PORTO LA TERRA D’ABRUZZI: mostra fotografica di Luca Di Fabio

Inaugurazione sabato 17 settembre 2022, alle 16:30, fino al 16 ottobre

Piazzetta del Porto Turistico di Pescara – Sala ITUTOR.IT. A cura di Giovanni Iovacchini, con il Patrocinio del Parco Nazionale della Majella

Un Abruzzo a tutto tondo. È l’Abruzzo di Luca Di Fabio, all’esordio con una propria mostra. Espone le sue foto sabato 17 settembre alle 16,30, nella Piazzetta del Porto turistico di Pescara, nei locali e nelle vetrine di Itutor.it. Se c’è un Abruzzo della tradizione, ma non solo, è quello di Luca Di Fabio, che indaga, trasforma attraverso l’immagine ripresa, la realtà di una regione complessa, ricca di contraddizioni, che non ha ancora abbandonato del tutto l’anima “pastorale”, ma ne trattiene ancora lo spirito, non fidandosi del tutto del “nuovo”, dell’ancora incerto!

“Porto la Terra d’Abruzzi” è il titolo della mostra, che esplicita senza ipocrisie, la scelta di Luca, che non intende nascondere il legame profondo che lo lega al Vate, al D’Annunzio del Libro segreto, alla più abruzzese delle opere dannunziane. Curata da Gianni Iovacchini, fotografo e docente Fiaf, ha avuto il patrocinio del Parco Nazionale della Majella, tra i recenti geoparchi mondiali riconosciuti dall’Unesco.

Oltre trenta immagini della nostra regione, dei paesaggi, delle tradizioni popolari e religiose, delle trasformazioni che le nostre città hanno subito, protagoniste di uno sviluppo spesso disordinato, ma che portano ancora le tracce, i segni dei versi dannunziani.

Il portamento elegante della donna con la conca sul capo, gli occhi intensi del lupo, Pescara e la sua marina, il suono degli ultimi zampognari, una chiesa tratturale, le mani e lo zafferano, il cane pastore e il suo gregge, ma anche i bianchi e neri dei suonatori di campane del proprio paese, San Valentino in Abruzzo Citeriore, delle serpi di San Domenico a Cocullo, della chiesa di San Rocco a Scanno, sono racconti per immagini, attimi intensi di luce, che lasciano il segno, colgono l’attesa di chi visita la mostra, restituendo il sapore di un Abruzzo carico di emozioni, ancora vivo, nonostante tutto, negli scorci descritti e amati da D’Annunzio.




I PAPI e Celestino V

Il libro al Salone del Camper di Parma

L’Aquila, 14 settembre 2022. Sbarca al “Salone del Camper”, l’atteso appuntamento nazionale per il settore del turismo in corso di svolgimento a Parma, il libro del giornalista e scrittore aquilano Angelo De Nicola, “I Papi e Celestino V” (One Group Edizioni).

De Nicola è stato invitato da “Chausson Italia”, azienda leader del settore, nell’ambito del “Estate culturale con Chausson 2022”, un calendario di eventi e interviste che si terranno ogni pomeriggio in fiera dalle ore 16.30 alle ore 18 nello Stand Padiglione 5.

La presentazione del libro si terrà giovedì 15 settembre, alle ore 16,30. Interverranno con l’Autore, accompagnato dalle letture di Sabrina Giangrande, Luca Mercatucci direttore commerciale di “Chausson Italia” e l’editore Francesca Pompa, presidente di One Group Edizioni.

Il programma “Estate culturale” è dedicato alla stagione di vacanze dei turisti che hanno visitato il Paese e che hanno accettato di raccontare a bordo di un camper Chausson. Si parlerà anche del Giro d’Italia del 1962 raccontato attraverso il Tour di Mirko Zamprogno. Durante la settimana ospiti e autori di libri saranno nello stand: oltre a Angelo De Nicola, Giampiero Vellar e Francesca Beretta biologa nutrizionista, intervistata da Francesca Strozzi della Gazzetta di Parma.

Con l’occasione sarà presentata al pubblico la seconda guida dal titolo “Chausson, la cultura in viaggio”, grazie alla collaborazione delle concessionarie. Una seconda raccolta di proposte di viaggi per le vacanze nel territorio italiano, il primo Paese al mondo a preservare il maggior numero di siti protetti nella lista dei beni cultuali materiali ed immateriali.

Per De Nicola, si tratta della 19.ma presentazione dall’uscita del libro, a metà del luglio scorso, nell’importante appuntamento per tutti gli appassionati del settore, ma non solo, dai veicoli più recenti fino alle tende e alle attrezzature per il campeggio; tutte le destinazioni ideali per il turismo in libertà, le eccellenze della tradizione enogastronomica italiana, e tanto altro ancora.




LA CRISI DELLA SINISTRA e le due anime del PD

Partito del conflitto e partito di governo

di Angela Casilli

Nella prima Repubblica la Sinistra è sempre apparsa, soprattutto quando si identificava con il PCI di stampo togliattiano, unica custode delle pubbliche virtù, qualità che risulta essere presente dopo la morte di Berlinguer e la svolta della Bolognina, in tutte le successive reincarnazioni del PCI e cioè il PDS, i DS e il PD.

Nella seconda Repubblica, il PD si è quindi trovato a rivestire, come per un diritto di successione acquisito nel tempo, il ruolo di partito dello Stato, ruolo non privo di vantaggi, su cui anche il Presidente della Repubblica in carica al momento, poteva sicuramente contare. Ma il risvolto negativo di questa rapida trasformazione, o meglio metamorfosi, non ha tardato a manifestarsi, il PD non era più il partito della rivoluzione, del conflitto più o meno permanente con la Destra, ma era il partito delle istituzioni, dello Stato, in sintesi dell’establishment.

Non poteva più essere il partito della lotta ai privilegi, alla ricchezza, il partito delle riforme sociali, dei sindacati, sempre più lontani e divisivi, solo che, pensare di tenere insieme le due anime, quella istituzionale e quella rivoluzionaria, barricadiera, è subito apparsa una illusione, pura utopia.

Unica via d’uscita era diventare un partito socialdemocratico a tutti gli effetti, spogliandosi dell’anima comunista di un tempo ormai lontano.

Purtroppo, forse perché ossessionato dal mito della propria diversità o forse per non essere costretto ad ammettere di essere il prodotto di un abbaglio storico di proporzioni catastrofiche, il PD ha evitato negli anni ’90, di diventare un partito socialdemocratico, come il partito laburista in Inghilterra o i partiti socialdemocratici in altri paesi europei, anzi si è considerato il partito della Sinistra “a prescindere”, inclusivo per tutti i transfughi del centrosinistra, capace di depotenziare la “minaccia fascista”, in grado di non avere nemici nella sua area d’influenza, cioè a sinistra.

Errore di valutazione gravissimo commesso a suo tempo dal PD che, anziché andare allo scontro diretto, ha preferito contrastare le posizioni estreme alla propria sinistra, differenziandosi da esse ma, quando ce ne fosse stato bisogno, praticamente sempre, cercando di allearsi con loro, in caso di elezioni o di formazione del governo.

E’ esattamente quello che sta accadendo oggi, con il risultato di rendere difficile, se non impossibile, qualsiasi alleanza del PD con le forze di centro. Anzi, per evitare l’isolamento, che vorrebbe dire la dissoluzione, il PD strizza l’occhio a 5 Stelle e a quelle frange di Sinistra, ancora disponibili ad un accordo, in vista di una futura partecipazione al governo.

L’eterna subalternità del PD nei confronti dell’estrema sinistra, del movimentismo e la continua ricerca di alleati si spiega con il cambiamento innaturale del partito, oggi espressione del perbenismo istituzionale, portavoce delle istanze di quanti aspirano ad avere “nuovi diritti”, timoroso di resuscitare il proprio passato.

Nel suo intimo sente di non essere più un partito di sinistra, di non rappresentare più la sinistra e, anziché parlare con orgoglio a suo nome, di combattere le proprie battaglie in nome di questa identità, la accredita ad altri, accontentandosi di essere un partito democratico, forse senza capirne bene il senso ma segnando, ancora una volta, il tramonto delle ideologie e la mancanza di ideali.




DUO. MUSICHE NUOVE da tradizioni antiche

L’Aquila, 16-18 settembre, ore 18

Con Enzo e Lorenzo Mancuso, Alessandro D’Alessandro e Paolo Angeli, Otello Profazio e Peppe Voltarelli, tre concerti eseguiti “in duo” da musicisti accomunati da esperienze e affinità stilistiche e prossimità creativa   

L’Aquila, 14 settembre 2022. Al via, dal 16 al 18 settembre, la rassegna “Duo. Musiche nuove da tradizioni antiche”, promossa dalla Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Baratteli”, nell’ambito del Progetto Speciale del Ministero della Cultura, con la collaborazione di Squilibri, nell’intento di offrire una panoramica su esperienze artistiche eseguite in duo e caratterizzate da affinità stilistiche e da  un’accentuata prossimità creativa, oltre che dalla vocazione a utilizzare materiali e suggestioni sonore provenienti da disparate tradizioni locali in una prospettiva di grande originalità e con una spiccata impronta autoriale

Si inizia il 16 settembre, alle ore 18, con il concerto dei Fratelli Mancuso, compositori e polistrumentisti animati da una vena poetica di assoluta originalità che cantano storie intessute di idiomi e suoni antichi che, nei vortici di una continua affabulazione, riportano alla loro terra d’origine, la Sicilia, dove grazie alla loro arte sembrano fondersi mondi in apparenza inconciliabili.  A L’Aquila Enzo e Lorenzo, depositari di una fratellanza di suoni che innesta sul rapporto parentale, presenteranno il loro ultimo lavoro discografico, Manzamà, culmine della loro straordinaria creatività, insignito di numerosi riconoscimenti, tra i quali la Targa Tenco Album in dialetto e il Premio Loano come Disco dell’anno nel 2021.

Si prosegue il 17 settembre, alle ore 18, con i concerti di Alessandro D’Alessandro e Paolo Angeli, due straordinari musicisti accomunati dalle meraviglie che hanno ricavato dai loro strumenti “preparati”, rispettivamente organetto e chitarra. D’Alessandro ha portato uno strumento tipico della tradizione popolare a dialogare con altri stili, ritmi ed armonie, ampliandone notevolmente le capacità espressive nel suo primo album da solista, Canzoni, che ha appena vinto il Premio Loano come Disco dell’anno: nelle sue mani, il suo “organetto preparato” assume il “respiro di un’orchestra” grazie anche al sapiente uso dell’elettronica e all’utilizzo dell’effettistica e dei loops, con sovrapposizioni armoniche e ritmiche dettate anche dalla percussione dello strumento.  Formatosi alla scuola della tradizione orale ma combinata con le sollecitazioni dell’avanguardia internazionale, Paolo Angeli, partendo dalla chitarra sarda, ha ideato una vera e propria chitarra- orchestra con 18 corde: un ibrido, in realtà, tra chitarra baritono, violoncello e batteria, con tanto di martelletti, pedaliere ed eliche a passo variabile. Con questo strumento rielabora e compone una musica che, rifuggendo ogni classificazione, gli ha guadagnato applausi e riconoscimenti in tutto il mondo. Rade, il suo ultimo album, è la sintesi più alta dei venticinque anni di convivenza con la sua chitarra orchestra che, spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive, accompagna la sua voce. A L’Aquila, oltre a dare un saggio del loro personale percorso di ricerca, i due musicisti dialogheranno per la prima volta con i loro strumenti preparati.

La rassegna si conclude il 18 settembre, alle ore 18, con il concerto di Peppe Voltarelli e Otello Profazio che in comune hanno una data di nascita, sia pure ad oltre trent’anni di distanza, una terra d’origine, la Calabria, una lingua e la straordinaria capacità di reggere la scena da soli, in una continua affabulazione che si sviluppa per spirali concentriche dove musiche e parole, canti e racconti si annodano con un’amara ironia attorno alla rappresentazione dolente e stralunata di un meridione eternamente eguale a se stesso. Il primo è tra i migliori crooner di casa nostra, appassionato e tellurico bluesman della Sibaritide, l’altro è una leggenda vivente del folk italiano, inarrivabile interprete delle tante anime del meridione: insieme ci accompagneranno tra le viuzze di un sud adombrato dalle persistenti nubi del malessere e della precarietà, svelandoci brano dopo brano le ragioni più profonde del loro incontro, oltre che la loro statura di eccezionali artisti e interpreti.

Tutti i concerti si terranno nel cortile del Palazzo Di Paola, corso Vittorio Emanuele II n. 95: in caso di maltempo i concerti si terranno nell’Auditorium del Parco. Ogni incontro sarà “bagnato” da degustazioni di vini abruzzesi, siciliani, calabresi e sardi in collaborazione con l’AIS-Associazione Italiana Sommelier. Il primo incontro sarà preceduto dalla prolusione inaugurale di Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’Università di Firenze e consulente scientifico dell’intera rassegna.

Ingresso 5 euro (concerto e degustazione), è possibile prenotare al numero 328-6765097, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 16,30

Elena Salvatorelli




APPRENDISTATO DUALE DI ALTA FORMAZIONE per gli ingegneri elettrici del futuro

Enel e Università del L’Aquila presentano il programma

Entra nel vivo il progetto per l’ingresso in Enel di 15 studenti di ingegneria elettrica prima del conseguimento della laurea.

L’Aquila, 13 settembre 2022. Si è tenuto questa mattina, nel polo di Ingegneria UnivAQ, a Monteluco di Roio, alla presenza di numerosi studenti e studentesse, il workshop di presentazione del programma denominato Apprendistato duale di alta formazione per ingegneri elettrici del futuro, istituito a seguito della firma del Protocollo di intesa tra Enel Italia e Università degli Studi dell’Aquila.

