AMIANTO RIMOSSO

Eliminati 12 serbatoi idrici dalla scuola primaria Mario Bianco

Fossacesia, 2 maggio 2023. Sono stati completati i lavori di rimozione dei vecchi e non utilizzati serbatoi idrici, eseguiti grazie a un finanziamento ottenuto con il Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, contenenti anche amianto, che erano collocati sul terrazzo della Scuola Primaria Mario Bianco, di Fossacesia. Gli interventi, eseguiti con una ditta specializzata, hanno riguardato la rimozione di 12 serbatoi idrici.

“Liberiamo la struttura scolastica dall’amianto e materiale di cemento che, con il passare degli anni, sarebbero potuti diventare pericolosi – afferma il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – Le operazioni di rimozione sono state attente, svolte da operatori competenti e professionali che ringrazio”.

Il finanziamento è stato ottenuto con un progetto elaborato dal Settore Tecnico del Comune ed approvato dalla Giunta  di Fossacesia nell’agosto 2022.




AREA DI RISULTA: tra parco e giardino!

Nel panorama delle aree verdi urbane, il parco Ex Caserma di Cocco rappresenta una realtà importante, seppur di dimensioni limitate. Infatti, si estende per poco più di 3 ettari (la sola Riserva Dannunziana ha una superficie complessiva di oltre 50 ettari).

Pescara, 1° MAGGIO 2023. Recentemente sono stato a Cinisello Balsamo, comune dell’hinterland milanese. Ho fatto una breve e gradevole passeggiata all’interno del giardino di Villa Ghirlanda Silva, uno spazio verde annesso all’omonima prestigiosa Villa costruita a cavallo dell’800. Pur essendo un giardino, si percepisce la gestione “didattica-naturalistica” di alcune delle sue parti, un po’ lasciate a se, mentre per altre l’elemento antropico è prevalente, con camminamenti, piazzole per giochi e spazi per eventi culturali. Nelle prime spiccano cartelli informativi sulle specie di alberi e sull’avifauna presente, con schede di riconoscimento (Frosone, Torcicollo, Friguello, ecc.). Nelle seconde, oltre a panchine e fontanelle, sono stati sistemati anche giochi utili per prendere confidenza con alcune leggi della fisica (per la serie: imparare giocando).

Il giardino di Cinisello Balsamo ha ormai oltre 2 secoli di vita e gli alberi hanno avuto modo di esprimersi al meglio, sia sempreverdi che latifoglie (alcuni Bagolari affondano con evidente prepotenza le radici nel terreno). Il “giardino” si estende per circa 6 ettari, praticamente il doppio della Caserma di Cocco, e lo si attraversa in poco tempo.

Ma a pensarci bene, si tratta dello stesso spazio che sembra si intenda destinare al “parco” (?) che dovrebbe vedere la luce nell’area di risulta della stazione ferroviaria di Pescara, che si estende per 13 ettari, poco più del doppio del giardino di Villa Ghirlanda Silva, ma che vedrebbe destinato a verde solo la metà della sua superficie. Perché mai?

L’opportunità che il Comune di Pescara ha di dotarsi di un PARCO pubblico di dimensioni significative è unica. L’idea che 6 ettari possano essere considerati tanti rispetto alla opportunità di averne il doppio dovrebbe far riflettere: alla fine sarebbe come moltiplicare per due l’esiguo spazio dell’Ex Caserma di Cocco, e si arriverebbe alla stessa estensione del giardino di Villa Ghirlanda Silva, forse troppo poco, come aspirazione, per quello di cui la città avrebbe bisogno (ricordo anche i 26 ha dei Giardini Margherita di Bologna!). Un grande polmone verde, con funzioni ecosistemiche a portata di tutti e di tutti i sensi, nel cuore della città, e che diventerebbe tra l’altro una grande attrattiva e peculiarità urbana che molte amministrazioni ambirebbero a emulare, avendo lo stesso spazio a disposizione: sicuramente meglio che copiare un giardino e men che meno un edificio pubblico, un parcheggio a silos o un terminal bus che, se necessari, potrebbero avere ben altra destinazione, funzionale e soprattutto fisica.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




CELEBRAZIONE 25 APRILE roseto la libertà venne dal mare

Dal 2012 , ogni 25 Aprile, si ripete la Biciclettata, La libertà che venne dal Mare

Roseto degli Abruzzi, 25 aprile 2023. Una biciclettata simbolica per giungere nei luoghi dove le vele nere, le barche dei pescatori Rosetani, portavano in territorio alleato prigionieri e perseguitati.

La biciclettata giunge alla foce del torrente Borsacchio dove, in una notte senza luna, una soffiata avvertì i tedeschi e le barche, ed i giovani in fuga vennero aggrediti. Uno di loro, Biagi De Nigris morì sul posto ed altri furono incarcerati in attesa di esecuzione, fatti salvi con la liberazione.

Un piccolo episodio che da undici anni ricordiamo.

Ottima affluenza alla pedalata che si arricchisce con una tappa in piazza Ponno dove, con l’amministrazione, si celebra Libero Pierantozzi, cittadino Rosetano noto antifascista ed intellettuale della resistenza.

Una pedalata, molti cittadini e un ricordo non fine a sé stesso. Un modo per ricordare che con tutte le imperfezioni di oggi viviamo in una società libera che molti hanno conquistato lottando.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




RINNOVATO IL CONSIGLIO Direttivo Fiab Pescarabici

Eletto il nuovo Presidente

Pescara, 23 aprile 2023. Si è svolta il 21 aprile scorso l’Assemblea ordinaria di Fiab Pescarabici presso la nuova sede operativa sita nei locali di CicloPE, la ciclostazione di Porta Nuova. L’ordine del giorno prevedeva:

la relazione del presidente uscente Filippo Catania e la ratifica delle sue dimissioni;

la discussione e l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 a cura del tesoriere e segretario Giancarlo Odoardi;

modifica dello Statuto;

rinnovo del Consiglio Direttivo.

Dopo la relazione del presidente uscente, che ha illustrato le attività svolte dalla sua elezione nel 2018 e i risultati ottenuti, tra i quali la gestione di Fiab della ciclostazione attraverso l’accordo con Faieta, nell’ambito del Progetto Pesos, è intervenuto l’assessore alla mobilità del Comune di Pescara, Luigi Albore Mascia, che ha ribadito come le politiche di mobilità sostenibile attuate dal Comune abbiano, unitamente alla  collaborazione con Fiab nella promozione delle stesse, contribuito a rendere Pescara competitiva a livello nazionale per l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.

Sono stati votati all’unanimità il bilancio consuntivo e la modifica dello Statuto illustrati da Giancarlo Odoardi.

L’assemblea ha quindi eletto il nuovo Consiglio Direttivo, composto da: Paolo Lucente, Francesco Mancini, Alberta Maranzano, Giancarlo Odoardi e Cristina Tarquini, che, riunitosi, ha eletto Francesco Mancini presidente per il prossimo triennio. Lo stesso, già vicepresidente, ha brevemente illustrato le prospettive di indirizzo di Fiab Pescarabici, nella continuità delle attività avviate, specie nel raccordo tra i Comuni dell’area vasta, sottolineando però la necessaria evoluzione dal concetto di pista ciclabile a quella di città ciclabile. A tal riguardo, ha proposto di estendere il modello Costa 30, attivato nei 45 km di costa che attraversano 7 comuni, da Martinsicuro a Silvi Marina, anche sulla riviera di Pescara. Ha infine accennato alle potenzialità turistiche della prosecuzione della greenway lungo il fiume Pescara fino a Chieti scalo




COLLALTO, la collina dell’armonia

Dove nasce la speranza per una nuova primavera Penne, aprile 2023

Penne, 20 aprile 2023. “La collina di Collalto nella Riserva naturale regionale Lago di Penne è un luogo ospitale dove vengono portati avanti progetti di accoglienza e di integrazione rivolti a nuclei familiari, singoli, uomini, donne e bambini di qualsiasi età, a portatori di specifiche vulnerabilità o fragilità. Gli interventi di accoglienza vanno ben oltre la semplice distribuzione di vitto e alloggio, ma si estendono ad azioni formative, di assistenza, orientamento e tutela psico-sociosanitaria.”

Con queste parole il Sindaco di Penne Gilberto Petrucci ha presentato il Dossier Collalto la Collina dell’Armonia. Il Presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio prosegue: “Uno dei paragrafi di questo articolato dossier richiama il lavoro, nell’Oasi di Penne, legato a natura cultura e sociale. Tre parole che, insieme al titolo Collalto, la collina dell’armonia possono rappresentare quasi un manifesto che racconta e apre prospettive per un territorio e per chi quel territorio lo vive. La Riserva Naturale Lago di Penne e tutto quello che l’area protetta rappresenta è già di per sé la realizzazione di un sogno (…) Solidarietà e accoglienza, allora, insieme alla tutela e alla valorizzazione del territorio: valori sui quali la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Lago di Penne ha tantissimo da insegnare a tutti noi.”

