ARRIVA PROGETTO ENERGY

Dopo Parigi, Milano, Roma, Venezia personale di Raffaella Bonazzoli a Pescara: inaugurazione domenica 1° dicembre 4^ stagione arti visive contemporanee ottobre 2024/maggio 2025

Pescara, 27 novembre 2024. Domenica 1° dicembre dalle ore 16:40, inaugurazione di progetto ENERGY mostra personale di Raffaella Bonazzoli già ospitata a Parigi, Milano, Roma e Venezia. La mostra si terrà presso “Ci vuole un villaggio aps_ArtGallery” (Via Villetta Barrea 24 – Pescara), proseguirà fino al 30 gennaio 2025. Promossa da Bibliodrammatica aps e AP/ArteProssima progetto #npittic, direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines, nell’ambito della 4^ stagione di arti visive contemporanee, col Patrocinio del Comune di Pescara. Un progetto di promozione scoperta e sensibilizzazione sulla nuova pittura italiana.

Anche quest’anno il programma si arricchisce di un’attenzione particolare verso la poesia contemporanea con il progetto #Distorsioni/2 – La Poesia dialoga con l’Arte, ospiteremo: Giulia Madonna, Sandra De Felice, Patrizia Splendiani, Lucio Vitullo, Sonia Pedroli, Antonella D’Arrezzo, Mariagrazia Genova, Alessio Scancella, Maria Gabriella Ciaffarini, Stefania Ponziani, Simona Novacco, Francesca Di Giuseppe, Lucia Magistro, Antonella Caggiano, Manuela Di Dalmazi, Caterina Franchetta, Annalisa Potenza, Mara Motta, Rosamaria Binni.  Coordinamento culturale Annarita Pasquinelli. Un dialogo aperto tra poesia e arte, tra poetesse e pittori, da cui scaturisce un momento di confronto e rivelazione, mettendo a nudo la sensibilità di entrambi.

Continua la collaborazione con i ragazzi e le ragazze del centro diurno La Casa di Cristina odv-ets con laboratori, performance e visite guidate alle mostre, progetto di partecipazione e inclusione sociale.  Sabato 30 novembre saranno protagonisti di un laboratorio d’arte condotto da Raffaella Bonazzoli.

Raffaella Bonazzoli, artista: “Per me l’arte è un modo per esprimere sé stessi e comunicare con gli altri, incorporando emozioni e prospettive. È riflettere sul proprio percorso personale, sulle proprie sfide esistenziali, portando idee, unicità e profondità alla ricerca. Creare emozioni tra spazio-tempo e forma. Approfondire e riflettere la nostra epoca osservando il contesto sociale in cui viviamo, esplorando temi sociali politici e culturali. L’arte può essere una via per affrontare la propria esistenza.”

Beniamino Cardines, curatore e direttore artistico: “Se l’arte e la creatività rimangono oggi ultimi spazi di libertà, Raffaella Bonazzoli con il progetto “Energy” – ciclo pittorico e performativo – ne rappresenta una possibile icona. Tra pop art e concettualismo, tra design, geometria e fotografia ci troviamo di fronte a una riflessione molto personale che innesca interrogativi a più livelli. Può l’arte ancora provocare? Si possono ancora trovare soggetti originali? L’estetica può essere messa al servizio della comunicazione? Cosa e quanto conosciamo davvero dell’energia in cui siamo immersi? Viviamo in relazione, in contatto, in dialogo o in bolle solipsistiche? Siamo soli o solo spenti? L’arte di Raffaella Bonazzoli è autenticamente contemporanea poiché ha davvero il potere di generare orizzonti riflessivi. Solo apparentemente visiva. È un’esperienza che ci chiede di fare balzi nell’archeologia dell’umano e di ritrovarci tutti.”

Collaborano al progetto: Bibliodrammatica aps, AP/ArteProssima_pinacoteca d’arte contemporanea, Ci vuole un villaggio aps, La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, OL/Officine Letterarie e Ooops! (scrittura e narrazione), Eracle – Templari Federiciani aps, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu, SU/Sintassi Urbane – rivista letteraria.

AP/ArteProssima – 4^ stagione arti visive contemporanee 2024-2025

Quarto Anno del progetto #npittic/nuova pittura italiana contemporanea a cura di AP/ArteProssima – pinacoteca d’arte contemporanea, direzione artistica curatoriale Beniamino Cardines.

Collaborano al progetto: Bibliodrammatica aps, AP/ArteProssima_pinacoteca d’arte contemporanea, Ci vuole un villaggio aps, La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, OL/Officine Letterarie e Ooops! (scrittura e narrazione), Agape/Caffè Letterari d’Italia e d’Europa, Eracle aps e Caffè Letterari Federiciani, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu, #Distorsioni – la Poesia dialoga con l’Arte, SU/Sintassi Urbane – rivista letteraria.

Programmazione:

-domenica 27/venerdì 29 novembre 2024: (mostra collettiva) “L’Arte Ovunque” AP/ArteProssima – quarto anno di collezione: Arcadio Krayon Pinto – Michela Di Fabio – Giacomo Giovannelli – Stefano Trappolini – Raffaella Bonazzoli – Anna Seccia – Pierluca Cetera – Carlo Spampinato – Andrea De Luca. Ospiti: Adriano Segarelli, Claudio Pezzini, Alessandra D’Ortona, Gianni Chiriatti, Gino Berardi, Marco Volpe, Ignazia Piccioni, RAUL33, Violetta Mastrodonato, Mario Di Profio, Benito Macerata.

-domenica 1° dicembre 2024/sabato 30 gennaio 2025: (mostra personale) progetto Energy, Raffaella Bonazzoli (Brescia – Lombardia)

-sabato 1° febbraio/domenica 23 febbraio 2025: (installazione manipolativa) progetto site specific “SpiderWoman” BC&SU (Pescara – Abruzzo)

-domenica 2 marzo/domenica 30 marzo 2025: (mostra collettiva) progetto speciale “INDIA” (internazionale)

-domenica 6 aprile/domenica 27 aprile 2025: (mostra personale) Benito Macerata (Sant’Elpidio – Marche)

-domenica 4 maggio/venerdì 31 maggio 2025: (mostra personale) Andrea De Luca (Bologna – Emilia-Romagna)




INAUGURAZIONE DEL PERCORSO TATTILE al Museo Archeologico Nazionale

Villa Frigerj – martedì 3 dicembre ore 10:30

Chieti, 27 novembre 2024. ll Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj annuncia l’inaugurazione di un innovativo percorso tattile dedicato a tutti i visitatori. L’inaugurazione ufficiale si terrà il 3 dicembre alle 10:30 in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità.

Il nuovo percorso, progettato per offrire un’esperienza di visita inclusiva e multisensoriale, permetterà ai visitatori di esplorare le opere d’arte attraverso il tatto. Attraverso modelli in rilievo, materiali speciali e descrizioni in braille, il museo offre una nuova modalità di fruizione del patrimonio artistico, coinvolgendo i sensi oltre la vista.

Il progetto nasce con l’intento di abbattere le barriere architettoniche e sensoriali, creando un ambiente più accessibile per tutti. Alla cerimonia di inaugurazione verranno illustrate le caratteristiche del percorso e il significato di questa nuova iniziativa.

“Siamo felici di accogliere il pubblico per questa nuova esperienza che arricchirà la visita al nostro museo, consentendo a tutti, senza distinzione, di scoprire il patrimonio archeologico abruzzese in modo diverso e inclusivo.”  una nota del Museo




UCRAINO IL VINCITORE DEL PREMIO CANIGLIA 2024

Ha cantato “O, patria” dall’opera I Vespri Siciliani di Verdi

Sulmona, 25 novembre 2024. Il Vincitore del 1° premio al Concorso Caniglia 2024 è Volodymyr Morozov, ucraino, voce di Basso (dal 2020  non vinceva una voce maschile). 28 anni, studi all’accademia Musicale di Kiev poi in Italia al Maggio Fiorentino e al Mozarteum. Attualmente vive a Salisburgo dove studia ed ha una attività concertistica. Al Teatro Comunale di Sulmona, dove si è aggiudicato il primo premio di 4mila euro, consegnato dal Sindaco della città Gianfranco Di Piero e dal consigliere Regionale Maria Antonietta La Porta, ha cantato l’aria “O, patria” dall’opera I Vespri Siciliani di Verdi.

Al secondo posto  con un premio di € 2.500,00 si sono classificate ex aequo il soprano

sudcoreano (che ha vinto anche il Premio del Pubblico) Sunwoo Park, classe 1994, (studi musicali attualmente in California) specializzata in opere mozartiane e del repertorio classico. Ha cantato “O luce di quest’anima” dall’opera Linda di Chamounix di Donizetti.

L’altro ex aequo il soprano tedesco Joh Anna Will classe 1991, si è esibita nell’aria” Dich teure Halle”dall’opera Tannhauser di Wagner. Diplomata alla scuola di musica di Amburgo e laureata alla New School di New York, ha già una carriera attiva alle spalle e impegni prossimi con ruoli importanti  (Suor Angelica, Mimì, Elsa (Lohengrin) e Parsifal allo Staatsoper di Stoccarda.

Al terzo posto, con un premio di 1500 euro, infine si è classificato il tenore sudcoreano Jongwoo Hong (1994) diplomato all’Università di Seoul e laureato in canto al Conservatorio di Dresda,  dove vive. Una carriera già avviata in Germania (Salome, Il viaggio a Reims, Romeo e Giulietta) e  numerosi concerti in Europa e Corea del Sud. A Sulmona ha cantato l’aria “Kuda, kuda, vi udalili” dall’Eugenij Onegin di Ciajkovskij.

Tra i finalisti c’è anche un’italiana a cui è andato il Premio Filippo Tella (1000 euro) consegnato dal Direttore Artistico M° Gaetano Di Bacco: Chiara Boccabella, soprano trentunenne dell’Aquila (Conservatorio Casella) che si sta specializzando nel repertorio rossiniano (ha interpretato il ruolo di Corinna nel Viaggio a Reims di Rossini al Festival di Pesaro 2024).

I riconoscimenti dei  Lions e Rotary Club di Sulmona (500 euro) sono andati rispettivamente al tenore sudcoreano Donghyun Kim, da quattro anni al Conservatorio di Piacenza e al finalista trentunenne Seongwon Kim Bassobaritono sudcoreano, entrambi già con una intensa attività concertistica.

La Giuria presieduta dal soprano Giovanna Casolla  e composta da Mauro Gabrieli (Direttore Area Artistica, Casting e Programmazione al Teatro Comunale di Bologna), Daniel Serafin (Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Steinbruck-Austria), Neil Barry Moss (direttore artistico dell’Opera di Coburg -Germania)  e Marc Clemeur (Amministratore  Gémeration Opéra di Parigi), dopo le due giornate di eliminatorie, da 63 iscritti al concorso ha selezionato 11 finalisti che, come di consueto, accompagnati al pianoforte dal M° Leonardo Angelini, si sono esibiti di fronte ad un pubblico attento ed entusiasta.

Giovanna Casolla, per la prima a Sulmona, in qualità di Presidente di Giuria ha dichiarato: “Sono felice di aver conosciuto questa realtà dove ho potuto lavorare in maniera rigorosa, e dove è nata una delle più grandi interpreti liriche quale è stata Maria Caniglia  a cui spesso nella mia lunga carriera sono stata accostata. E per me è un onore essere finalmente venuta in questo splendido teatro a lei dedicato”. La Presidente Casolla nel corso della serata ha ricevuto dall’Associazione Musicale M.Caniglia il premio “Amici della Lirica”, un riconoscimento che annovera tra i premiati Franca Valeri, Donato Renzetti, Gianni Raimondi, Renato Bruson, Giulietta Simionato, Roberto De Simone, Francesco Ernani  Michele Mirabella e tanti altri personaggi popolari, musicisti o appassionati di musica.

