LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Il 28 e 29 settembre musei aperti nel fine settimana e domenica 29 un trekking culturale e naturalistico da Santa Maria a mare al lungofiume Tordino. Prenotazioni entro giovedì 26 Settembre

Giulianova, 19 settembre 2024. Anche Giulianova tra le città aderenti alle “Giornate Europee del Patrimonio 2024” grazie ad un’ iniziativa promossa dall’ Assessorato alla Cultura ed organizzata dal Polo Museale Civico in collaborazione con i volontari dell’associazione “Quartiere Annunziata”.

I partecipanti all’evento saranno condotti, domenica 29 Settembre, in una passeggiata storica e ambientale nell’area urbana e naturalistica del quartiere Annunziata, per riscoprirne le modificazioni dal Medioevo a oggi, le vicende meno conosciute, i monumenti che ancora si ergono e quelli scomparsi o quasi.

La passeggiata, della durata di due ore e mezza circa, con soste in punti di interesse storico e naturalistico, prenderà vita alle 16:.30 dalla chiesa di Santa Maria a mare, la più antica della città, con il suo prezioso e misterioso portale scolpito tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento, per poi raggiungere il lungofiume Tordino. Qui si ricostruirà l’aspetto antico della bassa vallata del fiume lungo i secoli, alla ricerca delle tracce nascoste. L’evento è a partecipazione gratuita con obbligo di prenotazione al numero 0858021290 entro giovedì 26 settembre. Si raccomandano scarpe e abbigliamento comodo.  In caso di maltempo il trekking sarà posticipato a sabato 5 ottobre.

Quella di domenica 29 settembre costituisce un’edizione speciale del format di successo “A spasso! Paesaggio Museo Diffuso”, nato con le “Giornate Europee del Patrimonio” del 2022 ed ideato dal Polo Museale Civico di Giulianova, impegnato da anni nella realizzazione di attività per un più ampio accesso al patrimonio culturale del territorio.                      

Il tema italiano delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 “Patrimonio in cammino” riprende lo slogan europeo “Routes, Networks and Connections”, scelto dal Consiglio d’Europa e condiviso dai Paesi aderenti alla manifestazione, e lo amplia con una riflessione sul patrimonio culturale nella sua dimensione paesaggistica, come insieme delle stratificazioni delle testimonianze della storia, dell’arte, della tradizione, frutto di scambi e di incontri tra culture, che per secoli si sono integrati con la natura.




XV CONGRESSO DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DELLE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Campus universitario di Chieti – 19-21 settembre 2024

Chieti, 18 settembre 2024. Si terrà a Chieti, nel Campus universitario dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, dal 19 al 21 settembre 2024, il 15° Congresso Nazionale della SISMeS (Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive), che gode del patrocinio del CONI e del Comitato Italiano Paralimpico.

Sono attesi ospiti stranieri e oltre 500 iscritti da tutta Italia, metà dei quali giovani ricercatori sotto i 40 anni. Presieduta dalla professoressa Angela Di Baldassarre, docente di Anatomia umana della “d’Annunzio”, la SISMeS promuove e valorizza la ricerca e la formazione nell’ambito dell’esercizio fisico e dello sport, ne studia gli aspetti psicopedagogici e quelli relativi alla performance ed alla salute. Il Congresso, oltre che dei suoi passaggi istituzionali, vivrà un intenso programma scientifico sul tema “Ricerca e Formazione applicate alle scienze motorie e sportive” con simposi tematici, sessioni parallele diffuse in diverse aule del Campus, oltre 200 relazioni scientifiche e la Lectio Magistralis del Prof. Asker Jeukendrup (Università di Birmingham).

La cerimonia inaugurale si terrà nell’Auditorium del Rettorato, il 19 settembre alle 18:00, con l’intervento del Rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia.  Seguirà la prima Tavola rotonda sulle recenti riforme del mondo universitario con la partecipazione del prof Andrea Lenzi, Presidente Comitato Nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del prof. Antonio Uricchio, Presidente dell’Agenzia nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), e del prof. Daniele Gianfrilli, Endocrinologo e Segretario Generale del Consiglio Universitario Nazionale.

Negli altri simposi saranno affrontati temi quali: “L’educazione fisica negli anni 20 del terzo millennio”, con il prof. Nikos Digelidis, dell’Università di Tessalonica; “Politiche nazionali ed internazionali di supporto alla doppia carriera dello studente atleta”, con la prof.ssa Capranica, il dott. Montaperto, Dirigente del MUR, e Roberto Recchia, Segretario Generale del Consiglio Internazionale dello Sport Militare; “Exercise and nutrition: new perspectives for health and performance”, con il prof. Antonio Paoli e importanti nutrizionisti quali i professori Caprio e Peluso; “Green exercise: I benefici dell’esercizio fisico in ambiente naturale”, con la Prof.ssa Giovanna Calogiuri, della South-Eastern Norway University; “Innovative approaches and new trends in strength training” col prof. Marco Beato dell’University of Suffolk e la prof.ssa Piacentini dell’Università del Foro Italico.

Infine, ci sarà il simposio “Fair gender, fair play“, nel quale verrà trattato il delicato problema dell’identità di genere nello sport. Ne discuteranno l’Andrologo Francesco Lombardo, il Giuseppe Gennari, Giudice presso il Tribunale di Milano e cofondatore della Società Italiana di Biodiritto, il giornalista Claudio Arrigoni, (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport), ed il Prof. Gianluca Antonucci, aziendalista della “d’Annunzio”.

“È importante ospitare qui alla d’Annunzio il 15° Congresso della Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive – spiega la professoressa Angela Di Baldassarre, Presidente della SISMeS – non solo per l’inteso programma scientifico che vedrà tanti studiosi confrontarsi su temi di vivissima attualità ma anche per l’importanza istituzionale di una Società scientifica che, oltre ad essere impegnata in molteplici attività di studio e di ricerca, collabora attivamente con il Ministero dell’Università e della Ricerca, con il Ministero della Salute, e col Ministero dello Sport, oltre che con numerose altre Società Scientifiche e Federazioni Sportive”.   

Maurizio Adezio




SIGFRIDO RANUCCI A VASTO D’AUTORE FESTIVAL

Terza edizione

Vasto, 18 settembre 2024. Il 21 settembre dalle ore 17 apertura dei cancelli in Via Adriatica dell’Arena Ennio Morricone per l’atteso ospite, Sigfrido Ranucci, a chiudere la sezione estiva di Vasto d’autore festival 2024, nato in collaborazione con il Comune di Vasto e l’assessorato alla cultura, rappresentato da Nicola Della Gatta e l’associazione culturale Angelozzi Comunicazione Eps, con la direzione artistica di Patrizia Angelozzi. Sigfrido Ranucci, giornalista d’inchiesta e conduttore televisivo della trasmissione Report presenterà il suo ultimo libro, “La scelta” edito da Bompiani (2024).

Settembre, il mese scelto dal programma del festival all’inchiesta, alla ‘scelta’ di Sigfrido Ranucci come modus vivendi, con il coraggio e la passione, con premi importanti ricevuti. L’autore ive sotto scorta da anni. Sigfrido Ranucci dopo la data a Vasto è atteso nell’ultima giornata di Pordenone Legge.

Info programma:

Ore 17 apertura cancelli

Ore 17.15 Saluto delle autorità, Assessore alla cultura e turismo Nicola Della Gatta

Premiazione Contest fotografico, Istituto di istruzione superiore Pantini Pudente, volontari Festival Vasto d’autore premiati dal fotografo Costanzo D’Angelo e Università delle Tre Età

Ore 17.30 Incontro con Sigfrido Ranucci, a dialogare con lui, l’avvocato ed editore Antonio Cilli.

Il relatore Antonio Cilli

Avvocato, si occupa di editoria e new media: ha fondato Cittanet ( www.cittanet.it ) un network di informazione che oggi conta 25 piattaforme di glocal news. Ha creato il giornale elettronico della sua cittadina già dal 2001 ( www.sansalvo.net ) accumulando esperienza nella elaborazione di un modello editoriale glocal per l’innovazione territoriale.

IN CASO DI PIOGGIA: Auditorium Liceo Artistico Istituto di istruzione superiore Pantini Pudente, Via dei Conti Ricci Vasto. Un ringraziamento alla dirigente scolastica Anna Orsatti per la disponibilità.

Sigfrido Ranucci (Roma, 24 agosto 1961) è un giornalista, autore e conduttore televisivo. In Rai dal 1990, è stato prima inviato per le rubriche del Tg3, poi per Rai News 24, dove ha realizzato numerose inchieste sul traffico illecito di rifiuti e sulla mafia. Ha trovato l’ultima intervista al giudice Paolo Borsellino, nel settembre del 2001 è stato inviato a New York per seguire l’attentato alle Torri gemelle, poi nel 2004 a Sumatra per lo tsunami. È stato inviato nei contesti di guerra dei Balcani e in Medio Oriente dove ha realizzato inchieste sulla violazione dei diritti umani e dal marzo 2017 conduce il programma televisivo Report (Rai3), che ha ereditato dall’ideatrice Milena Gabanelli. Ha ricevuto numerosi premi per il giornalismo d’inchiesta ed è autore con Nicola Biondo del libro Il patto (Chiarelettere, 2010). Il suo ultimo libro d’inchiesta La scelta edito da Bompiani (2024).

Sigfrido Ranucci è uno di quegli uomini che coincidono in modo assoluto con il lavoro che si sono scelti. Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d’inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silLa forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo. Da queste pagine emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.




CONCERTO EVENTO DI ALEXIAN SANTINO SPINELLI

Il noto artista, accompagnato dal figlio Gennaro, si esibirà con i solisti della Scala di Milano e della Rossini di Pesaro in una serata dedicata al padre recentemente scomparso

Orsogna, 18 settembre 2024. Uno straordinario concerto di Alexian Santino Spinelli, affiancato dal figlio Gennaro, è in programma domenica 29 settembre, al Teatro De Nardis di Orsogna, con orario d’inizio alle 21. Dopo lo strepitoso successo riscosso il 10 aprile scorso, in occasione della loro esibizione alla Scala di Milano, Santino e Gennaro Spinelli proporranno lo stesso repertorio in Abruzzo, nell’ambito di un concerto unico ed esclusivo, che sarà un omaggio alla figura Gennaro Spinelli, il padre di Alexian, nato proprio ad Orsogna, il primo gennaio 1937 e recentemente scomparso. Un uomo, il padre di Santino, deportato ed internato dai fascisti, insieme alla sua famiglia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Orsogna è peraltro il primo Comune italiano ad avere riconosciuto il Samudaripen, ovvero il genocidio di Rom e Sinti, con un’apposita delibera pubblica.

