COPPIA APERTA, quasi spalancata

La stagione teatrale del PeFest 2022 si chiude con la commedia di Dario Fo e Franca Rame interpretata da Silvia Napoleone e Mario Massari

Pescara, 28 agosto 2022. La sezione teatrale del PeFest, il ricco calendario di eventi, concerti e spettacoli anche quest’anno organizzato e realizzato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, si chiude lunedì 29 agosto alle 21.15 al Teatro d’Annunzio di Pescara con la commedia di Dario Fo e Franca Rame “Coppia aperta, quasi spalancata”, una produzione a cura della Piccola Bottega Teatrale che vede come interpreti Silvia Napoleone e Mario Massari e lo stesso Massari alla regia.

La commedia racconta la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del Sessantotto e del mutamento della coscienza civile del belpaese, e porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia: Antonia è sposata da tempo con un uomo che non la ama più̀, ed è costretta ad accettare continuamente relazioni extraconiugali da parte del marito, un fautore della “coppia aperta”. Inizialmente, la donna prova tristezza, arrivando ad ipotizzare il suicidio; poi si rende conto di essere ancora giovane e dunque pronta per iniziare una nuova vita. Proprio quando ha strada libera, il marito comincia ad essere geloso e le impedisce di continuare una storia con un fisico, candidato Premio Nobel.

Era il 1982 quando Dario Fo e Franca Rame scrivevano e interpretavano “Coppia aperta, quasi spalancata”, in un periodo in cui l’Italia, dopo la contestazione, il referendum per la legalizzazione dell’aborto e quello sul divorzio, l’abrogazione del reato di adulterio e delle disposizioni legate al cosiddetto “delitto d’onore”, provava ad avventurarsi su un terreno diverso, fino a contemplare la possibilità̀ della “coppia aperta”, un rapporto libero non vincolato alla monogamia… Peccato che, come dice la commedia, “Prima regola perché́ la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola: quella del maschio! Perché́ se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti ci sono le correnti d’aria!”. Anche se più moderna, l’Italia resta sempre quello che è: un paese in cui repressione e machismo non spariscono al primo colpo di tosse e le conquiste civili vanno sempre difese, a fronte dell’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini che riempiono, purtroppo, le pagine della cronaca con episodi di assurda violenza.

Il botteghino del teatro è aperto tutti i giorni dalle 17 alle 20 (escluso festivi, tel. 342.9549562), e la sera degli spettacoli anche dalle ore 20 in poi. I biglietti sono inoltre disponibili online su ciaotickets.com e nei punti vendita convenzionati con Ciaotickets. Sul sito www.entemanifestazionipescaresi.com, sulle pagine Facebook e Instagram, approfondimenti, immagini e curiosità sul programma.

Franca Terra




LOTTA ALLE MAFIE ed al Femminicidio

La storia di Lea Garofalo

Altino, 27 agosto 2022. Si terrà venerdì prossimo, in piazza Concezio Talone di Selva di Altino, alle ore 20:30 (in caso di maltempo presso il ristorante Aurora) l’evento: Lotta alle Mafie ed al Femminicidio. Il Coraggio di dire no, Lea Garofalo la Donna che sfidò la ‘Ndrangheta.

L’incontro rivolto a tutti i cittadini, agli studenti e docenti delle scuole del comprensorio Sangro-Aventino, è promosso dalla Proloco con la collaborazione delle testate giornalistiche online wordnews.it, casoli.org e del Movimento Agende Rosse Abruzzo gruppo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e con il patrocinio del comune di Altino.

Interverranno: negli indirizzi di saluti il sindaco di Altino, Vincenzo Muratelli, mentre la presidentessa della proloco, di Altino Diana Di Rado, introdurrà l’evento. Seguiranno la proiezione di un video sulla storia di Lea Garofalo uccisa dalla ndrangheta e gli interventi del relatore Paolo De Chiara, giornalista d’inchiesta e scrittore:  I veleni del Molise; Venti anni di omertà; Testimoni di Giustizia; Il coraggio di dire no; Lea Garofalo, la donna che sfidò la ’Ndrangheta, Io ho denunciato e della testimonianza della signora Marisa Garofalo sorella di Lea.

A moderare l’evento sarà il referente delle Agende Rosse, Massimiliano Travaglini, mentre leggeranno dei brani, e le riflessioni di Paolo Borsellino, le giovani studentesse Alessandra Colacarlo di Casoli ed Antonia D’Orazio di Altino dell’istituto scolastico G. De Petra.

Politica e mafia sono due poteri che controllano lo stesso territorio. O si fanno la guerra o si mettono d’accordo (P. Borsellino).




LA RISERVATEZZA, REGOLA PRIMA dell’operare dell’uomo politico al Governo

Negli ultimi anni, giornali e televisioni ripropongono, con una frequenza talvolta fastidiosa, l’immagine del Premier del momento che si affanna a rispondere nelle conferenze stampa, con dovizia di particolari, alle domande dei giornalisti

Se è pur vero che in democrazia il popolo è messo al corrente di quello che il Governo decide, attraverso i suoi rappresentanti liberamente eletti, è pur vero che la riservatezza è la regola prima a cui dovrebbe attenersi chi governa il Paese.

Nel gioco ingegnoso della politica, l’arte del governo contempla anche l’arte del segreto, della riservatezza, intesa come criterio di governo politico oltre che principio di vita.

Statista è colui che alla guida di un governo custodisce dentro di sé le scelte più difficili e i progetti più arditi e ne parla solo al momento opportuno, perché il proverbio ci ricorda che “fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio”.

Non si tratta di un operare circospetto o di una fiducia guardinga che non hanno nulla di torbido o di oscuro, suggeriscono al contrario la serietà della parola e l’importanza della decisione politica, la sua interiorità.

Nei mass media si parla con troppa facilità di trasparenza e opacità, termini che nulla hanno a che vedere con la sfera più intima dell’uomo, specie se per trasparenza s’intende l’ostentazione di sé stessi, del proprio privato.

La riservatezza è propria di chi, esercitando il potere, non teme di essere solo con se stesso, di compiere in solitudine le scelte più gravi. Il potere politico non ama le decisioni precipitose, le risposte istintive e umorali ma la cautela, lo sguardo freddo e ragionato su uomini e cose, caratteristiche peculiari del vero statista.

La riservatezza, l’intimo pensare del politico al potere, non è il torbido che si vuole nascondere per timore di essere giudicati, riprovati, essa appartiene all’individuo, al singolo, ed è da proteggere e difendere dagli assalti di masse indiscrete e fameliche, mai sazie di curiosità e aneddoti.

Purtroppo, il declino del segreto, della riservatezza, non va inteso come segno manifesto di una società spregiudicata in linea con i tempi, ma come espressione di una crisi dell’individuo che, anziché raccogliersi in sé stesso, preferisce confondersi con gli altri.

Angela Casilli




LA DONNA coperta di gioielli

Da Oscar Wilde domani a Villa Frigerj

Chieti, 26 agosto 2022. Il 27 agosto 2022 alle ore 21.00, a Villa Frigerj a Chieti (area antistante il Museo), la compagnia Labirinti Teatro porterà in scena lo spettacolo La donna coperta di gioielli di Oscar Wilde, con la regia di Riccardo Iezzi e il patrocinio del Comune. Oggi la conferenza stampa con Francesca De Liberato, Riccardo Iezzi, Mariagiusy Matullo, Maria Cristina Stumpo, Gabriella Vitullo, Mariella Artizzu, Chiara Padula (di Radio Teate On Air), Frank William Marinelli (vicepresidente del Giardino delle pubbliche letture), il consigliere comunale Paride Paci. L’evento, realizzato in collaborazione con Radio Teate ON AIR, rientra nel cartellone Estate Teatina 2022 del Comune di Chieti ed è inserito nella rassegna “Il Giardino delle Pubbliche Letture… e non solo”, progetto culturale ideato nel 2016 dal Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti.

Partendo dal dramma incompiuto di Oscar Wilde “La Sainte Courtisane o La donna coperta di gioielli” scritto nel 1893, lo spettacolo ripercorre la storia della principessa Salomè, in un vortice di immagini e suoni archetipici, sacri, conturbanti: viene rievocata la tragica notte nella quale l’affascinante Salomè, come ricompensa per aver deliziato con la propria danza il tetrarca di Galilea Erode, suo patrigno, chiede che le venga consegnata la testa del profeta Jokanaan, per il quale ella nutre una folle attrazione.

“Questo particolare riadattamento della vicenda biblica – spiega il regista Riccardo Iezzi – promette al pubblico di offrire un rito magico, antico, primordiale, pagano, una vera e propria sinfonia di sguardi che, come frecce, tracciano profondità e altezze, vicinanze e lontananze. Infatti, la partitura scenica è intenzionalmente strutturata come una “sinfonia”, in piena simbiosi con quanto teorizzato da Wilde riguardo alla necessità della prosa di tornare alla voce e alla musica: vorremmo far presa sempre meno sull’occhio e sempre più sull’orecchio, che è, in realtà, dal punto di vista dell’arte pura, il senso che essa dovrebbe cercare di compiacere”.

La compagnia Labirinti Teatro nasce a Chieti come compagnia teatrale impegnata nella ricerca artistica, in particolare in quella teatrale e multimediale. Attraverso l’allestimento di oggetti-performance che propongono la commistione di materiali e influenze differenti provenienti dal teatro, dalla musica, dalle arti visive, dal cinema, dalla letteratura, i lavori di “Labirinti Teatro” intendono instaurare con il pubblico un linguaggio comune, fatto di immagini e suggestioni. Un linguaggio inedito, a tratti provocatorio e irriverente.

Lo spettacolo vede in scena Francesca De Liberato, Riccardo Iezzi, Mariagiusy Matullo, Paride Paci, Benedetta Trivelli e Chiara Zappacosta. Assistente alla regia Francesca Di Salvatore.




STRAPERETANA, cinque anni in un volume

Domenica 28 la presentazione a Pereto

Sarà presentato domenica 28 agosto, alle 17 a palazzo Maccafani di Pereto, il volume che raccoglie l’esperienza dei primi cinque anni di “straperetana”, la manifestazione allestita dal 2017 da Paola Capata e Delfo Durante nel piccolo centro dell’Aquilano.

Sarà una conversazione tra Saverio Verini, Angelica Gatto e Alfredo Pirri a introdurre il pubblico sul contenuto del libro curato, oltre che da Capata e Durante, titolari della galleria Monitor (con sedi a Pereto, Roma e Lisbona), anche da Matteo Fato e Verini.

«Abbiamo pensato», scrivono i curatori, «che un libro potesse essere il modo migliore per ripercorrere l’esperienza di questo progetto nato a Pereto, piccolo borgo in provincia dell’Aquila, ma a meno di un’ora di macchina da Roma. A ben pensarci, la storia dell’arte italiana — non solo quella contemporanea — può essere letta alla luce di episodi maturati in contesti eccentrici, lontano dei grandi centri di produzione artistica e culturale. Una cartografia alternativa, disseminata in tutta Italia, con la periferia capace di ritagliarsi un ruolo di primo piano. Si tratta di una dinamica che, in qualche modo, riflette il particolarismo del nostro Paese. Ma va anche ricordato che in provincia certe cose sono più facili: il passaparola può aiutare a ottenere permessi e trovare spazi che in una grande città sarebbero negati; la presenza di maestranze artigiane disponibili sul territorio può generare collaborazioni di estrema originalità; la minor pressione rispetto ai centri principali, infine, può far scoccare scintille imprevedibili, concedendo agli artisti il piacere di rischiare».

Straordinari i numeri, in rapporto alla popolazione del piccolo centro. Per fare un solo esempio, nel 2020, anno funestato dall’inizio della pandemia, oltre 400 persone provenienti da tutta Italia, da Milano a Bari, da Brescia a Torino e a Roma, oltre che, naturalmente, da tutto l’Abruzzo, hanno visitato l’esposizione. Un risultato eccezionale considerando che i residenti di Pereto sono 600.

“straperetana”, fin dal titolo, dichiara la dimensione fieramente locale, ma al tempo stesso amplificata in chiave contemporanea. Il rapporto con il luogo è inevitabilmente una cifra del progetto: ogni anno la mostra ha toccato gli angoli più disparati di Pereto, trovando ospitalità in palazzi storici, edifici dismessi, bar, strade, negozi, scantinati, all’aperto e al chiuso.

Altro aspetto decisivo è il confronto generazionale, grazie alla partecipazione di artisti ormai storicizzati e di emergenti assoluti (molti dei quali si sono segnalati proprio grazie a “straperetana”), con una particolare attenzione alla scena abruzzese. E non va dimenticato nemmeno il fascino che Pereto è capace di esercitare sugli artisti: numerose, infatti, le opere che sono nate in stretto legame con il luogo e le sue fonti d’ispirazione. Alcune di esse, nel tempo, sono rimaste all’interno del borgo, formando una piccola collezione permanente.




