IL COLIBRÌ ENSEMBLE CON IL PIANISTA Alexander Lonquich per la X Stagione

Sabato 28 gennaio, alle 19, il Colibrì Ensemble sarà sul palcoscenico dell’Auditorium Flaiano di Pescara, insieme al pianista Alexander Lonquich in occasione di uno degli appuntamenti in cartellone per la stagione 2022-2023.

Pescara, 27 gennaio 2023. Il celebre musicista è stato tra i primi prestigiosi ospiti invitati dall’Orchestra da Camera di Pescara sin dalle prime stagioni concertistiche e non poteva di certo mancare in occasione della X Stagione.

Tra il maestro e l’orchestra è nato un profondo sodalizio che ha portato alla realizzazione di un progetto discografico nel 2018 per l’etichetta Odradek Records e che si è consolidato con il passare del tempo, tanto da far diventare il Maestro Lonquich un artista ormai residente.

Il programma del concerto prevede l’Ouverture “Armida“ di J. Haydn e due capolavori di W.A. Mozart: la Sinfonia n.40 in sol minore K 550 e il concerto n. 23 in La maggiore per pianoforte e orchestra K 488.

La stagione andrà avanti nei prossimi mesi con appuntamenti che spaziano attraverso generi musicali e spettacoli multidisciplinari. Prossimo appuntamento vedrà il Colibrì insieme a Calogero Palermo primo clarinetto della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam per un concerto al Flaiano l’11 febbraio e la realizzazione di un video speciale del concerto per clarinetto e orchestra di Jean Francaix.

Novità anche al di là del cartellone: dopo il successo riscosso all’Aurum la scorsa estate, torna il  Morricone Tribute, il 18 marzo 2023 sempre all’Auditorium Flaiano.

Tutti i biglietti dei concerti sono disponibili online su Ciaotickets.com e prevedono un aperitivo incluso nell’ingresso.




RICORDANDO L’ABRUZZESE Ermando Parete a Milano

La Guardia di Finanza rende onore ai deportati

“Uomo Numero 142192″, è questo il titolo dell’appuntamento che il Premio Parete, dedicato al finanziere abruzzese deportato nel campo di sterminio di Dachau, ha organizzato presso l’Auditorium dell’Istituto Alda Merini di Milano, in occasione del Giorno della Memoria 2023.

Davanti ai ragazzi di terza media sono stati chiamati a riflettere sul valore della memoria e sulle tragedie del nostro tempo Fabrizio Carrarini, generale di corpo d’armata e comandante interregionale dell’Italia nord occidentale della Guardia di Finanza; Leonardo Visco Gilardi, segretario generale dell’ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), alla quale Ermando Parete era iscritto e dalla quale si sentiva rappresentato; l’inviata e reporter Cecilia Sala, giornalista de Il Foglio, autrice e voce del podcast dal titolo “Stories” di Chora Media; il professore Angelo Lucio Rossi, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Alda Merini” di Milano, e Donato Parete, promotore del Premio Parete e figlio di Ermando Parete.

La storia di Ermando Parete è anche quella di tanti altri come lui condannati alla prigionia nel campo di sterminio di Dachau. Ma il suo è anche il racconto di una scelta: quella di non tradire i propri principi passando dalla parte del nemico. Messo ai lavori forzati con il numero 142192 sul braccio sinistro, subisce torture e abusi dai soldati tedeschi, che arrivano a usarlo come cavia per esperimenti “scientifici” inumani. Il 29 aprile 1945 viene liberato dalla Settima armata americana e torna in Abruzzo, nel suo paese natale. Solo dopo molti anni – a seguito del congedo dal Corpo della Guardia di Finanza nel 1969 – decide di raccontare la sua esperienza e portarla nelle scuole, affinché non sia dimenticata.

Ermando Parete sapeva che ricordare gli eventi dell’Olocausto e delle sue vittime è un inestimabile strumento di tutela per il futuro. Dimenticare sarebbe un errore imperdonabile. La memoria e le testimonianze della storia sono elementi preziosi, che diventano fondamentali in occasioni di incontro con le nuove generazioni. Starà a loro, infatti, tramandare questi racconti per fare in modo che non ricadano nel silenzio e nell’abbandono.

Donato Parete, come promotore del Premio, raccogliendo il testimone di suo padre Ermando, deportato sopravvissuto al campo di concentramento di Dachau, ha raccontato e chiamato a raccontare la storia di un uomo e delle sue scelte, una fra molte altre, e del momento che il paese e la Storia ha vissuto, e ne porta avanti l’impegno a non dimenticare, giacché il brigadiere Parete è morto nel 2016, e a sensibilizzare soprattutto i più giovani.

«Con questo incontro vogliamo scongiurare le paure manifestate in questi giorni dalla senatrice Liliana Segre. Vogliamo dire: “No, l’orrore dell’Olocausto non sarà facilmente dimenticato”, perché non lo permetteremo», ha affermato Parete. «Ad arginare questi eventi dall’oblio è l’impegno di tante persone che hanno scelto di non lasciare che le testimonianze dei sopravvissuti finiscano in un cassetto. Anche per questo abbiamo scelto, insieme a tutti gli illustri ospiti che hanno voluto prendere parte a quest’evento, di avere con noi la dottoressa Cecilia Sala, reporter e giornalista, coraggiosamente che si impegna a raccontare dal campo di battaglia il volto terribile della guerra».

«Come Donato, neanch’io credo sia possibile dimenticare gli eventi drammatici della Seconda Guerra Mondiale. Per i nostri meriti, ma anche per le colpe dell’umanità», ha affermato la giornalista. «Questa nuova generazione è la prima da anni a vedere una vera guerra nel cuore dell’Europa. Per me era impossibile pensare a una cosa del genere. Le guerre erano cose lontane che si vedevano al telegiornale», dice Sala rivolgendosi ai ragazzi. «In Ucraina ho incontrato persone che hanno lottato contro il nazismo degli anni ’40 e che oggi sono di nuovo sotto assedio. Sarà il ripetersi della storia che ci impedirà di dimenticarla».

«La Shoah è una parola precisa, che indica lo sterminio degli ebrei, mentre le deportazioni riguardano un gruppo molto più ampio che comprende anche i prigionieri politici», spiega. «Siamo tutti esseri umani. Dobbiamo avere tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Nessuno può dirci che non andiamo bene così come siamo», dice Visco Gilardi rivolgendosi ai ragazzi. «“La memoria della guerra sarà ridotta a un rigo della storia”, ha detto Liliana Segre. Io non sono così pessimista, perché parlando con i ragazzi vedo che c’è ancora speranza».

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La vita di Ermando Parete

Ermando Parete nasce ad Abbateggio, montagne abruzzesi, il 15 febbraio 1923. All’età di vent’anni si arruola nel Corpo della Guardia di Finanza, diventando sottoufficiale. Durante la Seconda guerra mondiale combatte in Jugoslavia e, dopo l’Armistizio dell’8 settembre del ’43, cerca di tornare in Italia con i gruppi partigiani. Catturato dalle Ss a Cimadolmo (Treviso), viene incarcerato e torturato a Udine. Subito dopo deportato nel campo di sterminio nazista di Dachau, in Germania. Nonostante le condizioni disumane, sopravvive fino all’arrivo delle forze alleate statunitensi venendo liberato il 29 aprile del 1945. Scampato alla tragedia della Shoah, dagli anni Novanta e fino alla scomparsa nel 2016, Parete dedica tale parte della vita a raccontare l’orrore vissuto, come monito perché non riaccada e unendo sempre lo sprone positivo di incoraggiare ed energizzare le giovani generazioni, visitando le scuole italiane e le università, incontrando i ragazzi, partecipando a convegni, seminari e dibattiti. La nuova grande caserma della Guardia di Finanza di Pescara, inaugurata nel maggio 2017, è intitolata a Ermando Parete. L’anno successivo, il figlio, Donato Parete, ha dato vita al Premio Parete per l’eccellenza nell’economia e portare avanti i valori del padre. 




IL PIANETA MENTE di Luigi Pagliarini

Il CLAP Museum di Pescara presenta una favola per bambini, ragazze e adulti

29 gennaio 2023, a partire dalle ore 17:00 c/o CLAP MUSEUM, in Via Nicola Fabrizi, n.194

Pescara, 27 gennaio 2023. Domenica 29 gennaio, Il CLAP Museum di Pescara ospita l’evento di presentazione, con proiezione, narrazione teatrale e sound performance, de “Il Pianeta Mente”, un progetto editoriale nato da un’idea di Luigi Pagliarini, artista, neuropsicologo e accademico. L’incontro sarà presentato dal giornalista e autore televisivo Maurizio Di Fazio, con l’intervento del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio.

Il Pianeta Mente è una narrazione visiva, a metà tra il racconto didattico/pedagogico e la fiaba, che spiega con parole semplici, adatte a un pubblico di tutte le età, la complessità del cosmo. L’intento, nelle parole dell’autore, è quello di “prendere coscienza di essere, tutti noi, operai che lavorano per l’evoluzione, non della specie, ma dell’intero universo”. Attraverso una favola con radici ben piantate nel terreno del pensiero scientifico e filosofico, Pagliarini intende offrire una visione che conduca verso il senso interiore dell’esistenza “a partire da una concezione circolare dell’universo, con particolare attenzione al concetto di trasformazione, che doni speranza alle generazioni future e che dia una visione più gioiosa della vita e una prospettiva più serena della morte.” Dal racconto, illustrato da Federico Galdiero e scritto da Pagliarini insieme a Catia Verna, nasce una operAzione polifonica, un percorso attraverso il linguaggio visivo, la narrazione teatrale e la musica elettronica: forte del suo “Manifesto per un’Arte Corale”, Luigi Pagliarini torna a ribadire la necessità di rivolgere la ricerca estetica verso una orchestrazione sinergica, unanime, in cui trovare la manifestazione immateriale del concetto di umanità, dove l’individualità ha senso solo in un ordine collettivo e, appunto, corale.

Questo il programma dell’evento

ore 17,00: Proiezione corto animato;

ore 17,20: narrazione teatrale de Il Pianeta Mente, con Chiara Sanvitale e Alessandro Vellaccio, per la regia di Giulia Basel e sound performance di Max Leggieri e Alessia Martegiani;

a seguire: dialogo con gli Autori.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.




L’ISOLA DEL PELLICANO di Michel Cosem

Con la traduzione di Stefania Ruggieri e Mirta Basilisco

«Un autore da oltre 100.000 copie vendute in Francia. Un esordio d’eccezione in Italia.»

 Dal 31 gennaio in uscita per Chiaredizioni il libro “L’Isola del pellicano” dell’Autore francese Michel Cosem, con la traduzione di Stefania Ruggieri e Mirta Basilisco.

SINOSSI DELL’OPERA

Fissate le frontiere tra la Grecia e la Turchia, L’Isola del Pellicano viene dimenticata. Convinti che l’isolotto appartenga alla Grecia, il quindicenne Yannis e la sua banda decidono di farne terreno di scorribanda. A qualche miglio di distanza, anche Mehmet e i suoi amici turchi si apprestano a raggiungere l’Isola che considerano di loro proprietà. I due popoli si affronteranno come hanno fatto da sempre, oppure l’amicizia li travolgerà?

