CALVINO 100 – In cammino sul filo delle montagne

un tour en plein air per l’Italia tra circo contemporaneo e ambientalismo promosso dalla Fondazione Cirko Vertigo. 22 tappe in giro per l’Italia fino al 17 settembre. Appuntamento sabato 22 luglio per celebrare i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino

Sante Marie, 19 luglio 2023. In arrivo sabato 22 luglio alle ore 21 nel suggestivo borgo di Sante Marie (AQ) in Piazza Donadoni l’omaggio a Italo Calvino, con lo spettacolo di circo contemporaneo ‘Calvino 100 – In cammino sul filo delle montagne’. L’orario previsto potrebbe subire variazioni a causa del meteo.

Un tour per l’Italia a vocazione green e ambientalista che proseguirà fino al 17 settembre, promosso dalla Fondazione Cirko Vertigo.

22 le tappe en plein air per lo più localizzate nei comuni montani d’Italia con una giovane compagnia di artisti di circo contemporaneo, per educare le giovani generazioni alla tutela ambientale in omaggio a Italo Calvino, per i 100 anni dalla sua nascita. Il progetto è ideato da Paolo Stratta e curato da Paolo Verri, rispettivamente direttore e presidente di Fondazione Cirko Vertigo, sostenuto come migliore progetto speciale di circo contemporaneo del 2023 dal Ministero della Cultura.

“Il cuore dell’iniziativa sta nell’attivazione delle aree interne del nostro Paese, comunità invisibili che diventano protagoniste, luoghi lontani dai percorsi turistici, il cui valore viene spesso dimenticato e che rischiano di andare perdute – dichiara Paolo Stratta – All’effimero meraviglioso del circo contemporaneo si aggiunge un’attività che genera valore e lascia tracce indelebili, una proposta culturale ampia e visionaria che consegna importanti semi per le giovani generazioni”.

Calvino 100, promuove lo sviluppo del territorio e della eco sostenibilità usando la cultura, lo spettacolo e l’arte del circo contemporaneo in modo quanto mai attuale. Un progetto all’insegna della rigenerazione territoriale, della tutela dell’ambiente e della biodiversità, attento alla promozione di quei luoghi, spesso lontani dalle mete turistiche e dall’offerta culturale, che ospiteranno le 22 tappe del tour che coinvolgerà l’intera penisola, dalla Sicilia al Piemonte per concludersi in Sardegna.

La compagnia Collettivo 6tu intende esplorare l’universo artistico e creativo di Italo Calvino partendo dalla lettura dei suoi saggi e romanzi, unendo e concatenando storie diverse ma accomunate tra loro. Gli artisti Emmanuel Caro, Sara Frediani, Rachele Grassi, Alessandro Campion e Carlos Rodrigo Parra Zavala raccontano con il linguaggio e la grammatica circense diverse sfumature, tradotte in gesti atletici e attitudini dei personaggi, che caratterizzano le principali visioni del mondo che troviamo negli scritti di Calvino. Come lo scrittore ha allargato i confini della letteratura rompendo gli schemi tradizionali e aprendosi a esperienze innovative, così il Collettivo 6tu trasporta lo spettatore in mondi immaginifici nei quali possa sentirsi protagonista e liberare la sua immaginazione.

Il linguaggio del circo contemporaneo è il trait d’union per avvicinare il pubblico all’ambientalismo attraverso l’universo creativo di Italo Calvino e l’attenzione all’ecologia, tema presente in molte delle sue opere.

All’interno dello spettacolo prendono vita diverse discipline circensi e riadattamenti della giocoleria in uno scenario che vuole richiamare l’ambivalenza tra cielo e terra, temi molto vividi tra le pagine di Calvino soprattutto nelle Cosmicomiche. Il Collettivo si ispira alla struttura del romanzo Se una notte d’inverno un viaggiatore, libro composto da undici incipit di ipotetici romanzi, dieci dei quali sono inseriti all’interno di una cornice. La storia della cornice, che si sviluppa parallelamente alla lettura dei diversi incipit, racconta una storia d’amore a cui segue uno schema narrativo tradizionale.

Il finale dello spettacolo è legato, invece, alla Memoria, per diffondere consapevolezza e lasciare un segno nello spettatore.

Tappa dopo tappa, il tour consegnerà una targa alla comunità locale contenente alcune sementi, scelte luogo per luogo a sottolineare Il legame di Calvino con la botanica in collaborazione con DISAFA, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Inoltre, il Collettivo 6tu, coinvolto nel tour, si doterà di dispositivi per ricaricare le batterie dell’impianto audio e luci usati per lo spettacolo, che consentirà agli artisti e acrobati di trasformare anche la propria attività di allenamento quotidiano in energia utile, rinnovabile e a impatto zero.

Grazie ad Asja, società leader nell’energia rinnovabile, il tour Calvino 100 sarà a emissioni zero. Negli ultimi due anni Asja, Con la sua piattaforma, CO2 reduction, ha effettuato annullamenti di CO2 per oltre 20.000 tonnellate.

Il tour attraverserà l’Italia, da luglio a settembre, dalla prima tappa in Sicilia a Zafferana Etnea, per poi spostarsi in Puglia a Bitonto e a Aradeo, in Basilicata, a Matera. La compagnia si sposterà poi in Campania ad Aquara, nella suggestiva Valle del Calore. Il Lazio sarà ospite di ben due tappe ad Antrodoco, in provincia di Rieti e nel cuore della capitale, a Villa Torlonia. Anche il Molise verrà toccato con la tappa di Capracotta, una delle cime più alte dell’Appennino. In Abruzzo le rappresentazioni saranno a Sante Marie, nella riserva naturale delle grotte della Luppa.

Le Marche saranno toccate con la tappa di Serra de’ Conti mentre l’Umbria con Fossato di Vico. Sarà poi la volta della Toscana e delle Alpi Apuane con Fosdinovo e dell’Emilia-Romagna, con due tappe, a Berceto e a Compiano.Il tour si spingerà poi ai confini settentrionali del nostro Paese a Tirano, in provincia di Sondrio e a Pontebba in quella di Udine. Anche il Piemonte ospiterà Fili Invisibili presso il Forte di Fenestrelle e a Oulx, in provincia di Torino. Il percorso si concluderà a settembre in Sardegna, prima a Genoni sulle pendici del colle vulcanico Santu Antine nella provincia del Sud Sardegna, poi a Cagliari, tappa conclusiva della tournée, presso l’Orto botanico il 17 settembre.

CALVINO 100 – IN CAMMINO SUL FILO DELLE MONTAGNE

È un progetto di Fondazione Cirko Vertigo 

Con il contributo di MIC 

In collaborazione con UNCEM – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, DISAFA – Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, IED – Istituto Europeo di Design

Con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie

In partnership con AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo, Federvivo, A.C.C.I. – Associazione Circo Contemporaneo Italia, FEDEC – Fédération européenne des écoles de cirqueprofessionnelles, centro di produzione blucinQue/Nice, CeDAC – Circuito Multidisciplinare Spettacolo dal vivo in Sardegna  

Con la partecipazione di Collettivo 6tu

Sponsor del progetto Play Juggling, Fresia Alluminio, Asja Ambiente Italia Spa e Scuole Tecniche San Carlo




ESTARTE MAGLIANESE 2023 Fontamara

Magliano de’ Marsi, 19 luglio 2023. 22 luglio alle ore 21:30 grande evento del Teatro Lanciavicchio, inserito nel cartellone degli eventi estivi ESTARTE MAGLIANESE 2023: Fontamara.

La splendida cornice di Piazza San Domenico ospiterà cinque attori che daranno voce a un mondo, a un paese, ai suoi abitanti e pure ai loro carnefici; racconteranno, quasi fosse un’opera sinfonica a più voci, la storia di Fontamara.  




IL SOGNO DIVENTA FUTURO 120 anni BCC Abruzzi e Molise

Domani sera ad Atessa proiezione del corto

Atessa, 19 luglio 2023. Sarà proiettato domani sera, 20 luglio, alle 21, all’Auditorium Italia ad Atessa,  IL SOGNO DIVENTA FUTURO, cortometraggio che è un progetto cinematografico di Moscacieca Produzioni realizzato per la BCC Abruzzi e Molise.

Il corto, con un’accurata e fedele ricostruzione storica, racconta le origini della banca nata dall’intuizione e dalla perseveranza di don Epimenio Giannico, illuminato sacerdote della città di Atessa.

Il film, scritto e diretto da Tonino di Ciocco e Andrea Cacciavillani, è ambientato nel 1903 (anno di fondazione della BCC)  e vede la partecipazione di oltre 40 comparse in costume ed una troupe con più di 25 professionisti.

La BCC Abruzzi e Molise, per celebrare i 120 anni dalla sua fondazione, ha voluto inserire nell’ambito delle iniziative  la realizzazione del lavoro, che evidenzia il coraggio del sacerdote nel dare vita alla “Cassa Rurale Cattolica Depositi e Prestiti San Francesco d’Assisi in Atessa”.

L’intuizione di Don Epimenio, interpretato dal bravissimo attore Salvatore Catanese, è ancora attuale ai nostri giorni, dato che i valori  di “mutualità, solidarietà e cooperazione” rappresentano i pilastri dell’agire quotidiano della BCC Abruzzi e Molise a sostegno del territorio.

Saranno presenti, oltre all’attore e ai registi/autori, anche parte del cast e della troupe. Durante la serata saranno proiettati anche  brevi trailer delle precedenti produzioni di Moscacieca,  realizzati con il  supporto della BCC.




PRIMI NOVE LAUREATI in Ricerca sociale, Politiche della sicurezza e criminalità

Alla d’Annunzio il primo Corso interclasse in Italia nell’ambito socio-politologico. Campus – Aula magna di Lettere oggi pomeriggio alle ore 15:00

Chieti, 19 luglio 2023. Sarà presente anche il Magnifico Rettore, Liborio Stuppia, alla cerimonia di laurea del Corso di Studi Magistrale in “Ricerca sociale, politiche della sicurezza e criminalità”.

La solenne cerimonia si terrà domani, mercoledì 19 luglio 2023, alle ore 15:00, nell’Aula Magna di Lettere, nel campus universitario di Chieti e vedrà la conclusione del percorso di studio di 9 studenti di un corso che, aperto due anni fa, conta ora circa 270 iscritti in totale. Si tratta della prima laurea interclasse in Italia tra Sociologia e ricerca sociale e Scienze della politica ed è stata attivata presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, diretto dal professor Fabrizio Fornari.

A questo pionieristico corso di laurea magistrale che domani vedrà i suoi primi laureati, già dallo scorso anno la d’Annunzio ha aggiunto nella propria offerta formativa l’istituzione del un nuovo dottorato in Social Sciences, che già inizia a conseguire i primi importanti risultati scientifici per i giovani dottorandi.

Lo studio della società complessa contemporanea e le esigenze di sicurezza da essa provenienti – spiega il Presidente del corso di laurea magistrale in Ricerca sociale, politiche della sicurezza e criminalità, professor Michele Cascavilla – ci hanno portato a istituire una nuova laurea magistrale interclasse che, se da un lato completa la nostra offerta formativa della triennale in “Sociologia e criminologia”, da un altro lato offre ai nostri studenti la possibilità di scegliere se  laurearsi nella classe di laurea in LM-88 o LM-62. È una proposta unica in Italia ed è forte di ormai circa 10 anni di crescita degli immatricolati nei nostri corsi di laurea volti allo studio del crimine nella società.




ROSETO OPERA PRIMA il concorso cinematografico

Daniele Pecci e Davide Gentile protagonisti della prima serata

Roseto degli Abruzzi, 19 luglio 2023 – Si alza il sipario, domani, sulla 24esima edizione di Roseto Opera Prima. Il concorso dedicato alle opere prime di lungometraggio si svolge, anche quest’anno, presso la Villa comunale di Roseto degli Abruzzi ed è organizzato e promosso dall’associazione Sulmonacinema Aps, in collaborazione con Meta Aps e con il contributo e la collaborazione del Comune di Roseto.

Molti gli ospiti del panorama cinematografico italiano che hanno confermato la loro partecipazione all’edizione 2023 del Festival, condotto dal giovane critico cinematografico Davide Stanzione e dall’attrice Antonella Carone nella serata finale. Non solo proiezioni cinematografiche ma anche momenti di incontro e di approfondimento culturale avranno ampio spazio all’interno della ventisettesima edizione del “Roseto Opera Prima”.

Il programma di mercoledì 19 luglio:

Ore 18:30 – 19:30: Presentazione del libro di Piercesare Stagni Il Cinema forte e gentile. I film girati in Abruzzo, le trame, i luoghi e gli aneddoti Vol. II edito da Arkhé.

Ore 21:00 – 21:30: Primo appuntamento con il format Scena prima – Storie di esordi. Incontro con l’attore Daniele Pecci. Modera il critico cinematografico Davide Stanzione.

Ore 21:30 – 23:30: Proiezione del film in concorso Denti da squalo di Davide Gentile.

Ore 23:30 – 24:00: Dibattito con il pubblico alla presenza dello sceneggiatore Valerio Cilio.

Per la partecipazione alle tre giornate di proiezione per i film in concorso è previsto l’acquisto di un simbolico biglietto di € 4,00. Sarà inoltre possibile sottoscrivere un miniabbonamento alle tre serate di proiezione cinematografica al costo di € 10,00. La serata di premiazione del 22 luglio è ad ingresso gratuito. Ciaotickets prevede (solo per la vendita online) un aggio di 1 euro sull’acquisto del biglietto.

La partecipazione agli eventi pomeridiani è gratuita.




IN CERAMICA AL MAXXI L’AQUILA con opere di Garutti, Levini, Spaziani, Lim e Sabatini

Opening Giovedì 20 luglio

>Ore 17.30 Tavola rotonda Concetto e Materia con Felice Levini, Donatella Spaziani, Gino Sabatini Odoardi, Mario Pieroni, Dora Stiefelmeier, Alessandro Cocchieri

>Ore 19 Visita guidata con artisti e curatore

CONTINUANO GLI EVENTI

>Giovedì 20 luglio, ore 21. Corte Palazzo Ardinghelli | Cinema | Le quattro volte di M.Frammartino

>Sabato 22 luglio ore 19.30. Piazza Santa Maria Paganica | Musica | Modern Ensemble Casella

L’Aquila, 19 luglio 2023 – Sarà questa una settimana particolarmente ricca di appuntamenti al MAXXI L’Aquila. Agli, ormai, consueti appuntamenti del giovedì con il cinema nella corte di Palazzo Ardinghelli e del sabato con i concerti al tramonto del Conservatorio “A. Casella” in Piazza Santa Maria Paganica, si aggiunge giovedì 20 l’opening di In Ceramica, un focus curato da Alessandro Cocchieri, con opere di Alberto Garutti, Felice Levini, Donatella Spaziani, H. H. Lim e Gino Sabatini Odoardi, ospitato nella Project room del museo fino al 3 settembre 2023.

Nella giornata di opening, giovedì 20 luglio, è in programma alle 17.30 la tavola rotonda Concetto e Materia. Introdotti da Alessandro Cocchieri, gli artisti Felice Levini, Donatella Spaziani e Gino Sabatini Odoardi, ai quali si aggiungono i colleghi Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier, presentano i propri lavori esposti. Sarà anche il momento di un confronto sull’approccio alla materia ceramica e di una riflessione sulla necessità di una rete di realtà italiane attive nella lavorazione di questo materiale.

