TEATRO APERTO secondo appuntamento

Viaggio dietro le quinte del teatro “Maria Caniglia” di Sulmona:  domenica 18 giugno visita guidata

Sulmona, 6 giugno 2023. Nell’ambito della terza edizione di TEATRO APERTO – viaggio dietro le quinte del teatro Maria Caniglia e a seguito del primo appuntamento del 4 giugno risultato particolarmente gradito ai partecipanti, si terrà domenica 18 giugno la seconda visita guidata a cura di Roberto Carrozzo, esperto in materia teatrale, che accompagnerà le partecipanti e i partecipanti alla scoperta delle bellezze, delle peculiarità e delle curiosità racchiuse all’interno del Caniglia, teatro-gioiello d’ Abruzzo. 

Le visita, che segue quella tenutasi domenica 4 giugno, partirà alle 16:00 da Piazza XX Settembre, sede dei due teatri storici di Sulmona – il Teatro Caracciolo e il Teatro Comunale nel Collegio dei Gesuiti-, per poi proseguire all’interno del Teatro Maria Caniglia. La giornata, come la prima, è organizzata e promossa da META Aps  ed è patrocinata dal Comune di Sulmona.

Con Teatro Aperto i partecipanti saranno guidati in un percorso nello spazio e nel tempo corredato da piccole pillole artistiche e dalla testimonianza professionale del macchinista del teatro che, grazie alla sua pluriennale esperienza e appassionato servizio, insieme al suo staff,  rende possibile la messinscena di ogni singolo spettacolo. Meta Aps propone dunque un viaggio alla scoperta di un luogo che regala meraviglia.

I posti sono limitati, è previsto un biglietto di € 3,00 e le prenotazioni si effettuano esclusivamente presso il Centro di informazioni turistiche- IAT Sulmona situato nel complesso della SS. Annunziata lungo Corso Ovidio. Il Centro è aperto dal martedì alla domenica con i seguenti orari: 9:00-13:00 e 15:30-19:30.  




PROGETTO QUID prende avvio

La realizzazione di una rete di comunicazione quantistica in Italia

L’Aquila, 6 giugno 2023. Un consorzio di aziende, enti di ricerca e università, di cui fa parte l’Università degli Studi dell’Aquila, è stato selezionato dall’Unione Europea per progettare e realizzare la futura infrastruttura italiana, che proteggerà i dati sensibili, aggiungendo un ulteriore livello di sicurezza basato sulla meccanica quantistica.

Il progetto QUID (Quantum Italy Deployment) è la realizzazione italiana della European Quantum Communication Infrastructure (EuroQCI), promossa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di creare un’infrastruttura europea per la comunicazione quantistica.

Nel corso del progetto saranno integrate le infrastrutture di comunicazione esistenti, in fibra ottica o in aria, e dotate di sistemi di distribuzione quantistica di chiavi crittografiche (QKD), che copriranno buona parte del territorio nazionale; allo stesso tempo, QUID promuove lo sviluppo delle aziende italiane che producono sistemi e servizi per la comunicazione quantistica a diverse categorie di utenti.

Lo scopo principale di QUID è lo sviluppo di nodi in reti di comunicazione quantistica metropolitane (QMANs), collegate tra loro attraverso l’Italian Quantum Backbone, un’infrastruttura che copre il territorio italiano e che distribuisce, con stabilità e accuratezza senza precedenti, segnali di tempo e frequenza campione, usando fibre ottiche commerciali. In ogni QMAN verranno effettuati scambi di chiave quantistica tra un nodo e l’altro utilizzando sistemi QKD a variabili discrete; distanze superiori a quelle metropolitane verranno coperte utilizzando dei nodi “trusted” o innovative tecniche di Twin-Field QKD (con nodi “untrusted”).

QUID unirà, inoltre, siti importanti per il collegamento tra la comunicazione in fibra ottica e il segmento spaziale del QCI europeo.

Accanto a queste attività di tipo infrastrutturale, QUID pone grande attenzione allo sviluppo dei metodi per l’erogazione ottimale dei servizi di comunicazione quantistica.

Infine, QUID lascia spazio allo sviluppo di tecniche innovative legate alla QKD, per l’incremento della frequenza di trasmissione, per l’utilizzo di nuovi tipi di fibre ottiche e per la trasmissione in aria.

Il consorzio QUID riunisce le aziende italiane leader nel settore, i principali Istituti di ricerca coinvolti nella comunicazione quantistica, sia per il segmento terrestre che per il segmento spaziale, e le Università impegnate nell’innovazione e nella formazione.

La presenza delle aziende che producono dispositivi QKD, gestiscono reti di telecomunicazioni e servizi sia terrestri che spaziali, e che offrono soluzioni integrate di sicurezza informatica permetterà di collegare agevolmente i sistemi QKD nelle reti di comunicazione sul territorio nazionale.      

Il consorzio, guidato dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), è composto da:

●             Agenzia Spaziale Italiana (ASI);         

●             Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR);

●             Coherentia;

●             Thales Alenia Space – Italia;

●             QTI;    

●             Leonardo;     

●             ThinkQuantum;          

●             Tim SPA;     

●             Telsy;     

●             Telespazio;

●             Consorzio TOP-IX;  

●             Politecnico di Milano;     

●             Università degli Studi dell’Aquila;     

●             Università La Sapienza;     

●             Università degli Studi di Napoli Federico II;     

●             Università degli Studi di Padova;     

●             Università degli Studi di Trieste.




ALL’OMBRA DEL TACCO di Annamaria Venere

Un thriller psicologico ed esoterico sulle tracce di Cagliostro ambientato a L’Aquila. La sociologa e criminologa forense di origine pugliese e siciliana di adozione,  interverrà alle 19.00 di sabato 10 Giugno 2023 nel Palazzetto dei Nobili nell’ambito della rassegna Sulla scia del Daimon

L’Aquila, 6 giugno 2023. Sarà presentato a L’Aquila sabato 10 Giugno 2023, All’Ombra del Tacco, il thriller psicologico ed esoterico della sociologa e criminologa forense Annamaria Venere. L’evento – in programma alle ore 19.00 nel Palazzetto Dei Nobili – rientra nella prestigiosa rassegna letteraria Sulla scia del Daimon, promossa da Alessandra Prospero e Daimon Edizioni, casa editrice che ha pubblicato il romanzo.  

“Durante le ricerche per il mio libro – dichiara Annamaria Venere – ho cercato una città affascinante, adatta ad una trama che desideravo ricca di spunti misteriosi. Conoscevo poco L’Aquila, ho studiato il suo ricco patrimonio storico e simbolico ed è stato un piacere assoluto poter utilizzare tutto ciò come sfondo per il mio romanzo. L’Aquila è come una matrioska, tanti misteri racchiusi in un mistero”.

Alla presentazione sarà presente l’autrice – di origine pugliese, ma siciliana di adozione – che parteciperà ad una conversazione con il giornalista Salvo Falcone. Passaggi tratti dalle pagine del libro saranno interpretati da Claudia Palombi, attrice, scrittrice, regista, teather coach.

L’evento è realizzato in collaborazione con Poesia Singolare Femminile, La Compagnia dei Poeti dell’Aquila, Libera Mia.

La vicenda narrata in “All’Ombra del Tacco” (2022, Daimon Edizioni, copertina di Davide Gianmaria Aricò) è ambientata alla fine degli anni ’90 anche nella località di Torrecuso, ma è all’interno di un trullo pugliese adibito a casa-vacanze che vengono rinvenuti tre cadaveri. A capo delle operazioni il capitano dei Carabinieri Marcello Gentile che, ormai da anni, si avvale dell’aiuto della sua amica Flora, insegnante elementare, ma dotata di grande intuito e talento investigativo.

La firma dell’assassino è inequivocabile: si tratta di Cagliostro. Il killer ha già colpito in passato e il nome in codice, affibbiatogli dalle forze dell’ordine, è riconducibile a strani simboli di natura esoterica che disegna sui muri con il sangue delle vittime. Flora intuisce che Cagliostro li sta sfidando, disseminando la scena del crimine di elementi che annunciano dove avverrà il prossimo omicidio. Inizia una folle corsa contro il tempo e i due coinvolgeranno Paolo, giornalista di cronaca nera, uomo schivo, diffidente, appassionato di storia, con la dote del segugio e che non si ferma neppure quando si tratta di scovare possibili collegamenti tra vecchi libri rari.

Seguendo le tracce lasciate da Cagliostro, Flora e Marcello partiranno per L’Aquila con l’intento di intercettare la follia che coinvolge sia vivi che morti e dove li attenderà un altro triplice omicidio. La trama si infittisce, ambigui e misteriosi personaggi sembrano avere uno strano legame con le uccisioni, paiono tutti potenziali assassini. I fatti imprevedibili non mancano, si fanno pressanti, tanto che non si sa più di chi fidarsi e da chi guardarsi. L’articolazione della trama non presenta nessuna fantascienza, nessuna scena truculenta da macelleria, ma è una storia che racconta di vita, di superstizione e di morte, con un importante ma realistico sfondo di spunti psicopatologici che si riscontrano, pagina dopo pagina.

ANNAMARIA VENERE

Annamaria Venere nasce a Gioia del Colle il 21 ottobre del ’66 e trascorre l’infanzia nel suo paese natale. Da piccola sogna di fare la cantante lirica ma, non trovando condivisione in famiglia, si appassiona alla lettura e alla pittura che abbandonerà definitivamente a tredici anni. Con l’inizio dell’adolescenza comincia a provare il disagio dell’irrequietudine e, consigliata dalla sua giovane professoressa di italiano, comincia a scrivere storie che narrano i suoi pensieri.

Annamaria, con spirito talvolta ironico e dissacrante, talvolta profondo e doloroso o ancora, caratterizzato da malinconico ottimismo, nel corso di quattro anni scriverà undici racconti brevi. A diciassette anni, affascinata da un volume di sociologia, inizia ad approfondire lo studio attraverso altre opere, studi che condurrà in maniera autonoma e disorganizzata per molti anni. Si trasferisce a Bari, si laurea in Scienze delle professioni sanitarie e inizia la sua attività professionale nella splendida cornice della Valle D’Itria, luogo del quale s’innamorerà profondamente. Viaggiare per quasi 200 km al giorno (lo farà per dieci anni), rappresenterà l’opportunità per raccogliere appunti dettati al suo piccolo registratore, dal quale diventerà inseparabile.

Donna dallo spirito indipendente, sarcastica, amante delle metafore, cultrice del disincanto, acuta osservatrice della specie umana, spia e coglie sguardi che altri non afferrano e ne lascia traccia scritta: per lei è un modo di tenere insieme ciò che era destinato ad essere dimenticato. In quegli anni scopre la sua naturale propensione all’ascolto degli altri e la comprensione dei vissuti delle persone e decide di iscriversi nuovamente all’Università, alla facoltà di Sociologia. Consegue presso l’Università Alma Mater Studiorum, Polo di Forlì ‘R. Ruffilli’ la laurea magistrale in “Sociologia, Politiche Sociali e Sanitarie” e successivamente perfeziona la formazione in “Criminologia Forense” presso l’Università di Messina. In parallelo a questi progetti e agli studi è coautore di ‘Elementi di comunicazione per le professioni sanitarie. Strategie operative per le aree infermieristica, preventiva, riabilitativa e tecnica’ (Franco Angeli, Milano 2008), ‘Il falso in Sanità.

Problematiche giuridiche e aspetti sociologici’ (Franco Angeli, Milano 2013), ‘L’infermiere di famiglia e cure primarie: aspetti gestionali e competenze cliniche” (Piccin Nuova Libraria, Padova 2017). Nel frattempo, la sua vita privata e professionale “attraversano” lo stretto e si realizzano in Sicilia dove tutt’ora vive. Si sposa e ha due figli, Carla e Flavio. Nel 2009, fonda a Catania una società di organizzazione di eventi medico scientifici e formazione sanitaria e diventa Provider ECM.