All’evento hanno partecipato: il Rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse; Francesca Valente, Responsabile Personale e Organizzazione Enel Italia; Mariapia Mastroddi, Responsabile Personale e Organizzazione E-distribuzione; Valeria Boschi, Responsabile Personale e Organizzazione Enel Green Power e Thermal Generation Italia; Edoardo Fiorucci, Presidente del corso di Laurea magistrale in Ingegneria Elettrica dell’Università dell’Aquila.

Il progetto partirà dall’anno accademico 2023/2024 e sarà destinato a 15 tra studenti e studentesse iscritti/e al secondo anno del corso di Laurea magistrale in Ingegneria elettrica.

Il programma prevede una formazione di qualità, con tanti elementi di innovazione legati alla transizione energetica, in linea con gli obiettivi del PNRR. Le studentesse e gli studenti selezionati alterneranno infatti le lezioni e lo studio a una formazione tecnico-professionale in azienda e saranno assunti in Enel prima del termine degli studi, con un contratto di Apprendistato di alta formazione e ricerca a tempo indeterminato.

Obiettivo del percorso è quello di far conseguire ai partecipanti un titolo universitario arricchito da contenuti formativi altamente professionalizzanti.

L’integrazione tra l’apprendimento in aula e l’esperienza lavorativa sarà supportata e favorita per ciascuno “studente-apprendista” da un tutor aziendale e da un tutor universitario.

L’Apprendistato si concluderà con il conseguimento della laurea magistrale in Ingegneria Elettrica entro la durata del corso di studi.

Alle studentesse e agli studenti verrà proposto un curriculum di studi denominato “Energia”, che, oltre ad offrire  la consolidata formazione in Ingegneria Elettrica che da oltre 50 anni viene garantita dall’Ateneo aquilano, si arricchirà di ulteriori contenuti, definiti e sviluppati in modo congiunto da Università e Azienda e rispondenti alle attuali esigenze del mondo produttivo, collegate alla fase di transizione energetica e di trasformazione tecnologica e digitale dei processi di lavoro, in particolare per le attività inerenti la generazione di energia e le reti elettriche .

In Enel questo programma si inserisce nella cornice normativa definita con l’accordo sindacale del 10 maggio 2021 sull’Apprendistato di alta formazione e ricerca rivolto ai corsi di livello universitario (laurea triennale, ITS, laurea magistrale, master e dottorato).

Al centro della Transizione Energetica in atto” ha affermato il prof. Edoardo Fiorucci, presidente del corso di laurea magistrale in Ingegneria Elettrica dell’Università dell’Aquila “vi è certamente l’elettrificazione dei consumi; gli ingegneri elettrici sono i professionisti essenziali affinché la Transizione possa essere efficace.

È quindi necessario che il nostro Paese possa formare sempre più ingegneri elettrici, e con le competenze adatte alla fase storica in atto. L’Università dell’Aquila offre da oltre 50 anni ai suoi studenti un Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica caratterizzato da competenze solide, tradizionali ed innovative, con una grande apertura verso il mondo del lavoro. Il Protocollo per l’Apprendistato di Alta Formazione, oggi presentato, è un’eccellente opportunità per i nostri studenti e per il nostro Corso di Studi, poiché permetterà ulteriori proficue sinergie con un partner industriale di primissimo piano quale Enel Italia Spa.”

Il Progetto con l’Università de L’Aquila rappresenta un altro importante traguardo dell’impegno di Enel nel favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Un percorso di studi con tanti elementi di innovazione e attualità legati al Pnrr, alla transizione energetica, alla digitalizzazione e all’elettrificazione. Gli studenti avranno la possibilità di mettersi subito alla prova visto che l’assunzione in Enel avviene già all’inizio del secondo anno della laurea magistrale, con un contratto di Apprendistato di Alta formazione e Ricerca. L’auspicio è che questo esempio virtuoso possa essere presto replicato in altri Atenei e da altre aziende vista la grande richiesta di figure professionali altamente specializzate”, ha affermato Francesca Valente, Responsabile Personale e Organizzazione di Enel Italia.




PREMIO INTERNAZIONALE d’eccellenza Città del Galateo

Alla giornalista Monica Pelliccione con Alla corte di Margherita

La cerimonia il 6 ottobre 2022, a Roma. Il premio è insignito della medaglia del Presidente della repubblica.

L’Aquila 13 settembre 2022. Premio internazionale d’eccellenza Città del Galateo alla giornalista e scrittrice aquilana, Monica Pelliccione, con il libro Alla corte di Margherita (Daimon edizioni). La cerimonia si svolgerà il prossimo 6 ottobre, nella prestigiosa cornice della sala del Primaticcio della Società Dante Alighieri, a Roma. Il premio, giunto alla IX edizione e organizzato da Verbumlandiart, è insignito della medaglia del Presidente della Repubblica e gode del patrocinio della Società Dante Alighieri, del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati e della Regione Lazio.

Nato per onorare la figura dell’umanista Antonio De Ferraris, il Premio assegna riconoscimenti a Eccellenze italiane e straniere “che sono il volto della vera cultura. Personaggi che con il loro lavoro contribuiscono a valorizzare lo studio e la ricerca”. Presidente onorario è Alessandro Masi, accademico italiano e segretario generale della società Dante Alighieri, presidenti Sergio Camellini e Regina Resta. Oltre 150 le opere di autori italiani e stranieri in concorso.

Alla corte di Margherita, premiato nella sezione saggistica, omaggia nel cinquecentenario della nascita della Duchessa d’Asburgo, una donna protagonista assoluta della scena politica del Cinquecento italiano ed europeo e il suo legame con città come L’Aquila, Roma, Parma e Piacenza. Pelliccione, firma del quotidiano “Il Centro”, è socio onorario dell’Accademia letteraria Raffaele Viviani di Napoli e membro di giuria del Concorso internazionale di letteratura Uniti per la legalità.

Tra i riconoscimenti ottenuti il Premio Donna per il giornalismo e la letteratura , il Rotary Agape Caffè letterari d’Italia e d’Europa per la saggistica, il premio Decennale L’Aquila 2009-2019,  lo Ziré d’oro personaggio dell’anno per la cultura, il premio Donne e comunicazione per il giornalismo e il San Lorenzo, a Firenze. Premio speciale Patrizio Falcone per il giornalismo, è stata insignita del Premio internazionale Spoleto Menotti Art festival per la letteratura e del premio letterario internazionale Surrentum. Nel 2022 ha vinto il premio Pier Paolo Pasolini per la letteratura e il premio Isola d’Elba.




FESTIVAL INTERNAZIONALE PERFORMATIVE la seconda edizione

Quattro giorni di performance d’arte, danza, musica e teatro con oltre 30 artisti internazionali, tra cui Jacopo Benassi e Lady Maru, Chiara Bersani, Madison Bycroft, Alex Cecchetti, Jonathas de Andrade, Sofia Jernberg, Beatrice Marchi, Muta Imago, Susan Philipsz

Inaugurazione giovedì 15 settembre alle 17:00 Padiglione Estivo Dandalò MAXXI

L’Aquila, 12 Settembre 2022 – L’Aquila torna a essere capitale della performance dal 15 al 18 settembre 2022 con la seconda edizione del Festival Internazionale Performative organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, con il Patrocinio del Comune dell’Aquila, il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti e il contributo di Ales – Arte Lavoro e Servizi S.p.A.

Quattro giorni di full immersion, dal mattino fino a notte inoltrata, con performance d’arte, danza, musica, teatro realizzate da oltre 30 artisti internazionali: Andrea Belfi, Jacopo Benassi e Lady Maru, Chiara Bersani, Madison Bycroft, Francesco Cavaliere, Alex Cecchetti, Giulia Crispiani, Alessandra Cristiani, Dame Area, Jonathas de Andrade, Michela de Mattei,  Muta Imago, Jacopo Jenna, Sofia Jernberg, Dan Lippel, Violaine Lochu, Salvo Lombardo, Miltos Manetas, Beatrice Marchi & The Friends, Susan Philipsz, OKAPI, Mette Rasmussen, Rodion, Cory Smythe, Ilaria Turba e Ole Morten Vågan.

Nuove produzioni si alterneranno a performance che hanno già ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, con un focus che attiva una nuova riflessione sugli avvenimenti del presente, e in particolare sull’impatto delle nuove tecnologie nel nostro quotidiano. Accanto ai grandi nomi ci saranno spazi e momenti dedicati alle presentazioni di azioni dal vivo degli studenti dell’Accademia di Belle Arti, risultato del costante lavoro fra il Museo e l’Ente di alta formazione aquilano.

Anche quest’anno, a sottolineare la collaborazione tra le istituzioni del territorio, il Festival sarà diffuso in diversi spazi della città: nelle Sale di Palazzo Ardinghelli, nel Padiglione Estivo del Museo in Piazza Santa Maria Paganica (Dandalò), nei locali dell’Accademia di Belle Arti progettati da Paolo Portoghesi e, per la prima volta, nel seicentesco Palazzetto dei Nobili messo a disposizione dal Comune dell’Aquila. E anche quest’anno sarà un’occasione per scoprire i dintorni dell’Aquila: alcuni appuntamenti, infatti, si svolgeranno a Fontecchio, borgo medievale di grande fascino, a 25 chilometri dal capoluogo abruzzese che ha scommesso su arte e cultura come motori della ricostruzione post sisma e antidoti allo spopolamento.

Oltre agli spazi fisici, non mancheranno performance con un rimando al MAXXIVERSO, sede digitale del Museo, raggiungibile attraverso la piattaforma arium.xyz.

Quattro le sezioni in cui si articolerà il programma: performance, interventi performativi riferibili alla danza, al teatro e alle nuove tecnologie; musica con interventi sperimentali che prevedono coinvolgimento attivo del pubblico; talk di approfondimento teorico su temi legati alla performance attraverso il racconto di critici, curatori, storici dell’arte – tra cui Tommaso Pincio, Simone Ciglia e Cloe Piccoli – e “con-formance”, o “conferenze-performance”, azioni performative i cui autori sviluppano liberamente il proprio sguardo su un tema o un artista, formula che già nella prima edizione di Performative ha raccolto grande interesse da parte sia del pubblico che degli artisti coinvolti.

Performative02. Il Programma

Inaugurazione giovedì 15 settembre alle 17 sul padiglione estivo del MAXXI L’Aquila in Piazza Santa Maria Paganica alla presenza del direttore del MAXXI L’Aquila, Bartolomeo Pietromarchi, del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, del Sindaco di Fontecchio Sabrina Ciancone, del Presidente e della Direttrice ABAQ Rinaldo Tordera e Maria D’Alesio, ed entrerà subito nel vivo con la con-formance di Roberto Fassone Profezie dedicata all’omonimo libro da lui scritto, seguita dal talk di Cloe Piccoli con Beatrice Marchi.

In contemporanea, poco distante dal Museo, nelle sale del Palazzetto dei Nobili, la compagnia Muta Imago presenta la prima delle 4 repliche in programma della performance Sonora Desert (ore 18, 19.30, 21, 22.30) e la serata proseguirà con il lavoro Otto Doppio Cono Maschera di Francesco Cavaliere a Palazzo Ardinghelli per concludersi in Piazza Santa Maria Paganica con la musica dei Dame Area.

La giornata di Venerdì 16 settembre si apre con i talk di Tommaso Pincio VERBA MANENT e Anna Lea Antolini, Danza e performance, e continua con le repliche delle performance dei Muta Imago.

Tra i grandi protagonisti della giornata Jonathas De Andrade con la video-performance Olho da Rua prodotta dalla Fondazione In Between Art Film, un lavoro al confine tra fiction e saggistica, dedicato a una comunità di senzatetto nelle strade del centro di Recife, in Brasile, dove l’artista vive. Altri appuntamenti: la performance Babel Babel di Volaine Lochu che esplora il mondo vocale dei neonati; Opheleia della danzatrice Alessandra Cristiani e la performance BTW, It’s Brimming di Madison Bycroft realizzata con Louise BSX.

Tutte le performance ospitate nella Sala della Voliera del Museo interagiranno in video con il merlo indiano Estée Lauder protagonista della video performance di Michela de Mattei presente anche sul Metaverso nello spazio virtuale del MAXXIVERSO.

In serata, sul Padiglione in Piazza Santa Maria Paganica la musica di Okapi che presenterà il suo ultimo album musicale illustrato OTIS – Vertical Tales e, a chiudere il programma, il sound di Andrea Belfi caratterizzato da un essenziale ritmo di batteria e da un set di elettronica.

Performative02 riparte alle 11.00 di Sabato 17 settembre con i talk di Annalisa Sacchi e Simone Ciglia seguiti dalla performance E.R.A. – Esercizi di Riflessione Applicata degli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila negli spazi “non convenzionali” di Palazzo Ardinghelli.

Nel pomeriggio il festival conquista gli spazi dell’Accademia con L’Animale di Chiara Bersani: la performance sarà accessibile a un pubblico cieco e ipovedente attraverso audio descrizioni poetiche live in dialogo con l’artista a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello. A seguire la con-formance Una parete che scotta di Giulia Crispiani che prende ispirazione dall’edificio dell’Abaq, progettato da Paolo Portoghesi, e la performance dedicata alla danza di Jacopo Jenna Alcune Coreografie. La giornata in Accademia si conclude con Brutal casual magazine del fotografo e artista visivo Jacopo Benassi e della dj producer Lady Maru: un live set con influenze di electronic body music, industrial, synthpunk e noise a cui si aggiunge la fotografia in presa diretta usata come uno strumento musicale.

La serata si conclude poi con Outdoor dance floor di Salvo Lombardo che trasformerà il Cortile di Palazzo Ardinghelli in una sala da ballo, seguito da un djset coinvolgente e liberatorio in cui si alterneranno Stravinsky, Bartok, Ravel e Chopin di Rodion.

