LA CITTÀ CHE INCANTA

Pasqualino e Alessiuccia allo Zambra. Appuntamento con il reading musicale – tributo a Pino Daniele

Ortona, 12 febbraio 2024. La città che incanta – Pasqualino e Alessiuccia, spettacolo con parole e musica per Pino Daniele, produzione Casa del Contemporaneo in collaborazione con Teatro Ricciardi approda al Cinema Auditorium Zambra di Ortona il 18 febbraio alle ore 18.30 accolto dalla produzione Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino; con Tony Laudadio (voce e sax), anche Ferdinando Ghidelli (chitarra), Corrado Laudadio (basso), Almerigo Pota (tromba).

Anche testo e regia del reading sono di Tony Laudadio, noto tra i tanti lavori e collaborazioni, per aver partecipato anche a produzioni cinematografiche quali Habemus papam con Nanni Moretti, o nel ruolo di Gravinio in Mozzarella stories di Edoardo De Angelis e per la televisione il ruolo di San Pietro nel film per la RAI Maria di Nazareth o nel primo di Paolo Sorrentino L’uomo in più, in Fortapasc, con Pasquale Scimeca in Vita di Giosuè l’ebreo, e con Fabrizio Bentivoglio in Lascia perdere, Johnny; inoltre Vincenzo Malinconico avvocato d’insuccesso, Natale in casa Cupiello (film per la tv regia di De Angelis), Sabato Domenica e Lunedì (film per la tv regia di De Angelis), Ipersonnia (con Stefano Accorsi).

Tony Laudadio oggi è un inconfondibile volto teatrale e cinematografico, ma fin da giovanissimo si è diviso tra la musica e il teatro. In Pasqualino e Alessiuccia, di cui è autore, regista e interprete, torna alla musica, fondendola e, accompagnato in scena da chitarra, basso e tromba e suonando lui stesso il sax, ci presenta quello che lui stesso definisce “un racconto, un tentativo di miracolo, un canto a voce nuda: a fronna ‘e limone”, una storia di amore e musica, la cui architettura è costituita dalla musica di Pino Daniele.

“Il discorso vale per Napoli e la napoletanità ma forse è più vasto. Dunque: c’è una ricchezza enorme che vive attorno a noi tutti, un tesoro visibile, nient’affatto nascosto, che ci arricchisce persino oltre la nostra stessa volontà e di cui spesso non ci rendiamo neanche conto. È un patrimonio di bellezza composto di architettura, letteratura, paesaggi, poesia e, soprattutto direi, musica. E in particolare la musica dei nostri amori, quella che ci ha riempito l’anima. Ad esempio quella di Pino Daniele” – spiega Tony Laudadio.

“Tutta questa bellezza – continua – penetra attraverso la nostra pelle, l’assorbiamo giorno dopo giorno, e solo a volte ci accorgiamo di quanto ci abbia aiutato a crescere e diventare quell’insieme di emozione e pensiero che ognuno di noi è in età adulta. Averne consapevolezza è una scoperta sensazionale ma non sempre accade. Se non ti accorgi di quanto è meraviglioso l’incanto nel quale sei immerso, ti perdi gran parte del piacere. Ma c’è sempre tempo. E se non te ne accorgi da solo, ci sono gli altri che possono mostrartelo”.

A proposito dei personaggi spiega Laudadio: “Pasqualino, ad esempio, vive immerso in tale bellezza ma la vive solo con i sensi che gli sono rimasti e ne celebra la straordinarietà con la voce. Alessiuccia invece, che non può cantarla perché non ha la voce di Pasqualino per farlo, la guarda con più distacco e rabbia. Entrambi hanno un limite, entrambi non sono ancora consapevoli, eppure quell’incanto è lì davanti a loro, attorno a loro. Sono ragazzi, nella loro purezza cruda si stanno scoprendo. Si stanno imparando. Ma non puoi costringere qualcuno a vedere se non può, meno ancora se non vuole. Noi invece sì, noi sì che li vediamo, li seguiamo, e questo è il nostro incanto. Eccoli infine: due mondi che si abbracciano, due orbite che si intrecciano e che, nella danza celeste, esplorano l’universo, la galassia città”.




LIBERACI DAL MALIGNO

Un libro del demonologo Marcello Stanzione

di Cosimo Cicalese

DentroSalerno.it, 11 Febbraio 2024. L’editrice veneta Ancilla, per la quaresima del 2024 in preparazione alla Santa Pasqua, ha appena stampato il libro di don Marcello Stanzione Liberaci dal maligno. Don Stanzione non è un esorcista ma un angelologo e un demonologo di fama internazionale.

A lato degli Angeli fedeli e buoni appaiono, nella Rivelazione biblica, gli Angeli decaduti. Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 74 afferma che Satana e gli altri demoni, di cui parlano la sacra Scrittura e la Tradizione della Chiesa, da angeli creati buoni da Dio si sono trasformati in malvagi, perché con libera e irrevocabile scelta, hanno rifiutato Dio e il suo Regno. Come i primi, essi ci sono soprattutto noti dai loro interventi nel nostro mondo umano; i dati, benché non eclatanti, sono comunque sufficienti per illuminare la loro fisionomia e, di conseguenza, la loro azione nefasta sul genere umano. Le diverse religioni, da quelle più antiche a quelle più recenti, hanno, quasi tutte, affermato l’esistenza di esseri cattivi, ma è nella Rivelazione cristiana ch’essi si mostrano sotto il loro vero aspetto.

Fin dal Paradiso terrestre (Gn.3) il demonio sotto le sembianze di serpente s’infila seduttore, bugiardo ed omicida (Ap.12, 9; Gv.8, 44); forse per lo scrupolo di custodire il loro rigido monoteismo, gli autori ebrei dell’Antico Testamento non lo pongono che raramente in scena; la sua azione comunque si precisa, a poco a poco, sempre odiosa, ma incapace di superare i limiti tracciati da Dio (Gb.1, 2).

Bisogna aspettare il Nuovo Testamento perché il suo volto si sveli completamente nella lotta che si scatena. Cristo, Figlio di Dio, viene a gettare fuori il Principe delle tenebre (Gv.12, 31), distruggere l’impero che Belzebù ha stabilito nel mondo e sull’umanità con i suoi accoliti del male (Lc.11, 14-22). Il libro contiene in appendice due interviste inedite a don Marcello Stanzione e alla fine il testo è completato da una raccolta di preghiere di liberazione della migliore tradizione cattolica.




LA POESIA DI VINCENZO FILIPPONE THAULERO

Salotto culturale

Teramo, 10 febbraio 2024. Non è perduto il segno è il quarto volume dell’Opera omnia di Vincenzo Filippone-Thaulero, con il quale inizia la pubblicazione degli scritti inediti. La prima parte è costituita in gran parte da sonetti che Filippone-Thaulero aveva rivisto e sistemato in forma definitiva prima della sua prematura scomparsa. Nella seconda parte, vengono pubblicate le poesie giovanili, i testi teatrali e le prove narrative del nostro Autore. Questi scritti possono essere collocati in un arco temporale che va dal 1945 agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso.

«Personalità intensamente religiosa, innamorato di Dio, avendo di Lui una sicurezza sconcertante, cercava nel concreto, nel reale della società, fra gli uomini e nella creatività incessante di strutture, pensieri, conflitti anche sociali, i segni di questa presenza divina». Gabriele De Rosa

«Per superare la difficoltà in cui Scheler restò impigliato, Vincenzo Filippone-Thaulero fa appello a un «Darsi semplice e reale», su cui la comunità dovrebbe fondarsi, non già saltando a pie’ pari le strutture concettuali e politiche del convivere ma subordinandole interamente al principio». Vittorio Mathieu

«Lo animava un ragionato distacco che, per paradossale che possa sembrare, era la misura del suo impegno, del suo modo di concepire la vita dello studioso e del docente. Fulvio Tessitore La poesia esprime quella verità di vita che la filosofia arriva a conoscere solamente in parte: la poesia di Filippone-Thaulero è così l’inveramento del suo impegno e della sua ricerca speculativa, nel senso in cui Heidegger ritiene che l’essere «si svela nel linguaggio autentico della Poesia». Mario D’Addio




STAR DELL’ARTE DI LOS ANGELES

Premio a Giusi Polidori, artista abruzzese

Francavilla al Mare, 9 febbraio 2024. Riconoscimento artistico internazionale per l’artista di Francavilla al Mare Giusi Polidori, questa volta da oltre oceano, esattamente dalla città statunitense di Los Angeles.

Il suo dipinto Galaxy – Giardini e Galassie sarà esposto, insieme ad altre opere di artisti, per cinque giorni presso The ArtShow nella metropoli statunitense.

All’artista francavillese, inoltre, è stato riconosciuto il premio internazionale Star dell’Arte di Los Angeles, un riconoscimento esclusivo che attesta la validità del suo impegno stilistico all’interno del panorama artistico contemporaneo.

L’opera di Giusi Polidori sarà protagonista di una video esposizione, dal 14 al 18 febbraio 2024, alla presenza di migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo, tra i quali non solo curiosi, ma anche dirigenti, collezionisti, commercianti d’arte, interior designer, architetti, art buyer aziendali e direttori dei musei che sanno di poter contare su una vetrina esaustiva dello scenario artistico mondiale.

A tal proposito, ha dichiarato Giusi Polidori: “dopo la soddisfazione della creazione di Arte e Moda, sono grata per questo impegno che sto portando avanti con l’estero già da due anni, e mi auguro che sia sempre un crescendo per la mia arte e le mie passioni”.




RESEARCHER SECONDA EDIZIONE

Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza, iniziativa promossa da UnivAQ e GSSI

L’Aquila, 9 febbraio 2024. Per il secondo anno consecutivo, Università degli Studi dell’Aquila e Gran Sasso Science Institute promuovono l’iniziativa ResearcHER, ideata per celebrare la Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza.