Alle 19 inaugurazione con visita guidata dal curatore e dagli artisti presenti.

In Ceramica propone una riflessione sull’utilizzo della ceramica come media nell’espressione artistica contemporanea e ne analizza l’approccio da parte di artisti contemporanei che normalmente esprimono la loro poetica utilizzando altri mezzi e materiali. Il focus nasce, con la collaborazione del MAXXI L’Aquila, da un progetto corale ideato da Chini Museo e Contemporary, Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea OdV, Fondazione No Man’s Land e il Museo Acerbo delle ceramiche di Castelli, che grazie all’apporto di grandi nomi dell’arte contemporanea, lavorano da alcuni anni alla promozione della ceramica, materiale tornato oggi molto in voga come spiega Alessandro Cocchieri, curatore della mostra che dice: “La ceramica non riveste più il solo status di arte minore e decorativa, è il momento di affrontare una profonda analisi sul perché sia sempre più frequente l’utilizzo di questa materia come media e traduzione plastica e visiva di un linguaggio artistico e concettuale prima che contemporaneo. Con questo progetto tentiamo di dare alcune risposte attraverso l’analisi dei lavori in mostra, gettando altresì le basi per un approccio critico in riferimento a questo crescente fenomeno”.

EVENTI DI ESTATE AL MAXXI

Dopo l’opening di In Ceramica, la Corte ospita alle 21 il quarto appuntamento della rassegna curata da L’Aquila Film Festival, con la proiezione di Le quattro volte di Michelangelo Frammartino (ingresso gratuito con prenotazione online: maxxilaquila.art/evento/le-quattro-volte/). Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes del 2010 e Nastro d’argento speciale “per il realismo poetico e le emozioni di un film sorprendente”, la pellicola propone una visione poetica sui cicli della vita e della natura, sulle tradizioni dimenticate di un luogo senza tempo: un paese calabrese abbarbicato su alte colline da cui si scorge il mar Ionio, e in cui le pietre hanno il potere di cambiare gli eventi e le capre si soffermano a contemplare il cielo. Un film di fantascienza senza effetti speciali, che accompagna lo spettatore in un mondo sconosciuto e magico, alla scoperta del segreto di quattro vite misteriosamente intrecciate l’una nell’altra. La proiezione verrà introdotta da Federico Vittorini, Direttore artistico dell’Aquila Film Festival, in collegamento video con il regista.

Sabato 22 luglio alle 19.30 ultimo appuntamento musicale in Piazza Santa Maria Paganica con le proposte del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” che per l’occasione presenta il Modern Ensemble Casella formato dalla cantante Giada Cartone, dal bassista Giacomo Chiaretti, dal chitarrista Giuseppe Cistola e da Marco Fiorenza alla batteria. Il gruppo, nato tra le aule, propone brani jazz moderni e contemporanei, con incursioni dalla musica brasiliana e r’n’b, da Herbie Hancock a Milton Nascimento. Ampi spazi e ritmica creano un dualismo che dialoga con l’attenzione al suono.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.




IL POP LATINO DI RICKY MARTIN incontra la bacchetta di Jacopo Sipari

Tirana, piazza “Skënderbej” Albania giovedì 20 luglio ore 21:30

La star internazionale sarà protagonista giovedì 20 luglio a Tirana con l’orchestra del teatro dell’opera, quali ambasciatori di un coinvolgente crossover

Tirana, 18 luglio 2023. La piazza “Skënderbej” di Tirana, giovedì 20 luglio, alle ore 21,30, sarà travolta da una vera e propria onda latina, quando i riflettori si accenderanno sulla Orchestra del Teatro dell’ Opera diretta dal M° Jacopo Sipari di Pescasseroli che avrà quale special guest la star internazionale Ricky Martin, oltre che in orchestra l’arpista salernitana Antonietta Lamberti, sua allieva. Attese oltre diecimila persone per questa notte d’estate, patrocinata dal Comune di Tirana, dal Ministero della Cultura d’Albania e dalla Kudadr Events. In questa versione grandiosa con l’orchestra, si ripercorrerà la storia artistica e musicale di Ricky Martin, attraverso “Vuelve”, fino ad arrivare al singolo “She bangs”.

Un percorso  attraverso celebri song che lo hanno portato al successo e che si caratterizzano di pop ballabili e coinvolgenti, ritmi caraibici, radici musicali di questi brani strutturati per raccogliere energia, per comunicarla, “dividerla” e restituirla collettiva, attraverso la danza, una musica che non separa mai il divertimento e l’ “impegno”, anche quando è apparentemente priva di significati, fonte di schegge, susseguentisi come riverberi, attraverso la creazione di figure ritmiche, speziate di esotismo.

Tra ballate romantiche come “Volveras”, brani in cui Martin e l’orchestra incastoneranno sonorità eleganti e ricercate, rendendole attuali attraverso mescolanze con generi sulla cresta dell’onda, la scaletta non potrà non chiudersi con “Maria”, “La bomba”, o “Livin’ la vita loca”, e naturalmente l’attesissima “Cup of Life”, che evidenzieranno le doti di Martin, dal punto di vista del carisma e della spettacolarità.

“Ciò che insieme al M° Jacopo Sipari di Pescasseroli – ha dichiarato la violinista Abigeila Voshtina, soprintendente dei Teatri Kombetar i Operas, Baletit dhe Ansamblit Popullor di Tirana – vogliamo donare al nostro pubblico è l’originalità dell’immagine di un teatro che non obbedisca ad un canone esistente, divenendo, così una sua semplice estensione, ma che sia pronto a riconfigurare canoni e premesse posti negli anni allargando gli orizzonti di musicisti e pubblico”.

“Per me è un grande onore – ha continuato il M° Jacopo Sipari di Pescasseroli – avere l’occasione di incontrare tra le note una pop star internazionale amata in tutto il mondo, quale è Ricky Martin. Nel corso della mia carriera ho lavorato con diverse stelle della musica leggera da Anastasja a Amij Stuart a Noemi, ma con Ricky Martin sarà diverso, poiché con la mia orchestra e sono felice di poter affrontare con i miei strumentisti di Tirana questa nuova sfida, ci caleremo in un crossover  molto particolare legato da quella particolare spezia esotica nell’arrangiamento per sostenere il linguaggio creativo del solista, il cui fascino è in quello sbilanciamento in avanti con una “forward intention” di accenti e fraseggi, frutto di una miscela esplosiva di spunti molto accattivanti”.

Biografie

Ricky Martin, nome d’arte di Enrique Martín Morales, è un cantante portoricano, tra i massimi esponenti mondiali del pop latino. Nato a San Juan il 24 dicembre 1971, la sua carriera inizia da giovanissimo dopo aver preso lezioni di canto e recitazione. Nel 1982 tenta di entrare nei Menudo, boy band latina composta da giovanissimi, ma viene scartato perché ritenuto troppo giovane e troppo basso.

Ci riprova due anni dopo e viene preso. Passa cinque anni tra successo, viaggi, concerti, e nel 1989 lascia il gruppo per intraprendere la carriera solista. Recita in due importanti telenovelas, tra cui General Hospital. Nel 1991 firma un contratto con la Sony e pubblica un album che porta il suo nome Ricky Martin, nel 1993 pubblica Me Amarás. Nel 1998 pubblica Vuelve contenente la hit La Copa De La Vida, o The Cup Of Life nella versione inglese, inno dei mondiali di calcio. Nel 1999 partecipa ai Grammy portando un’esibizione che anima la platea facendogli ottenere una “standing ovation”, e vince un premio per il miglior disco pop latino.

Anticipato da Livin la vida loca, nello stesso anno pubblica Ricky Martin, suo primo album in inglese, diventa un fenomeno mondiale e vende più di 20 milioni di copie, dando il via all’invasione latina; Enrique Iglesias, Jennifer Lopez e Shakira sono alcuni nomi. Dal 2004 si impegna nel sociale e fonda la Ricky Martin Foundation, da cui nasce il progetto People for children con lo scopo di combattere lo sfruttamento minorile.L’anno seguente pubblica l’album “Life”. Alla fine del 2006 pubblica “Ricky Martin – MTV Unplugged”, nel 2007 duetta con Eros Ramazzotti nel brano “Non siamo soli”.

Alla fine dello stesso anno pubblica cd e dvd dal titolo “Ricky Martin Live Black and White tour 2007”.Il suo album successivo si intitola “Musica+Alma+Sexo” ed esce all’inizio del 2011.Nella primavera 2012, torna a recitare a New York, nel famoso teatro di Broadway nel ruolo di Che Guevara nel nuovo revival del musical Evita. Il 22 aprile 2014 esce Vida, il video ufficiale del singolo di Ricky Martin girato sulle spiagge del Brasile. Nel 2015 è la volta di un nuovo disco: “A quien quiera escuchar”.

Jacopo Sipari di Pescasseroli: Laureatosi con Marco Angius con il massimo dei voti e lode in direzione d’orchestra, composizione e direzione di coro presso il conservatorio di Trieste, diplomato anche in canto lirico presso il conservatorio dell’Aquila, a cui accoppia saperi classici, essendo avvocato della Sacra Rota, con un dottorato in diritto penale e uno in lingua latina medievale e comunica in quattro lingue. E’attualmente il nuovo direttore artistico del teatro dell’Opera di Tirana, direttore artistico del Festival di Tagliacozzo, direttore principale del Teatro dell’opera di Varna e direttore musicale di Sacrum Festival e da settembre sarà anche direttore musicale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, nonché docente di formazione orchestrale presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno.




ALICE NEL PAESE DEL TEATRO. Al via il 3 agosto

Progetto di Teatro per l’infanzia e la gioventù, spettacoli e laboratori teatrali per ragazzi al Giardino Teatro dei Piccoli 3 – 9 agosto 2023
Pescasseroli, 18 luglio 2023. Alice nel paese del teatro è un festival di teatro per ragazzi promosso dal Comune di Pescasseroli e dalla Pro Loco di Pescasseroli in collaborazione con la Cooperativa Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo, con il sostegno della Regione Abruzzo. L’appuntamento sarà una delle tappe del Festival Internazionale “Marameo che quest’anno coinvolgerà, oltre Pescasseroli, anche le Marche, Lazio, la Puglia, la Calabria.

Il FESTIVAL Alice nel paese del teatro nasce per promuovere un’intensa e significativa attività di programmazione di spettacoli teatrali di qualità e laboratori rivolti al mondo dell’infanzia e della gioventù.

Un Festival estivo come fucina di attività espressiva degli artisti tesa anche alla riqualificazione e animazione del centro storico di Pescasseroli. Un evento fatto di tanti eventi che si rincorrono e si intrecciano sul filo della magia dello spettacolo, del sogno, del ritrovare sé stessi per perdersi in un mare di emozioni e sensazioni come fa “Alice in un affascinante viaggio nel paese del teatro”.

“Alice nel paese del teatro” vuole essere l’occasione per scoprire come tutti noi somigliamo a quella bambina speciale che è speciale perché è un po’ come tutti noi… che ha imparato a diventare piccola e grande, che ha imparato ad accettare la sua trasformazione, che ha conosciuto la sua innocenza attraverso l’esperienza, che ha incontrato personaggi incredibili che le hanno fatto scoprire sé stessa. Laboratori, spettacoli, racconti, giochi, danze, canti sono gli elementi che compongono il girotondo in cui saranno coinvolti i bambini e adulti.

Accanto alla visione degli spettacoli consideriamo comunque fondamentale un coinvolgimento più diretto e partecipe dei ragazzi. Presentiamo quindi anche una proposta di Laboratori Teatrali con l’intento di avvicinare i ragazzi interessati alle specifiche tecniche del linguaggio teatrale, ai codici e ai simboli di un’arte che affonda le sue radici nella storia dell’uomo.

Il filo conduttore del FESTIVAL “Alice nel paese del teatro” a Pescasseroli, sarà è lo spettacolo teatrale per ragazzi come strumento di crescita e di sviluppo della creatività che deriva dal rapporto tra gli artisti delle compagnie teatrali, il giovane pubblico e gli adulti, genitori o educatori. Per questo abbiamo voluto presentare un progetto in cui le compagnie, presentino anche linguaggi diversi: il teatro di figura, il teatro musicale, l’utilizzo di oggetti e di tecniche diverse; permettendo così al pubblico di incontrare spettacoli
di diverse poetiche e gusti, di punti di vista diversi riguardo le pedagogie teatrali. attraverso la visione degli spettacoli si vuole stimolare il senso critico e la conoscenza nei confronti di ciò che la società esprime e trasmette. Gli spettacoli proposti saranno produzioni di Compagnie del settore, provenienti da tutta Italia, realizzando un confronto trasversale tra metodologie già sperimentate ed altre di recente ideazione.

Una componente fondamentale del Festival sarà rappresentata dai  LABORATORI:

Il Laboratorio di Arti Sceniche: “ALICE” E- STATE IN SCENA Laboratorio Teatrale estivo a cura degli animatori dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione della cooperativa Fantacadabra.

Il laboratorio teatrale “ALICE E- STATE IN SCENA” è aperto a tutti coloro che desiderano un primo approccio al mondo della recitazione o che siano semplicemente curiosi di imparare cosa significa stare sulla scena per favorire la creatività, l’autostima individuale, aumentare la consapevolezza delle proprie qualità motorie, gestuali, relazionali, sviluppare la fantasia incentivando gli aspetti ludici legati agli strumenti dell’espressività, sviluppare l’ascolto.

Un laboratorio estivo per scoprire, conoscere e vivere il teatro in tutti i suoi aspetti partendo dal gioco per diventare attori, scenografi, autori e costumisti, scoprendo questo mondo sia sul palco che dietro le quinte.
Il laboratorio sarà articolato su FASCIA DI ETÀ e si terrà tutti i giorni dal 3 al 9 agosto dalle ore 15.30 alle 17.30.

E infine, il 9 agosto alle ore 18 “CIRCO MATTO – Bambini in Festa”. Al termine dei laboratori, i gruppi di ragazzi coinvolti, faranno confluire tutto il loro lavoro all’interno di un unico evento non solo teatrale da
allestire all’interno del centro storico. Sarà uno spazio espressivo in cui giocare con il corpo e la voce, cercare il personaggio teatrale e dargli vita attraverso il “faccio finta che…”, affinare la percezione attraverso le attività sensoriali, stimolare l’ascolto attivo attraverso la fiaba e il racconto e tanto altro ancora…

Una festa teatrale, in cui i ragazzi coinvolti nel laboratorio presenteranno le loro produzioni spettacolari e artistiche, una festa, dove predisporre spazi attrezzati per mostre e installazioni, dove incontrarsi e stare insieme, bambini e adulti, nel segno della creatività. Bambini in Festa sarà anche l’occasione per sperimentare, a cura della cooperativa FANTACADABRA e dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione uno spazio di esplorazione creativa in cui i bambini, giocando, possano contattare le
proprie risorse espressive e sperimentarle.