Il concerto vedrà inoltre protagonisti l’altra figlia di Alexian, Evedise, una virtuosa arpista che sarà l’ospite d’onore dello spettacolo, i solisti della sezione Anpi della Scala (Francesco Lattuada e Thomas Cavuoto, viole; Gabriele Garofano, violoncello; Omar Lonati, contrabbasso),  i solisti della prestigiosa Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro (Marco Bartolini, Paride Battistoni e Lavinia Tassinari, violini; Noris Borgogelli, viola; Luca Bacelli, violoncello). Un ensemble etno-classico che proporrà musica Rom in chiave etno-sinfonica con composizioni originali di Alexian Santino Spinelli, musiche della tradizione Rom e brani di celebri compositori europei che si sono ispirati al mondo Rom.

Un percorso artistico unico e suggestivo, che a Milano ha incantato il pubblico del Teatro alla Scala, come dimostra la lunga standing ovation riservata ai musicisti. Un concerto, quello di Orsogna, che appare dunque assolutamente imperdibile. L’evento si inserisce nell’ambito della 31^  edizione della manifestazione “Amico Rom”, che contempla, dal 29 settembre al 5 ottobre, un concorso con relative premiazioni, esibizioni musicali, eventi culturali e celebrazioni che coinvolgeranno le città di Lanciano, Orsogna, San Vito Chietino, Pescara e Castel Frentano. Il concerto di Orsogna è promosso dalla Proloco e dal Comune di Orsogna,  dall’Associazione Them Romanò, dall’UCRI, dall’Anpi Scala, dall’Istituzione Sinfonica Rossini e dalla casa discografica Compagnia Nuove Indye (CNI).




RIAPRE IL GIARDINO BOTANICO

Dopo i lavori di restauro a Campo Imperatore

L’Aquila, 18 settembre 2024. Dopo un restauro durato oltre 4 anni, è stato riaperto il Giardino alpino botanico “Vincenzo Rivera” dell’Università dell’Aquila, situato a Campo Imperatore, a un’altitudine di 2117 metri sul livello del mare.

Presenti, al taglio del nastro, il Rettore UnivAQ Edoardo Alesse; il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio; la presidente del Tar Abruzzo Germana Panzironi; il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Sisma 2016 Vincenzo Rivera, pronipote dell’omonimo professore di Botanica a cui è intitolato il giardino;  il Tenente Colonnello Marta De Paulis, comandante del reparto Carabinieri Biodiversità dell’Aquila; il presidente del CAI L’Aquila Ugo Marinucci; la professoressa Loretta Pace, docente di Botanica all’Università dell’Aquila. La cerimonia è stata intervallata dai brani eseguiti dal coro dei Carabinieri- Forestali diretto dal brigadiere Leonardo Di Battista.

“È un giorno importante per il nostro Ateneo” ha affermato Edoardo Alesse “Ci sono voluti oltre quattro anni ma è un tempo dovuto al fatto che i lavori a quota 2200 metri procedono con difficoltà. Questa è una struttura unica nel suo genere, che consente di fare studi in un ecosistema di alta quota. È un bene prezioso, che dobbiamo valorizzare; e lo faremo in collaborazione con le altre istituzioni territoriali, dai Carabinieri-Forestali al CAI a tutti i portatori di interesse della nostra montagna. Ci tengo a sottolineare come i lavori siano stati effettuati con risorse dell’università, a dimostrazione della forte volontà dell’ateneo di ripristinare questo luogo così importante”.

I lavori di ristrutturazione, curati dall’ingegner Francesco Giancola, hanno riguardato principalmente l’adeguamento sismico e energetico dell’edificio e anche una rifunzionalizzazione degli spazi interni: “Abbiamo cercato di realizzare un edificio il più possibile rispettoso della normativa antisismica vigente” ha spiegato l’ingegner Giancola “Oltre ai rinforzi strutturali, sono stati rifatti ex novo gli impianti, ricorrendo a soluzioni tecnologiche innovative come il riscaldamento a pavimento a radiante elettrico e al fotovoltaico con batteria di accumulo. L’edificio è stato completamente isolato, per proteggerlo dall’umidità, e dotato di un nuovo tetto in legno che ha sostituito quello precedente in cemento armato”.

Con i lavori è stato creato un nuovo ambiente al pian terreno, adibito a aula studio, completamente accessibile. Il Giardino è un luogo di attività di ricerca rivolte alle specie e dalle comunità vegetali dei settori altitudinali, dove vengono effettuati studi applicativi sulla propagazione gamica e agamica (propagazione in vitro) finalizzati alla riproduzione di piante rare o di particolare interesse ambientale, fitoterapico e etnobotanico. Dall’estate del 2009, nel giardino è presente una stazione di monitoraggio aerobiologico finalizzata allo studio delle particelle biologiche aerodisperse quali pollini e spore fungine.

Il giardino ospita anche seminari per studenti e docenti, convegni, stage e conferenze aventi per tema la biodiversità, con particolare riguardo alla flora, alla vegetazione e alla fauna di altitudine.

Cenni storici

Il Giardino Alpino “Vincenzo Rivera” di Campo Imperatore si trova sul versante meridionale di Monte Aquila, nel settore occidentale del Gran Sasso d’Italia, vicino al passo che collega Campo Imperatore ai tre Valloni, a 2.117 metri sul livello del mare. Si estende su una superficie di 3500 metri quadrati. Fondato nel 1952 dal professor Vincenzo Rivera, docente di Botanica presso l’Università di Roma e primo rettore dell’Università dell’Aquila, oggi il giardino è gestito dalla sezione di Scienze ambientali del Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (MESVA) dell’Università degli Studi dell’Aquila, in collaborazione con il reparto dei Carabinieri-Biodiversità dell’Aquila. Il Giardino Alpino è stato riconosciuto di interesse regionale dalla regione Abruzzo, ai sensi della legge regionale 35 del 9 aprile 1997 dedicata alla tutela della biodiversità vegetale e gestione dei giardini e orti botanici. Nel Giardino Alpino vengono coltivate le piante degli habitat altitudinali dell’Appennino centrale che vivono oltre il limite della vegetazione arborea in un ambiente molto selettivo a causa delle bassissime temperature, della forte irradiazione solare, dei venti spesso violenti e del prolungato innevamento. All’altitudine di 2.117 metri sul livello del mare, la stagione vegetativa è brevissima, inferiore in media ai 130 giorni per anno. Nel Giardino Alpino sono presenti circa 300 specie vegetali autoctone, molte delle quali rare e vulnerabili, numerosi endemismi e rettili glaciali. Le piante sono state collocate sia all’interno di aiuole dedicate alle diverse famiglie botaniche sia in aree dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti di altitudine come pascoli, roccere, brecciai. Vicino a ogni specie vegetale, è posizionato un cartellino in cui è indicato il nome scientifico, il nome italiano, la famiglia di appartenenza, l’habitat e la distribuzione geografica.




EN PLEIN PER NICOLETTA E GIUSEPPINA FAZIO

Seconda edizione del concorso di poesia “mediterranea” di marina di Ragusa. Primo e secondo posto per le sorelle lancianesi, poetesse e giornaliste

Lanciano, 16 settembre 2024. Le poetesse e giornaliste lancianesi Nicoletta Fazio e Giuseppina Fazio, titolari dell’Agenzia Scribo, si sono aggiudicate rispettivamente il primo e il secondo posto assoluti alla II Edizione del Concorso nazionale di Poesia Mediterranea di Marina di Ragusa, frazione del capoluogo di provincia siciliano di Ragusa, indetto nell’ambito del Mazzarelli Art Festival, rassegna ricca di appuntamenti e dedicata al cinema, alla musica e ai libri, che si è svolta dal 30 giugno al 14 settembre 2024, e il cui direttore artistico è il regista Antonio Carnemolla.

I risultati sono stati resi noti ieri l’altro, alle 21:30, durante la cerimonia di premiazione che ha avuto luogo in piazza Torre, a Marina di Ragusa. Le opere sono state selezionate da una giuria altamente qualificata, composta da Dolores Carnemolla, giornalista e autrice, da Giuseppe Traina, professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Catania, e dalla docente di Lettere Flora Monello, che si occupa anche di filologia, critica letteraria e comunicazione.

Nicoletta Fazio ha conquistato il podio con la poesia dal titolo “Da una chiacchierata con Giuseppe Rosato”, dedicata al noto e illustre poeta lancianese, che ha ottenuto negli anni svariati riconoscimenti, tra i quali è risultata vincitrice della prima edizione del Premio “Benedetta Pendini” di Padova. Giuseppina Fazio, invece, si è classificata seconda con il testo “Io non so perché”, che trae spunto dai racconti realistici, eppure visionari, narratile dal nonno di origini siciliane, nato ad Augusta, in provincia di Siracusa, suggestiva città-isola completamente circondata dal mare. 




START CAMP 2024

Alla d’Annunzio la prima edizione. Campus universitario di Pescara – 16/20 settembre 2024

Chieti, 16 settembre 2024. L’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e Innovalley Open Innovation Hub organizzano la prima edizione dello Start Camp, una settimana di formazione immersiva dedicata alla creazione di start up innovative e allo sviluppo imprenditoriale. L’iniziativa, che si terrà da oggi a sabato prossimo 21 settembre, presso l’aula 28 del Campus di Pescara, è l’occasione per gli studenti di ogni corso di laurea di acquisire competenze sullo start up di impresa e lo sviluppo imprenditoriale di progetti innovativi.

Le attività di formazione si svolgeranno sotto la supervisione scientifica della professoressa Gilda Antonelli, docente di Organizzazione aziendale presso il Dipartimento di Economia della d’Annunzio. I trenta candidati ammessi alla prima edizione avranno modo di sviluppare, in squadre costituite ad hoc, le idee innovative proprie o di altri colleghi, con l’obiettivo di trasformarle in imprese.

I docenti e gli esperti esterni prediligeranno un approccio pragmatico alla redazione del business plan – vero strumento a garanzia della sostenibilità di lungo periodo delle iniziative imprenditoriali – e all’approfondimento delle competenze trasversali necessarie ad intraprendere percorsi imprenditoriali.

Le sessioni formative quotidiane spazieranno dall’introduzione ai modelli di business, allo sviluppo delle competenze trasversali necessarie all’imprenditoria, fino all’analisi di mercato, le diverse forme giuridiche d’impresa, la pianificazione economica e finanziaria, le strategie di finanziamento, la redazione del business plan e la preparazione dell’elevator pitch.

Sabato, 21 settembre, ai partecipanti verrà  fornito un ulteriore valore aggiunto poiché potranno presentare le loro idee di impresa ad un parterre di esperti (Arcangelo Merla – Delegato al TT della “d’Annunzio”, Alessandro Marra – professore e spin-off owner dell’Ateneo, Manuela Tansella – Global Director Business Process Aptar,  Daniele Scoccia – Archangel Adventure, Matteo Lega – Senior Scientist Fater; Spa, Massimo Cesarino – Presidente sezione Servizi Innovativi di Confindustria Medio Adriatico) dai quali otterranno consigli per rafforzare, modificare o re-indirizzare il proprio business. 

