PAROLE IN CIRCOLO. La rassegna culturale

Torna sabato prossimo, 29 aprile, al Kursaal, con Giacomo Giorgio e Michele Zatta.

Giulianova, 25 aprile 2023. Sabato prossimo, 29 aprile, alle 18, al palazzo Kursaal di Giulianova, i protagonisti della rassegna Culturale “Parole in Circolo” saranno l’attore Giacomo Giorgio, il Ciro di Mare Fuori, e lo scrittore Michele Zatta, dirigente di Rai Fiction e produttore della serie. Insieme saliranno sul palco per presentare il libro “Forse un Altro” (Arkadia, 2022), scritto da Zatta, candidato al Premio Strega, al Campiello e al Premio John Fante 2023.

Forse un Altro è un’allegoria amorosa sul senso della vita raccontata attraverso le vicende di Mike Raft.

Sarà dunque, questa di sabato,  un’occasione imperdibile per i giovanissimi e per gli adulti, al fine di riflettere, insieme ai due prestigiosi ospiti, sui temi attraversati nel romanzo e sui sogni che accompagnano coloro che nella vita hanno scelto di lavorare nel mondo del cinema e della produzione.

A dialogare con Giacomo Giorgio e Michele Zatta sarà la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice della Rassegna Parole in Circolo che, con questo evento, giunge al quarto e penultimo appuntamento.

Decisiva, per la riuscita del calendario degli  eventi, è stata la collaborazione della Biblioteca V. Bindi di Giulianova, diretta dal dott. Sirio Maria Pomante e dell’Assessorato alla Cultura del Comune, nella persona di Paolo Giorgini, che l’ associazione organizzatrice Forum Artis – Cultura in Movimento ringrazia di cuore.

L’evento è a ingresso libero fino ad esaurimento posti. Non è prevista prenotazione.

Si consiglia di arrivare in anticipo rispetto all’orario di inizio dell’ incontro.

Sarà possibile acquistare il libro in sede, prima dell’evento grazie alla Libreria Ianni di Giulianova.

Gli autografi e le foto con gli ospiti saranno possibili solo a fine presentazione.




L’ESISTENZA UMANA secondo Agnese Berardini

«Far rotolare pietre in salita per arrivare alla luce del faro». All’Extra FLA in occasione della Giornata Mondiale del Libro 2023 la terza presentazione di Vagabondaggi di un’anima.

Pescara, 24 aprile 2023. Un grande coinvolgimento emotivo ha caratterizzato la terza presentazione della silloge poetica Vagabondaggi di un’anima (Bertoni Editore) di Agnese Berardini, tra le opere selezionate dal comitato organizzatore dell’Extra FLA per l’evento che si è tenuto domenica 23 aprile, alle ore 19:00, nella Sala Laboratorio del Museo delle Genti d’Abruzzo: nell’ambito della due giorni dedicata alle case editrici e/o agli autori abruzzesi.

La prof.ssa Raffaella Lombardo ‒ che ha moderato l’incontro ‒ è partita dalla costatazione che l’opera muove da un sentito e percepibile desiderio di pieno coinvolgimento dei lettori, chiaramente esplicitato dalla lirica incipitaria; ed ha guidato i partecipanti in un percorso di accostamento progressivo nelle «impressioni, suggestioni e riflessioni profonde su quella che è la poliedricità della vita, in tutte le sue sfaccettature» suggerite dalla silloge. Ha poi dialogato con l’autrice per far emergere la sua poetica e la sua visione della vita, che «parte da un sentire non edificante e doloroso nel quale subentra la luce della speranza che si concretizza nel riferimento all’eterno sorriso ed alla pienezza d’amore» proponendo una lettura ricca di riferimenti e tematiche proprie di grandi poeti e sottolineando l’originalità ed efficacia di alcune immagini ricche di delicatezza e forza evocativa.

Agnese Berardini dichiara: «Ogni volta che ho la possibilità di comunicare le mie emozioni sulla drammatica e esaltante bellezza dell’esistenza umana percepisco la forza della poesia nell’aprire spazi di reciprocità umana. Anche durante la terza presentazione della mia silloge si è creata un’atmosfera di grande empatia e condivisione con tutti presenti, che ringrazio con grande sincerità e riconoscenza, insieme alla prof.ssa Raffaella Lombardo ‒ che ha egregiamente moderato l’incontro ‒ e al comitato organizzatore dell’Extra FLA. La mia opera è un invito al coinvolgimento di lettrici e lettori a immergersi in un universo poetico nel quale dalla realtà di un Deserto fatto di Tristezza, Pozzanghere e Macerie si può provare a Far rotolare pietre in salita e ci si può catapultare nei sogni: “instancabili sentinelle ed euforici cercatori d’oro; si può danzare, poi, intorno alla luce come una forsennata falena e provare a cantare di amore alla rovescia sicuri di una quotidiana Rinascita fino all’utopia realizzata di Vette celesti e Promessa di Paradiso per riconoscersi dentro le mani del proprio amato e proseguire verso La luce del faro».

Agnese Berardini: nata a Foggia, ma per metà di origini marsicane, risiede da alcuni anni in Abruzzo ed è docente di lettere classiche presso il Liceo Classico G. D’Annunzio di Pescara. Ha al suo attivo altre opere di narrativa e saggistica ancora inedite e ha esordito ad ottobre 2021 con la suddetta opera poetica, finalista del Premio Pomezia 2019 e presentata nel 2021 al Salone del Libro di Torino. È risultata 2° classificata al concorso Ennio Flaiano per un telegramma nel 2013 e 2° classificata per la Sezione Narrativa Inedita del Premio internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria 2022 con il romanzo: Storia d’amore di una famiglia.

Raffaella Lombardo: docente di lettere al liceo classico, dottore di ricerca in Filologia Greca e Latina ed autrice di alcune pubblicazioni su riviste specialistiche, anche in seguito alla partecipazione a convegni internazionali. Appassionata di filosofia e letteratura, nutre un interesse particolare per la poesia.   




L’UNIVERSITÀ CANTA: performance del coro dell’ateneo

Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023

Teramo, 24 aprile 2023. Sabato 22 aprile il Coro giovanile e Universitario di Teramo si è esibito a Bergamo in occasione delle manifestazioni legate a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

L’Ateneo teramano, infatti, è tra i 25 che hanno aderito alla staffetta corale nata durante il difficile periodo di isolamento del primo lockdown da Covid-19 da un’idea di Laura Pesenti, docente del Coro degli Studenti dell’Università degli Studi di Bergamo.

Con l’aiuto dei supporti digitali, la docente di Bergamo ha riunito i suoi allievi in un abbraccio virtuale, grazie alla creazione di un video musicale realizzato unendo le diverse voci degli studenti e che è stato condiviso in rete.  Questa esperienza ha ispirato la creazione di una staffetta musicale che ha coinvolto ben venticinque università italiane riunite sul canale YouTube Università Canta.

Dopo le performance in video, l’esibizione di Bergamo è il primo evento che ha riunito fisicamente tutti i venticinque cori universitari.

Il Coro Giovanile e Universitario di Teramo nasce nel 2013 per volontà del Senato Accademico, che ne ha affidato la responsabilità scientifica a Paola Besutti, docente di musicologia del Dipartimento di Scienze della Comunicazione. Il Coro ha l’obiettivo di rafforzare il rapporto fra l’università e diverse realtà corali del territorio, giovanili e di età adulta. Per questo, sono rilevanti la sinergia con le voci bianche e giovanili dell’Associazione musicale Nisea diretta dal Maestro Claudia Morelli, che è anche la direttrice principale del Coro, e la collaborazione con il conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo, con il quale è in atto un innovativo progetto per il rilascio di un doppio titolo di laurea.

In formazione sempre variabile, il Coro si è esibito in concerti, lezioni aperte, cerimonie ufficiali e in iniziative di terza missione organizzate dall’Ateneo teramano, orientando il suo interesse su brani tradizionali delle culture italiane, europee ed extraeuropee. Sabato sera la formazione ha eseguito Hej Sokoly, brano della tradizione musicale polacco-ucraina nell’arrangiamento di C. Morelli.

Per l’occasione il coro è stato diretto dal Maestro Andrea Di Sabatino, con la voce solista di Sara Di Luciano e con la fisarmonica di Vincenzo di Carlantonio.




COME ESSERE CAVALIERI di San Michele, di Don Marcello Stanzione

Recensione di Salvatore Valenti

23 Aprile 2023

In questo libro, Come essere cavalieri di San Michele, edito da Segno, don Marcello Stanzione, noto scrittore e angelologo, ci rappresenta la storia del cavalierato nella Chiesa cattolica e le virtù dei cavalieri, che sono stati e continuano ad essere in ogni tempo al servizio nella Chiesa.

Il cavaliere mette in atto l’essere soldato di Cristo, qual è diventato mediante la Cresima.

Il cavaliere, nella società, è un soldato che combatte a cavallo al servizio di un regno terreno, mentre nella Chiesa il cavaliere è un soldato che combatte al servizio del Regno dei cieli, in difesa della Chiesa e dei valori cristiani.

Il cavaliere nella Chiesa è arruolato negli eserciti di Cristo, sotto la protezione della Madonna e di San Michele Arcangelo. Non c’è ostacolo o avversario che possa fermare o impaurire il cavaliere.

Bisogna essere predisposti per diventare cavaliere, anche se in verità nessuno nasce cavaliere, ma solo vivendo il Vangelo si diventa cavalieri con l’aiuto di un buon maestro.

Il cavaliere nella Chiesa è pronto a partire per lunghi viaggi, quando è necessario per divulgare il Vangelo e difendere la Chiesa e i valori cristiani.

Il buon cavaliere ha fede, sapienza, nobiltà d’animo, bontà, fortezza, misura, giustizia, è caritatevole, rispettoso, educato, e amorevole con il prossimo, ma diventa anche impavido e guerriero per difendere sé stesso, e i più deboli dai nemici della Chiesa.

Vediamo come San Michele Arcangelo è il primo cavaliere, per eccellenza, che in umiltà è al servizio e in difesa della Chiesa militante e trionfante.

Vediamo anche la presenza preziosa delle donne nel cavalierato, ovvero le dame che, come i cavalieri sono al servizio e in difesa della Chiesa. La prima dama per eccellenza è Maria Santissima, che ha protetto e difeso i primi cristiani e continua a proteggere e consolare la Chiesa in ogni tempo.

Sono molti i cavalierati nella Chiesa, ma notiamo come San Michele Arcangelo e la Madonna sono presenti in ogni ordine cavalleresco.

Nei secoli, la Madonna e San Michele Arcangelo, per volontà di Dio, si sono serviti di alcuni santi cavalieri e sante dame per rimettere ordine nella società e difendere il Vangelo e i cristiani.

Il grande principe del cielo, il cavaliere per eccellenza, il glorioso San Michele Arcangelo, capo e guida degli eserciti di Dio, onora la Madonna, così anche il buon cavaliere deve onorare e rispettare la Madonna.

Il buon cavaliere diventa Mariano, come sono Mariani gli angeli e gli Arcangeli.

