SICUREZZA STRADALE

“Stop al nuovo codice della strage”, all’interno di una mobilitazione nazionale contro la revisione del nuovo codice della strada proposta dal ministro delle infrastrutture Salvini

Teramo, 9 marzo 2024. FIAB Teramo si mobilita, insieme a tante altre città in Italia, per fermare la revisione del Codice della Strada proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento e ribadire “Stop al Nuovo Codice della Strage”.

Appuntamento: venerdì 8 marzo 2024 H. 9:00 P.zza Martiri della libertà Teramo

h. 9:15 Partenza da Teramo per Torricella Sicura dove ci sarà un volantinaggio aspettando la partenza della tappa

L’invito è a tutte e tutti di aderire partecipando alla mobilitazione a piedi o con la propria bici.

3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. 223.475 sono stati i feriti. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent’anni.

Una situazione, quella italiana, che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente.

Le principali cause di morte sono (secondo l’Istat) l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

Queste cause non vengono prese in considerazione dalla riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento.

La riforma viene proposta “per salvare vite in strada”, ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Infatti, limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030.

La proposta di riforma da una parte promuove “misure-vetrina”, come l’inasprimento di alcune pene, e dall’altra strizza l’occhio a chi vìola sistematicamente le regole. Vengono meno i presupposti per la tutela di chi è più vulnerabile e si indebolisce la convivenza tra i diversi utenti della città. Misure inefficaci e dannose che non migliorano le norme attuali e addirittura vanno ad aggravare la situazione, poiché non agiscono sulle cause della strage e sulla prevenzione.

La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione.

Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico.

Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.

“Stop al Nuovo Codice della Strage” è una mobilitazione che parte dalla piattaforma #Città30Subito (1) a cui si uniscono numerose associazioni e attiviste/i di tutta Italia.




PIAZZA OVIDIO PARKING!

di Giancarlo Odoardi

Pescara, 7 marzo 2024. Passo spesso dalle parti di piazza Ovidio, quella davanti al Parco della ex Caserma Di Cocco. L’altro giorno, per l’ennesima volta, ho rifatto il conteggio: da quando qui è possibile parcheggiare, ma con la disponibilità di solo 18 posti, si fa ahimè presto ad andare oltre 40 auto, cioè il doppio di quanto consentito.

Una volta che le macchine si sono messe tutt’intorno, sul lato esterno della piazza, si fa presto a riempire l’interno e a trasformare questo spazio pubblico “vuoto” in un luogo inaccessibile e pieno di lamiere.

Ho chiamato la Polizia municipale per segnalare la situazione e mi hanno cortesemente risposto di aver registrato la segnalazione. Non sono rimasto ad aspettare che arrivasse una pattuglia, o a verificare se arrivasse.

Certo è che il giorno dopo, la situazione era la stessa. Ma allo stesso modo anche il giorno precedente e così per quelli passati e suppongo futuri.

Ravviso due ordini di problemi.

l primo: la trasformazione di una piazza, un luogo pubblico di eccellenza per esercitare il diritto all’incontro e alla socialità tra i cittadini, in un parcheggio, dove le auto smettono di esercitare la funzione per cui sono state costruite, cioè il trasporto.

Il secondo: la trasgressione delle regole della sosta, cioè coloro che guidano lasciano l’auto dove non è consentito, senza il rischio di essere sanzionati, contando furbescamente su una sorta di “immunità di gregge”.

Chi usa l’auto deve farsi carico del problema della sosta, considerando che potrebbe non trovare un luogo in cui parcheggiarla; non può quindi scaricare sugli spazi ad altri destinati, o riservati a funzioni diverse, un’esigenza che non è compresa nel costo di acquisto del mezzo. Ma questo concetto evidentemente non è ancora molto chiaro e condiviso e coloro a cui lo spazio viene sottratto dovrebbero farsi sentire. Chiamando i vigili ad esempio. Ma anche rivendicando destinazioni diverse di certi luoghi pubblici, decisamente più civili!




NÉ SCUOLA NÉ AREA VERDE!

Il caso Fornace Bizzarri

Pescara, 7 marzo 2024. Oggi Radici in Comune è stata chiamata nuovamente dai cittadini: alle 9 di questa mattina in via della Fornace Bizzarri la ditta in subappalto, la Edil Novecento, ha iniziato il suo sit in per il mancato pagamento dei lavori da parte della ditta Montanarella Costruzioni srl.

C’eravamo noi, i cittadini, i giornalisti e la Digos. Il lenzuolo con scritta la protesta è stato riattaccato. E la preoccupazione, con buona pace dell’amministrazione che dorme sonni tranquilli, corre tra i residenti: quella di avere un manufatto lasciato così, sotto i loro balconi, visto che titolare ha denunciato tra l’altro irregolarità sulla qualità dei lavori e sulle norme che riguardano la sicurezza sul lavoro.

Una storia emblematica quella di via della Fornace Bizzarri:

la decisione imposta, senza alcuna concertazione sulle alternative che invece c’erano, della distruzione dell’unico parco è stata una scelta contro i suoi cittadini;

quando in Europa si spinge nel localizzare un parco a 300 m da dove si risiede, qui al contrario si va a distruggere una zona verde vitale per la comunità;

nessuna rigenerazione degli edifici scolastici che vengono chiusi per mancanza di alunni, si preferisce cementificare aree verdi;

paga il PNRR, ma quei fondi li pagheremo noi, semplicemente avremo uno sconto del 30%.

E ora, dopo il conflitto con i cittadini, assistiamo a un mancato controllo di quanto sta accadendo, responsabilità innanzi tutto etica da parte della Stazione Appaltante.

L’ex Parco di via delle Fornace Bizzarri è diventato così una storia simbolo della Pescara senza etica né rispetto né partecipazione.

Radici in Comune




L’ESTRADIZIONE DI ANAN YAESH

Pescara si mobilita contro

Pescara, 7 marzo 2024. L’Assemblea per la Palestina pescarese si mobilita per Anan Yaeesh, militante palestinese di 37 anni residente a L’Aquila. Anan è stato arrestato lo scorso 29 gennaio nel capoluogo abruzzese dopo la richiesta di estradizione presentata dalle autorità israeliane, nonostante avesse un regolare permesso di soggiorno con protezione speciale. Attualmente Anan è detenuto presso il carcere di Terni. Tramite l’affissione di uno striscione sul ponte del mare che recita “ANAN YAEESH LIBERO”, viene richiesto l’immediato rilascio di Anan e la cessazione della complicità con il genocidio in atto in Palestina da parte dell’entità coloniale israeliana. 

Approvare l’estradizione di Anan Yaeesh vuol dire esporlo ad un rischio di morte concreto ed estremamente probabile. In particolar modo a seguito della nuova legge in approvazione da ottobre in Israele che istituirebbe la pena di morte per “chiunque causi la morte di un cittadino israeliano spinto da motivi razzisti o di odio, e con lo scopo di danneggiare lo Stato di Israele e la rinascita del popolo ebraico nella sua patria”.

Le accuse contro di lui sono poco chiare e confuse: nel fascicolo, incompleto, si accusa l’uomo di aver finanziato la “brigata di autodifesa di Tulkarem” e il suo campo profughi, di circa 100 mila abitanti.

L’illegittimità dell’estradizione è chiara ed inequivocabile e si basa su due assunti.

Il primo riguarda la legittima attività politica di Yaeesh nel contesto della seconda Intifada: il diritto internazionale riconosce la legittimità della resistenza – anche armata – come strumento di liberazione da una forza occupante, condizione che vive dal 1967 il territorio della Cisgiordania, soggetto ad un’occupazione militare da parte delle forze sioniste. La situazione è riconosciuta anche dalla Corte internazionale di giustizia, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che hanno formalmente definito Israele come “potenza occupante”.

In secondo luogo, per la legge italiana l’estradizione non è concessa quando vi è ragione di ritenere che l’imputato verrà sottoposto ad atti che configurano/costituiscono la violazione dei diritti fondamentali della persona, condizione nota e sistemica delle carceri israeliane. Condizioni documentate  da infiniti report di organizzazioni non governative e dal Rapporto delle Nazioni Unite redatto dalla Relatrice Speciale sulla situazione dei diritti umani nel territorio palestinese.

La difesa legale di Yaeesh – composta da Flavio Rossi Albertini e da Stefania Calvanese – ha depositato un’istanza alla Corte d’appello de L’Aquila per chiedere la revoca della misura cautelare e la corte ha fissato una camera di consiglio il 12 marzo in cui si discuteranno le istanze presentate dai legali della difesa.

Si invita la popolazione a manifestare solidarietà, a mobilitarsi in sostegno di Anan e del popolo palestinese e in dissenso verso un sistema giuridico e governativo che sempre di più si sta rendendo complice di un genocidio. In particolare, durante le manifestazioni che si terranno in concomitanza con le discussioni presso la Corte d’appello a L’Aquila: la prima il 12 marzo.

Assemblea per la Palestina Pescara




SENTINELLE PER VALORIZZARE LA RICCHEZZA DELLA DISABILITÀ

Lettomanoppello. 05 marzo 2024. Due giornate intense presso la scuola secondaria di primo grado di Lettomanoppello “Alessandro Manzoni” in compagnia del Cav. Claudio Ferrante per trasformare il proprio pensiero sulla felicità e, attraverso sé stessi, cambiare il punto di vista sul mondo verso l’inclusione delle diversità e l’accessibilità universale.

Gli studenti delle classi 1E, 1F e 2E si sono misurati con i laboratori empatici e le attività di circle time per riflettere insieme sulle radici della felicità.

“Come amministrazione comunale siamo felici di aver potuto realizzare questo progetto per gli studenti della nostra scuola media per favorire la diffusione di una cultura civica ed inclusiva, speriamo che questa collaborazione con il cav. Ferrante possa continuare anche in futuro e ringraziamo l’assessore Conte per aver portato questo progetto di importante sensibilizzazione anche sul nostro territorio” così il sindaco di Lettomanoppello Romano D’Alfonso durante il saluto agli studenti a seguito del quale si è trattenuto ad assistere a una parte del laboratorio svolto in aula.

“Ho fortemente voluto anche a Lettomanoppello questo percorso pedagogico del Disability Manager Claudio Ferrante perché parlare di educazione inclusiva significa rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione, significa valorizzare la diversità intesa come valore in sé. La scuola è il luogo dove i giovani passano gran parte del tempo e dove apprendono i valori alla base della convivenza civile. Il ruolo della scuola è formare i cittadini del domani, facendo capire che la diversità è ricchezza per tutti gli studenti e per l’intera società. Il progetto Sentinelle di Civiltà e Felicità va in questa direzione, affrontando temi quali: empatia, solidarietà, pregiudizi e felicità. Un meraviglioso percorso motivazionale che tutte le scuole dovrebbero realizzare” dichiara l’Assessore Luciana Conte, Assessore alle Politiche Sociali, Pari Opportunità e Diritti dei soggetti diversamente abili Salute e benessere della Comunità, Servizi alla Persona della città di Lettomanoppello.

