FABLIÒ – STORIE A LUME DI LUCERNA

L’audace chiusura dell’estate dell’aratro nella Tenda Yurta

Pianella, 7 ottobre 2024. Sabato 12 ottobre alle ore 21 presso la Tenda Yurta sulle Terre di Arotron a Pianella è previsto l’ultimo appuntamento con la lunga programmazione dell’Estate dell’Aratro diretta da Franco Mannella.

Dunque è con Fabliò – Storie a lume di lucerna che si conclude la rassegna estiva 2024: un appuntamento che risulta essere anche un invito ad esplorare i sentieri percorsi dalla letteratura riguardo ai temi del corpo, dell’eros e del sesso, con lo spirito del gioco divertente ma anche curiosamente erudito.

Sono gli attori Alessandro Rapattoni (anche autore, regista) e Chiara Colangelo i protagonisti dell’audace reading, un esperimento ispirato dai fablieaux medievali ( e dunque storie comiche, satiriche e spesso ‘oscene’) e da racconti e poesie dell’antichità classica a tema erotico e umoristico. A dare ulteriore supporto all’evento sarà la scenografia allestita nella Tenda Yurta, rifugio di bellezza e arte, a lume di candela dove verrà riprodotta un’atmosfera intima, calda e accogliente.

“L’impressione che mi ha ispirato Fabliò – spiega Chiara Colangelo –  è che in ogni epoca l’eros e il sesso si insinuino inesorabilmente tra le maglie del controllo sociale, tra le norme e le regole che tentano di arginarne la forza, con la potenza devastante, “ctonia” degli elementi della Natura.

Questa energia insopprimibile, che porta gli esseri umani a contatto con i loro più antichi fantasmi, a scoprire ogni volta le forme più o meno innocenti o trasgressive delle loro perversioni, suscita un terrore o un timore che va in qualche modo contrastato slanciandosi senza freni nell’estasi, oppure esorcizzato attraverso il riso, o ancora, in epoche di repressione, resistendo o cedendo alla tentazione”.

“Vi guideremo con le nostre letture alla scoperta di opere spesso poco conosciute – aggiunge Alessandro Rapattoni –  in un percorso vagamente cronologico che dall’antichità porterà al mondo di oggi, tra la luce liberatoria del riso e le ombre morbose dei tabù, ma sempre con un richiamo dal tono a volte schietto e ridanciano, a volte malizioso, che caratterizza il punto di partenza della nostra ispirazione: la forma narrativa dei Fabliaux francesi medievali, con le loro storie volutamente ‘basse’, vicine al mondo popolare, fatte di intimità marginali, piaceri furtivi, che permettono di parlare di sessualità con leggerezza e libertà”.




NUOVI DATI NEL QUADRO DELL’EVOLUZIONE ambientale del Pleistocene

Il Mammut del castello. Settant’anni dalla sua scoperta

L’Aquila, 5 ottobre 2024.  Una giornata speciale al Castello cinquecentesco , un bastione est sold out, un successo di pubblico per il  convegno organizzato dal Museo Nazionale d’Abruzzo. Protagonista  assoluto della preistoria italiana Il Mammut,  il cui studio e restauro  hanno arricchito enormemente la conoscenza del Patrimonio paleontologico dei grandi mammiferi nel Quaternario sul suolo italiano.

Gli interventi, con i nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene, saranno pubblicati nei prossimi mesi in un volume che li raccoglierà tutti. Un contributo importante, questo editoriale, che potrà aggiornare lo scenario culturale sulle conoscenze attuali e lanciare nuove sfide per studi e divulgazione future.

La ricorrenza dell’anniversario della scoperta costituisce per il Museo Nazionale d’Abruzzo una opportunità per analizzare diversi aspetti scientifici connessi al ritrovamento e all’attuale allestimento dello scheletro fossile del Mammut, frutto di studi e ricerca, che risultano avere un forte risvolto sociale capace di influenzare la società. Un obiettivo non meno importante che il Museo si pone è proprio quello di operare una azione fondamentale di divulgazione, per sensibilizzare i non addetti ai lavori a quelle che sono le tematiche di ricerca più attuali, di cui si è occupato il Convegno organizzato dal Museo Nazionale d’Abruzzo in collaborazione con l’Università degli Studi della Sapienza, con la curatela della paleontologa Maria Adelaide Rossi e del geologo Silvano Agostini.

Il convegno segue una serie di azioni messe già  in campo nel 2024 per il 70° del ritrovamento del Mammut proprio nell’ottica di promuovere un ruolo attivo nella comunità. Dall’inclusività con la realizzazione di modelli tattili del Mammut in corso di realizzazione, alla diffusione con l’annullo filatelico, alla formazione del personale che ha accompagnato i sempre numerosi visitatori, alla collaborazione con alti professionisti per generare una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale, al progetto “ Terre sonanti-il Mammut” di cui il Museo è partner per il gemello in cartapesta del fossile, oltre ad una accurata comunicazione  come forma di sensibilizzazione e conoscenza  nel territorio.

Il convegno, organizzato per la prima volta a L’Aquila, sulla geologia e paleontologia del territorio aquilano nel Quaternario, si è aperto con un doveroso ricordo, a cura di Raffaele Sardella e Michele Macrì dell’Università della Sapienza di Roma, sulla paleontologa Angiola Maria Maccagno che per prima studiò il fossile alla data del ritrovamento.

Tutti gli altri interventi: Evoluzione geologica del bacino aquilano di Domenico Cosentino, Università degli Studi Roma Tre;  Paleobotanica e paleoclima di Donatella Magri, Sapienza Università di Roma; Quando a Scoppito vivevano gli elefanti di Maria Rita Palombo, CNR-IGAG ; Diagnostica e restauro. Dalle ossa preziose informazioni di Silvano Agostini e Maria Adelaide Rossi, già funzionari MiC ; Paleopatologia: primi dati di Leonardo Della Salda, Università degli Studi di Teramo;  L’esemplare in vita: 3D e bodymass di Marco Romano, Sapienza Università di Roma; Testimoni del passato in terra d’Abruzzo … un futuro a rischio di Francesco Petretti, Università degli Studi di Perugia saranno pubblicati nei prossimi mesi in un volume che li raccoglierà tutti.  Un contributo importante, questo, che potrà aggiornare lo scenario culturale sulle conoscenze attuali e lanciare nuove sfide per studi e divulgazione future




LA MIA VITA

Dal 27 settembre, in tutte le librerie d’Italia, disponibile la nuova edizione

Chieti, 5 ottobre 2024.  Vengono qui ripubblicati due testi che costituiscono un documento storico, letterario e umano di primaria importanza. L’autore è Benito Mussolini, una delle personalità più importanti della storia del Novecento italiano. Si tratta di stralci di scritti autobiografici: de La mia vita, iniziata a scrivere il 4 dicembre 1911, brevemente interrotta e ripresa il 24 febbraio 1912, e de Il mio diario di guerra (1915-1917), pubblicato nel febbraio 1923 edulcorato in alcune sue parti.

Le autobiografie, si sa, nascondono, più che rivelare, oppure mettono in luce o esagerano aspetti ad usum Delphini, e perfino inventano vicende mai accadute: spetterà al lettore attento separare la finzione dall’immaginazione, soprattutto in questo caso, se è vero che fin da giovanissimo Benito Mussolini dimostrò un carattere ambizioso, spavaldo, prepotente, contorto e tormentato. Il testo, affascinante e vivido, specie nei racconti dell’infanzia, rivela le doti d’una personalità non comune, (che lo storico Franzinelli ha definito borderline), quella d’un fanciullo respinto ed emarginato dalla società per il suo temperamento acceso e bistrattato per le umili origini, che già medita rancorosamente il proprio riscatto. In queste pagine si possono rintracciare le native ragioni di quella che sarà una drammatica, tragica esistenza.

(…)

Ricordo il nome di parecchi compagni di scuola che ho ritrovati molti anni dopo nella vita. Di parecchi non ho avuto più notizie. Non eravamo che sedici o diciassette alunni. Debbo ricordare fra i tanti certo Giunchi, che a metà dell’anno scolastico emigrò colla famiglia alla Spezia e che non ho più incontrato. Egli mi mise in relazione con sua cugina, certa Elena Giunchi, figlia di un oste, bambinella della mia età. Ciscrivemmo alcune innocentissime lettere d’amore…. Il bidello della scuola, tal Zoli, era un vecchio cisposo, da una folta capigliatura incanutita dal tempo. Lo chiamavano Caronte. (…) Il 14 gennaio 1898 fui espulso dal collegio ed ecco perché. Quel giorno ero nello studio, occupato in un lavoro di computisteria. Un mio compagno, Dionesi Umberto di Rimini, mi scarabocchiò il foglio. Ne nacque un diverbio. Egli mi diede uno schiaffo. Io afferrai il temperino col quale stavo grattando la macchia d’inchiostro e gli vibrai un colpo. Lo colpii in una natica. Grande emozione.(…)

Il curatore

Massimo Pamio, scrittore e saggista, si è interessato, di recente, di filosofia dell’arte in Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019), di archeologia neurocognitiva in Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare(2020), di Gabriele D’Annunzio in tre studi, Le più belle poesie di Gabriele D’Annunzio e molto altro (2023), Chi era Gabriele d’Annunzio (2024, con Monica Ferri), Scritti dannunziani di Ramiro Ortiz (2024, con Riccardo La Rovere), di Francesco Paolo Michetti in Chi era Francesco Paolo Michetti (2024, con Monica Ferri), di Ugo Ojetti (in un’opera in corso di stampa). 

La casa editrice

Edizioni Mondo Nuovo, con sede a Pescara, pubblica libri di arte, saggistica, narrativa, opere di divulgazione scientifica, scenari internazionali, inchieste.

Si pone come osservatorio della contemporaneità, interessandosi ad autori nazionali e internazionali, producendo testi non solo ricchi di proposte e punti di vista autentici e liberi, ma anche impegnandosi a una cura artigianale nella veste dei libri, abiti non solo di lusso ma anche di una semplicità elegante, adatti agli estimatori di questa passione unica, la lettura.

La contemporaneità, per Edizioni Mondo Nuovo, è un ponte tra le generazioni che fonde tradizione e innovazione: ad autori affermati, con all’attivo decenni di esperienza, pubblicazioni e riconoscimenti, affianchiamo scrittori e scrittrici emergenti, alcuni dei quali giovanissimi, che hanno portato nella casa editrice il mondo del fantasy, della narrativa serializzata e sperimentale, del reportage sui temi sociali. Una pluralità di voci che reca con sé il ricco bagaglio della tradizione letteraria (che onoriamo ripubblicando testi antichi, di difficile reperibilità o ingiustamente dimenticati, come Donne, uomini e burattini di Ugo Ojetti o Terra Vergine di Gabriele d’Annunzio) e nello stesso tempo volge lo sguardo al futuro, alle nuove realtà di comunicazione, ai nuovi modi di raccontare storie, nell’era dei social media e delle piattaforme di streaming.




