MELONI E L’ASSALTO ALLA COSTITUZIONE

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 4 novembre 2023. Nel presentare la proposta di riforma costituzionale, con l’introduzione della elezione diretta del Presidente del Consiglio, la presidente Meloni ha usato espressioni quali: “la madre di tutte le riforme… essa garantisce due obiettivi che dall’inizio ci siamo impegnati a realizzare: il diritto cittadini a decidere da chi farsi governare, mettendo fine a ribaltoni, giochi di palazzo e governi tecnici” (Ansa del 3.11.23).

Personalmente non credo alla validità e onestà di riforme che nascono nel ristretto ambito di una maggioranza o di un partito o (peggio) di pochi esponenti di essi. Non credo nelle riforme che hanno la presunzione di risolvere problemi così atavici del nostro Paese, quasi con una presunta bacchetta magica. Non credo nelle riforme che non rispettano lo spirito e la lettera della Costituzione: che piaccia o meno, agli attuali governanti, l’Italia è una Repubblica democratica e parlamentare. Ci sarà un motivo per cui nessuna carica di rilievo non eletta direttamente dal popolo. Sfugge questo agli attuali governanti? Non sfugge, è solo appositamente ignorato perché la loro cultura presenta molti elementi populisti moderni o, per tornare al passato, di ricerca di uomo forte che risolve ogni problema. Del resto, negli ultimi anni, coloro che hanno proposto riforme costituzionali di questo tipo (per esempio Berlusconi e Renzi) sono stati anche loro parecchio affetti da populismo.

Alla luce di ciò si ha la forte impressione che la proposta di riforma costituzionale nasce più da un generale spirito di assalto all’impianto costituzionale che dalla volontà di riformare la Costituzione per facilitare l’attuazione dei suoi principi fondanti. Dello spirito e della capacità dei Costituenti si è conservato ben poco: si pensi ai Padri Costituenti quali Calamandrei, La Pira, Moro, Togliatti e via dicendo. Gli attuali politici in scena, di questi Padri, hanno ben poco o quasi niente, in termini di libertà, maturità ed eticità personali, competenze e dedizione al bene comune.

Ma non è certo il momento della nostalgia, ma dello studio e dell’impegno per custodire l’eredità dei Costituenti. La Costituzione può essere riformata solo senza tradirla (come fanno i progetti di autonomia differenziata e premierato). Invece un ultimo nobile e autentico esempio di riforma è stato quello degli artt. 9 e 41 sui temi ambientali (2022)

L’attuale maggioranza, eticamente non legittimata (vedi interventi della Corte Costituzionale sulla inaccettabilità della vigente legge elettorale) ora cerca di imporre una riforma a colpi di maggioranza. Inoltre non è stata favorita una partecipazione e discussione delle varie componenti sociali. Una riforma, come scriveva Sturzo, è vera solo se parte “dal basso come consenso, lotta, dinamismo e scende dall’alto come attuazione; dall’intimo come tendenza spirituale espressa e sintetizzata; da tradursi e adottarsi nel contingente dell’azione politica direttiva”.

Mentre la presidente Meloni esponeva le ragioni della riforma mi sono ritornate in mente diverse pagine di Eric Voegelin, in cui affronta il tema della politica gnostica, di destra, o sinistra o centro che sia. Infatti il problema non è quello di collocazione ma è più radicale, è interiore e spirituale. Chi crede in politica di avere le risposte su tutto, di essere autore e perfezionatore di ogni attività e bene; chi si crede al di sopra di tutto e di tutti; chi ignora o disprezza l’avversario politico o una categoria o etnia di persone; chi promuove, in ogni modo, guerra e non pace; chi si serve del nome di Dio (e dei simboli religiosi) e non lo serve, è uno gnostico, è un ideologo.

Seguendo Voegelin si può dire che i vari populisti italiani (Grillo, Renzi, Berlusconi, Meloni e diversi altri), pur nella diversità di storie, formazione, sensibilità e collocazione politica, sono accomunati da alcune caratteristiche:

1. l’insoddisfazione per lo statu quo e per tutta la storia precedente;

2. la convinzione che le difficoltà presenti si devono attribuire alla struttura intrinsecamente deficiente di questo mondo, su cui solo altri hanno responsabilità e non chi parla;

3. la convinzione che è possibile salvarsi dal male di questo mondo purché ci si affidi totalmente al nuovo capo o premier che dir si voglia;

4. l’emergere, nel processo storico, di un mondo buono da uno cattivo, da realizzare basandosi su promesse vane e nessuna visione strategica;

5. il richiamo costante a un “popolo” (gli italiani che hanno eletto l’attuale maggioranza) generalmente preso, ma mai individuato nelle sue forme istituzionali di rappresentanza;

6. il dovere del politico di cercare le soluzioni per determinare tale mutamento, in genere senza rispetto delle regole costituzionali e delle prassi politiche e istituzionali vigenti.

Di questi scenari la storia europea e mondiale ne ha visti tanti. Chi li ha compresi sa bene come finiscono e per questo è oggi preoccupato. E molto.

Rocco D’Ambrosio

Pubblicato su Globalist.it https://www.globalist.it/politics/2023/11/03/meloni-e-le-riforme-un-assalto-alla-costituzione-per-favorire-il-solito-uomo-forte/




PREMIERIATO: “IGNORANZA” ISTITUZIONALE E… CICERO PRO DOMO SUA?

Politicainsieme.com, 4 novembre 2023. C’è inevitabilmente da riflettere su quanto una buona parte della classe politica italiana confermi una sostanziale “ignoranza” istituzionale. Ecco un altro governo che presenta proprie proposte di modifiche costituzionali. Cicero pro domo sua? verrebbe da chiedere considerando che, con il cosiddetto premierato, si vanno a toccare, anche formalmente, gli equilibri tra gli organi dello Stato già profondamente danneggiati nel corso degli ultimi tre decenni.

Sorvoliamo sul fatto che la proposta smentisce del tutto quel presidenzialismo che la Meloni ha continuamente esaltato con i suoi Fratelli d’Italia sin dalla nascita. Anzi, addirittura da quando era una ragazzina nell’MSI di Almirante. Il quale sosteneva la stessa aspirazione della P2: cioè, lo stravolgimento della Costituzione per darle una forte impronta autoritaria. E questo spiega l’analisi di Domenico Galbiati di qualche giorno fa quando esaminava la volontà di rivincita che anima gli esponenti del post neofascismo (https://www.politicainsieme.com/contro-la-costituzione-e-contro-la-storia-la-destra-post-fascista-cerca-la-rivincita-di-domenico-galbiati/).

Sorvoliamo pure sul fatto che il Governo Meloni, come molti dei più immediatamente predecessori nel corso dei 30 anni di bipolarismo, e conseguente svilimento del ruolo del Parlamento, ha uno spazio tale che, già nei fatti, siamo in pieno premierato di fatto. E ciò nonostante la realtà ci dica che i problemi non sono quelli della quantità di potere che l’Esecutivo riesce a sottrarre al Parlamento, e prova a sottrarre al Capo dello Stato, e in qualche modo a tenere a bada la magistratura, bensì quelli della qualità dell’azione di governo.

Da anni la “governabilità” l’ha fatta da padrona a spese della rappresentatività che la nostra Costituzione rinvia, in primo luogo, al Parlamento. Ma anche all’intero sistema della variegata articolazione della struttura dello Stato e del sistema delle autonomie regionali e locali. Nel corso dei decenni si è creata un’elefantiasi di ruolo, responsabilità e capacità di spesa a favore, da un lato, del governo centrale, dall’altro, delle Regioni. I contenziosi che impegnano la Corte costituzionale lo stanno a dimostrare fino a rappresentare la quota più rilevante dell’attività della Consulta. Il tutto a detrimento di quelle provincie e di quei comuni che rappresentano, ma solo in via teorica, il concetto della prossimità con i cittadini. Ciò perché, in realtà, è la partitocrazia a farla da padrona. Una partitocrazia che, più che mai, ha assunto le sembianze di una vera e propria cappa di piombo diretta a soffocare ogni istanza proveniente dalla società.

Sappiamo che la cultura della destra italiana, sin dal periodo post-unitario liberale, ma soprattutto con il ventennio fascista, è stata soprattutto questo: governare a dispetto, e contro, ogni istanza popolare animata da spirito di solidarietà e d’inclusione. E per questo, allora come oggi, si evita di mettere mano ai veri problemi di una democrazia moderna che sono quelli del rispetto degli equilibri sociali ed istituzionali e si finisce per affidare ad un ristretto novero di persone e di gruppi d’interesse la guida di un intero paese. E’ più comodo proporre una cura verticistica dei fenomeni invece che delle cause di un oggettivo malessere che riguarda il nostro sistema democratico da oramai troppo tempo.

Indirettamente lo ha confermato Giorgia Meloni presentando l’idea del “premierato”. Lo ha fatto sorvolando su ogni considerazione dei ruoli e con la solita roboante retorica che, almeno a noi, non ci fa dimenticare la sostanziale mancanza di rappresentatività di un governo espresso da un voto cui ha partecipato meno della metà degli italiani aventi diritto. Nella presentazione di quella che è stata definita, addirittura, la madre di tutte le riforme, è stato sostenuto, tra le altre cose, che così finiranno i ribaltoni e i governi tecnici. Beata lei e la sua maggioranza che si abbandonano a queste speranze. Ignorando completamente, però, che ribaltoni e governo tecnici, cui non sono mancate partecipazione ed apporto da parte di larghe parti di quelli stessi che oggi fanno parte della maggioranza, non sono frutto del sistema costituzionale italiano, bensì dell’incapacità dei partiti e dei politici di affrontare in maniera convincente i problemi del Paese.

A fronte di tanto desolante mancanza di analisi e proterva continuità nel volere lasciare il sistema nelle condizioni in cui è, se non addirittura aggravarle, c’è solo da ricordare che non è passata finora una sola riforma costituzionale tra quelle proposte da un governo, l’ultima fu quella di Matteo Renzi sull’abolizione del Senato. A conferma che quando le cosiddette riforme sono caratterizzate da uno spirito impositivo, giocate a colpi di maggioranza e carenti di un pieno coinvolgimento dell’intero Paese non è affatto detto che trovino il consenso della maggioranza degli italiani.

Tra l’altro, stiamo parlando di una proposta che, ad una prima lettura, appare davvero strampalata e del tutto inedita per le democrazie parlamentari dell’Occidente.