Buona lettura e buon cammino a tutti. Pace e coraggio.

https://www.ilnuovoarengario.it/come-essere-cavalieri-di-san-michele-di-don-marcello-stanzione-recensione/



COMETE – SCIE D’ABRUZZO al Teatro Cordova

Festa del Libro dell’Associazione Editori Abruzzesi

Pescara, 23 aprile 2023. Comete – Scie d’Abruzzo, sarà uno dei protagonisti della Festa del Libro dell’Associazione Editori Abruzzesi prevista per domani 23 aprile: la presentazione del nuovo ed articolato progetto Ianieri Edizioni vedrà dialogare la giornalista pescarese Alessandra Renzetti con lo stesso editore Mario Ianieri alle ore 16:00 presso il Teatro Cordova di Pescara a Viale Bovio.

Il volume che è stato presentato in anteprima a Pescina, grazie all’interesse del sindaco Mirko Zauri, si sta facendo conoscere anche a Pescara, sede della Scuola Macondo fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta che è Direttore della collana il cui primo numero dal titolo Alexandre Dumas – Viaggio nel Fucino presenta la prefazione di Dacia Maraini: ogni uscita vedrà una personalità di spicco introdurre l’argomento, infatti, ed è stata Michela D’Isidoro a curare questa prima introduzione.

La collana è dedicata alla letteratura di viaggio e propone una serie di racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo, il nome stesso indica la sua mission: lasciare dietro di sé una scia, e invitare così i lettori a mettersi a loro volta in cammino per ripercorrere gli stessi itinerari, oggi, con gli occhi meravigliati del passato. Per questo motivo ogni volume è arricchito da itinerari tematici per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, partner ufficiale del progetto con il Presidente Antonio Di Marco e I Parchi Letterari grazie all’impegno di Stanislao de Marsanich.

Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Ma qual è lo scopo di questa nuova collana?

A rispondere è lo stesso Millanta: “l’intento è quello di far rivivere al lettore le emozioni di allora, mettendolo a contatto con un Abruzzo remoto eppure ancora molto presente. Le dodici uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, che come personaggi: penso ad Alexandre Dumas, Alberto Savinio, Anne MacDonell, Estella Canziani. Una collana che cerca di racchiudere la letteratura di viaggio che riguarda l’Abruzzo, con opere ritradotte per l’occasione grazie al comitato scientifico”.

“Si tratta di una collana dedicata alla letteratura di viaggio che interessa l’Abruzzo, che vuole mettere in luce il lato pionieristico, avventuroso e pieno di mistero che ha avuto la nostra regione, agli occhi di chi l’ha attraversata confrontandosi con l’ignoto. L’Abruzzo, infatti, è sempre stato una terra di confine. Montagne inaccessibili ne hanno preservato i segreti e i misteri, rendendolo nell’immaginario del passato una terra a suo modo esotica e magica. Un vero e proprio west selvaggio, dove tutto poteva accadere”– conclude Millanta.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo. Serena D’Orazio ha curato gli itinerari della collana.




IN EDICOLA IL DAMPYR N. 277 – Radio Vampira

Una storia gotica dalle atmosfere rock e struggenti

di Romano Pesavento

Questo mese è in edicola il Dampyr n. 277, edito Bonelli, sceneggiato da Giorgio Giusfredi con disegni di Fabio Bartolini, copertina Enea Riboldi.

L’episodio si intitola Radio Vampira. La storia, elettrica e fascinosa, in perfetta continuità con le scelte editoriali della testata, si snoda nelle campagne notturne pisane, misteriose, leggendarie e teatro di fatti storici epocali.

Una ragazza affascinante racconta con serena pacatezza a un deejay la sua storia incredibile e rocambolesca di non morta quasi millenaria. Il deejay divertito e sornione la invita a continuare la narrazione della sua iniziazione, pensando di avere l’ennesimo personaggio eccentrico davanti a sé e invece…

L’albo alterna perfettamente sequenze narrative e descrittive, conferendo ad alcune inquadrature dinamismo e colpi di scena d’effetto, mentre altre strisce sono caratterizzate da squarci grafici fortemente riflessivi.

La storia è davvero accattivante e la protagonista, Agnese degli Ubaldi, ha tutte le carte in regola per essere ricordata tra le dark lady più maliose della serie. A nostro avviso ricorda un po’ le fattezze della modella Kaia Gerber, così come l’enigmatico Ryon sembra assomigliare al celebre attore cannibale Timoty Chalamet.

Su Krigar abbiamo qualche dubbio; un Alice Cooper giovane?

Al di là delle associazioni, che divertono, il fumetto emoziona, sorprende e incuriosisce con tanti riferimenti al glorioso e turbolento passato italiano, in quanto la nostra vampira attraversa i secoli dando prova della propria malvagità e ironia beffarda in ogni contesto e situazione.

Interessante anche il riferimento al personaggio femminile creato da Ippolito Nievo, la Pisana, che, nella fantasia di Giorgio Giusfredi, è sempre l’impavida e dannata Agnese degli Ubaldi.

Ancora una volta il confine del bene e del male non è poi così demarcato; ancora una volta il nostro Dampyr riesce a cavarsela; ancora una volta con tanti dubbi e incertezze. Vita, non vita; tenebre, luce; odio e amore.




CARO NASO di Daniele Di Massimantonio

L’invito per Salotto Culturale

Teramo, 22 aprile 2023. Mercoledì 26 Aprile 2023 alle ore 18, nella Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31 (patrocinio  Fondazione Tercas)  ci sarà la presentazione, con ascolto di brani, della rilettura delle Metamorfosi Ovidiane, Caro Naso di Daniele Di Massimantonio. Presentazione a cura di  Vincenzo Lisciani e Luca Mastrocola. In presenza: Sala Annunziata’ via N. Palma, 31, 64100. A distanza: Google Meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com o per ricevere il link

Approfondimento

Nei suoi versi, il poeta Ovidio rivela spesso al lettore (a lume di naso, una cinquantina di volte) il proprio nome, o meglio, cognomen, vale a dire “Naso” o, al genitivo, “Nasonis”. Caro Naso, dunque, è una  dichiarazione di affetto e di profonda gratitudine nei confronti del celebre poeta di Sulmo, l’odierna Sulmona, in Abruzzo (regione in cui l’autore del libro è nato, vive e lavora). Vuole essere anche un invito alla riscoperta, in chiave originale e contemporanea, di un vecchio compagno di viaggio, di un grande classico. Eh, già! Ovidio vive; ha semplicemente mutato forma nel corso dei secoli.

Così, narrandone le ultime metamorfosi, Daniele Di Massimantonio fornisce gli indizi per poter ancora scovare, dopo 2000 anni, lo spirito del sulmonese ( coincidenza favorevole con l’attenzione di questi mesi da parte di Vittorio Sermonti alle Metamorfosi).

Insomma, una “caccia al tesoro” letteraria, alla scoperta… di un Abruzzo di‐verso e di uno dei suoi più grandi figli: Publius Ovidius Naso.

Daniele Di Massimantonio, nato a Giulianova (TE) nel 1984, è docente di discipline storico-letterarie .  Scrive opere di narrativa e testi drammaturgici.  Si occupa di promozione e valorizzazione, attraverso le arti performative, del patrimonio storico-artistico e archeologico, nonché della tutela e della trasmissione del patrimonio culturale immateriale (espressioni orali, leggende, racconti, miti, riti, feste, pratiche sociali…). Nel 2020 ha curato per “Arsenio Edizioni” il volume 2.0 Hemeron – Il Decameron ai nostri giorni.

Nel 2022 ha pubblicato il romanzo composito Caro Naso, edito da “Scatole Parlanti” (Gruppo Editoriale Utterson) e presentato al Salone del libro di Torino, al Fla (Festival di Libri e Altrecose) di Pescara, nonché in occasione dell’inaugurazione del Parco letterario Ovidio, a Sulmona.




I CONCERTI DI EUTERPE XXVII rassegna di musica antica

Prende il via con il concerto Musica per le Virtuose con Carlotta Colombo e Anima&Corpo, Gabriele Pro violino e direzione

L’Aquila, 22 aprile 2023. Al via la XXVII Rassegna di Musica Antica I Concerti di Euterpe che quest’anno presenta grandi novità con un cartellone ricco di appuntamenti musicali, dal Medioevo al Barocco, che si terranno non solo all’Aquila ma in alcuni fra i borghi più belli d’Abruzzo. La manifestazione organizzata dalle associazioni musicali Le Cantrici di Euterpe e Aquila Altera vanta infatti la collaborazione dei comuni di Barisciano, Calascio, Fossa, Ocre, Salle e Santo Stefano di Sessanio che ospiteranno i concerti, ed il sostegno del Festival delle Città del Medioevo, del Festival di Musica Antica di Urbino e dell’Associazione Musicale Progetto Syntagma.

Il concerto di apertura si terrà giovedì 27 aprile alle ore 21 in uno dei luoghi più iconici del barocco aquilano l’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri dè Nardis dell’Aquila. Protagonisti del concerto dal titolo “Musiche per le Virtuose” saranno il soprano Carlotta Colombo, una delle voci femminili più apprezzate del panorama barocco e che recentemente ha ricevuto ottime critiche per il ruolo di Musica ed Euridice nell’Orfeo di Monteverdi, interpretati all’Opéra di Monte-Carlo e l’ensemble Anima&Corpo diretto dal violinista aquilano Gabriele Pro, nominato come “uno dei giovani nomi più emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone . Il concerto è realizzato a cura dell’Associazione Musicale Progetto Syntagma nell’ambito del progetto di ricerca “Virtuose di musica nell’Italia del Seicento: formazione, carriere, reti di relazioni, repertorio” (Ministero dell’Università e della Ricerca – PRIN 2020) coordinato dal prof. Arnaldo Morelli (Università dell’Aquila – Dipartimento di Scienze umane). 

Musica per le Virtuose

Carlotta Colombo, soprano

Anima&Corpo

Gabriele Pro, violino e direzione

Ana Liz Ojeda, violino

Marc de la Linde, viola da gamba

Matteo Coticoni, violone

Giovanni Bellini, tiorba e chitarra barocca

Nicola Procaccini, clavicembalo




L’AQUILA FILM FESTIVAL. Rassegna di Cinema d’autore

Giunge alla decima edizione la rassegna di Cinema d’autore del L’Aquila Film Festival “ESSAI”

L’Aquila, 22 aprile 2023. Per festeggiare questo primo ciclo “primaverile” 2023 e per confermare e rafforzare la partecipazione del pubblico cinefilo aquilano il LAQFF introduce una novità: l’ultimo film da proiettare sarà deciso dal pubblico presente in sala nelle altre proiezioni!

La rassegna, che avrò luogo interamente al Palazzetto dei Nobili, inizierà mercoledì 26 aprile con il film del Maestro coreano Park Chan-Wook (Old boy, Lady Vendetta, Madeimoselle) “Decision to leave”, un thriller sentimentale nel quale il protagonista, il detective Hae-Jun, si innamora della principale sospettata di un omicidio.