68° FESTIVAL PUCCINI: 160 giovani musicisti per l’Anno Europeo della Gioventù

Domenica 28 agosto 2022 il Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini di Torre del Lago ospiterà il concerto conclusivo del Campus ‘Musica Insieme’ di ANBIMA, titolato “O allegro cinguettar di #Gioventù”

Roma, 26 agosto 2022. Il concerto, organizzato da ANBIMA in sinergia con la Fondazione Festival Pucciniano, la Fondazione Musica per Roma e il Distretto Rotary 2071 Toscana, gode del sostegno della Presidenza del Consiglio dei ministri ed è inserito nel calendario di eventi celebrativi d’Europa per l’anno della Gioventù.

Le formazioni bandistiche toscane, ovvero la Filarmonica “Giacomo Puccini”, il Gruppo Folkloristico “La Castellana” di Nozzano Castello di Lucca, diretti da Nicola D’Arrigo e la Filarmonica “Versilia Don Eugenio Benedetti” di Capezzano Pianore (LU) diretta da Massimo D’Alessandro, accoglieranno, dalle ore 20.00 alle ore 20.45, nei giardini adiacenti al Teatro, l’arrivo del pubblico e dei giovani esecutori dalle altre regioni del centro Italia, eseguendo marce e brani popolari del repertorio bandistico, accompagnate dai rispettivi Corpi Majorettes.

Dalle ore 21.00, sul palcoscenico toscano saliranno 160 giovani musicisti delle Bande Giovanili Regionali ANBIMA del Centro Italia, rispettivamente delle regioni Lazio, Marche e Umbria, per il concerto finale del fine settimana di studi svolgentesi dal 26 al 28 agosto a Montecatini Terme.

Aprirà la serata la Banda Giovanile Regionale ANBIMA Umbria. Il programma avrà inizio con l’esecuzione di una pagina di sapore latino-americano When the Rhinos do the Rumba in the Rain di Len Orcino, per la direzione di Roberto Chioccoloni; Francesco Verzieri dirigerà Karakorum di Filippo Ledda e Marco Pontini, a conclusione dell’esibizione, condurrà Bohemian Rapsody di Freddy Mercury, per l’arrangiamento di Paul Murtha.

La Banda Giovanile Regionale ANBIMA Umbria passerà il testimone alla Banda Giovanile Regionale ANBIMA Lazio. Fulvio Creux, anche direttore artistico e musicale del progetto ‘Musica Insieme’, aprirà e chiuderà la performance dei giovani musicisti laziali, eseguendo la marcia sinfonica Venditori di Fumo di Salvatore Pucci e Fortunae di Marco Somadossi, prima esecuzione assoluta mondiale, articolata in tre movimenti: Festive, Serenade e Ballarella. I due brani incorniciano la Suite fanciullesca di Salvatore Schembari e Magic Mallets di Renato Soglia, diretti dal Sandro Taglione, preparatore e vicedirettore dei 55 elementi. Xilofono solista di quest’ultimo brano sarà Francesco Conforti.

La prima parte della serata sarà conclusa dalla Banda Giovanile Regionale ANBIMA Marche. Sul podio si avvicenderanno ben cinque direttori. Massimiliano Laudadio condurrà The Tempest di Robert William Smith; Roberto Vagnini dirigerà Challenger Deep di Filippo Ledda; Tsunami di Vince Gassi per la bacchetta di Gabriele Buschi; Andrea Greganti per la partitura Condacum dell’olandese Jan Van der Roost; chiude l’esibizione degli oltre 70 giovani musicisti marchigiani Gianluca Sartori con Pilatus Mountain of Dragon di Steven Reineke.

La seconda parte del concerto vedrà l’unione delle tre formazioni giovanili nell’Orchestra di Fiati ANBIMA di Lazio, Marche ed Umbria e sarà affidata alla direzione del Maestro Fulvio Creux. Programma tutto pucciniano per celebrare la chiusura della sessantottesima edizione del Festival. Saranno eseguite la marcetta brillante Scossa elettrica, l’aria di Lauretta ‘O mio babbino caro’ dal Gianni Schicchi, il Piccolo valzer, l’Inno a Roma su testo di Fausto Salvatori, il Piccolo tango, l’aria di Liù ‘Tu, che di gel sei cinta’ dalla Turandot, la marcia veloce Corazzata Sicilia da La bohème.

Le sinergie culturali create da ANBIMA con le due Fondazioni e il Distretto rotariano toscano per questa occasione mirano alla valorizzazione e alla formazione delle future nuove generazioni di musicisti. Si incrementano la conoscenza e la diffusione del patrimonio artistico musicale originale per orchestra di fiati, così come le pagine del Maestro Giacomo Puccini, nei luoghi dove egli visse e compose i suoi immortali capolavori.

Sabrina Malavolti Landi




ALTERA MUNDI: mostra fotografica

Personale di Mauro Splendore

Torrevecchia Teatina, 25 agosto 2022. Dal 3 al 18 settembre prossimi nella sala espositiva comunale di Palazzo Valignani in piazza San Rocco a Torrevecchia Teatina si terrà la mostra fotografica personale di Mauro Splendore dal titolo “Altera mundi – Cronache dal post Antropocene”. La mostra è promossa dall’associazione culturale Kalòs ed è patrocinata dal Comune di Torrevecchia Teatina ed è visitabile la mattina dalle 8.00 alle 12.00 e il pomeriggio su prenotazione al numero 3314321627, l’ingresso è libero. L’inaurazione si terrà il 3 settembre dalle ore 19 alle ore 21.

Così Mauro Splendore si esprime sull’esposizione: “Antropocene, capitalocene, wasteocene, tre termini coniati di recente, apparentemente diversi ma che evidenziano lo stesso identico problema: l’enorme impatto ambientale che la nostra specie ha sul pianeta. L’uomo è ormai diventato una vera e propria forza tellurica, in grado di influenzare i cambiamenti climatici, ambientali e strutturali del pianeta tanto da esserne in realtà la principale causa. L’intera politica mondiale, così come la scienza, sta cercando soluzioni che permettano di coniugare crescita economica e salvaguardia ambientale. Tuttavia, trovare soluzioni concrete non è semplice, è la vera grande sfida del nostro tempo, a cui siamo tutti tenuti a prendere parte.

Perché, se da un lato la crescita demografica ed economica sostenta e sostiene la società, almeno per come siamo abituati a concepirla, dall’altro sembra piuttosto evidente che più numerosa è la popolazione mondiale maggiore è l’impatto che ha sull’intero ecosistema. Personalmente temo fortemente per le possibili, gravi conseguenze a medio e lungo termine e mi è impossibile, di fronte ai miei figli, non pormi l’interrogativo di che mondo stiamo lasciando loro e di come potranno adattarsi ad esso, ammesso che sia possibile.  È così che la mia mente, accompagnata dalla fotografia, è andata ad indagare sul possibile scenario post uomo.

Perché, come tutte le ere geologiche, anche l’antropocene, avrà il suo termine e lascerà le sue impronte su una terrà ormai irrimediabilmente compromessa. Altera mundi vuol essere dunque un viaggio fantastico, distopico, drammatico, ma, a tratti, incredibilmente reale alla scoperta del mondo che verrà. Un mondo fatto essenzialmente di polvere, nebbia, desolazione. Paesaggi vagamente riconoscibili, ma ormai privi di colore e bellezza. Di edifici, fabbriche,  abitazioni, ormai ridotte a macerie, testimoni di quel tempo che ci è appartenuto, ma che probabilmente non abbiamo saputo rispettare e proteggere come avremmo dovuto”.




PRESENTAZIONE DEL  14°  LIBRO del Corpus Celestiniano

A firma degli studiosi Stefania Di Carlo docente di Storia della Chiesa Antica e Medievale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Fides et Ratio” dell’Aquila e del latinista sulmontino, Prof. Ilio Di Iorio (scomparso nel 2017).

Sabato 27 agosto 2022, alle ore 17:00, nella Chiesa Madonna dei Raccomandati

Ocre, 25 agosto 2022. Dopo i saluti del Sindaco di Ocre, Avv. Gianmatteo Riocci, interverranno il Dott. Marcello Sgattoni, ex responsabile Fondo Abruzzesistica Biblioteca “Delfico” di Teramo, la Prof.ssa Stefania Di Carlo. Seguiranno i saluti finali di S. E. Mons. Claudio Palumbo, vescovo di Trivento e di S. E. Mons. Orlando Antonini, Nunzio Apostolico. Moderatore sarà il Prof. Emilio Marcone, Dirigente Scolastico f.r. Liceo Classico di Atri (Teramo).

L’opera, Celestino V… l’umile servo della vigna del Signore… Il Testamento del cardinale celestino Tommaso da Ocre e la Vita di San Pietro Celestino V a firma dell’agostiniano Maffeo Vegio (edizioni Seripoint- Spazioarte), che esce alla vigilia della visita di Sua Santità, Papa Francesco, per la Perdonanza 2022, è pubblicata dopo una lunga gestazione (come prova la prefazione del Prof. Marcello Sgattoni, datata 2005). La novità editoriale è promossa dal Comune di Ocre nell’Aquilano che è direttamente interessato nella valorizzazione della figura prestigiosa del prelato Tommaso da Ocre, originario del luogo, e fondamentale nel Papato di Celestino V e di Bonifacio VIII.

I contenuti dell’opera sono tutt’altro che scontati.

Nella prima parte viene riportato, tradotto, studiato e analizzato il “Testamento del cardinale celestino, Tommaso da Ocre”, che fu nominato da Celestino V e di costui officiò la messa funebre a Fumone su richiesta di Papa Bonifacio VIII.  Ne emerge la statura intellettuale, la ricchezza e l’importanza di Tommaso da Ocre, anche abate celestino di S. Giovanni in Piano (di cui però si ricordano anche i presunti natali in Aprutium, ovvero Teramo, frutto di tanta letteratura dal 1600 ai nostri giorni). Tutti gli edifici di Ocre e di Fossa, segnalati nel Testamento, sono visibili con foto ante sisma 2009.

Nella seconda parte viene trascritta, tradotta e commentata la “Vita di Celestino V”, scritta dall’agostiniano Maffeo Vegio che presenta importanti novità sul santo abruzzese-molisano, riconnettendolo, addirittura, alla zona della Marsica e, nello specifico, a Marruvium, odierna S. Benedetto dei Marsi. Non a caso nella copertina e nell’interno del volume compaiono foto dei Morroni. Nel testo non mancano anche riferimenti a monasteri e monaci di Celano, Aielli, Cerchio, Trasacco, Cocullo, Sulmona, Ferentino, Ortona, Roma, Tortoreto, Napoli, Villa Scontrone, Castel di Sangro, Palena, Roccamorice, Caramanico, Penne, Serramonacesca, Pratola Peligna, Castelvecchio Subequo, Cassino, Velletri, Milano, Luni, Capua, Fumone, Anagni, Vieste. Oltre a giustificare la rinuncia di Celestino con le dimissioni di una serie consistente di imperatori romani, Maffeo Vegio sottolinea «l’indulgenza del Perdono concessa da Celestino V con la promulgazione della Bolla, legandola alla chiesa di S. Maria di Collemaggio, otto giorni dopo il giorno della sua incoronazione».

Nella terza parte la Prof.ssa Stefania Di Carlo riporta ampi passi di  fonti celestine dal XIV al XVIII secolo in cui compare il cardinale Tommaso da Ocre a dimostrazione del suo ruolo all’interno del Papato.

Il libro, corredato anche di immagini della basilica di Collemaggio, di Celestino V, dei luoghi del Frusinate e del Foggiano attinenti all’ultima parte della vita del santo abruzzese-molisano, ha la prolusione del Vescovo di Trivento, S. E. Mons. Claudio Palumbo, in cui si evidenzia l’importanza del Molise nella vita di Pietro da Morrone/Celestino V, a dimostrazione che Celestino V è il “Santo di tutti”.




SHAMANART il libro di Silvia Lov

Presentazione sabato 27 Agosto alle 18 nella Rotonda di Palazzo S. Francesco. ShamanArt – Migdal volume 1: una Via Artistica allo Sciamanismo di Maria Maddalena della psico-sciamana Silvia Lov edito da Jacopo Lupi Editore.

SilVia LoV, psicosciamana e artista del Femminino Sacro nonché allieva diretta di Alejandro Jodorowsky, Vicki Noble, Mamani e Selene Calloni Williams, è a Sulmona per il suo  tour All U nedd is Lov e per la presentazione del suo ultimo libro realizzato dalla casa editrice Sulmonese.

