SANTA ILDEGARDA DI BINGEN

Consigli per mantenersi in ottima forma di Don Marcello Stanzione e Elisa Giorgio

Recensione di Elia Lucchini

InNuovoArengario.it, 18 gennaio 2024. Con  questo bel libro (edito da Cerchio), Santa Ildegarda di Bingen: consigli per mantenersi in ottima forma, gli Autori, Don Marcello Stanzione ed Elisa Giorgio tornano a parlarci della grande Santa tedesca, proclamata Dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI.

La sua personalità era decisamente poliedrica, al punto da poter eccellere in discipline apparentemente molto lontane tra loro quali musica, medicina, teologia, drammaturgia e altre ancora. Ma non dobbiamo pensare che sia stata la “quantità” di cose che ha fatto a determinare la sua grandezza; ciò che impressiona oggi come allora è la qualità del suo lavoro e la raffinatezza delle sue opere specie quelle di composizione musicale. Di lei sappiamo che iniziò a scrivere mossa da visioni di carattere profetico, e che queste visioni oggi rappresentano un corpus di conoscenze davvero unico e senza precedenti nella storia della mistica della Chiesa cattolica, poiché gran parte di esse sono totalmente originali e non il frutto di esperienze tratte da testi derivanti dalla tradizione o che potevano venire da altre culture. Esaminando la sua opera si ha realmente la percezione di quanto essa fosse ispirata e vitale.

E proprio “vitale” è una parola importante, per comprendere il pensiero di Ildegarda: secondo la religiosa benedettina, infatti, ogni oggetto era intriso di una forza energetica, che ella chiamava “viriditas”, una sorta di energia germinativa di cui il cosmo, il creato, era intriso. La malattia, secondo la monaca di Bingen, era quindi uno squilibrio dello stato energetico che poteva essere corretto con i rimedi naturali attraverso il sonno, la corretta alimentazione, il digiuno e la vita di fede che si esplica nel canto religioso, nella preghiera e nell’esercizio di un agire virtuoso. La santa ci ha così lasciato, oltre alle indicazioni pratiche, un’idea e un’intuizione. Che vi sia un’unità nell’energia cosmica creata da Dio e che questa sia dentro ogni cosa. Che non c’è una divisione tra corpo e mente ma che, al contrario, la cura dell’uno passa attraverso la cura dell’altra. E che non esiste benessere senza armonia. Il concetto di viriditas è la pietra miliare degli insegnamenti di Ildegarda, che costella la sua intera opera e segna la via sia del corpo che dell’anima; è come un respiro che pervade tutta la sua visione dell’uomo e della vita, un movimento che unisce il cielo alla Terra.

Dal latino medievale Viriditas si traduce con viridità, energia verde della Natura, o energia vitale. In realtà, leggendo le sue opere, ci accorgiamo che Ildegarda attribuisce al concetto un si­gnificato più esteso e sottile della definizione naturalistica, specie quando lo ricollega alle risorse dell’anima: «L’anima è il principio vitale (Viriditas) della carne, perché il corpo umano ad opera sua cresce e progredisce» (Libro delle Opere Divine). L’essere in buona salute fisica e psichica è proprio l’espressione massima della viriditas. Carichi di energia vitale e attivi, ci relazioniamo e co­munichiamo in maniera armoniosa con gli altri, siamo creativi e affrontiamo le inevitabili difficoltà dell’esistenza con atteggiamento positivo e costruttivo.

In Natura come nell’uomo, l’assenza della viriditas si manifesta come inaridimento, secchezza, rigidità, sclerosi dell’ener­gia vitale, stagnazione. La viriditas risulta dallo stato di equili­brio tra i quattro elementi che compongono la vita fisica: terra, aria, acqua e fuoco.

Ildegarda concepisce che sin dalla sua nascita l’uomo è colmo di viriditas: sono gli incidenti d’animo, i pensieri oscuri e le emo­zioni negative a fargli perdere l’armonia vitale. Oltre a essere energia vitale, Viriditas rappresenta anche essere in relazione, essere connessi con Dio e con gli altri esseri della creazione.

Noi siamo fondamentalmente esseri di relazione perché è la prima esperienza che ci fa accorgere di esistere. Dal momento che lo sguardo di nostra madre si è posato per la prima volta su di noi, abbiamo percepito il suo odore e calore, la sua benevolenza, abbiamo sentito di esistere. È proprio la relazione con l’altro e con gli altri che ci fa percepire di esistere, di essere al mondo, e questa percezione si attiva sia attraverso le emozioni dell’amore sia at­traverso quelle generate dal dolore.

Quando viviamo una relazione felice, positiva, piena di fiducia, è difficile ammalarsi. Sappiamo che il sistema immunitario degli innamorati è sempre alle stelle! Se viviamo una relazione compli­cata e frustrante, in cui c’è molta critica e giudizio, e soprattutto una carenza di comunicazione profonda e autentica, si generano dolore e pensieri negativi, sull’altro ma soprattutto su sé stessi! Una perdita – che sia la fine di una relazione o un lutto – sono eventi che scuotono e aprono “buchi” nel campo vitale. Ci spin­gono spesso a operare scelte, perlopiù inconsce, verso la vita o verso la morte. Quando ci sentiamo visti e amati sappiamo di esi­stere, di essere vivi. Se nessuno ci guarda o ci ama non esistiamo, è come essere nulli, ovvero morti!

Sul piano propriamente viscerale, sia che viviamo uno stato di separazione sia che lo provochiamo, accade una specie di collasso generale. Il collasso non è la fine del mondo e può comportare aspetti positivi, come abbandonare finzioni e illusioni; ci consente di cambiare pelle e di trovarne una più consona al nostro essere profondo. Il collasso diventa drammatico soltanto se non viene ac­cettato o quando c’è una forte dipendenza emotiva. Le malattie del sistema immunitario, degenerative e autoim­muni, sono il risultato di uno stato di separazione e di non-amore, che sia nei confronti di Dio a causa dei vizi, di una persona, di sé stessi, di una comunità o della vita stessa, ed evidenziano una crisi di identità.

Per Ildegarda la salute è una condizione naturale e l’uomo si ammala quando odia, si adira, si vergogna, quando perde la con­nessione con il Bene e con la Verità. L’odio, la rabbia e l’orgoglio sono quelle passioni che deprivano l’uomo della forza verde delle virtù, lo indeboliscono fino a ucciderlo. La sua visione rimane, tuttavia, sempre ottimistica: se abbiamo il potere di ammalarci, altrettanto lo abbiamo di guarire e di rimanere in salute: «Tramite il sapere del suo intelletto e con spirito di contrizione, (l’anima) incalza il corpo, perché riconosce che la sua condotta non è buona. Così essa torna a fare verdeggiare il corpo inaridito at­traverso l’umidità della grazia divina» (Causae et Curae). Così la profetessa tedesca ci descrive il processo della guarigione mediante il recupero dell’energia verde della Viriditas, alla quale Ildegarda attribuisce un’origine prettamente spirituale. Per attivare questo processo, l’uomo non solo deve cercare nella Natura, attraverso una sana alimentazione, quegli elementi di cui è carente, ma deve anche coltivare, sul piano psicologico e spiri­tuale, la forza verdeggiante del suo cuore, cioè l’Amore Divino, l’energia dello Spirito Santo che unisce e che riunisce. Questo avviene specialmente attraverso la preghiera a Dio e una vita morale virtuosa coerente.




ROBERTA PAPPONETTI ESPONE IN DIGITALE

Anche partner della prima edizione kermesse Artisti Nella Storia a Caltanissetta dal 20 Gennaio  

Pescara, 18 gennaio 2024. Roberta Papponetti espone in digitale;  artista a 360°, pittrice, scultrice, poetessa, musicista (pianista), presidente ed organizzatrice di grandi eventi culturali artistici di livello internazionale sia nel territorio abruzzese che fuori regione, con artisti internazionali, vive collaborazioni straordinarie con grandi Case Editrici in Sicilia e con importanti critici d’Arte.

Si tratta della prima edizione della Kermesse Artisti nella Storia in collaborazione di Mfi Media Group di New York, e Dubai, a cura di Pamela Quinzi, presidente e da parte di Alessandro Costanza e Filippo Lo Iacono, entrambi Direttori generali, e presidenti, i quali raccontano le tre discipline : Arte, Musica, Moda.

Il 20 Gennaio, saranno assegnate targhe ed attestato di partecipazione dalle ore 16:30 nell’importante Biblioteca Luciano Scarabelli. Sarà presente anche il Conservatorio Vincenzo Bellini. Presenti due creazioni di moda “Lemore” di Agrigento, con preziose sete, indossate dalle Modelle.

In passerella non potevano mancare gli occhiali da sole “Punti di Vista” ottica S. Cataldo. Piccola degustazione di prodotti tipici e cibi siciliani  Antica Macelleria Menna. La grande bellezza terminerà con colorati giochi Pirotecnici. La pittrice Roberta Papponetti espone un dipinto in video proiezione tra cielo e mare: olio su tela MIS 80×100.

Roberta Papponetti è stata invitata a proporre il suo logo della sua associazione “Cenacolo degli artisti” con sede a Pescara in Corso Vittorio Emanuele, a favore della crescita del tessuto sociale dei paesi asiatici, reduce di grandi iniziative assieme a Madrid e New York. Ambasciatrice dell’Arte e delegata Abruzzo per la Fondazione Costanza, la Papponetti vive un percorso straordinario ove gli orizzonti si sono sempre più impreziositi con importanti conoscenze sia di artisti esteri, che manager nel settore artistico a New York, ricordiamo l’incontro con Michael Lam.




MUDI GORIANO VALLI

La casa medievale più piccola al mondo riapre le sue porte. La dimora di appena 8 metri quadrati, abitata 140 anni fa da una coppia di contadini dediti ad aiutare i bambini orfani, farà parte del Museo diffuso del parco Sirente-Velino, con inaugurazione a giugno 

L’Aquila, 17 gennaio 2024. A Goriano Valli, paese nel cuore dell’Abruzzo aquilano, è stata riscoperta quella che si candida a essere la casa, di epoca medievale, più piccola al mondo.

Gioiello architettonico di appena 8 metri quadrati, questa minuscola e preziosa dimora è una vera e propria “capsula del tempo”, rimasta chiusa per più di 140 anni a causa della scomparsa dei suoi ultimi occupanti, Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani. La casa farà parte del MuDi, il museo diffuso del parco Sirente-Velino, ideato dai fratelli Di Giulio, che sarà inaugurato a giugno, con le sue prime stazioni nel borgo.

Nato come tributo al paese dei loro antenati, il Mudi è un progetto di give back, ossia di restituzione alla comunità il cui fine è salvaguardare, ed esaltare, i segni di una cultura contadina millenaria, tipica dei borghi minori del Sirente-Velino, ormai estinta. Custodi di un’umanità dimenticata, Rachele Mariani e Pierfelice Capestrani hanno dedicato la loro esistenza ai bambini abbandonati nel vicino convento francescani Osservanti di San Giorgio.

“Entrando in questa abitazione – spiega l’ideatore di Mudi, Fausto di Giulio – si ritorna magicamente alla quotidianità rurale del passato: un letto realizzato con tavole di legno e un materasso di paglia, un camino, due sedie, una cassapanca e una conca, ovvero oggetti che narrano le quotidiane fatiche dei contadini al servizio del barone locale. Priva di servizi igienici e acqua corrente, questa piccola struttura domestica conserva un’autenticità medievale che consente ai visitatori di immergersi in un’epoca lontana”.

E aggiunge allargando lo sguardo al progetto MuDi: “nostro obiettivo è ispirare altri a fare meglio, di più e diversamente invitando chi possiede strutture storiche nella valle dell’Aterno e nel parco Sirente-Velino – come stalle, cantine o pagliai – a recuperarle e proteggerle per tramandarle alle generazioni future, offrendo l’opportunità di inserirle gratuitamente nel percorso museale per partecipare attivamente alla conservazione della memoria locale”.

Le prime stazioni del MuDi verranno inaugurate a giugno, con la casa medievale e l’adiacente casa risalente al 1494, nella quale è stato recentemente scoperto e restaurato lo stemma dei Marchesi Sannesio – Malaspina, potenti famiglie nobiliari, tra loro imparentate, i Sannesio, famiglia patrizia romana, originaria di Belforte del Chienti, nella diocesi di Camerino, e i Malaspina, originariamente marchesi di Toscana, discendenti dai Longobardi, che avevano come loro feudi in Abruzzo anche Collelongo nella Marsica, Picenze, e San Demetrio né vestini nell’Aquilano.

