ASHBY E L’ABRUZZO 1901-1923  

Vernissage della mostra a cura di Ivano Villani. Sabato 6 luglio 2024, alle ore 19 Maison des Arts Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 2 luglio 2024. Sarà inaugurata sabato 6 luglio 2024 alle ore 18 la mostra “Ashby e l’Abruzzo 1901-1923” a cura di Ivano Villani. La mostra gode del Patrocinio dell’Ambasciata inglese e della British School at Rome (BSR).

Oltre 80 scatti per vedere la bellezza e l’autenticità dell’Abruzzo del secolo scorso attraverso gli occhi di Thomas Ashby, l’archeologo e topografo inglese che qui viaggiò a più riprese tra il 1901 e il 1923 lasciando, con le sue numerose fotografie, un patrimonio documentale di inestimabile valore sulla società dei primi anni del Novecento.

La lunga carriera professionale di Thomas Ashby lo portò nel 1906 a ricoprire la carica di Direttore della British School at Rome (BSR), storico istituto di ricerca del Regno Unito con sede nella capitale italiana. L’incarico, svolto fino al 1925, incentivò l’intensa passione di Ashby per gli studi classici e per i monumenti antichi, portandolo ad esplorare Roma ed il suo entroterra con scrupolose indagini che lo videro collaborare, tra gli altri, con illustri archeologi italiani quali Rodolfo Lanciani (1845-1929) e Giacomo Boni (1859-1925).

Svolte principalmente nel Lazio, le sue ricerche si estesero alla Sardegna, alla Sicilia, e anche all’Abruzzo dove egli operò a lungo. Studiò Carsoli e la vallata del fiume Liri, Alba Fucens e Amiternum. Si soffermò anche a Chieti, Corfinio, Sulmona, Cucullo, Pratola Peligna. L’interesse scientifico per la regione si appuntò sugli aspetti umani che supportavano la dimensione antropologica dei contesti osservati. Si hanno, pertanto, in mostra, immagini legate alla civiltà contadina, alle usanze e ai costumi tradizionali. Tali aspetti spiccano in un’ampia “raccolta visiva” che diventa un’occasione di intensa testimonianza storica e sociale. Il noto studioso, che nel corso della sua poliedrica attività ricevette riconoscimenti dalle più prestigiose istituzioni culturali e firmò con Samuel B. Platner il più importante studio sull’antica topografia romana (A Topographic Dictionary of Ancient Rome, 1929), aveva intuito l’importanza di documentare l’esistenza di un mondo destinato presto a scomparire.

“Nell’ampia e documentata mostra “Ashby e l’Abruzzo 1901-1923”, che la Fondazione Pescarabruzzo presenta con la collaborazione della British School at Rome, custode di circa 9000 negativi appartenuti alla collezione dello studioso, si apprezza appieno il lavoro svolto dallo studioso nell’Italia centrale e in particolare nella regione abruzzese.” affermano i curatori del catalogo Valerie Scott e Ivano Villani.

“Vogliamo permettere ai visitatori di scoprire l’essenza della bellezza dei nostri luoghi, dice Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, ripercorrendo gli itinerari battuti da Thomas Ashby. Non solo i paesaggi da cartolina, ma immagini che sottolineano il profondo legame che c’è tra i luoghi e la vita quotidiana che vi si svolgeva. Un’identità da riscoprire quella che si riscontra nelle fotografie scattate da Ashby, un vero innamorato dell’Abruzzo di inizio Novecento”.

Grazie ad una donazione da parte della BSR le immagini digitali relative all’Abruzzo, con le connesse stampe ai pigmenti di carbone, sono oggi nelle collezioni della Fondazione Pescarabruzzo. Completano la mostra alcune attrezzature originali e significativi oggetti d’epoca, come macchine e album fotografici, appartenuti all’archeologo.

Parteciperanno al vernissage il sindaco di Pescara, Carlo Masci e il Direttore della British School at Rome Abigail Brundin. Dopo i saluti iniziali, interverranno i curatori del catalogo “Ashby e l’Abruzzo 1901-1923” (Fondazione Pescarabruzzo, 2024), Valerie Scotte e Ivano Villani.

La mostra potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalle ore 17 alle 20; il sabato dalle 16 alle 20; la domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 20. Sono possibili, su prenotazione, visite guidate per le scolaresche.




LE TESSITRICI. Mitologia dell’informatica di Loreta Minutilli

Al MAXXI libri e cinema in corte

L’Aquila, 2 Luglio 2024. Continua Estate al Maxxi L’Aquila libri e cinema in corte, il programma di eventi estivi ospitato nella corte di Palazzo Ardinghelli, patrocinato dal Comune dell’Aquila, e organizzato dal museo in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila -Mercoledì della Cultura, e con L’Aquila Film festival.

Mercoledì 3 Luglio appuntamento con la settima arte: alle 21.00 verrà proiettata nella Corte del MAXXI L’Aquila la pellicola I limoni d’inverno di Caterina Carone, film del 2023 con Cristian De Sica nei panni di un professore in pensione che insegue il sogno di dedicare un libro a grandi artiste ingiustamente sottovalutate e del suo incontro con una donna che sembra uscita dal suo libro. La pellicola propone un delicato e appassionante racconto sulla memoria e l’oblio, sui rimpianti e le alternative e offre uno spaccato del mondo dell’arte contemporanea.

Venerdì 5 luglio alle 19.00, invece, appuntamento con le presentazioni editoriali, per l’occasione verrà proposto al pubblico il volume Le tessitrici. Mitologia dell’informatica, (ed. effequ, 2023) con una lectio di Loreta Minutilli, astrofisica e scrittrice che dedica questo lavoro al legame fra mito e realtà, riflettendo sul grande aiuto che il mito da sempre offre all’essere umano nella costruzione di un rapporto narrativo con la realtà. L’autrice spinge la sua analisi in profondità, fino a domandarsi se il mito possa essere uno strumento valido per generare una scienza più umana e immaginativa. Mettendo in discussione la figura del genio come autore e motore delle rivoluzioni scientifiche, la storia restituirebbe un pantheon di lavoratori e lavoratrici che hanno contribuito silenziosamente a costruire la nostra conoscenza scientifica e tecnologica. In questa dinamica, esplorare una mitologia dell’informatica – suggerisce l’autrice – è un passo verso un progresso scientifico e tecnologico capace di uscire dai confini stretti del dogma e di abbracciare le forme modulabili e accessibili del mito.

L’accesso agli eventi è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.




CONCERTI AL TRAMONTO

Claudio Filippini e Matta Living orchestra il 3 luglio 2024, ore 19 | parco colle del telegrafo, strada colle marino

Pescara, 1° luglio 2024. Si apre alla musica con un evento di grande respiro artistico e pesaggistico Matta#Aperto 2024, la rassegna estiva promossa dalla rete Artisti per il Matta disseminata dentro e fuori dallo Spazio Matta, per connettere in un unico percorso multiculturale all’insegna del contemporaneo luoghi, spazi e ambienti diffusi lungo il territorio urbano della città di Pescara. Per la sezione Musica, a cura di Osvaldo Bianchi, in collaborazione e con il patrocinio del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, arrivano i Concerti al tramonto, mercoledì 3 luglio, dalle ore 19, sul prato del Parco del Colle del Telegrafo, in strada Colle Marino 144, con ingresso gratuito.

Nel magnifico colpo d’occhio dall’alto sulla città di Pescara e il suo mare, saranno due i momenti musicali di questo evento: il primo alle 19, a cura di Matta Living Orchestra. A seguire, intorno alle 20.00, il secondo concerto, con il jazzista pescarese Claudio Filippini, uno dei più importanti pianisti italiani. La Matta Living Orchestra è un’orchestra inclusiva, di cui fanno parte persone senza fissa dimora del centro Train de Vie, giovani musicisti allievi del Conservatorio e musicisti professionisti e non di tutte le età. Diversa da un gruppo orchestrale, nella living orchestra, ogni musicista partecipante condivide e contribuisce con la propria esperienza, la propria provenienza, i propri brani e le proprie idee di musica a costruire e ad arricchire il repertorio.

L’idea nasce da un percorso avviato già da un anno dal musicista Osvaldo Bianchi con le persone senza fissa dimora che frequentano il Centro Train De Vie della stazione. Dai risultati positivi dell’esperienza avviata, si compie un passo in avanti coinvolgendo giovani musicisti allievi del Conservatorio per la creazione della Living Orchestra: un’orchestra aperta a tutti i generi musicali e alle diverse umanità.

FILIPPISMO ELECTRONIC SOLO LIVE non è un concerto ma un’esperienza sensoriale totale con Claudio Filippini alchimista del suono che crea un loop di melodie irresistibili, un labirinto di suoni dei più grandi artisti come Air, Sakamoto, Apparat, Thom Yorke, Prodigy, John Williams e Miles Davis, fondendoli insieme in un’esplosione di creatività e genialità. Claudio Filippini diplomato giovanissimo in pianoforte presso il Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo, ha frequentato diversi seminari e corsi di perfezionamento con maestri come Kenny Barron, George Cables, Barry Harris, Harold Battiste, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia. Nel corso degli anni ha avuto modo di esibirsi in numerosi club e festival di tutto il mondo Nel 2004 costituisce un trio con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo con i quali pubblica tre album. Dal 2010 al 2014 è il pianista della band di Mario Biondi e con lui si esibisce in numerosi tour in oltre 40 paesi. Nel 2015 viene invitato a tenere una masterclass di piano jazz ed armonia presso il Columbia College of Music di Chicago.

È docente di pianoforte jazz presso il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara. Nel 2022 pubblica nuovo lavoro discografico chiamato “FILIPPISMO” pubblicato dalla “Sun Village Records” (CD e vinile) che ottiene un enorme successo di critica. Nel 2023 fonda l’etichetta “Filippismo Music” con la quale pubblica due album: “FILIPPISMO live at THE SPHERES” e “ASGARD: The Music Of Angelo Canelli”. Per godersi al meglio lo spettacolo il pubblico è invitato, se desidera, a portare con sé tappetini, stuoie, teli mare, cibo e bevande.

Ingresso Gratuito




IL MUNDA A LUGLIO

Le iniziative della prima settimana

L’Aquila 1° luglio 2024. Il Museo Nazionale d’Abruzzo apre il  mese di luglio  con un susseguirsi di eventi:

– Mammut: martedì 2 luglio, fino al I settembre, iniziano le aperture quotidiane  dal martedì alla domenica. Orario 9.00/19.00, ultima entrata 18.30.

– Festival delle Città del Medioevo, aderendo al Festival,  organizzato dall’Università degli Studi e dal Comune dell’Aquila sul grande tema “Le città e l’acqua”,  da giovedì 4 a domenica 7 luglio il Mammut del Castello sarà aperto nelle quattro giornate anche nelle ore serali, 19.00/23.00, chiusura biglietteria alle 22.30. Biglietto 7 €, ridotto 2 €, gratuito al di sotto dei 18 anni

– “Da acqua e da Spirito. Significati e simbologie nelle opere del Museo Nazionale d’Abruzzo”  di Federica Zalabra.  Nell’ambito del Festival la direttrice del MuNDA terrà un intervento sabato 6 luglio alle ore 11.30 presso l’Auditorium del Parco. Entrata libera

– Domenica 7 luglio entrata gratuita per #domenicalmuseo nelle due sedi del Museo.