Alla presenza di insegnanti, Sindaco D’Alfonso e Assessore Conte i ragazzi guidati da Ferrante e coadiuvati da Mariangela Cilli e Clara Pezzino rispettivamente segretaria e socio volontario dell’associazione Carrozzine Determinate, si sono oggi  misurati con la passeggiata empatica in carrozzina per sperimentare e sperimentarsi alle prese con le barriere architettoniche e verificare come sia l’ambiente inaccessibile a far percepire la disabilità.

Pronti , attenti e riflessivi gli studenti hanno brillantemente acquisito e fatto propri concetti complessi legati alla disabilita e all’accessibilità universale, e hanno compreso come anche con i loro comportamenti quotidiani possano fare la differenza.

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




GIORNATA MONDIALE DELLE MALATTIE RARE

Eventi di sensibilizzazione e Primo Memorial di Mattia Maccarone. Le Associazioni dei pazienti raccolte in un Forum per parlare con una voce unica

Pescara, 5 marzo 2024. Oltre 400 persone, soprattutto famiglie e pazienti affetti da malattie rare, hanno affollato il Teatro Flaiano di Pescara nel pomeriggio del 29 febbraio scorso per prendere parte all’evento “Rare Disease Day 2024” la Giornata Mondiale di Sensibilizzazione per i bisogni della Comunità delle persone con Malattia Rara. Con l’occasione è stato ricordato il piccolo Mattia Micarone, il bimbo scomparso a soli 4 anni il 27 dicembre scorso dopo una coraggiosa lotta contro una complessa e rara cardiopatia congenita. I genitori Simone e Roberta hanno collaborato alla realizzazione della serata insieme all’Associazione Abruzzese Malati reumatici M. Alberti e all’Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie Aps e con il supporto della Referente regionale Malattie Rare, Dott.ssa Silvia Di Michele. Presenti diverse autorità regionali e cittadine, tra cui l’Onorevole Guerino Testa, l’Assessore regionale Dott.ssa Nicoletta Verì, l’Assessore comunale Nicoletta Di Nisio, il Rettore dell’Università di Chieti Prof. Liborio Stuppia e il Direttore del Dipartimento Oncoematologico ASL Pescara Dott.ssa Patrizia Accorsi, che hanno portato affettuosi saluti istituzionali.

Dal palco è stato inviato un ringraziamento per la disponibilità e la sensibilità dei rappresentanti delle istituzioni regionali, in particolare del presidente regionale Marco Marsilio e dell’Assessore Nicoletta Verì che da sempre si occupa della Rete delle Malattie Rare della Regione Abruzzo. Anche questa volta Verì ha assicurato la sua disponibilità a che la Rete, che già funziona, lavori insieme alle associazioni per definire la migliore presa in carico e sia di supporto a famiglie e pazienti nella lotta alle malattie rare. Un ringraziamento speciale alla Misericordia di Pescara.

Presentato il Forum delle Associazioni Malattie Rare

La serata è stata anche l’occasione di presentare il Forum delle Associazioni Malattie Rare della Regione Abruzzo, nato a gennaio 2024, che raccoglie le associazioni rappresentanti i pazienti di diverse patologie rare e gruppi di genitori. Scopo del Forum è parlare con una voce sola, portando con maggiore autorevolezza le istanze dei malati rari nei diversi tavoli, e collaborare con le Istituzioni per il potenziamento della nuova rete regionale delle malattie rare da poco riorganizzata.

Nell’occasione, le associazioni del Forum hanno confermato la loro disponibilità a lavorare affiancando in modo concreto l’impegno della Regione, dei Comuni e delle istituzioni sanitarie per migliorare la presa in carico, l’assistenza e la qualità di vita dei pazienti rari e delle loro famiglie.

L’augurio del Forum è che le istituzioni confermino e consolidino quanto sin qui realizzato, rendendo l’Abruzzo un’eccellenza nella presa in carico dei pazienti, ma anche che garantiscano in futuro un adeguato sostegno a chi ha costruito negli anni questa realtà, aggiungendo le risorse economiche, le professionalità e gli strumenti necessari perché il Coordinamento Regionale possa continuare a dare una risposta efficace alle molteplici e complesse necessità dei pazienti. Hanno ricordato che lo Sportello di Pescara non è più un semplice sportello di ascolto ma un vero servizio che prende in carico oltre mille pazienti affetti da Malattie Rare, operando come centro clinico dei neonati richiamati al programma di screening neonatale esteso e come centro di prima accoglienza dei pazienti rari per i quali non è disponibile un centro regionale di riferimento.

L’evento di Pescara

Musica, ricordi e interventi si sono avvicendati sul palco di fronte a un pubblico commosso e partecipe. Straordinarie emozioni con la partecipazione di scuole di vario ordine e grado, tra cui l’Istituto Comprensivo 1 (sezione A di Fontanelle), ragazzi e professori tra cui lo straordinario batterista Carlo, fratello di Mattia. Emozionanti le esibizioni dei licei coinvolti dal Coordinamento in progetti di formazione ed inclusione: Andrea Verrocchio e Angela Palmarini del Liceo Classico di Pescara – indirizzo biomedico; Matteo Cipriani, Nicola Piccioli, Filippo Camplese e Letizia Panzese dell’Istituto Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo (PE); i bimbi e le bimbe della scuola materna dell’Istituto Comprensivo di Città Sant’Angelo, giunti con un autobus messo a disposizione e guidato dal papà di E., piccolo paziente affetto da malattia metabolica ereditaria.

Tanti artisti come ‘Nduccio, i giovanissimi Luk3, Solo e Crytical hanno vivacizzato la serata raggiungendo con la diretta tik tok i 350 mila fans in Italia e diffondendo così la sensibilizzazione globale anche attraverso i social. Altri graditi ospiti: Angela Di Donato, giovane promessa abruzzese della Crossver Academy, co-conduttrice di “Dreams senior” su Rete 8, la nonna speciale Stefania Nosenzo, la dott.ssa Rossana Falcone ed il poeta e scrittore Paolo Ciammaichella, che si sono esibiti regalando momenti di straordinaria sensibilizzazione attraverso la musica e la scrittura.

Nel corso dell’evento la Responsabile dello Sportello Malattie Rare e Malattie Metaboliche della ASL di Pescara Dott.ssa Silvia Di Michele ha fatto il punto sull’importanza della collaborazione del coordinamento con la rete dei centri clinici e sono stati presentati alcuni importanti progetti regionali condivisi, come “Il prontuario per le malattie rare della pelle” con il Prof. Paolo Amerio e le novità in tema di malattie rare della vista con i Professori Rodolfo Mastropasqua, Lisa Toto e Mario Nubile dell’Università di Chieti. Tutti i clinici presenti delle quattro Asl abruzzesi si sono avvicendati sul palco a dimostrazione dell’importanza della multidisciplinarietà e della collaborazione.

La conduzione è stata curata dai giornalisti Paolo Castignani e Gigliola Edmondo, che hanno ancora una volta donato la loro grande professionalità e sensibilità al mondo delle malattie rare.

Presenti anche i Clown Doc, che hanno rallegrato i bambini, le Carrozzine Determinate, il Kiwanis Club D’Annunzio Pescara con il Presidente Dott. Stefano Tumini e Progetto Noemi che ha donato Uova di cioccolato a tutti i bambini. Aismme ha assicurato cioccolato aproteico ai bambini affetti da malattie metaboliche e sottoposti a dieta salvavita.

Particolarmente toccante l’arrivo in sala del Dott. Alessandro Capestro della SOD Cardiochirurgia di Ancona, che ha ricordato Mattia sottolineando la forza, la resilienza e la dignità con cui la sua famiglia ha combattuto e continua a testimoniare la forza della vita e la preziosità della rarità.

Non è mancato il supporto dal mondo dello sport e della danza: omaggi ai malati rari dal Team Karate Ortani, con le allieve Tafuri Mariagrazia, Pavone Alessia, Bimonte Loredana, Di Lorenzo Beatrice e Balducci Alessia, e dalla travolgente Sofia De Virgiliis con la Scuola di ballo di Francy Luca Dance di Francesca Marrone e Luca Candeloro.

A Teramo un dibattito di Cittadinanza scientifica

Focus su etica e malattie rare a Teramo nella Sala Teatro Delle Querce di Colleparco nella mattinata del 29 Febbraio, con un evento/dibattito di Cittadinanza scientifica. In un processo di sensibilizzazione è fondamentale, infatti, aumentare la consapevolezza, la conoscenza delle condizioni rare e di quello che comportano.

Tra i relatori: la dottoressa Silvia Di Michele Responsabile dello Sportello Malattie Rare e Malattie Metaboliche della ASL di Pescara, il dottor Francesco delle Monache, referente aziendale delle malattie rare della ASL di Teramo e Direttore dell’Unità Operativa Complessa Medicina Interna dell’ospedale di Teramo, il dottor Antonio Sisto , Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’ospedale Mazzini , la Dottoressa Chiara Di Sciascio Farmacista e referente farmacia Ospedaliera di Teramo , le Associazioni Insieme Per Silvia SCN2A Sonia Costantini e L’abbraccio dei prematuri Luisa di Nicola .




SCEMPIO NELLA STORICA VILLA COMUNALE

Vengono capitozzati molteplici alberi. Indignazione del co.n.al.pa. Abruzzo.

Sulmona, 5 marzo 2024. Sulmona. Alberi duramente capitozzati nella storica Villa Comunale, oggetto di importanti lavori di riqualificazione. Indignazione da parte del Coordinamento Regionale Co.n.al.pa. Abruzzo, struttura del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, che definisce gli interventi sugli alberi uno scempio che danneggia l’immagine di un monumento storico-naturalistico di grande valore. “Siamo rimasti sconcertati di fronte a questo intervento fuori da ogni regola che ha capitozzato alberi che prima stavano benissimo e che in ogni primavera-estate erano verdeggianti.

Ci chiediamo come mai così tanto accanimento sul verde di questo giardino storico. Il restauro di un parco di questa bellezza dovrebbe essere eseguito da specialisti dei giardini storici, figure competenti in materia di recupero e valorizzazione del verde storico e restauratori di giardini. In realtà qui assistiamo a un intervento di capitozzatura vietato dal decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 marzo 2020, Criteri minimi ambientali (CAM). Il Decreto si applica alle nuove aree verdi e alla riqualificazione di quelle esistenti ed è vigente su tutto il territorio nazionale con l’obbligo di osservare le norme adottate. Si devono evitare categoricamente la pratica della capitozzatura, della cimatura e della potatura drastica, sottolineando che tali pratiche sono dannose perché indeboliscono gli alberi e creano situazioni di instabilità generando maggiori costi di gestione.”

In pratica tutto il contrario di quanto eseguito nella Villa Comunale di Sulmona. Per il Co.n.al.pa. Abruzzo è fondamentale far rispettare assolutamente la vigente normativa per il rispetto dei beni ambientali. “Gli alberi della villa devono essere gestiti da specialisti arboricoltori che devono conoscere la fisiologia vegetale, le corrette pratiche di potatura, che devono intervenire per valorizzare gli esemplari arborei e non per distruggerli.” conclude l’associazione “Purtroppo, nonostante i buoni propositi non siamo per niente soddisfatti di questo “restauro” della Villa Comunale di Sulmona che rischia di essere deturpata nella sua immagine di polmone verde della città.”.

