SASSI DI TORRENTE

Quarto libro dello scrittore casertano Eugenio Lanna, pubblicato dalla casa editrice booksprint Edizioni.

Caserta, 13 dicembre 2023. «Strano lavoro, il mio. Ma forse è sbagliato chiamarlo così; meglio sarebbe dire: strana occupazione la mia. A pensarci bene, però, la mia attività non corrisponde né ad un vero lavoro, né ad una vera occupazione, come s’intende oggi. In questo secolo? In questo decennio? Perché le cose possono cambiare, e anche rapidamente: abbondano gli esempi. Di sicuro posso affermare che oggi non troverei un documento d’identità personale nel quale, in corrispondenza della voce ‘professione’ sia scritto ‘ascoltatore’».

Questo è l’incipit de “L’ascoltatore”, uno dei nove racconti che compongono “Sassi di torrente”, il quarto libro dello scrittore casertano Eugenio Lanna, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni.

Dopo “La piazzola della Chiesa”, “Echi nel vento” e “Ferragosto”, l’ex professore di Lettere torna a raccontare storie di un passato sempre recente, che, attraverso personaggi realmente esistiti ma i cui tratti sono arricchiti dall’inevitabile ed imprevedibile fantasia dell’autore, delinea i contorni, quasi mai lineari, di problemi ancora irrisolti, in ambito lavorativo, e non solo.

“L’ascoltatore”, allora, può essere ciascuno di noi quando, in veste di amico fidato, raccoglie le confidenze di altri che a lui si rivolgono, sperando di trovare orecchi attenti. Un vero e proprio lavoro, che sottrae tempo ed energie, ma che il nostro eroe non si vedrà riconosciuto. Nel mondo attuale, la delusione è dietro l’angolo; perché, ieri con le occupazioni d’un tempo, oggi con l’attenzione rivolta ai bip del proprio cellulare, son tutti distratti e presi da sé stessi.

Da questa premessa, si desumono i tratti comuni ai vari personaggi del testo che, come una catena, collegano vicende solo apparentemente diverse, ma il cui sfondo è composto da un puzzle i cui pezzi sono insostituibili. Precarietà esistenziale, assenza di certezze, sfiducia nel domani, sono solo alcuni di questi elementi, che, da sempre, almeno una volta, hanno scardinato le incrollabili certezze di ciascun essere umano. C’è chi si rifugia nell’immaginazione, chi in questa o quell’altra cosa, chi nella fede. Sta al proprio intuito, poi, stabilire il luogo in cui trovare maggior consolazione.

Ecco, a grandi linee, il contenuto di ciascun racconto:

in “Silvestro” incontreremo ‘un tipo originale’ senza fissa dimora, al quale rimarremo sempre affezionati; in “Sfolgorio di stagno” verremo a conoscenza di Saverio e Remo che, dopo la scomparsa del secondo genitore, ‘avevano provato a vivere da soli con risultati non entusiasmanti, ma neanche deludenti’; in “Quelle strane seduzioni” faremo un viaggio virtuale in un territorio del meridione peninsulare, alla scoperta di Borgoplano, ‘un villaggio circondato da campi coltivati in bell’ordine’. Ne “La nostra collina” incontreremo una donna di nome Robinia, che innesca la curiosità degli abitanti del posto, come tutti i nuovi arrivati. C’è poi “Il vigilante” Gregorio, guardiano di notte (ma spesso anche di giorno); inoltre il mugnaio Gastone, che nel mulino di famiglia aveva trovato la propria ragione esistenziale. Infine, “Il mio vecchio compagno di classe” ed “Il cacciatore e il vecchio”.

I nostri eroi vivono prevalentemente in “Terra di Lavoro”; ma, prendendo spunto da questa denominazione, si potrebbe dire, a ragion veduta, che sentimenti, disagi, aspettative, aspirazioni e problematiche da loro narrate e vissute, appartengono all’intero Pianeta Terra, senza confini di spazio e tempo, e la vita, in fondo, non è che un mistero; come quello tratteggiato nei nove racconti.

L’AUTORE

Nato a Francolise, in provincia di Caserta. Dopo la laurea in Lettere, presta servizio in varie scuole di Caserta e provincia. Negli ultimi anni, fino al 2008, ha insegnato nell’Istituto tecnico e professionale di Sessa Aurunca (CE).

Appassionato di Storia romana e poemi classici, da sempre considera Giulio Cesare l’uomo politico perfetto.

Tra i suoi autori prediletti, vi sono Dostoevskij e Turgenev. Ama la musica classica; in particolare Chopin e Beethoven. Nondimeno, il cinema d’autore. Tra i suoi registi preferiti: Bergman, Hitchcock e Leone.

Teresa Lanna




IL GUERCINO DI D’ANNUNZIO

Nuova puntata di Scorci d’Abruzzo

Pescara, 12 dicembre 2023.Nella puntata di Scorci d’Abruzzo, rubrica di Paolo Pacitti, andata in onda lunedì 11 dicembre si parla del “Guercino di D’Annunzio”; le telecamere Rai di Sem Cipriani con lo scrittore Peppe Millanta si sono immersi in un quadro che parla di un poeta, di una cattedrale che prende vita e di un dono “ridonato”: è il 4 novembre del 1925 quando i quotidiani del Regno diffondono un comunicato dal titolo “Una tela del Guercino regalata a Gabriele D’Annunzio”, è il regalo che i comuni e le province della Venezia Giulia offrono a colui che ritengono il salvatore di Fiume

L’opera donatagli è il San Francesco in adorazione del crocifisso attribuita al Guercino, uno dei pittori più importanti della scuola emiliana nonché uno dei più attivi nella Roma barocca, chiamato così per un difetto all’occhio destro: la scelta del dono non è stata casuale, infatti, D’Annunzio aveva una passione per il poverello di Assisi e l’opera si sposava bene con il Vittoriale degli italiani dove il Vate si era ritirato proprio dopo l’impresa di Fiume.

“La corrispondenza tra D’Annunzio e Guercino è molto particolare – spiega Giovanbattista Benedicenti, storico dell’Arte – da un lato il più grande pittore emiliano del ‘600 che era cieco ad un occhio e dall’altro il grande poeta orbo veggente; il San Francesco che si trova nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara rappresenta quella notte mistica dell’anima intrisa di una religiosità e di una spiritualità filospagnola, e la visione delle stimmate che avviene sul Monte della Verna”.

Nel 1927 Pescara diventa capoluogo di Provincia su interessamento dello stesso D’Annunzio; la Città è in fermento e “in quel fermento – come spiega Millanta – il Vate promuove e finanzia la costruzione della Cattedrale di San Cetteo; l’occasione richiede un gesto simbolico ed infatti nel 1929 il dipinto del Guercino viene donato alla chiesa nascente”.

Affianco alla tela, ancora oggi, c’è un mausoleo fatto realizzare da D’Annunzio per sua madre, Luisa De Benedictis: le spoglie sono come abbracciate da una frase tratta dal Notturno mentre al centro c’è una piccola croce realizzata in legno delle barche dell’Adriatico, segno che Donna Luisetta era molto amata anche dal popolo; per saperne di più è possibile rivedere la puntata al seguente link https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/327501016879692?locale=it_IT.

Alessandra Renzetti




GLI ULTIMI DUE LIBRI DI ANDREA PRENCIPE

La Fondazione Pescarabruzzo ospita la presentazione

Pescara, 12 dicembre 2023. È in programma venerdì 15 dicembre, alle ore 17:30, presso la Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo la presentazione degli ultimi due libri pubblicati dal Rettore dell’Università LUISS, Andrea Prencipe con il giornalista Massimo Sideri “L’innovatore rampante” (2022) e “Il visconte cibernetico” (2023), editi da LUISS University Press per la collana Nautilus.

“Dall’Innovatore Rampante al Visconte Cibernetico: un tributo al pensiero innovativo di Italo Calvino” è il titolo dell’evento speciale che la Fondazione ha il piacere di ospitare nel centenario della nascita del celebre scrittore.

Innovare è soprattutto un atteggiamento mentale proposto nelle Lezioni americane quando Calvino illustra lo scrittore che sperimenta nuove strade, metodi, stili e percorsi. Secondo Calvino, le proposte per il nuovo millennio possono esprimersi appieno solo se considerate insieme ai loro opposti e, come ci spiegano Prencipe e Sideri, nulla più dell’innovazione appare inscindibile dalla sua continua lotta interiore tra distruzione e creazione, trasformazione e rinascita, sintesi e analisi, notum e novum. Nulla più dell’innovazione è una tensione tra opposti, che sembra irrisolvibile, ma che – ossimoricamente – diventa il lievito del futuro.

Ma Italo Calvino non è stato soltanto un geniale narratore dalla fantasia sconfinata e un acuto commentatore del presente. Nella sua intera opera ha proposto un vero e proprio metodo – il “Metodo Calvino” descritto nel Visconte cibernetico – che lavorando sugli opposti, la più completa pienezza e l’assoluto vuoto, la leggerezza e la gravosità, la precisione e la più vaga inesattezza, funge da passepartout capace di decrittare ogni complessità.

Con Il visconte cibernetico gli autori mettono l’insegnamento di Calvino alla prova della tecnologia – in particolare, dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni. Arricchimento dell’umanità o rischio esistenziale? Facilitazione o banalizzazione della conoscenza? Ancora opposti che convivono e che bisogna conoscere per poter maneggiare, con serietà e leggerezza, il nostro stesso futuro.

All’incontro, dopo i saluti di Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, e di Liborio Stuppia, Rettore dell’Università di Chieti-Pescara, interverrà Andrea Prencipe in dialogo con Luca Iezzi, Responsabile della Redazione Economia del quotidiano La Repubblica.

L’evento sarà introdotto dalla performance “La Città In-Visibile” ispirata all’opera di Italo Calvino, a cura di Marco Paparella, realizzata dai corsisti del laboratorio di arte performativa La Città Invisibile (sostenuto e ospitato dalla Fondazione Pescarabruzzo) e dagli ospiti del CAS di Caritas Pescara Penne. Partecipano Ottavia Orticello (attrice) e Piero Delle Monache (sax). L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Andrea Prencipe

Andrea Prencipe è Rettore dell’Università Luiss Guido Carli e Professore di Organizzazione e Innovazione. È membro dell’Advisory Board del NATO Defense College e degli Special Friends dell’UNHCR Italia. Ha ricoperto incarichi accademici presso l’Università del Sussex, l’Università di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio” e l’INSEAD. È stato inoltre Visiting Professor della Rotterdam School of Management e della BI Norwegian Business School, nonché relatore presso atenei internazionali quali Harvard Business School, London Business School, Università del Michigan, Università di Oxford, Università di Linköping, Bayes Business School, National Economics University di Hanoi, Solvay Business School. Internazionalizzazione, interdisciplinarità, e innovazione sono gli elementi caratterizzanti le progettualità implementate nei suoi mandati rettorali. La sua attività di ricerca verte sui temi dell’organizzazione dell’innovazione, delle organizzazioni project-based e delle relazioni tra capitale sociale e processi innovativi. I risultati delle sue ricerche sono stati pubblicati in riviste accademiche come Administrative Science Quarterly, Industrial and Corporate Change, Organization Science, California Management Review e case editrici come Oxford University Press ed Edward Elgar.

Massimo Sideri

Già direttore del Corriere Innovazione, è inviato e editorialista del Corriere della Sera sui temi di cultura dell’innovazione, scienza ed economia dal 2001. Insegna Storia socioeconomica dell’innovazione alla Luiss ed è autore di diversi romanzi e saggi, tra cui La sindrome di Eustachio e, con Umberto Ambrosoli, Diritto all’oblio, dovere della memoria. dal 2011 al 2014. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.




COMETE – SCIE D’ABRUZZO

All’università D’Annunzio di Pescara

Pescara, 12 dicembre 2023. Verrà presentata domani presso l’Università D’Annunzio di Pescara la collana blu dedicata alla narrativa di viaggio “Comete – Scie d’Abruzzo” di Ianieri Edizioni, l’ampio e articolato progetto il cui curatore editoriale è lo scrittore abruzzese Peppe Millanta: si tratta di una collana che si sta facendo conoscere anche sul territorio nazionale. L’appuntamento è per le ore 16.30 presso l’Aula De Tommaso a Pescara, Polo didattico di Viale Pindaro 42.

Interverranno oltre allo stesso Millanta, il Direttore del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne Carlo Martinez, il Professor Ugo Perolino, Presidente corso di studio L11,  e la Professoressa di Lingua e Traduzione tedesca Barbara Delli Castelli  che ha curato la traduzione di “Passeggiate per gli Abruzzi” di Ferdinand Gregorovius, appena uscito e già presentato alla Fiera Più Libri Più Liberi di Roma. La prefazione di quest’ultimo volume è di Alessio Romano.

