I PRINCESA

In concerto con il loro secondo album

Teramo, 29 maggio 2024. Con il patrocinio del Comune di Teramo e in collaborazione con le associazioni culturali LibereMenti e Polyedra, i Princesa, gruppo teramano che da alcuni anni si è fatto conoscere e apprezzare per il proprio personale omaggio a Fabrizio De André, il 1° giugno presenteranno in concerto al Parco della scienza di Teramo il loro secondo album, dal titolo “Chi ci pensa è perduto”.

Il disco, che verrà distribuito in omaggio con l’acquisto del biglietto ai partecipanti allo spettacolo, include dieci canzoni, di cui una sola tratta dal repertorio di Faber, l’immortale Bocca di rosa, presentata qui con una veste musicale inedita. Le altre sono composizioni sono originali degli stessi Princesa, salvo una propria interpretazione di un brano scritto da Serafino Pulcini.

Pur restando fedeli nello spirito alla tradizione musicale della canzone d’autore e alle tematiche della poetica di De André (la vita, la morte, il tempo, la solitudine, l’emarginazione), con questo album i Princesa intraprendono un percorso musicale ancora più personale, che da ora in poi si affiancherà a quello strettamente dedicato alla preservazione e all’approfondimento del testamento artistico del grande poeta genovese.

Lo spettacolo, che avrà inizio alle ore 21.15, sarà presentato dallo scrittore Enzo Delle Monache e verrà introdotto da un breve monologo affidato all’attore Daniele Di Furia. Come in tutti gli altri spettacoli dei Princesa, l’ingresso allo spettacolo è gratuito per i giovani fino ai 19 anni e i portatori di disabilità.




LA POESIA VIAGGIA TRA ABRUZZO E PUGLIA

Cesira Donatelli, la poesia è sostenibilità e invocazione alla vita

Castel di Sangro, 29 maggio 2024.  Sabato scorso, i lavori al convegno, Innovazione Ambiente Alimentazione, organizzati dall’ Istituto Tecnico e Professionale Agrario A. Serpieri, la poetessa Cesira Donatelli li ha aperti affermando che la poesia è sostenibilità. Un inizio che ha sorpreso e coinvolto i presenti, sin dalle prime battute, creando punti di connubio, con gli interventi degli altri relatori presenti al tavolo. Il dirigente dell’Istituto Francesco di Girolamo ci ha tenuto ad evidenziare, dal canto suo, le caratteristiche del ponte che congiunge, attraverso l’Agrivoltaico, l’agricoltura tradizionale e le energie rinnovabili.

“Sosteniamo la nostra terra” il sottotitolo dell’evento svoltosi presso Il Convento della Maddalena di Castel di Sangro il 25 maggio scorso e si configura nelle Giornate Agrotecniche 4.0. Presenti alunni, docenti e produttori locali, tutto finalizzato a far interagire scuola e ambiente circostante per mezzo delle attività agricole, di lavorazione e di produzione di prodotti finali locali. Nel corso dei lavori l’Ing. Mario Rainaldi, Direttore del Museo Civico  Aufedinate  ha comunicato, altresì, nuove forme di collaborazioni con il dipartimento di Agraria della Federico II di Napoli finalizzate alla realizzazione di un orto botanico nei pressi del Convento della Maddalena.

Si è chiamati a provvedere alla costruzione del nostro benessere, dobbiamo custodire la vita che ci è stata affidata, mediante gesti di bellezza, di prevenzione, di cura degli ambienti che viviamo. Le tecniche migliorative in ambito agricolo aiutano a rinnovare ad ogni alba il patto che sin dalla nascita stipuliamo con madre natura.

Apparteniamo ad un ecosistema dove l’uomo, la terra, le piante e gli animali sono già poesia, il compito dei versi è quello di occuparsi della sostenibilità dello spirito, dell’amore, delle relazioni, delle scelte e degli accadimenti. Insomma, una poesia concreta e tangibile che si mescola con una poesia eterea. Queste le parole di Cesira Donatelli, intermezzate dalla lettura di alcuni suoi versi dedicati al Fiume Sangro, che hanno riscontrato la totale approvazione del Prof. Luigi Scognamiglio docente di gestione e qualità delle certificazioni presso l’Università Federico II di Napoli, del Prof. Fabio Terribile docente in Pedologia presso l’Università Federico II di Napoli.

I sistemi agrivoltaici innovativi, raccontati tra potenzialità e limiti, cogliendo la necessaria sinergia tra sole ed agricoltura sono stati coronati dagli interventi dell’agrotecnico Arcangelo Petta, Presidente Collegio Agro tecnici Molise e dall’Ing. Marcello Conocchia. Entrambi apportando non solo di aspetti tecnici, ma di concreta operatività ed applicabilità quotidiana.

I versi della poetessa abruzzese, il pomeriggio di sabato scorso, sono volati, anche, alla volta della Puglia, ad attenderla un riconoscimento per la sua lirica – Vita, smarrendo-. Nella elegante sala Rosa del Vento presso la Fondazione Monti Uniti di Foggia, la giuria presieduta dal Prof. Francesco Lenoci, docente, fra le altre cose, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha inteso attribuirle una menzione speciale per il suo tagliente componimento poetico. Evento culturale promosso e organizzato dalla famiglia Pirro.

La motivazione riportata sull’antologia dedicata, unitamente alla poesia premiata, alla XX° Edizione del Premio di Poesia Nazionale Il Sentiero dell’Anima recita: “il componimento è un’invocazione alla vita, contro le asperità perché stiamo smarrendo il senso dell’esistenza, perché stiamo smarrendo il senso vero e profondo del nostro vivere, andando dietro le cose futili, quelle svuotate di senso che non danno il giusto valore alle azioni quotidiane. La poesia è quasi un pàrodo greco, un grido di dolore contro la vita stessa che ci sta sfuggendo di mano: presi dal ritmo frenetico, non ci accorgiamo che la vita scorre nonostante tutto e smarriamo il senso più intimo della nostra vita, nonché noi stessi.

Il sintetico ed efficace #poesiaovunque coniato dalla scrittrice Cesira Donatelli, autrice dell’opera poetica Nettare di Luce edito Masciulli Edizioni, nei due differenti eventi di sabato scorso, ha trovato nuove e più ampie conferme e forme di applicazione. L’autrice sta lavorando all’uscita di un romanzo di letteratura erotica, che contempla passaggi di poesia. Sarà dato alle stampe dalla Masciulli Edizioni. Guardiamo al venire e componiamoci ad esso attraverso la poesia.




ELABORATE FORME DI SOLITUDINE

Ultimo appuntamento per il “Maggio dei Libri” all’auditorium Zambra con Tony Laudadio

Ortona, 29 maggio 2024. Tony Laudadio, eclettico artista conosciuto sia per le capacità recitative sia per quelle letterarie sarà ospite di Unaltroteatro (di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio) al Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) il 30 maggio alle ore 18.30 per la prima presentazione abruzzese del nuovo romanzo “Elaborate forme di solitudine” (La nave di Teseo, 2024). A moderare l’incontro ci sarà Alice Rifelli di Edicola Edizioni (insieme a Paolo Primavera) che da poco si è aggiudicato il Premio Nazionale per la Traduzione assegnato dal Ministero della Cultura. Le letture sono di Arturo Scognamiglio. L’intera rassegna il “Maggio dei Libri”, che si chiude con l’appuntamento dedicato a Laudadio, è organizzata da Unaltroteatro e dalla Libreria Moderna, Fabulinus&Minerva di Micaela e Francesco Ortolano.

Attorno ad Andrea, diciassette anni e da alcune settimane in quello che sembra essere uno stato di coma irreversibile, si muove una girandola di destini impazziti, che si intrecciano vorticosamente. Cosa lega la bellissima dottoressa Luana Costa a Gipo, e quest’ultimo a Clemente, e questi a sua volta ad Alessia, Gabriella, Luca? C’è uno strano filo rosso che attraversa i personaggi, come a formare un coro di cui nessuno, però, sa ancora di far parte. Un vecchio vedovo, una giovane fidanzata, una ragazza che cerca il suo posto nel mondo, un uomo che inganna se stesso e un altro che non vuole più farlo. Tutti sono inconsapevoli di ciò che il destino sta cucendo per i giorni a venire, eppure, in qualche modo, percepiscono i fili che cominciano a intrecciare le loro esistenze. E, a ogni punto di cucitura, quei legami si modificano, alterandosi per sempre.

Tony Laudadio tesse un romanzo colorato e sorprendente come le relazioni dei suoi personaggi, accesi da una disarmante normalità fatta di traumi comuni e problemi così umani. Sempre di corsa e alla ricerca di una felicità che sembra ora raggiungibile, ora inafferrabile, ma in grado, all’improvviso, di dare senso a una vita intera.

“Sono felicissimo di tornare ad Ortona e questa volta con il mio libro – spiega Laudadio – mi piace andare dove le persone manifestano il loro interesse e dove c’è accoglienza; i libri passano molto sui social ed invece hanno bisogno di accoglienza diretta poichè hanno tempi diversi e mi piace l’idea di condividere questo appuntamento con Lorenza ed Arturo con i quali mi sono trovato bene a teatro”.

Tony Laudadio, attore di teatro e cinema e drammaturgo, si è formato alla “Bottega” di Vittorio Gassman e negli anni ha lavorato, tra gli altri, con Toni Servillo, Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, fondando poi la sua compagnia. Ha esordito nella narrativa con Esco (2013, finalista al premio Scerbanenco), seguito da Come un chiodo nel muro (2014), L’uomo che non riusciva a morire (2015), Preludio a un bacio (2018, vincitore premio Selezione Bancarella e finalista al premio Asti d’Appello) e Il blu delle rose (2020).

L’evento è gratuito. Durante la presentazione verrà offerto un calice di vino a cura dell’Enoteca regionale d’Abruzzo. Il Cinema Auditorium Zambra è in via Don Bosco, 2 ad Ortona; per info è possibile chiamare il 3454367809, mail: segreteria@cinemauditoriumzambra.com.

Social: @cinemauditoriumzambra, @unaltroteatro, @utfactory.




IL NUOVO GIARDINO LETTERARIO

Un nuovo spazio culturale in area vestina

Collecorvino, 28 maggio 2024.  Sabato scorso è avvenuta la riconsegna del Giardino Letterario alla cittadinanza del comune vestino. L’opera, un giardino di 3.160mq, prevista dalle linee di Governo dell’attuale amministrazione, ha interessato un’area oggetto di un primo intervento per la mitigazione del dissesto idrogeologico del valore di euro 1 milione, e di un secondo intervento di riqualificazione del giardino pubblico nel Centro Storico, per un valore di 80 mila euro.

“Il recupero dell’area pubblica, comunicante con la Biblioteca comunale, sarà luogo d’incontro per la cittadinanza, spazio per la lettura, un prezioso bene comune da tutelare e valorizzare” – dichiara il Sindaco di Collecorvino Paolo D’Amico.

Il giardino presenta piante particolari, non una classica piantumazione, come ad esempio una pianta che ha resistito alla bomba atomica e che ha una particolare valenza poiché è simbolo di resilienza sul territorio; in più è stata installata un’autocisterna che si alimenterà con i drenaggi e che verrà utilizzata per irrigare il giardino e tutte le piante. Le specie di rilievo sono: Ginkgo biloba, Liriodendro, Cedro dall’Himalaya, Pino silvestre, Acero riccio purpureo, Farnia, Pero da fiore, Acero campestre, specie autoctone, naturalizzate e tipiche dei luoghi ad alto valore ornamentale e specie che stoccano l’inquinamento urbano e termoregolatrici degli estremi di temperatura.

”Voglio ringraziare in particolar modo il Dott. Colarossi Matteo per il meraviglioso progetto, la ditta Multiservizi, l’Ufficio Tecnico e tutta l’Amministrazione Comunale per l’impegno profuso al raggiungimento di tale opera” – conclude il Sindaco.




UN MESE DI EQUILIBRI

Polleggioni nel Foyer dell’auditorium Zambra

Ortona, 27 maggio 2024.  Ha un titolo evocativo, ossia “Equilibri” la mostra di Valter Polleggioni che Unaltroteatro (di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino) ospiterà presso il Foyer del Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) a partire da mercoledì 29 maggio, giorno in cui verrà inaugurata alle ore 18.30; permarrà per un intero mese e sarà visitabile gratuitamente.

Valter Polleggioni è nato nel 1957 a Ortona (Ch) dove vive e svolge la sua attività di scultore attivo sul territorio dal 1984.