Gli altri premi ai vincitori sono stati consegnati dall’Assessore alla Cultura del Comune di Sulmona Carlo Alicandri Ciufelli , dal Presidente della Fondazione Carispaq Domenico Taglieri e dal Presidente della BCC di Pratola Peligna Alessandro Margiotta.

La serata condotta  dalla giovane pianista e influencer veneta Giulia Vazzoler, si è conclusa  sulle note del pianista Leonardo Angelini.

Fondato da Filippo Tella nel 1984 il Concorso di Canto Lirico M.Caniglia resta una importante vetrina per tutti i giovani cantanti che si affacciano nel difficile mondo della lirica internazionale. I premiati di quest’anno, si aggiungono ai 130 vincitori delle terne delle passate edizioni per molti dei quali, entrando a far parte di importanti cast e produzioni,hanno visto spalancarsi le porte del successo

Organizzato dall’Associazione Musicale Maria Caniglia, di cui è Presidente Vittorio Masci e Direttore Artistico  il M° Gaetano Di Bacco, il concorso rappresenta un fiore all’occhiello per la città di Sulmona e, a 40 anni dalla fondazione, continua a svolgere un ruolo di trampolino per le voci nuove della lirica internazionale.




LO STYLUS PRAENESTINUS E L’UMANESIMO MUSICALE di Giovanni Pierluigi da Palestrina

La Schola Cantorum Zimarino di Chieti celebra il compositore

Chieti, 25 novembre 2024. In occasione dei cinquecento anni della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594), compositore e organista italiano, tra i più importanti del Rinascimento europeo, la storica Schola Cantorum Settimio Zimarino di Chieti (diretta dal Maestro Gabriele Di Iorio), propone un appuntamento a lui dedicato per giovedì 28 novembre alle ore 19.30 presso l’Auditorium Le Crocelle di Chieti: si tratta di un concerto – conferenza che gode del Patrocinio della stessa Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina. All’evento sarà presente Monsignor Bruno Forte, Arcivescovo della Diocesi di Chieti – Vasto.

Il programma della serata prevede mottetti a quattro voci con la Missa Aeterna Christi Munera, in occasione della quale interverrà la musicologa Cecilia Campa.

La sua abilità contrappuntistica ha permesso a Giovanni Pierluigi da Palestrina di creare composizioni complesse ed insieme intellegibili con una purezza estetica capace di porsi come imprescindibile punto di riferimento nella storia della musica che come il resto d’Italia anche Chieti vuole celebrare grazie all’impegno della Schola Cantorum Zimarino, che prosegue con le sue attività di promozione culturale dopo aver festeggiato i suoi 60 anni di attività.

“In questo grande compositore sono sintetizzati idealità dell’arte e gli splendori della fede che sono in perfetta armonia e questo appuntamento deve servire a ricordare il personaggio ma anche a promuovere sempre più il desiderio di rinascita musicale perchè il passato non va perso ed anzi vogliamo che resti in pieno vigore – spiega il Maestro Di Iorio. – Ecco perché è per noi importante celebrare i cinquecento anni della nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina che con la sua arte e con la sua sapienza si sposa con ogni epoca”.

Cecilia Campa è stata titolare della cattedra di Storia della Musica e Musicologia sistematica presso i Conservatori “Luisa D’Annunzio” di Pescara (1982-2015) e Santa Cecilia di Roma (2015-2021). Dal 2012 è entrata nel Consiglio di amministrazione e dal 2018 è Vicedirettore Artistico della Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina. È autrice delle monografie: Il musicista filosofo e le passioni. Linguaggio e retorica dei suoni nel Seicento europeo (Napoli, Liguori, 2001), La repubblica dei suoni. Estetica e filosofia del linguaggio musicale nel Settecento (Napoli, Liguori, 2004), Furori e armonie. Utopie della musica antica nella tradizione umanista (Napoli, Liguori, 2009), Sidereus sonus. Musica come metafisica da Delfi ai Moderni, Palestrina, Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, 2021.

L’ingresso all’evento è gratuito.




VERSO UN POLO DI INNOVAZIONE C.NEXT IN REGIONE

Attraverso Fondazione Pescarabruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, l’Abruzzo si candida ad ospitare uno dei poli del sistema C.NEXT

Pescara, 25 novembre 2024. Fondazione Pescarabruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico a Como alla scoperta del modello di innovazione C.NEXT. L’obiettivo è stato quello di verificare la possibilità di aprire in Abruzzo uno dei poli del sistema nazionale per l’innovazione delle imprese.

Giovedì 21 e venerdì 22 novembre una delegazione di stakeholder abruzzesi (istituzioni, imprese e università), guidata da Fondazione Pescarabruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha compiuto una missione nel comasco per visitare l’innovation hub presso il quale è stato generato il modello di trasferimento tecnologico da impresa a impresa, chiamato NExT Innovation, poi diventato il fondamento per lo sviluppo di un sistema nazionale di poli per l’innovazione.

C. NEXT è una Spa Società benefit costituita a dicembre 2021 come capogruppo di un sistema di poli d’innovazione distribuiti sul territorio nazionale che si rivolge da un lato ai territori, per lo sviluppo di progetti di rigenerazione economica dei territori per mezzo dell’innovazione, dall’altro alle imprese, per stimolarle e accompagnarle nei loro percorsi di transizione digitale ed energetica.

Accogliendo la delegazione abruzzese, il presidente di C.NEXT, Maurizio Traglio, ha sottolineato che la modalità che guida la crescita del sistema C.NEXT, verificata nell’esperienza Lombarda e poi nei primi territori di replica in Piemonte e nelle Marche, vede l’innovazione tecnologica come leva strategica utile a supportare il sistema economico dei territori stimolando una rigenerazione che si traduce nel recupero di aree urbane dismesse e nella rivitalizzazione del tessuto sociale.

Il presidente di Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, commenta così il valore di questa missione: “Da anni sosteniamo progetti culturali e iniziative solidali attraverso finanziamenti mirati e interventi concreti. In questa occasione abbiamo deciso di andare oltre i percorsi tradizionali, rispondendo agli stimoli di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico riguardo al progetto C.NEXT e alla possibilità di sviluppare un polo d’innovazione sul nostro territorio. Questa scelta nasce da una profonda consapevolezza: l’innovazione non è un prodotto che si può acquistare. Al contrario, è la cultura, insieme alla creatività, a rappresentare il terreno fertile e indispensabile per l’innovazione. Cultura e creatività sono, infatti, alla base della nostra missione”.

Aggiunge Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: “Conosco la realtà di C.NEXT che ho apprezzato fin dal mio primo contatto, due anni fa circa. Il modello che propone si sviluppa sui territori e cresce con loro, valorizzandone competenze ed eccellenze e favorendo il trasferimento tecnologico da impresa a impresa. Tutto questo nell’ambito di un sistema nazionale in crescita. Alla luce di questo, abbiamo incaricato C.NEXT di approfondire attraverso un assessment l’opportunità di sviluppare un polo d’innovazione del loro sistema sul nostro territorio: rimaniamo ottimisticamente in attesa di quanto emergerà da questa ricerca.”

L’amministratore delegato di C.NEXT Spa, Stefano Soliano, conclude: “Il confronto con la delegazione abruzzese a Como ci ha permesso di condividere quanto già sviluppato attraverso il modello della NExT Innovation, in Lombardia ma anche in Piemonte, con C.NEXT Ivrea, e nelle Marche, con C.NEXT Piceno. Ci auguriamo che anche Pescara e la regione Abruzzo possano diventare parte del nostro sistema nazionale per l’innovazione per condividere le loro specificità in un comune percorso di crescita.”

Ad accendere la scintilla di questa collaborazione è stato Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico che, in occasione di un incontro di aggiornamento dei direttori di Confindustria, visitò il Centro di Innovazione Como Next ed organizzò una prima visita nell’Hub di una delegazione guidata dal Presidente Pagliuca.

La visita della delegazione abruzzese è avvenuta mentre C.NEXT sta svolgendo, sempre su incarico di Fondazione Pescarabruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, un assessment volto a verificare la compatibilità tra il territorio abruzzese e il progetto C.NEXT, in termini economici, sociali e non solo. La ricerca verrà presentata ai committenti e al territorio entro il primo trimestre del 2025 e rappresenterà un momento importante per le scelte di sviluppo strategico del territorio dei prossimi anni.




L’ATTORE AQUILANO MARCO VALERI VA IN SCENA IN TOSCANA

Entra nella fase calda la lavorazione dello spettacolo “Via dei Matti 43” di e con Marco Valeri, con la regia di Franceso Niccolini che firma con l’attore anche la drammaturgia. Il costume di scena è disegnato e realizzato da Emanuela Dall’Aglio. Video e foto di scena di Oscar Frizzi.

L’Aquila, 25 novembre 2024. La produzione è della Fondazione Accademia dei Perseveranti e della Fondazione Sipario Toscana in collaborazione col Festival “Montagne Racconta” dell’associazione culturale Le Ombrie e l’associazione culturale I Guastafeste.

Il percorso iniziato a marzo prevedeva due residenze artistiche: una di scrittura e messa in scena, presso Montagne in Trentino-Alto Adige, a seguito della quale il monologo ha debuttato il 21 luglio scorso, in una data speciale nei boschi di Larzana in chiusura del Festival “Montagne Racconta”, che quest’anno vedeva come ospite principale Mario Perrotta con “Come una specie di vertigine”. E l’altra una residenza in Toscana che si sta svolgendo in questi giorni nei teatri delle rispettive Fondazioni: a Cascina presso la Città del Teatro e a Campi Bisenzio.

Quest’ultima residenza, necessaria per affinare e ultimare aspetti di regia attenta al minimo particolare e supportare il monologo con un lavoro semplice ma curato di illuminotecnica e fonica, ha permesso già l’incontro di vari pubblici e ha fatto fare allo spettacolo il suo bagno iniziatico con studenti di quinta elementare e seconda media, per la programmazione del teatro ragazzi.

A Campi Bisenzio presso il Teatro Dante Carlo Monni, mercoledì 27 lo spettacolo andrà in scena per una matinée con duecento alunni di scuola media e poi replicherà alle 21.00 per il serale nella programmazione della stagione ufficiale.

“Via de Matti 43” ha un linguaggio tutto suo nel quale immergersi, facendosi trasportare emotivamente e “sonoricamente”, ancor prima che non con un costume di scena dai colori talmente vividi da creare una magia propria solo del mondo fumettistico; una scrittura intensa e visiva, che trabocca d’urgenza per la storia vera che una regia premurosa mette sulla scena in modo magistrale.




OMAGGIO A DE ANDRÈ

Al Salotto Culturale ore 18:15 il prossimo 27 novembre 2024

Teramo, 25 novembre 2024. Mercoledì 27 Novembre 2024 alle ore 18:00  nella  Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31 a Teramo, (Patrocinio  MIC, Città di Teramo,   Fondazione Tercas, Provincia Teramo), il Salotto culturale Prospettiva Persona 2024 organizza un Omaggio a F. De Andrè. Animeranno  la serata Ottorino Carloni e Giancarlo Speca. La Cittadinanza è invitata a partecipare.

Sono passati vent’anni dalla morte di Fabrizio De Andrè, uno dei più grandi cantautori italiani. Un Poeta che ci ha lasciato non solo canzoni memorabili, ma pezzi di umanità, di storia, di vera cultura.

