzzo, assessorato alla Sanità. Scaricando l’app che ha un ampio raggio di rilevazione, sarà possibile “tracciare” le masse d’aria caratterizzate dagli odori molesti, il modello, messo a punto dal CNR-ISAC, descriverà attraverso opportune “retrotraiettorie”, il percorso a ritroso compiuto dalle masse d’aria contenenti le specie odorigene, partendo dall’area geolocalizzata identificata dal NOSE come oggetto del miasmo segnalato dai cittadini. Sulla base di un certo numero di segnalazioni il sistema va a campionare per risalire attraverso lo studio da dove parte la criticità e poi attivare i controlli necessari per il territorio” in tempo reale. Attraverso i nostri studi abbiamo individuato dove collocare l’apparato, ma siamo disponibili a fare campionamenti random anche altrove. In questo modo i cittadini parteciperanno al monitoraggio dell’inquinamento della città”.




IL FASCINO DELLA PALETTA possibilmente magica

Pescara, 23 ottobre 2023. Nei giorni scorsi mi sono ritrovato a guidare una piccola comitiva di bambini per accompagnarli dal capolinea del pedibus fino a scuola, lungo le strade adiacenti l’ospedale. Abbiamo camminato sui marciapiedi, spesso ridotti e malconci, di quasi tutta Via M.te Faito e di un piccolo tratto di Via Fonte Romana: di fianco l’ampia carreggiata piena di auto in transito e di parcheggi, da attraversare più volte su incerte strisce pedonali per una distanza che in un tratto diventa impegnativa.

Per aprirci un varco agli incroci ho usato la paletta di riconoscimento in dotazione, come un machete in una giungla: in effetti è una sorta di racchetta da ping-pong adattata alla bisogna, ma che con i vari loghi istituzionali consente di bloccare il flusso di auto. Mi piacerebbe arrivare fin dentro le aule e chiedere alle ragazze e ai ragazzi cosa, durante il percorso, abbiano visto, sentito, annusato, in sostanza cosa i loro sensi abbiano rilevato. Perché più di una sensazione è stata pure registrata, messa inconsciamente in chissà quale scatola della memoria, ma non rimossa. Andrebbe invece tirata fuori subito, insieme, fresca, per farla fruttificare, perché diventi sedimento elaborato di valutazione e conoscenza.

Il percorso del pedibus di questi giorni si snoda per circa 600 mt per una decina di minuti: il marciapiede di riferimento va e viene nelle sue dimensioni, tra restringimenti e ostacoli di auto parcheggiate, ma anche gli attraversamenti agli incroci, che sono senza strisce pedonali, come su via M.te Pagano. Su Via M.te Faito bisogna fare un cambio lato e quindi cimentarsi in una doppia prova sulla distanza, che nei tratti zebrati arriva fino a 16 metri (il che significa che la comitiva, lunga circa 8 metri, è esposta al transito delle auto per tutta la sua estensione una volta per ogni singola corsia, quindi due!). Le deviazioni sono dovute al fatto che sul tratto di marciapiede scartato incombe la rigogliosa e colorata vegetazione di alcuni giardini privati, che costringe chi va a piedi a infilarsi tra le automobili parcheggiate a pettine lì di fronte e che, anche loro, incombono con il muso su buona parte del già esile spazio pedonale.

Con il potere della paletta si arriva fin davanti la scuola, dove dovrebbe essere garantita una certa riservatezza negli spazi di accesso: una zona di filtro, “SCOLASTICA” che estendesse la missione educativa che viene praticata all’interno delle aule fino alla prossimità delle mura, ma anche oltre, come certi disegni sulle facciate degli edifici lasciano intendere e sperare.

Invece scopro che la presunta portata rivoluzionaria del messaggio del pedibus si affievolisce al cancello di ingresso, dove un chiaro cartello regolamenta e quindi consente l’ingresso delle auto all’interno del cortile, per insegnanti e genitori.

Durante gli attraversamenti e all’entrata e uscita di scuola, da dietro il parabrezza tutti sorridono al passaggio dell’allegra e colorata comitiva: è lontano il pensiero che questa generazione, che transita a piedi tenendosi ordinatamente allineata sui nodi di una piccola fune, stia camminando per invertire le parti.

Guardo sconsolato la mia autorevole paletta: mi piacerebbe che per un attimo diventasse magica per poter accorciare in un sol colpo gli anni che dovranno ancora passare perché tutto questo cambi.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB Abruzzo Molise – Volontario PEDIBUS




LA BICI SI FA STRADA

Pescara, 23 ottobre 2023. In una zona decentrata della città rispetto ai grandi flussi di traffico, verso sud, in questi giorni hanno preso forma, senza tanti proclami e clamori, nuove ciclovie urbane: una sorta di periplo ciclabile del tribunale ma anche una miniciclo tangenziale dell’Università di Viale Pindaro.

Si tratta, in ambo i casi, di una pista bidirezionale, quasi interna al perimetro indicato, realizzata lungo le più che generose carreggiate di Via Tirino e Via Monte Lo Feudo, di accesso al Tribunale, e poi lungo Va Falcone e Borsellino, alle spalle dell’Ateneo, a contornare l’ampio parcheggio del Palazzo di Giustizia.

A dare continuità a questo tracciato dovrebbe presto arrivare il “corridoio verde” dell’Università, asse “sostenibile”, come sembra dire il nome, ma comunque automobilistico, con adiacente pista ciclabile in sede propria.

Per adesso spicca la segnaletica orizzontale bianca sull’asfalto nero che, a differenza di altre situazioni trattate a “ruggine”, resterà tale, cioè nero: nel tempo sbiadirà comunque anch’esso, fino al classico grigio stradale per normale usura e naturale decadimento cromatico. Poi altri nuovi tratti saranno realizzati per provare raccordare e serrare le fila del sistema cicloviario cittadino.

Nel frattempo, arriva anche la toponomastica orizzontale e verticale: C1, C2, C3, C8, ecc. e anche G, la Greenway dell’ambito fluviale, per non perdersi, per riconoscere i tracciati e il territorio e per infondere il senso di appartenenza.

Obiettivo è drenare il traffico ciclistico stradale dentro i nuovi canali di percorrenza sostenibile, dedicati e in sicurezza, con la speranza di riuscire a intercettare flussi spesso disordinati e incerti, sia nella loro origine che destinazione.

Può capitare infatti che chi si sposta in bicicletta non segua linee rette o sigle, ma gli umori del giorno e le necessità, anche improvvise, del momento, che possono creare interferenze di marcia, e che quindi intersechi solo per caso le tracce di riferimento cartografico, ricalcolando ogni volta il percorso.