Al suo interno troverà spazio il Me-To-Me, il CEO Museum for the Future, creazione di REX Roundtables, l’organizzazione internazionale, con sede a New York, che si occupa di innovazione per executive.

“Il Me-To-Me sarà un luogo unico – anticipa Fausto Di Giulio – dedicato a imprenditori e CEO, impreziosito da foto storiche, oggetti d’arte povera locale e venti libri ‘speciali’, accuratamente selezionati da REX per aiutare e ispirare gli executive a fermarsi, riflettere, rigenerarsi e pianificare con ‘ottimismo urgente’ un futuro migliore per le loro aziende, per loro stessi, per le loro comunità e per il Pianeta. Uno scrigno nel quale regalarsi preziose pause di disconnessione, per riconnettersi con sé stessi e con la natura, per assaporare l’autenticità dei luoghi aquilani e svolgere i venti esercizi di Future Thinking che aiutano a ‘ricordare il futuro’ e ‘prevedere il passato'”.




DALL’ABRUZZO ALL’ETNA

Per studiare il vulcanismo di Venere

Teramo, 17 gennaio 2024. Una soluzione per studiare il vulcanismo di Venere proprio dietro l’angolo? A risolvere il problema viene in aiuto un gruppo di ricercatori guidati dall’INAF – Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, i quali propongono l’Etna come un possibile analogo terrestre per lo studio di Idunn Mons, un vulcano venusiano forse tutt’ora attivo e che in base ai dati attualmente disponibili si ritiene abbia eruttato in tempi geologici recenti. Venere e i suoi vulcani (attivi e non) sono tra gli obiettivi principali delle future missioni che studieranno il gemello infernale della Terra, il secondo pianeta più vicino al Sole. L’articolo, pubblicato di recente sulla rivista Icarus, riaccende i riflettori sull’Etna, uno dei vulcani attivi più monitorati al mondo, che permetterà ai geologi di testare tecniche di analisi dei dati radar per l’individuazione di attività vulcanica in corso. Allo studio hanno partecipato diversi istituti e università in tutto il mondo, come l’Osservatorio Etneo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV).

Piero D’Incecco, primo autore dell’articolo e ricercatore presso l’INAF d’Abruzzo, spiega che “la comparazione ha evidenziato che entrambi i vulcani interagiscono con una zona di rift e che la presenza sui fianchi di Idunn Mons di strutture vulcaniche di piccole dimensioni, morfologicamente simili ai coni di scorie presenti sui fianchi dell’Etna”. 

L’Etna è un vero e proprio laboratorio naturale a cielo aperto per i geologi che si occupano di vulcanismo, perché facile da raggiungere e perché è possibile effettuare osservazioni in-situ prelevando campioni di lava che saranno poi comparati con quelli prodotti dalle future missioni su Venere. I dati aiuteranno a definire il livello di similarità con le lave dei vulcani venusiani. Due le future missioni con obiettivo Venere: quelle della NASA VERITAS e DAVINCI, la missione ESA EnVision e la missione ISRO Shukrayaan-1. Alla ricerca ha partecipato anche Gaetano Di Achille, ricercatore dell’INAF d’Abruzzo, co-investigator della missione VERITAS ed esperto di geologia planetaria. Di Achille ha di recente preso parte anche a una spedizione della NASA in Islanda per lo studio dei vulcani islandesi come possibili analoghi terrestri per Venere.

“La facilità di accesso permetterà anche di utilizzare l’Etna come possibile area di test per operazioni di perforazione del suolo da parte dei lander che atterreranno sulla superficie di Venere grazie a future missioni come la Roscosmos Venera-D”, spiega D’Incecco, di recente nominato nel Comitato direttivo del Venus Exploration Analysis Group (VEXAG) della NASA, per un mandato di 3 anni.

La comunità scientifica concorda sul fatto che il vulcanismo su Venere sia comparabile al vulcanismo di tipo hot-spot terrestre. Un esempio lampante sono i vulcani hawaiani, effusivi e caratterizzati da lave molto fluide. La presenza su Venere di strutture vulcaniche morfologicamente simili ai coni di cenere terrestri, che invece sono tipici di un vulcanismo esplosivo, apre una serie di interrogativi sulla possibilità che anche su Venere – seppur localmente – possano verificarsi episodi di vulcanesimo esplosivo. “Le future missioni su Venere ci aiuteranno a far luce anche su questa possibilità, che se confermata rivoluzionerebbe la visione attuale che abbiamo del vulcanesimo venusiano”, aggiunge il ricercatore INAF.

Stefano Branca, direttore dell’Osservatorio Etneo dell’INGV, evidenzia: “Il vulcano Etna a partire dal XIX secolo in poi è stato, e continua ad essere, un laboratorio di ricerca per tutta la comunità scientifica italiana e internazionale riguardo gli studi di tipo geologico, vulcanologico, geofisico e geochimico e, grazie al sistema di monitoraggio multiparametrico dell’Osservatorio Etneo dell’INGV, è uno dei vulcani meglio studiati al mondo. Questo lavoro evidenzia ancora di più questo aspetto anche per quanto riguarda lo studio del vulcanismo planetario, come nel caso di Venere. Infatti le notevoli conoscenze sulla storia eruttiva del vulcano siciliano, acquisita durante gli studi realizzati per la pubblicazione della carta geologica dell’Etna alla scala 1:50.000, unitamente alla conoscenze sull’attività recente hanno permesso di fare una comparazione morfostrutturale con il vulcano Idunn al fine di individuare possibili evidenza di vulcanismo attivo su Venere”.

L’analisi delle differenze e delle analogie tra strutture vulcaniche di pianeti diversi come Venere e Terra ci ricorda che non esiste un analogo “perfetto”, e che quindi è fondamentale studiare quanti più analoghi possibile, dato che ogni vulcano terrestre può aiutarci ad approfondire e comprendere meglio un aspetto specifico del vulcanismo venusiano.

L’articolo pubblicato su Icarus è il primo tassello del progetto “Analogs for VENus’ GEologically Recent Surfaces” (AVENGERS), a guida INAF e che è stato ufficialmente presentato alla Lunar and Planetary Science Conference a Houston a marzo del 2023. Questo progetto, durante i prossimi anni, si occuperà proprio di selezionare e studiare una serie di vulcani attivi sulla Terra che possano fungere da analoghi per Venere.




L’EMPOWERMENT DELLE DONNE

Le cinque priorità della strategia nazionale del PNRR (lavoro, reddito, competenze, tempo, potere) per le pari opportunità e l’innovazione social

L’Aquila, 17 gennaio 2024. Martedì 16 gennaio 2024 – Il 18 gennaio 2024, a partire dalle ore 10.00, si svolgerà, nell’aula magna Alessandro Clementi dipartimento di Scienze umane (viale Nizza 14) il convegno di apertura del Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN 2022) finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), di cui è principal investigator la prof.ssa Francesca Colella, sociologa e docente del dipartimento di Scienze umane UnivAQ, in partenariato con l’Università Parthenope di Napoli (coordinatrice prof.ssa Valentina Grassi, sociologa e docente del Dipartimento di Giurisprudenza). 

Nel corso della conferenza – patrocinata dalla Fondazione Marisa Bellisario e dalla sezione Studi di genere dell’Associazione italiana di sociologia (AIS) – si approfondirà il tema dell’empowerment femminile a partire dai concetti di leadership, potere, lavoro, competenze e parità di genere, in una società come quella attuale caratterizzata da profonde disuguaglianze sociali. 

In tal senso, il progetto di ricerca finanziato è orientato a sviluppare strategie innovative che abbiano delle ricadute positive per la società intera, attraverso specifici interventi di contesto. L’originalità del progetto si esprime attraverso l’utilizzo combinato di quattro principali strumenti: due strumenti di ricerca sociologica (web-survey e tecnica Delphi) e due di intervento (mentoring e diversity management in aziende pubbliche e private) che, insieme, consentiranno la produzione di azioni innovative ed efficaci in ottica di acquisizione e rafforzamento di empowerment potenziale e primario. 

Il tema, di stretta attualità, sarà approfondito grazie al contributo di: Marco Segala (direttore di dipartimento di Scienze umane), Paolo De Nardis (professore emerito di Sociologia generale, Sapienza Università di Roma), Pasquale Lelio Iapadre (Prorettore delegato per lo sviluppo sostenibile, professore ordinario di Economia applicata, Università degli Studi dell’Aquila), Claudia Cattani (Presidente BNL BNP PARIBAS e Referente Fondazione Bellisario Lazio), Maria Carmela Agodi (professoressa ordinaria di Sociologia generale, Università degli studi di Napoli Federico II), Giovanna Gianturco (professoressa ordinaria in Sociologia generale, Sapienza Università di Roma),  Filomena Buonocore (professoressa ordinaria di Organizzazione aziendale, Università Parthenope di Napoli), Daniela Grignoli (professoressa associata di Sociologia generale, Università del Molise), Silvia Fornari (professoressa associata di Sociologia generale, Università degli studi di Perugia, Coordinatrice della Sezione AIS Studi di Genere), Veronica Lofrano (Matematica, Educatrice finanziaria), Patrizia Laurano (professoressa associata di Sociologia generale, Università degli studi dell’Aquila), Gloria Giorgianni (produttrice cinematografica, Amministratrice delegata Anele). 




AL KURSAAL: ‘NDUCCIO SHOW

Venerdì prossimo, 19 gennaio,  per raccogliere fondi a favore della Fondazione Avsi. Inizio alle 21

Giulianova, 17 gennaio 2024. Sarà l’intramontabile ‘Nduccio a salire, venerdì 19 gennaio, sul palco del Kursaal.  L’evento, con inizio alle 21, è organizzato da Avsi e patrocinato dal Comune di Giulianova.

Si tratta di una bella occasione per trascorrere una serata in allegria ma soprattutto per raccogliere offerte a favore della fondazione.

La Fondazione Avsi, ricordiamo,  è un’ organizzazione non governativa senza scopo di lucro. Nata a Cesena nel 1972,  realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 38 Paesi, inclusa l’Italia.

L’inizio dello show è alle 21. Prenotazione obbligatoria.




A PESCARA VUELVO AL SUR

La casa della musica e del cuore. Una rassegna dedicata alla musica del Sud del mondo con momenti di danza e canto per adulti e piccini da febbraio ad aprile 2024. 18 febbraio, 9 marzo, 20 e 21 aprile 2024 presso la libreria i Luoghi dell’Anima  

Pescara, 17 gennaio 2024. Tre incontri musicali, una milonga con gli artisti dal vivo, due stage dedicati a bambini e adulti e inclusivi per le varie disabilità, che avranno luogo da febbraio ad aprile 2024 presso la sede del centro multiculturale e psicolibreria i Luoghi dell’Anima, a Pescara, in via di sotto 120/8.

Il progetto artistico nasce dalla volontà di vivere un viaggio attraverso sonorità musicali del Sud del mondo in grado di condurci nella storia di popoli e migrazioni in un ambiente di casa, familiare, dove l’incontro e lo scambio culturale con gli artisti, testimoni indiscussi di diversità e ricchezza, restituiscono valore alla condivisione e testimoniano la ricchezza della diversità in ogni sua forma.

L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara e realizzato mediante la partecipazione di Partner tecnici e Main Sponsor quali Pizzeria Giampiero al 58/1, Bonjour Boulangerie, Volavola audiovisivi e Franco Glieca Fotografia che l’organizzazione ringrazia vivamente.

È previsto uno sconto del 50% sull’acquisto dei biglietti per persone con disabilità. Per informazioni, acquisto biglietti e abbonamenti è necessario chiamare il 3388008599 o recarsi presso la libreria in via di sotto 120/8 a Pescara.

Programma

18 febbraio 2024

ore 18:30 Concerto aperitivo: Tango Cruzados

Franco Luciani (armonica e voce) e Fabrizio Mocata (pianoforte)

ore 21:00 Milonga con esibizione degli artisti

9 marzo 2024

ore 20 presentazione di vini naturali a cura di Antidotes

ore 21 Concerto Uno Buscando Martin Diaz Gonzalez (chitarra e voce)

20 aprile 2024, ore 21

Concerto aperitivo Djembè Kan

Seydou Kienou (djembè e voce)

21 aprile 2024

Ore 10:30 stage di percussioni per bambini

Ore 15:30 Viaggio nella danza e nei canti afro – stage per adulti




SCORCI D’ABRUZZO – ESCHER

Escher l’artista che sognava l’infinito

Pescara, 16 gennaio 2024. Maurits Cornelis Escher, nato in Olanda è famoso soprattutto per i suoi soggetti basati su curiose simmetrie, paradossi matematici e prospettive impossibili: alla fine degli anni ’20 l’artista vagava per l’Abruzzo con la sua “matita” pronta; proprio Escher è il protagonista della puntata di “Scorci d’Abruzzo”, rubrica di Paolo Pacitti, andata in onda ieri, dopo una breve pausa natalizia, su Buongiorno Regione con le telecamere Rai di Sem Cipriani e lo scrittore Peppe Millanta.