Per la giornata di chiusura, domenica 18 settembre, Performative.02 si sposta nel borgo di Fontecchio raggiungibile con un servizio di transfer organizzato dal MAXXI. Ad accogliere l’arrivo sarà il suono della poetica installazione Wild is the wind dell’artista Susan Philipsz nel Chiostro del Convento di San Francesco. Da qui partirà Sentiero, l’azione ideata da Alex Cecchetti che guiderà i partecipanti, attraverso una camminata nella natura, in una riflessione sulla nozione di viaggio fisico e immaginario. Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. A seguire la performance di Beatrice Marchi Il Coro dei Profumati dell’Aquila meets The Friends alla quale parteciperanno quanti hanno risposto all’open call dell’artista. Dalle 12 alle 14, la Piazza medievale del borgo ospiterà, invece, l’installazione di Ilaria Turba Un tavolo di pani e desideri nella quale saranno esposti i “pani del desiderio” preparati nei giorni precedenti nel vecchio forno del borgo, riattivato per l’occasione. Sempre a Fontecchio, l’artista Miltos Manetas, già protagonista nella scorsa primavera della mostra In itinere del MAXXI L’Aquila, attiverà durante una con-formance nel primo pomeriggio, un altro portale del suo Floating Studio.

Dopo il rientro all’Aquila, il Padiglione Estivo del MAXXI L’Aquila ospiterà i talk di Sibilla Panerai e di Silvano Manganaro con Elena Bellantoni, mentre alle 19, la Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli ospiterà il gran finale del festival con la performance di Sofia Jernberg, insieme a Mette Rasmussen al sassofono, Cory Smythe al pianoforte, Dan Lippel alla chitarra e Ole Morten Vågan al contrabbasso.

Come per la prima edizione, anche Performative02 sarà seguita in autunno da una serie di eventi che animeranno il museo e continueranno il lavoro di ricerca sulle arti performative.

Elisa Cerasoli




PSICOANALISTI IN LOCKDOWN di Adelia Lucattini

A margine della manifestazione in bici contro il dolore della fondazione Isal – terapia del dolore

Sulmona, 12 settembre 2022. “Il lockdown è un evento traumatico che ancora pesa sulla salute psichica e sull’equilibrio emotivo delle persone, e per questo rende difficile il recupero del benessere fisico e mentale”. Lo ha affermato la psicoanalista Adelia Lucattini a Sulmona (L’Aquila), in occasione dell’incontro “Sport e psicoanalisi – benessere e salute in tempi di pandemia”, che si è tenuto sabato 10 settembre, nella sala conferenze dell’Hotel Meeting Santacroce, a margine della manifestazione “In Bici contro il dolore” (iniziativa promossa dall’Associazione Amici di Isal e dalla Fondazione Isal – Terapia del dolore).

“Quando vi è una grande, improvvisa sofferenza mentale, analogamente a quanto accade per la sofferenza fisica, il dolore può non essere contenibile e quindi per questo viene rimosso o si trasforma in sintomi o azioni impulsive”, ha affermato Adelia Lucattini, “Basta pensare all’aumento esponenziale delle fobie, dei disturbi alimentari nei bambini, prima rari o dell’autolesionismo nelle sue varie forme negli adolescenti. A distanza di due anni e mezzo c’è un grande bisogno di parlare del lockdown mondiale del 2020, anche perché il tempo trascorso comincia a essere sufficiente affinché possa essere affrontato e elaborato”.

All’incontro, curato da Contrappunto House Of Books e moderato dalla scrittrice Rosa Gargiulo, sono intervenuti il presidente dell’Associazione Amici di Isal, Gianvincenzo D’Andrea e Marco Solfanelli, editore del volume “Psicoanalisti in lockdown. Efemeridi di menti a distanza”, curato da Adelia Lucattini e Monica Horovitz.

“Essere qui e poter condividere significativi spunti di riflessione sul tema “Sport e Psicoanalisi”, un connubio che trova tantissime analogie e parlare di psichiatria con la Dott.ssa Adelia Lucattini è per me un tuffo nel cuore”, ha detto nella sua introduzione il presidente di Amici di Isal, Gianvincenzo D’Andrea, “Da medico, sono stato sempre vicino a queste tematiche.

Spesso, mi ritrovavo con Fernando Ranalli, promotore insieme a me dell’iniziativa “In Bici contro il dolore” a riflettere su questi importanti argomenti e Fernando mi diceva che era il caso di organizzare iniziative interessanti per affrontare non solo il tema dello Sport, ma anche qualcos’altro, che avesse un calibro ancora maggiore, e devo dire che aveva perfettamente ragione. Ho trovato tantissime cose in comune tra lo sport e la psicoanalisi.

Durante il periodo del lockdown, la terapia del dolore ha avuto un ridimensionamento, c’è stata grande difficoltà per poter garantire comunque in quella circostanza un’adeguata assistenza ai pazienti, che soffrono di dolore cronico. Tuttavia, non è mai mancata e ce l’abbiamo comunque fatta. In qualche modo, siamo riusciti a non fare crollare il rapporto di fiducia con i pazienti: si è ritenuto necessario che, nonostante tutto, in quella situazione difficile di lockdown, bisognava a ogni modo spendersi e introdurre le risorse giuste.

Credo che alcune considerazioni fatte in questo libro, le faccio mie. Questo libro è utile non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per tutti noi, per superare l’impatto che il lockdown ha avuto nella vita di ciascuno di noi”.

Per Adelia Lucattini “è stata un’esperienza di crescita potersi confrontare con uno stimato ed esperta collega come professor D’Andrea che da anni si occupa del dolore cronico mettendolo in parallelo con il dolore psichico e di quanta necessità ci sia di poter affrontare il dolore a 360 gradi in tutte le sue forme, con la psicoanalisi e con la terapia del dolore, con interventi multimodali”.

La panoramica sull’editoria ha sottolineato la linea di interdisciplinarità che ha caratterizzato la presentazione del libro attraverso l’intersezione tra psicoanalisi e sport, tra gruppo di lavoro psicoanalitico e equipe multidisciplinare nella terapia del dolore. Ancora una volta l’analogia tra psicoanalisi ha mostrato dei peculiari punti di contatto. Il confronto con l’imprenditore Domenico Santacroce ha messo in luce le criticità e le possibili innovazioni necessarie durante i periodi di emergenza e che poi restano come ricchezza strumenti utili in qualunque tipo di attività, non solo nella psicoanalisi come spiegato da Lucattini, ad esempio, riguardo la legittimazione della psicoanalisi online da parte dell’International Psychoanalytical Association.

A proposito del volume “Psicoanalisi in lockdown” l’editore Marco Solfanelli ha spiegato che “il lockdown ha rappresentato una realtà molto particolare: ha coinvolto tantissimi scrittori, che hanno sentito la necessità di raccontare questo particolare periodo. Ritengo che la risposta di questo libro sia importante, perché tutti sentiamo l’esigenza di comprendere qualcosa in più su quanto abbiamo vissuto nell’era Covid-19 e più in particolare nel periodo della pandemia.

Ecco, questo libro, fa da specchio ai nostri sentimenti vissuti in quel periodo. Inoltre, questo libro, come ogni libro, è anche uno strumento, che a distanza di 200/300 anni, ci darà l’occasione per ripensare anche al nostro periodo storico”. Stimolante la risposta del pubblico. Tra i presenti, anche il celebre compositore Paolo Cavallone. La riflessione sollecitata dal musicista ha permesso di approfondire la dimensione del sogno e del sognare durante il lockdown.

Marialuisa Roscino




MARECHIARO, dove gli dèi danno spensieratezza all’uomo

Dal Pausilypon ai versi di Salvatore Di Giacomo, un libro di Peppe Manetti fa luce su un luogo dell’anima che racconta umanità. Il mistero del palazzo degli spiriti e il segreto di regalarsi tempo per pensare e amare oltre gli scogli della vita

Vi sono luoghi dell’anima, baciati da un dio strano che si è divertito a slargare bellezza per i giorni dell’uomo. Uno di questi ‘topos’, icona senza tempo della città di Partenope, è Marechiaro. Solo a scandirne il nome, scende nelle vene un pensiero lungo, fatto di storie e volti, di onde ineguali che sono segno della vita, dove le pietre raccontano e una ‘fenestella’ ispira canzoni che scorrono nell’anima del popolo napoletano. Condanna al ritorno, quel posto abitato da Sirene e pescatori, santi e dannati, perché misura metrature di nostalgia per la carne che abbiamo amato e perso, perché è confine tra mondi, tra quella napoletanità dove tutto è teatro, per dirla con Edoardo, e la lotta dei giorni che al Sud è sempre chirurgia di guerra. Ce lo ricorda Peppe Manetti in Marechiaro oltre la bellezza (ed. Idelson-Gnocchi, Napoli 2022, prefazione di Alfredo Diana, foto di Monica Porcelli e Pino Lieto), un libro che ci dona atmosfere e sa parlare in profondo di ciò che vale la pena cercare.

Napoli non cambia il sangue e si racconta con il rumore del mare in uno spicchio di Posillipo che dà vela ai sogni perché “ogni uomo è un mondo” scriveva Giordano Bruno. Marechiaro è un pensiero a onde lunghe, che restano e fanno andare al bisogno di verità e di ricerca senza fine rispetto a quelli che il Nolano definiva “spacciatori di certezze”.  

Trasmette visioni, Marechiaro. Dice energie, come nella sua antica dizione: Marechiano… con la sua ‘scesa della sodesca’, la villa di Vedio Pollione, il Pausilypon, l’unicità senza fine della Gaiola, i versi di Salvatore Di Giacomo che hanno resi eterni amori nati a strapiombo, a dispetto del ‘palazzo degli spiriti’, con le sue pietre romane che emergono dal mare, a rimarcare con la forza della natura che le scelte di vivere sono più forti delle paure.

Ha ragione da vendere Peppe Manetti a scrivere che Marechiaro non è solo magia e tramonti al chiaro di luna: “è storia, arte, cultura, tradizioni. È uno scrigno che non è stato ancora del tutto aperto”. Da qui anche l’importanza delle pagine di un autore che si mette in ascolto di un luogo e disvela, una dopo l’altra, le storie di Marechiaro, i suoi segni che invitano ad andare sempre più a fondo delle cose e di ciò che sembra. Lo fa a cominciare dalle testimonianze più antiche, come quella del poeta Publio Papinio Stazio, che nel I sec. dopo Cristo annotava: Qui batte l’onda tranquilla come se il mare dormisse ed è la pace sicura…”. Secoli dopo ad essere stregato da quel luogo sarà Goethe che non trattenne l’inchiostro nelle vene: “Mai nella vita mi fu dato godere una così splendida visione…”. E poi il Tempio romano della Fortuna, i ruderi romani della marina e le antiche peschiere. Tesori sommersi e storie perdute. Cifre di un’avventura di senso, scandita dalla bellezza. E se è vero che Marechiaro figura già nelle fonti degli antichi greci, con il tempio dedicato alla Venere Euplea, divinità che i marinai imploravano per avere una navigazione senza tempeste, con preghiere di sale che salivano alla sommità dell’isolotto della Gaiola, sulla parete sovrastante lo Scoglione di Marechiaro era posta – in un incavo della roccia – una edicola alla dea Odegitria, colei che indica la strada sicura. Scorre il tempo e si bagna di umanità, con la domus di Pollione, liberto alla corte di Augusto, che fu testimone di momenti di vita senza penziero, libera dagli affanni del corrente che imprigiona a una sequenza punteggiata solo di cose da fare. Il lettore troverà in queste pagine frutto di studi e di passione le storie del liberto sfrontato ma anche quelle di Stratone e del vescovo Agrippino, cucite con quello spicchio di terra e di mare, e si perderà nel racconto dei falsari levantini che si erano messi in proprio nel palazzo degli spiriti, nelle leggende degli schiavi dati in pasto alle murene, la carcara e il profumo delle nasse dei pescatori, il foco acceso d’inverno dai marinai per riscaldarsi. E ancora la magia piena di storia della ‘Preta Salata’ e la Chiesa di Santa Maria del Faro e le cure della famiglia Mazza per quel luogo dell’anima. Senza dimenticare le donne e gli omini che hanno abitato i luoghi, dalla famiglia di Macedonio Gualtieri, nel 1335, ai Coppola e ai Maza e Borrello, con gli anelli del tempo che si legano in percorsi di arte e musica, tra le storie di Torquato Tasso e il sorriso di mille e mille cercatori di bellezza che hanno amato e amano scale e scogli, terre e onde di Marechiaro, che rimbalzano gonfie di vissuti anche nell’asilo di Marechiaro, ‘o culleggio, pietra miliare della medicina sociale e dell’igiene a favore dell’infanzia. Scugnizzi e ‘irridenti’ trovarono affetto e cure, persone che indicavano una strada e voglia di riscatto.

Marechiaro non è un panorama ma un affaccio alla vita. E’ un invito a prendersi cura di se stesso e delle persone che si amano. “Mi auguro – scrive Peppe Manetti – che il mio modesto contributo possa servire a rimuovere quella patina di indifferenza e noncuranza che da troppo tempo si è posata su questi luoghi”

Sta lì, Marechiaro. A ricordarci sempre che la nostra più grande ricchezza è il tempo. Avere tempo per sé, dare tempo alle persone. Ed è bello qui, tra le voci del vento che portano leggende e gli scogli di un mare unico al mondo, togliersi le bende e raccontarsi, stringer mani nel vento, guardarsi negli occhi. Soprattutto pensare oltre, in compagnia della bellezza che salva.