L’Università ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano anche Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, Fabrizio Ferrari, Michele Sisto.

Partner ufficiali del progetto di Ianieri sono I Borghi più belli d’Italia, I Parchi Letterari e Borghi Autentici. La prima serie della collana, che fa capo all’esperienza editoriale pluridecennale di Mario Ianieri, prevede dodici uscite concepite come dispensatrici di uno spaccato sull’Abruzzo per molti, davvero, poco conosciuto.

Al centro di questo percorso c’è l’eco di chilometri di storia assorbiti in

territorio abruzzese dallo stesso Millanta che come spiega: “l’idea per questa collana

sicuramente deve molto alla mia esperienza con il TgR, e in particolare con la

rubrica QuotaMille. Mi si aprivano infatti davanti di volta in volta scenari

inaspettati, storie incredibili, e spesso le fonti erano proprio queste cronache di

viaggio, che restituivano un sapore da romanzo d’avventura. La peculiarità della

collana è che è a metà tra letteratura di viaggio e guida, perché oltre al resoconto,

presentato di volta in volta da personaggi di spicco, c’è una parte dedicata agli

itinerari, per rivivere oggi l’esperienza di ieri”.

Scopo di questa collana come spiega Millanta, “è quello di far rivivere al lettore le emozioni di allora, mettendolo a contatto con un Abruzzo remoto eppure ancora molto presente. Le dodici uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, che come personaggi: penso ad Alexandre Dumas, Alberto Savinio, Anne MacDonell, Estella Canziani. Una collana che cerca di racchiudere la letteratura di viaggio che riguarda l’Abruzzo, con opere ritradotte per l’occasione grazie al comitato scientifico”.

“Si tratta di una collana dedicata alla letteratura di viaggio che interessa l’Abruzzo,

che vuole mettere in luce il lato pionieristico, avventuroso e pieno di mistero che ha

avuto la nostra regione, agli occhi di chi l’ha attraversata confrontandosi con

l’ignoto. L’Abruzzo infatti è sempre stato una terra di confine. Montagne inaccessibili

ne hanno preservato i segreti e i misteri, rendendolo nell’immaginario del passato

una terra a suo modo esotica e magica. Un vero e proprio west selvaggio, dove tutto

poteva accadere”– conclude Millanta.

Gli itinerari sono stati curati da Serena D’Orazio. Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo.




CONCERTO DI NATALE AL MUSEO

Museo Archeologico Nazionale D’Abruzzo, Villa Frigerj – Chieti Sabato 16 Dicembre 2023 Ore 17:30

Chieti, 12 dicembre 2023. Con l’Accordo di Partenariato sottoscritto dalla Direzione Regionale Musei Abruzzo e dall’Associazione Culturale ArtEnsemble che ha visto la condivisione dell’interesse a svolgere azioni forma­re e di orientamento rivolte alle nuove generazioni, ae a favorire la visibilità e l’adeguata frequentazione dei Musei, anche in prospettiva della promozione di percorsi di studio e di ricerca per rendere accessibile ad un pubblico sempre più vasto e variegato la conoscenza, l’interesse per la Cultura in senso ampio e in sintonia con i principi universali della Convenzione di Faro, si sono poste le basi per un progetto di cooperazione per la valorizzazione, promozione e accoglienza che rispecchia ampiamente finalità e contenuti­ sopra indica­, contribuendo anche alla crescita della responsabilità individuale e collettiva nei confronti­ del bene comune e alla vicinanza del mondo giovanile alle is­tituzioni culturali del territorio. Dopo le Masterclass tenutesi quest’estate, nell’ambito dell’Interna­tional Music Festi­val CHIETI CLASSICA, nei due musei archeologici di Chie­ di Villa Frigerj e della Civitella ed a conclusione di quest’anno di collaborazione, si terrà un concerto presso il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo Villa Frigerj sabato 16 dicembre alle 0re 17:30 dove si esibiranno tre componenti­ della compagine orchestrale de “I Virtuosi di Kiev”, fuggi­ dalla guerra quasi due anni fa e venuti­ a Chie­, ospiti­ come ar­s­ in residenza del Teatro Marrucino e della cià di Chie­. I tre ar­s­ di fama internazionale sono Kateryna Musiienko violino, Vladyslav Frolov violino e Georgiy Vershynin violoncello. Programma della serata: ore 17:30 “I Virtuosi di Kiev”

• J. S. Bach – Aria sulla quarta corda, BWV 1068

• W. A. Mozart – Diver­mento per archi n. 2, K. 137: II. Allegro di molto

• G. F. Haendel – The Arrival of the Queen of Sheba, HWV. 67

• F. Loewe – My Fair Lady, colonna sonora

• E. Elgar – Salut d’amour, op. 12

• D. Elfman – Chicago, colonna sonora

• A. Piazzolla – Libertango

• P. Mascagni – Intermezzo, da Cavalleria rus­cana

• C. Gardel – Por una cabeza

• E. Sheeran – Perfect

Dalle 20:00 alle 23:00 apertura serale straordinaria del museo Il museo resterà aperto dalle 9:00 alle 23:00 Evento gratuito – prezzo del biglietto per la visita al museo intero € 4,00 – ridotto € 2,00




ABRUZZO NEVE

Storie, piste e gusto nella guida di Repubblica

Repubblica.it, 12 dicembre 2023. In edicola e online dal 19 dicembre un volume che attraversa la regione raccontando tutte le attrazioni per gli amanti della neve, dallo sci alle escursioni, dalle possibilità per famiglie alle scoperte in quota. E poi i borghi, i boschi, il bello e il buono con centinaia di consigli su ristoranti, dimore e luoghi del gusto.

Per il regista Riccardo Milani “Sciare nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e tra le piste del comprensorio dell’Alto Sangro significa confrontarsi con un modello di ‘turismo delle neve’ sostenibile, perché la natura è la vera protagonista, la presenza degli alberi e del bosco è più forte ed evidente di quella delle persone, si crea una magica unica con il paesaggio”. L’attore Gabriele Cirilli ricorda invece “la pizza bianca di Campo di Giove” che mangiava da bambino, mentre l’alpinista Lino Zani racconta delle giornate passate con San Giovanni Paolo II sulle piste e tra gli itinerari all’ombra del Gran Sasso.

Sono solo alcune delle voci che aprono “Abruzzo Neve: storie, piste e gusto”, nuova Guida di Repubblica realizzata in collaborazione con la Regione Abruzzo.

Sciare protetti dalla vetta più alta dell’Appennino o su un tracciato che permette di guardare da un lato la Majella, dall’altro il mare: l’Abruzzo innevato è un territorio tutto da scoprire. La Guida attraversa la regione in versione invernale proponendo un grande racconto di ognuna delle piste e di tutte le attività disponibili sulla neve in ogni angolo di territorio, dai famosi impianti di Ovindoli-Monte Magnola, Campo Felice, Roccaraso e Rivisondoli, a quelli tutti da scoprire come Pescasseroli, Scanno e Campo di Giove, fino ai monti del teramano e alle bellezze di Passo Lanciano-Majelletta.

Sci ai piedi, ma non solo, grazie alle ciaspolate e alle escursioni, prima di attraversare borghi e boschi con itinerari che ne raccontano il bello e tutto il buono. E a proposito del buono, una ricca sezione dedicata ai prodotti tipici per ogni angolo di territorio, prima dei consigli su 233 tavole imperdibili in tutta la regione, 131 dimore dove prolungare la sosta e 124 luoghi del gusto in cui fare scorta di golosi souvenir. Non mancano i volti di decine di personaggi legati alla propria terra e alle sue tradizioni. In chiusura, gli itinerari che collegano in breve tempo i massicci montuosi all’Adriatico e le ricette di molti tra i migliori chef della regione.

“Tutto l’Abruzzo è uno spettacolo”, afferma il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa: “Poi durante i mesi invernali diventa un luogo dove gli amanti della neve trovano un habitat naturale. Alla faccia di scelte fighette e mondane. Tra queste montagne fare sci è uno sport vero e non un’esibizione di ricchezza, di status e di potenza. E in tutto questo laziali, campani, umbri, marchigiani, abruzzesi stessi, molisani ma soprattutto romani sanno che conciliare natura, storie di persone, cibi e tavole autentiche, vini eccellenti, impianti e manti nevosi invitanti, non è per nulla scontato, soprattutto a pochi chilometri da casa e dai luoghi di lavoro. Ecco perché l’Abruzzo esiste e se non fosse così bisognerebbe inventarlo”.

“In questi anni la Regione che ho l’onore di guidare – afferma Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo – si è spesa molto per potenziare quei collegamenti infrastrutturali che troppo a lungo hanno mortificato le straordinarie potenzialità delle nostre località e renderle ancora più comodamente raggiungibili anche da chi può godere di questo patrimonio naturale solo per poche ore. La Guida ne descrive alcune delle principali, non mancando di accompagnare il lettore nei tanti itinerari del gusto in cui le eccellenze enogastronomiche dell’Abruzzo trovano il meritato spazio”.

La Guida di Repubblica “Abruzzo Neve: storie, piste e gusto” sarà disponibile

in edicola (12,00 euro più il prezzo del quotidiano) e online sul nostro sito: Ilmioabbonamento.it dal 19 dicembre 2023 e subito dopo in libreria e online su Amazon e Ibs.




TEX WILLER

Il mio amico Hutch: l’amicizia come valore assoluto

di Romano Pesavento

È presente dall’8 dicembre in edicola e libreria il cartonato “Tex Willer. Il mio amico Hutch”, edizioni Bonelli, sceneggiatura di Giorgio Giusfredi, disegni Fabio Valdambrini con copertina di Massimo Carnevale.

Il volume è racchiuso in uno “scrigno” di carta “invecchiata”, che restituisce tutta l’atmosfera della frontiera e dell’avventura robusta on the road, con pochi fronzoli e molta sostanza, in perfetto accordo con i bei colori ambrati del tramonto su cui si stagliano i cavalli galoppanti di Tex e Hutch della copertina.

I disegni giocati con chiaroscuri netti evocano il mondo più selvaggio e rude del far west; molto realistiche ed efficaci le scene di azione e le inquadrature corali; ebbene è proprio in luoghi inospitali come il deserto e di prostrazione psicofisica come la prigione che si affermano prepotentemente i valori umani: la solidarietà, l’amicizia, il rispetto, la lealtà.

Un giovane Tex, fuorilegge per necessità, ma mai dimentico dei suoi imperativi categorici, sfida la forza bruta del potere, quello che si esprime nelle forme più spregevoli, ammantato di pseudo esercizio della legalità; sfida la sorte in nome dei suoi ideali e dei rapporti umani in cui crede.

Accanto a lui comprimari di tutto rispetto, ben caratterizzati nelle sfumature psicologiche; soprattutto i villain, “contraddistinti” fisicamente e caratterialmente dal segno della violenza, e dell’abbrutimento morale che offusca qualsiasi barlume di ravvedimento. Un giovanissimo Kit Karson incrocia quasi la sua pista con quella del futuro Aquila della Notte, ma nonostante rappresenti la legge, mentre Tex ne sia ancora perseguitato, è possibile già presagire i segni di un futuro sodalizio tra due uomini ispirati dalla stessa sete di giustizia, che non sfocia mai nella vendetta fine a sé stessa.

Interessante ed emozionante il taglio narrativo adottato, strutturato in modo quasi circolare e foriero di significative incursioni nel passato di Tex, quando era un ragazzino addirittura, utili a comprendere meglio il suo percorso umano e formativo: il nostro eroe è tutt’altro che un personaggio statico e i tasselli che si aggiungono in diverse occasioni ne delineano in modo efficace la complessità umana. 

In molti casi le avventure di Tex e i pards pare siano state ispirate da vecchie canzoni del West; le vicende del presente volume, epiche e romantiche, potrebbero verosimilmente ispirare qualche nuova strofa e capitolo dell’infinita “oral composition” delle praterie americane. 




CONCERTO DI SANTA LUCIA

Questa sera alle ore 19 nella chiesa della Natività al Lido

Giulianova, 12 dicembre 2023. È previsto per  oggi, 12 dicembre alle 19, nella chiesa della Natività di Maria Vergine, il Concerto di Santa Lucia. Nel giorno che precede la ricorrenza, andrà in scena  una preziosa esibizione canora e musicale, promossa e realizzata dal Conservatorio di Teramo “Gaetano Braga” con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Il concerto trae ispirazione dallo studio analitico di alcune partiture del genere “pastorale” messo a punto dalla classe di Composizione del Conservatorio. I brani originali, elaborati nell’ambito del progetto, saranno eseguiti domani, intervallati da arie natalizie tradizionali. Ad esibirsi, il soprano Emma Tontodonati, allieva della professoressa Manuela Formichella,  e Ingyeom Kim, tenore coreano neolaureato del Conservatorio Braga,  vincitore del premio artistico “Riccitelli” al Concorso internazionale  “Luciano Di Pasquale” di Teramo. Li accompagnerà, l’ensemble di fiati diretto da Simone Piccirilli:

al flauto Alessia Avella e Cosimo Ricciardi, ai clarinetti Paolo Sigismondo, Gianluigi Canistro, Emanuele Firmani, Francesca Conte, Elisa Ciabattoni, al clarinetto basso Margherita Visco.