Oltre al loro uso più assiduo da parte delle due ruote, l’auspicio è che le nuove ciclovie e i relativi riferimenti visivi siano un segnale soprattutto per gli altri utenti della strada, e che a questi arrivi il messaggio che ora devono stare più all’erta perché in carreggiata non circolano solamente loro, come forse prima potevano credere, ma anche altri ospiti che, si vedano o meno, possono all’improvviso apparire.

Giancarlo Odoardi

Ciclista urbano – Ri-media magazine




AL CENTRO DI RACCOLTA DELL’AUTOPORTO

Ottimi numeri per il primo mese di attività. Più di 400 i conferimenti da parte dei cittadini, quasi la metà per gli ingombranti

Roseto degli Abruzzi, 20 ottobre 2023. I rosetani apprezzano il servizio fornito dal centro di raccolta dell’Autoporto e a dimostrarlo sono i numeri relativi al primo mese di attività dell’importante sito riaperto il 7 settembre scorso dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Mario Nugnes.

Da quel giorno, secondo il report fornito dal Direttore Esecutivo del Contratto Simona Mantenuto su dati forniti dalla Diodoro Ecologia, sono stati registrati ben 312 ingressi di utenti per un totale di 402 conferimenti. In particolare, 186 conferimenti hanno riguardato i rifiuti ingombranti e 124 il conferimento di RAEE. Inoltre, sono stati effettuati due svuotamenti del container degli ingombranti per un totale di 2.900 kg e due ritiri di RAEE da parte del Consorzio ERP Italia, incaricata dal Consorzio CDC-RAEE.

Andando nello specifico, nel periodo che va dal 7 settembre scorso al 4 ottobre, quasi la metà dei conferimenti (46%) riguarda i rifiuti ingombranti; il 31% i RAEE, il 15% le potature; il 3% le vernici e gli inerti e l’1% i I vestiti.

“Si tratta di numeri importanti che ripagano il grande impegno profuso dall’Amministrazione, dagli Uffici, dal Dec e dalla Diodoro per arrivare alla riapertura del Centro di Raccolta all’autoporto – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Avere un Centro di Raccolta in funzione sul territorio è importante perché permette ai cittadini di smaltire diversi tipi di rifiuti immediatamente senza dover attendere il passaggio del gestore. Un servizio utilissimo anche per i turisti e per chi possiede una seconda casa che può conferire i materiali ammessi direttamente al Centro di Raccolta prima di ripartire. Inoltre, ha lo scopo di favorire la crescita della raccolta differenziata e disincentivare l’abbandono abusivo dei rifiuti sul territorio. Dai dati, inoltre, si evince l’alto grado di responsabilità dei cittadini di Roseto che hanno dimostrato di avere una spiccata sensibilità verso l’ambiente quando si mettono a disposizione gli strumenti adatti come il servizio del Centro di Raccolta. Per questo torno ad invitare tutti, soprattutto chi ancora non lo ha fatto, ad utilizzare questo servizio”.




OSMOCI NEL CIRCUITO DELLA GDO

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 19 ottobre 2023. OSMOCI, l’Osservatorio sulla Mobilità Ciclistica, ospite di NATURASI, con il tagliando affisso nella bacheca del punto vendita presente lungo Via Tiburtina. Il ruolo delle aziende della Grande Distribuzione Organizzata, la cosiddetta GDO, nel quadro della diffusione del traffico urbano, prevalentemente automobilistico, non è da sottovalutare e può dare un contributo strategico al miglioramento della mobilità urbana. Si tratta in effetti di 37 punti vendita presenti in un territorio non particolarmente esteso (solo 33 kmq); ma nonostante questa la rete commerciale sia ulteriormente resa fitta da un circuito minore di negozi, si ha la sensazione che il mezzo più usato per raggiungere le diverse destinazioni sia l’auto. Ne è testimonianza l’organizzazione dello spazio riservato ai parcheggi, oltremodo resi obbligatori da una normativa nazionale forse datata, che risale infatti al secolo scorso, e che andrebbe rivista in quanto legata a parametri funzionali oggi evidentemente non più attuali, anzi forse critici, e quindi da aggiornare.

ATTENZIONE – Nella home page del sito www.osmoci.it è presente la dashboard del flusso in valore assoluto ed in tempo reale dei questionari compilati e una timeline che ne illustra l’andamento nel tempo.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.osmoci.it e sulla relativa pagina FB. Segui OSMOCI sul canale Telegram: https://t.me/OSMOCI

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




REPORT VIABILITÀ

Pescara, 19 ottobre 2023. La rappresentanza aziendale FAISA – CISAL della TUA S.p.A. di Pescara unitamente alle rappresentanze FILT-CGIL, UILTRASPORTI e FIT-CISL, Sono state ricevute presso la sala giunta del comune di Pescara dall’assessore alla mobilità, viabilità e trasporti avv. Luigi Albore Mascia, con la partecipazione del Ten. Col. Giorgio Mancinelli della Polizia Locale e dell’Ing. Francesca De Stefanis per la TUA S.p.A. per il secondo incontro sulle criticità della rete viaria pescarese rispetto al trasporto pubblico locale.

Le tematiche, riportate nel report in allegato e già rese note, riguardano la sicurezza e la fruibilità delle infrastrutture viarie comunali da parte dei mezzi pubblici e dell’utenza, con particolar riguardo all’utenza in sedia a rotelle.

Sussistono gravissimi problemi di sicurezza in particolar modo nei passaggi all’interno delle rotatorie di viale Marconi e se non fosse per l’estrema attenzione che adottano gli autisti del TPL nell’attraversarle vi sarebbero probabilmente decine di incidenti al giorno.

Vi è anche un enorme problema con le dimensioni delle banchine di fermata lungo la corsia preferenziale nord di viale Marconi. Esse, larghe appena 115cm. Non sono assolutamente sufficienti a garantire l’incarrozzamento degli utenti su sedia a rotelle nella sicurezza degli studenti che negli orari di uscita delle scuole le affollano finendo per invadere la corsia stessa.

In poche parole, viale Marconi, allo stato attuale non soddisfa nessun requisito di sicurezza e di efficienza nel suo utilizzo da parte dei mezzi pubblici!

Questi assieme a parecchi altri problemi di sicurezza e utilizzo delle infrastrutture viarie sono stati messi all’attenzione dell’Assessore Albore Mascia, il quale però ritiene occorrano almeno un paio di mesi per poter discuterne fattivamente e presentarci un verbale con delle risposte.