La ricorrenza cade l’11 febbraio ed è stata istituita nel 2015 dall’Assemblea Nazionale dell’ONU, patrocinata dall’UNESCO, con lo scopo di aumentare la consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica verso le disparità di genere nel campo e il libero accesso di donne e ragazze alla ricerca.

Per l’edizione 2024 di ResearcHER, l’obiettivo è di raccogliere immagini di studentesse, ricercatrici, scienziate di UnivAQ e GSSI impegnate nelle loro attività quotidiane, allo scopo di mostrare alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori e alla collettività la partecipazione attiva delle donne e delle ragazze in questi ambiti e stimolare le più giovani con esempi vicini a loro.

“La presenza femminile a UnivAQ è piuttosto significativa, come rilevato dal bilancio di genere di del 2021 che analizzato la situazione dell’Ateneo – dichiara Denise Boncioli, docente del Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche di UnivAQ e una delle promotrici dell’iniziativa -. La distribuzione per genere nelle diverse aree, tuttavia, non è affatto omogenea: in generale, la proporzione donne/uomini conferma l’andamento a forbice già osservato nell’edizione 2018 del bilancio di genere, con una netta prevalenza delle donne nella componente studentesca e nel personale tecnico-amministrativo e bibliotecario e con un’altrettanto netta inversione di tendenza nelle altre categorie considerate. In particolare, il divario donne/uomini aumenta, a sfavore delle prime, man mano che si progredisce nella carriera accademica”.

I dati raccolti dall’Università degli Studi dell’Aquila dimostrano come in tutte le aree di studio ci sia una prevalenza femminile tra la componente studentesca e tra chi raggiunge la laurea. Subito dopo, per il dottorato, la proporzione si inverte.

In particolare, le aree STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), come si vede nella figura, restano legate al genere maschile in tutto il filone della carriera. Nonostante nel 2018 la forbice si sia lievemente ridotta per le posizioni del personale docente di I fascia, rimane la tendenza della diminuzione della presenza femminile nel passaggio dalla carriera studentesca a quella accademica.




TORNA LA RASSEGNA MATTA IN SCENA 2024

Rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi promossa da Artisti per il Matta – Pescara con Archivi Viventi: 11 Febbraio 2024 Ore 19:00 Spazio Matta

Pescara, 9 febbraio 2024.  Con Archivi viventi prende vita la nona edizione della rassegna Matta in scena, nata per diffondere una nuova sensibilità del contemporaneo inteso come sguardo critico sulla complessa realtà presente. Giunta ormai alla nona edizione, la rassegna vuole comunicare che lo spettacolo dal vivo è un’esperienza emotiva coinvolgente accessibile a tutti e che non si rivolge solo ad una nicchia di persone.

Le attività dello Spazio Matta – rete Artisti per il Matta fanno parte del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, inoltre godono del contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0 “Humana” è il tema dell’edizione 2024 in omaggio al pensiero di Franco Scaldati, che ci ricorda il potere della cultura come apertura al mondo e agli altri, quella curiosità che è alla base del desiderio di conoscere le diverse espressioni dell’Humanitas. Dice il drammaturgo siciliano:” Io sono le persone incontrate; amate o odiate. Sono i film che ho visto, i quadri contemplati, la musica che ho ascoltato e, più tutto questo lo conservo entro di me, e più appartiene agli altri”.

“L’edizione 2024 rappresenta un momento di maturazione per la rassegna che si arricchisce di un nuovo linguaggio, la musica”. Afferma la presidente di Artisti per il Matta Annamaria Talone. La direzione artistica in linea con la natura di rete di Artisti per il Matta è a più voci, ogni ambito artistico ha un curatore dedicato. Le scelte artistiche sono orientate verso proposte di rigore: le compagnie ospiti si sono contraddistinte nel panorama italiano e internazionale per la ricerca che hanno compiuto nell’ambito del linguaggio in particolare in relazione al principio dell’essenzialità anche in un contesto di crossmedialità e di contaminazione con più forme artistiche.

La rassegna, non è concepita dunque solo come vetrina di spettacoli, ma come un contesto che mette in risalto il momento della creazione, avvicinando lo spettatore all’opera nel suo farsi. A tal fine sono accostate agli spettacoli delle attività di formazione dello spettatore: incontri con gli artisti, Master Class, talk tematici, presentazioni di libri e riviste.

“Sono molto soddisfatta di questa nona edizione della rassegna – afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Pescara Maria Rita Carota – un momento di grande significato nella vitalità culturale della città, promosso da una realtà, quella dello Spazio Matta, che si caratterizza per una proposta artistica rigorosa e un’elevata attenzione alla sensibilizzazione anche di un pubblico non abituato al contemporaneo. In questo senso Spazio Matta risponde pienamente alle esigenze di

rinnovamento culturale, in un’ottica sociale, da me portate avanti nell’ambito del Bando Periferie”. Questo il primo appuntamento della rassegna, inserito nella Sezione Danza divisa in tre ambiti: TEATRO a cura di Annamaria Talone; DANZA a cura di Anouscka Brodacz; MUSICA a cura di Flavia Massimo.

ARCHIVI VIVENTI

11 FEBBRAIO 2024 ORE 19.00 | SPAZIO MATTA

con Laura Delfini, Alessandro Certini, Claudia Monti, Giorgio Rossi, Anouscka Brodacz e Giovanna Summo (in video). Progetto inaugurale di Matta in scena, inserito nella Sezione Danza a cura di Anouscka Brodacz, ideato da Laura Delfini, insegnante e studiosa di danza, esperta di coreologia e analisi del movimento nella visione labaniana, danzeducatrice, counselor, esperta della comunicazione interpersonale e dei processi relazionali.

Gli artisti condividono con il pubblico brevi racconti sulla loro danza degli anni Ottanta. La presentazione prevede la narrazione di storie da parte di cinque artisti della danza, attivi in Italia

sin dagli anni Ottanta: Anouscka Brodacz, Alessandro Certini, Claudia Monti, Giorgio Rossi, Giovanna Summo.

È una condivisione del risultato di un processo di lavoro servito a far emergere e a mettere in forma

momenti biografici narrati creativi, dinamici e fruibili, in grado di “restituire la storia” e le tante storie individuali e dei piccoli gruppi a un pubblico di coetanei e di giovani. Il progetto “Archivi Viventi” è stato avviato nel 2021 con il sostegno del Ministero della Cultura e della

fondazione Carivit.




PREMIO LETTERARIO GIOACCHINO VOLPE

Presentazione venerdì 16 febbraio alle 12, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura

L’Aquila, 9 febbraio 2024. Venerdì 16 febbraio alle 12, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura (via del Collegio Romano 27, Roma), si terrà la conferenza stampa di presentazione del Premio Letterario Gioacchino Volpe, istituito dal Comune dell’Aquila.

Insieme al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, saranno presenti: Gaetano Quagliarello (presidente della Fondazione Magna Carta), Gianni Letta (vicepresidente Mediaset), Bruno Vespa (giornalista) e Antonio Polito (giornalista).




IL CERCHIO DELL’ACQUA

L’amore per la propria terra diventa romanzo storico del marsicano Gaetano Lolli

Avezzano, 9 febbraio 2024. “Mi presento, sono il Fucino, altro non importa aggiungere. La mia è una storia millenaria, iniziata nei meandri del tempo, ma posso dirvi questo: tutto ciò che di rilevante mi riguarda ha a che fare con l’uomo”. A parlare, in questo prologo, è il Lago del Fucino protagonista del romanzo storico fresco di stampa di Gaetano Lolli per Leonida Edizioni dal titolo “Il cerchio dell’acqua”: si tratta della storia millenaria di un’immensa distesa d’acqua «simile ad un mare per la sua grandezza», attraverso le vicende che videro l’uomo confrontarsi, specchiarsi, perdersi in quello che oggi all’uomo è dato soltanto immaginare.

Così il Fucino prosegue tra le pagine del libro che ne ricostruisce la dimensione nel corso della storia e attraverso personaggi: “È passato del tempo da quando gli uomini, affaccendati come granchi laboriosi, hanno iniziato le loro attività lì alle pendici del promontorio; ormai sono abituato alla loro presenza, li scorgo ogni volta che le mie onde portano la mia curiosità da quelle parti. Ultimamente però qualcosa sta cambiando; non riesco più a respirare come vorrei in quella piccola spiaggia riparata, diventata a me cara da quando custodisco lì il ricordo di altri uomini ormai scomparsi”.

“Sono nato nella terra dei Marsi e vivo ad Avezzano – spiega Lolli. – Sono un ingegnere edile-architetto, un curioso appassionato in tanti campi e  leggo tantissimo, scrivere quindi col tempo è diventata una conseguenza naturale; credo che sia un modo insensato e romantico di sottrarre tempo alle cose da fare”.

La prefazione del libro è a cura dell’Archeologa Emanuela Ceccaroni, mentre la copertina è stata realizzata da Alfonso Scioli.

“Fin dal sorgere del sole, ho notato una notevole presenza di uomini lì nel posto dove ormai non vado più; c’è la mia acqua certo, i miei pesci, c’è tutto il mio essere ma non respiro più con le mie onde in quella riva, la corrente sottomarina devia quella parte delle mie acque. La ragione è semplice, ed è la paura, non c’è cosa più tremenda di comprendere che non si può più essere completamente padroni di sé stessi, e che la causa di tutto ciò è l’uomo”. Lolli affida proprio ai pensieri e ai sentimenti del lago Fucino il compito di congiungere le storie degli uomini attraverso le varie epoche sul cui sfondo si muovono i singoli personaggi che animano le pagine di questo percorso “diacronico” come lo definisce la stessa Ceccaroni, lungo le sponde del bacino lacustre.