L’ABRUZZO AL MERANO WINE FESTIVAL

Piano per la promozione del settore agroalimentare 2023. L’evento rientra nel Protocollo d’intesa tra Regione Abruzzo – Assessorato all’Agricoltura, Camera di Commercio del Gran Sasso e di Chieti – Pescara

Merano, 4 novembre 2023. Al via il Merano Wine Festival, una delle più importanti manifestazioni enogastronomiche internazionali, che fino al 7 novembre ospita nella città altoatesina il meglio dei prodotti tipici abruzzesi con la partecipazione di ben 26 aziende regionali del mondo vitivinicolo e dell’agrifood, oltre a produttori, visitatori, stampa ed operatori del settore di tutto il mondo.

Sempre al fianco delle aziende locali, la Camera di Commercio Gran sasso d’Italia partecipa all’evento per la promozione del settore agroalimentare, nell’ambito del protocollo d’intesa siglato con la Regione Abruzzo – Assessorato all’Agricoltura e con la Camera di Commercio di Chieti – Pescara.

La presenza alla manifestazione di Merano di diverse aziende abruzzesi di qualità ha l’obiettivo di far emergere le eccellenze regionali nel settore enogastronomico e di farle conoscere non solo in Italia, ma anche a livello internazionale, puntando anche alla valorizzazione dei nostri territori nel mondo, che oltre al cibo di qualità e al buon vino offrono anche mete turistiche di tutto rispetto” così la presidente Antonella Ballone.

Le 26 imprese della collettiva Abruzzo sono presenti nell’area Gourmet Arena, dove è previsto un fitto programma di Show Cooking con il coinvolgimento dell’unione cuochi regionali abruzzesi e dei 7 Gal regionali. Tra i prodotti esposti: vino, olio EVO, pasta, pomodoro, aglio nero e salumi tipici. Contemporaneamente nelle altre sale di esposizione sono presenti altre imprese locali che partecipano individualmente nelle varie aree tematiche (biodinamica, champagne, ecc.).




TORNA ORIENTATI AL FUTURO

Quattro appuntamenti nelle scuole di Chieti. Al via la quarta edizione dell’iniziativa dedicata all’orientamento degli studenti delle quinte superiori

Chieti, 4 novembre 2023. Torna l’appuntamento con Orientati al Futuro, l’evento dedicato all’orientamento degli studenti delle quinte superiori. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, è promossa da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila e da Europe Direct Chieti, in collaborazione con la Camera di Commercio Chieti Pescara, con l’Università degli studi ‘G. d’Annunzio’ e con Academy ForMe.

Quattro gli incontri previsti. Ad ospitarli saranno le scuole: lunedì 6 novembre, dalle 10 alle 13, l’Istituto di istruzione superiore U. Pomilio, martedì 7 novembre, dalle 10 alle 13, il liceo statale I. Gonzaga, giovedì 9 novembre, dalle 14 alle 15:30, il liceo artistico N. da Guardiagrele e mercoledì 15 novembre, dalle 10 alle 13, l’Itcg Galiani – De Sterlich.

In tutti gli incontri sono previsti gli interventi del direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli, sul tema “La situazione del lavoro in Abruzzo e le opportunità del programma GOL”, e di Annalisa Michetti, referente Europe Direct Chieti, sul tema “Le opportunità di mobilità all’estero”.

Inoltre, nell’evento del 6 novembre è previsto l’intervento di Lorenzo Ruggiero, del Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio Chieti Pescara, che parlerà di dati Excelsior. Sullo stesso tema si concentrerà il 7 novembre Lisa Del bello, sempre del Pid. Giovedì 9 novembre, invece, Gianluca De Santis, responsabile Ufficio Digitalizzazione, sviluppo delle imprese e orientamento al lavoro della Camera di Commercio parlerà di competenze digitali, mentre mercoledì 15 novembre Federica Talanga, del Nuovo Servizio Nuove Imprese dell’ente camerale, si concentrerà su “Design Thinking e presentazione del nuovo servizio SNI”.

Spazio, poi, ai casi di successo: all’istituto Pomilio, Alessio Della Volpe racconterà ai ragazzi l’esperienza della Fox Consulting in materia di cybersecurity, al Gonzaga Stefano Giannascoli parlerà della storia di Taiprora in materia di automazione industriale e al Galiani – De Sterlich Angelica Paolo racconterà l’esperienza della DeepCube in materia di customer experience.




NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

Ombre e luci sulle recenti novità

Teramo, 4 novembre 2023. “Il nuovo codice dei contratti pubblici è sicuramente migliorativo sotto alcuni aspetti. Tuttavia, sono state introdotte regole che penalizzeranno molto i professionisti a favore delle imprese”. Con queste parole il presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, ha aperto, ieri pomeriggio a Teramo, nell’auditorium del Parco della Scienza, il seminario organizzato dall’Ordine degli Ingegneri teramani sul nuovo codice dei contratti pubblici.

Insieme al presidente del CNI Perrini sono intervenuti anche il vicepresidente nazionale Elio Masciovecchio e la tesoriera Irene Sassetti. Un approfondimento importante e particolarmente partecipato visto che non tutte le recenti novità apportate al nuovo codice dei contratti pubblici convincono sino in fondo i tecnici del settore. Un focus necessario soprattutto per chiarire alcuni aspetti come la regolamentazione dell’appalto integrato, lo sfruttamento intellettuale e l’equo compenso.

Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, Leo De Santis e dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Teramo, Graziano Ciapanna, l’avvocato Francesco Barchielli ha tenuto una relazione sui principi del nuovo codice dei contratti, sulle procedure di affidamento e sull’applicazione del decreto parametri ed equo compenso. Sandro Catta, consigliere del CNI, ha poi spiegato i contenuti delle nuove fasi progettuali, l’appalto integrato e l’esecuzione dell’opera pubblica secondo le novità apportate al nuovo codice.

“Abbiamo fortemente voluto a Teramo Angelo Perrini, massimo esponente del Consiglio nazionale degli Ingegneri – dichiara il presidente Leo De Santis – per chiarire alcuni aspetti critici che riscontriamo nel nuovo codice dei contratti pubblici. La presenza e la partecipazione al dibattito odierno di tanti colleghi sono il segno delle criticità che noi professionisti dobbiamo affrontare a causa di regole che cambiano continuamente”.




OBIETTIVO GIULIA_NOVA

Associazione Culturale e Laboratorio di Idee

Giulianova, 4 novembre 2023. L’Associazione Obiettivo GIULIANOVA nasce come laboratorio di idee e luogo di riflessione, al servizio della nostra comunità e per la valorizzazione della Città, delle sue bellezze e della sua storia ma con una inevitabile proiezione nel futuro auspicato dalle giovani generazioni.

Le dichiarazioni: A tale scopo ci impegniamo a diffondere la cultura e a favorire la crescita di un pensiero critico attraverso il confronto con tutti gli Enti, le Associazioni e, in particolar modo, con i cittadini, al fine di valorizzare il patrimonio locale inteso come necessario elemento di raccordo tra passato e futuro e quale risorsa indispensabile per lo sviluppo sostenibile.

Abbiamo scelto di chiamarci Obiettivo GIULIANOVA perché il nostro intento è proporre, non solo eventi e attività culturali, ma anche progetti che avranno un deciso impatto sulla nostra Città, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, con la quale instaureremo un fattivo e costruttivo dialogo.

A tal fine abbiamo deciso di dare vita alla nostra Associazione, che vanta oggi 26 soci fondatori, ma è aperta a coloro che vorranno aderire per donare, alla Città, le proprie idee ed energie. Nel corso della prima riunione il Direttivo, composto da Giampiero Di Candido, Federico Montebello, Jurghens Cartone, Laura Fazzini, Filippo Di Giambattista, Matteo Brizzi, Anna Lisa Mega e Aldo Laurenzi, ha eletto all’unanimità Fabrizio Bonaduce come Presidente.

Negli ultimi mesi i soci fondatori si sono impegnati a raccogliere le istanze dei cittadini per trasformarle in opportunità concrete di sviluppo per il nostro territorio, elaborando progetti e individuando linee di finanziamento che permettano di realizzarli. Tali progetti saranno illustrati in incontri pubblici, al fine di valutarli e migliorarli insieme a tutti i concittadini.

In prospettiva futura l’Associazione darà il proprio contributo nella prossima campagna elettorale, dando la possibilità – a chi vorrà mettersi in gioco – di farsi interprete e promotore degli interessi dei cittadini.

I primi interpreti siamo proprio noi, perché solo insieme possiamo fare la differenza.




LA PAURA DELLA DEMOCRAZIA

di Carlo Polvara

PoliticaInsieme.com, 3 novembre 2023. La nuova piccola, riforma prevede l’elezione diretta del premier.  Ottima idea per catturare consensi soprattutto nei giovani. Loro, infatti, amano questo tipo di sistema più democratico possibile e soprattutto più veloce e deresponsabilizzante. Devi indicare un solo personaggio. Del resto, funziona così il loro piccolo mondo (da molti adulti ben costruito in questi anni).

Come nei concorsi di bellezza, X Factor, Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi il pallone d’oro ecc. Vince chi appare anche se favella tonnellate di castronerie. Sappiamo bene ed è ormai provato che il più intelligente esce alla prima puntata.  Non vedo l’ora di partecipare al televoto per il premier con promesse altisonanti! Se tutto avrà luogo mi candiderò però come volontario per la RSA del Quirinale dove resterà un vecchio vetusto da portare a spasso nelle feste civili comandate e al quale il giovane rampollo “likemeletto” metterà tra le mani tremule una penna e dirà: “firma pure è solo carta l’ho letta prima io”.

La Repubblica per me va bene così. Faticosa da gestire? Certo! Ma, se vogliamo cambiare, significa che il popolo è ignorante, nel senso che preferisce il facile dello stare prono piuttosto che elevarsi a nuova intelligenza civile che animò i padri costituenti.

Mi raccomando ditelo ai giovani alieni alla politica che date loro una grande responsabilità democratica eleggendone uno anziché tanti!




CIBO, LA GUERRA DEGLI ARROSTICINI D’ABRUZZO

Coldiretti dice no all’Igp, Dop unico marchio da promuovere

Pescara, 2 novembre 2023. La necessità di tutelare e promuovere l’arrosticino abruzzese, prodotto tipico apprezzato in tutto il mondo, è una esigenza che si divide tra chi vuole il sostegno dell’economia agropastorale e chi, invece, punta alla semplice valorizzazione di un simbolo dell’agroalimentare senza tutelarne la tradizione, il valore intrinseco e l’indotto che la sua giusta valorizzazione potrebbe favorire.