Il secondo film selezionato (martedì 2 maggio) è “Maigret” del Maestro del Cinema francese Patrice Leconte con protagonista un ritrovato Gerard Depardieu nei panni del commissario nato dalla penna di Georges Simenon.

Dal 9 al 12 maggio la rassegna lascerà spazio al ritorno di un’altra storica manifestazione del L’Aquila Film Festival, “PRIMA! [gli italiani]” dedicata agli autori di opere prime e seconde.

Il 16 maggio, quindi, sarà il turno di Kim Rossi-Stuart con il suo ultimo film “Brado”, un western dalle tonalità eastwoodiane, storia del rapporto duro e difficile tra padre e figlio.

La quarta proiezione darà spazio al regista francese Emmanuel Moret con la sua ultima commedia romantica “Una relazione passeggera”, storia di una relazione fisica tra un uomo sposato ed una donna single.

La quinta proiezione sarà determinata dal pubblico che avrà partecipato ai primi quattro film e avrà potuto votare su quale film proiettare per la chiusura della rassegna il giorno 30 maggio.

È previsto ingresso libero a biglietto etico con prenotazione consigliata dal sito www.laquilafilmfestival.it dove è possibile anche leggere il programma dettagliato e scaricare il programma in formato stampabile




HANSEL E GRETEL per superare le paure

Spettacolo teatrale con gli utenti del Centro Diurno

Teramo, 21 aprile 2023. La mattina del 27 aprile 2023, alle 10:30, a Santa Maria Bitetto, andrà in scena uno spettacolo teatrale gratuito, ispirato alla favola dei fratelli Grimm Hansel & Gretel, a cura della Senza Pensieri, una compagnia teatrale amatoriale creata da Nancy Fazzini con un cast di attori formato dagli utenti del Centro Diurno di Teramo e allestimenti e scenografie a cura degli stessi.

Lo spettacolo presentato da Enzo Delle Monache è stato strutturato da Nancy Fazzini che ormai da diversi anni collabora col Centro Diurno di Teramo in un progetto integrato di Musicoterapia.

Lo spettacolo si fonda sui temi su cui i ragazzi hanno lavorato in questo percorso che sono la relazione ed il superamento delle paure: “la mente, nostra più grande amica, arriva a diventare la peggior nemica e non è facile combatterla ogni giorno” queste le parole di Nancy Fazzini di Attori Senza Sipario, che è attualmente impegnata insieme alle artiste Sara Palladini (fonte di chiara ispirazione che aveva già avuto modo con altri gruppi di lavorare sulle paure) e Ilenia Molinis in uno spettacolo sulla malattia mentale Stra-Vaganti.

Alla pièce parteciperanno l’Istituto Di Poppa di Teramo, il Milli ed altre scuole.

Per la rappresentazione si vogliono ringraziare gli operatori del Centro Diurno, sempre pronti ed in linea con le esigenze degli utenti, il terapeuta Luciano Di Gennaro, il direttore De Bernardis, la Dott.ssa Giordani, l’ex direttore Serroni, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Teramo Ilaria De Sanctis e l’Istituto Musicale Braga per aver reso possibile questo sogno che non vuol essere il termine di un percorso, ma l’inizio di un cambiamento.




NELLE DUE SEDI MuNDA lungo week end di apertura

Entrata gratuita il 25 aprile

L’Aquila, 21 aprile 2023. Un lungo week end di apertura da sabato 22 a martedì 25 aprile nelle due sedi del MuNDA , Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila. Il Mammut del Castello replica le aperture  dalle 10:00 alle 18:00 (ultima entrata ore 17:30).  

Prenotazione richiesta solo per gruppi oltre 20 persone a: mn-abr.urp@cultura.gov.it. Apertura biglietteria ore 9:40. Il MuNDA, a Borgo Rivera, di fronte alle 99 cannelle, osserverà il consueto orario dalle 8:30 alle 19:30 (ultima entrata ore 19:00).

Inoltre, nella festività del 25 aprile, in attuazione delle direttive  espresse dal Ministro, l’entrata sarà gratuita in tutti i musei nazionali.

Biglietto: gratuito al di sotto dei 18 anni; intero € 4; ridotto € 2. Con il biglietto de Il Mammut del Castello sarà possibile l’entrata anche alla sede del Museo Nazionale d’Abruzzo in via Tancredi da Pentima fino al 7 maggio.          

Ufficio Stampa MuNDA




PREMIAZIONE VIII CERTAMEN DANTESCO

Giovedì 20 aprile 2023 – ore 10:00. Aula Magna – Liceo Scientifico A. Einstein – Teramo

Teramo, 20 aprile 2023. Oggi, giovedì 20 aprile 2023 alle ore 10:00, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “A. Einstein” di Teramo, alla presenza di un folto pubblico costituito da studenti, docenti, dirigenti scolastici e studiosi, si è svolta la cerimonia di premiazione dell’VIII Certamen dantesco (Abruzzo, Marche) organizzato dal Liceo Scientifico “A. Einstein” e dalla Fondazione Pasquale Celommi ETS.

Il Certamen ha l’obiettivo di diffondere una conoscenza approfondita, personale e critica dell’opera di Dante Alighieri negli studenti delle scuole secondarie di II grado. Il Concorso intende promuovere una interpretazione autonoma del complesso mondo ideologico-valoriale e delle peculiarità linguistiche di un’opera fondamentale della nostra lingua e della nostra tradizione letteraria.

Il concorso si colloca nell’ambito del Premio Celommi, frutto della proficua collaborazione tra la Fondazione Pasquale Celommi, diverse Istituzioni scolastiche del territorio, che hanno sottoscritto una specifico accordo denominato “Arti in Formazione ( I.C. Nereto – Sant’Omero – Torano (TE), I.C. Tortoreto (TE), I.C. “Rita Levi Montalcini” – Civitella del Tronto -Torricella Sicura (TE), I.C. 1 Teramo “Zippilli-Noè Lucidi”, I.C. 5 Teramo “Falcone e Borsellino”, I.C. 4 Teramo San Nicolò a Tordino (TE),  I.I.S. “Delfico- Montauti” – Teramo, Liceo Scientifico “A. Einstein” – Teramo, Liceo Statale “G. Milli” – Teramo, I.I.S. “Di Poppa Rozzi” – Teramo, I.I.S. “Pascal-Comi-Forti” – Teramo, I.I.S “Alessandrini Marino” – Teramo, Polo Liceale Statale Saffo – Roseto degli Abruzzi (TE), Liceo Artistico “F.A. Grue” – Castelli (TE)) e l’Università degli Studi di Teramo. Il Premio, inoltre, è realizzato con il sostegno e la collaborazione della Città di Teramo, del BiM Teramo – Consorzio dei Comuni del Vomano e Tordino e della Fondazione Tercas; con il patrocinio di Regione Abruzzo, Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Provincia di Teramo, Comuni di Roseto degli Abruzzi, Nereto, Castelli; con il contributo di Liofilchem S.r.l. di Roseto degli Abruzzi, Diodoro Ecologia S.r.l., Studio Dentistico Dott. Biagio Di Giuseppe di Roseto Degli Abruzzi, Sochil Chimica S.r.l. di Mosciano Sant’Angelo.

Il Premio è strutturato in due categorie (Artistica, Letteraria) e nei seguenti Concorsi: Biennale Internazionale di Incisione e Scultura, Concorso Artistico Nazionale, Certamen dantesco interregionale (Abruzzo, Marche).

Le diverse articolazioni del Premio, nel tempo, hanno ottenuto prestigiosi patrocini e riconoscimenti: Alto Patronato Presidenza della Repubblica, Ministero della Cultura, Comitato Nazionale Dante, Ministero Istruzione – Programma “Valorizzazione eccellenze”, Alto Patrocinio Regione Abruzzo, Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, Università “La Sapienza” di Roma, Università “Carlo Bo” di Urbino, Università di L’Aquila, Università di Teramo, Accademia Belle Arti Macerata, Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga, Provincia di Teramo, A.N.P.I. e numerosi Comuni.

Ad aprire la premiazione il saluto istituzionale della autorità presenti: il Prefetto di Teramo, Dott. Fabrizio Stelo, il quale ha sottolineato l’importanza dello studio della lingua e dell’opera di Dante al fine di ottenere gli strumenti per la comprensione e l’analisi del presente. Il Presidente del Consiglio Comunale di Teramo, Prof. Alberto Melarangelo, ha evidenziato il grande valore di iniziative simili per la formazione degli studenti e l’ampliamento dell’offerta culturale del territorio teramano.

Il Presidente della Fondazione Pasquale Celommi, Prof. Viriol D’Ambrosio, ha proseguito, rilevando l’impegno della Fondazione nell’organizzare iniziative culturali dislocate sul territorio destinate a studenti e insegnanti, in particolare sul tema dantesco, e ha ringraziato, per la collaborazione e l’attenzione destinata all’iniziativa, gli altri membri del Comitato Organizzatore, composto da: Eleonora Magno (Dirigente Scolastica Liceo “A. Einstein” di Teramo), Roberta Buongrazio (docente referente Liceo), Anna Di Antonio (docente referente Fondazione Pasquale Celommi).

La Dirigente Scolastica del Liceo “A. Einstein”, Prof.ssa Eleonora Magno, infine, ha sottolineato l’importanza dello studio del Sommo Poeta nella formazione del cittadino, ha ringraziato il gruppo di lavoro, i docenti e ha rivolto un pensiero speciale e un incoraggiamento nell’impegno a tutti gli studenti partecipanti.

Sono seguiti gli interventi, sui temi della Commedia, dei membri della giuria, coordinata dalla Prof.ssa Anna Di Antonio: Prof.ssa Maria Teresa Barnabei “L’onda sonora della narrazione nella Commedia”, Prof. Mario Cimini “Aspetti del codice gestuale nella Divina Commedia”, Prof. Luigi Ianni “Intellettuale e società dal XVI del Purgatorio”.

Il coro del Liceo Scientifico “A. Einstein” di Teramo, diretto dal Maestro Ettore Sisino, si è esibito in intermezzi musicali.