Successivamente, la stessa società diviene editore di Medicalive Magazine, rivista online d’informazione del settore sanitario e viene nominata Direttore Editoriale. Pubblica svariati articoli e nel 2020 il suo ultimo lavoro scritto in collaborazione con due ufficiali dell’Arma dei Carabinieri ‘Vittime di violenza di genere. La gestione giuridica dell’operatore sanitario’ (Franco Angeli, Milano 2020). Con il tempo, si riconosce sempre più nel mondo della scrittura e la sua natura creativa si mostra durante il periodo del lockdown da Covid-19 del 2020, quando decide di sperimentare un genere per lei nuovo, con ‘All’ombra del tacco’.




IL CANTAUTORE MARCO GRADASSI alla ricerca della felicita

Il nuovo brano in uscita sui principali web store

La vena creativa di Marco Gradassi non si ferma mai: in uscita il suo nuovo singolo “Alla Ricerca della Felicità” su Spotify, Amazon Music, ITunes, Deezer e tanti altri.

Marco Gradassi esce sul mercato con un nuovo singolo carico di buone speranze ma anche di messaggi importanti: La libertà, l’amore, l’impegno sociale, nelle parole della canzone si sente vibrare il retaggio della millenaria tradizione spirituale indiana, rivitalizzato però dal confronto audace con la modernità, il progresso tecnologico, la coscienza delle ingiustizie e delle sofferenze del mondo contemporaneo.

Marco ci fa capire che è possibile cambiare il mondo, ma solo a patto di operare in sé stessi una profonda trasformazione interiore, rinunciando a ogni consolante certezza prefabbricata al fine di perseguire senza pregiudizi la propria personale verità.

Si possono combattere stati mentali negativi come rabbia, odio e avidità, e coltivare stati mentali positivi come gentilezza, compassione e tolleranza., tutto per raggiungere quella felicità che tutti agognano ma che nessuno raggiunge se non per brevi istanti che potrebbero però essere sufficienti.

Tutti i brani di Marco sono ricchi di messaggi, ma non sempre sono così facilmente leggibili, ma in questo brano i messaggi sono chiari come è chiara la musica abilmente arrangiata dal Team Gradassi/Marani/Alessandrini e particolare è l’interpretazione dell’Artista…un po’ Jannacci e un po’ Gaber…mantenendo però la sua compagine artistica e spirituale.

Ascoltiamo il brano con calma e tranquillità ma manteniamoci pronti alle prossime uscite che si preannunciano prolifiche e un pelino piccanti.




PROGETTO ERASMUS l’Europa dei diritti umani

Aurora La Rosa vince la sfida tra studenti in Bulgaria

Sulmona, 6 giugno 2023. Continuano le attività del Progetto Erasmus+ L’Europa dei Diritti Umani dell’IIS Ovidio. Gli studenti coinvolti nel progetto sono appena rientrati dalla mobilità tenutasi a Belene (Bulgaria), dove hanno discusso di tolleranza e diversità religiosa, simulando arringhe sul tema da proporre alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. A vincere come miglior avvocato in difesa dello Stato Aurora La Rosa, della classe Erasmus francese 4I del liceo linguistico G. Vico.

«Questo risultato – spiega la professoressa Emanuela Cosentino, referente Progetti Internazionali del polo liceale sulmonese e del Dipartimento di lingua francese – conferma che la motivazione, l’esempio, il sostegno dei compagni di classe e della fantastica squadra europea e, non ultimi, il coraggio e la volontà di riuscire di Aurora e di tutto il gruppo sono le chiavi giuste per raggiungere ogni obiettivo».

Insieme alla Cosentino, seguono gli studenti nel progetto Erasmus+ le docenti Maria Orsola Boschiero e Cathy Petrucci.

La squadra sulmonese dell’IIS Ovidio, anche in questa occasione, è stata protagonista del progetto insieme a studenti portoghesi, bulgari, rumeni e francesi.

Oggetto di studio e di riflessione in questa occasione sono stati diritti umani ed in particolare la diversità e la tolleranza religiose. Tutti hanno realizzato delle presentazioni a tema e un lavoro di ricerca su personalità della propria nazione che sono state uccise o perseguitate a causa del loro credo religioso, cimentandosi poi nell’arringa simulata davanti alla Corte internazionale.

Gli ospiti hanno poi visitato luoghi simbolo della città di Belene e approfondito le storia dei campi di concentramento e del gulag di questo territorio. Per il polo liceale Ovidio un importante successo, ma per tutti anche e soprattutto una bellissima esperienza di condivisione e riflessione sul valore della diversità e della difesa dei diritti umani.




IL SEME DELL ASCOLTO. Residenza Artistica Internazionale in Natura

Dal 20 al 26 agosto 2023

Tufillo, 6 giugno 2023. Artisti della scena (attori, danzatori, cantanti, musicisti, registi, drammaturghi) ed aspiranti tali, ma anche persone che lavorino in altri ambiti professionali dove sia necessario esprimersi attraverso il corpo e la voce per comunicare, insegnare, curare, allenare, ecc. possono, se interessati, partecipare a questa residenza.

Di cosa si tratta

Sette giorni di laboratorio immersi nella natura di quello che abbiamo chiamato “Bosco di Simurgh”, ricco di biodiversità vegetale e faunistica, nel cui cuore sorge la nuova sede del Teatro Simurgh. Dove Appena fuori Tufillo (CH), un piccolo borgo situato a 600 mt. slm, su uno sperone di roccia che domina la valle del fiume Trigno, un territorio di straordinaria bellezza tra i meno conosciuti d’Italia, coperto di boschi primari e borghi medievali che adornano queste colline appenniniche, nell’estremo sud dell’Abruzzo.

Perché qui

Nel linguaggio tecnico amministrativo questo territorio sarebbe definito “zona depressa” a causa dell’assenza di attività industriale, di coltivazioni intensive e soprattutto per una bassissima densità di abitanti per Kmq. Noi invece proprio per le suddette caratteristiche abbiamo scelto di realizzare qui un progetto multidisciplinare ed olistico maturato in più di trent’anni di ricerca e creazione dove il teatro è stato concepito innanzitutto come uno strumento di evoluzione interiore dell’individuo, di cui lo spettacolo (aldilà del tema trattato e del linguaggio scenico creato) diventa armonica conseguenza. Qualità della presenza dove la forma è sostanza di un reale processo cognitivo da condividere con lo spettatore.

Cosa faremo

Cercheremo, appunto, di piantare il seme dell’ascolto nella nostra presenza di artisti ed esseri umani. Attraverso una serie di esercizi radicati in discipline che, oltre al campo della formazione dell’attore/danzatore/cantante, abbracciano conoscenze appartenenti ad altre sfere quali l’antropologia, la filosofia, la biofilia e il misticismo, esploreremo le innumerevoli possibilità e modalità che il nostro corpo ha di ascoltare coscientemente. Il contenitore, nonché la fonte di ogni impressione fisica, psichica ed emotiva di tutto il lavoro sarà la natura che circonda la casa del teatro. Per questo molti esercizi e improvvisazioni tematiche saranno praticati direttamente nel bosco. Il canto, la poesia, la musica, le azioni, la danza, saranno nutriti dall’ascolto del bosco. Il bosco, con la sua armonia di suoni, colori e odori, diventa specchio e metafora della possibile armonia della nostra interiorità, del silenzio che vive nascosto dentro di noi, ma che al sentirlo si rivela l’unico linguaggio dell’amore verso l’umano e verso l’intero creato.

Così, ad esempio, recita l’ultima strofa del sonetto 23 di William Shakespeare: “Oh, imparate a leggere ciò che il silenzioso amore ha scritto: Udire con gli occhi appartiene al puro ingegno dell’amore.” Gli occhi dunque possono udire, così come può udire ogni altra parte del nostro corpo. Se ci si allena a tale capacità di ascolto è possibile creare in noi all’occorrenza uno spazio vuoto, libero da ogni scoria di giudizio, paura e aspettativa.

A cosa miriamo

Fare esperienza di quello spazio vuoto interiore, diventa quindi l’obbiettivo essenziale del lavoro. Lo spazio vuoto è il luogo del silenzio che apre la porta della coscienza. La coscienza riceve le impressioni del mondo esterno come nutrimento e apre la porta dell’immaginazione creativa. Questa a sua volta elabora immagini e idee che generano contenuti. Per trasmettere questi contenuti però l’artista scenico ha a disposizione solo il proprio corpo (di cui la voce è parte).

Se il corpo è stato ripulito da ogni scoria psichica ed emotiva, diventa un corpo essenziale, capace cioè di ascoltare in attenzione con ogni sua parte. Grazie a tale ascolto la forma artistica del contenuto si esprime nel corpo scenico e, così, il racconto prende vita.

Partecipanti

Artisti della scena (attori, danzatori, cantanti, musicisti, registi, drammaturghi) ed aspiranti tali, ma anche persone che lavorino in altri ambiti professionali dove sia necessario esprimersi attraverso il corpo e la voce per comunicare, insegnare, curare, allenare, ecc. possono, se interessati, partecipare a questa residenza.

Contributo

Il contributo per partecipante è di 300 euro, che comprende:

– Pago per il laboratorio (49 ore di lavoro effettivo).

– Alloggio nel centro storico del borgo di Tufillo.

– Vitto a pranzo (colazione e cena sono a carico del partecipante).

Logistica

Arrivo in giornata il 19/08/2023

Laboratorio dal 20/08 al 26/08

Partenza in giornata il 27/08/

Il laboratorio si svolgerà in una sala di lavoro della sede del Teatro Simurgh e all’aperto nel bosco che la circonda.

Gli orari di lavoro sono dalle 09:00 alle 12.00 e dalle 15:00 alle 19:00.

Tra il centro storico di Tufillo e il Bosco di Simurgh ci sono 10/15 minuti di passeggiata.

Il pranzo avrà luogo nel refettorio della casa/teatro la cui cucina sarà gestita in gruppo tenendo conto di eventuali diverse esigenze alimentari dei partecipanti. La colazione e la cena possono prepararsi nella cucina degli alloggi.

A Tufillo ci sono un alimentare e un ottimo forno che fa pane, pizze e dolci squisiti, con ingredienti locali di qualità. Iscrizione Il numero massimo di partecipanti ammessi è di dieci persone.




PIETRO FERRARI PRESENTA le sue ultime opere

Il filosofo e scrittore al S.O.M.S. venerdì prossimo 9 giugno

Spoltore, 5 giugno 2023. Venerdì 9 giugno 2023, a partire dalle ore 18:30, si terrà presso il Teatro della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) in Piazza D’Albenzio 1 nel centro storico di Spoltore (Pe), un dibattito pubblico con l’avvocato, filosofo e scrittore teramano  Pietro Ferrari che presenterà alcune tra le sue ultime pubblicazioni tra le quali: Epilogo, Cento di Questi Anni, Il Grido dell’Europa ,La Questione Monetaria, Fascismi, Non Possumus e La Lunga Marcia Nazionale e la mobilitazione degli abruzzesi.

Dialoga con l’autore il giornalista e politologo Cristiano Vignali. 

Pietro Ferrari, nato nel 1973 a Giulianova, è residente a Teramo, dove svolge la professione di avvocato. Ecco le sue opere più importanti: ha pubblicato nel 2002 “Le schegge invisibili” con la Controcorrente di Napoli; nel 2003 Il grido dell’Europa con Tabula Fati di Chieti, nel 2004 Autodafè dell’Occidente con Segno di Udine e Il canto del viandante con Menna di Avellino; 

Nel 2009, La rivoluzione contro il Medioevo con Solfanelli di Chieti e Cronache contemporanee con L’Arco e la Corte di Bari; nel 2014, Fascismi e la prima edizione di La questione monetaria, con Edizioni Radio Spada; nel 2015, la prima edizione di Non Possumus, ancora per i tipi delle Edizioni Radio Spada. Ha, inoltre, collaborato con il blog I Due Punti e con Il Fatto Teramano, Radio Spada, Agere Contra e per la rivista Ordine Futuro; nel 2021, ha pubblicato con YouCanPrint il romanzo ucronico in formato cartaceo Cento di questi anni; nel 2022, invece, ha pubblicato La Lunga Marcia Nazionale e la mobilitazione degli Abruzzesi. 