Forte è il suo legame con l’Italia, visse a Roma per più di dieci anni, visitando spesso l’Abruzzo. La sua opera “Castrovalva”, raffigura l’omonimo borgo nell’aquilano, posto in cima ad un ripido pendio, con una prospettiva che si apre verso il cielo nuvoloso; sullo sfondo una vallata con Anversa degli Abruzzi e Casale in lontananza, come spiega la storica dell’arte Sibilla Panerai: “nel 1922 compie una sorta di Grand Tour ottocentesco che lo porta a visitare i luoghi più belli d’Italia, e nella nostra penisola conosce la moglie che sposa a Viareggio per poi andare a vivere a Roma; da qui si muoverà verso i piccoli borghi che lo affascinarono immensamente e faranno sì che diventi specializzato in quelle tecniche paesaggistiche che caratterizzano la sua opera”.

Escher arrivò a Castrovalva di sera molto tardi, cercò un alloggio ed andò subito a dormire; alle 5 del mattino però dei pesanti colpi bussarono alla sua porta: erano i carabinieri. Fu subito portato in prigione dove passò la notte per aver preso parte all’attentato al Re d’Italia, avvenuto il giorno prima a Torino. Il motivo? arrivato nel borgo ad un orario un po’ insolito, non aveva partecipato alla processione che s’era tenuta a Castrovalva ed una donna del luogo lo segnalò alla Polizia perché “aveva lo sguardo cattivo”, ma riuscì a dimostrare la sua innocenza e venne rilasciato il giorno dopo.

Opi, Scanno, Fara San Martino, Goriano Sicoli, Pettorano sul Gizio, sono solo alcuni dei luoghi immortalati della regione abruzzese.

Alessandra Renzetti




GO GO AROUND ITALY

La serie animata che racconta le venti regioni del Bel Paese. Martedì 16 Gennaio su Rai Yoyo in programmazione la diciottesima puntata dedicata all’Abruzzo. L’Aquila, Sulmona, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Teramo e Chieti e la splendida costa dei trabocchi.

Bari, 16 gennaio 2024.  Oggi, martedì 16 Gennaio su Rai Yoyo, alle ore 12:55 andrà in onda la diciottesima puntata di “Go Go Around Italy”, dedicata all’Abruzzo. Mia, Cipo e l’agente speciale alieno Zet, in questa stagione, saranno impegnati in un viaggio alla scoperta di storie, tradizioni e personaggi che dall’Aquila, Sulmona, passando per il Parco Nazionale d’Abruzzo e poi Teramo e Chieti, fino alla costa dei trabocchi.

Una serie animata per la regia di Francesco Colombo e prodotta dalla “Intergea” di Donatella Altieri e dalla “Armosia Italia” di Francesco Romeres, in collaborazione con Rai Kids. Le puntate sono state realizzate inoltre, con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia a valere su risorse del POR Puglia FESR-FSE 2014/2020 e dell’Apulia Film Commission.

Come fa una nazione così piccola, che rappresenta soltanto lo 0,2% del territorio mondiale a possedere una così alta concentrazione di storia e di cultura? La missione di Zet, parte da questo quesito e dalla ricerca di una formula segreta che sia in grado di svelare il mistero della grande bellezza dell’Italia. A bordo della Nuvola Volante, con un rocambolesco atterraggio, l’alieno giunge in una cittadina dell’entroterra barese, Gravina in Puglia, e proprio qui incontra i suoi compagni di avventure, i cuginetti Mia e Cipo.

L’indissolubile amicizia che va rafforzandosi di pari passo con le esperienze messe insieme, con sullo sfondo tante simpatiche mirabolanti peripezie, rendono “Go Go Around Italy” un prodotto adatto anche al mercato internazionale che da sempre, guarda all’industria della cultura italiana con grande interesse per la profondità e la qualità dei contenuti proposti. Fini educativi, didattici, di conoscenza del territorio e delle diversità, fanno di ciascuna delle puntate, ognuna dedicata ad una delle venti regioni italiane, un viaggio ricco di sottotrame e spunti interessanti anche per la promozione turistica nazionale ed internazionale, più specificatamente dedicata ai piccini. Con un messaggio che non si vuole celare: lasciare che i bambini si prendano il proprio tempo per tornare ad esplorare, anche soltanto con la fantasia, luoghi che poi avranno voglia di visitare anche nella realtà.




COSA TI CUCINO AMORE? Sabato 20 Gennaio, ore 21 Teatro De Nardis

RACCONTI D’INVERNO a Teatro con Mamma e Papà. Domenica 21 Gennaio, ore 17.30 Teatro De Nardis

Orsogna, 16 gennaio 2024.  Gli appuntamenti invernali proseguono con Cosa Ti Cucino Amore? una commedia scritta e diretta da Linda Brunetta con Caterina Casini, Maria Cristina Fioretti, Debora Mattiello. Il solito scherzo del destino riunisce a casa di Agata, la sera del suo compleanno, la svagata vicina Eleonora e Doga, una interprete turca di passaggio, unica ospite del suo improvvisato Bed & Breakfast. Il marito di Agata, Tito, è il grande assente, di cui si parla continuamente. Solo alla fine le due invitate, che hanno fatto di tutto per divertire la “povera” Agata, capiranno dov’è sparito Tito e nello stesso istante perché sono state coinvolte nei preparativi di una festa senza invitati.

Una sarabanda di equivoci, fraintendimenti, colpi di scena. Uno humour sarcastico e surreale, che gioca con il linguaggio, i luoghi comuni, le convenzioni, le apparenze, svelando la doppia e tripla natura dei personaggi, allo stesso tempo profondi e superficiali, crudeli e innocenti, scaltri e ingenui.

L’amore, la morte, la pasta per le tagliatelle, la danza del ventre, tutto ha lo stesso peso, entra a far parte del gioco, nell’unità di uno spazio scenico, che ha la dimensione molto femminile di una semplicissima cucina, dove può succedere e succede di tutto.

Gli ingredienti della commedia e della vita delle tre donne e si mescolano, si impastano, si mangiano e si buttano, come quelli per preparare i cibi della festa sul grande tavolo che domina la scena. Nell’arco di poco più di un’ora, assolutamente in tempo reale, le tre donne, che fino ad allora nemmeno si conoscevano, si scontrano e si confrontano, si alleano e si detestano, ridono e si commuovono, inventano storie, leggende, bugie e grandi verità, trasformandosi completamente e alla fine trovando anche un modo per stare insieme affrontando allegramente una nuova vita.

Cosa Ti Cucino Amore? è uno spettacolo comico, nella direzione stilistica dello humour nero inglese, dove, coniugando understatement e situazioni paradossali, non si ricorre alle facili battute, ma si coinvolge lo spettatore in modo sottile, spiazzandolo e sorprendendolo, per ritrovare un’ironia al femminile moderna e originale.

La programmazione di gennaio si chiude con il secondo spettacolo della rassegna Racconti d’Inverno – a teatro con mamma e papà; I Vestiti Nuovi dell’Imperatore di Andrea Calabretta  per la regia di Emanuela La Torre  (da H.C. Andersen). Un re vanesio e civettuolo pensa unicamente a cosa e come indossare. Un giorno due imbroglioni lo convincono a comprare un tessuto straordinario per bellezza ed eleganza. Questa stoffa ha una piccola particolarità: la può vedere solo chi è intelligente.

Chi non la vede vuol dire che è uno stupido. Con questa scusa i due furfanti fanno finta di tessere tessuti meravigliosi e nessuno, per paura di passare da stupido, osa confessare che non vede niente. Alla fine, il re si mostrerà nudo al suo popolo, il quale popolo loderà le meraviglie di un abito inesistente. Tra tanta gente solo un bambino ha il coraggio (o l’incoscienza) di dire la verità e di urlare a tutti che il re è nudo. I Vestiti dell’Imperatore è una partitura per attori e musicisti, in un connubio di immagini, testo, musica.

Per le scene e le immagini ci siamo lasciati ispirare dai colori e dal segno di Matisse. I bambini vengono coinvolti nella storia, la musica dal vivo accompagna tutto il racconto che alterna alle parti narrate quelle cantate. Oggetti, figure e parole si muovono insieme alla storia. La fiaba diventa voce, narrazione, musica, figura, movimento, ci suggerisce di non fermarsi alle apparenze.




LETTURA AD ALTA VOCE

Laboratorio di Fonderie Ars al Mumi

Francavilla al Mare, 15 gennaio 2024.  Libridine dà il via alle sue attività dal 19 gennaio 2024:  sarà il Laboratorio di Lettura ad alta voce a cura dell’attrice e regista Annalica Bates Casasanta di Fonderie ARS a tagliare il nastro per il Cepell progetto vinto dal Comune di Francavilla al Mare. Il corso, di 25 partecipanti, prevede 12 lezioni della durata di un’ora e mezza di venerdì pomeriggio dalle 18.00 alle 19,30 presso il Mumi (sala ipogea). Quello di Fonderie Ars, è solo uno dei 14 progetti di Libridine per il 2024.

Esercizi di respirazione, elementi di dizione, elementi di recitazione,  linguaggio paraverbale, analisi del testo e della punteggiatura, esercizi e giochi di lettura espressiva, sono questi gli argomenti del laboratorio che al termine prevede un reading aperto al pubblico come restituzione del lavoro svolto. Il reading sarà accompagnato dalla musica dal vivo a cura di Identità Musicali del M° Alfredo Bruno.

Così recita Victor Hugo né I miserabili : “Leggeva ad alta voce, parendole così di capir meglio. Leggere ad alta voce significa affermare a sé stessi la propria lettura. Ci sono persone che leggono a voce altissima e sembrano dare a sé stessi la parola d’onore di quel che leggono”.

Imparare a leggere a voce alta, infatti significa mettersi in gioco sviluppando empatia, competenze comunicative e capacità di trasmettere e veicolare le emozioni celate nei testi; inoltre permette di combattere la timidezza e acquisire maggiore sicurezza in sé stessi. La lettura ad alta voce è una lettura capace di destare interesse, di far sentire il fascino e la forza della scrittura ed è questo lo scopo del  laboratorio di Annalica Bates Casasanta.

La voce narrante è l’anello di collegamento tra autore, storia e pubblico e ha la responsabilità di restituire le corrette intenzioni al testo anche attraverso il linguaggio paraverbale. Il corso è strutturato in moduli ed intende formare, attraverso esercitazioni e lezioni frontali, la figura del narratore moderno, capace di raccontare e leggere in pubblico con efficacia.

Per informazioni sul progetto di “Lettura ad alta voce” è possibile consultare le pagine social alle voci @arsFonderie e @identitamusicali.

Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




L’INASPETTATO FIORIRE

La pittura di Gaetano Paloscia (1871-1942).Presentazione del catalogo della mostra Giovedì 18 gennaio 2024, ore 17:30 Sala Convegni | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 15 gennaio 2024.  Giovedì 18 gennaio, alle ore 17:30 presso la Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà la presentazione del catalogo della mostra “L’inaspettato fiorire. La pittura di Gaetano Paloscia (1871-1942)”.

Dopo il grande successo della prima e più importante mostra sull’artista promossa dalla Fondazione Pescarabruzzo a settembre scorso, che ha attirato numerosi visitatori anche a Palazzo D’Avalos a Scerni (CH) catturati dalla bellezza delle decorazioni parietali di Paloscia, la Fondazione stessa è entusiasta di presentare il primo percorso monografico sul pittore.

Il volume racchiude in maniera completa sia il meglio della sua arte (su parete e su tela) sia il suo percorso professionale, con un’ampia biografia che lo colloca tra i personaggi più vivaci che hanno saputo interpretare con grande sensibilità lo spirito culturale del suo tempo, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. 

Gaetano Paloscia, dopo l’infanzia trascorsa nella città natale (Terlizzi, BA) e un fruttuoso periodo di studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove conosce Francesco Paolo Michetti, si stabilisce a Francavilla al Mare (CH), lavorando molto in Abruzzo e in altre regioni centro meridionali, decorando con il suo intimo pensiero, tra natura e sogno, palazzi signorili d’epoca e dipingendo opere floreali, per lo più tempere su tela.