La giuria, in seguito alla prova scritta avvenuta il giorno giovedì 23 marzo 2023, avente per tema l’analisi e l’interpretazione, delle seguenti tracce: Inferno, canto VIII, vv. 25-66, Purgatorio, canto XXIV, vv. 64-99, Paradiso, canto XXXIII, vv. 49-96, ha deciso di assegnare i seguenti riconoscimenti:

•             una menzione di merito ai seguenti candidati per l’impegno dimostrato nell’analisi e nell’interpretazione sostanzialmente corretta del passo proposto

NOME  SCUOLA DI APPARTENENZA

Campanelli Eugenia        Liceo “Nolfi Apolloni” Fano

Vallese Nicolò    Polo liceale “Saffo” Roseto

Giannetta Aurora             Liceo scientifico “Vitruvio Pollione” Avezzano

Iannetti Gioia     I.I.S.S. “G. Peano” Nereto

Capanna Davide               I.I.S.S. “G. Peano” Nereto

Morcone Daniele              Liceo scientifico “G. Galilei” Pescara

Bussetti Giovanni             Liceo “Nolfi Apolloni” Fano

Di Tillio Vittoria Liceo scientifico “C. D’Ascanio” Montesilvano

Di Battista Fiorella            Liceo classico “G. D’Annunzio” Pescara

•             premi in libri agli studenti distintisi per l’apprezzabile conoscenza delle tematiche dantesche, affrontate con corretta analisi e chiarezza espressiva

NOME   SCUOLA DI APPARTENENZA

Melozzi Andreana           Liceo scientifico “A. Einstein” Teramo

Mariotti Alice     Liceo “Nolfi-Apolloni” Fano

Grimaldi Anita   Liceo classico “G. D’Annunzio” Pescara

Gianviti Francesca           I.I.S.S. “G. Peano” Nereto

Phillis Giulia        Polo liceale “Saffo” Roseto

Tomassini Emanuela       Liceo classico “M. Delfico” Teramo

Martino Carlo    Liceo “Nolfi-Apolloni” Fano

Ranalli Antonio Liceo scientifico “C. D’Ascanio” Montesilvano

Le Dauphin Estelle           I.S.S. “A. Bafile” L’Aquila”

•             premi in denaro a tre studenti

                NOME   SCUOLA DI APPARTENENZA

1° Premio            Valente Claudia Liceo classico “D’Annunzio” Pescara

2° Premio            Colucci Francesco            Liceo classico “Delfico” Teramo

3° Premio ex aequo         Maselli Nicolò   Liceo classico “D’Annunzio” Pescara

3° premio ex aequo         Faranca Aurora Liceo classico “Delfico” Teramo

Con le seguenti motivazioni

Primo Premio: Claudia Valente. L’elaborato è stato giudicato di notevole levatura sia per la sicura padronanza dei contenuti culturali, rielaborati con autonomia di analisi e di giudizio, sia per gli interessanti spunti interpretativi.

Secondo Premio: Francesco Colucci. L’elaborato offre un’analisi articolata e una puntuale e documentata interpretazione, espresse in un linguaggio accurato.

Terzo premio ex aequo:

1.            Maselli Nicolò: nell’elaborato emerge un’apprezzabile   padronanza dei contenuti culturali espressi attraverso un’analisi documentata.

2.            Faranca Aurora: l’elaborato offre una valida analisi del testo e un’apprezzabile interpretazione.

Scuole partecipanti: Liceo Scientifico “A. Einstein” – Teramo, Liceo Scientifico “G. Galilei” – Pescara, Liceo Scientifico “Vitruvio Pollione” – Avezzano, I.I.S. “A. Bafile” – L’Aquila, Polo Liceale “Saffo” – Roseto degli Abruzzi, I.I.S.S. “Peano Rosa” – Nereto, Liceo “Nolfi Apolloni” – Fano, Liceo Classico “G. D’Annunzio” – Pescara, I.I.S. “Delfico” – Teramo, Liceo Scientifico “D’Ascanio” – Montesilvano.




GLI STUDENTI VOLANO in Canada

È partita questa mattina alla volta di Toronto la delegazione composta dagli studenti della classe VG Liceo delle Scienze Umane Giambattista Vico

Sulmona, 20 aprile 2023. Sarà in Canada per presentare il volume bilingue italiano-inglese Voci d’Abruzzo-Voices of Abruzzo realizzato dagli studenti del liceo sulmonese, che raccoglie storie di emigrazione. Un lavoro frutto di un’attività di ricerca maturato nel corso dell’ultimo triennio. Della delegazione faranno parte anche il Vice Presidente del Consiglio Regionale e componente del CRAM (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo), Roberto Santangelo, e la responsabile dell’Ufficio emigrazione della Regione, Laura Di Russo.

La presentazione del volume in Canada è stata resa possibile grazie alla collaborazione e all’ospitalità di due associazioni di emigranti: la Federazione Abruzzese of Hamilton e la Valle Peligna socio-cultural association of Toronto. Venerdì, infatti, ci sarà la prima presentazione del volume ad Hamilton, domenica a Toronto, nel corso di due eventi organizzati dalle federazioni che riuniscono emigranti, soprattutto abruzzesi e peligni.

«Per noi è un grandissimo onore presentare questo lavoro in Canada, a tanti emigranti abruzzesi, che hanno in qualche modo anche conosciuto o vissuto storie simili a quelle raccolte nel libro», spiega la professoressa Lettieri. «Vogliamo ringraziare le persone che si sono interessate a questo nostro lavoro e hanno voluto la nostra presenza ad Hamilton e Toronto, tra queste Angelo Di Ianni e Larry Di Ianni e Aldo Cristoforo e Sabrina Baldassarre. Un grazie anche agli esercizi commerciali di Sulmona che ci hanno fatto omaggio di doni da consegnare ai nostri amici canadesi in ricordo della loro terra». La delegazione abruzzese farà ritorno in Italia il 27 aprile.

L’IIS “Ovidio” sta intanto portando avanti anche un’altra importante attività di scambio, ricerca e formazione con il Canada: l’ospitalità di una decina di studenti-tirocinanti del Programma Pedagogico del Centro di Lingua e cultura italiana Dante Alighieri/Wilfrid Laurier University, Waterloo (Ontario). Gli studenti, fino al 3 maggio, saranno nella scuola per un’attività di osservazione e studio delle pratiche didattiche e collaboreranno con i docenti del polo liceale Ovidio nelle attività di insegnamento.

La delegazione fa parte di un gruppo di una quarantina di studenti che visiterà diverse città d’Italia e sta svolgendo attività di tirocinio anche in altri ordini di scuola. Insieme a loro alcuni docenti della Facoltà di Pedagogia, tra cui Maria Cantalini, dean e decana della facoltà. Per l’IIS Ovidio si tratta della ripresa di un’attività progettuale che va avanti da molti anni e che quest’anno è potuta ripartire dopo la pausa forzata causa Covid.

Due progetti, questi in collaborazione col Canada, che arricchiscono l’Istituto scolastico sulmonese, inserendolo in una dimensione dell’istruzione e della formazione sempre più internazionale. 




BURN OUT di Michele Di Mauro

Alla Festa della Nautica e del Tempo Libero di Francavilla al Mare la presentazione del libro

Francavilla al Mare, 20 aprile 2023. I proventi del libro finanziano borse di studio per giovani ricercatori nel campo delle malattie cardiovascolari

Presso lo stand del Cipas, all’interno della Prima Edizione della Festa della Nautica e del Tempo Libero di Francavilla al Mare (22 e 23 aprile) sul Lungomare Tosti, possibile grazie al Comune di Francavilla e all’Associazione Nautica Il Libeccio A.S.D. ci sarà la presentazione del libro Burn out (Ianieri Edizioni) del Dottor Michele Di Mauro, specialista in Cardiologia e Cardiochirurgia; l’appuntamento previsto per domenica 23 alle ore 18.00 è stato fortemente voluto dall’Associazione Abruzzo Indipendente del Presidente Antimo Di Meola. Dialoga con l’autore la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Il libro ha lo scopo di finanziare con i propri introiti la Fondazione Cuore Domani Onlus  che si occupa di stanziare borse di studio per i giovani ricercatori nel campo delle malattie cardiovascolari, e rappresenta, inoltre, una denuncia della gestione despota ed arrogante di alcuni dirigenti, che si nutrono di invidie, di egoismi, di connivenze, e vivono per imporre il proprio potere; si concentra sul tormento che vive chi pratica questo mestiere, dove le soddisfazioni devono fare i conti con tanti sacrifici e rinunce, dove spesso amore e amicizia vengono recisi con il bisturi, dove il fuoco della passione può soccombere al potere, dando vita a reazioni inaspettate, come quelle di un burn out, appunto.

Come spiega Michele Di Mauro: “Si tratta di un noir ambientato nel mondo della medicina e ci mostra, attraverso una serie di colpi di scena, le ombre celate sotto il bianco puro di un camice, denunciando la gestione despota ed arrogante di alcuni dirigenti che si nutrono di connivenze per gestire ed imporre il proprio potere. Il romanzo ci racconta quali possono essere le reazioni inaspettate che scaturiscono da un burn out.”

Sono passati tre anni da quando Marco Pacifico ha smesso di operare a causa di un burn out, rintanandosi nel suo paese natale. Sta attraversando il lago su una piccola barca di legno e pece, quando il passato torna a fargli visita, un passato che lui è riuscito con molte difficoltà a seppellire in un vecchio baule, insieme ai suoi camici da chirurgo.

Elisa Morsi, una giovane collega con la quale ha avuto una storia d’amore, è stata trovata morta con una boccetta di Xanax tra le mani durante un turno di guardia notturna in cardiochirurgia. La collega stava attraversando un periodo lavorativo difficile, in una profonda fase di burn out. Il commissario Del Prete, dopo le prime indagini, si sta orientando verso un suicidio. I forti contrasti di Elisa con il primario, alcuni particolari inizialmente trascurati e le rivelazioni del Dottor Paolo Ricciardi convincono Marco che Elisa sia stata uccisa perché sapeva troppo.

E così i due chirurghi si ritroveranno ad indagare con l’aiuto dell’ispettore Galeno, anche lui poco convinto dalla tesi del suicidio. Gli sviluppi tumultuosi della trama sono avvincenti.

Alessandra Renzetti




BOMB VOYAGE al Fenaroli

Una fiaba moderna per l’ultimo appuntamento del contemporaneo. Il teatro del Sangro, diretto dal maestro Stefano Angelucci marino, celebrerà il suo venticinquennale

Lanciano, 20 aprile 2023. Un terreno conteso, un’esplosione, una pietra e un misterioso cratere: sono questi i quattro elementi di partenza, declinati attraverso i canoni e le maschere della Commedia dell’Arte, di Bomb Voyage, in scena al Teatro Fedele Fenaroli sabato 22 aprile, alle ore 21 (prenotazione obbligatoria).

Ultimo dei quattro appuntamenti della fortunatissima Stagione del Teatro Contemporaneo 2022-2023, organizzata dal Comune di Lanciano, e diretta dagli attori e registi Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino, Bomb Voyage, fiaba moderna, dinamica, sorprendente, adatta a un pubblico di tutte le età, è una produzione della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine, il cui direttore, Claudio De Maglio, è autore del testo dello spettacolo e ne cura anche la regia.

Protagonisti della pièce teatrale, che si snoda tra magie, lazzi, malaffari, amori e stregonerie, saranno cinque giovani attori friulani – Simone De Benedetti, Giacomo Andrea Faroldi, Cristina Greco, Francesca Ippolito e Pietro Macdonald – che impersoneranno Pascariello, uno stregone per caso, lo spietato imprenditore milanese Brambilla de l’Ambroeus, i fratelli Artico e Sofia Braconi, scienziata lei e tuttologo lui, e il capitano Jean Paul.