L’evento si concluderà con un aperitivo dell’innovazione, al quale parteciperanno anche alcune delle start up innovative nate dalle precedenti edizioni di Start Cup. Alla fine della settimana i partecipanti svolgeranno un tirocinio presso una Start up innovativa abruzzese per sperimentare le sfide e vivere l’entusiasmo e la passione che caratterizza organizzazioni così peculiari. Tutti i gruppi che vorranno partecipare a StartCup Abruzzo 2024 avranno a disposizione consulenza one-to-one sul proprio business plan.

Maurizio Adezio




INCLUDI_AMO_CI

I sentieri della pedagogia verso infiniti traguardi possibili

Atri, 16 settembre 2024. Un sabato mattina intensissimo, nella splendida cornice del Teatro comunale di Atri, è stato quello che ieri l’altro ha dato il via alle attività formative rivolte prevalentemente al mondo della scuola e di grande interesse anche per famiglie e operatori che si confrontano ogni giorno con l’autismo o per meglio dire, gli autismi.

L’evento, dal titolo evocativo “I sentieri della pedagogia verso infiniti traguardi possibili”, ha richiamato l’attenzione di numerose autorità civili, scolastiche, associative e realtà dell’imprenditoria sociale e sociosanitaria.

“INCLUDI_AMO_CI” questo il titolo del convegno che ha posto al centro l’inclusione e con essa i percorsi innovativi per una scuola inclusiva: “PEI e didattica inclusiva secondo le modifiche del D.L. 153/23”; alcuni tra i massimi esperti in Italia hanno trattato ieri questo delicato argomento che troppo spesso si impone alla nostra attenzione.

La Prof. Evelina Chiocca, il Prof. Fabio Filosofi, il Prof. Raffaele Iosa ed il Prof. Vincenzo Antonio Gallo, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, dell’Assessore comunale al Sociale Alessandra Giuliani e di Dario Verzulli, Presidente di Autismo Abruzzo APS, hanno offerto alla vasta platea intervenuta una accurata disamina dell’excursus normativo italiano e della situazione della, ancora, ottima scuola italiana.

Nonostante il ritmo serrato degli interventi, vi sono stati momenti di forte interazione con le Dirigenti scolastiche e le docenti intervenute, i relatori hanno più volte richiamato la loro attenzione su casi reali e sulla condivisione di soluzioni inclusive, stigmatizzando i comportamenti escludenti che, purtroppo, si rilevano con una certa intensità nella scuola italiana, anche a causa di provvedimenti normativi inadeguati e talora confliggenti con norme di rango superiore evidentemente già presenti nell’Ordinamento.

La prof.ssa Evelina Chiocca, Presidente del Coordinamento nazionale insegnanti di Sostegno e della neonata Federazione Osservatorio 182, ha posto una domanda alla platea “Il percorso personalizzato per l’alunno disabile è così difficile da comprendere?” E ancora, ha dichiarato “bisogna lavorare sulla cultura del compito coerente alla capacità degli studenti” perchè “bisogna fare riferimento alle capacità dell’alunno non alla sua disabilità.”

Fabio Filosofi, ricercatore post-doc in Pedagogia sociale presso l’Università degli Studi di Trento ha dimostrato come “le abilità sociali sono la base per l’apprendimento, in quanto è la narrazione che ci apre alla possibilità di incontrare mondi diversi, la narrazione è già inclusione perché se noi ascoltiamo l’altro da noi siamo nell’inclusione.”

Filosofi ha sottolineato che si parla di bisogni specifici e non speciali!

L’intervento del Professor Raffaele Iosa, psicologo e già Direttore Didattico presso USR del Veneto e dell’Emilia Romagna, ha reso alla platea dati che non lasciano indifferenti nella grave crisi che il sistema educativo italiano sta attraversando. Non si può non notare che ci sono 315.000 ragazzini disabili nella nostra scuola.

Il prof Iosa ha più volte invitato la platea a riflettere sulla frase “meglio un pò malato che bocciato”, si crea un assistenzialismo che non giova all’allievo disabile, vi è un potenziale inesplorato e inespresso che invece dovremmo andare a cercare.

Il professor Vincenzo Antonio Gallo, docente di Didattica dell’inclusione presso l’Università degli Studi del Molise ha parlato di “prove differenti non differenziate” e di come l’universal design for learning valorizza TUTTI; la novità dell’universal design for learning è che tutto viene previsto a monte e non quando si scopre di avere un alunno disabile.

La classe va accompagnata all’apprendimento cooperativo, ad esempio con il lavoro di coppia noto come apprendimento informale.

Infine l’intervento del professor Dario Ianes, Ordinario di Pedagogia speciale e Pedagogia dell’inclusione presso Libera Università di Bolzano che ha sottolineato subito che “la struttura Organizzativa normativa è ottima ma le persone svolgono scorrettamente il compito.” Ianes ritiene che “non è sano continuare ad usare una struttura distorta e distorsiva, occorre invece abilitare i contesti, dare competenze anche abbastanza semplici.” “Lo speciale è dentro la normalità”, ha affermato infine Ianes.

I lavori sono stati moderati da Chiara Ciminà, componente del Consiglio Direttivo di Autismo Abruzzo e deus ex machina dell’emergente Laboratorio di Comunità Ca.Fè a San Nicolò a Tordino nel Comune di Teramo.

Ricordiamo che il periodo del corso di formazione di 4 giorni si terrà ad Atri dalle 15 alle 18 nei giorni 23, 24, 25 e 26 settembre p.v. presso l’Aula Magna del Liceo “L. Illuminati” di Atri (TE) che ringraziamo di cuore per la disponibilità e la grande collaborazione. L’evento di presentazione si terrà nuovamente il prossimo 12 ottobre a L’Aquila presso la sala Ipogea del Consiglio regionale, invitiamo tutti coloro che non hanno potuto partecipare all’evento di ieri a registrare la propria iscrizione prima possibile al seguente link:

https://landing.scuolawebinar.it/includiamoci

Il periodo del corso di formazione aquilano, sempre di 4 giorni con 3 ore di lezione quotidiane dalle 15,00 alle 18,00 avrà luogo il 14, 15, 16 e 17 ottobre presso l’Aula magna I.I.S. “Amedeo D’Aosta” L’Aquila.

E’ doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo grande successo: in primis il nostro Angelo Chiodi, socio e componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione, Claudia Frezza referente dell’Associazione per le tematiche scolastiche, Scuola Webinar, partner del Progetto tramite l’agenzia SINTAB e in particolare Francesco La Vella, che ha curato mirabilmente l’evento in tutti gli aspetti organizzativi con il riconoscimento dei crediti formativi e infine l’Amministrazione comunale di Atri per aver messo a disposizione gli spazi del Teatro e per averci affiancato in tutto il percorso, un grazie particolare all’Assessore Giuliani e alla Dirigente del settore sociale dott.ssa Lara Nespoli.

INCLUDI_AMO_CI è una delle azioni previste nell’ambito del progetto “autismo al centro” del quale Autismo Abruzzo APS è promotrice e partner; il progetto è finanziato da Regione Abruzzo con DGR n. 101 del 28.02.23 “interventi ed iniziative dedicate alle persone con disturbo dello spettro autistico, di cui al fondo per l’inclusione delle persone con disabilità”.




UNA MOSTRA PER FILANDRO VICENTINI

Un plurilaureato che si dedicò in particolare alla ricerca medica

Chieti, 15 settembre 2024. Inaugurazione mercoledì 18 settembre “Filandro Vicentini, la ricerca medica a Chieti nella seconda metà dell’800”: una mostra per onorare un personaggio di enorme spessore e insieme per valorizzare, ulteriormente, l’enorme patrimonio storico e culturale che il Museo universitario dell’ateneo Gabriele d’Annunzio ha raccolto negli anni, diventando un punto di riferimento per la collettività non solo abruzzese.

Questo, in estrema sintesi, è il significato della mostra temporanea dedicata allo scienziato e letterato Filandro Vicentini (Fara Filiorum Petri, 1836 – Chieti, 1927) che sarà inaugurata mercoledì prossimo a Chieti. Vicentini è stato un personaggio incredibilmente importante nella storia della medicina e non solo: per lui la dicotomia che, troppo spesso, separa il sapere umanistico da quello scientifico non aveva alcun senso, tanto che conseguì nello stesso anno, il 1855, sia la laurea in Belle Lettere e Filosofia sia quella in Scienze Matematiche arricchendo poco dopo il proprio patrimonio culturale con la laurea in Medicina (1860) e la licenza in Chirurgia (1862).

Nella sua operosa vita è stato sia insegnante sia medico e ricercatore. Si è occupato in particolare di ricerca microbiologica e ha a lungo studiato la flora del cavo orale con pubblicazioni (corredate da disegni che sono vere e proprie opere d’arte) anche e soprattutto all’estero, dov’era stimatissimo. Il sodalizio tra questo antico scienziato e il Museo universitario nasce dalla donazione che i tre fratelli Finizio, Francesco Saverio, Marina e Gian Carlo (quest’ultimo purtroppo nel frattempo scomparso), discendenti di Vicentini, hanno voluto donare in memoria del loro avo.

Una “miniera” di reperti di altissimo livello, tra strumenti, documenti, corrispondenza, appunti e tanto altro ancora. Un materiale sul quale sono in corso studi che richiederanno anni per essere completati. Ma intanto il Museo onora Filandro Vicentini con una esposizione temporanea della Donazione Finizio, con la pubblicazione di un quaderno e con il previsto inserimento di alcuni reperti nella collezione permanente.

L’inaugurazione della mostra Filandro Vicentini, la ricerca medica a Chieti nella seconda metà dell’800 è in programma mercoledì 18 settembre prossimo alle 18:00, presso il Museo universitario di Chieti, alla presenza dei fratelli Finizio. Interverranno: Liborio Stuppia, Magnifico Rettore dell’Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara; Francesco Cipollone, Direttore del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento – UdA; Diego Ferrara, Sindaco di Chieti; Paolo Pitetti, Sindaco di Fara Filiorum Petri; Lucilla Gagliardi, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Chieti; Luigi Capasso, Direttore del Museo universitario – UdA. Un appuntamento da non perdere.