È il duro commento di Coldiretti Abruzzo in merito alle diverse e contrastanti posizioni nate intorno al riconoscimento del marchio comunitario dell’arrosticino abruzzese, attualmente in attesa di riconoscimento Igp.

Secondo la principale organizzazione agricola, sostenuta dall’Istituto zooprofilattico e dall’Associazione regionale allevatori (ARA) ma anche da numerosissimi esponenti della società civile e politica tra cui la stessa europarlamentare abruzzese Elisabetta De Blasis e il consigliere regionale Massimo Verrecchia, il marchio comunitario da promuovere è la Denominazione di origine protetta (Dop), che garantirebbe l’utilizzo di carne veramente abruzzese con risultati e vantaggi per tutto il settore zootecnico che vive una profonda crisi e una drastica diminuzione dei ricavi e degli operatori.

“Attualmente il prodotto simbolo della nostra pastorizia si basa sull’importazione massiccia di carni ovine estere, più facili da reperire e lavorare – dice il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli, allevatore ovino – il risultato è che attualmente più di tre arrosticini su quattro arrosticini hanno provenienza straniera. Se da una parte l’arrosticino conquista le piazze e i mercati internazionali, dall’altra la zootecnia abruzzese deve fare i conti, ogni giorno, con gli insostenibili prezzi di gestione, le conseguenze del cambiamento climatico e il fisiologico abbandono dell’attività da parte dei pastori che oggi sono meno di mille e governano un patrimonio di circa 190mila capi adulti di cui un terzo destinati alla produzione dei rinomati spiedini di pecora.

Il riconoscimento dell’Igp, come abbiamo più volte evidenziato, diversamente dalla Dop, prevede che una sola delle fasi di lavorazione del prodotto finito avvenga all’interno dell’area geografica determinata (e quindi Abruzzo) dando il colpo di grazia all’allevamento regionale che, invece, proprio dall’arrosticino potrebbe ripartire e tornare ad essere uno dei settori trainanti dell’agroalimentare abruzzese.

Ci appelliamo pertanto alla politica regionale a cui chiediamo di non indietreggiare per logiche di mercato o per favorire la produzione industriale. È necessario oggi più che mai che venga presa una posizione chiara e si operi concretamente per presentare a Bruxelles la Denominazione di origine protetta (Dop) e non semplicemente l’Indicazione geografica protetta con l’obiettivo di salvare un settore e riportarlo allo splendore che merita ma anche per permettere al consumatore, aspetto di non poco conto, di poter scegliere un arrosticino fatto veramente con carne abruzzese e non semplicemente macellata o confezionata in Abruzzo”.

In tal senso, secondo Coldiretti sarà fondamentale il nuovo regolamento europeo sui prodotti DOP e IGP che entrerà in vigore nel 2024 e che, annunciato pochi giorni fa dall’europarlamentare Paolo De Castro, prevede l’obbligo di indicare il nome del produttore su tutte le etichette, aumentando la trasparenza per i consumatori e rafforzando la protezione dei marchi di qualità. “Si tratta di un importante passo avanti per la tutela del patrimonio enogastronomico regionale e nazionale – dice Roberto Rampazzo Direttore Coldiretti Abruzzo – ma è necessario non abbassare la guardia e, nel caso dell’arrosticino abruzzese, sostenere l’unica denominazione che consentirebbe al settore zootecnico di non scomparire: la Dop”.

Alessandra Fiore




AIGAE: in Abruzzo nominato il coordinatore Mario Finocchi

Abruzzo, 2 novembre 2023. Durante il Meeting d’Autunno di AIGAE – Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, tenutosi a Trieste a fine ottobre, si è svolta l’Assemblea Nazionale che ha ratificato il rinnovo delle cariche direttive dell’Associazione in tutte le regioni d’Italia. Si è promosso un significativo ricambio generazionale e di genere, con il 50% dei vertici regionali AIGAE costituito da donne.

Un cambio di passo in linea con quanto accade nel Paese, dove cresce il numero di cammini e percorsi ben strutturati e delle persone, in maggioranza donne, che li percorre. Ciò ha avuto un impatto economico anche nelle aree attraversate, soprattutto quelle più marginali: nel 2022 il passaggio di chi cammina ha prodotto almeno un milione di pernottamenti documentati.

In Abruzzo è stato nominato nuovo coordinatore regionale Mario Finocchi, il quale ha dichiarato: “Vorrei contribuire con entusiasmo, insieme a tutti le/gli iscritte/i, a implementare l’offerta formativa e a avvicinare sempre più il mondo delle guide a quello delle aree protette, in una dinamica di reciproco vantaggio che produrrà sicuramente delle ricadute positive sui territori in cui lavoriamo”.

“Torniamo da Trieste focalizzando l’attenzione sulle regioni, dove AIGAE mostra tutta la sua vitalità, sia per quanto riguarda il ricambio generazionale e di genere, sia per la maggiore capacità di interagire con i nostri territori – ha affermato Guglielmo Ruggiero, Presidente AIGAE – I 3.500 soci di AIGAE sono una risorsa importante per promuovere e valorizzare il turismo lento attraverso la scoperta della natura e dei nostri paesaggi”.

AIGAE è attiva dal 1992, oltre 3500 guide associate in tutta Italia, fra cui 783 Guide Parco, 650 sono anche accompagnatrici turistiche, 55 le Guide speleologiche e 17 le Guide vulcanologiche. Aigae è componente dell’Osservatorio Nazionale Turismo Verde, del COLAP (Coordinamento Libere Associazioni Professionali), di Federparchi ed è partner di numerose aree protette.




CONTRO LA COSTITUZIONE E CONTRO LA STORIA

La destra post-fascista cerca la rivincita

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 2 novembre 2023. Purché sia contro la Costituzione della Repubblica, nata dalla Resistenza e dalla liberazione dal fascismo, va bene comunque. Almeno per quel che ne riporta la stampa, il disegno di legge relativo al “premierato” che domani approderà in Consiglio dei ministri, è talmente mal congegnato da far ritenere che alla destra post-fascista, piuttosto che un disegno istituzionale che abbia una sua logica ed una coerenza intrinseca, più o meno condivisibile, importi avanzare una sorta di proclama politico.

Una chiamata alle armi per chiunque sia disponibile a mettere in soffitta il principio di democrazia e di libertà, che rappresenta l’architrave della Carta costituzionale, per sostituirlo con il principio di autorità. Al quale, in forme differenti nei diversi frangenti storici, si rifanno tutti coloro che non credono nella democrazia, nella effettiva sovranità del popolo, nella capacità critica del cittadino, sia nella sua autonoma e personale responsabilità, sia entro i corpi intermedi cui liberamente si associa. Credono nell’uomo forte, solo al comando.

Nel leader carismatico di turno, titolare di un potere di fatto sovrano, esercitato nel nome della Nazione, unico ed effettivo soggetto della Storia, nella quale ogni persona, nella sua irripetibile singolarità, viene assorbita e, di fatto, omologata alla massa: un aggregato informe che subentra al popolo, inteso quale concerto di persone che si riconoscono solidali in un impianto condiviso di valori fondamentali, dentro un orizzonte storico di attese e di speranze comuni.

In altri termini, la destra post-fascista sembra sia alla ricerca di una impossibile rivincita nei confronti della sconfitta che la storia ha inflitto ad una cultura politica intrisa di autoritarismo. In fondo, cioè, quella concezione della politica, che, per quanto nell’ attuale momento storico, dopo la maturazione civile dovuta ad una pluridecennale esperienza di libertà e di autentica vita democratica, può essere riproposta solo nelle forme del premierato, ma nasce dallo stesso impianto ideologico che, in altri momenti, ha dato vita a regimi dispotici e dittatoriali.

Quello che la destra oggi ricerca non è, in nome della stabilità dei governi, una riforma puntuale di alcune, limitate, parziali norme costituzionali, ma la transizione dalla repubblica democratica, fondata sulla rappresentatività e sulla centralità del Parlamento, alla repubblica presidenzialista.

Attenti a leggere bene il momento ed a non sottovalutarne le insidie, altrimenti entriamo in un gioco pericoloso e perdente.




SULLA SPIAGGIA UNICA BEACH

Telecamere Mediaset per nuove riprese dedicata agli animali d’affezione

Giulianova, 2 novembre 2023. Il 31 ottobre scorso si sono tenute le nuove riprese Mediaset presso la spiaggia UNICA BEACH, attrezzata per gli animali d’affezione. Dopo il successo dei servizi andati in onda per tutto il mese di agosto all’interno de L’ Arca di Noè, la conduttrice Marialuisa Cocozza ha deciso di bissare l’esperienza. Le puntate agostane della rubrica del Tg5 hanno avuto per la prima volta nel loro interno, da quando è stata trasmessa la prima puntata della rubrica L’Arca di Noè (10 anni fa), una novità denominata Tipi da Spiaggia , ovvero  delle clip realizzate nella spiaggia interamente dedicata agli animali d’affezione, UNICA BEACH.

Stavolta il tema portante delle quattro pillole sarà differente perché tratterà una nuova branca della medicina veterinaria, in grande espansione: la fisioterapia e la riabilitazione del cane e del gatto. Anna Maria Pagnini, Produttrice della trasmissione,  ha dichiarato : “Dopo aver visto le meravigliose immagini dei servizi girati a UNICA BEACH, non avrei mai rinunciato a questa spiaggia come location per le nuove riprese”

Protagonisti sono stati quindici cani scelti tra i miei pazienti, seguiti nel mio ambulatorio, nella loro fisioterapia e riabilitazione. Tra questi Gino, il bulldog francese della dott.ssa Fiammetta Ielo, che ha raccontato, in un breve intervento, la storia del suo cane sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia, e trattato da me nel post-operatorio.

Ma non sono mancati i miei due cani. Snoopy di quasi 19 anni , dimostrazione che l’attività fisica, come nell’uomo, allunga la vita. E infine Victoria, il mio lupo cecoslovacco , ripresa mentre nuota nella piscina usata per l’idroterapia. Una giornata entusiasmante, frutto di settimane di lavoro e di prove, vista il peculiare luogo. Ma la maggior gratificazione è stata ricevere la telefonata della produzione Mediaset che ha manifestato la propria soddisfazione per le belle immagini e per aver ricevuto molto più materiale di quanto fosse stato richiesto.

Adesso non tocca che attendere gli aggiornamenti su quando decideranno di mandare in onda il tutto. Sarà una piacevole sorpresa per chi ha un cane, vedere quanti benefici può trarre il proprio animale e quante tecniche riabilitative vengono applicate.