“Ho letto le varie polemiche apparse in vari articoli negli ultimi giorni – ci tiene a precisare l’editore Jacopo Lupi – e vorrei così stemperarle e invitare alla presentazione il custode dell’eremo di Sant’Onofrio, Stefano Ricottilli, e il presidente dell’Associazione celestiniana, Giulio Mastrogiuseppe, affinché la mia autrice Silvia Lov possa raccontare a loro, e ai tanti curiosi, ciò che realmente fa; quindi, se vorranno li aspettiamo con piacere”.

All’evento oltre all’autrice e all’editore interverrà Nunzia Greco, narratrice dell’anima, e il cantautore Valentino Di Maulo con degli intermezzi musicali.

Come si racconta nel libro lo sciamanismo è da tempi remoti la pratica più diffusa di connessione, relazione con gli spiriti e guarigione, perché è naturale. Lo sciamano è colui che sa dialogare con l’invisibile, che è l’ Anima Universale; perciò, egli vive in uno stato di grazia e profonda comunione.




SOTTO LA LUNA. Il brano d’esordio di Blond Ash. Dal 26 agosto su tutti i digital store

Roma, 25 Agosto 2022. Da venerdì 26 agosto, in tutti i digital store, sarà disponibile Sotto la luna, il singolo d’esordio di Alessandro Martone, in arte Blond Ash, prodotto dall’etichetta Garone Records.
“Sotto la luna” è il brano che darà carattere all’artista BLOND ASH, prodotto da Elia e Garone e mixato da Salvatore Addeo. Il singolo racconta l’insoddisfazione dei vent’anni, tra le notti estive della provincia e il rapporto dannato con l’altro sesso.

Melodie indie pop si mescolano con le sonorità dell’hip hop, andando a tempo con la rabbia e la delusione giovanile, ma dando ritmo anche alla voglia di reagire e ballare in riva al mare fino all’alba.
BLOND ASH, “Biondo cenere”, ha 21 anni, è nato a Vasto, in Abruzzo, dove studia canto, passione che nasce avvicinandosi al rap all’età di 14 anni, in particolare ascoltando i mixtape di Gemitaiz.

Crescendo si è interessato anche ad altri generi, ampliando il proprio bagaglio musicale, ed è riuscito grazie alla musica a trasformare la sua sofferenza e rabbia in melodia.

Il singolo debutta con la Garone Records, un’etichetta discografica nata del 2021, con l’obiettivo di dar voce ai giovani artisti Abruzzesi.

Fondata da Pierluigi Garone (producer e compositore), la Garone Records si occupa non solo di discografia musicale ma opera anche nel mondo dell’advertising per la televisione.
La struttura è situata a Vasto (CH) e comprende lo studio di registrazione, con servizi di produzione, mix e mastering.

Stefania Gaggini




PREMIO CENSORINO TEATINO, tutto pronto per la seconda edizione

Presentazione dell’ultimo libro del Giornalista Cristiano Vignali Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo

Chieti, 24 agosto 2022. Nel pomeriggio di venerdì 26 agosto 2022 a partire dalle 17:30 si svolgerà, nel Centro Levante presso Elishar Bar nel Parco della Rimembranza davanti la Scuola Elementare di Madonna del Freddo, la seconda edizione del Premio Censorino Teatino Teate Marrucinorum, evento inserito nel cartellone estivo del Comune di Chieti. La premiazione avverrà alla presenza delle autorità comunali.

Programma

– 17.30: Presentazione dell’ultimo libro del Giornalista Cristiano Vignali Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo con la prefazione del Prof. Everardo Minardi, già docente ordinario di sociologia presso l’Università di Teramo, e la collaborazione di Claudia Falcone ed Alessandra Di Monte

– 18.30: Inizio premiazione personaggi della teatinità, premi speciali al merito e aziende solidali

– 19.30: Musica dal vivo a cura del Maestro Marco Vignali e buffet a cura dello staff di Elishar Bar

A tal proposito ha commentato Cristiano Vignali, l’organizzatore presidente di Abruzzo Tourism, fondatore del Censorino Teatino e autore del libro Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo che verrà presentato nel corso dell’evento: “Ci tenevo particolarmente a dare continuità al Premio Censorino Teatino, la cui prima edizione si era svolta nel 2021 sempre in estate a luglio, sia perché vogliamo che diventi col tempo un appuntamento immancabile, un classico del panorama culturale e sociale della città, sia perché vogliamo offrire un evento al quartiere Levante (in cui vivo dalla sua fondazione nel 1985) diventato ultimamente troppo un quartiere dormitorio, sia perché gli ultimi mesi sono stati per noi non facili e ho voluto far vedere agli scettici che siamo ancora qui con il lancio di un libro unico nel suo genere Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo che ci hanno già chiesto di presentare in altre località abruzzesi e non solo.

Questa Seconda edizione del Premio Censorino Teatino Teate Marrucinorum è caratterizzata, tra l’altro, dalla presenza di un premio alla memoria per un personaggio della teatinità recentemente scomparso, e fra i premi al merito, c’è anche quello a una Medaglia d’Oro Vittima del Terrorismo e fra i riconoscimenti per la solidarietà spiccano dei premi anche a persone che si sono distinte con amore costanza e dignità per la cura agli infermi e ai più bisognosi. La serata si concluderà con un buffet e con dell’ottima musica offerta dalla band del Maestro Marco Vignali, direttore della Banda Musicale di Chieti”. 




IL COLIBRÌ ENSEMBLE all’ottavo posto in Italia per la qualità artistica

All’Orchestra da camera il riconoscimento del Ministero della Cultura  nella graduatoria nazionale

Pescara, 23 agosto 2022.  Dopo i successi riscossi con il Morricone Tribute, due sold out prima all’Anfiteatro di Alba Fucens e poi all’Aurum di Pescara, per il Colibrì Ensemble arriva un’altra buona notizia: il Ministero della Cultura ha inserito l’Orchestra da Camera di Pescara all’ottavo posto nel punteggio attribuito alla Qualità Artistica, su 52 complessi strumentali presenti nella graduatoria nazionale stilata dalla Commissione Musica per le prime istanze triennali del Fondo Unico per lo Spettacolo.

Un importante riconoscimento del lavoro svolto dal direttore artistico Andrea Gallo e dalla presidente Gina Barlafante che giunge come fiore all’occhiello della decima stagione concertistica. “Arrivare tra le prime dieci realtà orchestrali in Italia rappresenta un punto di arrivo, ma anche una rampa di lancio per nuovi obiettivi” – spiega la presidente dell’orchestra.

“Quando abbiamo iniziato, dieci anni fa, in pochi ci credevano – ricorda il direttore artistico – oggi più che mai il Colibrì c’è, esiste e questo traguardo ne è la conferma”.

La Stagione che prenderà il via l’8 ottobre vede in cartellone 14 appuntamenti da ottobre ad aprile 2023. La campagna abbonamenti è già a buon punto e prosegue online su ciaotickets.com e nei punti vendita in città. Per informazioni è possibile consultare il sito www.colibriensemble.it.




PERDONO, Perdonanza e Giubileo

Convegno di studi giovedì 25 agosto, Convento di S. Giuliano ore 16:30.

L’Aquila, 23 agosto 2022. L’iniziativa, promossa nell’ambito del progetto “Paesaggi del Sacro”, gode del Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, dell’Ordine Francescano Secolare d’Abruzzo e della Società Internazionale di Studi Francescani.

Ai saluti di Fr. Francesco Rossi (OFM – Guardiano del Convento di S. Giuliano), del Dott. Floro Panti (Presidente del Centro Internazionale di Studi Celestiniani) e del Sig. Enrico Diamanti (Ministro dell’Ordine Francescano Secolare d’Abruzzo) seguiranno gli interventi dell’Ins. Massimo Santilli (Studioso di antropologia e Curatore del progetto), di Fr. Quirino Salomone (OFM – Direttore del Centro Internazionale di Studi Celestiniani), del Dott. Stefano Boero – Università degli Studi dell’Aquila e del Dott. Filippo Sedda – Storico del Francescanesimo.

Le conclusioni saranno affidate al Dott. Walter Capezzali (Presidente Emerito della Deputazione Abruzzese di Storia Patria) e la discussione sarà moderata dal Dott. Giustino Parisse (Giornalista).

La finalità del convegno è quella di porre in relazione diretta questi grandi temi del cristianesimo dal cui confronto si attendono informazioni inedite e contributi di novità sugli argomenti trattati.

Stretto è il legame tra la prima indulgenza plenaria nella storia della chiesa cattolica che fu richiesta da Frate Francesco al Pontefice Onorio III, concessa verbalmente e conosciuta come il Perdono di Assisi, e il primo documento Papale in tal senso costituito dalla Bolla della Perdonanza.

Il Perdono di Assisi (1216) e la Perdonanza Celestiniana (1294) consentirono per la prima volta la remissione di tutti i peccati a chiunque e gratuitamente purché nel rispetto dei previsti adempimenti. Il primo Giubileo fu indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300.

L’evento proposto si connota per la sua originalità e il suo rilievo religioso, storico e culturale.

È prevista la trasmissione in Diretta Streaming sulla pagina FB “Paesaggi del Sacro” a cura di “Manuwebtv”.




ED ALLORA…, mi fermo

Mi siedo su uno scalino e scrivo

Ho partecipato al diciassettesimo Concorso Internazionale di Poesia inedita, Dedicato a… Poesie per ricordare, Giornata Mondiale della Poesia, proposto da Aletti Editore.

La Aletti Editore, dopo aver visionato i componimenti giunti in redazione, ha deciso di inserirmi tra gli autori selezionati, il 15 marzo 2022, con la consegna della pergamena per la MIA poesia Perché Sono Stato Scelto Io, e per il volume antologico di questa edizione.     

La Aletti Editore è tra le più esclusive Comunità Letterarie Italiane. Dal 1994 propone molte iniziative. Entro fine ottobre invierà per e-mail, i risultati del concorso, per la proclamazione dei primi dieci classificati e i due Super Premi.

La poesia Perché Sono Stato Scelto Io, l’ho scritta all’uscita dal campo di concentramento di Auschwitz, costruito per lo sterminio del popolo ebraico e di altre minoranze. Sono stato preso da uno stato d’animo, con una percezione di odore … di morte – mistero – solitudine – dolore – paura – riposo – contemplazione – impotenza – cattiveria – rabbia – rassegnazione – malvagità – diversità – tristezza – incubo – oppressione – mestizia – perfidia – ma anche di pace e preghiera. Ed allora…, mi fermo, mi siedo su uno scalino e scrivo … La mente e il cuore mi hanno suggerito le parole.

PERCHÈ SONO STATO SCELTO IO

Perché sono stato scelto io

Perché ho sofferto

Perché ho visto morire mia moglie e mio figlio

Perché mi hanno rasato i capelli

Perché mi hanno spogliato

Perché mi hanno martoriato

Perché mi hanno preso la valigia

Perché ho sofferto il freddo – le malattie – le infezioni – la fame

Perché non sono stato curato

Perché sono stato ridotto a larva

Perché alla fine sfinito sono morto

Perché sono stato cremato

Perché le mie ceneri sono state utilizzate come concime

Perché…perché…perché…!

Ma tu Onnipotente, perché hai permesso questo

Perché tu che hai sempre gridato la felicità-la gioia- l’amore

Perché hai permesso di uccidere SEI MILIONI di persone

Perché hai dato a loro una mente distorta e crudele

Perché io

Perché la mia famiglia

Perché, quale colpa ho avuto

Perché non ti sei manifestato come spesso hai fatto

Perché non hai fermato la follia di queste persone

Perché hai concesso che questo avvenisse

Perché sei un Onnipotente di amore o di morte

Ma se risorgerò

Sarò un uomo vero

Potrò riabbracciare la mia famiglia

Sarò come tu mi avevi fatto

Potrò riassaporare la gioia di vivere

Sarò felice

Potrò non soffrire più     

Luciano Pellegrini




LE ATMOSFERE retrò dannunziane

Conquistano il centro storico di Guardiagrele

«Guardiagrele, la città di pietra, risplendeva al sereno di maggio. Un vento fresco agitava le erbe sulle grondaie. Santa Maria Maggiore aveva per tutte le fenditure, dalla base al fastigio, certe pianticelle delicate, fiorite di fiori violetti, innumerevoli cosicché l’antichissimo Duomo sorgeva nell’aria cerulea tutto coperto di fiori marmorei e di fiori vivi.» (Gabriele d’Annunzio, Trionfo della morte).

È la descrizione che fa della sua città natale Giorgio Aurispa, il protagonista del romanzo psicologico pubblicato da d’Annunzio nel 1894. A quell’epoca, a quelle atmosfere inquiete e introspettive, si ispira il salotto dannunziano in programma nella serata di mercoledì 24 agosto a Guardiagrele, nel belvedere Santoleri.