Fabrizio De André

Ci ha raccontato la vita dalla parte dei “miserabili”, dei “reietti”, dei “diversi”. Di quell’umanità di emarginati che sono odiati dai “benpensanti” perché da loro considerati “inferiori” e perché, sostanzialmente, ne hanno paura. E ne hanno paura perché non li capiscono, perché non seguono i dettami che i potenti e i loro servi vorrebbero imporre a tutti. A quest’umanità lasciata ai margini di una società sempre più malata, indifferente, conformista De Andrè, con la sua poesia, dona quell’amore e quella comprensione che altri le negano.

Oggi la nostra società è sempre più cattiva, spietata. La mancanza di solidarietà e accoglienza sono diventate virtù, la tolleranza e la solidarietà colpe. È così che va il mondo oggi.

Lo vediamo quando si impedisce a poche decine di persone che fuggono da guerre e fame (provocate dalle cosiddette nazioni civili, dalle speculazioni e dai furti dei grandi capitalisti) di approdare in porti sicuri, giocando con la loro disperazione, in nome della “purezza del nostro mondo”.

E allora, come antidoto alla mancanza di pietas, ascoltiamo qualche canzone di De Andrè. 

Sono parole eccezionali che ci fanno sognare e sperare in un mondo migliore. Un mondo dove anche chi è “sporco, brutto e cattivo”, anche chi ci fa paura perché diverso da noi, ha gli stessi nostri diritti.




SENZATOMICA, UNA MOSTRA CONTRO LA MINACCIA DELLE ARMI NUCLEARI

Dal 2 al 13 dicembre all’università d’annunzio di Chieti. L’esposizione propone una riflessione sul ruolo di ogni singolo individuo per un mondo senza armi atomiche

Chieti, 24 novembre 2024. La mostra Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari aprirà i battenti il prossimo 2 dicembre a Chieti, presso l’Aula Magna di Lettere dell’Università D’Annunzio in via dei Vestini. Martedì 3 dicembre alle ore 10 si svolgerà l’inaugurazione alla quale sono stati invitati i sindaci di Chieti e Pescara, Diego Ferrara e Carlo Masci, il rettore dell’Università D’Annunzio Liborio Stuppia e i vescovi di Chieti e Pescara Bruno Forte e Tommaso Valentinetti.

L’esposizione, ospitata nel Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università di Chieti, guidato dal Professor Stefano Trinchese, è allestita in versione compact ed è visitabile fino al 13 dicembre 2024, grazie anche alla collaborazione della Professoressa Paola Pizzo. I sedici pannelli hanno l’obiettivo di far riflettere sul potenziale di ogni essere umano nella campagna contro le armi nucleari. Recentemente le continue minacce di ricorso alle armi nucleari hanno riportato al centro dell’opinione pubblica il tema della presenza e della proliferazione di ordigni nucleari. In questo contesto, la mostra ha l’obiettivo di far comprendere le conseguenze catastrofiche dell’utilizzo di tali armi e propone al visitatore un viaggio alla scoperta di quello che è stato per riflettere sul presente e sul futuro.

La mostra, realizzata grazie ai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, è un’esposizione itinerante che farà tappa in diverse città italiane, tra cui Chieti e ha il patrocinio dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, dei Comuni di Chieti e di Pescara. “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari” è una campagna volta a creare una nuova consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari. Dal 2011 la prima edizione della mostra è stata allestita in oltre 80 comuni italiani per un totale di quasi 400mila visitatori. Senzatomica è uno dei principali partner italiani di ICAN – International Campaign to Abolish Nuclear Weapons – premio Nobel per la Pace 2017.

L’esposizione è promossa e finanziata dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai che riunisce coloro che in Italia seguono e praticano la tradizione buddista così come fu codificata da Nichiren Daishonin (1222-1282). L’Istituto è parte della Soka Gakkai Internazionale, il più grande movimento buddista laico al mondo, presente in 192 Paesi e Territori del pianeta ed alla quale aderiscono 12 milioni di fedeli. In Italia è una delle fedi riconosciute dallo Stato con legge di Intesa approvata il 14 giugno del 2016 dal Parlamento italiano all’unanimità che attualmente conta oltre 90.000 fedeli. La Soka Gakkai italiana e quella internazionale sono tra le organizzazioni più attive nella promozione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile e per l’abolizione delle armi nucleari in tutto il mondo.

Dal 2 al 13 dicembre 2024 università d’annunzio Chieti – via dei vestini 31 aula magna lettere. Aperta dal lunedì al venerdì 9:00-13:00 e 14:00-19:00




DEUX ETUDES COUPLEES DI PAOLO CAVALLONE

A Milano prima esecuzione assoluta del compositore abruzzese; venerdì 29 novembre alle 20:45, sala verdi del conservatorio di Milano

Sulmona, 24 novembre 2024. Un imperdibile evento musicale segnerà il prossimo appuntamento della stagione delle “Serate Musicali”, venerdì 29 novembre, alle ore 20.45, alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano. L’Insubria Chamber Orchestra, diretta dal Maestro Giorgio Rodolfo Marini, presenterà un programma tutto italiano che attraversa i secoli: da Giovanni Battista Viotti a Paolo Cavallone, passando per Franco Mannino e Nino Rota, in un concerto che vedrà anche il prezioso Guadagnini 1744 nelle mani del violinista Davide Alogna.

Il programma si aprirà con il “Concerto n. 4” per violino di Giovanni Battista Viotti, dove l’equilibrio classico sarà il filo conduttore. Si proseguirà con il “Concerto n. 2” per violino di Franco Mannino (1992), un brano dalle linee melodiche incisive, per poi passare alla seconda parte del programma, che vedrà l’esecuzione del “Concerto per orchestra d’archi” di Nino Rota. Quest’ultimo, caratterizzato da una forte immediatezza espressiva, si intreccia con un lirismo vibrante e un ritmo che affascina l’ascoltatore. La chiusura del concerto sarà affidata all’opera dell’abruzzese Paolo Cavallone, uno dei maggiori compositori di oggi, con “Deux études couplées”, una creazione in stile barocco.

Paolo Cavallone (Sulmona 1975), un pioniere nell’ideazione di nuovi concetti compositivi, disattende ogni aspettativa presentando una composizione alla maniera di Haendel e di Bach e chiudendo l’arco sonoro del concerto, quasi a ricongiungersi all’aura delineata dal brano d’apertura. “Si tratta di un divertissement, una sorta di omaggio all’artigianato, in cui credo fortemente: il brano si ricollega alla tradizione novecentesca italiana di recupero di sonorità barocche” (si pensi alla “Vivaldiana” di Malipiero o alla “Tartiniana” di Dallapiccola ad esempio). Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), Paolo Cavallone è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia. I suoi lavori sono pubblicati da Rai Com e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records. Nel 2022 è stato insignito dalla Regione Abruzzo dell’onorificenza di Ambasciatore della cultura nel mondo.

La serata sarà un’occasione per apprezzare il virtuoso Davide Alogna, uno dei musicisti più attivi per quel che concerne lo studio, la riscoperta e la diffusione del repertorio del Novecento italiano. Il suo lavoro ha permesso di riportare in vita diverse opere di Respighi, Fano, Castelnuovo-Tedesco, Margola, Wolf-Ferrari attraverso prime esecuzioni nazionali e mondiali, registrazioni e pubblicazioni. Nel 2010 il Comune di Milano gli ha conferito il “Premio all’eccellenza nella Musica”. Come spiega il Maestro Marini, direttore artistico e musicale dell’Insubria Chamber Orchestra, “diversi sono gli anniversari da cui scaturisce il concerto del 29 novembre. Il duecentesimo anniversario della morte di Viotti coincide infatti con il centenario dalla nascita di Mannino, come pure con i quarantacinque anni dalla morte di Rota”.




GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Lunedì 25 novembre il comune di Pescara e il centro antiviolenza Ananke illustrano i dati annuali. Ore 10 – Aurum – sala d’annunzio

Pescara, 24 novembre 2024. Nella Giornata contro la violenza sulle donne il Comune di Pescara incontra 700 studenti, e lo fa insieme al prefetto Flavio Ferdani, al procuratore aggiunto presso il Tribunale di Pescara Annarita Mantini e ad Angelo Mariano Bozza, in rappresentanza del Tribunale, per sensibilizzarli. L’appuntamento è per lunedì 25 novembre nella sala d’Annunzio dell’Aurum. Nell’occasione il Centro antiviolenza Ananke, presieduto da Daniela Gagliardone, illustrerà anche alla stampa (alle ore 10) il report con i dati annuali, che fotografano l’attività del Centro e la situazione esistente su questo territorio che emerge e non resta nell’ombra.

La mattinata si aprirà alle 9.30 con i saluti del sindaco Carlo Masci e dell’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio, promotore della rassegna “365 giorni no alla violenza sulle donne”, insieme a Ferdani, Mantini e Bozza e a Daniela Puglisi, rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo, alla presenza dei dirigenti scolastici. Per i ragazzi, che ascolteranno gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, si annunciano alcuni laboratori: quello con le operatrici del Centro Ananke, con l’individuazione dei segnali per riconoscere una relazione violenta, quello teorico-pratico a cura della palestra Fight Clubbing, e quello con gli operatori del Centro per uomini autori di violenza (Cuav) Itinere del Comune, sugli stereotipi di genere.

Il 25 sono in programma altri due appuntamenti: alle ore 18, nella sede dell’Aism all’interno di villa Sabucchi, un evento di sensibilizzazione a cura della sezione di Pescara e alle 21, al teatro Massimo, si svolgerà la serata evento con Marco Bocci, Rossana Casale e Grazia Di Michele, alle 21 (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria).




A POCHI GIORNI DAL 25 NOVEMBRE

Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il Comune di Montesilvano ha presentato lo spettacolo teatrale in due atti Natura morta in un fosso: uno specchio della violenza ma soprattutto un grido per il cambiamento

Montesilvano, 23 novembre 2024. Di scena martedì 3 dicembre alle ore 21.00 nella splendida cornice del Pala Dean Martin di Montesilvano, la cittadinanza è invitata a partecipare alla rappresentazione teatrale il cui testo, scritto da Fausto Paravidino, sarà magistralmente interpretato e diretto da Giampiero Mancini e dal suo cast di attori appartenenti alla scuola di recitazione Smo Lab, che va ben oltre la semplice risoluzione di un caso di omicidio. L’opera, con la sua cruda realtà e la sua profondità psicologica, si erge come un potente strumento per riflettere sulla violenza di genere, un tema purtroppo ancora troppo attuale.

“Il delitto di Elisa Orlando, giovane vittima di un femminicidio, diventa il fulcro di una trama che scava a fondo nelle dinamiche relazionali, nelle fragilità umane e nelle ombre di una società spesso indifferente” – afferma il regista e attore Giampiero Mancini. “Attraverso i monologhi interiori dei personaggi, assistiamo alla disumanizzazione della vittima, alla colpevolizzazione e al giustificazionismo che troppo spesso accompagnano questi crimini”.

Oltre al sindaco Ottavio De Martinis, presenti alla conferenza anche la presidente della Commissione Pari Opportunità Paola Sardella, l’assessore alle pari opportunità Alice Amicone, l’assessore alla cultura e agli eventi Corinna Sandias, la consigliera Damiana Rossi, la psicologa Donatella Cardone e il consigliere Adriano Tocco. 

Il sindaco Ottavio De Martinis: “Natura morta in un fosso” non è solo un giallo, ma un dramma che ci costringe a confrontarci con le nostre paure, i nostri pregiudizi e le nostre responsabilità. La rappresentazione, con il suo linguaggio diretto e impietoso, ci mostra l’impatto devastante della violenza sulle donne, non solo sulla vittima, ma anche sulle persone che le stanno accanto. Uno spettacolo che rappresenta purtroppo uno di quei casi che non solo si sentono sempre più spesso al Tg, ma anche nelle vie della nostra città, tanto che i recenti episodi di violenza ci pongono davanti agli occhi quanto ancora ci sia da fare per combattere questa piaga. Una giornata, quella del 25 novembre, importante per ricordare il dramma sociale da combattere, ma è evidente che un solo giorno non è sufficiente”.