FESTIVAL
“Alice nel paese del teatro”
Un Festival di spettacoli e laboratori teatrali per ragazzi
Pescasseroli – Giardino Teatro dei Piccoli
3 – 9 agosto 2023

Progetto di Teatro per l’infanzia e la gioventù – Un Festival di Teatro all’aperto di teatro. – 6 giorni di
programmazione con sei spettacoli e sei letture animate, ogni giorno verranno presentati una lettura animata e uno spettacolo per i ragazzi e le famiglie; prima di ogni spettacolo, alle 17.30, “SPAZIO INCONTRI”, Incontro con gli attori e gli artisti delle compagnie ospiti

3 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia I Guardiani dell’Oca – TSA “L’ISOLA DEI PIRATI”

4 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Brucaliffo – TSA “CON GLI OCCHI DI UN CLOWN”

5 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Fantacadabra – TSA “IL RIFUGIO SEGRETO”

6 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Florian Metateatro “LA BELLA ADDORMENTATA”

7 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Teatrabile – TSA “LA STORIA DI BARBABLU”

8 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Fantacadabra – TSA “PREZZEMOLINA”

9 AGOSTO ORE 18.30
“CIRCOMATTO”
Bambini in festa
“SPAZIO INCONTRI”

Prima di ogni spettacolo, alle 17.30 Incontro con gli attori e gli artisti delle compagnie ospiti

Un’occasione unica per incontrare e conoscere da vicino gli artisti ospiti del Festival. Ogni giorno, alle 17.30, presso lo spazio “Incontri”, dove prima dello spettacolo, musicisti, attori e registi, intervistati dagli allievi del laboratorio teatrale, si racconteranno approfondendo, insieme agli spettatori, aspetti personali, artistici e
tecnici degli spettacoli di cui sono protagonisti.

SCHEDE SPETTACOLI

3 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia I Guardiani dell’Oca – TSA “L’ISOLA DEI PIRATI”
con Tiziano Feola, Giuseppe De Simone, Zenone Benedetto
pupazzi Ada Mirabassi
luci Carlo Menè
scenografia Albert Van Hengel
costruzioni meccaniche Filippo Iezzi
testo e regia Zenone Benedetto
L’ISOLA DEI PIRATI continua la nostra navigazione nel mare magnum della
narrazione fantastica. L’isola dei Pirati, propone un viaggio cappa e
spade nei luoghi comuni della pirateria di fine settecento, ma
soprattutto propone una ulteriore visione sulla capacità di
affabulazione che il teatro di figura sa mettere in campo
nell’evoluzione di una storia, nell’evoluzione del linguaggio teatrale
tout-court. Attori e Pupazzi, in questo allestimento, contribuiscono al
divenire narrativo, sempre profondamente colti nella ricerca di un
equilibro d’uso, e quindi di relazione, difficile ma non impossibile,
tra ciò che è vero, l’attore, e ciò che vero non è, la figura. Pupazzi e
sagome, non diverranno mai solo pretesto estetico al divenire narrativo,
ma sorprendente mezzo che consente all’attore di accompagnare il
pubblico verso una: ”volontaria sospensione dell’incredulità”.

4 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Brucaliffo – TSA “CON GLI OCCHI DI UN CLOWN”
con Cecilia Cruciani,
regia di Emilio Ajovalasit, scena di Valentina Pastorino.
Un viaggio nel mondo di un clown, dove le differenze sono risorse, dove
l’incontro con l’altro è una occasione da non perdere per divertirsi e
per essere insieme lo spettacolo più bello del mondo. Ognuno trova il
proprio posto: la donna cannone e il nano, il padrone del circo e il
venditore di zucchero filato, l’acrobata russo e la contorsionista
cinese, il poetico trapezista e l’uomo forzuto. Nello spettacolo Cecilia
Cruciani porta in scena il suo personaggio clown, “Szip” e racconta la
storia di tutti coloro che vogliono vivere in un mondo a colori. In
questo spazio protetto il bambino e l’adulto potranno fare esperienza di
emozioni importanti e scoprire con meraviglia di essere parte di un
grande girotondo. Basta tendere la mano. Lo spettacolo utilizza tecniche
di clownerie, piccole magie comiche, animazione di pupazzi e strane
danze a tre gambe

5 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Fantacadabra – TSA “IL RIFUGIO SEGRETO”
con Cecilia Cruciani e Laura Tiberi,
scene e costumi Santo Cicco, Antonella Di Camillo,
musiche di Paolo Capodacqua.
Ideazione e regia di Mario Fracassi,

Due amiche si ritrovano, per caso, dopo molti anni, dentro il loro
rifugio segreto. Ora sono due ragazze grandi e si raccontano di quando
erano bambine. “Scene di vita quotidiana tra bambini che dialogano sulle
cose del mondo, le storie dei bambini sono tratte da discorsi fatti da
bambini e bambine, che abbiamo raccolto. L’idea ci è venuta osservando
direttamente i bambini durante questi difficili anni. Osservando giorno
dopo giorno i nostri figli, i loro amici e i nostri giovanissimi
allievi, annotando le loro uscite più buffe. Così è nata l’idea di
sviluppare un progetto drammaturgico proprio a partire dalle piccole
storie dei bambini, piccolissime, piene di stupore, di meraviglia, di
battute serie e spiritose, degli inevitabili perché con i quali i
bambini guardano il mondo intorno a loro. I dialoghi sono organizzati
intorno a diversi temi, dai più classici come le domande sul gioco,
sull’amore, sul vento, la neve, i disegni, la scuola. per arrivare a
interrogarsi sulla felicità e la paura della morte. E così dall’ansia di
crescere accompagnata dal parallelo desiderio, invece, di rimanere per
sempre piccoli, dal compagno di scuola con la faccia così, alla famiglia
allargata, anche l’attualità che emerge da questi dialoghi tra due
bambine sveglie, curiose, sensibili e sicuramente molto spiritose. Una
occasione per interrogarci in torno al “mondo dei bambini” per “come
appare” e per come si volesse “che fosse”

6 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Florian Metateatro “LA BELLA ADDORMENTATA”
FLORIAN METATEATRO (Pescara)
LA BELLA ADDORMENTATA
liberamente ispirata alle fiabe di Perrault e Grimm
con Alessio Tessitore e Serena Di Gregorio
drammaturgia Mario Fracassi, Flavia Valoppi, Alessio Tessitore
regia di Mario Fracassi
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e di figura
Un desiderio profondo anima la storia dei due sovrani tristi: avere un
figlio. Proveranno di tutto e la corte si animerà di stravaganti figure
con fantasiose soluzioni. Dopo l’astrologo di corte, il cuoco, la dama,
il maniscalco, finalmente qualcosa avverrà e il loro desiderio sarà
esaudito. Una bambina di nome Rosaspina crescerà a corte, tra le mille
attenzioni dei novelli genitori, ma qualcosa dovrà ancora accadere, un
pericolo che minaccerà la loro felicità. Lo spettacolo, in tournée da
vari anni, ha affascinato i bambini di tutta Italia attraverso l’unione
della componente popolare dei pupazzi e la sperimentazione dei linguaggi
espressivi del corpo e della voce, in un tourbillon di personaggi, voci,
costumi che mandano avanti il racconto con leggerezza.

7 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Teatrabile – TSA “LA STORIA DI BARBABLU”
con Alessandra Tarquini, Michele Di Conzo, Fabrizio Villacroce.
Regia, musiche e drammaturgia Eugenio Incarnati,
Uno spettacolo in cui i bambini ridono e gli adulti, quasi quasi, si
spaventano. Una logica illogica sospinge lo spettacolo: ogni possibile
linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è visibile,
svelato e tutto è improbabile. Tutto, d’altro canto, è veloce, quel
tanto che serve a frustrare i sensi e ad abbandonarsi al flusso del
racconto. Nella povertà dell’allestimento, nel grottesco, nell’onirico e
nel ridicolo si ritrova, alla fine, il senso del linguaggio del teatro.
Nato come esperimento di teatro-laboratorio, “Storia di Barbablù” ha una
drammaturgia originale che, partendo dalla struttura della fiaba
trascritta da Perrault, recupera elementi tratti dalle storie della
tradizione popolare abruzzese.

8 AGOSTO ORE 18.30
Compagnia Fantacadabra – TSA “PREZZEMOLINA”
Interpreti: Laura Tiberi
Aiuti di scena e burattinai Santo Cicco Mario Fracassi
Testo e Regia Mario Fracassi
Musiche Paolo Capodacqua
Burattini e Pupazzi Wally Di Luzio
Una quinta come “Palazzo dei burattini” e un tappeto, faranno da sfondo
alle storie che coinvolgeranno Alice, la protagonista dello spettacolo.
Questa volta Alice ci dirà che : C’era una volta una bambina, che si
chiamava… Prezzemolina, bella, innocente e arguta, che avrebbe dovuto
presto imparare a guardarsi da pericoli meno fantastici di fate
cannibali e dalle facili promesse di futuri adulatori, senza tuttavia
perdere la curiosità per la scatola a sorpresa, un po’ beffarda, un po’
meravigliosa, che è la sorte. Una fiaba da cui a emergere è una certa
sfrontatezza di Prezzemolina che non aspetta passivamente o con spirito
sacrificale di essere riscattata da un eroe: anche quando è
terrorizzata, in preda allo sconforto, non cede, sa il fatto suo,
resiste per salvarsi letteralmente la pelle. Eppure in questa storia
piena di movimento e dialoghi vivaci, tutti tendenti alla migliore
soluzione finale c’è una casa materna, una donna incinta ed un orto,
un’immagine familiare, che si popola di presenze ostili. Ma chi è in
realtà la protagonista, cosa rappresenta? Come spiegare la sventatezza
della madre, la sua sparizione nello svolgersi della trama?

9 agosto alle ore 18 “CIRCO MATTO – Bambini in Festa”.
Al termine dei laboratori, i gruppi di ragazzi coinvolti, faranno
confluire tutto il loro lavoro all’interno di un unico evento non solo
teatrale da allestire all’interno del centro storico. Sarà uno spazio
espressivo in cui giocare con il corpo e la voce, cercare il personaggio
teatrale e dargli vita attraverso il “faccio finta che..”, affinare la
percezione attraverso le attività sensoriali, stimolare l’ascolto attivo
attraverso la fiaba e il racconto e tanto altro ancora… Una festa
teatrale, in cui i ragazzi coinvolti nel laboratorio presenteranno le
loro produzioni spettacolari e artistiche, una festa, dove predisporre
spazi attrezzati per mostre e installazioni, dove incontrarsi e stare
insieme, bambini e adulti, nel segno della creatività. Bambini in Festa
sarà anche l’occasione per sperimentare, a cura della cooperativa
FANTACADABRA e dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione uno
spazio di esplorazione creativa in cui i bambini, giocando, possano
contattare le proprie risorse espressive e sperimentarle.




L’ANTOLOGIA DU CÔTÉ de la beauté

Nell’ambito del Francavilla Urban Festical

Francavilla al Mare, 17 luglio 2023. Verrà presentata a Francavilla al Mare, nell’ambito del Francavilla Urban Festical, giovedì 20 luglio alle 21, nel Giardinetto di Via Zara, l’antologia Du côté de la beauté, Anthologie bilingue d’écrivains italiens à Paris, curata dai critici letterari Massimo Pasqualone ed Eugenia Tabellione, con traduzioni di Elisabetta Grilli e copertina realizzata dal noto giornalista Mediaset Remo Croci, che interverranno alla presentazione organizzata dall’Associazione Alento presieduta da Bruno La Selva con Stefano Simone, membro del comitato scientifico di Irdidestinazionearte.

Il volume, edito da Teaternum di Sambuceto (CH), per l’Associazione Culturale Irdidestinazionearte di Francavilla è stato presentato, in anteprima nazionale, l’8 giugno, nell’ambito della XVII Edizione del prestigioso Festival Letterario Incostieraamalfitana, in concorso per la sezione antologia. Seguiranno poi altre presentazioni in Abruzzo, a Roma, Londra e in Francia.

“Siamo davvero felici – scrivono i curatori – di aver curato questa antologia che, dopo il successo straordinario della precedente “The Alchemy of Poetry”- Scrittori italiani a Londra, si colloca all’interno di un grande progetto che ha come principale obiettivo la creazione di una rete nazionale ed internazionale di poeti e scrittori. L’eterogeneità delle opere rende questo lavoro corale e allo stesso tempo personale per ognuno di loro, con un’unica finalità: donare delle emozioni.

Gli scrittori italiani e stranieri presenti nel volume sono: Marino Appignani, Massimo Vito Avantaggiato, Anna Capitani, Lilliana Capone, Rosella Carloni, Antonio Caruso, Antonella Colonna Vilasi, Maria Rosaria D’Alfonso, Nicola D’Angelo, Sandra De Felice, Concezio Del Principio, Alberto Della Pelle, Massimo Del Zio, Grazia Depedri, Mario Di Berardino, Antonio Di Biase, Romeo Di Francesco, Annamaria Di Lorenzo, Marcello Di Muzio, Irene Di Palma, Annarita Di Paolo, Mario Di Paolo, Massimo Di Prospero, Paolo Di Sabatino, Maria Teresa Di Scipio, Simona Elia, Lucia Ferrigno, Caterina Franchetta, Maria Rosaria Franco, Stefano Gentili, Lilla Giancaterino, Maria Rosaria Giannobile, Giulio Irneari, Danuta Anna Kida, Roberto Lasco, Elisabetta Liberatore, Daniela Litta, Giulia Madonna, Daniela Manelli Trionfi, Mario Monachesi, Mario Moretti, Maria Naccarella, Lara Oliva, Maria Luisa Orlandi, Mariapia Palesse, Sofonia Palestini, Carmine Paradiso, Annita Pierfelice, Giusy Polidori, Annalisa Potenza, Maria Tommasa Primavera, Giuliano Priori, Annella Prisco, Maria Pia Putignano, Valentina Quarona, Paola Ranalli, Bruno Ricci, Francesca Rivolta, Manuela Roberti, Bianca Maria Romano, Monica Ronzan, Anna Rossetti, Angela Rossi, Roberta Alejandra Russo, Concetta Sciarretta, Gaetano Scicchitano, Fabrizia Scopinaro, Stefano Maria Simone, Aurora Sisi, Alberico Solimes, Giulietta Straccia, Eugenia Tabellione, Nadia Taddeo, Donato Tambone, Raffaele Trotta, Angelo Vaccari, Sandra Vannicola, Eupremio Vestita, Tiziano Viani, Antonio Zenadocchio.




VITE SOSPESE. Natura e fragilità umana nell’opera di Paolo Spoltore 2009-2023

Presentazione del catalogo della mostra mercoledì 19 luglio 2023, ore 17:30, Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 17 luglio 2023.Mercoledì 19 luglio, alle ore 17:30, presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà la presentazione del catalogo della mostra Vite sospese. Natura e fragilità umana nell’opera di Paolo Spoltore 2009-2023. Un percorso trasfigurativo interiore e artistico dell’autore: dal dolore vissuto per tragedie gravi come il terremoto dell’Aquila e l’emergenza sanitaria da Covid-19, al ritorno alla vita in pienezza, attraverso opere in legno, in ferro, in ceramica e altri oggetti di riuso, raggiunti dal fine vita e rianimati dalla bellezza, dall’arte e dall’estetica dell’artista, che dona una seconda vita alla materia.