Ingresso gratuito.




IL TESORO DI RE MANFREDI su Macchemito

La nota sulla puntata odierna di Buongiorno Regione

Pescara, 5 giugno 2023. Una nuova puntata di Macchemito, format di Paolo Pacitti, è andata questa mattina in onda su Buongiorno Regione: le telecamere Rai di Sem Cipriani si sono concentrate, a Valle Castellana nel Teramano, sul tesoro di Re Manfredi e come ha spiegato lo scrittore abruzzese Peppe Millanta, era il figlio di Federico II e fu incoronato Re nel 1258.

Proseguì la lotta al papato accentrando le forze ghibelline di tutta la penisola, fu sconfitto ed ucciso nel 1266 nella Battaglia di Benevento dal francese Carlo I d’Angiò, chiamato dal Papa per scacciare gli scomodi Svevi e gli stessi nemici, per onorarlo, lo seppellirono sotto un cumulo di pietra e dopo alcuni mesi con l’avallo della Chiesa il suo corpo fu riesumato e disperso in un luogo sconosciuto in quanto scomunicato, e forse nello stesso Abruzzo dove ci sono tracce inaspettate.

“Tra i tanti retaggi lasciati dalle diverse dominazioni che si sono succedute nella nostra regione – spiega la dialettologa Daniela D’Alimonte – ve ne sono anche alcuni anche nel nostro dialetto, ad esempio, dall’antico francese charmée ossia “incantare, affabulare” deriva il termine abruzzese c’armand che è il ciarlatano, abile ad incantare chi ha di fronte per vendere la mercanzia ma è anche abruzzese lu charme  che è l’incantesimo”.

In Abruzzo, si racconta che, le spoglie del Re abbandonate lungo il fiume, forse quello che un tempo era il Verde, furono seppellite dagli abitanti del posto dagli abitanti del posto in un castello che secondo tradizione popolare venne costruito dallo stesso Manfredi Castel Manfrino, mentre il suo tesoro si nasconderebbe nelle vicine Gole del Salinello.

Tesoro portato lì proprio da lui e messo al riparo dietro un grande macigno a protezione del quale pose una fata vestita di bianco e molti sono stati gli avventurieri che hanno tentato l’impresa ma la fata punisce le persone avide spostando il macigno e facendole morire di stenti.

Si tratta di leggenda eppure nel 2021 proprio sul sentiero che porta a Castel Manfrino sono state ritrovate più di 300 monete databili tra il 1000 e 1200, un ritrovamento che rinnova la leggenda del Tesoro di Re Manfredi ma per saperne di più è possibile rivedere la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/280573701077348.

Alessandra Renzetti




FURTI VIRTUOSI al tempo                        

Chieti, 5 giugno 2023. L’Associazione culturale Sacro e Profano, martedì 6 giugno alle ore 16, al museo d’arte Barbella, dà l’avvio ad una serie di conferenze, da Furti virtuosi al tempo, dedicate alla storia artistica di Chieti dal tardo medio evo fino alle soglie dell’età contemporanea, curate da Marco Vaccaro, studioso di arte cittadina.

“Un racconto, dice la Presidente dell’associazione Giovina Tomassi, che indugia sugli episodi di vita di figure importanti ed anche di forestieri, meno noti ma altrettanto rilevanti, personaggi che hanno consegnato alla città nel corso dei secoli il patrimonio artistico esistente.”

In questo primo appuntamento si parlerà della Chieti di Giuseppe Toppi e i suoi protagonisti nel secondo ‘600 e delle tracce che hanno lasciato nel panorama storico e artistico della città.




AVVICENDAMENTO RETTORE ALLA D’ANNUNZIO. Liborio Stuppia subentra a Sergio Caputi

Auditorium del Rettorato – 6 giugno 2023 – ore 12:00

Chieti, 5 giugno 2023. L’intera Comunità accademica dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara si ritroverà martedì prossimo, 6 giugno, alle 12:00, preso l’Auditorium del Rettorato, per salutare e ringraziare il Rettore Sergio Caputi al termine del suo sessennio alla guida dell’Ateneo e per accogliere ed augurare buon lavoro al nuovo Rettore, Liborio Stuppia, che inizierà il suo mandato. 

L’iniziativa, coordinata dal Direttore Generale dell’Ateneo, dottor Giovanni Cucullo, in accordo con i due Rettori, vedrà riuniti Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, componenti degli Organi di controllo, i Presidenti delle Scuole e i Direttori dei Dipartimenti, i Presidenti del Corsi di Laurea, i rappresentanti dei vari organismi interni, gli studenti, i docenti, il personale-tecnico amministrativo ed i collaboratori dell’Università G. d’Annunzio.

È previsto l’intervento del Coro Uda Incanto, vincitore della Feluca d’Oro al concorso dei Cori Universitari di Urbino. Per poter consentire a tutti di seguire l’evento, è stato allestito anche il collegamento in diretta nell’Aula multimediale del Rettorato.

È la prima volta – sottolinea il Direttore Generale dell’Ateneo, Giovanni Cucullo – che una simile cerimonia si svolge qui alla “d’Annunzio”. Si tratta di una cerimonia semplice, informale ma significativa, che ho l’onore e la gioia di condividere, è stata possibile soprattutto grazie alla reciproca stima e la vicinanza che segnano i rapporti tra due grandi figure di spessore del nostro Ateneo quali sono il professor Caputi ed il professor Stuppia.

Siamo grati al Rettore Caputi – sottolinea il dottor Cucullo – per il grande ed appassionato impegno profuso in questi anni nei quali sono stati affrontati anche momenti molto difficili come quello della pandemia ma, nel contempo, sono stati raggiunti importanti traguardi che hanno visto l’Ateneo protagonista in un contesto nazionale ed internazionale grazie a rilevanti interventi in diversi settori. Siamo oggi serenamente convinti e fiduciosi – aggiunge il Direttore Generale dell’Ateneo – Che il nuovo Rettore, il professor Stuppia, saprà raccogliere quanto gli viene consegnato e sarà, a sua volta, protagonista nel tenere alto il nome della d’Annunzio, nel farla crescere ulteriormente nell’alta formazione e nella ricerca, nel farne un luogo prediletto dagli studenti, ne rafforzarlo quale punto di riferimento non solo per questo territorio, vincendo nuove sfide e raggiungendo traguardi sempre più prestigiosi.       




LA POESIA IN BILICO tra l’angoscia e la speranza

Il premio i grandi dialoghi presenta le poesie di anna manna

Spoleto, 5 giugno 2023. Il 2 luglio, alla Galleria “La Bottega dell’Arte” la poetessa ANNA MANNA presenterà il suo libro di poesia “QUESTA MATTINA (24.02.2022” edito da Tabula Fati, in occasione del PREMIO “I GRANDI DIALOGHI”, che in questa edizione è dedicato al tema “L’artista e il proprio tempo”.

“La Manna con quest’opera – ha scritto Lorenzo SPURIO su Culturalelite – s’inserisce in questa stagione dell’impegno, della denuncia, della partecipazione attiva dinanzi all’efferatezza dello scenario bellico nel cuore dell’Europa.”  Poesia attuale, poesia del delicatissimo momento storico, poesia per indagare tra i sentimenti del dolore e dello sbigottimento di fronte alla caduta dei sogni di civiltà del mondo contemporaneo, ma anche poesia della Speranza.

Così Anna Manna spiega il senso di questo suo ultimo impegno poetico: “Non è soltanto il mio libro……….è il Nostro Libro, è qualcuno che bussa alla porta per superare l’angoscia, per leggere insieme questo squilibrio storico che ci attanaglia, è quella voglia di sperare nascosta tra le inquietudini, è quella certezza che tutti insieme ce la faremo ancora. Ma è anche quell’attimo di smarrimento, quella perdita di equilibrio che cerca ancora la corda per salvarsi dal naufragio, che si aggrappa ai profumi, che cerca quel Suono nascosto di una Melodia che ci doni di nuovo il futuro. In fondo il sorriso che affiora sulle labbra vorrebbe trovare, esprimere una gran voglia di ridere, scherzare, rinvenire le redini della vita serena. Ma subito si ripiega sulla consapevolezza perché nel mondo, oggi, adesso, questa mattina NON È ANCORA PRIMAVERA!”.

Una mattina in bilico tra ieri e domani. Il presente che si interroga, guarda indietro, spinge in avanti. Una mattina da combattere, una mattina per morire, una mattina per risorgere. In copertina è riportata una pregevole opera dell’artista ANTONIO FIORE dal titolo Guerre stellari Ufagrà, un acrilico su tela delle dimensioni di cm. 150 x 100.

L’attualità del libro, pubblicato da Tabula Fati a febbraio, riunirà a Spoleto relatori di alto profilo: la scrittrice LILIANA BIONDI, docente di critica letteraria all’Università dell’Aquila, la poetessa ANNA MARIA GIANCARLI, presenza di spicco in Italia per la poesia e per le iniziative di poesia multimediale ed elettronica, MARIO NARDUCCI, poeta scrittore giornalista, fondatore e direttore della rivista di cultura Novantanove.

Condurrà l’incontro il poeta SANDRO COSTANZI, notissimo nella sua Spoleto dove guida i “Poeti di raggio di maggio”. La padrona di casa, KATY LAUDICINA, accoglierà gli ospiti nella moderna, bellissima Galleria nel centralissimo Corso Mazzini.

Ospite d’onore sarà il giornalista di fama internazionale GOFFREDO PALMERINI, messaggero d’impegno e volontà per un mondo migliore. Sarà anzi questa l’occasione per portare a Spoleto, culla di scambi e confronti culturali soprattutto durante il FESTIVAL DEI DUE MONDI, la sua ultima opera di successo “Il mondo che va”, One Group Edizioni, presentato anche a Roma, alla Sapienza, lo scorso dicembre. Ci sarà inoltre la testimonianza poetica della critica DANIELA FABRIZI, con la quale Anna Manna ha scritto altri libri di poesia.

La presentazione si svolge nell’ambito del PREMIO I GRANDI DIALOGHI, che nel corso del 2023 tratta la tematica L’ARTISTA ED IL PROPRIO TEMPO. A luglio, a Spoleto, si premieranno due nuove sezioni: CRITICA LETTERARIA e GENIUS LOCI. I nomi dei due premiati saranno resi noti poco prima dell’evento.

Un incontro culturale, dunque, che mira a fotografare e sollecitare il Dialogo tra il mondo dell’Arte e il mondo che ci circonda, nel rispetto della tradizione artistica e nella diffusione dei nuovi talenti. Ciò nella consapevolezza che l’Italia ha un patrimonio culturale prestigioso e puo’ vantarsi, rispetto a tutto il mondo, di personaggi del mondo letterario del passato e nell’attualità, di grande importanza.

Lo scenario magnifico del paesaggio culturale di Spoleto e le proposte della nuova edizione del FESTIVAL DEI DUE MONDI saranno il palcoscenico migliore per il PREMIO “I GRANDI DIALOGHI” e per i suoi eventi culturali. Una vacanza a Spoleto diventa veramente una vacanza intelligente.

Alessandro Clementi

Responsabile Comunicazione del Premio “I Grandi Dialoghi”




ALEXANDRE DUMAS CHIUDE la Primavera dei Libri

Sabato 10 giugno a Bugnara quinto e ultimo appuntamento della rassegna Primavera dei Libri 2023 organizzata dal Centro studi e ricerche Nino Ruscitti.

Bugnara, 4 giugno 2023.