Salvatore Balasco




PERFORMATIVE 02 Festival internazionale

Performance d’arte, danza, musica e teatro. Presentazione 15 settembre ore 17

L’Aquila, 10 settembre 2022. Torna per la sua seconda edizione PERFORMATIVE, il festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro, organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti L’Aquila. Quattro giorni di full immersion, dal mattino fino a notte inoltrata, con oltre 30 eventi in programma e altrettanti artisti internazionali coinvolti.




SGUARDI NEL TEMPO, la mostra di Mario Di Paolo

Inaugurata mercoledì scorso

Lanciano, 9 settembre 2022. È stata inaugurata lo scorso mercoledì 7 settembre all’Auditorium Diocleziano di Lanciano la mostra di pittura di Mario Di Paolo dal titolo “Sguardi nel tempo”, che si inserisce all’interno di un percorso artistico nel quale, al San Legonziano, si svolge anche l’esposizione “Il Tempo sospeso” di Juan Carlos. La mostra, inserita nel cartellone di “Settembre in arte”, rimarrà aperta fino a domenica 18 settembre e sarà visitabile, con ingresso libero, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 24. Hanno partecipato al vernissage hanno partecipato, tra gli altri, anche il sindaco Filippo Paolini e l’assessore alla Cultura Danilo Ranieri.

“È un percorso iniziato durante la pandemia e concluso pochi giorni fa – ha spiegato l’artista Mario Di Paolo – quindi è un ricordo del tempo passato. La mia pittura è ricerca di materiale e nel periodo del lockdown ho avuto la possibilità di sperimentare e ricercare nuovi materiali, data l’impossibilità di uscire ed acquistare i materiali tradizionali ho dovuto fare una ricerca ed è uscito questo nuovo genere di pittura per me. Quando feci richiesta all’amministrazione comunale per il locale non avevo minimamente pensato che ci fossero le feste di settembre di Lanciano; quindi, è stata una sorpresa essere inserito nel calendario delle feste. È un evento importante anche perché l’associazione Amici di Lancianovecchia ed altre associazioni hanno contribuito a queste esposizioni perché poi è iniziato un percorso artistico tra la mia mostra, quella di Juan Carlos e i quadri dell’estemporaneo precedente e ci sarà anche l’estemporanea di pittura; quindi, hanno lavorato per un vero percorso artistico. Per me l’arte non ha confini quindi ogni percorso, purché sia arte, è valido. Io amo i confronti artistici con gli altri pittori perché l’arte è fatta di confronto”.

“Abbiamo aderito molto favorevolmente a questa iniziativa che è inserita nel programma delle Feste di settembre – ha sottolineato il presidente dell’associazione Amici di Lancianovecchia, Raffaele Filippone – in questo mese a Lanciano ci sono le feste patronali ed abbiamo pensato di inserire l’arte all’interno del cartellone dei festeggiamenti. L’artista Mario Di Paolo occupa lo spazio principale che è l’Auditorium Diocleziano, poi c’è il settore dedicato alla pittura estemporanea a Santa Maria in Platea, nella vecchia Cattedrale della città. Poi, facendo un percorso archeologico e passando sotto piazza Plebiscito, arriviamo al San Legonziano, che sarebbe la Chiesa del Miracolo Eucaristico, dove c’è un altro artista, Juan Carlos, che farà la sua esposizione. La pittura estemporanea per due anni l’abbiamo dovuta sospendere per il Covid, quest’anno la riproponiamo domenica 11 settembre. In questo periodo c’è un susseguirsi di eventi ed abbiamo pensato di fare questo settembre in arte, una iniziativa che collega due artisti con un’associazione, con la città e con la commissione per le feste. È tutto un discorso che portiamo avanti perché sappiamo che la città è visitata da tante persone in questo periodo”.




MILANO dei Metanoia

Oggi venerdì 9 settembre è fuori su tutte le piattaforme di streaming e in radio

La canzone parla di un tradimento subito e la voglia di uscire fuori da una relazione che d’amore non ha nulla, ma che si trascina avanti con illusioni e false promesse. Il pezzo non è di fantasia, ma si basa sulla vera storia di uno dei quattro ragazzi. Milano ci porta in atmosfere soffuse e dolci, in cui il ritornello è un grido verso una situazione insostenibile Fammi gridare, io mi voglio liberare! recita così l’inciso. Musicalmente è una terra inesplorata per la band abruzzese, infatti possiamo sentire un sax durante lo special che fa da tappeto ad una batteria decisa.

“Questa canzone per noi è un pezzo di cuore, quando il testo è arrivato sapevamo subito cosa fare. Quel meglio soli che in tre della seconda strofa deve essere stampato in testa, non possiamo accettare l’amore che crediamo di meritare. Essere traditi non è amore, basta giustificare, gridiamolo sempre.” Così commentano i Metanoia.




GAL E DINTORNI: Quarta Tappa

I concerti delle abbazie ed un assaggio dell’itinerario tematico a spasso nel tempo della rete turistica sostenibile tour terreverdi teramane

Mosciano Sant’Angelo, 09 settembre 2022. Oggi si svolgerà il quarto e penultimo appuntamento di GAL E DINTORNI, l’iniziativa promossa dal Gal Terreverdi Teramane a margine di alcune delle tappe dei Concerti delle Abbazie, Festival musicale organizzato annualmente dall’Associazione Culturale Luzmek, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio, il ricco patrimonio culturale e artistico e le produzioni tipiche locali.

Grazie al lavoro congiunto del GAL e degli operatori locali, nell’ambito della Rete del turismo sostenibile “Tour Terreverdi Teramane”, sono stati programmati cinque mini tour dedicati alla stampa ed agli operatori di settore chiamati a partecipare a visite suggestive dei luoghi e dei borghi ospitanti, accompagnati da ricercate degustazioni delle eccellenze enogastronomiche a cura dei produttori locali e prendere parte agli spettacoli musicali in programma, in un percorso esperienziale unico e immersivo.

I cinque tour rappresentano un’anteprima di altrettanti itinerari tematici che saranno sviluppati nei prossimi mesi con l’intento di aumentare l’attrattività turistica del territorio. Un modello di coprogettazione ben riuscito, che dopo un’interessante opera di confronto e di concertazione con gli operatori locali, tradurrà idee, proposte e suggerimenti in itinerari che permetteranno di coniugare turismo lento e attivo andando alla scoperta di paesaggi rurali, patrimoni materiali e immateriali e tesori artistici ed enogastronomici del territorio.

Dopo aver avuto un assaggio dei primi tre itinerari – il 3 agosto nei dintorni e nel borgo di Cellino Attanasio “Tra il mare e le dolci colline”, alla scoperta del territorio dove nasce la DOP Pretuziano delle Colline Teramane, l’8 agosto lungo “I Sentieri del Gusto”, girovagando tra i vicoli di Montepagano, uno dei tanti borghi medievali tra i fiumi Tordino e Vomano che si alternano a paesaggi sapientemente lavorati dalla mano dell’uomo e il 24 agosto a Morro d’Oro con un’anticipazione di quanto custodito nella “Valle dei giganti di pietra”, alla scoperta di veri e propri luoghi dell’anima, tra abbazie benedettine romaniche e splendidi borghi,  questo quarto itinerario porterà i partecipanti “A spasso nel tempo”, andando indietro fino al Medioevo tra storia, antiche tradizioni e vedute mozzafiato.

Il tour partirà oggi alle 16.30 con la visita all’Azienda Agricola Gennaro Pigliacampo di Giulianova per poi raggiungere il giardino del Convento Santi Sette Fratelli a Mosciano Sant’Angelo per una visita del complesso conventuale e della chiesa a cura di Antonio Di Matteo, Presidente della Pro Loco Musiano. La stessa Pro Loco organizzerà una degustazione enogastronomica che avrà una connotazione fortemente contadina, riproponendo i due pasti che tradizionalmente in Abruzzo si riservano ai lavoratori dei campi, “lu sdijuno e lu rimbzz”. Protagonista sarà la pecora (rigorosamente abruzzese) alla callara, la cui lunga cottura ha attivato la collaborazione di un’intera contrada.

In serata il tour proseguirà con l’incontro con i produttori che forniscono i prodotti per la degustazione e i referenti della Pro Loco Musiano e con la partecipazione all’evento Abbazie Jazz Festival con il concerto di Rino De Patre Sound of the Rainbow nel chiostro del Convento Santi Sette Fratelli.




OPEN DAY della Scuola Macondo

Week end ricco di appuntamenti a partire da quello con la scrittrice Maura Chiulli!

Pescara, 8 settembre 2022. È tempo di Open day per la Scuola Macondo: si parte sabato con la scrittrice Maura Chiulli. La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara ideata e diretta dallo scrittore abruzzese  Peppe Millanta, è pronta per l’Open day di domenica 11 settembre, intera giornata, presso la sede in via C. De Cesaris 36 a Pescara.

La scuola si prepara ad inaugurare un nuovo anno accademico ed inizia con il presentare tutte le novità e i corsi, facendo conoscere i docenti, alunni e presentando il loro lavoro I racconti di Macondo vol. V. Un primo assaggio di questo week end di presentazioni è previsto per sabato 10 settembre alle ore 18 con il reading Le parole per dirlo – Racconti di sé a cura dei corsisti dell’A. A. 2021/2022 del corso di Scrittura Autobiografica tenuto da Maura Chiulli che sta facendo parlare molto di sé per il suo ultimo capolavoro Ho amato anche la terra, Hacca Edizioni. Oltre al reading verrà presentato il corso di scrittura autobiografica con la stessa Maura Chiulli. Tutto si svolgerà presso la sede della scuola Macondo.

In seguito dalle 10 di domenica, e per l’intera giornata, ci sarà  la presentazione dei corsi con lo staff della Scuola Macondo e con i docenti.  Verranno presentati anche i corsi della Macondo Kids, i corsi di scrittura e lettura dedicati ai più piccoli. Alle 18 e alle 19.30 verrà presentata l’antologia, I Racconti di Macondo vol. V (Ianieri Edizioni), con gli studenti della classe di Scrittura Creativa.

Gli autori parleranno dei loro racconti e della loro declinazione del tema scelto per quest’anno: l’origine. Alle 18:45 ci sarà il concerto Storie di musica di e con Umberto Palazzo chitarra e voce, e Piero Delle Monache sax e voce accompagnati alle percussioni da Michelangelo Del Conte, Storie di musica è anche il titolo del corso che terranno gli stessi e di cui si parlerà in sede.




TRACCE DI RITI E CULTI ANCESTRALI nell’Abruzzo Contemporaneo

Il nuovo libro di Cristiano  Vignali

Campo di Giove. 8 settembre 2022.  Sabato 10 settembre 2022, dalle 17:30 alle 19:30,  presso la sala conferenze di Palazzo Nanni a Campo di Giove si terrà la presentazione del nuovo libro del giornalista e saggista storico Cristiano Vignali “Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo”.

Il libro di Cristiano Vignali, edito dalla Youcanprint, col patrocinio di Abruzzo Tourism e Abruzzo Consulting, la prefazione del sociologo Prof. Everardo Minardi (già docente ordinario di Sociologia presso l’Università di Teramo, la collaborazione della Dottoressa Claudia Falcone e di Alessandra Di Monte.

La pubblicazione è frutto degli studi storici e antropologici di Cristiano Vignali che durante i suoi tour turistico – esperenziali con l’Associazione Abruzzo Tourism alle pendici dell’Appennino Centrale Abruzzese, ha messo in evidenza la continuità di riti e culti che  la religione romana ha fatto suoi dalle popolazioni italiche e che poi sono stati sincretisticamente ripresi dal Cristianesimo per la conversione delle popolazioni locali fedeli agli antichi riti e culti ancestrali, mettendo alla luce, nella continuità, l’esistenza di una Nazione Antropologica Italica che affonda le sue origini nella Preistoria, dunque  ben più antica della Nazione politica Italiana nata durante la Res Publica Romana (sorta con la Guerra Sociale dell’90-88 a.C. e la conseguente concessione della cittadinanza agli Italici, e con la “Coniuratio Italica”, il giuramento di fedeltà degli Italici ad Ottaviano Augusto) e  dello Stato Nazione Italiano (formatosi col processo unitario risorgimentale nel 1860).

Così ha commentato l’autore del libro, il giornalista e saggista storico Cristiano Vignali: “sta riscuotendo molto successo il frutto di questa mia ricerca. Contiamo di portare Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo in tutti i Comuni toccati dalla nostra ricerca, come Campo di Giove, e anche in tutte le principali città abruzzesi. Ringrazio a tal proposito l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Campo di Giove. Sicuramente – ha continuato Cristiano Vignali – faremo una seconda edizione dell’opera con altri casi di tracce di riti e culti della religione italico – romana che ci sono nelle località abruzzesi e che ci vengono di volta in volta segnalati, come i recenti casi di Castel di Ieri e di Fano Adriano, anche per la promozione di un turismo esperenziale specialistico”.




OPEN MIC Comizi Teatrali

Spettacolo di ciclo-teatro. Sabato 10 Settembre alle 16.30 partenza dalla Madonnina del porto

Pescara, 8 settembre 2022. OPEN MIC. Comizi teatrali. Spettacolo di ciclo teatro è un evento itinerante che andrà in scena sabato 10 Settembre alle 16.30 con partenza da La Madonnina del porto di Pescara promosso e a cura di Arterie con la regia di Monica Ciarcelluti creato per MATTA#APERTO2022 e con il supporto dei partner Collettivo Zona Fucsia, FIAB Pescarabici, Mazi Arcigay Pescara, Jonathan diritti in Movimento, Il Gatto con i Pedali, ULE Francavilla, SPAZIOMATTA con la partecipazione di FONDERIE ARS e co-finanziato da Fondazione Pescara Abruzzo.