Paolo Spoltore è uno scultore polimaterico che incentra la sua arte su forme spinte e dinamiche. Nel corso della lunga carriera, ormai pluridecennale, ha sperimentato con successo sul fronte stilistico e tematico, conservando inalterato l’orientamento alla ricerca.

La Fondazione Pescarabruzzo ha ospitato, dunque, quattro importanti serie dello scultore: Totem, Cuori pietrificati, Coronavirus e post Covid, oltre a diverse serigrafie per un totale di circa 80 opere in esposizione.

«A voler rintracciare un unico denominatore, dall’osservazione della produzione più recente dell’artista», scrive il Presidente Nicola Mattoscio nell’introduzione al catalogo, «si coglie soprattutto un’intensa ricerca della condizione dell’uomo al cospetto della natura. La fragilità e l’essenza dei microcosmi individuali sono mostrati nel loro disfarsi e ricomporsi, messi in discussione dalla crisi della società sempre più frammentata e in balia delle forze impetuose e primordiali del cosmo, mentre ci si ritrova in silenzio ad indugiare di fronte ad una figura totemica o nel tentativo di ricostruirsi idealmente prima ancora che fisicamente. La prospettiva è positiva. Spoltore ci indica una possibile catarsi nella rinascita della bellezza, da ritrovare nella seduzione dell’universo, in un rinnovato rapporto con la natura, vissuta in un equilibrio ideale tra uomo ed ecosistema, come una sorta di rito magico di purificazione da ogni reciproca contaminazione».

Il catalogo ospita un’intervista di Costantino D’Orazio, noto giornalista anche televisivo e storico dell’arte. In un passaggio D’Orazio chiede all’artista: «Guardandole tutte insieme oggi, che tipo di esperienza emerge da quelle opere?» Spoltore risponde: «Le opere ricordano momenti tragici e anche molto forti emotivamente. Le immagini dei telegiornali, le parole nei notiziari giornalieri davano forza a quello che volevo realizzare. In me è scattato un senso di paura e di stress. Soffrendo di claustrofobia, la visione dei pazienti che hanno subito l’intubazione endotracheale è stata davvero sconvolgente. Attraverso le sculture trapelano, infatti, sentimenti di sgomento e di ansia […]».

Alla presentazione, dopo i saluti del Presidente della Fondazione, Nicola Mattoscio, interverranno lo stesso Costantino D’Orazio, l’artista e il M° Roberto De Grandis, che al termine dell’evento si esibirà in una performance musicale dal titolo “…viaggio di un solo flauto…”.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

L’esposizione sarà visitabile fino al 23 luglio, dal mercoledì al venerdì, dalle 17:00 alle 20:00, il sabato dalle ore 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle ore 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00.




PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA naturalistica PARCO MAJELLA

I Vincitori della 26ª edizione

Abbateggio, 17 luglio 2023. Nella serata del 15 luglio 2023 nel borgo di Abbateggio si è svolta la cerimonia di premiazione della 26ª edizione del Premio Parco Majella.

Ad essere premiati come vincitori delle tre sezioni, l’economista, matematico e teologo gesuita francese Gaël Giraud per il saggio “La rivoluzione dolce della transizione ecologica” edita da Libreria Editrice Vaticana nella sezione Saggistica edita, lo scrittore siciliano Mattia Corrente per il romanzo “La fuga di Anna”, edito da Sellerio nella sezione Narrativa edita, e la poetessa Rosa Gallitelli per “Selva creatura leggera”, pubblicata da Passigli editore nella sezione Poesia edita.

A condurre la serata la giornalista Gigliola Edmondo, che ha presentato anche il vincitore della sezione Narrativa della 25esima edizione, Antonio Pascale, premiato per l’opera “La foglia di fico”, edita da Einaudi, e che lo scorso anno era stato impossibilitato per motivi di salute.

Nel corso della cerimonia sono stati conferiti i premi alla carriera al giornalista Angelo Figorilli e al poeta, narratore, saggista e giornalista Dante Marianacci. Medaglia del Senato della Repubblica per Antonio Luna, membro del Comitato Tecnico Scientifico dei Borghi più belli d’Italia, riconoscimento ritirato da Fiorello Primi, fondatore e attuale presidente dell’associazione.

Dopo l’incontro con tutti i finalisti delle tre sezioni del premio è iniziata la cerimonia che ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari abruzzesi. Sul palco con l’ideatore del Premio che ne è presidente e che guida anche l’associazione “Alle Falde della Majella” Antonio Di Marco, già sindaco di Abbateggio e presidente della Provincia di Pescara, i componenti della direzione artistica Daniela D’Alimonte e Marco Presutti, il presidente della giuria, rappresentato quest’anno da Nicola Mattoscio e i giurati Simone Gambacorta, giornalista e scrittore, i docenti universitari Andrea Gialloreto ed Enzo Fimiani, la scrittrice Marina Ciancetta, i docenti Alfredo Mazzoni e Nella Martino e il docente, scrittore e ricercatore Claudio Amicantonio. A recitare i brani scelti delle opere premiate anche quest’anno è stato l’attore Domenico Galasso.

Per la sezione Narrativa edita il Premio speciale del presidente della giuria è stato consegnato a Sandro Baldoni per l’opera “Occhi selvaggi”, edita da Edizioni E/O; il Premio speciale del presidente del premio è stato conferito a Savino Monterisi per “Infinito restare” edito da Radici Edizioni; il Premio speciale dell’associazione “Alle falde della Majella” a Marcello Camplese per il volume ” Alfa e Ωmega”, pubblicato da Artemia Nova Editrice ed infine il Premio della critica a Ginevra Lamberti per l’opera “Tutti dormono nella valle”, Marsilio editori. Per la sezione Saggistica edita ha vinto il premio speciale della giuria Marco Pacini per l’opera “Pensare la fine”, pubblicata da Meltemi editore; ad Alessandro Iannace il Premio speciale della direzione artistica per l’opera “Storia della terra”, edito Gius. Laterza e Figli Spa, e il Premio speciale della saggistica storica ad Amedeo Feniello per “Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi”, edito Gius. Laterza e Figli Spa.

Il presidente Antonio Di Marco guarda già al futuro e alla prossima edizione insieme alla squadra che lo supporta nell’organizzazione e nella crescita costante del Premio. L’obiettivo ambizioso e primario, dice Di Marco, è quello di coinvolgere e introdurre alla lettura e alla cultura sempre più giovani, che rappresentano il futuro. Un futuro che, come la natura insegna, deve essere coltivato sin dalle radici, affinché abbia in sé i frutti del rispetto e della difesa della vita.




ZAMBRA ESTATE con Peppe Millanta

Il 20 luglio alle 19 presentazione del nuovo romanzo di Peppe Millanta: Cronache da Dinterbild

Ortona, 17 luglio 2023. Dopo l’appuntamento con il cortometraggio Prima caccia di Daniele Forcucci, Arturo Scognamiglio, che presenterà il romanzo, e Lorenza Sorino di Unaltroteatro, proseguono con la rassegna estiva presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (CH) da loro gestito: “Siamo contenti di poter ospitare la presentazione di Cronache da Dinterbild di Peppe Millanta per la stima che abbiamo della persona e dell’artista che da quest’anno ha fatto anche parte del gruppo degli insegnanti della UT FACTORY. Sappiamo per certo che questa presentazione non sarà una classica presentazione. Peppe è pieno di talenti e dialogare con lui offrirà sicuramente piacevoli sorprese” commenta la Sorino. 

L’evento è in collaborazione con la libreria Moderna di Fabulinus e Minerva di Ortona (CH), presente con i libri di Millanta.

In questo romanzo, ci si può immergere nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del luminoso romanzo Vinpeel degli orizzonti, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania, uno sprequel (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove.

Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

In occasione dell’evento estivo allo Zambra, sarà possibile consumare un aperitivo con prenotazione obbligatoria al 345.4367809, mail segreteria@cinemauditoriumzambra.com.

È possibile seguire i canali social della struttura alla voce @cinemauditoriumzambra.




UNIVAQ NELL’ALLEANZA DELLE UNIVERSITÀ EUROPEE

L’Aquila, 17 luglio 2023 – EULiST (European Universities Linking Society and Technology) guadagna il riconoscimento di “European University Alliance” dalla Commissione europea. UnivAQ sarà partner di una nuova alleanza finanziata nell’ambito dell’iniziativa European Universities.

I dettagli del progetto sono stati illustrati in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, il prorettore delegato Roberto Cipollone, il prorettore agli Affari internazionali Bruno Rubino, la prorettrice alla Didattica Alessandra Continenza e la consigliera del rettore per le politiche di internazionalizzazione Anna Tozzi.

Cos’è EULiST

Il 3 luglio 2023, la Commissione europea ha conferito a EULiST il titolo di “European university alliance” e ha assegnato all’alleanza fondi per un ammontare di 14,3 milioni di euro per i prossimi quattro anni per perseguire la sua missione. Nella sua valutazione della proposta, la Commissione europea ha riconosciuto che EULiST presenta “un approccio promettente a beneficio di altri istituti di istruzione superiore in Europa grazie alla sua attenzione all’inclusione e all’eccellenza, ad esempio attraverso la creazione di una nuova infrastruttura digitale che faciliterebbe la condivisione di open data”.

Come si evince dal suo nome – European universities linking society and technology (Università europee che collegano società e tecnologia) – EULiST cerca di sfruttare le capacità di ricerca delle dieci università che ne fanno parte per supportare gli agenti di cambiamento responsabili di affrontare le sfide sociali e globali, tra cui il cambiamento climatico e la coesione sociale, individuando modi innovativi di integrare le scienze sociali, le discipline umanistiche e la tecnologia.

Come ha sottolineato Markus Auditor, coordinatore centrale di EULiST, “EULiST è molto più di un progetto, è una profonda trasformazione delle nostre università”. Per raggiungere questo obiettivo, EULiST si sforza di generare un ecosistema accademico unico e creativo di sviluppo sostenibile aperto al pubblico. Informato e guidato dallo scambio di idee tra società, scienza e tecnologia, questo ecosistema accademico sosterrà l’apprendimento inter- e transdisciplinare, la ricerca e l’outreach per consentire la partecipazione degli studenti e del personale accademico e l’interazione con la società attraverso un Campus EULiST e i fiori all’occhiello di EULiST “Digital Knowledge Hub”, “EULiST Agora for Education”, Research and Innovation Academy (ERIA)” e “Co-creation cluster”.

I dieci membri di EULiST sono: Leibniz University Hannover (DE), coordinatori dell’alleanza, Lappeenranta-Lahti University of Technology LUT (FI), Jönköping University (SE),  Institut Mines-Télécom (IMT) (FR), Brno University of Technology (CZ), Technische Universität Wien (AT), Slovak University of Technology in Bratislava (SK), Rey Juan Carlos University (ES), University L’Aquila (IT), e National Technical University of Athens (GR).

“Per il nostro Ateneo il riconoscimento e il finanziamento di EULiST da parte della Commissione Europea è un’importante pietra miliare” sottolinea il prorettore agli Affari internazionali, Prof. Bruno Rubino, che ha fortemente voluto la partecipazione di UnivAQ all’alleanza. “Non vuol dire soltanto inserire il nostro Ateneo nell’élite degli atenei che rientrano in una delle 50 Alleanze riconosciute, aumentando la nostra competitività internazionale. Vuol dire anche entrare a far parte di una partnership che aspira a condividere le competenze acquisite, ma anche infrastrutture e risorse per costruire nuovi programmi di studio e progetti di ricerca”.

Il kick-off meeting di EULiST è in programma il prossimo 31 agosto a Hannover, in Germania.

Le università europee

La creazione di EULiST fa parte di una più ampia iniziativa europea, l’Iniziativa delle Università Europee, lanciata formalmente dalla Commissione Europea nel 2018 con l’obiettivo di avviare e promuovere livelli senza precedenti di cooperazione sistemica, strutturale e sostenibile tra gli istituti di istruzione superiore europei. Oggi 50 alleanze universitarie europee che coinvolgono più di 430 istituti di istruzione superiore lavorano per portare avanti la missione dell’IUE. Nell’ambito di questa iniziativa, EULiST ha iniziato a prendere forma nel 2020, costituendosi come rete transnazionale di istituti di istruzione superiore nel maggio 2021.

Emmanuel Macron, nel 2017, nel suo discorso sul futuro dell’Europa tenuto alla Sorbona di Parigi, aveva proposto per primo la creazione di università europee, “una rete di università in tutta Europa con programmi in cui tutti i loro studenti studiano all’estero e seguono lezioni in almeno due lingue. Queste università europee saranno anche motori dell’innovazione educativa e della ricerca dell’eccellenza”.

Le università europee sono alleanze transnazionali che diventeranno le università del futuro, promuovendo i valori e l’identità europei e rivoluzionando la qualità e la competitività del sistema universitario. Questa iniziativa offre opportunità per sostenere diversi modelli di cooperazione. Le alleanze dovranno

– coprire un’ampia area geografica in tutta Europa;

– basarsi su una comune strategia a lungo termine, incentrata sulla sostenibilità, l’eccellenza e i valori europei;

– offrire curricula incentrati sugli studenti, erogati congiuntamente nei campus interuniversitari;

– adottare un approccio basato sulle sfide, in base al quale studenti, docenti e partner esterni possono cooperare in team interdisciplinari per affrontare i maggiori problemi che l’Europa deve affrontare oggi.




AUTONOMIA DIFFERENZIATA e Livelli Essenziali di Prestazione

Quali i rischi? L’intervento di Alessandra Di Pillo

Principio cardine del federalismo fiscale, l’istituto dell’autonomia differenziata, previsto dall’articolo n. 116, comma n. 3 della Costituzione, dispone la possibilità che le Regioni, a statuto ordinario, di acquisire potestà legislativa esclusiva, con annesso esercizio delle relative funzioni, su una o più materie ad oggi ricomprese nell’ambito della potestà concorrente Stato/Regioni.

Sono quelle indicate al comma n. 3 dell’articola n. 117 della Costituzione, afferenti: “i rapporti internazionali e con l’Unione Europea, il commercio con l’estero, la tutela e sicurezza del lavoro, l’istruzione, le professioni, la ricerca scientifica e tecnologica, la tutela della salute, l’alimentazione, l’ordinamento sportivo, la protezione civile, il governo del territorio, i porti e gli aeroporti civili, le grandi reti di trasporto e di navigazione, la comunicazione, l’energia, la previdenza complementare e integrativa, il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, la cultura e l’ambiente, le casse di risparmio e gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale”.

Anche in una o più delle seguenti materie che il comma n. 2 dell’articolo n. 117 della Costituzione riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato: organizzazione della giustizia di pace; norme generali sulla istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.

Il riconoscimento di tale forma di autonomia differenziata avverrebbe con Legge dello Stato, su iniziativa da parte della Regione o delle Regioni interessate, previa intesa Stato/Regione/i.

Detta previsione costituzionale è da tempo oggetto di riflessione e di ampio dibattito politico.

Resta ad oggi, ancora, sostanzialmente inattuata, nonostante la relativa previsione costituzionale risalga, ormai, alla lontana legge di revisione costituzionale n. 3 del 2001, che ne ha riformato il titolo V in chiave di federalistica di più ampio riconoscimento di autonomia di entrata e di spesa alle Regioni ed agli Enti Locali. In molti continuano ad arguire circa l’inopportunità attuativa della norma, anche appartenenti all’attuale maggioranza di governo.