LE ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE DE MARCHIS

Le proposte culturali di ottobre 2024

L’Aquila, 5 ottobre 2024.  Grande fermento alla Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre che, nel mese di ottobre 2024, presenta una serie di proposte culturali diversificate attivando la collaborazione con altre realtà sul territorio e a livello nazionale.

Venerdì 11 ottobre la sede di Palazzo Cappa Cappelli ospita la seconda edizione del Premio Fotografico ‘Architettura e Fotografia – I Luoghi dell’abitare’, promosso dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia dell’Aquila, curato ed ideato dalla Commissione Cultura dell’Ordine in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Dalle ore 18.00 la conferenza “Il concetto contemporaneo di abitare” con l’intervento dell’architetto Alberto Ulisse, l’inaugurazione della mostra, visitabile fino al 18 ottobre, e la premiazione dei tre vincitori. Il tema della seconda edizione è incentrato sui luoghi dell’abitare: una riflessione fotografica sullo spazio vissuto quotidianamente, sul modo in cui viene attraversato, arredato, percepito, uno spazio privato, espressione della nostra individualità, ma anche ambiente carico di significato sociale e culturale che influenza il nostro modo di vivere ed interagire. Ben 134 le candidature pervenute tra le quali sono stati scelti i 18 finalisti da una giuria di esperti provenienti da diversi ambiti disciplinari, composta da Antonio Di Cecco, Marco Morante, Agnese Porto, Flavia Rossi e Sara Susi.

Sabato 12 ottobre dalle ore 10.30 alle 13.00, la Fondazione Giorgio De Marchis aderisce alla III edizione di Carte in Dimora – Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro, promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane: oltre 100 archivi e biblioteche storici privati saranno visitabili in tutta Italia, permettendo così un viaggio nella storia e attraverso luoghi ricchi di tracce del nostro passato. Per Carte in Dimora i visitatori saranno accompagnati nelle sale della Fondazione in un affascinate viaggio tra le carte dell’Archivio Ciarrocca da Alessio Rotellini, storico e ricercatore, e da Barbara Olivieri, archivista, permettendo così di scoprire un prezioso patrimonio archivistico di una famiglia che è stata parte integrante del sistema socioeconomico dell’Abruzzo interno tra il XIX e il XX secolo.

Sabato 12 ottobre alle ore 17.30, per la ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Fondazione Giorgio De Marchis propone la presentazione del catalogo ‘Sottosuolo’ di Fabio Di Lizio. La pubblicazione è la testimonianza dell’ultima mostra dell’artista, dall’omonimo titolo, presentata a L’Aquila, presso Spazio dal basso dal 23 agosto al 14 settembre 2024, nella quale erano in esposizione una serie di opere calcografiche sperimentali su matrice di alluminio e libri d’arte di grande formato che approfondiscono il tema affrontato dall’artista. Infatti, come scrive Patrizio Di Sciullo nel testo in catalogo «le grandi incisioni ci portano nel sottosuolo, in mondi sotterranei, nel profondo.

I segni scuri ed arcuati segnano dei confini, ci raccontano di stanze protette e preziose e allo stesso tempo nascono lontano nel tempo, sono segni antichi, ancestrali, direi quasi archetipi, che delimitano il dentro dal fuori e lo proteggono.» Il catalogo comprende incisioni numerate e testi di presentazione della ricerca di Fabio Di Lizio; saranno in mostra, negli spazi della sede della Fondazione, anche alcuni libri d’artista, visionabili fino al 18 ottobre 2024. Alla presentazione interverranno, oltre all’artista Fabio Di Lizio, Andrea Panarelli – artista e fondatore di Spazio dal basso, Diana Di Berardino – direttrice della Fondazione Giorgio De Marchis; l’incontro sarà moderato da Roberta Melasecca, curatrice e scrittrice.

Il mese di ottobre si chiuderà, poi, con un grande e atteso appuntamento, i cui dettagli saranno presto noti: il 23 ottobre la mostra Lisbona, la notte è finita di Paola Agosti che testimonia e documenta gli avvenimenti del 25 aprile 1974 e dei giorni seguenti fino alla storica manifestazione del 1° maggio 1974 a Lisbona, così detta Rivoluzione dei Garofani.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

Fabio Di Lizio è nato a Ortona nel 1976. È docente di Grafica d’Arte e Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dal 2004 al 2018 è stato impegnato in attività di formazione e didattica per la cattedra di Grafica e Tecniche dell’Incisione dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila. Tra le principali esposizioni personali: 2023. Frequenze – MAC, Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato, Giarcino; 2021 Frequenze – Museolaboratorio ex Manifatturiera Tabacchi Città Sant’Angelo; 2018 Tabula x Fabula – Museolaboratorio ex Manifatturiera Tabacchi Città Sant’Angelo; artificialia – Galleria MAW Sulmona; 2012 Cattivi Pensieri – Museo Archeologico Iuvanum Montenerodomo.




PERCORSO DI FILOSOFIA ATTIVA

Pescara, 5 ottobre 2024. Sono aperte le iscrizioni al Percorso gratuito di Filosofia Attiva riservato a giovani fino a 35 anni! Perché partecipare?

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E se il miglioramento partisse proprio da te?

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SCUOLA, STREET ART E NUOVE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

In marsica un innovativo progetto di formazione dell’IIS Ovidio Di Sulmona

Sulmona, 5 ottobre 2024. Avezzano e Aielli protagonisti della residenza MAB Street Art, un percorso innovativo, sperimentale e residenziale di formazione dedicato a docenti, dirigenti scolastici e studenti di scuole di ogni ordine e grado. L’iniziativa di formazione è parte del più ampio programma “Mountain of Data (MOD)”, coordinato dall’Istituto “Ovidio” di Sulmona (L’Aquila), una delle scuole polo referenti, a livello nazionale, per lo sviluppo di modelli innovativi di didattica digitale del PNRR Istruzione.

Il corso è iniziato ieri, al castello Orsini-Colonna di Avezzano, dove studenti, dirigenti e professori arrivati da tutta Italia si sono ritrovati per parlare di street art, ma anche di nuove metodologie di insegnamento, quali l’outdoor learning, processo di formazione sul territorio. Proseguirà e si concluderà oggi a Borgo Universo, ad Aielli. Durante la giornata di ieri, alla quale ha dato il suo saluto anche il primo cittadino di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, i formatori Lorenzo Micheli e Massimiliano Ventimiglia, insieme al Dirigente scolastico dell’IIS “Ovidio” – Sulmona, Caterina Fantauzzi, hanno dato a tutti i partecipanti informazioni e strumenti per l’attività di mappatura del territorio che li vedrà impegnati oggi, ad Aielli, per lo studio emotivo, artistico e geografico del borgo, finalizzato alla progettazione di un’opera di street art, attraverso l’impiego di nuovi strumenti e metodologie di ricerca e di insegnamento-apprendimento.

“L’iniziativa di formazione è un’opportunità unica per sperimentare e imparare insieme, attraverso due modelli di apprendimento complementari che combinano arte e cittadinanza digitale: Outdoor Learning e Art Based Learning”, spiega la Dirigente Fantauzzi. “E sarà altrettanto importante svolgere questa residenza artistica ad Aielli, nel cuore dell’Appennino abruzzese, replicando un’esperienza che si è tenuta, con successo, già in altre parti d’Italia, ma facendo proprie le peculiarità di questo borgo che da qualche anno ha sposato la Street Art come strumento di rilancio e crescita del territorio”. Senza dimenticare la gente del posto e le stelle che, grazie alla Torre e all’osservatorio, contribuiscono a rendere unico il paese e offriranno, oggi, suggestioni preziose a tutti i corsisti in cammino lungo le sue strade, alla ricerca di ispirazione per la progettazione di un’altra opera d’arte “di strada”.

Annalisa Civitareale




LA D’ANNUNZIO PARTNER DEL PROGETTO AICS-CASTES

Inaugurato il Laboratorio di Geoscienze in El Salvador 

Chieti, 5 ottobre 2024. Si è svolta, il 2 ottobre scorso, presso l’Università di El Salvador (UES), l’inaugurazione del Laboratorio di Geoscienze, realizzato nell’ambito del Progetto CASTES, al quale partecipa l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara in partnership con l’Università degli Studi di Palermo.

Il Progetto CASTES, iniziato nel 2021 e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di circa 1,5 milioni di euro, ha l’obiettivo di istituire e sviluppare il Corso di Laurea in Ingegneria Geologica nella Facoltà di Agronomia della UES. Il taglio del nastro da parte del Rettore della UES, Juan R. Quintanilla, ha visto la presenza del Preside della Facoltà di Agronomia Nelson Granados, dall’Ambasciatore di Italia in El Salvador, S.E. Paolo E. Rozo Sordini, del Direttore AICS Centro America, Paolo Gallizioli, dei coordinatori di UNIPA e UNICH, Christian Conoscenti e Mario L. Rainone.

Oltre a tantissimi studenti, erano presenti anche le rappresentanze dei principali Organismi Pubblici e Imprese Private che operano nei settori della Geologia, della gestione delle risorse naturali e del rischio sismico, vulcanico e idrogeologico in El Salvador.

“È un progetto complesso e ambizioso – spiega il professor Mario L. Rainone, coordinatore delle attività di formazione e ricerca del Progetto per la d’Annunzio – È la prima volta, infatti, che la Cooperazione italiana finanzia un progetto di formazione universitaria anche dei docenti, che prevede il coinvolgimento di professionalità tecnico-scientifico differenti e l’organizzazione e coordinamento dei percorsi formativi e la mobilità da e verso il Salvador di docenti e studenti.

È un giorno importante per questa iniziativa – aggiunge il professor Rainone – Il Laboratorio appena inaugurato, dotato di strumenti moderni, consentirà agli studenti di accrescere le proprie competenze, di perfezionare le proprie abilità. Al tempo stesso anche i nostri docenti e ricercatori, alla loro prima esperienza di cooperazione internazionale, hanno avuto e avranno, nei prossimi due anni, una grande opportunità, Da un lato conosceranno realtà tecniche e socioeconomiche nuove e differenti, potendo così apprendere come operare in Paesi in via di Sviluppo, con capacità e flessibilità, dall’altro potranno trasferire concretamente il proprio know-how tecnico e scientifico. In particolare, consente di trasferire, nel campo della Geologia Applicata, la grande esperienza maturata dai nostri docenti. Questo progetto innovativo per la d’Annunzio – conclude il professor Mario L. Rainone – aumenta la visibilità internazionale nostro Ateneo e sviluppa ulteriormente le sue relazioni con Paesi lontani”.