Allievo e collaboratore dello scultore Aldo d’Adamo, nel corso degli anni ha sperimentato nuovi materiali con cui realizzare sculture dalla linea sempre più originale, elaborando forme che

uniscono il calore e la tranquillità delle curve alla freddezza e inquietudine delle linee, facendo di eleganza e di equilibrio gli elementi caratterizzanti della sua scultura.

Ha esposto in numerose mostre collettive e personali, suoi lavori si trovano in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’Estero. Eccone alcune:

 – 1995 “Arianna” e nel 1999 “Nessi”,sculture inserite sul territorio ortonese come elementi di riconoscibilità urbana;

– 1998 “L’abbraccio” (Monumento alla Pace) a Caldari di Ortona;

– 1999 una sua scultura “L’Aurora” è stata acquistata dalla Regione Abruzzo;

– 2001 realizza elementi scultorei per la Chiesa di San Giovanni XXIII a Scerne di Pineto(Te);

– 2007 realizza il Monumento all’Emigrante per il Comune di Poggiofiorito;

– 2013 realizzare la vetrata artistica per la cattedrale di San Tommaso Apostolo a Ortona;

– 2022  “Ideale”, scultura in bronzo per una rotatoria a Ortona.




L’INCONTRO CON DANIELA D’ALIMONTE

Il dialetto abruzzese protagonista

Bugnara, 27 maggio 2024. Presentato a Bugnara nel pomeriggio di sabato scorso il volume Parole D’Abruzzo della dialettologa Daniela D’Alimonte, pubblicato nella serie fucsia di Comete Scie d’Abruzzo, e edito da Ianieri Edizioni. Nel corso dell’incontro il presidente del Centro Studi “Nino Ruscitti”, Matteo Servilio, e l’Autrice hanno potuto approfondire il rapporto tra Lingua, dialetto e cultura, ma anche ricordare l’importante ruolo che il poeta Vittorio Clemente, originario del piccolo centro peligno, ha avuto nella produzione letteraria abruzzese.   

«Siamo felici di aver ospitato il volume di Daniela D’Alimonte nella nostra Biblioteca – ha detto il presidente del Centro Studi Nino Ruscitti. Oggi il tema delle radici, della ricerca delle origini, è tornato di attualità. La nostra idea di radici è quella che non perde di vista l’aspetto documentale, antropologico, filologico e archivistico. In questo senso il dialetto, se indagato nel suo stretto rapporto con la cultura, può offrire una rappresentazione profonda della nostra storia e del nostro passato».

«Sono davvero contenta di essere stata qui a Bugnara a presentare il volume “Parole d’Abruzzo” – ha detto Daniela D’Alimonte. Bugnara è infatti la patria di Vittorio Clemente che è uno dei più importanti poeti dialettali abruzzesi. Oggi abbiamo spiegato di come le parole del nostro dialetto rappresentino anche la nostra identità, poiché ci raccontano il nostro essere, ci raccontano chi erano i nostri genitori, chi erano i nostri antenati, ma anche raccontano anche i nostri usi e i nostri costumi. Ricordare il dialetto, parlarlo quando è necessario, quando è opportuno serve quindi a ricordare chi siamo e da dove siamo venuti».

Continua inoltre la collaborazione tra il Centro Studi e la libreria Ubik di Sulmona, presente all’incontro, e che avrà a disposizione nel suo punto vendita in Corso Ovidio i volumi protagonisti della rassegna “Primavera dei Libri”.

L’ultimo appuntamento con la Rassegna Primavera dei Libri sarà sabato 1° giugno con la presentazione del libro di Stefano Servilio “L’INdividuo INcompresente” edito da Bertoni nella collana Poesia mundi.




FRANCESCO MASCIANGELO MAESTRO DI CAPPELLA DELLA SANTA CASA DEL PONTE

Presentazione del volume a cura di Gianfranco Miscia, Edizioni Carabba 2023.

Lanciano, 27 maggio 2024. Giovedì 30 maggio,  alle ore 17:30, alla Sala Convegni del Polo Museale Santo Spirito in Lanciano, Via Santo Spirito n. 77,  si presenterà il volume Francesco Masciangelo Maestro di Cappella della Santa Casa del Ponte di Lanciano, a cura di Gianfranco Miscia, Edizioni Carabba 2023.

Il volume, che si giova della prefazione di Giorgio Pagannone, docente di storia della musica e drammaturgia musicale all’Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara, comprende i saggi di diversi studiosi ciascuno dei quali si è occupato della vita e delle opere del musicista frentano che ha caratterizzato l’Ottocento abruzzese.

Un lavoro approfondito che apre certamente nuovi filoni di ricerca e che, per la qualità grafica e per la ricchezza dei documenti inediti pubblicati, entra a far parte della prestigiosa collana I Pregiati dell’Editrice Carabba.

Franco G. Maria Battistella, Raffaele D’Ascanio, Nicola Gaeta, Luigi Genovesi, Valter Matticoli e Gianfranco Miscia, con il controllo redazionale di Marina Esposito e la grafica e l’impaginazione dello Studio Moby Dick di Ortona, licenziano un lavoro che rappresenta un imprescindibile punto di riferimento per lo studio di Masciangelo. Il volume è dedicato allo scomparso presidente del Centro Masciangelo, Aldo de Aloysio.

La presentazione sarà preceduta dai saluti istituzionali di:

Filippo Paolini, sindaco di Lanciano;

Nicola Campitelli, consigliere della Regione Abruzzo;

Luigi Genovesi, presidente del Centro Masciangelo;

Gianni Orecchioni, presidente dell’Editrice Carabba.

Con questa iniziativa, che è stata inserita nel programma Lanciano Cultura 2024 – Rassegna “Il Mese della Cultura – Librando” promosso dal Comune di Lanciano, si concludono le Celebrazioni del bicentenario della nascita di Francesco Masciangelo (1823-2023).

L’ingresso è gratuito.




GRAN GALÀ DEL CONSERVATORIO BRAGA

Sala della Regina – Camera dei deputati 27 maggio 2024

Teramo, 26 maggio 2024. Lunedì, 27 Maggio 2024, alle ore 16,  presso la Camera dei deputati a Roma avrà luogo il Gran Galà del Conservatorio Gaetano Braga di Teramo.

Il Gran Galà del Conservatorio Gaetano Braga è il più importante appuntamento della stagione artistica per l’Anno Accademico 2023/2024. Il concerto vede la presenza di tutti i Dipartimenti del Conservatorio che, nella prestigiosa “Sala della Regina “della Camera dei deputati, rappresenteranno il livello e la qualità del Conservatorio che a soli dieci anni dalla statizzazione ha fatto progressi notevoli con grande beneficio del territorio teramano e provinciale.

Il Conservatorio “Gaetano Braga” ha già avuto il privilegio di esibirsi nel 2017 presso la Camera dei deputati però quest’anno l’evento ha un particolare sapore in quanto celebra il decennale della statizzazione.

Interverranno:

On. Marco Perissa (Segretario VII Commissione “Cultura, Scienza e Istruzione)

Dott.ssa Laura Marsilio (Dirigente Tecnico MIM)

Dott.ssa Rosa Musto (Componente Esperto Consiglio Nazionale UCIM)

M° Federico Paci (Direttore del Conservatorio Statale di Musica “Gaetano Braga “di Teramo)

Programma musicale:

Orchestra di Chitarre del Conservatorio Braga

“da Bartok ai Beatles”

Direttore Andrea Milan

Orchestra da Camera del Conservatorio Braga

Direttore Federico Paci

ROTA/SAVINA

Fantasia su temi da film

OMAGGIO A LUCIO BATTISTI

Suite per Chitarra e Archi

solista Roberto Fabbri

Fabbri/Bontempi

Pavane song, Autostrade

per chitarre e archi

Solisti: Roberto Fabbri, Andrea Milan,

Francesco Taranto, Fabio Macera

Ensemble di Saxofoni del Conservatorio Braga

Suite per sestetto di saxofoni

Solista e Concertatore

Fabrizio Benevelli

Omaggio a

FRANCESCO PAOLO TOSTI

Suite per due Soprani e Archi

Soliste:

Albina Riccioni, Manuela Formichella

Jazz Suite per Ensemble e Orchestra

Direttore Toni Fidanza

Solisti:

Alessia Martegiani, Andrea Molinari,

Fabrizio Mandolini,

Davide Ciarallo, Renzo Ruggieri,

Claudio Marzolo




SULLE ORME DI SAN FRANCESCO CARACCIOLO

Il 1° e 4 giugno tra Villa Santa Maria, Montelapiano, Roio del Sangro ed Agnone si svolgerà il “Cammino vocazionale e missionario” dedicato al Santo

Villa Santa Maria, 26 maggio 2024. Sulle orme di San Francesco Caracciolo, che dedicò la vita ai più bisognosi, patrono dei cuochi, nato a Villa Santa Maria nel 1563 e morto ad Agnone nel giugno del 1608, quando era già in odore di santità. Sulle vie battute dal santo, su quei trenta chilometri che distano tra il luogo della nascita e quello della morte, i prossimi primo e quattro giugno si svolgerà la quindicesima edizione del “Cammino vocazionale e missionario” dedicato al santo.

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Eventi Solidali Frentani di Lanciano e dalla Comunità Caracciolina di Villa Santa Maria, e patrocinata dai Comuni di Villa Santa Maria, Montelapiano e Roio del Sangro. “Questi chilometri – spiegano i promotori del Cammino – sono stati gli ultimi percorsi dal Santo, il quale nella sua breve vita (44 anni) affrontò anche tre lunghissimi viaggi a piedi fino in Spagna. In quella primavera del 1608 il Santo si era recato in pellegrinaggio a Loreto e da qui era ripartito alla volta di Napoli attraversando Abruzzo e Molise, seguendo itinerari che si erano andati consolidando dalla seconda metà del Cinquecento. È stato, quindi, il viaggio storico e reale di San Francesco Caracciolo a ispirare l’idea di costruire un percorso per il camminatore-pellegrino di oggi”.

Il 1° giugno sarà percorso il tratto che va da Roio del Sangro a Villa Santa Maria, sentiero naturalistico e spirituale di 7,5 chilometri. Il programma prevede alle 9 il ritrovo e la partenza in bus da Lanciano, Piazzale Sant’Antonio. Alle 10.30 arrivo a Montelapiano ed incontro con gli altri gruppi partecipanti, che arriveranno da Chieti e da Villa Santa Maria. Alle 11 celebrazione della messa nella villa comunale di Montelapiano, animata dai ragazzi delle Giubbe Rosse del coro di San Pietro Apostolo di Lanciano. Ore 13 pausa pranzo (si potrà scegliere tra un menu turistico a 25 euro al ristorante “Santamaria” oppure un panino con acqua a 5 euro preparato e distribuito sempre dal ristorante). Alle 15, dopo un breve tragitto in bus, inizio del Cammino, da Roio del Sangro attraverso scenari naturalistici molto suggestivi; tempo di percorrenza indicativo 2 ore e 30 minuti; arrivo a Villa Santa Maria alle 18.30. La difficoltà è medio/facile.

Si replica il 4 giugno festa liturgica del santo, con un itinerario diverso: il Cammino, infatti, sarà da Villa Santa Maria ad Agnone. Il programma: alle 8, a Villa, preghiera di benedizione per tutti i pellegrini nella cappella di San Francesco Caracciolo; alle 9 partenza a piedi fino alla fine del territorio di Villa dove i partecipanti saliranno su un pullman. Poi ecco l’incontro con i pellegrini di Agnone. Alle 11.15 arrivo nei pressi dell’ospedale San Francesco Caracciolo ad Agnone e inizio della processione verso la chiesa dell’Annunziata. Alle 12 la messa e poi il pranzo al sacco nel convento dei Filippini, dove San Francesco Caracciolo, di rientro dalle Marche, pochi giorni prima della morte, preso da febbri violente, fu accolto. Rientro previsto a Villa Santa Maria per le 18.30. Gli organizzatori consigliano abiti comodi, scarpe da trekking, cappello ed occhiali da sole. Alle 19.30 nella chiesa di San Nicola di Bari a Villa concerto del “Movie Song Quartet” con musiche di Morricone e Piazzolla. L’ingresso è gratuito.




DALL’INFINITAMENTE PICCOLO ALL’INFINITAMENTE GRANDE

Salotto Culturale  Prospettiva Persona

Teramo, 26 maggio 2024.Mercoledì 29 Maggio 2024, alle ore 18:15, presso la Sala Annunziata di via Nicola Palma 31 di Teramo, in occasione dei mercoledì culturali organizzati dal Centro di Ricerche Personaliste (patrocinio MIC, Provincia di Teramo e Fondazione Tercas) verrà presentato il tema:  Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande.