Gaetano Lolli, classe ’82 è nato e vive ad Avezzano (AQ). È un ingegnere edile architetto, già autore della raccolta di racconti “Appartenenze” (Leonida edizioni), “Il Cerchio dell’Acqua” (Leonida edizioni) è il suo primo romanzo.




CORIANDOLI E CUORI DI MUSICA

Teatro Pineto lunedì 12 febbraio 2024, ore 21

Pineto, 9 febbraio 2024. In occasione della vigilia di Carnevale e di San Valentino, la famosa e talentuosa concertista Maria Gabriella Castiglione  offrirà un concerto recital del tutto singolare Coriandoli e Cuori di Musica.

Musiche famosissime, emozioni a non finire, brani classici come Chopin, Bach, e Rachmaninov, e brani moderni raffinati come Einaudi, Sakamoto, Tiersen, Yiruma.

Per l’occasione ci sarà anche Dina Graziani che reciterà alcune poesie di Gianni Rodari sul carnevale e la pianista invece suonerà brani d’amore dedicati a tutti gli innamorati di ogni età e di ogni orientamento sessuale.

Nota Stampa. Si ringrazia il commissario viceprefetto la dottoressa Roberta Di Silvestro che ha voluto fortemente questo evento tutto al femminile, con molto entusiasmo e voglia di far cultura di livello anche in occasione di feste particolari che quest’anno coincidono anche come data. Da non perdere. Ingresso Gratuito.




LA BIZZARRA DI CANSANO

A Scorci d’Abruzzo l’arte della quadrettatura di Chiara Villani

Pescara, 9 febbraio 2024. In un piccolo paese della Maiella, Cansano c’è una stanza delle meraviglie dimenticata; famosa è la sarta particolare raccontata nella puntata di Scorci d’Abruzzo, format Rai di Paolo Pacitti con le immagini di Sem Cipriani.

Lo scrittore abruzzese Peppe Millanta regala agli utenti il racconto di un passato meraviglioso: dietro la stanza delle meraviglie contadine di Canzano, così viene definita, c’è la mano di Chiara Villani, contadina e maestra di ricamo, nata nel 1881 che amava sedersi nei vicoli del paese e circondarsi di giovani donne desiderose di apprendere dalle sue mani esperte l’arte del ricamo. Era una donna semplice, energica ma con un forte spirito anticonformista tanto che decise di non sposarsi, motivo per cui molti la bollarono come strana, bizzarra, diversa, isolandola.

La sua è una stanza di circa 16 mq che sembra avvolta da un candido lenzuolo adornato, dove angeli rigidi, nature morte e vasi fioriti spiccano sullo sfondo bianchissimo disegnando giochi di simmetrie  in perfetto equilibrio tra loro; l’opera della Villani è un’eccezionale testimonianza di arte etnoantropologica. Probabilmente, come si può dedurre da alcuni disegni rimasti incompleti, procedeva con la modalità della quadrettatura per poi disegnare e passare a dipingere anche se ci sono dubbi sui colori utilizzati: terra colorata mista ad olii oppure olii puri o uno smalto.




L’ISA OMAGGIA HAYDN CON GEMINIANI E DI LORENZO

Il Primo Violoncello Di Santa Cecilia e il Direttore dell’orchestra di Sanremo nel fine settimana all’Aquila e Atri. Sabato 10 febbraio 2024 ore 18 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. Domenica 11 febbraio 2024 ore 17 -Atri, Teatro Comunale

L’Aquila, 9 febbraio 2024. Due musicisti legati all’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese da un legame di solida collaborazione tornano questa settimana in Abruzzo per i due concerti della produzione ISA Haydn di corte e di Londra, in programma all’Aquila sabato 10 febbraio alle 18 (Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini) e domenica 11 febbraio alle ore 17 presso lo splendido Teatro Comunale di Atri.

I protagonisti: sul podio Giancarlo De Lorenzo, direttore artistico, fra l’altro, dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, presenza stabile nelle stagioni ISA a cui è molto legato dopo averne diretto l’Orchestra nel 2009 sul palco del Teatro Alla Scala di Milano, in un concerto dedicato alla ricostruzione del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”, replicato poi nel 2010 per l’Accademia Nazionale S. Cecilia al Parco della Musica di Roma.

Solista ospite della produzione sarà invece Gabriele Geminiani, primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’Orchestra Mozart di Claudio Abbado. Interprete di primo piano sui palcoscenici italiani e fra i violoncellisti più riconosciuti della sua generazione.

Il programma del concerto monografico dedicato al compositore austriaco Franz Joseph Haydn, considerato il padre della sinfonia e del quartetto d’archi, prevede l’esecuzione dell’Ouverture in re maggiore, del Concerto in re maggiore per violoncello e orchestra e della Sinfonia n.103 in mi bemolle maggiore “Col rullo di timpani”: un viaggio, in breve, nel percorso artistico dell’autore.

I primi due titoli risalgono, infatti, agli anni trascorsi alla corte degli Esterhazy, una tra le più antiche famiglie nobiliari europee, presso cui il compositore prestò servizio dal 1761 al 1790 come maestro di cappella e che lo portò a definire gli elementi formali e strutturali di quello che è stato definito “stile classico”, divenendo un punto di riferimento per tutti i compositori dell’epoca. L’ultimo, invece, è parte della produzione composta quando il compositore era ormai famoso in tutto il continente e soggiornò per alcuni anni a Londra dove presentò un gruppo di dodici sinfonie che presero appunto il nome di “Londinesi” e che rivelano la piena maturità.

Sia per il concerto dell’Aquila che per quello di Atri, i biglietti possono essere acquistati in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Per entrambe le date il botteghino del teatro aprirà due ore prima del concerto. Per info www.sinfonicaabruzzese.eu




VALERIA TRON e l’equilibrio delle lucciole

Per il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo

Pescara, 8 febbraio 2024. Il 13 febbraio alle ore 19, proprio nel giorno di Carnevale, la Scuola Macondo (via De Cesaris, 36) con Elisa Quinto, propone un nuovo appuntamento con il Gruppo di Lettura e l’autrice Valeria Tron ed il suo libro finalista del Premio Benedetto Croce 2023 per la Narrativa “L’equilibrio delle lucciole” (Ed.Salani).

Valeria Tron è illustratrice, mediatrice culturale, scrittrice e artigiana del legno. Nata in Val Germanasca, dove vive per buona parte dell’anno, è stata finalista al Premio Tenco. È considerata la “voce” della Val Germanasca – una delle vallate occitane e valdesi del Piemonte.

Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d’amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica.

È lì per rifugiarsi nel respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: ‘fare la muta al cuore’, come scrive nelle lettere al figlio. Ad aspettarla – insieme a una bufera di neve – c’è Nanà, ultima custode di casa, novant’anni portati con tenacia. Levì, l’altro anziano che ancora vive lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne si prendono cura l’una dell’altra.

Mentre Adelaide si adopera per essere utile a Nanà e riportare a casa Levì, l’anziana si confida senza riserva, permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti, contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. Una biblioteca di esistenze, di linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare. Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia. Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio. La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole. Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.

Il libro è stato proposto da Vivian Lamarque al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: «Proveniente dalla Val Germanasca, Tron ha dato voce alla sua gente e alla sua terra, alla comunità valdese e a un’intera cultura poco conosciuta. In un antico borgo, ora in stato di semi-abbandono, durante una tormenta di neve il ritorno di Adelaide, poche e lontane le luci delle case. Il sottovoce del patois è forte richiamo. Quando risuona, il lettore inizialmente si giova della traduzione come di sottotitoli, col procedere può ignorarli, a fine libro ha imparato una lingua».

Per partecipare o ricevere il link, è necessario contattare la scuola al 370.3525381 o via mail a scuolamacondo@gmail.com. Info e news sui social @scuolamacondopescara.




IL GIOCATTOLAIO AL TALIA

Domenica 18 gennaio Francesca Chillemi e Kabir Tavani per la stagione di prosa, cinema e musica 2023/2024

Tagliacozzo, 8 febbraio 2024. Domenica 18 gennaio alle ore 18:00 il Teatro Talia ospiterà Francesca Chillemi e Kabir Tavani  nello spettacolo Il Giocattolaio di Gardner McKay, una produzione Stefano Francioni Produzioni e Sava’ Produzioni Creative, che con la regia di Enrico Zaccheo accompagnerà il pubblico in un thriller psicologico dalle sfumature inaspettate.

Nella sua stagione composta da spettacoli di prosa, proiezioni cinematografiche e show musicali, dopo il concerto tributo a Lucio Dalla che ha incantato ed entusiasmato il pubblico presente, Meta Aps propone come settimo appuntamento uno spettacolo che conduce il pubblico a interrogarsi sui propri limiti.

Il Giocattolaio  è un serial killer che prende di mira le donne, ma non le uccide;  le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate e disponibili ad ogni suo desiderio. Proprio sul caso di queste terribili aggressioni sta indagando Maude, una giovane psicologa criminale, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles. Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere di poter usare il telefono. Dopo un primo momento di reticenza, Maude decide di assecondarlo: il ragazzo appare innocuo, ma ben presto Maude si rende conto di aver fatto un grave errore. Che sia proprio lui il terribile Giocattolaio? Tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa. Un thriller psicologico claustrofobico ricco di tensione e suspense in cui si susseguono colpi di scena a ritmo serrato. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo.

«Il Giocattolaio è un thriller dell’anima che tiene il pubblico con il fiato sospeso in un percorso pieno di colpi di scena. Lo spettatore sarà voyer e sarà giudice di sorprendenti capovolgimenti che svelano la profonda umanità e fragilità dei protagonisti. Ma siamo certi che la nostra vita sia poi così diversa?» afferma il regista Enrico Zaccheo, che prosegue «Forse riconosciamo nell’altro la follia che appartiene a noi… e ce ne innamoriamo».