Il genere musicale chiamato “pastorale”, che prevede brani dall’andamento cullante, è legato all’antica transumanza dei pastori che con pive, ciaramelle e zampogne scendevano nelle valli con le greggi per annunciare il Natale imminente.

Queste immagini hanno suggerito alla mente dei compositori ottocenteschi un modello musicale dal sapore bucolico, molto spesso con riferimenti anche all’Abruzzo. Hanno approfondito il genere, e portato avanti il progetto di valorizzazione,  gli studenti Nadia Rastelli, Gianluigi Canistro, Francesco Marano, Giada Mancini e Riccardo Bartolacci, sotto la guida del docente Carlo Maria Clemente.

Il Conservatorio “ Gaetano Braga”  ha inteso sottolineare la bellezza del giorno di Santa Lucia, che prelude all’arrivo della luce di Cristo, valorizzandolo in una chiesa piccola ma simbolica,  tanto cara ai pescatori,  per i quali il bagliore  del faro rappresentava la sicurezza, il ritorno a casa. Si ringrazia sentitamente il parroco della Natività don Luca Torresi per aver messo a disposizione la chiesa, che raramente è teatro di concerti o altri eventi.




DOPPIO APPUNTAMENTO

Con Raffaella Simoncini a Pescara

Pescara, 12 dicembre 2023. A pochi giorni da un nuovo traguardo ossia il secondo posto al Premio Letterario Giornalistico Nadia Toffa, il coraggioso romanzo di Raffaella Simoncini, “Bulky” della Neo Edizioni, ad un anno dalla sua uscita, torna con un tour di presentazioni; è previsto un doppio appuntamento a Pescara per questa settimana: oggi12 dicembre alle ore 17 presso lo Spazio Donna WeWorld in via Saffi 11, e domani, domenica 17 dicembre alle ore 18 all’interno del cartellone della manifestazione Abruzzo forte gentile e grato promosso dall’assessorato alla Cultura di Pescara, presso il Centro Polivalente Britti di via Cesano. In entrambi i casi interviene l’editore Francesco Coscioni, appena rientrato dalla Fiera Nazionale Più Libri Più Liberi di Roma.

L’autrice parte dalla propria esperienza personale per un romanzo che racconta la malattia e l’amicizia tra due donne accomunate da una stanza d’ospedale e dalla presa di coscienza di voler cambiare la propria vita.

Bulky, che in inglese significa “ingombrante”, è anche un termine medico, oncologico, usato per indicare una massa maligna che va asportata. La protagonista Luce, ha trovato questa parola nella sua cartella clinica, e da quel momento la usa per dare un nome alla malattia e per indicare la freddezza e l’asetticità della diagnosi, delle terapie e della lunga convalescenza.

Come compagna di stanza ha una donna anziana, insopportabile. Un’ex cuoca arrabbiata con il mondo, di quella rabbia che ferisce perché dice la verità.

Per Luce il tempo sembra fermarsi, il senso di inadeguatezza cresce, i giorni incespicano in una grammatica nuova, che le due donne dovranno imparare per scoprire di avere in comune qualcos’altro oltre la malattia: un conto in sospeso con le proprie vite.

Traendo ispirazione dal proprio vissuto, Raffaella Simoncini racconta di due destini che, loro malgrado, si intrecciano in un presente senza più certezze. E lo fa con un romanzo in cui questo presente diventa un fondale inesplorato da scandagliare per raggiungere la superficie e riuscire a scivolare via, come gli origami di carta che la protagonista faceva con sua nonna da bambina.

Raffaella Simoncini è nata a Milano e vive a Pescara. Frequenta laboratori e spazi teatrali, ha studiato scrittura creativa presso la Scuola Macondo di Pescara fondata dallo scrittore Peppe Millanta. È tra le fondatrici dell’Associazione FonderieArs, che si occupa di arte e teatro. Affida alla trasfigurazione del romanzo la sua esperienza della malattia e scrive Bulky, suo esordio letterario.      




LEGAMI CHE TRASFORMANO: L’AFFIDO FAMILIARE

Convegno evento di promozione e informazione su una pratica di accoglienza e prevenzione del disagio

Chieti, 11 dicembre 2023. Si parlerà di affido familiare nel convegno che si svolgerà domani, martedì 12 dicembre dalle ore 9.00 alle ore 18.00 nella Sala della Chiesa di San Martino Vescovo a Chieti Scalo, in Via Pasquale Borrelli, 2. L’evento, dal titolo “Legami che trasformano: l’affido familiare” ha come finalità principale, la sensibilizzazione della comunità locale sull’importanza dell’affido familiare come risorsa fondamentale per il benessere dei bambini e dei ragazzi.  La giornata di sensibilizzazione si apre con i saluti istituzionali del sindaco Diego Ferrara, a seguire Pierluigi Balietti, presidente di Chieti Solidale, Angela Falcone, dirigente del Comune di Chieti, l’avvocata Matilde Giammarco, Garante comunale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il presidente dell’ordine degli assistenti sociali della Regione Abruzzo, Amalia Di Santo. Fra i relatori, rinomati esperti in diversi settori tra i quali quello psicologico, sociale e legale, tra cui l’avvocata Marialuisa Tomeo, l’assistente sociale Francesca D’Atri, la psicologa-psicoterapeuta Viviana Armenise, l’educatrice, Anna Maria Bruno, l’educatore Gabriele Malandra, la psicologa-psicoterapeuta Patrizia Zuccarini, il giudice onorario Chiara Gallo. L’evento prevede anche la partecipazione di importanti docenti dell’Ateneo “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, quali Michele Cascavilla, Mara Maretti, Thea Rossi e la dottoranda di ricerca, Clara Salvatori. Sarà presente anche l’Associazione “Affidati” di Chieti, con il presidente, Franco Silvestri e la professoressa Maria Antonietta Ferretti.

“Il convegno nasce per esplorare le dinamiche, le sfide e le opportunità che circondano questo importante istituto giuridico – così il sindaco Diego Ferrara – che da tempo promuoviamo come Comune sia per il benessere dei ragazzi, sia per quello delle famiglie che si aprono a questa scelta, che promuove la cultura dell’accoglienza e necessita del supporto della pubblica amministrazione che se ne fa motore. L’evento vuole anche favorire la collaborazione e la sinergia tra istituzioni, servizi sociali e la comunità locale nel suo insieme per ampliare il numero di famiglie o persone singole disponibili all’accoglienza”.

“Il convegno prevede sessioni informative guidate da esperti nel campo del sociale, della psicologia e del diritto di famiglia – spiega l’assistente sociale comunale Francesca D’Atri, motore organizzativo dell’evento con il settore dedicato – . Saranno affrontati argomenti cruciali come le motivazioni e le sfide dell’affido, l’importanza del sostegno alle famiglie affidatarie e le modalità per favorire il successo di questi percorsi di tutela dei nuclei familiari. A moderare la giornata sarà presente la psicologa-psicoterapeuta Maria Gabriella Marulli. Sarà un convegno aperto alla condivisione, infatti i relatori non solo metteranno a disposizione della cittadinanza la propria esperienza, ma risponderanno anche alle istanze e agli approfondimenti che saranno suscitati dalle domande del pubblico. Invitiamo le istituzioni scolastiche, le associazioni del territorio, le aziende pubbliche e private e tutti i cittadini interessati a partecipare attivamente a questo importante incontro. La partecipazione di tutti è essenziale per costruire una rete solida di supporto alle famiglie e ai bambini e ragazzi coinvolti nell’affido. È importante essere parte di questa iniziativa che mira a creare un ambiente favorevole per la crescita e il benessere dei nostri giovani cittadini”.




MOSTRA DI ARTE DIGITALE ALL’AURUM

Mostra di arte digitale all’Aurum di Pescara 16 dicembre, ore 17.30

Pescara, 11 dicembre 2023. Sabato 16 dicembre alle ore 17.30 verrà inaugurata la mostra d’arte degli artisti pescaresi Luciano Di Gregorio e Andrea Malandra ospitata presso la struttura Aurum, nella Sala Alambicchi, in Largo Gardone Riviera a Pescara.

La rassegna, articolata in dodici opere complessive, celebra l’evoluzione tecnica dei due maestri che hanno sperimentato, nel corso degli ultimi anni, la pratica della digital art, che negli ultimi anni è diventata una nuova espressione dell’arte contemporanea, e che costituisce il fil rouge che unisce tutte le opere esposte dai due artisti nell’ambito della mostra pescarese.

Di Gregorio, dopo una iniziale formazione accademica si è avvicinato al variegato mondo surrealista attraverso visioni oniriche che hanno influenzano molte sue opere.

La mostra presenta opere di “arte digitale”. Si tratta di sovrapposizioni fotografiche, in cui vengono raffigurati principalmente volti di donne immerse nei loro pensieri e alla ricerca di una loro dimensione. Essi appaiono inebriati da un’atmosfera surrealista che rende queste muse dell’autore delle eroine atemporali, attraversate da un velo alchemico acuito dalla bicromia bianco-nero attraverso cui egli dona alle sue immagini una forte carica espressiva.

Malandra, affermato regista, produttore, filmmaker e artista che nel corso della ventennale carriera ha già riscosso grande successo nelle sue produzioni cinematografiche ci presenta, invece, sei vedute della città di New York rivisitate in chiave astratta dallo stesso artista attraverso strumenti digitali. Le sue opere offrono uno spaccato soggettivo della grande icona urbana americana, mettendo in risalto luci e ombre, offrendo allo spettatore spunti di riflessione sull’estetica urbana della Grande Mela.




IL CARRETTIERE DI VICO BONELLI di Maria Polidoro

Presentazione del libro 13 dicembre alle ore 17:30, ristorante la Piccola Canadese

Ortona, 11 dicembre 2023. Sarà presentato il 13 dicembre a Ortona presso il ristorante la Piccola Canadese “Il carrettiere di Vico Bonelli” di Marina Polidoro, novità editoriale delle Edizioni Menabò di ritorno dalla fiera Più Libri Più Liberi a Roma.

L’autrice,  alla sua prima opera letteraria, ha tratto ispirazione per la vicenda narrata nel libro dai racconti tramandati in famiglia sulla città di Ortona e dei suoi abitanti, per soffermarsi, in particolare, su un carrettiere ortonese del Settecento, Tommaso Basti. Nel romanzo il personaggio vive ad Ortona in un momento di grande conflittualità sociale. L’autorità farnesiana è particolarmente screditata e i gruppi detentori del potere politico cittadino sono in contrasto tra loro, si sfidano a mezzo di suppliche ai sovrani, ricorsi, regalie in denaro, denunce e diffamazioni. Il popolo si trova in seria difficoltà, vessato da gabelle e costretto a subire torti ed umiliazioni da più parti.

Tommaso Basti è un giovane uomo, dotato di un fisico robusto, un carattere tenace con una scarsa propensione alla sottomissione, un ortonese consapevole di sé, attento soprattutto alle necessità della sua famiglia e a migliorare la sua condizione economica. Tali caratteristiche, proprie della popolazione ortonese del passato e del presente, rendono questo personaggio estremamente attuale.




IL NATALE SIAMO NOI

Presepe vivente dei bambini Il 15 dicembre

Francavilla al Mare, 11 dicembre 2023.  Nell’ambito del progetto Il Natale siamo noi, si terrà la seconda edizione del presepe vivente di Francavilla al Mare, animato da docenti e alunni dell’Istituto Comprensivo Masci, bambini di 4 e 5 anni e quelli della primaria e secondaria di primo grado.

 L’ideatrice, coordinatrice e referente del progetto è la docente Vanessa Chiola che si è occupata non solo della parte burocratica, dei permessi alla dirigente scolastica e al Comune, ma anche di quella artistica.

Il presepe si animerà in tutta la via della Civitella in zona San Franco (Francavilla Alta), fino a concludersi in piazza della Rinascita con la Natività e uno spettacolare coro di angeli.

 I visitatori – come da tradizione – saranno accompagnati in un percorso suggestivo artistico, dove gli alunni saranno protagonisti in un viaggio con  ambientazione tipica dei tempi della nascita del bambino Gesù. Il presepe avrà inizio alle ore 17:00, del 15 dicembre 2023 per la durata di un paio d’ore. Le strade saranno interdette fin dal primo pomeriggio per consentire l’allestimento della rappresentazione del Presepe Vivente.