Introducono Antonietta Scuccimarra ed Elisabetta Di Biagio, legge Francesca Caporale.

Approfondimento

Nel corso del tempo la cultura umana e la visione del cosmo sono sempre state strettamente legate. Ora, se la conoscenza delle dimensioni smisurate del cosmo ha cancellato l’illusione che il nostro pianeta o il nostro sistema solare siano il centro fisico, non per questo l’uomo ne è stato diminuito nella sua dignità. Anzi l’avventura della scienza ci ha fatto scoprire e sperimentare con vivacità nuova, l’immensità e la trascendenza dello spirito umano, capace di penetrare gli abissi dell’Universo, di scrutarne le leggi, di tracciarne la storia, elevandosi ad un livello incomparabilmente più alto rispetto alle altre creature. Quell’Universo, fatto di particelle elementari piccolissime oltre le quali non sappiamo cosa ci sia.

Ci possiamo chiedere se esista un limite dell’infinitamente piccolo così come dell’infinitamente grande, ma questa è una vecchia questione filosofica a cui è difficile rispondere (A.S.)




CORRENTI: TAGLIO DEL NASTRO

La mostra, prima esposizione del progetto Villa in Arte

Roseto degli Abruzzi, 26 maggio 2024. La Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi è stata teatro del vernissage d’apertura dell’esposizione artistica “Correnti”, primo appuntamento del progetto “Villa in Arte”, un’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale e curata dal Direttore Artistico Bruno Cerasi che punta a trasformare la storica struttura in un epicentro di creatività e dialogo intergenerazionale.

La collettiva “Correnti” rappresenta una vetrina dagli artisti locali di diverse generazioni con lo scopo di creare un ponte tra il passato e il presente dell’arte rosetana.

Nei saloni del piano terra della Villa Comunale, fino al prossimo 9 giugno (dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19), saranno esposte le opere di Luciano Astolfi, Flavia Di Bonaventura, Chiara Fiori, Daniele Guerrieri, Giuseppe Lucantoni, Cristina Mazzocchetti, Giulia Quintiliani, Samuele Romano, Lucia Santarelli, Silvia Settepanella, Guerino Tentarelli, Pasquale Testa e Loriana Valentini.

Durante la serata sono stati portati i saluti istituzionali da parte del Sindaco Mario Nugnes, dell’Assessore alla Cultura Francesco Luciani e del Consigliere Regionale e Comunale Enio Pavone. A seguire l’intervento del Direttore Artistico Bruno Cerasi, del Maestro Bruno Zenobio e l’esibizione live della cantante Sandra Ippoliti.

“Due anni e mezzo fa questi spazi, che oggi trovano nuova vita grazie al progetto “Villa in Arte”, erano completamente chiusi al pubblico – ha affermato il Sindaco Mario Nugnes – Con l’assessore Luciani, artefice di questo miracolo rosetano come delegato alla Cultura per la mia Amministrazione, la direzione intrapresa è stata quella di tornare a valorizzare la storia della nostra città, la storia della Villa Comunale, andando oltre al concetto del “si è sempre fatto così” e andando, quindi, oltre la paura di innovare. Anche grazie al lavoro del Consigliere Regionale Pavone, continueremo ad impegnarci per far arrivare i fondi necessari per ultimare l’intervento alla Villa e poterla riaprire totalmente al pubblico”.

“Il lavoro della nostra Amministrazione si è incentrato sulla volontà di dare ai giovani la possibilità di tornare a fare cultura attivamente – ha aggiunto l’Assessore Luciani – Abbiamo iniziato con Roseto Art.Lab., abbiamo proseguito con “Il Bello Resta” e oggi siamo qui a riaprire la Villa Comunale con una serie di mostre. L’obiettivo è quello di donare alla nostra comunità e ai turisti un calendario di esposizioni concreto e dare loro la certezza che questi appuntamenti diventeranno una bella consuetudine. Credo che, purtroppo, in passato i giovani hanno sofferto la mancanza di luoghi culturali e sono certo che, lavorando insieme, passo dopo passo, stiamo riuscendo a superare anche questo ostacolo”.

“Correnti è una esposizione che custodisce tante gemme da scoprire, che riguardano la nostra città e la nostra storia. Mi piace pensare a una mostra non come a una semplice esposizione di opere ma come un dialogo che si apre, qualcosa che nasce, mi auguro quindi che questa villa tornerà ad essere un libro pronto ad essere scritto con meravigliose storie d’arte e di vita – ha detto Bruno Cerasi – Nel nome del dialogo invito tutti ad immergersi in questi lavori, a conoscere e parlare direttamente con gli artisti, sono tutti qui, ne manca una purtroppo, però il bello resta. L’arte ci unisce e ci permette di parlare di Flavia al presente e ringrazio di cuore Antonio, Raffaella e Giulia. Grazie all’Amministrazione Comunale di Roseto e in particolare a Francesco Luciani, che è riuscito a intercettare qualcosa in me anche prima che me ne rendessi conto. Grazie a tutti gli artisti che hanno partecipato a questa prima mostra, a chi ha dato il suo prezioso contributo e grazie a tutte le persone che hanno collaborato alla logistica e all’organizzazione di questo primo evento”.

Il maestro Bruno Zenobio, dopo essersi complimentato con l’Amministrazione Comunale e l’Assessore alla Cultura, ha sottolineato che “si comincia a respirare una nuova aria. Grazie a Bruno Cerasi, che ho avuto il gran piacere di conoscere in questa bellissima occasione. Il suo entusiasmo e voglia di fare è contaminante e questo è buon segno. Questa prima collettiva e la partecipazione numerosa e attenta di tanta gente è il segno tangibile che mi aspetto dalla buona cultura e che grazie a Bruno Cerasi al momento sembra ripartire”.




LIBRI INTORNO E DENTRO IL PIANETA

Igor De Amicis e Paola Luciani a NEON

Martinsicuro, 25 maggio 2024. Sabato 25 maggio, alle 21:15, a Martinsicuro (sala consiliare, via Aldo Moro) prosegue la rassegna letteraria NEON. Libri intorno e dentro il pianeta, con il romanzo per ragazzi “Fugees Football Club” (Einaudi ragazzi) di Igor De Amicis e Paola Luciani.

Il romanzo, scelto per questa edizione di NEON che ha come tema di fondo L’io e l’altro, è ambientato in un paesino pugliese dove è stato aperto un centro di accoglienza per rifugiati. Gli abitanti, compresi i ragazzi, guardano con sospetto e pregiudizio agli ospiti del centro. Ma sarà proprio il calcio a favorire l’incontro tra i ragazzi pugliesi e i rifugiati. E così quella che all’inizio sembrava un’ostinata rivalità diventa poi un’alleanza per vincere il prestigioso torneo di calcetto del paese, trasformandosi in una vera amicizia e abbandonando i luoghi comuni dettati da ignoranza e paura. 

Parteciperanno gli alunni dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro che hanno svolto un percorso di approfondimento e un laboratorio sul libro. Modererà l’incontro Valeria Di Felice, direttrice artistica di NEON.

Così commenta la dirigente dell’I.C. Pertini di Martinsicuro Barbara Rastelli: «Gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado hanno ricevuto in dono dall’amministrazione comunale il libro che poi hanno letto e analizzato durante l’anno scolastico, confrontandosi su tematiche importantissime di educazione civica. Lavorando a classi aperte, gli alunni hanno realizzato un prodotto multimediale in cui hanno racchiuso tutte le fasi principali del percorso e le loro emozioni. Ringraziamo per questa opportunità l’amministrazione comunale di Martinsicuro, in particolare la consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e la consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia, e la casa editrice Di Felice Edizioni.» 

Neon è una rassegna organizzata dall’amministrazione comunale – dalla consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e dalla consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, e la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro. Ha come partner il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto e Nati per leggere Abruzzo. È patrocinato dalla Regione Abruzzo, dalla Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzese, dalla Provincia di Teramo.

Igor De Amicis è nato a Roma nel 1976. Commissario Capo di Polizia Penitenziaria, divide la passione per la scrittura con sua moglie Paola Luciani. Vivono alle pendici del Gran Sasso, in Abruzzo, in una casa immersa nel verde. Insieme hanno scritto Giù nella miniera, selezionato per il progetto lettura del «Premio Bancarellino» 2017 e vincitore del Premio Speciale dei Ragazzi al «Premio Parco Majella» 2017. E poi Fugees Football Club, Igor Trocchia. Un calcio al razzismo, L’ultima verità e diversi titoli delle collane «Classicini», «Grandissimi» e «Che storia!» Igor ritiene che non esistano romanzi per ragazzi e per adulti, ma solo storie belle e brutte, e che tutte le storie belle debbano essere raccontate.

Paola Luciani è nata a Pescara nel 1980. Insegnante di sostegno nelle scuole primarie, inventa, immagina e scrive le sue storie assieme al marito Igor De Amicis. Per la collana «Carta Bianca» di Einaudi Ragazzi hanno scritto Giù nella miniera, selezionato per il progetto lettura del «Premio Bancarellino» 2017 e vincitore del Premio Speciale dei Ragazzi al «Premio Parco Majella» 2017 .E poi Fugees Football Club, Igor Trocchia. Un calcio al razzismo, L’ultima verità e diversi titoli delle collane «Classicini», «Grandissimi» e «Che storia!» Per lei ogni nuova storia è un viaggio avventuroso nella fantasia, che la porta a immaginare e sognare mondi sempre nuovi.




 LIBRIGANZI 2024

 Camminare, andare, errare

Gagliano Aterno, 25 maggio 2024. Il Festival Libriganzi è di ritorno con la sua seconda edizione e promette di essere un evento imperdibile. Dal 31 maggio al 2 giugno, Gagliano Aterno, nella bellissima Valle Subequana, ai piedi del monte Sirente in provincia dell’Aquila, ospiterà tre giorni di cultura e intrattenimento.

L’inaugurazione della storica libreria Simon Tanner segnerà l’inizio delle festività. Fondata a Roma nel lontano 31 maggio 2004, la libreria è una vera e propria istituzione con una collezione di oltre ventimila volumi e cimeli unici. Rocco e Vincenzo, i due titolari già neo-residenti in paese, festeggeranno i primi vent’anni di attività suggellando e inaugurando il trasferimento a Gagliano Aterno. 

Durante il Festival, numerose case editrici abruzzesi esporranno le proprie opere in compagnia di mostre e mercati, immancabili i trekking in montagna, le serate musicali e le delizie culinarie che caratterizzeranno ogni giorno e ogni sera dell’evento. In continuità con l’edizione precedente, la casa editrice Momo edizioni sarà protagonista di incontri e presentazioni di libri, prevista anche la prima proiezione in Abruzzo del documentario “Energie in movimento: Gagliano, paese futuro“, che racconta i processi di neo-popolamento e transizione energetica attivi in paese e che è in concorso in diversi festival in Italia.

Per i più piccoli il bellissimo progetto Ludobus, fantastici giochi in legno, pretesto per unire popoli e portare solidarietà a chi ne ha bisogno, facendo divertire i bambini.

L’evento si concluderà il 2 giugno con una giornata speciale incentrata sulla riflessione riguardante il cibo, che insieme all’energia costituiscono due elementi cruciali che offrono oggi l’opportunità nelle aree marginalizzate di ricostruire le relazioni ambientali all’interno delle relazioni sociali, connettendo il locale al globale, aspirando a costruire senso ed economie alternative. È il margine che prova a farsi centro, da cui ripartire e immaginare nuovi mondi, nuovi modi di abitare.

Notizie sull’evento Facebook Libriganzi- camminare, andare, errare e sulle frequenze di Radioanticherue.it, web radio da due anni presente a Gagliano e co-organizzatore dell’iniziativa.




RAI KIDS IN CONCORSO

A Cartoons On The Bay otto le nomination ai pulcinella awards

Pescara, 25 maggio 2024. Rai Kids partecipa al Festival internazionale Cartoons on the Bay, in programma a Pescara dal 29 maggio al 2 giugno, con i propri titoli in concorso. Quest’anno ha ben otto nomination ai Pulcinella Awards, e presenta in anteprima le immagini delle serie a cartoni animati in produzione e di prossima programmazione.

Anche quest’anno tante candidature per le produzioni animate targate Rai ai prestigiosi “Pulcinella Awards”, il concorso internazionale del festival dell’animazione e della tv dei ragazzi Cartoons on the Bay.