THE RESOLUTION CODE OF THE INFLAMMATORY RESPONSE, MEDIATORS AND MECHANISMS

Conferenza del Professor Charles N. Serhan, della Harvard Medical School Sala Convegni CAST – 7 ottobre 2024 – ore 11:30

Chieti, 5 ottobre 2024. Il prossimo 7 ottobre 2024, alle ore 11:30, presso la Sala Convegni del Center for Advanced Studies and Technology (CAST) dell’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, il Prof. Charles Serhan terrà una conferenza dal titolo “The Resolution Code of the Inflammatory Response, Mediators and Mechanisms”. Charles Serhan è Professore di Anestesiologia (Biochimica e Farmacologia) presso la Harvard Medical School di Boston, è Direttore del Center for Experimental Therapeutics and Reperfusion Injury (CETRI) al Brigham and Women’s Hospital e Co-Direttore del Brigham Research Institute.

Il Prof. Serhan è leader mondiale nel campo della risposta infiammatoria e della sua risoluzione. I suoi studi hanno portato alla scoperta di una serie di molecole lipidiche che derivano dal metabolismo di acidi grassi poliinsaturi e complessivamente definite “Specialized Pro-resolving Lipid Mediators”. Queste molecole promuovono la risoluzione dell’infiammazione e la riparazione tissutale. In numerosi modelli preclinici hanno dimostrato notevole efficacia nel trattamento di patologie caratterizzate da marcata componente infiammatoria, come artrite reumatoide, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, malattie infiammatorie intestinali e neoplasie.

Alcune di queste molecole sono adesso in fase di sperimentazione clinica. Nel corso della sua conferenza il professor Serhan presenterà le ultime scoperte del suo laboratorio (http://serhanlab.bwh.harvard.edu/) e le loro potenziali applicazioni terapeutiche. L’evento è aperto a studenti, ricercatori, docenti e professionisti del settore medico-scientifico.

“La presenza del professor Serhan presso la nostra Università – sottolinea il professo Mario Romano, direttore del laboratorio di Medicina Molecolare del CAST e coordinatore del gruppo di ricerca che ha organizzato l’evento – rappresenta un’occasione di straordinario valore scientifico e formativo. I suoi studi pionieristici stanno ridefinendo la nostra comprensione dei processi patobiologici legati all’infiammazione, e aprono nuove prospettive per lo sviluppo di terapie mirate. Siamo entusiasti di poter offrire ai nostri studenti e ricercatori la possibilità di ascoltare un’autorità mondiale in questo settore.”

Maurizio Adezio

Sarà possibile seguire la conferenza anche a distanza collegandosi al seguente link:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3a87342aac05cc4f759f0fb63ced969b1c%40thread.tacv2/1725878688303?context=%7b%22Tid%22%3a%2241f8b7d0-9a21-415c-9c69-a67984f3d0de%22%2c%22Oid%22%3a%22cfaf0a76-15eb-4852-832e-f05111eb0792%22%7d




CHIAMATECI PARTIGIANE!

Spettacolo, escursione e degustazione domenica 6 ottobre 2024, ore 15:00 Villa Capuani-Celommi

Torricella Sicura, 5 ottobre 2024. La Compagnia Teatrale dei Merli Bianchi, in collaborazione con la Fondazione Pasquale Celommi ETS, il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, il Centro Studi Joyce Lussu e l’Associazione Dafne, presenta, domenica 6 ottobre 2024 alle ore 15:00, lo spettacolo di musica e teatro Chiamateci Partigiane! presso gli spazi esterni della Villa Capuani-Celommi di Torricella Sicura.

La manifestazione rende omaggio a tutte le donne partigiane, note e sconosciute, che non hanno semplicemente contribuito alla lotta, ma che hanno reso possibile, con il loro fondamentale apporto, la Resistenza stessa. Allo spettacolo seguirà un’escursione nei luoghi della Resistenza teramana, lungo i sentieri di Bosco Martese, e una degustazione finale.

È necessaria la prenotazione, da effettuarsi al numero 328 1415897.




DELEGAZIONE UNIVERSITARIA IN VALLE PELIGNA

Da Innsbruck per una visita dell’industria emergente dell’idrogeno di Infinite Green Energy, azienda associata al Polo del Made in Italy

Corfinio, 4 ottobre 2024. Una delegazione di 16 persone, composta da 14 studenti e 2 docenti del Dipartimento di Geografia dell’Università di Innsbruck, è giunta in Italia nella seconda settimana di settembre per un progetto dedicato alla resilienza e alla sostenibilità. Dopo aver noleggiato un camioncino  elettrico per il trasporto delle biciclette, il gruppo è arrivato in Abruzzo, pronto a esplorare il territorio.

Particolarmente attenti alle tematiche della sostenibilità, gli studenti sono interessati a conoscere da vicino le realtà industriali locali. Durante il viaggio, esplorano quotidianamente il territorio in bicicletta per approfondire le loro ricerche geografiche. Il professor Lars Keller e la ricercatrice Friederike Peters, insieme al gruppo, visitano diverse località per studiare la resilienza di comunità come quelle di Castel del Monte e Corfinio.

Il 2 ottobre, attratta dal progetto della Valle dell’Idrogeno verde in Valle Peligna, la delegazione ha visitato il Comune di Corfinio accolta dall’amministrazione comunale, dalla Pro Loco e da Matteo Antrilli, uno dei membri del gruppo italiano di Infinite Green Energy, società associata al Polo del Made in Italy e investitrice del progetto. Gli studenti hanno approfondito il tema che prevede la costruzione del più grande polo di produzione di idrogeno del centro Italia. Hanno visitato il sito del futuro impianto di produzione, le aree dismesse da rivalutare, i campi solari e il parco eolico.

Una chiara dimostrazione di come un territorio possa diventare attrattivo per le nazioni estere è data dallo studio delle aree locali, dalla ricerca di nuove opportunità per lo sviluppo sociale, ambientale e culturale, e dall’acquisizione di punti di forza che favoriscano futuri investimenti. Il tema dell’attrazione di investimenti esteri è al centro dell’agenda del Ministro Adolfo Urso, che proprio ieri, durante un incontro al Ministero a cui ha partecipato anche il presidente del Polo, ha sottolineato l’importanza strategica di organizzare i territori per attrarre investimenti.  In quell’occasione, il Ministro ha dichiarato: “l’Italia è meta ambita dagli investitori stranieri, dobbiamo creare le condizioni affinché ci scelgano per investimenti duraturi e produttivi, all’insegna della sostenibilità”.

Università e Ricerca sono temi che il Polo approfondisce quotidianamente, cogliendo nuove opportunità, partecipando a tavoli decisionali e promuovendo l’aggregazione, in linea con le direttive della legge 206. La visita della delegazione universitaria di Innsbruck dimostra il forte interesse per la nostra regione, segno che la macchina progettuale e organizzativa sta funzionando bene. L’obiettivo è continuare su questa strada, mirando a ottenere futuri successi sempre più rilevanti.




CAMPIONI DI CYBER SECURITY

Grande successo per la seconda edizione di Cybearly – Forecasting 2025 e per gli studenti dell’Istituto Alessandrini

Montesilvano, 4 ottobre 2024. Sono stati gli studenti dell’Istituto superiore Alessandrini di Montesilvano ad aggiudicarsi la vittoria e i relativi premi tecnici messi in palio nell’ambito della Cyber Security Challenge promossa in occasione di “Cybearly – forecasting 2025”, l’evento di informazione, sensibilizzazione e divulgazione sulla sicurezza informatica promosso da Cybear e BearIT, svoltosi ieri e oggi al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.

Le squadre, composte da cinque concorrenti e relative “riserve” che frequentano le classi terze e quarte degli istituti Alessandrini di Montesilvano, Fermi di Sulmona, Volterra-Elia di Ancona, Medi di San Giorgio a Cremano (Napoli), Galilei di Roma e del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Pescara, si sono sfidati ieri e oggi nella Sala Favetta, introducendo tutte le proprie competenze e abilità informatiche. I giovani “hacker”, infatti, si sono trovati alle prese con simulazioni di apparati informatici di varia natura da hackerare al fine di trovare una password o una frase segreta da riscattare in cambio di punti. La somma dei punti ottenuti nelle cinque ore di sfida ha visto i ragazzi di Montesilvano portare a scuola il primo premio per la seconda volta. Gli studenti dell’Alessandrini, infatti, erano già campioni in carica avendo vinto la Challenge anche nel 2023. 

La seconda e ultima giornata di evento, è proseguita anche nell’Auditorium Petruzzi dove a salire sul palco sono stati: la docente universitaria Carla Petrocelli, PierPaolo Cervone, Sales Representative di Stormshield, Davide Giribaldi, Chief Information Security Officer di SMI Technologies & Consulting, il docente universitario Andrea Ciccarell. E poi ancora Tamara Zancan, direttore Cybersecurity, compliance e Identity di Microsoft, Franco Amicucci, presidente di Skilla, l’avvocato esperto in tech law Paolo Maria Gangi e Giorgia Pontetti, ingegnere elettronico e astronautico e componente di Women4Cyber Italia.

Due giornate intense per questa seconda edizione dell’evento sulle quali traccia un punto il CEO di BearIT, Gaspare Aristide Silvestri. «È un bilancio estremamente positivo sia in termini di partecipazione sia per quanto riguarda il livello dell’evento rispetto allo scorso anno», commenta. «Già nel 2024 il livello era stato altissimo, ma quest’anno riteniamo che sia stato maggiormente arricchito da professionalità e punti di vista differenti. Per cui abbiamo assistito a un vero confronto tra le parti, che è lo scopo principale che ci prefiggiamo ad ogni edizione. Inoltre, soprattutto la componente delle scuole e l’ampliamento del perimetro, da regionale a nazionale, ha dimostrato che il messaggio di risveglio di tutti gli elementi coinvolti che volevamo lanciare, è stato raccolto appieno. Con estrema soddisfazione, quindi, ci muoviamo già fiduciosi verso l’evento del prossimo anno».

La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, con il patrocinio del Comune di Pescara, di Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese ICT), Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) e Women4Cyber e grazie agli sponsor Neosbroker e Umana spa e allo sponsor tecnico Stormshield. A breve sarà possibile rivedere tutti gli interventi di “Cybearly – Forecasting 2025” sul canale Youtube di Cybearly.




LA PRESENTOSA STREGONIA

Giuliano Montaldi porta l’Abruzzo al Salone dell’Alto Artigianato Italiano  

Venezia, 4 ottobre 2024. Per il secondo anno consecutivo, il maestro orafo Giuliano Montaldi partecipa al prestigioso Salone dell’Alto Artigianato Italiano a Venezia, promosso dal Comune e organizzato da Vela spa nell’ambito del progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici“. L’importante vetrina inaugurata ieri mattina, sostenuta dal ministero del Turismo con l’obiettivo di valorizzare i comuni con siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, vede grazie a Montaldi l’Abruzzo al centro della scena.

Il maestro, autore della collezione “I Love Abruzzo” e noto per la sua abilità nell’arte orafa e per il suo profondo legame con la storia e l’archeologia dell’Abruzzo, presenta quest’anno all’evento che celebra l’arte e la manifattura del nostro Paese all’interno dell’Arsenale di Venezia, un gioiello simbolico e innovativo: La Presentosa Stregonia. Questo pezzo, che riflette secoli di tradizione abruzzese, rappresenta un vero omaggio al patrimonio culturale e naturale della regione.