Chiederemo subito un incontro in azienda per agire là dove possiamo e rendere l’esercizio del trasporto pubblico di linea più sicuro per noi, per l’utenza e per gli automobilisti e motociclisti che si trovano a dividere le strade urbane con noi.

Se però non otterremo risposte concrete non attenderemo oltre e chiederemo un incontro urgente con il prefetto perché riteniamo che la sicurezza delle strade e di chi si trova a percorrerle non possa essere più messa in secondo piano!

Filippo Tassinari               

FAISA – CISAL                   

PESCARA                                           




BANCHINA AVANZATA

Una soluzione win-win, efficace ed economica!

Pescara, 18 ottobre 2023. – Analizziamo insieme questa immagine – lunedì, ore 9,00 – Corsia lato mare di C.so V. Emanuele, poco dopo l’incrocio con Via Venezia. Al n. civico 52 c’è una fermata dell’autobus. Si tratta di una classica fermata, con banchina allineata o sovrapposta al marciapiede, che comporta che l’autobus lasci la corsia di marcia, si avvicini al marciapiede, faccia salire o scendere i passeggeri, e poi riprenda la corsa rimettendosi sulla corsia.

Da poco tempo qui è stata realizzata una corsia ciclabile, interrotta all’altezza della fermata per ovvie ragioni di “precedenza”. In questo tipo di fermata, la manovra per l’autobus di avvicinarsi alla banchina e poi di rientrare in corsia la maggior parte delle volte non è possibile, costringendo gli utenti a muoversi verso il centro strada.

Come si vede, e come spesso capita, l’area della fermata è impegnata da un’auto parcheggiata, come anche la corsia di uscita è occupata da un’ulteriore auto (in questo caso con pass di autorizzazione per l’ingresso al … porto). Nel frattempo, anche la corsia ciclabile è occupata da ben quattro auto in sosta e le bici, con diritto di transito, transitano sulla corsia adiacente.

Tante, in città, sono le fermate in queste condizioni. Come ho scritto in tante altre occasioni, basterebbe far avanzare la banchina in avanti per due metri, per la sua larghezza, per ottenere subito diversi di obiettivi utili:

– si amplierebbe lo spazio a disposizione degli utenti, più agevole e sicuro;

– sarebbe eliminato lo spostamento verso la salita e semplificata la discesa in termini di altezza dei gradini (una piattaforma giusta potrebbe addirittura garantire un assetto complanare)

– sarebbero recuperati a monte e a valle parcheggi “regolari” per auto, oggi abusivi;

– l’autobus non dovrebbe più fare manovra di rientro in corsia;

– tutti andrebbero alla velocità degli autobus che difficilmente avrebbero auto davanti.

Esistono diversi esempi di banchine avanzate a Pescara, e due in particolare sono ben visibili lungo via Luisa D’Annunzio, da cui si può copiare agevolmente. Se non si vogliono effettuare lavori di edilizia, si possono adottare piattaforme artificiali che semplicemente si appoggiano a terra affiancandole alla piazzola esistente. Ce ne sono a Barcellona, che dicono sia un po’ Pescara.

Giancarlo Odoardi – Ri-media magazine




IL FASCINO DELLA PALETTA, possibilmente magica

In questi giorni mi sono ritrovato a guidare una piccola comitiva di bambini per accompagnarli, lungo le strade adiacenti l’ospedale, dal capolinea del pedibus fino a scuola

Pescara, 14 ottobre 2023. Abbiamo camminato lungo i marciapiedi, spesso ridotti e malconci, di quasi tutta Via M.te Faito e di un piccolo tratto di Via Fonte Romana: di fianco l’ampia carreggiata piena di auto in transito e di parcheggi, da attraversare più volte su incerte strisce pedonali per una distanza che in un tratto diventa estrema.

Per aprirmi un varco agli incroci ho usato la paletta di riconoscimento in dotazione, come un machete in una giungla: in effetti si tratta di una simil racchetta da ping-pong adattata alla bisogna, con i vari loghi istituzionali in grado di aprire il solco nel flusso di auto. Mi piacerebbe arrivare fin dentro le aule e chiedere alle ragazze e ai ragazzi cosa, durante il percorso, abbiano visto, sentito, annusato, in sostanza cosa i loro sensi abbiano rilevato. Perché più di una sensazione è stata pure registrata, messa inconsciamente in chissà quale scatola della memoria, ma non buttata. Andrebbe invece tirata fuori subito, insieme, fresca, per farla fruttificare, perché diventi sedimento elaborato di valutazione e conoscenza.

Il percorso del pedibus di questi giorni si snoda per circa 600 mt per una decina di minuti: il marciapiede di riferimento va e viene, tra restringimenti e ostacoli di auto parcheggiate, come anche gli attraversamenti agli incroci che sono senza strisce pedonali, come su via M.te Pagano. Su Via M.te Faito bisogna fare un doppio cambio e quindi cimentarsi in una doppia prova sulla distanza che nei tratti zebrati arriva fino a 16 metri (misurati), il che significa che la comitiva, lunga circa 8 metri, è esposta al transito delle auto per tutta la sua estensione una volta per ogni singola corsia, quindi due! Le deviazioni sono dovute al fatto che sul tratto di marciapiede scartato incombe la rigogliosa e colorata vegetazione dei giardini privati, che costringe chi va a piedi a infilarsi tra le automobili parcheggiate a pettine lì di fronte e che quindi, anche loro, con il muso incombono su buona parte del già esile spazio pedonale.

Con il potere della paletta arriviamo fin davanti la scuola, dove la riservatezza di certi spazi dovrebbe essere garantita: una zona franca, di filtro, che estendesse la missione educativa che viene praticata all’interno delle aule fino alle mura perimetrali, ma anche oltre, come certi disegni sulle facciate degli edifici lasciano intendere e sperare.

Invece scopro che la presunta portata rivoluzionaria del messaggio del pedibus si affievolisce al cancello di ingresso, dove un semplice ma chiaro cartello governa e quindi consente l’ingresso delle auto all’interno del cortile, per insegnanti e genitori.

Durante gli attraversamenti e all’entrata e uscita di scuola tutti sorridono, da dietro il parabrezza, al passaggio dell’allegra e colorata comitiva: è lontano il pensiero che questa generazione, che transita a piedi tenendosi ordinatamente allineata sui nodi di una piccola fune, stia camminando per invertire le parti.

Guardo sconsolato la mia autorevole paletta: mi piacerebbe che per un attimo diventasse magica per poter accorciare in un sol colpo gli anni che dovranno ancora passare perché tutto questo cambi, subito.