Si vedrebbe nella sua adozione, il rischio di una aumentata forbice differenziale di ricchezza tra le Regioni del nord e quelle del Sud, a discapito dei principi, generalmente riconosciuti, di solidarietà orizzontale e di pari opportunità nello sviluppo socioeconomico dei territori.

L’autonomia differenziata, per come pensata nel recente disegno di legge, già in discussione alle Camere, favorirebbe il concentrarsi dell’assegnazione di risorse pubbliche conseguente al trasferimento delle competenze nelle materie d’interesse, a tutto vantaggio delle regioni del nord, già di per sé più ricche per più ampia disponibilità di strumentazione ed infrastrutture.

Molto dibattuto ed oggetto di contestazione il connesso tema del finanziamento dei Livelli Essenziali di Prestazione, conosciuti come L.E.P., e richiamati dal medesimo disegno di legge.

Tale disegno prevede che, nelle more della concreta definizione dei L.E.P., le Regioni che beneficeranno della autonomia differenziata, verranno ad essere finanziate, in relazione alle materie oggetto di trasferimento di competenze, in base alla propria spesa storica registrata in relazione alle materie d’interesse, anziché sulla base di costi e fabbisogni standard, secondo la corretta previsione della Legge n. 196/2009 e s.m.i., in materia di coordinamento di Finanza Pubblica e Bilancio dello Stato.

Va, al riguardo, osservato che in applicazione del principio inderogabile di uguaglianza, i L.E.P. devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, a garanzia dei diritti civili e sociali di tutti i cittadini in materia paritaria, senza differenziazione in ordine all’appartenenza territoriale ed alla eventuale differente capacità fiscale della Regione di appartenenza.

A detta di molti sarebbe opportuno, quindi, definire prima i L.E.P., e la relativa modalità di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard.

Così facendo le risorse legate al riconoscimento dell’autonomia differenziata verrebbero assegnate alle Regioni, in modo più equo, sulla base di detti parametri, la cui costruzione statistica si fonda su elementi perequativi e solidaristici.

Sarebbe, altresì, auspicabile introdurre un sistema premiale nella distribuzione delle risorse, che incentivi le Regioni più svantaggiate a fare meglio, impegnandosi nel raggiungimento di più elevati livelli di efficacia, efficienza ed economicità nell’impiego delle risorse di diretta gestione.

Alessandra Di Pillo




OMAGGIO A Michael Jackson

Domani, martedì 18 luglio, l’orchestra dell’Isa a Pescara  

L’Aquila, 17 Luglio 2023. Martedì 18 luglio arriva a Pescara il tour dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese dedicato a una icona della musica pop. Appuntamento alle 21.15 presso l’Arena del Porto Turistico “Marina di Pescara” con Michael Jackson Thriller Storia e leggenda del re del pop, spettacolo che ripercorre l’affascinante, emozionante e contrastata storia umana e artistica del cantante, raccontata in terza persona da uno dei Jackson Five. I biglietti sono in prevendita online su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate.

Lo spettacolo, ideato nel 2022, a 40 anni dall’uscita di Thriller, è firmato da Roberto Molinelli – direttore e ideatore degli arrangiamenti dei più grandi successi di Jacko in chiave sinfonica, con voci soliste, orchestra, coro e rock band – e da Claudio Salvi che cura concept, testi e regia.

Sul palco l’Orchestra ISA con le potenti e appassionate voci soliste di Mattia Sciascia (Star Academy, The Voice of Italy) e Clarissa Vichi (Premio Giovagnini, Premio D’Aponte, Bim Music Network, Area Sanremo, Festival della Canzone Italiana di New York), la coinvolgente forza narrativa dell’attore Giuseppe Esposto e dello stesso Claudio Salvi.

Al pubblico verranno proposti i grandi successi del “re del pop” nella formula del teatro-canzone con il racconto della carriera di uno degli artisti musicali più influenti del XX e XXI secolo, dagli albori fino all’apice del successo. In scaletta quattordici grandi successi: da Thriller a Beat it, da Heal the world a Billie Jean, da I just can’t stop loving you a Earth song, fino a We are the world.

Afferma il direttore artistico dell’ISA, il M° Ettore Pellegrino, violinista dalla carriera internazionale: “L’Istituzione Sinfonica Abruzzese torna con gioia ad esibirsi a Pescara Martedì 18 luglio, ed è particolarmente lieta di farlo nella splendida atmosfera del Porto Turistico, ospite della rassegna Estatica promossa dal Marina di Pescara. A Bruno Sartori e a tutto il suo team va, per questo, il più sentito ringraziamento della nostra Istituzione. Quella di Pescara sarà la sesta di dieci date di una produzione alla quale teniamo molto. Dopo il successo registrato lo scorso anno con uno spettacolo sulla musica dei Queen e sulla figura di Freddy Mercury, abbiamo deciso quest’anno di omaggiare un altro artista tanto celebre quanto tormentato: Michael Jackson, scomparso 14 anni fa a Los Angeles. Gli arrangiamenti del M° Molinelli mantengono inalterata la magia dei suoi brani e mettono in luce, allo stesso tempo, l’anima pop della nostra Orchestra, ormai a suo agio in progetti crossover. Stiamo avendo dal pubblico una risposta entusiasta, la stessa che speriamo di registrare Martedì”.

Quella di Pescara è l’ultima occasione per ascoltare Michael Jackson Thriller Storia e leggenda del re del pop in Abruzzo in questo tour: nei prossimi giorni, infatti, l’Orchestra si sposterà in Puglia, Basilicata e, infine, nel Lazio.




ASPETTI TIPICI DELLA POESIA POPOLARE

Un canto alla rovescia raccolto a Cansano

I «Canti alla rovescia» rappresentano un tipico aspetto della poesia popolare. Essi furono oggetto di specifiche trattazioni da parte del Novati , del Giannini  , e recentemente del Cocchiara  . Quest’ultimo studioso ha messo a fuoco soprattutto «la protesta espressa nel ‘mondo alla rovescia’ come invito a una migliore condizione umana», sottolineando quindi il messaggio sociale dei canti stessi «raccolti un po’ dovunque in tutta Italia»  , e, anche se non lo dichiara espressamente, riporta per quanto concerne l’Abruzzo un «canto alla rovescia» pubblicato da Finamore  .

L’importanza del canto che ho raccolto a Cansano (informatrice Signora Angela Di Paolo, contadina, di anni 73) consiste dunque nella presenza di tale tipica poesia popolare anche nell’area peligna, dove però, malgrado ogni ricerca, non sono riuscito a registrarne altri esempi. Cosa che, ovviamente, auguro che riesca ad altri. Ecco, dunque, il testo del canto raccolto a Cansano per la cui trasposizione grafica chiedo comprensione ai cultori della dialettologia, in modo da evitarne le ire.

Tulle le cose a cuntrarie me vanne.

L’acque m’ assughe e lu sole me ‘mbonne!

Ije sacce ‘na canzone a’ la ruvesce

e a’ la ruvesce la vuoglìe cantá.

M’arrizze la matine a sunate de viéspre

piglie la fauce e vaje a zappá.

Pe la vije ‘ncontre nu sambuche,

saglie ‘ncoppe pe’ coglie le cerase.

S’affacce la padrone de lu nuce:

«Chi sta a coglie le lecene meje?»,

Scenne a bballe e piglie nu’ cantone,

tire `ncoccc e je rompe ‘na cosse!

Franco Cercone

Articolo pubblicato in “Bollettino Trimestrale A.S.TR.A – Tradizioni Popolari Abruzzesi”,  Pescara Anno V Numero 14 (gennaio-febbraio-marzo) 1977 ( pag. 211)

[1] F. Novati. Attraverso il Media Evo, Bari 1905.

[2] G. Giannini. Le canzoni alla rovescia, in «Rassegna Nazionale», Serie II, XXXVIII, 1916, pag. 36 segg.

[3] G. Cocchiara, II Mondo alla rovescia, Torino 1936.

[4] G. Cocchiara, ivi, pag. 165.

[5] G. Finamore, Tradizioni popolari abruzzesi, Vol. II pag. 121; Lanciano 1886.




IL RITO D’UN GIORDANO ABRUZZESE. Sul Liri a Civitella Roveto

Per la festa di S. Giovanni Battista

Con il ballo della mammoccia, un grande pupazzo di cartapesta che si trasforma in breve tempo in una torcia incandescente a causa dei numerosi petardi di cui è avvolta, terminano a Civitella Roveto i festeggiamenti “profani”. È con grande tripudio che la popolazione di questo grazioso centro agricolo della Valle Roveto saluta le scintille che s’innalzano al cielo, residuo di antichi cerimoniali legati a culti solari. Mancano pochi minuti alla mezzanotte del 24 giugno. Da quest’ora fino alle prime luci dell’alba il fiume Liri, che spacca in due parti il centro abitato, diventa sacro. Il rito del Giordano si trasferisce qui con tutto il suo mistero di millenni in una notte che è sempre stata di prodigi.

Fra le prime che accorrono a bagnarsi alle acque del Liri sono le vecchie, quasi sepolte sotto gli scuri scialli neri, simili a vestali per il solenne incedere e le diresti ombre vaganti nell’etere. Man mano che le prime luci dell’alba scacciano l’oscurità, il paesaggio si anima ed in diversi punti persone di ogni età, alcune portando sulle spalle anche i bambini, si immergono nelle acque gelide del fiume in parte inquinato.

Molti sono muniti di secchi e bottiglie con cui attingere l’acqua da riportare a casa e con essa bagneranno infermi e piccini. Il rito, infatti, se da un lato ha una funzione lustrale, dall’altro è diretto a preservare il corpo da malattie oppure ad eliminarne i sintomi anche se in fase avanzata. Fino a qualche tempo fa gli abitanti di Capistrello anch’esso centro della Valle Roveto, venivano ad immergersi qui per guarire dalla tigna, di cui erano affetti soprattutto i bambini. Ciò mi è stato rivelato da due simpatici giovani del luogo e cioè Egidio Sabatini, studente, e Zanello Fausto, operaio, di cui mi piace ricordare i nomi accanto a quello di Ferruccio Sabatini.

Sul Liri, a Civitella Roveto. si rinnovano nella notte di S. Giovanni i riti di comparatico che istituiscono fra due persone rapporti trascendenti spesso i vincoli stessi della parentela. Tornando ora al rito sul fiume Liri occorre aggiungere che quest’anno [1977] è stata apportata una modifica non priva di significati, e cioè è stata celebrata una messa alle quattro del mattino sul letto del fiume, cui ha partecipato numerosa popolazione. Inoltre, mi è sembrato di intravvede nei giovani, che dopo aver fatto il bagno sostano ancora sulle rive del fiume, malgrado la bassa temperatura notturna, una dimostrazione di forza fisica che potrebbe rientrare in uno dei “temi culturali” studiati da M.E. Opler per altre culture.

Interessante è stato osservare il differente comportamento di un giovane civitellese tornato dall’Argentina, tutto preso in una accanita partita di morra con i suoi amici ed in puro dialetto locale, e quello di un operaio stabilitosi a Roma che «parlava romano›. Avviene infatti cosa che ho constatato personalmente per aver vissuto in Germania la vita dei Gastarbeiter, che nei nostri lavoratori all’estero sia più viva l’esigenza di essere anche per pochi giorni all’anno soggetti di storia reintegrando sé stessi in modelli culturali in cui si sentono protagonisti. Sull’emigrato interno invece pesa come una spada di Damocle l’atteggiamento etnocentrico dei gruppi sociali in cui vive, per sottrarsi al quale egli tenta di mimetizzarsi mediante l’acquisizione di un nuovo linguaggio che è quello della città in cui lavora.

Si tratta di una specie di acculturazione di cui egli non è solo cosciente, ma addirittura fiero. Queste sono tuttavia le uniche osservazioni che il rito sul Liri, così pregno di raccolta religiosità, permette di fare. Lo spettacolo cui si partecipa si scolpisce nel cuore e sarà difficile dimenticarlo. Dentro la cornice folklorica c’è il ritorno alla “fede degli antichi”, come mi ha detto un operaio comunista, in cui l’uomo, reduce dall’ultima grande delusione (qual è appunto la civiltà dei consumi) cerca quelle protezioni psichiche, quelle compensazioni e giustificazioni esistenziali che il marxismo non gli ha saputo dare. È questo a mio avviso il segreto che è alla base della riscoperta dei pellegrinaggi e dei santuari. E forse per grazia ricevuta, per grazia di aver ritrovato sé stessi, sulle pareti delle chiese si appuntano migliaia di ex voto invisibili, espressi nei campi assolati e solitari oppure nel chiuso delle fabbriche.   

Franco Cercone

Articolo pubblicato in ABRUZZOSETTE, L’Aquila, 14 luglio 1977.

Settimanale indipendente fondato da Remo Celaia




EFFETTI SPECIALI per l’encomio a Cristiana Covone

Luco dei Marsi, 15 luglio 2023. Oggi è una professionista della Sony Pictures Animation, Effects Animator, e il suo nome spicca tra quelli degli artisti che hanno fatto del film Spider-man, Across the spider-verse un capolavoro.

Cristiana Covone è partita da Luco dei Marsi, per approdare al collegio universitario di merito L. Einaudi a Torino, dove si è laureata al Politecnico in Design e Comunicazione Visiva, e da lì, dopo il Master in Digital Effects alla Bournemouth University (UK), alle migliori realtà internazionali del settore animazione ed effetti visivi, in un’ascesa costante che l’ha già vista premiata, a soli 27 anni, per la sezione Best Animated Special Production degli Annie Awards, gli Oscar dell’animazione.

Domenica, 16 luglio, alle 21, sarà accolta nella sala consiliare del Comune per ricevere l’Encomio ufficiale disposto dall’Amministrazione comunale e  l’abbraccio della sua Comunità.

“É partita da Luco dei Marsi con un bagaglio di tenacia e di disciplina, a supporto di un cristallino talento, caratteristiche che stanno portando Cristiana Covone a concretizzare tutti i suoi sogni, e a brillare, in un settore non certo facile – ha sottolineato la sindaca Marivera De Rosa – con il suo impegno, e l’eccellenza che la contraddistingue, rende onore certamente alla sua bella famiglia, ma anche a questa famiglia allargata che è la nostra Comunità, al nome di Luco dei Marsi in Italia e nel mondo. La accoglieremo con gioia e orgoglio, confidando anche che il suo esempio sia di ispirazione e sprone ai nostri giovani. Invito tutti a condividere con noi questo momento”.

I saluti finali si terranno in piazza Alfidi, nell’isola pedonale predisposta su viale Duca degli Abruzzi, con la musica dell’artista Claudio Del Bove Orlandi.

Tra le opere cui ha partecipato quale Effects Artist, lavorando in Inghilterra, Germania, Canada, Trolls 2 – World Tour (Dreamworks Animation); Watchmen, HBO; Dragon Trainer: la rimpatriata, Dreamworks Animation; Nimona, Netflix, Without Remorse, Amazon Studios,  The Little Mermaid, Disney; Spirit Untamed, DreamWorks Animation; carnival Row, Season 2, Amazon Studios.