Coordinamento regionale Co.n.al.pa. Abruzzo




MENSA IN CENTRO

Servizio fondamentale ma irraggiungibile

L’Aquila, 5 marzo 2024. Dopo anni di battaglie della nostra associazione, finalmente arriva l’annuncio di una sala mensa in centro. Si tratta di un servizio fondamentale per gli studenti del polo di scienze umane che, finalmente, dopo anni di assenza del servizio, hanno un luogo in cui poter consumare il pasto, al pari degli studenti degli altri poli.

Come UDU abbiamo voluto fortemente l’apertura di una mensa in centro; infatti, l’iter si è avviato nel 2022 con la nostra associazione nel consiglio di amministrazione dell’Azienda per il diritto agli studi universitari. Già in quelle occasioni, alla luce della futura apertura della residenza Il Moro, avevamo sottolineato le criticità che l’apertura di una mensa in centro con la conseguente chiusura della mensa di Campomizzi avrebbe comportato. Uno dei problemi principali è rappresentato dalla distanza dall’odierna residenza universitaria “Il Moro” a Cansatessa. L’ADSU dovrebbe garantire agli studenti che usufruiscono del servizio abitativo, a cui si accede in base al reddito, anche la possibilità di utilizzare la mensa universitaria. Chi ha la borsa di studio dovrebbe poter usufruire gratuitamente della mensa, altrimenti la parte di borsa dedicata a questo servizio verrebbe persa e non rimborsata in alcun modo. Allo stesso modo, si dovrebbe garantire un servizio fruibile a studenti con invalidità residenti nelle strutture ADSU che hanno difficoltà nella preparazione autonoma dei pasti. La questione, inoltre, si aggrava per gli studenti che usano la sedia a rotelle in quanto la mensa in centro è raggiungibile solo tramite un percorso colmo di barriere architettoniche: strada sconnessa, salite e discese troppo ripide.

Le soluzioni che, come UDU, proponiamo sono diverse: la distanza potrebbe essere compensata dalla presenza di mezzi di trasporto pubblico, che ad oggi sono carenti o completamente assenti la domenica e in alcuni momenti della giornata, soprattutto la sera per rientrare in residenza dopo la cena. Questo problema persiste da inizio anno accademico fino ad oggi, periodo in cui la mensa è rimasta situata presso l’ex caserma Campomizzi, a metà strada tra il centro e Cansatessa. Dunque, se risultava già difficile raggiungere la residenza universitaria dopo la cena da Campomizzi se non a piedi o con un mezzo proprio, rientrare in residenza dal centro risulterebbe impossibile. È per questo motivo che riteniamo necessaria l’apertura serale della mensa di Coppito. Questa apertura raccoglierebbe un grande bacino di utenza: tutti quegli studenti che effettuano tirocinio fino a sera nei laboratori universitari o nelle strutture ospedaliere di Coppito, chi frequenta l’Accademia delle Belle Arti – che con la chiusura di Campomizzi non ha una mensa fruibile neanche a pranzo- , chi frequenta la palestra del Canada o la sua aula studio e chi semplicemente abita nei pressi del polo di Coppito: tutta un’utenza che difficilmente raggiungerebbe il centro storico ogni sera, sia per assenza di mezzi pubblici, sia per incompatibilità con gli orari universitari. Nei mesi passati abbiamo più volte ribadito, anche nel Consiglio di Amministrazione dell’ADSU, questa importante necessità. Crediamo, inoltre, sia fondamentale implementare il trasporto pubblico o inserire un servizio navetta che renda possibile lo spostamento degli studenti dalla residenza a Coppito o al centro, e viceversa, negli orari serali e la domenica, in modo che il servizio di ristorazione possa veramente dirsi fruibile da chi ne ha diritto.

Unione degli Universitari – L’Aquila




UNA CENA DI GALA DI BENEFICIENZA

Raccolta fondi per Lory a colori. Officina Culturale 66050

San Salvo, 5 marzo 2024. Dopo il successo e il sold-out dell’anno scorso, torna la cena di gala di beneficenza a favore di Lory a Colori, associazione che sostiene persone malate di cancro ed i loro caregiver con tanti servizi gratuiti.

L’evento, patrocinato dal Comune di San Salvo, è in programma sabato 9 marzo, presso il Gabri Park Hotel, ed è promosso da Officina Culturale 66050, una associazione culturale senza scopo di lucro nata dall’iniziativa di un gruppo di giovani di San Salvo con l’obiettivo di valorizzare e riqualificare il territorio, affrontando le problematiche locali attraverso il dialogo e la partecipazione, e di creare uno spazio che favorisca la crescita sociale e culturale, promuovendo al contempo l’aggregazione giovanile in un contesto privo di connotazioni politiche o partitiche.

In questa ottica, Officina Culturale 66050 propone la seconda edizione della Cena di gala, una serata di condivisione e sostegno a una causa nobile che prevede tre diversi menù: Pesce (euro 50), Carne (euro 40) e Bambini (euro 25), con una quota aggiuntiva di euro 10 destinata alla beneficenza. L’atmosfera sarà arricchita dalla musica dal vivo di Giuseppe Masciale. I partecipanti possono organizzare tavoli da 8 a 11 persone, con l’assicurazione di un’accoglienza attenta anche per chi si presenta da solo o in coppia.

Officina Culturale 66050, dunque, invita tutti a partecipare a questo evento, che si configura come un’opportunità per trascorrere una serata piacevole e allo stesso tempo contribuire attivamente al sostegno di “Lory a Colori” e alla missione della associazione culturale. Per prenotazioni e informazioni contattare il numero 334.3104316 o i canali social dell’associazione.




PRIMA GARA STAGIONALE DI CINOFILIA

L’Italcaccia a Spoltore. Vince Vinicio Coccione con il suo setter Macchia

Spoltore, 4 marzo 2024. È tornata, a distanza di un anno, nel comune di Spoltore, la seguitissima manifestazione cinofila su selvaggina immessa a scopo di ripopolare un territorio libero. Davvero un bel segnale che, grazie alla locale Sezione della Italcaccia, ha restituito ai tanti appassionati di cinofilia un ritrovato entusiasmo e una nuova ventata di speranza e interesse per un’attività che andrebbe sostenuta e rilanciata con più forza.

Alla fine, i numeri della manifestazione sono stati davvero soddisfacenti. La gara cinofila, a scopo di ripopolamento, ha richiamato numerosi appassionati che hanno salutato con favore questo “nuovo inizio” della stagione delle gare promosso dalla Italcaccia di Pescara.

La sezione comunale di Spoltore, della nota associazione venatoria diretta in Abruzzo da Francesco Verì, e sotto la sapiente regia dei dirigenti Elio D’Onofrio e Franco Di Tonto, ha saputo organizzare e dare vita ad uno schietto confronto tra cinofili locali, all’insegna del sano e corretto divertimento, il tutto allietato da un clima di festa e culminata, a metà mattinata, con una gustosa colazione a base di prodotti tipici locali.

Il bilancio definitivo di questa prima prova, si è rivelato, sotto tutti i punti di vista, più che lusinghiero: territorio idoneo al ripopolamento della specie immessa, un buon numero di capi di selvaggina liberati che saranno adeguatamente supportati dalle guardie volontarie venatorie nella loro fase di controllo e ambientamento, una bella occasione sociale fatta di convivialità e amicizia che hanno rafforzato la comune passione di partecipanti e organizzatori.

“L’Italcaccia di Pescara”, ha chiosato il presidente Francesco Verì, “nel ringraziare tutti i partecipanti, i giudici e i volontari che hanno permesso di realizzare questa iniziativa, continuerà a lavorare per rafforzare la cultura venatoria, cinofila e le attività ad essa connesse, organizzando tantissime altre manifestazioni nella provincia di Pescara”.

Non ultimo, è stato possibile vedere all’opera buoni cani e conduttori preparati, che hanno dato vita alla seguente classifica finale:

Categoria Cacciatori

1-           Vinicio Coccione s.i. Macchia;

2-           Lorenzo Della Croce s.i. Ares;

3-           Segio Amadio s.i. Zoe;

4-           Mario Valli s.i. Thor;

5-           Tony D’Olimpio Kurz Tito;

6-           Nicola Rapini p.i. Dik;

7-           Sergio Amadio s.i. Ares;

8-           Mario Valli s.i. Dea;

9-           Sergio Susini s.i. Vento;

10-         Egidio Berardinucci s.i. Ariel;

11-         Elio D’Onofrio s.i. Ardi;

12-         Pasquale Di Spena s.i. Ares;

13-         Pierpaolo Costantini s.i. Briciola;

14-         Elio D’Onofrio s.i. Aki;

15-         Antonio Rulli Kurz. Zero

Categoria Continentali garisti:

1-           Riccardo Basciano Kurz.

2-           Luca Centorame Kurz. Atos

Categoria inglesi garisti: n.p.




È MORTO IL PROF. DI FRANCESCO

Il cordoglio dell’ordine dei giornalisti

Chieti, 4 marzo 2024. L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo esprime profondo cordoglio e sincera vicinanza ai famigliari del professore e giornalista Gabriele Di Francesco che ci ha lasciati in data odierna. Già Professore associato di Sociologia generale e giornalista pubblicista, Gabriele Di Francesco è stata una delle colonne portanti dell’ex facoltà di Scienze sociali dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, dove ha insegnato Istituzioni di sociologia, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Organizzazione dei servizi sociali.

Gabriele Di Francesco ha saputo coniugare il rigore metodologico e didattico con la passione per i processi culturali e antropologici del territorio, studiati con versatilità e originalità. La sua intensa produzione editoriale testimonia la vivacità dei suoi interessi, intellettuali e di ricerca, sempre ispirati al connubio tra conoscenza e territorio.  Nel 2020 il prof. Di Francesco aveva vinto il Premio giornalistico “Polidoro” classificandosi al primo posto.




I COLLAGE IN CONCERTO A SULMONA

Serata in sostegno del reparto di ortopedia dell’ospedale. venerdi’ 19 aprile 2024 ore 21 – teatro comunale

Sulmona, 3 marzo 2024.  Venerdì 19 aprile 2024, alle ore 21, al Teatro comunale di Sulmona (L’Aquila), ci sarà il concerto dei Collage, una delle formazioni italiane più significative della musica pop italiana nata alla fine degli anni 70’. L’appuntamento è stato presentato questa mattina nel capoluogo peligno nel corso di una conferenza stampa, che ha visto la partecipazione della formazione sarda, composta dal leader Tore Fazzi (voce solista e basso), Francesco Astara (batteria), Fabio Nicosia (tastiere, pianoforte e cori) e Uccio Soro (chitarre e cori).

Il concerto, promosso dall’Associazione Culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il patrocinio del Comune di Sulmona, darà il via alla nuova edizione di “Musica e solidarietà – Una colonna sonora per la vita” a sostegno quest’anno del reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona. I posti a sedere sono numerati con prenotazione obbligatoria (per informazioni sulla serata si può contattare il 389 9737620 oppure scrivere a vbisestile@gmail.com).

“Dopo il successo delle precedenti edizioni”, ha spiegato il presidente del Nomadi Fans Club, Vincenzo Bisestile”, “Ci siamo posti per il 2024 un nuovo obiettivo, che è quello di acquistare un macchinario di ultima generazione da destinare al Reparto di ortopedia dell’ospedale di Sulmona e da rendere disponibile per l’utenza del centro Abruzzo. Abbiamo scelto i Collage che hanno subito sposato questa iniziativa di musica e solidarietà”.