– Le opere restaurate tornate: al MuNDA, in via Tancredi da Pentima, sono tornati, dopo un accurato restauro, il dipinto su tavola di Saturnino Gatti Madonna in trono con bambino, seconda metà del XV sec., svolto dalla società Abacuc sas di Nicoletta Naldoni e l’olio su tavola di Cola dell’Amatrice  La Sacra Parentela del terzo decennio del XVI sec., Anna Borzomati restauratrice

Biglietto intero 7 €, ridotto 2, gratuito al di sotto dei 18 anni.

I biglietti di ingresso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente nella biglietteria del Castello o sul portale e sull’app dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it




NICOLÒ DI MATTIA CAMPIONE EUROPEO 2024

A soli 17 anni campione di organetto

Morro D’Oro, 1° luglio 2024. Nicolò Di Mattia, diciassettenne di Morro D’Oro, è stato proclamato Campione Europeo di Organetto 2024 il 30 giugno 2024 al 28° Campionato Europeo di Fisarmonica Diatonica e Organetto. La prestigiosa competizione, svoltasi ad Attimis, Udine – Italy , ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di musicisti provenienti da tutta Europa.

Nicolò ha impressionato la giuria con la sua performance eccezionale, frutto di anni di studio sotto la guida del maestro Enzo Scacchia, campione del mondo di organetto, usufruendo la “Tecnica a Cinque Dita per Organetto©” inventata e legalmente depositata alla SIAE da Enzo Scacchia, composta da combinazioni che permettono di eseguire virtuosismi irrealizzabili con la tecnica di uso comune.

Nonostante la giovane età, Nicolò ha già vinto  numerosi riconoscimenti in gare, festival e concorsi nazionali e internazionali A.M.I.SA.D (associazione musicale Italiana strumenti ad Ancia). Fra i più importanti ricordiamo, il primo posto assoluto nella categoria E al Campionato Italiano di Organetto e Fisarmonica Diatonica A.M.I.SA.D. a Carsoli (AQ), inoltre, è stato proclamato Vincitore ai concorsi nazionali (A.M.I.SA.D) di Organetto svoltosi a Bisenti e Castilenti. Vincitore al “18° festival dell’Adriatico”, “6° festival Toscano dell’organetto diatonico, 2° festival del mantice” e “1° festival dell’organetto” (A.M.I.SA.D).

Attraverso il suo canale YouTube “Nicolò Di Mattia – Official Channel”, diffonde la sua passione per l’organetto, prendendo ispirazione dal suo noto maestro Enzo Scacchia e suo fratello Nicola Scacchia, noti come i FRATELLI SCACCHIA, il cui canale ha superato la soglia di oltre 124 MILIONI di visualizzazioni.

Oltre alla sua carriera musicale, Nicolò prosegue i suoi studi presso il liceo statale Saffo di Roseto degli Abruzzi.




LA RIVOLTA DELLE TABACCHINE

giovedì 4 luglio a lanciano la presentazione del nuovo romanzo di Graziano D’Angelo

Lanciano, 1° luglio 2024. È prevista giovedì 4 luglio prossimo alle 18,30 a Lanciano, nella sede della Biblioteca regionale “Pasquale Salvucci” (Palazzo De Crecchio), in via dei Frentani,30, la presentazione del nuovo romanzo di Graziano D’Angelo, giornalista e scrittore lancianese, intitolato La rivolta delle tabacchine, edito dalla Editrice Carabba. Il titolo evoca l’omonima vicenda accaduta a Lanciano nella primavera del 1968, alla quale l’opera si è ispirata. Dialogherà con l’autore Maria Saveria Borrelli, mentre Carlo D’Angelo leggerà alcune pagine. A moderare sarà Marilena Staniscia della Editrice Carabba.

La trama narrativa dell’opera è incentrata sull’importante vicenda storica avvenuta a Lanciano, città nella quale il romanzo è ambientato e teatro della rivolta. Della rivolta furono protagoniste le tabacchine, le operaie della manifattura tabacchi, da sempre angariate da una disumana condizione di lavoro e costrette a subire dispotiche e rigide regole, a fronte di un salario da fame. Per la prima volta nella storia, le tabacchine di Lanciano scesero in piazza, rivendicando i loro diritti, la loro dignità, un salario adeguato e una condizione di lavoro degna. La loro protesta fu lunga e faticosa, convinta e ferma, e sfociò in una vera e propria rivolta, passata alla storia della comunità locale come, appunto, la rivolta delle tabacchine.

Il movente letterario del romanzo ruota attorno alla protagonista. Marinella è una ragazza di ventuno anni, istruita e sensibile, che per un singolare susseguirsi di vicende e circostanze, si ritrova implicata nel destino delle operaie della manifattura. Marinella è animata da uno straordinario slancio interiore, da un desiderio tumultuoso di mettersi in gioco. Non è supportata da una personalità forte e decisa. È psicologicamente vulnerabile. Ma grazie a un intenso travaglio interiore e una volontà tenace, riesce a scalare gli ardui declivi della realtà. Dopo le alterne vicissitudini narrate nella prima parte del romanzo, Marinella diventerà la figura più importante della vicenda umana e sociale delle tabacchine. Sarà lei, infatti, a dettare i tempi, a trasformare lo sciopero e le manifestazioni in veri e propri atti di solidarietà e partecipazione. Diventerà la vera protagonista dello sciopero e della lotta, l’icona delle tabacchine, che a lei si affideranno senza alcuna riserva.

Il romanzo di Graziano D’Angelo si svolge lungo un percorso letterario insolitamente ricco di risvolti umani, di sentimenti e storie personali che prefigurano un vero e proprio “retroterra letterario”. Insieme alla protagonista, emergono figure di elevata statura umana e sociale. Tra le più importanti, Antonio Valentini, un ragazzo che muoverà i sentimenti di Marinella, Alberto Scarano, il suo più assiduo corteggiatore e amico dai tempi della scuola, Agostino Piacentini, l’anziano sindacalista che sarà il suo mentore, i genitori della ragazza, traviati da una mentalità provinciale e stantia, pervasa di paure e incertezze, che obbligherà Marinella a dar fondo a tutte le sue energie per affermare la sua personalità. Nel loro complesso, personaggi e vicende, costituiscono lo scenario di un finale sorprendente, che non mancherà di suscitare la riflessione e il coinvolgimento emotivo del lettore.

Graziano D’Angelo è giornalista pubblicista. È stato direttore di periodici d’informazione e ha svolto diversi incarichi di addetto stampa. Ha ideato e curato pubblicazioni culturali, di svago e divulgative. Nel 2018 ha pubblicato il romanzo L’aspro respiro della vita (Edizioni Tracce). Nel 2022 è stato semifinalista al Premio Letterario Nazionale “Città di Castello” e vincitore del Premio Speciale, settore giornalismo, della Fondazione Agnesi, con il saggio Viaggio letterario nella storia della pasta.




LA SENSIBILIZZAZIONE SU CLIMA E TERRITORIO

Grande successo per escursione guidata UnivAQ alla scoperta delle sorgenti d’acqua della Valle del Chiarino

L’Aquila, 1° luglio 2024. Grande successo per l’escursione guidata alla scoperta delle sorgenti d’acqua della Valle del Chiarino svoltasi domenica 30 giugno 2024 e organizzata dall’Università dell’Aquila, con il contributo e la collaborazione della locale sezione del CAI (Club alpino italiano), della Gran Sasso Acqua, del reparto Biodiversità dei Carabinieri dell’Aquila e dell’Amministrazione separata degli usi civici di Arischia.

Oltre 150 persone hanno partecipato alla passeggiata partita dal Lago di Provvidenza e il cui punto d’arrivo è stato il rifugio Domenico Fioretti. Lungo il tragitto, professori UnivAQ, tecnici della Gran Sasso Acqua e carabinieri del reparto Biodiversità dell’Aquila hanno illustrato gli aspetti riguardanti la formazione e lo sfruttamento delle falde acquifere, la fauna e la flora del territorio, la produzione di energia elettrica. Gli escursionisti, inoltre, hanno potuto visitare anche il punto di captazione delle acque del Chiarino gestito dalla Gran Sasso Acqua.

L’escursione di ieri, inclusiva e aperta a tutti, è stato il secondo appuntamento, dopo la passeggiata sul Tratturo Magno del settembre 2023, del filone di iniziative promosse dall’Università dell’Aquila denominate “Clima e Territorio”, mirate a promuovere la scoperta e il recupero di elementi geografici, del tessuto produttivo, economico e sociale legati a o dipendenti da fattori climatici, al fine di diffondere la cultura della sostenibilità e creare le necessarie sinergie tra enti e istituzioni per una efficace pianificazione di adattamento climatico.

“Sono iniziative a cui il nostro ateneo tiene molto” spiega il direttore generale UnivAQ Pietro Di Benedetto “perché intercettano vari aspetti del nostro impegno in favore del territorio. C’è anzitutto la Terza Missione, ossia l’impegno dell’università a far crescere culturalmente il territorio circostante portando le proprie conoscenze e competenze fuori dal mondo accademico, a vantaggio e beneficio della cittadinanza. E poi c’è il tema della sostenibilità, che è un filo rosso che lega tutte le nostre attività. Siamo, secondo il ranking internazionale Green Metric, tra le prime università italiane per capacità e attenzione alla sostenibilità. Il prossimo appuntamento ci sarà dopo l’estate, con la riapertura e l’inaugurazione, in seguito alla fine dei lavori di ristrutturazione, del Giardino alpino di Campo Imperatore intitolato a Vincenzo Rivera”.

“Bisogna prendere coscienza del fatto che i cambiamenti climatici sono in atto e lo saranno nei prossimi decenni, a prescindere dagli sforzi che faremo per mitigarne le cause” spiega Gabriele Curci, professore di Fisica al dipartimento di Scienze fisiche e chimiche (DSFC) UnivAQ e scienziato del Cetemps “Questi cambiamenti avranno un impatto specifico per ciascun territorio perché ciò che ogni singolo territorio paga in termini di penalità climatiche non è legato solo alle variabili atmosferiche ma anche a fattori economici e sociali e alle tradizioni. Escursioni come quella nella Valle del Chiarino servono a questo, a mettere insieme realtà associative, enti, istituzioni e cittadini per creare consapevolezza e conoscenza intorno a queste tematiche”.




LA GIUSTIZIA DEL DUCE

Un libro di Luciano Di Tizio nel Palazzo della Provincia

Chieti, 1° luglio 2024. La Sala Consiliare della Provincia di Chieti ospita la presentazione del volume dell’autore Luciano Di Tizio, La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza edito da Ianieri Edizioni: l’appuntamento è per venerdì 5 luglio alle ore 17.30, dialoga con l’autore lo Storico Marco Patricelli. Porteranno i saluti il Presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e la Direttrice dell’Archivio di Stato, Maria Amicarelli. La prima presentazione di questo volume si è tenuta martedì 11 giugno presso la Sala Matteotti della Camera dei deputati a Roma.

Gli anni della presa del potere del fascismo, tra violenze nel territorio e progressivo asservimento dello Stato alla dittatura con, al centro, le vicende del rapimento e dell’assassinio di Giacomo Matteotti e il successivo processo-farsa agli autori materiali dell’aggressione. La narrazione prende le mosse dal contesto sociale, economico e ideologico negli anni della nascita e della crescita del fascismo tra connivenze, complicità e sottovalutazioni dalle drammatiche conseguenze, allargando il racconto ad altre aggressioni e ad altre vicende giudiziarie, alcune con conclusioni ben diverse.