ITALIANI D’ARGENTINA sguardi corpi opere

Presentato in Senato il progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro che ha vinto il bando “Progetti speciali” per il Teatro del Ministero della Cultura

L’Aquila, 15 settembre 2024. Al via Italiani d’Argentina – sguardi, corpi e opere, iniziativa che ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura di Progetto Speciale 2024 per il teatro. Alla conferenza stampa, che si è tenuta mercoledì 11 settembre in Senato, erano presenti il deputato Guerino Testa, i senatori Etelwardo Sigismondi e Guido Quintino Liris, il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo Giorgio Pasotti e il direttore del Teatro del Sangro Stefano Angelucci Marino. Il progetto, ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, vede tra i suoi partner la Regione Abruzzo, il Comune dell’Aquila, il Teatro Stabile d’Abruzzo, l’Ambasciata Argentina/Casa Argentina di Roma, l’Agita e l’Università degli Studi dell’Aquila.

Italiani d’Argentina si propone come un momento unico di riflessione per artisti, studiosi, giornalisti, studenti di varie parti del mondo, che si incontreranno per iniziare a ricercare nuove chiavi di lettura che vadano oltre la tradizione e che permettano di costruire possibili scenari della contemporaneità. Fino al 26 settembre, nel Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, si daranno appuntamento drammaturgie di autori italiani e italoargentini classici e contemporanei, messi in scena da registi e attori argentini, italoargentini e italiani, selezionati fra quelli di maggiore interesse culturale e spettacolare, per raccontare attraverso eventi internazionali, spettacoli teatrali, campus formativi, convegni e incontri, la cultura italiana e la sua vitalità nel panorama mondiale. “Si tratta di scoprire, conoscere e riconoscere l’Italia che è fuori dall’Italia”,ha spiegato Stefano Angelucci Marino, direttore artistico del Teatro del Sangro.

Ruben Pires, regista e docente teatrale di Buenos Aires, con l’attrice e musicista Marina Tamara Kohanoff, mostrerà le sue regie di El Organito (venerdì 20 settembre ore 18:00) e Stéfano (martedì 24 settembre ore 21:00) di Armando Discepolo, autore italoargentino degli anni Trenta, capofila del grottesco criollo e unanimemente considerato uno dei padri del teatro nazionale. Ruben Pires sarà anche il protagonista di un campus formativo per attori professionisti sul romanzo Rosaura alle dieci di Marco Denevi, scrittore italoargentino di intrecci tra il mistero e il poliziesco.

Luis Longhi, attore, musicista e regista italoargentino, presenterà lo spettacolo Todos los pájaros que me saludan tienen la sonrisa de Gardel (martedì 17 settembre ore 21:00). Scritto e diretto da Sebastian Irigo, è la storia di un giovane artista in cerca di ispirazione, con l’unica bussola esistenziale rappresentata dal padre Antonio, un immigrato italiano, musicista, arrivato giovanissimo in Argentina.

Agustina Toia e Severo Callaci, attori e registi italoargentini della città di Rosario, presentano l’opera pluripremiata in America Latina e in Europa Le Giovanne (una eresia cosmica), una sequenza di storie e di quadri scenici dall’atmosfera surreale (venerdì 20 settembre ore 21:00). In scena una successione di donne, ognuna di una diversa nazionalità ma tutte rispondenti al nome “Giovanna”, tutte vittime di violenze, offese e umiliazioni ma, allo stesso tempo, un unico modello di donna che vuole conquistare la libertà, che vuole far sentire il suo grido di ribellione.

Completano l’offerta di spettacoli per “Italiani d’Argentina” Desaparicion (lunedì 16 settembre ore 21:00) della compagnia Mutamenti di Caserta, Elisabetta e Limone di Juan Rodolfo Wilcock della compagnia Tre Mestieri di Messina (giovedì 19 settembre ore 21:00), Arturo lo chef in Sudamerica del Teatro del Sangro (sabato 21 settembre ore 21:00) e Stéfano di Armando Discepolo del Teatro Stabile d’Abruzzo (mercoledì 18 settembre ore 21:00).

Parallelamente al programma di spettacoli serali, dal 15 al 20 settembre, a L’Aquila saranno ospitati otto spettacoli dei ragazzi per i ragazzi, otto scuole di teatro da tutta Italia che, nel campo del teatro educazione, presenteranno i loro lavori originali sul tema largo della italianità in Argentina. Ogni gruppo-scuola sarà a L’Aquila per tre giorni, partecipando a laboratori tematici ed eventi collegati alla manifestazione principale. Questo grande coinvolgimento delle scuole sarà diretto e curato da Rossella Gesini e Salvatore Guadagnuolo e realizzato in collaborazione con AGITA, associazione leader del settore teatro – educazione, con l’obiettivo di promuovere la cultura teatrale-artistica nella scuola e nel sociale, di valorizzarne le espressioni richiamando l’attenzione collettiva – e non solo degli addetti ai lavori – verso un fenomeno diffuso nel nostro Paese e di estremo interesse. 

In videocollegamento dall’Argentina interverranno Nicolás Ferraro, autore italoargentino già finalista al Premio Extremo Negro e al Dashiell Hammett Award, che dialogherà con il giornalista della Stampa Giorgio Ballario (martedì 17 settembre ore 18:00), e Patricia Zangaro, importantissima drammaturga italoargentina le cui opere sono state tradotte in francese, inglese, portoghese e italiano, che dialogherà con Sergio Colella, esperto nei settori dell’educazione e della formazione in ambito scolastico (mercoledì 18 settembre ore 18:00).

Nel Foyer del Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila sarà allestita una mostra di fotografie, documenti, cimeli e materiale filmico dal titolo “Le donne Italiane in Argentina”. La mostra sarà presentata in collaborazione con Casa Argentina – l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Argentina a Roma – ed è curata direttamente dal Comites (Comitato Italiani all’Estero) della città di Rosario in Argentina.

Il programma di “Italiani d’Argentina” sarà completato da presentazione di libri, tavole rotonde, proiezione di cortometraggi e da un ciclo di incontri, a cura del Teatro del Sangro, sulle figure e le opere di Roberto “Tito” Cossa, Lucio Fontana, Armando Discepolo, Daniel Veronese e Marco Denevi.




MUSICA PHILOSOPHALIS CLERICI VARIANTES

Evento a cura di Fairy Consort

Chieti, 14 settembre 2024. Esplorazione della musica come veicolo di informazione e formazione spirituale, come veicolo o strumento di contatto con piani sottili e trascendenti mediante il suono e l’armonia.

Gran parte del programma è costituito da canoni, che riconoscono al loro interno una base numerica di significato simbolico ed una cifra, una chiave misteriosa detta enigma che consente lo sviluppo di un brano a più voci a partire da una sola melodia: ascolteremo canoni a specchio, cancrizzanti, a intervalli variabili, eccetera.

Luogo ideale, esso stesso simbolo, è la chiesa a pianta ottagonale di S. Maria del Tricalle, costruita sulle vestigia del tempio di Diana Trivia all’incrocio di tre strade: numeri anche qui, che secondo Fludd sono ‘Divina armonia’.

Il concerto, eseguito su copie fedeli di strumenti d’epoca, è inserito nelle attività di valorizzazione del monumento a cura del Giardino delle Pubbliche Letture in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara.

Clerici Variantes

Luca Dragani – flauti dolci, viola da gamba, arpa gotica

Marco Giacintucci – violino barocco, viella

Luigi Polsini – viella, liuto, salterio, viola da gamba

Letture di Emanuela Dimaggio

Musiche di Machaut, Farmer, Iachet, Maier, Kircher, Bach, Mozart




LE NOZZE DI FIGARO DI WOLFGANG AMADEUS MOZART

Opera realizzata in collaborazione con il programma Erasmus+.

Teramo, 14 settembre 2024. Questo straordinario progetto coinvolge non solo talentuosi studenti provenienti dalla Polonia e dalla Romania, ma anche gli studenti del nostro Conservatorio, uniti in un’esperienza formativa e artistica di grande rilievo.

L’opera sarà rappresentata in due date imperdibili:

•             oggi, 14 settembre presso il Teatro di Atri

•             domani, 15 settembre presso il Teatro delle Energie di Grottammare

Questo evento rappresenta un’opportunità eccezionale per il pubblico di assistere a una produzione di alto livello, frutto del lavoro congiunto di giovani artisti internazionali e locali sotto la guida di docenti del Conservatorio Braga di Teramo. L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso didattico volto a favorire lo scambio culturale e l’integrazione tra studenti di diversi paesi europei e del nostro territorio.

Celebrazione dell’arte e della cultura, dove la musica diventa ponte tra nazioni e strumento di dialogo e crescita reciproca.




CANTIERE APERTO II^ Edizione

Arte contemporanea, musica e poesia  dalla mattina al tramonto. Oggi, 14 settembre 2024 dalle 12 alle 18 ingresso libero

Loreto Aprutino, 14 settembre 2024. Al via oggi, 14 settembre, dalle ore 12 alle 18, a No Man’s Land ( Loreto Aprutino Pe), Cantiere Aperto,  la rassegna di arte contemporanea, musica e poesia promossa dalla Fondazione No Man’s Land a cura di Zerynthia – Associazione per l’Arte Contemporanea OdV in collaborazione con Aware – Bellezza Resistente, con il Patrocinio del Comune di Loreto Aprutino.

Cantiere Aperto è l’evento più rappresentativo di un’intensa programmazione annuale di No Man’s Land che si propone come modello di cambiamento sociale ed etico, ripetibile in qualsiasi luogo del mondo, la cui parola d’ordine è accoglienza. La rassegna di arte musica e poesia si svolge in un’intera giornata tenendo uniti i diversi linguaggi dell’arte e invitando un più vasto pubblico a partecipare.

Partecipano: Ospite speciale l’artista Bruna Esposito (Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 1999 Padiglione Italia), Michelangelo Lupone e Licia Galizia, Jonida Prifti (poesia), Filippo Balestra (poesia), Anna Spasic ( poesia), Gennaro Spinelli (musica), Gipsy Rufina (musica), Malix (musica), Linbo (musica), Gaia Mobilj (musica).

Cantiere Aperto – II edizione inaugurerà con la nuova installazione permanente site-specific di Michelangelo Lupone con Licia Galizia, Al vento, e proseguirà tra il bosco di noceto e il giardino della Fondazione con le performance di musicisti e poeti insieme a momenti di dialogo e approfondimento con il talk.  L’installazione tattile e sonora, Al vento, nasce dall’osservazione del luogo come “Terra di Tutti” e dai particolari tronchi segnati sulla corteccia che rimandano  al “Dictionnaire” di Yona Friedman. “L’obiettivo – affermano gli artisti – è la realizzazione di un intervento che si inserisce con estrema delicatezza nell’impianto naturalistico offrendo al visitatore la possibilità di dialogare intimamente e con discrezione con l’albero e la natura circostante.” La struttura lignea che viene comunemente utilizzata per direzionare correttamente la crescita del tronco dell’albero, verrà sostituita da Lupone e Galizia con due strutture cilindriche sulle quali si svilupperanno due lastre di alluminio corten. Con l’aiuto della tecnologia alimentata da un piccolo pannello solare, il visitatore azionerà con il solo tatto una particolare melodia. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Centro Ricerche Musicali CRM.