Il volume, edito dalla Fondazione Pescarabruzzo e curato da Giovanbattista Benedicenti, Simonetta Paloscia e Daniela Peca, è arricchito dalle fotografie di Mauro Vitale, da un excursus biografico basato su ricordi familiari e testimonianze personali, da un inedito racconto del figlio Tommaso, giornalista e critico d’arte scomparso qualche anno fa, da un ampio saggio storico che lo colloca nella fase culturale ricchissima di stimoli del cenacolo michettiano e nel più ampio periodo dell’arte Liberty, ed infine da un’interessante studio grafologico, utile per la datazione delle sue opere ma anche per la comprensione della sua intima personalità.

«All’ampia retrospettiva di opere, con la quale la Fondazione ha reso omaggio al percorso di uno degli interpreti più rappresentativi dello stile europeo del Liberty, segue questo catalogo ricco di contributi che intendono fare memoria e documentare, sotto vari aspetti, la pittura di Paloscia. Nella gran parte dei casi si tratta di decorazioni parietali di cui restano ad oggi poche tracce nei palazzi nobiliari dell’Italia centro meridionale. Altre opere ci sono pervenute su tela o su seta destinate originariamente per lo più ad una raffinata clientela. Pertanto, assume particolare rilevanza aver raccolto, per la prima volta in questa monografia, un’ampia testimonianza della produzione artistica del Maestro», scrive nell’introduzione al volume Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

All’evento, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, presenterà il catalogo lo storico dell’arte e curatore, Giovanbattista Benedicenti. A seguire, interverranno: il Presidente dell’Associazione Grafologi Aternini Forensi, Maurizio Biondi, e le curatrici e nipoti dell’artista, Daniela Peca e Simonetta Paloscia.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.




PREMIO GENNARO MANNA DEDICATO ALL’ABRUZZO. Grande attesa

Gli insigniti. Il Premio e le Rosse Pergamene a Roma, Sala Igea della Treccani, il 22 gennaio 2024 ore 15:30

di Alessandro Clementi

Roma, 15 gennaio 2024. Grande attesa per la prima edizione del Premio internazionale “Gennaro Manna”, dedicato al grande scrittore e critico letterario abruzzese. L’evento si svolgerà a Roma il 22 gennaio prossimo, a partire dalle ore 15:30, nella splendida Sala Igea della prestigiosa Enciclopedia Treccani, in Piazza dell’Enciclopedia Italiana 4, nel cuore della capitale. La prima edizione del Premio sarà interamente dedicata all’Abruzzo, in omaggio ai natali di Gennaro Manna (Tocco da Casauria, 24 maggio 1922 – Roma, 11 aprile 1990), come desiderio della famiglia e in particolare di Anna Manna, figlia dello scrittore ed infaticabile operatrice culturale che con intenso impegno sta curando la preparazione dell’evento. Questi che seguono i nomi degli insigniti, vincitori della prima edizione del Premio.

MASSIMO PAMIO – Sezione Poesia

NICOLETTA DI GREGORIO – Sezione Poesia Donna

ROSA GIORDANO – Sezione Giovani ed Emergenti

ANGELO DE NICOLA – Sezione Saggistica

LETIZIA AIROS – Sezione Giornalismo

MIRA CARPINETA – Sezione L’Italia con sentimento

La manifestazione intitolata La Cultura dei Sentimenti, nel contesto meraviglioso di Palazzo Mattei dov’ha sede l’Enciclopedia Italiana Treccani – così chiamato dall’antica famiglia patrizia romana Mattei-Orsini che per circa secolo ebbe il Ducato di Paganica, fino al 1753 – si svolgerà in due distinte parti. La prima parte riguarderà la presentazione del Premio Gennaro Manna, ricordando il grande scrittore abruzzese, cui seguirà la cerimonia di premiazione dei vincitori della prima edizione. La seconda parte “Le Rosse Pergamene del nuovo Umanesimo 2024” riguarderà la consegna Premi speciali, cui seguirà una finestra poetica “Ghirlanda dei versi della Speranza”, con liriche di autori che hanno dedicato i loro versi al tema della Speranza. 

Nella prima parte dell’evento la Cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Gennaro Manna, prima edizione. Per la Sezione POESIA la giuria del Premio, presieduta dal giornalista e poeta Mario Narducci, l’insignito è MASSIMO PAMIO. Nato a Tollo (Chieti) e residente a Chieti, saggista e scrittore, è direttore del Museo della Lettera d’Amore, museo unico al mondo, ed è direttore editoriale di Edizioni Mondo Nuovo. Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per meriti culturali, ha lavorato nell’editoria fin dal 1978, ha diretto le Edizioni Noubs per 20 anni. Ha curato la regia del video I poeti, le città, il primo video girato in Abruzzo che mette a confronto un poeta con la propria città, indicizzato da IMDb, il database mondiale di film e audiovisivi. Ha pubblicato in volume numerose opere. Le più recenti: le monografie Arrivabene/Pamio (2023); Bisandola/Pamio (2022); Cetera/Pamio (2021); Padovani/Pamio (2020); di saggistica Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare (2020), Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019); di poesia Anonimie (Poesie 2010-2020), infine la curatela di D’Annunzio. Le più belle poesie e molto altro (2023).

Per la Sezione POESIA DONNA la giuria del Premio, presieduta dalla poetessa Anna Maria Giancarli, l’insignita è NICOLETTA DI GREGORIO. Nata e residente a Pescara, poetessa, è Presidente dell’Associazione Eremo Dannunziano e già Presidente della Fondazione PescarAbruzzo, delle Edizioni Tracce e dell’Associazione Editori Abruzzesi. Ha pubblicato dieci libri di poesia. Hanno scritto di lei autorevoli personalità, tra le quali Tara Gandhi, Dante Maffia, Walter Mauro, Plinio Perilli, Davide Rondoni e Maria Luisa Spaziani. Ha vinto numerosi premi, tra cui Milano International alla Carriera, Roberto Farina, Laudomia Bonanni, Un Bosco per Kyoto, Camaiore. Le è stato inoltre conferito il Ciattè d’Oro, massimo riconoscimento della Città di Pescara ai suoi personaggi illustri.

Per la Sezione GIOVANI-EMERGENTI la giuria del Premio, presieduta dalla poetessa Daniela Fabrizi, l’insignita è ROSA GIORDANO. Campana di nascita, interessata all’arte da sempre, si è occupata all’inizio di ricerca e sperimentazione teatrale fino a divenire interprete delle scritture di Eduardo Zampella e di Enzo Moscato. Nel 2003 è interprete in Metrafonos presso il teatro nuovo di Napoli ed è protagonista nella Rassegna Teatrale di Erfurt (Germania). Dal 2020 frequenta il Corso di Poesia presso l’Università Popolare Eretina mostrando la sua versatilità con una produzione poetica inedita degna di ammirazione. Presente in numerose raccolte antologiche e alle manifestazioni di poesia a Spoleto durante il Festival dei Due Mondi del 2021. Esordisce nell’edito con la silloge poetica “Il Volo dell’Alce”, sempre nel 2021. Imminente la pubblicazione della seconda silloge.

Per la Sezione SAGGISTICA la giuria del Premio, presieduta dalla saggista e critica letteraria Liliana Biondi, l’insignito è ANGELO DE NICOLA. Nato a L’Aquila, laurea in Sociologia, giornalista professionista dal 1991 ed esperto in comunicazione con varie docenze universitarie, dal 1996 è caposervizio della cronaca dell’Aquila del quotidiano Il Messaggero. E’ autore di quindici libri, tra cui i saggi “Presunto innocente, cronaca del caso Perruzza” (2003, Edizioni Tracce), “Da Tragnone a Fidel Castro, gli eventi che sconvolsero L’Aquila” (2004, Edizioni Textus) e “La centesima rocca” (1998, edito da Bnl). Ha pubblicato il diario sul sisma del 6 aprile 2009 “Il nostro terremoto” (2009, One Group), e i saggi “Don Attilio Cecchini – Il giornalista di razza, il principe del foro, l’impolitico” (2018, One Group) e “Passione & futuro” (2019, One Group). Sulla figura di Papa Celestino V e sulla Perdonanza Celestiniana vanta otto pubblicazioni: i due romanzi “La maschera di Celestino” (2005, Edizioni Textus) e “La missione di Celestino” (2006, La Nuova Editrice) e i saggi “Il Mito di Celestino” (2010, One Group), “Trent’anni di Perdonanza” (2014, One Group),“Dante, Silone e la Perdonanza” (2021, One Group), “I Papi e Celestino V”  (2022, One Group), “Il primo Giubileo della Storia” (2023 One Group) e, con il giornalista Alberto Orsini, il libro-game “La Maschera di Celestino V” (2022, One Group). Numerosi i premi e riconoscimenti per l’attività letteraria e giornalistica.

Per la Sezione GIORNALISMO la giuria del Premio, presieduta dal giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, l’insignita è LETIZIA AIROS. Pseudonimo di Anna Letizia Soria, è nata a Roma ma con origini paterne abruzzesi, figlia del magistrato Nicola Soria. Laurea in Sociologia alla Sapienza Università di Roma, si è trasferita all’estero all’età di 23 anni, dapprima come dipendente del Ministero degli Esteri, lavorando per quasi 7 anni a Mosca.

Dal 1993 vive e lavora soprattutto negli Stati Uniti, dove, lasciato l’impiego nelle sedi diplomatiche, inizia la carriera giornalistica collaborando con diverse testate, sia italiane che americane. Nel 2008 fonda a New York la testata i-Italy che, sotto la sua direzione, diventa negli USA il maggior network multimediale in lingua inglese dedicato all’Italia. Il network, negli anni, ha sviluppato un programma televisivo in onda nella città di New York, una rivista bimestrale a stampa distribuita nelle maggiori città americane, un portale web e una web Tv con un raggio d’azione molto ampio sui social media. Diversi organi di stampa italiani ne hanno riferito con giudizi assai lusinghieri (Corriere della Sera, La Stampa, America Oggi, RAI ed altri). Tra i suoi libri si citano “L’America da vicino, l’Italia da lontano” (Edizioni Scientifiche Italiane) e “Guido: Italian/American Youth and Identity Politics” (Bordighera Press) co-curato con Ottorino Cappelli. Come direttore ed executive producer dell’unità video-Tv di i-Italy Network, ha prodotto e curato la regia di diversi corti, spot informativi e pubblicitari, documentari sulla realtà italiana a New York e negli Stati Uniti. 

Tra questi una serie di documentari dedicata al rapporto tra le nuove e vecchie generazioni italo-americane intitolata “Nonni e nipoti dell’America italiana” e, più recentemente, la raccolta di centinaia di testimonianze video tra Italia e America sull’impatto economico-sociale, ma anche esistenziale, della pandemia (#standupforItaly e #standupTogether). Nel 2010 Anna Letizia Soria è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà italiana. Tra i premi e riconoscimenti ricevuti, legati alla sua attività all’estero, si citano: “Donna ILICA” (2011); il Premio Dean Martin (2016); il Premio internazionale di giornalismo “Gaetano Scardocchia (2018)”;  “Woman of distinction” dalla Scuola d’Italia Guglielmo Marconi di New York (2019); Cultural Heritage and Communications Award e AIAE-Association of Italian American Educators Awards (2019) .

Per la Sezione L’ITALIA CON SENTIMENTO la giuria del Premio, presieduta dalla poetessa Anna Manna, l’insignita è MIRA CARPINETA. Nata a Teramo, laureata in Comunicazione Internazionale e Interculturale, con una tesi su Giornalismo e Politica, è giornalista pubblicista. Ha diretto per alcuni anni il periodico mensile cartaceo abruzzese Prima Pagina, di cui oggi cura i contenuti del sito web. Collabora con diverse testate italiane ed internazionali dirette alle comunità italiane all’estero. Attualmente ricopre l’incarico di vicedirettore del giornale on line Italianitalianinelmondo.com. Con il libro Na ota no’…, edito nel 2022 da Tabula Fati, esordisce nella scrittura narrativa, raccontando emozioni e sensazioni che scaturiscono dalle memorie ritrovate e da un lessico familiare evocativo di affetti profondi e di storie di straordinarie persone comuni.

La seconda parte della manifestazione prevede la consegna dei Premi Speciali de LE ROSSE PERGAMENE 2024 e il Recital poetico “Ghirlanda dei versi della Speranza”. Tra i Premi Speciali il PREMIO GENIUS LOCI è conferito al giornalista internazionale GOFFREDO PALMERINI, che ha diffuso la cultura e le notizie della vita culturale italiana in tutto il mondo. Nato a L’Aquila nel 1948, già dirigente d’esercizio delle Ferrovie dello Stato, per quasi trent’anni amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, è stato più volte assessore e Vicesindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono pubblicati in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. È in redazione presso numerose testate giornalistiche in Italia e collaboratore presso la stampa italiana all’estero.