La Presentosa Stregonia è un medaglione dalla struttura solare con 20 raggi, decorato da riccioli di filigrana. Al centro, due cuori di rubino sono uniti da un crescente lunare, circondati da minuscole stelle che si ispirano alle colonie fossilizzate di esacoralli, antichi fossili della Maiella, conosciuti come stellarie. In passato, questi fossili erano utilizzati per scacciare le maledizioni, conferendo al gioiello un significato apotropaico, protettivo.

Il gioiello è ulteriormente impreziosito da esagoni traforati in oro bianco, che accentuano la complessità e il messaggio di protezione, rivolto a chi lo indossa. Montaldi combina sapientemente creatività e tradizione, dando vita a un’opera che celebra l’antica arte orafa abruzzese con un tocco di innovazione.

Secondo l’antropologa Adriana Gandolfi, “La Presentosa Stregonia rappresenta un legame tra passato e presente, tra protezione e amore, rendendo il gioiello non solo un accessorio, ma un simbolo di affetto e magia”.

Montaldi sarà al Salone dell’Alto Artigianato Italiano a Venezia, dove esporranno 140 artisti provenienti da tutta Italia, fino a domenica.




PROGETTO UNICORE. Studenti rifugiati vincitori di borse di studio

Il primo gruppo frequenterà programmi di laurea magistrale della durata di due anni presso 37 atenei italiani, tra i quali c’è anche l’Università de L’Aquila, grazie al progetto  UNICORE University Corridors for Refugees, giunto alla sua sesta edizione.

L’Aquila, 4 ottobre 2024. Lo scorso 30 settembre è stato accolto, a Roma, il primo gruppo di 65 rifugiati destinatari di borse di studio grazie alla sesta edizione del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees, coordinato da UNHCR, Agenzia Onu per i Rifugiati. Sono 65, 20 donne e 45 uomini, gli studenti rifugiati vincitori di borse di studio che frequenteranno programmi di laurea magistrale della durata di due anni presso 37 atenei italiani, tra i quali c’è anche l’Università dell’Aquila, grazie al progetto  UNICORE University Corridors for Refugees, giunto alla sua sesta edizione.

Le borse di studio sono state assegnate a rifugiati residenti in Kenya, Sud Africa, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe con un processo di selezione degli atenei stessi sulla base del merito accademico e della motivazione in seguito a un bando pubblicato a marzo 2024

Il programma University Corridors for Refugees è coordinato da UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e coinvolge oltre 40 atenei italiani che hanno offerto oltre 250 borse di studio a studenti rifugiati negli ultimi sei anni. Attraverso il progetto, gli studenti hanno l’opportunità di arrivare in Italia in maniera regolare e sicura per proseguire i loro studi, senza dover affrontare pericolosi viaggi nelle mani dei trafficanti.

Sono oltre 120 milioni le persone nel mondo costrette a fuggire a causa di guerre e persecuzioni. Oltre il 76% dei rifugiati vive in paesi in via di sviluppo dove troppo spesso le opportunità per ricostruire il proprio futuro in dignità sono assenti. Per quanto riguarda l’accesso all’istruzione, infatti, i dati globali rimangono drammatici: solo il 7% dei rifugiati ha accesso all’istruzione terziaria contro il 42% della popolazione non rifugiata.

“A fronte di un quadro così drammatico, è ancora più evidente l’importanza di programmi come UNICORE per permettere ai rifugiati di imparare, prosperare e sviluppare il proprio potenziale. Siamo orgogliosi di poter contare per il sesto anno consecutivo sull’impegno costante delle istituzioni, degli atenei e dei partner che rendono possibile ottenere questi risultati” ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino.

Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione con partner quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, Centro Astalli- JRS Jesuit Refugee Service, Fondazione Finanza Etica, Gandhi Charity, Consorzio Communitas, ed un’ampia rete di partner locali che forniranno agli studenti il supporto necessario per completare gli studi e favorire la loro integrazione nella vita universitaria.

La partnership UNICORE quest’anno si è ulteriormente arricchita grazie alla collaborazione con l’associazione Miles4Migrants che ha garantito i voli che hanno portato gli studenti in Italia e con Campus X che accoglierà alcuni dei partecipanti presso le proprie strutture CX.

Le università partecipanti al progetto UNICORE nel 2024 sono:

Università degli Studi di Bari Aldo Moro

Politecnico di Bari

Università degli Studi di Bergamo

Università degli Studi di Brescia

Università degli Studi di Cagliari

Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Università di Catania

Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara

European University Institute

Università degli Studi di Firenze

Università degli Studi dell’Aquila

Università Politecnica delle Marche

Università degli Studi di Messina

Università degli Studi di Milano Statale

Università degli Studi di Milano-Bicocca

Università Bocconi

Politecnico di Milano

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia

Università degli Studi di Palermo

Università degli Studi di Padova

Università degli Studi di Parma

Università per Stranieri di Perugia

Università di Pisa

Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

Università del Salento

Sapienza Università di Roma

Università Roma Tre

Università degli Studi di Siena

Università per Stranieri di Siena

Università di Torino

Politecnico di Torino

Università di Trento

Università degli Studi di Urbino Carlo Bo

Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”

Università Iuav di Venezia

Università degli Studi di Verona

Università degli Studi della Tuscia di Viterbo

Per sapere di più sul progetto UNICORE




FLAP LA TERZA EDIZIONE

Dal 4 al 7 ottobre quattro appuntamenti in alcune Fondazioni della città

Pescara, 4 ottobre 2024. In attesa della sua ventiduesima edizione, in programma dal 7 al 10 di novembre, il FLA – Festival di Libri e Altrecose scalda i motori con il FLAP, la quattro giorni tutta dedicata alla poesia diretta da Barbara Giuliani, candidata al Premio Strega per la poesia nel 2023, che si svolgerà dal 4 al 7 di ottobre. Quest’anno a fare da cornice alle conversazioni poetiche saranno alcune Fondazioni della città, perché “La fondazione è la struttura di base di una costruzione e trasmette il peso al terreno. La poesia è la struttura di base di un poeta e trasmette le parole al mondo.”

Il primo dei quattro appuntamenti in cartellone, tutti ad ingresso gratuito, è previsto per venerdì 4 ottobre presso la Sala Presentazioni al quarto piano della Fondazione Pescarabruzzo in Corso Umberto I 83 a Pescara: protagonista sarà Gilda Policastro, la ricercatrice “cyborg” della poesia italiana, che converserà con Andrea Gialloreto.

Gilda Policastro è Professoressa Associata di Letteratura italiana, insegna Scrittura creativa presso l’Accademia Molly Bloom e tiene corsi di poesia per la Scuola Holden. Ha curato la rubrica “La bottega della poesia” per il quotidiano “La Repubblica”, è redattrice del sito “Le parole e le cose. Letteratura e realtà” e collabora con la rivista digitale “Snaporaz”. Ha pubblicato diversi saggi dedicati ad autori contemporanei, tra i quali L’ultima poesia: scritture anomale e mutazioni di genere dal secondo Novecento a oggi e Il metaverso. Appunti sulla poesia al tempo della scrittura automatica. Ha pubblicato romanzi, tra cui Il farmaco, Cella, La parte di Malvasia e La ragnatela e libri di poesia, tra cui Non come vita, Inattuali e La distinzione.

L’autrice converserà con Andrea Gialloreto, ricercatore di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti, dove insegna Sociologia della Letteratura. I suoi interessi vertono principalmente sulla narrativa novecentesca, con predilezione per gli autori appartenenti alla terza generazione e per lo sperimentalismo tra anni Sessanta e Settanta. Ha pubblicato la monografia La Parola Trasparente. Il Sillabario narrativo di Goffredo Parise oltre a numerosi saggi dedicati a scrittori e poeti dell’Otto-Novecento (Manzoni, Campana, Vigolo, Manganelli, Wilcock, Rugarli).

L’incontro sarà ospitato all’interno del Fondazione Pescarabruzzo, che da oltre trent’anni contribuisce a generare nelle sue prossimità valore e crescita soprattutto attraverso progetti che durano nel tempo e che, spesso, sono entrati nell’immaginario collettivo come luoghi dai forti connotati anche identitari. La Fondazione si dedica con costanza a sostenere iniziative e attività di soggetti impegnati sul territorio, anche con l’intento di far affermare sinergie virtuose nei processi positivi di cambiamento e di innovazione.

I prossimi appuntamenti del FLAP si svolgeranno presso la Fondazione La Rocca in via Raffaele Paolucci 71: sabato 5 ottobre Andrea Inglese, il “maître poésie d’oltralpe”, converserà con Barbara Giuliani; domenica 6 ottobre Paolo Agrati parlerà di performance poetica e di “voce come strumento” con Michele Piciocco; lunedì 7 ottobre Mariangela Guatteri parlerà di pratica poetica con Matteo Auciello.




GIORNATA DI LEZIONE

Prova gratuita al Cinema Auditorium Zambra

Ortona, 4 ottobre 2024. Ad Ortona, in vista dell’avvio della Ut Factory, l’impresa Unaltroteatro di Lorenza Sorino ed Arturo Scognamiglio dà la possibilità agli interessati di partecipare ad una giornata di prova gratuita dei corsi prevista per il prossimo 10 ottobre dal pomeriggio presso il Cinema Auditorium Zambra (in via Don Bosco, 2).

Dalle 16:30 alle 17:30 c’è il corso di Teatro young, per 14-18 anni: è un corso di recitazione in cui attraverso metodi base e gli esercizi teatrali si esplora la tecnica, le emozioni, il lavoro sul personaggio e sul proprio corpo come strumento.

Dalle 18:00 alle 19:00 c’è il Romanzo lab, un corso di scrittura creativa condotto da Alice Rifelli (Edicola Edizioni) in collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara; si tratta di un vero e proprio laboratorio di scrittura, un’officina creativa: uno spazio di sperimentazione, studio, confronto, in cui mettersi alla prova tramite l’esercizio costante, la rilettura, l’editing e l’autoediting.

Dalle 19:30 alle 20:30 è previsto il corso sulla “Lingua dei segni”, un modo per imparare a comunicare attraverso un linguaggio che non ha suoni ma segni che contengono un mondo da conoscere. Il corso è condotto da Annarita Giancristoforo.

Durante la fascia oraria 21:00 – 22:00 invece ci sarà il “Teatro adulti e lettura espressiva“: i due corsi sono differenti ma entrambi partono dalle tecniche teatrali per esplorare sé stessi; nel corso di teatro si affronta tutto a partire da sé stessi e dalle proprie emozioni, nel corso di lettura si parte da un testo e si procede a partire da un brano scelto da ognuno per arrivare a se stessi.