L’idea del progetto No Man’s Land (NML) a Rotacesta è frutto di una lunga conversazione tra Yona Friedman (l’architetto delle utopie realizzabili) e Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier (Zerynthia). La Fondazione NML (di cui Friedman sarà il primo presidente onorario) nasce nel maggio 2016, in circa due ettari di terreno agricolo: un luogo di libertà, di condivisione, di arte e di natura. Seguendo la filosofia di Friedman, i partecipanti ai progetti creano un dialogo aperto attraverso interazioni e interventi artistici condividendo idee, bisogni e pensieri. Questa frazione di Loreto Aprutino tra gli uliveti e i vigneti del retroterra pescarese ospita la Fondazione No Man’s Land, la terra che non appartiene a nessuno perché è di tutti.




TOP SCHOLARGPS

La professoressa Maria Martuscelli nella classifica

Teramo, 13 settembre 2024. Maria Martuscelli, professore associato di Tecnologie alimentari all’Università degli Studi di Teramo, è stata classificata nel top 0,5% di tutti gli studiosi del mondo secondo la classifica ScholarGPS.

ScholarGPS è l’azienda californiana che applica intelligenza artificiale, data mining, machine learning e altre tecniche di data science al suo database di oltre 200 milioni di pubblicazioni e 3 miliardi di citazioni per classificare oltre 30 milioni di studiosi e 55.000 istituzioni in tutto il mondo.

Il riconoscimento come Top Scholar by Expertise è assegnato a Maria Martuscelli grazie ai risultati ottenuti durante la sua carriera per pubblicazioni, impatto e qualità dei contributi accademici.

In particolare, Maria Martuscelli si colloca al 33° posto nella graduatoria globale degli studi sulle amine biogene, un campo di ricerca di grande rilevanza per la sicurezza e la qualità degli alimenti e l’Università di Teramo si attesta al 4° posto nella classifica mondiale delle Istituzioni accademiche dedicate agli studi su amine biogene.

Fra i quattro docenti italiani classificati TopScholars in questa specialità, inoltre, due sono proprio dell’Università di Teramo, perché oltre a Maria Martuscelli compare nella classifica anche la professoressa Giovanna Suzzi, docente dell’Ateneo ora in pensione.




VIOLENZA DI GENERE, la d’Annunzio attiva un insegnamento

Imparare a riconoscerla, a prevenirla e a contrastarla

Chieti, 13 settembre 2024. A partire dall’anno accademico 2024-2025, l’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara attiva il primo insegnamento specifico dedicato al tema della violenza di genere. Il corso Violenza di genere: comprensione, prevenzione e contrasto, è stato progettato nell’ambito della collaborazione che la d’Annunzio da anni ha stabilito con istituzioni pubbliche e del privato sociale del territorio.

Il nuovo insegnamento ha l’obiettivo di fornire agli studenti conoscenze e competenze multidisciplinari sul riconoscimento, sulla prevenzione e sul contrasto del fenomeno della violenza di genere. Il corso si terrà nel secondo semestre (dal 24 febbraio 2025) presso il Campus di Chieti, articolato in 72 ore di lezioni frontali, tenute da docenti di Psicologia Clinica e Psicologia Sociale dell’Ateneo e da tre Magistrati (del Tribunale di Pescara, della Procura di Pescara e della Procura di Chieti), con il coordinamento della prof.ssa Maria Cristina Verrocchio, docente di Psicologia Clinica del Dipartimento di Psicologia e titolare del corso.

Sono previste lezioni seminariali, con professionisti del territorio che lavorano nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere. Ampio spazio sarà dedicato alla presentazione e discussione di casi. Aperto a tutte le studentesse e agli studenti dell’Ateneo dei corsi di laurea magistrale o a ciclo unico, il nuovo corso affronta il tema con un approccio multidisciplinare: la violenza di genere sarà contestualizzata in tutte le sue declinazioni all’interno del contesto storico, sociale e politico; saranno analizzati i fattori di rischio e i fattori di protezione rispetto allo sviluppo del fenomeno, il profilo socio-psicologico della vittima e dell’autore di violenza, gli strumenti di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, da applicare in diversi contesti, in un’ottica di lavoro di rete. Dal punto di vista giuridico, si approfondiranno gli strumenti di contrasto previsti dal diritto civile e penale e le novità processuali introdotte dalla cosiddetta Riforma Cartabia.

Si tratta di un ulteriore passo che la d’Annunzio compie nel contrasto a tutte le discriminazioni e alla violenza di genere, che ha già visto numerose iniziative di formazione e di sensibilizzazione rivolte a studenti, docenti e personale, anche attraverso le attività del CUG, oltre che la partecipazione a progetti di ricerca europei e nazionali. Nel 2023 la “d’Annunzio” ha istituito la Delegata del Rettore per l’inclusione, le pari opportunità e le politiche di genere di Ateneo, affidata alla professoressa Michela Cortini.

“L’istituzione di questo insegnamento nel nostro Ateneo – dichiara il Rettore della d’Annunzio, Liborio Stuppia – conferma la tradizione di sensibilizzazione della nostra comunità accademica per il contrasto della violenza di genere e il nostro impegno per la tutela dei diritti di tutte e tutti. La nostra università con questo corso testimonia la volontà di mettere al servizio dell’intera società competenze e conoscenze accademiche in stretta collaborazione con magistrati e altre istituzioni che si occupano del tema. La possibilità che studenti di diversi corsi di laurea possano seguire questo corso rappresenta una grande opportunità per diffondere il più possibile, nei differenti profili formativi, la cultura della tutela e del contrasto alle diverse forme di violenza, un tema che ci sta preoccupando molto date anche le numerose notizie di cronaca degli ultimi tempi”.

Maurizio Adezio




UN CONVEGNO INTERNAZIONALE

Linee d’ombra: realtà e rappresentazioni dei dopoguerra nelle trasformazioni dell’età contemporanea. Campus universitari di Chieti e di Pescara – 12/14 settembre 2024

Chieti, 11 settembre 2024. “Linee d’ombra: realtà e rappresentazioni dei dopoguerra nelle trasformazioni dell’età contemporanea”, su questo tema docenti universitari e ricercatori italiani ed europei si confronteranno in occasione del Convegno internazionale organizzato e promosso in collaborazione dall’Università degli “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, attraverso la sua Scuola di Studi umanistici, e la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo). Il Comitato organizzatore della “d’Annunzio”, coordinato dal professor Stefano Trinchese, è composto dai professori Francesco Caccamo, Enzo Fimiani, Maria Teresa Giusti e Paola Pizzo.

Nel Comitato scientifico del Convegno, coordinato dal professor Enzo Fimiani della “d’Annunzio”, figurano Arianna Arisi Rota, Raffaella Baritono, Alberto Basciani, Alfonso Botti, Barbara Bracco, Ferdinando Fasce, Patrizia Gabrielli, Lorenzo Kamel, Brunello Mantelli, Barbara Montesi, Marco Pignotti, Maurizio Ridolfi. I lavori, che saranno ospitati nei due Campus universitari della “d’Annunzio”, dal 12 al 14 settembre prossimi, si apriranno giovedì 12 settembre, alle ore 14:30, nell’Aula 31 del Polo di Pescara con saluti istituzionali del Rettore, Liborio Stuppia e del professor Stefano Trinchese, Decano di Storia contemporanea dell’Ateneo. Dopo l’introduzione del prof. Enzo Fimiani, sarà il professor Federico Romero dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze a tenere la Lectio Magistralis sul tema: “Per una categoria di “dopoguerra” nell’età contemporanea?”. Il 13 settembre il convegno si sposterà nell’Auditorium del Rettorato a Chieti, per tornare con la sessione di chiusura, sabato 14, nell’Aula 31 del Campus di Pescara.

“Questo convegno internazionale – spiega il professor Stefano Trinchese – è un evento unico per la realtà abruzzese. Per la prima volta, infatti, convergono insieme in Abruzzo tutti i più grandi storici italiani e le più grandi storiche italiane, che fanno parte della società professionale SISSCo. L’idea di convegno è di dare risposte ad una domanda storiografica di fondo, quanto mai attuale: esistono caratteristiche che avvicinano tra loro i contesti postbellici in una misura che consenta, se non di compararli appieno, perlomeno di farne terreni di più larga e comune conoscenza, all’interno di trame interpretative coerenti, così da poter delineare una categoria storica di “dopoguerra” nel mondo contemporaneo? E parlare di dopoguerra – conclude il professor Trinchese – significa trattare di quelli scaturiti dai tre conflitti maggiori, dal tempo della Restaurazione ottocentesca post-napoleonica, alle fasi successive ai due grandi conflitti mondiali del Novecento, che allargano le loro conseguenze molto più in là, dal dopo guerra fredda fino a questo difficile scorcio di secolo XXI”.

Maurizio Adezio




FESTIVAL PER UN BRANO IN DIALETTO ABRUZZESE

Il marsicano Giuseppe Ippoliti premiato al SA.MA.R.A.

Avezzano, 11 settembre 2024. Durante la terza edizione del festival multiculturale di arte inedita Samara Festival, tenutasi a Trasacco il 6, 7 e 8 settembre, il Premio Transaquas è stato assegnato a Giuseppe Ippoliti, musicista marsicano. Il riconoscimento, conferito di volta in volta dalle amministrazioni comunali che ospitano l’evento, è stato consegnato dagli amministratori comunali locali, nelle persone di Debora Ceci, Marta Coruzzi e Paolo Fosca.

Ippoliti ha ricevuto il premio per un toccante brano in dialetto marsicano che ha reso omaggio alla resilienza del popolo abruzzese, ricordando il terremoto del 1915 che devastò la Marsica, causando circa 30.000 vittime.  L’intensità del brano e la sua capacità di raccontare con profondo rispetto e sensibilità una parte così dolorosa della storia abruzzese hanno colpito giuria e pubblico.

Il Premio Transaquas del Samara Festival premia gli artisti che, attraverso la loro arte, riescono a valorizzare e promuovere il territorio, e Ippoliti ha saputo farlo magistralmente, legando musica, storia ed eventi. L’ideatore del festival, Matteo Di Fabio, in arte Matteo Farge, ha elogiato il lavoro di Ippoliti, dichiarando che il brano “è da brividi e rappresenta non solo un tributo alla storia abruzzese, ma anche una testimonianza dell’orgoglio e della forza d’animo che spinge il popolo abruzzese a rialzarsi sempre. È un esempio perfetto di come la tradizione possa essere preservata e innovata attraverso l’arte contemporanea.”