Non posso non ringraziare la conduttrice Marialuisa Cocozza per la fiducia accordatami. Ma anche  il produttore Anna Maria Pagnini, il regista Giuseppe Milla e gli operatori Mediaset che ci hanno guidati e resi protagonisti di un’esperienza davvero speciale.

Giusy Branella

Medico Veterinario esperto in fisioterapia e riabilitazione del cane e del gatto, titolare della UNICA BEACH, la spiaggia dedicata agli animali da compagnia




NON C’È FINE ALLA CRISI

Una crisi politico-istituzionale che grava fortemente sulla città

Ortona, 1° novembre 2023. In appena sedici mesi la squadra capitanata da Castiglione è stata capace di elaborare le dimissioni del sindaco, azzerare la giunta due volte, perdere tre consiglieri comunali di maggioranza, promuovere in giunta il dimissionario Presidente del Consiglio, attingere disperatamente ad esuli dell’opposizione ed incaponirsi a governare con una squadra perennemente in bilico, dove la maggioranza si tiene per appena un voto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’attività amministrativa è ferma e nessuno si sta preoccupando di risolvere i profondi problemi che soffocano la città.

Non ricordiamo in passato di aver raggiunto un punto più basso di questo; Ortona non vive più una semplice crisi politica, piuttosto avvertiamo il dilagare di una crisi morale che investe una parte della classe dirigente. Siamo convinti che il fine non sempre giustifichi i mezzi, e vogliamo far pervenire ai nostri concittadini in modo forte e perentorio il nostro NO.

Siamo determinati a voler indicare una strada alternativa, fatta di confronto ed attivismo, di presenza sul territorio ed ascolto. In sintesi, vogliamo riorganizzarci al meglio per promuovere una politica del fare, che possa riportare al centro temi e soluzioni, ed offuscare i professionisti del tatticismo e degli inganni. Presto, a riguardo, IL FARO comunicherà importanti novità a cui la cittadinanza sarà invitata a partecipare.

IL FARO




ANZIANO E ALIMENTAZIONE

Un incontro Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna

Vasto, 1° novembre 2023. L’anziano, alimentazione e qualità della vita: è il titolo del tema di studio del Distretto Lions 108A Italy, ma anche di un interessante convegno ad esso dedicato promosso dal Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna congiuntamente all’Associazione Amici degli Anziani. Illustri relatori del pomeriggio, che ha coinvolto una sessantina di persone, il Prof. Ercole D’Ugo, endocrinologo, e la Dott.ssa Angela Moscufo, nutrizionista.

Dinanzi ad una platea molto attenta e curiosa il Prof. D’Ugo ha ribadito la correlazione tra alimentazione e possibile patologie, ma anche con la prevenzione, accendendo i riflettori sui cosiddetti assassini silenziosi, obesità, fumo, alcool, ipertensione, diabete. Inoltre, si è soffermato su come è cambiato l’approccio terapeutico nel corso degli ultimi trent’anni dal treat to target, ovvero trattare i pazienti per raggiungere degli obiettivi prefissati, al treat to benefit, ovvero trattarli per ottenere benefici, la sartorializzazione della medicina inteso come cucire su misura una terapia, fino al treat to prevent, trattare per prevenire.

La Dott.ssa Moscufo, dal canto suo, ha delineato cosa sono e le qualità nutritive dei componenti principali apportati dagli alimenti prima di illustrare, con l’ausilio di una specifica piramide alimentare, che alla base reca la necessità di bere tanta acqua di cui troppo spesso gli anziani si dimenticano, i parametri fondamentali dell’alimentazione in un soggetto anziano. Una esposizione che ha suscitato molta curiosità.

L’evento condotto dal cerimoniere Luca Russo e caratterizzato anche da un dibattito finale, è stato introdotto dai saluti del presidente del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna Massimo Molino, che ha ricordato le ragioni dell’incontro e la collaborazione con l’Associazione Amici degli Anzini, la cui presidente Angela Poli, fondatrice di entrambi i sodalizi, ha inteso ringraziare i relatori e le persone che hanno aderito all’invito a partecipare.

Il presidente della Zona A della VII Circoscrizione, Luigi Spadaccini, ha illustrato chi sono e cosa fanno i Lions nel mondo, mentre l’officer di V-VI-VII Circoscrizione per il tema di studio distrettuale e promotore del service, Pasquale Gioia (LC Larino), ha riportato il come e le ragioni che lo hanno indotto a sottoporre il tema all’attenzione distrettuale. I relatori e i presenti, ai quali hanno porto i loro saluti l’assessore al Welfare del Comune di Vasto Nicola Della Gatta ed il parroco della cattedrale di S. Giuseppe don Luca Corazzari, si sono dati appuntamento ad un ulteriore incontro che si incentrerà anche sulle voci di un questionario che è stato loro distribuito.




A SCUOLA DI FELICITÀ EMPATIA E ACCESSIBILITÀ

Grande impegno dell’Amministrazione Comunale 

Città Sant’Angelo, 31 ottobre 2023.  Inizia con la scuola primaria Ritucci il percorso da “sentinelle di civiltà e felicità” che l’amministrazione comunale di Città Sant’Angelo ha promosso per tutti gli Istituti Scolastici del territorio angolano, patrocinando il progetto di Claudio Ferrante.

A lezione di felicità, solidarietà, empatia e civiltà, cercando di smontare pregiudizi e idee non inclusive, gli alunni delle classi quarte e quinte della Primaria Ritucci hanno posto le basi per costruire il percorso che li porterà a diplomarsi “Sentinelle”, sotto lo sguardo attento della Dirigente Simona Marinelli, entusiasta di proporre nuovamente questa esperienza ai suoi studenti.

“Torniamo per il secondo anno consecutivo nel territorio di Città Sant’Angelo e con grande entusiasmo accogliamo la notizia che grazie all’impegno degli amministratori e dando seguito anche alle istanze di un giovane studente in carrozzina durante il nostro progetto dello scorso anno, il trasporto scolastico fornito con i pulmini sia oggi finalmente completamente accessibile. I pulmini sono dotati di pedana che consente anche i ragazzi con disabilità di raggiungere la scuola insieme ai propri compagni. Come afferma la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la disabilità non è una malattia ma è una condizione di vita in un ambiente sfavorevole. Rendere favorevole l’ambiente e lavorare per un’accessibilità universale è la vera sfida del futuro” così si è espresso Claudio Ferrante.

“Come ASSOCIAZIONE CARROZZINE DETERMINATE portiamo avanti con passione da molti anni battaglie per l’inclusione universale e non possiamo che applaudire alle scelte dell’amministrazione che ha portato a questo grande risultato di una mobilità scolastica realmente accessibile a tutti” queste le parole di Mariangela Cilli Segretaria dell’ASSOCIAZIONE CARROZZINE DETERMINATE che patrocina il progetto nell’ambito delle sue finalità formative e di diffusione di una cultura inclusiva in tema disabilità.

Presente la vice-Sindaco del Comune di città Sant’Angelo Lucia Travaglini: “Siamo orgogliosi come Amministrazione di sostenere il Progetto di Claudio Ferrante e Carrozzine Determinate nelle nostre scuole per il secondo anno consecutivo. Le scuole diventano così incubatrici di empatia e sensibilità verso le tematiche della disabilità, per formare generazioni attente e pronte. Il rinnovo degli Scuolabus e la forniti di mezzi accessibili è un obiettivo che abbiamo perseguito già in passato attraverso un mezzo con pedana, ma da quest’ anno abbiamo un mezzo del tutto nuovo con una pedana universale e 3 posti per persone con disabilità a disposizione. Sono fermamente convinta che l’inclusione debba passare anche dal poter usufruire dei servizi in modo paritario e condiviso con tutti gli studenti”.

Nella giornata di oggi i giovani studenti hanno preso parte alla passeggiata empatica, per sperimentare le difficoltà quotidiane che le barriere architettoniche creano alle persone con disabilità e formare la propria coscienza sociale dei cittadini del domani per favorire la creazione di un mondo universalmente accessibile.

Si ringrazia la ditta Orthosan di Montesilvano per il costante supporto e la solidarietà concreta dimostrata.

Claudio Ferrante, Presidente Associazione Carrozzine Determinate




SAFETYCAD CONQUISTA LA FINALE del Campioni di InnovAzioni

Tra i 24 finalisti spicca il progetto dell’azienda materana L’Antincendio. Appuntamento 10 e 11 novembre.

Chieti, 31 ottobre 2023. Campioni di InnovAzioni è pronto per la finale. Il progetto, promosso dalla Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara e realizzato con il supporto del gruppo dei Giovani Imprenditori, ha comunicato i 24 progetti finalisti di questa edizione. Tra loro il progetto innovativo SafetyCad dell’azienda materana L’Antincendio, leader territoriale nel settore della sicurezza antincendio.

Un sistema sofisticato basato su un’interfaccia CAD – implementazione della nuova tecnica di un brevetto di invenzione industriale concesso – che consente di ricreare in dettaglio un edificio e i suoi elementi. Grazie all’intelligenza artificiale è in grado di calcolare il carico antincendio e fornisce suggerimenti all’utente su come proteggere al meglio il proprio ambiente, garantendo anche la conformità alle normative antincendio sia per l’ambiente domestico che per quello lavorativo. Il tutto è integrato e collegato ai digital twin del proprio parco estintore.

Marco Colucci, amministratore de L’Antincendio, ha commentato entusiasta questo importante risultato: “La presenza di SafetyCad tra i finalisti di questo prestigioso premio ci riempie di orgoglio e conferma che la nostra scelta di investire in soluzioni innovative per migliorare la sicurezza antincendio sia la strada giusta. Desidero ringraziare il giovane gruppo di iInformatica che ci ha supportato in tutte le fasi di sviluppo di SafetyCad”.

Appuntamento alla finale di “Campioni di InnovAzioni” a Pescara il 10 e 11 Novembre. Alla fine della seconda e ultima giornata della competizione verranno annunciati i sei progetti vincitori.

Per conoscere meglio il progetto SafetyCad visita il sito: https://www.innovazioni.camp/progetti/safetycad/




TEATRO E PESCA

Oltre 1500 studenti abruzzesi alla scoperta del mare e delle tradizioni della marineria. Il progetto promosso dai Flag abruzzesi entra nelle scuole della costa adriatica con 24 repliche

Ortona, 30 ottobre 2023. È iniziato questa settimana e andrà avanti fino alla fine di novembre il progetto “I Flag abruzzesi valorizzano il pescato locale”, un’iniziativa che prevede due diversi spettacoli per studenti dedicati al mare, alla sostenibilità ambientale e alla scoperta delle tradizioni marinare della costa abruzzese. Il progetto, finanziato con fondi del Po-Feamp 2014/2020 sotto la regia della Regione Abruzzo, rientra nelle attività di cooperazione che coinvolgono i tre Flag Costa Blu, Costa dei Trabocchi e Costa di Pescara e, in particolare, fa parte delle iniziative finalizzate alla crescita culturale della popolazione in materia di pesca, tradizioni e consumo del pescato locale.