Rai Kids, la direzione della Rai che cura l’offerta del servizio pubblico verso bambini e ragazzi, è partner tradizionale di Cartoons on the Bay. In questa occasione saranno presentati i nuovi titoli di produzione Rai, che saranno poi proposti sui palinsesti di Rai Yoyo, Rai Gulp, sulla piattaforma Rai Play e in alcuni casi anche sulle reti generaliste. Si tratta di serie realizzate in collaborazione con i migliori talenti e studi dell’industria italiana dell’animazione, destinate al pubblico italiano e alla circolazione in Europa e in tutto il mondo.

Sono otto i titoli prodotti da Rai Kids che hanno ottenuto una nomination in sei delle categorie di cui si compone il concorso.

Nella categoria “Preschool Tv Series”, dedicata ai prodotti destinati ai bambini dai 2 ai 5 anni, c’è la nuova serie “I minieroi”, una serie italiana coprodotta con la tv pubblica francese, ancora inedita, prevista in autunno su Rai Yoyo.

Nella categoria “Upper Preschool Tv Series” (4 – 6 anni), è invece candidata l’apprezzata serie animata “Pipo, Pepa e Pop”, nata per spiegare l’economia ai bambini, prodotta in Italia con il patrocinio del Financial Times, trasmessa con successo da Rai Yoyo, di cui è in preparazione una nuova stagione.

Per la categoria “Kids” (7 – 11 anni), sono in concorso due serie inedite di prossima programmazione su Rai Gulp: “Alex Player”, una serie animata ambientata nel mondo degli e-sports, e “Klincus corteccia”, ispirata all’omonima opera letteraria italiana per ragazzi.

Il Festival Cartoons on the Bay dà spazio anche alle serie di “Live Action” per ragazzi. In questa categoria sono tre le nomination raccolte da Rai Kids. La coinvolgente “S-Fidiamoci”, serie diretta da Matteo Gentiloni, ricca di ironia, amicizia e romanticismo; la serie evento “Clan”, che ha debuttato su RaiPlay il 23 maggio per la Giornata della Legalità e che racconta la storia di Francesco, 15 anni, nato e cresciuto a Scampia, alla periferia di Napoli, che si riscatta grazie all’incontro con la palestra di Judo di Maddaloni (la serie è basata su un romanzo di Luigi Garlando); chiude infine la terna l’innovativa serie di prossima emissione “Quick Rules”, una divertente guida per individuare le situazioni di rischio nella vita di ogni giorno, dedicata soprattutto alle ragazze.

Per la categoria “Short film” è candidato lo speciale di animazione “Sapiens?”, nuovo capolavoro del maestro dell’animazione Bruno Bozzetto. Il film vuole invitare a riflettere sull’aggettivo “sapiens” associato all’essere umano. La musica classica accompagna tre cortometraggi dedicati all’uomo e al suo comportamento nei riguardi della natura e della società.

Il rapporto con il pubblico dei giovanissimi è essenziale per la Rai. Rai Kids collabora anche con il programma scuole di Cartoons On The Bay con incontri e proiezioni dedicate, e sostiene gli eventi in piazza Salotto aperti al pubblico di bambini e famiglie.

In particolare, sabato 1° giugno, dalle 16, ci sarà il “Rai Kids Show” a Piazza della Rinascita con le star di Rai Yoyo (tra cui i Puffi, I Ronfi, Topo Gigio, Masha e Orso, Milo, Pinocchio & Freeda, Bluey e Bing).

Antonio Ranalli




TECNOLOGIE PER I BENI CULTURALI

In scena le migliori soluzioni nazionali

L’Aquila, 25 maggio 2024. Il 23 e il 24 maggio, nella bellissima cornice del centro congressi Luigi Zordan presso Università dell’Aquila, si è tenuto il prestigioso evento “Showroom 4.0: tecnologie digitali innovative per i beni culturali”, una due giorni dedicata alle nuove tecnologie digitali per la promozione dei beni culturali organizzata dalla Camera di Commercio Gran Sasso con PID, Dintec, CNR ed Enea.

Fra le tecnologie sviluppate da aziende nazionali selezionate per presentare i loro progetti in questo importante contesto, presenti quadrupedi bionici intelligenti, stampanti 3D, soluzioni per la realtà virtuale e tecnologie per l’inclusione. Durante il tour delle tecnologie dello Showroom 4.0 Vito Santarcangelo, Giuseppe Oddo e Alessandro D’Alcantara si sono cimentati in due presentazioni inerenti il Realverso Lucanum, Metaverso della sostenibilità già vincitore Top of the PID 2023 nella categoria Turismo, e Robocom Inclusion, tecnologia inclusiva multisensoriale ideata da iInformatica, già selezionata dal CNR alla BMTA 2023 di Paestum.

“Siamo orgogliosi di essere stati selezionati per presentare le nostre soluzioni in questa cornice così prestigiosa” afferma Vito Santarcangelo, amministratore della iInformatica, che aggiunge “La nostra missione è da sempre quella di innovare valorizzando unitamente il nostro territorio. La nostra presenza in questi contesti è un bellissimo riconoscimento in relazione all’impegno quotidiano messo in campo da tutta la nostra famiglia aziendale”.

Tutti ciò conferma l’elevato valore delle tecnologie made in Italy e l’elevata importanza di questi eventi nazionali che creano sinergie fra enti e imprese del territorio.




LA FUGA DI MADAMA BUTTERFLY

Teatri Kombetar i Operas, Baletit dhe Ansamblit Popullor 26 maggio – 1° giugno 2024

Tirana, 25 maggio 2024. Debutta domenica 26 maggio nel ruolo del titolo Anna Pirozzi che sceglie l’Opera di Tirana e un binomio d’eccezione, il direttore d’orchestra Jacopo Sipari e la regista Manu Lalli, la produzione del Festival Puccini nel suo centenario, per questa ulteriore sfida del soprano napoletano. Con lei Klodjan Kaçani, Pinkerton,Ivana Hoxha Suzuki e Armando Likaj, Sharpless. Altra Cio-cio-san sarà Eva Golemi

Di Olga Chieffi

Un soggetto di fuga apre la Madama Butterfly, “Benvenuto in casa americana”, queste le due chiavi per poter godere a pieno della mise en scene di Madama Butterfly, il capolavoro pucciniano che “ricomincerà” il suo romanzo, nella rilettura della regista Manu Lalli e del direttore Jacopo Sipari di Pescasseroli, sul palcoscenico dell’ Opera nazionale di Tirana, da domenica 26 sino al 1° giugno alle ore 20. Un debutto importante saluterà la prima di questa opera, che ritorna in cartellone dopo un decennio firmata da una inarrivabile Ermonela Jaho, quello del soprano verdiano Anna Pirozzi, il suo sogno che immaginiamo da quanti anni cullasse, un desiderio che la ha portata solo ora a vestire il kimono della geisha, sotto la direzione di una bacchetta pucciniana per eccellenza, che ha le radici proprio in questa opera: “ Puccini in poche parole parla di sé – rivela il M° Jacopo Sipari – ci grida le sue inquietudini, il suo dramma e quello, in generale, del melodramma ormai in crisi. Forse, è per questo che ho sempre sostenuto che quest’opera fosse quella che mi rappresenta di più, quella che amo di più, quella a cui devo di più. Ognuno di noi è Cio-Cio-San: sogniamo l’amore che in realtà è distacco da quanto avevamo ma che, forse, non ci appartiene più o, peggio, non c’è mai appartenuto e, dunque, ci illudiamo di poterne scappare lontano, in “America”, per poi ritrovarci soli a gridare a tutti quelli che verranno dopo di noi, i nostri “figli”, l’intera umanità, che l’unico sacrificio possibile e giusto è quello per amore, l’amore per l’altro”. 

La formulazione di un’identità opposta al moderno (e quindi all’Occidente) che ai tempi reali di Butterfly (1904) indusse il Giappone a definire la propria identità in termini estetici. Costituendo, infatti, l’antitesi della ragione, emblema della modernità occidentale, permetteva di creare uno spazio e un tempo oltre il moderno, che in quegli anni i giapponesi sentivano minacciare la propria cultura. Poi, dopo la fine della guerra devastante per il Giappone, in un momento in cui tutto ciò che prima contava aveva perso ogni valore, la democrazia divenne la speranza per il popolo nipponico di riprendersi, ma anche di redimersi agli occhi del mondo. Infatti, l’arrivo degli americani sul suolo nipponico fu ben accolto dalla popolazione giapponese, contrariamente a quanto da loro previsto. Il Paese, però, aveva comunque la necessità di affermare un’identità propria in cui potersi riconoscere, trattandosi di un periodo in cui lo stato giapponese virtualmente non esisteva. Questa necessità venne resa ancora più forte dall’ “inversione di rotta”.

“La natura lussureggiante e innocente – spiega la regista e scenografa Manu Lalli – come Butterfly, muore per la mancanza di cura, di attenzione, di amore. E mai come in questo momento storico, crediamo, che questo messaggio sia più importante. Ma forse proprio come nell’Opera del grande Puccini, il tempo della consapevolezza sta giungendo. Pinkerton nella parte finale dell’opera diventa finalmente consapevole della sua crudeltà e leggerezza”.

Le scene e i costumi sono quelle del festival Puccini, che viene a celebrare, nel teatro diretto da Abigeila Voshtina e sotto l’egida dell’Istituto Italiano di Cultura, un doppio appuntamento, il centenario della morte del compositore, nonché i centoventi anni dal famoso e inatteso fiasco della prima rappresentazione, che suggerì  a Giovanni Pascoli i famosi versi “consolatori” e premonitori “Caro nostro e grande Maestro, la farfallina volerà: ha l’ali sparse di polvere, con qualche goccia qua e là, gocce di sangue, gocce di pianto…Vola, vola farfallina, a cui piangeva tanto il cuore; e hai fatto piangere il tuo cantore…Canta, canta farfallina, con la tua voce piccolina, col tuo stridire di sogno, soave come l’ombra, all’ombra dei bambù a Nagasaki ed a Cefù”. Ed è giusto sull’onda di questi versi che ha da essere interpretata questa partitura. Jacopo Sipari,  sarà alla testa della “sua” orchestra albanese e del coro preparato da Dritan Lumshi, con un cast che saluta protagonista il soprano verdiano Anna Pirozzi, e in secondo cast Eva Golemi, con a fianco il Pinkerton di Klodjan Kaçani e Gun Zia-Zhao, e la Suzuki di  Ivana Hoxha e Valentina Pernozzoli; mentre Sharpless avrà la voce di Armando Likaj in alternanza con Solen Alla, Goro sarà Roel Liupa e per il secondo cast Andi Istrefi, mentre due i nomi anche per lo zio Bonzo, Genc Vozga e Bledar Domi, nel ruolo del principe Yamadori ci sarà Erlind Zeraliu, mentre Kate Pinkerton sarà Simona Kerafili. A completare il cast, Erion Sheri, quale commissario imperiale, Ogert Islami l’ufficiale di registro e i due Dolore, Drin Pulashi, Etual Uruçi,  quindi, la cugina, Elda Koçibelli, la Madre, Majlinda Laska, la Zia, Sofika Kola e Yakusidé, Metin Jupe.

Il Maestro Sipari ha confessato che Madama Butterfly è l’opera che ha studiato maggiormente, la sua partitura ispiratrice. Tanti i suoi e i nostri riferimenti alle altre arti, come sul trillo prima della lettura della lettera, quel “date” fatto d’impeto, attesa e sospiro,  o quel “un po’ per celia, un po’ per non morire” che  deve “morir” di dolcezza. La chiave è, però, in quella fuga iniziale che fa rima con “serrature”. Raccomandava l’indimenticato Paolo Isotta di andare all’opera avendo mandato il libretto a memoria e questo sorprendente incipit fa il doppio con “Perché con tante cure/la casa rifornì di serrature, /s’ei non volesse ritornar mai più”.

La Madama Butterfly è tutta in quella fuga, massima espressione del mondo occidentale, come la casa, la pietra, lo spazio delimitato lo è per la nostra filosofia, e ancora “fuga”  come sguardo del nostro inizio Novecento verso l’esotismo orientale, con le sue lacche nere e rosse, fuga impossibile dal tempo fermo di quella casa e di quel giardino, che si conclude con il suicidio, espressione massima di  sacrificio e libertà. Il fiuto pucciniano trova qui ancora e sempre d’istinto, la chiave giusta col rifiutare la maniera tardo-ottocentesca dell’opera francese e anche il lascito verdiano, ma non tralasciando di segnalare, semmai soltanto nel carattere raffinato dell’armonia e nell’aspra condotta vocale, la presenza dell’Europa e di un’Europa opportunamente debussiana, unitamente a certa premonizione della vocalità espressionista, che apre altre strade, nuovi incroci sonori.