Prima dell’evento, che gode del patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Abruzzo, si celebrerà, sempre sul palco del Fenaroli, insieme al sindaco Filippo Paolini, agli assessori, alle autorità presenti e al Maestro De Maglio, il venticinquennale del Teatro del Sangro, compagnia teatrale abruzzese che produce, distribuisce e realizza spettacoli, manifestazioni, rassegne, laboratori incontri e animazioni teatrali, e che è diretta dal 1998, anno della sua fondazione, dal Maestro Stefano Angelucci Marino.

Trama dello spettacolo Bomb Voyage: Pascariello, stregone per caso, custode di un tesoro raro e maledetto, attende con speranza la vicina pensione, quando una misteriosa esplosione sconvolge i suoi piani e il territorio del marchesato di Saluzzo, conteso tra i savoia e i francesi. Lo spietato imprenditore milanese Brambilla de l’Ambroeus decide di appropriarsi del terreno in nome del libero mercato e della globalizzazione degli interessi, i suoi; ma per ottenere ciò dovrà affrontare Artico e Sofia Braconi, illustrissimi fratelli – scienziata lei e tuttologo lui – giunti a indagare sull’esplosione appena avvenuta. Tra spionaggio francofilo e controspionaggio savoiardo, si trova coinvolto anche il povero capitano Jean Paul – italiano di nascita, francese d’adozione e spagnolo per eccezione – che tornato in patria disonorato cerca di ristabilire il suo buon nome.




GIORNATA INTERNAZIONALE del Libro

Univaq ospita maratona di lettura del don Chisciotte

L’Aquila, 20 aprile 2023. Nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata internazionale del libro, in programma domenica 23 aprile, giovedì 20 aprile, dalle 15:00 alle 20:00, l’aula magna Alessandro Clementi del dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila (viale Nizza 14), ospiterà la 3ª edizione della lettura continuata del Don Chisciotte, coordinata dalla professoressa Magdalena León Gómez.

Il capolavoro di Cervantes sarà letto in almeno quindici lingue: spagnola, italiana, inglese, francese, tedesca, basca, catalana, portoghese, greca, russa, latina, cinese, ucraina, farsi, albanese e in dialetto aquilano.

Le letture saranno intervallate da esibizioni di flamenco e accompagnate da chitarra, brani lirici, clip cinematografiche e letture di poesie da parte di studenti e di giovani artisti aquilani. La lettura è libera e sono invitati a partecipare cittadini e studenti italiani e stranieri.

Prevista anche la partecipazione del sindaco Pierluigi Biondi.

Alle 15:00 ci sarà la presentazione dell’evento e, un quarto d’ora più tardi, la lettura sarà aperta dall’autore, interprete e attore comico ‘Nduccio.

Durante il pomeriggio è prevista la lettura in dialetto aquilano con traduzione a cura del professor Francesco Avolio. La lettura sarà eseguita dall’autore teatrale e esperto di folclore aquilano Franco Narducci.

La chiusura della manifestazione è prevista alle ore 20:00




IN RICORDO DI BARBARA MICARELLI. Manifestazione Annuale

L’Aquila, sabato 22 aprile 2023, ore 16:30 – Sala Famiglia di Nazareth, Piazza S. Pio X

L’Aquila, 20 aprile 2023. Si terrà sabato 22 aprile alle 16:30, presso la Sala “Famiglia di Nazareth” della Parrocchia S.Pio X, al Torrione, la Manifestazione annuale per mantenere vivo il ricordo di Barbara Micarelli (Sulmona, 3 dicembre 1845 – Assisi, 19 aprile 1909), la religiosa che fondò a L’Aquila la Congregazione delle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino, che ha sede in via Fortebraccio. La Congregazione ha missioni negli Stati Uniti, in Colombia, Perù, Bolivia, Paraguay, Argentina, Albania, Francia, Camerun, Filippine, oltre che diversi centri di formazione e spiritualità in Italia.

L’Associazione APS “Con Barbara Micarelli, braccia aperte al bene”, insieme all’Istituto “Santa Maria degli Angeli” delle Suore Francescane dell’Aquila, hanno organizzato un pomeriggio di eventi sul tema “Incontrare Dio e il prossimo nel quotidiano”, che avrà il seguente svolgimento:

–              Presentazione del tema e saluto delle Autorità

–              Coro di Apertura, con gli alunni dell’Istituto Santa Maria degli Angeli dell’Aquila

–              Conversazione di Don Renzo D’Ascenzo sul tema della giornata

–              Riconoscimento alle Associazioni “Le Dame di S. Vincenzo” e “La Conferenza di S. Vincenzo”

–              “Ricordo di Suor Felicita Decio” con Arrigo Novelli

–              Essential Trio in concerto: Italo D’Amato, sax – Nicola Paparusso, chitarra – Giovanni D’Eramo, contrabbasso.

La manifestazione ha il patrocinio del Comune dell’Aquila. L’ingresso è libero e la comunità aquilana è invitata a partecipare.




ALZA LA VOCE con Giulia Michelini e Paola Michelini

Un fuori programma per omaggiare la Città di Tagliacozzo e celebrare i risultati ottenuti in questa stagione di 2022/2023 del Teatro Talia

Tagliacozzo, 19 aprile 2023. Soddisfatti per i risultati ottenuti nella stagione 2022/2023,  l’Amministrazione della Città di Tagliacozzo e la direzione artistica del Teatro Talia, sono felici di annunciare uno spettacolo fuori stagione, in collaborazione con il Teatro Stabile d’Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni: “Alza la voce”, di Giulia Michelini e Paolo Civati, con Giulia Michelini e Paola Michelini per la regia di Paolo Civati andrà in scena giovedì 27 aprile alle ore 21.00.

“Alza la voce” prende spunto da un fatto reale – l’Orsa Pizza, chiusa da anni all’interno di una teca in un centro commerciale in Cina- ed utilizza la metafora per riflettere sugli stereotipi legati al femminile oggi, attraverso i personaggi di due donne, Stella e Pizza.

Servendosi anche del linguaggio proprio della Stand Up Comedy, Alza la voce racconta un confronto ironico e surreale, che procede per analogie, per sfumature emotive, visive, sonore.

Pizza e Stella sono due lati contraddittori della stessa donna, sono una l’opposto dell’altra: Stella fa le pulizie all’interno del centro commerciale in cui Pizza è rinchiusa, ed è determinata a liberarla, come se liberandola potesse spazzare via in un colpo solo tutte le ingiustizie che vede nel mondo e che lei stessa subisce; Pizza è disillusa, amara, leggera, troppo stanca per combattere, troppo feroce per essere davvero addomesticabile.

Alza la voce è un tentativo di parlare del femminile e della sua natura, che sfugge a qualsiasi definizione. D’altronde definire l’Altro secondo le proprie categorie di giudizio non significa, di fatto, vincolarlo a uno stereotipo?

Lo spettacolo vede alla coreografia e movimenti di scena Lorenzo Balducci, alle musiche originali di Valerio C. Faggioni, alla creazione video Daniele Salaris, alla struttura di scena Fabio Giommarelli, alle maschere ed oggetti di scena Elena Giampaoli.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe speciali: tariffa unica € 10. Per gli abbonati e per gli studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa è di € 5. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




WORLDTYPE2023. Roseto alla Milano Design Week 2023

Dal 18 al 30 aprile l’arte di Lorenzo Marini presso la Roseto Design Square

Roseto degli Abruzzi, 19 aprile 2023. Apre oggi al pubblico la mostra di Lorenzo Marini Worldtype 2023 presso la splendida cornice della Roseto Design Square in Via Garibaldi, 95 a Milano, dove era ubicato uno storico convento del 1600. Roseto, affonda le sue radici nel settore immobiliare, dal 2009 è presente sul mercato delle locazioni di lusso, con soluzioni abitative di proprietà in grado di soddisfare ogni esigenza.

Nella frizzante mattinata di ieri, 17 aprile, è stato possibile per gli addetti ai lavori di stampa e media in genere, presenziare all’anteprima in compagnia dell’artista nello spazio dell’headquarters di Roseto, interamente ideato e studiato per ricordare in pieno un percorso museale. La mostra Worldtype di Marini (fruibile gratuitamente dalle 10:00 alle 20:00) ha tutto il sapore di una “piccola antologia” e si snoda nell’ambiente dell’antico chiostro completamente ristrutturato e restylizzato, pur mantenendo la struttura iniziale.

Il percorso di design si inserisce, pertanto, al centro della filosofia architettonica del gruppo Roseto, in una nuova visione di volumi, luce, tecnologia e funzionalità. Roseto, infatti, ha l’obiettivo di impegnarsi culturalmente, sostenendo in maniera attiva arte e patrimonio intellettuale.

“Quello che vogliamo sottolineare con la nostra presenza al Fuori salone e, in particolare, con la mostra WorldType di Lorenzo Marini è che l’attività di Roseto non si limita esclusivamente al mondo dell’immobiliare e ai servizi accessori ad esso connessi, ma si arricchisce costantemente grazie alla volontà di impegnarsi nel sostenere in maniera attiva il settore dell’arte e della cultura – dichiara Rocco Roggia, Amministratore Delegato di Roseto – Il Salone Internazionale del Mobile è una delle più importanti fiere dedicate alle aziende del mondo dell’arredamento e non solo, è un sistema di connessioni, creatività e innovazione. Con la nostra partecipazione ci siamo messi in gioco allargando i nostri orizzonti sull’arte, proprio nella città di Milano, in cui abbiamo sede ed è il luogo in cui nascono le nostre creazioni immobiliari. Grazie alla partnership di Acqua di Parma, BlackOut luce design, Champagne Jean Diot, Dimora Home Automation, Flou, Immobilsarda, Christie’s e Nespresso abbiamo potuto creare un percorso multisensoriale che si sviluppa in tutta l’area di interesse di Roseto dal chiostro alla reception della sede ed alletta tutti sensi” conclude Roggia.

Come il marchio Roseto propone soluzioni abitative arredate con l’obiettivo di offrire ai propri clienti immobili di qualità pronti da vivere, così Marini propone una forma d’arte “pronta per essere vissuta da tutti”.

“Punto di arrivo e al tempo stesso di partenza della mostra è l’installazione Worldtype, che dà il nome a questa mia personale – dichiara Lorenzo Marini – Si tratta di un mappamondo in plexiglass, ricoperto da lettere. Nel mondo esistono più di ottomila lingue parlate, ma se a livello verbale l’umanità è frammentata, si può trovare un linguaggio unico, trasversale e comprensibilissimo ai più: quello visivo. In anteprima tra le installazioni presso lo Spazio di Roseto, ho voluto “XIV Armchair – prosegue Marini – si tratta di un autentico trono, ricoperto da una nevicata di lettere, che ricorda quelli regal-barocchi di Louis 14, ed è al tempo stesso un omaggio alla poltrona Proust di Alessandro Mendini (di cui ricorre il 35esimo anniversario) vorrei che questa poltrona venisse utilizzata e consumata dai fruitori della mostra, affinché possano essere abbracciati dall’arte e dalle lettere che sono trasversali, comprensibili, universali, ma al contempo diverse le une dalle altre, come fiocchi di neve”.