Nella introduzione il Presidente COGECSTRE scrive: “Ogni giorno oltre duecento persone, donne uomini e bambini danno vita ad una nuova comunità, in continua evoluzione. Si tratta di numerosi migranti che fuggono dal Sud del mondo in cerca di un mondo migliore, sostano a Collalto per alcuni mesi e poi proseguono il loro viaggio, alcuni trovano lavoro e restano in zona. Da un anno sono accolti nel CEA Bellini i rifugiati dell’assurda guerra di oggi, fuggiti dall’Ucraina, e poi altri residenti della zona vestina aventi diritto di assistenza coordinati dal Centro Diurno gestito dalla Coop Samara.

E ancora il Progetto Armonia e Borsa Lavoro della ASL di Pescara che coordina una decina di giovani nella Riserva di Penne. Nei prossimi giorni verranno attivati anche quattro giovani in servizio civile assegnati a COGECSTRE dal Ministero per lo Sport e i Giovani. A questa attività vanno sommati i numerosi dipendenti delle strutture in gestione, oltre sessanta, a cui si aggiungono fornitori e clienti che ogni giorno raggiungono la Collina di Collalto. In questo rapporto vogliamo pubblicare anche i rendiconti economici e finanziari dei Centri di Accoglienza Straordinari di Collalto degli ultimi cinque anni, in modo da offrire ai lettori più diffidenti una visione chiara e trasparente della gestione dei Centri di Penne, portati avanti in collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni, Regione, Comune e Prefettura.

Possiamo dunque affermare che la storia di Collalto con la presenza secolare e millenaria dell’uomo potrà continuare la sua evoluzione naturale che considera il rapporto uomo natura una possibilità per il futuro dell’umanità, considerando inoltre il nostro brevissimo passaggio sulla Terra, con il monito di Blaise Pascal “L’Universo è un cerchio, il cui centro è ovunque e la circonferenza da nessuna parte.”

Conferenza pubblica

Natura è Accoglienza Riserva Naturale Regionale – Oasi WWF Lago di Penne Sabato 22 aprile 2023 – ore 10.30 Cea Bellini, Collalto Penne (Pescara)

Partecipano: Gilberto Petrucci (Sindaco si Penne), Giancarlo Di Vincenzo (Prefetto di Pescara) Emanuele Imprudente (Regione Abruzzo), Tommaso Navarra (Presidente Parco Nazionale GSML) Fernando Di Fabrizio (Direttore RNR lago di Penne), Damiano Ricci (Responsabile CAS Lapis e Collalto) Verranno presentati il video Viva L’italia e il dossier




I DANNI del dopo Pasquetta

I volontari delle Guide del Borsacchio si sono recati  alla fontana d’accolle lungo gli antichi percorsi per risistemare le cose

Roseto degli Abruzzi, 16 aprile 2023. Per fortuna due cittadini hanno raccolto delle cartacce dal terreno e li ringraziamo per questo. Purtroppo, hanno lasciato i sacchi alla fonte forse pensando che sarebbero stati raccolti. Purtroppo, non è così e lasciarli di notte li purtroppo comporta l’arrivo di selvatici che li rompono attratti da resti alimentari spargendo i rifiuti e creando un problema che attira specie selvatiche vicino le case che sono in zona.

Come ogni anno abbiamo chiesto un pattugliamento alla fonte che, durante le feste, viene presa d’assalto da giovanissimi per bere e mangiare. I più civili usano i cestini i meno civili lasciano un immondezzaio. Tolti dai cittadini dei rifiuti a terra rimaneva da togliere i vetri, tantissimi, di bottiglie rotte, svuotare i cestini colmi di ogni nefandezza in putrefazione.

Grazie all’aiuto di due Guardie Ambientali abbiamo mantenuto il verde, decespugliato alcune aree e liberato i canali di scolo per evitare la formazione di pantani. Abbiamo ripristinato i canali di scolo , riposizionato la cartellonistica e fatto piccoli lavori di manutenzione di lavori alle murature della fonte.

Rimane però il problema che segnaleremo di nuovo in serata. I luoghi della Riserva Borsacchio, come la spiaggia la fontana d’accolle ed altri, non possono non rientrare nei percorsi di controllo. Sono luoghi meravigliosi aperti a tutti e così deve essere oggi e in futuro. Ma non possono essere luoghi dove non ci sia controllo.

Torniamo a chiedere al comune collaborazione. Di organizzare un controllo almeno il fine settimana da parte dei vigili urbani , in particolare durante le feste. Di organizzare un servizio di raccolta per quei cestini o toglierli. Se un cittadino in buona fede vede un cestino lo usa. Non può immaginare che il rifiuto lasciato lì rimanga fin quando i volontari non passano a toglierlo.

Negli anni abbiamo messo cartelli, anche informativi, sulla fonte che sono stati brutalmente bruciati. Rimane il nodo di valutare di rendere pedonale la strada aprendola solo a residenti e proprietari. Il continuo passaggio di mezzi ha distrutto e distruggerà ogni futuro manto stradale.

La fontana d’accolle e antichi percorsi sono una risorsa da tutelare ed è l’unica area pubblica della Riserva Borsacchio. Come sempre noi ci rendiamo disponibili a collaborare con il comune che ha la gestione, ad intervenire, organizzare , dialogare con cittadini e associazioni ma è giunto il momento di produrre risultati. Siamo certi che insieme possiamo cambiare le cose ma serve la collaborazione di tutti: Comune , Associazioni e cittadini.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




PONTE CICLOPEDONALE sul Vomano

Fiab Teramo: l’infrastruttura non basta, occorre curare anche il territorio.

Teramo, 13 aprile 2023. Il cicloturismo è un settore in continua crescita, anche in Italia, con un impatto pari ad oltre cinque miliardi di euro oltre ai benefici economici legati all’indotto e ai benefici ambientali che si riversano sui territori interessati, spesso estranei al turismo di massa ed esclusi dai flussi turistici tradizionali.

In Italia, seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, si sta lavorando per colmare le gravi lacune infrastrutturali, in particolare per quanto riguarda i percorsi ciclabili. L’Abruzzo, grazie al progetto Bike to Coast, ha quasi completato il suo tratto di ciclabile costiera denominata Ciclovia Adriatica, inserita nella rete BicItalia, ideata dalla FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e fatta propria dal Governo italiano inserendola nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica.

141 km di pista ciclabile continua, da Martinsicuro a San Salvo, in un territorio ricco di strutture ricettive, stabilimenti balneari, attività ristorative, ma anche ambienti incontaminati come le foci fluviali, la riserva del Borsacchio, l’area marina protetta Torre del Cerrano, la Costa Teatina.

La Provincia di Teramo, lo scorso anno, ha finalmente inaugurato il ponte ciclopedonale sul Vomano, opera attesa da anni, che ha colmato un vuoto importante nel tratto ciclabile nord-sud del teramano.

“Inaugurazione, giustamente – sottolinea Gianni Di Francesco, presidente FIAB Teramo – portata ad esempio di una politica tesa a dotare i nostri territorio di infrastrutture per la ciclabilità utili non solo per il turismo ma anche per gli spostamenti quotidiani.”

“Ma – fa notare Di Francesco – dal 26 novembre 2021, data dell’inaugurazione, ad oggi, quando iniziano a vedersi i primi cicloturisti, anche stranieri, sulla nostra ciclovia adriatica, l’area intorno al ponte sembra più un campo di battaglia che un luogo accogliente. Rimangono in bella vista i resti del cantiere e non si è provveduto ad una riqualificazione ambientale delle aree utilizzate per le lavorazioni e devono ancora essere rifiniti i collegamenti ciclabili con le rampe del ponte. Inoltre – sottolinea il presidente FIAB – si nota una desolante noncuranza nei particolari, con tratti di ciclabile invasi da detriti, asfalti rovinati e segnaletica inesistente, soprattutto nel tratto rosetano, e l’installazione di una incomprensibile area di sosta, con panche in legno fissate nella nuda terra con ammassi di cemento e rastrelliere modello scolapiatti posizionate a caso, in prossimità della rampa nel lato pinetese”.

“Il cicloturismo e la mobilità ciclistica – continua Di Francesco – sono una cosa seria. Il PNRR e la Comunità Europea hanno stanziato milioni di euro per opere come quelle che, qualcuno, evidentemente ritiene secondarie e non meritevoli di un’attenzione, anche minima, ai particolari. Cosa diranno i turisti danesi, austriaci, tedeschi, di fronte all’improvvisato bivacco realizzato di fianco al ponte? Cosa immortaleranno con telefonini e macchine fotografiche per ricordare la loro vacanza abruzzese? Cumuli di macerie, opere malfatte, piste ciclabili dissestate o un percorso ciclabile immerso nel verde e nella natura, con aree di sosta piacevoli ed utili, segnaletica chiara e diffusa, servizi per il ciclista?”

“Per diventare un territorio appetibile ai turisti in bicicletta – conclude il presidente Di Francesco – non ci si può improvvisare. Facciamo appello al presidente della Provincia e ai Sindaci di Roseto degli Abruzzi e Pineto affinché elimino tutte le criticità presenti sui percorsi ciclabili di loro competenza e regalino, a residenti e turisti, prima dell’estate, un percorso sicuro e decoroso che possa diventare un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.




CICLABILE e il 10% dei parcheggi auto alle bici

Via Benedetto Croce io la vedo così: marciapiedi più larghi, alberi, cespugli, stalli bici e ciclovie al posto dei parcheggi, che vanno sensibilmente ridimensionati.