Biografia dell’autore

Michel Cosem è uno scrittore molto noto in Francia, con all’attivo centinaia di migliaia di copie vendute. Non ha mai cessato di scrivere romanzi e poesie, di incontrare i suoi lettori e di viaggiare per il mondo. Ama parlare di leggende, del fantastico e del meraviglioso nei suoi romanzi per ragazzi e per adulti.

Biografia delle traduttrici

Entrambe specializzate da anni in traduzioni di autori francesi, sono anche insegnanti di lingue nella scuola secondaria. L’opera verrà presentata per la prima volta il 28/01, alle ore 17:30, presso la Biblioteca Falcone e Borsellino, Viale Bovio 446, Pescara (PE), l’evento sarà moderato dal prof. Federico Giannini, interviene l’editore Arturo Bernava. A seguire, un’altra presentazione si terrà il 02/02, alle ore 17, presso la Libreria Pensieri Belli, Via Roma 94/96, Pescara (PE); interviene l’editore Arturo Bernava.




LA FORMA DELL’ARIA Parole

In uscita il nuovo libro di Poesia dell’autore Edmondo Tiberi, “La forma dell’aria – Parola” edito dalla casa editrice fabrianese Quid Edizioni.

Chi è Edmondo Tiberi?

Edmondo Tiberi nasce a Fabriano. I suoi studi sono tecnici, come il suo lavoro, che lo porta a confrontarsi in scenari internazionali multietnici. La poesia l’ha sempre accompagnato armonizzando il rigore tecnico e infrangendo quella divisione tra arti e mestieri frutto dei tempi moderni che pretendono attitudini rinchiuse dentro scatole dedicate. La poesia intesa come dei “lampi di luce”, parole libere che cercano di contaminare l’indifferenza senza spiegare i perché, sussurrando semplicemente il proprio messaggio, come un foglio in una bottiglia affidato al mare frenetico e spesso indifferente degli animi di chi legge. I Racconti brevi tendono a conservare il ricordo proveniente da tempi lontani che vanno scomparendo in questa società veloce e competitiva.

Di che cosa parla “La forma dell’aria – Parole”?

Voglio riportare una cosa che ho scritto molto tempo fa. Era un tempo strano in cui pensavo di preoccuparmi di tutti e di non aver abbastanza, quasi che il mio concedermi mi desse dei diritti e che le turbolenze del mio animo fossero un po’ colpa degli altri. È stato un periodo prolifico come scritti, ma il tempo mi ha insegnato che anche i comportamenti più disponibili nascono da un bisogno di chi lì fa, e non occorre perciò aspettarsi dagli affetti un ritorno, almeno non per questo motivo. A volte rileggendo qualche scritto non mi sembra possibile che siano miei. La Poesia appartiene tanto a chi la scrive quanto a chi la legge perché chi la scrive non inventa le parole, ma ne pesca come dal mare che lo circonda, ciascuno con i suoi mezzi.




RIFLESSIONI, TEATRO E MUSICA per onorare la Giornata della Memoria

La Storia, le storie, l’umanità negata nell’Olocausto, il valore della Memoria e l’attualità del monito rappresentato dalla Shoah

Luco dei Marsi, 27 gennaio 2023. Saranno questi i temi centrali, a Luco dei Marsi, degli eventi organizzati dall’Amministrazione comunale e dall’I.C. “I. Silone”, diretto dalla professoressa Claudia Scipioni, per onorare il Giorno della Memoria.

Ben tre gli appuntamenti in programma, tutti organizzati nella Casa dell’Amicizia, la nuova struttura comunale, in via Alessandro Torlonia, da poco inaugurata: oggi, venerdì, 27 gennaio, alle ore 10.30, incontro e riflessione a tema “Sopravvivere all’inferno”, a cura dei Docenti e degli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “I. Silone”, con intermezzi musicali a cura del professor Eginio Notarpasquale e con il patrocinio del Comune di Luco dei Marsi; domenica, 29 gennaio, alle 17.30, tornano le struggenti note del “Concerto per la Memoria – Shoah. Per non dimenticare”, a cura dell’Istituzione Musicale Abruzzese, in collaborazione con il Comune di Luco Dei Marsi e la Fondazione Cassa Di Risparmio dell’Aquila.

Nella formazione, diretta dal M° Francesco Fina, i solisti Benedetto Agostino, tenore, Falvio Troiani, Oboe; voce recitante, Antonio Pellegrini, attore; mercoledì, 1° febbraio, alle 10.30, rappresentazione teatrale “Etty Hillesum – Elogio dell’Amore”, a cura della compagnia teatrale “Fantacadabra” in cooperazione con l’I.C. “I. Silone” e con il patrocinio del Comune di Luco dei Marsi.

“Il Giorno della Memoria è da sempre un appuntamento centrale per la nostra Amministrazione”, ha rimarcato la sindaca di Luco dei Marsi, Marivera De Rosa, “L’impegno di trasmettere la memoria della Shoah, la storia, il senso di quanto accaduto e di ciò che ne discende, come anche il ricordo delle vittime, dovrebbe essere, e ci auguriamo che sia, un imperativo categorico per tutti.

É sempre importante, ma ancor più in un tempo in cui rimontano revisionismi e negazionismi di ogni sorta, diffusi spesso in modo incontrollato attraverso il web. Purtroppo, come la storia ci insegna, certi pericoli sono sempre in agguato, e possono affondare le loro radici sotto la superficie di un’apparente “normalità” quotidiana. L’orrore dei crimini nazifascisti è la pagina più nera della storia umana, sta a tutti noi contribuire a far sì che quanto accaduto non sia mai più. Gli eventi in programma, che vedranno l’Istituto comprensivo, ancor più che in passato, attivo protagonista e il gradito ritorno del toccante Concerto per la Memoria, offriranno spunti preziosi di riflessione condivisa. Invito tutti a partecipare”.




GIULIA DI ROCCO AL QUIRINALE per la quarta volta

Pratola Peligna, 26 gennaio 2023. Domani 27 gennaio 2023  a partire dalle ore 10.00, Giulia Di Rocco romnì  italiana abruzzese originaria di Pratola Peligna sarà al Quirinale, su invito del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, per commemorare il giorno della memoria.

Unica romnì italiana ad essere  presente per il quarto anno consecutivo come delegata Rom Italiana a rappresentare rom e sinti vittime dell’olocausto nazi-fascista.

“Un olocausto  quello del Samudaripen che non trova ancora  riconoscimento ufficiale, per questo ringrazio il Presidente della Repubblica Italiana che nel giorno del ricordo abbia sempre invitato rom e sinti. È giusto dare pari dignità a tutte le vittime ! “




IL TEATRO MARRUCINO celebra

La Giornata della Memoria con Rita Levi Montalcini

Chieti, 26 gennaio 2023. Rita Levi Montalcini, neurologa, accademica e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986: a 10 anni dalla scomparsa di questa grande donna anche il teatro vuole celebrarne il genio e l’eredità con lo spettacolo “Rita, un genio con lo zucchero filato in testa” di e con Valentina Olla e Sabrina Pellegrino, che ne cura anche la regia, prodotto da Uao Spettacoli.

Proprio nel Giorno della Memoria, il 27 gennaio 2023, sarà il Teatro Marrucino di Chieti ad ospitare ben tre appuntamenti con l’omaggio alla Montalcini; grazie anche al lavoro della responsabile per le scuole Monica Desiderio ci saranno due matinée, ed un appuntamento serale invece alle ore 21. La giornata gode del Patrocinio del Comune di Chieti. Ai matinée parteciperanno l’Istituto Tecnico Industriale Luigi Di Savoia di Chieti con l’impegno della Dirigente Grazia Angeloni, il Convitto Nazionale G. B. Vico con la Prof Paola Di Renzo ed i due indirizzi ossia il Liceo Classico ed il Liceo Artistico Nicola da Guardiagrele, e l’Istituto Comprensivo di Spoltore (Scuola Media) con la Professoressa Maria Teresa Forti.

Una giovane autrice, nella fattispecie la Olla, si ritrova a scrivere uno spettacolo sulla vita di Rita Levi Montalcini, un’impresa quasi impossibile apparentemente. Nulla sembra essere abbastanza intelligente, le parole diventano banali di fronte alla grandezza di una mente così elevata.

La scrittrice inizia così un percorso di fantasia a ritroso nel tempo nella vita della scienziata dall’ “anima imprendibile”, entrando con l’immaginazione nei panni della madre, della sorella e di Rita stessa da ragazza.

La vita e i pensieri della scrittrice cominciano un po’ per volta ad intrecciarsi a quelli della scienziata, a volte in sintonia, a volte assolutamente agli opposti, in un monologo surreale a più voci, nel quale intervengono un giornalista impertinente interpretato da Marco D’Angelo e la musica di un pianoforte, le cui note sono accarezzate da eleganti movimenti coreografici.

“Sono emozionata – spiega Valentina Olla – perché è un progetto che mi ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; successivamente mi sono accorta che la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano che volevo e voglio raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini ed io mi sento di riassumere quanto ho imparato dalla vita di una ragazza di 103 anni. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Mi sento di dire che Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti”.

L’ironia dell’autrice e la saggezza della scienziata attraversano cento anni di storia, per ritrovarsi alla fine a parlare tra loro come due vere amiche. Ed è proprio da questo incontro di fantasia che germoglia il coraggio della scrittrice di iniziare a scrivere il suo spettacolo, perché come le ha suggerito la sua “amica” Rita, “nella vita bisogna osare, mai rassegnarsi o arrendersi. Bisogna tenere lo sguardo verso la luce… e le ombre poi ti cadranno alle spalle”.

“Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata, dalle istituzioni ai dirigenti scolastici, agli sponsor e non solo; sicuramente i ragazzi porteranno a casa una significativa esperienza, un vero e proprio confronto con la storia vissuto in modo empatico con un grande personaggio qual è Rita Levi Montalcini, che anche i più giovani conoscono. Spero che i ragazzi escano con la curiosità che ha sempre distinto questo grande personaggio”.

Rita Levi Montalcini è quella giovane donna ebrea che riesce a superare le assurdità delle leggi razziali, le atrocità della guerra, la discriminazione di genere, è riuscita a vincere tutte queste sfide attraverso un secolo di incredibile storia personale che merita di essere conosciuta.

È possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo delle ore 21.00 su www.ciaotickets.com o chiamando i numeri 333.5001699.




VENERDÌ, 27 GENNAIO 2023 Giorno della Memoria

L’ex soldato ed ex deportato Giovanni Paolone invitato al Quirinale per la cerimonia nazionale

Penna Sant’Andrea, 26 gennaio 2023. Venerdì 27 gennaio (Giorno della Memoria), alle ore 10, l’ex soldato ed ex deportato IMI (Internato Militare Italiano) in Polonia, Giovanni Paolone (Classe 1922), è stato invitato alla cerimonia nazionale al Palazzo del Quirinale. La richiesta era stata inoltrata da Giulianova dal ricercatore storico sugli IMI Walter De Berardinis in collaborazione con la famiglia Paolone. Alla cerimonia sarà accompagnato dal figlio Domenico e dal ricercatore giuliese. La giornata di Roma chiude il cerchio alla ricerca per ricostruire le vicende che accompagnarono le vicissitudini dell’ex deportato detenuto nei lager tedeschi. Il centenario Paolone ha ricevuto la Medaglia d’Onore per la deportazione e il diploma di Combattente della Libertà.