Il Samara Festival continua a essere un evento culturale di rilievo, non solo per la promozione di arte nuova, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell’Abruzzo. Il Samara Festival continua a essere un evento culturale di rilievo, non solo per la promozione di arte nuova, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico dell’Abruzzo.




DOVE SPUNTANO I BUCANEVE

Incontro culturale presso la Biblioteca Emilia Di Nicola per la presentazione del libro (Edizioni Dieci Lune) curato dalla docente e grafologa Monica Ferri.

Pescara, 11 settembre 2024. Moderatrice della serata è la professoressa e poetessa Antonella Caggiano che dialogherà con l’artista Daniela Ricciardi e la professoressa Monica Ferri, nipote di Brigida De Gregorio.

Brigida (detta Gida), maestra di scuole elementari e poetessa, è autrice dell’epistolario, pubblicato dopo quarant’anni dalla stesura.

Ventotto sono le lettere scritte da Gida ai piedi del Matese dove sceglie di rifugiarsi, prediligendo il passo lento, la semplicità della montagna e ponendosi all’ascolto della natura.

Saggezza e ironia si intrecciano e si rincorrono sul filo dei una narrazione poetica …




DI SALI D’ARGENTO E PIXEL

Venticinque anni di fotografia di Danilo Balducci a cura di Antonio Di Cecco. Inaugurazione 13 settembre 2024 ore 18. Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre – Palazzo Cappa Cappelli

L’Aquila, 11 settembre 2024. Venerdì 13 settembre 2024 alle ore 18.00, presso la sede della Fondazione de Marchis, al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di ospitare la mostra Di sali d’argento e pixel. Venticinque anni di fotografia di Danilo Balducci, a cura di Antonio Di Cecco.

In mostra una selezione degli ultimi lavori di Balducci, i quali conducono lo spettatore a scambiare quasi uno sguardo con i soggetti delle opere: le immagini mostrano non solo quello che è davanti all’obiettivo ma restituiscono la sensibilità e la volontà di cercare un dialogo e diventare parte delle storie che l’artista vuole raccontare.

Infatti, come scrive il curatore, Antonio Di Cecco: «Di sali d’argento e pixel, di questi elementi sono composte le fotografie. I sali sono microscopici cristalli di argento sensibili alla luce che, mescolati con la gelatina e poi spalmati sulla pellicola – un sottile nastro di materiale trasparente – permettono di registrare le immagini fotografiche. I pixel del sensore della macchina fotografica digitale invece sono elementi in grado di convertire la luce di una immagine ottica in un segnale elettrico. Lo sa bene Danilo Balducci che da 25 anni lascia passare la luce all’interno degli obiettivi delle sue macchine fotografiche, quel che resta nei suoi occhi e nella macchina fotografica sono memorie a volte fatte di un severo bianco e nero, altre di vividi colori. Quello del fotografo è un lavoro paziente, il lavoro di chi è sempre alla ricerca della luce giusta. Forse il fotografo, come i sali d’argento e i pixel, è sensibile alla luce ma altrettanto sensibile alle storie che decide di raccontare. Balducci, attraverso il linguaggio del reportage, dal 1998 continua a raccontare storie e luoghi lontani metaforicamente e materialmente dalla nostra quotidianità. […] Un archivio di fotografie che continua a crescere nel tempo, un insieme di lavori accomunati dal medesimo soggetto: l’essere umano. Balducci è sì dietro l’obiettivo ma sceglie di essere vicino, riesce a scambiare lo sguardo con i soggetti che rappresenta nelle immagini e invita lo spettatore a fare altrettanto, a cercare vicinanza e non distanza. Il suo è un mosaico di vicende, gesti e azioni che documentano e diventano, al contempo, memoria collettiva.»

All’interno del percorso espositivo sarà allestito uno spazio che richiama l‘ambiente della camera oscura e che vedrà per il giorno del vernissage l’intervento e la presenza di Stefano Schirato di Leica Akademie Italy: un’occasione per immergersi nel mondo della fotografia e comprenderne tecniche e tecnologie.

Inoltre la mostra è inserita nel progetto SHARPER – Notte Europea dei Ricercatori 2024 finanziato dalla Commissione Europea (GA 101162370): per l’occasione il 27 settembre 2024 è prevista un’apertura straordinaria dalle ore 10.00 alle ore 22.00 mentre dalle 10.00 alle 13.00 l’artista e il curatore attendono gli studenti e le studentesse dei vari Istituti Scolastici (su prenotazione) per la visita dell’esposizione e per una dimostrazione delle varie fasi dello sviluppo fotografico all’interno dell’ambiente allestito quale camera oscura.

Il progetto è parte del programma degli eventi della 730° Perdonanza Celestiniana e si avvale del patrocinio del Comune de L’Aquila – L’Aquila Capitale della Cultura 2026.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

BIOGRAFIA

Danilo Balducci, nato a L’Aquila nel 1971, è sempre stato affascinato dalla fotografia e dal potere comunicativo delle immagini. Reportage e fotografia sociale sono i suoi interessi principali. Diplomato presso l’Istituto Superiore di Fotografia e comunicazione integrata di Roma è professionista dal 1998. Docente di fotografia e reportage presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Fornisce regolarmente immagini ad agenzie fotografiche italiane ed estere. Le sue immagini e le sue storie sono state pubblicate su giornali e riviste nazionali ed internazionali: Time, Life, Denver Post, Internazionale, Der Spiegel, Daily News, L’Espresso, Repubblica, Panorama. Vincitore di diversi premi, nel 2002 è vincitore del primo premio Carla Mastropietro per il fotogiornalismo; nel 2005 vincitore del Premio per la pace e per la libertà ad Atri (TE); nel 2008 ha ricevuto 2 Bronze award dall’Orvieto International Photography Awards (sezioni reportage e portraits) e vari premi nazionali e internazionali; nel marzo 2009 vince il B.O.P. 2009 (Best of Photojournalism) indetto dalla NPPA (National Press Photographer Association) negli USA classificandosi terzo nella categoria “Non Traditional Photojournalism Publishing”. Un’immagine del terremoto in Abruzzo è inserita da LIFE Magazine tra le Pictures of the Year 2009. Nel 2015 è Absolute Winner nella categoria “People” al FIIPA (Fiof Italy International Photography Awards) e si classifica secondo nella stessa categoria. Riceve inoltre cinque Honorable Mention nelle categorie “Reportage”, “Portraits” e “People”. Nel 2016 è 1° classificato al MIFA (Moscow International Foto Awards) Categoria Edit e 2° classificato (Merit of Excellence) all’International Color Awards. Nel 2017 è fotografo dell’anno al concorso Spider award.




LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

Un luogo sacro dell’Abruzzo interno lungo il regio tratturo Celano-Foggia. La casa Editrice Edizioni Kirke rende nota la presentazione del libro a cura di Filiberto Ciaglia e Michela Ramadori

Collarmele, 10 settembre 2024.  La presentazione del libro, pubblicato con il patrocinio culturale del Comune di Collarmele, del Parco Regionale Sirente Velino e dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, oltre a costituire un momento di restituzione alla comunità collarmelese, sarà anche l’occasione per esporre al pubblico i risultati – inediti e per molti versi sorprendenti – degli studi multidisciplinari dedicati dagli autori alla chiesa della Madonna delle Grazie, ai suoi aspetti architettonici, storico-artistici e devozionali.

Il volume sarà presentato sabato 14 settembre 2024, ore 16:30 davanti alla chiesa della madonna delle grazie a Collarmele. Interverranno: Antonio Mostacci, Sindaco di Collarmele, Francesco Tudini, Parroco di Collarmele; saranno presenti gli autori dei saggi contenuti nel volume e il fotografo Franco Persia




LA SALVAGUARDIA DEL MULO PER LA BIODIVERSITÀ

Il dipartimento di medicina veterinaria di Teramo agli stati generali in Francia

Teramo, 10 settembre 2024. Augusto Carluccio, direttore della Scuola di specializzazione in Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo, ha partecipato in qualità di esperto agli stati generali europei sul mulo, che si sono tenuti dal 5 al 7 settembre scorso a Flumet e Contaimines Montjoie in Francia.

«Il mulo – ha spiegato Augusto Carluccio – ibrido che nasce dall’accoppiamento di uno stallone asinino e una cavalla, sta vivendo una seconda giovinezza per la particolare attenzione che gli riserva la salvaguardia delle biodiversità. Coinvolto durante la Prima guerra mondiale nelle truppe alpine dell’esercito dove era adibito per il trasporto dell’artiglieria pesante, dei viveri, di attrezzature e posta (salmeria), il mulo sta tornando ai fasti di un tempo per il suo impiego per il disbosco in aree marginali, aree verdi, parchi, dove le trattrici non possono operare. Particolare attenzione è rivolta a questo animale anche da parte dei cultori della monta Western e del trekking. In Francia ho presentato i numerosi progetti che il Dipartimento di Medicina Veterinaria di Teramo porta avanti da oltre 20 anni, che riguardano il mulo, gli asini e i cavalli rigorosamente made in Italy».

Il Dipartimento dell’Università di Teramo, infatti, ha pubblicato numerosi lavori scientifici e ha organizzato iniziative e manifestazioni, soprattutto a servizio degli allevatori abruzzesi.

«Al termine di questi intensi tre giorni – ha concluso Carluccio – abbiamo stretto nuove collaborazioni con università francesi ed enti pubblici della Savoia e Alta Savoia e abbiamo ottenuto uno straordinario riconoscimento per la razza asinina di Martina Franca, scelta dai francesi per la produzione del “mule e mulet des Alpes”. Quindi un mulo di razza “des Alpes” nascerà da un superbo stallone di asino di Martina Franca accoppiato o attraverso la riproduzione assistita con cavalle Ardennesi, Comtois, Auxois».




ABRUZZO L.O.C. LETTERATURA DI ORIGINE CONTROLLATA

Torna il FLA – Festival di Libri e Altrecose. La ventiduesima edizione del festival è in programma a Pescara dal 7 al 10 di novembre e ospiterà come sempre i grandi nomi della letteratura, del giornalismo, della poesia e del fumetto

Pescara 9 settembre 2024. Nell’attesa che abbia inizio la ventiduesima edizione del FLA – Festival di Libri e Altrecose, in programma a Pescara dal 7 al 10 novembre prossimi, il festival ha ufficialmente preso il via con il lancio del bando relativo alla sezione “Abruzzo L.O.C. – Letteratura di Origine Controllata”, una delle più amate e seguite di tutto il festival, pensata per dare spazio e visibilità alle autrici, agli autori e alle case editrici abruzzesi. Nell’ultima edizione del FLA sono stati oltre cento gli autori abruzzesi selezionati per presentare al pubblico le loro opere, in rappresentanza di oltre quaranta case editrici della regione.