Pescara, 13 aprile 2023. Parecchi anni fa, all’ex componente dell’Assemblea costituente della Repubblica italiana e molto più altro, venne intitolata la via di collegamento tra Via Pepe a Via  Vespucci: 850 metri per una larghezza di circa 12 di carreggiata, di cui 4 dedicati ai parcheggi lineari, lato monte e lato mare, e 8 al transito automobilistico, 4 per corsia. Esiste una doppia alberata stradale, costituita essenzialmente da un centinaio di individui tra lecci e pini, piantati all’epoca su una immaginaria linea di divisione dei parcheggi dai marciapiedi, questi ultimi poi ricavati nell’area residuale della strada. Oggi restano camminamenti a destra e sinistra, a volte in trincea, tra i palazzi e il cordolo della striscia alberata, in parte ricoperta di masselli di calcestruzzo tranne che in corrispondenza delle rimanenti aiuole, spesso prive di vegetazione, e alcune volte  ingombri di rifiuti, in corrispondenza dei cassonetti stradali.

A transitarci, soprattutto a piedi, spesso risalta agli occhi una curiosa quanto diffusa  e emblematica immagine, quella di biciclette attaccate (maritate, dico io, come le viti) agli alberi, e soprattutto ai pali della segnaletica o a qualunque altro elemento di ancoraggio.

Indecoroso, potrebbe dire qualcuno, ma inevitabile, visto che di rastrelliere non ne esistono, se non in numero poco significativo e distribuite con un criterio forse oggi non rispondente alle necessità (che poi passino come normali circa 300 auto in sosta lungo la strada, più molte altre in seconda fila, è una faccenda che andrebbe sociologicamente indagata).

Da questo stuolo di bici, insieme a quelle che transitano un po’ incerte  lungo la via, arriva un segnale ben chiaro: per loro c’è bisogno di spazio, tanto, che potrebbe essere recuperato da quello dato in eccesso, cioè in modo sbilanciato, ad altri veicoli.

Il ragionamento che segue si rifà a due norme non recenti: la prima, la L. 366/98, che impone ai soggetti proprietari di strade di realizzare spazi ciclabili in occasione di lavori straordinari (e si può agevolmente dire che quelli fatti e da concludere su questa via lo siano); la seconda, la L.R. 8/2013 sulla mobilità ciclistica, impone di garantire uno spazio del 10%  alle bici in caso di realizzazione di parcheggi pubblici (art. 5, comma 3: “(…) una quota non inferiore al 10% dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, è riservata al parcheggio di biciclette”).

Quindi, se prendessimo gli 850 metri per lato della via (per 2 fanno 1.700 m), considerato che in tale spazio, eliminati gli ingombri di traverse e quant’altro, ci entrano 300 auto, il 10% di questo spazio potrebbe essere dedicato alle bici. Si tratta di 30 posti auto, uno ogni 50 metri (ovvero ogni 9 auto), che diventano posti bici che possono verosimilmente ospitare 300 mezzi a due ruote. I parcheggi per le auto diminuirebbero solo del 10%, e il maggiore spazio per le bici potrebbe riservare sorprese, costituendo esso stesso un incentivo all’utilizzo delle due ruote.

Si tratta ovviamente di un calcolo matematico, che andrebbe rivisitato in ragione dei punti di maggiore attrattività commerciale, o di altro tipo, presenti lungo l’asse stradale. E se le bici risultassero tante, come sembra già oggi, andrebbe invocata anche l’altra norma, che obbliga alla realizzazione di ciclovie urbane.

Se non si vuole relegare Via Benedetto Croce a funzioni del passato, non più al passo con i tempi della nuova viabilità urbana, potrebbe essere utile soffermarsi a riflettere, con la cittadinanza, magari proprio con l’utenza di quella via, su dette sollecitazioni.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net. Direttore Editoriale – Web Content Editor




COLONIA FELINA a rischio di vita

Lavori del Comune, con violazione dei diritti degli animali

Giulianova, 11 aprile 2023. Nelle ultime settimane è stata pubblicata sui social la richiesta  di aiuto per salvare una colonia felina di Giulianova, messa a rischio dall’imminente avvio di lavori pubblici da parte del Comune di Giulianova, nell’area dell’ex depuratore. Si tiene a precisare che

la legge n.281/91, legge quadro per la tutela degli animali d’affezione, vieta lo spostamento dei gatti appartenenti ad una colonia felina. Gli esemplari possono essere presi solo per motivi sanitari ( cure o sterilizzazioni ) per poi essere reimmessi, esclusivamente  nel territorio d’origine. Le colonie feline sono tutelate dalla legge che le definisce stanziali ( quindi non si possono spostare) per la caratteristica tipica di questo animale a rimanere nei luoghi frequentati abitualmente e la sua predisposizione a tornarci , in caso venga portato altrove. In questo caso

si tratta di una colonia felina regolarmente registrata, riconosciuta e censita dal Comune di Giulianova e di cui il Sindaco non solo è chiamato a garantirne e tutelarne la salute e la sicurezza, ma ne assume tutte le responsabilità legali. La sig.ra Daniela che se ne occupa, da oltre dieci anni, ha saputo casualmente dei lavori che il Comune intende effettuare in quell’area. Senza ricevere comunicazioni ufficiali o disposizioni di spostamento . Preoccupata dal fatto che questi mici sono tutti anziani e abituati a dormire in cucce e casette sistemate all’interno di uno stabile vuoto (foto allegate), e che i lavori di demolizione rappresenteranno rischio di morte per loro, si è recata presso gli uffici tecnici del Comune di Giulianova per avere conferma della notizia e sapere, come e dove, poter sistemare i gatti della colonia presente in quell’area . Le è stato confermato che a breve avranno inizio i lavori di demolizione e le è stato indicato un terreno dove poter portare i gatti. Un terreno incolto, con erbacce, reti rotte e rifiuti ( foto allegate)

Si precisa innanzitutto che il Comune ha l’obbligo di disporre lo spostamento dandone motivazione ufficiale scritta e SOLO per motivi igienico sanitari che mettano a rischio la salute pubblica. In caso di assenza di valide e gravi giustificazioni, per quanto esposto dalla legge , l’atto dell’ente può subire l’annullamento dal Tribunale Amministrativo.

Togliere questi gatti, mettendoli in un terreno incolto e sporco, oltre a rappresentare un rischio per la loro salute ( si fa presente che si tratta di gatti anziani abituati a vivere al riparo), comporterà che i mici torneranno nel luogo in cui sono abituati a vivere e dove , nel frattempo saranno iniziati i lavori di demolizione.

 Questa colonia, inoltre, e la struttura adibita ad accogliere i gatti abbandonati, non solo sono ben tenute ( al contrario del terreno identificato dal Comune, come illustrato nelle foto allegate), ma rappresentano un punto di accoglienza e cura per i gatti abbandonati e che, grazie all’assistenza della responsabile, vengono dati in adozione. Oltre a svolgere una funzione sociale quindi, la presenza dei gatti in questa zona ( ex depuratore) è un ottimo repellente alla presenza di topi e ratti. In merito alle responsabilità delle pubbliche Amministrazioni nei confronti delle colonie feline, e al loro obbligo di dotarle di riparo e strutture sicure, si esprime anche la Regione Abruzzo con la legge n.47/2013.

Il Comune ha l’obbligo, prima di iniziare qualsiasi lavoro che comporti rischio per la vita di questi animali:

Disporre un atto ufficiale in cui esplicare chiaramente  validi motivi dello “sgombero” indicando esattamente le date entro cui , tale spostamento dovrebbe eventualmente avvenire;

Individuare uno spazio idoneo per dimensioni e stato di pulizia;

Dotare tale spazio di tutto ciò necessario per la tutela della salute e della sicurezza dei mici , facendo sì che gli stessi non abbiano a subire stress o motivo per ammalarsi alla luce della loro avanzata età e dell’attuale ottima situazione in cui al momento vivono .

Se tutto ciò non viene rispettato sarà il Comune, nella persona del Sindaco a risponderne per quanto disposto dalla legge per la tutela del benessere degli animali d’affezione , dando inizio all’ennesimo contenzioso tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Scenari a cui ,nostro malgrado siamo ormai abituati ma che , con il semplice comportamento civile e rispettoso dei diritti di tutti ( animali compresi) potrebbero essere facilmente evitati.

Si ringraziano tutti i mezzi di informazione e le associazioni animaliste e ambientaliste che vorranno aiutarci a salvare la colonia felina da una triste e ingiusta fine e questi gatti che meritano di trascorrere la loro vecchiaia in un posto sicuro e riparato come hanno fatto in tutta la loro vita, per merito della dedizione della sig.ra Daniela, gattara responsabile .

Dott.ssa Giusy Branella




CONVEGNO STATI GENERALI delle Foreste in Abruzzo

Lanciano, 11 aprile 2023. Al fine di fare un punto sulla situazione Foreste in un periodo di particolare fermento, venerdì 14 aprile 2023 presso l’Hotel Excelsior sono indetti gli Stati Generali delle Foreste in Abruzzo.