Per chi ha già esperienza in teatro avanzato e vuole perfezionare la sua conoscenza nel campo della recitazione sia teatrale che cinematografica i corsi saranno tenuti da Arturo Scognamiglio e inizieranno a fine novembre in quanto è attualmente impegnato sul set di una importante produzione televisiva.

Il corso di teatro young e adulti ed il corso di lettura saranno tenuti dall’attrice e produttrice Lorenza Sorino. Si tratta di una giornata organizzata per sperimentare i corsi, raccogliere le adesioni e le informazioni necessarie, le date di inizio dei singoli corsi saranno comunicate in seguito.




IL MAMMUT DEL CASTELLO. SETTANT’ANNI DALLA SUA SCOPERTA

Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene

L’Aquila, 3 ottobre 2023. Il convegno di sabato 5 ottobre al Castello Cinquecentesco dell’Aquila, sull’imponente Mammutus Meridionalis a 70 anni dalla sua scoperta, vedrà interventi di specialisti della geologia, paleontologia, paleobotanica e paleopatologia ma sarà anche divulgativo, rivolto  alla cittadinanza, con aspetti curiosi ed interessanti sull’esemplare e sul suo ambiente di vita.

Nel pomeriggio, dalle ore 15.00, sono previste una visita guidata con i curatori del convegno, il geologo  Silvano Agostini e la paleontologa Maria  Adelaide Rossi, già funzionari MiC e seguirà alle ore 16.00 l’intervento del divulgatore scientifico, autore e conduttore televisivo Francesco Petretti, esperto naturalista del programma Geo & Geo per RAI 3, consulente scientifico dei programmi Quark, Passaggio a Nord Ovest ed Explora. Il suo contributo “Testimoni del passato in terra d’Abruzzo… un futuro a rischio” sarà una riflessione profonda e attuale sul tesoro di biodiversità delle alte vette appenniniche, dove fauna e flora relitte delle glaciazioni appaiono oggi minacciate dai cambiamenti climatici e dall’invasione di specie aliene

Francesco Petretti, biologo ed ornitologo, è conduttore televisivo e divulgatore scientifico impegnato nella tutela delle risorse naturali e delle specie minacciate. Insegna Biologia della Conservazione all’Università di Perugia ed è membro del Comitato scientifico del WWF. Autore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi di Scienza ed Ecologia come “L’anello di re Salomone” per Radio 2 RAI, la “Pagina della Scienza” per Radio 3 RAI e “Spazio Verde” per Stream TV. È esperto naturalista del programma Geo & Geo per RAI 3, consulente scientifico di vari programmi televisivi come Quark, Passaggio a Nord Ovest ed Explora e autore dei documentari Wild Italy, trasmessi da RAI 5. Ha commentato la serie Great Migrations di National Geographic in Italia. I documentari naturalistici da lui curati sono stati trasmessi dalle maggiori reti televisive italiane e premiati a festival nazionali e internazionali. La sua produzione scientifica vanta un testo universitario di wildlife management, volumi monografici e libri a carattere divulgativo sulla natura e sull’ambiente. Tra i diversi riconoscimenti ottenuti, il Premio Letteratura naturalistica (Parco nazionale della Maiella, Abbateggio) e la menzione per la divulgazione scientifica nel Premio Trabucco (Parco nazionale Gargano).

Dalle ore 15:00 entrata libera, senza prenotazione,  fino a capienza massima del Bastione Est

PROGRAMMA CONVEGNO

9:30 – Saluti istituzionali.

Moderatore Raffaele Sardella

10:00 – Una paleontologa: Angiola Maria Maccagno. Raffaele Sardella e Michele Macrì – Sapienza Università di Roma

10:20 – Evoluzione geologica del bacino aquilano. Domenico Cosentino – Università degli Studi Roma Tre

10:40 – Paleobotanica e paleoclima. Donatella Magri – Sapienza Università di Roma

11:00 – Coffee break

Moderatore Francesco Petretti

11:20 – Quando a Scoppito vivevano gli elefanti. Maria Rita Palombo -CNR-IGAG

11:40 – Diagnostica e restauro. Dalle ossa preziose informazioni. Silvano Agostini e Maria Adelaide Rossi -già funzionari MiC

12:00 – Paleopatologia: primi dati. Leonardo Della Salda – Università degli Studi di Teramo

12:20 – L’esemplare in vita: 3D e bodymass. Marco Romano – Sapienza Università di Roma

15:00 Visita del Mammut curata da Adelaide Rossi paleontologa e Silvano Agostini geologo

16:00 – Testimoni del passato in terra d’Abruzzo … un futuro a rischio. Francesco Petretti – Università degli Studi di Perugia




QUARANTA POETI PER RICORDARE MARA SECCIA

Pescara, venerdì, 4 ottobre, ore 17.30, Fondazione La Rocca

Pescara, 3 ottobre 2024. La Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio, presieduta da Dante Marianacci, ogni anno, in occasione della Giornata mondiale del libro e della lettura dell’Unesco, organizza un evento che si intitola “Un libro una poesia. I poeti ricordano i poeti”, per celebrare e ricordare i poeti che non ci sono più, e, insieme i convegni annuali, con la collaborazione dell’Ordine dei giornalisti, “Poeti, narratori e viaggiatori – giornalisti in Abruzzo”, con più di sessanta autori finora presi in considerazione e presenti nei tre volumi di atti già pubblicati.

Per Mara Seccia si è voluto fare una eccezione, organizzando un evento speciale solo a lei dedicato, perché, bisogna riconoscerlo, con la sua bravura, con la sua ironia, con le sue straordinarie doti, quasi innate, di comunicatrice, è riuscita a farsi amare da tutti quelli che l’hanno conosciuta.

Uno dei temi privilegiati della sua poesia in vernacolo abruzzese è stato il mondo pescarese, come ben mette in evidenza un altro compianto grande poeta e studioso abruzzese, Vito Moretti, nella Presentazione di Sone e cante quande me pare, pubblicato da Marco Solfanelli nel 2015 : ”Pescara […] è il luogo che Mara Seccia scruta ed abita, è il punto da cui ha inizio ogni suo viaggio e in cui ogni volta lei ritorna, è il paese dell’anima e dei baleni, delle limpidezze e delle opacità; e nel nome di Pescara vengono esercitate le personali indulgenze, si compiono i domestici riconoscimenti, si escogita l’invenzione e si fa credibile ciò che poi diviene poesia.” Tra i molti versi dedicati alla sua città eccone alcuni della Pescara dannunziana, La Piscare di Gabriele D’Annunzie: Il vate, l’esteta, il superuomo,/il decadente, il gaudente…/Quanta chiacchiere a lu vente!/Jì nní capisce ste parole,/jì sacce sole che quande arlegge li poesije/na cummuzione mi pije./È musiche, è miludije…/Ca tutte li trucchitte cunusceve, è lu vere,/ma a me l’anime mi s’ardicrije./Binidette addó si trove/lu Poete anostre, di Porta Nôve!/À amate la vite, l’amore, la bellezze,/à gudute e à fatte bbone, /à cumbattute, à sufferte, à vissute…/ Scì, scì, só dannunziane, só dannunziane!”. Ed ecco i poeti, che venerdì, 4 ottobre, alle ore 17.30, la ricorderanno alla Fondazione La Rocca di Pescara (Via Raffaele Paolucci, 71), insieme ai figli Valentina e Davide De Luca, agli interventi musicali di Beppe Frattaroli, e ai ricordi di Dante Marianacci, che condurrà la serata, Elena Costa, Marco Solfanelli, Licio Di Biase e Franca Minnucci: Beniamino Cardines, Vittorina Castellano, Alfonso Ciaccio, Maria Gabriella Ciaffarini, Rosetta Clissa, Daniela D’Alimonte, Franca Di Bello, Gabriele Di Camillo, Assunta Di Cintio, Sandra Di Felice, Nicoletta Di Gregorio, Silvia Di Lorenzo, Milvia Di Michele, Annarita Di Paolo, Manola Di Tullio, Stefania Fiorini, Caterina Franchetta, Elena Malta, Elisabetta Mancinelli, Mara Motta, Tonia Orlando, Leda Panzone Natale, Sonia Pedroli, Maria Gemma Pellicciotta, Tony Pesce, Sonia Planamente, Daniela Quieti, Gabriele Ireneo Recchia, Cinzia Rossi, Stevka Šmitran, Flora Amelia Suárez Cárdenas, Tina Troiano, Lucio Vitullo




IL MAMMUT DEL CASTELLO. Settant’anni dalla sua scoperta

Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene. Convegno di studi Sabato 5 novembre, ore 9:30

L’Aquila, 3 ottobre 2024. Scoperto a marzo del 1954 nella cava d’argilla della Fornace Santarelli presso Scoppito, esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco, l’imponente fossile di Mammut meridionale, nel 70° dal suo rinvenimento, è per la prima volta al centro di un convegno di studi.

Sabato 5 ottobre, al Castello cinquecentesco dell’Aquila, dalle 9.30 interverranno specialisti della geologia, paleontologia, paleobotanica e paleopatologia per fare il punto sulle conoscenze del territorio aquilano nel Quaternario e illustrare i risultati acquisiti durante e dopo l’accurato ultimo restauro. Non mancheranno curiosità e interessanti aspetti sull’esemplare e sul suo ambiente di vita.

Nel corso della giornata sarà ricordata la paleontologa Angiola Maria Maccagno, a cui si deve la direzione dello scavo e del primo restauro, autrice del primo approfondito studio sul Mammut, all’epoca denominato Elephas meridionalis.

Sarà illustrata la geologia del territorio aquilano negli ultimi 3 milioni di anni, in particolare l’evoluzione dei bacini lacustri allora presenti, la deposizione e successione delle unità sedimentarie, le faune presenti e il condizionamento sulla paleogeografia determinato dall’attività tettonica.

Saranno descritti i paleoambienti, i loro aspetti vegetazionali e le mutazioni climatiche, testimoniate in particolare nelle stratigrafie del Pleistocene inferiore e medio, nei siti paleontologici di Scoppito, Pagliare di Sassa e Pile.

Il Mammut meridionale, specie di appartenenza del Mammut aquilano, sarà confrontato con gli altri elefanti che hanno abitato il territorio aquilano, descrivendo anche le altre specie di grandi mammiferi rinvenuti nel sito di Scoppito.

Saranno esposte le indagini diagnostiche dell’intervento di restauro eseguito tra il 2013 e il 2015 e le scoperte che hanno messo in luce, tra le altre, le patologie che hanno interessato in vita il Mammut.

Concluderà la mattinata la descrizione del complesso studio biometrico basato sulle misure acquisite sui singoli elementi ossei e sul modello 3D fotogrammetrico che ha permesso di ricostruire l’aspetto del Mammut, così come doveva apparire quando era ancora in vita.