L’assessore al bilancio del comune di Sulmona, Armando Critani, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale “che da sempre è vicina agli appuntamenti culturali, soprattutto se sono finalizzati a un fine sociale. Appuntamenti di questo tipo sono sempre da lodare e siamo sicuri che anche quest’anno l’obiettivo sarà raggiunto”.

Il direttore facente funzioni del reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona, Fabio Lombardi ha spiegato l’obiettivo di quest’anno. “Si tratta di un ecografo portatile, che potrà essere utile al nostro reparto sia in campo diagnostico che terapeutico”, ha spiegato Lombardo, “Sarà utile per le infiltrazioni articolari e soprattutto per l’anca. Ritengo che poter avere nel reparto questo apparecchio ci permetterà di poter migliorare e implementare le richieste che sono sempre più numerose”.

I Collage presenteranno al pubblico tutti i maggiori successi, come “Due ragazzi nel sole”, “Tu mi rubi l’anima” “donna musica”, “Sole rosso” e tutti gli altri, fino al più recente singolo “Rinasco”. “Sono sicuro che questo ecografo portatile arriverà all’ospedale di Sulmona”, ha detto il fondatore del gruppo Tore Fazzi, “La musica fa bene. Ringrazio l’associazione Nomadi Fans Club e Vincenzo Bisestile per averci coinvolto in questo progetto. Faremo una grande festa il 19 aprile. Canteremo tutti insieme e ci divertiremo. Sin dai nostri esordi siamo sempre venuti a suonare in Abruzzo. Ogni anno facciamo almeno cinque tappe in questa regione e siamo contenti di tornare a Sulmona, dove abbiamo suonato alcuni anni fa”.

I Collage hanno propiziato gli amori estivi di diverse generazioni. Con la loro musica hanno conquistato notorietà e successo negli anni Settanta e Ottanta, affermandosi con un pop melodico originale e coinvolgente. Nel 1976 si aggiudicarono il Festival di Castrocaro con “Due ragazzi nel sole”, mentre l’anno seguente si piazzarono al secondo posto al Festival di Sanremo con il brano “Tu mi rubi l’anima”. Un brano, quello che arrivò secondo alla kermesse sanremese, che poi scalò le classifiche di gradimento, affiancandosi a dei big della musica nazionale e internazionale. Della formazione storica del gruppo, l’unico rimasto è Tore Fazzi. Tra un tour e l’altro la band partecipa ad altre tre edizioni del festival di Sanremo (alla XXIX edizione del 1979 con “La gente parla”, alla XXXI edizione del 1981 con “I ragazzi che si amano” e alla XXXIV edizione del 1984 con “Quanto ti amo”) e lancia in Spagna e Sudamerica “Como dos niños”, “Poco a poco…”, “La gente habla” e “Sol caliente”, versioni spagnole di alcuni tra i maggiori successi del complesso. Negli anni ’90 il rilancio discografico con l’album “Replay” (1994) e l’antologia “Settantaseiduemila” (2000). Nel 2003 nascono le nuove atmosfere di “Abitudini e no”, un progetto discografico di inediti dove le melodie italiane si vestono di sonorità e ritmi rock-blues e persino funky. Dal concerto registrato nell’agosto 2008 a Muro Leccese (Lecce) viene pubblicato un doppio album live nel 2010, che raccoglie le atmosfere delle ultime esibizioni e un nuovo singolo inedito: “Non ti dimenticherò”. Nel 2020, in piena pandemia, il frontman Tore Fazzi pubblica il suo primo album solista, “Lughe noa”, contenente tracce inedite in lingua sarda, oltre alla più classica delle melodie sarde, “No potho reposare”. Nel 2022 il gruppo ha pubblicato il singolo “Accanto”, mentre lo scorso anno è uscito “Rinasco”.




SERGIO CARAFA CONFERMATO

UNPLI Chieti nomina il presidente della rete provinciale delle Pro Loco

Chieti, 2 marzo 2024. Sergio Carafa è stato confermato per acclamazione presidente dell’UNPLI provinciale di Chieti, la rete di rappresentanza di riferimento delle Pro Loco. L’elezione, avvenuta questo pomeriggio a Fossacesia, nella splendida cornice del Parco dei Priori, alla presenza di oltre 40 delegati delle associazioni aderenti e di circa 100 socie e soci, oltre che del presidente regionale Sandro Di Addezio, e del padrone di casa, il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio. L’assemblea ha dato il via ai festeggiamenti per il 25mo anno dalla fondazione del comitato provinciale, avvenuta nel 1999.

Il presidente Carafa, nel relazionare il lavoro svolto, ha tenuto a rimarcare il grande lavoro di rappresentanza, che ha portato la rete provinciale a raggiungere il ragguardevole traguardo di 62 Pro Loco associate. Numero, peraltro, destinato a crescere poiché vi sono alcune associazioni nate da poco, affiancate nello start-up proprio dallo staff dell’UNPLI. Un passaggio è stato fatto poi sul tema della progettazione: Carafa ha sottolineato i passi avanti fatti nell’ultimo mandato, “che ci hanno permesso – dichiara il neopresidente – di ottenere finanziamenti a valere di bandi nazionali e regionali e di stringere partenariati progettuali forti, con istituzioni quali la Provincia di Chieti”. Tra le altre iniziative citate: Scuolaculture, partnership con Europe Direct Chieti, partecipazione all’evento Art Bike & Run + Wine, Muri parlanti – Talking walls 3.0, inaugurazione della nuova sede provinciale di Lanciano.

“Il Servizio Civile Universale – prosegue Carafa – è l’altro nostro fiore all’occhiello. Sono circa 20 le volontarie e i volontari in servizio nelle nostre sedi, e questo ci inorgoglisce perché diamo ai giovani che non vogliono andare via dai loro paesi gli strumenti per tentare di farcela e di vincere la loro personale sfida che è anche la nostra. In prospettiva – prosegue Carafa – auspichiamo un ruolo sempre più incisivo nel terzo settore e un riconoscimento delle nostre Pro Loco nel sistema turistico regionale, non solo sulla carta ma anche con i fatti. E ricordiamoci che siamo un baluardo di socialità e di vivacità culturale in quelle aree che restano fuori dalle direttrici principali”.

“Ben volentieri sono qui a Fossacesia per sostenere l’amico Sergio e per testimoniare il clima di grande condivisione umana e di strategie che oggi caratterizza l’UNPLI Abruzzo – commenta il presidente regionale Sandro Di Addezio – Solo in questo modo si dà forza a un mondo che rappresenta 260 associazioni, un numero in crescita così come in crescita gli attuali circa 20mila soci delle Pro Loco UNPLI che ogni giorno lavorano per contribuire alla crescita dell’Abruzzo”.

Oltre al presidente Carafa, il consiglio provinciale appena insediatosi è composto da Floriana Geniola (Pro Loco Caldari APS), con incarico di vicepresidente, Giuliana Chioli (Pro Loco Cupello APS), Panfilo D’Ercole (Pro Loco Scerni APS), Romano De Sanctis (Pro Loco Villalfonsina APS), Daniele Di Florio (Pro Loco Paglieta APS), Stefano Di Rado (Pro Loco Filetto APS), Gemma De Ritis (Pro Loco Fara Filiorum Petri APS), Tommaso Palmitesta (Pro Loco Miglianico APS), Mattia Rossi (Pro Loco San Giovanni Lipioni APS), Maria Sabatini (Pro Loco San Salvo APS), Mercurio Saraceni (Pro Loco Città del Vasto APS), Christian Simonetti (Pro Loco Colledimezzo APS). Segretario provinciale è stato confermato Giovanni Scopinaro (Pro Loco Romagnoli APS di Mozzagrogna). È stata poi creata una segreteria di presidenza per affiancare i dirigenti nell’affrontare temi di rilievo: Francesca Cannone (coordinamento), Antonio Campagna (eventi), Carlo D’Angelo (comunicazione), Adele Amore (progettazione), Maria Antonietta Serafini (sicurezza e Protezione Civile), Elisa Tano (Servizio Civile Universale).




LA SALUTE È UN DIRITTO

Abbattiamo le liste d’attesa

Pescara, 2 marzo 2024. In Italia il 28,5% delle persone bisognose di prestazioni sanitarie è costretto a rinunciarvi per motivi economici o per le lunghe liste di attesa. I due aspetti sono legati, dal momento che spesso l’unica strada conosciuta dai cittadini per ovviare a tempi di attesa non consoni con le necessità di cura è quella di rivolgersi, a proprie spese, a strutture private.

In Abruzzo la situazione non appare migliore, come viene spesso segnalato da chi si rivolge al Cup per prenotare visite o cure sanitarie. Tale condizione del sistema sanitario contravviene le disposizioni sui tempi di attesa, che sono una specificazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), introdotti con la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001 e che dovrebbero garantire l’esercizio del diritto alla salute sul territorio. In effetti, il rispetto dei tempi indicati dal medico di base sulle ricette è un aspetto fondamentale del diritto alla salute del cittadino (costituzionalmente garantito), dal momento che tempi di attesa oltre quelli massimi possono comportare gravi compromissioni per lo stato di salute dei pazienti.

La Regione, quindi, ha l’obbligo costituzionale di garantire le funzioni/prestazioni sanitarie e sociosanitarie incluse nei Lea. E l’Asl, mediante il servizio di prenotazione, ha il dovere di rispettare il diritto pienamente e immediatamente esigibile che il cittadino ha di accedere, entro i tempi massimi di attesa, a servizi e prestazioni sanitarie. Per questo la Casa del Popolo “La Conviviale” lancia il “Coordinamento vastese per il diritto alla salute”.

Uno sportello che analizza le violazioni segnalate dai cittadini, aiutandoli a preparare il ricorso individuale per affermare il pieno rispetto dei tempi di attesa. Lo sportello nasce dall’esperienza del Coordinamento lodigiano per il diritto alla salute (con il quale quello vastese è in stretto contatto e con il quale collabora attivamente) che ha già maturato esperienza in tal senso ed ha già portato avanti con successo numerose vertenze (tanto da meritarsi l’attenzione di testate e trasmissioni a diffusione nazionale) garantendo, in questo modo, il rispetto dei tempi di attesa e quindi il diritto alla salute dei cittadini.

Lo sportello del “Coordinamento vastese per il diritto alla salute” sarà aperto il lunedì dalle 9:00 alle 11:00 e il mercoledì dalle 17:00 alle 19:00, con l’intenzione di aumentare i turni di apertura.




COSA SUCCEDE IN VIA DELLA FORNACE BIZZARRI?

A cura di Radici inComune Associazione Politico Culturale

Pescara, 1° marzo 2024. Èda Luglio 2023 che il terreno su cui sorgeva il piccolo parco urbano di via della Fornace Bizzarri a Pescara è un cantiere circondato da un’alta recinzione di lamiere.

Dove un anno fa è iniziata una battaglia civile e legale che ha visto contrapposte le 120 famiglie e il parroco del quartiere da un lato e l’amministrazione comunale dall’altra ora sorge uno scheletro di cemento armato, l’ossatura del famoso asilo nido a forma di farfalla tanto osannato dal sindaco Carlo Masci e vicesindaco Gianni Santilli. Le magnifiche alberature che tanto donavano al quartiere, abbandonate e morte sui lati. Giochi e panchine ammassati pronti da tempo per la discarica.