A tal proposito ha spiegato la referente del progetto, Vanessa Chiola: L’obiettivo principale del progetto è sensibilizzare gli alunni, a partire dai più piccoli, all’inclusione, all’accoglienza e alla collaborazione con un notevole gioco di squadra. L’istituto comprensivo Masci vi aspetta per condividere questo spettacolare momento.




LA PITTURA DI EMEID in mostra allo Zambra

Ortona, 10 dicembre 2023. Mercoledì 13 Dicembre alle ore 18.30 Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino inaugura la mostra dell’artista Emeid ossia Andrea Ranieri classe ’85 artista autodidatta nato ad Augsburg (Germania) presso il Foyer dell’Auditorium del Cinema Zambra di Ortona.

Ranieri si trasferisce nel ’96 in Italia, proprio ad Ortona dove sin da piccolo mostra una passione per il disegno che negli anni lo conduce a specializzarsi nella creazione di ritratti e ad essere conosciuto a livello internazionale.

I suoi primi graffiti risalgono agli anni 2000, periodo in cui si avvicina al mondo della breakdance e dove per sei anni è uno dei componenti del gruppo dal titolo eloquente “Rapidi sul Marmo”, nome indicativo della sua passione per i graffiti.

Nel 2005 si dedica alla realizzazione di t-shirt dipinte a mano e sempre nello stesso anno apprende l’arte del legno nella falegnameria del padre, dove si dedica alla realizzazione di svariate tipologie di supporti in legno per i propri lavori.

Le sue opere trattano messaggi a sfondo satirico-ironico paradossi quotidiani, sistemi arrugginiti da menti pigre e annoiate e dunque vuole portare lo spettatore a soffermarsi e a riflettere anche sulle proprie debolezze.

Numerose sono le opere realizzate sui muri in diverse città d’Italia. Nel 2016 vince il premio “Ritratti Contemporanei” presso il Museo Cascella di Pescara con l’opera dal titolo “Porta Pazienza” in cui sviluppa la tematica dell’uomo in rapporto alla società in cui è immerso.

Espone le sue opere in svariate mostre collettive e personali e in molte location private. Partecipa in modalità “live painting” a diversi eventi artistici.

Nel 2015 apre il suo studio nella zona Terravecchia di Ortona (CH) e nel luglio 2016 è promotore dell’evento pittorico“Ormed’Arte”, che si svolge ogni anno nel mese di luglio nel centro storico di Ortona e che vede la partecipazione di numerosi artisti chiamati a dipingere.

Dal 23 aprile al 21 maggio 2022 è stato presente nella Galleria Hearta Teramo con la sua personale dal titolo “ScelteVuote”. Lavora costantemente alla ricerca di nuove idee che sperimenta quotidianamente nei suoi lavori.

L’ingresso alla mostra è gratuito, per l’inaugurazione Unaltroteatro offrirà un calice di benvenuto.




SALOTTO CULTURALE di Prospettiva Persona

Spazio alla conoscenza di Chiara Lubich

Vasto, 10 dicembre 2023. Il prossimo 13 Dicembre  2023 alle 18:15  il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas)  Teramo – via Nicola Palma, 33 darà spazio alla conoscenza di Chiara Lubich (Trento 20 gennaio 1920 – Rocca di Papa 14 marzo 2008),  fondatrice del Movimento dei Focolari e figura carismatica tra le più note del Novecento. Pagine Scelte introdotte da Maria Chiara Ferro.

Approfondimento

Un itinerario di brani scelti composti di suo pugno in epoche diverse permetterà di scoprire il ruolo che l’atto del comunicare ha rivestito per la Lubich, rendendola capace di coinvolgere nella propria intensa e autentica vita evangelica persone di ogni età, estrazione sociale e riferimento religioso, e di apprezzare come anche per lei si possa dire, insieme a R. Garrigou Lagrange, che “per farci conoscere la sua esperienza è opportuno che i grandi mistici siano anche grandi poeti”.




A QUESTO SERVE IL CORPO

Lunedì in sala consiliare la presentazione del nuovo libro della giornalista Roberta Scorranese

Roseto degli Abruzzi, 9 dicembre 2023 Lunedì 11 dicembre alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare del Municipio di Roseto degli Abruzzi, la Commissione Pari Opportunità di Roseto, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, organizza un incontro con la scrittrice Roberta Scorranese che presenterà il libro “A questo serve il corpo”. L’evento, che rientra nel cartellone degli eventi natalizi del Comune, sarà un’occasione unica per scoprire il nuovo lavoro della scrittrice e giornalista abruzzese.

“A questo serve il corpo” è un viaggio nell’arte attraverso i corpi delle donne, che racconta la storia e la cultura del corpo femminile attraverso le opere dei grandi artisti di tutti i tempi. Il libro offre uno sguardo nuovo sulle opere d’arte, capaci di indicare la strada per connetterci con una fisicità fatta di accettazione, rinunce, dolore, felicità. Un’opera che unisce saggio e romanzo, ricostruzione storica e finzione, biografia e narrazione. Le donne dipinte, le donne reali, le donne come visioni in questo libro ci dicono che felice è il corpo capace di cambiare, di non rimanere immobile, di essere guardato senza perdere il proprio mistero, di amarsi prima di essere amato, di farsi luce dentro una tela o voce dentro un racconto.

Roberta Scorranese, abruzzese di nascita, vive a Milano. Giornalista, lavora al Corriere della Sera, dove è vice caposervizio delle pagine Eventi Culturali. È direttrice scientifica del Master Arte presso Rcs Academy Business School. Per Bompiani ha scritto il memoir Portami dove sei nata (2019) e il saggio A questo serve il corpo (2023).

“Gli eventi di sensibilizzazione, organizzati da Amministrazione Comunale e da Cpo rappresentano un contributo importante alla lotta contro la violenza di genere, un fenomeno ancora troppo diffuso e a volte silenziato nella nostra società – affermano la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti e la Consigliera con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi – Con questi appuntamenti puntiamo a raggiungere quante più persone possibili e contribuire a creare una cultura del rispetto e dell’uguaglianza tra i generi”.

“Continua l’opera di sensibilizzazione portata avanti dalla Commissione Pari Opportunità di Roseto degli Abruzzi nei confronti di temi legati alla donna, alla vita quotidiana, ai diritti e alla lotta alla violenza di genere – aggiunge la Presidente della Cpo Silvia Mattioli – In questa occasione lo facciamo attraverso la presentazione di un libro di un’importante autrice, Roberta Scorranese, che ci permette di dare uno sguardo diverso al mondo delle donne. Entrare in questo mondo complesso che può avere moltissime sfaccettature e questo si può fare attraverso l’arte, la bellezza e l’amore. Attraverso sguardi diversi cerchiamo di parlare del mondo delle donne, di valorizzarlo e di far risaltare un’immagine di donna che sia libera, indipendente, autonoma e che possa vivere pienamente e con autodeterminazione la propria femminilità”.




NATALE A TEATRO 2023

Il Progetto dell’amministrazione Comunale e della Cooperativa Fantacadabra

Avezzano, 9 dicembre 2023.  L’Amministrazione Comunale di Avezzano e la Cooperativa Fantacadabra
daranno vita ad un programma di eventi e spettacoli “Natale a Teatro2023” per bambini e famiglie al Castello Orsini per le festività natalizie. Una serie di appuntamenti con classici della letteratura per l’infanzia: storie indimenticabili come il nostro celebre spettacolo sensoriale “La Bambina dei fiammiferi”, lo spettacolo “Cenerentola”, e “La bella addormentata” reinterpretati da compagnie di lunga esperienza nell’intrattenimento dei più piccoli. L’iniziativa, promossa dal Comune di Avezzano e “Fantacadabra Teatro”, per la direzione artistica di Mario Fracassi, nasce per coinvolgere le famiglie della Marsica per un Natale
con un’opportunità in più: dar vita ad una occasione per genitori, nonni e amici, di partecipare ad un incontro diverso, in compagnia dello spettacolo dal vivo e delle sue uniche emozioni”.

Il periodo natalizio è il momento ideale per trascorrere del tempo con la propria famiglia e con i propri amici. Non c’è dunque occasione migliore per proporre alla città un calendario di appuntamenti teatrali dedicati ai bambini e ai ragazzi. Sarà un modo bello e divertente di trascorrere le giornate di festa, sgranando gli occhi di fronte alle storie fantastiche che saranno raccontate dal palco, ma anche con i giochi, le animazioni, i racconti.

“NATALE A TEATRO” si caratterizzerà per un programma ricco e articolato con titoli importanti e accattivanti come: “LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI”; “CENERENTOLA”, “LA BELLA ADDORMENTATA?”, : “ e poi giochi, letture animate e animazione…

CALENDARIO SPETTACOLI: Avezzano – Castello Orsini

DOMENICA 17 DICEMBRE
Ore 17
Compagnia Florian Metateatro
LA BELLA ADDORMENTATA
Liberamente ispirato alle fiabe di Perrault e Grimm,
Teatro d’attore e di figura dai 4 anni
con Alessio Tessitore e Serena Di Gregorio
regia Mario Fracassi
ideazione scena Tiziana Taucci realizzazione Fabrizio Paluzzi
oggetti di scena Wally e Lara Di Luzio.

VENERDÌ 22 DICEMBRE
Ore 15, 16, 17, 18, 19 e 20
Una Cooproduzione Fantacadabra e Florian Metateatro
“LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI ”
da Hans Christian Andersen
Con: Roberto Mascioletti, Santo Cicco, Laura Tiberi, Giulia Basel,
Martina Di Genova Emanuela D’Agostino, Alessio Tessitore, Germana Rossi
e Mario Fracassi
Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua eseguite dal vivo da Germana Rossi
Regia Mario Fracassi
Spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni,
odori, sapori… per sette attori, un musicista ed un piccolo gruppo di
spettatori bendati.

GIOVEDÌ 28 DICEMBRE
Ore 17
CENERENTOLA IN BIANCO E NERO
Proscenio Teatro di Fermo
musiche originali:Giuseppe Franchellucci, Marco Pierini – Costumi:
Valentina Ardelli – Pupazzi: Lucrezia Tritone – scene: Giacomo Pompei
ideazione e regia Marco Renzi

DOMENICA 17 DICEMBRE
Ore 17
Florian Metateatro
LA BELLA ADDORMENTATA
Liberamente ispirato alle fiabe di Perrault e Grimm,
Teatro d’attore e di figura dai 4 anni
con Alessio Tessitore e Serena Di Gregorio
regia Mario Fracassi
ideazione scena Tiziana Taucci realizzazione Fabrizio Paluzzi
oggetti di scena Wally e Lara Di Luzio.

Un desiderio profondo anima la storia dei due sovrani tristi: avere un
figlio. Proveranno di tutto e la corte si animerà di stravaganti figure
con fantasiose soluzioni. Dopo l’astrologo di corte, il cuoco, la dama,
il maniscalco, finalmente qualcosa avverrà e il loro desiderio sarà
esaudito. Una bambina di nome Rosaspina crescerà a corte, tra le mille
attenzioni dei novelli genitori, ma qualcosa dovrà ancora accadere, un
pericolo che minaccerà la loro felicità. Lo spettacolo, in tournée da
vari anni, ha affascinato i bambini di tutta Italia attraverso l’unione
della componente popolare dei pupazzi e la sperimentazione dei linguaggi
espressivi del corpo e della voce, in un tourbillon di personaggi, voci,
costumi che mandano avanti il racconto con leggerezza. In questa
versione si presenta con la nuova. partecipazione di Serena Di Gregorio,
attrice abruzzese di talento formatasi a Milano alla scuola Paolo Grassi
in Teatro Danza e a Udine all’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe,
assieme ad Alessio Tessitore, attore storico del Florian Metateatro.