Nel pomeriggio Francesco Petretti, conduttore televisivo, divulgatore scientifico e docente di Biologia della conservazione all’Università di Perugia, terrà l’intervento “Testimoni del passato in terra d’Abruzzo … un futuro a rischio”, una riflessione profonda e attuale sulla fauna e sulla flora delle alte vette appenniniche con specie relitte delle glaciazioni, come sileni e papaveri artici pionieri provenienti dal cuore dell’Asia, il fringuello alpino e la farfalla Apollo relitti delle steppe asiatiche e la vipera di Orsini, un vero tesoro di biodiversità,  oggi minacciato dai cambiamenti climatici e dall’ invasione di specie aliene.




LA GIUSTIZIA DEL DUCE

Presso l’Archivio di Stato di Pescara la presentazione del libro di Luciano Di Tizio

Pescara, 3 ottobre 2024. L’Archivio di Stato di Pescara (Aurum, via Cesare De Titta 1) ospita alle ore 17:30 la presentazione del volume dell’autore Luciano Di Tizio, La giustizia del Duce, il Fascismo al potere tra violenze, sottovalutazioni e connivenza edito da Ianieri Edizioni. Al fianco dell’autore ci saranno anche Maria Amicarelli (già Responsabile dell’Archivio di Stato di Pescara) e lo storico e giornalista Marco Patricelli.

Gli anni della presa del potere del fascismo, tra violenze nel territorio e progressivo asservimento dello Stato alla dittatura con, al centro, le vicende del rapimento e dell’assassinio di Giacomo Matteotti e il successivo processo-farsa agli autori materiali dell’aggressione. La narrazione prende le mosse dal contesto sociale, economico e ideologico negli anni della nascita e della crescita del fascismo tra connivenze, complicità e sottovalutazioni dalle drammatiche conseguenze, allargando il racconto ad altre aggressioni e ad altre vicende giudiziarie, alcune con conclusioni ben diverse.

Di Tizio nel 2006 ha pubblicato un volume “La giustizia negata. Dietro le quinte del processo Matteotti” interamente dedicato a quella vicenda giudiziaria ed oggi riprende il discorso ampliandolo con uno sguardo d’insieme sugli anni nei quali il fascismo con le sue violenze ha creato un regime dittatoriale grazie a circostanze favorevoli, connivenze più o meno dichiarate e a gravi sottovalutazioni.

Una visione a tutto campo nella quale il delitto e il processo Matteotti conservano un ruolo centrale, ma col discorso allargato ad altri vergognosi processi farsa e anche a vicende diverse nelle quali magistrati con la schiena dritta hanno difeso la Giustizia a dispetto delle pressioni del regime.

Luciano Di Tizio, laureato in storia e filosofia, dopo un’esperienza da docente nei Licei, ha operato per molti anni come giornalista professionista collaborando con quotidiani, radio e tv, nazionali e locali, e infine come caposervizio de “Il Tempo” in Abruzzo. Autore di alcuni saggi storici, si è sempre occupato di ambiente con numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative. Nel 2022 è stato eletto presidente del WWF Italia.




OMNI – OMNIA MUTANTUR, NIHIL INTERIT

Dieci artisti espongono nella mostra di 1CONA nella chiesa di San Sebastiano di Corbellino. Vernissage il 5 ottobre e poi ricco calendario di performance e laboratori nei fine settimana

L’Aquila, 2 ottobre 2024. Lo sconfinato orizzonte di senso e di possibilità creativa che apre il concetto, e il fenomeno naturale, della metamorfosi, il “tutto muta, nulla perisce”, del poeta sulmonese Ovidio, il “tutto scorre”, del filosofo Eraclito l’Oscuro.

Trae spunto da queste suggestioni, la mostra  d’arte Omni – Omnia mutantur, nihil interit, ideata e organizzata dall’associazione 1CONA di San Demetrio ne’ Vestini, in provincia dell’Aquila, che si propone di offrire un percorso espositivo di scultura, pittura, installazioni e arti performative realizzate da dieci artisti, con vernissage sabato 5 ottobre alle ore 15.30, nella suggestiva chiesa sconsacrata di San Sebastiano di Corbellino, una delle frazione del comune diffuso di Fagnano Alto, in provincia dell’Aquila.

La mostra, con la curatela di Irene Marotta, Alessandra Bianchi e Debora Bella, sarà visitabile per un periodo di un mese, tutti  i sabati e le domeniche e con finissage previsto domenica 3 novembre. Su richiesta, e concordando preventivamente con il Comune di Fagnano, sono però previste anche aperture straordinarie infrasettimanali.

In occasione del vernissage si potrà godere della installazione site specific con racconto in cuffia e videoproiezione dal titolo La voce dei corpi di Giancarlo Gentilucci, a cura di Arti e spettacolo, associazione che da anni è protagonista della vita culturale e sociale del territorio con il teatro Nobelperlapace di San Demetrio ne’ Vestini.

Il giorno successivo, domenica 6 ottobre, con partenza dalla chiesa di San Sebastiano alle ore 8.30, è possibile partecipare alla Passeggiata patrimoniale a cura di Foresta Modello della Valle dell’Aterno, un percorso ad anello di 4 chilometri, tra le frazioni ricche di storia, e la natura incontaminata del comune di Fagnano.

“Il luogo che ospiterà l’esposizione è esso stesso in piena fase di metamorfosi, il territorio in cui si trova, la popolazione, tutti siamo a cavallo di un cambiamento epocale e l’artista è chiamato in questa mostra a lasciarsi trasportare e ad utilizzare San Sebastiano come tempio creativo, a servizio dello spettatore e del suo percorso artistico”, spiegano gli organizzatori.

Ad esporre la piemontese Elena Mussi, pescarese acquisita, con L’ombelico del mondo, Cervo di mare e Abisso,  la venezuelana Yoselin Giovani, che ora vive a Popoli, con Movimenti-Statici, la napoletana Roberta Matuozzo, ora a L’Aquila a frequentare l’Accademia delle Belle arti, con Chi è Marco Cavallo?, il giuliese Silvio Cascioli, con Il seme della vita, il chietino Davide Febbo, con il Il reale è razionale, Debora Panaccione, originaria di  Atina nel Lazio, ora residente a Fontecchio, borgo a poca distanza da Fagnano, con la sua ricerca fotografica sul concetto dei Buchi Bianchi, il peruviano Sebastian Alvarez, anche lui residente a Fontecchio, con l’installazione monumentale Il martirio di San Sebastiano, la tessitrice Valeria Befani, di origini romane, da anni residente a Rocca Calascio, con le “metamorfosi della lana”, Pasquale Liberatore, della vicina Villa Sant’Angelo, con I corpi e le forme dei semi.

Infine, le intime visioni fatte della materia della pietra di Pasquale De Carolis, noto come lo scultore degli uccelli, che ha segnato un’epoca con la bottega artigiana di San Demetrio ne’ Vestini, scomparso a 96 anni nell’aprile di quest’anno.

La seicentesca chiesa di San Sebastiano, che fu parte di un convento, restaurata dopo il sisma del 2009, e adibita a centro di aggregazione, sarà in questo intenso mese della mostra Omni, anche teatro di workshop periodici e performance artistiche ad-hoc.

Primi appuntamenti domenica 6 ottobre, con la Passeggiata patrimoniale a cura di Foresta Modello della Valle dell’Aterno, sabato 12 ottobre il workshop di candele artigianali a cura di Art House Candle di Fabrizio D’Eramo, domenica  13 ottobre, l’azione performativa Namaskara, a cura di Maura Colamartini. E ancora, domenica  20 ottobre, Esperienza d’arte erboristica selvatica,  a cura di Maura Colamartini e Alessandra Vernacotola, sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre il workshop di tessitura su telaio a cura di Valeria Befani, infine sabato 2 novembre, workshop di serigrafia su tessuto a cura di Frequenze e Ida Tuia Fornasiero. Per il finissage di domenica 3 novembre, in programma una performance dell’attore aquilano Marco Valeri.

A sostenere l’iniziativa l’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, i Comuni di Fagnano Alto e di San Demetrio ne’ Vestini, il Parco Regionale Sirente Velino, Arti e spettacolo di San Demetrio Ne’ Vestini. Inoltre, sono coinvolte le associazioni ed imprese locali come Foresta Modello Valle dell’Aterno, Frequenze dal Gran Sasso ETS,  Cuore Nero d’Abruzzo e le Proloco del territorio.

CALENDARIO EVENTI

5 ottobre

Inaugurazione. Performance a cura di “Arti e spettacolo”

6 ottobre

Passeggiata patrimoniale a cura di “Foresta Modello”

Per info e prenotazioni: Daniele 328.7339707

12 ottobre

Workshop di candele artigianali a cura di “Art House Candle” di Fabrizio D’Eramo

Per info e prenotazioni: Fabrizio 392.7629526

13 ottobre

Namaskara azione performativa a cura di Maura Colamartino

20 ottobre

Esperienza d’Arte Erboristica Selvatica a cura di Maura Colamartino e Alessandra Vernacotola

Per info e prenotazioni: Maura 333.2128809 – Alessandra 349.2460105

26 e 27 ottobre

Workshop tessitura su telaio a cura di Valeria Befani

Per info e prenotazioni: Valeria 328.6234241

2 novembre

Workshop di serigrafia su tessuto a cura di Ida Tuia Fornasiero

Per info e prenotazioni: Ida Tuia Fornasiero 346.7885273

3 novembre

Finissage performance teatrale di Marco Valeri




LA STAGIONE DI PROSA 2024/2025 DEL CANIGLIA

Al via le vendite per gli spettacoli del teatro Maria Caniglia di Sulmona. La stagione di prosa torna a essere luogo di condivisione e inclusione grazie al connubio tra Meta Aps, Amministrazione Comunale e imprenditori del territorio: posti gratuiti per studenti e categorie svantaggiate.

Teramo, 1° ottobre 2024. Dopo il grande successo della campagna abbonamenti, da oggi martedì 1° ottobre sarà possibile acquistare i singoli biglietti per gli spettacoli della Stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia di Sulmona, promossa da Meta APS in partenariato con il Comune di Sulmona, con il sostegno della Regione Abruzzo, della Fondazione Carispaq, della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia e con il contributo di MC Costruzioni.

Ad inaugurare la stagione di prosa, composta anche quest’anno da 8 spettacoli nonché da grandi titoli e grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, sabato 16 novembre alle ore 21:00 sarà lo spettacolo L’Anatra all’arancia di Williams Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon, con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli. Con la regia di Claudio “Greg” Gregori e la produzione affidata a Compagnia Moliere e Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona, la commedia narra della crisi di una coppia e trascina nel suo vortice di battute sagaci in cui il rovesciamento dei ruoli la fa da padrone tra gag e battute dal ritmo serrato.