“In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, portare alla luce un’opera come questa rappresenta un’occasione preziosa per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere il cambiamento. “Natura morta in un fosso” ci ricorda che la violenza di genere non è un fatto isolato, ma un problema sociale che ci riguarda tutti – afferma Paola Sardella. Grazie all’impegno nostro come commissione e dell’Azienda Speciale in sinergia con l’amministrazione comunale, riusciamo a garantire sul territorio una presenza costante e importante attraverso i servizi elargiti da diverse realtà presenti sul territorio, come Spazio Famiglia e i centri antiviolenza.

A concludere all’unanimità, le rappresentanti del Consiglio comunale: “Natura morta in un fosso è un grido di dolore, ma anche un invito all’azione. Non possiamo permettere che la violenza sulle donne continui ad essere una piaga della nostra società. Ognuno di noi può fare la sua parte per costruire un futuro più sicuro e giusto per tutte le donne. Un impegno che deve essere portato avanti quotidianamente e che deve partire già dall’educazione impartita a scuola e a casa ai più piccoli che saranno i padri, i mariti e compagni del domani”.

Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è vietato ai minori di 14 anni.




UN INCONTRO SULLE SCIENZE GEOLOGICHE

Alla d’Annunzio studenti finlandesi e italiani delle Superiori protagonisti

Chieti, 23 novembre 2024. Studenti delle classi quinte del Liceo finlandese “Lammin Lukio” del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lanciano hanno partecipato, nella giornata del 20 novembre, presso il Campus Universitario di Chieti, ad un incontro con i docenti e ricercatori dei Corsi di Studio in Scienze Geologiche e Scienze e Tecnologie Geologiche nell’ambito del “Progetto ERASMUS 2024: Il Mondo della Scienza con le STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica)”. Ad aprire l’incontro, coordinato dalla professoressa Rita De Nardis, ed incentrato sul tema “From Solar System Planets to Earth’s core: a hands-on experience with Earth and Planetary Sciences”, il saluto del Presidente del Corso di Studi in Scienze e Tecnologie Geologiche della d’Annunzio, professor Tommaso Piacentini, cui hanno fatto seguito le relazioni della professoressa Monica Pondrelli e dei dottori Simone Bello e Daniele Cirillo.

Gli studenti hanno visitato i Laboratori di Geologia Applicata e Geotecnica, di Geochimica Ambientale, di Esplorazione Geologica del Sottosuolo, di Mineralogia e Petrografia e di Sismologia e Geofisica dell’Ateneo, accompagnati dai laureandi e dai ricercatori, che hanno mostrato loro le strumentazioni e i metodi di analisi utilizzati in Geologia ed hanno poi coinvolto gli studenti dei due Licei in alcune esercitazioni pratiche. E’ stata una giornata molto interessante, come ha dimostrato il grande interesse manifestato dagli studenti finlandesi e italiani, accompagnati nell’occasione da alcuni loro docenti.

“Ci ha fatto molto piacere – ha commentato il professor Tommaso Piacentini – accogliere una delegazione del Liceo “Galilei” di Lanciano e della “Lammin Lukio High School di Lammi (Finlandia)” nei nostri Corsi di Studio di Scienze Geologiche. Gli studenti finlandesi e abruzzesi hanno potuto conoscere e approfondire le molteplici tematiche di cui si occupano le Scienze Geologiche, vedendo da vicino le attività che svolgono i Geologi sul terreno e nei laboratori, con metodi innovativi, numerici e virtuali”.

“L’accreditamento Erasmus del nostro Liceo – ha sottolineato la professoressa Monica De Rosa, Dirigente Scolastica del Liceo Galilei di Lanciano – ha permesso di potenziare il nostro percorso di internazionalizzazione con il Progetto dedicato alle STEM e di collaborare con la “Lammin Lukio” e l’Università “Gabriele d’Annunzio”, in particolare con i Corsi di Studio in Geologia, permettendo ai nostri studenti di avvicinarsi al mondo della formazione e della ricerca universitarie”.

“La collaborazione tra Scuola e Università è fondamentale per poter concretizzare un approccio virtuoso al mondo della Scienza – hanno concluso concordemente il professor Piacentini e la professoressa De Rosa – Auspichiamo quindi che questa collaborazione possa consolidarsi e svilupparsi ancora di più con ulteriori incontri e altre iniziative”.




MEMORIE DI CEMENTO

Un viaggio fotografico nell’ex cementificio di Pescara. Campus di Pescara – Aula rossa – 26 novembre 2024 – ore 17

Pescara, 23 novembre 2024. Il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ospiterà il prossimo 26 novembre, alle ore 17:00, presso l’Aula Rossa del Polo di Pescara, “Memorie di Cemento”, un progetto fotografico che documenta la storia e l’eredità dell’ex cementificio di via Raiale a Pescara, attraverso l’obiettivo del fotografo Luciano D’Angelo. Dopo i saluti istituzionali del professor Paolo Fusero, Direttore del Dipartimento di Architettura della “d’Annunzio” e del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, sono previsti gli interventi di Susanna Ferrini, Paolo Fusero, Alessandro Sonsini, Pierluigi Sacco, Claudio Valente e Luciano D’Angelo.

Il libro fotografico rappresenta una preziosa testimonianza visiva di uno dei simboli più significativi dello sviluppo industriale di Pescara del secondo dopoguerra. Costruito negli anni ‘50 sulle sponde del fiume, il cementificio ha rappresentato non solo un pilastro fondamentale per l’occupazione locale, ma è stato anche testimone e protagonista dello sviluppo economico e della crescita urbana della città adriatica. Attraverso gli scatti di Luciano D’Angelo, il libro cattura l’essenza di questo luogo della memoria: dai possenti silos industriali agli impianti tecnologici, dalle ambientazioni post-industriali ai ritratti degli ex operai ripresi nei luoghi del loro lavoro.

Le immagini restituiscono l’atmosfera intrisa di storia industriale, gli scorci visuali tra i giganteschi impianti e gli skyline delle montagne, i silenzi surreali di un luogo circondato dai rumori. Le storie dei protagonisti, di chi per anni ha lavorato e vissuto quei luoghi, sono raccontate da scatti che rimettono al centro la narrazione, i luoghi vissuti e le persone, in un emozionante viaggio a ritroso nel tempo, dove le memorie del cemento vibrano di una vita nuova.

“Il cementificio ha sempre rappresentato lo sguardo della mia città che mi proteggeva nell’andare, e mi accoglieva nel tornare – racconta Luciano D’Angelo – In questo scenario quasi surreale, ho scoperto una bellezza inaspettata, quasi un’esposizione di opere d’arte contemporanea tra le rovine. La luce, protagonista silenziosa di questo racconto, penetra attraverso le finestre rotte e i soffitti crollati, accarezzando con delicatezza le superfici ruvide e arrugginite, rivelando ombre che sembrano custodire i ricordi di un tempo lontano.”

“Quasi nessuno di noi ha idea di che sensazioni si provino entrando a piedi nel micromondo della struttura abbandonata – dice Paolo Fusero, Direttore del Dipartimento di Architettura della d’Annunzio – L’atmosfera intrisa di storia industriale, gli scorci visuali tra i giganteschi impianti e gli skyline delle montagne, i silenzi surreali di un luogo circondato dai rumori, le atmosfere cangianti al mutare della luce del sole. L’immaginazione ci fa riportare su quel palcoscenico i suoi protagonisti: le maestranze che mettevano in scena ogni giorno la rappresentazione della vita di un’Italia, orgogliosa ed entusiasta.”




TRAVESÍA ITALIANA

Città Sant’Angelo, Tornareccio – 9-10 novembre 2024. Un viaggio alla scoperta delle radici, tra Abruzzo e Argentina

Città Sant’Angelo, 23 novembre 2024. Si è concluso il viaggio in Abruzzo di Donato De Santis e Jimena Grandinetti per la serie “Travesía Italiana”, durante il quale hanno esplorato le loro radici italiane. Grazie al progetto ITALEA e al supporto delle comunità locali, hanno visitato luoghi iconici come Città Sant’Angelo e Tornareccio, scoprendo antichi mestieri, sapori autentici e tradizioni culturali.

L’esperienza ha celebrato il legame con le origini italiane nell’ambito dell’Anno delle Radici Italiane 2024, promuovendo il turismo delle radici per gli italo-discendenti di tutto il mondo.




IL FU MATTIA PASCAL DI LUIGI PIRANDELLO

Grande apertura per la stagione di prosa del teatro dei marsi domenica 1° dicembre con Geppy Gleijeses e la regia di Marco Tullio Giordana

Avezzano, 23 novembre 2024. A far accendere le luci sul palco del Teatro dei Marsi di Avezzano, domenica 1° dicembre alle ore 18.00, sarà lo spettacolo Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello con Geppy Gleijeses e la regia di Marco Tullio Giordana, cui spetta il compito di inaugurare la Stagione di Prosa 2024/25 promossa dal Comune di Avezzano con la Direzione artistica di Patrizio Maria D’Artista.

La prima di stagione è dunque affidata ad un intramontabile classico scritto dal Premio Nobel per la Letteratura Luigi Pirandello, e ora proposto in forma di libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses.  La produzione di Gitiesse Artisti Riuniti diretta da Geppy Gleijeses, Teatro della Toscana – Teatro Nazionale, United Artists ci propone la celebre “farsa trascendentale” retta sull’assurdo; Mattia Pascal, un bibliotecario che si sente prigioniero di una vita appesantita da ruoli sociali e convenzioni, creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” si rende conto che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. Quale prova più scintillante del sentimento del contrario?

Disonestà e purezza, vita e morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale, che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive. Mantenendo una drammaturgia di stampo umoristico ritroviamo nell’opera elementi riflessivi e irrazionali che interrogano il pubblico abbattendo l’impersonalità della quarta parete. Attraverso questa trasformazione e il gioco sull’identità individuale, quella di Mattia Pascal e del suo alter ego Adriano Meis, Pirandello esplora temi come l’identità, la libertà e il destino, offrendo una riflessione profonda sulla natura umana e sulla ricerca di sé stessi.

Sul palco del Teatro dei Marsi salirà dunque Geppy Gleijeses, allievo prediletto di Eduardo De Filippo e definito dalla critica  “il miglior attore napoletano della sua generazione”, affiancato da Marilù Prati, fin da giovanissima parte della compagnia di De Filippo nonché interprete del ruolo della protagonista al fianco del Maestro in “Na Santarella” nella versione registrata per la Rai. Con loro anche Nicola Di Pinto, Totò Onnis, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Ciro Capano, Teo Guardini, Francesco Cordella, Davide Montalbano e Francesca Iasi. Un cast di assoluto rilievo guidato da un altrettanto eccezionale regista quale è Marco Tullio Giordana, vincitore nella sua carriera di premi come quattro David di Donatello, quattro Nastri d’Argento, il Premio Un Certain Regard del Festiva di Cannes e il Premio Ubu al miglior spettacolo di teatro.

«Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostojevski, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud, Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio, del Doppelgänger, in modo così invadente da spazientire Nabokov che lo considerava “di una noia mortale”» afferma Marco Tullio Giordana nelle sue note di regia, in cui prosegue «In realtà nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena, e lo spazio/tempo dove si consumano in continue sovrapposizioni, da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del “secolo breve”».

Si ricorda che a partire dal 20 novembre i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro Culturale Polifunzionale Ex Montessori in Via Genserico Fontana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 16:30 alle ore 19:00, e online su I-Ticket.  Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti online e presso il Teatro dalle ore 16:00 fino all’orario di inizio dell’evento. Si ricorda al gentile pubblico, inoltre, che è ancora possibile sottoscrivere gli abbonamenti alla stagione di prosa 2024/25 presso il Centro Culturale Polifunzionale Ex Montessori in Via Genserico Fontana, il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 16:30 alle ore 19:00.