VENERDÌ 22 DICEMBRE
Ore 15, 16, 17, 18, 19 e 20
“LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI ”
da Hans Christian Andersen
Con: Roberto Mascioletti, Santo Cicco, Laura Tiberi, Giulia Basel,
Martina Di Genova Emanuela D’Agostino, Alessio Tessitore, Germana Rossi
e Mario Fracassi
Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua eseguite dal vivo da Germana Rossi
Regia Mario Fracassi

… quello che non si vede, che per alcuni è illusione, è invece una
speranza nella quale tutti possiamo credere.(Papa Francesco)
Spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni,
odori, sapori… per sette attori, un musicista ed un piccolo gruppo di
spettatori bendati.
Lo spettacolo nasce da un percorso artistico sviluppatosi per opera del
regista Mario Fracassi e si avvale della presenza di numerosi attori,
animatori e musicisti.
Con il teatro sensoriale si ha come l’impressione che il teatro
abbandoni se stesso, si spogli d’ogni orpello estetizzante per riportare
lo spettatore alla densità del proprio sentire. Sogno e mistero si
abbracciano per una conoscenza più profonda delle cose nella loro
materia, forma e funzione e il teatro sensoriale come una chiave magica
riesce ad aprire le porte dell’immaginazione per far affiorare nuove
interpretazioni, nuove visioni, evocare ricordi ed esperienze.
“Era la vigilia dell’ultimo dell’anno. Nevicava e faceva molto freddo.
La piccola fiammiferaia vagava per la città, cercando invano di vendere
fiammiferi. La gente passava incurante della bimba. La piccina si
accovacciò sulla neve per ripararsi dal freddo …”
Gli spettatori viaggiano con la mente e quando riaprono gli occhi si
accorgono di quanto la realtà sia diversa dall’immaginazione. Aprire gli
occhi… Ecco, lo spettacolo è tutto qui. Perché si assiste bendati,
seduti, con intorno gli attori e le attrici che raccontano questa storia
e ce la fanno vivere proprio in quelle dimensioni che il teatro non ci
offre mai, quella dell’udito, dell’olfatto, del tatto. E della musica,
vero e proprio tessuto sonoro dello spettacolo. E’ questa la partitura
di un viaggio dentro se stessi, il viaggio che “La bambina dei
fiammiferi” propone a tutti noi, un viaggio per spettatori di ogni età.
Teatro sensoriale per piccoli gruppi di spettatori bendati dai 5 ai 99
anni
Lo spettacolo verrà replicato più volte
“La Bambina dei fiammiferi ” da Hans Christian Andersen
“Con La bambina dei fiammiferi il genere della fiaba viene restituito
alla sua ricchezza originaria, ma al contempo viene «formato» un
pubblico nuovo, nel senso che viene predisposto un canale efficace per
l’ascolto di un codice proveniente dalla cultura orale: gli effetti
spettacolari della fiaba sono posti fuori dalla sfera del visibile e
dentro quella della visione…. Ne La Bambina dei fiammiferi, oltre alla
visibilità disattivata (ed attraverso di essa), la caratteristica
principale dello spettacolo è rappresentata da
una riscoperta contiguità personale ed umana tra ospiti ed ospitanti
della scena, prima che spettatori ed attori. C’è spazio per il pudore,
per via di una inedita intimità che si instaura già prima dello
spettacolo con l’affidamento cieco agli accompagnatori che conducono per
mano gli spettatori bendati verso le loro poltrone, e poi continua nel
corso della performance, quando accompagnamento ed affidamento si
trasmutano sul piano sensoriale; si avverte sulla propria pelle il
soffio del freddo patito dalla bimba ma anche il calore irrorato dalla
sua fantasia, dove si materializza una stufa immaginaria, quindi odori,
sapori e voci di desideri bruciati al lume di fiammiferi caduchi,
anch’essi tangibili… In quest’ottica, lo spettacolo sensoriale
orchestrato da Mario Fracassi – pur coprendo formalmente gli occhi dello
spettatore- espone sotto una lente di visibilità potenziata i meccanismi
impliciti e microscopici della creazione teatrale: il significato delle
parole del testo guadagna e diventa senso…
All’interno di un caleidoscopio di effetti coordinati con rigore
costante, bisogna rendere nota delle bellissime musiche e canzoni
composte da Paolo Capodacqua, tramite cui trova compimento il
coinvolgimento emotivo del pubblico, accanto ad una polifonia di voci
provenienti da diverse direzioni ed articolate su più livelli formali
anche nei frangenti non musicali.
Con La bambina dei Fiammiferi, FANTACADABRA Teatro dà seguito ad un
progetto complessivo che mostra di saper coinvolgere il pubblico adulto
accanto a quello dei giovanissimi attorno a proposte trasversalmente
efficaci in termini di offerta di eventi rivolti all’intera
collettività.
(Paolo Verlengia – Dottore di Ricerca in Discipline dello Spettacolo,)

GIOVEDÌ 28 DICEMBRE
Ore 17
CENERENTOLA IN BIANCO E NERO
Proscenio Teatro di Fermo
musiche originali:Giuseppe Franchellucci, Marco Pierini – Costumi:
Valentina Ardelli – Pupazzi: Lucrezia Tritone – scene: Giacomo Pompei
ideazione e regia Marco Renzi

Cenerentola è certamente una delle storie più conosciute e raccontate al
mondo, la sua origine si perde nella notte dei tempi, si dice che
provenga dalla Cina ma altri sostengono che fosse conosciuta già
nell’antico Egitto. La prima testimonianza italiana si deve a
Giambattista Basile che la riporta nel suo “Lo Cunto de li Cunti”
(1635), mentre le più fortunate e conosciute versioni in occidente sono
quelle che ci sono arrivate da Charles Perrault (1697) e dai Fratelli
Grimm (1822), scritture per molti versi simili ma con importanti
differenze, soprattutto nel finale. La nostra visitazione prende spunto
proprio da queste incredibili e diverse maniere di far concludere la
vicenda, da una parte Perrault, che perdona le malefatte della matrigna
e delle sue figlie e che vede addirittura Cenerentola accoglierle nel
Palazzo dove era andata in sposa con il Principe, idea ripresa poi da
Walt Disney nel suo celeberrimo film d’animazione (versione bianca).
Dall’altra la “zampata” dei Fratelli Grimm, che invece puniscono
severamente
le sorellastre, facendole accecare da due colombi nel giorno delle nozze
di Cenerentola (versione nera). Lo spettacolo racconta fedelmente la
vicenda, attraversando i momenti più cari e noti al pubblico di ogni
età, ci sarà in scena Cenerentola in carne ed ossa, col suo vestito
sporco di cenere e con quello sfavillante con cui si presenta alla
festa, ci sarà il Principe, la scarpetta abbandonata e tutto il resto.
Non mancheranno, come tradizione della compagnia, pupazzi animati,
situazioni divertenti e coinvolgimento diretto del pubblico. Quella di
Cenerentola è storia di mondi magici, di straordinari rapporti con la
natura e gli animali, ma è anche storia di una profonda ingiustizia, di
riscatto, di prepotenze sconfitte, del bene che trionfa sul male. Tutti,
chi prima e chi dopo, abbiamo subito nella nostra vita dei torti, si
comincia già a scuola con il triste fenomeno del bullismo, e tutti
abbiamo sognato di avere giustizia, questo ci permette un’immediata
identificazione con le vicende di Cenerentola, siamo dalla sua parte sin
dall’inizio, lo siamo stati per secoli e continueremo ad esserlo ancora.




IL MARGINE DEL MONDO

L’artista Massimo Piunti  espone le sue opere a radici de L’Aquila. Mostra aperta fino al 22 dicembre

L’Aquila, 8 dicembre 2023. Il mare d’inverno e i passi che lasciano impronte sulla sabbia. Le colline del teramano, in intrecci di linee all’imbrunire. Volti catturati nell’istante del loro sguardo sul mondo, con tempera su carta. Paesaggi interiori e da nessun luogo, dipinti con l’orzo e con immersioni successive di bitume diluito in acqua.

Questo e molto altro è ciò che offre all’esperienza estetica la mostra “Il margine del mondo”, a Radici laboratorio di via Leosini 6 a L’Aquila, in pieno centro storico, fino al  22 dicembre, con cui l’artista Massimo Piunti presenta il suo nuovo ciclo pittorico, sviluppando la già costante e feconda ricerca, connotata da un forte legame con la terra, con gli elementi della natura, con l’esplorazione dell’inconscio.

Piunti, originario di Giulianova, residente da anni nella frazione aquilana di Roio, ormai artista affermato e con un grande seguito di estimatori, ha realizzato le opere negli ultimi mesi a Fontecchio, lungo la valle dellì’Aterno, in provincia dell’Aquila, dove assieme alla compagna Silvia Di Gregorio, ha aperto un laboratorio in cui realizza le grandi pupe danzanti di cartapesta e pirotecniche, amate protagoniste delle feste popolari abruzzesi, e anche uno spazio di lavoro ed espositivo nel laboratorio condiviso de Le Officine. Grande è stata la partecipazione al vernissage di venerdì pomeriggio, arricchito dai paesaggi sonori a cura di Sebastian Alvarez, regista, sceneggiatore, artista visuale peruviano, anche lui ora residente a Fontecchio.

L’apparato critico della mostra è stato affidato a Valeria Pica, storica dell’arte e curatrice dell’associazione Harp, e Patryk Kalinski, esperto d’arte del Laboratorio d’arte Le Officine.

Nell’illustrare la genesi autobiografica del suo stile e della sua idea di arte, ha spiegato Massimo Piunti: “Ho assaporato a Giulianova, dove sono nato, la passione dei racconti, comprese le panzane dei marinai, dalle sirene ai mostri a tre teste, per arrivare ai  combattimenti a mani nude contro gli squali. Ho perso molti treni nella mia vita, ma ho attraversato a piedi le strade brecciate, incontrando umanità varia lontana dalle luci della ribalta. Ho fatto per anni l’agricoltore, al fianco di contadini che lavoravano la terra vicino al mare e mai erano andati sulla spiaggia e mai avevano fatto un bagno. Come artista anch’io racconto storie, quelle del mare, della terra, delle anime incontrate, della loro sensibilità e semplicità. Racconto quello che si è sedimentato dentro di me, come le conchiglie, i ciottoli e i pezzi di legno levigati dal vento,  lasciati dalla risacca sulla spiaggia dall’ inconscio del mare. Ai margini del mondo ho trovato tutto”. 

Ha spiegato la critica d’arte Valeria Pica: “La capacità di trovarsi sempre su di un limite di conoscenza non è solo il limite del percorso intrapreso o che porta a percorrere strade sconosciute o poco battute, ma è anche un margine della coscienza che è necessario esplorare in qualità di artista. Il concetto di margine del mondo è tratto da un pensiero di Carl Gustav Jung: “ebbi la sensazione di essermi spinto ai margini del mondo: ciò che per me era motivo di scottante interesse, per gli altri era zero, una cosa inconsistente, e persino paurosa. Per Piunti il margine diventa così una dimensione affascinante e dolorosa al tempo stesso: l’immagine delle persone che vivono ai margini della società è struggente e fonte di creatività perché è proprio lì che avvengono cose incredibili che non sono assoggettate, se non in maniera parziale, alle regole troppo stringenti di una società rigida, ferrea. I margini sono luoghi pericolosi, ma anche affascinanti in cui trovare una sorta di mercato nero dell’anima dove comunque vada, in qualche modo, qualcosa, qualche oggetto misterioso trova la sua strada per arrivare fino a noi.”




PAROLE D’ABRUZZO

Premiata in Campidoglio Daniela D’Alimonte

Roma, 8 dicembre 2023. Daniela D’Alimonte ritira il premio in Campidoglio per il suo “Parole d’Abruzzo”  di Ianieri Edizioni: l’autrice, letterata e dirigente scolastica pescarese, infatti, è tra i primi classificati al prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

Con orgoglio, dopo l’appuntamento romano di ieri, ammette: “è per me un onore vedere la mia opera ‘Parole d’Abruzzo’ dell’editore Ianieri per la collana diretta da Peppe Millanta ‘Comete – Scie d’’Abruzzo’, essere tra quelle premiate nel prestigioso intitolato al linguista Tullio de Mauro”.

Si tratta di un premio organizzato dall’Unpli, l’Unione Italiana delle Proloco nell’ambito dell’iniziativa, giunta ormai alla 11ª edizione consecutiva “Salva la tua lingua locale” per la giornata dei dialetti.

“Il mio volume si è classificato al secondo posto tra tante opere proposte per questa edizione del premio nei vari dialetti italiani. Fa molto piacere – prosegue – vedere che il target e la linea di questo mio saggio siano stati apprezzati aldilà dei confini regionali e che il dialetto abruzzese abbia avuto quindi un ruolo da protagonista tra quelli che erano stati studiati nelle opere concorrenti. Un’esperienza davvero emozionante essere a Roma e ricevere questo premio che a dire il vero non mi aspettavo anche se mentre scrivevo le mie parole d’Abruzzo mi rendevo conto che questo libro può appassionare gli esperti del settore ma anche incuriosire i semplici  lettori”.

Questo primo di 12 volumi “fucsia” (dedicati all’Abruzzo immateriale e curati dalla stessa D’Alimonte) vede la prefazione di Giovanni D’Alessandro e passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di scrittori locali, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.




PREMIO EURO MEDITERRANEO 23

Campitelli, “Importante riconoscimento il Governo Regionale che investe su cultura per sfide del futuro”

Roma, 8 dicembre 2023. Nella prestigiosa cornice del Campidoglio, per il premio Euro Mediterraneo, è stata protagonista anche la Regione Abruzzo premiata per l’innovativo corso di laurea in diritto dell’ambiente e dell’energia fortemente voluto dall’assessore regionale all’energia, Nicola Campitelli.