Il progetto, la cui realizzazione è stata affidata all’associazione di promozione sociale Fonderie Ars di Francavilla al Mare, prevede dunque due diverse tipologie di spettacolo. Il primo, dal titolo “Fucsia e basta”, scritto e portato in scena da Annalica Bates e Vincenzo Lorito, è uno spettacolo di burattini che attraverso 20 repliche in 6 diversi istituti, coinvolgerà i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie della costa abruzzese. La storia trae spunto da un’immagine reale e racconta l’avventura di un cavalluccio marino di nome Ciarli che un giorno incontra una cannuccia e la scambia per un suo simile. Saranno i suoi amici, un vecchio delfino e una tartaruga zoppa, a spiegargli l’amara verità e le insidie della plastica per gli abitanti del mare.

La seconda tipologia di rappresentazione, invece, è uno spettacolo di teatro-danza rivolto agli studenti delle scuole superiori dal titolo “Lampara”, su un testo di Caterina Merolli e Raffaella Simoncini, per la regia di Annalica Bates, vedrà in scena, oltre alla regista, anche Flavia Valoppi, Martina Paladini, Michela Margiotta e la ballerina Simonetta D’Intino. La scenografia è curata da Alessandra Dalessandro-hen, la voce fuori campo è di Viola Di Sante e le musiche originali del Maestro Andrea Agreste. In questo caso, saranno gli studenti delle scuole medie e degli istituti superiori ad assistere alle 4 repliche dello spettacolo.

La vicenda ha per protagoniste una donna molto anziana e una ragazzina che condividono, durante un incontro breve e casuale, uno stesso vissuto emotivo a partire dal rapporto padre-figlia. La prima racconta alla giovane la sua vita fatta di reti e pesca, mare e cielo, silenzi e attese, coinvolgendola e affascinandola con le sue parole. La storia si articola in tre momenti su due diversi livelli temporali, uno ambientato ai giorni nostri e l’altro nel secondo dopoguerra. A fare da cornice alla storia sono le reti e la coreografia eseguita da una ballerina che rappresenta il mare, a volte calmo, altre agitato, proprio come le relazioni e le dinamiche della vita.

Antonella Luccitti

Responsabile dell’animazione




NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI                                             

L’Ordine degli Ingegneri organizza un seminario con il presidente nazionale Perrini sulle norme più recenti

Teramo, 30 ottobre 2023. Le novità apportate al nuovo codice dei contratti pubblici, approvate recentemente dal Governo, non convincono del tutto i tecnici del settore. L’Ordine degli Ingegneri di Teramo ha ritenuto opportuno organizzare un seminario di confronto che si terrà venerdì 3 novembre, alle ore 15, nell’auditorium del Parco della Scienza a Teramo. Un evento che ha il patrocinio del Consiglio nazionale degli Ingegneri e che vedrà la partecipazione del presidente nazionale del CNI, Angelo Domenico Perrini, e del vicepresidente nazionale, Elio Masciovecchio.

Il nuovo codice dei contratti pubblici, approvato con il decreto legislativo n. 36 del 31 marzo 2023, ha acquistato efficacia a partire dal 1° luglio 2023. Numerose le novità rispetto al precedente codice tra cui la semplificazione e sburocratizzazione dei procedimenti; una maggiore apertura alla concorrenza anche attraverso l’utilizzo di strumenti digitali e una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica negli appalti pubblici.

“Esistono però delle criticità che vanno dibattute – precisa il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, Leo De Santis – ed è per questo che abbiamo invitato a Teramo il presidente nazionale del CNI”.

Per De Santis esiste, tra le altre cose, un’ambiguità nella regolamentazione dell’appalto integrato che prevede, di fatto, solo due soggetti: la stazione appaltante e l’impresa. I progettisti, dunque, saranno incaricati direttamente da quest’ultima che, spesso, impone ai tecnici regole commerciali a prescindere dalle previsioni di gara.

“Quello che poi non ci convince – continua il presidente De Santis – è la possibilità del subappalto intellettuale. Con le nuove regole, a prendere gli incarichi saranno solo le grandi società di ingegneria perché potranno vantare requisiti economici congrui relativi agli ultimi tre anni, come previsto. Poi però i progetti verrebbero subappaltati ai professionisti più “piccoli”, con un chiaro sfruttamento professionale. La presenza dei vertici del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Ingegneri – conclude Leo De Santis – sarà l’occasione per approfondire questi aspetti”.

Non ultima, poi, la questione della piena applicazione della legge 21 aprile 2023 n.49 (disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali) agli appalti pubblici. La partecipazione al seminario di venerdì 3 novembre è gratuita e darà diritto agli iscritti all’Ordine degli Ingegneri di Teramo all’acquisizione di tre crediti formativi.




ECO MOBILITY POINT IN STANDBY?

Pescara, 29 ottobre 2023. Di recente mi è capitato di parcheggiare la mia bici in uno dei 13 Eco-Mobility Point presenti in città, in particolare in quello di Via M.te Faito, dotato di 4 stalli. Tutte le postazioni sono smart, ovvero dotate di funzionalità avanzate, come l’impianto di videosorveglianza, la rete WIFI, la possibilità di ricaricare una bici a pedalata assistita, un totem interattivo e, non ultima, di una tettoia. Presso alcune stazioni dovrebbe essere fruibile anche del servizio di bike sharing, modello station based, con prelievo e rilascio presso le varie stazioni di riferimento.

Il modello di Pescara è stato messo a punto in modo “customizzato”, come si desume dal materiale illustrativo presente sulla piattaforma di ECOSPAZIO, che ha curato e gestisce l’installazione, almeno dal punto di vista informativo. Al servizio di ricarica batterie come quello di bike sharing si accede tramite un’app dedicata, da installare sul proprio telefono.

Avevo usufruito del servizio di sosta anche in una precedente occasione, in particolare nella postazione posta nelle vicinanze del tribunale, in una giornata di pioggia, per cui avevo potuto mettere la bici al riparo sotto la tettoia.

Mi muovo spesso con una bicicletta a pedalata assistita, ma ad oggi non ho mai avuto bisogno di ricaricarla durante la giornata: lo faccio solo la notte, nel garage di casa. Quindi le poche volte che ho usufruito di un eco mobility point è stato per la sosta, utilizzando gli utili stalli con attacco al telaio. In verità non ho mai visto in nessuna postazione qualcuno mettere in carica la propria e-bike, mentre diverse volte, non tante, ho visto bici parcheggiate, normali. Il servizio di bike-sharing credo che ad oggi non sia stato attivato.

Certo che postazioni così tecnologicamente avanzate non possono limitarsi, a fronte delle loro potenzialità funzionali, a fornire il solo, ancorché utile, servizio di parcheggio, che può essere più economicamente garantito da normali rastrelliere.

Allora forse è il caso di avviare un’azione informativa rinnovata e più robusta per promuovere tali postazioni, in special modo quelle più strategiche presenti all’aeroporto, nei pressi del porto turistico, della stazione ferroviaria di Pescara Centrale e dell’ospedale, perché l’opportunità di servizio possa essere intercettata da chi ne avesse eventualmente bisogno ma ne ignorasse l’esistenza, magari da chi non è residente ovvero fosse solo in transito in città, sia in termini di ricarica della propria e-bike che di utilizzo di una bicicletta in modalità condivisa.

Giancarlo Odoardi

Coordinatore FIAB Abruzzo Molise




LABORATORIO DI CUCINA

Erga Omnes organizza Per i ragazzi con Disturbi del Neurosviluppo

Chieti, 29 ottobre 2023. Venerdì 27 ottobre, presso la sede operativa di Erga Omnes, in Via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex Centro Sociale San Martino), si è svolto il “Laboratorio di cucina”, una delle attività del progetto “Una Chiave”, un servizio di Erga Omnes rivolto a giovani adulti con Disturbi del Neurosviluppo.

La finalità delle varie iniziative proposte nel progetto (bomboniere solidali, attività di socializzazione e uscite di gruppo) è quella di creare uno spazio dove i ragazzi si possono relazionare, condividendo obiettivi comuni e incrementando le loro potenzialità e le loro risorse con l’aiuto dei volontari studenti, neolaureati e professionisti di Erga Omnes.

Il progetto è alla ricerca di volontari che si vogliono mettere in gioco come cittadini attivi, a favore del prossimo e per rafforzare la propria crescita personale e professionale.




NASCE IL COWORKING DEL SOCIALE

Sede e postazioni per le associazioni di volontariato

Roseto degli Abruzzi, 28 ottobre 2023. Nasce a Roseto degli Abruzzi il primo “coworking del Sociale” con sede e postazioni dedicate esclusivamente alle Associazioni di Volontariato del territorio. L’Amministrazione Comunale, infatti, ha deciso di mettere a disposizione di queste ultime due stanze del primo piano della Palazzina di via Silvio Pellico, oggetto di interventi di risanamento che si sono da poco conclusi.

Nello specifico, su input dell’Assessorato al Sociale guidato da Francesco Luciani, nelle scorse ore è stato pubblicato un Avviso Pubblico per la concessione in uso, in modalità coworking e con la condivisione degli spazi, di due stanze che si trovano al primo piano della palazzina di via Silvio Pellico. L’Avviso è riservato alle Associazioni di Volontariato del territorio che abbiano, nello Statuto, finalità di accoglienza e di aiuto sociale per categorie particolari (ad esempio malati oncologici, disabili, vittime di violenza, profughi), per il raggiungimento delle finalità della Legge 328/2000 nonché dell’articolo 118 della Costituzione Italiana.

La concessione avrà durata triennale e, a partire dalla data di assegnazione e la “disponibilità d’uso” dei suddetti locali è consentita unicamente per le attività funzionali alla realizzazione delle attività dichiarate dall’Associazione assegnataria e nello Statuto della stessa.

Fino alle ore 12.00 del prossimo 15 novembre sarà possibile presentare la propria manifestazione d’interesse per ottenere la concessione in uso in coworking delle stanze messe a disposizione. La richiesta, contenente tutta la documentazione richiesta, dovrà essere fatta pervenire all’Amministrazione entro e non oltre la scadenza indicata esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: protocollogenerale@pec.comune.roseto.te.it.