Scheda di Giovanni Paolone. Nativo di Cermignano (24 giugno 1922), oggi vive con il figlio Domenico nella Contrada Castellaro di Penna Sant’Andrea in provincia di Teramo. Il 2 febbraio 1942, dopo che aveva già tre fratelli (erano 7 figli) al fronte, parte in guerra con il 73° reggimento fanteria “Lombardia” a Trieste e successivamente, dopo aver frequentato il corso di armaiolo, distaccato al 52° reggimento fanteria nell’area al confine orientale con il CLVII battaglione mitraglieri “Novara” – 2° Divisione di fanteria “Sforzesca” (dislocata in Venezia Giulia nella zona tra Divaccia, Fola, Sesana, Villa del Nevoso lungo la linea di confine italo-jugoslavo). Dopo le vicende dell’8 settembre 1943, viene catturato dai tedeschi a Trieste e internato nello Stammlager II-D a Stargard, in Pomerania in territorio polacco vicino alla città di Stettino. Durante la sua prigionia, con il numero 101-306, condivisa anche con canadesi e americani, lavorò  nei campi e fabbriche tedesche. La salvezza arrivò l’11 aprile 1945, quando le truppe americane aprirono i cancelli del lager e fu rimpatriato solo nell’estate dello stesso anno. Aveva passato due anni in un lager nazista.

Goffredo Palmerini




GIORNATA DELLA MEMORIA, per non dimenticare

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario: Primo Levi

Casoli, 26 gennaio 2023. A tal proposito, in occasione della “Giornata della Memoria”, che ricorre il 27 gennaio, l’I.I.S. Algeri Marino, in collaborazione con il Comune di Casoli e Palazzo Tilli, organizza una mattinata ricca di momenti di riflessione per accrescere il sapere e la coscienza civica di ciascuno. Dalle ore 9:00 alle ore 10.30, presso la suggestiva sede di Palazzo Tilli, si svolgerà il Percorso della Memoria, a cura di Antonella Allegrino e Anna Michetti, che si svilupperà ponendo particolare attenzione sul Memoriale, sui volti degli internati e le pietre d’inciampo, sulle musiche balcaniche ed ebraiche. Alle ore 11:00, ci si sposterà al Cinema Teatro comunale, dove si terrà il Seminario Dire l’indicibile. La memoria letteraria della Shoah, a cura di Carlo De Matteis, professore emerito di letteratura italiana contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi de L’Aquila.

La prof.ssa Maria Lucia Di Fiore, referente del progetto, coordinerà i lavori, interverrà la prof.ssa Piera Della Morgia, presidente ANPI, e concluderà le attività la prof.ssa Federica Di Giuseppe. “Crediamo molto nell’importanza di rafforzare questo ponte che ci lega alle Scuole del territorio; far riflettere i nostri ragazzi, e riflettere anche noi con loro, è un’esperienza formativa che va alimentata costantemente perché conduce entrambi a nuove consapevolezze.

Come diceva Seneca: C’è un vantaggio reciproco nell’insegnare, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano lo dichiara la consigliera con delega all’istruzione, Anna Di Marino – Questa è senza dubbio una delle pagine più brutte della storia dell’umanità, ad oggi non possiamo fare altro che ricordare, sia per rispetto verso il passato, sia per trasmettere i valori della pace e della lotta all’odio e alla violenza alle nuove generazioni. Ringraziamo gli studenti, parte attiva della manifestazione, il Dirigente Scolastico, dott.ssa Costanza Cavaliere, i docenti dell’Istituto e tutti coloro che si sono adoperati ed interverranno offrendo generosamente il proprio apporto”, conclude il Sindaco di Casoli, dott. Massimo Tiberini.




GIORNATA DELLA MEMORIA, ecco tutte le iniziative

Spettacoli, mostre, concerti legati dal filo della storia

Chieti, 26 gennaio 2023. Saranno diverse e di diversa natura e durata le iniziative previste in città per la Giornata della Memoria. Stamane in Comune la presentazione di quelle patrocinate dall’Ente con gli organizzatori e in collegamento da Roma con la partecipazione dell’attore teatino Federico Perrotta.

Due gli spettacoli previsti il 27: alle ore 21 al Marrucino, “Rita Levi Montalcini – un genio con lo zucchero filato in testa” con Valentina Olla, Marco D’Angelo, scritto e diretto da Sabrina Pellegrino; alle ore 19, invece, al Piccolo Teatro dello Scalo, “Helga Weissova. Narrazioni, disegni e quadri scenici dal campo di Terezin”, di Giancamillo Marrone, a cura dei i laboratori Actor&Drama1 e Actor.

Mostre. Dal 27 gennaio al 4 febbraio 2023 il Convitto-Liceo G.B. Vico, il Club per l’Unesco, il Centro Studi Sport&Valori, di Chieti, in collaborazione con l’International Football Museum, presentano la Mostra “I Sommersi e i Salvati – Cimeli, storie e gesta dei campioni dello Sport che hanno vissuto l’immane tragedia dei campi di sterminio”. Per le scuole, visite guidate a cura degli studenti del Liceo Classico G.B. Vico previa prenotazione al numero 349/5788454. Orari per la città: giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30. Sabato e domenica 10.00 – 13.00 e 15.00 – 17.00.

Musica. Il 27 gennaio alle ore 19 al Museo Barbella concerto violoncello e pianoforte con Alexander Hülshoff e il Maestro Giuliano Mazzoccante. Ingresso gratuito con prenotazione per posti limitati al 329/1428830.

“Compito dell’Amministrazione è quello di dare spazio e voce alla creatività delle realtà culturali e sociali della città, lo abbiamo fatto in molte occasioni ed è un modello che si ripete per la Giornata della Memoria – così il sindaco Diego Ferrara,  il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo de Cesare e la consigliera Alberta Giannini – Siamo orgogliosi di dare il nostro patrocinio a manifestazioni che sono tutte legate dal filo rosso della memoria e tutte dedicate alla città, ai giovani, alla condanna di uno dei periodi più bui e segnanti della nostra storia. Così come siamo lieti che siano le realtà cittadine a fare da motore all’esigenza di ricordare tutto quello che è accaduto, per non dimenticare cos’è stata la Shoah e come ha cambiato le nostre vite. Agli eventi presentati oggi si unisce anche la celebrazione che ogni anno si ripete davanti all’Itis Galiani De Sterlich, dove si trova l’unica pietra d’inciampo della città, quella dedicata a uno dei tre professori deportati, Aldo Oberdorfer, che morì a causa del suo confinamento nel campo di internamento di Lanciano. Alla città va l’invito a non far mancare presenza e apprezzamento per tale e tanta produzione di occasioni per pensare questa giornata, ciò che rappresenta, l’importanza di tramandarla ora che il numero di testimoni dell’orrore dell’olocausto si assottiglia perché tutti in età, ma col bisogno di raccontare ancora”.

“Siamo emozionati – spiega Federico Perrotta, in videochiamata da Roma dove si trova lo spettacolo interpretato dalla brava Valentina Olla e dedicato a Rita Levi Montalcini – perché è un progetto che ci ha travolto: era partito come un semplice reading visto che la Montalcini ha scritto tantissime cose molto interessanti; ma la figura di questa donna è un concentrato di materiale umano da raccontare: scienza, guerre, discriminazione di genere, la difficoltà di affermarsi in un mondo di uomini. Lo spettacolo è ambasciatore di grande speranza sia per i giovani, in quanto lei stessa diceva che il futuro è nelle loro mani, sia per gli anziani perché lei ha sostenuto con tutta una serie di prove scientifiche che il cervello continua a crescere se allenato, e dunque l’anziano va tenuto dentro la società ed allenato con degli interessi; credo che sia un messaggio positivo. Rita Levi Montalcini non ha mai cessato di vivere, è ancora qui, con noi ed ora più che mai, in questo momento così complicato per il mondo, abbiamo bisogno dei suoi insegnamenti. Per questo non possiamo che ringraziare l’Amministrazione che ha sostenuto questo progetto e gli ha concesso il suo luogo d’onore, teatro il Marrucino”.

“Due sono le iniziative che coinvolgono il G.B. Vico e di cui siamo fieri di essere parte per il valore di entrambe e per il messaggio che portano con sé – così la dirigente Paola Di Vincenzo – La prima riguarda lo spettacolo su Rita Levi Montalcini da noi promosso insieme all’associazione Il Tratturo spettacolo sulla vita di questa straordinaria scienziata. Bella l’iniziativa che vede anche Perrotta come motore dello spettacolo, che sarà in matinée per le scuole del Convitto nazionale dell’Itis Savoia con oltre 800 ragazzi. Bella e importante è anche la mostra che ospitiamo nel liceo classico in collaborazione con il Club Unesco e il Comitato Fairplay, mostra dedicata a Sport e Shoah, con le biografie di atleti deportati nei campi di concentramento e reperti e attrezzature sportive di quegli anni. Una mostra unica che si sta svolgendo in tre regioni d’Italia”.

“La Mostra racconta la storia delle vite di campioni sportivi le cui vite sono state spezzate dalla follia delle leggi razziali e dall’orrore della Shoah – così Cinzia Di Vicenzo del Club Unesco di Chieti – L’iniziativa intende inoltre rammentare i valori etici che devono guidare lo sport e contribuire a sconfiggere ogni forma di razzismo, violenza e discriminazione, come quando si manifesta con inaccettabili sentimenti di odio nei campi e negli stadi. In un momento come questo ha un valore speciale, con l’associazione Italia-Israele a livello nazionale siamo riusciti a dargli spazio attraverso tre mostre nazionali con cimeli collezionati da appassionati. Curatore ne è Renato Mariotti che è componente del Comitato fairplay, parte anche del Museo dello sport. Le visite avranno come guide speciali i ragazzi del liceo classico coordinati dal professor Francesco Baldassarre e loro accoglieranno le scuole. Abbiamo prenotazioni per tutta la prossima settimana, il pomeriggio l’esposizione è aperta alla cittadinanza e la scuola diventa presidio culturale, che accoglierà anche sabato e domenica secondo gli orari prestabiliti. È parte di questo contributo anche la proiezione del film “Fuga per la vittoria”, sempre il 27 alle ore 15 e alle ore 17, ispirato alla cosiddetta “partita della morte” tenutasi a Kiev nel 1942 tra giocatori tedeschi e ucraini. Impossibile dimenticare il gesto atletico che il compianto Pelè ha regalato al cinema in questa pellicola”.

“Per tanti anni abbiamo fatto eventi sulla Shoah ed è bello vedere che nel tempo è nato un bel fermento di iniziative sulla Memoria – aggiunge Giancamillo Marrone del Piccolo Teatro dello Scalo – noi faremo un lavoro su un personaggio ancora vivente, Helga Weissova una dei bambini di Terezin, lei venne deportata nel campo a 12 anni e il papà le disse di disegnare ciò che vedeva. A Terezin restò tre anni per andare ad Auschwitz e Mauthausen, lei e la madre si salvarono il papà no. Noi riprodurremo scenograficamente alcuni dei disegni fatti da Helga, una delle ultime testimoni della Shoah e una delle voci più genuine dell’esperienza della deportazione, perché i suoi sono rimasti i disegni di una bambina, coeva di Anna Frank. Venerdì alle 19, l’ingresso libero”.