Un asilo che come sempre sostenuto dagli abitanti poteva essere realizzato in terreno adiacente, libero da piante e cose senza procurare tanto dolore e tanto sperpero inutile di denaro pubblico; ricordiamo che la realizzazione del parco costò più di 20 anni fa 200 milioni lire e chissà quanti altri soldi sono occorsi per demolirlo.

Ora è di ieri la notizia dell’apparizione per pochi istanti di un lenzuolo appeso su una delle lamiere di recinzione dove qualcuno, probabilmente un operaio, ha pennellato con la vernice nera “È UNA VERGOGNA PRENDONO I SOLDI DEL P.N.R. L’IMPRESA MONTANARELLA S.R.L. E NON PAGANO GLI OPERAI È DA SCHIFO CHE IL COMUNE NON BLOCCA I PAGAMENTI “

Oggi, 1° marzo 2024 alcuni residenti ci segnalano con delle foto che il cantiere sembra improvvisamente svuotato da macchine e cose, apparentemente abbandonato.

Vista la sequenza dei fatti, la paura dei residenti è che l’impresa Montanarella Srl, o chi per essa abbia poi effettivamente eseguito il lavoro non sia stata pagata, motivo per cui nei giorni scorsi ha deciso l’interruzione dei lavori.

Uno scheletro di cemento e la paura, questo per ora c’è a Via della Fornace Bizzarri.

Gli abitanti dei palazzi che si affacciano sull’area aspettano con timore di sapere che succede sperando sul fatto che magari questo sia solo uno step tecnico perché dopo l’angoscia e il dolore subito per la distruzione del parco, ora è la paura che si ritrovino con un cantiere abbandonato sotto casa. Con la fiducia totalmente persa in chi dovrebbe amministrare beni e cose, e la paura sul futuro della città noi comprendiamo il loro dubbio e ci chiediamo: È questo ciò che gli abitanti del quartiere di Via della Fornace Bizzarri si ritroveranno? Sono queste storture che la città di Pescara avrà in cambio del sacrificio di tanta della sua vivibilità e del suo verde




IX GIORNATA DELL’UDITO

La onlus abruzzese Udito Italia a Montecitorio per un grande evento di sensibilizzazione sull’importanza della salute uditiva

Roma, 1° marzo 2024. Tra le novità presentate a Roma, il nuovo decreto patente e la prima Pubblicità Progresso del settore.

“È ora di cambiare mentalità: facciamo sì che le cure per l’udito diventino una realtà per tutti!”. È questo il messaggio globale lanciato dall’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità), in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito 2024, che si celebra il 3 marzo di ogni anno, in tutti i Paesi del mondo.

Anche l’Italia partecipa all’evento organizzando un grande evento di sensibilizzazione sull’importanza della salute uditiva: la IX Giornata dell’Udito organizzata a Roma, nella prestigiosa sede di Palazzo Montecitorio.

«Come ogni anno l’Italia risponde presente all’appello dell’OMS per richiamare l’attenzione di istituzioni e mondo della sanità sul problema delle cure uditive – dichiara Valentina Faricelli, presidente di Udito Italia -. Quest’anno si punta su un radicale cambio di mentalità, perchè intorno al mondo dell’udito esiste ancora un forte stigma che ne ostacola la prevenzione, la diagnosi precoce e la successiva cura. Quindici anni fa, Udito Italia è scesa in piazza, portando la cura dell’udito tra la gente, grazie all’evento Nonno Ascoltami! Si è partiti dai controlli gratuiti nelle piazze di tutta Italia per le persone più anziane, fino ad arrivare a coinvolgere anche i più giovani. I bambini, per i quali la diagnosi precoce e gli screening neonatali sono fondamentali per lo sviluppo del linguaggio, gli adolescenti, ogni giorno a rischio ipoacusia per colpa di stili di vita che mettono a dura prova il sistema uditivo. E infine per tanti lavoratori troppo spesso esposti ad ambienti ad alto rischio rumore».

«L’ipoacusia resta una disabilità invisibile, perché troppo spesso trascurata e non trattata – interviene Mauro Menzietti, fondatore di Udito Italia e membro del Worl Hearing Forum dell’Oms, organismo che detta le politiche dell’udito a livello mondiale -. E questo ne accresce la diffusione con gravi conseguenze per le popolazioni. Basti pensare che rappresenta la terza causa di disabilità a livello mondiale, ha costi economici altissimi e costi sociali allarmanti. Una situazione che bisogna necessariamente invertire, anche alla luce dei dati Oms, secondo cui il 90 per cento dei casi di ipoacusia sarebbe evitabile, grazie a migliori stili di vita e a una maggiore informazione e sensibilizzazione».

Ospite d’eccezione della giornata, il campione mondiale di ciclismo, Francesco Moser. «Da ex atleta, posso dire che così come è importante mantenere uno stile di vita sano, tra alimentazione corretta e attività sportiva, altrettanto fondamentale è mantenere l’udito attivo e funzionale, per avere una vita sana ed efficiente ogni giorno, anche per chi non è più giovanissimo».

Moser parla del suo rapporto particolare con l’Abruzzo. Nel 1975 infatti proprio a Pescara vinse il suo primo campionato italiano, il Trofeo Matteotti che segnò l’inizio di una carriera prestigiosa. Con 273 vittorie da professionista, Moser è il ciclista italiano più vincente di sempre.

LANCIO DELLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PUBBLICITA’ PROGRESSO SULL’UDITO

A partire da domani 2 marzo, e per tutto il mese di marzo e aprile 2024, Rai e Mediaset manderanno in onda il primo spot Pubblicità Progresso sul mondo dell’udito.

Dai più volume alla vita. La prevenzione uditiva è importante

Un progetto congiunto, portato avanti da Confindustria dispositivi medici, Anifa, Ana e Anap, Associazione nazionale aziende e audioprotesisti professionali.

CAMPAGNA UDITO E SICUREZZA STRADALE

Approvato dalla Commissione Trasporti un emendamento al DDL Codice della strada, che modifica l’esame audiometrico che viene fatto al momento del rilascio della patente. Diventerà un esame strumentale, utile anche come un primo test dell’udito.




COSÌ SI ANNIENTANO I MINORI

Tribunale di Teramo: la giustizia ingiusta

Teramo, 29 febbraio2024. I Tribunali, ma non tutti per fortuna, quando è finita la convivenza dei genitori e sono chiamati a disporre l’affido dei minori notoriamente non funzionano ed operano inaccettabili discriminazioni nei confronti del padre. I principi della bigenitorialità e della cogenitorialità non solo non trovano spazio nei provvedimenti che il giudice emette ma nemmeno vengono fatti rispettare quando l’inadempiente è la madre. Il tribunale di Teramo ne è un tipico esempio, arrivando perfino ad imporre le volontà del giudice istruttore che ha sempre fretta di chiudere il procedimento anche quando le sue imposizioni, in definitiva, danneggiano prevalentemente i figli perché una giustizia ingiusta non fa altro che alimentare una pericolosa conflittualità genitoriali. Non esiste, nell’affido dei minori, il rispetto dello Stato di diritto ma solo una più o meno sfacciata politica di genere. Il caso che riportiamo è molto eloquente ed è uno dei tanti che accadono a Teramo e in Abruzzo e di cui, per riverenza ai magistrati, nessuno ne parla.

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Un padre italiano è vittima della cattiva gestione degli affidi dei minori nelle separazioni. I figli, collocati presso di lui fin da quando quello più piccolo aveva tre mesi perché la madre, extracomunitaria, voleva affidarli al comune e collocarli in una comunità (sulla cui gestione sarebbe doveroso indagare, visto che è stata cofondata dal legale della signora) poiché non voleva, a suo dire negli sms i9nviati al marito, sacrificare il proprio tempo libero per i figli. Il padre si è opposto e il giudice, in base alle sue capacità genitoriali, li ha collocati presso di lui anche se uno aveva appena tre mesi (!).

Dopo due mesi, la madre, fiutate le possibilità economiche, cambia idea e pretende la collocazione dei figli presso di sé, un assegno di mantenimento per loro da parte del padre, l’assegno unico al 100% che per legge spetta al 50% a ciascun genitore, consapevole che,  essendo per propria scelta quasi disoccupata (mentre in realtà aveva ed ha molte risorse economiche derivanti da redditi non dichiarati e/o non dichiarabili), avrebbe avuto accesso ai vari contributi e benefici degli enti pubblici e privati destinano a genitori disoccupati (in questo caso anche extracomunitaria) con figli a carico.

Cambia il giudice che segue il procedimento e l’attuale, spudoratamente sbilanciata verso la madre, nell’udienza esprime una valutazione non lusinghiera sulla scelta fatta dal suo predecessore, accoglie con inaudita solerzia tutte le richieste della madre senza aprire il contraddittorio per metterle a confronto con le documentate denunce paterne sull’uso strumentale che la stessa fa dei figli, abbandonandoli giorno e notte sistematicamente a persone terze, sue connazionali, di cui al padre non è dato conoscerne la nazionalità e il nome, forse, anche perché potrebbero essere senza permesso di soggiorno e/o avere possibili debiti con la giustizia.

Il giudice per chiudere subito il procedimento pretende un immediato accordo tra i genitori altrimenti, se il padre non accetterà senza discutere le sue condizioni, prenderà in considerazione, come detto in udienza, anche l’ipotesi della sospensione della sua responsabilità genitoriale. Una cosa vergognosa che mal si concilia con la scritta che troneggia nelle aule dei tribunali: La legge è uguale per tutti. Il ricorso al Csm sarà inevitabile perché ciò non rientra nella discrezionalità del giudice ma è un vero e proprio sopruso discriminatorio della figura del padre a danno dei figli. Il contraddittorio, alla luce della legge, è un diritto del genitore e non una concessione del giudice.

Il giudice rigetta le richieste paterne: permanenza dei figli presso di lui, come già avveniva, oppure, in subordine, un loro affido paritario (che automaticamente esclude l’assegno di mantenimento), condivisione preventiva di tutte le spese straordinarie con un fare agitato che poteva essere ritenuto minaccioso, considerato il tono alterato della voce e il particolare gesticolare. Il magistrato, incurante delle richieste paterne e della procedura civile, impone la collocazione dei figli presso la madre, un assegno di mantenimento a carico del padre di €. 500 al mese per due figli, allora di sei mesi e tre anni, e pretende (impone) la rinuncia da parte del padre della sua quota dell’assegno unico a favore della madre (circa €. 500 al mese) mentre la legge prevede che sia equamente ripartito tra i genitori non conviventi e riconosce al padre il diritto di tenere i figli il 35% del tempo, non concede che i giorni infrasettimanali di permanenza non coincidano con il martedì e giovedì perché lui ha il rientro pomeridiano, arrivando sarcasticamente ad affermare che se deve lavorare, in quei giorni rinuncerà a prelevarli! Anzi, per imporgli il martedì, ha fatto sì che, per cinque giorni, il padre non vedrà i figli mentre in cinque giorni li tiene per 4 gg. quasi consecutivi. Una persecuzione o una tutela del superiore interesse dei minori? Ma scherziamo?