Tutte le informazioni necessarie, la documentazione e l’avviso sono a disposizione sul Sito istituzionale del Comune.

“Probabilmente si tratta del primo coworking dedicato unicamente al Sociale che nasce in Italia e la sua prossima apertura rappresenta di un altro importante passo verso le necessità delle Associazioni di Volontariato Rosetane – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore al Sociale Francesco Luciani – Fondamentale è stata la scelta di utilizzare lo stile lavorativo del coworking che prevede la condivisione degli spazi permettendo, allo stesso tempo, di mantenere la propria attività indipendente grazie ad una turnazione ben precisa. Questo metodo permetterà di favorire la collaborazione, il confronto e il supporto reciproco tra le tante realtà del Terzo Settore che lavorano quotidianamente sul nostro territorio. Ci piace sottolineare, infine, il ritorno nella disponibilità del Comune dei locali della Palazzina di Via Silvio Pellico, spazi che saranno utilizzati, come in questo caso, per servizi in favore della nostra comunità”.




UNA DICHIARAZIONE D’AMORE…

… in un posto unico al mondo

Torrevecchia Teatina, 28 ottobre 2023. Sabato 28 ottobre, Michael ha dichiarato il suo amore a Tiziana, mettendosi in ginocchio davanti a lei e chiedendole di sposarla, procedendo alla consegna del dono del fatidico e prezioso anello a sancire l’unione.

Momento di sorpresa per tutti i presenti, che non erano stati precedentemente avvisati e che hanno manifestato apertamente la loro commozione.

Fin qui, nulla di speciale.

Se non che la vicenda si sia svolta nella sala dell’amore aereo del Museo della Lettera d’Amore, museo unico al mondo, in cui era in corso la celebrazione della consegna ufficiale da patte della famiglia Perla di un epistolario d’amore. Il Sindaco, dottor Francesco Seccia, forse non a caso di professione cardiologo, è stato particolarmente colpito dall’avvenimento e ha espresso la volontà che questa notizia debba essere diffusa, affinché possa costituire un modo per recuperare un po’ di quell’umanità che stiamo tutti perdendo, nell’assistere ai turpi avvenimenti che accadono attorno a noi.

La famiglia Perla, composta dalla madre Luigia Gianfrancesco e dai tre figli, di cui due residenti in Germania, si è riunita per l’occasione, ritrovandosi tutta insieme a Torrevecchia Teatina, in Abruzzo, dove sarà custodito, nel Museo, l’epistolario, tutto da leggere, tra Gina e Gino (Luigi Perla), in cui si possono rintracciare frasi bellissime come questa: “La felicità è nel rendere ed io vorrei tutto donarti. Donarti tutto ciò che è mio, i miei pensieri, i miei sogni, il mio lavoro, le mie aspirazioni, il mio corpo, la mia vita. Una cosa a volte mi preoccupa: di riuscire sempre a dimostrarti questo mio AMORE senza mai disturbare la felicità che dovrebbe derivarne”. 




CONSIGLIERI COMUNALI EMERITI

Eletta la nuova dirigenza dell’associazione nazionale

L’Aquila, 28 ottobre 2023. Lo scorso 26 ottobre 2023 si è riunita in videoconferenza l’Assemblea generale dell’Associazione Nazionale tra le Associazioni dei Consiglieri Comunali Emeriti, cui aderiscono le città di Verona, Padova, Assisi, L’Aquila e Marcianise (Caserta). I soci hanno espresso il ringraziamento al presidente uscente Giuliano Comparozzi per il lavoro svolto.

Su proposta dello stesso è stato eletto all’unanimità alla Presidenza nazionale Silvano Zavetti, attuale Presidente dell’Associazione di Verona. Inoltre, sono state eletti tutti gli altri colleghi nelle cariche previste dallo statuto, come da elenco allegato. È stato infine deliberato di trasferire la sede della Segreteria dell’associazione presso la sede dell’Associazione dei Consiglieri Emeriti del Comune di Verona.

Le associazioni consiglieri emeriti si pongono lo scopo di mantenere vivo il rapporto esistito ai tempi della loro attività di consiglieri comunali. Ma si propongono anche altri scopi come ricerche storiche, approfondimenti, promozione di bandi per proposte sul miglioramento della vita nelle città e quant’altro che possa avvicinare sempre di più la cittadinanza alla primaria istituzione democratica quale è il Comune.

Il Presidente Zavetti ha affermato la volontà di promuovere la nascita di associazioni similari nei vari comuni, in primis contattando l’ANCI, ritenendo che l’Associazione Consiglieri Emeriti abbia tutti i titoli per essere inserita nel vasto mondo dell’associazione dei comuni come continuazione, ovviamente in forma molto diversa e sul piano strettamente culturale, della esaltante esperienza di consigliere comunale.




POLO D’INNOVAZIONE ABRUZZO ITALY

Da10 anni al servizio delle aziende abruzzesi

Chieti, 27 ottobre 2023. Il Polo d’Innovazione Abruzzo Italy ha tenuto una conferenza stampa presso la sede di Confartigianato Chieti, alla presenza del Presidente del CdA, Angelo D’Ottavio, del Vicepresidente Nino Garofali e del management aziendale.

Si è parlato della storia del polo che nasce nel 2013 quando, a seguito di una procedura ad evidenza pubblica, la Regione Abruzzo lo selezionò tra i poli d’Innovazione: ” È stato un viaggio straordinario con imprese che hanno investito e condiviso progetti di ricerca e innovazione, con università e centri di ricerca coinvolti” dichiara il Direttore di Confartigianato Daniele Giangiulli, che ha fatto gli onori di casa e che aderisce al polo dal primo momento. Dopo 10 anni, è evidente la crescita del sentimento innovativo negli aderenti, così come risulta evidente la capacità del Polo di essere attrattivo verso nuovi soggetti, attrattività dimostrata dal fatto che 10 anni fa eravamo circa 40 soggetti aggregati e oggi abbiamo più che triplicato le adesioni”.

Infatti, ad oggi il polo è composto di circa 150 tra imprese indipendenti, start up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese, associazioni di categoria, spin off universitari nonché organismi di ricerca attivi nell’ambito territoriale abruzzese, appartenenti in maniera evidente, oltre che formale, ai domini interessati dalla Strategia che la Regione Abruzzo ha programmato per il periodo 20121/2027.

Nel corso dell’incontro è stato presentato il rinnovato Comitato Tecnico Scientifico articolato in sei domini afferenti la Strategia di innovazione approvata dalla Regione Abruzzo, che vedrà la partecipazione di Rosa Pestilli, Massimo Biancone, Marcello Natarelli, Gianfelice Angelone, Guido Febbo e Giuseppe Capuzzi.

Forte impatto ha avuto la presentazione delle attività programmate dal Polo per i prossimi mesi che vedranno un ciclo di incontri e seminari su tutto il territorio regionale, una serie di focus su temi che saranno proposti dalle aziende aggregate e la sottoscrizione di specifici accordi sul territorio regionale e nazionale.

Il Polo, utilizzando strumenti innovativi e dotandosi di soluzioni tecnologiche adeguate, proseguirà nel percorso di coinvolgimento attivo delle imprese nei programmi di aiuto per l’innovazione, promuovendo la cooperazione tra le imprese stesse nonché tra imprese e attori della ricerca, indirizzando correttamente le progettualità nell’ambito del rinnovato sistema regionale di strumenti di supporto alla R&D, alla qualificazione delle risorse umane aziendali e alla nascita e sviluppo di iniziative imprenditoriali.

Conclude il Presidente Angelo D’Ottavio: “Sarà nostro compito comunicare i successi e le opportunità offerte dalla ricerca e dai processi d’innovazione, sia a livello nazionale che internazionale, per attirare investimenti e collaborazioni, puntando all’evoluzione della tecnologia, dei sistemi produttivi, dell’ecosistema regionale della ricerca, volgendo lo sguardo sensibile alle nuove sfide di carattere globale, così come evidenziato, in particolare, dagli obiettivi della Politica di coesione 2021-2027 e dall’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.




IL TURISMO E L’ABRUZZO

Riccardo Padovano e Giammarco Giovannelli: Servono strategie condivise con le associazioni e un capitolo di spesa dedicato nel bilancio regionale

Pescara, 27 ottobre 2023. Si è svolto a Pescara il convegno organizzato da Confcommercio Abruzzo per scattare una fotografia del turismo regionale. La questione balneare connessa alla direttiva Bolkestein, l’enogastronomia come traino per le destinazioni, il turismo all’aperto con le sue strutture ricettive e il mondo dell’ospitalità alberghiera. E poi infrastrutture, destagionalizzazione, marketing. Sono stati tanti i temi sviluppati questa mattina, nell’auditorium Flaiano di Pescara, al convegno “Il Turismo e l’Abruzzo, sfide e prospettive per il turismo regionale”, organizzato da Confcommercio Abruzzo, con il patrocinio della Camera di Commercio di Chieti Pescara e della Regione Abruzzo, la compartecipazione di Federalberghi, Fipe, Faita e Sib e il supporto di diversi sponsor.

“Come Confcommercio abbiamo voluto organizzare questo evento per tracciare un bilancio sul turismo regionale e per porre le basi delle strategie per far crescere la presenza turistica nella nostra regione”, ha evidenziato il presidente di Confcommercio Pescara e presidente Sib Balneari Abruzzo, Riccardo Padovano. “Ci sono questioni fondamentali per lo sviluppo del turismo regionale: le infrastrutture e i trasporti, l’aeroporto, le aree portuali, l’alta velocità, il rilancio dell’entroterra che con le sue ricchezze può impreziosire l’offerta turistica abruzzese, il turismo di ritorno che deve divenire un costante serbatoio di arrivi nella nostra terra. E poi il futuro dei balneari, in considerazione del fatto che ad oggi gran parte delle presenze della nostra regione è legato al mare. E infine, la formazione, perché  senza le risorse umane è impossibile pensare  a una crescita. Questi sono tutti temi importanti per il futuro delle nostre imprese su cui ci aspettiamo risposte dalla politica regionale”. “Per far crescere il settore, occorrono risorse”, ha affermato il presidente di Federalberghi Abruzzo, Giammarco Giovannelli, “e dunque serve un capitolo di spesa ad hoc all’interno del bilancio regionale per fare una programmazione turistica strutturata e adeguata, senza invece inseguire avanzi di bilancio dell’ultim’ora”.