L’evento “OPEN MIC.Comizi teatrali – spettacolo di ciclo teatro” è uno spettacolo itinerante e partecipato per stimolare una riflessione sull’attivismo, sui diritti e sulla responsabilità in tappe per la città: partenza ore 16:30 alla Madonnina del Porto di Pescara a seguire in p.za Rizzo a Borgo Sud e poi in p.zza Caduti del Mare a Borgo Sud alle ore 18.10 al Parco di san Giuseppe in via Passolanciano ritorno e chiusura del percorso al Molo Nord del Porto Fluviale di Pescara alle ore 19.30.

Spettacolo di teatro e danza e artivismo che non solo promuove il teatro in maniera diffusa nella città attraverso il linguaggio del teatro mira a rompere i ruoli tradizionali della comunicazione sociale e attraverso l’arte denunciare ingiustizie, sensibilizzare sui temi di attualità.

Questa seconda edizione di OPEN MIC COMIZI TEATRALI mira a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche cruciali degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, tra cui la parità di genere e diritti gender fluid, i diritti di inclusione LGBT+, sensibilizzazione ai temi dell’ecologia e green:

“Riccardo III” di Shakespeare dialogherà con le attiviste del Collettivo Zona Fucsia per il tema della parità di genere, i miti greci parleranno alla comunità attraverso la voce degli e delle attivist* LGBT+ e genderfluid e il gioco creativo di cross-dressing, “Il Giardino dei Ciliegi” di Cechov dialogherà con il tema legato al green e  coinvolgerà in un gioco corale la piccola comunità dei più giovani e gli studenti dell’ULE.

Il pubblico potrà prendere parte attiva allo spettacolo che coinvolgerà in forma partecipata  la comunità di cittadini tra cui i Pescatori di Borgomarino, gli studenti dell’Università della Libera Età, la Comunità dei Ciclisti di FIAB Pescarabici, le attiviste del Collettivo Zona Fucsia, la comunità LGBT+ con Jonathan – Diritti in movimento e Mazì Arcigay Pescara, le nuove generazioni sensibili ai temi dell’ambiente e si muoverà a sciame in bicicletta in varie locations e nelle stazioni stabilite: Porto, Molo nord, Borgo sud, piazza Caduti del mare, piazza San Giuseppe.

Il percorso da seguire in bicicletta è facile per tutti e la massima distanza percorsa sarà di circa 7 chilometri su pista ciclabile ove presente alla guida di FIAB Pescarabici nel Rispetto del Codice della Strada. Equipaggiamento consigliato: bicicletta in buone condizioni generali, gomme gonfie luci funzionanti, casco, non obbligatorio ma caldamente raccomandato.

Il progetto OPEN MIC è finanziato con il contributo di Fondazione Pescara Abruzzo, e in autofinanziamento ed è realizzato in collaborazione con FIAB Pescarabici e Il Gatto con i Pedali

Credits

Ideazione e regia di Monica Ciarcelluti e con la partecipazione di: i danzatori Gisela Fantacuzzi e Julien Lambert, gli attori Mariangela Celi, Ottavia Orticello e Marco Paparella, il musicista Piero Delle Monache, intervento di Fonderie Ars.

PRODUZIONE Arterie

IDEAZIONE E DIREZIONE Monica Ciarcelluti

COORDINAMENTO Benedetta La Penna

COMUNICAZIONE: Michela Di Stefano

GRAFICA: Mara Patricelli

SOCIAL MEDIA PARTNER

Fattiditeatro

PARTNER DI PROGETTO

COLLETTIVO ZONA FUCSIA

FIAB PESCARABICI

FONDERIE ARS

IL GATTO CON I PEDALI

JONATHAN DIRITTI IN MOVIMENTO

MAZì ARCIGAY PESCARA

SPAZIOMATTA

ULE-UNIVERSITÀ LIBERA ETÀ

USCA

Michela Di Stefano 

Parteciperanno all’evento

Monica Ciarcelluti

Attrice, regista, pedagoga. Attratta dall’Altro, viaggio, mi appassiono all’alchimia che nasce delle contaminazioni linguistiche e culturali. Studio teatro tra Barcellona, Mosca, Atene, Berlino e Londra, Beirut. Ricevo la lezione dei maestri del visivo e dell’arte contemporanea, mi diplomo in Arte Drammatica all’International Class GITIS (Russian Academy of Theater Arts) diretta da Jurij Alschitz, che in seguito affiancherò in progetti formativi e azioni artistiche in Italia e all’Estero.  Curo l’Atelier Matta – High Education for the Arts of the Scene, all’interno dello Spazio Matta in Pescara e simultaneamente progetti interculturali e progetti europei  con produzioni e regie internazionali. Il connubio tra arte e intercultura un modus vivendi.

Benedetta La Penna

Classe 1990, Pescarese di adozione. Attivista transfemminista e co-fondatrice del Collettivo Zona Fucsia, si occupa di divulgazione femminista. E’ speaker radiofonica e autrice in Radio Città Pescara – Popolare network con il suo talk su politica e attualità “Stand Up! Voci di resistenza” ed è redattrice di alcune testate online come BL Magazine e Intersezionale. È infine libraia e operatrice culturale presso la libreria indipendente Primo Moroni di Pescara.

Mariangela Celi

Attrice, formatrice, esperta di teatro per nuove generazioni. Ho iniziato a muovere i primi passi nella scuola teatrale della mia città Teramo per poi continuare gli studi a L’Aquila con i Prof. Ferdinando Taviani e Mirella Schino. Ho condiviso momenti di formazione con compagnie artisti come L’Odin Teatret, Milon Mela, Jairo Cuesta, Oskaras Koršunovas, Jurij Alschitz, Chiara Guidi. In scena con Lorenza Zambon.  Sono attrice in Parole e Sassi, la storia di Antigone in un racconto-laboratorio per le nuove generazioni, vincitore del Premio Eolo Awards 2013 come miglior progetto creativo con la regia di Letizia Quintavalla. Da sempre considero il Teatro come luogo dove far nascere domande, insinuare dubbi.

Gisela Fantacuzzi

Coreografa, performer, ricercatrice, insegnante del Metodo Feldenkrais®, nasco nella periferia di Buenos Aires. Il mio percorso di studi, diviso tra Sudamerica ed Europa,  è caratterizzato dalla ricerca e dalla contaminazione dei linguaggi e mossa dall’istinto indio sudamericano, mi affido sempre all’intuito e agli stimoli dettati dall’inconscio.  In attività dal 2001, ho creato più di 15 performance e  site-specific, avvalendosi del supporto di enti  di paesi quali Argentina, Spagna, Olanda, Slovenia e Italia,  ponendo particolare attenzione al dialogo tra video, suono e gesto danzato

Ottavia Orticello

Classe 1987 si diploma in recitazione all’Accademia Silvio d’Amico. Si forma, tra gli altri, sotto la guida di Rossella Falk, Lorenzo Salveti, Antonio Latella, Francesco Manetti, Gabriele Lavia, Christian Burgess, (Guildhall School of Music and Drama), Fabrizio Gifuni, Fabrizio Arcuri.

La sua ricerca, sia come traduttrice che come attrice, è passata attraverso i temi del bullismo (Girls like that di Evan Placey), dell’aborto, dell’identità sessuale (All over lovely di Claire Dowie). Dal 2017 dà voce al monologo Una casa di donne di Dacia Maraini che parla di prostituzione volontaria, femminismo e violenza; questo felice incontro ha poi portato ad altre collaborazioni come quella di Passi affrettati, sempre della Maraini con Roberto Herlitzka e Piera Degli Esposti, spettacolo realizzato tramite la trasmissione di Rai Radio 3 Tutto esaurito. Come performer prende parte ai progetti MUSES e CORPUS a cura di Riccardo Vannuccini & Artestudio in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma e Culture Roma. È membro della compagnia Atanor Teatro Laboratorio diretta da Marco Paparella. Dal 2019 collabora con Le Ore Piccole per il progetto Annunciazione esibendosi in Italia e Svizzera, e dal 2022 con il progetto Ninive.

Marco Paparella

Attore e regista teatrale. Inizia la sua attività professionale nel 2001 a Roma presso il Teatro dell’ Orologio di Mario Moretti, dove studia e lavora come attore e assistente alla regia di Riccardo Cavallo. Qui partecipa a numerose produzioni, tra queste, per il Gigi Proietti Globe Theatre, il “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, spettacolo di grande successo, nella stagione 2021 al suo quindicesimo anno di repliche.

Negli anni lavora con attori e artisti del panorama nazionale e internazionale, tra cui Andrea Camilleri, Jean Paul Denizon, Ennio Fantastichini, Alessandro Haber, Edoardo Siravo.

Dal 2010 inizia la sua attività di regista conducendo laboratori e realizzando spettacoli. Per le sue regie affronta diversi autori, classici e contemporanei: Eschilo, Aristofane, Shakespeare, arrivando a Ionesco, Beckett, Muller.

Sempre alla ricerca di nuovi linguaggi scenici, nel 2017 incontra la compagnia Artestudio di Riccardo Vannuccini, con cui realizza performance in collaborazione con la Soprintendenza speciale di Roma e Museo Nazionale Romano.

Spinto dalla necessità di ritrovare e incrementare la vocazione civica e sociale dell’ Arte teatrale conduce laboratori presso strutture carcerarie, centri di salute mentale, centri di accoglienza per senza fissa dimora e rifugiati.

Collabora da anni con Francesca Caprioli dell’ associazione Fabrica con la quale realizza incontri di Musica e Letteratura.




LA FRAGILITÀ E LA FORZA DEL CORPO nella mostra monografica

Della fotografa bolognese Camilla Cattabriga

Massa d’Albe, 7 settembre 2022. In occasione del Festival Garofano Rosso, saranno esposti i lavori della fotografa incentrati sul tema della fragilità. Da lunedì 5 settembre la fotografa bolognese Camilla Cattabriga sarà esposta in occasione di Garofano Rosso Festival a Forme di Massa d’Albe.

Una monografica che raccoglie tre progetti dell’autrice, “Mourning”, “Nippleside” e “Notaboo”, saranno esposte nel palazzo ottocentesco di Piazza Luigi Libertini presso Forme di Massa D’Albe (AQ).

Protagonista e fil rouge della mostra è il corpo, raccontato nella sua intimità e nella sua natura fragile e centro focale della ricerca estetica di Cattagriga.

Corpo come espressione di sé, diventa esso stesso arma politica per combattere gli stereotipi sulla disabilità, in “Notaboo”. Il delicato tema della sessualità e del desiderio nelle persone con disabilità irrompe nelle immagini di Cattabriga che, attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, restituisce una femminilità gioiosa e libera da pregiudizi.

Provocatori invece sono i dettagli del corpo di “Nippleside”, con il quale la fotografa attacca l’ipocrisia delle piattaforme social. Le normative impediscono l’immagine della nudità anche quando questa non comporta nessuna significazione di tipo sessuale, tra cui “Capezzoli femminili in vista, tranne che nel contesto di allattamento al seno, parto e momenti successivi al parto, situazioni correlate alla salute o atto di protesta”. Cattabriga porta avanti allora un rovesciamento di prospettiva e rende protagonista questa parte del corpo femminile per rivendicare il ruolo della fotografia come arte.

In “Mourning”, non solo il corpo ma anche gli oggetti diventano metafora del lutto, quello della moglie di un anziano rimasto solo. Nel progetto, mani, oggetti e gesti quotidiani diventano quindi la manifestazione di un’assenza dove la scelta del bianco e nero sottolinea il distacco dal presente.

«Da fotografa penso sia importante trattare temi attraverso cui sensibilizzare gli osservatori, facendoli immergere in nuovi mondi e realtà, o semplicemente facendogli riscoprire ricordi ormai dimenticati» afferma Camilla Cattabriga «Sono molto grata al direttore Paolo Santamaria per avermi dato la possibilità, ospitandomi al festival Garofano Rosso, di mostrare tre progetti a cui tengo molto volti a far immergere gli ospiti in tematiche a cui sono affezionata»

Dedicato ai temi dell’inclusione, il festival Garofano Rosso ha voluto i lavori della fotografa e direttrice della fotografia con l’intento di offrire un ulteriore punto di vista su tematiche quali la disabilità e la vecchiaia, a cui sono dedicate anche due sezioni di cortometraggi.




I RISULTATI FINALI del progetto Sost.EN.&Re

Sostenibilità, resilienza, adattamento per la tutela degli ecosistemi e la ricostruzione fisica in Italia centrale

Un convegno giovedì 8 settembre, alle ore 9:00 presso l’aula magna Alessandro Clementi del Dipartimento di Scienze Umane

L’Aquila, 6 settembre 2022. Il progetto – finanziato dal MITE (Ministero dell’Innovazione tecnologica) e svolto dall’Università dell’Aquila in partnership con la Regione Abruzzo, nel quadro della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) – è centrato su attività di cooperazione che coinvolgono anche le regioni Umbria e Marche e ha, come obiettivi, la realizzazione di protocolli per il controllo della pressione insediativa, la predisposizione di una rete ecologica regionale, l’elaborazione di una serie di indicatori di monitoraggio della sostenibilità delle trasformazioni e la formazione di personale delle Pubbliche Amministrazioni (Regione/Comuni/Agenzie).

Saranno presenti il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse; il direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e dell’Ambiente (DICEAA) Pierluigi De Berardinis; l’assessore regionale all’Ambiente Emanuele Imprudente; Tiziana Occhino, Ministero della Transizione Ecologica.

Interverranno anche docenti delle università di L’Aquila, Camerino, Perugia, Politecnica Marche, funzionari delle Regioni Abruzzo, Marche e Umbria, nonché i presidenti e i rappresentati dei seguenti enti parco: Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, Parco nazionale della Maiella, Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e Parco regionale Sirente-Velino.