Per la quarta annualità la Stagione di Prosa accoglierà gratuitamente come pubblico dei suoi 8 spettacoli in cartellone le studentesse e gli studenti delle scuole del circondario e gli utenti del centro diurno psichiatrico “G. Fapore”: il Sindaco Gianfranco Di Piero e la Giunta comunale rinnovano l’iniziativa di donare i palchi a loro riservati agli studenti del territorio, iniziativa proposta da Meta Aps a molti imprenditori che hanno risposto positivamente, alcuni dei quali hanno ampliato la platea dei beneficiari donando posti agli utenti del centro diurno psichiatrico “G. Fapore”. Ottica Ammazzalorso di Marina Ammazzalorso, Confetti William Di Carlo, Confetti Pelino,  Sanitaria Artisanitas di Paolo Angelilli, UnipolSai Assicurazioni di Fabio Leombruno, Azienda Agricola Zappa di Gianluca Zappa, Centro estetico MIA di Maria Rosaria Leombruno, Ascensori Tottone di Edino Tottone e La Cantina di Biffi di Gianluca Cianfaglione, si sono uniti ancora una volta nella ferma convinzione che il Teatro debba essere sempre più un luogo inclusivo.

Gli studenti interessati potranno inviare la propria richiesta di partecipazione inoltrando un’e-mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com, entro le ore 12:00 del giorno precedente in cui andrà in scena lo spettacolo a cui sceglieranno di assistere, indicando nome, cognome, classe e Istituto di appartenenza; i posti saranno assegnati in base all’ordine di arrivo delle richieste, fino a esaurimento dei 24 disponibili. Per eventuali richieste in esubero l’associazione Meta Aps mette a disposizione degli studenti posti ad un costo calmierato.

Singoli biglietti disponibili da € 13,00 e fino ad € 34,00 + DIP in vendita a partire dal martedì 1° ottobre presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati Ciaotickets.  Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti anche presso il Botteghino del Teatro.




CONCERTO DEL DUO SINEFORMA

Venerdì prossimo, 4 ottobre, nel santuario di Santa Maria a mare. L’appuntamento, nell’ambito della stagione concertistica curata da I Sinfonici e Associazione Braga. Inizio alle 21, ingresso libero

L’Aquila, 1° ottobre 2024. Eseguirà musiche di Amorosi, Poenitz, Berthomieu, Rota e Gershwin, il duo Sineforma (Michele Scipioni al clarinetto e Maria Chiara Fiorucci all’arpa) che si esibirà venerdì 4 ottobre, alle 21, nel santuario di Santa Maria a mare. L’appuntamento è nel calendario della Stagione concertistica “Città di Giulianova” organizzata da “I Sinfonici” e dall’associazione Braga, con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Michele Scipioni, diplomato in clarinetto al Conservatorio di musica “G. Rossini” di Pesaro, ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica della Fondazione “A. Toscanini” di Parma, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, l’Orchestra Sinfonica di Savona. Vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ha suonato per Rai1, Rai3 e Radio3 RAI e inciso per le etichette Bongiovanni e Rara Records. Nel 2020 ha ideato con l’attrice Rosetta Martellini “Racconti d’inverno” , risultato vincitore del progetto “Marche Palcoscenico Aperto”.

È fondatore e direttore creativo del Sineforma Ensemble.

Dal 2004 collabora stabilmente con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana in qualità di clarinettista e come responsabile della produzione nelle varie stagioni sinfoniche e liriche dei principali teatri della Regione Marche.

Maria Chiara Fiorucci, arpista eclettica, svolge la sua attività, in ambito cameristico e orchestrale, collaborando attivamente con alcuni tra i più importanti compositori italiani e americani. Le sue esecuzioni sono state trasmesse in diretta Rai, Radio Cemat, Radio 5 e Radio Vaticana. Collabora inoltre con importanti istituzioni, tra cui Icarus Ensemble, Nabla Ensemble, Orchestra Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Teatro Massimo di Palermo, Orchestra Teatro Petruzzelli di Bari, Orchestra Teatro dell’Opera di Roma, Moscow Symphony Orchestra. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Nel 2022 ha conseguito il Master di II° livello in arpa, indirizzo solistico interpretativo, presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano.




TAXI MONAMOUR

Ciro De Caro apre la fase conclusiva del 17° L’Aquila Film Festival

L’Aquila, 1° ottobre 2024. Il regista romano presenterà il suo film, già acclamato al recente Festival di Venezia, in apertura della fase conclusiva del 17° L’Aquila Film Festival, mercoledì 2 ottobre al Palazzetto dei Nobili a L’Aquila.

Taxi Monamour racconta la storia di due donne; Anna (Rosa Palasciano) ha una malattia che la costringe a vivere una solitudine forzata, ha una profonda crisi personale ed è in conflitto con la sua famiglia che le consiglia di seguire il suo compagno e trasferirsi in un’altra città per lavoro.

Cristi (Yeva Sai) arriva da un paese in guerra, è costretta a stare lontana dalla sua famiglia e cercare di ricostruirsi una vita in Italia. Anche lei vive una condizione di solitudine che la fa stare male.

Quando le due donne, molto diverse ma con molto in comune, si incontrano, hanno l’occasione di assaporare la libertà…

Dal giorno successivo inizierà poi una lunga serie di proiezioni, incontri, escursioni e degustazioni, in collaborazione con L’Università degli Studi dell’Aquila, il CAI e numerose associazioni del territorio, che porteranno alle giornate conclusive nei giorni 18/23 novembre, con ospiti, talk, incontri professionali e, naturalmente, le premiazioni delle competizioni: miglior documentario, migliore opera prima, miglior cortometraggio e miglior film.

Il programma è disponibile sul sito www.laquilafilmfestival.it e l’ingresso alle proiezioni è libero fino ad esaurimento posti.




IL CERCHIO DELL’ACQUA

Gaetano Lolli a Sulmona con l’archeologo Malandra

Sulmona, 1° ottobre 2024. Il romanzo Il cerchio dell’acqua (Leonida edizioni) dell’avezzanese Gaetano Lolli verrà presentato il 5 ottobre alle ore 18.00 presso la Libreria Ubik di Sulmona in Corso Ovidio 182. Dialoga con l’autore l’archeologo Carmine Malandra.

Il romanzo storico dell’ingegnere marsicano, che a pochi mesi dalla sua uscita ha festeggiato la prima ristampa continua il suo tour volto alla conoscenza della storia millenaria del Fucino con tante preziose curiosità anche tecniche sui lavori che hanno caratterizzato la più grande opera di ingegneria idraulica del tempo.

È lo stesso lago che condivide con il lettore le sue paure, le sue angosce ed il suo addio, un aspetto questo che sta incuriosendo il pubblico: Il cerchio dell’acqua lascia ampio spazio alle riflessioni, anche perché la sua lettura è lineare e la storia è chiara. Nelle pagine del romanzo scorre anche un viaggio emotivo che lo stesso lago, con un senso di amarezza sempre maggiore, percorre fino all’ultimo dei suoi giorni in cui non nasconde il suo dolore e l’incapacità di capire l’uomo per la sorte che ha scelto per lui”.

Tante sono le riflessioni e gli interrogativi che il romanzo scatena ed ancora oggi divide l’opinione pubblica e politica sulla realizzazione di questa grande opera d’ingegneria che ha interessato grandi nomi della storia, fra cui un orgoglioso e curioso Alexandre Dumas: era necessario prosciugare il Fucino? Ha portato davvero i suoi benefici? Lo stesso Lolli continua, durante le presentazioni del suo libro, a creare un interessante dibattito.

L’autore affida proprio ai pensieri e ai sentimenti del lago Fucino il compito di congiungere le storie degli uomini attraverso le varie epoche sul cui sfondo si muovono i singoli personaggi che animano le pagine di questo percorso, lungo le sponde del bacino lacustre.

“Al termine il libro non si conclude, ma lascia ampio spazio al lettore per proseguire la sua personale narrazione perché resta il tacito rapporto con il lago Fucino: un legame che non si estingue con l’acqua che defluisce nel fiume Liri a Capistrello. In questi luoghi arriva anche la storia di millenni, si confonde con altre acque e continua a scorrere, come il Fucino nei nostri giorni, nelle nostre menti, in queste pagine”. Così conclude l’archeologa Emanuela Ceccaroni, che ne ha scritto la prefazione.

Ingresso libero




I CAREER DAY DI ATENEO alla d’Annunzio

Campus di Pescara, 2 ottobre – Campus di Chieti 3 ottobre

Chieti, 1° ottobre 2024. Il Settore Career Service & Placement dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, diretto dalla dottoressa Annalisa Michetti, in collaborazione con MAW, organizza i Career Day di Ateneo, due giornate che saranno interamente dedicate all’incontro tra aziende e giovani talenti universitari. L’appuntamento è per i prossimi 2 e 3 ottobre, rispettivamente nei Campus di Chieti e di Pescara della d’Annunzio, offrendo un’opportunità esclusiva per gli studenti, quella di conoscere da vicino le diverse realtà imprenditoriali sul territorio e, per le aziende, di poter entrare in contatto con quelli che saranno i lavoratori di domani.

Durante le due giornate, gli studenti saranno guidati attraverso una serie di attività interattive e formative, curate dai relatori di MAW e dell’Università G. d’Annunzio. Il programma prevede workshop con le 22 aziende partecipanti, simulazioni di interviste con imprenditori e manager, e dei Career Game, tutte esperienze e attività che consentiranno agli studenti ma anche all’impresa di mettersi alla prova in dinamiche di gruppo simulate. In totale, saranno offerte 50 esperienze diverse, tutte pensate per preparare al meglio i partecipanti al mondo del lavoro.

“I Career Day di Ateneo qui alla d’Annunzio – spiega la dottoressa Annalisa Michetti, Responsabile del Settore Career Service and Placement di Ateneo – avranno lo stesso contenuto e le stesse modalità anche se le aziende saranno diverse. Si baseranno su un sistema di matching tra le aziende ed i candidati per fornire loro l’opportunità di entrare in contatto con i talenti, promuovere l’occupabilità dei laureati e rafforzare il legame tra l’Università G. d’Annunzio ed il territorio. Ogni Azienda, in fase di iscrizione, – aggiunge la dottoressa Michetti – ha scelto di erogare una o più delle seguenti esperienze: Career game (un’esperienza di gioco da sottoporre ai candidati), Welcome on Board (interviste ad un imprenditore o a un manager da parte dei candidati), Workshop (presentazione di un contenuto formativo da parte delle aziende) e Stand Uni-park (spazi da career day con un’interazione da parte dei candidati)”.

“Questo grande evento – sottolinea il professor Davide Quaglione, Delegato del Rettore alle attività di Palcement di Ateneo – rappresenta l’occasione per comprendere più da vicino le esigenze della cosiddetta Gen Z, destinata a diventare la maggioranza della forza lavoro nei prossimi anni. Grazie a un innovativo sistema di feedback, basato su QR Code, gli studenti e le aziende potranno esprimere il loro reciproco interesse, facilitando un matching efficace e mirato. Semplificando ma evidenziano il grande valore di queste giornate con un richiamo alla storia dell’umanità – conclude il professor Quaglione – possiamo dire che questa iniziativa del nostro Ateneo e dei suoi partner costruisce un ponte, aggiungo efficace e veloce, tra tante prestigiose aziende e gli studenti, i laureandi e i laureati del nostro Ateneo”.