Le musiche originali, composte da Antonio Cericola, faranno da colonna sonora ai versi del Vate evocando paesaggi e atmosfere di un Abruzzo magico e arcaico nel quale tutto si muoveva grazie all’amore. La serata sarà impreziosita dalla partecipazione delle attrici della Compagnia dell’Arcadia di Torrevecchia Teatina, dagli allievi della scuola di recitazione guardiese e dal coro Dulcis Incanto diretto dal soprano Letizia Triozzi. I brani verranno eseguiti al pianoforte dal Maestro Maurizio Chiavaroli, mentre le voci recitanti saranno quelle di Daniela Ricciardi e Fabio Di Cocco.

Inoltre, dalle ore 18.30, all’interno del palazzo dell’artigianato di via Roma, i visitatori della mostra dell’artigianato – che rimarrà aperta sino a domenica 28 agosto – potranno incontrare gli attori con gli abiti dei primi del Novecento, che reciteranno i versi di alcune opere del drammaturgo pescarese.




 CALA IL SIPARIO SU SPOLTORE ENSEMBLE, grande successo per la quarantesima edizione

Concerti sold out e pubblico entusiasta alla rassegna di musica, arte e spettacolo più rappresentativa del territorio

Spoltore, 22 agosto 2022 – Si è conclusa ieri sera, con un bilancio più che positivo, la quarantesima edizione di Spoltore Ensemble. Sono stati sei giorni pieni di musica, arte e spettacolo: migliaia di visitatori hanno riscoperto la bellezza del centro storico di Spoltore  grazie al  ricchissimo

programma che ha spaziato dai coinvolgenti spettacoli di Largo San Giovanni – che hanno registrato il tutto  esaurito – agli eventi collaterali che hanno animato tutto il centro storico.

Il festival, organizzato dal Comune di Spoltore, si conferma la rassegna di musica, arte e spettacolo più rappresentativa del territorio.

“Nell’edizione di quest’anno c’è stata una grande risposta del pubblico sia in termini numerici che in termini qualitativi e di entusiasmo  – ha commentato il maestro Angelo Valori, direttore artistico dell’evento – nel senso che non solo abbiamo registrato sempre il tutto esaurito agli spettacoli ma il pubblico è stato sempre molto caloroso nel rispondere a tutte le proposte artistiche. Che sono state molto diverse tra loro,  ma tutte accomunate da un’alta qualità”.

Ad aprire il festival sono stati Enzo Avitabile e Peppe Servillo (il 16 agosto) con un coinvolgente viaggio musicale attraverso i loro brani più conosciuti  e quelli degli autori a cui gli artisti sono legati. La seconda serata (17 agosto) è stata dedicata ad un momento ricordo, Amarcord. L’alba dello Spoltore Ensemble, con la partecipazione di William Zola e ai racconti di viaggio di Walter Nanni, “Costa discordia, l’Africa e l’emigrazione come non ve l’hanno mai raccontata”.

“Proporre questo spettacolo davanti alle persone della mia terra è stato un momento unico ed emozionante – ha spiegato l’autore del monologo Nanni che ha ribadito come il viaggio in Senegal, raccontato nello spettacolo, gli abbia insegnato tante cose – che non scegliamo noi di nascere in un posto o in un altro – queste le sue parole sul palco dell’Ensemble – e che il rispetto per la condizione umana e per la cultura altrui è la base di qualsiasi progresso”.

A seguire, il 18 agosto , l’emozionante lettura del romanzo vincitore del Premio Campiello “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” , alla quale ha partecipato anche l’autore Remo Rapino che ha concluso lo spettacolo dicendo: “Gli uomini nascono tutti uguali, in questo mondo c’è posto per tutti. Ci siamo scordati che la vita può essere felice e bella però ci vuole bontà e gentilezza. Solo così può nascere un mondo nuovo e meglio di questo”.

Le ultime tre serate sono state dedicate interamente alla musica. Con il live Morgan meets Angelo Valori & Medit orchestra (19 agosto), un omaggio al cantautorato italiano con la voce di uno degli artisti italiani più apprezzati, accompagnata dalle note della Medit Orchestra diretta dal maestro Valori. ”Ringrazio l’Abruzzo che mi sta ospitando con grande generosità – ha detto Morgan sul palco di largo San Giovanni – è una regione empatica. Qui si sta bene, si mangia bene, si vive bene. Insomma, è un bel vivere, senza darsi troppe arie”.

Con il Tenco Ascolta (sempre il 19) dedicato agli artisti emergenti, con le esibizioni di Liana Marino, iBuca e Le canzoni giuste. E poi con l’appassionante concerto di Tosca (20 agosto) che ha trasportato il pubblico nelle atmosfere di colore e di calore di un immaginario salotto sudamericano. Attraverso uno spettacolo esclusivo e raffinato, chiuso dalla cantante con un ringraziamento alla calorosa partecipazione del pubblico perché “di questi tempi – ha detto – nulla è scontato”.

L’ultima serata (21 agosto) ha visto sul palcoscenico dell’Ensemble prima l’opera da camera Les Enfantes Terribles a cura di Guardiagrele Opera e poi il concerto della cantautrice pescarese Miriam Ricordi che ha chiuso la quarantesima edizione del festival.

“La caratteristica di questo festival è di restare sempre all’interno di una qualità molto elegante e raffinata – ha spiegato il maestro Valori –  soprattutto per quel che riguarda la proposta degli spettacoli di largo San Giovanni. Ai quali sono stati aggiunti eventi gratuiti pensati per un pubblico più ampio, che hanno animato le vie del borgo che è molto bello e che è già di per sé uno spettacolo”.

Da Città Palcoscenico con attori e musicisti che hanno dato vita a show di arte varia per le vie del centro a  Spoltore nascosta, Dimore Ensemble e Percorsi di fotografie. Tutte iniziative che hanno dato la possibilità al pubblico di intrattenersi e di visitare i luoghi identitari della città.

È stata un’edizione indimenticabile: il ritorno della Città palcoscenico, la serata Amarcord con William Zola e Albano Paolinelli, gli interpreti straordinari che si sono esibiti in tutte le serate – ha commentato il sindaco Chiara Trulli – è stato un vero onore poi incontrare e conoscere le famiglie dei sindaci Flavio Monti e Mario Durini, che amministravano la città quando nasceva questa manifestazione così longeva. Tagliato il traguardo dei quarant’anni, puntiamo a rinnovare ancora l’evento”.

Queste le parole dell’assessore alla Cultura Roberta Rullo: “L’Ensemble è una manifestazione che ha il cambiamento nel suo Dna, ma senza dimenticare il suo passato come testimonia la straordinaria direzione artistica di Angelo Valori. Adesso vogliamo trasformare Spoltore Ensemble in un marchio vero e proprio, che sia il custode dell’identità spoltorese anche negli anni a venire”.

Barbara Del Fallo




IMPORTANTE COLLABORAZIONE PER I LACRAY, il duo urban-pop abruzzese

Dopo tre singoli per Sony Music il duo pratolano composto da Vincenzo Colella e Lorenzo D’Andrea ha rilasciato “Squarciagola” featuring Luca Carboni

Pratola Peligna, 22 agosto 2022. Sono stati una delle rivelazioni dell’urban pop italiano. I LACRAY, duo abruzzese che si divide tra Pratola Peligna e Milano, si è fatto notare per singoli che hanno avuto ampio riscontro sulle principali piattaforme musicali. Inoltre, di recente hanno collaborato con il cantautore Luca Carboni e il noto produttore Michele Canova per il singolo “Squarciagola”, contenuto nel mini-album di CanovA, pubblicato da Columbia Records / Sony Music Italy.

Lacray è il progetto artistico di Colella e Vicious (Lorenzo D’Andrea), due amici nati e cresciuti a Pratola Peligna (L’Aquila). Tre anni fa Vicious ha trasformato insieme a 8zerougo un vecchio garage in studio di registrazione. Nel frattempo, Colella ha iniziato a lavorare a Milano come autore scrivendo brani per altri artisti, tanto da entrare nel cast autorale della Sony Music Publishing.

Durante il primo lockdown, in un momento di stallo e inattività generale Colella ha un’idea: sperimentare un progetto di duo con Vicious, su basi di 8ZEROUGO. Quindi è tornato a Pratola Peligna per lavorare a nuove canzoni. Dopo due anni di esperienza con importanti autori e produttori italiani (portano la sua firma canzoni di Annalisa, Gianna Nannini, Luca Carboni, Giorgia, Rosa Chemical, Luigi Strangis, Deddy, Gaia, Aka7even e altri), due dischi d’oro ed un platino all’attivo, ha preso per mano i ragazzi che erano appena all’inizio di questo percorso, e tra una birra e quattro chiacchiere hanno iniziato a scrivere tutti i giorni fino alle sei di mattina.

Le aspettative dei ragazzi erano commisurate al fatto che era un esperimento, una specie di grande jam di scrittura, probabilmente era anche solo un modo per riempire di musica le giornate vuote nel mezzo di una pandemia. Dopo un anno di scrittura è arrivata una proposta contrattuale e poi la firma con Sony Music / Epic. Nel 2021 sono stati pubblicati i singoli “Evelyn” e “Autovelox” (di cui è stato realizzato anche un videoclip), mentre quest’anno è uscito il nuovo singolo “Bella e Cattiva”, oltre alla collaborazione con CanovA.




ORESTE FABIO FANELLI VINCE il Premio di Composizione Ciro Scarponi

A Torgiano si è decretato il vincitore della prima edizione del Premio di Composizione Ciro Scarponi, iniziativa nata in seno alla locale Associazione Musicale Ciro Scarponi, con il patrocinio e il sostegno del Comune torgianese e dell’ANBIMA

Roma, 22 agosto 2022. Il Premio, aperto a tutti i compositori italiani, europei ed internazionali, senza limiti di età, è dedicato a Ciro Scarponi, uno dei maggiori clarinettisti del panorama mondiale, tra il XX e il XXI secolo, compositore di musiche solistiche per clarinetto e per coro di clarinetti, apprezzato a livello planetario dai colleghi e dalla critica di settore, prematuramente scomparso nel 2007. Obiettivo della competizione: promuovere la produzione di nuovi repertori per la formazione cameristica Clarinetto e Pianoforte. I lavori originali ed inediti pervenuti hanno visto la partecipazione di soli compositori italiani provenienti dalle regioni Lombardi, Toscana e Umbria.

La commissione del Premio – costituita dal M° Giulio Cuseri, diplomatosi con il M° Ciro Scarponi ed attuale primo clarinetto solista della Banda Musicale della Guardia di Finanza; dal M° Stefano Ragni filosofo, pianista, maestro di coro e compositore, direttore artistico del Premio; dal M° Giampaolo Lazzeri, cornista, strumentatore e direttore di Banda e Orchestra, presidente nazionale di ANBIMA; dal M° Alessandro Zucchetti, chitarrista e docente del Liceo Musicale “A. Mariotti” di Perugia, in veste di segretario verbalizzante – ha decretato quale composizione vincitrice quella contraddistinta dal motto bachiano “La Musica aiuta a non sentire dentro il Silenzio che c’è fuori” del concorrente lombardo Oreste Fabio Fanelli, sottolineando che il lavoro «rispecchia con fedeltà la scrittura clarinettistica in stile tradizionale, valorizzando tutta la tessitura dello strumento dialogante, in modo adeguato, con il pianoforte».

Oreste Fabio Fanelli, docente di matematica e oboista, si aggiudica la pergamena, la borsa di studio di 200,00 euro della prima edizione del Premio di Composizione ‘Ciro Scarponi’ e la pubblicazione dell’opera con la Casa Editrice Musicale ‘Massimo Boario’ di Torino.

La sua partitura, così come tutte le altre partecipanti al Premio, diverrà patrimonio di archivio dell’Associazione Musicale ‘Ciro Scarponi’ e dell’ANBIMA, entrerà a far parte della collezione permanente di brani contemporanei dedicati a questa formazione cameristica e sarà eseguita, in prima assoluto mondiale, Domenica 9 ottobre 2022, in occasione della cerimonia di premiazione della V edizione del Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Città di Torgiano – Premio Ciro Scarponi”.

La commissione tutta si congratula con il vincitore, in attesa di poterlo ascoltare il prossimo 9 ottobre.

Sabrina Malavolti Landi




PROFONDO BLU. Terzo appuntamento con la rassegna cinematografica

Domani sera alle 21, sul piazzale della banchina di riva, Il male non esiste, dell’iraniano Mohammad Rasoulof

Giulianova, 22 agosto 2022. In programma, domani sera sul piazzale della banchina di riva del porto, il terzo titolo della rassegna cinematografica Profondo blu, organizzata dall’Ente Porto, con il Patrocinio del Comune di Giulianova.