Giancarlo Odoardi




MADDALENA VENTURA il grande miracolo della Natura

Viaggio nel tempo e nelle opere d’arte d’Abruzzo con “Scorci d’Abruzzo”, il nuovo format di Paolo Pacitti in onda su Buongiorno Regione a lunedì alterni, con le telecamere Rai di Sem Cipriani e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Al centro della puntata andata in onda ieri, l’opera che coinvolge uno dei pittori più famosi del suo tempo ed un viceré appassionato di arte, tanto che nella prima metà del ‘600 alcuni viaggiatori riportano a corte una notizia straordinaria relativa ad un grande miracolo nascosto nell’Appennino più profondo, proprio ai confini dell’allora Regno di Napoli.

Fernando Afàn de Ribera, grande collezionista di rarità, ingaggia lo Spagnoletto, Jusepe Ribera per creare il quadro “Maddalena Ventura con il marito e il figlio”, che per la particolarità del soggetto rappresentato è uno dei quadri più insoliti della pittura europea.

La donna rappresentata ossia “il miracolo della Natura”, come viene chiamata, è una donna di più di 50 anni che a 37 anni, durante la sua terza gravidanza, sviluppa una forma importante di ipertricosi, un’alterazione dell’accrescimento pilifero ed in un’epigrafe viene riportato che la donna è originaria dell’Abruzzo, più precisamente di Accumoli, paese che porta ancora i segni del devastante terremoto e che storicamente è sempre stato legato alla regione abruzzese prima di passare nel 1927 nella provincia di Rieti.

Un quadro ed una vicenda che mettono di fronte alla complessità dell’essere umano e non lasciano indifferenti, tant’è che questa storia ha colpito l’immaginario di molti artisti, tra cui Francisco Goya, il grande pioniere dell’arte moderna ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata suhttps://www.facebook.com/peppemillanta/videos/713446763977501?locale=it_IT.

Alessandra Renzetti




MAMMA ORSA

Booktour di Presentazioni e prima piantumazione di alberi

Partirà a breve il primo Book Tour di presentazioni del libro “MAMMA ORSA: La favola di Amarena e dei suoi cuccioli” in giro per l’Abruzzo. Si partirà il 21 Ottobre dalle 10 insieme al comitato organizzatore “Una Foresta per Amarena” per la prima piantumazione di alberi da frutto. Il Tour vero e proprio partirà il 1° novembre alle ore 16 con la prima presentazione ufficiale del libro a Villalago nella sala Polifunzionale, tanti gli ospiti e le sorprese per un grande evento inaugurale.

Poi sarà la volta di Sulmona, il 4 Novembre alle 18 a Palazzo Tabassi, il 6 Novembre al Mondadori Bookstore di Avezzano, il 9 Novembre nella prestigiosa cornice del Fla di Pescara, poi ospiti dell’amministrazione nella sala Consiliare di Pescina l’11 Novembre per concludere la tournée a Roccaraso il 18 Novembre. Ogni tappa del tour non sarà solamente un incontro con l’autore, ma un momento di condivisione, dove potrete immergervi nell’ambiente magico di Villalago e scoprire di più sugli affascinanti retroscena del libro.

Ma il cuore del progetto batte anche per un’altra nobile causa: per ogni copia acquistata, si sosterrà il progetto “Una foresta per Amarena” dedicato alla piantumazione di alberi da frutto. La prima piantumazione è prevista per il 21 Ottobre a Villalago, a partire dalle 10.00, un gesto simbolico e concreto per supportare l’ambiente e creare un futuro verde e prospero per le prossime generazioni.

“MAMMA ORSA” non è solo una storia da leggere, ma un’esperienza da vivere, un messaggio di amore e cura per il nostro pianeta e per le relazioni che ci nutrono.

Unitevi a noi nel Book Tour e fate parte di questa magnifica avventura attraverso le parole di Amarena, sperimentando la magia, l’amore e la saggezza che la storia porta con sé.  




GIORNATE FAI D’AUTUNNO XII edizione

Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi. Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023

Con l’Ottobre del FAI torna il grande evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia con l’apertura eccezionale di 36 luoghi e percorsi inaccessibili o poco noti in 12 borghi e città d’Abruzzo. Elenco completo dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it

Sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023 tornano, per la dodicesima edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Durante il fine settimana – animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione – saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Tra le aperture di questa edizione, si segnalano, in particolare, 11 sedi universitarie, da Trieste a Potenza, e fino a 32 luoghi di istruzione, da scuole ad accademie, da centri di ricerca a laboratori per la formazione. “Questa edizione delle Giornate FAI” – dichiara il Presidente Marco Magnifico – “intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese”. Università, licei o istituti tecnici in Italia sono spesso edifici di valore storico e artistico, meritevoli di essere visitati, scoperti e valorizzati, ma il loro valore è soprattutto nel custodire, tramandare e promuovere la conoscenza, per costruire la cultura dei cittadini di oggi e di domani.

Educare i cittadini alla conoscenza è anche lo spirito che anima la missione del FAI, sussidiaria dello Stato, e in particolare che muove le Giornate FAI: la concreta occasione che il FAI offre agli italiani per avvicinarsi e appassionarsi al patrimonio culturale del nostro Paese, scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola. Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni.

I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese. Un patrimonio sorprendente e inaspettato, che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono fascino, culture e tradizioni, e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Settecento proposte in oltre 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Settecento meraviglie da scoprire che raccontano, ognuna a suo modo, l’Italia. Oltre ai luoghi del sapere, sarà possibile visitare palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche esempi di archeologia industriale, laboratori artigiani e siti produttivi, ricchi di storia e curiosità.

E ancora musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Insomma: archeologia e architettura, arte e artigianato, tradizione e memoria, antico e moderno, città e campagna. Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI.

Le Giornate FAI d’Autunno sono l’evento principale della grande campagna nazionale di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, promossa dalla Fondazione a sostegno del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese. A partire dal 2023, infatti, ottobre sarà per il FAI e i suoi iscritti “il mese del patrimonio”. Che è di tutti, e verso cui tutti hanno una responsabilità. Non a caso, lo slogan di Ottobre del FAI è “FAI la tua parte”: perché il destino dell’Italia è nelle nostre mani, e tutti possiamo esserne protagonisti.

Durante le Giornate FAI d’Autunno tutti gli iscritti al FAI potranno beneficiare degli accessi prioritari in ogni luogo aperto, di aperture e visite straordinarie in molte città e altre opportunità e iniziative speciali.