Il convegno, Organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Chieti in collaborazione con la FODAF Abruzzo, si propone di configurarsi non solo come conoscitivo, ma anche formativo, non solo come un momento di riflessione ma anche come un momento di spunto e iniziativa, stimolando il dibattito tra gli attori coinvolti, in una Regione fortemente caratterizzata dalla presenza di aree naturali ed aree protette.

Il convegno, dopo i saluti istituzionali, vede un forte coinvolgimento della Regione Abruzzo, con la presentazione di varie relazioni che analizzeranno la situazione odierna con interventi tecnici e molto specifici.

Nella seconda parte della mattinata l’intento sarà quello di stimolare la visione di prospettive moderne per far sì che la gestione forestale possa essere oggi sempre più sostenibile ed in grado di rispondere alle sfide legate alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, alla conservazione della biodiversità, allo sviluppo.

Al centro della discussione ci saranno infatti il ruolo multifunzionale delle foreste e la loro capacità di essere resilienti grazie ad una corretta pianificazione. Voce di spicco tra le altre sarà quella di Alessandra Stefani della Direzione Generale delle Foreste del MASAF.

Presenti alla giornata anche i vertici del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali Sabrina Diamanti (Presidente) e Marcella Cipriani (Vicepresidente).




IL SENSO DELLA MISURA

Pescara, 8 aprile 2023. Via Mazzarino e Via Tibullo costituiscono un asse stradale che si estende tra Piazza Salvo d’Acquisto e Piazza Luigi Gonzaga, intersecando via Marconi e Via Benedetto Croce. Ci passo spesso in bici, e mi sorprendo ogni volta: inquadrate in un contesto europeo, da queste due vie si potrebbero ricavate interessanti soluzioni urbanistiche, mentre qui sono ridotte ad un immenso parcheggio automobilistico. Alcuni numeri.

L’asse stradale, lungo circa 500 metri, ha una sezione, da palazzo a palazzo, di 24 metri, composta da 2 marciapiedi laterali di circa 2 m ciascuno di larghezza, due corsie stradali mono direzionali di 3,5 m ciascuna, e ben quattro linee di parcheggi lineari, due laterali e due centrali, ognuna di 2 metri, per una ripartizione di 4 metri destinati a marciapiedi, 7 a corsie e 8 a parcheggi. Al centro vi è un lungo filare di alberi, di poco oltre 50 individui, tra platani, lecci e robinie. Curiosamente questa parte sembrerebbe essere destinata, per via di qualche arredo urbano, all’uso pedonale, ma ovviamente è da sempre una inevitabile estensione della sosta delle auto, complessivamente presenti sull’intero tracciato con un numero difficilmente inferiore a 400 unità. In altre parole, tutta l’area, che si estende per poco più di un ettaro (12.000 mq), è destinata per 2.000 mq ai pedoni (15%) e per 10.000 alle auto (85%). L’ombra degli alberi, ipotizzando una chioma generosa di 25 mq, quindi per un totale di 1.250 mq, poco più del 10% dell’area, è tutta riservata alle automobili, mentre i marciapiedi ne sono completamente sprovvisti.

E’ una via assolutamente commerciale, piena di negozi di tutti i tipi: i titolari coglierebbero una grandissima opportunità di sviluppo se i rapporti di occupazione dello spazio fossero completamente invertiti, come anche i residenti, di tutte le età, acquisterebbero la disponibilità di una zona di socializzazione di particolare pregio: se il verde venisse incrementato, per collegare con un nastro verde le piazze agli estremi, e gli arredi decisamente migliorati, con giochi e luoghi di incontro, sarebbe un bellissimo esempio di Rambla pescarese!

E’ quello che io mi aspettavo quando, non molti anni fa, ho visto rifare letteralmente la pavimentazione, che ancora resiste ma ora finita sotto le ruote delle automobili, completamente ammalorata. Oggi questo è un luogo degradato, un garage all’aperto in piena regola, in cui imbattersi in immagini come quella della foto è la norma, come anche di auto parcheggiate su scivoli e strisce pedonali, ferme quel solo attimo necessario a sbrigare veloci faccende, ma al contempo, minuto dopo minuto, tutte insieme e per tutti i giorni dell’anno, a erodere e consumare la qualità di vita di chi lavora, risiede o transita, a piedi o in bici, in questo pezzo di città.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




IL VERDE IN VIA CHIETI non convince

Il Co.n.al.pa.: Arredo verde poco efficace per combattere l’inquinamento

Pescara, 6 aprile 2023. Il nuovo arredo verde realizzato in Via Chieti continua a non convincere associazioni, esperti e cittadini. Sulla scelta di inserire il Bambù e altri arbusti ornamentali interviene anche la sezione pescarese del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio.

Si poteva realizzare di molto meglio – commenta l’associazione in una nota – Essendo Via Chieti una strada con presenza di traffico veicolare, l’arredo verde realizzato non rappresenta a nostro avviso una barriera contro l’inquinamento e non funge da infrastruttura verde in grado di produrre svariati servizi ecosistemici. Esso si configura a nostro avviso più come una sperimentazione, con valore prettamente estetico, che tralascia i veri problemi dell’inquinamento cittadino.

E su questo punto vogliamo riportare qualche dato scientifico in merito alle migliori piante da siepe antismog. In primis, citiamo un recente studio del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) che ha selezionato diverse piante, tra le migliori per mitigare il particolato fine e i metalli pesanti. In particolare, sono risultati molto efficaci il Ligustro lucido, la Photinia e l’Eleagnus come arbusti per siepi urbane in aree in cui si concentra maggiore traffico veicolare.

Proprio l’Eleagnus x ebbingei ha evidenziato, in media, un’area fogliare 2-3 volte superiore a quella delle altre specie coinvolte nello studio. Citiamo anche degli articoli scientifici che trattano l’argomento delle barriere verdi, il particolato fine in ambiente urbano e la sottrazione di metalli pesanti attraverso determinate specie di piante: MORI, et al. 2015a. Deposition of traffic related air pollutants on leaves of six evergreen shrub species during Mediterranean summer season. Urban Forestry & Urban

Greening 14, 264–273. MORI et al., 2015b. Particulate matter and element accumulation on coniferous trees at different distances from a highway. Urban Forestry & Urban Greening 14, 170-177.

Vigevani et al.Particulate Pollution Capture by Seventeen Woody Species Growing in Parks or along Roads in Two European Cities. E poi Mori et al. Air pollution mitigation by urban greening, 2018.

“Non siamo convinti, alla luce delle ricerche scientifiche svolte sugli alberi e arbusti anti-inquinamento, che l’arredo verde di Via Chieti sia poco efficace per un miglioramento della qualità dell’aria – continua il Co.n.al.pa. – Criticando totalmente la scelta del bambù, che riteniamo incompatibile con un contesto urbano di quel tipo, vista la crescita incontrollabile di questo tipo di pianta, si potevano appunto scegliere piante molto più interessanti per combattere le polveri sottili e gestibili a ridosso dei palazzi, come appunto l’Eleagnus x ebbingei, in siepe, arbusto gestibile e molto resistente, accanto ad alberi di Ligustro e Photinia x frasseri che raggiungono in maturità i 5-6 metri di altezza.

Queste piante oltre a produrre ombra e barriera antismog, avrebbero anche abbellito la via con fioriture profumate e colori. E queste barriere verdi potrebbero essere utilizzate anche in altre vie della città, con costi decisamente minori di gestione e una maggiore efficace sui risultati contro le polveri sottili.”

Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Sezione Pescara-Chieti




PROMUOVERE LA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Partenza del Giro E da Fossacesia 6 maggio

Fossacesia, 5 aprile 2023. “Da una città come la nostra, che  punta sulla mobilità sostenibile, che crede fermamente nel valore del turismo slow quale opportunità di sviluppo, la partenza dell’edizione numero 5 del Giro-E è occasione di promozione unica per la Via Verde della Costa dei Trabocchi, per l’Abruzzo e per la stessa Fossacesia”. È l’intervento del sindaco, Enrico Di Giuseppantonio,  nel corso della presentazione a Milano del Giro-E 2023, che il 6 maggio inizierà da Fossacesia per poi concludersi il 28 maggio, dopo 20 tappe, a Roma. La corsa, organizzata da RCS Sport & Eventsuna E-Bike Experience, è di tipo amatoriale ed è riservata ad un numero ristretto di squadre che, dotati di biciclette a pedalata assistita, si sottoporranno a prove di regolarità svolte su una parte del percorso del Giro d’Italia. Parteciperanno anche personaggi noti del ciclismo e dello sport.

Il via sarà dato al mattino del 6 maggio da piazza Alessandro Fantini, spazio che nel quale sarà allestito il Green Fun Village. I corridori, dopo essere transitati nell’area monumentale di San Giovanni in Venere, raggiungeranno il Lungomare della Marina e da lì, percorrendo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, giungeranno al traguardo di Ortona a conclusione di un percorso di 28 chilometri e 200 metri.

“Il Giro E è l’occasione per la promozione di uno stile di vita che guarda sempre di più alla mobilità sostenibile e al rispetto dell’ambiente – sottolineano il sindaco Di Giuseppantonio e l’assessore allo Sport Maura Sgrignuoli – Per queste ragioni ritengo che l’evento sia importante per Fossacesia, che è tra le mete preferite per il cicloturismo. E lo sarà ancor di più per mettere in mostra la Via Verde della Costa dei Trabocchi che, a mio avviso, è il percorso ideale per sviluppare questi aspetti, grazie anche alle sue indubbie bellezze paesaggistiche”.