Roseto Roseto è una società specializzata nella locazione immobiliare ed opera sui comparti prestigio (Roseto Prestige), residenziale (Roseto Home) e turistico (Roseto Experience). Fondata nel 2009 a Milano e con operazioni principalmente nel nord Italia, fa della qualità e del servizio al cliente i valori fondanti per offrire un’esperienza abitativa unica e di alto livello.




LE VOCI DI FUORI con Dario Aggioli

Porta in scena la vita di un ventriloquo

San Salvo, 19 aprile 2023. Uno spettacolo a tratti buffo e divertente, a tratti commovente. Stiamo parlando del quarto spettacolo della stagione teatrale di Creativita, “Le voci di fuori” di Dario Aggioli che si trova ad interpretare il ventriloquo Aurelio Fuori, il quale in alcuni istanti reinterpreta a sua volta sé stesso per partecipare alla narrazione dei ricordi o per rivolgersi ai suoi pupazzi.

In scena sabato 22 e domenica 23 aprile “Le voci di fuori” è un esperimento insolito in cui Dario Aggioli all’interno di una cassa dalla quale regola luci, musiche, altera con l’elettronica la voce in modi sempre diversi e manovra tutti i suoi pupazzi.

Sinossi

Aurelio Fuori è considerato uno dei ventriloqui migliori di sempre. Gli anni di successo e un  rigido perfezionismo lo hanno portato a perdere di vista i valori importanti della vita, la famiglia, gli  affetti, le relazioni sincere, la quotidianità, in una parola la realtà.

La perdita di sé stesso fa naufragare Aurelio Fuori agli angoli delle strade, accanto a lui rimangono  solo oggetti e pupazzi, i suoi ricordi, echi di un passato perduto. Il suo cappello preferito, la bambola della madre, un calzino dell’infanzia, un vecchio proiettore per diapositive, il primo pupazzo di scena e quello che gli ha regalato il successo raccontano la vita di Aurelio oscurandone  la presenza, rubandone la vita e diventando di volta in volta protagonisti di questa storia grottesca. 

Nella messa in scena, Aurelio Fuori è rappresentato da un manichino, unico “attore” sul palco  durante la performance. Sotto prendono vita oggetti e pupazzi, interamente animati dal vero attore  (in parte visibile) il quale, attraverso un software di campionamento, ne controlla voci e luci, oltre ai  movimenti determinati da meccanismi, diversi per ogni pupazzo.

Gli spettacoli si terranno sabato alle ore 21:00 e domenica alle ore 18:00 nella sala congressi della BCC Valle del Trigno, in via duca degli Abruzzi, 103.




UN LIBRO, UNA POESIA. I poeti ricordano i poeti

L’Abruzzo dei poeti per la giornata mondiale del libro 2023. Venerdì 21 aprile, ore 17.00, presso la Fondazione La Rocca

Pescara, 18 aprile 2023.In occasione della Giornata mondiale del libro 2023, 14 poeti  parteciperanno alla seconda edizione dell’evento “Un libro una poesia: i poeti ricordano i poeti”. Nel corso della serata, ideata e condotta da Dante Marianacci, presidente della Casa della poesia in Abruzzo Gabriele d’Annunzio e della Fondazione Aria, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura, e con il patrocinio  della Fondazione Aria e della Fondazione La Rocca, presieduta da Ottorino La Rocca, ciascun poeta partecipante leggerà una breve poesia di un poeta abruzzese scomparso, da d’Annunzio ai giorni nostri, commemorandolo brevemente, anche attraverso il libro dal quale la poesia è tratta; poi leggerà un proprio  componimento in omaggio al poeta che verrà ricordato.

È molto noto quello che pensava Umberto Eco dei libri e della lettura: “I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare” e “chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro.” 

Diceva giustamente Schopenhauer che “i libri sono l’umanità stampata” e Hörderlin, a proposito dei poeti, che “Quello che è destinato a durare lo fondano i poeti” forse perché – è sempre Hörderlin che parla – pieno di merito, ma poeticamente, abita l’uomo la terra.

E il nostro Flaiano aggiungeva: “Un mondo ha finito di vivere quando il poeta va via – perché – la poesia è una vita di scorta – e – quando la scienza avrà messo tutto in ordine, toccherà al poeta rimescolare di nuovo le carte.”

Ci chiediamo continuamente quale sia il ruolo del libro, segnatamente del libro di poesia, e della lettura della poesia, in questo nostro tempo così difficile, tra guerre e pandemie, che rimettono continuamente in discussione tutte le nostre illusorie certezze. Noi restiamo della convinzione, come ci disse una volta il grande regista Manoel De Oliveira, forse ricordando una frase di John Milton, che “un libro serve a non farci sentire mai soli”, proprio perché rappresenta quella umanità di cui parlavano Schopenhauer e Flaubert, per il quale “leggete per vivere.”

E con questa ancor più persuasiva convinzione, o piacevole illusione, ci ostiniamo a continuare a vivere con i libri e tra i libri, di poeti in particolare, ricordando anche e soprattutto quelli dei poeti abruzzesi che non ci sono più, che sicuramente hanno lasciato, foscolianamente “eredità d’affetti”.

Elenco dei poeti partecipanti e, tra parentesi, di quelli che verranno commemorati: Vittorina Castellano (Modesto Della Porta), Franca Di Bello (Luciano De Angelis), Nicoletta Di Gregorio (Ubaldo Giacomucci), Caterina Franchetta (Luigi Cecamore), Elena Malta (Tommaso Stella), Dante Marianacci (Gabriele d’Annunzio), Leda Panzone Natale (Alfredo Luciani), Sonia Pedroli (Annamaria Albertini), Daniela Quieti (Igino Creati), Mara Seccia (Cesare De Titta), Flora Amelia Suárez Cárdenas (Giannina Milli), Marco Tabellione (Marco Tornar), Serena Zitti (Vito Moretti). Parteciperà anche Federico Giangrandi con il progetto artistico-poetico “Volume per una Poesia | 438 cmᶟ di volume con trenta variazioni”.




LA PIETAS CRISTIANA per gli umili nell’opera di Giovanni Verga

Mercoledì 19 aprile 2023 alle ore 18, nella  Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31

Teramo, 17 aprile 2023. La relazione prende avvio dalla lettura di un recente volume del critico letterario Giuseppe Savoca, il cui titolo – Verga cristiano – può suscitare interesse in taluni, sorpresa e perplessità in altri.

Pubblicato in occasione del centenario della morte di Giovanni Verga (1840-1922), il libro presta attenzione a una istanza fondamentale della personalità dello scrittore siciliano, finora trascurata da gran parte della critica, ovvero la fede cristiana.

Alla luce di questa nuova prospettiva la pietas verghiana nei confronti degli umili (espressa esemplarmente né I Malavoglia) rivela il proprio senso più profondo.

In presenza: Sala Annunziata, via N. Palma, 31, 64100 – Teramo

A distanza: Google meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com o per ricevere il link




CARE BESTIE. L’ultimo film di Andrea Malandra

Martedì 18 aprile 2023, ore 21:00 Cineteatro Massimo di Pescara. Ingresso libero

Pescara, 17 aprile 2023. Martedì 18 aprile alle ore 21:00 al Cineteatro Massimo di Pescara, si terrà l’anteprima ad ingresso libero del film Care Bestie, ultima produzione cinematografica del filmmaker Andrea Malandra, coprodotto da Nohaybanda e dalla Fondazione Pescarabruzzo, con il contributo della Regione Abruzzo. Alla proiezione, oltre al regista e al Presidente della Fondazione Nicola Mattoscio, saranno presenti alcuni componenti del cast artistico e tecnico.

Care Bestie, questo il titolo del terzo lungometraggio, è un lavoro di finzione, una storia che è anche una riflessione sul tema dell’interattività del web e di come esso condizioni la vita degli individui determinando una perdita di identità non solo tra le persone, ma anche nei confronti del mondo animale, ovvero, appunto, le nostre “care bestie” da compagnia. Come nella tradizione di molti dei lavori precedenti di Malandra, anche questo film ha i toni della commedia surreale.

La protagonista, Trudy, è una pet influencer che promuove quindi sui social network le vite degli animali domestici con l’intento di far conoscere e favorire il loro benessere. Ma il suo amore non è sincero. Un video che la ritrae mentre maltratta la senzatetto Narco e il suo cane rovina improvvisamente la sua reputazione.

Il film è interamente girato a Pescara, nel solco di una ricerca continua di Andrea Malandra verso il territorio urbano contemporaneo, le sue culture e il suo immaginario. Grazie ad una raccolta fondi nata sulla piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal basso”, il film ha ottenuto anche un contributo di cittadini interessati alla realizzazione.

Andrea Malandra, regista e filmmaker da più di vent’anni, ha realizzato cortometraggi, videoclip, videoarte ed è al suo terzo lungometraggio. Il suo stile è una commistione delle varie esperienze audiovisive con momenti performativi e di videoarte.

Anche in questo caso, come da circa quindici anni a questa parte, la Fondazione Pescarabruzzo interviene in un ruolo da Film Commission privata al fine di favorire l’attività dei cineasti locali e garantire le migliori attenzioni anche a registi affermati a livello nazionale ed internazionale, così da candidare l’Abruzzo e il pescarese, nella fattispecie, ad ambita location cinematografica verso cui far convergere le migliori sinergie del settore.

Le produzioni cinematografiche distinte tra cortometraggi, lungometraggi, documentari e docu-fiction che l’Ente ha contribuito a produrre contano oggi circa quaranta titoli.

Nel cast Giorgia Di Nicola, Lorenza Montone, Stefano Del Biondo, Antonella De Collibus, Giuseppe Orsillo, Luca Lamponi, Tiziana Di Tonno, Mila Cantagallo, Riccardo Pellegrini, Alessandra Camara, Pascal Di Felice, Paolo Ferri, Alessio Di Brigida, Simonetta D’Intino, Maristella Mezzapesa, Laura Petrini, Evelyn Di Lorenzo, Audrey, Winnie, Dina.

Direttore della fotografia: Maurizio Di Zio. Soggetto: Erminia Cardone, Gisella Orsini, Andrea Malandra. Sceneggiatura: Erminia Cardone, Gisella Orsini. Operatore di macchina e colorist: PierPaolo Potenza. Montaggio: Andrea Malandra, Erminia Cardone. Fonico: Angelo Di Silvestre. Segretaria di edizione: e Ciak: Mara Fulgenzi. Trucco: Emanuela Liberi. Missaggio sonoro: Globster. Canzone titoli di coda: I Volverina. Fotografi di scena: Stefania Lupo, Andrea Lardani. Assistente di produzione: Sofia Perrone.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.




IL GRUPPO DI LETTURA chiude con il Bulky

Al lavoro per la prossima edizione

Pescara, 17 aprile 2023. “La conclusione di questo percorso è in realtà un inizio: chiudiamo con un esordio nel panorama letterario nazionale, quello di Raffaella Simoncini con il suo Bulky edito da Neo Edizioni. L’incontro di Raffaella con Francesco Coscioni e quindi con la Neo è avvenuto tra le pareti della Scuola Macondo. Noi siamo ancora commossi per questo grande regalo che ci hanno fatto”.