Il dominante giudice non vincola le spese straordinarie al consenso preventivo del padre, non dispone indagini sui redditi della signora e sulle attività che svolge, anche di notte, lasciando quasi sempre i figli da soli a persone terze, sulle sue proprietà immobiliari nel paese di origine, sui suoi investimenti finanziari anche all’estero e sui suoi numerosi conti correnti. Non si chiede, dunque, da dove derivi tanta disponibilità finanziaria pur lavorando due/tre ore al giorno con una cooperativa di pulizie. Il padre deve sborsare per i figli, il 45% del proprio stipendio, oltre a tutte le spese che sostiene per comprare loro quello che la madre non compra, compreso l’abbigliamento che la madre utilizza quelli che trova nei centri di carità e così utilizzare solo per sé l’oltre mille euro mensili tra mantenimento paterno e assegno unico.  

Il giudice si rifiuta di intervenire sugli strani comportamenti della madre: dichiara miseria e paga l’affitto per due appartamenti; cura attentamente il proprio look che evidenzia una rilevante disponibilità economica; frequenta locali costosi con i suoi amici “attempati” (che cambia continuamente, portandoli a dormire a casa anche quando ci sono i figli e con essi accompagna i minori a scuola o va a riprenderli, non potendo mandarci altri a seguito del diniego paterno visto che non conosce l’identità delle persone indicate dalla moglie) e/o coetanei connazionali con fluidità di contanti. Il giudice si guarda bene dal prendere provvedimenti in merito all’assegno unico, lasciando che nel frattempo lo continui a riscuotere la madre, e non interviene sulla mancata applicazione dei provvedimenti del tribunale da parte della madre e sulla impossibilità del padre di parlare al telefono con i figli all’ora di cena.

Non interessa ai bambini il fatto che sia in atto un tentativo di alienazione dei figli dal padre e che gli stessi per le materne violenze psicologiche e non solo, hanno un difficile rapporto con il padre all’inizio della permanenza con lui, mostrandosi violenti e offensivi per poi mettersi a piangere quando devono ritornare dalla madre. I bambini, inoltre, spesso sono sporchi e vengono portati a scuola con abiti e scarpe piccoli e consunti e la scuola spesso è costretta a chiedere al padre il ricambio per quello più piccolo perché la madre, che percepisce l’assegno di mantenimento e l’assegno unico non lo fa. 

Il calvario di questo padre e dei suoi figli è causato ed alimentato dai centri antiviolenza, dai servizi sociali e dall’inerzia di un tribunale che, dinnanzi alle dovute denunce del genitore, invece di prenderne atto e predisporre indagini approfondite, lo perseguita con provvedimenti discriminatori contrari alla legge e al buon senso imposti, sotto la minaccia della possibile sospensione della responsabilità genitoriale. La signora non segue i figli e continua a ripetere che lascia i figli a chi vuole perché lei non rinuncia alle proprie libertà.

Il servizio sociale che dovrebbe informare il tribunale, di fatto non riporta la verità dei fatti nelle sue relazioni scritte e in quelle verbali, riservate con il giudice, la scuola si sta allineando con il servizio per non mettersi contro le lobby che gravitano attorno al servizio stesso e per non contraddire i collegati centri antiviolenza che, senza scrupoli, invitano la signora a denunciare continuamente il marito di violenza contro di sé e contro i figli, anche quando non c’è, tanto lei usufruisce del patrocinio a spese dello stato, anche se chiaramente non ne ha diritto. Una cosa è certa, ci si muove nel campo dei presupposti tribali dove la persona non conta nulla, soprattutto se italiana poiché c’è una consolidata logica di razzismo al contrario.

Questa è la giustizia ingiusta amministrata in alcuni tribunali e da qualche giudice.

Ubaldo Valentini, presidente Associazione Genitori Separati per la Tutela dei Minori (aps)




MAGGIORE INTENSITÀ NELLA PRESENZA

Le ACLI di Chieti hanno incontrato l’Arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte

Chieti, 28 febbraio 2024. Nel tardo pomeriggio di ieri, 27 febbraio, la Presidenza provinciale delle ACLI, guidata dal neopresidente, Antonello Antonelli, ha incontrato l’arcivescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, per presentargli la composizione degli organismi direttivi eletti lo scorso 8 febbraio e condividere il programma di mandato per il quadriennio 2024-2028.

Insieme al presidente c’erano i vicepresidenti Giulio Totaro e Mimmo D’Alessio, il responsabile dello Sviluppo Associativo Maurizio Adezio, la segretaria provinciale per l’Amministrazione, Annalisa Sdrubolini, e il delegato al Registro Unico del Terzo Settore e alla piattaforma Proximo, Pietro Scarinci. 

L’incontro svoltosi presso il palazzo arcivescovile, è stato cordiale e familiare: mons. Forte ha espresso apprezzamento per il lavoro finora svolto dalle Acli sul territorio, ricordando alcuni dei passaggi significativi della storia dell’associazione in Italia e in particolare a Chieti, condividendo l’auspicio del presidente per un sempre più forte radicamento nel tessuto ecclesiale e sociale diocesano, in particolare camminando con l’intera Chiesa locale per il Sinodo.

«La nostra associazione provinciale – ha commentato al termine dell’incontro il presidente Antonelli – copre un vasto territorio che insiste su ben quattro diocesi, tra le quali quella di Chieti-Vasto è la più ampia e in cui insiste la maggior parte dei nostri circoli territoriali. Mons. Forte ci è stato particolarmente vicino in questo momento di transizione, partecipando con la sua parola di padre e pastore al nostro congresso provinciale del 20 gennaio scorso e accogliendoci oggi per questo incontro. 

Abbiamo fatto presente all’arcivescovo che le Acli della provincia di Chieti intendono marcare con maggiore intensità la propria presenza sul territorio, riconfermando e instaurando rapporti istituzionali tanto con le nostre realtà ecclesiali, quanto con le realtà istituzionali. Le Acli saranno sentinelle attente al dispiegarsi del dibattito pubblico, intervenendo con la nostra peculiarità, fatta di prudenza e concretezza. Abbiamo rinnovato a mons. Forte il nostro impegno a curare la nostra spiritualità, fonte della nostra azione, e ad essere vicini alle nostre associazioni di base, i circoli, la cui rete vorremmo anche estendere, convinti come siamo della bontà della nostra proposta associativa».




L’EROGAZIONE DEL BONUS SOCIALE

Ruzzo reti da gennaio forse risolti i problemi con il sii, saranno disponibili i dati  

Teramo, 25 febbraio 2024. L’associazione Robin Hood comunica ai beneficiari del Bonus Sociale Idrico, relativo alla rete gestita dalla Ruzzo Reti Spa, pare che da gennaio, sia disponibile del flusso dati dal Sistema Informativo Integrato (SII).

Il sistema gestisce i flussi informativi che nel nostro caso riguardano i beneficiari del Bonus Sociale per disagio economico. In precedenza, il compito era affidato ai comuni, ai quali bisognava rivolgere domanda, che venivano trasmessa al Gse e Ance…

La creazione di questo sistema consente alla presentazione del DSU (dichiarazione unica sostitutiva) per l’Isee (indicatore della situazione economica sociale) se si rientra nei parametri, la segnalazione all’operatore attraverso il SII.

Per entrare a sistema le società di erogazione del servizio idrico (definiti operatori) hanno dovuto seguire una procedura di accreditamento, nel caso della Ruzzo Reti ha avuto problematiche, queste riscontrate da altri erano soprattutto legate alla gestione dei dati relativi all’aspetto Privacy.

Da fonti Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che possono trovare conferma a marzo, avranno allora il feedback dell’operazione riuscita, da gennaio l’operatore Ruzzo Reti spa è stato in grado di ricevere i flussi e di conseguenza può erogare  i bonus sociali.

I beneficiari sono solo coloro che per nucleo familiare hanno un indicatore Isee inferiore a 9530,00 euro, elevato a 20.000,00 per i nuclei familiari numerosi.

L’Associazione Robin Hood rileva che la  Ruzzo Reti spa, non ha ancora aggiornato il sito ed i dati errati sul tetto dell’Isee a 8265 euro




VIVERE CON L’EPILESSIA

Comprendere la malattia e sfatarne i miti. Oggi un  convegno

Chieti, 24 febbraio 2023. Di epilessia non si parla quasi mai e, se se parla, è una parola appena accennata, come fosse un tabù, qualcosa di spaventoso e sconosciuto che sarebbe meglio non pronunciare.

Il convegno “Vivere con l’epilessia: comprendere la malata e sfatarne i miti”, in programma a Chieti sabato 24 febbraio alle ore 9 presso l’Auditorium dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio, affronta l’epilessia non solo dal punto di vista medico-scientifico, ma soprattutto quale malata sociale.

Lo stigma e le discriminazioni che si accompagnano – da sempre – all’epilessia, sono per chi ne soffre, più pesante della patologia stessa. L’epilessia è una delle malate neurologiche croniche più difuse a livello globale: interessa almeno 1 persona ogni 100; nel mondo le persone con epilessia sono più di 60 milioni, in Europa 6 milioni ed in Italia circa 600 mila. Le manifestazioni di questa patologia possono essere tenute sotto controllo con la giusta terapia farmacologica, il 30% è rappresentato da quelle persone che rimangono resistenti ai farmaci e che manifestano delle encefalopatie epilettiche e di sviluppo, di origine genetica, forme rare e complesse da trattare.

Questo convegno, organizzato dall’Associazione Italiana Epilessia (sezione Abruzzo e Molise) insieme al Professore Veraldi, Presidente del Corso di Laurea in Servizio Sociale della “G. d’Annunzio”, segue la Giornata Internazionale dell’Epilessia che si è celebrata il 12 febbraio scorso e precede, la Giornata Internazionale delle Malate Rare in programma il 29 di questo mese. Non c’è bisogno di parole o di buone intenzioni, ma di fatti concreti.

Partecipa al convegno anche la dott.ssa Verì, assessore regionale alla sanità che, accogliendo l’appello della referente interregionale AIE dott.ssa Mariapia Pierfelice, ha avviato un’interlocuzione costruttiva per affrontare i tanti problemi con cui devono fare i conti le persone che vivono con l’epilessia.

Bisogna conoscere la malata, per superare uno stigma che sembra inamovibile. Lo stigma resta l’ostacolo da abbattere se si vuole davvero raggiungere l’obiettivo che le persone che convivono con l’epilessia non solo vengano assistite e curate, secondo quelle che sono le loro reali esigenze, ma che vengano anche integrate nella società, come è giusto che sia.

L’Intersectoral Global Acton Plan on Epilepsy and Other Neurological Disorders 2022-2031 (IGAP) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pone tra i suoi obiettivi, quello del superamento del treatment gap per intraprendere, il percorso dell’inclusione gap, cioè quel processo di trasformazione culturale e sociale che conduce alla promozione pari opportunità, valorizzazione della diversità e l’inclusione equa della disabilità. Normalizzare l’accettazione dell’epilessia significa normalizzare la diversità, superando la paura.

Dott.ssa Mariapia Pierfelice Referente interregionale AIE Abruzzo e Molise




UN NUOVO PROGETTO C.A.S.A.