Il film in cartellone è Il male non esiste, dell’iraniano Mohammad Rasoulof, Orso d’Oro nel 2020  al 70esimo  Festival del Cinema di Berlino. Il regista non poté ritirare personalmente il premio perché agli arresti domiciliari a Teheran. Pochi giorni dopo la cerimonia, venne condannato ad un anno di carcere e al divieto di fare cinema per i successivi due anni, a causa di una sentenza in cui tre dei suoi film erano stati ritenuti di propaganda contro il governo iraniano.

Il male non esiste racconta quattro storie, quattro ritratti della fragilità umana di fronte a scelte obbligate e alle responsabilità che ne derivano. “Vite diverse – ha scritto la critica –  ma inesorabilmente legate: vicende personali che, pur essendo ambientate nella società iraniana, toccano profondamente la coscienza e la storia di ognuno di noi, ponendoci di fronte a una domanda alla quale tutti dobbiamo rispondere: al posto loro, io cosa avrei fatto?”




I VINCITORI DEL PREMIO nazionale di poesia dialettale

Trentacinquesima edizione del Modesto Della Porta

Guardiagrele, 21 agosto 2022. Domani sera alle ore 21, in largo Pignatari, nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla 52^ mostra dell’artigianato artistico abruzzese, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei migliori autori che hanno partecipato al 35° premio di poesia dialettale intitolato a Modesto Della Porta, il più geniale tra i poeti abruzzesi.

La giuria ha stabilito che per il tema “arti e mestieri vecchi e nuovi”, il primo classificato è Cesare Antonio Nicolini di Pescara con la poesia “Parole da lu mare”; al secondo posto Gabriele Spallone di Montesilvano con la poesia “Lu Vasare”, sul gradino più basso del podio Lucia Di Pietro di Roseto Degli Abruzzi e la sua poesia “L’arte d’arcamà”. Segnalazioni speciali ai versi in rima di Giuliana Cicchetti Navarra di L’Aquila (Ju Callalaru), Alberto Della Pelle di Ortona (Armacchiature de le rete), Carlo Di Camillo di Castel Frentano (L’ultime mestiere).

Per l’altra sezione dedicata ai temi della disabilità, solidarietà, pace e volontariato gli esperti hanno deciso che la poesia migliore è quella dal titolo “Nen è la curnice che fa lu quadre” scritta da Bernardino Dell’Aguzzo di Giulianova; secondo posto per Concezio Del Principio di Atri con la poesia “Che ne si tu!”, terzo posto a Paolo Lacava di Fabriano che ha scritto “Chi friddu chi faci stasira…”. Menzioni speciali alle strofe stese da Evandro Ricci di Sulmona (Ucchie de mojjema a na siggia a rutelle) e Gabriele Di Giorgio di Città Sant’Angelo (Si l’ombre t’alascie).

Verranno assegnati anche i premi alla carriera ai poeti Giuseppe Placidi di L’Aquila e Mario Monachesi di Macerata. La serata si concluderà con il Recital di musica napoletana classica “Nu core cantatore – a voce ‘e notte” con Anna Maione accompagnata al pianoforte da Marco Vallese, al contrabbasso da Ivano Sabatini e al mandolino da Franco Menna.




MICHETTI DIALOGA con Michetti

L’edizione 73 del premio si arricchisce dei ritratti del museo d’arte Costantino Barbella

Presentazione e visita guidata il 25 agosto, ore 18.30

Francavilla Al Mare, 20 agosto 2022. Con il prestito dei quattro ritratti michettiani provenienti dal Museo d’arte Costantino Barbella di Chieti si completa il percorso di ricerca proposto da Nunzio Giustozzi per l’edizione 73 del Premio Michetti, “Figura, figurae. L’immagine delle immagini”, assegnato a Velasco Vitali dalla giuria presieduta da Costantino D’Orazio, a conclusione della cerimonia di inaugurazione dello scorso 30 luglio.

Giovedì 25 agosto, alle ore 18.30, Maria Grazia De Cesare presenterà il restauro del ritratto di Costantino Barbella, che sarà esposto a Palazzo San Domenico insieme all’autoritratto di Michetti e ai ritratti di Gabriele d’Annunzio e Francesco Paolo Tosti. Ad introdurla sarà il segretario generale della Fondazione Michetti, Stefania Antonucci. A seguire, la visita guidata del curatore della mostra, Nunzio Giustozzi, riservata ad un numero massimo di cinquanta visitatori (ingresso gratuito, previa prenotazione).

L’obiettivo è far dialogare la lezione del maestro abruzzese con quella dei 13 artisti in concorso, tra i più autorevoli esponenti della figurazione italiana, come evidenziato dal curatore: “L’opportunità di affiancare, in un dialogo avvincente o straniante dal vero, originali di Michetti alle opere esposte, si traduce in un percorso visivo unico e irripetibile, in cui gli artisti si confrontano – ciascuno secondo prospettive personali – con il contenuto e il valore costante delle immagini michettiane, con le fonti di ispirazione cariche di una fascinazione invincibile (la natura, l’attenzione antropologica, le meditazioni filosofiche), con la versatilità e la facilità esecutiva e inventiva, mai superficiale, rivelate da Francesco Paolo Michetti nel poema ciclico e simbolico che si compone nel tempo e che risponde all’esigenza mai tradita di penetrare spiritualmente la realtà”.

Questi gli artisti in concorso: Giulio Catelli, Paolo Delle Monache, Roberto De Santis, Monica Ferrando, Giovanni Gasparro, Elena Giustozzi, Matteo Massagrande, Luca Pignatelli, Luigi Spina, Marzio Tamer, Sandro Trotti, Velasco Vitali, Rita Vitali Rosati.

Il 24 settembre sarà conferito il Premio “Digital Michetti”, assegnato dal voto digitale degli appassionati d’arte e degli affezionati del Premio Michetti, che potranno votare le opere su www.fondazionemichetti.it.

Prenotazioni alla visita guidata del 25 agosto su www.billetto.it (ore 18.30, ingresso gratuito). La mostra è aperta dal martedì alla domenica, ore 18-23, fino al 25 settembre 2022.




CEPAGATTI IN FESTA: è tutto pronto per il concerto di Zafman

Cepagatti, 19 agosto 2022. Zafman, al secolo Giovanni Zafenza, rapper e autore di brani che superano la soglia di 1 milione di ascolti sul web, dopo il suo tour che ha visto una doppia data nel famoso club milanese Hollywood frequentato da vip e stars internazionali, e una serata a Bologna dove è stato notato da Inoki, Drefgold e Tredici Pietro, domani sera 20 agosto 2022  approda nel suo paese, nella sua terra, la sua Cepagatti, dove si esibirà sabato 20 agosto 2022 nella piazza principale.

Zafman, fresco della firma in Sony Music Italy, nell’ultimo anno si è dimostrato tra le più importanti rivelazioni del Centro Italia, sempre affiancato dalla sua manager ed editrice Susanna Chiesa (già nota per aver lanciato Fedez e talenti come Vegas Jones e la maggior parte della scena urban Italiana).

Il concerto di Zafman si svolgerà domani 20 agosto alle 21.30 in piazza Schuman a Cepagatti, nell”ambito di una serata dedicata ai giovani talenti locali.

A tal proposito, ha dichiarato il Vicesindaco di Cepagatti Annalisa Palozzo: “la serata, fatta per dare luce e spazio ai ragazzi e ai loro talenti, prevede oltre alla musica di Giovanni Zafenza, in arte Zafman, giovane emergente che si sta facendo strada nel mondo del rap con riconoscimenti  in Italia e all’estero, l’esibizione di cantanti musicisti, ballerini, stilisti, lettrici, sportivi che si alterneranno sul palco. Nel pomeriggio – ha concluso Annalisa Palozzo – dalle 18.30   la scuola cross Pardi Racing sarà in piazza per fare provare i loro motori a bambini e ragazzi”.

Cristiano Vignali




GRANDE EVENTO a Montepagano

Rievocazione storica, con figuranti, corteo tematico, musica, giocolieri ed inclusione

Roseto degli Abruzzi, 18 agosto 2022. L’Associazione Guide del Borsacchio lanciando un progetto di rete con Associazione Vecchio Borgo, Città per Vivere, Girotondo, Lo Spazio delle Idee, WWF , IAAP, Italia Nostra, Università della Terza Eta, Pro Loco Roseto, Guardie Ambientali, Protezione Civile Roseto, ADA, Croce Rossa Roseto, Cavalcando la Natura; Con il Patrocinio della Regione Abruzzo, Della Provincia di Teramo , del Comune di Roseto degli Abruzzi e Camera di Commercio; annunciano che Il 21 Agosto 2022 si terrà la Rievocazione Storica Rinascimentale di Montepagano.

Rievocazione storica a Montepagano tra memoria e prospettiva.

La quinta edizione in programma domenica con il corteo in abiti rinascimentali per le vie del borgo

Presentata nella sala consigliare di Palazzo di Città la Rievocazione storica “Mons Pagus AD1566” che riporterà Montepagano, per un giorno, all’atmosfera rinascimentale del 1500, quando il mare Adriatico era sotto la minaccia delle scorrerie dei saraceni.

Un evento molto sentito in particolare modo dalla comunità paganese, con l’associazione “Vecchio Borgo” e molti abitanti impegnati nel realizzare gli abiti dell’epoca con i quali, ed è questo l’aspetto che rende unica la rievocazione, non solo i residenti ma anche i turisti potranno sfilare assaporando l’emozione di essere, per un giorno, attori e spettatori.

“Ogni volta che alziamo gli occhi dal mare verso la collina abbiamo il privilegio di ammirare Montepagano con la rinnovata volontà di conservare la memoria del nostro territorio” – ha detto il Sindaco Mario Nugnes portando il suo saluto in conferenza stampa insieme all’Assessora al Turismo Lorena Mastrilli.

“La novità di quest’anno ritengo sia la “rete”, lo strumento che ci ha permesso di riunire attorno al progetto associazioni, cooperative, professionisti e volontari, e che deve diventare un modello per la realizzazione di eventi sempre più attrattivi”.

Una rete promossa  dalle  “Guide del Borsacchio” come capofila che hanno riunito “Vecchio Borgo”, “Città per Vivere”, “Girotondo”, “Lo Spazio delle Idee”, e ancora WWF, IAAP, “Italia Nostra”, “Università della Terza Età”, la Pro Loco di Roseto, i volontari delle Guardie Ambientali, della Protezione Civile di Roseto, per chiudere con ADA, Croce Rossa Roseto e “Cavalcando la Natura”, che ha ottenuto i Patrocini di Regione Abruzzo, Provincia di Teramo , Comune di Roseto degli Abruzzi e Camera di Commercio.

“La rievocazione storica è un tassello fondamentale per la stagione estiva di Roseto degli Abruzzi perchè rappresenta un momento di valorizzazione e di promozione del territorio” – ha detto Marco Borgatti, presidente delle “Guide del Borsacchio”.

“Nel mondo di oggi la chiave per costruire un futuro è ricordare chi eravamo, la storia, i luoghi e gli avvenimenti. Oltre a rinsaldare i legami nella popolazione questi eventi nelle nostre intenzioni vogliono essere divulgativi nei confronti delle nuove generazioni e degli ospiti della nostra città. Partecipare all’organizzazione della rievocazione e supportare i cittadini del borgo e il museo storico è stato complesso visti i tempi ed il periodo, ma chi ci conosce sa che non è nostra regola fare sempre il possibile, grazie a una rete di volontari e di associazioni, per arrivare al successo”.

Alla conferenza stampa hanno preso parte oltre al Sindaco Nugnes, all’Assessora Mastrilli e a Borgatti, la Direttrice del Museo della Cultura Materiale, Annamaria Rapagnà, e la regista Elvira Grilli, direttrice artistica dell’evento.

Programma:

MONS MONTIS PAGUS A.D. 1566 – RIEVOCAZIONE RINASCIMENTALE

Ingresso Libero

MONTEPAGANO – Borgo dell’inclusione

Con la partecipazione di Vito Fiorino (nella notte tra il 3 e il 4 ottobre del 2013, a largo di Lampedusa, salvò 47 migranti, nel naufragio in cui morirono 368 persone)

ore 19.30 – 1^ PARTE CORTEO “La Storia” – Francesco Pilotti – voce narrante

ore 20.30 – PRESENTAZIONE 6^ Edizione rievocazione storica “Montepagano Borgo dell’inclusione”

ore 22.30 – 2^ PARTE CORTEO “Tra storia e leggenda” – Spettacolo in Piazza

Mario Nugnes – Sindaco di Roseto degli Abruzzi

Vito Fiorino – testimonianza

Mirella Lelli – moderatrice

Si ringrazia Cristian Palmieri per le foto usate nella promozione e per l’impegno




JOHN FANTE FESTIVAL Il dio di mio padre

XVII edizione, 18 agosto Anteprima  19-20-21 agosto 2022

Torricella Peligna, 18 agosto 2022. Da oggi fino al 21 agosto 2022 nel borgo di Torricella Peligna (provincia di Chieti, Abruzzo) torna il JOHN FANTE FESTIVAL Il dio di mio padre, diretto da Giovanna Di Lello e giunto alla sua XVII edizione.  La manifestazione, fin dalla prima edizione, è organizzata dal Comune di Torricella Peligna per ricordare e omaggiare lo scrittore americano John Fante (1909-1983), il cui padre Nicola era un muratore originario proprio di questo piccolo paese abruzzese.