Di Tizio nel 2006 ha pubblicato un volume “La giustizia negata. Dietro le quinte del processo Matteotti” interamente dedicato a quella vicenda giudiziaria ed oggi riprende il discorso ampliandolo con uno sguardo d’insieme sugli anni nei quali il fascismo con le sue violenze ha creato un regime dittatoriale grazie a circostanze favorevoli, connivenze più o meno dichiarate e a gravi sottovalutazioni.

Una visione a tutto campo nella quale il delitto e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regime.

Luciano Di Tizio, laureato in storia e filosofia, dopo un’esperienza da docente nei Licei, ha operato per molti anni come giornalista professionista collaborando con quotidiani, radio e tv, nazionali e locali, e infine come caposervizio de “Il Tempo” in Abruzzo. Autore di alcuni saggi storici, si è sempre occupato di ambiente con numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Nel 2022 è stato eletto presidente del WWF Italia.

La Provincia di Chieti si trova presso Corso Marrucino, 97 a Chieti. L’evento è in collaborazione con la Libreria De Luca. Per info sui social @ianieriedizioni.




IL FESTIVAL DELL’APPENNINO INCLUSIVO DI NATURA 2024

Torna in Abruzzo, sabato 6 luglio con Domenico Turchi e il concerto della band Burro e Salvia. Nel pomeriggio escursione, al rientro performance di Domenico Turchi con “I racconti di Vallonia” e a concludere la serata il concerto della band Burro e Salvia

Ascoli Piceno 1° luglio 2024. Per l’ottavo appuntamento il Festival dell’Appennino torna in Abruzzo sabato 6 luglio ai piedi dei Monti Gemelli, questa volta rivolti verso il massiccio del Gran Sasso, a Valle Piola di Torricella Sicura nella provincia di Teramo. Il pomeriggio inizierà con un’escursione fino ad Acquaratola e poi al rientro performance di Domenico Turchi con “I racconti di Vallonia” e a concludere la serata il concerto della band Burro e Salvia. In questa tappa vivremo un’esperienza unica, un viaggio nel tempo attraverso la storia di un borgo abbandonato che sta rinascendo grazie alla volontà di iniziative di valorizzazione, per portare gli amanti del turismo lento a scoprire questo lato dell’Appennino centrale. Questa edizione della manifestazione è caratterizzata da una “espansione” dei suoi tradizionali confini, promossa dal Commissario Straordinario Ricostruzione e Riparazione Sisma 2016, Guido Castelli e dal Bim Tronto. Per la prima volta, infatti, oltre alle Marche il Festival coinvolge anche l’Abruzzo, il Lazio e l’Umbria insieme alla collaborazione dei Bim Vomano-Tordino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti. L’obiettivo resta però invariato: dare vita a un evento dedicato al benessere, sostenibile ed esperienziale. Una manifestazione a vocazione turistica e culturale che unisce, in un fitto programma di appuntamenti diverse attività: escursioni, spettacoli, performance, concerti, incontri, presentazioni ed enogastronomia, favorendo un tipo di turismo esperienziale e accessibile. Il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, ha dichiarato che “Quello di Torricella Sicura è un territorio sul quale la Struttura commissariale sta ponendo la massima attenzione. Lo conferma la recente approvazione da parte della Conferenza dei servizi del Piano straordinario di ricostruzione del Comune Teramano.

Un rilevante intervento per il tessuto urbano e sociale di Torricella Sicura che non solo consente di recuperare il danno da sisma, ma anche di migliorare e valorizzare infrastrutture e servizi come le scuole, gli impianti sportivi e il centro sociale polivalente. Luoghi fondamentali per tenere vivo e coeso il tessuto comunitario. Altro intervento che ci tengo a sottolineare è quello per il progetto di rigenerazione di Villa Celommi-Capuani, per il quale abbiamo portato il contributo a 1,4 milioni di euro. Si tratta di un punto di riferimento per Torricella Sicura che potrà così tornare a svolgere pienamente la sua funzione: un luogo attrattivo di memoria e di cultura. Un’opera di riparazione sociale ed economica, così come lo è il Festival dell’Appennino, che si inserisce proprio in questa strategia di valorizzazione delle bellezze, della storia e delle tradizioni dei nostri territori attraverso attività culturali e nella natura. Una manifestazione che vuole contribuire a far conoscere meglio l’Appennino centrale, e a incentivarne la fruizione turistica, resa possibile grazie all’impegno e alla collaborazione dei quattro Bim”.

Il Presidente del Consorzio BIM Vomano-Tordino di Teramo, Marco Di Nicola ha dichiarato: “L’appuntamento di Valle Piola, nel comune di Torricella Sicura, è la seconda tappa teramana e abruzzese del Festival dell’Appennino, per noi particolarmente significativa perché ambientata in un borgo un tempo abbandonato, che è stato oggetto di un rilevante intervento di recupero e valorizzazione.

Il Festival dell’Appennino, in questo senso, costituisce un veicolo culturale importante per contrastare lo spopolamento e favorire la conoscenza dei territori su cui si fonda la nostra identità. Il Consorzio BIM di Teramo ha voluto farsi parte attiva di questa iniziativa in sinergia con gli altri BIM del centro Italia, perché la ricostruzione non è solo un processo materiale ma passa anche e soprattutto attraverso la rigenerazione culturale e sociale delle nostre aree interne.”

Il ritrovo è alle ore 15.45 a Valle Piola, per poi partire per l’escursione alle ore 16.

IMPORTANTE: per raggiungere Valle Piola per chi viene dalla Piceno Aprutina non seguire assolutamente le indicazioni di Google Maps. Arrivare fino alla rotonda prima di Teramo, sul ponte Vezzola e svoltare a destra in direzione Castagneto. Da Castagneto seguire le frecce Festival dell’Appennino per Pastignano, poi Poggio Valle e Valle Piola, gli ultimi tre km sono su strada bianca.

L’escursione con partenza e ritorno a Valle Piola, ha una difficoltà E (Escursionistico per tutti) è lungo 5,4 km, con un dislivello di 185 mt e un tempo di percorrenza di circa 2 ore e trenta (andata e ritorno). Al rientro dall’escursione alle ore 19 per performance di Domenico Turchi con “I racconti di Vallonia”.

Alle ore 20 cena libera, per chi vuole sarà possibile cenare presso il punto ristoro al Rifugio del Pastore organizzato dalla Proloco di Torricella Sicura.

Il menù fisso a 15 euro prevede: mezzemaniche a ragù, pecora alla callara, acqua o bicchiere di vino. Inoltre, vi saranno a parte altri prodotti: panino con salsiccia, frittella farcita, panino con formaggio fritto.

Possibilità di piatti vegani o vegetariani su richiesta chiamando solo in questi orari 13.30-14.30/20.30-21.30 il numero 3332179561 entro e non oltre venerdì 5 luglio ore 21.30.

La serata proseguirà alle 21,30 con il concerto della band Burro e Salvia che con un repertorio di canzoni Italiane dagli anni ‘20 fino ai ‘50 ci faranno divertire e commuovere con brillanti motivetti e grandi sentimenti d’amore, attraverso la voce tenorile, condita con un poco di swing, di David Mazzoni. La partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione al fine di organizzare meglio l’evento, compilando il form nella data sul sito www.festivaldellappennino.it. Raccomandazioni:

• obbligatorio indossare scarpe da trekking

• avere con sè almeno un litro d’acqua

• portare felpa/kway e telo/stuoia

• consigliato un cambio completo da lasciare in auto

• consigliato portare lampada frontale o torcia per la sera

Festival dell’Appennino 2024, inclusivo di natura

Il Festival è promosso da Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e Bim Tronto, con la collaborazione di Bim Vomano-Todino Teramo, Bim Nera-Velino Cascia e Bim Nera-Velino Rieti, Regione Marche, Regione Umbria, Regione Abruzzo, Regione Lazio, Camera di Commercio delle Marche, Camera di Commercio dell’Umbria, Camere di Commercio Gran Sasso d’Italia, Camera di Commercio Rieti-Viterbo, in sinergia con i 23 Comuni dell’Appennino centrale, partner dell’evento, Accumoli, Acquasanta Terme, Amatrice, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Civitella del Tronto, Colledara, Comunanza, Esanatoglia di Narco, Force, Leonessa, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Norcia, Pieve Torina, Rieti, Roccafluvione, Rotella, Sant’Anatolia di Narco, Torricella sicura, Ussita, Venarotta, con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Appennino up e Mete Picene.




L’INTERNATIONAL IMAGO FILM FESTIVAL SI SPOSTA

Grandi nomi per la terza edizione dal 27 al 3 agosto. Record di opere iscritte, più di 1800

Teramo, 1° luglio 2024. Giunto alla sua terza edizione l’International IMAGO Film Festival con la Direzione artistica di Claudio Rossi Massimi e l’organizzazione di Lucia Macale, si appresta ad aprire le porte per una full immersion di otto giorni nel magico mondo del cinema a Teramo dal 27 luglio al 3 agosto e proprio grazie agli ottimi risultati ottenuti nelle scorse edizioni, si sposta nel capoluogo di provincia e si arricchisce di ospiti e appuntamenti evidenziando la sua crescita sia nei contenuti che nella partecipazione. Il festival sarà presentato a Roma durante un happening tra esperti ed appassionati del settore che saranno presenti presso la Casa del Cinema il prossimo 3 luglio ore 17.00.

Oltre alle proiezioni il festival offre anche una vasta quantità di spettacoli dal vivo e concerti: la kermesse, infatti, vedrà un calendario fitto di proiezioni, quelle pomeridiane in lingua originale provenienti da tutto il mondo dalle 16.00 alle 20.00 proiettati nella Sala L’arca di Teramo; tutte le sere in Piazza Martiri della Libertà ci saranno proiezioni di film in concorso precedute dagli ospiti. Sono oltre 2800, addirittura più dello scorso anno, le opere iscritte che prevedono un grande lavoro di giuria per assegnare a film italiani e stranieri gli ambiti 14 premi.

Nelle scorse due edizioni molti e noti sono stati i cineasti che, da tutto il mondo, hanno partecipato al festival che ha ottenuto anche il riconoscimento del Ministero della Cultura Direzione Cinema.

Presenta ed intrattiene il pubblico, anche per questa edizione, la coppia nel lavoro e nella vita formata da Federico Perrotta e Valentina Olla con gli ospiti che saranno diversi per ogni serata; tra i tanti si annoverano anche Antonio Catania, Demo Morselli e Marcello Cirillo, Maria Grazia Cucinotta, Maurizio Mattioli. Inoltre, il 2 agosto ci sarà il concerto del Maestro Enrico Pieranunzi con il suo trio jazz, mentre per il 3 agosto è prevista la serata di gala con assegnazione dei premi e ospite Antonella Attili.

Le proiezioni sono sempre ad ingresso libero sia nel pomeriggio sia in piazza a Teramo, per il cinema sotto le stelle dalle 21.30.

Cos’è IMAGO?

La realtà IMAGO è nata a Roma nel 2000 per iniziativa di professionisti con grande esperienza nei settori del cinema e della televisione.

Nel corso degli anni ha prodotto più di 50 documentari di vario genere, per la maggior parte dedicati alla cultura, al turismo, alla storia, all’archeologia, all’ambiente e alle tradizioni popolari. Oltre a sit com, cortometraggi e due lungometraggi.