BEATRICE VENEZI DIRIGE i Solisti Aquilani

All’Aurum per il festival dannunziano

Pescara, 6 settembre 2022. Beatrice Venezi, musicista giovane, ma già celebre e celebrata in tutto il mondo, i Solisti Aquilani, una compagine storica, pilastro fondamentale della musica colta italiana e non solo, Gabriele D’Annunzio, uno degli intellettuali più conosciuti e apprezzati di sempre (forse più all’estero che nel suo Paese). Un mix di grande richiamo e di sicuro interesse per il concerto in programma giovedì 8 settembre, alle 21, nel piazzale Michelucci dell’Aurum in occasione del Festival dannunziano.

Il direttore d’orchestra Beatrice Venezi dirige la formazione abruzzese, che si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito, in un programma che spazia da Verdi a Shostakovich, da Puccini a Massenet.

La scelta dei brani, non casualmente, mette al centro la figura femminile, un impegno che la bacchetta toscana porta avanti non solo con la musica (“Heroines” è il suo ultimo cd) ma anche con i libri, uno dei quali dall’emblematico titolo: “Le sorelle di Mozart” (Utet).

«È sempre una gioia poter collaborare con una professionista di qualità eccelsa come Venezi», spiega Cocciolito, «Alle sue capacità musicali, universalmente riconosciute, poi, si somma il valore aggiunto dell’affermazione delle donne nel mondo della musica colta, un ruolo che per troppi secoli è stato sminuito, nascosto se non addirittura negato. Siamo fieri di averla come direttore e la frequenza con cui ci incontriamo sui palchi dimostra che c’è un rapporto solido e di reciproca stima».

L’orchestra:

Violini primi: Daniele Orlando (violino di spalla), Davide Moro, Federico Morbidelli, Francesco Lamanna, Agnese Maria Balestracci;

Violini secondi: Maria Teresa De Sanio*, Eugenia Lentini, Matteo Di Iorio, Gaia Valbonesi, Luvi Gallese;

Viole: Gianluca Saggini*, Luana De Rubeis, Carmine Caniani;

Violoncelli: Giulio Ferretti*, Simone De Sena, Tommaso Cavallo;

Contrabbasso: Valerio Silvetti*,

Arpa: Clara Gizzi*,

(*prime parti)

Il programma:

Giuseppe Verdi, da “Giovanna d’Arco”, Sinfonia; dalla “Traviata”, preludio atto I

Luigi Cherubini, da “Medea”, ouverture

Giacomo Puccini, “Crisantemi”, elegia per archi

Umberto Giordano, da “Fedora”, Intermezzo

Dmitrij Shostakovich, da “Lady Macbeth”, Adagio

Jules Massenet, da “Thais”, Meditation

Gabriel Fauré, da “Pelleas et Melisande”, Suite




I 40 ANNI del Commodore 64

di W. Centurione

Il noto C64 nacque dall’azienda americana “Commodore International” fondata da un immigrato polacco Jack Tramiel che dopo essersi liberato dal campo di concentramento di Auschwitz si trasferì negli Stati Uniti. Inizialmente la sua attività si occupava di vendita e riparazione di macchine da scrivere, ma ben presto iniziò ad interessarsi anche di informatica. Da allora la strada si fece tutta in discesa grazie alla invenzione e alla commercializzazione del Commodore 64.

Se in America è stata messa in commercio nell’agosto del 1982, qui da noi, in Italia il primo prototipo fu esposto nel mese di settembre dello stesso anno in una fiera di elettronica a Milano per poi avere definitiva consacrazione qualche mese più tardi nel mercato italiano. In una epoca dove il PC era un privilegio solo per pochi, il Commodore ha spazzato via la concorrenza con prezzi accessibili a tutti fino a divenire il computer più venduto di sempre.

Fu adottata una campagna di marketing che contribuì in maniera perentoria alla sua popolarità. Pubblicità a ripetizioni durante l’arco della giornata dove venivano attirati adulti, ragazzi e bambini. Quaranta anni fa, il Commodore non fu messo in mercato solo attraverso negozi tradizionali ma fu esposto nei negozi di giocattoli e nei centri commerciali così da raggiungere più facilmente qualsiasi pubblico in ogni momento. Inizialmente doveva essere una console per soli videogiochi ma poi alla fine è diventato un Pc completo per ogni uso. Dunque, ne furono realizzate diverse versioni per diversi settori professionali.  

Fu dismesso solo dopo il fallimento della casa madre. Per più di un decennio ha dato la possibilità ad almeno due generazioni di affacciarsi per la prima volta nel mondo dell’informatica. Molti adulti di oggi sono quei bambini e/o ragazzi cresciuti con l’utilizzo del Commodore 64.




DOMENICA DA RECORD al MuNDA

In un solo  mese triplicati i visitatori  di un intero anno

L’Aquila, 5 settembre 2022. Se già ad agosto, per la prima domenica gratuita del mese,   il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila era entrato nella lista dei musei più visitati d’Italia ieri, 4 settembre, quei numeri sono stati quasi raddoppiati:  1050 persone hanno visitato il MuNDA nell’ex mattatoio e il Mammut al Castello cinquecentesco.

La grande festa popolare attorno alla cultura, le file davanti al Mammut ma, soprattutto, il dato conclusivo delle aperture straordinarie  di 33.500 visitatori dall’inizio dell’anno ci confermano l’ottimo risultato che premia la campagna  di comunicazione, anche extra regionale,  voluta dal nostro Museo. Nello specifico abbiamo avuto, solo nel mese di agosto, quasi il triplo dei visitatori di un intero anno,  il 2021. Cosa altro dire!

“A conclusione delle aperture straordinarie del Mammut – è la Dott.ssa Federica Zalabra direttore delegato del MuNDA a dichiararlo – non possiamo che condividere la soddisfazione di quanti, da tutta Italia, hanno espresso con parole, frasi, disegni l’entusiasmo di fronte all’imponente fossile e alle opere custodite nel MuNDA. Una ricaduta importante per tutto il territorio e per la città che ci ha visto lavorare di concerto con il Comune dell’Aquila. Un traino che ci rende orgogliosi degli investimenti scelti e ci porta a programmare, per il prossimo futuro,  altre importanti novità.“




GAROFANO ROSSO FILM FESTIVAL, apre l’attrice italo-siriana Sara El Debuch

A partire da oggi fino a domenica 11 settembre, sette giorni di proiezioni, ospiti e talk per discutere di inclusione e abbattimento degli stereotipi

Massa d’Albe, 5 settembre 2022. Anche l’attrice tra gli ospiti della serata inaugurale, in cui racconterà al pubblico la sua singolare carriera, dal velo allo schermo cinematografico

Prima giornata per il festival Garofano Rosso. Ad inaugurare la manifestazione sarà presente un’ospite speciale, l’italo-siriana Sara El Debuch. La sua singolare storia, che aveva già attratto i media per la sua forza e unicità, sarà raccontata al pubblico dalla stessa giovane attrice, nata a Damasco e residente in Italia.

La sua, è prima di tutto una storia di emancipazione che la porta a interrompere un matrimonio contratto a soli 18 anni per seguire la carriera sul grande schermo. Carriera rapida quanto precoce, con un esordio poco più che adolescente come co-protagonista nel film di Alessio Cremonini Border per poi continuare ininterrottamente tra cinema e teatro.

L’esordio internazionale avviene a soli 24 anni con il film Flash Drive del pluripremiato regista Dervis Zaim nel ruolo di Leyla, per il quale ottiene una candidatura all’International Antalya Film Festival. Attualmente ha da poco terminato il film hollywoodiano The Strangers’ Case come protagonista a fianco ad Omar Sy e Brandt Andersen alla regia.

“Il sogno che ho da quando ero una bambina? Vincere un Oscar con il velo” afferma.

Alle ore 19:00 primo appuntamento con i talk che accompagneranno ogni giorno il pubblico di Garofano Rosso. Si entra nel vivo del territorio con lo scrittore, giornalista e attivista Savino Monterisi che continua la sua riflessione sul senso dell’abitare l’entroterra e gli Appennini oggi con il suo ultimo volume “Infinito Restare”, edito da Radici Edizioni. Il libro si presenta «come un viaggio alla scoperta del non conosciuto a portata di mano» in cui l’autore continua ad approfondire il concetto di “restanza”. Sviluppato dall’antropologo calabrese Vito Teti, la restanza è, anche, un invito alla riscoperta della bellezza locale e a offrire uno sguardo nuovo sui luoghi che ci circondano.

Un tema più che mai identitario per il Festival Garofano Rosso che si pone come obiettivo la rivitalizzazione del territorio attraverso la cultura.

Alle ore 21:00 dieci cortometraggi delle otto sezioni tematiche del festival proseguiranno il dialogo con il pubblico. Sarà presente a incontrare il pubblico il regista e fotografo Fabio Schifino che presenterà MY DOLLY, in cui affronta un tema quanto mai attuale, la violenza sulle donne.

“Mi sono voluto soffermare principalmente sui minori che subiscono psicologicamente le violenze a cui assistono” racconta il regista. Oltre a Schifino, anche il regista Giuseppe Schillaci. Dopo essere stato invitato nei principali festival internazionali di documentario (Torino Film Festival, Docs Barcelona, Thessaloniki, IDS, IDFA Amsterdam, Hot Docs Toronto) con il conturbante ritratto del fotografo Antoine D’Agata The Cambodian Room – situazioni con Antoine D’Agata con cui vince il Premio Speciale della Giuria al Festival di Torino nel 2009 e con il successivo Apolitics Now! Tragicommedia d’una campagna elettorale (Premio del Pubblico al Salina Doc Fest 2013, Premio Miglior Film «Italian Cinema London» 2014) il regista presenterà a Garofano Rosso il suo ultimo lavoro, ZABUT. Il nome del film è tratto dal quartiere d’infanzia dove torna a vivere la protagonista Nunzia, trentenne con problemi di fertilità.




IL GIARDINO, in Prima Nazionale

Testo di Zinnie Harris diretto e interpretato da Sonia Barbadoro e Francesco Villano

Giovedì 8 settembre alle ore 21:00, presso Polo Museale S. Spirito

Lanciano, 5 settembre 2022. Una cucina fatiscente, una coppia senza figli, una città americana e le drammatiche conseguenze del cambiamento climatico sono gli elementi fondanti di questo testo breve di Zinnie Harris, autrice tra le più prolifiche e apprezzate della scena britannica contemporanea, pluripremiata per i suoi rivoluzionari adattamenti di opere classiche.

I dialoghi asciutti, le pause, i rumori che trapelano dall’esterno, lasciano spazio all’immaginazione e regalano all’ascolto una ricchezza evocativa che cattura e lascia storditi. La rassegna chiuderà l’11 e 12 settembre con la DANZA con Spellbound Contemporary Ballet e Lost Movement.

Torna dal 16 luglio al 12 settembre 2022 la VIII edizione di FLIC – Festival Lanciano in Contemporanea, festival multidisciplinare che animerà l’estate cittadina con spettacoli di danza, teatro, musica e circo contemporaneo.

Riconosciuto da quest’anno dal MiC – Ministero della Cultura tra i festival a prevalenza danza e patrocinato dal Comune di Lanciano, FLIC mira con la sua proposta culturale a rafforzare la vocazione della città di Lanciano a crocevia di culture e di innovazione,  offrendo spazi concreti e prestigiosi agli artisti e valorizzando il patrimonio culturale e artistico della regione, mantenendo al contempo la sua anima solidale, inclusiva e votata ad un futuro sostenibile, grazie alla presenza nel programma di spettacoli che coinvolgono culture diverse e a un cartellone di eventi totalmente plastic free e paper free.

Due sono i luoghi simbolo lancianesi che ospiteranno FLIC: il Polo Museale Santo Spirito, cuore e sede da otto anni del Festival, e il Teatro Comunale Fedele Fenaroli, gioiello architettonico di metà ‘800.

Il programma dell’edizione 2022 prevede 16 serate con 20 spettacoli di cui dieci di danza, cinque di teatro, quattro di musica e uno di circo contemporaneo, 2 prime nazionali e 3 prime regionali, che coinvolgeranno 16 compagnie provenienti da tutta Italia, cui si aggiungono cinque mostre, tre presentazioni di libri e due serate di cinema.

La programmazione di Danza, sezione portante di FLIC, vedrà impegnati compagnie e coreografi di fama nazionale ed internazionale. Ad aprire le danze sarà proprio un’abruzzese d’adozione: Sara Pischedda che con ASMED Balletto di Sardegna e Luca Castellano (18 luglio ore 21.00, Teatro Fenaroli) porterà in scena due lavori dedicati uno al tema del ricordo, E se fossi…? l’altro, Welcome TU Italy, a come veniamo visti e considerati in quanto italiani da chi italiano non è.

Gli appuntamenti proseguono poi con il coinvolgente duetto After All di Giovanni Careccia (29 luglio ore 21.00, Teatro Fenaroli) dedicato alle mille sfumature di una relazione e selezionato per la Rete Anticorpi XL, e con Natuur // solo version (2 agosto ore 21.00, Teatro Fenaroli) in cui il segno e il simbolo dietro il tratto dell’artista Hieronymus Bosh diviene ispirazione per la danzatrice Annalì Rainoldi, associata a DanceHauspiù, Centro Nazionale di Produzione della danza con sede a Milano.

In Nubìvago (3 agosto ore 21.00, Teatro Fenaroli) la compagnia Equilibrio Dinamico Dance Company porta in scena tre coreografie firmate da Roberta Ferrara, Matthias Kass e Clément Bugnon, accomunate dalla ricerca di emozioni ed empatia e dal potere evocativo sprigionato dalla danza.