In occasione di Ottobre del FAI, a chi si iscriverà per la prima volta al FAI – sia online che presso i luoghi aperti – sarà dedicata una agevolazione di 10€ in meno su ogni tipologia di quota.

Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo libero utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potranno beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.

Le Giornate FAI d’Autunno 2023 si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e con l’Alto Patrocinio di Regione Abruzzo.

Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che durante le Giornate FAI d’Autunno concedono l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo.

Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e un grazie particolare alla Croce Rossa Italiana per la partnership consolidata e per aver concesso anche in questa occasione l’apertura di suoi beni. Grazie al Fondo Edifici di Culto che in questa occasione permette l’apertura di tre suoi beni in Umbria.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana di sensibilizzazione Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 9 al 15 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano.

Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2023 anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.

Le Giornate FAI d’Autunno 2023 sono rese possibili grazie al fondamentale sostegno di importanti aziende illuminate:

ITA Airways, Main Sponsor, ha scelto di affiancare il FAI per contribuire alla tutela del patrimonio italiano di arte e natura. La sostenibilità, in termini sociali, ambientali e culturali, è parte integrante della strategia della Compagnia che già dallo scorso anno aderisce al FAI anche in qualità di Corporate Golden Donor.

Groupama Assicurazioni, tra i principali player nel settore assicurativo in Italia, da sempre impegnata nella salvaguardia del nostro patrimonio e già Corporate Golden Donor del FAI, per il primo anno accanto alla Fondazione anche in qualità di Sponsor dell’evento.

Despar Italia, insegna della distribuzione alimentare presente in 17 regioni italiane e da oltre sessant’anni attenta alle esigenze dei territori in cui è presente, dal 2022 amica del FAI e per il primo anno Sponsor dell’evento.

Si ringrazia Ferrero, azienda storicamente vicina al FAI da sempre impegnata nello sviluppo delle comunità e al rispetto dell’ambiente, per il prezioso sostegno all’evento.

Grazie inoltre a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa e presente nella lista dei luoghi visitabili con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE), patrocinato dal FAI ed esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite e di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico.

Grazie di cuore alla Rete dei Volontari del FAI – 132 Delegazioni, 110 Gruppi FAI, 93 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte tra culture – e a tutti i volontari attivi in Italia, per il loro enorme impegno a individuare i luoghi e organizzare le aperture che verranno offerte al pubblico. Un ringraziamento anche ai 9.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità.

Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

Ecco le aperture in Abruzzo:

Nella provincia di CHIETI

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI CHIETI

FARA FILIORUM PETRI (CH)

BORGO DI FARA FILIORUM PETRI

L’ARTE DEL FERRO BATTUTO

LA VIA DELL’ACQUA

VACRI (CH)

ALLE ORIGINI DELLA TRANSUMANZA: IL TEMPIO ITALICO DI VACRI

VACRI, ARTI E MESTIERI, L’ECCELLENZA DELLA CANTINA SOCIALE

VACRI, IL BORGO IMMERSO NEL PAESAGGIO PIU’ BELLO CHE C’E’

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI LANCIANO

MONTENERODOMO (CH)

BENEDETTO CROCE A IUVANUM

PIZZOFERRATO (CH)

IL PARCO, LA VILLA E L’AVIFAUNA

PIZZI, ARTE, NATURA E AGRICOLTURA

VILLA CASATI E TERRA VECCHIA

TORRICELLA PELIGNA (CH)

ALLA SCOPERTA DELLA MADONNA DEL ROSETO

ANTICHE DIMORE DI ILLUSTRI FAMIGLIE

IL TRATTURO TRA I PALAZZI BARONALI

LA PINETA, GLI EROI E LE DUE GUERRE

SONO JOHN FANTE, VITA E FESTIVAL DELLO SCRITTORE

Aperture a cura del GRUPPO FAI DI ORTONA

ORTONA (CH)

CANTINA DORA SARCHESE E FONTANA DEL VINO

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI VASTO

SCERNI (CH)

“TORRONE” DI ARAGNA A DOMINIO DEL PAESAGGIO AGRARIO 

FAMIGLIE A CONFRONTO FRA ‘700 E ‘900: RAIMONDI, DE RISEIS, CICCARONE 

ISTITUTO TECNICO AGRARIO “COSIMO RIDOLFI” 

PALAZZO DEI D’AVALOS A SCERNI E ARTE FIORITA DI GAETANO PALOSCIA

SAN PANFILO A SCERNI: IL CULTO, IL TESORO

STORIE E IMMAGINI DEL PRIMO NOVECENTO: LA DIMORA RACCONTA.

Nella provincia di L’AQUILA

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI L’ AQUILA

L’AQUILA (AQ)

PALAZZO PICA ALFIERI

Aperture a cura di: DELEGAZIONE FAI DELLA MARSICA

PESCINA (AQ)

PESCINA SUL FILO DEL TEMPO

VOLTI ILLUSTRI NEL MONDO

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI di SULMONA

ANVERSA DEGLI ABRUZZI (AQ)

ANVERSA DEGLI ABRUZZI: NATURA, CULTURA, TRANSUMANZA

ESCURSIONE “ANELLO DELLE GOLE” FINO A CASTROVALVA

RISERVA NATURALE GOLE DEL SAGITTARIO

Nella provincia di PESCARA

Aperture a cura di: DELEGAZIONE FAI DI PESCARA

SAN VALENTINO IN ABRUZZO CITERIORE (PE)

DUOMO DI SAN VALENTINO E DAMIANO

LA STORIA NASCOSTA DEI PALAZZI SENZA TEMPO

LE “RUE” RACCONTANO LE BELLEZZE DEL BORGO

UN VIAGGIO NELLA STORIA “OLTRE LE MURA”

Nella provincia di TERAMO

Aperture a cura della DELEGAZIONE FAI DI TERAMO

MORRO D’ORO (TE)

EX CONVENTO DI SANT’ANTONIO ABATE

NOTARESCO (TE)

ABBAZIA DI SAN CLEMENTE AL VOMANO

DA LOTARESCO A NOTARESCO: UN ITINERARIO TRA STORIA E CULTURA

L’ARTE DEL VENTAGLIO




PESCARA E LA CICLOVIA ADRIATICA

Pescara, 1° ottobre 2023. – Apprendo dagli organi di informazione che sono prossimi lavori di sistemazione del tratto stradale compreso tra P.zza Le Laudi e Fosso Vallelunga. L’intervento dovrebbe vedere il rifacimento anche del tratto ciclabile attualmente adiacente all’asse viario carrabile, realizzato dalla Provincia di Pescara neanche qualche anno fa, e che, coincidendo con il marciapiede lato monte, vede la critica promiscuità con i pedoni. L’opera venne ampiamente e ripetutamente criticata all’epoca da diverse associazioni, soprattutto per la scelta politica, e non tecnica, che allora si mostrò debole e timorosa nei confronti di rivendicazioni di presunto spazio rubato al transito delle auto e soprattutto ai parcheggi.