Ha pubblicato i volumi “Oltre confine” (2007), “Abruzzo Gran Riserva” (2008), “L’Aquila nel Mondo” (2010), “L’Altra Italia” (2012), “L’Italia dei sogni” (2014), “Le radici e le ali” (2016), “L’Italia nel cuore” (2017), “Grand Tour a volo d’Aquila” (2018), “Italia ante Covid” (2020), “Mario Daniele, il sogno americano” (2021) tradotto e pubblicato anche in Usa, “Mosaico di Voci” (2021), Il mondo che va (2022), Il mondo di Mario Fratti (2023). Nel 2008 gli è stato tributato il Premio Internazionale “Guerriero di Capestrano” per il contributo reso alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo.

Conferiti nel 2014 il Premio Roccamorice e a Lecce il Premio Speciale “Nelson Mandela” per i Diritti Umani. Gli sono inoltre stati conferiti Premi alla Cultura a Galatone (2016), Spoleto e Montefiore Conca (2019), a Firenze (2021) ed Erice (2022). Vincitore nel 2007 del XXXI Premio Internazionale Emigrazione per il Giornalismo, gli sono poi stati tributati, sempre per l’attività giornalistica: lo Zirè d’Oro nel 2008, il Premio internazionale “Gaetano Scardocchia” (2017), il Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli” (2017), il Premio internazionale “Fontane di Roma” (2018), il Premio Eccellenza Italiana a Roma (2021), il Premio internazionale Federico II nel 2022 a Cefalù, Menzione speciale al Premio Silone 2023 e a Nola il Premio Napoli Cultural Classic per il Giornalismo internazionale. Studioso d’emigrazione, è esponente di prestigiose istituzioni culturali in Italia e all’estero.

Per la sezione L’ESPRESSIONE ARTISTICA PER LA TERRA D’ORIGINE, con Presidente di giuria la poetessa e pittrice EUGENIA SERAFINI, ci sarà un collegamento con la Maratona pittorica nella città di Spoleto, che ANNA MANNA ha lanciato lo scorso luglio in occasione della presentazione del suo ultimo libro di poesia “Questa mattina 24.2.2022” presso la galleria La Bottega dell’Arte di KATY LAUDICINA, con i riconoscimenti agli Artisti. La serata si concluderà con il Recital di Poeti rappresentativi di varie realtà culturali, sul tema della Speranza.




IL CENTENARIO DELLA MORTE DI KAFKA

Inaugurate a Termoli le celebrazioni. Una riflessione a più voci stimolata dal saggio di Pierfranco Bruni sul grande scrittore boemo

Termoli, 14 gennaio 2024. Inaugurate a Termoli le celebrazioni per il Centenario della scomparsa di Franz Kafka con la presentazione ufficiale del libro Kafka. La verità tragica di Pierfranco Bruni (Solfanelli) dedicato al grande scrittore boemo, presenti all’incontro l’autore e anche l’editore Marco Solfanelli. In un salone gremito e con un pubblico di spessore culturale si è sviluppato un importante colloquio proprio su Kafka, partendo dal concetto di processo. Ovvero su Il processo all’intenzione o l’intenzione di processo, la tematica al centro del convegno.

Hanno dato il loro contributo, patrocinando l’iniziativa, l’Ordine degli avvocati, la Camera degli avvocati penalisti, l’Ordine dei Giornalisti, l’Istituto Terra dei Padri, il Sindacato Libero Scrittori, il Centro studi e ricerche Francesco Grisi, la UIL Polizia. Nel suggestivo scenario del salone di Cala Sveva di Termoli le problematiche emerse sono state un intreccio tra letteratura e giustizia nell’età contemporanea. Ha coordinato i lavori Roberto d’Aloisi, presidente della Camera Penale di Larino che ha chiosato, con molta acutezza, gli interventi.

Dopo i saluti del Consiglio direttivo di Larino Camera Penale, dell’Ordine degli Avvocati, dell’Ordine dei Giornalisti e del Presidente di Terra dei Padri, Franca De Santis, che ha esposto gli obiettivi organizzativi, la prolusione su “Kafka dal ‘processo’ ad Albert Camus” è stata svolta da Pierfranco Bruni, autore del saggio su Kafka e Presidente del Comitato Capitale del Libro del Ministero della Cultura.

Pierfranco Bruni ha sottolineato l’importanza di rileggere Kafka soprattutto in un tempo in cui la dialettica su cultura e giustizia è ritornata ad essere centrale. Ponendo l’accento sulla letteratura come elemento filosofico, Bruni ha tracciato un profilo delle opere dello scrittore praghese. Sono intervenuti Vincenzo Cimino, presidente dell’ordine dei giornalisti del Molise, Antonella Colonna Vilasi, Rettore Centro Studi Intelligence, Giovanni Alfano, segretario generale provinciale UIL Polizia di Campobasso, Michele Urbano, presidente dell’Ordine degli avvocati.

Una serata ricca di spunti, stimolazioni, riflessione voluta fortemente dalla vera madrina della manifestazione Franca De Santis, che ha concluso la serata con i ringraziamenti al pubblico numerosi e al tavolo dei relatori, sostenendo la necessità di meditare su tutta l’opera di Kafka.

A cento anni dalla scomparsa, Kafka rappresenta un riferimento tra Otto e Novecento, ha ribadito Pierfranco Bruni, e occorre farlo conoscere nelle scuole e tra le nuove generazioni. Nel corso della manifestazione Franca De Santis, ricoprendo il ruolo di presidente della Commissione Tradizione per l’Ente Nazionale Attività Culturali, ha consegnato al professor Pierfranco Bruni il prestigioso Premio Mameli conferitogli con delibera il 03 dicembre 2023 a Roma per l’impegno e il coraggio nella vera interpretazione della tradizione.




CORSO PER DIRETTORI SPORTIVI

Gigi Buffon inaugura

Teramo, 13 gennaio 2024 − Il capo delegazione della Nazionale di calcio Gianluigi Buffon e il vicepresidente della Figc Daniele Ortolano saranno gli ospiti dell’inaugurazione del secondo anno del Corso di formazione dell’Università di Teramo in Politiche e strategie delle società calcistiche, che lunedì 15 gennaio alle ore 11 comincerà il suo ciclo di lezioni. L’evento, riservato on line ai corsisti, sarà fruibile anche e solo dal pubblico in presenza nella Sala delle lauree del Polo didattico G. D’Annunzio dell’Università di Teramo.

Dopo i saluti istituzionali del rettore Dino Mastrocola, del direttore del Dipartimento di Scienze politiche Francesca Fausta Gallo e di Romano Orrù e Adolfo Braga, rispettivamente presidente e direttore generale della Fondazione Università di Teramo, il dibattito sarà condotto da Luigi Mastrangelo, delegato del Rettore allo sport.

Il coordinatore didattico Giuseppe Tambone illustrerà il piano del Corso di formazione, riconosciuto e accreditato come percorso formativo per l’abilitazione dei Direttori Sportivi (elenco speciale federale).

L’intervento di Buffon sarà particolarmente significativo, perché il Campione del Mondo del 2006 ha sostenuto proprio nell’ultima sessione di dicembre la sua prova abilitante presso il Settore tecnico Figc a Coverciano.

Nella prima edizione – spiega Luigi Mastrangelo – i corsisti dell’Ateneo teramano hanno tutti conseguito il titolo di Direttore sportivo e si sono distinti per l’elevata media registrata nelle valutazioni finali. L’Università di Teramo conferma ancora una volta la sua consolidata tradizione a livello nazionale nella formazione dei dirigenti sportivi, come testimonia anche la ricchezza del piano didattico che, oltre alle discipline curriculari previste dal protocollo di accreditamento federale, propone un ampio ventaglio di percorsi di approfondimento in tutte le aree gestionali di una società calcistica (tecnico-sportiva, organizzativo-gestionale, giuridica, economica, marketing e comunicazione, psico-sociale e laboratori).

FOTO: www.tendenzediviaggio.it




CRONACHE DA DINTERBILD

Appuntamento con il gruppo di lettura alla Macondo

Pescara, 13 gennaio 2024. La Scuola Macondo di Pescara, per il quarto appuntamento con il Gruppo di Lettura previsto per martedì 16 Gennaio alle ore 19 ha scelto l’ultimo romanzo del suo fondatore ossia “Cronache da Dinterbild” (Neo edizioni) dello scrittore Peppe Millanta che gioca in casa e sarà presentato dall’editore Francesco Coscioni: qui ci si può immergere nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del luminoso romanzo “Vinpeel degli orizzonti”, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania, uno “sprequel” (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

La scrittura di Peppe Millanta diverte e incanta, gioca col lettore anche con quanto lasciato in sospeso nel romanzo precedente Vinpeel degli orizzonti, appunto.

Peppe Millanta, diplomato in drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, dopo alcuni anni come musicista di strada esordisce con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) con cui si aggiudica numerosi riconoscimenti tra cui il Premio John Fante Opera Prima, il Premio Città di Cuneo e il Premio Alda Merini, oltre a essere stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato per il Campiello Opera Prima.

Come sceneggiatore ha firmato per Rai1 la prima stagione della serie Blackout – Vite sospese” (Eliseo Entertainment, 2023) e collabora con la Rai Abruzzo per le rubriche “Quota Mille” e “Macchemito”,  ed ora “Scorci d’Abruzzo” in onda su Buongiorno Regione. È il fondatore della Scuola Macondo – L’officina delle Storie di Pescara, che tiene corsi dedicati alla scrittura creativa e alle arti narrative, ed è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare (Ch), oltre che di Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella a Sant’Eufemia (Pe) dove sono custodite le statue, scolpite in pietra, di tanti personaggi misteriosi.

Dirige la collana “Comete – Scie d’Abruzzo” per la Ianieri Edizioni, dedicata alla narrativa di viaggio, e ha pubblicato “La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi” (Ediciclo, 2020).

Per partecipare o ricevere il link, è necessario contattare la Scuola al 370.3525381, o via mail a scuolamacondo@gmail.com; sui social @scuolamacondopescara. La Scuola Macondo si trova in via De Cesaris 36, Pescara.




AL VIA SUGGESTIONI

Arte e cinema in dialogo al Maxxi

Dal 19 gennaio al 1° marzo, ogni venerdì, proiezioni gratuite per approfondire i temi della mostra Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari

L’Aquila, 13 gennaio 2024 – Il MAXXI L’Aquila inaugura il nuovo anno con Suggestioni, rassegna cinematografica, realizzata in collaborazione con L’Aquila Film Festival, che propone pellicole ispirate alle atmosfere surreali e visionarie della mostra in corso, Diario NotturnoDi sogni, incubi e bestiari immaginari, curata da Bartolomeo Pietromarchi con Fanny Borel e Chiara Bertini.

Sei le proiezioni gratuite in programma da gennaio a marzo: ogni venerdì, alle ore 19.30, la Sala della Voliera si trasforma e accoglie un viaggio attraverso il cinema d’autore.

Primo appuntamento venerdì 19 gennaio con il noir del 2018 Un lungo viaggio nella notte diretto dal regista cinese Bi Gan, un affascinante intreccio di sogni e ricordi diluiti in una dimensione onirica e misteriosa in cui il tempo acquista una valenza soggettiva e non lineare. In una sorprendente continuità con i contenuti della mostra, la pellicola è quasi un “diario notturno” fatto di oscurità, viaggi, sorprese, parole, ritorni e andate, amore e odio, ricerche e tempi che si mescolano, verità e menzogne.

Venerdì 26 gennaio al pubblico verrà proposto Cave of Forgotten Dreams, documentario realizzato nel 2010 dal regista bavarese Werner Herzog, uno dei massimi cineasti viventi. Girata in 3D, l’opera racconta della Grotta Chauvet nell’Ardèche, in Francia, che conserva i più antichi dipinti dell’umanità, segni ancora capaci di una grandissima forza espressiva, che richiamano alla mente i pittogrammi antropomorfi della sbalorditiva opera Resterai con me per tutta la notte che gli artisti di Numero Cromatico hanno realizzato proprio per la Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli.

Il 2 febbraio sarà la volta di Ti mangio il cuore, opera del 2022 del regista Pippo Mezzapesa. La proiezione sarà introdotta da un dialogo fra il regista e l’artista abruzzese Giuseppe Stampone che in Diario Notturno presenta un progetto speciale dedicato al borgo di Scanno e ai grandi fotografi del ‘900 che lo hanno immortalato.