Dal 2000 è fornitore RAI Radio Televisione Italiana. Le prestigiose collaborazioni che IMAGO ha avuto nel corso degli anni includono, tra gli altri: Il Messaggero, A.C.L.I. (Associazione Cristiana dei Lavoratori Italiani). Unicef, Banca d’Italia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico Agostino Gemelli e molti Istituti di Cultura Italiana all’Estero. Nel 2015 IMAGO ha realizzato il lungometraggio La sindrome di Antonio, diretto da Claudio Rossi Massimi; il film è stato selezionato e proiettato in prima mondiale nella sezione KINO del Festival del Cinema di Roma. È stato inoltre selezionato tra i sei film italiani per N.I.C.E. Festival Internazionale del cinema di Mosca e San Pietroburgo; è stato finalista all’Oiff Turin Cinefest e, nell’aprile 2017, ha vinto il Festival Internazionale del Cinema di Imperia come Miglior film. La sindrome di Antonio ha anche ricevuto una menzione speciale all’Ariano Film Festival per i suoi dialoghi e la sceneggiatura.

Nel giugno 2017, IMAGO ha prodotto il documentario Papa Francesco, La mia idea di arte, un itinerario del Santo Padre nei Musei Vaticani, prima opera audiovisiva il cui soggetto è stato scritto da un Pontefice.

Nel 2021 IMAGO produce Il diritto alla felicità, girato tra Civitella del Tronto e Teramo. Il film, scritto e diretto da Claudio Rossi Massimi, riceve numerosi e importanti riconoscimenti internazionali. Ad oggi, infatti, ha ricevuto ben 44 premi da festival del cinema in Italia e nel mondo.

IMAGO organizza da anni l’Italian Film Days in collaborazione con gli Istituti di Cultura Italiana all’Estero.

In passato ha organizzato anche il Festival del Cinema Italo Azerbaigiano in Azerbaigian a Baku. In queste e altre sedi ha organizzato e organizza mostre dedicate alla storia del cinema.

Per info è possibile consultare il sito www.internationalimagofilmfestival.com, e seguire le pagine social alla voce @internationalimagofilmfestival.




HO BISOGNO DI TE

Beniamino Cardines vince il Premio Letterario Nazionale Il silenzio uccide 2024 contro la violenza di ogni genere

Pescara, 1° luglio 2024. Sabato 29 giugno a Roseto degli Abruzzi presso la Villa Comunale, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “Il silenzio uccide 2024”. Premio organizzato dall’Associazione Il Guscio Aps, che sensibilizza contro la violenza di ogni genere.

Vince il primo premio assoluto lo scrittore e giornalista abruzzese Beniamino Cardines con il racconto “Ho bisogno di te”. Ricordiamo che l’autore pluripremiato, da anni al centro di una intensa programmazione tra letteratura sociale e scrittura creativa, è stato proclamato lo scorso anno da LFA Publisher (Italia-Spagna) “Autore dell’anno 2023” al Salone Internazionale del Libro di Torino. Inoltre, il suo ultimo libro “Sirena Bambina” pubblicato da ES/SanPino Edizioni di Torino è  stato inserito nel prestigioso catalogo della Diffusione San Paolo 2023. 

Andreina Moretti, presidente ass. Il Guscio: “La nostra Associazione è impegnata attivamente nella lotta alla violenza contro le donne e di ogni genere. Tra le attività di sensibilizzazione è nato il premio letterario, che offre la possibilità a chiunque di esprimere il proprio pensiero su questa dolorosa piaga sociale, in modo particolare i giovani. Vogliamo combattere anche con le parole, qualunque forma di violenza. Un concorso letterario quindi, che dà spazio, non solo agli scrittori affermati, ma anche a tutte quelle persone che vogliono raccontare una storia. È nata così l’antologia Il silenzio uccide giunta oggi alla quarta edizione.”

Beniamino Cardines, scrittore: “Scrivo per tradurre in emozioni e forza la vita e le sue contraddizioni. Per accendere fari sugli angoli bui della realtà. Questo racconto è parte della raccolta pluripremiata Cleopatra o Meryl Streep? ancora inedita. Una storia senza nessuna pietà, tragica crudele dolorosa. Una storia ferita e senza cuore, in cui i protagonisti sembrano arrendersi alla sopraffazione della violenza e del dolore. Il mostro è assente, restano le sue mani a parlarci di strappi e di degrado umano. Un uomo violento nei confronti della moglie, della suocera, del figlio unica voce ad avere il coraggio della denuncia, della verità, del riscatto, dell’amore che guarisce. Impossibile restare indifferenti.”




UNALTROTEATRO: LA STAGIONE TEATRALE 2024/25

La presentazione per il Cinema Auditorium Zambra di Ortona

Ortona, 30 giugno 2024. Con il claim “Dove tutto è” la compagnia Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino ha annunciato il programma della stagione teatrale 2024/25 con una conferenza stampa che si è rivelata più una festa, ieri sera, presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch): “per questa terza stagione – hanno spiegato – abbiamo scelto uno slogan che crediamo possa raccogliere in sé e restituire appieno il carattere multidisciplinare che Unaltroteatro è riuscito a imprimere nei primi due anni di lavoro quotidiano in un luogo che è partito da zero dal momento della restituzione alla cittadinanza. Teatro, Cinema, Formazione, eventi, mostre d’arte e fotografiche, presentazioni di libri e incontri con autori, registi, produttori, si sono avvicendati con grande naturalezza. Dopo una splendida e partecipata stagione teatrale ci auguriamo che anche quella che ci accingiamo ad accogliere possa piacere al pubblico, e anticipiamo che oltre agli spettacoli ci saranno tante altre attività che comunicheremo di volta in volta”.

La stagione teatrale, che si estenderà fino ad aprile 2024, taglierà il nastro il 26 Ottobre con “Azzurro – stralci di vita” tratto dall’omonimo libro di Curzio Maltese di Paola Conti con Antonio Catania, la scrittura di Maltese si sposa alla perfezione con la musica di Nicola Piovani; spettacolo di Viola Produzioni – Centro di produzione teatrale.

Il 9 novembre sarà la volta de “Il Dio del massacro” di Yasmina Reza, diretto e interpretato da Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini, Annika Strøhm, realizzata con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese e Tex_il Teatro dell’ExFadda oltre che con la collaborazione del Comune di Pergola e la compagnia teatrale Malalingua: un viaggio  nelle relazioni famigliari e sociali, fitte di contraddizioni e paradossi.

Il 15 dicembre è la volta de “La neve del Vesuvio” dall’omonimo romanzo di Raffaele La Capria con Andrea Renzi: produzione della Casa del Contemporaneo, Teatri Uniti, mTeatro Mercadante, Teatro Stabile di Napoli; una neve fugace e meravigliosa come l’infanzia, spinge con leggerezza verso un essenziale contatto con la parte  infantile delle persone, una rara esperienza di equilibrio tra grazia e ragione, tra fantasia e verità.

Il 22 febbraio sarà Elisa Di Eusanio, abruzzese nota soprattutto per DOC insieme a Luca Argentero con il suo “Club 27” a calcare la scena dell’Auditorium Zambra: voce, interpretazione e regia sono della stessa attrice che parte dai grandi artisti morti a ventisette anni per raccontare il dolore delle dipendenze, delle anime fragili e della paura che mangia vite.

Il 22 Marzo “ESAGERATE! Più che un aggettivo un’esortazione”, di e con Cinzia Spanò di Effimera Produzioni, porterà sul palco una Stand Up Comedy che, intrecciando numeri, dati, storia, sacro e profano, intende divertire, indignare e soprattutto “mettere i puntini sulle i” perché le vie dedicate alle donne sono solo il 4%, se ne esigono di più.

L’11 aprile 2025 si chiuderà la stagione teatrale con l’ode alla gioventù e alla vita “Io e tu” di Lauren Gunderson con Aurora Spreafico e Derli Do Rosario Soares di Viola Produzioni – Centro di Produzione Teatrale: al centro dello spettacolo i diciassettenni che s’interrogano sulla morte, sui misteri della vita, sull’eroismo della poesia e proprio con le armi della poesia, apparentemente noiosa, si svela un mistero molto più profondo che li unisce.

È possibile fare l’abbonamento: per info e prenotazioni chiamare il 3454367809 o mandare una mail a segreteria@cinemauditoriumzambra.com.




COLIBRÌ ENSEMBLE: PRESENTATA LA STAGIONE 2024-2025

Solisti prestigiosi, concerti sinfonici e la novità di Opera e Balletto

Pescara, 30 giugno 2024. La dodicesima stagione dell’Orchestra da Camera di Pescara prevede 14 appuntamenti in cartellone, da ottobre ad aprile 2025. Il Colibrì Ensemble ha presentato la Stagione Concertistica 2024-2025, svelando il cartellone dei 14 appuntamenti in calendario, a partire da ottobre 2024, fino ad aprile 2025.

Una stagione con un’offerta oltremodo ampia e in grado di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo, spaziando dalla musica sinfonica, a quella da camera, dal barocco, al Novecento, dal jazz, all’opera e al balletto.

Grande spazio viene riservato all’orchestra, che sarà sul palco in ben 13 occasioni, ma non mancano di certo ospiti di prestigio. Guardando dall’alto possiamo contare infatti oltre venti solisti, tra i quali spiccano, solo per citarne alcuni, il celebre pianista Alessandro Deljavan, il primo flauto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Andrea Oliva, il Premio Paganini Giuseppe Gibboni, il primo clarinetto del Teatro alla Scala Aron Chiesa, il pianista Leonardo Pierdomenico, il bandoneonista Massimiliano Pitocco.

Il cartellone propone diverse tipologie di concerti e spettacoli, indicati dai quattro colori della stagione: 9 sono gli appuntamenti Classical dedicati alla musica nella forma di concerto tradizionale, due di questi sono all’interno della Serie Beethoven “Beeth’up to nine”, ovvero l’integrale delle Sinfonie.

Si aggiungono quindi tre appuntamenti denominati Emmet Concert dal nome del Music Club (Emmet Club) inaugurato lo scorso anno, che ha già riscosso grande successo. Si tratta di concerti con un diverso sguardo e un’apertura ad altri generi e suoni volti a contaminare il format del concerto standard.

Gli eventi speciali della stagione sono racchiusi nei due appuntamenti che vedono in programma un balletto e un’opera.

L’opera e il balletto sono di fatto le grandi novità di questa edizione. La lirica sarà protagonista con il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini all’Auditorium Flaiano, mentre l’unico appuntamento che si svolgerà al Teatro Circus sarà il balletto Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky. Per l’occasione il Colibrì inaugurerà una interessante collaborazione con il Centro Danza Art Nouveau de L’Aquila a cui si aggiungeranno solisti provenienti dal Teatro San Carlo di Napoli e dal Teatro Massimo di Palermo.

«Mettere in cartellone un’opera lirica è una richiesta che il nostro pubblico ci fa da diverso tempo – spiega il direttore artistico, Andrea Gallo-. L’opera sarà per noi un’esperienza nuova che abbiamo voluto unire a quella del balletto Lo Schiaccianoci dopo il grande successo riscosso dalla suite dello scorso anno».

Il genio di Tchaikovsky è presente non solo per via del balletto, ma anche per la sua meravigliosa musica sinfonica. Colonne portanti della stagione saranno infatti due suoi celeberrimi concerti per solista e orchestra: quello per pianoforte in apertura di stagione, affidato a Alessandro Deljavan, e quello per violino che vedrà il Premio Paganini Giuseppe Gibboni nuovamente insieme al Colibrì.

Scorrendo il cartellone ci si imbatte in musica di ogni epoca e di ogni genere.