Consulenze psicologiche gratuite e pacco alimentare mensile al Centro di Ascolto e Servizi Assistenziali nella Parrocchia San Martino Vescovo

Chieti, 24 febbraio 2023. “Questo nuovo servizio è rivolto-spiega la responsabile del centro, la dottoressa Francesca Di Sipio- ai genitori che hanno perso un figlio. Abbiamo pensato di dare un luogo e un tempo di ascolto a questo dolore atroce e senza parole. Il senso di un gruppo è quello di invitare i genitori a condividere tra loro i propri vissuti. Sotto la guida esperta di una collega psicoterapeuta, la dottoressa Alice Rinzivillo, che creerà uno spazio emotivamente contenitivo e accogliente”.
Sarà coadiuvata da Cinzia Negro e Roberta Di Lisio, dottoresse in psicologia.
La presentazione del progetto avverrà in una cornice particolare: un momento di raccoglimento e preghiera, per chi lo vorrà, presieduto nella stessa Parrocchia dall’Arcivescovo Bruno Forte. La celebrazione eucaristica sarà offerta in suffragio dei figli in Cielo.
“Voglio precisare -spiega il parroco di San Martino, don Sabatino- che i genitori potranno ovviamente partecipare al momento di presentazione e al gruppo anche se non desiderano partecipare alla Messa. Il senso di questo percorso, infatti- continua il sacerdote- è quello di accogliere e offrire un supporto professionale e gratuito ai genitori che vivono questo dolore e, purtroppo, ne sono tanti”.

Pertanto domenica 25 alle 9:00 verrà celebrata la Messa e alle 10:00 una colazione condivisa nelle aule parrocchiali, in cui sarà presentato il progetto e raccolte le adesioni.

“Percorso per genitori in lutto, crescere nell’assenza” è il titolo di questa iniziativa. Possono partecipare i genitori, non necessariamente in coppia, che hanno perso un figlio di qualunque età, anche nel periodo perinatale (ovvero dal   Sesto mese di gravidanza) e anche se il lutto è molto antico e risale a decenni precedenti.

Una iniziativa di presenza, ascolto professionale e gratuità utile. Per maggiori informazioni consultate il sito www.centrodiascoltochieti.it oppure chiamate al 380 6978066.

Nella foto da sinistra: Francesca Di Sipio, Don Sabatino Fioriti, Beatrice Buzzelli, Melania Di Nardo




ETICA E DEONTOLOGIA

Il primo seminario Consiglio nazionale degli Ingegneri

Teramo, 23 febbraio 2024. Questa mattina, dalle ore 10 alle ore 18, nella sala conferenze del polo didattico Gabriele D’Annunzio dell’Università di Teramo, si terrà il primo seminario dedicato all’etica e alla deontologia professionale. L’evento è organizzato dal Consiglio nazionale degli Ingegneri e coordinato dal vicepresidente Elio Masciovecchio.

L’iniziativa avrà la funzione di progetto-pilota, riservata agli Ordini del territorio, per sperimentare e collaudare il format da utilizzare poi nelle successive date che avranno luogo in diverse regioni d’Italia. La scelta di Teramo come prima città della futura serie di incontri nazionali è stata accolta con grande soddisfazione dall’Ordine teramano degli Ingegneri.

Nel corso dell’incontro saranno esaminate, in particolare, le questioni procedurali relative ai procedimenti disciplinari e al funzionamento dei Consigli di disciplina, nonché la fase di trattazione dei ricorsi davanti al Consiglio nazionale in sede giurisdizionale.




QUESTA NON È PIÙ LA NOSTRA CITTÀ

Pescara, 20 febbraio 2024. Si è chiuso in un clima di sostanziale sfiducia il tavolo tecnico convocato dal Comune per definire l’attuazione del piano di risanamento acustico nella zona di piazza Muzii. Sfiducia dei rappresentanti delle attività artigianali e commerciali che non vedono nelle proposte, così come sono state formulate, spazio per la reale ripresa di un’area, che l’emergenza sanitaria prima e le scelte dell’amministrazione poi stanno trascinando verso una morte nemmeno tanto lenta. Tanti locali hanno già chiuso, altri non hanno trovato miglior fortuna nella riconversione, fatto sta che una ricchezza economica della città è stata letteralmente sacrificata in nome di non si sa quale visione.

“Non possiamo assolutamente accettare – sottolineano Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti, che rappresentano gli operatori economici della movida – le proposte che sono state portate in discussione al tavolo di cui, è bene ricordarlo, noi siamo solo ospiti, avendo un ruolo esclusivamente consultivo. Non possiamo accettarle perché sono sostanzialmente una strada che conduce ad una sola destinazione, la delocalizzazione della movida dal centro della città, se non addirittura dalla stessa Pescara, in vista dell’obiettivo di un’unica grande area metropolitana che ci unirà anche a Montesilvano e Spoltore”.

All’interno di un quadro di discussione più ampio l’elemento centrale che è emerso è essenzialmente uno: verranno posizionati nell’area di piazza Muzii, via Battisti e strade limitrofe una decina di nuovi fonometri che effettueranno rilievi sull’eventuale sforamento dei decibel. Dopo un periodo di collaudo dei macchinari e di studio dei dati se la situazione non avrà un miglioramento rispetto agli ultimi rilievi dell’Arta , che risalgono al mese di luglio dello scorso anno, il Comune provvederà a limitare gli orari per l’occupazione del suolo pubblico.

Insomma, a portare i locali verso una chiusura anticipata, tagliando di fatto tutto il movimento del dopocena e comprimendo comunque anche i tempi della ristorazione. Perché i limiti possono essere facilmente superati anche da due persone che scherzano tra di loro, o dai rumori prodotti dai servizi di pulizia delle strade.

“Di fatto – sostengono le associazioni – stanno dicendo a tutti gli operatori del food and beverage che devono lasciare i loro negozi e andare altrove.  E questo finirà per condannare l’intero sistema commercio del centro, a cui i locali serali, con la loro offerta, garantiscono movimento, visibilità, in una parola generano economia. Non è un problema di pochi investitori, è il problema di una città in passato vocata al commercio che ora sta perdendo completamente la sua dimensione attrattiva. È un piano di destrutturazione di un intero comparto commerciale, non di risanamento acustico, che taglia presenze produttive senza offrire alternative credibili. Abbiamo fatto tante proposte, sempre inascoltate, per trovare una mediazione con le esigenze dei residenti. Ora la strada intrapresa ci spinge a una sola considerazione: questa non è più la nostra città”.

Cna – Confartigianato – Confcommercio – Confesercenti




C’È CHI PENSA AL “GOVERNO MONDIALE” E CHI AL RIARMO

di Massimo Brundisini

Politicainsieme.com, 20 febbraio 2024. Andando a curiosare sul sito del Summit di Dubai, mi sono imbattuto in una discrepanza, forse voluta. Si tratta in pratica del ricorrere contemporaneo di una doppia definizione dell’incontro definito sia “Dei governi Mondiali”, come da titolo del sito, sia “Del Governo Mondiale” come si è visto in alcune scritte presenti sul palco dei relatori e in altre schermate proiettate. Un’ambiguità sulla quale è necessario riflettere, in quanto la differenza non è da poco.

Ma deve ancor di più farci riflettere l’imponenza dell’organizzazione. Sul sito di presentazione dell’evento si parla di 2500 relatori, 40 organizzazioni, tra cui quasi tutte quelle delle Nazioni Unite (e tra queste segnaliamo la presenza di Sigrid Kaag, Coordinatrice senior per gli aiuti umanitari e la ricostruzione del Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per Gaza), la partecipazione di almeno sei premi Nobel, di duecento media (e gli italiani?). Di tutti gli stati arabi rappresentati ai massimi livelli, così come pure la maggioranza degli stati africani, del Sud America e a ben vedere del mondo intero. Insomma, in tutto 120 nazioni. Da notare anche la presenza di Sam Altman, fondatore di ChatGPT, del Vicepresidente di Oracle, Mike Sicilia (finalmente un nome italiano), del Presidente di Alibaba, Michael Evans.

Ma soprattutto colpisce la clamorosa assenza di politici europei, con l’eccezione di Luigi Di Maio, relegato in una sessione di mezz’ora assieme ad altri tre relatori, e di Tony Blair. Gli altri nomi italiani erano in realtà tutti italo americani: allego il link per visionare il programma e avere il quadro completo, e così sperimentare de visu il cambiamento in atto.

Dovrebbe anche essere motivo di riflessione osservare i nomi dei capi di Stato invitati a parlare, e cioè l’indiano Modi, il turco Erdogan (e anche sua moglie Emine), l’egiziano Al Sisi, l’indonesiano Joko Vidodo, il presidente dello Zimbabwe Mnangagwa, della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadera, solo per accennare ai principali.

Ciascuno potrà fare le sue valutazioni, ma sarebbe cosa utile che qualcuno dei nostri politici provasse a commentare un avvenimento che sicuramente potrà avere delle ricadute sull’Italia e sull’Europa.

Un’ultima riflessione: dopo il summit negli Emirati, si è tenuta a Monaco (città, tra l’altro, con precedenti piuttosto negativi riguardo le proposte di pace) la Conferenza sulla Sicurezza ed è sembrato quasi che i due eventi si fossero svolti su due pianeti diversi, tanta la distanza tra le problematiche affrontate. L’impressione che ho avuto è che a Dubai si guardasse al futuro del pianeta con grandi progetti, ma anche con grandi risorse per sostenerli e contando sulla ricchezza di materie prime. Il tutto in una apparente sinergia planetaria consensuale, mentre a Monaco è sembrato che non vi fosse visione e che non si riuscisse ad andare al di là del proprio naso, proponendo come unica soluzione, a tutti i problemi, solo quella del riarmo. Opzione già definita da molti, come ad esempio da Romano Prodi. inutile. Aggiungerei, inoltre, poco lungimirante, in un mondo ricco di migliaia di testate nucleari.




NUOVO COMITATO AMMINISTRATIVO 

Consorzio di Bonifica Sud Vasto che torna a essere gestito dagli agricoltori

Vasto, 20 febbraio 2024. Dopo le elezioni consortili per il rinnovo degli organi amministrativi, che si sono svolte il 26 novembre 2023, è stato proclamato il nuovo Comitato Amministrativo che guiderà l’Ente per i prossimi cinque anni. Alla Presidenza, con voto unanime, è stato eletto Nicolino Torricella, già Presidente dell’Euro-Ortofrutticola del Trigno, ad affiancarlo Alessio Ciffolilli nel ruolo di Vicepresidente e Antinoro Piscicelli, terzo membro del Comitato.

Insieme a loro faranno parte del Consiglio: Daniela Arrizza, Nicola Caravaggio, Annamaria D’Alonzo, Maurizio Iurisci, Giuseppe Presenza.

Nel suo intervento, il Presidente Torricella, nel ringraziare per la fiducia accordata, ha dato atto del lavoro svolto dai Commissari che lo hanno preceduto e ha posto l’attenzione sulle priorità e i temi che la nuova amministrazione è chiamata ad affrontare, “Ci apprestiamo a iniziare una nuova strada con l’obiettivo di far tornare il Consorzio protagonista del territorio e all’altezza del ruolo fondamentale di riferimento per l’agricoltura. Sarà un lavoro di squadra, con grande senso di responsabilità e trasparenza coinvolgendo la comunità e le istituzioni. La sicurezza dei lavoratori è una priorità, e attività di formazione verranno avviate nei prossimi giorni, coinvolgendo l’intero organico”.