La centralità della donna, la scelta del bianco e nero e l’estetica del film di Pippo Mezzapesa tessono un’immediata e potente connessione con i tratti delle fotografie di Scanno realizzate, fra gli altri, da Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli, parte della collezione di Franco e Serena Pomilio, presenti in mostra. La pellicola immortala un sud, antico e a tratti duro, con cui è facile sintonizzarsi, perché propone scenari ancora presenti nei racconti dei più anziani. La stessa esperienza si vive davanti alle immagini di Scanno che fermano il tempo ed evocano qualcosa che permane, impresso nella memoria collettiva: il tempo, il lavoro, il fluire della vita delle donne.

Il ciclo continua venerdì 16 febbraio con una profonda riflessione sul cambiamento e sulla metamorfosi proposta dalla pellicola Blue My Mind, lungometraggio del 2017 della regista e attrice Lisa Brühlmann, in connessione intima e perfetta, con il lavoro presente in mostra sull’Homo Aquaticus di Agnes Questionmark che definisce se stessa come un’artista transpecie, facendo della trasformazione il fulcro del suo esprimersi. Opera e pellicola condividono magicamente la fluidità suggerita dalla presenza della dimensione acquatica e la metamorfosi come processo coinvolgendo lo spettatore in una riflessione sull’evoluzione della nostra sopravvivenza come specie.

L’attitudine visionaria, trasgressiva, straniante, che ibrida l’umano e l’animale, la fantascienza e il mondo ordinario, evocata dai lavori in mostra di Caterina de Nicola e Thomas Braida è condivisa con Border – Creature di confine, pellicola di Ali Abbasi del 2018, penultimo titolo in cartellone proiettato il 23 febbraio. Seconda opera del regista svedese-iraniano, il film ha ottenuto una candidatura agli Oscar ed è stato premiato al Festival di Cannes. È un film immaginifico che inquieta e insieme meraviglia, incrociando cronaca sociale e atmosfera fantastica.

Il ciclo di proiezioni si conclude venerdì 1° marzo con Lazzaro felice del 2018 della regista Alice Rohrwacher. La pellicola risulta in relazione con l’opera Planète di Alice Visentin presente in mostra: la realtà intimamente connessa alla natura che muta e si “tramanda” è il tratto distintivo delle opere delle due Alice, magicamente fuori dal tempo quella della cineasta e in costante movimento quella dell’artista. Il racconto antropologico dei propri personaggi ha luogo in uno spazio e in un tempo indefiniti, in un’epoca pre-storica in cui le voci, le forme, i disegni e i colori sono gli unici segni dei tempi passati.

Le modalità d’ingresso alle proiezioni sono consultabili sul sito www.maxxilaquila.art fino a esaurimento posti. I possessori della MyMAXXI card potranno riservare il proprio posto scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it.




BRIGIDA DI SVEZIA

Salotto culturale: il tema sarà trattato da Emilia Perri

Teramo, 13 gennaio 2024. Il prossimo 17 Gennaio  2024 alle 18,15  il Salotto culturale di Prospettiva persona 2024 (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas)  Teramo – via Nicola Palma, 33 , 64100- Teramo, riprende i suoi appuntamenti settimanali.

Approfondimento

Un carattere sicuramente forte e deciso fin da bambina, quello di Brigida. Appartiene a una famiglia aristocratica. Sente la vocazione ma accetta di sposarsi con Ulf, governante di un importante distretto del Regno di Svezia, come voleva suo padre. La prima parte della sua vita, segnata da una forte fede, è spesa in un matrimonio felice dal quale nascono otto figli. Dopo più di vent’anni di matrimonio, il marito muore. Qui comincia la seconda parte della sua vita.

Nel 1349 va a Roma per ottenere il riconoscimento del suo Ordine intitolato al Santissimo Salvatore e che lei voleva fosse composto da monache e religiosi. Decide quindi di stabilirsi nella Città eterna, in una casa a Piazza Farnese che ancora oggi ospita la Curia generalizia delle Brigidine.  Cuore della sua missione – al pari della sua contemporanea Santa Caterina da Siena – sarà quindi chiedere al Papa di tornare presso la Tomba di Pietro.

È stata dichiarata nel 1999 Compatrona d’Europa da San Giovanni Paolo II, che ha sottolineato come “la Chiesa, pur senza pronunciarsi sulle singole rivelazioni, ha accolto l’autenticità complessiva della sua esperienza interiore”. La sua figura è dunque molto cara agli ultimi Papi.

La trattazione storica della prof. Perri comprende documenti video ad uso didattico.




FRANCAVILLA AL MARE VINCE IL BANDO DEL CEPELL

Associazioni a lavoro per promuovere la lettura con “Libridine”

Francavilla al Mare, 12 gennaio 2024.  È con il “Laboratorio di Lettura ad alta voce” di Fonderie Ars ed Identità musicali che si dà il via il 19 gennaio 2024 al progetto vincitore del bando a Francavilla al Mare (CH) promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura, che guarda alla diffusione e alla valorizzazione della cultura del libro; il nome scelto per questo viaggio stimolante e ricco di idee ed attività è “Libridine”.

Sono esattamente 14 i progetti che verranno distribuiti, nell’arco dell’anno appena iniziato, sul territorio guidato dal sindaco Luisa Russo, gli stessi progetti inoltre verranno ripartiti mensilmente in modo da creare una continuità tra gli appuntamenti dedicati a diverse fasce di età. Come spiega il sindaco: “il progetto di ‘Città che legge’ è di importanza fondamentale per una comunità che non è fatta solo di opere, ma anche di menti, cultura ed emozioni. La forza di una comunità risiede nella sua cultura e nella conoscenza condivisa. Invito tutti ad abbracciare l’importanza della lettura, un pilastro fondamentale per la crescita individuale e collettiva. Condividiamo libri, promuoviamo biblioteche accessibili e creiamo un ambiente che celebri la bellezza delle parole. La lettura ci unisce, arricchisce la mente e crea legami duraturi. Francavilla è Città che legge, e ne siamo orgogliosi”.

Non mancheranno letture in luoghi tradizionalmente dedicati al libro ma anche alle fermate del bus, laboratori, passeggiate letterarie, o appuntamenti dedicati valorizzazione del turismo letterario con visite in luoghi significativi insieme allo scrittore e Direttore artistico di SquiLibri – Festival delle Narrazioni, Peppe Millanta, promotore nonchè scrittore molto amato nella sua Francavilla che commenta: “un bel traguardo per la comunità di Francavilla, che premia le realtà presenti sul territorio che promuovono la cultura legata alla lettura. Attività che si vanno ad affiancare al Festival SquiLibri, creando un’offerta capace di durare per tutti l’anno”. Per questa terza edizione del Festival infatti, a giugno, ci sarà anche il progetto del Cepell in corso a dare manforte alla filosofia di SquiLibri.

“Aver conseguito il titolo, e quindi il finanziamento di 30mila euro, di ‘Città che legge’, ci permette di dare avvio ad una serie di progetti che portano la cultura, e la lettura, per le vie della città. Partono in questi giorni alcune delle iniziative che, nei prossimi mesi, faranno di Francavilla un centro culturale a cielo aperto, sempre grazie al supporto fondamentale del tessuto associazionistico cittadino. La lettura è il viaggio che ci porta in mondi inesplorati e ci arricchisce di conoscenza. Promuovere la lettura non è solo diffondere libri, ma aprire porte alla crescita personale e all’empowerment. Rendiamo la lettura un’abitudine preziosa, perché in ogni pagina c’è un universo da scoprire e imparare” – interviene l’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

Le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni snc di Francesco Coscioni e Biasella Angelo, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




AL VIA LA STAGIONE DI TEATRO RAGAZZI

Il 21 gennaio presso il teatro Tony Del Monaco: famiglie a teatro, la rassegna teatrale a cura di Fantacadabra in collaborazione con Meta Aps

Sulmona, 12 gennaio 2024. Domenica 21 gennaio alle ore 17:00  presso il Teatro “Tony Del Monaco” di Sulmona prenderà il via la stagione di teatro ragazzi 2023/2024 che per la seconda annualità vede la collaborazione tra Fantacadabra e Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona.

Da gennaio a marzo le famiglie potranno immergersi nel mondo immaginifico e carico di meraviglia dei cinque spettacoli proposti. Il primo appuntamento è fissato per domenica  21 gennaio alle ore 17:00 con La cicala, la formica e…, una produzione Teatro Eidos, un omaggio a Jean de La Fontaine che si snoda con una freschezza e una ritmicità tale da rendere sempre viva l’attenzione degli spettatori; il secondo appuntamento, domenica  4 febbraio alle ore 17:00, sarà la produzione Teatrabile e Teatro Stabile d’Abruzzo La storia di Barbablù con la regia di Eugenio Incarnati, uno spettacolo che partendo dalla struttura della fiaba trascritta da Perrault recupera elementi tratti dalle storie della tradizione popolare abruzzese, in cui ogni possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è visibile, svelato, e tutto è improbabile; a concludere febbraio sarà la produzione La favola dell’amicizia di Fantacadabra e Teatro Stabile d’Abruzzo, domenica  25 febbraio alle ore 17:00, che con la regia di Mario Fracassi trasporterà il pubblico in uno spettacolo ispirato alle fiabe italiane raccolte e riscritte da Italo Calvino per esplorare le emozioni: la paura, l’amore, il mistero, la perdita, il coraggio, perché le fiabe sono sentieri dove è possibile inciampare e rialzarsi, trovare nuovi compagni di viaggio, dove tutto è possibile.

Domenica  10 marzo alle ore 17:00 andrà in scena lo spettacolo Peter Pan, una produzione Molino d’Arte con la regia di Antonello Arpaia, in cui i più piccoli potranno rispecchiarsi in ognuno dei personaggi di questa avventura senza tempo rivista in un modo davvero inaspettato. La stagione di teatro ragazzi si concluderà domenica 24 marzo alle ore 17:00 con la produzione Fantacadabra e Teatro Stabile d’Abruzzo Il rifugio segreto con la regia di Mario Fracassi, uno spettacolo che nasce a partire dalle storie dei bambini, piccolissime, piene di stupore, di meraviglia, di battute serie e spiritose, e da domande sul gioco, sull’amore, sul vento, la neve, i disegni, la scuola, si arriva a interrogarsi sulla felicità, i desideri, la paura, la morte: un’occasione per interrogarsi intorno al “mondo dei bambini”.




MASTERCLASS

Con il regista del Drammateatro Claudio Di Scanno

Popoli Terme, 12 gennaio 2024. Un fine settimana all’insegna della teatralità legata alla drammaturgia dell’attore quello che il Drammateatro ha programmato per il 13 e 14 Gennaio al Teatro comunale di Popoli Terme a riapertura delle attività 2024 segnate dai 40 anni della Compagnia.

Una MasterClass diretta dal regista Claudio Di Scanno e rivolta ad attori e persone interessate ai processi creativi dell’attore in una dimensione di coralità. Punto di riferimento il bel poema di Aleksandr Blok I Dodici attraverso il quale il maggior poeta simbolista russo esprime il carattere sacro del moto rivoluzionario.

I partecipanti alla MasterClass, provenienti da diverse località abruzzesi avranno come riferimento il poema di Blok per costruire un itinerario creativo consono alla metodologia di lavoro del Drammateatro e del suo regista. Una metodologia che scava nei meandri del testo letterario per esplorarne energie necessarie all’azione fisica e vocale degli attori, attivandone sensibilità e immaginario.




COLOSSO DI BRONZO

Sabato 13 gennaio presentazione del volume

Giulianova, 11 gennaio 2024. Il volume, occasionato dall’importante intervento di recupero effettuato nel 2023 sul Vittorio Emanuele II di Raffaello Pagliaccetti a Giulianova per volere del Gruppo Medico D’Archivio, il primo dall’inaugurazione del pregevole monumento avvenuta nel 1894, intende dare conto, tramite il contributo della restauratrice Valentina Muzii, della complessità delle operazioni poste in essere e delle scelte concretamente operate.

Un volume anche fornire, tramite lo scritto del compianto Francesco Tentarelli (opportunamente riproposto in quanto recante la trascrizione di una “memoria” manoscritta del celebre scultore giuliese), e con i saggi di Sandro Galantini e di Sirio Maria Pomante, aspetti inediti o poco noti, approfondimenti di carattere storico-artistico, nuove acquisizioni e, insomma, le migliori coordinate entro cui collocare, esaminare e rendere intelligibile la complessa vicenda del monumento e del suo Autore.

Ad arricchire il volume sono poi le fotografie di Giancarlo Malandra, a loro modo un documento per le generazioni future, e il folto apparato iconografico d’epoca riguardante il monumento e la piazza, impreziosito con alcune immagini inedite, a cura del collezionista Marco Marà.