La partenza della prima tappa del Giro-E da piazza Fantini darà l’opportunità di avvicinare i più piccoli ai valori dello sport e della bicicletta.




FINALMENTE i marciapiedi

L ‘Amministrazione comunale ha sancito l’abbattimento di circa 220 alberi  per il rifacimento dei marciapiedi

Francavilla al Mare, 5 aprile 2023. Il comitato Finalmente i Marciapiedi, varie associazioni e cittadini hanno proposto un progetto alternativo che permettesse il rifacimento dei marciapiedi senza pregiudicare l’esistenza dei  pluridecennali alberi  la cui presenza è preziosa per la salute pubblica.

Sono dei depuratori naturali degli inquinanti (CO2 , polveri sottili ecc. ). Proteggono  dalle onde di calore estive.  In una giornata calda estiva la differenza di temperatura tra l’asfalto coperto dall’ombra di un albero e l’asfalto privo di ombra è di 28°.

Divario che aumenterà per le conseguenze del riscaldamento globale. Abbattere alberi  in città  è in  controtendenza  con le  indicazioni della comunità scientifica: incrementare il verde urbano.

La sindaca è l’ autorità sanitaria locale, chiamata a  tutelare l’ambiente e la salute pubblica.

Abbiamo coinvolto le forze politiche in Consiglio come il M5S, che si è mostrato interessato al progetto, sposandolo con una interrogazione orale proposta in Consiglio Comunale ed il PD, partito  di maggioranza, con l’obiettivo di dialogare sul destino degli alberi.

Questo ultimo, mostratosi interessato al nostro progetto si è arenato nelle stringenti logiche di maggioranza. Rimaniamo fiduciosi nella volontà del PD locale di mettere in pratica la linea ambientalista della nuova segreteria  nazionale Elly Schlein.

Aspettiamo atti concreti che possano riaprire la questione della salvaguardia del nostro patrimonio arboreo. Per cui giovedì 6 aprile,  alle ore 10,30, presso la sede dell’ associazione Buendia, in Viale Nettuno, 110 c, è convocata una conferenza stampa al fine di Illustrare le nostre proposte per rifare i marciapiedi e salvare gli alberi della città.

Comitato Finalmente i Marciapiedi

Buendia

Italia Nostra Pe Ch

Legambiente Ch PE

Wwf CH PH

Conalpa

Codacons

Isola di Amantani Onlus

Cittadini Residenti.




A COSA SERVONO CERTE CICLOVIE URBANE?

A cosa servono certe ciclovie urbane?

In alcuni posti a parcheggiare le auto, ovviamente. E anche le fermate del bus, quasi sempre vuote, sono utili per la sosta. Una delle ciclovie più gettonate di Pescara, soprattutto fra le corsie ciclabili, quelle con linea gialla per capirsi, si trova sul lato monte del Ponte Risorgimento, circa cento metri, a partire dal Cinema Massimo fino alla sommità, e intercetta, lo si diceva prima, anche una fermata del bus.

Ecco quindi immortalata, giorni fa e con una serie di scatti, una situazione ordinaria, ricorrente, si potrebbe dire normale: auto lasciate in sosta sulla pista ciclabile, caso mai con le quattro frecce accese a segnalare l’emergenza, e tutto il resto che gira intorno a loro, dove c’è spazio.

Cicliste e ciclisti quindi transitano sulla strada, pur avendo uno luogo a loro riservato, senza crucciarsi molto dell’indebita occupazione, presi come sono dallo sforzo della salita.

E pure l’autobus è costretto a stare lontano dalla banchina, anche un paio di metri, non potendo compiere la manovra di avvicinamento, costringendo i clienti alla rincorsa o a salti per superare lo scalino di discesa o salita.

Tutto sembra normale: tutti passano un po’ più in là, dove c’è spazio, perché la strada è ampia. E nessuno, così sembra, che si chieda se quella attribuzione di funzioni, la corsia ciclabile e l’area di accoglienza del bus nell’intorno della fermata, entrambe certificate da apposita segnaletica, sia oggetto di interpretazione o categorica affermazione!

Spesso, troppo spesso, sembra prevalga la prima ipotesi. Tanto che verrebbe da chiedersi se non fosse il caso di rimuovere aree e linee, e lasciare alla domanda, alle esigenze di mobilità, il compito di definire le funzioni, a questo punto variabili a seconda dell’utente.

Ma a questo punto anche il semaforo rosso, il senso unico, le strisce pedonali, il marciapiede verrebbero meno.

Diversamente bisogna convincersi che la strada va diversamente sagomata e ritagliata, se necessario, sulle funzioni da attribuire, in modo da far capire a chi si sposta con il mezzo con più esigenze, di spazio soprattutto, che non può soddisfare ovunque e in ogni momento il bisogno di sosta.

Subito la banchina avanzata per il bus, quindi, e dissuasori di invasione delle corsie ciclabili, che potrebbero anche essere più ampie delle attuali, per accogliere in modo decisamente dignitoso gli utenti deboli della strada.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net Direttore Editoriale – Web Content Editor




PROGETTO AREA di risulta a Pescara

Il Co.n.al.pa. “Il bosco non è un luogo ostile, anzi è vita e miglioramento dell’ambiente cittadino.”

Pescara, 27 marzo 2023. Il bosco è vita ed è un baluardo importante per migliorare non solo il contesto urbano, ma anche la stessa qualità della vita dei cittadini: è quanto dichiara Alberto Colazilli, presidente del Co.n.al.pa. (Coordinatore Nazionale Alberi e Paesaggio) in merito al progetto di riqualificazione dell’area di risulta a Pescara. “Recentemente il Sindaco Masci ha dichiarato che il bosco pensato dalle associazioni per l’area di risulta è qualcosa di ostile, che spacca in due la città, che diventerebbe presto un luogo respingente, potenzialmente pericoloso, difficile da attraversare e da frequentare. In realtà molte ricerche scientifiche in tal senso parlano dei grandi benefici psicofisici che un bosco cittadino può creare sulla comunità.”

“In primis vogliamo citare una ricerca congiunta svolta tra le Università di Edimburgo, la North Carolina State University e la Clemson University che si è concentrata sulla correlazione diretta tra fenomeni criminali e danneggiamento del patrimonio. In particolare, l’analisi ha interessato 301 città degli Stati Uniti con popolazione superiore a 100 mila abitanti, indagando sulla relazione tra il rischio di criminalità e verde pubblico, prendendo come altro fattore il reddito medio delle famiglie e la condizione sociale. In ben 298 città analizzate, il verde è associato a un minor rischio di criminalità violenta, mentre in tutte le città campione è stato riscontrato il legame tra spazio verde e minor rischio di danneggiamento contro la proprietà pubblica. Lo stesso studio ha riscontrato che la principale causa di criminalità violenta è lo svantaggio sociale”, continua Colazilli, “Ciò dimostra che non è tanto il verde cittadino a creare problemi sociali ma il contesto ambientale in cui i cittadini vivono.”

“Possiamo confermare che un maggior numero di parchi, di alberi, di aree verdi in genere, non può che migliorare l’aspetto e la qualità ambientale di un territorio, generando una certa influenza su questioni sociali importanti, quali l’assistenza sanitaria, l’istruzione, la criminalità e la sicurezza e benefici economici, come dichiarato anche dal prof. Ferrini, ordinario di Arboricoltura presso l’Università di Firenze, in un suo articolo su verde urbano e criminalità. Altri ricercatori sono arrivati alla conclusione che un aumento del 10% della copertura arborea può contribuire a una diminuzione del 12% dei reati.”

“Il riutilizzo di aree urbane dismesse e in degrado diventa un investimento positivo per la città, come nel caso del parco centrale dell’area di risulta a Pescara.”, continua Colazilli, “Evitando ulteriore cementificazione e realizzando un bosco cittadino si produce anche un incremento potenziale dei servizi ecosistemici oltre che la fornitura di nuovi habitat, nuovi spazi aggregativi sociali, di svago e di miglioramento della qualità della vita.”

“Raffrescamento del tessuto urbano con temperature anche di 10 gradi in meno in estate rispetto a aree cementificate, minore inquinamento, accesso alla natura e ai suoi benefici, miglior salute e benessere, controllo delle precipitazioni, minor erosione del suolo, sono solo alcuni dei benefici che un grande bosco in città potrebbe produrre a tutta Pescara.” spiega Colazilli, “Quindi tornando al bosco minaccioso, popolato da chissà quali creature pericolose, così tanto esaltato dal Sindaco Masci, si tratta solo di leggende metropolitane e di paure ingiustificate che non hanno alcun fondamento scientifico. Ogni grande parco cittadino va seguito con una gestione strategica che comprende pianificzione, progettazione, realizzazione e gestione. Non diamo la colpa sempre alle aree verdi e agli alberi, è il contesto sociale che va migliorato insieme alla riqualificazione di aree degradate che, indirettamente, possono portare a un miglioramento psicofisico della salute dei cittadini, abbassando così i livelli di criminalità.”