FESTA DEI POPOLI

La cultura dell’incontro il 26 maggio. Mons. Fusco e l’Ufficio Diocesano Migrantes invitano alla celebrazione della multiculturalità

Sulmona, 24 maggio 2024.La cultura dell’incontro” è il titolo della Festa dei Popoli che si terrà per la prima volta nella diocesi di Sulmona-Valva il prossimo 26 maggio 2024, a partire dalle ore 16:00, nel cortile del Centro Pastorale Diocesano. L’evento, organizzato in collaborazione con le Associazioni “Giovani Africani”, “Ubuntu”, “The Twitters of the children”, “Ali” e “Libera”, vuole essere un’occasione per valorizzare la multiculturalità presente sul territorio e promuovere il dialogo interculturale.

“In un mondo sempre più globalizzato, dove le differenze culturali spesso diventano motivo di divisione e conflitto, è importante riaffermare il valore dell’incontro e del dialogo”, afferma Mons. Michele Fusco, Vescovo di Sulmona-Valva. “La Festa dei Popoli vuole essere un messaggio di pace e di speranza, un’occasione per conoscersi, per condividere esperienze e tradizioni diverse, per costruire insieme una società più giusta e inclusiva”.

L’evento sarà ricco di musica, balli tradizionali, stand gastronomici e momenti di incontro e di dialogo. “Vogliamo creare un’atmosfera di festa e di condivisione, dove tutti possano sentirsi accolti e valorizzati”, spiega don Filiberto, Direttore dell’Ufficio Diocesano Migrantes. “La Festa dei Popoli è un invito a superare le barriere e a costruire ponti tra culture diverse, per un futuro più ricco e armonioso”.

L’invito è rivolto a tutti, alle famiglie, ai giovani e alle scuole. La Festa dei Popoli è un’occasione per scoprire la bellezza della diversità e per costruire insieme un mondo più accogliente e solidale.

don Filiberto




PAROLE D’ABRUZZO

Prossimo appuntamento di Primavera dei Libri

Bugnara, 24 maggio 2024. Sarà la dialettologa Daniela D’Alimonte, l’ospite del quarto e penultimo appuntamento con la rassegna Primavera dei Libri a Bugnara (Aq): sabato 25 maggio alle ore 17.00 presenterà il suo amatissimo volume “Parole d’Abruzzo” per Ianieri Edizioni e la raccolta “Comete – Scie d’Abruzzo” con il Direttore di collana Peppe Millanta, l’evento si terrà presso la Biblioteca “Nino Ruscitti” – Borgo San Vittorino, porterà i saluti il Sindaco Domenico Taglieri.

Come spiega il Presidente del Centro Studi, Matteo Servilio, che modererà l’incontro: «Il libro di Daniela D’Alimonte restituisce il senso più vivo del rapporto tra lingua, cultura e memoria. Indagare il dialetto significa infatti ripercorrere, attraverso l’analisi delle parole, la nostra storia, i nostri usi e costumi, i nostri abiti culturali. Per Bugnara, ma direi per l’intero territorio della Valle del Sagittario, la valorizzazione del patrimonio linguistico dovrebbe rappresentare un impegno costante, basti pensare a figure di primo piano come Vittorio Clemente, Romualdo Parente o Ernesto Giammarco».

“Parole d’Abruzzo” fa parte della serie “fucsia” sull’Abruzzo immateriale con la prefazione di Giovanni D’Alessandro e passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica; è un volume che piace particolarmente al pubblico e come commenta la D’Alimonte: “Sono molto soddisfatta del successo del mio volume Parole d’Abruzzo. Avevo immaginato che le parole dialettali studiate ed esaminate nella loro etimologia potessero trovare l’interesse delle persone e degli abruzzesi in particolare ma, in realtà, non mi aspettavo un riscontro come quello che sta avendo il volume. Credo sia il segno dell’amore che abbiamo per le nostre origini e per la nostra lingua materna”.

Anche questa serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari e Parco Nazionale della Maiella.

La rassegna sancisce la collaborazione tra il Centro Studi Ruscitti e la libreria Ubik di Sulmona, che sarà presente alle presentazioni e che avrà a disposizione nel suo punto vendita in Corso Ovidio i volumi protagonisti della rassegna “Primavera dei Libri”.

Alessandra Renzetti




SCUOLE VIAGGIANTI

Seconda tappa per il tour (teatrale) della sostenibilità. Ieri e oggi le premiazioni delle scuole vincitrici per la regione Abruzzo della seconda edizione del progetto ambientale di Estra

Cepagatti,  24  maggio 2024. Oltre 23.000 studenti e più di 1.500 docenti provenienti da 838 istituti dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado nelle regioni Abruzzo, Marche, Molise, Toscana e Umbria. Sono i numeri della seconda edizione di  Scuole viaggianti il progetto ambientale di Estra che si conclude con il tour della Sostenibilità: dieci tappe a partire dal Molise che toccheranno le dieci scuole vincitrici protagoniste di speciali cerimonie di premiazione, durante le quali potranno godersi il loro meritato premio: lo spettacolo “Il Grande Sconquasso”.

Dopo il Molise cerimonie di premiazione il 21 maggio  nel salone consiliare del Comune di Cepagatti in provincia di Pescara per la scuola d’infanzia  Villareia  dell’Istituto Comprensivo di  Cepagatti e questa mattina (22 maggio) alla Scuola “Via Masci” Sez. A I.C. 2 di Chieti  che hanno assistito allo spettacolo  “Il Grande Sconquasso” realizzato dalla compagnia teatrale Straligut  e  prodotto da Estra per le scuole. Utilizzando un sistema innovativo di auto-produzione di energia tramite una bici generatrice e pannelli fotovoltaici, lo spettacolo è caratterizzato da un basso consumo energetico e da un impatto ambientale ridotto a zero.  Sul palco un’unica attrice-narratrice, Anna Amato, in sella a una bici collegata a un impianto di accumulo e a un sistema di co-generazione elettrica, che racconta  le meraviglie incontrate nel suo lungo viaggio: un viaggio che si è concluso con l’ispirazione per cominciare a pensare che cambiare è possibile e che un futuro migliore si può creare insieme.

Una speciale cerimonia di premiazione a base di teatro alla quale hanno partecipato con entusiasmo  alunni e insegnati. Per la  scuola d’infanzia  Villareia  (21 maggio)  erano presenti le referenti scolastiche del progetto  Claudia D’Antonio e Fabrizia Rapattoni e il sindaco di  Cepagatti Gino Canto’.

Per la  Scuola d’infanzia “Via Masci” di Chieti (questa mattina – 22 maggio) erano presenti la dirigente scolastica Giovanna Santini e per il Comune di Chieti l’Assessora all’Ambiente Chiara Zappalorto e l’Assessora all’Istruzione Teresa Giammarino.

Prossima tappa l’Umbria.




MACBETH TRA TESTO LETTERARIO, SCENA DI COMUNITÀ E FILM

Incontro per un progetto Premio Nazionale Franco Enriquez 2022

Popoli Terme, 24 maggio 2024.  Il prossimo 31 Maggio alle 17:30 il Teatro comunale di Popoli Terme ospita il secondo incontro programmato dal Drammateatro in occasione dei suoi 40 anni di attività professionale, dedicando al Macbeth shakespeariano una restituzione dell’esperienza artistica e culturale determinatasi come un vero e proprio progetto nel suo farsi concreto tra scena teatrale e scena cinematografica, evidenziandone contenuti artistici, relazioni umane e scena di comunità.

Tutti elementi che hanno meritato il riconoscimento del Premio Nazionale Franco Enriquez del 2022. Dallo spettacolo Immagini da Macbeth messo in forma in un capannone dismesso dell’ex birrificio Heineken di Popoli, nato come laboratorio di teatro comunitario capace di affiancare agli attori professionisti dei semplici cittadini, al cinema di Daniele Campea il cui Macbeth Neo Film Opera ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali, attraverso un percorso denso di relazioni artistiche, culturali ed umane.

A parlarne, in un contesto dove scorreranno immagini dello spettacolo teatrale e del film, saranno Anna Enrichetta Soccio, docente all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti, che offrirà una comunicazione sul testo letterario e drammaturgico di Shakespeare, il regista e fondatore del Drammateatro Claudio Di Scanno, il regista cinematografico Daniele Campea.

L’attrice Susanna Costaglione, protagonista sia dello spettacolo teatrale che del film, offrirà dei frammenti della performance Macbeth Reverb. Un contesto attivo di cultura teatrale e cinematografica che conferma l’attitudine, caratteristica del Drammateatro, di soffermarsi sui processi di realizzazione dell’opera artistica oltre il consumo dello spettacolo, nei quali è possibile l’incontro con i cittadini, la riflessione, la memoria stessa delle esperienze come veicolo di produzione culturale.




L’INVISIBILE SI FA DANZA

Fotografie di Fabio Massimo Fioravanti. Inaugurazione 25 maggio 2024 ore 18. Con l’opera-performance Ianus di Damiano Fina: Cortile Palazzo Cappa Cappelli Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre Palazzo Cappa Cappelli

L’Aquila, 23 maggio 2024. Sabato 25 maggio 2024 alle ore 18.00, presso la sede della Fondazione de Marchis, al primo piano di Palazzo Cappa Cappelli, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre è lieta di ospitare la mostra L’invisibile si fa danza di Fabio Massimo Fioravanti.

In mostra quaranta fotografie, realizzate negli anni 2016/2023 in Italia ed in Giappone, di danzatori butō diversi per stile, generazione di appartenenza e nazionalità: dal leggendario Akira Kasai, considerato uno dei tre storici fondatori del butō (insieme a Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno) a Kan Katsura, da Ima Tenko a Atsouchi Tachenouchi, da Masami Yurabe a Fukurozaka Yasuo, da Reiji Kasai fino ai giovani Ken Iv, Cao Yuan e Du Yufang, insieme ad altri. Prevalentemente di nazionalità giapponese, ci sono anche butoka italiani, francesi, americani e filippini.

La mostra è accompagnata dalla proiezione di un video di performance storiche del butō realizzato da Maria Pia D’Orazi (storica della danza butō e giornalista) con alcuni rari filmati degli inizi di questa arte (1950-1970).

Completano la mostra l’esposizione di documenti – inerenti al butō – dell’archivio di Giorgio De Marchis relativi al suo soggiorno a Tokyo come Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, e di alcuni rari libri fotografici sul butō come Kamaitachi di Heiko Hosoe, Dance Happening di William Klein o Min Tanaka di Eishu Kimu.

Il giorno dell’inaugurazione Damiano Fina danzerà Ianus, la sua ultima opera-performance nel cortile di Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione. Invece durante il finissage di sabato 15 giugno 2024, Maria Pia D’Orazi terrà la conferenza Il corpo eretico, sulla storia e le dinamiche del butō.

La mostra, oltre ad essere un reportage sul butō, vuole indagare il rapporto tra visibile e invisibile, i confini tra ciò che è visibile, ciò che non è visibile e ciò che a volte crediamo, o pensiamo, di vedere. Fin dagli inizi la fotografia è stata profondamente affascinata dalla danza butō perché quest’arte porta il linguaggio fotografico ai suoi limiti estremi, interrogando la fotografia nella sua essenza più vera: che cosa è il vedere? Cosa vediamo realmente? Cosa crediamo di vedere?

Un’arte anti-spettacolare, non rappresentativa, a volte quasi “invedibile” (spesso si svolge del tutto al buio) interroga la fotografia (scrittura con la luce) nel suo profondo. Ecco perchè alcuni grandi fotografi sono stati attratti dal butō e lo hanno fotografato, come Heiko Hosoe o William Klein, producendo capolavori assoluti della storia della fotografia.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Cataloghi di mostre, monografie e saggi, che popolano la biblioteca, contribuiscono a restituire l’immagine di un periodo denso di cambiamenti non solo a livello sociale ma anche storico-artistico, quale gli anni Sessanta e Settanta in Europa. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.




STORIA DI UN COMUNISTA ITALIANO

Biografia politica di Raffaele Sciorilli Borrelli a cura di Maddalena Della Loggia, Edizioni Menabò. Venerdì 24 maggio ore 17:30 Ortona, Biblioteca Diocesana

Ortona, 23 maggio 2024. L’ultimo appuntamento con il Maggio dei libri organizzato da Edizioni Menabò si terrà venerdì 24 maggio a Ortona nella Biblioteca Diocesana alle ore 17:30 e verrà presentato il volume Storia di un comunista italiano, biografia politica di Raffaele Sciorilli Borrelli a cura di Maddalena Della Loggia. All’incontro parteciperà Angelo Orlando, già senatore della Repubblica che dialogherà con la curatrice del libro e Angelo Staniscia, già senatore della Repubblica.