LE ATTIVITÀ AL MUSEO ARCHEOLOGICO LA CIVITELLA

Il programma per le prossime domeniche

Chieti, 11 gennaio 2024.  Giochi e spettacoli nell’antica Teate. Visita guidata del Museo archeologico la Civitella, anfiteatro e Teatro. Partenza dal Museo.

Data: 14 gennaio 2024

Orario: 10:30-12:00

FLIP FLAP HISTORY

Carta, forbici e collage per realizzare un divertente flip flap book e giocare a mischiare i personaggi di quattro epoche storiche. Atelier creativo per bambini dai 5 anni in su e famiglie.

Data: 21 gennaio 2024

Orario: 16-18




DUE BREVI ATTI UNICI COMICI

Presentazione dello spettacolo il 12 gennaio alle ore 21

Chieti, 11 gennaio 2024. Nel primo (l’orso) protagonista è una vedova inconsolabile che ha giurato di non uscire più di casa e di non frequentare più alcun uomo, ma la situazione si capovolge quando un ex ufficiale di artiglieria bussa a casa della vedova per riscuotere delle cambiali.

Nel secondo, La domanda di matrimonio, fra ruggini antiche di buon vicinato e comici squarci di vita campestre, si assiste al ruvido approccio fra due rampolli di buona famiglia in cui i battibecchi si alternano a riappacificazioni preludendo a quella che sarà la futura vita matrimoniale.

Note di regia (Dario Iubatti): “Se temete la solitudine non sposatevi” [A. Čechov] Anton Čechov è uno dei più grandi drammaturghi che sia mai esistito. Di umili origini, studia presso la scuola greca per intraprendere successivamente gli studi in medicina.

Ancora studente, inizia a scrivere brevi racconti e a collaborare con giornali umoristici. Comincia ad esercitare come medico, ma smette dopo poco tempo, per dedicarsi a tempo pieno alla letteratura. Ai racconti alterna opere per il teatro: la prima è “Ivanov”, dramma che viene messo in scena nel 1887. L’anno seguente scrive e pubblica il racconto lungo “La steppa”, che si rivela un grande successo e lo fa conoscere al pubblico e alla critica letteraria. Da lì in poi produrrà un vastissimo repertorio letterario e teatrale.

È noto che il teatro di Čechov diventò di successo quando Stanislavskij iniziò a mettere in scena i suoi drammi. Čechov, infatti, pensava di aver scritto delle “commedie”, che riuscivano però ad ottenere sempre poco successo. Stanislavskij invece interpreta le opere di Čechov come “drammi” dando dei risvolti completamente diversi da quelli pensati dallo stesso autore.

Gli atti unici fanno eccezione ed in particolare i due scherzi teatrali “L’orso” e “La domanda di matrimonio”: sono commedie, non si possono recitare o interpretare altrimenti. Anche qui troviamo lo sguardo che Čechov posa sull’umanità, e col quale la esplora, sia nei racconti, sia nel teatro, ossia attento, penetrante, soffuso di un’amara eppur benevola ironia, mai incline a sentimentalismi. Però restano opere frizzanti, estremamente dinamiche e scritte con una perizia dei meccanismi comici notevole, e non è possibile scardinarla.

Čechov riesce a replicare in maniera impeccabile dialoghi estremamente realistici ma immersi in situazioni a dir poco grottesche. E spesso nelle Accademie D’Arte Drammatica si scelgono proprio questi due testi da far recitare agli allievi perché la sfida sta proprio nel cercare di essere veri nonostante le circostanze in cui l’autore immerge i suoi protagonisti. Ed è questo uno dei pochi casi nella letteratura teatrale che personaggi estremamente profondi e complessi come quelli cechoviani, forse per bellezza secondi solo a quelli shakespeariani, vengono messi a servizio del vaudeville, ed è difficile rimanere seri perché appena ci si lascia andare alla grandezza della scrittura scaturisce un divertimento antico, bambinesco, giocoso, splendente, che spegne i cattivi pensieri, che illumina e rende viva qualsiasi cosa attraversi: sia essa un’attrice, un attore un salotto, o lo spazio polveroso di un teatro abbandonato.




PARENTI SERPENTI

Premio Marrucino 2024 rassegna di teatro amatoriale. Venerdì 12 gennaio – ore 21:00, Compagnia “Amici della ribalta” di Lanciano

Chieti, 11 gennaio 2024. Venerdì 12 gennaio alle ore 21:00 inizierà ufficialmente la settima edizione della Rassegna di Teatro Amatoriale “Premio Marrucino 2024”, organizzata dall’Istituzione Deputazione Teatrale Teatro Marrucino presieduta dal Presidente Ing. Giustino Angeloni e dal Direttore Amministrativo Dott. Cesare Di Martino e dal Comitato Regionale Fita Abruzzo (Federazione Italiana Teatro Amatori) presieduto dal Presidente Antonio Potere, con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune di Chieti nella persona del sindaco dottor Diego Ferrara.

La Rassegna, composta da otto spettacoli in concorso e due fuori concorso, organizzata e realizzata per dare spazio alle compagnie teatrali amatoriali abruzzesi che, con passione ed impegno, contribuiscono a salvaguardare e valorizzare un importante patrimonio linguistico collettivo. Le otto compagnie in concorso verranno giudicate da due giurie: popolare e tecnica. La giuria tecnica, presieduta dal noto critico d’arte Prof. Massimo Pasqualone e composta dalla psicologa Adriana Gaspari, dal consigliere Fita Abruzzo e attore Manlio Cocco, dal dottor Alberto Cremonese, dal dottor Ugo Iezzi e dallo studente di lettere classiche Stefano Simone. La giuria tecnica avrà l’arduo compito di aggiudicare i seguenti premi: alla migliore compagnia verrà assegnato il Premio Marrucino 2024 ovvero al migliore spettacolo più gradito sul piano drammaturgico, registico ed interpretativo, poi la migliore regia, il migliore allestimento scenografico, la migliore ricerca linguistica, la migliore attrice e il migliore attore protagonista, la migliore attrice e il migliore attore non protagonista, la migliore attrice e il migliore attore caratterista. Sulla base del giudizio espresso esclusivamente dagli abbonati sarà conferito il Premio della Giuria Popolare alla compagnia più gradita, compilando un’apposita scheda con una valutazione da 5 a 10.

La rassegna verrà condotta dalla presentatrice Loredana Verticelli, attrice della storica compagnia teatrale “I Marrucini” di Chieti.

Aprirà la rassegna la Compagnia teatrale “Amici della ribalta” di Lanciano. E’ ormai lontano il 1989, anno della fondazione dell’Ass. “Amici della Ribalta” (anzi rifondazione, in quanto esisteva già dal 1964, un gruppo che militava nel piccolo teatro di S. Antonio, fucina di attività teatrali e musicali. Trentaquattro anni di piacevoli ricordi, di prime teatrali, di allegre tournée in piccoli e grandi teatri regionali ed extraregionali, in tante piazze estive, rumorose, gremite di pubblico, tanti anche i successi e i riconoscimenti. Tutti gli attori e le attrici della Compagnia hanno saputo mettere a nudo, anno dopo anno, quella forza espressiva con la quale hanno dato spessore umano – comico – drammatico a personaggi Eduardiani, del Vaudiville francese e quelli più nostrani legati alla letteratura di terra d’Abruzzo. Con dedizione e passione, il gruppo si è trasformato in una realtà affidabile del teatro amatoriale e tutt’ora promuove il ruolo culturale dei teatranti non professionisti attraverso il Festival del Teatro dialettale “Città di Lanciano, premio Maschera D’Oro”, inserito nel programma della stagione del Teatro Fenaroli, orai dal 2003 e arrivata alla XVIII edizione. Nel corso degli anni, non solo teatro, ma pubblicazioni, mostre, convegni, la “Rassegna nazionale della vignetta umoristica” con l’estemporanea riservata agli studenti delle scuole medie e superiori della provincia e il “Corso di avviamento all’espressione”. Tutte le iniziative sono state vissute con passione esaltante e profonda amicizia, quest’ultima, infatti, ancora oggi consente agli “Amici” di portare avanti un progettto comune: fare teatro sperimentando la fatica di farlo.

La compagnia porta in scena una commedia brillante in due atti intitolata “Parenti serpenti” scritta da Carmine Amoroso e diretta da Mario Pupillo. Ripropongono questo allestimento dopo il felicissimo debutto del 2003 con tante repliche e riconoscimenti. Il film, ormai un cult del 1992, con la regia di Monicelli e la partecipazione di Paolo Panelli, ha molti legami con Lanciano. Il primo importante rapporto è quello che il film parte da un testo teatrale, scritto da Carmine Amoroso, sceneggiatore e regista nato a Lanciano. I personaggi, le situazioni sono tipicamente frentane, ma facilmente trasferibili ad ogni latitudine che esprimono, dietro un apparente attaccamento ai valori tradizionali, una società cinica ed egoista. Si ride tanto nelle due ore di spettacolo, ma il plot drammaturgico si dirige verso un’amara conclusione. Dopo la cena e la messa Natalizia la madre preannuncia ai figli la necessità di non poter vivere più da sola con il marito, ormai in pieno decadimento cerebrale. La richiesta scatena un gioco di rimandi e un tragicomico scarica barile fra i figli con rapida deriva verso lo scontro frontale fatto di ripicche, rancori ed accuse che scoppiano in famiglia. In sintesi, nessuno vuole occuparsi dei due anziani. Insomma, alla fine tutti e quattro i figli mostrano il loro egoismo difronte a genitori bisognevoli di affetto e sostegno. Lo spettacolo disegna una società in lenta deriva morale in una piece, che con gli anni, con i cambiamenti della società, acquista ulteriore forza drammaturgica.

Saliranno sul palcoscenico i seguenti attori: Gabriele Pasquini, Vincenzo Torosantucci, Mario Pupillo, Clara Labrozzi, Raffaella Di Florio, Marcello Cipolla, Ludovica Simigliani, Claudio Foria, Anna De Sanctis, Gino Marfisi, Gigliola D’Antonio e Claudia Di Rocco, aiuto regia Luigi Marfisi.

I prossimi appuntamenti teatrali di questa rassegna sono i seguenti: venerdì 2 febbraio la Compagnia “Theatre Ensemble” di Torino Di Sangro con lo spettacolo “Na fame nere” scritto da Antonio Potere e diretto da Luciano Martelli, venerdì 16 febbraio la compagnia “I giovani amici del teatro” di Pescara si esibirà con la commedia “Pure lu Paradise è d’accorde!” scritta e diretta da Paolo Crisante, venerdì 1 marzo la compagnia “Lu Passatempe” di Penne porterà in scena la commedia “Ma vì lì so arcundat mai? Ovvero “La cose chiù belle” scritta da Antonio Ranalli e diretta da Valeria Almonti, venerdì 15 marzo si esibirà la compagnia “Atriana” di Atri con la commedia “Non è mai troppo tardi” scritta e diretta da Giancarlo Verdecchia, venerdì 5 aprile salirà sul palcoscenico la compagnia “Drago D’Oro” di Atessa con la commedia “Io non so niente!” scritta e diretta da Paolo Villanese, venerdì 19 aprile la compagnia teatrale “Da grande voglio crescere” di Chieti porterà in scena la commedia “Tenere in serbo la vita – La resistenza di Pizzoferrato” scritta e diretta da Carmela Caiani e liberamente tratta dal libro “Pizzoferrato, un paese in guerra”, e venerdì 26 aprile la compagnia “I Temerari” di Chieti concluderà la rassegna in concorso con la commedia “Ddù rape strascenate” scritta da Antonio Potere e diretta da Paolo Pieretti. Venerdì 17 maggio la compagnia “La bottega del sorriso” di Castellalto si esibirà fuori concorso, poiché ha vinto la scorsa edizione della rassegna aggiudicandosi il Premio Marrucino della giuria tecnica, e porterà in scena la commedia “Nin va tante bone” scritta da Antonio Ranalli e diretta da Elisabetta Gianforte. A chiudere la rassegna, venerdì 24 maggio dopo la cerimonia di premiazione del Premio Marrucino, sarà lo spettacolo fuori concorso rappresentato dalla Compagnia teatrale “I Marrucini” di Chieti intitolato “Na socera… da maretà!” scritto e diretto da Antonio Potere. 

Ingresso unico 13 euro. Abbonamento 10 spettacoli 97 euro. Per Info e prenotazioni è possibile acquistare presso il botteghino del Teatro Marrucino aperto dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20 – Tel. 0871 330470, oppure è possibile acquistare online sul sito www.ciaotickets.com e nei punti vendita autorizzati Ciaotickets.