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online I-ticket, con le seguenti tariffe: I settore € 20 (ridotto € 18) + DIP, II settore € 18 (ridotto € 16) + DIP, III settore € 16 (ridotto € 14) + DIP. Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




TANGOS CRUZADOS. CONCERTO APERITIVO

Domenica 18 febbraio 2024, ore 18:30

Pescara, 8 febbraio 2024. Franco Luciani e Fabrizio Mocata in concerto per il primo e il secondo appuntamento della rassegna Vuelvo al Sur. La casa della musica e del cuore patrocinata dal Comune di Pescara. Milonga Vuelvo al Sur – 18 febbraio 2024, ore 21.00 casa de tango de i Luoghi dell’Anima – via di sotto 120/8 – Pescara

Un doppio appuntamento in compagnia di Franco Luciani e Fabrizio Mocata, quello del 18 febbraio a inaugurare la rassegna Vuelvo al Sur. La casa della musica e del cuore, che si propone attraverso musica e danza, di farci viaggiare nel Sud del mondo nell’atmosfera accogliente e familiare de i Luoghi dell’Anima a Pescara, in cui si potranno anche degustare ottimi aperitivi.

Gli artisti, Fabrizio Mocata (pianoforte), presenza ricorrente nei cartelloni dei più importanti Tango Festivals di Buenos Aires e Montevideo e Franco Luciani (armonica e voce), senza dubbio il più influente armonicista della scena musicale del tango e folclore  presenteranno, di ritorno dal tour argentino, Tangos Cruzados, il nuovo disco che racconta il tango in una forma elegante e moderna, adatta all’ascolto di oggi, ma anche rispettosa della sua matrice originale. Il progetto nasce dall’incontro dei due artisti sul palco del più antico Festival di Tango d’Europa, quello di Granada, che da subito si sperimentano nell’intesa e nella sinergia che li conducono fino ad oggi per farci assaporare insieme, la conoscenza del tango classico, i componimenti originali e la contemporaneità più vicina a entrambi: il doveroso tributo al grande Hugo Diaz, di cui Luciani è considerato l’erede, e brani che fanno omaggio a grandi compositori come A. Troilo e A. Piazzolla.

Il dialogo, l’improvvisazione, le note della tradizione trascineranno il pubblico in un meraviglioso e ricco viaggio che continuerà, dopo l’aperitivo, dalle 21.00, nella milonga, con la selezione musicale del Tdj Adan Schwindt e musica dal vivo sempre a cura dei due artisti.

L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e realizzato mediante la partecipazione di Partner tecnici e Main Sponsor quali Pizzeria Giampiero al 58/1, Bonjour Boulangerie, Volavola audiovisivi e Franco Glieca Fotografia che l’organizzazione ringrazia vivamente.

È previsto uno sconto del 50% sull’acquisto dei biglietti per persone con disabilità. Per informazioni, acquisto biglietti e abbonamenti è necessario chiamare il 3388008599 o recarsi presso la libreria in via di sotto 120/8 a Pescara.




VANESSA SCALERA AL TEATRO MARIA CANIGLIA

Sabato 17 febbraio va in scena con “la sorella migliore”, sesto appuntamento della stagione di prosa 2023/24

Sulmona, 8 febbraio 2024. Vanessa Scalera salirà sul palco del Teatro Maria Caniglia sabato 17 febbraio alle ore 21:00 con La sorella migliore di Filippo Gili per la regia di Francesco Frangipane; la produzione Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro in coproduzione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle arti è un intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto, ciò che è morale.

Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone quale sesto appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 uno spettacolo in cui gli interpreti Vanessa Scalera – conosciuta e amata dal grande pubblico per il personaggio di Imma Tataranni – Daniela Marra, Giovanni Anzaldo e Michela Martini trasportano il pubblico in quella che pare essere una partita a scacchi con la vita, instillando una serie di dubbi: come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?

Sarebbe riuscito a sopportare, con minor peso, gli anni del dolo e del lutto, gli stessi in cui vivono per chissà quanti anni ancora, le persone legate alla donna uccisa?

E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo, macchiatosi di una tale nefandezza, una scorciatoia verso la leggerezza, verso la diluizione di un tale peso?

Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità?

Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore – e forse per chissà quali pregressi – gliela farebbe comunque scontare?

«È la storia di due sorelle e un fratello che commette un errore gravissimo nella sua vita; una delle sorelle gli perdona questo errore, l’altra di meno; lo spettacolo è definibile come una partita a scacchi dove una delle due sorelle conduce il gioco e non sappiamo quale delle due sia la migliore. A deciderlo sarà il pubblico» dichiara Vanessa Scalera, che aggiunge «Il teatro è una forma di resistenza, e noi siamo ancora qui a farla».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, X del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




I BEDESCHINI INCONTRANO LA CITTÀ

Venerdì 9 febbraio, ore 18, Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis. Concerto dell’Ensemble Anima&Corpo “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini”. Ingresso Libero

L’Aquila, 7 febbraio 2024. Nell’ambito delle attività collaterali alla mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, in corso al MuNDA fino al 3 maggio prossimo, venerdì 9 febbraio, ore 18, all’Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis (via San Marciano) è in programma il concerto dell’ensemble Anima&Corpo diretto dal violinista Gabriele Pro con Aloisia de Nardis soprano, Sara Meloni violino e Nicola Procaccini organo. Il programma “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini” comprende musiche di Frescobaldi, Colista, Mannelli, Rainaldi e Landi, tutti autori attivi in Italia nella prima metà del Seicento.

L’evento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Associazione Angelo de Nardis di Prata, sarà introdotto dai saluti istituzionali del professor Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e della dottoressa Federica Zalabra, Direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo. Interverranno i Professori Michele Maccherini e Arnaldo Morelli, docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ensemble Anima&Corpo nasce nel 2015 con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato.

L’ingresso è libero.

NOTE STORICHE SULL’ORATORIO

L’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis è un edificio religioso edificato da e per la famiglia de Nardis,  a partire dal 1646, dal Cavaliere di Santo Stefano di Toscana Ottavio de Nardis, insieme ad altri esponenti della nobile famiglia aquilana. Sembra sia stato eretto come ex voto per l’aura devozionale che il dipinto di San Antonio da Padova,  eseguito ad affresco da Francesco Bedeschini e collocato come pala dell’altare maggiore, acquisì.

L’edificio fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1703. Numerosi, quindi, i  rimaneggiamenti  e le  modifiche successive, tra cui la sostituzione del soffitto voltato con uno ligneo ad opera dell’ebanista Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, autore anche del magnifico soffitto di San Bernardino, arricchito da un dipinto di Vincenzo Damini, raffigurante Sant’Antonio da Padova che riceve il Bambino Gesù dalla Madonna.

Fra le due porte di ingresso, una nicchia contenente una statua a grandezza naturale di Sant’Antonio è opera dello scultore comasco Ercole Ferrata. Tra le opere rilevanti, il paliotto dell’altare maggiore composto da ventisette formelle istoriate di maiolica di Castelli e due pale d’altare di Lorenzo Berrettini e del cavalier Giacomo Farelli: la Fuga in Egitto e l’Immacolata Concezione.

All’interno l’organo di Luca Neri del 1650, fieramente italiano con influenza olandese. Quando venne realizzato, infatti, ancora esistevano in città  quelli di Balthasar Ruytsgheens, venuto all’Aquila con Madama Margherita e  specializzato nella costruzione di questi strumenti studiati dal leonessese Luca Neri per carpirne segreti e peculiarità riproposti nello splendido organo dell’Oratorio, giunto fino a noi nella totalità della sua composizione fonica. Preziosa testimonianza  e punto di riferimento per tutti gli esecutori specializzati nella prassi esecutiva storicamente informata,  la “voce” del Luca Neri è espressione fedele dell’epoca. L’Oratorio è stato restaurato a seguito del sisma del 2009.




PAROLE D’ABRUZZO

Daniela D’Alimonte ospite dell’Associazione Villa Badessa

Rosciano, 7 febbraio 2024. Domenica 11 febbraio alle ore 17.00 l’Associazione Culturale Villa Badessa ospita presso il complesso parrocchiale (ex asilo) dell’omonima frazione di Rosciano (PE) “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte: il primo volume della nuova serie di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, collana  di 36 volumi diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta con itinerari consigliati. La prefazione di questo primo volume è a cura di Giovanni D’Alessandro.

Daniela D’Alimonte, con questo lavoro, ha da poco ritirato in Campidoglio il prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

L’evento di domenica sarà moderato da Peppe De Micheli; ospite dell’appuntamento è uno degli “ambasciatori” della terra d’Abruzzo, Gino Bucci, alias “L’Abruzzese fuori sede”; presente anche la giornalista pescarese Alessandra Renzetti, Ufficio stampa della collana “Comete – Scie d’Abruzzo”.

Questo primo di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

Come spiega l’autrice: “questo volume vuole essere una raccolta di parole ‘iconiche’ abruzzesi che delineano, cioè, gli aspetti peculiari della nostra regione e ne individuano le usanze, le tradizioni, i modi di dire, i cibi caratteristici. Di ogni termine, trascritto sia nella grafia dialettale che in quella dell’alfabeto fonetico internazionale, è stata ricostruita la propria etimologia scoprendo interessanti derivazioni dalle basi latine greche, a volte in maniera più diretta rispetto ai corrispondenti termini in italiano”.

“Chiaramente – sottolinea la D’Alimonte – per le dimensioni del libro e della stessa collana, è stata effettuata una cernita selezionando le parole più originali e quelle che meglio definiscono l’idea di abruzzesità sotto i vari punti di vista. La ricostruzione delle parole è stata effettuata con rigore scientifico ma nello stesso tempo il testo vuole presentarsi come divulgativo per offrirsi a tutto il pubblico interessato a conoscere il significato, la diffusione e la peculiarità di alcuni termini dialettali abruzzesi. Nello stesso tempo il volume cerca anche di far conoscere e preservare quelli che sono alcuni termini ormai in disuso e destinati altrimenti a scomparire”.

Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari ed il Parco Nazionale della Maiella.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

Daniela D’Alimonte è nata a Roccamorice e vive a Pescara. Nella vita svolge la professione di Dirigente scolastico, ha insegnato per 15 anni materie letterarie; è giornalista pubblicista e ha collaborato con la testata ‘Il Centro- Quotidiano d’Abruzzo’. É cultrice di ‘Dialettologia e Linguistica italiana’ presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e di ‘Linguistica e linguaggi settoriali’ presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Ha ricevuto il Premio Cultura 2016 della città di Moscufo.




STAGIONE DI PROSA 2024 AL DE NARDIS

Il 9 febbraio alle ore 21 ottavo appuntamento presenta un’altra compagnia teatrale abruzzese, il Teatro Scomposto di Carlo Codagnone e il riadattamento di Il Bar Sotto il Mare, liberamente tratto dal libro di Stefano Benni, che sarà in scena venerdì 9 febbraio alle ore 21.

Orsogna, 7 febbraio 2024. La ricca Stagione di Prosa 2024 del nostro teatro, giunta all’ottavo appuntamento presenta un’altra compagnia teatrale abruzzese, il Teatro Scomposto di Carlo Codagnone e il riadattamento di Il Bar Sotto il Mare, liberamente tratto dal libro di Stefano Benni, che sarà in scena sabato 9 febbraio alle ore 21.

Un uomo senza nome vaga per motivi sconosciuti nell’immaginario porto di Brigantes, quando, all’improvviso, vede un vecchio scendere le scalette che portano al mare e scomparire tra le onde. L’uomo, nel tentativo di fermarlo, lo segue. Si troverà catapultato in un luogo fantastico: un bar incredibile dove ognuno dei suoi misteriosi avventori dovrà raccontare, nell’arco di una notte, una storia.

Ispirato dalla penna dissacrante di Stefano Benni, uno spettacolo teatrale ironico e sagace, che si snoda tra divertissement puro (Il verme disicio) e riflessioni critiche sulla società odierna (“Il dittatore e il bianco visitatore”, “Matumaloa”, “Il più grande cuoco di Francia”, “Autogrill horror”).

Un viaggio fantastico tra sogno e realtà, tra gli abissi più profondi del mare fin dentro al bagno di un autogrill, tra balene innamorate, insetti mangialettere e diavoli mangioni. Un viaggio in cui il surreale fagocita la realtà e la realtà contagia il surreale e che ha come destinazione la contraddittorietà della natura umana.




CONTRO BULLISMO E VIOLENZA DI GENERE

Con i giovani studenti di Cappelle sul Tavo

Cappelle Sul Tavo, 6 febbraio 2024.  Grazie alla sensibilità del Dirigente scolastico Adriano Forcella dell’Istituto Comprensivo Statale Rodari e al corpo docenti, oltre al Comune di Cappelle sul Tavo rappresentato dall’assessore Paride Di Febo, questa mattina ragazzi ed insegnanti della scuola secondaria del comune vestino hanno avuto modo di confrontarsi in una lezione “diversa” con l’intento di capire l’importanza del contrasto al bullismo e cyberbullismo e alla violenza di genere, tematiche già trattate in ambiente scolastico.

L’appuntamento, avvenuto nell’ambito delle varie iniziative educative e formative previste nel plesso, è stato supportato dall’associazione ODV Medea del presidente Francesco Longobardi che ha riassunto in un vademecum dal titolo “Le tre facce della violenza” (Rossini Editore) quelle che sono le problematiche della società moderna e le possibilità di intervento a partire dall’età scolastica, operando una diffusione di prevenzione ed informazione sui vari fenomeni di violenza che si verificano su tutto il territorio nazionale. Prezioso è stato l’intervento della psicologa Donatella Cardone impegnata con gli sportelli di ascolto e sostegno; a dialogare con i ragazzi anche la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Alessandra Renzetti




RIABILITAZIONE VETERINARIA

Successo per il seminario. L’ateneo di Teramo unico in Italia nel settore

Teramo, 6 febbraio 2024. Ha registrato una straordinaria affluenza il seminario di domenica scorsa a Piano d’Accio – nella sede del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo – dal titolo Come la Riabilitazione Veterinaria può collaborare con la medicina clinica e altre specialità organizzato dal Servizio di Fisioterapia e riabilitazione veterinaria dell’Ospedale Veterinario Universitario Didattico (OVUD).

«Negli ultimi anni − ha spiegato Fulvio Marsilio, responsabile del Servizio di Fisioterapia e riabilitazione dell’OVUD − nel nostro Paese sta crescendo l’interesse verso la fisioterapia e la riabilitazione veterinaria e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Teramo da oltre dieci anni si è inserito a pieno titolo nella formazione riguardante questa branca innovativa della Medicina Veterinaria: è attualmente l’unico ateneo italiano ad avere all’interno del corso di studi un modulo sulla Riabilitazione Veterinaria e un Corso di perfezionamento post-laurea in Riabilitazione Veterinaria, aperto sia a medici veterinari che a tecnici veterinari, che viene riproposto e rinnovato ogni anno e che registra un numero sempre maggiore di richieste di partecipazione».

Hanno partecipato al seminario Barbara Di Martino, presidente del Corso di laurea in Medicina Veterinaria; Domenico Santori, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Teramo che ha patrocinato l’evento; Augusto Carluccio, che ha diretto il Dipartimento di Medicina Veterinaria; i docenti del Corso di perfezionamento post-laurea in Riabilitazione veterinaria Laura Silenzi, Stefania De Dominicis, Miriam Caramico e Michele Rasola.

Vista l’ampia partecipazione al seminario, è stata annunciata l’organizzazione di un Simposio a Pescara nel mese di settembre prossimo, nel quale saranno coinvolti oltre 15 relatori nazionali e internazionali in materia di fisiatria, ortopedia, neurologia, tra cui il dottor Darryl L. Millis, la dottoressa Natasha Olby, docente di neurologia e neurochirurgia alla North Carolina State University e il luminare dottor Stephen J. Ettinger.




SCE TEST CENTER

Inaugurazione del presso il DIIIE

L’Aquila, 6 febbraio 2024. Il prossimo 20 febbraio alle ore 10 presso l’aula A-1.5 del DIIIE a Monteluco di Roio avrà luogo il workshop dal titolo “Siemens SCE TEST CENTER: un’opportunità per gli Ingegneri del Futuro”.

L’oggetto dell’evento è la presentazione agli studenti e al territorio regionale dell’accordo di collaborazione tra la ditta Siemens Spa e il DIIIE. L’accordo prevede una sinergia, nel campo dell’automazione industriale, fra il DIIIE e l’azienda SIEMENS spa, uno dei maggiori produttori mondiali di componenti per l’automazione industriale.

All’interno del Siemens SCE Certification Program, è stato realizzato presso il DIIIE un SCE Test Center ovvero un centro di alta formazione. Tale Test Center è il primo che la SIEMENS spa ha realizzato con il mondo accademico italiano, segnando una collaborazione innovativa e strategica nel settore dell’ingegneria e dell’automazione.




SAFER INTERET DAY

Le iniziative del Polo Liceale “Ovidio” per la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete

Sulmona, 6 febbraio 2024. Oggi ricorre la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, promossa dalla Commissione Europea e celebrata in contemporanea in oltre cento nazioni. Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito aderisce all’iniziativa e invita tutti gli istituti scolastici ad organizzare attività rivolte alla promozione di un uso consapevole di Internet.

Il Polo liceale Ovidio accoglie la proposta e, attraverso una serie di “giornate della consapevolezza”, organizza per gli studenti attività educative e formative importanti e di qualità, finalizzate a promuovere le competenze necessarie affinché i minori sappiano muoversi e navigare nel Web in sicurezza.

In occasione del SAFER INTERNET DAY, quindi, due sono le proposte educative dedicate agli studenti del biennio dell’Istituto superiore sulmonese:

–           6 febbraio: aula magna del Liceo Artistico “Mazara”, incontro con il dr. Marco Calonzi, esperto in cyber security e consulente della Procura di Roma;

–           8 febbraio: auditorium del Centro pastorale diocesano, incontro con il dr. David Palmieri della Polizia postale dell’Aquila.

«Obiettivo», spiega la referente dell’iniziativa la professoressa Alessia Verrocchi, «è quello di supportare al meglio i giovani affinché abitino la Rete con piena coscienza, con comportamenti responsabili e capaci di riconoscere i pericoli. Internet e i social network sono sempre in evoluzione e dunque una sfida aperta che necessita di attenzione costante e di sensibilizzazione continua».




STEVE ‘BOLTZ’ BOLTON BAND, UNA NOTTE EPICA DI ROCK BRITANNICO

Sabato 10 febbraio dalle ore 21:30 al CAFFÈ KARIBU DI SANT’ONOFRIO in provincia di Teramo (ingresso libero). Il leggendario chitarrista britannico si esibirà in uno show indimenticabile con la sua band, fra cui il batterista Alessio Palizzi di Pescara. Il concerto sarà aperto dai Black Banjo

Campli, 6 febbraio 2024. Steve Bolton, noto al grande pubblico come ex membro dei mitici The Who e degli Atomic Rooster, ha plasmato la sua carriera sin dagli anni ’60. Il suo contributo alle leggendarie band e le sue collaborazioni con artisti del calibro di Paul Young, Richard Wright dei Pink Floyd e David Bowie lo rendono una vera icona del rock britannico

Il Caffè Karibu, a Sant’Onofrio ( Via Mirabilii, Campli, a Teramo),  sabato 10 febbraio vi aspetta per una serata di musica dal vivo, poco dopo le 20, per una serata leggendaria, con il chitarrista britannico Steve “Boltz” Bolton e la sua band. Faranno vibrare le mura con il puro spirito del rock. L’ingresso libero rende l’evento un appuntamento imperdibile per gli amanti della musica dal vivo e per chi sa apprezzare un ‘apericena di frittelline con prosciutto, parmigiana, timballo, arista con peperoni fritti e calice di vino.