Con queste parole la Dottoressa Elisa Quinto che dirige la Scuola Macondo – L’officina delle Storie di Pescara annuncia l’ultimo appuntamento (dell’edizione ’22 – ’23) del Gruppo di Lettura previsto per venerdì 21 aprile alle ore 19.00 in compagnia di Raffaella Simoncini che avvierà un confronto sul suo Bulky (Neo Edizioni), e come anticipa la Quinto “chiudiamo con un libro tutto femminile e speriamo che sia di buon auspicio per il prossimo ciclo di letture che ripartirà, come di consueto, ad ottobre.

 Stiamo già immaginando la programmazione, stiamo leggendo e cercando i testi che faranno compagnia al gruppo il prossimo autunno e speriamo di crescere ancora e di incontrare nuovi amici lungo la strada”.

Bulky, che in inglese significa ingombrante, è anche un termine medico, oncologico, usato per indicare una massa maligna che va asportata. La protagonista Luce, ha trovato questa parola nella sua cartella clinica, e da quel momento la usa per dare un nome alla malattia e per indicare la freddezza e l’asetticità della diagnosi, delle terapie e della lunga convalescenza.

Come compagna di stanza ha una donna anziana, insopportabile. Un’ex cuoca arrabbiata con il mondo, di quella rabbia che ferisce perché dice la verità.

Per Luce il tempo sembra fermarsi, il senso di inadeguatezza cresce, i giorni incespicano in una grammatica nuova, che le due donne dovranno imparare per scoprire di avere in comune qualcos’altro oltre la malattia: un conto in sospeso con le proprie vite.

Traendo ispirazione dal proprio vissuto, Raffaella Simoncini racconta di due destini che, loro malgrado, si intrecciano in un presente senza più certezze. E lo fa con un romanzo in cui questo presente diventa un fondale inesplorato da scandagliare per raggiungere la superficie e riuscire a scivolare via, come gli origami di carta che la protagonista faceva con sua nonna da bambina.

Raffaella Simoncini è nata a Milano e vive a Pescara. Frequenta laboratori e spazi teatrali, studia scrittura creativa presso la Scuola Macondo. È tra le fondatrici dell’Associazione FonderieArs, che si occupa di arte e teatro. Alle otto timbra il cartellino e nel tragitto verso il luogo di lavoro immagina storie. Affida alla trasfigurazione del romanzo la sua esperienza della malattia e scrive Bulky, suo esordio letterario.




IL ROMANZO di Stefano Servilio

Presentato dal centro studi Ruscitti

Bugnara, 17 aprile 2023. Il secondo romanzo dello scrittore bugnarese è stato ospitato eccezionalmente nella biblioteca del Centro Studi Nino Ruscitti. Il prossimo appuntamento della rassegna “Primavera dei libri” è in programma il 6 maggio.

Si è tenuto nel pomeriggio di sabato 15 aprile a Bugnara il secondo appuntamento della rassegna Primavera dei libri con il romanzo dello scrittore Stefano Servilio, dal titolo Ipnagogia. L’evento è stato ospitato nella biblioteca del Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti.  

“Abbiamo voluto aprire eccezionalmente alla comunità gli spazi della biblioteca” commenta il Centro Studi. “Ci è sembrato il luogo più idoneo per ospitare il romanzo, creando un’atmosfera più intima e partecipata”.

La struttura, infatti, comunica il Centro Studi, sarà ufficialmente inaugurata a partire da giugno.

Il libro è il racconto di un viaggio interiore, descritto attraverso gli occhi di uno scrittore incapace di amare, in piena crisi d’identità e affetto da una fastidiosa patologia “notturna”. Tra paralisi del sonno e stati onirici, il protagonista del romanzo è alla ricerca delle risposte per uscire dal suo caotico buio.

Nel corso della presentazione l’Associazione ha ringraziato la dottoressa Francesca Bolino per la donazione dei numerosi volumi presenti nella biblioteca personale del professor Giuseppe Bolino.

“Siamo grati alla famiglia Bolino – scrive il Centro Studi – per la generosa  donazione senza la quale molti degli scaffali presenti nella nostra biblioteca sarebbero vuoti. Un gesto che ha arricchito la comunità di Bugnara, dandole la possibilità di usufruire di uno spazio e di un servizio fondamentale che fino a poco più di un anno fa era solo il sogno di pochi”.

La rassegna proseguirà il 6 maggio con la presentazione del volume di Alessio De Stefano “Vincent Massari. Cronache di un abruzzese d’America”; il 26 maggio con Raffaele Giannantonio nella chiesa del SS. Rosario a

Bugnara a partire dal suo lavoro “Il teatro architettonico Barocco abruzzese”; il 10 giugno con la presentazione del volume riedito dalla Ianieri Edizioni “Viaggio nel Fucino” di Alexandre Dumas.




IL SATIRO PENSANTE per il Fiabosco Academy

I ragazzi del Pantini Pudente di Vasto presentano il loro

Vasto, 16 aprile 2023. Al Liceo Artistico Pantini-Pudente di Vasto è stato presentato nel fine settimana il Fiabosco Academy, che vede i giovani artisti e studenti dell’Istituto coinvolti nella realizzazione di un originale satiro pensante che verrà collocato all’interno del Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche di Sant’Eufemia a Maiella, all’interno del Parco Nazionale della Maiella, nel mese di giugno.

Presenti all’evento di presentazione: il Direttore artistico del progetto lo scrittore Peppe Millanta, il Dirigente Scolastico Orsatti Anna che si è subito dimostrata interessata al progetto, il docente referente Giuseppe Colangelo scultore a sua volta, e l’assessore all’Istruzione Anna Bosco per il Comune di Vasto che ha portato i saluti del sindaco Francesco Menna, nonché Presidente della Provincia di Chieti, ente patrocinante l’intero progetto, oltre ai ragazzi che con impegno e dedizione lavorano per lasciare la loro firma nel cuore del Parco.

Il progetto è a cura di Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara con il sostegno del Comune di Sant’Eufemia a Maiella (Pe) ed il sindaco Francesco Crivelli, che ha creduto fortemente all’iniziativa sin dai suoi primi passi, con il patrocinio del Parco Nazionale della Maiella, della Provincia di Pescara e della Presidenza del Consiglio Regionale; sostenitori del progetto anche Addario Camillo Group Srl di Lettomanoppello (Ch) e SunCity.

“Ho portato il saluto dell’Amministrazione Comunale di Vasto a Peppe Millanta ed agli studenti del liceo artistico del Polo Liceale Pantini Pudente. Un progetto bellissimo che coniuga cultura e creatività, che dona un rinnovato protagonismo grazie all’energia degli studenti alla tradizionale pietra della Maiella e che è impreziosito dalla collaborazione del prof Giuseppe Colangelo. Un plauso particolare alla Dirigente Anna Orsatti sempre disponibile ed aperta alle progettualità per il territorio” commenta l’assessore Anna Bosco presente all’appuntamento con i ragazzi all’interno dell’Istituto.

Alessandra Renzetti




A NEW YORK muore Mario Fratti

Tra i più grandi drammaturghi al mondo. Aquilano d’origine, 95 anni, è deceduto nella sua casa nei pressi di Broadway, assistito dalla figlia Valentina

di Goffredo Palmerini

L’Aquila, 16 aprile 2023. Stamattina alle 9 e un quarto (le 3:15 a New York) per telefono mi giunge la notizia della morte di Mario Fratti, avvenuta qualche minuto prima nella sua casa sulla 55^ strada a Manhattan, a pochi passi da Broadway. Sua figlia Valentina, che l’ha assistito amorevolmente, mi ha informato della dipartita, pregandomi di attendere a darne notizia, fino al suo assenso arrivato due ore fa. Scrivo con commozione queste annotazioni su Mario Fratti, amico fraterno con il quale tra noi scompariva la differenza di età (avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 5 luglio), per la freschezza del suo entusiasmo giovanile, della sua gioia di vivere, della straordinaria sensibilità e curiosità culturale. Ero stato da lui per una settimana nell’ottobre dello scorso anno, ospite a casa sua come tante altre volte, dopo tre anni di pandemia. Avevamo parlato di tante cose, soprattutto era curioso di avere notizie della sua città natale, L’Aquila, che tanto ha amato. Le difficoltà di deambulazione non avevano incrinato il suo morale, manteneva l’indole forte che ha sempre avuto.

Gli ricordavo sempre che aveva garanzia di vivere in buona salute almeno fino a 99 anni. Lui stesso mi aveva raccontato che era andato in Russia, a San Pietroburgo, dove rappresentavano una delle sue opere, una quarantina di anni fa. Mentre girava per la bella città, in una piazza fu avvicinato da una donna che gli chiese se poteva leggergli la mano. Anziché scostarla, come di solito si fa, con la sua vivace curiosità le stese la mano. La zingara, “leggendo” le pieghe sul palmo della mano, interpretò che avrebbe vissuto a lungo e in buona salute fino a 99 anni. Mario restò sorpreso di quella buona previsione di vita e anche della singolarità del numero degli anni, per lui aquilano il 99 è numero fortunato, legato alla tradizione della città. Quando mi raccontò questo fatto aggiunse: “Quella donna fu molto contenta, si sorprese che le avevo dato una buona mancia in rubli. Ma se la meritava!”

Mario Fratti è stato un punto di riferimento nella vita culturale di New York, dove tutti lo conoscono per nome. L’ha frequentata intensamente fino all’arrivo della pandemia, che è stato esiziale per lui, abituato a frequentare teatri e circoli culturali, costringendolo invece in casa per quasi tre anni e privandogli l’attività di critico teatrale e di assiduo operatore culturale in tante importanti associazioni di cui era figura di spicco. Mario ricordava sempre con molto piacere la festa a sorpresa che nel 2007 gli organizzò il Comune dell’Aquila insieme al Teatro Stabile Abruzzese per i suoi 80 anni e quella che il Consiglio Regionale gli tributò per i suoi 90 anni. Erano stati due eventi che considerava autentici privilegi e che aveva apprezzato più d’ogni altro riconoscimento, egli che ne ha avuti in gran copia in tutto il mondo.

Mario Fratti era nato a L’Aquila il 5 luglio 1927. Drammaturgo, scrittore e critico, è stato tra gli autori di teatro più famosi al mondo. La sua produzione supera le 100 opere. Negli Stati Uniti, sin dal suo arrivo a New York nel 1963, venne accolto con favore dalla critica. Il suo stile, perfettamente compatibile con l’indole americana, è alieno dalle ridondanze, dalle metafore e dalle sfumature tipiche del teatro europeo. La completa padronanza della lingua inglese (si era laureato in lingua e letteratura inglese alla Ca’ Foscari di Venezia) e la conoscenza profonda della letteratura americana erano stati essenziali per l’ambientamento nel mondo culturale della Grande Mela. A New York fu subito chiamato ad insegnare nella prestigiosa Columbia University, poi all’Hunter College, dove ha tenuto la docenza fino al 1994.