SULLA SCIA DEL DAIMON

Seconda edizione: due giorni dedicati ai libri

L’Aquila, 23 novembre 2024. Arriva la due giorni conclusiva della rassegna editoriale Sulla scia del daimon, l’evento diffuso organizzato da Daimon Edizioni in collaborazione con il collettivo di Poesiafemminilesingolare e la Compagnia dei Poeti dell’Aquila.

La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, era partita da Fossa, presso il Centro Polivalente, domenica 29 settembre e prosegue con la seconda giornata sabato 23 novembre alla Libreria Mondadori alla Galleria Meridiana all’Aquila e la terza domenica 24 novembre a Palazzetto dei Nobili dell’Aquila.

Reduci dal FLA 2024 a Pescara, l’editrice aquilana Alessandra Prospero e il suo nutrito gruppo di artisti anche quest’anno si aprono al dialogo con la città dell’Aquila spaziando tra vari generi e con autori locali e di altre regioni.

Il programma:

Sabato 23 novembre presso la Libreria Mondadori Meridiana

Ore 16 Presentazione dell’Agenda fantasy 2025 e dell’Agenda 2025 dedicata ad Andrea Camilleri. Presenzieranno anche i poeti Carmela de Felice, Federico Del Monaco, Luciano Giovannini, Roberta Placida e Anna Anna Maria Rita Tinari

Ore 17 Presentazione del libro “Il sapore delle saliere” di Mario Di Berardino che sarà accompagnato dalle professoresse Maria Gabriella Martignetti e Mafalda Di Berardino

Ore 18 Presentazione del libro “Chiedi a Caiazzo” di Stefano Cordoni che dialogherà con lo scrittore Federico Del Monaco

Ore 19 Presentazione del libro “Supermarket Self Service Poetry” di Valter Marcone e reading poetico

Domenica 24 novembre a Palazzetto dei Nobili

Ore 10:30 Presentazione della giornata e dialogo sulla Poesia tra l’editrice, la dott.ssa Alessandra Prospero, e la prof.ssa Anna Maria Rita Tinari

Ore 11:30 Presentazione del libro “Colorando un’emozione” della prof.ssa Lina Ricci. L’autrice dialoga con la prof.ssa Violeta Cojocaru

Ore 12:30 Presentazione della silloge “La croce di carta” del prof. Luciano Giovannini. L’autore dialoga con l’editrice Alessandra Prospero

Ore 16 Presentazione del libro “Fotogrammi” del prof. Giuseppe Murro. L’autore dialoga con lo scrittore Federico Del Monaco

Ore 17 Presentazione della silloge “Figlia del fiume” di Carmela de Felice. Intervengono il giornalista Fulgo Graziosi e l’editrice Alessandra Prospero. Letture a cura di Tiziana Gioia

Ore 18 Presentazione della linea fantasy della casa editrice a cura di Federico Del Monaco

Ore 19 Presentazione della silloge “Stasimi astrali” di Marica Tirone, poetessa e flautista. L’autrice dialoga con l’editrice Alessandra Prospero

Partecipa con le sue opere la pittrice Patrizia Malva Giannone

Ingresso libero.




L’ISA AD ATRI, L’AQUILA E GIULIANOVA

Con Mazzocchetti e Del Principo, talenti abruzzesi under 35

L’Aquila, 22 novembre 2024 – Al via questa sera, venerdì 22 novembre, la stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese nel Teatro Comunale di Atri con due musicisti abruzzesi under 35 a testimoniare l’impegno dell’ISA per la promozione e la crescita dei talenti della regione. Sarà Alessandro Mazzocchetti a dirigere i professori dell’Orchestra dell’Istituzione mentre solista ospite sarà il pianista atriano Federico Del Principio.

Sabato 23 novembre il concerto sarà replicato all’Aquila per la Cinquantesima Stagione dei Concerti ISA nel capoluogo (ore 18 Ridotto del Teatro Comunale) mentre domenica 24 alle 17:30 il concerto verrà eseguito a Giulianova nella Chiesa di Sant’Antonio per il primo dei concerti dell’ISA della Stagione 2024-2025 nel centro teramano.

Il concerto è dedicato alle opere di Mozart e Saint-Saëns: del primo verrà eseguito il Concerto n. 23 in la maggiore per pianoforte e orchestra K. 488, mentre del francese verrà proposta la Sinfonia in la maggiore.

“Due autori legati – come spiega il direttore Mazzocchetti – dalla caratteristica di essere stati enfant prodige. Nella prima parte, dedicata a Mozart, presentiamo un concerto della maturità del compositore che celebra la gioia e la serenità, offrendo come un vero gioiello un Adagio in cui Mozart dà prova della sua abilità prodigiosa di ottenere la massima intensità espressiva con i mezzi più semplici. Nella seconda parte del programma, eseguiremo la prima vera e propria opera sinfonica del francese, composta a soli quindici anni e oggi di rarissima esecuzione. Pagine che, a dispetto della giovane età del loro autore, possiedono già, più o meno visibili, tutte le caratteristiche della scrittura del compositore maturo”.

I protagonisti Sul podio Alessandro Mazzocchetti, classe 1995, flautista, compositore e direttore artistico del Città Sant’Angelo Music Festival, molto apprezzato dal pubblico dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, con la quale si esibisce regolarmente dal 2019. Ha diretto importanti compagini orchestrali in Italia e ha collaborato con musicisti di fama internazionale come Luigi Piovano, Anna Tifu, Ildebrando D’Arcangelo, Avery Amereau, Chiara Isotton e Roberto Scandiuzzi.

Tra i prossimi impegni, si segnalano i debutti con I Capuleti e i Montecchi di Bellini a maggio 2025 e, ad agosto, al prestigioso Rossini Opera Festival 2025, dove dirigerà Il Viaggio a Reims di Rossini.

Federico Del Principio Pianista versatile con interessi che spaziano tra il solismo, la musica da camera e la composizione, si è esibito a maggio 2024 per “I Concerti al Quirinale” trasmesso in diretta da Rai Radio3 ed è ospite di altri enti musicali italiani di primo piano. È pianista del Trio Fenice con il quale ha lavorato insieme a musicisti internazionali ed è in formazione presso l’Accademia Stauffer di Cremona e al Mozarteum di Salisburgo. Vivace anche l’attività di compositore. Fra i suoi debutti si ricorda quello del febbraio 2023 all’Aquila quando proprio l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese ha eseguito la sua Azione Sacra “Rodolfo d’Acquaviva Beato”.




DA SANREMO A INFINITAMENTE

Nuovo singolo di Giuseppe Maria Bità

Roma, 21 novembre 2024. Infinitamente uscito il 16 Novembre in tutti gli store digitali è il nuovo singolo del cantautore abruzzese Giuseppe Maria Bità, vincitore del Premio Sanremo Christian Music 2023 al Sanremo Festival della Canzone Cristiana con la canzone Sono solo un uomo. Infinitamente è un pezzo molto orecchiabile, che denuncia il malessere di questa società ormai allo sbando, senza più regole, riferimenti, certezze, modelli di vita da imitare e dove regna soltanto tanta confusione mentale.

“Il mondo procede a passi lenti verso l’autodistruzione” secondo Bità. “Non ci sono più regole, cancellati tutti i valori morali di un tempo. Ognuno è ormai libero di fare tutto quello che vuole… perché tanto non c’è niente di male. Infinitamente prova senza giri di parole a dire le cose in faccia ed a mostrarci che mentre noi continuiamo solo a farci del male, c’è un Padre che soffre per noi e ci chiama per nome. Si per nome, perché lui ci ha voluto sin dal principio…e ci ama infinitamente”.

La canzone stupisce già al primo ascolto perché coniuga e fonde abilmente insieme il significato sacro del testo con la musica che quotidianamente tutti siamo abituati ad ascoltare nelle radio e nei mainstream, rendendo il tutto molto fruibile e mai pesante anche per chi liberamente ha scelto di non abbracciare la fede religiosa. È insomma una canzone per tutti e che non esclude nessuno.




L’AQUILA FILM FESTIVAL

Le cerimonie di chiusura con i vincitori e i giurati Federico Ruffo e il calciatore Pablo Banegas

L’Aquila, 21 novembre 2024. Venerdì 22 e sabato 23 novembre 2024 conosceremo finalmente i nomi dei vincitori dei diversi concorsi del L’Aquila Film Festival, al termine di dieci mesi di incontri, proiezioni, escursioni, concorsi e degustazioni che ne hanno fatto il festival cinematografico più lungo del mondo.

Se sul nome dei film vincitori dei quattro concorsi (documentari, opere prime e seconde, cortometraggi e film internazionali) vige il riserbo assoluto, sono certi i nomi dei giurati che presenzieranno: il bomber de L’Aquila Calcio 1927 Pablo Banegas, il giornalista di Mi manda Rai Tre, Presa diretta e Report Federico Ruffo, il cantautore romano Flavio Giurato, i registi Luca Cococetta (fresco del recente succeso di Monte Corno), Lorenzo Pallotta, Rosario Minervini (anche programmer del Festival di Giffoni) e Francesco Paolucci, il responsabile del MAXXI L’Aquila Paolo Le Grazie e il caporedattore di Cabiria magazine Attilio Pietrantoni.

Entrambe le serate avranno una coda festosa con i party di chiusura: “vino e chitarra” venerdì presso la Bottiglieria lo Zio con il M° Fabrizio De Melis, “dj-set glamwoke” con le Indiesponenti sabato presso Liberiamia wine con accesso libero per tutti.




CONCERTO DEL CORO GIACOMO PUCCINI

Sala Consiliare del Comune  22 novembre ore 18:00

Pescara, 21 novembre 2024. In occasione della ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica, il Coro Giacomo Puccini di Chieti offrirà alla città di Pescara un concerto gratuito, dedicato a tutti gli amanti della musica e dell’arte.

L’evento si svolgerà venerdì 22 novembre 2024, alle ore 18:00, nella sala consiliare del Comune di Pescara.

Sotto la direzione del Maestro Loris Medoro, il concerto vedrà la partecipazione di artisti di grande talento: il tenore Ennio Del Grosso, le soprano Maria Chiara Papale e Sabina Davide, accompagnati al pianoforte dai maestri Daria Coletti e Mimmo Speranza.

Il programma musicale, dicono gli organizzatori, “promette un viaggio emozionante tra le più belle melodie classiche, offrendo al pubblico un’esperienza indimenticabile”.

“Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo appuntamento culturale – commentano l’Assessore alla Cultura e Vicesindaco Maria Rita Carota e il Presidente del Consiglio Comunale, Gianni Santilli – che rappresenta un’occasione per celebrare insieme la bellezza della musica e l’armonia dello spirito, in linea con l’importanza che Pescara attribuisce alla promozione dell’arte e della cultura”.




IL BACKSTAGE DEL MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO

Continuano le aperture dei depositi di restauro del MuNDA al castello cinquecentesco de nei venerdì di novembre

L’Aquila, 20 novembre 2024. Proseguono, al Castello Cinquecentesco dell’Aquila, le aperture dei depositi per una visita inusuale: il backstage della vita del Museo Nazionale d’Abruzzo:  vedere e comprendere  tutte le azioni messe in campo per la tutela, conservazione e restauro delle opere d’arte.