«Il viaggio nel tempo è una delle tematiche di questa stagione» – spiega infatti il direttore artistico.

Ci si perderà “Nell’iride del Novecento”, concerto nel quale compaiono le più variegate forme, suoni, ritmi e contaminazioni che hanno segnato il secolo scorso con autori quali Stravinsky, Gulda, Cage e Berio. Ma il tempo è anche quello che attraverserà la storia del Tango, ne “Il tango fino a Piazzolla”.

«Con il concerto Brandebur… Gap avremo l’impressione di convivere in due epoche, – continua Gallo – di sovrapporre due frequenze come quando una volta si cercava una stazione della radio girando la manopola. Ne deriverà un salto nel tempo, un gap, pilotato dal suono della chitarra elettrica di Christian Mascetta che, come un booster, ci farà viaggiare più veloci della luce, per poi farci ritornare nel mondo di Bach».

Il concerto di chiusura, come sempre, è quello con l’organico più ampio e avrà in programma un capolavoro come Quadri di un’esposizione, composizione originariamente scritta da Mussorgsky per pianoforte e mirabilmente orchestrata dal genio di Ravel. Ma la perla di questa chiusura sarà la presenza di Andrea Oliva, uno dei musicisti italiani più prestigiosi al mondo, eccezionale flautista, primo flauto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suonerà il Concerto di Khachaturyan originale per violino che pochi flautisti al mondo hanno il coraggio di affrontare.

Nel corso dell’anno, il Colibrì continuerà anche muoversi sul territorio con concerti e repliche previste in Abruzzo a L’Aquila, a Teramo presso la stagione de “La Riccitelli”, a Celano in “Celano Classica” e anche fuori regione nel cartellone di “Umbria Classica”.

«Nel corso della stagione il Colibrì sarà impegnato anche in alcuni progetti discografici – spiega la Presidente Gina Barlafante – uno dei quali per l’etichetta Brilliant con un programma interamente dedicato a Beethoven con la settima sinfonia e il quinto concerto per pianoforte con un’eccellenza del territorio, Leonardo Pierdomenico con il quale si è ormai instaurata una fortunata collaborazione».

L’orchestra può contare su un pubblico in grande ascesa, la campagna abbonamenti è già a buon punto e vede rinnovati ormai quasi tutti gli abbonamenti. È possibile effettuare l’acquisto online sul sito Diyticket.it o presso i punti vendita in città.

Virginia Gigante




SCUSA THOMAS la colpa è mia…

…ora ho capito! Quella voce che, sentivo nel sottofondo, quella che mi chiamava, che cercava la mia attenzione da tempo, forse era la tua?

Da qualche giorno è come scomparsa, all’inizio ho pensato che, finalmente, avevi capito che dovevi vedertela da solo, tu eri la tua causa e tu dovevi essere la tua soluzione, qualunque essa fosse stata! Diciamo sempre ai nostri figli che bisogna si responsabilizzino, mi sono convinta, per una mia egoistica comodità, che ti stavi responsabilizzando e mi sono quasi sentita fiera di aver tenuto duro e di non averti dato retta, di aver guardato dall’altra parte.

Pensare che mi è sempre apparsa fastidiosa, esagerata, chiassosa, immotivata e invadente, quella tua vocina. Non mi sono mai chiesta, realmente, cosa volesse, la sua insistenza bastava a farmi tornare in maniera lesta alle mie cose, le tue, secondo me, erano lacrime di coccodrillo!

Non mi sono curata neppure di quello strascico di inquietudine che, ogni tanto ai bordi delle strade sporche, buie e odoranti di fiele raffermo, me la faceva riemergere. La mia vita ha poco a che vedere con i luoghi chiassosi di povertà, bagnati di solitudine e denudati della dignità, io ho un’altra vita, la mia è una vita sana, incontaminata! Io ho saputo seminare meglio, mica come te! Il tuo peccato originale dovrà essere stato differente dal mio, sennò non si spiega perché tu ti sei incasinato in questo modo e hai fatto questa finaccia!

Forse io sono stata più brava di te?

Forse Io profumo di pulito, faccio le cose che si devono fare, vivo nei contesti giusti, mica bazzecole. Come puoi vedere, ancora, uso la “coperta sintetica” del forse! Mica sto per strada a procurami sostanze, io! Fin dove arriva il mio sguardo è tutto allineato, in ordine e coperto. Questo basta a farmi sentire in coscienza con me stessa e sicura.

È sempre bastata una doccia, in un bagno nuovo e riscaldato, una crema corpo alla fragranza di cocco per togliermi di dosso, quando mi ci imbattevo per sbaglio, il lercio del marcio che, per diritto acquisito e per norma comoda doveva essere tuo, perché alla fine, nel tuo marcio, seppur per sbaglio e per pochi minuti capita di imbattercisi.

Poi tu di punto in bianco, hai deciso di piangere e di urlare in solitudine, senza darmi una spiegazione, non mi hai più chiamata, e ora da qualche giorno il tuo lasciarmi in pace, mi sta torturando, mi chiedo quanti come me hanno disatteso la tua chiamata?

Quanti come me hanno programmato i loro aperitivi cenati, cullandosi del fatto che non sei un nostro figlio, quanti come me sanno, però si assolvono, pensando che, in certe strade, nelle strade che frequentavi tu, non possono esserci le panchine, non possono esserci i fiori, non possono esserci le risa, perché certe strade, una volta imboccate, non finiscono mai. La verità è che in certe strade mancano certe cose, perché ci è più facile non portarcele quelle certe cose!

Tu ti sei visto costretto a diventare muto, obbligato a farti scorrere e scaldare dal tuo sangue giovane, abbandonato e dileggiato da chi oltre ad essere sordo come me, è convinto di essere migliore di te e di quelli come te, ignorando che, se tutti continuiamo a rispondere ad un’altra chiamata, alla chiamata che ci fa comodo, quelli come te diventeranno di più di quelli come me, e quelli come me saranno i veri mandanti di ciò che accade in certe strade.

 Tu forse una strada migliore l’hai imboccata e te la sei sicuramente sudata sul campo. Noi? Noi continuiamo a restare, a restare qui e ad accumulare vittime, le accatastiamo l’una sull’altra e l’ultima ci aiuta a nascondere la precedente. Il nostro registro di carico e scarico è sempre più dinamico, mai fermo, come mai ferma può essere la nostra coscienza, non so da chi, non so quanto ma ci verrà chiesto conto, perché la verità è che, non si possono aspettare i lampeggianti per scoprire che tu non ci sei più, che tu non ci saresti stato più lo dovevamo mettere in conto e sbatterci affinché a te fosse garantito un ugual posto su questa terra ed un ugual diritto alla vita, lo stesso del mio e di quelli come me.

 Spero che, né tu né noi stessi, riusciremo ad assolverci da tanta indifferenza, da tanta distrazione, da tanta apatia, da tanta non curanza, da tanto distacco dal prossimo, ma anche in questo caso mi fido più di te che di me e di quelli come me.

Aiuta il prossimo tuo, ci disse qualcuno in tempi non così sospetti, uno dei tanti prossimi nostri eri tu e ti abbiamo lasciato solo nella notte, ti abbiamo fatto svuotare ogni arteria, forse pensavamo di ripulirti; invece, ti abbiamo ucciso e abbiamo anche atteso, comodamente nei nostri salotti, che qualcuno ci rendesse edotti sull’accaduto.

Un accaduto che, come i dieci comandamenti era inciso su pietra, stava solo scegliendo una notte più adatta di altre o forse si è catapultato sulla prima venuta, perché non ne poteva più di chiedere aiuto, di barcamenarsi, avrà creduto che il mondo fosse divenuto sordo, avrà pensato che il tuo problema fosse niente in confronto ai problemi degli altri; eppure, ti stavano aspettando lame, lame di coltello, che vista la tua giovane carne, non hanno avuto bisogno, neppure, di un’affilatura.

Il bello è che noi lo sappiamo che di lame ce ne sono troppe, le hanno in troppi; eppure, continuiamo a farle tagliare, perché ci siamo convinti che sanno tagliare solo la carne dei più poveri, di quelli come te, di quelli che non riescono a mettere insieme poche centinaia di euro. In verità, a valere poche centinaia di euro sono quelli che, come me, hanno fatto finta di non sentire la tua vocina. Siamo sulla scia del fogliame umano se, non capiamo che chi commette e chi subisce non è classificabile in un elenco, le parti, la vita le inverte in un istante e lo fa perché sa che noi siamo distratti, siamo superficiali, siamo vigliacchi, non siamo capillari fra le strade, fra la disperazione, fra la solitudine, fra i nostri figli, perché nella maggior parte dei casi a commettere e a subire sono i nostri figli, e quindi una fottuta colpa dobbiamo pur averla Noi. Basta raccontarci che non possiamo far nulla, che il mondo va così, che le cose sono cambiate.  È una bugia che ci somministriamo da troppo e più nulla può assolverci, siamo da condannare e dobbiamo auguraci di essere in tempo per una riabilitazione all’amore per il prossimo, poi i nostri figli saranno migliori e tu non dovrai più farti scaldare dal tuo sangue giovane!

Ciao Thomas, ti prego vienici in sogno a ricordarci cosa ci siamo persi perdendo te!

Cesira Donatelli




CONCERTO CULTURALE

Parco Villanesi il prossimo 20 luglio, ore 19 e ss.gg.

Francavilla al Mare, 29 giugno 2024. La Confederazione Politica Insieme Liberi inaugura in Abruzzo, unitamente alla Associazione KFK Project KontrofabbriKa, il format Concerto Culturale, indirizzato a quanti, come i Fiori di Cactus, sono in grado di meravigliare.

Il primo Concerto Culturale si terrà il 20 luglio p.v., ore 19 e ss.gg., c/o il Parco Villanesi ,in compagnia del CantaUntore Rocco e con la partecipazione straordinaria dei Giornalisti indipendenti Franco Fracassi e Arnaldo Vitangeli. Approfondimenti e dibattito sulla tematica: Sotto Scacco!?

Nel contributo libero e consapevole è compresa l’Apericena.




NASCE IL PRIMO DOTTORATO NAZIONALE IN PEACE STUDIES

Progetto promosso dalla Rete delle università italiane per la pace al quale aderiscono 34 atenei tra cui l’Università de L’Aquila

L’Aquila, 29 giugno 2024. Su iniziativa della Rete delle università italiane per la pace (RUniPace) è stato istituito il dottorato di ricerca di interesse nazionale in Peace Studies. Le università italiane partner sono 34. Tra queste c’è anche l’Università dell’Aquila, nel curriculum 4 “Educazione alla pace e migrazioni”.

Il Dottorato in Peace Studies costituisce la principale, concreta risposta delle università italiane di fronte al dilagare delle guerre, ai rigurgiti di nazionalismo, alla crisi dello stato di diritto e dei principi democratici, all’aumento delle diseguaglianze e della violenza di genere.

Le Università aderenti si propongono di sviluppare in Italia, in una vivace interazione con progetti tematici già avviati a livello internazionale e in stretta collaborazione con le pertinenti organizzazioni internazionali intergovernative e non governative, una formazione superiore di alto livello a carattere genuinamente interdisciplinare sulle tematiche della pace, dei diritti umani, degli studi su conflitto e pace, del disarmo e della costruzione di società inclusive e sostenibili.