La XVII edizione celebra l’anniversario dei 70 anni dalla pubblicazione del romanzo dello scrittore “Full of Life”, unico grande successo di Fante in vita e indimenticabile racconto sulla genitorialità, tra gioie e timori, che mette in scena una giovane coppia in attesa del loro primo figlio e il nonno paterno, muratore italoamericano, chiamato a riparare la loro casa invasa dalle termiti, ma che irrompe nella loro vita con le sue credenze, i suoi briganti mitici e la sua memoria migrante dove l’unica vera protagonista è l’Abruzzo. 

Durante il Festival sarà presente la figlia di John Fante, Victoria Fante, che racconterà aneddoti e ricordi familiari legati al romanzo, e si svolgeranno letture di brani tratti dal libro.

Tra gli ospiti del Festival: la giornalista d’inchiesta Francesca Mannocchi, la scrittrice Nadia Terranova, il giornalista e saggista Lucio Luca, la scrittrice Nadeesha Uyangoda, la sceneggiatrice e autrice Anna Pavignano, lo scrittore Remo Rapino, Paul Vangelisti, importante poeta californiano amico di Charles Bukowski, autore di più di trenta raccolte di versi, alcune tradotte in Italia, con il quale si parlerà di Fante e di Bukowski, gli attori Enzo De Caro e Italo Amerighi, Gino Bucci, autore della seguitissima pagina Facebook “L’Abruzzese fuori sede”. Interverrà anche lo scrittore Marco Vichi, vincitore del Premio alla carriera John Fante Vini Contesa 2022.

Il Festival si inaugura con l’Anteprima di oggi alle ore 17:30 in Piazza Unità d’Italia con l’evento “Celebrating the 70th Anniversary of Full of Life”: insieme a Victoria Fante Cohen intervengono Carmine Ficca (sindaco di Torricella Peligna), Giovanna Di Lello (direttrice John Fante Festival) e Matteo Cacco (Università di Colonia). Seguirà alle ore 18:00 la cerimonia di assegnazione del Premio John Fante – Cantina Contesa alla carriera che quest’anno va allo scrittore Marco Vichi, interviene Mario Cimini (professore ordinario di Letteratura Italiana presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali, Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara), con letture dell’attore Icks Borea. A conclusione dell’evento degustazione letteraria Vini d’autore Contesa.

La prima giornata di venerdì 19 agosto si apre alle ore 11:00 in Mediateca con la tavola rotonda sul turismo delle radici “My homeland. il turismo delle radici come occasione di rilancio per le aree interne”, con Carmine Ficca (sindaco di Torricella Peligna), Daniele Saia (sindaco di Agnone), Toni Ricciardi (Storico delle migrazioni, Università di Ginevra), Laura Di Russo (Responsabile Ufficio Emigrazione della Regione Abruzzo), Costanza Cavaliere (presidentessa regionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti pubblici e Alte Professionalità della Scuola), in video Riccardo Giumelli (Università di Verona), Eleonora Principe (Assessora alla cultura del Comune di Sommacampagna, Verona) e altri rappresentanti istituzionali. Coordinano Giuseppe Sommario (Università La Cattolica Milano – direttore Festival delle Spartenze) e Giovanna Di Lello (direttrice John Fante Festival), in collaborazione con il Festival delle Spartenze.

Alle ore 16:00 presso la Pineta comunale si prosegue con la presentazione del romanzo di Federico Venditti “Hotel Paranoia” (Nolica Editore, 2021), l’autore ne parla con Oscar Innaurato (condirettore BL Magazine), alle ore 16:40 con la presentazione in anteprima nazionale della ristampa del romanzo di Pascal D’Angelo “Son of Italy” (Readerforblind, 2022) insieme a Matteo Cacco (università di Colonia) e Giovanna Di Lello (direttrice Festival), a seguire la presentazione del saggio di Matteo Cacco “La strada di John Fante: tra cinema e letteratura” (Edizioni Croce, 2022). Alle ore 17:30 Giulia Alberico, autrice di “La signora delle Fiandre” (Piemme, 2021) dialoga con Flaminia Marinaro (giornalista), con letture a cura dell’attrice Carolina Zaccarini, alle ore 18:30 l’evento “L’abruzzese fuori sede”: Gino Bucci, autore della raccolta di poesie “Rime toscibili” (Ricerche&Redazioni, 2022), dialoga con Oscar Innaurato (condirettore BL Magazine) e Lia Giancristofaro (antropologa, Università G. D’Annunzio Chieti/Pescara).

Chiude la serata alle ore 21:30 in Piazza Unità d’Italia un incontro dedicato alla scrittura per il cinema e a Massimo Troisi con Anna Pavignano, sceneggiatrice di quasi tutti i film di Troisi e autrice di “Da domani mi alzo tardi” (E/O, 2020), in dialogo con l’attore Enzo De Caro, Gaetano Daniele (produttore cinematografico) e Roberta Sibona (giornalista RAI).

La seconda giornata di sabato 20 agosto alle ore 11:00 in Mediateca si apre con l’evento “Fante e i piccoli lettori” con la presentazione del progetto di lettura “Bravo Burro” della Classe 5° della Scuola Primaria di Torricella Peligna IC Palena – Torricella Peligna, a seguire la premiazione del Contest Estemporaneo Corrispondenza nei Borghi Junior, a cura dell’APS Kairòs Ensemble, in collaborazione con i comuni di Torricella Peligna, Gessopalena e Lama dei Peligni: saranno presenti Mariapaola Lanzillotti (presidentessa dell’associazione Kairos Ensemble), Ottavio Di Renzo (giornalista), uno dei giurati del premio Gianni Di Falco (presidente dell’Avis “Don Ignazio Cocco”) e un rappresentante dei comuni di Gessopalena, Torricella Peligna e Lama dei Peligni.

Alle ore 16:30 presso la Pineta comunale Anna Pavignano, autrice del romanzo “La prima figlia” (E/O, 2021), dialoga con Roberta Sibona (giornalista Rai) e Luigi Galella (scrittore e critico letterario), a seguire l’evento “Resistere” con Lucio Luca, giornalista autore del saggio “Quattro centesimi a riga, morire di giornalismo” (Zolfo Editore, 2021), in dialogo con Oscar Buonamano (giornalista). Alle ore 18:30 Remo Rapino presenterà il suo ultimo romanzo “Cronache dalle terre di Scarciafratta” (minimum fax, 2021), con Luca Prosperi (giornalista ANSA Abruzzo).

Alle ore 21:45 in Piazza Unità d’Italia la proiezione della videoinstallazione “Siamo onde dello stesso mare – We are waves of the same sea” di Chiara Caselli con voce narrate di Amanda Sandrelli.

Conclude la serata la cerimonia del Premio John Fante Opera Prima con la presentazione dei quattro autori finalisti di questa edizione e l’annuncio del libro vincitore. Questi gli autori finalisti: Liv Ferracchiati con “Sarà solo la fine del mondo” (Marsilio, 2021), Valeria Gargiullo con “Mai stati innocenti” (Salani Editore, 2022), Bernardo Zannoni con “I miei stupidi intenti” (Sellerio Editore, 2021), Francesca Mattei con “Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa” (Pidgin Edizioni, 2021), in video. Partecipa la Giuria tecnica: Maria Ida Gaeta (presidente), Claudia Durastanti, Nadia Terranova, Maria Rosaria La Morgia e Mario Cimini. Letture a cura dell’attore Italo Amerighi.

La terza e ultima giornata di domenica 21 agosto si apre con la “Passeggiata fantiana”, dalle ore 9:00 alle ore 11:00: dalla casa Fante agli orti del sedano nero di Torricella Peligna, a cura di Aurelio Manzi (naturalista e storico del paesaggio agricolo) e Anna Di Marino (imprenditrice agricola), con letture del romanzo “Full of life” a cura dell’attore Icks Borea (appuntamento in Piazza Unità d’Italia).

Alle ore 11:30 in Mediateca presentazione della raccolta di racconti “Non siamo sole – Otto storie di solidarietà femminile” (Galaad, 2022), a cura di Massimiliano Baldassarre, dedicata alla memoria della ricercatrice e docente di Microbiologia presso l’Università di Aberdeen (Scozia) Stefania Spanó. Saranno presenti le scrittrici Maura Chiulli, Valentina di Cesare, Eleonora Molisani e Patrizia Angelozzi. Le autrici dialogano con Costanza Cavaliere (presidentessa regionale dell’Associazione Nazionale Dirigenti pubblici e Alte Professionalità della Scuola). A seguire degustazione di prodotti tipici.

Alle ore 16:30 presso la Pineta comunale il poeta americano Paul Vangelisti, amico di Charles Bukowski, in dialogo con Alessio Romano (scrittore) e Giovanna Di Lello (direttrice Festival) racconta del suo rapporto con Fante e Bukowski, a seguire alle ore 17:30 Nadia Terranova, autrice di “Trema la notte” (Einaudi, 2022), dialoga con Maria Ida Gaeta (presidente Giuria Premio John Fante Opera Prima), alle 18:30 Nadeesha Uyangoda, autrice di “L’unica persona nera nella stanza” (66thand2nd, 2021), dialoga con Michele Fina (Direttore TES – associazione transizione ecologica e solidale – e autore della rubrica “Dialoghi – la domenica con un libro”).

Chiude la serata e il Festival alle ore 21:30 in Piazza Unità d’Italia l’incontro con la giornalista d’inchiesta Francesca Mannocchi sui conflitti e le migrazioni, introduce Antimo Amore (giornalista).

Tutti gli appuntamenti saranno ad ingresso gratuito, fino a esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.

Giovanna Di Lello

Francesca Graziani

Francesca Comandini

Paola Turco




GRANDE ATTESA per Morgan

Ospite della quarantesima edizione di Spoltore Ensemble

Spoltore, 18 agosto 2022. Attesissimo domani sera allo Spoltore Ensemble, quarantesima edizione, lo spettacolo Morgan meets Angelo Valori & Medit Orchestra. Un live con uno dei più apprezzati e amati artisti italiani e le sue canzoni, accompagnate da brani di De André, Bindi, Tenco e Modugno in una rilettura entusiasmante che rivela nuovi aspetti di un repertorio molto conosciuto e amato. 

Marco Castoldi, in arte Morgan, fondatore e frontman dei Bluvertigo, ha ricevuto per il suo estro, tanto profondo e malinconico quanto dolce, prestigiosi riconoscimenti in ambito musicale, tra i quali la Targa Tenco – per ben due volte – il Premio Lunezia e il Premio De André.

Ad arricchire la portata artistica dello spettacolo, che è sold out, Medit Orchestra e il maestro Angelo Valori, compositore e insegnante riconosciuto a livello internazionale, autore di musica eseguita nelle principali città europee e americane, nonché direttore artistico dello Spoltore Ensemble. Valori insegna al Conservatorio statale di musica di Pescara, dove ha diretto per dieci anni le Scuole di pop/rock e jazz e ha tenuto il primo Corso di composizione pop/rock nei conservatori italiani.

Tiene masterclass, residenze e concerti in prestigiosi college e università europee e americane, quali Kunst Universitat di Graz, Pop Akademie di Mannheim, Royal College di Stoccolma, Conservatorium van Amsterdam, HUK Utrecht, Metropolia University Helsinky, Berklee College di Boston,  Columbia College di Chicago. Insegna inoltre al CET – Scuola di Mogol, col quale ha tenuto decine di concerti.

Medit Orchestra è un progetto musicale di produzione e ricerca incentrato sui nuovi linguaggi e tecnologie uniti agli strumenti della tradizione classica, che aggiungerà ai brani pop dello spettacolo, la profondità e la stratificazione della visione dell’orchestrazione classica. Il gruppo ha tenuto concerti in importanti teatri e festival italiani, collaborando con artisti quali Karima, Serena Brancale, Ada Montellanico, Fabrizio Bosso, Luca Aquino, Giovanni Guidi. Prima del concerto, alle 21.15, si terrà Il Tenco ascolta, un momento dedicato agli artisti emergenti presentato da Paolo Talanca. All’iniziativa parteciperanno iBuca, Liana Marino e Le canzoni giuste.