Il libro Viaggio in Abruzzo di Alexandre Dumas (collana Comete-Scie d’Abruzzo), quinto e ultimo appuntamento della rassegna Primavera dei libri 2023 del Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti, sarà presentato a Bugnara (L’Aquila) il 10 giugno 2023, alle 17.30, nei locali del Centro Congressi in piazza Annibale de Gasparis. L’evento vedrà la partecipazione di Tommaso Paolini, già professore di Economia del turismo, dell’editore Mario Ianieri e del curatore della Collana Peppe Millanta. Gli interventi saranno introdotti dal presidente del Centro studi Matteo Servilio e dal sindaco di Bugnara Domenico Taglieri.

«Sarà l’occasione – afferma il Presidente del Centro Studi – per riflettere sul ruolo che la letteratura può assumere nella valorizzazione di un territorio. Il prosciugamento del Fucino, terzo lago d’Italia per estensione dopo il Garda e il Maggiore, fu un’impresa di tale grandezza da richiamare curiosi da ogni parte del mondo. È difficile immaginare il profondo cambiamento economico, paesaggistico, culturale e più in generale antropologico che ha affrontato il territorio marsicano con il prosciugamento del lago. Tutta questa meraviglia ci viene presentata dallo sguardo di Alexandre Dumas, tra gli autori più noti e influenti della letteratura». 

Dumas visiterà la Valle del Liri, Avezzano, Pescina, Collarmele, Alba Fucens per raccontare queste terre con uno sguardo che non dimentica le suggestioni classiche e la magnificenza dell’antica Roma.

Comete-Scie d’Abruzzo è un ampio progetto editoriale che raccoglie i racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo. Itinerari che invitano i lettori a mettersi a loro volta in cammino sugli stessi sentieri, oggi, con gli occhi del passato. Le 12 uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, sia come personaggi che parlano in prima persona: da Edward Lear a Maud Howe, da Ferdinand Gregorovius ad Anne MacDonell; e ancora, Ugo Ojetti ed Alberto Savinio, Uys Krige ma anche Primo Levi.

Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara. Gli itinerari sono stati curati da Serena D’Orazio, progetto grafico e disegni da Luca Di Francescantonio, impaginazione da Federica Di Pasquale, lavoro di redazione da Cecilia Di Paolo.

Piano dell’opera:

Collana “Comete. Scie d’Abruzzo” diretta da Peppe Millanta

1. Alexandre Dumas Viaggio nel Fucino

Il viaggio audace di uno degli scrittori più importanti di sempre, sulle tracce del prosciugamento del Fucino.

2. Ugo Ojetti Una settimana in Abruzzo

Giornalista e appassionato d’arte, una serie di articoli che parlano degli antichi mestieri d’Abruzzo e delle sue nascoste bellezze artistiche.

3. Ferdinand Gregorovius Passeggiate per l’Abruzzo

Uno dei massimi storici di sempre, in Abruzzo sulle tracce di Corradino e della battaglia di Tagliacozzo.

4. Maud Howe Diario di una viaggiatrice

Alla scoperta della Valle del Sagittario grazie all’inaugurazione della ferrovia a fine ’800.

5. Estella Canziani Attraverso gli Appennini

Un viaggio alla scoperta di riti e antiche tradizioni d’Abruzzo compiuto da due donne pionieristiche.

6. Alberto Savinio Dico a te, Clio

Uno degli scrittori più importanti del ’900, in viaggio in Abruzzo tra il sacro e il profano.

7. Edward Lear Escursioni illustrate negli Abruzzi

Il visionario scrittore inglese, innamorato dell’Abruzzo, in un viaggio che lo porterà a scoprire i suoi luoghi più inaspettati.

8. Giovanni Cena Visioni d’Abruzzo

L’indagine e l’occhio di un poeta sulle condizioni di vita nella Marsica.

9. Anne MacDonell Negli Abruzzi

L’Abruzzo raccontato con la delicatezza femminile e lo sguardo senza pregiudizi di una donna innamorata dell’Abruzzo.

10. Serafino Razzi Viaggi in Abruzzo

La cronaca di un frate nell’Abruzzo del ’500, attraverso monasteri e religione.

11. Uys Krige Libertà sulla Maiella

La fuga durante la Seconda guerra mondiale dello scrittore sudafricano, attraverso scorci Maiella e umanità unici.

12. Primo Levi Abruzzo forte e gentile

Il libro dove nacque “l’Abruzzo forte e gentile”, la formula più riuscita per raccontare un’intera regione.

Ogni quattro numeri un’uscita extra a cura di Daniela D’Alimonte




PREMIO CRESCO AWARD

Si illumina chiesa, campanile e  fontana delle cinque cannelle

Fossacesia, 4 giugno 2023. S’illuminano chiesa, campanile e fontana nel centro di Fossacesia. Grazie al finanziamento di 20mila euro, infatti, fasci di luce irradieranno la fontana delle 5 Cannelle , la facciata, il prospetto laterale e la storica torre campanaria, della Chiesa di San Donato.

L’illuminazione è stata realizzata da EnelX , per un valore di 20 mila euro, quale premio assegnato al comune di Fossacesia , che ha vinto  CRESCO AWARD Città Sostenibili 2021 dal titolo Progetti a sostegno dell’imprenditorialità delle persone con disabilità per l’iniziativa Diversamente Chiosco, un bar con offerte dei clienti, gestito da ragazzi con disabilità intellettive e/o relazionali, che nei fine settimana di luglio e agosto  ha aperto i battenti nella piazzetta dei Pescatori, sul lungomare di Fossacesia Marina.

Il riconoscimento avuto nel contest promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’Anci e con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero della Transizione Ecologica e della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, premia l’impegno dei Comuni italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. 

“Il premio ricevuto da Enel X e concesso dalla Fondazione Sodalitas che ringrazio molto , è stato per noi un riconoscimento che abbiamo molto apprezzato perché legato a una iniziativa come “Diversamente Chiosco”, alla quale abbiamo da subito creduto e appoggiato – ammette il sindaco Enrico Di Giuseppantonio – la scelta poi di illuminare la fontana delle 5 Cannelle e soprattutto alcune parti della chiesa parrocchiale di San Donato con il suo campanile storico, ci è parsa la più idonea per dare risalto a un edificio di culto che rappresenta molto per tutti i fossacesiani e a uno dei monumenti più caratterizzanti della città”.




RAI KIDS A CARTOONS ON THE BAY

Il direttore Luca Milano presenta le novità e le produzioni di animazione italiana

Pescara, 3 giugno 2023. Alla presentazione dei nuovi programmi di Rai Kids, nella giornata conclusiva di Cartoons on the Bay a Pescara, il focus è stata la produzione italiana di cartoni animati, sostenuta da anni dalla Rai, che vive oggi una fase di forte crescita.

“Stiamo lavorando su 50 produzioni italiane di animazione realizzate in Italia, tra nuove proposte e sequel di serie di successo, un livello mai toccato prima, frutto dell’impegno RAI nel settore e delle capacità dei 35 studi di animazione nazionali con cui collaboriamo – ha dichiarato Luca Milano, direttore di Rai Kids – Il ruolo crescente degli incentivi pubblici, statali e regionali, ha reso l’animazione italiana una delle realtà più promettenti a livello europeo”.

Rai Yoyo si conferma il primo canale italiano per bambini e famiglie, con ben 48 titoli nella classifica dei 50 programmi più visti nell’ultimo anno. Serie come I Puffi, Topolino strepitose avventure e Pinocchio & Friends, prodotto in Italia dalla Rainbow, sono i tre titoli più visti.

Ancor più netto il successo dei programmi Rai Kids nell’offerta non lineare, dove l’offerta su Rai Play attiene quasi il 90% del mercato italiano.

Tra le novità, La favolosa storia di Barbiana, prodotta da Larcadarte, racconta in uno special per bambini a cartoni animati l’impegno di don Lorenzo Milani, nel centenario della nascita, per l’educazione di tutti a partire dai più dimenticati. Pipo, Pepa e Pop è invece una serie originale per insegnare ai più piccoli le basi dell’economia: prodotta da Congedo culturarte, ha ottenuto il patrocinio del Financial Times. Spooky Wolf, prodotto da Movimenti, è una serie di comicità demenziale per i più grandicelli, mentre i Dinocuccioli, realizzata a Treviso dagli Alcuni, sono la nuova versione della fortunata serie dei Minicuccioli: due gruppi di cuccioli, in una stessa scuola, imparano a conoscersi e giocare insieme.

Due serie hanno come protagonisti i pompieri, a riprova del fascino dei vigili del fuoco sui bambini di tutte le età. Grisou, di prossima uscita, è la nuova versione della popolare serie degli anni ’70 sul draghetto pompiere, mentre per vedere La famiglia McFire, di cui è iniziata la produzione, bisognerà attendere un po’.

Presentate anche le prime immagini di Sapiens? uno special che Bruno Bozzetto ha realizzato per la RAI: una allegoria musicale in tre atti sul futuro del pianeta.

Tra le serie internazionali, oltre alle ultime stagioni dei classici come Topolino, Peppa Pig, Bing, Masha e Orso, Bluey, si affaccia il simpatico gufetto Odo e la serie Il mondo di Karma per i più grandicelli.

Alla offerta di animazione si aggiungono i programmi per ragazzi dal vivo, dalle serie live, dove avremo la coproduzione internazionale Home Sweet Rome e La storia di Diego sul mondo delle baby-gang, alla produzione interna negli studi Rai. La campagna sulla sostenibilità di Green Meteo e quella contro le fake news di #danoncrederci, con la influencer Emma Galeotti, che ha superato 1 milione di visualizzazioni, sono esempi di integrazione tra prodotto audiovisivo e interazione con il pubblico.

“Di fronte a questa offerta, la prima parola che viene in mente è Pluralità, di storie, linguaggi, tecniche, e soprattutto team creativi nel nostro Paese – conclude Luca Milano – La seconda è Fiducia, in sé stessi, negli altri, nel domani, per contrastare quelle spinte all’isolamento o al contrario alla aggressività, che soprattutto dopo il Covid si fanno strada tra i giovanissimi. I programmi del servizio pubblico sono uno strumento per bambini e ragazzi per imparare a crescere insieme, nessuno escluso, con fantasia, ricchezza educativa e divertimento”.




ADRIATIC FILM FESTIVAL

Festival di cinema indipendente VI edizione 2023; dal 8 al 11 giugno al Palazzo Sirena

Francavilla al Mare, 3 giugno 2023.  Che cos’è AFF è un Festival Internazionale del Cinema Indipendente arrivato alla sua sesta edizione.

Quattro giorni di proiezioni gratuite con sessioni pomeridiane, film serali con ospiti registi, attori e sceneggiatori e incontri con il pubblico durante i quali verranno presentati cortometraggi, documentari e film provenienti da tutto il mondo.

Un’esperienza totale rivolta al pubblico della settima arte, che si pone l’ambizioso obiettivo di portare il cinema indipendente nella società.

Più di 1350 i lavori iscritti, 30 in selezione e 15 paesi in concorso di cui 11 anteprime nazionali, due anteprime mondiali, a selezionare i vincitori una giuria tecnica composta da: Michele D’Attanasio (direttore della fotografia, Premio David di Donatello); Piercesare Stagni (docente e critico cinematografico); Cristiano Di Felice (regista e Direttore dell’accademia di cinema IFA di Pescara) Beatrice Baldacci (regista), Federico Mauro (creative director), Luca Verdone (regista); Presidente di giuria Mark Foligno, produttore inglese premio Oscar per il film Il discorso del Re.

Oltre la conferma del premio del pubblico che decreterà il corto più apprezzato nel corso dei quattro giorni, i due film opera prima presentati in concorso: Le ragazze non piangono, regia di Andrea Zuliani e Le voci sole, regia di Marco Scotuzzi and Andrea Brusa Dove, quando e (con) chi L’evento si svolgerà a Francavilla al Mare dall’ 8 all’11 Giugno 2023 presso l’Auditorium sul mare di Palazzo Sirena.