Steve Bolton, noto al grande pubblico come ex membro dei mitici The Who e degli Atomic Rooster, ha plasmato la sua carriera sin dagli anni ’60. Il suo contributo alle leggendarie band e le sue collaborazioni con artisti del calibro di Paul Young, Richard Wright dei Pink Floyd e David Bowie lo rendono una vera icona del rock britannico. La sua band, gli Atomic Rooster, attiva in tutta Europa dal 2016, continua a incantare il pubblico con il suo talento intramontabile.

I Black Banjo dopo aver suonato in Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Slovacchia e al Pistoia Blues Festival, con il loro stile inconfondibile apriranno il concerto di Steve “Boltz” Bolton.

La serata prenderà il via alle 21.30, dunque con l’apertura degli eclettici Black Banjo, una band che ha già lasciato il segno nei tour europei e al Pistoia Blues Festival. Con il loro stile inconfondibile, presenteranno il nuovo album “The Beauty And The Burst” e proporranno i brani del loro debutto “Out Of The Skies”. Black Banjo è composto da Alessandro Alessandrini (Civitanova Marche) alla chitarra e voce, Francesco Caporaletti (Civitanova Marche) al basso e cori, Fabio Verdini (Civitanova Marche) alle tastiere (noto anche come tastierista dei Tiromancino) e Alessio Palizzi (Pescara) alla batteria.

L’attesa sarà soddisfatta quando la Steve Bolton Band prenderà il palco, guidata dal carismatico chitarrista e lead vocalist Steve “Boltz” Bolton, accompagnato da Francesco Caporaletti (Civitanova Marche ) al basso e cori e Alessio Palizzi (Pescara) alla batteria. Promettono un’esperienza di puro rock britannico.

Alessio Palizzi è un batterista molto versatile. Vive a Pescara. La sua attività da musicista comprende: performance live, perfomance in studio di registrazione, e insegnamento. Gli ultimi Tour in giro per l’Europa sono stati con Doogie White (ex voce dei Raimbow, Malmsteen,ecc..) e con Kee Marcello (storico chitarrista degli EUROPE).

Steve “Boltz” Bolton è uno di quei musicisti che hanno scritto pagine di storia della musica e che hanno tutti i requisiti per essere definiti leggende. Classe 1949, è partito da Manchester per Londra, per diventare un musicista e la sua carriera lo ha portato a collaborare con musicisti del calibro di Paul Young, The Who, Bob Dylan e David Bowie. Un personaggio mai banale e capace di trascinarti nel suo rock‘n’roll fatto di passione ed emozioni.

 Iniziata l’attività professionistica nel 1968, la svolta della carriera arriva nel 1971, quando fa il suo ingresso nella storica band Atomic Rooster. L’anno seguente Bolton abbandonò la band ed entrò negli Headstone, band con la quale incise due album. Dal 1984 al 1988 ha collaborato con il cantautore Paul Young, dopodiché fece il suo ritorno negli The Who, fino al loro secondo scioglimento, avvenuto nel 1990.

Negli anni ’90 Bolton formò la sua band, chiamata 6Foot3, con Jim Kimberley (batteria) e il fratello Bob Kimberley (basso) e collaborò con artisti quali Belinda Carlisle,William Sheller e Scott Walker. Ha anche suonato in diverse tracce per l’album ‘Water Under the Bridge’ di Peter March. Negli anni ha persino collaborato con il mitico Richard Wright,tastierista dei Pink Floyd, David Bowie e molti altri nomi.

Dal luglio 2016, Steve ha riformato gli Atomic Rooster, insieme al cantante Pete French e la band è tutt’ora in attività in tutta Europa.

Appuntamento, Sabato 10 Febbraio, al Caffè Karibu, a Sant’Onofrio di Teramo, con questa leggenda e la sua band. (Ingresso Libero). Steve Bolton oltre ai suoi cavalli di battaglia, suonerà anche cover di puro Rock’n Roll mista a fantastiche ballate di stampo British!!

STEVE “BOLTZ” BOLTON Band + Open Act BLACK BANJO

Sabato 10 Febbraio al Caffè Karibu, a Sant’Onofrio, via Mirabilii, Campli, a Teramo

(Ingresso Libero)

STEVE “BOLTZ” BOLTON – Guitars & Lead Vocal

FRANCESCO CAPORALETTI – Bass & Backin Vocal (Vinnie Moore – Rowan Robertson – Gus G – Kee Marcello – Michael Angelo Batio – Doogie White)

ALESSIO PALIZZI – Drums (Kee Marcello – Doogie White – Rowan Robertson)

https://www.steveboltz.co.uk/

BLACK BANJO

Alessandro Alessandrini – Chitarra & Voce

Francesco Caporaletti – Basso & Backing Vocals

Fabio Verdini – Tastiere (attuale tastierista dei Tiromancino)

Alessio Palizzi – Batteria

https://www.facebook.com/blackbanjoband

www.blackbanjo.eu




RECORD MONDIALE DI GOFFREDO PALMERINI

Gems Book of World Records ha registrato articolo su Papa Francesco alla perdonanza 2022 come Record per 42 pubblicazioni in Italia e 10 all’estero

L’Aquila, 6 febbraio 2024. «GEMS BOOK OF WORLD RECORDS annuncia il suo 3° Record Mondiale conferito al signor Goffredo Palmerini dall’Italia per il caso “L’articolo più pubblicato sui giornali da un individuo”». Con un post su facebook, Sethi Krishan Chand ne ha dato notizia dall’India congratulandosi con il giornalista italiano. Questa la motivazione che compare sul Certificato di Eccellenza: 

«Il Record mondiale dell’articolo più pubblicato sui giornali da un individuo è registrato a nome del Sig. GOFFREDO PALMERINI dall’Italia (data di nascita 10 gennaio 1948). L’articolo “Dopo Celestino V, Papa Francesco apre la Porta Santa della Basilica di Collemaggio il 28 Agosto 2022 dopo 728 anni di fondazione nel 1294” è stato pubblicato su 52 giornali di tutto il mondo (42 in Italia & 10 in Paesi esteri).»

Richiesto di maggiori dettagli il giornalista e scrittore aquilano ha riferito che in un messaggio email Krishan Chand Sethi gli ha spiegato il perché della motivazione così condensata, dovendo essa rientrare nel format del Record, riportato poi graficamente sul Certificato d’Eccellenza. Il record Goffredo Palmerini l’ha stabilito con il suo articolo del 17 agosto 2022, titolato “DOPO CELESTINO V, È DI PAPA FRANCESCO IL DONO PIÙ GRANDE ALL’AQUILA – Il 28 agosto sarà Papa Bergoglio ad aprire la Porta Santa di Collemaggio per la Perdonanza n. 728″. Inviato ai circa 300 contatti stampa in Italia e all’estero cui d’abitudine Palmerini manda i suoi pezzi, l’articolo uscì su 42 testate giornalistiche in Italia e su 10 all’estero (Stati Uniti, Argentina, Brasile, Spagna, Uruguay, Canada, Venezuela).

«Sono davvero lieto – ha dichiarato Palmerini – che questo riconoscimento riguardi la Perdonanza Celestiniana, la nostra città L’Aquila e soprattutto Papa Francesco, che il 28 agosto 2022 ci fece il grande dono di venire ad aprire la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, quello davvero il Record che tutti aspettavamo da 728 anni! Un dono inoltre impreziosito da Papa Francesco con la concessione di un Anno straordinario della Misericordia, il 2023, concessione poi rinnovata per tutto il 2024, quasi che il giubileo aquilano – il primo della storia, sancito da Celestino V dalla Bolla del 29 settembre 1294 – sia una preparazione e si colleghi in continuità al grande Giubileo universale del 2025.»  Palmerini ha poi dato altre informazioni, avute da Krishan Chand Sethi, manager, poeta e fotografo d’arte indiano che egli conobbe nel 2018 in un evento culturale a Lecce.

Il Gems Book of World Records è stato concepito da Krishan Chand Sethi come Portale dei primati mondiali con gli stessi concetti ispiratori del Guinness. Di recente istituzione, il GEMS BOOK OF WORLD RECORDS è stato infatti lanciato e inaugurato il 27 gennaio 2024 in India, a Daman città dove Sethi vive, con la partecipazione del parlamentare On. Lalubhai Patel, delle autorità della Città e del Distretto, di numerosi esponenti della cultura e dell’economia. Con Sethi collabora un gruppo di ricerca statunitense che si occupa dei dettagli del Record e svolge ricerche e studi approfonditi per le verifiche e per certificarne poi la concessione.

Krishan Chand Sethi, e sua moglie Sunita, hanno pensato di istituire il GEMS BOOK perché loro stessi sono detentori di vari primati mondiali. Sono infatti ideatori nel mondo del concetto di “Poesia pittorica” ed editori dei relativi volumi. Hanno infatti pubblicato 70 libri-antologie in questa particolare disciplina letteraria ed artistica. Sono circa 3000 gli autori entrati con i loro lavori poetici nelle antologie che la coppia Sethi ha pubblicato. Ci sono poi i preziosi Coffee Table Books. Il primo libro da tavolo realizzato da Sethi – volume pregiato di grande formato, con poesie e foto d’arte –, recante 142 sue citazioni universali, è stato tradotto in 22 lingue del mondo. Il suo secondo Coffee Book, con 208 sue citazioni per guarire l’anima e aiutare a conoscere se stessi, è stato tradotto anch’esso in molte lingue. Per l’eccellenza artistica e letteraria al dr. Krishan Chand Sethi sono stati conferiti cinque dottorati ad honorem da diverse università e organizzazioni accademiche del mondo. Krishan Chand Sethi è inoltre vincitore di 5 primati mondiali e di numerosi altri riconoscimenti letterari, fatto che ha ispirato lui e Sunita Sethi a realizzare un portale dei primati mondiali, appunto il BOOK GEMS OF WORLD RECORDS creato due settimane fa. Un altro loro importante risultato.