“Sono stato invitato dall’associazione TeatArte per tenere una relazione sulla storia di Chieti e provincia nel 900 – racconta lo storico Filippo Fedele – Ho donato alla biblioteca Bonincontro che lunedì ci ha ospitato dei libri e fra quelli donati c’è un libro dedicato agli “Ebrei in provincia di Chieti 1938-44”. Nel testo c’è tutta la narrazione della vicenda degli ebrei teatini che parte dal ’38, anno di promulgazione delle leggi razziali, fino al 1944 con la soluzione finale e la deportazione di 25 ebrei catturati nella nostra provincia e finiti ad Auschwitz. Vittime che appartenevano alla città e che è un dovere ricordare”.

“L’iniziativa con Federe era promossa anche dall’ANPI – conclude Gianluca Antonucci dell’ANPI di Chieti – il nostro percorso nella storia serve a fare memoria attiva. Lo facciamo per la Shoah, ma anche per altri martiri, come i nostri ragazzi trucidati a Pescara, a Colle Pineta, saremo sul cippo per l’anniversario di febbraio e continueremo a cercare una collaborazione con le scuole in occasione dell’80esimo anno nel 2024. È importante che l’Amministrazione faccia da fulcro perché le associazioni si incontrino e facciano conoscere le iniziative sul territorio, soprattutto sulla memoria, fronte sempre aperto”.

“Approfittando della presenza a Chieti del Maestro Alexander Hülshoff, in Italia per un concerto che faremo domenica  al Teatro Luigi Bon, in Friuli – spiega il Maestro Giuliano Mazzoccante – abbiamo deciso di donare un concerto alla città per la Giornata della Memoria. Si tratta di un’occasione unica, eseguiremo musiche di Beethoven, Franck e Schumann, i posti sono limitati, per assistere non è previsto un biglietto ma bisogna prenotare al 329/1428830”.




NUOVE OPPORTUNITÀ per i giovani

La Fondazione Istituto Maria Regina e l’Associazione Focolare Maria Regina ETS nelle province di Teramo e Pescara

Roseto degli Abruzzi, 26 gennaio 2023. La Fondazione Istituto Maria Regina e l’Associazione Focolare Maria Regina ETS, in occasione della pubblicazione del Bando Ordinario 2022 del Servizio Civile Universale, si rivolgono a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni di età che vogliono impegnarsi in progetti di educazione, comunicazione e relazione con i bambini che vivono situazioni di disagio e difficoltà e che sono accolti nelle loro comunità educative di Scerne di Pineto e di Cerchiara di Isola del Gran Sasso.

I candidati che risponderanno  al Bando potranno partecipare alle selezioni per 4 posti nella comunità educativa Casa Madre Ester e 4 posti nella comunità educativa Nido del Focolare. 1 posto è disponibile anche per i giovani che vorranno impegnarsi in attività di progettazione sociale, formazione e ricerca presso il Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza dell’Associazione Focolare Maria Regina ETS.

I progetti promossi hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali articolati su 5 giorni a settimana e un compenso mensile di € 444,30 e le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2023




NUOVI PROGETTI SCOLASTICI per i più piccoli

La Scuola Macondo nei comuni di Miglianico, Ari e Giuliano Teatino

Più di duecento piccoli studenti delle scuole primarie teatine di Miglianico “C.D’Amato”, Ari “E. Alessandrini” e Giuliano Teatino “Don Ferdinando Cocco” sono pronti a tuffarsi nel magico mondo dei libri e della scrittura e lo fanno attraverso due progetti dedicati e complementari che sanciscono la collaborazione tra l’Istituto Comprensivo (con i tre plessi) e la Scuola Macondo – L’Officina delle Storie di Pescara fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta e coordinata dalla Dott.ssa Elisa Quinto: uno dei due progetti è rivolto ai bimbi di prima e seconda classe, e solo ad alcune terze che hanno scelto “Nel mondo del libro”, mentre le altri classi terze, quarte e quinte si dedicheranno al progetto “Piccoli itinerari culturali”.

Si parte il 1° febbraio e saranno circa 30 gli incontri previsti dall’intero programma elaborato dall’operatrice didattica Serena D’Orazio che verrà affiancata, durante le lezioni, dai docenti della scuola primaria: insieme avranno il compito di orientare il lavoro e accompagnare gli studenti in questa esperienza ed in orario scolastico direttamente a scuola o presso la Macondo di Pescara.

Con il progetto rivolto ai più piccoli si desidera avvicinarli al mondo del libro: la scrittura è, assieme alla lettura, un potente mezzo espressivo e cognitivo che permette ai bambini di entrare in profondità nel testo e di educare il loro pensiero alla creatività. “Nel mondo del libro” è un workshop breve pensato per introdurre gli studenti nel mondo della scrittura creativa: una prima parte sarà dedicata alla lezione teorico-pratica sui fondamenti di scrittura (la struttura narrativa, i personaggi, le ambientazioni, i dialoghi), mentre una seconda parte sarà riservata all’attività laboratoriale.

Per “I piccoli itinerari culturali” la Scuola Macondo propone un workshop che mette insieme il potenziale di questa tecnica narrativa con la valorizzazione del territorio. Il progetto vuole infatti lavorare sulla riscoperta del patrimonio storico-artistico coinvolgendo le nuove generazioni, e vuole farlo attraverso l’uso dello storytelling territoriale e la ricerca delle fonti.

I ragazzi verranno divisi in piccoli gruppi di lavoro e ad ogni gruppo verrà attribuita una tappa dell’itinerario, precedentemente definito e illustrato dall’operatore didattico.

“Ogni singolo progetto con la relativa organizzazione – spiega Serena D’Orazio – oltre all’apprendimento ha anche un’altra finalità: la cooperazione, per noi infatti è altrettanto importante che i piccoli imparino a lavorare insieme e ad aiutarsi, anche nelle piccole difficoltà, soprattutto iniziali, che possono creare nuovi progetti”.




LA SCUOLA SAN TOMMASO amplia l’offerta formativa per l’anno 2023/2024

È tempo di iscrizioni per l’anno scolastico prossimo e proprio per questo la scuola San Tommaso di Ortona ha introdotto un’offerta formativa che si pone l’obiettivo di raggiungere e soddisfare le esigenze di un’utenza sempre più attenta e al passo con i tempi.

Ortona, 26 gennaio 2023. Per la prima volta, infatti, la scuola San Tommaso propone, per la sezione primaria, la possibilità di iscrizione alla sezione bilingue. Un primato sul territorio che permetterà ai bambini di seguire le lezioni anche in lingua inglese. Inoltre, sarà possibile attestare il livello di inglese acquisito certificandolo con il “Cambridge Young Learners”. In più, all’interno dell’ambizioso progetto educativo della scuola San Tommaso, è inserito un altro importante progetto: lo sportello d’ascolto.

Un punto di riferimento per le famiglie e gli insegnanti che avranno modo, dunque, di confrontarsi.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, invece, tra gli obiettivi principali quello del potenziamento della lingua inglese. Anche in questo caso, dunque, aumenteranno le ore di lingua in modo da stimolare i bimbi all’ascolto e alla comprensione dell’inglese.

“Il nuovo anno scolastico presso la nostra scuola – dice la coordinatrice didattica Cristiana Accardi – rappresenta di sicuro una innovazione in termini di offerta formativa perché abbiamo deciso di dare qualcosa in più a chi sceglierà di iscriversi. La sezione bilingue è il nostro fiore all’occhiello, puntiamo molto su questo progetto che vuole dire aprirsi ad una prospettiva nuova, ambiziosa, all’altezza delle sfide che i nostri tempi lanciano quotidianamente ai genitori e ai nostri bambini futuri cittadini di un mondo sempre più globalizzato e interculturale.”




UNO SGUARDO dentro le nubi

La prima campagna sperimentale in Italia con profilatori radar

L’Aquila, 25 gennaio 2023. È in corso di svolgimento a L’Aquila una campagna sperimentale, la prima del suo genere in Italia, per la realizzazione di misure innovative per lo studio dell’evoluzione delle nubi, dalla genesi fino agli stadi precipitativi (un esempio è in Figura 1).

Questa attività è stata possibile grazie ad una solida collaborazione tra l’Osservatorio Atmosferico del Centro di Eccellenza CETEMPS, Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) dell’Università degli Studi dell’Aquila (UNIVAQ) e l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche della sede di Roma (CNR-ISAC-Roma), che hanno messo in comune strumentazione di misura all’avanguardia ed esperienze specifiche nel campo dell’osservazioni delle nuvole e degli aerosol in atmosfera e lo sviluppo di algoritmi di analisi delle osservazioni.

Il sito di misura interessato è quello dell’Osservatorio Atmosferico di CETEMPS/DSFC/UNIVAQ presso Casale Calore (Figura 2) in località San Vittorino (L’Aquila) che vanta un sistema integrato di strumentazione all’avanguardia, un elenco parziale è: un radar in banda W polarimetrico a puntamento fisso verticale, un wind lidar a scansione e un nefoipsometro nell’infrarosso.

L‘Osservatorio Atmosferico di CETEMPS ha ricevuto finanziamenti in ambito della Infrastruttura di ricerca Aerosol, Clouds and Trace Gases Research Infrastructure (ACTRIS), attraverso il progetto Potenziamento di Infrastrutture di Ricerca, azione ii.1 del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 PIR01_00015 e il progetto Rafforzamento del capitale umano delle Infrastrutture di Ricerca (CIR01_00015 “PER-ACTRIS-IT”), per far svolgere attività di ricerca avanzate con collaborazioni nazionali e internazionali.

Per la campagna di misura il CNR-ISAC ha istallato presso l’Osservatorio due disdrometri (strumenti per la misura delle dimensioni delle particelle di acqua o ghiaccio che cadono al suolo) e un radar in banda K.  Le osservazioni e i risultati che emergeranno dalla campagna di misura offriranno la possibilità di investigare come si modificano ed evolvono alcuni processi fisici all’interno delle nubi.




MUSICA PER LA CITTÀ. Ospiti i Solisti Veneti

Due delle più importanti e storiche orchestre da camera italiane, con il concerto del 26 gennaio, alle 18, all’Aquila, iniziano una collaborazione artistica.

L’Aquila, 25 gennaio 2023. I Solisti Veneti, formazione fondata nel 1959 da Claudio Scimone, saranno ospiti dell’auditorium del Parco, nella rassegna Musica per la città allestita dai Solisti Aquilani. L’orchestra abruzzese si avvale della direzione artistica di Maurizio Cocciolito.

Il complesso, oggi diretto da Giuliano Carella, è da sempre ritenuto ambasciatore della cultura e della musica veneta nel mondo con più di seimila concerti tenuti in oltre novanta nazioni. I Solisti Veneti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto e per le più prestigiose istituzioni musicali, dal Festival di Salisburgo (dove sono stati presenti in più di trenta occasioni) alla Carnegie Hall di New York.