L’11 e 12 settembre è la volta di una compagnia storica del panorama italiano e internazionale, la Spellbound Contemporary Ballet che al Teatro Fenaroli presenta un trittico di lavori in prima regionale: domenica 11 settembre alle 21.00 va in scena Marte di Marcos Morau, coreografo valenciano protagonista del panorama contemporaneo per gli scenari immaginifici che crea con i suoi lavori che mescolano danza e allestimenti visionari, e The Real you di Mauro Astolfi che riflette sulla ricerca di un valore essenziale, una realtà ideale che potrebbe essere eterna. Il giorno successivo alle 21.00 Yes, of course it hurts, sempre di Astolfi, nasce invece dalla lettura dell’omonima poesia di Karin Boye sulla necessità del dolore nella nostra vita come momento di trasmutazione e di comprensione della inevitabilità dello stesso.

Infine due sono gli appuntamenti con la Compagnia Lost Movement, fondata dieci anni fa dal coreografo pugliese Nicolò Abbattista e dal drammaturgo lancianese Christian Consalvo, che affrontano da una parte il concetto di limite perseguito ossessivamente dall’essere umano con la pièce Sehnsucht (29 luglio ore 21.45, Teatro Fenaroli) mentre dall’altra le dinamiche del gioco di ruolo e dell’alienazione con il lavoro Game of Role (12 settembre ore 21.45, Teatro Fenaroli), primo spettacolo co-prodotto da FLIC e presentato in prima nazionale. 

Agli spettacoli si aggiunge la Vetrina Coreografica FLIC*25 – Spazio ai Giovani! (2 agosto ore 21.45, Teatro Fenaroli) che vuole offrire visibilità e confronto ad artisti singoli, gruppi, Compagnie e Associazioni di tutta Italia offrendo al progetto vincitore la possibilità di essere presentato all’interno della programmazione della prossima edizione di FLIC.

Per la sezione Teatro in programma l’altra prima nazionale del cartellone: lo spettacolo Il Giardino, testo di Zinnie Harris diretto e interpretato da Sonia Barbadoro e Francesco Villano (8 settembre ore 21.00, Polo Museale S. Spirito); in arrivo anche la divertentissima stand-up comedy I Dialoghi della Vagina della compagnia Teatro al Femminile (6 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito), e Ricordami un percorso d’amore nella memoria perduta con Daniela Poggi (9 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito).

I lavori di teatrodanza Dove dormono le stelle: La Genesi e Corteccia di Christian Consalvo (5 agosto ore 20.00, Polo Museale S. Spirito) sono invece progetti site specific legati alle opere delle artiste Valentina Colella e Carla Trivellone in esposizione e realizzati appositamente per le mostre; per finire in programma il workshop di Eva Martelli dal 22 al 25 agosto Lettere alla Terra che si concluderà con la restituzione in forma di lettura/spettacolo (25 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito), un epistolario appassionato e intimo interpretato da partecipanti/autori frutto dalla riflessione sulla relazione dell’uomo con la Natura.

La Musica di FLIC 2022 è un viaggio attraverso stili e radici diverse. La cantautrice Momo (16 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) ci accompagnerà in un viaggio tra musica e poesia. Si viaggerà anche geograficamente con il concerto di Ady Thioune e Pino Petraccia Suoni dal Baobab (19 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) che ci farà conoscere la cultura musicale dell’Africa Occidentale, mentre The Romanì Project (8 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) farà danzare il pubblico con i ritmi tradizionali Rom grazie ad un gruppo di esuberanti musicisti guidati dal violinista Gennaro Spinelli. A chiudere la sezione musica il Chimera Ensemble (22 agosto ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) con il suo repertorio che va dalla musica dei grandi autori classici alle intramontabili colonne sonore, ai classici della musica leggera.

Il Circo Contemporaneo è presente a FLIC con la compagnia OPLAS e il suo Project Don Quijote (31 luglio ore 21.00, Polo Museale S. Spirito) che trae ispirazione dall’opera omonima di Cervantes, per provare a portare in scena lo stesso spirito che l’ha resa un punto di riferimento per la letteratura mondiale.

Oltre agli spettacoli dal vivo, sono tre le sezioni ‘collaterali’ di FLIC: Mostre, Cinema e Libri.

La proposta della sezione Mostre è assai eterogenea: Africa: madre dell’arte moderna (Polo Museale S. Spirito, dal 7 al 21 luglio) ci trasporta in Africa alla scoperta della sua cultura e del suo mondo simbolico, ospitando collezioni private di opere africane, alcune opere dell’artista Domenico Di Genni e le fotografie di Mauro De Bettio.

Quattro artisti coreani presentano invece la performance Salute! un brindisi beneaugurante che simboleggia l’unione di culture lontane, che diventerà una video installazione esposta insieme alle opere della mostra Accademia_Contest (Polo Museale S. Spirito, dal 23 al 31 luglio) curata dall’Accademia di Belle Arti L’Aquila.

Ad agosto la mostra dell’artista Valentina Colella Dove dormono le stelle (Polo Museale S. Spirito, dal 5 agosto al 12 settembre), un’opera in divenire sotto l’influsso del sogno e della disillusione, e la mostra dell’artista Carla Trivellone L’uomo si fa corteccia con le sue figure ancestrali, monito alla costruzione di futuri sostenibili.

La sezione L’Altro Cinema di FLIC, curata dal regista Stefano Odoardi, propone quest’anno il film Vincere di Marco Bellocchio (Polo Museale S. Spirito, 11 agosto) storia di uno scandalo segreto nella vita di Mussolini: una moglie e un figlio negati. Alla proiezione sarà presente Carlo Crivelli, autore della colonna sonora.

Il secondo film in programma è Casa della Pace di Federico Maria Baldacci (Polo Museale S. Spirito, 18 agosto), un piccolo centro per ritiri isolato tra i monti degli Appennini che ha ospitato moltissime persone venute per periodi di ritiro, per porsi domande sulla vita, per godere del silenzio e del tempo per pensare.

La sezione Libri ospita la presentazione di due volumi e di una fiaba. Il primo è Tieniti Forte di Felice Di Lernia (Polo Museale S. Spirito, 10 agosto) un viaggio al centro della famiglia, dai toni autobiografici colmi di intimità che generano vortici di interrogativi.

La fiaba di Antonella Scampoli La Piccola Speranza (Polo Museale S. Spirito, 7 settembre) è la continuazione della precedente pubblicazione Il Paese dalla Notte Nera e racconta di una bimba straordinaria che parte da sola alla ricerca degli “altri”.

Cosa c’è dopo il mare di Patrizia Fiocchetti (Polo Museale S. Spirito, 9 settembre) racconta infine di tre destini, tre donne separate dai confini e dalla geopolitica internazionale, di età, culture diverse e dal mare .

Sara Prandoni

La Storia di FLIC

Nel 2014 l’Associazione Culturale I Cinque Sensi di Lanciano organizza la prima edizione di FLIC – Festival Lanciano In Contemporanea, da un’idea Antonella Scampoli, Christian Consalvo, Angela Troilo, Roberta Odoardi e Laura Masciotta. La manifestazione nasce dall’esigenza di utilizzare un bellissimo luogo del passato, il Polo Museale Santo Spirito, ex convento celestiniano del 1300, come spazio di accoglienza per i nuovi linguaggi dell’arte. Negli anni FLIC è uscito dalle mura del Polo Museale per invadere anche altri spazi della città come le strade o il teatro cittadino.

FLIC abbraccia tutte le espressioni artistiche della contemporaneità, oltre a mostre di pittura, scultura, fotografia e installazioni, realizzate da artisti nazionali ed internazionali, ospita una sezione di cinema d’autore e soprattutto un ricco carnet di eventi: spettacoli di danza contemporanea, musica, teatro, circo contemporaneo, reading e workshop, dando garanzia del livello qualitativo sia degli artisti presenti che degli eventi proposti.

Partendo dal presupposto che l’arte è un vettore di coesione sociale, dà forma alle città e agli spazi e li rende vivi, l’anima di FLIC è inclusiva, solidale, aperta al nuovo e al diverso, si pone l’obiettivo di stimolare il senso critico e la capacità di mettere e mettersi in discussione per creare il giusto supporto alla programmazione di un futuro sostenibile, veicolando attraverso l’arte, in tutte le sue espressioni, provocazioni che siano motivo di riflessione e di cambiamento. Questa identità è dimostrata dalle tantissime collaborazioni che negli anni il festival ha stretto con le realtà del territorio che si occupano di tutela dei diritti di tutte le categorie fragili e dell’ambiente.

Nel 2022 FLIC ottiene l’ammissione al contributo FUS del MiC – Ministero della Cultura per l’anno 2022 per annualità 2022-2024 come festival multidisciplinare a prevalenza danza. Questo ha aperto nuove prospettive, la possibilità di importanti collaborazioni e un aumento della visibilità a livello nazionale ed internazionale.




REALTÀ VIRTUALE e aumentata

Trattamento dell’autismo, Univaq in progetto nazionale promosso da Agid E Mur

L’Aquila, 5 settembre 2022. Prende il via l’esecuzione dell’appalto innovativo per la realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo “Applicazioni innovative di Realtà Virtuale e Aumentata per persone con una condizione dello spettro autistico (ASC)”, promosso da Agenzia Italia digitale (Agid) e ministero dell’Università e della Ricerca (Mur)

Il gruppo di ricerca sull’autismo dell’Università dell’Aquila, con la partnership del Centro riferimento regionale autismo dell’Abruzzo, è responsabile scientifico della compagine prima classificata nella graduatoria nazionale.

L’iniziativa, del valore di oltre quattro milioni di euro, prevede lo sviluppo e la sperimentazione di applicazioni innovative di realtà virtuale e aumentate destinate alle persone con disturbo dello spettro autistico, nel contesto familiare e sociale in cui vivono.

La sperimentazione del gruppo di ricerca aquilano – costituito dai professori Monica Mazza (responsabile scientifica), Marco Valenti (manager ricerca clinica), e Laura Tarantino (sviluppo soluzioni di realtà virtuale) – verrà condotta su disegno sperimentale dapprima nel territorio del Salento (capofila del programma nazionale), con sperimentazione di controllo nel territorio abruzzese, e quindi estesa all’intero territorio nazionale.

Le date previste per l’avvio di questa prima fase di appalto sono il 6 e 7 settembre nel Comune di Casarano, in provincia di Lecce, con un evento pubblico di presentazione del progetto, aperto alla cittadinanza e alla stampa, alla presenza di rappresentanti istituzionali di MUR, AgID e con il coinvolgimento delle associazioni di famiglie sul territorio. Successivamente, sulla base dell’esito della sperimentazione, l’adozione di questi nuovi strumenti sarà promossa sul territorio nazionale.

L’APPALTO

Nato dalla collaborazione tra MUR e AgID nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Ricerca e Innovazione 2014-2020, l’appalto sta ora confluendo in Smarter Italy, il programma di appalti innovativi finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, dal Ministero dell’università e della ricerca e dal Dipartimento per la trasformazione digitale e attuato dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

L’appalto d’innovazione pre-commerciale, del valore complessivo di 4,36 milioni di euro, ha l’obiettivo di sviluppare e valutare nuove soluzioni tecnologiche da mettere a disposizione della comunità e delle istituzioni: le associazioni, le famiglie, le scuole e le strutture sanitarie e di assistenza.

La condizione dello spettro autistico è una delle disabilità più gravi che si manifestano in tenerissima età e permane per il resto della vita. Le tecnologie per l’interazione uomo-macchina, come la realtà virtuale, la realtà aumentata e similari, si stanno dimostrando utili negli interventi terapeutici, in quanto la simulazione di situazioni quotidiane è risultata, in genere, un modo efficace per promuovere e migliorare l’inserimento sociale.

LA GARA

Complessivamente, alla gara hanno partecipato 78 soggetti, di cui il 37% piccole medie imprese, il 28% università e centri di ricerca, il 14% grandi aziende, il 12% Onlus, il 6% Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e il 3% enti privati di ricerca.

Ad esito della valutazione, sono stati selezionati 8 raggruppamenti vincitori, ciascuno con un proprio programma di ricerca. Primo classificato è risultato il consorzio costituito da Università dell’Aquila (team autismo), Links Spa, E-Result Srl e RINA Consulting Srl.

IL TEAM UNIVAQ

La squadra autismo di UnivAQ è costituita dai professori Monica Mazza (dipartimento DISCAB, e responsabile scientifica del progetto per il consorzio), Marco Valenti (dip. DISCAB, direttore del Centro di Riferimento Regionale Autismo, e manager della ricerca clinica sul campo) e Laura Tarantino (dipartimento DISIM, per lo sviluppo delle soluzioni di realtà virtuale).

Con questo appalto innovativo, in cui UnivAQ entra quale protagonista di primo piano con il suo team di ricerca, si inaugura un nuovo approccio in tema di appalti pubblici dedicato alla Social Innovation, in cui l’innovazione tecnologica è al servizio delle persone e delle famiglie, in linea con la Legge delega 21 giugno 2022, n. 78 per la riforma del codice dei contratti pubblici, in cui per la prima volta compare in maniera esplicita l’appalto per il sociale.

Come riportato nel comunicato ufficiale di Agid, “l’insieme degli aggiudicatari rappresenta una sintesi del meglio che il nostro Paese è in grado di esprimere in termini di competenza scientifica, tecnica e industriale sul tema. Sono presenti grandi aziende di informatica insieme a centri di ricerca di eccellenza, università, startup e ONLUS, a dimostrazione che anche nel mondo degli appalti è possibile costituire soggetti offerenti che rappresentano comunità e che fanno sistema”.




DIVULGAZIONE DELLA SICUREZZA ALIMENTARE e della sana alimentazione

Elemento ineludibile e un obbligo morale per tutti.