Krishan Chand Sethi, 72 anni, è nato nel Punjab, regione all’estremo nord dell’India confinante con il Pakistan. Due lauree e un master (Letteratura inglese, Scienze delle Assicurazioni) in tre distinte università indiane, Sethi è stato per 35 anni manager e Vicedirettore generale della United India Insurance Co. Ltd, fino al 2012. Poeta finissimo, scrittore e fotografo d’arte, ha pubblicato 16 grandi libri da tavolo di poesia pittorica. La sua produzione artistico-letteraria supera 500 poesie pittoriche e circa 500 brevi e micro-poesie. I suoi soggetti sono semplici, belli e chiari, incorniciati nella sua poesia visiva.

È stato un vero antesignano, introducendo il nuovo concetto di poesia “pittorica” dove fotografia e poesia si fondono in una stupenda sinestesia. Il linguaggio del corpo, che egli sempre utilizza nell’immagine fotografica, è sempre abbinato al tema d’una poesia. Questo modo di scrivere liriche, dai primi anni pionieristici, si sta diffondendo rapidamente nel mondo della poesia e dei social media. Sethi Krishan Chand, è fondatore e presidente del World Pictorial Poetry Art Forum, associazione culturale e umanitaria che si propone di diffondere nel mondo valori universali (Love, Peace & Humanity) attraverso la letteratura e l’arte. Il Forum attualmente ha 34 filiali nel mondo e la sede centrale a Daman, città sull’oceano Indiano situata a 180 km da Mumbai.

«Il concetto di poesia pittorica che ho ideato e diffuso – spiega Krishan Chand Sethi – mi ha portato ad essere molto conosciuto nel mondo. Tutto è iniziato nel 2011, quando ho iniziato a lavorare su questo pensiero innovativo, modellato per essere il futuro della nuova poesia con la fotografia. Ha funzionato lentamente all’inizio, ma è entrato in piena crescita dal 2014. Ora si sta espandendo in modo straordinario nei social e nei media cartacei». Nelle sue opere sembra che l’immagine e la poesia operino come il corpo e l’anima di una composizione e abbiano un doppio effetto sulle menti dei lettori. «Su supporto cartaceo – aggiunge Sethi – io e mia moglie Sunita abbiamo pensato anni fa di pubblicare un mega album da tavolo da caffè con poesia pittorica, l’abbiamo fatto e abbiamo creato una storia. Abbiamo realizzato un record mondiale. A volte l’immagine parla molto più di quanto non facciano le parole, le linee e le poesie.» La signora Sunita, che peraltro è editore dei libri di pictorial poetry, fa un ottimo lavoro nel selezionare un’immagine adatta da abbinare al tema della poesia composta dal marito. Sethi scrive poesie sul linguaggio del corpo di un soggetto coinvolto e l’immagine – solitamente foto artistiche di splendide donne – rende la lirica più bella e toccante. Non è errato definire Krishan Chand Sethi padre della “poesia pittorica” nella storia della letteratura indiana e mondiale.




GIOVANNI SPAVENTA TESTIMONIANZE E RACCONTI

Premiato lo chef Walter Giardinelli per aver continuato e attualizzato il pensiero e la pratica culinaria di Spaventa

Villa Santa Maria, 6 febbraio 2024 – Si è tenuto questa mattina all’istituto alberghiero “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria la terza edizione del memorial dedicato allo chef di cucina Giovanni Spaventa. Un convegno al quale hanno partecipato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace, il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro e sindaco del paese, Giuseppe Finamore, la dirigente scolastica Barbara Bernardone, gli chef Giuseppe Tinari e Walter Giardinelli e in collegamento video Walter Bolzonella, barman per oltre trent’anni dell’hotel Cipriani di Venezia, e Domenico Cugliandro, chef di cucina in prestigiosi ristoranti italiani e internazionali.

L’evento ha raccontato, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, la storia dello chef Giovanni Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, della quale ha seguito le orme, diventando un apprezzatissimo chef di cucina. Il suo percorso professionale inizia nel 1950 nel Napoletano, poi la carriera in lussuosi alberghi romani, fino alla svolta professionale nel 1964, quando entra a far parte della brigata di cucina dell’hotel Cipriani a Venezia. Nel 1983 ne diventa chef di cucina, un ruolo che porta avanti fino al 1990, anno in cui si ritira dal mondo del lavoro. Un professionista dell’arte culinaria, Spaventa, che ha deliziato i palati di noti personaggi, tra i quali Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Grace di Monaco, Sandro Pertini, Giulio Andreotti, Gregory Peck e tanti altri.

Oltre alla sua carriera lavorativa, è stato ricordato per la sua preziosa partecipazione all’associazionismo professionale, in particolare dall’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi, alla quale ha partecipato sin dalla costituzione, e dall’Associazione dei Cuochi Valle del Sangro di cui è stato presidente dal 1985 al 1989.

Queste le parole del sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore, che è anche presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro:  “Giovanni Spaventa ha donato tanto a noi giovani cuochi che allora ci avvicinavamo al mondo della cucina, è stato un insegnante e anche un padre. In ragione di questo rapporto che noi studenti di quel tempo abbiamo vissuto con lui, vogliamo raccontare la sua figura ai ragazzi di oggi affinché possano conoscere la storia e farla propria. Ecco perché per la prossima edizione stiamo lavorando ad un maggior coinvolgimento dei giovani nel memorial. È un modo per dare importanza ad un grandissimo chef come Spaventa e per tramandare la memoria della tradizione culinaria di Villa Santa Maria”.

Il premio “Chef di cucina Giovanni Spaventa” quest’anno è stato conferito, a Walter Giardinelli – chef al Cipriani di Monte Carlo – per aver continuato e attualizzato, con etica e professionalità, il pensiero e la pratica culinaria del maestro Giovanni Spaventa. I “cannelloni alla Giovanni,” questo il piatto vincitore, sono stati riproposti e rivisitati dallo chef Giardinelli che ha anche raccontato alcuni aneddoti che lo legano a Giovanni Spaventa.

Il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace ha sottolineato la professionalità, la tenacia e l’umiltà di Spaventa : “Ricordare questo grande chef è importante soprattutto per i giovani affinché trovino, attraverso la storia di Spaventa, lo stimolo a fare sempre di più e sempre meglio e arrivare a livelli sempre più alti che la professione offre”. 




DIARIO DI UNA VIAGGIATRICE collana Comete di Ianieri edizioni

La donna è la protagonista del quarto volume della serie blu

Pescara, 6 febbraio 2024. Maud Howe nasce a Boston il 9 novembre 1854: è una donna estremamente attuale; giornalista, scrittrice e rivoluzionaria, è autrice di numerose opere che spaziano dalla saggistica alla narrativa di viaggio, passando per la biografia e il romanzo ed affronta tematiche di grande modernità con sentimento ed emozione.

Maud Howe, però, è anche la prima protagonista femminile del vasto progetto “Comete – Scie d’Abruzzo” di Ianieri edizioni e diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta: il titolo del quarto volume in uscita della serie blu dedicata alla narrativa di viaggio è “Diario di una viaggiatrice, tra luoghi e identità d’Abruzzo” che reca un’attenta prefazione della scrittrice Kristine Maria Rapino.

Introduzione, traduzione e note sono di Martina Russo che anticipa: “L’esplorazione delle terre d’Abruzzo, documentata dalla penna della viaggiatrice americana, parte dalla nuova ferrovia che collegava allora Roma a Sulmona, fino a giungere nel cuore delle montagne, a Roccaraso, descritta dall’autrice come la stazione ferroviaria più alta d’Europa . Ancora oggi, quella linea ferroviaria è una delle più apprezzate d’Italia, conosciuta come la Transiberiana d’Italia, per via dei meravigliosi paesaggi che è possibile ammirare percorrendola”.

In Appendice I treni di Flaiano di Lucilla Sergiacomo riportano indietro nel tempo: la lettura dà la possibilità al pubblico di conoscere un altro interessante personaggio quello di Don Oreste De Amicis, proclamatosi dio ed orignario del comune vestino di Cappelle sul Tavo (PE). Il  volume raccoglie la traduzione di un estratto dell’edizione del 1909 di Roma Beata: Let ters from the Eternal City, pubblicata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1903: si tratta di un epistolario, una serie di lettere che idealmente Maud Howe indirizza alla sorella Laura ed è una narrazione che ripercorre alcune delle tappe della sua lunga permanenza in Italia, dal gennaio del 1894 all’agosto del 1900. La scrittura di Maud Howe offre immagini ricche di dettagli, e ci sono continui rimandi pittorici, sembra di vedere tutto ciò che lei descrive, e le sue parole sono accompagnate ad una serie di disegni del suo uomo, John Elliott, presente come personaggio all’interno del testo con il diminutivo di J. 

Tra i numerosi personaggi incontrati in questo viaggio, un ruolo importante rivestono le donne e come spiega la Rapino “stupisce che le vere protagoniste di queste lettere siano le donne d’Abruzzo, dal portamento disinvolto e nobile. Una rivendicazione che precorre i tempi. La loro bellezza supera ogni aspettativa, come scrive Howe, al punto da essere paragonate ai soggetti dei quadri di Michelangelo o alle Madonne di Raffaello. Da queste annotazioni le donne abruzzesi, ‘forti e dritte’ anche nella vecchiaia, escono in tutta la loro ‘sobria dignità’, per quanto ritratte in una realtà umile, senza filtri. La narrazione poetica di certa povertà ha una forte carica emotiva che adesso rivendichiamo, così come la transumanza, che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento UNESCO di Patrimonio Im materiale dell’Umanità. Le lettere di Maud Howe offrono una testimonianza unica della nostra identità culturale”.