Nel nome e nel segno del fondatore e direttore, scomparso nel 2018, Clementine Hoogendoorn Scimone e il direttore artistico e musicale Giuliano Carella, continuano a perpetuare l’eredità spirituale ed estetica di Claudio Scimone, perseguendo la missione di far conoscere la musica classica a un pubblico sempre più vasto, offrire esperienze culturali d’eccellenza, scoprire e formare giovani talenti affinché il patrimonio musicale classico sia tramandato alle generazioni future.

Il programma

I SOLISTI VENETI

GIULIANO CARELLA direttore

LUCIO DEGANI primo violino

Ermanno Wolf – Ferrari      Serenata in mi bemolle maggiore per archi

Antonio Bazzini                  Fantasia su motivi della “Traviata” op. 50

Giuseppe Verdi                   Quartetto per archi in mi minore




L’ARTE COME RAGION DEL VIVERE a Pratola Peligna

Oltre 50 Artisti espositori e l’omaggio al Maestro Antonio D’Acchille

Pratola Peligna, 25 gennaio 2023. Domenica 29 gennaio 2023, alle ore 11:00, si inaugura presso le Sale espositive del Palazzo Colella Santoro di Pratola Peligna, la mostra d’arte contemporanea dal titolo L’Arte come ragion del vivere che giunge alla sua Terza Edizione.

Il curatore, Leonardo Paglialonga, in qualità di Presidente dell’Associazione Nemesis di Francavilla al Mare (CH), per l’occasione ha invitato ad esporre oltre 50 artisti, italiani ed esteri (Olanda, Iran, Libano), che si sono espressi con stili e tecniche differenti (pittura, scultura, ceramica artistica, installazione, grafica, incisione). Il titolo della mostra prende spunto dal percorso di vita artistica del compianto Maestro Bruno Paglialonga, volato al cielo il 23 agosto 2021, che dell’Arte ne ha fatto una ragione di vita: pittore, scultore, incisore, storico e critico d’arte ha incarnato la figura dell’artista rinascimentale, in cui l’Arte e la Cultura sono andate perfettamente a braccetto.

Un omaggio particolare viene attribuito, per l’occasione, al Maestro Antonio D’Acchille, artista di caratura internazionale (pratolano di nascita) che ha diretto l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila dal 1980 al 1985, e dal 1986 al 2001 è stato titolare di cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. D’Acchille è uno dei protagonisti del movimento artistico La Nuova Maniera italiana, si richiama apertamente alla tradizione senza timori, ma con l’audacia di chi ama l’arte più autentica e rispetta i canoni fondamentali di quella che una volta si chiamava pittura alta.

In particolare, riveste un ruolo centrale nella sua attività la visione del mito, attingendo a quel Pantheon greco-romano che è la precondizione della grande tradizione dell’arte sacra della nostra classicità. L’Artista sarà presente con due grandi tele gentilmente prestate da collezioni private (una delle quali di proprietà della BCC di Pratola Peligna).

In mostra anche opere di alcuni artisti storicizzati quali Gaetano Pallozzi, Italo Picini, Bruno Paglialonga, Gabriella Albertini, Leo Strozzieri, Guido Giancaterino.

La mostra d’arte contemporanea proposta è una importante opportunità per ammirare opere di artisti affermati per la qualità delle loro opere e per il fattore-tempo, ma anche di tanti altri artisti dell’attualità che già hanno trovato una propria dimensione personale e consensi a livello nazionale e, a volte, internazionale. Al contempo sono presenti artisti che sono in fase di evoluzione per raggiungere presto livelli qualitativi più alti.

L’evento ha il Patrocinio del Comune e della Proloco di Pratola Peligna e  di varie Associazioni culturali, regionali ed extra-regionali (Ass. Arte in Bottega di Roma, Ass. L’Incontro degli Artisti di Montesilvano, Ass. I Borghi della riviera dannunziana di Pescara, Ass. Arabona di Manoppello, Ass. ASCOM” Abruzzo).

Durante il vernissage interverranno Leonardo Paglialonga, curatore della mostra, il Sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, l’Assessore alla Cultura Adele Leombruni; inoltre: Roberto Di Giampaolo, artista e organizzatore di eventi, Frank William Marinelli, Presidente Ass. Arabona, Mariolina Pallozzi, Pres. Onoraria Ass. Sulmona Città d’arte.

Moderatrice dell’evento sarà la poetessa Manola Di Tullio.

Si ringraziano gli sponsor: Carrefour, Orologeria Satolli di Pescara, Agenzia di viaggi Carla Martorella, Double Time, Strutture alveolari s.r.l. di Francavilla al Mare.

Questo l’elenco degli artisti partecipanti: Albertini Gabriella, Arena Ovidio, Babini Sonia, Caldora Caterina, Cappuccilli Enrico, Giovanna Carbone/Leo Strozzieri, Carma, Celli Vincenzo, Costanzo Nicola, D’Acchille Antonio, D’Andrea Patrizia, Del Boccio Nestore, Di Boscio Vittorio, Di Giampaolo Roberto, Di Giandomenico Antonella, Di Mattia Giampaolo, Di Nicola Franco, Di Paolo Amilcare, Di Valerio Antonio, Evangelista Fanny, Fagnani Antonio, Gentile Marco, Giancaterino Guido, Giancola Walter, Guerrieri Daniele, Innocente Fernando, La Vella Anna, Lolletti Nadia, Luciani Lucilla, Lupi Angela Agata, Mahjoub W Ibrahim, Maleki Carmel, Massucci Giustino, Mazzarulli Alessio, Melarangelo Sandro, Melle Miriam, Monaco Lucio, Oria (Dorina Oriana Randisi), Paglialonga Bruno, Paglialonga Leonardo, Paglialonga Michi, Pallozzi Gaetano, Pallozzi Maria, Patrizio Emilio, Picini Italo, Presutti Nestore, Ruggieri Lucia, Sabatini Giovanna, Scipione Romina, Trabucco Pina, Trivellone Carla, Van der Beek Pien, Viani Edoardo, Vicaretti Luciana, Zazzeroni Gianfranco, Zu Symon.

La mostra proseguirà fino al 12 febbraio 2023 e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 9 alle 13. 




LA RESIDENZA DELL’AMBASCIATORE d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi

Il nuovo libro dell’ambasciatore Gaetano Cortese

di Francesco Franza

Con la puntuale cadenza che da anni anima il lavoro dell’Ambasciatore Gaetano Cortese, ecco un nuovo volume dedicato a “La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi” nel 160° Anniversario dell’Unità d’Italia e delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e l’Olanda. Il libro fa parte della prestigiosa Collana libraria dell’Editore Carlo Colombo di Roma, fondata e curata dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, che da anni ormai si dedica con studi e ricerche – diplomatiche, storiografiche e iconografiche – alla realizzazione di questi volumi dedicati alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero.

Segue e rivisita con notizie ulteriori e immagini nuove la precedente pubblicazione, “Il Palazzo di Sophialaan”, uscito subito dopo la fine dei lunghi e laboriosi lavori di ristrutturazione e restauro effettuati dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, nella sua missione diplomatica dal 2006 al 2009, in qualità di Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, per riportare la Residenza al suo splendore iniziale a seguito dei numerosi danni subiti con il passare del tempo e di una forte tempesta atmosferica che compromisero seriamente l’utilizzazione dell’edificio demaniale dello Stato italiano. L’autore del volume conosce bene la storica sede, il prestigioso immobile che è la Sede italiana nei Paesi Bassi.

Il libro (Gaetano Cortese, La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, Servizi Tipografici Carlo Colombo, Roma, 2023, pp.484) si apre prima con uno scritto dell’Ambasciatore d’Italia a L’Aja Giorgio Novello su “Il Palazzo e la Città”, poi con un indirizzo di saluto dell’Ambasciatore olandese a Roma, Willem Alexander Van Ee, seguono i contributi dell’Ambasciatore e Consigliere di Stato Rocco Cangelosi su “La lezione di Maastricht trent’anni dopo. Il ruolo d’Italia e Olanda nel processo di integrazione europea”, del Prof. Francesco Perfetti su “Arte e cultura: un felice incontro plurisecolare”, della Dott.ssa Paola Sannucci su “Italia e Olanda: il germogliare di una stretta vicinanza nei secoli XI- XVI”, e dell’architetto Ketty Migliaccio su “Il progetto della Cancelleria diplomatica italiana all’Aja di Florestano Di Fausto”.

La pubblicazione, oltre a ripercorrere la storia della Residenza sotto il profilo architettonico, artistico e diplomatico, ricostruisce la storia delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi dal 1861 al 2022 riportando le visite di Stato e ufficiali dei Reali d’Olanda in Italia e dei Presidenti della Repubblica Italiana nei Paesi Bassi. Gran parte delle immagini di tali visite provengono dall’archivio storico del Quirinale e dall’archivio fotografico dell’agenzia ANSA.

Per gli studiosi di storia diplomatica di particolare interesse risultano gli interventi pronunciati dal Presidente Mattarella, da S.M. il Re Willem-Alexander e dal Ministro Presidente Mark Rutte durante il pranzo di gala offerto dai Reali di Olanda ad Amsterdam e l’incontro con il Primo Ministro olandese, in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei Paesi Bassi dall’8 all’11 novembre 2022. La pubblicazione riporta anche il discorso del Capo dello Stato, tenuto l’11 novembre 2022, alla House of Government di Maastricht sul futuro dell’Europa, in occasione dei trent’anni del Trattato sull’Unione Europea.

Nel volume vive in modo ampio la storia dell’Ambasciata nel suo excursus storico e architettonico, ma non mancano ampi approfondimenti sulle splendide opere d’arte esposte via via nel suo interno e nelle varie sale di rappresentanza, opere, arredi e dipinti che sono stati concessi da musei italiani per arredare la Residenza. Non è nuova la notizia che era tradizione della Casa Reale Sabauda di trasferire gran parte dei dipinti, e poi arazzi, sculture, arredi, mobilia e decorazioni, dai propri castelli e regge in Italia alle Sedi Diplomatiche all’estero.

Nutriti approfondimenti di “correspondances” tra arte e cultura italo-olandese si possono trovare nel libro per via di due mostre tenutesi a Roma, vale a dire “Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco” alle Scuderie del Quirinale e “Domiziano imperatore tra odio e amore”, ai Musei Capitolini di Roma. Non dimentichiamo che quando si tratta di arte e storia, i Paesi Bassi vantano una posizione superba a livello internazionale. Il Paese è conosciuto per i suoi numerosi e importanti musei, con una vasta gamma di artisti e mostre; e le opere dei Maestri Olandesi, conosciute in tutto il mondo, attirano ogni anno migliaia di turisti. I Paesi Bassi vantano il maggior numero di musei per chilometro quadrato, organizzando ogni anno festival di fama internazionale, per la gioia degli amanti dell’arte. La pittura olandese ha subito diverse fasi di sviluppo, ciascuna delle quali è stata caratterizzata dall’opera di famosi artisti.