Per la prima volta il MuNDA apre sistematicamente i propri depositi, calendario in calce, per una visita, fra le opere  oggetto di interventi, curato dalla ditta COO.BE.C. di Spoleto, direttrice tecnica Antonella Filiani, e la mediazione didattica del  restauratore Matteo Cannarsa. A supporto anche  immagini storiche che consentiranno di ricostruire le storie di manufatti artistici rimasti in silenzio per molto tempo.                                  Le opere,  di materiale eterogeneo,  dipinti su tavola e tela, elementi di arredo liturgico, sculture lignee e lapidee, in terracotta policroma, in bronzo e in gesso, dipinti murali e manufatti lignei di spoglio provenienti dal territorio abruzzese, potranno essere osservate rivelando i retroscena delle operazioni di pronto intervento, manutenzione e restauro. Tra le tante opere ci si imbatterà nella   Strage degli Innocenti di Giulio Cesare Bedeschini, nel Martirio di Santa Scolastica di Girolamo Cenatiempo e nel Ritratto di Felice Carena di Remo Brindisi, oltre che diverse sculture di Emilio Greco.

Prenotazione obbligatoria sul sito museo nazionale https://museonazionaledabruzzo.cultura.gov.it/depositi-castello/  (leggere regolamento e per  eventuale disdette).                                                                                               

Il biglietto permette l’accesso nella stessa giornata al Mammut  al bastione est del Castello (orario 9.00/18.00) e al MuNDA a  Borgo Rivera (orario 8.30/19.30). Chiusura biglietteria 30 minuti prima    Tariffe: intero: 7 €, ridotto: 2 € (dai 18 ai 25 anni, fino al giorno del compimento del 25esimo anno), ingresso gratuito per bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni e in tutti i casi previsti dal Ministero della Cultura a questo link: https://www.cultura.gov.it/agevolazioni

Aperture Depositi Novembre 2024  tutti i venerdì: 22 e  29 novembre alle ore 9:00, 10:00, 11:00, 12:00, 13:00, 14:00, 15:00, 16:00, 17:00

Aperture Dicembre 2024 fino al 29  nei fine settimana: sabato 7 e domenica 8 , sabato 14 e domenica 15, sabato 21 e domenica 22, sabato 28 e domenica 29 esclusivamente alle ore 9:00, 10:00, 11:00. Nel mese di dicembre le visite ai depositi saranno condotte dagli Assistenti per la promozione e gestione dei servizi culturali ed educazione al patrimonio del MuNDA.




POETI, NARRATORI E VIAGGIATORI

Giornalisti in Abruzzo. Quarto convegno, venerdì, 22 novembre 2024, ore 9.00-13.00, Fondazione La Rocca, Via Raffaele Paolucci, 71 Pescara

Pescara, 20 novembre 2024. Dopo la recente presentazione al Fla degli atti del terzo convegno annuale su “Poeti, narratori e viaggiatori – giornalisti in Abruzzo, da Estella Canziani a Vito Moretti”, per venerdì 22 novembre è programmato a Pescara il quarto convegno che si terrà nella sede della Fondazione Aria (Via Raffaele Paolucci, 71), con inizio alle ore 9.00 e con il titolo “Poeti, narratori e viaggiatori- giornalisti in Abruzzo, da Maud Howe a Marco Tornar”.

Organizzato dalla Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio e dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, con la collaborazione della casa editrice Ianieri edizioni, al convegno, dopo i saluti istituzionali del presidente della Fondazione La Rocca, Ottorino La Rocca, del presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, e del presidente della Casa della poesia in Abruzzo, Dante Marianacci, interverranno sedici relatori che affronteranno altrettanti autori, tra poeti narratori e viaggiatori, italiani e stranieri, che sono stati anche giornalisti e che nei loro scritti hanno approfondito aspetti importanti delle tradizioni e della vita della nostra regione così come si è sviluppata nel corso degli ultimi due secoli. L’intento, come ha scritto Stefano Pallotta, è sicuramente quello di esplorare “le intersezioni tra giornalismo, storia e letteratura, mostrando come queste pratiche si influenzino reciprocamente e come abbiano contributi alla comprensione e alla narrazione del mondo”, ma è anche – come ha scritto Dante Marianacci – “quello di definire una ricca mappatura della cultura letteraria e giornalistica, prendendo in considerazione personaggi notissimi, anche a livello internazionale, e personaggi meno noti, ma che pure hanno dato un contributo importante allo sviluppo e alla conoscenza culturale, letteraria e giornalistico della nostra regione.”

Si parte, cronologicamente per data di nascita, dall’americana Maud Owe (1854), per giungere all’abruzzese Marco Tornar (1960), passando per Ugo Ojetti, Thomas Ashby, Jaroslav Hašek, Panfilo Gentile, Carlo Emilio Gadda, Vincenzo De Meis, Giorgio Manganelli, Corrado Alvaro, Mario Vecchioni, Michele Prisco, Giuseppe Porto, Natalia Ginzburg, Pasquale Scarpitti, Benito Sablone e Rita Ciprelli. I relatori, alcuni dei quali hanno già fatto pervenire le loro relazioni, saranno Kristine Maria Rapino, Tonia Orlando, Raffaele Giannantonio, Marco Patricelli, Stefano Pallotta, Andrea Gialloreto, Daniela D’Alimonte, Asteria Casadio, Franco Di Tizio, Simone Gambacorta, Antonio Gasbarrini, Maria Rosaria La Morgia, Antimo Amore, Massimo Pamio, Dino Viani e Daniela Quieti. Modererà Dante Marianacci.




LA VOCE TRA MITO E REALTÀ

Alice Vedilei domenica 24 Novembre alle ore 18 a Lanciano

Lanciano, 20 novembre 2024. Presso la sede dell’associazione quartiere storico Civitanova in via dei Funai, la cantante e insegnante di canto Alice Vedilei terrà il concerto “La voce tra mito e realtà”.

La cantante ci racconterà come la voce rappresenti la nostra unicità e le nostre emozioni, sfatando numerosi falsi miti che circondano il mondo della vocalità e facendoci ascoltare alcuni dei più famosi e significativi brani della musica cantautorale nazionale ed internazionale.

L’ingresso è gratuito.




365 GIORNI NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale per i minorenni, incontra gli studenti del liceo Galilei. Giovedì, 21 novembre, ore 10, Auditorium Flaiano

Pescara, 20 novembre 2024. Continuano gli appuntamenti di sensibilizzazione della popolazione nell’ambito della rassegna “#365 giorni no alla violenza sulle donne” che ha preso il via l’8 novembre e proseguirà fino a marzo dell’anno prossimo su iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali e per la famiglia, guidato da Adelchi Sulpizio.

Lunedì 25 novembre è prevista una concentrazione di eventi, da mattina a sera, ma prima di allora sono in programma alcuni incontri di rilievo, con il coinvolgimento delle scuole, come quello di giovedì, 21 novembre, alle ore 10, all’Auditorium Flaiano, dove gli studenti del liceo scientifico Galilei ascolteranno il presidente del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, Cecilia Angrisano. “Ragazzi on line e violenza di genere: quali implicazioni penali?”: sarà questo il tema, molto attuale, della mattinata. Domani, mercoledì 20 novembre, invece, la giornata si aprirà alle 10, al centro di accoglienza Sai LaPe Dream di via Stradonetto, con l’inaugurazione di una mostra permanente a cura degli studenti del Liceo Mibe, in collaborazione con la Fondazione Caritas Onuls. Nel pomeriggio, alle 17, nel centro sociale per anziani di via Nazionale adriatica Nord 486, invece, si potranno ascoltare le testimonianze di orfani di femminicidio.

Tra i prossimi appuntamenti serali, quello di giovedì all’Auditorium Flaiano, alle 20.30, “Quello che le donne non dicono”, una rappresentazione teatrale a cura di Officina culturale “La torre di Babele” che vedrà la partecipazione di Eva Grimaldi (ingresso gratuito).

Il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, sul palco del cinema teatro Massimo, saliranno alle 21 Marco Bocci, Rosanna Casale e Grazia Di Michele, che diventeranno per un sera testimonial della campagna del Comune di Pescara. La prenotazione (l’ingresso è gratuito) è possibile su Eventbrite.it (https://365giornino.eventbrite.it).




SHAKER il nuovo singolo di DINÏZ

Esplora il desiderio di fuga e liberazione, dal 15 novembre su tutte le piattaforme digitali, distribuito da MGM Distribution

Lanciano, 20 novembre 2024. SHAKER – assieme ai precedenti singoli già pubblicati Online (INTRO) e PLAY – comparirà nella tracklist del nuovo album dell’artista abruzzese DINÏZ, col suo progetto solista, in uscita a Gennaio 2025, dal titolo ancora non svelato.

Con un sound strumentale che mescola beat lo-fi di soft elettronica, chitarre chill-pulp e sonorità urban new-wave, SHAKER si presenta come una riflessione sonora sulla frustrazione di chi si sente intrappolato in un loop temporale, bloccato in una routine che sembra non voler mai cambiare.

Il brano racconta la storia di un narratore che, insieme al suo compagno immaginario di viaggio, si ritrova intrappolato in un torpore emotivo di tristezza provinciale, quella sensazione di stagnazione che soffoca le ambizioni e le speranze. SHAKER, attraverso la sua melodia minimale e ipnotica, accompagna l’ascoltatore in un viaggio interiore di consapevolezza e ribellione, fino alla realizzazione fondamentale: per uscire da questo ciclo infinito di tristezza e immobilismo, è necessario dare una scossa, una spinta che spezzi il monotono ritmo delle proprie esistenze.

E così, senza voltarsi indietro, il protagonista del brano inizia a correre, senza meta, non verso qualcuno o qualcosa, bensì verso un’utopica serenità, un’idea astratta di libertà e pace interiore, che sembra impossibile da afferrare, ma che al tempo stesso rappresenta l’unica via di fuga dal suo torpore. Alla fine del brano, il protagonista sembra finalmente aver trovato un equilibrio precario, ma reale. La corsa sfrenata lascia spazio a un sorriso timido, una smorfia che esprime un lampo di liberazione momentanea. Il brano diventa, in questo senso, una metafora della ricerca incessante di equilibrio e serenità in un mondo che spesso sembra ingabbiarci nei suoi ritmi e nelle sue convenzioni.

DINÏZ (aka SHAKER il nuovo singolo di DINÏZ) è un produttore artistico, musicista polistrumentista e membro fondatore della band italiana Management (ex Del Dolore Post-Operatorio), punto di riferimento della scena indie nazionale.

Negli anni ha dedicato la sua produttività a tour di concerti live nazionali e internazionali con varie band (come PopKomm Berlino, Sziget Festival, 1° Maggio di Roma e Taranto e molti altri) e ad attività di produzione e mix engineering in studi di registrazione. Con la sua band Management, con cui ha pubblicato sette album ufficiali, sin dal loro album di debutto Auff!! nel 2012, ha ricevuto ottime recensioni sia dalla critica che dal pubblico, vincendo vari concorsi e premi nazionali (come “MEI Best Live Band Tour 2013” e “MEI Best Indie Band 2014” per l’album McMAO), ha collaborato con numerosi artisti della scena indipendente italiana, accumulando milioni di stream sulle piattaforme musicali online. Inoltre, nel 2017, è stato premiato come “MEI Best Guitarist Mei Superband 2017”.

Ora ha intrapreso questo nuovo percorso di carriera solista sotto il nome DINÏZ, per la creazione di tracce strumentali lo-fi beat. È anche molto attivo sui personali profili social nella creazione di contenuti video di rework-covers di canzoni musicali e colonne sonore per film e cortometraggi.




A TU PER TU con la storia del Lago Fucino

Con Io Leggo Perché i ragazzi dell’Istituto Serpieri hanno avuto un confronto con la storia del Lago Fucino grazie al libro di Lolli.