Howe vuole offrire ai lettori una visione realistica dei luoghi, delle persone, dei loro costumi e delle loro tradizioni, anche a costo di apparire sconveniente e a tratti rude ed infatti la sua è una narrazione fortemente antropologica: esplora la cultura, le pratiche sociali, le credenze dei personaggi e dei luoghi rappresentati. Ciò comporta, appunto, un’attenzione particolare ai dettagli culturali, ai valori e ai comportamenti sociali che influenzano il modo in cui gli individui interagiscono tra loro e con l’ambiente circostante. Con il suo linguaggio lineare e spontaneo, indubbiamente, non omette anche critiche.

“Comete” si avvale del lavoro di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, Fabrizio Ferrari, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Il progetto di 36 volumi di Comete diviso in tre serie da 12 uscite (narrativa di viaggio, Abruzzo immateriale, Abruzzo letterario) vanta i seguenti partner: Borghi Autentici, I Borghi più Belli d’Abruzzo, I Parchi Letterari ed Il Parco Nazionale della Maiella.




AENIGMA volume a fumetti

Al CLAP Museum presentazione giovedì 8 febbraio 2024, ore 18 CLAP Museum

Pescara, 4 febbraio 2024.  La sala incontri del CLAP Museum di Pescara ospita la presentazione del volume a fumetti Aenigma, alla presenza dell’autore Alberto D’amico, in dialogo con il designer e editore Maurizio Ceccato (IFIX edizioni), preceduto dai saluti del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, giovedì 8 febbraio prossimo, dalle 18, con ingresso gratuito. Il formato del libro ricorda gli albi dei fumetti degli anni Sessanta.

I testi, i disegni, scherzano su alcuni personaggi famosi dei fumetti americani: l’uomo mascherato, i fantastici quattro che D’Amico chiama i fanatici quattro, Superman, Nembo Kid, e nostrani come Diabolik, la cui classicità sembra così ovvia e stereotipata da meritare una interpretazione in chiave parodistica. L’autore si diverte da un lato a sovvertire i modelli di comportamento usualmente proposti al lettore, i supereroi sono di una moralità noiosa, e dall’altro a rilevare la sfera intima dei singoli personaggi immaginando, e disegnando, sulla base della caratterizzazione propria di ciascuno di essi, quali potessero essere le loro reazioni ad un approccio con la sessualità.

NOTA DELL’EDITORE: Un albo ellenistico, sottratto all’oblio della tecnica, dove Kant incontra l’Übermensch e sposa seducenti haiku con collage in technicolor che tramano sequenze distoniche in asemici fumetti: forme in continuo conflitto tra artificio e feticcio in salsa erotica. Poliedrici omaggi su un immaginario carico di icone provenienti dal nostro passato recente, mixate con la postmoderna classicità dei fumetti. Icastiche divinazioni in formato strip. Cabine retrofuturiste abbandonate.

Uomini mascherati depressi. Donne volanti arrapate. Cartoline con caroselli pornografici. Uraniche visioni freudiane nello spazio siderale. Supereroi col senno di poi. Rappresentazioni iconoclaste come alfabeti scenici dove fanno capolino i Supererhaiku di Marco Giovenale che generano un ulteriore corto circuito semantico minacciando senza via di scampo il rito dell’industria del mito. Alberto D’Amico si definisce un dilettante professionista. Le sue opere sono state esposte in gallerie e musei come lo Studio Miscetti, il PalaExpò, lo GNAM, il Museo Pecci di Prato e numerosi festival, tra cui la Biennale del Cinema di Venezia.




ANDREA ACQUAVIVA

Il conte fotografo a Giulianova tra Otto e Novecento

Giulianova, 4 febbraio 2024. Sala Buozzi al completo e grande apprezzamento per l’incontro organizzato ieri dall’ Associazione Fare Giulianova. Le immagini. di una Giulianova che non c’è più sono di assoluto interesse. Se poi ad illustrarle è Sandro Galantini, il successo di un incontro sull’argomento è assicurato.

Era strapiena, infatti, la sala Bruno Buozzi, dove alle 18 di ieri l’altro si è tenuta la conferenza Andrea Acquaviva. Il conte fotografo a Giulianova tra Otto e Novecento organizzata dall’ Associazione giovanile Fare Giulianova.  Relatore, come detto, lo storico Sandro Galantini.

Il suo intervento è stato preceduto dal saluto del Sindaco Jwan Costantini, del Vicesindaco Lidia Albani, del Console regionale dell’ Abruzzo del Touring Club Elio Torlontano e del direttore dell’ Istituto Ricerche storiche di Teramo Ottavio di Stanislao. Nelle parole del Presidente di Fare Giulianova, Andrea Marà, tutto l’entusiasmo per un’iniziativa che ha caratterizzato in senso culturale un’originale e vitale proposta associativa.

Moderato da Azzurra Marcozzi, l’incontro ha dato la possibilità di godere di un patrimonio fotografico preziosissimo, messo generosamente a disposizione dal collezionista Marco Marà.




I BEDESCHINI INCONTRANO LA CITTÀ

Venerdì 9 febbraio, ore 18, Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis. concerto dell’Ensemble Anima&Corpo “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini”

L’Aquila, 3 febbraio 2024. Nell’ambito delle attività collaterali alla mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, in corso al MuNDA fino al 3 maggio prossimo, venerdì 9 febbraio, ore 18, all’Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis (via San Marciano) è in programma il concerto dell’ensemble Anima&Corpo diretto dal violinista Gabriele Pro con Aloisia de Nardis soprano, Sara Meloni violino e Nicola Procaccini organo. Il programma “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini” comprende musiche di Frescobaldi, Colista, Mannelli, Rainaldi e Landi, tutti autori attivi in Italia nella prima metà del Seicento.

L’evento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti B. Barattelli, dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Associazione Angelo de Nardis di Prata, sarà introdotto dai saluti istituzionali del professor Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e della dottoressa Federica Zalabra, Direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo. Interverranno i Professori Michele Maccherini e Arnaldo Morelli, docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ensemble Anima&Corpo nasce nel 2015 con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato.

L’ingresso è libero.

NOTE STORICHE SULL’ORATORIO

L’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis è un edificio religioso edificato da e per la famiglia de Nardis,  a partire dal 1646, dal Cavaliere di Santo Stefano di Toscana Ottavio de Nardis, insieme ad altri esponenti della nobile famiglia aquilana. Sembra sia stato eretto come ex voto per l’aura devozionale che il dipinto di San Antonio da Padova,  eseguito ad affresco da Francesco Bedeschini e collocato come pala dell’altare maggiore, acquisì.

L’edificio fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1703. Numerosi, quindi, i  rimaneggiamenti  e le  modifiche successive, tra cui la sostituzione del soffitto voltato con uno ligneo ad opera dell’ebanista Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, autore anche del magnifico soffitto di San Bernardino, arricchito da un dipinto di Vincenzo Damini, raffigurante Sant’Antonio da Padova che riceve il Bambino Gesù dalla Madonna.

Fra le due porte di ingresso, una nicchia contenente una statua a grandezza naturale di Sant’Antonio è opera dello scultore comasco Ercole Ferrata. Tra le opere rilevanti, il paliotto dell’altare maggiore composto da ventisette formelle istoriate di maiolica di Castelli e due pale d’altare di Lorenzo Berrettini e del cavalier Giacomo Farelli: la Fuga in Egitto e l’Immacolata Concezione.

All’interno l’organo di Luca Neri del 1650, fieramente italiano con influenza olandese. Quando venne realizzato, infatti, ancora esistevano in città  quelli di Balthasar Ruytsgheens, venuto all’Aquila con Madama Margherita e  specializzato nella costruzione di questi strumenti studiati dal leonessese Luca Neri per carpirne segreti e peculiarità riproposti nello splendido organo dell’Oratorio, giunto fino a noi nella totalità della sua composizione fonica. Preziosa testimonianza  e punto di riferimento per tutti gli esecutori specializzati nella prassi esecutiva storicamente informata,  la “voce” del Luca Neri è espressione fedele dell’epoca.

L’Oratorio è stato restaurato a seguito del sisma del 2009.




IL SECOLO DI CALVINO

Un tributo di affetto a una intelligenza proteiforme

Teramo, 3 febbraio 2024.  Il prossimo 7 Febbraio  2024 alle 18:15  il Salotto culturale di Prospettiva persona 2024 (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas) anno XXIV  presso i locali della SS. Annunziata, Teramo, via Nicola Palma 33 , propone: IL SECOLO DI CALVINO

Impressioni e ricordi in margine al Calvino favoloso

Il salotto di mercoledì 7 Febbraio presenta un percorso particolare: un tributo di affetto a una intelligenza proteiforme e insieme rigorosa, ma soprattutto trascinante, invitante, liberatoria: Italo Calvino. Dalle Fiabe italiane ascoltate da bambino alle numerose suggestioni intellettuali e fantastiche dei suoi scritti, Calvino ha esercitato su molti di noi un’impressione profonda,   coltivata con  assiduità,  sentita, goduta e apprezzata.

L’incontro con Calvino, quello favoloso – ammesso che sia davvero “bifronte” – non può che avvenire nel terreno dell’antichità. Si tratta soltanto di sottolineare la longevità di alcuni motivi che esaltano la capacità di intuizione dello scrittore e la sua intelligenza.

Ne parlerà il prof. Raffaele Giannetti, accademico dei Fisiocritici di Siena, professore di lettere italiane e latine presso il Liceo Poliziano. Ha scritto testi di archeologia e di botanica oltre che di letteratura  e una fiaba andata in scena nel 2010 con la regia di R. Nemack e la musica di S. Taglietti (RAI Trade 2014).