Il convegno, dopo gli interventi del sindaco di Pescara, Carlo Masci, del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha ricordato tutte le azioni messe in atto dalla Regione nel corso di questa legislatura, e dell’onorevole Guerino Testa, è entrato nel vivo grazie agli interventi dei referenti nazionali delle associazioni di categoria.

Tema caldo della mattinata la questione legata alle concessioni balneari con l’Abruzzo che ha visto il sindacato dei balneari, affiancato dalla Regione, presentare un ricorso alla Corte di Cassazione per scongiurare la vendita all’asta delle concessioni prevista per la fine dell’anno e far cassare la sentenza di novembre 2021 del Consiglio di Stato che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033.

“La direttiva condanna a morte non solo gli stabilimenti balneari”, ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib- Sindacato italiani Balenari, “ma anche gli alberghi, i campeggi, i ristoranti e tutte le attività che ruotano attorno al mare. È una problematica che riguarda la parte più preziosa del turismo italiano. Difenderemo in ogni modo le aziende balneari, perché è nell’interesse del nostro Paese e dell’Europa che non possono avere una economia debole. Chiediamo alla premier Meloni un provvedimento normativo urgente entro la fine dell’anno”.

Al convegno è intervenuto da remoto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, che proprio sulla questione balneare ha dichiarato “chi ha promesso molto deve mantenere. Il tavolo del governo ha accertato insieme alle categorie che la risorsa non è scarsa. Bisogna dirlo a Bruxelles, e il governo deve essere coraggioso”.

Sul tavolo anche le sfide per supportare le strutture alberghiere, alla luce del fatto che, come ha evidenziato il presidente nazionale di Federalberghi,, Alessandro Nucara, “il turista sceglie le destinazioni prima ancora delle strutture e quindi occorre orientare i flussi turistici”. L’enogastronomia, settore trainante del turismo “ha un ruolo sociale oltre che economico”, ha sottolineato Aldo Cursano, vicepresidente nazionale Fipe. “È parte della identità del modo di essere dell’Italia. Proporre un modello di accoglienza unico da poter essere vissuto dal turista può diventare davvero un elemento centrale. Ma alla base c’è la necessità di premiare il lavoro e abbattere i costi, per puntare sulle risorse umane”.  L’intervento di Marco Sperapani, direttore generale di Faita Federcamping, è stata l’occasione per scattare una fotografia del turismo all’area aperta, che negli ultimi 10 anni, e in particolare da dopo il Covid, sta vivendo una fase di costante crescita. “Negli ultimi anni il concetto di campeggio è molto cambiato. Parliamo di un milione 350 mila posti letto, 60 milioni di presenze, 11 milioni di arrivi e oltre 2 mila imprese. Parliamo di solo l’1 per cento di strutture all’aria aperta che riescono a generare il 25 per cento dei posti letto totali, il 16 per cento delle presenze e il 10 per cento degli arrivi. Dunque, poche imprese che generano tanto a dimostrazione che è un comparto che sta sempre più diventando importante”.

“I dati del 2023 ci dicono che l’Abruzzo ha vissuto rispetto al 2022 una crescita del 9,8 per cento delle presenze”, ha illustrato l’assessore regionale al Turismo, Daniele D’Amario, “un numero che dimostra che la strada intrapresa che punta sul mare, ma anche sulla valorizzazione dei borghi, sullo sport, sui parchi, sull’enogastronomia, è quella giusta”.

L’evento si è chiuso con una tavola rotonda dedicata all’Abruzzo come destinazione turistica, e con l’appuntamento per un nuovo evento già il prossimo anno.




SCORPACCIATE DI BENESSERE famiglie e allievi nel parco della serenità

Coldiretti, merenda con pane e olio e spesa di campagna amica nel parco. Cento bambini coinvolti nel progetto promosso dalle scuole

Pescara, 27 ottobre 2023. Si chiama “Scorpacciate di benessere” il progetto sulla sana e corretta alimentazione e sul riciclo alimentare della scuola dell’infanzia Il Nido d’oro e dell’istituto comprensivo Pescara 7 che, promosso in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica, oggi alle 16 nel Parco della Serenità in via Caduti di Pescara per servizio coinvolgerà anche le famiglie dei bambini. Un pomeriggio tra laboratori didattici ed esperienze all’aria aperta per capire meglio l’importanza del cibo sano e come utilizzarne gli scarti nel rispetto dell’ambiente. Il programma prevede l’allestimento di un piccolo mercato di Campagna Amica in cui i bambini simuleranno la spesa facendo attenzione ai prodotti da scegliere, la merenda a base di pane e olio nuovo, laboratori psicomotori e grafico-pittorici.

Saranno presenti, oltre alle educatrici e alle insegnanti coinvolte dal progetto, il sindaco Carlo Masci e l’assessore Gianni Santilli, il presidente di Coldiretti Pescara Giuseppe Scorrano, il dirigente scolastico Rossella Di Donato, il presidente della cooperativa “L’impronta” Annarita Pergolari che gestisce il Nido d’Oro e il presidente dell’associazione Prossimità alle istituzioni Cristian Ricciardi.

Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune di Pescara.




XXI PREMIO NAZIONALE PAOLO BORSELLINO

Domani, sabato 28 ottobre, la cerimonia finale di premiazione all’Auditorium del Parco a L’Aquila

L’Aquila, 27 ottobre 2023. Venti personalità di spicco, tra cui magistrati, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, avvocati, uomini di chiesa, scrittori, attori e giornalisti, impegnate tutte quotidianamente nella difesa dei principi di legalità e giustizia.

Sono quelle che domani, 28 ottobre, dalle ore 10 all’Auditorium del Parco, riceveranno il Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto quest’anno alla trentunesima edizione organizzata dal Comune dell’Aquila con la collaborazione dell’associazione Società Civile e dell’Associazione Nazionale Magistrati.

La manifestazione si aprirà con i saluti istituzionali del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, della Presidente della Commissione Parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, del Vice Capo vicario della Polizia di Stato e presidente del Premio, Prefetto Vittorio Rizzi, e del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

L’iniziativa, cui prenderà parte anche una rappresentanza di studenti degli Istituti superiori cittadini, sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social di Radio Cerrano Web e del Comune dell’Aquila.

Di seguito i nomi dei premiati declinati nelle diverse categorie:

LEGALITÀ:

Maurizio De Lucia –  Procuratore Capo di Palermo, per 10 anni nella Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha condotto importanti indagini sulle infiltrazioni mafiose nella politica e nell’economia;

Antonio Balsamo – Magistrato, Presidente della I Sezione della Corte di Assise e della Sezione Misure di Prevenzione presso il tribunale di Caltanissetta. È Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione;

Michele Carbone –  Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza e nuovo Direttore della Direzione Investigativa Antimafia;

Don Antonio Coluccia – Prete simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità a Roma, da anni vive sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni. Opera nelle periferie della capitale e in modo particolare a Tor Bella Monaca considerata la piazza di spaccio più grande d’Europa;

Don Fortunato Di Noto – Fondatore, Presidente dell’Associazione Meter, per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia;

Fabio Trizzino – Avvocato, legale civile della famiglia Borsellino;

Caterina Chinnici – Magistrato a capo del Dipartimento di Giustizia minorile, figlia del giudice istruttore Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia a Palermo;

“Questo non è amore” – L’iniziativa  promossa della Polizia di Stato con lo scopo di proteggere le donne vittime di violenza.

IMPEGNO CIVILE:

Tiziana Ronzio – Presidente dell’Associazione “TorPiùBella” per la riqualificazione strutturale e sociale del quartiere di Roma Tor Bella Monaca.

GIORNALISMO:

Paolo Borrometi –  Giornalista, condirettore dell’Agi, Aagenzia giornalistica italiana, da anni sotto scorta per le ripetute minacce di morte;

Francesco Vitale – Giornalista, caporedattore del Tg2. Ha lavorato per il quotidiano “L’ora di Palermo” e in Rai ha ricoperto il ruolo di inviato speciale occupandosi di inchieste di mafia e di grandi emergenze umanitarie

AMBIENTE:

Camillo Zulli – Imprenditore che si impegna per la tutela della biodiversità come motore economico per contrastare lo spopolamento delle aree interne, favorendo l’incontro fra persone, tradizioni che si è tradotto nel progetto “Vola Volè Majella National Park”.

MEMORIA:

Emanuele Basile – Capitano dei Carabinieri ucciso dalla mafia a Monreale mentre insieme a Paolo Borsellino conduceva le indagini sull’omicidio del capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano.

BULLISMO:

Mirko Cazzato – Fondatore e Presidente della associazione “Ma basta” che nasce per prevenire e contrastare “dal basso” il bullismo ed il cyberbullismo nelle scuole.

SCUOLA:

Eugenia Canfora – Dirigente dell’Istituto Moirano di Caivano, combatte quotidianamente l’abbandono scolastico.

SPETTACOLO:

Domenico Galasso – Attore e fondatore del teatro Orazio Costa, protagonista della fiction “Mare fuori”, interpreta il padre che cerca di salvare il figlio dalla camorra.

LIBRI:

Massimo Caponnetto – Figlio del giudice Antonino, il Magistrato che fondò il Pool di Palermo e il Premio. Massimo, è autore del libro “C’è stato forse un tempo” nel quale racconta suo padre.

FILM/DOCUMENTARI: 42 Parallello per il film  “I ragazzi delle scorte” – Una docuserie co-prodotta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubbl




IN DUEMILA IN PIAZZA

Al grido: Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri. Non toglieteci il futuro!

La manifestazione a Roma. Rincari fino al 500% dal campo alla tavola, è ora di un reddito giusto  

Roma, 27 ottobre 2023. Oltre duemila agricoltori a Roma per dire, con Cia, “Non toglieteci il futuro”. Oggi la manifestazione nazionale della Confederazione ha riempito Piazza Santi Apostoli e le vie del centro di tantissimi produttori e allevatori arrivati da tutt’Italia, con cartelli e bandiere verdi, per protestare contro una crisi che, dal campo alla tavola, sta portando i prezzi alle stelle e rendendo gli agricoltori più poveri. Per Cia, i conti non tornano e serve subito quel piano agricolo nazionale sempre annunciato e mai realizzato, che rimetta al centro l’impresa e il suo reddito.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE – “Noi non siamo il problema, ma la soluzione!”, ha ripetuto più volte dal palco il presidente nazionale, Cristiano Fini, rivendicando con forza il ruolo chiave del settore, anche nella transizione green. “A dispetto di tutte le fake news -ha detto Fini- gli agricoltori non inquinano, rispettano da anni gli impegni ambientali anche mettendo a rischio i loro profitti; producono energie alternative e non sprecano acqua, ma la usano per produrre cibo di qualità. Senza agricoltura, il Made in Italy non può esistere e la sicurezza alimentare non ha garanzie; non c’è presidio del territorio e custodia del paesaggio, anche contro il dissesto idrogeologico; le aree interne si spopolano ed economia e società non sopravvivono. Abbiamo, dunque, buoni motivi per reclamare più attenzione per le nostre aziende agricole. Deve rimetterle al centro l’Italia così come l’Europa, che dovrebbe stare dalla nostra parte, invece di continuare a imporre norme e regolamenti dall’alto”.  