Sabato 10 settembre corso/convegno per giornalisti e tecnologi alimentari

Vasto, 5 settembre 2022. Sabato 10 settembre, presso il Palazzo D’Avalos di Vasto, dalle 15.30 alle 19.30, si terrà un Corso/Convegno per giornalisti e tecnologi alimentari, ma anche per imprenditori e consumatori, dal titolo “La comunicazione efficace per la sicurezza alimentare e la qualità degli alimenti”, nell’ambito del Progetto “Food identity”

Promosso dalla Confesercenti e dalla Fiesa (Federazione Italiana Esercenti Specialisti dell’Alimentazione), il Corso/Convegno intende porre l’attenzione a tutte le tematiche direttamente legate all’alimentazione e agli stili di vita collegati.

In un’epoca in cui sempre più persone si accingono a cercare informazioni in rete, sui giornali e in televisione, saper comunicare la ricerca scientifica diventa di vitale importanza.

Questo per non favorire il perpetuarsi di fake news e disinformazione, che portano gli utenti a modificare i propri comportamenti e a spostare i loro acquisti in base a ciò che leggono o ascoltano.

Spesso si parla di scienza e studi scientifici in maniera del tutto errata, addirittura divulgando in maniera distorta i dati che vengono prodotti dalla ricerca e modificando in maniera poco etica il frutto degli studi clinici.

Ad approfondire queste tematiche sono saranno, Daniele Erasmi, Presidente Nazionale Fiesa Confesercenti, Stefano Pallotta, Presidente Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Angelo Pellegrino, Giornalista e Coordinatore Fiesa Confesercenti Abruzzo e Molise, Francesca Piccioli, Giornalista, Antonio Pacella, Medico chirurgo, specialista in scienza dell’alimentazione e dietetica, Professore universitario aC in Nutrizione Clinica, Agostino Macrì, Docente alla Facoltà di Scienze, presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Attualmente Professore di “Ispezione degli alimenti” all’”Università Campus Biomedico” di Roma, Lido Legnini, Vicepresidente vicario CCIAA Chieti-Pescara, Gaetano Pergamo, Direttore Fiesa Confesercenti Nazionale.

In questa occasione formativa, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti riconoscerà quattro crediti per gli iscritti che parteciperanno. Anche l’Ordine dei Tecnologi Alimentari della Regione Abruzzo riconoscerà quattro crediti ai propri iscritti.




NEL MUSEO NAVALE Enzo Maio Masci

La cerimonia del Premio Claudia Verzella

Francavilla al Mare, 5 settembre 2022. Sabato 10 settembre alle 17, nel museo navale Enzo Maio Masci di Francavilla, si tiene la cerimonia del Premio Claudia Verzella, istituito dalla famiglia della giovane creativa abruzzese, scomparsa un anno fa per un brutto male.

“Claudia – sottolinea il presidente del premio Massimo Pasqualone – era una straordinaria artista, aperta alla meraviglia, capace e competente in tantissime arti e questo premio vuole trasformare la sua assenza in presenza, con le persone che hanno costellato il suo cammino terreno e che rappresentano le sue grandi passioni.

Abbiamo voluto invitare a Francavilla grandi personalità del calibro di Remo Croci e Stefano Gentili che ci onoreranno della loro presenza con tutti gli altri premiati: Gianni Forte, Davide Stefano, Barbara Rosati, Giuliano Priori, Mirco Silverii, Sandra de Felice, Sonia Planamente, Melissa Galli, Luigi Cialfi, Ernesto D’onofrio, Luigi Stano, Lara  Oliva, Silvio Di Cecco, Domitilla Mazzella, Marilisa Laudadio, Donato Di Marzio, Giusi Polidori, Umberto Nasuti, Giusy de Berardinis, Donato Fioriti, Gianni Simone, Antonella Nenni, Sefora Del Conte, Francesca Curini, Monica Tortora, Luciana Breda, Mariangela Terrenzio, Maria Di Iorio, Daniela de Marco, Giovanni Prezioso, Sandra Verzulli, Silvana Cieri, Annalisa Navelli, Annalisa Teseo, Flavia Gizzi, Daniela Paciocco, Lisa D’Alberto, Daniela Onofrillo, Antimo Amore”.

La serata – conclude Pasqualone – sarà impreziosita dalle modelle di Horo di Ely“.




INCONTRI MUSICALI INTERNAZIONALI. Riconoscimento a  Paolo Cavallone

Il compositore premiato dalla Camerata Musicale Sulmonese

Sulmona, 4 settembre 2022. Il compositore Paolo Cavallone è stato insignito di un riconoscimento alla carriera dalla Camerata Musicale Sulmonese. La targa è stata consegnata dal direttore artistico Gaetano Di Bacco, sabato 3 settembre, all’Auditorium dell’Annunziata, in occasione di “Incontri Musicali Internazionali”.

L’appuntamento, promosso dalla Camerata Musicale Sulmonese, ha visto la presentazione del libro “Musica presente” del musicologo Renzo Cresti (introdotto dal musicologo Francesco Zimei), contenente ben sei pagine dedicate al compositore, e il concerto della pianista Maria Perrotta, che ha eseguito in prima italiana il brano “Immagini d’argilla” e “Illusioni” di Paolo Cavallone, oltre a composizioni di Beethoven, Schumann, e dei contemporanei Luke Dahn e Girolamo Deraco.

Il direttore artistico della Camerata Musicale Sulmonese, Gaetano Di Bacco, nel consegnare la targa, ha letto la motivazione ricordando “l’elevata qualità della sua produzione artistica riconosciuta a livello internazionale e mai lontana dalla sua terra natia”.

“Il riconoscimento che ricevo dalla Camerata Musicale Sulmonese mi onora perché proveniente dalla mia terra”, ha dichiarato il Maestro Paolo Cavallone, che lo scorso maggio aveva ricevuto un importante riconoscimento alla carriera dalla Regione Abruzzo come “Ambasciatore abruzzese nel mondo”, “Le mie origini, i paesaggi forti di questa regione, i ruderi medievali sparsi sui monti o le varie riconfigurazioni architettoniche di un monumento, come la chiesa dall’Annunziata a Sulmona, rappresentano una radice di sicuro riferimento per la mia vita e la mia arte”.

Compositore, pianista e poeta, Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è considerato uno dei maggiori compositori della scena musicale contemporanea. Le sue composizioni sono state eseguite in tutto il mondo, e in particolare: Zipper Concert Hall a Los Angeles; Merkin Concert Hall a New York; Illott Theatre di Wellington (Nuova Zealanda); Teatro Verdi di Firenze; Auditorium “Parco della musica” Roma; American Academy a Roma; Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e di Parigi; Bellefield Hall Auditorium di Pittsburgh; Opera di Rennes. Le sue opere, pubblicate da Rai Com, sono trasmesse – insieme a interviste e/o programmi a lui dedicati – da: RAI, Radio France, Radio Capodistria, Radio New Zealand, University Radio UFRGS (Brasile). Sue composizioni sono state registrate su CD prodotti da Albany Records (USA), Tactus, Rai Trade e altre.

La sua produzione comprende composizioni orchestrali, da camera, canzoni, poesie. In qualità di regista, e autore di musica e versi, ha realizzato il film d’animazione “Magasin de métaphores”. Attualmente è professore di Composizione al Conservatorio “Steffani” di Castelfranco Veneto. È stato invitato come Visiting Professor di composizione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zealanda) ed è stato Collaboratore di Ricerca alla State University of New York (USA). Ha tenuto conferenze sulla sua musica alla Manhattan School of Music (USA), University of Pittsburgh, McMaster University di Hamilton (Canada) e Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.

Tra i suoi numerosi lavori, ricordiamo brani di assoluto rilievo come “Metamorfosi d’amore”, “Porte” – entrambi per orchestra – il concerto per flauto “Hóros”, “Identificazione di un ritratto” per jazz band e la sonata per pianoforte “Confini”. Per il noto musicologo Renzo Cresti quella di Cavallone “è musica che sogna di sognare in un’estasi sonora che destabilizza il senso comune, è spesso ambivalente, crea collisioni e rilassamenti”.

Foto Daniel Underwood




LA NOTTE DEI BAMBINI di Maristella Lippolis

La presentazione del libro al Festival della Pro Loco

Spoltore, 4 settembre 2022. Proseguono senza sosta gli appuntamenti nell’ambito del Festival dei 5/4 a cura della Pro Loco di Spoltore Terra dei 5 borghi: questa volta l’ospite sarà Maristella Lippolis con il suo ultimo libro La notte dei bambini, edizione Vallecchi. L’incontro con l’autrice sarà moderato da Roberta Zimei e si terrà venerdì 9 settembre in P.zza D’Albenzio alle 19,00.

In un tempo imprecisato del futuro, in una città distrutta dalle guerre, dalle epidemie e dai disastri climatici, la popolazione di Tauersiti cerca di sopravvivere ad ogni costo. In questa straordinaria narrazione di eventi e di vite che si incrociano in un futuro non troppo lontano, distopia e utopia si alternano “in una grande storia di solidarietà, di energie, soprattutto di energie femminili che si adoperano per costruire un futuro possibile”.

Ad immergere gli spettatori nelle suggestive atmosfere del romanzo sarà la voce di Stefania Liberati con la lettura di brani scelti.

In caso di maltempo l’evento si terrà presso la Biblioteca Comunale di Spoltore in Via Dietro le Mura, 10.




LE FIGURINE ABRUZZESI alla Terra Vergine di Gabriele d’Annunzio

Le illustrazioni di Mimmo Sarchiapone

Pescara, 3 settembre 2022. Lunedì 5 settembre, a partire dalle ore 18,30, presso il Parco Villa Sabucchi, si terrà la presentazione del libro Figurine Abruzzesi di Terra Vergine, eseguite da Mimmo Sarchiapone per corredare  lo scritto originale di Gabriele d’Annunzio. La novità editoriale è rappresentata dalle illustrazioni che sono state realizzate dal Maestro per commentare graficamente il testo originale.

Si tratta, in effetti, di undici illustrazioni (tante quante le Novelle presenti nel testo del Vate) realizzate con maestria a grafite su carta da Sarchiapone: pezzi unici che sono di grande interesse per lo stile adoperato e per le  tematiche svolte di forte connotazione artistica e storiografica.

Durante la serata inaugurale parteciperanno come relatori Maria Rita Carota (Assessore alla Cultura del Comune di Pescara), Massimo Palladini (Presidente “Italia Nostra” di Pescara), Daniela D’Alimonte (Dirigente Scolastica e scrittrice) e lo stesso Mimmo Sarchiapone.

Oreste Andalò sarà la voce recitante, mentre  Chiara Antico eseguirà gli intermezzi musicali con la Viola.

In una nota Mimmo Sarchiapone scrive: “Siete tutti invitati, senza prenotazione, a passare un simpatico pomeriggio di fine estate in un delizioso e storico luogo che è Villa Sabucchi di Pescara per ascoltare la poco conosciuta ma importante storia dei primi passi letterari del giovane Gabriele d’Annunzio, diciottenne e irrequieto liceale, dopo la conoscenza di Francesco Paolo Michetti e l’inizio della frequentazione del Cenacolo di Francavilla. In particolare, le due storie parallele legate alla pubblicazione del libro Terra Vergine, e cioè quella relativa all’edizione del 1882, e quella che ripropongo 140 anni dopo, con le illustrazioni delle 11 Novelle narrate nel libro, rimarcano in questo modo il mancato sogno del giovane d’Annunzio”.




ALL’ANFITEATRO AUREO, sfilata divina con la moda di Marynda

Domenica 4 Settembre 2022 alle ore 18:30, l’anfiteatro Aureo di Villa S. Sebastiano  diventerà lo splendido luogo di un fantastico evento in cui natura e moda raggiungeranno un armonioso connubio.

Tagliacozzo, 2 settembre 2022. Il fashion show di Marynda – che ha scelto questa location unica per regalare agli speciali invitati clienti selezionati dello store, un’esperienza immersiva nella natura incontaminata dei nostri bellissimi territori – proporrà una surreale sfilata nella quale le modelle presenteranno le nuove collezioni Autunno-Inverno, riservate alla donna e all’uomo, all’interno del divino spazio che è l’anfiteatro; La luce del tramonto illuminerà, avvolgendo con la sua magica luce, l’evento e i suoi protagonisti che, seguendo la sinuosa spirale e disegnandone  raggi e diametri, muoveranno gli eleganti passi per valorizzare al meglio le collezioni presentate.

Le stagioni della natura incessantemente si alternano una dopo l’altra in cicli perfetti e armonici esattamente come le stagioni della moda, le quali si susseguono con sempre nuovi ‘frutti’ artistici da indossare, ovvero gli abiti dei suoi migliori marchi.

Il cerchio come elemento sinuoso è rinascita e rinnovamento, proprio come la natura che si ricrea costantemente e cresce con lentezza e progettazione; così anche la moda, stagione dopo stagione, realizza nuovi piccoli capolavori da indossare e vivere.

Avvicinare natura, territorio e moda vuole essere, per Marynda, un messaggio forte; quello di essere sempre più orientata verso una moda sostenibile e attenta all’ambiente e infatti, i capi presentati in sfilata saranno con tessuti naturali come lana, seta, cotone organico, ciclo perfetto di queste nuove collezioni invernali.

Direttrice artistica dell’evento Cristina Di Nicolantonio, dimostrerà tutto il suo talento, trasformando una sfilata in una cerimonia mistica all’interno di un ecosistema suggestivo, una celebrazione arcana in cui si potrebbe imbattere per caso un intrepido esploratore, un visitatore casuale e restare comunque stupefatto dallo spettacolo.

A conclusione della sfilata, sarà servito un aperitivo a cura della Chef internazionale Lucia Tellone che presenterà sfiziosità realizzate con ingredienti di coltivazioni e produzioni del territorio di Villa San Sebastiano.