L’accesso a tutte le proiezioni è gratuito.

Nella serata di domenica 11 Giugno verranno consegnati gli Adriatic Awards, per un Cash Prize totale di 4.500€, che saranno assegnati alle seguenti categorie: Corti Italia, Corti Internazionali, Documentari, Animazione ,Corti Scuola e la novità premio miglior Poster.

Confermati gli appuntamenti dedicati ai nostri partner internazionali: l’Edinburgh Short Film Festival e lo Shortcutz Amsterdam Film Festival con una selezione dei loro migliori lavori.

Durante la serata di domenica 11 Giugno siamo onorati di ospitare uno delle attrici italiane più apprezzate: Sara Serraiocco, che presenterà il film Il primo giorno della mia vita per il quale è candidata ai nastri d’argento.

Venerdì il regista Andrea Zuliani e l’attrice Emma Benini presenteranno il film Le ragazze non piangono, primo lungometraggio del regista, presentato in selezione alla ventesima edizione di Alice nella città.

Il programma vanta 30 lavori selezionati di cui 24 cortometraggi, 8 corti italiani in concorso e 10 quelli internazionali tra cui, in premiere nazionale il corto selezionato al Sundance Film festival 2023 Power Signal, il documentario When a Rocket Sits on the Launch Pad e il fresco vincitore dell’oscar 2023 An Irish Goodbye.

Domenica 11 giugno la premiere mondiale del cortometraggio Soluzione Fisiologica interpretato dall’acclamato attore Stefano Accorsi, mentre il nostro golden partner Accademia di Cinema IFA di Pescara presenterà i due migliori cortometraggi della loro stagione produttiva: La Confessione e Riders La serata di premiazione vedrà coinvolti anche gli studenti abruzzesi del Progetto Rete 8e1/2 che presenzieranno l’evento premiando il miglior cortometraggio eletto da una giuria formata da un rappresentante per ogni istituto scolastico coinvolto nel progetto. Perché Organizzato dall’Associazione ADRIATIC MOVIE di Guido Casale, Direttore Artistico e i coorganizzatori Luana Fusco, Daniele Forcucci, Vanessa Patanè, Laura Perrotti, la manifestazione ha come obiettivo quello di diffondere la cultura cinematografica valorizzando il territorio abruzzese attraverso eventi culturali di respiro nazionale e internazionale.

Moderatore dell’evento il critico cinematografico Francesco Di Brigida, firma de Il blog del Fatto quotidiano e la conduttrice Elena Di Bacco. Le parole del Direttore Artistico Guido Casale: Particolare rilevanza ha in quest’edizione il progetto scuola 8e1/2 dedicato alla formazione e educazione filmica, che coinvolge otto istituti comprensivi e più di mille studenti abruzzesi, con l’obiettivo di fornire uno strumento privilegiato ed inclusivo che aiuti a comprendere ed affrontare la complessità delle relazioni sociali.




I MUSEI CIVICI il fine settimana del 2 giugno

Aperti la Pinacoteca Bindi, il Museo archeologico e la Sala di scultura Raffaello Pagliaccetti

Giulianova, 2 giugno2023. Il Polo Museale della Città di Giulianova attende curiosi e appassionati per il fine settimana, da domani, 2 giugno, a domenica nelle sedi della Pinacoteca Vincenzo Bindi, del Museo archeologico Torrione La Rocca in via del Popolo e della Sala di scultura Raffaello Pagliaccetti al piano terra della scuola De Amicis.

La visita, con il biglietto unico del Polo, seguirà i seguenti orari: dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20. Soprattutto la Sala dedicata alla collezione scultorea comunale di piazza della Libertà ha visto nelle scorse settimane alcuni interventi di carattere conservativo e di manutenzione. Sono stati infatti restaurati i grandi portoni di accesso, risalenti ad oltre un secolo fa, ed è stata effettuata la depolveratura delle opere in gesso di Raffaello Pagliaccetti (1839-1900), affidata all’intervento di un restauratore professionista.




PHENOMENA incontra Mediterranea

Pescara accende i riflettori sulle imprenditrici dei settori design, fashion e food

Pescara, 2 giugno 2023. Grandi novità per Phenomena, la prima e unica manifestazione italiana riservata all’imprenditoria femminile del Mezzogiorno nei settori design, fashion e food, da quest’anno abbinata a Mediterranea, l’ultratrentennale iniziativa della Camera di Commercio Chieti Pescara dedicata alla promozione delle eccellenze agroalimentari.

L’edizione 2023 del salone porterà con sé importanti cambiamenti, cominciando dal nome che diventa Phenomena Mediterranea.

Ideato e organizzato da IFTA, in stretta collaborazione e con il sostegno di Camera di commercio Chieti Pescara e della sua Agenzia di Sviluppo, Regione Abruzzo, Comune di Pescara e Camera di commercio del Gran Sasso d’Italia, l’evento Phenomena Mediterranea si svolgerà il 7 e l’8 luglio al porto turistico Marina di Pescara.

Ne saranno protagoniste le imprenditrici che operano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna che incontreranno buyer provenienti da più parti del mondo (Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania Giappone, Israele, Russia, Svizzera e UK).

Anche quest’anno il Premio Phenomena porterà alla ribalta otto donne di successo, figlie del Sud, che hanno condotto aziende e progetti verso importanti traguardi internazionali. La consegna delle statuette è in calendario la sera di venerdì 7 luglio.

Nel corso della due giorni di B2B è in programma anche un ricco programma di seminari sul women ’s empowerment dell’Italia del Sud.

Sabato 8 luglio alle 19:00 il Ponte del Mare di Pescara diventerà la suggestiva passerella per le collezioni moda presentate al salone. La sfilata collettiva diretta da Titti Baiocchi anticiperà il party di chiusura.

L’elegante Dea Mediterranea del nuovo progetto grafico è opera dell’illustratore, graphic designer e street artist Attilio Spagnuolo.




CONCLUSO IL MESE MARIANO delle parrocchie

Alla presenza del Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi e del rappresentante del Consiglio Comunale Paolo Vasanella.

Giulianova, 1° giugno 2023. È stata celebrata nella serata di ieri, 31 maggio, la Messa conclusiva del mese mariano vissuto dalle parrocchie giuliesi.

Alle 21, nel piazzale antistante il Santuario di Maria Santissima dello Splendore, ha officiato la Celebrazione Eucaristica Monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, che ai fedeli ha raccomandato la recita incessante del Santo Rosario.

I partecipanti sono confluiti in processione nel luogo della Messa, provenendo dalle chiese parrocchiali cittadine.

A rappresentare l’Amministrazione, il Presidente emerito del Consiglio Comunale Paolo Vasanella, che si è intrattenuto a lungo con Sua Eccellenza, assicurando la partecipazione massiccia della popolazione all’ Udienza papale diocesana prevista per il prossimo 17 giugno a Roma.




IL POTERE IMMENSO di Maria

di fra Emiliano Antenucci

Interris.it, 1° giugno 2023. Il mondo non è sotto il dominio di Satana, ma sotto il potere di Maria. San Luigi Maria Grignion de Montfort lo dice chiaramente: “Maria è la regina del cielo e della terra per grazia, come Gesù ne è il re per natura e per conquista. Ora, poiché il regno di Gesù Cristo è anzitutto un fatto interiore e si realizza nel cuore, come è scritto: Il regno di Dio è dentro di voi, allo stesso modo il regno della Santa Vergine è principalmente nell’interiore dell’uomo, cioè nell’anima, ed è soprattutto nelle anime che ella viene maggiormente glorificata, insieme al Figlio suo, più che in tutte le manifestazioni esteriori; per questo la Possiamo chiamare con i santi Regina dei cuori…

È soltanto a Maria che Dio ha dato le chiavi delle stanze del divino amore; a lei ha dato il potere di entrare nelle vie più sublimi e segrete della perfezione e di farvi entrare altri. È Maria la sola che apre l’entrata del paradiso terrestre ai miseri figli di Eva, l’infedele, perché possano passeggiare piacevolmente con Dio, trovare sicuro riparo dai nemici, nutrirsi di delizie e – senza più temere la morte – del frutto degli alberi di vita e della scienza del bene e del male, bere a grandi sorsi le acque celesti di questa bella fontana che zampilla con abbondanza. Anzi, è lei stessa questo paradiso terrestre, questa terra vergine e benedetta, da cui Adamo ed Eva peccatori furono scacciati; ed ella vi lascia entrare solo quelli e quelle che vuole condurre a santità”.

La Vergine del Silenzio è rappresentata come un’imperatrice russa, ma tante icone russe la Madonna è la «Dominatrice del mondo», seduta in trono, in abito di Basilissa (o «imperatrice»). Papa Francesco in un’udienza disse una frase stupenda: “Pensiamo alla Madonna, nella Chiesa crea qualcosa che non possono fare né vescovi né papi. È lei il genio femminile”.

Maria è la Regina del Cielo e della terra, per un privilegio divino, il Signore le ha dato potere su gli esseri visibili e invisibili. Maria è più potente del più potente nemico di Dio e degli uomini, la combattente invincibile, con il suo calcagno e il suo manto, schiaccia la testa al serpente velenoso e mortifero. Ricordiamoci sempre che il vero potere di Maria è l’umiltà: “Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili (Lc 1, 52)”.

Forse non ancora comprendiamo e non comprenderemo mai il potere di Maria sulla nostra vita, nella storia della chiesa e del mondo. La bellezza di Maria ci fa dimenticare tutta la bruttezza del peccato, del mondo e anche di quello che si trova alle volte all’interno della chiesa. Le parole della grande poetessa Alda Merini sono la sintesi più bella di mariologia:

“Quando il cielo baciò la terra nacque Maria. Che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia. Maria è il respiro dell’anima, è l’ultimo soffio dell’uomo. Maria discende in noi, è come l’acqua che si diffonde in tutte le membra e le anima, e da carne inerte che siamo noi diventiamo viva potenza”.

Foto di Mateus Campos Felipe su Unsplash

https://www.interris.it/editoriale/potere-immenso-maria/




ALLA RICERCA DEL TOTEM PERDUTO presentazione della spettacolazione

Sabato 3 giugno 2023 ore 18:00 Spazio Matta

Pescara, 1° giugno 2023. Sabato 3 giugno 2023 ore 18:00, Spazio Matta, Via Gran Sasso, 53 Pescara, andrà in scena la spettacolazione Alla ricerca del totem perduto a conclusione delle attività del laboratorio multidisciplinare di teatro e arti visive Dire Fare Raccontare a cura e condotto dagli artisti Jörg Grünert e Cam Lecce, nell’ambito di WAM: Workshop Artistici Matta, promossi da Artisti per il Matta.

La spettacolazione racconta la storia di un gruppo di ragazze e ragazzi teletrasportati in mondi paralleli dalla forza malvagia di un misterioso scienziato che vuole servirsi di loro poteri speciali per dominare sul mondo. Sarà solo grazie al loro coraggio, perspicacia e intuitiva intelligenza che i nostri eroi supereranno tutti gli insidiosi pericoli, ostacoli e avversità riuscendo a tornare vittoriosi nel mondo reale e a continuare lo studio sui loro poteri speciali.

Ben visibili in scena i differenti linguaggi artistici utilizzati per la composizione scenica che ha visto i partecipanti cimentarsi con il disegno realizzando il grande mandala della pace, i linguaggi multimediali per realizzare il video di una creative escape room, con la testualità narrativa e il linguaggio del corpo per raccontare la storia originale drammatizzata.

WAM, promosso da Artisti per il Matta si pone come obiettivo quello di far sperimentare un nutrito numero di stimoli ed esperienze volte allo sviluppo delle intelligenze multiple e per promuovere cittadinanza attiva e partecipata.