Ispirato ai valori universali e agli obiettivi di sviluppo sostenibile, il Dottorato si concentra sulle tematiche del conflitto e della pace contribuendo significativamente alla costruzione di una società più giusta e pacifica attraverso la ricerca avanzata e l’applicazione pratica delle competenze da acquisire attraverso 10 curricula formativi:

Curriculum 1 – Tecnologia, sostenibilità e pace

Curriculum 2 – Identità, Memorie, Religioni e Pace

Curriculum 3 – Costruzione della pace, diritti umani, diritti dei popoli

Curriculum 4 – Educazione alla pace e migrazioni

Curriculum 5 – Architetture e paesaggi di pace

Curriculum 6 – Spazio, territori, risorse e narrazioni nella prospettiva della pace

Curriculum 7 – Economia della pace

Curriculum 8 – Letterature, arti, filosofie e immaginari di pace

Curriculum 9 – Giustizia riparativa, giustizia di transizione e trasformazione nonviolenta dei conflitti

Curriculum 10 – Dinamiche, processi e attori nelle relazioni internazionali

La/Il candidata/o deve indicare nella domanda il curriculum che intende seguire.

Per informazioni relative esclusivamente al programma di ricerca del Curriculum 4 “Educazione alla pace e migrazioni” inviare una mail a: silvia.nanni@univaq.it

La presentazione, il bando e le modalità di candidatura del corso di Dottorato in Peace Studies sono disponibili su: https://phd.uniroma1.it/web/national-phd-in-peace-studies_nd4085.aspx

Per informazioni di carattere amministrativo scrivere a: phdpeacestudies.saras@uniroma1.it




ARTEPARCO megx è l’artista della settima edizione

Progetto che porta l’arte contemporanea nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Sabato 27 luglio 2024 Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise

Pescasseroli, 27 giugno 2024. Arteparco, iniziativa che dal 2018 valorizza un territorio unico come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con interventi di arte contemporanea, inaugura nel mese di luglio la sua settima edizione e presenta l’opera Rinascita di megx (1984), artista visiva il cui lavoro vede sempre protagonista il contesto del bosco in una costante riflessione intorno al rapporto tra uomo e natura.

La scultrice, colpita dalla maestosità delle foreste vetuste, fonde alla corteccia di un albero una figura umana che emerge dall’elemento naturale, evocando una visione di rinnovamento: rami-umani che si innalzano verso il cielo rappresentando una primavera simbolica che porta a germogliare ogni cosa. Con questa settima edizione, ARTEPARCO amplia la vocazione del progetto a diventare un vero e proprio museo a cielo aperto che porta il pubblico alla scoperta di opere nascoste nel parco.

Arrivando da Pescasseroli e attraversando i sentieri C1 e C2 è possibile trovare le installazioni di artisti dalla diversa cifra stilistica che, nel corso degli anni, si sono confrontati con questa incontaminata ambientazione: Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi, Valerio Berruti e Accademia di Aracne. Il progetto, ideato dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale, nasce dalla virtuosa collaborazione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Pescasseroli e il marchio di profumi PARCO1923.

ARTEPARCO è inoltre realizzato grazie al prezioso supporto di partner attenti alla salvaguardia dell’ambiente come BMW Italia, Sky Arte, GORE-TEX, Woolrich Outdoor Foundation e, da quest’anno per la prima volta, INWIT. Per l’impegno rivolto alla valorizzazione del territorio dimostrato negli anni, l’iniziativa gode del Patrocinio del Ministero dell’ambiente della sicurezza energetica.

IL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise, costituito su iniziativa privata nel 1922 e istituito per decreto regio nel 1923, è il più antico d’Italia e uno dei più antichi d’Europa, uno dei migliori esempi mondiali di conservazione di flora e fauna. Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali; tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare. In ogni caso, visitare il Parco e sentire il fascino della presenza di questi animali, o scoprire i segni del loro recente passaggio, anche senza incontrarli direttamente, è sempre un’esperienza meravigliosa che fa provare emozioni inconsuete. Nel 2017 le Foreste Vetuste che lo popolano sono diventate Patrimonio dell’Unesco.




MUSICA E MOVIMENTO

Seconda edizione con la direzione artistica di Lara Molino

San Salvo, 27 giugno 2024. Venerdì, 28 giugno alle ore 18:30, a San Salvo marina si terrà la seconda edizione del Festival “Musica e Movimento” con la direzione artistica della cantautrice e musicoterapista, Lara Molino. 

La manifestazione, voluta fortemente dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di San Salvo, si svolgerà in un luogo bellissimo, immerso nel verde, in Via Maristella, all’interno della pista ciclabile. Tanti bambini dai 9 mesi ai 6 anni, insieme ai loro genitori, si esibiranno con danze e canti, suoneranno i loro piccoli  strumenti.

Ad accompagnarli con chitarre, percussioni, tastiere e violino, gli allievi dell’Associazione Culturale Nonsolomusica di San Salvo, (preparati dal Maestro Eugenio Timpani e dalla stessa Molino), che eseguiranno anche brani di musica classica, pop, rock. 

Special guest del Festival, il Maestro Santino Stinziani, chitarrista elettrico, che sta facendo sempre più strada non solo a livello regionale, ma nazionale. 

I piccoli protagonisti, le loro mamme e papà, hanno potuto seguire i Corsi “Musica In Movimento” e “Musica Babies”, offerti dal Comune alla cittadinanza durante i mesi precedenti. Attraverso la Musica e la Musicoterapia i bambini socializzano, imparano ad ascoltare se stessi e gli altri, a percepire le proprie emozioni, a sviluppare delle capacità artistiche, ad essere più sensibili alla bellezza, a manifestare la loro gioia attraverso il canto, il movimento , i loro strumenti musicali. 




ARCHITETTURE E CITTÀ NEL CORNO D’AFRICA

Un patrimonio condiviso. Presentazione alla stampa a cura del MAXXI Architettura con Andrea Mantovano venerdì 28 giugno 2024 |  ore 11.00

L’Aquila, 26 giugno 2024. Una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali.

Se da un lato i paesi del Corno d’Africa continuano a soffrire, in misura diversa, gli effetti di conflitti mai completamente estinti, dall’altro mostrano grandi energie per costruire il proprio futuro, nella consapevolezza di un passato che li accomuna.

Dalla devastazione di Mogadiscio, alla rapidissima trasformazione di Addis Abeba, fino alla consapevole conservazione di Asmara, emergono approcci differenti nei confronti di questo patrimonio architettonico e urbano che a tutti gli effetti può essere definito un patrimonio condiviso.

La mostra vuole inoltre raccontare la corposa eredità dell’attività progettuale italiana, per rileggerla alla luce di nuove conoscenze e nuove sensibilità.

Saranno presenti

Alessandro Giuli Presidente Fondazione MAXXI

Pierluigi Biondi Sindaco dell’Aquila

Lorenza Baroncelli Direttore MAXXI Architettura e Design contemporaneo

Monia Trombetta Direttore ad interim MAXXI Arte

Andrea Mantovano Curatore

Michael Tsegaye Fotografo

Medhanie Teklemariam Coordinatore di Asmara Heritage Project

Yusuf Shegow e Sagal-Louise Haide Somali Architecture

Nella stessa occasione saranno presentati i progetti:

Second Order Reality di Carola Bonfili a cura di  Ilaria Gianni e Daniela Cotimbo | promosso dalla Fondazione smART con il sostegno dell’Italian Council

VIA VAI  a cura di orizzontale in collaborazione con Università degli studi dell’Aquila (DICEAA) e Urban Center L’Aquila




LA NUOVA STAGIONE CONCERTISTICA

Sabato 29 giugno 2024 Auditorium Petruzzi

Pescara, 26 giugno 2024. Il Colibrì Ensemble presenta la nuova Stagione Concertistica 2024-25. All’Auditorium Flaiano è in programma un cartellone di 14 appuntamenti, ricco di solisti e personalità di rilievo internazionale.

Nel cartellone proseguirà l’Integrale delle Sinfonie di Beethoven, ma anche quest’anno la programmazione si spinge oltre i confini della musica classica.

In occasione della presentazione di sabato, sarà annunciata una grande novità, ad oggi un unicum nella storia del Colibrì.

«Abbiamo messo in cartellone una richiesta che il nostro pubblico ci fa da diverso tempo – spiega il direttore artistico Andrea Gallo -. Scorrendo gli appuntamenti in calendario, ci si imbatte in musica di ogni epoca e, per certi versi, anche di ogni genere. Il viaggio nel tempo sarà una delle tematiche della prossima stagione».

Virginia Gigante




STAM-PARTY DI UNALTROTEATRO

La nuova stagione teatrale

Ortona, 26 giugno 2024. Per sabato 29 giugno alle ore 20:30 la produzione Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio propone una conferenza stam-party presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona: si tratta di una conferenza insolita e frizzante con dj set a cura di Massimiliano Di Sipio e la partecipazione del Vibe realtà di Hip Hop e Breakdance di Ortona.

In questa occasione verrà presentata la stagione teatrale 2024/25 e si farà accenno a quelle che sono le attività extra da Unaltroteatro “perchè – come spiegano – quello che vogliamo fare è una vera e propria festa per lanciare la nuova stagione in quanto lo Zambra porta avanti il progetto di un luogo di incontro e confronto su tutti i piani artistici e culturali, spettacoli, cinema, presentazioni, corsi e tante altre novità, e cerchiamo sempre di collaborare con le varie realtà presenti sul territorio abruzzese”.

“La festa – proseguono Sorino e Scognamiglio – è per il pubblico e per chi ci conosce e ci sostiene già, ma anche per chi si avvicina a noi per la prima volta ed ha la curiosità di scoprire cosa Unaltroteatro crea per mettere in connessione le persone e le loro emozioni”.

Tra le varie collaborazioni si annoverano per esempio quelle con: la Scuola Macondo di Pescara, con Edicola Ediciones, con la Libreria Moderna Fabulinus & Minerva, e non solo.

Dopo la conferenza, per i partecipanti, ci sarà un brindisi a cura di “Champagnino”, pertanto è gradita la conferma con un messaggio su whatsapp al numero 345.4367809.




FESTA SAN PAOLO APOSTOLO 2024

Tutto pronto; arriva il tanto atteso momento di preghiera e di aggregazione per la Comunità di San Paolo e per tutto il territorio, che è ormai diventato tradizione irrinunciabile per tanti

Vasto, 26 giugno 2024. Una festa di famiglia e per le famiglie, in cui tutti trovano spazio e accoglienza, nel clima gioioso di devozione al grande Santo, all’ombra del poderoso campanile della Chiesa a lui dedicata. Come di consueto, si parte con una giornata interamente dedicata alla preghiera.

Con i Vespri di venerdì 28 giugno si apre la Solennità dei Santi Pietro e Paolo: alle ore 19 ci sarà la santa messa e, a seguire, la processione per le vie del quartiere, alla presenza dei gruppi parrocchiali, dei Cavalieri dell’Ordine Equestre Santo Sepolcro di Gerusalemme, delle Confraternite, dell’ANMI, dell’UNITALSI, degli Scout e della Banda di Monteodorisio.

Nel fine settimana la festa continua con due giorni in cui la preghiera si intervalla ai momenti di sano divertimento per tutti. Continueremo a ringraziare il Signore con le Sante Messe sabato alle ore 19.00 e domenica alle ore 8.30, alle ore 11.00 e alle ore 19.00.