“Questo Governo Regionale guarda al futuro e alle professioni che saranno necessarie per raggiungere, in modo concreto e senza ideologismi, gli obiettivi della transizione ecologica. L’Abruzzo, amministrato dal presidente Marco Marsilio, è l’unica Regione ad avere questo corso di laurea così innovativo per affrontare le sfide del futuro”. Così in una nota l’assessore regionale, Nicola Campitelli, a margine della premiazione.

Presente anche il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Teramo, Dino Mastrocola.




KICKOFF MEETING DEL PROGETTO EDIDESK

Finanziato dal programma europeo Erasmus+. Pescara- Aula 31 – lunedì 11 dicembre 2023 – ore 9:30

Pescara, 7 dicembre 2023.  Lunedì 11 dicembre 2023, alle ore 9:30, presso l’aula 31, nel Campus universitario di Viale Pindaro a Pescara, si terrà il kick-off meeting del progetto europeo Erasmus+ KA220 dal titolo “EDIDesK – Open Access Contents on Design for Equality, Diversity, and Inclusion for Higher Education Programmes”.

Il progetto triennale, coordinato dal Gruppo di Design del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Cheti-Pescara, intende così affrontare una sfida chiave nell’industria creativa dell’Unione Europea: la necessità di formare laureati competenti nel campo del Design per l’Equality, Diversity, Inclusion (EDI). La giornata di lunedì 11 dicembre sarà aperta a tutti gli interessati e vedrà la partecipazione dei rappresentanti di tutti i partner europeo del progetto: “Academy of Fine Arts and Design” in Katowice (Polonia), Slovak University of Technology in Bratislava (Slovacchia), “ELISAVA School of Design and Engineering of Barcelona” (Spagna), University of Florence (Italia), “EIDD Design for All Europe” (Austria) e “Cumulus Association” (Finlandia). Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi al link https://form.jotform.com/233265167768366, il  che darà modo di ricevere un attestato di partecipazione al termine dell’evento.

Attualmente, i contenuti didattici relativi al Design per l’EDI – spiega il professor Emilio Rossi, docente di Disegno industriale presso il Dipartimento di Architettura della d’Annunzio – sono frammentati e dispersi. Il vasto numero di approcci progettuali limita la circolazione delle idee, penalizzando il confronto e la collaborazione tra istituti di ricerca accademica, rendendo difficile la preparazione dei laureati nell’affrontare le sfide dei mercati futuri. Nello specifico – aggiunge il professor Rossi – il progetto mira a migliorare l’insegnamento del Design per l’EDI nel settore della formazione universitaria dell’UE attraverso l’uso di strumenti digitali ad accesso aperto.

Le principali attività del progetto includono la sistematizzazione delle conoscenze, la creazione di un quadro didattico europeo, lo sviluppo di una piattaforma di apprendimento digitale e, infine, una serie di attività di promozione internazionali con il coinvolgeremo degli stakeholder. Il nostro progetto – conclude il professor Emilio Rossi – rimarca l’impegno del personale del Dipartimento di Architettura della d’Annunzio nel volersi confrontare con lo scenario della ricerca europea e della cooperazione internazionale anche in veste di leader, suggerendo dei filoni di lavoro originali e innovativi che mirano a produrre un significativo e tangibile contributo circa il futuro della didattica accademica nei vari settori del progetto.

Maurizio Adezio




LEO GULLOTTA SUL PALCO DEL TEATRO TALIA

Domenica 17 dicembre per il secondo appuntamento della stagione di prosa, cinema e musica 2023/2024

Tagliacozzo, 7 dicembre2023. Domenica 17 dicembre alle ore 18:00 il Teatro Talia ospiterà un grande nome del panorama teatrale e cinematografico nazionale come quello di Leo Gullotta, accompagnato da Fabio Grossi nello spettacolo In ogni vita la pioggia deve cadere, una coproduzione Teatro Stabile d’Abruzzo, Stefano Francioni Produzioni e Argot Produzioni, che con la regia di Fabio Grossi accompagnerà il pubblico in una storia che parla d’amore, umanità, verità e condivisione.

Nella stagione composta da spettacoli di prosa, proiezioni cinematografiche e show musicali, come secondo appuntamento Meta Aps propone uno spettacolo che racconta la storia di una vita, la vita di due persone che vivono assieme e che si amano. Oggi si può dire che viene raccontata una famiglia arcobaleno, senza figli, solo due persone, di cui punto focale è la casa, che accoglie questa unione. Due persone di età differente, che non rappresentano la classica tipologia di bellezza, ma persone vere: gioie e dolori, con tanta fantasia: Papi e Piercarlo sono due uomini che svolgono la propria esistenza con tranquillità e serenità fino a che, un giorno, arriva “la pioggia” e questa vita, ideale, viene stravolta. Non si è mai preparati ad affrontare problemi che piombano nelle nostre esistenze, ma lo si deve fare. Si parla d’amore, di umanità, di verità, di condivisione. In scena due attori, una casa, due vite che sono una vita.

«Raccontiamo quello che accade in qualsiasi casa, è un momento di riflessione, è un momento sull’amore, sulla vita, sulla morte, sul rispetto, sui diritti; accade questo in una giornata e speriamo di dare al pubblico la possibilità di riflettere» dichiara Leo Gullotta, che insieme a Fabio Grossi, rispetto all’epoca narrata nel dramma, aggiungono «Il paese è andato avanti e molto più avanti bisognerà andare».

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online I-ticket, con le seguenti tariffe: I settore € 20 (ridotto € 18) + DIP, II settore € 18 (ridotto € 16) + DIP, III settore € 16 (ridotto € 14) + DIP. Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




LO SPIRITO DELL’OPERA

Un concerto presentazione del libro scritto a due mani con Mariantonella Volpe, prevista un’esibizione col tenore Nunzio Fazzini

Spoltore, 7 dicembre 2023. Sabato prossimo, 9 Dicembre, ore 19 nella Sala consiliare di Via Di Marzio n. 66, a Spoltore ci sarà il concerto- presentazione del libro ” Lo Spirito dell’Opera” di Maurizio Muraro e Mariantonella Volpe.

Si chiude, dunque, col botto il calendario delle attività culturali di Spoltore. A conclusione di un anno, a dir poco formidabile, che ha visto, nel centro storico spoltorese alternarsi incontri di grande lignaggio culturale.  Tra i tanti, la Conferenza sulla migrazione degli uccelli di Fernando Spina, la Mostra del Maestro Albano Paolinelli inserita nel cartellone del 41° Spoltore Ensemble, il 3° Concorso di pittura estemporanea.

Per l’occasione, l’Accademia degli Insepolti, in collaborazione con il Comune di Spoltore e con l’Associazione Culturale Abruzzese-Molisano-Veneta “Balbino Del Nunzio”, hanno organizzato un evento di particolare prestigio nell’ambito della manifestazione “Natale a Spoltore”. Si tratta del Concerto- presentazione del libro dal titolo “Lo Spirito dell’Opera” di Maurizio Muraro e di Mariantonella Volpe. Muraro è cantante lirico, basso, da un trentennio sulle scene internazionali, nel corso della sua fulgida carriera ha interpretato i protagonisti dei più celebri libretti della tradizione lirica e dato voce ai ruoli principali del Melodramma sotto la direzione dei più famosi direttori d’Orchestra.

La sua poderosa statura artistica lo ha portato a calcare le scene dei principali teatri del Mondo, quali il Metropolitan Opera di New York, il Covent Garden di Londra, l’Operà Bastille e Garnier a Parigi, il Liceo di Barcellona, lo Staatsoper di Monaco e di Berlino, il Semperoper di Dresda, il Theater an der Wien, La Fenice di Venezia, l’Arena di Verona, il Carlo Felice di Genova, il Comunale di Firenze, l’Opera di Roma, il National Theater di Tokyo, Opera di San Francisco. Nel 2017 ha avuto l’onore di essere accolto nell’Albo d’Oro del Metropolitan Opera di New York: l’aureo documento, come si sa, raccoglie gli artisti che hanno superato le 100 recite nel famoso teatro.

Mariantonella Volpe è docente di Storia dell’Arte e di Storia della Letteratura Italiana con numerose pubblicazioni   di volumi di carattere storico, artistico, urbanistico, musicale ed informatico ed ha svolto per molti anni libera professione come creativa e copywriter pubblicitaria freelance in importanti campagne mediatiche a livello nazionale ed internazionale.

Insomma un appuntamento di altissimo profilo culturale da non perdere che chiude, a Spoltore, una stagione a dir poco rutilante. All’evento interverranno il Sindaco di Spoltore, Chiara Trulli, il giornalista Paolo De Carolis, come moderatore mentre, Rita Almonti, docente, curerà la lettura interpretativa di alcune pagine del libro. La serata sarà impreziosita dalle voci di Maurizio Muraro e del valente tenore abruzzese Nunzio Fazzini che si esibiranno in alcune celebri arie operistiche e da camera, accompagnati al pianoforte dal Maestro Marco Moresco.




IL MAESTRO SIPARI DIRIGE Cavalleria Rusticana e Suor Angelica

Teatro Verdi di Salerno 8 -10 dicembre. Dall’11 al 14 dicembre matinée per le scuole

Salerno, 7 dicembre 2023. Jacopo Sipari di Pescasseroli tra Mascagni e Puccini. Il direttore abruzzese ritrova i suoi allievi del Conservatorio “G. Martucci” in una co-produzione con il teatro Verdi di Salerno, sul podio per Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Suor Angelica di Giacomo Puccini, in scena dall’8 al 10 dicembre e a seguire quattro matinée per le scuole

Sarà Jacopo Sipari di Pescasseroli a salire sul podio del teatro Verdi di Salerno per dirigere Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni e Suor Angelica di Giacomo Puccini, opera di non facile ascolto, ma intimamente sentita dal giovane direttore, l’8 e il 10 dicembre, unitamente a ben quattro matinée per le scuole dall’11 al 14 c.m. in cui ritroverà i suoi allievi del Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, per questa meritoria co-produzione del massimo cittadino.

“Ri-incontrare tra note, quali quelle di questo dittico – ha affermato il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli – formato da Suor Angelica, titolo pucciniano al quale sono molto legato e Cavalleria Rusticana, opera iconica di un giovane Pietro Mascagni, i miei allievi, che ho visto e aiutato a crescere sia tecnicamente che psicologicamente, è qualcosa che mi emoziona e mi responsabilizza maggiormente.

Riguardo Suor Angelica oltre la altissima e preziosa scrittura che Puccini vi rivela, un cimento non certo semplice per tutti questi strumentisti e cantanti ancora studenti, ci si pone innegabilmente dinanzi ad una riflessione sulla religiosità in Puccini, personaggio dai mille volti, del quale si è sempre inteso prevalentemente accentuare la dimensione materiale, intenzionalmente ponendo in sordina quella trascendente e spirituale.

Vi è a questo proposito un’immagine eloquente di Puccini, Mascagni e Titta Ruffo, commossi dinanzi alla bara di Leoncavallo. La morte degli amici artisti gli ricordava certamente come “sic transit gloria mundi”. Sono impressioni di dolore e di tristezza per la vita che passa e cessa, che da sole, però, non bastano a sostenere che anche nel grande Maestro vi fosse uno spirito religioso, ma in tutte le dodici opere, se si analizza bene la partitura, c’è qualcosa che supera il contingente e fa pensare ad una dimensione più vasta.

Le suore sono tutte allieve del magistero di canto e sono state poste accanto ad un soprano del calibro di Amarilli Nizza, che avrà il doppio ruolo di Suor Angelica e Santuzza, in un dittico che registicamente porta la firma di Riccardo Canessa. Cavalleria Rusticana è, invece, titolo amatissimo, scrittura che dichiara per intero l’urgenza espressiva del giovane Mascagni.

Un’opera tradizionale Cavalleria ma, a suo modo eversiva, per la sua eterogeneità dei modelli e l’imperfetta fedeltà ad ognuno di essi. Anche qui cast con nomi altisonanti e un tenore del calibro di Amadi Lagha, premiato nell’anno celebrativo con il Caruso Tribute Prize New York, per l’eccellenza della sua voce, generosa, dallo squillo persistente e possente, senz’ombre e sicuro in ogni situazione, certamente una palestra per i ragazzi, i quali avranno punti di riferimento d’eccezione e di confronto in tutti i protagonisti”.

Un lavorìo infinito e su più fronti quello del maestro abruzzese, che avendo la direzione artistica del teatro dell’Opera di Tirana, ha in contemporanea, dall’8 all’11 di dicembre, una produzione importante, che inaugura l’anno del settantesimo compleanno del teatro appena celebrato attraverso la portentosa ondata sonora della IX di Beethoven, con la Carmen di George Bizet, affidata alla bacchetta di Dian Tchobanov e alla regia di Giandomenico Vaccari.