Chi percorre il tratto ciclabile sa bene quanto sia disagevole il transito: il fondo è ammalorato e senza manutenzione, bisogna dividere e condividere uno spazio striminzito (e fuori norma) con i pedoni, e bisogna stare attenti ai tanti passi carrai e strade laterali, con antipatici e continui saliscendi. Ma a chi si sposta sulle due ruote, che non è gente “appassionata” della bici ma che si sposta con quel mezzo, è anche noto quanto siano pericolosi i due attraversamenti che a nord e a sud del segmento in esame collegano i tratti lato mare con quello lato monte.

Bene, allora, anzi benissimo che si restituisca finalmente linearità al percorso e dignità a quella pista ciclabile che, voglio ricordarlo con forza, non va considerata come un semplice tracciato urbano, ma come segmento costitutivo della Ciclovia Adriatica, asse di attraversamento dell’intera costa Adriatica in quanto elemento costitutivo strategico del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (Art. 4 – L. 2/2018: Le infrastrutture della Rete Ciclabile Nazionale costituiscono infrastrutture di interesse strategico nazionale) .

Al riguardo la mia speranza è che nella progettazione dell’asse ciclabile si sia tenuto conto di quanto previsto dall’Allegato A della Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Protocollo 375 del 20/07/2017, contenente i “Requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema Nazionale di Ciclovie Turistche” di cui all’articolo 1, comma 640, della legge n. 208 del 2015. In particolare, alla voce “caratteristiche geometriche“, la norma dà chiare indicazioni circa la dimensione delle piste, che vanno ovviamente interpretate con la logica del futuro, e quindi non del minimo, ma dell’ampliamento della sede: in altre parole, da un livello “minimo”, cioè da 2,5 metri di larghezza, ad uno almeno “buono“, di almeno 3 (per la ciclovia bidirezionale, oggetto dell’intervento). Poi c’è anche l'”ottimo” con un altro mezzo metro in più, come già accade a Tortoreto e Giulianova, dove si raggiungono i 4,5 m.

Giancarlo Odoardi – Coordinatore FIAB Abruzzo Molise




CLEAN UP DI PLASTIC FREE

Cento ragazzi alla Villa. L’Amministrazione e la Onlus: “Felici della crescita del progetto GreenTa che eliminerà la plastica dalla vita scolastica di Chieti, la pulizia di oggi è un segnale per la città”

Chieti, 30 settembre 2023. Si è conclusa con una pulizia generale delle aree verdi della Villa comunale la prima fase di GreenTa, progetto progetto promosso e coordinato dall’Amministrazione Comunale di Chieti (assessorati Ambiente e Politiche Giovanili) e finanziato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’Avviso pubblico “Fermenti in Comune” gestito dall’ANCI e in collaborazione con la Onlus Plastic Free.

“È stato il giusto coronamento di un percorso avviato con il bando Fermenti in Comune – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente e transizione ecologia Chiara Zappalorto – Quella di oggi è stata una giornata bellissima con tanti giovani e tante famiglie che si sono presi cura della città. Ora le scuole potranno usufruire delle colonnine che erogano acqua e aiutarci ad abbattere l’uso della plastica, come previsto dalla prima fase del progetto. Ci aspetta un lavoro diretto con la dimensione scolastica tutta per continuare a lavorare a tutela dell’ambiente per rendere Chieti sempre più green. Ringrazio tutti i nostri partner, le scuole che sono state preziose con i rispettivi dirigenti e un grazie grande a Plastic Free, perché non avremmo potuto avere miglior compagno di viaggio in questa sfida positiva per l’ambiente e che comincia dalla nostra città”.

“Sono felicissimo di questa grande partecipazione dei volontari di ogni età oggi a Chieti – così Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free – . La scorsa edizione eravamo dieci, ma molte cose sono accadute e oggi siamo stati dieci volte tanto. Chieti così rinnova il grande impegno verso una tematica così importante, come si conviene anche a una Città Plastic free 2023. A tale propostito voglio ringraziare tutte le scuole che hanno deciso di arrivare a questa pulizia ambientale, simbolo di un momento di sensibilizzazione che è utile alla città, a chi la vive e alla comunità tutta”.




ALLA RISCOPERTA DI MONTORIO

XII^ biciclettata dedicata a Gaia. Domenica 1° ottobre 2023 ore 10:00 Piazza Orsini Montorio al Vomano Bimbimbici 2023

Teramo, 29 settembre 2023. FIAB Teramo invita tutti alla pedalata alla riscoperta di Montorio al Vomano, la porta del Parco nel versante teramano, più bella e fruibile chiusa al traffico motorizzato come sarà domenica mattina,  essa stupisce ogni volta che la si visita di nuovo sia per il suo borgo antico che per la sua posizione geografica.

Ore 09.30 – raduno dei partecipanti in Piazza Orsini, quindi:

Ore 10.00 – partenza dalla stessa Piazza Orsini per L.go Rosciano, Via Matteotti, Via Santa Giusta, V.le Duca Degli Abruzzi, Via Poliseo De Angelis, Piazza Orsini, C.so Valentini, Piazza Martiri della Liberta, Via Beretra, L.go San Filippo, C.so Valentini, Via del Ponte, Via degli Orti,Via G. De Dominicis, Via G. Leopardi, Via del Ponte, Via Urbani ed arrivo in Piazza Orsini previsto per le ore 12.00 circa;

La tranquilla passeggiata, si rivolge soprattutto ai bambini, è dedicata a Gaia, una bimba troppo presto strappata con i suoi sogni e i suoi giochi all’affetto dei suoi cari, sacrificata sull’altare della velocità nelle strade da automobilisti che scordano o disconoscono che la velocità è la principale causa di morte nelle strade e non tengono mai sufficientemente a mente il dettato dell’art. 141 del Codice della strada.