ARTI NEL CONTRADDITTORIO

Il 27 gennaio  ore 10:30 la terza data con uno spettacolo dedicato alla memoria della deportazione e con il contributo particolare di Serpentini che mostrerà un diario Originale di uno dei deportati Lino Manocchia

Teramo, 11 gennaio 2024. Lo spettacolo, in programma è costruito dall’intreccio di voci di Sara Palladini, Nancy Fazzini, Ilenia Molinis e Daniele Di Furia, è un modo per ricordare l’abominio della Shoah, non solo attraverso le parole delle vittime, ma anche attraverso quelle dei carnefici.

La scena è praticamente vuota. A riempirla, 3 sedie, 3 donne ed un militare. I cambi di costume da parte degli attori ci riportano a quegli anni di orrore. Ma sono soprattutto le testimonianze a rendere vivo il ricordo di quel tempo. Un atto unico di 50 minuti in cui le voci e le storie di molti s’incontrano da se questo è un uomo di Primo Levi con Jacob Olesen, ai monologhi di Liliana Segre e Daniela Palumbo fino a Nelly sachs. Un recital teatrale, concerto di piano strumenti etnici e voci cantate e teatrali, alla scoperta delle parole della vita.

Lo spettacolo, ad ingresso a soli 5 euro grazie alla compartecipazione del gruppo d’Archivio, si terrà all’interno della sala Falcone Borsellino, che vuol essere cassa di risonanza per la riqualificazione del concetto di giustizia che, nell’era moderna sembra frammentarsi. Partner del progetto di Attori senza sipario ideato da Nancy Fazzini (criminologa- attrice), Sara Palladini(educatrice attrice e regista e lenia Molinis(danzatrice), il Presidente del Tribunale Carlo Calvaresi, il procuratore della repubblica di Teramo Ettore Picardi (che sarà anche attore di rilievo), il presidente dell’ordine degli avvocati Lessiani, l’Avvocato Giuliani Diana, la presidente delle CPO Amelide Francia la psicologa Alessandra Martelli e gli attori Roberto Di Donato e Daniele Di Furia (avvocato attore) e il Conservatorio Braga di Teramo nella Persona del Direttore Paci che si esibirà in una coda musicale dedicata.

Interverranno il Professor Serpentini e De Berardinis come storici di rilievo me le autorità nelle persone di Quaresimale, D’Alberto e Tiziana Di Sante che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Presenta Enzo delle Monache.




MAGNA GRECIA COMICS

Prima edizione. Tanti ospiti e novità per la kermesse del fumetto d’autore

Isola Capo Rizzuto, 11 gennaio 2024. Si terrà il 23/24 e 25 febbraio la prima edizione del Magna Grecia Comics. La progettazione dell’evento, in collaborazione con il Comune di Isola di Capo Rizzuto, è stata inserita nella programmazione della XXII edizione Festival dell’Aurora Ri(e)voluzione, realizzata dalla Fondazione Odyssea. La manifestazione ha avuto il finanziamento della Regione Calabria. I partner ufficiali di riferimento sono il Ministero della Cultura; la Regione Calabria; Calabria Straordinaria; il Festival dell’Aurora.

Il Festival dell’Aurora (FdA) è una rassegna musicale internazionale nata nel 1997, che si svolge a Crotone da oltre vent’anni; viene considerato come uno dei più importanti festival internazionali musicali del Sud Italia ed ha ottenuto il riconoscimento di “evento storicizzato” dalla Regione Calabria, con DD n. 7654 del 22 luglio 2015. Il Festival dell’Aurora viene organizzato da Fondazione Odyssea e Fabbrica delle Arti.

La prima edizione del ““Magna Grecia Comic” si svolgerà nell’affascinante cornice del castello aragonese, struttura unica per le sue peculiarità: una fortezza che si erge dall’acqua del mar Ionio, collegata alla terraferma da una sottile lingua di sabbia.

L’evento verrà proposto in tre giorni nel mese di febbraio, periodo di relativa affluenza turistica, e ospiterà i migliori talenti della graphic novel.

All’interno della manifestazione saranno presenti mostre con tavole originali degli artisti presenti e non. Troveranno spazio anche in tale contesto workshop sulle ultime novità del settore.

L’affluenza sarà contingentata in modo da permettere ai fan di incontrare i maestri più amati con serenità e farsi autografare gli albi preferiti ed acquistare le loro creazioni. L’idea progettuale è quella di garantire ad ogni partecipante l’accesso a panel e creatori.

Nel fine settimana verranno invitati a partecipare alla rassegna le case editrici che potranno allestire banchi espositivi per eseguire i firmacopie del materiale presentato. 

Le case editrici o autori che vogliano candidarsi ai premi devono far pervenire copia del fumetto promosso all’organizzazione che poi verrà conservato in una “biblioteca” in via di evoluzione negli anni venturi.

La manifestazione prevede la creazione di un portfolio con le stampe originali numerate delle illustrazioni degli artisti presenti.

L’iniziativa è stata curata dal prof. Romano Pesavento, per quanto riguarda la progettazione e l’ideazione dei contenuti; invece, il dott. Simone Carozzo si è occupato della logistica e dei rapporti con le case editrici.

Tale prestigioso evento permetterà di ospitare nel nostro territorio sceneggiatori e disegnatori di fama internazionale e contestualmente consentirà di richiamare l’attenzione del pubblico e dei mass media nei confronti di luoghi ricchi di storia, cultura ed elevato potenziale turistico ancora inespresso.

Ringraziamo per l’opportunità concessa il presidente, Fabio Brescia, e il direttore, dott. Giovanni Lentini, della Fondazione Odyssea, che hanno reso possibile la realizzazione di uno “spazio” culturalmente stimolante e innovativo per il nostro territorio. Notizie più dettagliate circa gli illustri ospiti e l’attribuzione dei premi saranno disponibili sui canali social ufficiali (https://www.facebook.com/MagnaGreciaComics/) o nel corso delle conferenze stampa programmate.




QUANDO DI NOTTE

Uscito il nuovo singolo di Angela Donato

Genova, 11 gennaio 2024. Angela Donato è una cantante pop solista. Nata a Genova, città di forte tradizione per la musica e per la canzone italiana, punteggiata dalle storie di grandi interpreti e cantautori, Angela Donato ha partecipato a numerose manifestazioni musicali e televisive. Ieri è uscito il suo nuovo singolo “Quando di notte”, sotto il marchio Marika Records. Abbiamo rivolto all’artista alcune domande.

Com’è nata la passione per la musica?

“La passione per la musica l’ho sempre avuta fin da bambina. I miei genitori mi portavano a fare diversi concorsi sia in Liguria che nel basso Piemonte riscuotendo discreti successi ” racconta Angela. “Poi all’età di 18 anni mi ritirai dal canto fino a quando ho deciso di riprendere diventando così una cantante pop”.

Quali progetti per il futuro?

“I progetti futuri prevedono la promozione del nuovo singolo “Quando di notte”, alcune interviste e la partecipazione a trasmissioni musicali televisive.”

In rotazione radiofonica in Italia e all’estero dal 9 gennaio, “Quando di notte” è disponibile in tutti gli store musicali digitali, in TV e in diversi programmi musicali, tra cui Spazio Musica, programma tv ideato e prodotto da Francesco Lacalamita.

“Quando al mattino ti svegli e ti accorgi che i sogni più che raccontare delle storie, ti hanno lasciato dentro delle sensazioni che ti portano a fare domande su quello che senti e vedi dentro ed intorno a te” spiega Angela “domande sulle tue paure ed i tuoi desideri, parli con l’altro ma in realtà stai parlando soprattutto con te stesso”.

ANGELA DONATO SUI SOCIAL

Angela Donato è attiva sui social: si può trovare su Facebook, Instagram, Twitter e sul suo canale YouTube, dove si può essere aggiornati per quanto riguarda le interviste e i prossimi progetti musicali.




ADA GENTILE, gli impegni di lavoro della compositrice

Avezzano, 11 gennaio 2024. Numerosi sono i prossimi impegni di lavoro della compositrice abruzzese ADA GENTILE (è nata ad Avezzano, è vissuta a Roma ed ora ad Ascoli Piceno).

Il 12 gennaio un suo pezzo sarà eseguito ad Ascoli Piceno dall’Ensemble PENTARTE nell’ambito dell’Omaggio ad Italo Calvino che si svolgerà all’Auditorium Neroni.

Il 25, 26 e 28 gennaio un altro suo lavoro, commissionatole per l’occasione dall’Orchestra Sinfonica Siciliana, verrà eseguito in Prima assoluta, rispettivamente a Lecce, Bari e Roma nell’ambito della rassegna “Incontri di Musica Sacra Contemporanea” ideata da Sandro Gindro nel 1988.

Il 18 febbraio, nel Mini Festival Cameristico di S. Giovanni in Marignano, verranno eseguiti due suoi pezzi da Roberta Pandolfi (pianoforte) e Raffaele Damen (fisarmonica).

Il 27 marzo, a L’Aquila, il complesso de “I Solisti Aquilani” eseguirà il suo “Improvviso per archi”. Il 4 aprile, invece, la Gentile terrà una conferenza sulla sua musica al Conservatorio Rossini di Pesaro.

Infine, il 18 aprile, a Vienna, nella prestigiosa sede dello “Schoenberg Center”, l’ensemble “Wiener Collage” eseguirà il suo pezzo dal titolo “Staccato dal mondo”.




INAUGURAZIONE DEL NUOVO ANNO ACCADEMICO

Sarà presente il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini – Auditorium del Rettorato – 17 gennaio 2024, ore 11:30

Chieti, 10 gennaio 2024. Sarà il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a chiudere la Cerimonia di Inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2023-2024 dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, in programma il 17 gennaio prossimo, alle 11,30, nell’Auditorium del Rettorato a Chieti. Per la prima volta la Cerimonia sarà presieduta dal Rettore, Liborio Stuppia, eletto il 24 febbraio 2023, proprio poco dopo la cerimonia inaugurale dello scorso anno, ed insediatosi ufficialmente il successivo 7 giugno.

La solenne cerimonia che vedrà la presenza dell’intera comunità accademica della “d’Annunzio”, di Rettori di altri Atenei italiani, di autorità civili, religiose e militari, prenderà il via alle 11:20 con l’ingresso del Corteo in Auditorium e l’intervento del Coro “Ud’A Incanto” che eseguirà gli inni. Dopo il discorso del Magnifico Rettore, Prof. Liborio Stuppia, sul tema “L’Università aperta e i suoi orizzonti”, lo stesso proclamerà ufficialmente aperto il nuovo Anno Accademico 2023-2024 dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Seguirà la Prolusione ufficiale “Cultura e Salute: verso un modello di welfare culturale” del professor Prof. Pierluigi Sacco, Ordinario di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze Filosofiche, Pedagogiche ed Economico-Quantitative.

Sarà poi la volta dei saluti della dottoressa Annarita Tomei, in rappresentanza del Personale T/A dell’Ateneo, e del signor Francesco Colangelo, rappresentante degli Studenti della “d’Annunzio”. Prima della esecuzione del “Gaudeamus” da parte del Coro, la Cerimonia si chiuderà con l’atteso intervento del Ministro dell’Università e della Ricerca, Avv. Anna Maria Bernini, previsto per le 12,15.

Ci prestiamo ad inaugurare un nuovo Anno Accademico – annuncia il Rettore, Liborio Stuppia – con i migliori auspici e con un rinnovato impegno da parte dell’intera Comunità della “d’Annunzio”.

La presenza del Ministro dell’Università, Anna Maria Bernini alla nostra cerimonia testimonia non solo la particolare attenzione del Governo verso la d’Annunzio, uno dei grandi Atenei italiani, ma la sua personale ed affettuosa determinazione a voler mantenere l’impegno preso il 17 novembre scorso, in occasione della sua visita al Campus di Pescara, quando ci ha promesso di voler essere presente a questa solenne cerimonia. Sapere che l’Università “Gabriele d’Annunzio” è un così importante riferimento per le tante istituzioni del territorio – aggiunge il Rettore – è una fortissima motivazione a moltiplicare l’impegno per la crescita ed il successo del nostro Ateneo.

Oltre al prestigio istituzionale dell’Università “Gabriele d’Annunzio”, che vado verificando in questi giorni, quel che mi sta particolarmente a cuore – conclude il Rettore Stuppia – ed è la mia più forte emozione è la partecipazione corale della interna comunità accademica della “d’Annunzio” che si va manifestando concretamente già nella preparazione della Cerimonia. È un segno importante di quanto sia viva la nostra realtà e di quanto sia capace di esser unita, coesa, propositiva e spontaneamente attiva quando c’è da raggiungere un obiettivo comune.             

Maurizio Adezio