STELLE IN JAZZ

Venanzio Venditti e il Quintetto delle meraviglie

Luco dei Marsi, 14 luglio 2023. Venanzio Venditti, Fabio Colella, Francesco Lento, Marco Di Marzio, Raffaele Pallozzi. Sono i fantastici cinque del Venanzio Venditti Quintet – W5tet – pronti a infiammare l’estate marsicana con un concerto all’ultima nota, quello in programma per la serata di oggi, 14 luglio, alle 21.30, a Luco dei Marsi, nella centrale piazza Umberto I.

Un appuntamento, quello con le Stelle in Jazz delle Vacanze luchesi, divenuto ormai tradizionale e attesissimo, e che quest’anno premia gli appassionati con un’edizione straordinaria, come la formazione con cui Venanzio Venditti, fine e geniale sassofonista/composer, omaggia radici e luoghi dell’anima, sempre con lo sguardo al prossimo orizzonte.

Assoluto e rodato interplay, tecnica e caleidoscopica creatività saranno gli ingredienti della top jazz night alle porte, che vedrà nella formazione Venanzio Venditti, sax Tenore; Francesco Lento, Tromba; Raffaele Pallozzi, Piano; Marco Di Marzio, Contrabasso; Fabio Colella, Batteria.

“Sarà un concerto che non mancherà di regalarci emozioni profonde, come ogni appuntamento con Venanzio Venditti, che ci ha viziati nel tempo con  sonorità e interpretazioni straordinarie”, ha rimarcato la sindaca Marivera De Rosa, “Si presenterà al pubblico luchese e marsicano con Musicisti di altissima caratura, applauditi in Italia e all’estero dalle più qualificate platee. Questa serata ci riporterà il respiro internazionale e senza tempo della grande musica jazz, capace di toccare nel profondo ogni ascoltatore, anche i profani del genere. Invito tutti a partecipare”.

La partecipazione è gratuita.

Venanzio Venditti inizia gli studi di sassofono e pianoforte al Conservatorio aquilano “A. Casella”. Dopo la formazione classica il suo interesse si volge all’armonia e all’improvvisazione e, quindi, al Jazz, a cui si dedica con la frequentazione dei corsi della Scuola Popolare di Musica del Testaccio a Roma e, al contempo, con la partecipazione a numerosi seminari tenuti sia nella capitale che altrove da musicisti di fama internazionale – come George Garzone, Bob Berg, Rick Margitza, Jerry Bergonzi, Michael Brecker e David Liebman per citarne alcuni – conseguendo anche l’attestato e il Diploma di Perfezionamento in Jazz all’Accademia Romana di Musica. Nel corso della sua attività ha tenuto concerti in Italia, Europa, Nord Africa e Stati Uniti d’America, dove si è esibito anche nell’“Italian Jazz Days” a New York. Venanzio Venditti, che pubblica con la casa discografica Philology, annovera numerosissime collaborazioni con musicisti e formazioni di rilievo, dall’esperienza del “Venanzio Venditti Quartet feat Mike Karn e Jerome Jenning” al Trio di Mike Melillo, da special guest, a Eddy Palermo, Adam Pache, Roberto Gatto, Renzo Arbore, Nicola Arigliano, Fabrizio Bosso, Andy Gravish, Antonio Ciacca, Dario Deidda, Karl Potter, Mike Karn , Jerome Jenning, Rick Margitza, Steve Grossman, Francesco Puglisi, Fabrizio Sferra, Nicola Angelucci, Gegè Munari, Luca Mannutza, Maurizio Giammarco, Cicci Santucci, Giorgio Rosciglione e Danilo Rea tra gli altri. Una delle ultime pagine, in ordine di tempo, della scintillante storia artistica del Musicista, è quella scritta a Dornach, Basilea, quale special guest nell’Italian&Swiss Jazz Festival dove, grazie alla concessione del Museo del Sassofono di Fiumicino,  ha potuto esibirsi suonando il Sax Tenore Selmer Mark VI Varitone appartenuto a Sonny Rollins, tra i più importanti capiscuola dell’hard bop e tuttora, insieme a John Coltrane,  punto apicale del Jazz e del Sassofono Tenore di tutti i tempi.




FESTIVAL DEL DUBBIO: prima edizione

Piazza del Teatro Francesco Paolo Tosti 21 e 22 luglio ore 21:30

Ortona, 14 luglio 2023. È stato presentato oggi, nel corso della conferenza stampa, il primo Festival del dubbio, da un’idea di Gaetano Basti, organizzato per 21 e 22 luglio alle ore 21:00 nella piazza del teatro F. P. Tosti da Edizioni Menabò-D ’Abruzzo e Associazione Romano Canosa per gli Studi Storici, realtà già note da molti anni per la loro attività culturale attraverso libri, dibattiti e incontri.

Nelle due serate scrittori, filosofi, storici e teologi discuteranno sull’origine, sulla natura e sulle caratteristiche di questo antico tema.

Cosa ne sarebbe della scienza stessa, dei tentativi di trovare soluzioni che permettano il progresso in ogni campo della ricerca senza la spinta propulsiva di un dubbio, di una possibilità nascosta dietro un qualunque tentativo?

Con il Festival del dubbio la città di Ortona diventerà attraverso dibattiti e incontri, il centro propulsivo di questo pensiero che fa del punto interrogativo il suo orgoglio.

“Non poteva che nascere ad Ortona città nella quale riposano le spoglie dell’apostolo Tommaso questo Festival che vuole raccontare la forza che scaturisce dal pensiero dubitante, – afferma il Sindaco di Ortona Leo Castiglione – necessario oggi, più che mai, per individuare il vero dentro la moltitudine delle fonti di informazione”.

“Il sodalizio con l’Associazione Romano Canosa e quindi con Isabella Colonnello presidente dell’Associazione R. Canosa, – spiega Gaetano Basti – nasce tanti anni fa da quando realizzammo il libro su Ortona in età Farnesiana. Da allora abbiamo continuato e collaborare per tante iniziative e abbiamo pubblicato numerosi libri di Romano Canosa. Con Graziamaria Dragani, che ha subito appoggiato questa iniziativa, daremo vita ad un interessante dibattito a più voci per far dialogare anche punti di vista differenti.“

La sera di venerdì 21 luglio, renderà omaggio a San Tommaso, con l’incontro a quattro voci dal titolo Conversazioni sul dubbio. Da San Tommaso all’avvocato Malinconico nel quale Graziamaria Dragani dialogherà con Don Emanuele Bianco (biblista), Nicola Cirulli (filosofo), Maria Dell’Isola (storica) Diego De Silva, (scrittore e drammaturgo).

La sera di sabato 22 Franco Farinelli, professore emerito dell’Università di Bologna, dialogherà con la scienziata e divulgatrice Antonella Viola durante l’incontro Storia di una grande paura. La sessualità fra passato e presente per analizzare il dubbio nel mondo della sessualità, fra passato e presente con molti interrogativi e tante verità.

“Il libro di Romano Canosa Storia di una grande paura. La sodomia a Firenze tra Trecento e Quattrocento  pubblicato da Feltrinelli 1991 sta per essere ristampato dalle Edizioni Menabò – afferma Isabella – e offre lo spunto per la seconda serata del Festival nel quale affronteremo proprio l’argomento della sessualità. Mi ha colpito molto la lettura di un libro della dottoressa Antonella Viola in cui affronta da un punto di vista medico e scientifico la differenza dei sessi e quindi la possibilità di fare cure differenti per uomini o donne”.

Per l’occasione, nel foyer del Teatro F. P. Tosti sarà allestita, fino al 31 Luglio, la mostra fotografica Invisibile dell’Associazione Donne Fotografe. Un lavoro collettivo composto da 31 sguardi – di donne fotografe – che mettono al centro delle loro riflessioni le fragilità delle persone invisibili. 

Il Festival del Dubbio è patrocinato dal Comune di Ortona e sponsorizzato da: Civitarese viaggi, Riflessi e Setra.

Graziamaria Dragani autrice televisiva di programmi Rai, Mediaset, La7 e altre emittenti. Ha collaborato a dodici edizioni di “Che tempo che fa”, a due Festival di Sanremo, e con diversi conduttori: Alberto Angela, Fabio Fazio, Antonella Clerici, Adriano Celentano e altri.

Emanuele Bianco, presbitero dell’arcidiocesi di Lanciano-Ortona, ha conseguito una Laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università Politecnica delle Marche; quindi, ha iniziato il percorso vocazionale con gli studi teologici presso il seminario regionale di Chieti ed è stato ordinato presbitero nel 2015. Nel 2020 ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto biblico. Attualmente è parroco di Castel Frentano, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano e Responsabile Diocesano e Regionale per la pastorale vocazionale.

Maria Dell’Isola si è laureata in Filologia classica all’Università di Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze della cultura presso la Scuola di Alti Studi della Fondazione San Carlo di Modena e il Max-Weber-Kolleg di Erfurt, in Germania. Dal 2022 è ricercatrice all’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia del cristianesimo antico. Ha lavorato come ricercatrice all’estero, in Danimarca e in Germania. Si occupa prevalentemente di storia del cristianesimo antico, con un’attenzione particolare rivolta allo studio dell’eresia, delle esperienze e pratiche religiose, e dell’identità di genere.

Diego De Silva, scrittore sceneggiatore e drammaturgo di successo ha pubblicato il suo romanzo d’esordio nel 1999 “La donna di scorta”, vincendo il Premio del Giovedì Marisa Rusconi ed è stato finalista del Premio Montblanc. Il romanzo con il quale darà avvio alla scrittura è “Certi bambini”, del 2001, finalista al Premio Campiello di Venezia dello stesso anno e dal quale è stato tratto l’omonimo film diretto dai registi Andrea e Antonio Frazzi, vincitore di due David di Donatello e di altri numerosi premi nazionali ed internazionali. Successivamente ha pubblicato: “Non avevo capito niente” (finalista Premio Strega), 2007, “Mia suocera beve”, del 2010, “Sono contrario alle emozioni”, del 2011, “Arrangiati, Malinconico”, 2013 (contiene i 3 romanzi precedenti) “Mancarsi”, del 2013. Il personaggio di Vincenzo Malinconico protagonista dei romanzi è stato raccontato in una serie di successo in onda su RAI1 nel 2022. Oltre a dedicarsi alla narrativa, lo scrittore napoletano collabora con il quotidiano Il Mattino.

Nicola Cirulli ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Presso la stessa università, ha conseguito con lode le lauree triennale e magistrale. È membro di Diaporein – Centro di ricerca in Metafisica e Filosofia delle Arti. La sua ricerca si focalizza sui concetti chiave della metafisica classica, dell’idealismo e del marxismo. È autore di numerosi articoli apparsi su riviste scientifiche nazionali e internazionali.

Franco Farinelli geografo, nato a Ortona, è stato allievo di maestri della scuola bolognese di geografia come Lucio Gambi e Mario Ortolani e ha insegnato geografia in alcune tra le più importanti università del mondo: Ginevra, Città del Messico, Stanford, Los Angeles (UCLA), Berkeley, Sorbona, presso l’École normale supérieure e il Nordic institute for urban and regional planning di Stoccolma. A Bologna ha fondato e diretto per anni il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione ed è stato professore ordinario di geografia e presidente dell’Associazione dei geografi italiani (AGEI), oltre che direttore della rivista Geotema. I suoi libri sono tradotti in Europa Asia e America.

Antonella Viola è Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova. Dal 2015 al 2017 è stata vicedirettrice del VIMM (Padova) e dal 2017 è Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – Fondazione Città della Speranza. Ha coordinato numerosi progetti di ricerca nazionali, europei e americani finalizzati allo studio del sistema immunitario ricevendo numerosi riconoscimenti. ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui: il premio Roche (1997), il premio del Cancer Research Institute of New York (2005), il premio “Chiara D’Onofrio” (2008). È stata membro del comitato scientifico dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro (AIRC) e revisore per la Commissione Europea dei progetti europei di eccellenza scientifica (ERC) e per molte agenzie nazionali e internazionali. Nel 2006 è stata nominata “EMBO Young Investigator” e nel 2016 “EMBO member”, prima donna dell’Università di Padova e di tutto il Nord- Est. Tra i numerosi finanziamenti conseguiti da Europa e Stati Uniti, spicca il prestigioso grant dell’European Research Council come Advanced Investigator.




INSIEME SUI PASSI DI CELESTINO

Firma dell’accordo tra il Cammino del Perdono e il Cammino Grande di Celestino

Sulmona, 14 luglio 2023. Il prossimo 18 giugno 2023 ore 10,30 presso il palazzo dell’Emiciclo sarà sottoscritto l’accordo tra il Cammino del Perdono e il Cammino Grande di Celestino.

Il Cammino del Perdono, strutturato ormai da oltre 40 anni lungo le vie percorse da S. Pietro Celestino nel Meridione d’Italia, unisce idealmente e fisicamente le comunità locali attorno alla cultura del perdono e della pace.

Una rete amicale fatta di collaborazioni culturali, gemellaggi e condivisioni anche produttive.

Il recente riconoscimento UNESCO circa la peculiarità del cammino, come elemento fondamentale della Perdonanza Celestiniana irrompe prepotentemente nello scenario mondiale cosparso di conflitti con il suo messaggio di fratellanza.

L’incontro con il Cammino Grande di Celestino del Parco Nazionale della Maiella è provvidenziale.

Nato del 2018 il Cammino Grande di Celestino si è sviluppato su un primo tracciato alla scoperta dei soli eremi della Maiella e negli ultimi due anni è giunto fino all’Aquila e ad Ortona. Obiettivo per il grande Giubileo del 2025 è quello di raggiungere Roma e Vieste con un unico Cammino Sacro del Mediterraneo.

Con la firma dell’accordo dei due Cammini si afferma il primato della collaborazione come unico strumento per rendere forte l’idea di pace.

L’inclusione è la parola chiave, il fare le cose insieme rende le cose più possibili.

Il risultato è un camminare insieme: sarà molto più facile ospitare dignitosamente i tantissimi pellegrini che già da ora solcano le nostre vie.

Presiederanno alla firma Lucio Zazzara Presidente del Parco Nazionale della Maiella, Francesco D’Amore Presidente del Parco Regionale Sirente Velino, Paolo Pietro Giorgi, Responsabile del Movimento Celestiniano, Floro Panti Presidente del Centro Internazionale di Studi Celestiniani, Luciano Di Martino Direttore del Parco Nazionale della Maiella ed Enrico Diamanti Presidente Cammino del Perdono ASP. Chiuderà Lorenzo Sospiri Presidente del Consiglio Regionale D’Abruzzo.

L’Associazione Il Cammino del Perdono e il Parco Nazionale della Maiella si pongono al servizio di quanti vorranno venire a sperimentare un turismo esperienziale di altissimo livello. Un turismo lento, dalle forti emozioni, alla portata di tutti e con varie formule di fruizione.




LODE AL GENIO MATEMATICO

Il frentano d’oro premia Sandra Di Rocco, professore ordinario a Stoccolma. Nata a Lanciano, vissuta a Vasto, è stata la prima donna in Svezia a ottenere la cattedra in matematica pura.