FIAB è da sempre impegnata, nel promuovere l’uso della bicicletta, a rendere le strade più sicure per tutti gli utenti, partendo dai più deboli, pedoni e ciclisti, ma anche per gli automobilisti stessi. La campagna per l’istituzione delle zone 30 in tutti i centri urbani e l’istituzione delle strade scolastiche trova sempre più riscontro tra gli amministratori che hanno cura della salute e della sicurezza dei propri cittadini, ne è esempio l’istituzione della zona 30 più lunga d’Italia che copre tutti i Comuni della costa teramana.

Per dire basta ai morti in strada occorre che tutti si impegnino quotidianamente nel far rispettare le regole della strada, ma non basta, riteniamo necessario che tutti i centri storici delle nostre città vengano liberati dal traffico automobilistico privato e dai parcheggi per renderli spazi sicuri per le persone dove i bambini possono giocare e andare in bici in sicurezza, che le strade davanti alle scuole siano chiuse al traffico almeno negli orari di entrata e uscita.  Dobbiamo permettere che i bambini possano andare a scuola a piedi o in bici chiedendo che le amministrazioni e le scuole istituiscano i pedibus e i bicibus: sono questi i messaggi della manifestazione Bimbimbici FIAB!

FIAB Teramo




SISMA 2016: VALORIZZAZIONE BORGHI

Commissario Castelli incontra Sgarbi e imprenditore Kihlgren

Il Commissario al sisma 2016: “Venerdì un convegno per riproporre nell’Appennino centrale il ‘modello’ Santo Stefano di Sessanio”

Roma, 27 Settembre 2023. “Oggi al Ministero della Cultura con il sottosegretario Vittorio Sgarbi e Daniele Kihlgren, lungimirante imprenditore che nello splendido borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio ha creato un albergo diffuso che si estende in tutto l’abitato. Con noi erano presenti anche i soprintendenti di Roma e della provincia di Rieti, Lisa Lambusier, e delle province di Ancona e Pesaro e Urbino, Cecilia Carlorosi. Una storia di successo quella scritta da Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio, che possiamo riproporre nei luoghi e nei borghi dell’Appennino centrale ferito dal sisma.

Ed è proprio di questo che parleremo venerdì mattina a Camerino, in un convegno promosso dalla Struttura commissariale e dall’Anci Marche per ascoltare la voce di amministratori, tecnici e operatori economici impegnati su questo tema. Sarà un’occasione di confronto tra istituzioni, mondo accademico e sistema imprenditoriale sulle opportunità e prospettive di promozione dei borghi dell’Appennino centrale. Un’opportunità di crescita, di lavoro e riqualificazione, da realizzare attraverso un approccio sistemico, che preveda anche l’attrazione di investimenti, che rientra nella strategia di riparazione dei nostri territori”, questo il commento del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli a margine dell’incontro.




OSMOCI ENTRA IN COMUNE

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 27 settembre 2023. Venerdì 22 settembre scorso si è conclusa la Settimana Europea della Mobilità, e quanto prima usciranno i report da parte di tutti coloro che vi hanno partecipato.

Per quanto riguarda OSMOCI, sono nell’occasione maturate le disponibilità di alcune aziende, e in particolare di RFI, di cui abbiamo già detto e che ha distribuito i tagliandi in tutte le stazioni ferroviarie della Regione (79), di TUA, che ha affisso il materiale promozionale sui convogli di propria pertinenza (almeno 6), dei Presidi Sanitari della Clinica Pierangeli e della ASL di Pescara, con i suoi distretti sanitari ospedaliero, e poi a sud e a nord della città, e infine il Comune di Pescara, con le sue sedi di Piazza Italia.

Tranne che per TUA, che copre il settore del trasporto bici, per il resto si tratta di aziende generatrici di traffico, in quanto nodi di aggregazione di servizi, e quindi punti di riferimento che in qualche modo interferiscono con la mobilità ciclistica, e conseguentemente con l’esigenza di posteggi, possibilmente agevoli, pratici e sicuri.




PROGETTO PIZZONE II

La chiara posizione del PNALM

Pescasseroli, 27 settembre 2023. Continua la mobilitazione dei cittadini rispetto al progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Pizzone, nel cui merito il Parco ha rappresentato il proprio parere negativo a inizio settembre con una nota trasmessa al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli altri soggetti interessati.

Nella nota è stata comunicata l’assoluta improcedibilità dell’istanza, presentata da parte della società di produzione elettrica, per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. L’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco. Ovviamente, alla base del riscontro del Parco vi sono delle solide motivazioni giuridiche che qui di seguito vengono sintetizzate:

•             L’area interessata ricade nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, territorio sottoposto, ai sensi della legge  394/91 (legge quadro sulle aree protette), ad uno speciale regime di tutela allo scopo di perseguire, tra l’altro, la conservazione di specie animali e vegetali, di habitat, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici nonché la difesa e la ricostituzione degli equilibri idraulici (art. 1 L. 394/91). Tale destinazione, dunque, preclude ogni ipotesi di modificazione degli habitat dei loro equilibri indispensabili per la tutela di specie minacciate di estinzione.

•             In aggiunta, l’art. 11 della legge 394/91, al comma 3, stabilisce che nei Parchi, sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali. In particolare, alla lettera c) sono vietati la modificazione del regime delle acque.

•             La portata effettiva di tale divieto è stata chiarita dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con Sentenza n.19389 del 09/11/2012. Secondo la Suprema Corte tale norma impone, inequivocabilmente, nei Parchi, il divieto di tutte, indistintamente, le attività e le opere che possano comunque recare pregiudizio alla salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati. In particolare, l’attività citata alla lettera c) – la modificazione del regime delle acque – è ritenuta direttamente inibita dalla legge, in quanto, ritenuta di per sé idonea a compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati e, di conseguenza, vietata già in astratto ed indipendentemente da ogni valutazione circa la pericolosità dell’opera oppure i relativi benefici. La volontà di vietare direttamente ogni modificazione del regime delle acque, si desume anche dalla lettura complessiva del citato comma 3, laddove la modificazione del regime delle acque è ricompresa tra le attività che sono vietate in termini assoluti, diversamente da quelle contemplate alle lettere d, f ed h, che lo sono, in senso relativo, ovvero “se non autorizzate” dall’Ente Parco. Sempre nella medesima sentenza della Suprema Corte, si asserisce come essendo la finalità della legge sulle aree protette dichiaratamente quella di garantire e promuovere, in attuazione degli art. 9 e 32 della Costituzione nel rispetto degli accordi internazionali, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese, nei territori dei Parchi Nazionali, la tutela dell’ambiente è di rilievo preminente su qualsiasi altro interesse, anche di primaria importanza.