Barbara Del Fallo




MOSCUFO SI SCATENA in pista sotto le stelle

Con il Dj Luca Di Carlo

Moscufo, 17 agosto 2022. È prevista una serata in musica a Moscufo per l’ultimo appuntamento della rassegna ‘estiva’ de “I colori del borgo” promossa dalla Cultour Moscufo: nel borgo vestino venerdì 19 agosto a partire dalle ore 21:45 in Piazza Garibaldi (Moscufo), a mixare i successi sarà il noto Dj Luca Di Carlo, idolo di generazioni.

Dopo il successo de i Poi ve li dico in “Fuori in 60 secondi” (Uao Spettacoli), il boom di presenze in occasione dell’esibizione de La band “Regina – The real Queen experience”, la magia del family show Hotel Tordò (TSA Abruzzo) e Circo Bipolar dei Cafè Rouge la rassegna estiva proposta dall’associazione guidata dal Presidente Domenico Ferri, conclude per il mese di agosto con il fascino e la vitalità degli anni ‘80/‘90.

Sono queste, infatti, le note che animeranno il cuore di Moscufo (Pe) dove l’intenzione è proprio quella di regalare allegria con pezzi indimenticabili che ancora oggi fanno emozionare e ballare un pubblico di più generazioni.

L’ingresso è libero e ci saranno punti ristoro e spazio cocktail. La rassegna gode dei patrocini del Comune di Moscufo e Regione Abruzzo.




AFFLUENZA RECORD al mammut per  Ferragosto

Apertura straordinaria  serale per la perdonanza

L’Aquila, 17 agosto 2022. Nel lungo ponte di Ferragosto il MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, ha registrato un’affluenza record: 2300 visitatori hanno visitato l’imponente fossile nel Castello Cinquecentesco e la sede del museo all’ex mattatoio, di fronte alle 99 cannelle,  con una presenza che ha  sfiorato le 800 presenze il 15 agosto. La biglietteria per la prenotazione obbligatoria  ha registrato il tutto esaurito  ore prima della consueta chiusura.

L’importante dato anticipa la tendenza favorevole per i prossimi giorni. Per questo motivo durante  la Perdonanza, e per  la visita del Papa,   l’orario di apertura del Mammut sarà ampliato anche alle ore serali 10.00/23.00.

orari: 

dal 15 al 21 agosto orario 10/19.00;

dal 22 al 28 orario 10/23.00.

Prenotazione obbligatoria e biglietto acquistabile su https://museonazionaledabruzzo.cultura.gov.it/il-mammut…/. Il biglietto per il Mammut è comprensivo dell’ingresso al Museo Nazionale d’Abruzzo (sede ex mattatoio, di fronte alle 99 cannelle) dove è possibile vedere il nuovo allestimento della sezione archeologica I tempi di Amiternum con la ricostruzione grafica dell’importante Calendario amiternino

Sarà possibile acquistare il biglietto del Mammut  presso la biglietteria del Castello Cinquecentesco solo previa disponibilità e  per il giorno stesso




FLIC – FESTIVAL LANCIANO in Contemporanea 2022, VIII edizione

Polo Museale Santo Spirito e Teatro Comunale Fedele Fenaroli, 16 luglio – 12 settembre 2022

Lanciano, 17 agosto 2022. Torna dal 16 luglio al 12 settembre 2022 la VIII edizione di FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea, festival multidisciplinare che animerà l’estate cittadina con spettacoli di danza, teatro, musica e circo contemporaneo.

Riconosciuto da quest’anno dal MiC – Ministero della Cultura tra i festival a prevalenza danza e patrocinato dal Comune di Lanciano, FLIC mira con la sua proposta culturale a rafforzare la vocazione della città di Lanciano a crocevia di culture e di innovazione,  offrendo spazi concreti e prestigiosi agli artisti e valorizzando il patrimonio culturale e artistico della regione, mantenendo al contempo la sua anima solidale, inclusiva e votata ad un futuro sostenibile, grazie alla presenza nel programma di spettacoli che coinvolgono culture diverse e a un cartellone di eventi totalmente plastic free e paper free.

Due sono i luoghi simbolo lancianesi che ospiteranno FLIC: il Polo Museale Santo Spirito, cuore e sede da otto anni del Festival, e il Teatro Comunale Fedele Fenaroli, gioiello architettonico di metà ‘800.

Il programma dell’edizione 2022 prevede 16 serate con 20 spettacoli di cui dieci di danza, cinque di teatro, quattro di musica e uno di circo contemporaneo, 2 prime nazionali e 3 prime regionali, che coinvolgeranno 16 compagnie provenienti da tutta Italia, cui si aggiungono cinque mostre, tre presentazioni di libri e due serate di cinema.

La programmazione di Danza, sezione portante di FLIC, vedrà impegnati compagnie e coreografi di fama nazionale ed internazionale. Ad aprire le danze sarà proprio un’abruzzese d’adozione: Sara Pischedda che con ASMED Balletto di Sardegna e Luca Castellano (18 luglio ore 21.00, Teatro Fenaroli) porterà in scena due lavori dedicati uno al tema del ricordo, E se fossi…?, l’altro, Welcome TU Italy, a come veniamo visti e considerati in quanto italiani da chi italiano non è.

Gli appuntamenti proseguono poi con il coinvolgente duetto After All di Giovanni Careccia (29 luglio ore 21.00, Teatro Fenaroli) dedicato alle mille sfumature di una relazione e selezionato per la Rete Anticorpi XL, e con Natuur // solo version (2 agosto ore 21.00, Teatro Fenaroli) in cui il segno e il simbolo dietro il tratto dell’artista Hieronymus Bosh diviene ispirazione per la danzautrice Annalì Rainoldi, associata a DanceHauspiù, Centro Nazionale di Produzione della danza con sede a Milano.

In Nubìvago (3 agosto ore 21.00, Teatro Fenaroli) la compagnia Equilibrio Dinamico Dance Company porta in scena tre coreografie firmate da Roberta Ferrara, Matthias Kass e Clément Bugnon, accomunate dalla ricerca di emozioni ed empatia e dal potere evocativo sprigionato dalla danza.

L’11 e 12 settembre è la volta di una compagnia storica del panorama italiano e internazionale, la Spellbound Contemporary Ballet che al Teatro Fenaroli presenta un trittico di lavori in prima regionale: domenica 11 settembre alle 21.00 va in scena Marte di Marcos Morau, coreografo valenciano protagonista del panorama contemporaneo per gli scenari immaginifici che crea con i suoi lavori che mescolano danza e allestimenti visionari, e The Real you di Mauro Astolfi che riflette sulla ricerca di un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Il giorno successivo alle 21.00 Yes, of course it hurts, sempre di Astolfi, nasce invece dalla lettura dell’omonima poesia di Karin Boye sulla necessità del dolore nella nostra vita come momento di trasmutazione e di comprensione della inevitabilità dello stesso.

Infine due sono gli appuntamenti con la Compagnia Lost Movement, fondata dieci anni fa dal coreografo pugliese Nicolò Abbattista e dal dramaturg lancianese Christian Consalvo, che affrontano da una parte il concetto di limite perseguito ossessivamente dall’essere umano con la pièce Sehnsucht (29 luglio ore 21.45, Teatro Fenaroli) mentre dall’altra le dinamiche del gioco di ruolo e dell’alienazione con il lavoro Game of Role (12 settembre ore 21.45, Teatro Fenaroli), primo spettacolo co-prodotto da FLIC e presentato in prima nazionale. 

Agli spettacoli si aggiunge la Vetrina Coreografica FLIC*25 – Spazio ai Giovani! (2 agosto ore 21.45, Teatro Fenaroli) che vuole offrire visibilità e confronto ad artisti singoli, gruppi, Compagnie e Associazioni di tutta Italia offrendo al progetto vincitore la possibilità di essere presentato all’interno della programmazione della prossima edizione di FLIC.

Per la sezione Teatro in programma l’altra prima nazionale del cartellone: lo spettacolo Il Giardino, testo di Zinnie Harris diretto e interpretato da Sonia Barbadoro e Francesco Villano (8 settembre ore 21.00, Polo Museale S. Spirito); in arrivo anche la divertentissima stand-up comedy I Dialoghi della Vagina della compagnia Teatro al Femminile (6 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito), e Ricordami un percorso d’amore nella memoria perduta con Daniela Poggi (9 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito).

I lavori di teatrodanza Dove dormono le stelle: La Genesi e Corteccia di Christian Consalvo (5 agosto ore 20.00, Polo Museale S. Spirito) sono invece progetti site specific legati alle opere delle artiste Valentina Colella e Carla Trivellone in esposizione e realizzati appositamente per le mostre; per finire in programma il workshop di Eva Martelli dal 22 al 25 agosto Lettere alla Terra che si concluderà con la restituzione in forma di lettura/spettacolo (25 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito), un epistolario appassionato e intimo interpretato da partecipanti/autori frutto dalla riflessione sulla relazione dell’uomo con la Natura.

La Musica di FLIC 2022 è un viaggio attraverso stili e radici diverse. La cantautrice Momo (16 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) ci accompagnerà in un viaggio tra musica e poesia. Si viaggerà anche geograficamente con il concerto di Ady Thioune e Pino Petraccia Suoni dal Baobab (19 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) che ci farà conoscere la cultura musicale dell’Africa Occidentale, mentre The Romanì Project (8 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) farà danzare il pubblico con i ritmi tradizionali Rom grazie ad un gruppo di esuberanti musicisti guidati dal violinista Gennaro Spinelli. A chiudere la sezione musica il Chimera Ensemble (22 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) con il suo repertorio che va dalla musica dei grandi autori classici alle intramontabili colonne sonore, ai classici della musica leggera.

Il Circo Contemporaneo è presente a FLIC con la compagnia OPLAS e il suo Project Don Quijote (31 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) che trae ispirazione dall’opera omonima di Cervantes, per provare a portare in scena lo stesso spirito che l’ha resa un punto di riferimento per la letteratura mondiale.

Oltre agli spettacoli dal vivo, sono tre le sezioni ‘collaterali’ di FLIC: Mostre, Cinema e Libri.

La proposta della sezione Mostre è assai eterogenea: Africa: madre dell’arte moderna (Polo Museale S.Spirito, dal 7 al 21 luglio) ci trasporta in Africa alla scoperta della sua cultura e del suo mondo simbolico, ospitando collezioni private di opere africane, alcune opere dell’artista Domenico Di Genni e le fotografie di Mauro De Bettio.

Quattro artisti coreani presentano invece la performance Salute! un brindisi beneaugurante che simboleggia l’unione di culture lontane, che diventerà una video installazione esposta insieme alle opere della mostra Accademia_Contest (Polo Museale S. Spirito, dal 23 al 31 luglio) curata dall’Accademia di Belle Arti L’Aquila.

Ad agosto la mostra dell’artista Valentina Colella Dove dormono le stelle (Polo Museale S. Spirito, dal 5 agosto al 12 settembre), un’opera in divenire sotto l’influsso del sogno e della disillusione, e la mostra dell’artista Carla Trivellone L’uomo si fa corteccia con le sue figure ancestrali, monito alla costruzione di futuri sostenibili.

La sezione L’Altro Cinema di FLIC, curata dal regista Stefano Odoardi, propone quest’anno il film Vincere di Marco Bellocchio (Polo Museale S. Spirito, 11 agosto) storia di uno scandalo segreto nella vita di Mussolini: una moglie e un figlio negati. Alla proiezione sarà presente Carlo Crivelli, autore della colonna sonora.

Il secondo film in programma è Casa della Pace di Federico Maria Baldacci (Polo Museale S. Spirito, 18 agosto), un piccolo centro per ritiri isolato tra i monti degli Appennini che ha ospitato moltissime persone venute per periodi di ritiro, per porsi domande sulla vita, per godere del silenzio e del tempo per pensare.

La sezione Libri ospita la presentazione di due volumi e di una fiaba. Il primo è Tieniti Forte di Felice Di Lernia (Polo Museale S. Spirito, 10 agosto) un viaggio al centro della famiglia, dai toni autobiografici colmi di intimità che generano vortici di interrogativi.

La fiaba di Antonella Scampoli La Piccola Speranza (Polo Museale S. Spirito, 7 settembre) è la continuazione della precedente pubblicazione Il Paese dalla Notte Nera e racconta di una bimba straordinaria che parte da sola alla ricerca degli “altri”.

Cosa c’è dopo il mare di Patrizia Fiocchetti (Polo Museale S. Spirito, 9 settembre) racconta infine di tre destini, tre donne separate dai confini e dalla geopolitica internazionale, di età, culture diverse e dal mare .