Legata al caso la circostanza che lo portò negli Stati Uniti. Nel 1962 aveva presentato al Festival di Spoleto il suo atto unico “Suicidio”. Piacque a Lee Strasberg, che lo invitò a rappresentarlo all’Actor’s Studio di New York. In quella fucina delle avanguardie teatrali fu un vero successo. Poi ne seguirono tanti altri di successi. Le sue opere, tradotte in 21 lingue, sono state rappresentate in 600 teatri di tutto il mondo. Dall’America all’Europa, dalla Russia al Giappone, dal Brasile alla Cina, dal Canada all’Australia. Esse si connotano per l’immediatezza della scrittura teatrale, asciutta e tagliente come la denuncia politica e sociale senza veli che vi si trasfonde.Fratti ha scritto drammi, commedie, un romanzo e un libro di poesie. Ma anche un musical. Nine, tratto da una sua commedia scritta nel 1981 e liberamente ispirata dal film 8½ di Federico Fellini, è diventata un musical di successo di pubblico e di critica, con oltre duemila repliche. L’ultimo revival, con Antonio Banderas interprete, è rimasto per molti mesi in cartellone al teatro Eugene O’ Neil, a Broadway. Negli Stati Uniti ci sono state 36 produzioni di Nine; una a Londra, una a Parigi ed una a Tokyo. Molti i riconoscimenti all’autore teatrale, fanno un elenco lunghissimo. Si citano tra gli altri il premio Selezione O’ Neil, il Richard Rogers, l’Outer Critics, l’Heritage and Culture, l’Otto Drama Desk Awards e ben sette “Tony Award”, che per il teatro sono come gli Oscar per il cinema.

Si potrebbero scrivere tante altre cose per ricordare Mario Fratti. Il 23 aprile 2016, dopo che con il poeta Joseph Tusiani avevano festeggiato qualcosa con il grande poeta italoamericano d’origine pugliese, nato a San Marco in Lamis, si erano reciprocamente dedicati una poesia. Mario mi mandò le foto di quella festicciola e i testi delle poesie. Me le affidò, chiedendomi di pubblicarle quando loro due, Tusiani e Fratti, non ci sarebbero stati più. Chiudo questo ricordo di Mario Fratti rispettando proprio quel suo desiderio.

A Mario Fratti

Mario, ti chiedo qual mai raggio vivo

circonferenza a centro ancor congiunga,

che’ quasi con intuito giulivo

sai misurare l’ora breve e lunga,

tu che in tal modo cogli istante ed anno,

ritmo di tempo  e risonanza eterna.

Io sento e tu fotografi l’affanno

Che dalle umane menti si squaderna;

tu numeri le lagrime ch’io tergo,

io curo le ferite che tu conti;

io di mia fede mi fo salvo usbergo

e tu fra bene e male innalzi ponti.

Forse ci unisce quello che non siamo

e vorremmo essere: il perfetto Adamo.

Joseph Tusiani

A Joseph Tusiani

Nella giungla di New York

un nido di poesia.

Gli dico:

“Se Dio esiste,

al mio tramonto, mi accetterà,

perché amo ed aiuto il prossimo

come Lui comanda”.

Sorride.

Accetta.

Lui ha fede.

Ha una storia miracolosa.

I primi vent’anni,

solo con la sua santa Madre, in Italia.

L’angosciato genitore tentava la difficile

avventura Americana.

Dopo vent’anni di duro lavoro

invito in America.

Affetto e tenerezza;

nasce il fratellino.

Dal cuore di Joseph Tusiani

sgorgano fiumi di sofferte poesie.

Dal dolore nasce bellezza.

L’eternità della sua poesia.

Mario Fratti




UNA TORRE SOPRA la stazione di Pescara

(di Giuseppe Di Giampietro, arch, phd, Webstrade – digiampietro@webstrade.it)

1. Non sono d’accordo a dire no, a priori alla sede della Regione nell’area di risulta della stazione ferroviaria di Pescara “perché non vogliamo i metri cubi di cemento ma i metri quadrati di verde”. Dipende. Dipende dalla qualità del progetto, dalla forma, dalle funzioni, dalla capacità di sfruttare le enormi potenzialità simboliche e funzionali dell’ex area ferroviaria.

2. Direi si, se si facesse un concorso internazionale di progettazione (Un altro? Si, se sono cambiate le funzioni rispetto al primo progetto Sonsini  per una torre, un cratere, un parco e dei silos interrati di quel progetto.  Altrimenti, credo che fosse un ottimo progetto il progetto Sonsini vincitore nel 1980. Da aggiornare per la progettazione del verde e dei servizi, ma il migliore che ho visto per Pescara finora (introvabile online).

3. Direi si, se la Regione fosse una torre sull’asse di corso Umberto e del vecchio tracciato ferroviario. No, se fosse un altro volume analogo alla densa edilizia circostante.  Si,  se ospitasse anche spazi pubblici aperti e coperti  alla base della torre, come la bellissima Piazza delle città lombarde, sotto le torri della nuova Regione Lombardia a Milano, non lontana dal grattacielo Pirelli, ex sede della Regione, e dalla stazione centrale.

4. Ha un forte senso simbolico e funzionale la sede della Regione sopra o vicino alla stazione ferroviaria, come a Milano, o a Toronto la CN tower. Perché è il luogo più visibile, accessibile con il trasporto pubblico regionale e locale, e simbolico di un edificio e sistema di servizi pubblici.  Essi non appartengono solo ai pescaresi, ma a tutti gli abruzzesi.




XXII CERTAMEN OVODIANUM SULMONENSE

Grande successo per l’apertura. Ieri la Lectura Ovidii dell’attore Daniele Pecci. Oggi la prova di traduzione. Domani si conosceranno i nomi dei vincitori

Sulmona, 15 aprile 2023. Grande successo, ieri, per la prima giornata della XXII del Certamen Ovidianum Sulmonense, la tre giorni di incontri, traduzioni e conversazioni dedicate al poeta latino Ovidio. Questa mattina 43 studenti, 13 dei quali arrivati a Germania, Austria, Montenegro, Svizzera e Romania e gli altri da licei di tutta Italia, si sono cimentati nella traduzione dell’Epistola 13 delle Heroides, opera ovidiana a cui questa edizione del Certamen è dedicata.

In attesa di conoscere i nomi degli studenti vincitori, oggi, dalle 17, si parlerà di Ovidio al cinema “Pacifico” con Arturo De Vivo (Università Federico II di Napoli), Diego Poli (Università di Modena) e Rossana Valenti (Università Federico II di Napoli). I lavori saranno coordinati da Domenico Silvestri (Università di Napoli “L’Orientale”).

Il “Pacifico” è stato scenario, ieri, della giornata inaugurale del concorso internazionale di latino, organizzato dall’IIS “Ovidio”, con la docente referente Gabriella Carugno, insieme all’associazione “Amici del Certamen” e al Rotary Club di Sulmona, Ospite d’onore l’attore Daniele Pecci, protagonista, insieme ad alcuni alunni del liceo classico, della “Lectura Ovidii”: ha interpretato un passo delle Heroides e il mito di Narciso dalle Metamorfosi. A lui è stato conferito il Premio “Ovidio Giovani 2023”. Colloquiando con il dirigente scolastico del polo liceale “Ovidio”, Caterina Fantauzzi, e con gli intervenuti alla giornata di apertura del Certamen, l’attore ha mostrato tutto il suo apprezzamento per la città di Sulmona e per Ovidio. «Per me è stata un’emozione grandissima recitare i versi del poeta Ovidio», ha detto, «non mi era mai capitato prima e questa occasione mi ha dato modo di conoscerlo più da vicino e di apprezzarlo molto, anche perché trovo che si avvicini per temi e sensibilità al mio amato Shakespeare. Ovidio e la sua opera ci danno l’opportunità di toccare temi quanto mai attuali e ricollegabili alla nostra quotidianità.» La serata è stata accompagnata dagli interventi musicali della professoressa Sabrina Cardone e di Cecilia Bonaventura.

Per il polo liceale “Ovidio” l’edizione 2023 del Certamen è quella della ripresa e della rinascita, dopo due anni difficili a causa della pandemia. «L’obiettivo», ha spiegato la dirigente, «è quello di ripartire da questa edizione per rimettere insieme contatti ed esperienze degli anni passati e guardare al futuro per continuare a fare crescere il nostro Certamen e a promuovere studio e a conoscenza del nostro poeta Ovidio in tutto il mondo».          

La XXII edizione del Certamen si concluderà domani al teatro “Maria Caniglia”. Alle 17 ci sarà lo spettacolo teatrale «Tua dicar oportet” Heroides – La prospettiva femminile”» per la regia di Mario Massari e la partecipazione di studenti del liceo classico “Ovidio” e del liceo artistico “Mazara”. Contribuiti musicali a cura della professoressa Sabrina Cardone e del soprano Chiara Tarquini. Seguirà la premiazione dei vincitori.  Domani sarà inoltre conferito il “Premio Ovidio Giovani 2023” a Patrizio Maria D’Artista, compositore, autore e produttore musicale, “per aver dato nuova vita dal teatro Maria Caniglia di Sulmona e aver saputo coinvolgere i questa rinascita le nuove generazioni”.

Annalisa Civitareale




LA MADONNA DELLO SPLENDORE. L’Annuario di studi storici giunto al 42° numero

Presentazione domani alle 16:30 in Sala Buozzi

Giuliano0va, 14 aprile 2023. Giunge al 42° numero la rivista La Madonna dello Splendore, l’Annuario che raccoglie studi di carattere storico, artistico e antropologico, nonché le iniziative e le attività culturali e di recupero sul patrimonio culturale del territorio.

Uno straordinario sforzo che si ripete in occasione dei festeggiamenti solenni dedicati alla protettrice di Giulianova e la cui presentazione segna effettivamente l’inizio del periodo centrale degli eventi. La pubblicazione, a cura della redazione guidata da Cinzia Falini, si deve all’associazione Festa Maria SS. ma dello Splendore.

Alla presentazione di domani, sabato 15 aprile alle 16.30 in Sala Buozzi, porteranno i loro saluti Jwan Costantini, sindaco di Giulianova, don Enzo Manes, arciprete parroco di San Flaviano, Luigi Martinelli, presidente dell’associazione Festa Maria SS. ma dello Splendore, mentre presenteranno i loro contributi di ricerca gli studiosi Cinzia Falini, curatrice dell’annuario, Dom Bruno Bianchi, Walter De Berardinis, Ottavio Di Stanislao, Nicolino Farina, Sandro Galantini, Alessandra Gasparroni e Sirio Maria Pomante.

Porterà inoltre il suo saluto il vicepresidente dell’ Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Simone Gambacorta. La copertina scelta quest’anno propone l’opera The Mother di Giuseppe Ciracì, realizzata nel 2016 nell’ambito di Credere la Luce 6. Sotto il manto di Maria, a cura di Marialuisa De Santis e Federica De Lucia.  La Rivista sarà distribuita presso il Duomo di San Flaviano da domenica 16 aprile fino al termine dei festeggiamenti.