Alla sezione “Abruzzo L.O.C. – Letteratura di Origine Controllata” possono infatti partecipare, in maniera completamente gratuita, le case editrici che hanno sede legale in Abruzzo oppure autrici ed autori nati in Abruzzo o con residenza in Abruzzo, anche con libri autoprodotti o pubblicati da case editrici di altre regioni italiane. Le case editrici possono proporre fino a un massimo di tre opere, i singoli autori una sola opera.

I lavori da sottoporre alla valutazione del Comitato Organizzatore devono essere già stati pubblicati, in forma cartacea o digitale, successivamente al primo ottobre 2023. Il Comitato Organizzatore del Festival, presieduto dal direttore del FLA – Festival di Libri e Altrecose, Vincenzo d’Aquino, è composto da esperti provenienti dall’ambito della letteratura, del giornalismo e dell’insegnamento.

La scadenza per l’invio delle opere e delle domande di partecipazione è fissata alla mezzanotte di domenica 6 ottobre 2024. Ogni testo sarà attentamente valutato dal Comitato Organizzatore del Festival. Le valutazioni e le decisioni del Comitato Organizzatore sono insindacabili. Il Comitato Organizzatore del Festival si riserva la facoltà di inserire nel cartellone della rassegna anche opere non espressamente segnalate dalle case editrici oppure pubblicate antecedentemente alla data del 1° ottobre 2023, qualora siano ritenute di particolare valore e/o interesse.




LA SISTEMAZIONE DEGLI STUDENTI DEL LICEO MASCI

Preoccupazione sul ritardo nella consegna dell’ex Caserma Berardi

Chieti, 9 settembre 2024. Il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, esprime forte preoccupazione e rammarico per il grave ritardo nella consegna dei lavori di ristrutturazione dell’ex Caserma Berardi, destinata ad accogliere gli studenti del Liceo Masci di Chieti. Nonostante i tempi previsti e le ripetute rassicurazioni da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche e del Demanio, che si sono occupate di realizzare direttamente l’edificio scolastico, l’opera non è ancora stata consegnata a ormai pochi giorni all’inizio programmato delle lezioni.

La Provincia, insieme alla dirigenza del Liceo, ha ripetutamente sollecitato il Provveditorato affinché vengano rispettati i termini stabiliti, ma nonostante gli sforzi, tra cui anche il trasloco effettuato del mobilio non sono stati forniti aggiornamenti né un nuovo cronoprogramma sulla consegna definitiva del plesso.

“La situazione crea un disagio inaccettabile per gli studenti e le loro famiglie, che si trovano di fronte a un’incertezza non più sostenibile riguardo al regolare avvio dell’anno scolastico. La struttura, che dovrebbe garantire spazi adeguati e sicuri per lo svolgimento delle attività didattiche, non è attualmente fruibile, causando preoccupazione e malcontento in tutta la comunità scolastica” – dichiara Silvia Di Pasquale, consigliera provinciale delegata alle scuole di Chieti – “A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, i nostri studenti e le loro famiglie non hanno ancora la certezza di poter contare su spazi adeguati a studiare in sicurezza. Chiediamo con fermezza che il Provveditorato e le istituzioni competenti intervengano immediatamente per garantire la consegna della struttura in tempi rapidi, assicurando così il diritto all’istruzione dei nostri ragazzi e il corretto svolgimento delle attività didattiche. Ci appelliamo al Prefetto di Chieti, certi che il suo autorevole intervento possa contribuire in maniera decisiva a risolvere questa situazione incresciosa”.




LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE

Un luogo sacro dell’Abruzzo interno lungo il regio tratturo Celano-Foggia. La casa Editrice Edizioni Kirke rende nota la presentazione del libro a cura di Filiberto Ciaglia e Michela Ramadori

Collarmele, 9 settembre 2024.  La presentazione del libro, pubblicato con il patrocinio culturale del Comune di Collarmele, del Parco Regionale Sirente Velino e dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, oltre a costituire un momento di restituzione alla comunità collarmelese, sarà anche l’occasione per esporre al pubblico i risultati – inediti e per molti versi sorprendenti – degli studi multidisciplinari dedicati dagli autori alla chiesa della Madonna delle Grazie, ai suoi aspetti architettonici, storico-artistici e devozionali.

Il volume sarà presentato sabato 14 settembre 2024, ore 16:30 davanti alla chiesa della madonna delle grazie a Collarmele. Interverranno: Antonio Mostacci, Sindaco di Collarmele, Francesco Tudini, Parroco di Collarmele; saranno presenti gli autori dei saggi contenuti nel volume e il fotografo Franco Persia




MIGLIOR CONCORRENTE DI CATEGORIA

Il Teramano Nicolò Di Mattia trionfa ai Mondiali di Organetto e Fisarmonica Diatonica in Slovenia  

Morro d’Oro, 9 settembre 2024. Un’altra straordinaria vittoria per il diciassettenne Nicolò Di Mattia, di Morro D’oro (TE), che si è aggiudicato il titolo di Miglior concorrente di categoria E al prestigioso Campionato del Mondo di Organetto e Fisarmonica Diatonica, organizzato dall’Associazione Musicale Italiana Strumenti ad Ancia Diatonici (A.M.I.SA.D.). La competizione, svoltasi a Hrpelje-Kozina, in Slovenia, dal 6 al 8 settembre 2024, ha visto la partecipazione dei migliori talenti provenienti da tutto il mondo, in particolare Slovenia, Italia e Austria. Il 27° Campionato del Mondo di Organetto e Fisarmonica Diatonica è stato svolto sotto il patrocinio Onorario del Presidente della Repubblica di Slovenia.

Nicolò ha impressionato la giuria con la sua performance eccezionale, frutto di anni di studio sotto la guida del maestro Enzo Scacchia, campione del mondo di organetto, usufruendo la “Tecnica a Cinque Dita per Organetto©” inventata e legalmente depositata alla SIAE da Enzo Scacchia, composta da combinazioni che permettono di eseguire virtuosismi irrealizzabili con la tecnica di uso comune.

La vittoria in Slovenia non è stata l’unica caratterizzata nel 2024 di Nicolò. Solo a giugno, aveva vinto il titolo di Campione Europeo di Organetto al 28º Campionato Europeo di Fisarmonica Diatonica e Organetto ad Attimis (Udine), prevalendo su oltre cento musicisti da tutta Europa.

In aggiunta ai suoi numerosi successi in competizioni, festival e concorsi nazionali e internazionali, quest’anno Nicolò si è esibito come ospite d’onore al rinomato festival dei fisarmonicisti ad Arzachena, in Sardegna, dove la sua performance ha incantato il pubblico, confermando la sua crescente popolarità anche fuori dai confini abruzzesi.

Nicolò nel 2024 si esibisce regolarmente in serate musicali in Italia, accompagnato dall’Orchestra “Quintino Graziani” e non solo,  portando la sua musica e la sua passione per l’organetto a un pubblico sempre più vasto (per info: +39 327/4719620)

Nicolò sta inoltre spopolando sui social media, tra cui YouTube, TikTok e Facebook. Un suo recente video, che lo ritrae in una virtuosistica elaborazione musicale, ha raggiunto l’incredibile cifra di 250.000 visualizzazioni in sole tre ore, confermando il grande interesse per il suo talento. Il suo canale YouTube, “Nicolò Di Mattia – Official Channel”, ha superato i 2 milioni di visualizzazioni, Nicolò diffonde la sua passione per l’organetto, prendendo ispirazione dal suo noto maestro Enzo Scacchia e suo fratello Nicola Scacchia, noti come i FRATELLI SCACCHIA, il cui canale ha superato la soglia di oltre 127 MILIONI di visualizzazioni.

Oltre alla sua carriera musicale, Nicolò prosegue i suoi studi presso il liceo statale Saffo di Roseto degli Abruzzi.




PREMIO ERMINIO SIPARI

Inventario archivio storico Sipari

Pescasseroli, 8 settembre 2024. Lo scorso sabato 7 settembre, nella casa natale di Benedetto Croce, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise ha presentato l’inventario dell’Archivio Sipari, dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza nel 2008.

Grazie a un finanziamento della Direzione Generale degli Archivi del 2022 è stato possibile procedere al riordino ed all’inventariazione dell’importante archivio della famiglia materna del grande filosofo (nato a Pescasseroli nel febbraio del 1852) archivio che è stato presentato dalla Soprintendente archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e del Molise, Dott.ssa Giuseppina Rigatuso. Tra i relatori il Prof. Luigi Piccioni, esperto, tra l’altro, della figura di Erminio Sipari.

I documenti contenuti nell’archivio ripercorrono oltre duecento anni di storia della famiglia Sipari, con due nuclei distinti ma integrati: attività legate all’industria armentizia e attività dell’ingegnere Erminio Sipari, noto per il suo impegno per la realizzazione della prima area protetta d’Italia, il Parco Nazionale d’Abruzzo.

Nell’archivio, si trovano progetti di Erminio Sipari inerenti alla modernizzazione e lo sviluppo del territorio, tra cui quelli relativi alla costruzione di un impianto idroelettrico a Pescasseroli, realizzato nel 1908.

Eletto alla Camera dei deputati nel 1913 fu tra i sostenitori dell’approvazione della legge 778 dell’11 giugno 1922 “per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico”, promossa da suo cugino Benedetto Croce.

Nella stessa giornata ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del Premio intitolato a Erminio Sipari.

I vincitori della seconda edizione sono: Emilio Bartolini, autore del libro “La riserva mancata – Il Padule di Fucecchio tra crisi ambientale e difficile tutela (1970-1989)”, Corradino Guacci, con “Storie di uomini, orsi e lupi nel Parco nazionale d’Abruzzo delle origini. 1921-1933”, e Giulia Gentile, con lo “Studio della struttura genetica di popolazione della lontra eurasiatica (Lutra Lutra) nel Parco Nazionale del Cilento tramite tecniche di genetica non invasiva”. Infine, per la sezione “Giovani, ambiente e sviluppo sostenibile” si è classificato al primo posto l’elaborato “Sulle tracce della linea Gustav” proposto dagli studenti del Corso CAT (Costruzione, Ambiente e Territorio) dell’Istituto Patini – Liberatore di Castel di Sangro (AQ). Una speciale menzione è stata attribuita al progetto ORSO GUARD, un dispositivo di sicurezza che tramite radiofrequenza agevola la convivenza tra umani e orsi, realizzato da un gruppo di studenti dell’Istituto omnicomprensivo di Popoli (PE).

A conclusione della giornata è stato presentato il bando per la terza edizione del Premio Sipari la cui scadenza è stabilita al 30 aprile 2025.