Avezzano, 19 novembre 2024. Anche l’autore del romanzo “Il cerchio dell’acqua” (Leonida Edizioni) il marsicano Gaetano Lolli, ha aderito al progetto “Io leggo perché” con cui si possono donare i libri alle scuole ed a sua volta Lolli, ha donato copie del suo libro, noto come vera interpretazione delle emozioni e dei pensieri del lago del Fucino durante le fasi storiche del suo prosciugamento, alla neonata biblioteca dell’Istituto A. Serpieri di Avezzano in cui il libro è stato presentato nel fine settimana.

L’incontro, organizzato dalle docenti del Dipartimento di Lettere dell’Istituto, guidate dalla professoressa Alessandra Circi, ha visto la partecipazione attenta e stimolante degli alunni delle classi terze: “è stato un incontro non solo emozionante ma anche importante per me – spiega Lolli – perché mi ha dato la possibilità di interagire con i ragazzi e dar loro nozioni di storia del loro stesso territorio. Io stesso ho portato a casa grandi insegnamenti dai più piccoli che con la loro curiosità riescono sempre a stupire, ed ecco che in qualche modo il nostro Fucino continua a vivere nelle loro domande, nei loro dubbi ma anche nelle loro critiche costruttive che mi aspetto dopo una lettura completa del mio romanzo donato alla loro biblioteca grazie a questa bellissima iniziativa che invita le scuole alla lettura”.

Lolli affida proprio ai pensieri e ai sentimenti del lago Fucino il compito di congiungere le storie degli uomini attraverso le varie epoche sul cui sfondo si muovono i singoli personaggi che animano le pagine di questo percorso diacronico come lo definisce la stessa Dottoressa Emanuela Ceccaroni (Archeologa e curatrice della prefazione), lungo le sponde del bacino lacustre.

La copertina è stata realizzata da Alfonso Scioli.




VINCE ANTONIO MONTEFALCONE

Premio per la miglior Regia al Movie Trailers Film Festival 2024. Dal festival canadese il cineasta, originario di Lanciano, riceve il premio come miglior regista in concorso per il suo film “May, 25th” (“25 Maggio”)

Lanciano, 19 novembre 2024. Si arricchisce di nuovi premi internazionali il palmares di Antonio Montefalcone, sceneggiatore e regista di Lanciano. Dopo i riconoscimenti ottenuti, solo per quanto riguarda questi ultimi anni, a Manila nelle Filippine, e poi in Louisiana, nel New Jersey e in California; Antonio Montefalcone torna a vincere all’estero e di nuovo nel continente nordamericano, soltanto che stavolta non negli USA, bensì in Canada.

Grazie al film “May, 25th” (“25 Maggio”), da lui scritto, diretto e montato nel 2022, il cineasta frentano ha infatti vinto il premio per la miglior Regia al “Movie Trailers Film Festival 2024”.

Il suddetto festival (che in competizione prevede oltre ai film anche la premiazione dei migliori Trailers a seconda del loro genere di appartenenza), è gestito dalla canadese Wildsound che, da quasi vent’anni, e precisamente dal 2007, organizza festival cinematografici mensili a Toronto, Chicago, Los Angeles e New York City; e a sua volta è anche esso un festival cinematografico unico nel suo genere, perché attraverso l’applicazione TV e il servizio di video streaming online trasmette ogni singolo giorno della settimana, presentando su Internet i migliori film indipendenti provenienti da tutto il mondo e podcast su letture di sceneggiature originali inedite, conversazioni, interviste, recensioni.

L’apprezzamento attribuito all’attività registica di Antonio Montefalcone è stato motivato non soltanto per la sensibilità mostrata nel trattare un delicato, doloroso e sempre attuale fenomeno sociale, ma anche per la sperimentale scelta stilistica adottata: quest’ultima, evitando dialoghi o monologhi, e cercando di far vibrare in modo fortemente espressivo e artistico la fusione di musica e immagini, ha tentato di superare il mero impegno civile perseguito; così da trasfigurare l’intero film da dolente opera di denuncia sociale in astratta rappresentazione emozionale, come quella di una vertigine sentimentale, quella di uno stato d’animo angosciato e smarrito, o quella di una toccante poesia dalla intensa valenza umana, psicologica ed esistenziale.

Il premio miglior Regia è stato aggiudicato all’autore abruzzese agli inizi di Novembre. 

Questo riconoscimento si va ad aggiungere agli altri ricevuti dalla sua pellicola “May, 25th”.

Tra le Selezioni Ufficiali raccolte da quest’ultima in vari festival cinematografici nazionali ed internazionali, si vuol almeno citare quella all’Hollywood Guerrilla Film Festival 2023 (Los Angeles, California, USA); quella al “Gran Premio Il Corto.it – Festa Internazionale di cinema di Roma” nel 2023; quella al XV EtnAci Film Festival 2024, ad Aci Sant’Antonio (Catania) e quella al VII Festival Internacional de Cine de la Noviolencia Activa 2024, a Madrid (Spagna). 

La suddetta pellicola, appena concluderà il suo percorso tra i festival, sarà visibile anche su Internet ai siti web Cinemabreve.org, Filmfreeway, Vimeo e similari piattaforme di cinema online.

Per quanto riguarda la sua più recente produzione, Antonio Montefalcone ha già in cantiere un film appena terminato, “After the ritual” (“Dopo il rituale”) (’24); ed è reduce da una trasferta in Inghilterra: la sua pellicola del 2023, “Completeness denied” (“La completezza negata”), è stata infatti selezionata al XXIX Portobello Film Festival 2024, uno dei più celebri festival indipendenti del Regno Unito; e il cortometraggio del regista lancianese è stato proiettato al pubblico, sul grande schermo, al Muse Art Gallery di Londra, il 03 Settembre scorso.

Attualmente Antonio Montefalcone è impegnato nelle riprese del suo nuovo film, una pellicola sperimentale che lo vede ricoprire i ruoli abituali di sceneggiatore, regista e montatore; mentre la produzione è affidata alla Dreamlike Film Productions, di cui egli è a capo.




LA CASA DELLA CULTURA

Sorgerà a San Giovanni Teatino Alta

San Giovanni Teatino, 18 novembre 2024. San Giovanni Teatino avrà la sua Casa della Cultura. Sorgerà a San Giovanni alta, e non sarà solo un moderno contenitore in grado di ospitare eventi, ma molto di più. Lo annuncia il Sindaco Giorgio Di Clemente, che in questi giorni si è recato sul posto, dove hanno preso il via i lavori.  

La casa della cultura prenderà vita in quello che l’edificio più antico di quella zona: si tratta di Casa De Cecco, uno stabile privato, venduto dalla famiglia De Cecco al Comune, con l’espressa volontà del privato che in quel posto sorgesse una struttura di utilità sociale. I lavori per la realizzazione della Casa della Cultura sono iniziati, grazie ad un contributo regionale di 100mila euro, dal fondaco, e poi proseguiranno ai piani superiori con altri due lotti previsti, finanziati con risorse comunali.

Lì troveranno posto un punto digitale a disposizione dei cittadini, uno spazio per piccoli eventi, un ambulatorio in cui potranno recarsi i medici di base della città. Soddisfatto il Sindaco, sul posto con l’assessore alla Cultura Paolo Cacciagrano: “San Giovanni alta merita questo e molto di più. In questo progetto abbiamo creduto sin dall’inizio, e ringrazio per averlo potuto realizzare la famiglia De Cecco che ha ceduto lo stabile ad un prezzo vantaggioso, dicendo no ai vari tentativi privati di trasformarlo in una palazzina residenziale, alla Regione che ci ha permesso di iniziare i lavori, e a tutta la macchina comunale”, ha detto Di Clemente.

“Cultura di qualità, già immagino questo spazio pieno di eventi, utilizzato dai cittadini e da fuori città”., ha aggiunto l’assessore Cacciagrano, “era giusto che un edificio storico come questo rimanesse alla pubblica utilità come patrimonio storico della nostra città”.




LISBONA, LA NOTTE È FINITA!

La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti. Fondazione Giorgio De Marchis fino al 23 novembre 2024. FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI L’Aquila fino al 2 febbraio 2025

L’Aquila, 18 novembre 2024. All’interno delle celebrazioni e approfondimenti dell’opera di Paola Agosti alla Fondazione Giorgio de Marchis e al MAXXI L’Aquila con due esposizioni inaugurate il 23 ottobre 2024, il MAXXI ospiterà presso la sala polifunzionale, giovedì 21 novembre 2024 alle ore 18.00, la proiezione del Film Outro País, del regista Sérgio Tréfaut, che racconta la rivoluzione portoghese attraverso gli occhi di alcuni dei più grandi fotografi e registi internazionali che hanno assistito all’evento (Sebastião Salgado, Glauber, Rocha, Robert Kramer, Thomas Harlan, Pea Holmquist, Guy Le Querrec, Dominique Issermann).

Interverranno il giornalista Alessio Ludovici e il Consigliere João Camilo Costa, in  rappresentanza dell’Ambasciatore del Portogallo Bernardo Futscher Pereira.

Fino al 23 novembre 2024 la Fondazione Giorgio de Marchis ospita la mostra Lisbona, la notte è finita! La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti: 28 fotografie realizzate da Paola Agosti in occasione di due soggiorni in Portogallo, nella primavera del 1974 e nell’estate del 1975, che testimoniano e documentano gli avvenimenti del 25 aprile 1974 e dei giorni seguenti fino alla storica manifestazione del 1° maggio 1974 a Lisbona, così detta Rivoluzione dei Garofani. Infatti, il 25 aprile un colpo di stato incruento pose fine, in Portogallo, al più duraturo regime dittatoriale dell’Europa occidentale: un avvenimento straordinario che ben presto assunse caratteri rivoluzionari, entrando nell’immaginario collettivo, non solo portoghese, come uno degli episodi più entusiasmanti e commoventi della lotta per la libertà e la giustizia nel XX secolo.

Cineasti, scrittori, giornalisti e artisti da tutto il mondo si recarono immediatamente a Lisbona per “vedere da vicino la rivoluzione” e tra questi vi fu Paola Agosti, che presto si sarebbe affermata come una delle più significative e attente fotografe italiane e che, nel 1974, giovanissima, fu l’unica fotografa straniera a immortalare e catturare in maniera eloquente il clima di festa e di fratellanza che si viveva in Portogallo in quei giorni iniziali. Il progetto, in coincidenza con il Cinquantesimo anniversario della Rivoluzione portoghese, è realizzato, nell’ambito di Culture sonore 2024, con il sostegno del Comune di Ravello, Ambasciata del Portogallo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere – Università Roma Tre Cátedra Camões, I.P. “José Saramago” – Università Roma Tre, Camões, Instituto da Cooperação e da Língua – Portugal, in collaborazione con la Fondazione Ravello e la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre Onlus.

Fino al 2 febbraio 2025, invece, il MAXXI L’Aquila propone il FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI: un nucleo di 20 fotografie vintage acquisite dal museo nel 2023, incentrate principalmente sul racconto trasversale condotto da Paola Agosti attraverso più decenni e in differenti continenti e che ha per soggetto donne ritratte, al di fuori di ogni mistificazione, nel proprio contesto di vita, nella dimensione del lavoro, impegnate nel tentativo di affermare un diverso ruolo sociale o di proporre una nuova visione culturale. Le fotografie sono tratte da diverse serie fotografiche che l’artista ha sviluppato nel corso del tempo. Considerata tra le principali fotogiornaliste italiane, Paola Agosti ha seguito a lungo il movimento femminista e più in generale il mondo femminile: dalle rivendicazioni delle donne per i loro diritti – come quello al divorzio e all’aborto – alle lotte contro la violenza di genere, dalla denuncia dell’isolamento domestico all’analisi del lavoro in fabbrica. La passione per il femminile non abbandona mai l’artista: quando la sua attività di fotografa indipendente la porta a compiere diversi viaggi in Europa, in Sud America, negli Stati Uniti, in Africa – in cui il suo interesse rimane costante – , emergono alcuni intensi ritratti scattati in Argentina, immagini di lavoro in un centro di ricerca di Cuba insieme al reportage dedicato al mondo contadino della Marsica. Il focus presenta anche foto poi pubblicate nei suoi libri: Riprendiamoci la vita, racconto per immagini dell’irruzione delle donne come soggetto sociale sulla scena politica italiana del 1976, e La donna e la macchina dedicato alle donne al lavoro nelle fabbriche dell’Italia settentrionale tra i primi anni Settanta e i primi anni Ottanta.