L’arte olandese, il secolo d’oro e lo stile barocco, ebbero esplosione nel XVII secolo; i Paesi Bassi godettero di un periodo di considerevole prosperità economica. Questo ‘Secolo d’Oro’ fu rilevante dal punto di vista politico, culturale ed economico per l’Olanda, allora chiamata ‘Repubblica dei sette Paesi Bassi Uniti’; la Repubblica trasse vantaggio dalla crescita della fiorente industria navale, e dal parallelo sviluppo delle arti e delle scienze. Questa crescita fu particolarmente evidente nelle opere dei Maestri Olandesi Rembrandt, Hals, Vermeer, Van Ruisdael e Steen; lo stile Barocco, che ebbe origine in Italia, fu la forma d’arte predominante del periodo e durò dal 1660 al 1750. Prendendo le mosse dal Rinascimento, il Barocco in arte si caratterizzò per un estremo realismo, per gli effetti dinamici, le emozioni e i forti contrasti dei colori.

Né è da dimenticare che la guerra d’Olanda, o guerra franco-olandese, fu un conflitto combattuto dal 1672 al 1678 tra Francia e una Quadruplice alleanza composta da Brandeburgo, Sacro Romano Impero, Spagna, e Province Unite; pertanto l’invasione dei francesi nel 1672 pose una brusca fine al ‘Secolo d’Oro’ dell’arte olandese. A sostegno di questa importante pubblicazione, documento di politica, di storia e di arte, rilievi significanti sul patrimonio diplomatico immobiliare che l’Italia ha nel mondo e ben valorizzato dai Capi Missione, sono stati ben evidenziati dall’ex Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Franco Frattini – venuto a mancare da poco – nella sua presentazione al volume su “Il Palazzo Borromeo – L’ Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede”.

Così Franco Frattini si espresse: “Da parte di molti dei nostri Capi Missione all’estero la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio immobiliare e artistico di cui è dotata la rete diplomatica è un modo efficace per sottolineare una sorta di volontà collettiva del personale degli Esteri a mantenere, migliorare e utilizzare in maniera razionale ed efficiente gli edifici storici ed artisticamente significativi di cui dispongono. In tutto il mondo le Ambasciate d’Italia stanno divenendo un asset che sempre di più viene considerato a disposizione dei maggiori attori di sistema, delle grandi imprese, come pure delle banche e degli enti territoriali, e che viene inteso in maniera funzionale nell’ottica di una azione coordinata e sinergica delle varie entità che svolgono oggi un ruolo importante in campo internazionale. La specifica cura del patrimonio storico ed artistico di cui dispongono le nostre Rappresentanze è inoltre un modo per caratterizzare una presenza internazionale dell’Italia che non può non portare il segno profondo di una civiltà millenaria e di una eredità culturale ricca, variegata, e profondamente diversificata su base regionale”.

Ora la collana prestigiosa dell’Editore Colombo, diretta dall’Ambasciatore Gaetano Cortese, si avvale di un volume nuovo e preziosissimo per i diversi risvolti toccati, capace di segnare ancor più la storia tra Italia e Paesi Bassi, incorniciando in modo aureo non solo la diplomazia italiana ed estera, ma soprattutto quel segmento di cultura che lega mirabilmente due paesi come l’Italia e l’Olanda.




PROGRAMMAZIONE AL CINEMA Zambra dal 26 al 31 gennaio!

Ortona, 25 gennaio 2023. Dopo il grande successo di pubblico per “Me contro te, il film. Missione giungla”, prosegue la sua programmazione in sala fino al 31 gennaio con i seguenti orari: giovedì 26 ore 17.00, venerdì 27 ore 17.00, sabato 28 ore 17.30 e ore 19.00, domenica 29 ore 17.30 e ore 19.00, martedì 31 ore 17.00 ma presso il Cinema Zambra, grazie alla collaborazione tra Ciakcity e Unaltroteatro è tempo anche di una grande novità ossia “Il primo giorno della mia vita”, commedia, drammatica del 2023, diretta da Paolo Genovese, con Toni Servillo e Valerio Mastandrea, distribuito da Medusa Film.

“Il primo giorno della mia vita” mette al centro della storia l’enorme valore della vita di ogni essere umano. Nel film si intrecciano le vicende di un uomo (Valerio Mastandrea), due donne (Margherita Buy e Sara Serraiocco) e un ragazzino (Gabriele Cristini).

Ognuno di loro ha un motivo preciso per essere disperato, tanto da arrivare a chiedersi perché mai dover continuare a vivere. Un giorno tutti questi personaggi in momenti diversi della loro vita si imbattono e conoscono un uomo misterioso (Toni Servillo). Sarà quest’ultimo a dare loro la possibilità di osservare cosa potrebbe accadere nel mondo, quando non ci saranno più.

È così che i quattro protagonisti avranno a disposizione una settimana per osservare sé stessi dal di fuori, per vedere cosa lascerebbero e come reagirebbero parenti e amici alla loro dipartita. Quest’esperienza rappresenterà per tutti l’occasione per tornare ad apprezzare di nuovo la vita.

Programmazione: giovedì 26 ore 18.45, venerdì 27 ore 18.45, sabato 28 ore 20.30, domenica 29 ore 20.30, martedì 31 ore 18.45.

Alessandra Renzetti




IL GRANDE SHAKESPEARE al cinema

Stagione di Prosa 2022-23 rassegna cinematografica al teatro C. De Nardis

Orsogna, 25 gennaio 2023. Al via venerdì 27 gennaio 2023 alle ore 21.00 la rassegna cinematografica “Il Grande Shakespeare Al Cinema” nell’ambito della stagione di prosa al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna per la direzione artistica di Zenone Benedetto in collaborazione con il circuito regionale ACS e il Comune di Orsogna.

La rassegna è dedicata al celebre poeta e drammaturgo inglese del sedicesimo secolo William Shakespeare,

considerato dalla critica come una delle più grandi personalità della letteratura di ogni tempo e di ogni paese.

Questi gli appuntamenti:

1)            Venerdì 27 gennaio  2023 ore 21.00

“Sogno di una notte di mezza estate”

1999 Regia di Michael Hoffman

2) Venerdì 10 febbraio  2023 ore 21.00

“Amleto”

1990 Regia di Franco Zeffirelli

3) Venerdì 24 febbraio  2023 ore 21.00

“Macbeth”

1971 Regia di Roman Polanski

4) Venerdì 10 marzo  2023 ore 21.00

“Romeo e Giulietta”

1968 Regia di Franco Zeffirelli

5) Venerdì 24 marzo  2023 ore 21.00

“Ofelia – Amore e Morte”

2018 Regia di Claire McCarthy




ECCO LE VINCITRICI. LXVI Premio Cascella 2022

L’evento ha fatto inoltre parte della 18^ Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI

Ortona, 24 gennaio 2023. Anche quest’anno è tornato il Premio Basilio Cascella, dal 1955 uno dei Premi d’Arte tra i più prestigiosi d’Italia. Le opere sono state esposte presso la sede dell’Associazione Atlantide.

Le opere realizzate sul tema Infodemia da 17 talenti delle arti visive rimarranno disponibili alla visione sul sito www.premiocascella.art.

Di seguito i vincitori e vincitrici del LXVI Premio Basilio Cascella 2022:

• Pittura, premio della critica: Luisa Valenzano

• Pittura, premio popolare: Luisa Valenzano

• Fotografia, premio della critica: Annalisa Lenzi

• Fotografia, premio popolare: Simona Nobili

Menzione speciale B. Cascella per la Pittura: Luisa Valenzano e Leonardo Baserni.

Vincitrice della Critica e al contempo del Popolare per la sezione pittorica è Luisa Valenzano, mentre nella sezione fotografica il premio della Critica è andato ad Annalisa Lenzi, mentre il Popolare è stato vinto da Simona Nobili.

Luisa Valenzano e si aggiudica anche la menzione speciale ‘B. Cascella’ per aver avuto un alto riscontro presso entrambe le giurie. Tale riconoscimento è quindi stato assegnato anche a Leonardo Baserni per la stessa motivazione.

Il tema della prossima LXVII Edizione del Premio Basilio Cascella sarà ‘Intelligenze Artificiali’, e il bando sarà disponibile nelle prime settimane di Febbraio 2023 sul sito www.premiocascella.art.alle loro decisioni, pena il suo commissariamento”.




NON SI PUÒ INCATENARE IL SOLE. Storie di donne nelle carceri iraniane

A sostegno della lotta del popolo iraniano per l’affermazione dei diritti umani, Edizioni Menabò promuove l’incontro con Esmail Mohades autore del libro. Il 29 gennaio ore 17: 30, Ortona, Sala Eden

Ortona, 24 gennaio 2023. Edizioni Menabò promuove per domenica 29 gennaio alle ore 17:30 l’incontro con Esmail Mohades autore del libro Non si può incatenare il sole. Storie di donne nelle carceri iraniane (Edizioni Menabò). L’evento vuole offrire un momento di riflessione e di approfondimento sulla situazione politica in Iran, teatro dell’ennesima rivolta popolare che infiamma il paese e che vede le donne, protagoniste e centro propulsivo della lotta, sfidare il regime islamico al grido di azadì: libertà. “Se per la drammatica morte di una giovane donna, uccisa dalla polizia morale per un velo scomposto, scoppia una rivolta che sa di rivoluzione, – spiega Esmail Mohades – in quella società ci devono essere motivi radicati e profondi per causarla”.

La rivolta di oggi in Iran grava spalle di tanti iraniani e di giovani donne che, come negli anni Ottanta, vedeva le coraggiose Hengameh e Puoran, lottare contro il regime e subire violenze e torture nelle carceri iraniane, come raccontano nel libro Non si può incatenare il sole. Storie di donne nelle carceri iraniane. Hengameh e Puoran non avevano mai avuto la possibilità di fare politica perché il regime dittatoriale dello sciah non lo consentiva. Con la rivoluzione del 1979 hanno trovato l’occasione di partecipare alle vicende del loro Paese e sono diventate attiviste politiche. Nelle memorie di queste donne musulmane, una uccisa dalla ferocia dell’integralismo islamico e l’altra viva e tuttora combattente, la parola Libertà ha un posto privilegiato.

 “Oggi come allora la rivolta è politica. Il disastro economico o il velo obbligatorio sono solo la cornice dentro la quale si esprime il desiderio di sempre alla libertà, all’autodeterminazione e al diritto ad una vita dignitosa” – afferma ancora Esmail. “Se il Novecento in Iran è finito con la grande rivoluzione iraniana, il terzo millennio inizia con la rivoluzione e la leadership delle donne. Non è un caso che in tutto il Novecento, sin dagli albori, le donne iraniane hanno assunto un ruolo importante nelle battaglie di libertà; non è un caso che il regime khomeinista per reprimere la società abbia iniziato dalle donne; non è un caso, perciò, che, di fronte alla misoginia del regime khomeista, il ruolo e il sacrificio delle donne sia diventato determinante.

Il vento della democrazia si fa sentire in Iran e il bisogno rivendicato della separazione tra religione e Stato toglierà l’alibi a chi vuol ridurre la questione mediorientale ad una guerra di religione. No, Non si può incatenare il sole. Non si può soffocare per sempre il desiderio di libertà”.