ESPLORATORI DELLA MEMORIA. Vincono i ragazzi della scuola primaria di via Bosio

Con due documentari sulla II Guerra Mondiale hanno convinto la giuria e conquistato il podio regionale del concorso

Chieti, 1° giugno 2023. Bravissimi i ragazzi e gli insegnanti dell’istituto comprensivo 4 di Chieti che con le classi IV e V della scuola primaria “Via Bosio” ha partecipato al CONCORSO ESPLORATORI DELLA MEMORIA 2022/23  risultando

Primi per la regione Abruzzo fra le scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado partecipanti al concorso, questo grazie a un lavoro volto a promuovere il dialogo trans-generazionale attraverso la realizzazione di due documentari in cui sono stati intervistai due testimoni diretti della Seconda guerra mondiale.

“Il cammino della memoria nelle nuove generazioni è un cammino importante e necessario – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Teresa Giammarino – Bravi ai ragazzi che l’hanno espresso in modo così sensibile e bravi alla dirigente e agli insegnanti che li hanno seguiti, facendo loro da guida e da riferimento. Bravi tutti”.

“Un viaggio nel passato toccante e coinvolgente, questo risultato premia l’impegno e la sensibilità dei nostri ragazzi e anche dei nostri insegnanti – così la dirigente del Comprensivo, Elvira PagliucaVia Bosio è da molti anni impegnata sul fronte della memoria e dell’educazione civica, questo tipo di attività anche attraverso il Comune Scuola.

Abbiamo un sindaco, una giunta ed un consiglio scolastico regolarmente eletti dagli altri alunni. A loro il compito di organizzare e migliorare la vita scolastica.  Questa organizzazione serve ai bambini per sviluppare autonomia e senso di responsabilità rispetto a ciò che li circonda. I nostri laboratori sono veramente singolari ed unici, i bambini lavorano in gruppi e durante i laboratori non esistono le classi ma solo spazi occupati dai bambini che cooperano in forma libera; quelli di prima con quelli di seconda e poi terza quarta e quinta insieme. Sono loro a realizzare opere, elaborati, spettacoli, manufatti, strumenti, musiche, coreografie, video e mentre i bambini creano, i docenti, che avevano nelle fasi iniziali dato gli strumenti, sembrano invisibili e li assistano a spiccare il volo”.

“In particolare, il lavoro svolto si è incentrato nel periodo poco precedente e successivo all’8 settembre 1943 e alle vicende sul fronte Gustav – racconta Mario Gallo, docente nella scuola che ha seguito la realizzazione dei documentari – le interviste a nonno Abramo e a nonna Nazarena hanno consegnato ai bambini uno spaccato di storia vivo ed emozionante.

Il percorso è stato sviluppato come per la maggior parte delle attività che svolgiamo a scuola attraverso l’interdisciplinarietà, la storia con le testimonianze orali e documenti originali; la geografia dell’Abruzzo e dell’Italia, a partire dal fronte Gustav che spaccava la nostra regione in due parti fino a quella globale, con carte e mappe,  l’educazione civica, la matematica, le scienze. In via Bosio siamo abituati a lavorare così, le conoscenze si mischiano nelle principali fasi di lavoro: osservazione, sperimentazione e rielaborazione. Questo il modo attraverso cui il bambino cresce e apprende autonomamente.

Ad esempio, il racconto sullo sfollamento fatto da nonna Nazarena aveva dei buchi ed elementi poco chiari. I bambini sono riusciti trovare su mappa il percorso che ha consentito alla famiglia di Nazarena di fuggire da Palena verso Casoli calcolando e ricostruendo date mancanti, vivendo quel percorso e riconsegnandolo, attraverso i documentari e il loro risultato, a chi non c’era”.




GRAN FINALE per la permanente Michetti: al via la stagione del Premio 2023

Musica, prosa, danza e letteratura per il finissage della permanente di sabato 3 giugno dalle 18.00

Francavilla al Mare, 1° giugno 2023. La Fondazione Michetti si appresta a chiudere in bellezza la mostra permanente allestita al Museo Michetti di Francavilla al Mare con oltre 100 opere della collezione in un percorso espositivo cronologico dal 1947 al 2022 tra cui numerose vincitrici del prestigioso Premio Michetti.

Sabato 3 giugno dalle ore 18.00 con il finissage Il luogo delle Arti, gratuito e aperto al pubblico. Ricco il programma dell’evento, con riflessioni e performance dal vivo di musica, prosa e danza, oltre a due workshop dedicati a pittura ad olio e ceramica.

La serata, moderata dal Segretario della Fondazione, Stefania Antonucci, si aprirà con il saluto delle autorità e l’intervento del Tesoriere della Fondazione Michetti Valerio Cavallucci dal titolo “Una giornata particolare al Museo di arte contemporanea”.

Seguiranno le Conversazioni sulle arti contemporanee, prima fra il Presidente della Fondazione Michetti  Andrea Lombardinilo e il sociologo Fabio D’Andrea e poi tra lo storico dell’arte Giovanni Benedicenti e il fotografo Bruno Imbastaro.

Dopo la pausa aperitivo si terrà il concerto dei solisti dell’Ensemble Baccano dal titolo Tempo fuori di sesto. Musica oltre il tempo, con musiche di Britten, Chertok e Makkonen. Poi spazio alla prosa, con Tiziana Di Tonno che interpreta Il tempo Dì e al tango, con la danza di Anna Arizza d’Este e Marco De Camillis. Chiuderanno la serata i workshop di Emilio Patrizio sulla pittura a olio, e di Michele Santalucia sulla ceramica.

Andrea Lombardinilo, Presidente della Fondazione Michetti: “La riapertura della mostra permanente e il successo di pubblico rappresentano successi per certi versi inaspettati per la Fondazione Michetti. Risultati che lasciano ben sperare per l’edizione 74 del Premio Michetti che si terrà il prossimo 8 luglio, e che può vantare Patrizia Sandretto Re Rebaudengo quale Presidente di Giuria e Costantino D’Orazio come curatore. L’ambizione del Premio Michetti, il secondo per longevità in Italia, è quella di far respirare ai visitatori il meglio dell’arte contemporanea italiana”. 

FONDAZIONE E PREMIO MICHETTI

Costituita nel 1952, sulla scia di successo del Premio Michetti nato nel 1947, la Fondazione Michetti diventa Ente Morale nel 1955. Tra i curatori del Premio Michetti si annoverano Palazzeschi, Angioletti, Apollonio, Bellonzi, D’Amico, Caramel, Daverio. Il Premio coniuga da sempre spinte moderniste e linguaggi della tradizione artistica, in un processo di equilibrio tra valorizzazione della realtà locale e nazionale. Numerose le mostre dedicate a Francesco Paolo Michetti. Ultimo omaggio al Maestro di Francavilla a Roma, con la retrospettiva del 1999 a Palazzo Venezia. Il Museo Michetti (Mumi) di Francavilla al Mare, ospita le cosiddette due tele giganti del maestro, Le serpi e Gli storpi, realizzate intorno al 1900. Il Mumi è ospitato nella sala ipogea posta a fianco di Palazzo San Domenico, storica sede della Fondazione.




L’AQUILDALLA NOTTE BIANCA un lungo week end di opportunità

Doppio ingresso gratuito venerdì 2 e domenica 4

L’Aquila, 1° giugno 2023. Un lungo fine settimana di offerte, al Museo Nazionale d’Abruzzo, dalla notte bianca del 1° giugno fino a domenica 4.

Giovedì 1° giugno il MuNDA aderisce alla notte bianca, organizzata dal Comune dell’Aquila, con l’apertura straordinaria serale del Mammut al Castello Cinquecentesco dalle 20.00 alle 23.00, ultima entrata alle 22.30. Biglietto 4 €, ridotto 2, gratuito al di sotto dei 18 anni. La sede del MuNDA, di fronte alle 99 Cannelle rimarrà chiusa durante la Notte bianca

Venerdì 2 giugno per la Festa della Repubblica, e domenica 4 per # domenicalmuseo entrata gratuita alla sede del MuNDA, in via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle, con il servizio aggiuntivo di guida alle collezioni del Museo curato dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti nei seguenti orari:

2 GIUGNO ore 11.00

4 GIUGNO ore 11.00 e ore 17.00.

Due occasioni imperdibili per visitare la mostra appena inaugurata “Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro” in cui per la prima volta vengono esposte 13 delle 16 tavolette trafugate nel 1902 con un inedito apparato tecnologico: una ricostruzione virtuale della custodia, un video animato per bambini, audioguide, tre pannelli tattili a stampa 3D realizzati grazie alla collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti e un QR Code per esplorare e svelare i segreti delle opere. 

Anticipiamo che la mostra, allestita fino al 3 settembre, sarà accompagnata nei mesi di giugno e luglio da una serie di approfondimenti che illustreranno le nuove informazioni emerse dagli studi eseguiti.

Primo appuntamento “Ricomporre il patrimonio: le storie di Sant’Eustachio” giovedì 8 giugno, alle ore 17.00, con la Dott.ssa Federica Zalabra curatrice della mostra. 

È disponibile nelle librerie e online il catalogo “Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro”, a cura di Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti, ed. L’Erma di Bretschneider 124 pp., 2023.




AVIO – Assenza di Vita nell’Intero Organismo

Un corto di fantascienza girato interamente in Abruzzo con attori e troupe del luogo

Pescara, 1° giugno 2023. AVIO, un corto di Mattia Paone giovane regista pescarese, è stato selezionato in dieci festival di tutto il mondo e ha vinto un premio per il montaggio, due premi della critica e si è aggiudicato il premio come miglior film muto. Adesso AVIO è stato selezionato al Lift-Off, importante festival con sede a Londra e in altre città del mondo, e gareggerà per il miglior corto.

AVIO – Assenza di Vita nell’Intero Organismo è un film stimolante che esplora le potenziali conseguenze delle azioni dell’umanità. Diretto da Mattia Paone, il film è ambientato in un futuro possibile dove l’umanità ha perso la vista per sua stessa colpa. Mattia Paone è un regista nato in Abruzzo e vive a Pescara.

Crede fermamente nella possibilità di raccontare delle storie nel suo territorio e così ha girato AVIO interamente in Abruzzo, comprese le scene nelle grotte. Il film fa parte del Lift-Off’s Filmmaker Sessions Online Film Festival, un evento pubblico disponibile tramite la piattaforma Vimeo che mette in mostra il talento dei veri registi indipendenti.

Questa è una grande opportunità per gli spettatori di guardare il film comodamente da casa. Il festival si aprirà il 29 maggio e sarà proiettato per due settimane. Per acquistare i biglietti e guardare il film, gli spettatori possono visitare https://liftoff.network.

Chi guarderà AVIO su Vimeo potrà votarlo per permettergli di accedere alla sessione successiva in cui verrà votato dalla giuria. AVIO – Assenza di Vita nell’Intero Organismo è un film imperdibile che lascerà agli spettatori molti spunti di riflessione. Non perdere questa opportunità unica di guardare il film comodamente da casa tua.

Storia, sceneggiatura e regia: Mattia Paone

Direttore della fotografia: Alessandro De Gregoriis

Colonna sonora: Silvio Scarapazzi

Audio editing mixing e mastering: Gianluigi Antonelli

Attori: Andrea Paone e Giorgia Starinieri

Foto di Renato Barattucci

https://vimeo.com/ondemand/liftoffmay23p1



E PROMETTO DI ESSERTI FEDELE SEMPRE Online

Il nuovo film breve di Giuseppe de Candia

Da oggi è online il nuovo film breve E prometto di esserti Fedele sempre, di Giuseppe de Candia, giovane regista ma anche cantautore, che in questa nuova pellicola si impegna a raccontare, attraverso l’espediente comico, denunce sociali e ipocrisie del XXI secolo.

Si è tenuta, il 21 maggio, la proiezione presso il Cinema Politeama Italia di Bisceglie, serata in cui la sala ha registrato il tutto esaurito, accogliendo più di 300 persone.