TORNA IL RISCHIO di Speculazione Edilizia

Immobilismo per la tutela della Riserva Borsacchio

Roseto degli Abruzzi, 27 marzo 2023. Diciotto anni senza Gestione e un PAN in vigore portano al ritorno del pericolo cemento in riserva Borsacchio. È ora di partire per il bene del territorio, dei residenti e del futuro naturale e turistico della Città di Roseto degli Abruzzi. Spianata un’area costiera.

La storia della Riserva Borsacchio ormai è un romanzo lungo 18 anni. Nata per salvare uno dei tratti costieri e collinari di pregio dalla cementificazione per opera di grandi imprenditori edili da fuori città . Nata nel 2005 entro 90 giorni doveva partire un comitato di gestione ed un PAN. Ad oggi, seppur qualche progresso è stato fatto, non esistono nessuno dei due.

In assenza di questi due strumenti le norme prevedono un blocco su molti aspetti in attese di regole (un PAN) ed un arbitro che valuti interventi singoli in base alle regole (comitato gestione). Questo crea fake news di speculatori edili travestiti che diffondono notizie su blocchi totali dovuti alla riserva. Esistono blocchi ma non per la riserva, il blocco parziale esiste perchè la politica non attiva la riserva ovvero PAN e Gestione. In tutte le riserve si ristruttura, si fa imprenditoria sostenibile, agricoltura anzi sono obbiettivi da aiutare e sovvenzionare. Ma la Riserva Borsacchio è bloccata, così come le risorse per svilupparla da destinare a chi la vive.

In questi anni solo come volontari cerchiamo di salvare il salvabile per non far estinguere specie di pregio e per non far dimenticare la storia incredibile di questi luoghi.

In questo immobilismo e assenza di gestione sono tornati gli appetiti cementificatori di gruppi imprenditoriali fuori Roseto e perfino fuori Regione.

Dal 5 Marzo 2023 al 26 Marzo 2023 , uno dei tratti classificati come Duna Grigia, con codice protezione Natura 2000, della Riserva è stato totalmente sbancato con scavatori che hanno lavorato fra duna e terra spostando sabbia e danneggiando presumibilmente la vegetazione Dunale spingendo rifiuti dal campo in spiaggia. Nelle relazioni del PAN era addirittura fotografata e classificata come area di pregio dallo studio condotto dai ricercatori .

Ora una delle aree più fotografate della Riserva appare un deserto . Il problema nasce da 18 anni senza gestione, pianificazione e controllo. I lavori sono stati svolti da una ditta , che ha preso in affitto i terreni, che si occupa di stabilimenti balneari, ristorazione e turismo. Quei terreni sono di sabbia e sale investiti dal mare dalle mareggiate invernali fino a metà strada con la ciclabile. Per questo non sono coltivati e nei decenni sono diventate dune e habitat. Ora abbiamo inviato una informativa alle autorità per capire se erano autorizzati e comprendere il fine visto che presumibilmente non si tratta di agricoltura.

L’area era dimora di decine di specie di flora e fauna dunale protetta. E’ stata perfino spostata la sabbia per livellare l’area retro dunale che era l’unico argine alle mareggiate. Ora in quel tratto il prossimo inverno il mare rischierà di arrivare alla ciclabile.

Il problema nasce dal paradosso realtà\cartografia. Nonostante 15 anni di esposti la linea di costa non è mai stata aggiornata e tecnicamente, vista vetustà delle mappe e l’erosione, per la burocrazia nei primi 70 metri di mare ci sono terreni e vigneti . I primi terreni agricoli sottomarini della storia in sostanza. Il TAR in una recente sentenza conferma, in una causa privata, che di fatto da mare a ciclabile ormai è demanio ed ha sollevato un privato da lavori su quell’area perché le aree demaniali sono di spettanza pubblica.

Nascono falsi comitati di residenti che dal Lazio chiedono il taglio della riserva per costruire grandi strutture da colline a mare lanciando fake news che rovinano l’immagine turistica della città lanciando e procurando allarmi su una spiaggia invasa da siringhe infette di AIDS solo per cercare di tagliare ancora la riserva e costruire su mare e colline.

Alla città, ai residenti, al territorio serve far partire questa Riserva. Questo stallo è un danno per tutti. Queste problematiche ad Atri, Pineto, Silvi si sono presto superate grazie al lavoro , pianificazione, investimenti che hanno portato a creare un capitale naturale baluardo di sostenibilità e che fa numeri invidiabili in tema di turismo ed agricoltura.

Il nostro è un appello positivo. Salvate la riserva il tempo è finito

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




UNA FOTO DI CORSA: manca qualcosa

Tabula Rasa

Pescara, 26 marzo 2023. È stata una foto non di qualità, fatta di corsa da chi sta passando velocemente da quelle parti e si accorge che manca qualcosa, ad annunciarmi sul cellulare, una mattina di qualche giorno fa, la mattanza di questo boschetto di circa 50 pini. Adornavano le aiuole spartitraffico del raccordo asse attrezzato – via Raiale, uno svincolo posto nei pressi della FATER, o del tratto terminale o iniziale della greenway ciclabile lungo fiume sud di Pescara.

Sono diversi i cartelli che indicano la pertinenza gestionale di questi tratti: ANAS S.p.A., per cui si presume sia stata questa società la committenza dei lavori eseguiti. Il condizionale è d’obbligo perché cartelli di cantiere non ve ne sono (normale, visto che l’intervento è terminato), ma non è dato sapere se sono stati apposti in precedenza, per informare di motivazioni, tempi, importi, autorizzazioni e quant’altro.

Un boschetto di pini che forse ANAS stessa potrebbe aver messo a dimora anche oltre 50 anni fa, e che ha spazzato via nel giro di una giornata, presumibilmente in nome condizioni che la Società ritiene essere di rischio e pericolo per gli utenti di quel tratto, situazione a cui porre rimedio con la la messa in sicurezza dell’attraversamento.

Certo, non è che quel boschetto intercettasse tutta la CO2 più i vari inquinanti, compreso il rumore, derivanti da traffico veicolare locale, ma di anidride carbonica in quegli alberi ce ne deve essere finita parecchia. Mi chiedo: chi farà ora questo sporco lavoro per i prossimi decenni?

E, soprattutto, che fine ha fatto o farà quella biomassa, imbrigliata, bloccata, sequestrata per così lungo tempo in quei tronchi, in quei rami, in quelle fronde? O è già tornata CO2 libera, in cielo?

A passare da quelle parti diversi giorni dopo, si sente ancora forte l’odore di resina (come in altre occasioni, altrettanto drammatiche, si sente pungente l’odore di bruciato).

Un odore che però in questo caso apre le narici, richiama il profumo della salsedine, il colore e il rumore del mare e il lieve rumore della brezza spazzolare le spiagge. Si può ancora toccare con mano il fresco e appiccicoso essudato che fuoriesce dai ceppi, prima che solidifichi all’aria, ora puzzolente e rumorosa, di questo triste inizio di primavera.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net




PIANTUMAZIONE prima giornata

A cura dell’associazione Unalberoinpiu

Giulianova, 25 marzo 2023. Dopo l’approvazione da parte del comune, con l’assegnazione di due aree (una al lido e una al paese) questa mattina è stato A cura dell’associazione Unalberoinpiu

messo a dimora 57 nuovi alberelli.

Tutto grazie alla partecipazione di diversi cittadini e attività che hanno aderito all’iniziativa.

Sono stati messi a dimora diverse specie di alberi tra cui: tiglio, acero campestre, acero saccarino, ginkgo, quercia, pero selvatico, ciliegio selvatico, melo selvatico, betulla.

Il progetto continua e riparte nel mese di novembre.




GIORNATA ECOLOGICA Ripuliamo le strade della Contea

Pulire in compagnia – Montagna Pulita a Castelli. Seconda edizione: domenica 26 marzo 2023 della Sezioni Cai di Castelli.

Castelli, 24 marzo 2023. Tutti insieme per una giornata dedicata alla pulizia con un grande messaggio di cura e attenzione ai propri luoghi identitari. L’appuntamento è per domenica 26 marzo con ritrovo in Piazza Roma alle ore 8:30.

Il Cai, nell’ambito del suo ruolo, impegnato in questa mirata giornata, presenta anche una visione integrale del territorio con azioni ed effetti che migliorano la vita nelle montagne e di conseguenza quella nelle pianure.

La giornata ecologica ha quindi una sua visione che va oltre l’importante evento di domenica 26 e ci conduce alle molte iniziative in Montagna con i tanti Progetti Cai in itinere: Rifugio Enrico Faiani, Mulinetto degli smalti, Rete Escursionistica, Sentiero Italia Cai, Sentiero della Pace, Sentiero Terre Alte, Terapia Forestale, Sentinelle del clima, Acqua fonte di vita e monitoraggio di sorgenti, fontane e lavatoi, in Famiglia con il Cai…. Ce n’è per ogni sensibilità e interesse.

Si presta attenzione alle transizioni in atto per crisi climatica e crisi energetica, impattanti su tutto il territorio ma in particolare sulle zone di montagna.




L’ORA DELLA TERRA a Roseto degli Abruzzi

Biciclettata in notturna da Roseto a Giulianova lungo la ciclabile con Flash Mob a Sorpresa

Roseto degli Abruzzi, 24 marzo 2023. Il 25 Marzo 2023 torna a Roseto degli Abruzzi L’Ora della Terra del WWF Internazionale.  Earth Hour, l’Ora della Terra, è la grande mobilitazione globale del WWF che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro più sicuro, giusto e sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico.