I NUMERI DELLA CRISI – Eppure nessun settore agricolo è indenne dalla crisi ormai diffusa e generalizzata, tra emergenze geopolitiche, climatiche e fitosanitarie. L’ortofrutta è in ginocchio, con un taglio del 40% della produzione dopo la siccità record del 2022, le gelate e soprattutto gli effetti delle alluvioni di maggio. Il vino Made in Italy ha perso in media il 12% quest’anno, a causa degli attacchi distruttivi di peronospora, perdendo il primato mondiale a favore della Francia. Anche la zootecnia è in sofferenza, con un 2023 inaugurato dal calo del 30% della produzione di carne bovina e continuato con il proliferare della peste suina, che rischia di distruggere un comparto da 11 miliardi. E mentre i listini dei cereali sono in caduta libera (-40%), il carrello della spesa si fa più pesante con l’inflazione, esplodendo il divario tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli sugli scaffali dei supermercati. Oggi un produttore prende 35 centesimi per un chilo di grano duro, mentre un pacco di pasta costa 2,08 euro, con un aumento del 494% dal campo alla tavola. Stessa dinamica sul latte: all’allevatore vanno 52 centesimi al litro, ma il consumatore per comprarlo spende 1,80 euro (+246%). Vale anche su frutta e verdura: i pomodori passano da 1,13 euro al chilo all’origine a 3,73 euro al consumo (+230%); le mele da 50 centesimi a 2,43 euro al chilo (+386%); le pere da 1,64 a 3,55 euro al chilo (+116%); persino la zucca di Halloween, da 65 centesimi a 2,76 euro (+325%). Il risultato è un calo del 60% del reddito netto delle imprese agricole, che fanno sempre più fatica a coprire i costi di produzione in continua ascesa (+16mila euro nell’ultimo anno per azienda).

LE PROPOSTE DI CIA – Ѐ ora, dunque, di risolvere i problemi e rispettare le aspettative del settore. Iniziando proprio dal garantire il giusto reddito agli agricoltori lungo la filiera, redistribuendo a monte una quota degli aumenti sulla tavola per creare un sistema più equilibrato; aggiornando la normativa sulle pratiche sleali certificando i costi di produzione agricola per assicurare prezzi dignitosi; riducendo le forme di finanziarizzazione legate alla produzione di materie prime. D’altra parte, senza reddito e cibo, la sovranità alimentare resta uno slogan. Ma non è tutto. Bisogna favorire l’aggregazione aziendale e incentivare la crescita delle Pmi, anche con una revisione degli strumenti di accesso alla terra e una legge sul ricambio generazionale, che vuol dire dall’altro lato agevolare l’uscita dal settore con una riforma strutturale per innalzare le pensioni minime agricole. Sul fronte manodopera, le difficoltà di reperimento richiedono procedure più semplici e flessibili, mentre sul caro-energia, Cia dice basta ad accise e Iva sui carburanti. Calamità naturali e crisi fitosanitarie, invece, sollecitano la riforma del sistema delle assicurazioni, nazionale e Ue, tanto più che oggi gli strumenti a disposizione coprono in media meno del 3% dei danni reali e i risarcimenti arrivano in estremo ritardo. Monta la protesta anche sulla fauna selvatica: gestione e ripristino dell’equilibrio sono le parole d’ordine, da tradursi subito in fatti. Infine, obiettivo aree rurali, dove per frenare l’abbandono serve riportare sui territori i servizi alle imprese e alla persona, mettere in sicurezza le infrastrutture e incentivare la digitalizzazione.   




STORIE, MITI E LEGGENDE. Addsule, il capotempo in Abruzzo

Questa sera, nel Loggiato Cerulli, l’incontro organizzato dall’ associazione Arts Academy con il Patrocinio della Città di Giulianova, in collaborazione con la Biblioteca Bindi.

Giulianova, 27 ottobre 2023. Un incontro che è un passaggio letterario e culturale d’obbligo, in questi ultimi giorni di ottobre che conducono alle Festività di Ognissanti e dei defunti. La risposta giuliese, e abruzzese, alla ricorrenza di Halloween, coincide infatti con la proposta di Arts Academy ovvero con l’incontro che si terrà domani sera alle 21, nel Loggiato Cerulli, dal titolo “Storie, miti e leggende”. L’evento sarà un’interessantissima passeggiata, tra musica e scrittura, nel cuore delle tradizioni regionali.

L’attrice Francesca Di Vittorio leggerà testi tratti da “L’ ammidia. Storie di streghe d’Abruzzo”,  “Magare. Storie di streghe d’Abruzzo. Vol. 2” e “Fate, pandafeche e mazzamurelli”, curati da David Ferrante per Tabula Fati. Andrea Galiffa, Ilenia Appicciafuoco e Felice Spinetti allieteranno la serata con musica a tema.

“Questo progetto – spiega la Presidente di Arts Academy Stefani Quarta –  è nato da un’esigenza comune, quella di  tramandare la tradizione contadina abruzzese. L’ amore per le credenze popolari, va detto, ha sempre sollecitato la nostra fantasia. Dopo uno studio intenso e puntuale alla ricerca di fonti e notizie, abbiamo scoperto che esistono tante consuetudini legate alle anime dei defunti, soprattutto nella Valle Peligna. Il periodo dei primi giorni di novembre e in corrispondenza di San Martino  andava sotto il nome di Capotempo (Capetièmpe) dal momento che venivano celebrati riti che richiamavano a tutti gli effetti quelli di Capodanno”.




GIUSTIZIA PER BAMBOTTO

Una petizione per il cervo mascotte di Pecol

Pecol, 27 ottobre 2023. Una petizione indirizzata al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia chiede giustizia per l’uccisione del cervo Bambotto, uccisione che ha causato grande sdegno e turbamento nella comunità.

“Il cervo Bambotto, amatissimo dai cittadini di Pecol in provincia di Belluno, è stato ucciso a fucilate da un cacciatore di 23 anni – si legge nella petizione lanciata dall’associazione Meta Parma – La legge attuale sulla caccia e il calendario venatorio della Regione del Veneto gli hanno consentito di uccidere Bambotto, un cervo cresciuto insieme ai cittadini del luogo e che mangiava dalle loro mani. Bambotto era la mascotte del paese, tutti lo amavano, tutti tranne il cacciatore che gli ha sparato! Bambotto aveva sette anni, e come la sua mamma si fidava degli umani.

La sua mamma si chiamava Minerva, anche lei era amatissima da tutti i cittadini e probabilmente ha fatto la stessa fine di Bambotto.

Per i cittadini che amavano Bambotto, e per tutti i cittadini di buon cuore, la sua uccisione è un grande dolore e sono tante le persone che stanno protestando. La legge purtroppo permette ancora la caccia, nonostante la contrarietà della maggioranza dei cittadini, e Bambotto è stato ucciso “legalmente”, legalmente ma ingiustamente! Vogliamo giustizia per Bambotto! La sua uccisione ha danneggiato tutta la comunità, e qualcuno, che sia il cacciatore o chi gli ha concesso di poter sparare e uccidere Bambotto, dovrà rispondere per danni morali. Giustizia per Bambotto! Basta caccia!”.

L’uccisione di Bambotto è stata giustificata dalle associazioni dei cacciatori dichiarando che Bambotto era diventato aggressivo, dichiarazione decisamente contestata dagli attivisti di Meta Parma: “Bambotto era un cervo dolcissimo e non era affatto aggressivo, come si vede benissimo da tutti i video pubblicati in rete e dalle numerose testimonianze dei cittadini che lo conoscevano. Come al solito, i cacciatori inventano scuse per uccidere gli animali, esattamente come sta succedendo anche agli orsi, ai lupi e ai cinghiali. E questa non è forse una truffa ai danni degli animali e di tutte le  persone che li amano? Esprimiamo piena solidarietà nei confronti di tutti i cittadini di Pecol che amavano Bambotto e lo accudivano, dando prova di grande umanità. La caccia è un danno da abolire: uccide gli animali e spezza il cuore delle brave persone.”

Associazione Meta Parma




A SAN MARTINO

Torna Cantine Aperte

Abruzzo, 26 ottobre 2023. Arriva novembre ed è tempo di Cantine Aperte a San Martino in tutta Italia con tante esperienze enoturistiche da vivere lungo tutta la penisola nelle aziende del Movimento Turismo del Vino.

Non manca naturalmente l’Abruzzo che anche quest’anno partecipa alla manifestazione con giornate di visita in cantina, degustazione dei vini nuovi e tante altre interessanti attività: saranno 5 le aziende associate a MTV che da domenica 5 Novembre a domenica 12 Novembre proporranno interessanti eventi per tutti gli appassionati di enoturismo nella nostra regione.

Si parte domenica 5 Novembre con Dora Sarchese a Ortona e Faraone Vini a Giulianova, quindi sabato 11 Novembre con appuntamenti da Cantine Maligni a Chieti e da Tenuta Ferrante a Lanciano, infine Domenica 12 Novembre da Feudo Antico a Tollo.

“Con Cantine Aperte a San Martino ci avviamo alla conclusione di un’annata che per il Movimento Turismo Vino Abruzzo è stata ricca di soddisfazioni” dice il Presidente Nicola D’Auria che continua “abbiamo iniziato il 2023 con l’importante evento Enoturismo Abruzzo a Loreto Aprutino, quindi una bellissima edizione di Cantine Aperte a Maggio, la festa per i 30 dell’associazione a Pescara, Calici di Stelle a Ortona e in tantissime aziende, il rinnovo del direttivo, l’ormai fortunatissimo Cantine Aperte a Vendemmia da poco concluso e la novità di Calici in Grotta organizzato in collaborazione dell’Associazione Terre dei Vestini. Con Cantine Aperte a Natale chiuderemo in bellezza anche questa stagione che ha visto decine di migliaia di enoturisti nelle nostre cantine”.