STAGIONE DI PROSA AL CANIGLIA

Trecento abbonamenti in poche ore dall’apertura della campagna per le sottoscrizioni, Meta Aps chiude le vendite degli abbonamenti

Sulmona, 8 settembre 2024 – La Città di Sulmona e il territorio rispondono con entusiasmo alla chiamata della Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Maria Caniglia: in poche ore sono stati sottoscritti  300 abbonamenti, tra chi ha confermato la propria presenza anche quest’anno e chi ha deciso di acquistare un abbonamento per la prima volta; molti i nuovi abbonati tra cui tanti giovani, grazie ai quali inizia a manifestarsi in modo chiaro un ricambio generazionale. Un segnale importante che  sottolinea quanto fermento ci sia intorno ai contenuti culturali di qualità, quanto interesse ancora e soprattutto oggi il Teatro sia capace di generare; fila e attese come per le campagne abbonamenti di altri e importanti teatri italiani, fatto che mette in luce che anche in provincia o in territori periferici lontani dai grandi poli attrattivi è possibile portare avanti progetti culturali capaci di generare un così ampio consenso.

Meta APS si vede costretta a porre termine alla campagna abbonamenti, così da poter garantire a tutti la possibilità di procedere con l’acquisto di titoli singoli per i vari spettacoli in cartellone, dando spazio a chi per le più disparate motivazioni non procede con l’acquisto di un abbonamento.

«Ringraziamo tutti coloro i quali hanno deciso di abbonarsi alla stagione di Prosa 2024/25 del Teatro Maria Caniglia; è per noi una manifestazione di affetto che ci sostiene nelle nostre scelte e nel nostro lavoro. Siamo dispiaciuti di non poter soddisfare tutte le richieste, fermandoci ad accogliere solo una parte di quelle pervenute. La stagione di prosa è a un passo dal poter sostenere la doppia replica degli spettacoli: ci stiamo lavorando con determinazione e siamo certi che il nuovo progetto “Prossima fermata Teatro”, che mira a coinvolgere tutti i paesi del comprensorio, contribuirà a raggiungere questa finalità. Meta Aps, Amministrazione comunale e collettività devono cooperare per arrivare a costruire un cartellone costituito da doppie repliche, così da poter accogliere, anche in abbonamento, tutto il pubblico interessato» dichiara il Direttore Artistico della Stagione di Prosa Patrizio Maria D’Artista, che aggiunge «Stiamo diventando una comunità che si arricchisce giorno per giorno di nuove presenze ed energie, una comunità che si rinnova e si ritrova nel suo splendido Teatro: ci vediamo il 16 novembre per iniziare insieme e di nuovo, una splendida Stagione».

Meta APS attende il pubblico sabato 16 novembre alle ore 21:00, per la prima della Stagione di Prosa con lo spettacolo L’Anatra all’arancia con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, per la regia di Claudio Greg Gregori.

I singoli biglietti saranno in vendita a partire da martedì 1° ottobre presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti anche presso il Botteghino del Teatro. Si ricorda che i biglietti di L’illusione della Libertà di e con Umberto Galimberti sono attualmente in vendita  presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati.




QUEL NATALE NON C’ERA LA NEVE

Agnese Berardini alla prima edizione di LibRipa nel suggestivo borgo d’origine di Rocky Marciano presenta il libro della Bertoni Editore, per parlare di famiglia, emigrazione, sport e tanto altro

C’era più coraggio nel partire o nel restare? No, non era una questione di coraggio! Tanti erano già partiti prima della Grande Guerra, molti avevano deciso di espatriare dalla fine del secondo conflitto mondiale […] e prendevano ancora la via di Stati Uniti, Australia, Venezuela o preferivano l’Europa.  Alcuni, ritornavano per le feste patronali una volta all’anno o ogni quattro o cinque anni; altri non erano mai più tornati.

(Agnese Berardini, Quel Natale non c’era la neve, p. 159, Bertoni Editore)

Ripa Teatina, 8 settembre 2024. Mercoledì 11 settembre 2024 presso la sala espositiva di Porta Gabella, a Ripa Teatina dalle ore 21:00 Agnese Berardini presenterà il suo romanzo: Quel Natale non c’era la neve. Storia d’amore di una famiglia”, Bertoni Editore. L’autrice ha accettato il graditissimo invito dell’amministrazione comunale del suggestivo borgo del chietino di partecipare alla rassegna letteraria LibRipa alla sua prima edizione, che si terrà dall’8 al 14 settembre 2024.

Sarà l’ennesima occasione per ribadire, con una storia di amore familiare, l’importanza delle radici e della memoria delle proprie origini, la dura necessità dell’emigrazione, il lascito di dolore e macerie della Seconda guerra mondiale, ma anche i sogni, le aspettative dei protagonisti nella consapevolezza della bellezza del loro cammino di vita. Tra la fatica, le gioie e i dolori quotidiani si racconta di una famiglia nata negli anni ’60 che non fece la Storia, ma la attraverso con determinazione e coraggio, tra Abruzzo e Puglia, terre di cui emergono leggende, usi e costumi e bellezze naturali e paesaggistiche.

L’autrice, nata a Foggia è per metà di origini marsicane e insegna lettere classiche presso il Liceo Classico “G. D’Annunzio” di Pescara. Quel Natale non c’era la neve” è il suo primo romanzo, uscito ad ottobre 2023, con il quale ha conseguito il 2° posto del Premio internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria 2022 nella Sezione Narrativa Inedita. Ad ottobre 2021 aveva esordito con la raccolta poetica Vagabondaggi di un’anima, sempre con la Bertoni Editore.




NASCE L’UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ

In collaborazione con la BCC Abruzzi e Molise

Atessa, 7 settembre 2024. Ad Atessa nasce l’Unitre, Università delle Tre Età, istituzione dedicata alla promozione dell’apprendimento permanente, aperta a tutti e senza limiti di età. La sede dell’associazione è in Casa BCC, palazzo gentilizio nel cuore del centro storico di Atessa, in Corso Vittorio Emanuele.

“L’iniziativa – spiegano Fabrizio Di Marco e Vincenzo Pachioli, rispettivamente direttore generale e presidente della Banca di Credito Cooperativo Abruzzi e Molise – è nata dal progetto di un gruppo di amici, che hanno condiviso l’idea della Banca. La missione Unitre – aggiungono – è quella di offrire corsi e attività che stimolino la curiosità e il desiderio di conoscere, favorendo il dialogo intergenerazionale e la socializzazione. Si tratta di un’importante opportunità culturale e formativa per la comunità locale, che, il nostro istituto di credito, ha fortemente voluto e spalleggiato, mettendo a disposizione anche i locali”.

La presentazione dell’Unitre si svolgerà domenica 8 settembre prossimo in Piazza Benedetti ad Atessa, dalle ore 21. Sarà l’occasione anche per conoscere i corsi e le attività programmate per l’anno accademico 2024-2025, che coprono diverse aree tematiche e che sono: inglese, storia dell’arte, laboratorio di cucito fai da te, educazione finanziaria per la famiglia, fotografia, introduzione al video editing, introduzione alla creazione di videogiochi, estetica (valorizzazione del proprio viso), innovazione digitale (social media e altro), wellbeing, ossia benessere psico-fisico; storia dell’arte e canto.

Il Consiglio direttivo Unitre è formato da Antonella Pellegrini, presidente; Lorenzo Rucci, vicepresidente; Concetta Marcucci, direttore dei corsi; Gabriella Di Vincenzo, vicedirettore dei corsi; Ida D’Alonzo, segretario; Rosanna Tano, tesoriere; Maria Antonietta Natale, consigliere. Alla presentazione seguirà il concerto del maestro Michele Di Toro, pianista di fama internazionale.




FRA[M]MENTI BOOK FESTIVAL

Alla villa comunale Paolo Di Paolo, finalista del Premio Strega

Roseto degli Abruzzi, 7 settembre 2024. Chiusura in grande stile per la terza edizione di “Fram[m]menti Book Festival” che, negli appuntamenti svolti nel corso dell’estate, ha fatto registrare una grande partecipazione di pubblico e la presenza, sul palco della piazza sul Lungomare, di ospiti di caratura nazionale e internazionale.

Per il gran finale si cambia luogo, con l’appuntamento di “Fra[m]menti Book Festival – Special Edition Premio Strega” che si svolgerà sabato 7 settembre, a partire dalle 21.00, presso la Villa Comunale di Roseto, ritornata negli ultimi anni il cuore pulsante dell’attività culturale della città. E, ovviamente, l’ospite dell’ultima serata sarà un nome d’eccezione: Paolo Di Paolo, autore di “Romanzo senza umani”, libro finalista al Premio Strega 2024.

La terza edizione di “Fra[m]menti Book Festival” è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale come un festival “diffuso” che ha visto le sei serate spalmate lungo tutti i mesi estivi in un cartellone eventi di altissimo livello. Un format che è stata ampiamente apprezzato dal pubblico che ha partecipato numeroso e con entusiasmo agli incontri con gli autori organizzati nella piazza del Lungomare, anch’essa approvata da turisti e cittadini come luogo deputato a eventi culturali e di intrattenimento.

“Fra[m]menti” è la dimostrazione che si può fare turismo anche attraverso l’organizzazione di serate di qualità con la presenza di artisti di caratura nazionale che hanno saputo trattare temi attuali e personali e che hanno raccontato storie di vita, di persone di difficoltà, i problemi della nostra società ma che hanno parlato anche di emozioni e di bellezza.

“Il Festival dedicato ai libri, alla cultura, al confronto “fra menti” e alle tematiche di stretta attualità, chiude in bellezza dopo aver annoverato la presenza di ospiti del livello di Franco Arminio, Carlotta Vagnoli e Flavia Carlini, che hanno portato a Roseto tanti appassionati di libri e cultura, provenienti da tutto l’Abruzzo. “Fra[m]menti Book Festival” è una rassegna che è destinata a crescere e a rimanere all’interno del panorama dei grandi eventi di Roseto – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Avere un Festival del libro affiancato allo storico e prestigioso Premio di Saggistica “Città delle Rose” è la realizzazione di un sogno e, questo dualismo, consente a Roseto di posizionarsi in maniera decisa fra le città della Costa Adriatica che più investono spingono su un turismo fatto di cultura. Il nostro è progetto avviato e concretizzato sia per i nostri turisti che, anche e soprattutto, per la nostra comunità che si dimostra ancora una volta viva e ricettiva rispetto ad eventi di alto livello culturale. E’ stato bello, infine, vedere la grande partecipazione del pubblico giovanile che inizia a fidarsi della proposta culturale della nostra città e che si rende sempre più partecipe, impegnandosi anche in prima persona. Ed è questa la cosa che, come amministratori, ci rende più orgogliosi”.