Lanciano, 14 luglio 2023. È stata la prima donna della storia a ottenere in Svezia, nel 2011, una cattedra universitaria di Matematica pura, ha nelle tasche una laurea con lode, conseguita all’Università dell’Aquila, e incarichi accademici e scientifici a scialo, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Vasto, dove si trasferirono i suoi genitori subito dopo la sua nascita, ma non resiste al richiamo della sua città natale, Lanciano, che profuma di “famiglia” e di “origini”.

È questo l’identikit essenziale di Sandra Di Rocco, scelta dall’Associazione lancianese Il Frentano d’Oro, il cui presidente è Stefano Graziani, a ricoprire il prestigioso ruolo di XXIV Frentano d’Oro, ambito riconoscimento che viene conferito ogni anno, come da statuto, “ad una persona nata nella Frentania che nel campo delle scienze, della cultura, della musica, dell’arte e delle professioni si è resa benemerita dando lustro alla sua terra d’origine in patria e nel mondo”.

Sandra Di Rocco, che succede al violinista Massimo Spadano, è nell’albo del Frentano d’Oro, dopo Alberta Campitelli e Sonia Albanese, la terza donna a salire sul podio dei frentani illustri e a incarnare quell’ideale di personaggio geniale e insigne che, con la sua professionalità, il suo estro, la sua bravura, è motivo d’orgoglio e di onore per il suo paese: è questo lo spirito più autentico del Frentano d’Oro, al quale l’Associazione non ha mai derogato, neanche dopo la scomparsa del suo fondatore, il ragionier Ennio De Benedictis, avvenuta due anni fa.

Sandra Di Rocco, tra l’altro, ha rinfocolato nel tempo l’amore per la sua terra, cercando di infonderlo anche in sua figlia, concedendosi sempre nel mese di dicembre l’occasione di partire da Stoccolma, dove insegna, per trascorrere la Squilla e il Natale con i suoi parenti lancianesi, e trovando ristoro e conforto contro lo stress lavorativo pedalando e passeggiando, durante le ferie estive, lungo la Via Verde che fiancheggia la Costa dei Trabocchi.

Il coordinatore del premio, Mario Giancristofaro, ha lodato, durante la conferenza stampa tenutasi stamattina, alla quale hanno partecipato anche Stefano Graziani, il sindaco Filippo Paolini, l’assessore alla Cultura Danilo Ranieri e la stessa Sandra Di Rocco, le qualità e l’alta preparazione scientifica del nuovo Frentano d’Oro, caratteristiche che rispecchiano in pieno lo spirito di un premio che si propone di mantenere uno standard di altissimo valore culturale e morale; valore che è stato riconosciuto più volte dal sindaco Filippo Paolini e dall’assessore Ranieri. Stefano Graziani, che ha ricordato Ennio De Benedictis, ha affermato che “il fondatore del Frentano d’Oro è riuscito a costruire una scuola di bellezza etica, orientata verso il desiderio, verso l’amore per la cultura”.

“Quello del Frentano d’Oro – ha affermato Sandra Di Rocco – è per me un premio speciale, inaspettato. È un grande piacere far parte di questa grande ‘famiglia’”.

La cerimonia di premiazione del Frentano d’Oro, condotta dal giornalista Mario Giancristofaro, avrà luogo al Teatro Fedele Fenaroli sabato 23 settembre, alle ore 18. Due saranno le novità di quest’anno: la presenza di alcuni allievi della Scuola Civica di Musica che, con il suono dei loro strumenti, sorprenderanno piacevolmente il pubblico e un breve incontro-dibattito sulla matematica e sull’intelligenza artificiale, moderato da Mario Giancristofaro e aperto a tutti, al quale parteciperanno degli studenti delle scuole superiori di Lanciano e di Vasto, accompagnati dai loro insegnanti.

Il curriculum di Sandra Di Rocco è fitto di successi e di riconoscimenti: dopo la laurea, consegue il master e il dottorato in Matematica negli USA; subito dopo è ricercatrice presso il famoso Istituto Mittag Leffler di Stoccolma. Dopo un anno, è ancora ricercatrice presso l’Istituto di ricerca Max Planck di Bonn. Trascorre, poi, alcuni anni negli Stati Uniti dove lavora come docente presso l’Università di Yale e presso l’Università del Minnesota. Nel 2003 si trasferisce a Stoccolma e ricopre, presso il Royal Institute of Tecnology (KTH), prima il ruolo di professore associato poi docente ordinario. Nel 2018 viene eletta nel comitato scientifico dell’Agenzia delle Scienze svedese e nel comitato scientifico dell’iniziativa svedese dell’Intelligenza Artificiale.

Nel 2021 riceve la Medaglia Borelius per le Scienze Ingegneristiche e viene eletta membro dell’Accademia Reale delle Scienze Ingegneristiche. Il suo cursus honorum è ricco di incarichi: al momento è preside della Facoltà delle Scienze Ingegneristiche al KTH, direttore del gruppo di ricerca in Geometria Algebrica Applicata, sempre al KTH, presidente del comitato scientifico all’Istituto di Matematica e Fisica Schödinger di Vienna, presidente del CDA del QTH (centro per la tecnologia quantistica del KTH), membro del comitato direttivo Wallenberg iniziativa in AI (Intelligenza Artificiale), membro del CDA della Fondazione per la ricerca Gustafsson, membro del CDA dell’iniziativa Digital Futures (Futuri Digitali in Svezia) e membro del comitato scientifico per il centro di analisi dei dati al Politecnico di Torino.




SONO TUTTA NEGLI OCCHI. Sebastiana Papa Fotografa

All’università di Teramo una sezione permanente della mostra

Teramo, 14 luglio 2023. Mercoledì 19 luglio alle ore 10:30, presso il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, sarà inaugurata e presentata alla stampa una sezione della mostra Sono tutta negli occhi. Sebastiana Papa fotografa (1932-2002).

La sezione sarà allestita in modo permanente nel corridoio centrale del Polo didattico G. D’Annunzio (accanto all’aula 1) come parte integrante del Contemporary Sculpture Garden, il museo diffuso dell’Ateneo teramano curato da Raffaella Morselli. Si tratta di 10 fotografie in bianco e nero di grande formato realizzate da Sebastiana Papa in Messico, in Unione Sovietica, in Italia, in India, in Cina, in Estonia, in Etiopia e in Myanmar tra il 1965 e il 1999.

Le opere sono state selezionate dai curatori Gabriele D’Autilia e Gianfranco Spitilli, dell’Università di Teramo, all’interno del vasto corpus di immagini del Fondo Papa conservato presso l’ICCD-Ministero della Cultura.

All’inaugurazione interverranno il rettore Dino Mastrocola, il direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione Christian Corsi, il delegato del Rettore alla cultura Raffaella Morselli, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, l’assessore alla Cultura del Comune di Teramo Antonio Filipponi, il funzionario del Ministero della Cultura Rodolfo Felici e i curatori della mostra. Modererà l’incontro la giornalista Anna Fusaro.

Nel pomeriggio, alle ore 18:00 presso l’Arca-Laboratorio per le Arti Contemporanee, sede espositiva della mostra antologica sulla fotografa, si svolgerà un incontro di approfondimento accompagnato dalla presentazione del catalogo, con la presenza dei curatori.

Dopo i rappresentanti istituzionali, interverranno la responsabile del Gabinetto Fotografico Nazionale ICCD-Ministero della Cultura Simona Turco e la fotografa Claudia Pajewski.




STAN LAUREL E OLIVER HARDY di nuovo in scena

Al teatro in Stanlio e Ollio, amici fino all’ultima risata

Roma, 13 luglio 2023. Gli anni d’oro della risata ed un grande omaggio al duo comico per eccellenza Stan Laurel e Oliver Hardy rappresentano l’anima di una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con la Uao Spettacoli dal titolo Stanlio e Ollio, amici fino all’ultima risata.

La regia reca la firma di Claudio Insegno che fa coppia in scena con Federico Perrotta nell’interpretazione del duo. Sul palco sono numerosi gli antagonisti e i protagonisti che animano la scena: da Thelma Todd, famoso Cold Case hollywoodiano, a Mae Bush, frequente protagonista dei film di Stanlio e Ollio insieme a Jim Finlayson e lo storico e dispotico produttore Al Roach e perfino tutte le mogli che hanno animato la vita e sono state a volte il presupposto artistico dei due protagonisti.

Lo spettacolo debutta al prestigioso Festival teatrale di Borgio Verezzi (Savona), l’11 e 12 luglio alle 21:30 ed ora prosegue con l’appuntamento a Roma previsto per il 18 e 19 luglio al teatro Tor Bella Monaca alle ore 21:00; caratterizzato da una comicità semplice e leggera, incentrata sulla mimica, lo spettacolo viaggia a ritmo di slapstick, celebre genere comico che deve il suo nome all’effetto sonoro del bastone usato dagli attori per colpirsi sulla scena senza nessuna conseguenza fisica ma con assicurato effetto comico. Ed ecco che basta un piccolo incidente drammaturgico perché tutti entrino nella battaglia infinitamente esilarante.

Quest’operazione teatrale è un atto d’amore da condividere con il pubblico che è cresciuto con i loro mito e un’occasione per le nuovissime generazioni di conoscere un tipo di comicità universale: quella loro goffa ingenuità che li ha resi sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che non hanno mai perso occasione per farsi dispetti, il loro stile e le loro invenzioni comiche non sono stati mai prevedibili, mai volgari, mai deludenti. Nel tempo hanno insegnato sorridere, a ridere, e a sbellicarsi dalle risate.

In questa commedia musicale, gli autori del testo sono gli attori e produttori Sabrina Pellegrino, Claudio Insegno, Federico Perrotta, Valentina Olla che si ritrovano sulla scena e Fabrizio Angelini, che ha curato anche le coreografie. E inoltre nel cast Franco Mannella, attore, regista, doppiatore, e due giovani talenti Giacomo Rasetti e Federica De Riggi.

“Scrivere una commedia sulla loro vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro, eppure della loro vita privata sappiamo poco. Quanti sanno che Oliver Hardy aveva avviato un allevamento di polli che poi regalava agli amici perché gli dispiaceva mandarli al macello? Quanti sanno che Stan Laurel fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco? E cosa dire poi della loro vita sentimentale?” – incalzano Claudio Insegno e Sabrina Pellegrino.

Eppure, come proseguono “abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni”.

“Sì, è vero – spiega Insegno – potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. Ma l’amore e il profondo rispetto che proviamo per loro ci portano a rappresentarli come non li abbiamo mai visti”.

In questo spettacolo è possibile essere travolti dalla loro rocambolesca vita privata, soprattutto, nell’articolato rapporto con le loro numerose mogli: è dal 1921 che abituano il pubblico a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia, è un invito a continuare a farlo anche nella contemporaneità.

Le scene sono di Alessandro Chiti ed i costumi di Graziella Pera, le musiche originali del Maestro Claudio Junior Bielli. Disegno luci Marco Laudando, progetto audio Marco De Angelis, aiuto regia Step Minotti.




PORTE APERTE UnivAQ

L’Aquila, 13 luglio 2023. Dopo il successo delle scorse edizioni, l’Università degli Studi dell’Aquila ha organizzato anche quest’anno Porte aperte, che si svolgerà domani, venerdì 14 luglio, nel polo di ateneo di Coppito, in via Vetoio. 

Sarà una giornata di orientamento per aiutare le studentesse e gli studenti appena diplomati o prossimi al diploma a compiere una scelta consapevole e ponderata.

Durante gli incontri si potranno avere informazioni e consigli utili per scegliere tra gli oltre 60 corsi di laurea offerti da UnivAQ e ascoltare le presentazioni di tutti i Dipartimenti nell’Aula magna dell’edificio Alan Turing (vedi foto allegata).

Inoltre, ci sarà la possibilità di incontrare studentesse e studenti che hanno già scelto UnivAQ e il personale dell’Ufficio Orientamento presso gli stand che verranno allestiti nell’area esterna dell’edificio Alan Turing. 




I POPOLI ITALICI D’ABRUZZO

L’archeologo Vincenzo D’ercole presenta a Fontecchio monumentale monografia sulla storia della regione prima della conquista di Roma

L’Aquila, 13 luglio 2023. “I popoli italici d’Abruzzo“, ovvero una imponente monografia, a firma di uno studioso di fama internazionale e del calibro di Vincenzo D’Ercole, che raccoglie trent’anni di studi e ricerche archeologiche, per raccontare la storia della regione prima della conquista da parte di Roma, dai villaggi neolitici all’apogeo delle civiltà italiche, attraverso l’epopea delle guerre Sannitiche e della guerra Sociale, e la scoperta delle necropoli di Fossa, Campovalano Capestrano, Il riemergere dalla terra e dalla notte dei tempi del guerriero di Capestrano, re Nevio Pompuledio.

La prima presentazione in Abruzzo avverrà a Fontecchio, sabato 15 luglio, alle ore 18:00, presso la sede dell’Associazione MAT^NAT (Matematica in Natura) in piazza del Popolo, alla presenza dell’autore, umbro di nascita con padre abruzzese, una grande carriera da archeologo al Ministero dei beni culturali, con all’attivo 350 pubblicazioni, docente di Etruscologia ed Antichità italiche e Civiltà dell’Italia preromana presso l’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti e Pescara.

L’evento è patrocinato dal Comune di Fontecchio e dalla Confederazione italiana archeologi (Cia), ed ad aprire i lavori saranno i saluti della sindaca di Fontecchio, Sabrina Ciancone e dell’assessora alla Cultura, Valeria Pica. In scaletta, previsti gli interventi  di Francesca Spadolini, funzionaria archeologa della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di L’Aquila E Teramo, e del vicepresidente Cia Abruzzo, Alessandra Ciarico. L’archeologa e giornalista Marilena Scuotto introdurrà il professore Vincenzo d’Ercole che racconterà la sua monografia.

A seguire sarà possibile acquistare direttamente il libro e verrà offerto dalla Cia un ricco aperitivo con prodotti e vini locali della tenuta De Melis di Penne, che fu una delle capitali del popolo vestino.

Il libro, attesissimo da addetti ai lavori ed appassionati, raccoglie gli studi e le ricerche archeologiche condotte dall’autore nel territorio abruzzese a partire dal gennaio del 1979, allorchè divenne funzionario archeologo presso il Ministero per i Beni Culturali, fino all’ottobre 2018, nelle sedi della Soprintendenza archeologica dell’Abruzzo, dell’Etruria meridionale e presso la Direzione generale archeologia.

Un compendio nato anche dalla necessità di raccogliere e di organizzare in maniera organica la grande quantità di dati e di scoperte rinvenuti a cavallo tra la fine del Novecento e l’inizio del nuovo millennio, e che hanno fatto luce sull’affascinante e in parte misteriosa storia dei Pretuzi, Vestini transmontani, Marrucini, Frentani, Carracini, Equi, Sabini, Vestini cismontani, Marsi, Peligni e Pentri, che hanno occupato l’Italia medio adriatica tra gli Appennini e il mare.

Il primo capitolo del libro introduce la storia degli studi partendo dalla scoperta del villaggio neolitico di Ripoli da parte del medico Concezio Rosa nella seconda metà dell’Ottocento, passando per l’opera di Antonio De Nino, maestro elementare presso Pratola Peligna, con le identificazioni degli abitati d’altura e i primi scavi nella necropoli di Alfedena che verranno, infine, portati avanti, agli inizi del Novecento, da Luigi Mariani, primo vero archeologo professionista in Abruzzo.