Un verismo letto in due diversi modi di angolare il proprio vedere. In Suor Angelica l’ esercizio stilistico e l’angolazione sperimentale muovono da una scelta  e da una tinta senza precedenti nel melodramma, una sfida, degna di quelle raveliane, all’idea data di teatro musicale: un lavoro tutto al femminile, fra soprani (la protagonista e le sorelle più giovani), mezzosoprani (in genere le suore che incarnano l’autorità) e – lo scarto timbrico e vocale più netto – un contralto, la crudele Zia Principessa, cartone preparatorio di Turandot, diciotto personaggi, tutti importanti.

Ulteriore presa di distanza dalla tradizione è il modo di sceneggiare la vicenda in sette episodi, pannelli o stazioni, come una via Crucis. Siamo a fine Seicento in un monastero con il canonico agglomerato di chiesetta, chiostro, orto, fontana e cimitero. Una giovane suora, che era stata costretta ai voti dopo un amore colpevole, si avvelena una volta appreso che il figlio, nato da quella relazione, è morto. Sentendosi dannata, implora il perdono della Madonna e, negli ultimi istanti, come per miracolo, vede la Vergine venirle incontro e porgerle il figlio che aveva visto e baciato una volta soltanto.

Passionalità estroversa, con infiammati sbocchi nel registro acuto; languore sentimentale, che inzuppa di melodie per gradi congiunti il vecchio recitativo, partecipazione stretta dell’armonia e del timbro strumentale alla coloritura e sottolineatura del discorso vocale; poca varietà nelle forme, che distinguevano l’opera italiana tradizionale; decisa propensione per soggetti in cui il colore locale, regionalistico, procuri storie violente, magari sordide e truci, di ceti sociali molto modesti, questa è Cavalleria.

Nell’opera di Mascagni, l’episodio d’amore e tradimento, con delitto d’onore, viene immerso in pagine corali, religiose e folcloriche, anche i soli attingono a riferimenti  canzonettistici e le romanze da salotto si adagiano sul popolare. Grandi meriti di Mascagni furono di salvare la freschezza dell’insieme, la cantabilità generosa e spontanea, senza allontanarsi dal dramma neppure nei momenti decorativi, e se questi ci sono, con valore autonomo, hanno l’autorità di fare spettacolo. Infatti, come in tutte le opere licenziate da scuole nazionali di fine secolo, la pittura di paesaggio, d’ambiente, è assai curata, sebbene non vi sia di necessità folclore autentico quanto, piuttosto, libere invenzioni e attribuzioni.




L’ITALIAN SAXOPHONE QUARTET per la 49^ stagione Isa

Sabato 9 dicembre ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini

L’Aquila 07 dicembre 2023 – È dedicato al sassofono il prossimo concerto della 49° Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese all’Aquila. Sabato 9 dicembre 2023 alle 18.00 sul palco del Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini si esibirà l’Italian Saxophone Quartet, formato da Federico Mondelci, fondatore della compagine, e da: Julian Brodski al sax contralto, Silvio Rossomando tenore e Michele Paolino al sassofono baritono.

I quattro proporranno un programma vario e molto godibile che spazia dalla musica classica a brani recenti di Morricone, Piovani fino ad arrivare ai Queen. Uno straordinario percorso nella musica grazie alle note del sassofono, ideato da Adolphe Sax nel 1840, strumento capace di abbattere tutti gli steccati tra i generi. Proprio questa sua caratteristica di passare da un genere all’altro ha consentito a Federico Mondelci e al suo Italian Saxophone Quartet di praticare una sorta di incrocio culturale e stilistico di cui il programma proposto è un esempio.

Trascrizioni di lavori concepiti per altri organici sono la celebre Aria di J.S. Bach, la terza delle Sei Sonate a quattro di Gioachino Rossini e l’Adagio di Samuel Barber noto al grande pubblico come colonna sonora per il film Platoon. E proprio questa composizione fa da contrappunto al montaggio di partiture firmate per il grande schermo da Ennio Morricone e Nicola Piovani.

Nasce invece proprio per ensemble di sassofoni la Pequena Czrda di Pedro Iturralde un brano dal carattere gipsy, nello stile popolare ungherese. Celebri e perfettamente calati nelle possibilità espressive del sassofono sono le composizioni di George Gershwin e i celebri Oblivion e Libertango di Astor Piazzolla, autore quest’ultimo di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita. Conclude il programma una esplosiva versione di Bohemian Rhapsody dei mitici Queen.

I PROTAGONISTI L’Italian Saxophone Quartet, fondato da Federico Mondelci, sono particolarmente attenti alla valorizzazione dei repertori del Novecento e contemporaneo. Il quartetto ha ormai ottenuto consensi in concerti tenuti per prestigiose organizzazioni in Europa, Giappone, Stati Uniti, Bermuda, Spagna, Russia, Libano. Si è inoltre distinto vincendo concorsi internazionali di Musica da Camera quali il “Premio Ancona” presieduto da Goffredo Petrassi.

Il gruppo si esibisce come solista a fianco di orchestre sinfoniche e collabora attivamente con compositori contemporanei. Ha inciso per importanti etichette le pagine più significative del repertorio, tra tutti: i CD Delos con composizioni di Iturralde, Piazzolla, Nyman e il recente CD The Italian Way con autori classici e musica da film per l’etichetta giapponese “Da Vinci”.

I BIGLIETTI sono disponibili in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite del circuito. L’acquisto diretto presso il Botteghino dei concerti è possibile a partire dalle ore 16. Si rammenta che per tutto il mese di dicembre è ancora possibile sottoscrivere l’abbonamento per la stagione ISA.




GIUSI POLIDORI E LA SUA ARTE E MODA

Al Sirenetta Beach di Francavilla al Mare

Francavilla al Mare, 7 dicembre 2023. Continua lo sviluppo del progetto Arte e Moda dell’artista francavillese Giusi Polidori. L’idea innovativa che ha avuto l’autrice di accostare i suoi dipinti agli abiti abbinati ad essi sta iniziando a prendere piede.

Dopo aver annunciato che una delle prossime tappe toccherà Roma, nella splendida cornice di Piazza di Spagna,  un’ altra  certezza sarà il locale  “Sirenetta Beach” a Francavilla al mare dei coniugi Fabio e Laura Tatonetti.

A tal proposito, Giusy Polidori ha dichiarato: “il “Sirenetta Beach” è lo stabilimento balneare che frequento ormai da 14 anni, oltre all’amicizia che mi lega ai proprietari, penso che sia il luogo giusto per ciò che voglio proporre, portare le mie opere insieme alle modelle di “Horo di Ely” che indosseranno anche alcuni abiti da me realizzati, il tutto con lo sfondo del mare, penso che sia lo scenario perfetto. Ho già detto – ha continuato l’artista – che ho intenzione di portare Arte e Moda in più luoghi possibili; perciò, poi per una come me che ama il mare, non poteva mancare questo appuntamento.

Sfilare su una passerella che ridà direttamente sul mare – ha commentato Giusy Polidori –  non solo è romantico, ma è anche un omaggio alla mia  città; l’arte va valorizzata, e lo  scenario che si sceglie deve essere un valore aggiunto, sono sicura che sarà un altro bellissimo evento da vedere e da vivere”.




MASTARNEWS24.COM

il nuovo giornale diretto dall’attore, regista, produttore, conduttore e inviato Rai Mirko Mascioli

Sulmona, 7 dicembre 2023. Dentro la veridicità. Si presenta così mastarnews24.com , il nuovo quotidiano online diretto dall’attore, regista, conduttore e inviato del programma Rai “leggerissima estate”, l’affascinante abruzzese  Mirko Mascioli è stato lanciato ufficialmente il 6 dicembre. Una conferenza stampa, organizzata a Roma, Hôtel Des Epoques.

Questa è una testata giornalistica che parlerà principalmente di verità, senza censura, ci teniamo a sottolineare che non prendiamo finanziamenti da nessuno. Ci occuperemo di politica, cronaca, cultura, spettacolo, esteri , economia , salute e via dicendo. Ci sarà spazio per i podcast, che  abbiamo già  fatto una serie di episodi , dal titolo  “i più grandi del cinema e della tv”, che sta riscuotendo un grande successo. È visibile sulla nostra testata anche su Spotify. Ci saranno aggiornamenti in tempo reale sulla borsa. La programmazione televisiva.

È una testata che abbraccia tante tematiche, vogliamo informare ma anche essere dalla parte delle ingiustizie. Vogliamo dare spazio alle cose ingiuste che accadono nella vita, nella quotidianità. Ci saranno varie  rubriche. In conclusione, saranno coinvolti tutti i cittadini, vi starete domandando come?  In che modo?

Ora vi esporrò tutto. Dunque: tutte le persone, potranno segnalarci con foto e video i problemi o qualsiasi cosa che accade nelle varie città o comuni. una sorta di reporter per un giorno. Reitero noi non andremo a censurare nulla. Altresì, abbiamo  il nostro canale whatsapp, M.A. tv su YouTube, il canale Telegram e tanto altro.

Queste sono solo alcune cose, con il tempo ci saranno tante altre novità. In conclusione, sto preparando il mio nuovo film che avrà come tematica sociale la sclerosi multipla. Una persona affetta da malattia non deve essere di impedimento o di discriminazione.

Una battuta da grande showman: da oggi per rimanere informati su tutto mi raccomando c’è mastarnews24.com. Afferma Mascioli.

M. A. Star News 24, dentro la veridicità, all’interno ci sarà l’ufficio stampa, comunicazione e marketing, la produzione cinema e tv e Academy di acting.

Ricordiamo che l’artista in questi giorni, sta riscuotendo un grande successo con il suo film, ispirato a una storia vera di femminicidio, Occhi Azzurri ed  è in concorso in diversi festival nazionali e internazionali. È stato candidato  al David di Donatello 2023 sezione cortometraggio. È uscito nelle sale l’8 marzo scorso è stato proiettato a Los Angeles, prossimamente anche in Canada.

Famoso al pubblico per i programmi tv da protagonista Star Bene Rai 2 (con Livio Beshir, Beppe Convertini, Milena Miconi), leggerissima estate Rai 2 (con Savino Zaba, Valeria Marini, Paolo Vallesi e tanti altri), Switch Style la7d (con Elisabetta Gregoraci), lo spot contro la violenza sulle donne andato in onda sulle tv nazionali (con Daniela Fazzolari) e tanto altro.

Scrive anche per diverse riviste e quotidiani nazionali. Gli Editori di questa nuova testata giornalistica, oltre al famoso attore Mascioli anche la talentuosa Contento ( consulente aziende e commerciale) che sarà la vicedirettrice , responsabile marketing e Ceo. Nella redazione collaborano tanti giornalisti professionisti e volti noti dello spettacolo che l’affascinante e talentuoso artista ha coinvolto.




A ROMA CON DANTE MARIANACCI

Conversazioni sul cinema di Ianieri Edizioni

Roma, 7 dicembre 2023. Venerdì 8 dicembre alle ore 18:30 all’interno della Fiera Nazionale della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi di Roma, presso la Sala Venere (Convention Center La Nuvola, in viale Asia 25) si terrà la presentazione del libro dell’abruzzese Dante Marianacci “Conversazioni sul cinema tra teatro, televisione e letteratura al passaggio del millennio (1980-2020)”, pubblicato dalla casa editrice di Mario Ianieri.

Insieme all’autore del libro interverranno: Angelo Piero Cappello, Direttore generale creatività del Ministero della Cultura; Masolino D’Amico, Critico teatrale, traduttore e giornalista; il regista Stefano Chiantini e l’attrice Giuliana Adezio. Modera la giornalista abruzzese Alessandra Renzetti.

“Conversazioni sul cinema” raccoglie, in ordine cronologico, (partendo dal 1980, da una intervista su Shakespeare con il celebre regista inglese David Giles, e arrivando al 2020, con un ricordo di Federico Fellini nel centenario della nascita), alcuni articoli e una trentina di interviste con personaggi del mondo del cinema, del teatro e della televisione (attori, registi, critici) e “ci permette – come scrive Andrea Lombardinilo che ha curato la Prefazione – di entrare nel laboratorio degli artisti, di scorgerne gli anditi più riposti e le fessure meno rischiarate dai riflettori, ma rappresentano un raffinato saggio di scrittura, in cui la comunicazione assume una connotazione colloquiale per destare l’immediato interesse del lettore”.

“Così – prosegue – l’incanto del cinema e del teatro è il frutto della convergenza di idee, intuizioni, abilità che il coro delle voci raccolte da Marianacci contribuisce a comprendere al di là delle approssimazioni interpretative della cronaca, così in voga al tempo della comunicazione liquida e visuale del nostro tempo.”