Esmail Mohades nato a Teheran il 23 agosto 1957 tra il ‘78 e il ‘79 partecipa, insieme a milioni di Iraniani, al movimento di protesta contro la dittatura dello sciah. Dopo l’insediamento del regime islamico si reca in Italia dove si laurea in ingegneria all’Università degli Studi di L’Aquila. Vive e lavora in Italia. Scrive articoli in italiano e farsi sull’Iran e sul Medioriente per giornali e riviste; traduce testi dall’italiano al persiano.

L’evento è organizzato in collaborazione con Inner Wheel Club di Ortona e parteciperanno i centri antiviolenza Donnè e Non sei sola.




NUBIFRAGIO: ultimi posti disponibili per domani

Al teatro Fenaroli linguaggio diretto e tensione narrativa per il primo spettacolo della stagione del contemporaneo

Lanciano, 24 gennaio 2023. “Li chiamo colleghi perché hanno una presenza scenica che non possiedono attori con più esperienza”: è così che l’attrice Autilia Ranieri, nota per il suo ruolo di protagonista nella serie tv Gomorra, definisce i quattordici giovanissimi allievi-attori del Teatro Studio di Lanciano, che saranno con lei sul palco del Teatro Fenaroli di Lanciano domani 25 gennaio, alle ore 21, per l’atteso spettacolo Nubifragio, il primo della Stagione del Teatro Contemporaneo, curata da Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino, e promossa dal Ministero della Cultura, dalla Regione Abruzzo e dal Comune. Dopo aver conquistato i più giovani, durante i matinée della scorsa settimana dedicati a più di milletrecento alunni delle scuole superiori del capoluogo frentano, Nubifragio incuriosisce un pubblico più vasto, tanto che per il serale di domani sono rimasti pochissimi posti liberi (per prenotazioni 340-9775471).

L’opera teatrale, prevista per sabato scorso e rimandata a causa del maltempo, è prodotta dal Teatro Studio e dal Teatro del Sangro per Ecolan Spa, e ha il nobile intento di sensibilizzare il pubblico, soprattutto quello dei più giovani, alla questione dei cambiamenti climatici, attraverso la prospettiva dell’ecologia integrale che va oltre le buone pratiche che ogni cittadino deve adottare in difesa dell’ambiente e che si traduce in un cambiamento più profondo di mentalità e di pensiero.

Ambientato in una Sicilia contemporanea, meta della gita scolastica di una classe di quarta liceo di Lanciano che, insieme alla sua professoressa, si ritroverà suo malgrado ad affrontare un improvviso quanto violento nubifragio, lo spettacolo ha come elemento distintivo un linguaggio immediato, che arriva dritto al cuore degli spettatori, ed è in grado di destare, tramite una tensione narrativa magnetica, intensa e sapientemente dosata, una climax di emozioni sempre crescente.

Trama dello spettacolo Nubifragio: una quarta liceo di Lanciano è in viaggio per la classica gita scolastica di fine anno. Destinazione Valle dei Templi in Sicilia. Accompagna la classe la professoressa Magda Vitiello, docente di Storia, una donna stanca, sconfitta, arresa, estremamente innamorata del marito che l’ha abbandonata da molti anni. Arrivano di sera all’hotel Athena, un alberghetto a due piani che dista poche centinaia di metri dalla Valle dei Templi e dal Museo archeologico regionale. In piena notte scoppia un violentissimo quanto improvviso nubifragio. La professoressa Vitiello e i ragazzi si svegliano di soprassalto, paura e incertezza sul da farsi. Una ragazzina, Chiara, figlia di un ingegnere ambientale, prende in mano la situazione e con sicurezza conduce i compagni e la docente in una stanza del secondo piano. Chiusi in quella “gabbia”, impauriti e increduli, tutti si aggrappano alle indicazioni di Chiara, preparatissima sul da farsi in casi come questi e molto informata sui cambiamenti climatici, gestione delle emergenze e calcolo dei rischi. La professoressa Vitiello e i ragazzi resteranno molte ore in quella stanza. In quel contesto, con la luce che va e viene, i cellulari senza campo, la minaccia di una frana imminente, la pioggia che non accenna a smettere, si svilupperà un confronto serrato e drammatico tra tutti i presenti sulle vere cause di quel disastro in corso…

Giuseppina Fazio




È BELLO AIUTARE a crescere

l’Associazione Focolare Maria Regina ETS, in occasione della Giornata Internazionale dell’educazione, lancia una nuova campagna di comunicazione

Pineto, 23 gennaio 2023 – L’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 24 gennaio come Giornata Internazionale dell’Educazione, a celebrazione del ruolo dell’educazione alla pace e allo sviluppo.

In concomitanza con questa occasione l’Associazione Focolare Maria Regina ETS lancia la sua nuova campagna “E’ bello aiutare a crescere” per sensibilizzare tutti i professionisti dell’età evolutiva a formarsi costantemente, trasformando così le nuove competenze acquisite nel miglior modo per aiutare i bambini e gli adolescenti di cui si prendono cura.

La campagna, visibile online sul sito e sui canali social del Centro Studi Sociali sull’Infanzia e l’Adolescenza “Don Silvio De Annuntiis” realizzato dall’Associazione esattamente 20 anni fa per sostenere e accompagnare i professionisti dell’età evolutiva nel miglioramento delle proprie competenze, valicherà i confini del territorio abruzzese per far così conoscere in tutta Italia il messaggio di una realtà che, da sempre, mette al centro il benessere dei bambini e degli adolescenti.

“Una realtà che, soprattutto, è convinta che ogni percorso di Vita sia bello, in tutte le sue forme, così come è bello aiutarlo a crescere, svilupparsi e prendere il volo. Proprio come dice lo slogan che abbiamo scelto per questa campagna – commenta Suor Pina, Presidente dell’Associazione Focolare Maria Regina ETS – La formazione e l’educazione hanno un ruolo fondamentale in questo percorso. Per questo 20 anni fa venne realizzato il Centro Studi Sociali per l’Infanzia e l’Adolescenza, la prima istituzione formativa italiana specializzata nel campo del maltrattamento dei minori. Nel corso del tempo abbiamo formato più di 18.000 professionisti dell’età evolutiva e ancora oggi, offriamo corsi, seminari, training, workshop ed eventi dedicati. Seguendo sempre gli insegnamenti di Don Silvio De Annuntiis, il suo amore per l’infanzia e il suo grande impegno per aiutarla a crescere, da Casa Madre Ester in poi”.




IL SAMUDARIPEN dei Rom e Sinti

Il progetto Arte e Memoria il 27 gennaio

Lanciano, 23 gennaio 2023. Per celebrare la Giornata della Memoria a Lanciano il 27 Gennaio, presso il Teatro Fedele Fenaroli a partire dalle ore 10,00,  si svolgerà  “Arte e Memoria”  una iniziativa del Comitato Artistico Lancianese (CAL) e dell’Unione delle Comunità Romanès in Italia (UCRI) realizzato in collaborazione con il Comune di Lanciano.

È un progetto in  condivisione  che vede protagonisti i rappresentanti nazionali delle comunità romanès  che illustreranno gli elementi principali del Samudaripen: l’olocausto patito durante la Seconda guerra mondiale.

La modalità scelta è quella del dialogo, che avvicina questi argomenti ad un pubblico più ampio e li rende fruibili da tutti.

“Una memoria a più voci” narrata dai discendenti dei diretti interessati, che hanno avuto deportati nelle le proprie famiglie, che hanno ascoltato con le loro orecchie le storie di quei giorni.

Il dialogo “memoria a più voci” è parte di un evento che fonde il teatro con la musica e alterna i dialoghi alla storia del pugile Sinto John Trollmann che trovò la morte nei campi di sterminio a causa della sua etnia per proseguire con  le musiche che accompagnano questa memoria a più voci, ricca di cultura, elementi storici e spunti di riflessione per la crescita umana di ogni fascia d’età.




LA SHORT EXHIBITION del progetto Pandora di Simone Cerio

Dal 27 al 29 gennaio

Pescara, 23 gennaio 2023. Da venerdì 27 a domenica 29 gennaio, dalle ore 16:00 alle 20:00, Ceravento ospiterà la short exhibition di “Pandora”, progetto del fotografo documentarista Simone Cerio presentato per la prima volta in occasione di Roma Arte in Nuvola, la fiera d’arte moderna e contemporanea svoltasi lo scorso novembre.

Pandora è uno studio sul concetto di “elementarità” in fotografia. Nell’epoca della post-fotografia, dell’iperproduzione e della ricerca costante di un “dopo nel dopo”, l’urgenza dell’autore è quella di ritornare ad uno sguardo semplice, scevro di costrutti e artefatti: l’alternanza di studi sul cielo, affiancati ad immagini d’archivio, estrapolate da progetti personali di natura documentaristica, definisce un percorso di ricerca sul tema dell’identità e sulle possibili narrative fotografiche. L’urgenza di un ritorno ad un atteggiamento semplice e minimalista, l’ambiguità nella percezione e lettura delle immagini, e l’evocazione come chiave per reinterpretare gli avvenimenti di attualità indagati, producono un dialogo nuovo sul racconto per immagini contemporaneo.

“Quando ho ideato questo progetto – spiega Simone Cerio – ero al culmine della prima settimana di quarantena della pandemia. Mi ritrovavo in uno stato primitivo ed elementare che ha svelato paure e fragilità assopite. L’esperienza dell’isolamento mi ha unito ancora di più agli affetti e allo stesso tempo dato un senso di inadeguatezza verso il mondo esterno. Così ho iniziato a tradurre visivamente questa battaglia: avevo l’urgenza di dare sfogo a gesti semplici, come guardare in alto e godere della vista del cielo, o rivedere immagini già scattate”.

“Con Pandora – afferma Loris Maccarone, ideatore di Ceravento – l’artista si pone l’obiettivo di rendere allo scatto prettamente documentaristico una nuova essenza, regalargli una nuova storia. Un racconto a sé, più intimo. Potente. Lo studio sui cieli avvicinato a temi di attualità. I dittici ci raccontano proprio questo. Soggetti estrapolati dal loro naturale contesto e posizionati in una nuova storia nata dal gesto intimamente artistico di Simone”.

SIMONE CERIO

Simone Cerio (b.1983) è un fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism. Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le sue immagini possiedono una narrativa che evidenzia l’importanza della relazione profonda con l’altro.

Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’identità e delle disuguaglianze, attraverso l’uso di uno story-telling estremamente intimo. La ricerca visiva offerta da Simone è spesso incentrata su storie che hanno una valenza prima documentativa, ma con una forte accezione interpretativa, al limite della performance. L’unione di entrambe le visioni vuole generare uno spazio di confronto in cui i termini “indagine”, “ricerca”, “archivio” diventino pian piano caratteristiche distintive di ogni progetto.

Conosciuto soprattutto per la sua ricerca sulle comunità LGBT credenti, intitolata RELIGO, e il lavoro sul tema dell’assistenza sessuale per persone disabili, LOVE GIVERS. Progetti che gli valgono premi internazionali, tra cui il Wellcome Photography Prize nella categoria “Hidden Worlds”.

Contributor di Ong, Enti e Istituzioni, è anche docente di fotografia, collabora con testate nazionali ed internazionali ed ha esposto i suoi lavori in Italia e all’estero.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte ideato da Loris Maccarone. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop. Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.