Maurizio Adezio




INIZIATIVE CULTURALI

Chiesa di Sant’Anna, un programma di appuntamenti da ottobre a maggio

Pescara, 1° ottobre 2024. La chiesa di Sant’Anna di viale Bovio si apre sempre di più al pubblico. Dal 3 ottobre al 12 maggio 2025 si succederanno una serie di iniziative culturali tra incontri letterari e concerti, anche per dare la possibilità ai più giovani di esprimere il proprio talento, e nel programma – l’ingresso è sempre gratuito – entreranno presto anche le esibizioni degli studenti del conservatorio Luisa d’Annunzio. Ad annunciare le 10 date già programmate è stato oggi il vicesindaco e assessore alla Cultura Maria Rita Carota, che ha ricordato l’intervento di ristrutturazione della chiesetta finanziato dalla Sovrintendenza. Con Carota c’erano Mariarita Paoni Saccone, presidente della commissione Cultura, e Alessia Camplone, referente locale dell’associazione Anas, i cui volontari garantiscono l’apertura della chiesa al pubblico il mercoledì (dalle 9 alle 12) e il venerdì (dalle 16 alle 19).

Carota parla della chiesa come di “un gioiello che mostriamo alla città grazie ai volontari dell’Anas e fino ad oggi sono state già tante le visite, ad esempio in occasione delle ricorrenze di Sant’Anna e del Miracolo della pioggia, ma anche per il concerto di Ferragosto. Ora c’è un calendario da ottobre a maggio, tra presentazioni di libri e appuntamenti musicali che troveranno il loro luogo ideale proprio nella chiesa, un posto piccolo, raccolto, ma significativo. Ci piace”, conclude l’assessore, “l’idea di aprire la chiesa alle istituzioni e al Conservatorio, che inserirà le proprie date. Quello che è un luogo identitario della città diventa anche uno spazio per la valorizzazione dei giovani”.

“Chiunque desidera esprimersi trova nella chiesa di Sant’Anna un ‘palco’ per farlo e ringraziamo l’Anas che consente a tutti gli interessati di accedere a questa possibilità, mantenendo aperte le porte al pubblico”, commenta Paoni Saccone.

“La chiesa è perfetta per le esibizioni di musica da camera“, spiega Camplone, “e finora ci siamo concentrati su questo  ma da ora in poi il programma sarà costantemente aggiornato, con l’arricchimento che arriverà dal Conservatorio, e saranno allestite anche tre mostre, oltre agli appuntamenti già previsti. L’offerta, quindi, si amplia sempre più”, conclude Camplone sottolineando che la chiesa è meta anche di fedeli che “desiderano pregare e si ritrovano lì per recitare il Santo Rosario”. In allegato gli appuntamenti dei prossimi mesi.




AL SAFETY CAMPUS DELL’ISOLA D’ELBA

L’Università di Teramo all’evento di studio, ricerca e confronto su tematiche di protezione civile

Teramo, 30 settembre 2024. L’Università degli Studi di Teramo, con i Dipartimenti di Medicina Veterinaria e di Giurisprudenza, partecipa al Safety Campus 2024, evento di studio, ricerca e confronto su tematiche di protezione civile organizzato all’Isola d’Elba dall’Associazione Nazionale Alpini (ANA) e dal Corpo Militare Speciale dei Cavalieri dell’Ordine di Malta (A.C.I.S.M.O.M).

L’evento, che si svolge da oggi 30 settembre fino a venerdì 4 ottobre, rappresenta la fase preparatoria di Vardirex 2025 (Various Disaster Relief Exercise), l’esercitazione nazionale di protezione civile che si svolgerà proprio sull’isola la prossima primavera, con la simulazione realistica di scenari emergenziali.

La partecipazione dell’Università di Teramo si colloca all’interno del protocollo d’intesa fra l’Ateneo e l’A.C.I.S.M.O.M., corpo speciale ausiliario dell’Esercito italiano, e rientra nelle numerose collaborazioni con il IX Reggimento Alpini di L’Aquila e l’ANA nell’organizzazione in Abruzzo di esercitazioni e simulazioni di intervento in caso di emergenza.

In particolare, giovedì 3 ottobre, al Cinema Teatro Flamingo di Capoliveri, si terrà un convegno dedicato a emergenze e protezione civile che sarà presieduto nella sessione mattutina da Augusto Carluccio e in quella pomeridiana da Fulvio Marsilio, entrambi del Dipartimento di Medicina Veterinaria. Francesca Rocchi, del Dipartimento di Giurisprudenza, relazionerà sulle responsabilità penali in caso di calamità naturali; Andrea Mazzatenta, del Dipartimento di Medicina Veterinaria, parlerà della gestione della fauna selvatica tra miti e biologia.

Inoltre, nelle giornate del 3 e 4 ottobre, il Dipartimento di Medicina Veterinaria dispiegherà il Presidio Medico Veterinario Avanzato, dispositivo sanitario di soccorso in caso di emergenze.




SGUARDI DAL MARGINE

Dalla ricerca alla visione il MAXXI L’Aquila a Scanno

L’Aquila 30 settembre 2024. Le attività del MAXXI L’Aquila escono da Palazzo Ardinghelli per raggiungere il borgo di Scanno, conosciuto come “la città dei fotografi” per il grande fascino che ha esercitato su grandi maestri della fotografia del Novecento. Non poteva, quindi, che essere dedicato a questa arte Sguardi dal margine Dalla ricerca alla visione il laboratorio tenuto dalla fotografa Claudia Pajewski da venerdì 11 a domenica 13 ottobre 2024 presso lo spazio La Volta delle Idee, messo a disposizione dal B&B Il Palazzo, di Scanno.

Il workshop è gratuito e a numero chiuso; per iscriversi è necessario compilare il modulo sul sito del MAXXI L’Aquila entro domenica 6 ottobre all’indirizzo:

maxxilaquila.art/evento/sguardi-dal-margine-dalla-ricerca-alla-visione/.

Il laboratorio ha l’obiettivo di attivareun gruppo di auto-narrazione visiva del territorio della valle del Sagittario attraverso la trasmissione di competenze tecniche ed espressive, follow up e realizzazione di un prodotto finale corale, in cui il nucleo tematico del concetto di margine verrà sviluppato nelle sue molteplici declinazioni. 

La giornata di venerdì 11 ottobre (h. 15-19), dopo la presentazione del workshop e dei partecipanti, sarà dedicata all’individuazione del  tema da sviluppare e all’approfondimento del nucleo tematico del laboratorio. Nella seconda giornata, sabato 12 ottobre (h.15-19), si approfondiranno lenozioni tecniche di base inerenti lo sviluppo di una narrazione per immagini: regole compositive, inquadrature, sviluppo narrativo, attraverso le diverse fasi: pre-produzione, lavoro sul campo,  selezione delle immagini, costruzione di una sequenza, editing e presentazione del lavoro. Domenica 13 ottobre (h. 10-13/14.30-17.30) sarà il momento della pratica, con esercitazioni fotografiche nel centro storico di Scanno. Al termine delle tre giornate ciascun partecipante sceglierà un tema specifico da sviluppare in autonomia nelle tre settimane successive, con follow up individuali con la docente. Il materiale prodotto andrà a comporre una restituzione finale corale che sarà condivisa pubblicamente a dicembre 2024.Il progetto Sguardi dal margine Dalla ricerca alla visione approfondisce argomenti e riflessioni emersi durante la tavola rotonda Sguardi dal margine. Ripensare Scanno attraverso la pratica fotografica tenutasi al MAXXI l’Aquila il 4 maggio scorso nell’ambito del public program del progettoche ospitava una selezione delle fotografie di Scanno della collezione Franco e Serena Pomilio, realizzate nel secolo scorso da alcuni dei più importanti fotografi internazionali. Da Hilde Lotz-Bauer, la prima tra i grandi nomi della fotografia a Scanno, a Gianni Berengo Gardin ed Henri Cartier-Bresson, da Mimmo Jodice a Mario Giacomelli con il celebre scatto l bambino di Scanno, entrato a far parte della collezione del Museum Of Modern Art di New York




L’ARTE DI ZOINA

A Imago Mentis 2024

Chieti, 29 settembre 2024. Dal 5 al 12 ottobre 2024, per la prima edizione del festival IMAGO MENTIS, Alberto Zoina espone una scelta delle sue opere a Chieti, presso il Museo Archeologico La Civitella, via Pianell, 1. La manifestazione, centrata sugli aspetti medici e sociali delle malattie neuro-degenerative, ospita numerosi appuntamenti dedicati al valore terapeutico dell’arte. Accanto ad incontri e laboratori, la mostra di Alberto Zoina, “Il riflesso dell’anima”, offre l’occasione di seguire un percorso creativo ricco di spunti umani e spirituali. La mostra è realizzata a cura dell’associazione La Cura del Tempo, in collaborazione con il Comune di Chieti e della Direzione Regionale Musei d’Abruzzo.

Inaugurazione sabato 5 ottobre alle ore 18.00, con un incontro dedicato ai “quaderni del confinamento”, raccolta di acquerelli realizzati dall’artista durante il lockdown 2020. Conduce la conversazione Paolo Verlengia.




PREMIO DI SAGGISTICA CITTÀ DELLE ROSE

Premio a Daniela D’Alimonte per Parole d’Abruzzo

Roseto degli Abruzzi, 29 settembre 2024. Anche la Dirigente scolastica Daniela D’Alimonte tra i vincitori della 22esima edizione del Premio di Saggistica Città delle Rose.

Proprio nella serata di ieri condotta dal giornalista Antimo Amore, la pescarese D’Alimonte ha ritirato il premio per “l’autore abruzzese” presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi per il lavoro di ricerca svolto nel volume “Parole d’Abruzzo” (Ianieri edizioni) con prefazione di Giovanni D’Alessandro, parte della collana “Comete – Scie d’Abruzzo” del Direttore di collana Peppe Millanta.

Già lo scorso dicembre l’autrice aveva ritirato il premio in Campidoglio per il suo “Parole d’Abruzzo” al prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

Nella motivazione di Dante Marianacci si legge in particolare: “Daniela D’Alimonte scava nel nostro splendido dialetto abruzzese alla ricerca di preziosi reperti, 27 parole iconiche, ognuna trascritta nella grafia dialettale, in quella dell’alfabeto fonetico ricostruisce l’etimologia con le derivazioni che ne conseguono spesso dalla basi latine e greche. Si tratta di parole che molto frequentemente non trovano l’esatto corrispettivo in italiano o vanno oltre l’italiano per l’espressività che l’autrice ha ricercato non solo nei dizionari classici ma prettamente sul territorio parlando con la gente”.

“È un libro che punta al cuore delle persone perché aiuta a riscoprire la propria abruzzesità” – spiega l’autrice e a testimoniare ciò, è la grande attenzione del pubblico verso questo lavoro di ricerca.

“Parole d’Abruzzo” gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari e Parco Nazionale della Maiella.