Il cortometraggio, disponibile gratuitamente online, parte da un matrimonio decisamente fuori dall’ordinario. L’anziana e facoltosa Caterina (interpretata da Antonia Di Bisceglie) crede ancora nell’amore e per questo sceglie di sposare il ventiduenne Fedele, ruolo interpretato da Giuseppe de Candia.

L’obiettivo del giovane sposo, però, è meno nobile del famoso “E vissero tutti felici e contenti” delle favole: vuole infatti impossessarsi dell’eredità di Caterina, attraverso un lungo e losco piano architettato insieme ai suoi amici.

Il cortometraggio firmato dal giovane de Candia non è solo commedia. È un prodotto cinematografico che ambisce a denunciare chi, in un modo o nell’altro, approfitta della sensibilità e disponibilità delle persone anziane. Una riflessione sul frutto e sulle conseguenze delle nostre azioni chiude la pellicola lasciando al pubblico un’interessante riflessione.

Secondo lavoro da regista e attore per Giuseppe de Candia, che torna alla recitazione dopo la pubblicazione di un primo cortometraggio dal titolo “Scrivimi per Sbaglio”, una storia di scoperta di sé che gli è valsa numerosi riconoscimenti nei festival cinematografici internazionali.

La parte tecnica della regia è stata coordinata da Pablo Figlia e Claudia Simone, le musiche originali sono invece firmate dalla creatività di Fabio di Liddo.

Il film è visualizzabile su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=WDNnQJLPeY0&t=12s




VIAGGIO FOTOGRAFICO di Mauro Vitale e Vinicio Salerni

Grande successo per l’iniziativa di Edizioni Menabò a Pescara il 27 maggio

Pescara, 30 maggio 2023. Una sala gremita ha accolto l’evento Viaggio fotografico del fotografo Mauro Vitale e operatore del drone Vinicio Salerni, organizzato da Edizioni Menabò a Pescara, il 27 maggio all’Auditorium Petruzzi, per presentare l’ultima pubblicazione Attimi d’Abruzzo con oltre duecento scatti in bianco e nero e a colori, che vede appunto Vitale e Salerni uniti per un importante progetto fotografico di racconto della regione dall’alto di un drone. Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore al Turismo Daniele D’Amario e del Sindaco di Pescara Carlo Masci, la serata ha preso il via con la proiezione del video realizzato dagli autori con gli scatti più rappresentativi presenti nell’opera, per “dare la parola all’Abruzzo”, e quindi gli interventi degli autori, di Lucio Zazzara, di Marzio Maria Cimini, Massimo Palladini, Andrea Morelli e Andrea Fornaro.

“Conosco Vinicio Salerni dall’infanzia – racconta Mauro Vitale – e dopo tanti anni ed un incontro nel mio ufficio in Soprintendenza da una lunga chiacchierata abbiamo pensato di poter collaborare insieme, lui come pilota di droni io come fotografo. Ho sempre avuto un riferimento nell’editoria abruzzese nel libro Terra d’Abruzzo del fotografo veneziano Fulvio Roiter che raccontava la nostra regione da diverse prospettive, quella etnografica a me molto cara e una più paesaggistica con vedute dall’elicottero di borghi e ambienti. Attimi d’Abruzzo nasce quindi dall’idea di realizzare un lavoro simile a quello di Roiter ed oggi, droni e fotocamere digitali, permettono di non avere vincoli e aprire nuove possibilità interpretative”.

Nella pubblicazione si susseguono le immagini di un Abruzzo inedito “e che sorprende” come più volte rimarcato dagli interventi che si sono alternati durante l’evento, ad evidenziare l’aspetto inedito del lavoro degli autori, per la loro capacità di cogliere punti di vista nuovi e talmente suggestivi che restituiscono della regione una visione unica, con scenari paesaggistici emozionanti che, in alcuni casi, sembrano richiamare le fredde terre nordiche, come nell’immagine del lago di Campotosto ghiacciato.

“Avere delle montagne così alte in un posto così meridionale del mondo è un privilegio straordinario” – come spiegato durante l’incontro da Marzio Maria Cimini tra gli autori dei testi – “ed è un privilegio, vedere queste montagne, che divengono ora bella addormentata e ora gigante, immediatamente vicine anche per chi le osserva da Pescara. E se ci si chiede quale sia l’attimo d’Abruzzo non possiamo che tacere nel momento in cui il silenzio diventa pace, in cui ci si sente partecipi del mondo, immersi nel fenomeno della Natura”.

Nel lavoro di Vitale e di Salerni la natura è in dialogo costante con l’azione umana, l’antropizzazione, ci sono immagini di paesi e ritratti di persone che partecipano al racconto corale dell’Abruzzo: i pastori, pescatori e le donne di Scanno nel tipico costume tradizionale sono sempre inserite in contesti naturali.

E questo perché in Abruzzo “l’azione umana è stata da sempre caratterizzante” – come affermato da Lucio Zazzara presidente del Parco della Maiella, durante l’incontro – “raramente vediamo una natura intatta perché è sempre in rapporto con la presenza umana; la natura profilata, scavata, piantumata lavorata e abbandonata è una natura in cui sono avvenute mille trasformazioni e dalle riprese da drone cui risulta un’immagine sempre nuova è visibile la stratificazione dei territori e la natura rocciosa, si vede il rapporto con le valli e la vegetazione e si può capire che c’è un territorio sedimentario in cui gli strati della presenza umana producono tesori nascosti”.

“Frequente è la ricerca delle condizioni estreme tra le forme del nostro difficile insediarci sul territorio – afferma a proposito anche Massimo Palladini – quei grappoli di case abbarbicate a speroni montani, aderenti al rilievo come a una condizione di salvezza pagata col disagio quotidiano del duro ancoraggio al suolo; i paesi adagiati sul versante più leggermente declive a formare dei ventagli secondo l’esposizione al sole, ritraendosi a Borea; le fortificazioni, le rocche, le opere di contenimento, quasi geometriche declinazioni delle stesse asperità su cui sorgono; i grandi organismi religiosi, difensivi o del potere, posti ad occuparne le testate, a definirne i bordi, a riformarne la stessa topografia, inseguiti dall’obiettivo anche quando il disegno evolve dagli spontanei adattamenti anonimi agli espedienti architettonici barocchi; la ricerca di sequenze, ritmi, giochi di profondità nelle prospettive accidentali, nel rapporto dei tessuti minori con le absidi e i campanili che impongono la loro gerarchia.”

“L’utilizzo del drone da parte di Vitale di Salerni offre un occhio nuovo su panorami a noi spesso noti che facciamo quasi fatica a riconoscere – spiega l’editore Gaetano Basti – ci obbliga a guardare da un punto di vista diverso i nostri territori per riappropriarcene e stupirci. Nonostante la rivista D’Abruzzo sia giunta al 36° anno, c’è sempre qualcosa di nuovo che possiamo far conoscere e con questo lavoro di Vitale e Salerni abbiamo voluto celebrare il traguardo raggiunto dalla nostra casa editrice con un progetto editoriale alla scoperta dell’Abruzzo, attraverso un racconto inusuale per una regione ancora da scoprire, che continua a meravigliarci per la potenza e la forza di questi scenari paesaggistici, architettonici, e artistici.




FESTIVAL POETAMI III^ edizione

Miglianico Borgo in Poesia ecco i vincitori

Miglianico, 29 maggio 2023. Nella serata di ieri, sabato 27 maggio, sono stati decretati i vincitori, delle rispettive categorie previste per il premio PoetaMi – Miglianico Borgo in Poesia, III Edizione in onore e memoria di Paride Di Federico organizzato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore Peppe Millanta e diretta dalla Dott.ssa Elisa Quinto, e  in collaborazione con la Pro Loco di Miglianico e con il patrocinio del Comune di Miglianico (Ch) grazie al sindaco Fabio Adezio e della Regione Abruzzo.

Queste le categorie ed i vincitori.

Per la categoria A:

1 – Monia Casadei con “Io ti sarò stilobate”;

2 – Emanuela Dalla Libera con “Io le ricordo quelle sere”;

3 – Franco Fiorini con “Le rughe sai non sono tutte uguali”;

4 – Pietro Catalano con “Il canto dell’usignolo”,  ex aequo con Daniela Gregorini con “Dove l’eterna onda”;

Per la categoria B:

1 – Andreina Trusgnac con “Pingulauenca. L’altalena che non c’era”;

2 – Virgilio Atz con “Vita asimmetrica”;

3 – Livio Bottani con “Senza Paradiso”, ex aequo con Vittorio Di Ruocco con “Il destino di un poeta”;

4 – Daniela Gregorini con “Senza di voi non sarei”;

5 – Maurizio Gimigliano con “Alma”;

Il Premio Margherita Anzellotti è stato conferito ad Alessandra Bucci per la raccolta “Verso la luce”; mentre il Premio Under 35 a Chiara Albertazzi per la poesia “Compostela”.

Le borse di studio Macondo a:

 – Emanuele Rocco;

 – Daniela Febbraro;

 – Giovanna De Filippis.

“Abbiamo acceso il borgo con la poesia. Lo abbiamo fatto implementando Poetami – già premio e atelier di poesia – con una serie di interventi di poeti del territorio (Fiorucci, Bucci) e di fuori regione (Mosesso, Costantino) che ci hanno mostrato in quanti modi si può trasformare la parola per farla diventare metro, parola poetica” – spiega Elisa Quinto.

“Miglianico si arricchisce di alcuni progetti ai quali da tre anni stiamo lavorando, perfezionandoli: la Biblioteca Poetica, il Muro della Poesia e il Cammino Poetico attraverso il quale scoprire il borgo. Da quest’anno abbiamo anche realizzato un’intera giornata dedicata ai più piccoli, con l’intervento di Caporaso – un momento davvero speciale di questa due giorni – oltre che con laboratori, e la cerimonia di premiazione del Paride Di Federico. Siamo soddisfatti di questa terza edizione che ha il sapore di un vero e proprio rinnovamento, di un nuovo percorso da fare insieme all’Amministrazione e a tutti i poeti che vorranno accordarci la loro fiducia nelle prossime edizioni” – conclude.

Ad impreziosire la serata è stata la conduzione di Sara Caramanico della Segreteria organizzativa del Premio PoetaMi – Miglianico Borgo in Poesia con le letture di Tiziana Tarantelli con le musiche di Pierluigi Zappacosta, Pierpaolo Tolloso al clarinetto e sax, Francesco Di Tizio alla fisarmonica.




L’ANGELO CUSTODE nell’ora della morte

Attivamente presente con la sua protezione e i suoi consigli

di Don Marcello Stanzione

Il Nuovo Arengario, 28 Maggio 2023. Avendo Dio affidato la cura delle nostre anime ai nostri Angeli custodi, questi amici celesti sono animati da un sincero desiderio di condurci ad una morte felice. Non ci sono mezzi che essi non impiegano per incoraggiarci e prepararci per essa; in particolar modo essi ci spronano a condurre una vita virtuosa. Quando vedono che il momento della morte si avvicina, raddoppiano le loro cure e le loro attenzioni. Essi risvegliano la vigilanza di coloro che ci circondano.

Gesù concesse a San Filippo Neri qualche volta di vedere gli Angeli che suggerivano a coloro che erano vicino ai malati le parole che essi dovevano dire loro. Infine, essi non risparmiano niente affinché possiamo lasciare questa vita solo dopo aver lavato i nostri panni e averli resi bianchi col sangue dell’agnello.

Nelle vite di molti Santi leggiamo che i loro Angeli custodi erano visibilmente presenti nella loro ultima ora, confortandoli nella loro ultima lotta, rafforzandoli contro i raddoppiati attacchi dell’inferno, annunciando loro l’ora della loro morte e dando loro la certezza che essi sarebbero stati eredi del Regno dei cieli. Non pochi santi alla loro morte furono visti essere portati da angeli esultanti in Paradiso.