PREMIO INTERNAZIONALE NORDSUD di Letteratura e Scienze

Durs Grünbein e Arun Agrawal vincitori della XII edizione. Cerimonia di premiazione venerdì 27 gennaio 2023, ore 17:30 Maison des Arts

Pescara, 22 gennaio 2023. Due i vincitori della XII edizione del Premio Internazionale NordSud di Letteratura e Scienze: per la Poesia Durs Grünbein, con la raccolta Il bosco bianco. Poesie e altri scritti (Mimesis, 2020). Nato a Dresda, vive tra Berlino e Roma, poeta laureato con il Büchner-Preis – massimo premio tedesco –, Durs Grünbein è una delle voci poetiche più significative e incisive del nostro tempo. 

Per il premio delle Scienze Sociali il vincitore è Arun Agrawal, con la pubblicazione From environmental to governance for sustainability (One Earth, 5/2022). Nato a Forbesganj, in India, il politologo Arun Agrawal, premio Guggenheim Fellowship, è professore alla School for Environment alla Michigan University.

I vincitori si aggiungono al prestigioso Albo d’Oro delle precedenti edizioni, che ha visto premiare, tra gli altri: Peter Handke (Premio NordSud 2009 e Premio Nobel 2019) Kamila Shamsie, Aleksandar Hemon, Lars Gustafsson, Luis Sepúlveda, Michael Krüger, Ko Un, André Aciman, Yang Lian, per la Letteratura, e Lucia Votano, Kumaraswamy Vela Velupillai, Giovanni F. Bignami, Jean-Paul Fitoussi, Anwar Shaikh, Edoardo Boncinelli, Shu-Heng Chen, Ragupathy Venkatachalam, Ilaria Capua, per le Scienze.

Il premio, nato per favorire contatti, scambi, influenze tra il Nord e il Sud del mondo, coglie le fruttuosità delle contraddizioni, al di là delle tematiche differenti. Il dialogo del “metaforico Sud” e il “metaforico Nord”, attraverso Letteratura e Scienze, per coniugare al presente un rapporto di reciprocità che continua ininterrotto.

Alla cerimonia di premiazione interverranno: Nicola Mattoscio (Presidente Fondazione Pescarabruzzo), Carlo Masci (Sindaco di Pescara), Stevka Šmitran (Segretario del Premio).

Durante la cerimonia di premiazione i vincitori interverranno con i loro contributi, scritti per l’occasione sull’“Idea di contemporaneità”.

La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 27 gennaio, alle ore 17:30, presso la Fondazione Pescarabruzzo, in Corso Umberto I. n. 83 a Pescara.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.




GIORGIO LA PIRA, la figura e l’opera

Prospettiva persona. Il salotto culturale. Mercoledì 25 Gennaio 2023 alle ore 18 nella Sala Annunziata in Via N. Palma, 31 a Teramo

Teramo 22 gennaio 2023. Mercoledì 25 Gennaio 2023 alle ore 18  nella  Sala Annunziata in Via N. Palma, 31 a Teramo,  prosegue la stagione invernale del Salotto culturale “Prospettiva Persona” 2022 (patrocinio  Fondazione Tercas).  Il Salotto  ospiterà il convegno webinar e in presenza sulla  figura e l’opera di Giorgio La Pira. Relatori principali due giornalisti professionisti di Firenze: Giovanni Spinoso e Claudio Turrini. La Loro ricerca ventennale,  ospitata anche  nell’incontro al Quirinale con Mattarella sarà oggetto dell’illustrazione dei i tre volumi dal titolo: Giorgio La Pira. I capitoli di una vita ( I-III), Univ. Press, Firenze 2022).

Approfondimento

Per raccontare i «capitoli della vita» di Giorgio La Pira (Pozzallo 1904-Firenze 1977) è stato scelto un ordine cronologico.  Basandosi su una minuziosa ricerca e proponendo una ampia documentazione inedita, si descrivono i molteplici impegni che – anno dopo anno –

La Pira si è trovato ad assumere ed i vari campi della sua azione, a partire dagli anni della sua formazione in Sicilia.  Giovanissimo docente universitario di Diritto romano, intellettuale impegnato nel contrasto al fascismo, costituente, parlamentare, sindaco di Firenze, presidente della Federazione mondiale delle città unite,

La Pira ha testimoniato la fedeltà alla sua profonda fede con la concreta attenzione agli ultimi, ai poveri, alla difesa del lavoro, del diritto alla casa, della giustizia sociale e del basilare diritto alla libertà e alla pace. L’opera è corredata da oltre mille schede biografiche e da una ampia bibliografia e ha la Prefazione di Gualtiero Bassetti.




I RITI DEDICATI a Sant’Antonio Abate

Rinviati a domenica 29 gennaio 2023

San Valentino in Abruzzo Citeriore, 22 gennaio 2023.  Causa una copiosa nevicata delle ultime ore, i riti dedicati a Sant’Antonio Abate – con la tradizionale festa in onore dell’eremita e Santo protettore degli animali a San Valentino in Abruzzo Citeriore – sono annullati per questa domenica e rinviati a Domenica 29 gennaio.

La prossima settimana, sempre meteo permettendo, il programma resterà lo stesso: ai riti religiosi che si terranno nella mattinata, con la tradizionale processione in onore del Santo, accompagnata dalla Banda Città di Chieti, faranno seguito i riti popolari de lu sbannimènde e del canto del Sant’Antonio, che hanno conservato nel tempo la loro particolarità ed unicità.

Intanto, in questi giorni, poiché erano stati già preparati, saranno distribuiti, per le case del paese, le fave ed il pane benedetto di Sant’Antonio: pane bianco per le persone e pane nero con le fave ammorbidite in acqua per gli animali.

Saranno raccolti doni destinati ad essere venduti a lu sbannimènde nel pomeriggio di domenica 29, davanti la Chiesa dedicata a Sant’Antonio; un’asta durante la quale il banditore venderà prodotti tipici della tradizione contadina ed artigiana, ed il cui ricavato sarà necessario per sostenere la festa e per opere di carità.

Le contrade faranno a gara per la più grande e bella “frasca”, un ramo di alloro decorato e guarnito da ogni “ben di Dio” dell’enogastronomia locale, che porteranno in corteo nel pomeriggio per essere ‘sbannito’ (venduto all’asta), accompagnata da musiche e canti; il De Nino, studioso del folclore abruzzese, attribuì come esclusivo di San Valentino, la tradizione della Fiera di Sant’Antonio Abate.

Il canto de “lu Sant’Andonie”, che rievoca le Tentazioni del Santo e che è parte di un’opera teatrale scritta da Pasquale Stromei e musicata da Gaetano Iezzi, sarà portato in scena dal locale gruppo Amici del Sant’Antonio, alle ore 19.00 nella Chiesa Madre.

Appuntamento, dunque, a San Valentino in Abruzzo Citeriore, rinviato a domenica 29 gennaio, dalle 14.30 e sino allo spettacolo dei fuochi d’artificio previsto per le 19.30.

Festa in onore di

SANT’ANTONIO ABATE

DOMENICA 29 GENNAIO 2023

   8.30 Santa Messa del mattino

10.45 Benedizione degli animali domestici e del mondo agricolo in Piazza del Duomo

11.15 Santa Messa solenne

12.00 Processione di Sant’Antonio Abate accompagnata dalla Banda Città di Chieti

14.30 “Lu Sbannimente” con offerta delle ‘Frasche’ al Santo in Piazza del Duomo

(In caso di pioggia, si tiene presso la Sala Ammirati)

18.00 Santa Messa vespertina

19.00 Nella ‘Chiesa madre’

Canto tradizionale del Sant’Antonio

A conclusione della festa, fuochi pirotecnici in piazza San Nicola




AL CINEMA ZAMBRA, la programmazione fino al 24 gennaio 2023

Al Cinema Zambra di Ortona (Ch), grazie a Ciakcity e Unaltroteatro, il mese di gennaio porta novità sul grande schermo; ecco la programmazione dal 19 gennaio al 24 gennaio 2023.

Ortona, 20 gennaio 2023. Per i più piccoli e le famiglie, c’è Me contro Te, Il Film – Missione Giungla commedia, avventura diretto da Gianluca Leuzzi, con Luigi Calagna e Sofia Scalia, distribuito da Warner Bros. Pictures.

Dopo le avventure nell’Antico Egitto, Luì (Luigi Calagna) e Sofì (Sofia Scalia) vorrebbero solo riposarsi, ma una nuova minaccia incombe sulla Terra. Una fonte magica nascosta tra la giungla custodisce la chiave per annullare tutti gli incantesimi del mondo ma, se contaminata, può trasformare la Terra in un deserto spoglio e senza vita. Viperiana lo ha scoperto e con l’aiuto del suo fedele servitore Serpe ha già iniziato a mescolare nella fonte pozioni stregate che rendono l’acqua viola; ci vorrà solo qualche giorno perché tutto sia irreversibilmente avvelenato. Inizia una lotta contro il tempo per Luì e Sofì che insieme all’aiutante di Pongo e accompagnati dalla guida Serenino e da Tara, figlia del capo tribù dei Pesantosi, dovranno decifrare la mappa che li condurrà alla fonte magica e sventare il piano diabolico di Viperiana. Ma devono stare attenti, perché tra loro si nasconde un nemico inaspettato.

Programmazione: giovedi 19, venerdì 20, sabato 21, domenica 22, martedì 24 con doppio appuntamento alle ore 17 e alle 18.45.

Grazie Ragazzi, invece, è un film di genere commedia del 2023, diretto da Riccardo Milani, con Antonio Albanese e Sonia Bergamasco, distribuito da Vision Distribution.

Grazie ragazzi, film diretto da Riccardo Milani, racconta la storia di Antonio (Antonio Albanese), un attore con una grande passione per la recitazione, ma che purtroppo non riesce a trovare un lavoro in questo campo. È così che decide di accettare un impiego come insegnante e di tenere un laboratorio teatrale a degli alunni molto particolari; Antonio, infatti, dovrà insegnare in un carcere e la sua classe sarà composta da detenuti.

Nonostante inizialmente sia molto scettico riguardo questa iniziativa, l’attore dovrà ricredersi quando si ritroverà di fronte delle persone con un talento. Questa scoperta lo entusiasma così tanto da risvegliare in lui quella passione per il teatro, che con il tempo si stava smorzando.

Antonio si rivolge quindi alla direttrice dell’istituto penitenziario per chiederle il permesso di portare la compagnia di detenuti fuori dalle mura del carcere, per dare loro l’opportunità di salire su un vero palcoscenico e mettere in scena l’opera di Beckett, “Aspettando Godot”.

Lezione dopo lezione i suoi alunni riescono ad aprirsi con lui, grazie alla recitazione, che permette loro di avere anche una valvola di sfogo. E una volta che Antonio riesce a conquistare pienamente la fiducia della sua classe, la compagnia darà il “via” a un vero e proprio tour teatrale.

Dal 26 gennaio si prosegue con Il primo giorno della mia vita.

Programmazione:  giovedi 19, venerdì 20, sabato 21, domenica 22, martedì 24 alle ore 20.30.