Sara Prandoni

La Storia di FLIC

Nel 2014 l’Associazione Culturale I Cinque Sensi di Lanciano organizza la prima edizione di FLIC – Festival Lanciano In Contemporanea, da un’idea Antonella Scampoli, Christian Consalvo, Angela Troilo, Roberta Odoardi e Laura Masciotta. La manifestazione nasce dall’esigenza di utilizzare un bellissimo luogo del passato, il Polo Museale Santo Spirito, ex convento celestiniano del 1300, come spazio di accoglienza per i nuovi linguaggi dell’arte. Negli anni FLIC è uscito dalle mura del Polo Museale per invadere anche altri spazi della città come le strade o il teatro cittadino.

FLIC abbraccia tutte le espressioni artistiche della contemporaneità, oltre a mostre di pittura, scultura, fotografia e installazioni, realizzate da artisti nazionali ed internazionali, ospita una sezione di cinema d’autore e soprattutto un ricco carnet di eventi: spettacoli di danza contemporanea, musica, teatro, circo contemporaneo, reading e workshop, dando garanzia del livello qualitativo sia degli artisti presenti che degli eventi proposti.

Partendo dal presupposto che l’arte è un vettore di coesione sociale, dà forma alle città e agli spazi e li rende vivi, l’anima di FLIC è inclusiva, solidale, aperta al nuovo e al diverso, si pone l’obiettivo di stimolare il senso critico e la capacità di mettere e mettersi in discussione per creare il giusto supporto alla programmazione di un futuro sostenibile, veicolando attraverso l’arte, in tutte le sue espressioni, provocazioni che siano motivo di riflessione e di cambiamento. Questa identità è dimostrata dalle tantissime collaborazioni che negli anni il festival ha stretto con le realtà del territorio che si occupano di tutela dei diritti di tutte le categorie fragili e dell’ambiente.

Nel 2022 FLIC ottiene l’ammissione al contributo FUS del MiC – Ministero della Cultura per l’anno 2022 per annualità 2022-2024 come festival multidisciplinare a prevalenza danza. Questo ha aperto nuove prospettive, la possibilità di importanti collaborazioni e un aumento della visibilità a livello nazionale ed internazionale.




CASTELBASSO 2022 – Borgo della cultura

Lauretta e Ozmaei per le mostre

Fla, Scannapieco-Mattarozzi, Belfatto-Marini

Ultimo week end di spettacoli per Castelbasso 2022 – Borgo della cultura, la manifestazione allestita anche quest’anno dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz. Le mostre, però, resteranno aperte fino a domenica 28 agosto.

Da venerdì 19 a domenica 21 agosto sono in programma tre appuntamenti.

Venerdì 19 agosto, doppio appuntamento con il Fla, Festival di libri e altre cose di Pescara.

Alle 21 – Opening act: Maura Chiulli parla del suo romanzo “Ho amato anche la terra” (Hacca Edizioni) con Annacecilia Serafini.

Alle 21.30 – “Non è al momento raggiungibile” con Valentina Farinaccio ed Erica Mou.

Il nuovo romanzo di Valentina Farinaccio esplora uno spazio nuovo che ha cambiato definitivamente il nostro modo di parlare, di guardarci e di guardare gli altri: quello virtuale. Ad accompagnarla in questa speciale presentazione concerto, Erica Mou, Premio della critica Mia Martini a Sanremo nel 2012, sei album in studio e oltre 700 concerti in giro per il mondo anche insieme ad artisti come Paolo Nutini, Patti Smith e Suzanne Vega.

Sabato 20 agosto, alle 21,30, (a cura della Società della musica e del teatro Primo Riccitelli)

Daniele Scannapieco quartet feat Valentina Mattarozzi in “I am Billie”.

Daniele Scannapieco, sassofonista di spicco della scena jazz, insieme a Valentina Mattarozzi, attrice, cantante, autrice e compositrice, in un concerto dedicato a Billie Holiday che ripercorre, attraverso aneddoti e brani significativi, l’eccezionale e tragica storia di una delle più amate cantanti di tutti i tempi.

Domenica 21 agosto, alle 21.30 per la rassegna Organo – Dialogo tra instrumenti da vento concerto di

Luigi Belfatto, tromba – Roberto Marini, organo.

LE MOSTRE

Nel campo delle arti visive il linguaggio della pittura si conferma al centro delle proposte espositive della Fondazione Malvina Menegaz che, per l’edizione 2022 focalizza l’attenzione su due importanti autori della scena contemporanea: Francesco Lauretta e Aryan Ozmaei.  Le due mostre, curate da Pietro Gaglianò, l’una a palazzo De Sanctis l’altra a palazzo Clemente, inscenano e raccontano il mondo degli artisti fatto d’immagini, forme e colori e dei tanti mondi attraverso i quali le loro suggestioni creative riescono a riflettersi negli occhi degli spettatori.

L’opera del siciliano Francesco Lauretta con il titolo Bagnanti, riti, mattanze introduce lo spettatore lungo un viaggio dove i generi figurativi, i temi del culto e del sacro ma soprattutto la vita e la morte, parlano di Storia, di storia dell’arte e di uomini e donne che hanno agito lungo le strade del rinnovamento, declinando su un discorso che demolisce la pittura per ricostruirla nell’attualità.

Nello speciale legame che l’artista intrattiene con la sua terra natia, la Sicilia è, isola esplorata in tutte le sue pieghe, tra stereotipi e inaspettate rivelazioni, tra acre bellezza, paesaggi marini, umane fatiche e sacre devozioni, si scorgono dettagli che dal particolare rendono universale tutta la sua opera. La proposta di Aryan Ozmaei, iraniana ma da quasi venti anni in Italia, con il titolo Grounds, serie realizzata dal 2020 e ancora in corso, chiarisce il suo personale rapporto con la pittura, intriso intimamente di entrambe le culture.

Asia ed Europa, razionale e onirico, maschile e femminile, interno domestico e paesaggio, mistico e quotidiano coesistono in ciò che il curatore definisce: “finzione verosimigliante di un paesaggio che non esiste […] spazio della mente”. Proprio questo spazio rappresenta il particolare rapporto dell’artista con la pittura, dove figure mitologiche ed elementi storici s’intrecciano offrendo al pubblico un’esperienza di emozione e di conoscenza che va oltre gli stereotipi.

Con il patrocinio e il contributo di: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Castellalto, Consorzio dei Comuni del B.I.M., Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia

Con il sostegno di Fondazione Tercas

Sponsor Falone Costruzioni E.R. – Orlandi Contucci Ponno – Metamer

PROGRAMMA GENERALE

ARTE

BAGNANTI, RITI, MATTANZE di Francesco Lauretta

a cura di Pietro Gaglianò

Palazzo De Sanctis, dal giovedì alla domenica, dalle 19 a mezzanotte

GROUNDS di Aryan Ozmaei

a cura di Pietro Gaglianò

Palazzo Clemente, dal giovedì alla domenica, dalle 19 a mezzanotte

Ingresso unico per entrambe le mostre 5 euro – ridotto 4 euro, gratuito per bambini fino ai 6 anni

Prenotazioni al numero 0861.508000 info@fondazionemenegaz.it – www.fondazionemenegaz.it

IL FLA A CASTELBASSO

Opening act: Maura Chiulli (“Ho amato anche la terra”, Hacca Edizioni)

Ore 21

Presentazione concerto del nuovo libro di Valentina Farinaccio con la musica di Erica Mou

“NON È AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE”

Venerdì 19 agosto, ore 21.30. Ingresso 5 euro – prevendite su Eventbrite

MUSICA (a cura della Società della musica e del teatro Primo Riccitelli)

DANIELE SCANNAPIECO quartet feat VALENTINA MATTAROZZI

I am Billie

Sabato 20 agosto, ore 21.30. Ingresso 10 euro – prevendite su Liveticket

ORGANO – DIALOGO TRA INSTRUMENTI DA VENTO

Luigi Belfatto, tromba – Roberto Marini, organo

Domenica 21 agosto, ore 21.30. Ingresso gratuito




TORNA LA LOCANDIERA del Drammateatro

Dopo il successo della prima nazionale al teatro Cortesi Di Sirolo. Dal celebre testo di Carlo Goldoni una intrigante riscrittura scenica di Claudio Di Scanno

Popoli, 17 agosto 2022. Dopo il grande successo della Prima nazionale al Teatro Cortesi di Sirolo torna a Popoli al Teatro comunale il 23, 24 e 25 Agosto alle ore 21 il nuovo spettacolo della Compagnia Drammateatro “La Locandiera”, la famosissima commedia di Carlo Goldoni portata in scena in una intrigante riscrittura contemporanea del regista Claudio Di Scanno. Un progetto fortemente voluto dal Centro Studi Drammaturgici Internazionali “Franco Enriquez” di Sirolo che ha inteso così omaggiare la messa in scena de La Locandiera con la regia di Franco Enriquez, protagonista Valeria Moriconi, nell’edizione del 1965 prodotta dal Teatro Stabile di Torino, affidando a Claudio Di Scanno la realizzazione di una edizione contemporanea.

Una scrittura drammaturgica che il regista abruzzese, nomination del Corriere della Sera ai Premi Ubu nel 2009 e più volte Premio Franco Enriquez, orienta verso la ricerca di un corpo centrale del testo di Carlo Goldoni, nel quale innesta alcuni segni biografici estratti dalle Memorie goldoniane di Giorgio Strehler.

Ad interpretare il ruolo della protagonista Mirandolina sarà una brillante Susanna Costaglione e con lei in scena un gruppo affiatato di attori: Fausto Morciano nel ruolo del Cavaliere di Ripafratta, Ivan Marcantoni (Fabrizio), Beatrice Giovani (una Comica, anche il Conte d’Albafiorita), Rebecca Di Renzo (altra Comica, anche il Marchese di Forlimpopoli), Pierluigi Lorusso (il Garzone).

Sulle tracce di una complessità della protagonista del testo, non esauribile nelle categorie critiche e nei luoghi comuni di carattere morale e socio-economici, Mirandolina è forse per Goldoni la risultanza di una intuizione e di una consapevolezza anticipatoria anche sorprendente, fortemente legata alla questione di genere in una epoca, la metà del 1700, connotata da una profonda crisi della borghesia, mirabilmente espressa nel testo di Goldoni da alcuni personaggi, vale a dire il Marchese di Forlimpopoli, il Conte d’Albafiorita e il Cavaliere di Ripafratta, rappresentanti di una nobiltà decadente e ridotta oramai ad essere maschera di se stessa. Da lì a poco Carlo Goldoni, si sarebbe trasferito a Parigi con la moglie Nicoletta Connio, dove avrebbe concluso la sua esistenza sfiorato dalla Rivoluzione Francese, qui colta anche in quella che fu, inaspettatamente tanto attuale, la Dichiarazione di autodeterminazione delle donne.

L’intelligente ed astuta Mirandolina è il prototipo di una donna moderna, a suo modo imprenditrice d’antan ben capace di maturare utili strategie di di fascinazione in un folgorante intreccio seduttivo con il Cavaliere di Ripafratta che rifiuta il genere femminile. Ma Mirandolina è una figura che sa, nella vicenda goldoniana, affermare il proprio diritto alla libertà come strumento basilare della propria autodeterminazione. E forse Goldoni, malato e ridotto a vivere in miseria nella Parigi sconvolta dai moti rivoluzionari, con accanto solo la moglie Nicoletta, sarebbe stato ben felice di immaginare e riconoscere tra le donne della Dichiarazione la sua splendida Locandiera.

Lo spettacolo vive di un montaggio ritmico delle sequenze sceniche in grado di determinare una “drammaturgia di attrazioni” dove gli attori sono chiamati ad agire in una forma di teatro corale e totale, dalla recitazione alla modificazione dello spazio realizzato a vista. Un tourbillon di azioni sintetiche ed efficaci orientati alla restituzione della vicenda goldoniana, sia nei termini del testo sia nei frammenti biografici che vi vengono inclusi, in un particolarissimo “balletto drammaturgico” attraverso il quale emergono, nella simultaneità delle sequenze, sia la dimensione orizzontale e narrativa del testo goldoniano sia la verticalità del senso e della vita di Goldoni, qui colta in un particolare biografico inerente la vicenda della restituzione del sussidio da parte dell’Assemblea Nazionale. Una pensione che, come la storia racconta, giungerà tardi, il giorno stessa della morte in povertà di Carlo Goldoni.

La fase produttiva del progetto La Locandiera si esprime anche attraverso il rapporto di collaborazione tra la Regione Marche e la Regione Abruzzo, tra i Comuni di Sirolo e Popoli. E’ questo un elemento fortemente lungimirante, soprattutto in un’epoca contraddistinta dalla crisi pandemica nonché da quella economica, e che mette in rilievo la capacità di tessere positive relazioni produttive tra enti pubblici e realtà artistiche e culturali di due regioni limitrofe.