Il libro è il racconto della vita politica e istituzionale di una figura importante nel panorama politico abruzzese dei primi due decenni del secondo dopoguerra. Raffaele Sciorilli Borrelli, originario di Atessa, classe 1916, e padre di Giulio Sciorilli Borrelli attuale sindaco della cittadina della Val di Sangro già giornalista Rai, è stato una figura importante nel panorama politico italiano ed abruzzese dei primi due decenni del secondo dopoguerra. Iscritto al gruppo parlamentare comunista dal 21 luglio 1953 all’11 giugno 1958. Si è distinto per la sua ampia cultura filosofica, storica, giuridica e politica, basta leggere qualche suo intervento a seminari e a convegni o rivedere le minute per i suoi comizi per averne conferma. Ma il filo conduttore di tutta la sua attività sono stati anche l’insegnamento e la didattica, soprattutto con attenzione ai ceti meno abbienti. Insegnante per vocazione, ha sviluppato la sua passione aprendo nella cittadina natale una scuola privata per preparare i ragazzi più promettenti ad affrontare l’ingresso nelle scuole superiori. Contestualmente ha promosso corsi di formazione storica e politica nella locale sezione del PCI, di Chieti. Numerose sono state le conferenze pubbliche tenute nel territorio chietino per contribuire ad una generale crescita culturale della società.

Le vicende politiche di Sciorilli si intrecciano con quelle del Partito Comunista Italiano ai livelli locale, provinciale e nazionale. La ricostruzione biografica permette di evidenziare alcuni momenti salienti della storia del P.C.I. Nel volume ci si sofferma sulle lotte organizzate e condotte da Sciorilli e dal P.C.I. in provincia di Chieti per il riscatto delle classi più deboli, in particolare per assicurare diritti ai contadini e agli operai. Attraverso la storia politica di Sciorilli si rivivono i dibattiti sottesi da forte passione e grande creatività all’interno del movimento comunista nazionale – Svolta di Salerno e Via nazionale al socialismo – e ancora, le tensioni generatesi a livello internazionale e che fecero temere per la pace.




MUSICA, ARTE, POESIA PER LA PACE E PER I BAMBINI

Tappa di Sulmona. Festival Itinerante Nazionale LibrOrchestra. Percorsi nella letteratura per l’infanzia e nella musica

Sulmona, 23 maggio 2024. Torna a Sulmona il Festival Itinerante LibrOrchestra, alla sua quarta edizione. La rassegna, rivolta alle famiglie con bambini e alla comunità educante, è organizzata da Atelier Elisabetta Garilli in collaborazione con laFogliaeilVento APS, e altre realtà culturali dei territori raggiunti.

L’obiettivo principale del Festival è contrastare l’impoverimento culturale attraverso il coinvolgimento delle comunità educanti delle aree territoriali coinvolte e il consolidamento di reti di collaborazione fra amministrazioni, scuole, biblioteche, librerie, teatri, enti e aziende con particolare sensibilità verso la divulgazione della lettura, della musica e dell’arte nei confronti dei giovani e delle famiglie.

La connotazione di Festival sempre più nazionale è confermata dal numero delle tappe effettuate in questa edizione. Già archiviati gli appuntamenti di Campobasso, Verona e Udine, si domani da Sulmona, per proseguire con Castelnovo ne’ Monti (RE), Borgo Chiese (TN), Napoli e chiudere a novembre a Petrosino (TP) in Sicilia.

Di rilievo, quest’anno, la collaborazione con il Centro “Alberto Manzi” di Bologna, intitolato al celebre maestro, al quale, in occasione del centenario dalla nascita, è dedicata l’edizione 2024 del Festival, in omaggio alle sue rivoluzionarie concezioni sulla didattica e sulla comunicazione della cultura. Una delle novità del 2024 è la creazione di “prodotti” culturali digitali: video pillole sulla musica, sulla narrazione e sugli strumenti musicali, lezioni a puntate tenute da esperti e artisti di caratura nazionale per attivare una alfabetizzazione musicale e artistica proprio secondo le modalità del Maestro Manzi.

In ciascun territorio, il Festival propone numerose iniziative, tutte offerte gratuitamente a scuole e famiglie: spettacoli musicali-teatrali che utilizzano una pluralità interdisciplinare di forme artistiche legate fra loro dalla musica e dalla narrazione; tavole rotonde rivolte agli attori delle comunità educanti locali; laboratori per genitori, bambini e scuole, incontri di formazione pensati per insegnanti e operatori; letture musicate presso scuole e comunità locali dove l’arte e il teatro faticano maggiormente ad arrivare. Attraverso tali eventi, organizzati grazie anche al contributo di BPER Banca, main sponsor di LibrOrchestra fin dalla sua prima edizione, il Festival intende ridare voce ai teatri di quartiere, alle biblioteche, alle librerie e alla musica dal vivo come linguaggio essenziale per la formazione umana. Il sostegno al programma nazionale di LibrOrchestra è garantito da molteplici enti ed aziende ed è inoltre sostenuto e patrocinato dalle amministrazioni locali.

<< Il filo conduttore di quest’anno è “Musica, arte e poesia per la pace e per i bambini”: i linguaggi espressivi e la musica intesi come unici strumenti possibili per attivare un processo che porti alla pace, oltre che alla corretta e completa formazione dell’individuo, a capire l’altro da noi, ad apprezzare nuove abilità, a costruire nuovi ruoli nella società come nelle classi scolastiche, ormai meravigliosamente multiculturali”>> tiene a specificare Elisabetta Garilli, direttrice artistica del Festival e Premio “Rodari – Città di Omegna 2018”. << Tornare a Sulmona è un impegno culturale ed educativo che il Festival ha assunto per proseguire sui passi già fatti e rispondere all’affetto di famiglie e scuole che, nella distanza, continuano a nutrire questa importante relazione >> aggiunge. 

BPER Banca rinnova la sua presenza accanto a LibrOrchestra, iniziativa che è stata inserita nella sezione dedicata all’infanzia del progetto LaBancaCheSaLeggere, con cui sostiene eventi di promozione della lettura in un’ottica di Responsabilità sociale di impresa. BPER Banca dialoga con associazioni ed enti del Terzo Settore sia promuovendo attività culturali e formative, sia proponendo servizi e prodotti per sostenere le loro attività e contribuire al progressivo sviluppo sostenibile della comunità. A questo scopo di recente è stata creata anche ‘BPER Bene Comune’, una struttura in grado di offrire specifiche competenze, servizi e relazioni dedicati al mondo del non profit e alle istituzioni.

Per il terzo anno consecutivo, il Festival fa tappa nella città di Sulmona, con il pieno sostegno dell’amministrazione comunale e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia de L’Aquila, nonché con la partecipazione dei partner culturali Biblioteca G. Capograssi, Camerata Musicale, Scuola Popolare di Musica, Diocesi di Sulmona-Valva e le librerie Pizzi Mondadori e Ubik #Fuoridipenna.

Sulmona, in qualità di “Città che legge”, con LibrOrchestra può arricchire la programmazione annuale delle iniziative del Patto per la lettura grazie ad una manifestazione interamente dedicata ai piccoli e alle famiglie, che vedrà coinvolti anche tre istituti scolastici del territorio, I.C. Serafini – Lola di Stefano, I.C. Mazzini-Capograssi, Istituto Dottrina Cristiana.

Il Festival rimarrà in città per quattro giorni ricchi di appuntamenti, tutti gratuiti:

I primi appuntamenti, nelle giornate del 23 e 24 maggio, sono riservati alle scuole, ove verrà proposta dal Garilli Sound Project, la lettura musicata “Tarabaralla, il tesoro del Bruco Baronessa”, progetto di educazione finanziaria realizzato per BPER Banca.

Nel pomeriggio del 24 maggio, presso la Biblioteca G. Capograssi, alle ore 17, si terrà l’innovativo laboratorio musicale per genitori in dolce attesa e con bimbi 0-6 mesi, “Ninne nanne, nanne ni”, tratto dall’omonimo albo illustrato. Prenotazioni via mail a apcsulmona@regione.abruzzo.it

La rassegna prosegue il 25 maggio, alle ore 17.30, presso la libreria Ubik #Fuoridipenna di Piazza XX Settembre, con il Laboratorio manuale creativo “Il Carnevale degli animali” per costruire insieme creste, criniere, becchi e orecchie in preparazione allo spettacolo del giorno seguente. Prenotazioni: T 0864 380923 – WhatsApp: 328 1109666.

Il 26 maggio, alle 18, al cinema teatro Pacifico, lo spettacolo musicale “Il Carnevale degli animali” con musiche di Camille Saint-Sae ̈ns interpretate dal duo pianistico Iuri Marchesin e Olga Gavryliuk, testo e voce narrante di Elisabetta Garilli, illustrazioni scenografiche Serena Abagnato, danza e mimo Giulia Carli, chiuderà la tappa cittadina. È possibile riservare il proprio posto, scrivendo a prenotazioni@atelierelisabettagarilli.it

Allegati:

Programma eventi di Sulmona

Locandina Spettacolo “Il carnevale degli animali” del 26 maggio al Cinema Pacifico

Locandina eventi per le scuole “Tarabaralla, il tesoro del bruco baronessa”

Locandina Laboratorio manuale creativo del 25 maggio presso la libreria #Fuoridipenna Ubik

Locandina del Laboratorio musicale “Ninne nanne, nanne ni” per genitori in dolce attesa, in programma il 24 maggio presso la Biblioteca G. Capograssi,

Contatti stampa:

Per la tappa sulmonese: Tel. 366/9081184, Mail: comunicazione@atelierelisabettagarilli.it

Allegato 1: Programma Tappa di Sulmona

23 maggio

LibrOrchestra Edu per le Scuole

ore 10,30  e 14,30 – Lettura musicata “Tarabaralla, il tesoro del Bruco Baronessa”

con il Garilli Sound Project, un libro dedicato all’educazione finanziaria, per iniziare a sensibilizzare i più piccoli sul valore delle cose, dell’amicizia e della solidarietà.

(tratto dall’albo illustrato omonimo di E. Garilli, V. Petrone, Carthusia Edizioni, 2019)

24 maggio

LibrOrchestra Edu per le Scuole

ore 9,15 e 11,15 – Lettura musicata “Tarabaralla, il tesoro del Bruco Baronessa”

con il Garilli Sound Project, un libro dedicato all’educazione finanziaria, per iniziare a sensibilizzare i più piccoli sul valore delle cose, dell’amicizia e della solidarietà.

(tratto dall’albo illustrato omonimo di E. Garilli, V. Petrone, Carthusia Edizioni, 2019)

Biblioteca “G. Capograssi

Ore 17,00 – Per genitori in dolce attesa e con bambini 0-6 mesi

 Laboratorio musicale “Ninne nanne, nanne nì”

con l’autrice Elisabetta Garilli, musiche di E. Garilli

25 maggio

Libreria Fuoridipenna Ubik

Ore 17,30 – Per Famiglie con bambini dai 4 anni

Laboratorio manuale creativo “Il Carnevale degli animali”

con Serena Abagnato

Laboratorio per costruire insieme creste, criniere, becchi e orecchie, in preparazione allo spettacolo del 26 maggio.

26 maggio

Teatro Cinema Pacifico

Ore 18,00 – Per Famiglie

Spettacolo “Il Carnevale degli animali”,

(tratto dall’albo illustrato omonimo di E. Garilli, V. Petrone, Carthusia Edizioni, 2018)

Musiche di Camille Saint-Saёns, interpretate dal duo pianistico Iuri Marchesin e Olga Gavryliuk,

testo e voce narrante Elisabetta Garilli, illustrazioni scenografiche Serena Abagnato, danza e mimo Giulia Carli




ALFREDO PIRRI. LUOGO PENSIERO LUCE

Progetto vincitore del PAC 2022-2023  – Piano per l’Arte Contemporanea 21 giugno -10 agosto 2024. MUSEOLABORATORIO d’Arte Contemporanea

Città Sant’Angelo, 23 maggio 2024. Dal 21 giugno al 10 agosto 2024, il Museolaboratorio d’Arte Contemporanea di Città Sant’Angelo (Pe) presenta Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce, progetto realizzato con il sostegno del PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera site-specific realizzata dall’artista dal titolo “Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo” sarà inaugurata al pubblico venerdì 21 giugno, alle ore 18, entrando a far parte della collezione del museo, e sarà visitabile da giovedì a sabato dalle 17 alle 21, e la domenica su appuntamento dalle 11 alle 14.