Dante Marianacci, già dirigente dell’Area della promozione culturale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, poeta, narratore, saggista e giornalista, ha pubblicato una quarantina di libri. Al cinema ha dedicato molte energie, organizzando, soprattutto in giro per il mondo, ma anche a Pescara, centinaia di incontri, convegni, rassegne, retrospettive, festival, come, a Budapest, il MittelCinemaFest – Festival centro europeo del cinema italiano, da lui fondato nel 2003 e giunto ormai alla sua XXI edizione. Questi, in ordine alfabetico, i personaggi che si incontrano in Conversazioni sul cinema: Alexander ADABAJAN, Giorgio ALBERTAZZI, Edmonda ALDINI, Suso CECCHI D’AMICO, Masolino D’AMICO, Bruno DE MARCHI, Roberto FAENZA, Federico FELLINI, István GAÁL, David GILES, Tonino GUERRA, Wilma LABATE, Anton Giulio MAJANO, Jiři MENZEL, Mario MONICELLI, Franco NERO, Giorgio PROSPERI, Gian Luigi RONDI, Francesco ROSI, Luciano SALCE, Maurizio SCAPARRO, Alberto SORDI, Grażyna SZAPOŁOWSKA, Omar SHARIF, Paolo TAVIANI, Ugo TOGNAZZI, Leopoldo TRIESTE, Carlo VERDONE.




IL MONDO CHE VA la recensione di Walter Capezzali

Sul Bollettino della Deputazione Abruzzese di Storia Patria

L’Aquila, 7 dicembre 2023. Fresco di stampa è l’ultimo numero del Bullettino (2022-2023), l’annuario della Deputazione Abruzzese di Storia Patria giunto al numero 134 dell’intera collezione. L’edizione appena pubblicata reca, tra gli altri interessanti contributi, la recensione di Walter Capezzali – Presidente emerito della Deputazione – al volume Il mondo che va di Goffredo Palmerini (One Group Edizioni), uscito nel novembre 2022. Qui di seguito, con l’autorizzazione di Capezzali, si riporta il testo della recensione. Il volume sarà presentato a Paganica per iniziativa della Pro Loco, presso il Centro Civico, domenica 10 dicembre alle ore 18, con gli interventi di Marta Vivio, presidente della Pro Loco, Francesca Pompa, presidente One Group e dell’Autore.

***

GOFFREDO PALMERINI, Il mondo che va. L’Aquila, One Group edizioni, 2022

“…Questa era un’epoca che non sapeva che farsene degli storici. I social network, le notizie in streaming, l’elaborazione informatica in tempo reale fornivano resoconti analitici più approfonditi e circostanziati, che erano anche più semplici da capire. In un certo senso la storia era finita, almeno in quanto pratica narrativa caratterizzata dall’incertezza… [Egli] aveva persino l’impulso di scrivere una lettera al rettore della sua alma mater per suggerirgli di eliminare il dipartimento di Storia…”.

Il brano che singolarmente si osa proporre in apertura di questa breve recensione è stato tratto dal romanzo di fantascienza di un quarantenne cinese, Chen Quifan, pubblicato nel 2013 e riproposto in Italia da Mondadori nella sua storica collana Urania, prossimo volume della serie inaugurata nel lontano 1952. Il titolo del romanzo, Marea tossica, si riferisce alla prospettiva di un mondo che la fantasia dell’autore immagina per il suo personaggio e per un tempo previsto abbastanza vicino ai nostri.

Chi ha avuto la ventura di leggere questo breve quanto strano preambolo potrebbe legittimamente chiedersi quale sia l’aggancio con la recensione del dodicesimo volume della fortunata serie prodotta negli ultimi anni da Goffredo Palmerini. Ma il recensore ritiene di poter giustificare una tale premessa facendo perno sulla necessità di valutarne la rilevanza proprio considerando quanto accade ai giorni nostri a proposito della storia.

Non si può ignorare il fatto tangibile di una umanità costretta dal progresso a correre, a consumare, a bruciare il presente senza “storicizzarlo”. Il rischio, forse, è quello di non poter permettere agli accadimenti di lasciare una traccia adeguata e significativa. Chi ricorda, ad esempio, come era il suo primo smartphone? Il sottoscritto recensore sicuramente non se lo ricorda, mentre potrebbe descrivervi, e se disponibile smontare e rimontare, la sua prima macchina da scrivere, la gloriosa Lettera 22, che non ha mai smesso di funzionare, anche se nel tempo ha dovuto preferire strumenti portatili migliori, elettrici, elettronici, come il pc sul quale ora sta scrivendo. Quale modello di cellulare verrà stato scelto per affiancarglielo nelle bacheche del New York Hall of Science, dove la piccola portatile di Olivetti forse ancora si conserva?

Goffredo Palmerini è notoriamente un espertissimo utilizzatore di tutte le più avanzate tecnologie in materia di comunicazione e di documentazione. Ma, forse inconsciamente, ritiene ancora necessario affidare il succo del suo operare alla “parola scritta sulla carta”.

Nella già cospicua serie dei suoi volumi ha “fatto memoria” di anni ed anni della nostra contemporaneità. E lo ha sempre fatto, come anche per Il mondo che va, mantenendo all’accaduto il respiro della “diretta”, la testimonianza delle sue registrazioni, la ricchezza dei riferimenti, la funzione di supporto delle immagini, ed anche l’acutezza del suo pensiero indagatore; ma lo fa producendo libri stampati in bello stile tipografico ed editoriale dalla aquilana One Group, quasi rendendosi conto del fatto che sulla carta stampata c’è forse una qualche certezza di conservazione in più rispetto alle parole affidate ad una tecnologia che si autodistrugge non per usura ma per un programmato rapido consumo.

Anche questa volta, Palmerini ha voluto regalarci il nitido ricordo degli eventi dell’anno 2022 slargando dal suo e nostro Abruzzo e lo colloca organicamente nell’ambito dilatato del mondo reale, con la maestria che lo vede significativo ed autorevole testimone anche per l’intreccio fruttuoso delle sue esperienze quotidiane. Possiamo trovarci la ”storia” degli accadimenti che singolarmente si collocano nelle nostre trascorse esperienze (per quest’anno la morte di coetanei come, per chi scrive, Fiorenza, Colacito, Mangolini, e di tanti altri amici con i quali si sono condivise non poche pagine dei nostri tempi, tra i quali, per ulteriore significativo esempio, la grande scrittrice aquilana Anna Ventura); ma anche eventi che ci hanno visti coinvolti in prima persona come la concessione della cittadinanza aquilana al grande Francesco Sabatini. E ancora, con il recupero della stupenda pagina su L’Aquila, città fondata dai suoi futuri abitanti scritta nel 2009 da Marcello Vittorini, illuminato ricordo di un altro benemerito nel decennale della scomparsa.

Per soffermarci ancora un attimo su questi aspetti, è il caso di interrogarci ad esempio sulle due pagine che Goffredo dedica allo stupendo e commosso intervento del Nunzio apostolico Orlando Antonini, concelebrante nella Messa funebre per “Peppe” Santoro, architetto e cittadino benemerito, per ricordarne il profilo esistenziale e morale. L’Autore introduce quelle due pagine con quelle del proprio ricordo dello stesso amato professionista. Quanti altri avevano già fatto tesoro di una nitida traccia di quelle parole?  L’estensore di questo testo deve confessare di averne conservato soltanto un labile ricordo. Grazie quindi a Palmerini per aver “storicizzato” il tutto offrendocene una vivida e meno fuggevole memoria.

Né devono sembrare “fuori tema” le non poche pagine dedicate a ricordare eventi che apparentemente sfiorano soltanto l’ambito regionale. Sono importanti esperienze personali e soprattutto un aggancio con il privilegiato impegno di testimonianza  sulla seminagione di intelletti umani della nostra regione operosi in tutti gli angoli dell’orbe terracqueo; come le molte altre occasioni che anche in queste pagine ricordano l’Abruzzo fuori dell’Abruzzo e quella rete internazionale di contatti, di messaggi e di esperienze che è diventata da tempo la principale vocazione di un testimone attento e sensibile nell’inesauribile campo  della emigrazione.

Si vorrà perdonare il recensore costretto a limitare a pochissimi e forse insufficienti se non casuali esempi i contenuti del libro in esame: i circa mille nomi citati nel relativo indice finale sono un prezioso sussidio per una ulteriore personale ricerca “centrata” secondo gli interessi del lettore; come sono preliminari, autorevoli ed ispirati inviti alla lettura quelli affidati alla sensibilità di Mario Narducci e di Patrizia Tocci che introducono da par loro questo libro.

Il mondo che va è un bel titolo, non è soltanto una stupenda trovata per sintetizzare le oltre 350 pagine di questo testo, ma ne è significativa valutazione. E’ un invito che ci affida la memoria dei nostri tempi, mantenendo tutta intera la verità del “racconto”; e si differenzia decisamente dalla “pratica narrativa caratterizzata nell’incertezza” paventata dal “fantautore” orientale del nostro preambolo. Storicizzare il presente per affidarlo, attendibile e documentato, come… passato del nostro futuro. Così la storia non morirà.

Walter Capezzali




TRA LE SCIENZIATE E GLI SCIENZIATI MIGLIORI AL MONDO

Sono 48 le ricercatrici e i ricercatori della d’Annunzio per la World’s Top 2% Most Influential Scientists, 2023

Chieti, 6 dicembre 2023. Ben 48 tra ricercatrici e ricercatori attivi presso l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara figurano nella prestigiosa classifica dei migliori ricercatori stilata dall’Università di Standford, la “World’s Top 2% Most Influential Scientists”, pubblicata lo scorso ottobre dalla casa editrice olandese Elsevier. I ricercatori presenti in tale classifica rappresentano il 2% degli scienziati di tutto il mondo che hanno maggiore impatto nel proprio campo di ricerca.

La classifica è il risultato di una selezione che ha preso in esame i profili dei ricercatori censiti su “Scopus”, uno dei più importanti database per le pubblicazioni scientifiche, classificandoli in 22 aree scientifiche e 174 sotto-aree. La selezione fornisce annualmente due elenchi, uno relativo alla carriera e uno relativo alle citazioni ricevute nell’ultimo anno solare (in questo caso il 2022). 26 autori e autrici con affiliazione “Ud’A” sono presenti nel primo elenco e 41 nel secondo per l’edizione 2023. Sono complessivamente 48 le ricercatrici ed i ricercatori dell’Università Gabriele d’Annunzio che si sono distinti tra i primi per qualità, impatto e diffusione delle pubblicazioni in ben sei aree scientifiche.

C’è Feliciano Protasi nell’Area della Ricerca Biomedica. In quella della Chimica figurano: Giuseppe Carlucci, Simone Carradori, Francesco Epifano, Marcello Locatelli, Luigi Menghini, Adriano Mollica, Nazareno Re e Azzurra Stefanucci. C’è Enrico Spacone nell’Area dell’Ingegneria. Mentre nella classifica riservata alla Medicina clinica compaiono Laura Bonanni, Christian Celia, Francesco Chiarelli, Francesco Cipollone, Agostino Consoli, Pio Conti, Giovanni Davì, Andrea Delli Pizzi, Francesco D’Antonio, Camillo Di Giulio, Piera Di Martino, Marcello Di Nisio, Gabriella D’Orazi, Nicolantonio D’Orazio, Francesca Diomede, Diego Gazzolo, Maria Adele Giamberardino, Giovanna Iezzi, Loris Riccardo Lopetuso; Felice Lorusso, Salvatore Maurizio Maggiore, Giovanni Martinotti, Leonardo Mastropasqua, Rodolfo Mastropasqua, Arcangelo Merla, Andrea Mezzetti, Michele Paolantonio; Paola Patrignani, Marco Onofrj, Antonio Scarano; Stefano Sensi, Bruna Sinjari, Oriana Trubiani, Leonardo Vecchiet, Luigi Vetrugno, Antonino  Uncini. Nell’Area delle Scienze della Terra c’è Isabella Raffi. Ed in quella delle Tecnologie abilitanti e strategiche c’è infine Fausto Croce.

Questi numeri fanno registrare una tendenza in aumento rispetto all’edizione precedente – sottolinea il professor Wise, Delegato del Rettore alla ricerca – nel 2022, in cinque aree scientifiche erano presenti 44 autori e autrici, di cui 23 nell’elenco relativo alla carriera e 39 nell’elenco relativo alle citazioni ricevute nell’ultimo anno. La presenza della D’Annunzio nella classifica World’s Top 2% Most Influential Scientists – conclude con grande soddisfazione il professor Wise – sta a testimoniare il crescente contributo dei nostri ricercatori alla diffusione della conoscenza scientifica di eccellenza a livello internazionale.

Maurizio Adezio