Anche un gesto apparentemente semplice, come spegnere la luce, è un contributo ad un futuro di benessere per le persone e per il Pianeta. Il comune di Roseto degli Abruzzi ha sempre aderito in questi anni e l’evento pensato per coinvolgere i cittadini è una bellissima, e facile, biciclettata notturna da Roseto a Giulianova lungo il tratto interamente ciclabile e pianeggiante.

Durante la pedalata ci fermeremo in un punto per un flash mob a sorpresa ed invitiamo i partecipanti a portare una torcia elettrica. Come sempre sarà un evento sostenibile fatto di colori e voglia di stare insieme.  Partenza il 25 Marzo 2023 alle ore 20.00 da Piazza della Repubblica (Municipio di Roseto)

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




LA NATURA si risveglia

Con l’equinozio di primavera

Chieti, 24 marzo 2023. Lunedì 20 marzo, c’è stato l’equinozio di primavera (noto anche come equinozio di marzo), perché la durata del giorno e della notte è quasi uguale. È la fine dell’inverno. La natura si risveglia, nascono i fiori primaverili ambasciatori della bella stagione, che sbocciano e colorano i prati e i boschi.

Le Viole, le margherite, l’anemone epatico di colore blu intenso e le primule, con i fiori giallo chiaro, che fioriscono nel sottobosco coperto di foglie secche. Ho scelto di ciaspolare, iniziando da Passo Lanciano (1318 m), (nel territorio del comune di Pretoro CH, Parco Nazionale della Maiella), verso I PIANI DI TARICA, (1330m).

Il meteo splendido, la temperatura di 15 gradi, con sole, aria fine e leggera, che ti entra dal naso e va a pulire i polmoni, cielo limpido con un colore celeste intenso, il panorama sulla catena del Massiccio del Gran Sasso, i Monti della Laga, il Mare Adriatico, i tanti comuni.  Desideravo un percorso senza persone, per godere il RUMORE DEL SILENZIO.

Oltre al rumore della ciaspola, solo qualche cinguettio di volatili. Il profumo intenso del terreno bagnato, l’erba che prende il posto della neve e, il Croco Primaverile (Crocus Vernus), conosciuto come zafferano selvatico, che fiorisce allo scioglimento delle nevi.

Attenzione a non raccogliere questo croco, perché velenoso, al contrario del crocus sativus, che è l’unico ad avere interesse alimentare come spezia. Anche la fauna selvatica esce ora dal letargo, ma purtroppo non ho visto le orme.

Dislivello +/- 150 metri

Distanza A/R 6 KM

Tempo 3 ore con soste

Difficoltà EAI (escursione in ambiente innevato)

Luciano Pellegrini 




NON NELLA NOSTRA CITTÀ

FIAB Pescarabici aderisce alla manifestazione

Pescara, 23 marzo 2023. In Piazza Sacro Cuore il prossimo 25 marzo 2023, condividendo le sollecitazioni rivolte all’Amministrazione Comunale per un maggior ascolto delle richieste dei cittadini attraverso percorsi partecipativi organici alle scelte di politica urbana, FIAB Pescarabici aderisce alla manifestazione: NON NELLA NOSTRA CITTÀ.

In particolare, per quelle che coinvolgono le comunità locali, per una maggiore attenzione alla cura e alla predisposizione nonché preservazione di spazi verdi il più possibile prossimali alle residenze dei cittadini, soprattutto nei casi di significative aggregazione di abitazioni; sollecitiamo un più accorto e responsabile utilizzo delle risorse economiche finalizzate a progetti e opere che non siano fine a se stesse e che quindi incontrino il prevalente favore dei destinatari.

All’interno di detta cornice sollecitiamo l’Amministrazione Comunale ad intervenire sui seguenti aspetti specifici, su cui dichiariamo ancora una volta la nostra disponibilità operativa:

installare in città dieci mila stalli per bici, lineari e per nodi di aggregazione

realizzare 110 km di ciclovie, per avere almeno un metro a testa di itinerari ciclabili

predisporre percorsi ciclabili in occasione di lavori straordinari (art. 10 L. 366/98)

istituire l’ufficio bici, ovvero una struttura pubblica dedicata alla mobilità sostenibile

attivare e sostenere la figura del Mobility Manager di area e aziendale.




AFFIDAMENTO SPIAGGE LIBERE e non ancora in concessione

In scadenza per il prossimo 28 marzo, gli avvisi

Tutti i documenti e i modelli utili,  sul sito del  Comune

Giulianova, 22 marzo 2023. Scadrà il prossimo 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo delle spiagge libere giuliesi per la stagione balneare 2023. Il bando, consultabile sul sito istituzionale del Comune, prevede l’ assoluta esclusione di impianti fissi o mobili, senza alcun diritto di insistenza. L’affidamento è posto in essere  per assicurare la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare e sulla spiaggia, per garantire la pulizia, l’igiene e il decoro del tratto di spiaggia a disposizione, per consentire l’uso dei servizi igienici ai bagnanti.

Gli interessati devono far pervenire le istanze al Comune di Giulianova  ( Quarta Area,  Settore Demanio Marittimo) tramite il servizio postale, oppure mediante consegna diretta all’Ufficio Protocollo o a mezzo Pec all’indirizzo protocollogenerale@comunedigiulianova.it). Sulla richiesta, in bollo, occorre specificare esattamente l’area interessata e l’estensione del fronte mare.

Scade allo stesso modo il 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo, per la prossima stagione balneare, delle spiagge non ancora in concessione. Anche in questo caso, il fine è garantire la sicurezza in mare e in spiaggia, il decoro dell’arenile, la dotazione dei servizi igienici. Le domande dovranno pervenire nei tempi e nei modi previsti dall’avviso relativo alle spiagge libere.  Va indicata l’area interessata tra le 7 nuove spiagge previste in concessione, o tra le 3 aree destinata ad “Area per servizi turistici di pubblica utilità” dal piano demaniale vigente.




UN GIUSTO MODO di manifestare

Siamo stati tutti a scuola a piedi e in bici

di Filippo Catania

Pescara, 21 Marzo 2023. Ieri mattina lunedì 20 marzo 2023, abbiamo organizzato un flash mob colorato e allegro con gli alunni delle due scuole primarie dell’Istituto Comprensivo n. 3 che frequentano il Pedibus.

A parte i sorrisi, i motivi per cui abbiamo deciso di iniziare la settimana nazionale FIAB del “Tutti a scuola a piedi o in bici” sono serissimi:

– Troppo inquinamento atmosferico, soprattutto vicino alle scuole

– Troppo traffico e rischio di incidenti

È necessario un cambiamento forte e deciso!

Molte famiglie, con senso di responsabilità, hanno colto l’opportunità del Pedibus sottoscrivendo tutti i vantaggi che offre: oltre alla mitigazione dell’inquinamento e del traffico automobilistico permettono ai propri figli di arrivare a scuola con un benessere maggiore dopo una breve ma salutare camminata. Confidiamo in altri genitori che possano scegliere di favorire la salute ed il benessere dei propri figli.

Rinnoviamo le nostre richieste all’Amministrazione Comunale:

– Realizzazione di Zone Scolastiche definitive o temporanee previste dal Codice della Strada

– Sanzioni perentorie agli automobilisti che praticano soste selvagge nei pressi delle scuole

Agli istituti scolastici chiediamo di

– favorire le iniziative per un progressivo ma determinato abbandono dell’automobile da parte del personale scolastico anche attraverso azioni di Mobility Management

– alleggerire le dotazioni scolastiche che gli alunni devono faticosamente portare a scuola per lo svolgimento delle lezioni

Da parte nostra possiamo contare sui numerosi alunni che partecipano con entusiasmo e consapevolezza al cambiamento di stile di vita e a comminare multe morali agli automobilisti indisciplinati che intasano le strade nei pressi delle scuole.




SE LA SEGNALETICA stradale è un optional

Sono stato minacciato (mi stai fotografando?), nonché invitato a fare “scatti” in altre parti della città, dove di situazioni simili ce ne sono tante. E purtroppo è così

Pescara, 18 marzo 2023. Ma qui, lungo la salita lato nord del Ponte Risorgimento, lo sport di occupare la pista ciclabile per parcheggiare, sempre per qualche minuto, ovviamente, è molto praticato. Con l’aggravante che c’è una fermata del bus, proprio sulla pista (un corto circuito funzionale che andrebbe banalmente risolto facendo avanzate la banchina di 2 metri sulla strada e la corsia dietro).

Nonostante le numerose segnalazioni, invece, tutto rimane com’è, tanto il disagio può essere sopportato. Ma chi deve sopportarlo? E chi deve adattarsi in queste situazioni? Lo si capisce banalmente dall’analisi delle foto: due utenze deboli, il ciclista e il pedone. Mentre l’utente forte, l’automobilista, commette l’infrazione per soddisfare la sua esigenza: il parcheggio!

Caso 1: il ciclista arriva, ma non può usare la pista perché è occupata da due auto in sosta, e quindi si adatta e si sposta verso il centro della strada. Passa lo stesso, ci mancherebbe!