L’anteprima stampa è prevista alle ore 11:30 del 21 giugno.

Il titolo dell’opera è preso in prestito da alcuni versi del brano musicale del gruppo Radiodervish, La rosa di Turi, dedicato alla prigionia di Antonio Gramsci a Turi, dove scrisse i celebri quaderni dal carcere. Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo fa parte di una serie di lavori che rimandano al tema della prigionia e del desiderio di fuga.  L’opera tridimensionale è concepita per essere visitata solo parzialmente dal visitatore e collocata all’interno di una delle stanze del museo come un piccolo ambiente di forma parallelepipeda composto da pareti e superfici specchianti. Le pareti in metacrilato sono colorate dall’artista in fase di produzione e impastate con piume conciate di oche già macellate per l’alimentazione. Con i riflessi di luce naturale proveniente dalle finestre il museo è pervaso da un’illuminazione del tutto nuova.

Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo nasce dallo stretto rapporto di Alfredo Pirri con una lunga storia di trasformazione del Museolaboratorio. Dapprima come Convento delle Clarisse, poi campo d’internamento e manifattura tabacchi, nel 1996 si getta il primo seme per la realizzazione del Museolaboratorio con una mostra dal titolo Nuovo Luogo per L’Arte in cui partecipa, tra gli artisti, Alfredo Pirri. L’opera si ispira alle connessioni con il luogo, il paesaggio da cui si affaccia il museo e la sua storia, come sottolinea il direttore, Enzo De Leonibus: “E tutto entra da questo affaccio, come non pensare allora a questo rapporto con la natura, la luce ed il pensiero. L’opera proposta nel progetto di Alfredo Pirri Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo ha questo tipo di invito e credo che sia una scelta anch’essa conseguente al senso di questo luogo.”

Il progetto è sostenuto dal PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

BIO:

Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) vive e lavora a Roma. La sua pratica artistica incontra diverse discipline: la pittura e la scultura, l’architettura e l’installazione. Le sue prime mostre personali risalgono agli anni Ottanta. Nel 1988 espone alla Biennale di Venezia, mentre nel 1999 è tra i protagonisti della collettiva Minimalia: An Italian Vision in 20th Century Art, curata da Achille Bonito Oliva presso il MoMA PS1 di New York. Nel 2023 riceve la Laurea Honoris Causa in Progettazione Architettonica, dall’Università degli Studi di Roma Tre. Collabora spesso con architetti per la realizzazione di progetti multidisciplinari, in cui arte e architettura dialogano in modo armonico. Negli ultimi anni ha partecipato alla realizzazione di grandi opere pubbliche tra cui il restauro di edifici storici come il teatro Kursaal di Bari e il teatro del Maggio Fiorentino di Firenze. Predomina da sempre nel suo lavoro l’attenzione per lo spazio, un interesse che definisce “politico”: inteso come tentativo di mostrare, qualcosa di necessario alla sopravvivenza stessa, una sorta di battaglia a favore dell’esistenza. Ogni sua opera diventa un luogo spaziale, emozionale e temporale, dove l’osservatore ha la possibilità di entrare per immergersi in esperienze cromatiche che lo destabilizzano e lo disorientano: i suoi sono dei veri e propri ambienti di luce.

Il Museolaboratorio nasce nel 1998, per volontà dell’Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo e si trova all’interno del complesso “ex Manifattura Tabacchi” a Città Sant’Angelo, in Abruzzo. Nel 2001, con la nuova direzione dell’artista Enzo De Leonibus, il museo persegue l’intento di mantenere sempre aperto lo spazio preesistente, come laboratorio di sperimentazione e di ricerca, utili a tutte le possibili espressioni dell’arte visiva contemporanea, “Il Museolaboratorio è un luogo di incontro e di lavoro per gli artisti, prima che un luogo espositivo, e desidera creare un importante clima di relazione determinante per la vita e per la progettualità del Museo che diventa così un luogo di riferimento per l’arte contemporanea, una sorta di terra di nessuno necessaria per modulare e realizzare progetti ed ossessioni”. Dal 2002 il Museo ha avviato un’attività continuativa, realizzando così ciò che era stato auspicato sin dalla sua nascita, avvenuta con spirito lungimirante ed un mix di passione culturale e di scelte politiche che sono riuscite, nel corso degli anni, a trasformare questa avventura nel punto di riferimento e nel luogo consolidato in cui si persegue la finalità di tracciare nuovi percorsi, di delineare nuovi orizzonti, di indicare nuove mete, di costruire l’identità del patrimonio culturale ed artistico per il mondo dell’arte contemporanea, specie per gli artisti, gli operatori culturali ed il pubblico privilegiato.

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SCHEDA TECNICA:

Artista: Alfredo Pirri

Titolo: Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce

A cura di: Enzo De Leonibus

Anteprima Stampa: Venerdì 21 giugno ore 11:30

Inaugurazione: Venerdì 21 giugno ore 18:00

Date: Dal 21 giugno al 10 agosto 2024

INGRESSO GRATUITO

Dove: Museolaboratorio d’Arte Contemporanea

Vico Lupinato 1 65013 Città Sant’Angelo (PE)

Orari di apertura: da giovedì a sabato 17:00 – 21:00,

domenica 11:00 – 14:00 ( su appuntamento)

Ente proponente: Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo

Evento realizzato nell’ambito del progetto Luogo-Pensiero-Luce sostenuto dal

PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura




FESTIVAL AQUICORTO

Prima edizione: aperte le selezioni

L’Aquila, 21 maggio 2024. Il Festival per cortometraggi Aquicorto si terrà il 25 luglio 2024 presso Radici in Via Leosini, 6 in pieno centro storico all’Aquila ed è ideato e promosso dalla Abbo Production, una casa di produzione attiva su tutto il territorio nazionale. Le sezioni a cui possono partecipare i filmmaker over 18 sono due: nazionale e abruzzese. Il tema dei cortometraggi è libero e la rassegna ha lo scopo di supportare talenti abruzzesi e nazionali che vogliano cimentarsi nell’arte cinematografica, esprimendo le loro capacità e le loro conoscenze attraverso la forma del cortometraggio. I premi saranno: miglior corto italiano, miglior corto abruzzese e premio del pubblico. La data di scadenza per la presentazione dei cortometraggi è fissata perentoriamente entro e non oltre il 05. 07. 2024. I titoli delle opere selezionate saranno pubblicati sul sito www.abboproduction.it entro il 13. 07. 2024. Tutti i dettagli: https://www.abboproduction.it/festival-aquicorto/

Durante la giornata del 25 luglio dalla mattina al tardo pomeriggio prima della proiezione dei corti selezionati, inoltre, ci sarà la possibilità di fruire di workshop di sceneggiatura e di recitazione cinematografica tenuti da Angelo Sateriale e Gianni Labalestra, fondatori della Abbo Production. Dopo la proiezione dei corti avrà luogo la premiazione e il dibattito con gli ospiti.

Abbo Production è una produzione e distribuzione cinematografica nata nel 2021, produce inoltre anche spettacoli teatrali e progetti discografici. Invece, Radici che ospiterà il festival all’Aquila, è nato a ottobre 2020 da un’idea di Filippo Zoccoli e Linda Pezzano ed è uno spazio dinamico e che ospita proiezioni e mostre, nonché una piccola libreria indipendente d’arte e di fotografa. L’Aquila è una città che è sempre stata fonte di ispirazione e fucina di arte e cultura, per questo è stata scelta come posto ideale per ospitare la prima edizione di Aquicorto. L’evento è a cura di Katiuscia Tomei.




ALBERO DI FALCONE

Donato all’istituto comprensivo Roseto 1 in occasione della Giornata della Legalità

Roseto degli Abruzzi, 21 maggio 2024.  – L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi, il Rotary Club Hatriaticum Piceno Roseto Distretto 2090 e l’Istituto Comprensivo Roseto 1, organizzano un importante momento di riflessione con gli studenti e le studentesse in occasione della Giornata della Legalità, il prossimo 23 maggio.

L’evento si terrà alle ore 10.30 presso la palestra della scuola “Filippone Thaulero” in via Dei Campi a Cologna Spiaggia. La cerimonia sarà caratterizzata da un momento molto significativo: la consegna della talea (proveniente dalle gemme prelevate dall’Albero di Falcone) agli studenti che se ne prenderanno carico fino al momento della piantumazione. Un Albero per il Futuro “L’Albero di Falcone” rientra in un progetto ambizioso dei Carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole, per questo obiettivo strategico il Rotary, con la commissione SinerGEA, ha sottoscritto un patto di collaborazione. Alla Consegna sarà presente la Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Pescara, Ten. Col. Cristina Di Tommaso.

La mattina avrà inizio con i saluti istituzionali, tra cui quello del Sindaco Mario Nugnes, delle autorità rotariane e a seguire l’intervento della Preside, Prof.ssa Lara di Luigi per introdurre gli studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Ic Roseto 2 che si cimenteranno in un saggio a tema della legalità, intitolata “Uomini persi sulla via della giustizia”.

“Questo evento rappresenta un’importante occasione per riflettere sul valore della legalità e sul ruolo che ciascuno di noi può svolgere per promuovere una società più giusta e rispettosa delle regole – afferma la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti – Invito tutti i cittadini a partecipare per condividere insieme questo importante momento di crescita civile e culturale e per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e di tutti coloro che hanno perso la vita nella lotta contro la mafia”.

“L’azione del Rotary si struttura affinché con i nostri service si crei uno stretto rapporto con il territorio – afferma la Presidente del club Rotary Hatriaticum Piceno Roseto Antonella Romoli Venturi – Come in questo caso il nostro supporto alla sensibilizzazione di queste tematiche e la collaborazione con l’amministrazione e la scuola tende a rendere più incisivo il messaggio. Il progetto si svolgerà in due fasi e si completerà a fine ottobre con la piantumazione di essenze arboree nelle aree verdi vicino alla scuola, sempre in collaborazione con i Carabinieri del Reparto di Biodiversità di Pescara, con l’inaugurazione del parco e la donazione di una rastrelliera x biciclette per incentivare la mobilità sostenibile”.

L’Albero di Falcone è un simbolo potente di resistenza e legalità. Si tratta di un Ficus macrophillacolumnarismagnoleides, un albero sempreverde e maestoso, che cresce nei pressi della casa palermitana del giudice Giovanni Falcone, assassinato nel 1992 dalla mafia. Dopo il tragico evento, l’albero è diventato un muro di legno vivo, un luogo dove le persone lasciano messaggi, lettere e disegni per ricordare Falcone e la sua lotta contro la mafia.




CON ALTRI OCCHI.  CLAP MUSEUM 

Un glossario visivo della cultura palestinese – sala laboratorio oggi 21 maggio 2024, ore 18:00

Pescara, 21 maggio 2024. Dal mondo dell’Illustrazione e del Fumetto internazionale arrivano al CLAP Museum immagini e parole accostate in un percorso che è più di una semplice mostra. Con altri occhi. Un glossario visivo della cultura palestinese si inserisce all’interno della campagna di Arci nazionale Con altri occhi, con l’obiettivo di raccontare la Palestina narrando e articolando una serie di proposte culturali indipendenti di informazione e conoscenza.

L’esposizione ospitata dalla sala laboratorio del CLAP Museum, grazie alla collaborazione tra Arci Pescara e Fondazione Pescarabruzzo, sarà fruibile gratuitamente da oggi 21 maggio al 2 giugno e intende focalizzare alcuni nodi simbolici e storici che riguardano il popolo palestinese. Partecipano alla mostra diciassette tra artiste e artisti da Italia, Tunisia, Libano, Algeria e Malesia. Attraverso il ricamo popolare, la calligrafia e attraverso i diversi linguaggi espressivi il popolo palestinese ha raccontato la propria condizione storica, le proprie tradizioni e in questo anche le piante e i frutti (come, ad esempio, le arance di Jaffa, il cactus), i vari elementi del paesaggio sono diventati simboli ed emblemi di speranza.

NOTE DEI CURATORI: Attraverso questa mostra vogliamo raccontare un paesaggio fragile dal punto di vista sociale, economico e politico. In questo territorio, la resistenza dei simboli e dei segni (che si manifesta anche attraverso pratiche creative di arte e artigianato) è un apporto vitale alla ricostruzione di una convivenza civile tra popoli.

La scelta di accompagnare le illustrazioni di questa esposizione con alcuni versi di poeti palestinesi si basa sulla volontà di affiancare ad immagini visive alcune immagini emotive, che attraverso le figure e le costruzioni poetiche possano offrire ulteriori elementi di conoscenza e creare assonanze tra parole e segni grafici. La scelta dei versi inseriti nella mostra nasce proprio dalle illustrazioni, al solo fine di suscitare ulteriori opportunità di riflessione e di rendere omaggio al popolo palestinese e alla sua produzione letteraria.