BIOGRAFIE

Paola Agosti, nata nel 1947 a Torino, si è trasferita a Roma nel 1970 dove ha iniziato la sua attività di fotografa indipendente, ritraendo leader politici, uomini di cultura e artisti di fama internazionale. Si è occupata con particolare attenzione di volti e fatti del mondo femminile. Ha indagato la fine della civiltà contadina del Piemonte più povero, le vicende dell’emigrazione piemontese in Argentina e ha fotografato i grandi protagonisti della cultura europea del ‘900, realizzando su questi temi varie mostre e numerosi libri (Riprendiamoci la vita, Savelli Editore, 1976. Immagine del “mondo dei vinti”, Mazzotta, 1978. San Magno fa prest, Priuli e Verlucca, 1981. La donna e la macchina, Edizioni Oberon, 1983. Dal Piemonte al Rio de la Plata, Regione Piemonte, 1988. Caro cane, La Tartaruga, 1997. El paraiso: entrada provisoria, FIAF, 2011. Il destino era già lì, Araba Fenice, 2015. Con Giovanna Borgese: Mi pare un secolo, Einaudi, 1992 e C’era una volta un bambino, Baldini&Castoldi, 1996). Dal 2002 è tornata a vivere a Torino dedicandosi alla cura di vari volumi sulle memorie familiari, storie individuali che s’incrociano con la Storia. (con Camilla Bergamaschi:  Giorgio Agosti nelle lettere ai familiari, Inside-out edizioni, 2004. L’edera e l’olmo. Storia di Livio, Pinella, Ada e Alberto Bianco, +eventi edizioni, 2007. Con Marco Revelli: Bobbio e il suo mondo. Storie di impegno e di amicizia nel 900, Nino Aragno Editore, 2009. Con Alessandra Demichelis: Ricordati di non dimenticare. Nuto Revelli, una vita per immagini, L’Artistica Savigliano, 2020). Nel 2023 Postcart ha pubblicato: Paola Agosti. Itinerari. Il lungo viaggio di una fotografa e Rai 5 le ha dedicato un documentario dal titolo Paola Agosti: il mondo in uno scatto. Le sue immagini fanno parte delle collezioni permanenti di alcuni musei tra cui Accademia Carrara, Bergamo, Museo Alinari, Firenze, Museo della Montagna, Torino, Musée de l’Elysèe, Losanna, Museo de Bellas Artes, Buenos Aires, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma, Beinecke Library, Università Yale, New Haven, USA, Montpellier Photo Vision, Montpellier, Mu.Fo.co, Museo di Fotografia contemporanea, Cinisello Balsamo, Ma.co.f, Centro della Fotografia Italiana, Brescia, Laboratorio di Cultura Fotografica, Città della Pieve, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, MAST, Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, Bologna, MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

Il MAXXI L’Aquila, crocevia di comunicazione, incontri e collaborazione tra i linguaggi espressivi, si configura come un polo in grado di intrecciare reti a diversi livelli tra i protagonisti del contemporaneo e tra i soggetti operanti nel multiforme sistema artistico e scientifico (gallerie, fondazioni, associazioni, altri musei e istituti di ricerca) dando voce alle eccellenze della creatività nazionale e internazionale. Come accade nella sua sede di Roma, il MAXXI L’Aquila punta a far dialogare arti visive, performance, fotografia e architettura interrogandosi sulla contemporaneità e a realizzare attraverso le produzioni di artisti e creativi la sua missione istituzionale e la sua vocazione culturale e sociale. Accanto a progetti site specific, le sale di Palazzo Ardinghelli ospitano opere della Collezione MAXXI con una programmazione di mostre temporanee d’arte, architettura e fotografia. Il MAXXI L’Aquila è un luogo di confronto e interazione: programmi di approfondimento, talk, workshop, progetti educativi e attività di formazione accompagnano le diverse mostre con uno scambio continuo e vivo con il territorio.

SCHEDA INFO

Lisbona, la notte è finita!

La Rivoluzione dei Garofani nelle fotografie di Paola Agosti

A cura di: Giorgio de Marchis e Pasquale Ruocco

Promotori: Comune di Ravello, Ambasciata del Portogallo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere – Università Roma Tre Cátedra Camões, I.P. “José Saramago” – Università Roma Tre, Camões, Instituto da Cooperação e da Língua – Portugal

Nell’ambito di: Culture sonore 2024

In collaborazione con: Fondazione Ravello, Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre Onlus Coordinamento: Vesuvio Factory APS

Ufficio stampa per il Comune di Ravello: Luigi D’Alise – Ago Press

Stampa, montaggio fotografie e grafica catalogo: SISHO – Fotografia & Archivi, Silvio Ortolani Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre

Corso Vittorio Emanuele II, 23 – L’Aquila

Fino al 23 novembre 2024

Orari: giovedì 11.00-13.00 / 16.00 – 19.00; venerdì e sabato 16.00 – 19.00; domenica 11.00-13.00 / 16.00 – 19.00 –  Ingresso libero

FOCUS Paola Agosti nelle Collezioni del MAXXI

a cura di Simona Antonacci




L’AQUILA FILM FESTIVAL

La settimana conclusiva

L’Aquila, 17 novembre 2024. I sei giorni tra lunedì 18 e sabato 23 novembre chiuderanno la diciassettesima edizione del L’Aquila Film Festival, il festival cinematografico più lungo del mondo… Il Festival, infatti, come da consuetudine è iniziato a maggio con il concorso riservato ai documentari per poi proseguire attraverso gli altri concorsi, rassegne e sezioni fuori concorso; una formula figlia del sisma 2009, sisma che aveva svuotato la città dell’Aquila e azzerato gli spazi di fruizione cinematografica rendendo impossibile una manifestazione concentrata in pochi giorni ed invece considerando molto utile come servizio alla comunità una formula più estesa, diffusa nel corso dei mesi, che potesse raccogliere la dispersa comunità di cinefili e piano piano darle nuovamente una casa.

L’edizione 2024, dunque, dal 7 maggio al 23 novembre ha proposto quattro concorsi (documentari, opere prime e seconde, cortometraggi, lungometraggi di finzione) e numerose sezioni non in competizione (Abruzzo Film Industry, Dialoghi sul Cinema, rassegna ESSAI, SUGGESTIONI con il MAXXI L’Aquila) e due veri e propri “spin-off”, il Festival delle Culture e il Festival del Gran Sasso .

Tra il 18 e il 23 tutti questi nodi andranno a sciogliersi, anche con il contributivo lavorativo di 40 ragazzi delle scuole superiori aquilane “Domenico Cotugno” e “Andrea Bafile” formatisi all’interno del PCTO organizzato dallo stesso L’Aquila Film Festival.

Lunedì 18 e martedì 19 novembre saranno dedicati ai lavori dell’Abruzzo Film Industry con la partecipazione di dieci produttori cinematografici provenienti dall’area mediterranea (Tunisia, Malta e Albania), dodici produttori nazionali e cinque produttori regionali che si incontreranno per sviluppare nuove progettualità, anche incontrando Piercesare Stagni e Peppe Millanta, rispettivamente presidente e consigliere dell’Abruzzo Film Commission.

Terminati i lavori partiranno le proiezioni per il pubblico: lunedì OPEN DOORS di Florenc Papas sarà presentato dal produttore albanese Eno Milkani, martedì per la rassegna ESSAI sarà proiettato PERFECT DAYS di Wim Wenders.

Mercoledì 20 novembre, a conclusione del progetto Festival delle Culture 2024, Chiara Avesani, Riccardo Corradini, Jumana Shahin e Adam Jad presenteranno il film ERASMUS IN GAZA di Chiara Avesani e Matteo Delbò, con la presenza dell’associazione di studenti Erasmus Aquilasmus: il film racconta di Riccardo Corradini studente di medicina nel 2019 che decise di fare il proprio Erasmus a Gaza; nel talk conclusivo saranno inevitabili i riferimenti alla drammatica attualità.

Giovedì 21 novembre avrà luogo l’ultima proiezione del Festival del Gran Sasso: UN PASTEUR di Louis Hanquet, film vincitore della Genziana d’Oro al Trento Film Festival sarà l’elemento di raccordo tra lo stesso festival di montagna trentino, con il quale il Festival del Gran Sasso collabora da molti anni, le Alpi, il nostro Appennino, il CAI L’Aquila, partner dell’iniziativa, e diversi pastori e lavoratori aquilani della filiera della lana che saranno invitati alla proiezione.

Venerdì 22 e sabato 23 saranno dedicati alle premiazioni dei concorsi documentari, opere prime e seconde, cortometraggi e film di finzione internazionali con la presenza di giurati di eccezione: il giornalista Federico Ruffo (Mi manda RaiTre, Report, Presa Diretta), il cantautore-tuffatore-artigiano_romano Flavio Giurato, il calciatore idolo di casa Pablo Banegas, i registi Luca Cococcetta, Francesco Paolucci, Rosario Minervini e Lorenzo Pallotta, il coordinatore del MAXXI L’Aquila Paolo Le Grazie e l’artista aquilano Daniele “Giotto” Giuliani.

Le serate di premiazione vedranno la presenza dei protagonisti dei film premiati, la proiezione delle opere vincitrici (o di parte di esse), talk e sorprese; al termine delle premiazioni, poi, tutto il pubblico è invitato a partecipare a due momenti di festa: venerdì sera al party “VINO E  CHITARRA” presso la Bottiglieria Lo Zio e sabato sera al party “DJ-SET GLAMWOKE” presso LIBERAMIA WINE.

Di seguito la lista dei film in concorso e i giurati

FILM DI FINZIONE

L’ANIMA IN PACE, di Ciro Formisano

CAMPER, di Lukasz Suchoki

PETITE MAINS, di Nessim Chikhaoui

NOIR CASABLANCA, di Kamal Lazraq

LUCA COCOCCETTA

DANIELE GIOTTO GIULIANI

FEDERICO RUFFO

OPERE PRIME E SECONDE

BILLY, di Emilia Mazzacurati

CASTELROTTO, di Damiano Giacomelli

L’ALTRA VIA, di Saverio Cappiello

TROPPO AZZURRO, di Filippo Barbagallo

PAOLO LE GRAZIE

LORENZO PALLOTTA

PABLO BANEGAS

DOCUMENTARI

LA CASA VIOLA, di Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra

BENVENUTI IN GALERA, di Michele Rho

ROGER… ARRIVA IL PRESIDENTE!, di Marco Chiarini

THE PERFORMANCE, di Caterina Clerici E Alfredo Chiarappa

FRANCESCO PAOLUCCI

FLAVIO GIURATO

ROSARIO MINERVINI

CORTOMETRAGGI

THE FORCE, di Cristina Martin Barcelona, Maria José Martin Barcelona

BORDOVASCA, di Giuseppe Zampella

YOU CAN DO IT ALONE, di Silvia Pradas

THE COMPANIONS, di José María Flores

RED SNOW, di Aurelia Gil Junco, Susana Olmedo Álvarez

O ESTADO DE ALMA, di Sara Naves

PIETRA, di Cynthia Levitan

THE CLASSMATE, di Eduardo Maclean, Alejandro Maclean

VOTO DEL PUBBLICO