Per l’intrattenimento, quest’anno si è pensato ad una musica adatta a creare il clima di festa, in cui tutti potranno cantare i grandi successi senza tempo proposti dai musicisti che si avvicenderanno nelle due serate. Sabato 29 giugno alle ore 21.00 si esibirà la Tribute Band Le Orme dei Pooh. Il gruppo, nato nel 1979, si fregia del titolo di cover band dei Pooh più importante e più longeva. Approvata dagli originali, vanta oltre 30 anni di attività musicale nelle varie piazze d’Italia. Domenica 30 giugno, alle ore 21.00, ad allietare la serata ci sarà il “cantattore” Gianfranco Lacchi, con il suo spettacolo Morandiamo. Noto al grande pubblico per aver vinto una puntata di Tali e Quali Show nel 2022, sono ormai più di 20 anni che canta nei locali della penisola le canzoni più importanti dell’artista emiliano ottenendo ovunque riscontri più che positivi.

L’offerta gastronomica per entrambe le serate è, come sempre, molto varia e invitante. La sagra dei cavatelli alla pescatrice e della frittura di paranza è giunta alla diciannovesima edizione e il MENU SAGRA è ormai un appuntamento con il gusto a cui non si può rinunciare. Per accontentare i palati di tutte le età, ci sono le altre proposte offerte dagli stand gastronomici (panini, arrosticini, patatine) e dal banco dolci (scrippelle e altri dolci tipici).

Per i più piccoli, già dalle ore 17.00 il divertimento è assicurato con i giochi gonfiabili e con i tanti premi della pesca di beneficenza. Per le signore, ci saranno le tante offerte del Banco ricami e del Banco bigiotteria; per tutti il Banco articoli religiosi.

«Il “giorno del Santo” ha anche una grande valenza antropologica: è giorno di festa. E la festa – è noto – risponde a una necessità vitale dell’uomo, affonda le sue radici nell’aspirazione alla trascendenza. Attraverso manifestazioni di gioia e di giubilo la festa è affermazione del valore della vita e della creazione. In quanto interruzione della monotonia del quotidiano, delle forme convenzionali, dell’asservimento alla necessità del guadagno, la festa è espressione di libertà integra, di tensione verso la felicità piena, di esaltazione della pura gratuità. In quanto testimonianza culturale, essa mette in luce il genio peculiare di un popolo, i suoi valori caratteristici, le espressioni più genuine del suo folklore. In quanto momento di socializzazione, la festa è occasione di dilatazione dei rapporti familiari e di apertura a nuove relazioni comunitarie». (Dal Direttorio su pietà popolare e liturgia)

Dalla Parrocchia




FESTA DI APERTURA DELL’ESTATE DELL’ARATRO

Si parte il 30 giugno con la rassegna. Tra gli ulivi delle campagne pianellesi il 30 giugno inizia la rassegna “L’Estate dell’Aratro” che si estenderà fino al mese di ottobre.

Pianella, 26 giugno 2024. Si tratta di un viaggio tra i luoghi delle Terre di Arotron a Pianella (Pe), che partirà con la “Festa di apertura” alle ore 18.00 dal Palco Gran Sasso, con la sua vista mozzafiato sulla montagna, dove gli artisti che hanno aderito all’iniziativa “Palco Aperto” si esibiranno, capitanati dal pianoforte Jazz del talento abruzzese Paride Marzuoli. Sarà presente anche la danzatrice Fabiana Carchesio, che si esibirà per il pubblico della Compagnia dell’Aratro di Franco Mannella.

“La nostra intenzione – spiega il Direttore artistico Mannella – è quella di valorizzare il territorio di Pianella e diffondere la sensibilità teatrale e musicale, il recupero della tradizione abruzzese e del suo valore storico e artistico lavorando a stretto contatto con la natura, sfruttando le varie sfumature di colore del sole che tramonta; il nostro palco non ha alcun tipo di forzatura, è il Creato con tutte le sue  forme”. 

La serata proseguirà, intorno alle 20.00, con un’anteprima dei “Racconti della tenda Yurta” appena ricostruita, dopo essere stata distrutta dal maltempo e dal forte vento dello scorso anno, grazie ai fondi raccolti: verrà riempita di luce delle candele e delle storie, con un assaggio di “Fabliò – storie a lume di lucerna”, un omaggio, a cura dell’attore Alessandro Rapattoni, ai racconti a sfondo licenzioso ed erotico del mondo antico e medievale, un esperimento di teatro ispirato ai racconti “proibiti” della letteratura antica e medievale, dove maggiore è l’attenzione allo spessore letterario. Rapattoni è già regista e autore della fortunata serie di spettacoli a tema letterario “La Luna e l’Aratro”.

La serata si concluderà alle 21:30 nell’Anfiteatro di Paglia, un palco circondato da un bosco naturale, con balle di fieno a delimitarne la platea, con lo spettacolo di narrazione sulla Resistenza in Abruzzo,”Quando il grano maturò”, ideato e interpretato da Marcello Sacerdote di CuntaTerra, con la regia prestigiosa Laura Curino, attrice e autrice torinese, pioniera e magistrale interprete del teatro di narrazione, che da decenni porta in scena i suoi lavori in Italia e all’Estero. Si tratta di uno spettacolo di narrazione teatrale sul tema della Resistenza Umanitaria durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale in Abruzzo, con l’obiettivo di valorizzare e salvaguardare la memoria collettiva.

La rassegna si svolgerà all’aperto in c.da Santa Scolastica a Pianella (cercare “Terre di Arotron” su google maps) e per conoscere le modalità di accesso agli spettacoli, per prenotare e per ricevere la posizione è fondamentale contattare il numero di 345.5411135: la prenotazione è obbligatoria.




ESTATE AL MAXXI L’AQUILA

Libri e cinema in corte. Gli appuntamenti della settimana. Mercoledì 26 giugno, ore 21 Cinema Castelrotto di Damiano Giacomelli, interviene il regista. Giovedì 27 giugno, ore 19 Libri Il groviglio verde. Abitare le foreste dal Mesozoico alla fantascienza di Danilo Zagaria. Venerdì 28 giugno, ore 21 Cinema Zamora di Neri Marcorè

L’Aquila, 26 giugno 2024. Tre serate, questa settimana, per Estate al MAXXI L’Aquila | Libri e cinema in corte il programma di public program del museo con appuntamenti dedicati al cinema e ai libri, ospitati nella corte di Palazzo Ardinghelli e realizzati in collaborazione rispettivamente con L’Aquila Film Festival e con l’Università degli Studi dell’Aquila, I Mercoledì della cultura e con il Patrocinio del Comune dell’Aquila.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Venerdì 28 giugno, inoltre, dalle 11, il MAXXI L’Aquila inaugura  la nuova mostra Architetture e città nel Corno d’Africa Un patrimonio condiviso a cura del MAXXI Architettura con Andrea Mantovano e presenta il progetto di arredo urbano per Piazza Santa Maria Paganica Via Vai – realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila – e il progetto espositivo Second Order reality dell’artista Carola Bonfili promosso da Italian Council.

CINEMA Sono due le serate dedicate alla settima arte nell’ambito della rassegna Visioni Primarie, una selezione di film italiani d’esordio sui temi chiave della contemporaneità indagati con linguaggi e sensibilità innovativi, proposti da L’Aquila Film Festival.

Domani sera, mercoledì 26 giugno, alle 21, verrà proiettata la commedia nera di Damiano Giacomelli – presente alla proiezione – Castelrotto (2024) definito un revenge movie sulle fake news di paese, ambientato in un piccolo centro dell’appennino maceratese che diventa improvvisamente teatro di un fatto di cronaca. Protagonista è un testardo ma ambiguo Don Chisciotte, interpretato da Giorgio Colangeli, che vuole manipolare il racconto di un giallo provinciale per una vendetta personale.

Secondo appuntamento con il cinema venerdì 28 giugno sempre alle 21, questa volta con Zamora, di Neri Marcorè, attore e conduttore televisivo molto amato dal grande pubblico che con questo lavoro debutta alla regia del 2023 e guadagna anche una candidatura ai Nastri d’Argento 2024. Tratto dal romanzo del giornalista sportivo Roberto Perrone, il film è ambientato nella Milano degli anni ’60 in cui si muovono il protagonista del film, Walter Vismara interpretato da Alberto Paradossi, e Giorgio Cavazzoni a cui dà il proprio volto lo stesso Neri Marcorè.

LIBRI Giovedì 27 giugno alle 19, invece, la corte del MAXXI L’Aquila ospita Danilo Zagaria, biologo e divulgatore appassionato, con una lectio tratta dai temi presentati nel  volume Il groviglio verde. Abitare le foreste dal Mesozoico alla fantascienza, un viaggio attraverso la straordinaria complessità arborea delle foreste terrestre, da curare e preservare per il futuro.

Le foreste ricoprono una buona parte delle terre emerse in un grande groviglio di radici, rami, alberi, foglie ed esseri viventi. Per raccontarlo, l’autore arricchisce le scienze forestali, ecologiche e geologiche con incursioni in letteratura, filosofia, antropologia, architettura, economia. Passando dai mangrovieti sulle coste oceaniche alla taiga siberiana, dalle canopie tropicali ai querco-carpineti nel cuore d’Europa, Zagaria un mondo complesso e stratificato, dalle profondità della terra ai fiumi volanti, dalla preistoria al futuro. Il groviglio verde intreccia storie che si muovono nello spazio e nel tempo e «storie multispecie», come le chiama Donna Haraway, i cui fili vengono ripresi da altre mani creando legami imprevedibili e sorprendenti.




SOLSTIZIO CORALE

Il Coro Sine Nomine  per la decima edizione a Campovalano, 29 giugno 2024

Campli, 26 giugno 2024. Nella splendida Chiesa romanica di San Pietro, sabato 29 giugno torna  Solstizio Corale, la rassegna musicale organizzata in occasione della Festa della Musica dall’Associazione corale Sine Nomine di Teramo in collaborazione con l’unità pastorale di Campovalano per celebrare il Solstizio d’estate, la luce e la gioia della vita.

Il programma prevede alle ore 17:00 la Celebrazione Eucaristica animata dal Coro Sine Nomine, diretto da Ettore Sisino,  ed a seguire le esibizioni di tre Corali: “Sancta Maria in Viminatu” di Montalto Marche, “Samnium Concentus” di Campobasso e “Rosa rorans ensemble” di Pescara.

“La manifestazione mira a creare un momento di condivisione musicale e di espansione del repertorio polifonico – dice Ettore Sisino – celebrando il Solstizio d’estate con la bellezza delle note, in un luogo che racchiude diverse ed emozionanti espressioni artistiche musicali, architettoniche e figurative”.




LA DIMORA DEI NONNI FELICI

Un tuffo nelle storie dell’Abruzzo interno

L’Aquila,  25 giugno 2024.  La Casa Alloggio “La Dimora dei Nonni Felici” ha partecipato con grande entusiasmo all’incontro di restituzione del progetto “La Corriera dei Nonni Lettori”, tenutosi presso l’Hotel Azzurro.

Questo progetto, parte integrante del corso di lettura ad alta voce, ha visto la partecipazione attiva di numerose nonne e nonni che, durante i mesi passati, hanno condiviso voci, esperienze ed emozioni emerse dalle letture dei testi selezionati.

Il percorso letterario, intenso e vivace, ha riportato l’attenzione sulle storie e dell’Abruzzo interno, valorizzando il patrimonio narrativo della nostra terra, anche attraverso racconti intimi e struggenti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

In seguito all’incontro, l’entusiasmo è proseguito all’interno della nostra struttura, dove le storie dei nonni lettori sulla guerra e su quei difficili periodi sono state nuovamente raccontate e discusse dagli anziani ospiti della Dimora. La voglia di continuare a raccontare storie è stata unanime, segno dell’importanza di queste attività per la memoria storica della nostra comunità.