Spesso, i santi Angeli custodi assicuravano ai loro protetti la grazia di una morte felice chiamando un sacerdote per ricevere gli ultimi Sacramenti. Gli angeli custodi ispirano nel malato buoni sentimenti e la loro assistenza continua anche dopo la morte.

“Una delle più belle e consolanti caratteristiche degli insegnamenti della Chiesa riguardante gli Angeli Custodi è il fatto che la missione dei santi angeli non termina con la vita terrena ma solo all’entrata nel Paradiso di quelle anime affidate alla loro cura. Assistetelo, santi di Dio, la chiesa prega quando l’anima si separa dal corpo, “venite angeli del Signore, accogliete la sua anima e presentatela al trono dell’Altissimo”. Sicuramente l’Angelo Custode gioca allora un importante ruolo. Accompagnato inoltre da altri spiriti angelici, l’Angelo custode presenta a Dio l’anima del giusto al momento della sua dipartita da questa vita.”




I PAPI E LA CHIESA della fine dei tempi

Nella profezia di san Malachia di Don Marcello Stanzione. Recensione di Annamaria Maraffa

Il Nuovo Arengario, 27 Maggio 2023

È fresco di stampa il libro di don Marcello Stanzione intitolato I papi e la Chiesa della fine dei tempi. Nella profezia di san Malachia, edito da Sugarco.

Per i cattolici il Papa è segno di unità delle varie Chiese particolari, le diocesi, ed è il vicario di Cristo in terra. Con il termine Papa (dall’ebraico Abbà, cioè padre) si indica oggi il sommo pontefice che, in quanto successore di San Pietro nel governo universale della Chiesa, ne è insieme pastore e padre.

Non sempre l’appellativo papa fu riservato esclusivamente ai sommi pontefici; inizialmente erano così chiamati anche semplici preti. Il primo pontefice a chiamarsi Papa fu San Siricio (384-399). Poco dopo, Ennodio Felice Magno (473-521) riservò l’appellativo di papa quasi unicamente a coloro che sedevano sulla cattedra episcopale di Roma. Infine, Gregorio VII (1073-1085) nel 1076 estese il titolo di papa a tutti i suoi predecessori, a partire dall’apostolo Pietro.

Da quel primo papa fino all’attuale, Francesco, sono ben 266 i papi avvicendatisi sulla cattedra romana: diversi per provenienza, nazionalità, cultura, personalità e valore umano, intellettuale e spirituale, furono tutti testimoni di una identica fede.

Sono attribuite a San Malachia le profezie riguardanti i papi che si dovrebbero avvicendare sul trono di Pietro prima che il mondo abbia fine. Sono 112 motti per 112 Pontefici di cui definiscono le caratteristiche. Queste profezie, specialmente quelle sugli ultimi papi sono analizzate da don Marcello Stanzione.

L’arcivescovo inglese, primate d’Irlanda, il cui vero nome era O’Morgair (Armagh 1094- Clerveaux 1148), autore di una vita di S. Bernardo, rinunciatario all’età di 44 anni dell’alto ufficio episcopale per ritirarsi e dedicarsi alla vita monastica, fu quasi certamente estraneo alla stesura dei vaticini, pubblicati nel 1595 dal benedettino Arnold Wion sotto il titolo di Lignum vitae, redatti forse per il Conclave del 1590 che avrebbe eletto Gregorio XIV. È stato osservato infatti come per i primi 74 papi, ultimo dei quali Urbano VII (1590), le sentenze risultino pertinenti, essendo invece vaghe per i successivi, per i quali l’adattamento è trovato in base a posteriori sforzi interpretativi dei rispettivi nomi, delle date di elezione, degli stemmi, delle vicende del pontificato, delle connotazioni psicologiche, ecc. Il conteggio, tuttavia, è indubbio: tanti Papi quanti all’incirca ne contiene il periodo che si conclude col giro di boa del secondo millennio.

Veniamo a parlare del nostro secolo: Ignis ardens sarebbe Pio X per la sua carità; Religio depopulata, Benedetto XV per gli avvenimenti della Prima guerra mondiale; Fides intrepida, Pio XI per la condanna di Hitler e della sua politica; Pastor angelicus, Pio XII per il suo aspetto ieratico, che lo faceva apparire come sospeso fra Cielo e Terra.

Secondo la profezia di San Malachia, in seguito non vi sarebbero che sei Papi: Pastor et nauta, che, come Nunzio apostolico prima e poi come ‘Papa buono’, possiamo riferire a Giovanni XXIII; Flos Florum, da vedere in Paolo VI, De medietate lunae (della durata di una luna?), Giovanni Paolo I; De labore Solis (Il travaglio del sole), in Giovanni Paolo II; e infine gli ultimi due: De gloria olivae per Benedetto XVI  e Petrus romanus per Francesco I.

Con il secondo Pietro finisce la Chiesa, poiché Roma viene distrutta, e finisce la storia stessa della terra:

“In persecutione extrema sacrae romanae ecclesiae sedebit Petrus rimanus”, dice il profeta, che per l’ultimo dei pontefici non redige un semplice motto, ma si diffonde in un oracolo più articolato “qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civica septis –collis diruetur, et Iudex tremendus judicabit populum suum. Amen”.

Se Roma, epicentro del cattolicesimo, con tutto quello che possiede e con tutto quello che rappresenta, viene meno, crollando sotto i colpi della persecuzione estrema, tutto il mondo va in rovina, è distrutto, si estingue per l’eternità. L’anima religiosa scorge tuttavia, nello scenario della desolazione totale che inghiottisce l’uomo insieme alla Terra che lo ha visto nascere, la venuta del Giudice che supera ogni volere come ogni velleità umana.

La Profezia di Malachia è un  testo, sul quale sono scritte innumerevoli pagine per avvalorarne o smentirne la credibilità, di cui la prima pubblicazione conosciuta  risale al 1595, quando  il benedettino fiammingo Arnold de Wyon la inserì nell’opera in cinque volumi Lignum Vitae, una storia dei personaggi illustri dell’ordine monastico fondato da san Benedetto. Nel secondo volume viene citato san Malachia, l’arcivescovo di Armagh in Irlanda che morì nel 1148 a Chiaravalle con l’assistenza spirituale  di san Bernardo, il quale successivamente ne scrisse la biografia, descrivendo anche il viaggio che il santo irlandese aveva compiuto nel 1139 a Roma per incontrare papa Innocenzo II.

Secondo la leggenda, proprio durante questa permanenza romana Malachia avrebbe ricevuto in visione un elenco di 111 motti relativi ai papi che sarebbero succeduti a Innocenzo, a cominciare da Celestino II nel 1143. De Wyon non offrì alcuna spiegazione sulla modalità con cui era entrato in possesso di quella che lui definì la profezia dei sommi pontefici. Si limitò a precisare il rapporto epistolare tra Malachia e Bernardo, del quale ci restano tre lettere, e a definire da molti desiderata la divulgazione del testo integrale di quei motti.

In realtà gli studiosi hanno concordato, sin dalla metà del Seicento, sull’idea che sia falsa l’attribuzione all’arcivescovo di Armagh. I motivi sono molteplici: in particolare, la totale assenza nei quattro secoli precedenti di notizie riguardo a questa profezia e la constatazione che i motti risultano molto precisi per i papi fino al sedicesimo secolo e decisamente più enigmatici per quelli successivi. Recentemente, lo storico Lorenzo Comensoli Antonini ha però rinvenuto negli archivi dell’Accademia Carrara di Bergamo una lettera di Maurizio Cattaneo, segretario del cardinale bergamasco Giovanni  Girolamo Albani, al pronipote di quest’ultimo, Claudio Albani, nella quale  si ragiona sull’ipotesi che il cardinale Albani divenisse papa. Tra i riferimenti veniva citata anche la profezia di Malachia: “Io dico bene a V ( ostra ) S ( ignoria)  che ci sono di boni riscontri per noi, ma due gliene voglio dire, che son profetie non moderne ma antiche; la prima di Malachia che contiene più di 200papi che dice De rore coeli che si applica mirabilmente al nostro, et la passata diceva: Axis  in medietate signi, et quella che seguirà dopo: Ex antiquietate urbis”.

La data della  missiva, 27 giugno 1587, consente di retrodatare di almeno sette anni, rispetto al volume di de Wyon, la pubblica conoscenza dell’elenco di motti, con la perfetta corrispondenza della breve sequenza citata.

L’indicazione dei 200 papi, un’approssimazione di cui non c’è ulteriore dettaglio ma che puntualizza la notevole lunghezza dell’elenco, consente di affermare che in ambedue i casi si tratta della medesima lista. Comunque, prescindendo dagli interrogativi sulla qualità della profezia, resta il fatto che proprio nel nostro tempo si è giunti alla fine dei motti, poiché il 111° riguarderebbe papa Ratzinger, che è defunto il 31 dicembre 2022, che per nome ha scelto quello di Benedetto, ispirandosi al santo che incredibilmente si trova proprio al 16° posto della sequenza di statue cui abbiamo accennato. Ed è curioso vedere che al suo fianco si trova Bernardo, che fu l’ultimo confidente di san Malachia, mentre agli estremi di questo ideale poker sul colonnato destro di piazza san Pietro ci sono sant’Ignazio e san Francesco, con un immediato collegamento a papa Bergoglio, in quanto il primo è il fondatore dell’ordine dei Gesuiti e il secondo è il santo prescelto dal cardinale gesuita come nome da pontefice.




L’ARTE con Raffaele Giannanatonio

Quarto appuntamento con la Primavera dei libri a Bugnara. Presentato il volume curata dal prof. Raffaele Giannantonio e dedicato alla chiesa della Madonna del Rosario a Bugnara

Bugnara, 27 maggio 2023. Si è tenuta presso la chiesa del S.S. Rosario a Bugnara la presentazione del libro “Il teatro architettonico barocco in Abruzzo. La chiesa della Madonna del Rosario a Bugnara“, curato dal professore di Storia dell’architettura Raffaele Giannantonio.

Il volume, edito nel 2000 dalla Synapsi Edizioni, rappresenta una delle poche fonti contemporanee dedicate al Chiesa di Bugnara e utili per comprenderne la bellezza, unicità e importanza nel panorama artistico abruzzese.

“Quella del Rosario è stata citata come una delle più belle chiese della diocesiha ricordato il prof. Giannantonio nel corso della sua relazione –  tale definizione può essere considerata persino riduttiva in quanto la bellezza è il primo, ma non l’unico dei caratteri distintivi dell’edificio.

L’ultimo restauro – ha continuato Giannantonio – diretto dalla Soprintendenza ha restituito agli interni lo sfarzo del Barocco, con tinte squillanti accostate all’albore delle decorazioni plastiche, in un brillante dialogo che conduce nello straordinario teatro architettonico dell’arte sospesa tra Sei e Settecento. L’emozione provata dall’ingresso in chiesa è dunque il prodotto diretto di quel senso della meraviglia mediante la quale il Barocco si svela improvviso all’ignaro visitatore attratto all’esterno in un presunto scenario di convenzionalità”.

Soddisfazione è stata espressa dalla vicepresidente del Centro Studi Sara Di  Censo «È stato un incontro di livello. Il Professore ci ha fatto toccare con mano molti aspetti spesso passati inosservati e ci ha reso consapevoli della brillantezza della nostra Chiesa, una delle più belle della diocesi, nonché d’Abruzzo».

“Al professore – ha concluso Di Senso – abbiamo consegnato una targa con la seguente motivazione “studioso e ricercatore attento, molto apprezzato, per aver saputo far conoscere al meglio i valori dell’architettura abruzzese e le bellezze del patrimonio artistico di Bugnara”.

La rassegna primavera dei libri continuerà il 10 giugno con la presentazione del volume Viaggio nel Fucino di Alexandre Dumas. Il libro rappresenta la prima uscita della collana Comete. Scie d’Abruzzo edita dalla casa editrice Ianieri Edizioni, curata da Peppe Millanta e dedicata alla migliore letteratura odeporica che riguarda l’Abruzzo.