Il vicepresidente Ciffolilli ha sottolineato l’importanza di coinvolgere l’intero consiglio nelle decisioni, promuovendo così un clima di partecipazione e collaborazione, “Cercheremo di conoscere in modo approfondito il consorzio per renderlo sempre più autonomo e indipendente”.

Con la fine di un lungo periodo di commissariamento, la gestione del Consorzio di Bonifica Sud Vasto passa agli agricoltori, segnando un percorso significativo verso il rafforzamento e la valorizzazione del suo ruolo essenziale nello sviluppo agricolo della regione.




ABRUZZO INCLUSIVO: DA TERAMO A SANTIAGO

Presentazione del progetto sociale regionale

Teramo, 19 febbraio 2024. L’Associazione “Società Civile” E.T.S è lieta di invitarvi MERCOLEDI 21 FEBBRAIO alle ore 10.30, presso la corte interna della Biblioteca “Delfico” a Teramo, per la presentazione del progetto sociale “Abruzzo inclusivo: da Teramo a Santiago”.

Interverranno:

Pietro Quaresimale – Assessore regionale alle politiche sociali

Don Aniello Manganiello – parroco di Scampia (NA), autore del libro “In cammino verso Santiago”

Giuseppe Leonelli – scrittore autore del best seller “Santiago” (150 presentazioni e 5 ristampe),  ideatore del “Cammino dell’unione”

Si tratta di un progetto incluso, sostenuto dal Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Art. 1, commi 210-216, della legge 213 del 30 dicembre 2023, e che punta a realizzare un’esperienza di escursionismo condivisa da persone con varie esigenze e varie forme di disabilità.

Il Cammino di Santiago è un percorso che non si dimentica. Per molte ragioni. L’arrivo non è la fine, è l’inizio di un cammino interiore, perché chi parte non sarà più lo stesso. Come scriveva Machado: “Caminante. No hay camino, se hace el camino al andar”, “Viandante. Non esiste il cammino, il cammino si fa andando”.




CELEBRAZIONI DELLA DONNA

Il circolo ricreativo pensionati organizza un evento molto atteso per l’8 marzo

Paglieta, 18 febbraio 2024 – Il Circolo Ricreativo ‘Pensionati’ di Paglieta è pronto a rendere omaggio alla figura femminile con l’organizzazione della tradizionale Festa della Donna, in programma per l’8 marzo. Come ogni anno, il presidente del Circolo, insieme allo staff organizzativo, riunirà associati e simpatizzanti per celebrare l’importanza del ruolo della donna nella società.

La festa avrà luogo alle ore 13 presso il ristorante Le Morge di Torino di Sangro e sarà preceduta da una santa messa officiata dal reverendo don Domenico Larcinese della parrocchia Maria SS. dell’Assunta. L’invito è aperto a tutti, e gli interessati possono partecipare iscrivendosi direttamente presso la sede del Circolo in via Castello, 2, a Paglieta, o contattando i numeri telefonici 3891951568 (telefono del Circolo) dalle 15:30 alle 18:30, oppure il vicepresidente al numero 3295858488. Il termine ultimo per le adesioni è fissato per il 4 marzo.

Ad allietare la festa ci penseranno ‘Ettore e Ivana’, promettendo un momento di divertimento e allegria per tutti i presenti. La manifestazione è stata  presentata  e diffusa sulla locandina con un messaggio speciale rivolto a tutte le donne del gentil sesso da parte di Carmela Staniscia, delegata donne del Circolo.

La signora Staniscia, nel suo messaggio, richiama alla memoria la canzone “Donne” degli anni Cinquanta, sottolineando quanto le parole del ritornello siano ancora attuali: “Donna, tutto si fa per te. Tutto per un sorriso. E per un sì e per un no, per te. Perché sei donna, gioia di vivere. Donna, favola splendida. Sei tu, solo tu, quel desiderio che l’uomo chiama amor.”

La socia del circolo evidenzia la rilevanza del testo anche dopo oltre settant’anni, invitando uomini e donne di tutte le età a riflettere sull’importanza e sulla bellezza della figura femminile.

Il presidente del Circolo Pensionati, Giusto Cimini, ha dichiarato in merito all’evento: “Questa festa è un’occasione speciale per onorare tutte le donne, indistintamente,  e sottolineare il loro ruolo fondamentale nella società. Siamo grati per la partecipazione e il sostegno del nostro amato sindaco, Ernesto Graziani, che contribuirà ad arricchire ulteriormente questa celebrazione.”

Il sindaco Ernesto Graziani ha affermato: “La Festa della Donna è un momento significativo per celebrare la bellezza, la forza e l’importanza delle donne nella nostra comunità. È un piacere essere parte di questa iniziativa organizzata dal Circolo Pensionati, che contribuisce a promuovere l’unità e la solidarietà nella nostra città. Invito tutti i cittadini a partecipare a questa giornata dedicata alle donne straordinarie che arricchiscono la nostra comunità ogni giorno.”

L’8 marzo a Paglieta sarà quindi un giorno dedicato alla celebrazione delle donne, con musica, divertimento e momenti di riflessione, unendo la comunità nel riconoscimento e nell’apprezzamento del contributo unico e prezioso delle donne a ogni livello.




TECNOLOGIA, UMANESIMO E SOSTENIBILITÀ

Le nuove sfide dell’ingegneria di oggi e domani: confronto sul tema al Museo La Civitella con premiazione degli iscritti e

Chieti, 17 febbraio 2024.  Stamattina, a partire dalle ore 9:00, nell’Auditorium Cianfarani del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” di Via Giuseppe Salvatore Pianell a Chieti, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Chieti organizza la Cerimonia di premiazione dei giovani iscritti all’Albo e degli ingegneri che ne fanno parte da 30 e 45 anni.

La manifestazione si aprirà con un seminario formativo sul tema Tecnologia, umanesimo e sostenibilità: le nuove sfide dell’ingegneria di oggi e domani.

Di seguito gli interventi previsti:

§  saluti istituzionali:

–       MASSIMO STANISCIA | Presidente dell’Ordine Ing. Chieti

–       MAURO TARABORRELLI | Referente Commissione Giovani dell’Ordine Ing. Chieti

–       REV.MO MONS. BRUNO FORTE | Arcivescovo di Chieti Vasto

–       ETELWARDO SIGISMONDI | Senatore della Repubblica

–       DANIELA TORTO | Rappresentante della Camera dei deputati

–       GUERINO TESTA | Rappresentante della Camera dei deputati

§  per i contributi tematici:

–          Domenico Condelli | Consiglio Nazionale Ingegneri

Titolo intervento: Giovani, Donne ed Ingegneria – Percorsi della professione

–          Elio Masciovecchio | Vicepresidente Consiglio Nazionale Ingegneri

Titolo intervento: Codice deontologico e previdenza

–          Edoardo Cosenza | Consiglio Nazionale Ingegneri

Titolo intervento: le sfide del settore Civile – Il ponte sullo stretto di Messina: sfida o realtà?

–          Flavio Farroni | CEO & co-founder @ MegaRide – COO & co-founder @ VESevo, ricercatore in meccanica applicata alla Federico II di Napoli

Titolo intervento: le sfide del settore Industriale – Dal brevetto alla Formula 1 al mass market

–          Antonio Teti | Responsabile Settore Sistemi Informativi di Ateneo, Innovazione Tecnologica e Sicurezza Informatica Università “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara

Titolo intervento: le sfide del settore dell’Informazione Intelligenza artificiale: luci ed ombre




OLTRE LE BARRIERE

Nuovi approcci per l’adattamento del litorale all’ erosione costiera. Convegno sulla tematica dell’erosione costiera a Vasto

Vasto, 16 febbraio 2024. Un invito ad entrare nel cuore della riflessione sul futuro della difesa costiera con il prestigioso Convegno “OLTRE LE BARRIERE: NUOVI APPROCCI PER L’ADATTAMENTO DEL LITORALE ALL’EROSIONE COSTIERA” organizzato dal Comitato Litorale Vivo.

Un’occasione unica per condividere idee e visioni con esperti accademici e tecnici di spicco conosciuti a livello nazionale, in cui illustreranno nuovi approcci più funzionali e meno impattanti per contrastare l’erosione costiera.

L’evento si terrà sabato 17 febbraio alle 17:30, presso la sala conferenze società operaia di mutuo soccorso Vicolo Raffaello, 1. La diretta su Instagram renderà l’evento accessibile a tutti, amplificando la consapevolezza sulla sfida comune che è la difesa delle nostre coste.




LORETO. FAME

Storie di successo tra sogno e provincia. Appuntamento il 18 febbraio ore 17:30

Loreto Aprutino, 16 febbraio 2024. La Consulta giovanile di Loreto Aprutino presenta l’evento FAME – Storie di successo tra sogno e provincia. Questi appuntamenti hanno l’obiettivo di stimolare i ragazzi, spesso studenti o che si approcciano per la prima volta al mondo lavorativo, nel credere nei sogni e non fermarsi all’apparente difficoltà del tempo in cui viviamo.

Perché il titolo FAME?

FAME è la fama che ci abituano a ricercare fin da bambini come se fosse l’unica cosa a cui ambire.

FAME è il bisogno di emergere che la provincia ci impone per realizzare i nostri sogni.

Lo facciamo perché abbiamo FAME di parole e di emozioni.

Domenica 18 febbraio, alle 17:30 al Teatro Luigi De Deo di Loreto Aprutino dialogheremo con Tony Covuccia, Jessica D’Angelo e Nicola Di Sipio, che partendo dalla provincia stanno inseguendo i propri sogni contro il fatalismo della provincia. Tre personalità totalmente differenti che ci racconteranno i loro successi e insuccessi, l’esigenza di partire e la voglia di restare. Tony Covuccia nato in Venezuela dove ho vissuto per 14 anni, una parentesi italiana di 8 anni fra Penne e Loreto, 9 anni a Melbourne e un anno in Norvegia, ha deciso di tornare dove ha vissuto meno. Il ritorno a casa si è trasformato in un’opportunità, un ristorante tutto suo dove ha concretizzato la sua più grande passione.

Jessica D’Angelo partita dal contesto provinciale decide, all’età di 14 anni di allontanarsi da casa per inseguire il suo sogno. Dall’Accademia Nazionale di Danza di Roma e lo studio con artisti di fama internazionale, danza nel teatro più bello d’Italia e del mondo. Danzatrice, interprete e coreografa con una passione che affonda in ogni singolo muscolo. Jessica è Ispirazione per chi come lei ha Fame di sogni. Nicola Di Sipio, cavaliere del lavoro è il più esperto dei tre, è partito da zero come figlio di un bracciante, ha dimostrato che la determinazione può portare al successo.

La sua storia è un esempio tangibile di come la passione e l’impegno possano trasformare le sfide in opportunità. Dal lavoro nei vigneti abruzzesi alla conquista dei mercati globali, Nicola ha dimostrato che con dedizione si può superare ogni ostacolo. Recentemente, ha deciso di investire su Loreto Aprutino acquistando il Castello Chiola. L’evento ad ingresso libero è inserito all’interno del cartellone di “Loreto Spettacolo”.