Un sentito grazie all’Assessore alle Politiche Sociali, Manuela Tursini, per la sensibilità e vicinanza dimostrata nei confronti dei nostri nonni durante l’incontro e a Paolo Fiorucci, “Il libraio di notte”, la cui passione e dedizione hanno reso possibile il coinvolgimento emotivo del pubblico. La sua guida esperta ha arricchito il progetto in maniera significativa.

La Dimora dei Nonni Felici




IL 40° CICLO DI DOTTORATO DI RICERCA

La Scuola Superiore Gabriele d’Annunzio ha pubblicato il bando

Chieti, 25 giugno 2024. È stato appena pubblicato dalla Scuola Superiore “Gabriele d’Annunzio” il bando relativo al 40° Ciclo di Dottorato, che scadrà il 21 luglio prossimo. Sono 21 i Corsi di Dottorato con ben 150 posizioni. Di queste, 60 borse sono completamente a carico dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara; 57 sono a carico del PNRR; 3 a carico di importanti Istituzioni, quali l’Istituto Superiore di Sanità, la Regione Abruzzo e l’Agenzia Spaziale Italiana. Ben 28 borse sono riservate a dipendenti di impresa. Oltre alle borse che coinvolgono tutti i 21 Dottorati di Ateneo, merita una speciale attenzione la partecipazione della “Gabriele d’Annunzio” a 9 dottorati nazionali: “Intelligenza artificiale” con il Campus Bio-Medico di Roma, “Gender Studies” con l’Ateneo di Bari,  “Design per il Made in Italy” con l’Università “Vanvitelli” della Campania, “Difesa di rischi naturali e Transizione ecologica del costruito” con l’Ateneo di Catania, “Studi Europei” con l’Università di Genova, “Teaching & Learning Science” con l’Ateneo di Macerata, “Space Science and Technology” con l’Università di Trento, “Scienze motorie e sportive” con l’Ateneo di Verona e “Peace Studies” con l’Università “La Sapienza” di Roma. Molto importanti sono poi le due borse attivate in collaborazione con l’Università di Ferrara sulle tematiche attinenti alle ricerche condotte dall’ICRANet (International Center for Relativistic Astrophysics Network) che ha sede nella Stazione vecchia di Pescara. 

“L’investimento dell’Ateneo sul piano della formazione dottorale – spiega il Direttore della Scuola Superiore “G. d’Annunzio”, professor Angelo Cichelli – mira a formare i futuri ricercatori del comparto pubblico e privato, anche con l’obiettivo di incentivare l’internazionalizzazione della ricerca e di preparare al meglio le future classi dirigenti sotto la spinta del PNRR cui si affianca l’importante investimento del nostro Ateneo pienamente consapevole di questa missione strategica. Da qui – conclude il professor Angelo Cichelli – scaturisce l’impegno della “d’Annunzio” nel sostenere la ricerca in quelli che sono i settori di maggiore ricaduta tecnologica, formativa e sociale, in una fase storica, quel quella attuale, caratterizzata dall’accelerazione produttiva e dall’innovazione tecnologica globalizzata”.

“Il grande sforzo dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio per l’alta formazione – spiega il Rettore della “d’Annunzio”, professor Liborio Stuppia – riflette una strategia complessiva di attenzione alla qualità della ricerca e della didattica, che costituiscono i pilastri dell’attività universitaria. La nostra Scuola Superiore continua, con crescente successo, a garantire scelte sempre più efficaci e moderne per il futuro del territorio e dell’intero Paese”.

Maurizio Adezio




UMBERTO GALIMBERTI A NEON

Libri intorno e dentro il pianeta

Martinsicuro, 23 giugno 2024. Martedì 25 giugno, alle 21:30, a Martinsicuro (Torre Carlo V) si conclude la rassegna letteraria NEON. Libri intorno e dentro il pianeta, con la lectio di Umberto Galimberti.

Così commentano le organizzatrici di NEON, la consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e la consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia: «Volevamo offrire alla cittadinanza un evento di alto spessore, con autori di fama internazionale e il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera del libro, di lettori giovani e adulti e non potevamo chiuderla in maniera migliore, con il grande filosofo e saggista Umberto Galimberti, autore di innumerevoli pubblicazioni. Crediamo nel potere del libro quale potente punto di convergenza generazionale e relazionale e strumento di crescita culturale del territorio.»

La lectio di Galimberti intitolata “L’io e il Noi. Il primato della relazione” richiama la tematica guida per la rassegna letteraria Neon di Martinsicuro. «La seconda edizione» commenta la direttrice artistica Valeria Di Felice «è stata all’insegna del confronto con l’altro: sei incontri che hanno messo in luce le diverse modalità della relazione, dalla filosofia alla psicanalisi, dai rapporti affettivi a quelli storico-sociali, dalla dimensione dell’identità individuale alle grandi sfere del collettivo. Il tutto attraverso la voce di libri eterogenei, destinati al pubblico adulto e anche dei ragazzi.»

La serata sarà presentata dalla giornalista Dorotea Mazzetta. In caso di pioggia l’evento si farà all’Hotel Park and Dependance (via Don Sturzo 9, Villa Rosa di Martinsicuro).

Neon è una rassegna organizzata dall’amministrazione comunale – dalla consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e dalla consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, e la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro. Ha come partner il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto e Nati per leggere Abruzzo. È patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalla Provincia di Teramo, ed è finanziato dalla Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzese.

Il sindaco Massimo Vagnoni: «Siamo davvero entusiasti del successo che la rassegna letteraria Neon ha raggiunto già alla sua seconda edizione. Martinsicuro è una città ricca di storia e cultura, che ci impegniamo a valorizzare sempre più anche attraverso iniziative come queste, che rafforzano la nostra qualifica di Città che Legge e valorizzano la nostra preziosa Torre Carlo V.»

Umberto Galimberti (Monza – 1942) è un filosofo, saggista, psicoanalista. È professore emerito di Filosofia della storia presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’international Association for Analytical Psychology. Esperto di Karl Jaspers, si è occupato dei legami tra psicopatologia e filosofia, dei limiti della psicoanalisi e di pratica filosofica. Fissando il proprio sguardo sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica e dedicando studi al disagio giovanile nell’età del nichilismo. Collabora con “la Repubblica” ed è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico.

Tra le sue opere recenti: La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla consulenza filosofica (Milano 2006); L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (Milano 2007); I miti del nostro tempo (Milano 2009); Eros e psiche (Milano 2012); Giovane, hai paura? (Venezia 2014); La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (Milano 2018); Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (Milano 2018); Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi (a cura di, Milano 2019); L’età della tecnica e la fine della storia(Nocera inferiore SA 2021); Il libro delle emozioni (2021); Che tempesta! (Milano 2021), L’etica del viandante (2023); Le parole di Gesù (2023), Le grandi domande. Filosofia per giovani menti(2024). È in corso di ripubblicazione nell’Universale Economica Feltrinelli l’intera sua opera.




EDIZIONI NAZIONALI FRANCESCO MASCIANGELO

La costituzione delle opere

Lanciano, 23 giugno 2024. Si svolgerà martedì 25 giugno 2024 alle ore 11 presso la Casa di Conversazione di Lanciano la conferenza stampa delle Edizioni Nazionali delle opere di Francesco Masciangelo, compositore di Lanciano di scuola napoletana.

Le Edizioni nascono dall’idea della musicologa Letizia Gomato docente di Storia della musica e musicologia sistematica nell’Alta Formazione Artistica e Musicale e il progetto è stato presentato alla Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura nel 2023 da Accademia Italia. Cultura e Società, (d’ora in poi Accademia Italia), Istituto Culturale di Pescara, di cui la stessa Gomato è Presidente.

«L’idea – spiega la prof.ssa Gomato – affonda le radici nel 2019 quando per motivi di ricerca mi sono recata a Lanciano nel Centro Studi Masciangelo e grazie all’aiuto del Direttore del Centro, il musicologo Gianfranco Miscia è stato ritrovato un piccolo Inno, un manoscritto, di straordinaria bellezza dedicato alla Madonna di Pompei. Da quel momento è iniziato un personale percorso di valorizzazione delle opere di Masciangelo e le celebrazioni nel 2023 del bicentenario della nascita del compositore lancianese (1823-2023) hanno rafforzato le collaborazioni tra Accademia Italia e il Centro Studi e Ricerche Francesco Masciangelo presieduto oggi dal prof. Luigi Genovesi.

Le Edizioni Nazionali delle Opere di Francesco Masciangelo sono state costituite con decreto a firma del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a primavera del 2024 e rappresentano un evento importante e storico per Pescara, Lanciano e per l’intero Abruzzo e sono molto soddisfatta di aver portato questo importante riconoscimento per la prima volta nella nostra Regione facendole ottenere un riconoscimento prestigioso e importante per la ricerca musicologica che investe e finanzia il lavoro sulle opere di un compositore cosiddetto minore. Questa nuova produzione musicale e musicologica contribuirà ad arricchire la conoscenza e la diffusione non solo delle opere di Masciangelo, ma di tutto il territorio interessato e dell’Abruzzo nell’intero panorama italiano e internazionale da un punto di vista di valorizzazione culturale e storico delle eccellenze abruzzesi».

Il piano dell’opera prevede la realizzazione di otto volumi in un arco temporale di cinque anni fino al 2028 che valorizzino attraverso ulteriori studi e approfondimenti storici, artistici e musicologici la figura dell’uomo, del compositore e del territorio. L’Edizione prevede un catalogo definitivo delle opere, dei volumi di saggistica e le trascrizioni in riduzione di musica sacra, vocale e operistica come la Giovanna Grey, il Requiem e l’Oratorio di San Vito.




CALISTELLE SI PREPARA

Un’altra estate ad altissimo gradimento. Giovedì scorso, la serata inaugurale.

Giulianova, 22 giugno 2024. Se il buon giorno si vede dal mattino, l’edizione 2024 di Calistelle è destinata a replicare il successo dello scorso anno e, probabilmente, a superare sé stessa. Giovedì scorso, la serata inaugurale dell’evento è stata, non a caso, carica di ottimi auspici, a giudicare dal numero dei partecipanti e dalla qualità dei piatti e dei vini proposti.

Proprio lei, la cucina marinara giuliese, egregiamente accompagnata dalla migliore produzione vitivinicola teramana, la protagonista del primo appuntamento della rassegna. Presenti sulla banchina, tra gli altri, il Sindaco Jwan Costantini, il Presidente della Provincia Camillo D’ Angelo, il vicario del Prefetto di Teramo Alberto Di Gaetano, i vertici dell’Ente Porto, i rappresentanti delle associazioni organizzatrici ( Os.Te., Associazione Caliscendi, Consorzio Vini d’Abruzzo).

Un grande risultato è stato detto da tutti, ottenuto grazie allo spirito di collaborazione e di iniziativa che ha distinto i promotori, sin dall’ ideazione del progetto. Prezioso, il supporto dell’ Ufficio circondariale Marittimo di Giulianova, guidato dal Tenente di Vascello Alessio Fiorentino. La serata di giovedì è stata animata e allietata dalle note dei Pink Tape di Giulianova.

Son ben 18 i ristoranti coinvolti quest’anno. L’appuntamento, fino al 5 settembre, è ogni giovedì (escluso il 15 agosto).

Kit d’ingresso: calice e 5 degustazioni, 12 euro; token per i ristoranti, 2 euro cad.