Caso 2: arriva l’autobus, che non può affiancarsi al marciapiede per far scendere o salire passeggeri, e quindi si tiene a distanza di almeno due metri dalla banchina, costringendo l’utente a fare uno scalino più alto per la salita o la discesa (pensiamo a un disabile motorio, o altro, a un passeggino, o un carico, come la spesa).

I diritti delle due utenze deboli sono sopraffatti dall’infrazione dell’automobilista che ritiene che soddisfare il suo bisogno, per due minuti, possa prevalere.

Che poi non sono mai 2 minuti, ma sono un tempo dilatato, a piacere, che poi moltiplicato per i due minuti di tanti altri fanno l’occupazione permanente di quello spazio, pista ciclabile per i ciclisti e fermata bus per i pedoni. C’è tanto di segnaletica ad indicarlo, ma poco senso civico a riconoscerlo.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net




L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE con il Wwf

Dalla parte del fratino e della camomilla di mare. Giornata formativa domenica 19 marzo ore 9.30, molo sud del porto

Giulianova, 17 marzo 2023. Per difendere è indispensabile conoscere. In quest’ottica, è organizzata per domenica 19 marzo, alle 9:30, sul molo sud del porto di Giulianova, un evento di formazione e sensibilizzazione a salvaguardia del fratino e della camomilla di mare.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Giulianova, conta sul sostegno di Wwf, Area marina protetta Torre del Cerrano, Protezione Civile, Gruppo Scout Agesci Giulianova 1, Circolo Nautico Giulianova, Associazione Up and down.




TOUR DEI PONTI n. 11: buona la prima!

La mobilità ciclistica di area vasta

Teramo, 17 marzo 2023. Nella mattinata di mercoledì 15 marzo 2023, nella sede di FIAB Pescarabici al II piano di Via Quarto dei Mille, si è svolto un primo incontro multilaterale sul tema della mobilità ciclistica di area vasta. Al tavolo di confronto hanno trovato posto le rappresentanze istituzionali dei comuni di Spoltore, Città Sant’Angelo e Francavilla, con il primo cittadino, Pescara, Chieti e Montesilvano, con i relativi assessori, e anche TUA, con il Responsabile della Direzione e Controllo Area Metropolitana Pescara Chieti. Ancorché invitati, non sono potuti intervenire i rappresentanti del Comune di San Giovanni Teatino e della Regione Abruzzo.

A coordinare e animare il confronto Filippo Catania, Presidente dell’Associazione, Giancarlo Odoardi, Coordinatore FIAB Abruzzo Molise, nonchè i componenti del Consiglio Direttivo e operativo che hanno inoltre garantito la conviviale accoglienza degli invitati.

Ecco il comunicato finale diffuso dall’associazione.

“Dopo una forzata pausa dovuta all’epidemia da COVID, abbiamo voluto riprendere la tradizione del Tour dei Ponti, giunto con l’appuntamento di quest’anno alla sua XI edizione, con un taglio decisamente istituzionale. L’obiettivo è stato quello di gettare le basi per unire le sponde amministrative dei comuni coinvolti e promuovere una ricognizione intorno ai relativi territori circa le dotazioni infrastrutturali in essere e soprattutto i progetti futuri, alla luce delle normative vigenti in materia e alle risorse di recente messe a disposizione degli Enti locali.

Il quadro scaturito ha dato un primo dettaglio dell’articolato piano di iniziative che ogni Ente ha in effetti in corso; a fronte di questa ricchezza è emersa la necessità di una visione d’insieme, che potrebbe garantire anche una sinergia utile a potenziare la funzionalità delle opere stesse. Abbiamo tenuto a sottolineare il valore delle norme oggi vigenti in materia, in particolare la L. 2/2018, che disciplina il tema della mobilità ciclistica, ma anche la LR 8/2013, vigente da 10 anni ma ad oggi disattesa nella sua applicazione, soprattutto la mancata redazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica. Si è ragionato anche sulla qualità delle infrastrutture, certamente necessarie, ma che però devono essere fatte bene, e su questo fronte è necessario che crescano professionalmente uffici e progettisti, ancora troppo legati, nella realizzazione delle opere cicloviarie, a logiche di marginalità degli  spazi, adozione di dimensioni ridotte, e di promiscuità degli usi, mettendo le due ruote insieme ai pedoni.

Non abbiamo potuto evidenziare alla Regione Abruzzo, purtroppo assente, la lacuna normativa, ma lo faremo presto, rinnovando l’appuntamento di oggi e sostenendo le domande e le preziose sollecitazioni espresse dai partecipanti all’incontro. La Regione Abruzzo, che dal 2018 ha in dote un documento di indirizzi per la redazione del proprio Piano, ora ha appena 6 mesi per predisporre lo stesso, come imposto dalla L. 2/2018 (comma 5 , art. 5) in conseguenza della pubblicazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica di fine agosto del 2022, e noi vigileremo sui tempi”.




CORSO GUIDE quarto appuntamento

Aperto a tutte e tutti sul tema della convivenza fra uomo e selvatici

Roseto degli Abruzzi, 16 marzo 2023. Il prossimo Sabato 18 Marzo 2023 al Palazzo del Mare di Roseto si terrà la quarta giornata del corso Guide e per l’occasione viene aperto a tutti coloro interessati.

La prima parte sarà dedicata a scoprire il mare e le sue forme di vità con il Centro Studi Cetacei e Claudia Borgatti come relatrice . Un modo per scoprire l’habitat più vasto delle pianete, il mare. Scopriremo insieme come tutelare il mare, conoscerlo, come intervenire in caso di spiaggiamenti grazie a nozioni elementari ma efficaci.

In caso di spiaggiamento di cetacei è fondamentale il tempismo.

La seconda parte è affidata al Centro Studi per la Biodiversità dell’appennino e Project Wolf Ethology con i dottori e ricercatori: Francesca Trenta, Matteo Ferretti e Gallizia Andrea. Scopriremo con loro la presenza dei selvatici nella Riserva Borsacchio dopo un primo studio effettuato nel 2021 con ausilio di fototrappole e strumentazioni.

Scopriremo come è possibile convivere conoscendo i selvatici. Come la loro presenza sia importante ma è fondamentale una campagna informativa per preparare le persone a un fenomeno che interessa tutta la nostra nazione e non solo singoli territori.

La giornata ha ricevuto l’alto patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, del Comune di Roseto ed è accreditata dall’università di Teramo per i crediti formativi.

Come sempre portiamo sul territorio competenze, esperienza e passione.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




MOBILITÀ CICLISTICA di area vasta

Pescara, 14 marzo 2023. Mobilità ciclistica di area vasta del Medio Adriatico: così si può definire il territorio di riferimento per questo primo incontro tra i rappresentanti istituzionali dei comuni di Pescara, Chieti, Francavilla, Montesilvano, San Giovanni Teatino, Spoltore, Città Sant’Angelo e inoltre dell’azienda TUA e della Regione Abruzzo, che si confrontano e si raccontano mercoledì 15 marzo 2023 dalle ore 10:00 alle ore 13,00, al secondo piano della sede dell’Associazione FIAB Pescarabici in via Quarto dei Mille 45 a Pescara.

Cornice del tavolo, moderato da Filippo Catania, Presidente di FIAB Pescarabici, coadiuvato da Giancarlo Odoardi, Coordinatore FIAB Abruzzo Molise, saranno soprattutto le norme vigenti in materia, nazionali a regionali, e successive e più recenti sollecitazioni e opportunità ormai incluse nelle norme del Codice della strada (D. Lgs 285/1992 e smi).

Si parte dalla L. 2/2018 : “Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica“, che fin dal primo articolo inquadra la mobilità ciclistica in un nuovo scenario: “(…) promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative“. Prima mezzo di trasporto, quindi, poi anche di svago.

La legge anticipa la predisposizione del Piano generale della mobilità ciclistica (PGMC) di lì a 6 mesi, ma che vede la luce dopo 4 anni. Sottolinea l’importanza strategica della rete nazionale inclusa nel Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche (SNCT), che attraversa il nostro territorio costiero con la Ciclovia Adriatica, con quello che strutturalmente ne consegue in termini di dimensioni e funzionalità.

Le incombenze pianificatorie di livello locale, regionale e comunale, sono chiaramente definite, ma lo erano già all’epoca della promulgazione della L.R. n. 8 del 13/3/2013: “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica“: ma a 10 anni di distanza nessun Piano regionale ha visto per adesso la luce, se non un “documento strategico di indirizzi” approvato nel 2018.

Tante le sollecitazioni previste nelle norme richiamate come anche quelle maturate in epoca COVID, con finanziamenti al seguito che in diversi casi si sono concretizzati in più di un’opera infrastrutturale. Non tutte riuscite, però, forse proprio a causa dell’assenza di un assetto pianificatorio e progettuale sufficientemente maturo, che però nel tempo, siamo certi, avrà modo di crescere.

Proprio su questo piano, con quest’incontro, intendiamo dare il nostro contributo di idee e suggerimenti, giocando per quanto nelle nostre capacità, la carta della facilitazione del dialogo e del confronto, soprattutto per creare ponti, soprattutto ciclabili, tra le sponde dei confini amministrativi dei comuni convolti.