Questa piccola selezione di testi, alcuni di grandi nomi riconosciuti a livello mondiale – Fadwā Ṭūqān, Samīḥ al-Qāsim, Ğabra Ibrahim Ğabra e chiaramente Maḫmoud Darwish – altri di due autori contemporanei: il celebre scrittore Ibrahim Nasrallah e il giovane poeta e attivista Moḫammad el-Kurd, contiene al proprio interno alcune tematiche chiave della cultura palestinese. Visitando la mostra si può anche ascoltare il podcast Until liberation II a cura di Learning Palestine & Radio Alhara. Il podcast è un palinsesto di lezioni, conferenze, poesie, musiche e canti per immaginare modi di agire insieme, per abbattere i muri e i confini che ci separano, per una pace giusta in Palestina.

Il progetto, ideato e realizzato da Arci nazionale e di Librimmaginari, si avvale di una selezione di poesie di autori palestinesi a cura di Carla Cocilova, Arci Toscana e del podcast Learning Palestine: Until Liberation, The 12 hours session II, a cura di Learning Palestine Group in collaborazione con Radio Alhara.




ASPETTANDO IL FESTIVAL

Oggi concerto della banda musicale della Polizia di Stato

Giulianova, 21 maggio 2024. Oggi, martedì 21 maggio grande anteprima della XXIV edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali & Majorettes con il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Roberto Granata.

Lo annunciano con soddisfazione il presidente e il vice presidente dell’associazione Padre Candido Donatelli, Mario Orsini e Gianni Tancredi  che esprimono profonda gratitudine al Maestro Granata e a tutti i componenti del complesso musicale che con il suo prestigio illumina il Festival Internazionale di Bande Musicali di Giulianova: “ “Siamo onorati di poter ospitare la banda Musicale della Polizia di Stato, che attraverso la sua musica, contribuisce ad avvicinare i cittadini alla bellezza della cultura”.

La Banda Musicale della Polizia di Stato, con una storia lunga oltre 90 anni segnata da continui successi che hanno lasciato un segno importante nel panorama culturale in Italia e all’Estero, ha sempre fornito significativi segnali di modernità nel tempo.

Il vasto repertorio, considerato tra i più completi e rappresentativi, annovera pagine di autori classici accanto a composizioni originali per Orchestra di fiati di autori moderni e contemporanei quali Hindemith, Schonberg, Holst, Barnes, Reed, Sparke, insieme ad una spiccata sensibilità per i capolavori della letteratura sinfonico-corale.

Il concerto si terrà la sera del 21 maggio alle ore 21.00 sul grande palco allestito in Piazza Buozzi a Giulianova Paese, e apre la XXIV edizione del Festival Internazionale di Bande Musicali e Majorettes che fino a domenica 26 maggio ospita gruppi provenienti da Messico, Ungheria, Polonia, Grecia e naturalmente Italia.

La serata sarà scandita da diversi generi musicali fra cui un omaggio al maestro Ennio Morricone, legato da un particolare sentimento di affetto alla Banda della Polizia di Stato.




MARE NOSTRUM ATTRAVERSO L’ARTE

Mediterraneo ieri e oggi. Premio Alfredo Paglione, Concorso d’Arte Contemporanea, IV edizione -Anno scolastico 2023-2024

Chieti, 20 maggio 2024. I vincitori

SEZIONE PITTURA E DISEGNO

1° PREMIO – (Borsa di studio 1.000 euro offerta da TOTO SPA)

AURORA DI ROSSO, Liceo Artistico di Vasto “Pantini Pudente”

per l’opera ED IO?

2° PREMIO – (Borsa di studio 500 euro offerta da TOTO SPA e un buono del valore di 100 euro offerto da D’Auria Distillerie SPA)

SIRA FEVOLA, Liceo Liceo Artistico di Chieti “Nicola da Guardiagrele”

per l’opera ONDA

3° PREMIO – (Borsa di studio 500 euro offerta da DESMA8 SRL)

LAURA FLOCCO, Liceo Liceo Artistico di Chieti “Nicola da Guardiagrele”

per l’opera SUFFRAGIO NAUFRAGIO

SEZIONE OREFICERIA E MODA

1° PREMIO – (Borsa di studio 1.000 euro offerta dalla CAMERA DI COMMERCIO CHIETI PESCARA)

JENNYFER MONTANARO, Liceo Artistico di Chieti “Nicola da Guardiagrele”

per l’opera IN FONDO AGLI ABISSI

2° PREMIO – (Borsa di studio 500 euro offerta da TOTO SPA e un buono del valore di 100 euro offerto da D’Auria Distillerie SPA)

SARA PASQUARELLI, Liceo Artistico di Vasto “Pantini Pudente”

per l’opera LA RETE DEI POPOLI

3° PREMIO – (Borsa di studio 500 euro offerta da TOTO SPA)

NICOLE MONTANARO, Liceo Artistico di Chieti “Nicola da Guardiagrele”

per l’opera IL RESPIRO DEL’ACQUA

SEZIONE DISCIPLINE PLASTICO SCULTOREE E INSTALLATIVE

1° PREMIO – (Borsa di studio 1.000 euro offerta da DESMA8 SRL)

GIULIA TAMBURINO, Liceo Artistico di Vasto “Pantini Pudente”

per l’opera I DUE VOLTI DEL MARE      

2° PREMIO – (Borsa di studio 500 euro offerta da DESMA8 SRL e un buono del valore di 100 euro offerto da D’Auria Distillerie SPA)

ANEVAY ROSSI, Liceo Artistico di Lanciano “G. Palizzi”

per l’opera NOSTOS LE DUE ODISSEE

3° PREMIO – (Borsa di studio 500 euro offerta da TOTO SPA)

LUANA D’ERCOLE, Liceo Artistico di Vasto “Pantini Pudente”

per l’opera FRAMMENTI DEL MARE

ULTERIORI RICONOSCIMENTI

PREMIO SPECIALE PER LA MIGLIORE RISPONDENZA AL TEMA PROPOSTO

(Borsa di studio 500 euro offerta da STREVER SPA)

MARIA CHIARA TENISCI Liceo Artistico di Lanciano “G. Palizzi”

per l’opera IL SACRIFICIO DELLA SIRENA

PREMIO SPECIALE PER L’ORIGINALITÀ

(Buono del valore di 100 euro offerto da D’Auria Distillerie SPA)

CHIARA DI CARLO, Liceo Artistico di Vasto “Pantini-Pudente”

per l’opera ONDE DELLA VITA

SEGNALAZIONI DI MERITO

N. 15 buoni acquisto da 100 euro ciascuno offerti dalla BCC ABRUZZI e MOLISE assegnati alle 5 migliori opere di ogni Liceo Artistico, non già classificatesi:

Per il Liceo Artistico di Vasto “Pantini-Pudente”:

1.            CHIARA BERARDI per l’opera GENESI

2.            LAURA LA SPISA per l’opera MEDITERRANEO DA PREGARE

3.            SARA ALFIERI per l’opera HELP US

4.            FRANCESCA PARENTE per l’opera UOMO DA ATTIVITÀ MARINA

5.            ALICE DI DOMENICO per l’opera LA PRESENTOSA FARO DELL’AMORE E DEL MARE

Per il Liceo Artistico di Chieti “Nicola da Guardiagrele”:

1.            EMANUELE CELLUCCI per l’opera SHARK

2.            ISABELLA KSIEZAK per l’opera ESTATE IN PORTOGALLO

3.            CLAUDIA RAPPOSELLI per l’opera FAMMI RESPIRARE

4.            AURORA GINEFRA per l’opera BLU CORAL

5.            DONATELLA NICOLAI per l’opera LIGHT BLU

Per il Liceo Artistico di Lanciano “G. Palizzi”:

1.            ANDREA DI PIETRO per l’opera LE FORME DEL MARE

2.            FEDERICA BUCCI per l’opera OLTRE L’AZZURRO

3.            CAROLINA FAGNILLI, SERENA SAVIO, FRANCESCA VALENTINI per l’opera FILIUS MARIS

4.            MARCELLO DI CAMILLO, GABRIELE ODORISIO, ASHELEY SHIBATA, LUDOVICA VERNA per l’opera L’INIZIO DI UN NUOVO GIORNO

5.            FRANCESCO D’AMELIO per l’opera NEL BLU DIPINTO D’ITALIA

TARGHE DI MERITO    

Targa dell’ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. CHIETI

a PENELOPE LUCCI per l’opera APNEA (Liceo Artistico di Vasto “Pantini-Pudente”)

Targa del Club per l’UNESCO di CHIETI

a ANNA BARBATI per l’opera NON SOLO NUMERI (Liceo Artistico di Lanciano “G. Palizzi”)

Targa de IL GIARDINO DELLE PUBBLICHE LETTURE

a ANDREACLEONICE LEGNINI per l’opera LE LACRIME DEL MARE (Liceo Artistico di Lanciano “G. Palizzi”)

Targa del WWF CHIETI-PESCARA

a LUDOVICA IANNACE per l’opera PILUMNUS HIRTELLUS (Liceo Artistico di Chieti “Nicola da Guardiagrele”)

Tutte le opere prodotte dagli studenti partecipanti sono state pubblicate su uno specifico catalogo, realizzato grazie al contributo della Banca BPPB e della Fondazione Immagine.




NON C’È BISOGNO DI VERITÀ che servono ma di una verità da servire

La verità evangelica non strizza l’occhio. Qualora lo facesse diventerebbe funzionale a un progetto, a un partito o schieramento politico, al potente di turno o a chissà chi. Si macchierebbe così di fondamentalismo.

di Don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 19 maggio 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà» (Gv 15,26-27; 16,12-15 – Pentecoste B).

Il rapporto tra cattolici e verità merita continua attenzione. È sempre forte la tentazione di presentarsi come coloro che posseggono la verità integralmente e perennemente. Ho sempre pensato che manicheismo e fondamentalismo sono tentazioni, e alcune volte malattie croniche, di tutte le religioni e culture, nessuna esclusa. Personalmente li vedo come problemi antropologici ed etici fondamentali, quanto universali.

Le vie per arrivare ad affermare e credere in ciò che è fondante, nella vita personale e sociale, sono due: la ragione e le rivelazioni religiose. Molti problemi nascono quando io – personalmente o come gruppo – inizio, o iniziamo, ad agire pensando di avere “la” verità e il diritto-dovere di imporla ad altri. In quel caso direbbe Romano Guardini: «Qualche volta si dice: verità; ma fra questa verità e uno schiaffo non c’è alcuna differenza, tranne quella di colpire con la parola invece che con la mano» (Lettere sull’autoformazione).

Il vangelo odierno ci ridimensiona molto e ci aiuta a non cadere nella trappola del fondamentalismo, non solo religioso ma anche sociale, economico e politico. Ci sono tanti modi per smascherare i vari fondamentalisti che ci circondano. Ne indico due molto comuni: coloro che, specie in TV e in luoghi pubblici, esordiscono spesso con “vi dico io come stanno le cose”, tipico di saccenti boriosi e autoreferenziali. E poi ci sono quelli che parlano di dialogo, a ogni piè sospinto, ma il dialogo non l’hanno mai praticato né sanno nemmeno dove abita.

La verità non la possediamo pienamente ed è solo lo Spirito di Dio a guidarci verso di essa: “lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”, dice Gesù. Essa non è un qualcosa a portata di mano, pret-a-porter, perché prende da tutto quello che è di Dio e si offre come dono. “Quando incontri una verità di passaggio – scriveva George Bernanos – guardala bene, in modo da poterla riconoscere, ma non aspettare che ti faccia l’occhiolino. Le verità del Vangelo non fanno mai l’occhiolino”.    

La verità evangelica non strizza l’occhio. Qualora lo facesse diventerebbe funzionale a un progetto, a un partito o schieramento politico, al potente di turno o a chissà chi. Si macchierebbe così di fondamentalismo. La verità evangelica glorifica Iddio e fa bene a chi l’accoglie; è fine a sé stessa, cioè al buon annuncio di un Dio che si incarna e salva coloro che a Lui aderiscono. E sì, la verità evangelica non si usa, si serve. O, come direbbe un altro grande francese, Jacques Maritain, “ciò di cui noi abbiamo bisogno non è un insieme di verità che servono, ma piuttosto di una verità da servire”. Una verità che si serve e si invoca sempre, come puro dono dello Spirito.