“Alla luce di quanto rappresentato, anche formalmente – ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – non ci resta che ribadire, visto lo stato attuale delle problematiche ambientali, che urge sempre più dare senso pieno e dignità alla parola sostenibilità, intendendola nella sua accezione più forte e olistica, senza previsione alcuna della piena sostituibilità tra capitali ambientale, economico e sociale. Un risultato al quale è possibile dare seguito solamente attraverso decisioni nette e azioni programmatiche chiare”




MAMMA ORSA: La favola di Amarena e dei suoi cuccioli a Villalago

Alcune riflessioni e precisazioni

Villalago, 27 settembre 2023. Quest’opera non è frutto di una stesura affrettata, ma è il risultato di mesi di impegno, dedizione e attenzione da parte dell’Associazione no profit di Villalago Antico Borgo che ne è autrice. La pubblicazione era prevista già da un anno, ma per ragioni personali è stata posticipata.

La mia stretta connessione con Villalago, luogo della mia infanzia e scenario di questi eventi, dovrebbe essere una testimonianza evidente della nostra sincera intenzione: celebrare la storia di Amarena, con l’obiettivo di educare e sensibilizzare le generazioni attuali e future.

È importante sottolineare che il libro non ha alcun fine di speculazione o lucro. Abbiamo da subito espresso la volontà di devolvere i proventi a Enti o Associazioni che operano a favore della tutela degli orsi e della fauna selvatica in generale. La nostra adesione a iniziative come quella per la piantumazione di alberi a Villalago ne è un esempio concreto.

Condividiamo la vostra preoccupazione riguardo alle reazioni sui social media, e ci dispiace che ci possa essere stata una percezione errata del nostro progetto. Tuttavia, riteniamo che la polemica non sia produttiva. Piuttosto, ci auguriamo che possa nascere un dialogo costruttivo tra le nostre parti, per valorizzare al meglio la nostra comune passione e missione di tutela della natura.

Concludendo, ci mettiamo a vostra completa disposizione. Inizialmente, vorremmo offrirvi alcune copie del libro. Ma, ancor di più, speriamo in una potenziale collaborazione con voi, per poter realizzare insieme progetti che portino a una sempre maggiore sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.

Jacopo Lupi Editore




SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ

Per bici e monopattini il 2023 una interessante annata!

Pescara, 23 settembre 2023. Con una squadra di rilevamento quasi tutta al femminile, 14 su 21, si è conclusa la tredicesima edizione di Bike to Work, inserita all’interno della Settimana Europea della Mobilità, svoltasi dal 16 al 22 settembre.

Anche quest’anno, quindi, Fiab Pescarabici ha rinnovato il tradizionale conteggio delle bici, e anche dei monopattini, nella giornata dedicata agli spostamenti tra casa e lavoro, e non solo, dalle ore 7,30 alle 9,30 in 17 postazioni, distribuite in diversi punti sensibili della città.

Quest’anno, grazie anche alle buone condizioni atmosferiche, è stato quello migliore di sempre, con 3.857 transiti in bici e 610 in monopattini, per un totale di passaggi di mezzi a due ruote che ha superato la soglia dei 4.000, arrivando a 4.467!

Per le biciclette le stazioni più frequentate sono state quella di Piazza Italia (487) e Strada Parco (475), poi Piazza della Repubblica (384). Anche per i monopattini i passaggi maggiori sono stati in Piazza Italia (69) e ad una incollatura Piazza Le Laudi (68); subito dietro Piazza della Repubblica (56) e quindi Strada Parco (55).

Non cambia la ripartizione di genere che rimane sempre a vantaggio degli uomini, mediamente con il 63% per le bici e il 68% per i monopattini.

Al di là dei valori assoluti, il grafico mette in evidenza una tendenza in crescita e il consolidamento di postazioni storiche, come Strada Parco (percorso dedicato e protetto), Piazza Italia (presenza di uffici) e Piazza della Repubblica (Stazione).

Numerose e significative le impressioni raccolte durante il conteggio relative alle modalità di fruizione delle infrastrutture e della mobilità, che saranno poi oggetto da parte nostra di una specifica valutazione.

Nell’occasione è stato anche lanciato un sondaggio sulla qualità della rete cicloviaria urbana, nonché degli stalli nel settore del trasporto ferroviario delle bici, e anche presso gli stabilimenti balneari, le aziende (ospedale, comune, agenzia entrate, ecc.) e i supermercati (per i dettagli consultare www.osmoci.it).

FIAB Pescarabici




SAN SALVO COMUNE CICLABILE

San Salvo, 18 settembre 2023. Nella giornata di venerdì 15 settembre ho avuto il piacere di consegnare la bandiera di Comune ciclabile, con 2 bike smile, al Comune di San Salvo, nelle persone della Sindaca Emanuela De Nicolis e dell’Assessore alla Mobilità Tony Faga.

Grazie al tratto costiero di 2,5 km, realizzato in tempi ormai remoti e con alcune  suggestive ambientazioni, San Salvo è ricompreso a pieno titolo nel doppio alveo ciclabile di Bike to Coast e della Ciclovia Adriatica (del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche). Per entrambi i contesti, tra l’altro, ed in attesa del Molise, il Comune costituisce ad oggi il “gate” ciclistico di entrata o di uscita dai circuiti richiamati, a seconda che si provenga da sud o da nord.

Partendo da questo asse, San Salvo ha aggiunto una importante, agevole, gradevole e ben curata e segnalata infrastruttura ciclabile ortogonale, che in circa 3 km porta fin dentro il Comune, in totale sicurezza, trattandosi di pista ciclabile in sede propria. Il cromatismo blu consente di individuare facilmente il percorso che dalla SS 16, all’incrocio con Via Grasceta e poi affiancandosi a questa, scavalla elegantemente la ferrovia, con un ponte di legno e metallo, supera in maniera decisamente più critica  l’autostrada, e poi si snoda lungo le prime case, dell’abitato per ricollegarsi alla viabilità urbana.

Interessanti i progetti che l’Amministrazione comunale ha in animo di realizzare, fra cui l’ipotesi di un collegamento con la zona commerciale e industriale, cercando anche accordi con le aziende presenti.

Con l’attribuzione all’Assessorato di riferimento della delega allo “Spazio Pubblico  Bene Comune”, la nomina del Mobility Manager, magari d’area, e poi quelli aziendali e scolastici, l’istituzione di un ufficio bici, con cui sviluppare progetti di bike to work, bike to  school e bike to shop, il Comune potrebbe in scioltezza conquistare una nuova bike smile, magari anche due.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB ABRUZZO MOLISE