Negli anni Trenta, si colloca la scoperta della necropoli di Capestrano e delle sue statue ad opera di Giovanni Annibaldi; e a Valerio Cianfarani, Soprintendente alle antichità negli anni del dopoguerra, si devono gli scavi della necropoli di Campovalano, l’inaugurazione del Museo Archeologico di Chieti, numerose mostre e pubblicazioni. La fine del Novecento e gli inizi del terzo millennio vedono protagonista Vincenzo d’Ercole con gli scavi del villaggio su palafitte e della relativa necropoli sulle rive del Fucino, con le indagini delle Paludi di Celano, la ripresa delle ricerche a Campovalano e la creazione del Museo di Campli, ma soprattutto gli scavi archeologici nel territorio Vestino con la scoperta delle necropoli di Bazzano a L’Aquila, di Fossa e la ripresa degli studi a Capestrano.

Il secondo capitolo rappresenta una panoramica del periodo che va dall’età del Bronzo (2300-1000 a.C.) alla creazione degli stati (Toutai) territoriali confederali su base etnica, nettamente differenti dal modello delle città-stato (Poleis) che si afferma nello stesso periodo in Etruria, Sicilia e Magna Grecia. Nello stesso capitolo si affronta l’età del Ferro (I millennio a.C.) con lo sviluppo delle tombe a tumulo, spesso correlate da serie di menhir che costituiranno un elemento fondamentale del paesaggio e il più importante indicatore territoriale e culturale, per quasi mille anni, delle popolazioni che abitavano l’Abruzzo. Altro aspetto importante è costituito dall’impianto degli insediamenti in altura, naturalmente o artificialmente difesi con fossati o mura per disporre di un efficace controllo del territorio.

Nel terzo capitolo, si affronta l’analisi del periodo che va dal VII al V sec. a.C., l’esame della cultura materiale, delle vie e dei prodotti commerciali, delle armi sulla base delle numerose necropoli oggetto di scavo e di studi recenti che consentono anche una lettura dal punto di vista dell’antropologia fisica. Un tema specifico è quello della scultura in pietra con gli interrogativi che pone: Il Guerriero di Capestrano ovvero, Re Nevio Pompuledio.

Il quarto capitolo passa in rassegna il periodo che va dalle guerre Sannitiche alla guerra Sociale (IV-I sec. a.C) con l’abbandono degli abitati d’altura o di urbanizzazione di alcuni di essi come Alba Fucens, Peltuinum, Teate Marrucinorum, Interamnia Praetuttiorum, particolarmente consoni alla politica di controllo e di conquista di Roma. Significative, ancora una volta, le tombe, adesso a grotticella e a camera disposte lungo le vie sepolcrali in posizione privilegiata. Maggiore enfasi viene conferita alla cerimonia funebre con il defunto pubblicamente esposto e trasportato su un letto rivestito in bronzo o più frequentemente in osso; insieme a questa materia prima, si sviluppa in Abruzzo, alle soglie dell’impero, un artigianato specializzato, che produrrà dei veri capolavori inneggianti all’eroe italico per eccellenza.




FAOLÉTTE Roberto Cipollone presenta l’opera

Edizione speciale del giovedì letterario con il Cortile delle Parole danzanti

Luco dei Marsi, 13 luglio 2023. É in programma per il pomeriggio di oggi, 13 luglio, alle 18, sul terrazzo della Casa di Olimpia, in via Duca degli Abruzzi, il nuovo appuntamento per il ciclo “Giovedì letterario – Incontri d’Autore”, annoverato nella rassegna estiva “Vacanze luchesi”, oggi nella speciale edizione presentata dall’associazione Lucus con il “Cortile delle Parole danzanti” e con la partecipazione straordinaria del Maestro Eginio Notarpasquale, autore e docente del Conservatorio aquilano “A. Casella”.

Protagonista dell’incontro odierno, lo scrittore di origine marsicana Roberto Cipollone, con l’opera “Faolétte – dodici storie illustrate dalla Marsica”, un affresco potente di luoghi, storie e storia, reso dalla peculiare narrazione dell’Autore, che affianca alla caleidoscopica profondità dei testi la forza dell’arte visiva attraverso le opere di nove illustratori, tutti marsicani: Alleg, Barbara ed Emanuela Cipollone, Vanessa Croce, Fabrizio Del Monaco (sulmonese di nascita), Miriam Murzilli, Eliseo Parisse, Martina Troisi e Violinoviola.

Le “Faolétte”  che danno il nome alla settima opera dello Scrittore originario di Cese, non sono in realtà favole per bambini, o non solo, bensì dodici racconti che recuperano mirabilmente schegge di storia,  personaggi, leggende e segni della tradizione orale del territorio marsicano. Una tessitura, quella operata da Roberto Cipollone, da cui emergono l’attenzione, la cura e il vero  e proprio affetto per i “suoi” luoghi e per certi temi, come il valore degli affetti, dell’amicizia e della forza morale contrapposta al pregiudizio ed all’esaltazione estetica.

Sfilano così, dinanzi agli occhi del lettore, il pesce dalle otto pinne nel lago Fucino, descritto da Plinio, la dea Angizia, immaginata poco più che bambina con il nome che usavano i Marsi, o ancora i “mazzamurelli”, i folletti dei boschi abruzzesi, insieme ai racconti dei briganti tra gli ombrosi sentieri dei monti marsicani, nell’incrocio di storia e leggenda che si sfronda a tratti di ogni alone mitico, come nella narrazione ispirata al terremoto del 1915 in cui svetta una tenace, disperata  quanto emblematica, speranza. Accanto ai racconti che più somigliano a vere e proprie favole, nel libro scorrono composizioni ispirate a filastrocche e canzoni in dialetto “Che non hanno mai avuto la possibilità di essere riconosciute come vere forme narrative e che continuano a perdersi assieme alle persone”, spiega Roberto Cipollone, che a questi due filoni affianca, nell’opera, quello delle storie del presente “per andare oltre l’idea che scrivere dei nostri luoghi sia solo un verbo al passato: abbiamo ancora da raccontare e da riflettere, ma c’è sempre bisogno di sapere e conoscere per apprezzare il presente e i luoghi”.

“Un appuntamento, quello di oggi, che saprà offrire preziose scoperte e spunti di riflessione”, sottolinea la sindaca De Rosa, “Presentiamo un’opera particolarissima che tesse un filo tra passato e presente, storia e incanto, con la voce del nostro territorio, attraverso “favolette” per ogni età. Invito tutti a partecipare”. 

“Oltre ad essere un oggetto bellissimo”, scrive il giornalista e scrittore Domenico Paris nella prefazione dell’opera,  “questo libro è un dispenser di Saggezza Patria del quale spero che molti genitori si possano dotare per regalare ai propri pupi pillole fiabesche di imperitura Sapienza. E, leggendo queste favole, possano fare anche loro opportuno ripasso di certi Valori e di certa Identità”. Parteciperanno all’incontro, con la sindaca, Marivera De Rosa, l’autore Roberto Cipollone; il presidente dell’associazione Lucus, Gianni De Rosa; le professoresse Maddalena Angelucci e Carla Cesta, docenti e storica anima del Cortile delle Parole danzanti; il M° Eginio Notarpasquale, chitarra classica, autore e docente.




PATTI SMITH a Pescara

Patti Smith in scena al Teatro Massimo di Pescara il 29 Novembre 2023 alle ore 21:00

Pescara, 13 luglio 2023. La Patagonia Pictures è lieta di annunciare la presenza di Patti Smith nell’imminente stagione teatrale Top Secret Club Theatre 2023/24. La cantante statunitense sarà al Teatro Massimo di Pescara in un’unica data esclusiva per il centro Italia: mercoledì 29 Novembre 2023 alle ore 21.00.

Because the night, Gloria, People have the power, Dancing Barefoot e Redondo Beach sono solo alcune delle innumerevoli e riconoscibilissime canzoni che caratterizzano la discografia della cantante. Soprannominata “sacerdotessa del rock”, Patti Smith si è imposta con forza nel panorama musicale dell’epoca grazie al suo primo album Horses (1972); e non se n’è più andata. A questo seguono – solo per citarne alcuni – Radio Ethiopia (1976), Easter (1978), Wave (1979), Gone Again (1996), Twelve (2007) – un album di cover di vari artisti come Neil Young, i Nirvana e Stevie Wonder – e Banga (2012). Icona della musica rock, cantante grintosa e performer gigantesca: Patti Smith ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo in oltre quarant’anni di carriera, segnando musica e generazioni.

Nei prossimi mesi la cantante statunitense sarà protagonista di un nuovo, entusiasmante tour. Patti Smith arriverà anche a Pescara, esibendosi al Teatro Massimo per un’unica, imperdibile data: l’appuntamento è per mercoledì 29 novembre alle ore 21.00.

Promo biglietti sconto 20% se acquisti entro il 31 luglio!

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CHICAGO IL MUSICAL a Pescara

Chicago Il Musical al Teatro Massimo di Pescara domenica 17 Marzo 2024 alle ore 16.30 e 19.30

La Patagonia Pictures è lieta di annunciare anche la presenza di Chicago Il Musical nell’imminente stagione teatrale “Top Secret Club Theatre 2023/24”. L’iconico musical sarà in scena al Teatro Massimo di Pescara domenica 17 marzo 2024 alle ore 16.30 e alle ore 19.30.

Basato sull’opera di Maurine Dallas Watkins, Chicago è un musical americano che arriva a Broadway per la prima volta nel 1975 con regia e coreografie di Bob Fosse, grande ballerino e regista anche cinematografico. Tra i suoi film più importanti si ricordano All That Jazz – Lo spettacolo comincia e Cabaret, con una strepitosa Liza Minnelli. La storia del musical è ambientata in un carcere di Chicago degli anni ’20, e segue le vicende di Velma Kelly e Roxie Hart, due donne accusate di aver assassinato i propri mariti. “All That Jazz”, “Cell Block Tango”, “Roxie” e “Razzle Dazzle” sono solo alcune delle memorabili canzoni che caratterizzano questo musical senza tempo.

Tra i protagonisti dello spettacolo italiano – diretto da Chiara Noschese – troviamo Stefania Rocca, l’indimenticabile Laura di Tutti Pazzi per Amore e volto noto del nostro cinema e televisione. Sarà lei a vestire i panni di Velma Kelly, il personaggio che nell’omonimo film del 2002 venne interpretato da Catherine Zeta-Jones. Ad affiancare l’attrice ci saranno Giulia Sol nel ruolo di Roxie Hart e Brian Boccuni in quello di Billy Flynn, l’irriverente avvocato a cui è affidata la difesa delle due criminali. Muovendosi tra dramma e commedia, Chicago Il Musical è un’indimenticabile esperienza teatrale.

Il revival italiano arriva finalmente anche a Pescara e sarà in scena al Teatro Massimo per un doppio, imperdibile appuntamento: domenica 17 marzo 2024 alle ore 16.30 e 19.30.




I SUPEREROI di Marco Lodola

In mostra dal 16 luglio a San Benedetto del Tronto

San Benedetto del Tronto, 13 luglio 2023.  Alla Pinacoteca Bice Piacentini una retrospettiva sui miti del fumetto interpretati dal maestro della pop-art italiana.

Dopo la realizzazione della scultura luminosa Vale & Tino, oggi collocata presso la Palazzina Azzurra, il grande artista Marco Lodola conferma il suo legame con la città di San Benedetto del Tronto: le sue opere saranno infatti protagoniste di un’interessante mostra dedicata al tema dei supereroi. La mostra, dal titolo Superheroes, si terrà dal 16 al 31 luglio presso la Pinacoteca Bice Piacentini, in via Gioacchino Rossini 14, presso il paese alto di San Benedetto del Tronto, per un evento organizzato dalla Galleria Opus e l’Associazione Lido degli Aranci.

Noto per le sue famose sculture luminose e ispirato dai miti degli anni ’50 e ’60, il tema dei supereroi, usciti dagli studi della Marvel e della DC Comics, non poteva mancare nella produzione artistica di Marco Lodola, uno dei più importanti esponenti della pop-art italiana e non solo. Superman, Batman, Wonder Woman & co sono icone popolari, predestinate ad essere immortalate nelle sculture illuminate dai neon (ma anche nei dipinti e nelle opere di grafica) di questo artista, inimitabili per la purezza del disegno  ed il cromatismo vivace ed aggressivo tipico dei linguaggi mass-mediatici.

La mostra verrà inaugurata il 16 luglio 2023, alle ore 18,00 alla presenza dell’artista, presso la Sala della Poesia del palazzo Bice Piacentini. Le opere di Marco Lodola verranno esposte, oltre che nella stessa Sala della Poesia anche presso gli antichi sotterranei del palazzo, dove le sculture al neon illumineranno i cunicoli in un suggestivo contrasto tra passato e presente.




RASSEGNA TEATRO DIALETTALE Sotto le Stelle

21.ma edizione dal 20 al 23 luglio in piazza Progresso. Manifestazione organizzata dall’associazione culturale Città Futura.

San Nicolò a Tordino, 12 luglio 2023. La Rassegna di Teatro Dialettale di San Nicolò a Tordino è cresciuta costantemente nel tempo in termini di partecipazione e di qualità degli spettacoli: per l’estate 2023 Città Futura, che proprio quest’anno festeggia i suoi 25 anni di attività a favore del territorio, ha messo a punto un calendario di appuntamenti di rilevante livello con artisti e compagnie di esperienza che sapranno catturare il pubblico, far sorridere, ridere e riflettere.

L’iniziativa non ha il solo scopo di intrattenere ma anche di divulgare la cultura del teatro e trasmetterla alle generazioni più giovani con l’auspicio che possano avvicinarsi a questo mondo così ricco ed appassionante.

La rassegna vede il sostegno del Comune di Teramo, della Fondazione Tercas e del Bim, insieme a sponsor privati.

Tutti gli spettacoli saranno gratuiti, avranno inizio ogni sera alle ore 21 e saranno introdotti da Stellina e Gianluca Pierannunzi.

Come da tradizione nell’ultima serata verranno assegnati due premi: il riconoscimento Giandomenico Di Sante, attribuito da una giuria tecnica al miglior attore o alla migliore interprete della manifestazione; ed il riconoscimento Graziano Petrini assegnato dal pubblico alla compagnia che nella precedente edizione ha raccolto il maggior consenso.

La manifestazione è stata presentata questa mattina, 12 luglio, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta negli spazi del centro multiculturale Ca.fé di San Nicolò a Tordino. Alla conferenza stampa hanno preso parte, insieme ai referenti dell’associazione Città Futura e al suo presidente Giuseppe Iacobacci, anche il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, l’assessore alla cultura del Comune di Teramo Antonio Filipponi e la presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante.

Questo il calendario degli spettacoli:

20 luglio: I Rottamatti in “Black out s’ha fatt nott”

21 luglio: I Nosocomici in “La gallina è un animale intelligente”

22 luglio: Lu Passatempe in “Ma vi li so arcundat mai?”

23 luglio: La Bottega del sorriso in “Ma coma si chiame?”